IT articolazione Geotecnico classe VB

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068
Istituto Tecnico Industriale - Ind. Geominerario
Documento del 15 Maggio
con allegati
Consiglio di Classe V B
a.s. 2013 - 2014
INDICE
Presentazione del Consiglio di Classe
………………………………………….... pag. 3
Presentazione della Classe
………………………………………….... pag. 4
Relazione finale del Consiglio di Classe
………………………………………….... pag. 5
Profilo dell’indirizzo professionale
………………………………………….... pag. 5
Obiettivi del Consiglio di classe
………………………………………….... pag. 6
Risultati raggiunti in relazione agli obiettivi prefissati dal Consiglio di classe ……… pag. 6
Contenuti disciplinari svolti - attività integrative curriculari ed extracurriculari ….…... pag. 6
Metodologie e strategie adottate
………………………………………….... pag. 7
Modalità di lavoro del consiglio di classe
………………………………………….... pag. 8
Strumenti di verifica utilizzati dal consiglio di classe
Criteri di misurazione del profitto e di valutazione
……………………………….. pag. 9
………………………………….. pag.10
Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo ………………… pag.10
Indicazioni per la terza prova
...………………………………………… pag.11
Elenco dei libri di testo
………………………………………….... pag.12
Firme
………………………………………….... pag.13
Allegato A: contenuti programmatici per ogni singola disciplina
Allegato B: griglie di valutazione approvate dal Collegio dei Docenti
Allegato C: Esempi di simulazioni di prima, seconda e terza prova svolte durante l’anno
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2012– 2013 CLASSE V B
2
Disciplina
Diritto ed economia industriale
Educazione fisica
Geotecnica
Inglese
Italiano
Lab. Geologia
Lab. Geotecnica
Lab. Tecniche Minerarie
Lab. Topografia
Matematica
Mineralogia e geologia
Preparazione Meccanica dei Minerali
Religione
Storia
Tecniche Minerarie
Topografia
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2012– 2013 CLASSE V B
Nome del
Docente
Marilena Simoncelli
Paola Russo
Fabrizio Fanciulletti
Elena Zanaboni
Anna Ciaffone
Sara Ciresa
Sara Ciresa
Sara Ciresa
Francesco Catarsi
Carmelo Fiorino
Raffaella Vecci
Manuela Liberati
Marco Pampana
Giulia Romano
Manuela Liberati
Leonardo Botta (fino al 18 01 14)
Roberto Bigliazzi
Continuità
Didattica
dalla IV alla V
PRESENTAZIONE CONSIGLIO DI CLASSE
no
sì
sì
sì
no
sì
sì
sì
no
sì
sì
sì
sì
sì
sì
no
3
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Numero studenti
Età media
19
Femmine
4
19
Provenienza:
Promozioni classe precedente n.
Ripetenti n.
15
Maschi
stessa scuola
n.
19
altra scuola
n.
0
17
1
Abbandoni e/o ritiri durante l’anno scolastico n.
(studenti che non vengono scrutinati)
0
Elenco degli alunni Beneventi Alberta
Malossi Selene
Biagini Leonardo
Muoio Michele
Bronzi Edoardo
Ranieri Andrea
Ciurli Giovanni
Serusi Giulia
Conedera Irene
Sollazzo Lorenzo
Dauti Francesco
Taviani Alfredo
Fusi Riccardo
Tosi Alessio
Iacci Matteo
Venturi Luca
Iaciofano Daniele
Volperino Domenico
Innocentini Simone
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 –2014 CLASSE V B
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RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A dispetto delle buone premesse degli anni precedenti, la classe ha mostrato, in quest’ultimo
anno un calo sia nell’attenzione, sia nella partecipazione all’intervento didattico e, di conseguenza,
nel rendimento. Infatti, malgrado siano stati effettuati interventi didattici mirati, approfondimenti,
frequenti periodi di ripasso e attività di recupero “in itinere”, in tutte le materie, alla fine del
percorso scolastico molti alunni mostrano difficoltà, soprattutto a livello espressivo e di
rielaborazione personale dei contenuti. L’aspetto più preoccupante di questa situazione è che
l’abbassamento nei livelli di attenzione, partecipazione e preparazione si può notare anche in alcuni
degli alunni che si erano distinti nei precedenti anni scolastici per gli ottimi risultati raggiunti.
Come si evince anche dalle relazioni dei singoli docenti, solo un ristretto gruppo di alunni ha
raggiunto un risultato apprezzabile in termini di conoscenze, competenze e abilità, mettendo a frutto
le buone capacità personali, e dimostrando interesse per le attività scolastiche. Un gruppo ben più
numeroso è stato caratterizzato da un atteggiamento decisamente più superficiale nei confronti di
molte materie, atteggiamento che, unito allo scarso impegno nello studio, ha portato a risultati
deludenti. I tentativi di recupero, specie nell’ultima parte dell’anno scolastico, non a tutti sono
serviti a colmare completamente le lacune accumulate e al momento in cui questo documento viene
redatto permangono alcune situazioni piuttosto complesse.
Le attività di laboratorio, come del resto le visite guidate, hanno fatto registrare un maggior
interesse; i ragazzi si sono in genere dimostrati attenti e partecipativi. Anche le attività di tirocinio
sono state molto proficue ed hanno prodotto un’apprezzabile crescita culturale.
Per quanto riguarda il comportamento complessivamente la classe ha dimostrato quasi
sempre una sostanziale correttezza in classe e durante le attività extracurriculari, ma è necessario
segnalare l’elevatissimo numero di assenze e di permessi utilizzati per entrate in ritardo e uscite
anticipate.
Informazioni su contenuti, tempi, obiettivi specifici raggiunti nelle singole discipline, sulle
varie attività di sostegno e integrazione sono riportate nelle relazioni finali dei singoli docenti.
Rapporti scuola-famiglia
Si sono svolti, nella maggior parte dei casi, regolarmente rispettando il calendario previsto e
approvato dal collegio dei docenti. Non tutti i genitori comunque hanno avuto almeno una volta
rapporti con la scuola. Spesso questi rapporti si sono svolti più per fini consultivi che costruttivi.
PROFILO DELL’INDIRIZZO PROFESSIONALE
La figura professionale del “Perito Geominerario” prevede una adeguata formazione di base utile al
tecnico per inserirsi con buona elasticità in contesti diversi.
Le conoscenze che vengono acquisite in questo corso sono essenzialmente centrate sullo studio
delle problematiche ambientali intese in senso lato e vanno dalla geologia alla cartografia, alla
geologia applicata alle tecniche dell’ingegneria civile.
Questo percorso permette di acquisire le necessarie competenze e capacità per poter gestire
problematiche che vanno dal monitoraggio ambientale alla realizzazione di infrastrutture alla
ricerca petrolifera alla gestione dei cantieri sia minerari che edili.
Particolare attenzione è stata posta, negli ultimi anni, dalla nostra scuola, alle problematiche
ambientali rivolte allo studio e prevenzione del dissesto idrogeologico, alla gestione della risorsa
idrica, alla gestione dei rifiuti, alle tecniche di recupero e ripristino ambientale di siti degradati, ecc.
Inoltre le conoscenze e competenze della figura sono ottime basi per il proseguimento degli studi in
particolar modo in campo tecnico, scientifico e tecnologico, come dimostrano i buoni risultati che
gli allievi di questo corso hanno molto spesso ottenuto e stanno ottenendo in facoltà quali
Ingegneria, Scienze della Terra, Scienze Ambientali, ma anche in facoltà che non sono direttamente
collegate, come piano di studi, alle materie di specializzazione dell’indirizzo geominerario, come ad
esempio Ingegneria delle Telecomunicazioni ed ingegneria aerospaziale.
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 –2014 CLASSE V B
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Non meno importante rimane la possibilità di applicare le capacità e le competenze acquisite nel
corso di studi alla libera professione, previa iscrizione all’albo dei periti industriali.
OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Obiettivi generali e trasversali conseguiti
Obiettivi generali
• Miglioramento del senso di responsabilità individuale
• Partecipazione alla vita scolastica
• Miglioramento della partecipazione al dialogo
Obiettivi trasversali
Gli obiettivi trasversali comportamentali ritenuti più significativi sono:
• raggiungimento di una certa autostima
• minima aggregazione di gruppo
Gli obiettivi trasversali cognitivi ritenuti più significativi sono:
• minima acquisizione di un linguaggio corretto per ogni disciplina
• comprensione degli approcci metodologici delle varie discipline.
RISULTATI RAGGIUNTI IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI PREFISSATI DAL
CONSIGLIO DI CLASSE
Sia in un contesto di lavoro autonomo che dipendente gli alunni che più si sono impegnati, rispetto
al resto della classe, sono in grado di :
in termini di conoscenza
conoscere le tecniche di monitoraggio ambientale, conoscere i fenomeni naturali che stanno alla
base della dinamica ambientale, conoscere le cartografie ed i sistemi di rilevamento ed elaborazione
topografica, conoscere le tecniche realizzative delle infrastrutture (strade, invasi artificiali, ecc)
conoscere le procedure di VIA
In termini di capacità
gli studenti hanno acquisito una certa capacità di comprensione, di analisi, di sintesi e di
valutazione; hanno acquisito una sufficiente capacità di esporre e ragionare sui contenuti
disciplinari utilizzando i diversi linguaggi specifici.
In termini di competenze
Saper consultare la normativa vigente, saper relazionare il lavoro svolto
Sia per le materie letterarie che per quelle tecniche, seguendo le indicazioni del nuovo esame di
stato, gli alunni sono stati impegnati in lavori scritti in conformità delle tipologie di prima prova
possibili.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI - ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED
EXTRACURRICOLARI
Per quanto riguarda i contenuti disciplinari svolti nelle singole materie si rimanda alle
relazioni dei docenti che sono unite al presente documento nell’allegato A.
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 –2014 CLASSE V B
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Al fine di incentivare l’interesse degli alunni e permettere loro di approfondire le conoscenze o di
affrontare nuovi argomenti sono state effettuate le seguenti visite guidate:
Luogo visitato
Tematiche
Discipline coinvolte
Le vulcaniti di Radicofani e
del Monte Amiata
Geologia
Geotecnica
Tecniche minerarie
Geologia
Geotecnica
Tecniche Minerarie
Cantiere di bonifica - Syndial
Niccioleta
Geotecnica
Tecniche minerarie
Geotecnica
Tecniche minerarie
Docente
accompagnatore
Liberati, Vecci, Ciresa,
prof. Meccheri
(Università di Siena)
Fiorino, Vecci
La classe ha seguito una lezione tenuta dal Prof. Massimo Salleolini dell’Università di Siena dal
titolo: “L’intrusione salina negli acquiferi costieri grossetano” ed ha partecipato al meeting “le
GEOSCIENZE a SCUOLA” tenuto a Pisa nell’ambito del IX Forum Italiano di Scienze della
Terra (GEOITALIA 2013 "Le Geoscienze per la Società").
