Periodico di ASSOCIAZI ONI SPORTI VE E SOCIALI I TALIANE Anno XV, n. 7/8/9 - Luglio/Agosto/Settembre 2014 La nuova Federcalcio > SOMMARIO Periodico di ASSOCIAZI ONI SPORTI VE E SOCIALI I TALIANE Anno XV, n. 4/5/6 - Aprile/Maggio/Giugno 2014 La nuova Federcalcio Periodico di ASSOCIAZIONI SPORTIVE E SOCIALI ITALIANE Anno XV, n. 7/8/9 Luglio/Agosto/Settembre 2014 Reg.ne Trib. Roma n. 634/97 Iscr. al Registro Nazionale della Stampa numero p.7650 3 L’editoriale Claudio Barbaro editore Claudio Barbaro 4 L’alibi della moviola facile Italo Cucci direttore Italo Cucci 6 Londra città degli stadi Francesco Nuccioni direttore responsabile Gianluca Montebelli 10 Il valore degli inni nazionali Guanmaria Italia coordinamento Achille Sette, Sandro Giorgi 12 Cambiamola chiave? ...con gli Sport Equestri si può! Emilio Minunzio in redazione Paolo Signorelli 14 Un presidente che diverte Paolo Signorelli 16 Quando lo Sport è Cultura Eleonora Massari 18 Pescara 2014: finali nazionali di calcio Alberto Aniello Scaringi 22 A star bene si inizia da piccoli Luisa Santiloni 24 Tuttonotizie hanno collaborato Marco Cochi, Donatella Italia, Gianmaria Italia, Alessandro Maria Levanti, Eleonora Massari, Emilio Minunzio, Francesco Nuccioni, Luisa Santiloni, Umberto Silvestri direzione e amministrazione Via Capo Peloro, 30 - 00141 Roma Tel. 06 69920228 - fax 06 69920924 ufficio comunicazione e marketing [email protected] progetto grafico e impaginazione Promedia Audiovisivi s.r.l. 26 Asi Organizza 36 Attività 40 Lo sport nel cinema Donatella Italia 44 Controcopertina Umberto Silvestri 2 Chiuso in redazione: 5/10/2014 Concessionari esclusiva pubblicità per l’Italia e per l’Estero OnlyOne Advertising S.r.l Via Conca D’Oro 278 – 00141 Roma [email protected] 06.88327642 > EDITORIALE La nuova Federcalcio > Claudio Barbaro N ell'estate del maltempo ci ha pensato il caso Tavecchio a riscaldare il clima. Potevamo astenerci dal commentare il tormentone pre e post Ferragosto? Sul neo Presidente della FIGC è stato detto di tutto e di più. Non è intervenuto Berlusconi, dal quale ci saremmo aspettati un severo giudizio politico su Tavecchio: è calvo e cicciottello! Non siamo intervenuti noi, perché tra i tanti difetti che ha il mondo dello sport, crediamo che l'autonomia delle nostre Istituzioni meriti rispetto. E da questo punto di vista possiamo tranquillamente affermare che l'autonomia dello sport si è fatta rispettare. Eppure, da spettatori interessati quali siamo, sarebbe banale limitare il nostro intervento a tale considerazione. Conosco Tavecchio da anni e più volte ho avuto modo di confrontarmi con lui. Se dovessimo prendere a prestito un esempio dalla scherma non è sicuramente un fiorettista, forse più uno sciabolatore. Nel teatrino della dirigenza sportiva, più avvezzo della politica alle liturgie comportamentali, è uno che va dritto al sodo senza girarci troppo intorno. Quest'aspetto, che sembrerebbe avere risvolti solo di natura caratteriale o personale, ha determinato, invece, delle conseguenze politico sportive che pochi addetti ai lavori hanno colto. Sotto la sua dirigenza, la Lega teoricamente più importante tra le altre (la Lega Nazionale Dilettanti), lo è diventata anche nella sostanza, creando un precedente unico nella sua storia: da grande elettore dei presidenti federali di turno è diventata finalmente protagonista delle scelte politiche. E in un paese come il nostro dove lo sport fatica ad emergere come fatto culturale, l'affermazione della base rispetto al vertice è quantomeno una novità. Per noi Enti di Promozione Sportiva rappresentanti dello sport che proviene dal basso, il paragone con la LND e lo sport di vertice è sempre venuto spontaneo. E la crescita di questa organizzazione all'interno di una istituzione, la Federcalcio, ancora più ingessata del Coni nei suoi riti e nel mantenimento delle sue posizioni di rendita, è un dato da registrare con interesse. Lo è ancora di più se sottolineiamo un altro elemento che non ci sembra sia stato colto dagli osservatori: è la prima volta che un presidente della FIGC viene espresso dalla Lega più rappresentativa sotto il profilo numerico. Può sembrare un paradosso ma è così. Centinaia di migliaia di praticanti non erano mai stati rappresentati prima di Tavecchio direttamente ai vertici della più importante Federazione italiana. E' un’inversione di tendenza? E' presto per dirlo. Gli interessi che muove il mondo del calcio passano ben sopra le nostre teste e, per quanto romanticamente possa farci piacere, è difficile che possano rima- nere intrappolati nei nostri voli pindarici. Ma Intanto ci premeva segnalare il dato e aspettare Tavecchio alla prova dei fatti. Il primo non ci è piaciuto; Conte Ct della nazionale a cifre spropositate ci fa pensare alle solite modalità sguaiate e spendaccione del nostro mondo del pallone. Da un esponente dello sport di base come Tavecchio, la fretta di assumere l'idolo delle folle (sulla carta) sembra un capovolgimento dei propri convincimenti. Anche il fatto che buona parte dello stipendio del nuovo Ct sia pagato dagli sponsor alimenta qualche perplessità: se è legittimo chiedere alle aziende di sostenere lo sport nel momento in cui viene meno il supporto del pubblico, dubitiamo dell’opportunità di coinvolgerli su questioni particolari (come lo stipendio di un dirigente) a discapito di quelle generali (lo stato di salute del movimento calcistico nella sua globalità). Ma questo è un altro tema, complesso e delicato che merita ulteriori approfondimenti. Non ci dilunghiamo su questa e su altre questioni collegate alla scelta di Conte, perché rischieremmo di annoiarvi e di andare fuori dal seminato! Sul tormentone estivo ci faceva piacere dire la nostra e soprattutto volevamo far capire che, se le cose non ci piacciono, non le mandiamo certo a dire! Da un esponente dello sport di base come Tavecchio, la fretta di assumere Antonio Conte, dolo delle folle (sulla carta), sembra un capovolgimento dei propri convincimenti 3 > L’OPINIONE Da tanti invocata come una manna per risolvere ogni controversia, la nuova tecnologia in campo rischia di diventare un alibi, per altro impossibile da mettere in pratica nel mondo reale, con un apporto dannoso al lato sportivo L’alibi della mo > Italo Cucci I l buon Tavecchio - neopresidente della Federcalcio - sopravvissuto per tenacia, passione ed esperienza di lunghi coltelli all'assalto delle armate politicamente corrette, ha comunque deciso di donare ai suoi critici due bijoux riparatori: pretendevano Antonio Conte alla guida della Nazionale sapendo che non avrebbe accettato e il diabolico Tav gliel'ha dato, ottenendo dallo sponsor Puma i milioni che ci volevano per ingaggiarlo. E dopo l'infelice esibizione 4 dell'arbitro Rocchi in Juventus-Roma s'è affrettato a proporre il campionato italiano come cavia per l'introduzione della moviola, ottenendo vistosi quanto infastiditi applausi; peraltro sapendo che la moviola non arriverà mai. Parola del sottoscritto che combatte quasi solo il partito dei moviolisti che fanno molto rumor per nulla. E vi spiego perché. Molti pensano che l'Italia potrebbe autarchicamente dotarsi del magico strumento tecnologico, ma non è possibile: una volta decisa l'adozione, la moviola dovrebbe essere impiegata in tutti i pae- si iscritti alla FIFA, che sono 209 (193 quelli dell'ONU, 202 quelli del CIO); l'Occhio di Falco recentemente e infelicemente utilizzato al Mondiale brasiliano viene a costare oltre duecentomila euro; spese di questo genere sono insostenibili ma soprattutto inutili perché l'unico Paese che ogni tanto invoca sostegni tecnologici è il nostro, dove il gioco del pallone è diventato solo oggetto d'interesse televisivo e del bar sport. Passasse poi l'idea dell'Italia cavia, vale la pena conoscerne l'apporto dannoso alla partita. Passi l'Occhio di Falco che dovrebbe impe- Foto Warren Rohner oviola facile dire il "gol-non-gol", ogni stop da moviola distruggerebbe invece la partita, lo spettacolo che si basa soprattutto sulla continuità e sul ritmo del gioco, già dotato di recuperi che hanno trasformato la Zona Cesarini in uno spazio di rimonte per ritardatari e impotenti. Come ha detto Max Allegri, uno dei miei pochi "alleati", Juventus-Roma con la moviola in campo sarebbe durata almeno due ore; e in ogni caso il verdetto dello strumento sarebbe raramente accettato dai contendenti. Perché il calcio è il calcio, con i suoi tic, i suoi vizi, le sue virtù, le sue idiosincrasie, e non è paragonabile al rugby, scuola di fairplay, al basket dei cento canestri, alla scherma elegante che per disciplina si sottopone alla tecnologia spesso inutile e fastidiosa come ebbe a confidarmi pubblicamente Lady Vezzali ai Giochi di Pechino. L'insistente richiesta di moviola è poi una ripetuta offesa agli arbitri, ritenuti incapaci di gestire la partita, nell'illusione di trasformare una macchinetta in giudice al disopra delle parti: sono stato testimone, ai tempi di Calciopoli, dell'uso truffaldino della moviola, rammentando il det- to "chi controllerà i controllori?". So, invece, che c'è un solo modo per avere sempre più garanzie dagli arbitri: basterebbe sottrarli all'influenza della Lega consentendogli di riunirsi in libera Federazione Italiana Arbitri, come i giudici di gara, i cronometristi, i medici sportivi, insomma una federazione di servizio forte di un'autonomia dei suoi associati, senza i quali non si potrebbe giocare. Nello sport è importante che l'individuo continui a disporre della propria capacità e anche di aiuti tecnologici, non di subirli. 5 > L'INCHIESTA Londra città degli stadi 6 Foto Brandon Au > Francesco Nuccioni L ondra, Stamford Bridge, tana del Chelsea di Mourinho. Ore 9.30. Un gruppo di circa 30-40 persone attende con impazienza che miss Wanda finisca di completare gli ultimi ticket. Miss Wanda è l'impiegata-guida che accompagnerà il gruppo di persone (ognuna delle quali ha sborsato 20 sterline per sé e 13 per gli eventuali bambini) per il Tour and Museum Stadium. In pratica, la visita al campo di calcio dei blues, (anche dentro il rettangolo di gioco, con tanto di “accarezzatina” all'erba) con annessi sguardi negli spogliatoi, sala stampa, sefia di Mourinho, docce, sala mas- saggi, ecc, ecc. Più l'ampia veduta di maglie, trofei e quant'altro il Chelsea abbia voluto esporre ai suoi tifosi-visitatori. Per terminare, poi, nella grande sala dove si vende tutto, ma proprio tutto, che abbia il marchio Chelsea. E anche a prezzi (parliamo di sterline) accettabili. Il tutto (tour e museo, perchè la sosta nel merchandising non è quantificabile a livello temporale...) dura circa due ore. Ma ogni mezz'ora parte un altro gruppo, sempre di 30-40 persone per fare il medesimo giro.. E così fino alle 17, orario di chiusura. Per ricominciare il giorno dopo. “Non ci fermiamo mai”, ci dice Miss Wanda spiegando che per il club, questa è una grande fonte di guadagno. Quanto, proviamo a chiedere? “I don't know”, risponde sorridendo Wanda, ma fa intendere che le sterline entrano, e molte, nelle casse del Chelsea. Proviamo allora con Mister George, che è all'ingresso del Tour, nella sala dove si intravedono al Coppa dei Campioni (la leggendaria coppe con le orecchie) e le altre coppe (compresa l'Uefa) vinte dal Chelsea. Mister George ci dice che per queste domande bisogna rivolgersi all'Ufficio Pubbliche relazioni “but, unfortunatley, now is closed”. E ci saluta, andando a fotografare un paio di tifosi tra le coppe. A pagamento, naturalmente. Ci spostiamo più a Nord, fino all'Emirates Stadium (stadio pagato dalla compagnia aerea Emirates), base dei gunners di Wenger. La casa dell'Arsenal. > 7 8 è stato venduto dagli Hammers ad una società di real estate che lo trasformerà in area residenziale, come accaduto per l'area dello storico Highbury (vecchia e gloriosa sede dell'Arsenal) alcuni anni fa. Così uno stadio nato per l'atletica, quello di Stratford, diventerà un teatro calcistico. Ma, per diventarlo, avrà bisogno di una profonda ristrutturazione: la capacità scenderà da 80 mila a 54 mila posti, mentre la copertura verrà raddoppiata nella sua superficie. Questo si chiama business. Investire soldi per farli fruttare. Così le Foto Isaki Ruiz > L'INCHIESTA Cambiano i colori, cambia il luogo, non cambiano i visitatori e non cambia il costo di entrata. La scena, quindi, si ripete. Gruppi di persone, tour, museo, merchandising (tanto), ecc. Ma bocche cucite anche qui, però. Di far di conto non ne vogliono parlare. Il quantum non è da sapere. Volendo, si potrebbe anche andare leggermente più a Nord-Est, a White Hart Lane (per arrivarci, Underground o treno metropolitano), dove gli speroni del Tottenham stanno giocando una Premier a fasi alterne. Oppure scendere di nuovo, verso Craven Cottage, rifugio del Fulham (una fermata di Underground dopo quella di Stamford Bridge, poi due passi a piedi, fino alle rive del Tamigi, dove l'impianto è situato). In pratica, potremmo fare il giro della grande Londra, ma tutto rimarrebbe uguale per quanto riguarda gli stadi. Stadi di proprietà delle Società, che sfruttano ogni singola situazione per farne una risorsa. Qui il calcio è vissuto in maniera diversa rispetto all'Italia. Non sportivamente (anche se...) ma soprattutto economicamente. Le società possono gestirsi il loro stadio come meglio credono, ricavandone soldi per provare a vivere, costruire, modificare, abbellire, creare interesse. Ricavi magari non molti, ma almeno ci provano. Ma è soprattutto il merchandising a fungere da specchietto per le allodole. Anche perché non vedi un solo chiosco che venda magliette taroccate (sciarpe e accessori vari) per decine di miglia attorno agli stadi. Solo nelle vie del Centro ce n'è qualcuno. Tutti comprano quelle autentiche nel luogo predisposto. Cioè dentro lo Stadio (o in qualche Grande magazzino, con l'autorizzazione della società). Costano le magliette (o felpe o pile, o tute). Costano sì. Ma come ha spiegato Miss Wanda (ve la ricordate?), quasi sempre ci sono saldi su molti prodotti esposti. E sono saldi veri. Un'ulteriore spot per comprare e rimanere soddisfatti. Avere uno stadio, per una società, significa poter programmare, anche a lungo termine. Prendiamo ad esempio il West Ham. Il West Ham cambierà casa a partire dal 2016. Dal Boleyn Ground al Queen Elizabeth Olympic Park, lo stadio principe di Londra 2012. Gli hammers hanno comprato questo stadio (lo Stadio Olimpico) e ne faranno il loro rifugio. E lo stadio di Upton Park (Boleyn Ground)? Semplice, società inglesi (noi abbiamo preso l'esempio di Londra, dove le società di un certo livello sono molteplici) vivono il football. Non per niente, il gioco del prendere il pallone a calci lo hanno inventato loro. Certo, le spese sono altissime e non sempre ci sono ricavi tali da poter evitare grandi esborsi. Le grandi vogliono essere competitive al massimo, non solo in patria. Ma in questo calcio hanno investito molte aziende straniere. Arabi, americani, russi, sono entrati nel calcio non tanto per passione, quanto per business. LA GUIDA LE SQUADRE DI CALCIO NELLA CITY Questa è un a piccola guida delle squadre londinesi e della Grande Londra. Sono quelle di una certa rilevanza. Perché ce ne sono altre che militano in campionati minori, rispetto alla Premier League e alla Championship. Le abbiamo messe in ordine sparso, per non far torto a nessuna. Tottenham - Squadra che poche volte si è trovata nelle parti alte della Premiere League ma conta forse i tifosi più veraci. Lo stadio porta il nome di White Hart Line Chelsea - E' la squadra che, dopo oltre 50 anni, ha vinto 2 recenti edizioni della Premiere League (2005/2006, poi seguita da due secondi posti dietro al Manchester United). Lo stadio porta il nome di Stamford Bridge. Il quartiere Chelsea è uno dei più antichi della città. Arsenal - Lo stadio, chiamato Emirates Stadium, è stato inaugurato nel 2006 (al posto del glorioso Higbury Park) ed è quindi quanto di più moderno un tifoso possa sognare. Lo stadio ospita ben 60.000 tifosi. Spese molteplici, perché ogni squadra vuole primeggiare e i calciatori costano: sia comprarli, sia d'ingaggio. Ma poi entri in uno di questi stadi, a neanche due metri vedi il campo senza alcun ostacolo davanti a te. Se allunghi una mano riesci a sfiorare i calciatori. E capisci il perché di tutto questo lavoro alle spalle. E forse riesci anche a capire perché in Italia, c'è qualche presidente che non vede l'ora di costruire uno stadio tutto per sé. A suo vantaggio, ovviamente. Ma anche a quello dei tifosi. Fulham - Si tratta della più vecchia squadra di Londra ed il suo stadio si chiama Craven Cottage. E' posto in uno dei quartieri più eleganti di Londra e lo stadio risulta di conseguenza il più snob. Crystal Palace - Lo stadio è il Selhurst Park e il club fu fondato il 10 settembre 1905. Queens Park Rangers - O più semplicemente come QPR, ha sede a Loftus Road. Charlton Athletic Football Club - Ha sede a Charlton nel sud est della città. Gioca al The Valley Il Millwall F.C. - E' situato nella Londra sud-orientale e gioca nel New Den Stadium. 