news Numero 37 Luglio 2014 Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario Migliorare la logistica e le operations nelle aziende sanitarie: perché e come? di S. Villa INDICE Progetti di ricerca 3 Progetti sul campo 5 Formazione6 Learning by Doing 8 Eventi9 Novità dal mondo 11 Intervista ai nostri associati 13 Ex libris e dintorni... 14 Appuntamento al prossimo numero 16 Progetti di ricerca Formazione Progetti sul campo Eventi Il 12 Maggio 2014 presso la sede romana della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica ha preso il via la quarta edizione del Laboratorio Logistica del Paziente. Si tratta di un’iniziativa coordinata dal nostro Centro, frutto della partnership di tre diversi centri di ricerca: il CERISMAS (Università Cattolica); il CERGAS (Università Bocconi) e il CUSAS (Università di Firenze). Quest’anno si è partiti con un numero importante di aziende (10), aziende mature pronte al cambiamento e desiderose di confrontarsi su metodi, strumenti e soluzioni organizzative per ottimizzare la gestione dei flussi dei pazienti. L’interesse nei confronti di questa iniziativa è stato decisamente elevato: è stato infatti necessario non ammettere alcune aziende per poter assicurare efficaci dinamiche di lavoro e di gruppo, difficili da ottenere con un numero eccessivo di partecipanti. Mentre si rimanda all’articolo interno per un approfondimento su contenuti, metodi ed obiettivi del Laboratorio, in questa sede si vuole capire come mai oggi il tema della logistica, e più in generale dell’“Operations Management” (O.M.), abbia assunto una indiscussa rilevanza strategica e quale sia il contributo del nostro Centro su questi temi. Nel caso delle aziende sanitarie l’O.M. si occupa della programmazione, gestione e controllo delle aree produttive (ad esempio posti letto o sale operatorie) nelle quali si realizzano i percorsi di diagnosi, cura ed assistenza del paziente, con l’obiettivo di assicurare un flusso di fattori produttivi (cose e persone) sicuro, appropriato, tempestivo ed efficiente. E’ quindi possibile individuare due distinte aree che caratterizzano la funzione dell’O.M.: • la logistica del paziente (o patient flow logistics); • la logistica delle cose (o gestione della supply chain). In entrambi i casi l’obiettivo è quello di assicurare il coordinamento e la massima integrazione tra l’organizzazione delle piattaforme logistico produttive e le esigenze dei processi di cura. Seppur a macchie di leopardo sul territorio nazionale, le aziende sanitarie si stanno rendendo protagoniste di una serie di innovazioni importanti delle operations, intervenendo sulle diverse componenti di un sistema logistico aziendale: • il lay-out e l’organizzazione degli spazi attraverso la creazione di magazzini unici (anche a livello sovra-aziendale), di blocchi operatori centralizzati oppure di nuove aree produttive come la recovery room e la discharge room, finalizzate a migliorare la gestione dei flussi di pazienti in ospedale; • l’organizzazione dei processi attraverso, ad esempio, la ri-progettazione delle attività secondo il modello lean oppure la ri-organizzazione delle aree di degenza secondo il modello dell’ospedale per intensità delle cure; • le tecnologie ed i sistemi informativi attraverso l’acquisto di software ad hoc per il controllo in tempo reale della gestione dei flussi dei pazienti (visual management), oppure l’adozione di tecnologie RFID per la tracciabilità dei flussi di cose e persone oppure, ancora, l’adozione del sistema AGV per il trasporto automatizzato di beni (sanitari e non). Questo recente interesse da parte delle aziende sanitarie verso i temi della logistica e delle operations ha almeno tre diverse motivazioni. Innanzitutto, l’ottimizzazione della operations aziendali consente di migliorare la qualità e la sicurezza delle cure offerte al paziente. Nonostante le numerose dichiarazioni su quanto “il paziente debba essere al centro di tutto”, troppo spesso i tempi e le prestazioni rivolte ai pazienti sono subordinati alle esigenze dei medici, dei turni degli infermieri, dei tecnici di laboratorio e di sala operatoria, della cucina, quando non addirittura alla ritardata consegna di farmaci, mezzi di contrasto, materiali sanitari e di altro tipo. Conseguentemente si registrano una serie di problemi che hanno sicuramente un impatto negativo sulla qualità e sulla sicurezza delle cure: (i) pazienti collocati in setting assistenziali inappropriati; (ii) lunghi tempi di attesa; (iii) errori nella logistica del farmaco (e.g. errata trascrizione, scambio di medicinale, sovradosaggio); (iv) ritardi nella refertazione degli esami; (v) indisponibilità di strumenti ed attrezzature per lo svolgimento delle operazioni chirurgiche in sala operatoria. In tutti questi casi la sicurezza e la qualità delle cure sono messe a rischio non tanto da errori nel ragionamento clinico, ma da problemi di natura logistica. In secondo luogo, migliorare le operations è essenziale per migliorare il livello di produttività delle aziende sanitarie, degli ospedali, degli ambulatori, dei centri diagnostici e delle altre strutture di offerta, aumentando la produttività dell’intero sistema economico. Numerose analisi evidenziano come il nostro paese sia in difficoltà, non solo a causa della crisi finanziaria ed economica mondiale ma, soprat- CERISMAS PAG. 2 tutto, perché negli ultimi venti anni non è cresciuto, data la bassa produttività di tanti settori non esposti alla competizione globale. In questa prospettiva le manovre di contenimento del tasso di aumento della spesa sanitaria potranno essere efficaci, senza comportare una riduzione dei servizi e della qualità dell’assistenza, solo se saranno eliminati gli sprechi che si accumulano quando i processi produttivi non sono correttamente progettati e attuati. In terzo luogo, i nuovi modelli organizzativi delle cure (vedi, ad esempio, il modello dell’ospedale per intensità delle cure) tendono verso una separazione tra la responsabilità sui processi clinici e la responsabilità delle piattaforme produttive. In questo nuovo scenario le aree produttive come, ad esempio, le aree di degenza, le piattaforme ambulatoriali o le sale operatorie sono sottratte al controllo diretto delle singole specialità e governate in modo centralizzato al fine di garantire lo sfruttamento delle economie di scala e poter così realizzare recuperi di efficienza e produttività. Le scelte sulle operations, in termini di gestione ed ottimizzazione dei flussi di cose e persone, risultano sicuramente decisive ai fini del superamento di vecchi modelli organizzativi. Il CERISMAS, ormai da qualche anno è attivo, su questi temi con iniziative che coinvolgono tutte e quattro le sue aree. Nell’area della ricerca, ad esempio, è stata recentemente chiusa una ricerca dal titolo “La logistica sul territorio: quali spazi per la razionalizzazione dei costi e il miglioramento dei livelli di performance?”; nell’area dei progetti sul campo, oltre al già citato Laboratorio Logistica del Paziente e ad un progetto di analisi dei costi e benefici del magazzino dell’area vasta Romagna, è in corso un progetto di riorganizzazione delle aree di degenza dell’ospedale di Sassuolo secondo il modello per intensità delle cure; nell’area della formazione sono stati ideati due corsi “ad hoc”: (i) “La logistica del paziente in ospedale: strumenti e soluzioni per ottimizzare i flussi dei pazienti” e (ii) “La logistica nelle aziende sanitarie: modelli e strumenti per riprogettare i processi logistici”. Infine, tre importanti eventi hanno permesso di divulgare le conoscenze acquisite sul tema: (i) Lean management nelle aziende sanitarie (Milano, 28 giugno 2013); (ii) La logistica Sanitaria per la qualità e la sostenibilità delle cure: l’esperienza dell’Area Vasta Romagna, (Cesena, 22 marzo 2013) e (iii) La logistica a supporto dell’assistenza territoriale: scenari, aree di miglioramento e risparmi di costo (Milano, 5 giugno 2012). Al di là delle singole iniziative realizzate, l’approccio del CERISMAS su questi temi si caratterizza per almeno tre tratti distintivi. In primo luogo, per potere efficacemente migliorare le operations in sanità, è necessario tenere bene a mente le specificità che caratterizzano questo settore che sono identificate nella complessità determinata dall’autonomia professionale (rapporto medico-paziente, infermiere-paziente, medico-infermiere/altre figure professionali), nella natura pubblica di una parte rilevante delle strutture di offerta (nei paesi che adottano il modello di Servizio Sanitario Nazionale come nel nostro paese), nella presenza di