la Rassegna Economico CONOMICO e E Finanziario INANZIARIO SETTIMANALE ettimanale e Numero 20 - 22 maggio 2014 - Anno 70 - Euro 0,90 www.larassegna.it www.larassegna.it fondata fondatanel nel 1906 1906 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione abbonamento postale - D.L.353/2003 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.n. 46)46) art. 1, 1, comma 1, DCB Bergamo Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in in abbonamento postale - D.L. 27/02/2004 art. comma 1, DCB Bergamo La corsa a Palazzo Frizzoni, i programmi delle tre liste minori Proprietà industriale, al Point iniziative e servizi per la competitività delle Pmi ► a pagina [ I candidati sindaco ] A spiegare i punti di forza, o presunti tali, sono bravissimi. Franco Tentorio e Giorgio Gori, i candidati di centrodestra e centrosinistra che si contenderanno la poltrona di sindaco, nei tanti incontri pubblici che hanno sostenuto e nei non meno numerosi interventi sui mass media hanno dato fondo a tutte le loro capacità comunicative e propagandistiche, senza risparmiarsi colpi bassi e schizzi di fango, per cercare di convincere gli elettori. Normale, hanno fatto il loro. A chi guarda alla partita dagli spalti, invece, non pare ozioso provare ad indicare, come utili elementi di riflessione, i punti deboli o i limiti evidenziati in una campagna elettorale con largo anticipo definita “tra le più sconfortanti” (“tra le più povere di contenuti” l’ha giudicata anche il principale quotidiano cittadino). Partiamo dal sindaco uscente. Se le virtù sono note (galantuomo, preparato, serio, pragmatico), altrettanto lo sono i difetti. Per deformazione professionale e per carattere non è uomo di vedute di prospettiva, non sa o non vuole [ La campagna elettorale Bergamo è un territorio importante per l’autotrasporto, con 1.850 imprese iscritte all’Albo provinciale per un totale di oltre 8mila veicoli, 16mila addetti, che trasportano ogni anno 55 milioni di tonnellate di merci percorrendo 960 milioni di chilometri per un fatturato di 500 milioni di euro. Gli operatori devono però fare i conti, come tutto il settore a livello nazionale, oltre che con la crisi con le inefficienze del sistema, tra deficit infrastrutturale, burocrazia, Per tenere vive le zone della città che perdono negozi, il Comune di Bergamo ha varato, negli ultimi anni, cinque bandi a sostegno dell’apertura di nuove attività commerciali o artigianali di vicinat. Ma l’incentivo economico da solo non basta, occorre una certa dose di originalità per cercare di emergere, cosa che non sembra mancare alle cinque iniziative imprenditoriali che si sono aggiudicate l’ultima edizione del finanziamento. Ci sono una sartoria super-tecnologica che permette ai clienti di creare da sé il proprio capo, il negozio specializzato nei mattoncini da costruzione che promette di stupire con diorami e sculture a grandezza naturale, una panetteria che ha sposato la filosofia del chilometro zero, un fruttivendolo che offre anche fiori e confezioni regalo e una lavanderia self service affiancata da un lavaggio per gli animali domestici, spazio giochi per i bambini e area relax. Salgono così a 14 le attività supportate sino ad ora dall’Amministrazione per un totale di 150mila euro di fondi assegnati. 3 ] N 9 770393 750004 40020 6 ella campagna elettorale ormai agli sgoccioli, a Bergamo si è sentito parlare tanto di papa Giovanni, come nuovo santo o in versione monumento, di panchine con dispositivi anti-clochard, di verande senza autorizzazione in Città alta da demolire o forse no. Ci sono stati più veleni incrociati, a volte autoindotti, del solito e anche qualche abbozzo di dialettica satirica, oltre alle consuete inaugurazioni di fine mandato. Quello che è mancato quasi totalmente, con l’eccezione dell’intraprendenza di qualche candidato, è stata l’Europa. A dire il vero è passata sotto silenzio non solo a Bergamo, ma in generale a livello nazionale, a parte gli echi del demenziale dibattito sull’uscita dell’euro, come se fosse possibile e soprattutto come se fosse conveniente. Se non ci fosse qualche pubblicità progresso in televisione che ricorda l’esistenza delle elezioni per il parlamento europeo, forse molti domenica si troverebbero molto stupiti nel trovarsi davanti più di una scheda. E paradossalmente non sarebbe da escludere un astensionismo da 3 fiscalità e costi eccessivi e scarsi controlli sulla concorrenza sleale. «L’autotrasporto paga sei volte tanto, fiscalmente, quello che riceve – evidenzia il segretario provinciale della Fai Doriano Bendotti -. Stiamo assistendo impotenti ad una pericolosissima mortalità delle imprese e ad una altrettanto grave delocalizzazione». «Per corrieri e spedizionieri – spiega il presidente dell’Asco Angelo Colombo – il problema è anche l’improvvisazione». ► a pagina 7 Alla scoperta delle attività che apriranno grazie anche ai fondi del quinto bando del Comune per il sostegno al commercio di vicinato ravaschio segue a pagina ► a pagina Negozi, le idee che sfidano la desertificazione in città Il silenzio sull'Europa mette a nudo la miopia dell'Italia di stefano 4 Oltre che per la crisi, il settore è in difficoltà per le inefficienze del sistema e l’alta fiscalità. Bendotti (Fai): «Bergamo-Treviglio e scalo merci decisivi» Zapperi segue a pagina ► a pagina Autotrasporto, «troppi freni alle imprese» Gori e Tentorio, il lato debole dei contendenti di cesare 8 Expo, Bergamo lancia il portale per promuovere il territorio Plastica, le aziende investono poco in ricerca e sviluppo In Confindustria Bergamo presentata la ricerca sul comparto. I principali punti di forza? Qualità dei prodotti e flessibilità dei processi produttivi. Bosatelli: «Settore fondamentale per l’economia locale» ► a pagina 9 ► a pagina 5 IL poLemIco S di Marco ciMMino Questa Bergamo che fatico a riconoscere trano mestiere quello di scrivere sui giornali: inseguiamo il presente, cercando di decifrarne i segnali, ma, quando, ogni tanto, ci capitano sotto gli occhi presenti che, ormai, sono passati da tanto tempo, non ci capacitiamo dei cambiamenti intercorsi, che non siamo riusciti a cogliere né ad immaginare. Com’è che siamo arrivati fin qui? Cos’è successo? Rileggo cose che ho scritto venti, dieci, un anno fa, e non riesco a cogliere l’istante in cui sono apparsi i primi sintomi della malattia. O, forse, è soltanto la nostra mente, che funziona come un alambicco: distilla il passato, ne scarta le scorie, ne rende sublimi i vapori. Forse, la triste verità è che uno storico, a forza di studiare il passato, perde la coscienza del trascorrere, il sentimento del tempo. Eppure, non posso credere che ci siamo inventati tutto: che quel mondo un pochino segue a pagina 2 Fogalco è la cooperativa fidi dell'Ascom di Bergamo che rilascia garanzie fidejussorie su linee di credito a breve, medio e lungo termine per: Investimenti (Innovazione - Ristrutturazione - Acquisto muri - Automezzi - Attrezzature - Arredi - Sicurezza) Liquidità (Acquisto merci - Ristrutturazione debito - Fidi di cassa - SBF - Anticipo fatture) 2 la Rassegna 22 maggio 2014 COMMENTI Il polemIco Questa Bergamo che fatico a riconoscere dalla prima pagina meno sporco, meno traditore, ce lo siamo solamente sognato. O, invece, il mondo era semplicemente più piccolo: un piccolo mondo antico, come nella più vieta delle tradizioni letterarie. Fatto sta che io, oggi, in questa città, in queste strade, in queste piazze che sono la mia casa, dove sono nato, dove sono cresciuto, dove ho conosciuto mia moglie, dove ho allevato mio figlio, non ci sto più bene come prima: e non riesco a capire se sia lei ad essere così cambiata da deludermi fino al disamore o se sia io ad essere malato di vecchiaia, e di tutte quelle bizze che i vecchi sostituiscono ai chiari ed aperti sorrisi della giovinezza. E sì che amavo Bergamo di un amore intenso e fedele. Ogni volta che me ne dovevo andare, anche per pochi giorni, ritornavo con una specie di allegra curiosità, e quasi mi stupivo di ritrovare tutto come prima: i propilei, Garibaldi sul suo piedistallo, l’ospedale, le piscine, la stazione. E ne scrivevo con lo stesso amore: non solo della Bergamo più ovvia e celebrata, splendida dei suoi gioielli, ma anche della Bergamo delle rogge, delle vecchie fabbriche abbandonate, dei binari che sembrano sprofondare nell’orizzonte polveroso delle periferie. Oggi, invece, mi aggiro per le strade del centro come un Napoleone miserabile, che misuri una Sant’Elena terragna, con i passi frenetici dell’animale in gabbia: e nulla più mi sembra felice. Perfino la mia mania compulsiva di comprare pare essere stata assorbita da questa uggia, da questo disagio: le vetrine illuminate non m’incantano più. Cammino, e guardo in tralice la gente che incrocia la mia passeggiata: facce mai viste, rumori estranei, un mondo che ha troppi colori, troppi suoni, per le mie angustissime capacità di sopportazione. Un popolo Elezioni europee, PUNTI DI VISTA di Franco Frigeri i confini del voto A margine delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e dell’esito del voto, c’è la conferma della mancata formazione di un “demos” europeo. Essa è insieme causa ed effetto del deficit democratico e della incapacità delle istituzioni europee di incidere sui problemi che affliggono gran parte dei Paesi dell’Unione. Burocratismo, autoritarismo, autoreferenzialità, scarsa efficacia, deriva tecnocratica, certo. Ma è anche il nazionalismo degli Stati membri, l’operare dei sistemi politici nazionali, a contribuire a questi effetti, ad alimentare la diffidenza dei cittadini di uno Stato nei confronti del vicino, a ostacolare la formazione di un “demos” che possa esprimere un vero Parlamento e si senta da esso rappresentato. Si sapeva che la formazione di una vera democrazia europea sarebbe stato un processo lungo e difficile, ma si sperava che le élite politiche nazionali l’avrebbero assecondato. Così non è stato: dopo la crisi economico-finanziaria del 2008, la competizione politica nazionale ha infilato la via facile di scaricare sull’Europa le difficoltà interne a ogni Paese, in tal modo scavando solchi di diffidenza e di ostilità tra un Paese e l’altro: non certo il miglior modo per creare una vera democrazia condivisa. Un filo di speranza dipende ora dalle reazioni dei leader dei grandi Paesi ai risultati delle elezioni. fondata nel 1906 Visita il sito www.larassegna.it seguici su che non sento mio: una diffidenza che so ingiusta, ma che pure non riesco a ricacciare indietro. Io rivorrei la mia città di una volta: quella della mia memoria migliore. Lo so che il tempo fugge e non ritorna mai indietro: io, però, rivorrei la vecchia signora delle caldarroste vicino al Coin, e Goggi e, di fronte, la libreria Rossi. Rivorrei il gelato di De Zordo, le biciclette di Chiorda, il filobus. Soffro di vecchiabergamite acuta. Era una città elementare, in fondo: non c’erano piani di governo del territorio, non c’erano globalizzazioni né crisi, non c’era lo spread e non c’erano ospedali ultramoderni, non c’erano giuramenti né accademie, non c’era altro che Bergamo, nel bene e nel male. Però, c’era il trofeo Baracchi: c’erano i fuochi ad agosto allo stadio e c’erano i Giochi della Gioventù. Oggi, che siamo pieni di commissioni, di comitati, di comizi, mi pare proprio che viviamo peggio di quando le cose si decidevano un po’ alla praticona, seduti attorno ad un tavolo, tra persone di buona volontà. Considerazioni che lasciano il tempo che trovano: probabili ubbie da vecchio signore, che, a forza di studiare, si è spappolato il cervello. Nella sardana diabolica della vita, un giro dopo l’altro, alla fine ci si ritrova ad essere il proprio padre, il proprio nonno: si ritorna sempre al punto di partenza, all’origine. Mio nonno me lo ricordo col cappello: un borsalino leggero, nella bella stagione, e una lobbia grigia, in quella brutta. Camminando pian piano, col suo bastone, arrivava all’edicola di via Statuto e lì comprava “La settimana enigmistica”, una settimana dopo l’altra, un enigma dopo l’altro: giocava anche al totocalcio, tutti “due”, nemmeno un “uno” o un “x”. Credo non abbia mai vinto nemmeno cinque lire: ma, indifferente a tutto, ogni sabato che Dio mandava in terra lui infilava i suoi tredici “due” e si giocava quella specie di sfida alla sorte. Scommetto che trovava la cosa molto comica: un esorcismo contro la scrovegna. Mai avrei immaginato di ereditarne la calvizie, il sorriso, le piccole manie. Quanto a Bergamo, per me Bergamo era una specie di puzzle colorato di tanti paesi diversi: io abitavo a Santa Lucia e già Loreto mi sembrava un universo sconosciuto. Probabilmente, la mia poca possibilità di muovermi determinava questa dimensione pluripaesana. Scopro che, oggi, in Belgio, in Inghilterra, si progettano quartieri come piccole entità autonome, con la loro piazza, i loro negozietti: si torna al borgo, insomma. Noi eravamo così cinquant’anni fa: magari, fra cinquant’anni, torneremo così. Io, nel frattempo, scrivo: qualcuno, incredibilmente, mi legge e, forse, mi comprende e mi compatisce. Due miei lettori li ho conosciuti oggi: gentili, simpatici. E’ per loro, è per voi, che, ogni tanto, smetto di sospirare su di una Bergamo che non c’è più e ne sogno una nuova. Che, forse, ci sarà. Chissà se Guccini prova le stesse sensazioni, quando riascolta “Via Paolo Fabbri 43”? Certo, bisognerebbe avere ben chiare le cose, e parlarne pianamente, e dare alla gente buoni consigli e non sterili borbottii: me ne rendo conto. Un giornalista, un intellettuale, in un tempo civile ed in una civile città dovrebbe indicare la strada. Ma per fare questo, bisogna essere per forza almeno un po’ intelligenti. [email protected] (commenti su www.larassegna.it) La comunicazione al tempo del web La campagna elettorale ha riportato alla nostra attenzione l’importanza delle