Libretto 2015 - Filarmonica

Sala Società Filarmonica ‐ Via Verdi 30 – 38122 Trento
Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20.45
Programma
Trento
SOCIETÀ FILARMONICA
Cop_lib_2015:cope_libretto 22/11/2014 18:29 Pagina 1
Stagione concerti 2015
Lorenzo Arnoldi
Presidente
Antonio Carlini
Direttore artistico
Ensemble Zefiro, formazione di riferimento in ambito internazionale
per il repertorio musicale da camera del ʹ700 con strumenti dʹepoca,
apre la Stagione programmata per il 2015 dalla Società Filarmonica
di Trento. I diciotto concerti offerti comprendono quanto di inaspettato,
emozionante e seducente il mondo dellʹarte musicale offre in questo
momento. Scelte effettuate secondo un progetto artistico preciso, disponibile
verso le nuove proposte germinate soprattutto fra le nuovissime generazioni
dʹartisti. Dietro una più appariscente varietà, infatti, sʹimpone lʹidea di sin‐
tetizzare organicamente il pensiero interpretativo di una giovane e dinamica
generazione di esecutori racchiusa fra i venticinque e i cinquantʹanni. In
questʹottica acquistano senso le riproposizioni di pagine di Beethoven,
Haydn, Schumann, Brahms più volte ascoltate nel tempo ma che artisti
sensibili e di temperamento come il Quartetto Kelemen, premio "Borciani
2014", il Quartetto Diotima col clarinettista (ma coinvolto soprattutto quale
compositore) Jörg Widmann, il Trio Sitkovetsky, il Quartetto Auryn con
Christian Poltéra e Matthias Buchholz e lʹensemble con clarinetto formato
da Alstaedt, Bieri e Schuch, sapranno rileggere con freschezza e vivacità.
Lʹincontro con interpreti considerati ormai epici, quelle personalità capaci
di rendere omaggio alla città con la loro presenza, è questʹanno riservato
alla sopraffine violinista americana Hilary Hahn, allʹelegante quanto
possente pianista norvegese Leif Ove Andsnes, alla Festival Strings Lucerne
con Arabella Steinbacher, al superbo Estonian Philharmonic Chamber
Choir invitato a proporre una delle pagine corali più suggestive del
repertorio sacro russo, i Vespri di Rachmaninov. Nellʹancora ricco e composito
cartellone uno spazio significativo viene riservato al violoncello con due
personalità giovani ma diversamente ammirate: lʹitaliano Giovanni Scaglione
componente il ʹQuartetto di Cremonaʹ e lo spagnolo Adolfo Gutierrez
Arenas. Fraseggi, sonorità, culture differenti andranno a completare il
gruppo di serate dedicate al pianoforte con la francese Lise de la Salle, lʹau‐
striaco Ingolf Wunder e lʹitaliana Beatrice Rana. Confermato rimane poi
lʹappuntamento con i fiati della The Rodney Mack Philadelphia Big Brass,
una delle formazioni più prestigiose del concertismo americano. Un ultimo
appuntamento rende omaggio allo strumentalismo italiano col violinista
Guido Rimonda e I Solisti del Viotti Festival. Ricordando che la Stagione
è realizzata con il contributo economico della Provincia autonoma e del Co‐
mune di Trento, della Regione T.A.A., del Ministero del Turismo e Spettacolo
e della Banca Popolare Volksbank, ringraziamo tutti i soci e abbonati che
continuano a darci fiducia partecipando ai nostri concerti.
L’
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 1
Stagione concerti 2015
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 2
benigno dei venti d’occi‐
dente” (ovvero Zefiro) si
avverte in ogni esibizione
condotta con brio, con un
forte senso del ritmo, una
sorprendente qualità tim‐
brica e attenzione per i det‐
tagli.
Complesso con organico
variabile a Trento Zefiro si
presenta con tredici stru‐
Ensemble
Zefiro
– gli oboisti Alfredo Ber‐
nardini e Paolo Grazzi e il
fagottista Alberto Grazzi –
hanno saputo trasmettere
ai compagni di oggi la pas‐
sione per la ricerca, una
trascinante bravura, un fre‐
sco entusiasmo che ritro‐
viamo in ogni nuova loro
esecuzione.
Il soffio del “dio dolce e
■ LUNEDÌ 12 GENNAIO
I
2
l percorso artistico com‐
piuto dal 1989, anno di
fondazione, a oggi dal‐
l’Ensemble Zefiro rende
onore alla cultura italiana
che in Zefiro ha un punto
di riferimento assoluto nel‐
l’interpretazione della mu‐
sica per fiati del ’700 e ’800
con strumenti d’epoca. Gli
storici fondatori del gruppo
mentisti per interpretare il
punto culminante della
creatività settecentesca per
fiati, la Gran Partita di Mo‐
zart seguita da un Rossini
che da Mozart partiva per
creare il suo inedito mondo
sonoro ricco, per l’appunto,
di fiati. Formato da docenti
presso i Conservatori di
Musica di Amsterdam, Bar‐
cellona, Mantova, Verona,
Milano e dai migliori stru‐
mentisti in campo europeo,
Zefiro è presente nei prin‐
cipali festival europei di
musica (Amsterdam, Bar‐
cellona, Londra, Parigi,
Vienna, ecc.) e con tournée
in tutto il mondo (Cile, Ar‐
gentina, Giappone, Canada,
Corea, Uruguay, Stati Uniti,
Programma
W.A. Mozart
Serenata
in Si bem. magg.
"Gran Partita"
KV 361
G. Rossini
Ouverture e arie da
"Il barbiere
di Siviglia"
(arr. G. Mandolesi)
Overtura
La calunnia
è un venticello
Largo al factotum
Una voce poco fa
Il temporale
Zitti zitti
Brasile ecc.). Ha al suo at‐
tivo la registrazione di di‐
versi programmi televisivi
e 18 compact disc merite‐
voli del “Grand Prix du
Disque”, il “Premio Na‐
zionale Classic Voice”,
l’Editor’s Choice di Gram‐
mophone, le “Choc du
Monde de la Musique”, il
“Diapason d’Or”.
3
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 4
G
I Solisti del Viotti Festival nascono
come prima formazione musicale de‐
dicata in assoluto alla valorizzazione
dell’opera di Giovanni Battista Viotti.
