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Periodico mensile d’informazione e cultura. Iscr. Trib. di Perugia del 17/05/2007 n. 23/2007. Dir. Resp. Simone Bandini. Sped. Abb. Post. 70% - Aut. Cns/Cbpa/Centro1 - Iscr. R.O.C. n. 18175. Progetto Grafico: Niccolò Lazzerini - Stampa Digital Book
Anno XI, nr. 106 | AGOSTO 2014
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in copertina:
ARA MALIKAN
foto © Diego Berro
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COME PENELOPE
LIKE PENELOPE
10 L’ARMENIA, TERRA DI CONFINE TRA ORIENTE ED OCCIDENTE
ARMENIA, BORDERLAND BETWEEN EAST AND WEST
18 SIRENE SACRE
SACRED SIRENS
AGOSTO 2014
EDITORE,
DIRETTORE RESPONSABILE
Dr. Simone Bandini
CONCESSIONARIA ESCLUSIVA
DI PUBBLICITA’
Simone Bandini Advertising
Tel. 075 372 1779
PROGETTO GRAFICO
e IMPAGINAZIONE
Niccolò Lazzerini - Laxestudio.it
IN REDAZIONE
Dott.ssa Avv. Valentina Augusti Venturelli
Dott.ssa Simona Santi
Raffaella Fava
TRADUZIONI
Ray Keenoy
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Abbonamento annuale (10 uscite)
con bollettino postale: 20,00 €
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Intestato a Simone Bandini
AUTORI: Simone Bandini: Editore e direttore
di Valley Life, dr. in Filosofia. Valentina Augusti
Venturelli: Redazione, Avvocato. Simona
Santi: Redazione, dr.ssa in Giurisprudenza.
Raffaella Fava: Redazione, Liceo classico ad
indirizzo linguistico Enrica Vannini: Dr.ssa
in Giurisprudenza, Promotrice Finanziaria,
Pagina Economica di Valley Life. Maria Rosaria
Corchia: Ufficio Stampa Festival delle Nazioni.
Mattia Luvisetto: Chinesiologo, diplomato
ISEF, istruttore di Pilates. Laura Pescari:
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Bandini: Colonnello in congedo, Agenzia
Immobiliare Valmarecchia New Frontier.
Marino Marini: Opinionista. Alberto Barelli:
Curatore biblioteca Centro Studi Castello di Sorci.
Roberto Mancinelli: Grafico, Pagina Satirica
di Valley Life. Fabio Pauselli: Dr. in Scienze
Ambientali, resp.le Previsioni Umbriameteo.
21 UNA CITTÀ E I SUOI LIBRI
A CITY AND ITS BOOKS
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CULTURE
29 DALLA FAMIGLIA ALL’IMPRESA ED ALLO STATO
FAMILY – BUSINESS – STATE
34 I BENEFICI DEL PILATES
THE BENEFITS OF PILATES
36 LA SECONDA GIOVINEZZA DI LUCA MARTINELLI
THE SECOND YOUTH OF LUCA MARTINELLI
40 SIAMO UNO STAFF, QUESTA È LA NOSTRA FORZA!
WE ARE A TEAM AND THAT IS OUR STRENGTH!
44 STUDIO ARCH’: SPERIMENTAZIONE E PROVOCAZIONE
STUDIO ARCH’: EXPERIMENTATION AND PROVOCATION
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LIFESTYLE
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50 NEL MONDO DEL CALORE
IN THE WORLD OF HEAT
54 UN GIARDINO ALL’AVANGUARDIA
A FRONTLINE GARDEN
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57 VIVERE LA CASA CON ZANOTTO
HOME LIFE WITH ZANOTTO
61 5 BUONI MOTIVI PER INVESTIRE IN FONDI
FIVE GOOD REASONS TO INVEST IN FUNDS
63 LA TERRA DEL CARPINA
CARPINA’S LAND
66 COSIMO E COSINO: AMICI, SOCI O…
COSIMO AND COSINE: FRIENDS, PARTNERS OR...
63
PLEASURE
71 UNA TERRAZZA, UNA PIZZA E UNA BATTAGLIA
A TERRACE, A PIZZA AND A BATTLE
79 NELLA VALLE DEI GIRASOLI
IN THE VALLEY OF THE SUNFLOWERS
84 BRINGOLI AL SUGO FINTO
BRINGOLI WITH FAKE SAUCE
86 SOLIDARIETÀ AL SYRAH
SOLIDARITY AT SYRAH
88 CROLLA LA ROMANITÀ
DELLA CARBONARA
Le opinioni degli autori non sono
necessariamente le opinioni dell’editore.
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Ne è vietata la riproduzione anche parziale
REDAZIONE
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06012 Città di Castello (PG)
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26 UMBERTIDE E I SUOI CALICI SOTTO LE STELLE
UMBERTIDE AND ITS GOBLETS UNDER THE STARS
91 VINI DEL CUORE
WINES OF THE HEART
93 AGOSTO, MESE DI PASSAGGIO
AUGUST, A MONTH OF TRANSITION
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95 EVENTI
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EDITORIAL
COME PENELOPE
LIKE PENELOPE
Una moderna Penelope (Cruz)
N
Ad ogni oceano la sua tenebra
on ci si deve mai arrendere al disincanto. Né abbandonarsi
ad un risentimento ossessivo e nichilista.
La vita, certo, va come deve andare, nel suo quotidiano e
meraviglioso equilibrio di libertà e necessità. Scelte, perseguite
con forza e determinazione, o che magari si protraggono con
blanda convinzione. Atti, importanti e generosi, o magari poco
più che timidi calembour, giochi annoiati di uomini spersi nella
gabbia individualista del mondo moderno.
Il divenire avanza noncurante delle sorti umane magnifiche
e progressive; così talvolta esso vince l’iperbole prometeica
della volontà individuale ed inghiotte volizioni e coscienze
nell’indistinto assoluto, nel vuoto di un samsara senza centro
né principio.
Nella vita di ognuno di noi arriva, presto o tardi, questo
momento imprevisto ed incoercibile di perdizione e riflessione.
Un tempo ineffabile che come un vento tragico richiama l’uomo
alla caducità della sua condizione. In cui si devono accettare
le condizioni della resa poiché la battaglia è persa. Uno scacco
formidabile, in grado di minare le certezze più granitiche e
ribaltare il giudizio asseverato. Nulla si può tentare oltre.
E’ questo il tempo drammatico e funesto del dubbio, cardine
di ogni logica razionale e croce parimenti di ogni intelligenza
emotiva. E’ questa la stagione delle rinunce esistenziali, del
prendersi meno sul serio, dell’andare piano e del girovagare
come mandala indiani sparsi da un monsone tropicale.
E’ in questo temibile tempo debole – che piaga l’uomo qual fosse
una nenia di sinistre sirene ingannatrici, sconfitto dalla necessità,
gioco forza dal peso della natura e della meccanica – che occorre
innalzare la bandiera delle idee prime ed assolute. E dello spirito.
Perché come diceva Platone nel Fedone, riguardo alla prova
dell’immortalità dell’anima, ciò che non ha parti non può
essere combinato, quindi mutare, quindi soccombere. Questo è
lo spirito. La radice immutabile e divina dell’uomo. Che deve
guidare le sue azioni. Poiché altrimenti siamo solo polvere
stantia nella mediocrità universale e provvisoria del mondo.
Poco più di una muffa insomma, il segno di svariati giorni di
pioggia nel chiuso di una coscienza umidiccia ed ammorbata. In
attesa del mattino e dei primi raggi di sole.
Io ti dico, o mia Penelope, che esiste, è certo, un principio
superiore per le nostre vite. Che niente è uguale a niente. Che
nulla è indifferente. E che devi crederci. E che per questo sarai
premiata da un cielo infinito senza nuvola alcuna.
Ascolto consigliato:
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di Simone Bandini
Odisseo e Penelope di Tischbein
W
e must never surrender to disillusionment. Or surrender
to obsessive resentment and nihilism.
Life, of course, goes on as it must in its daily path with a
wonderful balance of freedom and necessity. Choices, pursued
with vigour and determination, or maybe with mild but
protracted conviction. Acts, important and generous, or maybe
a little more than timid puns, the bored games of men dispersed
through the individualist cage of the modern world.
Becoming advances careless of magnificent and progressive
human destinies; so sometimes the Promethean hyperbole
of individual will and volition wins and swallows will and
consciousness into the vague absolute, in the emptiness of
Samsara without centre or beginning.
In the life of each of us arrives, sooner or later, this moment 9
of unexpected and uncontrollable destruction and reflection.
An ineffable moment like a wind that draws men to the tragic
futility of their condition. In which you must accept the terms
of surrender because the battle is lost. A formidable setback,
capable of undermining the granite certainties and overturning
the sworn judgment. Nothing you can push past.
And this dramatic and deadly moment of doubt, cornerstone of
any rational logic and similarly the crossing point of emotional
intelligence. And this is the season of existential renunciation,
to take oneself less seriously, to go up and wander around the
mandala like Indians scattered in a tropical monsoon.
And in this fearsome time of weakness – that plagues man
like a dirge of sinister deceitful sirens, defeated by necessity,
plaything of the weight of nature and mechanics – there is first
and absolutely the need to raise the flag of ideas. And of the
spirit.
Because, as Plato said in the Phaedo, with regard to proof of
the immortality of the soul, that which has no parts cannot be
combined, therefore changes, therefore succumbs. That is the
spirit. The divine and immutable root of man. That should guide
his actions. Because otherwise we are just dust in the stale and
provisional universal mediocrity of the world. Little more than
mould in fact, the sign of several days of rain in a closed, moist
and corrupted conscience. Waiting for the morning and the first
rays of the sun.
I tell you, oh my Penelope, there exists, and it is certain, a
higher principle in our lives. That nothing is equal to nothing.
That nothing is indifferent. And you have to believe it. And for
that you will be rewarded by an endless, cloudless sky.
“Us against the world”, Coldplay
Recommended listening
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CULTURE
L’ARMENIA, TERRA DI
CONFINE TRA ORIENTE
ED OCCIDENTE
ARMENIA, BORDERLAND
BETWEEN EAST AND WEST
di Maria Rosaria Corchia
M
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usica sinfonica e da camera, popolare e colta,
sacra e profana, corale e curativa, inni medioevali e
composizioni in prima esecuzione assoluta: c’è tutto
nei 14 appuntamenti del cartellone principale della
47ma edizione del Festival delle Nazioni di Città
di Castello, che dal 27 agosto al 6 settembre 2014
esplorerà la cultura musicale dell’Armenia, la nazione
ospite del 2014.
Un viaggio musicale nella ‘terra delle pietre urlanti’, come è stata
definita dal poeta russo Osip Mandel’štam, che vedrà protagonisti
artisti d’eccezione.
“Con la scelta dell’Armenia torniamo fuori dai confini dell’Europa –
dichiara il presidente Giuliano Giubilei – ma in un paese che ha avuto
nella sua storia tormentata rapporti fortissimi con il nostro continente.
Vogliamo accendere i riflettori su questo paese e sul suo popolo
nell’avvicinarsi del centesimo anniversario di quello che è passato alla
Storia come il Genocidio degli Armeni, una delle grandi tragedie del
Novecento”.
“Questa terra – afferma il direttore artistico Aldo Sisillo – è stata per
secoli strada di collegamento tra Oriente e Occidente; e la musica
armena ne è la prova, contenendo stilemi che afferiscono alla cultura
occidentale così come a quella del Medio Oriente. L’omaggio
del Festival all’Armenia è l’occasione per esplorare le tantissime
sfaccettature artistiche di questa affascinante cultura, dal linguaggio
musicale ‘colto’ alla tradizione popolare con i suoi bardi e i suonatori
di duduk”.
Nella serata inaugurale del Festival – mercoledì 27 agosto - il
palcoscenico tifernate ospiterà la compagine sinfonica armena più
prestigiosa, l’Armenian Philharmonic Orchestra, guidata dal suo
direttore musicale Eduard Topchjan. In programma il famoso concerto
per violino e orchestra di Khačaturjan, che vedrà esibirsi Anush
Nikoghosyan in qualità di solista, e due capisaldi della musica russa:
Una notte sul Monte Calvo di Musorgskij e Shéhérazade di RimskijKorsakov.
Il duduk, il kamancha e gli altri strumenti tradizionali saranno
protagonisti in Spirito d’Armenia –giovedì 28 agosto-, un percorso
musicale al confine tra musica colta e popolare, che Jordi Savall
porterà a Città di Castello con il suo ensemble Hespèrion XXI e
con i musicisti armeni Aram Movsisyan, Georgi Minassyan e Haïg
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S
ymphonic and chamber music, folk and
classical, sacred and secular, choral and healing,
medieval hymns and first performances of new
works: there’s everything in the 14 sessions of the
main program of the 47th edition of the Festival
of Nations in Città di Castello, which from August
27 to September 6 2014 will explore the musical
culture of Armenia, guest nation for the year.
A musical journey with exceptional artists through the “Land of
the screaming stones”, as Russian poet Osip Mandelstam called it.
“With the choice of Armenia we’re going beyond the borders of
Europe” – chairman Giuliano Giubilei tells me – “but to a country
that has had strong relationships with our continent during its
troubled history. We want to turn a spotlight on this country and its
people as the hundredth anniversary of one of the great tragedies
of the twentieth century which has gone down in history as the
Armenian Genocide approaches.”
“This country” – artistic director Aldo Sisillo tells me – “was for
centuries the pathway linking East and West; and Armenian music
is the proof, containing stylistic elements that belong to Western
culture as well as to the Middle East. The Festival’s tribute to
Armenia is a chance to explore the many facets of this fascinating
artistic culture, from its “cultivated” musical language to the folk
tradition with its bards and duduk players”.
On the opening night of the Festival – Wednesday, August 27
– the Castello stage will host the most prestigious symphony
orchestra of Armenia, the Armenian Philharmonic Orchestra, led
by its music director Eduard Topchjan. The program includes the
famous concerto for violin and orchestra by Khachaturian – Anush
Nikoghosyan will perform as soloist – and two cornerstones of
Russian music: A Night on Bald Mountain by Mussorgsky and
Rimsky-Korsakov’s Scheherazade.
The duduk, kamancha and other traditional instruments will be the
protagonists in The Spirit of Armenia on Thursday August 28, a
musical journey along the border between classical and popular
music in which Jordi Savall will bring his ensemble Hespèrion XXI
to Città di Castello with the Armenian musicians Aram Movsisyan,
Georgi Minassyan and Haig Sarikouyoumdjian.
Friday, August 29th the Festival will host Noa, an Israeli singer of
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Star, Noa
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L’OrchestraValley
Life
da camera di Perugia
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Yemeni origin, always attentive to the issues of genocide and the
Armenian diaspora. Appointed Artist for Peace in 2001, Noa will
present her latest album Love Medicine.
Great attention will be paid this year to the concert by last year’s
winner of the “Alberto Burri Prize”: the young flautist Giulia
Baracani on Friday, August 29, performing with the established
viola and piano duo formed by Danilo Rossi and Stefano
Bezziccheri. The program includes the first performance of a
piece for solo flute by Armenian Vache Sharafyan.
We will have the opportunity to explore the musical background
of the convent of San Gregorio Armeno in Naples, a musical
heritage so far uncatalogued and little known, which includes
amongst other pieces songs by Pergolesi, Gluck and Anfossi. The
program, selected, revised and interpreted by flautist Tomasso
Rossi, will be performed by the Baroque Ensemble of the Nuova
Il racconto musicale sulle origini del cristianesimo di Mario Brunello
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La Filarmonica Armena
Danilo Rossi
Sarikouyoumdjian.
Venerdì 29 agosto il Festival ospiterà poi Noa, la cantante israeliana
di origini yemenite, da sempre attenta alle tematiche del genocidio e
della diaspora armena. Nominata nel 2001 ‘artista per la pace’, Noa
presenterà il suo ultimo album Love Medicine.
Grande attenzione anche quest’anno sarà rivolta al concerto del
vincitore del Premio “Alberto Burri” della scorsa edizione: la giovane
flautista Giulia Baracani –venerdì 29 agosto- si esibirà con lo storico
duo viola e pianoforte formato da Danilo Rossi e Stefano Bezziccheri.
In programma un brano per flauto solo dell’armeno Vache Sharafyan in
prima assoluta.
Avremo l’occasione di esplorare il fondo musicale del convento di
San Gregorio Armeno di Napoli, un patrimonio musicale ancora
non catalogato e poco conosciuto, che comprende tra gli altri brani
di Pergolesi, Gluck e Anfossi. Il programma, scelto, revisionato e
interpretato dal flautista Tommaso Rossi, sarà eseguito dall’Ensemble
barocco della Nuova Orchestra Scarlatti –sabato 30 agosto-, con la
partecipazione del soprano Cristina Grifone.
Prosegue inoltre l’impegno del Festival nella valorizzazione della
musica di oggi: due le commissioni assegnate, che saranno eseguite in
prima assoluta nell’ambito di un progetto dedicato alla poesia italiana e
armena. La musica di Filippo Fanò e la poesia di Alda Merini saranno
messe a confronto con la composizione di Vache Sharafyan ispirata
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Orchestra Scarlatti on Saturday August 30, with the participation
of soprano Cristina Grifone.
The commitment of the Festival to the development of the music
of today continues with two special commissions which will be
premiered as part of a project devoted to Italian and Armenian
poetry,. The music of Filippo Fanò and the poetry ofAlda Merini
will be compared with the composition of Vache Sharafyan
inspired by the words of Armenian poets Movses Khorenatsi and
Yeghishe Charents. The director of the show is Cosimo Damiano
Damato, while the interpretation is entrusted to the Ensemble
strumentale dell’Orchestra da Camera of Perugia and the voice
of Pamela Villoresi on August 31st.
On the occasion of the bicentennial of the birth of Adolphe
Sax, inventor of the saxophone, I Virtuosi Italiani on Monday,
September 1, with Federico Mondelci in the dual role of conductor
and soloist, will perform Glazunov’s Concerto for Saxophone and
Hayr Soub for saxophone and strings by Makar Ekmalyan. The
program also includes the Eight melodies of Father Komitas, one
of the fathers of Armenian musical culture.
Sacred Mount Ararat will be the star of the show with music and
animated images – drawn by the Russian artist Gosha – when the
Armenian virtuoso violinist Ara Malikian gives life to the journey
of Marco Polo on Tuesday, September 2, also featuring the actor
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Eduard Topchjan. Foto di Marianne Uzankichyan
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dalle parole dei poeti armeni Movses Khorenatsi e Yeghishe
Charents. La regia dello spettacolo è di Cosimo Damiano
Damato, mentre l’interpretazione è affidata all’Ensemble
strumentale dell’Orchestra da Camera di Perugia e alla voce di
Pamela Villoresi – 31 agosto-.
In occasione dei duecento anni della nascita di Adolphe Sax,
l’inventore dell’omonimo strumento, I Virtuosi Italiani –lunedì
1 settembre- e Federico Mondelci, nella doppia veste di direttore
e solista, eseguiranno il Concerto di Glazunov e Hayr Soub per
sassofono e archi di Makar Ekmalyan. In programma anche
le Otto melodie di Padre Komitas, uno dei padri della cultura
musicale armena.
Il sacro monte Ararat sarà protagonista dello spettacolo di musica
e immagini animate – disegnate dall’artista russo Gosha – cui il
virtuoso violinista armeno Ara Malikian darà vita per raccontare
il viaggio di Marco Polo – martedì 2 settembre-. Nel cast anche
l’attore Flavio Albanese e il chitarrista Luis Gallo.
Aram Kerovpyan e la Corale Akn –mercoledì 3 settembre-, una
delle formazioni più note nell’esecuzione e diffusione della
musica liturgica armena, offriranno un suggestivo concerto con
musiche di quello che è il repertorio più importante e antico della
tradizione armena.
Si conferma la collaborazione con il Teatro Lirico Sperimentale
“A. Belli” di Spoleto – 3 settembre-, che quest’anno presenta
alcuni dei vincitori del Concorso per cantanti lirici in un concerto
Flavio Albanese and guitarist Luis Gallo.
Aram Kerovpyan and the Akn choir, one of the most famous equipes
in the execution and dissemination of Armenian liturgical music, will
offer a concert with music evocative of the most important and ancient
repertoire of the Armenian tradition on Wednesday, September 3rd.
The participation of the Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” of
Spoleto is confirmed for September 3rd, this year featuring some of the
winners of the competition for opera singers in a concert of arias and
other vocal pieces from the great Russian and Armenian repertoire.
Voices from the silence, a kind of “musical tale” about the origins of
Christianity, is the new project by Mario Brunello for the Festival of
Nations on Thursday, September 4th: the Venetian cellist will perform
a varied program of music by Max Reger and Tigran Mansurian, side
by side with traditional Armenian folk melodies, and a song premiere
of Vache Sharafyan’s. Gabriella Caramore, essayist and author of
radio texts will host the evening,.
In collaboration with the Centre for Studies and Documentation of
Armenian culture in Venice the Umbra Lucis ensemble will stage a
concert on Thursday 4th with the singer Virginia Pattie Kerovpyan,
focussing its program on healing music of different eras and contexts.
A subtle and refined weaving together of twentieth century music will
Jordi Savall. Foto di David Ignaszewsky
L’Orchestra della Toscana. Foto di Marco Borrelli
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Il trittico, universo concluso
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di arie e brani vocali dal grande repertorio russo e armeno.
