SABATO 31 GENNAIO MALPENSA 2015 29 IL VENTITREENNE TROVATO DAL FRATELLO Dall’autopsia la verità sulla morte di Damiano Drago CASSANO MAGNAGO - Giallo in piazza 25 Aprile, solo ieri mattina gli inquirenti hanno fatto completa luce su quanto accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì. Partendo dai legami familiari di Damiano Drago, il ventitreenne trovato in casa senza vita dal fratello. Il giovane non era figlio di Pippo Drago, bensì di Santo Drago, pregiudicato anch’egli attualmente detenuto. Solo gli accertamenti nel corso della giornata di giovedì hanno permesso di far emergere i rapporti parentali che in un primo momento avevano messo in allarme gli investigatori. L’ipotesi del suicidio era infatti affiancata a quella dell’omicidio scaturito da regolamenti trasversali. Invece no. E non solo perché Damiano era incensurato e grande lavoratore, totalmente estraneo a certi ambienti. A quanto pare sembra farsi sempre più strada la pista del gesto volontario: all’interno dell’appartamento i carabinieri del reparto scientifico di Varese - intervenuti con i colleghi della stazione di Cassano e della compagnia di Busto - avrebbero rinvenuto tracce di precedenti tentativi di autolesionismo e inoltre sarebbero emerse le angosce che il ventitreenne nutriva sul fronte lavorativo. Lo spettro della crisi fa paura a tutti e lui non era immune IL CASO SCABBIA «Troppe strumentalizzazioni» Ora i genitori raccontano i fatti SAMARATE - È una vera e propria operazione chiarezza quella che - in una lettera aperta - i rappresentanti di classe della scuola primaria Alessandro Manzoni vogliono fare in merito al caso di scabbia che ha colpito settimana scorsa un bimbo di IC. Hanno atteso alcuni giorni prima di parlare ma ora dicono la loro verità in merito alle tante forse troppe - strumentalizzazioni apparse soprattutto sui social network, alle parole del consigliere comunale di minoranza Vito Monti e «all'eccessiva confusione che si è fatta collegando all'evento la situazione ordinaria di pulizia dell'edificio scolastico». Insomma si è creato troppo panico e il caso di scabbia - come confermato dalla dirigente scolastica Anna Maria Testa - non si è verificato nei locali scolastici e sono stati seguiti tutti i protocolli sanitari previsti con i genitori della classe interessata, prontamente avvisati e opportunamente edotti sull'evolversi della situazione da parte degli organi competenti. I rappresentanti di classe nella missiva unitaria si sono soffermati sulle dichiarazioni consiliari e "social" del consigliere Monti sullo stato insoddisfacente delle pulizie e di igiene nell'istituto che «era stato segnalato con opportune comunicazioni da noi firmate alla fine dell'anno scolastico 2013 / 2014 e all'inizio 2014 / 2015, in quest'ultimo caso con lettera inviata all'ente». Rimane nei rappresentanti di classe un senso di sorpresa e stupore in quanto Monti è un genitore che ha ricevuto la comunicazione Asl ed è anche membro del consiglio d'istituto. Per questo, scrivono: «Per quanto concerne il suggerimento di dirottare i fondi per pagare un'impresa di pulizie, precisiamo che l'aver dotato ogni classe della scuola di una Lim fa parte di un progetto proposto tre anni fa dalle insegnanti che ha l'obiettivo di dare ai nostri studenti nuove opportunità di approfondimento di certo stimolanti e più affascinanti». La vicenda pulizia rimane prioritaria, come dimostra il pressing su chi ne ha la competenza. L’appello dei genitori è a lavorare insieme per una vera scuola del futuro: «Per noi parlano i fatti come la creazione di un’associazione senza fini di lucro della nostra scuola, per una gestione trasparente degli incassi delle feste, e l'imbiancatura dei locali. Non siamo interessati alla mera propaganda politica». Infine, una richiesta all'amministrazione: «Risponda alle comunicazioni anche se non le facciamo tramite Facebook, chiediamo che i sopralluoghi vengano fatti quando avanziamo la richiesta con una lettera ufficiale e che vengano prese in considerazione le segnalazioni sulla sicurezza e sulle scale antincendio prima che sia troppo tardi». Matteo Bertolli da incertezze sul futuro della sua attività. Purtroppo però non si era mai confidato con nessuno, sottolinea l’avvocato di Santo Drago Cesare Cicorella, e il fratello Mirco ora non si dà pace per l’immane tragedia che si è abbattuta sui Drago. Comunque solo l’autopsia potrà sciogliere ogni dubbio sulle cause del decesso. Il medico legale