Parallelamente al Viotti Festival l’en‐
semble frequenta le tradizionali sta‐
gioni concertistiche collaborando con
artisti quali Lonquich, Faust, Accardo,
Lortie, Mintz, Ughi, Spivakov, Mai‐
sky, Lucchesini.
Il programma presentato a Trento è
tratto in parte dall’ultimo Cd, Le
Violon Noir, dedicato alle musiche in‐
quietanti, ossessive, mirabolanti e si‐
nistre frutto del mitico ‘patto con il
demonio’.
uido Rimonda è una
delle personalità musi‐
cali più complete e af‐
fascinanti dellʹodierno panora‐
ma violinistico italiano. Dopo
aver terminato la specializza‐
zione con Corrado Romano a
Ginevra, si dedica totalmente
alla valorizzazione dell’opera
di Giovanni Battista Viotti, com‐
positore e violinista italiano del
tardo Settecento. Nel 1992 fonda
la Camerata Ducale e nel 1998,
in stretta collaborazione con la
città di Vercelli, è tra i promotori
del Viotti Festival di cui diventa
Direttore musicale. Parallela‐
mente alla stagione concertistica
continua a suonare all’estero e
nelle più importanti sale con‐
certistiche italiane. Nel 2012 ha
firmato un contratto in esclusiva
con DECCA per l’incisione in
15 Cd di tutte le opere per vio‐
lino e orchestra di Viotti. È do‐
cente di violino presso il Conserva‐
torio di Torino e suona lo Stradivari
del 1721 “Jean Marie Leclair” (Le
Noir) definito da G.B. Somis “La voce
di un angelo”.
■ MARTEDÌ 20 GENNAIO
Programma
C.W. Gluck
Danza degli spiriti beati
da “Orphée et Eurydice”
N. Paganini
Cantabile in Re magg.
Le streghe op. 8
Tema e variazioni
per la
Gran Duchessa
di Parma
(rev. di R. Zandonai)
G. Tartini
Sonata in sol min.
‘Il Trillo del diavolo’
J. Williams
Tema
da Schindlerʹs List
(orch. di G. Rimonda)
4
Guido Rimonda, violino
I Solisti del Viotti Festival
5
■ VENERDÌ 30 GENNAIO
resca da un debutto alla Scala di Milano
Lise de la Salle, pianista dotata di una
speciale sensibilità estetica fra tanti gio‐
vani colleghi semplicemente estrosi o brillanti,
è oramai avviata a una carriera internazionale
prestigiosa che la porta a suonare nelle sale
da concerto più importanti dʹEuropa, degli
USA e in Asia.
Nata nel 1988, ha iniziato a suonare il pia‐
noforte allʹetà di quattro anni e ha dato il
suo primo concerto, trasmesso in diretta da
Radio France, quando di anni ne aveva ap‐
pena nove. Tra il 1997 e il 2004 Lise de la
Salle ha vinto numerosi concorsi tra i quali
il primo premio al Young Concert Artists
International Auditions di New York che le
ha dato lʹopportunità di debuttare a New
York e Washington.
Oggi, con alle spalle diverse incisioni rea‐
lizzate con la casa discografica Naïve Clas‐
sique premiate con il Diapason dʹOr e la re‐
gistrazione integrale dei concerti di Rachma‐
ninov con l’Orchestra della Tonhalle di
Zurigo diretta da Fabio Luisi, Lise de la
Salle suona re‐
golarmente
con le maggio‐
Programma
ri orchestre da
Vienna a Bo‐
J.S. Bach
ston, da Berli‐
Fantasia cromatica
no a Londra
e Fuga BWV 903
sotto la dire‐
zione di Fabio
J. Brahms
Luisi, Lorin
Venticinque variazioni
Maazel, James
e Fuga in Si bem.
Conlon, Phi‐
lippe Herre‐
magg.
su un tema
weghe ecc.
di Händel, op. 24
Partecipa siste‐
C. Debussy
maticamente
al Festival di
6 Preludi
Ravinia e a La
R. Schumann
Folle Journée di
Nantes e To‐
Fantasia
kyo, il Festival
in Do magg. op. 17
di Moritzburg
e Aspen.
F
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 6
6
Lise de la Salle
pianoforte
7
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 8
■ MARTEDÌ 10 FEBBRAIO
Quartetto Kelemen
Barnabás Kelemen, violino
Gábor Homoki, violino e viola
Katalin Kokas, violino e viola
Dóra Kokas, violoncello
8
Programma
F.J. Haydn
Quartetto in re min. op. 76 n. 2
F. Mendelssohn
Quartetto in la min. op. 13
B. Bartok
Quartetto n. 5
I
l Quartetto Kelemen, fon‐
dato a Budapest nel 2009, è
il vincitore, con giuria una‐
nime, del Premio Paolo Bor‐
ciani 2014 al quale la Società
Filarmonica di Trento partecipa
mettendo a disposizione dei
premiati la propria sala. In po‐
chi anni si è guadagnato la
fama di uno tra i più emozio‐
nanti gruppi di musica da ca‐
mera del mondo esibendosi in
Ungheria, Germania, Austria,
Stati Uniti, Francia e Australia.
Formatosi con maestri quali
András Schiff, Günter Pi‐
chler, Zoltán Kocsis, Mi‐
klós Perényi, Péter Kom‐
los e Gábor Takács‐
Nagy, ha oggi un reper‐
torio che spazia da
Haydn a Kurtág. Prima
del Borciani il Kelemen
si era meritato il secondo
premio al celebre con‐
corso di Musica da came‐
ra di Melbourne. Tutti e
quattro i musicisti parallela‐
mente al quartetto svolgono
una personale attività artistica:
Barnabás Kelemen e Katalin
Kokas sono docenti di violino
presso la Franz Liszt Music
Academy di Budapest; Barna‐
bás svolge attività sia da solista
che da direttore dʹorchestra,
mentre Dóra Kokas è il diret‐
tore artistico del Festival In‐
ternazionale di Musica da Ca‐
mera della città ungherese di
Kaposvár. Il programma scelto
per Trento riassume in una
serata il percorso storico della
letteratura quartettistica di‐
sponendo in dialogo tre parti‐
ture d’epoche diverse, un clas‐
sico settecentesco Haydn, un
“romantico” Mendelssohn e
un modernissimo Bartok.