Voci dal silenzio, una sorta di ‘racconto musicale’ sulle origini del
Cristianesimo, è il nuovo progetto di Mario Brunello –giovedì 4
settembre- per il Festival delle Nazioni: il violoncellista veneto
eseguirà un variegato programma di musiche di Max Reger e Tigran
Mansurian, affiancate a melodie della tradizione popolare armena, e
come to light in the interesting program presented by the cello
and piano duo formed by Yves Savary and Pierpaolo Maurizzi on
Friday, September 5. They will also perform the Sonata by Karen
Khachaturian, niece of the more famous Aram Khachaturian.
Khachaturian will return to feature in the closing concert of the
Festival on September 6th, in which the Orchestra della Toscana,
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La Nuova Orchestra Scarlatti
un brano in prima assoluta di Vache Sharafyan. Condurrà la serata
Gabriella Caramore, saggista e autrice di testi radiofonici.
In collaborazione con il Centro Studi e documentazione della cultura
armena di Venezia, avrà luogo il concerto dell’ensemble Umbra Lucis
– giovedì 4 - che, con la cantante Virginia Pattie Kerovpyan, incentrerà
il suo programma sulla musica curativa di epoche e contesti diversi.
Sottili e raffinati intrecci musicali del Novecento verranno alla
luce nell’interessante programma presentato dal duo violoncello e
pianoforte formato da Yves Savary e Pierpaolo Maurizzi –venerdì
5 settembre-: sarà eseguita anche la Sonata di Karen Khačaturjan,
nipote del più celebre Aram.
Khačaturjan tornerà protagonista nel concerto di chiusura del Festival
– 6 settembre-, nel quale l’Orchestra della Toscana, guidata da Eduard
Topchjan, eseguirà uno suoi brani più famosi, la suite dal balletto
Gajaneh, che sarà accostata al Concerto n. 2 di Sergej Rachmaninov,
nell’interpretazione del pianista Benedetto Lupo.
Come ogni anno il Festival dedicherà significative risorse al
perfezionamento dei giovani musicisti: cinque i corsi di valenza
internazionale attivati, che termineranno con esecuzioni pubbliche
dei migliori allievi nel suggestivo Chiostro di San Domenico. Al
più talentuoso della classe di sassofono di Federico Mondelci, verrà
assegnato il Premio “Alberto Burri” per giovani interpreti.
Programma completo su www.festivalnazioni.com, per informazioni
di biglietteria: tel. 075 8522823, [email protected].
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led by Eduard Topchjan, will perform one of his most famous
pieces, the suite from the ballet Gajaneh, which will accompany
the Concerto no. 2 by Sergei Rachmaninov, as interpreted by the
pianist Benedetto Lupo.
As every year the Festival will dedicate significant resources to
the training of young musicians: five courses with an international
dimension will take place, ending with public recitals by the best
students in the inner cloister of San Domenico. The most talented
participant of Federico Mondelci’s saxophone class will be
awarded the Alberto Burri prize for young performers.
Full program on www.festivalnazioni.com, Ticket information: tel.
075 8522823, [email protected].
Il violoncello di Savary Maurizzi
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PROGRAMMA
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CULTURE
SIRENE SACRE SACRED SIRENS
Di Alberto Barelli
Una sirena di tradizione ellenica
in questo piatto del VI sec
San Michele in Foro, Lucca
Particolare dalla chiesa di Badia Petroia
“L
“L
La connotazione negativa delle sirene che emerge nel passo di
Sant’Agostino rappresenta soltanto una delle tante sfaccettature,
alle quali corrispondono molteplici significati, che nel corso
dei secoli e nelle varie culture hanno fatto di questo simbolo
universale uno dei più complessi.
A questo proposito è Massimo Izzi, nel suo Il dizionario illustrato
dei mostri (Gremese Editore, Roma, 1989), ad evidenziare che
«nell’area occidentale, ed europea in particolare, questo mito
ha una sua storia speciale (…) Infatti nessun altro mostro è stato
soggetto nel corso del tempo e nello stesso ambito culturale, ad
una trasformazione così complessa come quella della Sirena».
Se oggi la sirena ci rimanda alla figura di un essere per metà
donna e per metà pesce, in verità nelle prime attestazioni risalenti
alla mitologia greca raffigurava una donna con il corpo per
metà di uccello. È lo stesso Izzi a spiegare che la raffigurazione
affermatasi fino ai nostri giorni è frutto di un errore compiuto
dall’autore del volume Liber Monstrorum, risalente soltanto al
VIII-IX secolo, in cui la sirena è arbitrariamente accostata alla
donna pesce.
L’elemento dell’acqua era comunque presente anche nel mito
greco, a simboleggiare il richiamo al viaggio. Ma il nesso con
il pesce può essere spiegato in quanto simbolo di conoscenza
(basti pensare a Giona). Nella cristianità il significato legato alla
sapienza si perde: è Clemente Alessandrino a vedere nelle sirene
il simbolo della voluttà della carne e delle lusinghe del mondo.
Nella raffigurazione della sirena con due code, in cui la vediamo
scolpita in tantissime chiese, è evidente il richiamo al sesso.
Una splendida fornella con due sirene si trova collocata nella
chiesa di Badia Petroia. È interessante ricordare come Omero
citi le sirene usando il duale, indicando quindi una coppia.
La fornella di Badia Petraia non può non reinviarci anche
all’allusione ai Gemelli, che Juan Eduardo Cirlot, nel suo
Dizionario dei simboli (Edizione CDE Spa, Milano, 1986),
definisce «una ragione simbolica di grande profondità» e che
speriamo rappresenti un ulteriore stimolo all’approfondimento
dei tanti significati legati a tale simbolo…
The negative connotation of the sirens that emerges in this
passage of St. Augustine is only one of their many facets, which
correspond to multiple meanings, which, over the centuries and
in different cultures, have made them
​​
one of the more complex
universal symbols.
In this regard, Massimo Izzi, in his Visual Dictionary of
Monsters (Gremese Editore, Rome, 1989), highlighted the fact
that “in the Western world and in Europe in particular, this
myth has its own special story (...) In fact, no other monster
has been subject over time and in the same cultural sphere, to
a transformation as complex as the Siren.”
If the siren today reminds us of the figure of a being half
woman and half fish, in truth in the first attestations dating back
to Greek mythology the siren is depicted as a woman with a
body that is half bird. Izzi also explains that the depiction we
hold to in the present day is the result of an error made ​​by the
author of the book Liber Monstrorum, dating back only to the
VIII-IX century period, when the siren is arbitrarily designated
as a fish/woman.
The element of water was present even in the Greek myth,
symbolizing the call to travel. But the link with the fish can
be explained as a symbol of knowledge (think Jonah). In
Christianity, the meaning associated to this wisdom is lost: it
was Clement of Alexandria who saw the pleasures of the flesh
and the allurements of the world in the figure. In the depiction
of the mermaid with two tails, which we see carved in many
churches, there is an obvious reference to sex.
A wonderful fornella with two sirens stands in the church of
Badia Petroia. It is interesting to recall that Homer mentions
the sirens as a duality, thus indicating a couple. The Badia
Petraia fornella cannot but make us think of Gemini or the
Twins, and Juan Eduardo Cirlot, in his Dictionary of Symbols
(CDE Edition Spa, Milano, 1986), defines this as “symbolic
reasoning of great depth,” and hopefully this delivers a further
impetus to a deeper understanding of the many meanings
attached to this symbol...
a vita in questo mondo è come un mare in tempesta
ife in this world is like a stormy sea through which
attraverso il quale dobbiamo guidare la nostra nave fino we guide our ship to port. If this succeeds, resisting the
al porto. Se questo ci riesce, resistendo alle tentazioni temptations of the Sirens, we are led to eternal life.”
delle Sirene, essa ci condurrà alla vita eterna”.
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CULTURE
UNA CITTÀ E I SUOI LIBRI
A CITY AND IT’S BOOKS
di Simona Santi
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Il libro nel centro di Castello
L
T
Oltre 40 operatori, italiani ed esteri, scelti tra librerie antiquarie,
venditori di stampe decorative e cartografia, alcuni dei quali
leader indiscussi di settore anche a livello internazionale,
proporranno anche per quest’edizione rarità bibliografiche
originali come manoscritti miniati, incunaboli, cinquecentine,
More than 40 participants, both Italian and foreign antiquarian
booksellers, decorative print and map sellers – some of whom
are undisputed leaders in their sector at an international level
– will arrive for this edition which will offer bibliographic
rarities like original manuscripts, incunabula, sixteenth century
works as well as rare and valuable books from different eras
a forza di una tradizione che ha saputo
distinguere un lavoro indiscutibilmente
artigianale - quello legato al campo grafico
cartotecnico ed editoriale in genere - che nel
corso degli anni ha distinto la Valtiberina
facendone un polo di eccellenza e punto
di riferimento indiscusso del settore. Nella
prestigiosa sede del Loggiato Gildoni, ex
Logge Bufalini, nel centro di Città di Castello,
torna il 5,6 e 7 settembre prossimi uno degli
appuntamenti più attesi nel panorama delle
manifestazioni di settore, quello con la Mostra
Mercato Nazionale del Libro e della Stampa
Antica giunta ormai alla XIV edizione.
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he power of a tradition that has been able
to elevate an unquestionably craft-led business
– one linked to the field of printing, design
and publishing in general – that has over the
years distinguished the Tiber Valley and made
it a centre of true excellence and emulation
in its field. On the 5, 6 and 7 September one
of the most anticipated events in the world of
this industry, The National Antique Book and
Print Fair returns to the prestigious Loggiato
Gildoni, (formerly called the Logge Bufalini) in
the centre of Città di Castello, for its fourteenth
edition.
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libri di varie epoche – rari e di pregio – ma anche fotografie,
incisioni, litografie, cartografie, stampe decorative e quant’altro
inerente la bibliofilia ed il collezionismo.
Piccole perle che sarà possibile scoprire curiosando all’interno
dei 35 stand espositivi che sono stati pensati appositamente
22
–– as well as photographs, engravings, lithographs, maps,
decorative prints and anything else of interest to bibliophiles
and collectors.
So many little pearls to be had browsing at the 35 exhibition
stands designed specifically to allow adequate viewing of the
Vittadini Carolo, Monographia Tuberacearum
per consentire un´esposizione ordinata delle varie proposte e
rendere merito al tempo stesso alla grande tradizione tipografica
ed editoriale di questo territorio dove sono presenti un Istituto
di istruzione Superiore di Arti Grafiche e circa 150 aziende –
che da sempre costituiscono il fiore all’occhiello ed il punto
di forza della tradizione e della memoria storica del Territorio
Altotiberino.
Nei giorni di mostra sarà quindi possibile vedere all’opera mastri
stampatori e restauratori e ammirare le varie manualità che
ruotano intorno a una professione che è anche e principalmente
un’arte.
Tra le iniziative di punta nel programma, la tradizionale
Conferenza sulla Bibliofilia in programma domenica 7
Ferdowsi – Letteratura epica persiana
Una edizione storica del Manifesto
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La conferenza inaugurale
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Le autorità intervengono
settembre ore 16,30, alla quale prenderanno parte illustri
relatori oltre che esperti di settore tra i quali il Dott. Mario
Squadroni, responsabile della Soprintendenza archivistica
per l’Umbria: (Archivi di famiglie nobili dell’Alta Valle
del Tevere: alcune curiosità), l’On. Oliviero Diliberto,
ex ministro della Repubblica Italiana e grande bibliofilo
oltre che collezionista di libri (Andar per libri: librerie,
mercati, mostre, bancarelle e tanto altro) Donna Vittoria
de Buzzaccarini, tra i maggiori sostenitori del settore della
bibliofilia in Italia ma anche Beppe Solmi innovatore nella
studio e nella commercializzazione di codici medio orientali.
Sempre nei giorni della manifestazione la Mostra del Libro
Antico ospiterà una tappa delle “Cattedre Ambulanti”,
l’evento itinerante promosso dalla Rivista Charta che
attraverso corsi di formazione si propone di favorire la
preparazione di esperti e conoscitori a vari livelli. Quest’anno
il tema sarà il Novecento con l’approfondimento di tutta
l’editoria del periodo, dai primi agli ultimi anni del Secolo.
Inserita anche dal settimanale L’Espresso, lo scorso giugno,
nella guida alle trenta fiere da non perdere in Italia, tra le
novità di questa edizione il potenziamento dell’ informazione
e della comunicazione della Mostra, grazie alla realizzazione
del sito ufficiale che permetterà di fornire informazioni in
tempo reale sull’edizione in corso e costituirà nel tempo un
database fotografico delle edizioni passate.
various offerings and organised at the same time to pay tribute
to the great tradition of printing and publishing in this area
which hosts a higher education institution for Graphic Arts
and about 150 companies – which has always been part of the
pride and strength of tradition and historical memory in the
Upper Tiber region.
During the exhibition it will be possible to see the work of
master printers and conservators and admire the various skills
involved in a profession that is also and primarily an art.
Among the flagship initiatives in this year’s programme, the
traditional Bibliophile’s Seminar on Sunday 7th of September
at 16.30, with the participation of illustrious exponents and
experts in the field such as Dr. Mario Squadroni, in charge of
the Soprintendenza archivistica per l’Umbria with “Archivi di
famiglie nobili dell’Alta Valle del Tevere: alcune curiosità”,
Hon. Oliviero Diliberto, former Minister of the Italian
Republic and a great bibliophile as well as book collector with
“Andar per libri: librerie, mercati, mostre, bancarelle e tanto
altro”, Donna Vittoria de Buzzaccarini, one of the leading
protagonists in the field of book collecting in Italy but also
Beppe Solmi, a great innovator in the study and marketing of
Middle Eastern codices.
On exhibition days the Fair will host a leg of the “Itinerant
Chairs” a travelling event sponsored by the magazine Carta
that, through education, aims to assist in the training of
experts and spread knowledge on many levels. This year the
theme will be the Twentieth Century, going deeply into all the
publishing of the period, from its first to its last years.
Already signalled last June in the weekly L’Espresso’s guide
to the thirty unmissable exhibitions in Italy, among the
novelties of this edition is the improvement of the information
and communication side of the show, thanks to the creation of
an official website which will provide real-time information
on the fair in progress and, eventually, will constitute a
photographic database of past editions.
Mostra Mercato Nazionale del Libro Antico e della Stampa
Antica si svolgerà a Città di Castello presso il Loggiato
Gildoni (ex Logge Bufalini) il 5/6/7 settembre 2014. Per
informazioni, contattate la Segreteria della Mostra: tel. 075
8529255 oppure inviate una mail a: sviluppo.economia@
cdcnet.net. Oppure contattare il coordinatore della Mostra,
Giancarlo Mezzetti inviando una mail a: [email protected].
Ingresso libero con orario continuato dalle ore 9.3019.30, il 5 settembre dalle 15.00-19.30 (Riservato operatori
commerciali 14 -15).
The National Antique Book and Print Fair will be held in
Città di Castello in the Loggiato Gildoni, (called formerly
the Logge Bufalini)on 5/6/7 September 2014. For more
information, please contact the show secretariat: tel. 075
8529255 or send an email to: [email protected].
Or contact the exhibition coordinator, Giancarlo Mezzetti by
sending an email to: [email protected].
Free admission open all day from 9:30 to 19:30 but only from
15:00 to 19:30 on 5 September (Reserved for traders 14 -15).
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LIFESTYLE
UMBERTIDE E I SUOI CALICI
SOTTO LE STELLE
UMBERTIDE AND ITS GOBLETS
UNDER THE STARS
di Marino Marini
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Un brindisi nel centro storico di Umbertide
P
E
La magia delle notti d’estate genera emozioni, è complice degli
amori nelle atmosfere incantate dei luoghi senza tempo delle
nostre città. Se a questo vi si aggiunge poi la potenza alchemica
del vino, tutto quanto si fonde in un meraviglioso momento di
vita da assaporare insieme a chi si ama.
Questo è lo spirito che ha guidato negli scorsi anni gli
organizzatori di Calici di Stelle. Un appuntamento animato
da Slow Food Alta Umbria unitamente all’Amministrazione
comunale della città di Umbertide, il Movimento Turismo del
Vino e Città del Vino che si rinnova anche in questa estate 2014,
timida e umida come non mai.
L’idea di quest’anno ha poi novità nella forma che
sicuramente incuriosiranno i tantissimi frequentatori abituali
The magic of summer nights generates feelings and is an
accomplice of love in the enchanting atmosphere of the timeless
corners of our cities. If to this is then added the alchemical
power of wine, everything merges into a wonderful moment of
life to be enjoyed along with the one you love.
This is the spirit that in the past few years has inspired the
organizers of Goblets under the Stars. An event inspired by
Slow Food Upper Umbria in conjunction with the City Council
of Umbertide, the Wine Tourism Movement and the City of
Wine, renewed for this summer 2014, timid and damp as no
other.
This year sees some new ideas that will surely intrigue the
event’s many regulars. This year the tastings of the best of
ur nelle difficoltà di un momento economico che
sembra essere conseguenza dell’ira degli dei, l’interesse
attorno al mondo del vino non si è affatto attenuata e anzi
ha dato seguito a innumerevoli eventi a consacrazione
dell’importanza anche culturale che questa bevanda ha
per l’economia del nostro Paese. Quindi se Giove pluvio
quest’anno si è scatenato sconquassandoci l’estate,
Dioniso ci ha messo una pezza regalandoci vini sempre
più buoni e perfezionati.
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ven in a time of economic difficulty which seems to be
a result of the wrath of the gods, interest in the world of
wine has not diminished at all and in fact has responded
to the countless events that consecrate the importance,
including cultural, that this drink has to the economy of
our country. So even if Jupiter of the rains has somewhat
drowned our summer this year, Dionysus has got in
there by giving us an abundance of ever better and wellrounded wines.
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della manifestazione. Infatti, la degustazione delle migliori
produzioni vinicole umbre sarà associata ad assaggi culinari
curati dai migliori ristoranti del centro storico di Umbertide.
Una serata itinerante alla scoperta di sapori unici per le antiche
vie della Fratta, avvolta nella sensuale oscurità di un’intrigante
notte d’estate ricchissima di stelle. Acquistati i carnet e i
bicchieri per l’assaggio di qualche decina di rossi e bianchi
d’eccellenza nella pittoresca piazza del mercato, luogo di una
delle più azzeccate sistemazioni architettoniche capaci di far
convivere mirabilmente la maestosità dell’antico con le forme
pure del minimalismo moderno, l’escursione prende il via
dall’ingresso basso della rocca antistante questo primo punto
di raccolta.
I visitatori saliranno poi fino alla piazza Fortebraccio, proprio
attraversando l’interno dell’antico maniero che farà da portale
ideale ad una serata ricchissima di particolarità eccitanti. Dalla
piazza dedicata al noto Capitano di ventura di Montone, Slow
Food accoglierà i visitatori dirigendoli poi verso le varie tappe
della serata. Un passeggio gradevolissimo alla scoperta dei
sapori più caratteristici per le vie più pittoresche della piccola
città umbra, che ancora una volta da mostra della sua spiccata
vitalità sociale e conviviale senza particolari clamori. Senza
dubbio notevole anche lo sforzo dei ristoranti e delle cantine
che in questa manifestazione promuovono i propri prodotti e le
proprie filosofie di lavoro.
Un modo straordinariamente piacevole di conoscere il livello
d’impegno professionale che si sta sempre più distinguendo
per qualità e livello dell’offerta commerciale. Si vedranno
cader le stelle assaggiando manicaretti squisiti e vini inebrianti.
Si conoscerà l’indole di un luogo semplice e piacevole. Si
conosceranno locali ed etichette interessantissime nella cornice
di una Umbertide da raccontare.
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Umbrian wine production will be combined with culinary
samplings taken care of by the best restaurants of the historic
centre of Umbertide. An evening travelling to discover unique
flavours in the venerable streets of Fratta, shrouded in the
darkness of a mysterious and sensual summer night full of
stars. Buy a carnet and taste glasses of a few dozen excellent
reds and whites in the picturesque market square, site of one of
the most successful architectural accommodations of majestic
old buildings with the pure forms of modern minimalism.
The excursion starts at the entrance of the fortress as the first
collection point.
Visitors then go up to Piazza Fortebraccio, passing through
the interior of the ancient castle, the ideal portal to an evening
full of exciting special features. From the square dedicated to
Montone’s famous Captain-Adventurer (“Fortinbras”), Slow
Food will welcome visitors and direct them to the various
stages of the evening. A pleasant stroll to discover the most
characteristic tastes in the most picturesque streets of the small
Umbrian town, which once again demonstrates its strong
social vitality and friendliness without any special fanfare. No
doubt also we’ll notice the considerable effort of restaurants
and wineries to promote their products and their philosophy of
work in this event.
An extremely pleasant way to discover the level of professional
commitment that increasingly distinguishes the nature and
demonstrates the high level of businesses here. You will see the
stars fall while tasting tasty delicacies and heady wines. You’ll
discover the character of a relaxed and enjoyable place. You’ll
discover interesting venues and labels framed by an Umbertide
to shout about.
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Unità
archetipale,
la famiglia.