9 > STORIA E TRADIZIONE Il valore degli inni nazionali > Gianmaria Italia “Son giunchi che piegano le spade vendute; già l’Aquila d’Austria le penne ha perdute. Il sangue d’Italia e il sangue polacco bevè col Cosacco ma il cor le bruciò”. Il cosacco sarebbe la Russia, allora alleata dell’Austria che aveva diviso la Polonia; quale pena il sangue bruciò il cuore degli oppressori. Letta così questa strofa non dice molto perché, siamo sinceri, ben pochi conoscono l’intero testo del nostro inno nazionale, il Canto degli Italiani, principalmente ricordato come Fratelli d’Italia, o meglio, Inno di Mameli. Di Goffredo Mameli, appunto, poeta e patriota genovese molto vicino a Giuseppe Mazzini e alla Massoneria; nel 1847, appena venten- ne scrisse il testo poi musicato da un altro genovese, Michele Novaro. C’è da chiedersi quanti di noi sarebbero in grado di proseguire il canto del nostro inno dopo la prima strofa. L’ignoranza in tale senso è così diffusa che i leghisti l’hanno “ripudiato” preferendogli il corale Va Pensiero (parte terza del Nabucco musicato da Verdi ma con parole di Temistocle Solera) senza pensare che nella quarta strofa del testo di Mameli troviamo questa frase “Dall’Alpi a Sicilia ovunque è Legnano”. Il richiamo alla vittoria sul Barbarossa da parte della Lega Lombarda (quella del 1176) appare evidente, ma non lo è stato per tutti. Alcuni ingenerosi detrattori definiscono “troppo retorico” il nostro Canto; non consi- Foto Cristian Ruiz 10 derano in che epoca e circostanze sia questo che gli altri vennero scritti. Va sottolineato che le parole degli inni nazionali sono fondamentali, si richiamano ai valori della patria, alle sue origini più gloriose, esprimono un riscatto. Nascono prima della musica che, il più delle volte, è una marcia; ad essa si accomunano per trasformarsi in uno stimolo, una carica. Che dire infatti delle ultime parole dell’ Himno Nacional de Chile: “I nostri petti saranno il tuo baluardo, col tuo nome sapremo vincere, o il tuo nobile, glorioso stendardo, ci vedrà combattendo cader”? Un brivido! Varcati i nostri confini troviamo un inno che conosciamo un po’ tutti, se non nel testo certo nella musica davvero incalzante: La Marsigliese, ma il titolo originale fu Chant de guerre de l'armée du Rhin. L’autore, l’allora trentenne Claude Joseph Rouget de Lisle, trasferì nel testo tutta la sua origine militare: “Avanti, figli della Patria, il giorno è arrivato! Contro di noi della tirannia la bandiera insanguinata è innalzata, sentite nella campagne ruggire questi feroci soldati?....Alle armi cittadini, formate i vostri battaglioni”. Anche qui i richiami alla riscossa sono evidenti. Identico anelito lo troviamo perfino nel testo di uno dei più antichi inni, l’olandese Het Wilhelmus che risale al XVI secolo quando i Paesi Bassi, allora Repubblica delle Sette Province Unite, si ribellarono al dominio spagnolo. Alla riscossa verso la medesima dominazione si richiama anche l’Himno Nacional Argentino (del 1813): “Udite, mortali, il grido sacro: Libertà, libertà, libertà. Udite il rumore delle catene spezzate, guardate sul trono la nobile uguaglianza”. E quello dell’Uruguay scritto nel 1828: “Orientali, la Patria o la tomba, Libertà o morire con gloria! E’ il voto che l’anima pronuncia e che Foto Erik Kilby eroici sapremo compiere”. Se avessimo tutti ben presenti le parole dei nostri inni nazionali assisteremmo ad un comune amor patrio che potrebbe davvero darci buoni frutti. Le occasioni più frequenti per vivere quella carica emotiva che ne dà l’ascolto è, riconosciamolo, la vittoria in un evento sportivo; ci esaltiamo nel vedere con quanta partecipazione lo interpretano atleti e tifosi. Un po’ pochino per il senso patrio che esprimono. Sebbene composto nel 1847 si è dovuta attendere la legge 222 del 23 novembre 2012 perché il Canto degli Italiani venisse ufficialmente annoverato fra i “simboli della Repubblica” e fosse imposto il suo insegnamento nelle scuole. Non si è certo “ottocenteschi” se si tornasse ad onorare la bandiera e a intonare anche nelle aule il nostro Inno; concorreremmo alla formazione dei protagonisti della nostra società futura e, molto probabilmente, coglieremmo frutti migliori. Note storiche: XVI secolo - “Het Wilhelmus”, traduz. “A lui Guglielmo di Nassau”. Composto da Adriaen Valerius (1575-1625) fu ufficialmente adottato come inno nazionale solo il 10 maggio 1932; per questo non è considerato l’inno più antico al mondo. 1745 – “God Save the Queen”, traduz. “Dio salvi la Regina”. Fu per decenni l’inno dell’Impero Britannico; ora è inno nazionale nel Regno Unito e inno reale in alcune nazioni del Commonwealth. 1770 - “Marcha Real” (Spagna), uno dei pochi al mondo senza testo perché trattasi di una marcia; l’autore è ignoto ma, essendo stato donato da Federico Guglielmo di Prussia, si può supporre che sia stato un musicista tedesco. 1795 - “La Marseillaise” (Francia) 1821 - “Somos libres - Himno Nacional del Perú" (Perù) 1828 - "Himno Nacional de Chile" (Cile) 1835 - "Der er et yndigt land", traduz."C’è una terra amabile" (Danimarca) 1844 - “Sand till Norden”, traduz. “Canto del Nord” (Svezia) 1848 - “Hymne Monégasque” (Principato di Monaco) 1879 - “Himno Nacional de El Salvador” (El Salvador) 1898 - “Lupang Hinirang”, traduz: “Terra prescelta” (Filippine) 1922 - “"Ouviram do Ipiranga às margens plàcidas" , traduz. "Noi ascoltavamo dalle placide rive dell'Ipiranga" (Brasile). Istituito nel 1922, un secolo dopo l’incoronazione di Pedro I imperatore del Brasile, la cerimonia avvenne proprio nei pressi del fiume Ipiranga (nei pressi di Sao Paolo) 1931 - “The Staz-Spangled banner”, traduz. “La bandiera splendente di stelle” (USA)A 11 > SPORT DISABILI Cambiamo la chiave? ...con gli Sport Equestri si può! 12 Interessante confronto tra mondo scientifico e mondo sportivo sul tema della disabilità > Emilio Minunzio I l settore sport equestri Asi, ormai vero punto di riferimento sportivo nell’ ambito delle discipline integrate, porta il suo contributo in occasione del seminario “Cambiamo la chiave?”, tenutosi il 9 settembre 2014 presso l’istituto comprensivo “Lido del Faro” di Fiumicino (Roma). Nel corso della mattinata diversi sono stati gli interventi, primo fra tutti quello del Professor Giorgio Albertini, che ha affrontato la tematica dei disturbi del neuro sviluppo e la scuola . Il Professor Albertini ha posto l’accento sul fatto che la medicina si basi, oggi, su criteri eccessivamente rigidi, che la portano a fornire indicazioni circa le terapie per bambini malati, senza dare però informazioni su come crescerli. Due i punti su cui il professore si è maggiormente soffermato: il concetto dell’ “appartenere” e quello del “divenire”. Il primo inteso come bisogno di integrarsi all’interno della comunità, con la conseguente necessità di supportare scuole e famiglie, il secondo, invece, che evidenzia la necessità di comprendere, a partire dalla scuola, la specificità dei problemi di ogni singolo bambino. Ecco che acquista spazio di rilievo il “cooperative learning” metodologia di insegnamento attraverso la quale gli studenti apprendono, aiutandosi reciprocamente, lo svilup- po dell’ intelligenza sociale. Secondo seguitissimo intervento, è stato quello del Responsabile del Settore Sport Equestri dell’ Asi (Associazioni Sportive Sociali italiane) Dott. Emilio Minunzio, che ha evidenziato l’importanza del ruolo delle istituzioni sportive, sostenendo come le attività con disabili, in questo ambito, siano state a volte difficoltose, a causa di una delicata e complessa interazione tra le figure tecnicosportive e quelle scientifiche. A tale fine, l’ Asi si impegna, per bocca del massimo esponente nazionale in ambito equestre, a rafforzare le conoscenze reciproche ed i contatti fra i due mondi sportivo e scientifico, sottolineando, secondo la sua esperienza, come si è cercato di mettere sul tavolo di lavoro figure di rilievo e di fare un regolamento il cui obbiettivo fosse appunto quello di creare integrazione. Dunque ci si è mossi, nell’ ambito della formazione, su come trattare un soggetto con delle disabilità, rimandando il termine terapeutico alle figure scientifiche competenti, senza tuttavia escludere che un centro ippico possa offrire la propria attività a soggetti con disabilità. Infine ultimo intervento, sempre in ambito sportivo, è stato quello della dott.ssa Nicoletta Angelini, membro della commissione discipline integrate Asi, che in riferimento alla scuola ha sostenuto come questa debba facilitare lo sviluppo delle persone e dell’ essere, parlando soprattutto di interazione ed integrazione, termini usati ma effettivamente mai applicati. Secondo la dottoressa Angelini il ruolo dello sport è quello “di far entrare dentro”, dentro la società, ponendosi in ambito sociale con l’obiettivo di sviluppare servizi integrati e interdisciplinari, favorendo inoltre la collaborazione con le famiglie ed altri enti, enti come quello della scuola che con lo sport condivide l’obbiettivo del ben- essere. 13 > IL PERSONAGGIO DEL MOMENTO Massimo Ferrero Un presidente che diverte > Paolo Signorelli Foto Andrea Puggioni E’ indubbiamente il momento del presidente della Samp Massimo Ferrero, un vero mattatore, in campo e fuori. La sua squadra vola in campionato e lui non sembra intenzionato a nascondere la sua gioia. Sembra proprio avere il vento in poppa, lo scoppiettante patron della compagine blucerchiata. Vinto il “derby della lanterna” ai danni dei rivali genoani e dopo aver bissato il successo contro l’Atalanta, il suo vascello veleggia al terzo posto in classifica dietro le corazzate Juventus e Roma. E lui si diverte, gongola, spadroneggia. Felice 14 come un bambino saltella per il campo acclamato dalla curva, scamiciato e senza cravatta. Il personaggio del momento, senza ombra di dubbio. Tra le sue performance, anche le avances ad Ilaria D’Amico. Prima del derby, infatti, su Sky, si era reso protagonista di alcune battutine “piccanti” nei confronti della padrona di casa, nonché compagna di Gigi Buffon, Ilaria D’Amico. Prima, spavaldissimo, aveva avvertito “Attenti a quei due: Mihajlovic non vuole perdere, io voglio vincere…”. Poi ha divagato, dispensando ai telespettatori preziose informazioni: “ho sentito Preziosi (il presidente del Genoa, ndr), non per sms perché ho un telefono molto vec- chio, e abbiamo parlato di gioielli”. La perla finale, poi, l’ha rivolta alla bella conduttrice. Imprevedibile come sempre ha sentenziato in puro slang testaccino “ci tengo a dire che voi siete il sale del calcio, volevo salutare la D’Amico, gli volevo dire che ho l’anello al dito, c’ho il mosquito e la vorrei portare ad Ostia Lido, ciao D’Amico!” Il sale del calcio sei tu, presidente Ferrero, in un mondo popolato da zombies e soloni. E non importa se ad alcuni puoi risultare talvolta fuori luogo. Sperando che la tua favola possa continuare. Meglio le tue parole in libertà che i pippotti ipocriti e moralisti di chi ti circonda, non abbiamo dubbi. > MONDO ASI Nona edizione del Premio promosso e organizzato dall’ASI Quando lo Sport è Cultura > Eleonora Massari Domenica 7 settembre si è tenuta la nona edizione del "Premio Sport e Cultura", la manifestazione ideata per premiare le eccellenze sportive italiane, che diffondono nel paese, la cultura dello sport. L'evento organizzato dall’ASI in partnership con il Gioco del Lotto, e l'Istituto del Credito Sportivo. Il premio, nato nel 2004, con cadenza annuale, per volontà del Presidente Claudio Barbaro, vuole richiamare l'attenzione sul potenziale sociale dello sport, sui valori che esso promuove quotidianamente attraverso l'impegno, la passione e il coraggio, e sui benefici che porta al nostro paese. In un entusiasmante talk show diretto dal giornalista Alessandro Lupi di Sky, il Presidente Barbaro, ha affrontato con gli ospiti varie importanti tematiche: dallo stadio della AS Roma al rapporto tra sport ed enti pubblici 16 con Franco Marino, vice Presidente Vicario dell'Assemblea Capitolina, ed Alessandro Cochi Delegato allo Sport nella precedente giunta Alemanno, all' anti doping parlando con Giuseppe Capua, Presidente della Commissione Federale Anti doping FIGC, e del nuovo CONI di Malagò con Stefano Mei, Daniele Masala e Stefano Attruia. All'interno del simpatico dibattito, si sono svolte le premiazioni. A far parte della giuria, Italo Cucci, come Presidente, poi Andrea Abodi, Eugenio De Paoli, Guido D'Ubaldo, Daniele Masala e Stefano Mei. Nelle intenzioni dell'ASI, il concorso vuole premiare chi si è contraddistinto, diventando testimone dell'aspetto formativo dello sport nella nostra società, contribuendo a qualificare la nostra Italia, ponendo al centro l'uomo e la sua ricchezza spirituale. Secondo il Presidente Barbaro - "Le sezioni del concorso sono uno spaccato dei tanti segmenti sociali che si intrecciano nel mondo dello sport. Che per essere culturalmente acquisito deve essere conosciuto e apprezzato in tutte le sue componenti, dall'atleta all'amministratore pubblico, dalle aziende innovatrici a quelle che scelgono lo sport come valore di marca, ovvero come esempio di salute, di aggregazione e di valori etici. Un mondo che, non lo dimentichiamo è uno dei maggiori contributi alla crescita della società tutta, in termini di qualità della vita e di investimenti". Lo sport inteso, quindi, come stile di vita e strumento per affrontare nel modo migliore le sfide dell'esistenza. Entrando, nel merito delle premiazioni: - Per la sezione "Impiantistica sportiva Premio ICS – Istituto per il Credito Sportivo", rivolta a enti, comuni, province e regioni che favoriscono la pratica dello sport per i cittadini tutti, senza distinzioni di censo, è stato premiato il Comune di Abbadia San Salvatore (MS) con il progetto Abbadia RiNuota, per aver incrementato lo sviluppo non solo sportivo, ma anche turistico e sociale del territorio attraverso l'ampliamento e ammodernamento della piscina con particolare attenzione all'abbattimento delle dispersioni energetiche. Il premio è stato consegnato da Stefano Mei. Secondi classificati pari merito, tra i più meritevoli, il Comune di Aulla (Si) con il progetto i Palloni di Pallerano, rappresentato dal Vice presidente del consiglio comunale con deleghe a impianti sportivi Juri Gorlandi e il Comune di Teramo con il progetto Sportissimamente - lo Sport sotto le stelle presentato dall'assessore allo Sport Guido Campana. I Comuni di Conca dei Marini, Furore, Positano e Praiano con il progetto Sport in Comune. - Per la sezione "Marketing Sponsorship Innovazione" rivolto ad aziende che sponsorizzano o danno impulso ai progetti spor- tivi, la prima classificata è stata la Telecom, con il progetto Junior Tim Cup, per essere riuscita a coinvolgere sin da piccoli 10.000 bambini insegnando loro i valori dello sport e la responsabilità sociale. Il premio è stato consegnato da Giuseppe Capua ad Angela Cutrera, Sponsorship Telecom Italia. A seguire Lottosport e We – sport/UISM Università di Torino per il canale internet "wesport.com"e quarto MAD System con "Take – Body&Soul time"; a ritirare il premio Giovanni Tavaglione. - Per la sezione "Etica sportiva - Premio Fabrizio Quattrocchi", sezione dedicata a personaggi, associazioni, enti che diffondono l'etica sportiva o promuovono progetti ad alto valore sociale, il primo premio, consegnato dal presidente dell'ASI Claudio Barbaro è andato all'associazione "Sport senza frontiere" per organizzare gratuitamente corsi sportivi per bambini svantaggiati garantendo loro il diritto allo sport come efficace e positivo strumento di cambiamento sociale. Ha ritirato il premio il presidente dell'associazione Alessandro Tappa. Secondi classificati il Comune di Rimini con il progetto "Borsa per lo sport" per aiutare i ragazzi meno abbienti a fare attività sportiva, e lo Stato Maggiore della Difesa con l'Intesa Ministero della Difesa / CIP. Ha ritirato la targa il Tenente Colonnello Walter Borghino. A conclusione della serata, prima dei saluti, il presentatore Lupi ha voluto raccontare un aneddoto al quale aveva assistito, seguendo da giornalista, il golf, un esempio di fair play e sportività, di come un giocatore, non essendo sicuro del proprio punteggio, avesse rinunciato alla possibilità di vincere il premio, peraltro milionario. Un bel racconto emozionante di come lo sport dovrebbe essere ed in taluni casi è. Investire dunque nello sport, è il miglior modo di credere nel futuro. 