ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068 Istituto Tecnico Industriale - Ind. Geominerario Documento del 15 Maggio con allegati Consiglio di Classe V B a.s. 2013 - 2014 INDICE Presentazione del Consiglio di Classe ………………………………………….... pag. 3 Presentazione della Classe ………………………………………….... pag. 4 Relazione finale del Consiglio di Classe ………………………………………….... pag. 5 Profilo dell’indirizzo professionale ………………………………………….... pag. 5 Obiettivi del Consiglio di classe ………………………………………….... pag. 6 Risultati raggiunti in relazione agli obiettivi prefissati dal Consiglio di classe ……… pag. 6 Contenuti disciplinari svolti - attività integrative curriculari ed extracurriculari ….…... pag. 6 Metodologie e strategie adottate ………………………………………….... pag. 7 Modalità di lavoro del consiglio di classe ………………………………………….... pag. 8 Strumenti di verifica utilizzati dal consiglio di classe Criteri di misurazione del profitto e di valutazione ……………………………….. pag. 9 ………………………………….. pag.10 Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo ………………… pag.10 Indicazioni per la terza prova ...………………………………………… pag.11 Elenco dei libri di testo ………………………………………….... pag.12 Firme ………………………………………….... pag.13 Allegato A: contenuti programmatici per ogni singola disciplina Allegato B: griglie di valutazione approvate dal Collegio dei Docenti Allegato C: Esempi di simulazioni di prima, seconda e terza prova svolte durante l’anno I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2012– 2013 CLASSE V B 2 Disciplina Diritto ed economia industriale Educazione fisica Geotecnica Inglese Italiano Lab. Geologia Lab. Geotecnica Lab. Tecniche Minerarie Lab. Topografia Matematica Mineralogia e geologia Preparazione Meccanica dei Minerali Religione Storia Tecniche Minerarie Topografia I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2012– 2013 CLASSE V B Nome del Docente Marilena Simoncelli Paola Russo Fabrizio Fanciulletti Elena Zanaboni Anna Ciaffone Sara Ciresa Sara Ciresa Sara Ciresa Francesco Catarsi Carmelo Fiorino Raffaella Vecci Manuela Liberati Marco Pampana Giulia Romano Manuela Liberati Leonardo Botta (fino al 18 01 14) Roberto Bigliazzi Continuità Didattica dalla IV alla V PRESENTAZIONE CONSIGLIO DI CLASSE no sì sì sì no sì sì sì no sì sì sì sì sì sì no 3 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Numero studenti Età media 19 Femmine 4 19 Provenienza: Promozioni classe precedente n. Ripetenti n. 15 Maschi stessa scuola n. 19 altra scuola n. 0 17 1 Abbandoni e/o ritiri durante l’anno scolastico n. (studenti che non vengono scrutinati) 0 Elenco degli alunni Beneventi Alberta Malossi Selene Biagini Leonardo Muoio Michele Bronzi Edoardo Ranieri Andrea Ciurli Giovanni Serusi Giulia Conedera Irene Sollazzo Lorenzo Dauti Francesco Taviani Alfredo Fusi Riccardo Tosi Alessio Iacci Matteo Venturi Luca Iaciofano Daniele Volperino Domenico Innocentini Simone I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 –2014 CLASSE V B 4 RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE A dispetto delle buone premesse degli anni precedenti, la classe ha mostrato, in quest’ultimo anno un calo sia nell’attenzione, sia nella partecipazione all’intervento didattico e, di conseguenza, nel rendimento. Infatti, malgrado siano stati effettuati interventi didattici mirati, approfondimenti, frequenti periodi di ripasso e attività di recupero “in itinere”, in tutte le materie, alla fine del percorso scolastico molti alunni mostrano difficoltà, soprattutto a livello espressivo e di rielaborazione personale dei contenuti. L’aspetto più preoccupante di questa situazione è che l’abbassamento nei livelli di attenzione, partecipazione e preparazione si può notare anche in alcuni degli alunni che si erano distinti nei precedenti anni scolastici per gli ottimi risultati raggiunti. Come si evince anche dalle relazioni dei singoli docenti, solo un ristretto gruppo di alunni ha raggiunto un risultato apprezzabile in termini di conoscenze, competenze e abilità, mettendo a frutto le buone capacità personali, e dimostrando interesse per le attività scolastiche. Un gruppo ben più numeroso è stato caratterizzato da un atteggiamento decisamente più superficiale nei confronti di molte materie, atteggiamento che, unito allo scarso impegno nello studio, ha portato a risultati deludenti. I tentativi di recupero, specie nell’ultima parte dell’anno scolastico, non a tutti sono serviti a colmare completamente le lacune accumulate e al momento in cui questo documento viene redatto permangono alcune situazioni piuttosto complesse. Le attività di laboratorio, come del resto le visite guidate, hanno fatto registrare un maggior interesse; i ragazzi si sono in genere dimostrati attenti e partecipativi. Anche le attività di tirocinio sono state molto proficue ed hanno prodotto un’apprezzabile crescita culturale. Per quanto riguarda il comportamento complessivamente la classe ha dimostrato quasi sempre una sostanziale correttezza in classe e durante le attività extracurriculari, ma è necessario segnalare l’elevatissimo numero di assenze e di permessi utilizzati per entrate in ritardo e uscite anticipate. Informazioni su contenuti, tempi, obiettivi specifici raggiunti nelle singole discipline, sulle varie attività di sostegno e integrazione sono riportate nelle relazioni finali dei singoli docenti. Rapporti scuola-famiglia Si sono svolti, nella maggior parte dei casi, regolarmente rispettando il calendario previsto e approvato dal collegio dei docenti. Non tutti i genitori comunque hanno avuto almeno una volta rapporti con la scuola. Spesso questi rapporti si sono svolti più per fini consultivi che costruttivi. PROFILO DELL’INDIRIZZO PROFESSIONALE La figura professionale del “Perito Geominerario” prevede una adeguata formazione di base utile al tecnico per inserirsi con buona elasticità in contesti diversi. Le conoscenze che vengono acquisite in questo corso sono essenzialmente centrate sullo studio delle problematiche ambientali intese in senso lato e vanno dalla geologia alla cartografia, alla geologia applicata alle tecniche dell’ingegneria civile. Questo percorso permette di acquisire le necessarie competenze e capacità per poter gestire problematiche che vanno dal monitoraggio ambientale alla realizzazione di infrastrutture alla ricerca petrolifera alla gestione dei cantieri sia minerari che edili. Particolare attenzione è stata posta, negli ultimi anni, dalla nostra scuola, alle problematiche ambientali rivolte allo studio e prevenzione del dissesto idrogeologico, alla gestione della risorsa idrica, alla gestione dei rifiuti, alle tecniche di recupero e ripristino ambientale di siti degradati, ecc. Inoltre le conoscenze e competenze della figura sono ottime basi per il proseguimento degli studi in particolar modo in campo tecnico, scientifico e tecnologico, come dimostrano i buoni risultati che gli allievi di questo corso hanno molto spesso ottenuto e stanno ottenendo in facoltà quali Ingegneria, Scienze della Terra, Scienze Ambientali, ma anche in facoltà che non sono direttamente collegate, come piano di studi, alle materie di specializzazione dell’indirizzo geominerario, come ad esempio Ingegneria delle Telecomunicazioni ed ingegneria aerospaziale. I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 –2014 CLASSE V B 5 Non meno importante rimane la possibilità di applicare le capacità e le competenze acquisite nel corso di studi alla libera professione, previa iscrizione all’albo dei periti industriali. OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Obiettivi generali e trasversali conseguiti Obiettivi generali • Miglioramento del senso di responsabilità individuale • Partecipazione alla vita scolastica • Miglioramento della partecipazione al dialogo Obiettivi trasversali Gli obiettivi trasversali comportamentali ritenuti più significativi sono: • raggiungimento di una certa autostima • minima aggregazione di gruppo Gli obiettivi trasversali cognitivi ritenuti più significativi sono: • minima acquisizione di un linguaggio corretto per ogni disciplina • comprensione degli approcci metodologici delle varie discipline. RISULTATI RAGGIUNTI IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE Sia in un contesto di lavoro autonomo che dipendente gli alunni che più si sono impegnati, rispetto al resto della classe, sono in grado di : in termini di conoscenza conoscere le tecniche di monitoraggio ambientale, conoscere i fenomeni naturali che stanno alla base della dinamica ambientale, conoscere le cartografie ed i sistemi di rilevamento ed elaborazione topografica, conoscere le tecniche realizzative delle infrastrutture (strade, invasi artificiali, ecc) conoscere le procedure di VIA In termini di capacità gli studenti hanno acquisito una certa capacità di comprensione, di analisi, di sintesi e di valutazione; hanno acquisito una sufficiente capacità di esporre e ragionare sui contenuti disciplinari utilizzando i diversi linguaggi specifici. In termini di competenze Saper consultare la normativa vigente, saper relazionare il lavoro svolto Sia per le materie letterarie che per quelle tecniche, seguendo le indicazioni del nuovo esame di stato, gli alunni sono stati impegnati in lavori scritti in conformità delle tipologie di prima prova possibili. CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI - ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI Per quanto riguarda i contenuti disciplinari svolti nelle singole materie si rimanda alle relazioni dei docenti che sono unite al presente documento nell’allegato A. I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 –2014 CLASSE V B 6 Al fine di incentivare l’interesse degli alunni e permettere loro di approfondire le conoscenze o di affrontare nuovi argomenti sono state effettuate le seguenti visite guidate: Luogo visitato Tematiche Discipline coinvolte Le vulcaniti di Radicofani e del Monte Amiata Geologia Geotecnica Tecniche minerarie Geologia Geotecnica Tecniche Minerarie Cantiere di bonifica - Syndial Niccioleta Geotecnica Tecniche minerarie Geotecnica Tecniche minerarie Docente accompagnatore Liberati, Vecci, Ciresa, prof. Meccheri (Università di Siena) Fiorino, Vecci La classe ha seguito una lezione tenuta dal Prof. Massimo Salleolini dell’Università di Siena dal titolo: “L’intrusione salina negli acquiferi costieri grossetano” ed ha partecipato al meeting “le GEOSCIENZE a SCUOLA” tenuto a Pisa nell’ambito del IX Forum Italiano di Scienze della Terra (GEOITALIA 2013 "Le Geoscienze per la Società"). La classe ha partecipato ad un mini-stage di rilevamento geologico con ilprof. Meccheri Università di Siena, nella zona del Monte Calvo (Gavorrano). Quasi tutti gli alunni hanno terminato il tirocinio aziendale cominciato in IV e nella maggior parte dei casi hanno fissato questa esperienza in una tesina da presentare in sede di esame. La classe ha partecipato al viaggio di istruzione a Barcellona accompagnata dal professor Fiorino. Sono state effettuate attività di orientamento generico presso l’Università di Siena e di Pisa. È stata effettuata una giornata di orientamento presso la facoltà di Geologia dell’Università di Pisa, con attività di laboratorio specifiche per l’indirizzo. La classe ha partecipato ai seguenti progetti: • Quotidiano in classe • Tiro al volo • Centro sportivo scolastico (con partecipazione ai campionati sportivi studenteschi) • Sicurezza sui luoghi di lavoro (all’interno delle singole materie) METODOLOGIE E STRATEGIE ADOTTATE Le metodologie adottate sono state essenzialmente incentrate su lezioni frontali alternate a lezioni interattive e gli strumenti utilizzati sono stati sia quelli tradizionali (lavagna interattiva LIM, fotocopie di appunti del docente ad integrazione del testo, strumenti dei vari laboratori), computer e strumenti multimediali, diverse lezioni sono state svolte in campagna anche in relazione al fatto che materie come la geologia e la geologia applicata hanno bisogno di essere verificate sul campo e difficilmente le spiegazioni e gli schemi in classe risultano esaurienti. Ove necessario oltre all’approfondimento degli aspetti teorici degli argomenti oggetto delle discipline tecnico-scientifiche, si è provveduto alla elaborazione matematica e alla definizione di schemi grafici, anche con l’ausilio di software specifici. Per le materie di indirizzo tecnico e per la lingua inglese, gli studenti hanno potuto svolgere attività di laboratorio, sia con lavoro individuale che in gruppo. Si ribadisce che si è sempre cercato di uniformare il linguaggio tecnico delle materie di indirizzo, curandone gli aspetti di interdisciplinarietà. Modalità di recupero: Sono stati effettuati interventi di recupero in itinere e individualizzati; talvolta sono state utilizzate le ore normalmente dedicate alle attività di laboratorio in cui la copresenza degli I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 –2014 CLASSE V B 7 insegnanti permette una diversificazione del lavoro. Inoltre è stato effettuato il recupero pomeridiano di Matematica, Italiano e Storia ed è stata utilizzata la settimana del viaggio di istruzione per i ragazzi che non vi hanno partecipato. Modalità di verifica: Le verifiche sono state condotte con interrogazioni, prove scritte a risposta multipla ed a risposta singola, esercizi, colloqui e prove pratiche. Le prove sono state effettuate secondo il calendario stabilito dal collegio dei docenti e, quando necessario, con tempistiche individualizzate e concordate con gli alunni. Sono state effettuate due simulazioni di terza prova (storia, inglese, matematica, topografia - storia, inglese, topografia e geotecnica) della durata di 75 minuti, una simulazione della seconda prova della durata di 6 ore e una simulazione della prima prova. MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE storia inglese matem. diritto geologia geotecnica topografia tecn. miner. prep. mecc. ed. fisica x x x x x x x x x x Lezione con esperti x x Lezione multimediale x x Lezione pratica x x x x x x x x x x MODALITÀ italiano Lezione frontale x x x Problem solving Esercitazioni x x x x x Lavoro di gruppo Discussione guidata x x x x I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 –2014 CLASSE V B x x x x x x x x x x x x 8 STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE STRUMENTI Italiano Storia Colloquio si Elaborati scritti si si Inglese Matem. Diritto Geologia Geotec. Tecn. Min. si si si si si si si si si si si si si si si si si si Prova di Lab. / multimediale Prova pratica Risoluzione di casi/problemi Prova strutturata/ semistrutturata si si si si si Relazione Esercizi si si si si si si si si si si si si si si Top. si Prep. Mecc. Ed. Fis. si si si si si si si si si si si Altro I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 –2014 CLASSE V B 9 CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO E DI VALUTAZIONE Si fa riferimento alla griglia di misurazione del profitto e di valutazione approvata dal Collegio docenti e allegata al presente documento. Verranno in particolar modo considerati i seguenti elementi: • Assiduità nella frequenza scolastica e costanza nello studio a casa • Miglioramenti mostrati in itinere rispetto ai livelli di partenza • Superamento dei debiti formativi • Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo • Interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative offerte dalla scuola. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO Elementi che concorrono alla determinazione del credito scolastico: • • • • • • • Profitto (Vedi tabella A art. 15 comma3, Reg. D.P.R. 323/98) e Delib. Collegio Terza Prova Assiduità nella frequenza scolastica Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo Interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari e integrative offerte dalla scuola Eventuali crediti formativi Certificazione europea sulla conoscenza della lingua straniera Patente europea del computer Sotto è riportata la tabella ministeriale con i crediti per ciascun anno in riferimento alla media del profitto. Credito scolastico (punti) Media dei voti 3° anno 4° anno 5° anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9<M≤10 7-8 7-8 8-9 Credito formativo: Secondo la vigente normativa è da ritenersi credito formativo un’esperienza qualificata acquisita al di fuori della scuola di appartenenza che incida sulla formazione dello studente e favorisca la sua crescita umana civile e culturale. Tale esperienza dovrà essere coerente con il tipo di corso ed omogenea con i contenuti tematici del corso stesso. La documentazione relativa al credito formativo deve consistere in un’attestazione proveniente dall’Ente, Associazione od Istituzione presso il quale il candidato ha realizzato l’esperienza e contenente una sintetica descrizione dell’esperienza stessa. Tale documentazione deve pervenire all’Istituto entro il 15 Maggio 2014, per consentirne l’esame e la valutazione da parte degli organi competenti. I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 –2014 CLASSE V B 10 Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo (comma 2 art. 12 Regolamento). Per l’attribuzione del credito formativo si fa riferimento, inoltre, ai criteri stabiliti dal collegio docenti dell’istituto. Nella valutazione del credito formativo si terrà conto dell’andamento scolastico dello studente. INDICAZIONI PER LA III PROVA Nel corso dell’anno scolastico sono state svolte due simulazioni della 3° prova con tipologia mista b e c: quattro domande a risposta multipla e due a risposta breve per ogni materia (tempo a disposizione 75 minuti). 1. Storia, inglese, matematica e topografia (di cui si allega il testo come modello esemplificativo) 2. Storia, inglese, topografia e geotecnica Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alle griglie approvate dal collegio docenti . Considerato il gradimento espresso dagli alunni risulta evidente una certa predisposizione allo svolgimento di una prova con quesiti misti: risposta multipla ed a risposta aperta (b-c). I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 –2014 CLASSE V B 11 ELENCO LIBRI DI TESTO DISCIPLINA LIBRI DI TESTO Diritto ed economia industriale Dispense del docente Educazione fisica “In perfetto equilibrio” Casa Editrice G.D’ANNA Geotecnica Dispense del docente Inglese Hill- Freeman “Change up” Ed. ELI Franchi-Martelli - Creek “New focus on science” Ed. MINERVA SCUOLA Di Sacco “Le basi della letteratura.” Vol. A - B Italiano Ed. MONDADORI Dante Alighieri “Divina Commedia: Paradiso” Matematica Bergamini-Trifone “Corso verde di matematica.” Vol.5 ZANICHELLI Mineralogia e geologia Dispense del docente Preparazione Meccanica dei Minerali Dispense del docente Storia De Luna – Meriggi – Albertoni “La storia al presente – Il mondo contemporaneo” Vol.3 Ed. PARAVIA Tecniche Minerarie Dispense del docente Topografia Cannarozzo-Cucchiarini “Carte Misure Rilievi” Ed. Zanichelli dispense integrative I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 –2014 CLASSE V B 12 Il presente documento è stato redatto, letto e approvato all’unanimità nella seduta del consiglio di classe del Maggio 2014 alla presenza dei sottoscritti docenti Disciplina Nome del Docente Diritto ed economia industriale Maria Elena Simoncelli Educazione Fisica Paola Russo Geotecnica Fabrizio Fanciulletti Inglese Elena Zanaboni Italiano e Storia Giulia Romano Firma Laboratorio Geotecnica Laboratorio Tecniche Minerarie Sara Ciresa Laboratorio Geologia Laboratorio Topografia Francesco Catarsi Matematica Carmelo Fiorino Mineralogia e geologia Raffaella Vecci Coordinatore del Consiglio di Classe Religione Preparazione Meccanica dei Minerali Tecniche Minerarie Topografia Dirigente scolastico Marco Pampana Manuela Liberati Roberto Bigliazzi Prof.ssa Anna De Santis Presidente del Consiglio di Classe I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 –2014 CLASSE V B 13 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Anno Scolastico 2013/2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ALLEGATO A CONTENUTI PROGRAMMATICI DI OGNI SINGOLA DISCIPLINA Classe VB INDIRIZZO GEOMINERARIO Allegato A INDICE Diritto ed economia aziendale …………………………………………… pag 3 Educazione fisica …………………………………………… pag 4 Geotecnica …………………………………………... pag 5 Italiano …………………………………………... pag 6 