Rassegna Stampa di sab. 15, dom. 16 e lun. 17 marzo 2014 SNALS / CONFSAL La Voce di Mantova Corriere delle Alpi L'Ora della Calabria - Ed. Reggio Calabria e Provincia la Nazione - Cronaca di Firenze 17/03/2014 La Nuova del Sud 16/03/2014 L'Ora della Calabria - Ed. Reggio Calabria e Provincia Roma Virgilio.it 16/03/2014 Corriere dell'Umbria il Centro Il Giorno - Ed. Lodi-Crema-Pavia Il Messaggero - Ed. Abruzzo/Pescara/Chieti/Aquila Informazione.it Testate on line 15/03/2014 15/03/2014 17/03/2014 16/03/2014 16/03/2014 16/03/2014 15/03/2014 15/03/2014 15/03/2014 14/03/2014 17/03/2014 LE DOMANDE DI MOBILITA' DEI DOCENTI FONDI DI ISTITUTO TAGLIATI DEL 50 PER CENTO PROTESTANO I MARITTIMI LO STRETTO SI "BLOCCA" BRAND FIRENZE E DECADENZA DI RENZI IL DOMANI CONSIGLIO COMUNALE "CALDO" ANCHE LA CONFSAL ASPETTA CHE RENZI MANTENGA LE PROMESSE SULLA SCUOLA CONTRATTI PER NUOVI ASSUNTI E CONVENZIONE "FANTASMA" TERME, POCHE SPERANZE DI SALVEZZA CASTELLAMMARE - TERME, "ABBIATE CORAGGIO! NON VI NASCONDETE DIETRO FALSE VERITA'" PANETTO&PETRELLI, SI PUNTA ALLA CASSA INTEGRAZIONE INCENDIO IN UNA CASA SOCCORSI IN 40 MINUTI SANTA CHIARA AVEVAMO RAGIONE NOI IN BREVE - PENNE CUCINA A FUOCO SALVI IN DUE NUOVI CODICI TRIBUTO AGENZIA DELLE ENTRATE ARTICOLI PRESI DAL WEB Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera 17/03/2014 la Stampa 17/03/2014 la Stampa il Giornale 17/03/2014 Avvenire Avvenire L'Unita' L'Unita' il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore 16/03/2014 Corriere della Sera Corriere della Sera 17/03/2014 16/03/2014 16/03/2014 17/03/2014 15/03/2014 17/03/2014 15/03/2014 17/03/2014 17/03/2014 17/03/2014 17/03/2014 16/03/2014 SCUOLE, QUATTRO ANNI PER CHIUDERE I CANTIERI "CAMBIERO' IL PATTO DI STABILITA' INTERNO" QUELLA CIRCOLARE A TUTELA DELLA SCUOLA MA DOCENTI E FAMIGLIA DEVONO ALLEARSI SULLE PENSIONI DEGLI INSEGNANTI PRIMO ESAME PER IL GOVERNO LE BIDELLE TORNANO A PROTESTARE LA SCUOLA ITALIANA HA BISOGNO SOLO DI BRAVI INSEGNANTI "SCUOLA PARITARIA, CIOE' PUBBLICA" IDEOLOGIA A SCUOLA, DOVERE DI REAGIRE MENO ISTRUZIONE MENO PIL: E' CRISI CAPITALE UMANO "CARO RENZI, ECCO LA SCUOLA CHE NON VA" L'ABILITAZIONE CHE PIACE AI "GIOVANI" ECCO I PASSI DA FARE E QUELLI DA EVITARE FUORI SEDE SI', FUORI BUDGET MAI DALLA FINLANDIA AGLI USA: EXPLOIT DEI CORSI SU INTERNET COMMISSARIO POLITICO ALL'UNIVERSITA' PER SUPERARE L'ABILITAZIONE UNIVERSITARIA VIETATO il Mattino 17/03/2014 Giorno/Resto/Nazione 15/03/2014 il Mattino 15/03/2014 Corriere della Sera 15/03/2014 CorrierEconomia (Corriere del Mezzogiorno) Corriere dell'Umbria 17/03/2014 15/03/2014 STUDIARE GLI AUTORI DI DESTRA SPENDING REVIEW, UN MILIARDO DI RISPARMI DALLE SOCIETA' PARTECIPATE "ATENEI, CROLLO DI ISCRITTI AI TEST" STUDENTI FURIOSI: NO ALLE PROVE IN APRILE VETERINARIA, PASSIONE E FRUSTAZIONE DEI GIOVANI RICERCATORI DROGHE, TORNA LA DIFFERENZA TRA LEGGERE E PESANTI RIPRISTINATI GLI ELENCHI CON IL TAGLIO DEI FONDI ANCHE GLI ATENEI NON POTRANNO PIU' TRATTENERE GLI STUDENTI MANGIAR BENE FA DIMINUIRE IL RISCHIO DI UN TUMORE Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore 17/03/2014 il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore 17/03/2014 il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera la Repubblica 17/03/2014 la Stampa 17/03/2014 la Stampa 17/03/2014 la Stampa 15/03/2014 il Giornale 16/03/2014 L'Unita' 16/03/2014 il Mattino Il Secolo XIX il Sole 24 Ore 17/03/2014 Corriere della Sera 17/03/2014 la Repubblica la Stampa la Stampa il Messaggero 16/03/2014 17/03/2014 17/03/2014 16/03/2014 15/03/2014 15/03/2014 16/03/2014 15/03/2014 15/03/2014 16/03/2014 15/03/2014 15/03/2014 15/03/2014 16/03/2014 DOVE SI E' PERSO IL LAVORO: AL NORD E TRA GLI "OVER 44" ADDIO IN OTTO TAPPE AL SISTEMA-FORNERO IL "TRAINING" PUNTA SU SICUREZZA E INNOVAZIONE DA DOMANI L'OBBLIGO DI USARE FORMATORI PROFESSIONISTI NELLE SOCIETA' ESUBERI "FLESSIBILI" CONTRATTI, PROROGHE SENZA INTERVALLI CONTRATTI, FINO A OTTO RINNOVI SENZA CAUSALE CONTRATTO A CHIAMATA PER GLI EVENTI LAVORO FLESSIBILE E APPRENDISTATO, SINDACATI DIVISI CAMUSSO: CONTRATTI A TERMINE, ABOLIRE IL DECRETO Int. a M.Landini: "QUELLE NORME DEVONO CAMBIARE MA VA ACCETTATA LA SFIDA DI RENZI" I CENTRI PER L'IMPIEGO VANNO IN RETE ANCHE SE LO STATO HA RIDOTTO LA SPESA SUL WEB LE IMPRESE CERCANO RAGAZZI MA E' INDISPENSABILE AVERE IL DIPLOMA O LA LAUREA SENZA FORMAZIONE CERTIFICATA L'ITALIA RISCHIA UNA SANZIONE UE COME E' SUCCESSO NEL 2011 LAVORO, CAMUSSO ALL'ATTACCO MA PURE LA SINISTRA LA SCARICA Int. a R.Bonanni: "CONTRATTI A TERMINE, VA BEBE COSI' ALTRE LE PRECARIETA' DA COMBATTERE" RENZI: NON SIAMO SOMARI, GUIDEREMO LA UE MA SENZA LA RIFORMA IL DECRETO E' A RISCHIO RENDITE FINANZIARIE, TASSA DAL 20 AL 26% A PARTIRE DA LUGLIO PARTONO LE SANZIONI UE MA I 28 RESTANO DIVISI ROMACERCA IL DIALOGO INTERNET, LA SVOLTA DI OBAMA RENZI SALE AL COLLE: SIAMO DETERMINATI BERLUSCONI: SI', SARO' CANDIDATO ALLE EUROPEE MATTEO HA DECISO: NON CI SARA' DEFICIT PER IL CUNEO FISCALE Voce di !1.antova Pagina Il Foglio 17-03-2014 11 1 LE DOMANDE DI MOBILITÀ DEI DOCENTI Il sindacato scuola di Mantova ricorda che il termine ultimo per la presentazione delle domande di mobilità del personale docente I e II grado per 1'anno scolastico 2014-15 il termine ultimo è fissato al 29 marzo 2014. Le domande dovranno obbligatoriamente essere prodotte via web, utilizzando 1'apposita applicazione Miur "istanze online", secondo la procedura Polis, secondo la procedura Polis richiamata nella nota Miur Dgsssi n° 511 del 18 febbraio 2014. 068391 la Data www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. SNALS Pag. 3 Data Pagina Il Foglio 15-03-2014 22 1 Fondi di istituto tagliati del 50 per cento D'Agostino (Gilda): «Le scuole fanno a meno delle attività formative». Ma alle Ricci i docenti vanno avanti gratuitamente t BELLUNO Calano vorticosamente i fondi di istituto, che servono a finanziare i progetti formativi delle scuole. Secondo la denuncia che arriva dalla Gilda di Belluno e dal suo segretario, Uvio D'Agostino, queste risorse, che vengono erogate direttamente dal ministero, hanno subito un taglio del 50% quest'anno, contro il 30% dell'anno precedente. «La decurtazione così massiccia è stata dettata», spiega il sindacalista, «dalla necessità di pagare gli scatti di anzianità ai docenti secondo l'accordo sottoscritto qualche tempo fa. Siamo riusciti a recuperare gli scatti fino al 2012, mentre resta sospeso il 2013». Intanto però soffrono gli istituti. «Le scuole stanno taglian- do le attività e i progetti», dice D'Agostino, «e stanno tenendo in piedi quello che possono, cercando di mandare avanti i progetti essenziali». Una situazione difficile. «Abbiamo dovuto ridurre di molto le nostre iniziative formative adeguandoci ai tagli impostici dal ministero», precisa il dirigente del terzo istituto comprensivo di Belluno, Fulvio De Bon. Qualche riduzione è avvenuta anche al Comprensivo uno, anche se i docenti hanno cercato di mantenere ugualmente le attività rilevanti, preferendo rinunciare ai compensi aggiuntivi pur di mantel!ere alto il livello della scuola. E il caso dell'indirizzo musicale delle medie Ricci. «Purtroppo una quota parte delnostro fondo», precisa la dirigente Concetta Spadaro, «è andata all' organizz,a zione dell'istituto comprensivo e quindi ne hanno fatto le spese i progetti. Con gli avanzi abbiamo cercato di coprire le esigenze di quest'anno. Si figuri che non abbiamo nemmeno i soldi per sostenere le spese per i docenti che vanno in gita. TI consiglio di istituto aveva proposto di caricare queste somme sui ragazzi, ma i docenti hanno preferito non gravare ancora di più sulle famiglie e garantiranno le uscite superiori alle otto ore gratuitamente». Ma non è tutto. Per quanto riguarda l'indirizzo musicale «abbiamo voluto mantenerlo anche se questo comporterà una riduzione notevole dei compensi agli insegnanti. TI nostro indirizzo ha una valenzainterregionale oltre che pro- www.ecostampa.it Quotidiano vinciale. I progetti musicali non possono essere finanziati in toto, ma questo i docenti lo sanno e hanno voluto continuare ugualmente», conclude la preside. ,<A noi piace fare questo lavoro», parla a nome anche dei colleghi, la professoressa Gisella Galatà. «Ci hanno decurtato i fondi, ma noi andiamo avanti lo stesso, se lo Stato pensa in questo modo di fiaccare la nostra volontà si sbaglia. Noi teniamo duro perché le soddisfazioni che arrivano dai ragazzi di questo corso sono davvero tante. TI 4 aprile avremo un Master class, poi saremo a Castel Ritaldi vicino a Spoleto per partecipare ad un concorso internazionale. Insomma gli appuntamenti sono tanti e anche se non abbiamo una ricompensa economica adeguata, a noi piace il no(p. d. a) stro lavoro». ventinove nuovi assunti tra gli Ata venti nove posti in ruolo per il personale Ata (amministrativo e tecnico) pe l'anno scolastico 2013-2014 in provincia di Belluno. Come comunica lo snals locale. Il Ministero dell'istruzione ha emanato la nota che prevede 3.730 assunzioni a tempo indeterminato a livello nazionale di cui 323 a livello veneto. La nomina avrà decorrenza giuridica dali' anno scolastico in corso e decorrenza economica dal 1 settembre 2014. Dei 29 che saranno assunti nel Bellunese, 12 sono assistenti amministrativi, 13 assistenti tecnici, 4 collaboratori scolastici. 068391 Studenti In ricreazione alle scuole medie Ricci Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. SNALS Pag. 4 14-03-2014 Data informazione.it Pagina AGGREGAZIONE NOnZIE/UNK Foglio 1 www.ecostampa.it fai.informazione.it Utente Password c ricordami INVIA d e f g INFORMAZIONE.IT TUTTE LE SEZIONI COMUNICATI STAMPA POLITICA FAI INFORMAZIONE CRONACA ===1P ESTERI CONSUMATORI Cerca MIA INFORMAZIONE ECONOMIA INFORMAZIONE TV SPETTACOLO... SCIENZA... CRISI ECONOMICA Inserisci Notizia Nuovo Utente INFORMAZIONE CHAT SALUTE SPORT FISCO Dimenticata la Password? Statistiche Strumenti Tag Cloud Timeline sabato 15 marzo 2014 02:12 Nuovi codici tributo Agenzia delle Entrate 17 Voti Segui Fai Informazione su VOTA! 14/03/2014 Sottoscritte le convenzione tra l’Inps e l’Ente Paritetico C.I.F.A. – CONFSAL e tra Inps e Sanilog per il servizio di riscossione, tramite il modello F24, dei contributi per il finanziamento di detti enti. L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 30E del 13 marzo 2014, istituisce la causale contributo per la riscossione, tramite modello F24, dei contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Paritetico C.I.F.A. CONFSAL in breve “EPAR”. Per il versamento dei contributi a favore dell’Epar mediante modello F24, la specifica causale contributo è “EPAR”. Con la risoluzione 31/E del 13 marzo 2014, inoltre, è stata istituita la causale da indicare nel modello F24 per versare [ ... ] []- inserita da future11 Sezione: Economia fonte: http://www.studiocassone.it Segnala se offensiva Tweet Altri articoli di possibile interesse: Crediti verso le PA: i codici tributo L’;Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 16/E del 4 febbraio, ha istituito il codice tributo per le compensazioni dei crediti delle PA in F24. Il codice è; "PPAA" E va riportato nel nuovo modello “;F24 Crediti PP.AA.”;, appr...Copyright @ | SCR Affari sul web, affiliazioni, estrazioni e news online SCR è un blog informativo con articoli sulle news del giorno, estrazioni win for life, affiliazioni e guadagno web e gli affari e offerte del web. E' possibile ripubblicare il feed solo se ne viene citata la fonte. Continua a leggere Crediti verso le PA: i codici tributo (vincenzino80) L’imposta sulle transazioni finanziarie entra in F24 Istituiti i codici tributo per il versamento L&rsquo;imposta sulle transazioni finanziarie entra in F24. Con la risoluzione n.62/E diffusa, le Entrate istituiscono i codici tributo per pagare in tempo utile il tributo. I contribuenti dovranno pagare l&rsquo;imposta utilizzando il modello F2 L&rsquo;imposta sulle transazioni finanziarie entra in F24. Con la risoluzione n.62/E diffusa oggi, le Entrate istituiscono i codici tributo per pagare in tempo utile il tributo. I contribuenti dovranno pagare l&rsquo;imposta utilizzando il modello F24. Il documento di prassi istituisce tre codici per consentire il pagamento del tributo, più altri sei per il versamento delle eventuali sanzioni e interessi a seguito di ravvedimento operoso. In particolare, i tre principali codici tributo sono: &ldquo;4058&rdquo;, denominato &ldquo;Imposta sulle transazioni di azioni e di altri strumenti partecipativi&rdquo;; &ldquo;4059&rdquo;, denominato &ldquo;Imposta sulle transazioni relative a derivati su... (lerio83) Nasce TuttoF23.it il sito di Riferimento per il Modello F23 Da oggi TuttoF23.it è il nuovo portale web di riferimento per tutti coloro che cercano informazioni sul Modello F23 realizzato dall'Agenzia delle Entrate per tutti i Contribuenti.Sul portale si potranno trovare tantissime informazioni come la guida alla Compilazione, tutti i Codici Tributo per effettuare i versamenti, tutte le info su dove e come pagare il Modello F23 e tanto altro ancora....(culttimefoggia) Superbollo, i codici tributo per il versamento a seguito di accertamento Istituiti i codici tributo per il versamento dell'addizionale erariale alla tassa automobilistica, della relativa sanzione e degli interessi, dovuti a seguito di atto di accertamento(fiscoetasse) Istituti deflativi, codici tributo per sanzioni e interessi in caso di ravvedimento Istituiti i codici tributo per il versamento della sanzione e degli interessi dovuti, in caso di ravvedimento, sugli importi rateizzati a seguito di definizione dell’accertamento, dell’accertamento con adesione, della conciliazione giudiziale e della mediazione(fiscoetasse) Commenti (0) Chi ha votato l. Invia per Email I Ordina per data Cerca altri articoli con Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Conf.s.a.l. 6 068391 J Pag. 15 Favara, conferenza organizzativa quadri sindacali Snals Oggi, giovedì 13 marzo, a Favara, presso il Liceo statale King, in via Pietro Nenni 136, alle ore 16.30, è in programma una conferenza organizzativa dei quadri sindacali Snals. L’incontro sarà moderato dal professor Giuseppe Crapanzano e interverranno Salvatore Pirrera, dirigente scolastico del Liceo King, Alberto Cutaia, docente di diritto e legale del sindacato, ed Angelo Amato, segretario provinciale Snals Conf.Saal. Oltre ad un excursus sull’attuale situazione politico sindacale, sugli aspetti quotidiani delle problematiche scolastiche (dal punto di vista dirigenziale, legale e dei diritti dei lavoratori della scuola) , durante l’incontro saranno fornite istruzioni operative sui servizi Conf. Sal (come la Carta di credito ricaricabile gratuita per gli iscritti) e su come registrarsi sul nuovo portale Snals, per accedere alle informazioni e alle notizie riservate agli iscritti. A tutti i partecipanti saranno consegnati gli opuscoletti elaborati dalla Segreteria provinciale dal titolo: Diritti e doveri del personale docente, Diritti e doveri del personale Ata. (13.03.2014) Favara, conferenza organizzativa quadri sindacali Snals Scritto da redazione Agrigento Favara, On top giovedì, marzo 13th, 2014 Oggi, giovedì 13 marzo, a Favara, presso il Liceo statale King, in via Pietro Nenni 136, alle ore 16.30, è in programma una conferenza organizzativa dei quadri sindacali Snals. L’incontro sarà moderato dal professor Giuseppe Crapanzano e interverranno Salvatore Pirrera, dirigente scolastico del Liceo King, Alberto Cutaia, docente di diritto e legale del sindacato, ed Angelo Amato, segretario provinciale Snals Conf.Saal. Oltre ad un excursus sull’attuale situazione politico – sindacale, sugli aspetti quotidiani delle problematiche scolastiche (dal punto di vista dirigenziale, legale e dei diritti dei lavoratori della scuola) , durante l’incontro saranno fornite istruzioni operative sui servizi Conf. Sal (come la Carta di credito ricaricabile gratuita per gli iscritti) e su come registrarsi sul nuovo portale Snals, per accedere alle informazioni e alle notizie riservate agli iscritti. A tutti i partecipanti saranno consegnati gli opuscoletti elaborati dalla Segreteria provinciale dal titolo: Diritti e doveri del personale docente, Diritti e doveri del personale Ata. 15-03-2014 Concorso scuola 2014, TFA ordinario e speciale, ATA e il merito: le proposte dello SNALS Tutte le proposte dello SNALS su concorso scuola 2014, TFA ordinario e speciale, ATA e il merito. Come abbiamo sottolineato più di una volta, la situazione della scuola se non è drammatica, è comunque assolutamente bloccata. Ecco che allora su materie complesse e articolate, come quelle di una regolamentazione dell'arruolamento dei docenti tra concorso scuola 2014 e bando di TFA ordinario e TFA speciale (PAS scuola), quelle dell'esternalizzazione ATA e l'annosa questione della valorizzazione del "merito", interviene il sindacato SNALS con una proposta inviata direttamente al silenzioso Ministro dell'Istruzione, la Giannini. Concorso scuola 2014, TFA ordinario e speciale, ATA e il merito: gli organici Uno dei punti che lo SNALS ritiene decisivo per un approccio moderno alle questioni della scuola, sarebbe quella di mettere fine alla distinzione tra il cosiddetto "organico di diritto" e il cosiddetto "organico di fatto". La proposta sarebbe quella di organizzare una sorta di organico pluriennale di istituto sia per quanto riguarda il personale docente sia per quanto riguarda il personale ATA in maniera tale da poter determinare su base triennale il numero reale di posti da mettere a disposizione per eventuali nuovi corsi abilitanti (TFA ordinario e TFA speciale) o concorsi scuola. Concorso scuola 2014 e TFA ordinario e speciale: il problema del "merito" Un altro punto, questa volta per così dire "teorico", toccato dallo SNALS riguarda la questione del "merito". L'invito del sindacato sembra andare in direzione di una maggiore valorizzazione della professionalità dei docenti in maniera tale da rendere sempre più efficiente ed efficace l'intervento didattico. Questo tipo di invito sembra andare in una direzione volta a valorizzare maggiormente i percorsi abilitanti (come il TFA ordinario e in misura minore il TFA speciale) di contro alla possibilità del bando di un nuovo concorso scuola per il 2014. La professionalità docente può essere sviluppata, a nostro avviso, soltanto attraverso corsi abilitanti e molto meno attraverso il concorso scuola di tipo classico. Concorso scuola 2014, TFA ordinario e speciale, ATA e il merito: un serio "piano assunzioni" Lo SNALS interviene anche e soprattutto sulla questione di un "piano assunzioni" sia per quanto riguarda il personale docente sia per quanto riguarda il personale ATA. In primo luogo il sindacato sostiene che dovrebbe essere messa fine alla pratica dell'esternalizzazione del personale ATA, sempre se si voglia dare stabilità e continuità, e si voglia realmente combattere il precariato. Le proposte dello SNALS per le assunzioni e il reclutamento sono di vario genere: 1) piano pluriennale di assunzioni con particolare attenzione per le Graduatorie ad esaurimento; 2) chiarire le questioni riguardanti i corsi abilitanti come il TFA ordinario e il TFA speciale soprattutto nella connessione con il mondo del lavoro e il reclutamento; 3) mettersi a discutere seriamente sulla possibilità di un nuovo concorso scuola per il 2014 per permettere anche ai giovani laureati di inserirsi in un contesto lavorativo. Concorso scuola 2014, TFA ordinario e speciale, ATA e il merito: le proposte dello SNALS Come valutare le proposte dello SNALS su concorso scuola 2014, TFA ordinario e TFA speciale e personale ATA? Secondo alcuni commentatori si tratta di proposte sicuramente concrete ma anche contraddittorie. Il problema che solleviamo noi è questo: se la finalità è la professionalità docente, perché continuare a bandire concorsi scuola che valutano soltanto le conoscenze e non rivoluzionare il tutto dando maggiore peso ai corsi abilitanti e professionalizzanti come il TFA ordinario? Sembra insomma che si tratti ancora una volta di una soluzione di compromesso. Sabato 15 Marzo 2014 Cefop, licenziati e "mazziati" Ora l'Inps vuole i soldi Sono 195 i lavoratori che hanno fatto ricorso, vincendolo, contro il licenziamento. Il tribunale ha disporto il ritorno al lavoro e il riconoscimento degli arretrati. Ma nessuno di loro ha visto un soldo. Per l'Inps, però, formalmente sono stati riassunti: così l'ente previdenziale ha chiesto indietro le somme erogate come sussidio per la disoccupazione. PALERMO - Licenziati e mazziati. Sono quasi duecento, dietro la porta di un ente che non c'è più. Quasi duecento lavoratori, licenziati alla fine del 2012 e mai effettivamente tornati al lavoro, nonostante i tribunali avessero dato loro ragione. “Devono essere riassunti”, dicono quelle decine di sentenze. Ma al momento sono solo sospesi. Senza uno stipendio da un anno. E con la beffa, fresca fresca: l'Inps ha chiesto loro i soldi erogati come sussidio alla disoccupazione: “Siete stati riassunti, ridate indietro i soldi”, il tenore di una lettera che getta la vicenda direttamente nel capitolo “assurdità siciliane”. Sono quasi duecento. E facevano parte del Cefop, uno dei più grossi enti di Formazione siciliani. Malgestito, ha finito per perdere prima l'accreditamento, per rischiare il fallimento, fino al passaggio, deciso dal Tribunale e dal Ministero dello Sviluppo economico, nelle mani dei commissari giudiziali. I tre commissari hanno scelto la strada di un “piano industriale” che avrebbe dovuto salvare le sorti dell'ente in grave difficoltà. Un Piano che è passato necessariamente attraverso una riduzione dell'organico dai circa mille ai 620 dipendenti. In quattrocento, insomma, sono andati a casa. Col sussidio di disoccupazione. Che si rivelerà una beffa. Senza entrare nel merito della gestione commissariale, ecco che il Cefop viene rimesso in qualche modo in piedi e sul mercato. Viene ceduto quindi al Consorzio Cerf, composto da altri enti di Formazione. Una vendita con qualche aspetto da chiarire. E che Livesicilia ha raccontato nei giorni scorsi, nei dettagli. Ma che ha portato subito a una conseguenza: dei 620 dipendenti del Cefop, il Cerf ne terrà in servizio solo 480. Ma intanto, come detto, in 195 hanno già vinto, almeno sulla carta la prima “battaglia legale”. Sulla carta, appunto. “Sono stato licenziato per la prima volta – racconta uno dei lavoratori, Roberto Contorno – il 31 dicembre del 2012. E ho iniziato a ricevere il sussidio per la disoccupazione. A quel punto, ovviamente – aggiunge – mi sono opposto al licenziamento. E nel settembre del 2013 il tribunale mi ha dato ragione. Così, sono stato reintegrato ufficialmente il 30 dicembre”. Ma a quel punto, nella pratica, è cambiato poco. “Dal giorno della reintegra – racconta sempre il lavoratore – non sono mai tornato a lavoro. Risulto in organico ma non ricevo lo stipendio e mi risulta che non siano nemmeno stati pagati i contributi”. Ma all'assurdità di questa situzione, come detto, se ne è aggiunta un'altra. La beffa. L'Inps ha inviato al lavoratore una lettera con la quale l'ente previdenziale ha richiesto la restituzione di quasi 10 mila euro. Il motivo? Poiché la sentenza che aveva dato ragione al lavoratore disponeva, oltre al reintegro, l'annullamento del licenziamento, per l'Inps quel dipendente ha recuperato formalmente il diritto agli stipendi pregressi per tutto il 2013. Stipendi che però i lavoratori non hanno mai visto. Insomma, il colmo. Che riguarda, come detto, 195 lavoratori. Alcuni di questi sono difesi dall'avvocato Angela Maria Fasano. “Queste sentenze - spiega il legale - stanno producendo debiti per il Cefop, maturati a seguito dei giudizi di impugnazione dei licenziamenti collettivi innanzi al Giudice del Lavoro che ha dichiarato l'illegittimità di questi provvedimenti con conseguente annullamento totale, disponendo - aggiunge - la reintegrazione dei predetti lavoratori nel proprio posto di lavoro e condannando l'ente al pagamento in loro favore di un'indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino alla reintegrazione, oltre al versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali ed alle spese legali, come da prospetto che si allega”. Debiti mai versati, secondo il legale dei lavoratori. E che ammontano, oggi, complessivamente, ad almeno 4-5 milioni di euro (circa un anno di indennità complessiva, oltre alle spese legali). “Se non fosse per molti di loro una tragedia, - affonda allora il sindacato Snals Confsal - sarebbe una farsa. E se le notizie apparse qualche settimana fa sul vostro giornale trovassero conferma sarebbe una farsa/tragedia anche per il cittadino contribuente dato che da quanto emerso dall’articolo i commissari straordinari del Cefop avrebbero speso più di trecentomila euro di soldi pubblici per pagare le parcelle degli avvocati da loro designati nelle cause, perse, contro i lavoratori". Ma secondo il sindacato, il peggio potrebbe ancora arrivare: “I lavoratori - spiega lo Snals - a seguito della vendita del complesso “ aziendale” Cefop in amministrazione straordinaria al consorzio Cerf in deroga all’articolo 2112 del codice civile, rischiano molto concretamente di non poter esigere le loro spettanze poichè il compratore, cioè il consorzio Cerf, non risponde dei debiti posti in essere dalla commissione straordinaria del Cefop in amministrazione straordinaria”. Per farla breve: licenziati ingiustamente, senza stipendio da un anno, e costretti a restituire all'Inps somme legate a stipendi che non hanno mai ricevuto. E che rischiano di non ricevere mai. Licenziati e mazziati. Graduatoria interna docenti: i beneficiari dell’art. 21 della legge 104/92. Chiarimenti per la scuola Scuola – Un docente che chiede l’esclusione dalla graduatoria interna per legge 104 art. 21, residente in comune diverso dalla sede di servizio, e’ obbligato a presentare domanda di mobilità per il comune di residenza? L’art. 7.2 del CCNI prevede che I docenti ed il personale A.T.A., beneficiari delle precedenze previste ai punti I), III), V) e VII) di cui al comma 1 del presente articolo e riconosciute alle condizioni ivi indicate, non sono inseriti nella graduatoria d’istituto per l’identificazione dei perdenti posto da trasferire d’ufficio, a meno che la contrazione di organico non sia tale da rendere strettamente necessario il loro coinvolgimento (es. soppressione della scuola, ecc.). A tal proposito si precisa che: • L’esclusione dalla graduatoria interna per i beneficiari della precedenza di cui al punto V (ASSISTENZA AL CONIUGE, ED AL FIGLIO CON DISABILITA’; ASSISTENZA DA PARTE DEL FIGLIO REFERENTE UNICO AL GENITORE CON DISABILITA’; ASSISTENZA DA PARTE DI CHI ESERCITA LA TUTELA LEGALE) si applica solo se si è titolari in scuola ubicata nella stessa provincia del domicilio dell’assistito. Qualora la scuola di titolarità sia in comune diverso o distretto sub comunale diverso da quello dell’assistito, l’esclusione dalla graduatoria interna per l’individuazione del perdente posto si applica solo a condizione che sia stata presentata, per l’anno scolastico 2014/2015, domanda volontaria di trasferimento per l’intero comune o distretto sub comunale del domicilio dell’assistito o, in assenza di posti richiedibili, per il comune o il distretto sub comunale viciniore a quello del domicilio dell’assistito con posti richiedibili” L’art. 21 legge 104/92 rientra nel punto III) (PERSONALE CON DISABILITA’ E PERSONALE CHE HA BISOGNO DI PARTICOLARI CURE CONTINUATIVE) per cui non è previsto quanto stabilito per il punto V. Pensione: le novità dell’art. 11 bis del D.L. 102/2013 Docente – sono insegnante a tempo indeterminato in servizio dal 01-10-1976,nata il 20-08-1953. Avendo nell’anno 2011 usufruito dei permessi ai sensi dell’art,33 comma 3 della l.104 del 1992,desidererei sapere se rientro tra i destinatari di cui all’oggetto. Non avendo ricevuto risposta ad un mio messaggio precedente,nell’incertezza ho presentato istanza alla Direzione Territoriale del Lavoro. Gradirei venire a conoscenza della vostra autorevole risposta in proposito e se essa fosse negativa conoscere la data del mio pensionamento da non salvaguardata. Ringrazio e porgo distinti saluti. In merito alla domanda formulata entro il 26/02, si chiarisce quanto segue: l’art. 11 bis del D.L. 102/2013 ha introdotto una novità importante ed ha ampliato la possibilità di “uscita” del personale della scuola secondo i requisiti previgenti la riforma pensionistica cosiddetta Fornero. Nella fattispecie per poter usufruire della suddetta possibilità bisogna: 1) aver usufruito, nel 2011, di permessi ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs. 151/2001 o ai sensi dell’art. 33 comma 3 della L. 104/1992, per dedicarsi all’assistenza di figli o altri familiari con handicap gravi; 2) maturare entro 3 anni dall’entrata in vigore della L. 214/2011, i requisiti anagrafici/contributivi utili al pensionamento secondo la normativa pensionistica pre-Fornero. Si precisa che tale beneficio è concesso nel limite massimo di 2500 soggetti e fino un tetto massimo di spesa stabilito dalla normativa per gli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018. L’ istanza, come ha già provveduto, andava presentata alla competente Direzione Territoriale del Lavoro entro il 26 febbraio 2014. A conferma di quanto appena detto si segnalano le indicazioni fornite nella nota del MIUR n. 481 del 21/01/2014. Pertanto, considerata la sua situazione anagrafica e l’ anzianità contributiva, nel caso non rientrasse nei pensionamenti di cui sopra, la sua prima data utile di “uscita” è rappresentata dal raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata nel 2018, con un’anzianità contributiva al 31/08/2018 di 41 anni e 11 mesi. Nel 2018 il requisito prescritto dalla normativa per la pensione anticipata, per le donne è di 41 anni e 10 mesi. La misura della pensione non subirà alcun processo di penalizzazione, visti i 65 anni di età all’atto del pensionamento. 