CULTURE
DALLA FAMIGLIA ALL’IMPRESA ED ALLO STATO
FAMILY-BUSINESS-STATE
di Leonardo Bandini
A
T
mbito degli affetti, della sicurezza e delle speranze,
la famiglia; vi si nasce, si cresce, si vivono i sentimenti,
vi si muore. Tutta la nostra esistenza vi scorre più o meno
serenamente, i rapporti fra i componenti sono ben definiti, le
posizioni, i ruoli e le responsabilità sono chiari, i suoi conti
economici sono certi. Subisce cambiamenti , anche repentini e
profondi nel tempo, adattandosi all’aggiornamento dei valori
umani. Pare resistere con la sua flessibilità al cambiamento
continuo della storia dell’uomo.
hat site of affection, security and hope; the family;
where we are born, grow up, live out our feelings and
eventually die. An existence that flows more or less
peacefully, with the relationships between the parties well
defined with clear positions, roles and responsibilities,
its ‘economy’ stable. It undergoes changes over time,
sometimes sudden and profound ones, adapting to
changes in our values. It seems to resist somehow, with its
flexibility, the twist and flux of human history.
Anche l’impresa veleggia certa nel suo percorso verso la produzione
del profitto: i suoi componenti umani, patrimoniali e finanziari sono
certi; i ruoli, le posizioni e responsabilità chiari, i bilanci seguiti
e verificati. ha alti e bassi nel tempo, i suoi profitti variano con
l’andamento dei mercati, si modifica nei suoi componenti e processi
produttivi, anche radicalmente se necessario, per seguire la sua stella
polare: il successo.
poi c’è lo stato, piuttosto più complesso, incaricato sostanzialmente
di produrre sicurezza e welfare nella società; la sua natura è
riconducibile alle due precedenti categorie: ha componenti fisse – la
pubblica amministrazione, ministeri ed enti territoriali – e mobili – la
rappresentanza politica - con ruoli ben definiti e bilanci purtroppo
da tempo sempre negativi, con un enorme debito pubblico ; ha un
corpaccione che non si adatta ai cambiamenti globali ed epocali
del nostro tempo, rimanendo graniticamente ed irragionevolmente
immutabile.
perché in famiglia ci si adegua: i figli vanno e vengono, i genitori si
separano, si riprendono, si rilasciano, cambiano partners, si diventa
famiglia allargata o single, ma si rimane famiglia a produrre affetti,
speranze e futuro. anche le finanze variano, a volte si perde il lavoro,
a volte giungono miglioramenti e gratificazioni e via ad adattarsi,
a regolarsi con le spese, a tirare la cinghia se serve o a divertirsi
quando si può. Anche fare qualche debito per le evenienze della vita,
A business too sails along on its voyage to produce a profit:
its different parts, human and financial, are clear enough; the
roles, positions and responsibilities clear, budgets monitored
and verified. it waxes and wanes over time, profits varying with
market developments, changes in structure and manufacturing
processes, even radically if necessary, follow its guiding star:
success.
then there is the state, somewhat more complex, essentially in
charge of managing the safety and welfare of society; we can
understand its nature via the previous two categories: it too has
fixed components – government, ministries and local authorities
– and changing ones – the elected representatives – with welldefined roles and budgets which have, unfortunately, been in the
red for some time, with a huge debt; it is a large structure not
at all suitable for the global and epochal changes of our times,
stubbornly, stonily unchangeable and irrational.
while the family knows how to adapt: the
​​ children come and go,
parents separate, get together again, break up, change partners,
the family becomes extended or ‘single parent’, but it remains
there, reproducing family ties, hope and a future. Its finances
can see-saw, with the loss of a job, sometimes improvements
and rewards come along, and there is adaption, the adjusting of
expenses, tightening of belts as necessary or having fun when
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ma sempre un passo secondo la gamba. Nella famiglia si investono
risorse per il futuro.
Ovviamente gli imprenditori hanno condotte altrettanto ragionevoli:
inseguono il profitto e dunque cercano di migliorare la produzione
assumendo componenti umane per far fronte a maggiori richieste,
liberandole nei momenti di decremento, valorizzano le risorse
all’insegna del merito, organizzano le attività con metodi razionali,
rifuggono gli sprechi, tagliano le spese inutili. Investono in
innovazione e se possibile in ricerca per mantenersi competitivi sul
L’impresa guarda al libera mercato
mercato. Quando proprio non dovessero più produrre chiuderebbero
o porterebbero i libri in tribunale per una corretto e regolato epilogo
dell’attività.
Ma lo Stato che fa? Lo stato non è un’entità astratta ed immateriale,
è fatto di persone che hanno un ruolo ed una responsabilità, ad
ogni livello, dall’operatore ecologico cui è attribuito il suo spazio
di intervento al presidente della repubblica con le sue più vaste
competenze, poteri ed attribuzioni. In famiglia e nell’impresa il
componente che lavora e merita è riconosciuto e ricompensato; chi
rompe e vagabonda è censurato e se necessario allontanato. Visto
mai invece promuovere e ricompensare un postino od un insegnante
che si dedicano con tenacia e profitto alla loro missione? Visto mai
allontanare un usciere od un consigliere regionale vagabondo od
assenteista?
In famiglia, quando si perde il lavoro o i cinesi si prendono il
mercato, si riducono le spese, si rinuncia alle vacanze ed anche
al guardaroba, si compra una macchina di seconda mano, si va al
discount, si ricercano prospettive diverse di lavoro e produzione per
riequilibrare i bilanci. Visto mai i politici od i ministeriali ridursi gli
appannaggi o rinunciare ai privilegi? Visto mai comuni, province e
regioni rinunciare o ridurre le consulenze agli amici od il governo
rinunciare a comitati di saggi e riassegnare agli organi statuali
esistenti le specifiche competenze?
Quando spira vento di recessione ed il mercato non tira,
l’imprenditore taglia ciò che può e fa a meno di intermediari
improduttivi, magari mettendosi sulle spalle tali funzioni; in
famiglia si rinuncia alla donna delle pulizie ed ai servizi di
lavanderia. Visto mai ridurre cariche e componenti dei consigli
di amministrazione delle partecipate di enti centrali e periferici?
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you can. And we can run into debt to cover life’s eventualities,
but always one step at a time. The family invests its resources for
the future.
Obviously, businessmen behave equally reasonably: chasing
profit and therefore trying to improve production, taking on staff
to cope with increasing demands, letting them go in times of
decline, developing its capital resources, managing its activities
with rational methods, eschewing waste, cutting out unnecessary
expenses. Investing in innovation through research and, if it can,
retaining market competitiveness. When it just cannot produce
any more it closes down and is wound up in court which adds its
correct epilogue to its activities.
But what about the State? The State is not actually something
abstract and immaterial, it is made up
​​ of people with a role and
an assigned responsibility, at all levels, from the dustman to the
President of the Republic, with their various responsibilities,
powers and duties. In a family or a business the individual who
contributes is recognized and rewarded; disruptive types or idlers
are criticised, censored and sent away if necessary. Ever seen a
postman or a teacher who dedicated themselves with tenacity and
determination to their profession promoted and reward? Ever seen
a useless council clerk or absentee regional councillor sacked?
In a family, when you lose your job or the Chinese grab your
market, you reduce costs, you give up your holidays and
curtail the wardrobe, you buy a second-hand car, you go to the
discount supermarket, look for different perspectives in work
and productivity in order to balance budgets. Have you ever
seen politicians or a ministry reduce their allowances or give up
privileges? Ever seen municipalities, provinces or regions cut
back on consultancies to their pals or the government get rid of
those “committees of wise men” and reassign the work to existing
state officials with the skills in question?
When the recessionary wind blows and the market no longer bears
the weight, employers downsize and do without unproductive
intermediaries, maybe putting some of these functions onto
their own shoulders; families miss out on the maid and the
laundry services. Ever seen members of the boards of directors
of subsidiaries of the central and local authorities reduce costs?
Ever seen jobs and unnecessary positions go? Ever seen staff go at
the various representative bodies, from parliament to the regional,
provincial and municipal councils? Ever seen provinces merged or
municipalities with a few hundred inhabitants eliminated?
But more than anything else, in the family and in business,
decisions are taken in a timely manner to avoid inefficiency. We
have hoped for important reforms in the state machine, most
notably that of the electoral law, for decades, to no avail!
Ultimately this state, in its current form, with its accounts in
the reddest of red, its uncontrolled and uncontrollable (mis-)
management of resources, its uncertain rules, gigantic and
unproductive workforce, and zero hopes for future improvement,
ultimately has a negative balance and therefore must reasonably
quickly reverse the trend or close up shop and be wound up in
court by declaring bankruptcy.
Once the evils are identified, it’s up to each of us to try to remedy
them with careful reflection and by making a reasoned choice
of political representative, overcoming the habitual fatigue,
boredom, resignation and fatalism that sets in with every election
and eschewing the old stereotype that our representatives “are all
the same” and boldly grasp for the changes we deserve.
We’d also like to put forward in the political field some new and
even revolutionary principles that are traditional to the family;
solidarity and concord.
In the context of the family crises and storms can be overcome if
each member gives in a little to the other, to achieve balance and
stability.
Common individual problems can be solved by offering emotional
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Visto mai ridurre posizioni e poltrone inutili? Visto mai ridurre
consistenza dei componenti degli organi di rappresentanza politica,
dal parlamento ai consigli regionali, provinciali e comunali? Visto
mai eliminare province o accorpare comuni con poche centinaia di
abitanti?
Ma più che altro le decisioni in famiglia e nell’impresa si prendono
con tempestività, per evitarne l’inefficacia. Attendiamo invece
riforme importanti in ambito statale, prima fra tutte quella della
legge elettorale da decenni, inutilmente!
In definitiva questo stato, nella sua forma attuale, per avere
conti in profondo rosso, gestione delle risorse incontrollata ed
incontrollabile, regole incerte, risorse umane gigantesche ed
improduttive e speranze nulle per il futuro, in definitiva ha una
contabilità negativa e dunque ragionevolmente non può che
invertire rapidamente la tendenza oppure chiudere bottega o portare
i libri in tribunale dichiarando fallimento.
Individuati i mali, tocca a ciascuno di noi porvi rimedio con una
riflessione attenta e con la buona scelta della nostra rappresentanza
politica, liberandoci della consuetudine, della stanchezza, noia,
rassegnazione e fatalità che ogni elezione implica, rifuggendo
dallo stereotipo che i nostri rappresentanti i “son tutti uguali” e con
coraggio tentare il cambiamento che ci meritiamo.
Ci piacerebbe poi affermare, nel campo della politica, principi per
essa nuovi e rivoluzionari ancorché tradizionali nella famiglia:
solidarietà e concordia.
Nell’ambito della famiglia crisi e tempeste si possono superare se
ciascun componente rinuncia a un po’ di se, in favore dell’altro, per
raggiungere equilibrio e stabilità.
Problemi del singolo e comuni si possono risolvere offrendosi
reciproca solidarietà affettiva e materiale.
Pensate che nell’ambito della comunità politica questi principi
sarebbero inapplicabili? Lo saranno se considerati nell’ottica
degli schieramenti ideologici tradizionali, nella palude della
conservazione del potere attuale; potrebbero viceversa divenire
accettabili se si cambiasse la prospettiva di parte per lasciare spazio
a quella del nuovo e dell’interesse comune.
Dopo campagne elettorali che giustamente pongano in luce le
differenze dei contendenti nei loro intenti di gestione della
cosa pubblica, quando le bocce si saranno fermate ed un nuovo
parlamento e governo siano in carica, perché non immaginare tra
maggioranza e minoranza il porre in luce le reciproche somiglianze,
le affinità, i punti di contatto e non più e non già la messa in opera
di una granitica opposizione comunque ed ad ogni costo? Piuttosto
e meglio sarebbero la condivisione, la collaborazione, la solidarietà
e la concordia tra le parti per il bene comune, considerato che le
diversità ideologiche odierne non ci appaiono così rilevanti ed
insuperabili.
Facciamoci tutta la guerra possibile nel periodo elettorale ma poi
segua pace, collaborazione, riconciliazione e stabilità’ per tutta la
legislatura e fino alla successiva tornata elettorale, come accade
nell’ordine naturale delle cose.
E poi misuriamo l’efficacia della minoranza con i parametri della
collaborazione per il fine preminente del benessere collettivo della
cittadinanza.
Potrebbe sembrare una posizione ingenua, un paradosso, ma
proviamo ad immaginare e poi tentiamo di costruire questo nuovo
diverso modello; le regole conosciute dell’attuale democrazia,
rivelatesi inefficienti, non sono scritte nelle tavole della legge né
nei codici della natura; proviamo con coraggio un cambiamento.
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and material solidarity.
Do you think these principles would be unfeasible in the context of
the political community? They would be if seen through the optic
of the traditional ideological camps in the swamp of holding on
to their current power; but, vice versa, might become acceptable
if the perspective changes and makes room for a new sense of
common interest.
After election campaigns that will rightly highlight the differences
between the contenders in their intention of how to manage
public affairs, after the urns are emptied and a new parliament
and government are in charge, why not imagine that majority
33
Il denaro, nobiltà effimera
and the opposition could throw some light on their reciprocal
similarities, affinities and the points of contact rather than going
at loggerheads any which way and at any cost? Perhaps some
sharing, cooperation, solidarity and harmony between the parties
for the common good would be better, considering that today’s
ideological differences do not appear to us as particularly relevant
and irreconcilable.
Let’s have real struggle in the election period but then follow it
by peace, cooperation, reconciliation and stability for the whole
term and until the next election, as happens in the natural order
of things.
And then we could measure the effectiveness of the opposition by
parameters of a preeminent collaboration for the purpose of the
collective well-being of the citizenry.
It may seem naive, paradoxical, but try to imagine and then try to
build this new, different model; the understood rules of democracy
have proved inefficient but they are not written in tablets of stone,
do not run according to the law or codes of nature; let’s try with
courage to change them.
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LIFESTYLE
I BENEFICI DEL PILATES
THE BENEFITS OF PILATES
di Mattia Luvisetto
Mattia Luvisetto con i grandi attrezzi
Lezioni di gruppo con Giorgio Galli
L
G
Nessuna delle attività nell’ambito del wellness ha avuto più successo
negli ultimi anni del pilates - che sta sperimentando la stessa popolarità
dello yoga – e che apporta benefici al corpo e alla mente. Non è un caso
dunque che venga scelto da un numero sempre crescente di persone
anche perché è un’attività perfetta per evitare lesioni, mantenere il corpo
in forma, eliminare varie patologie come mal di schiena, mal di testa,
cervicalgie e imparare da ultimo a gestire il proprio corpo scaricando lo
stress lavorativo.
Purtroppo non mancano insegnanti con formazione tipo fast food che
seguendo corsi formativi di breve durata difficilmente acquisiranno
competenze adeguate in questa disciplina.
Dove va ad agire il Pilates?
Se fatto correttamente, su tutto il corpo riequilibrando la muscolatura
senza gonfiare il fisico ma rafforzandolo. Il Pilates lavora infatti anche sulla
percezione dello spazio e sulla coordinazione corpo-mente, donando al
corpo una bella postura e un adeguato portamento.
E’ consigliato per entrambi i sessi?
Anche se potrebbe sembrare una disciplina preferita soprattutto dalle
donne, sempre più numerosi sono gli uomini che scelgono questo tipo di
attività che si dimostra ottima non soltanto per chi vuole semplicemente
tenersi in forma ma anche per la riabilitazione dopo un infortunio o dopo
un intervento chirurgico o come allenamento per gli atleti in fase preatletica.
Nel Pilates infine si utilizzano sia piccoli attrezzi sia grandi macchine
ovviamente sotto la supervisione e l’assistenza costante degli istruttori.
E’ anche possibile “portarsi a casa” movimenti ed esercizi in modo da
mantenersi in allenamento anche quando non è possibile andare in
palestra.
Quindi, se non si perde concentrazione, il beneficio è assicurato.
No well-being activity has had more success in the last
few years than Pilates – which is experiencing the same
popularity as yoga – or is as beneficial to both body and
mind. It’s no coincidence, then, that an increasing number of
people chose it because it is a great activity to help prevent
injury, keep your body in shape, eliminate various conditions
such as back pain, headaches, neck pain and finally, help you
learn to manage a reduction of work-related stress.
Unfortunately there’s no shortage of teachers with a “fast
food” kind of training on short courses where they hardly
acquire adequate skills in the discipline.
What are the goals in doing Pilates?
If done correctly, the muscles all over the body are rebalanced
without inflating the physique but by strengthening it.
Pilates works in fact also on our perception of space and
mind-body coordination, leading to good and healthy body
posture.
Is it recommended for both sexes?
Although it might seem a discipline favoured mainly by
women, more and more men are choosing this type of activity
as it has been demonstrated that it is good not only for those
who simply want to keep fit but also for rehabilitation after
an injury or surgery or as pre-athletic training for athletes.
In Pilates, finally, one can use either small pieces of
equipment or large machines – obviously under the constant
supervision and assistance of one’s instructors. You can also
“take home” movements and exercises to keep fit even when
you cannot go to the gym.
And so, if you don’t loose focus, the benefit is assured.
La Grande Onda is in Città di Castello, via C. Collodi, n. 3. Info at:
Tel. 075 8522351 / 347 3753963 (Mattia) / 347 2663913 (Giorgio)
/ 335 1719617 (Shanti) / www.pilatescastello.it
a forma fisica e mentale non sempre è facile da recuperare ma se
ci si affida all’esperienza di professionisti il traguardo è sicuramente
possibile. Una delle attività motorie che meglio soddisfa il maggior
numero di esigenze è il Pilates, che non si limita alla tonificazione
muscolare ma interviene su postura, rieducazione post traumatica,
equilibrio e presa di coscienza del corpo e allena la capacità di
concentrazione mentale.
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Shanti Brancolini, insegnante di Yoga Ratna.
La Grande Onda si trova a Città di Castello in via C. Collodi, n. 3. Per maggiori
informazioni, contattate i seguenti numeri: 075 8522351 / 3473753963(Mattia)
/ 347 2663913 (Giorgio) / 3351719617 (Shanti) / www.pilatescastello.it
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ood physical and mental form is not always easy
to gain but if we rely on the experience of professionals
that goal can definitely come closer. One of the physical
activities that best meets the needs of the greatest number
of people is Pilates, which is not limited to muscle toning
but works on posture, post-traumatic rehabilitation,
balance and awareness of the body and improves our
ability to concentrate.
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LA SECONDA
GIOVINEZZA
DI LUCA MARTINELLI
THE SECOND YOUTH
OF LUCA MARTINELLI
L’arrivo esultante alla Maratona di Nizza (2013)
di Simone Bandini
U
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A
n’intervista pianificata da tempo ma non ancora
pubblicata poiché gli ottimi risultati in gara del
presidente Luca Martinelli (classe 1962) sembravano
non conoscere sosta! Ma dove vuole arrivare il primo
uomo del Marathon Club Città di Castello? Proprio a
lui chiediamo lumi sulla crescita del podismo quale sport
di strada e sulla presenza crescente di atlete ai nastri di
partenza.
n interview planned for some time but not yet
published because the excellent racing results of Club
president Luca Martinelli (born in 1962) appeared not
to know when to park themselves! But what’s he headed
for, the Number One at the Città di Castello Marathon
Club? Just ask him about the growth of road running as
a sport and the growing presence of female athletes at
the starting line.
VALLEY LIFE: Forse non tutti se ne sono accorti ma sulle
classifiche ufficiali Luca Martinelli è spesso primo di categoria.
E mette dietro tanti atleti tanto più giovani di lui! Dopo la tegola
del brutto infortunio che ti ha colpito, cosa è successo? E’
scattato qualcosa dentro di te?
LUCA MARTINELLI: Effettivamente questi ultimi 3 anni
hanno lasciato il segno, perché oltre al grave incidente stradale
ho subito anche due operazioni alle ginocchia, che per un
runner sono molto delicate. L’aspetto positivo di queste brutte
esperienze è che mi ha costretto a rivedere totalmente la mia
filosofia di vita legata alla corsa. Se prima la distanza regina
della maratona ed ultramaratona erano la mia unica ambizione,
poi ho dovuto forzatamente scegliere di abbandonarle e tornare
a fare allenamenti di pochi km e quindi a cimentarmi in quelle
gare più brevi, nelle quali andavo bene agli inizi della mia
carriere sportiva.
Considerando che il chirurgo mi aveva detto che difficilmente
avrei ripreso, con il senno di poi e toccando ferro, ho fatto la
scelta giusta. Pochi allenamenti, un motore di base comunque
buono, gare brevi e quindi ottime prestazioni con tempi di tutto
rispetto: pochi giorni fa a Foligno 38 minuti in un diecimila, che
a 52 anni non sono male (Decisamente no! n.d.e.)
La mia nipotina Greta ha fatto 4 anni da poco. Essere diventato
il nonno più veloce dell’Alta Valle del Tevere e dell’Umbria è
una bella soddisfazione. I miei personal best: 1.15’ nella mezza,
2.44’ in maratona, 3.32’ sui 50 km, 9.20’ nella 100 km ed
infine 180 km sulla 24 ore di corsa. In tutto 108 tra maratone
ed ultramaratone
VL: Hai corso molte maratone in molti luoghi nel mondo… cosa
ci racconti della regina di tutte le competizioni atletiche?
LM: Lo dico piano ma non mi sono dimenticato del tutto della
maratona: l’anno scorso assieme agli amici del Marathon ho
ricorso i 42.195 metri della Nizza Cannes in meno di 4 ore e
senza il minimo allenamento.
Cosa dire della maratona… è la prova che almeno una volta
nella vita tutti i runners dovrebbero fare. Puoi correre molte
gare ma se non tagli il traguardo della maratona almeno una
VALLEY LIFE: Maybe not always noticed but in the official
rankings Luca Martinelli is often in the first category. And
leaving behind many younger athletes! After the setback of a
bad injury, what happened? Did something just click inside of
you?