17 > CAMPIONATI ASI CALCIO PESCARA 2014: FINALI NAZIONALI DI CALCIO > Alberto Aniello Scaringi M entre l'Italia del CT Cesare Prandelli usciva a testa bassissima dai mondiali di Brasile 2014, a Pescara si sono svolte con successo le finali nazionali di calcio sia maschili che femminili, passando anche per quelle giovanili. La manifestazione è stata svolta in due tronconi, il primo iniziato il 20 giugno ha visto sfidarsi per la prima volta in assoluto i “canteramos” del calcio giovanile che ha debuttato con quattro differenti categorie (baby, primi calci, esordienti, allievi) e dopo una settimana è stato il turno dei “grandi” (calcio a 5, a 7 e 11). In totale Pescara ha visto in 10 giorni circa 500 atleti provenienti da 15 regioni, con tifosi al seguito, che hanno alternato momenti agonistici al tanto meritato relax offerto dalle spiagge abruzzesi. La manifestazione del calcio amatoriale tenuta il 27, 28 e 29 giugno, come da prassi, è cominciata con i sorteggi dei gironi eliminatori tenutisi presso l’S Hotel alla presenza del responsabile di settore Nicola Scaringi, a seguire un briefing tecnico per arbitri e commissari di campo tenuto dal vice responsabile del dipartimento arbitrale Americo Scatena. Nei tre giorni sono state disputate ben 42 gare su 6 campi differenti, tutte sorvegliate minuziosamente da validissimi commissari di campo. Sono state segnate complessivamente 305 marcature (7,2 a gara) e tutte le sfide sono state dirette dai migliori fischietti dell'ente provenienti dalle sezioni di Benevento, Brindisi, Caserta, Foggia, Palermo, Pescara e Roma (presenti anche due arbitri donne). Infine per il secondo anno consecutivo sono stati pubblicati su un link tutti i tabulati delle società partecipanti alle finali 18 La Squadra della Real Sito di Caserta, vincitrice della categoria baby nazionali ed i calendari dei campionati provinciali per permettere un controllo preventivo sui tesserati al fine di scoprire in tempo gli eventuali “furbetti”, che come sottolineato più volte dai responsabili del settore: “la tecnologia fa miracoli”. Il calendario con cui sono state svolte ambo le manifestazioni, è stato quello usato solitamente dal settore, che ha visto nella giornata di venerdì i sorteggi (poco prima di pranzo) e a seguire le prime fasi qualificatorie, invece nella giornata di sabato ci sono state le ultime fasi eliminatorie e le semifinali, ed infine domenica mattina (a partire dalle 9:00) le singole finali. GIOVANILI Il calcio a 5 giovanile, al debutto alle finali nazionali, ha visto ben quattro categorie rappresentate, con altrettante quattro squadre per categoria, espressione delle migliori scuole calcio appartenenti all'Asi. I “campioncini”, che erano oltre duecento, hanno deliziato i parenti e tifosi al seguito con gare e giocate spettacolari che non hanno nulla da invidiare ai “grandi”, ma al contrario hanno messo in mostra quell'estro e quella purezza che soltanto i “piccoli” hanno. La categoria allievi ha visto il Cales Club di Caserta battere nettamente (5-2) il San Yosef I titoli di campioni nazionali amatoriali Asi vanno per il: I titoli di campioni nazionali C5 giovanili Asi vanno per i: C11 a Olimpia Masciano - Teramo BABY al Real Sito - Caserta C5 a Futsalmania - Torino PRIMI CALCI al Real Sito - Caserta C7 a Fitness – Reggio Calabria ESORDIENTI a San Yosef - Palermo C5 femminile a Pro Reggina – Reggio Calabria ALLIEVI a Cales Club - Caserta La Pro Reggina di Reggio Calabria con il Vice Presidente dell'ASI Tino Scopelliti di Palermo, in una gara che ha visto i siciliani dominare nettamente nel primo tempo, inoltre l'età quasi “matura” dei partecipanti ha fatto sgranare gli occhi a più di un osservatore presente. La categoria esordienti ha visto la rivincita del San Yosef, che ha soffiato il titolo al Real Sito di Caserta per 4-2, in una sfida che ha visto numerosissimi capovolgimenti di fronte e che teneva i tifosi con il fiato sospeso. La categoria primi calci è stata dominata dal Real Sito di Caserta che ha battuto con un risultato tennistico (6-1) i padroni di casa del Pro Calcio, che al di là del risultato escono a testa alta dalla manifestazione. La categoria dei più piccini, baby, vede il Real Sito centrare il bis battendo per 4-1 l'altra squadra campione di casa, il Naiadi, al termine di una gara lunga e sofferta che ha visto tanti piccoli campioni darsi battaglia lealmente, ma senza esclusione di colpi, fino al triplice fischio. CALCIO A 5 FEMMINILE Per il secondo anno di seguito le finali nazionali hanno ospitato la categoria del calcio a 5 femminile, che conferma quanto di buono dimostrato lo scorso anno all'interno dell'ente. Il “gentil sesso” che quando scende in campo tira fuori gli artigli (e che artigli) ha dato spettacolo con ben quattro squadre di calcio a 5, che hanno dimostrato tutto il loro valore e la loro bellezza in un girone unico di sola andata. Il girone, come tutta la categoria, ha visto trionfare per la seconda volta le ragazze del Pro Reggina di Reggio Calabria che, prima conclude la fase qualificatoria a punteggio pieno e poi si impone 4-1 sul Time Out di Palermo che era arrivato secondo nel girone. CALCIO A 7 Ormai divenuto un “must” all'interno del set- 19 > CAMPIONATI ASI CALCIO tore calcio dell'Asi, il calcio a 7 conferma ancora una volta la sua crescita all'interno dell'ente, portando ben nove squadre alle finali di Pescara divise in tre gironi, facendo sembrare quasi lontanissime le finali di Rimini in cui tale categoria fece il suo timido esordio e dichiarando apertamente guerra al calcio a 5 per diventare la nuova “classe regina” del settore calcio. Quest'anno il calcio a 7 ha visto il Fitness di Reggio Calabria, favorita dai bookmakers, trionfare ai rigori (4-2) contro il Fulham di Roma, che era giunta in finale da “outsider” poiché ripescata come migliore seconda. Il Fitness aveva iniziato al meglio il suo cammino, dominando senza macchia il suo girone che l'ha visto contro i padroni di casa del Chelsea e contro la Sampdoria di Brindisi. Inoltre alle semifinali si era imposta per 30 sul Sunderland di Salerno, che a loro volta si erano qualificati con non poca fatica arrivando primi (per differenza reti) contro il Fulham. Quest'ultimo, invece, era giunto in finale come migliore seconda e battendo di misura (2-1) alle semifinali l'Happy Hour di Trani, che a sua volta era giunto alle semifinali carico di speranze, dopo aver concluso il proprio girone a punteggio pieno, battendo Bar Amici di Rimini e Clinica Mantia di Palermo. CALCIO Senza togliere nulla alle altre categorie, secondo gli addetti ai lavori le finali di Pescara entreranno nella storia per lo spettacolo messo in campo dal calcio ad 11, che ha visto le sei squadre partecipanti rubare la scena praticamente a tutti. Il titolo di campione nazionale è stato conquistato dalla Olimpia Mosciano di Teramo, che ha battuto in finale l'ASD Gaetano Addio di Caserta. L'OlimLa Fitness di Reggio Calabria vincitrice del campionato di calc0io a 7 20 pia è giunta in finale realizzando un ruolino di marcia che ha messo a dura prova le coronarie dei tifosi, che prima l'hanno vista qualificarsi (giungendo seconda) per differenza reti e poi strappare all'ultimo il “pass” per la finale, battendo di misura (6-5) la Tre Pini di Roma, giocando la gara più spettacolare di tutta la manifestazione che ha visto segnare in 80 minuti quasi la metà dei gol segnati in tutta la categoria. Apparentemente più tranquillo è stato il cammino affrontato dall'ASD Gaetano Addio, ritenuta fino alla fine la favorita al titolo, che ha visto la squadra campana (che ha partecipato alla manifestazione con precisamente 11 calciatori, e quindi ha disputato tutta la manifestazione senza cambi) passare il girone a punteggio pieno e poi battere nettamente (2-0) nelle semifinali la Magliulo Group del Comitato Provinciale di Frosinone. CALCIO A 5 Tra il pomeriggio di giorno 27 e l’intera giornata di giorno 28 vi è stata la disputa dei gironi eliminatori con la delineazione dei profili delle 8 finaliste che si sarebbero dato battaglia nella mattinata di giorno 29. Alle ore 9,00 comincia la finale di calcio a 5, e la squadra il WEST HAM di Chieti (giunge in finale dopo aver superato Alto Brindano di Potenza, ed i cugini di Sport Division di Pescara ed in semifinale il Fiamma Pordenone di Pordenone), il FUSTALMANIA di Torino (giunta in finale dopo aver superato New Team di Reggio Calabria e il Cales Club di Caserta nel girone eliminatorio, in una soffertissima semifinale elimina il Pam Perito di Rimini) E’ stata una finalissima nazionale senza pari che ha visto prevalere il West Ham su un modesto Futsalmania che le ha inventate tutte per contenere la furia dei locali. I chietini hanno saputo gestire al meglio la tensione che procura una finale e davanti ad Le due squadre finaliste del Campionato di calcio Olimpia Mosciano e Gaetano Addio di Caserta un pubblico amico numerosissimo e rumorosissimo non hanno mai perso la testa e hanno reso vano ogni reazione torinese. È festa grande per la società chietina che non si fa sfuggire l’occasione di portare a casa un successo strameritato dopo una conduzione magistrale di tutta la manifestazione. Prestazione assolutamente da non cestinare quella del Futsalmania che comunque merita la medaglia d’argento, e che nulla ha potuto fare contro un avversario di caratura nettamente superiore. Va evidenziato che attraverso tabulati rilasciati dall’ufficio affiliazioni e tesseramento prima, durante e dopo le gare di tutte le finali nazioni vengono eseguiti minuziosi controlli su società e tesserati, e purtroppo per la società West Ham di Chieti, grazie a tali controlli è stato riscontrato una difformità sui tesseramenti e quindi gli è stato revocato il titolo. Le premiazioni sono state presiedute da Claudio Barbaro presidente nazionale Asi, da Diego Maulu direttore generale, e da Umberto Candela direttore tecnico. > L’EVENTO A star bene si in > Luisa Santiloni R iflettere sul significato della propria esistenza in un mondo liquido, attraversato da piccoli e grandi cambiamenti, non è semplice, né tantomeno comodo. Infatti non capita di frequente, tanto in ambito sportivo in generale, quanto nel panorama degli Enti di Promozione Sportiva in particolare, che qualcuno metta in dubbio la propria missione o semplicemente il modo in cui la sta portando avanti. ASI, però, fa eccezione: in un momento storico in cui ha dimostrato la propria volontà di distinguersi dall’appiattimento identitario degli altri Enti e dal predominio di una logica mercantile lontana dallo spirito decoubertiano che dovrebbe informare lo sport di base, ASI continua a domandarsi il senso del suo essere. Cosa significa promuovere lo sport? E soprattutto verso chi indirizzare la propria azione? Per rispondere, però, anziché le parole, ASI sceglie i fatti, impegnandosi assieme alla nota azienda OVS in Kids Active Camp, manifestazione nata per diffondere una cultura del benessere incentrata su sport e sana alimentazione. Con il patrocinio del CONI, del Ministero della Salute, del Ministero dell’Ambiente, del Ministero dell’Interno, dell’Associazione Italiana Nutrizionisti (A.I.Nut.), degli Enti Locali che hanno ospitato le singole tappe dell’evento (Regione Lombardia e Comune di Milano; Comune di Napoli; Regione Lazio e Comune di Roma Capitale; Comune di Palermo) e con la collabora- 22 zione tecnica di alcune Federazioni Sportive Nazionali - Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio), Fipav (Federazione Italiana Pallavolo), Fgi (Federazione Ginnastica d’Italia) e Fitarco (Federazione Italiana di Tiro con l’Arco) - Kids Active Camp si è rivelata tassello fondamentale nell’indispensabile processo di alfabetizzazione motoria grazie al quale il nostro Paese può aspirare a diventare sempre più evoluto e civile. Dalla fine di settembre fino alla fine di ottobre, per quattro domeniche consecutive in quattro bellissime piazze italiane - Milano, Napoli, Roma e Palermo - sono stati allesti- ti colorati e divertenti villaggi sportivi, all’interno dei quali bambini, accompagnati dalle proprie famiglie, hanno giocato e si sono potuti cimentare in alcune discipline assistiti da personale tecnico qualificato. Un momento ludico, gratuito e aperto a tutti, in cui i partecipanti hanno anche incontrato i grandi campioni dello sport italiano, testimonial della manifestazione: Maurizia Cacciatori, Vincent Candela, Tania Cagnotto, Carolina Kostner, Fiona May, Aldo Montano, Massimiliano Rosolino, Antonio Rossi e Jacopo Paone. Ma OVS Kids Active Camp non è stato solo occasione di educazione allo sport; è stato anche un evento di educazio- "OVS Kids Active Camp è un progetto che si rivolge ai bambini con l'idea di avvicinarli allo sport attraverso il gioco e la sperimentazione" - 2.500 bambini e 8.000 presenze a Milano - 3.500 bambini e 10.000 presenze a Napoli - 4.000 bambini e 16.000 presenze a Roma - 5.000 bambini 20.000 presenze a Palermo izia da piccoli ne alla corretta alimentazione, grazie allo show cooking del famoso chef di Rai Gulp Alessandro Circiello che, in ciascuna tappa, ha voluto proporre ricette ammiccanti, come il “Rotolo Winx”, che mentre evocavano realtà note e apprezzate presso il pubblico dei più piccoli, presentavano proprietà nutritive importanti, fondamentali per una positiva crescita dei bambini e per un regime alimentare appropriato a supporto della pratica sportiva. A giudicare dal successo di partecipazione (2.500 bambini e 8.000 presenze a Milano; 3.500 piccoli e 10.000 persone a Napoli; 4.000 ragazzi e 16.000 presenti a Roma e più di 5.000 bimbi e quasi 20.000 persone a Palermo) OVS Kids Active Camp ha dimostrato il suo valore, soprattutto nell’ottica della missione propria di un Ente di Promozione Sportiva: diffondere lo sport, offrirlo come gioco e come strumento di integrazione e di aggregazione sociale. “Manifestazioni come questa sono ossigeno per tutto il movimento sportivo e per il Paese, soprattutto se riescono a far penetrare il messaggio che investendo sull'attività fisica si investe sul futuro dell'Italia. E' veramente apprezzabile l'impegno di un importante brand come OVS, che con questo appuntamento, assieme ad ASI, cerca di mostrare le innegabili ricadute positive dello sport sullo stato di salute della popolazione, soprattutto se l'approccio avviene da piccoli sotto forma di gioco” ha commentato Claudio Barbaro, Presidente ASI, estremamente soddisfatto dell’esito dell’evento. Per la sua riuscita, però, essenziale è stato l’impegno del brand leader nel settore dell’abbigliamento OVS. Senza il suo desiderio di contribuire a questa attività di sensibilizzazione nei confronti della necessità di praticare sport sin da piccoli, l’evento forse non sarebbe stato possibile. Perché se è vero che lo sport ha un enorme potenziale, solo parzialmente espresso, è altrettanto vero che per farne comprendere l’estrema ricchezza è sempre più indispensabile avere il sostegno delle aziende, specie in un momento in cui il pubblico ha sensibilmente diminuito il suo supporto al settore. “OVS Kids Active Camp è un progetto che si rivolge ai bambini con l'idea di avvicinarli allo sport attraverso il gioco e la sperimentazione. Un grande appuntamento nelle piazze d'Italia per stare insieme ai bambini e alle famiglie con la partecipazione di noti campioni. Lo sport è un elemento importante per il benessere, la crescita e l'educazione dei piccoli ma è anche un’occasione importante di socializzazione e divertimento per le famiglie" ha commentato Francesco Sama, Direttore Generale di OVS. Se queste sono le premesse, c’è da giurarci che questa di OVS Kids Active Camp sia solo una prima edizione di un progetto destinato ad andare - correre - lontano! 