17-03-2014 2 1 Data Pagina Foglio Il Programmi di recupero. I nodj critici per i 3.5 miliardi di lavori previsti dal Governo Scuole, quattro anni per chiudere i cantieri Vale ria Uva Aguardarcai risultati raggiunt i fi nora semb ra una missione impossibile. Apri re e chiudere i cantieri di unascuola nei soli tre mesi est ivi delle vacanze, come vor rebbe fare con il piano da 3,5 miliardi annu nciato in Consiglio dei ministri il premier Maueo Re nzi se mbra un obie tti vo irr aggiungibile. Già perché finora il tempo medio necessario per sistemare una scuola non è sta to di tre mesi, bensì di 4 anni. Servono oltre 1.500 gio rni pe r passare dall'approvazionedel programma di interve nti fino al taglio dci nastro. Qy.esto è il da to, certificato. Lo ha messo nero s u bianco il ministero delle Infrastrutture, che ha condo ttO una indabrine a campione su 2.69 interve nti inseriti nei piani stralcio ti i edilizia.sco1i!stica fW;lftziali dal Cipe e già conclusi. Una fotografia piuttosto impietosa che evidenzia i punti critici, gli scogli su cui si arenano con più facili tà i programmi e sui quali dunque anche la fu- turatask force che Renzi ha appe na detto di voler istitui re li PalazzoChigi dovrà intervenire. A sorpresa, il peso maggiore in questi quattro anni non è quello del cantiere, ma di tutto ciò che viene prima. La fase più lunga, infatti, è quella della programmazio ne (si veda anche il LA PROGRAMMAZIONE Due anni se ne vanno tra selezjone dei candjdati, progettazione, approvazione dei lavori e finanziamento grafico in basso): 245 giorni (il 16% ) se ne vanno, in media. per selezionare la scuola su c ui investire (dalla raccolta delle ric hieste finoall'ok del Cipe c alla pubblk;l7.io/1c della deliher<l sulla «Gazzetta}}; ben 456, ovvero oltre 15 mesi, servono poi all'ente loca le (Comune o Provincia) per preparare il progetto e per approvarlo, anche con l'assenso di tutti gli altri t'nti in- mente t'azione di Comuni c Province che hanno i soldi in cassa, c che il presidente dci Consiglio RCllzi ba già detto di www.ecostampa.it Quotidiano voler rimuov eTe per il nuovo piano scuole. DaIl'indagine è emersa anche un'al tra criti ci tà, c ronica per gli enti locali: la scarsa qualità de i progetti. 1 ritardi registrati nella fase di «visto» della Regione sarebbero dovuti proprio « 3 carente o as' sente progettazione de lle ope-- tcr\!ssati, In totale fanno 701 giorni, due anni spesi tra cane e planimetrie, senza tirar su neanche un mattone. Al confronto appare relativamente breve ("solo" B4 giorni) il tempo impiegato per mettere materialmente a dispos izione dcll'amministrazione i soldi. Ma attenzione: in rea ltà i program mi stralcio (datati, rispettivamente, 2004 e 2006 per un totale di 488 milioni) prevedono l'attivazione di un mutuo presso la Gassa depositi e prestiti, operazione che - conteggia il Ministero - pur accavalandosi con le altre· ha richiesto 566 giorni dalla data del documento di attuazione a quella della ftrma dci finanziamento veroe proprio. A pesare in questo delicato passagl,rio sarebbe secondo il dossier depos itatodalMinislero alla Carnera durante l'indaginp. su1J'erlil izjp .~cn !;lsrka ~ prattutto (<la difficoltà di attuare l'operazione di indebitamcnIO all'interno dei vincoli imposti dal patto di stabilità». Un ostacolo, quello del patto di s tabilità, elle rallenta forte- re prob'Tummate». Un altro anno (300 giorni), poi. se ne è andato per 1e g.1rc di appalto. E al trettanto per i lavori: anche se nd casu delle scuole in cui si procedere per piccoli suaJcì è normale che i cantieri vengano rallentati durante il pcdododiapcrtura. Per selezionare le priorità, il Governo Rcnzi dispone anche di un'altra "fotQb'Tafia", in qucsto caso sullo stato di salute dcgli edifici: una mappa compieta falta di 43mila schede, tanti quanti sono stati i sopralluoghi tecnici condotti su altrettante scuole, co nse~,'l1ata 311 c singole Regioni. Èun po' datata- si [cr· ma .11uno-ma è la più completa. In attesa di quell'anagrafe un ica deJI'ctlilizi.1 $COh~fka, prevista, per la prima volta, di~ ciotto anni fa, con la legge 2yl996 c riavviata con un accordo Stato-Regioni solo il mese scorso. ------------------------Le tappe dal progetto alla realizzazione fi nale -----Durata media dalla pianificazione al collaudo degli interventi scolastici. Per ogni fase è indicato anche l'ente responsabile 1 F,o\SE o o ---.- --.r- o FASE o FASE --.- ~ ~ ~ lo"" Eme loc;~l~ --v- FASE ------y-- ~ bi Pubbtkuione PrOiettazione, approvulone Ftnlnrilmento G.~ lM'islrUnUf!. Ente locale EOle (lXale entt loul! ptOlram""" Cip" FASE ------y----- !iii FASE E.nl ' locale. lmpre.\.3 cotll l.ldo TOfAlE 245 ( ..... 0 - SmesI elrea Giorni .- - - 0 - 15mesIehea 2 mesiciroa ._- - -- -- -- --- - - - - - - - I fonll': elaboralione del Sole 24 Ore su documenti ministero lnrraslrullure IO mesI -- -- 4mesicirca -- ---- IOmesl clrca - -- -- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 16 068391 - 1.511 Data Pagina Foglio n premier a Parigi CONTI PUBBLICI ESVILUPPO Le risorse hbcrare Inrcrvento in favore dei Comuni da 5 miliardi: I circa 3 per le scuole,l per la difesa delsuolo 16-03-2014 2 1/2 Virtù italian.'l «Negli ultimi 20 anni abbiamo sempre fimo il surplus primario, tranne quakhe anno* «Cambierò il patto di stabilità interno» www.ecostampa.it Quotidiano Il premier rassicura Ve e Merkel sul deficit ma insiste sulla volontà di avvicinarsi al 3% rà nessunosforamento deJ tetto del 3'1b». Ma aggiungendo subi. . Ierièstatasolounatappadi to dopo che si potrebbe «evenavvicinamento in vista dell'ap- tualmente» utilizzare quel marpuntamento clou con la cancel- gine tra ill,6 e il 3'11>, che vale tra liera Angela Merkel in program- i due ei sei miliardi. l compiti a ma domani. Matteo Renzi ga- casa li abbiamo fatti e continuerantisce che non ha aJcuoa in- remo a farli, dice in sostanza il tenzione di sfor3IC i vincoli eu- premicr; rivendicando anche il ropei di bilancio ma allo s tesso m~nrenimento da parte dell'Itatempo ribadisce di voler rivede- lia dell'avanzo primario, perre i vincoli dcI patto di stabilità ché «per cambiare abbiamo biinterno, per liberare risorse li fa- sOg9O di rispettare le regole, vore d eUe scuole e della salva- che non vengono da un nemico guardia del terntorio. Nulla di ma da noi stessi» e contemporanuovo rispetto a quanto soste- neamente avverte che non «l'atnuto di recente. Ma l'averlo ripe- tenzione alla crescita e ai protuto all'Eliseo, accanto a Franço- blemidi chi sta male èuna prioisHoUande, che non èsolo ilCa- ritM.Insomma basta con la polipa dello Stato francese ma il tica della sola austerity. E tra coprincipale esponente di quella loro cbe stanno male per il presinistra europea con IaquaJe il mier ci sono oon solo i lavoratoPd renziano ha deciso ufficial- ri della fascia medio-bassa a cui mente di schierarsi,assume una verrahnoaumentatele buste paga di circa mille euro l'anno ma vaJenza assai diversa anche le scuole, i territori disaReDzi mette su] tavolo del nestrati dalle alluvioni e da altre goziato COD l'Europa l'impegno effetti sempre calamità dagli a «rispettare» gli impegni aspiù catastrofici. a causa della sunti da Mario Monti prima ed mancanza di investimenti per da Enrico Lena poi. Ma crnede suolo. Ecco perché la difesa del ai partner europei di farsi cariproprio per le scuole e i teaitori co Don più soloa parole del problema deUa crescita. Ecco alIo- il governo è pronto a rivedere il raRenziripetereche «non ci sa- patto di stabilità interno. Anche Blrbiri flammeri ROM .... questo Renzi ha ripetuto accanto ad Hollaode: «(hiando parlo di patto di stabilità, parlo di queUointerno». Significa poter mettere in moto fra i tre e i cinque miliardi di investimenti. Renzi vorrebbe utilizzare lo 0,2-04% di scostamento dallimilc del 3% in pr.imis per finanziare la riduzione del cuneo fiscale. Ma se da BruxeUes dovesse arrivare l'altolà, il governo conta di servirsene per gli investimenti per scuole e difesa del suolo. potendo utilizzarea questo scopoanche.i fon· di europei, in aggiunta al finanziamento nazionale che peraltronondovrebbegravaresuldeficit. L'obiettivo del governo è di destinare tre miliardi all'edilizia scolastica e due miliardi alla difesa del suolo. nne~oziato non è certo indiscesa. Ma Renzi non ci arriva disarmato. La Direzione del Pd, cheafmefcbbraioavevaufficia· lizzato l'adesione al partito s0cialista europeo e il successivo congressodellostessoPsea Roma, per conclamare la candidatw"a del tedesco Martin SchU]z aUa guida della nuova CommissioneUe, sono state due casellc che potrebbero rivelarsi deter- minanti per la riuscita della strategia renziana, che può contare oggi su alleati pes;rnti a Bruxelles e a Strasburgo. Soprattutto ora che le elezioni europee soDO alle porte. L'avanzata dei partiti populisti anti-euro rischia di essere pagata soprattutto dalla sinistra: in questo scenario il Pd è l'unico grande partito di quella famiglia a essere dato dai sondaggi in crescita di consensi. Seggi che, dopo il 25 maggio, potrebbero rivelarsi decisivi per i futuri assetti a Bruxelles. Ecco perché Renzi ha puntato tutto sui prossimi due mesi. la sua stessa sopravvivenza politica, auspicando di trovare orecchie attente anche da parte di Angela Merkel. L'incontro di domani sarà però solo un primo assaggio. Nel frattempo il premi,e r dovrà anche fare) conti con il magma che si muove a Roma Renzi non pub permettersi di veder minata la stabilità del governo. Soprattutto in que- stafase.E inquestosenso va letta probabilmente la disponibilità a dare priorità alla discussione della riforma del Senato rispetto a quella sull1talicum. Come chiede una parte del suo stesso partito e dalle altre forze della maggioranza lA TRATTATIVACONIAUE II premier proverà a utiliuare lo 0,2-0,4% di scosta mento dal3% per finanziare il cuneo fiscale. In alternativa lo 068391 dirotterebbe su lle scuole Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 17 Quotidiano Data Pagina Foglio www.ecostampa.it Il 16-03-2014 2 2/2 Obiettivo revisione della spesa pubblica I NUMERI Cifre in miliardi di euro La previsione realistlu Ira mig(ÌO t dicembre I· 2014 PI... -j I G L'obiellivominimo e t'ob lemvo manlmo 2015 eoltar.m La previsione realistlta su base annua Nelle migliori dl'lIe Ipotesi "'I 32-34 2016 Su base annua 2014 Obtettfvo 2015 RIftrl 2014 2015 2016 10,49 ~ ~ ~ I (o) Da legge di stabilità e provwdimenlo su rientro capitali dall'estero IL CONFRONTO - 0rIu0ll1, Australia 2008-2010 Canada 10U-201 2 OptlonllU risparmio Annuale 383,4 mln di S australiani Annuale 5,2 mld di $ canadesi Francia - 20081'2010 nel quadriennio (drca il2 % della spesa federale) 15 mld di € entro il 2013 (3,4 % della spesa del 2011) Irlanda 2008 e 2011 Italia 2013 Paesi Bassi 2010 Regno Unito 2010 - ortzzoate Opnont eH rUpI,..lo Annuale 7,8mlddi€ .... 2014-2016 Quadriennio Biennio 32mld 36 mld di € 81 miliardi diEinun quadriennio I Fonte. elabcJfallOnl del Sole 24 Ore slIl doss1f!f del Sonato * LAPAROLA CHIAVE Avanzo primario 068391 • Per avanzo primario di intende quella situazione che si registra quando il totale delle entrate della macchina pubblica risulta superiore al totale delle spese al netto degli interessi sul debito pubblico. L'avanzo primario dell'Italia nei prossimi tre anni potrebbe raggiungere iI4-5% del Pii. dopo essere stato sostanzialmente azzerato nel periodo 2001-2005_ Ogni anno t'Italia deve impegnare il 5% del Pii per far fronte alla spesa per interessi passivi Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 18 Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Il Foglio 16-03-2014 32 1 www.ecostampa.it Quotidiano QUEllA CIRcOLARE A TurELA DELLA SCUOLA MA D OCENTI E FAMlGLIA DEVONO AlLEARSI -.A. In un passato noo troppo lontano ~ la scuola e la famiglia costituivano un fronte educativo wiitario. La fun zione del padre era simbolicamente rappresentata a scuola dalla figura del preside, il quaJe, in C'clsi estremi, convocava I genitori per celebrare la somministrazione di una punizione all'alunno. Non era necessario alcun accordo preventivo, le basi etiche erano note e l'intento educativo condiviso. Poteva anche accadere che l'insegnante tirasse uno schiaffo e che, proprio per questo, il bambino, tornato a casa, subisse lo stesso discutibile gesto da parte del genitore. Per molti fondati motivile cose non stanno più cosI. La crisi dell'autorità patema e lo sviluppo di una famiglia affettiva e relazlonale banno pro- ._-_..... 068391 mosso, insieme a molte altre trasformazioni culturali e sociali, importanti cambiamenti. Uno dei più evidenti riguarda la rottura del patto tra scuola e famiglia. Le due più importanti agenzie educative faticano enonnemente ad individuare nuove coordinate per la costruzione di un'alleanza educativa moderna, che tenga conto della complessilà del funzionamento di entrambe le istituzioni. ln alcuni ca- Si, l'angoscia suscitata dagli avvenimenti spinge a reazioni scomposte, dovele accuse rec.ìprochesfociano in denunce,~-pesso non necessarie, quasi sempre testimonianza di una resa educativa adulta. Non sappiamo con precisione le ragioni che hanno spinto la dirigente dell'istituto scolastico di Lizzanello (Lecce) ad emettere una circolare che vieta qualsiasi contatto fisico tra allievi e personale della scuola. È però noto come sempre più spesso I dirigenti scolastici sentano messa in discussione la legittimità della propria istituzione e individuino strumenti a tutela dci comportdDlenti del proprio personale, passibili di fraintendimenti e denunce. È importante che il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia, introdotto da pochi anni, non resti solo una firma in fondo ad un documento, ma costituisca l'avvio di un'autentica alleanza tra genitori e insegnanti, sulla base di iniziative culturali comuni e frequenti occasioni di incontro. Matteo Lanclni Psicoterapeuta Istituto Minorauro Docente Psicologia Milano-Bicocca Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 19 Quotidiano LA STAMPA CARLO B EJ(I'!: ' l Sulle pensioni deg1i inSegnanti primo esame per il governo e~troJ la commissIOne Bilancio crocevia di tutte l~ leggi in materÌa econo~ca che impegneranno Il governo di qui ai prossimi mesi. Atto primo: domani mattina andrà in scena la prima prova del Dove sui cosiddetti "quota 96" della scuola, con il voto sulla proposta di legge GhizzoDÌ-Damiano che ha come relatrice Barbara Sa1~artini, vicepresidente della commissione e portavoce di Ncd. Nell'ultima seduta tutta la commissione si è espressa all'unanimità a favore, per eoprire un errore materiale della leg-' ge Fornero, che aveva c~colato IMdata in penslo~e ~egli insegnanti nati nel 52, anziché a settembre, a gennaiQ: questo meccanismo, anche correlato agli arini successivi, aveva costretto un certo numero di per, sone, (all'inizio una platea stimata di novemila poi ridotta a quattromi~ la) a non poter'andare in pensione, pur avendone il diritto anche con la legge Fornero. Tutti costoro, u-scendo prima, avrebbero fatto posto ai giovani insegnanti in graduatoria da anni. Una vicenda che va avanti da un anno e mezzo e che ha provocato la nascita di comitati, dibattiti e sit-in. Non solo la prima, ma anche la se~on.da proposta di legge mdlca coperture che il Ministero dell'Economia non sostiene, ma la relatrice non è disposta ad arretrare ed ha prean- T Il Foglio 17-03-2014 7 1 nunciato che si pronunceràa favore del provvedimento; caJdeggia:to da tutte le forze politiche, dai 5 Stelle a SeI passando per il Pd. Qmndi è probabile che martedl quando ci sarà il redd~ rationem, la vicenda diventerà una piccola gl'llna per il governo: che dovrà decidere se dire no provocando una prim~ tensione nel rapporto con la commissionè e la sua maggioranza. A quanto ammonta l'onere? Inizialmente in 400 milIoni di euro, ma poi dopo un esame della commissione, si sono limitate le coperture solo al~'andata in pensione, slittando il pagamento del tfr negli anni,a seguire. Quindi si tratta di circa 150 milioni di euro. E il presidente della Co~ missione, Francesco Boccia, grande amico di Letta, è pronto a dare il suo parere positivo, «Dobbiamo essere veloci e risolvere i problemi della gente. Diremo che questa copertura va trovata, chiederemo al governo di dare il via libera e in quel caso la commissione indicherà altre poste». www.ecostampa.it con vista Pagina 068391 Camere Data Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 20 Quotidiano il Giornale dI Paolo Granzotto L'angolo di Granzollo t~;t ' La scuola italiana ha bisogno solo di bravi insegnanti Che senso ha, per uno che vuoi ribaltare l'I tali a, cominciare a chiedere voti nelle scuole? Con tutto iLri s petto per la scuola eper lesituazioni difficili di qualche edificio scolastico, mi pare che serva a poco partire dalle scuole quando, poi, lo Stato deve ricorrere al sostegno economico delle famiglie chenonvannoav"duti.Chelavoro è questo? Quale ripresa si vuole agganciare? Ma, soprattutto, chi ci darà da mangiare dopo aver pagato le tasse? Renzi non ha la minima idea di quello che fa e IDra sulla nostra pelle! Patrizio Pesce Pagina Il Foglio 17-03-2014 30 1 placabiIe, chiamiamola pure riqualificazione, della professiònalità, capacità didattica e bagaglio culturale dei docentiechiècarentetomaastudiare o va a casa - accrescere illoro compenso, ora miserrimo. Quandò fa bene il propriò lavoro, tirandosulenuovegenerazioni il corpo insegnante getta infatti solide fondamenta di quell'Italia migliore che noi tutti auspichiamo. Allora sì che i 3,5 miliardi che Renzi destina alla scuola sarebbero ben spesi. Che poi gl'insegnanti facciano lezione da una cattedra squintemata e manchi l'attaccapanni, pazienza: quando ci saranno i soldi si provvederà. www.ecostampa.it ~ Data UvorrLo 068391 Non ibutti COsì giù, caro Pesce: non credo che Renzi ci porterà tu tti alla fame. quella vera, 1l0nqueUaroetaforica. E poi, prostrati dall'inedia, chi avre bbe laforza per giungere al seggio e votarlo? Però ha pienamente ragione 5uJla scuola. Mettere l'edilizia scolasticafrale priorità delgmrerno è, com direbbe l'interessato, una bischerata. Sì. d'accordo/ sono cro llati, on conseguenze drammatiche, un paio di tetti (sciagu re che con una manutenzione più diligente si sarebbero evitate). ma delle circa 9 mila scuole statali non se ne segnalano di pericolanti. Se poi iI ptOblemaè-comeparrebbeessere lamancanzailipalestre,igabinetti alla turca, le pareti che hanno bi ogno di una ri.nfrescata, le lavagne sbreccate o gli usci che cigolano, beh, saranno anche beghe, ma non certo di quelle che ti fanno perdereiJsonno.Prioritario, semmai è - dopo una verifica imRitaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 22 Quotidiano Aenire Data Pagina Foglio www.ecostampa.it Il 16-03-2014 10+1 1 A Milano Trentamila in marcia con Scola per la scuola libera lENZI A PAGINA 1o E IN C RONACA «Scuola paritaria, cioè pubblica» Il cardinale Scola: gli istituti cattolici sono una risorsa per tutti ENRICO LENZI MilANO ihertà». Ecco laparolachiave con Cltiaffrontarequesto m om emo di cri i che vivono la farrriglia e la scuola «Uben di edtl are» sileggeva suuno delle deci ne. distriscioni elle ieri mattina ha11no co10rato piazza del Duomo a Milano per la32a edizionedellamarcia «Andemm al Domm») (/(Andiamo al Duomo))) promossa dalle scuole cattoliche dell'arcidiocesi amb rosian a. l,È vew - ha sottolineato il cardinale Angelo Scola leggendo lo striscion -, ma dobbiamo completare quella frase con l'irnpegno a educar alla libertà». Parlava a trentamila p ersone, tra sruden ti, gen itori e docenti cbeper un'oraemezza brumo pacificamente colorato alClUle vie del centro d ella città «È evidente che la famiglia e la scuola ono due grandi IÌsofse per ogni epoca spiega!' arcivescovo di Milano - e lo sono forse di più in questo m om en to di passaggio 11el teTw millennio. Ma la con dizione per poter dawero i.n ide- CC re nella so ietà e in questo momen to di crisi si chiama proprio li beltàll. Una libertà, aggiunge subito il cardinale, «per ridare alle famiglie, ai genitori, la responsabilità dell' educazione deifigli almeno fino alla loro maggiore età». Insomma un «pluralismo nella proposta scolastica, che sia garaotita e velificata ai vru'i livelli dalle Istituzioni, ma quest'ultime governino la scuola, ma non pretendano di gestirla. LascirlO la libera scelta alle famiglie e al popolo. Non ci deve spaventare l'impegno per avere una pluralità di insegnamenti che le istituzioni garantiscrulO e verifichino». Per il cardinale di Milano questo è l'obiettivo verso il quale camminare. Una strada ancora llmga e carica di sacrifici, ma Scola ricorda anche quanto crunmino, anch' esso complesso e difficile, è già stato fatto. <tAbbiamo impiegato anni perché fosse riconosciuto il concetto di scuola pubblica paritaJia - ricorda l'arcivescovo -. Ci abbiruno messo tanto a spiegare che le scuoleparitarie sono pubbliche, semplicemente perché il sociale è pubblico». Forse proprio questa fatica, fasot tolineare al cardinale che «la parola "paritarie" sia ancora troppo POCO». Probabilmente dovrebbe bastare la parola «scuola pubblica» per designare anche gli istituti cattolici. Il cardinale non dirnentica la scuola pubblica statale. «Testimoniamo, con la bellezza delle vostre esperienze - dice rivolgendosi alle scuole cattoliche, che non vogliruno togliere nulla alla scuola di Stato. Anzi abbiamo bisogno che queste fimzionino bene, meglio, arrivino a livelli elevati di educazione. Ciò che chiediamo è solo una libeltà vera. Per offrire, a chi vuole 1m criterio per educare, lillipotesi di vita educativa che le faJniglie sentano in continnità con la propria». NeSSlilla contrapposizione, dunque, perché «non perdere la sperrulza che questo avvenga non significa drumeggiare nessuno, ma fa crescere la società) . Quasi una risposta indiretta alla quindicina di giovru1Ì della Rete degli studenti che armati di fumogeni, lillO striscione con la scritta «senza oneri per lo Stato» e un megafono durante alcuni interventi aveva cercato di contromanifestare, a dire il vero senza successo. E una parola il cardinale l'ha voluta rivolgere anche agli studenti presenti. «TI modo migliore per aiutare la nostra società a superare questa fase difficile in cui si trova - ha detto - , è andare a sCuola contenti. E uscire da scuola ancora più contenti. Perché la scuola è un' occasione bellissima di educazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA Ieri a Milano la 32esima edizione della marcia «Andemm al Domm» con trentamila studenti delle realtà educative lombarde 068391 LA FESTA. Il cardinale Scola saluta ragazzi e genitori in piazza Duomo Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 23 Data Pagina Il Foglio 15-03-2014 2 1 www.ecostampa.it Quotidiano IDEOLOGIA A SCUOLA, DOVERE DI REAGIRE di Giuseppe Anzani C he cosa ci fa Vladimiro Guadagno, in arIe Vladi Lwnllia. in me:t..zo a un'a.'jSem- blea studentesca d'un liceo statale italiano? Ì!: stato deputalO per wm legislalum, ma non pare che debba illustrare agii ruUlmi la rifanna del Titolo Quilllo. Ha scritto libri, recitato in cinema e teatro, parlato in mdioeapparsoin Lv, ma non pru-e che Wl' assemblea studentesca debba farsi palcoscenico. le assemblee si fanno grammando insieme con i ~,'e nilori gli argomenti, i relatori. e la gestione del dibmtito. istruire ed educare sono esattamente le d ue parole che la CostitUi'Jone (art. 30) definisce e assegna non ai "consigli di jstit Ulo~, ma ai geo nitori, persino prima come dovere che come diritto. La scuola integra, selVe, amanca, supplisce: non scavalca i genilOri con l'arroganza di una burocmzia che neppure li interpella. Questi ragazzi sono i nostri figli. Non sono u- na plalea anonima esposta alle propagande, U1'late o sussurrate che siano, seduttive o revulsive. la pedagogia essenziale è lo sviluppo dellacono~en7..a, ]'alnnamemodel sensocritico che filtra il ventaglio delle ragionate opinioni, la ricerca della verità come traguardo. Il vero, e il bello, e il giUSlO: genitori, nonlascia- moci zitlire. ._- 068391 per ~ approrond i re; problemi della scuola e dellasodetà in funrjoneuella foml<lZione (:tllturaJee dvile degli studen ti. lèscritto proprio così, nella legge). Sono un momen to educativo forte, se prese sul serio. r.mlmcn tano a tuui che la crescita umana non è solo questione d i iSlruzione m a di "educazione", eehe ol u l! II! materie scolastiche c'è ua apprendere la lellura del grande libro della vita. Ma qual è il capitolo aperto e offerto a1l'ap· prendimento, con la partecipazione del pre· siden te locale del circolo Arcigay, e qual è la chiave d i leUura deUasessualità e della vita, se la voce narral1le è quella non dico di un tran· sgender ma di un u-ansgender attivista, che ha nella Slli"1 biografia Forgoglio operoso della cultura omosessuale? La scuola non può ospitareuna possibile pubblicitàlgbt Tra i molti problemi che incombono. si può certOparlare anche di questo. si può parlare di tllllO: ma pro- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 24 rUnità Data Pagina Il Foglio 17-03-2014 12 1/4 www.ecostampa.it Quotidiano NELL'ULTIMO DECENNIO I DIPLOMATI SONO CALATI DEL 6% E IL PIL È FERMO SOTTO IL 3%. UN CASO? CARLO BUTTARONI PRESIDENTE TECNÈ Meno istl·uzione meno Pil: è crisi capitale umano I del dollaro. Una decisione che ha azzerato gli accordi di Bretton Woods del 1944 che Iìmitavano la circolazione dei capitali. Da quel momento, enormi quantità di ricchezza sono uscite dai radar dei governi nazionali e hanno iniziato a muoversi a livello globale. Oggi, per esempio, le grandi centrali finanziarie mondiali possono scegliere se sostenere il debito pubblico di un Paese e questa decisione, al netto delle speculazioni, dipende dalla capacità di trasformare il debito in crescita. Una scelta che avviene tenendo in considerazione, come variabile fondamentale, il potenziale produttivo di un Paese e la sua capacità di generare valore aggiunto. I grandi fondi di private equity mondiali, che raccolgono risorse in tutto il mondo e hanno portafogli d'investimento di centinaia di miliardi di dollari, finanziano imprese che operano nel campo della meccanica di precisione, del chimico, del farmaceutico, dell'high-tech, in base a parametri dove il «capitale umano» non conta meno del costo del lavoro. Un elevato livello di capitale umano, alimentato da una costante crescita delle conoscenze e delle competenze, rappresenta, infatti, il presupposto di miglioramenti continui degli standard produttivi e nella capacità di creare valore. Oltretutto, attraverso il movimento internazionale dei capitali, è possibile incrementare il trasferimento di nuove conoscenze e tecnologie ottenendo un progressivo avanzamento della frontiera della produzione. Investire in conoscenza, quindi, conviene all'intera economia di una nazione. A livello globale, gli investimenti in conoscenza vedono in prima fila le economie emergenti, che stanno scalando le classifiche mondiali non solo in termini di PiI ma anche di livelli d'istruzione e qualità delle università. 