LUCA MARTINELLI: Actually the last 3 years have left their
mark, because in addition to the serious car accident I had two
operations on my knees, and for a runner that’s tricky. The
positive aspect of these bad experiences is that I had to totally
revise my racing philosophy. If that Queen of the running
distances, the marathon/ultramarathon had been my only
ambition, then I had to forcibly choose to abandon them and
go back to doing workouts for a few kilometers and then to try
my hand at the shorter races, in which I had been good at the
beginning of my sports career.
Considering that the surgeon had told me that I would hardly be
able to start up again, with the benefit of hindsight and knock
on wood, I’ve made the
​​ right choice. A few workouts, the basic
“engine” still in good nick, short races and some excellent
performances with very respectable times: a few days ago in
Foligno 38 minutes in a ten thousand run, which age 52 years
is not bad (definitely not! Ed.)
My granddaughter Greta was four recently. To have became
the fastest grandfather in the Upper Tiber Valley and Umbria is
a great satisfaction. My personal best: 1:15’ in the half, 2:44’
in the marathon, 3:32’ in the 50 km, 9:20’ in the 100 km and
finally 180 km in the 24 hour race. Altogether 108 marathons
and ultramarathons
VL: You’ve run many marathons in many parts of the world...
what would you say was the supreme ruler of all athletic
competitions?
LM: I’ll say it quietly but I have not forgotten the marathon
last year with the Friends of the Marathon doing the 42,195
meters of the Nice to Cannes in less than 4 hours and without
any training.
What about the marathon... something that all runners should
do at least once in their lives. You can run many races, but if
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Correre è “darsi una mano”
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Con la moglie Laura alla New York City Marathon
Il ritorno in maratona dopo l’incidente
volta è come se ti mancasse qualcosa. Mi ha permesso come
dici tu di girare il mondo, l’Italia quasi tutta, vedere città e posti
bellissimi e di conoscere tanta gente. La maratona ti entra dentro
e ci rimane per tutta la vita, anche quando non puoi più correrla.
Seguo spesso i miei ragazzi anche soltanto come turista assieme
ai miei familiari.
VL: Sei presidente del gruppo più numeroso e storico di Città
di Castello. Come hai visto crescere il movimento podistico nel
nostro territorio? Quali le differenze con gli anni passati?
LM: Corro da circa 27 anni e a fine anni 80 a Città di Castello
c’erano un numero di atleti che potevi contare nelle dita di una
mano. Quando nel 1996 abbiamo creato il gruppo eravamo una
quindicina di persone: adesso siamo 140 tesserati tra uomini e
donne e, nel corso di questi ultimi anni, tanti hanno cambiato
casacca o creato altri gruppi. Il movimento delle persone dedite
alla corsa è cresciuto tantissimo e certo, il nostro esempio, tanti
anni fa ha dato il la alla nascita prima ed all’espansione poi del
movimento. Il progresso straordinario poi, sia di vendita che
qualitativo, di abbigliamento tecnico e calzature da corsa in
zona ne è la prova.
VL: Nel mondo e in Italia le donne sono sempre più competitive.
Valeria Straneo per tutte. E da noi?
LM: Fatte le dovute proporzioni è la stessa cosa. E’ aumentato
il numero delle donne che praticano la corsa e di conseguenza
anche il livello tecnico. Se una volta correvano per migliorare
l’aspetto estetico, adesso no! Si allenano seriamente e spesso
assieme agli uomini. I risultati stanno poi a dimostrarlo. Alcune
seguono i consigli di allenatori e preparatori, come e più degli
uomini, in qualche caso. Non faccio nomi specifici ma anche
nel Marathon club tutte le nostre ragazze sono ottime atlete,
con punte di eccellenza per alcune - che corrono la maratona in
meno di 3 ore, tanto per intenderci.
VL: Progetti personali a medio termine e qualche indiscrezione
sul gruppo?
LM: Progetti personali particolari non ce ne sono: banale da dire
ma campo alla giornata nel senso che ci sto attento e continuo a
fare quello che posso. Allenandomi poco ma bene e partecipando
alle gare della zona, o aiutando ad organizzarle quando ce lo
chiedono. Spero di poter ricorrere dopo 4 anni la Maratona
di Firenze a fine anno, alla quale avevo dovuto forzatamente
rinunciare con l’incidente, dopo 22 edizioni consecutive.
Il grande gruppo che rappresento - spero degnamente - ha da
poco rinnovato tutto il consiglio direttivo, inserendo ragazzi e
ragazze giovani, competenti, pieni di idee e soprattutto legati
ai nostri colori. Hanno voluto poi che continuassi a fare il
presidente. Per me è stata una grandissima soddisfazione.
you do not cross the finish of the marathon at least once it’s as
if something was missing. It allowed me as you say to travel
the world, almost all of Italy, to cities and beautiful places and
meet so many people. The marathon gets inside you and stays
there for life, even when you can no longer run it. Now I follow
my lads, too often just as a tourist with my family.
VL: You are president of the largest and best established
running club in Città di Castello. Have seen the running
movement grow in our area? What are the differences with
previous years?
LM: I have run for about 27 years and at the end of the 80’s in
Città di Castello, you could count the number of runners on the
fingers of one hand. When we created the club in 1996 we were
about fifteen people: now we have 140 members both men and
women and, in the course of the last few years, many have
changed their shirts or created other groups. The movement
of people engaged in racing has grown a lot and of course, see
us for example, many years ago we formed the first and since
there’s been a great expansion of the movement. Extraordinary
progress too, in both availability in the area and quality in
technical clothing and footwear for racing is the proof.
VL: Around the world and in Italy itself, women are competing
more and more. Valeria Straneo for example. And our lot?
LM: Given the right proportions we get the same thing. The
number of women who train and thus their technical level rises.
If once they ran just to improve their looks, that’s not the case
now! They train seriously and often with men. The results then
prove it. Some follow the advice of coaches and trainers, as
do most of the men and, in some cases. I do not give specific
names but also in the Marathon club all of our girls are great
athletes, with certain points of excellence for sure – like ones
who run the marathon in less than 3 hours.
VL: Any Personal projects in the medium term and some
gossip on the group?
LM: particular Personal Projects I have none: trite to say, but
I live day by day in the sense that I’m careful and continue to
do what I can. I train a little but well and participate in local
competitions, or helping to organize them when they ask. I
hope to be able to return to the Florence Marathon after 4 years
at the end of this year, a race I had been forced to give up after
the accident, after 22 consecutive runs.
The large club that I represent – I hope with dignity – has
recently renovated the entire board of directors, by placing
youngsters, boys and girls, competent, full of ideas and above
all loyal to our team colors. They then wanted me to continue
to be the President. For me it that was a great satisfaction.
Per conoscere le prossime competizioni locali
www.atleticainumbria.it / www.romagnapodismo.it /
www.uppoliciano.it / www.marathonclubcdc.it
To learn about upcoming local competitions
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www.uppoliciano.it/ www.marathonclubcdc.it
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SIAMO UNO STAFF,
QUESTA È LA NOSTRA FORZA!
WE ARE A TEAM AND
THAT IS OUR STRENGTH!
di Valentina Augusti Venturelli
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R
icordo come fosse ora, un pomeriggio estivo, un inaspettato
invito in piscina, e…ops….la ceretta!… proprio così sono impresentabile! Chiamo immediatamente la mia estetista di fiducia e
la imploro: “Ti prego, un’emergenza, da venti anni sono tua fedelissima cliente, tutti i mesi ceretta e pedicure, possibile non riesci
ad infilarmi un qualche modo?” La sua risposta implacabile fu:
“No! Punto”.
Da tempo sentivo circolare il nome di Adelina… provo a chiamare, senza nessuna speranza, Beauty Zone non mi conosce, non
sono sua cliente, figurarsi se mi prende… tentare: una chance la
dà; non tentar: è un no certo…. e così vado. “Beauty Zone buon
giorno?”, la risposta di un ragazzo gentile al telefono… “non ci
sono problemi, noi siamo uno staff, in qualche modo l’accontentiamo sicuro, venga alla tal ora o alla tal altra, come le torna più
comodo, magari ci sarà da aspettare un pochinino, ma cerchiamo di accontentarla…”
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I
remember it as if it were yesterday, a summer afternoon, an
unexpected invitation to the pool, and ...oops ....the waxing!
...Can’t go like that! I call up my beautician straightaway and
whinge: “I beg you, it’s an emergency, I’ve been your loyal customer for a good twenty years, waxing and a pedicure every
month, could you possibly squeeze me in somehow?” But the
reply was quite implacable: “No! definitely not.”
I’d heard the name Adelina doing the rounds for a while... I try
to call, without much hope, Beauty Zone doesn’t know me, I’ve
never been a customer, why should they take me... have a go,
chance it; you never know.... and so I try. “Beauty Zone good
morning?” came the friendly response from the young man on
the phone... “No problem, we’re a team, we’ll sort you out somehow, come at such and such a time, come when it suits you, you
might have to have to wait a bit but we’ll sort you out...”
And so I go in, a very cosy atmosphere, the nice young chap on the
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Il tempio dell’estetica
E così, entro, ambiente molto accogliente, il ragazzo gentile al
telefono, il receptionist mi accoglie con professionalità e mi offre subito di tutto: un aperitivo, dell’acqua, della frutta fresca…
mi fa accomodare e in un baleno è pronta la mia cabina; preparata con cura dei dettagli, un fiore fresco, tutto pulitissimo ed
in ordine, musica new age in sottofondo a completare la sensazione di relax. Professionalità ai massimi livelli. Gentilezza, entusiasmo, ragazze curatissime nella divisa bianca pulita linda, con
un sorriso e un fiore tra i capelli; segno di Adelina, una presenza
sempre chiusa in cabina a lavorare, ma con occhio vigile ed attento a che ogni dettaglio sia in ordine.
Le ragazze sono tutte estetiste professioniste, diplomate alla
scuola di Dora Bruschi di Firenze, ma per il trucco dalla specialista Pascal e nelle altre migliori scuole d’Italia: trucco da giorno,
trucco da sera, trucco da sposa; hanno tutte l’imprinting di Adelina, si sono formate e sono cresciute in Beauty Zone, facendo
continuamente corsi di aggiornamento e di perfezionamento
per offrire il meglio che l’estetica propone.
Nella foto di gruppo mancano due ragazze: “E’ impossibile!”, ci
dice Alessandro - general manager di Beauty Zone, prestato al
ruolo di receptionist front-office, supervisore - “fare una foto
tutti insieme; c’è sempre qualche ragazza fuori per gli stage di
aggiornamento. Siamo uno staff, la nostra forza e la nostra efficienza è il fatto che siamo uno staff! Affiatato, unito, preparato,
serio ed efficiente”.
L’efficienza che consente di poter seguire anche tre spose in uno
stesso giorno; la settimana che precede il matrimonio, nel salone, i preparativi: depilazione, manicure, pedicure, massaggi e
prove trucco; il giorno del grande evento, Adelina e le ragazze
sono a casa di ogni sposa con puntualità e pronte a soddisfare, nella frenesia di quei concitati momenti, ogni richiesta della
mamma della sposa, le damigelle, le sorelle, la nonna la zia della sposa le amiche della sposa… Adelina e il suo staff riescono
sempre a dare il massimo con risultati straordinari. Ne è orgogliosa quando dice che spesso capitano in un giorno tre spose, e
a tutte danno lo stesso servizio impeccabile! E’ l’esperienza maturata nella collaborazione e nella giuria ufficiale di Miss Italia: è
lei che ha messo la corona in testa a Miss Umbria 2013!
E vogliono dare ancora di più! Si sta realizzando il sogno di Alessandro e Adelina: un centro benessere, una SPA in uno spazio di
oltre 300 mq, con terrazza open riscaldata anche in inverno per
idromassaggio con acqua salata riscaldata all’aperto… e bagno
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phone, the receptionist, greets me with professionalism and
immediately offers me all sorts: a drink, water, fresh fruit... He
arranges things and in a flash my cabin is ready; everything
prepared with attention to detail, a fresh flower, everything
very clean and tidy, new age music in the background to complete the feeling of relaxation. All professional to the max. Kind,
positive girls in immaculate white uniforms, with smiles and a
flower in their hair, a sign of Adelina, who is busy working away
in a cabin but whose watchful eye is attentive that every detail
is just right.
The girls are all professional aestheticians, graduates of the
Dora Bruschi school of Florence, but with makeup training
by the specialist Pascal and in others best Italian schools: day
makeup, evening makeup, bridal makeup; they have the imprint of Adelina, training and developing themselves in Beauty
Zone, taking continual refresher courses and advanced training
so as to offer the very best in the beauty field.
Two girls are missing from the group photo: “It’s impossible”,
Alessandro – Beauty Zone’s general manager who also takes the
role of receptionist-front-office supervisor – “to get a picture
of everybody together; there is always a girl out on a refresher
course. We are a team, and our strength is our efficiency and
the fact that we are a team! On the ball, united, trained, serious,
and efficient.”
An efficiency that lets them look after up to three brides in one
day; the preparations in the week before the wedding in the salon; depilation, manicure, and pedicure, massages and makeup
tests; the day of the big event, and Adelina and the girls are at
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questione di mani...
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Beautiful nails
Il trucco sposa
turco, sauna, doccia emozionale, zona relax con cromoterapia… sarà
aperto tutti i giorni da lunedì a giovedì, dalle 9 a mezzanotte a richiesta per coppie, compleanni, gruppi di amici; venerdì e sabato dalle 9 a
mezzanotte; la domenica dalle 10 alle 22.
La voglia, la passione, l’entusiasmo con la quale ci spiegano questo
progetto sono coinvolgenti… non vediamo l’ora di andarlo a vedere… per ora nella storica sede di Beauty Zone, per le manicure e
pedicure: il french, raffinato, delicato, si abbina a tutte le circostanze,
esalta la naturalezza per unghie sempre in ordine; attenzione per le
problematiche dell’onicofagia: manicure con smalto semipermanente… in mezz’oretta un risultato che dura una ventina di giorni; la novità assoluta, il gel: in 45 minuti mani e piedi a posto per un mese; e la
specialità del centro: la micropittura delle unghie; massaggi: manuali,
dal linfodrenaggio al decontratturante, allo sportivo allo shiatsu, al
connettivale, dal sale del mar morto al massaggio al cioccolato, adiuvati anche dal massaggio meccanico con pressoterapia, per avere un
effetto immediato per sgonfiare i tessuti.
Da seguire poi, a seconda della necessità di intervento per problematiche specifiche con trattamenti rassodanti, di dimagrimento o di
modellamento. I prodotti sono il top: DiBi center. Ovviamente Beauty
Zone è anche solarium. Non tralasciamo l’epilazione: laser per una soluzione definitiva.
Dalle 8 di mattina, in meno di 80 mq lo staff di Beauty Zone è in pista
per offrire a uomini e donne il meglio dell’estetica. Con entusiasmo,
gentilezza, professionalità, cordialità e cortesia.
Beauty Zone si trova in via della quercia n° 3 a Città di Castello (PG). Per
appuntamenti: 075 8552390 / mail: [email protected]
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every bride’s home punctual and ready to provide, in the frenzy
of those excited moments, everything requested by the mother
of the bride, the bridesmaids, sisters, the bride’s grandmother
and aunts and girlfriends... Adelina and her staff always manage
to give the maximum with marvellous results. She’s proud of the
fact that they can have three brides in one day and they all get
the same impeccable service! Experience developed in working
together and on the official jury of Miss Italy: and she was the one
to crown Miss Umbria 2013!
And they want to deliver even more! Alessandro and Adelina’s
dream is being realized: a well-being centre with a Spa in an area
of over 300 square meters, with open terrace, heated in winter
too and with hydromassage with outdoor heated salt water... and
Turkish bath, sauna, emotional shower, relax zone with chromotherapy... to be open daily from Monday to Thursday from 9am
to midnight on request for couples, birthdays, groups of friends;
Fridays and Saturdays from 9am to midnight; Sundays from 10am
to 10 at night.
The desire, passion and enthusiasm with which they explain this
project are really involving and I can’t wait to see it... for now in
the existing Beauty Zone, one can get manicures and pedicures:
the french, refined, delicate, suitable for all circumstances, enhances the natural nail if healthy; gives attention to the problems
of onychophagia or nail-biting: manicures with semi-permanent
nail polish, takes half an hour with a result that lasts about twenty
days; or the brand-new gel: in 45 minutes hands and feet sorted
out for a month; and the centre’s specialty: nail mini-painting,
massages; manual from lymphatic drainage to relaxing, sports
massage to shiatsu, connective massage, from Dead Sea salt to
chocolate massage, in addition there’s mechanical massage with
pressotherapy, which is immediately effective in deflating the tissues.
Treatments available according to the need to intervene on specific problems with firming treatments, weight reduction or body
shaping. The products are top notch: DiBi center. Obviously Beauty
Zone also has a solarium. Let’s not forget depilation: with laser
treatment providing a permanent solution.
From eight in the morning, in less than 80 square metres, the staff
of Beauty Zone offer both men and women the best of beauty
treatments. With enthusiasm, kindness, courtesy, professionalism
and warmth.
Beauty Zone is at 3 Via della quercia, Città di Castello (PG). For appointments: 075 8 552390/ email: [email protected]
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STUDIO ARCH’: SPERIMENTAZIONE
E PROVOCAZIONE
STUDIO ARCH’: EXPERIMENTATION AND PROVOCATION
di Valentina Augusti Venturelli
Una commistione di arte ed architettura
Un gruppo eclettico di designer e professionisti
C
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ome mio solito - sempre a sproposito - ho chiesto riguardo
al logo: “La virgola è il vostro segno distintivo?”. Così mi ha
risposto Stefano Gabrielli: “La virgola sottintende, l’apostrofo
apre”.
Nel logo c’è, appunto, l’apostrofo che apre le vedute dello studio
verso nuovi orizzonti. Gli orizzonti non limitati alla dimensione
spazio-temporale della semplice attività di progettazione,
ristrutturazione e restauro, ma gli orizzonti illimitati dell’arte.
“E’ nato tutto un po’ per caso”, ci racconta, “questo connubio
tra architettura & arte. Nasce dalla commissione, da parte della
parrocchia di Citerna, del progetto di ristrutturazione e restauro
della Chiesa di San Francesco; durante i lavori, nel 2004, fu rinvenuta
una statua in terracotta di rara bellezza, ma in forte stato di
degrado; autenticata ed attribuita a Donatello, inevitabile divenne
la necessità del restauro, mirabilmente eseguito dall’ Opificio del
Pietre Dure; da qui iniziò una collaborazione con il mondo dell’Arte
che ha portato lo studio a concordare con l’Opificio il progetto
per la ricollocazione del prezioso capolavoro. Così si era aperta
una prospettiva completamente nuova del rapporto proprietàcommittenza, poiché un’opera di tale prestigio è patrimonio
non poteva che appartenere alla comunità, e la responsabilità
fu davvero grande. Questo tipo di committenza richiede una
preparazione ed una competenza non comuni; una sensibilità
che l’essere semplicemente geometra o architetto non conferisce.
Progettare la ricollocazione di un’opera d’arte esula dalla semplice
progettazione di un condominio o di una villetta a schiera, che
risponde, se vogliamo, a degli standard abitativi più tradizionali”.
Già in precedenza, sempre su commissione della Parrochia di
Citerna, lo Studio Arch’ aveva avuto l’incarico del progetto di
ristrutturazione e restauro della Chiesa di San Michele, sempre
a Citerna, e anche qui, la presenza della Madonna col Bambino
attribuita a Luca della Robbia fece incontrare i tecnici con la
Soprintendenza ai Beni Culturali dell’Umbria per la progettazione
della ricollocazione del capolavoro.
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etting it wrong as per usual –­ I asked him about the logo: “The
comma is your trademark?”. Stefano Gabrielli replied: “A comma
implies, the apostrophe opens.”
The logo has, in fact, an apostrophe that opens the views of the studio to
new horizons. The horizons are not limited to the space-time dimension
of simple design, renovation and restoration, but to the unlimited
horizons of art.
“It all started a bit by chance,” he tells me, “this blend of art & architecture.
It was born with a commission by the Church of Citerna, a renovation
project, the restoration of the Church of San Francesco; during building
work in 2004, a terracotta statue of rare beauty was found, but very
much in a state of decay; authenticated and attributed to Donatello,
it inevitably had to be restored, which was performed admirably by
the Opificio delle Pietre Dure; from there a collaboration with the art
world began that led the studio to a contract with the Opificio for the
relocation of the precious masterpiece. So an entirely new perspective
of the relationship property-client opened up, because work with such
a prestigious heritage could only belong to the community, and the
responsibility was really great. This type of client requires training and
unusual skills; something that simply being a surveyor or an architect
does not confer. Designing the relocation of a work of art goes beyond
the simple design of a condo or a townhouse, to meet, if you like,
traditional housing standards.”
Before, on another commission by the Church of Citerna, Studio Arch’
was encharged for the renovation and restoration of the Church of San
Michele, also in Citerna, and here too, the presence of a Madonna and
Child attributed to Luca della Robbia brought the experts together
with the Superintendent of the Cultural Heritage of Umbria to plan the
relocation of the masterpiece.