23 > MONDO ASI tutto notizie LA RIUNIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA PRIMA DELLE FERIE ESTIVE Riunione di fine stagione per la Giunta Esecutiva quella che si è svolta a luglio presso la nuova sede nazionale, indetta allo scopo di provvedere ad incombenze fissate dalle norme associative o scaturenti da situazioni contingenti. Nelle sue comunicazioni il Presidente Barbaro ha sottolineato la gravità della situazione generale del Paese e quindi anche dello sport, stretto tra crisi economica e caos politico, ma ha anche sottolineato la continua crescita di Asi sia sotto il profilo numerico che in relazione all’attività svolta a livello centrale e periferico. Ampio è stato il dibattito su quanto illustrato da Barbaro che ha visto la partecipazione di quasi tutti i dirigenti presenti. Dopo aver ratificato un considerevole numero di affiliazioni, l’organo, su proposta del Vtce presidente Levanti, si è visto costretto a commissariare il Comitato Provinciale de 24 L’Aquila per manifesta impossibilità ad operare. La Giunta ha poi fissato i criteri di assegnazione dei contributi in favore dei comitati periferici sulla base dei risultati concreti prodotti da ciascuno di essi. Il chiusura il Direttore Generale Maulu ha illustrato la nuova organizzazione della struttura operativa nazionale elaborata al fine di assicurare a quest’ultima maggiore e migliore rispondenza alle mutate esigenze dell’Ente. “MANGIARE BENE PER STARE BENE” “Mangiare bene per stare bene”. È stato questo il motto dell’evento sugli alimenti organizzato da diverse Associazioni culinarie, in collaborazione con l’Asi. La manifestazione, svoltasi presso l’Auditorium di Sabaudia (ente parco nazionale del Circeo), ha affrontato vari aspetti dell’alimentazione. Gli esperti hanno spiegato quali sono tutti quei cibi naturali che contribuiscono in maniera positiva e salutare per il corpo umano. Pasta, pane, dolci, cereali, legumi, verdure, carni, pesce, frutta etc, prodotti nel nostro Paese senza essere manipolati e naturali al 100%, sono alla base della dieta mediterranea. Gli studiosi sono intervenuti per approfondire il tema sulle peculiarità di questi prodotti e sui benefici che possono avere sul nostro organismo, confermando come una dieta adeguata sia fondamentale per il benessere di una persona. Alimenti attraverso i quali si possono risolvere molti problemi per tutti coloro che soffrono di patologie provenienti dalla cattiva alimentazione, evitando così la somministrazione di farmaci. Un evento che è servito anche per promuovere il turismo enogastronomico della cucina mediterranea, anche per controbattere i cibi dei Paesi del Nord Europa, ricchi di grassi. “Venite in Italia a mangiare bene per stare bene e ringiovanire”, il coro unanime di tutti i presenti all’evento. Sono intervenuti, tra lo sguardo attento degli invitati, diversi esperti di questo settore. Come la professoressa Buzzetti dell’università Sapienza di Roma, la dottoressa Pibiri, specialista in scienze dell’alimentazione, il prof. Rago, direttore dell’unità operativa di andrologia e fisiopatologia dell’ospedale Santa Maria Goretti e il dirigente nazionale Asi, Caiazzo. Tutti pareri e direttive importanti che hanno cercato il più possibile di fornire un quadro dettagliato della situazione e dell’alimentazione corretta. Al termine dell’incontro, tutti i presenti hanno potuto beneficiare di una degustazione dei prodotti tipici mediterranei. Visto il successo dell’iniziativa, ci sono buone possibilità che anche il prossimo anno, Sabaudia, ospiti nuovamente il convegno “Mangiare bene per stare bene”. NASCE A CITTÀ DI CASTELLO, SU INIZIATIVA DI ASI, LA CARTA DEI DIRITTI DEL CAVALLO E PER IL BENESSERE DEL CAVALLO ATLETA Si è svolto sabato 13 settembre a Città di Castello, nell'ambito della 48° edizione della Mostra Nazionale del Cavallo, il convegno promosso dal Referente per il Benessere del Cavallo del Settore Sport Equestri Asi Catia Brozzi, intitolato "La Cultura del Benessere del Cavallo" (Il Rispetto della normativa in ambito sportivo e non). Le principali tematiche trattate, circa il Doping Umano e quello Animale, hanno evidenziato una sempre crescente e virtuosa sinergia tra il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la Federazione Italiana Sport Equestri, gli Enti riconosciuti dal CONI, come l’Asi, con competenze specifiche ed il CONI stesso. Nell’intervento introduttivo, il Dott. Emilio Minunzio, responsabile nazionale del settore sport equestri dell’Asi, ha evidenziato come da tempo, il mondo del cavallo, si stia interrogando su quali debbano essere i comportamenti eticamente corretti da tenere nei confronti dei cavalli in generale, e di quelli sportivi in particolare. Minunzio ha rilevato che il benessere dell’animale è elemento base per la riuscita del binomio cavallo cavaliere, qualsiasi sia la disciplina coinvolta nella pratica equestre. Si è convenuto che la sinergia tra organi istituzionali preposti Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Federazioni Sportive ed Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal Coni è un importante e fondamentale punto di partenza per il raggiungimento dell'obiettivo benessere del cavallo soprattutto in quanto atleta ma non solo, e per la riorganizzazione e il rilancio del mondo del cavallo in Italia. Per l'ambito ippico ha partecipato all'iniziativa la Commissione tutela salute e benessere del cavallo di Imprenditori Ippici Italiani, in rappresentanza delle Associazioni di settore la Scuderia Unicorno. Durante il produttivo incontro è scaturita una iniziativa relativa alla costituzione di un Tavolo permanente per la predisposizione della Carta dei Diritti del Cavallo e per il benessere del Cavallo Atleta che, per la prima volta, sarà composto dalle Istituzioni e dagli Enti tecnico-sportivi ufficiali e dai rappresentanti delle Associazioni e delle Entità che, a vario titolo, rappresentano il comparto equestre ed ippico. IL SETTORE SPORT DISABILI DELL’ASI IMPEGNATO NELLA DUCHENNE HEROES Il Duchenne Heroes, l'evento di 7 gg in mountain bike sulle Dolomiti, che si è tenuto per la 2^edizione è diventato ormai sinonimo di sfida per gli appassionati della Mountain Bike .Una sfida duplice, come non se ne erano mai viste prima in Italia: percorrere in 7 giorni centinaia di km tra gli scenari unici al mondo delle Dolomiti, e contribuire attivamente al ritrovamento di una cura alla Duchenne, una malattia genetica gravissima che colpisce i muscoli dei bambini in età pediatrica. La gravità di questa malattia dipende del fatto che la nostra respirazione e il battito cardiaco sono regolati da muscoli. Il Duchenne Heroes è una esperienza unica che un biker deve provare almeno una volta nella vita, con le gambe e con il cuore. Il tracciato, per lo più sterrato, si snoda tra gli scenari mozzafiato di Alpi e Dolomiti, un vero paradiso per gli appassionati di mtb. Anche quest'anno gli accampamenti sono stati allestiti in campeggi di ottima qualità, dove i volontari e il personale qualificato si sono occupati di tutto, dai massaggi, ai pasti, al montaggio e smontaggio delle tende, alle riprese video e fotografiche, alla movimentazione dei camper, ai check point, alla assistenza medica, alla assistenza meccanica, all'intrattenimento dei bambini a seguito del tour, ecc.Il tracciato 2014 ha riservato delle novità , a partire dalla ubicazione dell'arrivo della settima tappa, nel cuore della città di Cortina d'Ampezzo dove i nostri Eroi sono stati accolti con una grande festa di accoglienza. Ad attenderli al traguardo, il pubblico in festa e come nella scorsa edizione, i bambini e i ragazzi Duchenne con le loro famiglie. Per rendere l'arrivo ancora più emozionante è stata data la possibilità a chiunque, uomini, donne, bambini, di accodarsi ai biker, nell'ultimo tratto del tracciato, con la propria bicicletta, indossando i colori del Duchenne Heroes. Il Settore Sport Disabili dell'Asi è fiero di sostenere un evento sportivo con questo grande obiettivo chiamato ricerca. Consapevole della disponibilità, partecipazione e sensibilità del mondo Asi alle tematiche sociali e di integrazione, invita tutti gli sportivi dell'Asi ad aiutare la ricerca e ad iscriversi al prossimo evento di solidarietà che si svolgerà dal 21 al 27 giugno 2015 tra i meravigliosi paesaggi dell' Umbria e della Toscana Sono svariati i modi per essere un Duchenne Heroes, fai un salto sul sito iscriviti alla prossima gara o contribuisci anche tu sostenere la ricerca finalizzato ad uno scopo preciso. Allora che aspetti? Insieme sconfiggeremo la Duchenne! (Sabrina Molino) 25 > MONDO ASI ORGANIZZA PIACENZA, GARE DI CORSA SU STRADA A NIBBIANO E PIANAZZE MILETO, GRANDE PARTECIPAZIONE E SPETTACOLO ALLA 3^ EDIZIONE DELLA GARA PODISTICA INTERNAZIONALE " LA NORMANNA" Domenica 17 agosto in una splendida giornata estiva si è svolta a Mileto, antica capitale Normanna, la terza edizione della gara internazionale di corsa su strada “La Normanna”, organizzata dalla Miletomarathon con la preziosa collaborazione dell’Amministrazione Comunale, el Comitato Regionale della Fidal e dall’Asi. Dopo la prova non competitiva di circa tremila metri a cui hanno preso parte numerosi concorrenti, si è svolta la gara riservata alle donne lunga oltre sette chilometri che ha visto la vittoria dell’atleta keniota Helen Jepkurgat precedendo Gladys Kemboy: prima delle italiane la calabrese Palma De Leo. La gara maschile di oltre dieci chilometri è stata dominata dall’atleta del Kenia William Kibor, vincitrice anche della edizione 2013, davanti all’altro keniota Julius Rono; al sesto posto il primo italiano Pasquale Rutigliano. La giornata di sport che si è vissuta a Mileto è di sicuro una giornata memorabile per tutta l'atletica calabrese, una giornata in cui un parterre di atleti di grande fama nazionale ed internazionale ha reso importante la città di Mileto, ed ha fatto assistere ad uno spettacolo unico e memorabile che lascerà nel cuore di tutti, atleti e non un segno indelebile. La bella serata miletese è andata avanti con le premiazioni a cui erano presenti il Sindaco Del Comune di Mileto Antonio Crupi insieme all'assessore dello sport Saverio Dimasi, il Presidente regionale del Coni Demetrio Praticò, il Presidente Regionale Fidal Ignazio Vita insieme al Vice presidente Neri e il grande orafo di Vibo Valentia Michele Lo Bianco che ha creato le 10 medaglie o meglio gioielli d'argento con i quali sono stati premiati le prime 5 donne e i primi 5 uomini assoluti. 26 Perfettamente riuscito il week end di gare organizzate sabato 28 e domenica 29 giugno dal Piacenza Sport sotto l’egida dell’Asi. Prima edizione per entrambe le manifestazioni che, dopo il successo riscontrato tra gli atleti, avranno sicuramente una seconda edizione. Si inizia con sabato sera a Nibbiano, dove tra le vie cittadine va in scena la corsa su strada valida per il circuito provinciale su distanza di 8 km con 6 giri da percorrere. Subito dal primo giro Natari Riccardo classe 1995 in forza all’Atletica Piacenza si porta al comando con un vantaggio di 10″ su un gruppo di inseguitori composto da Tanzi Claudio dell’Italpose, Vettemberge Gianluigi del Triathlon Pavese, Rebecchi Elia dell’Italpose e Pezzati Michele dell’Atletica Piacenza. Giro dopo giro il vantaggio di Riccardo aumenta, alle sue spalle il gruppetto si allunga e le posizioni già dal 3 giro sono consolidate con Claudio al secondo posto e Gianluigi al terzo. Nel finale Riccardo cede una manciata di secondi a Claudio ma chiude comunque con 20″ di vantaggio in 27′ 29″. Tra le donne si impone Silvia Pezzati compagna di squadra di Riccardo, alle sue spalle Giovanna Boccia della Libertas Cadeo e terza Alessandra Salento dell’Atletica Piacenza. Domenica ci si trasferisce alle Pianazze per l’edizione zero del Farini Vivo Trail, gara di 27km sulle colline piacentine con un percorso altamente paesaggistico con passaggi al lago Bino, sul monte Ragole e alle cascate dell’Aquila. Purtroppo la giornata alla mattina si presenta subito problematica con raffiche forti di vento che rendono difficili le operazioni di allestimento del campo gara. La fitta nebbia che avvolge i concorrenti prima della salita al monte A Giovinazzo la 2^ edizione del torneo Everest di beach soccer Ragola ci fa temere per la loro incolumità, ma alla fine si decide di mantenere invariato il percorso. Purtroppo quando solo la metà degli atleti era giunta al traguardo, un forte acquazzone si abbatte sulla gara rendendo la prova di chi ancora stava correndo, ancora più dura. Alla fine dei 105 concorrenti partiti solo 4 hanno dovuto abbandonare, per tutti gli altri la soddisfazione del traguardo. Complimenti al vincitore Ivan Neri del Tre Mori che con lo strepitoso tempo di 2h 39′ 08″ si aggiudica questa edizione zero con soli 30″ di vantaggio su Fabrizio Vignali del Casone Noceto. Al terzo posto Luca Chiesa del GP. Casalese. Anche la gara femminile si decide in volata, per soli 9″ vince Carlotta Cattadori dell’Italpose su Giorgia La Monaca del Piacenza Sport dopo 3h 30′ di gara. Al terzo posto Giulia Magnesa del GP. Casalese. Vi aspettiamo tutti all’edizione Uno. SAN GIOVANNI LA PUNTA, SOLIDARIETÀ, KARATE E SPETTACOLO La scorsa settimana, all’anfiteatro comunale di S.G. la Punta, in provincia di Catania, si è tenuto l’annuale spettacolo di beneficenza, giunto ormai alla 22^ edizione, e divenuto ormai un appuntamento per noi molto importante, non solo per il sostegno che si vuole fornire alle due associazioni Onlus verso cui è diretto lo scopo, ma soprattutto perché vogliamo educare i giovani atleti ad