-MSGR - 14 PESARO - 1 - 17/04/14-N:RIBATTERE www.uniqagroup.it MOLTIPLICA IL TUO RISPARMIO! Assicurazioni & Previdenza www.uniqagroup.it UNIQA Previdenza SpA - Milano - Aut. D.M. 17656 del 23/04/1988 (G.U. 117 del 20/05/1988) 136- N˚ 105 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Giovedì 17 Aprile 2014 • S. Roberto Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO La rassegna Da Huppert a Depardieu grandi nomi a Spoleto Il personaggio L’annuncio di Fiorello: «Dopo Pasqua torno in radio» Archeologia Nuove indagini su Ostia antica: era il doppio di Pompei A pag. 23 Molendini a pag. 23 Larcan a pag. 22 Più tagli, meno tasse Il Campidoglio e l’occasione mancata per risanare Oscar Giannino C’ è una pessima tendenza che si sta affermando nelle grandi amministrazioni locali italiane con i conti in dissesto. Di fronte alla necessità di ridurre il debito accumulato e di incidere con rigore nella spesa corrente fuori controllo, sindaci e presidenti dopo tante parole si trovano innanzi a una scelta. Farlo per davvero, oppure cacciare gli assessori al bilancio che, al momento della formazione della giunta, erano fieri di aver scelto per le caratteristiche di indipendenza e competenza, proprio per evitare spesa facile e favori ai partiti. È accaduto a De Magistris a Napoli, a Crocetta in Sicilia. Ieri si è purtroppo aggiunto alla lista il sindaco di Roma, Ignazio Marino. E l’assessore Daniela Morgante, rea di proporre tagli veri, è stata neanche troppo garbatamente accompagnata alla porta. Marino dirà che non ha colpa, che la Morgante si è dimostrata impoliticamente priva di ragionevolezza con le sue proposte. E che chi lo critica è espressione di un complotto. Quest’ultima accusa è rivolta a chi scrive da queste colonne, ma è classicamente espressione di una coda di paglia: di una politica che crede di nascondere i propri difetti accusando chi li sottolinea di servire interessi diversi da quelli collettivi. In questo caso, del cittadino e contribuente di Roma e di quello italiano, visto che del dissesto della finanza pubblica della Capitale pagano un sovraccosto rilevante sia innanzitutto i romani, sia tutti gli italiani che hanno dovuto subire l’onere di due decreti salva-Roma in pochi anni, nel 2008 e ora. Continua a pag. 18 Insulti su Facebook: è diffamazione anche senza nomi ROMA Giro di vite sulla diffamazione via Facebook, che si realizza anche se avviene in forma anonima. Lo ha sottolineato la Cassazione, nell’annullare l’assoluzione accordata a un maresciallo della Finanza che sui social network aveva offeso la reputazione di un collega, pur senza nominarlo: il reato c’è quando la vittima è riconoscibile. Contro l’assoluzione aveva fatto ricorso con successo il pg sostenendo che, al di là dell’anonimato delle offese, le frasi erano circolate su un social network con la conseguente diffamazione per il diretto interessato. Bernardi a pag. 14 Bilancio caos, allarme Roma Scontro con il sindaco Marino, via l’assessore Morgante: «Non mi fanno tagliare spesa e tasse» Nella manovra mancano 100 milioni. Renzi preoccupato: non c’è il rigore chiesto dal governo ` ` Venti di guerra fredda. Oggi vertice a Ginevra ROMA Allarme per i conti della Capitale. L’assessore al Bilancio del Comune di Roma, Daniela Morgante, lascia dopo lo scontro con il sindaco Marino sul come reperire i cento milioni che mancano per chiudere la manovra: l’assessore voleva tagliare la spesa. Il bilancio ora resta ad interim al sindaco, che sarà affiancato dal sottosegretario Legnini e dal parlamentare Causi, entrambi Pd. Cresce la preoccupazione di Renzi per la mancata applicazione della linea del rigore indicata dal Salva Roma. Bassi, Evangelisti e Rossi alle pag. 2 e 3 L’ultimo ricorso Il caso L’Europa boccia Berlusconi: non può candidarsi Dell’Utri ricoverato a Beirut: si complica la sua estradizione David Carretta Cristiana Mangani L E a Corte Europea dei Diritti umani, per la seconda volta in pochi giorni, ieri ha respinto un’istanza dei legali di Silvio Berlusconi. A pag. 6 sce dalla cella ammanettato, con la barba lunga: quattro giorni in isolamento sembrano aver pesato su Dell’Utri. A pag. 8 Statali, stipendi nel mirino stangata sopra 60mila euro Nel Cdm di domani misure anti evasione e tagli a Difesa e F35 ` Ucraina, blindati filorussi a est Allarme Nato, difese rafforzate Ennio Di Nolfo Q ualcuno ricorderà un concetto diffuso negli anni Cinquanta del secolo scorso, la nozione di brinkmanship. Era un’espressione coniata dal segretario di Stato americano John Foster Dulles, per dire che verso l’Unione Sovietica si doveva spingere la pressione sino all’orlo di una crisi drammatica, salvo ritirarsi prima che le cose precipitassero. Continua a pag. 18 D’Amato, Guaita e Morabito alle pag. 10 e 11 ROMA Stipendi pubblici nel mirino: spunta un tetto alle retribuzioni per tutti i dipendenti pubblici. L’ultima versione del decreto destinato a limitare i compensi dei dirigenti si configura come una stangata, che imporrebbe una soglia massima, fissata a 60 mila euro, allo stipendio della generalità dei dipendenti pubblici: quindi non soltanto ai dirigenti. La novità dovrebbe scattare alla data di entrata in vigore del provvedimento, quindi verosimilmente già con gli stipendi di maggio. Attese anche, con il Cdm di domani, misure anti evasione e tagli a Difesa e F35. Cifoni e Gentili alle pag. 4 e 5 Scontro in Parlamento Deficit, lettera del governo alla Ue «Pagati debiti Pa, slitta il pareggio» Il governo scrive una lettera alla Ue sul deficit e motiva le sue richieste: «Pagati i debiti della Pubblica amministrazione, slitta il pareggio di bilancio». Scontro tra Brunetta e Boldrini. Il capogruppo di FI ha accusato la Presidente di non aver costretto il governo a rendere pubblica la lettera. A pag. 5 IL SEGNO DEL CANCRO AIUTATO DALLA FORTUNA In edicola con CINTURA ELASTICA PORTAOGGETTI LIBERA LE TASCHE TESSUTO ESPANDIBILE PRATICO E VERSATILE MOTO • VIAGGIO • FITNESS • TEMPO LIBERO in edicola a solo € 4,00 in più Buongiorno, Cancro! Non manca lo stress quando Marte si mette contro, ma avete superato transiti ben più ostili e riuscirete a rispondere a un colpo basso ricevuto nel campo pratico. Siete incamminati verso un nuovo successo che arriverà prima dell’estate. Intanto partite con una Luna tutta a vostro favore, che lancia un segnale di fortuna anche per la famiglia, i figli; mentre sul davanzale del vostro cuore una rosa fiorisce, l’amore c’è. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 31 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 17/04/14-N: 2 Primo Piano Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Bilancio a rischio venti di crisi a Roma Lascia la Morgante scontro con Marino Manovra 2014, l’assessore si è dimessa: «Volevo il rigore non mi fanno tagliare la spesa e ridurre la pressione fiscale» ` IL CASO ROMA «Si poteva e si doveva tagliare la spesa e ridurre la pressione fiscale. Non è stato possibile farlo, la mia bellissima esperienza all’assessorato al Bilancio finisce qui». Daniela Morgante, giudice della Corte dei conti prestata al Campidoglio, da ieri non è più la responsabile del Bilancio del Comune di Roma. La sua proposta di manovra - che puntava ad applicare la linea virtuosa di attacco agli sprechi e, conseguentemente, limitazione delle tasse - è stata affondata da Ignazio Marino, nonostante le rituali frasi di ringraziamento per il «prezioso contributo», e dal Pd romano. L’ultimo scontro riguardava cento milioni ancora mancanti nei conti di Palazzo Senatorio: l’assessore voleva recuperarli con tagli e risparmi, il sindaco punta a ottenerli attivando ancora la leva fiscale. Così, alla vigilia della conversione del decreto Salva Roma in Senato, la Capitale si presenta al resto del Paese con l’ennesimo pasticcio: l’assessore al Bilancio di fatto mandato via, il sostituto che non è ancora stato trovato, il sindaco costretto a prendere ad interim la delega proprio mentre si sta scrivendo la manovra di previsione del 2014, che parte da uno squilibrio di 1,2 miliardi di euro. gnini, sottosegretario all’Economia, e Marco Causi, capogruppo del Pd alla commissione bilancio della Camera. In alternativa - o come naturale proseguimento di questa anomala formula che metterebbe Marino sotto tutela - c’è l’idea di fare passare le elezioni europee del 25 maggio e il varo del piano di rientro, per poi convincere Legnini o Causi a fare l’assessore al Bilancio. Ma il sottosegretario aveva già declinato l’offerta a giugno, quando era stato il primo a essere contattato dal chirurgo dem per l’assessorato chiave della sua giunta. L’INCOGNITA Ma a questo punto proprio il piano richiesto dal Governo che prevede un riequilibrio strutturale dei conti comunali, comprese le disastrate aziende municipalizzate - potrebbe diventare uno scoglio insormontabile per l’inquilino del Campidoglio. Specie se la manovra di previsione non rispetterà i crite- ri di risanamento chiesti esplicitamente da Palazzo Chigi per dare il via libera all’aiuto da parte dello Stato. Ieri dall’opposizione Alfio Marchini ha osservato: «Il balletto stucchevole tra sindaco, assessori e la loro maggioranza sarebbe comico se non si giocasse con straordinario cinismo sulla pelle dei romani - è l’affondo dell’imprenditore - La scelta del sindaco di avocare a sé la delega al bilancio è invece semplicemente suicida, perché se non riuscirà ad approvare la manovra entro aprile non avrà altra scelta che dimettersi». Sulla vicenda è intervenuta anche Unindustria, l’associazione degli industriali di Roma e del Lazio, augurandosi che «le dimissioni di Daniela Morgante non comportino facili vittorie del partito trasversale della spesa e delle tasse che, purtroppo, ci appare ancora maggioritario in questa città». Mauro Evangelisti Fabio Rossi © RIPRODUZIONE RISERVATA LE OPZIONI Marino e una parte del Pd stanno ragionando su due tipi di soluzioni: il sindaco mantiene ad interim il bilancio fino all’estate e viene affiancato dalla cabina di regia che sta lavorando sul piano di rientro triennale dal disavanzo strutturale (imposto dal Salva Roma), di cui fanno parte, tra gli altri, Giovanni Le- Daniela Morgante, magistrato della Corte dei Conti Il Comune di Roma in Piazza del Campidoglio «Downgrading se il risanamento fallisce» Avvertimento dell’agenzia di rating Fitch L’ANALISI ROMA I conti di Roma non sono ancora pienamente sul sentiero del risanamento. Anzi, c’è ancora uno squilibrio strutturale. Le entrate tributarie non riescono ancora a compensare del tutto la spesa corrente. Senza i soldi del Salva Roma l’equilibrio finanziario non sarebbe stato raggiunto. Ieri è arrivato l’outlook semestrale di Fitch, l’agenzia di rating che monitora la salute finanziaria del Campidoglio. «Le riforme», dicono gli analisti nel report, «sono necessarie». Senza di esse Roma potrebbe finire di nuovo in panne. «Un fallimento nell’attuazione delle misure correttive», si legge nel documento, comporterebbe la quasi certezza che Roma continuerà a posticipare il raggiungimento dell’equilibrio e questo potrebbe non essere coerente con un giudizio di tripla B e potrebbe portare ad un downgrading. L’ombra, insomma, è ancora una volta quella della bocciatura. Bocciatura che si avrebbe anche nel caso in cui venisse meno il suppor- to finanziario della Regione Lazio, che ha garantito 100 milioni di euro annui come contributo al trasporto pubblico locale, o dello stesso governo, che invece tramite la gestione commissariale ha trasferito nelle casse del Campidoglio quasi 500 milioni di euro. IL DOCUMENTO Anche il debito ha ricominciato a crescere. Dal miliardo e duecento milioni circa attuale, secondo gli analisti di Fitch è destinato a crescere da qui al 2015 fino a 2 miliardi di euro. E questo senza considerare il passivo di Ama e Atac. Se si conteggiasse anche il «rosso» delle controlla- te, il debito di Roma raddoppierebbe a 4 miliardi di euro. Ama e Atac, del resto, sono due delle maggiori preoccupazioni delle agenzie di rating. Senza una seria ristrutturazione industriale continueranno ad accumulare debiti, soprattutto se il Comune, come pare nelle intenzioni, taglierà anche i fondi dei contratti di programma. Un meccanismo perverso che rischia di riverberarsi anche sullo stesso Campidoglio. Quando si spendono soldi che non si hanno si finisce per non pagare i fornitori. Il risultato è un costante accumulo di fondi debiti fuori bilancio. Non solo. Secondo gli analisti di Fitch il Pil romano è dato in contrazione nel 2013 dell’1,5 per cento e i prossimi due anni non saranno migliori, visti anche i propositi del governo di bloccare gli stipendi pubblici che costituiscono comunque una sostanziosa componente della forza lavoro della Capitale. Questo, ovviamente, si farà sentire anche sulle entrate del Comune che ne risentiranno. A. Bas. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’intervista Angelo Rughetti «Il Comune mantenga gli impegni che ha preso» ROMA Sottosegretario Angelo Rughetti, è preoccupato della crisi al Comune di Roma e delle conseguenze che potrebbe avere sul piano di risanamento chiesto dal governo? «Quando si rompe una squadra c’è sempre dispiacere per le persone coinvolte, ma le istituzioni devono andare avanti nel mandato. Il governo è certo che il Comune manterrà gli impegni e darà attuazione alle misure previste nel Salva Roma rispettando tutti i paletti». L’assessore al bilancio Morgante si è dimesso perché voleva impostare un bilancio di tagli cercando di ridurre la pressione fiscale... «Bisogna sempre vedere quanto è grave la malattia. Se è grave, come sembra, non si può continuare ad alimentare una macchina inefficiente con un aumento della pressione fiscale, altrimenti diventa un problema che non si risolve mai». In altre parole? «Interventi come quello che a livello centrale stanno facendo Matteo Renzi e il commissario Carlo Cottarelli sono possibili anche a Roma. La macchina burocratica della Capitale va ristrutturata». Il caso Roma è scoppiato a un mese dalle elezioni Europee, può avere conseguenze? «La situazione politica nella Ca- pitale è delicata». In che senso? «Bisogna evitare il rischio di una balcanizzazione tra le correnti». Lei ha spinto la candidatura di Simona Bonafé a capolista, Grillo l’ha definita una velina? «Non è una velina come dice Grillo, è una donna con le ”P”. Sul suo nome c’è stata una mia spinta per averla capolista perché abbiamo bisogno di agganciare la spinta riformista nazionale con dei nomi che sul territorio siano in grado di rappresentare questa spinta. La lista del Lazio era una lista già molto competitiva, con Goffredo Bettini ed altri candidati, ma con Simona Bonafé facciamo un salto di qua- «IL VOTO UE? NELLA CAPITALE SI EVITI LA BALCANIZZAZIONE TRA CORRENTI, LA CANDIDATURA DI BONAFÈ AIUTA» lità, sia in termini di comunicazione politica che di messaggio riformista». Ecco, a proposito di Bettini e di Enrico Gasbarra, a Roma sembra ci sia una competizione nella competizione all’interno del Partito Democratico? «La mia preoccupazione è proprio questa, che scatti una rincorsa a chi prende un voto in più rispetto agli altri e su questo far poi partire una gerarchizzazione della politica e delle istanze che da questa politica vengono. Quello da augurarsi è che nell’interesse delle istituzioni territoriali non si perda di vista l’obiettivo finale che è quello di vincere le elezioni europee e non di far prevalere una corrente sulle altre». A cosa può portare questa competizione interna? «Se dovesse prevalere uno spirito di parte e non complessivo, dal giorno dopo saremmo tutti costretti a ragionare del rimpasto della giunta o su come la giunta cerca di uscire dalle difficoltà economiche, se privatizza- re o se aumentare la tassazione. Non vorrei che queste scelte, che sono delle scelte strategiche per la città venissero assunte più per un effetto rimbalzo del risultato elettorale che per le necessità della città stessa. Il rischio che vedo è questo, da cui bisogna mettersi al riparo, anche perché si potrebbero assumere posizioni e condizionamenti pesanti nei confronti dell’amministrazione romana, e questo credo vada evitato in tutti i modi». Nel Pd, come dimostrano le dimissioni dell’assessore Morgante, il confronto sembra già aperto? «Ripeto. Questo scontro interno rischia di condizionare in modo estemporaneo delle politiche. Qui si rischia il gioco degli specchi. Siccome uno ha preso una posizione, l’altro prende quella opposta. Tutto questo fatto sulla pelle dei cittadini non andrebbe bene. Bonafé può essere utile ad affievolire questo scontro». A. Bas. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 17/04/14-N: 3 Primo Piano Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Renzi prepara la resa dei conti: il sindaco non può fare il grillino ` Preoccupazione a Palazzo Chigi per il nuovo terremoto nella Giunta IL RETROSCENA In Senato Salva Roma, slitta l’esame in commissione Slitta alla prossima settimana l'esame del decreto sulla finanza locale, il cosiddetto ”Salva Roma ter”. È quanto si apprende da fonti informate, secondo le quali il termine per la presentazione degli emendamenti sarebbe stato fissato alle ore 13 di mercoledì 23 aprile. Il percorso di questo decreto è stato finora quanto mai travagliato: già due volte, prima Enrico Letta, poi Matteo Renzi hanno dovuto ritirarlo prima della conversione definitiva (in dicembre il governo Letta pose la questione di fiducia, salvo poi cestinarlo il giorno dopo) e ripresentarlo alle Camere. ROMA «Marino? Deve decidere se vuole fare il grillino o se continuare ad essere sostenuto dal Partito Democratico, nel qual caso allora dovrà allinearsi non solo al Nazareno ma anche al governo nazionale». Chi parla è un fedelissimo di Matteo Renzi che sta seguendo da vicino la crisi del Comune di Roma dopo le dimissioni dell’assessore al bilancio Daniela Morgante. A Palazzo Chigi quello che sta accadendo in queste ore al Campidoglio è visto con preoccupazione. Renzi come primo atto del suo governo ha adottato un decreto per salvare la capitale dal default, il terzo che porta il nome di Salva Roma. La partita, poi, è stata lasciata nelle mani del ministero dell’Economia e della cabina di regia. Il governo, insomma, ha dato i compiti a casa, e ha intenzione di controllare come saranno svolti. La linea dell’assessore Morgante, più tagli e meno spesa, magari per dare anche un conforto ai ceti meno abbienti con un alleggerimento della pressione fiscale su Tasi e Irpef, veniva considerato più in linea con i propositi di spending review portati avanti da Cottarelli e con il programma del governo di restituire 80 euro al mese in busta paga ai lavoratori. A Roma, invece, si è scelta un’altra strada: approvare un bilancio fondamentalmente senza scelte di fondo chiare, e rimandare a dopo le elezioni europee gli eventuali sacrifici e l’aumento delle tasse. Una strategia che a Palazzo Chigi non è piaciuta. «Il redde rationem con Marino», aggiunge un altro esponente di primo piano del Pd, «ci sarà dopo la consultazione elettorale». IL CONTROLLO DEI CONTI Un segnale comunque, potrebbe arrivare presto. Tesoro e Palazzo Chigi starebbero valutando anche la possibilità di dare un ruolo in una delle società pubbliche di prossima nomina o un incarico paragovernativo, proprio alla Morgante, l’assessore defenestrato da Marino. Per il sindaco sarebbe un vero smacco. Non è il solo problema che il sindaco della Capitale deve affrontare. Ce n’è uno più urgente: quello di portare a termine entro pochi giorni il bilancio di previsione. Marino ha preso in capo a se le deleghe lasciate dalla Morgante, ma ovviamente non ha l’esperienza per fare il lavoro da solo. Ad «aiutarlo» ci sarà una sorta di troika composta dall’ex assessore al bilancio della Capitale ed attuale deputato del Pd, Marco Causi, dal sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini, e dal relatore del Salva Roma Fabio Melilli. Come hanno in mente di muoversi i tre lo ha spiegato ieri lo stesso Legnini. «Abbiamo parlato di come il bilancio incrocerà il piano di riequilibrio in attuazione del decreto», ha detto il so- `Il premier pronto ad affrontare il nodo subito dopo le elezioni europee di maggio sttosegretario all’Economia. «Il decreto», ha aggiunto, «prevede la possibilità di costruire un bilancio in parallelo al piano di riequilibrio. Ovvero», secondo Legnini, «Roma può fare il bilancio subito e poi il piano di rientro, mano a mano che prenderà forma nei termini di legge e verrà adottato dalla giunta, potrà essere trasfuso con assestamenti in corso d’anno nel bilancio previsionale». Come detto, insomma, il bilancio che sarà approvato nei prossimi giorni sarà solo un’indicazione di massima, i conti veri saranno fatti nei prossimi mesi. Una prospettiva guardata con una certa apprensione anche dalle agenzie di rating. Ieri Fitch ha diffuso il suo outlook semestrale sul Comune di Roma. Secondo gli analisti se il Campidoglio dovesse fallire nel risanamento imposto dal governo e se dovesse perdere il sostegno finanziario fin qui avuto dall’esecutivo, allora il downgrading è certo. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA La bozza del bilancio 270 milioni 10 milioni 9 per mille 40 milioni tagli ai dipartimenti addizionale comunale Irpef 50 milioni maggiore incasso dalle tariffe incremento di ricavi dalla Cosap dall'aumento della tassa di soggiorno -MSGR - 20 CITTA - 4 - 17/04/14-N:RCITTA 4 Primo Piano Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Stipendi pubblici, maxi-stangata Il primo tetto a 60 mila euro Limite massimo alle retribuzioni a 240 mila euro: varrà anche per società pubbliche, magistratura e Banca d’Italia ` LA STRETTA ROMA Tetto alle retribuzioni per tutti i dipendenti pubblici. Sta prendendo forma l’articolo del decreto legge di domani destinato a limitare i compensi dei dirigenti: ma l’ultima versione messa a punto si caratterizza come una vera e propria stangata, che colpirebbe anche le categorie finora al riparo (come la magistratura e gli organi costituzionali) e comunque imporrebbe una soglia massima, fissata a 60 mila euro, allo stipendio delle generalità dei dipendenti pubblici: non solo i dirigenti quindi. La novità scatterebbe alla data di entrata in vigore del provvedimento, quindi verosimilmente già con gli stipendi di maggio. Il riferimento base, già annunciato più volte nelle scorse settimane, è quello della retribuzione del presidente della Repubblica, che come ricordato ieri dallo stesso Quirinale ha un importo lordo di circa 240 mila euro. Questo sarà il limite massimo, da applicare nella pubblica amministrazione ai dirigenti di prima fascia che hanno un incarico di capo dipartimento. Ma la maggior parte dei manager si dovrà fermare più in basso. È previsto infatti che l’importo del Gli statali per fascia di età under 35 over 55 0-24 1,3% 55-59 17,7% 25-29 2,9% 60-64 5,7% 30-34 6,10% over65 0,6% circa 10% 3,3 mln 35-39 10,8% Rapporto Aran giugno 2013 (dati 2011) 40-44 15,4% 45-49 19,5% 50-54 20,1% ANSA tetto sia ridotto rispettivamente del 30, del 60 e del 75 per cento, per gli altri dirigenti di prima fascia, per quelli di seconda fascia e per il restante personale. Le tre categorie si troverebbero quindi a non poter andare oltre i 168 mila, i 96 mila e ed i 60 mila euro: questa ultima cifra sarebbe quindi la prima soglia a scattare, per chi non ha un contratto di dirigente. CLAUSOLA ANTI-FURBI C’è anche una clausola pensata per evitare che la stretta sia aggirata: il rispetto dei limiti dovrà essere valutato in riferimento a tutte le somme percepite dagli interessati a qualunque titolo, comprese quelle erogate da enti diversi o quelle ottenute quali corrispettivo di incarichi occasionali. C’è poi un limite specifico nel caso di aspettative o incarichi fuori ruolo: in questi casi indennità o rimborsi spese non potranno superare il 25 per cento del trattamento economico complessivo. L’unica eccezione sembra essere quella relativa ai contratti d’opera per prestazioni artistiche (nel caso della Rai) laddove c’è l’esigenza di competere con i concorrenti sul mercato. Ma la portata dell’intervento RIENTRANO NEI VINCOLI ANCHE AZIENDE COME POSTE O FS SI SALVANO SOLO QUELLE QUOTATE Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan Il decreto lavoro Contratti a termine massimo 5 proroghe La commissione Lavoro della Camera ieri notte ha terminato l'esame di tutti gli emendamenti al decreto legge sul lavoro. Oggi, dopo aver ricevuto il parere delle altre commissioni parlamentari competenti in materia, sarà votato il mandato al relatore. Il testo è atteso nell’aula di Montecitorio per domani. Tra le novità approvate ieri notte, quella relativa al numero massimo di proroghe consentite per i contratti a termine nell’ambito dei 3 anni: il tetto iniziale di otto proroghe è sceso a cinque, così come era stato chiesto dal gruppo del Pd. Altre novità riguardano l'apprendistato e la formazione obbligatoria. Per riuscire ad approvare il provvedimento entro il termine di 60 giorni, il governo metterà la fiducia che strozza i tempi dell’ostruzionismo. Il voto è previsto per martedì prossimo, dopo la pausa pasquale. Il decreto passerà poi all’esame del Senato per il via libera definitivo. emerge oltre che dai tetti numerici dalla sua estensione. Praticamente si salvano dal limite massimo fissato a 240 mila euro solo i manager delle società quotate: quelli degli enti pubblici e delle società partecipate in tutto o in parte dallo Stato o da altre amministrazioni, comprese quelle che emettono obbligazioni quotate come Poste e Ferrovie ricadranno invece nella tagliola. E lo stesso varrà per i componenti i consigli di amministrazione. PERIMETRO ALLARGATO C’è di più: con una mossa forse ardita il governo tenta di estendere il nuovo regime anche ad una serie di realtà finora escluse. In primo luogo gli organismi costituzionali, Camera, Senato, presidenza della Repubblica, Corte costituzionale, che godono di autonomia anche in termini di bilancio. Ora questi organi- CAMERA, SENATO E ALTRI ORGANI COSTITUZIONALI DOVRANNO ADEGUARE LE PROPRIE REGOLE ROMA Un bonus per gli incapienti pari al 3-4 per cento del reddito da erogare probabilmente attraverso il datore di lavoro. Il governo punta a definire nel decreto legge di domani tutta l’operazione sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, sia quelli che hanno una retribuzione sufficiente a versare imposte, sia quelli che trovandosi a livelli più bassi non avrebbero benefici da un semplice aumento delle detrazioni Irpef. L’opzione principale era fino a ieri quella di un intervento di natura fiscale, quindi proprio attraverso l’Irpef. Ma la possibilità di agire attraverso l’Inps sui contributi resta in piedi a livello tecnico e sta guadagnando terreno, in vista della decisione politica finale che comunque dovrà essere presa nelle prossime ore. Anzi appare plausibile che la strada della decontribuzione venga adottata per la generalità dei lavoratori: dunque si avrebbe per tutti un taglio di 3-4 punti dei contributi previdenziali, che attualmente sono poco più di 9 per la parte di competenza del dipendente. Quale che sia la soluzione prescelta occorre fare presto, per centrare l’obiettivo di concretizzare il beneficio nelle buste paga di maggio. LA VIA PIÙ SEMPLICE L’ABBONAMENTO TV La giornata di ieri è stata caratterizzata da anche da una sorta di giallo sul tema del canone Rai. È circolata l’ipotesi di utilizzare i proventi della lotta all’evasione a questo tributo, per dare copertura proprio al decreto sull’Irpef (per 150 milioni). Ma nuova sarebbe stata soprattutto la modalità escogitata per stanare chi non paga l’abbonamento alla televisione pubblica: sostanzialmente, questo sarebbe stato legato alle utenze elettriche. Sarebbero quindi stati tenuti al pagamento tutti coloro che hanno un contratto di fornitura, in modo da far pagare il canone insieme alla bolletta. L’ipotesi, che a quanto pare © RIPRODUZIONE RISERVATA che hanno uno stipendio al di sotto degli 8 mila euro l’anno, se senza carichi familiari, o altrimenti anche maggiore). Il datore di lavoro, che agisce come sostituto d’imposta, dovrebbe erogare loro una somma riservandosi poi di recuperarla sui successivi versamenti allo Stato. Una percentuale pari al 3-4 per cento del reddito garantirebbe un beneficio analogo, in proporzione, a quello degli 80 euro. Incapienti, bonus del 3-4 % del reddito Giallo sul canone Rai con la bolletta IL DECRETO smi e la Banca d’Italia (la cui indipendenza deriva invece dall’appartenenza alla Bce ed al sistema europeo delle banche centrali) dovranno applicare le stesse regole nei propri ordinamenti, garantendo comunque una riduzione delle spese complessive di almeno il 5 per cento rispetto al 2013: c’è quindi un po’ di flessibilità sulle modalità, ma comunque viene imposto il tetto a 240 mila euro e viene anche fisssato un obiettivo di risparmio. Percorso simile è previsto per la magistratura, altra categoria che in passato h fato valere la propria autonomia anche sul piano economico e di bilancio. Toccherà al Csm indicare le modalità concrete di applicazione della stretta, fermo restando il tetto massimo al livello del presidente della Repubblica e l’obbligo di ottenere una riduzione della spesa dell’ordine del 5 per cento. Allo stesso modo il tetto massimo vale anche per il personale convenzionato con il servizio nazionale, sul quale sarà operata una riduzione dello stipendio del 5 per cento nel caso superi il livello fissato per i dirigenti di seconda fascia, ossia 96 mila euro. Andrea Bassi Luca Cifoni Carlo Cottarelli Il bonus potrebbe essere erogato per via fiscale proviene dal lavoro svolto dal gruppo del commissario Carlo Cottarelli, è stata però esclusa dalla presidenza del Consiglio. È comunque possibile che venga presa in considerazione in una fase successiva. Dunque le copertura alla riduzione del cuneo fiscale arriverà dalle voci indicate pur sommariamente nel Documento di eco- nomia e finanza: retribuzioni dei dirigenti pubblici, spesa sanitaria, acquisti di beni e servizi, trasferimenti alle imprese. Dovrà essere messa insieme una somma pari a 4,5 miliardi, mentre poco più di 2 arriverebbero da voci una tantum: il maggior gettito Iva atteso a seguito del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione e l’incremento dal 12 al 26 per cento dell’aliquota imposta alle banche per la rivalutazione delle quote di Bankitalia. L’ultimo nodo da sciogliere è allora quello relativo alla forma che dovrà prendere la riduzione del cuneo fiscale. Finora si è parlato soprattutto di un intervento sulle detrazioni Irpef, con l’obiettivo di garantire a tipicamente a coloro che hanno un reddito tra i 20 e i 25 mila euro un beneficio di 1000 euro l’anno, i famosi 80 al mese. Questo schema pone qualche problema relativamente ai lavoratori incapienti (quelli Per questa categoria di dipendenti sarebbe più semplice intervenire tagliando i contributi previdenziali, che comunque sono trattenuti a tutti. Anzi avanza in queste ultime ore l’idea di percorrere questa via per tutti i lavoratori. Ovviamente per evitare una riduzione delle future pensioni (calcolate con il sistema contributivo) lo Stato dovrebbe assumersi il relativo onere: i contributi diventerebbero quindi figurativi. La controindicazione a questo tipo di intervento è che, pur in presenza di un intervento pubblico compensativo, il meccanismo delle pensioni verrebbe reso meno trasparente. Ma è un’obiezione che in nome della semplicità potrebbe essere superata. L. Ci. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 5 - 17/04/14-N:RCITTA 5 Primo Piano Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Deficit, il governo scrive alla Ue: «Pagati i debiti Pa, slitta il pareggio» Il Tesoro: «Sono circostanze eccezionali» `Scontro Brunetta-Boldrini sulla lettera Bruxelles prende atto ma accende un faro «Il Parlamento non è stato informato» ` IL CASO Laura Boldrini e Renato Brunetta STRASBURGO Un giudizio della Commissione ancora non c'è, ma la lettera con cui l'Italia ha comunicato a Bruxelles lo scostamento dal percorso per raggiungere il pareggio di bilancio ieri ha provocato un duro scontro alla Camera, con Forza Italia che ha accusato la maggioranza di un «colpo di mano» sul Documento di Economia e Finanze. Il voto alla Camera è previsto per questo pomeriggio, ma il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, ha «stigmatizzato il comportamento della presidente Laura Boldrini» per non aver costretto il governo a rendere pubblica la lettera prima della calendarizzazione. E' «una violenza perpetrata non sulla minoranza, ma sulla legge e sulla Costituzione, un colpo di maggioranza suffragato dalla presidente Boldrini», ha detto Brunetta. Per Boldrini, l'atteggiamento del presidente dei deputati di Forza Italia, che ha provocato la sospensione della riunione dei capi-gruppo, è stato «irriguardoso e irrispettoso, e non per la prima volta». Ma anche alcune componenti della maggioranza hanno condiviso i rilievi di Brunetta: «ha posto delle questioni politiche, anche condivisibili», ha detto il presidente dei deputati di Scelta Civica, Andrea Romano. Il Tesoro in serata ha pubblicato la lettera e la risposta del direttore generale della DG Economia e Finanza della Commissione, Marco Buti. Nella missiva indirizzata all’attenzione del commissario Sim Kallas, il ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan, conferma l'intenzione di avvalersi delle «circostanze eccezionali» previste dal Patto di stabilità per «deviare temporaneamente dagli obiettivi di bilancio». LINEA SOTTILE Il pareggio di bilancio è rinviato dal 2014 al 2016. L'aggiustamento strutturale del deficit per quest' anno è limitato allo 0,2% contro lo 0,6% chiesto da Bruxelles. La normativa italiana prevede di «informare la Commissione» prima che il Parlamento autorizzi a maggioranza assoluta uno scostamento dal pareggio di bilancio. Secondo le regole europee, invece, non c'è alcun bisogno di un via libera formale da parte di Bruxelles prima del voto parlamentare. «La Commissione prende nota della deviazione temporanea», ha risposto Buti: il giudizio sul DEF arriverà «il 2 giugno». Agli occhi di Bruxelles, l'Italia cammina su una linea sottile con la scel- LA DEROGA CHIESTA DALL’ESECUTIVO È PREVISTA DAL PATTO DI STABILITA’ IL GIUDIZIO SUL DEF ARRIVERÀ IL 2 GIUGNO ta di spostare unilateralmente al 2016 il pareggio di bilancio, giustificandosi con le «circostanze eccezionali» della recessione. A prescindere dal voto del Parlamento italiano, la Commissione intende condurre «la sua valutazione sulla sussistenza delle circostanze eccezionali nel quadro dell'esame del programma di stabilità», spiega una fonte europeo. L'esito non è scontato, anche perché l'Italia avrebbe dovuto raggiungere il pareggio di bilancio «già nel 2014». Se c'è grande apprezzamento per le riforme strutturali annunciate dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, l'enorme debito è considerato un rischio maggiore per l'Italia e l'intera zona euro. Non è escluso che, a giugno, la Commissione lanci un «early warning» sui conti italiani, primo passo della procedura che potrebbe portare a sanzioni pecuniarie. Il caso della Francia mostra un irrigidimento di Bruxelles. Secondo alcune indiscrezioni, il presidente François Hollande avrebbe inviato due emissari per chiedere un altro sconto sui tempi di rientro del deficit, ma la Commissione avrebbe rifiutato di concedere a Parigi un anno in più per riportare il disavanzo sotto la soglia del 3% del Pil. David Carretta © RIPRODUZIONE RISERVATA Il rientro dal deficit Cifre in % del Pil Saldo strutturale Saldo netto +0,3 0,5 -0,1 0,0 -0,5 -0,3 -0,6 -0,9 -1,5 -2,0 -3,0 0,0 0,0 -0,8 -1,0 -2,5 0,0 -2,6 -1,8 2014 2015 -3,0 2013 Fonte: Def (programma del Governo) 2016 2017 2018 ANSA Renzi allarga il tiro, tagli a F35 e misure anti evasione IL RETROSCENA ROMA «Sarò incisivo sui megadirigenti pubblici, sulle municipalizzate, sulle spese della Difesa inclusi gli F35 e non mi lascerò certo impressionare dalle banche: come previsto aumenterà il prelievo sulle plusvalenze». A sera, dopo un’altra giornata trascorsa in compagnia del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, di mister spending review Carlo Cottarelli e del consigliere economico Yoram Gutgeld, Matteo Renzi ha redatto il suo decalogo in vista del Consiglio dei ministri di domani. Quello chiamato a varare il decreto con la cura dimagrante per la spesa pubblica necessaria a coprire il taglio dell’Irpef (gli 80 euro al mese per chi guadagna meno di 1.500 euro), ma non la sforbiciata all’Irap. Le aziende dovranno aspettare ancora un po’: per ora mancano i soldi. LA FILOSOFIA E IL DECALOGO «La mia filosofia di fondo, nel documento strategico sui risparmi, è quella di spendere meno ma soprattutto spendere meglio. Risparmi mirati, permanenti, non lineari, in linea con gli accordi europei», ha spiegato il premier ai suoi. E in un tweet serale ha lanciato un messaggio agli «uccelli del malaugurio»: «Dicevano che era una televendita. Poi che non c’erano le coperture. Poi le coperture sì, ma non quelle. #Amicigufi ma aspettare venerdì no?». Renzi, dopo il lungo lavoro istruttorio condotto anche con il sottosegretario Graziano Delrio e Filippo Taddei, ha messo una dietro l’altra le voci che finiranno nel decreto. La prima è dedicata alla «spesa pubblica intelligente» tramite l’acquisto di beni e servizi «moderno ed efficiente», grazie a un accorpamento dei centri di spesa e al ricorso ai costi standard. La seconda voce è la «sobrietà» e qui entrano in gioco alcune «misure anticasta», il dettaglio però è tenuto «strettamente riservato». Poi, a seguire, c’è un utilizzo «più efficiente degli immobili pubblici», risparmiando sull’affitto di edifici privati e mettendo a profitto i palazzi inutilizzati. C’è «una Difesa più snella» con una sforbiciata (al momento non è stato stabilito il quantum) all’acqui- «LAVORO AL MANIFESTO DELLA SPENDING REVIEW TUTTI I RISPARMI MIRATI E PERMANENTI». NUOVA GIORNATA CON PADOAN COTTARELLI E GUTGELD sto dei caccia F35. Previsti anche una rivoluzione delle aziende municipalizzate «per renderle più efficienti e competitive», l’accelerazione della digitalizzazione della Pubblica amministrazione e alcuni «sussidi alle imprese». Nel decreto Renzi vuole inserire anche alcune misure per la lotta all’evasione fiscale, attraverso l’anticipo della fatturazione elettronica e «l’incrocio delle banche dati» per stanare gli evasori. E, dulcis in fundo, «misure a favore della legalità». Anche qui però da palazzo Chigi non escono dettagli. E mentre a palazzo Chigi Renzi mette nero su bianco il decreto, in Parlamento i suoi si organizzano. L’idea è quella di trasferire «l’energia» e la «determina- zione» del premier ai gruppi parlamentari e alle commissioni. E chissà, presto scalare i vertici dei gruppi. Il primo segnale: la raccolta di firme, promossa dal renziano Matteo Richetti, in calce a un documento a sostegno della politica economica del governo. All’appello hanno risposto 120 democrat, compresi alcuni lettiani come Gianni Dal Moro, Enrico Borghi, Guido Galperti, la bersaniana Valeria Fedeli, la civatiana Laura Puppato e l’ex ppi Beppe Fioroni. «Il Pd sembra fatto solo dai demolitori Fassina e Chiti, dunque sembra che metta i bastoni nelle ruote di Renzi», spiega Richetti, «da adesso in poi ci faremo sentire anche noi “costruttori”». Alberto Gentili © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 17/04/14-N: 6 Primo Piano Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it L’Europa boccia l’ultimo ricorso: Berlusconi non può candidarsi Mediaset, Forza Italia aveva chiesto la sospensione delle pene accessorie. La Corte di Strasburgo dice no ` IL CASO STRASBURGO La Corte Europea dei Diritti Umani, per la seconda volta in pochi giorni, ieri ha respinto un'istanza dei legali di Silvio Berlusconi per consentire al leader di Forza Italia di candidarsi alle elezioni europee del 25 maggio. Proprio nel momento in cui a Roma lo stato maggiore del partito imponeva gli ultimi ritocchi alle liste, che andavano presentate alle corte di appello nel corso del pomeriggio, un giudice di Strasburgo ha definitivamente messo fine alla speranza di Forza Italia di essere formalmente guidata da Berlusconi. Ma la decisione della Corte toglie anche dall'imbarazzo il Partito Popolare Europeo, che vedeva di cattivo occhio la possibilità di una candidatura di Berlusconi per i suoi attacchi ad Angela Merkel, ma ha bisogno degli eletti di Forza Italia per sperare di imporre il proprio candidato alla presidenza della Commissione. L'istanza alla Corte di Strasburgo era stata presentata dall' avvocato Ana Palacio, ex ministro degli Esteri spagnolo, a no- me di alcuni parlamentari membri del Consiglio d'Europa, deputati al Parlamento Europeo e singoli cittadini italiani, che avevano sottoscritto una richiesta per sospendere gli effetti della sentenza Mediaset dell'agosto 2013 sul caso che, tra le pene accessorie, aveva sancito l'ineleggibilità di Berlusconi. NON C’E’ RISCHIO L'8 aprile un cancelliere di Strasburgo aveva già bocciato il ricorso ritenendo irricevibile la richiesta di «urgenza». Questa volta, è stato un giudice a stabilire che la Corte non può imporre a uno Stato membro del Consiglio d'Europa di prendere misure immediate per evitare una violazione di alcuni diritti sanciti dalla Convenzione europea dei diritti umani. «Questa possibilità è riservata ai casi in cui è a rischio la vita o l'incolumità fisica del ricorrente. Non è la situazione attuale del signor Berlusconi», spiegano fonti della Corte. «Per chi è giudicato da un Tribunale e condannato non è moralmente accettabile restare in una posizione pubblica», ripetono dentro il PPE, quando si chiede di commentare le vicende giudiziarie di Berlusconi e il suo futuro politico nella famiglia dei popolari. Ma gli ultimi sondaggi indicano chiaramente che Forza Italia sarà decisiva per stabilire chi tra il Partito Popolare e il Partito Socialista Europeo avrà il diritto di scegliere il presidente della Commissione. Le ultime proiezioni dell'Europarlamento danno il PPE in vantaggio sul PSE di appena sei seggi: 214 a 208. Un sondaggio di ieri di PollWatch attribuisce 222 seggi ai popolari guidati dal lussemburghese Jean Claude Juncker e 209 ai socialisti capeggiati dal tedesco Martin Schulz. I 17 parlamentari europei che PollWatch attribuisce a Forza Italia sarebbero in grado di cambiare radicalmente gli equilibri dell'Europarlamento e spostare l'ago della bilancia per la presidenza della Commissione. Del resto le parole del presidente del PPE, Joseph Daul, in passato molto duro nei confronti di Berlusconi, dimostrano che i popolari sono pronti a mostrare un po' di benevolenza pur di conservare la maggioranza a Strasburgo. «Se guardate come hanno votato i deputati di Berlusconi sono stati una squadra che ha sempre votato con il Ppe», ha detto Daul martedì. Certo, «il linguaggio ed il sole del Sud cambiano un po' le cose» con gli attacchi a Merkel e all'euro. Ma a livello di voti, secondo Daul, gli eurodeputati di Forza Italia «sono sempre stati totalmente disciplinati». David Carretta © RIPRODUZIONE RISERVATA La sede del Parlamento Ue a Strasburgo I POPOLARI UE: ABBIAMO BISOGNO DEGLI ELETTI DI FI PER LA GARA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi Caso De Gregorio, il pm: ulteriori indagini sul Cav L’INCHIESTA ROMA Potrebbe arrivare a scandagliare la contabilità del gruppo Mediaset in anni anche recenti, l’inchiesta sui finanziamenti illeciti che arrivavano al partito di Sergio De Gregorio ”Movimento Italiani nel Mondo”, che la procura di Napoli ha deciso di tenere aperta nei confronti dell’ex Cavaliere Silvio Berlusconi. Se quella per corruzione è a processo e il dibattimento sta entrando pian piano nel vivo, i pm Henry John Woodcock e Vincenzo Piscitelli hanno deciso di presentare una richiesta di proroga per la parte di indagine mirata a capire da dove arrivassero i soldi consegnati a Sergio De Gregorio quando nel corso della legislatura 2006-2008 abbandonò l’Italia dei Valori per passare a Forza Italia, lavorando alla caduta del governo Prodi. La decisione è diventata pubblica ieri, durante un’udienza, del processo nel corso del quale la procura ha depositato alcuni nuovi atti di indagine. I SOLDI DELLE SOCIETA’ L’ipotesi è che quei soldi provenissero dalle aziende di famiglia più che dai finanziamenti ricevuti dal partito. Sui finanziamenti recenti, ma a bilancio, aveva fatto delle dichiarazioni il tesoriere di Forza Italia Rocco Crimi che ave- va persino ammesso come Berlusconi avesse ricominciato a finanziare il partito ben prima di dichiarare lo scioglimento del Pdl: «A mio ricordo una donazione è stata fatta dal Presidente Berlusconi a Forza Italia nell’approssimarsi delle elezioni politiche del 2013 ed è stata, se non erro, pari a Sergio De Gregorio LA PROCURA DEPOSITA NUOVI ATTI NEL PROCESSO DI NAPOLI PER LA COMPRAVENDITA DI SENATORI ROMA Oggi Berlusconi presenta la sua squadra «da Champions League», come la chiama, ossia la lista azzurra per Strasburgo. E già ha individuato per la campagna elettorale, non potendo attaccare i giudici nè Renzi («Ma non gli faremo sconti, soprattutto sull’economia», ha ripetuto ieri l’ex Cavaliere ai maggiorenti riuniti a Palazzo Grazioli) e trovandosi in difficoltà di fronte all’impeto anti-euro di Grillo, un avversario su cui concentrare gli attacchi. E’ una sua vecchia conoscenza, il quale potrebbe diventare presidente dell’Europarlamento: il socialdemocratico tedesco Schulz. «No all’Europa del kapò Schulz!», è uno dei gridi di battaglia di Silvio tornato in campo e in questo campo - il suo ultimo campo elettorale - si gioca tutto. Come se anche questo, come e più di tutte le altre competizioni che lo hanno preceduto, sia un referendum sulla sua persona: «La sinistra non ha capito che sono un leone. E lo dimostrerò ancora una volta». L’Europa modello kapò Schulz sarebbe quella - nonostante l’immagine del kapò rimandi a repressione dura e sanguinaria - smidollata e socialisteggiante che consente agli immigrati di invadere le nostre terre e di prosperare grazie al buonismo multiculturalista di cui i cittadini europei, come dimostra il trionfo della e Pen in Francia, non ne possono più. La Marine Le Pen nostrana sarà Silvio, da qui al voto del 25 maggio? CONTROINFORMAZIONE «I sondaggi su Forza Italia - ha spiegato il padrone di Palazzo Grazioli ai suoi - sono fasulli. C’è una campagna di malainformazione su di noi che serve a gettare sfiducia nei nostri elettori e che già ha prodotto tanti guai. Come quello per cui imprenditori e professionisti che poteva stare nelle nostre liste alla fine non sono venuti, perchè bombardati dai media che parlano male di noi». Ribaltare l’immagine di Forza Italia e del suo leader - da perdenti in vincenti di nuovo - è il primo obiettivo di Silvio. Il quale sta preparando l’abbuffata televisiva dei prossimi dieci giorni. E farà un filmato-spot in cui si racconta come padre della patria e, sia pure in maniera soft sennò i giudici gli revocano l’affidamento ai servizi sociali, come vittima della giustizia. Ma soprattutto, la campagna elettorale berlusconiana punterà sull’effetto Merkel: «La Germania causa della crisi europea». E ancora: «Basta con i trattati imposti dalla Ue che rovinano i popoli del continente». Naturalmente, anche se non lo dice, Berlusconi sa di essere più debole rispetto alle Europee del 2009. Quando il Pdl portò a Strasburgo 29 deputati con il 35,26 per cento. LA CASSETTA DI SICUREZZA Andranno verificate passo dopo passo le dichiarazioni di Sandro Bondi, ascoltato a gennaio scorso: «Escludo che società del Gruppo facente capo a Berlusconi abbiano mai erogato finanziamenti o anticipazioni al partito. Mi consta invece che il presidente Berlusconi abbia garantito con fideiussioni personali, finanziamenti bancari a favore del partito. Tali garanzie sono state presentate all’indirizzo di più banche. Mi riservo di fornire gli estratti conto e la documentazione bancaria di dettaglio relativa a tali conti con riferimento al periodo che mi verrà indicato con provvedimento notificatomi dalla Guardia di finanza». Le verifiche in corso toccano anche una cassetta di sicurezza alla quale accedeva lo stesso Bondi. Che sempre a verbale dichiara: «Miq viene comunicato che risulto intestatario o comunque autorizzato ad operare, unitamente all’onorevole Berlusconi, in ordine ad una cassetta di sicurezza sequestrata presso un’agente del Monte dei Paschi di Siena. Sara Menafra © RIPRODUZIONE RISERVATA Ora il 25 per cento sarebbe un successone. E comunque, da Toti a Verdini e ad Abrignani a gli altri strateghi della campagna elettorale, sono tutti convinti: «Quanto più si dà per debole il Presidente, tanto più lui mette il turbo e torna il campione che è». Stavolta, chissà. L’ex premier prepara l’offensiva tv «No alla Ue guidata dal kapò Schulz» IL RETROSCENA 15 milioni di euro destinati a Forza Italia, nonché un prestito di 2 milioni e otto al Popolo della Libertà per finanziare la manifestazione del Pdl a piazza del Popolo». ANTI-MATTEO Giovanni Toti IL LEADER PREPARA LA CAMPAGNA ANTI-EURO PRIMO OBIETTIVO LA RIMONTA SUI CINQUESTELLE «A Renzi non faremo sconti», è l’altro leit motiv della campagna berlusconiana. O meglio: «Sulle riforme continueremo ad andare d’accordo con lui. Anzi, ci giochiamo questa carta del rinnovamento istituzionale. Ma sull’economia, sul Def e sul resto, bisogna martellare contro le promesse a vanvera». Brunetta è già all’opera su questo versante della propaganda anti-governo. Quanto agli strumenti, torneranno i maxi-cartelloni. E il volto effigiato di Silvio tornerà ad essere un arredo urbano. M.A. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 17/04/14-N: 7 Primo Piano Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Chiuse le liste, debutta il partito Pascale E a Roma torna in campo la Mussolini `Europee, corre Fulvio Martusciello considerato `Ncd e Udc trovano l’accordo. In pista i ministri il mentore di Francesca. Trenta le donne con FI Lupi e Lorenzin. Il Pd conferma le anticipazioni LE ELEZIONI Le sorprese di FI GIOVANNI GALLI L’ex portiere di Milan, Fiorentina e Nazionale è stato candidato sindaco a Firenze contro Matteo Renzi, che vinse al primo turno. ALESSANDRO CECCHI PAONE Ex giornalista e conduttore televisivo di varie trasmissioni anche a carattere scientifico. Da oltre dieci anni vive a Positano. PAOLO GUZZANTI Giornalista e scrittore, è stato più volte parlamentare di Forza Italia Il suo è un ritorno anche se è sempre rimasto in area liberale. ROMA «Volevo molte più novità, ma vabbè. L’importante è che ci siamo liberati di questa scocciatura del fare le liste e si può cominciare davvero con la campagna elettorale». Silvio Berlusconi, il giorno dopo il sospiro di sollievo per la decisione dei giudici sull’affidamento ai servizi sociali, non è nel suo format euforico e iper-combattivo ma in quello seccato perchè a lui questa pratica delle candidature - a meno che non ha nomi forti e altisonanti da spendere e in questo caso non li ha - ricorda la politica più politicante da cui continua a ritenersi alieno. E poi: lui vorrebbe liste lunghe duecento nomi così non deve dire di no a nessuno. Ma non si può. Forza Italia va sul classico, ma una novità è la candidatura di Alessandra Mussolini nel Lazio (di solito e mai per Strasburgo corre in Campania) e un’altra piuttosto rilevante tra gli azzurri - alla cui compilazione delle liste ha lavorato tra gli altri con particolare cura Ignazio Abrignani - è quella del debutto anzi dell’euro-debutto - del ”partito Pascale”. Che può vantare tre candidature forti, riconducibili alla First Lady. QUOTA FRANCESCA In Campania la corrente di Nicola Cosentino è sparita ma Forza Campania, la nuova formazione riconducibile all’ex super-potente coordinatore regionale, ha deciso di non presentarsi in contrapposizione alla casa madre Forza Italia e dunque i rapporti tra Berlusconi e Cosentino, sia pure a fatica, per ora reggono. Ma il partito Pascale, cioè l’anti-partito Cosentino, si fa sempre più forte ed ecco in lista lo scopritore e il mentore di Francesca, quando era sedicenne e fondò il comitato «Silvio ci manchi» che inseguiva Berlusconi in tutte le sue apparizioni e gli chiedeva di essere ancora più presente sulla scena politico-mediatica di quanto non lo fosse già. Insomma, Fulvio Martusciello, consigliere regionale, corre per Strasburgo. In quota Pascale pare che rientri, attraverso l’amicizia tra Francesca e Sandra, la moglie di Mastella, il leader democristiano sannita, che è europarlamentare uscente. E poi? Una candidatura - una delle poche - che davvero ha galvanizzato Berlusconi. Quella di Daniela Garofalo, imprenditrice, regina dei confetti Maxtris, apprezzatissima dalla Pascale. Una nota dolce Il Quirinale «Napolitano guadagna 239.000 euro lordi» «Gli interrogativi che una pubblicazione vicina all'onorevole Brunetta ha sollevato a proposito dell'emolumento del Presidente della Repubblica hanno già ricevuto chiara risposta. Non c'è nulla su cui elucubrare. L'indennità del presidente Napolitano è di 239.181 euro all'anno. Lordi e soggetti a tutte le imposizioni sul reddito: Irpef e addizionali regionali, provinciali e comunali. Inoltre il Presidente Napolitano non percepisce alcun vitalizio da tempo maturato per le attività di deputato in dieci legislature». È quanto scritto in una nota diffusa dalla presidenza della Repubblica nel replicare a quanto riportato ieri dal Mattinale del gruppo di Fi alla Camera. «Matteo Renzi scriveva il Mattinale - prima Giorgio Napolitano di proporre tetti alle retribuzioni dovrebbe informarsi. La livella indicata di 238 mila euro quale limite allo stipendio degli alti burocrati non ha alcunchè a vedere con il compenso del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano». nelle liste del grande scontento berlusconiano. Nelle quali - 30 donne su 73 candidati - rispunta a sorpresa Paolo Guzzanti, pur avendo firmato il libro anti-berlusconiano «Mignottocrazia». E a proposito di libri, ecco la ventisettenne Ylenia Citino: Berlusconi l’ha notata su TeleLazio, la ragazza militava nel Pdl e il Cavaliere ha firmato la prefazione al libro politologico della bionda laureata in legge. S’intitola «Partiti a tutti i costi». Lei in corsa, Scajola out. OK MICCICHÈ E MASTELLA FUORI SCAJOLA SCELTA CIVICA PUNTA SULLA GIANNINI PER I PENSIONATI L’ASSISTENTE DI SCILIPOTI Ma eccoci nell’altro centrodestra. Quello di Alfano e dell’Udc. L’accordo, non facile, sui nomi è stato trovato e si è sbloccata la questione Cesa: sarà capolista nella circoscrizione Sud. In campo come capolista il ministro uddiccino Galletti, e due ministri alfanei, Lorenzin e Lupi, sono della partita. Lei nel Lazio, lui in Lombardia dove Berlusconi nella strategia di contenimento anti-Angelino schiera - ciellino contro ciellino Dionigi Gianola, trentenne direttore della Compagnia delle Opere a Lecco. Ncd per strappare la Calabria (dove l’alfaneo Gentile è fortissimo) a Forza Italia è ricorsa al governatore Scopelliti, a sua volta carico di voti ma anche di problemi, il quale non doveva essere in lista ma poi sì. Il Pd nel Sud ha il suo uomo forte: Pittella, che potrebbe diventare presidente dell’Europarlamento (più le donne capoliste in questa e nelle altre circoscrizioni: Picierno, Mosca, Moretti, Chinnici). La Lega si gioca tutto: capolista il segretario Salvini, numero due il sindaco veronese Tosi (al Nord-est). Scelta Civica, anzi Scelta Europea, punta sulla sua leader, il ministri Stefania Giannini (stessa squadra il nuotatore olimpico Marcello Guarducci). Per i Pensionati, l’ex assistente di Scilipoti. Per Fratelli d’Italia, la Meloni come italica Marine Le Pen, e confermata la scelta di Fabrizio Bracconieri, celebre per il ruolo di Bruno Sacchi nel telefilm «I ragazzi della terza C». Poco sport. Ma c’è l’ex portiere del Milan e della Fiorentina, Giovanni Galli. Fu sconfitto da Renzi nella corsa a sindaco di Firenze, ora insieme a Forza Italia vorrebbe la rivincita. Ma non sarà facile. Mario Ajello Alessandra Mussolini © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 8 - 17/04/14-N: 8 Primo Piano Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Dell’Utri ricoverato in ospedale a Beirut incognita estradizione Problemi cardiaci per l’ex senatore del Pdl: va monitorato La procura libanese: «Vogliamo documenti scritti in arabo» ` LA DECISIONE ROMA Esce dalla cella ammanettato, con la barba lunga e lo sguardo affaticato: quattro giorni in isolamento sembrano aver pesato sull’ex senatore Marcello Dell’Utri. A chi lo incontra dice: «Mi dispiace che mi vediate in queste condizioni». Il suo legale, Nasser Al Khalil, ha avuto gioco facile per ottenere dall’autorità giudiziaria libanese una perizia medica e il ricovero per accertamenti. Il padre di Forza Italia è in un padiglione destinato ai detenuti, controllato da poliziotti armati. «Il suo trasferimento - ha spiegato il difensore - è stato deciso unicamente per ragioni umanitarie». Un cardiologo dell' ospedale Kalb Yasu (“Cuore di Gesù”) che lo ha visitato ha ritenuto necessario tenerlo sotto costante monitoraggio, visto che ha 73 anni e recentemente è stato sottoposto a un intervento di angioplastica. Le sue condizioni, comunque, non sono gravi, e a confermarlo è stato anche il fratello gemello Alberto. L’ESTRADIZIONE Nel frattempo, rimane aperto il nodo dell’estradizione. Il ministero della Giustizia sta facendo una corsa contro il tempo, e punta a non farsi trovare impreparato davanti alle richieste “anomale” che potrebbero arrivare dall’autorità giudiziaria del paese dei cedri. Ieri, il primo esempio: mentre a via Arenula stanno traducendo in francese oltre duemila pagine tra motivazioni della sentenza dell’appello bis, verbali di interrogatorio e deposizioni, necessarie a sostenere l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per Dell’Utri, il vice procuratore generale libanese, che è una donna, ha già lasciato capire che il trattato bilaterale è del ’70, e che oggi non tutti a Beirut conoscono il francese. Come dire: sarebbe necessaria una traduzione in arabo. La faccenda, quindi, si complica, sebbene pare che la giustizia del «MI DISPIACE CHE MI VEDIATE IN QUESTE CONDIZIONI» CORSA CONTRO IL TEMPO DEL MINISTERO PER TRADURRE I VERBALI Libano si accontenterebbe di una sorta di sunto di vent’anni di inchiesta tradotti nell’idioma locale, mentre tutto il resto potrebbe essere in francese. La richiesta di estradizione a fini processuali dovrebbe partire dall’Italia dopo Pasqua, e comunque entro l’11 maggio, quando scadrà il termine dei 30 giorni dal momento dell’arresto di Dell’Utri. Intanto, però, si pronuncerà la Cassazione, con l’udienza fissata per il 9 maggio. Qualora all’ex senatore venisse confermata la condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, il ministero della Giustizia italiano avrà appena 72 ore per inviare in Libano una nuova richiesta di estradizione, stavolta a fini esecutivi della pena. Sarà una corsa contro il tempo. Ieri, poi, all'arrivo di Dell'Utri in ospedale, un incidente ha visto protagonisti l'inviato di Repubblica Francesco Viviano e quello del Corriere della Sera Giuseppe Guastella: sono stati fermati dalla polizia dopo che il primo aveva scattato una foto del detenuto. Con fucile puntato, in ginocchio e ammanettati, sono stati tenuti per oltre mezz'ora in due stanze separate mentre veniva accertata la loro identità. Subito dopo sono stati rilasciati. Hanno spiegato che la polizia non sapeva che fossero giornalisti. Cristiana Mangani La vicenda L’estradizione 1 L’arresto internazionale è datato 11 aprile . Ieri il procuratore libanese ha disposto il trasferimento in ospedale per Dell’Utri 2 Entro l’11 maggio il ministero della giustizia italiano deve inviare la richiesta alle autorità libanesi 3 Il Pg libanese può accogliere o rigettare la richiesta. L’ultima parola spetta al governo e al capo dello Stato del Libano Marcello Dell’Utri seduto nei banchi di palazzo Madama Dal governo fino alle banche, la fitta rete dell’avvocato libanese che vuole salvarlo IL PERSONAGGIO La Cassazione 1 La nuova udienza è stata fissata per il 9 maggio 2 Se la Cassazione conferma l’appello, la condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa sarà definitiva 3 La prescrizione per Dell’Utri scatta il 30 giugno 2014 ROMA Si chiama Nasser al-Khalil la chiave di Marcello Dell’Utri per riacquistare la libertà. Rampollo di una potente famiglia sciita del Sud che ha fatto la storia del Paese dei cedri, l’avvocato scelto dall’ex senatore conta su una rete formidabile di relazioni personali ereditate dal padre Kazem morto a Parigi nel 1990 a 86 anni, ex presidente del Parlamento libanese e più volte ministro. Un nome che è una leggen- che si volevano evitare le intercettazioni ”a strascico”. «Con riferimento alle notizie del settimanale Panorama - scrive il capo dei pm si rende noto che il gip, nell'autorizzare l'attività di intercettazione, ha correttamente posto precisi limiti per evitare che venissero intercettate le conversazioni di soggetti del tutto estranei al contesto investigativo, semplici frequentatori del locale. La procura, poco dopo l'avvio delle intercettazioni ha invitato la Squadra Mobile al rispetto dei limiti posti dal gip, anche sospendendo le attività tecniche relative a quei colloqui che, a fronte di un iniziale verosimile interesse per le indagini, risultino estranee alle stesse e all'ambito del provvedimento del gip». S.G. ratismo ucciso diciassette giorni dopo nell’esplosione di un’autobomba, e poi di Elias Hrawi, avvocato pure lui. Era il decano degli avvocati di Beirut. A guidare lo studio da lui fondato nel 1932, fra il 1968 e il ’70 fu un altro membro della famiglia, Khalil al-Khalil, in seguito ambasciatore a Teheran, Bonn, L’Aja e Ankara. Da 43 anni il titolare è Nasser, laurea all’Università americana di Beirut, analista e broker a New York e Chicago, liquidatore della Banca Al-Mashrek nel 1991 che comportò il recupero di 80 milioni di dollari, la vendita di una compagnia aerea, la TMA, e la restituzione di circa 50 milioni. Non solo. Al-Khalil ha lavorato per il ministero dell’Economia. Si occupa di grandi fallimenti. Legale della Banca Libanese-Araba e della MEBCO (Banca del Medio Oriente), segue le implicazioni anche penali delle bancarotte. Cura gli interessi dei non-libanesi in Libano. Tra le aree d’interesse i brevetti, l’E-commerce e le società off-shore. Si muove nei meandri del potere come un pesce nell’acqua. In Libano c’è un governo di unità nazionale che prepara le elezioni di maggio nel mezzo di un conflitto tra sciiti e sunniti. L’Alleanza 14 Marzo vicina agli al-Khalil controlla l’Intelligence della polizia che ha in custodia Dell’Utri. Ma questo non ha evitato le manette osservate ieri all’arrivo dell’ex senatore nell’Ospedale Al-Hayat, Beirut Sud. Marco Ventura © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA da. Kazem aveva visto l’indipendenza del Libano dalla Francia nel ‘43. Dal 1937 al ’72 era stato parlamentare. Allo scoppio dei quindici anni di guerra civile nel ‘75, la sua casa a Beirut era stata bombardata. Co-fondatore del Partito liberale nazionale delle “Tigri libere” dell’ex presidente cristiano-maronita Camille Chamoun che si opponeva alla presenza di palestinesi armati in Libano, fu tra i padri del patto di Taif che mise fine alla guerra con l’elezione di René Moawad presidente, campione del mode- © RIPRODUZIONE RISERVATA Assunta Madre, dalle microspie spunta un’altra indagine IL CASO ROMA Dopo otto mesi di intercettazioni ambientali al ristorante romano Assunta Madre per un'inchiesta di riciclaggio, è stata la stessa procura di Roma a sentire l'esigenza di mettere i paletti al lavoro delle microspie. Lo rivela il settimanale Panorama, parlando anche di una direttiva inviata il 20 novembre scorso dal titolare dell' inchiesta Francesco Minisci e dal procuratore Giuseppe Pignatone al capo della squadra mobile, Renato Cortese. «Questa squadra mobile - scrivono i procuratori non procederà alla registrazione dei colloqui che si collocano certamente in ambito diverso da quello delineato dal gip, avendo cura di sospendere le attività tecniche re- lative a quei colloqui». Pochi giorni prima, l'8 novembre, le cimici piazzate dalla polizia al ristorante di via Giulia avevano captato il discorso tra Alberto Dell'Utri e l'imprenditore Vincenzo Mancuso a proposito di un presunto piano di fuga in Africa del cofondatore di Fi. Panorama sottolinea che oltre a questa intercettazione ce ne sarebbe un'altra che avrebbe messo in allarme gli inquirenti perché riguarderebbe i discorsi di un notissimo imprenditore romano il quale avrebbe detto di aver fatto pressioni su alcuni magistrati della Capitale per evitare una serie di arresti. IL PROCURATORE La procura ha replicato con un comunicato a firma dello stesso procuratore Pignatone, il cui senso è SECONDO LE ANTICIPAZIONI DI PANORAMA SAREBBE COINVOLTO UN NOTO IMPRENDITORE DELLA CAPITALE -MSGR - 20 CITTA - 9 - 17/04/14-N: 9 Primo Piano Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Voto di scambio, sì al testo. Caos in aula Via libera definitivo di Palazzo Madama con 192 voti favorevoli `I grillini sventolano foto di Napolitano, Renzi e Berlusconi 32 contrari e 18 astenuti: il reato punito con pene da 4 a 10 anni Urla e insulti contro la maggioranza. Grasso ne espelle due ` IL CASO ROMA Tra urla, foto e cartelli esposti in aula e grllini espulsi, a Palazzo Madama è stato approvato il ddl sul voto di scambio. Ad apertura di seduta è stata respinta la richiesta avanzata dal capogruppo del M5S Maurizio Buccarella, di anticipare alcune mozioni, preludio del violento scontro verbale tra i parlamentari, che ha poi scandito le dichiarazioni di voto. Il primo a intervenire è stato Peppe De Cristofaro di Sel, criticando i colleghi grillini per la «propaganda elettorale» consumata sul provvedimento. Tesi condivisa anche dal capogruppo di Scelta civica Gianluca Susta. Parole che hanno riscaldato gli animi e avviato uno scambio di accuse tra i senatori pentastellati, che ripetevano in coro «fuori la mafia dallo Stato», e il resto dell’aula, mentre il presidente Pietro Grasso richiamava inutilmente tutti all’ordine. I senatori del M5S hanno esposto cartelli con i volti di Giorgio Napolitano e di Silvio Berlusconi «che si sono incontrati», insieme con fotomontaggi dello stesso cavaliere e di Matteo Renzi. A fare da controcanto, le urla dei demo- La norma approvata DA 4 A 10 ANNI DI CARCERE Per il mafioso che promette o procura voti e il politico che li accetta, offrendo in cambio denaro o altra utilità IL TESTO Art. 416-ter. - (Scambio elettorale politico-mafioso) - Chiunque accetta la promessa di procurare voti mediante le modalità di cui al terzo comma dell'articolo 416-bis in cambio dell'erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di altra utilità è punito con la reclusione da quattro a dieci anni. La stessa pena si applica a chi promette di procurare voti con le modalità di cui al primo comma cratici: «Buffoni! Buffoni!». L’esito, quasi scontato, è stata l’espulsione dall’aula dei grillini Maurizio Santangelo e Alberto Airola. A nome del gruppo, Mario Giarrusso ha annunciato il voto ovviamente contrario: «Questo testo non servirà a nulla e lo volete approvare perché volete una bandierina qualsiasi da mostrare in queste elettorale». OGGETTO DEL CONTENDERE Oggetto del contendere, l’abbassamento della pena da un minimo di 7 anni a un massimo di 12, come previsto nella prima versione approvata dal Senato, a un minimo di 10 e 12 di massimo. Modifica che ha causato anche l’astensione della Lega. Capofila della maggioranza, il Pd ha sostenuto convintamente le nuove misure, con Franco Mirabelli che ha commentato le foto grilline: «L'unico patto che abbiamo fatto è quello di combattere sempre la mafia». Alla fine si sono contati 191 “sì”, 32 “no” e 18 astenuti. Con uno strascico di polemiche: «Ncd è rimasto solo a proporre che il Senato confermasse il testo della Camera, rendendolo immediatamente operativo. Ne sono nate modifiche che non lo hanno migliorato, e hanno dato luogo a quel clima divisivo che non aiuta l'isolamento del fenomeno criminoso», ha ricordato il capogruppo degli alfaniani Maurizio Sacconi. Per la nuova legge, in vigore sin dalle europee, il voto di scambio politico-mafioso sarà penalmente perseguibile anche se lo scambio non sarà basato sul denaro ma su «altre utilità» che presuppongono accordi tra politici e mafia. Positiva la reazione del Procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti: «Abbiamo una norma veramente utile a contrastare la mafia». Sonia Oranges © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PD ZANDA: «FINALMENTE UN’OTTIMA NOTIZIA PER IL PAESE I CINQUESTELLE SONO DISTRUTTIVI» Vito Crimi e i senatori M5S mostrano le foto di Napolitano e Berlusconi. I colleghi di Forza Italia tentano di fermarli L’intervista Raffaele Cantone «Ora sarà più facile arginare gli illeciti tra mafia e politica» ROMA «Una norma scritta bene e utile ad arginare gli scambi illeciti tra mafia e politica». Non ha dubbi Raffaele Cantone, magistrato di Cassazione di recente nominato presidente dell’Autorità anticorruzione, sull’efficacia della formulazione del nuovo testo sul voto di scambio approvato dal Senato. Ritiene che grazie a questa nuova legge saranno maggiori le garanzie per le prossime elezioni? «Non ho mai pensato che le norme siano in grado di cambiare i comportamenti. Ma certamente aiutano». Era così necessario cambiare il 416 ter? «Così com’era il voto di scambio politico-mafioso non serviva quasi più a nulla. Ora viene chiarito che la promessa non è solo Raffaele Cantone quella in denaro, che comportava la ricerca della prova di una remunerazione, ma anche di ”altra utilità”. La nuova legge punisce quello che va punito, ampliando le possibilità rispetto al passato». Eppure il Movimento 5 Stelle è salito sulle barricate, sostenendo che alla Camera il testo è stato annacquato sia nei contenuti sia per l’abbassamento delle pene «Non è affatto così. La nuova configurazione rende il voto di scambio politico-mafioso qualcosa di diverso dalla partecipazione all’associazione mafiosa e dal concorso esterno. Nella precedente versione del 416 ter, invece, l’aggettivo ”qualunque” e il riferimento alla ”messa a disposizione” del politico erano eccessivamente generici e avrebbero potuto creare confusione. Si rischiava di mettere in discussione un istituto, quello del concorso esterno in associazione mafiosa, rispetto al quale la Cassazione ha fissato una serie di paletti. Quanto alle pene, il voto di scambio è anticipatore rispetto al concorso esterno e dunque, in base al principio di proporzionalità, è ROMA Proteste in aula dei leghisti, uno di loro espulso dalla presidente Boldrini, cartelli, cori, insulti, paroloni, accuse e contraccuse. In mezzo a tutto questo, il ministro Angelino Alfano che dai banchi del governo difende l’operato dello Stato rispetto agli immigrati e battaglia a muso duro con i lumbard. Un’emergenza rispetto alla quale il governo cambia completamente musica rispetto al recente passato, quando a dettare la linea erano proprio i leghisti che equiparavano ogni migrante a un clandestino, ma adesso a farne le spese è proprio quel «reato di clandestinità» che, a detta del ministro e dell’attuale maggioranza, ha solo contribuito a peggiorare la situazione, «i flussi migratori sono in aumento, come nel 2011 che è stato il picco, segno che il reato di clandestinità non ha sortito l’effetto deterrente auspicato», ha scandito Alfano. Apriti cielo. Dai banchi leghisti si sono visti contestata alla radice la linea