After this project, which was already a pretty major one, the studio
wanted to address a very topical issue, dealing with the conservation
and preservation of works of art from earthquake risks. This is the case
of the Madonna di Donatello for which the studio has therefore devised
a system with a base of shock absorbers to hold the artwork safely;
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Da questo progetto nel progetto, che già era notevole, lo studio
ha voluto affrontare un tema di grande attualità, legato alla
conservazione ed alla preservazione delle opere d’arte dai rischi
terremoto. E’ questo il caso della Madonna di Donatello per il quale lo
studio ha quindi ideato un sistema collocato nel supporto dell’opera
d’arte con una base di ammortizzatori; il programma antisismico è
stato quindi sperimentato e verificato con dei simulatori che hanno
controllato gli effetti dell’abbattimento del movimento ondulatorio
e sussultorio; i risultati sono stati eccezionali. Tale idea è stata poi
presentata in occasione della “Fiera delle opere d’arte” di Ferrara,
con l’intenzione di brevettarla.
Sempre rimanendo nel campo del connubio arte-architettura,
i tecnici ci parlano con orgoglio, e come di una loro creatura, del
Museo Bartoccini a Pistrino; trasformazione e recupero di spazi
che avevano destinazione urbanistica diversa, riprogettati per
accogliere la collezione di sculture donate da Bruno Bartoccini
al comune di Citerna Una vena di tristezza per il fatto che tanto
entusiasmo sia ad oggi di poca fruibilità. E ancora, nell’ambito del
restauro si annovera la chiesa del Piccolo Tempio del Sacro Cuore di
Gesù di Pistrino.
Provocazione e sperimentazione di materiali nuovi nell’operazione
di archeologia industriale: l’aggiudicazione del concorso per
progetto che ha visto la trasformazione ed il recupero di un vecchio
opificio già dedicato all’epoca delle arti e dei mestieri alla cardatura
della lana, in Via dei Lanari in Città di Castello, spazi che l’Opera
Pia G.O. Bufalini voleva destinati a palestra gastronomica, attività
istituzionale.
In questo momento di crisi, lo studio Arch’ ha lanciato un’altra
provocazione: ha ampliato i suoi spazi nei locali di Pistrino
rispondendo all’esigenza di dare un volto diverso e trovare nuova
ispirazione. Così ha deciso di investire su se stesso creando uno
spazio non solo per il lavoro, ma un luogo nel quale ospitare mostre
di arte e di fotografia; non solo dunque per offrire spazi espositivi,
come una sorta di mero mecenatismo, ma per trarne ispirazione,
per carpire l’energia emanata dalle opere stesse.
L’arte nella funzione di Musa ispiratrice… Lo studio Arch’ nel suo
moderno mecenatismo, sta esponendo in questi giorni la mostra
dell’artista Giulio Giustini (dal lunedì al venerdì: 9-12; 16-19 ad
ingresso libero).
Nei nuovi spazi il logo, il famoso apostrofo rosso, campeggia al
colmo di una serie di travi di legno poste orizzontalmente: “Questo
legno ha una sua logica: è come la plancia di una nave con la prua
diretta verso nuove visioni....”
Ascolto consigliato: “The crystal ship” The Doors
Studio Arch’ ha uffici in Pistrino, Via Roma n°3 / tel 075 8592273
ed a San Giustino, Via Alfieri n°6 / tel 075 8560423.
Info: e.mail : [email protected] / www.studioarch.info
Il Museo Bartoccini di Pistrino
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Ispirazione, filosofia, concetto
the seismic program was then tested and verified with simulators that
checked the effects of damping the wave motion and vibrations; the
results were outstanding. This idea was then presented at the Fiera delle
opere d’arte in Ferrara, with the intention of patenting it.
Always remaining in the field of the marriage of art with architecture, our
experts tell us with pride, and as if speaking of their own child, about the
Bartoccini Museum in Pistrino; the transformation and recovery of areas
that had been employed otherwise with a redesign to accommodate the
collection of sculptures donated by Bruno Bartoccini to the municipality
of Citerna. A vein of sadness here for the fact that such enthusiasm is
today of little use. And yet, as part of the restoration, the Piccolo Tempio
del Sacro Cuore di Gesù Church in Pistrino was included.
Provocation and experimentation with new materials in the work of
industrial archaeology: the competition award for the project which has
seen the transformation and the recovery of an old factory at the time
devoted to the arts and crafts of wool carding, in Via dei lanari in Città
di Castello, a space that the charity l’Opera Pia G.O. Bufalini wanted for a
gastronomic gym as part of its work.
In this moment of crisis, the Studio Arch’ has launched another
provocation by expanding its space in its Pistrino premises to address
the need to find a different face and find new inspiration. So it decided to
invest in itself by creating a space not only for work, but a place in which
to hold exhibitions of art and photography; therefore not only providing
exhibition spaces as a sort of simple patronage, but for inspiration, to
borrow from the energy emanating from the works themselves.
Art functioning as inspiring Muse... Studio Arch’, as part of its modern
patronage, is currently showing an exhibition of artist Giulio Giustini
(Monday to Friday: 9-12, 16-19, entry gratis).
In the new space the logo, the famous red apostrophe, stands at the
height of a series of wooden beams placed horizontally, “This wood has
its own logic: it is like the bridge of a ship with the bow directed toward
new visions...”
Recommended listening: The Crystal Ship by The Doors
Studio Arch’ has its offices in 3 Via Roma, Pistrino, tel 075 8592273 and at
6 Via Alfieri, San Giustino tel 075 8560423. Info: e-mail: info@studioarch.
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LIFESTYLE
NEL MONDO DEL CALORE
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IN THE WORLD OF HEAT
a cura della Redazione
S
I
VALLEY LIFE: Quali sono le operazioni essenziali da effettuare
per avere un impianto a norma?
CALOR TECNICA: Da un punto di vista dei documenti l’utente si
deve far rilasciare la “Dichiarazione di conformità dell’impianto”
da un installatore, per ciò che afferisce l’impianto. Questo
documento certifica infatti che l’installazione è avvenuta a
regola d’arte. Un altro documento essenziale, obbligatorio è il
libretto d’impianto per la climatizzazione che raccoglie i dati di
tutti gli apparecchi o generatori di calore che contribuiscono
alla climatizzazione dell’abitazione; quest’ultimo viene
compilato dal centro assistenza tecnico. Tali documenti sono
richiesti anche per la compilazione dell’ APE e per eventuali
controlli da parte degli enti provinciali.
VL: Quali sono gli adempimenti burocratici fondamentali per
essere in regola con il proprio impianto di riscaldamento?
CT: Dal 1° giugno 2014, con proroga fino al 15 ottobre
2014, con l’entrata in vigore del nuovo D.P.R. N° 74/2013
gli adempimenti burocratici sono cambiati; in particolare,
quello che era il vecchio “libretto di impianto” per le caldaie
è stato sostituito dall’allegato 1 o “libretto di impianto per
.
VALLEY LIFE: What are the essential actions that must be
taken to have a system that meets the legal norms?
CALOR TECNICA: On the one side you should have the
“Declaration of conformity” issued by the installer for your
system. This document certifies that the installation was
in fact done in a workmanlike manner. Another essential
and obligatory document, is the booklet for the climate
control system that gives all the data on all equipment or
heat generators that contribute to the climate control of
the dwelling; the latter is compiled by the service centre
technician. These documents are also required for the
compilation of the EPC (Energy Performance Certificate) and
for inspection by the provincial authorities.
VL: What are the basic bureaucratic rules for compliance with
a heating system?
CT: From 1 June 2014, with an extension until October 15,
2014, with the entry into force of the new Presidential Decree
No. 74/2013 the regulations have changed; in particular,
what was the old “plant handbook” for boilers was replaced
by “Annex 1” or “plant handbook for climate control” which
i avvicina la stagione autunnale e - così come si
procede all’ordinazione ed allo stoccaggio della legna
da ardere o del pellet - altresì è necessario provvedere
a tutte quelle operazioni per mantenere in perfetto
ordine ed efficienza il sistema di riscaldamento. Ne
parliamo con Daniele Ameleti di Calor Tecnica.
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s the autumn season approaches and – as we
proceed to ordering and storage firewood or pellets
– we also need to sort out all those operations that
maintain the heating system in good and efficient
working order. We spoke with Daniele Ameleti of
Calor Tecnica.
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la climatizzazione” che sarà parte integrante dell’impianto di
un’abitazione e nel quale, a differenza dell’altro, dovranno
essere riportati tutti gli apparecchi esistenti nella casa dall’addolcitore al climatizzatore, dalla caldaia alla stufa (legna
o pellet), dal camino ai pannelli solari, etc.
Oltre al libretto, sono stati cambiati gli allegati di controllo
caldaie, “Rapporto di controllo di efficienza energetica tipo II
che va a sostituire l’allegato “G” e “F” e quello di tipo III che è
Daniele Ameleti
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will be an integral part of the plant for a house and which,
unlike the old system, should recorded all existing fixtures
in the house – the air conditioner and water-softener, from
the boiler to the stove (wood or pellet) from the chimney to
solar panels, etc..
In addition to the booklet, boiler control regulations have
changed, “energy efficiency ratio control type II” replaces G
and F and there is type III which is for fridges etc.
VL: What would you suggest then, in terms of scheduled
maintenance for private users and companies?
CT: I would always advise the user to have scheduled
maintenance to ensure proper operation and energy saving
and the appliance itself and the plant should always be up to
standard, for any checks that might be made by the relevant
bodies.
VL: In your ten years’ experience, what is your relationship
Manutenzione in corso
with customers who are having to replace or bring their
system up to norm?
per i gruppi frigo.
VL: Cosa consiglieresti dunque, in fatto di manutenzione CT: For sure it’s a relationship of trust built up over the years,
programmata agli utenti privati ed alle aziende?
CT: Consiglierei sempre la manutenzione programmata
all’utente sia ai fini di un corretto funzionamento e risparmio
energetico dell’apparecchio stesso e dell’impianto, sia per
essere sempre a norma, anche per eventuali controlli che
potrebbero esserci da parte degli enti.
VL: Considerando l’esperienza ultradecennale, qual è il
rapporto con i clienti che si trovano a dover sostituire o
mettere a norma il proprio impianto?
CT: E’ indubbiamente un rapporto di fiducia, costruito negli
anni, che spesso mi porta a consigliare o dare un supporto
tecnico per permettere all’utente di rinnovare il proprio
impianto, in termini di efficienza energetica, sicurezza e
which often leads me to advise or give technical support
qualità. Per questo è sempre essenziale la collaborazione tra
which allows the user to renew their plant in terms of energy
l’installatore e l’utente.
efficiency, safety and quality. For this collaboration between
VL: Quali le novità del mercato, o le mode del momento, the installer and the user is essential.
riguardo agli impianti di riscaldamento?
VL: What’s new in the market, the fashion of the moment,
CT: Oggi giorno non si può più parlare del generatore with regard to heating?
singolo perché le varie tecnologie hanno portato il sistema di CT: Today we can no longer speak of a single heat generator
climatizzazione ad usufruire di più fonti di energia che “devono because various technologies have allowed the climate
interagire tra loro” per dare l’energia finale all’impianto. control system to take advantage of multiple sources of
Pertanto, non troveremo più la caldaia singola in un’abitazione, energy that “must interact with each other” to give the final
ma la stessa abbinata a pompe di calore, al solare termico, a energy setup. Therefore, you will find a single boiler in a
caldaia a legna, a pellet, etc.
house, but in combination with heat pumps, solar thermal, a
Tutto questo per ridurre i costi di gestione e preservare wood-fired boiler, pellet, etc..
l’ambiente.
All this reduces running costs and will help the environment.
Calor Tecnica di Ameleti Daniele è a San Giustino in via Corposano Daniel Ameleti Calor Tecnica is at 2 Via Corposano, San
2. Per maggiori informazioni Tel. 075 8593343 / 335 6869004 / Giustino. For more information Tel 075 8593343/335 6869004/
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Un giardino senz’acqua
il prato subito
essenze mediterranee
GARDENING
UN GIARDINO ALL’AVANGUARDIA
A FRONTLINE GARDEN
di Laura Pescari
È
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A
senz’acqua e lo è per scelta consapevole.
Il giardino “senza acqua” nelle regioni – e negli stati
- a clima mediterraneo sta diventando sempre più una
valida alternativa, quasi una scelta eco-compatibile
se non addirittura, a volte, l’unica soluzione che però
dobbiamo prendere in considerazione spogliandoci di
vecchi concetti e credenze sull’idea di giardino e sulle
tecniche costruttive ed aprendo invece la mente al nuovo.
nd a ‘dry garden’ by choice. The ‘dry garden’ in the
regions – and countries – with Mediterranean climate is
increasingly becoming a viable alternative, as an ecofriendly choice, if not, sometimes, the only solution but
then we have to consider dispensing with old concepts
and beliefs on the idea of what a garden is and how it is
put together and instead open our minds to the new.
Il concetto irriguo del classico giardino non è sbagliato ma è
senz’ombra di dubbio una forma di forzatura rispetto al nostro clima:
infatti prevede acqua abbondante e una manutenzione assolutamente
capillare che non sempre siamo in grado di assicurargli.
Quello che invece promette il giardino “senza acqua” è la
realizzazione di un ecosistema in equilibrio con il paesaggio e le
condizione climatiche mediterranee; una sorta di piccolo biosistema
che, una volta raggiunto il climax suo proprio, riesce a mantenerlo in
forma quasi autonoma.
Così, quando il dato discriminante è l’acqua, le scelte relativamente
a piante e prato per forza di cose finiranno per basarsi sulla resistenza
alla siccità, specie nel periodo estivo.
Erbacee perenni, graminacee, succulente. Possono essere tante le
specie che sanno resistere a lungo anche con poca acqua. Quando realizzare questo piccolo ma perfetto esempio di autarchia che
è il giardino senz’acqua?
Sicuramente il periodo ideale è quello estivo. In tale momento
dell’anno infatti le piante - prati compresi - si abituano alla quantità e
frequenza idrica della stagione mentre l›irrigazione ideale è profonda
ma sporadica, in base alle condizioni climatiche.
Attenzione inoltre ad alcuni luoghi comuni!
Per esempio, il temporale estivo non salva le piante dalla siccità perché
penetra al massimo 2-3 millimetri in profondità mentre il cielo coperto
non è sinonimo di fresco per le piante. Chi l’ha detto inoltre che solo le
piante grasse sopportano la mancanza d’acqua?
The classic concept of garden irrigation is not wrong but it is
undoubtedly a form of “forcing” given our climate: it requires plenty
of water and a level of intensive maintenance we are not always able
to guarantee.
The dry garden instead implies the creation of an ecosystem that is
in equilibrium with the Mediterranean landscape and its climatic
conditions; a sort of small bio-system that, once it has reached its
apogee, can look after itself almost autonomously.
So when the determining factor is water need, choices in relation to
plants and lawn will inevitably eventually be based on their drought
resisting capacity, especially in the summer.
Herbaceous perennials, grasses, succulents. Will all work and there
are many species that can survive for a long time with a little water.
When should we create this small but perfect example of selfsufficiency, the dry garden?
The ideal time is surely the summer. In fact, this time of the year
plants – including lawn varieties – get used to the seasonal quantity
and frequency of water and the best irrigation is deep but sporadic,
following actual weather conditions.
Watch out for some old chestnuts!
For example, a summer storm will not rescue plants from drought
because it penetrates only up to 2-3 mm deep and an overcast sky is
not synonymous with cool conditions for plants. And also who says
that it’s only succulents that can tolerate a lack of water?
“Venere Giardini” si trova in Viale Ranchi 71, località Verna di
Umbertide e a Città di Castello in via G.Sorel-Zona Ind.Nord. Per
info, contattate i seguenti numeri: 333 3831449 (Elena) oppure 328
0249996 (Laura), visitate il sito: www.veneregiardini.com o inviate
una mail a: venere [email protected]
Venere Giardini is at 71 Viale Ranchi, Loc. Verna, Umbertide and
Città di Castello in via G.Sorel-Zona Ind.Nord. For info 333 3831449
(Elena) or 328 0249996 (Laura), visit their site: www.veneregiardini.
com or email: [email protected]
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In the country:“Ravioli di patate al lardo di colonnata”
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LIFESTYLE
VIVERE LA CASA CON ZANOTTO
HOME LIFE WITH ZANOTTO
a cura della Redazione
La zona notte nello show-room di Selena Piscine
Le selle da tavola di Zanotto
C
C
La magia del lino, fibra naturale antica e raffinata, l’uso del
colore, disinvolto e contemporaneo e il design moderno e
all’avanguardia fanno di Zanotto Nives un marchio di biancheria
per la casa che irrompe sul mercato con una forte carica
innovativa.
Con una mentalità nuova , internazionale e il coraggio di
cambiare, Zanotto Nives crea collezioni per il letto e la tavola
capaci di produrre emozioni e sensazioni e, allo stesso tempo,
accessibili a molti.
“Il lino è raffinato, bello, naturale e intramontabile – racconta
Nives Zanotto – ma, sino ad oggi, è stato un lusso. Il mio sogno è
che non sia più un piacere per pochi”.
Pensate per un consumatore giovane e attento alle mode, per
una donna moderna che vuole uscire dagli schemi e vivere la casa
in modo moderno alla ricerca di un prodotto che la rappresenti,
le collezioni sono sofisticate ed eleganti, ma allo stesso tempo
semplici, alla portata di tutti.
Ed è il lino, la fibra naturale più antica mai esistita – era usata
dai faraoni egizi, dai nobili dell’antica Grecia e di Roma – a
primeggiare nelle collezioni Zanotto Nives, reinterpretando, in
un connubio tra tradizione, ricerca all’avanguardia e tecnologie
moderne, uno stile assolutamente contemporaneo.
Accanto al lino, cotone di qualità pregiato e sete.
Particolarità intrinseca della produzione Zanotto Nives è l’uso
del colore, anche e soprattutto sul lino, quasi un’eresia per una
materia prima preziosa ed esclusiva, usata normalmente solo nel
bianco e naturale.
The magic of linen, a venerable and refined natural fibre,
the use of colour and informal, contemporary design and
modern technology makes Zanotto Nives a brand bursting with
innovation in the linen ware market.
With a new mentality, international style and the courage to
change, Zanotto Nives creates collections for both bed and table
capable of stimulating the emotions and feelings while being at
the same time accessible to the many.
“Linen is elegant, beautiful, natural and timeless” – Zanotto
Nives tells me – “but, until now, was a luxury. My dream is that it
should no longer be a pleasure just for the few.”
Conceived for a younger, fashion-conscious consumer, for a
modern woman who wants to break out and live in a modern
house and is in search of a product with sophisticated and
elegant collections that are, at the same time, simple and
affordable by all.
And it is linen, the oldest natural fibre ever recorded – used by
the Egyptian pharaohs and the nobles of ancient Greece and
Rome – that excels in Zanotto Nives’ collections where it is
reinterpreted in a blend of tradition, cutting-edge research and
modern technology in a very contemporary style.
As well as linen, there is fine quality cotton and silk.
Special features of Zanotto Nives’ own production is the use
of colour, even and especially on linen, almost heresy for this
valuable and exclusive raw material, normally used only in white
and natural.
The classic colours are combined with trendy variations, unusual
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olori all’avanguardia, design moderno, materie prime
utting-edge colours, modern designs, luxury materials,
nobili. Con Zanotto Nives nasce un nuovo modo di vivere la with Zanotto Nives a new way of experiencing linen ware
has arrived.
biancheria.
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Tovagliati di classe in giardino
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La living wellness area
I colori classici vengono accostati a varianti modaiole, inusuali
nella biancheria per la casa, vicini invece all’arredamento e
all’abbigliamento; accanto ai bianchi e ai colori naturali, ci sono le
gamme dei gialli e arancioni fino ai rossi intensi e bordeaux, dai
rosa lavanda fino ai melanzana, dai corda ai tabacco e poi ci sono
i verdi, i blu, i grigi.
Le collezioni sono morbide, disinvolte e trasmettono uno spirito
di vissuto; con gamme cromatiche tra loro intercambiabili e stili
comuni, sono personalizzabili e lasciano la libertà di interpretare
il prodotto. I tessuti sono pratici, studiati per garantire una
manutenzione semplice con lenzuola e tovaglie in lino che non
richiedono di essere stirate.
Particolare cura è dedicata alle raffinate lavorazioni jacquard, veri e
propri esercizi di arte tessile che si basano su tecniche di tessitura
in uso da più di quattrocento anni, attualizzate proprio grazie
all’utilizzo di gamme cromatiche insolite e ardite.
Zanotto Nives nasce nel 2004 dalla passione e determinazione di una
donna, Nives Zanotto, che in questo progetto ha voluto esprimere se
stessa e le proprie attitudini per lo stile, il colore, il bello. Il marchio
è distribuito su tutto il territorio nazionale e nel mercato estero di
Europa, Russia, Giappone e Stati Uniti.
In Valtiberina potete trovare i prodotti delle linea Zanotto Nives presso
lo show-room di Selena Piscine, via A. Mearelli, n. 12 Loc. Cinquemiglia
a Città di Castello. Info: 075 8642466 / www.selenapiscine.it/info@
selenapiscine.it
Selena Piscine sarà presente con Zanotto alla Mostra Nazionale del
Cavallo il 12, 13 e 14 settembre.
Cucina rustica e tessuti country style
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in household linen, more like those used in furnishings and
clothing; alongside whites and natural tones, there are ranges of
yellow and orange to deep reds and burgundy, pink lavender to
aubergine, from rope to tobacco and then there are greens, blues
and grays.