elementi di variabilità naturale (ineliminabile ed intrinseca ai processi di produzione sanitaria) da distinguere dalla variabilità artificiale (da eliminare e legata a problemi di tipo organizzativo), nella eterogeneità dei processi di produzione e nella simultaneità tra produzione e consumo, elementi che rendono più difficile l’implementazione di strategie di operations già largamente utilizzate in altri settori industriali. In questa prospettiva, nella varie attività sopra elencate, i temi delle operations e della logistica non sono affrontati nella sola prospettiva della gestione o in quella tecnico-ingegneristica, ma sono inseriti nel più generale schema di sistema azienda. Migliorare le operations di un’azienda non significa realizzare solo l’ottimizzazione tecnica dei processi, ma perseguire l’ottimizzazione (sarebbe meglio dire il miglioramento continuo) dei risultati in termine di salute e di sostenibilità economica. In altri termini, lo sviluppo della funzione OM deve essere inserito all’interno di una visione unitaria dell’azienda in cui è importante ragionare in un’ottica di sistema perseguendo la massima integrazione con le altre componenti aziendali al fine di realizzare gli obiettivi e la mission aziendale. E’ quindi importante fare attenzione che le logiche e gli strumenti, siano coerenti con le caratteristiche delle altre componenti di un’azienda sanitaria in particolare (i) le combinazioni economiche (i processi caratteristici di diagnosi, cura e riabilitazione); (ii) la struttura organizzativa; (iii) le persone (competenze, conoscenze e cultura) e (iv) i sistemi operativi (programmazione e controllo, sistemi informativi, percorsi di carriera del personale). In questo secondo è importante fare attenzione che l’operations management sia effettivamente di supporto ai processi caratteristici. Si può iniziare a parlare di operations se si è precedentemente messo a punto il tessuto connettivo che caratterizza l’Azienda sanitaria, se esistono cioè percorsi di cura condivisi in cui è chiaro qual è l’iter diagnostico terapeutico del paziente, quali sono i setting assistenziali più appropriati in cui collocare il paziente, e come viene gestita la presa in carico complessiva del paziente. Questo è sicuramente un aspetto molto critico e delicato: ha senso infatti parlare di operations management solo se, a monte, i processi clinici vengono erogati in modo appropriato e in accordo con le evidenze scientifiche. Situazioni in cui le aree produttive funzionano bene ma vengono alimentate da domanda inappropriata sollevano, in primis, questioni di etica professionale e sono, in secondo luogo, destinate a ingenerare problemi di tipo gestionale ed organizzativo. Che senso ha, ad esempio, migliorare la programmazione del blocco operatorio ed ottimizzare il percorso chirurgico se una elevata percentuale di casistica andava trattata in setting assistenziali alternativi? In conclusione si può dire che integrare le operations all’interno del sistema complessivo aziendale è essenziale per evitare che il tema oggi emergente e strategico delle operations diventi, al pari di quanto già accaduto ad altre funzioni e modelli organizzativi, una “moda passeggera”. Infine riteniamo importante che chi si occupa (o si vorrà occupare) di operations all’interno delle aziende sanitarie possegga abilità di lavoro in team e capacità di comprendere ed interpretare i fenomeni in modo sistemico, lavorando in un’ottica di servizio nei confronti dei vari attori. La lamentela, spesso ricorrente secondo cui “… l’azienda non mi capisce e non sfrutta appieno le potenzialità di miglioramento delle operations e della logistica …” è poco giustificabile. Non è l’azienda che deve capire l’operations manager ma l’operations manageer che deve capire le esigenze dell’azienda offrendo soluzioni funzionali, efficaci e, allo stesso tempo, capaci di assicurare anche margini di flessibilità. Per poter fare il passaggio dalla teoria alla pratica è quindi fondamentale fare attenzione alla gestione del cambiamento; infatti le discontinuità e l’evoluzione continua dell’ambiente di riferimento delle organizzazioni sanitarie, unite alla loro complessità strutturale, fanno sì che la gestione del cambiamento sia ormai divenuta una componente fondamentale dell’azione manageriale. Nei progetti CERISMAS su questi temi, non ci si concentra solo sui modelli organizzativi e sulle soluzioni tecniche e gestionali, ma si cerca di dare risposta anche alle seguenti domande: quali azioni prevedere per diffondere nuove conoscenze e valori anche in fase preliminare all’implementazione? Come selezionare e coinvolgere pienamente tutti gli attori-chiave del cambiamento? Che cosa e come comunicare, a quali attori interni ed esterni, rispettando quali tempi e fasi? Come mappare le resistenze più probabili e quali azioni pianificare per anticiparle e gestirle ad uno stadio iniziale ? Progetti di ricerca PAG. 3 Questa sezione è destinata ad accogliere gli aggiornamenti ed i risultati sull’attività di ricerca nell’ambito della quale è impegnato il Centro. Osservatorio permanente sulle istituzioni sanitarie di ispirazione cristiana di E. Anessi Pessina Il “tavolo di lavoro” dedicato agli enti sanitari di ispira- La loro dimensione, in termini di posti letto, le colloca strutture di ispirazione cristiana è particolarmente zione cristiana ha consentito al CERISMAS di creare prevalentemente in posizione intermedia: sono infatti elevata nei ricoveri di riabilitazione (17%). Rispetto un Osservatorio permanente volto ad approfondire proporzionalmente più presenti (peso relativo maggio- a questi ricoveri, inoltre, le strutture di ispirazione molti aspetti della sanità religiosa nel nostro paese. Tra re del 10%) nella fascia di dimensione compresa tra cristiana presentano una particolare focalizzazione sia le varie aree di indagine, si è voluto comprendere il suo 100 e 400 posti letto. sui pazienti pediatrici, sia sugli ultrasettantacinquenni. peso relativo nel Ssn, la sua distribuzione geografica, Ragionare per medie è sempre parzialmente fuorviante Quanto all’attività per acuti, la distribuzione tra “linee come si caratterizza il suo mix di attività. Inoltre, co- e la sanità religiosa non fa eccezione. Forti differenzia- produttive”, ossia tra classi relativamente omogenee di erentemente con le numerose sfide che caratterizzano zioni si rilevano anche solo scomponendo i dati per Drg, è sostanzialmente sovrapponibile a quella delle l’odierno mondo della sanità, ci si è interrogati sulla Regione o per dimensione delle strutture. Cionono- strutture pubbliche. sua performance. stante, utili spunti si possono trarre anche dal semplice I tradizionali indicatori di efficienza, complessità e ap- Nelle classificazioni correntemente impiegate al livello confronto, in termini medi nazionali, tra le strutture propriatezza (degenza media, peso medio, percentuale ministeriale, le “strutture di ispirazione cristiana” non pubbliche, le strutture di ispirazione cristiana e le altre di ricoveri ad alta complessità, percentuale di ricoveri sono una categoria a sé, ma confluiscono nelle diver- strutture private. In particolare: la percentuale di rico- potenzialmente inappropriati, attrattività extraregiona- se tipologie di strutture sanitarie private (case di cura veri effettuati dalle strutture di ispirazione cristiana è le, ecc.), infine, si presentano quasi sempre con livelli accreditate e non, Irccs privati, policlinici universitari pari all’8%, contro il 75% delle strutture pubbliche e il intermedi tra il dato delle strutture pubbliche e quello privati, ospedali classificati, ecc). Il primo passo per 17% delle altre private. delle altre strutture private. la costruzione dell’Osservatorio è stato quindi l’iden- Il dato resta pressoché immutato se, anziché il numero tificazione puntuale di quali strutture private fossero dei ricoveri, se ne considera il valore economico, ricor- Nel complesso, la sanità religiosa si presenta dun- riconducibili alla sanità religiosa. rendo a tal fine alle tariffe Tuc. Nell’ultimo decennio que come un sottosistema importante del sistema di I dati disponibili, inoltre, sono ricchi ed accurati rela- il peso relativo delle strutture di ispirazione cristiana strutture di ricovero pubbliche e private che assicura tivamente all’attività di ricovero, mentre sono decisa- sul totale dei ricoveri a quantità e a valore è rimasto l’erogazione dei Lea, con un mix di attività analogo mente più deboli per quanto riguarda le altre attività pressoché immutato, mentre quello delle altre strutture alle strutture pubbliche salvo