Battle: A Visual Journey Through 5000 Years of Combat

LADRI ALL’INTERNO
DELLA SCUOLA:
atto di immaturità o cleptomania?
A TUTTA G. a.s. 2014
A TUTTA G.A.S. 2014
E’veramente triste dover parlare di furti
soprattutto nell’ambito scolastico.
rubati, trovando i loro portafogli aperti
e completamente vuoti. In molti ci chiediamo se questi atteggiamenti e gli episodi che ne derivano sono da attribuire
solo ad immaturità e superficialità o
cleptomania o ad una precisa scelta calcolata in funzione di un guadagno. Non
lo vorremmo neanche pensare.. E comunque li invitiamo a riflettere pensando che certo non gradirebbero se accadesse a loro.
Ci sono stati vari episodi all’interno del
nostro istituto. Spesso, mentre gli studenti si recano in palestra o nei vari laboratori, nelle classi vengono rubati soldi o oggetti di vario tipo (caricabatterie,
telefoni, portafogli.. ecc.). Ciò accade
anche per la disattenzione degli alunni,
che a volte dimenticano di chiudere a
chiave la classe, ma spesso sarebbero
impossibilitati a farlo per la perdita delle
chiavi o il danneggiamento della serratura; sono costretti a lasciare il proprio
zaino incustodito.
Non si può comunque giustificare i
“ladri”, il cui atteggiamento è del tutto
lontano dai principi di legalità e di vita
civile che dovrebbero essere la base per
stare in una qualsiasi comunità e soprattutto in quella scolastica che è preposta
anche a formare i cittadini del futuro.
Ormai tutto ciò accade da anni e negli
ultimi tempi è sempre più frequente e
nessuno purtroppo prende l’iniziativa di
fare qualcosa.
Uno degli episodi più recenti è accaduto
nella 2G, mentre gli alunni stavano in
palestra nell’ora di educazione fisica.
Tornando in classe nell’ora successiva i
ragazzi si sono accorti di essere stati de- 2 G: Una delle classi derubate recentemente
Aurora Rosani Aura Asara Valeria Delfino Serena Spacca Giada Volino
Sommario
Ladri all’interno della scuola
1
Sappiamo organizzarci?
Foto viaggio
2
3
Karim Essadi “Vi racconto di me”
4
Chiediamolo agli esperti
5
Un viaggio nella tecnologia
6
La legalizzazione della cannabis
7
A passo con la moda
8
La musica: una compagna di vita
9
Disconnect
10
“ SAPPIAMO ORGANIZZARCI ? ”
La nostra scuola come ben sapete è un Istituto Tecnico per il
Turistico, e il Preside cerca di
organizzare ogni anno dei
viaggi d’istruzione che possano essere “un valido biglietto
da visita” di alunni che cos’è
il Turismo e come si fa Turismo.
ricordiamo neanche come
ben vedete erano TROPPE! Le classi hanno impiegato molto tempo per
trovare una meta comune
che andasse
Infatti erano state selezionate:
Praga, Grecia, Spagna, Malta,
Crociera, Francia (Provenza),
Berlino, Strasburgo, Canterbury, Calabria, Trentino Alto
Adige e molti altre che non
aspettavamo da parte
del Preside e dai suoi
collaboratori delle informazioni più dettagliate riguardanti la
nostra gita.
bene
a
tutti.
Ma i problemi erano anche
altri: la scuola non riesce
Innanzitutto bisogna dire che ad organizzare in modo
le
mete
proposte
per preciso, rapido e economiquest’anno erano veramente co questi “tour”.
molte e a noi risultava difficile Dopo la nostra conferscegliere e metterci d’accordo. ma di partecipazione ci
NON E’ STATO COSI.
Ci è stato chiesto solamente di pagare diverse
quote mensili, senza ancora sapere nulla, e alla
fine, merita di essere sottolineato, che il prezzo
globale è stato eccessivamente alto. Solo una ven-
tina di giorni prima della partenza siamo stati informati della data effettiva,
mentre per avere il nostro programma di viaggio dettagliato abbiamo dovuto
aspettare fino alla settima precedente.
Considerato tutti questi aspetti negativi sono stati per fortuna superati dal fatto
che per noi è comunque piacevole partire e stare insieme; parlando di ciò che
abbiamo vissuto noi, possiamo dire che il nostro viaggio è stato molto gradevole e l’hotel era veramente buono anche se un po’ vuoto; forse dovuto al periodo
dell’anno. Analizzando pero, ciò che abbiamo visto, imparato o conosciuto, la
cosa risulta un po’ deludente.