The collections are soft, casual and convey a spirit of living;
with interchangeable colour palettes and customizable styles
that allow the freedom to interpret the product. The fabrics
are practical, designed to ensure easy maintenance with linen
tablecloths and sheets that do not need to be ironed.
Particular attention is devoted to refined jacquard, real exercises
in textile art that are based on weaving techniques in use for
more than four hundred years, modernised thanks to the use of
unusual bold colour palettes.
Zanotto Nives was born in 2004 from the passion and determination
of a woman, Nives Zanotto, who wanted to express herself and her
attitudes to style, colour and beauty with this project.
The brand is distributed throughout the country and in foreign
markets in Europe, Russia, Japan and the United States.
In the Tiber Valley you can find the Zanotto Nives range at the
Selena Piscine showroom 12 Via A. Mearelli, Loc Cinquemiglia,
Città di Castello. Info: 075 8642466/ www.selenapiscine.it/ info @
selenapiscine.it
Selena piascine and Zanotto will have a stand at the Mostra
Nazionale del Cavallo in september 12,13 and 14.
Le spugne da bagno
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5 BUONI MOTIVI
PER INVESTIRE IN FONDI
FIVE GOOD REASONS TO INVEST IN FUNDS
di Enrica Vannini
N
I
A distanza di quasi 30 anni i fondi comuni sono ormai conosciuti
e presenti nei portafogli dei risparmiatori in modo significativo;
ciò nonostante ritengo utile portare all’attenzione dei lettori le
caratteristiche di base che fanno del fondo comune uno strumento non
solo di investimento ma anche e soprattutto di tutela degli interessi
del risparmiatore stesso.
Ci sono almeno 5 buoni motivi per investire in fondi:
1-Autonomia: il patrimonio del fondo è separato da quello delle società coinvolte sia nella sua gestione che nella sua distribuzione; le
somme investite in fondi confluiscono in una sorta di “ cassa comune” che non può in alcun modo entrare a far parte dello stato patrimoniale della Casa di gestione e/o di distribuzione e questo evita il
rischio di vedere intaccati i propri risparmi da soggetti terzi .
2-Controllo: I fondi d’investimento sono sottoposti ad una molteplicità di controlli pubblici interni ed esterni. La Consob (Commissione
per le Società e la Borsa) vigila sulla correttezza e trasparenza delle
Società di Gestione mentre la Banca d’Italia autorizza l’attività delle
Società di Gestione e ne vigila la stabilità patrimoniale. I controlli
esterni riguardano la regolarità della documentazione contabile e la
legittimità delle operazioni di emissione e rimborso delle quote nonché la destinazione dei redditi del fondo e sono esercitati dalla Società
di Revisione e dalla Banca Depositaria.
3-Diversificazione: “mai mettere tutte le uova sullo stesso paniere”.
Questa è la regola principale del fondo comune perché evitare di concentrare tutto il patrimonio su un unico titolo, settore o area geografica permette di ridurre i rischi e dare stabilità ai rendimenti.
4-Trasparenza: a differenza di altri prodotti più “opachi” i fondi
prevedono una comunicazione chiara e trasparente relativamente al
proprio valore; il NAV (Net Asset Value) cioè il valore delle quote
è pubblicato sui principali quotidiani e su internet in modo che il
sottoscrittore possa sempre aggiornato sull’andamento del suo investimento.
5-Solidità: il fondo è uno strumento di investimento e non di trading
e deve essere contestualizzato nell’orizzonte temporale di investimento che gli è proprio. Non solo, affidare i propri risparmi a gestori
professionisti permette di affrontare tutte le condizioni di mercato e di
superare le criticità, anche le più difficili ( l’anno 2008 ne è stato un
esempio). Alcuni studi dimostrano come la perfomance di un fondo
può discostarsi significativamente da quella realizzata dal singolo risparmiatore che entra e esce frequentemente dal mercato : la gestione
professionale non risente dell’emotività che colpisce il risparmiatore
e che spesso porta a commettere errori che inevitabilmente si riflettono negativamente sul rendimento dell’investimento.
After almost 30 years, mutual funds have been widely recognized
and investors have significant holdings of them in their portfolios;
nevertheless I find it useful to present to readers here the basic features
that make the mutual fund a tool not only for investment but also to
protect the investor’s own interests.
There are at least 5 good reasons to invest in mutual funds:
1-Autonomy: the fund is separate from the company that is involved
both in its management and in its distribution and the sums invested
in mutual funds, create a sort of “joint fund” which cannot in any way
become part of the balance sheet of the management and or distribution
company and this avoids the risk of having one’s savings manipulated
by third parties.
2-Oversight: The fund’s investments are subject to very clear internal
and external public controls. The CONSOB (the Commission for 61
Society and Stock Exchange) ensure the fairness and transparency
of the management company while the Bank of Italy “authorizes” its
activities and the stability of its funds. External controls relate to the
regularity of accounting documents and the legality of transactions
involving the issuance and redemption of units as well as the income
of the fund and is exercised by the company auditors and the bank for
deposits.
3-Diversification: “never put all your eggs in one basket.” This is the
main rule of the mutual fund so as to avoid concentrating all of the
assets in a single security, sector or geographical area, allowing you to
reduce risk and provide stability in returns.
4-Transparency: Unlike other more “opaque” products the fund
provides for clear and transparent communication in relation to its
value; NAV (Net Asset Value) is the value of shares as published in the
main dailies and on the internet so that the subscriber can keep updated
on the performance of his investments.
5-Solidity: The fund is an investment vehicle and is not traded and
must be contextualized in the right investment horizon. And not only
this; entrusting one’s savings to professional managers can address
different market conditions and overcome even the most difficult
ones (2008 was an example of this). Some studies show that the
performance of a fund may deviate significantly from that achieved
by the individual investor who enters and leaves the market frequently
while professional management is not affected by the emotionality that
can affects the investor and that often leads to mistakes that inevitably
reflect negatively on the performance of the investment.
Se volete confrontarvi con Enrica Vannini:
[email protected] – 329 6172331 /075 8553540
If you want to get in touch with Enrica Vannini:
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el 1985 , quando iniziai la professione del promotore
finanziario, nessuno conosceva i fondi comuni di investimento;
ricordo che necessitavano due, tre e a volte più incontri per far
conoscere e comprendere questo nuovo strumento.
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n 1985, when I started in the profession of financial advisor,
no one knew about mutual funds; I remember needing two,
three and sometimes more meetings to raise awareness and
understanding of this new tool.
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Mamma Carla con il figlio Alberto Brachini
PLEASURE
LA TERRA DEL CARPINA
CARPINA’S LAND
63
di Raffaella Fava
U
A
La prima intervista della mia vita avviene all’interno di quella che
un tempo era una stalla, oggi ripulita e ristrutturata per diventare
una bellissima taverna adibita a punto vendita diretta… con
il pavimento e i muri in pietra grezza dove si nota la mano della
signora Carla negli ornamenti floreali, nelle tovaglie ricamate e nel
vasellame dipinto a mano: tutto sistemato con gusto ed attenzione
a che nessun dettaglio stoni con il carattere rustico della stanza.
Ci sediamo per due chiacchiere con Alberto Brachini, titolare
dal 2006 dell’attività “Terra del Carpina”, attorno ad una tavola
imbandita di salumi appena affettati, pane fresco e vino di
produzione locale. Mi devo concentrare sugli appunti da prendere
ma non è facile. L’odore che sprigiona cotanta merenda, insieme a
quello proveniente dalla vicina cella climatizzata, in cui riposano i
prodotti in fase di stagionatura, è per me un richiamo irresistibile.
“La nostra famiglia - ci racconta - ha origini toscane. Furono i
nostri avi a trasferirsi in queste terre a metà ‘800. Da allora, la
vita del podere ha conosciuto la continuità produttiva passando
di padre in figlio. Inizialmente, i campi erano impiegati per la
The first interview of my life takes place within what was
once a barn, now cleaned and restored to become a beautiful
tavern used as a direct sales outlet... with its rough stone floor
and walls where you can discern the hand of Signora Carla in
its floral ornaments, in embroidered tablecloths and handpainted pottery: everything arranged with taste and attention
to detail, with nothing out of tune with the rustic character of
the room.
We sit down for a chat with Alberto Brachini, owner since 2006
of Terra del Carpina, around a table laden with freshly sliced​
cured ​meats, fresh bread and locally produced wine. I have to
concentrate on taking notes but it is not easy. The smell that
emanates from such a great snack, together with the one
coming from the nearby air-conditioned cellar, in which lie
meat products being cured, is quite irresistible.
“Our family” – he tells us – “has its origins in Tuscany. Our
ancestors moved to this area in the mid-1800s. Since then the
farm has been in continuous production, passing from father
na terra di sorrisi e buoni sapori. Alla fine di una strada
sterrata che attraversa quasi per intero una delle tante valli
della campagna montonese c’è una casa in cui vive e lavora
una famiglia di persone ospitali e sorridenti, di quelle che si
incontrano sempre più raramente e che hanno fatto dell’amore
per la natura il loro lavoro. Un lavoro in cui l’impiego quotidiano
delle mani e la fatica rappresentano gli strumenti principi di
un’attività agricola tramandata da oltre un secolo.
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land of smiles and good flavours. At the end of a dirt
road that runs through almost all of one of the valleys
around Montone; a house where a hospitable and smiling
family lives and works, people of a kind one meet less and
less often and who made ​​their love of nature their work.
A job where the daily manual labour and daily fatigue
are the tools, all guided by agricultural principles handed
down for over a century.
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Il silenzio dei prosciutti!
64
to son. Initially the fields were used for cereal cultivation until,
from about 1960 to the early 1990s, my grandfather Ruggero
Brachini was the owner, starting to produce tobacco, since
given up, alongside his first herd of pigs.
At his death, my father Francesco took over the property,
devoting himself entirely to it but in 2005 he left us
prematurely. The year after, with the essential and precious
help of my mum Carla, who is now retired, the Terra Carpina
farm continued faithfully pursuing the dictates of production
linked to the tradition of the area, based on on-site processing
and the short supply chain.”
Una cascata di salsicce (e sambudelli)
coltivazione dei cereali fino a quando, dal 1960 circa ai primi anni
‘90, mio nonno Ruggero Brachini rilevò la proprietà, avviando una
produzione di tabacco, poi abbandonata, in affiancamento al suo
primo allevamento di suini.
Alla sua morte, mio padre Francesco prese in mano la proprietà
per dedicarvi tutto se stesso quando, nel 2005, ci lasciò
prematuramente. Dall’anno successivo, con l’aiuto prezioso e
fondamentale di mamma Carla, che oggi è in pensione, l’azienda
agricola “Terra del Carpina” ha continuato a vivere perseguendo
fedelissimamente i dettami di una produzione legata alla tradizione
del territorio, basati sulla lavorazione in loco e a filiera corta.”
Fra le altre cose, Alberto apre una piccola parentesi parlandoci
dell’ingresso dell’azienda, nel 2011, nell’Associazione del
“Mazzafegato dell’Alta Valle del Tevere”, presidio slowfood, con
l’obiettivo di promuovere la cultura del cibo buono, pulito e giusto.
I capi del suo allevamento i cui esemplari riproduttori sono stati
Pancette, rigatini e guanciale
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Particolare della saletta degustazione
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Con un piccolo maialino
Immagini rubate dalle stalle
acquisiti dal Centro Genetico Nazionale, sono alimentati con
mangimi prodotti autonomamente in azienda e macellati a
partire dal tredicesimo mese di vita. Oltre ai prodotti stagionati e
agli insaccati, su richiesta viene lavorata anche la carne fresca e, a
partire dal mese di agosto fino a dicembre, è possibile prenotare
la mattazione e la spezzatura degli esemplari da parte dei privati.
Mentre parliamo l’occhio cade spesso su quei piatti meravigliosi
che ho di fronte, ancora intonsi e pronti per essere assaggiati
in compagnia dei signori Brachini ai quali, nel frattempo, si
è aggiunta Monia, la moglie di Alberto al settimo mese di
gravidanza e il loro primogenito, il piccolo Francesco che porta
il nome del nonno.
Finita l’intervista, mi lascio un po’ andare e, su invito dei padroni
di casa, comincio a sbocconcellare il frutto dell’immane lavoro
quotidiano che immagino celarsi dietro alle fettine rosse e
rotonde di salsicce e salami. Il gusto superlativo che si propaga in
bocca mi riporta ad un pomeriggio lontano, di ritorno da scuola,
con la mamma che mi aspetta in cucina col panino pronto e la tv
accesa sul mio canale preferito.
Dopo il piccolo pasto, qualche foto da affiancare all’articolo ed è il
momento di andare. Ma non senza la promessa di tornare presto
per un bel carico di cose buone da portare a casa!
L’azienda agricola “Terra del Carpina” si trova a Montone (PG)
in località Corlo 13. Per info sull’acquisto dei prodotti dei signori
Brachini, contattate il numero 075 936176 oppure il 349 2618245.
E’ inoltre possibile inviare un email all’indirizzo terradelcarpina@
hotmail.com e seguire la pagina Facebook con il nome Terra del
Carpina .
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Among other things, Alberto opens a small side conversation
speaking about the entrance of their company, in 2011, into
the Associazione Mazzafegato dell’Alta Valle del Tevere, a Slow
Food organisation with the objective of promoting the
culture of good, clean and fair food.
Beasts of his herd, breeding specimens of which have been
acquired by the National Genetic Centre, are fed with feed
independently produced on the farm and are slaughtered
from thirteenth months. Apart from cured and seasoned
meat products fresh meat too is processed and, from August
until December, personal customers can book to have
animals butchered and shared to order.
As we speak, the eye often falls on those wonderful dishes in
front of me, still uncut and ready to be tasted in the company
of the Brachinis, to whom in the meantime, has been added
Monia, Alberto’s wife, in the seventh month of pregnancy,
and their first born Francesco.
After the interview, I let go a bit and, at the invitation of the
owners, I begin to nibble the fruits of the immense daily work
that I imagine lurks behind the round rosy slices of sausages
and salamis. The superlative taste in my mouth drags me
back to a far afternoon, returning from school, my mother
waiting for me in the kitchen with the sandwich ready and
the TV on my favourite channel.
After a small meal, some photos to accompany the article,
it’s time to go. But not without a promise to return soon for a
nice load of good things to take home!
The Terra di Carpina farm is at 13 Loc. Corlo, Montone (PG).
For information on purchasing products from the Brachinis,
contact 075 936 176 or 349 2618245. Or email terradelcarpina@
hotmail.com and follow Facebook Terra del Carpina.
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CULTURE
COSIMO E COSINO: AMICI, SOCI O...
COSIMO AND COSINE: FRIENDS, PARTNERS OR...
di Raffaella Fava
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Un cappello di paglia a Titta
I
n un tratto di campagna non lontano dal
centro di Città di Castello è da poco nata una
nuova, giovane realtà di cui in pochi sanno.
Il nome pare quasi un buffo gioco di parole:
“Cosimo e Cosino”, un po’ come il Gatto e la Volpe
di una nota fiaba nazionale. “E chi saranno
mai?!” vi starete chiedendo. Due soci in affari,
forse...? O magari trattasi di un nuovo ristorante
gestito da due rubicondi e simpatici cuochi?
Nulla di tutto ciò. Scopriamo insieme il mistero
che si cela dietro questa bizzarra accoppiata…
Quando arriviamo a Titta, frazione a pochi km dal centro,
piove talmente forte che più che un pomeriggio di luglio
sembra una malinconica giornata autunnale. Non trovando
l’indirizzo preciso, ci facciamo guidare telefonicamente
dal titolare dell’attività che stiamo andando a scoprire, il
signor Roberto Alunno, un ragazzo abbronzato e sorridente
che in un attimo ci fa sentire come a casa di amici.
Curiosa di conoscere la storia di questo allevamento di
lumache che porta il nome di una filastrocca, comincio
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I
n a stretch of countryside not far from the centre
of Città di Castello a new, young business that few
people know about has just been created. The name
seems almost a funny play on words: Cosimo and
Cosine, a bit like the Cat and the Fox in the wellknown fairy tale. “And who would they be” you’re
probably wondering. Two business associates,
perhaps...? Or maybe it’s a new restaurant run by two
jolly roly-poly cooks? Nothing like that. Let’s find out
the mystery behind this bizarre couplet...
When we get to Titta, a hamlet a few miles outside the town, it’s
raining so hard that more than an afternoon in July this seems
like a melancholy autumn day. Not finding the exact address, we
are guided to the business we’re to find out about by the owner
on the phone. He is Sig. Roberto Alunno, a tanned and smiling
young man who in an instant makes us feel at home with friends.
Curious to know the history of this snail farm bearing the name
of a nursery rhyme, I start right away with a few questions:
“Roberto how did you end up in the world of snails?”
“Well... let’s take it slowly!” He says, his gentle smile widening.
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subito con qualche domanda: “Roberto, come sei arrivato
nel mondo delle lumache?”
“Beh… vanno così piano!” risponde lui allargandosi in
un sorriso gentile. Ed è da questa battuta involontaria che
parte la storia di Cosimo e Cosino.
“Ho sempre fatto l’operaio - prosegue Roberto –
lavorando per anni a tempo pieno. Poi, l’anno scorso, ad
un certo punto mi sono sentito stanco di quello che facevo,
And it is from this involuntary joke that the story of Cosimo and
Cosine begins.
“I’ve always been a dental technician” – Roberto tells me –
“working full-time at a dental practice locally. Then, last year,
at some point I got tired of what I was doing, and played with
the idea of quitting. Having two children, a choice of this kind
would have been a big problem. So I made a deal with my
bosses and I reduced my working hours.”
Vista aerea del labirinto
67
Con le figlie presso l’allevamento
Le lumache… e le lumachine
accarezzando anche l’idea di smettere. Ma con due figli una
scelta di questo tipo avrebbe costituito un grosso problema.
Per cui sono sceso a compromessi coi miei superiori e ho
ridotto l’orario di lavoro.”
Con più tempo a disposizione, diventa subito facile
ritagliarsi lo spazio per le proprie passioni. Che nel caso di
Roberto sono legate alla natura.
“Ho affittato questo terreno con l’intento di impiegarlo
nell’elicicoltura (questo è il nome dell’allevamento della
chiocciola a scopo alimentare) al fine di promuovere
l’introduzione della lumaca di terra all’interno della
nostra cultura gastronomica. A cominciare dalle attività di
ristorazione.”
E sono numerosi i locali che nel loro menu propongono
piatti a base di questo mollusco ad alto contenuto di
amminoacidi essenziali, proteine e sali minerali nonché a
ridotto contenuto di grassi.
A questo punto mi informo circa la “giornata tipo”
di una lumaca e su come funziona l’allevamento:
“Fondamentalmente si tratta di un terreno recintato,
coltivato a insalata, radicchio e cavolo, all’interno del
quale le chiocciole proliferano nutrendosi di questi stessi
ortaggi. Oltre alle cure solitamente riservate ad un qualsiasi
orto, vale a dire irrigazione ed estirpazione delle erbacce,
la cura degli esemplari è rappresentata perlopiù da pochi
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With more time available, it quickly becomes easy to carve out
space for one’s passions. In Roberto’s case they are tied in with
Nature.
“I bought this land with the intent to use it in heliciculture (this
is the name of snail farming for food) in order to promote the
introduction of the land snail into our culinary culture. Starting
with the restaurant business.”
And there are numerous venues offering dishes of this mollusc
on their menu, with its high content of essential amino acids,
proteins and minerals as well as a low fat content.
At this point I find out about a typical day at a snail breeders
and how it works: “Basically there’s a fenced area, planted with
lettuce, radish and cabbage, within which the snails proliferate
by feeding on these same plants. In addition there’s the care any
plot needs, namely irrigation and the eradication of weeds, while
looking after the creatures is mainly a matter of a few tricks
and the “education” of the young ones who try to escape by
climbing the fence and hence have to be moved back to the rest
of the plot.”
Proceeding in our chat, I find that, with the first cold these
animals hibernate and bury themselves 4-5 cm deep and that
there are regulations to the trade of this product in which a
snail is not ready for sale before eighteenth months, and only
if purged, and most importantly, still alive (and so completely
fresh...).
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gesti e dall’ “educazione” dei più piccoli che tentano la
fuga arrampicandosi lungo la rete della recinzione e che
vanno quindi riaccostati al resto dell’allevamento.”
Procedendo nella nostra chiacchierata, scopro che, coi
primi freddi, questi animaletti vanno in letargo interrandosi
di circa 4-5 cm e che esiste una regolamentazione dedicata
al commercio di questo prodotto per cui una lumaca è
pronta per la vendita non prima del diciottesimo mese
“Part of the property” – he continues – “is set out as a teaching
aid with a temporary maze, snail-shaped, designed for children
to be aware of and start to love nature.” (Too bad they cannot fly
over the farm, I think).
Before leaving, Roberto reveals that they are part of the
aperilumaca (“Snail Snacks” tr.) program of travelling tasting
sessions with recipes using the product, hosted from time to
time in separate venues in the area, from Città di Castello to
68
Elicicoltore, Roberto Alunno
di vita, solo se spurgata e, soprattutto, viva (quindi
freschissima…).
“Parte della proprietà – prosegue - è stata allestita a fattoria
didattica con la creazione di un labirinto effimero, a forma
di chiocciola, pensato per i bambini affinché vengano
sensibilizzati e avviati all’amore per la natura” (peccato
non poter volare sopra l’allevamento, penso).