La classe ha partecipato ad un mini-stage di rilevamento geologico con ilprof. Meccheri Università
di Siena, nella zona del Monte Calvo (Gavorrano).
Quasi tutti gli alunni hanno terminato il tirocinio aziendale cominciato in IV e nella maggior parte
dei casi hanno fissato questa esperienza in una tesina da presentare in sede di esame.
La classe ha partecipato al viaggio di istruzione a Barcellona accompagnata dal professor Fiorino.
Sono state effettuate attività di orientamento generico presso l’Università di Siena e di Pisa.
È stata effettuata una giornata di orientamento presso la facoltà di Geologia dell’Università di Pisa,
con attività di laboratorio specifiche per l’indirizzo.
La classe ha partecipato ai seguenti progetti:
• Quotidiano in classe
• Tiro al volo
• Centro sportivo scolastico (con partecipazione ai campionati sportivi studenteschi)
• Sicurezza sui luoghi di lavoro (all’interno delle singole materie)
METODOLOGIE E STRATEGIE ADOTTATE
Le metodologie adottate sono state essenzialmente incentrate su lezioni frontali alternate a lezioni
interattive e gli strumenti utilizzati sono stati sia quelli tradizionali (lavagna interattiva LIM,
fotocopie di appunti del docente ad integrazione del testo, strumenti dei vari laboratori), computer e
strumenti multimediali, diverse lezioni sono state svolte in campagna anche in relazione al fatto che
materie come la geologia e la geologia applicata hanno bisogno di essere verificate sul campo e
difficilmente le spiegazioni e gli schemi in classe risultano esaurienti.
Ove necessario oltre all’approfondimento degli aspetti teorici degli argomenti oggetto delle
discipline tecnico-scientifiche, si è provveduto alla elaborazione matematica e alla definizione di
schemi grafici, anche con l’ausilio di software specifici.
Per le materie di indirizzo tecnico e per la lingua inglese, gli studenti hanno potuto svolgere attività
di laboratorio, sia con lavoro individuale che in gruppo.
Si ribadisce che si è sempre cercato di uniformare il linguaggio tecnico delle materie di indirizzo,
curandone gli aspetti di interdisciplinarietà.
Modalità di recupero:
Sono stati effettuati interventi di recupero in itinere e individualizzati; talvolta sono state
utilizzate le ore normalmente dedicate alle attività di laboratorio in cui la copresenza degli
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 –2014 CLASSE V B
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insegnanti permette una diversificazione del lavoro. Inoltre è stato effettuato il recupero
pomeridiano di Matematica, Italiano e Storia ed è stata utilizzata la settimana del viaggio di
istruzione per i ragazzi che non vi hanno partecipato.
Modalità di verifica:
Le verifiche sono state condotte con interrogazioni, prove scritte a risposta multipla ed a
risposta singola, esercizi, colloqui e prove pratiche. Le prove sono state effettuate secondo il
calendario stabilito dal collegio dei docenti e, quando necessario, con tempistiche individualizzate e
concordate con gli alunni. Sono state effettuate due simulazioni di terza prova (storia, inglese,
matematica, topografia - storia, inglese, topografia e geotecnica) della durata di 75 minuti, una
simulazione della seconda prova della durata di 6 ore e una simulazione della prima prova.
MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
storia
inglese
matem.
diritto
geologia
geotecnica
topografia
tecn.
miner.
prep.
mecc.
ed.
fisica
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Lezione con
esperti
x
x
Lezione
multimediale
x
x
Lezione
pratica
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
MODALITÀ italiano
Lezione
frontale
x
x
x
Problem
solving
Esercitazioni
x
x
x
x
x
Lavoro di
gruppo
Discussione
guidata
x
x
x
x
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a.s. 2013 –2014 CLASSE V B
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
8
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
STRUMENTI
Italiano Storia
Colloquio
si
Elaborati scritti
si
si
Inglese
Matem.
Diritto
Geologia
Geotec.
Tecn.
Min.
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
Prova di Lab. /
multimediale
Prova pratica
Risoluzione di
casi/problemi
Prova
strutturata/
semistrutturata
si
si
si
si
si
Relazione
Esercizi
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
Top.
si
Prep.
Mecc.
Ed.
Fis.
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
Altro
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 –2014 CLASSE V B
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CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO E DI VALUTAZIONE
Si fa riferimento alla griglia di misurazione del profitto e di valutazione approvata dal Collegio
docenti e allegata al presente documento.
Verranno in particolar modo considerati i seguenti elementi:
• Assiduità nella frequenza scolastica e costanza nello studio a casa
• Miglioramenti mostrati in itinere rispetto ai livelli di partenza
• Superamento dei debiti formativi
• Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo
• Interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative offerte
dalla scuola.
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO
FORMATIVO
Elementi che concorrono alla determinazione del credito scolastico:
•
•
•
•
•
•
•
Profitto (Vedi tabella A art. 15 comma3, Reg. D.P.R. 323/98) e Delib. Collegio Terza Prova
Assiduità nella frequenza scolastica
Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo
Interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari e integrative offerte dalla
scuola
Eventuali crediti formativi
Certificazione europea sulla conoscenza della lingua straniera
Patente europea del computer
Sotto è riportata la tabella ministeriale con i crediti per ciascun anno in riferimento alla media del
profitto.
Credito scolastico (punti)
Media dei voti 3° anno
4° anno
5° anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9<M≤10
7-8
7-8
8-9
Credito formativo:
Secondo la vigente normativa è da ritenersi credito formativo un’esperienza qualificata acquisita al
di fuori della scuola di appartenenza che incida sulla formazione dello studente e favorisca la sua
crescita umana civile e culturale.
Tale esperienza dovrà essere coerente con il tipo di corso ed omogenea con i contenuti tematici del
corso stesso.
La documentazione relativa al credito formativo deve consistere in un’attestazione proveniente
dall’Ente, Associazione od Istituzione presso il quale il candidato ha realizzato l’esperienza e
contenente una sintetica descrizione dell’esperienza stessa. Tale documentazione deve pervenire
all’Istituto entro il 15 Maggio 2014, per consentirne l’esame e la valutazione da parte degli organi
competenti.
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 –2014 CLASSE V B
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Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i
contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo
dell’adempimento contributivo (comma 2 art. 12 Regolamento).
Per l’attribuzione del credito formativo si fa riferimento, inoltre, ai criteri stabiliti dal collegio
docenti dell’istituto.
Nella valutazione del credito formativo si terrà conto dell’andamento scolastico dello studente.
INDICAZIONI PER LA III PROVA
Nel corso dell’anno scolastico sono state svolte due simulazioni della 3° prova con tipologia mista b
e c: quattro domande a risposta multipla e due a risposta breve per ogni materia (tempo a
disposizione 75 minuti).
1. Storia, inglese, matematica e topografia (di cui si allega il testo come modello
esemplificativo)
2. Storia, inglese, topografia e geotecnica
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alle griglie approvate dal collegio
docenti .
Considerato il gradimento espresso dagli alunni risulta evidente una certa predisposizione allo
svolgimento di una prova con quesiti misti: risposta multipla ed a risposta aperta (b-c).
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 –2014 CLASSE V B
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ELENCO LIBRI DI TESTO
DISCIPLINA
LIBRI DI TESTO
Diritto ed economia industriale
Dispense del docente
Educazione fisica
“In perfetto equilibrio”
Casa Editrice G.D’ANNA
Geotecnica
Dispense del docente
Inglese
Hill- Freeman
“Change up”
Ed. ELI
Franchi-Martelli - Creek
“New focus on science”
Ed. MINERVA SCUOLA
Di Sacco
“Le basi della letteratura.”
Vol. A - B
Italiano
Ed. MONDADORI
Dante Alighieri
“Divina Commedia: Paradiso”
Matematica
Bergamini-Trifone
“Corso verde di matematica.”
Vol.5
ZANICHELLI
Mineralogia e geologia
Dispense del docente
Preparazione Meccanica dei Minerali
Dispense del docente
Storia
De Luna – Meriggi – Albertoni
“La storia al presente – Il mondo contemporaneo”
Vol.3
Ed. PARAVIA
Tecniche Minerarie
Dispense del docente
Topografia
Cannarozzo-Cucchiarini
“Carte Misure Rilievi”
Ed. Zanichelli
dispense integrative
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 –2014 CLASSE V B
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Il presente documento è stato redatto, letto e approvato all’unanimità nella seduta del consiglio di
classe del Maggio 2014 alla presenza dei sottoscritti docenti
Disciplina
Nome del Docente
Diritto ed economia industriale
Maria Elena Simoncelli
Educazione Fisica
Paola Russo
Geotecnica
Fabrizio Fanciulletti
Inglese
Elena Zanaboni
Italiano e Storia
Giulia Romano
Firma
Laboratorio Geotecnica
Laboratorio Tecniche Minerarie
Sara Ciresa
Laboratorio Geologia
Laboratorio Topografia
Francesco Catarsi
Matematica
Carmelo Fiorino
Mineralogia e geologia
Raffaella Vecci
Coordinatore del Consiglio di Classe
Religione
Preparazione Meccanica dei Minerali
Tecniche Minerarie
Topografia
Dirigente scolastico
Marco Pampana
Manuela Liberati
Roberto Bigliazzi
Prof.ssa Anna De Santis
Presidente del Consiglio di Classe
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 –2014 CLASSE V B
13
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO
DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Anno Scolastico 2013/2014
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI
CLASSE
ALLEGATO A
CONTENUTI PROGRAMMATICI
DI OGNI SINGOLA DISCIPLINA
Classe VB
INDIRIZZO GEOMINERARIO
Allegato A
INDICE
Diritto ed economia aziendale
…………………………………………… pag 3
Educazione fisica
…………………………………………… pag 4
Geotecnica
…………………………………………... pag 5
Italiano
…………………………………………... pag 6
Lingua e civiltà inglese
…………………………………………... pag 9
Matematica
…………………………………………... pag 10
Mineralogia e geologia
…………………………………………... pag 12
Preparazione meccanica dei minerali
…………………………………...
pag 13
Religione
…………………………………………... pag 14
Storia
…………………………………………... pag 15
Tecniche minerarie
…………………………………………... pag 16
Topografia
…………………………………………... pag 18
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
2
Allegato A
Materia: DIRITTO ED ECONOMIA AZIENDALE
Docente: Prof.ssa Maria Elena Simoncelli
Modulo 1 – Il diritto, le fonti e l’interpretazione della legge
Funzioni del diritto. Generalità ed astrattezza delle norme giuridiche. Tipi di norme
giuridiche. La nozione di fonte del diritto. Le fonti del diritto italiano. Il problema della
coerenza tra le fonti .La gerarchia delle fonti. La riserva di legge. La competenza.