068391 n Italia, negli ultimi cinquant'anni, la crescita dei liv.elli di scolari~za~ion~ e l'andamen~ to del PII sono andati di pan passo. Negli anni Sessanta, i diplomati nelle scuole secondarie superiori sono cresciuti del 105% al decennio precedente, con un crerispetto . scita del Pii del 56%. Negli anni Settanta, il numero di diplomati è cresciuto del 91% e il Pii del 45%. Tendenza positiva proseguita fino al 2000, anno in cui è iniziata un'inversione di tendenza che ha visto, nella decade 2000-2010, un calo del numero dei diplomati del 6% rispetto al decennio precedente e il Pii fermo sotto il 3%. Un caso? Non proprio. L'istruzione, nelle economie avanzate, è il più importante fattore di crescita. Proprio come per gli investimenti in «capitale fisico», un Paese investe in istruzione e formazione per migliorare il proprio «capitale umano» sostenendo dei costi che in futuro si trasformano in maggiori guadagni. Se si analizza la capacità di creare valore aggiunto, cioè l'incremento di valore che si verifica nell' ambito dei processi produttivi a partire dalle risorse iniziali, ci si rende conto che l'elemento della «competenza» è fondamentale, perché si traduce in migliore qualità dei beni e servizi, insieme da performance produttive più alte. I differenziali di conoscenza incidono sulla competitività più dei costi di produzione che, seppur rilevanti, hanno una valenza che si misura soprattutto nel breve termine, mentre il miglioramento degli standard produttivi, ottenuti attraverso l'aumento delle conoscenze e delle competenze, migliora la competitività nel lungo periodo. li livello di capitale umano, dunque, è un fattore decisivo per la crescita economica di qualunque Paese. Ed è anche un fattore attrattivo degli investimenti esteri, diventati, in questi ultimi anni, la principale leva di finanziamento dello sviluppo. Agli inizi degli anni '70, i paradigmi della finanza sono cambiati radicalmente con la scelta del governo USA di sospendere la convertibilità in oro Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 25 Quotidiano Pagina Il L'Italia, invece, sta perdendo questa sfida sul futuro, non solo a livello mondiale ma anche all'interno dell'Europa. I dati sul livello del capitale umano delle persone occupate nel nostro Paese misurato ad esempio attraverso il livello d'istruzione degli occupati non sono confortanti, soprattutto se confrontati con quelli della media europea. E ancor più sconfortanti sono quegli indicatori che la Ue utilizza come obiettivo strategico per il 2020. Nell'Europa dei 27 l'Italia è terza per quanto riguardala quota dei NEET, i giovani che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in percorsi formativi. Un primato negativo che ci vede preceduti solo da Grecia e Bulgaria. Un paese, il nostro, a fondo scala per quanto riguarda la classifica su.ll' istruzione universitaria, nel gruppo di testa per l'abbandono scolastico e a116° posto in merito alle competenze matematiche dei nostri studenti. La Strategia di Lisbona aveva posto, tra i cinque obiettivi da raggiungere entro il 2010, la riduzione allO per cento della quota di giovani che lasciano la scuola senza un adeguato titolo di studio, e il piano «Europa 2020» ha posto il tetto di almeno il 40 per cento di giovani che ottiene un titolo di studio universitario. L'Italia ha fallito il primo obiettivo ed è assai lontana dal raggiungere il secondo. Una condizione che non stupisce, perché \'Italia è nella parte bassa della classifica anche per quanto riguarda Foglio 17-03-2014 12 2/4 la spesa pl,lbblica per l'istruzione e la formazione, ben al di sotto la media europea. E gli esempi non mancano: la Danimarca, per èitarne uno, investe una quota pari al 7,8% del PIL, contro il 4,2% dell'Italia. Un'impostazione, la nostra, che nel medio/lungo periodo porterÌ! a un minore tasso di sviluppo dell'Italia anche rispetto ai propri partner europei, con un conseguente deterioramento dei processi produttivi. L'Italia, quindi, se non cambia strada, si andrà ad attestare su livelli di competitività più àrretrati rispetto agli altri Paesi dell'Unione Europea, con conseguenze inevitabilmente negative sui tassi di crescita economici. Nelsan Mandela ricordava spesso che «L'istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzareper cambiare il mondo» e, sicuramente, sono l'unico strumento per non scivolare verso un futuro assai meno glorioso del nostro passato. Senza istruzione manca la conoscenza di base necessaria per il progresso tecnico e scientifico, ma anche per quello umano, senza il quale ogni forma di progresso rischia di rimanere sterile e priva di fruttì. www.ecostampa.it rUnità Data I GIOVANI "NEET" Popolazione di 15-29 anni che non stanno ricevendo un·ist~u.zione ? una !~rmazioneJ non hanno un impiego, né sono impegnati In attiVità assimilabili 068391 Fonte: Eurostat. Labour farce survey - anno 2012 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 26 p:i' Portogallo ...O ...O 62,4 61,9 Malta 4 5,6 Spagna ITALIA 42,8 ~ o ~ 34,3 Grecia 28,4 Belgio 27,5 26,8 Francia Paesi Bassi 25,4 Irlanda Romania 24,1 Cipro 22,6 ~ N , ...> N Romania O Z R. Unito '" O Z Belgio n "• ... ." • •- :;: "o·' ·.m ......'" 22,1 22,1 R. Unito 21,7 Lussemburgo 19,0 Bulgaria Ungheria 17,9 17,6 Svezia 15,2 Finlandia 15,0 S!aventi! Germania -. · ., •• ' .~ O , , '1 -,"- , '" .... 8,3 R. Ceca _ 7.5 Lituanla . 6,6 17,4 13,5 12,5 12,0 11,6 Francia Ungheria 1',5 11,4 11,4 10,6 10,5 10,6 C Grecia Cipro Germania Estonia ~ S O ::;:~ Lettonia '"J: '"c Danima rca 9,1 Finlandia 8,9 Paesi Bassi 8,8 ~. -!Il •• =ID •• .... ;:;: Z . ··.' '"'" _o n' III,~ N -, 3 • O, ID 9,7 Irlanda 8,1 Lussemburgo ' > Austria 7,6 ""!a' 2 O Svezia 7,S ~= e~ Litua nia 6,S Polonia _ 5,7 N ,O' • R.Ceca _ SIov8cchia _ Siovenia _ S,S 5,3 4 ,4 n. ·-., '" ··=.'- ...>.... ·-• = '" •~N o o ~- ' O Z O n O !:!.~ , · .'·-'.• .. :;:,. ~ ;::;.~ , 0' " • n O !:!. ~ ~ =", < ~ !!.~ =IIJ ~, iii~ g. -, • • !:l. Q o~ ;= ~. ~ !Il!?: 3~ -, iii'lIJ ••< •=0::::• "N -., ·'"• ~ N _ p ~ • •• -. ~ ~c -~ Pag. 27 068391 www.ecostampa.it Data Siovacchia _ 10,2 ~~ O -o o~ wo 17-03-2014 12 3/4 Estonia _ o~ !!.~ -. Pagina Lettonia _ Polonia _ 13,7 10,9 10,4 17,6 ,~ ~~ ;; • ID ID •=c.a > < Z Quotidiano 16,9 Austria 22,6 20,8 ITALI A Bulgaria ~, Danimarca Malta Portogallo o 24,9 Spagna Foglio Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali i:; ........................... "'!!l. _ .h~t'Jn ,' ;.;I o ~ Z - ··3~..,Q;I \113~.... c:ro_ . .." .. ;;;' ~. .., o== "O _. 3 ... ncc,t.:! ;:: _ .... "0 S 3 NN""= n N =oo' o~' Q , l'''; ::I =;.;IS<IIl'b ,,"~- , o '. Qnn= "~. ~ g- o .''='. ....... Cipro " , .... m r ... Svezia 6,8 Siovenia 6,7 6,4 Z Finlandia 6,4 R. Unito 6,4 z Portogallo 6,3 6,2 :6,0 5,8 3: » O m Belgio l> Francia ,... .' ................ Lituania 5,8 5,8 5,7 5,6 5,5 Malta Paesi Bassi Lettonia Austria Polonia 5,2 5,2 Lussemburgo Ungheria S,l R.Ceca 4,9 4,8 Spagna 4 ,1 Romania 4 ,1 Siovacchia C n ,. • ~ ~ ~ ., ~. r: •la" .,'".... u \! ~ 2 ." m C N N Ci ~ m o' • Z ;; Q 3 • N o' -• ~ 5' ~ "•lia ..5 ;;; ~ 4,0 3,6 Pag. 28 17-03-2014 12 4/4 Bulgaria C ID ID 068391 Data Grecia ." Pagina ITALIA 4,2 4,2 Germania ,.rn Quotidiano Irlanda p:i' ." 7,2 Estonia tn O '" 7,8 Foglio Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Danimarca i:; www.ecostampa.it rUnità Data Pagina Il Foglio 15-03-2014 14 1/2 «Caro Remi, ecco la scuola che non va» • Famiglie e docenti da Bologna, Modena e Ferrara raccolgono l'invito a segnalare le criticità • In cima ai problemi la mancanza di fondi: progetti e corsi di recupero pagati dai genitori ADRIANA COMASCHI BOLOGNA Caro Renzi, ecco cosa non va nelle nostre scuole. Famiglie e docenti di Bologna, Modena e Ferrara raccolgono l'invito lanciato dal presidente del Consiglio alla sua prima visita in un aula a Treviso, «segnalate a [email protected] quello che non va». E in attesa di vederio magari in Emilia, mettono nero su bianco le difficoltà di ogni giorno. Perché la messa in sicurezza degli istituti «non adeguati, talvolta nemmeno dignitosi» è uno dei punti sottoposti al premier. Ma le emergenze hanno anche altri nomi: fondi per le scuole azzerati, mancanza di insegnanti di sostegno e per l'alfabetizzazione degli alunni stranieri, classi sovraffollate. I presidenti dei Consigli di Istituto e di Circolo della provincia di Bologna, comitati genitori, coordinamento insegnanti delle medie e associazioni di Modena, famiglie di alcuni centri in provincia di Ferrara mandano dunque un segnale, per ricordare al Miur del ministro Stefania Giannini che i problemi non si esauriscono con il grande piano di edilizia scolastica, che dovrebbe contare come ribadito ieri dal sottosegretario all'Istruzione Roberto Reggi su 10 mila interventi di riquaIificazione (<<2.500 in una graduatoria del Miur del 2013 per cui sono già stati stanziati 150 milioni. Altri 8mila poi, uno per ogni comune, possono partire subito. Oggi scade il termine per i sindaci per presentare la pro- pria rkhiesta di intervento»). In cima alla lista dei problemi il mondo della scuola emiliano mette il nodo fondi pu bblici, i «lO miliardi sottratti alla scuola negli ultimi armi» e le «risorse per il Miglioramento dell'Offerta Formativa, tagliate d.el 30% quest'anno rispetto al precedente». In concreto, significa che le scuole vanno avanti solo grazie ai contributi delle famiglie, «ai materiali (carta, sapone) da anni forniti dai genitori si aggiungono somme in denaro: in provincia di Bologna pressoché tutti gli istituti sono costretti a chiederli, per le superiori addirittura rappresentano la fonte di finanziamento principale», con in media di un centinaio di euro l'anno. E allora addio ai progetti, «praticamente azzerati»: le uscite didattiche sopravvivono se gratuite, scomparsi i laboratori che un tempo facevano la qualità della didattica, viaggi d'istruzione, sport, teatro resistono se sono le famiglie a pagare. Mancano le risorse perfino per le ore di recupero di chi ha debìti formativi, anche queste coperte con i contributi 'volontari' delle famiglie. IL DANNO E LA BEFFA Oltre al danno la beffa: perché tutte le scuole vantano creditì da decine se non centìnaia di migliaia di euro dallo Stato, soldi anticipati soprattutto per supplenze brevi. Cifre che i genitori hanno sott'occhio negli organi collegiali, e che vorrebbero vedere restìtuite. «II liceo dei miei figli è in credito di 45 mila euro- www.ecostampa.it Quotidiano racconta ad esempio Luisa Carpani, presidente dei Consigli di Istituto di Bologna -, ma ci sono istituti superiori a cui sono dovuti anche 135 mila euro,>. In queste condizioni, «si fa fatica - notano ancora gli autori della lettera - perfino a garantire il normale funzionamento della scuole». Se a questo si aggiunge la riduzione dei fondi per le pulizie, «del 40% solo quest'anno, associata al taglio del personale Ata» si arriva a situazioni come quella «di elementari della provincia dove verranno fatte solo due volte la settimana - racconta ancora Carpani -, di togliere la polvere neanche a parlarne» . Altro nodo dolentissimo la carenza ,di docenti, «in Emilia-Romagna a settembre 2013 c'erano 8-9 mila studenti in più, l' 1,7% in più mentre gli insegnanti crescono solo dello 0,9%, questo si traduce in classi pollaio con anche 32 alunni, pure in presenza di ragazzi disabili». Un tema rilanciato da Domenico Altamura, già coordinatore dei presidi di Bolgna e ora dirigente dell'istituto comprensivo 5 con classi dalla materna alle medie. «Servono più risorse umane e più formazione. Siamo del tutto privi di una seria politica di integrazione degli stranieri, che comincia a scuola ma per cui mancano docenti - riassume Altamura-: occorre formare gli insegnantì in servizio e implementare gli organici, per l'afabetizzazione ma anche per sostegno, dislessia e Bisogni educativi speciali. Nel mio le ho 36 bambini certificati: lo Stato mi dà solo 22 docenti di sostegno per 18/24 ore la settimana, il Comune 24 educatori per 36 ore: senza questi ultimi sarei morto, e già così facciamo fatica». 068391 In alcuni istituti pulizie solo due volte a settimana Mancano docenti, anche per stranieri e sostegno Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 29 Quotidiano nSole9j{l mmrn Data Pagina Il che piace ai «giovani» di Gianni Trovati abilitazione scientifica nazionale «si è svolta con modalità di traordinarìa trasparenza», soprattutto se «confrontate con quelle delpassatm>. Chi è avventurato in questo appassionato elogio del nuovo sistema di selezione degli aspiranti professori unjve rsitari", nato èOn la rifo m) a del ZOlO nel tentativo di archiviare le tante storie di "famiglie accademiche" fiorite nelle vecchie «concorsop oli» locali? Chi cercasse il dife nsore dell'abilitazione all' Anvu r. l'agenzia n azionale che gestisce l'abilitazione, o in un ufficio del ministero dell'U niversità, sarebbe fuori strada. Il giudizio è scritto in u na petizione del Coordinamento giovani accademici della Sapienza di Roma, che è stato fondato da «persone nelle prime fasi o nelle fasi intermedie della loro carriera» e che in calce a questo appello ha raccolto in poche settirnane 2.227 firme (si può aderire a questo link: http://cga.di.uniromçu .it/index.php/petizioni). La ncruesta è semplice: completare in fretta «questa prima tornata di abi li tazioni» e avviare «(con eventuali correttivi ma senza blocchi) le previste tornate successive». A leggerele polemiche di queste settimane, eJa loroticca aneddotica su pubblicnioui valutate in pochi secondi ed esclusioni di talenti "soprassati" da t:andidati con curricula esili e zoppican ti. la riclùesta dei «giovani accademici» par:rebbe quantomeno originale, e insensato l'ampio seguito ottenuto subito nelle università. Superare questa prima impressione, però, non è difficile: bast~ primadi tutto, ricordare che cos'è, e che cosa non è, l'abilitazione nazionale. L'abilitazione Don è un concorso, n el senso che non assegna posti ma seleziona chi può aspirare li una cattedra: per questa ragione, è a numero «apertm), e raccoglie tutti gli studiosi che vogliono candidarsi. Saranno p oi le singole università a mettere li disposizione i posti e reclutare gli abilitati. [numeri, appunto, non sono un fattore secondario: la prima tornata di abilitazione (dati ufficial i: http;!/www.istruzionej t/allegati!Abilitazioncscientifiell_nazionalc_L www.ecostampa.it numeri.pdD ha esaminato 59.193 candidature, impegnando 998 "giudici" divisi in 184 commissioni per 14 settori disciplinari. Ipotizzando con uno slancio di ottimismo un tasso di errori quasi inumano, per esempio 1'1% , si otterrebbero 592 casi controversi: più che sufficienti per alimentare la polemica basata su aneddoti, e per far legittimamente arrabbiare parecchie persone coinvolte, ma troppo pochi per bocciare senza appello il sistema. Anche il lavoro dei Tar, che da sempre tiene per mano l'università italiana in ogni suo passo, sembra per ora confermare questa impressione: i ricorsi sono nell' ordine di qualche centinaio, e le prime pronunce hanno riconosciuto la sospensiva per casi individuali, cruedendo talvolta anche di formare una nuova commissione, ma senza intaccare i pilastri del sistema e i parametri di valutazione. Il dato è importante, perché la novità fondamentale dell'abilitazione nazionale sta proprio nell'aver introdotto un insieme di criteri, a volte discutibili nel merito ma il più possibile oggettivi, su cui poggiare le valutazioni. Da qui nascono anche molti degli attacchi, alimentati anche dal retropensiero non troppo nascosto secondo cui la conoscenza accademica e la ricerca scientifica non possono essere imprigionate in una "gabbia" di parametri troppo rigidi per coglierne la complessità. Certo, i limiti non mancano, i confIni delle pubblicazioni da analizzare scientifIche e le «mediane» da superare nel tasso di produzione scientifIca hanno mostrato più di un inciampo (a volte corretto in corsa), ma anche da questo punto di vista la richiesta dei 2.227 fIrmatari è di buon senso: portare a termine il reclutamento, darne un giudizio a consuntivo e introdurre i correttivi che servono, senza ridiscutere tutto da capo. Anche perché su tutta l'università italiana pesa un macigno ben più grave: da cinque anni i tagli di spesa e le lentezze di attuazione nella riforma hanno bloccato l'accesso alle cattedre, bruciando le aspirazioni universitarie di una generazione. Ripartire da zero signifìcherebbe sacrifIcarne una seconda, e arrivare a un'altra vecchia conoscenza dell'università italiana: l' ope legis, che imbarca tutti, con buona pace delle valutazioni oggettive e non. gianni.trovati@i/so/e24ore.cam Ci RIPRODUl ION[RISERVAT A 068391 L'abilitazione Foglio 17-03-2014 10 1 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag. 31 Quotidiano Data Pagina Il Foglio 17-03-2014 13 1 www.ecostampa.it COMB MUOVERSJ Ecco i passi da fare e quelli da evitare convenzioni con enri ed esercizi privati per COSAFARE • Cercareboç;edistudioe/oaUoggiconven- aUeggerireU rostodella viradichisl èttaSferizionati. L'Edisu (Ente reglonaJe per il diritto to. Da] caffè a metà prezw a sfOltlidate del aUo srudio) mette in palio per ogni .regione .J.5-zoji; sui testi d'esame, I bonuspossono Inborse induslve di posto letto neUe residenze dudereservizi perlamobilitàe losvago: paledi sua proprietà e assegni a copertura delle S(fe a prezzi coryvenzionao, corsi di lingua. spese. I requisiti per l'accesso e il manteni~ mento dei benefid sono, rispettivamente, la condizioneeconomicadipanenzaeilrlspetto di detenninati obblighi (come il conseguJ- squadre sportive... mentodi un certo numerodi crediti formati- • Scegliere subaffitti e. alloggi con contratti irregolari. Il "nero" è una pratica che può sembrare più vantaggiosa per i prezzi e l'inesistenza di vincoli fissi, soprattutto nel caso degli studenti alla p rima esperienza fuori casa. Ma ,di fatto, esdude la matocola e la sua famigUada sgravi importanti (fi no a 506 euro l'anno) e tutele in caso di malfunzionamentl o sfratti arbitrari. In ques to senso, conviene avviare la ri cerca con l'aiuto di persone di flduda o enti riconsciutl dall'Università di riferimento. • Partire senza un calcolo (almeno approssimativo) d elle spese. Il Sole 24 Ore oUre un servizio che permette stime reallstiche dell'esborso comportato da u n anno di studi universitari de i propri figli (http :j j e ph eso.l40reborsaon line.llso- vi a semestre e unamedia ponderata non inferiorea U./30). Se i1currk:u1um èd'ecceIlen7A\, si può ten tare la strada dei collegi: istiruziorrl come il Sant'Annadi PisaoffronoalloggIo, vittoeserviziaggiWltMaglistudentl$clezionatineIl'esamediarnmissione. • Occhioalledeoaz.ioni Se(e5010se) lostu- dente firma Wl contratto d'affino regolare, la famiglia può applicare una detrazione del 19% fino 3. un tetto di spesa di 2.633 euro. d rispannio mass.imo è di 506 eu.ro. senza vincolidi "rumulabilltà":seunacQp(!ladevesobbarcarsilaspesadidue figli fuorisede. losgravia scatta in entrambi i casi. • Cercare collaborazioni e oppommità di lavoro con l'wIiversità. Gli srudenti con una buona media di vari edetenninate condizioni economiche possono fare richleste per le ''attività di collaborazione a tempo parziale". Alias, le cosiddette 150 ore: servizi retribuiti per l'unlversltà, con monte lavoro inferiore alle 200 oree retribuzione (esenrnsse) fino ai 3-500 euro. • Cercare convenzioni per ristOrnzione,libriottasportl, sport: anche se non rientrate nelle fasce adatte per una borsa di srudio, l'Edisu e i singoli poli unlversitari attivano COSA NON FARE Je:~4on·.com/Sc h oo I Plan ni ngjSc h ool. asp). Anche in città da sem pre ;'stude nts friendly" come Bologna o Padova. solo il costo di affitto e tasse universitarie può valere agli stud enti di fascia media esborsi s uperiori ai 3.600 euro l'anno. - A1b.Mag. -_ risparmioejomigliil@i/sole240re.cam ... . ,, ~ . ""'. I NUMERI DA CONOSCERE 870€ 19% CAPn"U; LA on.UIONI. Costo medio di un bilocale affittato da uno o più fuorisede. Roma è la più cara Si applica sugli affittì degli studenti fuori sede fino a un max di 2.633 euro annui -,--""!!,",, ...-,- ... '"u"r' ~""""i. 'mor' budw.1 ""'. t~ :dY-ofZ COSll DD COlI" DI LAU.EA COlLDOflAZIONI Spread tra le facoltà scientifiche e quelle umanisliche Tanto possono fruttare le attività a tempo parziale con le università 068391 5,25-6,25% 3.500 € Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag. 32 Quotidiano Data Pagina Il Foglio 17-03-2014 13 1/2 www.ecostampa.it I nostri figli Fuori sede sÌ, fuori budget mai Nel nostro Paese più di 8somila universitari hanno scelto di vivere e di studiare in un comune diverso da quello di origine Tutte le agevolazioni per contenere i costi di Alberto MagnanJ • Fuori sede sì. FUori budget, mai. In Italia mazlone, vitto e serviz i aggiuntivi alle ma- sono più di SSomila gli universitari che vivo- tricole scremate da un test di ammissiOne. no e studiano in un comune diversoda quello Pe r aspi rant i studenti d i scienze sociali (codi origine. Da Lecce al Politecnico di Milano, me economia o giu risprudenza) e tecnlcoda Bolzano all'Alma Mater di Bologna, dalla scientifiche (agraria o ingegneria) l'ingresCalabria alla Sapienza Roma ... Le mete resta~ so In un polo d'ecceUenza come Il Sant'Anno quelle, ma le spese si gonfiano: tra affitto, nadi Pisa equivale a un pacchetto d i benefi r taSSe,alimentarletrasportiunannodamaOi- impensabili altrove: accordi internazionacola può costare alle famiglie fino a picchi di li,corsi interni, ufficiplacement che spiana8.s00 euro neUe dtt3 di nprd e centro Halla e oltre 7fIlila in quelle del Mezzogiorno. Ecco alcuni consigli per ammortizzare i costi, dagli sgravi sull'affitto agli "extra jobs" che garantiscono l'autonomia a una fetta in crescita diundens· AfFJTTO 1: COLUGII IlUIOEHZf SUpponiamo che uno studente delle Marche decida di iscriversi a una laurea trienna- • Le novità Contanti in pensione, cedola alleggerita. 112014 ha previsto alcune novità decisive per gli affìtti dei fuori sede, La prima riguarda) metodi di pagamen to: dal primo ge nnaio èscaltato Il divieto di ve rsare in "cash" la sOfTlma prevista per I·affitto. Saranno consentiti solo assegni, bonifici o sistemi traccrabHi.ln secondo luogo, il Plano Casa annunciato da Malteo Renzi prevede un'ulteriore sforblciata alla cedolare secca: aliquota giù da115% al 10%, dopo il taglio dal 20% a115% già attuato dalt'allora gove rno Letta nel cosiddetto Decreto del Fare. Lo sconto riguarda, non a caso, solo gli aUoggi a canone concordato e quelll affiUal! dagli studenti universitari. n doppio obbiettivo è allargare l'offerta di sistemazioni a canone rjdotto e stanare i contratti i nero, con recuperi del sommerso stimati fino al 5%, AffmO, 2 : DUIlAZIOHI FINO A l'ANNO S06 EURO La maggioranza dei fuori sede, comunque, preferisce gli alloggi privati. Caro affit ti permettendo: perfino in una storica sed e unive rsitaria come Bologna, i prezzi oscillano da minimi di 250-300 euro per le "dqppie" in zo ne periferiche a500 euro e oltre per le singole più spaziose. Se la reside nza fiscale deUa matricola dista almeno 100 ch ilometri daUa sede dell'ateneo, il contratto di locazione per studenti universitari prevede una detraz ione del 19% suUe spese fi no a un tetto di 2.663 euro annui. Lo sgravio, pati a un massimo di 506 euro, si ap plica a ciascun contribuen te: ad esempio, se una cop~ pia d eve mantenere un figlio a Milano e uno a Padova, la s forbkiata scatta su tuni e due con un r isparmio netto fi no a 1.012 euro l'anno. Lo sconto, va da sé, scatta solo sul contratti in regola: su baHitti e soggiorni "In nero" non possono essere scaricati In nessuna ma niera. Per anentarsi, io cons i· gliabile rivo lgersi a enti universitari el o as~ sodazioni stud entesche: gli a nnu nci che tappezzano facoltà e aule studio sono più visibili e più pratici, ma spianano (quasi) sempre la strada a contratti irregolari. LE (n50 ORE», FINO A ].500 EURO PER Gli STUD<NTI Sulla carta, si definiscono ~atti "ità a tempo parziale". Allosportello e nella vita del fuorisede restano le 150 ore: collaborazio ni (re. tri buite!) con l'unlversltà, dai tu rni in biblioteca allq sorveglianza delle aule comp uter. Possono fare domanda gli.studenti con buona media e determinale condi zio ni di red di· IO. DisdpUnate dall'articolo 11 d el decreto legislativo68/zou, le p restazioni vengo no erogate su graduatoria In base a merito e fascia di reddito: a parità di offerta formati va, la precedenza va comunq ue ai candidati "in condizio ni maggiormente disagiate". II monte orario richiesto non può superare le 200 ore (in ge nere ISO, appunto), per u n corrispettivo esentasse fino a un massi mo di3.500 euro. risparmÒOEfllmlg'ill@', jlsokZ4ore.cOOl 068391 le in Eco no mia a Bologna, Milano o Torino. 11 primo e il più ovvio dei problemi no o può che essere l'affitto: quanto mi costa vivere fuori? Residenze unive rsitarie e "collegi di merito" rappresentano, d a sempre, un buon compromesso tra prezzi e qualità dei servizi. Le prime corrispondono soprattu ttoag1i alloggi convenziona ti con gli Enti Reg ionali per il diritto allo Stud io (Bdisu): ogni regione mette a disposizio ne un cerro numero di borse di s lUdio, assegnate in base a dete nninate condizioni economiche. I.D Piemonte, ad esempio, possono concorrereal bando gli studenti con Isee infe riore a 19.5~ euro. Il vincolo pe rii mantenimenti dei benefit e u na media ponderata dei voti pari alla val utazione "C" nel sistema Internazionale Ects(trau, e 27/30 italiani). I collegi d i merito, da pane loro, offrono s iste-- AFFini E PAGAMENTO, COSA CAMBlA NEL 2014 no lastrad a per il futuro lavorativo ... Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag. 33 Data Pagina Il Foglio 17-03-2014 17 1 www.ecostampa.it Quotidiano Lezioni a distanza Dalla Finlandia agli Usa: exploit dei corsi su Internet Eleonora Detl~ Ri tta Studi;}fe,a~';omarsi,appro rondire attra.verso il wcb Cscmprcpiù facile. ma seguire un intero percorso di srudi, in particolare universitario, solo in modalila telematica non è.in Italia una modalità sufficientemente diffusa. (l nostro Paese i! ancora indietro. in particolare rispl!lto al nord Europa. sul fronte dei Moocs (Massivc Dnline open eoul'- se), un acronimo t'he indica i corsi di formaz ione a distanza, ai quali si accede attraverso int(!I"net. [J loro punto di forza è la racilità con cui tutt~ stude nt i ma anchclavoratori,possonoaccedcrvi. scn:l;l doversi recare fisicamente in aula, potendo usufruire dJ lezioni tc1cmaticheo materiali a tutte le ore dci giorno c utilizzando spesso l'inglese. I Mo- ocs sono una strad3 g~'glleria. Ma l'offerta formativa dci Moocs non si limita ai l'or!>i univcrsit:lri: solo per far e un esempio. si contano 66 Mba di buon li vello. elencati nell'annua· le classifica dci Financial Times, dci quali oltre la metà in Europa (in particolare Regno Uhito.Spa~ gna, Pae!>i Bassi e Svizzera). Non mancano pCI"Òombre in un sistema formativo che vede un tasso di abb:J.ndolloa!tissimo, intorno al9Q%, e sul quale pesa il digita! device (ne sono esclusi per esempio tutti coloro che non hanno la possibilità di un accessoonlinc)_ parti(:olar~ me nte efficace per la formazione continua: i corsi tenuti da professionisti c sviluppati per per~ corsi aziendali hanno un'indiscussa utilità sia perché lo stud ente/lavoratorc ha un interesse Corte, sia perché il guad;JgJ1u in wl1TlÌJlj di tempo ccosti &particolarmente prezioso. Oggi nel mondo s i contano 700 Moocs (eranO solo 100 nel zou), per un totale di 1.200 corsi proposti da 345univcrsit~. 