BOLLETTINO PARROCCHIALE Inverno 2014 /15– Anno 103 – N. 4 Pazzalino Pregassona Cureggia Editoriale Dio ha scelto semplicemente di vivere… come noi Avete ricevuto quello che viene comunemente chiamato Bollettino di Natale, più correttamente bollettino d’inverno, che a ben guardare tocca però ben quattro tempi dell’anno liturgico profondamente diversi tra loro. Si passa dall’attesa del Salvatore, nel tempo di Avvento, dal giorno di Natale fino alla domenica del battesimo del Signore si celebra la nascita di Gesù, Dio che salva, si vive l’annuncio del Regno di Dio e la predicazione di salvezza fatta da Gesù, e quest’anno dal 18 febbraio, si entra, almeno inizialmente, in quel percorso di rifiuto e di lotta per la salvezza, tipico della quaresima. A una tale ricchezza di prospettive soggiace a ben vedere un unico motivo, che mette al centro di tutto proprio Gesù, l’Emmanuele, il Dio con noi, il Dio che ha voluto venire a vivere con noi. Se facendoci uno con un certo sentire della gente possiamo ritenere che le sfide del tempo presente diventino sempre più esigenti per chi segue i vari telegiornali ed è bombardato di notizie di morte, frastornato e disorientato di fronte ad immagini di sempre nuove e continue violenze, di massacri, di intolleranze, di omicidi familiari, guerre di religione, stragi, ingiustizie di cui non si risparmiano nemmeno i dettagli; se come credenti ci rendiamo conto che la sfida di raggiungere la fraternità universale degli uomini, ideale per cui Gesù ha dato se stesso, appare sempre meno a portata di mano; se sentiamo dentro di noi un’insicurezza crescente di fronte alla vita, al lavoro, alla famiglia, e in genere alla convivenza umana e con l’economia in calo il futuro ci appare piuttosto minaccioso, non dimentichiamo che viene Natale. E Natale è effettivamente una grande buona notizia: Dio viene tra noi! Dio ci prende per mano, non per portarci magicamente nel suo mondo divino, ma per accompagnarsi con la nostra umanità insegnandoci la strada da percorrere: la periferia dell’Impero, non l’accesso alle leve del potere, la semplicità e perfino la povertà della vita, la famiglia come valore insostituibile, il quotidiano lavoro umile e faticoso, l’ascolto delle voci celesti dagli angeli che invitano dall’Alto alla Pace. Tutto questo, se siamo cristiani, non ci manca e dunque rinsaldiamo la speranza, la positività, la creatività, in modo da non dover sciupare queste festività recriminando per ciò che non abbiamo più o non abbiamo ancora. È questa forse la conversione domandataci in un frangente storico diverso da altri vissuti in precedenza. Questa buona notizia che Dio ha scelto di vivere con noi scatena in noi una tale potenza di bene da non essere sopraffatta nemmeno dalle più tenebrose previsioni per il futuro. Se Dio ha scelto di vivere come noi è perché crede che valga la pena vivere così. don Maurizio Si ringraziano per le foto: Herminia Dorici, Eliana Federspiel, Annamaria Prati 2 Boll. Parr. 2014/4 Calendario liturgico e agenda parrocchiale TEMPO DI AVVENTO do 7 dicembre II domenica d’Avvento lu 8 dicembre Festa dell’Immacolata Concezione di Maria. Sante messe agli orari domenicali (non la vigilia) sa 13 dicembre ore 20.30 in san Massimiliano, A tu per tu con Gesù, adorazione eucaristica do 14 dicembre III domenica d’Avvento me 17 dicembre ore 13.30 in san Massimiliano: confessione per i ragazzi delle Scuole elementari e Medie gio 18 dicembre ore 19.45 in san Massimiliano, novena di Natale per i bambini – I ve 19 dicembre ore 19.45 in san Massimiliano, novena di Natale per i bambini - II sa 20 dicembre ore 20.30 in san Massimiliano, Concerto natalizio vocale e strumentale dei Cantori di Pregassona, con la partecipazione dei Laeti Musici, Carlo Bava, ciaramella e Giovanni Galfetti, organo. Offerte raccolte saranno destinate a restauri degli organi delle chiese parrocchiali do 21 dicembre IV domenica d’Avvento lu 22 dicembre ore 19.45 in san Massimiliano, Novena di Natale per i bambini – III ma 23 dicembreore 20.00 in san Massimiliano: preparazione comunitaria al sacramento della Penitenza 2014/4 Boll. Parr. 3 Celebrazione del Natale in Parrocchia Mercoledì 24 dicembre, Confessioni individuali: in chiesa parrocchiale: dalle ore 14.00 alle ore 18.00 a san Massimiliano: dalle ore 14.00 alle ore 18.00 Sante messe di Natale Nella notte santa ore 24.00 in chiesa parrocchiale – ore 24.00 a san Massimiliano Messe del giorno di Natale ore 8.30 a san Massimiliano – ore 9.00 a Cureggia ore 10.00 in chiesa parrocchiale – ore 10.30 a san Massimiliano Venerdì 26 dicembre, festa di santo Stefano, sante messe: ore 10.00 in chiesa parrocchiale – ore 10.30 a san Massimiliano 4 Boll. Parr. 2014/4 Calendario liturgico e agenda parrocchiale TEMPO DI NATALE do 28 dicembre Domenica della Santa Famiglia, orari domenicali normali Santa Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole chiese domestiche (papa Francesco) lu-ma 29-30 dic. una sola messa feriale, alle 17.00 in chiesa parrocchiale me 31 dicembre ore 17.30 in chiesa parrocchiale, messa di ringraziamento di fine anno. Al termine: canto del Te Deum ore 22.00 in chiesa parrocchiale, adorazione