che per la particolare di assistenza sanitaria e socio-sanitaria. La costruzio- private è aumentato di circa quattro punti percentuali, vocazione verso la riabilitazione, con performance ge- ne dell’Osservatorio ha quindi preso avvio proprio con una corrispondente flessione della quota di ricove- neralmente intermedie tra pubblico e “altro privato” e dall’attività di ricovero, sebbene per la sanità religiosa ri effettuata dalle strutture pubbliche. con una particolare concentrazione nelle Regioni più siano spesso proprio le attività di assistenza ad essere A livello regionale, il peso relativo delle strutture di critiche sotto il profilo economico-finanziario. Nel particolarmente qualificanti e l’Osservatorio abbia già ispirazione cristiana è particolarmente elevato nel La- contempo, però, si tratta di un sottosistema che dovrà programmato l’estensione delle proprie analisi a tali zio, anche per la presenza di due strutture di grandi saper affrontare in modo originale (e, possibilmente, attività. dimensioni quali il Policlinico Gemelli e l’ospedale pe- rispettoso delle premesse valoriali che lo contraddistin- Sulla base di queste premesse, l’Osservatorio ha innan- diatrico Bambino Gesù: il 33% dei ricoveri effettuati guono) almeno tre sfide, che per le aziende pubbliche zitutto rilevato la presenza di 117 strutture di ispirazio- nel Lazio avviene in strutture di ispirazione cristiana; sono affidate ad appositi meccanismi e incentivi istitu- ne cristiana che svolgono attività di ricovero in Italia. addirittura il 43% dei ricoveri complessivamente ef- zionali e nelle aziende private a corrispondenti mecca- In termini relativi, si tratta del 10% delle strutture di fettuati in Italia dalle strutture di ispirazione cristiana nismi e incentivi di mercato. Si tratta, in particolare, di ricovero complessivamente censite. La loro distribu- riguarda strutture del Lazio. Percentuali decisamen- sviluppare competenze manageriali e strumenti gestio- zione geografica è capillare: sono infatti presenti in 16 te inferiori, ma comunque significative, si rilevano nali coerenti con la complessità dell’attività sanitaria e regioni (con una presenza particolarmente forte nel La- in Lombardia (rispettivamente 8 e 15%) e in Puglia con la crescente scarsità di risorse; di identificare le fon- zio ed in Lombardia) ed in 42 Province (con un’elevata (rispettivamente 16 e 14%, anche per la presenza di ti di capitale necessarie per finanziare gli investimenti concentrazione nelle Province di Roma, Milano e Tori- alcune strutture di grandi dimensioni, tra cui princi- e coprire le eventuali perdite; di sviluppare forme e no). Poco meno della metà (49%) si colloca in regioni palmente Casa Sollievo della Sofferenza). modalità di collaborazione capaci di generare sinergie, che sono o sono state assoggettate ai Piani di rientro. Nel mix di attività, la quota di ricoveri svolta dalle conseguire economie di scala, eliminare duplicazioni. PAG. 4 Progetti di ricerca Dalle buone pratiche allo sviluppo dei processi di gestione del personale in 7 istituzioni sanitarie di ispirazione cristiana di A. Cicchetti e A. Cifalinò Adottando la logica della “comunità di prati- agli standard riconosciuti; raggiungimento degli obiettivi aziendali a carico che”, il CERISMAS ha ingaggiato le istituzioni • una gap analysis; del singolo dirigente, devono necessariamente sanitarie di ispirazione cristiana appartenenti al • la definizione di un percorso per ricoprire i “agganciarsi” ad un sistema di valutazione delle proprio tavolo di lavoro sullo stato di imple- gap individuati rispetto a priorità condivise. mentazione dei principali processi di gestione L’analisi si è concentrata sui processi inerenti Con riferimento allo sviluppo ed alla formazio- delle risorse umane (Hrm), rispetto a standard all’allocazione, alla valutazione ed allo sviluppo ne del personale, pur riscontrando situazioni di- nazionali ed internazionali riconosciuti, identi- del personale. versificate tra i vari enti, sono emerse alcune pri- ficando delle “buone pratiche” trasferibili. Per ciascuna fase è stato individuato il set di orità diffuse. In particolare è emersa l’esigenza di In particolare, hanno partecipato al progetto: strumenti e di approcci considerati necessari per avvalersi in maniera più sistematica e strutturata Irccs Oasi Maria SS.; Fondazione Don Car- una buona gestione delle persone e, in tal modo, di una rete di “referenti della formazione”, in lo Gnocchi; Fondazione Maddalena Grassi; i sette enti sono stati “posizionati” in base alla modo tale da creare un punto di contatto tra i Fondazione Opera San Camillo; Fondazione presenza ed all’effettiva implementazione degli vertici aziendali e le aree organizzative più a val- Poliambulanza Istituto Ospedaliero; Provincia strumenti in questione. le nell’organigramma. Tale rete, nello specifico, lombardo-veneta Ordine Ospedaliero di San Al di là dell’interesse, strettamente aziendale, del può risultare di grande utilità nello sviluppo di Giovanni di Dio Fatebenefratelli; Policlinico posizionamento delle singole aziende rispetto due aspetti ritenuti critici: Universitario Agostino Gemelli. Le sette isti- agli standard di riferimento, è stato interessante • dal lato del dossier formativo, inteso sia come tuzioni insieme contano 14.300 collaboratori e rilevare, in primo luogo, l’esistenza di “buone uno strumento di supporto alla programma- oltre 8.500 posti letto. pratiche” trasferibili e, inoltre, alcuni percorsi di zione e valutazione dei processi formativi, sia I principali risultati dell’iniziativa sono stati pre- sviluppo generalmente ritenuti auspicabili per come strumento volto a supportare il piano sentati a Milano presso l’Università Cattolica gli enti sanitari di ispirazione cattolica. di sviluppo delle competenze attese con rife- del Sacro Cuore, in occasione di un Workshop In particolare, è emerso come le fasi dell’alloca- rimento sia al singolo professionista (dossier dal titolo: “Le istituzioni sanitarie di ispirazione zione e della valutazione difficilmente possano formativo individuale) sia alla famiglie pro- cristiana tra tradizione e innovazione”. prescindere da una accurata valutazione delle fessionali (dossier formativo di gruppo); Pur essendo condivisa la centralità delle persone competenze. In tal senso, lo sviluppo di dizio- • dall’altro della valutazione della ricaduta e nella gestione e nel funzionamento delle orga- nari delle competenze e degli skill per tutte le dell’impatto della formazione, essendo emer- nizzazioni sanitarie, si riscontra spesso una dif- figure professionali ritenute “critiche” (dai diret- sa spesso come criticità la difficoltà di valutare fusa sensazione di essere ancora lontani da una tori degli ospedali ai dirigenti infermieristici nei (ex ante, in itinere ed ex post) gli effetti gene- gestione efficiente ed efficace delle professionali- dipartimenti ospedalieri), sembrerebbe essere rati dai progetti formativi sui comportamenti tà all’interno dell’organizzazione stessa. L’inizia- un tassello organizzativo al quale non si possa dei professionisti e sui risultati aziendali che tiva ha permesso di “fotografare” la situazione rinunciare. Per questo motivo le organizzazio- ne conseguono. all’interno delle singole organizzazioni, per poi ni che sino ad oggi non hanno investito in tali tracciare un percorso di sviluppo che evidenzias- strumenti considerano prioritario colmare que- se le attività da mettere in atto prioritariamente sto gap. al fine di migliorare i propri processi di gestione Inoltre, una volta entrato a regime il cosiddetto del personale. L’impegno del CERISMAS si è “approccio per competenze”, lo sviluppo della tradotto operativamente in quattro fasi: valutazione delle performance è considerato un • un’analisi delle best practice nazionali ed in- tassello organizzativo fondamentale. ternazionali sui principali processi di Hrm; In tal modo, strumenti di valutazione quali il • un’assessment dei principali processi di Hrm Management by objectives (Mbo) o la Balan- adottati dalle istituzioni in questione, rispetto ced scorecard (Bsc), volti a misurare l’effettivo competenze maturo. Progetti sul campo PAG. 5 L’area Progetti sul Campo si propone di mettere sul “banco di prova” e sperimentare nella realtà operativa logiche e strumenti di management innovativi. Il Laboratorio Logistica del Paziente di F. Centauri e S. Villa Come anticipato nell’editoriale, si è giunti Questa quarta edizione ha sicuramente riscos- logistico organizzativo adottato. In particolare quest’anno alla quarta edizione del Laboratorio so molto interesse