9
N
ato a Monaco da genitori spagnoli
Adolfo Gutierrez Arenas è un vio‐
loncellista d’eccezione con una pro‐
mettente carriera internazionale. Nel 2010
ha debuttato con la London Symphonic Or‐
chestra, subito invitato dalla Royal Philhar‐
monic Orchestra, Gewandhausorchester e,
in America, dalla Fort Worth Symphony e
Sinfonica di Montreal con Kent Nagano.
Adolfo Arenas coltiva parimenti al più spet‐
tacolare repertorio sinfonico la più meditata
letteratura cameristica frequentando le sale
acusticamente più ricercate d’Europa e
d’America suonando un magnifico violon‐
cello ‘Ruggeri’ del 1673. Per cinque anni
consecutivi la Young Artist Organization lo
ha invitato a partecipare al Festival Inter‐
nationale Nobel a Los Angeles comuni‐
cando con un pubblico ancora più vasto at‐
traverso numerose registrazioni riservate
alle opere violoncellistiche di Barber, Ra‐
chmaninov, Piazzola e Bach.
Spagnolo è pure il pianista Javier Perianes
abituale frequentatore di sale quali Carne‐
gie Hall di New York, Concertgebouw di
Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, Sun‐
tory Hall di Tokyo, New Word Center di
Miami e il Théâtre des Champs Elysées a
Parigi in collaborazione con i direttori Lorin
Maazel, Michael Tilson Thomas, Daniel Ba‐
renboim, Zubin Mehta, Rafael Frühbeck de
Burgos, Daniel Harding e Yuri Temirka‐
nov. Legato con un contratto in esclusiva
ad Harmonia Mundi, Javier Perianes ha re‐
gistrato diverse opere di Mompou, Manuel
de Falla, Beethoven e Mendelssohn. Il pro‐
gramma scelto per la serata è profonda‐
mente immerso nella temperie romantica in
perfetta sintonia con il suono tenebroso ma
morbido del violoncello.
pianoforte
Javier Perianes
violoncello
Adolfo Gutierrez Arenas
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 10
■ LUNEDÌ 16 FEBBRAIO
10
Programma
R. Schumann
Drei Fantasiestücke op. 73
J. Brahms
Sonata in mi min. op. 38
L. van Beethoven
Sonata in sol min. op. 5 n. 2
F. Mendelssohn
Sonata in Re magg. op. 58
11
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 12
■ VENERDÌ 27 FEBBRAIO
Programma
F. Liszt
Hexaméron
Morceau de concert
Consolation n. 3
Mephisto Waltz n. 1
F. Chopin
Notturno in mi min. op. 55 n. 2
Notturno in Si magg. op. 62 n. 1
Allegro da concerto
in La magg. op. 46
Andante spianato
e Grande Polonaise brillante
op. 22
L
a carriera internazionale di Ingolf Wunder
prende il via nel 2010, quando al Concorso
Chopin di Varsavia vince il secondo premio
assieme ad altre due menzioni speciali. Immediato
arriva un contratto con Deutsche Grammophon e
il primo Cd dedicato integralmente a Chopin. La
sua seconda fatica discografica matura a fianco
di Vladimir Ashkenazy e l’Orchestra Filarmonica
di San Pietroburgo per le opere di Ciaikovski e
Prokofiev. Austriaco di nascita, Ingolf Wunder
ha studiato a Klagenfurt, Linz e all’Università di
Musica e Arte di Vienna. È maturato alla scuola
di Adam Harasiewicz, già vincitore del premio
Chopin nel 1955. Con Harasiewicz ha assimilato
una raffinata perizia strumentale caratterizzata
da una particolare articolazione di scatto, di legato,
di affondo del tasto, di cantabilità. I due autori
scelti per la sua prima apparizione a Trento,
Chopin e Liszt, si prestano particolarmente a evi‐
denziare queste caratteristiche costanti nelle sue
letture ormai proposte, ricercate e apprezzate in
tante associazioni musicali.
Il suo talento, infatti, è già stato riconosciuto e
ammirato alla Tonhalle di Zurigo, al Musikverein
e Konzerthaus di Vienna, alla Wigmore Hall di
Londra, a Berlino, Tokyo e Amburgo. A queste
grandi città ora si aggiunge felicemente Trento.
12
Ingolf Wunder
pianoforte
13
pianoforte
Herbert Schuch
violoncello
Nicolas Altstaedt
clarinetto
Reto Bieri
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 14
■ LUNEDÌ 9 MARZO
L
a tradizione della “musica da ca‐
mera” – un salottiero ritrovo con
connotazioni ora sofisticate ora fri‐
vole – ha permesso la nascita di capolavori
straordinari coinvolgendo strumenti a
volte poco valorizzati come il clarinetto,
la tromba o il flauto. Ha permesso, e per‐
mette ancora oggi, l’incontro fra artisti
lontani per formazione o locazione vitale,
regalando al pubblico occasioni d’ascolto
affascinanti. L’incontro fra Reto Bieri, Ni‐
colas Altstaedt e Herbert Schuch è uno
di questi rari momenti. Reto Bieri è nato
a Zug, in Svizzera, nel 1975 e si è formato
prima a Basilea e quindi alla Juilliard
School di New York. Ma la sua matura‐
zione musicale è stata fortemente influen‐
zata dalle lezioni di musica da camera di
György Kurtag e Krystian Zimerman.
