Sala Società Filarmonica ‐ Via Verdi 30 – 38122 Trento Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20.45 Programma Trento SOCIETÀ FILARMONICA Cop_lib_2015:cope_libretto 22/11/2014 18:29 Pagina 1 Stagione concerti 2015 Lorenzo Arnoldi Presidente Antonio Carlini Direttore artistico Ensemble Zefiro, formazione di riferimento in ambito internazionale per il repertorio musicale da camera del ʹ700 con strumenti dʹepoca, apre la Stagione programmata per il 2015 dalla Società Filarmonica di Trento. I diciotto concerti offerti comprendono quanto di inaspettato, emozionante e seducente il mondo dellʹarte musicale offre in questo momento. Scelte effettuate secondo un progetto artistico preciso, disponibile verso le nuove proposte germinate soprattutto fra le nuovissime generazioni dʹartisti. Dietro una più appariscente varietà, infatti, sʹimpone lʹidea di sin‐ tetizzare organicamente il pensiero interpretativo di una giovane e dinamica generazione di esecutori racchiusa fra i venticinque e i cinquantʹanni. In questʹottica acquistano senso le riproposizioni di pagine di Beethoven, Haydn, Schumann, Brahms più volte ascoltate nel tempo ma che artisti sensibili e di temperamento come il Quartetto Kelemen, premio "Borciani 2014", il Quartetto Diotima col clarinettista (ma coinvolto soprattutto quale compositore) Jörg Widmann, il Trio Sitkovetsky, il Quartetto Auryn con Christian Poltéra e Matthias Buchholz e lʹensemble con clarinetto formato da Alstaedt, Bieri e Schuch, sapranno rileggere con freschezza e vivacità. Lʹincontro con interpreti considerati ormai epici, quelle personalità capaci di rendere omaggio alla città con la loro presenza, è questʹanno riservato alla sopraffine violinista americana Hilary Hahn, allʹelegante quanto possente pianista norvegese Leif Ove Andsnes, alla Festival Strings Lucerne con Arabella Steinbacher, al superbo Estonian Philharmonic Chamber Choir invitato a proporre una delle pagine corali più suggestive del repertorio sacro russo, i Vespri di Rachmaninov. Nellʹancora ricco e composito cartellone uno spazio significativo viene riservato al violoncello con due personalità giovani ma diversamente ammirate: lʹitaliano Giovanni Scaglione componente il ʹQuartetto di Cremonaʹ e lo spagnolo Adolfo Gutierrez Arenas. Fraseggi, sonorità, culture differenti andranno a completare il gruppo di serate dedicate al pianoforte con la francese Lise de la Salle, lʹau‐ striaco Ingolf Wunder e lʹitaliana Beatrice Rana. Confermato rimane poi lʹappuntamento con i fiati della The Rodney Mack Philadelphia Big Brass, una delle formazioni più prestigiose del concertismo americano. Un ultimo appuntamento rende omaggio allo strumentalismo italiano col violinista Guido Rimonda e I Solisti del Viotti Festival. Ricordando che la Stagione è realizzata con il contributo economico della Provincia autonoma e del Co‐ mune di Trento, della Regione T.A.A., del Ministero del Turismo e Spettacolo e della Banca Popolare Volksbank, ringraziamo tutti i soci e abbonati che continuano a darci fiducia partecipando ai nostri concerti. L’ stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 1 Stagione concerti 2015 stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 2 benigno dei venti d’occi‐ dente” (ovvero Zefiro) si avverte in ogni esibizione condotta con brio, con un forte senso del ritmo, una sorprendente qualità tim‐ brica e attenzione per i det‐ tagli. Complesso con organico variabile a Trento Zefiro si presenta con tredici stru‐ Ensemble Zefiro – gli oboisti Alfredo Ber‐ nardini e Paolo Grazzi e il fagottista Alberto Grazzi – hanno saputo trasmettere ai compagni di oggi la pas‐ sione per la ricerca, una trascinante bravura, un fre‐ sco entusiasmo che ritro‐ viamo in ogni nuova loro esecuzione. Il soffio del “dio dolce e ■ LUNEDÌ 12 GENNAIO I 2 l percorso artistico com‐ piuto dal 1989, anno di fondazione, a oggi dal‐ l’Ensemble Zefiro rende onore alla cultura italiana che in Zefiro ha un punto di riferimento assoluto nel‐ l’interpretazione della mu‐ sica per fiati del ’700 e ’800 con strumenti d’epoca. Gli storici fondatori del gruppo mentisti per interpretare il punto culminante della creatività settecentesca per fiati, la Gran Partita di Mo‐ zart seguita da un Rossini che da Mozart partiva per creare il suo inedito mondo sonoro ricco, per l’appunto, di fiati. Formato da docenti presso i Conservatori di Musica di Amsterdam, Bar‐ cellona, Mantova, Verona, Milano e dai migliori stru‐ mentisti in campo europeo, Zefiro è presente nei prin‐ cipali festival europei di musica (Amsterdam, Bar‐ cellona, Londra, Parigi, Vienna, ecc.) e con tournée in tutto il mondo (Cile, Ar‐ gentina, Giappone, Canada, Corea, Uruguay, Stati Uniti, Programma W.A. Mozart Serenata in Si bem. magg. "Gran Partita" KV 361 G. Rossini Ouverture e arie da "Il barbiere di Siviglia" (arr. G. Mandolesi) Overtura La calunnia è un venticello Largo al factotum Una voce poco fa Il temporale Zitti zitti Brasile ecc.). Ha al suo at‐ tivo la registrazione di di‐ versi programmi televisivi e 18 compact disc merite‐ voli del “Grand Prix du Disque”, il “Premio Na‐ zionale Classic Voice”, l’Editor’s Choice di Gram‐ mophone, le “Choc du Monde de la Musique”, il “Diapason d’Or”. 