Rassegna Stampa di martedì 18 marzo 2014 SNALS / CONFSAL Italia Oggi It.Yahoo.Com Italia Oggi Italia Oggi Il Cittadino (Lodi) 18/03/2014 Testate on line 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 STIPENDI, LA GRANDE INCERTEZZA STIPENDI, LA GRANDE INCERTEZZA Int. a M.Nigi: I DIPENDENTI COME ASSET STRATEGICO Int. a G.Olimpieri: SIDERURGICO ALLA SVOLTA LETTERE- COSI' UGGETTI E BERTOLI HANNO PRESO IN GIRO I LODIGIANI ARTICOLI PRESI DAL WEB Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore 18/03/2014 Corriere della Sera Italia Oggi 18/03/2014 Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi 18/03/2014 Avvenire il Gazzettino Il Secolo XIX 18/03/2014 La Repubblica - Cronaca di Roma 18/03/2014 la Repubblica il Giornale 18/03/2014 il Tempo Il Secolo XIX Il Fatto Quotidiano la Discussione 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 15/03/2014 TRA I NEO-DIPLOMATI IL 44% INSODDISFATTO DI SCUOLA E INDIRIZZO SCUOLA MIGLIORE SE SI VALUTANO ANCHE I PROF CORSA A INDIVIDUARE I DOCENTI DI RUOLO CHE PERDONO IL POSTO SICUREZZA, QUEI SOLDI BALLERINI IL PIANO RENZI DA SOLO NON BASTA IL SINDACATO E' PRONTO ALLE SFIDE DEL GOVERNO LSU, IL PROBLEMA E' SOLO RINVIATO DECRETO SALVASCATTI ALLE BATTUTE FINALI MOBILITA', PARTE L'UNIFICAZIONE CERCASI INSEGNANTE DA UN MILIONE DI $ DIRIGENTI, SOLUZIONI TAMPONE DISPUTE FILOSOFICHE ALL'ULTIMO COLPO GITE CON SCONTO IN OSTELLO LE CONTESTAZIONI DISCIPLINARI DEVONO ESSERE SEMPRE MOTIVATE ACCORDO CON IL COMUNE PER LE MATERNE PARITARIE LA LAUREA? E' MEGLIO AVERE IL POSTO FISSO SCUOLA, PARTE UN NUOVO SOS PER RECUPERARE FINANZIAMENTI Int. a A.Cattoi: IL COMUNE: "PRONTI 30 MILIONI MA CI BLOCCA IL PATTO DI STABILITA'" LIBERARE LE UNIVERSITA' DA MEDIOCRI E FAMILIARI OGNI ANNO 180 BORSE DI STUDIO A STUDENTI ITALIANI E STRANIERI IL MASTER MEDEA DELLA SCUOLA MATTEI I PROGETTI DELLA GIANNINI? ARRIVA LA FINANZA FIAT ASSUME INGEGNERI PER LA RICERCA LA FINANZA NELL'UNIVERSITA' DEL MINISTRO GIANNINI EXPO 2015, FIRMATA INTESA PER PARTECIPAZIONE AGROALIMENTARE ITALIANA Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore la Repubblica 18/03/2014 il Messaggero 18/03/2014 il Messaggero 18/03/2014 il Messaggero L'Unita' 18/03/2014 L'Unita' il Tempo il Mattino il Mattino Il Secolo XIX 18/03/2014 Il Secolo XIX 18/03/2014 Corriere della Sera 18/03/2014 Corriere della Sera 18/03/2014 la Stampa il Messaggero 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 18/03/2014 ASSOFOND ABBATTE GLI INFORTUNI L'IMPEGNO NEL NO PROFIT E LA POLITICA DEI SALARI LETTERA ELOGIO DI MARKEL "COLPITA DA RENZI IL CAMBIAMENTO E' STRUTTURALE" MILITARI E FORZE DI POLIZIA, ECCO DOVE CALERA' LA SCURE STATALI, 85 MILA ESUBERI IN TRE ANNI TAGLI ALLA SICUREZZA, LA PAROLA D'ORDINE E' COORDINAMENTO UNA SPENDING REVIEW ANCHE PER CAMERA E SENATO ECCO I TAGLI DI RENZI MATTEO PROMETTE RIFORME E FA BRECCIA "CONTRATTI OK, NON C'E' MAGGIORE FLESSIBILITA'" DONNE IN PENSIONE, L'IPOTESI: SUBITO 42 ANNI DI ANZIANITA' PIAGGIO, SALE LA TENSIONE "POLITICI, BASTA PAROLE: ADESSO VOGLIAMO I FATTI" SANZIONI A MOSCA DA USA E UE MA OBAMA COLPISCE PIU' DURO LONDRA, LE 5 FAMIGLIE PIU' RICCHE VALGONO QUANTO IL 20% PIU' POVERO MERKEL A RENZI: RIFORME IMPRESSIONANTI MATTEO: SPIRAGLIO PER SBLOCCARE GLI INVESTIMENTI ItaliaOggi Data 18-03-2014 Pagina 37 Foglio 1 Il Tesoro al lavoro sulla platea. Intanto i sindacati rivendicano il rinnovo del contratto Stipendi., la grande incertezza www.ecostampa.it Quotidiano Detrazioni a scalare dai 25mila euro lordi. Forse 30mila DI ALESSANDRA RICCIARDI U rmt avendo chiare scadenZe, risorse e criteri. Una partita, questa, che già nei prossimi giornirlovrebbe vedere un primo step con il recupero degli scatti di anzianità su cui l'Aran, l'a~enzia governativa per la contrattazione nel pubblico impiego, dovrà avviare la trattativa con i sindacati. Il relativo decreto legge è infatti in fase di conversione alla camera, dove il sottosegretario aU'istruzione, Gabriele Toccafondi, ha dichiarato di voler trovare una diversa copertura per il futuro: l'attuale, che prevede per le risorse mancati l'utilizzo del fondo per l'offerta formativa, non è più ~~~n~a percornolle. va 1,3 miliardi dI euro, nel . giro di pochi anni il fon'do del Mof si è quasi dimezzato. La partita più cospicua, e più delicata riguarda però il rinnovo delle retribuzioni base di tutta la scuola, compresa quella dei dirigenti. L'unica in grado di dare concretezza, dicono le sigle sindacàli, a quell'annuncio di centralità dell'istruzione nell'agenda di governo che è diventato lo slogan di Renzi. La sola edilizia scolastica, pur fondamentale (anche su questo i sindacati sono conconli), non basta. Il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, ha più volte avuto modo di dire che se l'anzianità di servizio, i cosiddetti scatti, deve avere il Suo riconoscimento nel futuro contratto altrettanto deve averlo il merito. E che non ha senso scindere la valutazione dei prof dal rendimento degli alùnni. Indicazioni chiare, che aprono a unastagione certamente impegnativa per il confronto nella scuola. ----© Riproduzione riseroata-llll 068391 scuola, con il suo milione.di dipendenti, è certamente il settore pubblico iù interessato al piano da 10 miliardi di agevolazioni sui redditi da lavoro. Su cui però le incertezze abbondano: al Tesoro stanno ancora definendo la platea e la soglia da cui far partire la detrazione che consenta di avere mille euro netti in più l'anno: fissata a 25 mila euro (lonli) l'anno dal premier Matteo R.enzi nel corso della conferenza stampa della scorsa settimana, potrebbe anche salire a 30 mila, con la detrazione a scalare inversamente proporzionale al reddito. Sarebbe questa l'ultima ipotesi a cui starebbero lavorando tra palazzo Chigi, Tesoro e ministero dell'istruzione. Un bel colpo, soprattutto in vista del voto delle europee. Se così fosse, nella scuola gli interessati sarebbero ancora di più di Quelli finora stimati: sotto i 25 mila euro lordi l'anno, per un netto mensile di circa 1500 euro, ci sono tutti gli assistenti tecnici e amministrativi e la metà dei docenti fino alla primaria, un terzo dei docenti delle secondarie. Complessivamente oltre la metà dei lavoratori ella scuola. Se la soglia dovesse arrivare con la riduzione del cuneo fiscale a redditi netti di circa 1700 euro, l'aumento in busta paga salirebbe: per esempio nella primaria e infanzia riguarderebbe q\lasi tutti. Ma si tratterebbe di un aumento ridotto rispetto agli 85 euro mensili di cui ha parlato Renzi in conferenza stampa. Per mettere a punto l'intervento ci sono altri 20 giorni di tempo, visto che in busta paga la nuova detrazione dovrà scattare per il mese di maggio. L'annuncio dell'agevolazione sui redditi medio-bassi è stata salutata con favore da tutti i sindacati della scuola. Che però hanno subito messo le mani avanti: non si tratta di aumenti che possono far passare nel dimenticatoio il rinnovo del co~tratto. F1~I, Cisl scuola, Uil scuola, . ' !.tm e Gilda chiedono infattI. che il contratto sia rinnovato, Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 3 Data 18-03-2014 Pagina 1 www.ecostampa.it Foglio STIPENDI, LA GRANDE INCERTEZZA 068391 La scuola, con il suo milione di dipendenti, è certamente il settore pubblico più interessato al piano da 10 miliardi di agevolazioni sui redditi da lavoro. Su cui però le incertezze abbondano: al Tesoro (Francoforte: TX5.F - notizie) stanno ancora definendo la platea e la soglia da cui far partire la detrazione che consenta di avere mille euro netti in più l'anno: fissata a 25 mila euro (lordi) l'anno dal premier Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa della scorsa settimana, potrebbe anche salire a 30 mila, con la detrazione a scalare inversamente proporzionale al reddito. Sarebbe questa l'ultima ipotesi a cui starebbero lavorando tra palazzo Chigi, Tesoro e ministero dell'istruzione. Un bel colpo, soprattutto in vista del voto delle europee. Se così fosse, nella scuola gli interessati sarebbero ancora di più di quelli finora stimati: sotto i 25 mila euro lordi l'anno, per un netto mensile di circa 1500 euro, ci sono tutti gli assistenti tecnici e amministrativi e la metà dei docenti fino alla primaria, un terzo dei docenti delle secondarie. Complessivamente oltre la metà dei lavoratori ella scuola. Se la soglia dovesse arrivare con la riduzione del cuneo fiscale a redditi netti di circa 1700 euro, l'aumento in busta paga salirebbe: per esempio nella primaria e infanzia riguarderebbe quasi tutti. Ma si tratterebbe di un aumento ridotto rispetto agli 85 euro mensili di cui ha parlato Renzi in conferenza stampa. Per mettere a punto l'intervento ci sono altri 20 giorni di tempo, visto che in busta paga la nuova detrazione dovrà scattare per il mese di maggio. L'annuncio dell'agevolazione sui redditi medio-bassi è stata salutata con favore da tutti i sindacati della scuola. Che però hanno subito messo le mani avanti: non si tratta di aumenti che possono far passare nel dimenticatoio il rinnovo del contratto. Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, ~ !ì!i1iImrll e Gilda chiedono infatti che il contratto sia rinnovato, avendo chiare scadenze, risorse e criteri. Una partita, questa, che già nei prossimi giorni dovrebbe vedere un primo step con il recupero degli scatti di anzianità su cui l'Aran, l'agenzia governativa per la contrattazione nel pubblico impiego, dovrà avviare la trattativa con i sindacati. Il relativo decreto legge è infatti in fase di conversione alla camera, dove il sottosegretario all'istruzione, Gabriele Toccafondi, ha dichiarato di voler trovare una diversa copertura per il futuro: l'attuale, che prevede per le risorse mancati l'utilizzo del fondo per l'offerta formativa, non è più ritenuta percorribile. Da 1,3 miliardi di euro, nel giro di pochi anni il fondo del Mof si è quasi dimezzato. La partita più cospicua, e più delicata riguarda però il rinnovo delle retribuzioni base di tutta la scuola, compresa quella dei dirigenti. L'unica in grado di dare concretezza, dicono le sigle sindacali, a quell'annuncio di centralità dell'istruzione nell'agenda di governo che è diventato lo slogan di Renzi. La sola edilizia scolastica, pur fondamentale (anche su questo i sindacati sono concordi), non basta. Il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, ha più volte avuto modo di dire che se l'anzianità di servizio, i cosiddetti scatti, deve avere il suo riconoscimento nel futuro contratto altrettanto deve averlo il merito. E che non ha senso scindere la valutazione dei prof dal rendimento degli alunni. Indicazioni chiare, che aprono a una stagione certamente impegnativa per il confronto nella scuola. Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 4 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 18-03-2014 32 1 i dipendenti come asset strategico cidere per un tempo chevad~ oltre il singolo intervento. Equi oCcorre lavorare suna formaziolledeiqua.dri intermedi e sugli imprenditori stessi affinché sviluppino progetti coerenti con strategie aziendali a lungo periodo. Insomma, la formazione noÌ). è solo un investiynento. ma.è una delle m~terie prill1e di .organizzazion~}sindacui l'azienda necessita cali, attive nella: geper Produrre. N,el sestione dei fondi, non condo caso, il cielo di possonò che sostenere vita deUa formazÌone interventi formativi a ' non può esaurirsi al termine di ogni perfavore dei lavoratori, soprattutto quando corso forniativo ..IpiamigliQrano capaci. ni formativi debbono tà produttin delle «coprire" i fabbisogni aziende, crescitapro-aziendali per alnieno fesSìoI1.ale e compeunquinquenIlio cosÌ tenze dei lavoratori. da incidere sulle poli. Ce n' la Marco tièhe dì sviluppo e sul Paolo segretario consolidamento della generale Ila confe· produttività. aut~m()ma "."... D. tn .. !tali.ti si è. a . . ' . '. buon punt9 nel proDomanda. S1!l:f.llla.. .' . muovere là cultura li fronti deve agire una buona della formazione? '.' politiea disòstegno alla formaR. Le strategie di Forma~~enda zione? '. si stanM riv~landò sempre più viRispo$ta.Principalmentesu èine ai bisogni dell'è imprese. Ma due fronti: &uUO sviluppo della in Italia resta ancora moltO' {la capacità di progettazione dei per-fàre. La fòrmazione non va vista corsi formativi e sulle modalità solo come un diritto/qovere,ma di gestio~ed:el ciclo di vita della éome u,n'()pportunitàdi crescita e formazione, Nel prilllo caso, un d>investimento personale sia per il fondo intervrofessjonale deve indi- datore di lav()r() che laof!re sia per rizzare le nsorSè.finanziarie versO il lavoratore che l:lì riceve. In tal progetticapacidì evolversi El di in- senso, chi si forma vince semprel In Italia i fondiintetprofessiottali ban'no lina funzione strategica neno sviluppo della formaziorl~ continua. Si potrebbe dire che siano rimasti gli unici strumenti finanziari coIicretigrazie ai quali l'imprenditore Può programmare e attuare pialli ,formativi senza impeglfare rÌs,oJ;!le proprie. Le Mlfe ~_I::!!.l'ID!)-~t:'!I.~I,\Z!!::~!22.J--~ Il YW mp{~,rl" '</01 "'~'T"U' l',,,,,,<,,.mn,,, dcii a4~,o,n"mc"l" / "wff<>w,vl" ',cm O'M'"'' ,--~hi si forlna è vincente 068391 Soltanto Ritaglio Conf.s.a.l. stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 5 Nella domanda di mobilità docenti la Ssis non prende punti Michela – Gentilissimi, per la domanda di trasferimento, è possibile inserire nei titoli generali alla voce 14 (diplomi di specializzazione conseguiti in corsi post- laurea) o alla 15 (diplomi universitari conseguiti oltre al titolo di studio attualmente necessario per l’accesso al ruolo di appartenenza) il diploma di specializzazione S.I.S. (classe di concorso A051)? Non l’ho mai inserito in precedenza. Essendo soprannumeraria, redigo la domanda di trasferimento da qualche anno. Solo ora una collega mi ha fatto notare che quello S.I.S. è un titolo valido. Se non fosse valido, potrei sapere dove è espressamente chiarito che il titolo in questione non può essere inserito in domanda? Grazie Lalla - gent.ma Michela, è corretto il modo con cui finora hai compilato la domanda. Nella mobilità il titolo SSis vale 0 punti. Da anni le tabelle dei titoli per la mobilità sono invariate e contemplano solo l’attribuzione di 12 punti al concorso ordinario, mentre non valutano il percorso Ssis, nè a livello concorsuale, nè come specializzazione, nè i corsi riservati con i quali è stato possibile conseguire l’abilitazione nel corso degli ultimi 10 anni, nè la specializzazione per le attività didattiche di sostegno. Dunque il Contratto (firmato da CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA UNAMS) prevede una differenziazione notevole a livello di punteggio a seconda della graduatoria da cui si è assunti. Il concorso ordinario viene valutato ai sensi del punto B) della tabella di valutazione dei Titoli Generali B) per il superamento di un pubblico concorso ordinario per esami e titoli, per l’accesso al ruolo di appartenenza (1), al momento della presentazione della domanda, o a ruoli di livello pari o superiore a quello di appartenenza (10) punti 12 Si valuta solo il concorso relativo al ruolo in cui è assunti a tempo indeterminato. La mancata valutazione delle altre abilitazioni (Ssis, corso riservato) e della specializzazione di sostegno è invece indicata alla nota 11bis: “Si precisa che non rientra fra quelli valutabili il titolo di Specializzazione per l’insegnamento ad alunni in situazione di disabilità di cui al D.P.R. 970/75, rilasciato anche con l’eventuale riferimento alla Legge 341/90 – commi 4, 6 e 8. Analogamente non si valutano i titoli rilasciati dalle Scuole di Specializzazione per l’insegnamento nella scuola secondaria (SISS). Detti titoli non possono essere, infatti, considerati titoli generali aggiuntivi in quanto validi sia per l’accesso ai ruoli sia per il passaggio” Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 18-03-2014 36 1 www.ecostampa.it Scuola. L'indagine AlmaDiploma Tra i neo-diplomati i144% insoddisfatto di scuola e indirizzo Gianni Trovati dalla propria scelta universitaria sale al 28 per cento. Morale: l'orientamento che non ha funzionato dopo le medie sirivela inefficace anche dopo le superiori, quando il peso della famiglia di provenienza sulla scelta dello studente dovrebbe essere minore. Non va molto meglio a chi tenta la strada del lavoro, com'è evidente visti i tassi di disoccupazione giovanile registrati nel Paese. A un anno dal titolo, sono disoccupati 39 diplomati su cento, e questa quota sale fino ad arrivare al MILANO. 