LADRI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA: atto di immaturità o cleptomania? A TUTTA G. a.s. 2014 A TUTTA G.A.S. 2014 E’veramente triste dover parlare di furti soprattutto nell’ambito scolastico. rubati, trovando i loro portafogli aperti e completamente vuoti. In molti ci chiediamo se questi atteggiamenti e gli episodi che ne derivano sono da attribuire solo ad immaturità e superficialità o cleptomania o ad una precisa scelta calcolata in funzione di un guadagno. Non lo vorremmo neanche pensare.. E comunque li invitiamo a riflettere pensando che certo non gradirebbero se accadesse a loro. Ci sono stati vari episodi all’interno del nostro istituto. Spesso, mentre gli studenti si recano in palestra o nei vari laboratori, nelle classi vengono rubati soldi o oggetti di vario tipo (caricabatterie, telefoni, portafogli.. ecc.). Ciò accade anche per la disattenzione degli alunni, che a volte dimenticano di chiudere a chiave la classe, ma spesso sarebbero impossibilitati a farlo per la perdita delle chiavi o il danneggiamento della serratura; sono costretti a lasciare il proprio zaino incustodito. Non si può comunque giustificare i “ladri”, il cui atteggiamento è del tutto lontano dai principi di legalità e di vita civile che dovrebbero essere la base per stare in una qualsiasi comunità e soprattutto in quella scolastica che è preposta anche a formare i cittadini del futuro. Ormai tutto ciò accade da anni e negli ultimi tempi è sempre più frequente e nessuno purtroppo prende l’iniziativa di fare qualcosa. Uno degli episodi più recenti è accaduto nella 2G, mentre gli alunni stavano in palestra nell’ora di educazione fisica. Tornando in classe nell’ora successiva i ragazzi si sono accorti di essere stati de- 2 G: Una delle classi derubate recentemente Aurora Rosani Aura Asara Valeria Delfino Serena Spacca Giada Volino Sommario Ladri all’interno della scuola 1 Sappiamo organizzarci? Foto viaggio 2 3 Karim Essadi “Vi racconto di me” 4 Chiediamolo agli esperti 5 Un viaggio nella tecnologia 6 La legalizzazione della cannabis 7 A passo con la moda 8 La musica: una compagna di vita 9 Disconnect 10 “ SAPPIAMO ORGANIZZARCI ? ” La nostra scuola come ben sapete è un Istituto Tecnico per il Turistico, e il Preside cerca di organizzare ogni anno dei viaggi d’istruzione che possano essere “un valido biglietto da visita” di alunni che cos’è il Turismo e come si fa Turismo. ricordiamo neanche come ben vedete erano TROPPE! Le classi hanno impiegato molto tempo per trovare una meta comune che andasse Infatti erano state selezionate: Praga, Grecia, Spagna, Malta, Crociera, Francia (Provenza), Berlino, Strasburgo, Canterbury, Calabria, Trentino Alto Adige e molti altre che non aspettavamo da parte del Preside e dai suoi collaboratori delle informazioni più dettagliate riguardanti la nostra gita. bene a tutti. Ma i problemi erano anche altri: la scuola non riesce Innanzitutto bisogna dire che ad organizzare in modo le mete proposte per preciso, rapido e economiquest’anno erano veramente co questi “tour”. molte e a noi risultava difficile Dopo la nostra conferscegliere e metterci d’accordo. ma di partecipazione ci NON E’ STATO COSI. Ci è stato chiesto solamente di pagare diverse quote mensili, senza ancora sapere nulla, e alla fine, merita di essere sottolineato, che il prezzo globale è stato eccessivamente alto. Solo una ven- tina di giorni prima della partenza siamo stati informati della data effettiva, mentre per avere il nostro programma di viaggio dettagliato abbiamo dovuto aspettare fino alla settima precedente. Considerato tutti questi aspetti negativi sono stati per fortuna superati dal fatto che per noi è comunque piacevole partire e stare insieme; parlando di ciò che abbiamo vissuto noi, possiamo dire che il nostro viaggio è stato molto gradevole e l’hotel era veramente buono anche se un po’ vuoto; forse dovuto al periodo dell’anno. Analizzando pero, ciò che abbiamo visto, imparato o conosciuto, la cosa risulta un po’ deludente. Passavamo