Prima di congedarci, Roberto ci svela che sono in
programma degli “aperilumaca” itineranti, degustazioni
di ricette a base del prodotto, ospitate di volta in volta
in un locale diverso della zona, da Città di Castello a
Umbertide.
“Non c’è un calendario né una mappa dei locali coinvolti
– conclude - ma chiunque darà la propria disponibilità ad
accoglierci diverrà il prossimo punto di ritrovo”.
Ce ne andiamo che piove ancora, motivo per cui non ci
è stato possibile visitare l’allevamento, ma la cortesia
del padrone di casa e la simpatia di Cosimo e Cosino, in
qualche modo, hanno portato un simbolico raggio di sole
in questo grigio pomeriggio.
Elicina lo spaventapasseri
Umbertide.
“There’s no timetable or map of the venues” – he concludes –
“but anyone who is willing is welcome to offer the next meeting
place.”
We’re leaving and it rains again, so we couldn’t visit the actual
raising pen, but the courtesy of the owner and the pleasantness
of Cosimo and Cosine, have somehow, let a symbolic ray of
sunshine out on this gray afternoon .
“Cosimo e Cosino” è a Titta, frazione di Città di Castello. Per info sull’allevamento delle lumache è possibile Cosimo e Cosino is in Titta, a frazione of Città di Castello. For
contattare il numero 3488960823. Email: lumacheconla@ info on breeding snails you can contact 3488960823. Facebook:
virgilio.it .Facebook: Le lumache Cosimo e Cosino.
Le lumache Cosimo e Cosino.
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PLEASURE
UNA TERRAZZA, UNA PIZZA
E UNA BATTAGLIA
A TERRACE, A PIZZA AND A BATTLE
di Simone Bandini
Notturno sulla Valtiberina Toscana
“N
on si sa di nessuno che sia riuscito a
sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare,
ma esiste un lungo elenco di coloro che hanno
sedotto spiegando quello che si stava per
mangiare”
Manuel Vàzquez Montalbàn
Per questo abbiamo pensato che ‘spiegare’ la
nostra serata nella terrazza panoramica del
Ristorante Da Vinci, ai piedi di Anghiari, fosse
questione di pura ispirazione. Di pennellate,
parole ed impressioni non mediate. Ecco che
una sera d’estate incontriamo l’amico Sandro
Dini, indulgendo al calar del giorno di fronte
alla piana dell’antica battaglia.
E’ la prima cosa che ho pensato, sedendo al tavolo
in fondo, all’angolo della terrazza. Il ricordo vivido
della furibonda corsa del Palio della Vittoria, in
memoria dell’antica battaglia del 1440 tra Milanesi e
Fiorentini, che da qualche giorno avevo corso. Il senso
della contesa, la fatica irragionevole, l’ardimento e le
urla degli atleti e della folla. Un senso di eccezionalità
sospeso, senza tempo.
Questo per contrasto mi sovviene mentre la cortesia
di un cameriere interviene con piccole delicatezze al
tavolo – pasta in tempura - ed un fresco prosecco.
Attendiamo l’arrivo del patron Sandro Dini,
anch’egli al colmo di una interminabile giornata di
lavoro, giunto infine nel suo ristorante per qualche
momento di conviviale leggerezza. E così, come
vecchi conoscenti che hanno molto da raccontarsi,
ci accomodiamo nella più naturale ed informale
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“W
e do not know of anyone who
has managed to seduce with what he had
offered to eat, but there is a long list of
those who have seduced by explaining what
they were going to eat”
Manuel Vazquez Montalban
We thought that this “explained” our
evening on the rooftop terrace of the
Ristorante Da Vinci, at the foot of Anghiari,
a thing of pure inspiration. Of unmediated
brushstrokes, words and impressions. On a
summer evening we meet our friend Sandro
Dini, indulging in the going down of the
day in front of the battle plain.
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And the first thing that went through my mind,
sitting at the table in the back corner of the
terrace, was a vivid recollection of the furious
race of the Palio della Vittoria, held in memory
of the battle of 1440 between the Milanese and
Florentines, which I had run some days before.
The sense of struggle, mad fatigue, the bravura
and the screams of the crowd and the athletes. A
sense of otherness, suspended, timeless.
This contrast occurs to me as a waiter breaks in
politely with small table delicacies – tempura
dough – and a fresh prosecco.
We await the arrival of owner Sandro Dini, who
was at the height of an endless day of work,
to finally come into his restaurant for a few
moments of convivial levity. And so, like old
friends who have a lot to talk about, we sit in the
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complicità.
Egli ci stupisce subito con un’insolita informazione
circa la scelta della pizza. E’ possibile ordinarne
a seconda della preferenza di spessore: sottile,
media od alta. Non ho incertezze, poiché prediligo
la pizza del tipo napoletana: alta! Mentre Sandro
e la mia commensale invece optano per una meno
most natural and informal complicity.
He will amaze you with unusual information
about the choice of pizza. It can be ordered
depending on preference for thickness: thin,
medium or high. I don’t have any doubts, because
I prefer the Neapolitan type of deep pizza! While
Sandro and my companion diner instead opt for
73
Birra e frivolezze
La terrazza panoramica del “Da Vinci”
impegnativa base sottile.
La scelta femminile, in tono con la stagione e
l’atmosfera placida della serata, cade su una pizza
“Estiva” con mozzarella, pomodorini, scamorza
affumicata e rucola. Un giusto equilibrio di materie
prime e lavorate in questo classico d’arte bianca. Il
pizzaiolo stesso ci racconta con una punta di orgoglio
come: “Qua non si abbia la presunzione di essere i
migliori quanto semplicemente diversi… Con
passione serviamo i nostri ospiti piatti artigianali
preparati con le tecniche e le ricette di una volta.
Per questo diamo la possibilità di scegliere il tipo di
impasto, lo spessore e la fragranza, e la nostra pasta
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a less demanding thin base.
The lady’s choice, in keeping with the season and
the placid atmosphere of the evening, falls on a
Pizza Estiva (“Summer Pizza”) with mozzarella,
cherry tomatoes, smoked cheese and arugula. A
proper balance of raw and processed materials on
the classic white base. The pizza-maker himself
tells us with a sense of pride: “Here we do not
assume that we are the best but simply different...
we serve our guests dishes made ​​with artisanal
techniques and recipes of the past with passion.
For this reason we offer the chance to choose the
type of dough, its thickness and fragrance, and
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attraversa un processo di lievitazione da 20 a 72 ore”.
Nel frattempo è scesa la notte sulla terrazza ed i
profili della cinta appenninica sono ormai indefiniti
mentre si accendono mille luci nella valle. Si ha come
our dough goes through a process of rising from
20 to 72 hours.”
Meanwhile, night has fallen on the terrace and the
profiles of the surrounding Apennines are vague
75
Le pizze a base media ed alta
l’impressione di stare in barca in mezzo al mare,
ormeggiati al largo, volgendo lo sguardo verso la
costa e le sue testimonianze di vita.
Di contro, la scelta maschile è un suggerimento
della casa. Sempre una buona abitudine per chi
vuole comprendere e saggiare la proposta esclusiva
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while thousands of lights in the valley come on.
You get the impression of being in a boat on the
sea, moored off the coast, looking towards the
coast and its signs of life.
In contrast, the male choice is a suggestion
from the house. Always a good habit for anyone
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d’una cucina provando a sottrarne gli orientamenti.
Pomodoro, mozzarella, porcini, grana in forno e speck,
per una pizza, la “Da Vinci”, dal grado di sapidità
elevato, in grado di soddisfare un appetito come il mio
che ormai è divenuto ingombrante.
Tra un argomento e l’altro scorriamo gli ultimi
who wants to understand and test the offering of an
exclusive kitchen trying to change the guidelines.
Tomato, mozzarella, mushrooms, parmesan and bacon
in the oven for the Pizza Da Vinci, with a high degree
of flavour, capable of satisfying an appetite like mine
that has now become a bit unwieldy.
anni nell’arco di una cena, con ritorni al presente
Between one topic and another we cover the last few
nell’attualità richiamata dalla gioia e partecipazione
years over dinner, returning to the present with the
del mangiare una pizza in compagnia.
Il Ristorante “Da Vinci” e la sua nuova pizzeria con
terrazza panoramica si trovano ai piedi di Anghiari,
pleasure of eating a pizza together with friends.
The Da Vinci restaurant with its new pizzeria with
in via Della Battaglia 16. Info e prenotazioni allo
panoramic terrace is at the foot of Anghiari, at 16 Via
0575 749206.
Della Battaglia. Info and reservations at 0575 749 206
Pour finir
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I vigneti della tenuta Gritti
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NELLA VALLE DEI GIRASOLI
IN THE VALLEY OF THE SUNFLOWERS
di Simona Santi
I
T
l Berlingo arranca lesto sul per il crinale mentre il
sole si nasconde a tratti dietro le nuvole. Ma quando
torna a risplendere inonda la Valle del Niccone con
i suoi caldi raggi. D’un tratto, li scorgiamo: filari e
vitigni ordinati che si susseguono, uno dopo l’altro,
baciati dal sole. E sembrano stare là a sonnecchiare
pazienti in attesa che venga il loro momento. Il nostro
viaggio prosegue e giungiamo in cima alla collina. Ci
fermiamo e scendiamo: dalla sommità, digradanti
verso il basso, olivi maestosi. Le fronde mosse da una
brezza leggera mentre il verde-argento del fogliame
risplende nella luce del sole. E’ così che scopriamo la
magnificenza della tenuta dell’Azienda Agricola “I
Girasoli di Sant’Andrea” che fornisce materie prime
di eccellenza all’incantevole ristorante che della
medesima è l’estensione primaria.
he Berlingo clambers along the ridge as the sun
pops in and out of the clouds. But when it returns its
glow floods the Niccone valley with its bright warm
rays. Suddenly, we see them: rows of tidy vines one
after the other, kissed by the sun. And they seem to
be dozing patiently, biding their time. Our journey
continues and we reach the top of the hill. We stop
and go down: from the top, sloping downward are
majestic trees. Their leaves moved by a gentle breeze
as the silver-green foliage shines in the sunlight.
And that is how we come upon the magnificent
space of I Girasoli di Sant’Andrea Azienda Agricola
(“Sunflowers of Saint Andrea Farm”)that supplies
such excellent raw materials to the charming
restaurant of the same name and that is its primary
outlet.
Ad accoglierci nella proprietà della famiglia Gritti la
signora Ursula - che con un calice di rosso e uno di bianco
- ci racconta, fin dagli esordi, la vicenda che tanti anni fa
ha portato il marito Carlo in terra umbra dove acquistò nel
1994 un’azienda metalmeccanica e una grande casa colonica
circondata da una tenuta di oltre 100 ettari.
Affascinato dai colori e dai ritmi dalla campagna umbra di
questo spicchio di paradiso che alterna pianure fertili e colline
ripide che offrono all’occhio l’ immagine di una campagna
operosa - baciata da un clima mite e dolce anche in inverno a
causa degli influssi del vicino lago Trasimeno - Carlo esorta la
moglie Ursula, bavarese di nascita, a trasferirsi nella valle del
Niccone: “una piccola Baviera” – era solito dirmi scherzando.
To welcome us to the property of the Gritti family, Signora
Ursula offers us glasses of red and white wine and tells us,
from the beginning, the story of how many years ago she
brought her husband Carlo to Umbria where he bought an
engineering company and a large farmhouse surrounded by
an estate of over 100 hectares in 1994.
Fascinated by the colours and rhythms of this corner of
paradise in the Umbrian countryside that alternates fertile
plains and steep hills offering the eye the very image of a
fruitful countryside – blessed as it is with a mild climate even
in winter due to the influence of neighbouring Lake Trasimeno
– Carlo urged his wife Ursula, Bavarian by birth, to settle in the
Niccone valley: “a little Bavaria” – he used to jokingly say.
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Così nel 1996 la famiglia Gritti – con il figlio Andrea di
pochi anni e la piccola Pilar in arrivo - si trasferì dal Veneto
e creò dal nulla l’azienda agricola mettendo a coltura viti
e olivi.
“Abbiamo cominciato nel 1997 ma la prima vendemmia
e le prime etichette sono state soltanto nel 2000 con
l’intento specifico di arrivare, partendo da specie
autoctone, a produrre un vino che fosse espressione
sincera e genuina del territorio. Oggi, con orgoglio,
posso dire che l’azienda agricola è un piccolo esempio di
autarchia agricola; modello esemplare di imprenditorialità
agricola di oltre 200 ettari dove trovano spazio l’azienda
olivicola, vitivinicola e i seminativi”.
Punto di eccellenza, il vino.
Assolutamente predominante nell’economia aziendale
e nella filosofia di produzione, le vigne sono tenute con
la massima precisione facendo tutto il necessario per
ottenere un perfetto equilibrio vegeto-produttivo.
“Da specie autoctone, produciamo un solo tipo di
bianco e varie tipologie di rosso; tra queste, Pinot Noir,
dal colore rosso rubino con note resinose, balsamiche,
di rosa passita e fiori di sambuco ad integrarne il boisè
- un vino asciutto e morbido, all’impatto col palato,
con sentori tannici e setosi, ideale abbinato al piccione
ripieno. Oppure la Malvasia Nera, dal colore rosso rubino
vivido con sentori insistentemente floreali di rosa rossa
e note fruttate di confettura di amarena. In bocca, dal
calore morbido, nitido e ben supportato da uno spiccato
sentore di freschezza, Malvasia Nera è un vino giovane
ideale se abbinato a salumi e formaggi semi-stagionati
oppure alla faraona al cartoccio. E per finire, Il Principe; un
vino dal colore rosso carico con sfumature violacee, aromi
intensi di frutta passita e frutti rossi con una rifinitura
di vaniglia - che in bocca si presenta piacevolmente
morbido e al tempo stesso potente e caldo. Ideale per
carni rosse e cacciagione, è il complemento migliore per
il formaggio di fossa”.
Altra produzione di eccellenza dell’azienda agricola
è l’olio. Distribuite su una superficie di oltre 14 ettari,
le specie coltivate – moraiolo, leccino e frantoio impiantate nel 1994 ma in piena produzione soltanto ora,
danno un olio che, senza essere monocoltura, si presenta
ancora dalle vigne
So in 1996 the Gritti family – with their son Andrea a few
years old and little Pilar on the way – moved from the
Veneto and planted vines and olive trees and created the
farm out of nothing.
“We started in 1997 but the first harvest and the first bottles
only came in 2000 with our specific plan to produce a wine
that was sincere and genuinely local, using native varieties.
Today, I can say with pride that the farm is a small example
of agricultural self-sufficiency; an exemplary model of
entrepreneurship, a farm of 200 acres where olives are
Ursula Gritti con i figli Andrea e Pilar
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con un fine aroma di foglia di carciofo, dal sapore pieno
e gradevolmente fruttato con retrogusto leggermente
piccante: ideale per bruschette, insalate e zuppe – anche
di farro – si sposa bene anche con pesci e crostacei più
delicati.
Prodotti che finiscono per impreziosire le proposte
gastronomiche dell’omonimo ristorante che seguendo gli
orientamenti del direttore Simone Corsetti porta in tavola
le eccellenze del territorio.
farmed along with wine but that also has arable land.”
Their strong point, wine.
Absolutely predominant in their economy and corporate
philosophy of production, the vines are kept carefully doing
everything necessary to achieve a perfect vegetativeproductive balance.
“We produce from native species only one type of white
and red of various types; among these, Pinot Noir, ruby
red colour, resinous, balsamic, rose and dried elderberry
Dai declivi dell’azienda agricola
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Ravioli al tartufo e formaggio bra
Simone Corsetti con la brigata di cucina e di sala
Due chiacchiere in confidenza prima di assaporare le
pietanze, Simone, con l’affabilità che gli è propria, ci
dice che la proposta gastronomica del locale parte da
materie prime assolutamente di pregio - che non vengono
rielaborate in maniera esasperata ma riviste creativamente,
lasciando che ogni singola nota sia perfettamente
riconoscibile nel tutto.
“Ogni singola componente del piatto – dice – deve
essere perfettamente individuabile mentre, ad arricchire
la preparazione, non devono mancare note creative di
richiamo. Questo perché la cucina sia espressione sincera
della nostra terra e dei suoi prodotti”.
Come la carne chianina IGP che al ristorante “I Girasoli di
Santi’Andrea” potremo assaggiare con cottura espressa
alla griglia dopo una frollatura di almeno 20 giorni. “Ci
serviamo per i vari tagli soltanto da aziende locali che ne
seguono puntigliosamente la tracciabilità”.
Punto di forza del ristorante, il tartufo che, presente in carta
quasi tutto l’anno nelle su varie specie – con esclusione del
solo mese di maggio – fa da pendant al“Raviolo al tartufo e
formaggio bra” (€12.00) che Simone ci presenta in apertura:
utilizzato sia nel ripieno che a scaglie grattugiato sopra
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flowers supplementing wood for a dry soft impact on the
palate, with silky tannins, to be drunk ideally with stuffed
pigeon. Or there’s Malvasia Nera, vivid ruby red colour with
hints of red rose and persistently floral fruity notes of black
cherry jam. In the mouth there’s a soft warmth, clear and
well supported by a strong fresh smell, Malvasia Nera is a
young wine ideal when paired with cured meats and semimatured cheese or baked guinea fowl.
Finally, Il Principe; wine with a deep red colour with shades
of violet, intense aromas of dried fruit and red fruit with a
finish of vanilla in the mouth, a wine that seems pleasantly
soft and at the same time is powerful and warming. Ideal
for red meats and game, the best complement for mature
cheese.”
Another excellent product of the farm is the oil.
Spread over an area of over 14 hectares, the cultivated
species are Moraiolo, Leccino and Frantoio – planted in
1994 but only now in full production, yielding an oil which,
without being monocultured demonstrates a fine flavour of
artichoke leaf, tasty and pleasantly fruity and slightly spicy,
perfect for bruschetta, salads and soups – including Spelt
soup – it also goes well with more delicate fish and shellfish.
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L’intramontabile Fiorentina
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Carpaccio di manzo di filiera
il raviolo di pasta tirata rigorosamente a mano - come
tutte le altre specialità di pasta ripiena - le note decise del
tubero nostrano si sposano con quelle più delicate del
formaggio piemontese a formare un composto cremoso.
A seguire, ci lasciamo tentare da un fresco“Carpaccio di
manzo di filiera” (€10.00) con scaglie di grana a sedano
condito con olio a crudo extravergine di oliva dell’azienda
“I Girasoli” e, infine, da una intramontabile “Fiorentina” (€
4.00 /hg).
L’Azienda Agricola e il ristorante, wine bar “I Girasoli di
Sant’Andrea” si trovano in Località Molino Vitelli a Umbertide.
Azienda Agricola: 075 9410837/ [email protected] / ugritti@
vitiarium.it / www.aziendagirasolidisantandrea.com . Orari
wine shop: dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e
dalle ore 14.00 alle ore 19.00. Ristorante: 075 9410798/ info@
ristorantegirasoli.it
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Products that ultimately go to enrich the gastronomic
restaurant of the same name that, following the guidance
of its manager Simone Corsetti, brings to the table all the
quality of the area.
In a confidential chat before enjoying the food, Simone,
with an affability all his own, explains that the gastronomic
outlook here is to use the valuable local raw materials
without reworking them to exhaustion but to revive them
creatively, letting each note be perfectly recognizable in
the whole.
“Each component of the dish” – he tells me – “must be
perfectly identifiable, which to enrich a dish, should not
miss any of its creative notes. This is because our cooking is
a sincere expression of our land and its products.”
Like the Chianina IGP that at I Girasoli di Sant’Andrea
restaurant we can try cooked to order on the grill after a
maturation of at least 20 days. “We get the various cuts only
from local companies that can demonstrate meticulous
source tracking.”
The truffle is a strong point of the restaurant, on the
menu almost all of the year in its various kinds – with the
exception of May alone – and serves as a companion piece
in ravioli with truffles and bra cheese (€12) that Simone
offers as an opening: it is used both in the filling and in
flakes grated over ravioli pasta made exclusively by hand
– like all the other stuffed pasta specialties – decided tuber
notes combining with the delicate cheese from Piedmont
to form a creamy whole.
Next, we try a fresh Chianina beef carpaccio (€10) with
shaved parmesan and raw celery, seasoned with I Girasoli’s
extra virgin olive, followed by a timeless Fiorentina (€4 hg).
I Girasoli di Sant’Andrea farm, restaurant and wine bar is in
Loc. Molino Vitelli, Umbertide.
Azienda
Agricola:
075
9410837/
www.
aziendaigirasolidisantandrea.com / [email protected]/
[email protected]. Wine shop opening hours: MondaySaturday 8:30 to 12:30 / 14:00 to 19:00
Restaurant: 075 9410798/ [email protected]
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LA RICETTA
BRINGOLI
AL SUGO FINTO
BRINGOLI WITH
FAKE SAUCE
di Valentina Augusti Venturelli
Ingredienti per il sugo:
Carota, sedano, cipolla, guanciale di maiale e pomodoro
Sale e pepe q.b.
Ingredienti per i bringoli:
Della semplice acqua e farina
Preparazione:
Per il sugo finto: far soffriggere gli odori tagliati a piccoli dadini;
aggiungere il guanciale; sfumare con vino bianco o rosso, a
piacimento; aggiungere il pomodoro, aggiustare con sale e
pepe, proseguire con la cottura.
Per i bringoli: amalgamare acqua e farina; quando l’impasto è
omogeneo, procedere a realizzare dei bringoli della lunghezza
che si preferisce.