eucaristica fino alla mezzanotte. gio 1º gennaio Solennità di Maria Madre di Dio Giornata mondiale della Pace Orario delle sante messe: • ore 10.00 in chiesa parrocchiale • ore 10.30 a san Massimiliano do 4 gennaio II domenica dopo Natale, orari domenicali normali ma 6 gennaio Epifania del Signore. Sante messe secondo l’orario festivo. Alle ore 15.00, Festa per i bambini e le famiglie al Centro Presenza Cristiana con i doni recati dai generosi Magi!! do 11 gennaio Festa del Battesimo del Signore. Orario domenicale consueto. Alle ore 10.30 in san Massimiliano sono invitate tutte quel le famiglie che hanno vissuto un battesimo nell’anno 2014 2014/4 Boll. Parr. 5 TEMPO ORDINARIO 18-25 gennaio Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani Gesù disse: “dammi da bere” Festa patronale, Presentazione di Gesù al Tempio e purificazione di Maria (vedi B.P. pag 8) Orari delle messe: ore 8.30 a san Massimiliano; ore 10.00 in chiesa parrocchiale ma 3 febbraio San Biagio, al termine delle sante messe benedizione della gola do 8 febbraio ore 17.00 in chiesa San Massimiliano concerto benefico CANTIAMO AL CUORE con la partecipazione del coro di bambini Piccoli Cantori di Pura, il Coro Castelgrande di Bellinzona e il Coro The Harmonics di Lugano. Offerte saranno gradite a favore della FOSIT. me 11 febbraio Apparizione della Madonna a Lourdes Prima e dopo la messa delle ore 17.00 in chiesa parrocchiale: benedizione dei bambini do 1º febbraio 6 Boll. Parr. 2014/4 Calendario liturgico e agenda parrocchiale TEMPO DI QUARESIMA Via Crucis: ogni venerdì di quaresima, ore 19.45 in san Massimiliano me 18 febbraio Mercoledì delle Ceneri*, orari delle celebrazioni: • alle ore 17.00 in chiesa parrocchiale • alle ore 20.00 in san Massimiliano * Il mercoledì delle Ceneri è giorno di magro e di digiuno sa 21 febbraio ore 20.30 in san Massimiliano, adorazione eucaristica animata dal Movimento Rinnovamento nello Spirito fino alle ore 24.00 do 22 febbraio I di quaresima do 1 marzo II di quaresima Giornata del malato L’unzione dei Malati verrà amministrata nella chiesa di san Massimiliano durante la santa messa delle ore 10.30. Annunciarsi ai sacerdoti. Campagna ecumenica 2015: Meno per noi. Abbastanza per tutti. 29 marzo: domenica delle Palme, si raccolgono le buste del Sacrificio Quaresimale 2014/4 Boll. Parr. 7 Festa patronale 2015 Il programma della festa Mercoledì, giovedì e venerdì 28-29-30 gennaio alle ore 20.00 in chiesa parrocchiale: Triduo di preparazione spirituale alla festa (celebrazione dell’eucaristia e predicazione) sabato 31 gennaio in chiesa parrocchiale: confessioni dalle ore 14.00 (L’orario della messa festiva anticipata rimane alle ore 17.30 in chiesa parrocchiale) all’Oratorio di san Giuseppe ore 20.00: •benedizione delle candele (Candelora) e processione alla chiesa parrocchiale •liturgia della luce domenica 1º febbraio •ore 10.00 in chiesa parrocchiale, santa messa solenne •ore 12.15 al Centro di Presenza Cristiana, pranzo comunitario. Per il pranzo occorre iscriversi entro lunedì 26 gennaio. I fogli si trovano all’entrata delle chiese, o si può telefonare al sig. Carlo Monti, allo 091 941 53 34. •ore 14.30 nella chiesa di san Massimiliano, lode vespertina, processione con la statua della Madonna nelle vie del Paese. In chiesa parrocchiale: benedizione. Le tradizioni della festa Il sonetto: nei giorni che precedono la festa alcune persone volontarie verranno a bussare alla vostra porta portandovi in dono il sonetto (cioè la poesia religiosa) che rappresenta l’invito a questa festa comunitaria. Fate loro buona accoglienza! I ravioli dolci: sono preparati secondo un’antica ricetta paesana: Vendita venerdì e sabato 30-31 gennaio dalle ore 14.00 alle ore 17.00 alla Casa della Gioventù (piano interrato). 8 Boll. Parr. 2014/4 Prenotazioni gradite entro mercoledì 28 gennaio presso la sig.ra Annamaria Prati 079 467 77 24. La lotteria: si terrà la domenica stessa, durante la festa. Per la consegna dei premi si contatti p.f. la sig.ra Flavia Consagra 091 942 35 27. Auguri ai PRIORI: Andrea e Giacomina Di Marco che con i loro familiari festeggiano quarant’anni di matrimonio Angolo della generosità Ringraziamenti dal 15 agosto al 31 ottobre 2014 Contributo Annuale e Volontario: per un totale di Fr. 1’130.Cantori di Pregassona; Campana Giorgio; Carcano Piergiorgio; Crivelli Luca; Servida Paolo. Fabio); Martignoni Alberto (Fam.); Paltenghi Aldo (Fam. Paltenghi); Pedrozzi Ugo; Reali Carlo; Riva Carlo (Eredi); Suter Piergiorgio (Mykala Wanda e Gianini Claudio). Per servizi resi: per un totale di Fr. 1’400.Bocchi-Poerio (Fam.); Bosisio Walter; De Giorgi Brizia; Gabrieli Sonia; Gianini Claudio; Grino Stefano; Imperadore Marco e Nicole; Mykala Pia; Mykala Wanda; Peer-Federspiel (Fam.); Pellegrini Fabio e Aura; Sambugar Teresita; Siragusa-Rigotti (Fam.). Offerte generiche: per un totale di Fr. 1’970.Clara e Mariuccia; Ariselli (Fam.); Arnaboldi Pierre; Bottaro Anna; Castelli Margherita; Chiaradonna Davide (Fam.); Crivelli Mario e Miriam; Fritschi Alois; Matiazza Katja; Monti C+E ; Porta Adriano e Bianca Maria; Santoro Natale Assunta ; Sartore Elvira; SCUDO; Taddei