Per questo, pur esibendosi frequentemente
quale solista con orchestre, preferisce fre‐
quentare il repertorio da camera affian‐
cando amici come Sol Gabetta, il Quartetto
Casals, Gidon Kremer, Gautier Capuçon
o il Quartetto Petersen. Nicolas Altstaedt,
violoncellista di origini tedesche e francesi,
è musicista di grande versatilità, ugual‐
mente a proprio agio con repertorio
antico, tradizionale o in opere di musica
contemporanea. Artista dalle grandi re‐
lazioni collabora facilmente con compo‐
sitori quali Rihm, Gubajdulina o Kurtág
e strumentisti come Lonquich, Fazil Say
e Quartetto Ébène. È direttore artistico
del celebre festival di Musica da Camera
di Lockenhaus e suona un violoncello
‘Giulio Cesare Gigli’ realizzato a Roma
intorno al 1770. Herbert Schuch è nato a
Timisoara, in Romania, nel 1979. Nel
1988 si è trasferito con la sua famiglia in
Germania, dove attualmente risiede. Ha
poi proseguito gli studi presso il Mozar‐
teum di Salisburgo. Si è affermato a livello
internazionale vincendo, nel giro di un
solo anno, tre importanti concorsi piani‐
stici: il ‘Casagrande’, il ‘Concorso Piani‐
stico Internazionale’ di Londra e il ‘Con‐
corso Beethoven’ di Vienna.
14
Programma
L. v. Beethoven
Trio „Gassenhauer“
in Si bem. magg. op. 11
(arr. di T. Kirchner)
R. Schumann
Sei studi
in forma canonica, op. 56
J. Widmann
Nachtstück
J. Brahms
Trio in la min. op. 114
15
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 16
■ MARTEDÌ 24 MARZO
16
Hilary Hahn
violino
pianoforte
Cory Smythe
L
a presenza a Trento della violi‐
tordici stati diversi tra Nord America,
nista Hilary Hahn è davvero
Europa e Asia. Elegante e raffinata,
un’occasione festosa per la città
da ogni palcoscenico ammalia lette‐
e la Società Filarmonica che la ospita.
ralmente il pubblico con una morbi‐
Difficile immaginare una carriera più
dezza di suono, una pulizia tecnica,
intensa e straordinaria di quella rea‐
una determinazione ritmica e una po‐
lizzata fino ad oggi dalla violinista
stura di rara grandezza quale vera
americana.
“Top Women on Lea‐
Affascinante interprete
dership” del mondo.
del repertorio classico
Ad accompagnare Hi‐
Programma
da Mozart a Caikovski,
lary Hahn a Trento sarà
inaspettata improvvisa‐
il pianista Cory Smythe
R. Schumann
trice a fianco del piani‐
con il quale in questi
sta Hauschka (il tedesco
ultimi anni ha percorso
Sonata n. 1
Volker Bertelmann), cu‐
più volte gli Stati Uniti,
in la min. op. 105
riosa e originale inter‐
Asia ed Europa.
C. Debussy
prete del repertorio con‐
È pianista curioso e sin‐
temporaneo, domina i
golare Cory Smythe,
Sonata in sol min.
palcoscenici sin da
fornito di solida forma‐
J.S. Bach
quando, a soli sedici
zione classica, partico‐
Partita n. 3
anni, completava i suoi
larmente affascinato
studi.
dall’improvvisazione,
in Mi magg.
La sua grande vitalità
dal jazz e dalla musica
BWV 1006
è testimoniata dal ca‐
contemporanea, legato
In 27 Pieces
lendario della stagione
in modo speciale al ce‐
The Hilary Hahn
2013/14: in soli dieci
lebre Festival interna‐
Encores
mesi si è esibita in quasi
zionale di Nuova Mu‐
(selezione)
cinquanta città e quat‐
sica di Darmstadt.
17
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 18
■ LUNEDÌ 30 MARZO
Estonian Philharmonic
Chamber Choir
Kaspars Putniņš
direttore
18
U
na sala educata a ospitare la pic‐
cola e grande letteratura cameri‐
stica capace di deliziare i sensi o
accendere il cervello, per una sera si
apre alla profonda meditazione spirituale
accogliendo una delle opere più intense
dell’altrimenti noto Sergej Rachmaninov.
A interpretare i Vespri è stato chiamato
l’Estonian Philharmonic Chamber Choir
uno dei più celebri
gruppi musicali es‐
toni. Il Coro è stato
fondato nel 1981 da
Tõnu Kaljuste, che
ne è stato direttore
artistico e direttore
per vent’anni.
Dal 2001 al 2007 il
musicista inglese
Paul Hillier prese il
suo posto, cedendo
successivamente la
bacchetta a Daniel
Reuss.
Il repertorio del
Coro spazia dal
Canto gregoriano e
barocco fino alla
musica del ventu‐
Programma
A. Pärt
Dopo la vittoria
S. Rachmaninov
Vespri
nesimo secolo, con una particolare at‐
tenzione alle opere di compositori na‐
zionali (Arvo Pärt, Veljo Tormis, Erkki‐
Sven Tüür, Galina Grigoryeva, Toivo
Tulev, Tõnu Kõrvits, Helena Tulve). In
ogni stagione il Coro produce 60/70 con‐
certi divisi tra Estonia ed estero. L’Esto‐
nian Philharmonic Chamber Choir ha
collaborato con svariati direttori – Claudio
Abbado, Helmuth Rilling,
Eric Ericson, Marc Min‐
kowski, Sir Colin Davis,
Paul McCreesh – e orche‐
stre di grande rilievo (Lon‐
don Symphony, Mahler
Chamber, Berlin Run‐
dfunk, Salzburg Camera‐
ta, Les Musiciens du Lou‐
vre‐Grenoble). Il Coro re‐
gistra per ECM, Virgin
Classics e Harmonia Mun‐
di. Le sue incisioni hanno
vinto due Grammy Award
(con l’album Arvo Pärt. Da
Pacem e Arvo Pärt Adam’s
Lament), un Diapason d’or,
il Preis der Deutschen
Schallplattenkritik e il Da‐
nish Music Award.
19
R. Strauss
Sestetto dallʹopera
“Capriccio”
E.W. Korngold
Sestetto in Re magg. op. 10
J. Brahms
Sestetto in Sol magg. op. 36
Programma
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 20
■ MARTEDÌ 14 APRILE
D
20
a oltre vent’anni Auryn,
l’amuleto della “Storia In‐
finita “ di Michael Ende, è
il simbolo di uno fra i più celebri
quartetti d’archi oggi in attività.
Nel corso della sua carriera, il Quar‐
tetto Auryn si è esibito nei centri
nodali della vita musicale interna‐
zionale, ai Festivals di Lockenaus,
Bregenz, Lucerna, Kuhmo, Berlino.