L’efficacia della legge nello spazio e nel tempo.
Modulo 2 – Il rapporto giuridico: situazioni, beni e soggetti
Il rapporto giuridico di diritto privato. Il diritto soggettivo. Le altre situazioni soggettive
attive. Le situazioni soggettive passive. La persona fisica: nozione. La capacità
giuridica e la capacità di agire. L’incapacità legale. L’incapacità naturale.
Modulo 3 - Le obbligazioni
Il concetto di obbligazione. La prestazione. Le fonti delle obbligazioni. I soggetti
dell’obbligazione e le loro modificazioni.. L’adempimento delle obbligazioni.
L’inadempimento in generale. Il risarcimento del danno.
Modulo 4 – Il contratto in generale
Il contratto. Classificazione dei contratti (appunti dettati). Gli elementi essenziali del
contratto. Gli elementi accidentali del contratto. Le limitazioni all’autonomia
contrattuale (cenni). Gli effetti del contratto. L’invalidità del contratto in generale;
distinzione tra invalidità ed inefficacia del contratto. La nullità. L’annullabilità. La
rescissione. La risoluzione del contratto.
Modulo 5 –La moneta
La moneta : caratteri. I sistemi monetari. Il valore della moneta
Modulo 6 – L’inflazione
L’inflazione: tipi di inflazione. Come si calcola l’inflazione. Cause dell’inflazione.
Effetti dell’inflazione.
Massa Marittima, 15 Maggio 2014
Il docente
ssa
Prof.
Gli alunni
Maria Elena Simoncelli
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
3
Allegato A
Materia: EDUCAZIONE FISICA
Docente: Prof.ssa Paola Russo
Test di valutazione iniziale e finale:
1 Test forza arti inferiori
2 Test forza arti superiori
3 Test di rapidità e di velocità
4 Test di mobilità articolare ed elasticità muscolare
Esercizi per lo sviluppo delle capacità condizionali:
1 Forza: esercitazioni eseguite individualmente e a coppie, esercitazioni di balzi,
salti, lanci e andature varie con l’ausilio di piccoli e grandi attrezzi.
2 Rapidità e Velocità: attività e giochi per lo sviluppo della capacità di reazione,
brevi scatti di corsa, esercizi per lo sviluppo delle frequenze dei movimenti,
staffette.
3 Resistenza: attività di durata, attività in circuito e percossi misti, esercizi di
educazione respiratoria.
Capacità coordinative:
1. Generali: esercizi e giochi per lo sviluppo della capacità di controllo,
adattamento e trasformazione del movimento, della capacità di apprendimento
motorio e delle abilità motorie.
2. Speciale: esercizi di equilibrio, di coordinazione oculo - manuali e oculo podaliche, di orientamento e differenziazione spazio – temporale, individuazione
delle traiettorie di combinazione motoria, di anticipazione motoria, di destrezza
fine, di prontezza motoria.
Mobilità articolare
Esercizi per il miglioramento della mobilità articolare e dell’elasticità muscolare.
Pratica delle seguenti discipline sportive e conoscenze delle regole
Pallavolo: tecnica del palleggio e del bagher in ricezione e in difesa, tecnica della
battuta di sicurezza e della battuta tipo tennis; fondamentali di attacco e di difesa: la
schiacciata e il muro; schemi tattici. Conoscenza delle regole di gioco e loro corretta
applicazione.
Atletica leggera: tecnica di corsa veloce, andature di sensibilizzazione dei piedi , prova
cronometrata sui 60m..
Calcio a cinque: fondamentali, esercitazioni globali di gioco.
Teoria: elementi di teoria dell’allenamento delle capacità motorie, le capacità
coordinative, elementi di anatomia e fisiologia del corpo umano (il sistema nervoso),
tecniche per la prevenzione degli infortuni, conoscenza e comprensione della corretta
terminologia.
Massa Marittima, 15 Maggio 2014
Il docente
Prof.ssa Paola Russo
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
Gli alunni
4
Allegato A
Materia: GEOTECNICA
Docente: Prof. Fabrizio Fanciulletti
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. ssa Sara Ciresa
I TRIMESTRE
Idrogeologia: definizioni e generalità
Sorgenti: cenni di classificazione strutturale
Opere di presa delle sorgenti: dirette (bottini di presa) ed in falda (orizzontali,
verticali e miste).
Sfruttamento delle falde mediante i pozzi: costruzione e condizionamento di un
pozzo, cementazione, prove di emungimento, cono di depressione.
Prova di emungimento a gradini di portata, portata critica, interpretazione grafica
(portata/tempi, abbassamento/tempi e portata/abbassamenti), prova a gradino di
lunga durata. Tipi di filtro e drenaggio. Carta delle isopieze.
Principi informativi della Legislazione sulle acque 236/88, 152/99 e 36/95.
II SEMESTRE
Geomorfologia: le frane, cause e tipologie; classificazione dei terreni in relazione
alla loro franosità, superfici di scivolamento, condizione di stabilità di un pendio di
altezza limitata (metodo dei conci o svedese), calcolo del coefficiente di sicurezza.
Legislazione sulle opere di stabilità dei pendii in terra (D.M. 14.01.2008).
Sistemi di monitoraggio dei movimenti franosi. Sistemi di bonifica dei movimenti
franosi: gabbionate, muri di contenimento, setti di pali, muri e tiranti, drenaggi sia
semplici che portanti, opere idrauliche di superficie.
Frane in roccia, metodi di indagine e di previsione degli stacchi in roccia, sistemi di
risanamento di versanti rocciosi.
Invasi artificiali: cenni di legislazione relativa agli invasi artificiali; studi geologici,
geomorfologici, idrogeologici propedeutici alla realizzazione degli invasi artificiali;
caratteristiche delle opere di sbarramento e verifiche; dighe in terra, definizione ed
elementi caratteristici delle opere, scelta del luogo e dell’altezza di sbarramento,
studio di massima e studio esecutivo.
Geologia del territorio: gallerie e strade: studio geologico, idrogeologico, geotecnica
e delle condizioni di stabilità; criteri di scelta di un tracciato stradale o ferroviario,
programma delle indagini di dettaglio per l’esecuzione di opere d’arte (muri di
contenimento, drenaggi, ecc.)
Valutazione dell’ambiente geologico negli studi di impatto ambientale (V.I.A.),
scelta degli indicatori, stima degli impatti, tecniche di studio per la valutazione di
impatto ambientale riferite alla realizzazione di discariche, dighe, cave, grandi vie di
comunicazione.
Massa Marittima, 15 Maggio 2014
Il docente
Prof. Fabrizio Fanciulletti
Gli alunni
L’insegnante tecnico pratico
Prof.ssa Sara Ciresa
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
5
Allegato A
Materia: ITALIANO
Docente: Prof.ssa Anna Ciaffone
Modulo 1° produzione scritta
Laboratori di scrittura secondo le varie tipologie
Modulo 2° conoscenze storico letterarie
Dalla scapigliatura al verismo
La scapigliatura
Tra ottocento e novecento
Contesto storico letterario
Le avanguardie: futurismo, espressionismo, dadaismo, surrealismo
Il naturalismo francese
Gli scrittori veristi
Giovanni Verga vita e opere
Lettura di:
Nedda
Prefazione all’Amante di Gramigna
Fantasticheria
La famiglia Toscano
Libertà
Mastro Don Gesualdo e Diodata
La morte di Gesualdo
Giosuè Carducci vita e opere
Lettura di:
Pianto antico
Traversando la maremma toscana
Il comune rustico
Nevicata
La scapigliatura
Lettura di:
Emilio Praga Preludio
I simbolisti . Il mondo decadente
Lettura di:
Baudelaire - Spleen
Gabriele d’Annunzio vita e opere
Lettura di:
Ritratto di esteta
Il programma del superuomo
La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
I pastori
Imparo un' arte nuova
Giovanni Pascoli vita e opere
Lettura di:
Il fanciullino non è un poeta né un oratore
Arano
Novembre
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
6
Allegato A
Lavandare
Tuono
X agosto
L’assiuolo
La mia sera
Il gelsomino notturno
Aldo Palazzeschi
Lettura di:
E lasciatemi divertire
Guido Gozzano
Lettura di:
Totò Merumeni
Italo Svevo vita e opere
Lettura di:
Una vita : Gabbiani e pesci
Senilità : un pranzo, una passeggiatala
La metamorfosi di Angiolina
Il fumo
Il funerale mancato
La psicanalisi
Luigi Pirandello vita e opere
Lettura di:
L’arte umoristica scompone
Il treno ha fischiato
Adriano Meis
Io sono il fù Mattia Pascal
La vita non conclude
L’ingresso di sei personaggi
Nel retrobottega di Madama Pace
L’età contemporanea
Contesto storico culturale
Giuseppe Ungaretti vita e opere
Lettura di:
I fiumi
San Martino del Carso
Veglia
Fratelli
Soldati
Mattina
Umberto Saba vita e opere
Lettura di:
La capra
Città vecchia
Goal
Ulisse
Salvatore Quasimodo vita e opere
Lettura di:
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
7
Allegato A
Ed è subito sera
Alle fronde dei salici
Eugenio Montale vita e opere
Lettura di:
I limoni
Non chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto
Spesso il male di vivere
Cigola la carrucola
Non recidere forbice
Il neorealismo
Italo Calvino vita e opere
Lettura di:
La pistola
DIVINA COMMEDIA
Lettura e analisi
1, 63-141.
3, 10-108.
6, 1-36; 55-63; 93-108.
11, 1-12; 27-123:
17, 18-36; 46-99; 123-142.