Passavamo metà delle nostre giornate dentro un pullman che ci portava da una città ad
un'altra, scendevamo, camminavamo per varie ore e risalivamo su per tornare in hotel; questo “andare avanti e indietro” era stancante e la guida che era dentro il pullman con noi non
veniva ascoltata per niente. Se possiamo dare un consiglio per l’organizzazione di viaggi
futuri, essendo poi anche il nostro possibile lavoro..”trovate offerte migliori, cercate degli
hotel posizionati al centro della città,e organizzate bene le visite da fare!” .
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A TUTTA
G. a.s.2014
Il prossimo anno vorremmo dare
un aiuto per l’organizzazione di
questi viaggi, sperando che
qualcosa possa cambiare in meglio.
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A TUTTA G. A.S. 2014
“Vi racconto di me...”
Karim Essadi, un alunno che frequenta la scuola ITT Livia Bottardi, da
diversi anni.
Nato in Italia, ma con origini famigliari marocchine, ormai conosciuto
da quasi tutta la scuola sia per la sua simpatia e dolcezza, che per essere
stato rappresentate d’istituto nell’anno 2012/2013.
Lo abbiamo intervistato e così ci ha raccontato di lui…
Articolo di Erika Grassi Eleonora Contucci Giorgia Ruggiero Giorgia Paoltroni
Da quanti anni frequenti questa scuola?
-Da sette anni
- Ora che ne te andrai,
divisa in gruppi, primi e quinti neanche
si rivolgevano la parola, invece ora non
esiste più nessun tipo di distinzione.
cosa ti rimarrà di questa
scuola?
-Cosa ti mancherà del-
- Nonostante sia stato
bocciato due volte, ho
passato anni belli che,
sicuramente, sempre
se ce la farò ad uscire,
mi mancheranno e li
ricorderò con molto
piacere.
-Gli amici, le emozioni vissute qui
dentro, sia quelle
positive che negative, che sono state
importanti per la mia
crescita.
-Ci sono differenze tra
la scuola di ora e degli
anni passati?
-Si, ci sono molte differenze… Ad esempio l’unità scolastica.
Prima la scuola era
la scuola ?
Carrabba e Stefano
Santelli.
-Durante il ballo di
fine anno 2013 sei
stato
scelto
dall’intera scuola come Mister Bottardi…
come ci si sente?
-Mi ha fatto piacere
vincere ma, secondo me, non è una
cosa molto importante, mi fa piacere
che la scuola pensi
questo di me.. (SO
TUTTI
CIECHI
!!!).
- Con i professori hai
sempre avuto buoni
rapporti?
- Non sempre, con
alcuni si, con altri
no. Quelli che preferisco sono: Gino
Fioravanti,
Mario
-Invece, cosa ne pensi di essere stato eletto anche rappresentate di istituto?
-L’essere stato rappresentate di istitu-
to mi ha aiutato
molto, mi ha reso
più responsabile, ha
fatto nascere in me
un ideale che ho
cercato di difendere
ed ho avuto la possibilità di “lottare”
in modo diretto.
-Ora parliamo delle
tue origini. Da dove
vieni? Sei nato qui in
Italia?
-Ho origini marocchine ma sono nato
qui a Roma.
-Ci sono differenze
tra la scuola di qui e
quella del tuo paese?
-Si ci sono molte
differenze.
A tutta G.a.s.2014
I GIOVANI E LO SPORT
Chiediamolo agli esperti...
L’attività fisica è sempre fondamentale per il benessere di una persona ma per noi adolescenti diventa ancora più importante quando
vogliamo raggiungere il cosiddetto peso forma e migliorare quindi
il nostro aspetto estetico. Come tutti sappiamo, per raggiungere
tale obiettivo non basta una dieta ma c’è bisogno di praticare molta
attività fisica. Qui di seguito vi presentiamo una doppia intervista a
chi di educazione fisica se ne intende per mestiere e per passione.
Abbiamo posto delle domande al professor Mario Carrabba
Cosa ne pensa dell’approccio Che tipo di conseguenze si
allo sport dei ragazzi di oggi? possono avere se si sottovaluta la salute rispetto
L’attività fisica è diventata una
all’estetica ad oltranza?
questione di cultura, determi-
Per i ragazzi come per le ragazze lo sport di squadra è
uno schema di comportamento che verrà riportato anche
nel lavoro , a meno che non
sia individuale.