Maria Luisa Pennuto la eseguirà nei prossimi giorni. Per conoscere la data del funerale bisognerà attendere il nullaosta del pubblico ministero Maria Cristina Ria al dissequestro della salma. S.C. «Non sono una terrorista» Scontro Colombo-sindaco Dopo la richiesta di dimissioni la segretaria di quartiere si difende SOMMA LOMBARDO – (g.c.) «Sono una cittadina che paga le tasse, non sono una terrorista». A parlare è Antonella Colombo, segretaria di quartiere di Mezzana. A lei il sindaco Guido Colombo ha richiesto formalmente le dimissioni per aver preso parte, abbastanza accalorata, a una discussione su Facebook in merito al centro profughi di via Briante finita all’attenzione della questura per alcuni post violenti e a sfondo razzista. I suoi commenti – è bene precisarlo - non erano a questi livelli, ma visto il ruolo che ricopre, secondo il primo cittadino avrebbe dovuto dissociarsi anziché annunciare una mobilitazione («ci stiamo muovendo e spero per settimana prossima di riuscire a organizzare qualcosa») che ha allarmato i tutori dell’ordine. «Sono stato fraintesa e se il sindaco vuole le mie dimissioni io non ho problemi a firmarle domattina», dice la segretaria di quartiere. «Io però avevo in mente esclusivamente un’assemblea molto pacifica da organizzare in biblioteca per cercare di capire chi sono I profughi sono ospitati nello stabile ex Buratti di via Briante (foto Blitz) le persone ospitate all’ex Buratti e per quanto tempo rimarranno. Un’assemblea che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto fare sin dal- L’Ufficio delle dogana ferma coppia di cinesi e un uzbeko con sette valigie piene Stop a 499 stecche di sigarette appena sbarcate MALPENSA - Fumare fa male, si legge anche sui pacchetti di sigarette venduti in tabaccheria, quelli controllati dal Monopolio fiscale che tassa pesantemente il vizio delle bionde (l’ultimo recente rincaro è di circa 20 centesimi). E chi ne è dipendente, non riuscendo ad alleggerire il peso di catrame e nicotina, cerca di alleviare quello economico, comprando stecche di contrabbando da chi le importa illegalmente. È un dato di fatto, noto anche all’Ufficio delle dogane che infatti è attentissimo all’ingresso clandestino di tabacchi. Così l’altro giorno, a Malpensa, i funzionari - con la collaborazione della guardia di finanza - hanno sottoposto a un controllo una coppia di passeggeri cinesi in arrivo da Pechino e un uzbeko residente in Lituania ma sbarcato da Mosca. Il risultato è stato di quelli che rincuora l’erario: 499 stecche totali, per un peso di 108,6 chili. Ai cinesi ne sono state sequestrate 386. Erano nascoste in cinque valigie, coperte da qualche indumento. Tra l’altro non è il primo caso di bionde ma- de in China, visto che alla fine dello scorso settembre era stata beccata un’altra coppia con 1.120 pacchetti. L’uzbeko ne aveva invece 113. E le aveva suddivise in due bagagli. Tutti e tre sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per tentato contrab- bando e nel frattempo sono stati sottratti dal mercato nero quantitativi che avrebbero danneggiato le casse dello Stato. La lotta alle importazioni illecite, siano esse di stupefacenti, griffe, droga o giocattoli fuori norma, prosegue incessante S.C. l’inizio di tutta questa vicenda per informare la popolazione e tranquillizzarla, a maggior ragione visto che le forze delle ordine ci hanno assicura- to che la situazione è sotto controllo e non sta creando problemi». Ieri nel frattempo è arrivata una nota del sindaco Guido Colombo in risposta al segretario del Pd Angelo Ruggeri che, in sintesi, gli ricordava di far parte di un partito che dell’esasperazione dei toni nei confronti degli immigrati ne ha fatto un cavallo di battaglia. «Ruggeri confonde tra azione partitica e azione di governo: probabilmente, a suo tempo, non ha frequentato la vecchia scuola del Pc alle Frattocchie. Questo è il suo limite», ribatte Guido Colombo. «Delegittimare il sindaco quale ufficiale di governo e massima autorità di pubblica sicurezza mentre richiama, sollecitato dalla questura, a un dibattito civile sulla presenza di richiedenti asilo politico nella nostra città, è indice di grande scorrettezza. Crea ulteriore confusione all'azione di chiarezza normativa che il sindaco sta facendo contro un gruppuscolo di facinorosi, dove il loro scrivere contiene una tentazione che è quella del giudizio sommario, del populismo facile».
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