chiudendo con un numero la griglia era suddivisa in quattro parti: gestione logistica del paziente (LLP), una comunità di complessivo di dieci aziende (numero massimo del flusso del paziente nel PS ed innovazioni or- pratica e condivisione di conoscenze interazien- consentito): ganizzative, gestione del flusso dal PS a reparto, dale e multiprofessionale che offre alle aziende • ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti skill mix e cruscotto per la valutazione delle per- coinvolte un momento di confronto strutturato • AUSL Lucca formance del PS. per l’analisi delle problematiche caratterizzanti • ASL TO3 Collegno-Pinerolo I risultati della analisi delle griglie sono poi stati la gestione dei flussi dei pazienti nelle strutture • ASL Viterbo discussi in quattro diversi focus group con l’o- sanitarie (la logistica del paziente) e per la de- • AUSL Bologna biettivo di condividere i modelli e le pratiche or- finizione di efficaci e coerenti progetti di cam- • AUSL Modena ganizzative, comprendere le condizioni attuative biamento. Il progetto del Laboratorio, iniziativa • Azienda Ospedaliera di Padova e i pro/contro di differenti soluzioni logistico- coordinata dal nostro Centro, nasce dalla part- • Azienda Ospedaliera Universitaria Senese organizzative, valutare l’applicabilità ai diversi nership di tre diversi centri di ricerca: il CER- • Ospedale di Sassuolo contesti di soluzioni logistiche implementate in GAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell’As- • Policlinico Universitario “A. Gemelli” altre realtà. Milano), il CERISMAS Centro di Ricerche Il Laboratorio è un prodotto innovativo che L’obiettivo è quello di capire quali sono le so- e Studi in Management Sanitario (Università ha l’ambizione, non solo di trasmettere cono- luzioni tecnologiche, organizzative e logistiche Cattolica, Milano) e il CUSAS Centro Universi- scenze, ma anche di accompagnare le aziende in più efficaci per la gestione dei flussi al PS rispon- tario di Studi in Amministrazione Sanitaria del- efficaci progetti di cambiamento. Proprio per dendo a domande quali: quanto e come filtra la Facoltà di Medicina e Chirurgia (Università questo uno degli output attesi del Laboratorio l’Osservazione Breve Intensiva (OBI)? Quale degli Studi di Firenze). è la produzione di un Manuale Operativo sulle può essere il ruolo della Medicina d’Urgenza? Il Laboratorio vuole essere uno spazio atto a fa- tematiche inerenti: la gestione e l’ottimizzazione Quali sono le possibili soluzioni logistiche ed vorire la diffusione ed il confronto di soluzioni dei flussi al Pronto Soccorso e tra le diverse aree organizzative per gestire i codici bianchi e ver- innovative dei modelli logistico-organizzativi, di degenza (primo anno), l’organizzazione dei di? La discharge room serve a ridurre i tempi nella logica del mutuo apprendimento e della processi ambulatoriali ed il controllo del Bloc- di permanenza in PS? Quanto è utile avere una collaborazione. Le attività del Laboratorio si ar- co Operatorio (secondo anno), l’integrazione diagnostica dedicata? ticolano in: lezioni del team di ricerca e di esper- ospedale-territorio e la gestione delle dimissioni ti del settore; presentazioni di best practices na- (terzo anno). sistenza Sanitaria e Sociale (Università Bocconi, zionali ed internazionali anche avvalendosi dello sviluppo di una partnership con un network Si è per il momento ini- di ospedali del Belgio coordinati dalla Vlerick ziato con l’analisi dei Business School; analisi di benchmarking tra le flussi al Pronto Soccorso; aziende partecipanti; predisposizione di un Ma- in particolare alle aziende nuale operativo di sintesi. Il tutto è strutturato coinvolte è stato chie- su un percorso triennale, con l’obiettivo di for- sto di fornire sia i dati nire un set completo di strumenti, metodologie quantitativi relativi agli e soluzioni operative personalizzate volte alla accessi di un anno sia di realizzazione di una efficace e completa gestio- compilare una griglia con ne (e controllo) delle operations nelle aziende una serie di informazioni sanitarie. qualitative sul modello Formazione PAG. 6 Questa sezione è dedicata alle attività formative organizzate dal Centro. A cura di A. Cifalinò ([email protected]) Interventi formativi interaziendali CORSI DI MANAGEMENT SANITARIO del 2013. Il programma formativo, composto di sette corsi PER EUPOLIS – SCUOLA DIREZIONE monografici, nei prossimi mesi si articolerà nei SANITÀ, CON LA PARTECIPAZIONE seguenti corsi: SCIENTIFICA DEL CERISMAS • Il governo delle risorse finanziarie negli enti La Faculty del CERISMAS contribuisce allo sanitari e socio-sanitari di ispirazione cattoli- svolgimento del Corso di management sanitario ca: il business plan (18-19 settembre 2014); per Direttori di azienda sanitaria, presso Eupolis • Il governo dei costi degli enti sanitari e socio- – Scuola Direzione Sanità. Programma formativo per enti sanitari e socio-sanitari non profit di ispirazione cattolica Nell’anno formativo 2014 è stata attivata la seconda edizione del Programma formativo in Ospedaliero • Antonio Mandelli, Presidente, Fondazione As.Fra • Giambattista Martinelli, Responsabile Area Formazione e Sviluppo, Fondazione Don Carlo Gnocchi • Filippo Moro, Responsabile Controllo di Gestione, Fondazione “Opera San Camillo” sanitari di ispirazione cattolica: dalla valuta- • Manuela Nascimben, Responsabile Settore zione dei costi dei centri di responsabilità alla Organizzazione, Associazione La Nostra Fami- valutazione dei processi e delle prestazioni (9- glia 10 ottobre 2014); • Il governo dell’organizzazione degli enti sa- • Andrea Pantò, Responsabile Amministrativo, Fondazione “Opera San Camillo” nitari e socio-sanitari di ispirazione cattolica: • Francesca Pedretti, Direzione Operativa, Cen- processi, progetti e tecnologie (6-7 novembre tro di riabilitazione “Don Luigi Monza”, Asso- 2014); ciazione La Nostra Famiglia “Economia e gestione degli enti sanitari e socio • Il governo strategico del personale negli enti • Stefano Peruzzotti, Direttore Pianificazione, sanitari di ispirazione cattolica”, in collaborazione sanitari e socio-sanitari di ispirazione cattoli- Amministrazione e Controllo, Fondazione con l’Alta Scuola di Economia e Management dei ca” (27-28 novembre 2014). Don Carlo Gnocchi Sistemi Sanitari (ALTEMS) e con l’Alta Scuola Oltre alla faculty del CERISMAS, sono previste Impresa e Società (ALTIS), con la promozione le seguenti testimonianze aziendali: dell’Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari • Simonetta Bianchi, Direttore Sanitario, Fon- (ARIS) e dell’Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale (UNEBA). Da quest’anno, il programma si qualifica anche come Corso di perfezionamento per i partecipanti in possesso dei requisiti richiesti. Il programma formativo nasce da una logica dazione “Opera San Camillo” • Marco Botturi, Vice Presidente, Fondazione Maddalena Grassi • Pasquale Chiarelli, Responsabile Controllo di Gestione, IRCCS Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di collaborazione a rete in cui diversi soggetti, • Giuseppe Di Ponzio, Direttore, Casa di Cura di matrice accademica ed aziendale, mettono S. Pio X di Milano della Fondazione “Opera a fattor comune i propri saperi al fine di realiz- San Camillo” zare un’iniziativa formativa volta a promuovere le competenze manageriali dei dirigenti e dei • Emanuele Flaccadori, Direttore Amministrativo, Fondazione Maddalena Grassi coordinatori degli enti sanitari e socio-sanitari • Catia Gualco, Responsabile Centro Studi e non profit che operano, nelle diverse forme giu- Formazione Fra Pierluigi Marchesi, Ammini- ridiche, riferendosi ad un assetto istituzionale di strazione Centrale, Provincia Lombardo Ve- ispirazione cattolica. Il Programma formativo neta, Ordine Ospedaliero di San Giovanni di 2014 ha preso avvio lo scorso 27-28 marzo con Dio Fatebenefratelli il primo appuntamento, confermando l’elevato • Sabrina Maioli, Responsabile Ufficio For- gradimento dei partecipanti riscontrato nel corso mazione, Fondazione Poliambulanza Istituto • Alessandro Pirola, Direttore Amministrativo, Casa di Cura Columbus • Giancarlo Ruscitti, Amministratore Delegato, Fondazione “Opera San Camillo” • Marcellino Valerio, Direttore Amministrativo, Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero • Enrico Zampedri, Direttore Generale, Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero PAG. 7 Formazione CORSI ELECTIVE Corso avanzato di gestione stra- Entrambi i percorsi formativi, si svilupperanno at- tegica del personale negli enti traverso un modello didattico