Le conseguenze possono essere
di certo negative se non si conosce prima lo stato di salute di co- Cosa ritiene di voler privilelui che fa sport e i limiti che egiare: uno sport individuale
ventualmente deve rispettare
o uno di gruppo?
per non stare male.
Sicuramente è più importante lo
Secondo lei, che relazione
sport di gruppo, perché
c’è
tra
benessere
mentale
e
l’interazione con gli altri è fondaPerché i ragazzi di oggi sono
attività
fisica?
mentale, quindi saper accettare
più preoccupati dell’aspetto
gli errori dei compagni, le sconfisico che del benessere gene- I latini dicevano “mens sana fitte, far valere le proprie capacirale della propria persona?
in corpore sano”, cioè se si
tà.
ha una mente saPerché hanno dei modelli sbana,equilibrata, è anche grazie Quali consigli utili si sente di
gliati provenienti dai media,
al corpo che sta bene ; per e- dare ai nostri lettori?
che inneggiano a fisici perfetti
sempio chi fa sport a livello
Consiglio a tutti di far movimencome unico strumento del sucagonistico ha un livello men- to e di seguire una sana alimencesso di un individuo senza
tazione, di evitare l’utilizzo dei
tale superiore, grazie
considerare minimamente
mezzi di trasporto per camminaall’adattamento di strategie
l’interiorità
come anche quella di resistere re tanto e in fine di fare una
semplice attività fisica iscrivenQuanto è importante per loro al dolore .
dosi in palestra.
nata dalle famiglie che, se non
incitano i propri figli a fare
sport, provocheranno in loro
un disinteresse che insieme ad
una cattiva alimentazione potrebbero danneggiare la persona.
avere un bel corpo piuttosto
che un corpo sano?
Quale sport crede sia maggiormente influente per il
Molto,è ormai più importante benessere psicofisico di
per loro l’apparire che l’essere. un individuo del suo
stesso sesso?
Yiting Liao
Martina Potenza
Rebecca Termine
La società che cambia
Un viaggio nella tecnologia
Einstein: “Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione
di idioti“.
Einstein non aveva poi così torto, visto che, se la tecnologia ci rende schiavi o liberi è una questione che dipende solo ed esclusivamente da noi, dato che al giorno d’oggi sembra impossibile vivere senza un telefono di ultima generazione o un computer che,
se fossero usati ragionevolmente potrebbero essere mezzi di comunicazione in grado di collegarci con parenti, amici e colleghi, in
diverse parti dell’emisfero terrestre. Oggi invece gli adolescenti utilizzano il cellulare come fonte di distrazione e come oggetto di
vanto,spendendo centinaia di euro solo per comprarne uno di ultima generazione e di moda.
Un altro uso della tecnologia è l’utilizzo dei Social Network che
accompagna la nostra quotidianità sui computer di casa ma, soprattutto,
sui
nostri
smartphone.
Se gli over 35 non ne disdegnano l’utilizzo, questi strumenti condizionano talvolta letteralmente la vita dei più giovani, come appare chiaramente nel film “Disconnect” che sottolinea l’ambiguità
dell’iperconnettività soprattutto negli anni dell’adolescenza.
Secondo i dati del Global Web Index Social Summary Instagram
risulta il social network che ha il più alto tasso di crescita negli
ultimi sei mesi del 2013 e la fascia d’età tra i 16 e i 24 anni è quella dei più assidui frequentatori, anche su Youtube e Tumblr mentre su tutti gli altri Social Network l’età cambia dai 25 ai 34 anni ;
quello che li accomuna tutti e li fa piacere sono le immagini e i
video fruiti velocemente, commentati ed apprezzati nelle dinamic h e
t i p i c h e
d i
q u e s t i
s o c i a l .
In questi sei mesi twitter è stato sostituito da Weibo e la crescita
di Facebook è stata più lenta; in Russia, per esempio, ha subito un
calo, perché in stretta competizione con Vkontakte per i suoi 195
milioni di account, e con Odnoklassiniki per i suoi 148 milioni di
utenti registrati. In questo mondo iperconnesso siamo,comunque,
tutti paradossalmente più fragili, esposti a impressioni filtrate da
un mezzo che può falsare le nostre sensazioni. Questi numeri non
possono che farci riflettere.