068391 Delusi e disorientati. Sono gli studenti italiani che escono dalla scuola superiore secondo l'ultimo rapporto di AlmaDiploma, la "versione" per la scuola superiore dell'indagine sulla condizione occupazionale che il consorzio inter-universitario AlmaLaurea conduce da 16 anni sui laureati. Appena chiusi i libri dopo aver superato l'esame di Stato, spiega il rapporto che ha messo sotto esame 72mila diplomati, il 41 % dei "maturi" si dichiara pentito della scelta fatta ascuola, e precisa che po- IN DlfflCOllÀ tendo tornare indietro cam- Aun anno dal titolo bierebbe istituto, indirizzo di il tasso di disoccupazione studi oppure, nellamaggioranè al39 per cento za dei casi, entrambi. Quando passa il tempo, e e sale al 50,3 fra chi esce ci si confronta con la scelta dagli istituti professionali universitaria oppure con le difficoltà del mondo del lavoro, la situazione peggiora, e 50,3% se si considerano solo la quota dei delusi cresce an- gli studenti usciti dagli istituti cora fino ad attestarsi al 44 professionali. I tassi di disocper cento. cupazione dei diversi indirizNumeri, questi, che indica- zi si riallineano con il passare no una scarsissima efficacia del tempo, quando la disoccudelle attività di orientamento, pazione rimane al 19,1% e scene che trovano una conferma de (al 16,7%) solo fra chi ha in ulteriore quando i neo-diplo- tasca un diploma rilasciato da mati si affacciano all'universi- un istituto tecnico. Rari, fra tà. Il tasso di giovani che dopo chi lavora, gli inquadramenti la maturità continua a studia- stabili (17,5 ogni 100 diplomati re, prima di tutto, non si schio- occupati), mentre spopolano da da un 64% che mantiene i contratti flessibili e a termimolto lontana l'Italia dalle me- ne (32%) e quelli di formaziodie europee: fra questi, poi, ne e lavoro (26%). Quasi piatti 1'8% abbandona le aule univer- gli stipendi di chi lavora: a un sitarie entro il primo anno, e anno dal diploma la retribuun altro 10% cambia nello stes- zione media degli occupati è so periodo il corso di laurea o di 916 euro netti al mese, sale a anche l'ateneo. Anche in que- 1.063 euro dopo tre anni e si atsto caso, con il tempo il qua- testa a 1.49 dopo cinque anni. dro peggiora e a tre anni daJ.!a gianni. [email protected] maturità la quota dei delùsi © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 9 COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 18-03-2014 34 1 Scuola migliore se si valutano anche i prof www.ecostampa.it Quotidiano di ATTILIO OLIVA dichiarazioni del nuovo ministro Giannini ce lo fanno sperare, di lasciarci alle spalle quella allegra «fattoria degli animalli> di orwelliana memoria che è la scuola italiana dove tutti sono uguali per definizione e di riconoscere e valoriz~are quelli «più ugualli> degli altri? E ormai dimostrato che i risultati delle scuole possono differire molto tra loro anche se operano negli stessi ambienti socio-economici. Ciò significa che l'ambiente non è una condizione rigida che stabilisce preventivamente il destino di ogni studente: buoni insegnanti riescono a compensare almeno in parte i deficit che derivano da condizioni famigliari difficili. È evidente allora che la differenza di qualità fra le scuole è determinata dagli insegnanti e dalla dirigenza. Ciò nonostante da molti decenni si reclutano i presidi-dirigenti (sono 8.000, inamovibili una volta nominati) senza prima verificare sul campo le attitudini alla leadership. E si reclutano gli insegnanti per lo più con sanatorie di varia natura che privilegiano l'anzianità di servizio come supplenti senza alcuna valutazione sulla professionalità dimostrata. A noi sembra irresponsabile quella società che non cura come dovrebbe i suoi educatori e non dà rico- noscimenti di alcun genere a quelli notoriamente più apprezzati dalla comunità scolastica. In ogni scuola, invece, questi dovrebbero essere usati come modelli e leader pedagogici per ;putare gli altri a migliorare (specie i più inesperti). Va sottolineato che lo sviluppo professionale degli insegnanti è anche conseguenza della capacità della dirigenza di farli crescere in un ambiente di lavoro stimolante, collaborativo e con forte aspirazione al miglioramento continuo. In realtà ciò accade raramente e gli insegnanti sono per lo più lasciati soli, veri e propri autodidatti di fronte a una scuola di massa sempre più difficile da gestire. Tutte le ricerche dimostrano infatti che gli insegnanti chiedono a gran voce di aver unfeedback sul loro operato sia da parte dei superiori che dei pari. Solo a queste condizioni la scuola potrà diventare una «comunità di apprendimento» per tutti. Anche per l'Ocse questi sono i problemi.nodali da affrontare perché, come sostiene, «nessun sistema scolastico può essere migliore della qualità dei suoi insegnanti». Presidente Associazione TreeLLLe © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 aro direttore, recentemente il Governo ha varato un regolamento (Dpr 80) per dare luogo, anche nel nostro Paese, a un Sistema nazionale di valutazione per la scuola. Esso prevede che per il momento debbano essere valutate tre cose: le singole scuole, i loro presidi-dirigenti e, attraverso i test nazionali dell'Invalsi, gli apprendimenti degli studenti. Manca qualcosa secondo voi? Dove si parla degli insegnanti? Da nessuna parte, naturalmente, per la nota opposizione sindacale. Se i ragazzi sono più o meno motivati ed interessati all'apprendimento sembra che la responsabilità sia di altri: i dirigenti, gli ispettori, il sistema... Allora perché perder tempo a scoprire se i singoli insegnanti sanno fare il loro mestiere? Si dovrebbe però ricordare che sia i presidi-dirigenti delle scuole che gli ispettori del futuro Sistema nazionale di valutazione sono per legge reclutati tra i docenti. Non sarebbe allora utile per prima cosa individuare gli insegnanti più apprezzati dalla comunità scolastica in cui operano e in seconda battuta scegliere fra questi chi dovrà dirigere le scuole e chi dovrà valutarIe? Non è forse giunto il momento, e le prime Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 10 Quotidiano 18-03-2014 37 Foglio 1 www.ecostampa.it ItaliaOggi Data Pagina Stipendi, la grande incertezza ,h" 2.'lmiLL eur"l"Nli. Forse 30mila 068391 Defrazwni .. ~""h,re Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 11 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 18-03-2014 38 2/2 lpi~rl~=~~~~~di~~;i:~::_::;:di:::·:::m::=e:s·::_:;:======~-=:=-==::::=--:::==::=::=~:::; i sa in sicurezza degli edifici Spesa prevista 193,883 mln, per n. 741 interventi (n. 669 quelli definiti). Documenti di attuazione per 171,611 mln; 228 finanziaria 2003) i lavori ultimati per 59,113 mln I Primo Piano stralcio: I CIPE n. 102 del 31/12/04 Spesa prevista 295,199 mln n.876 interventi, rimodulati a 906; 188 lavori ultimati I per 51,237 mln Iscolastici (awiato dalla legge l I 259 milioni di euro per un Programma straordinario di 1809 interventi rivolto a otto regioni del Sud, risultano verificate 940 leggé.24 ,dice:n'lbren : Delibera CIPE n. 6/del convenzioni per un totale di 130 mln 244 100 mln per nuove edificazioni (di cui i 20/1/2012 60 utilizzati per il terremoto in Emilia- i Prevede il finanziamento di 989 interventi : Romagna), restano 40 mln ancora da . Terzo programma stralcio per un valore di complessivi 111,8 milio- : impegna~e .. di cui alla Delibera CIPE 18 ni di euro; 787 interVenti prenotati con i una previsione di 93,568 min. Disposti . dicembre 2008, n. 114. Il DI 8 Decreti di pagamento per complessivi n.-343 del 3 ottobre 2012 384.000 euro Attlcòì;;2; .",u-nm,·.. <j Decreto legge n. 69/2013 Finanziamento straordinario, nell'ambito degli investimenti immobiliari INAIL desti(art. 18, comma 8) nati alla messa in sicurezza degli edifici, di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2014 al 2016: totale 300 mln 068391 Comma 8-ter dell'articolo 18 Impegnati 150 mln nel 2014; awio lavori 31 aprile 2014 della legge 98/13 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 13 Data ItaliaOggi Pagina Foglio 18-03-2014 39 1 Gli ingegneri: prima di spendere, innovare i parametri. Architetti pronti a valutazioni gratis Il piano Renzi da solo non basta www.ecostampa.it Quotidiano Le norme tecniche sulle costruzioni sono troppo vecchie DI EMANUELA MICUCCI PriOrità è aggiornare le norme tecniche sulle costru.oni.Così rischiano di ridurre l'efficacia del piano di Matteo Renzi». Da soli i soldi non bastano per la messa in sicurezza delle scuole secondo Armando Zambrano, presidente del consiglio nazionale degli ingegneri: per essere efficace il piano del governo per l'edilizia scolastica necessita anche di revisione delle norme tecniche, innovazione di processo e di progetto e dell'apertura di questi interventi ai giovani professionisti. Fenno da oltre 4 anni al Consiglio superiore dei lavori pubblici, l'aggiornamento delle norme tecniche nella versione completa, esaminata a ottobre 2012, contiene - ricordano gli ingegneri - gli strumenti per operare, in sicurezza, sugli edifici esistenti con criteri avanzati che, supportati da concrete esperienze di ricerca e sul campo, possono generare una economia di scala. «Bisogna aWiare - prosegue Zambrano - progetti di adeguamento sismico generale dei singoli edifici con interventi parziali di miglioramento sismico. In « I.j ---©Riproduzwne riseroata___. Supplemento a cura di ALESSANDRA RICCIARDI [email protected] 068391 questo modo il piano Renzi potrebbe riguardare un numero maggiore di edifici, producendo una più estesa ridùzione del rischio e favorendo un dosaggio delle risorse». Secondo gli ultimi dati del Miur relativi al 2012, esistono circa 13.700 edifici scolastici in zona 1 e 2, quindi, ad alto rischio sismico. Solo una quota minoritaria di scuole è stata progettata rispettando la normativa antisismica e ancora più basso è il numero di quelle che hanno il certificato di conformità. «1150% degli edifici scolastici è senza certificato di agibilità statica - aggiunge Leopoldo Freyrie, presidente del consiglio nazionale degli architetti -. Noi vogliamo porci come presidi volontari per fare schede di valutazione tecnica gratuita delle condizione degli edifici scolastici, soprattutto dei comuni più piccoli e con meno risorse. Siamo pronti a partire anche domani". I costruttori dell'Ance fanno i conti: tra il 2004 e il 2012 sono stati attivati appena 1,2 dei 2,3 miliardi stanziati, questi ultimi arrivano a quasi 3,5 miliardi se si sommano gli 850 milioni stanziati dal governo Letta e i 300 milioni Inail. Delle risorse complessive previste, dunque, solo un terzo è stato effettivamente erogato. «Ci sono 3,7 miliardi già disponibili in capo a Stato e regioni - precisa il sottosegretario all'istruzione Roberto Reggi - finora lo Stato ha accentrato le risorse e le ha distribuite- alle regioni, a loro volta enti accentratori. TI soldi sono quindi rimasti bloccati a un livello che non ha interesse a spenderli, mentre chi ha l'interesse non può farlo». A giorni sarà costiuito presso la presidenza del consiglio l'unità di missione che coordinerà gli interventi di spesa. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 14 Quotidiano ItaliaOggi Data 18-03-2014 Pagina 39 1 www.ecostampa.it Foglio " " " ' ' ' ' - - - -I.l1i'.ND.\ St:LO~b)..If--~~~ J"ì'pì~~~R~~j";ì;;~ì~";;~n basta ""~" i~~;~;:~';m'~~~~ 068391 L. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 15 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina Foglio DI FRANco BASTIANINI arantite, almeno fino al termine delle attività didattiche, le pulizie nelle tremilacinquecento istituzioni colastiche nelle quali, per effetto di convenzioni Consip stipulate con i dirigenti scolastici, operano le imprese esterne di pulizia. Nei giorni scorsi è stato infatti scongiurato il pericolo di una riduzione, se non addirittura di una interruzione nella fornitura alle scuole dei servizi di pulizia da parte delle imprese di pulizia che a tale fine utilizzano soprattutto ex lavoratori socialmente utili, pericolo ventilato non solo delle organizzazioni sindacali Uiltrasporti, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Ubs, ma anche dalle imprese del settore Anip-Fise/Confindustria, Legacoop Servizi e FederlavoroiConfcoop. Le une e le altre ne attribuivano la causa ad una riduzione di venticinque milioni di euro delle risorse stanziate per l'anno scolastico 2013/2014 per consentire il rinnovo delle convenzioni, riduzione prevista dall'articolo 58, comma 5 del decreto legge n. 69 del 2013 Ad allontanare il pericolo è dovuto intervenire ancora uI).a volta il Governo che ha inserito nel decreto legge 6 marzo 2014, n. 16 l'articolo 19, contenente appunto disposizioni in materia di servizi di pulizia. Oltre che a prorogare al 31 marzo 2014 il termine del 28 febbraio 2014 fissato dalla legge 14712013 quale termine entro il quale dovevano essere stipulate da parte delle istituzioni scolastiche ed educative le convenzioni Consip per l'acquisto dei servizi di pulizia, l'articolo 19 mette infatti a disposizione, per l'esercizio finanziario 2014, la somma di venti milioni di euro che va ad aggiungersi a quella di 34.6 milioni di euro già stanziata dall'articolo 1, comma 748 della predetta legge 14712013. G - - 4 : ) RiproduzÌDT12 riseroata___. ., 068391 Le disposizioni contenute nell'articolo rappresentano certamente una boccata d'ossigeno per un proble- ma che non riesce ancora a trovare una soluzione definitiva idonea a garantire il posto di lavoro ai circa undicimila ex lavoratori socialmente utili attualmente impegnati nelle scuole e la certezza delle pulizie delle aule delle istituzioni scolastiche. Per le istituzioni scolastiche coinvolte non si tratta purtroppo di una soluzione indolore. All'onere dei venti milioni di euro si provvederà, dispone sempre l'articolo 19, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa per il Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi, di cui all'articolo 4 della legge 18 dicembre 1997, n. 440. TI ricorso al Fondo anche per tentare di assicurare le pulizie delle scuole è, seppure indirettamente, una conferma che sarebbe ormai tempo di prendere atto che il parziale tentativo di esternalizzare i servizi di pulizia delle scuole, con le modalità con le quali è stato posto in essere, si è rivelato impraticabile se non addirittura dannoso sia per gli ex LSU che per le stesse scuole e per il personale che in esse opera quale dipendente statale. Per risolvere definitivamente il problema due restano le alternative possibili: affidare a terzi le pulizie di tutte le istituzioni scolastiche e ridisegnando nel contempo sia gli organici dei collaboratori scolastici che il loro mansionario e relativo trattamento economico; oppure facendo rientrare negli organici dei collaboratori scolastici gli ex lavoratori socialmente utili e rinunciando definitivamente alle imprese di pulizia. Sul piano economico l'onere che lo Stato dovrebbe sopportare per consentire l'una o l'altra delle due soluzioni sarebbe inizialmente, in teoria, identico. Una ipotesi questa che si ricava valutando i costi che lo Stato sta sostenendo attualmente per consentire il