articolato in tre fasi: I corsi elective sono iniziative di formazione, sanitari e socio-sanitari di ispi- • una prima fase denominata “condivisione della durata di 1 o 2 giornate di formazione, razione cattolica finalizzate ad erogare competenze manageriali, delle conoscenze”, della durata di 12 ore di formazione residenziale, finalizzata a svilup- rivolte ad una o più categorie di professionisti Nel corso del 2013-2014 nell’ambito del “tavolo pare conoscenze teorico-metodologiche rela- sanitari ed amministrativi (a livello aziendale, di di lavoro” a cui partecipano gli enti sanitari e tive ai temi oggetto di formazione; dipartimento, di distretto, di unità operativa o socio-sanitari di ispirazione cattolica guidati dai • una seconda fase denominata “banchi di di servizi di staff ). ricercatori del CERISMAS, è stato avviato un prova”, della durata di 12 ore di formazione È possibile accedere al calendario analitico dei programma di attività finalizzato a condividere residenziale schedulate in tre giornate non corsi in agenda per il 2014, nonché ai program- strumenti, metodologie e soluzioni in relazione consecutive, volta a condurre, sotto la guida mi e alle relative schede di iscrizione, visitando il ai processi di gestione del personale. metodologia del docente, l’applicazione dei sito del CERISMAS (www.cerismas.com). Il primo passo fondamentale realizzato nell’am- modelli e delle metodologie condivisi nella I prossimi corsi elective sono: bito del tavolo di lavoro, grazie al contributo prima fase da parte di uno o più gruppi azien- • Il governo dei percorsi: dallo strumento cli- delle aziende coinvolte, è stata una ricerca te- dali (ed eventualmente interaziendali); nico alla visione manageriale, Milano, 16-17 matica dal titolo “Dalle buone pratiche allo • una terza fase denominata “follow-up”, della ottobre (docenti: Stefano Baraldi, Paola Sac- sviluppo dei sistemi di gestione del personale”. durata di 8 ore di formazione consecutive, in co) La ricerca, volta a confrontare e valutare lo sta- cui condividere i risultati dei gruppi di lavoro • Gestire le persone in contesti sanitari e socio- to attuale dei principali processi di gestione del condotti nella fase precedente e avviare una sanitari ad elevata incertezza, Milano, 29-30 personale (Hrm) con le best practice ricono- riflessione critica sui processi applicativi, sui ottobre (docente: Giuseppe Scaratti) sciute in campo nazionale e internazionale, ha risultati ottenuti, sulle difficoltà incontra- • Modelli e strumenti per il governo della rete permesso di tracciare un percorso di sviluppo te, sulle soluzioni adottate, in modo da fare dell’assistenza territoriale, Milano, 3-4 no- finalizzato a colmare i gap individuati rispetto a emergere la diffusione di buone pratiche tra- vembre (docenti: Antonella Cifalinò, Giaco- priorità di intervento condivise. sferibili. mo Frittoli, Emanuele Vendramini, Stefano Villa) Coerentemente con i risultati e con le aree di La prima fase dei percorsi formativi è prevista • Dalla progettazione alla realizzazione dell’o- intervento indicate come prioritarie dal proget- rispettivamente l’11-12 dicembre 2014 per il spedale per intensità delle cure, Milano, 10- to di ricerca, il CERISMAS attiverà un corso corso in “Sistemi di valutazione del personale” 11 novembre (docenti: Americo Cicchetti, avanzato di gestione strategica del personale che e il 22-23 gennaio 2015 per il corso in “Dossier Antonella Cifalinò, Daniela Isari, Stefano prevederà due percorsi formativi distinti: formativo e valutazione della formazione”; gli Villa) • i sistemi di valutazione del personale, docente incontri della seconda e della terza fase si com- • La valutazione e la gestione degli esuberi del personale, Milano, 12-13 novembre (docenti: Giacomo Frittoli, Giovanni Costantino, Stefano Pizzicaroli) A. Cicchetti; • dossier formativo e valutazione della formazione, docente A. Cifalinò. pleteranno nei mesi febbraio-giugno 2015, nei giorni che verranno definiti in aula di concerto tra il docente e le aziende partecipanti. L’iscrizione al corso è aziendale (fino a 4 partecipanti) e può essere fatta per l’intero percorso formativo o limitatamente alla prima fase. Learning By Doing PAG. 8 Questa sezione è dedicata alle Community of Practice organizzate dal Centro. COMMUNITY OF PRACTICE PER ESPERTI DI FORMAZIONE E SVILUPPO ORGANIZZATIVO Lo scorso 21 marzo si sono aperti i lavori del se- lizza sulla sua evoluzione nella direzione di compe- cui ricevere utili spunti di riflessione sia dall’ascolto sto anno di attività della Community of practice tence portfolio. I lavori si svolgono con le seguenti delle esperienze altrui sia dai feed-back costruttivi per esperti di formazione e sviluppo organizzati- metodologie: a) interventi di inquadramento a che si ricevono alla propria presentazione. vo, nata per supportare l’emergere di processi di cura del CERISMAS, in modo che l’apprendi- Partecipano ai lavori del 2014 le seguenti aziende: apprendimento organizzativo avente per oggetto mento esperienziale condiviso all’interno della ASL 2 Abruzzo; AUSL Bologna; AUSL Imola; le metodologie di governo strategico della forma- Community possa fondarsi su di un solido e rigo- AUSL Parma; AUSL Reggio-Emilia; AO Ales- zione in sanità. roso quadro teorico-metodologico di riferimento; sandria; AO Crema; AO Garbagnate; Azienda Dopo aver sviluppato, in particolare nel triennio b) journal club, con la partecipazione attiva dei Sanitaria dell’Alto Adige; Fondazione Istituto 2011-2013, i criteri di progettazione ed imple- membri aderenti alla Community ed il coordina- Neurologico Carlo Besta; Fondazione Ope- mentazione del dossier formativo individuale e mento scientifico del CERISMAS; c) sperimen- ra San Camillo; Fondazione Poliambulanza; di gruppo, inteso come learning portfolio volto tazioni e condivisione delle pratiche aziendali, in IRCCS Associazione Oasi Maria S.S.; Istituto a supportare i processi di governo strategico della modo che le aziende aderenti alla Community Europeo di Oncologia; Opera Santa Maria del- formazione, il programma dei lavori 2014 si foca- possano beneficiare di un contesto di riflessione in la Carità. INTERVENTI FORMATIVI AD HOC Sono in corso di svolgimento ed attivazione i se- • Intervento formativo “Il sistema di pianifica- • Intervento formativo “Dalla definizione alla guenti interventi formativi ad hoc, progettati in zione strategica nelle aziende sanitarie pubbli- realizzazione del piano formativo aziendale: modo personalizzato su specifica richiesta delle che: finalità, strumenti, processo”, in collabo- strumenti a supporto dei referenti diparti- razione con AUSL di Empoli; mentali della formazione”, in collaborazione aziende committenti: • Intervento formativo “Sviluppo delle com- • Intervento formativo “I sistemi di misura- petenze di integrazione multi-professionale zione delle performance dell’assistenza ter- a supporto della realizzazione delle case della ritoriale: processi e strumenti di rilevazione, salute”, in collaborazione con AUSL di Mo- costruzione ed utilizzo degli indicatori”, in dena; collaborazione con ASL Imperiese; con AO Ospedali Riuniti Marche Nord; • Intervento formativo “Project management”, in collaborazione con Covidien. Eventi PAG. 9 Gli Eventi rappresentano l’area privilegiata per il confronto e la discussione sui temi del management sanitario A cura di A. Cicchetti ([email protected]) Workshop “Le istituzioni sanitarie di ispirazione cristiana tra tradizione e innovazione” Il 13 maggio 2014 si è tenuto, presso la sede mi- Durante il Workshop è stata presentata la pri- to dal discussant Massimo Bufacchi, Direttore lanese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ma edizione del Report dell’Osservatorio per- dell’Ufficio Lavoro Sede apostolica. un Workshop dedicato alla presentazione dei manente sulle istituzioni sanitarie di ispirazio- principali risultati delle attività di ricerca svolte ne cristiana, istituito nell’ambito del tavolo. Nella seconda metà dell’evento Americo Cic- in collaborazione con il “tavolo di lavoro” delle L’Osservatorio ha inteso fornire un’idea chiara chetti ha presentato i risultati della ricerca “Dal- istituzioni sanitarie di ispirazione cristiana. del contributo che tali istituzioni forniscono le buone pratiche allo sviluppo dei processi di alla copertura dei livelli essenziali di assistenza gestione del personale”, della quale è il Respon- Questa collaborazione, che ha l’obiettivo di fa- nell’ambito del Servizio sanitario delle diverse sabile scientifico, seguito dai discussant Daniela vorire una stretta cooperazione