una reale cultura delle donazioni per riprendere il valore sociale della solidarietà. Le due asso- Nel weekend del 5-7 settembre si è svolto a Giovinazzo, in provincia di Bari, durante la 2^edizione di Everest, la festa nazionale dei giovani di Forza Italia, un torneo di beach soccer organizzato dall’Asi, in particolare dal componente della Giunta Nazionale Andrea Roberti, e che ha visto la partecipazione di oltre cento ragazzi provenienti da tutta Italia. Il torneo si è svolto sul campo dell’hotel Riva del Sole nella serata di sabato 6 settembre e dopo una fase preliminare ad eliminazione diretta nella quale sono state eliminate le rappresentative di Andria, Cosenza, Martina Franca e una selezione di ragazzi del Nord Italia, al secondo turno in perfetto stile Champions con due gironi a tre squadre si sono sfidate nel primo gruppo: la squadra romana di Piazza Tuscolo (detentore del trofeo della prima edizione) capitanata dal capogruppo regionale Luca Gramazio, la squadra dell’Abruzzo e la squadra di Bari. Nel secondo gruppo invece si sono sfidati: la seconda squadra di Roma, Bologna e Reggio Calabria. A prevalere nei rispettivi gruppi sono stati: Piazza Tuscolo e Reggio Calabria che in semifinale si sono scontrate rispettivamente con la seconda squadra di Piazza Tuscolo, dando vita ad una emozionantissima semifinale che ha visto prevalere la squadra più esperta e detentrice con un secco ma sofferto 1-0, e la squadra dell’Abruzzo che ha perso con i calabresi anch’essi con il punteggio di 1-0. A contendersi quindi la finale ci sono la squadra di Reggio Calabria e Piazza Tuscolo. Partita equilibrata nei primi momenti grazie anche la prova in difesa di Gramazio e Giarretti, ma poi la coppia dei gemelli del gol Claudio Giuliani (autore di ben 8 reti) ed Emanuele Ciaralli conducono la squadra di Piazza Tuscolo alla vittoria per 3-1. La premiazione svoltasi domenica mattina sul palco della manifestazione, alla presenza dei senatori Maurizio Gasparri e Francesco Maria Amoruso, ha visto oltre che la squadra di Piazza Tuscolo alzare in cielo il trofeo, anche premiare la squadra dell’Abruzzo con il premio fair-play e quella di Bologna come la “squadra più rosicona”. ciazioni sopra citate sono Ibiscus e Aido, la prima è legata alla ricerca contro le leucemie e tumori infantili con sede al reparto di Onco Ematologia Pediatrica del Policlinico di Catania, rappresentato dal Presidente Mannino Daniele, la seconda è invece legata alla donazione degli organi, tessuti e cellule, sempre con sede a Catania, nell’occasione rappresentato dal Signor Santo Reina Sezione provinciale di Catania e dal Dott. Michele Tuttobene, il quale ha espresso la sua gratitudine, come sempre, verso il Maestro Pane. Lo spettacolo, usualmente organizzato dall’Accademia karate Sicilia di S.G.la Punta del Maestro Gianni Pane e dai figli Maria Grazia e Guglielmo, ha visto partecipi della serata, oltre agli atleti, anche il pubblico che ha aderito calorosamente ad aumentare il numero di donatori degli organi iscrivendosi all’associazione tramite il piccolo stand montato nel corso della serata. Per questa edizione lo spettacolo si è avvalso di un presentatore – cantante, Carmelo Privitera il quale ha esplicato brillantemente l’intera scaletta dello spettacolo improvvisando e facendo sorridere i presenti Ad aprire la manifestazione il Sindaco Andrea Messina del Comune di S.G. la Punta, il presidente Provinciale ASI Angelo Silvio Musmeci il quale ha spiegato bene l’operato del Maestro Pane e di tutte le società sportive presenti, tra cui la scuola di Aikido Dojo Dinamic Center del M° Iuculano Nuccio. Esemplare l’esibizione di tutti questi atleti i quali hanno messo, ancora una volta, anima e corpo nella loro disciplina per aiutare a diffondere la solidarietà. Il maestro Pane. 27 > MONDO ASI MOTTA CAMASTRA, LA 2^ EDIZIONE DELLA SUPERGARA AUTOMOBILISTICA Sullo splendido tracciato di km 2.500 della strada che porta al comune di Motta Camastra, in provincia di Messina, si è svolta la seconda edizione della Supergara, organizzata dalla Asd Salerno Corse, sotto l’egida dell’Asi. Ben settanta i piloti partenti che si sono divertiti tantissimo ad affrontare i vari tornan- ti e curve insidiose del tracciato. Tutto è filato liscio, la partenza regolare alle ore 9.00 dove si sono svolte tutte e tre le prove regolarmente come da copione. Spettacolo come sempre alla partenza con balli ed esibizioni delle ragazze immagine. La manifestazione si è conclusa alle ore 14.30 e poi tutti i piloti sono entrati all’interno del paese con le proprie vetture sotto il palco per festeggiare tutti insieme con la premiazione la festa dei piloti con riconoscimenti, regali, coppe per tutti. PALERMO, LA FINALE DEL CAMPIONATO REGIONALE ASI DI CALCIO A 7 Sabato pomeriggio presso il Centro sportivo Sole Club di Palermo si è svolta la Finale Regionale del Campionato di calcio a 7 tra le compagini Omnia Event di Palermo e la Hakuna Matata di Catania, rispettivamente finaliste dei campionati provinciali effettuati nel- l'isola. Al termine della partita sul risultato di parità 4-4, (reti di La Commare Davide (2), Messina Renato (1) e Palizzolo Paolo (1) per la quadra Palermitana e Murabito Salvatore (1), Di Maria Enrico (1), Caggegi Damiano (1) e Autogol (1) per la formazione Catanese. La squadra Palermitana del giovane Presidente Gabriele Galici si è aggiudicato il titolo di Campione Asi Sport Equestri ed Ibra Italia una collaborazione che porta lontano Il Centro Fiere Crispino di Frosinone ha visto, nel fine settimana del 20 e 21 settembre, lo svolgimento della nona e ultima tappa del “IBRA National Championship 2014 ASI SPORT EQUESTRI”. Le due spettacolari discipline dell’equitazione americana previste in programma, il Barrel Racing ed il Pole Bending, hanno attratto sugli spalti quasi 2.500 spettatori che, grazie alla passione degli organizzatori di IBRA Italia ed alla determinante collaborazione di Asi Sport Equestri, hanno potuto assistere ad una “finale” di tutto rilievo non fosse altro per le classifiche cortissime che vedevano tutti i cavalieri a poca distanza gli uni dagli altri. Davanti agli sguardi soddisfatti del Presidente Armando Stirpe (IBRA Italia) e del Manager Sportivo Emilio Minunzio (ASI Sport Equestri) i migliori qualificati delle due discipline hanno “staccato” un biglietto per partecipare alle finali mondiali IBRA U.S.A. di Cloverdale cittadina americana a 60 km da Indianapolis nello stato dell’Indiana. Alla kermesse non è poi mancata l’appendice delle premiazioni che, pur rivestendo il sapore della ufficialità, non hanno trascurato il lato più informale e spettacolare. La presenza dell’attore Maurizio Mattioli, che, in tenuta ASI, ha fatto da ospite speciale essendo conoscitore della zona per aver avuto i natali a Gorga a poche decine di km da Frosinone, ha aggiunto il valore dello spettacolo nello spettacolo. 28 Si chiude quindi, in notturna, la nona edizione di un campionato che, iniziato come una scommessa sulla possibilità che da noi potesse svilupparsi così prepotentemente una specialità, così lontana dalle discipline equestri “canoniche” del nostro settore, si è concluso, grazie alla convinzione e al sostegno di ASI Sport Equestri che fin dall’inizio ha creduto ad un circuito che con i suoi 1221 binomi complessivi partenti, rimarrà sicuramente negli annali della Monta Western. Ultimo significativo momento, la consegna della bandiera ASI Sport Equestri consegnata al capo equipe della delegazione in partenza per gli USA Dott. Fabrizio Severo, con l’augurio di tutti i presenti di vederla sventolare sul gradino più alto del podio statunitense. Regionale ASI Sicilia. La lotteria dei rigori ha premiato la compagine palermitana che nello spareggio provinciale del capoluogo siculo ha visto soccombere la Squadra Centro Medico Mantia, già Campione Regionale uscente. Gara "spettacolare" sotto l'aspetto tattico e tecnico con elevato ritmo di gioco che ha visto le Squadre giocare a viso aperto e a tutto campo. Alle premiazioni sono intervenuti oltre al Responsabile Regionale del Settore calcio Salvatore Ramondino il componente della Giunta Nazionale dell' Asi Rosario Vadalà e il Presidente Provinciale di Catania Angelo Musmeci. ROVIGO – SERATA CULTURALE SUL PO A FICAROLO Si rafforza il sodalizio tra il Club Nautico Ficarolo e l’associazione Culturale ASI “Gabriele D’Annunzio”. Mertedì sera, sulla chiatta ormeggiata lungo la riva sinistra del fiume Po, è stato un vero e proprio tripudio di suoni, vibrazioni, colori, suggestioni e soprattutto grandi emozioni. I gong master Giorgia Menoni e Mario Montalbano hanno immerso i numerosi intervenuti nella loro musica e nei suoni dei loro strumenti, intervallati dalla lettura di brani e poesie. Musica del profondo creata dalla materia più semplice, un tuffo sonoro che ha percorso il corpo e l’anima di chi si è lasciato incantare dalla magnifica serata. “La sostanza vibra e tramite le onde sonore scuote il nostro fisico – affermano i Gong Master - la mente si rilassa. Il pensiero corre e si perde. Ma il grande fiume ospitante ci ha lascia smarrire quel che basta per poi ritrovarci con piacere, sollevati , rilassati e sereni”. Nell’ultima parte della serata, accompagnate dalle armonie dei suoni e dai colori che il tramonto ha regalato, delle piccole candele galleggianti sono state lasciate andare con la corrente del fiume a simboleggiare qualcosa di negativo di cui ognuno dei presenti ha voluto liberarsi. Al termine con piccolo buffet e il brindisi della buonanotte, Alessandro Caberlon, presidente del circolo culturale “Gabriele D’Annunzio” e Responsabile delle Aree Extrasportive del comitato provinciale Asi di Rovigo ha precisato ai numerosi presenti le importanza dell’Asi nella difesa e salvaguardia dell’ambiente e nella promozione del territorio. Sardegna, importanti iniziative Asi Nei giorni 11 e 12 luglio una serie di manifestazioni organizzate dal Comitato provinciale Asi di Cagliari hanno riscosso notevole successo per la ottima organizzazione e per la validità delle gare opportunamente allestite dai validi dirigenti sardi. La prima manifestazione si è svolta a Sinnai con la “8^ Kick boxer night” di Full Contact a livello internazionale con la collaborazione della Fikbms e con la qualificata presentazione di Aldo Rodriguez, campione europeo di Muay Thai. Il folto pubblico presente ai vari incontri ha vissuto una piacevole serata applaudendo i vari atleti fra i quali vanno evidenziati Ayoub Marbul del Marocco che ha vinto l’incontro per la categoria 57 Kg; Cyrill Booit della Francia vincitore nella categoria 60 Kg e il rumeno Manuola Veculari per la categoria 75 kg. Gli italiani si sono imposti nella categoria 63;5 con Piu, nella categoria 80 kg con Puddu, nella categoria 57 kg con Ligas, ed infine Ghighini vincitore nella categoria 69 kg e Limbardi categoria 57 kg. Successivamente a Cagliari ha avuto luogo presso il Palazzetto dello Sport la Gracie Challenge 2014” di Ju Jutsu, sempre a carattere internazionale con oltre duecentocinquanta atleti provenienti da paesi europei ed extraeuropei con la partecipazione dei maestri Gracie e Fabricio Nascimiento. Infine a San Sperate nell’ambito della locale Sagra delle Pesche si svolto il 18^ trofeo “Paese Museo” valido anche come Memorial Giancarlo Galessi, gara regionale di corsa su strada approvata dal Comitato regionale Sardo della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Le gare, riservate a tutte le varie categorie in base all’età e con distanze diverse, si sono effettuate nel tardo pomeriggio del 12 luglio con un percorso che si è sviluppato nelle vie più caratteristiche della cittadina sarda, ed ha visto la presenza di oltre cinquecento atleti. Le gara più interessante dal punto di vista tecnico sono state quelle della categoria senior dove in campo maschile ha vinto Marco Mattu della Futurs Cagliari, mentre tra le donne si è imposta la favorita Manuela Manca dell’Amsicora Cagliari. E’ stato un grosso impegno organizzativo da parte dei dirigenti dell’Asi di Cagliari che nell’arco di due giorni hanno dato vita ad appuntamenti sportivi di grosso livello ottenendo una presenza di pubblico superiore ad ogni aspettativa. LEONESSA, UNA NON COMPETITIVA FRA LE STRADE DELLA CITTADINA LAZIALE L’Asi in collaborazione con la Pro Loco di Leonessa ha organizzato una corsa su strada non competitiva di 5 chilometri riservata ai giovani della cittadina laziale, suscitando particolare interesse tra i numerosi presenti che nel periodo estivo popolano la rinomata località montana. Contemporaneamente nella vicina Rocca Di Mezzo si è svolta una manifestazione socio-culturale organizzata da “Il Tarlo”. 29 > MONDO ASI MACERATA CAMPANIA, MILLE ATLETI ALLA “SGAMBETTATA MACERATESE” CASTELLABATE, SUCCESSO DEL CAMPIONATO REGIONALE DI CORSA SU STRADA Alessandro Bulzomì e Carola Barone si sono aggiudicati il titolo di campione regionale Campania ASI 2014. I due atleti dell’ASD Atletica Camaldolese sono stati premiati al termine della 17ima edizione della Marcialonga di Castellabate, in provincia di Salerno, con il prestigioso riconoscimento assegnato dall’Asi, l’ente di promozione sportiva italiano che ha come fine la promozione e l’organizzazione di attività fisico-sportive. La gara si è svolta su un tracciato impegnativo: sei chilometri e duecento metri di cui 5,5 percorsi in salita con una pendenza media del dieci percento. Il forte caldo ha accompagnato gli atleti dalla partenza di Piazza Lucia di Santa Maria di Castellabate sino all’arrivo posto sul Belvedere S. Costabile, rendendo ancor più difficile il compito degli atleti. Alessandro Bulzomì ha impiegato 25 minuti e 57 secondi per completare il tracciato e conquistare il meritato titolo a una media di 4 minuti e 11 secondi al chilometro. Il successo non è giunto per caso: Alessandro si allena duramente e con tanta passione sulle strade di Campagna (Salerno) e oggi i numerosi allenamenti sulla salita del Monte Polveracchio hanno consentito all’atleta campano di battere la concorrenza su un tracciato a lui congeniale. Carola Barone ha scollinato per prima nella categoria femminile Asi sul traguardo di Castellabate. La portacolori dell’Atletica Camaldolese, già campionessa regionale promesse sui 100 e 200 metri nel 2012 (nonché medaglia di bronzo regionale assoluta nei 100 e 200 metri) si è cimentato oggi sulla lunga distanza ottenendo un altro risultato di prestigio. (Emanuele Cuomo) 30 Grande festa a Macerata Campania, circa mille atleti, competitivi e non, si sono presentati puntuali allo stadio comunale di Macerata Campania, in provincia di Caserta, dove si è svolta la XII^ edizione della Sgambettata Maceratese organizzata dallo società sportiva “Asd Gelindo Bordin”, con la collaborazione del Comitato Provinciale dell’Asi, che come ogni anno è riuscito ad accogliere al meglio questa marea di simpatici scalmanati. Dopo la goliardica confusione che caratterizza il ritiro dei pettorali, ha inizio il riscaldamento nella pista di atletica dove avverrà la partenza sotto l’arco gonfiabile dello sponsor tecnico che anche quest’anno la New Balance ci ha fornito. L’adrenalina e l’entusiasmo sono quindi alle stelle sia per gli organizzatori della “Bordine” capitanata dal sempre attento maresciallo Gennaro Nacca, che per tutti gli atleti che attendono impazienti il via. Alle 9,00 in punto la gara parte e forse un po’ troppo spediti, già ai millesettecento metri, dove inizia il giro di tremilatrecento metri che porterà gli atleti a svolgerlo per due volte per poi ritornare allo stadio dove è posizionato l’arrivo. La gara si è rilevata affascinante ma decisamente dura per l’umidità del caldo. Nella gara maschile competitiva