rinnovo delle convenzioni. Trecentomilioni di euro è infatti il costo delle convenzioni in essere. Gli undicimila ex lavoratori socialmente utili impegnati nelle scuole, se fossero dipendenti statali assunti con contratto a tempo indeterminato, costerebbero all'erario circa trecentomilioni di euro annui, tredicesima compresa, ma non esclusione degli oneri riflessi difficilmente quantificabili. Ovvie sembrano essere le conclusioni. Sul piano economico allo Stato converrebbe l'esternalizzazione delle pulizie. Per i lavoratori e per il migliore funzionamento delle istituzioni scolastiche converrebbe la seconda alternativa. www.ecostampa.it Lsu, il problema è solo rinviato 18-03-2014 39 1 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 16 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 18-03-2014 40 1 ~«·k'3;Jt('li3t'M{·i,i4'tiiil1iI"'!It-~ Decreto Salvascatti alle battute finali DI CARLO FORTE 'iter di approvazione del disegno-di legge di conversione del decreto legge salvascatti (AC 2157) è giunto ormai alle battute finali. Il 13 marzo scorso è terminato l'esame in sede referente presso la commissione lavoro della camera, coli l'approvazione di alcuni emendamenti. Che però, con ogni probabilità, resteranno solo nei verbali della commissione. Perché, in caso contrario, il provvedimento dovrebbe ritornare al senato. E ciò avrebbe l'effetto di farlo andare incontro a sicura decadenza. Perché l'efficacia del decreto cesserà il 24 marzo prossimo. E sempre il 13 marzo è terminato anche l'esame in sede consultiva con il parere favorevole delle commissioni affari costituzionali (I), bilancio, tesoro. e programmazione (V) e cultura, scienza e istruzione (VII). La VII commissione, però, ha espresso anche delle osservazioni nel senso dell'opportunità di consentire anche ai dirigenti scolastici di non restituire gli aumenti previsti dalla contrattazione integrativa e della necessità di aumentare i fondi da destinare al miglioramento dell'offerta formativa. Secondo quanto risulta a ltaliaOggi, l'intenzione del governo è quella di blindare il testo come licenziato dal senato, così da andare in aula entro il 24 marzo. Dopo l'approvazione del provvedimento si procederà a marce forzate per concludere, a stretto giro di posta, le trattative per la stipula del contratto che consentirà anche il recupero dell'utilità del 2012, così da ridurre ad un solo anno il ritardo nella maturazione dei gradoni. L ----©Riproduzinne riservata ___ 068391 I Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 17 Data ItaliaOggi Pagina Foglio 18-03-2014 40 1 Trattative al via per utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. Non c'è accordo sulla musica Mobilità, parte l'unificazione www.ecostampa.it Quotidiano Aree uniche sul sostegno, meno posti per le supplenze DI ANTIMO DI GERONIMO l via la contrattazione sulla mobilità annuale. L'amministrazione scolastica ha già aperto le trattative per la stipula del contratto sulle utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie. Che quest'anno prevede l'unificazione delle aree del sostegno. E il negoziato è ormai a buon punto. Restano da rivedere anche le disposizioni che riguardano le utilizzazioni nei licei musicali. Che hanno determinato un proliferare di interpretazioni contrastanti da ufficio a ufficio. E che solo in parte derivano dalla complessità dell'articolo 6-bis, che la è la clausola negoziale che regola la questione. . A momento, infatti, il passaggio sul sostegno può essere chiesto solò con riferimento all'area di appartenenza. Ciò limita fortemente le probabilità di ottenere il movimento richiesto. Ma se la possibilità del passaggio sarà consentita su qualsiasi area, a prescindere da quella di appartenenza, il numero dei docenti che otterranno l'utilizzazione sul sostegno è destinato a salire vertiginosamente. Ciò determinerà una forte contrazione delle disponibilità di posti per i precari. Perché, mancando il vincolo dell'area di appartenenza, gli interessati avranno molte più probabilità di ottenere i movimenti richiesti (sulla Dos). E ciò farà diminuire sensibilmente le disponibilità per gli incarichi di supplenza. Di qui il rischio, più che fondato, che molti docenti precari rimangano senza lavoro. Va detto subito, però, che l'interpretazione del ministero non è indenne da elementi di criticità. Il decreto Carrozza, infatti, nel disporre in generale l'unificazione delle aree del sostegno, reca una serie di disposizioni di dettaglio che sembrerebbero orientare l'interprete nel senso dell'applicabilità delle nuove disposizioni solo ai fini del reclutamento. Per giunta, ai soli concorsi che saranno banditi dopo l'entrata in vigore della riforma. Salvo una graduale applicazione anche alla disciplina delle supplenze da conferire tramite lo scorrimento delle graduatorie di istituto. Ed è proprio il mantenimento in vita delle disposizioni sul reclutamento, tramite lo scorrimento delle graduatorie a esaurimento e dei concorsi ordinari già esistenti, che induce a ritenere che gli organici continueranno ad essere compilati recando l'indicazione della tipologia di posto. Uassenza di disposizioni di legge modificative dei criteri di compilazione degli organici non fa che confortare la tesi, secondo la quale, i docenti di ruolo che sono stati assunti con il vecchio sistema dovrebbero continuare ad in. segnare su posti dell'area per la quale sono stati assunti. In caso contrario si andrebbe in rotta di collisione con il principio di infungibilità degli insegnamenti. --©Riproduzwne riseroata~ 068391 Non di rado, infatti, gli uffici hanno omesso di considerare che l'utilizzazione possa essere chiesta solo dal personale soprannumerario trasferito d'ufficio oppure appartenente a classe di concorso in esubero. E ciò ha determinato l'attribuzione di utilizzazioni anche a docenti che, probabilmente, non ne avevano diritto. In ciò contribuendo ad incrementare il contenzioso. Ma la novità di quest'anno è data dall'unificazione delle aree del sostegno. Che nelle intenzioni dell'ex ministro, Maria Chiara Carrozza, avrebbe dovuto produrre effetti già sui trasferimenti e sui passaggi. E che con ogni probabilità dispiegherà effetti solo ai fini delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie. Per fare questo, però, bisognerà introdurre nel contrat.to una clausola ad hoc, che disporrà l'unificazione delle 4 aree (ADOI, AD02; AD03; AD04) in cui attualmente sono suddivise le specialità del sostegno delle superiori. Il tutto in analogia con quanto già avviene nelle scuole secondarie di I grado. In buona sostanza, dunque, le parti dovranno dare attuazione all'articolo 13, del decreto legge n. 104192. Ma il rischio che si corre, con l'applicazione della nuova disciplina, è quello di ingenerare una forte riduzione dei posti di lavoro per i docenti a tempo determinato. ' La fase più rischiosa per i precari è proprio quella delle utilizzazioni. Al Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 18 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina 068391 www.ecostampa.it Foglio 18-03-2014 41 1 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 19 Data ItaliaOggi Pagina Foglio 18-03-2014 41 1 Il ministero deLL'istruzione corre ai ripari per epitare il caos amministrativo. E nuovi ricorsi Dirigenti, soluzioni tampone www.ecostampa.it Quotidiano E per i presidi toscani serve un intervento legislativo DI GIORGIO CANDELORO ~ la degli istituti della regione. Per questo spinosissimo caso l'orientamento del Miur sembra quello di mantenere ad ogni costo in servizio i dirigenti assunti nei due anni scorsi sulla b~ del concorso annullato. Perché,questo accada è però necessm.j.o un provv~mento legislaq:v\'); di cui peialtro alcune for~l1tiche si SOno già fatte carico, ~to che Forza Italia ha presentato alla Camera slill'argomento un emendamento al disegno di legge 312014 che proroga gli automatismi stipendiali del personale della scuola. Per il concorso in Toscana, comunque, il capo dipartimento del Miur, Luciano Chiappetta, ha comunicato ai sindacati di essersi confron- tato con gli organismi istituzionali di controllo coinvolti negli adempìmentiCragioneria dello' Stato, ufficio centrale del bilancio, funzione pubblica) e di avere riscontrato un'ampia disponibilità all'avvio di una procedura tampone che mantenga nel ruolo i presidi che rischiano la perdita del posto. Chiappetta ha poi reso noto che anche l'Avvocatura dello Stato ha espresso il proprio parere positivo riguardo all'emanazione al riguardo di un provvedimento di legge. Forse sta per calare definitivamente il sipario su un insieme di procedure concorsuali che in tutte le regioni hanno visto valanghe di ricorsi e polemiche a ,non finire. ---©Riproduzume ri.seroata--lll 068391 fine spunta il compromesso. In Lombardia i neo dirigenti vinciri del concorso, giunto a conclusione nelle scorse settimane a ben tre anni dal bando, entreranno in servizio dal 30 giugno prossimo, restando in cattedra come insegnanti fino alla fine delle attività didattiche e conIa garanzia giuridica della loro presenza in commissione anche nel corso degli esami di maturità. Dunque i futuri presidi lombardi non entreranno in presidenza entro marzo, come pareva in un primo tempo, ma neppure a settembre, come richiedevano i sindacati. Ai vincitori è stato però promesso che la decorrenza giuridica della loro assunzione sarà retrodatata al lO marzo, data della loro convocazione per prendere servizio, poi annullata. Questo il risultato dell'incontro della scorsa settimana al Miur tra le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dei 355 vincitori e i dirigenti di viale Trastevere delegati dal ministro Giannini. Parzialmente avviata a soluzione anche la questione della Toscana, dove il Consiglio di Stato ha annullato per vizio di forma il concorso a vresidi. confermando una precedente sentenza del Tar. Qui 112 dirigenti già aSsunti rischiano di essere rimandati a fare gli insegnanti con effetto immediato, lasciando senza guida quasi un terzo Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 18-03-2014 41 1 Gite con sconto In ostello Gite scolas..tiche scontate del 50% negli ostelli della gioventù. E la proposta dell'associazione italiana alberghi per la gioventù (Aig) che dal J945 promuove il turismo giovanile attraverso gli ostelli. I gruppi scolastici che prenoteranno ed effettueranno entro il 30 giungo un soggiorno presso le strutture di Roma, dove è di prossima apertura il nuovo ostello, Firenze, Napoli, Milano, Palermo, Perugia, Genova, Bergamo, Bologna,Ancona, Cagliari e Alghero avranno un riduzione del 50% sul costo di pernottamento e prima còlazione. «EAig - spiegano taglia i costi per non tagliare le gite nella convinzione che i viaggi di istruzione restino una questione di primaria importanza per la formazione degli studenti, anche tante scuole li stanno mettendo in discussione per ragioni economiche». Così la quota individuale per una gita di 4 notti è di € 33 a Firenze con caccia la tesoro ed eventuale visita di Siena, a Milano e all'oasi WWF di Vanzago, a Bergamo con visita al Parco delle Incisioni Rupestri in Val Brembana; € 30 a Napoli con escursione alla Solfatara di Pozzuoli; a Palermo con escursione a Erice e alla riserva dello Zingaro è €28,50, tanto quanto a Perugia dove visita la Casa del Cioccolato e per i più piccoli un laboratorio di scovo archeologico e una giornata alla Città della Domenica; a Genova e all'acquario €33; € 42 a Cagliari e al Nuroghe Arrubiu; a Bologna €25,50 con trekking cittadino fino al santuario di San Luca. Info: ww.aighostels.it Emanuela Micucci --©Riproduzione riseroata--ll I progetti possono essere segnalati all'indirizzo: 068391 [email protected] Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 22 ItaliaOggi Data Pagina Foglio 18-03-2014 42 1 L'ESPERTO RISPONDE/ Una docente chiede come muoversi, i rilievi del preside Le contestazioni disciplinari devono essere sempre motivate www.ecostampa.it Quotidiano La genericità delle accuse non cònsente una buona difesa Tale omissìonedéterinì~a, ùtf(ltii,fillegitti. " mità delpro";vedirnentodisciplinare (si~eda la sent:enza1/j[}06!J3fn,un caso in cui nella ' oontestaziorte~ stato in.dicatoerl'onearnen~ le#èra /ì1''!laJf1, fA' Supremq, ~rfu. 6tJ,chfuri,tou pi~rlp~~ . sé che "w",cQntèstaziQp,e dell'àddebito déve . esprimerSi :neU~#rib.uzione d~ fatti, rilevanti ePrecìsi,edi uniuòc0SW,ni{ìcat(),alfine qitJ()n;~ sentire allauoratore urlidonea epÌi!T/Il difes,?>~ ar 068391 l te il giorno ihcui sareliae. $t~tocOmmesso, à fatto at1debttato; TJuuy:a:n.za ritenu,ta decisifi4 ~,dalla,Suprema"iJorte <#' ff;ni dell)illegittimità ilel provveditnen,to). l:interessata, dunque,pui'J far ,1J(Jlf!lX?l9fQ.elJ:erfc.itw&Jilaoontestpzione in Strde tlf contra:dfJ#toiio sklreean40si di per. sooacM prése}'!:tr:lrùJolUl,(L memoria. Successivamente,. qualora il i$irigente dovesse ritenere di procedere, , ,potrà esperire l~ionegiUdì:zt<tl{l, , ' ,t'lasede,pòtràf t;alere nuovq,'inèn:M ~ generi(:.ifà cqn buone probabilità di4t!€J:Wte;uh p/,ouveditnentofa·' ùo.reudle, ' ' " , .,', ' , " , , 'AntintQ D:i Geronimo Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 23 Quotidiano Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 18-03-2014 16 1 Accordo con il Comune per le materne paritarie Dopo mesi di confronto, accordo raggiunto tra Comune di Milano e associazioni della scuola paritaria sul futuro delle materne paritarie non comunali. Nei prossimi giorni, infatti, l'assessore all'Educazione Francesco Cappelli porterà in consiglio una delibera con la quale si stabilisce che nell'anno scolastico 2014/15 il Comune stanzierà 2,1 milioni di euro per le derrate alimentari da distribuire ai bambini delle materne in base al reddito Isee, ma con il vincolo di destinare eventuali fondi rimanenti alle materne paritarie non comunali in maggiori difficoltà. L'accordo prevede anche che per ridurre le liste di attesa presso le materne comunali, il Comune stanzi 2mila euro (più 837 euro per le derrate alimentari) per ogni bambino che opti per un posto nella paritaria non comunale. Soddisfatte le associazioni delle scuole cattoliche, che per mesi hanno denunciato il rischio di chiusura nel caso venissero meno anche i fondi comunali. Criteri che potrebbero trovare cittadinanza nel futuro accordo che Comune e paritarie dovranno stipulare per gli anni successivi. 068391 Enrico Lenzi Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 24 I ll.GAZZBTl'INO Data Pagina I Foglio 18-03-2014 X 1 /2 MARGHERA Parlano i candidati alle prese con le selezioni per lavorare da McOonald's , ~ «La laurea? E tne!oio CJ avere il posto fisso» l'v'IelodyFusi3ro .. MESTRE McDonald's della provincia. Il contratto proposto è un apprendistato professionalizzante della durata di tre anni che con molta probabilità si trasformerà in un tempo indeterminato. Quasi un miracolo, per molti laureati e diplomati alle prese con contratti di pochissimi mesi, rinnova bili solo per un colpo di fortuna. «Ho una laurea in conservazione dei beni culturali e cerco lavoro da molto tempo racconta Elisa Scandiuzzi, mestrina di 29 anni - Se mi prendono al McDonald's e finalmente avrò un lavoro fisso non lo lascerò perché mi interessa solo avere un posto sicuro. E non importa se dovrò lavorare a Natale e a Capodanno, l'ho sempre fatto e non mi fa paura». Un altro mestrino, Francesco Bonaventura, invece non rinuncia ai sogni: «Lavorerò al McDonald's continuando i miei studi in ingegneria civile. Frequenterò i corsi quando mi sarà possibile ma almeno avrò un lavoro». «Molti dei candidati sono diplomati che hanno scelto le scuole secondarie sbagliate e si sono pentiti - spiegano i selezionatori Milena e Luca - C'è chi torna a fare le scuole serali per inseguire un sogno e chi invece cambia continuamente lavoro, alle prese con stage, contratti di due mesi o stagionali. Alcune storie ci hanno colpito molto, come quella di una laureata in archeologia disposta a rinunciare a quel percorso pur di avere un posto fisso». 