3 stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 4 G I Solisti del Viotti Festival nascono come prima formazione musicale de‐ dicata in assoluto alla valorizzazione dell’opera di Giovanni Battista Viotti. Parallelamente al Viotti Festival l’en‐ semble frequenta le tradizionali sta‐ gioni concertistiche collaborando con artisti quali Lonquich, Faust, Accardo, Lortie, Mintz, Ughi, Spivakov, Mai‐ sky, Lucchesini. Il programma presentato a Trento è tratto in parte dall’ultimo Cd, Le Violon Noir, dedicato alle musiche in‐ quietanti, ossessive, mirabolanti e si‐ nistre frutto del mitico ‘patto con il demonio’. uido Rimonda è una delle personalità musi‐ cali più complete e af‐ fascinanti dellʹodierno panora‐ ma violinistico italiano. Dopo aver terminato la specializza‐ zione con Corrado Romano a Ginevra, si dedica totalmente alla valorizzazione dell’opera di Giovanni Battista Viotti, com‐ positore e violinista italiano del tardo Settecento. Nel 1992 fonda la Camerata Ducale e nel 1998, in stretta collaborazione con la città di Vercelli, è tra i promotori del Viotti Festival di cui diventa Direttore musicale. Parallela‐ mente alla stagione concertistica continua a suonare all’estero e nelle più importanti sale con‐ certistiche italiane. Nel 2012 ha firmato un contratto in esclusiva con DECCA per l’incisione in 15 Cd di tutte le opere per vio‐ lino e orchestra di Viotti. È do‐ cente di violino presso il Conserva‐ torio di Torino e suona lo Stradivari del 1721 “Jean Marie Leclair” (Le Noir) definito da G.B. Somis “La voce di un angelo”. ■ MARTEDÌ 20 GENNAIO Programma C.W. Gluck Danza degli spiriti beati da “Orphée et Eurydice” N. Paganini Cantabile in Re magg. Le streghe op. 8 Tema e variazioni per la Gran Duchessa di Parma (rev. di R. Zandonai) G. Tartini Sonata in sol min. ‘Il Trillo del diavolo’ J. Williams Tema da Schindlerʹs List (orch. di G. Rimonda) 4 Guido Rimonda, violino I Solisti del Viotti Festival 5 ■ VENERDÌ 30 GENNAIO resca da un debutto alla Scala di Milano Lise de la Salle, pianista dotata di una speciale sensibilità estetica fra tanti gio‐ vani colleghi semplicemente estrosi o brillanti, è oramai avviata a una carriera internazionale prestigiosa che la porta a suonare nelle sale da concerto più importanti dʹEuropa, degli USA e in Asia. Nata nel 1988, ha iniziato a suonare il pia‐ noforte allʹetà di quattro anni e ha dato il suo primo concerto, trasmesso in diretta da Radio France, quando di anni ne aveva ap‐ pena nove. Tra il 1997 e il 2004 Lise de la Salle ha vinto numerosi concorsi tra i quali il primo premio al Young Concert Artists International Auditions di New York che le ha dato lʹopportunità di debuttare a New York e Washington. Oggi, con alle spalle diverse incisioni rea‐ lizzate con la casa discografica Naïve Clas‐ sique premiate con il Diapason dʹOr e la re‐ gistrazione integrale dei concerti di Rachma‐ ninov con l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo diretta da Fabio Luisi, Lise de la Salle suona re‐ golarmente con le maggio‐ Programma ri orchestre da Vienna a Bo‐ J.S. Bach ston, da Berli‐ Fantasia cromatica no a Londra e Fuga BWV 903 sotto la dire‐ zione di Fabio J. Brahms Luisi, Lorin Venticinque variazioni Maazel, James e Fuga in Si bem. Conlon, Phi‐ lippe Herre‐ magg. su un tema weghe ecc. di Händel, op. 24 Partecipa siste‐ C. Debussy maticamente al Festival di 6 Preludi Ravinia e a La R. Schumann Folle Journée di Nantes e To‐ Fantasia kyo, il Festival in Do magg. op. 17 di Moritzburg e Aspen. F stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 6 6 Lise de la Salle pianoforte 7 stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 8 ■ MARTEDÌ 10 FEBBRAIO Quartetto Kelemen Barnabás Kelemen, violino Gábor Homoki, violino e viola Katalin Kokas, violino e viola Dóra Kokas, violoncello 8 Programma F.J. Haydn Quartetto in re min. op. 76 n. 2 F. Mendelssohn Quartetto in la min. op. 13 B. Bartok Quartetto n. 5 I l Quartetto Kelemen, fon‐ dato a Budapest nel 2009, è il vincitore, con giuria una‐ nime, del Premio Paolo Bor‐ ciani 2014 al quale la Società Filarmonica di Trento partecipa mettendo a disposizione dei premiati la propria sala. In po‐ chi anni si è guadagnato la fama di uno tra i più emozio‐ nanti gruppi di musica da ca‐ mera del mondo esibendosi in Ungheria, Germania, Austria, Stati Uniti, Francia e Australia. Formatosi con maestri quali András Schiff, Günter Pi‐ chler, Zoltán Kocsis, Mi‐ klós Perényi, Péter Kom‐ los e Gábor Takács‐ Nagy, ha oggi un reper‐ torio che spazia da Haydn a Kurtág. Prima del Borciani il Kelemen si era meritato il secondo premio al celebre con‐ corso di Musica da came‐ ra di Melbourne. Tutti e quattro i musicisti parallela‐ mente al quartetto svolgono una personale attività artistica: Barnabás Kelemen e Katalin Kokas sono docenti di violino presso la Franz Liszt Music Academy di Budapest; Barna‐ bás svolge attività sia da solista che da direttore dʹorchestra, mentre Dóra Kokas è il diret‐ tore artistico del Festival In‐ ternazionale di Musica da Ca‐ mera della città ungherese di Kaposvár. Il programma scelto per Trento riassume in una serata il percorso storico della letteratura quartettistica di‐ sponendo in dialogo tre parti‐ ture d’epoche diverse, un clas‐ sico settecentesco Haydn, un “romantico” Mendelssohn e un modernissimo Bartok. 