1 n Eu~ ropa il progetto coinvolge soprJ ttuttO la Finlandia. dove il sistema progettato per essere utilizzato anche da mobile, Rl.'gnu U nilo, Germ ania, Irlanda c Francia, ollrealJa pitltlaforma sovra~ nazionalcOpcnupEd, U;Jta con il sostc{"'l10 dell'Unione europea. Un fenmneno in rapida CSp311sioneche ha visto crescere in J?Oco rncno di u n anno gli srudenti "a distanza" da 1,5 milioni a z,8mi!ioni (dati a marzo ZOI3): secondo la Babson Survey Research Croup le iscrizìoni ai corsi on.line sono aumentati delz9% tra il 2010 eil 2013 p erarnvare a unto- Il masterdel Politecnico Anche in lIalia non mancano proposte di master pensati esdusivamenteper la formazione adislanza. Neè un esempio il Flex [ mba del Mip (www.mip.polimi.iltnexemba), la Business Schooldel Politecnico di Milano: un corso executive Mba, che permette di ottenere il diploma come i masler tradizionali, che si svolge unicamente attraverso il webeche si può plasmare sulle esigenze di ogni singolo studente. Acomindare dagli orari delle lezioni : grazie alle tecnologie digitali èstato creato un formato che permette da dove e quando seguire i corsi (con una sorta di sistema on demand)e come usufruire dei contenuti digitali messi a disposizione dal Mip. 068391 c tale di oltre 6,7 milioni Un dato significativo, soprattutto a fron te dci calo di iscritti nelle università tradizionali. La maggior par-tedei corsisono nell'arca uman i~ stica. seguiti da informatica e io- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag. 35 Quotidiano Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Foglio www.ecostampa.it Il 17-03-2014 31 1 Particelle elementari Commissario politico all'università coSi, COOle ha scritto Dino Messina sul Corri~re riprendendo una rtvelazione di Libero, la studiosa Si- E monetta Bartollni, autrice di eccellenti studi stilla cultura e la letteratura italiana del N~ento e in particolare di Giovanni Guareschi, non ha passato l'abili- tazione nazionale perché secondo un commissario (politico?) Mario Sechi, la cui fama scientifica ha raggiunto gli angoli più remoti del mondo,da candidata presenta un profilo marcatamente militante»_ «Militante» è solo un velo di ipocrisia. D romm.lssarto (politico) intendeva «di destra». Fosse stato militante del fronte opposto, i parametri (compiacenti) sarebbero stati ben diversi. Peccato che l1Jnlversità funzioni ancora cosi, come la sacca conservatrice di una cultura arroccata nelle trincee del passato. Peccato che il potere dei commissari per l'abilitazione su base nazionale sia aumentato a dismisura con una riforma, quella Gelmini, concepita per stroncare le cornate baronali, ma attuata come strumento di pressione politica fortissima. P&'cato che una studiosa come la BartoUni, di cui si conoscono e 51apprezzano I lavori su Atdengo Soffici e Giovannino Guarescru , tra gli altri, non venga giudicata per le sue credenziali scientifiche, per la sua statura accademlca, ma sulla base di un pregiudlzio politico, come se l'Università dovesse essere culturalmente monocolore, mooocoroe, conforme, uniforme, grigia, senza ombra di diversità e di pluralismo. Peccato, pefChé a parti rovesciate si sarebbe gridato, giustamente, al maccartismo. Mentre invece l'odioso matcartismo applicato ai nemici culturali della destra viene conmaccartismo siderato oonnale e non censuraalla rovescia bile. Peccato che la liquidazione di un'eccellente studiosa venga colpisce affidata non a un empireo di spiuna studiosa riti magro di cui è unanimemente riconosciuta l'autom'Olezz.a e di destra l'erudizione, ma a una mediocre commissione formata da doceoti che onestamente non possono vantare un curriculum di pubblicazioni così superiore a quello di un candidato bocciato. Peccato, questo sprofondare nel gorghi del passato in un luogo che dovrebbe essere brillante negli studi e nella ricerca. Non resta che.rammaricarsi perché invece l'Università italiana, un'istituzione pubblica, un «bene comune» di cui la collettività dovrebbe andare fiera, 51 rivela un'istituzione vischiosa in cui le guerre ideologiche del passato banno la meglio sulla valutazione scientifica dei lavori fatti. C'è qualcosa di male se uo'«abilllatb abbia un suo impegno «ID.ililante» e di impegno civile in uno schieramento di\1~rso da quello prediletto dai comm1ssad (politici?) chiamati a esprimere un parere culturale e non politico? C'è qualcosa di indecente nel fatto che Simonetta Bartolini ditiga e collabori a riviste «tnillianti». Fortemente connotate a destra? E che si direbbe se a una studiosa mlllltante» di sinistra 51 dovesse interdire la carriera ~rsl taria per il pregiudizio ideologico di una commissione? Nell1talla del2Ol4: sembrava impossibile . n _- 068391 . Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag. 36 Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Il Foglio 16-03-2014 32 1 www.ecostampa.it Quotidiano PER SUPERARE L'ABIIlTAZIONE UNIVERSITARIA VIETATO STUDIARE GU AlJroRi DI DESTRA - A . Quanto ('onta il fattore ideologi~ co nella valutazione del curriculwn di un professore universitario? La risposta dOVTebbe essere «zero», altrimenti si ritornerebbe all'incubo degli anni Settanta, quando in alcuni alenei e in alcune materie difficilmente riuscivi ad andare in cattedra se non professavi la fede nel ~etodo ffiamsta». npregiudlzio ideologico nei concorsi universitari in realtà oon è scomparso né è valsa ad eliminarlo la rilorma Gelmini che ha istituito liste nazionali di abilitazioni. Le cronache dei concorsi recenti parlano di candidali bocciati insoddisfatti, r0- Dino Messina 068391 sa del tutto normale. Ma anche di scandalotrJ icoUeghi a leggere certe motivazioni negative. A Simonetta Bartolini, biografa di Ardengo Soffic~ come rilevava lerì Renato Besana su «.Libero». è capitato di essere bocciata al concorso di abilitazione a professore associato perché, come si legge nella valutazione di uno dei commissari, Mario Sechi, omonimo del giornalista, «'presenta un profilO marc:'dtamente militante», essendosi occupata di «autori rivendicati dalla destra politica come fondativi di una tradizione alternativa a quella '\incente" ed egemonicamente cano- nizzata: da Soffici a Bama Occhini, di cui ha pubblicato il carteggio, a Papini e Guareschi ...». Insomma, va bene tutto, ma guai a occuparsi di autori di destra. Un po' lo stesso criterio con cui è stata negata l'abilitazione a professore ordina· rio a uno studioso più noto, come A1esIl'aDdro camp~ autore di saggi su Niccolò Machiavelll e Cari Schm.itt, Giovanni Gentile e Gianfranco Miglio. Commentando i diciotto titoli presentati per ottenere l'abilitazione da ordinario in stona delle dottrine politiche, l'esaminatore Angelo d'Orsi ha commentato: «Buona parte di tali lavori affronta il fascismo e i movimenti politici reazionari. SUscita perplessltà il carattere fortemente ideologico di tanta parte della sua produzione...». Un giudizio duro per uno storico affermato, non condiviso dalla comunità accademica. Tanto che un'autorità della sinistra come Il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky ha invitij{o campi nel comitato scientifico di Biennale democrazia che si svolge a Torino. I casi d j valutazione ideologica sono diversi e sembra gjano già partiti molti ricorsi. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag. 37 Data IL~MA.TTINO Pagina Il Foglio 17-03-2014 5 1 Spending review, un miliardo di rispanni dalle società partecipate La sforbiciata Sono 7.340: tra ministeri, enti locali, università e previdenza producono 2 2 miliardi di perdite j Michele Di Branco ROMA. Quella definita da Carlo Cottarelli una ({situazione anomala nel GOntesto internazionale)" il governo promette di l1OJ:malizzarla e ntro fine primavera. I fari d i mister spending review sono stati puntati sulle 7.340 società di cui risultano azionisti a vario titolo ministeri, enti locali, enti p u bblici di previdenza e università. Un labirintodì30 mila l egami a partecip~one diretta e indiretta che Cùsta allo Stato una perdita d'esercizio di 2,2 miliardi. Al premier Matteo Henzil'uomo incaricato di realizzare una ricognizione sulla pesa pubblica italiana h,asuggerito di intervenire energicamente con tagli, accorpamenti e soppressioni. Ma anche con un aumento delle tariffe da parte delle utilities che funzionano. il dossier e a Palazzo Chigi e il tero po delle scelte è prossimo. Bisognerà decidere dove e come intervenire e sarà la politica a doverlo fare: i tecnici h anno ormaigiàindìcato la strada. Prefigurando, per il 2014, risparmi compresi tra 800 milioni e l miliardo eli euro. È questa la cifra della quale sì parla al ministero del Teso ro dove la dieta cui verrà sottoposta la galassia delle so- cietà partecipate dallo Stato è consideratailsecondocapitolo, per importanza, dell'operazione spending review. Al primo ci sono i risparmi per l'acquisto di beni e servizi (partita afIìdata alla Consip) e tra le altre voci di maggior spicco ci sono i 500 milioni che dovrebbero derivare dai tagli alle retribuzioni dei dirigenti della Pa. In VIa XX Settembre indicano in 4 miliardi la dote complessiva dei risparmi raggiungibili per quest'anno. Sotto questa cifra, si fa notare, le coperture per i tagli alle tasse promessi da Renzi sarebbero a rischio. Dunque bisogna fare presto. La road map prevede che gli interventi verranno indicati nel Def che sarà presentato al Parlamento a inizio aprile. Ed entro giugno l'operazione entrerà nel vivo con i decreti attuativi. Nel mirino finiranno soprattutto le aziende in perdita, quelle giudicate inutili e le società le cui funzioni si sovrappongono a quelle di altre. C'è solo l'imbarazzo della scelta. I dati mostrano che oltre la metà degli organismi non sembra svolgere attività di interesse generale, pur assorbendo il50% degli oneri sostenuti per le partecipate: circa Il miliardi di euro. «In generale - osserva Confindustria in una recente indagine - considerando anche gli organismi che producono servizi di interesse generale, oltre un terzo delle partecipate ha registrato perdite nel 20l2j e ciò h a comportato per la Pa un onere stimabile in circa 4 miliardi. n 7% degli organismi partecipati ha registrato perdite consecutive negli ultimi tre anni». N el concreto, si parla di mettere a dieta l'Aci, che ha partecipazioni in 16 società. E infatti l'azienda ha già annunciato di volersi disfare di tre quote. E attirano attenzione i casi di So gin, Sose, Enave Invitalia. Tuttavia i veri risparmi, si fa notare dal ministero del Tesoro, si potranno realizzare solo bonificando le società a partecipazione locale già censurate dalla Corte dei conti. Secondo i magistrati contabili, infatti, «la costituzione in società da parte degli enti locali è spesso utilizzata quale strumento per forzare le regole della concorrenza e per eludere i vincoli di finanza pubblica». Sotto accusa, da parte dei togati, i 24 mila membri dei Cda delle aziende municipalizzate. Per pagarli vengono sborsati in media 62 mila euro l'anno a testa. «Le partecipate sono il vero cancro degli enti locali questo il duro affondo della Corte dei conti - e si tratta di un passato di cui non ci si riesce a liberare, con incarichi e consulenze dai compensi fuori mercato che non hanno prodotto niente». Unadurarequisitoria. Comprensibile alla luce del fatto che solo il 50% delle aziende, sulla base dei bilanci del20l2, ha chiuso in attivo distribuendo utili. Ancora Confindustria indica in Lazio (9,5 miliardi di euro), Lombardia (5,5) e Veneto (l,l) le regioni dove gli oneri pesano di più sulle spalle dei contribuenti. Mentre è quello dei trasporti il settore delle perdite record. Ma bisogna considerare che la sola Atac pesa per il 28,6 per cento del totale del passivo nazionale. www.ecostampa.it Quotidiano I risparmi Secondo Cottarelli nel 2014 bisognerà recuperare almeno 1 miliardo iiiAilii! Il supercommissario Garlo Cotlarelli al lavoro suitagli alla spesa I Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag. 38 068391 La dieta Toccherà l'Aci, che ha già deciso di disfarsi di tre quote Enav, Sogin e Invitalia Quotidiano Data Pagina nReSfOd<!ICarlino LA NAZIONE Il Foglio 15-03-2014 15 1/2 «Atenei, crollo di iscritti ai test» Studenti furiosi: no alle prove in aprile www.ecostampa.it QN IL GIORNO Gli universitari: candidati giù del 20%. Ricorso contro il decreto Donatella Barbetta _ ROMA ANTICIPARE i test d'ingresso per le facoltà a numero chiuso da settembre ad aprue potrebbe essere stata un'idea-flop. Almeno coslla -pensano gli studenti che ~fodera no i numeri dei candidati che si sono iscritti alle prove di Medicina: 15mila.in menù rispetto all'anno precedente, Gli studenti sono scesi da 84mila a 69mila per 9mi- BOCCI TO a: ANTICIPO «Impossibile preparsj bene quando c'è anche !a Maturità Il ministero bara sui dati» a peggiorarlo ulteriormente anticipando i test ad aprile e, quindi, compromettendo ill'ercorso formativo di migliaia di studenti medi». E ANCORA: «Se lo scopo del ministero, era ridurre la domanda per i corsi a numero chiuso ci è riuscito danneggiando, ancora una,volta, migliaia di studenti che, trovandosi all'ultimo anno di scuole superiori, sono costretti a sceglie~ re se preparare il test,o concen~ si sulla conclusione del propno percorso». C'è poi polemica sui dati. Per Scuccimarr;l «è assurdo che il ministero nella sua nota provi a nascondere il dato reale: gli unici numeri citati sullo scorso anno sono relativi agli studenti che hanno provato realmente i teSt di medicina (69.073) e non quelli iscritti (~4.l65), gli unie! comparabili con il dato degli iscritti 2014;>. Udu e Rete annunciano ricorso contro il decreto, chiedendone la sospensione anche al tribunale amministrativo. 068391 la posti a disposizione. Carrellata sulle altre facoltà: per Architettura 13mila iscritti éontro i 19mila dello scorso anno e per Veterina,ria 8mila contro lOmila. I ragazzi ritengono che prepararsi ai test e conteInporaneamente per la ~a- tunta sia un Impegno ecCesSIVO. Gli esami sono in programma tra 1'8 e ilIO aprile e le facoltà interessate sono Medicina, Odontoiatria~ Veterinaria, .Architettura e Professioni sanitarie triennali tra cui infermieristka, ostetricia e fisioterapia -,:-anche se per queste ultime le prove continueranno a svolgersi a settembre. , «SONO finalmente sotto gli occhi di tutti - sostiene Gianluca Scuccimarra, còordinatore dell!.U nione degli universitari - i primi.effetticoncreti 'della scelta dell'ex ministro Carrozza di anticipare i test ad aprile. Una diminuzione in un solo anno di oltre il 200!o è l'effetto diretto di aver imposto agli studenti di fatto una scelta tra il percorso universitario nei corsi a numero chiuso e la conclusione dell'ultimo e fondamentale anno di scuola». Incalza Daniele Lanni, portavoce della Rete degli studenti: «Anziché ridiscutere e superare il sistema, si è. riusciti anche queSt'anno Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag. 39 IL GIORNO Data Pagina RAesfoò.a Carlino LA NAZIONE Il Foglio 15-03-2014 15 2/2 www.ecostampa.it Quotidiano QN I NUMERI 2{1()()(} PERSONE La foRa, tra candidati, genitòri e fidanzati, che ferl ha invaso i padiglioni detla fiera di Roma per i test di Medicina • Odontoiatria delta cattolica. Posti: 295 • 31 MARZO ' Data della prova scritta di am~i55ione al primo ,anno di Medicina e OIirurgia deU'università campus bio-medico di Roma. I posti disponibili sono 120 IMPEGNO Gli studenti che nei glomi scorsi hanno affrontato i test ' di Medicina al San Raffaele di Milano 068391 (Nowp=) Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag. 40 Data IL~MA.TTINO Pagina Il Foglio 15-03-2014 42 1 Veterinaria, passione e frustrazione dei giovani ricercatori n dipartimento Nell'ex convento del Seicento fra sale operatori per animali la lotta quotidiana per studiare Gennaro Di Biase Passione. Di questa pasta è fatta 1'aria che sirespiranellafacoltadi Veterinaria/ geograficamente IDca trata nel panorama tra Capodimonte e via Foua. L' ex convento dei francescani osservanti del 1581. Ma alla passione va aggiunta l'aria, più malincoruca e più malinconicamen te italiana, dei finanziamenti scarsi e della necessità di fare i bagagli e andarsene all'estero, se si vuole fare dawero carriera. Eva aggiwltal'aria di un sud bistrattato, «dato che molti prodotti alimentari di origine animalè di Bre.sciasonoinquinati e nesuno si lamenta, mentre attorno alla moz.zarella succede sempre caos>), dice Luigi Zicarelli, il preside di veterinaria. Per la serie: in Italia non c' è solo la Terra dei Fuochi. Cominciamo dai fondirisicatissi- rrù: «A NewYork, dove lavora unnostra ricercatore - dice Giuseppe 10vane, professore di malattie infettive ed esperto di brucellosi - dispongono di 50 rrùlioni di finanziamento per studiare l'influenza. Qui dobbiamo sudare per ottenere 50mila euro per poter lavorare». Il ricercatore in questione, che sta di fianco e ascolta la conversazione, si chiama Geppy Pisanelli. Racconta che anche sua moglie, ricercatrice pure lei, è andata negli Usa. «Li prepariamo bene riprende Iovane sconfortato - abbiama ricevuto il prestigioso Certificate of approvaI dell'European association for veterinary education, che non tutti ottengono. Però, purtroppo, se i nostri allievi vogliono andare avanti nella ricerca li perdiamo. Succede spesso cosÌ». Siamo, purtroppo, alle solite. Eppure, il venticello di passione è tangibile, se si fa un giro tra i portici della facoltà, con i suoi 250 iscritti all' anno (divisi tra Veterinaria e Zootecnia). Laboratori con ricercatori indaffarati. Ambulatori per gatti e cani. In attesa per la visita, assieme alla sua padrona, c'è il cane «Batman». Napoli va salvata come Gotham. N ella sala operatoria stanno operando un cavallo. La stalla, poco più in là, ospita Dea, una cavalla operata al dito mignolo della zampa posteriore sirùstra (già, i cavalli non n ascono con lo zoccolo). La fiammella di Diana D'Alessio, studentessa con camice blu, non è affatto spenta. «Servono passione e impegno. C' è anche lavoro sul campo, qui. Faccio un internato in chirurgia e posso seguire visite e anestesie con l'aiuto di professori». Sorride. Fa durare il sogno. n tour della facoltà, iniziato dalle «cancellate installate per proteggere la struttura dai vandali che andavano a rubare rame dalla vicina casa dello studente devastata», si conelude nello studio di Iovane. Il preside, Luigi Zicarelli, ci spiega la storia di Napoli ricondotta sotto la lente della sua facoltà. I noti tira e molla da un regnante all'altro. «I prirrù corsi partirono nel 1797 per veterinari militari». www.ecostampa.it Quotidiano © RIPR ODUZ ION E RI SERVATA Bistrattati Lo sfogo del docente: «Li formiano molto bene e loro devono scappare all'estero» 11. ,.....-0,,"_ _ ~= 068391 Operato Un cavallo curato nell'ex convento-facottà (Newfotosud) Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag. 41 Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Il Foglio 15-03-2014 29 1 www.ecostampa.it Quotidiano Il decreto Dopo la bocciatura della Consulta Droghe, tomaIa differenza traleggere epesanti Ripristinati gli elenchi ROMA - La sentenza della Corte costituzionale, il12 febbraio, aveva cancellato l'intero pacchetto sulle droghe stabilito dalla legge F'ini-Giovanardi del 200,5. Via l'equi~onetra pesanti e leggere. Via anche tutta: la parte che riguardava azioni am· particolare era urgentissimo reintrodurre le tabeUe che vengono aggiornate periodicaroente. Dal 2005 ad oggi sono state inserite circa 400 nuove droghe sintetiche. Lorenzin insiste: «Sulla parte penale ci sarà un approfondimento a livello inministrative, ad esempio le mo- tenninisteriale e parlamentare dalità di vendita da per quel che riguarparte dei farmacisti La vicenda dalaconfigurarione di modina per uso dei reati. Questo Don terapeutico e della si può fare sull'onda prescrizione medidell'emergenza». ca. Saltate le due ta· Smentito seccamenbelle con l'elenco te un presunto scontro all'interno del degli stupefacenti, Consiglio dei minicirca 500 sostanze. stri, in particolare Ha ripristinato la Corte costituzionale ha queste norme il decol responsabile delcreto approvato ieri bocdatcill12 la Giustizia, Andrea febbraio la legge dal governo su proOrlando. Per il titoFlnl-Giovanardi posta del ministro lare del11struzione, stefania Giannini «i1 della Salute, Beatrice sulle drogl)e Lorenzin che però Lec.rearitorno delle tabelle Con lo stop circa ha chiarito subito: è molto importan«Resta intatta la di· .500 nuove droghe, te». Però il timore cadendo la tabella che si volessero ristinzione tra droghe minìsterlale. erano pesanti e leggere. chiamare i pìincipi Siamo intervenuti diventate «legali» della Fini-Giovanarsugli aspetti amm.idi (spacciatori di <....... Il Consiglio dei cannabis equiparati nistrativi e non peministri ha deciso di nali sui quali ci sarà a quelli di coca e eroripristinare le un'ulteriore rin"esina) ha rinfocolato le polemiche. «Serve sion€!». La decisione tabelle (on un atto un intervento legidella Consulta aveva d'urgenza creato un vuoto leslativo che distingua gislativo: in teoria, in modo netto leggeda febbraio a quando il decreto re e pesanti», insiste Patrizio verrà pubblicato in G~tta Uf- Gonnella, presidente dell'assofidale, chi avesse spacciato una ciazione Antigone. La comunità pasticca non avrebbe commesso di San patrignano giudica «irrereato. «Una situazione molto sponsabile ridurre consideregrave e potenzialmente perico- volmente le pene per gli spaclosa», commentano i tecnici ciatori di cannabis, seria minacdella Salute che hanno lavorato cia per igiovani». tutta la notte per preparare il teMargherita De Bac sto del ripristino, 30 pagine. In u- 068391 ._............ Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Maria Chiara Carrozza Pag. 42 Data Pagina COSSIESE DEL lUZZOtllOBNO Il Foglio 17-03-2014 2/3 1 lo studio della Basilicata In sette anni le Università del Sud riceveranno 100 milioni annui di finanziamento in meno che corrisponderebben ) alle risorse necessarie per garantire il diritto allo studio di circa 30 mila ragazzi Con il taglio dei fondi anche gli non potranno più trattenere gli studenti di Almalaurea sul l.l<iS() di disol'l'llptl~.iI'I1I' degli Ilnh l'l'silari. La ril'cl'm ha pl' so in t'Onsicterazilllle \'l'nli "tend t: quelli dci Sud (Sn l('J'I)o, 'al,ulia, Bari. . 'upoli (' Rl'ggio l'a l(Juria ) r-:i Il'm rmll luui iII J'()ndo.()JJ~I, clw",'11Jìca. ' "Ilimo jJu slll per R(lggLO l altlhm\ ('(m tU1 laSSI) di disotl'upnzio.11t1p~ll'i al 21:1,111']' n'nlo. prl'C ·dtlta da :'\apolt Il ('on Il :W.'l· IWI' cenlo, da 1100]'i l'1m illK,!l p 'l' l'l'nto, da l'alaniac(ln il L',II)I'I' n'nt Ol' da Salt'l'D!) clln il 1 ',5 per n'nill. Dispal'il;) :111thl' 1~('Lr('I'~'I!·ilW'l.ioni ('OI1UI1,1dil'!'t'J'(.'u ,J~ di lJlI"~1 200 ('tllY SUlLjl husta paga eh 1I~ hllll'~fll(! del :'\lIl'd n. ')Wllo ;\ lino del Sud . lI! SI,'( ('l1Ia 'Iw sl'mhl'a :l.n(\;l n sclie lumi Il' Lnivcrsilà dl'l Sud rict\ eranno HlO mili()ni aJllmi di Iìnall7,iamen lo in III 'no dw t:or,ri sj)on!lC'..I't'hbt'1'O ai fondi I1N'('ss;u'i pet· gal'aJl(jl'(1il dil'illo allo sludio di :~() mila ra y;az:d. I~: il quadro traccia lo dfùl'l-ni\'l'r~ità della Basilicata l'hl' ha C,ùc(,lato Q1l1U1to k' rllu'l.ioni dl'i fimU1 zianwnl i !-ltalali lnnuiranno sull'andal11ento t!('!!:1i slessì ,\t!'lIci. Secondo il mppol'lo, il !i()J)c!I} di filllllll.iatncnio dl'lle t'Jtiy(II'sil à stal ali si sLa lit!u('ent!o rUlilO doplI ~lIlno, pass,U1t!I) (la i :-.2 miliarcli di l'Uro dl'l 200H ai (i,;) miliardi di (IUI's l'; UlnO, In t'(lmptllso d: I" l'll/iid t'c ti dlll' y~'I()('i l ;) ma rl1l' , ,s('rllllll o d '11,1 <' quola pl'l'miak»: lIna per 'l'n - quanlo prcclsa to da .\nrllt'(\l am 1l11' IIl, tualc di soldi in più eh l' vil'nt' assegna- l'hl: Il: ( ' I~iv~'rNilù .ml'ric~ionali siano o~' la agli aLcnci consi(\erali più virluosi. m,Il I olnl'lll\o elJ un 111'1) al hl'l'~a.!!;ho la c!1(' rena li'l.Z~ pi.'SéU1ICJl1enll' il Ì\,ll'~, - P;1:IW~'~,I~~Ya l.~) l' t'~I~II\(l: ~lI1a H~)I'I:I ~h ~:! '106ri Ol'no, come t' lilalo fallo nolat'(' dai P,IO l~pl,dl.(}J J(I, I,JlI.,lllll: I J1l~h d.llid ( ~\ l'l'llori (Id Sud. P('r('h(' qtlella quola !il. 11 liSI hlo ~tl.() t l(UlII1.dl u~". 1ll0i t.L l'il'lle calcolala in l n,~ 'aJll' rapa('ilù de- Imln l~l'r ~lshss la clL'Ul' L~D1\ L'l'SIt a tnCI'l ~li nleItl'Ì <li It'lll'l'(' i conii in l't'goln l' di dlOllah. ))1 qlll~l (' flllhbhtlll', PL'J' I~) Illl' ("ontent'n'll' spese. Senza l)l'rÌl l'onsidl' - no», :'v!al/llill e_la l'()n1'('gll(,~1Z~ eh ql,ll' l"lfe le sitll'lzÌon i in CIIi sì 11'O VtUlo ',rli SUI /'IUllinll:J. rul!l/lr)Il( ' 111'1 fIllHll'l,I:\ , ." ~ ' , ~ , iondalore dI Almalélllat e~1,t'~ (!~'~ S,ud d ,O\' (' le tassI'. s()~( ~ (1m rea, «non rivela che gli bH~!;( . Ill'p Il o ,~J ;"cml. ~tl(~u!:llld(J Atenei del Sud siano i qllll1th Il' ~'nl ralt·.. " /'~IIIIf(' cl aZIO!le sul peggiori ma è il sistema ~l' ~'pe,~e n~I~II ~, (b<;,Cru~ll1l~1J l~: nd, M~'l. imp~'eJ1(ÙIOri(ùe del Mez~,~)gl(JJ.nn IIS))( Il,0 ,ti ,'ir Um IH!~(: . l lld zogiotno che non fllnziosltllaZl~lIle ch,c' (' s~al~ ~1l'lllll.'(,I'l~a , :I.n na e falica ad assorbire i l'h.C' <fUI 1'1'I)tlll: ]1U~hCS,I:.lI~ '~Ill DI S(,I~l- lameati». Al .\"ord il 3 S ' l~) d~'1 I Oh~('~'I~I CCl t.h. Han , _\nloJ)I(~ per cenlo dei laureaI i si l 1'I~t1uo, e~l'!J L I~" ~'rsl t ~l .\lclo tl l<,II'~) cll sposla all'estero, il 18 per Ban, i\laul'llIo RICCI cicli AlcJll'o III l'og- _, I di' Il' d -l S d ' gia e Vi!W('IlZ0 Zara clell'L'IlÌl'(lrsilà del cen (l q~le I e ,u lllSalenlo. ({J\. Foggia haspi 'galo Rit- O!\'ecelelf~llgra ~l Nlotrd. . ,c , _ lIes "a llg'a I)UO me ere l'I - La lUedta I t:r Il' la:-;sl' è eli , m-ll't1 .' ,,' , _, _ ro e il H'dcl_ ilo medio 1)I'OcaJJile è elì H la) IIScJ1l0'll~1 dlclllllMla delle , . , . IlIVerSl a c ezzod ' " " mila eum, IO J,Ol1lbél)'cl!a la mulw ddJc. lasst' c di 1..1,54. euro con un l'cclclilo glOrno, e ~ propr~o per l'eUon procapil(' di a- mlla euro. 1>('r qut'slo queslo che I. . slan.c • a!cwli alcllci cl 'I ~ord non s[orano con no facendo Il. pOSSIbIle per. cJ?ledere al It. f,V se cii assunzione: hanno un Liq:l- governo un II?Cremento cLi ns~).rse. !n lo eli tassazione (' quindi di l'nlnl.la questo scenano ~~l1I10 gIOco pm facIle maggiorl' ». l ['eli ori (] (I I Sud hanno anche le lI~Verslta pn~al e, dalla Lwss chil'SUI tm illl'lln lrO nlla num"a mini a~la BOCCOlU, che pro!?no Ul qu.esLo pe~ siri! Slefania Giallnini pl'oprÌ() per po- nodo stanno organizzando Ulcont~'1 Il.t l'hi('<:!('I'l' un,t l'l'd, ionl' delle proC(" per presentare la .loro offerta format~ duk di assl'gnu7.illl1e dl'i fondi. Sulla va. La.scorsasettlmané~ a Ban (segwqUl'sl ione l' intervenula anche l'a:-;sl's l'anno Ul~ontn anche a Salerno e Caser-. " la) la Lmss ha promosso tU1 momento sora l'q~IOoak .\Jba Sasso. «S('mhl'<l li nf t -I f "I" l li , ") ' r ' l' " l' ' . , '(CO ron u con e -éUmg le ne l'CO m r~ll. 1.,,1, ug.! t~~h sluc t:nl ~ ., :-;I.' IIlU - scienlifico Fermi eli Bari. «L'obieltivo I1ll',n ~'.e ll ~ .~I,\:~ rsll a d,l~lltl. B~II;~h,télla (~() _ spiega Roberto CostéUltini, dirigen,,('s~( l0. C!>.~ ~ l l.' confcJnhl(l, I .~(! Illlln le Orienlamento c Bl'llnd A tral'eness studt'ntl d'l f; ud d(n l'anno em l ~rarè della Luiss - è facilitar(l il diéùogo c lo ~~PPlU:I O ~ :'\()r,~l. ~'(~n, ~m ~-OI~NL'~l'I~I.t sl.'ambio tra docen li c gl'l1il ori, cercan~\ ~~\l1 ~lJ~l.'n~ (,)(~(; l (hp~II~~1l nll U,I~\ et~l _ do di fare capire ,Ille famiglie quanlo lall: { Il al~1 ~ (\'II(I.P:~I~~t,l:pa~1It ~ q~d sia imporl.éU1te per i loro figli scegliere Ili I;omull)('dlo nd)" l cu:n ll mtIngme in giusLo percorso cii studi, seguendo I le personali aspirazioni inclinazioni ». :'\ell'ultimo anno in Italia uno studenLe su 5 ha abbandona to gli st udi o ha cambialo facoltà: «L'infelicità da s.ludio dovula a scelle falle senza tenere COnto dei talenti soggettivi si traduce in un Iasso di abb,mdono degli sludi universiLéU'i che in Italia è il più allo in Emopa - conclude CostéUllini - noi vogliamo meLteTe a disposizione di studenli, genitOli, insegnanli le competenze di esperLi che forniscono le basi Leor.iche e pratiche per un supporto incisivo nelle varie fasi del percorso di scelLa» . I calcoli dell'Università lucanll l'Università della Basilicata ha calcolato quanto le riduzioni dei finanziamenti statali influiranno sull'andamento degli stessi Atenei, Secondo il rapporto, il Fondo di finanziamento delle Università statali si sta riducendo anno dopo anno, passando dai 7,2 miliardi di euro del 2008 aì 6,5 miliardi di quest'anno. In sette anni le Università del Sud riceveranno 100 milioni annui di finanziamento in meno, 068391 DI SAMANTHA DELL'EDERA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Maria Chiara Carrozza www.ecostampa.it Settimanale Pag. 43 Data Pagina CORRIEREfpMBRIA Il Foglio 15-03-2014 4 1 Scienza e medicina sono concordi' più di un terzo non si svilupperebbero se si ricorresse ad una sana alimentazione Mangiar bene fa diminuire il rischio di un tmnore ~ ROMA Da domani, 16marlo al 23 marzo i teo'ù la 13.1na edizione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, uno dei ptiocipali appuntamenti della Lega Ita~ana per la Lotta contro j Twnori. Istitluto con decreto del Presidente del Consiglio. 1 vento ha come obiettivo infonnare correttalnente, seJJ ibilizzare e rendere tutti COllMpevoli che la Prevenzione rappresenta oggi lo ,trumento più efficace per i vince.re j tLUnori, Focus p rticolare di qLLesta edizione e il ruolo dell'obesità e de] sovrappeso infantile ed adolescenziale come fattore tavorellte lo SYiluppo di tumori. Scienza e medicina sono concordi neJl'aftennul'e che più di un terzo dei tumOli non sì svilupperebbe se accompagna imo ad 1.l'l1çl sana alimentazione, pochee semptici regole che aiutino a ridurre il rischio di sviluppare la malattia: praticare un'attività fisica regolare, non fumare, Iidurre il consumo di alcol, alimentarsi con più frutta fresca e verdura. Se tutti adottassimo questi cOlTetti stili di vita, si raggiungerebbe in tempi brevi una guaribilità complessiva dal cancro di oltre 1'80 per cento. La lilt promuove dunque in questa occasione le virtù della «dieta meditenanea», celebre per le sue proplietà salutaI;, ed il consumo soprattutto dell'olio extravergine di oliva, testimoniaI storico della campagna, noto per le sue qualità protettive nei confronti di vari tipi di tumore. Dal 16 al 23 marzo i volont81i della Lilt si mobiliteranno per essere presenti nelle maggiori piazze italiane e offrire la bottiglia di olio extravergine di oliva - in cambio di un modesto contributo a sostegno del- www.ecostampa.it Quotidiano le attività promosse dalla Lilt (dalla prevenzione alla J'iabilJtazione da Ila diagnosi'precoce a1J' a i 'tenza ) - aocompagnata ad un utile opuscolo ricco di intbnna7.ioni sui COll'etti 01i di vita, con consigli e appropriate ricette di importanti chef nazionali. Moltissimi i punti Prevenzione (ambulatoli) Lilt che resterauno aperti u tutto il territorio nazionale, con medici, operatori sanitari, specialiti, volontari che saranno a d1sposi~ ziooe di tutti per offrire quei servizi che, da oltre 90 anni, caratterizzano la LiLt o Ila lotta ai tlU110li Lacnrnpagna è stata lancil:lta da una conferenza tampa presso PalaZ7..o Chigj che si è tenuta pres ieduta dal minitro del la Salute, Beattice Loreozin econ Graziano Dehio, sotto. egretano alla Presidenza del C.onsigli . , St~ fania Gial1llini, ministro dell'Istruzione e Maruizio Martina. tninjstro delle Politiche Agricole. ~- ._..