068391 Diplomati, laureati e con in tasca un master universitario. Lavorare al Mc Donald's fa gola a tutti, così tanto che per l'apertura del ristorante di Marghera, in programma per aprile, sono arrivate 800 candidature. «1115% sono persone laureate, il 65% diplomate e il 3% hanno un master. I candidati sono quasi tutti italiani residenti a Venezia o dintorni. Ed è anche una nostra politica quella di privilegiare persone che abitano in un raggio di 5 km da Marghera» spiega Stefano Dedola, direttore delle risorse umane di McDonald's Italia, ieri a Mestre per la seconda fase del McItalia Job Tour veneziano. Tra le centinaia di candidati che hanno compilato il modulo e risposto al test online, cento sono stati selezionati e convocati in piazzetta Coin per la seconda parte delle selezioni e i colloqui individuali. Tra loro anche Davide Reffo, 26 anni di Mira, con una laurea in lettere a pieni voti a Ca' Foscari e il sogno di diventare insegnante. «Purtroppo però ho appena finito gli studi e mi serve urgentemente un lavoro - racconta - Ambisco ad insegnare però vista la situazione ho deciso di propormi per questo colloquio. Se an- drà bene inizierò a lavorare al McDonald's e continuerò a cercare lavoro nell'ambito in cui ho studiato, ma nell'attesa non posso pensare di restare a casa disoccupato». Anche per lui, come per tanti altri, lavorare di sera, di domenica e nei festivi non sarebbe un problema. Anche se, come spiegano i selezionatori, non tutti la pensano allo stesso modo e quasi il 20% dei candidati, nel modulo online, non ha dato la disponibilità al lavoro nei giorni di festa. «Sarebbe uno sforzo per me sottomettermi a questo regime di lavoro - confessa Andrea Farina, ragioniera di 25 anni - però non c'è alternativa e devo rassegnarmi. lo ho lavorato per 5 anni in un ufficio acquisti ma ora in questa posizione non riesco più a trovare qualcuno disposto ad assumermi». I selezionatori di McDonald's, tutti direttori di ristoranti, hanno ricevuto i cento ragazzi nei tre gazebo allestiti in piazza e a breve assegneranno i posti di lavoro, che per il ristorante di Marghera saranno una trentina, tra crew, hostess e steward. Il ristorante, affidato da McDonald's a William De Salvador (che in provincia ha già sei punti vendita e 210 dipendenti) aprirà a metà aprile all'interno del nuovo centro commerciale Nave de Vero. I trenta fortunati però saranno operativi già dal 26 marzo, quando inizieranno una fase di formazione negli altri www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 25 la Repubblica Data Pagina ed. Roma Foglio 18-03-2014 9 1 www.ecostampa.it Quotidiano L'assessore Catioi: "Abbiamo presentato al premier le prime 5emergenze" TI Comune: "Pronti 30 milioni ma ci blocca il patto di stabilità" DANIELE AUTIERI UL fronte dell'edilizia scolastica, il link fra il premier Renzi e il sindaco Marino è Alessandra Cattoi, l'assessore alla Scuola del Campidoglio che sta mettendo a punto la strategia per utilizzare i fondi messi a disposizione dal governo. Assessore, quanti fondi avete a disposizione? «Il presidente del Consiglio per ora ha chiesto a ogni comune d'Italia di indicare un edificio scolastico da ristrutturare. Noi, che siamo la Capitale, ci siamo permessi di indicarne cinque, dando la priorità alla scuola di Selva Candida, dove i soldi erano stati già stanziati prima che i lavori fossero bloccati per il ritrovamento di alcuni reperti storici». Questo è tutto? «No. Ilnodo è l'annuncio diRenzidivolersvincolare dal patto di stabilità gli interventi sull' edilizia scolastica. In questo caso il Comune avrebbe a disposizione 30 milioni nelle sue casse, senza dover chiedere soldi a nessuno. A questi si aggiungerebbero i fondi dalla Regione Lazio: il presidenteZingarettiha stanziato per tutto il territorio regionale60milioni.IlComunediRoma, visto il peso della città, ne ha chiesti 32». La Regione ha pronti altri 60 milioni, la metà dei quali per la capitale Alessandra Cattoi Molti interventi sono poco impegnativi: non superano i 200mila euro © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 S Cosa si può fare con questi fondi? «A parte i cinque interventi prioritari, abbiamo individuato 30 emergenze sulle quali è necessario intervenire al più presto. N on tutte le scuole cadono a pezzi. In molti casi bastano piccoli lavori con un costo medio diciamo di 200mila euro, per mettere in sicurezza gli edifici dove crescono i nostri figli. Noi siamo già pronti perintervenire; abbiamo i progetti e in molti casi anche i bandi già assegnati. Mancano solo i fondi per far partire i lavori. Ogni scuola ha bisogno di un intervento diverso: quelle del centro mancano di servizi moderni come le aule di informatica, i laboratori o le palestre. Quelle di periferia sono più moderne ma non sono a norma su molte voci». Per quanto riguarda invece le materne e gli asili nido? «Qui i problemi sono altri. Le strutture ci sono, ma le maestre sono poche e si creano liste di attesa lunghissime. Purtroppo, è impossibile assumere nuovo personale. Quello che abbiamo potuto fare, per il biennio 2014-15, è stato prevedere 400 nuovi posti per bambini negli asili nido e 400 nelle materne all'interno delle strutture esistenti». Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 28 Quotidiano il Giornale Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 18-03-2014 31 1 ENI Ogni anno 180 borse di studio a studenti italiani e stranieri Il Master Medea della Scuola Mattei sto tema, sia per i' interdisciplinarietà sia per la provenienza della maggior parte degli studenti dall'estero (più di 110 le nazionalitàdeglioltre2.800studentiformati, di cui il 55% stranieri). Il numero più significativo di borse di studio sono assegnate perlafrequenzadimasterepercorsi formativi su tematiche di interesse «oil &gas» in partnership con università prestigiose in Italia e all' estero (come Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Bologna, Pisa, Oxford University e Mit). Sono borse di studio assegnate a seguitodirigoroseselezioniastudenti italiani e stranieri, realizzate a seguito di bandi pubblici. Seppurnumericamentecontenute, assumono un significato particolare le 5 borse di studio che sono annualmente a giovani studenti africani neli' ambito di un accordo in essere con Oxford University. GPav 068391 • Sono circa 180le borse di studio assegnate mediamente da Eni ogni anno a studenti italiani e stranieri. Si tratta di un impegno rilevante che traduce in pratica il valore che Eni annette al merito. È un impegno che trova origine storica nella volontà di Enrico Mattei, che già nei primi anni di vita di Eni investì in maniera significativa sulla formazione e sul merito . Mediamentecirca50diqueste borse di studio sono assegnate per la partecipazione alMaster Medea della Scuola Mattei. Quest'ultima viene costituita nel 1957 da Mattei stesso conilnome di Scuola di Studi Superiore sugli Idrocarburi ed è la prima businessschoolitalianadedicata anche a stranieri. La scuola, rinominata Scuola Mattei nel 1962, è oggi parte integrante di Eni Corporate University ed esprime il forte interesse di Eni nei confronti della formazione, insieme a una notevole originalità nell' approcciare que- Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 30 8. Data Pagina Foglio 18-03-2014 9 1 /2 I progetti della Giannini? Aniva la Finanza www.ecostampa.it Quotidiano 1 Blitz della Gdf all'Università per stranieri di Perugia dove è stata Rettore Caccia a documenti e conti sui soldi gestiti dal ministro dell'Istruzione Augusto Parboni [email protected] • Mezzo milione di euro. Un progetto pagato mamai avviato. Un Ministro in carica. Un'indagine contabile. E daieri ad aggiungersi a questa lista anche la Guardia di Finanza. Ma di che si tratta? Dei soldi che il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha gestito quando era Rettore dell'università per gli stranieri di Perugia. Di un procedimento avviato della Corte dei conti perverificare se ci sia stato o meno un danno erariale da 500 mila euro commesso proprio dal capo del dicastero. E ora, a dover dare una risposta proprio su questo aspetto, da ieri è scesa in campo la Guardia di Finanza. Gli investigatori del Nucleo di polizia tributaria, infatti, si sono presentati 24 ore fa all'università umbra per acquisire una serie di documentazione che fa riferimento proprio all'attività svolta dalI' ex Rettoreper quanto riguardai proget- ti finiti al centro dell'indagine dei magistrati contabili dell'Umbria. Un'istruttoria che è stata avviata in seguito al lavoro del presidente del collegio dei revisori dei conti dell'Ateneo, Antonio Buccarellil, che ha depositato ai colleghi un esposto di 15 pagine, nel quale ha ricostruito tutto il percorso dei progetti che sono stati deliberati nel 2008 dal Consiglio di amministrazione dell'università quando a capo dell'università c'era appunto Stefania Giannini. Le Fiamme Gialle, dunque, si sono presentati nell' Ateneo per prelevate tutte le carte che si riferiscono ai mancati introiti su locazioni immobiliari, pari a 500 mila euro. Il ministro, dopo l'inchiesta de Il Tempo, affermò che la denuncia, che risale a novembre scorso, non aveva «avviato alcun procedimento da parte della Corte dei contÌ». Ieri, invece, la Finanza si è presentata all'università proprio surichiesta del magistrato contabile che sta mandando avanti l'attività istruttoria. Al centro della quale, c'è proprio l'iniziativa presane12008, per promuovere attività culturali, strettamente «connesse alla specificia finalità formativa che l'Ateneo persegue, che avessero risonanza e rilievo internazionale e culminanti nella creazione della" Scuola internazionale di cucina italiana", nonché quello di disporne di una stru tturaricettiva - anche peril personale e gli studenti strumentale alle attività istituzionali della stessa università (convegni, incontri con altre Istituzioni pubbliche, private, nazionali e intemazioni, e congressi»>, si legge nel documento che il presidente del collegio dei revisori ha depositato quattro mesifa. Il tutto, in base a quanto è stato scritto nella denuncia di Buccarelli, pari a un danno erariale di 525 mila euro, perché il denaro avrebbe portato «all'inutilità dell'iniziativa e al mancato raggiungimento degli obiettivi proposti al Consiglio di amministrazione e da questo autorizzati con le delibere dell'aprile, del giugno e del luglio 2008». N on solo. Secondo la denuncia' c'era «1' obbligo peril Circolo del Gusto di praticare sconti pari o superiori al 10% nei riguardi del personale e degli studenti dell'università, non avendo l'inadempimento contrattuale consentito che alcuna attività di ristorazione e vendita si svolgesse concretamente, esso va parametrato con il bacino di utenza che avrebbe usufruito di detti sconti. Si tratta di almeno 5mila persone per le quali anche a voler ipotizzare tre soli accessi all'anno ai servizi di ristorazione e un beneficio di 0,50 centesimi ad occasione, l'università avrebbe garantito uno sconto complessivo di 5000 euro». E infine: «Con valutazione estremamente prudenziale può ritenersi che l'Ateneo abbia ricevuto un danno di 33 mila euro all'anno (e quindi di circa 140 mila euro complessivi rispetto a tutto il periodo interessato dalla nefasta iniziativa»>, che complessivamente avrebbe portato a un presunto danno di 525 mila euro. 4 Corte dei çonti È stata avviata dopo un esposto 2008 Anno I fatti sotto esame risalgono aquando era rettore 068391 depositato a novembre Ministro Stefania Giannini è l'attuale capo del dicastero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca Mesi A novembre scorso è stata presentata la denuncia ai magistrati Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 31 Quotidiano -ILILL'TlE~M! ~ \ ,/ \~' I/d .1 [--- '~'J _ _ Foglio W~IMI!IIII"_~._._ ,. h.... ~iap:njfka ).,llcnll.%ct:Ìnna d,,'lIa 1l\.·omhtlSCr;1 ( 18-03-2014 9 2/2 www.ecostampa.it 1 _ II Data Pagina Stefania Giannini Lucchese,è nata nel 1960, Dal 1999è professore ordinario di Glottologia e linguistica, dal primo ottobre 2004 all'aprile 2013 è stata rettore dell'università pergli stranieri di Perugia L'anticipazione de Il Tempo 068391 La pagina del23 febbraio di quest'anno nella quale abbiamo dato per primi la notizia dell' inchiesta che riguardava la neo ministra dell' istruzione Stefania Giannini Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 32 Quotidiano 18-03-2014 4 Foglio 1 www.ecostampa.it IL SECOLO XIX Data Pagina CENTO NEO LAUREATI INGEGNERI PER LA RICERCA 068391 ••• SOSTENERE i giovani universitari che si avvicinano al settore dell'auto per trovare le eccellenze da inserire nel mondo dellavoro. È l'obiettivo di Fiat che nel 2013 ha assunto un centinaio di ingegneri nel settore Ricerca e Sviluppo Veicoli, Motori e Cambi, altri quaranta nei primi mesi di quest'anno. Fiat ha ospitato ieri a Orbassano (Torino), cento giovani dei team italiani che parteciperanno a Formula Sae Italy, sfida tra studenti universitari che devono progettare, costruire e promuovere un prototipo di auto da corsa che verrà poi testato e valutato da una giuria di esperti. Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 33 Quotidiano Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 18-03-2014 6 1 /2 "Spese inutili": blitz della Finanza nell'universi tà della ministra Dopo il dossier della Corte dei conti sui 525 mila euro contestati, la GdF nell'ateneo di cui la Giannini è stata rettore fino al 2013 Ferrucci • pago 6 Stefania Giannini, ex rettore a Perugia D/m ...... LA FI ZA NELCUNlVERSITA DEL MINISTRO GIANNINI LE FIAMME GIALLE A CACCIA DI DOCUMENTI NELL'ATENEO DEGLI STRANIERI DI PERUGIA. INDAGINE DELLA CORTE DEI CONTI SULL'EX RETTORE PER 525 MILA EURO Ferrucci inviato a Perugia re otto e mezzo di ieri mattina, la campanella suona in anticipo all'Università per Stranieri di Perugia. Al portone c'è la Guardia di finanza, drin drin "siamo qui per acquisire i documenti rispetto all'indagine della Corte dei conti sulla gestione dell'ex Rettore Stefania Giannini", attuale ministro dell'Istruzione. Ore 19 di ieri sera, le Fiamme Gialle non sono ancora uscite dall'ateneo umbro, sono in sede per cercare, spulciare, fotocopiare, domandare, "interrogare" i protagonisti della vicenda, "ma non possiamo parlare - rispondono con tono preoccupato e stupito dalla direzione -. Cosa? Sì, non sappiamo ancora per quanto andranno avanti". Perché la faccenda è lunga, costosa e vale 525.000 euro pubblici. PARADOSSO: al centro della storia non ci sono nomine, magari nuove cattedre, auto blu, o altro connesso all'ancestrale potere nostrano; al contrario il tutto nasce dalla più classica delle passioni italiche, una scuola di cucina, un ristorante per docenti e studenti e O Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad un centro di attività ricreative. Progetti passati per la gestione di un locale da 78 mila euro più Iva l'anno, senza contare le bollette di luce, acqua e spazzatura. A suo tempo, e siamo nel 2008, la Giannini ne parlava come della meraviglia assoluta, la nuova frontiera, il made in Italy ricreato in casa; quindi accordi e strette di mano con l'élite locale, a partire dall'allora presidente di regione Maria Rita Lorenzetti (ai domiciliari nel 2013 per pochi giorni a causa di un'inchiesta sul passante del Tav fiorentino), e la conseguente tacitazione di contrasti interni, malumori da parte di coloro che osavano tacciarla di propaganda a scopi personali. Di carrierismo. Niente da fare, avanti a prescindere. Eppure i problemi compaiono immediatamente: il subconduttore non paga, iniziano le cause, le accuse, le urla, scenate dentro la presidenza tra la stessa Giannini e il