9 N ato a Monaco da genitori spagnoli Adolfo Gutierrez Arenas è un vio‐ loncellista d’eccezione con una pro‐ mettente carriera internazionale. Nel 2010 ha debuttato con la London Symphonic Or‐ chestra, subito invitato dalla Royal Philhar‐ monic Orchestra, Gewandhausorchester e, in America, dalla Fort Worth Symphony e Sinfonica di Montreal con Kent Nagano. Adolfo Arenas coltiva parimenti al più spet‐ tacolare repertorio sinfonico la più meditata letteratura cameristica frequentando le sale acusticamente più ricercate d’Europa e d’America suonando un magnifico violon‐ cello ‘Ruggeri’ del 1673. Per cinque anni consecutivi la Young Artist Organization lo ha invitato a partecipare al Festival Inter‐ nationale Nobel a Los Angeles comuni‐ cando con un pubblico ancora più vasto at‐ traverso numerose registrazioni riservate alle opere violoncellistiche di Barber, Ra‐ chmaninov, Piazzola e Bach. Spagnolo è pure il pianista Javier Perianes abituale frequentatore di sale quali Carne‐ gie Hall di New York, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, Sun‐ tory Hall di Tokyo, New Word Center di Miami e il Théâtre des Champs Elysées a Parigi in collaborazione con i direttori Lorin Maazel, Michael Tilson Thomas, Daniel Ba‐ renboim, Zubin Mehta, Rafael Frühbeck de Burgos, Daniel Harding e Yuri Temirka‐ nov. Legato con un contratto in esclusiva ad Harmonia Mundi, Javier Perianes ha re‐ gistrato diverse opere di Mompou, Manuel de Falla, Beethoven e Mendelssohn. Il pro‐ gramma scelto per la serata è profonda‐ mente immerso nella temperie romantica in perfetta sintonia con il suono tenebroso ma morbido del violoncello. pianoforte Javier Perianes violoncello Adolfo Gutierrez Arenas stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 10 ■ LUNEDÌ 16 FEBBRAIO 10 Programma R. Schumann Drei Fantasiestücke op. 73 J. Brahms Sonata in mi min. op. 38 L. van Beethoven Sonata in sol min. op. 5 n. 2 F. Mendelssohn Sonata in Re magg. op. 58 11 stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 12 ■ VENERDÌ 27 FEBBRAIO Programma F. Liszt Hexaméron Morceau de concert Consolation n. 3 Mephisto Waltz n. 1 F. Chopin Notturno in mi min. op. 55 n. 2 Notturno in Si magg. op. 62 n. 1 Allegro da concerto in La magg. op. 46 Andante spianato e Grande Polonaise brillante op. 22 L a carriera internazionale di Ingolf Wunder prende il via nel 2010, quando al Concorso Chopin di Varsavia vince il secondo premio assieme ad altre due menzioni speciali. Immediato arriva un contratto con Deutsche Grammophon e il primo Cd dedicato integralmente a Chopin. La sua seconda fatica discografica matura a fianco di Vladimir Ashkenazy e l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo per le opere di Ciaikovski e Prokofiev. Austriaco di nascita, Ingolf Wunder ha studiato a Klagenfurt, Linz e all’Università di Musica e Arte di Vienna. È maturato alla scuola di Adam Harasiewicz, già vincitore del premio Chopin nel 1955. Con Harasiewicz ha assimilato una raffinata perizia strumentale caratterizzata da una particolare articolazione di scatto, di legato, di affondo del tasto, di cantabilità. I due autori scelti per la sua prima apparizione a Trento, Chopin e Liszt, si prestano particolarmente a evi‐ denziare queste caratteristiche costanti nelle sue letture ormai proposte, ricercate e apprezzate in tante associazioni musicali. Il suo talento, infatti, è già stato riconosciuto e ammirato alla Tonhalle di Zurigo, al Musikverein e Konzerthaus di Vienna, alla Wigmore Hall di Londra, a Berlino, Tokyo e Amburgo. A queste grandi città ora si aggiunge felicemente Trento. 12 Ingolf Wunder pianoforte 13 pianoforte Herbert Schuch violoncello Nicolas Altstaedt clarinetto Reto Bieri stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 14 ■ LUNEDÌ 9 MARZO L a tradizione della “musica da ca‐ mera” – un salottiero ritrovo con connotazioni ora sofisticate ora fri‐ vole – ha permesso la nascita di capolavori straordinari coinvolgendo strumenti a volte poco valorizzati come il clarinetto, la tromba o il flauto. Ha permesso, e per‐ mette ancora oggi, l’incontro fra artisti lontani per formazione o locazione vitale, regalando al pubblico occasioni d’ascolto affascinanti. L’incontro fra Reto Bieri, Ni‐ colas Altstaedt e Herbert Schuch è uno di questi rari momenti. Reto Bieri è nato a Zug, in Svizzera, nel 1975 e si è formato prima a Basilea e quindi alla Juilliard School di New York. Ma la sua matura‐ zione musicale è stata fortemente influen‐ zata dalle lezioni di musica da camera di György Kurtag e Krystian Zimerman. Per questo, pur esibendosi frequentemente quale solista con orchestre, preferisce fre‐ quentare il repertorio da camera affian‐ cando amici come Sol Gabetta, il Quartetto Casals, Gidon Kremer, Gautier Capuçon o il Quartetto Petersen. Nicolas Altstaedt, violoncellista di origini tedesche e francesi, è