La tecnologia, tuttavia, non è solo schiavitù ma può
diventare anche un aiuto per l’uomo a superare problemi apparentemente insormontabili. Tante innovazioni danno speranza e forza a l genere umano.E’
il caso dell’ultimo capolavoro di ingegneria meccanica ed elettronica prodotta dalla REX BIONICS:
gambe artificiali meccaniche capaci di far camminare di nuovo una persona paralizzata. Grande autonomia, forza e delicatezza nei movimenti assicurano
un contatto con la realtà precedente alla paralisi,
grazie a 29 motori elettrici silenziosissimi controllati da 29 microchip. L’utente può muoversi in tutte le
direzioni, sedersi, salire e scendere le scale. Le
gambe vengono controllate tramite un Joypad integrato nei braccioli della sua tuta aderente. Sophie
Morgan, paralizzata da 9 anni,
oggi dice
“ROBOLEGS mi ha fatto cambiare vita…avevo
perso oramai la speranza di recuperare la mia vecchia vita, adesso riesco ad essere più autosufficiente, fare la spesa non è mai stato così semplice…inoltre è stato meraviglioso trovarmi faccia a
faccia con le persone. Poterle guardare negli occhi
direttamente, e non dal basso verso l’alto come
sempre! Potersi abbracciare così liberamente è
bellissimo!”. Il suo fidanzato Tom, un cuoco, che
ha conosciuto cinque anni fa, dice: “È stata la prima volta che l’ho vista in piedi! Una sensazione
indescrivibile”.
Alessia Catania - Chiata Rufini— Todisco Tamara
A T U T TA G a . s
2014
LA LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS
Un tempo l'Italia era il secondo paese produttore nel mondo. La canapa veniva utilizzata per
fare olii, profumi, tessuti e negli anni 30 Henry
Ford riuscì a costruire un'auto utilizzando come
c a r b u r a n t e
l a
c a p a n a ,
(la Ford T) creando quindi un biodiesel completamente naturale.
Dalla
Canapa
possiamo
a v er e :
C a r t a
E c o n o m i c a :
Salvaguardia
delle
foreste.
- Produzione per acro 30 volte maggiore rispetto
ad
una
foresta
d’alberi.
- Fibra già bianca, quindi non necessita del
processo di sbiancamento.
I vantaggi sarebbero stati infiniti:
C a r b u r a n t e
P u l i t o :
- L'etanolo è un combustibile e di conseguenza
immette nell'aria co2 quando utilizzato, bisogna considerare che per produrre quell'etanolo
le piante di cannabis tramite la fotosintesi sottraggono co2 dall'aria
quindi viene a formarsi
un ciclo di immissione e
sottrazione di co2 al contrario dei combustibili
fossili che immettono co2
e basta.
Risparmio economico (la canapa è una pianta
infestante), moltissimi vantaggi in tema di inquinamento e oggi, forse non saremmo schiavi
dell'oro nero, di chi lo detiene
e fa girare il mondo.
Negli anni 30 in America fu
dichiarata fuorilegge, e via via
in tutto il mondo. Le potenzialità della pianta venne associata con la droga, che derivava
dal principio attivo della canapa.
Analogamente negli anni 50
venne proibita anche in Italia.
Fu dichiarata fuorilegge perché potrebbe sostituire petrolio, plastica, nylon? Inoltre il
consumo di marijuana provoca meno danni
del consumo di alcol e di tabacco.
Fumare erba NON crea dipendenza, NON provoca danni al fegato e soprattutto, a differenza
dell'alcol NON UCCIDE.
La mancanza di informazione porta a considerare il coltivatore di cannabis un delinquente, e il fumatore un tossicodipendente. ll
problema è solamente economico/politico. Da
una parte l'italiano medio non ha voglia di informarsi e tende a giudicare senza sapere,
dall’altra allo stato fa comodo che certe credenze siano diffuse ed è quindi normale trovarsi di fronte orde di moralisti ignoranti pronti a
sputare sentenze su argomenti che non conoscono e a giudicare in base al sentito dire.
Plastica
Pulita:
- Eliminerebbe l'attuale
plastica derivata dal petrolio.
- Alta biodegradabilità
Medicina
Efficace:
- Sono presenti studi che ne dimostrano i valori
terapeutici per oltre 300 patologie e stati di
malessere come anti-depressivo, ansiolitico,
anticancerogeno, neuroprotettivo, stimolatore
della
neurogenesi
naturali.
- Non può causare morte per overdose e non
ha mai causato una morte diretta.
- Non provoca dipendenza chimica.