Lingua e civiltà inglese …………………………………………... pag 9 Matematica …………………………………………... pag 10 Mineralogia e geologia …………………………………………... pag 12 Preparazione meccanica dei minerali …………………………………... pag 13 Religione …………………………………………... pag 14 Storia …………………………………………... pag 15 Tecniche minerarie …………………………………………... pag 16 Topografia …………………………………………... pag 18 I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 2 Allegato A Materia: DIRITTO ED ECONOMIA AZIENDALE Docente: Prof.ssa Maria Elena Simoncelli Modulo 1 – Il diritto, le fonti e l’interpretazione della legge Funzioni del diritto. Generalità ed astrattezza delle norme giuridiche. Tipi di norme giuridiche. La nozione di fonte del diritto. Le fonti del diritto italiano. Il problema della coerenza tra le fonti .La gerarchia delle fonti. La riserva di legge. La competenza. L’efficacia della legge nello spazio e nel tempo. Modulo 2 – Il rapporto giuridico: situazioni, beni e soggetti Il rapporto giuridico di diritto privato. Il diritto soggettivo. Le altre situazioni soggettive attive. Le situazioni soggettive passive. La persona fisica: nozione. La capacità giuridica e la capacità di agire. L’incapacità legale. L’incapacità naturale. Modulo 3 - Le obbligazioni Il concetto di obbligazione. La prestazione. Le fonti delle obbligazioni. I soggetti dell’obbligazione e le loro modificazioni.. L’adempimento delle obbligazioni. L’inadempimento in generale. Il risarcimento del danno. Modulo 4 – Il contratto in generale Il contratto. Classificazione dei contratti (appunti dettati). Gli elementi essenziali del contratto. Gli elementi accidentali del contratto. Le limitazioni all’autonomia contrattuale (cenni). Gli effetti del contratto. L’invalidità del contratto in generale; distinzione tra invalidità ed inefficacia del contratto. La nullità. L’annullabilità. La rescissione. La risoluzione del contratto. Modulo 5 –La moneta La moneta : caratteri. I sistemi monetari. Il valore della moneta Modulo 6 – L’inflazione L’inflazione: tipi di inflazione. Come si calcola l’inflazione. Cause dell’inflazione. Effetti dell’inflazione. Massa Marittima, 15 Maggio 2014 Il docente ssa Prof. Gli alunni Maria Elena Simoncelli I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 3 Allegato A Materia: EDUCAZIONE FISICA Docente: Prof.ssa Paola Russo Test di valutazione iniziale e finale: 1 Test forza arti inferiori 2 Test forza arti superiori 3 Test di rapidità e di velocità 4 Test di mobilità articolare ed elasticità muscolare Esercizi per lo sviluppo delle capacità condizionali: 1 Forza: esercitazioni eseguite individualmente e a coppie, esercitazioni di balzi, salti, lanci e andature varie con l’ausilio di piccoli e grandi attrezzi. 2 Rapidità e Velocità: attività e giochi per lo sviluppo della capacità di reazione, brevi scatti di corsa, esercizi per lo sviluppo delle frequenze dei movimenti, staffette. 3 Resistenza: attività di durata, attività in circuito e percossi misti, esercizi di educazione respiratoria. Capacità coordinative: 1. Generali: esercizi e giochi per lo sviluppo della capacità di controllo, adattamento e trasformazione del movimento, della capacità di apprendimento motorio e delle abilità motorie. 2. Speciale: esercizi di equilibrio, di coordinazione oculo - manuali e oculo podaliche, di orientamento e differenziazione spazio – temporale, individuazione delle traiettorie di combinazione motoria, di anticipazione motoria, di destrezza fine, di prontezza motoria. Mobilità articolare Esercizi per il miglioramento della mobilità articolare e dell’elasticità muscolare. Pratica delle seguenti discipline sportive e conoscenze delle regole Pallavolo: tecnica del palleggio e del bagher in ricezione e in difesa, tecnica della battuta di sicurezza e della battuta tipo tennis; fondamentali di attacco e di difesa: la schiacciata e il muro; schemi tattici. Conoscenza delle regole di gioco e loro corretta applicazione. Atletica leggera: tecnica di corsa veloce, andature di sensibilizzazione dei piedi , prova cronometrata sui 60m.. Calcio a cinque: fondamentali, esercitazioni globali di gioco. Teoria: elementi di teoria dell’allenamento delle capacità motorie, le capacità coordinative, elementi di anatomia e fisiologia del corpo umano (il sistema nervoso), tecniche per la prevenzione degli infortuni, conoscenza e comprensione della corretta terminologia. Massa Marittima, 15 Maggio 2014 Il docente Prof.ssa Paola Russo I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B Gli alunni 4 Allegato A Materia: GEOTECNICA Docente: Prof. Fabrizio Fanciulletti Insegnante Tecnico Pratico: Prof. ssa Sara Ciresa I TRIMESTRE Idrogeologia: definizioni e generalità Sorgenti: cenni di classificazione strutturale Opere di presa delle sorgenti: dirette (bottini di presa) ed in falda (orizzontali, verticali e miste). Sfruttamento delle falde mediante i pozzi: costruzione e condizionamento di un pozzo, cementazione, prove di emungimento, cono di depressione. Prova di emungimento a gradini di portata, portata critica, interpretazione grafica (portata/tempi, abbassamento/tempi e portata/abbassamenti), prova a gradino di lunga durata. Tipi di filtro e drenaggio. Carta delle isopieze. Principi informativi della Legislazione sulle acque 236/88, 152/99 e 36/95. II SEMESTRE Geomorfologia: le frane, cause e tipologie; classificazione dei terreni in relazione alla loro franosità, superfici di scivolamento, condizione di stabilità di un pendio di altezza limitata (metodo dei conci o svedese), calcolo del coefficiente di sicurezza. Legislazione sulle opere di stabilità dei pendii in terra (D.M. 14.01.2008). Sistemi di monitoraggio dei movimenti franosi. Sistemi di bonifica dei movimenti franosi: gabbionate, muri di contenimento, setti di pali, muri e tiranti, drenaggi sia semplici che portanti, opere idrauliche di superficie. Frane in roccia, metodi di indagine e di previsione degli stacchi in roccia, sistemi di risanamento di versanti rocciosi. Invasi artificiali: cenni di legislazione relativa agli invasi artificiali; studi geologici, geomorfologici, idrogeologici propedeutici alla realizzazione degli invasi artificiali; caratteristiche delle opere di sbarramento e verifiche; dighe in terra, definizione ed elementi caratteristici delle opere, scelta del luogo e dell’altezza di sbarramento, studio di massima e studio esecutivo. Geologia del territorio: gallerie e strade: studio geologico, idrogeologico, geotecnica e delle condizioni di stabilità; criteri di scelta di un tracciato stradale o ferroviario, programma delle indagini di dettaglio per l’esecuzione di opere d’arte (muri di contenimento, drenaggi, ecc.) Valutazione dell’ambiente geologico negli studi di impatto ambientale (V.I.A.), scelta degli indicatori, stima degli impatti, tecniche di studio per la valutazione di impatto ambientale riferite alla realizzazione di discariche, dighe, cave, grandi vie di comunicazione. Massa Marittima, 15 Maggio 2014 Il docente Prof. Fabrizio Fanciulletti Gli alunni L’insegnante tecnico pratico Prof.ssa Sara Ciresa I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 5 Allegato A Materia: ITALIANO Docente: Prof.ssa Anna Ciaffone Modulo 1° produzione scritta Laboratori di scrittura secondo le varie tipologie Modulo 2° conoscenze storico letterarie Dalla scapigliatura al verismo La scapigliatura Tra ottocento e novecento Contesto storico letterario Le avanguardie: futurismo, espressionismo, dadaismo, surrealismo Il naturalismo francese Gli scrittori veristi Giovanni Verga vita e opere Lettura di: Nedda Prefazione all’Amante di Gramigna Fantasticheria La famiglia Toscano Libertà Mastro Don Gesualdo e Diodata La morte di Gesualdo Giosuè Carducci vita e opere Lettura di: Pianto antico Traversando la maremma toscana Il comune rustico Nevicata La scapigliatura Lettura di: Emilio Praga Preludio I simbolisti . Il mondo decadente Lettura di: Baudelaire - Spleen Gabriele d’Annunzio vita e opere Lettura di: Ritratto di esteta Il programma del superuomo La sera fiesolana La pioggia nel pineto I pastori Imparo un' arte nuova Giovanni Pascoli vita e opere Lettura di: Il fanciullino non è un poeta né un oratore Arano Novembre I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 6 Allegato A Lavandare Tuono X agosto L’assiuolo La mia sera Il gelsomino notturno Aldo Palazzeschi Lettura di: E lasciatemi divertire Guido Gozzano Lettura di: Totò Merumeni Italo Svevo vita e opere Lettura di: Una vita : Gabbiani e pesci Senilità : un pranzo, una passeggiatala La metamorfosi di Angiolina Il fumo Il funerale mancato La psicanalisi Luigi Pirandello vita e opere Lettura di: L’arte umoristica scompone Il treno ha fischiato Adriano Meis Io sono il fù Mattia Pascal La vita non conclude L’ingresso di sei personaggi Nel retrobottega di Madama Pace L’età contemporanea Contesto storico culturale Giuseppe Ungaretti vita e opere Lettura di: I fiumi San Martino del Carso Veglia Fratelli Soldati Mattina Umberto Saba vita e opere Lettura di: La capra Città vecchia Goal Ulisse Salvatore Quasimodo vita e opere Lettura di: I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 7 Allegato A Ed è subito sera Alle fronde dei salici Eugenio Montale vita e opere Lettura di: I limoni Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere Cigola la carrucola Non recidere forbice Il neorealismo Italo Calvino vita e opere Lettura di: La pistola DIVINA COMMEDIA Lettura e analisi 1, 63-141. 3, 10-108. 6, 1-36; 55-63; 93-108. 11, 1-12; 27-123: 17, 18-36; 46-99; 123-142. 