musicista di grande versatilità, ugual‐ mente a proprio agio con repertorio antico, tradizionale o in opere di musica contemporanea. Artista dalle grandi re‐ lazioni collabora facilmente con compo‐ sitori quali Rihm, Gubajdulina o Kurtág e strumentisti come Lonquich, Fazil Say e Quartetto Ébène. È direttore artistico del celebre festival di Musica da Camera di Lockenhaus e suona un violoncello ‘Giulio Cesare Gigli’ realizzato a Roma intorno al 1770. Herbert Schuch è nato a Timisoara, in Romania, nel 1979. Nel 1988 si è trasferito con la sua famiglia in Germania, dove attualmente risiede. Ha poi proseguito gli studi presso il Mozar‐ teum di Salisburgo. Si è affermato a livello internazionale vincendo, nel giro di un solo anno, tre importanti concorsi piani‐ stici: il ‘Casagrande’, il ‘Concorso Piani‐ stico Internazionale’ di Londra e il ‘Con‐ corso Beethoven’ di Vienna. 14 Programma L. v. Beethoven Trio „Gassenhauer“ in Si bem. magg. op. 11 (arr. di T. Kirchner) R. Schumann Sei studi in forma canonica, op. 56 J. Widmann Nachtstück J. Brahms Trio in la min. op. 114 15 stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 16 ■ MARTEDÌ 24 MARZO 16 Hilary Hahn violino pianoforte Cory Smythe L a presenza a Trento della violi‐ tordici stati diversi tra Nord America, nista Hilary Hahn è davvero Europa e Asia. Elegante e raffinata, un’occasione festosa per la città da ogni palcoscenico ammalia lette‐ e la Società Filarmonica che la ospita. ralmente il pubblico con una morbi‐ Difficile immaginare una carriera più dezza di suono, una pulizia tecnica, intensa e straordinaria di quella rea‐ una determinazione ritmica e una po‐ lizzata fino ad oggi dalla violinista stura di rara grandezza quale vera americana. “Top Women on Lea‐ Affascinante interprete dership” del mondo. del repertorio classico Ad accompagnare Hi‐ Programma da Mozart a Caikovski, lary Hahn a Trento sarà inaspettata improvvisa‐ il pianista Cory Smythe R. Schumann trice a fianco del piani‐ con il quale in questi sta Hauschka (il tedesco ultimi anni ha percorso Sonata n. 1 Volker Bertelmann), cu‐ più volte gli Stati Uniti, in la min. op. 105 riosa e originale inter‐ Asia ed Europa. C. Debussy prete del repertorio con‐ È pianista curioso e sin‐ temporaneo, domina i golare Cory Smythe, Sonata in sol min. palcoscenici sin da fornito di solida forma‐ J.S. Bach quando, a soli sedici zione classica, partico‐ Partita n. 3 anni, completava i suoi larmente affascinato studi. dall’improvvisazione, in Mi magg. La sua grande vitalità dal jazz e dalla musica BWV 1006 è testimoniata dal ca‐ contemporanea, legato In 27 Pieces lendario della stagione in modo speciale al ce‐ The Hilary Hahn 2013/14: in soli dieci lebre Festival interna‐ Encores mesi si è esibita in quasi zionale di Nuova Mu‐ (selezione) cinquanta città e quat‐ sica di Darmstadt. 17 stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 18 ■ LUNEDÌ 30 MARZO Estonian Philharmonic Chamber Choir Kaspars Putniņš direttore 18 U na sala educata a ospitare la pic‐ cola e grande letteratura cameri‐ stica capace di deliziare i sensi o accendere il cervello, per una sera si apre alla profonda meditazione spirituale accogliendo una delle opere più intense dell’altrimenti noto Sergej Rachmaninov. A interpretare i Vespri è stato chiamato l’Estonian Philharmonic Chamber Choir uno dei più celebri gruppi musicali es‐ toni. Il Coro è stato fondato nel 1981 da Tõnu Kaljuste, che ne è stato direttore artistico e direttore per vent’anni. Dal 2001 al 2007 il musicista inglese Paul Hillier prese il suo posto, cedendo successivamente la bacchetta a Daniel Reuss. Il repertorio del Coro spazia dal Canto gregoriano e barocco fino alla musica del ventu‐ Programma A. Pärt Dopo la vittoria S. Rachmaninov Vespri nesimo secolo, con una particolare at‐ tenzione alle opere di compositori na‐ zionali (Arvo Pärt, Veljo Tormis, Erkki‐ Sven Tüür, Galina Grigoryeva, Toivo Tulev, Tõnu Kõrvits, Helena Tulve). In ogni stagione il Coro produce 60/70 con‐ certi divisi tra Estonia ed estero. L’Esto‐ nian Philharmonic Chamber Choir ha collaborato con svariati direttori – Claudio Abbado, Helmuth Rilling, Eric Ericson, Marc Min‐ kowski, Sir Colin Davis, Paul McCreesh – e orche‐ stre di grande rilievo (Lon‐ don Symphony, Mahler Chamber, Berlin Run‐ dfunk, Salzburg Camera‐ ta, Les Musiciens du Lou‐ vre‐Grenoble). Il Coro re‐ gistra per ECM, Virgin Classics e Harmonia Mun‐ di. Le sue incisioni hanno vinto due Grammy Award (con l’album Arvo Pärt. Da Pacem e Arvo Pärt Adam’s Lament), un Diapason d’or, il Preis der Deutschen Schallplattenkritik e il Da‐ nish Music Award. 