Co m uni t à
pi ù
Si c ur a :
- Studi hanno evidenziato che con la legalizzazione della sostanza l'uso di droghe pesanti è
d i mi n ui t o f i n o a q u at t r o vo l t e .
- Togliere il controllo di questa sostanza dalle
mani dei criminali oltre che combattere l'evasione fiscale ed aumentare l'afflusso di tasse al
governo impoverisce le mafie.
MILLE PROBLEMI, UNASOLA SOLUZIONE!
Fonti: www.legalizziamolacanapa.orgIL SAPERE RENDE FORTI.
A PASSO CON LA MODA
Quando la moda saccheggia il passato
Ogni giorno i fotografi di moda ci propongono immagini bellissime e rimaniamo stupite ed affascinate dalle idee così particolari che propongono dalle più famose e patinate copertine delle riviste più modaiole.
Ogni volta ci incantiamo davanti all’originalità di certi scatti e ci chiediamo, con ammirazione ma anche
con un briciolo di invidia, come mai faranno,i fotografi, ad inventarsi immagini tanto originali.
Una spiegazione c’è… e l’ha trovata una studentessa americana!
Lilah Ramzi, laureata in Storia della moda, nel corso dei suoi studi ha scoperto che le immagini dei fotografi di moda, non sono il frutto di creatività personale, ma rivisitazione di idee realizzate già in passato
da altri, e divulgate attraverso riviste, film, sfilate, opere d’arte. Eccone la prova.
Tendenze estate 2014
Per queste stagioni estive gli stilisti sanno come e dove “colpire” per essere alla moda.
Il colore dell’estate?! Semplice: l'acquamarina!
Quell'ibrido delizioso tra il verde e il blu, che ricorda i mari incontaminati dei tropici e che
dona magnificamente alla pelle abbronzata. Gli accessori?! Necessariamente dello stesso
colore se vogliamo davvero essere le più fashion.
Gli stilisti delineano un tipo di donne colorate come un pappagallo, fresche come un mango
o un ananas, profumate come una rosa. allegra come un tucano. Ecco come sarà la moda
della bella stagione finalmente alle porte.
E che dire del trucco?! Certamente si esprimono anche su questo,consigliandone uno altrettanto colorato e divertente, nonché
sano; perché la cura della propria pelle viene al primo posto e
per questo ci consigliano l’uso di prodotti come primer e BB cream.
L’effetto colore è tutto concentrato sul rossetto che in genere non può mancare nelle
nostre trousse, per meglio delineare e quindi valorizzare le nostre labbra, ma quest’anno
deve essere un rosso arancio molto forte come dice Terry Barber. Per ricordare le tonalità degli anni 50’
E che dire della capigliatura?! Gli hairstylist delle passerelle 2014,
annunciano i raccolti, per rispondere a esigenze pratiche, nelle
situazioni più easy e più “accaldate”: quindi avremo intrecci sulla
nuca o a delimitare la fronte, ciuffi e ciocche lavorati con prodotti fissanti fino a farne
elementi decorativi, e poi code di cavallo, alte, basse, laterali, tiratissime o morbidissime, per il giorno e per la sera.
Quindi, non ci resta che sfogliare riviste e cercare di trarne ispirazione, ma… ci
piaceremmo? L’importante è mantenere la propria personalità senza farci condizionare da quello che delineano gli stilisti.
Sabrina Liotta Giorgia Gentile
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A TUTTA G a.s.2014
La musica: una compagna di vita
Come sarebbe un mondo senza
la musica? Non sarebbe un
mondo, direbbero tutti. Che ci
piaccia o no, la nostra vita è
circondata da suoni piacevoli
che scatenano in noi determinate sensazioni. Persino la persona che magari non è solita
ascoltare musica, sa che è indispensabile per rendere la nostra esistenza più confortevole.
Abbiamo chiesto ad alcuni nostri coetanei cosa significa per
loro la musica, cosa provano
quando la ascoltano e in quali
occasioni lo fanno. Queste le
risposte più frequenti: «È un
modo di esprimere le proprie
emozioni», «dipende dallo stato d’animo in cui mi trovo.. se
sono triste ascolto canzoni tristi
e
p i a n g o » .
Come spiegarci questo? Durante l’adolescenza siamo molto
emotivi e ci sembra che l’unico
modo per sfogarci sia ascoltare
la musica, l’unica “amica” capace di sostenerci in quel momento. C’è chi la usa come
compagna di divertimento e
d
i
c
e
:
«Io l’ascolto di sera, alla fine
della giornata, mi metto a ballare e mi diverto». Ognuno
quindi la vive come preferisce,
l’adatta alla propria personalità
e
alle
circostanze.