locatario. Poi silenzi, nuove telefonate, inevitabili bollette da pagare. Imbarazzi "non siamo abituati a certe scene" spiega uno dei presenti durante le liti. Saracinesche abbassate, poi rialzate, uffici dell'Ateneo portati dentro al ristorante, ma solo per pochi mesi. uso esclusivo del Ennesimi contrasti, infine tutto "scade". Vince il rosso sul conto come ha raccontato il Tempo il 23 febbraio scorso. Ma chi dà struttura ai dubbi circolanti nei corridoi sono il presidente del collegio dei Revisori dei conti dell'Università, Antonio Buccarelli, insieme a Maria Adele Paolucci, firmatari della segnalazione alla Corte dei conti. Nel documento parlano di "una spesa inutilmente erogata dall'Università di 385.613,95 euro. Un danno erariale certo". Cifra a cui aggiun- destinatario, non 068391 di Alessandro riproducibile. Pag. 34 Quotidiano Data Pagina Foglio sto inadempiente rispetto al contratto stipulato". E aggiunge: "Mi preme ribadire che tutte le decisioni assunte in qualità di Rettore sono state approvate e votate dal Consiglio di amministrazione dello stesso Ateneo in maniera assolutamente trasparente". Della serie: non è tutta colpa mia. Dall'Ateneo sorridono per la risposta del ministro, ricordano "il suo protagonismo, la sua capacità decisionale. La proliferazione delle lauree ad honorem per richiamare in città personaggi di primo li- vello e prime pagine sui quotidiani. E contatti con il gotha della cultura". In un caso, sempre la Giannini, riuscì a coinvolgere Roberto Benigni e a pagare - come università - un aereo privato per Bruxelles al costo di 16.400 euro. Lei presente, ovvio. In fin dei conti parliamo di una professoressa ordinaria di Glottologia passata in pochi anni dal governare un piccolo ateneo a gestire l'intera istruzione italiana. Per arrivare, è necessario volare alto. www.ecostampa.it gono altri 140 mila euro per i mancati introiti dell' attività di ristorazione mai partita, quindi aggiungono "responsabilità personali", di conseguenza attaccano chi ha proposto l'iniziativa, chi l'ha autorizzata, chi ne ha rappresentato gli interessi. Tradotto: la colpa è della Giannini, solo della Giannini. IL MINISTRO dell'Istruzione replica: "L'Ateneo di cui sono stata Rettore per lunghi anni si è attivato da mesi per recuperare i mancati canoni di affitto non pagati dalla controparte, dimostratasi per que- 18-03-2014 6 2/2 Twitter: @A_Ferrucci Secondo i revisori, le risorse sono state impiegate "per scopi inutili e direttamente imputabili a chi le gestiva" 068391 Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini D/m Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 35 Quotidiano 18-03-2014 26 Foglio 1 www.ecostampa.it la Repubblica Data Pagina L'impegno nel no profit .~.~~P?~~~~.~.~~~. ~.~~ .............. Pietro Vittorio Barbieri Forum Terzo Settore NELL'ARTICOLO "Quei tre anni di contrattiatempo",diTitoBoeri, del 14 marzo, c'era un riferimento poco gradevole verso le dinamiche del mercato lavorativo del terzo settore che reputiamo superficiale e non aderente ai dati reali, attestati dall'ultimo censimento Istat. Con 4mIn e 758mila volontari e oltre 680mila dipendenti (regolarmente assunti), il no profit costituisce la principale realtà produttiva del Paese nei settori dell' assistenza sociale e delle attività culturali, sportive e di tempo libero. Non neghiamocheilprecariatoesistaecheisalari siano "più bassi", ma vogliamo ricordare che da un lato mancano adeguate politiche di sostegno all'inserimento lavorativo, da un altro che l'ambito di azione delle realtà di terzo settore, già di per sé non particolarmente redditizio, non consente stipendi elevati. E che soprattutto alla base c'è una forte motivazione etica. Proprio perchè ritengo strategico il terzo settore, credo che non possa permettersi di lasciare senza tutele i propri lavoratori. Il suo portavoce dovrebbe riconoscere che estremizzano il dualismo del nostro mercato del lavoro, che hanno anticipato di almeno vent'anni. Fin dal 1997 il terzo settore contava il 60% di lavoratori atipici senza prendere in considerazione i finti lavoratori autonomi. Fra questi ultimi la figura dei "soci lavoratori" delle cooperative sociali, dipendenti di fatto, che assumono su di sè anche i rischi d'impresa. Oggi più del 50% dei lavoratori delle cooperative sociali sono soci lavoratori. b.) 068391 (t. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 38 Quotidiano TUTTI I LIMITI UE Il NP~TRO PROBLEMA PERO ElA MANCANZA DI CRESCITA.. a Berlino. Schaeuble awerte: no a deroghe sul rigore L'ex sindaco: «Avanti sul Jobs Act, bene la flessibilità tedesca» re rimasta «molto colpita dal cambiamento strutturale» prospettatole da Matteo Renzi. Se, dopo poche settimane dall'insediamento a palazzo Chigi dell'ex sindaco di Firenze arriva ad ammettere che «il bicchiere è mezzo pieno~>, vuoI dire che qualcosa sta cambiando nella considerazione che a Berlino hanno di noi. Archiviati da tempo i sorrisini beffardi, i toni rigorosi e le rampogne dirette o indirette, ieri sera Merkel sl~chlamento e Renzi hanno concluso la mezza lI dI uno? due giornata cenando gomito a gomi- zero vlrg?la to nella sede della Cancelleria. del mar~1Oe Tra un consommè di funghi, un che abbla~o filetto e una battuta su Mario Go- ancora pnma mez, si è cementato un patto che del.3%, imputan.alla fine la Cancelliera riassume- do Il nuo~o de~lto "l' re bbe cost:' tu falle rhorme che tI. alla ti» voce «1Ovestimenservono, riavvia il mercato inter- IL iETTO DEL 3% no. se~za sforare i vi~coli europei «Noi rispettiamo tutti i limiti, ma e 10 1OC~SS? una r~pre~a delle il nostro problema è la mancanza esportazlO111 verso l Itaha senza di crescita» ribatte Renzi - al terscoprirmi troppo sul fronte del ri- mine degli i~contri _galvanizzato gore. dal via libera ma ancora impacLE SUDE ciato nel cerimoniale. «Oggi - conIl summit bilaterale Italia-Germa- tinua - si tratta di rispettare i vinnia, in agenda da mesi, non pote- coli, mantenere il limite del 3 per va finire meglio per entrambi i cento, fare umi. revisione della leader che, a poche settimane dal spesa strutturale, non misure voto europeo, possono tornare una tantum, ma dentro questo dal proprio elettorato avendo pacchetto dobbiamo aiutare la mantenuto le promesse fatte. Il domanda interna». Alla sinistra via libera della Merkel al piano di di Renzi, la Merkel annuisce alle riduzione dell'Irpef Renzi lo in- parole del presidente del Con sicassa pubblicamente quando in glio italiano di cui apprezza il coconferenza stampa racconta che raggio e la determinazione e in la Merkel gli ha anche chiesto: sostanza smentisce lo scettici«Hai portato anche le slide?». smo dei giornali conservatori teL'informatissima Merkel sapeva deschi, che ieri mattina annunciaRitaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del vano una bocciatura. Invece la Merkel racconta che nel faccia a faccia c'è stato «un ampio confronto» e che Renzi «ha illustrato un programma molto ambizioso. Gli auguro molta fortuna e coraggio» anche perché su alcune riforme, come quella del mercato del lavoro, «noi abbiamo dovuto aspettare due-tre anni per avere i primi risultati». Il Jobs Act, conferma il premier italiano, si ispira proprio alla flessibilità tedesca. «La pretesa di creare posti di lavoro attraverso una legislazione articolata e restrittiva èfallita, dobbiamo cambiare le regole del gioco», ha scandito Renzi. «Non c'è quindi la minima ragione per dubitare» che l'Italia rispetterà il fiscal compact, ha sostenuto la Cancelliera poco prima che Renzi, da buon fiorentino, augurasse a Germania e Italia un percorso comune «verso un . . .10d ustna . le nuovo nnasclmento italiano». D'altra parte, sottolinea Renzi, «noi,le rifo~me le facciamo non perche le chl~de Bruxell.es o Berhno, ma perche servono al nostr~ figli». Bas~ così, ~a Merkel ann~llsce e lo spmge sl.no alle bandI ere per la stretta dI mano: affare fatto. Ma.Con. ©RIPRODUZIONERISERVATA 068391 dal nostro inviato BERLINO Se la Merkel dice di esse- 1 /2 Il CAPO DELl'ESECUTIVO «RISPETTEREMO ~Summit già tutto, così come «che le coperture ci sono, come lo sanno tutti gli italiani perché le abbiamo dette in conferenza stampa», ha sostenuto Renzi rimandando all'illustrazione fatta la scorsa settimana a palazzo Chigi. Un chiaro modo per dire anche al ministro Padoan - che poco prima con il suo omologo Schaeuble ave,;a ~ibadito i~ un nota l eSIgenza dI non mollare s~lla strada del ~lgore cJ:le ~i fa c9me dICO 10: tagh all~ sp~sa e ro- Foglio www.ecostampa.it Elogio di Merkel «Colpita da Renzi il cambiamento è strutturale» --------~~---~--. 18-03-2014 2/3 Data I Il VERTICE Pagina destinatario, non riproducibile. Pag. 39 Data Pagina Foglio 18-03-2014 5 1 Militari e forze di polizia, ecco dove calerà la scure mooerm. Il CASO lA PUBBLICA SICUREZZA ROMA Quarantamila militari in Dove invece la scure del Governo crea più problemi è nel mondo delle Forze di sicurezza. Con la spending revie,,:, i carabini~ ri, che hanno in pianta orgamca 118.000 operatori ma che possono contare oggi solo su 105.400 unità, sanno che dimagriranno fino a 95.000 nel 2016 (oltre 20.000 carabinieri in meno in due anni); analogamente la Polizia, su una pianta organica di 110.000 operatori conta oggi realmente su 95.000 unità che scenderanno a 87.000 nel 2016 (anche qui, un taglio di oltre 20.000 uomini in due anni). E la Guardia di Finanza, che ha in pianta organica 68.100 operatori ma che può contare su 60.500 unità vedrà ridursi gli effettivi a 56.000. E chissà dove si andrà a finire, dal momento che è previsto pure il turn over nel pensionamento e per due poliziotti o carabinier! che vanno in congedo ne sara assunto solo uno. Tenendo presente che l'età media del personale di questi tre Corpi di.polizia.è di 47 anni e che alla fme degh anni Ottanta l'età media di poliziotti e carabinieri era di 25 an- meno da qui al 2024 (si passerà da 190.000 a 150.000) è uno choc che è stato già assorbito dal popolo in divisa. ~a~p,iam~ tutto di loro, fino alI umta: nel prossimi dieci anni verranno sforbiciati 133 generali (il 30% ), 391 colonnelli (il 20 %) e via via a seguire sottufficiali e truppa fino ad ottenere l'annunciato dimagrimento di 40.000 unità. Verrà tagliato di quasi 8.000 unità anche il personale civile della Difesa: oggi ci sono 27.894 lavoratori, dovranno scendere a 20.000. A fronte di questo disboscamento sono previste della garanzie: per esempio, riserve di posti nei concorsi pubblici e misure particolari per favorire il passaggio in altre Amministrazioni, la cosiddetta mobilità. Questo fa sì che il disappunto di coloro che saranno tagliati sia ammorbidito, attenuato: nessuno resterà senza lavoro. E poi la Forza armata si giov~rà del dimagrimento. Un esercIto "leggero" e meno elefantiac? è più facilmente add~str~bIl.~, trasportabile, allertabll~: e pll.~ adatto alle esigenze del tempI ni. Scendendo nel dettaglio, questa riduzione di risorse significa per la Polizia già oggi avere duemila agenti in meno a Roma mille a Milano, Napoli e Paler~o, e via diminuendo. Non è come per le Forze armate, dove snellimento fa rima con maggiore destrezza: qui l'equa~io ne è meno risorse meno SICUrezza. Si pensi al taglio del 44 per cento dei fondi destinati all'acquisto di benzina per le volanti! Ha spiegato il capo della Polizia, Alessandro Pansa; «Ogni tanto qualcuno mi chiede di aumentare i livelli dei controlli in alcune città. Voglio essere chiaro: oggi non siamo in grado di accrescere la sicurezza in nessuna parte del territorio. Non è pensa bile che noi possiamo offrire lo stesso servizio di sicurezza al cittadino che offrivamo qualche anno fa, con 15 mila poliziotti, 15 mila carabinieri e migliaia di finanzieri in meno». E Gianni Tonelli, presidente del Sap, indica una via d'uscita: «La strada maestra è quella di ridurre il numero dei Corpi di Polizia, che oggi sono sette, cinque nazionali e due locali». Carlo Mercuri www.ecostampa.it Quotidiano © RIPRODUZIONE RISERVATA NELL'ESERCITO SI PASSERA , DA 190 MILA UNITA ASOLE 150 MILA NEL GIRO DI DIECI ANNI Statali, 85 mila esuberi in tre anni 068391 Giro di vite in vista per le forze di polizia Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 41 Quotidiano Data Foglio Statali, in tre anni saranno tagliati 85mila dipendenti "'Stretta nella spending review di Cottarelli le donne in pensione un anno più tardi 18-03-2014 5 1 /2 www.ecostampa.it Pagina ROMA Stretta nella spending review. La macchina statale dovrà dimagrire e questo comporterà un consistènte numero di esuberi nel pubblico impiego. Nel piano si afferma che una «stima preliminare» è di «almeno 85mila unità al 2016». Previsto anche l'innalzamento da 41 a 42 anni dell'età contributiva per le donne per maturare i requisiti della pensione di anzianità. Bassi e Mercuri a pago 5 Statali, 85 mila esuberi in tre anni ~La mappa del personale in eccesso nel piano Cottarelli ~Rispuntano le pensioni, donne al lavoro un anno in più Mobilità, esoneri dal servizio e incentivi per gestire le uscite Reversibilità e accompagnamento per fasce di reddito ROMA La cura che il commissario per i tagli alla spesa Carlo Cottarelli ha preparato per Matteo Renzi, e che il premier ha intenzione di utilizzare per finanziare la riduzione delle tasse, sarà lacrime e sangue. Soprattutto per i dipendenti pubblici. La macchina statale dovrà dimagrire e questo comporterà un consistente numero di esuberi nel pubblico impiego. Di quante persone si tratta Cottarelli lo indica alla sessantaquattresima delle settantadue slides che compongono il suo piano. Cottarelli spiega che «gli esuberi dipendono da piani specifici di riforma» ma il commissario non nasconde che una «stima preliminare» è di <;almeno 85 mila unità al 2016» per un costo complessivo di tre miliardi di euro. Il tema è delicato. Tanto che nel documento la questione viene indicata tra le «criticità» del piano di spending review. L'ex direttore del Fondo Monetario non nasconde nemmeno che il «problema è da studiare ulteriormente», ma mette comunque sul tappeto alcune proposte per affrontarlo. A partire dai «prepensionamenti» con l'eliminazione delle posizioni. Il problema è che i risparmi con questo meccanismo sarebbero limitati. Altra soluzione potrebbe essere rispolverare gli «esoneri dal servizio», un istituto indtrodotto nel 2008 ma eliminato nel 2011 e che in pratica . prevedeva di lasciare a casa i lavoratori con metà stipendio ma garantendogli una contribuzione piena ai fini pensionistici. Terza soluzione proposta da Cottarelli è Ritaglio Lavoro e previdenza quella del «collocamento in disponibilità» del personale in esubero con un taglio della retribuzione. Infine ci sono altre due strade indicate dal commissario: gli incentivi all'uscita dal settore pubblico con finanziamenti una tantum e il rafforzamento della mobilità obbligatoria. GLI ALTRI TAGLI Gli 85 mila esuberi nel pubblico impiego non saranno l'unica cura dimagrante chiesta al settore. Anche i dirigenti dovranno fare la loro parte. I loro stipendi saranno ridotti, soprattutto quelli per le funzioni apicali e per la prima fascia. Il risparmio atteso da questa voce è di almeno 500 milioni di euro annui con l'obiettivo di riportare la retribuzione media in Italia a livello di quella degli altri Paesi europei. Questo comporterà, spiegano le slides di Cottarelli, «un calo della retribuzione media dell'8-l2 per cento (a seconda della base coperta, per esempio includendo o meno i magistrati»>. Fuori dai tagli resterebbe invece il personale della scuola. Ulteriori risparmi, aggiunge il commissario, «si potrebbero ottenere da una riduzione del numero dei dirigenti pubblici e dalla relativa normativa». Nuove regole, spiega infine il documento, «potrebbero includere il superamento della distinzione in fasce della dirigenza, il ruolo unico della dirigenza e l'abolizione