metà delle nostre giornate dentro un pullman che ci portava da una città ad un'altra, scendevamo, camminavamo per varie ore e risalivamo su per tornare in hotel; questo “andare avanti e indietro” era stancante e la guida che era dentro il pullman con noi non veniva ascoltata per niente. Se possiamo dare un consiglio per l’organizzazione di viaggi futuri, essendo poi anche il nostro possibile lavoro..”trovate offerte migliori, cercate degli hotel posizionati al centro della città,e organizzate bene le visite da fare!” . Pagina 2 A TUTTA G. a.s.2014 Il prossimo anno vorremmo dare un aiuto per l’organizzazione di questi viaggi, sperando che qualcosa possa cambiare in meglio. pagina3 A TUTTA G. A.S. 2014 “Vi racconto di me...” Karim Essadi, un alunno che frequenta la scuola ITT Livia Bottardi, da diversi anni. Nato in Italia, ma con origini famigliari marocchine, ormai conosciuto da quasi tutta la scuola sia per la sua simpatia e dolcezza, che per essere stato rappresentate d’istituto nell’anno 2012/2013. Lo abbiamo intervistato e così ci ha raccontato di lui… Articolo di Erika Grassi Eleonora Contucci Giorgia Ruggiero Giorgia Paoltroni Da quanti anni frequenti questa scuola? -Da sette anni - Ora che ne te andrai, divisa in gruppi, primi e quinti neanche si rivolgevano la parola, invece ora non esiste più nessun tipo di distinzione. cosa ti rimarrà di questa scuola? -Cosa ti mancherà del- - Nonostante sia stato bocciato due volte, ho passato anni belli che, sicuramente, sempre se ce la farò ad uscire, mi mancheranno e li ricorderò con molto piacere. -Gli amici, le emozioni vissute qui dentro, sia quelle positive che negative, che sono state importanti per la mia crescita. -Ci sono differenze tra la scuola di ora e degli anni passati? -Si, ci sono molte differenze… Ad esempio l’unità scolastica. Prima la scuola era la scuola ? Carrabba e Stefano Santelli. -Durante il ballo di fine anno 2013 sei stato scelto dall’intera scuola come Mister Bottardi… come ci si sente? -Mi ha fatto piacere vincere ma, secondo me, non è una cosa molto importante, mi fa piacere che la scuola pensi questo di me.. (SO TUTTI CIECHI !!!). - Con i professori hai sempre avuto buoni rapporti? - Non sempre, con alcuni si, con altri no. Quelli che preferisco sono: Gino Fioravanti, Mario -Invece, cosa ne pensi di essere stato eletto anche rappresentate di istituto? -L’essere stato rappresentate di istitu- to mi ha aiutato molto, mi ha reso più responsabile, ha fatto nascere in me un ideale che ho cercato di difendere ed ho avuto la possibilità di “lottare” in modo diretto. -Ora parliamo delle tue origini. Da dove vieni? Sei nato qui in Italia? -Ho origini marocchine ma sono nato qui a Roma. -Ci sono differenze tra la scuola di qui e quella del tuo paese? -Si ci sono molte differenze. A tutta G.a.s.2014 I GIOVANI E LO SPORT Chiediamolo agli esperti... L’attività fisica è sempre fondamentale per il benessere di una persona ma per noi adolescenti diventa ancora più importante quando vogliamo raggiungere il cosiddetto peso forma e migliorare quindi il nostro aspetto estetico. Come tutti sappiamo, per raggiungere tale obiettivo non basta una dieta ma c’è bisogno di praticare molta attività fisica. Qui di seguito vi presentiamo una doppia intervista a chi di educazione fisica se ne intende per mestiere e per passione. Abbiamo posto delle domande al professor Mario Carrabba Cosa ne pensa dell’approccio Che tipo di conseguenze si allo sport dei ragazzi di oggi? possono avere se si sottovaluta la salute rispetto L’attività fisica è diventata una all’estetica ad oltranza? questione di cultura, determi- Per i ragazzi come per le ragazze lo sport di squadra è uno schema di comportamento che verrà riportato anche nel lavoro , a meno che non sia individuale. Le conseguenze possono essere di certo negative se non si conosce prima lo stato di salute di co- Cosa ritiene di voler privilelui che fa sport e i limiti che egiare: uno sport individuale ventualmente deve rispettare o uno di