\ I ..... " .. . . ' I T ,~ '''" ,I, ~ I. • ,~, ' l'''' ~ , 068391 - ~- . Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Maria Chiara Carrozza Pag. 44 Data Pagina Il LE 'llSl RJ\ DI: " (;O\'j:I{'I;{) Emergenza occupazione Foglio Il tlop Nel conlTunto tra ingressi c cessazioni sonoquasi 200mila i contratti .,pcrsi» 17-03-2014 6 1/2 I I settori Solo l'agricolrura registra un saldo positivo rra cnmlte e uscite Dove si è perso il lavoro: al Nord e tra gli «over 44» www.ecostampa.it Quotidiano 2013 anno nero delle assunzioni, cresce solo il tempo determinato PAGINA A( URAO[ Francesca Barbieri Un'Italia che va ind ietro nd tempu, dove resiste solo ['agricoltura rncn[te gli altri settori subiscono un flop occupazionale senza precedenti e ad essere penalizzati non !>Ono 50[o i giovani ma anche gli over 40 con anni di esperienza alle spalle. La sfida del Govcrnodi rilanciare il lavoro si trova di fronle GlO~ÀNI Cresce la platea dei ragazzi fino a 2S anni che non riesce nemmeno ad entrare nel mondo del lavoro quasi 2,2 milioni del 2009 a meno di 1,8 milioni nel 2012 per scendere sotto quota 1,6 milioni nel zo13 (- USM> sull'anno precedente), mentre l'unica formula cberimane in crescita è qud la relativa al tempo determinato. Complessivamente, su 100 rapporti di lavoro attivati nel 2013 il 68% è stato a tennine. il P come... Polizza assicurativa Domant Il cHrionIrio Dalla Adi «amministratore» alla Zdi ICzoniuazione acustica», voce pervoce lutto quello che c'è da sapere sul condominio In vendita a0,50 euro oltre alpreuo del quotidiano 16% a tempo indeterminato, il 7% in collaborazione e solam ente il 3% di appre ndistato. «Le misureconte nutencl decreto legge ap pena varato dal Governo (si veda l'articolo nella pagina a fianco, ndr) - osserva Marco Leonardi, docente di Economia del lavoro alla Statale di Milano - dovrebbero allargare l'utilizzo del contratto il tempo determinato e rilaneiare l'apprendistato, mentre. una maggiore spinta al tempo illdeterminato potrebbe arrivare più avanti con l'esercizio della delega sulla semplificazione dei contr-.J.tti e l'introduzione di quelloa tutele crescenti». Restringendo l'obiettivo sui ~l't1ori, a soffrire di più è l'industria. con un saldo di -ISsmila, c anche i servizi passano in terreno negativo, lasciando la differenza positiva tra attivazioni e cessazioni del 2012 pari a ~38mi la per l'attuale -'22mila.l n positivo solo l'agricoltura. con duemila nuovi posti di lavoro attivati «11 quadro chene risulta è quellodi un paese che ritorna al passato - conclude Maurizio Dci Conte, docente di Diritto dci lavoroalla Bocconi -dove l'industria subisce un colpo pcsallle. Invertire questa tendenza con una politica di rila ndo industriale è la sfida cruciale dalla quale dipende)a pOssibilità di agganciare la ripresa del ciclo economico». [email protected] 068391 un "avversario agguerrito", con una sfilza d i numeri negativi che arrivano dal sistema delle comunicazioni obbligatorie. Gli ultimi dati lstat avevano già battezzato il20l3 come un· nus horribiliS3 causa dci numero diJavoratori sceso a 1l,4 mi lioni (480mila in meno rispetto al 2012 e quasi un miliom' in meno rispetto al pre-crisi) e i disoccupati ampiamente oltre il tetto dci 3 milioni (+-370mila sul 2012). Tutte cpnseguenze dci fatto che lo scorso anno si è registr310 il valore pio basso di nuovi contratti dal 2009: circa 9,6 milioni, a fronte di 9,8 milioni di ccssaziolÙ, con una perdita Detta di oecupazione scm- pre più ampia. Si è passati da un saldo negativo di 1I4mila rapporti d i lavoro del 2012 a -176mila ncl2OL3. Sul territorio, in base al report realizzato dal centro studi Datalavoro pc.r <di Sole 24 Ore)). emerge che il "contributo" pio ampio al di'faulr nazjonale lo dà il Nord ltalia, con una perdita di &vnila posti che supera il-64mila dci lOll. Mentre dalla carta d'identità dci lavoratori balza all'occhio la perdita di 24zrnila contratti pe.r gli over 44, solo in minima parte legata al raggiungirnento della pensione. IIC'è una sorta di staffetta - commenta Luigi Campiglio, ordinario di Politica economica all'università C,Iltolica - tra i senior e i giovani, con i primi che fatitano di più a ritrovare un impiego» . In un periodo in cui si continua a parlare di esplosione della disoccupazione giovanile il dato per gli under2srisulta, un po' a sorpresa, in territorio positivo. Sono infatti di più i giovani che hanno avviato u n rapporto di lavo-ro rispetto a quelli che l'hanno visto cessare, «anche se - precisano i ricercatori di Oatalavoro - vi cun'a mpia platea, in crescita, di ragazzi che non riescono ;n assoluto ad accedere a un'occupazionc, e dunquenemm cno aperderla)). A livello contrattuale, poi, colpisce la fless ione di attivazioni di rappo rti di lavoro a tempo indeterminato. passati dai Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 45 Quotidiano Data Pagina Foglio www.ecostampa.it Il 17-03-2014 6 2/2 La fotografia di Datalavoro -- IL TRENO LA CAUSA DEllE CESSAZIONI Attivazioni, cessazioni e saldo di rapporti di lavoro dal 2009 al 2013. Anno 2013. In migliaia In migliaia - ATTIVAZIONI 2009 - • CESSAZIONE RICHIESTA CESSAZIONI -i 2010 DAL LAVORATORE 2011 2012 Dimissioni 2013 ~ Pensionamento CESSAZIONE Al TERMINE 6.348- - ~ 10.100 • CESSAZIONE PROMOSSA DAL DATORE or LAVORO 9.800 -1-600 "'--H ____ - --1- 1.135 Licenziamen to 104 923- Altro 108 ~ Cessazione attività ALTRE CAUSE - - ------------------ - Il CONFRONTO Attivazioni dei contratti e differenza con le cessazioni. Dati 2013 in migliaia \ Per dasse d'età Per ripartizione geografica i i Under 25 Nord &llIl -8. @ 1.374 - EIIIlI SUd ' • -36 @ Da 25 a 34 anni 2730 • ••• -57 @ o n -129 Il Agricoltura i Tempo indeterminato 1.392 ···_···,,-- '''_._.... _... _-- .".......... , +2 j 1.579 • l Tempo determinalo 6.542 .. --- . Industria in senso stretto Apprendistato 718 ·· ......·..·.. -.... ,,, ..·__ ......·.. ,, ..··..···_·· , -90 , 242 - .................."............. +59 @ Costrulioni 557·····..·· Contralti di collaboralione .. ·65 @ 5ervili 6.946 ···......·····.. ····..·.. ··· • 674 .. ....··· -49 @ Altro ·........·..· -22 @ 577 "" -57 @ '---~~-==-~----'-'------- -, 068391 Fonte, ela-oc",,=,,=,.=.=,~,.="~I.=_ =,="d~.~,,7d,,7"~'="="~'=de~. 1 -- -- ",,,,,,,_.-.. -- +317 @ @ -47 1\ : ·242 @ Il : @ @ @ Industria -62 Femminile - 4.849 \ Over 44 . : 2.876 - - ..... "...... _._...., .......... ·446 1.275 ··--·,..,- .......... _--... ,._......,...- --- -155 l oa35a44anni _ ---'=-___ \ 2633 --~. Per genere Maschile 4..765 ~ ,i Per lipologia contrattuale +119 Centro imi - -, Per settore di attività Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 46 nSole9j{l mmrn Data Pagina Il Foglio 17-03-2014 7+1 1/3 Un mix di interventi con tempi differenziati per rivedere la .legge Fornero Lavoro, riforma in otto punti www.ecostampa.it Quotidiano Misure immediate solo per apprendisti e contratti a termine Attuazione in due tempi per le riforme del lavoro varate la scorsa settimana. Cambiamenti immediati per apprendistato e assunzioni a termine, tempi Itrnghi per sussidi e nuovi contratti. Mapersuperare UsistemaFornero i Dodi da sciogliere non mancano, a partire dalle risorse: secondo le prime bozze del Odil'attuazione delle deleghe Mn deve comportare nUllve spese per lo Statll. Barbieri e Melis • pagina 1 Addio in otto tappe al sistema-Fomero Cambiamenti immediati per apprendistato e assunzioni a telmÌne, tempi lunghi per sussidi e nuovi contratti Francesca Barbieri Valenlina Melis Si preannunda un lento addio al sistema-Fornero, guardando alle direttrici che si possono ricavare dalle anticipazioni dei due provvedimenti esaminati dal Consiglio dei ministri la settimana scorsa. Un pacchetto di Tegole che incidono sul mondo del lavoro e cambieranno il sistema tracciato daJ la legge 92/2012 (la riforma «Fomcro»), già ritoccata, l'estate scorsa, dal DI 76/2013 (il decreto «GiovanninÌ»)). ltcmpi di attuazione delle nuove di posizioni, però, sono diversi. Cambiamenti immediat i per apprendistato e assunzioni a termine, con le novità contenute in un deCreto legge. Tempi lunghl, invece, per sussidi universali e nuovi contratti, che dovranno aspettare Jlesercizio deUe cinque deleghe da parte del Governo, previste da un disegno di legge. L'Esecutivo è chiamato anche a riformare il sistema dei servizi per il lavoro e le politiche attive, a razionalizzare gli incentivi atie assunzioru, ad aggiornare le misure di tutela della maternità. Uo.doppio binario su cui camminerà il Jobs aet di Matteo Renzi, con nodi da sciogliere su entrambi ifrontL T ra le misure immediate, con l'entrata in vigore del decreto leg- ge, le imprese potranno sempre siglare contratti a tempo determinato senza indicare la causale (i motivi dell'assunzione «a tempo» ),nellimite di 36 mesi, che è il tetto massimo di durata dei rapporti a termine. Finora la possibilità di non inserire la causale era ammessa solo per il primo rapporto di lavoro a termine, della durata di 12 mesi, compresa una (sola) eventuale proroga. In base alle anticipazioni sul decreto legge diffuse dal ministero del Lavoro nei giorni scorsi, la proroga di un contratto a termine diventerà possibile fino a un massimo di otto volte nell'ambito dei 36 mesi. Sull'apprendistato, invece, arrivano nuove misure di semplificazione: il ricorso alla forma scritta vale solo per il contratto e per il patto di prova e non quindi, come attualmente previsto, anche per il piano formativo individuale. Si elimina, poi, il vincolo introdotto dalla riforma Fornero, per cui l'assunzione di nuovi apprendisti è legata a doppio fIlo alla conferma in servizio , alla fme del periodo formativo, di almenO' il 30% di quelli già impiegati. Per il datore di lavoro, inoltre, è eliminato l'obbligo di integrare la for- Una novità, quest'ultima, che potrebbe create problemi con l'Unione europea, che potrebbe "escludere" dagli aiuti di Stato i cospicui sgravi contributivi di cui gode l'apprendistato. Quello che doveva essere il piatto forte del Jobs act, invece, [misce nel Ddl delega. Il contratto di inserimento a tutele crescenti potrà essere introdotto dal Governo nell'ambito del riordino delle attuali forme contrattuali (una trentina circa). Sempre nel disegno di legge delega, c'è il progetto di introdurre un sistema di ammortizzatori universali, che prevede, in caso di disoccupazione involontaria, tutele uniformi e legate alla storia contributiva dei lavoratori, includendo anche i collaboratori. Questo sistema andrà a inserirsi sulla riforma degli ammortizzatori sociali introdotta dal Governo Monti (legge 92/2012), peraltro non ancora completata. Per quest'anno, infatti, resta aperto l"'affaire" Cig in deroga. Il budget per il 2014 è di 1,7 miliardi, quasi un miliardo in meno rispetto alla spesa dell'anno scorso. Le Regioni chiedono uno stanziamento più elevato per coprire le richieste mazione di tipo professionaliz- dell'intero anno e lo stesso minizante e di mestiere con l'Offerta stro del Lavoro, Giuliano Poletformativa pubblica, che diventa ti, ha sottolineato la necessità di un elemento discrezionale. recuperare un miliardo di fondi. Peraltro, lo schema di Ddl circolato nei giorni scorsi, prevede che l'attuazione delle deleghe non comporti nuove spese per le casse dello Stato: si dovrà agire, cioè, con una «diversa allocazione» delle risorse economiche oggi esistenti. Per sostenere la genitorialità, il Ddl prevede l'estens ione alle lavoratrici parasubordinate della indennità di materni tà, anche in caso di mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro, e un credito d'imposta per le lavoratrici, anche autonome, con figli minorenni, che si trovino al di sotto di una certa soglia di reddito. Per finanziare quest'ultima misura, lo schema di Ddl prevede l'abolizione della detrazione per il coniuge a carico. Su alcuni capitoli, le riforme annunciate dal Governo segnano una vera inversione di marcia, rispetto a disposizioni appena entrate in vigore. Si prevede dirivedere il regime della sanzioni «valorizzando gli istituti di tipo premiale» e favorendo «la immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita». Dal 22 febbraio, però, è scattato l'aumento del 30% della maxi-sanzione per il lavoro nero, introdotta dal Governo Letta, ed è stata esclusa la rnisura premiale della diffida (per mettersi in regola). 068391 Cl RIPRODUZIONE RISHiVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 47 Data Pagina Il LE :'\IISllU: DEI. GOVER"\O Giovani Emergenza occupazione Formazione semplificata pcrchi apprende un mestiere Foglio 17-03-2014 7+1 2/3 Il nodo riSOI"St' Le rifonne in arrivo non devono comportare costi aggiuntivi La mappa degli interventi annunciati dal Governo COME È COME DIVENTERÀ formazione pubblica obbtigatvria Meno vincoli Nell'apprendistato di mestiere il training aziendale va integrato con laforrnazione pubblica. Ilpiano formativo individuale deve essere scritto e ['assunzione di nuovi apprendisti richiede il rispetto di percentuali di conferma l a formazione pubblica dtventa facoltativaesonoaboliti i vincoli di stabilizza zio ne. Nonèpiù obbligatoria lafoma scritta per il piano formativo individuale. la retribuzione, perla parte riferita alleorediformazioneè pari a13S% Causale necessaria l'uso del contratto a termine richiede una «causale», a eccezione del primo rapporto a tempo determinato, di durala fino a 12 mesi, proroghe comprese. I contratti collettivi possono individuare ipotesi diverse Causale abolita Ilcontratto può essere senza «causale» finoa 36 mesi. Le proroghe sono ammesse finoa 8 volte (nei 36 mesi), se riferite alla stessa attività. I contratti a termine non devono superare il 10%dell'organico Procedura complesu i VersoilDurcvirtuale Ildocumento unico di regolarità la regolarità contributiva nei contributiva è richiesto all'lnps, i confrontidell'Inps,detl'Inaile j deUeCasseedilisaràverificata all'lnail e alle Casse edili dalle i daglien!l interessati solo con aziende che ne hanno bisogno (per appalti pubblici o allro) ed è ! modalità telematiche. l 'esito consegnato in forma cartacea agli ! dell'interrogazione avrà valore sportelli o spedito per posta : per120giornidaU'acQuisizione ! ; Sistema universale Emergenza fondi per la Cig Per i settori non coperti da ! l 'obiettivoèassicurare un ammortiualori sociali c'è la Cig in j sistema di garanzia universale deroga, che per quest'anno ha i per tutti i lavoratori: tra le misure bisogno di almeno un miliardo di ! ipotiuale la revisione dicriterie nuove coperture. l a legge 92/2012 ! oneri contributivi ordinari, la ha introdotto ifondi bilaterali di i rimodulazionedeU'Aspielasua solidarietà, mai decollati i estensione ai collaboratori i Agenzia unica nazionale www.ecostampa.it Quotidiano DA QUANDO j Partenza immecfiata ! l e nuove regole l sull'apprendistato saranno : operative a partire j dall'entrala in vigore del l decreto legge 1 varato mercoledì scorso dal j Consiglio dei ministri i Partenza immediata r l a semplificazione dovrebbe ~ diventare immediatamente : operativa con l'entrata in vigore i deldecreto-legge sul lavoro : varato mercoledì scorso dal i Consiglio dei ministri. Non i richiede misure attuative ! Partenza rinviata i Se~eundecretodiattuazione ! delministerodel Lavoro, da ! emanareentro60 giorni ! dall'entrata invigoredelot : lavoro, ~vran noesserestabilile ~ anche ipotesi di esclusione dalta ~ nuova procedura t Partenza rinviata ) UGovernoè delegatoad i adottare, entro sei mesi, uno o : più decreti legislativi perii ! riordinodeUe regole sugli f ammortiuatorisocialiin ~ costanzadirapporto dilavoroein ì caso di disoccupazione : Sipulltaarazim1aliuaregli ! incentivi all'assunzione equeUi l perl'autoimpiego. Dovrebbe arrivare un'agenzia ; nazionaleperl'impiegoperla [ gestione integrata delle politiche : attiveepassive Partenza rinviata Il Governo dovrà adottare, entro sei mesi da ll'entrata in vigore della legge delega, unoo più decreti legislativi per riordinare la normativa sui servizi per iI lavoro e sulle politiche attive Un sislema comple55o Èstata appena aumentata del 30% la maxi·sallzione peril lavoro nero (passata dal 22 febbraio da un minimodi l .950 euroa un massimo di 15.600 euro). Ancora molle procedure sono legate a documenti cartacei Sanzioni da rivedete UGovernopunla a rivedere il regime sanziollalorio, valorizzando gli istituti premiati, e a promuovere te comullicazioni telematiche, anche pergti adempimenti legati alla costituzioRe, gestione e cessaziolle del rapporto Partenza rinviata la semplificazione delle procedure e degli adempimenti sarà.affidata a unoopiù decreti legislativi da adottare entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge delega sul lavoro proposta dal Governo 068391 Quadro frammentato Gli inte~enti di politica attiva sono offerti dai centri per l'impiego provinciali e dalle agenzie private. Molti e frammentati gli incentivi all'assunzione: se ne contano ulla trentina, alcuni dei quali senza provvedimellti attuativi Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 48 Data Pagina Il Foglio 17-03-2014 7+1 3/3 Tante formuledt ingresso Sonoalmeno271etipologiedi contratti di lavoro esistenti, tra rapporti subordinati, parasubordinati,di lavoro aUlonomoespeciali{come associazione in partecipazione o tirocini) Contratto a tutele cmcentl Obiettivo è stilare un testo organico di disciplina dei contratti esistenti, con t'introduzione, anche in via sperimentale, di nuovefotmule con tutele crescenti peri lavoratori coinvolti Partenza rinviata Il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi, unoo più decreti legislativi perii riordino e la semplificazione dei contratti, tenendo conto anche degli obiettivi fissati dall'Unione europea Doppio binario l 'indennità di maternità spetta alle lavoratrici dipendenti, stagionali, agricole. addette ai servizi domestici. Per le iscritte aUa gestione separata Inps. il diritto è subordinato al versamento dei contributi dal datore di lavoro L'estensione Tempi lunghi le misure a sostegno della genitoriali!à saranno inserite in uno o più decreti legislativi da adottare entro sei mesi dall'entral:a in vigore della legge delega sul lavoro proposta dal Consiglio del ministri Il Governovorrebbeestendere ['indennità di maternità a tutte le lavoratrici le parasubordinate ne avranno diritto anche in caso di mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro. Aiuti fiscali allelavotatrici madri www.ecostampa.it Quotidiano CA~mRE APERTO Nuovo restyling alla legge 92 del 2012 dopo le modifiche introdotte dal decreto «Giovanninh> 068391 dell'estate scorsa Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 49 Quotidiano nSole9j{l mmrn Data Pagina Il Foglio 17-03-2014 17 1/2 www.ecostampa.it Formazione continua. In un anno adesioni in aumento del 13% Il «training» punta su sicurezza • • e Innovazione Fondi interprofessionali per 800mila aziende fortuni e mal~ttie professionali e di accrescere l'efficienza energetica. Ma la parte più consistente dei finanziamenti che le imprese hanno a disposizione è costituita dal «conto formazione», a cui ogni azienda può attingere nel corso dell'anno, senza scadenze. Nelz0l3, con questo canale sono stati investiti in formazione, elirettamente da parte delle imprese, 221 milioni eli euro. Finanziamenti per altri 33 milioni di euro, già stanziati, saranno disponibili dopo l'adozione del nuovo regolamento De che elisciplina gli aiuti compatibili con il mercato interno (compresi quelb alla formazione), e deelicatialle tematiche strategiche per la ripresa competitiva delle imprese, quali innovazione tecnologica di processo e di prodotto, digitalizzazione dei processi aziendali, e-cornrnerce, internazionalizzazione, reti d'impresa. Per il training dei manager il principale player è Fondirigenti che ha recentemente "invitato" a presentare piani formativi condivisi diretti a supportare la crescita competitiva e manageriale delle Pmi e a favorire l'occupazione dei dirigenti involontariamente disoccupati. Per i lavoratori delle cooperative è attivo Fon.Coop che ha aperto due canali di finanziamento a favore delle imprese associate. Il conto formativo dedicato alle grandi imprese, che utilizzano le risorse versate con modalità semplificata e senza vincoli di scadenza, a cui possono accedere anche le Pmi in aggregazione tra loro. E una serie di avvisi a sportello: attualmente aperto quello dedicato alla riqualificazione delle competenze dei lavoratori in ammortizzatori sociali. L'avviso ha una dote di 4 milioni: le risorse sono in esaurimento ma è stato deliberato il rifinanziamento. Per i elipendenti di banche e assicurazioni, invece, il fondo Fba fmanzia attualmente i piani per la riqualificazione di lavoratori over 55, per quella degli assunti con apprendistato professionalizzante, per corsi professionalizzanti e master. Nonostante tutte queste iniziative, la partecipazione degli italiani alla formazione continua resta bassa rispetto al resto d'Europa. Secondo l'Isfol gli adulti che ne12o12 hanno partecipato a iniziative di formazione elo istruzione nelle 4 settimane precedenti la rilevazione sono pari al 6,6%, con i valori più bassi al Sud (5,7%). L'lsfol sottolinea poi come le imprese maggiormente capaci di reagire alla crisi economica sono quelle che si sono mostrate in grado di legare innovazione e investimenti in formazione, ma sono poche le aziende con più di lO addetti (il 5,3%) ad essere molto impegnate sia sul piano dell'innovazione sia su quello della formazione. o R I PRaDU Z[O N ~BJS ERVA rA 068391 Francesca Bilrbieri Sicurezza, innovazione, ag~ giMDamen to de.lle competenze. Sono questi i tre filoni prin~ cipali su cui si sviluppano i bandi attualmente aperti dai principal i fondi interprofessionali per la formazione continua. Organismi che raccolgono l'adesione di dr ca 800mila imprese (per un totale di 9 milioni eli làvorafoIi). che iscrjvendosi bnnno deciso di dirottare alle casse del fondo prescelto una parte del contributo obbligatorio contro la elisoccupazione involontaria (0,30% della massa salariale lorda). Da Fondimpresa - il f(mdo interprofessionale di Confindustria, Cgil Cisl e ViI. che raccoglie J66mi1a aziende per 4.5 rniboni di lavoratori - attiva un avviso che stanzia 28 milioni per f< rm:ue i dipendenti su salute e sicurezza sul lavoro e tematiche ambientali, con l'obiettivo di dare slancio alla prevenzione di in- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 50 Data Pagina Il Foglio 17-03-2014 17 2/2 www.ecostampa.it Quotidiano l 'offerta Le risorse2014 messe a disposizione dai principali fondi interprofessionali per la formazione continua Aperti avvisi per riqualificare over 55 (lO mitioni), per apprendisti (12 milioni), corsi e master (3 milioni). Di prossima pubblicazione un avviso per favorire occupabililà e adaltibilità delle competenze (3S mlliont) FONARCOM Budget da 2 milioni con la prima scadenza al31 marzo. Finanziati piani su sicurezza e prevenzione. adeguamento delle competenze in tema di innovazione. allineamento delle competenze su internazionaliuazione FON.COOP Il contoformativo ha stanziato 17,7 milioni di euro. l 'avviso dedicalo alla formazione dei lavoratori in ammortiuatori sociali ha invece una dote di 4 milioni di euro. Entro aprile sarà attivalo ,'AvvisD setloriale per 2,5 milioni di euro FONOIMPRESA Avvisoche mette a disposizione 28 miHonl per formare i lavoratori su salute,sicureua e ambiente. con l'obiettivo di incrementare la prevenzionedi infortuni e malattie professionali. la parte più consistente dei finanziamenti passa dal contoformazione FONDIR Ne12014, il Fondo impegnerà15 mi60ni per finanziare piani di formazione continua semplificando ulteriormente le modalità di presentazione, gestione e rendicontazione dei piani. Ad aprile saranno pubblicate le «Modalità di accesso al finanziamentOIl FONDlRIGENTl Inviti a presentare piani formativi condivisi fi naliuati a supportare la crescita competitiva e manageriale delle Pmi, e a favorire l'occupazione dei manager. l e risorse ammontano a 28 nn'Horri di euro FORMAZIENDA 068391 Avviso a sportello aperto fino al30 giugno che rappresenta il canale ideale per le mitro e piccole aziende. lll · lugliosarà aperto un nuovo avviso a sportello. 1\ fondo vincola ad avviare i piani entro 30 giorni dalla graduatoria Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 51 Data Pagina Il Foglio 17-03-2014 30 1 www.ecostampa.it Quotidiano la qualiffcazione. Cambiano i requisiti Da domani l'obbligo di usare formatori professionisti Temposcadutopcriforma- tori non professionisti in mareriadi sicurezza sul lavoro. Entra in vigore domani, 18 marzo, il decreto interministeriale del 6 marzo 2013 che detta i criteri di qualificazione della figura dci formatore per la salute e sicurez- za sul lavoro O'avviso dcU<I pubblicazione del dec reto è comparso sulla «Gazzetta ufficiah.'» 6sde1 18marzo 2013). In pratica, chi intenderà svolgere docenze in questo campo, per assicurarel'adempimento degli obblighi previstidagli anicou36 C37dc! Dlgs 81./2008 e in lincacongli accordi della Confe renza Stalo-Regioni delzl dicembre 2011 sulla formazione. dovrà necessariamente avere i requisiti indicati nel decreto inrcrminisleriale del 6 marzo 2013. temporanea prescnza dì tre elementi fondamentali per un docente formatore in matcria di sieurczza e cioè: conoscenza, esperienza e capacità didattica. Si tratta in sostanza della combinazione di clementi di scolarità uniti a un numero minimo di ore di formazione già erogate nel triennio precedente. Nel decreto sono riportate con chiarezza le possibili combinazioni cile consentono di ritenere un docente qualificato per l'insegnamento nel campo della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. 1 criteri previsti nel decreto non riguardano invece la qualificazione del fOllllatore-docente sui corsi specifici per coordinatori per la sicurezza, -per Rspp/ Aspp e altre specifiche figuree nemmeno l'attività di addestramento, che rimane svincolata dal possesso dci requisiti e continua a poter essere erogata genericamente da un lavoratore esperto. Èimportante, dunque, che da domani ciascunaa:zienda che incarica docenti (interni o esterni) per la formazionc dt!i propri lavoratori, si accerti che il formatore abbia la qualifica prevista dal decrclodel6marzo 2013, sia per evitare il rischio di vedcrsi invalidata la formazione erogata, !>ia per le conseguenze su eventuali imputazioni in seguitoa infortuni, nelle quali sia contestata la carente fo rmazione dei lavoratori. L'unica eccezione è prevista per i corsi che erano già calendarizzati e organizzati aUa dala di pubhlicaz.ione dci decreto del6 mano 2013 (18 marzo 2013). 