Enrica. In Memoria di: per un totale di Fr. 1’060.Camenisch Clara (Fam.); Colombi Claudio e Daniela; Gervasoni Elio (Gervasoni Chiesa Pazzalino e grotta san Pio: per un totale di Fr. 350.Antonietti Claudio; Carcano Piergiorgio (Fam.); Cocchi Desi. Incontri di preparazione al matrimonio (primo periodo 2015) INVERNO PRIMAVERA no. 1 PRIMAVERA no. 2 Sala parrocchiale, Basilica Sacro Cuore, Lugano Centro Presenza Cristiana, Via Terzerina 1, Pregassona Oratorio parrocchiale, Tesserete Ve 9 gennaio Ve 16 gennaio Ve 23 gennaio Ve 30 gennaio Ve 6 febbraio Ve 13 febbraio Ve 27 febbraio Ve 6 marzo Ve 13 marzo Do 15 marzo (10.30 -15.30) Ve 27 marzo Gi 2 aprile (19.00) Ve 10 aprile Ve 17 aprile Ve 24 aprile Ve 8 maggio Ve 15 maggio Ve 22 maggio Termine d’iscrizione: 26 dicembre 2014 Termine d’iscrizione: 13 febbraio 2015 Termine d’iscrizione: 27 marzo 2015 Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 20:30. L’iscrizione delle coppie avviene presso i sacerdoti della parrocchia dove si abita. 2014/4 Boll. Parr. 9 Tradizioni del periodo natalizio nella parrocchia di Pazzalino Una cultura popolare evangelizzata contiene valori di fede e di solidarietà che possono provocare lo sviluppo di una società più giusta e credente, (papa Francesco, EG, nr. 68) Natale vive per il credente nelle scelte che mostrano la contemporaneità della nascita di Gesù per la vita degli uomini d’oggi. Per questo, al di là propriamente dei rimandi di fede, anche le numerose tradizioni che marcano questo periodo dell’anno hanno un loro valore, non solo culturale. Nei negozi il periodo natalizio incomincia già in ottobre con l’esposizione e la vendita di addobbi per il presepe e l’albero di Natale. In parrocchia iniziamo a sentirlo già un po’a novembre con il pomeriggio di ritrovo per il gioco della tombola al Centro di Presenza Cristiana. È un bel momento per stare insieme, chiacchierare e per scambiarci qualche novità. Naturalmente c’è anche la speranza di poter vincere uno dei bei premi messi in palio. A merenda l’assaggio del primo Panettone natalizio. In dicembre ha luogo da parecchi anni il tradizionale concerto natalizio dei Cantori di Pregassona diretto dal maestro Luigi De Marchi con il coinvolgimento dei bambini che ci introduce nella gioiosa atmosfera natalizia: un concerto sempre bello, ben preparato e ascoltato con partecipazione nella nostra chiesa. Da 3 anni, a metà dicembre, arriva in chiesa parrocchiale la Luce di Betlemme. In Ticino è un evento recente, lo stesso trova però origine dal 1986 in Austria. Da quell’anno, ogni anno, qualche settimana prima di Natale un bambino austriaco viene accompagnato ad accendere un apposito lume dalla lampada collocata della Grotta della Natività di Betlemme, lume che poi viene riportato in Austria, in aereo. Di lì la luce di Betlemme viene distribuita in tutta l’Austria e dal 1988, con la collaborazione degli Scout, viene portata anche in varie città d’Europa, dal 2011 a Pregassona. Poco prima di Natale viene allestito il Presepe nelle due chiese. In Parrocchia sono due sorelle Enrica e Maria con l’aiuto dei due sacrestani Xai e Carmen, che si occupano da anni di prepararlo, ogni anno introducendo qualche novità (più personaggi, statue nuove, decorazioni differenti). 10 Boll. Parr. 2014/4 A San Massimiliano invece sono le catechiste Giacomina e Annamaria che lo costruiscono, con l’aiuto di un gruppetto di giovani. Poi ecco il Grande Evento, il Natale, con la messa di mezzanotte. E’ sicuramente un momento di letizia per tutti, grandi e piccini. I bambini attendono con gioia l’arrivo del Gesù Bambino che porta dei doni. Per gli adulti è un occasione per preparare i cenoni e invitare parenti e amici, per stare insieme e scambiarsi le novità. Per l’occasione nella chiesa parrocchiale si dispongono le antiche luminarie che risalgono al periodo dell’industrioso don Guggia, molto faticose da collocare e soprattutto, trattandosi di candeline di cera, molto complicate da accendere. Vi è poi anche chi coglie l’occasione per dare una mano nelle mense che organizzano il pranzo di Natale per le persone sole, anziane e meno agiate e aiuta così a farle sentire meno isolate. Per l’ultimo dell’anno oltre al tradizionalissimo canto del Te Deum, per benedire e ringraziare Dio di tutto, si ripropone ormai da alcuni anni l’adorazione in chiesa durante le ultime due ore della giornata, per entrare nell’anno nuovo. Chi partecipa è poi invitato a gustare un bicchiere di spumante accompagnato da una bella fetta di panettone con lo scambio degli auguri di Buon Anno Nuovo. Con l’Epifania, il 6 gennaio, termina il periodo natalizio. In questo giorno si commemora la visita dei re Magi a Gesù Bambino a Betlemme, portando a lui dei doni. Nella nostra parrocchia i bambini e le loro famiglie sono invitati al Centro di Presenza Cristiana per un pomeriggio ricreativo, dove si assiste ad un teatro dei bambini che rievoca il racconto natalizio e culmina nell’arrivo dei magi che distribuiscono ai bambini presenti i loro doni. Negli ultimi anni siamo arrivati anche a contare 150 bambini presenti. E per finire in bellezza, la strenna natalizia… don Maurizio e