gruppo? per non stare male. Sicuramente è più importante lo Secondo lei, che relazione sport di gruppo, perché c’è tra benessere mentale e l’interazione con gli altri è fondaPerché i ragazzi di oggi sono attività fisica? mentale, quindi saper accettare più preoccupati dell’aspetto gli errori dei compagni, le sconfisico che del benessere gene- I latini dicevano “mens sana fitte, far valere le proprie capacirale della propria persona? in corpore sano”, cioè se si tà. ha una mente saPerché hanno dei modelli sbana,equilibrata, è anche grazie Quali consigli utili si sente di gliati provenienti dai media, al corpo che sta bene ; per e- dare ai nostri lettori? che inneggiano a fisici perfetti sempio chi fa sport a livello Consiglio a tutti di far movimencome unico strumento del sucagonistico ha un livello men- to e di seguire una sana alimencesso di un individuo senza tazione, di evitare l’utilizzo dei tale superiore, grazie considerare minimamente mezzi di trasporto per camminaall’adattamento di strategie l’interiorità come anche quella di resistere re tanto e in fine di fare una semplice attività fisica iscrivenQuanto è importante per loro al dolore . dosi in palestra. nata dalle famiglie che, se non incitano i propri figli a fare sport, provocheranno in loro un disinteresse che insieme ad una cattiva alimentazione potrebbero danneggiare la persona. avere un bel corpo piuttosto che un corpo sano? Quale sport crede sia maggiormente influente per il Molto,è ormai più importante benessere psicofisico di per loro l’apparire che l’essere. un individuo del suo stesso sesso? Yiting Liao Martina Potenza Rebecca Termine La società che cambia Un viaggio nella tecnologia Einstein: “Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti“. Einstein non aveva poi così torto, visto che, se la tecnologia ci rende schiavi o liberi è una questione che dipende solo ed esclusivamente da noi, dato che al giorno d’oggi sembra impossibile vivere senza un telefono di ultima generazione o un computer che, se fossero usati ragionevolmente potrebbero essere mezzi di comunicazione in grado di collegarci con parenti, amici e colleghi, in diverse parti dell’emisfero terrestre. Oggi invece gli adolescenti utilizzano il cellulare come fonte di distrazione e come oggetto di vanto,spendendo centinaia di euro solo per comprarne uno di ultima generazione e di moda. Un altro uso della tecnologia è l’utilizzo dei Social Network che accompagna la nostra quotidianità sui computer di casa ma, soprattutto, sui nostri smartphone. Se gli over 35 non ne disdegnano l’utilizzo, questi strumenti condizionano talvolta letteralmente la vita dei più giovani, come appare chiaramente nel film “Disconnect” che sottolinea l’ambiguità dell’iperconnettività soprattutto negli anni dell’adolescenza. Secondo i dati del Global Web Index Social Summary Instagram risulta il social network che ha il più alto tasso di crescita negli ultimi sei mesi del 2013 e la fascia d’età tra i 16 e i 24 anni è quella dei più assidui frequentatori, anche su Youtube e Tumblr mentre su tutti gli altri Social Network l’età cambia dai 25 ai 34 anni ; quello che li accomuna tutti e li fa piacere sono le immagini e i video fruiti velocemente, commentati ed apprezzati nelle dinamic h e t i p i c h e d i q u e s t i s o c i a l . In questi sei mesi twitter è stato sostituito da Weibo e la crescita di Facebook è stata più lenta; in Russia, per esempio, ha subito un calo, perché in stretta competizione con Vkontakte per i suoi 195 milioni di account, e con Odnoklassiniki per i suoi 148 milioni di utenti registrati. In questo mondo iperconnesso siamo,comunque, tutti paradossalmente più fragili, esposti a impressioni filtrate da un mezzo che può falsare le nostre sensazioni. Questi numeri non possono che farci riflettere. La tecnologia, tuttavia, non è solo schiavitù ma può diventare anche un aiuto per l’uomo a superare problemi apparentemente insormontabili. Tante innovazioni danno speranza e forza a l genere umano.E’ il caso