degli incarichi». Quella sul pubblico impiego non è l'unica stretta «dolorosa» indicata da Cottarelli. Un capitolo importante è dedicato alle pensioni. Renzi ha spiegato che il contributo temporaneo di solidarietà per gli assegni superiori ai 2.500 euro lordi indicato dal commissario alla spending review non sarà nel menù dei tagli. Questo, stando ai conti di Cottarelli, farà venir meno 1,4 miliardi di euro di risparmi nel 2014. Ma sul tema previdenza ci sono anche altre misure in cantiere. Come per esempio l'innalzamento da 41 a 42 anni dell'età contributiva per le donne per maturare i requisiti per la pensione, in modo da parificarla a quella degli uomini. Il risparmio atteso da questa misura è di 200 milioni di euro quèst'anno e di un miliardo a regime. Altra stretta in arrivo è quella per le pensioni di accompagnamento. La proposta è di introdurre un tetto massimo al reddito per poterne usufruire. Questo tetto è individuato da Cottarelli in 30 mila euro individuali e 45 mila euro in caso di reddito familiare. Le altre misure sulle pensioni riguardano una stretta sulle pensioni di guerra (ancora si spendono 1,5 miliardi di euro per questa voce) e sulle pensioni di reversibilità, per le quali dovrebbero essere introdotte delle fasce di reddito. Infine il piano Cottarelli prevede anche una maggiore stretta a partire dal 2015 sulla deindicizzazione delle pensioni, quella appena «reindicizzate» dal governo Letta (totalmente fino a 3 volte il minimo e poi in misura decrescente). Andrea Bassi PER I DIRIGENTI PUBBLICI STIPENDIO RIDOTTO TRA l'B% EIl 12% RISPARMI PER 500 MILIONI TRA lE IPOTESI IN CAMPO ANCHE UN NUOVO STOP All'INDICIZZAZIONE DEGLI ASSEGNI PREVIDENZIALI ©R1PRODUZIONE RISERVATA LA PREVIDENZA 068391 IL PIANO stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 42 Quotidiano Data Pagina Foglio spendingreVi~~Hn miliar~idi euro su base !n~ua- i m;1 EFFICIENTAMENTO ~ 2015 2016 0.8 0,2 ~a 7,2 0,2 0,5 0,4 Pu~@c~ziolleielematic~apiiafifJluQblici D.2 0,2 Gestione immobili n~ I Costiriscossfllnefisçale-· , Fabbi~ogni ~tand~rdneiçoliiùnr Consulenze eautOQlu Stipendi edirigenti I Corsi di formazione I ~1~~J~~riprinstt~ì~:~i~~~i ministeriaU r. l''' I 0,1 1),42,0 0,2 0,3 0,5 0;5 0.1 0,5 ~:: ~:~ D,3 0.8 0,2 0,5 1.7 0,3 2.5 0,1 &~ RIORGANIZZAZIONI : Riforma Province , Sinergie corpi golizia Spese enti pubblici Digitalizzazione _ Prefetture,VY.FF" capita_ngrie diporto AltrisepjpgrifgriçnengllgAc . . . . . . . . . . .. i Razionalizzazione comunità montane :li I DIRETTO Iniziative su beni eservizi I 2014 -I www.ecostampa.it I tagli 18-03-2014 5 2/2 0,1 D.l 1.1 0,2 B.4 D,l 0,1 D,4 0,3 0,4 tI.4 tM COSTI POLITICA . ComuniLRegiQni!.fin~.~liamentop~rtiti Organi costituzionali erilevanza costituz. lEI RloUZIONE TRASFERIMENTI ,l:1....J INEFFJCIENTI D,5 ! i I i Tmsfg[iillenti.élinmrgs~JStato) Tr~sferiillgntiajillPrgsg(RegiQni) prov~. .re.~pitQP~r.inQgnn.i.t~..élcçOillpag.nQ . . 1,0 O/t Abu,si pen~iQnJ inYéIlipitt Taglio l11içro~tanziall1grHi PélrtgciPélte.loCélliJIplgaltroL..... . Trasferimento atrasporto ferroviario m SPESE SETTORIALI I Difesa .' . MisurepaHojalutggcostistélnp~rQ . Contributo temporaneo pensioni' Indicizzazione p~nsioni Allineamento contributi donneJ41·42anni) Revisione pensioni di gugrra ; Pensione reversibilità (flussi) TOTALE GENERALE I 'misura_ cancellata Renzi _ da _ _ L- l,~ D,l tI,3 1.4 0.8 1.0 0,6 0,5 D,3 0,2 D.2 2;5 2,0 "ç:.,.;~';;. .:~ ~'":::" ~'~;;'" ~~","~,:"~""~",~,m :::,' ~: ]lllrssag,g,trtJ ~, i!iiiilm~~~~";.It:f~1~~.~i~j 0,5 1.5 l,O 0,3 D,I --_.__ . _---_._~! 7,0 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad 18.0 3 uso esclusivo 068391 I Statali, 85 mila esuberi in tre anni ~ del destinatario, non riproducibile. Pag. 43 rUnità Data 18-03-2014 Pagina 4 Foglio 1 Tagli alla sicurezza, la parola d'ordine è coordinamento www.ecostampa.it Quotidiano CLAUDIA FUSANI @claudiafusani er creare un vero risparmio, utile alle casse ma non dannoso per i cittadini, nel comparto sicurezza c'è una sola strada: evitare duplicazioni di servizi anche a livello territoriale e puntare sulle centrali operative uniche, come del resto ci chiede l'Europa da anni». La fonte del governo non è autorizzata a rivelare i dettagli del dossier di Carlo Cottarelli sulla revisione della spesa pubblica nello specifico del comparto sicurezza. Si parla di 800 milioni nel 2015 e di ulteriori un miliardo e 700 milioni di risparmi nel 2015. Circola un dossier di sintesi, una quarantina di pagine che è stato consegnato ai membri del governo venerdì pomeriggio. Ma è il dettaglio che conta. Le parole d'ordine sono due: «Sinergie e coordinamento». Tutti i ministeri sono stati convocati dal sottosegretario Graziano Delrio. Ad ognuno è stato assegnato un compito a casa, «un obiettivo di taglio». Chi fallisce va a casa. Dei 32 miliardi di tagli in tre anni, una fetta importante è assorbita dal comparto Difesa e da quello Sicurezza. Sul primo ha parlato nei giorni scorsi il ministro Roberta Pinotti che da sottosegretario aveva già fatto un ottimo lavoro di revisione dei costi: 385 caserme e presidi militari dismessi; 40 mila militari in meno (da 190 a 150 mila tra Esercito, Marina e Aeronautica) entro il 2024; diecimila in meno (da 30 a 20 mila) le unità del personale civile. Una bella sforbiciata al conto dei caccia F35. Un po> meno preciso, per ora, il mini- sonale: «570 milioni sono risparmiati grazie al blocco del turn over e al fatto che oggi in polizia ci sono 95 mila unità nei ruoli ordinari più 8 mila nei ruoli tecnici. A questi si aggiungono 50 milioni di risparmi alle voce logistica e quattro milioni per il taglio delle specialità». Di questo passo, nel 2016 in polizia ci saranno 87 mila unità (contro 110 mila) e nell> Arma 95 mila (contro 118 mila previsti). Ma la spending review della sicurezza non può essere solo tagli di personale già in corso da anni e che invece dovrà per forza di cose essere rimpolpato e svecchiato (l>età media oggi è 42-45 anni). Resta solo la strada di un maggiore coordinamento visto che sette forze di polizia (polizia, carabinieri, finanza, forestale, penitenziari a e, a livello locale, vigili urbani e polizia provinciale)sono un lusso, che spesso si traduce in disservizio, che nessuna democrazia occidentale si può permettere. E qui arriviamo al cuore segreto della relazione Cottarelli conservata in cassaforte a palazzo Chigi dal guardiano Delrio. I sindacati di polizia hanno individuato ricette diverse. Per Tonelli, presidente del Sap, la strada «può essere solo quella della riduzione dei vari corpi riducendo specialità e doppioni». Il Silp indica chiaramente la strada «dell>unificazione tra polizia e carabineri». La fonte del governo si accontenta di «diverse competenze territoriali». Come in Francia. La polizia nei centri urbani, i carabinieri nelle periferie e nel territorio coordinate da una centrale unica operativa. 068391 P stro dell>Interno Angelino Alfano che incontrerà i sindacati delle polizie il 25 marzo. Sul tavolo del Dipartimento della Pubblica sicurezza ci sono tagli nel biennio 2014-2015 per un miliardo e 300 mila euro. Come già anticipato da L>Unità due settimane fa, è previsto un taglio di 263 presidi di polizia tra cui undici commissariati e molte cosiddette «specialità», Polfer, Postale, polizia a cavallo. AI netto del fatto che il personale sarà riconvertito in altri uffici e servizi, si dovrebbe arrivare ad un risparmio di circa 600 milioni in base a risparmi per gli affitti e la logistica. L>Arma dei carabinieri, che in quanto forza armata può attingere a due capitoli di spesa (Pubblica sicurezza e Difesa) mette sul tavolo il taglio di 7 compagnie integrato dal declassamento di altri uffici in tenenza e dall'accorpamento di altri presidi in compagnie. Manca ancora una bella fetta di tagli. Per questo biennio e per il 2016. I sindacati di polizia e i Cocer dei carabinieri sono preoccupati. Per ora almeno non sono stati invitati al tavolo della spending review. «Tre settimane fa il capo della polizia Alessandro Pansa ci ha convocato annunciando che nel 2014 sarà awiato un piano di razionalizzazione dei presidi» spiega Daniele Tissone, segretario della Silp-Cgil. Quel giorno fu mostrato l'elenco dei tagli dei presidi della polizia di stato. Una sorta di prendere o lasciare. Per Tissone il taglio vero, e quindi il risparmio, riguarda il per- Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 Quotidiano rUnità Data Pagina Foglio Marina Sereni Vice presidente Camera e presidente Comitato affari del personale SE, COME SEMBRA E COME SPERO, QUESTA DIVENTERÀ LA LEGISLATURA DELLE RIFORME, QUELLA ATTRAVERSOCUI DARE AL NOSTRO PAESE un sistema politico e istituzionale più efficiente, più vicino ai cittadini, meno burocratico e meno costoso, allora è indispensabile che anche le «macchine» di Camera e Senato siano chiamate a contribuire sensibilmente. I presidenti Boldrini e Grasso hanno, sin dall'awio del loro mandato, messo a fuoco questo obiettivo, e i rispettivi Uffici di presidenza hanno fin qui delineato un percorso di contenimento dei costi che tocca dai trattamenti di deputati e senatori agli affitti e alle gare d'appalto, dall'organizzazione dei lavori e delle sedi, al personale. Di questo ultimo aspetto, insieme alla vice presidente del Senato, Valeria Fedeli, mi devo occupare personalmente. Le decisioni già assunte - l'approvazione delle curve stipendiali per i nuovi assunti, mediamente il 20% più basse di quelle precedenti, il taglio alle indennità di funzione, la sospensione dell'adeguamento automatico degli stipendi fino al 2015 - non hanno trovato il consenso dei sindacati. Vorrei sgombrare il campo da ogni fraintendimento: non c'è nessuna volontà punitiva nei confronti dei dipendenti delle nostre Amministrazioni. Sappiamo che nel Parlamento lavorano professionalità ottime, preparate, motivate, leali. Ciò che ci spinge a mettere in discussione alcuni istituti giuridici ed economici del personale della Camera (e del Senato) è la consapevolezza di dover in ogni ambito della spesa pubblica produrre una rivoluzione: spendere meno, lavorare meglio, eliminare privilegi diffusi, premiare semmai le qualità individuali. Il tempo è ora, non si può più rinviare. La crisi economica e sociale ha allargato la forbice delle diseguaglianze anche nel sistema pubblico. Proprio chi vuole difendere l'autonomia normativa e organizzativa degli organi costituzionali dovrebbe vedere l'urgenza di scelte coraggiose per ridurre i costi delle nostre strutture e riorganizzare il lavoro guardando alle nuove sfide (più trasparenza, più decisione, più partecipazione, più globalizzazione, solo per rimanere agli slogan) che le istituzioni democratiche debbono affrontare. Camera e Senato hanno deciso così di procedere insieme, attivando da domani un confronto comune con le organizzazioni sindacali che dovrà portare ad una forte armonizzazione delle politiche del personale fino ad ipotizzare un «ruolo unico del Parlamento». Cosa c'è di straordinario in questo? Niente e molto, direi. Niente, perché in un momento in cui si sta discutendo finalmente di superare il bicameralismo perfetto eliminare duplicazioni anche sul piano degli uffici è un'operazione di buon senso. Molto, perché nel passato più o meno recente non è stato affatto frequente che i due rami del Parlamento collaborassero sul piano organizzativo e delle riforme interne. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo www.ecostampa.it Una spending review anche per Camera e Senato Partiamo da una fotografia dell' esistente che mostra - sia sul piano degli istituti giuridici che su quello dei trattamenti economici dei dipendenti - punti in comune e differenze. Dobbiamo porci un duplice obiettivo: da un lato, armonizzare, integrare; dall'altro, riformare, risparmiare. Indubbiamente alcuni punti per noi sono prioritari, per le ripercussioni che hanno sui bilanci e per il significato politico che rivestono. Tra questi la necessità di «raffreddare» le retribuzioni nella parte finale della carriera. Nel momento in cui il Governo - e il commissario Cottarelli - pone il tema di ridefinire i compensi massimi dei manager pubblici non vedo come si possa rinunciare a mettere in atto una misura che ottenga anche per il Parlamento un risultato analogo. Al tempo stesso aprire questo confronto più ampio significa offrire alle stesse organizzazioni sindacali la possibilità di contribuire a ridi segnare il ruolo e le modalità organizzative del lavoro del Parlamento nel pieno di una stagione di riforme costituzionali e istituzionali molto profonda. Qualche giorno fa, parlando di questo processo che intendiamo awiare, un sindacalista mi ha posto la seguente domanda: «Ma avete già deciso tutto?» «No - ho risposto - Ma sia chiaro che vogliamo decidere. Non da soli, possibilmente. Ma non vogliamo perderci in un porto delle nebbie inconcludente e confuso». Apriamo dunque questo confronto ma con l'obiettivo di giungere in tempi ragionevoli a decisioni concrete, che dimostrino la volontà di Camera e Senato di contribuire alla più vasta operazione di «spending review» di cui il nostro Paese ha bisogno per ripartire. 068391 l'analisi 18-03-2014 16 1 del destinatario, non riproducibile. Pag. 45 Data Pagina Foglio 18-03-2014 2/3 1 /3 IlAGU RENI SALASSO PER I TRAVET www.ecostampa.it Quotidiano In esubero 85mila statali e niente assunzioni Misure dure per finanziare il piano degli 80 euro al mese. Sforbiciate alle «partecipate» Fabrizio dell'Orefice [email protected] l'anno. Ariguardo, secondo Cottarelli, «esistono dubbi sulla efficacia di queste spese e risparmi, almeno nei prossimi due anni; si possono ottenere» fissando delle priorità. Dunque, l'idea di tagliare cento milioni per quest'anno e altrettanti per il prossimo. Sarà più difficile anche lavorare con le società partecipate di Regioni e Comuni. Per queste, Cottarelli propone di sforbiciare il numero dei consiglieri di amministrazione, limitare i compensi degli organi di gestione, valorizzare gli elementi di competenza e indipendenza nella scelta degli amministratori. Poi suggerisce una cura di dimagrimento a basedellariduzione delle società stesse, con «il rafforzamento e l'applicazione delle norme sul divieto e la creazione e detenzione di partecipate locali, con tetti al numero di partecipate rispetto alla popolazione» e <<lluove misure che agevolino la liquidazione o la dismissionedi società». Ali 'orizzonte si profilano restrizioni delle assunzioni e della spesa di personale nelle società inhouse. Gli ultimi suggerimenti sono mescolati assieme, in una specie di fritto misto. Cottarelli ci tiene a sottolineare che «trale misure dei gruppi dilavoro ministeriali il contributo relativamente più elevato, rispetto al proprio bilancio, P stato dato dal ministero degli Esteri (inclusa la revisione dell'indennità di servizio all'estero), dal ministero delle InfrastrU1lure e dei Trasporti (inclusa la riforma Aci-Motorizzazione civile) e dal Ministero dell'Economia (incluso l'efficientamento dell'Agenzia delle Entrate»>. 068391 • Non è tempo da sonni sereni per i dipendenti statali. Motivi di turbamento sono rintracciabili nei programmi del commissario allarevisione della spesa, Carlo Cottarelli, ilquale prevede nei loro confronti misure piU1losto dure, per quanto dall'applicabilità tuttora da dimostrare. L' «uomo dei tagli» elenca «esuberi del personale e mobilità dei dipendenti pubblici». E così procede: «Gli esuberi dipendono da piani specifici di riforma, ma la stima preliminare è di 85.000 unità al 2016». L'uscita di scena di questi statali comporterebbe circa tre miliardi di risparmi. E ancora: «Capienza da blocco turnover, circa 90.000». Il turnover è la rotazione pensionati-nuovi assunti: il rapporto dovrebbe essere l a l. Attualmente, è in vigore un blocco per l'BO per cento: ogni dieci pensionati, due nuovi assunti. Quello che si propone è il blocco completo. Infatti, subito dopo Cottarelli avvisa: "Ma ci sono importanti problemi di allocazione del personale (per esempio, nessun esubero ma molti pensionamenti nella scuola). Inoltre, il blocco del turnover causa l'aumento dell'età media, anche se l'''invecchiamento'' è stato finora molto diverso tra i settori}). Se non fai assunzioni, dunque, l'età media degli statali si alza, con effetti, per esempio, sulla qualità dei servizi erogati (Cottarelli non lo esplicita, ma lo lascia intendere). 