Eliana Federspiel Strenna La strenna natalizia... solo consigliata! È vero che parlare di strenne in tempi un po’ più duri come i nostri ultimi, può sembrare un po’ fuori luogo. Vogliamo però indicare un regalo possibile per chi s’attenda appunto un Natale meno “poetico”. È un piccolo libro, di Giovanni Guareschi, l’autore di don Camillo. Durante la seconda guerra mondiale, Guareschi scontò due anni di prigionia nei campi in Polonia e in Germania. Scritta per allietare i compagni durante il loro secondo Natale da prigionieri, La favola di Natale è ispirata da tre Muse che si chiamano Freddo, Fame, Nostalgia. Albertino è un ragazzino che ha imparato a memoria una poesia da recitare a suo padre per la vigilia di Natale, ma il padre, prigioniero di guerra, non è a casa ed il bambino recita la poesia alla sedia vuota. La finestra si apre all’improvviso… “Era lui. Era il babbo. Era il babbo che, nella notte di Natale, era fuggito dal suo brutto recinto e ora camminava in fretta verso la sua casa” Un compagno di prigionia di Guareschi, Arturo Coppola, musicò la favola e diresse l’orchestra ed il coro dei prigionieri per la rappresentazione “magica” che ebbe luogo nel campo di concentramento la sera del 24 dicembre 1944. Il libro è pubblicato da Rizzoli, 93 pagine, anno di edizione 2004. Esisteva di questo libro un’edizione accompagnata da audiocassetta, in cui la favola veniva letta con l’accompagnamento delle musiche e delle canzoni di Coppola. Ora è fuori commercio, bisognerebbe ritrovarla in una delle celebri bancarelle dell’usato che proprio per Natale si allestiscono più frequentemente. Natale, traguardo sentimentale Per noi della vecchia generazione, pure disincantati da guerre e relativi dopoguerra, nonché da altre esperienze, il traguardo sentimentale d’ogni anno rimane il Natale. Natale è per noi la tappa annuale del lungo e duro cammino: l’albero frondoso all’ombra del quale, usciti dalla strada assolata e polverosa, ci fermiamo un istante per raccogliere le nostre idee, i nostri ricordi, e per guardarci indietro. E sono assieme a noi i nostri cari: i vivi e i morti. E nel nostro Presepino d’ogni Natale rinasce, col Bambinello, la speranza in un mondo migliore. Una nuova favola da raccontare… Ogni volta il Natale ci porta una nuova favola da raccontare a noi stessi per consolarci del Natale che ci è sfuggito ed è caduto nell’ abisso del tempo assieme a un altro degli anni che Dio ci ha concesso. Giovanni Guareschi, Osservazioni di uno qualunque 2014/4 Boll. Parr. 11 Vita parrocchiale Viaggio a Vallo Torinese La parrocchia può cambiare ed essere una vera comunità solo quando l’Amore prende possesso della parrocchia” Don Vincenzo Chiarle, parroco della parrocchia di san Secondo martire di Vallo Torinese, nel giugno 1967, partecipa con 44 persone ad un congresso per parrocchie di tutto il mondo, organizzato a Rocca di Papa dal Movimento dei focolari. Inizia la rivoluzione evangelica che cambia il volto della comunità parrocchiale e di quella dei paesi vicini. La parrocchia si apre ad un più concreto ed intenso impegno nell’apostolato: contatti con altre comunità parocchiali, gruppi giovanili, incontri con sacerdoti, seminaristi, comunità religiose e diocesane. Don Vincenzo racconta: “Ritornati a Vallo, abbiamo cercato di conretizzare nella vita quotidiana l’esperienza maturata in quei giorni: inizia una nuova realtà: vicini di casa si riappacificano, cadono odi e vecchi rancori, ed anche il semplice saluto diventa un piccolo atto d’amore. Questa luce nuovissima ci fece intravvedere la potenza straordinaria del Vangelo. Questo stile (di vita ) più comunitario coinvolge l’intera parrocchia che acquista un nuovo volto.” Sono passati ormai quasi 50 anni dallo sgorgare di quest’esperienza parrocchia- le e proprio il magistero di papa Francesco ci convince che ancora oggi è la luce del vangelo che dobbiamo cercare di portare nelle parrocchie, perché esse vivano. Spinti da questa consonanza tra la spiritualità di papa Francesco e la vita che abbiamo conosciuto a Vallo Torinese, proponiamo sabato e domenica 18 e 19 aprile 2015 un viaggio presso la Comunità di Vallo che ci ha già accolto e che accoglie spesso gruppi in visita. Il viaggio è aperto a tutti: giovani, anziani, famiglie… Il costo complessivo, calcolato per una partecipazione di almeno 50 persone, sarà di Fr. 150.- per persona, comprensivo del trasporto-vitto al Centro Maria Orsola e alloggio in albergo. (Per camera singola, fino a disponibilità, supplemento di fr. 15.00) Riservate fin d’ora la data e invitate amici e conoscenti: seguiranno più tardi le iscrizioni. don Guido Pagnamenta e don Maurizio Silini 12 Boll. Parr. 2014/4 Vita parrocchiale Anniversari di matrimonio Benedizione delle coppie, quest’anno otto, nel corso della santa messa: “Signore guarda con benevolenza questi sposi che oggi rinnovano l’impegno di rimanere uniti nel sacramento del loro e del tuo amore…” Al termine della celebrazione ci si ritrova in amicizia per il classico rinfresco. Grazie a chi si presta nell’organizzarlo! Festa Madonna di Fatima < Folta la partecipazione da parte dei parrocchiani, in una bella giornata autunnale. I portatori della Madonna pronti al servizio. 