tecnologie nella comunicazione politica. Non è certo una novità degli ultimi anni, anche se alcune tendenze recenti non erano affatto prevedibili. Tuttavia, non bisogna enfatizzare troppo il ruolo dei media nell’affermazione degli uno o degli altri leader politici, perché le variabili in campo sono molteplici. Questo limite si riscontra, però, sia nelle analisi degli studiosi, che ripropongono schemi ormai superati, sia soprattutto nelle strategie dei partiti, che hanno assunto un atteggiamento difensivo nei confronti del nuovo schema comunicativo, dando così il destro all’insorgere di fenomeni populisti e spinte demagogiche. Merita un breve approfondimento l’atteggiamento dei partiti. Essi si sono limitati perlopiù ad adattare tatticamente linguaggi e programmi alle grammatiche e alle logiche del web. Una posizione difensiva che non ha attenuato il processo di perdita i credibilità e reputazione della politica, spesso contribuendo di fatto all’insorgere di fenomeni populisti e di spinte demagogiche; d’altra parte i movimenti populisti si sviluppano dov’è più debole il sistema dei partiti, che, normalmente, dovrebbero assicurare standard eleva- Un nuovo passo per la politica Un insegnamento che possiamo trarre dalla campagna elettorale amministrativa è che di politica la città ne ha bisogno come il pane. Se questo è necessario per il corpo, il riferimento a ideali, valori, stili di vita, regole condivise e valide per tutti è indispensabile affinché ciascuno sia posto nelle condizioni di sentire la città come sua, riconoscersi e partecipare alla sua crescita, così che essa sia di tutti e non solo di chi se la può permettere. La democrazia esprime tale verità umana: ognuno è chiamato per la sua parte a contribuire al bene comune e di questo godere; chi non riesce a stare al passo (a causa sua o di disavventure come una crisi) in un sistema democratico non deve essere lasciato indietro o escluso: il rimedio sta nella visione solidale, Direttore responsabile: Giuseppe Ruggieri In redazione: Anna Facci Grafica: Andrea Locatelli Direzione e redazione: via Mazzini, 24 - 24128 Bergamo - tel. 035 213030 - fax 035 224572 E-mail: [email protected] Web: www.larassegna.it Editrice: La Rassegna Srl ti nella selezione dei gruppi dirigenti. Laddove il sistema dei partiti è debole, invece, l’affermazione di leader populisti è relativamente facile, soprattutto grazie al reciproco interesse di media (in cerca di ascolti e contatti) e di nuovi leader (a caccia di consensi e visibilità). In tali situazioni, le retoriche antipolitiche assumono spesso il ruolo di grimaldelli della fiducia popolare. L’unico anticorpo possibile è la riscoperta del valore culturale della comunicazione; ma per questo lavoro c’è bisogno di un progetto che vada ben oltre l’immediatezza cui la politica-spettacolo sembra essersi autocondannata. che è concezione umanitaria, del diritto o della persona, e non elargizione a discrezione del potente di turno o concessione per appartenenza o clientela. La solidarietà sviluppa la fantasia in cerca di mezzi, a livello locale e nazionale, utili a ridistribuire, correggere ineguaglianze, assicurare servizi, case a costi sostenibili, istruzione, riqualificazione professionale, accoglienza. Certo, storture e motivi di disagio, delusione, disaffezione esistono. La politica denuncia quando occorre, ma per progettare e andare oltre: è vigilanza, non soccombere agli insuccessi, ritenere possibili i rimedi a situazioni complicate, governare il nuovo, è far conto su intelligenza e inventiva, reagire, prodigarsi. Tra quotidianità e ideali la politica ricuce, riparte, rifonda. Sede legale: via Borgo Palazzo, 137 - Bergamo Presidente: Ivan Rodeschini Registrazione: Tribunale di Bergamo n. 185 del 20/02/1950 Abbonamenti: via Borgo Palazzo, 137 - Bergamo tel. 035 4120304 - fax 035 4120149 Abbonamento: annuale € 41 pagabile con bonfico bancario in favore di “La Rassegna Srl” presso Banca Popolare di Bergamo, Filiale di Bergamo Clementina IBAN: IT79M0542811111000000060227 Stampa: Sigraf spa - via Redipuglia, 77 24047 Treviglio (Bg) - tel. 0363 300330 - fax 0363 343282 Pubblicità: La Rassegna Srl Pubblicità, via Mazzini, 24 - 24128 - Bergamo, tel. 035 213030 - [email protected] Spedizione in abbonamento postale la Rassegna 22 maggio 2014 3 COMMENTI LA corSA A SINDAco DI BergAmo LA cAmPAgNA eLeTTorALe Gori e Tentorio, il lato debole dei contendenti Giorgio Gori dalla prima pagina regalare sogni. Cerca fino allo sfinimento di tenere conto delle ragioni di tutti e quindi non prende mai, o quasi, una direzione definita. Ha costituito una squadra di assessori modesta (brave persone, ma politicamente leggerine) e si è accontentato, facendo sempre buon viso anche di fronte ad evidenti errori o manifeste inadeguatezze. Ma in prospettiva, quel che potrebbe costituire un problema è la fragilità della coalizione che lo sostiene. In piena campagna elettorale Forza Italia sulle nomine Sacbo e Nuovo Centrodestra su Uniacque non hanno esitato a prendere vistosamente le distanze dal loro candidato sindaco. Marchiani errori di strategia figli di una conduzione dei due partiti affidata a chi non ha fatto la gavetta ed è assurto a ruoli di responsabilità con la facilità tipica di questi tempi di politica al sapore di plastica. Tentorio ha di che riflettere sulla affidabilità di chi non teme di fare brutte figure in piena partita elettorale per una mera questione di cadreghe. Ma anche gli elettori devono esserne consci. Per poi decidere liberamente fino a che punto tenerne conto nella scelta di domenica 25. Giorgio Gori, per certi aspetti, è l’opposto del sindaco uscente. Tanto l’uno è poco propenso a sognare, tanto l’ex manager tv, forse perché abituato a fiction e reality, largheggia in progetti e proposte, talvolta considerando il tema delle risorse una variabile indipendente. Si capisce lo spirito, e anche il sacrosanto desiderio di imprimere una svolta ad una città che ha uno stramaledetto bisogno di sciogliere le catene di un provincialismo autoreferenziale e rassicurante per affrontare le sfide sociali, economiche e culturali di un mondo in velocissima evoluzione. Tuttavia, le idee buttate giù a tavolino, a prescindere dal fatto che talvolta partono da presupposti che mostrano una scarsa o nulla conoscenza di Bergamo, vanno ancorate alla prosaica realtà fatta di risorse, procedure, vincoli che spesso rendono arduo ciò che sembrerebbe fattibile a lume di buon senso. Ma non può sfuggire che su Gori pesa soprattutto la vicenda della veranda abusiva della dimora di via Porta Dipinta. Quello sarà il suo peccato originale. Anche se non ha ritenuto, come sarebbe successo in qualsiasi paese civile, che l’essere sta- Il silenzio sull’Europa mette a nudo la miopia dell’Italia Franco Tentorio to pizzicato in una palese violazione della legge fosse ragione sufficiente per ritirarsi in buon ordine, deve evitare di definire “sciocchezza” una questione, il rispetto della legalità appunto, su cui il centrosinistra che lo sostiene ha costruito, è il caso di dire giustamente, vent’anni di battaglie a Berlusconi e alla sua corte dei miracoli. Qui siamo all’abc del corredo di chi vuole rivestire ruoli pubblici. Quella macchia rimarrà e non sarà facile, se eletto sindaco, non misurarcisi ogni volta che si invocherà il rispetto delle regole. Tracciato il quadro, la parola definitiva e decisiva passa agli elettori. Probabilmente Bergamo avrebbe meritato di meglio o forse chi è sceso in campo rappresenta in pieno, nei suoi pregi ma anche nei suoi difetti, la città. Chiamarsi fuori non avrebbe senso. Meglio scegliere, magari turandosi il naso, piuttosto che abbandonarsi ad una viltà che non porterebbe a nulla. Cesare Zapperi (commenti su www.larassegna.it) dalla prima pagina disinformazione, dato che chi non ha un sindaco da eleggere potrebbe pensare che non deve andare a votare. Invece no, alle urne sono chiamati tutti gli italiani, anche se in giro si parla soprattutto di amministrative e non di qualcosa che ci si ostina a non considerare importante, salvo poi criticarne l’esistenza e utilizzarla come alibi per qualsiasi cosa non vada bene. Il disinteresse per le Europee è un ennesimo segnale di basso livello della nostra politica, che continua ad avere una visione ripiegata al suo interno, disattenta a quanto avviene oltre il confine - dove pure, sempre di più, si vede che vengono prese le decisioni importanti per il nostro destino - e che vive anche le elezioni amministrative, come le Comunali, come un test sulle sue sorti. Anche il presidente del Consiglio, che per le tappe del suo tour preelettorale ha chiaramente preferito le città chiamate al voto per il sindaco, non ha molto contribuito a richiamare l’attenzione sulle Europee. In generale i comizi si sono rivelati una parata di temi nazionali, dall’Expo al Fisco, e anche quando si è parlato di elezioni europee, non si è discusso di Europa se non in sottofondo. Come hanno fatto capire chiaramente alcuni schieramenti che hanno promesso in caso di loro vittoria un referendum per l’uscita dall’euro o la richiesta nuove elezioni, questa volta politiche per rinnovare il parlamento e cambiare il governo, l’interesse per l’Europee è visto solo in negativo e le elezioni europee sono l’occasione per giocare di sponda, in funzione di questioni prettamente interne. Eppure proprio l’Europa dovrebbe essere considerata un’opportunità, anche per i stessi Comuni, che avrebbero la possibilità di attingere dai piani di sviluppo con risorse comunitarie per investimenti al di fuori del blocco del patto di stabilità. E in questa eurofobia, questo disprezzo per i tecnocrati e burocrati di Bruxelles e di Francoforte sarebbe bene anche riconoscere un dato di fatto. Le ricette di austerity considerate da alcuni come corresponsabili del prolungamento della crisi alla fine hanno permesso a Paesi - sui quali ormai si scommetteva non se potessero andare in fallimento ma quando questo sarebbe avvenuto - di uscire dalla recessione prima di noi che abbiamo avuto l’orgoglio di voler fare tutto da soli senza aiuti, ma che continuiamo a declinare con un ritmo del meno 0,1%. Tutto perché si continua a vedere nell’Europa un’oppressione dell’Italia e non un’opportunità. Stefano Ravaschio (commenti su www.larassegna.it) 4 la Rassegna 22 maggio 2014 Proprietà industriale, un’alleata anche delle Pmi Si è celebrata il 26 aprile scorso la Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale (PI), promossa dal 2000 dall'Organizzazione Mondiale della PI per sottolinearne l’importanza quale leva per promuovere l'innovazione e la creatività. I dati dei depositi nel 2013, suddivisi nelle quattro categorie di riferimento, ossia marchi (556), invenzioni (37), modelli di utilità (47) e disegni/modelli (16), pongono Bergamo al terzo posto della classifica regionale, con un totale di 656 depositi dietro Milano (4.319) e Brescia (964). E per far comprendere alle imprese come i brevetti possano davvero essere considerati fattori trainanti della crescita economica sia la Camera di Commercio sia l’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo sono da anni impegnate a realizzare iniziative, con l’obiettivo di favorire la tutela e la valorizzazione di questo importante asset aziendale. In particolare ricordiamo il progetto “Tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale a supporto dell’innovazione e della competitività delle MPMI bergamasche”, di cui è stata appena avviata una nuova edizione, sempre finanziata dalla Camera di Commercio e realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con le Organizzazioni di categoria e con il contributo tecnico-scientifico dell’Ufficio Brevetti e Marchi dell’Ente camerale e del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo. «Si tratta di un progetto pensato per le micro, piccole e medie imprese (MPMI) locali - spiega il presidente di Bergamo Sviluppo Angelo Carrara -, che devono imparare a individuare, tutelare e valorizzare di più la propria PI interna. Per loro sono state pensate iniziative e servizi che hanno l’obiettivo di favorirne il rafforzamento e quindi la crescita competitiva». «Nell’ambito della precedente edizione del progetto - evidenzia il direttore di Bergamo Sviluppo Cristiano Partita una nuova edizione del progetto di Bergamo Sviluppo dedicato alla tutela e alla valorizzazione delle soluzioni innovative. Iniziative e servizi permettono alle piccole aziende di migliorare strategie e competitività Arrigoni - sono state realizzate/messe a disposizione delle imprese locali sia attività seminariali e formative (68 ore a cui hanno aderito 263 partecipanti, tra privati e imprese), sia il servizio informativo offerto dallo Sportello Valorizzazione della PI (60 ore di attività di cui hanno beneficiato 67 utenti/imprese), sia percorsi di assistenza tecnica personalizzata (600 ore usufruite da 21 imprese)». «Dare continuità ad un progetto come questo - concludono Maria Teresa Azzola e Gianluigi Viscardi, delegati all’innovazione per Bergamo Sviluppo - significa incentivare l’innovazione e la creatività sul territorio e nelle nostre imprese, perché si vuole puntare sia a dare valore alla conoscenza, trattandola come risorsa materiale, sia a diffondere il concetto di tutela per favorire la crescita delle imprese nei settori/mercati di riferimento». Le attività del progetto, riassunte nel box in pagina, sono consultabili sul sito www.bergamosviluppo. it, dove verranno anche segnalate tutte le attività formative e seminariali organizzate sul tema PI nel corso dell’anno. TmT / Treviglio «Un supporto informativo determinante» Il primo seminario promosso da Bergamo Sviluppo su fare innovazione con nuovi strumenti per la ricerca delle informazioni brevettuali ha segnato la strada a una serie di imprese con idee nel cassetto. Tra