11 commissario alla spesa, in forma sempre piùsintelicain linguaggio slide, spiega (di segui lo la versione integnùe delle affermazioni): "Problema da studiare ulteriormente, con proposte entro giugno 2014; da considerare: implementazione più graduale di certe riforme, prepensionamenti con eliminazione di posizioni (ma il risparmio sarebbe più limitato nell' immediato e rischio di effetti imitazione nel privato), esoneri dal servizio (istituto introdotto nel 200B ma abrogato nel 2(11), collocamento in disponibilità del personale in esubero con riduzione della retribuzione, incentivi all'uscita dal settore pu bblico con finanziamenti una tantum, riduzione dei servizi esternalizzati, rafforzamento della mobilità obbligatoria per facilitare il riassorbimento all'interno dellaPa». Sono tagli che vanno a sommarsi a quelli che già previsti per i dirigenti, per un totale di circa 500 milioni accantonati. Per i vertici delle amministrazi o ni son o previs ti cali d eli e retribuzioni dali '8 al12 per cento. Altri risparmi sono inoltre indicati sul fronte dei lavoratori che hanno rapporti dire~ti con la pubblÌC<uuuministrazione. E il caso delle consulenze e dei cococo (collaboratoricoordinati e continuativi) che, spiega il commissario, gravano sulle casse dello Stato per un miliardo. In riferimento a questa voce, si propongono tagli lineari, peraltro già avviati, e «limiti per tipo di amministrazione tra spesa per consulenze (e separatamente per cococo) e redditi da lavoro dipendente, procedure più strette per affidamento a incarichi esterni per evitare favoritismi, consulenze gratuite per i dipendenti pubblici». Ci sono poi tagli che riguardano la formazione dei dipendenti statali, per la quale si spendono 250 milioni Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 46 Data Pagina Foglio 18-03-2014 2/3 2/3 www.ecostampa.it Quotidiano SOMME GIÀ IMPEGNATE Quante mine sul taglio delle tasse Mancano altri 500 milioni. «Attenzione, i risparmi possono essere usati solo per l'anno prossimo» • C'è una mina sulla strada che unisce (o forse divide?) Matteo Renzi e gli 80 euro nella busta paga di molti italiani. Ed è una mina contenente parecchio esplosivo. Nel suo rapporto, appena presentato al governo, il commissario per la revisione della spesa, Carlo Cottarelli, avverte: attenzione,non tutti i soldi cheprovengono dai tagli possono essere utilizzati per abbassare le tasse. N elIo studio, anticipato ieri da Il Tempo, aggiunge peraltro: «A parità di obiettivi di indebitamento netto rispetto alla legge di stabilità, i risparmi non sono tutti disponibili per ridurre la tassazione». VuoI dire, appunto, che la legge fondamentale di finanza pubblica ha già impegnato alcune somme derivanti dai tagli per l' anno in corso, e lo farà in modo più pesante per il 2015 e per il 2016. In particolare, una tabella "ipoteca" per quest'anno 500 milioni: sono «somm e destinate ad evitare i tagli lineari nella legge di stabilità e nel decreto legge che ha eliminato il taglio delle spese». Si tratta, per la precisione, dei 488 milioni destinati alle detrazioni familiari. Proviamo a ricapitolare. Il premier Renzi ha annunciato un taglio del cuneo fiscale per lO miliardi. Mercoledì scorso, ha detto in conferenza stampa: lO miliardi per lO milioni di contribuenti significa 1.000 euro all'anno ciascuno. Cottarelli ha spiegato che dalla spending review possono arrivare 7 miliardi su base annua; dunque, se si procede con i tagli dal prossimo maggio, ce ne saranno solo 3. In verità, tra le righe, il commissario scrive che ce ne sono solo due e mezzo. Cifra che dovrà raddoppiare, perché il premier gli sta chiedendo di trovare almeno 5 miliardi per gli ultimi sette mesi de12014. Ma c'è di più. Sempre Cottarelli, in una nota a margine in formato lillipuziano, asserisce: <<Inoltre, il comma 431 della legge di stabilità com porta che i risparmi della revisione della spesa possono essere spesi solo nell'anno successivo in cui si realIzzano» . A questo punto, una pesante ipoteca pesa sul bilancio dell'anno prossimo: 10,4 miliardi sono già impegnati (1,4 per le detrazioni, 3 per clausole di salvaguardia varie e ben 6 sono" sotto stima delle spese a politiche invariate nella legge di stabilità, assumendo obiettivo invariato per indebitamento netto nel 2015-16"). Situazione più grave peril2016, perché le somme impegnate sfiorano i 15 miliardi. Con questi chiari di luna, e se non ci saranno cambiamenti, gli italiani rischiano di dover velocemente restituire gli 80 euro che forse si troveranno in tasca a maggio. F.d.O Risorse già impegnate A parità di obiettivi di indebitamento netto rispetto alla Legge di Stabilità, i risparmi non sono tutti disponibili per ridurre la tassazione* Somme destinate ad evitare i tagli lineari nella Legge di Stabilità e nel DL che ha eliminato il taglio delle spese fiscali 2014 ... 3 - 6 6 0,5 ,.., Clausole salvaguardia (risparmi della spending review necessari per evitare un aumento della tassazione) - Sottostima delle spese a politiche invariate nella Legge di Stabilit;) (che è a legislazione vigente), assumendo obiettivo invariato indebitamento netto nel 2015-16** - 1,8 ~. TOTALE 2& - * Inoltre il comma 431 del/a l'Ego Editore 068391 Legge di Stabilità comporta che i risparmi della revisione delfa spesa possono essere spesi solo nell'anno successivo a quelli ;17 cui si realizzano ** AI netto dì entrate non incfuse nel tendenziale (per esempio, aumento accise per inflazione nel 20 15-16) Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 47 -ILILL'TlE~M! ~ \ ,/ \~' 1 _ II I/d .1 [--- '~'J _ _ 3 Foglio 5 500 MILIARDI Èla cifra che Renzi ha chiesto di reperire per il periodo maggio/dicembre. Dunque, il commissario alla spesa sta cercando nuovi tagli MILIONI Sarebbero i risparmi derivanti dal taglio per i dirigenti pubblici con il tetto a 248mila euro e un complesso di misure che porterebbero a nuovi tagli 18-03-2014 2/3 3/3 100 MILIONI Èla previsione di risparmio dallo spegnimento dell'illuminazione pubblica per i12014. Per l'anno prossimo sono 200 milioni e 300 per il2016 068391 MILIARDI Il piano Cottarellì prevede risparmi per sette miliardi su base annua. Se i tagli partono da maggio, come annunciato, si possono ottenere soltanto 3 miliardi Data Pagina www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 48 ~D .~ Data Pagina I Foglio 18-03-2014 5 1 /2 ~~t";;A"a ---_. Matteo promette rifonne e fa breccia www.ecostampa.it I IL~'rl'1NO Quotidiano Concesso all'ex sindaco un margine di credito più ampio che a Monti e Letta Marco Conti BERLINO. «Tanto di cappello al coraggio di Matteo». Le fotocopie delle slide le aveva già in cartellina. CosÌ come le percentuali sulla situazione del debito pubblico italiano e degli scambi commerciali tra i due paesi. Quando Renzi termina la dettagliata illustrazione delle misure attuate e che intende adottare, Angela Merkel si lascia andare ad un complimento che sorprende anche l'interprete. Raccontano quindi che non solo stavolta non siamo andati a Berlino con «il cappello in mano», mala stessa Cancelliera se lo sarebbe tolto ammirata dalla «spettacolare» conferenza stampa fatta da Renzi a palazzo Chigi e dalla «determinazione» con la quale gli ha illustrato non solo le riforme economiche, ma anche quelle istituzionali. La sintesi che impressiona la Merkel, tornata in forma dopo larielezione,la fa lo stesso presidente del Consiglio durante la cena alla quale partecipano ministri e una pattuglia di imprenditori guidata dal leader di Confindustria Giorgio Squinzi: «Stiamo provando a fare una rivoluzione pacifica, senza spargimenti di sangue». «Nei prossimi mesi la politica italiana cambierà volto». Come è suo fare Renzi va giù duro, elenca cose da fare e date di calendario. Cita Michelangelo, il David e «la materia in eccesso» che «deve essere levata affinché la forma prenda vita». Metafora dell'Italia appesantita da tanta, troppa burocrazia e da altrettanta vecchia politica. Alla Merkel piace quel parlare fiorentino - anche se non ne comprende il senso - ma dietro quel tono scorge il cuore della cultura italiana e di quel Rinascimento che Renzi le promette per l'intera Europa. La speranzadi aver trovato se non unDeMedici, un "Blair italiano" in grado di far dimenticare Berlusconi e lasciare qualche segno in più di Monti e Letta, spinge la Cancelli era a dare a Renzi quel margine di credito che non aveva concesso a nessuno. Sulla scelta pesano lo scarso successo delle politicherecessive che Berlino haimposto prima a Monti e poi a Letta. L'avvicinarsi delle elezioni europee e il timore di una possibile vittoria dei partiti euro scettici. La guerra in Crimea e la necessità che ha Berlino di poter trattare con Mosca avendo l'Europa compatta alle spalle. Molteplici sono i motivi, ma unico è il risultato che Renzi ieri sera ha riportata a casa insieme alla pattuglia di ministri (Padoan, Mogherini, Pinotti, Lupi, Guidi, Poletti) che lo hanno accompagnato nel bilaterale con la Germania. Berlino non si metterà di traverso a Bruxelles e ciò che non fu concesso a Saccomanni, dovrebbe essere permesso a Padoan con l'utilizzo dei 6 miliardi per investimenti. La guida del semestre di presidenza dell'Unione rendono ancor più favorevole il momento, ma Renzi sa di aver poco tempo per cogliere l'occasione prima che __ le condizioni favorevoli svaniscano l'apertura e a Bruxelles e Jobsact Francoforte si tirino le somme del- e novità la sua azione e dei su Pa e fisco nostri conti pub- per Berlino blici. Le novità e il bicchiere la spinta che dà Renzi al suo pro- è «mezzo gramma di cam- pieno» biamento' piac- __ ciono alla Merkel insieme alla ribadita volontà di rispettare i parametri europei. La rapida ascesa prima alla segreteria del Pd e poi a palazzo Chigi, il fatto di essere riuscito a far approvare una nuova legge elettorale da unramo del Parlamento,il varo del Jobs-act in salsa tedesca e un'altra serie di riforme sul fisco e la pubblica amministrazione, hanno convinto la Merkel a concedere «un bicchiere mezzo pieno» perchè, spiega, «l'economia è fatta per il 50% di speranze e di attesa». Un po' quello che sta accadendo alla borsa di Milano, che inanella record, e allo spread che continua a scendere malgrado i rimbrotti della Bce. La via d'uscita alla stagnazione proposta ieri da Renzi, piace alla Merkel cosÌ come ha entusiasmato Hollande, ma il percorso resta lungo e le insidie non mancano. A cominciare da come si risolverà per Berlino la crisiin Ucraina. 068391 © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 49 IL~MA.TTINO Foglio Lo sconto sull'lrpef ' Previsioni di crescita Cifre in euro Le stime di Fitch per il Pii Eurozona Data Pagina Italia 18-03-2014 5 2/2 Le simulazioni sull'impatto a scalare del Piano Renzi per i lavoratori dipendenti REDOITO ANNUO SCONTO MENSILE Bracciante ag ricolo 1,5 I www.ecostampa.it Quotidiano ! Vigilantes i 1,2 Commessa Impiegata studio professionale privato Operaio catena di montaggio a Melfi 0,9 Neo assunto in banca 0,6 Insegnante pubblico a metà carriera Vigile del fuoco 0,3 Poliziotto con oltre 10 anni di servizio Funzionario bancario 0,0 068391 Dirigente privato Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 50 Quotidiano IL~MA.TTINO Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 18-03-2014 13 1 «Contratti ok, non c'è maggiore flessibilità» «II contratto a termine va bene, è il più garantista per imprese e lavoratori. Il vero problema non è più flessibilità del contratto a termine, come c'è in tutta Europa». Così il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, a margine di «Roma Incontra» conferma il giudizio positivo sulla principale novità del pacchetto annunciato dal governo Renzi per il lavoro «C'è un'omertà insopportabilecontinua - perchè si nega che le false partite Iva, i Cococo e le associazioni in partecipazione sono il vero sfruttamento, hanno creato dei paria del lavoro». Su questo punto il segretario della Cis I aveva già chiesto al governo di intervenire. ~ Camusso gela Landini: opinioni non da Cgil 068391 l.i",pILCIL~,peJletu"'blu(be",p~","b,.T<Jt.,"'lld",gtl'lNid(LlnJeml.Jl",,,,,,"Re"" Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 51 Quotidiano Data IL SECOLO XIX Pagina Foglio DONNE IN PENSIONE, L'IPOTESI: SUBITO , 42 ANNI DI ANZIANITA MICHELE LOMBARDI ROMA. Salta (forse) il prelievo da 1,4 miliardi di euro sulle pensioni più alte ma, dall'anno prossimo, si stringeranno i cordoni degli assegni di invalidità e delle indennità di accompagnamento, che dovranno garantire un risparmio di due miliardi di euro. Circa 200 milioni si possono risparmiare già nel 2014 innalzando da 41 a 42 anni l'anzianità contributiva delle donne, che vogliono lasciare il lavoro indipendentemente dall'età anagrafica. PENSIONI E SPENDING Altri 200 milioni di euro si possono mettere da parte con una sforbiciata alle pensioni di guerra. Il menù della spending review trasmesso a palazzo Chigi dal commissario Carlo Cottarelli rischia di trasformarsi in un percorso di guerra per il governo, che sarà costretto a fare lo slalom tra tagli e interventi poco digeribili a poche settimane dal voto europeo. Appena una settimana fa, il presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato costretto a un primo colpo di freno sull'ipotesi di mettere le mani in tasca ai pensionati con assegni superiori ai 2 mila 500 euro al mese. www.ecostampa.it IL PIANO DI COTTARELLI 18-03-2014 1 1 /2 SEGUE»3 ORANGESePALOMBO»2e3 EW: IL PIANO PREVEDE TAGLI E NUOVE Anzianità contributiva, per le donne ipotesi 42 anni El'assegno di accompagnamento sarà legato al reddito Quello sui pensionati sarebbe stato un prelievo "temporaneo" che avrebbe consentito di conservare nella casse dell'Inps oltre 3 miliardi in tre anni. Ma, ora che il governo deve met tere nero su bianco i lO miliardi di tagli alla spesa necessari a finanziare la riduzione dell'Irpef, tutti i nodi vengono al pettine. Tanto che si sussurra di una spendingreview parallela affidata da Renzi a un gruppo di economisti di fiducia e al fedele Graziano Delrio con 1'0biettivo di racimolare i quattrini desti nati al taglio dell'Irpeflimitando al massimi i danni in vista del voto di maggio. E questo perché, al netto dei soliti costi della politica, auto blue consulenze, la cura anti-sprechi proposta da Cottarelli prende di mira pensionati, statali, forze dell'ordine e perfino gli amatissiRitaglio Lavoro e previdenza stampa ad mi sindaci, che dovranno tagliare 3 miliardi in tre anni alavoce "partecip ate locali", le società per lo più in profondo rosso che gestiscono trasporti pubblici, nettezza urbana, energia e via dicendo. Un lungo elenco di tagli che valgono 7 miliardi nel 2014. Si spiegano quindi i timori di Renzi e Delrio, che hanno voluto trasferire a palazzo Chigi la cabina di regia della spending review con l'obiettivo di evitare, o quantomeno rimandare, nell'immediato le misure politicamente più indigeribili. Fra gli interventi indolore per ridare smalto alla burocrazia ci sono quelli citati dal premier, come la stretta sull' acquisto di beni eservizielapubblicazioneonline degli appalti, che valgono 1 miliardo nel 2014. Poi ci sono consulenze e auto blu che però fanno risparmiare appena 100 milioni nel 2014 e 600 milioni in tre anni. Riuso esclusivo del spunta perfino