2014/4 Boll. Parr. 13 Una cresimanda: Mi è piaciuto interpretare la Madonna perché lei ha un ruolo veramente importante in questo avvenimento. Ammiro molto il coraggio dei tre pastorelli perché hanno creduto alla Madonna e sono stati forti in tutti gli ostacoli che si sono ritrovati nella loro vita. S. Messe animate dalle famiglie e condivisione del pranzo Ecco il calendario delle S. Messe domenicali animate dalle famiglie nella nostra parrocchia: Data 25 dicembre 2014 Chiesa Inizio Pazzalino ore 10.00 Natale 11 gennaio 2015 8 febbraio 2015 15 marzo 2015 5 aprile 2015 19 aprile 2015 Pazzalino Pazzalino Pazzalino Pazzalino S. Massimiliano L’animazione alle S. Messe è aperta ad ogni famiglia che desidera impegnarsi nel leggere, cantare, suonare e servire come chierichetto/a. Per questo il ritrovo è un’ora prima dell’inizio della S. Messa. Dopo ogni S. Messa – ad eccezione di Natale e Pasqua – le famiglie sono invi- ore 10.00 ore 10.00 ore 10.00 ore 10.00 Pasqua ore. 10.30 tate al pranzo in comune, al Centro di Presenza Cristiana, dove ognuno porterà il cibo e il necessario per la propria famiglia, da condividere. Per informazioni rivolgersi alla famiglia Fantoni 091 942 21 48, e-mail: [email protected] Insieme in cammino verso la Prima Comunione Anche quest’anno, la nostra parrocchia, ha la gioia di accompagnare 45 bambini all’incontro di Gesù Eucaristia il giorno della loro Prima Comunione. Immaginate la gioia di noi catechiste! Siamo felicissime di aver ancora raggiunto questo notevole numero di partecipanti e di poter parlare loro di Gesù quale prezioso “Pane di Vita”! … Sono ancora piccoli per capire fino in fondo, ma hanno dimostrato di avere un 14 Boll. Parr. 2014/4 cuoricino grande grande e con notevole interesse si sono lasciati coinvolgere in questa meravigliosa avventura … che li porterà al mirabile incontro dell’unione intima con Gesù Cristo! Ed ecco il 18 settembre, sono stati presentati alla nostra comunità parrocchiale, chiedendo loro di sostenerli con la preghiera. Il 19 ottobre hanno animato, con i ragazzi della cresima, la processione della Madonna di Fatima con tan- Vita parrocchiale to entusiasmo e il 9 novembre sempre durante la S. Messa domenicale, hanno ricevuto dalle mani del nostro sacerdote don Gert il libro “La mia Prima Grande Bibbia”! Libro che ha suscitato in loro notevole interesse perché fatto a loro misura e che con entusiasmo hanno praticamente “divorato” in pochi giorni! … È davvero bello, per noi catechiste, condividere con loro questi momenti di unità e di gioia, … ci ricaricano di nuovo entusiasmo ed energia! Un pensiero va alle loro famiglie, cogliamo l’occasione di ringraziarle dell’impegno preso e le invitiamo a camminare con loro e a riscoprire la bellezza dell’incontro con Gesù iniziando con la semplice preghiera assieme ai propri figli. In questo modo, il cammino verso la Prima Comunione sarà anche per loro una meravigliosa avventura verso l’Amore di Dio divenendo a loro volta veri protagonisti della crescita spirituale di tutta la famiglia. Annamaria Prati - Maria Della Badia Cresimandi verso la cresima 21 settembre, a Bellinzona, i nostri ragazzi con il vescovo Valerio. A Bioggio: ritiro spirituale Mi sono divertita molto oggi e mi è piaciuto tantissimo. Sento di essere più legata a Dio e a tutte le persone che oggi sono state con me. Sento che oggi ha veramente vissuto questo giorno con amore!! Voglio ringraziare Dio per questo giorno! (una ragazza cresimanda) Ai ritiri spirituali non è proibito divertirsi insieme … 2014/4 Boll. Parr. 15 Vita parrocchiale Prime Comunioni nel decennio 2004/2014 2004 2005 2006 2006 2007 20072008 20082009 20092010 2010 2004 2005 20112011 20122012 2013 2013 2014 2014 2004 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 62 2005 47 58 34 51 37 35 34 27 47 58 34 51 37 35 34 27 48 48 62 47 58 34 51 37 35 34 27 48 Nel 2007 le Pime Comunioni non sono state celebrate, avendo iniziato la preparazione su due anni. Per il 2015 risultano iscritti 45 bambini. Cresime nel decennio 2004/2014 2004 2005 2006 2006 2007 20072008 20082009 20092010 2010 2004 2005 20112011 20122012 2013 2013 2014 2014 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 65 46 46 2929 3030 30 30 26 26 22 22 26 2627 27 40 65 16 16 40 65 46 29 30 30 26 22 26 27 16 Nel 2005 i gruppi iscritti erano di due classi d’età diversa (abbassamento in terza media). Per il 2015/16 la preparazione non è stata ancora avviata. 