19 R. Strauss Sestetto dallʹopera “Capriccio” E.W. Korngold Sestetto in Re magg. op. 10 J. Brahms Sestetto in Sol magg. op. 36 Programma stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:35 Pagina 20 ■ MARTEDÌ 14 APRILE D 20 a oltre vent’anni Auryn, l’amuleto della “Storia In‐ finita “ di Michael Ende, è il simbolo di uno fra i più celebri quartetti d’archi oggi in attività. Nel corso della sua carriera, il Quar‐ tetto Auryn si è esibito nei centri nodali della vita musicale interna‐ zionale, ai Festivals di Lockenaus, Bregenz, Lucerna, Kuhmo, Berlino. I quattro musicisti che ancor’oggi lo compongono, posero le basi della loro evoluzione artistica studiando con il Quartetto Amadeus a Colonia e con il Quartetto Guarneri negli Stati Uniti. Nel 1982, un anno dopo la fondazione, l’Auryn si vede as‐ segnare il primo premio ai concorsi dell’A.R.D. di Monaco e a Por‐ tsmouth in Inghilterra e nel 1987 quello delle Radio Europee. Questo illustre complesso viene chiamato a Trento per l’esecuzione di due tra le pagine cameristiche più raf‐ finate e difficili da leggere segnate dall’emozionante cultura della Vien‐ na a cavallo fra Otto e Novecento. Accanto a loro un momento subli‐ me tratto dall’ultima opera scritta da un malinconico Richard Strauss. Per questo progetto all’Auryn si uniscono due altri insigni cameristi. viola Matthias Buchholz Christian Poltéra violoncello Quartetto Auryn Matthias Lingenfelder Jens Oppermann violini Stewart Eaton viola Andreas Arndt violoncello Matthias Buchholz è considerato uno dei più versatili musicisti del panorama musicale internazionale. Nato ad Amburgo ha continuato gli studi a Cincinnati e Filadelfia e dal 1990 è professore di viola alla Hochschule für Musik di Colonia. Ama unirsi ai grandi quartetti (Au‐ ryn, Petersen, Fine Arts, Vermeer) per le esecuzioni di quintetti e sestetti, ospite fisso in tournée in Europa, Stati Uniti ed Estremo Oriente in festival quali Avignone, Berliner Festwochen, Salzburg Festspiele, Marlboro Festival. 21 Christian Poltéra è nato a Zurigo nel 1977 e dal 1995 ha studiato con Heinrich Schiff a Salisburgo e Vien‐ na. Ha quindi suonato nella Gewan‐ dhausorchester Leipzig, nella Los Angeles Philharmonic, Tonhalle‐ Orchester Zürich e nell’Orchestra di Santa Cecilia a Roma. Nel campo della musica da camera suona con artisti come Mitsuko Uchida, Tho‐ mas Zehetmair, Frank Peter Zim‐ mermann, Gidon Kremer e Janine Jansen con la quale è già stato ospite della Filarmonica di Trento nell’ottobre del 2004. zionale ma con carriere avviate brillan‐ temente non solo nell’ambito classico. Con l’entusiasmo un po’ sbarazzino degli americani i componenti della “Rodney” mescolano nelle loro esibizioni musica colta, jazz, musiche etniche, improvvi‐ sazioni, colonne sonore in programmi volti soprattutto a divertire, a coinvolgere The Rodney Mack Philadelphia Big Brass stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 22 ■ VENERDÌ 9 OTTOBRE L’ ormai tradizionale, per la Filar‐ monica di Trento, appuntamento con il mondo degli ottoni ospita in questa stagione un gruppo capace di raccogliere il meglio degli strumentisti attivi negli Stati Uniti d’America. La Rodney Mack Philadelphia Big Brass è formata da artisti di formazione tradi‐ gli ascoltatori d’ogni età e d’ogni paese. Nel settore dei Brass la “Rodney” è con‐ siderata uno dei complessi leader al mon‐ do. Formata da un gruppo base di sei strumentisti che si allarga per perfor‐ mance carismatiche ed entusiasmanti si è esibita dal Brasile alla Cina all’Europa ospite di sale quali il Kimmel Center di Programma Dal Rinascimento al ‘900 dal jazz al popular Philadelphia o il Verizon Hall collabo‐ rando con il Metropolitan Opera Orche‐ stra, l’Orchestra di Philadelphia, la Bal‐ timore Symphony. L’eccellenza delle sue esibizioni è il risultato di una intonazione perfetta, una tecnica strepitosa, una raf‐ finatezza timbrica di raro ascolto e di un dinamismo esuberante. 2008 e del Mecklenburg Vorpommern Festival 2009. Forma d’intrattenimento aristocratico, fatto proprio dal romanti‐ cismo più intimo, il Trio con pianoforte ha in questa serata alcune delle sue pa‐ gine più significative a par‐ tire dal rassicurante ro‐ manticismo di Mendelssohn a quello più dram‐ stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 24 ■ MARTEDÌ 13 OTTOBRE I l mondo della musica da camera ri‐ corda ancora con deferenza il Trio Beaux Arts (attivo dal 1955 al 2008 e ascoltato anche a Trento) punto di rife‐ rimento assoluto per gli appassionati a questa formazione. Oggi, sulla strada aperta dal mitico Menahem Pressler, cammina in testa il Trio Sitkovet‐ sky , primo vincitore del Premio internazionale Commerzbank Trio Sitkovetsky Alexander Sitkovetsky violino Leonard Elschenbroich violoncello Wu Qian, pianoforte Programma B. Smetana Trio in sol min. op. 15 F. Mendelssohn Trio in re min. n. 1 op. 49 24 matico e malinconico di Smetana. Sono opere frequentate abitualmente dal Sit‐ kovetsky Piano Trio, portate ormai a un altissimo grado di intensità espressiva. Le grandi sale internazionali – Wigmore Hall, Alte Oper di Francoforte, Palais des Beaux Arts di Bruxelles ecc. – non hanno per loro più segreti. “Loro” sono tre giovani musicisti dalle differenti lingue e cul‐ ture incontratisi alla Yehudi Menuhin School, assieme dal 2007 e sostenuti da diverse fondazioni internazionali come l’Hattori, il Fidelio Trust, la Musica Be‐ nevolent Fund attente al talento dei gio‐ vani virtuosi. Per parte loro si prestano volentieri a iniziative didattiche all’in‐ terno della Royal Academy Music o del Trinity College di Londra. 