33, 1-69 Massa Marittima, 15 Maggio 2014 Il docente Prof. Anna Ciaffone Gli alunni ssa I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 8 Allegato A Materia: LINGUA E CIVILTA' INGLESE Docente: Prof.ssa Elena Zanaboni Ø Change Up!, S. A. Hill-M. L. Freeman, ed ELI MOD. A: The Environment • UNIT 9 Globalization, a global event. Pagg.114-115 22 • Definizione di globalizzazione su appunti • UNIT 9 “Melting pot” pag.118 (definizione su appunti) MOD B: Applying for a job UNIT 6 University and Jobs • Task1 pag. 126 • How to write a letter pag. 129 • How to write acovering letter pag. 130 • How to write a CV pag. 130 • Esempi di Covering letter e Cv pag. 132 “Facing an interview” pag. 132 • approfondimenti in fotocopia Why Appearance is important • “Studying abroad” pag 138 MOD. C (su “New Focus on Science”) • The structur of the Earth pag. 160; • Plate Tectonics pag 161; • The Rock Cycle"pag. 162 MOD D: Petroleum (su fotocopie) • How petroleum and gas are created. pagg 7-10 • Petroleum Extracting Oil pagg. 12-13 • Products of petroleum pagg. 15-17 • Finding “black gold” pagg 19-22 Prof. ssa Il docente Elena Zanaboni I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B Gli Alunni 9 Allegato A Materia:MATEMATICA Docente: Prof. Carmelo Fiorino MODULO 1 LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETA’ Le funzioni reali di variabile reale Le proprietà delle funzioni e la loro composizione 838 844 856 866 MODULO 2 I LIMITI La topologia della retta La definizione di limite finito per x che tende a xo La definizione di limite infinito per x che tende a xo La definizione di limite finito per x che tende a infinito La definizione di limite infinito per x che tende a infinito Primi teoremi sui limiti 882 888 896 901 904 907 919 923 927 929 932 937 MODULO 3 LE FUNZIONI CONTINUE E IL CALCOLO DEI LIMITI Le operazioni sui limiti Le forme indeterminate I limiti notevoli Gli infinitesimi, gli infiniti e il loro confronto Le funzioni continue I punti di discontinuità di una funzione Gli asintoti 946 950 955 957 960 963 967 979 982 988 996 997 1000 1004 MODULO 4 LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE E I TEOREMI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE La derivata di una funzione 1018 La retta tangente al grafico di una funzione 1023 La continuità e la derivabilità 1026 Le derivate fondamentali 1029 I teoremi sul calcolo delle derivate 1031 La derivata di una funzione composta 1036 La derivata della funzione inversa 1040 Le derivate di ordine superiore al primo 1041 Il differenziale di una funzione 1041 I teoremi sulle funzioni derivabili 1044 1061 1068 1072 1073 1074 1081 1086 1101 1102 1105 MODULO 5 LO STUDIO DELLE FUNZIONI Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate I massimi, i minimi e i flessi Massimi, minimi, flessi orizzontali e derivata prima Flessi e derivata seconda 1165 1169 1171 1181 I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 1126 1127 1132 1138 10 Allegato A Massimi, minimi, flessi e derivate successive Lo studio di una funzione 1141 1147 1185 1208 Massa Marittima, 15 Maggio 2014 Il docente Prof. Carmelo Fiorino I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B Gli alunni 11 Allegato A Materia: MINERALOGIA E GEOLOGIA Docente: Prof.ssa Raffaella Elda Maria Vecci Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Ssa Sara Ciresa Introduzione alla stratigrafia: metodi e scopi Principi base della stratigrafia: attualismo, orizzontalità originaria, sovrapposizione, continuità laterale, identità paleontologica, intersezione. Descrizione della posizione di uno strato nello spazio: direzione, immersione, inclinazione. I limiti tra le formazioni e la loro restituzione in carta. Il limite orizzontale. Le lacune stratigrafiche (gap e hiatus), la discordanza. Unità litostratigrafiche: strato, membro, formazione, gruppo. Rapporti tra le formazioni: continui (netti, sfumati, interdigitati), discontinui (angular unconfomity, paraconfomity, disconfomity, non-confomity). Ciclo sedimentario (trasgressione e regressione marina). Le facies: significato, sequenza di facies ed eteropia. Geologia strutturale: stress e strain comportamento dei materiali. Le faglie nomenclatura, geometria, struttura. Associazioni di faglie. Le pieghe: parti di una piega (fianchi, cerniera, asse, cresta). Classificazione pieghe: simmetriche, asimmetriche, rovesciate, coricate. Antiformi e sinformi, anticlinali e sinclinali. Terminazioni periclinali, flessure monoclinali. Immersione dell'asse. Geometria in funzione della posizione del piano assiale. Box fold e pieghe a chevron. Pieghe faglie e accavallamenti. Le falde di ricoprimento, concetto di autoctono ed alloctono. Rabotage basale e scaglie parautoctone. Finestra tettonica e klippe: esempi dalla zona toscana-umbra. Geologia regionale: la falda Toscana. concetto di autoctono e alloctono. Esempi di terreni del Dominio Toscano nella zona di interesse. Introduzione alla geomorfologia. Ambiente glaciale: inlandsis e ghiacciai montani, parti di un ghiacciaio, morene. Azione erosiva dei ghiacciai: estrazione, esarazione, escavazione: rocce montonate Valli glaciali e valli sospese. Fiordi. Il trasporto ed il deposito glaciale. Le morene: composizione granulometrica e tipologia. Forme di erosione glaciale. I laghi di sbarramento morenico. La morfologia costiera: maree e moto ondoso. Deposito e trasporto da parte del moto ondoso. Rifrazione delle onde e azione delle correnti litorali: frecce costiere, tomboli, cordoni litoranei. Coste alte (falesie, rias, fiordi), arretramento delle falesie ed evoluzione delle coste. Morfologia carsica: forme ipogee ed epigee. Circolazione sotterranea in aree carsiche. Morfologia eolica. Laboratorio Uso della bussola: teoria e pratica. Lettura ed interpretazione delle carte geologiche: rapporti tra la posizione dei limiti di strato e la morfologia. Carte Geologiche: metodo di lettura di una carta geologica alla scala 1:100.000 e maggiore. Esecuzione di semplici profili geologici Massa Marittima, 15Maggio 2014 Il docente Prof. ssa Raffaella Elda Maria Vecci Gli alunni L’insegnante tecnico pratico Prof. ssa Sara Ciresa I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 12 Allegato A Materia:PREPARAZIONE MECCANICA DEI MINERALI Docente: Prof.ssa Manuela Liberati TRIMESTRE Arricchimento. Significato ed esempi. Preparazione meccanica dei minerali. Significato di grezzo, di minerale utile e di sterile. Significato di tenore di metallo. Scopo della preparazione meccanica dei minerali (comminuzione, classificazione, concentrazione ed essiccamento). Rendimento in peso e in metallo di un impianto di arricchimento. Grandezza e forma di un granulo, concetto di classe granulometrica. Analisi granulometrica per setacciatura, uso del Ro-tap, grani difficili, vagli impiegati. Costruzione di diagrammi granulometrici e loro utilizzazione (istogrammi e curve cumulative). Liberazione. Generalità, significato di granulo sterile, ricco e misto, grado di liberazione. SEMESTRE Comminuzione. Generalità (frantumazione e macinazione), sforzi applicati e parametri. Rapporto di riduzione. Consumo di energia secondo Rittinger e Bond. Calcolo della potenza. Frantumazione. Generalità, classificazione. Frantoi a mascelle, mascelle piane o curve, lisce o scanalate. Frantoi a mascelle a doppio e semplice effetto. Caratteristiche tecniche. Frantoi rotativi primari e conici (Symons-Hydrocone). Caratteristiche tecniche. Cilindraie. Principali caratteristiche. Frantoi a cilindri e mascelle. Frantoi ad urto. Caratteristiche tecniche e velocità del granulo. Frantoi birotore e ad asse di rotazione verticale. Macinazione. Classificazione dei mulini a tamburo rotante. Lavorazione a ciclo aperto e chiuso. Classificazione secondo la forma del tamburo: mulini cilindrici, tubolari e cilindro-conici. Classificazione secondo il tipo di carica macinante: a sfere metalliche, a barre metalliche, a ciottoli e a sfere sintetiche, a carica automacinante. Massa Marittima, 15 Maggio 2014 Il docente Prof.ssa Manuela Liberati Gli alunni L’insegnante tecnico pratico Prof.ssa Sara Ciresa I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 13 Allegato A Materia: RELIGIONE Docente: Prof. Marco Pampana UD1 – Esistenza di Dio: analisi si negazione ed affermazione UD2 – Antropologia ed etica cristiana: l’Uomo nuovo e la rivelazione UD3 – Chiesa e questioni di etica UD4 – Ecumenismo e diversità religiosa UD5 – Valori religiosi e crescita personale UD6 – Approfondimento circa l’importanza del fatto religioso sulla persona singola e sulla storia dell’umanità Massa Marittima, 15 Maggio 2014 Il docente Prof. Marco Pampana I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B Gli alunni 14 Allegato A Materia: STORIA Docente: Prof.ssa Anna Ciaffone 1. Passaggio al nuovo secolo • età giolittiana 2. La grande guerra ed il primo dopoguerra • la prima guerra mondiale • le inquietudini 3. L’età dei totalitarismi • il fascismo • una nuova guerra • vigilia di guerra 4. La seconda guerra mondiale 5. Il secondo dopoguerra • la guerra fredda • l’Italia del boom • decolonizzazione 6. Il mondo bipolare • tra due blocchi • l’Italia 7. Verso un nuovo millennio • Passaggio di secoli • Nuove gerarchie • L’Italia • 11 settembre Massa Marittima, 5 Maggio 2014 Il docente Prof.ssa Anna Ciaffone I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B Gli alunni 15 Allegato A Materia: TECNICHE MINERARIE Docente: Prof.ssa Manuela Liberati Insegnante Tecnico Pratico: Prof.ssa Sara Ciresa TRIMESTRE Pozzi minerari. Generalità. Tipologie, dimensioni e sezione di un pozzo. Armatura e rivestimento di un pozzo (muratura, calcestruzzo, …). Metodi di scavo in relazione al tipo di rocce e alla presenza di acqua. Metodi speciali: anello tagliente, Honigmann, cementazione e congelamento. Scavo di pozzi in rimonta, uso del Raise-Borer. Calcestruzzi e cementi. Coltivazioni in sotterraneo. Generalità di una miniera. Lavori di preparazione e di tracciamento in strati molto inclinati, poco inclinati e negli ammassi. Altezza dei piani di coltivazione, ordine di coltivazione. Metodi di coltivazione. Coltivazioni con vuoti: senza sostegni, con sostegni (a pilastri abbandonati, a diaframmi abbandonati, a camere e diaframmi). Coltivazioni con scoscendimento: generalità, vantaggi e svantaggi. Coltivazioni con ripiena: generalità, materiali da ripiena. Ripiena meccanica e idraulica. Ventilazione. Scopo della ventilazione, composizione dell’aria nelle miniere, gas nocivi e velenosi, polveri presenti, temperatura ed umidità dell’aria in miniera, cause di inquinamento dell’aria. Ventilazione principale: centrale e diagonale, ascendente e discendente, soffiante ed aspirante. Eduzione. Generalità e scopo, cause della presenza d’acqua in sotterraneo, misura della quantità di