16 Boll. Parr. 2014/4 Don Gert cinque anni di sacerdozio Con un rinfresco al termine della santa messa delle ore 10.30 a san Massimiliano, don Gert ha voluto ricordare i suoi primi cinque anni di ordinazione sacerdotale: il Signore ricolmi dei suoi doni il suo consacrato e porti a compimento ciò che ha iniziato in lui. Ci uniamo a don Gert con il tradizionale tanti auguri. Domenica 28 settembre 2014, è deceduto a Morbio Inferiore il prevosto don Giuseppe Masina parroco della Comunità dal 1954 al 1998 Don Masina era nato a Ravecchia il 17 settembre 1916, da Francesco, ferroviere, poi Consigliere Nazionale, tra i fonda- tori dell’Organizzazione Sociale Ticinese. Ordinato prete nel maggio 1940 dal Vescovo Angelo Jelmini, e dopo poco nominato parroco nella comunità di Bré, giunge a Pazzalino come successore di don Guggia nel 1954. Per i dati biografici e gli sviluppi della sua prevostura a Pazzalino (1954-98) si rimanda alle pagine del libro di Giorgio Pagani a lui dedicate: Quattro prevosti del novecento, pagg. 121-167. Dal momento della sua partenza dalla parrocchia, dopo un anno di quiescenza trascorso nella casa parrocchiale, don Giuseppe abita per un brevissimo periodo (quattro mesi) a Cadro, casa Bianca 2014/4 Boll. Parr. 17 Vita parrocchiale Maria. È poi il primo sacerdote ad entrare, nel marzo 2000, nella nuova casa per il clero anziano voluta dall’allora vescovo mons. Giuseppe Torti, a Sonvico. Vi rimane fino al 2008 e infine si sposta a Morbio Inferiore, a Casa san Rocco. La liturgia di esequie, come da suo desiderio, si è svolta nella chiesa di san Massimiliano Kolbe, (chiesa da lui voluta e realizzata al termine della sua lunga e feconda stagione pazzalinese) il mattino di martedì 30 settembre 2014, ed è stata presieduta dal nostro vescovo mons. Valerio Lazzeri. Popolazione presente non numerosissima, dato anche il giorno lavorativo e l’ora inconsueta. Al termine della santa messa, il feretro del prevosto Masina è stato portato con automezzi al camposanto di Pazzalino e lì tumulato nella tomba dei sacerdoti della parrocchia. Le condoglianze vadano specialmente a tutti i suoi parenti, alla sorella Maria Chiara Berta-Masina, ai nipoti Lucio, Chino, Michele, Hanspeter, Franco, Flavia. Omelia di Mons. Vescovo Valerio Lazzeri per le Esequie di don Giuseppe Masina Pregassona – chiesa di San Massimiliano Kolbe, 30 settembre 2014 [Letture bibliche: Gb 3, 1-23 passim; Lc 9, 51-56] Perdonatemi. Forse sono troppo diretto! Ma non mi sembrano molto appropriate al carattere di Don Giuseppe le parole di Giobbe nella prima Lettura. Lo slancio che ha attraversato quasi tutto l’arco della sua lunga esistenza ce lo ha sempre fatto apparire un uomo vigoroso e deciso. Fin dall’età di sette anni, come da lui stesso raccontato, egli sapeva che sarebbe diventato Prete. Glielo aveva profetizzato il Vescovo Aurelio Bacciarini, un giorno in cui, con il padre, era stato in Episcopio a consegnare un tavolo intarsiato. In quell’occasione, la risposta del Vescovo era stata: “Lo regalerai a tuo figlio quando diventerà Prete e avrà una Parrocchia”. La direzione di tutta una vita da quel momento era così tracciata. A dodici anni era nel Seminario San “Ricordati del nostro fratello don Giuseppe, presbitero: come per il battesimo l’hai unito alla morte di Cristo … così rendilo partecipe della Sua risurrezione”. 18 Boll. Parr. 2014/4 Carlo di Besso e a ventiquattro, veniva ordinato Presbitero. Da lì in avanti, un lungo tempo di servizio parrocchiale generoso e instancabile, prima a Brè per quattordici anni e poi fino al 1998 a Pazzalino, che allora comprendeva Pregassona, Cureggia e Viganello. Il suo impegno è stato certamente nella catechesi, nella predicazione e nella liturgia, ma anche nell’assicurare alla vita parrocchiale le strutture resesi con il tempo necessarie in questa parte della città di Lugano che ha visto crescere, svilupparsi e trasformarsi da molti punti di vista. Insomma, sembra proprio che ci sia stato poco spazio, nella vita di Don Giuseppe, per coltivare il drammatico stato d’animo espresso da Giobbe. Certo, probabilmente non tutti, su questa terra, arrivano a condividere i sentimenti di Giobbe, a soffrire così intensamente da giungere a maledire il giorno della propria nascita e desiderare la morte. La presenza di queste pagine così impressionanti nella Scrittura è però preziosa. Ci aiuta ad aprirci sempre di più alla dimensione dell’inaudita speranza che i cristiani non hanno mai cessato di proclamare nel Signore Gesù, risorto dai morti. Ciò che annunciamo, infatti, ogni volta che celebriamo l’Eucaristia – e più ancora ogni volta che celebriamo l’Eucaristia in occasione delle Esequie di un nostro fratello o di una nostra sorella – non è semplicemente una favola o un mito consolatorio per edulcorare gli aspetti più aspri della nostra condizione umana. Ciò che costituisce l’essenza della nostra predicazione non è semplicemente una dottrina ben elaborata e disposta con ordine. No! È un grido! Un grido così forte e intenso da rovesciare la protesta in preghiera, da cambiare direzione all’urlo di disperazione e di sgomento, che sale dal profondo del cuore umano, e da trasformarlo in invocazione filiale. È ciò che contempliamo all›inizio del Vangelo che abbiamo ascoltato. Luca ci dice che, «mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme». È questa un›articolazione decisiva nella narrazione evangelica. Il punto in cui Gesù imprime una svolta al senso della sua storia e della nostra. Gesù, letteralmente, «fa duro il suo volto», ossia, rende radicale il suo affidamento al Padre, l›unico capace di trasformare la tragedia di un innalzamento sulla croce in un›assunzione al Cielo, in una glorificazione. Mi piace questa mattina vedere Don Giuseppe tra i messaggeri inviati da Gesù davanti a sé “in