la vecchia idea, ribattezzata "cieli stellati", dell'ex commissario Enrico Bondi, che propose di risparmiare abbassando le luci nelle città: nei calcoli di Cottarelli, la lotta all'''inquinamento luminoso" (proprio così) fa risparmiare 100 milioni nel 2014 e 600 milioni nel triennio. Praticamente come auto blu e consulenze. Complessivamente, però, le risorse non bastano a coprire le tante msiure che il governo intende varare da qui a fine anno. I capitoli politicamente più delicati, infatti, sono quelli che riguardano, a vario titolo, le pensioni. Oltre alla sforbiciata riservata agli assegni di guerra (ci provò anche il governo Monti senza successo), il commissario vorrebbe dare un'accelerata alla riforma Fornero innalzando da subito da 41 a 42 anni l'anzianità contribu- destinatario, non 068391 dalla prima pagina riproducibile. Pag. 52 Quotidiano IL SECOLO XIX Data Pagina Foglio vrebbe superare la "prova del reddito" con un risparmio stimato di lO milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016. Cifre contenute, tutto sommato, se si considera che l'accompagnamento costa cifre enormi, circa 60 miliardi l'anno. Insomma, la strada dei tagli si annuncia stretta e tortuosa per Renzi, che sarà costretto a decidere, entro la metà di aprile, quali coperture proporre a Bruxelles per dare creqibilità al suo piano taglia-Irpef. E vero che, da maggio a settembre, bastano 6,5-7 miliardi, che si possono trovare "spulciando" le voci con un minore impatto sociale. Ma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Pado- an, dovrà fornire alle Commissione Ue tagli strutturali da oltre lO miliardi l'anno per il futuro.E allora sarà difficile, anzi impossibile scartare gli interventi più impopolari, come quelli sugli assegni di invalidità e l'indennità di accompagnamento. Senza contare il comparto della sanità, che dovrebbe tagliare oltre 3 miliardi in tre anni (subito 300 milioni nel 2014). Come? Adottando in teoria la politica dei costi standard, ma - secondo Cottarelli -anche una stretta sui ricoveri facili non guasterebbe. www.ecostampa.it tiva delle donne: si tratta, in pratica, del requisito richiesto per andare in pensione a prescindere dall'etàanagra- _ _ __ fica. Non solo. Un giro di vite è previsto dal SINDACI 2015perlepenNEL MIRINO sioni di invaliTre dità Oa lotta miliardi agli abusi doIn meno vrebbe garantialle re 300 milioni partecipate in due anni) e per gli assegni di accompagnamento, che oggi vengono erogati senza considerare il reddito. Dall'anno prossimo, in qualche modo, l'indennità do- 18-03-2014 1 2/2 MICHELE LOMBARDI [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA La ricetta Oottarelli beni eservizi pubblicazione telematica appalti pubblici gestione immobili costi riscossione fiscale fabbisogni standard comuni consulenze eauto blu stipendi dirigenti corsi di formazione inquinamento luminoso altre proposte TOTALI 0,8 2,3 7,2 0,2 0,2 0,5 0,4 2,0 0,3 0,5 0,2 0,2 0,4 0,5 0,1 0,2 0,5 0,5 0,1 0,1 0,1 0,2 2014 2015 2016 trasferimenti aimprese prova indennità accompagno abusi pensioni invalidità taglio microstanziamenti partecipate locali trasferim. trasp. ferroviario TOTALI sanità ecosti standard contributo pensioni temporan. 2014 2015 2016 indicizzazione pensioni riforma province 0,1 0,3 0,5 allineamento contributo donne (da 41 a42 anni) sinergie corpi polizia 0,8 1,7 revisione pensioni guerra spese enti pubblici 0,1 0,2 0,3 pensioni reversibilità (flussi) digitalizzazione 1,1 2,5 TOTALI prefetture, vigili, capitanerie 0,2 0,4 sedi periferiche AC 0,1 0,4 - 1,4 2,2 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1 1,0 0,3 0,8 2,0 4,4 - 3,0 0,2 0,2 0,2 2,0 1,5 7,1 0,1 1,8 2,5 0,3 0,8 2,0 1,4 1,0 0,5 0,6 1,5 0,2 0,2 2,2 0,5 1,0 0,3 0,3 0,1 5,0 7,9 TOTALI COMPLESSIVI 0,2 0,3 0,4 0,2 0,4 0,5 0,4 0,7 0,9 Cifre espresse in milioni di euro GRAFICI IL SBCOLO XIX 068391 comuni, Regioni, partiti organi costituzionali TOTALI Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 53 IL SECOLO XIX Data Pagina Foglio 18-03-2014 17 2/2 www.ecostampa.it Quotidiano I1I1I1I1'1 I1IIII1 GIOVEDì 20 L'INCONTRO IN CONFINDUSTRIA VENERDì 21 L'ASSEMBLEA DEI LAVORATORI AGIORNI LA MODIFICA DELLA SOCIETÀ Nuovo vertice in Confindustria per approfondire gli aspetti del piano aziendale legati alle 207 esternalizzazioni nei due stabilimenti di Finale Ligure e Sestri Ponente. Piaggio entrerà nel merito, stabilendo dove e con quali condizioni saranno trasferiti i lavoratori al momento presenti nei due stabilimenti. Della partita sarà anche la discussione sui 169 operai che resteranno a Genova, in una newco controllata a1100% da Piaggio. Gli esiti dell'incontro saranno discussi in assemblea. Qui si decideranno le misure da adottare in caso di esito negativo del vertice di via San Vincenzo. L'intenzione resta quella di non muoversi finché non saranno garantiti almeno gli ammortizzatori sociali, per evitare di far saltare il banco della trattativa senza tutelare i lavoratori. In caso di rottura, però, non si escludono mobilitazioni. Fino al blocco dello stabilimento. I lavoratori restano in attesa degli ammortizzatori sociali, consistenti in una cassa-integrazione di due anni più due. Gli operai sono però rientrati dalla Cig lo scorso 7 gennaio, dopo mesi di turni. Per questo, prima della concessione della nuova cassaintegrazione è necessaria una modifica nella composizione dell'azionariato. Si attende a giorni l'acquisto della quasi totalità delle quote di Piaggio da parte del socio forte Mubadala. PROMESSA RIBADirA DA PALAZZO TURSI nComune siimpegna a mantenere le aree ad uso industriale ançheper;eyitare P~.~.~.~l:>:g~.~P~~l!~~~~q~i,. . LA DELUSIONE I dipendenti: «Anche questa volta non abbiamo sentito niente di concreto, tutto come prima» MARCO DORIA 068391 §indadDdi Géntva un momento dell'assemblea aperta di ieri alla Piaggio di Sestri Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 55 COBBIEBE DELLA SEBA nla Dal rapporto Oxfam emerge un divario sempre crescente tra super ricchi e poveri: il 10% della popolazione controlla il 45% dei beni Foglio 18-03-2014 13 2/2 I Grosvenor IReBben Il Duca di Westminster, Gerald, guida una famiglia con ricchezze e possedimenti per 7,9 miliardi di sterline I fratelli Simon E!, David sono partiti dall'alluminio nell'ex Urss: oggi hanno un patrimonio di circa 6,9 miliardi GliHlnduja Altra coppia di fratelli,Gopichand El Srichand: a capo dell'Hinduja Group fanno affari in 37 Paesi, patrimonio di oltre 6 miliardi Terreni, case a Chélsea e Knightsbridge per oltre 4 miliardi di sterline. Il capo è il conte Charles (sopra con la moglie Jennifer) ----- ICadogan ~~- la . . dailaplNmlde Il 20% più povero è costituito da 12,6 milioni di persone, con una ricchezza totale di 28,1 miliardi di sterline 068391 GIIAshIey Fondatore della catena di abbigliamento sportivo «5ports Direcb> e patron del Newcastle United, Mike ha proprietà per 3,3, miliardi Data Pagina www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 59 LA STAMPA Data 18-03-2014 Pagina 2 Foglio 1 Merkel aRenzi: riforme impressionanti La cancelliera: il Jobs Act va nella giusta direzione. TI leader Pd: la Germania è il nostro punto di riferimento TONIA MASTROBUONI INVIATA A BERLINO Visibilmente dimagrita lei, avvolto da un cappotto abbottonato male lui, che gli dava davvero un po' l'aria dell'alunno da mettere dietro la lavagna. E prima del picchetto d'onore, per sdrammatizzare, Matteo Renzi si è concesso qualche battuta con i cronisti - «ma siete tutti italiani?» - ed era visibilmente emozionato, per il primo faccia a faccia con Angela Merkel. Che gli ha concesso un grande sorriso quando il presidente del Consiglio italiano le ha regalato la maglietta di Mario Gomez, il recente acquisto della Fiorentina cQmprato dal Bayem. Ma dopo, in conferenza stampa, i sorrisi hanno lasciato il posto a un atteggiamento più cauto. Ovvio, l'apertura di credito per un programma di riforme definito dalla cancelliera «impressionante» c'è. Durante il colloquio con Renzi, ha spiegato, «abbiamo esaminato tutti gli aspetti delle riforme e devo dire che gli auguro molta fortuna e coraggio, è un messaggio di cui ci ra,llegriamo tutti». Il Jobs Act, per esempio, «va nella direzione giusta», ed è vero anche che «il 50% della crescita dipende da fattori psicologiCi», insomma che è assolutamente importante che Renzi mostri agli italiani «il bicchiere mezzo pieno». Tuttavia, come sa non tanto Merkel, che di riforme strutturali ne ha fatte ben poche, quanto il suo predecessore, Gerhard Schroeder - che con il fondamentale riordino del mondo del lavoro e del sussidio di disoccupazione «Agenda 2010» ha rimesso in piedi la Germania, ma ha provocato un'emorragia di voti nel suo partito, la Spd, dal quale non si è mai più ripreso - non sono certo indolori: «In base all'esperienza tedesca le riforme trovano sempre entusiasmo in alcune parti ma diffidenza in altre», ha sottolineato. E proprio «una riforma del mercato del lavoro ha bisogno di un lungo r~spiro. Noi abbiamo dovuto aspettare due-tre anni per avere i primi risultati». E negli ultimi due, tre anni, questo i tedeschi non lo dimenticano mai, qui a Berlino sono passati ben tre presidenti del Consiglio italiani. Insomma, il nodo resta anche l'orizzonte politico. Soprattutto, ben vengano le riforme, se stiniolano anche la crescita e l'occupazione, ma tenendo conto che un limite invalicabile c'è: per un Paese che per primo in Europa ha scritto il pareggio di bilancio in costituzione, quando neanche esisteva il Fiscal compact, resta il 3 per cento del rapporto tra deficit e PiI. «So bene che l'italia rispetterà il tetto del 3 per cento del deficit», ha annuito la' cancelliera, rispondendo a una domanda, ma glissando sull'ipotesi che all'Italia possano essere concessi maggiori margini di movimento entro quel limite. Anche Renzi ha ribadito l'impegno a rispettare le regole sul bilancio europee, e ha www.ecostampa.it Quotidiano scherzato sul fatto che «la cancelliera mi ha chiesto: "Non hai portato le slides?"». Il presidente del Consiglio ha sottolineato che «faremo le riforme perché ce lo chiedono i nostri figli, non perché ce lo chiedono i partner europei». Uimpegno dell'~ecutivo è quello di avviare «non misure una tantum, ma irreversibili di cambiamento». A partire proprio dal lavoro, dove il modello duale può fare da esempio: «Nella Germania troviamo un punto di riferimento», ha precisato Renzi, insistendo sull'importanza di cambiare «le regole del gioco: la pretesa di creare posti di lavoro attraverso una legislazione molto precisa, restrittiva è fallita». Infine, per due Paesi come la Germania e l'Italia, ancora con un'enorme base industriale, si tratta anche di collaborare per favorire un «rinascimento europeo» del manifatturiero. Perché è sempre importante tenere presente che è difficile imprimere una traiettoria discendente al debito italiano se non si capisce una cosa fondamentale: «Il nostro problema è la mancata crescita». I complimenti al collega «Fa bene a mostrare agli italiani il bicchiere mezzo pieno» 068391 Angela Merkel ha ricevuto ieri il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 60 Data Pagina I Il retroscena Matteo: spiraglio per sbloccare gli investimenti Foglio 18-03-2014 1 1 /2 dal nostro inviato Marco Conti BERLINO anto di cappello al coraggio di Matteo». Le fotocopie "del.le slide !e aveva gla SIstemate m una cartellina. T Ora il premier vede spiragli per sbloccare gli investimenti « www.ecostampa.it Quotidiano Continua a pago 3 Italia stiamo provando ad attuare ~ Per Palazzo Chigi si apre un margine una rivoluzione senza spargere sangue» di credito nuovo: in gioco 6 miliardi ~«In Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del sa di aver poco tempo per cogliere l'occasione prima che le condizioni favorevoli svaniscano e a Bruxelles e Francoforte si tirino le somme della sua azione e dei nostri conti pubblici. Le novità e la spinta che dà Renzi al suo programma di cambiamento, _piacciono alla Merkel insieme alla ribadita volontà di rispettare i parametri europei. La rapida ascesa prima alla segreteria del Pd e poi a palazzo Chigi, il fatto di essere riuscito a far approvare una nuova legge elettorale da un ramo del Parlamento, il varo del Jobs-act in salsa tedesca e ùn'altrà serie di riforme sul fisco e la Pubblica amministrazione, hanno convinto la Merkel a concedere «un bicchiere mezzo pieno» perché, spiega, «l'eçonomia è fatta per il 50% di speranze e di attesa». Un po' quello che sta accadendo alla borsa di Milano, che inanella record, e allo spread che continua a scendere malgrado i rimbrotti della Bce. La via d'uscita alla stagnazione proposta ieri da Renzi, piace alla Merkel così come ha entusiasmato Hollande, ma il percorso resta lung? e ~e insidie non m.a~cano. P:: commCIare da come SI nsolvera per Berlino la crisi in Ucraina. . Marco Conti ©RIPRODUZIONERISERVATA INFLUISCONO SULLE APERTURE DELLA LEADER ALLEATA L'AWICINARSI DELLE URNE EUROPEE ELA GUERRA IN CRIMEA destinatario, non 068391 ________________ - Metafora dell'Italia appesantita Il RETROSCENA da tanta, troppa burocrazia e da - - - - - - - - - - - - - altrettanta vecchia politica. Alla Merkel piace quel parlare segue dalla prima pagina______ fiorentino - anche se non ne comCosì come le percentuali sulla si- prende il se~so - ma dietro quel tuazione del debito pubblico ita- ~on? scorge ~I cuore ~ella ~ultura liano e degli scambi commerciali ItalIana ~ dI quel RinasciTento tra i due Paesi. Quando Renzi ter- che Renzlle promette ~er I mtera mina la dettagliata illustrazione Europa. La speranza ~I. ave~, trodelle misure attuate e che intende :,a~o s~ no~ ~m De Me~lcI, u~ Blaadottare, Angela Merkel si lascia I~ ItalIano m gr~do dI f~r dlmenandare ad un complimento che tIcare Berl~sc?!U 7lasCl~re qualsorprende anche l'interprete. ch~ segno m pIU dI. MontI e Letta, Raccontano quindi che non solo spmg.e la Canc71lIer.a a ~are a stavolta non siamo andati a Berli- Renzi quel margme dI credIto che no con «il cappello in mano», ma non aveva concesso a nessuno. la stessa Cancelliera se lo sarebbe Sulla scelta pesano lo scarso suctolto ammirata dalla «spettacola- cesso delle politiche recessive re» conferenza stampa fatta da che Berlino ha imposto prima a Renzi a palazzo Chigi e dalla «de- Monti e poi a Letta. L'avvicinarsi terminazione» con la quale le ha delle elezioni europee e il timore illustrato non solo le riforme eco- di una possibile vittoria dei partinomiche, ma anche quelle istitu- ti euroscettici. La crisi in Crimea zionali. e la necessità che ha Berlino di poter trattare con Mosca avendo LA CENA l'Europa compatta alle spalle. La sintesi che impressiona la Me- Molteplici sono i motivi, ma unirkel, tornata in forma dopo la rie- co è il risultato che Renzi ieri sera lezione, la fa lo stesso presidente ha riportato a casa insieme alla del Consiglio durante la cena alla pattuglia di ministri (Padoan, Moquale partecipano ministri e una gherini, Pinotti, Lupi, Guidi, Popattuglia di imprenditori guidata letti).che lo hanno accompagna~o dal leader di Confindustria Gior- al bIlaterale con la Germama. gio Squinzi: «Stiamo provando a Berlino non si ~etterà di traverso fare una rivoluzione pacifica, sen" a Bruxelles e CIO c~e non fu conza spargimenti di sangue». «Nei cesso a Saccomanm, dovrebb7e~prossimi mesi la politica italiana s.ere per',11esso.a. Pa~oan c?n l ut~ cambierà volto». Come è suo fare IIzzo .dei 6 mIlIardI per mvestIRenzi va giù duro, elenca cose da mentI. fare e date d! cale~dario. Cita ~i- CONDIZIONI FAVOREVOLI chelangelo, Il Davld e «la matena. .. in eccesso» che «deve essere leva- La gUida del semestre dI presldenta affinché la forma prenda vita». za dell'Un!one rende ancor più fa~ vorevole Il momento, ma Renzi riproducibile. Pag. 61
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