25 Studio in La bem. magg. da Trois nouvelles études Improvviso n. 1 in La bem. magg. op. 29 Notturno in Fa magg. op. 15 n. 1 Ballata n. 4 in fa min. op. 52 F. Chopin La soirée dans Grenade da Estampes Étude 11 pour les arpèges composés Étude 6 pour les huit doigts Étude 5 pour les octaves C. Debussy Sonata n. 18 in Mi bem. magg. op. 31, n. 3 "La Caccia" L.v. Beethoven Kyllikki, da Tre pezzi, op. 41 “La betulla”, da Cinque Pezzi op. 75, n. 4 "L’abete”, da Cinque Pezzi op. 75, n. 5 "Il lago della foresta”, da Tre Schizzi op. 114, n. 3 “Canzone nella foresta”, da Tre Schizzi op. 114, n. 4 “Visione primaverile”, da Tre Schizzi op. 114, n. 5 J. Sibelius Programma stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 26 ■ MARTEDÌ 27 OTTOBRE D opo trenta registra‐ zioni, otto ‘Grammy Nominations’ e ben sei ‘Gramophone Awards’ Leif Ove Andsnes può essere con‐ siderato uno dei pianisti di ri‐ ferimento per il concertismo internazionale. Elegante, sen‐ sibile, scintillante nella tecnica come nelle scelte interpreta‐ tive, padrone di un repertorio da Bach alla musica contem‐ poranea, Andsnes nel turbinio di indirizzi, tendenze, stili di esecuzione e d’ascolto che con‐ tinuano a sovrapporsi prose‐ gue in un percorso di letture profonde iniziate con l’amatis‐ simo Grieg, seguite da Mozart e Rachmaninov per arrivare a Beethoven. L’integrale dei concerti del maestro di Bonn registrata come pianista e di‐ rettore con la Mahler Chamber Orchestra ha consegnato una interpretazione storica esem‐ plare per sonorità timbrate, in‐ cisiva nei passi di agilità e di forza, avvincente nella sorve‐ gliata cantabilità. Leif Ove An‐ dsnes è nato a Karmoy, in Norvegia, nel 1970 e si è for‐ mato presso il Conservatorio di Musica di Bergen. Oggi è docente presso l’Accademia di Musica di Oslo ed è membro dell’Accademia Reale di Mu‐ sica Svedese. Con Andsnes la Società Filarmonica di Trento aggiunge al proprio cartellone una nuova e sfavillante stella dell’olimpo concertistico inter‐ nazionale. 26 Leif Ove Andsnes pianoforte 27 D ue già sicure e solide carriere con‐ dotte fino a poco tempo fa in maniera autonoma si sono incon‐ trate per una nuova esperienza cameristica destinata a lasciare il segno nelle sale con‐ certistiche. Giovanni Scaglione, storico violoncellista del celebre Quartetto di Cre‐ mona si scopre anche solista e chiama nella sua avventura un altro superbo stru‐ mentista, il pianista pluripremiato Roberto Plano. Diplomatosi al Conservatorio “Pa‐ ganini” di Genova sotto la guida di Nevio Zanardi, Giovanni Scaglione si perfeziona con Michael Flaksman e Antonio Meneses alla Musikhochschule di Basilea. Segue quindi corsi con Mario Brunello e all’Ac‐ cademia Stauffer di Cremona con Rocco Filippini. Nel 2002 entra a far parte del Quartetto di Cremona, con cui tuttora svolge un’intensa attività presso le sale più pres‐ tigiose di tutto il mondo. Dal 2011 affianca all’attività quartettistica quella da solista. Dallo stesso anno è docente di Quartetto e Musica da Camera presso l’Accademia Stauffer di Cremona. Suona un violoncello realizzato da Marino Capicchioni nel 1974. Roberto Plano è nato a Varese nel 1978; si è imposto all’attenzione vincendo il pres‐ tigioso Cleveland International Piano Com‐ petition. Grazie ai premi ottenuti poi al‐ l’Honens International Piano Competition e al 12° Van Cliburn ha letteralmente con‐ quistato il mondo concertistico americano, dove si è esibito in più di venti Stati suo‐ nando negli studi delle maggiori stazioni radiofoniche. Numerose anche le sue in‐ cisioni discografiche. In questa sua carriera soprattutto americana non ha trascurato l’Italia e l’Europa facendosi conoscere a Milano, Roma, Londra, Parigi, Dublino suonando da solo e con importanti or‐ chestre. Definito dal «Chronicle» il ‘Pavarotti del pianoforte’ per il suo lirismo è stato indicato come il più grande inter‐ prete di Scrjabin e definito erede di Ru‐ binstein e Horowitz. stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 28 ■ MARTEDÌ 10 NOVEMBRE 28 Programma R. Schumann Adagio e Allegro op. 70 L.v. Beethoven Sonata n. 3 in La magg. op. 69 S. Rachmaninov Sonata in sol min. op. 19 Giovanni Scaglione violoncello Roberto Plano pianoforte 29 ■ LUNEDÌ 16 NOVEMBRE Jörg Widmann, clarinetto Quartetto Diotima YunPeng Zhao, violino Guillaume Latour, violino Franck Chevalier, viola Pierre Morlet, violoncello J. Brahms Quintetto per clarinetto in si min. op. 115 J. Widmann Quartetto n. 3 “Jagdquartett” (2003) F. Schubert Quartetto n. 2 in Do magg. D. 32 Programma stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 30 30 J örg Widmann è nato a Monaco nel 1973. Ha studiato clarinetto presso la Hochschule für Musik a Monaco di Baviera con Gerd Starke e con Charles Neidich alla Juilliard School di New York. A undici anni ha iniziato a prendere lezioni di com‐ posizione seguito da Hans Werner Henze e Wolfgang Rihm. Come cla‐ rinettista Widmann si è dedicato alla musica da camera suonando con Ta‐ bea Zimmermann, András Schiff, Gi‐ don Kremer e altri. È stato composi‐ tore e artista in residence del Festival di Salisburgo, di Lucerna e del Kon‐ zerthaus di Vienna. Dal 2001 è docente al Friburgo Staaliche