un villaggio di Samaritani” per preparargli l’ingresso. Mi piace vedere nell’irruenza dei due Discepoli Giacomo e Giovanni nel proporre a Gesù drastiche soluzioni agli ostacoli incontrati, almeno qualcosa del vigore di Don Giuseppe e della sua determinazione nell’affrontare diverse situazioni pastorali. Ma soprattutto mi piace vedere in questo brano evangelico Gesù, che all’inizio manda noi avanti a preparargli la strada nel cuore degli uomini, ma poi si trova lui davanti a noi a correggere il tiro e ad aprirci il cammino che la nostra povera immaginazione non sa più individuare. Come sono importanti al riguardo le ultime parole del testo! “Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio”. Carissimi, non dobbiamo mai temere! Colui che ci manda avanti ad affrontare con coraggio le durezze della storia è già davanti a noi per indicarci una nuova prospettiva, e questo proprio quando la nostra impazienza vorrebbe trovare soluzioni più immediate alle difficoltà incontrate. È quello che Don Giuseppe ha probabilmente sperimentato soprattutto nell’ultimo tratto del suo percorso terreno, quando ha dovuto lasciare, non senza sofferenza il Ministero parrocchiale, quando ha avuto ancora più bisogno di cure e di attenzione da parte degli altri nella Casa San Rocco a 2014/4 Boll. Parr. 19 Vita parrocchiale Morbio, e infine quando il Signore lo ha accolto due giorni fa al termine della sua lunga e laboriosa giornata terrena. Ogni volta c’era da scoprire “un altro villaggio”, non programmato prima, ma indicato da Gesù. Siamo certi che l’ultima scoperta sia stata dolce. Il rimprovero di Gesù di fronte allo slancio eccessivo dei Discepoli non è mai per mortificarci. È l’altro lato della sua tenerezza e della sua attenzione per la nostra vita, un modo per metterci sempre più in contatto con quella vita inesauribile che Egli è pronto a darci nel profon- do, anche quello del nostro dolore e della nostra morte. Lo affidiamo con affetto alla Sua misericordia. Il Signore, che l’ha inviato e che contemporaneamente lo precede, lo ricompensi nell’altro, ultimo e sorprendente villaggio che certamente non ha mancato di mostrargli. Doni alla sorella, ai parenti, e a tutti coloro che ne hanno sperimentato la bontà e la dedizione, consolazione, speranza viva e pace, insieme alla riconoscenza di tutta la Chiesa che è a Lugano. L’arrivo della salma in cimitero. (dal B. Parr., del 1997 nr. 1) La processione, che ha avuto luogo la sera di Pentecoste [1997] per accompagnare la statua della Vergine Regina della Pace al suo insediamento nella nuova chiesa [proveniva dalla chiesa parrocchiale], ha attirato un fiume di persone. “In questa nuova chiesa ho desiderato – disse il prevosto – che la Vergine santissima sia particolarmente onorata sotto il titolo di Regina della Pace. Sono in buone mani per pregare con le parole del vecchio Simeone, quando Lei, la Madre, presentava Gesù al tempio: Ora lascia o Signore che il tuo servo vada in pace, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza che è luce per illuminare tutte le genti.” G. Pagani, Quattro prevosti del Novecento, p. 157 20 Boll. Parr. 2014/4 Riposa in pace. Hanno terminato la loro corsa terrena L’eterno riposo dona loro o Signore Maria Luisa TunesiMalfanti, 1914 Alfonsina Pini 1911 Nelly Burri 1923 “Vegliate” (Mt 24.42) Michele Petrantoni 1942 Sono deceduti nello stesso periodo: † Piergiorgio Suter, 1947 † Clara Camenisch, 1932 2014/4 Boll. Parr. 21 Echi della Chiesa Camminare insieme nella luce Come altri termini tipici del linguaggio ecclesiastico, “sinodo” è una parola che richiede quasi una traduzione in forma più comprensibile per chi non è particolarmente familiare con questa materia. Sarebbe quindi più chiaro parlare di “raduno” o di “riunione” e tuttavia fa riflettere il significato originario di “sinodo”: una via da percorrere insieme. Questo vale in particolare per il sinodo dei vescovi, che sta percorrendo le varie tappe previste e che ha come argomento “le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Una prima fase è stata l’assemblea generale straordinaria, svoltasi nello scorso mese di ottobre. Seguirà tra un anno l’assemblea generale ordinaria ed il punto di arrivo di tutto il percorso sarà un documento del Papa che trarrà le conclusioni finali. L’assemblea dello scorso ottobre ha suscitato molto interesse nei mezzi di comunicazione, anche se non doveva in ogni caso prendere decisioni ma solo discutere liberamente pur se fruttuosamente sul tema proposto. Un certo risultato provvisorio è tuttavia dato dalla relazione che è stata pubblicata e che presenta alcune considerazioni interessanti sulle quali mi soffermerò brevemente. La relazione si divide in tre parti: la prima è dedicata alla situazione attuale della 22 Boll. Parr. 2014/4 famiglia, la seconda enuncia i principi di fondo della visione cristiana in proposito, la terza è dedicata ad alcuni problemi concreti. Dato che su questi ultimi si è concentrata l’attenzione dei mezzi di comunicazione e che, d’altra parte, si tratta in molti casi dell’esposizione di diverse soluzioni proposte, senza che ci sia una presa di posizione, mi concentrerò