la vittoria è andata ad Alessandro Belotti della Purosangue Atòetic Club con il tempo di 32.43 davanti ad Antonio Farina della Tifara Runners Caserta ed Haijaj El Jebli della Podistica Marcianise. Nella prova femminile si è imposta Fatima Moaaouyah della Atlettana Runners, seconda Marianna Biancardi della Tifana Runners, ter- za Maria Rosaria Solimeni della Marathon Club Stabiae- Un ringraziamento a tutti il personale dislocato sul percorso per cercare di controllare il traffico e a tutti i presenti nello stadio per garantire al meglio il supporto a tutti gli atleti. Ottima l’organizzazione della “Gelindo Bordin” che ha magistralmente orchestrato il tutto dall’accoglienza al ristoro. Le premiazioni si sono svolte al Centro Documentale di Caserta alla presenza di autorità civili e militari tra cui il Presidente Nazionale dell’Asi Claudio Barbaro insieme al Presidente Regionale Nicola Scaringi, del Sindaco Luigi Munno accompagnato dai componenti dell’Amministrazione Comunale e del Ten. Col. Saverio Testino con i suoi collaboratori. ACIBONACCORSI, ESAMI DI KARATE Si sono svolti ad Acibonaccorsi, in provincia di Catania, gli esami per Dan di Karate del Centro Sportivo dell’Asi, diretto dal maestro Gianni Pane e figlio Guglielomo, a chiusura dell’annuale corso estivo di karate. Gli esami si sono svolti presso il salone della Scuola Media di Acibonaccorsi , domenica 20 luglio 2014 durante l’intera giornata anche con la presenza dei karateki di kyu. Per quando riguarda gli esami di dan, ci sono stati cinque ragazzi per il 1° dan e due ragazze per il 2° dan. Gli atleti hanno risposto bene alle domande dei maestri e si sono esibiti in modo corretto nel loro programma tecnico e teorico. La commissione, formata dai maestri Gianni Pane e Domenico Patane, solo assente alla commissione degli esami Guglielmo Pane perche impegnato a svolgere il corso nazionale di allenatore della Fijlkam a Roma, IMPERIA, RONDE AL CHIAR DI LUNA UNA IDEA “LUMINOSA” ROMA, ANCORA UN SUCCESSO PER LA CLASSICA CORSA NELLE VIE DI TRASTEVERE Domenica 20 luglio si è svolta a Roma nelle caratteristiche vie del quartiere di Trastevere la “Corsa de Noantri”, la ormai classica gara di corsa su strada di circa 10 chilometri, organizzata dal Comitato provinciale di Roma in collaborazione del comitato dei festeggiamenti della storica festa romana. Oltre settecento atleti hanno preso parte alla corsa che per la sua particolarità risulta sempre molto impegnativa. La vittoria è andata a Luca Tassarotti di Ladispoli che ha preceduto Daniele Troia della Roma Sud, mentre nella prova femminile si è imposta AnnaLisa Gabriele dell’Amatori Villa Pamphili davanti a Elisabetta Beltrami della Lbm Sport. Alla manifestazione e alla successiva premiazione hanno presenziato Andrea Roberti componente della Giunta Esecutiva dell’Asi, Sandro Giorgi responsabile nazionale del settore atletica leggera e Veronica Santese del Comitato Provinciale. Sabato 5 Luglio al calar della sera si è svolta a Imperia la 10° Ronde al Chiar di Luna, gara di regolarità a pressostati, magistralmente organizzata dalla Sanremo Corse, valevole per il Campionato Nord-Ovest e per il Trofeo Costa Ligure 2014. Il percorso, molto tecnico, da ripetere 3 volte e suddiviso in 56 prove, è stato molto apprezzato dai circa 20 partecipanti per la bellezza delle strade percorse, Colle San Bartolomeo in primis ma anche la bretella di Cesio o la stretta e tortuosa prova di Aurigo, ma soprattutto è stata apprezzata la novità portata in gara dagli organizzatori, i “Pressostati LUMINOSI”, questa primizia presentata dalla Sanremo Corse e dal Gruppo Crono Ligure è piaciuta moltissimo ai partecipanti che a notte fonda, si trovavano ad entrare nei settori senza quasi neppure il bisogno di accendere i fari. La gara è iniziata alle 19.30 ed è finita alle ore 11.00 circa, e dopo aver superato ben 56 rilevamenti “Luminosi” è stata vinta dall'equipaggio Bruna-Zagato “TOP”, che hanno dominato la manifestazione fin dall'inizio, seguiti da Limoni scaglia-Limoni “B” e a completare il podio della classifica assoluta l'equipaggio locale Ardissone-Barla “A”. Molto bravi e regolari anche l’equipaggio proveniente dalla Toscana Balloni-Balloni che hanno vinto la classe “C”; la categoria “D” è stata appannaggio dell’equipaggio Marrale-Torrisi su Fiat 500. Sempre molto attiva a portare novità nel settore, la Sanremo Corse affiancata dai ragazzi del Gruppo Crono Ligure, anche questa volta si è distinta per la perfezione con cui ha saputo gestire la manifestazione in maniera veloce e senza intoppi, infatti durante un favoloso e super abbondante “Spuntino di Mezzanotte” preparato sapientemente dalle mani dei gestori del Bar “Le Cave”, i Lanteri preparavano le classifiche ed in un batter d’occhio anche le premiazioni, in modo da poter andare tutti a nanna, appena passata la mezzanotte. Supergara Citta di Castell’Umberto di automobilismo Domenica 13 luglio si è svolta presso Castell’Umberto, in provincia di Messina, la ottava prova della Supergara, specialità introdotta dalla Salerno Corse , che ha riscosso notevole successo tra i piloti. Questa nova tipologia di gare Amatoriali , sono nate proprio per avvicinare gli appassionati automobilistici al mondo delle gare, senza quei costi esorbitanti delle gare agonistiche . Ben ottanta i partecipanti a questa edizione , che come sempre e’ partita alle ore 9.00 . La gara e’ finita alle ore 14.30 completando così tutte e tre le prove. Pre- miazione sempre splendida e ricchissima di premi per i piloti , alla presenza delle massime autorità del Comune, ed al folto pubblico presente malgrado la giornata molto calda. Tengo a precisare un particolare molto importante, chiamare questa nuova tipologia di gare” amatoriali”, non vuol dire certo inaffidabilità o poca professionalità. Alle nostre gare sono sempre presenti le seguenti figure professionali: cronometristi della Federazione Cronometristi Italiana, con sei unità. Team antincendio con due unità (trattasi di personale specializzato con autorizzazioni da parte dei VV.FF) e dalle varie Prefetture. Team di estricazione con due unità (trattasi di personale pronto ad intervenire in caso di grave incidente sull’auto senza per facilitare l’intervento dei medici) due ambulanze di rianimazione con quattro paramedici e due medici rianimatori, forniti di farmaci salvavita. Ben trenta commissari di percorso forniti di estintore per un primo soccorso, bandiere di segnalazione, filler, scope. Servizio radio e telecomunicazioni con tecnico specializzato, due carri soccorso per una completa copertura del percorso. due persone per il servizio di montaggio e smontaggio gara , che si occupano anche della messa in posa di gomme o balle di paglia nei punti sensibili. La direzione gara formata da due unità, il direttore di gara, ed il vice . Il tutto viene comunque sempre controllato e monitorato dall’organizzatore. (Nando Salerno) 31 > MONDO ASI PALAGONIA, UN SUCCESSO LA 2^ EDIZIONE “PALAGONIA CHE CORRE” SAN MAURIZIO CANAVESE, NEL COUNTRY FESTIVAL SUCCESSO DELLE GARE ASI DI BODYBUILDING Grande successo per il settore ASI pesi. Recentemente si è svolto il “Campionato ASI WDFPF”, dedicato alla pesistica e alla panca. Ad organizzare l’evento, il nostro Ente insieme alla società “Gym Club”. Oltre 2000 le persone (richiamate dalla bella festa country che si è svolta in contemporanea con le gare) che hanno riempito le tribune del centro polisportivo di San Maurizio Canavese, in provincia di Torino, ed oltre 100 gli atleti in pedana provenienti da tutta Italia. La manifestazione è stata una vera e propria “festa dello sport”, condita anche da una riuscita esibizione dedicata al Bodybuilding, disciplina nella quale si sono distinti Angelo Bramante, della Gym Club, Lilith Bevacqua del Colosseum e Dino Mognol, della società Hercules di Aosta. Per quanto riguardo il campionato ASI, in campo maschile, primo posto conquistato da Roberto Manfredi, nella categoria 56 kg. Da segnalare anche la piazza d’onore di Vlad Cherchez, che ha chiuso con 77,5 chili e 13 ripetizioni. Poi, nella categoria 125 chilogrammi, l’atleta Matteo Antonelli ha fatto registrare un totale di 187,5 kg nella distensione (con un peso corporeo di 111), chiudendo al primo posto assoluto la prova di Combinata. Ottime le performance anche dei giovani. Importanti le prove di Riccardo Bertorello e Simone Signori, che nell’under 18 hanno concluso al secondo e al terzo posto. Nella categoria “Senior” hanno brillato Emanuele Pacera che, con 92 kg nella distensione, si è meritato il terzo posto. Argento in combinata, invece, per Domenico Gorgerino. Per quanto riguarda le donne, affermazione assoluta e strepitosa di Susanna Perrona, la quale ha centrato un riscontro di 75 kg e 36 ripetizione. Una prova incredibile. La stessa atleta ASI ha appena vinto, nuovamente, gli ultimi Campionati Mondiali IWF di Pesistica Olimpica disputati a Copenhagen, dal 30 Agosto al 7 settembre. E' il sesto mondiale consecutivo in cui trionfa. Motivo di orgoglio per il settore pesi e soprattutto per tutto l’ente di ASI. 32 La seconda edizione della maratona di solidarietà "Palagonia che corre", organizzata dall'associazione "Alleanza Palagonese", nella cittadina di Palagonia, in provincia di Catania, ha rispecchiato ciò che di buono ha espresso la prima edizione. Tanta allegria e serenità hanno invaso le vie cittadine. Oltre le aspettative le iscrizioni, con più di quattrocento partecipanti di tutte le età e sesso, che non si sono risparmiati nel rendere piacevole la passeggiata, con un pizzico di competizione che non guasta mai. Sono state premiate le due categorie (under 14, over 14), il tutto condito da esibizioni in piazza tenute dalle palestre del paese, presenti con le proprie discipline. Il Presidente Provinciale dell’Asi Catania Angelo Musmeci che ha patrocinato e sostenuto l’iniziativa ha espresso i propri complimenti agli organizzatori per l’impegno profuso ed i risultati ottenuti concordando di rinnovare l'impegno e di ritrovarsi attivamente pronti nel proporre nuove iniziative per lo sport e per il sociale sul territorio. SU PERGARA ASI CITTÀ DI LIBRIZZI Domenica 21 settembre si e’ svolta la Supergara Asi Città di Librizzi, in provincia di Messina, organizzata dalla Salerno Corse . Un notevole successo da parte degli organizzatori per questo primo evento che ha registrato ben ottantacinque iscritti a questa nuova tipologia di gara voluta dal Referente Nazionale Salerno Nando, che ha dimostrato di poter organizzare questa nuova tipologia di gare, senza alcun permesso da parte della Federazione Automobilistica, che invece pretendeva di dover avere pieni poteri su questa nuova specialità. La bravura e la caparbietà di Salerno ha fatto si che le gare da lui inventate e sperimentate sotto l’egida dell’Asi funzionano in maniera eccezionale, promuovendo così, come nel compito dell’Asi, lo sport dell’automobilismo a basso costo, senza nulla togliere alla sicurezza. La gara si e’ svolta presso la Cittadina di Librizzi, con grande apprezzamento da parte di tutti gli albergatori e ristoratori, nonché del Sindaco Cilona e di tutta la Giunta Comunale. Sul palco della premiazione il Sindaco ha ringraziato la Salerno Corse, invitandoli anche per il 2015 a riproporre tale spettacolo. I complimenti sono giunti da parte di tutti i piloti partecipanti, sia per la messa in sicurezza del tracciato, sia per le sue caratteristiche tecniche. Un plauso da parte di tutti è anche andato all’associazione sportiva Promoter di Librizzi, che ha sicuramente innalzato il livello di sicurezza e spettacolo di tutta la gara ed il gruppo degli appassionati della ridente cittadina. Torneo internazionale VW J unior Master Nella meravigliosa cornice di Roma, si sono svolte le fasi finali del torneo internazionale di calcio Volkswagen Junior Master 2014 riservate ai giovani calciatori Under 13 anni provenienti da tutto il mondo. Alla manifestazione, alla quale hanno partecipato ventitré squadre di tutti i continenti, ha preso parte anche l’ASI con la sezione Lorenzo Cesari di Roma che ha fornito gli arbitri per la fase eliminatoria, nella splendida location della Borghesiana nizzatori e accompagnatori (quasi tutti parlavano un ottimo inglese). Ciò ha permesso di condurre a termine le giornate con meno di 30 minuti di ritardo sull’intero programma giornaliero: un vero record!!!. Le squadre provenienti da tutto il mondo si sono confrontate,in una babele di lingue, con l’obiettivo di esaltare i valori veri dello sport fatto di lealtà, correttezza e alla fine di amicizia: valori genuini e profondi che attraversano le barriere di razza, colore ed di Roma e per la finalissima giocata nello stadio Olimpico di Roma. Gli arbitri dell’ASI hanno fornito un apprezzato servizio dirigendo settantaquattro incontri di 20 minuti l’una con 4 fasi a gironi (eliminatorie), quarti di finale, semifinali e finale all’Olimpico. L’organizzazione ha dovuto affrontare un lavoro non facile di coordinamento tra squadre, accompagnatori e arbitri che si sono alternati su tre dei campi de “La Borghesiana”, contenendo i ritardi al minimo grazie anche al competente ruolo svolto dalle terne arbitrali più il quarto uomo. L’ASI ha infatti fornito tutte le partite di un arbitro, due assistenti e un quarto uomo, con competenze linguistiche per dialogare e prendere accordi con orga- etnie, i confini di stato e di religione finiscono con l’abbraccio finale tra vincitori e sconfitti. Proprio gli abbracci e gli incoraggiamenti di questi piccoli campioni tra di loro e con gli avversari ci riconciliano con lo sport e ci spingono, come arbitri, a lavorare sempre meglio per rafforzare negli sportivi, e in noi stessi, i valori fondanti dello sport, con passione e lealtà sportiva, per una crescita della società basata su valori fondamentali. Con la passione ed il sacrificio si possono raggiungere grandi obiettivi e questi piccoli campioni, nonostante la loro età, ce lo hanno dimostrato. Le squadre giunte alla fase finale sono state selezionate tra tornei nazionali nei quali si sono confrontate fino a trecento compa- gini per ogni paese. Le squadre campioni nazionali: dall’America alla Francia, dalla Spagna alla Turchia, dal Giappone al Messico, dall’Australia all’Argentina, dal Brasile all’Arabia Saudita, dalla Korea alla Svizzera fino dalla Germania alla Namibia, e così via fino alle due squadre italiane (Italia 1 e 2: Lodigiani, campione nazionale, e Roma), si sono battute senza risparmiarsi sotto un magnifico sole che ha accolto a Roma i ragazzi, i loro accompagnatori e molte delle loro famiglie. Tutti hanno seguito con grande trepidazione le varie fasi del torneo fino alla finale dell’Olimpico, vivendo una esperienza indimenticabile. Ma solo due squadre hanno potuto coronare il sogno di giocare allo stadio Olimpico una finale di fronte a migliaia di ragazzi: la Svizzera e la Turchia che hanno battuto in semifinale rispettivamente la Russia e la Polonia. Per la cronaca ha vinto la Svizzera (con la squadra campione nazionale del FC Basel) neo campione mondiale VW Junior Master 2014, battendo ai rigori la Turchia (campione nazionale il Besiktas) per 4 a 3 dopo che i tempi supplementari erano terminati sull’1 a 1. La gara è stata diretta dall’arbitro nazionale ASI Massimiliano Polidori con gli Assisenti Walter Guarini e Claudio Amadei, quarto uomo l’arbitro nazionale Flavio Perticarà. Ovviamente il team arbitrale ha utilizzato le apparecchiature tecnologiche in loro dotazione (kit auricolare UEFA e tabellone luminoso come in Serie A) per svolgere al meglio il loro compito. L’ASI Roma, Sezione Lorenzo Cesari, ha dunque dimostrato grande capacità arbitrale ed organizzativa, riconosciuta