dell’ultimo capolavoro di ingegneria meccanica ed elettronica prodotta dalla REX BIONICS: gambe artificiali meccaniche capaci di far camminare di nuovo una persona paralizzata. Grande autonomia, forza e delicatezza nei movimenti assicurano un contatto con la realtà precedente alla paralisi, grazie a 29 motori elettrici silenziosissimi controllati da 29 microchip. L’utente può muoversi in tutte le direzioni, sedersi, salire e scendere le scale. Le gambe vengono controllate tramite un Joypad integrato nei braccioli della sua tuta aderente. Sophie Morgan, paralizzata da 9 anni, oggi dice “ROBOLEGS mi ha fatto cambiare vita…avevo perso oramai la speranza di recuperare la mia vecchia vita, adesso riesco ad essere più autosufficiente, fare la spesa non è mai stato così semplice…inoltre è stato meraviglioso trovarmi faccia a faccia con le persone. Poterle guardare negli occhi direttamente, e non dal basso verso l’alto come sempre! Potersi abbracciare così liberamente è bellissimo!”. Il suo fidanzato Tom, un cuoco, che ha conosciuto cinque anni fa, dice: “È stata la prima volta che l’ho vista in piedi! Una sensazione indescrivibile”. Alessia Catania - Chiata Rufini— Todisco Tamara A T U T TA G a . s 2014 LA LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS Un tempo l'Italia era il secondo paese produttore nel mondo. La canapa veniva utilizzata per fare olii, profumi, tessuti e negli anni 30 Henry Ford riuscì a costruire un'auto utilizzando come c a r b u r a n t e l a c a p a n a , (la Ford T) creando quindi un biodiesel completamente naturale. Dalla Canapa possiamo a v er e : C a r t a E c o n o m i c a : Salvaguardia delle foreste. - Produzione per acro 30 volte maggiore rispetto ad una foresta d’alberi. - Fibra già bianca, quindi non necessita del processo di sbiancamento. I vantaggi sarebbero stati infiniti: C a r b u r a n t e P u l i t o : - L'etanolo è un combustibile e di conseguenza immette nell'aria co2 quando utilizzato, bisogna considerare che per produrre quell'etanolo le piante di cannabis tramite la fotosintesi sottraggono co2 dall'aria quindi viene a formarsi un ciclo di immissione e sottrazione di co2 al contrario dei combustibili fossili che immettono co2 e basta. Risparmio economico (la canapa è una pianta infestante), moltissimi vantaggi in tema di inquinamento e oggi, forse non saremmo schiavi dell'oro nero, di chi lo detiene e fa girare il mondo. Negli anni 30 in America fu dichiarata fuorilegge, e via via in tutto il mondo. Le potenzialità della pianta venne associata con la droga, che derivava dal principio attivo della canapa. Analogamente negli anni 50 venne proibita anche in Italia. Fu dichiarata fuorilegge perché potrebbe sostituire petrolio, plastica, nylon? Inoltre il consumo di marijuana provoca meno danni del consumo di alcol e di tabacco. Fumare erba NON crea dipendenza, NON provoca danni al fegato e soprattutto, a differenza dell'alcol NON UCCIDE. La mancanza di informazione porta a considerare il coltivatore di cannabis un delinquente, e il fumatore un tossicodipendente. ll problema è solamente economico/politico. Da una parte l'italiano medio non ha voglia di informarsi e tende a giudicare senza sapere, dall’altra allo stato fa comodo che certe credenze siano diffuse ed è quindi normale trovarsi di fronte orde di moralisti ignoranti pronti a sputare sentenze su argomenti che non conoscono e a giudicare in base al sentito dire. Plastica Pulita: - Eliminerebbe l'attuale plastica derivata dal petrolio. - Alta biodegradabilità Medicina Efficace: - Sono presenti studi che ne dimostrano i valori terapeutici per oltre 300 patologie e stati di malessere come anti-depressivo, ansiolitico, anticancerogeno, neuroprotettivo, stimolatore della neurogenesi naturali. - Non può causare morte per overdose e non ha mai causato una morte diretta. - Non provoca dipendenza chimica. Co m uni t à pi ù Si c ur a : - Studi hanno evidenziato che con la legalizzazione della sostanza l'uso di droghe pesanti è d i mi n ui t o f i n o