84
Curiosità
Estorcere la ricetta dei “Bringoli al sugo finto”, piatto
caratteristico della tradizione anghiarese nonché piatto forte
di “Tovaglia a quadri” a Sergio Cappetti, chef della mitica
Nena di Anghiari che la custodisce gelosamente, non è stato
affatto semplice.
Importato dal Casentino ad Anghiari, dove vive da ormai
23 anni, per cui si sente anghiarino a tutti gli effetti, è
assolutamente restio a diffondersi in spiegazioni; ci dice che
è una pasta povera, risale al periodo in cui è stata inventata la
forchetta, che colloca intorno al ‘500; è una ricetta popolana e
popolare, povera, per cui nell’impasto le uova non ci sono; ad
Anghiari in ogni casa, in ogni portone, ogni massaia ha la sua
di ricetta dei bringoli: “ognuno s’impastocchia come vuole…”,
ci dice e, tra una chiacchiera ed un’altra, aggiunge: “Al Borgo
non esistono i bringoli, sì, altre cose… ma non i bringoli”.
“Si, si, va bene… ma quanto deve cuocere?”. Chiediamo.
“I sughi hanno una importante
cottura, lenta e lunga”, risponde
laconicamente.
Il piatto è speciale, semplice, ma
é la qualità delle materie prime,
acquistate fresche al mercato ogni
mattina e l’equilibrio tra i pochi
ingredienti, a conferire un tocco
di eccezionalità alla ricetta; Sergio
Cappetti conosce tutti i produttori
locali di ortaggi, verdure, formaggi
e per la sua cucina è lì che fa
provviste. Così provo ad insistere
con qualche dettaglio per la ricetta:
“ Non esiste il dogma del sugo finto;
non c’è appunto… è finto”. Non
Bringoli en plein air
esiste… o forse è scappato!”
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Toscanaccio, Sergio Cappetti
The ingredients for the sauce:
Carrot, celery, onion, pork cheek and tomato
Salt and pepper to taste
The ingredients for the bringoli:
Just flour and water
Preparation:
For the fake sauce: fry the chopped vegetables in small cubes;
add the bacon; deglaze with red or white wine at will; add the
tomatoes, season with salt and pepper and continue cooking.
For the bringoli: mix the water and flour; when the dough is
smooth, proceed to make the bringoli to your preferred length.
Curiosity;
I turned up this recipe for Bringoli with fake sauce, a typical
Anghiari dish at the Tovaglia a quadri from Sergio Cappetti,
chef at the legendary Nena di Anghiari, a recipe which he
jealously guards so getting it was no easy task.
Imported from the Casentino into Anghiari, where he has
lived for the past 23 years, Sergio feels anghiarino to all intents
and purposes and he was absolutely unwilling to expand his
explanation; he tells us that it is a poor pasta and dates back
to the period when the fork came into use, which places it
around 1500; it’s a recipe very much of the popular classes,
“poor cooking” and thus no eggs in the dough; in Anghiari
every home, every doorway, every farmhouse has its own
bringoli recipe: “everyone does pasta their own way”... and
while we chat he adds: “Bringoli don’t exist in Sansepolcro…
you get other stuff, but not bringoli.”
“Well yes, ok... but how should we cook
them?” we ask. “Sauces need a lot of
cooking, long and slow…” he replies
simply
The dish is simple, special, but it is the
quality of raw materials, purchased
fresh in the market every morning
and the just balance between few
ingredients that gives a touch of
the exceptional to the recipe; Sergio
Cappetti knows all the local producers
of vegetables, salads, cheeses and for
his cooking that’s who he goes to. So
I try to insist in getting some detail for
the recipe: “There’s no dogma for fake
sauce; it’s just... it’s fake. “It doesn’t exist,
or maybe it got away!”
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TIPICO
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LIFESTYLE
SOLIDARIETÀ AL SYRAH
SOLIDARITY AT SYRAH
di Simona Santi
È
’ quella che nasce dal cuore per portare un sorriso
e la speranza a chi nella vita si trova - e non certo
per colpa propria - dalla parte sbagliata. A chi ha
le tasche piene di sassi e quei sassi cerca comunque
86 di alleggerirli perché il loro peso sia meno gravoso.
Una solidarietà che è leggerezza e spensieratezza.
Voglia di divertirsi, di fare festa insieme e stare in
questo modo vicini a chi ne ha più bisogno.
Così “Il Syrah”, il celebre locale tifernate, ha
pensato di organizzare per il prossimo 11 settembre
una serata il cui ricavato sarà devoluto a favore di
Telethon.
“Abbiamo voluto con questo gesto simbolico dimostrare
a nostro modo la vicinanza a favore delle persone affette da
distrofia muscolare”, spiega Fabio Albiani, patron del locale
che da sempre costituisce punto di riferimento indiscusso della
movida castellana.
Con il coinvolgimento di band e musicisti che nel corso della
passata stagione hanno animato e vivacizzato le innumerevoli
manifestazioni che sono state organizzate al “Syrah”, la
serata Telethon del prossimo 11 settembre si terrà lungo via
Sant’Antonio dove ha sede l’enoteca-wine bar.
A renderla ancora più speciale, come coloro a favore dei quali
la serata è dedicata, volti noti al pubblico: la cantante Silvia
Epi, la cui voce incantevole più volte ha toccato le corde del
cuore, e la voce tifernate maschile per antonomasia: Franco
Verini. Ma anche il Trio Quasi Jazz e Luca Nicasi.
“Syrah” restaurant & wine bar si trova in via Sant’ Antonio n.7
a Città di Castello (Pg). Per info sugli eventi e prenotazioni,
contattate il seguente numero: 075 8556912, visitate il sito
www.syrahwinebar.it o inviate una mail al seguente indirizzo:
[email protected]. “Syrah” è anche su Facebook alla
pagina: Syrah Enoteca.
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T
hat comes from the heart, bringing a smile and hope
to those whose life is –through no fault of their own – on
the wrong side of things. Who have their pockets full of
stones, and then there are those who try to lighten their
burdensome weight. In solidarity that is lightweight and
carefree. The desire to have fun, to party together while
being close to those who need it most.
So Syrah, the noted Castello venue, decided to organize
an evening on September 11 with the proceeds to be
donated to the Telethon.
“We wanted to demonstrate our sympathy and benefit people
with muscular dystrophy with this symbolic gesture,” says
Fabio Albiani, owner of the restaurant that has always been the
undisputed reference point for Castello’s nightlife.
With the involvement of bands and musicians who, during
the past season enlivened countless evenings at Syrah, on the
Telethon evening September 11 there will be an event along Via
Sant’Antonio where the wine bar is situated.
To make it even more special, on the part of those to whom the
evening is dedicated, there’ll be some familiar faces: the singer
Silvia Epi, whose enchanting voice has repeatedly touched our
heart strings, and the male Castello voice par excellence: Franco
Verini. But there’ll also be Trio Quasi Jazz and Luca Nicasi.
Syrah restaurant & wine bar is at 7 Via Sant’Antonio in Città
di Castello (Pg). For info on events and reservations, please
contact: 075 8556912, visit www.syrahwinebar.it or send an
email to the following address: [email protected]. Syrah is
also on Facebook at: Syrah Enoteca.
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PIZZERIE
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Evergreen. Pan di Spagna con Fragole e Crema
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Ravioli di pasta fresca
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bytel.
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Mancinelli
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Town Centre
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PLEASURE
VINI DEL CUORE
WINES OF THE HEART
di Ezio Bani
R
ivedere un amico musicista che non incontravi da
anni, scoprire che è diventato un grande degustatore
e organizzare una cena per fargli assaggiare i tuoi
vini del cuore. La vita è tutta una sorpresa, in un
lampo accadono cose che non penseresti mai possano
accadere. Così è stato con Lodovico, lasciato più di dieci
anni fa ragazzino urlante nel mio gruppo hard rock e ora
ritrovato sommelier e grande voce matura.
CHAMPAGNE LILBERT GRAND CRU CRAMANT,
dégorgement 2014: colore paglierino brillante con netti riflessi
verdolini. Naso chiaro, sottile ed elegante. Anice, gesso, fiori
bianchi, lime, pietra, coquillage, resina di conifere e una
sfumatura di lieviti dolci. Bocca secca, sapida, agrumata e
fresca. Di gran classe.
PULIGNY MONTRACHET J.M. BOILLOT 2010: grande
annata. Legno dolce e sale. Ginestra e orchidea. Dattero e pera.
Miele d’acacia e albicocca. Felce e polvere da sparo. Bocca
ricca e morbida su scie boisée, ma anche scattante, sapida e
minerale. Avvincente.
PERCARLO 2006 SAN GIUSTO A RENTENNANO: il mio
cuore batte a mille. Lo giri nel calice e scendono lacrime di
lava, dolcissima lava. Imponente e austero. Marasca didattica,
buccia d’arancia, rosa appassita, radici, eucalipto, terra scura
in profondità, tabacco, pepe, cannella, pan di spezie, fogliame
di bosco e un lontano ricordo di legna arsa. Bocca sontuosa,
tannino monumentale. Da bere ora e per i prossimi trent’anni.
BAROLO MONVIGLIERO BURLOTTO 1999: la
complessità fatta vino. Naso strepitoso di erbe aromatiche e
officinali. Genziana , rosa, pepe bianco, alloro, radici, tartufo,
oliva nera, sella di cavallo, pelliccia, foglie secche, fragola di
bosco, visciola macerata e un’idea di laterizio. Bocca matura,
elegante, infinita. Tannino dolcissimo. Chapeau!
VINSANGIUSTO 2002 SAN GIUSTO A RENTENNANO:
“IL” Vinsanto. Miele di castagno e zagara, fico secco, dattero,
arancia candita, mandorle amare, nocciole tostate, caffè in grani
e decine di altri sentori. È uno sciroppo dolcissimo, ne basta
una goccia per appagare tutti i sensi.
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M
Una grande serata di vini con l’amico musicista Lodovico.
eeting up with a musician friend who I hadn’t seen
for years I find that he has become a great wine buff and I
organize a dinner for him to taste the “wines of the heart”.
Life is all surprises, things that you would not think could
ever happen happen in a flash,. So it was with Lodovico,
who I left more than ten years ago as the shouting
youngster in my hard rock band and now rediscover as a
great sommelier with the voice of maturity.
CHAMPAGNE GRAND CRU LILBERT CRAMANT,
disgorgement 2014: Bright straw colour with clear greenish
reflections. Nose; light, slim and elegant. Anise, chalk, white
flowers, lime, stone, coquillage, conifer resin and a hint of
yeast cakes. Mouth; dry, savoury, citrusy and fresh. Classy.
PULIGNY MONTRACHET BOILLOT JM 2010: a great
vintage. Softwood and salt. Broom and orchid. Date and pear.
Acacia honey and apricot. Fern and gunpowder. Mouth; rich
and soft woodsy trails, but also snappy, savoury and mineral.
Compelling.
PERCARLO 2006 SAN GIUSTO A RENTENNANO: my
heart beats out a thousand a minute. I turn it in the glass and
get tears of lava, sweet lava. Imposing and austere. Didactic
Morello cherry, orange peel, dried rose, roots, eucalyptus, dark
earth with depth, tobacco, pepper, cinnamon, gingerbread,
berries and foliage, a distant memory of burnt wood. Sumptuous
mouth, monumental tannin. To drink now and for the next thirty
years.
BAROLO MONVIGLIERO BURLOTTO 1999: complexity
made ​​into wine. Nose resounding of aromatic and medicinal
herbs. Gentian, pink, white pepper, bay leaves, roots, truffle,
black olive, horse saddle, fur, leaves, wild strawberry, sour
cherry and a hint of macerated brick. Mouth; mature, elegant,
endless. Sweet tannin. Hats off!
VINSANGIUSTO 2002 SAN GIUSTO A RENTENNANO:
The Vin Santo. Chestnut honey and orange blossom, dried fig,
dates, candied orange, bitter almonds, toasted nuts, coffee beans
and dozens of other scents. It is a sweet syrup, it only takes a
drop to satisfy all the senses.
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WEATHER
AGOSTO, MESE
DI PASSAGGIO
AUGUST, A MONTH
OF TRANSITION
di Fabio Pauselli
I
T
Ci attendiamo una seconda parte dell’estate simile alla prima, anche
se probabilmente un po’ meno instabile ed un po’ più calda, per
effetto di possibili sostanziose, anche se brevi, ondate di caldo.
Agosto, sul nostro comprensorio inizierà all’insegna del sole con poche
nubi e temperature prossime alle medie del periodo; probabilmente
tale situazione resterà stazionaria per l’intera prima decade del mese
grazie ad una blanda alta pressione afro mediterranea.
Un temporaneo aumento dell’instabilità atmosferica con lieve calo
termico è atteso dopo il 10 del mese, dovuto al transito di un piccolo
impulso di aria fresca nord-atlantico.
Nei giorni intorno a Ferragosto, quindi a metà mese, pensiamo
possa intensificarsi la circolazione depressionaria nord-atlantica che
inizierà a richiamare masse d’aria calda dal nord Africa verso il bacino
centrale del mar Mediterraneo.
Sull’Italia si rafforzerà un anticiclone
afro mediterraneo che, oltre a
garantire giornate soleggiate, sarà
responsabile di una moderata
ondata di caldo che sul nostro
comprensorio potrebbe durare
fino agli ultimi giorni della seconda
decade di agosto con temperature
massime fin sui 35°C.
Durante l’ultima decade del mese
di agosto torneranno i temporali,
inizialmente sporadici, durante le
ore pomeridiane e più probabili
a ridosso dei rilievi montuosi; poi,
intorno al 25 agosto, probabilmente
più frequenti ed intensi per il
passaggio di un impulso perturbato
nord-atlantico. Sul nostro territorio
potremmo trovarci in condizioni
simili a quelle avute a fine luglio, con
numerosi temporali e temperature
in calo fin su valori leggermente
sotto le medie.
Tra fine agosto ed i primi di
settembre potrebbe tornare il
redivivo anticiclone delle Azzorre
a riportare su gran parte d’Italia
condizioni atmosferiche stabili ed
una serie di cinque o sei giornate
soleggiate e con temperature nelle
medie del periodo, fino quindi al 5
settembre.
We expect the second part of the summer to be similar to the first,
although probably a little less unstable and a bit hotter, due to the
possibility of significant, even if brief, heatwaves.
In our area August will begin sunny with little cloud and temperatures
close to the average for the period; probably the situation will
remain stationary for the entire first decade of the month due to a
weak high pressure area coming from the Afro-Mediterranean zone.
A temporary increase in atmospheric instability with a slight drop
in temperature is expected after the 10th of the month, due to the
transit of a small pulse of cool air from the North Atlantic.
In the days around August 15th, that’s to say the middle of the
month, North Atlantic cyclonic circulation will intensify, beginning
to draw warm air masses from North Africa towards the central basin
of the Mediterranean. An Afro-Mediterranean anticyclone over Italy
will strengthen, which, in addition
to ensuring sunny days, will be
responsible for a moderate heat
wave in our area that could last
until the last days of the second
week of August with maximum
temperatures around 35°C.
During the last ten days of
August thunderstorms will
return, initially sporadic, during
the afternoon hours and most
likely close to the mountain
ranges, and then, around the
25th of August they will become
probably more frequent and
intense because of the passage
of a pulse of perturbed North
Atlantic air. In our area we may
get conditions similar to those at
the end of July, with many storms
and temperatures falling all the
way to values slightly below the
average.
Between late August and
early September the Azores
anticyclone
could
return
bringing back stable atmospheric
conditions over most of Italy
and a series of five or six sunny
days with average temperatures
for the period, up to the 5th of
September.
l mese del solleone sarà un po’ più stabile e caldo
ma non mancheranno i temporali.
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he dog days of the month will be a little more
stable and warm but there will be storms too.
tel. +39 075 372 17 79
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/CALENDARIO EVENTI AGOSTO-SETTEMBRE 2014/
/EVENTS AUGUST- SEPTEMBER 2014/
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Fino al 14 agosto - Sansepolcro – “Musica sotto le stelle” , 8 serate
dedicate alla musica e all’operetta (1 e 2 agosto all’ Auditorium Santa
Chiara ; dal 3 agosto a Santa Marta a Porta Romana).
Fino al 29 agosto , tutti i venerdì – Sansepolcro – “I venerdì del
tarlo”, mercatino serale di collezionismo, scambio e antiquariato.
10-12-14 agosto – Preggio – Preggio Music Festival, “L’elisir
d’amore” di Gaetano Donizetti, giardino della Chiesa, ore 20.30.
10 – 19 agosto – Anghiari – “Tovaglia a Quadri”, cena toscana dentro
le mura della città (per info : Proloco di Anghiari 0575749279).
13 -20 -27 agosto – Anghiari – “I mercoledì di Anghiari”, negozi
aperti, musica, artisti di strada per le vie del centro, inizio ore 21.
13 agosto – Monterchi - Marco Marconi, concerto di piano solo,
P.zza Umberto I , ore 21.15
14 agosto- Monterchi - “Jazz Out - Ipotetico Trio”. P.zza Umberto I
, ore 21.15.
15 agosto – Canoscio - Festa Religiosa alla Basilica in onore della
Madonna del Transito .
15-16-17 agosto - Motina di Anghiari - Meaplayer (concerti, dj set,
camminate , mercatini), concerto Paolo Benvegnù.
16 agosto – Umbertide – “Preggio Music Festival” , Orchestra di
Philadelphia, Chiesa Parrocchiale di Preggio, ore 20.30.
16 agosto – Sansepolcro – “Il Mercatale”, mercato delle produzioni
di qualità dei territori della prov. Di Arezzo.
17 agosto - Città Di Castello - “Retrò”, mercatino di cose
vecchie ed antiche in Piazza Matteotti, dalle 9.00 alle 20.00
Dal 17 al 24 agosto – Montone - “Rievocazione della Donazione
della Santa Spina”.
18 agosto- Pietralunga - 3° mercatino serale.
21 – 24 agosto – Lerchi – “Sagra della Pecora”. 22 – 23 - 24 agosto – Città di Castello – “Fiere del Bestiame” e “Fiere
di San Bartolomeo” , Parco “A.Langer”, Ansa Tevere. 22 - 23 - 24 agosto - Volterrano - “Antichi Sapori”. 23 - 30 agosto – Sansepolcro - “ Tuscan Tales” , serie di eventi
musicali, mercatini, degustazioni.
24 agosto - Sansepolcro- “La domenica del tarlo”, mercatino
dell’antiquariato, artigianato, scambio e collezionismo
24 agosto – Umbertide – “Sunday Night Shop & Fun”, P.zza
Michelangelo, ore 16.30 - 24.00.
24 agosto - Città di Castello - Tombola delle Fiere di San Bartolomeo Piazza Matteotti , ore 21.30.
Dal 25 agosto al 6 settembre - Città di Castello – “ Festival
delle Nazioni” , Omaggio all’Armenia (Chiesa e Chiostro di San
Domenico – Oratorio di San Crescentino a Morra). Vedi pag. 10-17
Dal 28 al 31 agosto - Città di Castello – “Giornate dell’Artigianato
Storico “, Rione Prato.
28 agosto- Umbertide - Mostra Mercato “Lo sbaracco” ( mercatino
vintage ), centro storico.
29 - 31 agosto - Città di Castello - “Calcio Giovane ‘90” ,
presso Stadio Comunale “Bernicchi” .
Dal 5 al 7 settembre – Città di Castello – “Mostra del Libro e della
Stampa Antica”, Palazzo Bufalini, Loggiato Gildoni. Vedi pag. 21-24
Dal 5 al 7 settembre - Città di Castello- “Sagra dello spiedino”,
Rione San Pio X.
7 settembre – Sansepolcro- “Concerto Propiziatorio”, evento
inaugurale correlato al Palio della Balestra , Cattedrale di San
Giovanni, ore 21.00
9 – 10 settembre – Sansepolcro - qualifiche e “Palio dei Rioni”, P.zza
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Torre di Berta, ore 21.00.
Dal 12 al 14 settembre – Città di Castello - “ 48° Mostra del
Cavallo”, stab. ProAgri, Cerbara.
13-14 settembre – Città di Castello - Convegno Nazionale di
Studi “ L’Altra Pagina”, Teatro Comunale.
13-14 settembre- Città di Castello - “Motoaratura dagli anni ’30
ad oggi”, stab. ProAgri, Cerbara.
14 settembre- Città di Castello - “Stracastello”, tradizionale gara
podistica.
14 settembre- Città di Castello -Syrah per Telethon. Vedi pag. 84
14 settembre – Sansepolcro – “Palio della Balestra” , cortei per le
vie del centro storico, inizio ore 11.00.
Fino al 31 ottobre – Arezzo – “Icastica” , Arts Events Arezzo 2014.
I mercati locali: Martedì – Trestina, Mercatale di Cortona, Selci
di San Giustino, Sansepolcro; Mercoledì – Pistrino di Citerna,
Umbertide, Anghiari; Giovedì – Città di Castello, Lama di San
Giustino, Pieve Santo Stefano; Venerdì – Pietralunga, San Giustino;
Sabato – Città di Castello, Sansepolcro; Domenica – Monterchi.
info
APT Arezzo 0575 23952-3
Umbertide 075 9417099
Città di Castello 075 8554922
Pieve S. Stefano 0575 797702
Sansepolcro 0575 740536
Sestino 0575 772642
Anghiari 0575 749279
Badia Tedalda 0575 714020
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