I quattro musicisti che ancor’oggi
lo compongono, posero le basi della
loro evoluzione artistica studiando
con il Quartetto Amadeus a Colonia
e con il Quartetto Guarneri negli
Stati Uniti. Nel 1982, un anno dopo
la fondazione, l’Auryn si vede as‐
segnare il primo premio ai concorsi
dell’A.R.D. di Monaco e a Por‐
tsmouth in Inghilterra e nel 1987
quello delle Radio Europee. Questo
illustre complesso viene chiamato
a Trento per l’esecuzione di due
tra le pagine cameristiche più raf‐
finate e difficili da leggere segnate
dall’emozionante cultura della Vien‐
na a cavallo fra Otto e Novecento.
Accanto a loro un momento subli‐
me tratto dall’ultima opera scritta
da un malinconico Richard Strauss.
Per questo progetto all’Auryn si
uniscono due altri insigni cameristi.
viola
Matthias Buchholz
Christian Poltéra
violoncello
Quartetto Auryn
Matthias Lingenfelder
Jens Oppermann
violini
Stewart Eaton
viola
Andreas Arndt
violoncello
Matthias Buchholz è considerato
uno dei più versatili musicisti del
panorama musicale internazionale.
Nato ad Amburgo ha continuato
gli studi a Cincinnati e Filadelfia e
dal 1990 è professore di viola alla
Hochschule für Musik di Colonia.
Ama unirsi ai grandi quartetti (Au‐
ryn, Petersen, Fine Arts, Vermeer) per
le esecuzioni di quintetti e sestetti,
ospite fisso in tournée in Europa,
Stati Uniti ed Estremo Oriente in
festival quali Avignone, Berliner
Festwochen, Salzburg Festspiele,
Marlboro Festival.
21
Christian Poltéra è nato a Zurigo
nel 1977 e dal 1995 ha studiato con
Heinrich Schiff a Salisburgo e Vien‐
na.
Ha quindi suonato nella Gewan‐
dhausorchester Leipzig, nella Los
Angeles Philharmonic, Tonhalle‐
Orchester Zürich e nell’Orchestra
di Santa Cecilia a Roma. Nel campo
della musica da camera suona con
artisti come Mitsuko Uchida, Tho‐
mas Zehetmair, Frank Peter Zim‐
mermann, Gidon Kremer e Janine
Jansen con la quale è già stato
ospite della Filarmonica di Trento
nell’ottobre del 2004.
zionale ma con carriere avviate brillan‐
temente non solo nell’ambito classico.
Con l’entusiasmo un po’ sbarazzino degli
americani i componenti della “Rodney”
mescolano nelle loro esibizioni musica
colta, jazz, musiche etniche, improvvi‐
sazioni, colonne sonore in programmi
volti soprattutto a divertire, a coinvolgere
The Rodney Mack
Philadelphia Big Brass
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 22
■ VENERDÌ 9 OTTOBRE
L’
ormai tradizionale, per la Filar‐
monica di Trento, appuntamento
con il mondo degli ottoni ospita
in questa stagione un gruppo capace di
raccogliere il meglio degli strumentisti
attivi negli Stati Uniti d’America. La
Rodney Mack Philadelphia Big Brass è
formata da artisti di formazione tradi‐
gli ascoltatori d’ogni età e d’ogni paese.
Nel settore dei Brass la “Rodney” è con‐
siderata uno dei complessi leader al mon‐
do. Formata da un gruppo base di sei
strumentisti che si allarga per perfor‐
mance carismatiche ed entusiasmanti si
è esibita dal Brasile alla Cina all’Europa
ospite di sale quali il Kimmel Center di
Programma
Dal Rinascimento
al ‘900
dal jazz al popular
Philadelphia o il Verizon Hall collabo‐
rando con il Metropolitan Opera Orche‐
stra, l’Orchestra di Philadelphia, la Bal‐
timore Symphony. L’eccellenza delle sue
esibizioni è il risultato di una intonazione
perfetta, una tecnica strepitosa, una raf‐
finatezza timbrica di raro ascolto e di un
dinamismo esuberante.
2008 e del Mecklenburg Vorpommern
Festival 2009. Forma d’intrattenimento
aristocratico, fatto proprio dal romanti‐
cismo più intimo, il Trio con pianoforte
ha in questa serata alcune delle sue pa‐
gine più significative a par‐
tire dal rassicurante ro‐
manticismo
di
Mendelssohn
a
quello più dram‐
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 24
■ MARTEDÌ 13 OTTOBRE
I
l mondo della musica da camera ri‐
corda ancora con deferenza il Trio
Beaux Arts (attivo dal 1955 al 2008 e
ascoltato anche a Trento) punto di rife‐
rimento assoluto per gli appassionati a
questa formazione. Oggi, sulla strada
aperta dal mitico Menahem Pressler,
cammina in testa il Trio Sitkovet‐
sky , primo vincitore del Premio
internazionale Commerzbank
Trio Sitkovetsky
Alexander
Sitkovetsky
violino
Leonard
Elschenbroich
violoncello
Wu Qian, pianoforte
Programma
B. Smetana
Trio in sol min. op. 15
F. Mendelssohn
Trio in re min. n. 1 op. 49
24
matico e malinconico di Smetana. Sono
opere frequentate abitualmente dal Sit‐
kovetsky Piano Trio, portate ormai a un
altissimo grado di intensità espressiva.
Le grandi sale internazionali – Wigmore
Hall, Alte Oper di Francoforte, Palais
des Beaux Arts di Bruxelles ecc. – non
hanno per loro più segreti. “Loro” sono
tre giovani musicisti dalle
differenti lingue e cul‐
ture incontratisi alla Yehudi Menuhin
School, assieme dal 2007 e sostenuti da
diverse fondazioni internazionali come
l’Hattori, il Fidelio Trust, la Musica Be‐
nevolent Fund attente al talento dei gio‐
vani virtuosi. Per parte loro si prestano
volentieri a iniziative didattiche all’in‐
terno della Royal Academy Music o del
Trinity College di
Londra.