pubblicamente dai responsabili della Volkswagen presenti al momento della premiazione di tutti i ventisette arbitri che hanno partecipato all’evento. (Claudio Signoretti) 33 > MONDO ASI BRESSO, 3^ EDIZIONE MINIMOTO DAY L’attività del pattinaggio artistico nel 2014 Asi pattinaggio attivissima in questo 2014. Molte le manifestazione svolte da questo settore che, mai come quest'anno, ha fatto registrare un così grande successo. In primis, il fiore all'occhiello è stata la "Coppa dell'Amicizia Asi 2014" di pattinaggio artistico. L'evento, giunto alla sua quinta edizione, è un torneo rivolto in modo particolare alle categorie giovanili di pattinaggio artistico. Ma con l’inserimento, in alcune giornate, anche di quelle agonistiche, in modo tale che possano essere da stimolo a tutti coloro che si avvicinano a questa disciplina. Ad ospitare la competizione, disputatasi da gennaio ad aprile di quest'anno, varie regioni del Veneto. Lo scopo, riuscito, del torneo è stato quello, come detto, di far gareggiare gli atleti più giovani (dai 5 ai 10 anni) in un clima di amicizia e di reciproco rispetto secondo le loro capacità. Grande l'affluenza sia del pubblico che degli atleti in tutti gli incontri che ci sono stati. Con una media di 90 partecipanti, tutti appartenenti alle Asd Asi. Ad ogni gara è stata letta la “Promessa dello Sportivo ASI”. Il punto saliente della lettura è stato senza dubbio quello iniziale. "Noi, atleti partecipanti a questa gara ci impegniamo a dare il meglio di noi, rispettando le regole e l’avversario…”. Ai primi 3 classificati è stata consegnata una coppa, mentre a tutti i partecipanti una medaglia ricordo. A trionfare è stata la "Valdagno Castelgomberto" con 746 punti. Secondo posto per la "P.A. Altichiero di Padova (738,8 punti) e terzo per la "P.A. Altichiero di Noventa con 686,7 totalizzati. Non meno importante è stato poi il "Trofeo insieme per la vita” di pattinaggio spettacolo, giunto anche esso alla quinta edizione. Si è svolto a maggio, a Padova, ed era aperto anche alle società non affiliate ASI, con lo scopo principale di fare propaganda per questo settore Questa gara, molto apprezzata da tutti gli addetti ai lavori, è stata lanciata a livello nazionale per far sì che anche le altre società Asi d’Italia potessero partecipare. Ma l’obiettivo di questo trofeo è stato soprattutto quello di promuove e sostenere l’associazione “AIL” nella sua importante e lodevole attività. L’AIL di Padova, infatti, è impegnata da 38 anni nella lotta contro le malattie del sangue. Durante questi anni ha favorito il sorgere di un nuovo reparto di Oncoematologia Pediatrica, ha contribuito alla formazione del personale medico e paramedico con borse di studio, congressi ed aggiornamenti. Ha dotato i Laboratori di ricerca Scientifica e le corsie del Reparto con le attrezzature più moderne. E tantissime altre iniziative meritevoli. Il trofeo è stato vinto dalla Società Artiskate di Verona. 34 A Bresso esiste un gruppo con la passione un po' fuori dal comune per le due ruote. L'Asd Racing Team Sbiellati infatti investe moltissimo del proprio tempo libero facendo conoscere su tutto il territorio Milanese lo sport motoristico a due ruote detto Minimoto Junior o anche Minimoto Primi Passi dedicato ai bambini a partire dai 6 anni. Il risultato del week end dimostra effettivamente che sono tanti i genitori che non si sentono alla portata di affrontare una mezza giornata “da soli” e “in autonomia” per far provare la minimoto al figlio. Il Team ha l’intento di promuovere questo tipo di sport e quando danno inizio al loro Minimotoday richiamano l'attenzione di centinaia di persone che aggregandosi piacevolmente per due giornate consecutive sono felici di vedere in sella ad una minimoto i loro bambini, sorridere come se fossero sul gioco più bello in assoluto per loro. Racing Team Sbiellati con la collaborazione di Massimo Mingolla, Enrico Zennaro, Francesco Colombi, GianLuca Aru, Nicolò Sifarelli e ancora una decina di fedeli aggregati che non mancano mai a dare un aiuto, hanno trasformato nel week end del 27 e 28 settembre il parcheggio di proprietà Carrefour di Bresso, in una Scuola MiniMoto PrimiPassi per 70 bambini. Un piccolo tracciato, molto lento, presenziato da personale munito di bandiere di segnalazione, personale con esperienza per insegnare a stare in equilibrio sulla minimoto, che sensibilizzano a dosare il comando dell'acceleratore e a frenare, 3 minimoto Polini, diversi kit di protezione, caschi e guanti. Il prossimo appuntamento Minimotoday è previsto nella metà di novembre 2014, i corsi completi di 5 lezioni cominceranno nel mese di marzo 2015 fino a fine giugno 2015 (per info [email protected] FB e G+). Un ringraziamento lo porgiamo al Supermercato Carrefour di Bresso e chi lo rappresenta, CF Termoidraulica, l'impresa edile Lacci snc, Arkaedil, Mg Moto Cormano, il bar caffè Square di Bresso, il ristorante il Volo di Bresso,per aver contribuito alla realizzazione dell'evento. Si ringraziano tutti gli abitanti di Bresso e dei comuni limitrofi perchè molti si sono recati all'evento anche solo per semplice curiosità e piacere di vedere i sorrisi dei bambini quando sono in sella ad una moto in miniatura. Solo con Sky hai tutta la Serie A, tutta la UEFA Champions League in HD, lo spettacolo della Photo by Lluis Gene/AFP/Getty Images © Richiardi © Getty Images Photo by Andrew D. Bernstein/NBA2011/GettyImages © Richiardi Speciale ASI la UEFA Europa League tutta in HD. © Richiardi Premier League inglese e, per la prima volta su Sky, Inoltre, il grande Sport da tutto il mondo, Musica, Scopri l’esclusiva offerta Sky dedicata ai circoli associati ASI. foto©claudioscaccini © Getty Images News 24 ore su 24 e grande Intrattenimento. * 199.309.191 *Tariffa massima da rete fissa, senza scatto alla risposta, pari a 0,15 euro/min (IVA inclusa). I costi delle chiamate da telefono cellulare sono legati all’operatore utilizzato. © Getty Images © Richiardi Chiamaci subito al > MONDO ASI ATTIVITÀ TAEKW ONDO, I SUCCESSI DELL’ASI AI CAMPIONATI EUROPEI SENIORES E JUNIORES Superlativo il 29° Campionato Europeo Seniores e il 20° Campionato Europeo Juniores che è stato un grande successo per l’ Asi Fitae-Itf, successo di risultati e successo di organizzazione. Il campionato col maggior numero di partecipanti registrato ad oggi, oltre cinquecentocinquanta i competitori provenienti da trenta nazioni europee. Ospiti d'onore il Gran Master Pablo Trajtenberg Presidente della ITF, Gran Master Hector Marano della Commissione Tecnica Internazionale, Master Tadeus Loboda Presidente della AETF, Master Carmine Caiazzo Presidente della Asd Asi Fitae-Itf Un Campionato che lascerà un segno indelebile nella memoria dei presenti anche per la cerimonia d'apertura cominciata con la sfilata dei rappresentanti delle nazioni partecipanti e con l'esibizione di canto del Maestro Barbara Santucci col nostro Inno Nazionale, le acrobazie del Maestro Valentino Solinas e la dimostrazione di potenza del Maestro Alessandro Cavidossi. Il momento culminante e più atteso è stato l'incontro di due leggende del Taewkon-Do ITF i plurititolati Maestro Stephen Tapilatu e Maestro Tomaz Barada. Accompagnati dai rispettivi coach storici Master Wjnand Tapilatu e Master Willy Van De Mortel, hanno dato vita ad un entusiasmante match carico di passione e nostalgia per il recente passato mostrando che l'età non scalfisce la classe, l'esperienza e la tecnica dei grandi campioni. Nei quattro giorni di gara l'Italia dimostra, con una delle compagini più numerose del 36 torneo, di essere all'altezza del livello della competizione, collezionando uno dei bottini migliori della nostra storia e, con 3 ori 7 argenti e 13 bronzi, si piazza al 4° meritatissimo posto nel medagliere delle nazioni. Complimenti a tutti gli atleti per l'impegno, la serietà, la dedizione, il coraggio e il rispetto dimostrati e complimenti vivissimi a quelli che sono riusciti a raggiungere il traguardo più ambito i neo campioni europei: Maestro Adriana Riccio Campionessa di forme seniores femminili VI-IV DAN, Timothy Bos Campione di Forme juniores II DAN e Tiziano "Titto" Trimboli Campione combattimento seniores cat.57 kg. Di questo grande successo gran parte del merito va ai Coaches Maestro Lean- dro Iagher, Master Ciro Cammarota, Maestro Fabio Iovane, Maestro Orlando Saccomanno, e alla coordinatrice della squadra femminile Maestro Adriana Riccio. Il lavoro incessante di questa equipe, la grande esperienza, l'integrità e la cortesia sono stati determinanti nel creare un gruppo amalgamato e dalla grandissima volontà, un contributo indispensabile alla crescita della squadra. In occasione del campionato è stato presentato il libro tecnico "THE ART OF TAEKWON-DO" scritto a tre mani da GM Wim Bos, GM Pablo Trajtenberg e GM Hector Marano, docenti di innumerevoli IIC (International Instructor Courses) che ha riscosso un grande successo fra i praticanti di tutti i gradi. PUGILATO, VITTORIA PER DAMIAN BRUZZESE Sul ring di San Venanzio di Galliera, in provincia di Bologna, il peso massimo Damian Bruzzese , tesserato ASI, è ritornato alla vittoria battendo nettamente ai punti l'ostico Lituano Borucha. Si trattava del match di rientro dopo la sconfitta di Dicembre che gli era costata il Titolo Italiano. un infortunio alla caviglia ha costretto Bruzzese ad un lungo periodo di inattività. Il pugile ferrarese ritornerà sul ring al Lido delle Nazioni (Ferrara) in un nuovo appuntamento per preparare il nuovo assalto al titolo Italiano previsto per il prossimo autunno. Nel corso della serata si sono svolti sei match dilettantistici. Miglior pugile della serata premiato dal Presidente Provinciale dell’Asi di Ferrara Romano Becchetti è risultato l'atleta della Pugilistica Padana Domenico Bentivogli. ATLETICA LEGGERA, CAMPIONATI ITALIANI DI CORSA SU STRADA MASTER E’ stata la ridente cittadina di Bianco, in provincia di Reggio Calabria, ad ospitare i Campionati Italiani Individuali di corsa su strada sulla distanza di dieci chilometri. Alessandro Di Priamo della Old Star Ostia è giunto secondo nella combattutissima gara per la categoria SM45, mentre Grazia Toma della Minniti Reggio Calabria si è classificata al terzo posto nella categoria SF55. Nella classifica di Società si sono classificate l’Atletica Sciuto di Reggio Calabria, la Mileto Marathon, l’Atletica Runners 2012 di Crotone, la Crisal di Soverato, e la Fiamma Catanzaro. ATLETICA LEGGERA, NEI CAMPIONATI ITALIANI MASTER UNA QUALIFICATA PRESENZA DEGLI ATLETI ASI Si sono svolti a Modena i Campionati Italiani Individuali per le categorie master dove erano presenti atleti di alcune società affiliate all’Asi. In evidenza Barbara De Luca della Vis Nova Salerno che si è imposta nella corsa ad ostacoli dei metri 400 per la categoria SF40. Ottimi secondi posti di Moreno Borgna dell’Asi Atletica Roma nella corsa dei metri 200 e 400 per la categoria SM50 e di Eugenio Caiazzo nella gara dei 2000 siepi e di Anna Pergola nei 300 ad ostacoli, entrambi portacolori della Vis Nova Salerno. ATLETICA LEGGERA, NADIA DANDOLO VINCE A S.GIORGIO DELLE PERTICHE ATLETICA LEGGERA, LA FIAMMA CATANZARO CONFERMA LA SUA CRESCITA TECNICA Nadia Dandolo ha partecipato domenica 14 settembre alla prima edizione della Diecimila sul Graticolato Romano, gara di corsa su strada sulla distanza di dieci chilometri che si è svolta a San Giorgio delle Pertiche in provincia di Padova. L'atleta dell'Asi Roma ha nettamente dominato la gara superando di oltre un minuto la sua più diretta avversaria, Mauriza Cunico della Vicenza Marathon. La Dandolo con il tempo di 37.07, ha anche stabilito la migliore prestazione italiana di sempre sulla distanza per la categoria SF55. La Società calabrese è tornata ad essere presente in campo nazionale con la partecipazione ai Campionato Italiano di prove multiple juniores ed a quello individuale. Il primo svoltosi a Lana, in provincia di Bolzano, dove la promettente Rita Caliò ha dimostrato di avere qualità per conseguire risultati di assoluto rilievo, pur ottenendo un piazzamento di rispetto, per pochi punti non è riuscita a conquistare il podio. A distanza di pochi giorni la Caliò ha partecipato ai Campionati Italiani Individuali, svoltisi nel famoso impianto “Primo Nebiolo” di Torino. Finalista nel salto in alto, ha partecipato anche alla gara dei 100 ad ostacoli dove si è espressa dignitosamente con il tempo di 15”73. Assegnati, a Siderno i titoli di campione regionale assoluto dove ancora una volta gli atleti catanzaresi, sono stati protagonisti indiscussi nei settori delle corse e dei salti con ben undici titoli regionali conquistati. 37 La Torre di Babele Riceviamo e pubblichiamo dall’amico Alessandro Maria Levanti: Ancora una volta non sono d’accordo, e in questa occasione non con Italo Cucci ma con il Presidente. Mi riferisco all’editoriale a sua firma pubblicato sul numero di febbraio di Primato, dal titolo “Ius soli”; avrei potuto intervenire a mia volta con un “controeditoriale”, ma preferisco avvalermi della fantasia e rispondere con lo strumento del racconto, all’interno della rubrica che ho appena iniziato a curare. Concordo con Claudio nel plaudire al decisionismo della Federhockey ma la soluzione da essa adottata nella sostanza è anni luce lontana dalla visione di milioni di connazionali. Per essere considerati italiani non basta essere nati nella Penisola, è indispensabile avere sangue italiano, un DNA composto di tradizioni secolari, di comune sentire, di ideali sorti e rafforzati nel tempo. Nessuno vuole togliere a chicchessia la libertà di praticare lo sport che più gli aggrada, ma da questo ad arrivare a stravolgere l’identità di un Popolo ne corre. Le persone presenti qui da noi vogliono giocare ad hockey nel rispetto delle loro abitudini? Lo facciano pure, ma senza venir trasformati in “italiani”, i quali hanno ben altre tradizioni, i quali sono ben altra cosa. Il convivere in maniera civile deve fondarsi sul rispetto, e non sulla soppressione, delle diversità; se si perdono le proprie radici, e questo vale per tutti i popoli della terra, si cade nella Babele, nella confusione più totale, nella “marmellata”, come sostiene Claudia nel racconto qui sotto. Potremo anche giocare ad hockey, ma a che prezzo? 