acqua da edurre. Eduzione principale: gallerie di scolo, benne, pompe. Gallerie. Generalità, classificazioni. Studio geologico di una galleria. Influenza delle condizioni geologiche sulla costruzione delle gallerie: gallerie in relazione alla natura della roccia (ignee, sedimentarie, metamorfiche), alterazione delle rocce, fenomeni tettonici, presenza di acquiferi, rocce spingenti e rigonfianti, temperature negli ammassi rocciosi, presenza di gas. Potenziali rischi. Instabilità del fronte, instabilità del cavo, camini, splaccaggio e sgretolamento, interferenze. Condizioni di stabilità delle rocce in galleria. Classificazione dell’ammasso roccioso. Terzaghi, indice RQD, indice RMR (Bieniawski), Rabcewicz (metodo NATM). Metodo ADECO-RS. Generalità e fasi. Metodi di scavo. Esplosivo e macchine. Mezzi meccanici tradizionali (escavatori, martelli demolitori, …) e non tradizionali (frese ad attacco puntuale e a piena sezione, scudi aperti e chiusi). Metodi di avanzamento tradizionali: tedesco, belga, inglese, italiano. Attività di laboratorio: galleria del vento, analisi granulometrica. SEMESTRE Gallerie. Scavo meccanizzato. TBM aperta, con scudo semplice, a doppio scudo. EPB, Hydroshield, Mixshield. Armatura dello scavo in roccia. Rinforzi attivi: bulloni ad ancoraggio puntuale meccanico, ad attrito laterale connessi con resine o cementi, ad attrito laterale meccanico (split-set e swellex), cavi. Rinforzi passivi: reti metalliche, centine. I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 16 Allegato A Tecniche di preconsolidamento. Chiodatura del fronte, infilaggi, pretaglio, pretunnel, arco cellulare. Tecniche di miglioramento del terreno. Iniezioni di permeazione, di compattazione, per microfratturazione, Jet-grouting, iniezioni in rocce fratturate. Congelamento artificiale dei terreni. Rivestimenti definitivi. Impermeabilizzazione in gallerie sotto falda. Monitoraggio. Imbocchi in ammassi rocciosi e in terreni detritici sciolti. Coltivazioni a giorno. Legislazione mineraria italiana. Valutazione di impatto ambientale. Distinzione tra cava e miniera. Classificazione delle cave. Cave di monte (pedemontane, a mezza costa, culminali) e di pianura (a fossa e a pozzo). Generalità sulle operazioni e sulla geometria di una cava. Metodi di coltivazione. Coltivazione di prodotti granulari: gradone unico, gradoni multipli, splateamento su gradone unico, splateamento su più gradoni, fette verticali. Cave di ghiaia, sabbia e argilla; principali macchine usate: dumper, bulldozer, ripper, escavatori, pale meccaniche. Coltivazione di giacimenti sommersi, tipi di draghe. Coltivazione delle rocce ornamentali: per grandi bancate e per gradino basso. Cave di marmo: taglio con filo diamantato, ribaltamento delle bancate. Cave di granito: Waterjet e Flame-jet. Coltivazione dei blocchetti, cave di tufo. Recupero ambientale. Generalità. Modalità di intervento. Recupero di cave di versante. Tecniche di rivestimento vegetativo e di stabilità del versante. Recupero di cave di pianura soprafalda e sottofalda. Attività di laboratorio: macchina volumetrica, psicrometro a fionda, comminuzione con frantoio a mascelle primario, secondario, cilindraia e mulino a barre e calcolo del grado di liberazione. Massa Marittima, 15 Maggio 2014 Il docente Prof. Manuela Liberati Gli alunni ssa L’insegnante tecnico pratico Prof.ssa Sara Ciresa I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 17 Allegato A Materia: TOPOGRAFIA Docente: Prof. Roberto Bigliazzi Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Francesco Catarsi MODULO 1 AGRIMENSURA Misura delle superfici Introduzione all’agrimensura Metodi analitici per la misura delle aree: Camminamento, Gauss, Per coordinate polari Divisione delle superfici agrarie Divisione delle superfici Il problema del trapezio Divisione di un angolo piano Divisione di superfici poligonali Divisione di terreni a valenza diversa Spostamento e rettifica dei confini Spostamento di confini Rettifica di confini bilaterali Rettifica di confini poligonali Rettifica di confini tra terreni a diversa valenza unitaria MODULO 2 SISTEMAZIONI DEL TERRENO Calcolo dei volumi dei solidi Formule per il calcolo dei volumi dei solidi Spianamenti con piani orizzontali e inclinati Spianamenti orizzontali a quota assegnata Spianamenti di compenso MODULO 3 STRADE Strade La sede stradale L’analisi del traffico Andamento planimetrico delle strade: le curve L’andamento altimetrico delle strade Le intersezioni stradali Il diagramma di velocità La progettazione stradale Elementi del progetto stradale Lo studio del tracciato Il profilo longitudinale Le sezioni trasversali Il calcolo dei volumi La zona di occupazione e il piano d’esproprio Le procedure automatiche per la redazione di progetti stradali Il tracciamento sul terreno Il picchettamento delle curve I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 18 Allegato A MODULO 4 CENNI DI FOTOGRAMMETRIA Il problema fotogrammetrico Il fotogramma Orientamento relativo ed assoluto dei fotogrammi La visione stereoscopica Stereoscopi Fasi del processo fotogrammetrico ESERCITAZIONI: Redazione di un progetto stradale: tracciolino, poligonale d’asse, curve circolari, profilo longitudinale, livellette, sezioni trasversali. Massa Marittima, 15 Maggio 2014 Il docente Prof. Roberto Bigliazzi Gli alunni L’insegnante tecnico pratico Prof. Francesco Catarsi I.T.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013– 2014 CLASSE V B 19 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Anno Scolastico 2013/2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ALLEGATO B GRIGLIE DI VALUTAZIONE APPROVATE DAL COLLEGIO DEI DOCENTI Classe VB INDIRIZZO GEOMINERARIO AllegatoB GRIGLlA DI VALUTAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Descrittori! Linguaggio e comportamento - L’alunno/a è sempre molto corretto/a con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera responsabile ed appropriata il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola. Rispetto del Regolamento - Rispetta il regolamento di istituto. Non ha a suo carico richiami o provvedimenti disciplinari. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione: - Ha seguito con interesse continuo e partecipe le proposte didattiche, ha un ruolo propositivo e di aiuto all’interno della classe e ha collaborato attivamente alla vita scolastica. Rispetto delle consegne -Adempie alle consegne in maniera puntuale e continua. E’ sempre fornito/a del materiale necessario Rispetto delle norme di sicurezza: - Rispetta e fa rispettare le prescrizioni relative alla sicurezza. Linguaggio e comportamento - L’alunno/a è sempre corretto/a con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera responsabile il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola. Rispetto del Regolamento - Rispetta il regolamento di istituto. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha seguito con interesse continuo le proposte didattiche, ha un ruolo propositivo all’interno della classe e ha collaborato attivamente alla vita scolastica. Rispetto delle consegne - Adempie alle consegne in maniera puntuale e continua. E’ sempre fornito/a del materiale necessario Rispetto delle norme di sicurezza - Rispetta e fa rispettare le prescrizioni relative alla sicurezza. Linguaggio e comportamento - L’alunno/a nei confronti dei i docenti, con i compagni, con il personale della scuola è sostanzialmente corretto. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Non sempre utilizza al meglio il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola Rispetto del Regolamento -Rispetta il regolamento di istituto, ma ha ricevuto alcuni solleciti verbali a migliorare. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione -Ha seguito con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e generalmente collabora alla vita scolastica. Rispetto delle consegne -Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne ed è solitamente fornito/a del materiale necessario. Rispetto delle norme di sicurezza - Rispetta le prescrizioni relative alla sicurezza. Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola non è sempre corretto. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera non appropriata il materiale, le attrezzature e le strutture della scuola. Rispetto del Regolamento - Talvolta non ha rispettato il regolamento di istituto, ha ricevuto richiami verbali e ha a suo carico richiami scritti e sanzioni disciplinari. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha seguito in modo marginale l’attività scolastica. Collabora raramente alla vita della classe e dell’istituto. Rispetto delle consegne -Molte volte non rispetta le consegne e non è fornito/a del materiale scolastico. Rispetto delle norme di sicurezza - Non è continuo/a nel rispetto delle prescrizioni sulla sicurezza. Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è spesso non corretto. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera trascurata ed impropria il materiale, le attrezzature e le strutture della scuola. Rispetto del Regolamento - Ha violato frequentemente il regolamento di istituto. Ha ricevuto numerose ammonizioni verbali e scritte e/o è stato sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha partecipato con scarso interesse alle attività didattiche ed è spesso stato/a causa di disturbo durante le lezioni Rispetto delle consegne - Ha rispettato solo saltuariamente le consegne scolastiche. Spesso non è fornito/a del materiale scolastico. Rispetto delle norme di sicurezza - Ha violato in più occasioni le prescrizioni relative alla sicurezza. Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è molto scorretto e non rispettoso delle persone. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera trascurata e irresponsabile il materiale, le attrezzature e le strutture della scuola. Rispetto del Regolamento - Ha violato ripetutamente il regolamento. Ha ricevuto ammonizioni verbali e scritte ed è stato/a sanzionato/a con l’allontanamento dalla comunità scolastica per periodi di almeno 15 giorni in conseguenza di reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o nel caso vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Non ha mostrato alcun interesse per le attività didattiche ed è stato/a sistematicamente causa di disturbo durante le lezioni. Rispetto delle consegne - Non ha rispettato le consegne scolastiche ed è stato/a sistematicamente privo/a del materiale scolastico. Rispetto delle norme di sicurezza - Ha violato continuamente le prescrizioni relative alla sicurezza. Frequenza - Ha accumulato un alto numero di assenze rimaste per la maggior parte ingiustificate. Non ha mostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. voto 10 ! 9 ! 8 ! 7 ! 6 ! 5 Nel rispetto delle competenze esclusive del Consiglio di Classe e delle deroghe previste dalla CM20 del 4.03.2011 e deliberate dal Collegio, il Collegio dei Docenti propone la riduzione del voto di condotta del singolo alunno (espresso considerando i descrittori considerati nella specifica griglia) in relazione alla percentuale di assenze compiute, relativamente al monte ore di lezioni previsto nel seguente modo: Percentuale assenze Fino al 15% Dal 15% al 20% Dal 20 al 25% Oltre il 25% Limite massimo per la valutazione in condotta Fino a 10 Fino a 9 Fino a 8 Voto =6 Penalizzazione voto Avviso famiglia 0 -1 -2 - No Sì Sì Sì 2 AllegatoB CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA, COMPETENZA, CAPACITÀ VOTO PUNTI (valutazione prove Esame di Stato) G1UDIZlO 10/mi Eccellente Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente 9 -10 8 7 6 15/mi (scritti) 14-15 13 12 10-11 CONOSCENZA COMPETENZA CAPACITÀ Completa e approfondita con integrazioni personali. Esposizione organica e rigorosa; uso di un linguaggio efficace, vario e specifico di ogni disciplina. Uso autonomo di procedimenti e tecniche disciplinari anche in contesti non noti Completa e sicura. Esposizione organica e uso di un linguaggio sempre corretto e talvolta specifico. Uso corretto e sicuro di di procedimenti e tecniche disciplinari in contesti noti. Analisi e sintesi complete e precise; rielaborazione autonoma, originale e critica con capacità di operare collegamenti in ambito disciplinare e/o interdisciplinare. Analisi, sintesi e rielaborazione autonome e abbastanza complete. Capacità di stabilire confronti e collegamenti, pur con qualche occasionale indicazione da parte del docente. 30/mi (orali) 28-30 26-27 24-25 Abbastanza completa. 20-23 Essenziale degli elementi principali della disciplina. 5 8-9 16-19 Mnemonica e superficiale con qualche errore. 4 6-7 12-15 Frammentaria con errori rilevanti. 3 4-5 8-11 Lacunosa e frammentaria degli elementi principali delle discipline con errori gravissimi e diffusi. 2 1- 3 1-7 Nulla o fortemente lacunosa; completamente errata. Esposizione ordinata e uso corretto di un lessico semplice, anche se non sempre specifico. Applicazione di procedimenti e tecniche disciplinari in contesti noti e già elaborati dal docente. Esposizione abbastanza ordinata e uso per lo più corretto del lessico di base. Applicazione guidata di procedimenti e tecniche disciplinari in contesti noti e già elaborati dal docente, pur con la presenza di qualche errore non determinante. Esposizione incerta e imprecisa con parziale conoscenza del lessico di base. Presenza di qualche errore nell'applicazione guidata di procedimenti e tecniche note. Esposizione assai incerta e disorganica con improprietà nell'uso lessico. Difficoltà nell' uso di procedimenti o tecniche note. Esposizione confusa e uso improprio del lessico di base. Gravi difficoltà nell'uso di procedimenti e tecniche disciplinari anche in contesti semplificati. Presenza di gravi errori di ordine logico. Nulla o uso disarticolato del lessico di base o mancata conoscenza dello stesso, incapacità ad usare procedimenti e tecniche disciplinari anche in contesti semplificati. Analisi, sintesi e rielaborazione solitamente autonome, ma non sempre complete. Comprensione delle linee generali; analisi, sintesi e rielaborazione parziali con spunti autonomi. Analisi e sintesi solo guidate. Analisi e sintesi solo guidate e parziali. Assente o incapacità di seguire indicazioni e fornire spiegazioni. Assente. 3 ITIS "B.LOTTI" - A.S. 2013-2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA INDICATORI DESCRITTORI PUNTI ADEGUATEZZA 1. aderenza alla consegna 2. pertinenza all’argomento proposto 3. efficacia complessiva del testo tipologia A e B 4. aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale..) 1 2 3 CARATTERISTICHE DEL CONTENUTO ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti: • tipologia A : comprensione ed interpretazione del testo • tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace: capacità di argomentazione • tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso: capacità di contestualizzazione e di eventuale argomentazione • per tutte le tipologie : significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni 1 2 3 ORGANIZZAZIONE DEL TESTO 1. 2. 3. 4. articolazione chiara e ordinata del testo equilibrio fra le parti coerenze ( assenza di contraddizioni e ripetizioni) continuità tra frasi, paragrafi e sezioni 1 2 3 LESSICO E STILE 1. 2. proprietà e ricchezza lessicale uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario,.. 1 2 3 CORRETTEZZA ORTOGRAFICA E MORFOSINTATTICA 1. correttezza ortografica 2. coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali, ecc..) 3. correttezza morfosintattica 4. punteggiatura# 1 2 3 VALUTAZIONE+GLOBALE# Voto sull’elaborato nel suo complesso CANDIDATO TIPOLOGIA /15 AllegatoB 5 AllegatoB ITIS "B.LOTTI" - A.S. 2013-2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ALUNNO _______________________________ VOTO _______ MATERIA MATERIA TIPOLOGIA B INDICATORI TIPOLOGIA C LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE PUNTEGGIO INDICATORI TIPOLOGIA B LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 CORRETTEZZA TERMINOLOGICA assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 NUMERO RISPOSTE CORRETTE CORRETTEZZA TERMINOLOGICA valutazioni parziali MATERIA TIPOLOGIA B CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI NUMERO RISPOSTE CORRETTE TOTALE MATERIA MATERIA CORRETTEZZA TERMINOLOGICA PUNTEGGIO valutazioni parziali TOTALE MATERIA INDICATORI TIPOLOGIA C TIPOLOGIA C LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE PUNTEGGIO assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 valutazioni parziali TOTALE MATERIA NUMERO RISPOSTE CORRETTE TIPOLOGIA B LIVELLI DI VALORE INDICATORI VALUTAZIONE assente 0,0-0,2 CORRETTEZZA parziale 0,2-0,8 TERMINOLOGICA centrata 0,8-1,5 CORRETTTEZZA E assente 0,0-0,2 COMPLETEZZA DEI parziale 0,2-0,8 CONTENUTI centrata 0,8-1,5 COERENZA AL assente 0,0-0,2 QUESITO E CAPACITA' parziale 0,2-0,8 DI SINTESI centrata 0,8-1,5 valutazioni parziali TIPOLOGIA C PUNTEGGIO NUMERO RISPOSTE CORRETTE TOTALE MATERIA 6 AllegatoB ITIS "B.LOTTI" - A.S. 2013-2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO ORALE CANDIDATO:____________________ INDICATORI CONOSCENZA DELL'ARGOMENTO CAPACITA' DI COLLEGAMENTO ORGANICITA' E COMPLETEZZA ESPOSITIVA ORIGINALITA' ED AUTONOMIA DESCRITTORI (TIPOLOGIA A B C D) AMPIEZZA , FOCALIZZAZIONE ED INQUADRAMENTO DEGLI ARGOMENTI CAPACITA' DI ORIENTARSI E COLLEGARE GLI ARGOMENTI UTILIZZO APPROPRIATO DEI CODICI LINGUISTICI CONSEQUENZIALITA' LOGICA ED ORGANICITA' NELL'ESPOSIZIONE CAPACITA' CRITICA ED ORIGINALITA' NEL GIUDIZIO CLASSE V PUNTEGGIO MAX ATTRIBUIBILE ALL'INDICATORE 10 PUNTI 10 PUNTI LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI DIVERSI LIVELLI Nullo Gravemente insufficiente 4 Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo 9 Nullo Gravemente insufficiente 4 Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo 9 VOTO ATTRIBUITO ALL'INDICATORE 3 5 6 7 8 10 3 5 6 7 8 10 5 PUNTI Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 2 3 4 5 5 PUNTI Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 2 3 4 5 TOTALE (in /30) 7 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Anno Scolastico 2013/2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ALLEGATO C MODELLI DI SIMULAZIONE DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SVOLTI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO Classe VB INDIRIZZO GEOMINERARIO 1 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB INDICE Simulazione prima prova (italiano) ………………………………… pag 3 Simulazione prima prova (tecniche minerarie) …………………………………… pag 10 Simulazione terza prova …………………………………... 2 pag 12 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068 Simulazione PRIMA PROVA CLASSE VB Indirizzo GEOMINERARIO Esami di Stato 2013/14 ALUNNO ______________________________________________ (cognome e nome) 3 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB Svolgi una delle tracce assegnate TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981 Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché placet experiri e per vedere l’effetto che fa. Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione. Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo. Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna. Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Misembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia. Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli e poesie. A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica» dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie lettureconsiderate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza». 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)? 2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13). 2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sortadi fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17). 2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26). 