IV Dom Avv.B 14 - Parrocchia S. Barbara

4ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO B (Viola) - 21 DICEMBRE 2014
cco la serva del Signore». Queste parole di Maria stanno al centro dell’odierna celebrazione liturgica della Quarta Domenica di Avvento. Siamo ormai vicinissimi alla Solennità del
Natale, e i nostri cuori si infiammano sempre più di desiderio e di amore per Colui che deve
venire. Nelle domeniche, le letture della liturgia ci hanno proposto la figura austera di Giovanni il
Battista, esempio luminoso di attesa nell’umiltà e nella chiaroveggenza. Oggi, invece, abbiamo
davanti agli occhi la figura di Maria, così come ce la descrive l’evangelista Luca nella classica
scena dell’Annunciazione. Pensiamo a quanti artisti
hanno ritratto e interpretato quel sublime momento:
quanti modi diversi di riprodurre la singolare esperienza
e la decisività di quell’ora! Eppure tutti concordano, pur
con varietà di stile e di dettagli, nel sottolineare la personalità di Maria davanti all’angelo, il suo profondo
atteggiamento di ascolto e la sua risposta di totale disponibilità: “Sono la serva del Signore”. Quello è stato
il momento della vocazione di Maria. E da quel momento è dipesa la possibilità stessa del Natale. Senza il Sì di
Maria, Gesù non sarebbe nato. Il Natale che viene sia
ricco di luce e di forza per tutti noi: perché possiamo
scorgere bene il cammino che siamo chiamati a percorrere in questa vita terrena, possiamo intraprenderlo con
generosa determinazione, e possiamo sostenerlo con
perseveranza ed entusiasmo incessante. Amen!
«
E
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Stillate dall’alto, o cieli, la vostra rugiada
e dalle nubi scenda a noi il Giusto: si apra
la terra e germogli il Salvatore.
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo.
Ass. Amen
Cel. Il Dio sapiente, che ha il potere di confermarci nel Vangelo di Gesù Cristo, sia con
tutti voi.
Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE
Cel. Fratelli e sorelle, il Padre si è preparato
una vera dimora nel grembo di Maria, la
Vergine di Nazaret. Dal suo seno, infatti,
verrà il Messia, Gesù Cristo. Chiediamo
perdono a Dio per i nostri peccati.
(Breve pausa di silenzio)
Cel. Signore, figlio di Davide, abbi pietà di
noi.
Ass. Signore, pietà
Cel. Cristo, nato dal grembo della Vergine
Maria, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà
Cel. Signore, nostra pace, abbi pietà di noi.
Ass. Signore, pietà
Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di
noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla
vita eterna.
Ass. Amen
COLLETTA
Cel. Infondi nel nostro spirito la tua grazia,
o Padre, tu, che nell’annunzio dell’angelo ci
hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per
la sua passione e la sua croce guidaci alla
gloria della risurrezione. Per il nostro
Signore Gesù Cristo...
Ass. Amen
Oppure
Cel. Dio grande e misericordioso, che tra gli
umili scegli i tuoi servi per portare a compimento il disegno di salvezza, concedi alla
tua Chiesa la fecondità dello Spirito, perché
sull’esempio di Maria accolga il Verbo della
vita e si rallegri come madre di una stirpe
santa e incorruttibile. Per il nostro Signore
Gesù Cristo...
Ass. Amen
La prima lettura, attraverso un gioco di parole
circa il significato di “casa/dinastia” (bayt), afferma chiaramente che sarà Dio a garantire al suo
popolo una discendenza.
Quale dimora, d’altronde, potrebbe un popolo
costruire per l’Onnipotente e Creatore dei cieli?
La seconda lettura parla del mistero nascosto nei
secoli e finalmente rivelato in pienezza in Cristo
Gesù, attraverso la sua morte e risurrezione.
Il Vangelo racconta dell’incontro-rivelazione tra
l’angelo Gabriele e Maria. È la gioia dell’annunzio: nasce il Messia, il Santo, l’Onnipotente.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal secondo libro di Samuèle
(7,1-5.8b-12.14a.16)
Il re Davide, 1quando si fu stabilito nella sua
casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti
i suoi nemici all’intorno, 2disse al profeta
Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro,
mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una
tenda». 3Natan rispose al re: «Va’, fa’ quanto
hai in cuor tuo, perché il Signore è con te».
4
Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan
questa parola del Signore: 5«Va’ e di’ al mio
servo Davide: “Così dice il Signore: Forse tu
mi costruirai una casa, perché io vi abiti?