25
Studio in La bem. magg. da Trois nouvelles études
Improvviso n. 1 in La bem. magg. op. 29
Notturno in Fa magg. op. 15 n. 1
Ballata n. 4 in fa min. op. 52
F. Chopin
La soirée dans Grenade da Estampes
Étude 11 pour les arpèges composés
Étude 6 pour les huit doigts
Étude 5 pour les octaves
C. Debussy
Sonata n. 18 in Mi bem. magg. op. 31, n. 3
"La Caccia"
L.v. Beethoven
Kyllikki, da Tre pezzi, op. 41
“La betulla”, da Cinque Pezzi op. 75, n. 4
"L’abete”, da Cinque Pezzi op. 75, n. 5
"Il lago della foresta”, da Tre Schizzi op. 114, n. 3
“Canzone nella foresta”, da Tre Schizzi op. 114, n. 4
“Visione primaverile”, da Tre Schizzi op. 114, n. 5
J. Sibelius
Programma
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 26
■ MARTEDÌ 27 OTTOBRE
D
opo trenta registra‐
zioni, otto ‘Grammy
Nominations’ e ben sei
‘Gramophone Awards’ Leif
Ove Andsnes può essere con‐
siderato uno dei pianisti di ri‐
ferimento per il concertismo
internazionale. Elegante, sen‐
sibile, scintillante nella tecnica
come nelle scelte interpreta‐
tive, padrone di un repertorio
da Bach alla musica contem‐
poranea, Andsnes nel turbinio
di indirizzi, tendenze, stili di
esecuzione e d’ascolto che con‐
tinuano a sovrapporsi prose‐
gue in un percorso di letture
profonde iniziate con l’amatis‐
simo Grieg, seguite da Mozart
e Rachmaninov per arrivare a
Beethoven. L’integrale dei
concerti del maestro di Bonn
registrata come pianista e di‐
rettore con la Mahler Chamber
Orchestra ha consegnato una
interpretazione storica esem‐
plare per sonorità timbrate, in‐
cisiva nei passi di agilità e di
forza, avvincente nella sorve‐
gliata cantabilità. Leif Ove An‐
dsnes è nato a Karmoy, in
Norvegia, nel 1970 e si è for‐
mato presso il Conservatorio
di Musica di Bergen. Oggi è
docente presso l’Accademia di
Musica di Oslo ed è membro
dell’Accademia Reale di Mu‐
sica Svedese. Con Andsnes la
Società Filarmonica di Trento
aggiunge al proprio cartellone
una nuova e sfavillante stella
dell’olimpo concertistico inter‐
nazionale.
26
Leif Ove Andsnes
pianoforte
27
D
ue già sicure e solide carriere con‐
dotte fino a poco tempo fa in
maniera autonoma si sono incon‐
trate per una nuova esperienza cameristica
destinata a lasciare il segno nelle sale con‐
certistiche. Giovanni Scaglione, storico
violoncellista del celebre Quartetto di Cre‐
mona si scopre anche solista e chiama
nella sua avventura un altro superbo stru‐
mentista, il pianista pluripremiato Roberto
Plano. Diplomatosi al Conservatorio “Pa‐
ganini” di Genova sotto la guida di Nevio
Zanardi, Giovanni Scaglione si perfeziona
con Michael Flaksman e Antonio Meneses
alla Musikhochschule di Basilea. Segue
quindi corsi con Mario Brunello e all’Ac‐
cademia Stauffer di Cremona con Rocco
Filippini. Nel 2002 entra a far parte del
Quartetto di Cremona, con cui tuttora svolge
un’intensa attività presso le sale più pres‐
tigiose di tutto il mondo. Dal 2011 affianca
all’attività quartettistica quella da solista.
Dallo stesso anno è docente di Quartetto
e Musica da Camera presso l’Accademia
Stauffer di Cremona. Suona un violoncello
realizzato da Marino Capicchioni nel 1974.
Roberto Plano è nato a Varese nel 1978; si
è imposto all’attenzione vincendo il pres‐
tigioso Cleveland International Piano Com‐
petition. Grazie ai premi ottenuti poi al‐
l’Honens International Piano Competition
e al 12° Van Cliburn ha letteralmente con‐
quistato il mondo concertistico americano,
dove si è esibito in più di venti Stati suo‐
nando negli studi delle maggiori stazioni
radiofoniche. Numerose anche le sue in‐
cisioni discografiche. In questa sua carriera
soprattutto americana non ha trascurato
l’Italia e l’Europa facendosi conoscere a
Milano, Roma, Londra, Parigi, Dublino
suonando da solo e con importanti or‐
chestre. Definito dal «Chronicle» il
‘Pavarotti del pianoforte’ per il suo lirismo
è stato indicato come il più grande inter‐
prete di Scrjabin e definito erede di Ru‐
binstein e Horowitz.
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 28
■ MARTEDÌ 10 NOVEMBRE
28
Programma
R. Schumann
Adagio
e Allegro op. 70
L.v. Beethoven
Sonata n. 3
in La magg. op. 69
S. Rachmaninov
Sonata
in sol min. op. 19
Giovanni
Scaglione
violoncello
Roberto
Plano
pianoforte
29
■ LUNEDÌ 16 NOVEMBRE
Jörg Widmann, clarinetto
Quartetto Diotima
YunPeng Zhao, violino
Guillaume Latour, violino
Franck Chevalier, viola
Pierre Morlet, violoncello
J. Brahms
Quintetto per clarinetto
in si min. op. 115
J. Widmann
Quartetto n. 3
“Jagdquartett” (2003)
F. Schubert
Quartetto n. 2
in Do magg. D. 32
Programma
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 30
30
J
örg Widmann è nato a Monaco
nel 1973. Ha studiato clarinetto
presso la Hochschule für Musik a
Monaco di Baviera con Gerd Starke
e con Charles Neidich alla Juilliard
School di New York. A undici anni
ha iniziato a prendere lezioni di com‐
posizione seguito da Hans Werner
Henze e Wolfgang Rihm. Come cla‐
rinettista Widmann si è dedicato alla
musica da camera suonando con Ta‐
bea Zimmermann, András Schiff, Gi‐
don Kremer e altri. È stato composi‐
tore e artista in residence del Festival
di Salisburgo, di Lucerna e del Kon‐
zerthaus di Vienna. Dal 2001 è docente
al Friburgo Staaliche Hochschule fur
Musik. Il Quartetto Diotima, fondato
da studenti dei Conservatori di Parigi
e Lione, è uno dei quartetti più ri‐
chiesti sulla scena internazionale.