068391 Il datore di lavoro che sirivolge a un formatore non qualificato, può vedersi sostanzialmente invalidata l'attività formativa, perché non erogata da un soggetto abilitato, Il decreto del 6 marzo 2Oi.3 è estremamente complesso, eprevede in primo luogo la sudetivisione delle specializzazioni di formazione in tre aree tematiche: area normativa-{Jrganizzativa, area rischi tecnico-igienico-sanitari e infine area relazioni e comunicaz.ionc. Il formatore potrà esercitare l'attività di docenza solo nelle aree per le quali dimostra di avere i requisiti previsti dal decreto. rdocenti, per essere qualificati, devono avere il pre requisito minimo del diploma di scuola secondaria di secondo grado (pre-requisito non richiesto per i datori di lavoro che effettuano formaziont' ai propri dipendenti) e almeno uno dci successivi o lPPROFOIIDIMlItTOOttUNl seirequisiti fondamentali. strutturati in modo tale che sia garan- Il decreto del6 marzo 2013 tita per ciascun criterio la con- fII'WlII .IIt.,(~J"I'fl' mm flmmt>/l/fInlf"" nlJ Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 52 mmrn Data Pagina Il Foglio 17-03-2014 32 1 Società. Obbligatoria la rilevazione degli organici prevista dalla legge di stabilità quando la richiesta arriva da ll'ente controllante N elle società esuberi «flessibili» www.ecostampa.it nSole9j{l Quotidiano È possibile escludere la presenza di eccedenze anche con elevata spesa di personale Stefano Pouoli La legge di stabjlità 2014cerca di dare impulso all'efficienzadelle societàdelleamministrazioni pubbliche locali: In questo quadrO, anche se con l'intento d i evitare eventualI licenziamenti, si inseriscono i commi 563 e seguenti sull<\ «mobilità». U legislatore, riproponendo l'articolo 3 del Dl101i2013 stralciato tra le polemiche, introduce importanti eccezioni allcnorme pubblicistiche sulle assunzioni, prime tra tutte quelle dell 'articolo 18 del DI 112/2008. In sostanza si deroga sia all'o bbligo di reclutamento nel rispetto dei principi propri del concorso pubblico, sia ai vinco li previsti dall'articolo 76, comma 7 sui tetti assunzionali che oggi si applicano in via diretta alle società strumentali e, in via mediata, alle società di servizi pubblici locali. Turnando alla mobilità, il comma 563 dice che le società controllate «possono, stllLa base di un accordo tra di esse, realizzare, senza necessità del consenso del lavoratore, processi di mobilità di personale anche in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, in relazione al proprio fabbisogno e per le finalità dei commi 564 e 565». Possono, e non devono. La procedura, però, dovrà essere comunque attivata nel caso in cui sia l'ente a promuoveda, con proprio atto di indirizzo e solo a condizione che l'obiettivo sia quello di unariduzione della spesa attraverso un processo di riorganizzazione, il che, ragionevolmente, lascia intendere che si verifichino degli esuberi. li comma 564, in proposito, prevede che siano gli enti controllanti ad adottare atti di indirizzo quando appunto vi sia la necessità di prevedere piani industriali di revisione dei servizi esternalizzati. In questo caso l'ente può privilegiare l'acquisizione di personale mediante la mobilità rispetto alle nuove procedure di reclutamento di risorse umane. Secondo la nuova normati- l pzr va, pertanto, la società può procedere a un licenziamento collettivo solo nel silenzio dell'ente controllante, che può chiedere invec,e di ricorrere alla mobilità. Nella previsione del comma 5640 comunque, l'avvio della procedura avViene su iniziativa dell'ente che dovrà promuovere un piano di riassetto. Per la norma, si noti, attivarsi non è una mera facoltà. È chiaro che vi sarà la necessità di una riorganizzazione quando vi siano aziende che si trovino in perdita per più esercizi. A seguito della richiesta dell'ente controllante, le' società sono costrette a effettuare una ruevazione delle eccedenze. Questo deve comunque essere fatto «nell'ipotesi in cui l'incidenza delle spese di personale sia pari o superiore al 50% delle spese correntù>. Una volta prodotto l'elenco degli esuberi, gli amministratori della società devono inviarne ai sindacati un'informativa preventiva in cui sono individuati numero, collocazione aziendale e profili professionali del personale in esubero. li legislatore, in questi casi, giudica necessaria la rilevazione, ma le eccedenze sono eventuali e potrebbe quindi risultare che non vi sia personale in esubero. In particolare, per il legislatore il fatto che il personale pesi per oltre il50% dei costi è un buon motivo per procedere a un controllo, ma non impone una riduzione del personale né vieta, nei servizi pubblici locali, che si possa procedere a nuove assunzioni. 'P er contro, "eccedenza" non corrisponde a un'eleva-' ta incidenza delle spese del personale. Può verificarsi il caso che si abbia personale in eccesso per «profIlo professionale», ovvero che vi siano troppi amministrativi e pochi aut isti. Il comma 563 non esclude un'eventualità del genere ma prevede solo che «le posizioni dichiarate eccedentarie non possono essere ripristinate». Cl RIPR ODUZIONE I:I ISI:RVAT A N Si possono individuare dipendenti «in eccesso» in singoli profili professionali a prescindere dall'entità complessiva delle uscite '011 e... Sconti fiscali Dom nlUd ion '0 Dalla Adi ccamministratore» alla Zdi «zonizzazione acustica», voce per voce tutto quello che c'è da sapere sul condominio In vendita a0,50 068391 euro oltre al prezzo del quotidiano Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 53 Data Pagina Il Le misure del governo Il lAVORO Apprendistato Subito loscolltosullcore di training . e salmla forma scrina del piano formativo I I Foglio 16-03-2014 5 1/2 La legge delega Tempi più lunghi per contratto unico e riforma degli ammortizzatori socirui Contratti, proroghe senza intervalli www.ecostampa.it Quotidiano Obbligo di intenuzione solo in caso di nuova assunzione -Decreto attuativo per il Durc online o.vlde Colombo Claudio Tucd vista la scelta che è stata fatta perun regime unificato. ROMA. Sempre guardando allemisu_ Niente intervalli nel caso di re immediatamente operative proroghe del contratto a termi- (l'ipotesi è che il decreto arrivi ne ~acau saJe". V<!le a dire. gli in Gazzetta Ufficiale tra lunedl e "stop and go" di lO e 20 giorni martedì), c'è poi la nuova regulavarranno, come già ora, solo per tionsemplificatoria sull'apprenle successioni dei contratti a ter- distato. Non sarà più obbligatomine, non quindi per il nuovo re· ria la forma scritta del progetto gime di proroghe ~libere", al formativo e non ci saranno più massimo otto volte nei 36 mesi, le percenturui vincolati di assunche arriverà con l'entrata in vi- zione di apprendisti al termine gore del dl Poletli. li ministero del contratto per effettuarne di del Lavoro chiarisce così un al- nuovi. Per le imprese ci saranno tro dubbio operativo che poteva inoltre costi più contenuti visto sorgere all'indomani dell'entra- che la retribuzionedeU'apprenta in vigore del provvedimento, dista, per la parte ruetita alle p rima tappa subito operativa ore di formazione, potrà essere del Jobs Act su cui il governo ha scommesso per far ripartire l'oc- RISCHIO EMENDAMENTI Sacconi (Ncd):decreto da confermare, pena la tenuta della maggioranza. Damiano (Pd): non esiste il prendere o lasciare pari al 35% deUa retribuzione del livello contrattualedi inquadramento. Un incentivo importante per far decollare il programma spe rime ntale, 2014-2016, di apprendistato pre.visto dal decreto Carrozza. Per essere operativo serve l'emanazione del decreto interministeriale (Miur-Lavoro-MeO. Ad attenderlo c'è già EneJ che nei giorni scorsi ha sottoscritto un ac" co~do con i sindacati per assumere 150 studenti-apprendisti in tutt'Italia. Infine il Dure: scatta la possibilità di verifica di regolari tà contrib utiva di un 'azienda nei confronti di Inps e lnail e Casse edili ooline. Anchese lanorrna rimandaaun decreto ministeriale (éntro 60 068391 cupazionc. In pratica, i datori di lavoro, nei tre anni di durata massima del contratto a termine, potranno sempre prorogare il nlpporlo «in corso di svolgimento» fino a un massimo di otto volte. La pro roga scatterà subito, senza che ci sia bisogno di rispettare gli intervalli di tempo. I 10 o 20 giorni di "attesa" (rispettivamentese il contratto dura fino a sei mesi o oltre) continueranno invece a dover essere rispettati mcaso di successione di rapporti a tempo (rispettando così la direttiva Ue Il. 70 del 1999 che, per prevenire abusi, chiede di specificare i casi incui i contratti a terrnine sono da considerru;si ft successivi"). Nel nuovo regime della prorogabilid "libera ft resta quindi una sola condizione per il rinnovo: il fatto che la proroga &i riferisca alla stessa attiVità lavorativa (cioè le stesse mansioni) per il quale il cop.t ratto è stato inizialmente stipulato. L'acausalità varrà invece anche per i contratti di somministrazione, giorni dalla pubblicazione del decreto legge) che definisca le modalità di interrogazione e le ipotesidi esdusione. Fin qui le misure immediate che, tra qualche giorno, saranno tuttavia esposte al rischio di emendamenti parlamentari. Dopo le critiche della CgiI e le approvazioni della Cisl, le reazioni politiche di ieri sono parse piuttosto polarizzate anche all'interno della maggioranza. Se il presidente della commissione lavoro del Senato Maurizio Sacconi (Ncd) ha detto che <d'esame parlamentare, al di là degli aggiustamenti al margine dovrà confermare ques ta impostazione pena la tenuta della maggioranza», il suo collega della Camera, CesareDamiano (Pd), giudicato invece ~(esageratQ).. un contratto a termine senza causale per tre anni: «Si corre il rischio di un eccesso di flessibilità». Per Damiano, insomma, modifiche sono possibili e «la filosofia del prendere o lasciare non sta scritta da nessuna parte ~. Per il resto del Jobs Act e i suoi contenuti più ambizioni i t'empi sono più dilatati, visto che il governo ha scelto la strada del ddt'delega (ci vollero circa tre anni per attuare la legge BiagO. In quel secondo testo, che dovrebbe essere trasmesso alle camere insieme con il decreto legge,c'è l'ipotesi di introduzione del contratto unico a tutele crescentL la riforma degli ammortizzatori sociali e la sperimentazione del compenso orarlo minimo da ap plicare a tutti i rapporti di lavoro subordinati previa consultazione con le parti sociali. Temi complessi e che in passato sono sempre stati divisivi. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 54 Quotidiano Data Pagina Foglio www.ecostampa.it Il 16-03-2014 5 2/2 La sequenza del Jobs aet Novità subito operative Ea g \D~ CONTRATTI ATERMINE APPRENDISTATO DURC Oa 'subito i contratti a termine finoa un massimodi36 mesi potranno essere stipulati Nei nuovi contratti di apprendistato non è più previsto l'obbligo dt scrittura del progetto fonnatlvo.le ore di formazione verranno Inoltre pagate solo peril35% della retriburione prevista dal la verifica di regolarlti contributiva di un'azienda nei confronti di lnps e Inali e Casse edili potrà essere fatta online. Eall'esito dell'interrogazione il Durt avrà validità 120giornL Per la piena operatiVità bisognerà però as~re un decreto ministerlale (entto 60 giorni dalla pubblicazione del decreto legge) che definisca le modalità di verifica e le ipotesi di esclusione senza causale e prorogati, fino a otto volte, senza intervalli (che restano incasodi rinnovo o successionedi contratti). li limite ai contratti a tempo è fissato al2O% dell'organico. Con la pubblicazione in Gauetta delDl nessuna causale,nche peri contratti di SQmministrazione lavoro. liveUocontrattua\e di inquadran:tento. Salta poi ['obbligo, prima previsto. che perassunmeren~ apprendhti si debbano confermare i precedenti. Le misure che seguiranno @)J ~ (;.;) SEMPLIFICAZIONI CONTRATTO INSERIMENTO AGENZIA OCCUPAZIONE Tra le cinquedeleghe previste Il famoso contratto unico a tutele crescenti, che era stato indicato in una prima fasecome l'architrave delJobsAct. verrà affrontato con la delep al governo in materia di riordino delleformecontrattuali.ln questocaso ,'obiettivo è arrivare a un testo organi~ che disciplini e razionalizzi levarie tipologie contrattuali. ID questa delega si parta anche dIsperimentazione di compenso minimo Of'lIrio PrevIsta nel ddl delega quest'agenzia nazfonal.e, responsabile delle politiche attive, partecipata da Stato e Regioni e vigilata dal ministero deltavoro, . dovrebbe nascere entro sei mesi dal varo della legge. Oltre alla gestione del servizi per l'Impiego sarà anche responsabile dell'ASpi. le sue linee di indirizzo saranno definite con leparti sociali c'èanchequelta In materia di sempltflcazlonedelle procedure amministrative per la 068391 costituzione egestfooe dei rapporti di lavoro (obiettivo un dimeuarneoto desii atti oggi previsti). Entro sei mesi i primi decreti legislativi: si punta sulla dematerializzaziooe dei documenti eauna . semplificazione delle norme che generano maggior contenzioso Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 55 mmrn Data Pagina Foglio 15-03-2014 3+1 1/2 Il Il Lavoro chiarisce i dubbi sul tempo determinato: deve rimanere inva riata l'attività Per i contratti a tennine 8 proroghe senza causale www.ecostampa.it nSole9j{l Quotidiano Rinnovi fino a 36 mesi e tetto del 20% dell'organico Le imprese potranno stipulare contratti a tempo detenninato senza causale per 36 mesi, durante i quali sarà possibile prorogarli fmo a 8 volte a condi- zione che le proroghe «siriferiscano alla stessa attività per la quale il contratto è stato stipulato». Dal ministero del Lavoro arrivano i chiarimenti ai dubbi sul decreto approvato dal Consiglio dei ministri che modifica la legge Fornero: il nuovo limite del 20% di contratti a tennine rispetto all'organico potrà essere modificato con la con- trattazione collettiva, e tiene conto di sostituzioni e stagionalità. Potrarmo infine stipulare un contratto a termine anche le imprese fmo a 5 dipendenti. Tucci, Colombo, De Cesari ~ pagina 3 Contratti, fino a otto rinnovi senza causale Davide Colombo Claudio Tucci ROMA Cambieranno le disposizioni contenute nella bozza di decreto legge che semplifica la normativa su contratti a termine e apprendistato, Quando entrerà in vigore il provvedimento, spiega un comunicato del ministero del Lavoro, il datore di lavoro <<potrà sempre instaurare rapporti a termine senza causale, nel limite di durata massima di 36 mesi». Non solo. Si potrà anche prorogare il contratto a tempo in corso di svolgimento ~(.fi no a un massimo di otto volte», purché sempre nei limiti de~ tre anni. Come unica condizione per le prQrogbe rimarrà il fatto che i rinnovi 'si dovranno riferire «alla stessa attività lavorativa per il quale il contratto è stato inizialmente stipulato». In concreto ciò significa il Su peramento della disciplina attualmente vigente (frutto delle rigidità introdotte dalla legge Fornero e del primo intervento correttivo del decreto Giovannioj) che limita l'acausalità, cioè l'esone ~o per il datore di specificare i motivi per cui appone un termine al rapporto, al solo primo contratto di lavoro a tempo determinato della durata di ;t2 mesi. Ora il ten;nme si ~a a 36 mesi, e si consentono fmo a un massimo di otto proroghe senza indicare la causale (resta solo il riferimento per il rinnovo «alla stessa attività lavorativa» - da intendersi le stesse mansioni, che fa certamente più chiarezza). Si conferma invece l'introduzione, ex lege, di un tetto del 20 per cento di contratti a termine che.ciascun datore di lavoro potrà stipulare rispetto al proprio organico complessivo. Ma il decreto, aggiunge il ministero, fa comunque salvo quanto disposto dall'articolo lO, comma 7, del dlgs 368 del 2001, che da un lato lascia alla contrattazione collettiva la possibilità di modificare tale limite quantitativo, e dall'altro tiene conto delle esigenze connesse alle sostituzioni e alla stagionalità. E per le realtà imprenditoriali più piccole (e questa è un'altra precisazione importante) è previsto che chi occupa fmo a cinque dipendenti «può comunque stipulare un contratto a termine». I chiarimenti di Giuliano Poletti arrivano dopo le contraddittorietà contenute nella bozza di dI esaminata mercoledì dal consiglio dei ministri, evidenziate ieri da questo giornale. Con le modifiche armunciate dal governo sivaverso una decisa semplificazione dei contratti a termine, sulla scorta fii quanto già chiesto dalle parti sociali al precedente distato il dI confermerebbe l'inministro delLavoro, Enrico Gio- tervento sul piano formativo. vannini, da sperimentare,p er un per il quale non è più richiesta la periodo limitato, in vista di forma scritta (che res.t a invece «Expo 2015» (operazione poi ci- per il solo cOntratto e patto di mastasulla carta). Ma che ora Po- prova). Si abrogano poi i commi Ietti, con coraggio, generalizza e 3-bis e 3-ter del dlgs 11>7 del 20u mette nero su bianco Inundecre- (il T u Sacconj;), mtrodotti dalla to-legge. Sele aperture del mini" legge Fomero, e quindi si cancelsterodelLavorosiconfermeran- lano le attuali previsioni secon00 nel testo ufficiale del dI, che do cui l'assunzione di ouovi ap~ ora deve essere firmato al Quiri- prendisti è necessariamente nale prima della pubblicazione condizionata alla conferma in in Gazzetta Uffici,ale, si tratte- servizio di precedenti app.re o direbbe di un netto segnale di at- sti al termine del percorso fortenzione per le çsigenze delle mativo (30% fino al <JOlj, poi aziende, visto che il contratto a 50%). Ora queste percentuali termine rappresenta il 60% del- non ci saranno più. Si interviene anche sull'ap-· le nuove attivazioni Una liberalizzazione che dovrebbe essere prendistato di primo' livello inlineaancheconladirettiva Ue (quella per il diploma o la qualifin. 70 del 1999 (da noi recepita ca), in vista dell'imminente avnelzoOl in modo eccessivamen- vio del programma sperimentate stringente, e in più nel 2012 le, 2013-2015, di apprendistato a peggiorata dalla legge 92). scuola contenuto nel cl] Carrozli comunicato del ministero za. In particolare, si viene incondel Lavoro non fa cenno, Invece, tro alleimprese, prevedendoche agli intervalli tra un contratto a la retribuzione delrapprendista, termine e Usuccessivo. che il de- per la parte riferita alle ore diforcreto 76 ha riportato a lO o 20 mazione, sia pari al 35% deUaregiorni (a seconda della durata tribuzionedellivellocontrattuadel rapporto, se cioè inferiore o le di inquadramento. Per il datosuperiore ai sei mesi), dopo che re di lavoro, infine, viene eliminalal eggeFornero li aveva allunga- tol'obbligo di integrare la forma~ ti oltremodo (rispettivamente azione di tipo professionalizzante 60 O 9 0 giorni). Così quindi il re- e di mestiere con l'offerta formagime degli "stop and go" rimar- tiva pubblica,cbediventa un ele-rebbe quello oggi previsto. mento discrezionale. Per quantoriguardal'apprenORl" OOllZlO" "'II'..r. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 56 068391 Il ministero: tetto del 20% derogabile e via libera alle assunzioni a tempo anche nelle aziende con 5 addetti Data Pagina Il Le misure del governo IL PACCHETTO LAVORO Foglio 15-03-2014 3+1 2/2 L'equiparazione Apprendistato Allungata l'acausalità da U a 36 mesi come la durata massima dei rapjXlrti a termine Per le qualifìchc professionali o la scuola retribuzione della parte formativa al 35% Il peso dei contratti a termine www.ecostampa.it Quotidiano Treann; di assunzioni per tipologia di contratti • Tempo Indeterminato IV Trim. 2010 fI tvTrim. 2012 • Apprendistato • Contratti di collaborazione 70,219 TOTALE 437,875 1.514,893 221.987 409,905 1.500.974 80.212 402,883 1.522.598 58.198 . 187.527 , , IV Trim. 2011 • Tempo determinato f f 222.199 .~... 2.418.484 2.408.098 2.285455 , N'dm. 2013 f 384,972 1.539.435 54.073 187,438 2.288.804 I Fonte: mirrislero del lavoro, Sistema delle comunicuioni obbligatolW, marzo 2014 LAVORATORI TEMPORANEI PERSmORE Quota di lavoratori temporanei sul totale degli occ upati alle dipendenze. per settore. Valori percentuali; 2010 O Agricoltura Industria in senso stretto 3,_ Costruzioni 4.0 Commercio e riparazioni 3,9 Alberghi e risto razioni 9,2 Altri servizi non vendibili 5.1 GUiNTERYAW Confermati gli intervalli tra contratti che il decreto Giovannini ha riportato a10 o 20 giorni a seconda della durata del rapporto di lavoro \-~::,,,.z:'!;; _ -.-,.. . ': ~ Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 57 I 068391 ,:"-,,i9~~ - mmrn Data Pagina Il Foglio 15-03-2014 20 1 Spettacoli. Consentito per gli addetti all'installazione se opera no anche durante la manifestazione Contratto a chiamata per gli eventi Luigi Caiazza È possibile stipulare contratti di lavoro intermittente con gli operai addetti all 'installazione o smontaggio del pa lço per sp ettacoli o strutture per e venti. Le condiziolÙ sono stabilite dal ministero del Lavoro con la lettera circolare 5286 del 13 marzo che modifica in parte il parere. espresso sullo stesso arg,o mento coo l'interpello 7 del 30 gennaio scorso. Infatti, in occasione dell'interpello, il ministero aveva ritenuto che per poter aderire alla legittima costituzione di contratti di lavoro intermittente per tali categorie ruaddetti occorreva verificare se le attività cui questi erano preposti potessero essere ricondotte nell'ambito dei numeti 43 e 46 della tabella allegata al regiO deçreto 2657/1923. recante l'elenco delle attività a carattere discontimlo con riferimento alle quali è consentita la stipulazione di contratti di lavoro intermittente. Mentre il numero 43 contempla le atti vita espletate da «operai addetti agli spettacoli teatrali, cinematografici e televisivi». il numero 46 si riferisce alle figure degli «operai addobbatori o apparitori per cerimonie civili e religiose», Da qui l'iniziale parere ministeriale di escludere la possibilità di instaurare contratti di lavoro intermittente cOn gli addetti all'installazione/smontaggio/allestimento di palchi, stand strutture di ingegneria civile in occasione di concerti spettacoli. fiere. congressi e manifestazioni sportive. in quanto attività pre- ° paratorie o successive - seppure funzionalmente connesse alI'evento,e allo spettacolo. Con la lettera circolare del 13 marzo il ministero è ritornato su tale decisione precisando che l'esclusione opera solo nella misura.in cui i suddetti lavoratori risultino incaricati «unicamente» all'installazione/ smontaggiol allestimento dei palchi, ovvero a espletare attività di natura logistica precedente o successiva rispetto all'evento e allo spettacolo. Invece nella diversa ipotesi in cui tali lavoratori siano impiegati dalle imprese dello spetta.colo in attività «non esclusivamente» di preparazione o successive all'evento, ma pienamente integrate nell'evento stesso o nello spettacolo, quali, per esempio, nel contr:ollo luci, www.ecostampa.it nSole9j{l Quotidiano casse acustiche, microfolÙ, appare possibile l'utilizzo del contratto di lavoro intermittente, mediante rinvio alle categorie professionali contemplate nei richiamati punti 43 e 46 del regio decreto 2657/1923. Ovviamente, i pareri espressi non modificano le causali, che inlinea generale legittima:no il ricorso al lavoro intermittente, siano esse quelle di carattere soggettivo previste dall'articolo 34 del decreto legislativo 276/2003 (soggetti in' stato di disoccupazione con meno di 25 anni ovvero con più di 45 anni che siano stati espulsi dal ciclo produttivo o siano iscritti nelle liste di mobilità e di collocamento), che quelle oggettive di cui al successivo articolo 40, se previste dalla contrattazion e collettiva nazionale. Cl RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 AGGIORNAMENTO Con una lettera circolare il ministero ha modificato il parere reso il30 gennaio tra mite interpello Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 58 Data Pagina COBBIEBE DELLA SEBA Il Foglio 16-03-2014 6 1 Lavoro flessibile e apprendistato, sindacati divisi Crunusso: via il decreto,in cambio disclltiamo di contratto UIÙCO. Alfano: no ai diktat Cgil ROMA - Si svolgerà in luglio arretra, come aveva chiesto ve- pato della collega per la pro- www.ecostampa.it Quotidiano Ma non c'è solo il sindacato. il prossimo vernce tra i leader nerdìIa leader della Cgil, Susan - spettiva di congelamento della Sulle misure sui contratti a ter- na Camusso, dicendosi clisponi bile in cambio «a discutere» di un contratto unito. <<lI governo non torna indietro. Non possiamo accettare i diktat della Cgib>, ha scritto su Twitter il ministro dell'Interno Angelino Alfano (Ncd). Camusso non si arrende: <<lI decreto andrà in parlamento e proveremo a cambiarlo come si fa nella normale attività sindacale e nella dialettica trà le parti» ha detto, aggiungendo che i primi provvedimenti del governo Renzi sulla materia «sembrano contraddittori ri spetto agli annunci che erano stati fatti, che parlavano di tutela del lavoro e di fiducia per i giovani: si sta determinando, invece, un cumulo di sitUazioni precarie». A Camusso ribatte, torn~do a differenziare il percorso dopo mesi di cammino unitario,illeaderdellaCisl,Raffaele BonannL Meno preoccu - europei sulla disoccupazione giovanile. Dopo Berlino e Parigi toccherà a Roma ospitare il confronto già previsto nell'agenda del precedente governo Letta. <<Noi siamo messi peggio sul fronte della disoccupazione giovanile», ha affermato ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi, al termine dell'incontro nella capitale francese con il presideI;lte François Hollande. <<lI pacchetto di riforme dovrà vedere un passo significativo», ha aggiunto con uno sguardo a Roma, dove il primo dei provvedimenti sul lavoro, quello che ridisegna le regole sui contratti a termine e sull'apprendistato, sta però suscitando tensioni nel sindacato e in parlamento dove si preannuncia aria di bufera. il decreto arriverà domani al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica. Sul provvedimento per ora non si concertazione (<<Ce ne faremo una ragione» dice), Bonanni critica «il furore ideologico» della Cgil Le misure del governo, ha insistito ieri, «assicurano ai contratti a termine gli stessi salari, le stesse tutele previden- , ziali, gli stessi diritti sindacali dei contratti a tempo indeterminato. Meglio un contratto a termine pagato di più e tutelato che la disoccupazione e l'inedia per migliaia di giovanÌ». Senza contare che «moltissimi contratti a termine statisticamente si trasformano a tempo indeterminato, con gli accordi sindacali e perché le aziende non vogliono perdere le professionalità acquisite dai lavoratori». Se battaglia ci deve essere, preferiamo farla, ha aggiunto, sulle <<vere forme-pirata di lavoro: le false partite Iva, i co.co.pro. e gli associati in partecipazione che non danno alcuna tutela». mine, che prevedono la possibilità di applicarli senza causale con Un massimo di otto proroghe in tre anni fino al 20% del personale dipendente,~ieri si sono cominciate a delineare le contrapposizioni sul fronte politico. E se l'ex ministro Maurizio Sacconi, presidente dei senatori di Ncd, ha giudicato il decreto «un elemento decisivo in sé e per la nuova prospettiva che apre» e ha avvertito che «l'esame parlamentare, al di là degli aggiustamenti al margine, dovrà confermare questa impostazione, pena la tenuta della maggioranza» , Cesare Damiano,presidente della commissione Lavoro della Camera, ha invece insistito, come Camusso, sulla possibilità di modificare il decreto in parlamento: <<La filosofia del prendere o lasciare non sta scritta da nessuna parte». Stefania Tamburello e RIPRODUZIONE RISERVATA DIfferenze Bonanni crit ica la Cgil: «Meglio un contratto a termine ben pagato che la disoccupazione» Il pacchetto lavoro arriverà domani al Colle I numeri del piano Renzi ~ Sblocco del pagamento '~ Taglio dell'Ira p alle aziende (dal I maggio) dei debiti della Pa ~ Garanzia Giovani . . 1,7 miliardi per corsi di formazione e caccia al primo impiego per gli under 29 (dal l· maggio) 22 miliardi già pagati 68 miliardi ~ entro luglio 2014 R Wl 3,5mlllardi Piano per le scuole r:] 1,5 miliardi Tutela del territorio (dalI aprile) L Revisione dell'Aspi ~ Sempllfteazlone apprendistato e contratti a termine più facili Rendite finanziarie: rimodulazione della tassa .........• 26"" • A. dal 20% al in credito d·imposta per i ricercatori in tre anni _(:.... da_l _l m_a--=88l:::.