a q u at t r o vo l t e . - Togliere il controllo di questa sostanza dalle mani dei criminali oltre che combattere l'evasione fiscale ed aumentare l'afflusso di tasse al governo impoverisce le mafie. MILLE PROBLEMI, UNASOLA SOLUZIONE! Fonti: www.legalizziamolacanapa.orgIL SAPERE RENDE FORTI. A PASSO CON LA MODA Quando la moda saccheggia il passato Ogni giorno i fotografi di moda ci propongono immagini bellissime e rimaniamo stupite ed affascinate dalle idee così particolari che propongono dalle più famose e patinate copertine delle riviste più modaiole. Ogni volta ci incantiamo davanti all’originalità di certi scatti e ci chiediamo, con ammirazione ma anche con un briciolo di invidia, come mai faranno,i fotografi, ad inventarsi immagini tanto originali. Una spiegazione c’è… e l’ha trovata una studentessa americana! Lilah Ramzi, laureata in Storia della moda, nel corso dei suoi studi ha scoperto che le immagini dei fotografi di moda, non sono il frutto di creatività personale, ma rivisitazione di idee realizzate già in passato da altri, e divulgate attraverso riviste, film, sfilate, opere d’arte. Eccone la prova. Tendenze estate 2014 Per queste stagioni estive gli stilisti sanno come e dove “colpire” per essere alla moda. Il colore dell’estate?! Semplice: l'acquamarina! Quell'ibrido delizioso tra il verde e il blu, che ricorda i mari incontaminati dei tropici e che dona magnificamente alla pelle abbronzata. Gli accessori?! Necessariamente dello stesso colore se vogliamo davvero essere le più fashion. Gli stilisti delineano un tipo di donne colorate come un pappagallo, fresche come un mango o un ananas, profumate come una rosa. allegra come un tucano. Ecco come sarà la moda della bella stagione finalmente alle porte. E che dire del trucco?! Certamente si esprimono anche su questo,consigliandone uno altrettanto colorato e divertente, nonché sano; perché la cura della propria pelle viene al primo posto e per questo ci consigliano l’uso di prodotti come primer e BB cream. L’effetto colore è tutto concentrato sul rossetto che in genere non può mancare nelle nostre trousse, per meglio delineare e quindi valorizzare le nostre labbra, ma quest’anno deve essere un rosso arancio molto forte come dice Terry Barber. Per ricordare le tonalità degli anni 50’ E che dire della capigliatura?! Gli hairstylist delle passerelle 2014, annunciano i raccolti, per rispondere a esigenze pratiche, nelle situazioni più easy e più “accaldate”: quindi avremo intrecci sulla nuca o a delimitare la fronte, ciuffi e ciocche lavorati con prodotti fissanti fino a farne elementi decorativi, e poi code di cavallo, alte, basse, laterali, tiratissime o morbidissime, per il giorno e per la sera. Quindi, non ci resta che sfogliare riviste e cercare di trarne ispirazione, ma… ci piaceremmo? L’importante è mantenere la propria personalità senza farci condizionare da quello che delineano gli stilisti. Sabrina Liotta Giorgia Gentile Pagina 9 A TUTTA G a.s.2014 La musica: una compagna di vita Come sarebbe un mondo senza la musica? Non sarebbe un mondo, direbbero tutti. Che ci piaccia o no, la nostra vita è circondata da suoni piacevoli che scatenano in noi determinate sensazioni. Persino la persona che magari non è solita ascoltare musica, sa che è indispensabile per rendere la nostra esistenza più confortevole. Abbiamo chiesto ad alcuni nostri coetanei cosa significa per loro la musica, cosa provano quando la ascoltano e in quali occasioni lo fanno. Queste le risposte più frequenti: «È un modo di esprimere le proprie emozioni», «dipende dallo stato d’animo in cui mi trovo.. se sono triste ascolto canzoni tristi e p i a n g o » . Come spiegarci questo? Durante l’adolescenza siamo molto emotivi e ci sembra che l’unico modo per sfogarci sia ascoltare la musica, l’unica “amica” capace di sostenerci in quel momento. C’è chi la usa come compagna di divertimento e d i c e : «Io l’ascolto di sera, alla fine della giornata, mi metto a ballare e mi diverto». Ognuno quindi la vive come