33, 1-69
Massa Marittima, 15 Maggio 2014
Il docente
Prof. Anna Ciaffone
Gli alunni
ssa
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
8
Allegato A
Materia: LINGUA E CIVILTA' INGLESE
Docente: Prof.ssa Elena Zanaboni
Ø Change Up!, S. A. Hill-M. L. Freeman, ed ELI
MOD. A: The Environment
• UNIT 9 Globalization, a global event. Pagg.114-115 22
• Definizione di globalizzazione su appunti
• UNIT 9 “Melting pot” pag.118 (definizione su appunti)
MOD B: Applying for a job
UNIT 6 University and Jobs
• Task1 pag. 126
• How to write a letter pag. 129
• How to write acovering letter pag. 130
• How to write a CV pag. 130
• Esempi di Covering letter e Cv pag. 132 “Facing an interview” pag. 132
• approfondimenti in fotocopia Why Appearance is important
• “Studying abroad” pag 138
MOD. C (su “New Focus on Science”)
• The structur of the Earth pag. 160;
• Plate Tectonics pag 161;
• The Rock Cycle"pag. 162
MOD D: Petroleum (su fotocopie)
• How petroleum and gas are created. pagg 7-10
• Petroleum Extracting Oil pagg. 12-13
• Products of petroleum pagg. 15-17
• Finding “black gold” pagg 19-22
Prof.
ssa
Il docente
Elena Zanaboni
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
Gli Alunni
9
Allegato A
Materia:MATEMATICA
Docente: Prof. Carmelo Fiorino
MODULO 1
LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETA’
Le funzioni reali di variabile reale
Le proprietà delle funzioni e la loro composizione
838
844
856
866
MODULO 2
I LIMITI
La topologia della retta
La definizione di limite finito per x che tende a xo
La definizione di limite infinito per x che tende a xo
La definizione di limite finito per x che tende a infinito
La definizione di limite infinito per x che tende a infinito
Primi teoremi sui limiti
882
888
896
901
904
907
919
923
927
929
932
937
MODULO 3
LE FUNZIONI CONTINUE E IL CALCOLO DEI LIMITI
Le operazioni sui limiti
Le forme indeterminate
I limiti notevoli
Gli infinitesimi, gli infiniti e il loro confronto
Le funzioni continue
I punti di discontinuità di una funzione
Gli asintoti
946
950
955
957
960
963
967
979
982
988
996
997
1000
1004
MODULO 4
LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE E I TEOREMI DEL CALCOLO
DIFFERENZIALE
La derivata di una funzione
1018
La retta tangente al grafico di una funzione
1023
La continuità e la derivabilità
1026
Le derivate fondamentali
1029
I teoremi sul calcolo delle derivate
1031
La derivata di una funzione composta
1036
La derivata della funzione inversa
1040
Le derivate di ordine superiore al primo
1041
Il differenziale di una funzione
1041
I teoremi sulle funzioni derivabili
1044
1061
1068
1072
1073
1074
1081
1086
1101
1102
1105
MODULO 5
LO STUDIO DELLE FUNZIONI
Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate
I massimi, i minimi e i flessi
Massimi, minimi, flessi orizzontali e derivata prima
Flessi e derivata seconda
1165
1169
1171
1181
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
1126
1127
1132
1138
10
Allegato A
Massimi, minimi, flessi e derivate successive
Lo studio di una funzione
1141
1147
1185
1208
Massa Marittima, 15 Maggio 2014
Il docente
Prof. Carmelo Fiorino
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
Gli alunni
11
Allegato A
Materia: MINERALOGIA E GEOLOGIA
Docente: Prof.ssa Raffaella Elda Maria Vecci
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Ssa Sara Ciresa
Introduzione alla stratigrafia: metodi e scopi
Principi base della stratigrafia: attualismo, orizzontalità originaria, sovrapposizione, continuità
laterale, identità paleontologica, intersezione.
Descrizione della posizione di uno strato nello spazio: direzione, immersione, inclinazione.
I limiti tra le formazioni e la loro restituzione in carta. Il limite orizzontale.
Le lacune stratigrafiche (gap e hiatus), la discordanza. Unità litostratigrafiche: strato, membro,
formazione, gruppo. Rapporti tra le formazioni: continui (netti, sfumati, interdigitati),
discontinui (angular unconfomity, paraconfomity, disconfomity, non-confomity).
Ciclo sedimentario (trasgressione e regressione marina).
Le facies: significato, sequenza di facies ed eteropia.
Geologia strutturale: stress e strain comportamento dei materiali.
Le faglie nomenclatura, geometria, struttura. Associazioni di faglie.
Le pieghe: parti di una piega (fianchi, cerniera, asse, cresta). Classificazione pieghe:
simmetriche, asimmetriche, rovesciate, coricate. Antiformi e sinformi, anticlinali e sinclinali.
Terminazioni periclinali, flessure monoclinali. Immersione dell'asse. Geometria in funzione
della posizione del piano assiale. Box fold e pieghe a chevron. Pieghe faglie e accavallamenti.
Le falde di ricoprimento, concetto di autoctono ed alloctono. Rabotage basale e scaglie
parautoctone. Finestra tettonica e klippe: esempi dalla zona toscana-umbra.
Geologia regionale: la falda Toscana. concetto di autoctono e alloctono. Esempi di
terreni del Dominio Toscano nella zona di interesse.
Introduzione alla geomorfologia. Ambiente glaciale: inlandsis e ghiacciai montani, parti
di un ghiacciaio, morene. Azione erosiva dei ghiacciai: estrazione, esarazione,
escavazione: rocce montonate Valli glaciali e valli sospese. Fiordi. Il trasporto ed il
deposito glaciale. Le morene: composizione granulometrica e tipologia. Forme di
erosione glaciale. I laghi di sbarramento morenico. La morfologia costiera: maree e
moto ondoso. Deposito e trasporto da parte del moto ondoso. Rifrazione delle onde e
azione delle correnti litorali: frecce costiere, tomboli, cordoni litoranei. Coste alte
(falesie, rias, fiordi), arretramento delle falesie ed evoluzione delle coste. Morfologia
carsica: forme ipogee ed epigee. Circolazione sotterranea in aree carsiche. Morfologia
eolica.
Laboratorio
Uso della bussola: teoria e pratica.
Lettura ed interpretazione delle carte geologiche: rapporti tra la posizione dei limiti di strato e la
morfologia.
Carte Geologiche: metodo di lettura di una carta geologica alla scala 1:100.000 e maggiore.
Esecuzione di semplici profili geologici
Massa Marittima, 15Maggio 2014
Il docente
Prof. ssa Raffaella Elda Maria Vecci
Gli alunni
L’insegnante tecnico pratico
Prof. ssa Sara Ciresa
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
12
Allegato A
Materia:PREPARAZIONE MECCANICA DEI MINERALI
Docente: Prof.ssa Manuela Liberati
TRIMESTRE
Arricchimento. Significato ed esempi.
Preparazione meccanica dei minerali. Significato di grezzo, di minerale utile e di
sterile. Significato di tenore di metallo.
Scopo della preparazione meccanica dei minerali (comminuzione, classificazione,
concentrazione ed essiccamento). Rendimento in peso e in metallo di un impianto di
arricchimento.
Grandezza e forma di un granulo, concetto di classe granulometrica.
Analisi granulometrica per setacciatura, uso del Ro-tap, grani difficili, vagli impiegati.
Costruzione di diagrammi granulometrici e loro utilizzazione (istogrammi e curve
cumulative).
Liberazione. Generalità, significato di granulo sterile, ricco e misto, grado di
liberazione.
SEMESTRE
Comminuzione. Generalità (frantumazione e macinazione), sforzi applicati e parametri.
Rapporto di riduzione. Consumo di energia secondo Rittinger e Bond. Calcolo della
potenza.
Frantumazione. Generalità, classificazione. Frantoi a mascelle, mascelle piane o curve,
lisce o scanalate.
Frantoi a mascelle a doppio e semplice effetto. Caratteristiche tecniche.
Frantoi rotativi primari e conici (Symons-Hydrocone). Caratteristiche tecniche.
Cilindraie. Principali caratteristiche. Frantoi a cilindri e mascelle.
Frantoi ad urto. Caratteristiche tecniche e velocità del granulo. Frantoi birotore e ad
asse di rotazione verticale.
Macinazione. Classificazione dei mulini a tamburo rotante. Lavorazione a ciclo aperto
e chiuso. Classificazione secondo la forma del tamburo: mulini cilindrici, tubolari e
cilindro-conici. Classificazione secondo il tipo di carica macinante: a sfere metalliche, a
barre metalliche, a ciottoli e a sfere sintetiche, a carica automacinante.
Massa Marittima, 15 Maggio 2014
Il docente
Prof.ssa Manuela Liberati
Gli alunni
L’insegnante tecnico pratico
Prof.ssa Sara Ciresa
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
13
Allegato A
Materia: RELIGIONE
Docente: Prof. Marco Pampana
UD1 – Esistenza di Dio: analisi si negazione ed affermazione
UD2 – Antropologia ed etica cristiana: l’Uomo nuovo e la rivelazione
UD3 – Chiesa e questioni di etica
UD4 – Ecumenismo e diversità religiosa
UD5 – Valori religiosi e crescita personale
UD6 – Approfondimento circa l’importanza del fatto religioso sulla persona singola e
sulla storia dell’umanità
Massa Marittima, 15 Maggio 2014
Il docente
Prof. Marco Pampana
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
Gli alunni
14
Allegato A
Materia: STORIA
Docente: Prof.ssa Anna Ciaffone
1. Passaggio al nuovo secolo
• età giolittiana
2. La grande guerra ed il primo dopoguerra
• la prima guerra mondiale
• le inquietudini
3. L’età dei totalitarismi
• il fascismo
• una nuova guerra
• vigilia di guerra
4. La seconda guerra mondiale
5. Il secondo dopoguerra
• la guerra fredda
• l’Italia del boom
• decolonizzazione
6. Il mondo bipolare
• tra due blocchi
• l’Italia
7. Verso un nuovo millennio
• Passaggio di secoli
• Nuove gerarchie
• L’Italia
•
11 settembre
Massa Marittima, 5 Maggio 2014
Il docente
Prof.ssa Anna Ciaffone
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
Gli alunni
15
Allegato A
Materia: TECNICHE MINERARIE
Docente: Prof.ssa Manuela Liberati
Insegnante Tecnico Pratico: Prof.ssa Sara Ciresa
TRIMESTRE
Pozzi minerari. Generalità. Tipologie, dimensioni e sezione di un pozzo. Armatura e
rivestimento di un pozzo (muratura, calcestruzzo, …). Metodi di scavo in relazione al
tipo di rocce e alla presenza di acqua. Metodi speciali: anello tagliente, Honigmann,
cementazione e congelamento. Scavo di pozzi in rimonta, uso del Raise-Borer.