38 UNA SQUADRA CHIAMATA UTOPIA > Alessandro M. Levanti Claudia Mirianti era una donna di successo, ricca quanto basta e, cosa che non guasta, era anche molto bella (ma avremmo fatto una simile considerazione parlando di un uomo? Bah!). Aveva preso le redini dell’azienda di famiglia all’inizio del ventunesimo secolo, trasformando una piccola realtà agroalimentare a carattere territoriale (gli stabilimenti si trovavano in Basilicata) in un colosso manifatturiero di livello internazionale, presente sui mercati di mezzo mondo, dotato di tale solidità da riuscire a passare indenne la terribile crisi economica degli anni dieci. Claudia aveva quindi accumulato un ingente patrimonio, ma non le interessava di certo imporsi come uno dei più ricchi magnati italiani. Ben altre erano gli aspetti della vita che le stavano a cuore: la Fede, la Famiglia, l’amore per il suo Paese e per la sua gente. E poi la sua grande passione, il calcio. In questo campo voleva realizzare qualcosa di grande e di originale nello stesso tempo, qualcosa in cui nessuno prima si era cimentato: diventare la prima donna Presidente di una compagine scudettata? Troppo banale. Creare nella provincia meridionale italiana una squadra di successo che raggiungesse traguardi mai raggiunti prima in una piccola città del sud? Ancora troppo poco. Il suo obiettivo era costruire una compagine che andasse oltre i successi agonistici per imporsi come elemento di pura italianità perché il campionato nazionale fosse vinto da una società italiana che non fosse nelle mani di magnati stranieri, americani, sceicchi o birmani che fossero, con staff e giocatori tutti rigidamente nostrani. Non era mossa da intenti razzisti ma da convinzioni identitarie, da finalità socioculturali di contrasto alla globalizzazione selvaggia ed alla “marmellata mondiale”, come la chiamava lei. “Il mio sogno è riportare all’Italia il nostro scudetto, riuscire a creare un blocco, come quelli di una volta, che rappresenti la spina dorsale della Nazionale, senza cercare scorciatoie pur di vincere. E poi, se pur di vincere dovessi trasformare me stessa, la vittoria non sarebbe più mia ma di questo qualcun altro che ha preso il mio posto”. Detto fatto, acquistò i diritti calcistici della società della sua cittadina, creando una intelaiatura dirigenziale di prim’ordine, tutta costituita da professionisti italiani, costituì un eccellente vivaio, mise sotto contratto esclusivamente calciatori autenticamente nazionali, senza andare alla ricerca, o alla costruzione, di improbabili atavici legami familiari da millantare per giocatori in realtà stranieri. “Italiani (ma anche europei o asiatici o africani) si è per sangue, non certo in base al luogo dove si nasce: è una questione di storia, di DNA, non di mero anelito di ricerca della vittoria a tutti i costi” era usa sostenere. Ovviamente la sua sfida non piacque ai salotti buoni dello sport internazionale e nostrano, né tantomeno ai portatori dei grandi interessi finanziari che c’erano dietro o ai circoli politicamente corretti: l’accusarono di essere contro il progresso, ovviamente la tacciarono di razzismo, era scontato. Ma Claudia non si fece intimidire, andò avanti nel suo progetto, costruì una realtà societaria molto solida, costituita da gente motivata: i suoi collaboratori ed i giocatori li pagava bene, ma senza le esagerazioni alle quali il mondo del pallone era abituato, etica e lealtà erano posti al primo punto degli scopi sociali. Certo qualche giocatore tra i più bravi se ne andava, attratto dai mirabolanti ingaggi nazionali ed internazionali, qualche manager accettava le lusinghiere offerte dei colossi del calcio, ma i più restavano fedeli al progetto e ripetevano sempre più spesso: “Mi accontento di diventare ricco senza ricercare vantaggi smodati, il denaro non è il mio dio”. Sotto il profilo agonistico poi la squadra di Claudia continuava a dare ai propri tifosi impensabili soddisfazioni, vincendo un campionato dopo l’altro ed arrivando addirittura alla finale dei play-off per l’ingresso nel calcio professionistico di vertice. Quel giorno però si trovò di fronte uno squadrone che la sconfisse con facilità, uno squadrone, è vero, pieno di stranieri, ma ognuno era libero di comportarsi come voleva. Claudia subì il colpo, per un momento lo sconforto la portò a pensare di abbandonare tutto, ma poi reagì e ripartì con rinnovato furore. Il cammino nel campionato dell’anno dopo fu trionfale, così come lo fu per quelli successivi, tanto che la squadra entrò nel gotha del professionismo, raggiungendo traguardi sperati ma impensabili all’inizio dell’avventura. Non vinse mai lo scudetto ma arrivò più volte tra le prime, ed in un’occasione raggiunse addirittura le semifinali dell’Europa League, fornì l’ossatura alla Nazionale, impose il suo progetto a tutto il mondo del calcio. Alla fine però le difficoltà erano divenute enormi e Claudia fu costretta a vendere la società a industriali russi; il suo sogno però lo aveva realizzato, era riuscita dimostrare che si può vincere senza alterare la propria identità e la propria essenza. Aveva dato uno scopo ideale alla sua vita. A proposito, non vi ho detto il nome della squadra: si chiamava UTOPIA. 39 > CINEMATOGRAFIA SPORTIVA Il duello fra Lauda e Hunt 40 Il mondo delle corse tra velocità e rispetto > Donatella Italia Per questo numero di Primato vi parliamo di un film molto recente (2013) diretto da un premio Oscar (Ron Howard) e interpretato da due giovani e bravi attori (Chris Hemsworth e Daniel Brühl): sì, sto proprio parlando di “Rush”. Il lungometraggio è incentrato sulla rivalità tra Niki Lauda (interpretato da Brühl) e James Hunt (Hemsworth), ovvero tecnica contro amore per la velocità, razionalità contro irruenza. Iniziato sulle piste di Formula 3, nel 1973 il duello tra i due prosegue poi nella serie maggiore: Lauda come pilota pagante con la BRM, mentre Hunt è il pupillo della Hesketh. L’anno successi- vo il pilota austriaco approda in Ferrari, grazie soprattutto ai buoni rapporti con Clay Regazzoni (il nostro sempre bravo Pierfrancesco Favino) che lo aveva raccomandato al Drake. Lauda affronta così il 1974 sulla macchina potenzialmente più forte in quel periodo, migliorandone, da scrupoloso professionista qual era, il motore e quindi la resa in pista. Nel 1975 Lauda si laurea Campione del Mondo suggellando così ulteriormente il suo rapporto con la scuderia di Maranello. Non ha però la stessa fortuna l’Inglese che rischia di non avere una macchina da guidare: la Heskerth infatti non aveva sponsor e in un mondo come la Formula 1 questa scelta non può portare lontano. Si affaccia- no quindi giorni difficili per Hunt che vede il suo sogno infrangersi; fortunatamente per lui però la MacLaren si ritrova senza pilota in seguito all’ improvviso addio di Emerson Fittipaldi. Per l’Inglese è come rinascere: finalmente ha una macchina potente da guidare e può riprendere ad armi pari la sfida con “il topo austriaco”, come l’aveva soprannominato. Il 1976 sembra essere un anno fortunato per Lauda; nelle prime cinque gare del Campionato, infatti, si qualifica tre volte primo e per due secondo e si sposa con Marlene Knaus (qui la bella Alexandra Maria Lara). Il destino sembra sorridergli insomma, ma forse non è così. La decima gara del Campionato è in calen- 41 > CINEMATOGRAFIA SPORTIVA dario sul circuito del Nürburgring, si deve correre in condizioni a dir poco proibitive: la pioggia incessante rende infatti la visuale pressoché nulla. Lauda, pur detenendo il primato sulla pista, sempre attento calcolatore, valuta che il rischio di una corsa con asfalto molto bagnato sia eccessivo su questo circuito e chiede una riunione dei piloti con i direttori di gara per chiedere di annullare la gara. Ma Hunt, temendo che l'Austriaco, con il vantaggio di punti già accumulato e correndo una gara in meno, avrebbe tratto troppo vantaggio nella corsa al titolo, convince la maggioranza dei piloti a votare perché si corra. Alla partenza James è in pole position, con Niki in seconda posizione. Durante il primo giro con gomme da pioggia, entrambi si convincono che l'asfalto si stia asciugando e rientrano ai box per installare coperture slick. Purtroppo, durante il terzo giro, la sospensione posteriore sinistra della Ferrari di Lauda cede facendogli perdere il controllo della vettura. L'urto con le barriere esterne è inevitabile e violento: il casco del pilota vola via, la macchina carambola senza controllo incendiandosi. Le altre vet- 42 ture tentano di evitare questa palla di fuoco sull’ asfalto, ma alcune la colpiscono in pieno. Lauda è ancora incastrato all'interno dell'abitacolo invaso dalle fiamme. I primi a prestare soccorso sono proprio gli altri piloti coinvolti nell'incidente ed un commissario del circuito che accorre con un estintore. Dopo molti secondi il corpo inerme di Lauda viene estratto dalle lamiere contorte e un elicottero lo porta subito in ospedale. A dare ulteriore pathos alla scena, lo sguardo terrorizzato di Marlene che segue le sorti dell’amato marito alla radio. La situazione del pilota risulta critica perché, oltre alle ustioni riportate e aggravate dalla perdita del casco, ha inalato i roventi e tossici vapori di benzina. La sua vita è veramente appesa a un filo. Ma Lauda è un osso duro e lotta, lotta disperatamente per sopravvivere a quel tragico incidente: nel film il suo recupero viene raccontato mostrando alternativamente l’Austriaco in ospedale mentre gli aspirano i veleni dai polmoni e intanto Hunt riprende a vincere. Sofferenza contro gioia, morte sfiorata contro un’esplosione di vita. Lauda finalmente riesce a riprendersi e, nonostante la moglie lo implori di non farlo, torna in pista. Lo stesso Hunt è felice di rivederlo: rivalità sì ma mai la mancanza di rispetto per l’altro. Rispetto che porta l’Inglese addirittura a malmenare un giornalista che, durante la conferenza stampa pre Gran Premio d’Italia, aveva domandato a Niki se, per come era stato ridotto il viso dopo l’incidente, la moglie Marlene avrebbe chiesto il divorzio. Si arriva a correre il Gran Premio del Giappone, gara conclusiva del Mondiale 1976: come un terribile deja vu, le condizioni meteo sono le medesime del Nürburgring. Lauda affronta la corsa, ma a un tratto comprende che cosa conta veramente e abbandona la gara. Alla domanda della scuderia se preferiva comunicare ai media che si era trattato di un guasto tecnico, l’Austriaco risponde di no: quella era la sua decisione e non vedeva il motivo di nascondersi dietro una puerile scusa. Hunt arriverà terzo, ma grazie ai punti vinti mentre Lauda era in ospedale, si aggiudicherà il titolo di Campione del Mondo 1976. Il film si conclude con l’incontro del tutto casuale dei due all’aeroporto di Bologna: Lauda intento a sistemare il suo aereo, la sua nuova passione, e Hunt pronto a decollare con alcuni amici. I due si confrontano con la consueta franchezza, sottolineando ancora una volta le reciproche differenze: Lauda, metodico e puntiglioso, trova nel volo una nuova sfida per raggiungere la perfezione; Hunt, invece, preferisce godersi il suo momento e divertirsi senza pensare a un domani. La cronaca ci racconta che Lauda poi tornerà a essere Campione del Mondo nel 1977 e nel 1984 mentre Hunt lascerà le corse nel 1979 e, per un attacco cardiaco, anche tutti noi il 15 giugno 1993. L’impresa di Ron Howard (Apollo 13, A Beautiful Mind – Oscar nel 2002, Cinderella Man, il Codice da Vinci e Angeli e Demoni) non era facile: raccontare il mondo delle corse senza cadere preda del fascino della velocità, del rombo dei motori, ma grazie alla sua maestria riesce a darci un ritratto completo delle figure dei due piloti, scavando nelle loro personalità e presentandoceli prima come uomini, poi come piloti. Chris Hemsworth abbandona i panni del dio del tuono Thor per indossare il sorriso beffardo di James Hunt, dando prova di non essere solo un gran bel ragazzo ma anche di saper recitare molto bene. Dall’arroganza ostentata alla rabbia nei momenti di crisi, Hemsworth risulta convincente, superando brillantemente questa non facile prova. Daniel Brühl è forse per noi meno noto del suo biondo e statuario collega, ma nel suo palmares già contiamo Goodbye Lenin!, The Bourne Ultimatum – Il giorno dello sciacallo e Bastardi senza gloria. Qui, alle prese con un personaggio all’apparenza antipatico ed esageratamente freddo, questo giovane attore riesce comunque a far trasparire un’umanità, capace perfino di tenerezza nel rapporto con la moglie Marlene. Accanto ai due protagonisti troviamo, appunto, la bella Alexandra Maria Lara, tedesca di origini romene, che avevamo già avuto di apprezzarla in La Caduta di Hirschbiegel, dove impersonava la segretaria di Hitler, in La Banda Baader Meinhof (2008) di Uli Edel e The Reader (2008) di Stephen Daldry. Infine, last but not least, nei panni di Clay Regazzoni, il nostro Pierfrancesco Favino alla sua ennesima conferma: qui ritrova come regista, dopo Angeli e Demoni, Ron Howard e noi lo rivediamo molto volentieri anche dopo Romanzo Criminale, Le Cronache di Narnia e Posti in piedi in Paradiso. Per concludere: un ottimo cast per un grande regista, una produzione che già ci aveva regalato Senna – Il Film (ne avevo parlato su Primato nel Luglio 2013) e la colonna sonora di Hans Zimmer (autore anche delle musiche di Giorni di Tuono, Thelma & Louise, Il Re Leone – Oscar nel 1995 con Elton John, Pirati dei Caraibi e Codice da Vinci); il tutto compattato in 116 minuti di ottimo cinema, premiato con le nomination ai Golden Globe per il Miglior Film Drammatico e il Miglior Attore non protagonista per Brühl che, come sappiamo, è andato a Jared Leto per Dallas Buyers Club. Visti i presupposti, non possiamo che augurarci che Ron Howard torni presto a rivolgere la cinepresa verso il mondo dello sport. 43 > Umberto Silvestri Da niza : qua ndo l’ uomo è viglia cco Com’ era stata purtroppo annunciata, organizzata, deliberata e pianificata, l’uccisione dell’orsa Daniza, in spregio alle proteste, alle proposte di ricollocarla, agli appelli arrivati da tutto il mondo per salvarla, si è verificata puntualmente. La spietata “caccia all’orsa” portata avanti per più di un mese, con un accanimento, una protervia e uno spiegamento di mezzi e uomini senza eguali, ha dato il suo risultato. Adesso saranno felici i cercatori di funghi, i passeggiatori della domenica, gli onesti allevatori (quelli della truffa delle quote latte per intenderci), i progettisti delle nuove piste da scii e delle seggiovie della zona e i perbenisti, per i quali le montagne, le valli e i boschi del Trentino e non solo, non sono di chi li abita dalla notte dei tempi, come appunto gli orsi, i cervi, i lupi e i camosci, ma di chi abusivamente e scelleratamente li ha occupati e sfruttati. Daniza è morta davanti ai suoi cuccioli e noi ancora una volta abbiamo perso un’occasione per poter essere compassionevoli, intelligenti, in simbiosi con la natura. Uccidendo, insieme a quel povero animale, anche le speranze di ricostruire un ambiente migliore, integro, ripopolato, da lasciare in eredità ai nostri figli e nipoti. La Provincia di Trento aveva assicurato che non sarebbe stata uccisa, il Ministro dell’Ambiente aveva garantito che non si sarebbe messo a rischio il ripopolamento e adesso ci dicono che ad ammazzare l’orsa è stato il troppo anestetico. Certo, come no….,un colpo partito accidentalmente. Come quello, che esattamente una settimana dopo ha ucciso un altro plantigrado nel Parco Nazionale d’Abruzzo, stroncato da una mano assassina e vigliacca, protetta dall’omertà degli abitanti della zona e dalla stupidità di quegli amministratori che vedono questi animali come nemici e non come risorsa. Ma ci siamo abituati, purtroppo ed è appena riniziata la caccia. Un libro di Umberto Silvestri “L’Italia s’è persa” Sono una ventina di “storie brevi”,raccontate in modo sarcastico e divertente e con lo stile giornalistico che contraddistingue l’autore, capaci di farci immergere, durante la lettura, nell’atmosfera un po’ surreale e tragicomica che vive da sempre questo paese, che riesce a rendere divertenti le vicende che dovrebbero essere drammatiche e viceversa. Racconti, storie semplici, capitate all’autore negli anni ma che, almeno una volta nella vita, possono essere successe a ognuno di noi. E’ un libro leggero, che si legge tutto d’un fiato, ma che lascia alla fine l’amaro in bocca perché, pur non volendo fare analisi politiche e sociologiche e rifuggendo dal catastrofismo imperante, costata serenamente che quest’Italia, per quanti sforzi si facciano per mantenerla in vita, è ormai senza speranza e appunto: s’è persa! Bibliografia dell’Autore La scuola, un discorso, un tentativo; Il mio Selvaggio Blu; Mio Padre fumava Lucky Strike Ragazzi di Strada; Bésame Mucho; L’Italia s’è persa 44 Il Il Gioco Gioco del Lotto Lotto e l'Arte l'Arte Foto Edoardo Monaina per Lottomatica da 500 anni insieme Il restauro dei Giardini di Boboli è stato realizzato anche grazie ai proventi de Il Gioco del Lotto Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sta diventando... la TUA ASI!
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