8b
Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il
gregge, perché tu fossi capo del mio popolo
Israele. 9Sono stato con te dovunque sei
andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come
quello dei grandi che sono sulla terra.
10
Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e
ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più
e i malfattori non lo opprimano come in passato e come 11dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò
riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti
annuncia che farà a te una casa. 12Quando i
tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai
con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e
renderò stabile il suo regno. 14aIo sarò per lui
padre ed egli sarà per me figlio. 16La tua casa
e il tuo regno saranno saldi per sempre
davanti a me, il tuo trono sarà reso stabile
per sempre”».
Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 88)
Rit. Canterò per sempre
l’amore del Signore
Canterò in eterno l’amore del Signore, di
generazione in generazione farò conoscere
con la mia bocca la tua fedeltà, perché ho
detto: «È un amore edificato per sempre; nel
cielo rendi stabile la tua fedeltà».
Rit.
«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto, ho
giurato a Davide, mio servo. Stabilirò per
sempre la tua discendenza, di generazione in
generazione edificherò il tuo trono». Rit.
«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre, mio
Dio e roccia della mia salvezza”. Gli conserverò sempre il mio amore, la mia alleanza gli sarà fedele».
Rit.
SECONDA LETTURA
Dalla lettera di san Paolo apostolo
ai Romani
(16,25-27)
Fratelli, 25a colui che ha il potere di confermarvi nel mio vangelo, che annuncia Gesù
Cristo, secondo la rivelazione del mistero,
avvolto nel silenzio per secoli eterni, 26ma
ora manifestato mediante le scritture dei
Profeti, per ordine dell’eterno Dio, annunciato a tutte le genti perché giungano all’obbedienza della fede, 27a Dio, che solo è
sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria
nei secoli. Amen.
Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia.
Ecco la serva del Signore: avvenga per me
secondo la tua parola. Alleluia.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca
(1,26-38)
Ass. Gloria a te, o Signore
In quel tempo, 26l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa
sposa di un uomo della casa di Davide, di
nome Giuseppe. La vergine si chiamava
Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallègrati,
piena di grazia: il Signore è con te».
29
A queste parole ella fu molto turbata e si
domandava che senso avesse un saluto come
questo. 30L’angelo le disse: «Non temere,
Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
31
Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla
luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e
verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il
Signore Dio gli darà il trono di Davide suo
padre 33e regnerà per sempre sulla casa di
Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
35
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».
Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti
coprirà con la sua ombra. Perciò colui che
nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di
Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella
sua vecchiaia ha concepito anch’essa un
figlio e questo è il sesto mese per lei, che era
detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio».
38
Allora Maria disse: «Ecco la serva del
Signore: avvenga per me secondo la tua
parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra, di tutte le
cose visibili ed invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre
prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da
Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non
creato, della stessa sostanza del Padre; per
mezzo di Lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo, (si china il capo) e per
opera dello Spirito Santo si è incarnato nel
seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo,
siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà,
nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e
il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e
dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei
morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
Cel. Fratelli e sorelle, la festa del Natale è
vicina: apriamo i nostri cuori al Padre buono
e misericordioso che sempre ci dona il suo
perdono e ha progetti di pace per tutta l’umanità.
Lettore Diciamo con gioia e fiducia:
Ass. GESÙ, FIGLIO DI DIO, VIENI!
1. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente
annuncino il mistero dell’incarnazione del
Verbo a tutti i popoli della terra e i cristiani
siano raccolti in unità di fede e nella carità.
Preghiamo.
2. Perché la gioia di Maria, che preparò la
nascita di Gesù, suo Figlio, meditando sulle
parole dell’angelo Gabriele, sia anche la
nostra. Preghiamo.
3. Perché sappiamo condividere parte dei
nostri giorni di festa con gli ammalati, gli
anziani e quanti hanno bisogno di sostegno
e coraggio. Preghiamo.
4. Perché la luce di Betlemme risplenda
nelle nostre famiglie e comunità e ci riveli la
bellezza di appartenere a Cristo. Preghiamo.
5. Perché ringraziamo il Padre per il dono
del Verbo incarnato e invochiamo lo Spirito
Santo per vivere con serenità e gratitudine il
tempo di Natale. Preghiamo.
Intenzioni della comunità locale
Cel. O Padre, fonte della vita: accogli la preghiera di questa comunità che attende la
venuta di Gesù, tuo Figlio; donaci giorni di
pace e rendici solidali e generosi con chi è
solo e si sente abbandonato. Per Cristo
nostro Signore.