La musica è qualcosa di incredibile, magico, incomparabile,
essenziale e si entra in sintonia
con essa senza bisogno di distinguere il genere o artista.
Pensate se qualcuno ci infilasse
degli auricolari nelle orecchie e
facesse partire una canzone senza dirci il titolo, il cantante, il
significato del testo o chissà
cosa; se a noi scatenasse una
serie di sensazioni uniche, senza
essere stati condizionati da alcun fattore, quella canzone ci è
piaciuta e basta. E potrà darsi
che, quando quel qualcuno ci
dirà di chi era la voce che abbiamo ascoltato, per esempio, può
darsi anche che saremo delusi e
l'entusiasmo ci calerà ma non
potremo negare di averlo provato. Perché alla fine, se una
serie di note e parole ti fanno
sentire così bene, ti fanno venire
i brividi, ti fanno gonfiare il
cuore nel petto, ti fanno venire
voglia di ballare, non importa
tanto chi abbia scritto o cantato
quella canzone, se fa parte di un
album di successo o è stata
composta da un mendicante di
notte, se è una cover o un'originale, quanto il fatto che ti rende
felice. E' solo questo che conta.
Non abbiamo bisogno di guardare un video musicale per apprezzarla né tantomeno di cata-
logarla perché ci potranno piacere milioni di canzoni completamente diverse, da quella ritmata
ed energica a quella lenta e romantica, da quella tosta a quella
da orchestra classica, e nessuno
potrà mai giudicare. Nessuno è
un maestro che sa distinguere la
"buona" musica da quella
"cattiva" o quella "vera" da quella "finta"; ognuno di noi ha una
"propria" musica, quella che caratterizza le sue giornate, il suo
modo di essere. LA MUSICA è
emozione e, come tutti sanno, le
emozioni non si possono etichettare, né scegliere, né comprendere. Arrivano all'improvviso, senza render conto a niente e nessuno. Quindi i gusti musicali di
ciascuno di noi, soprattutto restando alle apparenze, non possono essere MAI giudicati, tutt’
al più condivisi. Ci vuole tempo
per entrare in quest’ottica, anche
se non tutti ci riescono perché i
più ancora si limitano a giudicare e si sentono superiori, convinti
che solo ciò che ascoltano loro
sia giusto e bello e che tutto il
resto sia da calpestare. Schumann diceva che l’artista ha il
dovere di "mandar luce nel profondo del cuore umano", infatti
la musica trasmette le emozioni
che a parole sarebbe difficile
esprimere, perchè è capace di
penertrare nelle zone più
profonde e intime del nostro
essere dove senzazioni, idee e
pensieri cercano una strada per
emergere. Con questo articolo
abbiamo spiegato il potere e il
significato della musica, la cui
finalità è, come recita il titolo,
quella di accompagnarci in
modo significativo in ogni fase
della nostra esistenza.
Giulia Tommaselli, Irene Di Salvo
Di: Contucci Eleonora,Ruggiero Giorgia,Paoltroni Giorgia,Grassi Erika. (Classe:2G)
Titolo
originale: Disconnect
Anno: 2013
Nazione: Stati Uniti d'America
Distribuzione:
Universal
Pictures
Durata: 115 min
Data uscita in Italia: 09
gennaio 2014
Genere:
drammatico,
thriller
Il giorno 4 marzo 2014, quasi l’intera scuola si è recata verso il cinema Royal, ognuno con i propri mezzi, per visionare un film, che tratta di alcuni fatti che accadono
anche nei nostri giorni. Il film si chiama “Disconnect”.
Il film racconta di un avvocato infaticabile vive incollato al cellulare tanto da non
riuscire a trovare tempo da dedicare alla moglie e ai due figli adolescenti. Una coppia in crisi usa internet come via di fuga da un matrimonio ormai finito. Un expoliziotto vedovo si scontra ogni giorno con il figlio che pratica bullismo in rete ai
danni di un compagno di classe. Un’ambiziosa giornalista crede di potere fare carriera usando la storia di un ragazzino che si esibisce su siti per soli adulti.
Sono sconosciuti, vicini di casa, colleghi, e le loro storie si incrociano in questo avvincente film che racconta la vita di persone comuni alla disperata ricerca di un contatto umano.