su tematiche di Regioni. Inoltre sono stati presentati i risultati Conti, Direttore Risorse Umane della Fondazio- management favorendo il dibattito sui temi più della prima ricerca “tematica” elaborata con le ne Poliambulanza Istituto Ospedaliero; Marco rilevanti per il Servizio sanitario nazionale, coin- istituzioni del tavolo, dedicata ai processi di ge- Ferrante, Direttore Risorse Umane della Pro- volge ad oggi Casa di Cura Columbus, IRCCS stione del personale. vincia Lombardo Veneta-Ordine Ospedaliero Oasi Maria SS., IRCCS Ospedale Casa Sollievo di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli; Enrico della Sofferenza, Fondazione Don Carlo Gnoc- Hanno aperto l’evento Stefano Baraldi, Diretto- Maria Mambretti, Direttore Risorse Umane chi, Fondazione Maddalena Grassi, Fondazione re del CERISMAS e Prorettore dell’Università della Fondazione “Don Carlo Gnocchi”; Mauro Opera San Camillo, Fondazione Poliambulanza Cattolica del Sacro Cuore ed Alessandro Pirola, Turconi, Segretario Generale dell’Ospedale Val- Istituto Ospedaliero, Provincia Lombardo Ve- Direttore Amministrativo della Casa di Cura duce. neta- Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Columbus. Il Responsabile scientifico dell’os- Dio Fatebenefratelli, Policlinico universitario A. servatorio, Eugenio Anessi Pessina, ha poi pre- Gemelli. sentato i risultati ad esso relativi, accompagna- Eventi PAG. 10 Calendario Eventi Nella seconda metà dell’anno si terranno i seguenti eventi organizzati dal CERISMAS: • 2 ottobre 2014 – “Chatham House Meeting” degli enti di ispirazione cristiana: serie di incontri “a porte chiuse”, riservati agli esponenti di vertice degli enti promotori, che mirano a creare (e rendere accessibile) un luogo in cui sia possibile favorire il confronto e lo scambio delle reciproche esperienze; • 24-25 ottobre 2014 – Management Forum: evento esclusivamente dedicato agli associati del CERISMAS che intendono confrontarsi su tematiche di attualità e sugli aspetti più critici e sfidanti della gestione manageriale nel contesto sanitario; • 12 novembre 2014 – Key Note Speaker Series: incontro periodico aperto ad un pubblico selezionato di associati del CERISMAS, ricer- “Open Day CERISMAS” 2013 - Roma, 12 dicembre 2013 catori e studenti dei Master ALTEMS, con la partecipazione di esperti di fama internazionale; • 15 dicembre 2014 – “Open Day” del CERISMAS: evento di fine anno dedicato alla presentazione dei risultati di un progetto di ricerca condotto dal Centro, seguita da una tavola rotonda sul tema. Management Forum 2014 - Cesena, 21 e 22 febbraio 2014 CERISMAS PAG. 11 Novità dal Mondo L’Offerta Formativa ALTEMS di A. Ceccarelli L’Alta Scuola di Economia e Management dei In particolare, coerentemente con la mission • la sicurezza e il rischio clinico. I programmi Sistemi Sanitari (ALTEMS) dell’Università Cat- dell’Alta Scuola, i Master e i Corsi di Alta For- formativi riferiti a quest’area forniscono gli tolica del Sacro Cuore, nata nel 2009 presso la mazione sono inquadrabili all’interno di tre strumenti necessari all’implementazione di li- Sede di Roma dell’Ateneo con l’intento di crea- principali tematiche: velli di salute e di sicurezza sempre più elevati, re un contesto istituzionale adatto allo sviluppo • l’organizzazione, la governance e il mana- attraverso l’approfondimento di aspetti clini- dell’alta formazione nel campo dell’economia gement sanitario. In tale ambito rientrano i ci, organizzativi, medico-legali ed assicurativi. e del management sanitario, si caratterizza per programmi formativi orientati all’approfon- l’offerta di una vasta gamma di programmi for- dimento dei principali strumenti organizza- mativi post-laurea che vedono alternare ad una tivi e gestionali che consentono un corretto La metodologia didattica, volta a massimizzare faculty strutturata e multidisciplinare, professio- funzionamento di strutture organizzative il trasferimento delle conoscenze e delle com- nisti e manager del settore. complesse; petenze ai partecipanti, si basa su attività di apprendimento di tipo tradizionale, di tipo in- L’offerta formativa di ALTEMS è strutturata at- • le tecnologie e il farmaco. I Master e i Corsi terattivo attraverso casi di studio e simulazioni, traverso due differenti linee di attività: riferiti a quest’area forniscono una visione sia • i Master Universitari, di primo e di secondo delle problematiche affrontate dall’economia livello, concepiti con l’obiettivo di trasferire ai sanitaria che degli strumenti e processi di va- Inoltre, per alcuni Master è prevista la possibili- partecipanti conoscenze specifiche nell’ambi- lutazione delle tecnologie in ambito sanitario. tà di svolgere un tirocinio formativo della durata to dell’economia e del management sanitario Rientrano in tale ambito anche i programmi di 3 – 6 mesi, spesso organizzato presso aziende e di potenziare le capacità già acquisite in am- formativi focalizzati sui problemi economico- associate al CERISMAS. bito professionale; organizzativi delle farmacie e delle organizza- • i Corsi di Alta Formazione, ed in particolare i Corsi di perfezionamento, anche essi orientati agli operatori del settore (medici e non) che intendono approfondire temi economici e manageriali specifici. e a distanza. zioni preposte alla preparazione e distribuzio- Tutte le informazioni sui Master e sui Corsi ne di prodotti farmaceutici; sono disponibili sul sito dell’Alta Scuola, http:// altems.unicatt.it. CERISMAS PAG.12 Novità dal Mondo Master universitari Management delle imprese biomediche e biotecnologiche: Il master, di I L’Altaed Scuola diin Economia e Management Sistemi Sanitari livello erogato formula residenziale, assicuradei la costruzione di un profilo L’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) nasce nel 2009 dalla ALTA SCUOLA DI ECONOMIA E MANAGEMENT DEI SISTEMI SANITARI professionale alla delle gestione processi di innovazione prodotto/serviconvergenza delleadatto competenze Facoltà dei di Medicina e chirurgia e di Economiadi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e di quelle del Policlinico universitario “Agostino Gemelli” con l’intento di zio nell’ambito di imprese operanti nell’indotto sanitario creare un contesto istituzionale adatto allo sviluppo dell’alta formazione nel campo dell’economia e del management sanitario. Competenze e servizi giuridici in sanità: Il master, di II livello ed erogaLa mission di ALTEMS è la progettazione e la realizzazione di programmi di formazione economicopost-laurea per l’aggiornamento professionale di tutti coloro che operano nell’ambiente tomanageriale in formula executive, fornisce le conoscenze teorico-pratiche necessarie per nell’ambito del settore sanitario e del suo indotto industriale. In particolare, i percorsi formativi si Offerta formativa sviluppano ponendo a sistema le competenze del settore universitario, professionale e manageriale, in affrontare i diversi problemi legati al settore legale, contrattuale, finanziario e A.A. 2014-2015 una prospettiva di integrazione orientata all’eccellenza. In questo contesto, altro aspetto caratterizzante, delle risorse umane è la multidisciplinarietà. Un posto particolare nel portafoglio di attività di ALTEMS, è dedicato alle specificità delle istituzioni sanitarie di ispirazione cristiana. Organizzazione e gestione delle aziende e dei servizi sanitari: Il master, di II livello ed erogato in formula sia residenziale che executive, consente di acquisire le competenze professionali necessarie per gestire con successo i processi organizzativi e strategici delle aziende sanitarie pubbliche e private e dell’indotto Pharmacy Management – Organizzazione e gestione della farmacia: Il master, di II livello ed erogato in formula executive, è focalizzato sulle problematiche economico-organizzative delle farmacie e delle organizzazioni preposte alla Per informazioni sui contenuti: Università Cattolica Sacro Cuore preparazione e del distribuzione di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari Largo Francesco Vito, 1 Risk Management: decisioni, errori e tecnologia in medicina: Il master, 00168 Roma diTel.II06.30155863 livello ed- 06.30156096 erogato in formula executive, fornisce agli operatori del settore [email protected] sanitario una maggiore conoscenza della gestione del rischio in sanità, dei suoi Web: http://altems.unicatt.it strumenti operativi e delleamministrativo: sue possibili applicazioni nella realtà sanitaria nazioPer informazioni di carattere Università Cattolica del Sacro Cuore nale e regionale Servizi formazione Post laurea Tel. 06.30154897 e Faxgestione 