Calcestruzzi e cementi.
Coltivazioni in sotterraneo. Generalità di una miniera. Lavori di preparazione e di
tracciamento in strati molto inclinati, poco inclinati e negli ammassi. Altezza dei piani
di coltivazione, ordine di coltivazione.
Metodi di coltivazione. Coltivazioni con vuoti: senza sostegni, con sostegni (a pilastri
abbandonati, a diaframmi abbandonati, a camere e diaframmi). Coltivazioni con
scoscendimento: generalità, vantaggi e svantaggi. Coltivazioni con ripiena: generalità,
materiali da ripiena. Ripiena meccanica e idraulica.
Ventilazione. Scopo della ventilazione, composizione dell’aria nelle miniere, gas nocivi
e velenosi, polveri presenti, temperatura ed umidità dell’aria in miniera, cause di
inquinamento dell’aria. Ventilazione principale: centrale e diagonale, ascendente e
discendente, soffiante ed aspirante.
Eduzione. Generalità e scopo, cause della presenza d’acqua in sotterraneo, misura della
quantità di acqua da edurre. Eduzione principale: gallerie di scolo, benne, pompe.
Gallerie. Generalità, classificazioni. Studio geologico di una galleria.
Influenza delle condizioni geologiche sulla costruzione delle gallerie: gallerie in
relazione alla natura della roccia (ignee, sedimentarie, metamorfiche), alterazione delle
rocce, fenomeni tettonici, presenza di acquiferi, rocce spingenti e rigonfianti,
temperature negli ammassi rocciosi, presenza di gas.
Potenziali rischi. Instabilità del fronte, instabilità del cavo, camini, splaccaggio e
sgretolamento, interferenze.
Condizioni di stabilità delle rocce in galleria.
Classificazione dell’ammasso roccioso. Terzaghi, indice RQD, indice RMR
(Bieniawski), Rabcewicz (metodo NATM).
Metodo ADECO-RS. Generalità e fasi.
Metodi di scavo. Esplosivo e macchine. Mezzi meccanici tradizionali (escavatori,
martelli demolitori, …) e non tradizionali (frese ad attacco puntuale e a piena sezione,
scudi aperti e chiusi). Metodi di avanzamento tradizionali: tedesco, belga, inglese,
italiano.
Attività di laboratorio: galleria del vento, analisi granulometrica.
SEMESTRE
Gallerie. Scavo meccanizzato. TBM aperta, con scudo semplice, a doppio scudo. EPB,
Hydroshield, Mixshield.
Armatura dello scavo in roccia. Rinforzi attivi: bulloni ad ancoraggio puntuale
meccanico, ad attrito laterale connessi con resine o cementi, ad attrito laterale
meccanico (split-set e swellex), cavi. Rinforzi passivi: reti metalliche, centine.
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
16
Allegato A
Tecniche di preconsolidamento. Chiodatura del fronte, infilaggi, pretaglio, pretunnel,
arco cellulare. Tecniche di miglioramento del terreno. Iniezioni di permeazione, di
compattazione, per microfratturazione, Jet-grouting, iniezioni in rocce fratturate.
Congelamento artificiale dei terreni.
Rivestimenti definitivi. Impermeabilizzazione in gallerie sotto falda. Monitoraggio.
Imbocchi in ammassi rocciosi e in terreni detritici sciolti.
Coltivazioni a giorno. Legislazione mineraria italiana. Valutazione di impatto
ambientale. Distinzione tra cava e miniera. Classificazione delle cave. Cave di monte
(pedemontane, a mezza costa, culminali) e di pianura (a fossa e a pozzo). Generalità
sulle operazioni e sulla geometria di una cava.
Metodi di coltivazione. Coltivazione di prodotti granulari: gradone unico, gradoni
multipli, splateamento su gradone unico, splateamento su più gradoni, fette verticali.
Cave di ghiaia, sabbia e argilla; principali macchine usate: dumper, bulldozer, ripper,
escavatori, pale meccaniche. Coltivazione di giacimenti sommersi, tipi di draghe.
Coltivazione delle rocce ornamentali: per grandi bancate e per gradino basso. Cave di
marmo: taglio con filo diamantato, ribaltamento delle bancate. Cave di granito: Waterjet e Flame-jet. Coltivazione dei blocchetti, cave di tufo.
Recupero ambientale. Generalità. Modalità di intervento. Recupero di cave di
versante. Tecniche di rivestimento vegetativo e di stabilità del versante. Recupero di
cave di pianura soprafalda e sottofalda.
Attività di laboratorio: macchina volumetrica, psicrometro a fionda, comminuzione
con frantoio a mascelle primario, secondario, cilindraia e mulino a barre e calcolo del
grado di liberazione.
Massa Marittima, 15 Maggio 2014
Il docente
Prof. Manuela Liberati
Gli alunni
ssa
L’insegnante tecnico pratico
Prof.ssa Sara Ciresa
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
17
Allegato A
Materia: TOPOGRAFIA
Docente: Prof. Roberto Bigliazzi
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Francesco Catarsi
MODULO 1 AGRIMENSURA
Misura delle superfici
Introduzione all’agrimensura
Metodi analitici per la misura delle aree: Camminamento, Gauss, Per coordinate polari
Divisione delle superfici agrarie
Divisione delle superfici
Il problema del trapezio
Divisione di un angolo piano
Divisione di superfici poligonali
Divisione di terreni a valenza diversa
Spostamento e rettifica dei confini
Spostamento di confini
Rettifica di confini bilaterali
Rettifica di confini poligonali
Rettifica di confini tra terreni a diversa valenza unitaria
MODULO 2 SISTEMAZIONI DEL TERRENO
Calcolo dei volumi dei solidi
Formule per il calcolo dei volumi dei solidi
Spianamenti con piani orizzontali e inclinati
Spianamenti orizzontali a quota assegnata
Spianamenti di compenso
MODULO 3 STRADE
Strade
La sede stradale
L’analisi del traffico
Andamento planimetrico delle strade: le curve
L’andamento altimetrico delle strade
Le intersezioni stradali
Il diagramma di velocità
La progettazione stradale
Elementi del progetto stradale
Lo studio del tracciato
Il profilo longitudinale
Le sezioni trasversali
Il calcolo dei volumi
La zona di occupazione e il piano d’esproprio
Le procedure automatiche per la redazione di progetti stradali
Il tracciamento sul terreno
Il picchettamento delle curve
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
18
Allegato A
MODULO 4 CENNI DI FOTOGRAMMETRIA
Il problema fotogrammetrico
Il fotogramma
Orientamento relativo ed assoluto dei fotogrammi
La visione stereoscopica
Stereoscopi
Fasi del processo fotogrammetrico
ESERCITAZIONI: Redazione di un progetto stradale: tracciolino, poligonale d’asse,
curve circolari, profilo longitudinale, livellette, sezioni trasversali.
Massa Marittima, 15 Maggio 2014
Il docente
Prof. Roberto Bigliazzi
Gli alunni
L’insegnante tecnico pratico
Prof. Francesco Catarsi
I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013– 2014 CLASSE V B
19
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI
ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Anno Scolastico 2013/2014
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI
CLASSE
ALLEGATO B
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
APPROVATE DAL COLLEGIO
DEI DOCENTI
Classe VB INDIRIZZO GEOMINERARIO
AllegatoB
GRIGLlA DI VALUTAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Descrittori!
Linguaggio e comportamento - L’alunno/a è sempre molto corretto/a con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera responsabile ed appropriata il materiale didattico,
le attrezzature e le strutture della scuola.
Rispetto del Regolamento - Rispetta il regolamento di istituto. Non ha a suo carico richiami o provvedimenti disciplinari.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione: - Ha seguito con interesse continuo e partecipe le proposte didattiche, ha
un ruolo propositivo e di aiuto all’interno della classe e ha collaborato attivamente alla vita scolastica.
Rispetto delle consegne -Adempie alle consegne in maniera puntuale e continua. E’ sempre fornito/a del materiale necessario
Rispetto delle norme di sicurezza: - Rispetta e fa rispettare le prescrizioni relative alla sicurezza.
Linguaggio e comportamento - L’alunno/a è sempre corretto/a con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera responsabile il materiale didattico, le attrezzature e
le strutture della scuola.
Rispetto del Regolamento - Rispetta il regolamento di istituto. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha seguito con interesse continuo le proposte didattiche, ha un ruolo
propositivo all’interno della classe e ha collaborato attivamente alla vita scolastica.
Rispetto delle consegne - Adempie alle consegne in maniera puntuale e continua. E’ sempre fornito/a del materiale necessario
Rispetto delle norme di sicurezza - Rispetta e fa rispettare le prescrizioni relative alla sicurezza.
Linguaggio e comportamento - L’alunno/a nei confronti dei i docenti, con i compagni, con il personale della scuola è sostanzialmente
corretto.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Non sempre utilizza al meglio il materiale didattico, le attrezzature e le
strutture della scuola
Rispetto del Regolamento -Rispetta il regolamento di istituto, ma ha ricevuto alcuni solleciti verbali a migliorare.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione -Ha seguito con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e
generalmente collabora alla vita scolastica.
Rispetto delle consegne -Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne ed è solitamente fornito/a del materiale necessario.
Rispetto delle norme di sicurezza - Rispetta le prescrizioni relative alla sicurezza.
Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola non è
sempre corretto.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera non appropriata il materiale, le attrezzature e le
strutture della scuola.
Rispetto del Regolamento - Talvolta non ha rispettato il regolamento di istituto, ha ricevuto richiami verbali e ha a suo carico richiami
scritti e sanzioni disciplinari.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha seguito in modo marginale l’attività scolastica. Collabora raramente
alla vita della classe e dell’istituto.
Rispetto delle consegne -Molte volte non rispetta le consegne e non è fornito/a del materiale scolastico.
Rispetto delle norme di sicurezza - Non è continuo/a nel rispetto delle prescrizioni sulla sicurezza.
Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è
spesso non corretto.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera trascurata ed impropria il materiale, le attrezzature
e le strutture della scuola.