queste, la TMT di Treviglio, azienda di attrezzeria, tranceria, torneria e stampaggio di lamiera a freddo, che ha chiesto la consulenza per il deposito di un modello di utilità. In questo caso si tutela un’applicazione senza che ci sia una invenzione vera e propria. «Si tratta di un dissipatore di calore realizzato con una metodologia diversa da quella normalmente utilizzata, non attraverso estrusione di alluminio né pressofusione – spiega Lara Taschini, responsabile commerciale dell’azienda fondata 30 anni fa -. Bergamo Sviluppo ha ritenuto che la nostra idea fosse valida e ci ha fornito dieci ore di consulenza da parte di uno specialista nei depositi di brevetti. Abbiamo stilato un rapporto che abbiamo presentato insieme alla domanda contenente il riassunto e la rivendicazione». Idea, sviluppo e progettazione portano la firma di Gianangelo Taschini, titolare dell’azienda che occupa di 11 addetti, e che ha partecipato con la figlia Lara al seminario citato. TMT effettua la tranciatura, imbottitura e lo stampaggio dei metalli a freddo. Lavora per conto terzi e produce soprattutto per aziende del settore illuminotecnico, oleodinamico ed elettromedicale. L’azienda aveva già depositato alcuni brevetti, ma questa volta il procedimento ha consentito di essere certi di aver fatto tutto nel modo corretto. «Sono venuta a conoscenza del seminario per aver partecipato al corso Go.In' di Bergamo Sviluppo svolto al Point di Dalmine, in cui si era parlato di Proprietà Industriale - racconta Laura Taschini Lara Taschini -. Dopo aver seguito il seminario, ho pensato di avvalermi della consulenza messa a disposizione dal progetto. Un’esperienza positiva: abbiamo ottenuto risposta alle nostre domande e un supporto informativo determinante, quello che il più delle volte manca alle piccole aziende, nelle quali non sempre ci sono figure preparate e competenti su questi temi». mcf SySTemS / Pontida Calcestruzzo, impianto innovativo per i cantieri in Africa I titolari John e Fabio Frigerio con Ketty Roberta Lavell Le idee semplici nella maggior parte dei casi sono le più risolutive. Devono aver pensato questo alla MCF Systems di Pontida, società nata nel ’99 dalla carpenteria Frigerio, che si occupa di commercializzare macchinari per l’estrazione, l’edilizia e l’ingegneria civile, per il 90% all’estero. «Si tratta di macchinari che si assomigliano tutti, sia per tipologia di impiego sia per funzionamento – spiega Ketty Roberta Lavelli, responsabile commerciale –. Per lungo tempo non avevamo avuto necessità di rivendicare alcuna proprietà industriale. Poi ci siamo ritrovati nelle condizioni di doverne fare richiesta e ad affacciarsi a una realtà completamente nuova. Avendo intenzione di depositare il brevetto per l’ideazione di un nuovo macchinario, ci siamo rivolti alla Camera di Commercio, che ci ha indirizzato immediatamente a Bergamo Sviluppo. Grazie alla consulenza ricevuta, abbiamo depositato la domanda di brevetto». MCF ha beneficiato del servizio di assistenza tecnica personalizzata nell’ambito del progetto di Bergamo Sviluppo. «Avevamo intenzione di esporre il nostro prodotto in una fiera continentale e, dunque, per proteggere l’idea – spiega Lavelli - ci è stato suggerito di fare richiesta di brevetto per innovazione industriale». L’idea è applicata ai macchinari destinati alla produzione di calcestruzzi, dalla minima alla massima capacità, e serve a risolvere un problema che si presenta nei territori dell’Africa. Il brevetto, denominato Jet System, consiste in un impianto innovativo che va a sostituire la classica autobetoniera, il cui limite è rappresentato dalle alte temperature. In Africa si percorrono anche mille km da un cantiere all’altro. «Durante i lunghi spostamenti, la qualità del calcestruzzo rischia di calare in modo significativo. Abbiamo pensato a una centrale di produzione mobile che poggia su un impianto senza dispersione. Ciò consente di produrre sul luogo di destinazione il calcestruzzo utilizzando acqua fresca sul posto». Le iniziative a disposizione delle Mpmi bergamasche Nell’ambito del progetto coordinato da Bergamo Sviluppo sono attivi i servizi: ■ SPorTeLLo VALorIZZAZIoNe DeLLA ProPrIeTÀ INDUSTrIALe Servizio di orientamento e assistenza di primo livello, utile a ottenere informazioni e pareri tecnico-scientifici in tema di Proprietà Industriale e brevettazione (ad esempio sugli strumenti di tutela esistenti, brevettabilità di un ritrovato, possibilità di registrazione marchi, modalità e costi di deposito/ registrazione, realizzazione di ricerche di anteriorità, approfondimenti sulla contraffazione, ecc.). Lo sportello riceve gratuitamente su appuntamento, dalle 14 alle 17, nelle sedi di Bergamo Sviluppo a Bergamo (via Zilioli 2) e al POINT di Dalmine (via Pasubio 5/ang. via Einstein), secondo la seguente programmazione: 4 e 25 giugno (Bergamo), 23 luglio (Dalmine), 3 e 24 settembre (Bergamo), 22 ottobre (Dalmine), 12 novembre e 3 dicembre (Bergamo), 17 dicembre (Dalmine). ■ SUPPorTo TecNIco PerSoNALIZZATo Servizio di consulenza e assistenza specialistica, dedicato alle MPMI e agli inventori che hanno già beneficiato dell’attività dello sportello e che necessitano di ulteriori approfondimenti. Offre la possibilità di fruire, grazie al coinvolgimento di esperti professionisti in materia di PI (mandatari e docenti universitari), di un monte ore per ottenere consulenza in ambito tecnico-legale, contrattuale, economico-fiscale, del marketing o, ancora, delle ricerche e sorveglianze. Consente inoltre di partecipare a un momento laboratoriale, svolto in maniera assistita, per monitorare ad esempio l’evoluzione tecnologica di uno specifico settore o prodotto o ancora per osservare le attività brevettuali della concorrenza. ■ Sempre nell’ambito del progetto è poi prevista la realizzazione di interventi orientativi e formativi, di base e di livello avanzato. Il primo in programma è il seminario dal titolo “Il brevetto come mezzo per innovare”, che si terrà mercoledì 28 maggio, dalle 17 alle 20, al Point di Dalmine (in via Pasubio 5/ang. via Einstein). L’incontro, destinato a tutte le micro, piccole e medie imprese ma aperto anche a tutti gli interessati, permetterà di conoscere le strategie di ricerca brevettuale più innovative e le pratiche aziendali strutturate per usare il brevetto non solo come arma di difesa, ma soprattutto come mezzo d’attacco per trovare le informazioni a supporto dell’innovazione di prodotto e di processo. Per appuntamenti e informazioni: Bergamo Sviluppo (tel. 035 3888011; [email protected]). Le iscrizioni agli eventi, tutti gratuiti, possono essere effettuate direttamente online sul sito www.bergamosviluppo.it la Rassegna 22 maggio 2014 5 Negozi, le nuove idee per rivitalizzare la città Cinque le attività che apriranno grazie anche ai fondi del quinto bando del Comune per il sostegno al commercio di vicinato nelle aree più a rischio desertificazione. Finanziate complessivamente 14 iniziative di anna C ercare di tenere vive o di restituire attrattività alle zone della città che perdono negozi è una bella sfida. Il Comune di Bergamo lo sa e per questo negli ultimi anni ha varato complessivamente cinque bandi per assegnare contributi a sostegno dell’apertura di nuove attività commerciali o artigianali di vicinato nelle zone più a rischio. Ma l’incentivo economico da solo non basta, occorre una certa dose di originalità per cercare di emergere, cosa che non sembra mancare alle cinque iniziative imprenditoriali che si sono aggiudicate la quinta edizione del finanziamento. Con loro salgono a 14 le attività supportate sino ad ora dall’Amministrazione per un totale di 150mila euro di fondi assegnati. Il VIA moroNI Con un touch screen tutti diventano stilisti Mirko Gaverini e Pietro Oluyede Una definizione precisa di quanto Mirko Gaverini e Pietro Oluyede stanno realizzando in via Moroni 160 non c’è. Si può parlare di sartoria, ma con un alto contenuto di tecnologia e innovazione. Nel loro negozio – Re:pulse, che aprirà a luglio – produrranno in tempo reale capi personalizzati. Attraverso un touch screen il cliente potrà scegliere il modello che preferisce e la stampa più originale e dare il via alla confezione che si concluderà in una quindicina di minuti. «Si tratta di modelli che richiedono poche cuciture – evidenzia Gaverini -, quindi veloci da realizzare, ma che abbiamo voluto rendere riconoscibili per alcuni dettagli che identificano il nostro stile. Al momento ne abbiamo prototipati cinque, tra magliette e abiti da donna, sui quali il cliente si può sbizzarrire scegliendo di applicare la grafica che preferisce, tra quelle che proponiamo, tutte molto particolari, legate a immagini artistiche». Si abbatte così la separazione tra chi pensa il capo e chi lo indossa, dando la possibilità a tutti di diventare co-stilisti. I due promotori lo definiscono anche «sistema di moda collaborativo». Entrambi 27enni, perito informatico Gaverini, architetto Oluyede, condividono la passione per l’abbigliamento e hanno trovato l’ispirazione in esperienze simili già presenti in alcune capitali europee. «Il mio terrore, che penso sia anche di molti altri, era quello di uscire ed imbattermi in qualcuno con indosso un capo uguale al mio – confessa Gaverini -. Ognuno vuole essere in qualche modo unico, per questo l’idea ci è piaciuta tanto». L’iniziativa non nasce dall’urgenza per i due giovani di trovare un lavoro, era un progetto sul quale stavano ragionando da circa un anno e il bando del Comune ha fatto scattare la scintilla definitiva. «Un aspetto che teniamo a sottolineare – aggiunge – è che le stoffe sono tutte made in Italy e che per realizzare questo nuovo sistema abbiamo cercato partner bergamaschi. Si tratta quindi di capi “pensati in locale”. Ci piacerebbe che fosse capito questo concetto, insieme a tutto il know how che sta dietro questa proposta». Facci contributo per ogni azienda è pari al 50% degli investimenti previsti per l’avvio, fino ad un massimo di 15mila euro. Quest’ultima tornata, oltre alle zone del centro più a rischio desertificazione, ha riguardato i quartieri di Longuelo, Grumello al Piano e Celadina. Ecco un assaggio delle nuove idee raccontate da chi le realizzerà. A loro si aggiunge Elisabetta Ghezzi che in via Celadina 16/18 aprirà una lavanderia automatica con macchinari ecologici. Lo spazio sarà presidiato e l’attività sarà affiancata da un lavaggio per gli animali domestici, spazio giochi per i bambini, area relax per adulti con rete wi-fi con la previsione per il futuro di offrire anche servizi di sartoria e corsi di attività manuali. VIA PIgNoLo I mattoncini da costruzione più famosi al mondo hanno la loro "casa" È “La città del mattoncino” il negozio che Pierluigi Cervati, 35 anni, e la moglie Beatrice Da Ros, 33, apriranno al numero 18 di via Pignolo. Cinque vetrine che fanno angolo su piazzetta Santo Spirito, che vogliono diventare il punto di riferimento per gli appassionati da zero a 99 anni dei mattoncini da costruzione più famosi al mondo (è atteso l’ok della sede italiana per poterli chiamare con il loro nome, l’apertura potrebbe essere a giugno o a settembre). «In vetrina non ci saranno scatole – tiene a precisare Cervati per rimarcare la differenza rispetto al modo tradizionale di proporre questi giochi – ma vere e proprie ambientazioni e sculture a grandezza naturale, capaci di attirare l’attenzione e stupire grandi e piccoli». Ad esempio, è già pronto a prendere posto nei locali un diorama di circa 9 metri quadrati e 45mila pezzi realizzato da Cervati, che per merito della moglie ha ricoperto la passione per le costruzioni. Le difficoltà del settore auto in cui lavorava fino a due anni fa (area commerciale di Fiat, con gestione di eventi e manifestazioni) ci hanno messo il resto nel far decidere alla coppia di intraprendere una strada del tutto nuova. «Oltre all’allestimento, a caratterizzare il negozio sono la specializzazione e l’alto assortimento – prosegue -. Si potranno trovare set esclusivi provenienti dall’estero, o rari e da collezione, e si potranno acquistare pezzi sfusi per completare le proprie creazioni. Ci sarà uno spazio giochi per i bambini, disponibile anche per feste, e forniremo assistenza a chi vuole illuminare il proprio diorama, renderlo dinamico o applicare soluzioni tecnologiche. In previsione c’è anche l’installazione di una stampante in 3D per realizzare da sé le parti necessarie a completare i propri progetti, senza dimenticare l’ulteriore chicca dell’esclusiva per l’abbigliamento a marchio da zero a 12 anni». Insomma uno store Una parte del diorama da 45mila pezzi che sarà allestito nel negozio tematico con pochi precedenti. «Questa impostazione presuppone un bacino di utenza più ampio della città e della provincia stessa. Non avremmo mai scelto via Pignolo – confessa – e l’incentivo comunale ha avuto un ruolo determinante. La via soffre per lo scarso passaggio, ma contiamo di investire in comunicazione ed eventi di richiamo quanto potremo risparmiare grazie allo stanziamento, in questo modo contribuendo a riaccendere l’interesse sulla zona». VIA SAN BerNArDINo Frutta e verdura selezionate dall’esperienza di una mamma Ora che i figli sono grandi, Monica Bolognesi ha deciso di dedicarsi ad un’attività commerciale. A inizio giugno aprirà in via San Bernardino 57, di fronte all’Istituto Palazzolo, il negozio “Non solo frutta”, che oltre a frutta e verdura fresche offrirà una piccola sezione di alimentari per la spesa quotidiana - latte, burro, biscotti, uova e via di seguito – e un assortimento di fiori e confezioni regalo, pensati soprattutto per chi fa visita agli ospiti della casa di cura. Casalinga, 49 anni, diploma di ragioniera, lavoro in uno studio e poi impegnata nel crescere bambini - non solo i suoi – ha scelto di condividere la sua esperienza nel fare la spesa. «In