preferisce, l’adatta alla propria personalità e alle circostanze. La musica è qualcosa di incredibile, magico, incomparabile, essenziale e si entra in sintonia con essa senza bisogno di distinguere il genere o artista. Pensate se qualcuno ci infilasse degli auricolari nelle orecchie e facesse partire una canzone senza dirci il titolo, il cantante, il significato del testo o chissà cosa; se a noi scatenasse una serie di sensazioni uniche, senza essere stati condizionati da alcun fattore, quella canzone ci è piaciuta e basta. E potrà darsi che, quando quel qualcuno ci dirà di chi era la voce che abbiamo ascoltato, per esempio, può darsi anche che saremo delusi e l'entusiasmo ci calerà ma non potremo negare di averlo provato. Perché alla fine, se una serie di note e parole ti fanno sentire così bene, ti fanno venire i brividi, ti fanno gonfiare il cuore nel petto, ti fanno venire voglia di ballare, non importa tanto chi abbia scritto o cantato quella canzone, se fa parte di un album di successo o è stata composta da un mendicante di notte, se è una cover o un'originale, quanto il fatto che ti rende felice. E' solo questo che conta. Non abbiamo bisogno di guardare un video musicale per apprezzarla né tantomeno di cata- logarla perché ci potranno piacere milioni di canzoni completamente diverse, da quella ritmata ed energica a quella lenta e romantica, da quella tosta a quella da orchestra classica, e nessuno potrà mai giudicare. Nessuno è un maestro che sa distinguere la "buona" musica da quella "cattiva" o quella "vera" da quella "finta"; ognuno di noi ha una "propria" musica, quella che caratterizza le sue giornate, il suo modo di essere. LA MUSICA è emozione e, come tutti sanno, le emozioni non si possono etichettare, né scegliere, né comprendere. Arrivano all'improvviso, senza render conto a niente e nessuno. Quindi i gusti musicali di ciascuno di noi, soprattutto restando alle apparenze, non possono essere MAI giudicati, tutt’ al più condivisi. Ci vuole tempo per entrare in quest’ottica, anche se non tutti ci riescono perché i più ancora si limitano a giudicare e si sentono superiori, convinti che solo ciò che ascoltano loro sia giusto e bello e che tutto il resto sia da calpestare. Schumann diceva che l’artista ha il dovere di "mandar luce nel profondo del cuore umano", infatti la musica trasmette le emozioni che a parole sarebbe difficile esprimere, perchè è capace di penertrare nelle zone più profonde e intime del nostro essere dove senzazioni, idee e pensieri cercano una strada per emergere. Con questo articolo abbiamo spiegato il potere e il significato della musica, la cui finalità è, come recita il titolo, quella di accompagnarci in modo significativo in ogni fase della nostra esistenza. Giulia Tommaselli, Irene Di Salvo Di: Contucci Eleonora,Ruggiero Giorgia,Paoltroni Giorgia,Grassi Erika. (Classe:2G) Titolo originale: Disconnect Anno: 2013 Nazione: Stati Uniti d'America Distribuzione: Universal Pictures Durata: 115 min Data uscita in Italia: 09 gennaio 2014 Genere: drammatico, thriller Il giorno 4 marzo 2014, quasi l’intera scuola si è recata verso il cinema Royal, ognuno con i propri mezzi, per visionare un film, che tratta di alcuni fatti che accadono anche nei nostri giorni. Il film si chiama “Disconnect”. Il film racconta di un avvocato infaticabile vive incollato al cellulare tanto da non riuscire a trovare tempo da dedicare alla moglie e ai due figli adolescenti. Una coppia in crisi usa internet come via di fuga da un matrimonio ormai finito. Un expoliziotto vedovo si scontra ogni giorno con il figlio che pratica bullismo in rete ai danni di un compagno di classe. Un’ambiziosa giornalista crede di potere fare carriera usando la storia di un ragazzino che si esibisce su siti per soli adulti. Sono sconosciuti, vicini di casa, colleghi, e le loro storie si incrociano in questo avvincente film che racconta la vita di persone comuni alla disperata ricerca di un contatto umano.
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