Prende il nome dal Quartetto di Luigi
Nono Fragmente –Stille an Diotima e
già questo ne certifica l’interesse per
la musica del nostro tempo. L’atten‐
zione per la musica contemporanea
non è tuttavia disgiunta dalla regolare
frequentazione del repertorio classico:
il Quartetto Diotima predilige le ul‐
time opere di Beethoven, la musica
francese e quella dei primi anni del
secolo XX: i loro concerti sono accla‐
mati dal pubblico e dalla critica dei
più importanti giornali di tutto il
mondo. Un appuntamento, questo
per Trento, che, riprendendo antiche
memorie, presenta un musicista nella
doppia veste di esecutore e compo‐
sitore. Il concerto infatti ci permette
l’incontro con Jörg Widmann, una
delle figure artistiche più estrose e
solide dei giorni nostri, provocatorio
e divertente nel descrittivismo del
suo “Jagdquartett”, superbo e comu‐
nicativo nel sublime Quintetto per cla‐
rinetto di Brahms. Con lui quattro
travolgenti giovani archi.
31
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 32
D
a una delle città più
musicali d’Europa,
Lucerna, accompa‐
gnata da una mitica orchestra
da camera, arriva a Trento
per la prima volta un’altra
illustre e affascinante inter‐
prete del concertismo inter‐
nazionale, la violinista Ara‐
bella Steinbacher. Il Festival
Strings Lucerne, fondato nel
1956 da Wolfgang Schnei‐
derhan e Rudolf Baumgart‐
ner, è una delle principali
orchestre svizzere e una delle
migliori orchestre da camera
nel mondo. Il suo è un suono
costruito nel tempo, grazie
anche ai numerosi strumenti
di proprietà dell’orchestra e
al continuo lavoro dei suoi
maestri. Un suono raffinato
grazie anche alle illustri col‐
laborazioni con artisti quali
Sabine Meyer, James Galway,
Maxim Vengerov, Leonidas
Kavakos, Mischa Maisky e
Alexander Lonquich. Il suo
nome si è consolidato attra‐
verso lunghe tournée richi‐
este nelle Americhe come in
Estremo Oriente, in Russia
■ LUNEDÌ 23 NOVEMBRE
Programma
I. Stravinsky
Concerto in Re magg.
per archi
P. I. Caikovski
Serenata per archi
op. 48
W.A. Mozart
Concerto per violino n. 4
in Re magg. KV 218
Concerto per violino n. 5
in La magg. KV 219
32
come nel resto d’Europa.
La carriera luminosa di Ara‐
bella Steinbacher inizia,
come per altri grandi artisti,
in maniera casuale nel 2004,
quando a Parigi l’Orchestre
Philharmonique de Radio France
diretta da Sir Meville Marri‐
ner le chiede una rapida so‐
stituzione per l’interpreta‐
zione del Concerto di Bee‐
thoven. Da allora il suo nome
s’intreccia con le orchestre
d’élite come London e Chica‐
go Symphony, Staatskapelle
di Dresda, Orpheus Cham‐
ber e direttori quali Lorin
Maazel, Riccardo Chailly,
Charles Dutoit. Nata a Mona‐
co nel 1981 da padre tedesco
e madre giapponese, Ara‐
bella Steinbacher ha studiato
alla Hochschule für Musik
di Monaco ed è sostenuta
da Anne‐Sophie Mutter che
le ha donato un arco del
maestro liutaio Benoit Rol‐
land. Lo strumento sul quale
suona è lo Stradivari Booth
(1716) messole a disposizione
dalla Nippon Music Foun‐
dation.
Arabella
Steinbacher
violino
Festival Strings
Lucerne
Daniel Dodds
direttore
33
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 34
■ VENERDÌ 4 DICEMBRE
L
M. Nyman: Hotel de la Ville
N. Rota: Rota‐Suite (arr. di C. Enzel)
J. Williams: Star Wars (arr. di C. Enzel)
(arr. di C. Enzel)
H. Eisler: Dans les Rues (arr. di C. Enzel)
E. Morricone: C’era una volta il West
(dal film Pirati dei Caraibi, arr. di C. Enzel)
H. Zimmer: He´s a Pirate
(selezione)
A. Dvorak: Danze Slave op. 46, n. 1, 7, 8
D. Milhaud: Scaramouche
D. Sostakovic: Jazz‐Suite n. 2
Programma
a Società Filarmonica di Trento, anche
se con un po’ di ritardo, con questo con‐
certo intende unirsi alle celebrazioni che
nel 2014 hanno ricordato in tutto il mondo il
bicentenario (1814‐2014) dalla nascita di Adol‐
phe Sax, inventore dello strumento che da
lui ha preso nome. Uno strumento che, a
partire dal 1840, ha trovato nel Novecento
un crescente impegno non solo nella musica
popolare (bande e jazz) ma pure nella musica
colta. Analogamente a quanto succedeva per
i quintetti d’ottoni, l’affermarsi di formazioni
cameristiche di sassofoni ha contribuito ad
allargare il repertorio attraverso rielaborazioni
di pagine sinfoniche o tratte dal teatro musi‐
cale. Un repertorio del quale il Selmer Sax‐
harmonic è uno dei più brillanti interpreti.
Si tratta di un gruppo unico nel suo genere
che riunisce dodici sassofonisti classici fra i
più affermati in Germania. Ha debuttato nel
2006 al Festival “Oleg Kagan” di Kreuth e a
dirigerlo è Milan Turkovic, che tutto il mondo
conosce per la sua attività concertistica di fa‐
gottista nel Concentus Musicus di Harnon‐
court, nel Quintetto a fiati Wien‐Berlin, nella
Chamber Society of Lincoln Center di New
York e per quella di direttore d’orchestra
(Camerata Salzburg, Orchestra Verdi di Mi‐
lano, Tokyo Metropolitan Orchestra, ecc.).