06.30155846delle tecnologie sanitarie: Il master, di II livello ed Valutazione [email protected] [email protected] erogato in formula executive, fornisce una approfondita conoscenza dell’He- alth Technology Assessment, dei suoi strumenti operativi e delle sue possibili applicazioni nella realtà sanitaria nazionale e regionale Corsi di Perfezionamento • Competenze manageriali per le professioni sanitarie – In collaborazione con CERISMAS • Contabilità, amministrazione e controllo di gestione per le aziende sanitarie • Economia e gestione dell’integrazione sanitaria e socio-sanitaria • Economia e gestione degli enti sanitari e socio-sanitari non profit di ispirazione cattolica – In collaborazione con CERISMAS • Economia e management della pediatria territoriale • Gestione strategica del personale in sanità – In collaborazione con CERISMAS • HSE Manager in sanità • Programmazione, organizzazione e gestione delle aziende e dei servizi sanitari • Risk Management: decisioni, errori e tecnologie in medicina • Valutazione e gestione delle tecnologie e degli interventi in sanità (a distanza) • Valutazioni economiche e modelli decisionali per l’Health Technology Assessment • Wellness Management 12/05/14 18:52 CERISMAS PAG. 13 Intervista ai nostri associati Intervistiamo l’Ing. Attilio Manfrini, Direttore Generale della Asl di Foggia, azienda che, per le sue peculiari caratteristiche, presenta elementi di particolare complessità gestionale e organizzativa: un vasto e diversificato territorio e la presenza di due importanti aziende ospedaliere. La ASL di Foggia è l’ambito territoriale di presidio della salute dei cittadini dell’intera Provincia di Foggia. Ad essa compete il ruolo di indirizzo, committenza e garanzia. Ricomprende 61 comuni con oltre 640 mila residenti. Il territorio, molto vasto e diversificato, è distinguibile tra area di pianura, appennino Dauno e Gargano e rappresenta il 36% della regione Puglia. La densità abitativa è tra le più basse d’Italia: 92 ab/kmq. L’offerta sanitaria a produzione diretta si struttura in 8 Distretti Socio Sanitari, in 4 Dipartimenti territoriali (Dipendenze patologiche, Prevenzione, Riabilitazione, Salute mentale) ed in quattro presidi ospedalieri (San Severo, Cerignola, Manfredonia e Lucera). Sul territorio della provincia insistono altre due grandi aziende: l’AO Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia e l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. Ing. Manfrini, quali prospettive ha il sistema di governo della salute provinciale e quindi quale modello organizzativo prevede per le aziende sanitarie foggiane? L’analisi della situazione foggiana è abbastanza semplice, complessi sono invece i percorsi che portano alle soluzioni dei problemi. I bisogni del territorio sono molto diversificati: abbiamo aree a bassa intensità abitativa con piccoli paesi isolati nell’appennino dauno, altre zone sono a forte affluenza turistica e decuplicano la popolazione nei mesi estivi ed infine vi sono aree di campagna in cui, in particolare in questi ultimi anni, la presenza rilevante di lavoratori stagionali ed extracomunitari pone particolari problemi di tutela della salute e di controllo. La dotazione di posti letto rispetto alla popolazione è di circa 1900 posti letto, ed oggi le sole due aziende ospedaliere ne gestiscono, accentrandoli in due luoghi, quasi 1800. Teoricamente potrebbero da sole assolvere a tutti i bisogni di ricovero della provincia. La gestione del territorio richiederebbe invece una programmazione e gestione di servizi in logiche di rete: rete emergenza-urgenza, rete ospedaliera, reti di patologia e quindi un forte e costante coordinamento interaziendale tra i tre attori Asl, AOU, e IRCCS privato. Questa funzione è oggi gestita prevalentemente dalla Regione, attraverso i budget e la programmazione dei posti letto. Due aspetti che dovrebbero essere sintesi di una programmazione che si fonda invece sulla progettazione di percorsi di patologia. La gestione di reti di patologia e di percorsi di integrazione tra ospedale e territorio dovrebbe essere ripensata considerando primariamente le necessità di efficienza operativa. Le aziende ospedaliere dovrebbero quindi aprirsi al territorio integrandosi sui percorsi clinici. Il cambiamento organizzativo dovrebbe trovare equilibrio tra le specializzazioni, gestite in logiche di hub and spoke, e la tendenza alla deospedalizzazione: pensiamo ad esempio ai cronici, alle disabilità, all’assistenza domiciliare. L’attuale assetto istituzionale non facilita la convergenza degli interessi. Il governo del sistema provinciale necessiterebbe di un interlocutore unico che coordini efficacemente i processi ed i percorsi e, conseguentemente, individui e determini i bisogni e la dimensione della struttura dell’offerta, oltre al budget necessario. Senza un coordinamento forte si assiste, come nel caso della specialistica ambulatoriale, ad un sistema che mette in concorrenza le aziende e che genera inevitabilmente due effetti: sposta le risorse da una azienda all’altra ed aumenta i costi di produzione complessivi del sistema provinciale. Cosa sta facendo quindi la Asl per coordinare il sistema provinciale? La Asl sta sviluppando i servizi territoriali sanitari e sociosanitari con particolare attenzione ai percorsi di integrazione ospedale e territorio. Ha istituito dei Dipartimenti interaziendali di patologia: uno cardiologico, uno oncoematologico, uno nefrologico ed uno per l’emergenza urgenza, con il mandato di progettare e coordinare i percorsi clinici trasversali alle strutture sanitarie. Sta potenziando tutti i servizi territoriali, in particolare incrementando l’offerta dei poliambulatori e sviluppando la chirurgia ambulatoriale. Sta aumentando la capacità di accoglienza delle strutture intermedie, aumentando i posti letto convenzionati con le strutture residenziali e semiresidenziali, tra cui un centinaio di posti per Unità di Cure Residenziali Intensive, Nuclei Alzheimer, tre hospice. Ha dato sviluppo alle unità di degenza territoriale (UDT), strutture distribuite nei centri minori del territorio per circa 100 posti letto complessivi. Tali strutture sono deputate ad accogliere pazienti assistiti da equipe infermieristiche e dai MMG. Tali pazienti genererebbero altrimenti ricoveri inappropriati. Infine l’azienda si sta particolarmente impegnando nello sviluppo di progetti di telemedicina e di teleradiologia per raggiungere i luoghi più isolati del vasto territorio foggiano. Tali servizi si sono realizzati anche grazie all’opportunità di utilizzare fruttuosamente finanziamenti della comunità europea. Crediamo che la strada per riuscire ad offrire maggiori e migliori servizi ai cittadini sia necessariamente il coordinamento tra le diverse strutture sanitarie, legato non solo alla condivisione delle strategie e dei piani per la salute ma anche e soprattutto costruito sulla progettazione operativa dei più appropriati percorsi per le diverse tipologie di pazienti. CERISMAS PAG. 14 Ex libris e dintorni... A cura di Giacomo Frittoli Cosa vuol dire “Operations”? La risposta non la troviamo nei vocabolari, non esiste una parola italiana corrispondente. Si può cercare allora di attribuire al significante anglosassone un significato italiano che cerchi di ricomprendere tutte le proprietà concettuali espresse dal termine inglese. “Operations” è riferibile alle attività aziendali coinvolte nel processo che rende disponibile un servizio al cliente ovvero, per un ospedale, le prestazione al paziente. Le attività quindi sono riferibili alla progettazione, realizzazione, ed erogazione (comprensiva anche della eventuale commercializzazione) di un servizio. Possiamo perciò far riferimento, in altri termini, ad alcune funzioni aziendali caratteristiche quali: “ricerca e sviluppo”, “progettazione”, “produzione” e “logistica”. “Operations” ha un significato molto ampio e non esiste una unica parola italiana che lo ricomprenda, dovremo di conseguenza abituarci (o rassegnarci) al fatto che “operations” diventi un “anglicismo ufficiale”, di uso corrente in italiano, al pari di tanti altri vocaboli inglesi che, in ambito scientifico ed economico, hanno sostituito termini nella nostra lingua. Per conoscere meglio i contenuti delle “Operations” per il settore sanitario, il riferimento “fondamentale” è il libro di Stefano Villa: “L’operations management a supporto del sistema di operazioni aziendali. Modelli di analisi e soluzioni progettuali per il settore sanitario” (Milano, Cedam 2012), già presentato dall’autore nella Newsletter n° 32. I due manuali segnalati oggi si riferiscono invece