imposta ai tempi di Maroni ministro al Viminale, e la reazione è arrivata, tesa e scomposta, sono apparsi cartelli all’insegna di «Alfano dimettiti», «Alfano ministro dei clandestini», sono volate parole grosse, e il responsabile del Viminale ha dovuto e voluto reagire pesantemente. «L’Italia è una democrazia che ha l’obbligo di garantire l’accoglienza», ha scandito Alfano. PAROLE GROSSE Angelino Alfano IL MINISTRO SUL REATO DI CLANDESTINITÀ: «NON HA FUNZIONATO» LA REPLICA: «DIMETTITI» CACCIATO IL LUMBARD PRATAVIERA Quindi in un crescendo ha affrontato i leghisti rumoreggianti e ha urlato: «Noi non faremo morire le persone in mare per qualche voto in più della Lega. Se voi volete la sicurezza e i morti, sappiate che noi vogliamo la sicurezza e i vivi. Questa è la differenza tra una grande democrazia e una repubblica delle banane». Non si sa se il richiamo ai morti in mare o le banane abbiano scaldato gli animi lumbard, fatto sta che dai banchi leghisti la protesta si è fatta scomposta, il solito Gianluca Buonanno si agitava © RIPRODUZIONE RISERVATA I deputati leghisti, ieri nell’aula di Montecitorio durante l’informativa del ministro dell’Interno Agelino Alfano sul tema dell’immigrazione. Gli esponenti lumbard hanno esposto i loro cartelli e, Laura Boldrini ha sospeso la seduta. Immigrati, duello Alfano-Lega «Non baratto la vita con i voti» LA POLEMICA giusto che sia punito meno gravemente. Quando parliamo di voto di scambio, infatti, ci riferiamo ad un comportamento che non ha ancora raggiunto il livello della partecipazione all’associazione mafiosa». A proposito di concorso esterno, il professor Giovanni Fiandaca ha recentemente sollecitato una specifica determinazione e regolamentazione del reato. E’ d’accordo? «Potrebbe essere una soluzione. L’obiettivo è giusto ma bisogna evitare di fare una norma che sia troppo restrittiva e che pertanto finisca per non punire una serie di comportamenti. Mentre aggredire la cosiddetta ”zona grigia” è irrinunciabile. E’ giusto che il legislatore si assuma anche questa responsabilità». Di quali altri strumenti è necessario dotarsi nella lotta alla criminalità organizzata? «Una nuova politica dell’antimafia deve procedere al di fuori del diritto penale e guardare alla prevenzione amministrativa, allo scioglimento dei consigli comunali, a nuove norme sui collaboratori di giustizia e sulle confische e sequestri dei beni mafiosi». Silvia Barocci EMPORIO ELECTRONICS LED AND CO Ricerca per i 2 punti commerciali di Roma 4 addetti alle vendite, ordini e reclami. Full Time lun/ven. Disponibilità immediata. Roma Sud 06/71544358 Roma nord 06/45508959 non poco, ma è stato superato in escandescenze dal collega Emanuele Prataviera, veneto trevigiano, già distintosi per avere sventolato in aula il vessillo della ex Repubblica veneta, fautore del referendum per l’indipendenza della medesima, sicché Laura Boldrini alla fine è costretta a espellerlo, per poi sospendere la seduta visto che il leghista non se ne voleva andare. Vicini e al fianco del ministro, invece, i deputati del Pd, che hanno applaudito più volte l’intervento di Alfano, e al termine il capogruppo Roberto Speranza si è alzato ed è andato a stringere la mano al ministro. Il tema immigrazione, ha promesso Alfano, sarà uno dei punti centrali del prossimo semestre di presidenza Ue che sarà guidato dall’Italia. Terminata la bagarre in aula, lo scontro si è riprodotto anche fuori. Dalle parti di Ncd, il partito di Alfano, non l’hanno presa molto bene, tanto che Maurizio Sacconi è arrivato al punto da minacciare la messa in discussione delle giunte di Lombardia e Veneto, guidate da due leghisti e sostenute anche da Ncd. Nino Bertoloni Meli © RIPRODUZIONE RISERVATA Ogni giovedì Professione Lavoro è sul Messaggero Informazioni e prenotazioni PIEMME SpA Concessionaria di pubblicità Tel. 06.37708536 -MSGR - 20 CITTA - 14 - 17/04/14-N: 14 Cronache Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Insulti su Facebook «È diffamazione anche senza fare nomi» Fondi del Pdl Gasparri a processo per peculato L’INCHIESTA La Cassazione annulla l’assoluzione di un finanziere che offese un collega senza citarlo: «È reato se la vittima è riconoscibile» ` LA SENTENZA ROMA Se dovete sfogarvi contro chicchessia non fatelo su Facebook. Ma nemmeno su Twitter, gli altri social network, i blog e i forum. Potreste incappare in una condanna per diffamazione aggravata. Lo ha stabilito una sentenza della Cassazione (la numero 16712), prima sezione penale, che ha annullato l'assoluzione di un maresciallo capo della guardia di finanza. Proprio su Facebook il militare si era scagliato contro un collega che aveva preso il suo posto di lavoro. Non ne aveva nemmeno fatto il nome, ma ciò non è bastato a salvarlo da un nuovo processo. «Defenestrato a causa dell'arrivo di collega sommamente raccomandato e leccaculo...». Questa la frase incriminata scritta su internet dal militare in servizio a San Miniato, provincia di Pisa. Il WEB, LINEA DURA DELLA SUPREMA CORTE SULLE FRASI OFFENSIVE SI RIAPRE IL DIBATTITO SULLA RESPONSABLITÀ DI BLOG E FORUM messaggio pubblicato su Facebook si completava con una promessa di vendetta da realizzarsi con la moglie del successore. In primo grado l'imputato era stato condannato dal tribunale militare di Roma a tre mesi di reclusione per diffamazione pluriaggravata dal fatto di aver utilizzato un mezzo, il social network di Mark Zuckerberg, in grado di amplificare la platea di persone messe a conoscenza della frase potenzialmente diffamatoria. Poi però, in secondo grado, era stato assolto per insussistenza del fatto: l'identificazione del collega «raccomandato», secondo la Corte militare d'Appello di Roma, risultava possibile soltanto da una minima parte degli utenti di Facebook. Insomma: siccome il maresciallo non aveva indicato il nome dell’odiato collega, né l'incarico, né alcun riferimento cronologico, la diffamazione non c’era. LE MOTIVAZIONI Niente di più errato, secondo la Cassazione. I supremi giudici, accogliendo il ricorso presentato dal procuratore generale militare, ha evidenziato come non solo la pubblicazione su Facebook abbia determinato la conoscenza delle frasi offensive da parte di più «soggetti indeterminati iscritti al social network». Ma anche che diversi indizi (l’avverbio «attualmente» e il termine «collega», per esempio) permettevano eccome di individuare la persona offesa. GLI SVILUPPI «Un principio vecchio come il cucco», spiega l’avvocato Saverio Occhipinti, specializzato in diritto di internet. L’aspetto più interessante della sentenza, secondo il legale, infatti, è un altro: ciò che conta è che si riapre la diatriba non solo sui social network, ma soprattutto sui blog, i forum e tutti quegli spazi virtuali dove è possibile riversare i pensieri senza filtri. Devono essere considerati alla stregua di testate giornalistiche e, quindi, chi tramite essi diffama va perseguito per diffamazione aggravata (in questo caso non a mezzo stampa ma «per mezzo di pubblicità») o è giusto godano di maggiori spazi di libertà? «E’ una partita a ping pong che va avanti dagli albori della rete - spiega Occhipinti -. Fino ad oggi, una giurisprudenza abbastanza unanime aveva optato per il secondo approccio. Ora in base a quanto stabilito dalla sentenza di ieri torna a valere il primo principio». Filippo Bernardi © RIPRODUZIONE RISERVATA Finanziamento illecito Pecoraro Scanio rinviato a giudizio Scambi di favori con imprenditori. Questa in sostanza l'accusa con cui l'ex ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio andrà a processo il 29 settembre a Roma. Il rinvio a giudizio, a seguito di una indagine su fatti accaduti 6 anni fa, è stato deciso con l'accusa di finanziamento illecito dei partiti. Con l'ex ministro sarà giudicato il fratello Marco, già senatore e anche lui esponente dei Verdi. A processo anche imprenditori e uomini di affari che, secondo l'accusa, avrebbero messo a disposizione dei politici passaggi in elicottero, vacanze e l'acquisto di un terreno nella zona del lago di Bolsena per la costruzione di un agriturismo mai realizzato. Molto critico l’avvocato di Pecoraro Scanio, Paola Balducci: « Siamo perplessi, il tribunale dei ministri tre anni fa aveva disposto l'archiviazione». ROMA Chi fosse la fonte che lo informava delle indagini avviate sul suo conto è rimasto un enigma che forse accompagnerà la vicenda fino alla sentenza. Ieri mattina, però, il tribunale di Roma ha deciso di rinviare a giudizio Maurizio Gasparri. L’ex presidente del gruppo Pdl al Senato e oggi vice presidente del Senato in quota Forza Italia è accusato di aver dirottato 600 mila euro di fondi pubblici destinati al gruppo parlamentare su una polizza vita a suo nome. Da quel conto, sul quale confluivano i contributi destinati al gruppo, sono stati prelevati quasi 3 milioni di euro, ma il regolamento non prevede giustificativi, così a giudizio andrà solo Gasparri per la polizza sottoscritta nel marzo 2012. Stando agli atti presentati dai pm Giorgio Orano e Alberto Pioletti e dal procuratore aggiunto Nello Rossi, un anno fa il senatore aveva anche cercato di porre rimedio. Avrebbe proceduto al «riscatto anticipato della polizza» liquidata in 610.697,28 euro» e successivamente restituito in due tranche i 600mila euro «a seguito di specifiche richieste della Direzione amministrativa del gruppo Pdl». Gasparri si proclama innocente: «Il dibattimento pubblico consentirà una conoscenza puntuale della vicenda e si comprenderà che non ho mai sottoscritto una polizza vita e che mi sono limitato a tutelare il gruppo parlamentare in previsione di una serie di contenziosi ai quali stava andando incontro». Sa. Men. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ucciso da un pugno, l’ombra del knockout game IL GIALLO FIRENZE È morto dopo un pugno in faccia preso da uno sconosciuto che lo ha aggredito per strada. È morto senza un motivo Zakir Hossain, un cameriere bengalese di 34 anni che domenica notte, dopo il suo turno di lavoro in un ristorante del centro di Pisa, è uscito in strada ad aspettare alcuni amici ed ha incontrato il suo aggressore. AGGRESSIONE RIPRESA E ora, per scovare il colpevole e capire il perché di un simile gesto, la squadra mobile della questura sta indagando senza sosta per stringere il cerchio intorno ad un giovane ricercato con l’accusa di omicidio. Passi avanti nell’indagi- ne ne sono stati fatti parecchi, ma ancora manca la svolta. Grazie alle telecamere di sorveglianza presenti in città è stata individuata l'auto utilizzata dal gruppo di 4 amici del quale fa parte anche il giovane che ha sferrato il pugno mortale. Non si vede la targa, ma i loro movimenti sono stati ricostruiti e grazie ad alcuni testimoni, è stata in parte ricostruita anche la dinamica. A quanto pare un giovane, probabilmente italiano, piuttosto robusto e con indosso un giubbotto, ha avvicinato con atteggiamento spavaldo il cameriere. Fra i due c’è stato un breve scambio di battute, forse anche qualche parola a sfondo razzista, e poi sarebbe partito il pugno al volto che ha fatto cadere a terra il cameriere mentre il gruppetto si allontanava. Per Zakir, che ha sbattuto forte la testa, non c’è stato nulla da fare: è morto il giorno dopo in ospedale. L’ASSASSINO È UN GIOVANE Nel mosaico dell’agghiacciante scena non manca solo il nome del colpevole. Manca anche il motivo, il movente di una simile, inspiegabile, aggressione. I testimoni ascoltati fino ad ora non parlano bene l’italiano e non hanno saputo riferire il contenuto dello scambio di parole fra i due. La pista privilegiata dalla polizia quindi è quella di qualche bicchiere di troppo che avrebbe portato l’aggressore, in stato di agitazione, ad attaccare briga. Ma tutte le piste restano al vaglio, anche se con il passare delle ore, secondo la polizia, sta perdendo consistenza l’ipotesi che si tratti del primo ca- so di morte in Italia dovuto al “knockout game”, follia importata dagli Usa dove qualcuno stende ignari passanti con un pugno a sorpresa e fugge subito dopo. Secondo gli inquirenti ci sarebbe stata una provocazione iniziale, un approccio a cui avrebbe fatto seguito il pugno. Una dinamica che non ricalcherebbe l’azione fulmininea tipica del gioco che sta andando di moda negli Stati Uniti. IL CAMERIERE BENGALESE DI PISA: TRA LE PISTE UN UBRIACO IN CERCA DI LITE MA ANCHE LA MODA DI COLPIRE GLI SCONOSCIUTI Ma nulla, finora, è stato escluso. Le indagini proseguono e mentre il cerchio si stringe intorno al colpevole, il questore di Pisa Gianfranco Bernabei ha spronato gli amici dell’aggressore a parlare per non diventarne complici: «Gli invito a farsi avanti e a venire in questura a chiarire la loro posizione. Diversamente rischiano di rispondere del reato di concorso in omicidio». La vicenda, del resto, ha scioccato l’intera città che ha risposto con saracinesche abbassate, cartelli di solidarietà e con un corteo della comunità bengalese, che si è stretta, insieme a tutta Pisa, intorno alla moglie e ai tre figli di Hoassin, rimasti in Bangladesh mentre lui era regolarmente in Italia dal 2009 per lavorare. Silvia Pasquini © RIPRODUZIONE RISERVATA LA VITTIMA Zakir Hoassin 34 anni, morto in pieno centro -MSGR - 14 PESARO - 33 - 17/04/14-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Professione Lavoro è sul Messaggero Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. Giovedì 17 Aprile 2014 METEO OGNI GIOVEDÌ LA VOSTRA CARRIERA PRENDE UN’ALTRA DIREZIONE REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 Fano La bimba contesa passerà la Pasqua con la mamma ex suora Giorno & Notte Il Teatro della Fortuna presenta i nuovi gioielli Emergenza profughi Bruno a pag. 46 Marsigli a pag. 40 Perini a pag. 38 Il prefetto a Macerata Feltria «I sindaci non siano latitanti» Assemblea partecipata con tantissimi residenti. Paure, dubbi ma anche solidarietà per i 33 africani ospitati in hotel Sindaco, una sfida affollata A Ricci, Crescentini e Pazzaglia, si aggiungono Acacia, Calcinari, Fradelloni e Sambuchi `Il «pianeta« Grillo si divide in tre. Il presidente della Provincia: «Così vinco al primo turno» ` Da tre a sette candidati sindaco in pochi giorni. E gli animi si accendono. «Addirittura tre liste grilline e centrodestra pesarese ai minimi storici, vincerò al primo turno», è convinto Ricci. «Ridicolo il siparietto tra Idv e Pd, non sono credibili», controbatte la Crescentini. E Pazzaglia dei Cinque Stelle: «Noi l'unica lista di Grillo, Sambuchi mai visto a nessuna riunione». A scaldare la campagna elettorale pesarese sono state proprio le sorprese emerse dal confronto d'esordio, durante il quale, ai candidati già sicuri, ne sono spuntati a sorpresa altri due: Luca Acacia Scarpetti dell'Idv dopo la rottura con il Pd, e Cristiano Sambuchi di Pesaro in Movimento, che viene indicato come il terzo candidato grillino anche se Fabrizio Pazzaglia del Movimento Cinque Stelle ci tiene a chiarire che «non ha mai partecipato a nessuna delle nostre riunioni». Anche Roberta Crescentini ieri ha acceso la miccia verso i suoi avversari: «A Pesaro esistono tre blocchi, gli altri non riusciranno a raggiungere gli obiettivi». Il riferimento è alle liste di Fradelloni, Sambuchi, Acacia Scarpetti e ad Albino Calcinari, candidato sindaco della Rosa di Pesaro. Delbianco a pag. 37 Europee Furti. Arrestate quattro giovanissime Scaduti i termini per le liste Poche chance Giochi chiusi per le Europee del 25 maggio. Ieri alle 20 sono scaduti i termini per la presentazione delle liste. Poche le chance di elezione per i candidati marchigiani: 1,3 milioni gli aventi diritto . A pag. 35 Fermato alla frontiera con un tesoretto in tasca `Pizzicato a Chiasso un pesarese con 50mila euro in contanti «Niente da dichiarare», ma aveva addosso due buste con oltre 50mila euro in contanti. Ed ora dovrà spiegare la loro provenienza alla Guardia di Finanza ed alla polizia doganale. È quanto accaduto ieri mattina ad un abitante della Provincia di Pesaro e Urbino, fermato al valico di frontiera di Brogeda, che separa Italia e Svizzera. L’uomo, che viaggiava su una Volkswagen Passat e stava tentando di entrare in Italia, ha risposto negativamente alla rituale domanda delle Forze dell’Ordine se avesse o meno merci o denaro da dichiarare. Ma dai successivi controlli sono saltate fuori due buste da lettera, che teneva nascoste nelle tasche interne della giacca, contenenti 50.444 euro in contanti. A pag. 36 Il meteo Tempo variabile oggi cielo grigio domani schiarite Il denaro sequestrato alla frontiera di Chiasso Oggi nubi cumuliformi si alterneranno a schiarite più ampie sul nord della regione; non si verificheranno però precipitazioni significative. Domani il tempo migliorerà, con prevalenza di sole su innocui passaggi nuvolosi. Sabato i tempo sarà grigio, con deboli piogge sparse. Temperature 6 e 14˚C; minime tra 0 e 10˚C. Le predatrici degli Iper Spese da migliaia di euro senza pagare, arrestate quattro giovanissime anconetane (foto TONI) Indini a pag. 36 Fano-Grosseto, l’entroterra insiste: «Spacca si confronti con noi» L’INFRASTRUTTURA L’8 maggio Spacca sarà a Roma per apporre la sua firma sull’atto costitutivo della società di progetto pubblico-privata per la Fano-Grosseto. I sindaci dell’entroterra lo vogliono prima vedere sul territorio per spiegare ai cittadini l’impatto che l’opera avrà sulla vita delle comunità locali. I primi cittadini di Fermignano, Mercatello sul Metauro e Urbania sono soddisfatti dell’accordo chiuso a Roma con il ministro alle Infrastrutture ed i vertici dell’Anas per accelerare l’iter procedurale necessario a costituire la società pubblico-privata che serve per portare avanti un project finan- cing. Allo stesso tempo però sono critici nei confronti della Regione. Il presidente Spacca aveva dato la propria disponibilità ad incontrare i cittadini della vallata del Metauro. Sia per perorare la causa del completamento della Strada dei Due Mari sia per allentare la pressione sui sindaci, tirati per la giacca da comitati e associazioni ambientaliste. Ma la Regione ancora non si è vista. «Qui ancora non si è visto nessuno e penso che non ci sia alcuna voglia da parte della Regione di venire sul territorio a parlare con i cittadini mentre a mio avviso dovrebbe farlo subito – commenta il sindaco di Fermignano Giorgio Cancellieri – E’ ingiusto scaricare tutte le responsabilità sui sindaci. Siamo ovviamente favorevoli al completamento della Fano-Grosseto ma contrari al progetto predisposto dai privati: si torni a quello definito dalla Provincia, di concerto con gli enti locali. La Regione non può decidere sulla testa degli amministratori locali e dei cittadini e se vogliono andare avanti da soli se la vedranno con i territori». I SINDACI DI FERMIGNANO MERCATELLO E URBANIA «BENE IL COMPLETAMENTO MA SUL PROGETTO SI TORNI A QUELLO DELLA PROVINCIA» COMITATO: «GUINZA APERTA» Giorgio Cancellieri sindaco di Fermignano E il sindaco leghista annuncia altre battaglie. «Ho ricevuto nei giorni scorsi il comitato “Aprite la Guinza” – commenta Cancellieri – Nell’attesa, che non penso sarà tanto breve, del completamento della strada chiedono perlomeno la riapertura della galleria». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Mercatello sul Metauro Giovanni Pistola. «Io penso che l’annuncio della firma per la costituzione della società pubblico-privata sia più uno spot elettorale dato che ancora non c’è un progetto: a noi è stato in via ufficiosa presentato solo uno studio di fattibilità. Non credo che possano permettersi di commettere l’errore di non ascoltare i territori». Luca Fabbri A Vallefoglia Dionigi attacca Ucchielli: «Vecchia politica» VERSO IL VOTO A Vallefoglia Dionigi spara ad alzo zero contro Ucchielli mentre a Gabicce Pascuzzi propone un’unione dei servizi interregionale. Più o meno nelle stesse ore in cui Palmiro Ucchielli della lista «Democratici per Vallefoglia» incontrava al bar «Al Caffè» di Montecchio i cittadini per illustrare le sue proposte programmatiche per i giovani del territorio, il candidato della civica «Vallefoglia 2014-2024» Andrea Dionigi, insieme al vice Emanuele Brizi, riuniva i suoi sostenitori a Talacchio. Duri i toni usati contro gli avversari politici nella competizione per il neonato Comune. «Abbiamo deciso di presentarci insieme – hanno spiegato Dionigi e Brizi - per rappresentare nel migliore dei modi la fusione dei Comuni di Sant'Angelo in Lizzola e Colbordolo (Andrea Dionigi è di Montecchio, Emanuele Brizi è di Cappone ndr)». Poi l’affondo su Ucchielli e il Partito Democratico per le mancate primarie. «Noi non abbiamo nulla contro una persona, noi ci candidiamo contro un modo vecchio di fare politica: quella che sbandiera ma poi non ammette le primarie, che gioca sui compromessi, che per paura di perdere fa alleanze con la destra che fino a poco tempo fa in Comune a Sant'Angelo in Lizzola era all'opposizione – attacca Dionigi - A distanza di 40 anni, a livello locale, ci ritroviamo sempre con le stesse persone che campano di politica vita natural durante. Noi, invece, ci proponiamo come alternativa valida e credibile di centrosinistra, con un gruppo formato da persone preparate, competenti, che si prestano alla politica a tempo determinato per il bene della collettività». A Gabicce invece il candidato Domenico Pascuzzi rilancia la sua proposta di unire i servizi per ridurre i costi. «A mio avviso – esordisce Pascuzzi – è possibile proporre ai Comuni limitrofi, mi riferisco a Gradara, Pesaro e Cattolica, l’unione dei servizi. Penso in particolare alla gestione integrata della Polizia Municipale, all’area tecnica per la progettazione e la gestione dei lavori pubblici, alla gestione dell’area urbanistica. In tal senso c’è già un percorso intrapreso con altri amministratori che certamente ci porterà a generare sinergie e quindi risorse da distribuire immediatamente a favore della collettività», conclude l’aspirante sindaco del centrosinistra. Lu.Fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 34 - 17/04/14-N: 34 Marche Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it PROVINCE UPI MARCHE E ANCI CONVOCANO TAVOLO SU TRANSIZIONE La presidente dell'Upi Marche Patrizia Casagrande ha convocato insieme al presidente dell'Anci regionale Maurizio Mangialardi, presso la sede dell'Unione delle province marchigiane, un tavolo per affrontare con buon anticipo la fase di transizione istituzionale che darà vita alle nuove Province in seguito all'approvazione della “legge Delrio”. «Con il numero zero di questo tavolo - ha esordito Casagrande - l'Upi Marche fa il primo passo, concreto e responsabile, per evitare che, nel passaggio di funzioni dalle Province ai Comuni, si interrompano i servizi ai cittadini e nello stesso tempo per assicurare ai dipendenti delle Province le più ampie garanzie di lavoro». INDUSTRIA IGUZZINI, NEL 2013 FATTURATO +8% Nunzio Tartaglia, direttore generale di Banca Popolare di Ancona Bpa, mutui in aumento Tartaglia: il buio è passato «Nel 2014 puntiamo a erogare un miliardo» IL CREDITO JESI C'è luce in fondo al tunnel recessivo. Nunzio Tartaglia, direttore generale poco più che 40enne di Banca Popolare di Ancona (gruppo Ubi) non ha dubbi: il peggio è passato. Basta vedere i dati trimestrali della sua banca, che registra un eccellente +32% nell'erogazione di nuovo credito a medio e lungo termine (mutui a imprese e famiglie e prestiti oltre i 18 mesi) rispetto allo stesso periodo del 2013. «Contiamo, per il 2014, di superare il miliardo di euro, tornando ai livelli pre-crisi», annuncia Tartaglia. Che sottolinea anche «il ruolo suppletivo» svolto da Ubi-Bpa, «in un momento in cui il leader regionale, Banca delle Marche, sta attraversando un processo di ristrutturazione». Tartaglia, in un periodo in cui tante banche soffrono, ed alcune saltano, come sta Ubi-Bpa? «Godiamo di ottima salute. Siamo forse gli unici, nel centro Italia, a non aver registrato perdite nell'ultimo quinquennio. Non abbiamo eroso patrimonio durante la crisi: siamo infatti passati da 860 milioni di euro nel 2008 ad 890 milioni nel 2013. Grazie a scelte coraggiose, quali la chiusura di sportelli ed il taglio drastico dei costi, siamo riusciti ad anticipare la fase reces- siva, muovendoci quando altri ignoravano i segnali all'orizzonte. Adesso abbiamo liquidità e capitale». Tartaglia, secondo lei la crisi quando finirà? «L'inversione di tendenza è in atto. Nell'autunno 2011 abbiamo rischiato seriamente il fallimento come Paese. Dipenderà ora dalla velocità di ripartenza, la capacità del sistema di riassorbire aziende e lavoratori. Fondamentali saranno le dinamiche politico-istituzionali». Le Marche? «Abbiamo sofferto maggiormente la crisi rispetto ad altri, ma partivamo da livelli di benessere più elevati, grazie al validissimo tessuto produttivo ed alla ricchezza accumulata negli anni, solido paracadute ed anche base per il rilancio. Vi sono buone chances di ripartire più velocemente, i numeri dell' export lo confermano». Quali sono, a suo parere, i punti deboli di questa regione? «Le ristrette dimensioni delle imprese, che non consentono di competere a livello globale, e l'eccessiva frammentazione istituzionale. Urge una spinta aggregatrice, non solo dal punto di vista aziendale». Gli istituti di credito quale contributo possono dare? «Ubi-Bpa favorisce le aggregazioni fra aziende, effettuando investimenti mirati, ed affianca gli imprenditori nelle scelte strategiche. Stiamo dimostrando che il modello glocal, globale (Ubi) e locale (Bpa) è quello vincente». Matteo Tarabelli © RIPRODUZIONE RISERVATA E' passato da 13 a 9 componenti il cda di Banca Popolare di Ancona. Tre ingressi eccellenti: l'ex rettore della Politecnica, Marco Pacetti, l'attuale presidente di Confindustria giovani Ancona Maria Cristina Loccioni e il commercialista Giovanni Frezzotti. Confermato il presidente Corrado Mariotti, alla vicepresidenza Paolo Leonardi. Gli altri, il presidente Cccia Ancona Rodolfo Giampieri, il segretario regionale Cna Otello Gregorini, l’ex presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi e l'avvocato Andrea Pisani Massamormile. l’interruzione dei termini della prescrizione IL CASO I quadri Il cda ridotto a nove Tre ingressi eccellenti Inchiesta BdM Anche la Carima ha deciso di tutelarsi `Chiesta IGuzzini Illuminazione ha `Il direttore generale La sede centrale di Banca Marche chiuso il 2013 con un fatturato di quasi 200 milioni di euro (+8% sul 2012), «un risultato nettamente migliore rispetto all'andamento generale delle migliori aziende del settore» si legge in una nota. L'Ebitda è pari a 22 milioni, con un incremento del 19% rispetto all'anno precedente. Risultati resi possibili «grazie alla realizzazione del 75% del ricavato all'estero, cui si affianca un 25% di vendite in Italia». «Mantenendo un dovuto cauto ottimismo commenta il presidente Adolfo Guzzini - i dati economici dimostrano che il periodo più difficile sembra superato a confermano che la strada intrapresa è quella giusta». REGIONE MARCHE REGIONE MARCHE AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA “OSPEDALI RIUNITI UMBERTO I – LANCISI – SALESI” AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA “OSPEDALI RIUNITI UMBERTO I – LANCISI – SALESI” ESTRATTO AVVISO APPALTO AGGIUDICATO S.O. ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI Via Conca n° 71 – 60020 TORRETTE DI ANCONA Con Determina n° 217/2014 è stata aggiudicata la fornitura di dispositivi medici per elettrofisiologia e pacemakers (lotto deserto n° 13 gara n° 3232556) indetta con Determina 203/DG/2013 - per l importo complessivo di Euro 1.237.812,00, I.V.A. 4/22% esclusa, alle Ditte e per gli importi specificati nell avviso integrale, inviato alla GUUE in data 03.04.2014 e pubblicato sul sito www.ospedaliriuniti.marche.it - Per informazioni tel. 071.596.3293 - fax 071.5963547. È indetta procedura aperta per fornitura in service Sistema per screening infezioni urinarie e semina automatica campioni su piastra di Petri (CIG 5690500D24) – base d asta complessiva Euro 225.000,00 + IVA Le offerte, redatte in lingua italiana e con le modalita indicate nel disciplinare di gara, dovranno pervenire entro le ore 12,00 del giorno 19/05/2014. Il bando integrale di gara e stato inviato in data 02/04/2014 alla GUCE.; la documentazione di gara e pubblicata sul sito www.ospedaliriunti.marche.it. Per informazioni contattare i numeri telefonici 071.596.3512. IL DIRETTORE AD INTERIM S.O. ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI (Giuseppe Maniscalco) IL DIRETTORE SO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI (Giuseppe Maniscalco) Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze MACERATA Banca Marche, la Fondazione Carima segue le orme dei commissari inviati da Bankitalia e chiede l'interruzione dei termini di prescrizione per gli eventuali illeciti commessi da chi ha guidato l'istituto di credito dal 2006 al 2009. Illeciti che avrebbero procurato alla Fondazione maceratese danni patrimoniali per quasi 50milioni di euro. Lunedì scorso, infatti, dopo l'azione promossa dai commissari di Banca Marche, Federico Terrinoni e Giuseppe Feliziani, con la quale la stessa banca ha interrotto i termini di prescrizione nei confronti dei propri amministratori e di tutto il management in forza nel periodo 2006/2009, anche la Fon- ANALOGA INIZIATIVA ERA STATA AVVIATA DAI COMMISSARI DELL’ISTITUTO PER LA FONDAZIONE 50 MILIONI DI DANNI Milano Tel. 02757091 Fax 0275709244 Napoli Tel. 0812473111 Fax 0812473220 Roma Tel. 06377081 Fax 0637708415 dazione Cassa di Risparmio di Macerata ha provveduto a fare altrettanto. Attraverso i propri legali Gabriele Cofanelli e Roberto Pozzi, ha notificato un atto di costituzione e messa in mora con lo scopo sia di interrompere il periodo di prescrizione che di indicare l'ammontare dei danni patiti dalla Fondazione maceratese nel periodo suddetto. Le lettere inviate sono 28 e interessano i vertici che hanno gestito l'istituto di credito dal 2006 al 2009. I danni, invece, sono stati quantificati in 49milioni 197mila euro. L'iniziativa dei commissari ha aperto uno scenario nuovo ed inaspettato, ipotizzando che anche nei periodi passati il governo della banca e dei propri controllori possa essere incorso in una serie di condotte meritevoli del più ampio approfondimento. La finalità dell'iniziativa di natura pregiudiziale è stata indirizzata alla tutela degli interessi della Fondazione Carima e si inserisce, comunque, in aperta adesione e supporto all'opera etica e di individuazione delle responsabilità, così come introdotta ora dagli stessi commissari. Con l'interruzione dei termini di prescrizione, che sono di cinque anni, la Fondazione Carima avrà tutto il tempo di approfondire la situazione e valutare le responsabilità. Nicola Paciarelli © RIPRODUZIONE RISERVATA PROCEDURA APERTA – FORNITURE ESTRATTO DEL BANDO DI GARA - N. GARA 5537340 Ente Appaltante: AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI MARCHE NORD” Viale Trieste 391 Pesaro 61121 Italia. U.O.C. Gestione Approvvigionamento di beni e servizi e logistica tel. 0721/366340-41, fax 0721/366336, www.ospedalimarchenord.it. Oggetto della gara: procedura aperta per fornitura, in lotti distinti, di materiale sanitario vario di consumo per la durata di 5 anni eventualmente prorogabile ai sensi di legge. Importo complessivo posto a base d’asta: Euro 717.900,00 (IVA esclusa). Oneri da rischio da interferenza: zero. Criteri di aggiudicazione: si rinvia al disciplinare di gara. Si procederà all’aggiudicazione anche in caso di un’unica offerta valida. Termine e luogo presentazione offerte e campionatura: entro e non oltre le ore 11:00 del 15/05/2014 al Protocollo della U.O.C. Gestione Approvvigionamento di beni e servizi e Logistica dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord” Viale Trieste 391 (secondo piano) – 61121 Pesaro, pena l’esclusione. Il bando integrale e la documentazione di gara: disponibili sui siti www.fareonline.it, www.ospedalimarchenord.it Data spedizione alla GUUE: 02/04/2014. Responsabile del Procedimento è la Dott.ssa Chiara D’Eusanio. Pesaro, 02/04/2014. Il RUP: Dott.ssa Chiara D’EUSANIO -MSGR - 14 PESARO - 35 - 17/04/14-N: 35 Marche Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Europee, presentate le liste: scatta la corsa `Fi al fotofinish in lizza l’imprenditrice Barbara Cacciolari VERSO IL VOTO ANCONA Giochi chiusi per le Europee del 25 maggio. Ieri alle 20 sono scaduti i termini per la presentazione delle liste. Anche Forza Italia ha il suo candidato marchigiano per la circoscrizione del Centro. È l’imprenditrice maceratese Barbara Cacciolari. Mentre non entra il secondo nome per Fratelli d’Italia-An, che punta tutto su Ottavio Pavanelli, imprenditore della nautica di Civitanova. L’altro nome previsto per le Marche lo requisisce Roma. Poche le chance di elezione per i candidati marchigiani all’europarlamento: 1,3 milioni gli aventi diritto al voto delle Marche che devono vedersela con i 4,6 milioni di elettori del Lazio e i quasi 3 milioni della Toscana, con un vantaggio solo sull’Umbria con 700 mila elettori. Partita dunque difficile per tutte le formazioni politiche. Così l’appuntamento del 25 maggio di- venta per i partiti soprattutto un banco di prova tutto interno al territorio, in vista delle elezioni Regionali del 2015. Un test soprattutto per il Pd, che dopo essere diventato il secondo partito della regione alle ultime Politiche, punta a riprendersi il titolo che gli è stato strappato dal Movimento 5 Stelle. Il segretario democrat Francesco Comi ha già dichiarato che si aspetta di raggiungere almeno il 30%. Per riconquistare l’elettorato il Pd Marche ha schierato Manuela Bora. Ventotto anni, professione commercialista e revisore legale ad Ancona, una specializzazione, interamente in inglese, in Economia e management delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali alla Bocconi. La scelta di una donna da parte del Pd, dopo il mancato accordo nazionale sul nome del governatore Spacca ed il no dell’avvocatessa pesarese Lucia Annabali, è stata anche questione di strategia politica. Il sistema elettorale per il Parlamento europeo prevede l’espressione di un massimo di tre preferenze, di cui almeno una di genere diverso dalle altre. Per cui, con sei europarlamentari Pd uscenti, tutti uomini e tutti di nuovo in corsa per Dai piccoli ospedali arriva la rivoluzione delle Case della salute LA RIFORMA ANCONA Primo passo verso la nascita delle Case della salute. Si tratta della nuova forma organizzativa sanitaria che punta ad integrare i vari servizi assistenziali rendendoli più vicini al cittadino. È l’ulteriore step previsto dalla riforma sanitaria. Ieri l’approvazione della delibera che definisce le linee guida, condivise dalla Regione con i sindacati dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, delle guardie mediche, dei medici in formazione e specialisti ambulatoriali interni. Queste le categorie mediche che saranno investite del processo di trasformazione e sulle quali la Regione fa affidamento per rendere operative le nuove strutture. Ma cosa si intende per Casa della salute? La delibera ne prevede tre tipologie, una delle quali, quella definita C, che deriva dalla riconversione di piccoli ospedali (13 nella regione) e che conserverà le funzioni ospedaliere tra cui ad esempio il day surgery e la lungodegenza. IL GOVERNATORE SPACCA: NUOVO LIVELLO DI ORGANIZZAZIONE I MEDICI: ADESSO DEFINIRE LE RISORSE E RESPONSABILITÀ Il governatore Gian Mario Spacca Ma la vera rivoluzione è rappresentata dalle altre due. La prima, di tipo A per l’erogazione delle cure integrate, cerniera tra l’assistenza primaria e quella specialistica. Al suo interno saranno presenti i medici di base, gli specialisti, un servizio accettazione e un Cup. La Casa della salute di tipo B sarà dedicata oltre che alle cure integrate anche alla residenzialità. In queste strutture saranno sviluppati