34
Selmer
Saxharmonic
Milan Turkovic
direttore
Adrian Tully
sopranino
Jan Schulte‐Bunert
Frank Schüssler
soprani
Christian Segmehl
Junko Kurimoto
Arend Hastedt
contralti
Christoph Enzel
Udo Schmid
Lutz Koppetsch
tenori
Thomas Tomaschek
Markus Maier
baritoni
Lars Niederstrasser
basso
35
Programma
J. Brahms
Variazioni in la minore
su un tema di Paganini
op. 35 (libro I e II)
L. Dallapiccola
Sonatina Canonica
su Capricci di Paganini
C. Debussy
Pour le piano L 95
J.S. Bach
Partita n. 2 in do min.
BWV 826
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 36
■ LUNEDÌ 14 DICEMBRE
I
36
n un panorama eccezionalmente ricco di giovanis‐
sime star internazionali, l’apparizione della talen‐
tuosa pianista salentina Beatrice Rana rende onore
al sistema formativo italiano. Nata nel 1993 si è diplo‐
mata a sedici anni sotto la guida di Benedetto Lupo
presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli, dove
ha studiato anche composizione. Nel giugno del 2013
si è aggiudicata il secondo premio e quello del pubblico
al prestigioso Concorso pianistico Internazionale Van
Cliburn, ennesimo riconoscimento di rilievo nella sua
già sorprendente carriera. Nel 2011 aveva già richia‐
mato l’attenzione generale vincendo il Primo premio
al Concorso internazionale di Montreal, diventando
così la più giovane pianista, nonché prima vincitrice
italiana, nella storia del concorso. Beatrice Rana si è
già esibita in molte delle celebrate sale concertistiche,
dalla Tonhalle di Zurigo, Wigmore Hall di Londra, So‐
cietà dei Concerti di Milano, all’Auditorium du Louvre
di Parigi, al Festival de Lanaudière in Quebec. Ha pure
iniziato a collaborare con le grandi orchestre (Los An‐
geles Philharmonic, Detroit Symphony, London Phil‐
harmonic, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia)
per il repertorio sinfonico. Risiede attualmente ad Han‐
nover, dove frequenta l’Hochschule für Musik nella
classe di Arie Vardi. Il suo debutto a Trento sarà l’oc‐
casione per ascoltare una musicista la cui maturità ar‐
tistica ha del prodigioso, tanto da meritarsi la defini‐
zione di “nuova Martha Argerich”.
Beatrice Rana
pianoforte
37
Bach, Pa
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 38
Lunedì 12 gennaio Ensemble Zefiro
Martedì 20 gennaio Guido Rimonda, violino
I Solisti del Viotti Festival
Venerdì 30 gennaio Lise de la Salle
Martedì 10 febbraio Quartetto Kelemen
(Premio Borciani 2014)
Lunedì 16 febbraio Adolfo Gutierrez Arenas, violoncello
Javier Perianes, pianoforte
Venerdì 27 febbraio Ingolf Wunder, pianoforte
Lunedì 9 marzo
Reto Bieri, clarinetto
Nicolas Altstaedt, violoncello
Herbert Schuch, pianoforte
Martedì 24 marzo
Hilary Hahn, violino
Cory Smythe, pianoforte
Lunedì 30 marzo
Estonian Philharmonic
Chamber Choir
Kaspars Putniņš, direttore
Società Filarmonica Trento: Via Verdi 30 –‐ Trento
Tel. 0461.985244 – Fax 0461.221735
e‐mail: info@filarmonica‐trento.it
Martedì 14 aprile
Christian Poltéra, violoncello
Matthias Buchholz, viola
Quartetto Auryn
Venerdì 9 ottobre
The Rodney Mack
Philadelphia Big Brass
Martedì 13 ottobre Trio Sitkovetsky
Martedì 27 ottobre Leif Ove Andsnes, pianoforte
Martedì 10 novembre Giovanni Scaglione
violoncello
Roberto Plano, pianoforte
Lunedì 16 novembre Jörg Widmann, clarinetto
Quartetto Diotima
Lunedì 23 novembre Arabella Steinbacher, violino
Festival Strings Lucerne
Venerdì 4 dicembre Selmer Saxharmonic
Milan Turkovic, direttore
Lunedì 14 dicembre Beatrice Rana, pianoforte
www.filarmonica‐trento.it
www.filarmonica‐trento.mobi
https://it‐it.facebook.com/FilarmonicaTrento
stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 40
Stagione concerti
2015
inizio concerti ore 20,45
Cop_lib_2015:cope_libretto 22/11/2014 18:29 Pagina 2
La Società Filarmonica
Consiglio di direzione
Presidente
Lorenzo Arnoldi
Vicepresidente
Cristina Geier
Direttore Artistico
Antonio Carlini
Tesoriere
Tiziana Dal Lago
Segretario
Rosella Niccolini
Consiglieri
Teresa Decarli
Antonio Divan
Revisori dei Conti
Giovanni Pallaoro
Giorgio Pedinelli
Nicola Rizzi
Modalità di abbonamento
Euro
Euro
Euro
Euro
200.
170.
25.
18.
ABBONAMENTI: da lunedì 15 a venerdì 19
dicembre dalle ore 9.00 alle ore 14.00
presso la Sede di via Verdi 30, oppure su pre‐
notazione all’indirizzo mail o per telefono.
Abbonamento intero:
Abbonamento ridotto:
Biglietto d’ingresso:
Biglietto d’ingresso ridotto
Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20.45
Possono usufruire della riduzione i giovani
fino ai 25 anni e le persone che abbiano com‐
piuto i 65 anni.
Quota sociale: Euro 10.
I Soci partecipano alle Assemblee della So‐
cietà, della quale sono sostenitori. Possono
eleggere ed essere eletti nel Consiglio di Di‐
rezione.
La Società si riserva di apportare ogni varia‐
zione che si rendesse necessaria in dipen‐
denza di ragioni tecniche e organizzative.
Cop_lib_2015:cope_libretto 22/11/2014 18:29 Pagina 4
SOCIETÀ FILARMONICA
Trento
Via Verdi 30 – 38122 Trento ‐ Tel. 0461.985244 – Fax 0461.221735
e‐mail: info@filarmonica‐trento.it ‐ www.filarmonica‐trento.it
Iniziativa realizzata con il sostegno di:
Comune di Trento ‐ Provincia autonoma di Trento
Regione autonoma Trentino Alto Adige
Ministero per i Beni e le Attività Culturali