Rispetto del Regolamento - Ha violato frequentemente il regolamento di istituto. Ha ricevuto numerose ammonizioni verbali e scritte e/o è
stato sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha partecipato con scarso interesse alle attività didattiche ed è spesso
stato/a causa di disturbo durante le lezioni
Rispetto delle consegne - Ha rispettato solo saltuariamente le consegne scolastiche. Spesso non è fornito/a del materiale scolastico.
Rispetto delle norme di sicurezza - Ha violato in più occasioni le prescrizioni relative alla sicurezza.
Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è molto
scorretto e non rispettoso delle persone.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera trascurata e irresponsabile il materiale, le
attrezzature e le strutture della scuola.
Rispetto del Regolamento - Ha violato ripetutamente il regolamento. Ha ricevuto ammonizioni verbali e scritte ed è stato/a sanzionato/a
con l’allontanamento dalla comunità scolastica per periodi di almeno 15 giorni in conseguenza di reati che violano la dignità e il rispetto
della persona umana o nel caso vi sia pericolo per l’incolumità delle persone.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Non ha mostrato alcun interesse per le attività didattiche ed è stato/a
sistematicamente causa di disturbo durante le lezioni.
Rispetto delle consegne - Non ha rispettato le consegne scolastiche ed è stato/a sistematicamente privo/a del materiale scolastico.
Rispetto delle norme di sicurezza - Ha violato continuamente le prescrizioni relative alla sicurezza.
Frequenza - Ha accumulato un alto numero di assenze rimaste per la maggior parte ingiustificate.
Non ha mostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel
suo percorso di crescita e di maturazione.
voto
10
!
9
!
8
!
7
!
6
!
5
Nel rispetto delle competenze esclusive del Consiglio di Classe e delle deroghe previste dalla CM20 del 4.03.2011 e deliberate dal Collegio, il
Collegio dei Docenti propone la riduzione del voto di condotta del singolo alunno (espresso considerando i descrittori considerati nella specifica
griglia) in relazione alla percentuale di assenze compiute, relativamente al monte ore di lezioni previsto nel seguente modo:
Percentuale assenze
Fino al 15%
Dal 15% al 20%
Dal 20 al 25%
Oltre il 25%
Limite massimo per la valutazione
in condotta
Fino a 10
Fino a 9
Fino a 8
Voto =6
Penalizzazione voto
Avviso famiglia
0
-1
-2
-
No
Sì
Sì
Sì
2
AllegatoB
CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA, COMPETENZA, CAPACITÀ
VOTO
PUNTI
(valutazione prove Esame
di Stato)
G1UDIZlO
10/mi
Eccellente
Ottimo
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
9 -10
8
7
6
15/mi
(scritti)
14-15
13
12
10-11
CONOSCENZA
COMPETENZA
CAPACITÀ
Completa e approfondita
con integrazioni
personali.
Esposizione organica e
rigorosa; uso di un
linguaggio efficace, vario e
specifico di ogni disciplina.
Uso autonomo di
procedimenti e tecniche
disciplinari anche in contesti
non noti
Completa e sicura.
Esposizione organica e uso di
un linguaggio sempre
corretto e talvolta specifico.
Uso corretto e sicuro di di
procedimenti e tecniche
disciplinari in contesti noti.
Analisi e sintesi
complete e precise;
rielaborazione
autonoma, originale e
critica con capacità di
operare collegamenti
in ambito disciplinare
e/o interdisciplinare.
Analisi, sintesi e
rielaborazione
autonome e
abbastanza complete.
Capacità di stabilire
confronti e
collegamenti, pur con
qualche occasionale
indicazione da parte
del docente.
30/mi
(orali)
28-30
26-27
24-25
Abbastanza completa.
20-23
Essenziale degli elementi
principali della
disciplina.
5
8-9
16-19
Mnemonica e
superficiale con qualche
errore.
4
6-7
12-15
Frammentaria con errori
rilevanti.
3
4-5
8-11
Lacunosa e frammentaria
degli elementi principali
delle discipline con
errori gravissimi e
diffusi.
2
1- 3
1-7
Nulla o fortemente
lacunosa; completamente
errata.
Esposizione ordinata e uso
corretto di un lessico
semplice, anche se non
sempre specifico.
Applicazione di procedimenti
e tecniche disciplinari in
contesti noti e già elaborati
dal docente.
Esposizione abbastanza
ordinata e uso per lo più
corretto del lessico di base.
Applicazione guidata di
procedimenti e tecniche
disciplinari in contesti noti e
già elaborati dal docente, pur
con la presenza di qualche
errore non determinante.
Esposizione incerta e
imprecisa con parziale
conoscenza del lessico di
base. Presenza di qualche
errore nell'applicazione
guidata di procedimenti e
tecniche note.
Esposizione assai incerta e
disorganica con improprietà
nell'uso lessico. Difficoltà
nell' uso di procedimenti o
tecniche note.
Esposizione confusa e uso
improprio del lessico di base.
Gravi difficoltà nell'uso di
procedimenti e tecniche
disciplinari anche in contesti
semplificati. Presenza di
gravi errori di ordine logico.
Nulla o uso disarticolato del
lessico di base o mancata
conoscenza dello stesso,
incapacità ad usare
procedimenti e tecniche
disciplinari anche in contesti
semplificati.
Analisi, sintesi e
rielaborazione
solitamente autonome,
ma non sempre
complete.
Comprensione delle
linee generali; analisi,
sintesi e
rielaborazione parziali
con spunti autonomi.
Analisi e sintesi solo
guidate.
Analisi e sintesi solo
guidate e parziali.
Assente o incapacità
di seguire indicazioni
e fornire spiegazioni.
Assente.
3
ITIS "B.LOTTI" - A.S. 2013-2014
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTI
ADEGUATEZZA
1. aderenza alla consegna
2. pertinenza all’argomento proposto
3. efficacia complessiva del testo
tipologia A e B
4. aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale..)
1
2
3
CARATTERISTICHE DEL
CONTENUTO
ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti in funzione anche delle diverse
tipologie e dei materiali forniti:
•
tipologia A : comprensione ed interpretazione del testo
•
tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace: capacità di argomentazione
•
tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso: capacità di contestualizzazione e di
eventuale argomentazione
•
per tutte le tipologie : significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni
1
2
3
ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
1.
2.
3.
4.
articolazione chiara e ordinata del testo
equilibrio fra le parti
coerenze ( assenza di contraddizioni e ripetizioni)
continuità tra frasi, paragrafi e sezioni
1
2
3
LESSICO E STILE
1.
2.
proprietà e ricchezza lessicale
uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario,..
1
2
3
CORRETTEZZA ORTOGRAFICA E
MORFOSINTATTICA
1. correttezza ortografica
2. coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali, ecc..)
3. correttezza morfosintattica
4. punteggiatura#
1
2
3
VALUTAZIONE+GLOBALE#
Voto sull’elaborato nel suo complesso
CANDIDATO
TIPOLOGIA
/15
AllegatoB
5
AllegatoB
ITIS "B.LOTTI" - A.S. 2013-2014
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
ALUNNO _______________________________
VOTO _______
MATERIA
MATERIA
TIPOLOGIA B
INDICATORI
TIPOLOGIA C
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
INDICATORI
TIPOLOGIA B
LIVELLI DI
VALORE
VALUTAZIONE
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
COERENZA AL QUESITO
E CAPACITA' DI SINTESI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
COERENZA AL
QUESITO E CAPACITA'
DI SINTESI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
valutazioni parziali
MATERIA
TIPOLOGIA B
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
COERENZA AL QUESITO
E CAPACITA' DI SINTESI
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
TOTALE MATERIA
MATERIA
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
PUNTEGGIO
valutazioni parziali
TOTALE MATERIA
INDICATORI
TIPOLOGIA C
TIPOLOGIA C
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
valutazioni parziali
TOTALE MATERIA
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
TIPOLOGIA B
LIVELLI DI
VALORE
INDICATORI
VALUTAZIONE
assente
0,0-0,2
CORRETTEZZA
parziale
0,2-0,8
TERMINOLOGICA
centrata
0,8-1,5
CORRETTTEZZA E
assente
0,0-0,2
COMPLETEZZA DEI
parziale
0,2-0,8
CONTENUTI
centrata
0,8-1,5
COERENZA AL
assente
0,0-0,2
QUESITO E CAPACITA'
parziale
0,2-0,8
DI SINTESI
centrata
0,8-1,5
valutazioni parziali
TIPOLOGIA C
PUNTEGGIO
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
TOTALE MATERIA
6
AllegatoB
ITIS "B.LOTTI" - A.S. 2013-2014
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO ORALE
CANDIDATO:____________________
INDICATORI
CONOSCENZA
DELL'ARGOMENTO
CAPACITA' DI
COLLEGAMENTO
ORGANICITA' E
COMPLETEZZA
ESPOSITIVA
ORIGINALITA' ED
AUTONOMIA
DESCRITTORI
(TIPOLOGIA A B C D)
AMPIEZZA , FOCALIZZAZIONE ED
INQUADRAMENTO DEGLI ARGOMENTI
CAPACITA' DI ORIENTARSI E COLLEGARE
GLI ARGOMENTI
UTILIZZO APPROPRIATO DEI CODICI
LINGUISTICI
CONSEQUENZIALITA' LOGICA ED
ORGANICITA' NELL'ESPOSIZIONE
CAPACITA' CRITICA ED ORIGINALITA' NEL
GIUDIZIO
CLASSE V
PUNTEGGIO MAX
ATTRIBUIBILE
ALL'INDICATORE
10 PUNTI
10 PUNTI
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE AI
DIVERSI LIVELLI
Nullo
Gravemente insufficiente 4
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo 9
Nullo
Gravemente insufficiente 4
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo 9
VOTO ATTRIBUITO
ALL'INDICATORE
3
5
6
7
8
10
3
5
6
7
8
10
5 PUNTI
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
1
2
3
4
5
5 PUNTI
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
1
2
3
4
5
TOTALE (in /30)
7
I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO
DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Anno Scolastico 2013/2014
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ALLEGATO C
MODELLI DI SIMULAZIONE DI
PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA
SVOLTI DURANTE L’ANNO
SCOLASTICO
Classe VB
INDIRIZZO GEOMINERARIO
1
I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
INDICE
Simulazione prima prova (italiano)
…………………………………
pag 3
Simulazione prima prova (tecniche minerarie) …………………………………… pag 10
Simulazione terza prova
…………………………………...