i servizi diagnostici terapeutici, integrati con i servizi sociali per la presa in carico globale e la prevenzione e saranno presenti posti letto non ospedalieri. Entrambe sono, in sostanza, presidi intermedi, che svolgono una sorta di funzione di “filtro” prima di far ricorso alle cure ospedaliere vere e proprie, riducendo in questo modo le prestazioni improprie. «Il principio che ispira la riorganizzazione - ha spiegato Spacca - è quello della prossimità delle cure, che valorizza la centralità del cittadino e si realizza attraverso l’utilizzo di forme organizzative flessibili sulla base di esperienze esistenti. È un nuovo livello di organizzazione che avrà bisogno di un affinamento, ma già rappresenta un avanzamento nel processo di riforma sanitaria». Una filosofia che sulla carta è condivisa anche dai sindacati dei medici che saranno protagonisti del processo di riassetto, tutti convinti che «il rinnovamento nel sistema della salute sia imprescindibile». Ma dopo l’accordo sulle linee guida ora si apre la fase più difficile, quella della contrattazione per la costruzione del network. «Saranno da definire i modelli organizzativi, le risorse, le responsabilità affidate ai vari profili medici» fa presente Massimo Maggi della Fimge. Il tavolo del confronto è già aperto, anche perché, come ha sottolineato l’assessore Mezzolani «senza il rapporto di collaborazioni con i medici la riforma non si porta avanti». L’obiettivo ha rimarcato il direttore del Servizio salute Piero Ciccarelli è «interpretare i cambiamenti della società e adeguare la risposta ai nuovi bisogni. Quello presentato oggi non è un protocollo ma un’apertura di fiducia reciproca con i partner medici». A.Car. © RIPRODUZIONE RISERVATA nelli, imprenditore della nautica e della pesca di Civitanova, che fa della revisione della direttiva Bolkestein il suo primo impegno per l’Europa. L’ex questore di Pesaro nonché candidato a sindaco del capoluogo marchigiano alle ultime amministrative, Italo D’Angelo, è l’uomo con cui Ncd intende portare le Marche a Strasburgo. Centro Democratico, nella formazione Scelta europea, insieme a Scelta civica e Fare per fermare il declino, schiera Enzo Monachesi, presidente del consiglio comunale di Senigallia e vicepresidente nazionale del Sib Confcommercio. Per l’Idv ha invece accettato la corsa per l’Europa, Ninel Donini, psicologa di Cagli (Pu). Sessantasei anni e lunga carriera politica nel Pci-Pds-Ds prima nella provincia di Pesaro, poi in Regione e di nuovo in Provincia come assessore alla Sanità. A sinistra per Sel dentro Tsipras, Maria Nazzarena Agostini, sindaco di Appignano del Tronto. Marina Adele Pallotto e Fabio Bottiglieri, i candidati scelti dal web per il Movimento 5 Stelle. Insegnante maceratese di scuola primaria lei. Broker di Civitanova lui. Agnese Carnevali Strasburgo, e con solo 5 posti a disposizione, una candidatura femminile può dare alle Marche un’opportunità in più. Ma le possibilità per Manuela Bora restano comunque poche. Le Europee nelle Marche serviranno dunque al Pd soprattutto per testare la sua forza, ma anche per verificare quella di avversari e potenziali alleati alle prossime regionali. L’opposizione nel 2015 sarà il M5S o il Centrodestra? E quali le possibili forze di coalizione? Intanto, ultima ad arrivare, Fi schiera il suo candidato. È Barbara Cacciolari. Imprenditrice nel settore del commercio di Macerata, ex docente universitaria di Inglese, lingua che conosce insieme ad altre tre, fondatrice di Commercio futuro. Sfuma invece la possibilità di un secondo nome per Fratelli d’Italia-An, che punta tutto su Ottavio Pava- TEST ATTESO IN VISTA DELLE REGIONALI 2015 M5S PRIMO PARTITO ALLE POLITICHE 2013 IL PD VUOL RIPRENDERSI LA LEADERSHIP Il Parlamento europeo di Strasburgo © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 37 - 17/04/14-N: 37 Pesaro Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Sette candidati Ricci sicuro: «Così vincerò al primo turno» `Sono aumentati negli ultimi giorni gli aspiranti sindaci VERSO IL VOTO Da tre a sette candidati sindaco in pochi giorni. E gli animi si accendono. «Addirittura tre liste grilline e centrodestra pesarese ai minimi storici, vincerò al primo turno», è convinto Ricci. «Ridicolo il siparietto tra Idv e Pd, non sono credibili», controbatte la Crescentini. E Pazzaglia dei Cinque Stelle: «Noi l'unica lista di Grillo, Sambuchi mai visto a nessuna riunione». Se il dibattito di martedì sera sul centro storico era stato caratterizzato dal fair-play tra i candidati a sindaco, il giorno dopo gli stessi contendenti per la guida del Comune iniziano a «darsele di santa ragione». A scaldare la campagna elettorale pesarese sono state proprio le sorprese emerse dal confronto d'esordio, durante il quale, ai candidati già sicuri, ne sono spuntati a sorpresa altri due: Luca Acacia Scarpetti dell'Idv dopo la rottura con il Pd, e Cristiano Sambuchi di Pesaro in Movimento, che viene indicato come il terzo candidato grillino anche se Fabrizio Pazzaglia del Movimento Cinque Stelle ci tiene a chiarire che «non ha mai partecipato a nessuna delle nostre riunioni». A quanto pare, Sambuchi prima di formare la sua nuova lista, ha fatto parte per un certo periodo dei Cittadini Cinque Stelle di Igor Jason Fradelloni, il quale puntualizza che «la certificazione della lista di Grillo ancora non c'è stata», anche se alle recenti comunarie hanno stravinto i pentastellati di Pazzaglia. Resta il fatto che questa proliferazione delle liste grilline, potrebbe comportare una dispersione di voti in quel bacino elettorale che a Pesaro non si riconosce nelle due grandi coalizioni alternative. E Matteo Ricci affonda il PAZZAGLIA M5S: «SAMBUCHI MAI VISTO ALLE NOSTRE RIUNIONI» CRESCENTINI: «ESISTONO TRE BLOCCHI GLI ALTRI FUORI GIOCO» colpo: «I grillini locali si sono presentati al confronto con tre candidati, questo mi porta a dire che, nonostante l'incognita dell'abbinamento con le Europee, non ho alcuna preoccupazione - ha detto ieri a RadioCittà - E Il centrodestra pesarese avrà il risultato peggiore della storia. Vincerò al primo turno, non c'è una reale alternativa al nostro progetto». Pazzaglia, dal canto suo, si dice «stanco di dover ripetere sempre su queste cose. C'è solo un Movimento Cinque Stelle, come è emerso dalle comunarie. E il resto sono due accorpamenti con dentro una serie di liste che non si contano– dice, riferendosi alle squadre di Ricci e della Crescentini - Piuttosto mi viene da ridere se penso che Acacia Scarpetti non è riuscito a mettersi d'accordo con Ricci e si è candidato a sorpresa». Anche Roberta Crescentini ieri ha acceso la miccia verso i suoi avversari: «La scena del confronto che ha coinvolto Pd e Idv è stata ridicola. Ridiamo credibilità alla politica locale. A Pesaro esistono tre blocchi, gli altri non riusciranno a raggiungere gli obiettivi». Il riferimento è alle liste di Fradelloni, Sambuchi, Acacia Scarpetti e ad Albino Calcinari, candidato sindaco della Rosa di Pesaro. Thomas Delbianco Da Sinistra fuoco su Briglia e Fosso Sejore `L’alleanza con l’attuale presidente della Provincia Zucchi: «Con lui si dialoga» VERSO IL VOTO/2 Il municipio di Pesaro Comitato del Carducci: «Il centro va rivitalizzato con il mercato» IL DIBATTITO Riportare il mercato cittadino in piazzale Carducci, magari spostandolo al sabato. Ecco una delle ricette del Comitato del Carducci per rivitalizzare il nostro centro storico: «Martedì sera abbiamo partecipato- afferma il portavoce Paolo Rolfini- all'incontro organizzato dall'associazione Salviamo il Centro Storico con gli aspiranti sindaco di Pesaro». Un dibattito durato circa due ore tra i setti competitori alla carica di primo cittadino che si è snodato attraverso i nodi principali del centro storico: «Inutile negare che la nostra attenzione era rivolta alle parole dei candidati dei tre maggiori schieramenti. Quello che ci ha maggiormente colpito è stata la presa di distanza di tutti i candidati su come è stato gestito in quest'ultima legislatura il centro storico». Toccato anche il tema del S.Decenzio che da anni ormai vede commercianti di piazzale Carducci e la stragrande maggioranza degli ambulanti far fronte comune per un ritorno nel cuore della città: «Il candidato del centrosinistra- continua Rolfini- ha affermato di non voler spostare il mercato dal S.Decenzio. Ma vuole valorizzarlo. E come? Spendendo più di un milione di euro per decentrare uno dei pochi eventi settimanali che potrebbe attirare migliaia di persone in centro? Sempre il presidente della Provincia, inoltre, ammette, in contraddizione con quanto asserito dall' assessore Belloni, che una sorta di mercato è proponibile nella giornata di sabato per valorizzare l'area del Carducci, via Buozzi e via XI Febbraio». E sulla proposta di esentare dalle tasse comunali le nuove imprese per i prossimi tre anni, Rolfini è netto: «La politica del centrosinistra è tutta rivolta all'imprenditoria giovanile. Cosa di per sé giusta. Ma dimenticandosi completamente di chi in questi anni, come noi commercianti di lungo corso, ha tirato la cinghia pur di dare un futuro alla propria attività, ai propri dipendenti e al nostro centro storico. Aspichiamo- conclude Rolfiniche Ricci abbandoni i mega progetti che caratterizzavano la politica dei suoi predecessori per dedicarsi alle questioni terrene, come ad esempio il ritorno del mercato cittadino nel centro storico». Daniele Di Palma La Sinistra e Matteo Ricci mettono una pietra tombale sull'ospedale di Fosso Sejore. E Zucchi attacca Briglia: «Non ha capito la forza del nostro progetto. Ha fatto un errore grave presentandosi da solo, non andrà lontano». Nel simbolo della lista "La Sinistra" non ci sono segni identificativi dei partiti, ma cinque parole che indicano le priorità programmatiche del movimento: lavoro, solidarietà, ambiente, partecipazione, cultura. Il promotore Andrea Zucchi non vuole che La Sinistra, che raggruppa Sel, Rifondazione Comunista, Pdci e Liberi a Sinistra, venga identificata come una lista civica: «Noi e il Pd siamo l'unica forza politica della coalizione. A Ricci, che abbiamo deciso di sostenere, riconosciamo la virtù del dialogo, cosa che spesso è mancata anche nell'attuale amministrazione, dove spesso le decisioni sono cadute dall'alto». Nella sua lista non ci sarà Michele Gambini «che si è ritirato» e nemmeno Rito Briglia, il quale invece si presenterà con una propria lista civica. La Sinistra e Briglia sono alleati, ma a sentire le parole di Zucchi, danno l'idea di essere separati in casa: «Briglia si presenta come l'unica forza progressista, dicendo che noi siamo conservatori. In realtà non ha capito la forza del nostro progetto, che darà nuova linfa alla città e al centrosinistra. Giudico la sua decisione di presentare una propria lista molto grave. Da solo dove potrà arrivare? Credo non molto lontano». Zucchi riconosce al Movimento Cinque Stelle il ruolo di principale avversario di questa competizione elettorale, ma «non hanno capacità di dialogo. La nostra lista non si esaurirà con le elezioni, vogliamo andare avanti anche in seguito». Pino Longobardi, che insieme a Pierpaolo Bellucci, ha lasciato in maniera burrascosa i Liberi per Pesaro, per intraprendere l'avventura dei Liberi a Sinistra, punta «a bloccare il consumo di territorio agricolo e a sostenere il diritto alla casa». Bellucci ha come priorità la «riorganizzazione della macchina amministrativa e la ristrutturazione delle politiche sociali». In lista ci sarà il veterano del consiglio, Luciano Trebbi del Prc. «Mi hanno chiesto di entrare in lista prati- camente tutti, tranne il Pd» ha esordito ricevendo una battuta ironica da Matteo Ricci: «Quelli del mio partito temevano che avresti preso troppi voti. Io sono contrario a più di tre mandati, tranne che per Trebbi che ha una grinta e un amore per questa città invidiabile«. Tra le richieste che La Sinistra ha avanzato al candidato sindaco, c'è «il freno assoluto all'ospedale di Fosso Sejore, un nuovo Prg, visto che quello attuale non è più adeguato. E soluzioni per le questioni Xanitalia ed Ex Amga». Ricci ammette che «l'ala di sinistra, con la quale ho governato in Provincia, è una spina nel fianco. A volte non abbiamo le stesse idee, ma si discute e si lavora insieme. E sono molto contento di questa alleanza per Pesaro. La mia coalizione vede al suo interno il Pd con una forza di sinistra, una di centro e per il resto si apre al civismo. Sono convinto che questo sarà il nuovo Modello Marche». E il nuovo ospedale? «Senza il casello di Fenile lo studio della Provincia oggi mette al primo posto Muraglia, dove l'area è pubblica, infrastrutturata e c'è già un pezzo di ospedale. Sappiamo che si tratta di una zona franosa, ed è per questo che lì va sviluppato bene il progetto, ma rispetto a Fosso Sejore c'è una vera differenza di costi. Prima del sito, la Regione ci deve dire se lo vuole fare il nuovo ospedale». T.D. «L’ASSESSORE CON LA SUA LISTA NON ANDRÀ LONTANO» RICCI: «LA REGIONE CI DICA SE VUOLE IL NUOVO OSPEDALE» Pino Longobardi di Liberi a Sinistra Udc e Ncd, alleanza per Crescentini Solo Pesaro sceglie Matteo: «Unico serio» VERSO IL VOTO/3 Nuovo Centro Destra e Udc, il matrimonio è fatto. Ieri mattina i referenti dei due movimenti politici hanno presentato la lista unica, con il logo che racchiude il simbolo degli alfaniani e dello scudo crociato. Dentro ci saranno 16 candidati dell'Ncd e altrettanti dell'Udc, a sostegno del candidato sindaco Roberta Crescentini, la quale ieri ha anticipato che «la mia coalizione a giorni si allargherà ad un'altra lista civica». «C'è una salda amicizia tra questi due partiti a Pesaro – ha ricordato Dario Andreolli dell'Ncd – questa lista è solo il completamento di un percorso che va avanti da anni». Non più di due settimane fa, però, l'Udc sembrava pronta ad entrare nella coalizione di centrosinistra con Matteo Ricci. «È vero – ammette il segretario comunale Rocco Solomita – in considerazione del Laboratorio Marche, le segreterie regionale e nazionale avevano indicato altri percorsi. Ma l'ultimo accordo tra Casini e Alfano ci ha liberati da quei tentacoli che ci tenevano fermi. Il nostro elettorato è sempre stato quello di centrodestra». Roberto Biagiotti, fresco di elezione nell'assemblea nazionale del Nuovo Centro Destra, vuole ricordare a Ricci che «non è l'uni- ANDREOLLI «È SOLO IL COMPLETAMENTO DI UN PERCORSO CHE VA AVANTI DA ANNI» co ad avere legami a Roma. Noi abbiamo 3 ministri di peso al Governo e 10 sottosegretari. E anche io nel mio piccolo cercherò di far valere l'ingresso nell'assemblea nazionale per sostenere la città». L'Udc ha indicato alla Crescentini una serie di priorità programmatiche: «Riduzione degli assessori, nuova questura all'ex Intendenza di Finanza, Recupero San Domenico e vecchio hangar, e rilancio dell'attività turistica». L'imprenditrice ha risposto positivamente a tutti i punti: «Avrò sei assessori al massimo in giunta. La questura deve restare in centro e credo che il Palazzo dell'ex Intendenza sia il posto ideale. Voglio recuparare oltre al San Domenico anche Palazzo Ricci. E per il vecchio hangar punto ad una ristrutturazione». T.D. VERSO IL VOTO/4 «Solo Pesaro» appoggia Matteo Ricci sindaco. Un concetto ribadito a chiare lettere dalla lista civica presieduta da Alessandro Fiumani e che eleva il «voler dare una mano alla città al di là delle ideologie politiche». Non a caso, oltre a Fabiano Arcangeli e Bruno Barbieri, nella lista coesistono l’ex Rifondazione Comunista Cristina Cecchini e l’ex candidato a sindaco per il Pdl Marco Zanotti. Nessuna svolta a sinistra, dunque. Semplicemente Ricci quale unico riferimento plausibile ad una convergenza programmatica. «L’unico – dice Fiumani con cui abbiamo constatato un approccio positivo e propositivo ad un esame concreto verso un programma che ha quale pregiudiziale di fondo il no secco al- l’ospedale a Fosso Sejore». E Fiumani rispedisce al mittente le allusioni di «rapimento» di candidati sindaci verso Ricci ricordando quelle consultazioni partite da lontano. A cominciare dai grillini: «Nei quali – dice - abbiamo riscontrato tanto dilettantismo e altrettanta presunzione culminata nell’esserci realmente sentiti insultati», passando per il centrodestra «che abbiamo appurato come persegua con cognizione di causa la decennale scelta di non vincere» fino alle altre liste FIUMANI PUNTUALIZZA «MA IL NO A MARCHE NORD AL CONFINE RIMANE UN PUNTO FERMO» civiche «risultate animate dalle ricerche di visibilità». Feeling con Ricci che dall’ospedale si allarga ad una sanità da rinforzare. L’altro cavallo di battaglia è la cultura e quel patrimonio storico-artistico del centro storico quali nuova prospettive per crescita economica e turismo. «È il nostro petrolio – spiega Fiumani – Solo negli scantinati del Palazzo del Governo avremmo materiale per una pinacoteca di rilevanza nazionale, l’Oliveriana è un gioiello sconosciuto ai più e mandato in malora, idem per Rocca Costanza. Rossini è una bandiera che non va cavalcata soltanto ad agosto e ci sono tanti spazi per coniugare antico a moderno». Terzo caposaldo: il sostegno all’impresa. Dalle organizzazioni in rete all’agevolazione d’ accesso al credito. Daniele Sacchi -MSGR - 14 PESARO - 38 - 17/04/14-N: 38 Pesaro Urbino Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Il sindaco: «Fra un mese il Giro, buche ancora da sistemare» `E la commissione di sicurezza è perplessa sul deflusso dal traguardo MONTECOPIOLO Un mese esatto alla Foligno-Montecopiolo, unica tappa in territorio marchigiano dell’ormai imminente Giro d’Italia 2014, e ancora vanno incastrate parecchie tessere del puzzle che conduce al traguardo della carovana rosa all’Eremo Madonna del Faggio. A cominciare da quella stessa location d’arrivo che ha fatto storcere il naso alla Com- missione di Sicurezza nella riunione operativa tenutasi nei giorni scorsi in Prefettura. Commissione che avrebbe esternato un informale parere negativo suggerendo un poco praticabile spostamento del traguardo nell’area di Villagrande di Montecopiolo. Oggetto del contendere sarebbe una presunta difficoltà logistica appuntata nella gestione del deflusso di migliaia di spettatori da un’area morfologicamente angusta quale è stata giudicata quella dell’arrivo e relativa cerimonia di premiazione: «Assurdo – non usa mezzi termini il sindaco di Montecopiolo Alfonso Lattanzi – Prima di tutto perché questo percorso di tappa si conosce da ottobre e cambiare le carte in tavola quando manca un mese non ha senso. Secondo perché è la stessa organizzazione di corsa a valutare diversamente questo concetto dopo aver visto svariate corse ciclistiche nelle Alpi in contesti ben più impervi. Terzo perché questa è una tappa pensata proprio per quel suo arrivo in salita». Dove i 6 km finali con pendenza tra l’8 e il 13% rappresentano un tratto molto selettivo per imprimere una prima piega alla classifica del Giro. «Mi sembrano comunque tutte situazioni risolvibili – non si fascia la testa Lattanzi – Però abbiamo richiesto una seconda riunione in brevissimo tem- po per far valere le nostre argomentazioni». Ma di problema ce n’è pure un altro: la tappa venne assegnata lo scorso ottobre con la pregiudiziale di intervenire in primavera (ovvero dopo eventuali nevicate) con diversi lavori di asfaltatura e rattoppi stradali. «Invece anziché tappare i buchi ci siamo ritrovati due ordinanze della Provincia di riduzione del limite di velocità a 30 km/h» ironizza il primo cittadino davanti a lavori che sono risultati molto marginali e che, Giro a parte, il territorio attendeva da tempo per poi vederli slittati nell’ottica di eseguirli in prossimità della corsa. Insomma, uno stallo che stride con la buona volontà dei tanti volontari che si stanno prodigando nel pulire i bordi stradali in prossimità dell’arrivo e che con fiducia attendono il varo della tappa del 17 maggio così come la si era pensata. Tant’è che il 24 aprile la sala consiliare di Montecopiolo ospiterà la presentazione di tappa alla presenza dei sindaci dei comuni attraversati, di personalità del ciclismo e dei genitori di Marco Pantani al quale è dedicata questa tappa che nel decennale della sua scomparsa ripercorre alcuni dei luoghi in cui il Pirata amava allenarsi. A cominciare dal Cippo di Carpegna. Daniele Sacchi Il sindaco Lattanzi «È emergenza profughi i sindaci non siano latitanti» `Il prefetto, volontari e forze dell’ordine a Macerata Feltria IL CONFRONTO MACERATA FELTRIA «Ho scritto a tutti i sindaci. La maggior parte non mi ha risposto». Il prefetto Attilio Visconti, martedì sera era a Macerata Feltria invitato dal sindaco Luciano Arcangeli a spiegare alla cittadinanza l’emergenza che ha portato 33 giovani profughi del Mali, del Pakistan e della Sierra Leone all’hotel Pitinum. Perché di emergenza si tratta. E si prevede un’altra ondata in provincia. Cifre da capogiro: in Italia sono attesi 600 mila immigrati in fuga dall’Africa. Già 3600 sono stati ospitati nei vari Comuni della Penisola. E uno di questi è Macerata Feltria. Al momento dell’allerta, il 21 marzo scorso, il prefetto aveva interpellato tutti i sindaci della provincia. «La stragrande maggioranza non mi ha risposto. Latitanti – ha precisato amareggiato - Qualcuno in verità si è degnato di rispondere, ma mi ha detto che non c’erano disponibilità. Non voglio accusare nessuno, comprendo la posizione dei sindaci ma questa è un’emergenza nazionale. E io mi voglio sentire il prefetto di una società che si fonda sulla solidarietà». Si è fatto avanti qualche privato. Albergatori. «In questo periodo – ha incalzato Visconti- un incasso che si aggira sui 40 mila euro al mese non si butta via. Ma capisco: molti albergatori sono condizionati dalle amministrazioni. Altri invece seguono più la legge dell’economia». In mancanza di disponibilità non resta che la misura che permette al prefetto di requisire le strutture. LA STORIA Inizialmente i profughi dovevano essere 50. E la prima meta era Borgo Pace. Ma il sindaco ha subito sollevato perplessità sull’entità dell’accoglienza: evidenziava il ti- VISCONTI: «HO SCRITTO A TUTTI I PRIMI CITTADINI, POCHI HANNO RISPOSTO NUOVI ARRIVI SONO PREVISTI IN PROVINCIA» «Nessuno deve essere vittima o carnefice» L’ASSESSORE more di un forte impatto di 50 profughi su una popolazione del centro urbano di appena 300 anime. Il prefetto non ha nascosto momenti di tensione con il primo cittadino. «Il dialogo serve per far emergere le criticità – ha ammesso Visconti – Ma il tempo ci era contro». Dal momento della comunicazione del ministero c’erano solo 24 ore di tempo. Poi è emerso che tra i cinquanta profughi c’erano 17 minori. A questo punto i 33 adulti, tra i 19 e i 33 anni, sono dirottati a Macerata Feltria. Ma Borgo Pace rimane come primo della lista per futuri arrivi. Sopra, il tavolo con istituzioni, forze dell’ordine e volontari. A sinistra l’assessore Nicola Gorgolini e Matteo Donati della Caritas Sotto, il prefetto Attilio Visconti con Pino Longobardi della cooperativa «Labirinto» e il sindaco Luciano Arcangeli LE PAURE La sala era piena. Al tavolo, oltre al prefetto e al sindaco, l’assessore Nicola Gorgolini, il colonnello dei carabinieri Giuseppe Donnarumma, il comandante della Guardia di Finanza Francesco Pastore, il responsabile della Caritas Matteo Donati, della cooperativa Labirinto Pino Longobardi, e il dottor Augusto Liverani dell’Asur insieme al nuovo commissario di Polizia e al comandante della stazione di carabinieri di Urbino. Le paure emerse erano legate principalmente alle condizioni sanitarie dei profughi e alla sicurezza. Ma anche ad una situazione nuova per Macerata Feltria abituata per lo più a turisti termali. Timori che una “presenza sconosciuta” potesse rompere equilibri e abitudini. Nessun razzismo, tutt’al più paura di ciò che non si conosce. E con cui bisogna rapportarsi d’ora in poi. Ansia attenuata quando Donati ha presentato uno degli ospiti, un giovanissimo Mohammed della Sierra Leone. Spaurito. Accolto da molti applausi. L’ignoto si è materializzato e non aveva affatto l’aria del “mostro”. Nessuno dei trentatrè ha interesse a violare la legge, anche con un’ubriacatura: perderebbe tutti i vantaggi dello status di rifugiato. L’ospitalità è prevista fino al 30 giugno, ma servirà più tempo per sbrigare tutte le pratiche. IL FUTURO Questa è la seconda ondata dopo quella dei 40 profughi ospitati al Pelingo. Ma se ne prevedono altre. Non a caso ieri mattina il prefetto ha di nuovo convocato una riunione per gestire eventuali nuovi arrivi. «Finora abbiamo affrontato un’emergenza, adesso non possiamo più farci trovare impreparati. Questa situazione va condivisa con i sindaci». © RIPRODUZIONE RISERVATA Assemblea partecipata tra paure e dubbi LE REAZIONI MACERATA FELTRIA Opinioni discordanti emergono dopo il consiglio aperto indetto dal sindaco Arcangeli, motivandolo con il fatto che «l’arrivo dei trentatré rifugiati ha portato un po’ di apprensione in una parte della popolazione». Apprensione che traspare durante tutta la serata per quella paura dell’ignoto che lega preoccupazioni sanitarie a quelle di sicurezza. C’è chi sostiene che «inserire trentatré persone in una comunità piccola come quella di Macerata sia una vera e propria bomba», chi invece motiva la propria paura adducendo spiegazioni economiche-turistiche: «Visto che siamo vicini all’apertura della stagione, i turisti potrebbero non gradire questa presenza e quindi non venire, fermando la nostra economia visto che molti di noi hanno rilevato delle quote della società termale». Chi ha invece una quota della società termale non la vede così drasticamente: «Io posseggo una quota e non ho nessuna paura. Può essere anzi, una buona mossa per l’immagine di questo paese. E’ solo una piccola parte della popolazione che non ha accettato questa situazione». I genitori sono senza dubbio i più allarmati: «Guido il pulmino che trasporta le ragazze della pallavolo. I genitori mi hanno pregato di non far scendere le proprie figlie se ad aspettarle non sono presenti loro». E’ di martedì anche la notizia che all’arrivo dei trentatré profughi all’hotel Pitinum, un gruppo di 50 ragazzi ha cancellato la pro- MA SUBITO UN GRUPPO DI 50 RAGAZZI HA DISDETTO UNA FESTA NELL’HOTEL DEGLI AFRICANI pria prenotazione per festeggiare un compleanno sabato. «Il motivo di questa cancellazione –spiega il direttore Emiliano Bellachiomaè la situazione di emergenza che si è venuta a creare nell’arco di 8 ore. La mancata informazione alla popolazione ha fatto sì che questi ragazzi disdicessero la propria prenotazione. Ora la situazione sta pian piano tornando alla normalità». Ci sono comunque molte persone che plaudono all’iniziativa del sindaco e «alla maturità dimostrata da Macerata Feltria nonostante le diverse visioni». La serata è servita senza alcun dubbio per togliere quella paura data dalla non conoscenza dei fatti: «Per la nostra comunità –racconta Mattia Marcaccini, ex funzionario- questa serata è servita come la lettura di dieci volumi. La non conoscenza significa ignoranza e chi non conosce giudica senza avere la consapevolezza di cosa accade nel mondo». Andrea Perini «Nessun essere umano può scegliere dove nascere, ma tutti hanno il diritto di scegliere dove vivere una vita dignitosa». Termina così l’intervento del giovane assessore del comune di Macerata Feltria, Nicola Gorgolini, che con gli occhi della gioventù e le responsabilità di chi veste un incarico istituzionale, ha voluto spezzare una lancia a favore dei trentatré ospiti dell’hotel Pitinum, accolti con un po’ di trambusto in paese. Un intervento che dovrebbe far riflettere l’intera provincia visto la situazione attuale che parla di un esodo di massa. «Voglio inquadrare il problema reale di questa situazione –spiega Gorgolini-. Potremmo discutere di quanto sia sbagliato il sistema normativo che crea due vittime (profughi e paesi ospitanti), o sul fatto che si poteva trovare altra sistemazione, d’altronde se si chiama emergenza non può avere un impatto soft, ma ora in questa situazione ci siamo e abbiamo il dovere di dare il nostro contributo. L’accoglienza può diventare positiva e l’unico modo è l’integrazione. Noi cercheremo in tutti i modi di favorirla con corsi e progetti. Abbiamo il dovere di dimostrare che le nostre rimostranze erano dettate solo da nodi strutturali. Il problema non è quanto tempo alloggeranno qui, ma quanto saremo bravi a rendere positiva, per noi e per loro, questa esperienza. L’integrazione può darci tanto. Nessuno deve essere la vittima o il carnefice in questa situazione». Pino Longobardi, dirigente della cooperativa Labirinto, compie un ulteriore passo avanti: «Io vorrei parlare di interazione assieme all’integrazione. La paura arriva dalla non conoscenza. Vi invito a conoscerli per rompere questo velo che vi separa. Si sentono ospiti e vogliono fare qualcosa per la comunità. Non sono qui per fare i clandestini, vogliono solo ottenere i documenti per poter andare dai loro parenti o amici». Matteo Donati di Caritas, ha scelto un altro modo per spiegare la questione ai tanti presenti, presentando Mohamed della Sierra Leone: «Dopo che la sua famiglia è stata falcidiata ha attraversato il deserto su un pick-up. Per tre giorni senza fermarsi. Se cadevi era la fine. Poi ha superato il mare e infine è arrivato dopo due anni qui. Comunicare è molto difficile, ma con l’aiuto di tutti potranno di nuovo vivere una vita serena». Diverso l’intervento del dottor Augusto Liverani, medico del servizio di igiene e sanità pubblica: «Capisco il timore per l’arrivo di patologie subtropicali, ma posso garantire che è più facile prenderle quando noi andiamo nella loro terra. Con i nostri controlli abbiamo escluso la presenza di patologie dannose per la comunità». A. P. -MSGR - 14 PESARO - 39 - 17/04/14-N: 39 Fano LO CHEF PRESENTERÀ A GROZNYJ LE SPECIALITÀ FANESI E FORSE ANCHE UNA MORETTA ANALCOLICA PER MUSULMANI Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] Vincenzi ambasciatore del gusto in Cecenia IL PERSONAGGIO Dall'Isola dei famosi edizione 2010, negli arcipelaghi del Nicaragua, al Caucaso tuttora scosso da tensioni geo-politiche. Questo percorso ha portato lo chef fanese Roberto Dante Vincenzi, per gli amici Rodante il cuoco errante, a illustrare i piatti tipici della gastronomia italiana nella nuova Groznyj, la capitale di un Paese, la Cecenia, che vuole scavare un fossato sempre più ampio fra il proprio futuro e la recente guerra secessionista soffocata nel sangue dall'esercito russo. Un cuoco fanese in prima linea, dunque, ma per una piacevole motivazione: promuovere il gusto italiano in un'area del mondo così lontana, incuriosita dalla fama che precede la nostra ristorazione. Rodante il cuoco errante è stato invitato a un cooking show, lo spettacolo della cucina, in uno dei più esclusivi alberghi della nuova Groznyj. Gli organizzatori locali gli hanno raccomandato alcune minime accortezze derivanti dal rispetto del Corano (la religione maggioritaria in Cecenia è musulmano-sunnita): niente maiale e niente alcolici. La carne halal, preparata in modo corretto secondo la legge islamica, è fornita in loco. Alla partenza, lo scorso fine settimana, Vincenzi non escludeva di poter sfruttare questo banco di prova per sperimentare la Moretta analcolica, secondo una sua originale variante della ricetta tradizionale fanese. Ma ecco il menù ceceno di Rodante, per l'occasione aiutato da una traduttrice: risotti e pasta fresca (il raviolo è, in particolare, la specialità della casa), pescatrice fasciata di pasta sfoglia e il tiramisù perfetto, la zuppa inglese per i clienti islamici, quindi senza alcool nella crema. «E siccome non c'è due senza tre - conclude lo chef fanese - al rientro dalla Cecenia ripartirò quasi subito per una crociera, presentando abbinamenti di gustosi stuzzichini con i vini prodotti da cantine delle terre Bresciane e Bergamasche. Mi esibirò di fronte alla platea di crocieristi. So cavarmela in ogni situazione critica o disagiata, riesco a garantire ristorazione di qualità e di sicura tipicità anche in realtà difficili. Ho altre richieste da Siberia e Corea del Nord». O.S. Aguzzi assicura «Non mi ritiro dalla politica» Fanesi (Pd) «Tributi quel bando va fermato» `Il sindaco non esclude un futuro da assessore all’urbanistica LA POLEMICA Il bando di gara sulla gestione dei tributi locali «è un muro di gomma», che ha respinto Cristian Fanesi, capogruppo del Pd locale, in ogni suo tentativo di ottenere qualche informazione o chiarimento. Per questo e altri motivi la sua richiesta è di «fermare tutto: una possibilità prevista, praticabile e, a questo punto delle cose, del tutto opportuna». L'appello a favore di uno stop ha la propria ragione soprattutto nell'attuale stallo di Aset Holding, la società pubblica che dovrebbe gestire i tributi locali insieme con un socio privato da individuare attraverso il bando, ora nella sua seconda fase. Ad Aset Holding, che va avanti con il vertice decaduto da qualche settimana, spetterà il 60% delle quote. «Le somme in questione sono ingenti - ha proseguito Fanesi - Il valore è stato stimato sia in base alla durata ventennale della riscossione sia riguardo ai futuri aggi da corrispondere alla società vincitrice e si tratta di diversi milioni di euro. Una questione importante, dunque, che merita di essere trattata con maggiore trasparenza di quanto ha fatto finora l'Amministrazione comunale. A ogni richiesta di chiarimenti, ripetuta per ben due volte in commissione di controllo, l'Amministrazione risponde trincerandosi dietro alla stessa risposta: bisogna evitare le turbative d'asta. Ma di quali turbative parlano? Del resto la scarsa dimestichezza con la trasparenza è percepibile dal sito di Aset, che non pubblica tutti gli atti come invece dovrebbe fare per legge». Fanesi ha confermato che il Pd era favorevole al progetto di affidare ad Aset Holding la gestione dei tributi locali, tra l'altro proposto durante la campagna elettorale 2009 dall'allora candidato sindaco Federico Valentini. «La proposta risale a un periodo di fortissima tensione in città per la vicenda del recupero sugli oneri di urbanizzazione e per le critiche rivolte alla società di riscossione Duomo Gpa. Dopodiché l'ufficio tributi del Comune è stato spolpato e sguarnito: in assenza di personale in appoggio ad Aset Holding, l'Amministrazione ha deciso di affidare la gestione a una società mista pubblico-privata e di indire il bando». Il sindaco di Fano Stefano Aguzzi © RIPRODUZIONE RISERVATA VERSO IL VOTO/1 Il cantiere in via Ruggeri È arrivata la primavera Fioriscono i cantieri `Parte una fitta campagna di asfaltature per oltre un milione LAVORI PUBBLICI Via Toniolo, nella zona industriale a Bellocchi, è il punto di partenza per la campagna di lavori che getterà un milione di nuovo asfalto sulle sgarrupate strade fanesi. L'intervento, per un totale di circa 42.000 euro, è in realtà una questione a parte. È infatti il frutto dell'accordo raggiunto in Tribunale fra il Comune e una ditta locale, che lamentava lo stato pessimo della strada, poi però l'opera per bonificare le innumerevoli buche «proseguirà nella zona industriale», assicura l'assessore Mauro Falcioni. L'ufficio tecnico del Comune ha firmato l'altro ieri il contratto per il milione di nuove asfaltature, quindi l'intervento massiccio comincerà ai primi della prossima settimana. L'appalto è stato aggiudicato a una ditta grossetana, in virtù del ribasso sulla base d'asta. Il costo totale è di poco superiore a 700.000 euro di conseguenza la giunta fanese ha già stabilito che il risparmio sarà speso per sistemare anche altre due strade dissestate, in precedenza fuori dall'elenco dei lavori: via Albertario, sempre a Bellocchi, e via Martiri di Marzabotto a Gimarra. Ma ecco l'elenco delle vie interessate dalle future asfaltature: Bruno, De Borgarucci, Pizzagalli, Lelli, Giuglini, Gigli, del Ponte (in