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro dacui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi unatua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione. 4 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensiche l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Piacere e piaceri. DOCUMENTI «La passione li avvolse, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato. Ambedue, mirabilmente formati nello spirito e nel corpo all’esercizio di tutti i più alti e i più rari diletti, ricercavano senza tregua il Sommo, l’Insuperabile, l’Inarrivabile; e giungevano così oltre, che talvolta una oscura inquietudine li prendeva pur nel colmo dell’oblio, quasi una voce d’ammonimento salisse dal fondo dell’esser loro ad avvertirli d’un ignoto castigo, d’un termine prossimo. Dalla stanchezza medesima il desiderio risorgeva più sottile, più temerario, più imprudente; come più s’inebriavano, la chimera del loro cuore ingigantiva, s’agitava, generava nuovi sogni; parevano non trovar riposo che nello sforzo, come la fiamma non trova la vita che nella combustione. Talvolta, una fonte di piacere inopinata aprivasi dentro di loro, come balza d’un tratto una polla viva sotto le calcagna d’un uomo che vada alla ventura per l’intrico d’un bosco; ed essi vi bevevano senza misura, finché non l’avevano esausta. Talvolta, l’anima, sotto l’influsso dei desiderii, per un singolar fenomeno d’allucinazione, produceva l’imagine ingannevole d’una esistenza più larga, più libera, più forte, «oltrapiacente»; ed essi vi s’immergevano, vi godevano, vi respiravano come in una loro atmosfera natale. Le finezze e le delicatezze del sentimento e dell’imaginazione succedevano agli eccessi della sensualità.» Gabriele D’ANNUNZIO, Il piacere, 1889 (ed. utilizzata 1928) Sandro BOTTICELLI Nascita di Venere, circa 1482-85 Pablo PICASSO I tre musici, 1921 “Piacer figlio d’affanno; gioia vana, ch’è frutto del passato timore, onde si scosse e paventò la morte chi la vita abborria; onde in lungo tormento, fredde, tacite, smorte, sudàr le genti e palpitàr, vedendo mossi alle nostre offese folgori, nembi e vento. O natura cortese, son questi i doni tuoi, questi i diletti sono che tu porgi ai mortali. Uscir di pena è diletto fra noi. Pene tu spargi a larga mano; il duolo spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto che per mostro e miracolo talvolta nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana prole cara agli eterni! assai felice se respirar ti lice d’alcun dolor: beata se te d’ogni dolor morte risana.” Henri MATISSE La danza, 1909-10 “Volti al travaglio come una qualsiasi fibra creata perché ci lamentiamo noi? Mariano il 14 luglio 1916” GiuseppeUNGARETTI, Destino, in Il Porto Sepolto, 1916 “Il primo sguardo dalla finestra il mattino il vecchio libro ritrovato volti entusiasti neve, il mutare delle stagioni il giornale il cane la dialettica fare la doccia, nuotare musica antica scarpe comode capire musica moderna scrivere, piantare viaggiare cantare essere gentili.»” 5 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB Giacomo LEOPARDI, La quiete dopo la tempesta, vv. Bertolt BRECHT, Piaceri, 1954/55, trad. di R. Fertonani, 32-54 1829 (in G. Leopardi, Canti, 1831) (in B. Brecht, Poesie, trad. it., 1992) “Il piacere è veramente tale quando non si rende conto né delle proprie cause né dei propri effetti. (È immediato, irrazionale). Il piacere della conoscenza fa eccezione? No. Il piacere della conoscenza procede dal razionale ed è irrazionale.» Andrea EMO, Quaderni di metafisica (1927-1928), in A. Emo, Quaderni di metafisica 1927-1981, 2006 «I filosofi ed i sinonimisti vi spiegano con paziente sollecitudine la differenza precisa che passa fra la giustizia, la bontà e il dovere; ma voi stessi potete persuadervi che essi fabbricano un mondo di carta pesta. Ciò che è giusto è buono, ciò che è dovere è giustizia, e ciò che si deve fare è ciò che è giusto e buono. Ma non vedete voi il circolo eterno del cosmo, la volta infinita del cielo che non comincia in un alcun luogo e mai non finisce? Studiate il cerchio, perché in verità vi dico che la sua geometria morale abbraccia la storia del mondo. Le gioie della giustizia e del dovere esercitano la più benefica influenza sulla felicità della vita e, rendendoci calmi e soddisfatti nel presente, ci preparano un avvenire felice. Chi possiede maggiori ricchezze di fortuna, di mente e di cuore, ha anche maggiori doveri da esercitare; ma tutti gli uomini, purché abbiano soltanto un’individualità morale, devono essere giusti e buoni, e devono quindi rendersi degni di gustare queste gioie sublimi.» Paolo MANTEGAZZA, Fisiologia del piacere, 1992 (1ª edizione 1854) 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: La ricerca della felicità. DOCUMENTI «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.» Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana «Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.» Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776 «La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida. L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.» Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008) «Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo. Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?» Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003 6 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB «Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità. Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man –come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo oeconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quelvalore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.» Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader. DOCUMENTI «Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio diricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)» Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925 (da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio 1925Dichiarazioni del Presidente del Consiglio) «Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio, dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.» Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947 (da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971) «Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.» Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969 (da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988) «L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato, mentre si 7 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.» GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991 (da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005) 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Siamo soli? DOCUMENTI «Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita fuori del nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la ricerca dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe portato con sé. In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto pessimisti sulla morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le aspirazioni di chi cercava di estendere i principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati, all’universo nel suo complesso o di incorporare tali principi in una biologia più generale.» Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998) «Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati, furono condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la natura del fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile addivenire a una spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al 1,5 - 2%. Questa piccola percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che certamente esistono. [...] Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti, oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi non possiamo spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.» Pippo BATTAGLIA -Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008 «Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere tutti i miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda fede (sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).» Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1a ed. 1781) «Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR TRECK, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.» Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001) «La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un prodotto naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora misterioso. Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi della natura; il mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli 8 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo un posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque una posizione significativa. […] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione, come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante della scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella dignità di cui la scienza li ha derubati.» Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1a ed. 1994) TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Ai sensi della legge 30 marzo 2004, n. 92, “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Il candidato delinei la “complessa vicenda del confine orientale”, dal Patto (o Trattato) di Londra (1915) al Trattato diOsimo (1975), soffermandosi, in particolare, sugli eventi degli anni compresi fra il 1943 e il 1954. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo. Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea. Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale. __________________________ È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. 