un fruttivendolo c’è ben poco di innovativo da proporre – evidenzia -. Ciò che posso mettere in campo è la capacità di scegliere con cura le proposte valutando qualità e prezzo, versante sul quale, dovendo gestire una famiglia, ho una lunga e ben rodata “carriera”». Insomma su banchi e scaffali promette di portare prodotti approvati dalla sua competenza di massaia e quel servizio di vicinato che permette di avere a portata di mano ciò che serve senza per forza andare al supermercato. Se le si fa notare che il periodo non sembra dei migliori per lanciarsi in una nuova attività, risponde che però vale anche la pena avere fiducia ed essere positivi. «Era da un po’ che pensavo di aprire il negozio, che è comunque piccolo – afferma –, e il contributo del Comune mi ha dato la spinta giusta. Diciamo che in famiglia siamo ci siamo stati contagiati dalla voglia di metterci in proprio. Mia figlia ha aperto a febbraio con il suo compagno un ristorante a Gazzaniga (La Follia ndr.) e anche io ho trovato il momento giusto per partire». VIA mASoNe La panetteria a chilometro zero fa il bis Per Irene Gabucci, 36 anni, il bando del Comune è stato l’occasione per un bis. A settembre aprirà infatti in via Masone 1F il secondo punto vendita della sua Zero Bakery, panetteria che punta con decisione sul “chilometro zero” utilizzando la farina di grano tenero prodotta in Bergamasca. Il laboratorio con negozio e alcuni spazi per fermarsi a mangiare è stato aperto in via Don Luigi Palazzolo un anno fa, ma il riscontro è stato così positivo (e ancor più notevole in tempi di crisi) da suggerire di fare un passo in più. «Ciò che ci contraddistingue – spiega la titolare – è la selezione degli ingredienti, su tutti l’utilizzo del lievito madre e della farina del Irene Gabucci territorio, che danno vita a quello che i nostri clienti, spesso guidati in negozio proprio dal profumo, chiamano “pane vero” o “pane di una volta”, riconoscendo senza difficoltà la differenza rispetto a prodotti realizzati a partire da semilavorati ed attribuendo grande valore all’impiego di materie prime locali». Dopo nove anni come commessa in un panificio e un’esperienza come titolare di una rivendita di pane, Irene Gabucci ha deciso di dedicarsi personalmente alla produzione. Ha impostato l’attività in base ai nuovi tempi di consumo del pane e questo le ha risparmiato il lavoro notturno e permesso di districarsi meglio (non senza sacrifici e collaborazione) tra gli impegni di mamma. «Le sfornate sono continue – spiega –, così riusciamo ad offrire pane sempre freschissimo, in più rimaniamo aperti fino alle 20, in modo che anche chi esce dal lavoro tardi possa trovare panini e pagnotte fragranti». Con la farina di Bergamo sono realizzati anche dolci, panettoni e colombe, grissini, schiacciatine e per la pausa pranzo sono proposte lasagne, parmigiane di melanzane, crocchette, verdure, «piatti che possono essere realizzati in forno, che piacciono per la loro semplicità e genuinità – evidenzia -. Le richieste dei clienti ci stanno indirizzando anche verso le proposte vegane, confermando l’importanza crescente che per i consumatori hanno la qualità e l’origine di ciò che si mangia». In via Masone l’offerta sarà la stessa, con un po’ più di spazio per chi si ferma per il pranzo o uno spuntino, visto che il laboratorio è centralizzato. «Trovare uno sbocco ulteriore per la produzione era importante – conclude – l’incentivo del Comune ci ha dato la spinta per rilanciare». 6 la Rassegna 22 maggio 2014 Bonus mobili, via il vincolo Nell’ultima sessione di discussione per la conversione in Legge del Decreto Emergenza Abitativa, il Senato ha approvato l’emendamento che elimina il doppio vincolo al bonus mobili, introdotto con l’ultima Legge di Stabilità, che di fatto limitava l’incentivo alla spesa totale sostenuta per i lavori di ristrutturazione. Ora, grazie al nuovo articolo, questo limite viene esplicitamente escluso, con effetti retroattivi su tutto il periodo di vigenza del bonus mobili. Il testo dell’emendamento infatti recita: «2-bis. All'articolo 16, comma 2, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, l'ultimo periodo è soppresso. 2-ter. Per un periodo dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 le spese per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di cui all'articolo 16, comma 2, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, sono computate, ai fini della fruizione della detrazione di imposta, indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni di cui all'articolo 16, comma 1, del medesimo decretolegge n. 63 del 2013». Il percorso che ha portato alla votazione favorevole in Senato non è stato semplice e ha richiesto un forte impegno da parte di Federmobili - Confcommercio Rete Imprese per l’Italia e di Eliminato il tetto agli incentivi per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici. Cereda (Ascom): «Accolte le nostre istanze, ora speriamo nelle agevolazioni per le giovani coppie» FederlegnoArredo, che insieme hanno lavorato per una positiva soluzione del problema arrivata grazie al diretto interessamento del Governo e del Relatore. Ora il testo di legge, che recepisce l’emendamento Confcommercio, passa alla Camera per l’approvazione definitiva e la successiva conversione in legge e pubblicazione in Gazzetta, che dovrà avvenire entro il 27 maggio. "Ho appreso la notizia con grande soddisfazione, anche alla luce delle rassicurazioni che abbiamo avuto nei giorni scorsi durante il nostro incontro personale con il ministro Maurizio Lupi - commenta il presidente di Federmobili Mauro Mamoli -. Pur comprendendo le ragioni di alcuni interventi, mi rammarica constatare che la visione non riesce mai ad essere a trecento- L'incontro della delegazione di Federmobili con il ministro Maurizio Lupi sessanta gradi: non si tratta infatti di favorire un solo settore o comparto, ma di rilanciare i consumi di un’industria e soprattutto di un commercio che coinvolge più operatori. Continueremo in ogni caso a tenere sotto controllo la situazione fino alla positiva e definitiva risoluzione”. Positivo anche il commento di Lorenzo Cereda presidente del gruppo Mobili e Arredamento Ascom e consigliere Federmobili: “Non posso che salutare con favore il risultato dell’impegno della Federazione. Ora la speranza è che venga accolta la richiesta di agevolare le giovani coppie con una riduzione dell’Iva per l’acquisto di arredi non vincolati ad interventi di ristrutturazione immobiliare. Un importante segno di attenzione per le nuove generazioni troppo spesso costrette a rinviare il progetto di metter su casa e famiglia”. Bergamo in vetrina grazie al portale Expo Emozioni, entusiasmo, energia. È con questo spirito che Bergamo si prepara ad accogliere i turisti che, tra un anno, si riverseranno sul suo territorio in occasione di Expo 2015. Si stima che circa 8 milioni di passeggeri atterreranno tra Orio e Linate. E la Bergamasca, da sola, è potenzialmente pronta ad accogliere 6 milioni di persone. Di qui l’esigenza di creare un nuovo sito internet bilingue che funga da bussola per tutti i visitatori spaesati che per la prima volta si troveranno a fare i conti con una nuova realtà ricca di spunti e opportunità da cogliere. Voluto dalla Camera di commercio, in collaborazione con Turismo Bergamo, il portale www.expo.bergamo.it guiderà gli internauti alla scoperta delle numerose attività economiche, culturali, sportive ed enogastronomiche del territorio orobico. “È uno strumento importante per rendere attrattivo il nostro territorio e farlo conoscere a tutti coloro che, nel periodo dell’Expo, decideranno di fare una tappa anche da noi - ha detto il presidente Turismo Bergamo Luigi Trigona - Lo slogan “Idee per Expo” che fa capolino sulla piattaforma è stato tradotto in un logo che mettiamo a disposizione di tutti coloro che vogliono partecipare all’esposizione milanese attraverso la realizzazione di specifiche iniziative”. Basta un click per vedere le immagini più belle di città e provincia, per approfondirne la storia, per scegliere i migliori ristoranti in cui poter assaporare piatti tipici o per tracciare itinerari all’insegna dell’arte e della cultura. “Il portale - precisa il segretario generale della Camera di commercio Emanuele Prati - vuole venire incontro anche alle esigenze delle imprese orobiche che intendono mettere a disposizione dei Paesi partecipanti all’Expo i loro servizi e le loro competenze. Per questo sul sito abbiamo pubblicato un catalogo dei fornitori che, al momento, raccoglie 366 iscritti ma è aperto a ulteriori adesioni. C’è per esempio un’azienda di laura ceresoli Promosso dalla Camera di Commercio, in collaborazione con Turismo Bergamo, il sito guiderà i visitatori alla scoperta delle attività economiche, culturali, sportive ed enogastronomiche del territorio orobico. Prati: «Una risposta anche alle esigenze delle nostre imprese» bergamasca che sta per firmare un contratto per curare l’immagine del padiglione dell’Afghanistan”. Per rendere ancora più completa la collaborazione fra le istituzioni e le forze economiche locali, è stato inoltre esteso a nuovi partner il “Protocollo per la promozione, ideazione, progettazione e realizzazione di iniziative e attività finalizzate alla valorizzazione del Sistema Bergamo”. Settimana scorsa, in occasione della presentazione del portale, anche Cgil, Cisl e Uil, Confagricoltura Bergamo, Centro etica ambientale e Bergamo Scienza hanno infatti deciso di aderire all’intesa. Il documento, già sottoscritto il 13 febbraio scorso dall’ente camerale, Comune, Provincia, Università, Confindustria, Imprese & Territorio e Diocesi, può ora contare sull’appoggio di nuovi enti che saranno chiamati in causa, attraverso un tavolo di lavoro, per censire le iniziative già avviate dai soggetti firmatari e predisporre un programma di attività, verificandone il progressivo stato di attuazione. Tra i dossier già aperti ci sono la realizzazione di un evento al Kilometro rosso dedicato alle nuove tecnologie per la nutrizione. Il parco scientifico è l’unica location orobica che ha avuto l’approvazione da Expo per ospitare iniziative collaterali. Da maggio a ottobre 2015 il polo tecnologico ospiterà quindi una mostra sull’alimentazione che partirà dai macchinari per l’agricoltura fino ad arrivare alla lavorazione degli alimenti, al confezionamento e alla grande distribuzione, tutti segmenti ben presenti e di interesse per il mondo imprenditoriale. Il tavolo di lavoro monitorerà anche la partecipazione del Sistema Bergamo al padiglione Italia con uno spazio di rappresentanza e uno stand espositivo, per la durata di una settimana, nell’area del Cardo, uno dei due assi perpendicolari che, insieme al Decumano, formano il masterplan di Expo Milano 2015. la Rassegna 22 maggio 2014 7 Autotrasporto, «se non si inverte la rotta aumenteranno chiusure e delocalizzazioni» Oltre alla crisi, il settore sconta le inefficienze del sistema, tra deficit infrastrutturale, burocrazia, costi eccessivi e scarsi controlli sulla concorrenza sleale. Conftrasporto: «Una categoria che fiscalmente paga sei volte tanto quello che riceve». Bendotti (Fai): «Bergamo-Treviglio e scalo merci priorità per la nostra provincia». Colombo (Asco): «Tra corrieri e spedizionieri aumenta l’improvvisazione» di Laura Bergamo è una città importante per l’autotrasporto, come confermano i dati che fotografano il settore: 1.850 imprese iscritte all’Albo provinciale per un totale di oltre 8mila veicoli che ogni giorno trasportano le merci delle aziende del territorio in tutto il mondo e portano a Bergamo prodotti da ogni Paese. Il settore impiega 16mila addetti, che trasportano ogni anno 55 milioni di tonnellate di merci percorrendo 960 milioni di chilometri per un fatturato di 500 milioni di euro. Non resta che "Trasportare la ripresa", tema del convegno organizzato nei giorni scorsi a Roma da Confcommercio e Conftrasporto, che ha fatto il punto sul comparto e sottolineato l'urgenza della creazione di un sistema efficiente e integrato, sgravato da inutili oneri burocratici, che impediscono all'Italia di diventare la piattaforma logistica ideale del Mediterraneo. I trasporti sono una leva per far competere il sistema delle imprese e attrarre investitori: la perdita di accessibilità per aggravio di costi generata dalle cresciute inefficienze del sistema nazionale avrebbe comportato, secondo le stime della Federazione, tra il 2000 e il 2012 una riduzione del Prodotto Interno Lordo di 24 miliardi di euro. Quanto ad efficienza dei sistemi di trasporto l'Italia, sulla base dei parametri del World Economic Forum che misurano l'indice di apertura ai commerci globali, è il fanalino di coda europeo, al 47esimo posto della classifica internazionale, dietro anche a Irlanda, Portogallo, Slovenia, Repubblica Ceca e Polonia, lontanissima dai vertici di Paesi Bassi, Regno Unito Germania, Francia e Spagna. I trasporti, variabile elastica e sensibile rispetto al Pil, rischiano di subire entro il 2015 una frenata complessiva del 27% per la modalità su strada. Il dato è in linea con l'andamento tra il 2007 e il 2012: i trasporti interni su gomma effettuati dalle imprese italiane segnano il -26,6% al contrario di quelle estere di segno nettamente positivo (+18,2%). Il carico di imposte indirette sulle imprese italiane è pari a sei volte il loro contributo al reddito nazionale. Un peso sproporzionato che riduce la capacità competitiva dell'autotrasporto nazionale e lo qualifica come un prezioso "bancomat" per le casse dello Stato. «L’analisi di Confcommercio ha mostrato come le aziende del trasporto siano centrali per lo sviluppo del Paese oltre che per le casse dell’erario - commenta Doriano Bendotti, segretario Fai Bergamo, che associa oltre 400 imprese del territorio -. L’autotrasporto è molto spesso definito, anche