parte), Toniolo, VIII Strada (in parte), Einstein, Bassi, Menotti, piazzale San Paolo e le strade comunali degli Uscenti, del Ponte Nuovo a Bellocchi, di Sant'Elia, delle Cerquelle, del Giardino. Ai primi di maggio è prevista la nuova asfaltatura anche in via 4 Novembre, per un totale di circa 200.000 euro. L'opera sarà effettuata a spese di Aset spa, per sistemare l'asfalto in modo definitivo dopo i lavori effettuati qualche tempo addietro alle condutture dell'acque- INTERVENTI A TAPPETO DALLA STATALE ALLA ZONA INDUSTRIALE QUASI FINITA A SASSONIA LA MASSICCIATA PER FERMARE L’EROSIONE dotto. I mesi trascorsi nel frattempo sono serviti per consolidare la copertura temporanea degli scavi. Sempre per quanto riguarda le strade di Fano, ma passando alle competenze della mobilità urbana, sono iniziati i lavori per rigenerare le strisce degli attraversamenti pedonali lungo la provinciale Flaminia e lungo il tratto sud della statale Adriatica. «Il cantiere - spiega l'assessore Michele Silvestri - proseguirà per tutta la settimana. Gli attraversamenti sono realizzati con materiale antisdrucciolo a elevata rifrangenza, sia in condizioni di asciutto sia di bagnato. Maggiore sicurezza, dunque, e maggiore visibilità. Questo tipo di materiale, innovativo, ha durata media dai tre ai cinque anni, con evidenti vantaggi sulle spese di manutenzione, considerando che si tratta di strade molto trafficate, dov'è più rapido il deterioramento». Tornando al settore dei lavori pubblici, oggi stesso potrebbe concludersi l'intervento per consolidare la massicciata lungo il tratto di via Ruggeri più esposto ai fenomeni dell'erosione, quindi da via del Bersaglio a via Schiavoni. Il costo complessivo è 60.000 euro. Osvaldo Scatassi Dieci anni vissuti con il vento in faccia, come i ciclisti che tirano la volata, pochi rimpianti e un pensierino stuzzicante. «Assessore all'urbanistica? Non mi dispiacerebbe», ha affermato ieri il sindaco uscente Stefano Aguzzi, che per la prima volta dopo due mandati consecutivi si presenterà alle elezioni con un ruolo diverso dal candidato di punta. Sarà comunque capolista della Tua Fano, la lista civica che contribuì a fondare nel 2002. «Ci tengo a dire - ha proseguito - che non lascio la politica. Molti stanno pensando che sia intenzionato a ritirarmi, ma non è così. Continuerò a fare politica e a dare il mio contributo di esperienza. Molti pensano che mi stia ritirando anche perché non vedono il mio viso sui muri, posso garantire che continuerò la campagna elettorale con la stessa sobrietà, privilegiando il rapporto diretto con i fanesi come ho sempre fatto in tutti questi anni da sindaco, tanto nei momenti belli quanto nei frangenti difficili». L'Aguzzi in versione post-sinda- co ha dunque il profilo basso e un solo rimpianto: «Avere ascoltato l'ex assessore Riccardo Severi, quando mi propose di espellere dalla giunta Giovanni Maiorano e di assegnare la presidenza di Aset Holding a Giuliano Marino». Evidente anche il rammarico per lo slittare della fusione delle due Aset oltre l'attuale mandato. Per il sindaco uscente una sorta di incompiuta, che ha trovato proprio nella Holding le principali resistenze. Una questione aperta, cui Aguzzi vorrà dedicare il proprio impegno politico dopo il voto del 25 maggio, sia ancora in maggioranza o sugli scranni dell'opposizione. «Ci sono altri impegni - ha aggiunto - che meritano di essere portati a termine. Il biogas, per esempio, è avviato alla giusta conclusione, ma continuerò a vigilare per essere sicuro che la Regione non provi a resuscitare il progetto. E lo stesso vale per il referendum. La Regione ha già annesso a Mondolfo la parte fanese di Marotta, ma non è ancora detta l'ultima parola». Elogi per il candidato sindaco Davide Delvecchio, persona «leale e coerente». Solo gelida ironia, invece, per quegli assessori (quindi Alberto Santorelli e Michele Silvestri) che «la mattina si siedono in giunta e il pomeriggio fanno opposizione». O.S. I Popolari si fondono e si alleano con Carloni VERSO IL VOTO/2 Fano popolare e Popolari per l'Italia si fondono in una sola lista, apparentandosi alla coalizione che sostiene il candidato sindaco Mirco Carloni. Simbolo, nomi e aspetti qualificanti del programma sono stati presentati da Massimo Rognini dei Popolari per l'Italia e dal politico più esperto, l'ex assessore Fabio Uguccioni ora esponente di Fano popolare. Il gruppo fa sintesi fra due diverse anime in nome di «una politica per passione e per testimoniare precisi valori, i principali sono: popolarismo, solidarietà, sussidiarietà e legalità». Le proposte elettorali riguardano una maggiore attenzione verso il de- coro urbano e iniziative per valorizzare il talento creativo dei giovani, facendone eventi di richiamo turistico. Non poteva mancare un richiamo ai battibecchi con gli ex alleati di Insieme per Fano. «Certe polemiche di Davide Delvecchio - ha detto Uguccioni - sono incomprensibili. Bisognerebbe capire che una stagione politica si è conclusa». Carloni ha annunciato una visita del ministro Beatrice Lorenzin per discutere sul futuro dell'ospedale. La lista presentata ieri è composta da: Bianca Maria Pianosi e Massimo Rognini, Daniele Angelini, Martina Battisti, Nicola Fernando Caccese, Paolo Cazzola, Primo Ciarlantini, Adriana Galoppi, Danilo Graziano, Daniele Pagani, Roberto Ranaldi, Fabio Uguccioni. -MSGR - 14 PESARO - 40 - 17/04/14-N: 40 Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it Fano, presentato il calendario di prosa della prossima stagione Tanti big in scena e per la prima volta un progetto di creazione La Fortuna è un’officina TEATRO A lessandro Preziosi, Annamaria Guarnieri, Ottavia Piccolo, Lella Costa, Alessandro e Jacopo Gassman: questi alcuni dei nomi della prossima stagione al Teatro della Fortuna, presentata ieri dalla Fondazione Fano Teatro, prima della scadenza del mandato alla direzione dell'ente. Spicca fra tutte l’Officina della fortuna, la novità che prevede un progetto di creazione affidato, in questa prima edizione, a Jacopo Gassman, giovane artista, terzo figlio di Vittorio, molto attivo all’estero, si è diplomato in regia cinematografica a New York, e proveniente dal successo ottenuto in Italia per la regia de «La pace perpetua» di Juan Mayorga. La produzione, in sinergia con altri enti nazionali, vedrà una residenza di quasi un mese al Teatro della Fortuna, con l'utilizzo di maestranze locali, per la messinscena di un testo contemporaneo, la cui scelta è ancora in fase di verifica. La stagione di prosa si aprirà con un particolarissimo e originale Don Giovanni rivisitato attraverso i suoi più illustri autori, da Molière a Da Ponte passando per Puškin, da Alessandro Preziosi (1-2 novembre). Residenza e riallestimento da Fano per Sinfonia d'Autunno di Ingmar Bergman con la regia di Gabriele Lavia, interpretato da Anna Maria Guarnieri (6 e 7 dicembre). In occasione del tren- APECCHIO A Serravalle di Carda, frazione del comune di Apecchio, come ogni anno si svolge Passio, rappresentazione storico religiosa della Passione e morte di Cristo il Venerdì santo. Alla manifestazione, giunta quest’anno alla 35ª edizione, partecipano circa 150 figuranti del paese riscuotendo grande favore del pubblico. Molte le novità di quest’anno che gli organizzatori, in primo luogo la Pro Loco, vogliono mantenere segreti al fine di accrescere l’interesse di molti che anche da oltre i confini regionali giungono a Serravalle per questo suggestivo appuntamento. Nel dettaglio l’ultima cena con la lavanda dei piedi e la preghiera nell’orto degli ulivi con l’apparizione dell’an- Teatro amatoriale La Piccola Ribalta ha fatto tris con i premi PESARO «La Piccola Ribalta» di Pesaro sbanca ad Ascoli: tre primi premi e una nomination. Alla settima edizione di «Ascoli in scena», tra otto compagnie di teatro amatoriale provenienti da tutta Italia, la Piccola Ribalta ha vinto con «Nel bel mezzo di un gelido inverno», premiate anche la regia di Maurizio Garattoni e Claudio Rossini miglior attore non protagonista. In alto il gruppo greco Zakaria nell’edizione 2012, a destra «La Vadesella», sotto i bambini de «La Vadesella» Una scena di «Nuda proprietà». Sotto, la Passio tennale della morte di Eduardo De Filippo, in scena a Fano, il 20 e 21 dicembre una delle sue più divertenti commedie «Uomo e Galantuomo», con Gianfelice Imparato, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Antonia Truppo diretti dal regista di cinema e di teatro Alessandro D’Alatri. Dopo anni di teatro in solitaria, Lella Costa si presenta al pubblico con una commedia intelligente e spiritosa di Lidia Ravera, «Nuda proprietà», in scena insieme a Paolo Calabresi (10-11 gennaio). Da anni impegnata nel teatro civile e di denuncia, Ottavia Piccolo sarà diretta da Alessandro Gassman in «7 minuti di libertà», tratto da un fatto realmente accaduto in Francia, con la drammaturgia di Stefano Massini. Seconda regia di D’Alatri in programma, questa volta con Massimo Ghini e Elena Santarelli nella commedia «Quando la moglie è in vacanza», 17 e 18 marzo. Elisabetta Marsigli © RIPRODUZIONE RISERVATA Fede e tradizione, torna la Passio L’EVENTO Ad «Ascoli in scena» la compagnia pesarese ha vinto per lo spettacolo il regista e l’attore non protagonista gelo e la cattura di Gesù si svolgono in piazza mentre la presentazione di Gesù a Caifa, il processo di Pilato, la flagellazione, l’impiccagione di Giuda, la Via Crucis fino al monte della Crocifissione si possono seguire a piedi lungo le vie del paese che verranno animate da scene di vita quotidiana del tempo come il mercato, la locanda, il fornaio, il pastore con le pecorelle. Passio, a differenza delle altre manifestazioni di questo genere che si svolgono in tutta Italia durante la Settimana Santa, è caratterizzato dalla scena della Crocifissione; particolarmente suggestiva perché il pubblico può seguire il dialogo di Gesù con Dio e con i ladroni e il canto di Maria ai piedi della croce che permettono una forte immedesimazione. Fedeli riproduzioni dei costumi dell’epoca, scenografie ben curate, musiche diffuse lungo il percorso, i giochi di luce della viva fiamma delle torce e una buona interpretazione sono il risultato di un lungo e attento lavoro che dura da mesi, coinvolgendo volontariamente i cittadini di Serravalle e del comprensorio. Soddisfatto dell’iniziativa l’assessore provinciale Claudio Minardi che ha ricordato l’importanza di questo evento nato spontaneamente. Luca Guerini Dal sirtaki al saltarello Scadono le iscrizioni per Dance immersion CAGLI C’è tempo fino a domani per le iscrizioni alla sesta edizione di Dance Immersion Festival, diretto da Benilde Marini, che quest'anno propone un'anteprima primaverile del concorso nazionale «La trama dei corpi». Il concorso è aperto a giovani provenienti da tutta Italia nelle categorie Classico e Contemporaneo sia per i passi a due che per gli assoli e prevede borse di studio di grande livello. Per informazioni: pagina facebook movimento e fantasia, www.movimentoefantasia.it, mail movimentoefantasia@li bero.it, telefono 393.9690277. © RIPRODUZIONE RISERVATA FESTIVAL SANT’ANGELO IN VADO Sesta edizione per il Festival internazionale di danze popolari di Sant'Angelo in Vado, che vede la danza al centro dell'integrazione e comunicazione tra i popoli, promosso da Regione, Comune e Confartigianato Imprese. Oltre 15 gruppo di ballerini e molti giovani nella piacevole contaminazione tra tradizione popolare e modernità, che allieteranno la cittadina vadese dal 26 aprile al 3 maggio. L'intervento della Confartigianato ha lo scopo di favorire, attraverso le danze del folclore la continuità e la crescita di un processo culturale che affonda le radici nella tradizione della civiltà contadina e nelle antiche, nobili «confederazioni delle arti e mestieri». Il Festival s’inaugura il 26 aprile con il primo incontro Free Style Vado 2014, una jam session di break dance e free style con la partecipazione del gruppo Urbania City Breakers e di tanti altri gruppi da Pesaro, Senigallia e dall'Umbria. L'evento, che partirà alle 18 è organizzato con la partecipazione di Pro Loco, Motoclub Benelli ed EffettoSerra. Il 27 spazio al primo Festival italiano dei gruppi giovanili di danza popolare coi bambini che danzeranno i balli della civiltà contadina. All'interno della giornata anche un significativo momento dove gli alunni dell'Istituto comprensivo Carnevali presenteranno il progetto «Baratin Baratoon», incentrato sul baratto nella civiltà contadina. Il primo maggio gli ospiti saranno i ballerini del gruppo Dancer of West Attica provenienti dalla Grecia, assieme a oltre dieci gruppi italiani. Per tutta la giornata la danza sarà la vera protagonista e i gruppi in programma si esibiranno nel palco centrale. Oltre ai due gruppi locali in programma anche compagnie che abbracciano tutti i balli popolari marchigiani fino ad arrivare al flamenco e al tango. Tutte le attività e gli eventi avranno cornice nel centro storico di Sant'Angelo in Vado: «Un paese che vive insieme è un paese che non muore - ha dichiarato la direttrice artistica Deanna Spezi - Credo nella contaminazione tra generazioni, generi e culture ed oggi quando vedo bambini avvicinarsi a danze di 50 anni fa sono ancora ottimista». In tutto il centro della città assieme alle danze popolari ci saranno mercatini, mostre e iniziative, come il mercatino vintage, e la mostra mercato medievale curata dall'associazione storica «Schola Hominum Burgi» di Ravenna. AL CINEMA SALA PER SALA CINEMA TEATRO SPERIMENTALE PESARO SOLARIS A Via Rossini, 16 - Tel. 0721.387548 Non pervenuto LORETO Via Mirabelli, 3 - Tel. 0721.390890 Grand Budapest Hotel di Wes Anderson; con Ralph Fiennes, Bill Murray, Saoirse Ronan (commedia) 21.00 MULTISALA METROPOLIS Via Volontari del Sangue, 1 - Tel. 0721.451334 Gigolò per Caso 2K di John Turturro; con John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone (commedia) 20.40-22.40 Sala 2 Rio 2 - Missione Amazzonia 2K di Carlos Saldanha; (animazione) 20.30-22.30 Sala 3 Noah 2K di Darren Aronofsky; con Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly (avventura) 20.00-22.30 Sala1 B C Via Turati, 42 - Tel. 0721.410615 Gigolò per Caso di John Turturro; con John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone (commedia) 21.00 Rio 2 - Missione Amazzonia di Carlos Saldanha; (animazione) 20.30 Mister Morgan di Sandra Nettelbeck; con Gillian Anderson, Michael Caine, Clémence Poésy (commedia) 21.00 UCI CINEMAS PESARO Piazza Stefanini, 5 - Tel. 892960 Sala 1 Gigolò per Caso di John Turturro; con John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone (commedia) 17.30-20.15-22.30 Sala 2 Noah di Darren Aronofsky; con Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly (avventura) 16.35-19.35-22.35 Sala 3 Sala chiusa Sala 4 Divergent di Neil Burger; con Shailene Woodley, Theo James, Kate Winslet (avventura) 17.00 Sala 4 Un matrimonio da favola di Carlo Vanzina; con Ricky Memphis, Adriano Giannini, Giorgio Pasotti (commedia) 20.15 Sala 4 Captain America: The Winter Soldier di Anthony Russo; di Joe Russo; con Chris Evans, Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson (azione) 22.30 Sala 5 Transcendence di Wally Pfister; con Johnny Depp, Morgan Freeman, Paul Bettany (fantascienza) 17.15-20.00-22.45 Sala 6 Rio 2 - Missione Amazzonia di Carlos Saldanha; (animazione) 17.30-20.00 Sala 6 Oculus di Mike Flanagan; con Karen Gillan, Brenton Thwaites, Katee Sackhoff (horror) 22.30 CITYPLEX POLITEAMA FANO via Arco d’ Augusto, 52 - Tel. 0721.801389 Sala 1 Salvo di Fabio Grassadonia; di Antonio Piazza; con Saleh Bakri, Sara Serraiocco, Luigi Lo Cascio (drammatico) 21.15 Sala 2 Rio 2 - Missione Amazzonia di Carlos Saldanha; (animazione) 21.15 Sala 3 Gigolò per Caso di John Turturro; con John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone (commedia) 21.15 MALATESTA via Mura Malatestiane, 1 - Tel. 0721.808677 Grand Budapest Hotel di Wes Anderson; con Ralph Fiennes, Bill Murray, Saoirse Ronan (commedia) 21.15 MASETTI Via Don Bosco, 12 - Tel. 0721.800244 Riposo UCI FANO Via Einaudi, 30 - Tel. 892960 Sala 1 Rio 2 - Missione Amazzonia di Carlos Saldanha; (animazione) 17.10 Sala 1 Noah di Darren Aronofsky; con Russell Crowe, Emma Watson (avventura) 19.30-22.30 Sala 2 Transcendence di Wally Pfister; con Johnny Depp, Morgan Freeman (fantascienza) 17.30-20.10-22.45 Sala 3 Un matrimonio da favola di Carlo Vanzina; con Ricky Memphis, Adriano Giannini, Giorgio Pasotti (commedia) 18.00-20.15-22.35 Sala 4 Gigolò per Caso di John Turturro; con John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone (commedia) 17.50-20.00-22.20 Sala 5 Noah di Darren Aronofsky; con Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly (avventura) 17.10 Sala 5 Rio 2 - Missione Amazzonia di Carlos Saldanha; (animazione) 20.10 Sala 5 Oculus di Mike Flanagan; con Karen Gillan, Brenton Thwaites, Katee Sackhoff (horror) 22.30 Sala 6 Captain America: The Winter Soldier di Anthony Russo; di Joe Russo; con Chris Evans, Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson (azione) 16.45-22.30 Sala 6 Noah 3D di Darren Aronofsky; con Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly (avventura) 19.35 A. CONTI ACQUALAGNA P.zza Maffei - Tel. 328.1115550 Gigolò per Caso di John Turturro; con John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone (commedia) 21.15 NUOVO FIORE CANTIANO Via IV Novembre, 14 Non pervenuto DUCALE URBINO Via Budassi, 13 - Tel. 0722.320315 Sala 1 Divergent di Neil Burger; con Shailene Woodley, Theo James, Kate Winslet (avventura) 21.00 Sala 2 Grand Budapest Hotel di Wes Anderson; con Ralph Fiennes, Bill Murray, Saoirse Ronan (commedia) 21.15 NUOVA LUCE Non pervenuto Via Veterani, 17 - Tel. 0722.4059 -MSGR - 14 PESARO - 49 - 17/04/14-N: 49 Sport Giovedì 17 Aprile 2014 www.ilmessaggero.it La Vis Pesaro insegue a Celano il successo perduto `I biancorossi non vincono da due mesi e vogliono il colpaccio in Abruzzo CALCIO SERIE D PESARO Chissà che non spunti proprio dall’uovo di Pasqua quella vittoria il cui ricordo è ormai sbiadito a due mesi fa. Questa la speranza con cui la Vis Pesaro affronta l’infrasettimanale terzultimo turno che la conduce oggi nelle alture aquilane di Celano. La speranza, la sorpresa e l’intero uovo di Pasqua vanno però strappate dalle fauci dei lupi marsicani. Che sono avversario il cui cammino ha fatto storia a sé in questo torneo. Un Celano che ha vissuto di un perenne galleggiamento di centro-classifica, con patemi limitati e ancor meno illusioni ambiziose. Un Celano che ha trascorso mezzo campionato a pareggiare (16 volte), che è la difesa meno perforata del torneo (22 gol subiti) dopo l’Ancona e che è squadra che nell’intero girone di ritorno ha perso solo col Termoli. Celano che però ha appena acquisito la salvezza. Il punto, pesantissimo, strappato domenica a Matelica e l’annessa quota 41 conquistata dà ampie garanzie in prospettiva dei tre punti che il turno se- guente arriveranno a tavolino col radiato Bojano. Ecco allora che l’effetto «passerella trionfale» allo stadio Piccone potrebbe allentare un po’ di quell’attitudine scorbutica e ostruzionistica impressa con funzionalità e cognizione di causa da mister Morgante nelle ultime due stagioni. Ma se la Vis è avvilita da una vittoria che manca dal 16 febbraio, c’è pure un Celano che in casa non esulta addirittura da più tempo (12 gennaio, 2-0 alla Jesina). Digiuno compensato negli ultimi con due colpacci decisivi in altrettanti scontri diretti a Civitanova e Sulmona. La Vis però vuol dare corpo alla lenta parabola di redenzione ag- giornata nel 2-2 con la Fermana. Dovrà farlo con scelte limitatissime in avanti. Con Costantino e Chicco fuori dai giochi e Cremona fermo per squalifica il terminale offensivo sarà ancora Pieri spalleggiato da un centrocampo folto e da Ridolfi schierabile nella doppia soluzione alternata (davanti alla difesa o dietro la punta) come ha ben giostrato con la Fermana. Ma è probabile un po’ di turnover visto l’impegno ravvicinato: con Bartolucci e Giorgio Torelli plausibile cintura di destra in luogo di Eugenio Dominici e Bianchi. Nella Vis rientra Cusaro che prende il posto di Pangrazi squalificato. Nel Celano rientra Rea dalla squalifica che Il Bojano è out e la Fermana incassa 3 punti senza giocare Il ds Fabio Massimo Conti CALCIO SERIE D FERMO Tre giornate -o meglio duealla fine, per una Fermana che vuole chiudere al meglio la stagione del ritorno in serie D come sottolinea il ds Fabio Massimo Conti. «A Pesaro se c'era una squadra che meritava di vincere, questa era la Fermana -dice- Abbiamo sofferto solo in avvio di ripresa ma abbiamo costruito molto e la vittoria ci stava: siamo stati sfortunati e un po' imprecisi davanti. Ora guardiamo al doppio derby (prima ad Ancona, poi in casa contro la Jesina, ndr), sono gare che stanno a cuore ai nostri tifosi. Al presidente Maurizio Vecchiola abbiamo dedicato la salvezza e speriamo di dedicargli anche un successo in queste ultime partite». La Fermana oggi non gioca perchè il Bojano è stato escluso e quindi avrà 3 punti a tavolino. Prevista una partita di allenamento al Recchioni (ore 15) con la Juniores. «Paura di retrocedere? Sinceramente no -conferma Conti- non è nel mio carattere avere paura. Ero convinto delle nostre potenzialità e i 24 punti nelle ultime 13 gare lo dimostrano». Pochi dubbi sulla svolta della stagione: «Decisivo il cambio in panchina alla luce dei risultati e anche il successo sul Giulianova con gol di Misin nel finale. Il rammarico principale? La sconfitta a Matelica per come è arrivata e per quel gol annullato ingiustamente a Paris che avrebbe cambiato l'esito». Roberto Cruciani L’attaccante granata Stefanelli (Foto TONI) SULMONA RECANATESE RENATO CURI (4-4-1): Lupinetti; Ricci, Cancelli, Farindolini, Natalini; Di Camillo, Forlano, Francia, Giansante; Vespa, Pagliuca. A disposizione: D´Andrea, Mendoza, Zuccotti, Giammarino, Cipressi, Saltarin, Scordella, Sborgia, Carpegna, Isotti. Allenatore: Bordoni MATELICA (4-4-1-1): Spitoni; Colantoni, Ercoli; Gilardi, Tonelli; Jachetta; Scartozzi, Gadda, Mangiola; Moretti; Cognigni. A disposizione: Passeri, Silvestrini, D'Alessio, Lanzi, Lazzoni, Scotini, Martini, Staffolani, Api. Allenatore: Carucci Arbitro: Andreini di Forlì RECANATESE (4-4-2): Verdicchio; Patrizi, Narducci, Commitante, Candidi; Sebastianelli, Di Iulio, Cianni, Moriconi; Latini, Palmieri. A disposizione: Cartechini, Spinaci, Di Marino, Bartomeoli, Piraccini, Garcia, Gigli, Agostinelli, Albanese. Allenatore: Amaolo SULMONA (4-4-2): Bighencomer; Scuoch, Di Francia, Amedoro, Pizzullo; Cavasinni, Fraghi, Sorrentino, Spadari; Taliano, Simeoli. A disposizione: Scelli, Lorenzetti, Magaddino, Piccirilli, Paulillo, Sulli, Di Ciccio, Mallardo, Duro. Allenatore: Luiso. Arbitro: Simiele di Albano Laziale. CALCIO SERIE D CALCIO SERIE D corretto la voglia di sigillare questa bislacca stagione, riannodando non solo le motivazioni ma anche l’unità di intenti. Dovrà farlo senza Nodari, leader emotivo e altro ancora, azzerato dalla squalifica dopo essere stato ridotto ai minimi termini dalla pubalgia. Torta invece s’è allenato ed è probabile che componga i tre quarti over di una difesa dove mancherà l’altro squalificato Cesaroni e Clemente poterebbe dare fiato a Righi. Bracci e Marconi sono invece le alternative under a metà campo mentre a Stefanelli, ex a tutto tondo, dovrebbe dare una mano Antonioni, che a Scoppito ha speso solo un tempo. Gli impegni ravvicinati non dovrebbero invece dissuadere Bacci dal confermare su quasi tutta la linea la squadra che ha rimontato il Giulianova. Tavoni in porta la novità, Campana da terzino sinistro e più ancora Nicola Cardinali come esterno alto di destra le varianti possibili, visto che poi la botta in testa presa dall'altro Cardinali in allenamento non ha avuto conseguenze. Sugli spalti gratis gli iscritti alle scuole calcio di Csi Delfino, S.Orso e Fanella e due tifoserie gemellate da quasi trent’anni. Magari a ranghi ridotti per via del giovedì, ma sembra proprio intatte nello spirito. Andrea Amaduzzi MATELICA Trasferta delicatissima per il Matelica oggi al Petruzzi di Città Sant'Angelo, contro una Renato Curi Angolana assetata di punti in chiave salvezza e galvanizzata dal successo interno con la Civitanovese in quello che è stato un vero e proprio scontro diretto. Il successo mette ancora più entusiasmo a Vespa e compagni ai quali il Matelica dovrà opporsi per tentare -a sua volta- di strappare tre punti preziosi per difendere il secondo posto in classifica. Punti necessari per la squadra di mister Carucci che deve immediatamente recuperare terreno dopo il pareggio in casa col Celano. Il cammino della matricola Matelica in questo finale di stagione è solo apparentemente in discesa: quella odierna è la prima di due trasferte consecutive contro avversarie impegnate nella lotta salvezza. Seguirà quella con l'Agnonese, mentre anche nell'ultima partita in casa affronterà il Sulmona dopo i ”veleni” dell’andata. La squadra è partita ieri sera dopo l'ultima sgambatura pomeridiana a cui non hanno preso parte gli infortunati D'Addazio e Corazzi (risentimento muscolare), che saranno sostituiti da Gilardi e Tonelli. Carucci, che dovrà fare a meno in queste due trasferte del bomber Cacciatore, sembra più propenso a cambiare modulo con un centrocampista in più, possibile grazie al rientro di Scartozzi. E all'ipotesi già collaudata di Moretti più avanzato dietro all'unica punta Cognigni. «Sarà una gara molto difficile -dice Carucci- Il Sulmona è in gran forma, ma anche noi vogliano i tre punti. Uno come Cacciatore non si regala a nessuno, ma stiamo bene e proviamo a vincere anche senza di lui». Angelo Ubaldi RECANATI Scontro salvezza da non fallire, oggi, per la Recanatese, impegnata sul campo del Sulmona. I marsicani si giocano quasi tutto contro i leopardiani, poi avranno anche il Giulianova in casa e il fattore campo può diventare determinante. Mister Daniele Amaolo deve fare a meno degli squalificati Galli e Brugiapaglia e rischia di non avere Gigli, alle prese con problemi muscolari. Il tecnico è intenzionato a schierare Palmieri unica punta con Gigli e Cianni a sostegno, Moriconic a centrocampo dirottato sulla sinistra a protezione di Candidi, schierato al posto di Brugiapaglia. Se Gigli non ce la fa la scelta dovrebbe ricadere su Latini che per caratteristiche assomiglia a Galli. Albanese torna disponibile, almeno in panchina, per uno spezzone di partita. «Sono scelte complicate, le assenze sono pesanti, in particolare quella di Galli -dichiara Amaolo- Galli oltre ad essere un giocatore esperto, generoso e con tutte le qualità note agli sportivi marchigiani, ci permette di rifugiarci quando serve dalle sue parti con le palle lunghe. Senza di lui bisogna giocare più a terra ma temo che le condizioni del campo e l'atteggiamento aggressivo degli abruzzesi ce lo impediranno». «Il Sulmona è quasi all'ultima spiaggia -aggiunge Amaolodeve vincere per forza. A noi potrebbe bastare il pareggio ma se pensiamo di andare giù ed accontentarci ci facciamo del male da soli. Bisogna interpretare bene la partita, leggere le situazioni, essere reattivi su ogni pallone e sfruttare l'episodio perché saranno decisivi. Ci siamo preparati bene anche per questa partita, il traguardo della salvezza è vicino e vogliamo tagliarlo prima possibile». E. Fio. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA (Foto BALLARINI) Leoncelli al sicuro, Bacci non sembra tentato dal turnover I granata cercano punti per chiudere il capitolo salvezza © RIPRODUZIONE RISERVATA CALCIO SERIE D Il giovane D’Errico (Foto GRANDONI) RENATO CURI MATELICA ` A.J.FANO (4-1-4-1): Ginestra; Clemente, Torta, Fatica, Santini; Lunardini; Bracci, Marconi, Mattia Sassaroli, Antonioni; Stefanelli. A disposizione: Marcantognini, Righi, Carloni, Pistelli, Favo, Forabosco, Battisti, Shiba, Cicino. Allenatore: De Angelis. JESINA (4-4-2): Tavoni; Calcina, Tafani, Tombari, Carnevali; Nicola Cardinali, Strappini, Berardi, Mattia Cardinali; Traini, Pierandrei. A disposizione: Giovagnoli, Tullio, Ambrosi, Alessandrini, Campana, Rossini, Mbaye, Bastianelli, Marco Sassaroli. Allenatore: Bacci Arbitro: Sartori di Este. Stadio: «Mancini» di Fano, ore 15 FANO Jesina sistemata, Fano non ancora. E’ la contabilità salvezza che granata e leoncelli hanno dovuto curare (chi più a lungo, chi solo per un certo periodo), a connotare il penultimo derby marchigiano di una stagione che la squadra di Bacci sta finendo in MISTER DE ANGELIS DAVANTI PUNTA SULL’EX STEFANELLI SUGLI SPALTI TIFOSERIE GEMELLATE DA QUASI TRENT’ANNI © RIPRODUZIONE RISERVATA Recanatese a Sulmona cerca punti salvezza L’attaccante jesino Pierandrei progressione e quella di De Angelis vittima del riflusso. Due sconfitte in fila hanno certificato il logorio che l’Alma ha dovuto sopportare dopo quel marzo sfolgorante, due vittorie consecutive con otto gol segnati fotografano la riconquistata credibilità di una Jesina che per due terzi del ritorno aveva stentato parecchio. In tutto dieci punti nelle ultime sei giornate, quanti quelli che i granata hanno messo assieme nella loro serie magica. Solo che si partiva da basi diverse, dettate anche dal precedente dell’andata, e allora è per questo che oggi gli ospiti si presentano con l’obiettivo minimo in tasca mentre i padroni di casa devono chiedere a questa partita i punti che ancora mancano per evitare complicazioni fuori luogo. La Jesina ha proprio il vantaggio di non dover inseguire per forza un risultato, che può tradursi in un handicap solo se il Fano metterà in campo nel modo CELANO (4-4-2): Bartoletti; Granaiola, Rea, Fuschi, Bordi; Lancia, Evangelisti, Tarantino, Mercogliano; Bolzan, Aquaro. A disp.: Cocuzzi, Raschiatore, Calabrese, Kuka, Capodacqua, Villa, Manzo, Mancini, Dema. All.: Morgante. VIS PESARO (4-4-1-1): Foiera; Bartolucci, Cusaro, Martini, G.Dominici; G.Torelli, A.Torelli, Omiccioli, Bugaro; Ridolfi; Pieri. A disp.: Francolini, E.Dominici, Galeazzi, Cremonini, Bianchi, Rossoni, Rossi, Di Carlo, Constantin. All.: Magi. Arbitro: Palermo di Bari. Stadio: «Piccone» di Celano, ore 15. tiene invece fuori il difensore under Simeoni. Rea e Cusaro accomunati da essere i due giocatori più ammoniti del campionato (13 gialli ciascuno). All’andata fu 2-2 con la Vis ancora alle prese con la sindrome del 4-3 di Fermo. In vantaggio 2-0 nel primo tempo (Bugaro e Bianchi) e col match saldamente in pugno, si fece riprendere 2-2 con 10 minuti finali di autentica follia. Segnarono Fuschi e Valdes, ora passato a Civitanova. Quella di oggi sarà la seconda e ultima trasferta interdetta ai tifosi pesaresi quale effetto punitivo dei disordini nel derby di Fano. Daniele Sacchi Matelica difende il secondo posto nella tana dell’Angolana TRA FANO E JESINA BRIVIDI SOLO ALMA A. J. FANO JESINA CELANO VIS PESARO •• 4 PRIMO PIANO SANITA’ & POLITICA “ GIOVEDÌ 17 APRILE 2014 IL GOVERNATORE «DA VENTURI CRITICHE INGENEROSE ABBIAMO INVESTITO E TANTO NELLA NASCITA DI MARCHE NORD» Spacca: «La Regione vuole fare l’ospedale» «Sia chiaro: rimettere in discussione il sito vuol dire ricominciare tutto da capo» «LE PAROLE di Cesare Venturi sono ingenerose e davvero sorprendenti». Così il governatore Gian Mario Spacca replica all’intervista al Carlino del presidente degli Amici di Marche Nord. «La Regione Marche ha infatti sempre lavorato con determinazione per potenziare il sistema sociosanitario della provincia di Pesaro e l’entità delle risorse stanziate a questo fine lo dimostra al di là di ogni altra considerazione. L’impegno della Regione per Marche Nord da quando è nata, tre anni fa, non solo è stato costante, ma anzi crescente. Le risorse trasferite attraverso il Fondo sanitario regionale ammontano nel 2013 a ben 204 milioni di euro, in crescita rispetto a quelle del 2011. Nei primi tre anni di attività dell’Azienda ospedaliera — aggiunge — sono stati inoltre resi disponibili per investimenti circa 18 milioni di euro. I relativi cantieri sono stati tutti aperti e alcuni interventi sono già stati conclusi». MA IL PASSO più importante, è sull’ospedale unico: «Quando si dice che l’ospedale unico non si farà più, il presidente degli Amici di Marche Nord a cosa si riferisce? La realizzazione dell’ospedale, infatti, è entrata nella fase della piena operatività grazie alla recente delibera 397 con cui si chiede all’Azienda Marche Nord di predisporre entro un mese lo studio di fattibilità del nuovo complesso ospedaliero che permetterà di migliorare l’efficienza dei servizi oggi presenti, ma soprattutto di offrire una migliore qualità tecnologica e assistenziale ai cittadini che dovranno utilizzarlo. Nel frattempo la Regione finanzia anche il percorso di transizione offrendo ulteriori risorse sia per l’attività ordinaria sia per investimenti. L’ospedale Marche Nord è stata una scelta condivisa - nella località indicata dalla Provincia di Pesaro - per valorizzare le opportunità di sviluppo dei servizi assistenziali ed assicurare ai cittadini assistenza qualificata di secondo livello e specifiche eccellenze». SPACCA fa l’elenco di tutte le cose che secondo la giunta regionale sono state fatte per la Sanità pesarese e poi replica a Venturi per parlare ad altri: «Parlare, come fa Venturi, di depotenziamento di Pesaro a favore di altre realtà marchigiane, significa ingiustamente fingere che tutto questo non sia mai esistito. Per raggiungere tali obiettivi la Regione ha garantito in questi anni di sottofinanziamento del servizio sanitario a livello nazionale e di necessità di investimento sui servizi territoriali, fondi adeguati con una AVVERTIMENTO A RICCI «Non ci faremo fuorviare e non metteremo a rischio un percorso virtuoso» copertura della differenza rispetto alla produzione di circa il 20%. Il male all’azienda Marche Nord, lo fa chi – per motivi che ci sfuggono – sembra remare testardamente contro la sanità pesarese e, quindi, la comunità della provincia». CONCLUSIONE in crescendo del governatore: «Il male lo fa chi continua a mettere in discussione la localizzazione del nuovo ospedale, del resto indicata non dalla Regione Marche ma dalla Provincia di Pesaro, sapendo bene che ciò significherebbe iniziare tutto da capo. La Regione Marche non si farà fuorviare e non permetterà che si metta a rischio un percorso virtuoso di potenziamento della sanità pesarese avviato nell’unico e ineludibile interesse dei cittadini». VERSO LE COMUNALI ALLA PRESENTAZIONE DELLA LISTA «LA SINISTRA» Matteo però insiste: «Resta solo Muraglia» LAVORO, solidarietà, ambiente, cultura, partecipazione. Sono le parole chiave della nuova lista civica “La Sinistra” che tenuta a battesimo da Andrea Zucchi oltre al bacino pesarese di Sinistra ecologia e libertà chiama a raccolta elettori e simpatizzanti di Rifondazione Comunista, del Pdci e dei “Liberi a sinistra”, a sostegno della coalizione di centro sinistra guidata dal candidato sindaco Pd Matteo Ricci. Tanto che ieri in occasione del debutto ufficiale della nuova formazione, il presidente della Provincia si è seduto in prima fila, ascoltando le anticipazioni programmatiche e suggellando l’intesa con un intervento conclusivo. «Se funzionerà – ha detto Ricci – questo sistema di alleanze che riesce ad incamerare in una coalizione allargata forze di natura civica darà vita ad una piattaforma di governo innovativa da replicare come modello per le prossime elezioni regionali». A DETTARE il ritmo è stato Zucchi, coordinatore di Sel: «L’obiettivo di una lista unitaria, composta di quattro anime diverse, ma accomunate dal forte interesse per gli standard del welfare, è quello di concretizzare obiettivi di sinistra avendo sufficiente massa critica per dialogare con il Pd. A differenza del Movimento 5 stelle pensiamo che far parte di una coalizione sia la strada giusta per incidere. Peccato che Rito Briglia, invitato a far parte di questo progetto abbia declinato l’invito. Penso che abbia fatto un errore nel sottovalutare questo progetto: non è vero che siamo conservatori, tutt’altro, siamo progressisti». Chiarite le alleanze la UNITI Sel, Pdci, Rc e civici ex-Liberi: «Sbagliata la scelta di Briglia» CANDIDATI Michele Ferri ha detto ‘no grazie’ NON è andato a buon fine il tentativo di far candidare Michele Ferri, fratello del povero Andrea ucciso un anno orsono, alle prossime elezioni comunali. «Me lo ha chiesto la lista Una città in Comune del vice sindaco Belloni — racconta — ma ho dovuto declinare per gli impegni di lavoro e di famiglia». Infine Piergiorgio Cascino avrebbe aderito a Solo Pesaro. parola è passata a Pino Longobardi, Pierpaolo Bellucci, Luciano Trebbi e Marzia Mencarelli. Rivolto a Ricci, Trebbi chiede soluzioni per gli Orti Giuli, per il recupero del San Benedetto e la valorizzazione del centro storico. Zucchi ribadisce: «Bene la semplificazione, no alla deregulation. Bene l’evoluzione partecipativa nel caso dell’ex Amga, male la svolta fin troppo personalistica sul caso Xanitalia». Poi l’ospedale unico è diventato un totem: «No al project finacing» osserva Zucchi, mentre Ricci conclude, riconoscendo la responsabilità del Pd: «Sull’ospedale la delusione è forte. Con il casello di Fenile venuto meno, l’unica localizzazione sostenibile è quella di Muraglia». Solidea Vitali Rosati VERSO LE COMUNALI INSIEME CON CRESCENTINI. «CASCINO? IL CAMMINATORE...» Udc-Ncd alleati: c’eravamo tanti amati... CINQUE anni fa, prima che le rispettive segreterie li dividessero, facevano parte dell’alleanza che si contrapponeva all’elezione di Luca Ceriscioli. Oggi il Nuovo Centro Destra (Ncd) e l’Unione di Centro (Udc) tornano insieme nell’ambito di un grande progetto politico nazionale, progetto «che a Pesaro — ha detto Dario Andreolli — s’iscrive all’interno della candidatura a sindaco di Roberta Crescentini». E, tanto per marcare il cammino comune, Ncd e Udc hanno deciso che la lista sarà equamente divisa con 16 candidati a testa. L’altra novità è che nel grande alveo del centro-destra potrebbe approdare una decima formazione politica, una lista civica che si andrebbe ad aggiungere alle nove già ufficializzate. Indiscrezione confermata da Roberta Crescentini, abbastanza infastidita da liste estemporanee e candidati a sindaco dell’ultima ora: «Gli elettori elettori devono sapere che ci sono solo tre coalizioni in lizza. E che noi vogliamo scardinare questo sistema politico per cambiarlo». TORNANDO all’alleanza NcdUdc, il segretario Rocco Solomita si è detto «finalmente libero dai ten- tacoli del passato». «Ci dispiace solo non avere al nostro fianco i nostri consiglieri uscenti” ha aggiunto Solomita lanciando una stoccata a Piergiorgio Cascino, definito «un camminante della politica», e a Mauro Marinucci, «scomparso dai radar». L’alleanza Ncd e Udc ha come collante il sostegno alla famiglia, che si coniuga allo sviluppo e alla sbrurocratizzazione amministrativa “per rilanciare la città anche sotto il profilo dell’occupazione”. Solomita ha puntato l’attenzione sulle ‘incompiute’ cittadine: la questura, «per la quale sarebbe logico valutare l’utilizzo dell’ex caserma dell’Intendenza di Finanza»; e il vecchio palas per il quale servirebbe solo una buona ristrutturazione. Chiude Biagiotti: «Con il governo i rapporti li abbiamo anche noi». 