Ass. Amen
Cel. Pregate, fratelli e sorelle, perché il
sacrificio della Chiesa, in questa sosta che la
rinfranca nel suo cammino verso la patria,
sia gradito a Dio Padre onnipotente.
Ass. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome,
per il bene nostro e di tutta la sua santa
Chiesa.
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli, o Dio, i doni che presentiamo
all’altare, e consacrali con la potenza del tuo
Spirito, che santificò il grembo della Vergine
Maria. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELL’AVVENTO II/A
Maria nuova Eva
È veramente giusto rendere grazie a te,
Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Noi
ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo,
per il mistero della Vergine Madre.
Dall’antico avversario venne la rovina, dal
grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli
angeli ed è scaturita per tutto il genere
umano la salvezza e la pace. La grazia che
Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. In lei,
madre di tutti gli uomini, la maternità,
redenta dal peccato e dalla morte, si apre al
dono della vita nuova. Dove abbondò la
colpa, sovrabbonda la tua misericordia in
Cristo nostro salvatore. E noi, nell’attesa
della sua venuta, uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo l’inno della tua lode.
MISTERO DELLA FEDE
Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua
risurrezione: salvaci, o Salvatore del
mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE
Cel. Lieti per l’annuncio che l’angelo Gabriele ha recato a Maria, diciamo con fiducia.
Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE
Cel. Alla presenza di Gesù, pane di vita,
scambiatevi un segno di pace.
CANONE CANTATO
Vi lascio la pace, vi do la mia pace: non
vi turbate. Vi lascio la pace, vi do la mia
pace: abbiate fede in me.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
«Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Dio, che ci hai dato il pegno della
vita eterna, ascolta la nostra preghiera:
quanto più si avvicina il gran giorno della
nostra salvezza, tanto più cresca il nostro
fervore, per celebrare degnamente il Natale
del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli
dei secoli.
Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi.
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e
Figlio ✠ e Spirito Santo.
Ass. Amen
Cel. Gesù è il Salvatore del mondo, nel suo
nome andate in pace!
Ass. Rendiamo grazie a Dio
Preghiera per l’Avvento
Mentre prepariamo la corona d’Avvento e accendiamo
il quarto cero, insieme alla
nostra famiglia, prima dei
pasti o a fine serata, recitiamo questa preghiera:
O Bimbo di Betlemme, messia atteso nei secoli, luce delle genti: donaci di accoglierti giorno
per giorno, sulle strade della vita, e di adorarti
sempre e in ogni luogo. Amen. Alleluia.
Attualizzare la Parola
Ognuno di noi può rileggere la propria esistenza attraverso il mistero dell’annunciazione. Come ci parla Dio oggi? Come sentire la
sua voce? Quale Cristo riceviamo dagli altri e
annunciamo? Siamo disponibili a servire Dio
nei fratelli? Partecipiamo attivamente al progetto di Dio?
Attraverso Maria, la Parola passa nella carne e
assume un volto. So farmi, come la Vergine,
luogo-presenza della fecondità della Parola?
Maria è la “casa” (“tempio” o “santuario”) la
cui porta si fende per lasciare passare Dio.
Sappiamo far passare Cristo attraverso la nostra vita?
L’importanza
del Sì
Senza il Sì di Maria, come di tante persone
generose, non è possibile continuare a far
nascere Gesù nel cuore degli uomini, cioè
portarli alla fede che salva. È necessario che
l’“Eccomi” di Maria si ripeta sempre di
nuovo, e quasi riviva, nella dedizione nostra e
di tanti come noi, perché non manchi mai al
mondo la possibilità e la gioia di trovare Gesù,
di adorarlo e di lasciarsi guidare dalla sua luce,
come già avvenne per i poveri pastori di
Betlemme e per i Magi venuti da lontano.
Questa, infatti, è la vocazione: una proposta,
un invito, anzi una sollecitudine a portare il
Salvatore al mondo d’oggi, che ne ha tanto
bisogno. Un rifiuto significherebbe non solo
respingere la parola del Signore, ma anche
abbandonare molti nostri fratelli nell’orrore,
nel non-senso, o nella frustrazione delle loro
aspirazioni più segrete e più nobili,
a cui non sanno e non possono da
soli dare risposta.
Noi oggi ringraziamo Maria per
aver accolto la chiamata divina,
poiché la sua pronta adesione è
stata all’origine della nostra salvezza. Allo stesso modo, molti potranno ringraziare anche noi e benedirci, perché, accettando la chiamata del Signore, porteremo loro il Vangelo
della grazia (cf. At 20,24), diventando, come
scrive san Paolo, “collaboratori della loro
gioia” (cf. 2Cor 1,24).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via
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