piuttosto sulle prime due parti della relazione. Quella iniziale, intitolata L’ascolto: il contesto e le sfide sulla famiglia, contiene una rapida rassegna della situazione della famiglia nel mondo contemporaneo. Il bilancio è complesso: ci sono aspetti positivi ma anche evoluzioni che destano preoccupazione. Non vi è certo un’ingenua nostalgia per il passato: si riconosce che oggi c’è in generale maggiore sincerità nei rapporti all’interno della famiglia e che sono più ampiamente riconosciuti i diritti delle donne e dei bambini. Però si osserva anche una tendenza sempre più forte verso “un individualismo esasperato che snatura i legami familiari e finisce per considerare ogni componente della famiglia come un’isola”. È un fenomeno che si collega alla crisi della fede e che sfocia in “una delle più grandi povertà della cultura attuale”, cioè “la solitudine, frutto dell’assenza di Dio nella vita delle persone e della fragilità delle relazioni”. A questa difficoltà si aggiungono molti altri fattori di natura economica e sociale, che aggravano ulteriormente la condizione della famiglia. Eppure è anche forte l’aspirazione ad una vita affettiva piena ed appagante, quale si realizza, sia pure con molte difficoltà, nel “pieno impegno richiesto dal matrimonio cristiano”. Nel contesto dell’evangelizzazione va offerta una risposta a questa aspirazione: “i gran- di valori del matrimonio e della famiglia cristiana corrispondono alla ricerca che attraversa l’esistenza umana anche in un tempo segnato dall’individualismo e dall’edonismo”. Qui si inserisce la riflessione della seconda parte, Lo sguardo su Cristo: il Vangelo della famiglia. La base è costituita dal chiaro insegnamento di Gesù Cristo stesso, che riprende esplicitamente il racconto della creazione dell’uomo e della donna: “non sono più due, ma una sola carne” (Mc 10, 8; Mt 19,6). Nel mettere in pratica questa reciproca donazione gli sposi cristiani rendono operante “nella carne” la grazia battesimale, “che stabilisce l’alleanza fondamentale di ogni persona con Cristo nella Chiesa”. Però la sensibilità per questo messaggio richiede la fede e non può essere semplicemente data per scontata: la relazione applica a questo proposito un principio enunciato dal Concilio Vaticano II in un ambito alquanto diverso. Parlando infatti delle varie religioni dell’umanità, la dichiarazione Nostra aetate afferma che “la Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni”. Analogamente questo criterio può essere applicato “anche alla realtà matrimoniale e familiare di tante culture e persone non cristiane”, riconoscendo quindi che ci sono elementi validi, proprio perché inconsapevolmente orientati verso Cristo, anche in alcune forme fuori del matrimonio cristiano. Ma esiste poi anche la fragilità umana dei battezzati “che faticano nel cammino della fede” e che non riescono in molti casi, particolarmente nel campo della realtà matrimoniale e familiare, a conformarsi pienamente al Vangelo. La Chiesa deve avere particolare attenzione verso queste situazioni: essa “si volge con amore a coloro che partecipano alla sua vita in modo incompiuto, riconoscendo che la grazia di Dio opera anche nelle loro vite dando loro il coraggio per compiere il bene, per prendersi cura con amore l’uno dell’altro e d essere a servizio della comunità nella quale vivono e lavorano”. L’immagine con la quale si conclude questa parte della relazione è quella della luce del faro di un porto o di una fiaccola: la Chiesa ha la funzione di “illuminare coloro che hanno smarrito la rotta o si trovano in mezzo alla tempesta”. Tutte le concrete decisioni di carattere pastorale che saranno prese dovranno essere ispirate a questa consapevolezza della necessità di una luce e di conseguenza del pericolo di ogni tentazione a nascondere od offuscare la verità. Per camminare insieme è infatti necessario che sia chiara la meta alla quale tutti insieme si rivolgono. Giancarlo Camisasca 2014/4 Boll. Parr. 23 PARROCCHIA DI PAZZALINO-PREGASSONA www.parrocchia-pregassona.ch Orario Sante Messe Giorni feriali Lu-ma-me-gio-ve 17.00 in chiesa parrocchiale Ma-me-gio-ve 19.30 a Fatima (7.15 in Avvento) Sabato e vigilie festive 17.30 in chiesa parrocchiale Domenica e festivi 8.30 in San Massimiliano 10.00 in chiesa parrocchiale 10.30 in San Massimiliano Ogni prima domenica del mese 9.00 a Cureggia, chiesa di san Gottardo Ogni ultima domenica del mese 9.00 a Orlino, chiesa di san Pietro Celebrazione dei battesimi Due domeniche al mese, una in chiesa Parrocchiale (Pazzalino) e una a san Massimiliano, alle ore 15.00. Raccomandiamo di prendere contatto con i sacerdoti con largo anticipo. Sacramento della riconciliazione, celebrazione individuale Ogni sabato 16.00-17.00 in chiesa parrocchiale Conti correnti parrocchiali Posta Cornèrbanca Pregassona Raiffeisen Pregassona IBAN: CH55 0900 0000 6900 2960 8 IBAN: CH83 0849 0000 2017 4700 1 IBAN: CH21 8037 5000 0041 5600 1 Sacerdoti don Maurizio Silini, 091 971 22 65 – don Gert Hartel-Gjoni, 091 940 62 74 Ritorni: Parrocchia di Pazzalino, 6963 Pregassona La Buona Stampa, Lugano
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