19 GIOVEDÌ 17 APRILE 2014 •• CONVEGNO SI PARLA DI TUMORE AL SENO “LA PERSONALIZZAZIONE della terapia nel cancro al seno”. S’intitola così il terzo dei quattro incontri gratuiti, in programma per questo pomeriggio alle 17,30 nella sala di rappresentanza della Fondazione in via Montevecchio organizzati dall’associazione di volontariato “Fior di Loto”, impegnata nel sostegno fisico e psicologico a donne colpite dal cancro al seno. Interviene Rodolfo Mattioli. L’OCCHIO SPIETATO DELLA MACCHINA FOTOGRAFICA Le segnalazioni I villeggianti che stanno arrivando in questi giorni in città non mancano di far notare come sono ridotte le mura romane, tutte piene di messaggi d’amore; poi le fioriere del centro ormai indecorose, così la vegetazione che sta crescendo sulle mura del bastione Sangallo La pedana va in cantina, si restaura la chiesa La Curia parte con i lavori: cadono calcinacci. Arriva Pasqua e la città è nell’incuria LA PEDANA per disabili lungo Corso Matteotti? Viene utilizzata per le prodezze dei giovani in mountain bike che la utilizzano per spiccare i loro salti. «Oppure la usano le mamme per farci giocare i piccoli con gli skate board», dice Ezio Tecchi, il libraio che ha il negozio di fronte e che con santa pazienza ogni giorno provvede a difendere la strut- denza, Comune e proprietà decidano cosa fare. Sicuramente sarà rimossa, la Curia non piange sicuramente, anzi, per cui si spera che finisca in qualche cantina. Ma se la pedana è diventata una specie di gioco di società tutto fanese, chi arriva in città non manca di segnalare altre anomaliere «come la chiesa di San Francesco senza tetto sempre chiusa ac- ULTIMA MODA Ora di notte i ragazzi la usano come una pista per mountain bike ECCO LE FESTE Al Carlino arriva anche una lettera-supplica-denuncia sulla tenda di piazza Amiani tura dall’assalto di coloro che la prendono per una pista da gioco con il rischio poi anche di farsi male. Non protetta da nulla. «Ho provato per i primi tempi a mettere anche il cordone bianco-rosso che si usa nei cantieri quale deterrente per non farci salire la gente — aggiunge ancora Ezio Tecchi — ma non c’è stato niente da fare. La mattina me lo ritrovavo sempre rotto, con la gente che ci saliva e ci sale anco- canto al comune», le fioriere del centro «che sono diventate bagni pubblici per i cani», gli alberi «che stanno crescendo sulle mura del bastione Sangallo». Incuria insomma. E in redazione arriva anche una specie di supplica, corradata anche da una foto, della ‘tenda’ di piazza Amiani, quindi anche questa nel cuore della città, affinché venga denunciata la bruttura che dà il segno di un autentico degrado del centro storico. La pedana è stata ormai inglobata tra i monumenti cittadini del centro storico ra a piacimento, incurante di tutto e di tutti». Ora è solo una specie di gioco anomalo dove i bambini vi possono correre, scivolare col rischio poi, come è già successo, di finire con la faccia a terra sul duro pavimento in ferro. A PARTE la pericolosità stradale, visto che la pedana insiste proprio sulla carreggiata di Corso Matteotti (e non è segnalata), è diventata tutto fuorché quello di servire alla scopo per cui era stata installata. In questi ultimi giorni si è aggiunto poi un altro pericolo: il distacco di qualche calcinaccio dal cornicione della chiesa di sant’Arcangelo. A breve comunque dovrebbero iniziare i lavori di restauro dell’esterno della chiesa da parte della Diocesi e allora sul destino della pedana occorrerà che Soprinten- FANO 21 GIOVEDÌ 17 APRILE 2014 •• LA DONNA E’ ORA OSPITE DELL’OASI DELL’ACCOGLIENZA DI SANT’ANDREA IN VILLIS La mamma-suora starà sempre con la sua bambina: il tribunale ha deciso IL LIETO fine tanto atteso è arrivato. Resta definitivamente a Fano con la sua mamma, la bimba di due anni e mezzo al centro una delicatissima vicenda giudiziaria iniziata a marzo 2012 per l’affidamento: da una parte l’ex suora congolese che l’ha partorita dopo essere stata stuprata da un prete connazionale, e dall’altra una coppia maceratese a cui era stata temporaneamente affidata 11 giorni dopo la nascita. «Il percorso di riavvicinamento si è concluso — dice il legale della donna, Luca Giardini —. Ora la piccola resta con la madre, punto». Quelli che in questi an- ni si sono considerati i genitori aspettavano ieri il rientro a casa della piccola, ma un provvedimento del Tribunale ha messo definitivamente la parola fine a questa vicenda. Ad accelerare i tempi di un percorso già destinato a concludersi con la riunificazione di mamma e figlia, probabilmente la manifestazione che si è svolta ad Ancona a sostegno dei coniugi maceratesi, promossa dal Comitato ‘Nati dal cuore’: uno dei punti di raccolta dei 200 manifestanti era infatti proprio nei pressi della casa della coppia. Il rischio di esporre la bimba a quella scena aveva con- STORIA DRAMMATICA La religiosa venne stuprata da un prete suo connazionale vinto il Tribunale a far slittare il rientro della piccola nel maceratese. Nel frattempo è stato emesso un nuovo provvedimento. «A DIFFERENZA di altri la mia cliente è sempre stata molto restia ad apparire, anche dal punto di vista della sua cultura e della sua formazione — dice l’avvocato —. Possono dire quello che vogliono, ma ha sofferto tanto fino ad oggi. Un esempio: pensate ad una madre single che porta avanti tranquilla la sua gravidanza, va a partorire, ha un’emorragia e finisce in coma. Si sveglia dopo due mesi e 13 giorni e chiedendo della figlia le dicono: “peccato, l’abbiamo data in adozione, non la puoi più prendere”. Ma questo è lo Stato dove vogliamo vivere? Quando la Convenzione internazionale dell’Onu sui di- ritti dei minori dice che il consenso dei genitori all’adozione non può essere ricevuto prima di sei settimane dal parto, sta dicendo che in quel periodo la donna può essere in una situazione psicologica dove la decisione non le appartiene pienamente. E allora chi è il Comitato “Nati dal cuore” per arrogarsi il diritto di dire che la Convenzione dell’Onu sui diritti dei minori ha detto una stupidaggine?». Tiziana Petrelli Ciarlantini e Baldarelli passano con Carloni L’ex portavoce del sindaco era nello staff di Massimo Seri, il secondo è un grillino storico GENTE che va, gente che viene. «La scelta giusta per Fano» ingrossa le fila della coalizione sottraendo candidati agli avversari: a farne le spese Massimo Seri e Hadar Omiccioli. Il centro sinistra perde Primo Ciarlantini, fino a ieri nello staff di Seri oggi candidato della lista civica promossa da Fabio Uguccioni «Fano Popolare-Popolari per l’Italia». Fano 5 Stelle, invece, perde Massimiliano Baldarelli, che dopo due anni e mezzo lascia i grillini, per candidarsi con Mirco Carloni. Ciarlantini, che fino al 2011 è stato portavoce del sindaco, spiega così il suo addio a Seri: «Non si poteva fare niente: non mi sentivo coinvolto». E ancora: «Concluse le Primarie, Seri è diventato il candidato sindaco del Pd. Non c’era un progetto forte e la lista civica era funzionale alla sua persona e a recuperare Davide Rossi, Riccardo Severi e Marco Paolini (tutti ex assessori, ndr): una deriva personalistica che non mi interessa». Chiuso con Seri e di fronte alla già accertata indisponibilità dei grillini, Ciarlantini aveva deciso di dire basta alla politica. «Uguccioni ha spinto molto — dice Ciarlantini — perché mi candidassi e così ho firmato. Ho anche parlato con Carloni che mi ha subito messo al lavoro, accettando il principio che ci si possa, io come altri, LE RAGIONI «Partito personalistico», dice il primo. E l’altro: «Troppo supini agli ordini di Grillo» Nell’ordine Baldarelli e Omiccioli Primo Ciarlantini liberamente esprimere secondo coscienza». «IO E UGUCCIONI siamo 2 sognatori — continua Ciarlantini — e attraverso “Fano popolare” cerchiamo di instillare negli altri il morbo del sogno». Arriva da due anni e mezzo di impegno con i grillini Massimiliano Baldarelli a cui non è piaciuta l’eccessiva ingerenza del nazionale nelle scelte locali. Per Baldarelli, candidato nella lista di Mirco Carloni, Fano 5 Stelle accetta troppo supinamente gli ordini che arrivano da Grillo come quello che non ha permesso, dopo mesi di lavoro, di allearsi con la lista civica Bene Comune». «Mantengo con loro un rapporto di amicizia — dice Baldarelli — e se non vinciamo noi, spero ce la facciano loro». Ecco tutti i candidati di «Fano Popolare-Popolari per l’Italia»: Bianca Maria Pianosi e Massimo Rognini, a cui seguiranno: Daniele Angelini, Martina Battisti, Fernando Nicola Caccese, Paolo Cazzola, Danilo Graziano, Daniele Pagano, Roberto Rinaldi, Fabio Uguccioni, Giampiero Fiorani, Pietro Mariani, Andrea Belacchi, Lucio Manfrini, Andrea Bacchiocchi, Franco Boccarossa, Andrea Della Costanza, Paola Santolini, Monica Ripanti, Renata Paolinelli, Norma Paci. Anna Marchetti Aguzzi farà il capolista per dare sostegno a Delvecchio IL SINDACO uscente Stefano Aguzzi, candidato al consiglio comunale e capolista de La Tua Fano. «Una scelta di coerenza e di amore per la città», ha spiegato Aguzzi presentando la sua candidatura e sgomberando il campo da ogni dubbio: «Non esco dalla scena politica, ma ci tengo a portare il mio contributo alla lista, alla coalizione “Insieme per Fano” e al candidato Davide Delvecchio». E proprio nei confronti di Delvecchio dice: «Voglio essere leale verso chi si è sempre dimostrato leale nei miei confronti, voglio assicurare il pieno appoggio a Delvecchio che, per 2 volte, nel 2004 e nel 2009, mi ha sostenuto». Insiste Aguzzi su lealtà e coerenza: «Non è un grande periodo per la politica, ci sono 7 candidati, 21-22 liste, passaggi da una lista ad un’altra, ma proprio per questo insisto sulla coerenza della mia scelta: rimango dove sono nato ne La Tua Fano. Non faccio come chi si siede al tavolo di giunta, poi esce e critica come se fosse all’opposizione ( riferimento a Santorelli e Silvestri, ndr). La politica non è un tram dove si scende e si sale per trovare la strada migliore e la politica non serve neppure per fare il vice sindaco e candidarsi l’anno successivo alle regionali». Secondo lei Santorelli e Silvestri dovrebbero dimettersi? «Io non chiedo le dimissioni di nessuno, ormai manca un mese alla fine della legislatura. Ognuno, però, risponderà alla propria coscienza». Aguzzi ha poi detto se tornasse indietro che non rimetterebbe Marino a cpo di Aset Holding. Futuro? Mettero la mia esperienza a servizio dei citadini. Il sindaco uscente Stefano Aguzzi •• 22 FANO E VAL CESANO GIOVEDÌ 17 APRILE 2014 PRESENTE L’ASSESSORE GALUZZI E IL SINDACO MAROTTA LE PRO LOCO Aperto il primo tratto della variante di San Lorenzo Chiesta la salvaguardia dei prodotti tipici locali E’ STATO aperto il primo lotto della variante di San Lorenzo in Campo, in corrispondenza del centro abitato. «Il costo dell’opera, lunga un chilometro e mezzo, è di 8milioni e 500mila euro», spiega l’assessore provinciale Massimo Galuzzi, presente al “battesimo” dell’infrastruttura insieme al sindaco Antonio Di Francesco. «Questo primo stralcio — aggiunge Galuzzi — è funzionale a San Lorenzo in Campo e a tutta la vallata. Ora per completare la variante va realizzato il secondo lotto, che avrà un costo di 2milioni e 500mila euro. Abbiamo già i progetti, abbiamo le risorse e potremmo partire con l’appalto, ma c’è il vincolo del patto di stabilità che al momento ce lo impedisce». La variante di S. Lorenzo REFERENDUM ARRIVANO CONTESTAZIONI DAL COMITATO ‘COLLINARE’ Da Mondolfo: «Nulla è stato deciso» «L’ECCEZIONALITÀ di Marotta non è mai esistita». Fa sentire la sua voce il Comitato Cittadino Mondolfese che si contrappone al Comitato Pro Marotta Unita sulla questione della Berlino dell’Adriatico. Non è servito neppure il responso delle urne referendarie a sedare gli animi dei cittadini divisi sull’unità della località divisa tra Fano e Mondolfo. I fanesi che hanno votato vogliono infatti rimanere sotto Fano ma la maggioranza degli interpellati, ovvero i marottesi di Mondolfo, vogliono unirsi sotto l’egida dell’amministrazione mondolfese... poi ci sono tutti gli altri cittadini, sia di Fano che di Mondolfo, che l’unificazione a proprie spese proprio non la vogliono. L’ultima parola spetta alla Regione che, secondo il sindaco di Fano Stefano Aguzzi, non potrà non tenere conto della volontà dei fanesi «soprattutto se — ha ribadito — alle prossime amministrative il centrosinistra riceverà una batosta». «LE INFORMAZIONI diffuse dal comitato Pro Marotta unita sono errate — ribadisce ancora il Comitato Cittadino Mondolfese —. Non c’è proprio nulla di “ultimo ed inappellabile”. Difatti dopo l’incontro di venerdì 4 aprile tra i legali del Comune di Fano e quelli del Comitato Cittadino Mondolfese si è concordato quanto segue: apprendiamo con notevole stupore le dichiarazioni esternate dal difensore del Comitato Pro Marotta Unita in merito al- NELLA SOSTANZA «Le informazioni che hanno dato sono errate e fuorvianti» la definitività dei ricorsi avanti il Tar nei confronti della Legge – Provvedimento istitutivo del referendum. Nulla di più errato. Il difensore del comitato sa benissimo che il provvedimento emesso da ultimo dal Tar per le Marche è un provvedimento cautelare e come tale provvisorio». La partita è ancora aperta. «Siamo in attesa della discussione nel merito in base al tenore dell’ordinanza stessa emessa dal Tar — prosegue la nota del Comitato Cittadino Mondolfese — il quale ha tenuto a speci- ficare che “…ritenuto che, impregiudicata la discussione nel merito della controversia e considerato il carattere consultivo del referendum…”. L’esternazione della difesa del Comitato Pro Marotta Unita tende a rappresentare all’opinione pubblica una situazione completamente diversa e fuorviante perché i ricorsi sono tuttora pendenti e da decidere nel merito». Non a caso il Comune di Fano ed il Comitato Cittadino Mondolfese provvederanno «nel prossimo futuro a depositare presso la segreteria del Tar istanza di prelievo dei ricorsi al fine di far fissare l’udienza di discussione degli stessi. Salvo ed impregiudicata ogni altra iniziativa di impugnazione di altri provvedimenti della Regione sulla vicenda». LA «BOTTEGA del Vino» di Marotta ha ospitato un incontro tra i vertici del comitato provinciale dell’Unpli (l’Unione Nazionale delle Pro Loco di’Italia) e l’eurodeputato Paolo Bartolozzi, nel quale sono state prospettate una serie di iniziative da presentare all’Ue in tema di salvaguardia, valorizzazione e commercializzazione di alcuni prodotti tradizionali del territorio della provincia di Pesaro. Accanto al presidente Unpli Francesco Fragomeno e al suo vice Lorenzo Bonafede, hanno partecipato alla tavola rotonda anche Giorgio Sorcinelli dell’associazione Viandanti dei Sapori, il cuoco-scrittore Rolando Ramoscelli e il consulente in enogastronomia delle tradizioni Giuseppe Cristini. Fra le proposte avanzate, la realizzazione di un “marchio di qualità” per le sagre e le manifestazioni enogastronomiche che utilizzano prodotti tradizionali tipici del territorio e per la rein- troduzione di colture storiche, così da promuovere una nuova nicchia in ambito agricolo e della ristorazione per riportare sulla tavola sapori e gusti ormai dimenticati. DIBATTITO All’incontro presente anche l’eurodeputato Paolo Bartolozzi SI È PARLATO anche di internazionalizzazione di tali prodotti, per coniugare turismo ed enogastronomia. L’onorevole Paolo Bartolozzi (Ppe) è membro della Commissione europarlamentare Envi per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare ed è stato relatore della proposta di regolamento relativa alla definizione, designazione, presentazione, etichettatura e protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti vitivinicoli aromatizzati approvata dall’assemblea del parlamento europeo il 14 gennaio scorso. s. fr. PESARO GIORNO & NOTTE 27 GIOVEDÌ 17 APRILE 2014 MUSICA CON L’OMONIMA ORCHESTRA APPENA RISORTA, CORO E SOLISTE In breve Fano, a Santa Maria del Suffragio gran concerto del Venerdì Santo — FANO — RINATA L’Orchestra di Santa Maria del Suffragio ha riportato la musica nell’omonima a chiesa di Fano «RINASCE» l’orchestra di Santa Maria del Suffragio a Fano e invita i giovani talenti ad unirsi. Un po’ come l’araba fenice, che risorge dalle proprie ceneri, così anche l’antico complesso, che affonda le sue radici nei secoli, è tornato a nuova vita e, diretto da Daniele Rossi, ha debuttato la scorsa settimana nell’omonima chiesa che dà il nome all’orchestra, riscuotendo grande successo di pubblico e consensi.«La confraternita di Santa Maria del Suffragio di Fano — spiega il violinista Gianluca Roscini — già dal ‘600 aveva una sua orchestra d’archi; la consuetudine di fare musica però, col passare degli anni andò perduta. L’attuale priore, Carlino Bertini, ha voluto riprendere la tradizione. Oggi con l’orchestra d’archi si valorizzano gli ambienti seicenteschi offrendo un’ulteriore realtà culturale ». Mostra di Bellucci E COSÌ l’orchestra da camera è rinata e venerdì scorso si è esibita nel suo primo concerto eseguendo musiche di Vivaldi e Mozart. Nell’occasione si sono uniti, come solisti, due bravi musicisti: Giovanni Scaramuzzino al mandolino e Daniele Cecconi alla chitarra, e il Coro Polifonico Malatestiano, preparato dal maestro Francesco Santini. Domani Concerto del Venerdì Santo (ore 21,15) nella chiesa di Santa Maria del Suffragio: parteciperanno il Coro San Carlo di Pesaro, Isabella Orazietti (soprano) e di Sara Rocchi (contralto). Cucina Ramoscelli — FANO — — SAN COSTANZO — S’INTITOLA «Umanamente spirituale» la mostra di pittura sacra di Valentino Bellucci che si inaugura oggi 17 aprile alle 18.30 nell’ex chiesa di San Michele. L’artista, che si presenta con il nome d’arte de “Il Casavino”, è anche docente, scrittore, poeta e sociologo. La mostra, curata e presentata da Gilberto Grilli, è visitabile fino al 29 aprile in orario 18.30-20.30. Sabato prossimo si terrà una tavola rotonda sul tema “Yoga e arte” con il maestro di Bhakti Yoga, Valihara das. Buffet vegetariano. PROSEGUE con grande successo la rassegna gastronomica “Stasera vi cucino bio” oggi al ristorante Da Rolando. Per capire il tipo di cucina dello chef Rolando Ramoscelli, occorre conoscere il personaggio e la sua profonda passione. Quel “cucina dialettale” che campeggia sopra la porta d’ingresso è un richiamo eloquente: da oltre 20 anni Rolando parla un linguaggio locale. A condurre la serata Otello Renzi che spiegherà dei piatti, origine e giusto abbinamento dei vini. Info: www.staseravicucinobio. •• Chiccoteca, incontro con Irene Melito sui cereali biologici concentrato di vita OGGI, alle ore 21, alla Terapeuticum Chiccoteca, in via Giusti 6 a Pesaro, incontro pubblico con la dottoressa Irene Melito, esperta di alimentazione naturale. L’argomento della serata è: “I cereali biologici: un concentrato di vita”. Ai partecipanti verranno offerti in omaggio prodotti della filiera biologica marchigiana. Fano, stasera a Marina dei Cesari incontro sul romanzo di Trapanese ALLE 21,30 di oggi, a Fano, a Marina dei Cesari nella sala che ospita il campionato di scacchi, si terrà un simpatico incontro sui temi del romanzo “La giusta scelta” di Giancarlo Trapanese. Prevista la proiezione di un filmato, letture e qualche riflessione. L’incontro, al Pala J, è organizzato dall’Associazione Scacchi. Fano: i registi di «Salvo», il film vincitore a Cannes, oggi al Politeama VINCITORE della Settimana della Critica all’ultimo Festival di Cannes, ‘Salvo’ – la proposta di questa settimana del Politeama “Cinefanum” – è un’opera particolare: racconta una storia di mafia. Appuntamento al Politeama di Fano oggi alle 21.15. Saranno in sala presenti Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, che hanno diretto questo film. Pesaro, la maxi-tombola pasquale da domani di scena al Caffè delle Rose DA DOMANI torna la Maxi Tombola di Pasqua con Perry al Caffè delle Rose (ex Bianco Corallo) in lungomare Nazario Sauro, a Pesaro. Appuntamento dalle ore 19 con il buffet di apertura; poi si gioca anche sabato, domenica e lunedì. Info e prenotazioni: 339.4724723. Cinema di Pesaro -Urbino, Ancona e provincia PESARO CINEMA LORETO Via Mirabelli 3 - Pesaro. 0721390890. Gran Budapest Hotel 21.00. GIGOLÒ PER CASO scritto, diretto e recitato da John Turturro con protagonisti lo stesso Turturro, Woody Allen e Sharon Stone. Ore 21:15. FANO MULTISALA METROPOLIS CINEMA MALATESTA Largo V. del Sangue. 0721 451334. Mura Malatestiane. 0721 808677. gigolò per caso 2k Gran Budapest Hotel feriali 20.40 22.40 sabato 16.40 18.40 20.40 22.40 festivi 14.40 16.40 18.40 20.40 22.40. (Sala 1) 21.15. rio 2: missione amazzonia 2k feriali 20.30 22.30 sabato 16.30 18.30 20.30 22.30 festivi 14.30 16.30 18.30 20.30 22.30. (Sala 2) noah 2k feriali 20.00 22.30 sabato 17.00 20.00 22.30 festivi 14.30 17.00 20.00 22.30. (Sala 3) MULTISALA SOLARIS Via Turati 42 Pesaro. 0721-410615. Gigolò per caso 21.00. Rio 2 21.30. Mr Morgan 21.00. UCI CINEMAS Piazza Stefanini 5. 0721 892960. GIGOLO’ PER CASO 17.30 - 20.15 - 22.30. (Sala 1) CUCCIOLI IL PAESE DEL VENTO CITIPLEX POLITEAMA Via Arco d’Augusto 57. 0721 801389. Salvo 21.15. Rio 2 21.15. Gigolò per caso 21.15. UCI CINEMAS Via Einaudi. 0721 892960. RIO 2 MISSIONE AMAZZONIA TUTTI I GIORNI 17:10 - 20:10 SABATO DOMENICA E LUNEDì ANCHE 14:45 - 15:30. GIGOLò PER CASO TUTTI I GIORNI 17:50 - 20:00 - 22:20 SABATO DOMENICA E LUNEDì ANCHE 15:00. 17:00. (Sala 2) NOAH 3D Noah 2D FERIALI spett. UNICO ore 22.00 FESTIVI spett. UNICO ore 22.00 22,20. 19:30 22:20. (Sala 3) UN MATRIMONIO DA FAVOLA Rio 2 - Missione Amazzonia GIO ore 21.00 VENore 21.00 SAB 20.00 22.30 DOM 17.00 20.00 22.30 LUN 17.00 20.00 22.30 MAR ore 21.00. 17,30-20,00-22,30. 17:10. (Sala 3) TRASCENDENCE Un Matrimonio Da Favola 17,00-19,50-22,40. 20:00 22:15. (Sala 4) CAPTAIN AMERICA Noah 3D 16,30-19,30-22,30. 17:10. (Sala 4) GIGOLO’ PER CASO Trascendence 17,30-20,00-22,20. 17:10 19:50 22:30. (Sala 5) Sala 2 NOAH. ANCONA MULTISALA GOLDONI Via Montebello. 071-201236. gigolò per caso 2k feriali 16.40 18.40 20.40 22.40 sabato 16.40 18.40 20.40 22.40 festivi 14.40 16.40 18.40 20.40 22.40. (Sala 1) noah 2k feriali 17.00 20.00 22.30 sabato 17.00 20.00 22.30 festivi 14.30 17.00 20.00 22.30. (Sala 2) trascendence 2k TI SPOSO MA NON TROPPO 17,30-20,00-22,30. FABRIANO Via Maierini 071-65375. Giogolò per caso 21.15. RIO 2 - MISSIONE AMAZZONIA (2K) Gran Budapest Hotel feriali 16.30 18.30 23.00 sabato 16.30 18.30 23.00 festivi 14.30 16.30 18.30 23.00. (Sala 4) feriali 18.40 - 21.30; sabato 18.40 - 21.30; festivi 16.00 - 18.40 - 21.30;. (Sala 2) noah 2k GIGOLO’ PER CASO (2K) feriali 18.30 - 20.30- 22.30; sabato 18.30 20.30 - 22.30; festivi 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30;. (Sala 3) UN MATRIMONIO DA FAVOLA DIVERGENT TUTTI I GIORNI 18:00 - 20:15 - 22:35 SABATO DOMENICA E LUNEDì ANCHE 15:30; SOLO SABATO 1:00. OCULUS TUTTI I GIORNI 22:30 SOLO SABATO 0:50. CAPTAIN AMERICA - IL SOLDATO D’INVERNO feriali 20.30 sabato 20.30 festivi 20.30. (Sala 4) ti sposo ma non troppo 2k feriali 16.30 18.30 20.30 22.30 sabato 16.30 18.30 20.30 22.30 festivi 14.30 16.30 18.30 20.30 22.30. (Sala 5) rioi 2: missione amazzonia 2k feriali 16.30 18.30 20.30 22.30 sabato 16.30 18.30 20.30 22.30 festivi 14.30 16.30 18.30 20.30 22.30. (Sala 6) UCI CINEMAS GRAND BUDAPEST HOTEL (2K) feriali 20.30 - 22.30; sabato 20.30 - 22.30; festivi 18.30 - 20.30 - 22.30;. (Sala 4) UN MATRIMONIO DA FAVOLA (2K) feriali 18.40; sabato 18.40; festivi 16.40;. (Sala 4) JESI TUTTI I GIORNI 16:45 - 22:30. Via Filonzi. 892.960. UCI CINEMAS MR. PEABODY E SHERMAN MR.PEABODY E SHERMAN Via Marco Polo. 0731 205276. SABATO, DOMENICA E LUNEDì 14:45. 16,20. ACQUALAGNA URBINO Gigolò Per Caso NOAH 17:30 19:50 22:10. (Sala 1) CINEMA A. CONTI CINEMA DUCALE DIVERGENT Captain America - The Winter Soldier 2D Piazza E. Mattei n.11/12. 328 1115550. Via F. Budassi 13. 0722 320315. 19,30. 22:20. (Sala 2) 16,30-18,45-19,30-21,45-22,30. CINEMA GABBIANO Via B. Gigli, 19 - 60044 Fabriano AN. 0732/251391. TRASCENDENCE TUTTI I GIORNI 17:30 - 20:10 - 22:45 SABATO DOMENICA E LUNEDì ANCHE 14:50; SOLO SABATO 0:30. SENIGALLIA MOVIELAND NOAH (2K) 16.35 - 19.35 - 22.35. (Sala 2) 17.15 - 20.00 - 22.45. (Sala 5) RIO 2 17.30 - 20.00. (Sala 6) OCULUS 22.30. (Sala 6) Noah 2D 16,20-17,20-19,50. GIO ore 20.00 VEN ore 20.00 SAB 18.00 20.00 DOM 16.00 18.00 20.00 LUN 16.00 18.00 20.00 MAR ore 20.00. un matrimonio da favola 2k 19:35. CAPITAN AMERICA 22.30 TRASCENDENCE 20:00. (Sala 2) RIO 2D TUTTI I GIORNI 17:10 - 19:30 - 22:30. NOAH NOAH 20.15. (Sala 4) Rio 2 - Missione Amazzonia 22,40. feriali 18.20 - 20.20- 22.20; sabato 18.20 20.20 - 22.20; festivi 16.10 - 18.20 - 20.20 22.20;. (Sala 1) 3D NOAH UN MATRIMONIO DA FAVOLA OCULUS Sala 1 GRAND BUDAPEST HOTEL. feriali 17.50 20.15 22.30 sabato 17.50 20.15 22.30 festivi 15.30 17.50 20.15 22.30. (Sala 3) 14.30. (Sala 2) 17.00. (Sala 4) Sala 1 RIO 2 – MISSIONE AMAZZONIA 2 - Senigallia (AN). 21.15. UCI CINEMAS Via Abbagnano 8. 892.960. UN MATRIMONIO DA FAVOLA TUTTI I GIORNI 17.30/20.00/22.30 SABATODOMENICA-LUNEDI ANCHE 15.10. MR. PEABODY E SHERMAN 2D SABATO-DOMENICA-LUNEDI 15.00. CAPTAIN AMERICA 2D TUTTI I GIORNI 17.20/19.40 MARTEDI SOLO 18.30/21.30 RASSEGNA A 3EURO. RIO 2 TUTTI I GIORNI 17.20/20.15 SABATO- DOMENICA-LUNEDI ANCHE 15.00. OCULUS 22.50. NOAH TUTTI I GIORNI 19.30/22.30 SABATO-DOMENICA-LUNEDI ANCHE 16.30. NOAH 3D 22.30. TRANSCENDENCE TUTTI I GIORNI 17.20/20.00/22.40 SABATODOMENICA-LUNEDI ANCHE 14.45. GIGOLO PER CASO TUTTI I GIORNI 17.40/20.00/22.20 SABATODOMENICA-LUNEDI ANCHE 15.20. PESARO SPORT GIOVEDÌ 17 APRILE 2014 il Resto del Carlino 66 SERIE D FANO-JESINA (ORE 15) 7 ••• I DERBY GIOCATI COI LEONCELLI GRANATA AVANTI 25 VITTORIE CONTRO 24, 17 I PAREGGI Riecco «la partita che vale la stagione» Appuntamento salvezza. De Angelis: «Voglio la stessa carica degli ultimi derby in casa» · Fano 32ª giornata Civitanovese e Recanatese per la salvezza LA TERZ’ULTIMA giornata (oggi) è quella che precede la Pasqua. Testacoda pro forma, nulla più. La neopromossa Ancona, reduce da giorni di feste sfrenate (e meritate), parte stamattina alle 8 per Isernia con 18 giocatori. Cornacchini ha già fatto sapere che darà ampio spazio alle seconde linee. Molisani già condannati dalla classifica e dalla situazione societaria. Tra le gare che contano, quelle per il secondo posto, con Matelica (a Città S. Angelo) e Termoli (con l’Amiternina) che affrontano squadre pericolanti. I maceratesi, privi di bomber Cacciatore (squalificato per due turni) sono obbligati a vincere, anche perché poi il Termoli avrà il «bonus» del Bojano. E poi ci sono gli scontri diretti per la salvezza: la Recanatese deve rintuzzare gli assalti del Sulmona; la Civitanovese deve assolutamente battere l’Agnonese per non inguaiarsi ulteriormente. In zona playoff, invece, la Maceratese deve far punti a Giulianova se non vuole correre il rischio di uscire per differenza punti. La Fermana resta a guardare e incamera i punti salvezza col Bojano. Il campionato riprenderà poi il 27 aprile, dopo la sosta, con la penultima giornata, e si concluderà il 4 maggio. • Programma 32ª giornata (ore 15): Fano-Jesina (Sartori di Este); Celano-Vis Pesaro (Palermo di Bari); Giulianova-Maceratese (Saggese di Rovereto); Civitanovese-Agnonese (Valiante di Nocera Inferiore); Isernia-Ancona (Parrella di Battipaglia); Angolana-Matelica (Andreini di Forlì); Sulmona-Recanatese (Simiele di Albano Laziale); TermoliAmiternina (Leo di Roma); Fermana-Boiano 3-0 (a tavolino). • Classifica: Ancona 71; Matelica 61; Termoli 60; Maceratese 55; Jesina, Vis Pesaro 45; Giulianova 44; Celano, Fano, Fermana 41; Recanatese 40; Civitanovese 39; Amiternina, Agnonese, Sulmona 37; Angolana 26; Isernia 24; Boiano 1. ATTACCO Henry Shiba in concorrenza con Antonioni per una maglia NON SI PUÒ mancare l’obiettivo. L’Alma oggi torna in campo dopo il ko di domenica, arriva la Jesina per l’anticipo della terz’ultima di campionato e la truppa granata ha il secondo match point da sfruttare in chiave salvezza anticipata. Vincendo oggi, i ragazzi di mister De Angelis potranno dirsi fuori da qualsiasi pericolo. Certo, non sarà semplice per i granata, che si troveranno di fronte una Jesina in salute e senza assilli dopo la vittoria salvezza contro il Giulianova, e che devono fronteggiare una certa stanchezza mentale e fisica, oltre ad acciacchi e squalifiche. La voglia di chiudere la pratica salvezza dovrà però motivare al massimo la formazione di De Angelis, chiamata a reagire dopo due sconfitte esterne consecutive. «In effetti questa è la classica partita che vale un’intera stagione — dice il tecnico granata Gianluca De Angelis — perché vincendola il Fano a quota 44 non correrebbe più alcun rischio, avrebbe centrato il suo obiettivo stagionale e avrebbe la possibilità di giocarsi le ultime due gare senza assilli. Ecco perché ce la dovremo giocare con la stessa carica che ci ha permesso di vincere contro Pesaro e Matelica». JESINA in formazione tipo, Fano con vari problemi. «Sì, ma le assenze conteranno poco se chi giocherà lo farà con grande aggressività e voglia di vincere». De Angelis dovrà rinunciare all’apporto prezioso di Nodari squalificato per tre giornate (campionato finito per lui). Niente derby anche per lo squa- Classifica derby Corsa per evitare l’ultimo posto IL DERBY con la Jesina offre al Fano un’altra opportunità: quella di scrollarsi di dosso il poco piacevole ultimo posto nella classifica dei derby. I granata hanno infatti 12 punti (in 13 gare), preceduti da Fermana con 13 (su 14), Maceratese con 15 (15) e Vis con 16 (15). In vetta l’Ancona con 30 (14) è destinata a vincere anche qui, visto che la rivale Matelica con 30 ha già giocato tutte le 16 sfide regionali. Seguono Civitanovese con 20 (15), Recanatese 19 (16) e Jesina con 18 (14). lificato Cesaroni. In dubbio anche Cicino. Possibile il rientro di Torta in difesa. In avanti spazio per Stefanelli che domenica è rientrato alla grande, al suo fianco uno tra Shiba e Antonioni e un under (Bracci o Sassaroli). Per una partita così delicata sarà indispensabile l’apporto del pubblico, indipendentemente dal numero degli spettatori che non saranno certo quelli di Fano-Vis vista anche la giornata lavorativa. Proprio per questo, l’Alma potrà contare anche sul supporto dei giovani delle scuole calcio fanesi (Delfino, S.Orso e Fanella) che entreranno gratuitamente al Mancini. Precedenti. Sono 66 (invece di 67 per l’abbandono della Jesina nel ritorno del campionato di C 1939-40). Fano in vantaggio con 25 vittorie contro 24; i pareggi sono 17. • Così in campo (ore 15). FANO (4-3-3): Ginestra; Clemente, Torta, Fatica, Santini; Favo, Lunardini, Marconi; Bracci (Sassaroli), Shiba (Antonioni), Stefanelli. All. De Angelis. JESINA (4-4-2): Tavoni; Calcina, Tafani, Tombari, Carnevali; Strappini M., Berardi, Rossini, Cardinali M.; Traini, Pierandrei. All. Bacci. Arbitro: Sartori di Este. Roberto Farabini Trasferta nella Marsica La vittoria esterna manca da tre mesi. Cusaro al rientro La Vis in visita al «muro» del Celano Per i biancorossi il test più attendibile · Pesaro PROVACI ancora Vis. Dopo i segnali di risveglio a Termoli, dopo il punto farcito di gioco nel derby di domenica contro la Fermana, oggi nel turno infrasettimanale di Celano, nella Marsica abruzzese, è caccia aperta ai tre punti. I biancorossi, scesi ieri in Abruzzo, dovranno provarci ancora senza il sostegno dei tifosi (secondo e ultimo turno di squalifica dopo i fatti di Fano) e cercando di sgomberare testa e gambe da ogni genere di pesantezza. La prima: proprio quella vittoria che manca, in generale, da due mesi (16 febbraio: 8-0 al Bojano) e fuori casa addirittura da tre (16 gennaio: 0-4 a Scoppito). Mister Magi non potrà contare su Cremona e Pangrazi, squalificati, ma ritroverà al centro della difesa Cusaro. L’ostacolo è il Celano, praticamente salvo: gli abruzzesi, reduci dal pareggio di Matelica, dopo Pasqua riceveranno i tre punti a tavolino col Bojano ma, nel corso di questo campionato, hanno dimo- strato di saper stare sempre sul pezzo. Vedi le 22 reti incassate (miglior difesa dopo l’Ancona), i 16 pareggi timbrati (nonostante una vittoria casalinga che manca da gennaio) e, la Vis lo sa bene, la capacità di non mollare mai (2-2 strappato a Pesaro in rimonta all’andata). Gli avversari Gli abruzzesi vantano la seconda miglior difesa del girone (22) e hanno pareggiato 16 volte INSOMMA: fenomeni no, ma squadra di sostanza sì. Mister Morgante, il fautore di questa fisionomia appiccicosa, riabbraccia in difesa Rea ma dovrà fare a meno dell’esterno difensivo under Simeoni: al suo posto il marchigiano Bordi, ex Termoli. Consueta, poi, l’interscambiabilità tra Granaiola e Tarantino. Magi, invece, dovrebbe ripartite dal 4-5-1, con Ridolfi al centro del villaggio, da regista a tut- tocampo, con Pieri unica punta (qualche chance per Di Carlo). Un solo ballottaggio: Bartolucci con Eugenio Dominici a destra della linea difensiva. Preventivabile, vista la vicinanza del match al derby di domenica scorsa, qualche cambio in corso: scalpitano Giorgio Torelli e Rossi, in panchina anche i baby Cremonini e Galeazzi. Arbitra Palermo. Un precedente con la Vis: la vittoria a Scoppito del settembre 2012 (0-2). Tocchiamo ferro: chissà che la ruota inizia a rigirare. Radiocronaca diretta su Radio Prima Rete ascoltabile in streaming anche su pu24.it • Così in campo (ore 15): CELANO (4-4-2): Bartoletti; Granaiola, Rea, Fuschi, Bordi; Lancia, Evangelisti, Tarantino, Mercogliano; Aquaro, Bolzan. All. Morgante. VIS PESARO (4-5-1): Foiera; Bartolucci, Cusaro, Martini, G. Dominici; Bianchi, A. Torelli, Omiccioli, Ridolfi, Bugaro; Pieri. All. Magi. Arbitro: Palermo di Bari. Gianluca Murgia AVVICENDAMENTO Alex Cusaro di nuovo al centro della difesa dopo aver scontato la giornata di squalifica; gli fa posto lo squalificato Pangrazi Dal 1860 il quotidiano delle Marche PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +&!z![!