9 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068 Simulazione SECONDA PROVA (TECNICHE MINERARIE) CLASSE VB Indirizzo GEOMINERARIO Esami di Stato 2013/14 ALUNNO ______________________________________________ (cognome e nome) 10 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB Un giacimento di travertino (peso specifico 2,68 t/m3) viene individuato in una zona pianeggiante ad una profondità, sotto il piano di campagna, di circa 2 metri, con un’estensione in pianta di 150 x 100 m2 e in altezza di 30 m. La produzione finale è di blocchi per arredi urbani e materiale da pavimentazione. La produzione netta è di 1000 m3 al mese con una resa prevista del 55%. Tenendo conto che i blocchi primari devono essere di 1x2x2 m3, si dovrà: a) progettare l’organizzazione della coltivazione, fornendo le indicazioni occorrenti (schemi, macchinari e attrezzature per il distacco, per la riquadratura dei blocchi, per lo spostamento e trasporto); b) determinare la durata della coltivazione; c) determinare i volumi di sterili da mettere in discarica e fornire le linee generali da seguire per il recupero ambientale. Il candidato assumerà opportunamente, a sua scelta, le caratteristiche morfologiche, geologiche e idrogeologiche non fornite dal testo e da lui ritenute necessarie per lo svolgimento dell’elaborato. _________________________________ Durata massima della prova: 6 ore. 11 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB Istituto di Istruzione Superiore “B. Lotti” Via della Manganella 3/5 – 58024 Massa Marittima Tel.0566/902068 fax 0566/902612 Simulazione TERZA PROVA CLASSE VB Indirizzo GEOMINERARIO Esami di Stato 2013/14 ALUNNO ______________________________________________ (cognome e nome) 12 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB ISTRUZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA E CRITERI DI VALUTAZIONE MATERIE DELLA PROVA: Inglese– Storia – Topografia– Matematica TEMPO A DISPOSIZIONE: 75 minuti TIPOLOGIA B - QUESITI A RISPOSTA SINGOLA* LIVELLI DI NUMERO QUESITI PUNTEGGIO VALORE (per ogni materia) VALUTAZIONE INDICATORI CORRETTEZZA TERMINOLOGICA assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 TOTALE MAX PUNTEGGIO MASSIMO (per ogni materia) 2 9 4,5 TIPOLOGIA C - QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA INDICATORI NUMERO PUNTEGGIO QUESITI MASSIMO PUNTEGGIO (per ogni (per ogni materia) materia) RISPOSTA CORRETTA 1,5 RISPOSTA SBAGLIATA O ASSENTE 0 TOTALE QUESITO 1,5 4 6 ! ogni quesito a scelta multipla (tipologia C) prevede l'assegnazione di punti 1,5 per la risposta corretta e nessuna penalizzazione per l'errore; ! ogni quesito della tipologia C ha sempre una sola risposta corretta; ! nei quesiti a risposta singola (tipologia B), la lunghezza delle risposte deve rispettare il numero di righe a disposizione; ! laddove lo ritenga necessario, l'alunno può corredare la risposta ai quesiti di tipologia B con un semplice grafico o disegno sull'ultimo foglio, facendo un chiaro richiamo ad esso nella risposta scritta; ! per ogni materia si può totalizzare un massimo di 15 punti; ! la valutazione finale deriva dalla media dei punteggi ottenuti nelle singole materie ! il punteggio massimo della prova è 15 punti, la sufficienza si raggiunge totalizzando 10 punti. 13 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB INGLESE 1. Our knowledge of the interior of the Earth is based on: a. some very deep holes drilled into it b. direct evidences c. the studying of mines d. The study of earthquakes, deep volcanoes, meteorites and the Earth’s magnetic field. 2. Tectonic plates are: a. in the core b. in the mantle c. in the litosphere d. in the asthenosphere 3. Lithosphere and asthenosphere differ: a. because lithosphere is hotter b. because asthenosphere is more rigid c. because lithosphere has a lower strenght and higher density d. in the way they transfer the heat 4. The factors that have contributed to globalization are: a. sophisticated communication and transportation technologies and mass migration b. movement of peoples and the outgrowth of international markets c. international agreements that reduce the cost of doing business in foreign countries d. improvement of communication and transportation technologies and services, mass migration, outgrowth of international markets. 5. !In no more than seven lines give your interpretation of the expression “global citizen” ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 6. Talk about the different layers that make the structure of the Earth ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 14 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB STORIA 7. Quali furono le cause della prima guerra mondiale a. Il Pangermanesimo e la questione italica b. L’espansione dell’impero Ottomano, le difficoltà etniche della Germania c. Le terre Irredente, l’Alsazia e la Lorena, I Balcani d. I Balcani, i confini fra Austria Italia e quelli tra Francia e Italia 8. La dichiarazione di Balfour è a. La dichiarazione in cui il ministro degli esteri inglese riconobbe uno stato ebraico in Palestina b. La dichiarazione in cui il ministro degli esteri inglese autorizzava la formazione di una lega ebraica per la liberazione della Palestina dagli ottomani. c. La dichiarazione in cui il ministro degli esteri inglese eliminava il territorio palestinese. d. La dichiarazione con cui l’agenzia ebraica rivendicava la difesa di insediamenti ebraici in Palestina 9. Definisci la repubblica di Weimar a. Fu una repubblica dal 18 al 34 b. Fu caratterizzata dalla politica di EBERT c. Vide il colpo di stato di Hitler nel 38 d. Fu caratterizzata da centralismo e potere dittatoriale 10. Le differenze tra rigido comunismo di guerra e NEP a. Il comunismo di guerra rappresenta un’apertura al capitalismo b. La NEP venne intrapresa dallo zar Nicola II c. Non esiste differenza tra le due politiche d. Il rigido comunismo di guerra era motivato dalla guerra civile. 11. Definisci le fasi della politica coloniale italiana dalla fine dell'ottocento alla prima metà del novecento ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 12. Esponi i tratti salienti dell' avvento del comunismo in Cina dai primi del novecento fino al 1940 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 15 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB TOPOGRAFIA 13. Per traffico alla trentesima ora di punta [Q30] si intende: a. Il traffico nell’ora di punta relativo al trentesimo giorno dell’anno b. La portata oraria che viene superata 29 volte nell’arco dell’anno c. La portata oraria che si verifica 29 volte nell’arco dell’anno d. La portata oraria che viene superata solo 30 volte nell’arco dell’anno 14. La velocità di progetto è a. La velocità massima tenuta dall’autoveicolo nel percorrere la strada b. La velocità minima tenuta dai veicoli che percorrono la strada in condizioni favorevoli di traffico e ambientali c. La velocità media tenuta dai veicoli che percorrono la strada in condizioni favorevoli di traffico e ambientali d. La velocità costante tenuta dal veicolo isolato in condizioni favorevoli ambientali e non ostacolato nella sua corsa da intersezioni 15. Per la progettazione definitiva del percorso dell’Asse stradale occorre operare su a. Una mappa catastale aggiornata b. Una mappa plano-altimetrica a curve di livello dell’IGM (a scala non inferiore a 1/10000) c. Un rilievo planimetrico (a scala non inferiore a 1/2000) d. Un rilievo plano-altimetrico (a scala non inferiore a 1/2000) 16. La formula di Gauss è utilizzata per calcolare a. La superficie di un poligono quando sono note le coordinate polari dei vertici b. Quando sono note le coordinate cartesiane parziali dei vertici del poligono c. Quando sono note le coordinate cartesiane ortogonali dei vertici del poligono d. Quando sono noti tutti i lati meno uno e tutti gli angoli tranne quelli adiacenti al lato non noto 17. Quali elementi occorre conoscere per l’individuazione del tracciolino? Descrivere le fasi da seguire per la definizione dell’andamento planimetrico dell’asse stradale (a partire dallo studio del tracciolino attraverso la poligonale d’asse) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 16 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB 18. Dovendo staccare da un appezzamento triangolare una superficie S1, con dividente parallela ad un lato AB noto e noti sono i due angoli ad esso adiacenti, descrivere le due metodologie per l’individuazione dei punti M e N. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 17 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB MATEMATICA 19. Quale tra le seguenti equazioni rappresenta una funzione? a. y - 4 x 2 + 6 = 0 b. x + x 3 − 5 y 2 = 0 c. x − 8 = 0 d. y - x 4 + y 3 = 0 20. Date le funzioni f (x) = (1 + 3x − ln x) e g (x ) = (x − 1)2 , quale tra le seguenti è la funzione composta y = f (g (x))? a. y = (3x − ln x) b. y = 1 + 3(x − 1)2 - 2 ln(x − 1) c. y = 1 + 3(x − 1)2 - ln x d. y = 1 + 3x - ln(x − 1) 21. Quale dei seguenti casi è una forma indeterminata? a. + ∞ + ∞ b. ∞ 0 c. 1 ∞ d. 0 0 22. Quale delle seguenti proposizioni è vera? a. Una funzione continua nel punto xo è in quel punto anche derivabile b. Una funzione continua in un intervallo [a;b] è in quell'intervallo anche derivabile c. Una funzione derivabile in un intervallo [a;b] è in quell'intervallo anche continua d. Una funzione derivabile nel punto xo può non essere continua in quel punto ! ! ! ! ! ! 18 I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2013 – 2014 CLASSE VB 23. Calcolare il seguente limite lim x→2 x-2 x + 3x - 10 2 24. Calcolare la derivata della funzione y = ex cos x 19 ALUNNO _______________________________ VOTO _______ INGLESE STORIA TIPOLOGIA B INDICATORI TIPOLOGIA C LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE PUNTEGGIO INDICATORI TIPOLOGIA B LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 CORRETTEZZA TERMINOLOGICA assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 NUMERO RISPOSTE CORRETTE CORRETTEZZA TERMINOLOGICA valutazioni parziali MATEMATICA TIPOLOGIA B CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI NUMERO RISPOSTE CORRETTE TOTALE STORIA TOPOGRAFIA CORRETTEZZA TERMINOLOGICA PUNTEGGIO valutazioni parziali TOTALE INGLESE INDICATORI TIPOLOGIA C LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE TIPOLOGIA C PUNTEGGIO assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 valutazioni parziali TOTALE TOPOGRAFIA NUMERO RISPOSTE CORRETTE TIPOLOGIA B LIVELLI DI VALORE INDICATORI VALUTAZIONE assente 0,0-0,2 CORRETTEZZA parziale 0,2-0,8 TERMINOLOGICA centrata 0,8-1,5 CORRETTTEZZA E assente 0,0-0,2 COMPLETEZZA DEI parziale 0,2-0,8 CONTENUTI centrata 0,8-1,5 COERENZA AL assente 0,0-0,2 QUESITO E CAPACITA' parziale 0,2-0,8 DI SINTESI centrata 0,8-1,5 valutazioni parziali TIPOLOGIA C PUNTEGGIO TOTALE MATEMATICA NUMERO RISPOSTE CORRETTE
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