Hochschule fur Musik. Il Quartetto Diotima, fondato da studenti dei Conservatori di Parigi e Lione, è uno dei quartetti più ri‐ chiesti sulla scena internazionale. Prende il nome dal Quartetto di Luigi Nono Fragmente –Stille an Diotima e già questo ne certifica l’interesse per la musica del nostro tempo. L’atten‐ zione per la musica contemporanea non è tuttavia disgiunta dalla regolare frequentazione del repertorio classico: il Quartetto Diotima predilige le ul‐ time opere di Beethoven, la musica francese e quella dei primi anni del secolo XX: i loro concerti sono accla‐ mati dal pubblico e dalla critica dei più importanti giornali di tutto il mondo. Un appuntamento, questo per Trento, che, riprendendo antiche memorie, presenta un musicista nella doppia veste di esecutore e compo‐ sitore. Il concerto infatti ci permette l’incontro con Jörg Widmann, una delle figure artistiche più estrose e solide dei giorni nostri, provocatorio e divertente nel descrittivismo del suo “Jagdquartett”, superbo e comu‐ nicativo nel sublime Quintetto per cla‐ rinetto di Brahms. Con lui quattro travolgenti giovani archi. 31 stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 32 D a una delle città più musicali d’Europa, Lucerna, accompa‐ gnata da una mitica orchestra da camera, arriva a Trento per la prima volta un’altra illustre e affascinante inter‐ prete del concertismo inter‐ nazionale, la violinista Ara‐ bella Steinbacher. Il Festival Strings Lucerne, fondato nel 1956 da Wolfgang Schnei‐ derhan e Rudolf Baumgart‐ ner, è una delle principali orchestre svizzere e una delle migliori orchestre da camera nel mondo. Il suo è un suono costruito nel tempo, grazie anche ai numerosi strumenti di proprietà dell’orchestra e al continuo lavoro dei suoi maestri. Un suono raffinato grazie anche alle illustri col‐ laborazioni con artisti quali Sabine Meyer, James Galway, Maxim Vengerov, Leonidas Kavakos, Mischa Maisky e Alexander Lonquich. Il suo nome si è consolidato attra‐ verso lunghe tournée richi‐ este nelle Americhe come in Estremo Oriente, in Russia ■ LUNEDÌ 23 NOVEMBRE Programma I. Stravinsky Concerto in Re magg. per archi P. I. Caikovski Serenata per archi op. 48 W.A. Mozart Concerto per violino n. 4 in Re magg. KV 218 Concerto per violino n. 5 in La magg. KV 219 32 come nel resto d’Europa. La carriera luminosa di Ara‐ bella Steinbacher inizia, come per altri grandi artisti, in maniera casuale nel 2004, quando a Parigi l’Orchestre Philharmonique de Radio France diretta da Sir Meville Marri‐ ner le chiede una rapida so‐ stituzione per l’interpreta‐ zione del Concerto di Bee‐ thoven. Da allora il suo nome s’intreccia con le orchestre d’élite come London e Chica‐ go Symphony, Staatskapelle di Dresda, Orpheus Cham‐ ber e direttori quali Lorin Maazel, Riccardo Chailly, Charles Dutoit. Nata a Mona‐ co nel 1981 da padre tedesco e madre giapponese, Ara‐ bella Steinbacher ha studiato alla Hochschule für Musik di Monaco ed è sostenuta da Anne‐Sophie Mutter che le ha donato un arco del maestro liutaio Benoit Rol‐ land. Lo strumento sul quale suona è lo Stradivari Booth (1716) messole a disposizione dalla Nippon Music Foun‐ dation. Arabella Steinbacher violino Festival Strings Lucerne Daniel Dodds direttore 33 stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 34 ■ VENERDÌ 4 DICEMBRE L M. Nyman: Hotel de la Ville N. Rota: Rota‐Suite (arr. di C. Enzel) J. Williams: Star Wars (arr. di C. Enzel) (arr. di C. Enzel) H. Eisler: Dans les Rues (arr. di C. Enzel) E. Morricone: C’era una volta il West (dal film Pirati dei Caraibi, arr. di C. Enzel) H. Zimmer: He´s a Pirate (selezione) A. Dvorak: Danze Slave op. 46, n. 1, 7, 8 D. Milhaud: Scaramouche D. Sostakovic: Jazz‐Suite n. 2 Programma a Società Filarmonica di Trento, anche se con un po’ di ritardo, con questo con‐ certo intende unirsi alle celebrazioni che nel 2014 hanno ricordato in tutto il mondo il bicentenario (1814‐2014) dalla nascita di Adol‐ phe Sax, inventore dello strumento che da lui ha preso nome. Uno strumento che, a partire dal 1840, ha trovato nel Novecento un crescente impegno non solo nella musica popolare (bande e jazz) ma pure nella musica colta. Analogamente a quanto succedeva per i quintetti d’ottoni, l’affermarsi di formazioni cameristiche di sassofoni ha contribuito ad allargare il repertorio attraverso rielaborazioni di pagine sinfoniche o tratte dal teatro musi‐ cale. Un repertorio del quale il Selmer Sax‐ harmonic è uno dei più brillanti interpreti. Si tratta di un gruppo unico nel suo genere che riunisce dodici sassofonisti classici fra i più affermati in Germania. Ha debuttato nel 2006 al Festival “Oleg Kagan” di Kreuth e a dirigerlo è Milan Turkovic, che tutto il mondo conosce per la sua attività concertistica di fa‐ gottista nel Concentus Musicus di Harnon‐ court, nel Quintetto a fiati Wien‐Berlin, nella Chamber Society of Lincoln Center di New York e per quella di direttore d’orchestra (Camerata Salzburg, Orchestra Verdi di Mi‐ lano, Tokyo Metropolitan Orchestra, ecc.). 