#!/ CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) LA RIFORMA μ Tre tipi di strutture nelle Marche Case della salute Gli ospedali cambiano volto Anno 154 N˚ 106 Giovedì 17 Aprile 2014 € 1.20 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it Sgominata la gang dei furti Quattro donne esperte in razzie nei supermercati: tre sono in cella Pesaro Quattro ragazze terribili specializzate in furti nei supermercati e con un curriculum ladresco di tutto rispetto. I carabinieri davano loro la caccia dall'ottobre dell'anno scorso, quando fallirono un clamoroso furto all'Iper Rossini riuscendo però ad aggredire un vigilantes tanto da conquistarsi l'accusa di rapina impropria e, successivamente, il carcere. Martedì sono state arrestate ad Ancona Lucia, Maria e Pamela Spinelli, di 19, 23 e 25 anni. Patrizia Spinelli, 25 anni, era invece stata arrestata lo scorso 10 ottobre il gior- no in cui le quattro donne furono notate riempire quattro carrelli di ogni genere di merce. A un vigilante del centro commerciale non era sfuggita la presenza delle quattro giovani, tutte vestite di scuro, che in diversi reparti dell’ipermercato, riempivano ciascuna il proprio carrello di merce va- ria e con una fretta particolare. Una fretta che non è sfuggita al vigilante che ha chiamato i carabinieri. Quel giorno una fu arrestata e tre riuscirono a scappare. ma da martedì anche le tre fuggiasche sono finite in cella a Villa Fastiggi. Sinibaldi In cronaca di Pesaro μ Mirco Pugnaloni, la rinascita dopo l’incidente μ Profughi a Macerata Feltria, incontro con la città “Questa sedia a rotelle non fermerà i miei sogni” “Cancelliamo i pregiudizi” Sollecitazione del prefetto LA STORIA Osimo Gli ospedali minori della regione cambiano volto Ancona Una medicina vicina ai cittadini: è quanto si prefiggono le Case della salute, step di fondamentale importanza nel percorso della riforma sanitaria regionale che ne ha approvato le linee guida. Baldini A pagina 3 La forza di non mollare e credere in una vita migliore, nonostante tutto. La saggezza di chi ha capito il senso e vuole farne tesoro, per sé e gli altri. Mirco Pugnaloni, osimano 30enne, è un'anima che poteva smarrirsi dietro i colpi di un destino atroce. Rimasto paralizzatodopo un incidente stradale, Mirco ha trovato la forza di superare la disabilità e di reagire ad un destino che gli ha tolto tanto, ma non i sogni. Quattrini A pagina 2 La sedia a rotelle compagna di vita di Mirco Il prefetto Attilio Visconti ha partecipato all’incontro di Macerata Feltria IncronacadiPesaro IL PUNTO I taliani sempre più longevi e in buona salute, con gli over-100 il cui numero è raddoppiato negli ultimi 10 anni, raggiungendo quota 13.500, ed una netta diminuzione della mortalità per tumori e malattie cardiovascolari. È un'Italia che “sta bene” quella descritta dal Rapporto Osservasalute 2013, ma non scevra di paradossi: se da un lato migliora infatti la salute dei cittadini, dall'altro... Continua a pagina 11 μ Le Cem e la protesta dei sindacati I vescovi: “Al bando le aperture festive” A pagina 7 “Resto fedele per far crescere la città” Il sindaco Aguzzi pronto a fare il consigliere comunale. Stoccate a Silvestri e Santorelli Fano Farà il consigliere comunale, se sarà eletto Stefano Aguzzi. Dopo dieci anni da sindaco ieri l’annunciodella candidatura nella lista che porta il suo nome accanto a quello originario de La Tua Fano.”Come ho fatto anche altre volte - ha detto rimango fedele al patto stretto con i fanesi per cercare di contribuire allo sviluppo e al miglioramento della città”. Allusioni, approfondamenti e stoccate a Silvestri e Santorelli che sono passati con Carloni. Foghetti In cronaca di Fano mail: [email protected] Facebook: Diadà Gioca al riciclo MANUELA CORRERA Tavenelle (PU) Via Flaminia 204/D Tel: 0721 894779 cell 339 6604809 Paradossi italiani μ I granata oggi ospitano la Jesina al Mancini IL CASO Diffamare su Fb GUIA SONCINI Q uanti amici avete? Se avete risposto, senza pensarci, una cifra più vicina a 400 che a 4, Mark Zuckerberg ha vinto: “amici” ormai ci fa pensare a “contatto del quale su Facebook vedo le foto di gatti e figli”, e non “tizio che chiamo se alle 3 di notte buco una gomma”... Continua a pagina 11 Fano, match salvezza La Vis Pesaro a Celano SPORT Pesaro Il Fano all’assalto della Jesina: i granata oggi devono assolutamente battere i leoncelli che sono già tranquilli, per chiudere definitivamente il discorso salvezza e poter affrontare le restanti ultime due giornate con l’animo più sereno. Mister De Angelis ha caricato a dovere la squadra che non può fallire questa ghiotta occasione. La Vis Pesaro invece è di scena a Celano contro la squadra che detiene il record di pareggi del girone F della serie D. Barbadoro-Lucarini Nello Sport Il mister granata Gianluca De Angelis μ La Juventus verso il doppio traguardo Prima scudetto e coppa poi il contratto di Conte Martello Nello Sport Giovedì 17 Aprile 2014 3 MARCHE Online www.corriereadriatico.it “Case della salute a misura di cittadino” Tre fasce operative per la riconversione delle strutture sanitarie. Spacca spiega la nuova assistenza territoriale Case della salute, come saranno suddivise OSPEDALI SI CAMBIA SILVIA BALDINI Ancona Le Case della salute, le nuove strutture di assistenza sanitaria territoriale che riformeranno profondamente il sistema regionale, si faranno in tre, per soddisfare tutti i tipi di esigenze del cittadino, dall'assistenza di base a quella di livello superiore. Le tre tipologie che verranno create sul territorio sono state presentate ieri in un incontro a Palazzo Raffaello dal presidente Spacca, da Piero Ciccarelli, direttore del Servizio Salute, dal direttore Asur Gianni Genga e dall'assessore alla Sanità Almerino Mezzolani. Esposte anche le linee giuda approvate per la loro costituzione in accordo con diverse sigle sindacali mediche: per la Medicina generale, Fimmg, Snami, Smi, Simet; per la Pediatria di libera scelta Fimp Cipe; per la Specialistica ambulatoriale interna le sigle Sumai, Cisl Medici/Cimo e Smi. Il cambiamento rispetto all' organizzazione attuale della rete sanitaria sarà notevole. Le Case della salute, il nuovo fulcro della sanità regionale, saranno organizzate in modo tale da costituire un presidio centrale sul territorio, "nell'ottica di un'integrazione sempre più importante dei servizi medici di base e di un rapporto di vicinanza maggiore con il cittadino", ha detto Ciccarelli. "I presidi di base e di primo riferimento saranno chiamate Case della Salute di tipo A per l'erogazione delle cure integrate - ha spiegato - e vedranno riuniti i medici di medicina generale e gli specialisti, per fornire al paziente una prima forma completa di assistenza". Saranno attive per 12 ore diurne e al paziente che si rivolgerà a questo tipo di Case verrà comunicato se è possibile risolvere il problema in loco o se è necessario rivolgersi a livelli superiori di assistenza. "La seconda tipologia, la B, oltre a essere attiva da 12 a 24 ore - ha continuato Ciccarelli prevederà, in aggiunta ai servizi forniti dalla tipologia A, delle prestazioni ulteriori, come i posti letto per la residenzialità, al- μ L’assessore μ Il piano nel dettaglio TIPOLOGIA A TIPOLOGIA C CASA DELLA SALUTE PER L'EROGAZIONE DELLE CURE INTEGRATE CASA DELLA SALUTE (13 PICCOLI OSPEDALI RICONVERTITI) -Poliambulatorio allargato a più specialisti -Integrazione di diverse figure professionali -Misure di assistenza primaria (prima diagnosi per capire se è possibile un intervento immediato per risolvere il problema o se è necessario mandare il paziente a un livello superiore). Funzionamento: 12 ore diurne Oltre alle funzioni precedenti, sono previste: -l'Unità di Valutazione integrata -la diagnostica tradizionale non contrastografica -almeno un modulo di degenza residenziale a ciclo continuativo -punti di primo intervento territoriale attivabili in coerenza con la rete dell'emergenza -funzioni ospedaliere di Day Surgery, one-Day surgery, lungodegenza, riabilitazione intensiva Funzionamento: 24 ore su 24 TIPOLOGIA B CASA DELLA SALUTE PER L'EROGAZIONE DELLE CURE INTEGRATE E RESIDENZIALITÀ Medici soddisfatti “Il servizio è in rete” Stesse caratteristiche delle Case di tipologia A con in aggiunta: -posti letto di residenzialità per la gestione della cronicità -servizi diagnostici - terapeutici (ecografia, ambulatorio infermieristico, coordinamento delle cure domiciliari, ecc.) - integrazione con i servizi sociali per la presa in carico e la prevenzione (vaccinazioni, certificazioni, ecc). Ne sono già state individuate 11 sul territorio. Funzionamento: da 12 a 24 ore Il direttore Asur Gianni Genga Marchigiani longevi e sensibili alla donazione di organi IL REPORT Ancona Nella mappa regionale dei record della salute, il primato della longevità è conquistato dalle province autonome di Trento e Bolzano e dalle Marche, mentre si vive di meno in Campania dove i valori della speranza di vita sono tra i più bassi. Questo l’Atlante della salute in Italia, secondo i dati del Rapporto Osservasalute 2013, con la migliore e peggiore performance regione per regione. E se è vero che in fatto di centenari siamo praticamente imbattibili, le Marche si distinguono a livello nazionale con il tasso maggiore di donatori di organo utilizzati: per il 2012 si registra, infatti, un tasso di Il governatore Gian Mario Spacca e l’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani illustrano la riforma cuni servizi diagnostici, la possibilità di avere un ambulatorio infermieristico e di coordinare le cure domiciliari". Per questa seconda tipologia "sono state già individuate 11 strutture - ha proseguito Ciccarelli - di cui una è il presidio di Castelfidardo". Il lavoro più impegnativo che la Regione sta portando avanti, ha ribadito Ciccarelli, "è proprio quello sulla residenzialità e semi-residenzialità, con 14.000 posto dedicati, per i quali dovremmo ottenere riscontri positivi entro giungo, visto che stiamo lavorando molto in questo senso". L'ultima tipologia di Ca- 35 per milione di persone. E proprio questa particolare sensibilità, tutta marchigiana, spinge alla realizzazione di numerosi progetti dedicati al mondo dei ragazzi per fare capire loro l’importanza della donazione degli organi. Emilia Romagna invece è stata segnalata come regione con la degenza media preoperatoria più breve (1,22 giorni, contro una media nazionale di 1,81); la Toscana con meno donne anziane e in salute che vivono sole (28%), ma con la quota minore di non fumatori (49%); l’Umbria la Regione con il tasso minore di aborti spontanei (82,53 per mille nati vivi, contro un valore medio italiano di 120,58 per 1000), ma con il tasso minore di donatori segnalati (pari a 12,5 per 1.000.000 di persone). se della Salute, la C, è quella che deriverà dalla riconversione delle piccole strutture ospedaliere, "i 13 piccoli presidi che abbiamo già individuato e che manterranno alcune funzioni ospedaliere - ha continuato Ciccarelli come il Day surgery, la lungodegenza e la riabilitazione intensiva". Questo tipo di strutture saranno attive 24 ore su 24 e avranno anche l'Unità di Valutazione integrata, la diagnostica tradizionale e almeno un modulo di degenza residenziale a ciclo continuativo. Potranno essere attivati, in queste sedi, anche punti di primo intervento, in correlazione con la rete dell' emergenza. "Il principio che ispira la riorganizzazione - ha commentato Spacca - è quello della prossimità delle cure, che valorizza la centralità del cittadino e si realizza attraverso l'utilizzo di forme organizzative flessibili che utilizzano le esperienze esistenti. Il percorso è solo alla fase di avvio - ha continuato - seguiranno poi tutti i passaggi negoziali e di condivisione necessari." Mezzolani ha concluso: "Adesso, attraverso il confronto, assesteremo al meglio la parte organizzativa, nella logica dell'equilibrio territoriale". © RIPRODUZIONE RISERVATA Viventi scrive al vice ministro Nencini sui trasporti pubblici: un fondo per sanare le iniquità “Al governo chiediamo 10 milioni di euro” Ancona · L’assessore ai Trasporti Luigi Viventi non ha dimenticato le parole del vice ministro Riccardo Nencini in visita nelle Marche. Dopo avere avuto il dossier sulle infrastrutture dal governatore Spacca, Nencini ha ascoltato con attenzione il nodo dei finanziamenti statali per il trasporto pubblico regionale e si è impegnato a verificare la questione e a risolverla. Luigi Viventi ha deciso di sollecitare il vice ministro e ieri gli ha inviato per chiedere la costituzione di un fondo perequativo di dieci milioni di euro, per sanare la situazione di grave ingiustizia determinata dall’iniqua ripartizione dei fondi statali, che assegna alle Marche il 40% in meno del valore medio su scala nazionale (95,7 euro per abitante) e quasi la metà di quello destinato a regioni medio-piccole con caratteristiche demografiche analoghe (Basilicata, Liguria, Umbria e Molise). La richiesta è stata inviata a Nencini dopo l’incontro di ieri, nel corso del quale Viventi ha rappresentato la Regione Marche per la definizione della situazione della Fano-Grosseto La missiva per ricordare la disparità di trattamento delle Marche nell’erogazione dei finanziamenti e ha avuto anche la possibilità di discutere dei problemi relativi ai finanziamenti per il trasporto pubblico locale. “Le Marche – ha scritto Viventi al viceministro - hanno manifestato in tutte le sedi e in tutte le occasioni l’iniquità dell’attuale riparto, basato sul cosiddetto criterio storico, che penalizza fortemente solo la nostra regione. Per questo chiedo l’intervento da parte del Ministero, per attivare un fondo perequativo, che possa essere utilizzato in sede di Conferenza delle Regioni, in modo da consentire alla Regione Marche di alleviare, seppure in parte, la forte situazione di squilibrio che tuttora persiste”. © RIPRODUZIONE RISERVATA LE REAZIONI Ancona Medici soddisfatti per l'avviamento del confronto con la Regione per l'organizzazione delle Case della Salute e determinati a procedere sulla strada del dialogo. "Negli ultimi anni parlarsi è stato difficile, se non addirittura impossibile - ha detto Massimo Maggi, in rappresentanza dei medici di Medicina generale mentre ora si apre una fase nuova, che consentirà a tutti di lavorare al meglio e a noi medici di medicina generale di fare rete e di migliorare l'assistenza". Da più parti è stata ribadita proprio la necessità di "rendere più efficienti anche i servizi informatici - ha detto Paola Volponi, in rappresentanza dello Smi visto che dovremmo parlare sempre più tra noi ed essere connessi, secondo quanto chiede l'assetto delle Case della Salute, che sono presidi diffusi sul territorio". "Vorremmo che si puntasse molto anche sulla prevenzione, perché la società abbia un giorno adulti sani", ha detto Giuseppe Braico, rappresentante dei Pediatri di libera scelta, mentre Annamaria Calcagni, dei medici specialistici ambulatoriali, ha ribadito "la necessità di non buttare le cose che funzionano ma di integrarle nel nuovo sistema, come la flessibilità dei medici specialistici, già abituati a incarichi in più sedi". Altre richieste sono arrivate per il potenziamento della rete del 118 e per "il potenziamento della medicina d'iniziativa, oltre che di quella di prossimità che si realizzerà con le Case della Salute", ha chiesto la Volponi. "I medici vanno ascoltati attentamente perché conoscono le persone e i loro bisogni, oltre che il contesto socio-economico in cui si opera - ha proseguito - e il loro apporto nel confronto con le istituzioni è fondamentale per definire un nuovo modello di sanità più vicina alla gente e funzionante". Soddisfatto anche Gianni Genga, direttore Asur Marche, che vede l'accordo "come un punto di partenza per rivedere tutti assieme l'assetto della medicina territoriale". s.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA Trasporti pubblici, il nodo dei finanziamenti al vaglio di Nencini Giovedì 17 Aprile 2014 5 MARCHE Online www.corriereadriatico.it Diffidati gli ex vertici di Banca Marche Fondazione Carima all’attacco mette in mora amministratori e management in carica tra il 2006 e il 2009 IL CREDITO NEL MIRINO LUCA PATRASSI Ancona Il postino della Carima bussa e consegna 26 atti di diffida e messa in mora. Dopo l'azione promossa dai commissari di Banca Marche Federico Terrinoni e Giuseppe Feliziani, con la quale l'istituto ha interrotto i termini di prescrizione nei confronti dei propri amministratori e management in carica tra il 2006 e il 2009, anche la Fondazione Carima del presidente Franco Gazzani ha fatto altrettanto. Tramite i propri legali Gabriele Cofanelli di Macerata e Roberto Pozzi di Milano, ha chiesto la notifica tramite ufficiale giudiziario di un atto di diffida e messa in mora. Gli obiettivi sono di interrompere il periodo di prescrizione e di indicare l'ammontare dei danni subiti dalla Fondazione Carima. L'iniziativa dei commissari ha aperto uno scenario nuovo con l'ipotesi che anche in anni più lontani ci siano state vicende e condotte da approfondire. Una convinzione che anima anche i vertici della Fondazione Carima che hanno fatto sapere di aver subito danni per una cinquantina di milioni di euro. Il periodo di riferimento è quello tra il 2006 e il 2009 ma non perchè Fondazione Carima ritenga che le colpe eventuali sia- μ Patrizia no da ascrivere a chi ha agito in quegli anni ma solo per un fatto tecnico visto che per gli anni successivi non ci sono problemi di prescrizione. La messa in mora è un atto che interrompe la prescrizione e non è ancora un atto di citazione per danni nel senso che la parte attrice può presentarlo come potrebbe non farlo mai. Visto però che il caso è incandescente sembra logico dedurne che la Carima farà anche le citazioni conseguenti ma occorre sottolineare che si tratta di ipotesi. La Fondazione Carima dunque prosegue - con una decisione presa all’unanimità dagli organismi direttivi - nell’azione legale sul fronte dell’accertamento delle eventuali responsabilità su Banca Marche. Ventisei le persone, per il momento, indicate dalla Fondazione Carima e si tratta di Eliseo De Luca, Marcello Gennari, Tonino Perini, Francesco Calai, Walter Durini, Pio Bussolotto, Roberto Ciavallieri, Massimo Bianconi, Claudio Dell’Aquila, Leonardo Cavicchia, Pierfranco Giorgi, Stefano Vallesi, Lauro Costa, Giuliano Bianchi, Aldo Birrozzi, Stefano Clementoni, Mario Volpini, Michele Ambrosini, Bruno Brusciotti, Massimo Cremona, Roberto Marcolini, Piero Valentini, Agostino Cesaroni, Franco D’Angelo, Michele Giannatasio e Marco Pierluca. Dunque quello che sembrava impossibile non più tardi di un paio di anni fa sta diventando realtà: la Fondazione Carima chiede danni per decine di milioni a quel mondo che ben conosce per essere l’azionista μ Al vaglio le operazioni di finanziamento E la Procura indaga sul buco scandaloso L’INCHIESTA Ancona Franco Gazzani, presidente della Fondazione Carima in prima linea sulla vicenda che ha travolto Banca Marche. Adesso ha diffidato gli ex vertici di riferimento di Banca Marche. Il presidente della Fondazione Carima, il civitanovese Franco Gazzani, chiede danni milionari - tra i tanti altri - all’ex presidente di Banca Marche, il maceratese Lauro Costa e a diversi altri pezzi da novanta dell’economia e degli enti pubblici Gli obiettivi principali sono di interrompere il periodo di prescrizione e di indicare l'ammontare dei danni subiti del Maceratese. Lo scontro è totale, senza frontiere. Un altro concetto che va ribadito è che gli atti della Carima sono richieste di parte che andranno valutate dai giudici. Peraltro tutti gli ex amministratori e dirigenti di Banca Marche hanno sempre ribadito di non avere alcuna responsabilità nei problemi finanziari di Banca Marche giunti sostanzialmente - secondo la loro tesi - per colpa di una crisi tanto lunga quanto imprevedibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA Falso in bilancio, falso in prospetto, ostacolo alla vigilanza, false comunicazioni sociali e appropriazioni indebite e, per alcuni, anche associazione per delinquere. È il ventaglio di reati prospettato per 27 indagati, nei confronti dei quali sono state eseguite oggi dal guardia di finanza delle perquisizioni domiciliari disposte dalla Procura di Ancona nell'ambito dell'inchiesta su Banca Marche. Inchiesta partita da un doppio esposto dell'istituto di credito, da mesi commissariato da Bankitalia, su alcuni affidamenti milionari «imprudenti», erogati a imprenditori prevalentemente ma non solo del settore edilizio, spesso in assenza di garanzie sul rimborso oppure con procedure istruttorie incomplete o corredate da perizie non veritiere, o in violazione delle norme interne e di settore. Una malagestione che avrebbe favorito alcuni imprenditori o gruppi imprenditoriali «amici» nell'erogazione di finanziamenti per centinaia di milioni di euro, ma anche procurato alla banca marchigiana un rosso da circa 800 milioni di euro (oltre un miliardo per il bilancio consolidato) finito all'attenzione prima di Bankitalia che ha aperto una procedura di sorveglianza, culminata nel commissariamento, e successivamente della magistratura. Un buco di bilancio che sarebbe stato «coperto» da false informazioni anche alla Consob e a Bankitalia in occasione della proposta di aumento del capitale sociale per 110,5 milioni di euro nel 2012. La Procura anconetana ipotizza anche che da questo tourbillon di mutui e prestiti sia scaturito in qualche caso un arricchimento personale per alcuni indagati del gruppo Banca Marche, comprendente anche la controllata Medioleasing spa. Nel mirino della magistratura gli ex presidenti Michele Ambrosini e Lauro Costa, l'ex vice presidente Tonino Perini, l'ex direttore generale Massimo Bianconi (oggetto di un'inchiesta di Bankitalia), l'ex vice direttore generale di Banca Marche Stefano Vallesi e l'ex direttore generale di Medioleasing Giuseppe Barchiesi, più altri manager, funzionari e imprenditori. Casagrande ha aperto un tavolo di transizione con l’Anci Province, si prepara il futuro I NUOVI ENTI Ancona · Patrizia Casagrande, presidente dell’Upi Marche, ha convocato, insieme al presidente dell’Anci regionale Maurizio Mangialardi, nella sede dell’Unione delle province marchigiane, un tavolo per affrontare con buon anticipo e nel migliore dei modi possibili la fase di transizione istituzionale che darà vita alle nuove Province in seguito all’approvazione della legge Delrio. “Con il numero zero di questo tavolo – ha esordito la presidente Casagrande – l’Upi Marche fa il primo passo per evitare che, nel passaggio di funzioni dalle Province ai Comuni, si interrompano i servizi ai cittadini e nello stesso tempo per assicurare ai dipendenti delle Province le più ampie garanzie di lavoro”. La presidente dell’Upi intende arrivare pronta alla scadenza dei tre mesi dall’approvazione della legge Delrio (7 luglio), termine ultimo per l’emanazione dei decreti attuativi per il riordino delle Province, che diventano enti di secondo livello. Entro la fine dell’anno le tappe per giungere alla nuova forma di Provincia sono fissate, ma le conseguenze e le implicazioni non sono ancora del tutto definite. L’incontro di ieri, ritenuto necessario e utilissimo da Maurizio Mangialardi, mette sul tavolo i temi da affrontare nei prossimi mesi. Fino al 30 giugno, Patrizia Casagrande sarà presidente Upi e commissario della Provincia di Ancona. Dal primo luglio, sarà commissario a regime ridotto, cioè senza LA SOCIETA’ ERREPI SRL ACQUISTA DA PRIVATI E AZIENDE OGNI GENERE DI VEICOLI Maurizio Mangialardi e Patrizia Casagrande indennità, ben disposta a “regalare ai cittadini sei mesi di guida di un’amministrazione che passa le consegne al nuovo ente di area vasta”. Chiarito che il presidente delle future province non dovrà necessariamente essere il sindaco del Comune capoluogo, il 25 maggio saranno eletti i nuovi sindaci che si sommano ai vecchi per completare la futura assemblea dei sindaci (organo che approva il bilancio e modifica lo statuto delle future province), ma anche i nuovi consiglieri che (insieme ai sindaci) sono chiamati a eleggere il nuovo consiglio provinciale composto da 12 membri. Saranno poi i consigli provinciali a eleggere entro settembre i nuovi presidenti delle Province di Ancona, Fermo, Ascoli Piceno, Pesaro. Tra settembre e dicembre, il commissa- rio Casagrande e i presidenti attualmente in carica affiancheranno i nuovi presidenti nelle rispettive province fino al 31 dicembre. Tra giugno e settembre l’Upi Marche insieme all’Anci regionale si preoccuperanno di organizzare la presentazione delle liste per l’elezione del Consiglio provinciale da eleggere fra i consiglieri comunali, i sindaci e, solo per questa prima volta, fra i consiglieri provinciali appena decaduti. All’incontro erano presenti il vicepresidente dell’Upi nazionale Fabrizio Cesetti (presidente della provincia di Fermo), il vicepresidente Anci Marche Goffredo Brandoni (sindaco di Falconara), il sindaco di Fermo Nella Brambatti, l’assessore della Provincia di Macerata Leonardo Lippi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (AUTO, MEZZI COMMERCIALI, CARRELLI ELEVATORI). PAGAMENTO E PASSAGGIO IMMEDIATO 8 Giovedì 17 Aprile 2014 CULTURA e SPETTACOLI Online www.corriereadriatico.it Nomi illustri come porta Fortuna La stagione teatrale di Fano con Gassman, Preziosi, Costa e De Filippo Gli appuntamenti saranno di domenica UN CARTELLONE DI SUCCESSI Si ripete la tradizione del teatro per bambini MASSIMO FOGHETTI Fano Prima che scada il suo mandato (la cui durata equivale a quella della presente tornata amministrativa, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro della Fortuna, ha volto programmare la prossima stagione di prosa, nel solco di una tradizione che vede cimentarsi a Fano con testi classici e contemporanei, le migliori compagnie che si affacciano alla ribalta. Non mancano poi le novità come quella "Officina della Fortuna" che consiste in un progetto di creazione affidato a Jacopo Gassmann, giovane artista, figlio d'arte, già attivo all'estero ed impostosi recentemente sulla scena italiana come regista teatrale. Ma veniamo alla locandina, anche se i tempi sono lontani. Il primo appuntamento è l'1 e il 2 novembre con il nuovo progetto di Alessandro Preziosi che si cimenta con un mito assoluto della letteratura e del teatro dell'Occidente: "Don Giovanni". E lo fa a modo suo rivisitando la materia attraverso i suoi più illustri autori, da Molière a Da Ponte passando per Puškin, per riscriverlo alla sua maniera. Il 6 e 7 dicembre seguirà uno spettacolo tra i più attesi della prossima stagione. Gabriele Lavia torna al suo amato Ingmar Bergman con "Sinfonia d'Autunno", protagonista una delle ultime grandi signore del nostro teatro: Annamaria Guarnieri. In seguito, nei pressi di Natale, il 20 e 21 dicembre, si rappresenterà "Uo- mo e galantuomo" di Eduardo De Filippo con Gianfelice Imparato, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Antonia Truppo diretti dal regista di cinema e di teatro Alessandro D'Alatri. La commedia più divertente di Eduardo è stata allestita in occasione del trentennale della sua morte. Come è bello innamorarsi a sessant'anni, lo racconteranno al pubblico il 10 e 11 gennaio Lella Costa e Paolo Calabresi con "Nuda Proprietà" di Lidia Ravera messa in scena da Emanuela Giordano. Un rito propiziatorio, una festa alla forza e alla fragilità umana. Il 28 febbraio e il 1˚ marzo, sarà la volta di una una storia tutta al femminile costruita all' interno di una fabbrica, nel mezzo di una vertenza sindaca- le, durante un braccio di ferro tra operaie e padroni. Argomento del contendere: "7 Minuti di libertà". Un copione redatto da Stefano Massini sulla base di un fatto realmente accaduto in Francia. In scena una grande Ottavia Piccolo diretta da Alessandro Gassmann. Per finire, anche se ci sarà un seguito ancora meglio da definire, la commedia esilarante scritta da George Axelrod per il teatro e portata al successo da un film del 1955 di Billy Wilder con Marilyn Monroe, "Quando la moglie è in vacanza". Il lavoro sarà in scena il 17 e 18 marzo con Massimo Ghini e Elena Santarelli diretti di nuovo da Alessandro D'Alatri. C’è attesa per l’esibizione di Francesco Mascia di Fano vincitore di Civitanova Danza © RIPRODUZIONE RISERVATA Il cantautore piacentino Daniele Ronda vince il Premio Enriquez 2014-Città di Sirolo (X edizione “ per una comunicazione e un’ arte di impegno sociale e civile”), per il suo nuovo disco di inediti “La Rivoluzione”. L’album, inserito nella categoria musica pop e contaminazioni, e nella sezione cantautori e compositori di impegno sociale e civile, è stato definito dalla giuria “miglior album dell’anno per la profonda ricerca compositiva dei testi e delle musiche”. Il 30 agosto Daniele μ Lo Ronda ritirerà il premio durante la cerimonia ufficiale che si terrà al Teatro Cortesi di Sirolo, organizzata dal Centro Studi Franco Enriquez che, grazie a diverse attività culturali, si propone di promuovere la comunicazione artistica teatrale, cinematografica, televisiva, musicale ed editoriale. Il premio gode del sostegno del Comune di Sirolo, dell’adesione del Presidente della Repubblica e del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le attività Culturali e del Turismo, della Regione Marche e dell’ Ente Parco Naturale del Conero. Daniele Ronda è attualmente in tour in tutta Italia per presentare live i brani dell’album “La Rivoluzione” e il suo travolgente repertorio pop/folk (con brani tratti dai precedenti dischi "Daparte in folk" e “La sirena del Po”). Sul palco è accompagnato dalla sua band Folklub, composta da Sandro Allario (fisarmonica, pianoforte, organo hammond), Carlo Raviola (basso), Matteo Calza (chitarra elettrica, chitarra classica, chitarra acustica, mandolino e banjo) e Marcello Daniele Ronda Urbino © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Annamaria Guarneri anteprima è stato comunicato che si sta cercando di organizzare una esibizione di Francesco Mascia di Fano, vincitore del Concorso Civitanova Danza, che si è aggiudicato l'ingresso alla Scala di Milano. C'è comunque un pericolo: il clima elettorale pone seri interrogativi sulla stessa sopravvivenza della Fondazione Teatro della Fortuna. Se l'ente dovesse chiudere e la gestione del teatro tornare sotto la diretta dipendenza dell'Amministrazione Comunale, ogni spesa dovrebbe fare i conti con il patto di stabilità; allora la situazione del teatro fanese si farebbe davvero più difficile e macchinosa, con il rischio che scompaia anche la stagione lirica. Il cantautore Daniele Ronda vince il Premio Enriquez Sirolo LA CERIMONIA Borsano (batteria). È attualmente in rotazione radiofonica “Ognuno di noi”, il secondo singolo estratto dall’album, ed è online lo spiritoso video del brano che vede protagonisti, insieme a Daniele Ronda e alla sua band Folklub, i sosia di Vasco Rossi, Piero Pelù, Ligabue, Zucchero, Bono Vox, Michael Jackson e Lady Gaga, che si alternano al microfono di un casting per diventare la voce della band. Il video del brano è visibile al link: http://youtu.be/hHYuumDWuCE. SU IL SIPARIO “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo con Gianfelice Imparato Urbino Press Award a Bartiromo “In 25 anni di lavoro giornalistico ho avuto la fortuna di seguire in prima fila il settore dell'economia e dei mercati azionari. Ho raccontato il fatto che, nel bene e nel male, tramite l'economia siamo tutti connessi. Ma solo oggi, dopo questo premio, posso dire di considerarmi una persona arrivata”. Così la giornalista televisiva Maria Bartiromo, star di Fox Business News, che martedì ha ricevuto a Washington l'Urbino Press Award. Ad annunciarlo è stato l'ambasciatore d'Italia Claudio Bisogniero davanti a circa trecento ospiti. Fra il pubblico che ha affollato la sede diplomatica c'erano tanti esponenti del mondo dell'informazione statunitense, dell'economia e delle istituzioni. “Io - ha detto la Bartiromo - sono legatissima alla cultura e alle tradizioni italiane. Sono stata allevata in una famiglia italoamericana di Brooklyn. Mio padre è di origini napoletane e mia madre siciliane. Mio nonno arrivò per la prima volta in America nel 1919. Poi tornò a casa. Emigrò nuovamente negli Usa negli anni Trenta. In Italia faceva il muratore. Arrivò qui a bordo della nave Rex. Costruì un ristorante e lo chiamò 'Rex Manor'. In quel ristorante ho sempre visto i miei genitori lavorare molto duramente. E anche io vi ho fatto il mio primo lavoro, come guardarobiera. Vedere la mia famiglia sacrificarsi in quel modo mi ha insegnato tutto quello che dovevo sapere. Ecco perché sono abituata a lavorare duramente”. Tanti i volti noti presenti alla cerimonia di Washington. La delegazione arrivata dalle Marche era composta tra gli altri dall'assessore regionale alle Attività Produttive Sara Giannini, dai vertici della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino e di Aspin 2000, dai giornalisti Giovanni Lani e Gabriele Cavalera, presidente e segretario del Premio. Il buffet è stato preparato dagli chef di Acqualagna Alberto Melagrana e Samuele Ferri, utilizzando tartufo, ingredienti e prodotti tipici delle Marche. Anche i vini erano una selezione delle migliori produzioni marchigiane. Fano Nella prossima stagione non mancherà il teatro per bambini che a Fano, vanta una tradizione di lunga data e di grande coinvolgimento. Nella serie Segnali: le altre vie del teatro sono previsti due appuntamenti domenicali e pomeridiani, nell'ambito della rassegna di teatro per famiglie. Per il Teatro Contemporaneo si propongono due appuntamenti di "TeatrOltre", in collaborazione con i Comuni di Pesaro, Urbino e altri del territorio provinciale. Il teatro di formazione sarà rappresentato da Dorothy, il progetto che ha già coinvolto gli studenti del Polo Tre (Istituto Olivetti e Liceo d'Arte Apolloni) con i back stage fotografici ad ogni spettacolo. Il 10 maggio prossimo a questo proposito verrà allestita una mostra dei lavori eseguiti. La danza infine rappresenta una grande aspirazione del Teatro della Fortuna: la grande danza che dovrebbe essere rappresentata ai livelli con i quali sono stati realizzati gli allestimenti lirici a partire dal Festival Barocco di Alberto Zedda. A questo proposito in μ La giornalista jesino Giorgio Rocchegiani dichiara con orgoglio: “Questo è un vero e proprio tipo di arte che faccio soltanto io” In esposizione monumenti marchigiani realizzati fedelmente coi fiammiferi FABRIZIO ROMAGNOLI Jesi · Il federiciano Castel del Monte come il Palazzo della Signoria ed il Teatro Pergolesi di Jesi, gioielli della città che a Federico II di Svevia ha dato i Natali. Orgogli marchigiani come il santuario di Loreto o il monastero di Fonte Avellana, piuttosto che monumenti, palazzi e piazze non solo di Jesi ma anche di Fabriano, Fermo, Serra San Quirico, località abruzzesi e trentine. Un momento della presentazione della mostra che sarà aperta a San Nicolò Tutto in mostra nella chiesa di San Nicolò e riprodotto con straordinaria manualità, grande lavoro, infinita pazienza ed un materiale del tutto originale: i fiammiferi. Giorgio Rocchegiani, jesino, può a buon diritto dichiarare con orgoglio: "Questo è un vero e proprio tipo di arte, che faccio soltanto io. Non è presunzione ma sfido a trovare soggetti proposti così fedelmente ed a questo livello". Di queste stupefacenti opere d'arte, si è inaugurata ieri l'esposizione dall'azzeccato ti- tolo "L'arte si accende". Rocchegiani dice: "Uso rigorosamente fiammiferi prodotti a suo tempo dalla Saffa di Jesi, città dalla grande bellezza, poco valorizzata e conosciuta. C'è da fare di più". Non manca una stoccata all'ente locale. "Un contributo mi era stato promesso per questo evento, spero arrivi" dice Rocchegiani. E l'assessore alla cultura Luca Butini lancia l'idea d'una originale guida turistica: "I visitatori potrebbero riportare a casa, invece delle tradizionali foto, le immagini di palazzi, chiese e scorci di Jesi come riprodotti da Rocchegiani". La mostra sarà aperta a San Nicolò fino al 4 maggio, con orario 10-12.30 e 16.30-20. Per gruppi e scolaresche, possibile una visita su prenotazione al 348 8436632. Presente anche una riproduzione su cui hanno lavorato i piccoli della scolaresca Mestica, a lezione da Rocchegiani. Previsti convegni ad accompagnare le varie serate. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giovedì 17 Aprile 2014 T: 0721 31633 FANO E: [email protected] V F: 0721 67984 La bimba dell’ex suora rimarrà con la mamma LA STORIA Fano Resta definitivamente dalla mamma biologica la bimba di due anni e mezzo che era stata temporaneamente affidata a una coppia residente in provincia di Macerata. Il percorso di riavvicinamento si è concluso, ha detto il legale della donna, avvocato Luca Giardini. I geni- tori affidatari aspettavano il rientro della piccola ieri, ma la bambina non tornerà nella casa che l'ha ospitata fino ad ora. Vivrà con la mamma, un'ex suora rimasta incinta dopo aver subito violenza, in un centro d'accoglienza a Fano. La bimba sarebbe dovuta tornare mercoledì dai genitori affidatari, ma poi il rientro era slittato in considerazione della manifestazione di sabato ad Ancona. L'avvocato Giardini ha spiegato che la data di ieri, attesa dalla coppia come quella del ritorno, era in realtà il termine indicato dal Tribunale per i minorenni per il deposito delle osservazioni del consulente psicologo. Nel frattempo, dovrebbe essere intervenuto un altro provvedimento che stabilisce la definitiva permanenza della bimba dalla madre naturale. In ogni caso, ora resterà a Fano, e se potrà vedere ancora i genitori adottivì questo - ha rilevato l'avvocato Luca Giardini - potrà deciderlo solo la mamma. Ma i genitori collocatari non sanno nulla. Cosa dicono? Hanno finito le parole». Così l'avv. Alessandra Perticarà, uno dei due legali della coppia del Maceratese che ha vissuto con la bimba figlia della ex suora da cui ora la bambina è definitivamente ritornata. Secondo l'av- vocato, c'è stata un' accelerazione rispetto ai tempi previsti per il riavvicinamento definitivo. La Cassazione, che con la sua sentenza ha in pratica riconosciuto il diritto di ripensa- Il legale dei genitori affidatari commenta “E’ stato sottovalutato l’interesse dalla minore” mento della mamma biologica che alla nascita non aveva riconosciuto la figlia, “non è entrata nel merito, e noi abbiamo sempre sostenuto che il programma degli incontri andava fatto da capo. Secondo noi è stato sottovalutato l'interesse della minore, e non c'è stata una valutazione più duratura delle capacità genitoriali” della mamma naturale. © RIPRODUZIONE RISERVATA “Voglio far crescere ancora la mia città” Stefano Aguzzi scioglie la riserva: sono fedele al patto, pronto a fare il consigliere comunale Contatto con la gente, ipotesi Urbanistica LA POLITICA IN FERMENTO LO SCENARIO Fano Stefano Aguzzi in una seduta del consiglio comunale e nella foto sopra durante l’intervento di ieri in cui ha spiegato le sue scelte per il prossimo futuro Nell'annunciare la sua candidatura al consiglio comunale, senza escludere una delega magari all'Urbanistica, se sarà eletto sindaco Davide Delvecchio, Aguzzi rinnova il metodo di approccio con i cittadini, un metodo che ha visto il primo cittadino presente in mezzo a loro nei momenti di emergenza, quando per esempio il Metauro è stato sul punto di esondare e anche quando le sue acque avevano già allagato la piana di Metaurilia. In entrambe le circostanze è stato presente a notte fonda per allertare le famiglie che "Sarò - ha detto a questo proposito - la sentinella del settore". Poi ha menzionato quello della sanità, nel quale di fronte alle lacune mostrare dal progetto regionale di riforma in atto, pone l'esigenza di tutelare l'assistenza sanitaria fanese. "Chiederò che tutti i primari che sono andati in pensione siano adeguatamente sostituiti al Santa Croce". Ovviamente Aguzzi non si è lasciato sfuggire il tema della fusione di Aset, la cui definizione è ormai demandata alla prossima giunta; ma il primo cittadino è sicuro che l'azienda resterà patrimonio del Comune di Fano, rispetto all'addebito al centro sinistra, rinnovato anche questa volta, di una cessione a Marche Multiservizi. "Da non sottovalutare - ha aggiunto poi Aguzzi - la questione di Marotta. Sembra che la Commissione regionale abbia già deciso di scindere il territorio fanese per unirlo a quello di Mondolfo, ma non è detto che il prossimo esito elettorale della Marotta di Fano non fac- MASSIMO FOGHETTI Fano Dopo dieci anni di sindaco, se sarà eletto, Stefano Aguzzi non disdegnerà di fare il consigliere comunale. Ieri ha annunciato formalmente la sua candidatura nella lista che porta il suo nome accanto a quello originario de La Tua Fano, fondata nel 2002 e subito imposta nel 2004, quando lo stesso Aguzzi è diventato primo cittadino, confermandosi con un alto numero di voti nel 2009. "Avrei potuto aspirare ad alti incarichi - ha detto il sindaco (nel 2010 Berlusconi gli aveva offerto la candidatura per la presidenza della Regione Marche ndr.) ma, come ho fatto allora, non ho vagliato altre occasioni per rimanere fedele al patto stretto con i fanesi: cioè contribuire allo sviluppo della città al miglioramento del suo tenore di vita. E' molto facile, in questo periodo di crisi, fare opposizione; ci sono addirittura esponenti della mia giunta che appena alzatesi dalla poltrona in cui sono seduti, non perdono l'occasione per con- μ Con trastarmi (l'allusione si riferisce in modo a quei due assessori Silvestri e Santorelli che sono usciti dalla coalizione per sostenere la candidatura a sindaco di Mirco Carloni); tuttavia considero i dieci anni trascorsi alla guida della città, un periodo proficuo, fatto di impe- “In periodi come questo è facile fare opposizione” Poi anche la stoccata a Silvestri e Santorelli gno, di soddisfazioni e anche dio qualche delusione". Aguzzi quindi è pronto a continuare la sfida contro la crisi in atto sia nell'ambito della maggioranza che in quello della opposizione, forte della sua esperienza e dei lavori impostati. Questi i temi che in continuità gli stanno più a cuore: prima di tutto quello dei Servizi Sociali, sempre più necessari in uno scenario di recessione della economia e di aumento della disoccupazione. Fabio Uguccioni, Massimo Rognini e Bianca Maria Pianosi Fano Popolare e Popolari per l’Italia una sola lista al fianco di Carloni Fano Così come hanno fatto Bene Comune e il Movimento a 5 stelle, anche Fano Popolare e i Popolari per l'Italia hanno deciso di scendere in campo per le prossime elezioni amministrative con una sola lista che sostiene però l'elezione a sindaco di Mirco Carloni, insieme al Nuovo Centro Destra e alle liste civiche Fano in Testa, La Rinascita di Fano, La Cosa giusta. Legalità, sussidiarietà e solidarietà sono le parole chiave che caratterizzano l'intesa e propongono all'elettorato fanese un impegno di alto valore sociale. Gli ispiratori sono Fabio Uguccioni e Massimo Rognini che nella lista figura in vetta insieme a Bianca Maria Pianosi. Quest'ultima sarà una Fano Popolare e Popolari per l’Italia nella coalizione che sostiene Carloni vera e propria scoperta per molti fanesi: ha 84 anni ma per vitalità ne dimostra la metà. E nata a Fano, ma per ragioni di lavoro è vissuta lontano dalla sua città in diversi luoghi dove ha ricoperto alti incarichi dirigenziale; ha collaborato con diversi Governi a Roma, tra cui anche con quello di Andreotti, ha fatto parte dell'Ufficio legislativo della Regione Lombardia a Milano, ha lavorato a Bergamo dove ha diretto il settore delle acque pubbliche; tra l'altro è stata campionessa di pattinaggio, amante del teatro e, all'interno della Cisl si è occupata del settore Pensionati. Tra gli altri in lista figurano i nominativi di Fabio Uguccioni che da tempo ha rotto il suo sodalizio con Davide Delvecchio all'interno dell'Udc, l'ex segretario del sindaco Aguzzi, Primo Ciarlantini, l'ideologo ed elemento propulsore del gruppo, Daniele Angelini appassionato di ambiente, Paolo Cazzola, Adriana Galoppi, artista ed insegnante alla scuola d'Arte Apolloni, Danilo Graziano, Daniele Pagani vigile urbano, Roberto Ranaldi e Martina Battisti che gestisce un camping a Ponte Sasso e quindi si interessa di turismo. Nel corso della presentazione è stata annunciata anche la visita del ministro Lorenzin all’ospedale Santa Croce di Fano entro il mese di maggio anche per far luce sulle tante ipotesi di ridimensionamento che sono state fatte al riguardo del nosocomio fanese. © RIPRODUZIONE RISERVATA risiedevano nei pressi dell'alveo del fiume. E alla fine è stata vinta anche la battaglia per la protezione della costa, dopo che è giunta la notizia dello stanziamento di 3 milioni di euro da parte della Regione per realizzare le scogliere di Sassonia. Ma Aguzzi va fiero anche per aver portato "a casa", cioè a Fano, le opere compensative alla terza corsia autostradale, per un importo di 55 milioni di euro, a cui ne andranno aggiunti un'altra ventina se andrà in porto il casello di Fano nord. Una somma mai "piovuta" a Fano dall'estero dell'amministrazione comunale. Un altro obiettivo è la pista ciclabile nella tratta ferroviaria Fan o - Urbino. cia cambiare idea al Consiglio che dovrà approvare la delibera. La battaglia contro l'insediamento della centrale biogas sembra vinta, nel quadro di una difesa dell'ambiente che dovrà essere sempre più incentivata dalla prossima giunta. Il vero pericolo è per Aguzzi il ritorno del "partito padrone: il Partito Democratico", quel centro sinistra da cui si è sempre più allontanato da quando Carnaroli lo esautorò dalla presidenza di Aset. © RIPRODUZIONE RISERVATA Successo per i corsi di informatica Gli studenti del Battisti diventano docenti provetti Fano Continua, e con notevole successo, la collaborazione tra la Fondazione Fano Solidale e l'istituto Battisti nei corsi di alfabetizzazione informatica di base e avanzati. La Fondazione, da anni, organizza tali corsi per le persone adulte nella sede della cooperativa Tre Ponti. Da quest' anno ha intrapreso un'importante collaborazione con l'Istituto Battisti nell'ambito del progetto didattico: "Studenti 2.0: Formatori Digitali" redatto dal professor Domenico Consoli. Dopo un periodo di tutoraggio effettuato durante il corso "Sempre Giovani 2.0" gli studenti sono diventati, a tutti gli effetti e in maniera autonoma, dei veri formatori di tecnologie informatiche. Nel corso di questo anno scolastico, a partire da ottobre 2013, sono stati attivati 7 corsi di alfa- betizzazione informatica di duplice livello: di base e avanzata. Fanno parte della squadra dei formatori gli studenti: Ilaria Cesaroni e Andrea Ruggeri della quinta F, Agoud Hind della quarta A, Margherita Prodi e Alice Tomassoni della quarta B, Fabrizio Esposito della quarta D, Alessia Ordonselli e Alexandra Medvetchi della terza C. Interessante e stimolante è il rapporto che si viene a creare tra i giovani studenti e i corsisti adulti. I giovani trasmettono agli adulti la "manualità" tecnologica mentre le persone adulte fanno capire ai giovani formatori certi valori quali i principi morali, l'impegno nel lavoro e nel sociale. l progetto è da inquadrarsi in un contesto di cittadinanza attiva e di inclusione digitale e sociale, dei cittadini della terza età nei confronti delle nuove tecnologie. © RIPRODUZIONE RISERVATA VI Giovedì 17 Aprile 2014 FANO Online www.corriereadriatico.it Gli ambientalisti sottolineano la pericolosità della zona e chiedono di completare il percorso considerata la larghezza della strada “La pista ciclabile in via canale Albani finisce nel nulla” LA POLEMICA Fano Arriva la bella stagione e in tanti si muovono in bicicletta. O almeno ci provano. Se infatti già si pensa ad un progetto che possa portare alla riconversione della tratta ferroviaria Fano-Urbino per realizzare un tracciato extraurbano percorribile in bicicletta, in città sono ancora diverse le difficoltà per chi sceglie di usare il mezzo a due ruote. In più occasioni infatti i ciclisti hanno segnalato la pericolosità di alcuni tratti cittadini, per mancanza di una segnalazione adeguata delle piste ciclabili, o persino l'assenza delle stesse, oggi invece sono gli ambientalisti a notare un controsenso in una strada molto frequentata quotidianamente. Il ri- ferimento è a via canale Albani, nel tratto che costeggia il corso d'acqua dopo i Passeggi e l'incrocio con via IV Novembre e giunge alla rotatoria di Sant'Orso. La strada è molto trafficata, dal momento che rappresenta una delle principali arterie di collegamento del centro cittadino con la superstrada Fano-Grosseto, e spesso è interessata dal transito dei mezzi pesanti. Gli ambienta- listi però notano che solo un tratto presenta una pista ciclabile, vicino alla rotatoria, che però termina qualche decina di metri più avanti. "Spesso la velocità dei mezzi a motore è elevata - rileva Enrico Tosi - esiste uno spartitraffico a protezione di chi si muove a piedi o in bicicletta, ma poco dopo la zona ciclabile si interrompe. Che senso ha tutto questo?". Il dubbio principale è che non sembra esistano problemi di spazio per realizzare un percorso ciclabile, dal momento che la strada è molto larga. Sempre in favore dell'utilizzo della bi- Sempre più numerose le associazioni che si muovono per far crescere l’uso della bicicletta cicletta si stanno muovendo anche alcune organizzazioni locali che hanno aderito alla campagna lanciata dalla Fiab, cioè l'associazione italiana amici della bicicletta. Si tratta di un'iniziativa di educazione civica ambientale con l'obiettivo di incentivare l'utilizzo del mezzo per tutti gli spostamenti inferiori ai 5 chilometri. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Prove tecniche per la stagione estiva Aperture dei locali e prenotazioni per le festività pasquali: “La crisi ancora si sente molto forte” LA MOVIDA SI ACCENDE SILVIA FALCIONI Fano Si avvicinano le festività pasquali e la città è pronta per inaugurare ufficialmente la stagione estiva. Le prenotazioni negli alberghi sono arrivate, in linea con quelle che sono state negli ultimi anni, cioè di un periodo di crisi ma con qualche speranza. I locali della zona mare sono ormai tutti aperti, ad eccezione dello Chalet del Mar sulla spiaggia dell'Arzilla che inaugura questa sera con una grande festa. Ora manca solo che il tempo si stabilizzi e che la bella stagione arrivi nei fatti. Una speranza comune a molti operatori turistici, i quali stanno raccogliendo le prime adesioni e guardano con speranza al futuro: "Alcune prenotazioni per Pasqua sono già arrivate - afferma Alessandro Ceccopieri, pre- sidente del Comitato Lido e titolare dell'hotel Astoria - non sono tante, ma è già qualcosa. Ora dobbiamo solo sperare che il tempo ci aiuti, perché solo con il sole la gente si muove. Abbiamo anche adesioni per il ponte del 25 aprile e del primo maggio". La permanenza in questo periodo si limita a qualche giorno, ma la speranza è che venendo a vedere la città, i turisti se ne innamorino e decidano di tornare in estate. "L'apertura pasquale è soprattutto una vetrina per farsi vedere e attrarre qualche visitatore, perché generalmente fino a maggio è tutto molto tranquillo - prosegue Ceccopieri - poi da giugno, con la fine delle scuole, si inizia a notare più movimento. Soprattutto ci sono tante persone che vengono a chiedere, a vedere i posti, gli alberghi e ad informarsi sui prezzi, per poi confrontarli con altre offerte e decidere se tornare o meno". Purtroppo anche quest'anno non ci sono stati ancora segnali di una tanto attesa ripresa e continua un periodo di crisi economica che porta come prima conseguenza quella di tagliare la spesa da destinare alla vacanza. Se quindi gli alberghi Serate di musica sulla spiaggia dell’Arzilla L’ATTRAZIONE Fano Feste, inaugurazioni e locali già in servizio: prove tecniche in vista della stagione estiva soffrono, c'è però un altro lato della medaglia non troppo negativo: quello della tenuta dei locali di intrattenimento, che a Fano, sia in centro storico che al Lido, soffrono solo in parte il periodo di difficoltà dato che comunque nella maggior parte dei casi resta la voglia di uscire a svagarsi e lo si può fare a costi contenuti. Più difficile invece la situazione delle strutture ricettive, che hanno comunque costi elevati e la necessità di ammodernare servizi ed edifici. "Sinceramente è dura, perché il periodo purtroppo non è positivo. Se la gente non ha un lavoro, come fa ad andare in vacanza? Noi però cerchiamo di essere ottimisti, di guardare avanti e di offrire sempre qualcosa di nuovo ai nostri clienti. Ad esempio anche quest'anno abbiamo fatto investimenti sulla nostra struttura e portato qualche novità. Speriamo che il tempo ci premi e che si arrivi a superare questa fase". © RIPRODUZIONE RISERVATA Festa sulla spiaggia in attesa di tornare al mare. Con la riapertura questa sera dello Chalet del Mar ritorna ufficialmente l'estate e ripartono le serate di musica e divertimento sulla spiaggia dell'Arzilla. L'inaugurazione avrà inizio alle 19 con buffet per tutti e una selezione musicale curata da deejay Ciarlo e l'intrattenimento di Elisa Gardini, oltre a tante sorprese per gli intervenuti. Inoltre dal 8 maggio ripartono i "giovedì da leoni" che hanno fatto conoscere ed apprezzare il locale, con i migliori dj e performance del momento. Infine lo Chalet ripete anche nella stagione 2014 l'idea lanciata lo scorso anno: "Vieni a prendere il sole da noi" che associa il noleggio del lettino insieme ad un cocktail o uno spuntino a pochi passi dalla riva. La band The Fellows ha suonato nella casa circondariale di Villa Fastiggi L’Africa Chiama Assemblea dei sindaci fissata per il 25 giugno Pollastrelli: “Il concerto nel carcere esperienza che si ricorda per sempre” Fano è vicina ai bambini Aset, patata bollente per la prossima giunta L’EMOZIONE L’ASSOCIAZIONE Fano Quando la musica può aggregare e unire, anche se per poco, persone che vivono e hanno vissuto destini diversi, 46 anni più tardi di Johnny Cash nella prigione di Folsom. Quando lo spirito di volontariato incontra la passione per la musica e per un genere in particolare. E' l'esperienza indimenticabile vissuta dalla country band fanese The Fellows, che ha suonato all'interno della casa circondariale di Villa Fastiggi. Un concerto benefico, inserito all'interno dei laboratori riservati ai detenuti e fortemente voluto dalla direzione del carcere e dal personale che ogni giorno vive e lavora a stretto contatto con loro. "E' stata un'esperienza indimenticabile - racconta Fabrizio Pollastrelli, in arte Paul Aster, cantante dei The Fellows - di quelle che si ricordano per tutta la vita. Non avevamo mai suonato in un luogo e in un contesto così particolare e diverso rispetto a quello a cui siamo abituati. Devo ammettere che all'inizio eravamo un po' contratti, Fano le. Il carcere visto e percepito da fuori è molto diverso da quello che poi è in realtà. Siamo ovviamente onorati di aver preso parte ad un'iniziativa del genere e speriamo di aver fatto passare qualche ora di allegria a chi ha voluto ascoltarci. Credo che la musica, in questo senso, abbia il potere straordinario di appiattire le differenze, di qualsiasi tipo esse siano. Speriamo anche - conclude il cantante - che questo nostro concerto non sia l'ultimo di questo tipo". La solidarietà parte da Fano. Contro la lotta alla fame L'Africa Chiama ha lanciato la campagna dell'sms solidale: mandando un sms al 45599 si può donare un euro, chiamando lo stesso numero la donazione è di 2 euro. L'obiettivo è salvare oltre 8.000 bambini in Kenya, Tanzania e Zambia, dove il 30% della popolazione è affamata. "Nel 2014 - afferma il presidente dell'ong fanese Italo Nannini - è inaccettabile che più di 100 milioni di bambini sotto i 5 anni siano sottopeso, e che la malnutrizione infantile uccida ogni anno più di 2,5 milioni di bambini". Tra i bimbi salvati c'è Christine Likando, 2 anni e 8 mesi, orfana e curata dalla nonna vedova. "Quando l'abbiamo trovata, un anno fa, non riusciva a tenere alzata la testa e ad alzarsi in piedi - dicono i volontari e' stata inserita in un centro nutrizionale in Zambia e ora ha recuperato peso, mangia e riesce a camminare". © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA La band che ha suonato nella casa circondariale di Villa Fastiggi come si dice in gergo, ma mano a mano che il concerto procedeva, e viste le reazioni entusiaste del pubblico, ci siamo sciolti e ci siamo divertiti tantissimo. È stato un momento molto forte dal punto di vista empatico - continua Pollastrelli -. Entrare in contatto con i detenuti è un'esperienza difficile da raccontare a paro- “Eravamo contratti nella fase iniziale poi abbiamo vissuto momenti coinvolgenti” IL CALENDARIO Fano Ormai della fusione di Aset decideranno le prossime amministrazioni, siano esse di destra o di sinistra, dato che il presidente della holding Giuliano Marino ha convocato l'assemblea dei sindaci, i cui Comuni sono soci dell'azienda, per il 25 giugno. Lunedì scorso sono partite le lettere di convocazione. La data è stata stabilita tenendo conto dei tempi previsti dalla legge. Precederà l'assemblea la convocazione del Cda per il 6 maggio per l'approvazione del bilancio consuntivo relativo all'esercizio annuale appena trascorso, da cui dovrebbero evidenziarsi i dividendi da distribuirsi ai Comuni soci. Hanno così prevalso le richieste di diversi soci di minoranza, rispetto alla fretta imposta dal Comune di Fano che possiede il 97% delle azioni. Pur con quote minoritarie i Comuni dell'entroterra, soci ma anche clienti della azienda, costituiscono un patrimonio prezioso che Marino non ha voluto affatto sottovalutare. Ecco perché alla fine hanno prevalso le esigenze di chi richiedeva tempo per esaminare a fondo il piano industriale relativo alla fusione e a tutte le conseguenze che da questo sarebbero derivate. Se è vero infatti che la clausola che intende ripartire i dividendi non più in base alle azioni possedute, ma in base al fatturato, avvantaggerà i Comuni più piccoli, il concambio delle azioni sarà per diversi di loro sfavorevole. Cioè tra il valore delle azioni possedute oggi e quello relativo alle azioni che questi possederanno della nuova azienda risalta una differenza negativa. La data del 25 giugno permetterà, dopo un mese dalle elezioni amministrative, ai nuovi sindaci di entrare nel pieno possesso del loro mandato e di studiare bene sia il piano industriale che il nuovo Statuto della nuova azienda. La fusione comunque si farà: sia a maggior ragione i partiti di centro destra che quelli di centro sinistra hanno preso un preciso impegno di fronte ai loro elettori. La fusione rappresenta il passaggio terminale di un provvedimento teso a rispettare i termini della spending review e a razionalizzare una serie piuttosto ampia di servizi, a partire da quelli delle farmacie e della riscossione dei tributi, attualmente tra le competenze più importanti affidate alla holding. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giovedì 17 Aprile 2014 17 SPORT Online www.corriereadriatico.it Il Fano va all’assalto della Jesina I granata devono conquistare ancora i punti della serenità contro i leoncelli già salvi CALCIO SERIE D MASSIMILIANO BARBADORO Fano "Basta chiacchiere, ci vogliono i fatti". Non fa giri di parole Gianluca De Angelis, che sente vicino il traguardo salvezza e in questi pochi giorni che hanno preceduto la sfida odierna con la Jesina ha cercato di motivare al massimo la sua Alma. "Abbiamo le carte in regola per vincere questa partita e chiudere così il discorso salvezza - spiega il tecnico granata - e sarebbe un grande risultato riuscirci a due giornate dalla fine del campionato se consideriamo in che situazione si trovava il Fano prima del mio arrivo. I ragazzi sono consapevoli e dispiaciuti di aver perso una grossa occasione in casa dell'Amiternina, in una gara in cui non siamo stati determinati come si doveva ma neppure fortunati. Adesso abbiamo l'opportunità di riscattarci subito davanti al nostro pubblico, che spero ci dia una spinta importante. Di fronte avremo un avversario scorbutico, protagonista di una grande stagione, però già salvo e quindi contro il quale far valere la nostra maggiore necessità di far risultato". Nel derby di que- De Angelis: “Abbiamo le carte in regola per vincere questa partita e chiudere così il discorso salvezza” sto pomeriggio l'Alma non potrà però contare su Nodari, pedina fondamentale dello scacchiere fanese, e sempre per squalifica sarà priva dell'under Cesaroni. Figura invece tra i convocati Torta, che in queste ultime settimane è stato frenato da un problema al polpaccio che gli ha impedito di scendere in campo domenica a Scoppito. "Torta ci sarà - assicura mister De Angelis - e nell'ultima trasferta l'ho tenuto in panchina proprio per preservarlo in vista del confronto con la Jesina. Per lo stesso motivo avevo lasciato inizialmente fuori anche Nodari, del quale però poi avevo avuto bisogno. Avevo previsto qualche altro avvicendamento tra le due partite, dati i tempi di recupero ristretti. Dovrei quindi ritrovarmi con quattro o cinque giocatori un po' più freschi, come ad esempio Marconi e Stefanelli". La giornata lavorativa terrà lontana dal "Mancini" parecchia gente, ma chi ci sarà è pronto a sostenere a gran voce il Fano e ad accogliere calorosamente i gemellati tifosi leoncelli. Qui Jesi Leoncelli a Fano, per un derby che rinnova il gemellaggio di vecchia data fra le tifoserie e per impreziosire ulteriormente, a salvezza ormai blindata, finale di campionato e classifica di prestigio della Jesina. In quinta posizione, appaiata alla Vis Pesaro dopo l'ultimo successo sul Giulianova che ha permesso di scavalcare proprio gli abruzzesi, la Jesina di mister Francesco Bacci vuol giocare a cuor leggero una sfida con se stessa e vedere se sarà possibile, di qui a fine corsa, mantenere una posizione di graduatoria A lato il tecnico dell’Alma Juventus Fano Gianluca De Angelis Sopra il centrocampista della Jesina Mattia Cardinali in azione domenica scorsa nel match vinto al Carotti contro il Giulianova Alma Juventus Fano - Jesina Oggi: ore 15 Stadio: Mancini Arbitro: Sartori di Este 10 3 ANTONIONI SANTINI 6 FATICA 4 LUNARDINI 1 GINESTRA 5 I LEOPARDIANI FRANCESCO FIORDOMO Recanati Problemi di formazione per la Recanatese che a Sulmona è attesa da uno scontro diretto da non perdere. Alle squalifiche di Galli e Brugiapaglia si sono aggiunti i problemi fisici di Franco Gigli, in forte dubbio. Il centrocampista, rientrato a pieno regime al Del Conero dopo un fastidioso infortunio, ha accusato qualche crampo e continua ad avere dolori al polpaccio. Una piccola contrattura forse, comunque non è al meglio e Amaolo dovrà valutare se rischiarlo (il terreno di gioco del Sulmona è in pessime condizioni...) oppure se affidarsi a Latini o Agostinelli. "Sono scelte complicate, le assenze sono pesanti, in particolare quella di Galli- spiega l'allenatore della Recanatese-. Galli oltre ad essere un giocatore di categoria, esperto, generoso e con tutte le qualità note agli sportivi marchigiani, ci permette di rifugiarci quando serve dalle sue parti con le palle lunghe. Senza · Amaolo ha problemi di formazione: “Peserà soprattutto l’assenza di Galli in attacco” FAVO MARCONI 2 7 BRACCI CLEMENTE ALMA JUVENTUS FANO: 4-1-4-1 ALLENATORE: DE ANGELIS PANCHINA: 12 Tonelli, 13 Righi, 14 Carloni, 15 Pistelli, 16 Sassaroli, 17 Battisti, 18 Forabosco, 19 Shiba, 20 Cicino OGGI Ore15,00 RECANATESE SULMONA 4-4-2 4-4-2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 All. BIGHENCOMER SCUOCH DI FRANCIA AMEDORO PIZZULLO CAVASINNI FRAGHI SORRENTINO SPADARI TALIANO SIMEOLI LUISO 12 13 14 15 16 17 18 19 20 SCELLI LORENZETTI MAGADDINO PICCIRILLI PAULILLO SULLI DI CICCIO MALLARDO DURO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 All. VERDICCHIO PATRIZI NARDUCCI COMMITANTE CANDIDI SEBASTIANELLI DI IULIO CIANNI MORICONI LATINI PALMIERI AMAOLO 12 CARTECHINI 13 SPINACI 14 DI MARINO 15 BARTOMEOLI 16 PIRACCINI 17 GARCIA 18 GIGLI 19 AGOSTINELLI 20 ALBANESE Arbitro: Simiele di albano Laziale A lato il tecnico della Recanatese Daniele Amaolo di lui bisogna giocare più a terra ma temo che il fondo del campo del Sulmona e l'atteggiamento aggressivo degli abruzzesi ce lo impediranno. Loro sono quasi all'ultima spiaggia, devono vincere per forza. A noi potrebbe bastare il pareggio ma se pensiamo di andare giù ed accontentarci ci facciamo del male da soli. Bisogna interpretare bene la partita, leggere le situazioni, essere reattivi su ogni pallone e sfruttare l'episodio perché saranno gli episodi a decidere la partita". Amaolo teme il turno infrasettimanale. "Non giocare di domenica, con poca gente allo stadio, crea sempre una situazione particolare che temo ab- 9 PIERANDREI bastanza. La Recanatese deve essere concentrata come lo è stata con l'Ancona, il Sulmona deve essere affrontato con la stessa intensità del Del Conero. Siamo ad un passo dalla salvezza, veniamo da una serie positiva importante, se completiamo l'opera prima di Pasqua sarebbe perfetto". In difesa al posto di Brugiapaglia va Candidi, sempre più jolly. A centrocampo gioca Moriconi sulla sinistra, la stessa fascia di Candidi che sarà aiutato dal più esperto compagno. In avanti Palmieri con Gigli, Latini o Agostinelli. Se tocca a Latini anche per caratteristiche fisiche agirebbe da vice Galli. © RIPRODUZIONE RISERVATA 7 2 ROSSINI CALCINA 4 5 8 6 10 3 STRAPPINI STEFANELLI 11 TORTA I giallorossi a Sulmona: va bene anche il pari COSI’INCAMPO Match da non perdere per la Recanatese 8 9 11 TRAINI BERARDI CARNEVALI TAFANI 1 GIOVAGNOLI TOMBARI CARDINALIM. JESINA: 4-4-2 ALLENATORE: BACCI PANCHINA: 12 Tavoni, 13 Campana, 14 Gasparini, 15 Alessandrini, 16 Bastianelli, 17 Conte, 18 Sassaroli, 19 Cardinali Nicola, 20 Mbaye da playoff, anche se il distacco dalla seconda con ogni probabilità negherà alla fine gli spareggi ai leoncelli. Eccezion fatta per il baby Tullio in gita scolastica, tutti disponibili nella rosa del tecnico jesino per questa terz'ultima di campionato gli altri. Riguardo alle scelte, si va verso la conferma del 4-4-2 proposto da Bacci domenica scorsa. In porta, ancora il '93 Giovagnoli, cresciuto proprio nelle file del Fano da cui è arrivato tre stagioni fa in casacca leoncella. Sulla linea di difesa, confermato a destra il classe 1996 Calcina. Centrale l'accoppiata titolare formata da Tafani e Tombari, a sinistra è probabile arretri, rispetto allo schieramento a centrocampo nelle uscite recenti, Mattia Cardinali. In mediana, sicura del posto I biancorossi di Carucci con la Renato Curi Il Matelica motivatissimo a difesa del secondo posto LA TRASFERTA SARA SANTACCHI Matelica Sono praticamente rimasti gli stessi i dubbi dell’allenatore del Matelica Fabio Carucci, dopo l’allenamento di rifinitura di ieri, prima di partire alla volta dell’Abruzzo, per la prima delle due trasferte consecutive contro la Renato Curi Angolana. Nei giorni scorsi il tecnico matelicese aveva detto che solo l’ultima seduta settimanale avrebbe probabilmente sciolto i dubbi relativi alla formazione da schierare in campo. Di certezza ce n’è una: l’assenza del difensore Francesco D’Addazio e dell’attaccante Cristian Cacciatore. Ercoli sarà affiancato, come domenica contro il Celano, dal jolly Gilardi. Tornerà a disposizione dell’allenatore il centrocampista Daniele Scartozzi, ma il tecnico sta valutando chi affiancargli. “Effettivamente vorrei far riposare Gadda che ha tirato la carretta per tutto il girone di ritorno – spiega Carucci – Sto riflettendo proprio a riguardo se D’Addazio e Cacciatore assenti per squalifica ma il tecnico potrà contare di nuovo su Scartozzi nell'undici l'accoppiata centrale, formata da capitan Marco Strappini e da Pasquale Berardi, quattordici gol in stagione e miglior marcatore leoncello. Due nodi da sciogliere sugli esterni. A destra, favorito per partire nell'undici Rossini, schierato fra i titolari già domenica scorsa. Ma si gioca le sue chance quasi alla pari anche Nicola Cardinali. A sinistra, probabile ci sia la spinta del '95 Carnevali, posizionato più avanti rispetto al consueto. Ma qualche possibilità la coltiva anche l'altro '95 Alessandro Conte, che se non dall'inizio si candida comunque per fare l'esordio in prima squadra. Davanti, le punte saranno Traini e Pierandrei, a caccia entrambi di conferme. © RIPRODUZIONE RISERVATA COSI’INCAMPO OGGI Ore15,00 R.C. ANGOLANA 4-4-2 MATELICA 4-2-3-1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 All. LUPINETTI RICCI CANCELLI FARINDOLINI NATALINI DI CAMILLO FORLANO FRANCIA GIANSANTE VESPA PAGLIUCA DONATELLI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 All. SPITONI COLANTONI GILARDI ERCOLI CORAZZI SCARTOZZI LAZZONI MANGIOLA MORETTI JACHETTA COGNIGNI CARUCCI 12 13 14 15 16 17 18 19 D'ANDREA MENDOZA GIAMMARINO ZUCCOTTI SCORDELLA CIPRESSI CARPEGNA ISOTTI 12 13 14 15 16 17 18 19 20 PASSERI SILVESTRINI TONELLI D’ALESSIO SCOTINI GADDA MARTINI STAFFOLANI API Arbitro: Andreini di Forlì A fianco Fabio Carucci, tecnico del Matelica secondo in classifica inserire Lazzoni fin dal primo minuto”. L’indecisione riguarderebbe, dunque, soprattutto il reparto avanzato dove con tutta probabilità sarà schierato Cognigni fin dal fischio d’inizio, ma è ancora incerto se sarà affiancato da Staffolani o Api. “I ragazzi sono motivatissimi e nonostante la settimana corta – spiega Carucci – non hanno accusato la stanchezza. Sappiamo che dall’altra parte ci sarà una squadra viva e rivitalizzata dall’ultima vittoria. All’andata si dimostrò un avversario senza dubbio meritevole di una migliore classifica e, col fattore campo a loro favore, sappiamo che sarà una battaglia. D’altronde quasi alla fine di un intero campionato posso dirlo: le abruzzesi sono ossi duri, compatte, dure da affrontare, ma come al solito noi cercheremo di affrontarla replicando le prestazioni delle ultime gare”. Cosa ha raccomandato, dunque, ai suoi ragazzi? “Non hanno bisogno di raccomandazioni, ma gli ho chiesto di dare tutto, di fare quest’ultimo sforzo per poi goderci al meglio quattro giorni di riposo che ci serviranno per ricaricare le pile in vista delle ultime due gare di campionato – conclude Carucci – L’obiettivo resta sempre lo stesso e non possiamo farcelo sfuggire proprio adesso”. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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