dalla stampa, un settore assistito dallo Stato quando in realtà è una categoria che paga sei volte tanto, fiscalmente, quello che riceve. Stiamo assistendo impotenti Bernardi LocateLLi ad una pericolosissima mortalità delle imprese e ad una altrettanto grave delocalizzazione. Se poi qualcuno decidesse di togliere anche il rimborso sulle accise sul gasolio migliaia di imprese si trasferirebbero oltre confine». Il confronto con altri Paesi è impietoso: «Ad un'impresa italiana di autotrasporto far operare un Tir solo sul fronte del costo del lavoro costa annualmente oltre 21mila euro in più che a un'impresa slovena, altrettanti in più rispetto ad un'impresa greca e 12mila euro più che ad un'impresa spagnola - continua Bendotti che commenta l'elaborazione effettuata da Conftrasporto -. A queste penalizzazioni vanno aggiunti, tra assicurazioni Rc auto, bolli e revisioni per ciascun veicolo, costi aggiuntivi pari a 1.500 euro in più rispetto ad un'impresa spagnola, 1.200 euro in più di una slovena e 500 in più di una greca». Il deficit infrastrutturale frena lo svi- luppo del Paese. Le imprese bergamasche sono in attesa delle grandi opere che attraversano il territorio e che possono fare recuperare competitività: «Senza infrastrutture non vi è ripresa come insegnò al mondo Keynes - continua Bendotti -. Brebemi e Pedemontana porteranno un grande sviluppo ed un miglioramento della logistica a patto di veder realizzata anche la Bergamo-Treviglio, ferma ai nastri di partenza. Diversamente le aziende della Val Seriana e della Val Brembana, già in difficoltà, saranno tagliate fuori dal resto del mondo. Le opere vanno realizzate al più presto: solo in Italia esistono mille intoppi e ritardi. Non possiamo perdere la sfida delle infrastrutture sennò diventiamo davvero i manovali della Merkel». Il nodo da affrontare al più presto è quello dello scalo merci: «Il mancato rispetto di alcuni requisiti fondamentali di sicurezza ne rendono necessa- Doriano Bendotti Angelo Colombo Confcommercio - Conftrasporto Il decalogo per “far correre il Paese” 1. Modificare prioritariamente il Titolo V della Costituzione definendo le competenze esclusive dello Stato nel settore e poi procedere con le specifiche riforme strutturali (non il contrario). 2. Definire un Piano nazionale vincolante per i Trasporti e la Logistica Una volta potenziati i poteri di indirizzo nazionali, definire in maniera univoca la strategia di sviluppo del sistema nazionale dei trasporti e della logistica. 3. Attivare la Consulta Generale per i Trasporti e la Logistica Senza alcun ulteriore onere per le finanze pubbliche, sia riattivato ed esteso a tutti gli stakeholders rappresentativi del settore il tavolo permanente di consultazione e concertazione delle scelte. 4. Istituire un “Registro internazionale” per le imprese di autotrasporto esposte alla concorrenza “sleale” di operatori esteri in condizioni di contesto estremamente penalizzanti (costo del lavoro, fisco), che riallineando quest’ultime ai livelli dei competitor più performanti, combatta i fenomeni dell’illegalità, del dumping sociale della delocalizzazione estera delle imprese con i conseguenti rischi di perdita di gettito per le finanze pubbliche, nonché, in prospettiva, della stessa esistenza del comparto produttivo nazionale. 5. Introdurre un pacchetto di misure fiscali che promuovano il rinnovo del parco circolante nell’ottica della sostenibilità ambientale e della sicurezza. Rimodulazione dell’Ipt, deducibilità delle auto aziendali, credito di imposta per le spese sostenute da famiglie e imprese per la sostituzione dei mezzi. 6. Approvare subito, nelle more della riforma strutturale, alcune modifiche alla legge 84/1994 sui porti urgenti, condivise e possibili a Costituzione vigente (fondali, sburocratizzazione, Servizi Tecnico Nautici) 7. Rilanciare le Autostrade del Mare nei traffici Nord/Sud del Paese 8. Velocizzare i collegamenti dei porti con le reti terrestri Eliminazione dei colli di bottiglia agli accessi portuali, piena operatività dello Sportello Unico Doganale, promozione dell’instradamento via ferro della merce in transito nei porti sulle direttrici internazionali, realizzazione di binari sulle banchine per la composizione dei treni, elettrificazione delle linee, semplificazione delle attività di manovra. 9. Rilanciare le Autostrade viaggianti (Ferrobonus 2.0) nei collegamenti con l’Europa Centrale Bandi, in ottica integrata di filiera, per favorire la scelta del combinato terrestre da parte delle imprese di autotrasporto, sostegni a consorzi e iniziative per il bilanciamento dei carichi, controlli per il rispetto delle regole sulla sicurezza della circolazione stradale, esenzione per i veicoli coinvolti dal calendario dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti, revisione degli incentivi all’autotrasporto in favore di misure strutturali e selettive che promuovano la crescita e l’evoluzione logistica delle imprese, la comodalità, la sostenibilità, la tutela della sicurezza e della legalità. 10. Stipulare un Patto per la Mobilità Urbana per accrescere l’accessibilità delle città (Rilancio dei Piani Urbani della Mobilità, riforma organica del Tpl, logistica urbana risorsa delle città, taxi e ncc- abrogazione 29 1 quater e riforma legge21/1992). rio il trasferimento in un’area idonea. Ma nel frattempo l’attività non si può fermare nemmeno per un giorno perché non possiamo permetterci il rischio di perdere altri 3mila posti di lavoro. La speranza è che si trovi quanto prima una soluzione». Il problema della concorrenza sleale va risolto con la linea dura, intensificando i controlli e applicando le sanzioni pesanti previste: «Vogliamo lavorare in un settore in cui si rispettano le regole. I controlli ad oggi sono insufficienti. Da anni chiediamo almeno una pattuglia per provincia dedicata esclusivamente all’autotrasporto. I controlli verrebbero così triplicati senza troppe difficoltà: gli interventi, che secondo i dati del Ministero oscillano oggi tra i 100 e i 150mila l’anno, sono nettamente inferiori rispetto agli altri Paesi europei - spiega -. Il modello da seguire è quello della Polizia Tedesca, della Bag (Bundesamt für Güterverkehr), il dipartimento dei controlli stradali che ogni anno effettua 1 milione di controlli sui veicoli commerciali nel territorio tedesco. Sola la certezza di essere controllati porta alla certezza del rispetto delle regole. Da anni sottolineiamo l’urgenza di una polizia dedicata che ci siamo pure offerti di pagare, ma ad oggi non se n'è fatto nulla. La sicurezza e le regole per il rispetto dei costi minimi devono essere legge non solo sulla carta, nell’interesse e nella tutela di tutti coloro che ogni giorno viaggiano sulle strade». Calo dei consumi, crisi e tasse stanno mettendo in grande difficoltà anche corrieri e aziende specializzate nelle spedizioni, come sottolinea Angelo Colombo, presidente dell’Asco Associazione Spedizionieri e Corrieri Orobici : «La realtà delle spedizioni ha dovuto piegarsi alla crisi e alla globalizzazione. Cala la commercializzazione e con essa le spedizioni, inoltre molti Paesi da importatori sono diventati addirittura esportatori, andando a cambiare rotte e geografie dei trasporti». La figura del corriere tradizionale sta ormai scomparendo in Bergamasca: «I corrieri nelle nostre Valli sono cresciuti assieme all’industria, ma la crisi e l’avvento dei grandi gruppi internazionali hanno spazzato via la storia delle piccole e medie imprese bergamasche che da sempre operavano nel settore» continua Colombo, presidente della Zaninoni Spa, colosso bergamasco delle spedizioni con consegne, anche cross-trade, in tutto il mondo. Non manca anche chi si improvvisa spedizioniere e crea scompiglio nel mercato: «Da tempo sosteniamo l’urgenza di regolamentare la professione attraverso il rispetto di requisiti e percorsi formativi. Bisogna ricreare la figura dello spedizioniere incrementando con corsi e aggiornamenti la professionalità. Non si può più operare in un settore in cui troppi si improvvisano. Bisogna valorizzare anche l’adesione alla Fiata - Federazione Internazionale delle Associazioni di Trasporto, Ong che rappresenta un settore di 40.000 operatori del trasporto e della logistica, impiegando circa 8-10 milioni di persone in 150 paesi del mondo, consulente di riferimento per il Consiglio Economico e Sociale, la conferenza sul Commercio e lo Sviluppo e la Commissione legislativa sul Commercio Internazionale delle Nazioni Unite». 8 la Rassegna 22 maggio 2014 Bergamo al voto, i programmi dei candidati sindaco ANDreA PALermo Bergamo Cambia «Con noi soluzioni sensate, buone prassi e competenza» ” «Proponiamo 6 assessori anziché 9 perché non dobbiamo soddisfare le richieste di poltrone di alcuna formazione partitica» Bergamo Cambia nasce tre anni fa dalla passione civica di un gruppo di cittadini delusi sia dalla gestione amministrativa del centro-sinistra che di quella recente del centro-destra. Il nostro programma è sul sito www. bergamocambia.it. La caratteristica principale sia della lista di candidati che del programma elaborato è sobrietà, soluzioni sensate, buone prassi amministrative e competenza degli estensori. I candidati consiglieri sono stati volutamente limitati al minimo di 21 e sono stati selezionati democraticamente in base al merito, non vivono di politica e sono animati solo da un vivo spirito di servizio civico. Proponiamo 6 assessori anziché 9 perché non dobbiamo soddisfare le richieste di poltrone di alcuna formazione partitica ma dare invece un buon servizio ai cittadini risparmiando risorse che possono essere impiegate per il suo sviluppo. Abbiamo sviluppato il nostro programma sulla base di un progetto di città che dalle buone prassi amministrative e dai tagli agli sprechi impieghi le risorse allo sviluppo socio-economico del suo territorio risvegliando le migliori energie della città. I tratti essenziali del nostro programma sono: 1. Taglio ai costi della politica e agli sprechi, meno assessori, consulenti ed auto blu per dirottare le risorse risparmiate allo sviluppo e ai servizi al cittadino; 2. Recupero e riqualificazione degli immobili esistenti a tutela del territorio, stop alle edificazioni selvagge che accrescono l’invenduto, deprimono il mercato e creano danni permanenti al territorio; 3. Ripristino dei 200 alloggi comunali sfitti perché inagibili in quanto risorsa economica al momento sprecata e sociale importante soprattutto per le coppie giovani o anziane autosufficienti; 4. Contributi alle famiglie in difficoltà per favorirne l’uscita dalla crisi e la ripresa dei consumi oltre che dar loro una migliore qualità della vita; 5. Attenzione massima al tema dei Diritti Civili anche attraverso la creazione del Registro Comunale delle coppie di fatto e del Registro Comunale del testamento biologico; 6. Galleria d'Arte moderna e contemporanea nell'area dell'ex Dogana tra la stazione ferroviaria e Boccaleone primo passo per portare la cultura e gli eventi anche nei quartieri e non relegandoli solo al centro storico cittadino; 7. Un nuovo grande parco nell'area della ex caserma Montelungo che collega Parco Suardi con Parco Marenzi per creare un grande polmone verde nella città essenziale per i cittadini e attrattivo dal punto di vista turistico; 8. Presidio permanente della Polizia Municipale nell'area della Stazione per garantire maggiore sicurezza e un pronto intervento ai cittadini e ai turisti; 9. Eventi culturali nei quartieri per rivitalizzare anche le periferie e sostegno ai negozi di vicinato quali presidi economici, di sicurezza e di servizio territoriale essenziale per i cittadini; 10. Più corse serali degli autobus da e verso le periferie e sviluppo del trasporto urbano su ferro o filovia per aumentare la mobilità dolce ad impatto zero favorendo anche le integrazioni tra linee urbane con una linea circolare e le piste ciclabili cittadine e provinciali; 11. Sportello comunale per le associazioni del terzo settore che riteniamo un supporto essenziale per l’integrazione dei servizi tra pubblico e privato oltre che risorsa economica sempre più importante; 12. Sostegno e sviluppo del turismo come fonte di reddito sempre più strategico per la città e tramite le quote di partecipazione in Sacbo maggiore controllo nello sviluppo dell’attività aeroportuale; In conclusione, votare la lista civica Bergamo Cambia è una garanzia per i profili dei suoi candidati di indipendenza dai partiti vecchi e nuovi, competenza amministrativa e capacità professionali idonee a garantire lo sviluppo, insomma un VOTO UTILE per Bergamo, la sua economia e i suoi cittadini. Candidato sindaco di Bergamo Cambia D opo aver dato spazio, sul numero scorso, alle idee e alle proposte di Franco Tentorio (sindaco uscente, alla guida della coalizione di Centrodestra), Giorgio Gori (Centrosinistra) e Marcello Zenoni (Movimento 5 Stelle), ospitiamo gli interventi anche degli altri tre candidati alla carica di sindaco di Bergamo. Il 25 maggio saranno infatti della partita anche Mirko Isnenghi (Rinasce Bergamo), Rocco Gargano (L’altra Bergamo) e Andrea Palermo (Bergamo Cambia). Ecco in sintesi i loro programmi. rocco gArgANo L’altra Bergamo «La nostra idea è quella di una città solidale, sostenibile e viva» Ci sono azioni, a livello di Amministrazione comunale, che richiedono l’affermazione di una precisa idea di città e penso che ciò possa avvenire con interventi di carattere generale ma soprattutto attraverso progetti concreti, che devono essere esplicitati alla cittadinanza. Come candidato sindaco dell'Altra Bergamo intendo porre al centro del nostro agire il territorio di Bergamo come bene comune, e non gli interessi immobiliari e speculativi. Il programma che abbiamo elaborato è informato ad un’idea di città solidale, sostenibile e viva, che non mortifichi ma valorizzi i giovani e che promuova le iniziative culturali, artistiche e musicali. Vogliamo che lo sviluppo economico incentivi il consumo a km 0, tuteli il piccolo commerciante e promuova i mercati locali di quartiere legati ai produttori locali. Vogliamo una città laica, che rifiuti l’omofobia e le discriminazioni e dia piena cittadinanza a tutti. In concreto queste le proposte che intendiamo realizzare. Per quanto riguarda l’urbanistica, intendiamo riscrivere il PGT di Bergamo perché le più importanti previsioni strategiche sono fallite (porta sud, ex Riuniti, parco dello sport, Accademia della GdF nel parco agricolo, ex Reggiani, ex Ote, Redona centro, ex Ismes, parco ovest). Le nuove volumetrie saranno ridotte e recupereremo aree ed edifici dismessi sia pubblici che privati per mezzo di azioni “persuasive”. Il polo della cultura sarà mantenuto dove previsto e la cintura verde sarà mantenuta. Non consentiremo in alcun modo ogni forma di speculazione, anche se mascherata sotto forma di compensazione. Istituiremo il parco agricolo ecologico attraverso uno specifico regolamento e favoriremo la ristrutturazione dello stadio esistente con progetto che tenga conto delle esigenze del quartiere. Infine, non sarà realizzato il parcheggio della Fara e non autorizzeremo un'ulteriore espansione dell’aeroporto. Gli interventi legati all’economia cittadina, vedranno la nostra Amministrazione impegnata a realizzare progetti concreti che valorizzano le periferie, creano nuovi spazi pubblici e incentivano esperienze di co-housing sociale. Diffonderemo un sistema di orti urbani e costruiremo una rete fra produttori e cittadini. Sul fronte dei servizi al cittadino, semplificheremo il front-office istituzionale, aumenteremo i posti a disposizione negli asili nido e avvieremo servizi di prevenzione del disagio giovanile pre-adolescenziale. Inoltre, valorizzeremo le biblioteche come luogo dinamico di scambio di culture. L’emergenza casa sarà immediatamente affrontata avviando un piano straordinario di manutenzione degli alloggi popolari e di sovvenzione dei canoni d'affitto. Le entrate dall'IMU saranno riversate nel settore immobiliare; tutti gli alloggi di edilizia residenziale di proprietà pubblica saranno al più presto resi abitabili, e quindi assegnabili. Ripenseremo anche la mobilità di Bergamo identificando una “Zona C” cittadina a traffico limitato e realizzeremo nuove infrastrutture pesanti; estenderemo le corsie preferenziali e ridefiniremo i collegamenti con la Valbrembana. Daremo anche attuazione al piano particolareggiato di Città Alta e prevedremo l'integrazione tariffaria di tutti i servizi gestiti da ATB. Infine, avvieremo una concreta e fattiva collaborazione tra il mondo dell’intrattenimento (bar/club/discoteche ecc…) e il mondo della cultura. Saranno creati interventi ad hoc per animare le strade e le piazze della città e saranno attivate convenzioni per i soggetti produttori e programmatori di teatro e danza”. mIrko ISNeNghI Rinasce Bergamo «Dobbiamo risvegliare la città dal torpore in cui è caduta» “Rinasce Bergamo” punta a sollevare la città dal torpore in cui è caduta negli ultimi anni. Siamo convinti che l’unione di cittadini di diversi credi politici con competenze e capacità possa raggiungere questo scopo. Proprio per questo motivo il nostro programma è ristretto a pochi punti essenziali, convinti che in una società dinamica come l’attuale in continua evoluzione non ci si può fossilizzare su un programma vincolante per i prossimi 5 anni. Quindi in esso non ci si trova l’ovvio quali asfalto strade, ampliamento dei servizi, sociali, adeguamento delle scuole a norme contro le barriere architettoniche ecc. interventi che è logico che vadano fatti nell’interesse dei cittadini. Il nostro programma consta di 7 punti. 1) Giovani - Creazione di un “fondo Giovani” per l’acquisto della prima casa. S’instaura un meccanismo perpetuo a costo zero per il Comune , per cui a 10 coppie di giovani ogni anno si regalano 50,000 euro indicizzati per l’acquisto della casa sul territorio del comune. Inoltre s’interverrà presso la Comunità Europea per mettere in opera agevolazioni che la stessa ha applicato in altre città ” «Vogliamo mettere al centro del nostro agire il territorio di Bergamo come bene comune e non gli interessi immobiliari e speculativi» europee per l’acquisto da parte di giovani della casa. Movida. Bisogna estendere ad altre parti della città i punti d’incontro dei giovani in modo di contenere, con la collaborazione dei gestori, gli eventuali disagi sul territorio. 2) Anziani - Ripartiamo dalle esperienze degli anziani per costruire certezze per i giovani. I giovani studieranno anche presso i centri anziani per portare le loro esperienze di studio e interagire con essi, (esempio chi studia arte spiega un opera agli anziani e si esercita sul suo lavoro futuro), così per ogni professione. Inserire giovani studenti presso case di anziani per dare una certa tranquillità alla solitudine, per creare residenze a giovani studenti a prezzo contenuto, per rimpinguare le basse pensioni e per evitare flussi di traffico in città dovuti a studenti che altrimenti dalla provincia dovrebbero venire in città tutti i giorni. 3) Viabilità - Nuovi sistemi evoluti per una nuova mobilità. Un sistema di scale mobili 24 ore su 24 gratuito per raggiungere Bergamo Alta. Pensare in un futuro alla sostituzione degli autobus con tratte di Tapis roulant. ” Candidato sindaco di L'Altra Bergamo "Il nostro è un programma in soli sette punti, perché non ci si può fossilizzare su proposte vincolanti per i prossimi 5 anni" 4) Cultura - Istituire una settimana della musica e della danza e una del teatro per un rilancio turistico, economico e culturale. Con un’adeguata operazione di marketing questo porterebbe dalle 250 alle 300 mila presenze per ogni evento. 5) Commercio - Il Comune e le realtà economiche della città insieme per costruire opportunità per i giovani soprattutto con un lancio del turismo nella nostra città. 6) Parchi e Ambiente - Affidamento e cura dei parchi ad associazioni e gruppi di cittadini. Questo porterebbe ad avere parchi sicuri e controllati. Per l’ambiente una delle operazioni sarà la costruzione di un percorso in plexi glass pedonale protetto e arieggiato nella Galleria Conca d’Oro. 7) Sicurezza - Problema che spesso dura il tempo di una campagna elettorale. Più sicurezza nelle periferie e in centro. Illuminazione a led in tutta la città e spostamento dei vigili dagli uffici alle strade. Interventi al fine di garantire almeno la certezza della pena se non la certezza della sicurezza. Candidato sindaco di Rinasce Bergamo la Rassegna 22 maggio 2014 Plastica, le imprese investono poco in ricerca e sviluppo Nella provincia di Bergamo, la filiera della lavorazione delle plastiche conta all’incirca 200 imprese, con un fatturato complessivo di 1,4 miliardi di euro e oltre 5.500 occupati. Il dato è emerso al convegno dedicato all’analisi dell’andamento del settore della plastica promosso da UBI Banca e Banca Popolare di Bergamo, in collaborazione con Cesap e Confindustria Bergamo. Alla luce della rilevanza del settore, nella Bergamasca è stata condotta un’analisi focalizzata su un campione di 41 imprese rappresentativo dell’intera filiera, con suddivisione del campione in quattro cluster focalizzati su granuli e compound, stampaggio sia per conto proprio sia per conto terzi; soffiaggio ed estrusione; commercializzazione, sia di intermedi sia di prodotti finiti. Per ciascun cluster l’analisi è stata centrata su due aspetti principali: i fattori critici per le prospettive di sviluppo e la creazione di valore da parte delle stesse in favore dei loro soci. Dall’analisi è emerso che l’impresa “tipo” esternalizza poco, investe poco in ricerca e sviluppo, vende prevalentemente a marchio proprio, realizza almeno la metà del fatturato all’estero, è cresciuta quasi esclusivamente per linee interne ed è a gestione familiare. Sotto il profilo della competitività, le imprese hanno nella qualità dei prodotti e nella flessibilità dei processi produttivi i principali punti di forza, puntano sull’ampliamento della gamma prodotti e sull’accesso a nuovi mercati per rafforzare la posizione competitiva e vedono le principali minacce nei costi di produzione elevati e nello scarso utilizzo della capacità. Infine gli oneri amministrativi e burocratici rappresentano il principale ostacolo alla competitività. Un’impresa con queste caratteristiche rappresenta un modello vincente sotto il profilo economico-finanziario? Per rispondere a questa domanda la seconda parte dell’analisi è stata focalizzata su un’indagine prospettica della capacità dei cluster di imprese di creare valore per i propri soci. In In Confindustria Bergamo presentata la ricerca sul comparto. I principali punti di forza? Qualità dei prodotti e flessibilità dei processi produttivi. Bosatelli: «Settore fondamentale per l’economia della Bergamasca» ficano soprattutto nell’area dell’innovazione (che appare indietro rispetto ai progressi compiuti sul fronte della qualità dei prodotti e della flessibilità dei processi produttivi) e dell’ottimizzazione del capitale investito. Per Luca Gotti, direttore territoriale di Bergamo Città e Valle Brembana della Popolare di Bergamo “le imprese analizzate evidenziano risultati positivi che fanno ben sperare per il prossimo futuro”. Fabio Bosatelli, presidente del Gruppo Materie Plastiche e Gomma di Confindustria Bergamo, riferendosi ai dati che configurano il comparto bergamasco della plastica ha ricordato che “siamo di fronte a un settore fondamentale per l’economia della nostra provincia, con una particolare vocazione all’esportazione (che ci ha “salvato” anche nei periodi peggiori della crisi). L’originalità di questa analisi sta nel fatto che da un lato c’è uno studio di tipo qualitativo sull’organizzazione aziendale, la componente ricerca e sviluppo, l’internazionalizzazione e la strategia aziendale; dall’altro, c’è uno studio volto ad indagare più in profondità i dati numerici e di bilancio per verificare la capacità di creare valore da parte delle imprese del comparto. Tutti i cluster nei quali è stato suddiviso il complesso mondo della plastica - ha concluso Bosatelli - indicano una tendenza positiva in termini di fatturato, marginalità ed equilibrio finanziario per il prossimo triennio. Certamente la conferma di questi risultati passerà attraverso il mantenimento e il miglioramento della competitività aziendale grazie ad investimenti costanti nell’area ricerca ed innovazione”. base alle stime, quest’anno solo il cluster delle imprese che producono per soffiaggio ed estrusione dovrebbe creare valore in virtù del fatto che, in aggregato, il ritorno sul capitale investito (ROI) di questo cluster supera il costo del capitale investito. Per il cluster dello stampaggio, il ROI dovrebbe superare il costo del capitale investito nel prossimo anno, mentre per gli altri due cluster (granuli/compound e commercializzazione) nel 2016. Ciò significa che per molte imprese del campione l’attesa ripresa di fatturato e redditività è una condizione necessaria per garantire che nel tempo il valore delle imprese aumenti. Tuttavia gli effetti positivi della ripresa possono essere moltiplicati se le attività volte a rafforzare la posizione competitiva delle imprese si intensi- Camera di Commercio Fedeltà al lavoro, aperto il bando La camera di Commercio di Bergamo ha indetto il 54esimo concorso per l’assegnazione di riconoscimenti e premi a favore di persone e imprese che si sono particolarmente distinte nel settore del lavoro e del progresso economico. Con questa iniziativa, l’Ente camerale intende sottolineare il valore essenziale del lavoro, della professionalità, della fedeltà all’azienda, quali elementi primari nelle strategie di progresso delle imprese e dell’intera comunità economica bergamasca. Le domande di partecipazione al concorso dovranno pervenire alla Camera di Commercio entro il prossimo 30 giugno e saranno esaminate da un’apposita Commissione nominata dalla Giunta camerale. Giunta che assegnerà i premi a suo insindacabile giudizio, tenendo conto della graduatoria proposta dalla suddetta Commissione. La premiazione avrà luogo a dicembre 2014. Copia del bando di concorso e i modelli di domanda possono essere scaricati dal sito internet camerale, oppure ritirati all’Ufficio Segreteria degli Organi e Relazioni Esterne della Camera di Commercio o presso le Associazioni di categoria. Per ulteriori informazioni, gli interessati possono contattare l’Ufficio Segreteria degli organi e relazioni esterne della Camera di Commercio ai numeri 035/4225205 - 261, o scrivere a [email protected]. PROGETTO: “TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA PROPRIETÀ INDUSTRIALE A SUPPORTO DELL’INNOVAZIONE E DELLA COMPETITIVITÀ DELLE MPMI BERGAMASCHE” Il progetto, finanziato dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzato da Bergamo Sviluppo, in collaborazione con le Organizzazioni di Categoria locali e con il supporto tecnico-scientifico dell’Ufficio Brevetti e Marchi della CCIAA e del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo, mira a favorire il rafforzamento e la crescita competitiva delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) locali, attraverso un sistema di iniziative e servizi orientati a supportare i bisogni delle imprese in tema di individuazione, tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale. INIZIATIVE E SERVIZI A DISPOSIZIONE GRATUITA DELLE IMPRESE: S EMINARIO “I L BREVETTO COME MEZZO PER INNOVARE ” Argomenti trattati: • L’importanza della conoscenza brevettuale • Brevettazione: strumenti di ricerca e strategie di accesso all’informazione • Come usare i nuovi strumenti per innovare nella piccola e media impresa • Come costruire una mappa infografica a