·....: o).L-_ ---'-L- ..................................................... . Costo dell'energia per le imprese (dal l maggio) IRPEF • Dm 1.000 euro netti all'anno a chi ne guadagna meno di 1.500 (dall' maggio) a , 6 mesi nuovo codice del lavoro e assegno universale di disoccupazione SOOmmonl di euro, iI fondo per le imprese sociali (dall' giugno) 3 miliardi Sblocco dai fondi europei. dai fondi di coesione e dalla Pac (politica agricola comune) Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 59 068391 AlQWrtnaIe Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Il Foglio 15-03-2014 8 1 Camusso: contratti atermine; abolire il decreto Consentite 8 proroghe in tre anni. Squinzi: Renzi èda Formula 1ma ora cose concrete ROMA - «Bisogna abolire il decreto legge sui contratti a termine. Aumenta la precarietà. Faremo di tutto, per cancellarlo». Due giorni dopo il via libera in Consiglio dei ministri, e ancora in attesa della pubblicazione del testo in Gazzetta ufficiale' il segretario della Cgil Susanna Camusso dichiara guerra ad uno dei pochi provvedimenti discussi in quella seduta che entrerà subito in vigore. I suoi primi commenti erano stati di tutt'altro tono: <<Se non ci cono , sulta ma fa le cose che gli chiediamo, Renzi è sulla buona strada», «pare che abbia letto il piano della Cgil». Oggi il netto cambio di rotta Cosa è successo? Di base c'era un certo faìr play della Cgil nei confronti del governo, che aveva appena annunciato il taglio del cuneo fiscale dalla parte dei lavoratori e non delle imprese. n fatto decisivo, però, è che il contenuto del decreto lavoro è diverso da quello che la Cgil si aspettava n sindacato sapeva che la durata massima del contatto senza causale, riservato a chi è al primo impiego, sarebbe salita da uno a tre anni. Temeva che lo stesso schema sarebbe stato esteso ai còntratti successivi al primo. Ma soprattutto ignorava che in quel periodo di tre anni le proroghe si sarebbero moltiplicate. Se oggi ne è possibile una sola, in base al testo uscito da Palazzo Chigi sarebbero stati possibili 36 contratti da un mese. La novità sulle proroghe, confermata dopo il consiglio di ministri da più fonti di governo, non ha avuto grande risalto nel dibattito di questi giorni. E il caso non è esploso. Solo ieti mattina, dopo che l'economista Tito Boeri ha parlato addirittura di 365 contratti da un giorno possibili in un anno, Ca- musso ha deciso di partire all'attacco, prima su Twitter poi in tv. Ai primi segnali il governo ha provato a disinnescare la grana'n testo del decreto legge, ancora non definitivo, è stato corretto. Poi il ministero del Lavoro ha preparato un comunicato precisando che nell'arco dei tre anni «sono ammesse fino ad un massimo di otto proroghe». Non più 36 contratti da un mese ma nove contratti da quattro mesi, dunque. Un limite nuovo che non appariva nel testo uscito dalla riunione di Palazzo Chigi, e nemmeno ,nelle schede del ministero che ne spiegavano i contenuti. Ma non è bastato. Oramai lo scontro c'è tutto e arriverà in Parlamento dove, dice conciliant~ il ministero del Lavoro, «si potranno fornire spunti e proposte per un eventuale miglioramento». Dalla sinistra Pd Stefano Fassina suona la carica e parla di «deqeto da riscrivere». La stessa Camusso apre sul contratto unico a tutele progressive, che però il governo ha dirottato su un disegno di legge delega, dai tempi lunghi e dal destino incerto. «Un segnale che apprezzo», dice ironico ilviceministro dell'Economia Enrico Morando, che ha sempre sostenuto quell'ipotesi scontrandosi proprio con la Cgil <<Vorrà dire aggiunge - che potremo accelerare su questa strada» Se- il sorprendente idillio con la Cgil si è già rotto, la CisI invece si limita a qualche suggerimento: «Ancbe dopo queste modifiche - dice il segretatio Raffaele Bonanni - i contratti a termine offrono più garanzie delle altre forme di precarietà. Piuttosto bisogna rendere impraticabili il ricorso alle false partite lva, i co.co.pro. e gli associati in partecipazione». Ma dall'altra parte della barricata anche Confindustria mette pressione sul presidente del consiglio: <<Per ora abbiamo visto dei titoli - dice il presidente Giorgio Squinzi - noi ci aspettiaxno cose concrete. Renzi è un motore da Formula 1 che adesso deve scaricare lapotenza per teITa». Lorenzo SaMa @lorenlosalvia La corsa della disoccupazione 42,40/0 Tasso di disoccupazione in % Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a gennaio. In aumento di 0.7 punti percentuali rispetto al mese precedente 1 2 ----------------------------------------~ www.ecostampa.it Quotidiano 8;9% 11,2% 068391 Il tasso di disoccupazione al quarto trimestre 2013 PresIdente Giorgio Squinzi di Confindustria Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 60 la Repubblica Data Il Pagina Foglio 15-03-2014 7 1 "Quelle nonne devono cambiare ma va accettata la sfida diRenzi" www.ecostampa.it Quotidiano Landini:fa bene adaffossarei vecchi riti, sindacato ondivago PAOLO GHlSER•. TORINO - Matteo Renzi «è una novità che va presa sul serio. Questo significa che va criticato e, se necessario, attaccato, per il merito dei prowedimenti che propone e non perché convoca o non convoca questo o quel sindacalistID>. Altrimenti? <<Altrimenti si finisce per essere omUvaghi e subalterni». Il leader della Fiom, Maurizio Landini, critica alcuni prowedimenti del piano Renzi ma attacca anche la Cgil e Confindustria. , Landini, qual è il suo voto al piano Renzi? <<lrmanzitutto va colta positivamente Iavelocitàconcui si muove li premiere il fatto che quellemosse siano orientate a un'idea generale di cambiamento. Questa è una novità cOn la quale è utile che tutti facciamo i conili>. Che cosa la convince e che cosa al contrario la lascia perplesso? «Miconvinceladecisionediabbassare l'Irpef sul lavoro dipendente. Mi convince la scelta di trasferire una parte del carico fiscale alla rendita finanziaria alleggerendo le imprese industriali. Que- ste sono le scelte che vanno nella direzione giustID>. Ma. .. «Rimangono alcune ' contraddizioni e punti di profondo dissenso. B' una contraddizione da superare al più presto quella di escludere dall' alleggerimento dell'Irpef i pensionati e i precari. C'èprofondo dissenso sul decreto sul mercato del lavoro perché allungando a tre anni i contratti a termine si aumenta l'incertezza del futuro. Un giovane con un contratto a termine non potràmai ottenere il mutuo da una banca. Così come senza un vero controllo sulla formazione, l'apprendistato non è un' occasione per imparare un mestiere. In questo modo si peggiorala qualità del lavoro in ItaliID> Come mai lei è il sindacalista della Cgil che ad oggi ha avuto più contatti con il premier? «Noi avevamo delle proposte e abbiamo scritto una lettera aperta per renderle pubbliche. La Fiom prende sul serio il premier e per questo accetta di discutere direttamente sul merito». Chi non fa questo? «Il rirmovamento che propone Renzi riguarda tutti, anche i sin- dacati. Ci impone una verifica continua della nostra rappresentanza non solo nei luoghi di lavoro ma nella società, interroga la nostra capacità di cR!TIbiare passo». I vertici delle Confederazioni non fanno questo? <Norreiunsindacato che si con- . frontasulmeritoenonsuiriti. Due mesi fa i vertici della Cgil sostenevano pubblicamente che lo sciopero è ormai uno strumento che hapersomordente.Poihannominacciato lo sciopero contro Renzi perché non era stato organizzato un incontro tra governo e Cgil. Poi ancora, l'altro ieri, hanno festeggiato la riduzione dell'Irpef. Infine, ieri, hanno attaccato il governo perché le sue misure non intervengono sulla precarietà». Come lo definirebbe questo atteggiamento? «Direi ondivago e 's ubalterno. Ondivago perché si cambia opinione in modo repentino. Subalterno perché si dà la sensazione che quell' opinione si modifichi non in funzione del merito delle proposte ma del fatto che sia stato organizzato o no un incontro». Da quando non incontra Susanna Camusso? «Dal Comitato centrale della Fiom, all'iillzio di marzo». Punta a candidarsi alla segreteriagenerale? , «Nonneholarninimaintenzione. Non mi interessa che cambi il segretario generale., Mi interessa che cambi la Cgil. Che diventi un sindacato più democratico e più in grado di rappreseIitareilavoratori italiani». Cbe cosa chiedete invece al go. ? verno. «Manca ancora un piano di rilancio dell' economia e dell' occupazione che parta dalle iniziative pubbliche di cura del territorio, dai fiumi, alle spiagge, alle scuole. Che esca dalla logica, dimostratasi fallimentare, suggerita in questi anni ~a Confindustria. La logica per cui senza regole il lavoro aumenta. Hanno cambiato l'articolo l 8,hanno consentito le deroghe ai contratti e il lavoro non c'è lo stesso». Ha sentito in questi giorni Matteo Renzi? «No». Sa chela moglie del premier si chiamaLandini? «Lo so. E' ovviamente un caso. Di sicuro Renzi sa che i Landini hanno delle qualità». o RIPRODUZIONE RISERVATA Manca un piano di rilancio dell' economia cheparta dalla cura del temtorio, dai fiumi alle spiagge, alle scuole I tagli all 'hpef e iltrasferimento del carico fiscale sulle rendite finanziarie mi convincono 068391 Mauriziq Landini Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 61 LA STAMPA Data Pagina Il Foglio 17-03-2014 30 1 I Centri per l'impiego varmo in rete anche se lo Stato ha ridotto la ~pesa www.ecostampa.it Quotidiano Sorpresa: il costo per inserimento lavorativo in Italia è'il più basso d'Europa vocati nel Jobs ad dalla nascita di un'agenzia p~ l'occ'upazione, i servizi pubblici per l'impie....___ go italiani (Spi) sono considerati la Cenerentola d'Europa e non suscitano consensi. Eppure, come. sostengono i due )'{cercatori dell'Isfol, Manuel Marocco e Francesca Bel'gamante, la rete dei servizi audrebbe rafforzata e «il nostro paese avrebbe piuttosto biogno di uno sforzo consistente nella diJ:ezione di potenziare ìl sistema, affinché i servizi offerti corrispondano alle promesse della recente normativa sui livelli essenz.iali dei servizi per l'impiego». il conb'ibuto dei due ricercatori al dibattito sulla necessità della creazione di una solidarete. di secvizi al lavoro, pubblici e privati, parte da due constatazioni: la crisi, anziché aumentare, ha di fatto ridotto la spesa a disposizione degli uffici pubblici, noilostlillte l'aumento dei disoccupati; mentre le agenzie private non dimostrano una maggiore efficacia dei servizi pubblici, essendo entrambi vittime di un mercato imperretto~ che privilegia, da parte di candjdati e imprese, l utilizzo di canali inCorma]j rispetto Il quelli professionali. L'indagine dei due ricercatori parte dalla spesa. «1 dati sull'Mdamento della spesa per Spi, tra il 2008 e il 2011 - affermano i ricercatori - vale a dire prima e durante la crisi, mostl'ano che, tranne alcune eccezioni (Irlanda, Italia e Grecia), in genere i paesi banno incl'ementato la spesa dedicata ai servizi per i11.11VOI·O». L'Italia spende lo 0,03% del Pil, cioè 500 milioni, la Spagna il doppio, la Germania quasi 9 miliardi, la Francia cinque. Elle nostre polir tiche del lavoro sono più passive che attive, Francia e Germania hanno anche incrementato il numel'O di operatori degli Spi ri!!pettivamente di 22 mila e di 18 mila unità; il Regno Unito di oltre 11 mila operatori. Finlandia e Italia si distinguono invece per una ridu- zione: circa 1.500 unità in melJo per entrambe. In Italia gli Spi si avvalgono di 8.575 oper.ltol'i, mentre in Germania arl'Ìvano a 115mila, in Francia a 50mila.ln Italia solo il 33,7% dei disoccupati contatta uno Spi Il fronte del 19,6% che si reca presso un'Api; è noto che nel nostro paese gran parte dei disoccupati mostra una maggiore fiducia nella capacità di intermediazione delle reti informali, utiljzzate da circa 1'80%, insieme alla richiesta di lavoro direttamente rivolta alle imprese (66,6%). «In Finlandia, In prima della classe afferm!l1lo i ricercatori - dove il ca- naIe pubblico intermedia il 15,4%, quello privato si attesta a11'1,2%. il confronto col dato italiano è impietoso (rispettivamente 3,1% e 0,6%) e certifica una complessiva debolezza, sotto questo aspetto, della rete mista pubblico-privato, senzà che possa essere attribuito un ruolo salvifico agli operatori privati». Infine, una sorpresa: l'Itulla ha il costo per singolo intermediato tra i più bassi d'Europa. Nel 2011 il costo del singolo inserimento lavorativo è stato pari a 8.673 euro, contro gli 01tre 50mila dei Paesi Bassi, i 21rnila della Francia e i 16mila della Germania. «Questi dati - concludono i ricercatori'- relatlvi all'Italia smeptiscono ampiamente recenti analisi, rimbalzate sui giornali, che hanno lamentato lo spreco delle risorse pubbliche destinate agli Spi». TI riferimento è a Confartigianato che ha affermato che l'intermediaziODe pubblica ha un costo molto elevato pari a 13,391 euro per ciascun inserimento lavorativo. (W. P,I Cenerentola diventerà principessa? 2008 • 201 1 Spesa per I Servizi all'impiego (Spi), numero di oper.itori, lavoratori dipendenti intermediati e 5pesd media per lavoratore dipendente intermediato dagli Spi Spe<a pe< gli $p! • (% ",) Pll) 0,16 Numero di operatori degli Spi 4.630,0 5.413,0 0,20 lavorato~ dipendenti Spesa media por la"",atOl' inte<medlad dagrl Spl dlpondontelnlermedlato (I!(. .uI totale degli dagli Spi (euro) ocOJpati dipendenti) 10,5 9.8 13,9 9.8 Spesa por gli $pl (I!(. sul Pll) Nume<o di ope;atO!1 degli Spl lavoratori dipendenti Speoa media per lavorator. Imermediatl dagli Spi dipendente Intermedialo (I!(. ",I total. degli dagli Sp; (euro) occupati djpendenti) 0,23 0,11 0,21 .- -: = Greda"· --- 0,29 0,01 "'OC""" di municipallmuÌOlle d~ """ili pe< l'impiego • I dati stlgli "".,atDri SPI del 2008 sono relativi ,12001 , •• Il dato sugli Intermediatl del 20 Il è ~ativo al 2012 Foote: elaboralÌOlli lsfoI su dati Pes Monitoo; Audl~one alla Camera dei Deputati di ltalla l.woro 2013,lsfol·Mooitoragglo Spl 2006.2010, D8-Eurootat •• I dati ",gli operatori SPI dell008 SOJ1O relativi al 1006: <.enTimeJri · LA STAMPA 068391 • $l ricmla cbe Il dalo "Ialivo allo stati da ..... ri...,te ciel inol11O pe< Il Portogallo il dato "'gli intermediati. del 101 O Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 62 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina Foglio www.ecostampa.it Il 17-03-2014 33 1 Intervista Sul web le imprese cercano ragazzi Ma è indispensabile avere il diploma o la laurea 1155% delle domande di lavoro sulwebèrivolto a laureati i1 45 a cm ba un diploma. È questa una delle più interessanti «scoperte») fatte da una poderosa ricerca coordinata dal professor Mario Mezz.anzanica, d.ella Bicocca di Milano. Come direttore del Crisp di quell'Università ha diretto un lavoro teso a scoplire che cosa il web offre e come può aiutare l'incontro tra domanda e offerta Sono stati analizzati per 13 mesi 12 portali web specializzati e scaricate 600 mila domande di cui 72 mila in Piemo nte. professore, quali sono i benefici delle domande di lavoro sulweb? «Molti. Ad esempio: le persone in cerca di occupazione possono conoscere quali tipi di skill sono ricmesti per i lavori di loro interesse. Le aziende possono migliorare l'efficienza nella richiesta del candidato ideale». Ci sono altri effetti positivi? «Gli enti e gli istituti di formazione possono affinare i percorsi e i processi formativi. Il web poi costituisce un prezioso supporto conoscitivo per i decisori delle politiche per il mercato del lavoro». Quali lavori si cercano sul . web? «Il 55% delle domande in Pieminte, ad esempio, è per laureati, il 45 per diplomati. inoltre il 35% del personale richiesto con laurea e 'il 39 di quello con diploma è per il. settore industriale». Sul web, quindi, si cercano lavoratori con medio-alta for- Torino e nella sua provincia, mazione? «Sì. O si cercano con media-al- il 17 a Cuneo, ilIO a Alessanta formazione oppure si cerca- dria e tra il2 'e il 5% nella alno, anche nell'in.dustria, figure tre realtà». Ma perchè una domanda sul particolarmente difficili da reweb è migliore di un'altra? perire». «Perchè le domande sono forQuali sono? «Faccio solo qualche esempio: mulate in un linguaggio natuimpiegati tecnici, addetti al ral.e e le aziende riescono a demarketing, disegnatori tecni- finire meglio quello che cercaci, baristi, pasticcieri, operato- no». Ma corrispondono al resto rio socio-sanitari, addetti alle delle domande? presse». Il web offre lavori stabili o a «Facendo un confronto con le assunzioni comunicate ai Centempo? «Prevalentemente, come del tri per l'Impiego si nota una resto in tutto il mercato della- corrispondenza». Mà una ricerca come la vostra voro, a tempq. Nell'industria, può durare nel tempo? ad esempio, per il 62% sono offerte temporanee. Lo sono al «Sì perchè è uno è strumento 60 nelle costruzioni, al 67 nel- che fornisce in tempo reale i l'agricoltura, al 46 nel com- bisogni del mercato e può servire ai decisori pubblici mercio e a148 nei servizi». In Piemonte il web è utilizza- nell'assumere le proprie to per I~offerta di occupazio- scelte. Inoltre è un contributo fondamentale alla riduzione? «Sì e la metà si concentra a ne del mismatch tra domanda e offerta». [M.CAS.] La rete 068391 Le domande di lavoro nei siti specializzati hanno tra il resto il vantaggio di poter definire inrnodo più chiaro quali sono le necessità di chi cerca un lavoratore Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 63 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina Il Foglio 15-03-2014 5 1 www.ecostampa.it Il nuovo apprendistato Senza formazione certificata l'Italia rischia una sanzione Ue Come è successo nel 2011 llt."!f MARCO SODANO ,< TORINO Sénza formazio~e l'apprendistato non è apprendistato: nel senso che non si apprende un bel niente. Di conseguenza, per l'Europa, gli sgravi fiscali concessi sugli apprendisti diventano aiuti di Stato illegittimi per le aziende che li ricevono. E 'le aziende, presto o tardi, li devono restituire. «È già successo con il vecchio èontratto di formazione lavoro - spiega Michele Tiraboschi, giuslavorista e direttore del centro fi!tudi Marco Biagi -, per questo quel contratto fu cancellato nel 2003 dal!a legge Biagi». E passato così tanto tempo che nel frattempo l'Italia è già stata sanzionata a più riprese: l'Unione europea aveva appurato che il lavoro c'era, ma del programma di formazione non s'era visto nulla. Così per prima cosa ha intimato all'Italia di pretendere la restituzione dell'equivalente degli sconti fiscali, poi - con sentenza _della Corte di Giustizia europea del 17 novembre 2011 - l'ha condannata a pagare una multa di 30 milioni (più ulteriori sanzioni per i semestri di ritardo accumulati) per «non aver recuperato presso i datori di lavoro gli aiuti per l'assunzione dei lavoratori mediante i contratti di formazione». Motivo: senza una formazione organizzata come si deve, gli incentivi fiscali si sono trasformati in aiuti di Stato. Distorsivi della concorrenza con le aziende degli altri paesi europei. La sensazione è che il provvedimento annunciato dal governo semplifichi un po'\troppo. Sul fronte delhi formazione con la decisione di eliminare'del tutto la formazione pubblica delegandola alle aziende: nei fatti, saranno i datori di lavoro a decidere come e in che misura formare il personale assunto come apprendista, senza tra l'altro un meccanismo che attesti la formazione fatta. Sul fronte dei vincoli, suscita dubbi l'abolizione dell'obbligo di assumere una quota degli apprendisti che già lavorano in azienda prima di assumerne di nuovi. «Ci sono troppi spazi aperti per le distorsioni - osserva Tiraboschi -. Oggi le aziende fanno un uso smodato degli stage, che non comportano i costi gestionali di un'assunzione. Domani questo potrebbe accadere con l'uso indiscriminato di contratti a termineriiberalizzati o dell'apprendistato così com'è concepito». Manca, secondo il giuslavorista, una visuale d'in. sieme: forse rivedere le norme che bloccano la possibilità di licenziare - insomma, toccare l'articolo 18 - avrebbe avuto effetti più duraturi nel tempo. Andamento degli Apprendisti e confronto con alc~ne tipofogie. contrattuali (numeri indice base 2002 = 100 e tra parentesi il numero di occupati) Apprendisti _ Totale dipendenti Dipendenti a tempo determinato 150 .. _.-. A fine 2003 entra in vigore il D. Lgs 276 140 ---attuativo della L. 130 ~._. 30f2003 ('Legge Biagi "), che, tra le altre cose, riforma l'Apprendistato 120 - --- - - - - -.- - -- - - Totali occupati - - - - - - - - -- - - .---- . -. -.----.-----.. 110 100 - 90~--20-0-2--~~~~r-~--2-0-~--~---2-0-0-5---r---20-0-6---r---2-00-7--~---2-00-8---'---2-0-0-9--'--Elaborazioni ~1u';'..eDAJIDHUME -La Stampa su.dati Istat.lnps e Isfol 2010 ® Da gennaio 2013 l'Apprendistato è stato modificato dalla ' Riforma Fornero' 2012 ® _' ~eJTi 068391 A fi ne 2011 entra in vigore il nuovo Testo Unico sull'Apprendistato - LA STAMPA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 64 Quotidiano rUnità Data Pagina Il Foglio 16-03-2014 5+1 1/2 www.ecostampa.it Bonanni: dico sì sui contratti, alt al precariato VENTIMIGLIA A PAG. 5 L'INTERVISTA Raffaele Bonanni «Non condivido le critiche al decreto. Alla egli dico di contrastare insieme il mondo delle false partite Iva, dei co.co.pro e dei lavoratori senza tutele» MARCO VENTIMIGLIA IV1ILANO «È vero, in altri Paesi le regole che governano il mondo de1lavoro durano assai più deUe oostre, cbe cambiano in continuazione. Ma questo è fr utto dell'impazzimento che ha colto la politic!! italiana negli ultimi anni. Man mano che ha perso autorevolezza, la politica ha pensato di recuperare terreno aodando ad occuparsi di argomenti che avrebbe fatto bene a lasciare alle parti sociali. Il tutto in base ad una tesi che non sta né in cielo né in terra, ovvero che con le leggi si crea occupazione. lavoro arriva cm un sistema economico che funziona , non ce.rto da continui cambi delle normattve. Ciò detto, per fortuna questo esecutivo ci sta evitando ulteriori "Fornerate", e di ciò va anche merito ad una per ona a.weduta qlLuJe il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti». Lo dke seJ12a una sosta, Raffaele Bonannr, come spe' o gU capita quando il tema lo coinvolge. Per il segretario deUa Cisl, così come per gli altri respoosabili del sindacato, sono giorni particoJari, alle pre e con il dinamismo del governo Remi ma senza il coinvolgimento diretto delle preceden ti occasioni. Palazzo Chigl decide e comunica, voi leggete i provvedimenti e li giudicate. Si può and.a re avanti cosl a lungo? "Non credo che Questa situazione rappresenti un mjo pr blema, semma' a preoccuparsi deve essere il presidente del Consiglio, che poi è anche il segretario di un grande partito che si Qualifica n come riformatore. Renzi non vuole discutere? Ce ne facciamo una ragione, anche perché il rapporto che un sindacato, e chi lo rappresenta, deve tenere sempre aperto è quello con ìI mondo del lavoro e con la gente». Insomma, addio alla concertazione? «Di certo non mi interessa la concertazione per come dimostra di intenderla il premier, owero un teatrino dove si fa a gara a chi sfoggia il più bel sorriso. Se invece ci si siede intorno ad un tavolo dove ognuno si fa carico di un peso per arrivare ad un accordo, allora sì, quella è una concertazione che mi interessa e che continua ad avere un grande valore. Quando Renzi deciderà eli procedere in tal senso, la Cisl e le altre grandi forze sociali saranno sempre presenti». Intanto, il vostro giudizio sui primi provvedimenti dell'esecutivo appare comunque positivo. Anche sulle controverse misure che riguardano icontratti a termine. «Per prima cosa è opportuno fare un passo indietro nel tempo è ricordare che all'inizio Renzi aveva parlato della volontà di introdurre un cohtratto unicoa "tuteleptogressive". Una cosa non molto chiara, con il forte rischio di un ennesimo complicarsi della materia, quel che definisco, appunto, una Fornerata. Per quanto mi riguarda, ho detto chiaro e tondo al ministro Paletti che si andava verso una direzione sbagliata, tanto più che il governo aveva già a disposizione lo strumento che gli serviva in tema di flessibilità del lavoro». Vale a dire? «Parlo proprio del contratto a termine. Non c'è alcun altro strumento in grado di fornire al lavoratore le stesse garanzie che derivano da un'assunzione a tempo indeterminato. Mi riferisco alla tutela previdenziale, al sistema retributivo, alla sicurezza, ed agli altri aspetti fondanti di un rapporto di lavoro». La Cgilla pensa diversamente, con forti critiche al meccanismo, nella bozza di decreto legge dell'esecutivo, che prevede ben otto rinnovi senza causale del contratto a termine. In questo modo per SusannaCamussosiintroduconoulteriori elementi di precarietà. «Ed è una presa di posizione che non condivido. Intanto stiamo parlando di rinnovi che non potranno comunque eccedere la durata complessiva di 36 mesi, il tutto alfinterno di uno strumento comeil contratto a termine che, lo ripeto, fornisce il massimo delle garanzie possibili ad un lavoratore. Cosa sarebbe potuto succedere introducendo invece un meccanismo del tutto nuovo come quello che aveva in mente il premier in prima battuta? Aggiungo poi un ulteriore elemento .che reputo molto significativo, owero il tetto del 20% di contratti ,a termine rispetto all'organico complessivo di un'azienda». C'è il rischio di un nuovo inasprirsi delle relazioni intersindacali dopo un periodo abbastanza sereno e costruttivo? Mi auguro e ritengo di no. Però per perseguire l'unità d'intenti non è che posso spegnere il mio cervello ... Piuttosto invito Susanna Camusso a concentrare le nostre forze su quella che ritengo la vera emergenza in tema di occupazione precaria». A che cosa si riferisce? «A tutto il vasto mondo, parlo di milioni di persone, popolato da false partite Iva, co.co.pro, associati in partecipazione, nonché i co.co.co della Pubblica Amministrazione. Si tratta diIavoratori, quelli sì, distanti anni luce dalle garanzie di un rapporto a tempo indeterminato, sulle cui condizioni esiste un'incredibile omertà diffusa a tutti i livelli. È' questa la principale battaglia contro il precariato che attende il sindacato». Torniamo indietro di qualche giorno: l'annunciato taglio delle tasse sulle buste paga dei lavoratori con gli stipendi più bassi rilancerà dawero iconsumi delle famiglie? «Sì, e per una ragione drammatica: qw non stiamo parlando di spese voluttuarie, perché quei circa 80 euro in più al mese verranno utilizzati da famiglie che purtroppo non hanno ormai da tempo le sufficienti risorse per prowedere a tutti i loro consumi essenziaIi». Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 67 068391 «Contratti a tennine, va bene così Altre le precarietà da combattere» Data IL~MA.TTINO Pagina Il Foglio 17-03-2014 7 1/2 La missione Renzi: non siamo somari, guideremo la Ue www.ecostampa.it Quotidiano Oggi l'incontro a Berlino con la MerkeL «Mi interessano i giovani, non i sindacati» Diodato Pirone ROMA. Molto orgoglio nazionale: «Se facciamo i compiti possiamo giudare l'Europa per i prossimi venti anni». Molto populismo sano con un attacco alla politica (<<Dai tagli alla politica più soldi nelle tasche dei cittadini») e uno ai sindacati: «Va garantita la libertà di assumere, mi interessano i ragazzi non gli addetti ai lavori che siano sindacati oassociazioni dei datori di lavoro». La conferma che compreremo meno cacciabombardieri. Alle otto di sera, coni fuochi d'artificio di una vivace intervista al Tg5, Renzi scuote una sonnacchiosa domenica italiana di fine inverno. li presidente del Consiglio, reduce dalla Messa e prima di recarsi a vedere la partita della Fiorentina, non perde tempo ed entra subito nell'argomento principe, l'Europa, sul quale oggi si confronterà con la cancelliera Angela Merkel a Berlino. «Se abbiamo sbagliato in passato siamo pronti a rimediare - dice Renzi - Ma siamo l'Italia, non siamo gli alunni da mettere dietro una lavagna». Un attimo di respiro e poi il premier riprende ad incalzare: «Illustrerò alla Merkel il programma di riforme che l'Italia ha in mente di fare. Non lo ha fatto nessuno in Europa in questo tempo. Se noifacciamo bene il nostro dovere, possiamo essere alla guida dell'Europa, non l'ultimo vagone tra i ritardatari. Non è questione di guidare il prossimo semestre europeo. Noi possiamo guidare l'Europa per i prossimi venti anni». Dalle parole ai fatti. 0, almeno, al programma. Secondo Renzi la decisione di abolire il Senato e le Province e il progetto di sforbiciare di brutto le buste paga dei consiglieri regionali possono portare grandi vantaggi. «I tagli alla politica si traducono in più soldi nelle tasche dei cittadini», scandisce Renzi con un tono che lascia quasi intravedere il tagliaerba lanciato tra i piedi dell' odiato Beppe Grillo. Ma subito dopo il premier rincara la dose e mette nel mirino sindacati e Confmdustria. Alla domanda sulla semplificazione delle regole sui contrati a termini varata mercoledì scorso dal governo Renzi risponde cosÌ: «Mentre a Roma dibattevano di regole la disoccupazione giovanile è salita al 42 per cento. Ma a me interessano i ragazzi non gli addetti ai lavori». Secondo il presidente del consiglio chi vuole assumere deve essere libero di farlo. «Anche i contratti di apprendistato erano un incubo burocratico», attacca Renzi. Che sottolinea: «Il posto fisso non c'è più da anni. li problema oggi è dare la possibilità di assumere a chi vuole assumere». Il premier ha ribadito che da fine maggio gli italiani che guadagnano meno di 1500 euro netti al mese troverarmo più soldi in busta paga e ha rilanciato la revisione della spesa parlando di un taglio alle spese militari di circa tre miliardi nei prossimi tre anni. E cosÌ si chiude questo abile sla10m fra istanze di destra, di sinistra e grilline tutte convogliate nello sbocco di un ritrovato «orgoglio italiano» che dovrebbe trovare un primo suggello oggi a Berlino nel confronto con la donna più potente d'Europa, Angela Merkel. Renzi porterà con sé in Germania ben sei ministri da Pier Carlo Padoan (Economia) a Federica Mogherini (Esteri) per discutere di Europa, ripresa, Ucraina e marò. Non sarà come rispondere alle domande di un' intervista. La sensazione è che il confronto più tecnico sulle cifre e sulle differenti situazioni economiche sarà lasciato a due pezzi da novanta come Padoan e Wolfang Schaeuble. L'incontro tra Renzi e la Merkel sarà più squisitamente politiéù perché sul tavolo ci sono le elezioni europee con i venti populisti che soffiano sempre più forte e una cancelliera che sa bene di non attrarre su di sé un grande consenso popolare epùtrebbe apprezzare la capacità dell' ex sindaco di "svecchiare" le istituzioni. Cura della quale l'Europa, sempre più lontana dai cittadini, avrebbe più che maibisogno. Per questo la cancelliera potrebbe essere la prima ad apprezzare la forte ambizione del premier in vista della guida italiana del semestre europeo, cogliendo anche i forti pericoli interni alPaese, come la proposta di Grillo di UÌ1 referendum perilritomo alla lira. Èchiaro che per quanto Frau Angela possa apprezzare l' enfant prodige della politica italiana, alla donna alla guida della locomotiva d'Europa che proprio ieri l'altro ha annunciato la possibilità di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2015 l' ipotesi di utilizzare come copertura i 2-6 miliardi riéavati dall'aumento del deficit, pur restando sotto la soglia del 3%, non può piacere fino in fondo. Ma chi è vicino al premier assicura che Renzi non intende andare a Berlino per chiedere il via libera alle sue prossime mosse. E del resto negli ultimi giorni ha più volte ripetuto come un mantra che l'Italia rispetteràgliimpegni presi. Certo, su un punto 1'ex sindaéÙ deve trovare il modo di rassicurare la cancelliera, che negli ultimi tre a.n ni ha avuto bilaterali con 4 premier italiani: la stabilità. Senza la quale non sono possibili nep ure le riforme. 