34 Selmer Saxharmonic Milan Turkovic direttore Adrian Tully sopranino Jan Schulte‐Bunert Frank Schüssler soprani Christian Segmehl Junko Kurimoto Arend Hastedt contralti Christoph Enzel Udo Schmid Lutz Koppetsch tenori Thomas Tomaschek Markus Maier baritoni Lars Niederstrasser basso 35 Programma J. Brahms Variazioni in la minore su un tema di Paganini op. 35 (libro I e II) L. Dallapiccola Sonatina Canonica su Capricci di Paganini C. Debussy Pour le piano L 95 J.S. Bach Partita n. 2 in do min. BWV 826 stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 36 ■ LUNEDÌ 14 DICEMBRE I 36 n un panorama eccezionalmente ricco di giovanis‐ sime star internazionali, l’apparizione della talen‐ tuosa pianista salentina Beatrice Rana rende onore al sistema formativo italiano. Nata nel 1993 si è diplo‐ mata a sedici anni sotto la guida di Benedetto Lupo presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli, dove ha studiato anche composizione. Nel giugno del 2013 si è aggiudicata il secondo premio e quello del pubblico al prestigioso Concorso pianistico Internazionale Van Cliburn, ennesimo riconoscimento di rilievo nella sua già sorprendente carriera. Nel 2011 aveva già richia‐ mato l’attenzione generale vincendo il Primo premio al Concorso internazionale di Montreal, diventando così la più giovane pianista, nonché prima vincitrice italiana, nella storia del concorso. Beatrice Rana si è già esibita in molte delle celebrate sale concertistiche, dalla Tonhalle di Zurigo, Wigmore Hall di Londra, So‐ cietà dei Concerti di Milano, all’Auditorium du Louvre di Parigi, al Festival de Lanaudière in Quebec. Ha pure iniziato a collaborare con le grandi orchestre (Los An‐ geles Philharmonic, Detroit Symphony, London Phil‐ harmonic, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia) per il repertorio sinfonico. Risiede attualmente ad Han‐ nover, dove frequenta l’Hochschule für Musik nella classe di Arie Vardi. Il suo debutto a Trento sarà l’oc‐ casione per ascoltare una musicista la cui maturità ar‐ tistica ha del prodigioso, tanto da meritarsi la defini‐ zione di “nuova Martha Argerich”. Beatrice Rana pianoforte 37 Bach, Pa stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 38 Lunedì 12 gennaio Ensemble Zefiro Martedì 20 gennaio Guido Rimonda, violino I Solisti del Viotti Festival Venerdì 30 gennaio Lise de la Salle Martedì 10 febbraio Quartetto Kelemen (Premio Borciani 2014) Lunedì 16 febbraio Adolfo Gutierrez Arenas, violoncello Javier Perianes, pianoforte Venerdì 27 febbraio Ingolf Wunder, pianoforte Lunedì 9 marzo Reto Bieri, clarinetto Nicolas Altstaedt, violoncello Herbert Schuch, pianoforte Martedì 24 marzo Hilary Hahn, violino Cory Smythe, pianoforte Lunedì 30 marzo Estonian Philharmonic Chamber Choir Kaspars Putniņš, direttore Società Filarmonica Trento: Via Verdi 30 –‐ Trento Tel. 0461.985244 – Fax 0461.221735 e‐mail: info@filarmonica‐trento.it Martedì 14 aprile Christian Poltéra, violoncello Matthias Buchholz, viola Quartetto Auryn Venerdì 9 ottobre The Rodney Mack Philadelphia Big Brass Martedì 13 ottobre Trio Sitkovetsky Martedì 27 ottobre Leif Ove Andsnes, pianoforte Martedì 10 novembre Giovanni Scaglione violoncello Roberto Plano, pianoforte Lunedì 16 novembre Jörg Widmann, clarinetto Quartetto Diotima Lunedì 23 novembre Arabella Steinbacher, violino Festival Strings Lucerne Venerdì 4 dicembre Selmer Saxharmonic Milan Turkovic, direttore Lunedì 14 dicembre Beatrice Rana, pianoforte www.filarmonica‐trento.it www.filarmonica‐trento.mobi https://it‐it.facebook.com/FilarmonicaTrento stagione_2015_finito_22_11:Layout 1 23/11/2014 14:36 Pagina 40 Stagione concerti 2015 inizio concerti ore 20,45 Cop_lib_2015:cope_libretto 22/11/2014 18:29 Pagina 2 La Società Filarmonica Consiglio di direzione Presidente Lorenzo Arnoldi Vicepresidente Cristina Geier Direttore Artistico Antonio Carlini Tesoriere Tiziana Dal Lago Segretario Rosella Niccolini Consiglieri Teresa Decarli Antonio Divan Revisori dei Conti Giovanni Pallaoro Giorgio Pedinelli Nicola Rizzi Modalità di abbonamento Euro Euro Euro Euro 200. 170. 25. 18. ABBONAMENTI: da lunedì 15 a venerdì 19 dicembre dalle ore 9.00 alle ore 14.00 presso la Sede di via Verdi 30, oppure su pre‐ notazione all’indirizzo mail o per telefono. Abbonamento intero: Abbonamento ridotto: Biglietto d’ingresso: Biglietto d’ingresso ridotto Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20.45 Possono usufruire della riduzione i giovani fino ai 25 anni e le persone che abbiano com‐ piuto i 65 anni. Quota sociale: Euro 10. I Soci partecipano alle Assemblee della So‐ cietà, della quale sono sostenitori. Possono eleggere ed essere eletti nel Consiglio di Di‐ rezione. La Società si riserva di apportare ogni varia‐ zione che si rendesse necessaria in dipen‐ denza di ragioni tecniche e organizzative. Cop_lib_2015:cope_libretto 22/11/2014 18:29 Pagina 4 SOCIETÀ FILARMONICA Trento Via Verdi 30 – 38122 Trento ‐ Tel. 0461.985244 – Fax 0461.221735 e‐mail: info@filarmonica‐trento.it ‐ www.filarmonica‐trento.it Iniziativa realizzata con il sostegno di: Comune di Trento ‐ Provincia autonoma di Trento Regione autonoma Trentino Alto Adige Ministero per i Beni e le Attività Culturali
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