supporto delle decisioni Mercoledì 28 maggio, ore 17 - POINT di Dalmine (Bg) Polo per l’Innovazione Tecnologica di Dalmine, via Pasubio 5/ang. via Einstein S PORTELLO V ALORIZZAZIONE DELLA P ROPRIETÀ I NDUSTRIALE Servizio di orientamento e assistenza di primo livello, utile a ottenere informazioni e pareri tecnico-scientifici in tema di Proprietà Industriale e Brevettazione (es. strumenti di tutela esistenti, brevettabilità di ritrovati, possibilità di registrazione marchi, modalità e costi di deposito, realizzazione di ricerche di anteriorità, approfondimenti sulla contraffazione, ecc.) Lo sportello riceve, previo appuntamento, in orario 14-17: • mercoledì 4 e 25 giugno a Bergamo (via Zilioli 2) • mercoledì 23 luglio a Dalmine (sede del Point). S ERVIZIO DI SUPPORTO TECNICO PERSONALIZZATO Servizio di consulenza e assistenza specialistica dedicato alle MPMI e agli inventori che hanno già beneficiato dell’attività dello sportello e che necessitano di ulteriori approfondimenti. Il servizio offre la possibilità di: • fruire, grazie al coinvolgimento di esperti professionisti in materia di PI (mandatari e docenti universitari), di un monte ore per ottenere consulenza in ambito tecnico-legale, contrattuale, economico-fiscale, del marketing o, ancora, delle ricerche e sorveglianze • partecipare a un momento laboratoriale, svolto in maniera assistita, per monitorare ad esempio l’evoluzione tecnologica di uno specifico settore o prodotto o ancora per osservare le attività brevettuali della concorrenza. Al servizio si accede previo colloquio con gli esperti dello Sportello Valorizzazione della Proprietà Industriale. PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI/APPUNTAMENTI: BERGAMO SVILUPPO - Azienda Speciale della CCIAA Tel. 035 3888011 - www.bergamosviluppo.it - [email protected] Con il supporto tecnico-scientifico di: 9 10 22 maggio 2014 CENTRO ASSISTENZA AUTORIZZATO la Rassegna la Rassegna 22 maggio 2014 Lavoro, in Lombardia boom di contratti a tempo determinato Nel 2013 in Lombardia c’è stata una predominanza di utilizzo del contratto a tempo determinato (43,31%), seguito dal contratto a tempo indeterminato (22,41%) e dal part-time (14,34%). Il contratto a progetto (5,04%) è utilizzato meno rispetto a quello per apprendista (5,84%) e al lavoro accessorio (5,26). Nonostante la crisi, solo il 34% delle risoluzioni sono avvenute per licenziamento e comunque, anche volendo considerare tutte le risoluzioni consensuali (7%) come conseguenza dell’espulsione voluta dal datore di lavoro, il dato resta intorno al 40% (il paniere delle cessa- RISORSE UMANE Lo scorso anno raggiunta quota 43,3%. Nonostante la crisi, solo il 34% delle risoluzioni sono avvenute per licenziamento zioni è limitato ai contratti a tempo indeterminato). Riguardo gli ammortizzatori sociali, meno del 7% dei lavoratori è interessato a ricorrere a tale strumento. È quanto scrive il quotidiano Affaritaliani. it, dalla ricerca dell’Osservatorio sul mercato del lavoro del Centro Studi dei Consulenti del Lavoro della Lombardia, effettuata! su un campione di 9.143 datori di lavoro (prevalentemente aziende) che hanno alle loro dipendenze complessivamente 119.381 addetti (un mix da unità aziendali con un solo dipendente a unità con oltre 500 addetti). Questi dati sono stati presentati nei giorni scorsi al primo congresso regionale dei Consulenti del Lavoro della Lombardia promosso insieme da ANCL e Consulta degli Ordini provinciali presso il Centro Congressi Stella Polare all’interno di Fiera Milano Rho al quale hanno partecipato fra gli altri Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e neo consigliere di Finmeccanica, Tiziano Treu già ministro del Lavoro, Arturo Maresca, professore ordinario di Diritto del Lavoro nell’Università “La Sapienza” di Roma, Antonio Marcianò direttore regionale lombardo dell’Ufficio del Lavoro, Giuliano Quattrone, direttore INPS Lombardia, Eduardo Ursili, direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate. Dalla ricerca emerge inoltre che ci sono i primi segnali di ripresa per l’occupazione nell’area milanese: il numero dei dipendenti in cassa integrazione o contratti di solidarietà, nel 2013 si è dimezzato rispetto al 2012, passando dal 7,54% al 3,94% del campione. L’anno scorso ogni 100 nuove assunzioni, circa 26 sono state a tempo indeterminato, più di 47 a tempo determinato. Le restanti 27 sono rappresentate da part-time, apprendisti e contratti a progetto. Forte incremento per le stabilizzazioni dei contratti a termine, salite dal 19% del 2012 al 48% del 2013. IL CONSULENTE RISPONDE di Marco Bergamaschi Job Posting, il lavoro a portata di pc Il capitale umano è uno dei fattori più strategici attraverso il quale ogni azienda può costruire e mantenere il proprio vantaggio competitivo. “Condicio sine qua non” è ovviamente saper ri-conoscere e motivare le risorse umane che fanno parte della propria organizzazione, per poter cogliere e mettere in luce caratteristiche e peculiarità di ciascun collaboratore. Tra i vari strumenti che aiutano a raggiungere tale obiettivo, non bisogna sottovalutare il Job Posting, un metodo di “reclutamento interno”, che permette ai dipendenti di candidarsi direttamente per le posizioni lavorative vacanti interne alla propria azienda. Rappresenta infatti un sistema di selezione trasparente, che consente all’azienda di velocizzare i processi di selezione del personale e ai dipendenti di cogliere nuove opportunità di crescita. In tempi dove la meritocrazia e l’accesso alle opportunità sono sempre più rari, il Job Posting rappresenta di sicuro una ventata di novità da accogliere al volo e non certo da guardare con sospetto perché è equo, efficace, incentivante e trasparente. È uno strumento equo perché consente a tutti i dipendenti di cogliere nuove opportunità di sviluppo in linea con le proprie competenze e aspirazioni, è efficace e incentivante perché stimola i capi a mantenere alto il livello di motivazione dei propri collaboratori (attraverso il dialogo e la valutazione delle competenze) al fine di creare delle sinergie tra le diverse funzioni; ed è trasparente perché opera attraverso la pubblicazione delle posizioni lavorative vacanti sul portale Intranet. Il reclutamento interno permette ai dipendenti di candidarsi per le posizioni lavorative vacanti nell'azienda. I pro e i contro D ottor Bergamaschi lavoro come responsabile del personale per un’azienda di medie dimensioni della nostra provincia. A fronte di cambiamenti che avverranno nei prossimi mesi, la proprietà mi ha suggerito di attivare un servizio di Job Posting in vista di nuove posizioni da ricoprire. Segue spesso la sua rubrica, pertanto ci tenevo a conoscere anche il suo parere su questo strumento e se ha suggerimenti particolari da proporre. La ringrazio e-mail, Dalmine Quindi il Job Posting è uno strumento utile e vantaggioso per il lavoratore che ha così modo di esprimere ambizioni e aspirazioni, e per l’azienda che riduce i costi di selezione; con questo sistema, infatti, si crea un bacino di potenziali candidati interni cui attingere senza dover sostenere i costi di selezione di personale esterno. Ma come funziona il Job Posting? Tutto ha inizio con l’identificazione del fabbisogno, quando cioè l’azienda consapevolizza la necessità di selezionare una nuova risorsa per la propria struttura; quindi prima di procedere alla ricerca e selezione di candidati esterni all’azienda, pubblica l’annuncio sul portale intranet nella sezione chiamata appunto ”Job Posting” (appositamente riservata ai dipendenti) e solo in seconda battuta su internet nell’area della sezione ”Lavora con noi”. Il dipendente interessato alla posizione invia la propria candidatura, che viene presa in carico e valutata dalla direzione o dall’ufficio delle Risorse Umane; i candidati in possesso dei requisiti e ritenuti idonei vengono contattati ed invitati ad un colloquio; quelli ritenuti non idonei, ricevono comunque un feedback e saranno chiamati ad approfondire le proprie aspettative professionali di cambiamento con la direzione o con l’ufficio delle Risorse Umane. Qualora il procedimento interno non andasse a buon fine (può succedere), l’annuncio di ricerca verrà pubblicato sul sito internet nell’area “lavora con noi” accessibile a tutti Si comprende allora come il Job Posting agevoli i percorsi trasversali dei lavoratori con l'obiettivo di valorizzare il capitale umano, le sue specificità e le sue competenze, offrendo ai dipendenti la possibilità di essere attivamente coinvolti nel proprio percorso di crescita e di essere in prima persona promotori del cambiamento. E non bisogna dimenticare anche la tutela che offre: quando il cambiamento è realizzato nella propria realtà aziendale è tutta un’altra faccenda: fuori c’è un mercato del lavoro rigido, spesso focalizzato più sul titolo di studio, sulle valutazioni affrettate, sui giudizi e non sull’effettiva esperienza. Ma ovviamente c’è anche il rovescio della medaglia: il Job Posting non rappresenta sempre un’esperienza positiva e al contrario può rivelarsi un completo fallimento; sono molti i lavoratori che a fronte di una propria candidatura, non hanno ricevuto alcun riscontro con la conseguenza che non sono stati neppure invitati a sostenere un colloquio con la direzione o se è avvenuto, hanno avuto la percezione di incontri “pro forma”, considerato che alla fine per il ruolo vacante è stato scelto il lavoratore più vicino alla direzione o un esterno, magari amico o parente di qualcun altro. Certo, la trasparenza è tutta un’altra cosa. 11 Turismo, contributi a sostegno dei club di prodotto La Camera di Commercio di Bergamo e la Regione Lombardia hanno messo a disposizione 300mila euro per il concorso “Contributi a sostegno dei club di prodotto per favorire l’attrattività turistica in vista di Expo 2015”, con l’obiettivo di qualificare l’offerta turistica e commerciale secondo logiche di posizionamento distintivo sui mercati internazionali, tramite il sostegno ai club di prodotto che rispondono alla domanda del mercato turistico attuale. I club individuati sono i seguenti: arte e cultura del territorio: fa riferimento al turista motivato dal godimento del patrimonio storico, artistico, paesaggistico e monumentale, oltre alle tradizioni e alle produzioni tipiche locali; turismo familiare: fa riferimento al turista che si muove con bambini; natura e sport: si rivolge al turista che pratica attività fisiche e include le specializzazioni di ciclismo, mototurismo, attività all’aria aperta ed escursionismo. I partecipanti si dividono in due categorie. Capofila: impresa, associazione o ente che presenta un progetto con ruolo di coordinamento e di direttore di prodotto; Aggregati: imprese turistiche ricettive che partecipano al progetto guidato da un capofila. Ogni aggregato può aderire a un solo progetto. Sono ammissibili quindi le imprese che non appartengano ai settori pesca, produzione primaria di prodotti agricoli e carboniero e che negli ultimi 3 esercizi finanziari (compreso quello in corso) abbiano beneficiato di agevolazioni pubbliche in regime de minimis, che sommate al presente contributo non siano superiori a 200mila euro ( 100mila per le imprese di trasporto su strada). Il contributo non è cumulabile per i medesimi interventi con altre agevolazioni pubbliche. Le domande, compilate sull’ apposito modulo disponibile sul sito www.bg.camcom.gov.it , sono da inviare all’indirizzo [email protected]. camcom.it entro il 30 giugno prossimo. Le spese giudicate ammissibili sono rimborsate al 50% con un massimo di € 30mila euro per ogni capofila e di 5mila euro per ogni aggregato. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere all’ Ufficio Promozione (Graziella Jacomucci), telefono 035/4225213. 12 la Rassegna 22 maggio 2014 VOTA IL SINDACO DI BERGAMO FRANCO ELEZIONI COMUNALI 25 MAGGIO 2014 TENTORIO SINDACO www.francotentorio.it la Rassegna 22 maggio 2014 Bergamo, nel primo trimestre in calo le imprese attive Aumentano in misura significativa le società nei servizi di alloggio e ristorazione (+2%) e nelle attività finanziarie e assicurative (+4,9%). Nel commercio saldo positivo di 181 unità (+0,9%). Contrazione nell’edilizia e nel manifatturiero Il primo trimestre 2014 s’è chiuso con 95.704 imprese registrate in provincia di Bergamo, con un lieve incremento di 267 unità (+0,3%) rispetto allo stesso periodo del 2013. E’ quanto emerge dall’Osservatorio sulle Imprese reso noto dall’ Servizio Studi della Camera di Commercio di Bergamo. Lo stock delle imprese attive (85.665) si conferma in flessione, secondo una tendenza in atto da tempo, con una riduzione, a fine marzo 2014, di 246 unità pari al -0,3% rispetto al primo trimestre 2013. Nei primi tre mesi dell’anno si sono avute 1.831 nuove iscrizioni e 2.158 cessazioni con un saldo negativo per 327 unità. Nel confronto con il primo trimestre 2013 si osserva una riduzione delle cessazioni (-9,7%) e una stabilità delle nuove iscrizioni (0,01%). Tra le unità registrate in crescita si confermano le società di capitale (1,4%) e le altre forme giuridiche (+10,4%), queste ultime in prevalenza cooperative. In riduzione le società di persona (-0,8%) e le imprese individuali (-0,4%). Il settore artigiano, con 32.165 imprese, vede una riduzione del -1,4% delle unità registrate nello stesso periodo del 2013. Il numero delle iscrizioni (717) è superato da quello delle cessazioni (966), ma nel confronto con il primo trimestre di un anno fa le iscrizioni aumentano (+14,2%) e le cessazioni diminuiscono (-18,4%). Tra i settori produttivi, la contrazione delle 13 imprese attive, rispetto al primo trimestre 2013, si è avvertita in misura accentuata nell’edilizia (-382 pari al -1,9%) e nella manifattura (-161 pari al -1,4%), soprattutto tra le imprese artigiane. Altre flessioni si notano nell’agricoltura (-139 pari al -2,7%), nelle attività di trasporto e magazzinaggio (-41 pari al -1,7%) e in alcuni servizi (ICT, professionali e altre attività). Aumentano in misura significativa le imprese attive nel commercio (181 corrispondenti al +0,9%), nei servizi di alloggio e ristorazione (+112 pari al +2%), nelle attività finanziarie e assicurative (+99, pari al +4,9%), nei servizi alle imprese (+119, +5,6%) e nei servizi collettivi (istruzione e sanità) e di intrattenimento. Le aperture di procedure concorsuali sono state 521, in crescita del 16,3% rispetto alle 448 registrate nel primo trimestre 2013. Cresce il ricorso sia alle procedure di fallimento (da 86 a 129) e concordato (da 7 a 17) che a scioglimenti e messe in liquidazione (da 352 a 374) . Il settore più critico resta quello delle costruzioni dove si concentra quasi un terzo delle procedure. Nel territorio della provincia si osserva un aumento dello stock di imprese attive nell’ambito del capoluogo (+0,4%) e variazioni positive marginali nelle zone di Sarnico e Lovere e nella Val di Scalve. In tutti i restanti ambiti i saldi sono negativi. Realizzato da oRobica ineRti Osio Sopra, inaugurato il nuovo parco fotovoltaico Inaugurato il nuovo impianto fotovoltaico da 1 MW di potenza installata, realizzato su una superficie di 2 ettari in via Capra, ad Osio Sopra, sui terreni di recupero della cava gestita da Orobica Inerti. L’impianto si compone di 4.220 pannelli in grado di produrre quasi 1.300.000 kWh/anno, pari al fabbisogno di circa 430 famiglie, riducendo l’immissione nell’atmosfera di quasi 700 tonnellate di anidride carbonica, rispetto ad un equivalente impianto a gasolio. All’inaugurazione, lo scorso 16 maggio, oltre alle autorità hanno partecipato le classi terze della Scuola Media di Osio Sopra. L’idea di coinvolgere anche gli studenti nasce dal fatto che questa iniziativa, frutto di un’intesa tra il Comune e la Orobica Inerti, rappresenta un esempio di collaborazione tra pubblico e privato. “Attraverso cui - sottolinea il sindaco Pier Giorgio Gregori - si compie un ulteriore passo in avanti nella tutela dell’ambiente, per la qualità della vita dei cittadini, consentendo, inoltre, all’Amministrazione pubblica di incassare 20 mila euro all’anno per vent’anni per un totale di 400 mila euro a favore della collettività”. L’investimento per la realizzazione dell’impianto è stato sostenuto interamente da Orobica Inerti, che ha utilizzato un’area marginale, ovvero una superficie di recupero ex cava priva di destinazione, senza invadere alcun terreno adibito ad uso agricolo. La grande quantità di energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico consentirà ad Orobica Inerti di non utilizzare più la centrale di produzione endotermica a gasolio, con un notevole beneficio in termine di riduzione delle emissioni in ambito locale; tutto ciò attraverso l’attivazione di un sistema di gestione dei cicli lavorativi, che consentirà di armonizzare le lavorazioni di cava con la produzione di energia elettrica derivante dal campo fotovoltaico, concentrando nelle ore di maggiore insolazione le attività a rilevante assorbimento energetico, cedendo alla rete nazionale i kWh in eccedenza e prelevando l’energia necessaria nelle fasi di basso irraggiamento solare. “È stata una decisione naturale - dice Daniele Quistini, presidente del Cda di Orobica Inerti - motivata dalla volontà di cambiare rotta rispetto al passato, sia sotto il profilo ambientale, sia sotto quello economico: l’unica strada percorribile per le aziende italiane è quella di investire in autonomia energetica, svincolandosi dalle logiche di mercato delle grandi utilities”. Arte floreale, a Bergamo il titolo regionale Emiliano Amadei ha vinto la Coppa Lombardia di Federfiori e ora concorre al trofeo nazionale Aver raggiunto un traguardo sfiorato in più occasioni rende ancora più grande la soddisfazione di Emiliano Amadei, titolare della Fioreria di Azzano San Paolo, che dopo aver collezionato secondi posti ha finalmente vinto la Coppa Lombardia di Federfiori. Si tratta della selezione del prestigioso concorso nazionale che, a ottobre, vedrà sfidarsi i migliori rappresentati dell’arte floreale di ogni regione per definire il campione italiano e la squadra da schierare, nel 2015, in Coppa Europa. Al centro espositivo Lario Fiere di Erba, nell’ambito della fiera Agrinatura, Amadei non solo si è imposto sui cinque colleghi lombardi ma ha anche ottenuto il miglior risultato della competizione che metteva in lizza anche concorrenti piemontesi per il proprio campionato. “Naturalmente arte” era il tema della gara, articolata in quattro prove. Amadei ha ottenuto il miglior punteggio nella decorazione del tavolo, nella composizione di piante e nel bouquet da sposa e il terzo posto nel lavoro a sorpresa. Ad assisterlo nell’“allenamento” e nella gara i colleghi Emanuele Ponti di Grassobbio e Sabrina Ferri di Castel Rozzone. «Ci tenevo a fare bene – commenta Amadei, che fa parte del direttivo dei Fioristi Ascom e del Gruppo Giovani - anche perché la Coppa Europa sarà in casa, a Genova nel corso di Euroflora, occasione importante per la nostra arte e cultura floreale». le immagini delle composizioni di amadei e della competizione regionale su www.larassegna.it 14 22 maggio 2014 la Rassegna LA SCELTA DECISIVA PER LA CANTIERISTICA MODERNA. QUALITA’ E PRESTAZIONI SEMPLIFICANDO IL CANTIERE. • CEMENTO CELLULARE FOAMCEM • CEMENTO AGGREGATO POLISTIROLO • CEMENTO AGGREGATO SUGHERO • CEMENTO AGGREGATO PERLITE • MASSETTI TRADIZIONALI IN SABBIA E CEMENTO • NUOVI IMPIANTI PER FORNITURA E POSA DI CALDANE IN SABBIA E CEMENTO TOTALMENTE AUTONOMI IN CANTIERE C&B Colombi s.r.l. Cazzano S. Andrea (Bg) Via Dott. Alberti, 4 Tel. 035.741745 - 726676 - Fax 035.5096995 - Cell. 335.6024935 www.cebisolanti.it - [email protected] la Rassegna 22 maggio 2014 15 Le scadenze di giugno Con la collaborazione del Centro Studi Seac ■ Fasi Versamento dei contributi integrativi per i dirigenti industriali (trimestre in corso). ■ Denuncia uniemens Denuncia telematica delle retribuzione e dei contributi (INPS - INPDAP - Ex ENPALS) del mese precedente. ■ Operazioni con paesi Black List (soggetti mensili) Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese precedente (soggetti mensili). ■ Libro unico scadenza delle registrazioni relative al mese precedente ■ Modello 730 - Assistenza fiscale prestata dal sostituto d’imposta Il sostituto d’imposta consegna al dipendente/ pensionato i Modd. 730 e 730-3 elaborati. ■ Modello 730 - assistenza fiscale prestata dal CAF/professionista lavoratori/pensionati consegnano al CAF o professionista abilitato i Modd. 730 e 730-1. venerdì 6 giugno ■ Iva, fattura elettronica P.A. obbligo di utilizzo della fattura elettronica nei rapporti commerciali (Ministeri, Agenzie fiscali, Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale INPS, INARCASSA, CNPADC, EPPI, ENPACL, ENPAM, CIPAG,ecc.). lunedì 16 giugno ■ Unico 2014 - soggetti Ires versamento imposte risultanti dalla dichiarazione (soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare o approvazione del bilancio nei termini ordinari). ■ Versamento imposte sostitutive Soggetti in regime dei minimi, cedolare secca, ecc. ■ Ritenute Versamento ritenute su redditi da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, provvigioni nonché su corrispettivi per contratti d’appalto nei confronti dei condomini (mese precedente). ■ Addizionali Versamento addizionali regionali/comunali su redditi da lavoro dipendente del mese precedente. ■ IVA Liquidazione e versamento (mese precedente). ■ IVA dichiarazione d’intento (mensile) Invio delle comunicazioni d’intento in relazione alle quali sono state emesse fatture senza applicazione dell’IVA registrate per il mese precedente. ■ Imposta sugli intrattenimenti Termine per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti del mese precedente. ■ Modello IRAP 2014 Versamento dell’IRAP (saldo 2013 e I acconto 2014). ■ Modello 730 - consegna Termine per la consegna da parte del CAF o del professionista abilitato al dipendente o pensionato del modello 730 e del prospetto di liquidazione modello 730-3. ■ Adeguamento degli studi settore Versamento dell’IVA derivante dall’adeguamento agli studi di settore e dell’eventuale maggiorazione (3 per cento). ■ Contributi INPS gestione ex enpals mensili Termine per il versamento contributi previdenziali a favore dei lavoratori dello spettacolo. ■ Contributi INPGI Versamento dei contributi previdenziali dei giornalisti professionisti relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente, ■ Contributi INPS mensili Versamento all’INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali a favore della generalità dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente. ■ Gestione separata INPS Versamento del contributo previdenziale sui compensi corrisposti nel mese precedente. ■ Contributi INPS manodopera agricola Termine per il versamento dei contributi relativi alla manodopera agricola. ■ Consolidato nazionale Presentazione telematica della comunicazione di opzione per il regime di tassazione del consolidato nazionale. ■ IMU versamento acconto imposta per il 2014. ■ Unico 2014 persone fisiche / società di persone Versamento dell’imposta risultante dalla dichiarazione (periodo d’imposta 2013). ■ Contributi IVS - artigiani e commercianti - acconti e saldo Versamento saldo anno precedentee prima rata acconto anno corrente sul reddito eccedente il minimale. ■ Gestione separata INPS – professionisti saldo e primo acconto Versamento saldo anno precedente e prima rata acconto previdenziale anno corrente. ■ Diritto annuale camera di commercio Versamento diritto annuale camerale. mercoledì 25 giugno ■ Elenchi Intrastat - mensili Presentazione contribuenti mensili. lunedì 30 giugno ■ Denuncia Uniemens Denuncia telematica delle retribuzione e dei contributi (INPS - INPDAP - Ex ENPALS) del mese precedente. ■ Operazioni con paesi Black List (soggetti mensili) Invio della comunicazione relativa alle opera- zioni effettuate con paesi Black List nel mese precedente (soggetti mensili). ■ Modello 730 - assistenza fiscale - modd. 730 E 730-4 Invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei Modd. 730 e 730-4 da parte di Caf ■ Modello 730 - invio telematico sostituto d’imposta Il sostituto d’imposta invia telematicamente i Mod. 730, 730-1 e 730-3 all’Agenzia delle Entrate. ■ Rivalutazione terreni e partecipazioni Versamento dell’imposta sostitutiva relativa alla rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni non in regime d’impresa posseduti all’1/07/2011 (II rata) ovvero all’1/01/2013 (I rata). ■ Libro unico scadenza delle registrazioni relative al mese precedente. ■ Adempimenti 5 per mille per gli enti di volontariato Invio, a mezzo raccomandata A/R o PEC, alla competente DRE da parte dei legali rappresentanti degli enti di volontariato (ONLUS, APS, ecc.) iscritti nell’apposito elenco 2014 della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante il possesso dei requisiti unitamente alla copia del documento di identità. ■ Adempimenti 5 per mille associazioni sportive dilettantistiche per le associazioni sportive dilettantistiche la dichiarazione in esame va inviata all’Ufficio territoriale del CONI nel cui ambito si trova la sede dell’associazione. ■ 2 Per mille I contribuenti possono consegnare le schede alla Posta o al sostituto d’imposta; il sostituto d’imposta può presentare le schede agli Uffici postali o a CAF/intermediari abilitati. dal 29 maggio APERTO TUTTE LE DOMENICHE oriocenter.it IL SESTO CONTINENTE Una spetTacolare mostra-EVENTO con oltre 7000 opere esposte CON IL PATROCINIO DI Città di Orio al Serio IN COLLABORAZIONE CON Il Cracking Art Group è composta da: Renzo Nucara ( 1955 - Crema / Italia ) Marco Veronese ( 1962 - Biella / Italia ) Alex Angi ( 1965 - Cannes / Francia ) Carlo Rizzetti ( 1969 Bruxelles / Belgio) Kicco ( 1969 Biella / Italia ) William Sweetlowe ( 1948 - Ostenda / Belgio ) La plastica, frutto del cracking catalitico (da cui il nome del gruppo) che trasforma il petrolio in materia inorganica, ha in sé le radici di una storia che dura da millenni: quella dell'uomo e del suo mondo. Una storia piena di trasformazioni e di avvenimenti, un brano culturale vastissimo e profondo, in cui natura umana, artificiale e ambientale si uniscono in una formula concettuale che ha sfidato le norme attuali dell'arte contemporanea, scegliendo una modalità espressiva che unisce le logiche del Gruppo a quelle dell'indagine individuale. Si esprime per azioni performative coinvolgenti, in cui animali colorati e decisamente fuori scala invadono i luoghi più vari, da quelli deputati all'arte a quelli della vita più quotidiana, dai supermercati alle autostrade. E poi, la dimensione del Gruppo non limita l'espressione individuale di questi sei artisti che lavorano anche come singoli interpretando, ciascuno secondo le proprie urgenze, le problematiche e le tensioni del nostro tempo. Vastissimo il curriculum del gruppo, che vanta partecipazioni a prestigiose rassegne internazionali e mostre dedicate in musei e fondazioni italiane ed estere www.crackingartgroup.com http://crackingartgroup.tumblr.com Vinci Tanti Buoni Shopping Su www.ILSESTOCONTINENTE.it BERGAMO, FRONTE AEROPORTO ORIO AL SERIO Montepremi totale: €7.000. Il regolamento completo è disponibile sul sito www.ilsestocontinente.it martedì 3 giugno 16 la Rassegna 22 maggio 2014 Progetto1.e$S_Layout 1 20/05/14 11:51 Pagina 1 www.giorgiogori.it Bergamo cambia passo Domenica 25 maggio scegli come sindaco la persona che ritineni più capace di creare nuove opportunità di lavoro e valorizzare le grandi potenzialità di Bergamo. GIORGIO GORI Candidato alla carica di Sindaco ri ed il simbolo ato Sindaco Giorgio Go Barra il nome del candid
© Copyright 2024 Paperzz