2
pag 12
I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068
Simulazione PRIMA PROVA
CLASSE VB
Indirizzo GEOMINERARIO
Esami di Stato 2013/14
ALUNNO
______________________________________________
(cognome e nome)
3
I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
Svolgi una delle tracce assegnate
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981
Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io un’«antologia
personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede, che
metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L’ho accettata come un esperimento
incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché placet experiri e per vedere l’effetto che fa.
Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal mio
ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere
risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l’esperimento è un
po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione.
Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi;
come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli
animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell’unità di
tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo.
Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un’abitudine
gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di
fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva
«stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con tasche
larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna.
Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si
volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti
venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui
chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza
in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente,
senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità
della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono
inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le
cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto
ho letto. Misembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia.
Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla esperienza
della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio
di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il
pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli e poesie.
A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica» dell’11
giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di comporre una loro
«antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie lettureconsiderate fondamentali,
cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale.
[…] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui
contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione
scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza
morale e civile d’ogni esperienza».
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)?
2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).
2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sortadi fata morgana
nella direzione della sapienza» (r. 17).
2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega
l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro dacui il
brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi unatua
«antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione.
4
I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e
nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze
ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensiche
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Piacere e piaceri.
DOCUMENTI
«La passione li avvolse, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato. Ambedue,
mirabilmente formati nello spirito e nel corpo all’esercizio di tutti i più alti e i più rari diletti, ricercavano senza tregua
il Sommo, l’Insuperabile, l’Inarrivabile; e giungevano così oltre, che talvolta una oscura inquietudine li prendeva pur
nel colmo dell’oblio, quasi una voce d’ammonimento salisse dal fondo dell’esser loro ad avvertirli d’un ignoto castigo,
d’un termine prossimo. Dalla stanchezza medesima il desiderio risorgeva più sottile, più temerario, più imprudente;
come più s’inebriavano, la chimera del loro cuore ingigantiva, s’agitava, generava nuovi sogni; parevano non trovar
riposo che nello sforzo, come la fiamma non trova la vita che nella combustione. Talvolta, una fonte di piacere
inopinata aprivasi dentro di loro, come balza d’un tratto una polla viva sotto le calcagna d’un uomo che vada alla
ventura per l’intrico d’un bosco; ed essi vi bevevano senza misura, finché non l’avevano esausta. Talvolta, l’anima,
sotto l’influsso dei desiderii, per un singolar fenomeno d’allucinazione, produceva l’imagine ingannevole d’una
esistenza più larga, più libera, più forte, «oltrapiacente»; ed essi vi s’immergevano, vi godevano, vi respiravano come
in una loro atmosfera natale. Le finezze e le delicatezze del sentimento e dell’imaginazione succedevano agli eccessi
della sensualità.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il piacere, 1889 (ed. utilizzata 1928)
Sandro BOTTICELLI
Nascita di Venere, circa 1482-85
Pablo PICASSO
I tre musici, 1921
“Piacer figlio d’affanno;
gioia vana, ch’è frutto
del passato timore, onde si scosse
e paventò la morte
chi la vita abborria;
onde in lungo tormento,
fredde, tacite, smorte,
sudàr le genti e palpitàr, vedendo
mossi alle nostre offese
folgori, nembi e vento.
O natura cortese,
son questi i doni tuoi,
questi i diletti sono
che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
è diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
che per mostro e miracolo talvolta
nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana
prole cara agli eterni! assai felice
se respirar ti lice
d’alcun dolor: beata
se te d’ogni dolor morte risana.”
Henri MATISSE
La danza, 1909-10
“Volti al travaglio
come una qualsiasi
fibra creata
perché ci lamentiamo noi?
Mariano il 14 luglio 1916”
GiuseppeUNGARETTI, Destino, in Il Porto Sepolto, 1916
“Il primo sguardo dalla finestra il mattino
il vecchio libro ritrovato
volti entusiasti
neve, il mutare delle stagioni
il giornale
il cane
la dialettica
fare la doccia, nuotare
musica antica
scarpe comode
capire
musica moderna
scrivere, piantare
viaggiare
cantare
essere gentili.»”
5
I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
Giacomo LEOPARDI, La quiete dopo la tempesta, vv. Bertolt BRECHT, Piaceri, 1954/55, trad. di R. Fertonani,
32-54 1829 (in G. Leopardi, Canti, 1831)
(in B. Brecht, Poesie, trad. it., 1992)
“Il piacere è veramente tale quando non si rende conto né delle proprie cause né dei propri effetti. (È immediato,
irrazionale). Il piacere della conoscenza fa eccezione? No. Il piacere della conoscenza procede dal razionale ed è
irrazionale.»
Andrea EMO, Quaderni di metafisica (1927-1928), in A. Emo, Quaderni di metafisica 1927-1981, 2006
«I filosofi ed i sinonimisti vi spiegano con paziente sollecitudine la differenza precisa che passa fra la giustizia, la
bontà e il dovere; ma voi stessi potete persuadervi che essi fabbricano un mondo di carta pesta. Ciò che è giusto è
buono, ciò che è dovere è giustizia, e ciò che si deve fare è ciò che è giusto e buono. Ma non vedete voi il circolo eterno
del cosmo, la volta infinita del cielo che non comincia in un alcun luogo e mai non finisce? Studiate il cerchio, perché
in verità vi dico che la sua geometria morale abbraccia la storia del mondo. Le gioie della giustizia e del dovere
esercitano la più benefica influenza sulla felicità della vita e, rendendoci calmi e soddisfatti nel presente, ci preparano
un avvenire felice. Chi possiede maggiori ricchezze di fortuna, di mente e di cuore, ha anche maggiori doveri da
esercitare; ma tutti gli uomini, purché abbiano soltanto un’individualità morale, devono essere giusti e buoni, e devono
quindi rendersi degni di gustare queste gioie sublimi.»
Paolo MANTEGAZZA, Fisiologia del piacere, 1992 (1ª edizione 1854)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: La ricerca della felicità.
DOCUMENTI
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»
Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana
«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal
Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della
Felicità.»
Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776
«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita
dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le
poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li
scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per
quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo
tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di
riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi,
dimostrandoci così all’altezza della sfida.
L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività
umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine
composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a
una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di
avvicinarci a esso.»
Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)
«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo
stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo.
Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro
qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la psicologia e la
neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si potrebbe formulare
come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di
conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono
cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così
fosse, almeno persone nate negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata
soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata
non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone
affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e
sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?»
Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità. Mentre
sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici occorre essere
almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della credenza secondo cui
l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni sociali acquistano significato
unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un
collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo
utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di
risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man –come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la
versione più aggiornata dell’homo oeconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si
preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...]
Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se
stesso; perché nega a se stesso quelvalore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe
assicuragli.»
Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader.
DOCUMENTI
«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa
Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di
tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o
meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio
diricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi).
Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e
prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)»
Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925
(da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio
1925Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)
«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai grandi
ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio, dei politicanti. Essi
devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società umana sta nella sua
trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico
quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo
positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai
tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le
cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena
mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto
questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che
la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un
mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.»
Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947
(da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)
«Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite
invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la
molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo movimento e
sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono un
vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o
meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata senza l’attiva
presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono completamente
aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta
agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di
responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei
giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei
termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.»
Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969
(da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)
«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli esista
soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato, mentre si
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede in se stessa un
singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca la verità e si sforza
di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della
verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori
tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire
necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella
propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella
tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai
tempi.»
GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991
(da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Siamo soli?
DOCUMENTI
«Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora
pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita fuori del
nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la ricerca
dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe portato con sé.
In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto pessimisti sulla morfologia,
se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le aspirazioni di chi cercava di estendere i
principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati, all’universo nel suo complesso o di incorporare tali
principi in una biologia più generale.»
Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998)
«Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati, furono
condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la natura del
fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile addivenire a una
spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al 1,5 - 2%. Questa piccola
percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che certamente esistono. [...] Sono
numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che all’origine di un
certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti, oppure velivoli
sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi non possiamo
spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano
efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.»
Pippo BATTAGLIA -Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008
«Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere tutti i miei
averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il fatto che anche in
altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda fede (sull’esattezza di tale
credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).»
Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1a ed. 1781)
«Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie
progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti
riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo
sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti
o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi
tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I
batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad
autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR
TRECK, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma
fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità
biologica ed elettronica.»
Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001)
«La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un prodotto
naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora misterioso. Ci
tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi della natura; il mondo
non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più significativa. Ma questo non vuol
dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose più deprimenti degli ultimi tre secoli di
scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo un posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque
una posizione significativa. […] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che
fa parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La ricerca di
esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in un universo che non
solo è in evoluzione, come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos primordiale, ma in cui la mente
svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante della scoperta di forme di vita extraterrestri
sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella dignità di cui la scienza li ha derubati.»
Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1a
ed. 1994)
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Ai sensi della legge 30 marzo 2004, n. 92, “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di
conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre
degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Il candidato delinei la “complessa vicenda del confine orientale”, dal Patto (o Trattato) di Londra (1915) al Trattato
diOsimo (1975), soffermandosi, in particolare, sugli eventi degli anni compresi fra il 1943 e il 1954.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di beneficio che da
essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo
per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo.
Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea. Se lo ritiene
opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale.
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È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068
Simulazione SECONDA PROVA
(TECNICHE MINERARIE)
CLASSE VB
Indirizzo GEOMINERARIO
Esami di Stato 2013/14
ALUNNO
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(cognome e nome)
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
Un giacimento di travertino (peso specifico 2,68 t/m3) viene individuato in una zona pianeggiante
ad una profondità, sotto il piano di campagna, di circa 2 metri, con un’estensione in pianta di 150 x
100 m2 e in altezza di 30 m.
La produzione finale è di blocchi per arredi urbani e materiale da pavimentazione.
La produzione netta è di 1000 m3 al mese con una resa prevista del 55%.
Tenendo conto che i blocchi primari devono essere di 1x2x2 m3, si dovrà:
a) progettare l’organizzazione della coltivazione, fornendo le indicazioni occorrenti (schemi,
macchinari e attrezzature per il distacco, per la riquadratura dei blocchi, per lo
spostamento e trasporto);
b) determinare la durata della coltivazione;
c) determinare i volumi di sterili da mettere in discarica e fornire le linee generali da seguire
per il recupero ambientale.