al mondo dell’industria e dei servizi. Riteniamo possano essere un riferimento indispensabile nella biblioteca ideale di un manager della sanità in quanto ricchi di stimoli e idee “trasferibili” nelle aziende sanitarie. Operations Management nella produzione e Il libro è la terza edizione italiana del “famoso” biettivo di illustrare le problematiche più attuali nei servizi – 3/ed. manuale di Richard B. Chase, docente di Ope- e importanti cui devono far fronte i manager di di Richard B. Chase, Ro- rations Management e Direttore del Center for Operations management, e di presentare pras- bert F. Jacobs, Alberto Service Excellence alla Marshall School of Busi- si e strumenti applicabili in molteplici contesti Grando, Andrea Sianesi ness, University of Southern California. Il pode- aziendali”. Oltre al libro sono disponibili on- Edizioni: Mc Graw Hill roso tomo si caratterizza anche per il contributo line molti materiali che integrano e completano Collana: Istruzione scien- rilevante degli autori italiani Alberto Grando, il volume. E’ una lettura necessaria per chi vuol tifica ordinario di Operations management all’Uni- conoscere i molteplici aspetti dell’operations ISBN: 9788838667183 versità Bocconi e Andrea Sianesi, ordinario pres- management e per chi, come suggeriscono gli Anno gennaio 2012 so il Dipartimento di Ingegneria Gestionale del autori, “vuole ottenere dal suo studio un van- Pagine 512 - € 50 Politecnico di Milano. Il manuale si pone “l’o- taggio competitivo nel suo percorso di carriera”. Rinnovare l’azienda a costo zero. Più risultati le metodiche “just in time” e quelle del “quality no a riflettere su come i metodi tradizionali di con le risorse disponibili management”. E’ una sorta di “Bignami del ma- cost-accounting ed i sistemi di misurazione delle di Shimoen Pass e Boaz Ronen nagement” con riferimenti teorici e molti spunti performance a volte non aiutino a prendere le edizione italiana è a cura di Alberto Grando e operativi frutto dell’esperienza diretta degli au- decisioni giuste. Le priorità del management, Valeria Belvedere Edizioni: Egea tori. gli aspetti sui quali “focalizzare” l’attenzione Collana: Reference Il libro, in seconda di copertina, molto ambizio- dovrebbero essere concentrati sulla semplifica- Anno sett. 2009 - Pagine 290 - € 33 samente, propone al lettore due provocazioni: zione massima dei processi, sulle operations, su la prima, in stile “televendite”, promette a chi ciò che rende facilmente disponibili e fruibili i Il titolo potrebbe essere uno slogan adottabile seguirà il “focused management” di raggiungere servizi prodotti. Questo aspetto coglie uno dei da tutti i manager del SSN. Gli autori, però, obiettivi estremamente ambiziosi come “rad- veri problemi di molte delle nostre aziende sa- quando lo hanno scritto non pensavano alla no- doppiare il proprio valore in 18 mesi”, “ridurre nitarie che mostrano sempre “incomprensioni” stra sanità bensì alle aziende industriali colpite il time to market del 40%”, aumentare signifi- tra chi centralmente governa i meccanismi ope- dalla crisi. Boaz Ronen, professore all’Università cativamente la produttività e al tempo stesso la rativi e chi invece produce i servizi. E’ quindi di Tel Aviv, e Shimoen Pass, consulente di fama qualità del prodotto. Promessa che forse può ap- auspicabile che il management si “focalizzi sui internazionale, hanno perciò scritto un “agile” parire velleitaria ai manager della sanità, abituati processi produttivi, adottando, in questo modo, manuale che presenta un metodo: il “Focused ad introdurre cambiamenti con tempi “un poco linguaggi e metodi facilmente compresibili da Mangement”. Un approccio, ricco di buon sen- più lunghi” di quelli auspicati da Ronen e Pass. chi governa la “produzione”, eliminando “colli so, che fa sintesi e integra diverse metodologie e Questo giudizio però non scoraggi il lettore di bottiglia”, ottimizzando i tempi, migliorando strumenti manageriali tra cui: la “teoria dei con- poiché la seconda provocazione è estremamente la qualità per ottenere “piu risultati con le risorse straints”, la teoria della “creazione del valore”, interessante e stimolante. Gli autori ci induco- disponibili”. PAG. 15 ASSOCIARSI al CERISMAS È UTILE E CONVENIENTE Gli associati possono usufruire di un articolato insieme di benefici il cui valore corrisponde a più del doppio dell’importo versato come quota associativa. Gli associati hanno diritto di fruire gratuitamente ogni anno: • di 5 corsi manageriali ciascuno della durata di 2 giornate (per i soci sostenitori il vantaggio è doppio: 10 corsi); • di 7/8 eventi l’anno: convegni, workshop e incontri periodici (Key Note Speaker Series) con la partecipazione di esperti di fama internazionale; • dell’iniziativa residenziale “Management Forum”; • di visibilità nell’ambito delle iniziative promosse dal Centro (testimonianze a corsi e a convegni); • di visibilità attraverso gli strumenti di comunicazione gestiti dal CERISMAS: sito aziendale, annual report, newsletter, social network; • di attività di ricerca: attraverso la partecipazione gratuita alle ricerche autofinanziate dal CERISMAS e la disponibilità dei loro risultati; • del servizio “tesi & stage”: l’associato può disporre di attività o studi, realizzati da un laureando o studente master con la supervisione di un docente dell’Università Cattolica, nell’ambito di una tesi o di uno stage; • del servizio “segnalazione di curricula” di professionisti e neolaureati che il Centro incontra. Inoltre ogni anno i soci, ordinari e sostenitori, hanno la possibilità di “vincere” (attraverso un sorteggio) un “progetto sul campo” del valore rispettivamente di 6.000 Euro per gli ordinari e 12.000 Euro per i sostenitori. Gli associati, infine, possono acquistare i servizi del CERISMAS a prezzi particolarmente vantaggiosi usufruendo di una scontistica sui prezzi a listino differenziata per: • interventi formativi: 15% come socio ordinario e 25% come socio sostenitore; • progetti sul campo: 5% come socio ordinario e 10% come socio sostenitore. Maggiori dettagli sui vantaggi per gli associati, sulle modalità di loro fruizione, sul calendario dei corsi gratuiti e degli eventi sono disponibili sul sito aziendale. CERISMAS PAG. 16 Appuntamento al prossimo numero... news SEDE LEGALE: Recentemente l’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano e la Società e Salute sono divenuti no- CENTRO DI RICERCHE E STUDI stri soci ordinari. IN MANAGEMENT SANITARIO c/o Università Cattolica del Sacro Cuore SOCI FONDATORI: Università Cattolica del Sacro Cuore; Fondazione IRCCS Istituto Neurolo- Largo Gemelli, 1 gico Carlo Besta. 20123 Milano P.I. 13348100150 SOCI SOSTENITORI: Bain & Company; Centro Cardiologico Monzino; Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II; Fondazione Opera San Camillo; Istituto Europeo di Oncologia; Ordine Ospedaliero di S. Giovanni di Dio – Fatebenefratelli; Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”. SEGRETERIA OPERATIVA: Chiara Sanvico SOCI ORDINARI: 3P Solution; ASL 1 Imperiese; ASL 6 Sanluri; ASL di Foggia; ASL Provincia Università Cattolica del Sacro Cuore di Lodi; ASL Roma E; Associazione La Nostra Famiglia – Istituto Scientifico “Eugenio Medea”; Via Necchi, 7 - III piano Azienda Ospedaliera “S. Antonio Abate” di Gallarate; Azienda Ospedaliera “Guido Salvini”; Azien- 20123 Milano da Ospedaliera Ordine Mauriziano; Azienda Ospedaliera “Ospedale Maggiore di Crema”; Azienda Tel.: +39-02-7234 3907 Ospedaliera della Provincia di Lecco; Azienda USL di Cesena; Azienda USL di Modena; Azienda Fax: +39-02-7234 3828 USL di Parma; Azienda USL di Reggio Emilia; BravoSolution; Centro Ortopedico di Quadrante; E-mail: [email protected] Covidien Italia; Energy Team; Fenig; Fondazione di religione Opera Santa Maria della Carità; Fondazione Don Carlo Gnocchi; Fondazione Poliambulanza - Istituto Ospedaliero; G.S.E. - Gruppo Sanitario Europeo; GE Healthcare; Honeywell; IRCCS Associazione Oasi Maria SS. Onlus; Isti- RESPONSABILE EDITORIALE: tuto Clinico Città Studi – Milano; Istituto Clinico Humanitas; Janssen-Cilag; Johnson & Johnson Irene Gabutti Medical Holding; Lanzo Hospital; Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza; Ospedale di Sassuolo; Facoltà di Economia QBGROUP; Skills Acta - Divisione Sanità; Società e Salute; Zucchetti. Università Cattolica del Sacro Cuore Largo F. Vito, 1 00168 Roma Tel.: +39 06-3015-8717 Per ricevere le prossime newsletter iscriversi su: www.cerismas.com E-mail: [email protected] Siamo anche su: © Ce.Ri.S.Ma.S. La prossima Newsletter sarà pubblicata a dicembre 2014
© Copyright 2024 Paperzz