068391 Il piano I disoccupati junior al 42%: dobbiamo garantire la possibilità di assumere a chi vuole farlo Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 69 Quotidiano Data IL SECOLO XIX Pagina Il MA SENZA LA RIFORMA IL DECRETO ÈARISCmO CARLO STAGNARC;L _•. _ .._ .._ ......•.........•....•...... SÌ e no. Il decreto va valutato come una tessera di un puzzle che va componendosi: mancano elementi sul completamento dellarifonnadellavoro,laristrutturazione del welfare, la rivisitazione del fisco. Per ora, il decreto dà ossigeno alle imprese meUendole nella condizione di assumere più facilmente, senza i vincoli della riforma Fornero. SE CHI DECIDE divide, non si può negare che - almeno in relazione alla rifonna del lavoro - Matteo Renzi abbia inaugurato il suo mandato con una svolta decisionista. Ma davvero Giuliano Paletti sta imprimendo una svolta decisiva al SEGUE » 2 mercato del lavoro? rie di fattispecie finora mascheIL COMMENTO rate dietro altre tipologie (come le false partite Iva). Queste ultime erano proprio una risposta alle rigidità lavoristiche. Atendere, il decreto dovrebbe coordinarsi col "codice semplificato del lavoro", oggetto di una legge dalla poma pagina delega. Una prospettiva realistiLa riforma ruota attorno alla ca deve tenere conto delle diffimaggiore versatilità dei contratcoltà di questo ulteriore passagti a tennine (sarà possibile ringio. novarli fino a otto 'volte nell'arco Come ha scritto Pietro Ichidi 36 mesi), mettendo però un no, «le resistenze di sinistra Pd e argine al loro utilizzo indiscriCgil a una flessibilizzazione del minato (non potranno eccedere contratto a tempo indeterminail 20% dell'organico complessito fanno sÌ che queste misure siVQ) con un occhio di riguardo alano probabilmente destinate a le piccole imprese (quelle con prodUl1"e una ulteriore contrameno di 5 dipendenti potranno zione della quota, già molto riavere comunque un dipendente dotta (una su sei), di assunzioni atempo determinato). a tempo indeterminato». In Chi vede il bicclùere mezzo questo senso, l'opposizione di pieno - come il nwnero uno delSusanna Camusso rischia di esla Cisl, Raffaele Bonanni - spera sere una profezia che si auto-avGbe questo aiuterà a ricondun8 vera: se riuscirà a far fallire la rinell'alveo "normale" delrapporforma del lavoro, del decreto si to di lavoro djpendente una seosserveranno soprattutto le conseguenze meno gradevoli. Tutti gli attori, infatti, sono razionali. La Cgil, al di là della venatura politica e ideologica delle sue posizioni, difende gli interessi di una base associativa in costante diminuzione e tendenzialmente iper-tutelata, di cui i precari rappresentano solo una piccola fetta. Le imprese, a regole date, fanno i propri interessi e talvolta è proprio la curvatura delle norme a spingerle verso equilibri socialmente insoddisfacenti. Il primo passo di Renzi va nella direzione giusta, ma ci porta anche in mezzo al guado: a questo punto il Paese non può più restare fermo. Ofa un altro passo avanti, cambiando completamente l'impostazione della legislazione sul lavoro, oppure ne fa uno indietro, segnando una sconfitta forse ilTecuperabile per il nuovo premier. CARLO STAGNARO Twitter@CarloStagnaro 068391 LAVORO, BENE MA ORA SERVE LA RIFORMA www.ecostampa.it IL COMMENTO Foglio 16-03-2014 1+2 1 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 71 nSole9j{l Quotidiano mmrn Data Pagina Il Foglio 15-03-2014 6+1 1/3 www.ecostampa.it Tasse e risparmio. Così cambia il prelievo Aumento dalI luglio o TASSAZIONE ATTUALE TASSAZIONE PREVISTA PRELIEVO TITOLI DI STATO 20%' 26% 12,5% li livello attuale di tassazione degli altri investimenw fi nanziari II prelievo sulle renditefinanziarie sale di 6 punti per coprire il taglio Irap INCASSO PER OGNI PUNTO INCASSO COMPLESSIVO DECORRENZA MODIFICHE II gettito atteso per ogni punto di aumento dell'aliquota L'incasso totale previsto dalla manovra sulle rendjte finanziari~ La nuova aliquota sulle rendite dovrebbe scattare dall 'luglio Il prelievo fisc~l~ sul titoli di Stato iIOn verrà modificato Marco Mobili con un'analisi di Marco Piazza » pagina 6 Rendite finanziarie, tassa dal 20 al 26% a partire da luglio Marco Mobili ROMA Aumento da120 alz6% della tassazione sulle rendite finanziarie nonprima di luglio. È una delle ipotesi che si sta facendo strada per consentire agli operatori e agli intermediari finanziari di adeguare le procedure e affrontare senza errori il periodo transitorio con il passaggio della tassazione dalzo alz6% di plusvalen-· ze, interessi e dividendi. Una gestione articolata dovele differenti tipologie di redditi e di strumenti finanziari soggetti alla nuova stretta fiscale ricmede ben più dei prossimi 50 giorni fino a 1 omaggio. Tre mesi dall'emanazione delle norme vengono invece considerati dagli operatori sufficienti per riscrivere le procedure e gestire i rapporti con i clienti. Che vanno dall'invio delle informazioni ai risparmiatori all'inevitabile e legittimaricmesta di maggiori informazioni da parte dei clienti. Ci sono poii decreti e le regole di attuazione. Nelzoll, quando l'allora Governo Berlusconi in piena crisi da spread con il decreto di agosto n, 138 introdusse l'aumento del- la tassazione delle rendite fmanziarie dal u,s% alZO% (lasciando i titoli pubblici al U,5% e facendo scendere il prelievo sui correntisti dalz7 alzO%), la decorrenza fu fissata alI ogennaio zou. Furono concessi dunque 5 mesi di tempo sia agli operatori per rispondere alla clientela e perfezionare i meccanismi del prelievo, sia all'Economia per scrivere le regole attuative e superare i non pochi problemi che il cambiamento di tassazione avrebbe prodotto. Problemi analoghi che si ripeteranno ora con il nuovo aumen- to dalzo alz6% calendarizzato ilI omaggio come ha annunciato il premier Matteo Renzi per assicurare le risorse necessarie alla copertura del taglio del 10% dell'Irap pagata dalle imprese. Tra i nodi da sciogliere subito, ad esempio, occorre delineare nel dettaglio come tassare gli interessi, ovvero se tassare solo i titoli di nuova emissione o tutti quelli in circolazione. Va cmarita la tassazione delle plusvalenze latenti che emergono dalla differenza trai valori dei prodotti in portafoglio quando scatta l'aumento dell'aliquota e il co- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Primo piano Italia Pag. 72 068391 Governo e operatori in cerca di un'intesa sui tempI di decorrenza del nuovo regime mmrn Data Pagina Il sto di acquisto degli tessi prodotti Sui dividendi. poi, si dovrebbe scegliere il regime di tassazione che, nelle esperienze precedenti. segue la cassa Mentre per leminusvalenz,e occorre risolvere, come nel 20 12, il problema dicome vanno considerate se prima deU'entrata in vigore della nuova tassazione non sono ancora state compensate con altre plusvalenze. Sul fronte interessi vanno evitati possibili vantaggi non spettanti ai possessori di vecchi tito- li che si troverebbero a beneficiare di una tassazione agevolata al 20%, mentre i titoli di nuova emissione sconterebbero una tassazione di 6 punti percentuali in più. Nel tassare tutti i titoli la scelta dovrebbe poi cadere, come accade nel 2012, sui redditi maturati da una determinata data e non dall'incassato. Sulle plusvalenze, invece, sarà necessario evitare trattamenti differenziati e sperequativi tra i differenti investitori. Con la possibilità di consentire agli investitorisog- getti a tassazione sul realizzo di utilizzare la vecchia aliquota sulle plusvalenze latenti al momento del passaggio al nuovo prelievo. Come è accaduto nel 2012 e in tutte le operazioni di revisione della tassazione sui redditi di capitale si potrebbe consentire una cessione virtuale alla data di entrata in vigore del nuovo regime, tassando il capital gain con la vecchia aliquota. In questo modo, quando si cederà realmente il titolo, si tasseranno con la nuova aliquota del 26% soltan- Foglio 15-03-2014 6+1 2/3 to i plusvalorimaturatisuccessivamente all' entrata in vigore del nuovo regime. L'esperienza del 2012, con l'emanazione in 5 mesi di tre decreti e una cìrcolare per lacorretta gestione di operazioni di affrancamento dei redditi di capitali e delle plusvalenze latenti, l'esercizio di opzioni, nonché il trattamento delle minusvalenze e delle obbligazioni, consentirà di tagliare i tempi e attuare la "#svoltabuona" sulle rendite, ma comunque in non meno dei tre mesi ipotizzati dagli operatori. www.ecostampa.it nSole9j{l Quotidiano Cl RIPRODUZIONE'USERVATA Le misure del governo LA STRETTA FISCALE L'incremcmo La valutazione Renzi ha annunciato l'awnento da maggio I ma prende corpo l'ipotesi di Wl rinvio L'atlante della tassazione Per aggjomare il prelievo su tuttigii S01ll11enti I servono ahneno tre mesi dalJe nuove norme . lNGHIl TERRA SPAGNA FRANCIA I GERMANIA AZIONI WITAl GAlN Abbattimento della plusvalenza in funzione del periodo di detenzione (fino a165%dopo otto anni). Su questo importo si paga ìl 15,5% per oneri sociali. Quel che resta viene inserito in dichiarazione dei redditi e soggetto ad aliquota da Oa 45% ! Tassa a121% per plusvalenzefino Esenti le plusvalenze fino a a 6 mila euro. 25% tra 6 e 24 mila l 10.090 sterline. Dopodiché si euro, 27% oltre 24 mila euro. Per : applica la tassa flat del 18%che plusvalenze realizzate nei 12 mesi j arriva a128% per chi ha redditi si applica l'aliquota del reddito j superiori a 35mila sterline ~ ; ! la ritenuta è al 26,375% (comprensiva della tassa di solidarietà). Le rendite fina nziarie sulle quali è stata applicata la ritenuta nonvanno incluse nella dichiarazione dei redditi. Chi paga una "Irpeftedesca" inferiore al 25% può chiedere la differenza j 0-45% 21-27% 118-28% i 26,375% ~ AZIONI DMDENDI Prelievo al 21% per dividendi o Si abbatte il dividendo del 40%. Sul restante si calcola prelievo alla interessi fino a 6mila euro, 25% fonte del 21% cui aggiungere il tra 6 e 24 mila euro, 27% oltre i 15,5% a titolo di oneri sociali. Quel 24milaeuro che resta viene inserito nella dichiarazione dei redditi e soggetto alle aliquote (da O, per redditi fino a 6mila, a 45% oltre 151mila euro) 21-27% 20% 26,375% 068391 0-45% Va a reddito, segue aliquota l'Irpef Sonoesentì i primi 800 euro. inglese (la banca può fare Ritenuta del 26,375%. trattenuta alla fonte del 20%) se è comprensiva della tassa di solidarietà più eventuale "tassa per maggiore si paga la differenza chi è registrato ufficialmente come appartenente a una chiesa" (8-9%). le rendite fi nanziarie sulle quali è stata applicata la ritenuta non vanno incluse nella dichiarazione dei redditi Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Primo piano Italia Pag. 73 Data Pagina Il Foglio 15-03-2014 6+1 3/3 IIIl'ERES51mOU DISTATO Prelievo al 15,5% il titolo di diritti sociali. Quel che resta è sottoposto il imposta sul reddito con acconto sul prelievodeI24%; non c'è abbattimento, ma un'esenzione totale per redditi fino a 25niita euro l'anno (SOmila se famiglia) dopo eventuali detrazioni fiscali Rilenutaal21% per dividendi o interessi fino a 6mila euro,25% tra 6e24mila euro, 27% ollrei 0-45% 21-27% 24milaeuro Vannoilcompore il reddito e seguono l'aliquota Irpefinglese (la banca può fa re tratteflUta aUa fontedeI20%): seatla fineil prelievo deVI! essere maggiore si paga la differenza 20% Esenzione sui primi 800 euro. Ritenuta del 26,375%, comprensiva della tassa di solidarietà più eventuale ntassa perchi è registrato ufficialmente come appartenentea una chiesa" (S·9%). l e renditefìnanziarie sulle quali èstataapplicata la ritenuta non vanno induse nella dichiarazione dei redditi www.ecostampa.it Quotidiano 26,375% IL PRECEDENTE Nel2011I'aumento 068391 del prelievo fu deciso ad agosto ma ['applicazione scattò il primo gennaio dell'anno successivo Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Primo piano Italia Pag. 74 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio www.ecostampa.it Il 16-03-2014 24+1 1/2 Èuna svolta sul controllo dei siti nel 2015nasceràente internazionale Indirizzi Internet cade il potere assoluto degli Stati Uniti Le riveJazicmi cIeDo sc:ancIaIo Datagate baDnopesato tndJa decisione cIeDa Casa Bianca FEDERICO RAMPINI A PAGINA 24 Internet, la svolta di Obama il controllosugli indirizzi non sarà più solo americano Dal 2015 Icann sostituito da un ente internazionale FEDERICO RAMPINI NEW YORK - Internet non sarà più un monopolio americano. Almeno per qu<mto riguarda la creazione e il controllo del "cyber- indirizzario~ o registro globa1e. La svolta è storica, chiude una fase durata un quarto di secoLo. L'addio al monopolio Usa è strettamente legato agli scandali del Datagate. E' una concessione di Barack Obama per venire incontro alle preoccupazioni di diversi paesi stranieri, dalla Germania a1 Brasile, sull'inaffidabilità di una Rete troppo esposta allo spionaggio Usa. L'annuncio è venuto dallo U.S. Commerce Department, il mìn.istero da cui dipende l'agenzia federa1e disettore, laNational Telecommunications and Infor' mation Adrninistration. A parte gli addetti. ai lavori e gU esperti, pochi tra la massa sterminata dì utenti di Internetlosanno, malin dalla sua nascita tutto il sistema di creazione di siti e indirizzi ha una supervisione americana L'assegnazione degli indirizzi e i criteriper fado, èun servizio che può sembrareprosaico e bana1e, ma è una sorta di infrastruttura elementarecheconsentediordi- nare e convogliare il traffico online. La responsabilità - e il potere - di assegnare i numeri o "protocolli" che identificano gliindirizzi, coi vari suffissi ".com" ".gov" " .org" è rimasta in capo agli Stati Uniti, per la semplice ragione che lo sviluppo originario della Rete ebbe qui il suo epicentro prima di diventare un fenomeno veramente globale. Un controllo attraverso un registro centra1e è stato necessario fin dalle origini per impedire duplicazioni di indirizzi che avrebbero generato un caos nel traffico. L'Anuninistrazione federale Usa a sua volta diede in appalto questo mestiere ad un'istituzione non profit, la Internet COJ1>oration for Assigned Narnes and Numbers, nota con l'acronimo lcann. Un organismo indipendente, teoricamente immune da influenze politiche, ma pur sempre americano: con sede a Playa Vista, Los Angeles. lcann si finanzia con una minuscola tassa (20 centesimi di dollaro) ogni volta che viene creato un nuovo indirizzo con uno dei suffissi autorizzati. Fin dal 1998 gli europei si preoccuparonocheInternetnonfosseun monopolio Usa, e crearono il Council of European National Top Level Domain Registries (Centr), anch'esso un'organizzazione non profit, per la gestione degli indirizzari nazionali che finiscono con i vari suffissi ".it" per l'Italia, ".de" per la Germa·nia, ".uk" per il Regno unito e così via. Tuttavia il coordinamento globale dei registri rimane nelle mani di lcann e quindi negli Stati Uniti. Da anni si discute dell' opportunità che questo compito venga trasferito a un ente sovranazionale, che sarebbe più consono alle dimensioni universali della Rete. Ma fino alla deflagrazione del Datagate il resto del mondo, compresi i rivali strategici come la Cina e la Russia, avevano accettato il ruolo dell'lcann in nome dell'efficienza di un sistema che ha funzionato bene nell'interesse di tutti. DI recente lcann per "de-arneri.èanizzarsi" h a aperto delle succursali-hub a Singapore e Istanbul, ha diversificato i suffissi per includervì indirizzi nazionali in caratteri arabi, cirillici, cinese-mandarino. (L'unica sfida seria al monopolio lcann fu tentata da una società privata anch' essa arnericana, VeriSign) . Le rivelazioni di Edward Snowdenhanno cambiato le cose. Lo shock mondiale dopo la scoperta dell'ampiezza dello spionaggio americano in Rete, ha scatenato reazioni particolarmente accese in alcuni paesi dove gli stessi capi di governo sono stati spiati: la Germania di Angela Merkel, il Brasile di Dilma Rousseff. Per la prima volta anche in paesi alleatisi è ventilata la possibilità di creare delle Reti a dimensione naziona1e, "protette" contro lo spionaggio Usa. Di qui la decisione simbolica di Obama: nel20 15 allo scadere del contratto con lcann, quell'incarico non sarà rinnovato. Ma per sostituirlo con che cosa? Gliarnericani pongono una condizione: che subentri un altro ente privato, sia pure sotto vigilanza internazionale, non un'istituzione in tergovernativa. Obarna e i repubblicani su questo sono d'accordo: guai se · Internet finisse sotto la governance di un'istituzione tipo Onu. Ne riprodurrebbe tutti i difetti, come i poteri di veto dettati da logiche politiche, la lentézza nelle decisioni. L'incubo peggiore, confida la Casa Bianca, è che dietro l'alibi di una "internazionalizzazione" della Rete i governi di Mosca e Pechino possano esportare i metodi di censura già applicati dentro i 10ropaesi. C RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Primo piano Italia Pag. 76 068391 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Quotidiano LA STAMPA Data Pagina Il Foglio 15-03-2014 2 1/2 www.ecostampa.it GOVERNO VERSO IL TOUR"EUROPEO Renzi sale al Colle: .siamo determinati Incontro con Napolitano alla vigilia del viaggio in Europa. TI premier: coperture doppie rispetto allé esigenze CARLO BERTINI ROMA Certo gli ha fatto piacere incassare il primo, Se pur prt:l~ dentissimo, viatico dalla Germania sul progetto di riforme giudicato «ambizioso» dal portavoce deIJa Merkel, coSÌ come registrare di buon mattino l'impennata negli indi.ci di popolarità nei sondaggi trasmessi ad Agorà, che lo vedono schizzare al 59% dopo la sua sventagliata di riforme annunciate. Ma non meno gra!lita al premier è stata la benedizione al suo pjano ricevuta dal presidente Napolitano, che non ha sollevato obiezioni sulla strategia complessiva delineata alla vigilia di una missione delioata, che comincerà oggi a Parigi CDl) Hollande, pDi lunedì a Berlino e giovedl a Bruxelles. «StiamD affrontando questo passaggio con grande determinazione. Sulle misure che abbiamo presentato siamo tranquilli: abbiamo coperture doppie rispetto alle esigenze. Soprattutto, abbiamo la cDns;lpevolezza che questa può essere qaVVerD la VDlta buona», è la consideraziDne consegnata ai suoi dal premier in serata, prima di recarsi a Pontassieve, ,da cui domattina partirà insieme alla mDglie in veste di first lady. Al .Quirinale Renzi è salìto per un pranzo con cinque ministri, Padoan, Poletti, MDgherini, Guidi, Galletti e CDn i due sottosegretari.' DeiriD e Gozi. Per fare il punto s1.jl prDssimo consiglio europeD, che ha fornito un'occasione per parlare delle misure economiche e della crisi Ucraina, che terrà banco nei vertici di questi giorni molto più dei problemi dell'Italia. Tanto che il Capo dello Stato, nella sua ijltroquzione, prima di dare la parola al premier ai ministri, ha invitato a dividere in due parti la discussio-' ne, priorità economiche e Ucraina. Renzi -ha illustrato nel dettaglio la sua strategia di riforme, Parloan ha fornito il suo puntello sulla tenu~a dei cònti, confortato dal buon andamento delle ultime aste dei titoli italiani che hanno fatto il pieno. E stando ai report filtrati, col Presidente c'è stata piena convergenia sull'opportunità di confermare il rigore promuovendo però misure per la crescita; e sulle grandi priorità 'di politica europea in vista del vertice: l'analisi condivisa è che è giusto spingere, non per ottenere deroghe per l'Italia, ma per una nuova strategia europea, con la speranza che il prossimo vertice sia l'inizio di un processo di cambiamentD; sul versante di una nuova politica industriale, di nuovi strumenti di sostegno alle piccole e medie imprese, di nuovi obiet~ tivi al servizio della crescita sostenibile. Insomma, per un'Europa che nori guardi solo ai sacrosantI impegni finanziari che l'Italia intende rispettare. Il punto non è tanto se poter salire fino al 2,8 D al 3%, ma di spiegare bene in Europa che l'Italia sta facendo sul seriD e l'miportanza di stratégie di medioten:nine con riforme strutturali sostenibili. Nei suoi contatti di questi giorni, il titolare delle politiche comunitarie Sandro Gozi registra «un atteggiamentò di curiosità e speranza .in Europa nèi confrònti di questo governo e c'è un interesse comune franco-tedesco ad un succes'so dell'Italia», Si capisce meglio dunque il perché del viatico della Merkel,.che fa sperare in un atteg-giamento aperto verso un progettò 'di medio-lungo termine cne può produrre effetti strutturali nel Belpaese; ma senza facili ottimismi, poiché le diffidenze nei confronti dell'Italia sonD ben note. E Renzi sa bene che do'vrà mettercela tutta per cDnvincere i partner a concedere margini di flessibilità sul punto nodale di un lieve sforamento del deficit, pur restando nel tetto del 3%. Il suo esordio nel parterre europeo è quindi una prima prova del fuoco, che può sbloccare un percDrso che va ancora trasferito in precisi articolati di legge. Nella cornice di quel Documentq di economia e Finanza.che deve vedere la luce entro metà aprile. E che dovrà' segnare nero su bianco le modalità per varare nel concreto le misure: prima tra tutte quella sul cunèo fiscale da coprire con dieci miliardi di euro e sulla quale si gioca una corsa contro il tempo. 068391 Convergenza con, il Quirinale sulla volontà di spingereversouna nuova strategia Ue Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Primo piano Italia Pag. 78 Quotidiano Data Pagina Il Foglio 16-03-2014 1+7 1/2 www.ecostampa.it Ilr trosc na Matteo ha deciso: non ci sarà deficit per il cuneo fiscale Alberto Gentili Parigi ho trovato una spond~ con Hollande ci capiamo». Appena sbarcato nena sua Firenze, di rientro,dalla visita all'Eliseo, Matteo Reozi racconta l'incontro. Continua a pago 7 CC A Ora il premier tende la mano a Merkel: più deficit solo per interventi strutturali . Si allontana l'idea di usare i 6,4 miliardi per tagliare ~ «A Parigi ho trovato una sponda, con Francois l'Irpef. Domani la "correzione" all'esame di Berlino ci capiamo. Sembrava volesse rubarmi le idee...» segue dalla primapaginll "Sono rimasto sorpreso», ha rii'erito ancora Renzi, ,<il presidente francese era in formatissi mo sul nostro piano di riforme, come se reco della m ia conferenza stampa fosseamvata fino a Parigi. Anzi, dico di più: Holla.pde ha mostrato u na conoscenza capillare e mi ha chiesto ulteriori dettagli. Sembrava che mi volesse rubare qualche idea...)'. LE DOMANDE DEL PRESIDENTE Raccontano che neUa mezz'ora di faceta a faccia - tutto in francese e senza l'ajuto dell'interprete poi durante il pranzo e sorseg" giando un caffé nei giardùli dell'Eliseo, il Hollande ha voluto sapere «nel taglio)' del cuneo fiscale, come procederà la riforma elettorale e que1la istituzionale. Sgranocchiando gli spiedinì di gamberi ha chiesto del jobs act e dei piani d'intervento per la scuoIae la casa. Affrontando l'arrosto con verdure ha fatto scattare un'altra grandinata di domande: «Quali resistenze trovi? Quanto pensi di risparmiare? E la riforma della pubblica amministrazione? La digitalizzazione?». Infine, al dolce, Hollande «si è mostrato profondo conoscitore del- la politIca italiana:, aa À1fano alla Lista Tsipras. Devo ammetterlo, a ,quel punto di mi è Gaduta la mandibola», ha raccontato divertito iI premier italiano. Nessuna domanda sui numeri: la grandeur francese per una volta è stata messa da parte, tanto più che i dati di Parigi (4,2% deficit-PiI) questa volta sono peggiori di quelli di Roma (2,6%). Consiglieri e collaboratori parlando di empatia e feeling. Di un leader socialista che «guarda con estremo interesse e curiosità» al gic>vane leader della sinistra italiana. «Un senior esperto che decide di prendere sotto la sua ala il giovane leadef» . Anche perché il destino e la scommessa sono simili: «Noi abbiamo la Le Pen, tu hai Grillo. Se non diamo una svolta all'Europa, come li arrestiamo questi populisti?», ha detto a un certo punto Hollande. Insomma, l'asse è nelle cose. Due leader socialisti alla vigilia delle elezioni che decidono di provare a cambiare verso l'Europa, per evitare di prendere una batosta. Ma non è un asse contro Berlino, «perché contro Berlino in Europa non si fa strada». Però domani Remi andrà a bussare proprio alla porta di Angela Merkel, cui regalerà la maglia del centravanti tedesco della Fiorentina Mario Gomez. E la strategia studiata da Hollande e Renzi è meno ardita di quanto si pensasse alla vigilia. E' quella di chiedere di utilizzare parte del deficit per investimenti strutturali in favore di occupazione e istruzione. Un po' \'idea cara a Mario Monti e a Enrico Letta, sull'uso della golden rule. In particolare Renzi - allertato da Hollande·sulle difficoltà della partita che giocherà a Berlino sembra aver abdicato al progetto di utilizzare iI margine tra iI 2,6% e il 3% del rapporto deficit-Pii, pari a 6,4 miliardi, per finanziare il taglio del cuneo fiscale. «Per quello bastano i proventi della spending review, la riduzione Qei tassi d'interesse e l'accordo fiscale sui capitali in Svizzera», sostiene il premier. «Tanto più che partendo da maggio, per quest'anno bastano 6,6 miliardi e non dieci». .Attenzione: non sarà certo Frau Merkel a dover dare il via libera all'utilizzo del deficit per gli interventi strutturali. Ma Renzi a Berlino comincerà a istruire il dossier che poi, una volta che in autunno si sarà insediato iI nuovo governo europeo, verrà discusso a Bruxelles e dai leader europei. Renzi, accompagnato nella trasferta parigina dalla moglie Agnese e dal consigliere diplomatico Armando Varricchio, con Hollande ha di fatto lanciato 1'« asse della flessibilità e della ragionevolezza». «Se non avremo 068391 IL RETROSCENA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Primo piano Italia Pag. 82 Quotidiano Data Pagina Il Le prossiIne tapp porre la violazione sistematica dei parametri. La prova è arrivata in conferenza stampa, quando il premier italiano ha scandito: «Non ci sarà ne-ssu-no sforamento del 3%». Il governo tedesco Domani l'incontro con la Cancelliera Domani i1 presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si recherà a Berlino per incontrare la cancelliera Angela Merkel il cui portavoce nei giorni passati ha espresso l'interesse della Germania peri piani del governo Renzi, definendoli "ambiziosi". Giovedì l'esordio al Consiglio Ve n 20 e il 21 marzo Remi sarà a Bruxelles per quello che, dopo il rapidissimo vertice straordinario sulJ'Ucraina di qualche giorno fa, sarà i1 suo debutto europeo. Il marzo, alle 12, il presidente del Consiglio Matteo Renzi illustrerà alla Camera la sua agenda europea. L'idea è quella di ottenere l'agognata flessibilità, in cambio di «importanti piani di riforme strutturali» . Alberto Gentili www.ecostampa.it un'Europa meno arcigna e più attenta alle questioni sociali», è la tesi concordata, «non avremo più l'Europa perché verrà spazzata via dai populisti». Ma né Renzi, né Hollande si sognano di pro- Foglio 16-03-2014 1+7 2/2 © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PRESIDENTE: ~cSIAMO ENTRAMBI SOCIALISTI, INSIEME DOBBIAMO FRENARE I POPULlSTI» ECHIEDE I DETIAGLI DEL PIANO DI RIFORME «Pareggio di bilancio ne12015? Possiamo» Angela Merkel fissa l'obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2015 in Germania: "Possiamo farcela. Sarebbe un successo enorme». Una sorta di avviso a Renzi che l'àndrà a trovare domani a Berlino. Altro avviso: «Puntiamo a far scendere il debito a160%entro 02024». A fine mese la visita di Obama a Roma Perii 27 marzo è prevista la visi ta a Roma del presidente degli Usa Barack Obama cbe incontrer:à il Papa. E' previsto un colloquio con il presidente del Consiglio cheverterà sui maggiori temi dell'attualità mternazionale e sui prograDlmidel nuovo esecutivo italiano. On , Il pl~ l1l1lr Illldt.' 1.\ 111,1110 ,1 \kr~I,.·1 068391 plll tk fi lll'-lI !1J :J.l.1 1l1h.!'\ llHl'>.tr'IIIH1,4h Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Primo piano Italia Pag. 83
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