Il candidato assumerà opportunamente, a sua scelta, le caratteristiche morfologiche, geologiche e
idrogeologiche non fornite dal testo e da lui ritenute necessarie per lo svolgimento dell’elaborato.
_________________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
Istituto di Istruzione Superiore
“B. Lotti”
Via della Manganella 3/5 – 58024 Massa Marittima
Tel.0566/902068 fax 0566/902612
Simulazione TERZA PROVA
CLASSE VB
Indirizzo GEOMINERARIO
Esami di Stato 2013/14
ALUNNO
______________________________________________
(cognome e nome)
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
ISTRUZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA E CRITERI DI VALUTAZIONE
MATERIE DELLA PROVA: Inglese– Storia – Topografia– Matematica
TEMPO A DISPOSIZIONE: 75 minuti
TIPOLOGIA B - QUESITI A RISPOSTA SINGOLA*
LIVELLI DI
NUMERO QUESITI
PUNTEGGIO
VALORE
(per ogni materia)
VALUTAZIONE
INDICATORI
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
assente 0,0-0,2
parziale 0,2-0,8
centrata 0,8-1,5
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente 0,0-0,2
parziale 0,2-0,8
centrata 0,8-1,5
COERENZA AL QUESITO E
CAPACITA' DI SINTESI
assente 0,0-0,2
parziale 0,2-0,8
centrata 0,8-1,5
TOTALE MAX
PUNTEGGIO
MASSIMO
(per ogni materia)
2
9
4,5
TIPOLOGIA C - QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
INDICATORI
NUMERO PUNTEGGIO
QUESITI
MASSIMO
PUNTEGGIO
(per ogni
(per ogni
materia)
materia)
RISPOSTA CORRETTA
1,5
RISPOSTA SBAGLIATA O ASSENTE
0
TOTALE QUESITO
1,5
4
6
! ogni quesito a scelta multipla (tipologia C) prevede l'assegnazione di punti 1,5 per la
risposta corretta e nessuna penalizzazione per l'errore;
! ogni quesito della tipologia C ha sempre una sola risposta corretta;
! nei quesiti a risposta singola (tipologia B), la lunghezza delle risposte deve rispettare il
numero di righe a disposizione;
! laddove lo ritenga necessario, l'alunno può corredare la risposta ai quesiti di tipologia B con
un semplice grafico o disegno sull'ultimo foglio, facendo un chiaro richiamo ad esso nella
risposta scritta;
! per ogni materia si può totalizzare un massimo di 15 punti;
! la valutazione finale deriva dalla media dei punteggi ottenuti nelle singole materie
! il punteggio massimo della prova è 15 punti, la sufficienza si raggiunge totalizzando 10
punti.
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
INGLESE
1. Our knowledge of the interior of the Earth is based on:
a. some very deep holes drilled into it
b. direct evidences
c. the studying of mines
d. The study of earthquakes, deep volcanoes, meteorites and the Earth’s magnetic field.
2. Tectonic plates are:
a. in the core
b. in the mantle
c. in the litosphere
d. in the asthenosphere
3. Lithosphere and asthenosphere differ:
a. because lithosphere is hotter
b. because asthenosphere is more rigid
c. because lithosphere has a lower strenght and higher density
d. in the way they transfer the heat
4. The factors that have contributed to globalization are:
a. sophisticated communication and transportation technologies and mass migration
b. movement of peoples and the outgrowth of international markets
c. international agreements that reduce the cost of doing business in foreign countries
d. improvement of communication and transportation technologies and services, mass
migration, outgrowth of international markets.
5. !In no more than seven lines give your interpretation of the expression “global citizen”
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6. Talk about the different layers that make the structure of the Earth
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
STORIA
7. Quali furono le cause della prima guerra mondiale
a. Il Pangermanesimo e la questione italica
b. L’espansione dell’impero Ottomano, le difficoltà etniche della Germania
c. Le terre Irredente, l’Alsazia e la Lorena, I Balcani
d. I Balcani, i confini fra Austria Italia e quelli tra Francia e Italia
8. La dichiarazione di Balfour è
a. La dichiarazione in cui il ministro degli esteri inglese riconobbe uno stato ebraico in Palestina
b. La dichiarazione in cui il ministro degli esteri inglese autorizzava la formazione di una lega ebraica
per la liberazione della Palestina dagli ottomani.
c. La dichiarazione in cui il ministro degli esteri inglese eliminava il territorio palestinese.
d. La dichiarazione con cui l’agenzia ebraica rivendicava la difesa di insediamenti ebraici in Palestina
9. Definisci la repubblica di Weimar
a. Fu una repubblica dal 18 al 34
b. Fu caratterizzata dalla politica di EBERT
c. Vide il colpo di stato di Hitler nel 38
d. Fu caratterizzata da centralismo e potere dittatoriale
10. Le differenze tra rigido comunismo di guerra e NEP
a. Il comunismo di guerra rappresenta un’apertura al capitalismo
b. La NEP venne intrapresa dallo zar Nicola II
c. Non esiste differenza tra le due politiche
d. Il rigido comunismo di guerra era motivato dalla guerra civile.
11. Definisci le fasi della politica coloniale italiana dalla fine dell'ottocento alla prima metà
del novecento
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12. Esponi i tratti salienti dell' avvento del comunismo in Cina dai primi del novecento fino al
1940
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a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
TOPOGRAFIA
13. Per traffico alla trentesima ora di punta [Q30] si intende:
a. Il traffico nell’ora di punta relativo al trentesimo giorno dell’anno
b. La portata oraria che viene superata 29 volte nell’arco dell’anno
c. La portata oraria che si verifica 29 volte nell’arco dell’anno
d. La portata oraria che viene superata solo 30 volte nell’arco dell’anno
14. La velocità di progetto è
a. La velocità massima tenuta dall’autoveicolo nel percorrere la strada
b. La velocità minima tenuta dai veicoli che percorrono la strada in condizioni
favorevoli di traffico e ambientali
c. La velocità media tenuta dai veicoli che percorrono la strada in condizioni favorevoli
di traffico e ambientali
d. La velocità costante tenuta dal veicolo isolato in condizioni favorevoli ambientali e
non ostacolato nella sua corsa da intersezioni
15. Per la progettazione definitiva del percorso dell’Asse stradale occorre operare su
a. Una mappa catastale aggiornata
b. Una mappa plano-altimetrica a curve di livello dell’IGM (a scala non inferiore a
1/10000)
c. Un rilievo planimetrico (a scala non inferiore a 1/2000)
d. Un rilievo plano-altimetrico (a scala non inferiore a 1/2000)
16. La formula di Gauss è utilizzata per calcolare
a. La superficie di un poligono quando sono note le coordinate polari dei vertici
b. Quando sono note le coordinate cartesiane parziali dei vertici del poligono
c. Quando sono note le coordinate cartesiane ortogonali dei vertici del poligono
d. Quando sono noti tutti i lati meno uno e tutti gli angoli tranne quelli adiacenti al lato
non noto
17. Quali elementi occorre conoscere per l’individuazione del tracciolino? Descrivere le fasi
da seguire per la definizione dell’andamento planimetrico dell’asse stradale (a partire
dallo studio del tracciolino attraverso la poligonale d’asse)
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
18. Dovendo staccare da un appezzamento triangolare una superficie S1, con dividente
parallela ad un lato AB noto e noti sono i due angoli ad esso adiacenti, descrivere le due
metodologie per l’individuazione dei punti M e N.
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
MATEMATICA
19. Quale tra le seguenti equazioni rappresenta una funzione?
a. y - 4 x 2 + 6 = 0
b. x + x 3 − 5 y 2 = 0
c. x − 8 = 0
d. y - x 4 + y 3 = 0
20. Date le funzioni f (x) = (1 + 3x − ln x) e g (x ) = (x − 1)2 , quale tra le seguenti è la funzione
composta y = f (g (x))?
a. y = (3x − ln x)
b. y = 1 + 3(x − 1)2 - 2 ln(x − 1)
c. y = 1 + 3(x − 1)2 - ln x
d. y = 1 + 3x - ln(x − 1)
21. Quale dei seguenti casi è una forma indeterminata?
a. + ∞ + ∞
b.
∞
0
c.
1
∞
d.
0
0
22. Quale delle seguenti proposizioni è vera?
a. Una funzione continua nel punto xo è in quel punto anche derivabile
b. Una funzione continua in un intervallo [a;b] è in quell'intervallo anche derivabile
c. Una funzione derivabile in un intervallo [a;b] è in quell'intervallo anche continua
d. Una funzione derivabile nel punto xo può non essere continua in quel punto
!
!
!
!
!
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I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB
23. Calcolare il seguente limite
lim
x→2
x-2
x + 3x - 10
2
24. Calcolare la derivata della funzione y =
ex
cos x
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ALUNNO _______________________________
VOTO _______
INGLESE
STORIA
TIPOLOGIA B
INDICATORI
TIPOLOGIA C
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
INDICATORI
TIPOLOGIA B
LIVELLI DI
VALORE
VALUTAZIONE
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
COERENZA AL QUESITO
E CAPACITA' DI SINTESI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
COERENZA AL
QUESITO E CAPACITA'
DI SINTESI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
valutazioni parziali
MATEMATICA
TIPOLOGIA B
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
COERENZA AL QUESITO
E CAPACITA' DI SINTESI
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
TOTALE STORIA
TOPOGRAFIA
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
PUNTEGGIO
valutazioni parziali
TOTALE INGLESE
INDICATORI
TIPOLOGIA C
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
TIPOLOGIA C
PUNTEGGIO
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
valutazioni parziali
TOTALE TOPOGRAFIA
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
TIPOLOGIA B
LIVELLI DI
VALORE
INDICATORI
VALUTAZIONE
assente
0,0-0,2
CORRETTEZZA
parziale
0,2-0,8
TERMINOLOGICA
centrata
0,8-1,5
CORRETTTEZZA E
assente
0,0-0,2
COMPLETEZZA DEI
parziale
0,2-0,8
CONTENUTI
centrata
0,8-1,5
COERENZA AL
assente
0,0-0,2
QUESITO E CAPACITA'
parziale
0,2-0,8
DI SINTESI
centrata
0,8-1,5
valutazioni parziali
TIPOLOGIA C
PUNTEGGIO
TOTALE
MATEMATICA
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE