ISTITUTO COMPRENSIVO MARINA DI GIOIOSA JONICA – MAMMOLA CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE – SCUOLA AD INDIRIZZO MUSICALE : [email protected] - [email protected] 0964 415158 Via F.lli Rosselli, 22 - 89046 – MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC) ) C.F.: 90011450807 - Cod. Mecc.: RCIC81300V – www.icmarinadigioiosamammola.it POF Piano dell’Offerta Formativa Anno scolastico 2014 – 2015 1 PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Il POF Piano dell’Offerta Formativa elaborato dall’Istituto Comprensivo di Marina di Gioiosa JonicaMammola, per rispondere ai bisogni dell'utenza, pone la massima attenzione agli articoli 3, 33, 34 della nostra Carta Costituzionale, entrata in vigore il 1° gennaio 1948. Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando, di fatto, la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 33 L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. E’ prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. Art. 34 L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso 2 P.O.F. Il Piano dell’Offerta Formativa comunemente chiamato POF è stato introdotto per effetto del DPR 275/99. Esso rappresenta il documento costitutivo dell’identità culturale e progettuale con cui ogni Scuola comunica e rende comprensibile ai genitori e al territorio la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa di tutte le attività; esplicita, inoltre, le motivazioni socio-pedagogiche che la sostengono. Il Piano è discusso e approvato dal Collegio Docenti ed adottato dal Consiglio d’Istituto, fatto salvo il rispetto delle competenze specifiche. 3 Caratteristiche del ♣ È un documento verificabile. ♣ flessibile, trasparente e Definisce l’identità culturale della Scuola. ♣ Nasce da scelte e responsabilità condivise. ♣ Tiene conto del contesto socio-culturale. ♣ È coerente con gli obiettivi formativi. ♣ È approvato dal Collegio dei docenti. ♣ È adottato dal Consiglio d’Istituto. 4 CONTESTO SOCIO ECONOMICO ECONOMICO E CULTURALE MARINA DI GIOIOSA JONICA Cenni storici e analisi del territorio Marina di Gioiosa Jonica, comune italiano della provincia di Reggio Calabria, 6636 abitanti, è situato sulla costa del mar Ionio, ovvero sulla Costa dei Gelsomini e a sinistra della foce del fiume Torbido. Le antichissime origini di Marina di Gioiosa Jonica sono confermate dai vari reperti archeologici. Infatti il territorio gioiosano offre ancora oggi tracce di una raffinata civiltà pre-ellenica. Fu certamente una civiltà molto potente specialmente dal punto di vista marittimo, tanto da poter fornire ai romani nel XVII sec. a.c. in occasione della spedizione contro Perseo, re di Macedonia, ben quattro triremi contro reggini e locresi. Quando Locri cominciò a perdere la sua floridezza anche il territorio gioiosano cominciò a decadere e per Marina di Gioiosa subentrò una nuova era che ci tramanda il centro del paese. L’epoca romana si rivela, infatti, tra le più felici per Marina di Gioiosa; in essa si intensificano le vie di comunicazione, in particolar modo l’antica strada denominata “Dromo”. La indubbia grandezza raggiunta dal paese è testimoniata anche dalle vestigia di un meraviglioso teatro romano, dalle terme, dal porto situato nella parte orientale del paese e dalla necropoli in contrada Romanò. Tutte queste testimonianze fanno parte di quella floridissima città che fu Misthia ma, dopo tanto splendore, durante la dominazione bizantina che va dal 794 al 1044 d.c., anche il centro civico di Mysthia ebbe una decadenza. In questo periodo Mysthia fu saccheggiata e rasa al suolo dai saraceni che con le loro frequenti irruzioni costrinsero gli abitanti a rifugiarsi nell’entroterra. Pare che un esiguo numero di mysthiani avesse deciso di non allontanarsi, trovando scampo sull’alta rupe a picco sul Gallizzi. Le boscose pendici della roccia diedero agli scampati un sicuro rifugio e la gente potè vivere al riparo dalle razzie arabe, meritandosi l’appellativo di “gioiosa” dando vita ad un borgo chiamato Mocta Geolosia. Nei secoli successivi, in Calabria, si registrarono il succedersi di diverse dominazioni, Normanna, Sveva, Angioina, Aragonese; questo periodo vede il territorio gioiosano feudo prima dei Carafa e dopo dei Caracciolo. Sulla costa calabra, nel XVI secolo, si verificò una ripresa di incursioni piratesche, da parte dei turchi. Per difesa si costruirono una serie di torri di avvistamento ma queste incursioni determinarono il totale spopolamento delle coste. A testimonianza di tutto ciò rimangono tuttora, a Marina di Gioiosa, torre Borraca e torre 5 Galea. E’ solo con il XVIII sec. che sulla costa ricominciarono i primi insediamenti con casupole costruite da pescatori e residenze estive da parte dei nobili dell’epoca . E’ nel 1875, però, che Marina di Gioiosa registra un evidente sviluppo di ripopolamento, ovvero in seguito alla costruzione della ferrovia Jonica, diventando, così, centro di scambi commerciali di tutto il territorio a ridosso della vallata del Torbido. Nel secondo dopo guerra la popolazione vive il fenomeno dell’emigrazione condizionando la crescita demografica del territorio; è solo con gli anni settanta che Marina di Gioiosa assiste al flusso migratorio interno, ovvero spostamento della popolazione dall’entroterra verso località poste a ridosso della costa che determinerà una apprezzabile crescita demografica. Marina di Gioiosa J. presenta i caratteri tipici delle trasformazioni avvenute nel comprensorio della Locride nella prima metà del 900, con alcune singolarità dovute a due fattori peculiari della sua collocazione: è il terminale della Valle del Torbido e punto di partenza - arrivo di una fra le prime dorsali aspromontane (la SS 281 del Passo della Limina). Tali fattori hanno facilitato la mobilità degli abitanti dei comuni della Valle del Torbido (Gioiosa J., Martone, Mammola, Grotteria, S.Giovanni di Gerace) in forme spesso reversibili ma, tuttavia, incidenti sull'organizzazione insediativa. Tutto ciò dal finire degli anni ’80 ha subito una forte accelerazione con la costruzione della strada a scorrimento veloce Jonio – Tirreno ( Marina di Gioiosa – Rosarno), tanto che la mobilità si estende anche ai comuni della Piana facendo diventare la cittadina punto di riferimento nel sistema viario locale. Dal punto di vista geologico, il territorio presenta, soprattutto nella parte collinare, forti elementi di rischio ambientale; su di esso si è insediata una comunità di circa 6573 abitanti, distribuiti nel centro urbano (76%) e nelle contrade e frazioni (34%). Si registra anche la presenza di cittadini extracomunitari residenti e nuclei ormai stabili di “nomadi”. La popolazione continua ad invecchiare e si rileva un modesto aumento della popolazione attiva, nonostante permanga un alto tasso di disoccupazione e di occupazione sommersa Il paese da parecchi anni è condizionato nei suoi processi di aggregazione dal continuo fenomeno di immigrazione dai paesi dell’entroterra. Nel territorio comunale sono distribuite circa 870 attività economiche e commerciali e si registra un costante incremento nel settore terziario. In atto il paese sta vivendo uno dei periodi più bui della sua storia essendo assurto agli “onori” della cronaca nera per vicende legate ad inchieste dell’antimafia, che oltre ad aver coinvolto un numero molto consistente di famiglie ha visto l’amministrazione comunale sciolta e commissariata. Attualmente è retta da una triade di commissari prefettizi. Tale situazione ha fatto si che il comune, e quindi la scuola, siano stati inseriti nell’apposito elenco regionale delle “aree a rischio”. Il che comporta attenzioni e privilegi da parte dell’assessorato regionale alla cultura ma anche notevole impegno per i docenti della scuola costretti a fare i conti e dare delle risposte in positivo ai condizionamenti che questa nuova situazione inevitabilmente riverbera sugli alunni. CONTESTO SOCIO ECONOMICO CULTURALE L’Istituto Comprensivo opera all’interno di un contesto sociale caratterizzato da una recente urbanizzazione, con conseguente 6 pluralismo di comportamenti e stentata amalgamazione del tessuto sociale, che, tra l’altro, registra la frequenza di alunni appartenenti ad ogni fascia sociale (figli di operai, impiegati e commercianti, artigiani, professionisti ecc…). Una buona parte di essi proviene da famiglie particolarmente attente e sensibili alle problematiche della crescita dei propri figli e in grado di sostenere economicamente e culturalmente proposte di apprendimento integrative a quelle del percorso scolastico; altri, invece, provengono da famiglie che non sempre sono in grado di offrire stimoli culturali per il loro processo formativo, anzi trascurano di seguire lo sviluppo evolutivo dei figli e delegano alla scuola il totale compito della formazione ingenerando fenomeni di dispersione scolastica che evolvono talvolta in comportamenti caratterizzati dalla mancata presa di coscienza della legalità nei suoi vari aspetti. Si tratta però di un ambiente che può essere definito socialmente e culturalmente nella media anche se vi sono famiglie con difficoltà economiche e si comincia a notare la presenza di studenti stranieri appena arrivati nel nostro paese. In tale situazione ambientale le nostre scuole si sforzano di assumere un ruolo di promozione umana, sociale e culturale, favorendo iniziative che promuovano le relazioni dentro la scuola e con l’ambiente esterno. Tale complessa eterogeneità determina una pressante richiesta di alfabetizzazione, di formazione e di riqualificazione professionale anche da parte degli adulti che la scuola si è attivata, da alcuni anni, a soddisfare con l’istituzione di un Centro Territoriale Permanente di educazione degli adulti Sul territorio sono presenti varie strutture per il tempo libero: è presente un oratorio, un centro di volontariato, una palestra privata per la danza ritmica, una scuola di calcio, una scuola di basket, due palazzetti dello sport comunali, campi di calcetto privati, un’associazione ambientalista, una biblioteca comunale, gruppi vari con diverse finalità, ma, nonostante la presenza di questi centri di aggregazione giovanile organizzati, alcuni preferiscono frequentare bar e ambienti all’aperto (piazzette, giardinetti ecc.) come luoghi d’incontro assorbendo un’influenza negativa su atteggiamenti e comportamenti scolastici. La realtà socioeconomica risulta quindi composita e vivace e alla scuola chiede servizi, cultura, qualificazione sociale, ma soprattutto, la garanzia di un processo educativo adeguato. MAMMOLA Cenni storici e analisi del territorio L’origine dell’odierna Mammola risale al periodo nefasto che va dal 950 al 986, quando, scorrerie saracene costrinsero gli abitanti delle marine a rifugiarsi nell’entroterra. I profughi, così lentamente, edificarono i loro villaggi nelle zone interne dedicandosi all’agricoltura e alla pastorizia. Culla del movimento monastico fu Mammola dove San Nicodemo, Abate basiliano, eresse il suo 7 romitorio sul monte Tellerano. Grazie ai basiliani inizia un periodo fervido per la cultura umanistica: questi umili monaci eccellevano nella calligrafia, nella miniatura, nelle lettere, nelle scienze, ma anche nel campo della bonifica agraria che ha avuto ampi riflessi nella vita economico-sociale delle famiglie che man mano popolavano le zone adiacenti al monastero. Purtroppo nulla è rimasto dell’antico splendore. Al posto dei vecchi monasteri sono state erette, nel tempo, altre chiese per continuare nel presente e proiettare nel futuro la fiaccola della fede. Così è stato per il Santuario di San Nicodemo e per quello di Santa Barbara. Il nome Mammola appare per la prima volta tra XI e XII secolo in un documento che faceva parte dei beni del monastero di San Fantino. Nel periodo feudale Mammola appartiene a diverse famiglie ( Ruffo - De Luca – Caracciolo Caraffa) fino al 1806, anno della soppressione della feudalità. Dopo l’unità d’Italia, difficoltà economiche e sociali diedero vita a rivolte popolari e al brigantaggio. Inizia così il fenomeno dell’emigrazione che durerà fino alla fine del secolo scorso. CONTESTO SOCIO ECONOMICO CULTURALE Mammola è un comune italiano della provincia di Reggio Calabria che conta 3040 abitanti. La cittadina è posta sul versante Jonico della Calabria tra l’Aspromonte e le Serre, al centro tra il mare e la montagna lungo la Strada grande comunicazione Jonio Tirreno del valico della Limina. L’Istituto Comprensivo di Mammola coinvolge un territorio abbastanza vasto: i discenti, vivono per la maggior parte nel centro urbano ma, una buona parte, risiede nelle diverse frazioni circostanti : Borgo Chiusa, San Todaro, Aspalmo, Neblà, Russo, Acone, Malafrinà, Cerasara, San Filippo, Sansone, Piani di Canolo. La cittadina di Mammola confina con Agnana Calabra, Canolo, Cinquefrondi, Galatro, Giffone, Grotteria, San Giorgio Morgeto, Siderno e grazie alle sue viuzze, piccole case e casette addossate le une alle altre, ai portali e alle pittoresche piazzette, conserva quasi intatta la straordinaria bellezza di un borgo medievale. Con il passare del tempo Mammola, paese prettamente agricolo, ha subito un radicale cambiamento dovuto a fattori negativi e positivi; un fattore negativo è il fenomeno dell’emigrazione che ha indotto molti mammolesi, per la mancanza di attività industriali, ad emigrare al nord e oltre oceano; il fattore positivo è stato, invece, la realizzazione e l’apertura, intorno agli anni Novanta, della Strada di Grande Comunicazione “Ionio Tirreno” che ha permesso al Paese di essere facilmente raggiungibile sia dalla zona Ionica che da quella Tirrenica e di stabilire legami sociali ed economici con i paesi limitrofi, dove spesso molti mammolesi si recano per svolgere le loro attività professionali. Nel campo prettamente scolastico esistono: Riluttanza, in qualche caso, all'assolvimento dell'obbligo scolastico nel passaggio dalla Scuola Secondaria di I Grado a quella di II grado; 8 Difficoltà espositive e comunicative degli alunni in lingua italiana; Disagio di trasporto per discenti che a causa della strada dissestata e non facilmente percorribile perdono ore di studio e di applicazione; Scarsa partecipazione di alcune famiglie alla vita scolastica dei figli; Disagio socio-ambientale; Frustrazioni dovute alle crisi esistenziali e fisiologiche dell’età adolescenziale. Per delimitare quanto esposto la scuola accanto alle competenze disciplinari mette in atto diversi progetti, sia per i genitori, sia per gli alunni, per inculcare loro come la presenza di consuetudini incida negativamente sui ragazzi e, nello stesso tempo, puntualizza come tutte le tradizioni religiose e civili non debbano essere sepolte ma valorizzate e contestualizzate in maniera che non siano in contrasto con i valori della nuova società globale. Negli ultimi anni la scolarizzazione, si è abbastanza elevata, infatti, il numero dei discenti che consegue la licenza e che si iscrive alla Scuola Secondaria di Secondo Grado, è fortemente aumentato, anche se è opportuno sottolineare che alcuni ragazzi abbandonano gli studi dopo i primi mesi o per le pressanti necessità della famiglia o perché desiderano inserirsi nel mondo del lavoro; altri, invece, grazie alla passione per lo studio e alla velleità di diventare cittadini preparati e responsabili, continuano a conseguire risultati brillanti ed eccellenti. Altre Istituzioni /associazioni territoriali In uno scenario sociale in continua evoluzione è necessario che l’Istituto, nell’iter educativo di ogni discente, coinvolga tutte le agenzie educative del territorio. La famiglia “La scuola, nel quadro della propria autonomia funzionale, favorisce, attraverso la partecipazione democratica prevista dalle norme sugli organi collegiali, l’interazione formativa con la famiglia, quale sede primaria dell’educazione ….”. Apprezzabile ed elevata l’utenza proveniente da nuclei familiari particolarmente sensibili ed attenti alla crescita dei propri figli, pronti a supportarla con interventi integrativi. Un’ altra parte dell’utenza proviene, invece, da famiglie non sempre in grado di offrire stimoli adeguati al processo formativo e tendono a delegare all’ente scolastico il compito di formazione. La scuola si sforza di creare un clima di accoglienza e collaborazione finalizzato ad accorciare le distanze tra le due istituzioni educative attraverso incontri con le famiglie, non solo come momento di riferimento dell’andamento didattico e valutativo, ma soprattutto per ascoltare, riferire, interagire e collaborare per la crescita del futuro cittadino. La Parrocchia L’operato dei parroci e delle suore testimoniano, sia a Mammola che a Marina di Gioiosa, come l’attività religiosa contribuisca all’azione educativa dei giovani ed, in particolare, degli studenti. Infatti, sia Don Alfredo Valenti a Mammola che Don Giuseppe Albanese a Marina di Gioiosa, in stretta sinergia con la 9 scuola e con l’aiuto di catechisti e volontari, sostengono molteplici attività che guidano e preparano i ragazzi a ricevere il Sacramento della Comunione e della Cresima. Associazioni sportive Lo scopo fondamentale delle società è quello di far conoscere e di far praticare ai ragazzi una attività sportiva. L’obiettivo fondamentale delle associazioni non è solamente quello di far praticare lo sport ai ragazzi, ma coinvolgerli in un progetto di crescita sociale in un’epoca in cui molti valori hanno perso la loro importanza e sono stati incanalati verso direzioni devianti; necessita, quindi, creare un ” nuovo luogo” di incontro che insieme alla famiglia, alla scuola e alla chiesa induca i ragazzi a comprendere i sani valori dell’attività sportiva, del rispetto reciproco, delle regole e della legalità per poter divenire uomini maturi e responsabili. La scuola calcio di Mammola L’A.S.D. ( Associazione Sportiva Dilettantistica) “Nicodemo Barillaro” costituita a Mammola il03/09/08 è una società sportiva affiliata alla F.I.G.C ( Federazione Italiana Gioco Calcio), partecipa agli incontri agonistici organizzati dalla F.I.G.C. -Comitato Locricon le categorie Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti. Le attività sportive si svolgono presso il campo sportivo Barone Francesco Macri’ di Mammola con la presenza di personale medico. Le partite si disputano di domenica per la categoria Pulcini e durante la settimana per la categoria esordienti. Associazione “Il Girotondo” – A.I.C.S L’associazione “Il Girotondo” è un centro diurno educativo – didattico di promozione sociale, fondato il primo ottobre 2012, che si avvale di personale qualificato, educatori, pedagogisti e psicopedagogisti. Essa fa capo all’Associazione Italiana Cultura e Sport e si occupa di fornire ai fanciulli e agli adolescenti il sostegno adeguato per lo svolgimento dei compiti scolastici, intercalando, alle attività didattiche, laboratori educativo - ricreativi, con lo scopo di stimolare momenti di crescita cognitiva, sociale e culturale. In particolare, propone ai ragazzi iscritti attività sportive, teatrali e pittoriche oltre che progetti educativi di educazione ambientale e alimentare. Polisportiva Basket Marina di Gioiosa Jonica La polisportiva basket è stata costituita al fine di promuovere e praticare attività sportiva a livello dilettantistico senza fine di lucro. Dal 1979, la presente società è affiliata alla Federazione Italiana Pallacanestro e partecipa ai Vari campionati nazionali e regionali di basket, sia nel settore femminile che in quello maschile. Oltre alla normale attività agonistica che comprende anche numerosi campionati giovanili, la società gestisce anche un centro di formazione fisico-sportiva e di avviamento alla pratica della pallacanestro e, avvalendosi di quattro istruttori in possesso delle necessarie abilitazioni professionali, cura l’attività di 150 bambini dai cinque ai dodici anni. 10 Comune I rapporti tra l’Istituzione Scolastica e l’Amministrazione Comunale mirano a: Promuovere e a realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e finanziarie. Promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione. Associazioni di volontariato Le associazioni di volontariato, coinvolgono e sensibilizzano i cittadini affinché essi si impegnino ad affrontare i problemi più impellenti. L’obiettivo principale è quello di sensibilizzarli per la costruzione di una società umana responsabile e solidale, considerando che in molte realtà locali tende a prevalere la cultura dell’individualismo e della devianza, soprattutto tra adolescenti. Associazione Don Milani L’associazione opera in località Torre Galea (Marina di Gioiosa) con progetti finalizzati con i fondi “Bando 2008 Perequazione per la progettazione sociale Regione Calabria”. Il progetto intende creare uno spazio protetto, che si pone come laboratorio permanente di incontri finalizzati all’educazione alla legalità, alla socializzazione per i giovani dai sei ai diciassette anni dei comuni della Vallata del Torbido. Il percorso prevede una serie di attività specifiche che vengono svolte ogni pomeriggio dal lunedì al venerdì. Comunità Montana della Limina e dell’Allaro- Stilaro Le comunità montane sono enti territoriali locali italiani istituite con legge 3/12/1071 per consentire ai comuni di una stessa area montana di unire le risorse per poter affrontare meglio i problemi condivisi, con particolare riguardo alla gestione del territorio e di alcuni servizi per la popolazione. La Comunità Montana promuove e persegue i seguenti obiettivi: Tutela ambientale, conservazione e valorizzazione del patrimonio forestale. Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali. Promozione delle attività economiche. Dinamica demografica e sociale. Gestione associata dei servizi pubblici locali. Promozione e progettazione delle attività artigianali e industriali. 11 AUTONOMIA Saper fare AUTOSTIMA Saper credere in se stessi SOCIALIZZAZIONE Saper fare con gli altri INDIVIDUALIZZAZIONE Saper fare in modo personale APPARTENENZA Il saper fare per e attraverso gli altri 12 Una solida preparazione culturale. Un patrimonio di abilità, atteggiamenti e valori funzionali all’inserimento nella comunità sociale. Una forte attenzione ai” nuovi” saperi, ma anche e soprattutto Una formazione integrale della personalità, realizzata in un ambiente accogliente e stimolante. Progettazione formativa Condivisione Comunicazione BISOGNI Partecipazione Formazione Culturale Integrazione Per promuovere il successo scolastico, è fondamentale partire dai bisogni dei ragazzi e dare risposte ai nuovi saperi che la società pone. L’Istituzione Scolastica, come primo luogo privilegiato dell’incontro tra società e minori, vive l’esperienza dei grandi cambiamenti culturali che si riflettono sui comportamenti giovanili. Di conseguenza la scuola dovrà adoperarsi per non perdere studenti lungo tracciati lontano da essa e tenerli dentro percorsi 13 istituzionali rendendo più attraente e gratificante l’offerta formativa. Tutte le scelte educative saranno significative nella misura in cui vedranno integrate: le risposte da dare ai bisogni educativi e formativi posti dalle tendenze socio- economico-culturali della società e dell’ambiente in cui la scuola opera; le risposte rispondenti alle inclinazioni personali degli alunni, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ciascuno; le risposte da dare per promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità dove la scuola, nel valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni alunno, abbina al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare ad essere. 14 Decreto del Presidente della Regione Calabria N. 42 del 03.04.2014. In conformità alle disposizioni vigenti e all’adattamento deliberato dal Consiglio di Istituto in data 04 settembre 2014, il calendario scolastico è determinato come segue: INIZIO LEZIONI: 15 settembre 2014 TERMINE LEZIONI: 30 giugno 2015 (Scuola dell’infanzia) 11 giugno 2015 ( Scuola primaria e Scuola Secondaria I Grado) FESTIVITA’ Tutte le domeniche; 1° Novembre, Festa di tutti i Santi; 6 Dicembre, San Nicola ( Santo Patrono di Marina di Gioiosa Ionica); 8 Dicembre, Immacolata Concezione; Dal 22 Dicembre al 6 gennaio, vacanze di Natale; 16 e 17 febbraio, lunedì e martedì di Carnevale; 12 marzo, San Nicodemo (Santo Patrono di Mammola); Dal 2 Aprile al 7 Aprile, vacanze Pasquali; 25 Aprile, anniversario della liberazione; 1° Maggio, festa del lavoro; 2 Maggio (interfestivo) 1° giugno (interfestivo) 2 Giugno, Festa Nazionale della Repubblica 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 SET OTT M G V S D L M M G V S D L M L M M G M V G S V D S L D M L M M G M V G S V D S L D M L M M G V SET 0TT NOV S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D DIC L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M NOV DIC GEN G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S GEN FEB D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S FEB MAR D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M MAR APR M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G MAG V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D APR MAG GIU L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M GIU Venerdì 19 Giugno 2015: INVALSI prova scritta, a carattere nazionale, esame di stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione (prove suppletive 24 Giugno 2015 e 2 settembre 2015). 15 Organizzazione amministrativo-funzionale dell’istituto Scuola dell’infanzia Marina di Gioiosa Jonica Via F.lli Rosselli Tel.0964-411586 Scuola dell’infanzia C.da Spilinga Tel. 0964-415298 L’istituto Comprensivo Marina di Gioiosa Jonica-Mammola sito web www.icmarinadigioiosamammola.it e-mail istituto [email protected] è costituito dai seguenti plessi Scuola primaria Marina di Gioiosa Jonica Via F.lli Rosselli,22 Sede degli uffici Amministrativi Tel. 0964-415158 Scuola primaria C.da Spilinga Tel. 0964-415298 Scuola dell’infanzia C. da Possessione Tel. 0964-4152873 Scuola dell’infanzia Mammola Largo Magenta Tel. 0964-414024 Scuola secondaria di 1°grado Marina di Gioiosa Jonica Via Calvario Tel. 0964-415113 CTP-EDA N°32 Tel. 0964-415158 Scuola primaria C.da Possessione Tel.0964- 418020 Scuola primaria Mammola Largo Magenta Tel. 0964-414024 Scuola secondaria di 1°grado “Scuola ad Indirizzo Musicale” Mammola Largo Magenta, 1 Tel. 0964-414024 UFFICI Dirigente Scolastico Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Via F.lli Rosselli,22 Marina di Gioiosa Jonica 16 Organizzazione degli Organi Collegiali Il Consiglio d’Istituto La Giunta Esecutiva Il Collegio dei Docenti Il Consiglio di Intersezione Il Consiglio di Interclasse Il Consiglio di Classe Gli Organi Collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche. Fatta eccezione del Collegio dei Docenti, prevedono la rappresentanza dei genitori. Introdotti con i decreti delegati del 31 maggio 1974, entrarono in vigore il 12 novembre di quello stesso anno, da quel momento hanno avviato una svolta democratica nella vita e nella gestione della scuola in quanto fino allora le decisioni venivano prese esclusivamente dall’alto senza coinvolgere i genitori, gli alunni, il personale scolastico e gli insegnanti stessi. E’ il massimo organo collegiale dell’Istituto, in quanto riunisce i rappresentanti dei docenti, del personale ATA e dei genitori. Delibera su molte questioni importanti di carattere amministrativo ed organizzativo (programma annuale, acquisti, adattamento del calendario scolastico, ecc). E’ composto da rappresentanti dei genitori, dei docenti, del personale ATA appositamente eletto, dura in carica tre anni ed è presieduto da uno dei rappresentanti dei genitori. E’ membro di diritto il Dirigente Scolastico. 17 Visti i verbali e i risultati dei seggi elettorali delle operazioni di voto tenutesi nei giorni 11 e 12 novembre 2012 presso i vari Plessi il Dirigente Scolastico ha decretato che sono stati proclamati componenti del Consiglio d’Istituto i seguenti: Componente Docenti Partecipazione di diritto Dirigente Scolastico Aquino Maria Caracciolo Loredana Guarnieri Mimma Lombardo Adriana Marando Maria Teresa Sidoti Adele Alberta Taliano Rosetta Vinci Elio Francesco Componente genitori Componente ATA Agostino Nicodemo Brandimarte Maria Sole Ferraro Marianna Femia Maria Grazia Lagazzo Arrigo Licciardello Francesco Melia Maurizio Napoli Antonia Mulè Antonio Papandrea Maria Luisa 18 Il compito principale della giunta esecutiva è quello di preparare i lavori per il Consiglio d’Istituto e di curare la corretta esecuzione delle delibere del Consiglio Stesso. E’ presieduta dal Dirigente Scolastico, mentre svolge funzione di segretario il DSGA. Assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il dirigente scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed è titolare delle relazioni sindacali. Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologico - didattica, per l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni. Nell’ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, adotta i provvedimenti di gestione delle risorse e del personale ( Art. 25 bis d.lgs. n.29/93 ). Il Collegio dei docenti è composto dal Dirigente scolastico (che lo presiede) e dal personale insegnante in servizio nell’Istituto Si insedia all’inizio dell’anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il Capo d’istituto ne ravvisi la necessità oppure quando un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; si riunisce comunque, almeno una volta per ogni quadrimestre. Fra le sue funzioni principali il Collegio docenti: elabora il Piano dell’offerta formativa; regolamenta lo svolgimento delle attività inerenti all’ampliamento dell’offerta formativa; identifica le funzioni strumentali, in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa, con delibera che, contestualmente, ne definisce i criteri di attribuzione, il numero e i destinatari delle funzioni; approva gli accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche, di formazione e aggiornamento; formula proposte al capo d’istituto per la formazione e la composizione delle classi e per la formulazione dell’orario delle lezioni; valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli obiettivi programmati, provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di classe; elabora le proposte delle attività aggiuntive da svolgere; elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio D’Istituto; elegge nel suo seno i docenti che fanno parte del Comitato per la valutazione del servizio del 19 personale insegnante; delibera la suddivisione dell’anno scolastico in periodi, ai fini della valutazione degli alunni; individua nel rispetto della normativa nazionale, le modalità e i criteri di valutazione degli alunni; determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini per assicurare omogeneità nelle decisioni dei Consigli di classe; definisce gli obiettivi e le modalità organizzative per la realizzazione e la verifica delle attività di aggiornamento da esso deliberate nonché i criteri per la partecipazione dei docenti alle attività medesime; programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap; valuta ed approva le iniziative riservate agli alunni (concorsi a premi, borse di studio, distribuzioni di opuscoli, rappresentazioni teatrali) proposte da enti ed associazioni pubbliche o private. Il Consiglio di intersezione per la Scuola dell’Infanzia è composto da tutti i docenti e da un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni; è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente da lui delegato. Il Consiglio di interclasse per la Scuola Primaria è composto da tutti i docenti e da un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; è presieduto dal Dirigente scolastico o da un docente da lui delegato. Il Consiglio di classe per la Scuola Secondaria di primo grado è composto da tutti i docenti della classe e da quattro rappresentanti dei genitori; è presieduto dal Dirigente scolastico o da un docente, da lui delegato. Il Consiglio di classe ha fra le sue funzioni: - l’analisi delle condizioni di partenza della classe; - attuare ed individuare attraverso un’attenta programmazione educativa e didattica le effettive esigenze di ciascuno alunno, nella diversità del contesto socio-culturale e delle situazioni di partenza; - la valutazione degli apprendimenti e del comportamento. Inoltre esprime parere, non vincolante, sull’adozione di libri di testo e sulla scelta dei sussidi didattici. I Consigli summenzionati sono Organi Collegiali composti da: • Docenti (componente ordinaria) • Rappresentanti dei genitori (componente elettiva) 20 RAPPRESENTANTI DEI GENITORI Consigli di Intersezione Scuola dell’Infanzia Marina di Gioiosa Jonica Sezione I II III IV Cognome MAZZONE IACONIS DICHIERA ALESSI Nome MARIA GIUDITTA BEATRICE ANTONELLA PAMELA Scuola dell’Infanzia di Possessione Sez. unica BARBUTO FRANCESCA Scuola dell’Infanzia di Spilinga Sez. unica MINNICI SIMONA Scuola dell’Infanzia di Mammola I II GULLUNI BUTTIGLIERI MARILENA ANTONELLA Consigli di Interclasse Scuola Primaria Marina di Gioiosa Jonica Classe 1ª A 1ª B 2ª A 2ª B 2ª C 3ª A 3ª B 3ª C 4ªA 4ª B 5ªA 5ªB 5ªC Cognome LUP ROMEO LOGOZZO NAPOLI PANETTA FEMIA FEMIA MACCHIAVELLI FUDA CARCIONE TETI LOMBARDO COMMISSO Nome VIRGILIA DOMENICO ROSITA EMANUELA GIUSEPPE VANESSA ROMINA ELISABETTA VINCENZA ROSALBA MARIA GRAZIA FRANCESCA STEFANIA ANGELA Scuola Primaria Possessione 1ª-2ªD 3ª-5ª D 4ªD FEMIA ANGILLETTA LOCCISANO DONATELLA LOREDANA SILVANA Scuola Primaria Spilinga 1ª E 3ª E 4ª E 5ª E RULLO BLEORT FEMIA FARCOMENI GIUSEPPINA ANGELA TIZIANA MARIA Scuola Primaria Mammola 1ª A 2ª A 3ª A 4ª A 5ª A 5ª B PICCOLO RASCHELLA’ CATALANO AGOSTINO FERRARO GAROFANO ROSARIA ELISA FRANCA GIULIA BARBARA RITA MARIANNA ILARIA 21 Consigli di Classe Scuola Secondaria di I grado “P. Brugnano” Marina di Gioiosa Jonica Classe 1ª A 1ª B 1ª B 1ª C 1ª C 2ªA 2ª B 2ª B 2ªC 2ªC 3ª A 3ªA 3ª B 3ª B 3ª B 3ª C 3ª C Cognome IRITANO LUPO ROMEO COMMISSO FEMIA ROMEO COLUCCIO FEMIA JERINO’ ZAVAGLIA PUGLIESE ROMEO FEMIA FERRARO TRICHILO CRINITI PRESTIA Nome CINZIANA DANIELA STEFANIA SANTA ISABELLA STEFANIA NORMA LOREDANA SIMONA MARIA ANTONIETTA ISABELLA PAOLA DONATELLA ANNA MARIA MARIA TERESA CATERINA MARIA TERESA Scuola Secondaria di I grado Mammola Classe 1ª A 1ª A 1ª B 1ª B 2ªA 2ª A 2ª B 2ªB 3ªA 3ªA 3ªB 3ªB 3ªB Cognome GIURLEO RUFFINO DECISO VINCI FAZZOLARI RAPPOCCIOLO MUZIO VINCI RUFFINO RUFFINO MONTESANTO SANSALONE SPANO’ Nome COSTANZA SIMONA RITA MARCELLA STEFANIA ROSALBA PATRIZIA MARIA TERESA ADRIANA LOREDANA LETIZIA LUCIA ROSITA I collaboratori del Dirigente Scolastico sono docenti che partecipano, con il Dirigente Scolastico, alla conduzione organizzativa della scuola. Uno di essi lo sostituisce normalmente in caso di assenza o impedimento. Le Funzioni Strumentali, corresponsabili con il Dirigente Scolastico dell’attuazione del POF, sono di stimolo e di guida ai docenti e al personale. Il Personale di Segreteria, con l'ausilio dei mezzi informatici, cura l'aspetto amministrativo in modo celere, trasparente e preciso. Il direttore dei servizi generali e amministrativi- DSGA- è responsabile del Personale non docente e garante del buon funzionamento della segreteria. 22 Il Personale Ausiliario rappresenta una risorsa importante per la vita scolastica in quanto collabora e contribuisce a garantire il buon funzionamento dell’organizzazione scolastica ai fini della sicurezza, dell'igiene e del benessere degli utenti. 23 Dirigente Scolastico : Dott.ssa Maddalena Laganà Collaboratore vicario del D.S.: Gioconda Saraco Secondo collaboratore : Daniela Adornato I DOCENTI DELL’ISTITUTO Scuola dell’Infanzia di Marina di Gioiosa Coordinatrice-Responsabile di plesso: Ins. Lo Presti Antonia N. Cognome Nome Chiera Antonia 1 Coniglio Vittoria 2 Ientile Giuseppina 3 Logozzo Teresa 4 Lombardo Rita 5 Lo Presti Antonia 6 Mercuri Silvana 7 Nappi Speranza 8 Prestia Rosa 9 Scuola dell’Infanzia Mammola Coordinatrice didattica – Responsabile di plesso: Ins. Loredana Caracciolo 1 2 3 4 5 6 Caracciolo Loredana Cataldo Cuzzola Lucà Mazza Maisano Irene Irene Maria Rosaria Rosa Anna Scuola dell’Infanzia Spilinga (Marina di Gioiosa Ionica) Coordinatrice didattica – Responsabile di plesso: Ins. Marando Angela 1 Logozzo Teresa 2 Marando Angela 3 Sapone Maria Rosa 4 Macheda Lucia Domenica Scuola dell’Infanzia Possessione (Marina di Gioiosa Ionica ) Coordinatrice didattica- Responsabile di plesso: Ins. Englen Rita Fortunata Cognome Nome 1 Englen Rita Fortunata 2 Logozzo Teresa 3 Tuccio Anna Maria 24 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 Scuola Primaria di Marina di Gioiosa Ionica Coordinatrice didattica-Responsabile di plesso: Taliano Rosetta Cognome Nome Agostino Nicodemo Alì Maria Rosa Caruso Nicolina Cavallo Bianca Congiusta Paola Femia Giulietta Fuda Emanuela Gervasi Anna Gervasi Carmela Larosa Elvira Lavorata Maria Lombardo Maria Grazia Lucà Anna Maria Macrì Brunella Macrì Carmela Macrì Francesca Marando Elsa M. Marando Anna Teresa Mazzà Carla Maria Mosca Benedetta Nizza Maria Luisa Pasquino Daniela Pezzano Anna Pugliese Maria Rosa Rezzotti Antonio Romeo Maria Grazia Rullo Delia Saraco Gioconda Scali Caterina Sidoti Adele Alberta Sposari Elisabetta Sposari Giuseppina Taliano Rosetta Tredici Maria Teresa Ubaldino Cinzia Veneto Caterina Vivino Ilaria 25 Scuola Primaria Spilinga ( Marina di Gioiosa Ionica) Coordinatrice didattica – Responsabile di plesso: Ins. Aquino Maria 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Cognome Nome Aquino Fantò Femia Greco Ieranò Ierinò Lombardo Lucà Macrì Macrì Marando Rezzotti Ripolo Sgrò Sposari Tassone Veneto Maria Maria Luisa Giulietta Teresa Anna Ornella Maria Grazia Anna Maria Brunella Rosemarie Maria Teresa Antonio Maria Carmela Teresa Maria Giuseppina Patrizia Benedetta 1 2 3 4 5 6 Scuola Primaria Possessione ( Marina di Gioiosa Ionica ) Coordinatrice didattica- Responsabile di plesso: Taverniti Rosa Alba Cognome Nome Macrì Brunella Macrì Francesca Meleca Carmela Piscioneri Angela Sposari Giuseppina Taverniti Rosa Alba 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Scuola Primaria Mammola Coordinatore didattico - Responsabile di plesso: Vinci Elio Francesco Cognome Nome Agostino Caterina Cristallo Carmela Del Genio Ivana Della Torre Carmela Falcone Ines Lamanna Amelia Pezzano Anna Prologo Carmela Rullo Damiana Sainato Norma Totino Geltrude Vinci Elio Francesco 26 Centro Territoriale Permanente 1 Coordinatrice didattica: Borrelli Maddalena Cognome Nome Discipline Albanese Maria Italia Primaria Comune 2 3 4 5 6 Ammendolia Borrelli Calderazzo Panetta Verdiglione Giulio Cesare Maddalena Annunziata Doralba Angela Tecnologia Francese Matematica Lettere Lettere 27 Scuola Secondaria di I Grado Mammola Coordinatrice Didattica: Daniela Adornato A043: Lettere Fragomeni Margherita Furfaro Michele Grenci Carmela Tiziana Raschellà Vincenzo Scordo Rosa Maria (suppl.Giordano Antonia) A345:Inglese Galati Paola A028: Arte e Immagine Marando Norma A033: Tecnologia Amico Liliana Sostegno Sapone Giuseppa Triunveri Annunziata A059: Matematica Adornato Daniela Ferraro Silvana Angela Futia Rossella A245: Francese Zurzolo Vittoria A 032: MUSICA Sgambelluri Antonio A030: Educazione Fisica Luciano Francesco Religione Famiglietti Maria Teresa A077: Strumento Musicale Anghelone Loredana: pianoforte Calipari Antonio : clarinetto Gramuglia Carmelo: tromba Rao Pasquale: percussioni 28 Scuola secondaria di I Marina di Gioiosa Coordinatrice Didattica: Lombardo Adriana A043: Lettere Certomà Maria Teresa Fazzari Elisabetta Guarnieri Mimma Lazzari Barbara Panetta Ermelinda Ursino Caterina A345:Inglese Bumbaca Marina Morabito Silvia A028: Arte e Immagine Carteri Domenico A059: Matematica Brunetti Letizia Lombardo Adriana Lucà Caterina Maiolo Rosa A245: Francese Mazzà Milva A032: Musica Menga Maria A033: Tecnologia Raspa Damiano A030: Educazione Fisica Belcastro Vincenzo Sostegno Cagliuso Concetta Carrozza Anna Maria Gioberti Eleonora Macrì Elisabetta M. Napolitano Anna Rita Nicita Annuziata Panetta Corrado Perez Giacomo Rodà Lucrezia Scarfò Maria Antonietta Villari Mirella Religione Daniele Teresa 29 FUNZIONI STRUMENTALI E COMPITI Nel Collegio Docenti del 16 ottobre 2014, delibera n.3, sono state attribuite le seguenti aree strumentali Gestione del piano dell’offerta formativa 1. Stesura del POF e della brochure informativa per le famiglie; cura della divulgazione di detti documenti. 2. Revisione e aggiornamento del POF in corso d’anno. 3. Autovalutazione d’istituto (sui servizi offerti e sulla funzionalità organizzativa). Galati Paola Area 2 Supporto docenti 1. Gestione del sito web 2. Supporto ai docenti per le attività informatiche 3. Promozione dell’innovazione tecnologica a scuola Sgambelluri Antonio Area 3 Supporto alunni 1. Coordinamento/progettazione viaggi di istruzione, visite guidate, uscite didattiche. 2. Progettazione/coordinamento attività di accoglienza e continuità tra i vari ordini di scuola, orientamento. Iniziative contrasto dispersione scolastica 3. Coordinamento iniziative attività inerenti l’integrazione, la disabilità e l’inclusione. Area 1 Area 4 Rapporti con il territorio 1. Coordinamento e gestione contatti con Enti e Associazioni territoriali, con E.E.L.L. e istituzioni 2. Promozione dei rapporti con le famiglie e loro coinvolgimento nelle attività scolastiche Totino Geltrude Taliano Rosetta Villari Mirella Marando M.Teresa CTP Area 5 1. Coordinamento attività CTP 2. Gestione e organizzazione EDA Borrelli Maddalena Tutti i docenti incaricati di funzione strumentale, oltre ai compiti sopra descritti, dovranno: 1. Predisporre un piano delle attività inerenti alla propria funzione per la durata dell’intero anno scolastico. 2. Coordinare i gruppi di lavoro di docenti impegnati nella progettazione e/o svolgimento di attività connesse con la propria area 3. Curare i monitoraggi inviati da E.E.L.L. e Ministero in collaborazione con gli uffici di segreteria 30 CULTURA, SCUOLA, PERSONA Le Indicazioni Nazionali rappresentano la cornice entro la quale si svolge l’azione di programmazione e l’attività didattica dell’Istituto Comprensivo. L’orizzonte territoriale della scuola si allarga e anche ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener conto di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si deve confrontare con la pluralità delle culture. Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova ad interagire in situazioni diverse. Pertanto l’obiettivo della scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, fornendo, al contempo, supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta e possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. La scuola può e deve realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nonché valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno. La scuola deve offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; deve far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni; deve promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e strategie; deve favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, a partire dai concreti bisogni formativi. Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, devono sempre tener conto della singolarità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue capacità e delle sue fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali. Particolare cura deve essere contemporaneamente posta alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi tra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola deve fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, perseguendo una doppia linea formativa: verticale ed orizzontale. La prima esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; la seconda indica la necessità di un’attenta collaborazione tra la scuola e gli attori extra-scolastici, in primis la famiglia, con funzioni educative a vario titolo. La scuola perseguirà costantemente gli obiettivi di: costruire un’alleanza educativa con i genitori, aprirsi alle famiglie e al territorio circostante, generare una diffusa relazione di proficua convivenza, promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola deve affiancare al compito “dell’insegnare ad apprendere“ anche quello “dell’insegnare ad essere”. Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite per perseguire la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente. Per educare a questa cittadinanza unitaria e pluralistica ad un tempo, una via privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali e a tal fine sarà indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio nazionale, proprio per arricchire l’esperienza quotidiana dello studente con culture materiali, espressioni artistiche, idee, valori che sono il lascito vitale di altri tempi e di altri luoghi. LINEE GUIDA Per linea guida s’intende un valore formativo che si vuole sviluppare nei ragazzi attraverso l’acquisizione di un comportamento e con il sostegno di una strategia conforme. Dunque nell’espressione linea guida è inclusa la compresenza di tre aree di significato: Come finalità indica un valore che è importante per la crescita integrale della persona; Come obiettivo comporta l’appropriazione di contenuti e abilità; 31 Come strategia indica il modo in cui il processo di apprendimento è accompagnato e curato. Le sette linee guida condivise nelle tre classi della Scuola Secondaria di Primo Grado hanno come base di riferimento quanto è espresso dalla Sintesi del PECUP e quanto viene ripreso dai documenti ministeriali più recenti. Esse includono: 1. Sviluppo armonico della persona: ciascun allievo, in relazione alla propria età, riconosce e gestisce in modo consapevole le varie esperienze (motorie,emotive,affettive e razionali, ecc); ne individua le interazioni e i collegamenti; le riconduce all’unità della persona e alla sua unicità. 2. Autonomia di giudizio: avere un quadro di riferimento di valori condivisi e assunti responsabilmente, per poter valutare criticamente le proprie azioni ed esprimere giudizi personali su fatti ed eventi socialmente significativi, su comportamenti individuali e collettivi rilevanti ai fini della convivenza civile (giudizio); assumere e utilizzare criteri per capire e decidere in merito alle azioni da compiere nello svolgimento delle varie attività a scuola, nella vita di tutti i giorni e nell’affrontare in modo logico i vari argomenti di studio e/o di interesse e curiosità personali (discernimento); prendere delle decisioni sulla base di un habitus mentale di riflessione critica su quanto viene affermato, detto, scritto, divulgato, per accettarne la verità e l’affidabilità e per verificarne, se possibile, le fonti e l’attendibilità (spirito critico). 3. Progettazione consapevole: riconoscere i propri bisogni e prevedere quali risultati potrebbero soddisfarli attraverso percorsi operativi e creativi e modalità praticabili (dentro e fuori la scuola); riconoscere e analizzare bisogni propri e altrui (umani e sociali, di sviluppo e di conservazione, ecc.) ed esaminare le soluzioni realizzate (progetti) per il loro soddisfacimento; progettare iniziative nell’ambito scolastico e nella vita di tutti i giorni con la consapevolezza dello scarto esistente tra concezione e attuazione, tra risultati attesi e ottenuti, valorizzando la creatività personale e ottimizzando le risorse disponibili. 4. Etica: agire in coerenza con i valori responsabilmente assunti in famiglia, nella scuola, nelle esperienze di tutti i giorni e sapersi orientare nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili; scoprire le dimensioni etiche nei fatti e nei fenomeni umani e sociali, negli eventi e nelle regole che caratterizzano la vita della famiglia, della scuola o di altre comunità; leggere in chiave etica le scelte fatte o da farsi per valutare la propria coerenza verso i valori assunti o per constatare i cambiamenti, consapevoli o meno, avvenuti nel tempo. 5. Disponibilità alla collaborazione: prendersi cura dell’altro, esprimere operativamente e affettivamente l’atteggiamento di accoglienza verso l’altro, contribuire allo sviluppo del valore della solidarietà dentro e fuori della scuola; assumere precise responsabilità nello svolgimento di compiti nei vari contesti vitali e rispettare gli impegni assunti verso gli altri; porre attenzione all’altro nella gestione delle relazioni interpersonali. 6. Progetto di vita: avere consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità e sulla base di valutazioni personali, in rapporto all’età, sapersi “proiettare in avanti”, immaginando il proprio futuro nella scuola, nella famiglia, nel lavoro, nella formazione, nell’impegno sociale e politico, nel tempo libero, ecc; perseguire degli ideali in relazione alle scelte di vita, prefigurandosi anche precise responsabilità da assumere nei vari momenti e contesti. 7. Senso e significato: sapersi chiedere il perché di quanto accade a ciascuno di noi e agli altri; porsi in atteggiamento di osservazione, di ascolto, di ricerca per scoprire o tentare di trovare (se possibile) risposte ai perché di fatti, fenomeni, eventi, comportamenti individuali e sociali; interrogarsi sui significati del proprio e dell’altrui agire nel contesto della società attuale anche in comparazione con altri momenti storici dell’evoluzione dell’Uomo; cogliere nella complessità della società attuale il o i valori che possono dare senso, legittimazione e/o giustificazione a quanto avviene attorno a noi, vicino o lontano, comunque in una società mondiale, interdipendente ma non in equilibrio di forze e di prospettive di sviluppo. RACCORDO FRA SCUOLA DELL’INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il raccordo fra i tre ordini scolastici è realizzato attraverso degli incontri nel mese di settembre, prima dell’inizio delle attività didattiche, tra un team di docenti appartenenti all’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e al primo anno della Scuola Primaria e tra i docenti dell’ultimo anno della Scuola Primaria e delle prime classi della Scuola Secondaria di Primo grado. 32 Il team misto si riunisce per accertare le conoscenze pregresse degli allievi e il loro profilo. Seguiranno incontri con le famiglie per conoscere l’ambiente educativo di appartenenza e altre sfaccettature della personalità degli allievi. Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’Infanzia si pone le finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza” Imparare a stare bene Imparare a sentirsi sicuri nell’ affrontare esperienze in un ambiente sociale allargato IDENTITA’ Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile Sperimentare diversi ruoli e diverse forme d’identità: femmina- maschio; compagnoalunno; abitante di un territorioappartenenza ad una comunità. 33 La metodologia educativa e le finalità principali La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria operano sinergicamente per fornire un insegnamento di qualità, stimolando nel bambino la motivazione ad apprendere e a compiere scelte ottimali per garantire la continuità del processo educativo. La Scuola dell’Infanzia si delinea come parte integrante del sistema di istruzione e formazione, finalizzato alla crescita e alla valorizzazione della persona umana. Il punto di partenza del nuovo schema di organizzazione e progettazione delle attività educative e didattiche è rappresentato dagli Obiettivi generali del processo educativo, che sono determinati a livello ministeriale. La Scuola dell’Infanzia, concorre all’educazione armonica e integrale delle bambine e dei bambini che, attraverso la famiglia, scelgono di frequentarla dai due anni e mezzo fino all’ingresso nella Scuola Primaria. La Scuola dell'Infanzia deve promuovere: La formazione di una personalità ricca e armoniosa del bambino; Favorire la curiosità verso il mondo che lo circonda; La motivazione ad apprendere; La fiducia nelle proprie competenze / capacità; La capacità di costruire in maniera collaborativa competenze e conoscenze nuove; Il rispetto delle norme sociali. Le finalità educative della Scuola dell'Infanzia si basano su un percorso educativo attraverso il quale l'insegnante deve accompagnare e sostenere il bambino in un itinerario di curiosità, di esplorazione, di apprendimento in conformità con quelli che sono gli obiettivi scaturiti dalle Indicazioni Nazionali, che trovano la loro strutturazione nei così detti "campi di esperienza". La Scuola dell'Infanzia, contesto educativo realizzato appositamente per i bambini in età prescolare, costituisce l'inizio di un lungo e nuovo cammino che coinvolge contemporaneamente e sinergicamente tre soggetti principali: il bambino, la scuola, la famiglia. A tal proposito essa, attraverso l’accoglienza,la centralità del gioco,l’osservazione sistematica e la continuità educativa deve promuovere, la curiosità del bambino, verso una nuova realtà e verso nuove competenze da acquisire in maniera collaborativa e nel rispetto di determinate regole di comportamento della vita di gruppo. Il percorso educativo che si vuole attuare si realizza tramite: L’accoglienza: E’ importante che gli insegnanti assumano un atteggiamento empatico, sorridente e disponibile per il bambino affinché quest’ultimo possa trovare anche a scuola le sicurezze affettive prima sperimentate solo nella sua famiglia. Da quanto detto scaturisce come tra la famiglia e la scuola debba crearsi un’atmosfera d’incontro perché è proprio la famiglia, “in primis”, che fornisce preziose opportunità di conoscenza reciproca e di collaborazione. L’osservazione Uno degli strumenti principali che il Team delle docenti mette in atto è l’osservazione sistematica, considerata da pedagogisti, psicologi e da tutti coloro che operano nel campo dell’ educazione uno dei pilastri fondamentali, in quanto osservare direttamente il bambino durante lo svolgimento di diverse attività,consente di prestare attenzione e rispondere ai segnali che i bambini comunicano e nel contempo vengono considerati non passivi destinatari dell’attività educativa ma attivi protagonisti. La continuità educativa Essa pone le basi per una fattiva collaborazione tra scuola-famiglia, da un lato facilita il processo di "separazione" dall'adulto, particolarmente delicato per i più piccoli, dall’altro consolida il processo di "distanziamento", condizione indispensabile e preliminare affinché ogni bambino possa avviarsi alla socializzazione per poi divenire un adulto maturo e responsabile con un proprio status sociale. 34 La centralità del gioco Nella Scuola dell’Infanzia il gioco costituisce il cuore dell’apprendimento. Le maestre, infatti, tramite esperienze, giocose e coinvolgenti promuovono attività che: favoriscono in tutti i bambini il contatto con sé stessi e con la propria dimensione interiore; consolidano legami con i coetanei per vivere esperienze di gruppo e per condividere sensazioni ed emozioni; potenziano nei bambini la capacità di comunicare e di esprimersi attraverso spazi di creatività per la crescita e l’autostima; favoriscono e stimolano lo sviluppo delle capacità espressive, attentive e manipolative. L’itinerario educativo e didattico della Scuola dell’Infanzia, tenendo presente gli elementi posti dallo specifico contesto in cui è inserita (risorse a disposizione, vincoli strutturali ed organizzativi) mette al centro l’educando nella sua globalità, valuta il contesto culturale e territoriale dal quale ogni bambino proviene al fine di raggiungere specifici traguardi di sviluppo in quanto la scuola dell’infanzia non è un mero luogo di apprendimento di discipline mirate ad anticipare contenuti tipici della scuola primaria, né segue un programma rigido, ma adatta l’azione educativa alle reali possibilità del bambino, nel rispetto della persona e delle sue caratteristiche. Per evitare precoci didatticismi parte dai campi di esperienza, i quali, non sono recinti di sapere, tanto meno abbozzi di discipline, ma permettono ai bambini di giocare di ascoltare e di svolgere tante attività prima di avviarli alle conoscenze vere e proprie, nel senso che non possono essere organiche e sistematiche. Si considera il bambino nella sua globalità e lo si pone al centro di un processo di insegnamentoapprendimento attraverso quattro grandi dimensioni: Dimensione socio-affettiva Dimensione psico-motoria Dimensione espressiva Dimensione cognitiva Dimensione socio-affettiva ( “Il sé e l’altro”). Il bambino viene aiutato dall’insegnante: a sperimentare una variegata rete di rapporti per scoprire l’esistenza dell’altro; a superare il proprio punto di vista; a vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, esprimendoli, controllandoli; a costruire una buona immagine di sé; e ad acquisire regole e comportamenti condivisi dal gruppo sezione. 35 Dimensione psico-motoria ( “Il corpo e movimento”). L’esperienza motoria ha un ruolo importante nello sviluppo del bambino, per il quale il movimento è il primo mezzo di espressione e di esplorazione dello spazio. Le proposte del gruppo docente permettono di integrare l’esperienza corporea e quella grafica, musicale e verbale. Dimensione espressiva ( “Immagini, suoni, colori”). Nell’insieme delle finalità della Scuola dell’Infanzia, l’educazione all’espressività e in particolare quella grafico-pittorica occupa un posto di grande rilievo, perché è proprio attraverso il disegno che il bambino manifesta il proprio mondo interiore. Sul piano dell’espressività va data molta attenzione all’educazione ritmico musicale. Le finalità che si vogliono raggiungere attraverso l’attività musicale è quella di mettere il bambino di fronte ad una nuova realtà, di educare la voce, il senso del ritmo, sviluppare le capacità di ascolto e di concentrazione, di interpretazione di un brano musicale. Dimensione cognitiva ( “i discorsi e le parole”, “la conoscenza del mondo”). Mezzo di comunicazione e di esposizione è la lingua acquisita dal bambino fin dai primi anni di vita. Compito della scuola è di proseguire questo apprendimento, permettendogli di esprimersi a livello verbale e di poter comprendere quello che gli viene detto, saper ascoltare, verbalizzare e rappresentare graficamente. Alle quattro dimensioni succitate compartecipa: a) l’insegnamento della religione cattolica per trasmettere ai bambini il messaggio dell’amore, della fratellanza e della pace. b) l’educazione logico-matematica tramite: Giochi con le forme: Attraverso questi giochi il bambino vive tante opportunità di esperienza di costruzione, di piastrella tura, di colorazione, trasformazione e classificazione. Scopre e distingue forme dell’ambiente che lo circonda. L’insegnante deve cogliere e valorizzare queste esperienze. I percorsi: La conoscenza dell’ambiente, effettuare i percorsi, saperli rappresentare graficamente e descriverli oralmente; Attività con i numeri: Il mondo è pieno di numeri, quindi è importante valorizzare le precedenti esperienze del bambino nel contare e nel riconoscere simboli numerici svolti nei contesti di gioco. Infine l’itinerario didattico di questo viaggio si completa e si arricchisce di esperienze con lo sviluppo della curiosità scientifica che può portare il bambino a vivere il quotidiano come un’avventura, dove piante, animali, oggetti inanimati, fenomeni naturali, sono fonte di esplorazione e scoperte che toccano non solo la conoscenza, ma anche gli aspetti affettivi della personalità. Il funzionamento complessivo della scuola è di 8 ore giornaliere, dalle 08:00 alle 16:00. La scuola dell’Infanzia, oltre alle aule, dispone di un salone centrale prevalentemente usato per l’accoglienza, le attività ludiche e ritmiche musicali collettive o di gruppo; di materiale ludico (diversi tipi di costruzioni ad incastro); di strumenti audiovisivi: un televisore, un registratore e un impianto con amplificazione che consentono di arricchire le esperienze educative e didattiche. 36 Valutazione e Verifica Dopo una fase iniziale di accertamento delle capacità e delle competenze possedute dai bambini, la verifica avrà scansione mensile e sarà effettuata mediante l’uso di griglie e dell’osservazione sistematica per valutare l’efficacia del lavoro programmato e, se opportuno, modificarne i contenuti. Alla fine di ogni quadrimestre, i genitori saranno informati sui livelli di apprendimento conseguiti dai propri figli. Per i piani di lavoro, secondo le “indicazioni del curricolo”, i campi di esperienza vengono raggruppati in cinque grandi ambiti che sono: Il sé e l’altro ( le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) Il corpo e il movimento ( identità, autonomia, salute ) Linguaggi, creatività, espressioni ( gestualità, arte, musica, multimedialità ) I discorsi e le parole ( comunicazione, lingua, cultura ) La conoscenza del mondo ( ordine, misura, spazio, tempo, natura ) PIANO DI LAVORO Il piano di lavoro intende proporre unità di apprendimento che costituiscono lo strumento flessibile, dinamico e modificabile per raggiungere gli obiettivi formativi e trasformarli in competenze personali dei bambini. I principi di base che convergono nello scopo comune di promuovere lo sviluppo della personalità delle bambine e dei bambini, in una graduale presa di coscienza di sé, dei propri bisogni e mezzi espressivi sono: ♣ Il riconoscimento del valore della persona vista nella sua globalità e unicità; ♣ L’integrazione tra corpo e mente con la valorizzazione delle diverse intelligenze che si riflette e si traduce in un approccio interdisciplinare e trasversale degli ambiti d’esperienza; ♣ L’utilizzo di tutti i linguaggi. Il piano delle attività scaturisce dall’attenzione di portare ciascun bambino ad individuare: ♣ L’immagine di sé (i bambini e le bambine raccontano sé stessi); ♣ L’atteggiamento corporeo ( da questo deriverà, da adulto il suo atteggiamento verso la realtà); ♣ La storia della sua vita (coscienza dell’identità personale e sessuale, conoscenza del proprio mondo interiore, consapevolezza dei propri orientamenti). MODELLO ORGANIZZATIVO SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La finalità di fondo della scuola è la formazione integrale della persona, attraverso un percorso unitario dell’alunno che, rispettando le diversità individuali, sviluppi in positivo tutte le sue potenzialità attraverso i vari linguaggi, valorizzi le sue capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo ed educhi ai principi fondamentali della convivenza. L’educazione alla convivenza civile costituisce il motivo di coesione fra i campi di esperienza e le varie discipline. Sono pertanto realizzate delle unità di apprendimento specifiche nella programmazione delle discipline storico/sociali comuni alle varie classi parallele. Questo obiettivo sarà anche trasversale alle varie discipline. L’attività è organizzata attraverso macro e microazioni. La scuola primaria, in riferimento alla L.53/2003 ed alle successive Indicazioni per i Piani di studio personalizzati, promuove l’attivazione, per gli alunni, di percorsi formativi personalizzati, tali da trasformare le capacità soggettive in competenze, che riguardano il sapere, le abilità, e il saper fare. Competente è chi sa, chi sa fare e chi sa essere. Questa scuola promuove l’acquisizione di tutti i linguaggi, partendo dal sapere comune e educa alla pratica condivisa dei valori di 37 convivenza civile, quali la solidarietà, il rispetto, la collaborazione e la partecipazione. L’educazione alla convivenza civile costituisce, infatti, il macroprogetto al quale far riferimento nell’impostazione dell’azione didattica e si articola attraverso U.A. di: Educazione Ambientale, Educazione Alimentare, Educazione stradale, Educazione all’affettività; Educazione alla Salute, Educazione alla Cittadinanza. PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI (PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO) Nel contesto della progettazione, tenuto conto delle attitudini dei singoli allievi, saranno elaborati i piani di studio personalizzati, commisurati alle reali esigenze degli alunni e finalizzati alla piena valorizzazione delle potenzialità personali. Tali piani saranno elaborati per gruppi di livello omogenei e saranno articolati secondo il seguente iter: • Analisi degli Obiettivi di Apprendimento. • Trasformazione degli OA in obiettivi formativi, in riferimento al PECUP, al documento “Cultura, Scuola, Persona”, alle Linee Guida e ai traguardi generali del processo formativo • Definizione degli Obiettivi Formativi da parte dell’èquipe pedagogica • Predisposizione delle Unità di Apprendimento • Progettazione delle U.A. I piani saranno personalizzati nella progettazione, nello svolgimento e nella verifica, e consentiranno di operare <<dal particolare personale al generale culturale>>. I docenti, pertanto, desumeranno dagli obiettivi nazionali gli obiettivi mirati sul singolo alunno, tenendo conto del quadro di teorie pedagogiche di riferimento fornito dal Collegio; elaboreranno le unità di apprendimento e sulla loro base realizzeranno i piani di studio personalizzati, predisponendo gli strumenti di verifica interna. 38 CAMPI DI ESPERIENZA/AMBITI DISCIPLINARI NEI TRE ORDINI DI SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIA Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Linguaggi, creatività, Espressione I discorsi e le parole La conoscenza del mondo SCUOLA PRIMARIA AREA LINGUISTICO ARTISTICO – – ESPRESSIVA Italiano Lingua Inglese Musica Arte e immagine Educazione Fisica AREA STORICO – GEOGRAFICA Storia (Cittadinanza e Costituzione) Geografia AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO – TECNOLOGICA Matematica Scienze Tecnologia SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO AREA LINGUISTICO ARTISTICO – – ESPRESSIVA Italiano Lingua Inglese e seconda lingua comunitaria (Francese) Musica Arte e immagine Educazione Fisica AREA STORICO – GEOGRAFICA Storia Cittadinanza e Costituzione Geografia AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO – TECNOLOGICA Matematica Scienze Tecnologia 39 SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Riconoscere che la Bibbia è il libro sacro per i cristiani e per gli ebrei ed è il documento fondamentale della nostra cultura. Distinguere la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo. Saper distinguere la Bibbia dalle tipologie di testi delle altre religioni. Saper identificare nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano a mettere in pratica il Suo insegnamento. ITALIANO Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe III Interagire in una conversazione in modo pertinente. Comprendere l’argomento, le informazioni principali e il senso globale di un discorso o di un testo. Raccontare esperienze e storie rispettando l’ordine logico e cronologico. Leggere e comprendere testi di vario tipo cogliendone le informazioni, gli elementi essenziali e la struttura. Leggere con espressione ed intonazione. Memorizzare poesie. Scrivere correttamente rispettando le convenzioni ortografiche e grammaticali. Rielaborare e manipolare testi. Padroneggiare e applicarle conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso e ai principali connettivi. Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche, extrascolastiche e attività interattive sia orali che scritte. Obiettivi di apprendimento al termine della classe III Ascolto e Parlato Ascoltare, comprendere ed intervenire in modo adeguato nei vari contesti comunicativi. Ascoltare e comprendere testi di vario genere mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo chiaro e corretto. Ascoltare, comprendere ed eseguire semplici indicazioni e istruzioni di vario genere. Ascoltare, comprendere e raccontare esperienze legate al vissuto proprio e altrui. Lettura Leggere, silenziosamente e ad alta voce, in modo espressivo, scorrevole osservando i segni di interpunzione. Leggere testi di vario genere cogliendone l’argomento ed individuando le informazioni principali. Leggere testi di vario genere ai fini dell’arricchimento lessicale. Scrittura Scrivere curando ortografia e punteggiatura. Conoscere, analizzare e manipolare semplici testi di vario genere. Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche, 40 di interpunzione e sintattiche. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe V L’allievo: Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti formulati in un registro il più possibile adeguato alle situazioni. Comprende testi di vario tipo in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura funzionali agli scopi. Legge testi di vario genere appartenenti alla letteratura per l’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia in lettura silenziosa e autonoma riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. Produce testi (d’invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utile per l’esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive registrando opinioni proprie e altrui. Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalle varietà delle situazioni in cui la lingua si usa. Obiettivi di apprendimento al termine della classe V Ascolto e Parlato Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienze dirette, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi. Comprendere il tema, le informazioni, lo scopo e l’argomenti di esposizioni e messaggi. Comprendere consegne ed istruzioni per l’esecuzione di attività formulando domande precise e pertinenti. Cogliere in una discussione le posizioni altrui ed esprimere la propria opinione in modo chiaro e pertinente. Raccontare esperienze personali e non in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico. Lettura Utilizzare tecniche di lettura silenziosa e ad alta voce. Ricevere informazioni in testi di diverso tipo e struttura per finalità diverse. Leggere testi di vario tipo (narrativo, descrittivo, ecc) cogliendone elementi strutturali e comunicativi. Scrittura Organizzare le idee e pianificare una traccia narrativa per raccontare esperienze, stati d’animo, emozioni proprie ed altrui. Rielaborare testi di vario tipo utilizzando tecniche diverse. Produrre testi di vario tipo sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfo-sintattico, lessicale rispettando le funzioni dei principali segni di interpunzione. Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole. Riflessione Linguistica Riconoscere e usare consapevolmente in una frase semplice o complessa o in un testo le diverse parti del discorso, rispettando le fondamentali convenzioni ortografiche. Conoscere la struttura della frase. 41 INGLESE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Comprendere brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambienti familiari. Comunicare oralmente e per iscritto informazioni semplici e di routine inerenti ad aspetti del proprio vissuto ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Individuare elementi culturali e cogliere rapporti fra forme linguistiche e usi della lingua straniera. Obiettivi formativi al termine della III classe Ascolto • Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano. Parlato • Formulare espressioni semplici su oggetti, persone e luoghi familiari. Lettura • Comprendere brevi testi individuando nomi conosciuti, parole ed espressioni familiari. Scrittura • Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali e del gruppo. Obiettivi formativi al termine della V classe Ascolto • Ascoltare e comprendere brevi messaggi orali di uso quotidiano pronunciati chiaramente comprendendo le parole chiave e le informazioni specifiche. Parlato • Usare espressioni e frasi semplici per descrivere persone, luoghi e oggetti utilizzando il lessico e le strutture conosciute. • Interagire in modo pertinente in brevi scambi dialogici con un compagno o un adulto, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. Lettura • Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari. Scrittura • Scrivere, in forma comprensibile semplici e brevi messaggi relativi a se stessi, ai propri gusti ed al proprio mondo. 42 STORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe III L’alunno riconosce elementi del passato del suo ambiente. Usa la linea del tempo per individuare periodi e successioni, contemporaneità e durata. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Organizza le informazioni e le conoscenze. Comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Obiettivi di apprendimento al termine della classe III Uso delle fonti • Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze. • Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato. Organizzazione delle informazioni • Riconoscere relazione di successione e di contemporaneità, durante periodi, cicli temporali, mutamenti, ed esperienze vissute e narrate. • Comprendere la funzione degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale, ecc) Strumenti concettuali • Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi. • Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. • Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi. Produzione scritta e orale • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse digitali • Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe V Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine dell’Impero romano d’Occidente con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Obiettivi di apprendimento al termine della classe V Uso delle fonti • Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico. • Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto. Organizzazione delle informazioni • Leggere e usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze delle civiltà studiate. • Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate. 43 Strumenti concettuali • Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) e comprendere i sistemi di misura del tempo storico di altre civiltà. • Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate. Produzione scritta e orale • Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. • Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso. • Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina. • Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali. GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe III L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici. Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Obiettivi di apprendimento al termine della classe III Orientamento Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali). Linguaggio della geo-graficità Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino. Paesaggio Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta. Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita della propria regione. Regione e sistema territoriale Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe V L’alunno utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Individua i caratteri che connotano i paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani, e individua paesaggi europei e di altri continenti Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. 44 Obiettivi di apprendimento al termine della classe V Orientamento Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole. Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, ecc.). Linguaggio della geo-graficità Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo. Localizza le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani. Paesaggio Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare. Regione e sistema territoriale Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita. MATEMATICA Obiettivi di apprendimento al termine della classe V Numeri • Leggere,scrivere, ordinare e confrontare numeri decimali e naturali. • Eseguire le quattro operazioni con numeri naturali e decimali applicando le proprietà. • Riconoscere ed operare con le frazioni. • Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni. • Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti. • Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. • Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalle nostre. Spazio • • • • • • e Figure Descrivere, denominare e classificare figure geometriche identificando le caratteristiche. Riprodurre una figura in base ad una descrizione utilizzando gli strumenti opportuni. Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. Riconoscere figure traslate, ruotate e riflesse. Confrontare, misurare e distinguere angoli e rette. Determinare perimetro e aree dei poligoni. Relazioni, Dati e Previsioni • Rappresentare relazioni e dati, usare le nozioni di frequenza, moda e media aritmetica. • Rappresentare problemi con grafici e tabelle. • Saper operare con le diverse unità di misura. • Imparare a riconoscere situazioni di incertezza e di probabilità. 45 SCIENZE Obiettivi di apprendimento al termine della classe V Oggetti, Materiali e Trasformazioni • Individuare somiglianze e differenze, aspetti quantitativi e qualitativi di fenomeni. • Fare misurazioni, registrare dati, identificare relazioni, produrre rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato. • Osservare e utilizzare e quando è possibile costruire semplici strumenti di misura ( recipienti,bilance ecc. ) servendosi di misure convenzionali. • Sperimentare le proprietà di alcuni materiali e realizzare semplici soluzioni, schematizzando eventuali passaggi di stato. Osservare e Sperimentare sul Campo • Osservare in modo regolare porzioni di ambienti individuando gli elementi che lo caratterizzano ed i cambiamenti nel tempo. • Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi, e terricci; osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente. L’uomo, i Viventi e l’ambiente • Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente. • Avere cura della propria salute dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità. • Riconoscere che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita. • Osservazione e interpretazione di trasformazioni ambientali in particolari quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo. TECNOLOGIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. MUSICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il 46 corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. ARTE E IMMAGINE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. EDUCAZIONE FISICA Obiettivi di apprendimento al termine della classe V Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Coordinare e utilizzare diversi schemi corporei. in forma successiva e in forma simultanea. Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento individuali o collettive. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando la diversità Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche ( cardio-respiratori e muscolari ) e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico. 47 TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA SCUOLA SECONDARIA I GRADO RELIGIONE Classe I L’alunno argomenta riguardo al fatto religioso come esperienza storica e culturale. Esprime una valutazione personale e motivata riguardo all’esperienza religiosa dell’uomo. Descrive il proprio ambiente mettendo in evidenza le tracce religiose che motivano lo studio della religione cattolica. Classe II L’alunno argomenta riguardo al fatto religioso come esperienza storica e culturale. Esprime una valutazione personale e motivata riguardo all’esperienza religiosa dell’uomo. Descrive il proprio ambiente mettendo in evidenza le tracce religiose che motivano lo studio della religione cattolica. Classe III L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. Individua a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne un’interpretazione consapevole. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere e riti), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. 48 ITALIANO Classe I Ascoltare e parlare Identificare, attraverso l’ascolto attivo, vari tipi di testo e il loro scopo. Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione) ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Riferire oralmente un testo narrativo o descrittivo rispettando la correttezza formale. Comunicare in funzione referenziale esperienze e fatti oggettivi. Leggere Leggere silenziosamente e ad alta voce utilizzando tecniche adeguate. Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici che fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà. Leggere semplici e brevi testi letterari mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono. Scrivere Esprimere per iscritto esperienze e stati d’animo sotto forma di lettera, diario, autobiografia. Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfologico, lessicale. Produrre brevi racconti scritti su esperienze personali o vissute da altri, contenenti informazioni relative a persone, tempi, luoghi e situazioni. Riflessione sulla lingua Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi basilari di una frase. Comprendere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (semplici, derivate, composte). Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici. Classe II Ascoltare Comprendere testi di uso quotidiano e riorganizzare le informazioni raccolte in appunti, schemi, tabelle testi di sintesi; Parlare Interagire nelle diverse situazioni comunicative orali formali e informali con chiarezza e proprietà lessicale; Leggere Leggere silenziosamente e ad alta voce utilizzando tecniche adeguate; Raggiungere la comprensione della comunicazione orale, globale e analitica di diversi tipi di testi (discorsivi, narrativi, ecc..); Comprendere delle informazioni di un messaggio scritto; Scrivere Saper produrre testi scritti, a seconda degli scopi e dei destinatari, espositivi, epistolari, espressivi, poetici, informativi, in modo corretto; Svolgere progetti tematici (relazioni di ricerca e produrre testi adeguati sulla base di un progetto stabilito (pianificazione, revisione, manipolazione). Riflessione sulla lingua Utilizzare tecniche di costruzione della frase semplice in base al profilo comunicativo; Saper riconoscere ed analizzare gli elementi fondamentali dell’analisi logica. Classe III Ascoltare e parlare Ascoltare testi letti da altri, riconoscendone la fonte e individuando: scopo, argomento, informazioni 49 principali e punto di vista dell’emittente. Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione. Intervenire in una conversazione rispettando tempi e turni di parola, tenendo conto del destinatario. Sostenere, tramite esempi, il proprio punto di vista o quello degli altri Memorizzare testi e poesie Raccontare oralmente esperienze personali. Leggere Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate da un testo e riorganizzarle in modo personale. Comprendere testi descrittivi e letterari di vario tipo. Scrivere Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale. Scrivere testi coerenti e organici Scrivere testi di tipo diverso adeguati a: situazione, argomento, scopo, destinatario. Scrivere testi utilizzando programmi di videoscrittura e curando l’impostazione grafica e concettuale. Riflettere sulla lingua Conoscere la costruzione della frase complessa. Riconoscere i principali tipi di proposizione. Operare confronti tra parole e testi latini, lingua italiana e altre lingue studiate. Conoscere i principali meccanismi di derivazione per arricchire il lessico. Utilizzare strumenti di consultazione Applicare le conoscenze meta linguistiche per monitorare e migliorare l’uso orale e scritto della lingua. LINGUA INGLESE Classe I Ascolto (comprensione orale) Comprendere le informazioni principali di brevi messaggi orali su argomenti noti di vita quotidiana espressi con articolazione lenta e chiara; Parlato (produzione e interazione orale) Fare domande, rispondere, dare semplici informazioni su argomenti noti di vita quotidiana, espresse con articolazione lenta e chiara; Produrre brevi testi orali su argomenti noti di vita quotidiana, anche utilizzando supporti multimediali. Lettura (comprensione scritta) Leggere e comprendere in modo globale brevi testi scritti su argomenti relativi alla sfera personale e alla quotidianità. Scrittura (produzione scritta) Produrre semplici espressioni e frasi scritte su argomenti di vita quotidiana; Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Rilevare semplici analogie o differenze nell’ambito delle strutture morfosintattiche; Rilevare analogie o differenze nell’ambito della cultura e della civiltà; Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. 50 Classe II Ascolto (comprensione orale) Comprendere le informazioni principali di messaggi orali su argomenti noti di vita quotidiana e non con arricchimento lessicale; Parlato (produzione e interazione orale) Interagire in semplici dialoghi dando e chiedendo informazioni personali; Fare domande, rispondere, dare informazioni su argomenti familiari riguardanti la vita quotidiana e attività consuete Produrre brevi e semplici testi orali su argomenti noti di vita quotidiana, anche utilizzando supporti multimediali. Lettura (comprensione scritta) Leggere e comprendere in modo globale brevi testi scritti su argomenti vari. Scrittura (produzione scritta) Produrre semplici espressioni e frasi scritte su argomenti di vita quotidiana, usando un lessico appropriato. Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Rilevare semplici analogie o differenze nell’ambito delle strutture morfosintattiche; Rilevare analogie o differenze nell’ambito della cultura e della civiltà; Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. Classe III Ascolto (comprensione orale) Comprendere le informazioni principali di messaggi orali su argomenti vari noti e non, a condizione che venga usata una lingua chiara; Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Parlato (produzione e interazione orale) Fare domande, rispondere, dare informazioni su argomenti di vario tipo; Produrre brevi testi orali su argomenti vari,utilizzando anche supporti multimediali. Lettura (comprensione scritta) Leggere e comprendere in modo globale testi scritti di varia tipologia e genere; Avere una certa padronanza lessicale. Scrittura (produzione scritta ) Produrre risposte a questionari, formulare domande su testi, raccontare per iscritto esperienze (con frasi semplici), scrivere brevi lettere o brevi resoconti, avvalendosi di un lessico sostanzialmente appropriato, di sintassi elementare e utilizzando anche strumenti telematici. Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Rilevare semplici analogie o differenze nell’ambito delle strutture morfosintattiche; Rilevare analogie o differenze nell’ambito della cultura e della civiltà; Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. 51 SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE) FRANCESE Classe I Ricezione orale ♣ Comprendere in modo globale parole, semplici frasi e messaggi orali relativi alle attività svolte in classe e alla sfera personale, espressi con articolazione lenta e chiara; Ricezione scritta ♣ Comprendere in modo globale testi brevi e semplici (lettere, personali, cartoline, sms) coadiuvati da supporti visivi e relativi alla sfera personale e alla quotidianità; Interazione orale ♣ Fare domande, rispondere, dare informazioni su argomenti personali e familiari riguardanti la vita quotidiana; Produzione scritta Scrivere messaggi semplici e brevi come biglietti e brevi lettere personali globalmente comprensibili su argomenti noti di vita quotidiana anche utilizzando strumenti telematici; Classe II Ricezione orale ♣ Comprendere in modo globale parole, semplici frasi e messaggi orali relativi alle attività svolte in classe e alla sfera personale, espressi con articolazione lenta e chiara; Ricezione scritta ♣ Comprendere in modo globale testi brevi e semplici (lettere, personali, cartoline, sms) coadiuvati da supporti visivi e relativi alla sfera personale e alla quotidianità; Interazione orale ♣ Fare domande, rispondere, dare informazioni su argomenti personali e familiari riguardanti la vita quotidiana; Produzione scritta ♣ Scrivere messaggi semplici e brevi come biglietti e brevi lettere personali globalmente comprensibili su argomenti noti di vita quotidiana anche utilizzando strumenti telematici. Classe III Ricezione orale ♣ Comprendere espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente (consegne brevi e semplici) e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti (la scuola, le vacanze, i passatempi, gli amici, i propri gusti); Ricezione scritta ♣ Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto (cartoline, messaggi telematici, lettere personali, brevi articoli di cronaca, ecc) e trovare informazioni specifiche in menu, prospetti, opuscoli. Interazione orale ♣ Esprimersi linguisticamente in modo comprensibile utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione, anche se a volte formalmente difettose per interagire con un compagno o un adulto con cui ha familiarità per soddisfare bisogni di tipo concreto, scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale sostenendo ciò che si dice con gesti e chiedendo eventualmente all’interlocutore di ripetere. 52 Produzione scritta ♣ Scrivere testi brevi e semplici (biglietti, messaggi di posta elettronica, cartoline, brevi lettere personali per fare gli auguri, ringraziare o invitare qualcuno, per chiedergli notizie, per parlare e raccontare le proprie esperienze) anche se con errori formali che non compromettano però la comprensibilità del messaggio STORIA I seguenti obiettivi di apprendimento sono raggruppati in quattro macro categorie: l’uso dei documenti, l’organizzazione delle informazioni, il reperimento di strumenti concettuali e conoscenze, la produzione attraverso le conoscenze acquisite. Classe I ♣ Ricavare informazioni su documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico. ♣ Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. ♣ Conoscere gli elementi di un evento storico. ♣ Saper operare confronti tra fatti storici. ♣ Elaborare rappresentazioni sintetiche delle civiltà studiate. ♣ Saper utilizzare i termini specifici della disciplina. ♣ Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate, anche in rapporto al presente. ♣ Elaborare in forma di racconto, orale e scritto, gli argomenti studiati. Classe II ♣ Utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare; ♣ Costruire quadri di civiltà in base ad indicatori di tipo fisico-geografico, sociale, economico, tecnologico, culturale e religioso; ♣ Ricavare informazioni da una o più fonti ♣ Utilizzare, in modo pertinente gli aspetti essenziali della periodizzazione e organizzazione temporale; ♣ Saper cogliere rapporti di causa/effetto tra fatti e fenomeni; ♣ Saper consultare grafici e tabelle. Classe III ♣ Usare fonti di diverso tipo per ricavare conoscenze su temi definiti. ♣ Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate. ♣ Riconoscere la peculiarità della finzione filmica e letteraria in rapporto alla ricostruzione storica. ♣ Comprendere le notizie principali di un quotidiano o di un telegiornale e utilizzare i nessi storici fondamentali necessari per inquadrarle. ♣ Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale. ♣ Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani,europei e mondiali studiati. ♣ Usare le conoscenze apprese per comprendere per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile. ♣ Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazioni diverse, manualistiche e non. 53 GEOGRAFIA I seguenti obiettivi di apprendimento comprendono le seguenti aree: saper comprendere e utilizzare il linguaggio specifico della geografia; sapersi orientare nello spazio e nel tempo; saper leggere e comprendere testi, carte, immagini e grafici, saper preparare carte e grafici; conoscere e saper elaborare, analizzare, confrontare e individuare connessioni; saper utilizzare linguaggi differenti: descrittivo, per immagini, per grafici e tabelle. Classe I Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche utilizzando la bussola e i punti cardinali. Conoscere la realtà del proprio ambiente. Saper descrivere le caratteristiche fisiche e umane di un ambiente. Utilizzare strumenti e terminologia specifica. Localizzare sulla carta geografica dell’Italia la posizione delle regioni, fisiche e amministrative. Operare confronti tra realtà territoriali diverse. Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio. Individuare problemi relativi alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. Classe II Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio, utilizzando carte ed immagini. Leggere e interpretare statistiche, carte topografiche, tematiche e storiche, grafici, cartogrammi; Analizzare i più significativi temi (antropici, economici, ecologici, storici), utilizzando fonti varie; Analizzare mediante osservazione diretta/indiretta, un territorio, per conoscere e comprendere la sua organizzazione, individuare aspetti e problemi dell’interazione uomo-ambiente nel tempo; Operare confronti fra realtà territoriali diverse; Disegnare, utilizzando una simbologia convenzionale, schizzi di carte mentali dell’Europa, carte tematiche e grafiche. Classe III Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche. Orientarsi e muoversi in situazione utilizzando carte e piante, orari di mezzi pubblici, ecc. Utilizzare consapevolmente punti cardinali, scale e simbologia. Utilizzare nuovi strumenti e metodi di rappresentazione dello spazio geografico (telerilevamento e cartografia computerizzata). Produrre schizzi di carte mentali del mondo, carte tematiche, ecc. Individuare connessioni con situazioni storiche, economiche e politiche. Presentare un tema, un problema o uno stato del mondo d’oggi. Cittadinanza e Costituzione Con la legge 30 ottobre 2008, n.169 fa il suo ingresso nella scuola l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, con l’obiettivo primario che “la Carta Costituzionale e le sue disposizioni vengano sistematicamente insegnate, studiate e analizzate, per offrire ai giovani un quadro di riferimento indispensabile a costruire il loro futuro di cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri” (Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano). 54 In questa prospettiva, l’Educazione alla cittadinanza e l’insegnamento della Costituzione escono dalla marginalità in cui erano stati confinati sotto il titolo della “vecchia” Educazione civica, ma vengono anche sciolti dalla transdisciplinarità a cui sono stati affidati sotto il recente titolo di Educazione alla convivenza civile. L’Insegnamento di Cittadinanza e Costituzione assume attualmente i caratteri e la dignità di una disciplina intesa a trasmettere un insieme strutturato di conoscenze e competenze, non di carattere tecnico- specialistico, bensì inerenti alla sfera della “cittadinanza” e della “cultura costituzionale”. Obiettivi di apprendimento Formare cittadini con la “testa ben fatta” cogliendo lo spirito del seguente percorso: Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo Organizzazione politica, sociale ed economica dell’Unione Europea La Carta dei diritti dell’Unione Europea e la Costituzione Europea Gli organismi internazionali Gli organismi non governativi Distinzione tra autonomia (della persona umana, delle “formazioni sociali”, degli Enti locali e territoriali, delle istituzioni) e decentramento nei servizi che dipendono dallo Stato. Connessione tra l’unità e l’indivisibilità della Repubblica, da una parte, e la valorizzazione dell’autonomia e del decentramento dall’altra ( art.5 della Costituzione) Il processo di revisione costituzionale e le leggi costituzionali secondo il titolo V del testo del 1948 La nuova disciplina degli statuti delle Regioni L’Ordinamento della Repubblica La Corte Costituzionale Le formazioni sociali delle imprese, dei partiti, dei sindacati e degli enti no profit, con la loro regolamentazione costituzionale e legislativa La sussidiarietà orizzontale e verticale I diritti e i doveri del cittadino (soprattutto in rapporto alla salute propria e altrui, alla sicurezza stradale e alla libertà di manifestazione del pensiero) I diritti e i doveri del Lavoratore ( i Rapporti economici secondo la Costituzione, lo Statuto dei Lavoratori). DIGNITA’ UMANA Riconoscersi come persona, cittadino e lavoratore (italiano ed europeo), alla luce della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, del dettato costituzionale, delle leggi nazionali e della normativa europea; Riconoscere in situazioni e fatti come il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole della sicurezza stradale, in particolare dell’uso del casco e dell’equilibrio alimentare per chi guida, sia segno di rispetto della dignità della persona propria e altrui; Riconoscere i diritti Riconoscere il diritto alla salute come valore personale e sociale di cui siamo responsabili anche dinanzi alle generazioni future; leggendo i giornali e seguendo i Mass-media; riconoscere, nelle informazioni date, le azioni, il ruolo e la storia di organizzazioni 55 IDENTITÀ E APPARTENENZA ALTERITÀ E RELAZIONE PARTECIPAZIONE mondiali e internazionali e di associazioni internazionali poste al servizio della valorizzazione della dignità umana. Esplorare le proprie multiappartenenze come studente, figlio, fratello, amico, cittadino, abitante della propria regione, della propria nazione, dell’Europa e del mondo, individuare gli elementi di esse che contribuiscono a definire la propria identità e le strategie per armonizzare eventuali contrasti che le caratterizzano; confrontare l’organizzazione ordinamentale e di governo, nonché le regole di cittadinanza, che contraddistinguono il nostro Paese e gli Stati UE di cui si studia la lingua; riconoscere e rispettare, in situazioni consone, i simboli dell’identità nazionale ed europea e dell’identità regionale e locale; fare interagire positivamente in situazioni e fatti ipotetici o reali il rispetto dei diritti dell’uomo, del cittadino, del lavoratore e dell’imprenditore Conoscere e rispettare la funzione delle regole e delle norme, nonché il valore giuridico dei divieti; partecipare consapevolmente al processo di accoglienza e di integrazione tra studenti diversi all’interno della scuola; conoscere lo Statuto delle studentesse e degli studenti e tenere conto nel comportamento e nei giudizi da esprimere sulla situazione scolastica; conoscere e rispettare il codice della strada: segnaletica stradale, tipologia dei veicoli e norme per la loro conduzione; gestire le dinamiche relazionali proprie della preadolescenza nelle dimensioni dell’affettività, della comunicazione interpersonale e della relazione tra persone diverse tenendo conto non solo degli aspetti normativi, ma soprattutto di quelli etici. Essere consapevole delle caratteristiche del territorio in cui si vive e degli organi che lo governano, ai diversi livelli di organizzazione sociale e politica; partecipare alle iniziative promosse per una sempre maggiore collaborazione tra scuola ed enti locali e territoriali; riconoscere i provvedimenti e le azioni concrete che promuovono e tutelano il principio della sussidiarietà verticale ed orizzontale in un territorio; trovare fatti storici, situazioni politiche ed esempi giuridici che possano testimoniare una mancata o insufficiente valorizzazione del rapporto costituzionale che dovrebbe intercorrere tra l’unità e l’indivisibilità della Repubblica e organizzazione istituzionale e ordina mentale fondata sull’autonomia e sul decentramento; comprendere e utilizzare i codici e gli strumenti di comunicazione delle diverse istituzioni; collaborare all’elaborazione e alla realizzazione dei diversi progetti ( salute, ambiente, sicurezza ecc) promossi dalla scuola e dal territorio. MATEMATICA Classe I Il numero Acquisire il concetto di insieme e apprenderne la rappresentazione grafica. Consolidare la conoscenza della numerazione decimale e delle sue caratteristiche. Apprendere il significato di elevare a potenza e conoscere le proprietà delle potenze. Conoscere i criteri di divisibilità. Acquisire il concetto e apprendere il calcolo del M.C.D e m.c.m. Apprendere il concetto di unità frazionaria e di frazione come operatore. Conoscere le operazioni con i numeri razionali. Geometria Conoscere gli enti geometrici fondamentali e le loro proprietà. Conoscere i segmenti, gli angoli e le loro proprietà. Conoscere proprietà di figure piane e classificarle sulla base di diversi criteri. Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali ed a opportuni strumenti di rappresentazione. 56 Dati e previsioni Identificare un problema affrontabile con un’indagine statistica, formulare un questionario, raccogliere dati, organizzare gli stessi in tabelle. Costruire grafici. Apprendere il significato di probabilità matematica di un evento aleatorio. Classe II Il numero Conoscere e risolvere espressioni con numeri decimali limitati e illimitati. Risolvere problemi con l’uso delle frazioni. Risolvere radici quadrate esatte e approssimate. Saper risolvere e applicare le proporzioni. Geometria Conoscere proprietà di figure piane e classificarle sulla base di diversi criteri. Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione. Calcolare aree e perimetri di figure piane. Conoscere e individuare le relazioni e le proprietà relative a figure simili. Risolvere problemi applicando le relazioni tra gli elementi di figure simili. Dati e previsioni Identificare problemi affrontabili con un’indagine statistica. Individuare il valore medio più adatto a rappresentare una distribuzione di dati. Analizzare e rappresentare i fenomeni ricorrendo a strumenti tipo tabelle e grafici. Classe III Il numero e le relazioni Conoscere e individuare le proprietà delle operazioni in R. Applicare procedimenti per risolvere calcoli ed espressioni con i numeri relativi. Rappresentare con lettere le principali proprietà delle operazioni. Esplorare situazioni modernizzabili con semplici equazioni; risolvere equazioni in casi semplici. Utilizzare le lettere per esprimere in forma generale semplici proprietà e regolarità. Riconoscere in fatti e fenomeni relazioni tra grandezze. Usare coordinate cartesiane, diagrammi, tabelle per rappresentare relazioni e funzioni. Geometria Conoscere e individuare gli elementi e le proprietà della circonferenza, del cerchio e delle sue parti. Calcolare lunghezza di circonferenza e area del cerchio. Visualizzare oggetti tridimensionali, rappresentare su un piano una figura solida. Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione. Calcolare i volumi e le aree delle superfici delle principali figure solide. Dati e previsioni Costruire grafici e leggerli Ricavare informazioni da raccolte di dati e grafici di varie fonti. 57 SCIENZE Classe I Cogliere aspetti sempre nuovi, diversi e più complessi della realtà. Comprendere e utilizzare i linguaggi specifici. Riconoscere gli effetti del calore sulla materia. Distinguere fenomeni fisici da quelli chimici. Riconoscere le piante più comuni e classificare gli animali in base alle loro caratteristiche. Collegare le caratteristiche degli esseri viventi con le condizioni e le caratteristiche ambientali. Raccogliere informazioni sulle catene alimentari in ambienti noti. Classe II Comprendere e utilizzare i linguaggi specifici. Affrontare concetti fisici effettuando comparazioni, raccogliendo e correlando dati. Conoscere la struttura, e le principali malattie dei vari apparati del corpo umano. Illustrare la complessità del funzionamento del corpo umano nelle sue varie attività attraverso esempi della vita pratica. Classe III Acquisire il concetto di chimica e conoscere il suo linguaggio base. Conoscere la struttura e le funzioni degli organi di senso, del sistema nervoso e del sistema endocrino. Conoscere i rischi connessi a comportamenti disordinati per uso\abuso di sostanze stupefacenti. Conoscere la struttura e le funzioni dell’apparato riproduttore, la trasmissione dei caratteri ereditari e le leggi di Mendel. Cogliere aspetti sempre nuovi, diversi e complessi del pianeta terra e sull’immensità dell’universo. Comprendere che i concetti e le teorie scientifiche non sono definite ma in continuo sviluppo. Conoscere le fonti energetiche, le diverse forme di energia, individuare le strategie per l’energia del futuro. Conoscere i fenomeni elettrici, le principali grandezze elettriche e le loro unità di misura. TECNOLOGIA Classe I Conoscere il concetto di economia e la classificazione di beni e servizi; conoscere le varie fasi di produzione, riconoscere e classificare le macchine che velocizzano i processi di lavorazione; Analizzare le relazioni tra l’uomo e l’ambiente, per prospettare strategie per il rifiuto e la salvaguardia delle risorse; Utilizzare i principali strumenti di disegno, individuare i diversi tipi di rappresentazione e riconoscere i principali enti geometrici; Acquisire conoscenze sui materiali in generale e il loro ciclo produttivo; Conoscere le proprietà dei materiali per operare scelte corrette in fase di produzione e impiego. Conoscere la storia e i concetti teorici di base dell’Informatica e i principi di funzionamento del 58 computer. Conoscere l’interfaccia operativa di Windows e della gestione dei file. Operare con Word e Paint. Classe II Il ciclo dei rifiuti: produzione e smaltimento, riciclaggio e recupero come risorsa energetica; Conoscere le regole per la rappresentazione di figure geometriche i proiezione ortogonale; Conoscere i sistemi di produzione, trasformazione e conservazione degli alimenti, l’importanza dell’evoluzione tecnologica nel settore agro-alimentare; Tecnologia dell’abitare: le strutture portanti-impianti e tipologie abitative. Saper organizzare e collegare le varie parti informative di una struttura ipertestuale. Identificare i principali formati. Creare file grafici e sonori. Operare con Excel e Power Point Classe III Analizzare le problematiche connesse alle varie forme di produzione energetica e trasformazione; Metodologia di utilizzo e modalità di impiego dell’energia; acquisire conoscenze sulle problematiche legate ai mezzi di trasporto; Utilizzare i principali strumenti da disegno e conoscere le regole per la rappresentazione assonometrica e di proiezioni ortogonali; Analizzare e conoscere l’evoluzione tecnologica nel campo delle telecomunicazioni. Utilizzare il computer in modo consapevole. Utilizzare computer e software specifici per recuperare o approfondire aspetti disciplinari. Saper utilizzare in modo produttivo le risorse di Internet. MUSICA Classe I Criteri Comprensione e uso dei mezzi specifici; Espressioni vocali e uso dei mezzi strumentali; Capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali; Rielaborazione personale di materiali sonori. Obiettivi Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale. Eseguire, collettivamente e individualmente, semplici brani vocali e strumentali di diversi generi e stili. Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale Riconoscere e descrivere le opere musicali del periodo storico studiato. Classe II Criteri Comprensione e uso dei mezzi specifici; Espressioni vocali e uso dei mezzi strumentali; Capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali; 59 Rielaborazione personale di materiali sonori. Obiettivi Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale ed altri sistemi di scrittura. Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, semplici brani vocali e strumentali di diversi generi e stili. Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale; conoscere e descrivere le opere musicali del periodo storico studiato. Rielaborare brani musicali utilizzando sia scritture aperte sia semplici schemi ritmico-melodici. Classe III Criteri Comprensione e uso dei mezzi specifici; Espressioni vocali e uso dei mezzi strumentali; Capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali; Rielaborazione personale di materiali sonori. Obiettivi Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale ed altri sistemi di scrittura. Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, semplici brani vocali e strumentali di diversi generi e stili. Riconoscere e classificare, anche stilisticamente, i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale; conoscere e descrivere le opere musicali del periodo storico studiato. Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere musicali che integrino altre forme artistiche e diversi contesti storico-culturali. ARTE E IMMAGINE Classe I Sapersi orientare graficamente; Organizzare la struttura globale della composizione; Inventare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi; Acquisire gli elementi stilistici del mondo classico e dei vari periodi storici trattati. Classe II Analizzare opere d’arte d’epoche storiche diverse; Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati prodotti; Acquisire la tecnica della prospettiva nelle varie accezioni (intuitiva e scientifica); Rappresentare oggetti piani e solidi, ed ambienti in prospettiva; Classe III Riconoscere e applicare le metodologie operative delle differenti tecniche artistiche; Analizzare opere d’arte d’epoche storiche diverse, esaminando i fattori che hanno determinato soluzioni rappresentative e compositive, il contesto sociale, le tecniche; Leggere i documenti visivi e le testimonianze del patrimonio artistico - culturale, cercando di riconoscerne le funzioni; Produrre elaborati, utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e tecniche grafiche, 60 pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive, creative e personali ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva. EDUCAZIONE FISICA Classe I Consolidamento e Coordinamento degli schemi motori di base. Potenziamento fisiologico - Capacità condizionali Conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche proprie delle attività motorie. Conoscenza delle regole nella pratica ludica e sportiva. Classe II Consolidamento e Coordinamento degli schemi motori di base. Potenziamento fisiologico - Capacità condizionali. Conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche proprie delle attività motorie. Conoscenza delle regole nella pratica ludica e sport. Consolidamento e Coordinamento degli schemi motori di base. Potenziamento fisiologico - Capacità condizionali. Conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche proprie delle attività motorie. Conoscenza delle regole nella pratica ludica e sportiva. Classe III Consolidamento e Coordinamento degli schemi motori di base. Potenziamento fisiologico - Capacità condizionali. Conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche proprie delle attività motorie. Conoscenza delle regole nella pratica ludica e sportiva. STRUMENTO MUSICALE Una delle caratteristiche che contraddistingue l’Istituto Comprensivo è l’importanza attribuita allo Strumento Musicale. Uno studio condotto su un gruppo di studenti del Vanderbilt Blair Scool of Music ha messo in evidenza come la pratica musicale professionale contribuisca a risolvere i problemi quotidiani. Infatti, negli ultimi anni il connubio tra la musica e il cervello umano è diventato oggetto di studio di numerosi neuroscienziati che si sono posti la domanda di come la musica possa influenzare effettivamente il cervello, o viceversa, con la conseguenza di un quoziente intellettivo più elevato. Gli studiosi ritengono che ciò sia dovuta alla pratica musicale. Suonare uno strumento richiede, infatti, lo sviluppo di capacità come l’indipendenza di entrambe le mani e le dita oltre a precise e immediate risposte e sincronismi in seguito a stimoli visivi o uditivi. Queste funzioni normalmente collegate ad emisferi del cervello diversi nei musicisti sono invece integrate e rimangono collegate anche in risposta a situazioni non musicali nella vita di tutti i giorni. L’indirizzo musicale, nella scuola secondaria di I Grado di Mammola, è presente dall’anno 2005/2006 e si colloca nel 61 quadro del progetto complessivo di formazione della persona secondo i principi generali espressi nel D.M.201/99 per la Scuola Secondaria di Primo Grado. L’insegnamento dello strumento musicale: Integra ed arricchisce l’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona. Partecipa, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale che fornisce all’alunno preadolescente una piena conoscenza tecnico-pratica, teorica, lessicale,storica, culturale e interpretativa della musica. Offre all’alunno, attraverso l’acquisizione di capacità specifiche, nuovi momenti di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità e una più accorta coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale. Consente di mettere in gioco la soggettività, ponendo le basi per lo sviluppo di capacità di valutazione criticoestetica. Permette l’accesso ad autonome elaborazioni del materiale sonoro (improvvisazione-composizione), sviluppando la dimensione creativa dell’alunno. Offre ulteriori possibilità di arricchimento, integrazione e crescita sociale agli allievi per mezzo della pratica della musica d’insieme. Struttura del corso Obiettivi di Apprendimento per lo strumento musicale. (Clarinetto- Pianoforte- Tromba- Percussioni) Nel campo della formazione musicale l’insegnamento strumentale persegue un insieme di obiettivi generali all’interno dei quali si individuano i seguenti traguardi: Il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia nella capacità di attribuzione di senso; La capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all’interno di griglie predisposte; L’acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale; Un primo livello di consapevolezza del rapporto tra organizzazione dell’attività senso- motoria legata al proprio strumento e formalizzazione dei propri stati emotivi; Un primo livello di capacità performative con tutto ciò che ne consegue in ordine alle possibilità di controllo del proprio stato emotivo in funzione dell’efficacia della comunicazione. 62 Clarinetto Pianoforte Percussioni Tromba Acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio, Acquisizione della tecnica di emissione dei suoni fondamentali e del passaggio agli armonici naturali, Controllo dell’intonazione Acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione, Conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello strumento, Esplorazione e capacità di utilizzo delle diverse possibilità timbriche dello strumento, anche in relazione ad alcune delle moderne tecniche compositive. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d’insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l’allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti: Principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti Utilizzo di tutta l’estensione dello strumento con passaggi diatonici e cromatici staccato e legato variazioni dinamiche e agogiche. Tutte le abilità pianistiche sotto elencate vanno intese come comprensive degli aspetti dinamici, timbrici e delle varie modalità d’attacco e uso dei pedali. Mano chiusa (dita su gradi congiunti): scale, abbellimenti, cinque note consecutive, note ribattute, glissandi; Mano aperta (dita su gradi congiunti): arpeggi, passaggi per gradi disgiunti; Bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri bicordi, accordi, clusters; Salti: note singole, bicordi, ottave, accordi, clusters. Alla fine del triennio l’alunno dovrà: saper leggere musiche tratte dai primi metodi per pianoforte saper eseguire con consapevolezza interpretativa una composizione tratta dal repertorio solistico o d’insieme. Alla fine del triennio il discente dovrà essere in grado di eseguire: Primi rudiments al tamburo con impostazione moderna; precisione ritmica nell’esecuzione dei gruppi irregolari e nei cambi di tempo; controllo tecnico nelle varie dinamiche e controllo della qualità sonora; facile lettura a prima vista. Impostazione allo xilofono per produrre semplici melodie tratte dal repertorio classico e moderno; controllo tecnico, agogico e interpretativo. Corretta impostazione e postura alla batteria, tecniche del rullo (Francese e americana); tecniche del pedale; indipendenza degli arti, riproduzioni di ritmi semplici tratti dai generi più famosi (pop, rock, jazz). Improvvisazione guidata. Acquisizione di una adeguata impostazione strumentale con particolare riguardo alla naturale impostazione del bocchino sulle labbra; Acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso l’uso del diaframma; Acquisizione della tecnica di emissione e controllo dei suoni; Acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione e interpretazione. Ampliamento dell’ estensione attraverso lo sviluppo degli armonici sulle sette posizioni. Conoscenza delle scale maggiori e minori fino a tre alterazioni. Esecuzione di brani solistici e di insieme nelle tonalità maggiori fino a tre alterazioni, esecuzioni di semplici brani a prima vista. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d’insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il Livello minimo di tecnica strumentale che l’allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti: -principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti -utilizzo di tutte le sette posizioni e relativi armonici nell’ambito dell’estensione di 2 ottave, -Staccato e legato, -Variazioni dinamiche e agogiche 63 Parametri di valutazione per tutti gli strumenti VOTO 4 Conoscenze Competenze Abilità VOTO 5 Conoscenze Competenze Abilità VOTO 6 Conoscenze Competenze Abilità VOTO 7 Conoscenze Competenze Abilità VOTO 8 Conoscenze Competenze Abilità Voto 9 Conoscenze Competenze Abilità VOTO 10 Conoscenze Competenze Abilità Frammentarie e gravemente lacunose Si esprime in modo alquanto stentato. Se guidato arriva ad applicare le conoscenze minime commettendo errori nell’eseguire semplici esercizi ritmici e melodici. Effettua elaborazioni di strutture sonore e musicali solo parzialmente e in modo superficiale Frammentarie, superficiali e con errori. Applica le conoscenze minime senza commettere gravi errori ma talvolta con imprecisioni; non sempre è coerente e appropriata la pratica allo strumento. Elabora e rielabora semplici strutture sonore e musicali parzialmente. Complessivamente accettabili; con lacune non estese. Applica le conoscenze acquisite ed esegue semplici esercizi senza fare errori rilevanti; le esecuzioni allo strumento sono semplici ma adeguate. Elabora e rielabora semplici strutture sonore e musicali correttamente. Conoscenza degli elementi fondamentali. Esegue correttamente semplici brani melodici; affronta compiti più complessi, con alcune incertezze; l’utilizzo dello strumento è adeguato. Effettua elaborazioni e rielaborazioni di strutture sonore musicali più complesse con qualche difficoltà. Complete ed approfondite. Esegue brani complessi e sa applicare i contenuti e le procedure, ma commette qualche imprecisione; si esprime allo strumento in maniera abbastanza chiara ed appropriata. Elabora e rielabora strutture sonore e musicali in modo abbastanza autonomo. Complete, approfondite e coordinate. Affronta autonomamente anche compiti abbastanza complessi, applicando le conoscenze in modo corretto; si esprime allo strumento in modo efficace e abbastanza articolato. Complete, approfondite, coordinate, ampliate, personalizzate. Complete, approfondite, coordinate, ampliate, personalizzate. Affronta autonomamente anche esecuzioni complesse applicando le conoscenze in modo corretto e creativo. E’ autonomo e organizzato; analizza in modo critico e personale, cerca soluzioni adeguate per situazioni nuove, elabora e rielabora complesse strutture sonore e musicali. 64 TEMPO PIENO Scuola Primaria Tempo scuola TEMPO PROLUNGATO Scuola secondaria di 1° grado La struttura di ordinamento e gli elementi fondanti del tempo pieno e del tempo prolungato da noi ipotizzato sono: unitarietà del progetto didattico – educativo, elaborato collegialmente dal Consiglio di classe, senza distinzione tra attività didattiche del mattino e attività didattiche del pomeriggio e adeguato ai singoli alunni attraverso un continuo reciproco confronto, garantito, oltre che dai momenti informali del quotidiano contatto, dalle periodiche riunioni dell’organo collegiale; azioni didattiche di uguale valore formativo che attengono sia all’apprendimento disciplinare sia, attraverso progetti didattici mirati, alla costruzione di competenze nelle varie dimensioni dello sviluppo umano (relazionale, sociale, emotiva, affettiva, cognitiva, dell’autonomia, ecc.); ritmi di lavoro adeguati all’età e ai bisogni psicofisici degli alunni e tempi di apprendimento maggiormente distesi e adeguati alla complessità del sapere contemporaneo; utilizzo di strategie differenziate e individualizzate; fruizione di momenti di socializzazione di qualità, tenendo presente che la mensa è un momento conviviale prezioso, in quanto occasione per vivere insieme tra ragazzi e adulti, e che essa è anche un’esperienza educativa importante, in quanto permette uno stile di vita per essere consumatori più responsabili e attenti; fruizione di momenti di pausa. La ricreazione e il dopo mensa rispondono ad un bisogno di distensione prima di riprendere le normali attività didattiche. E’ in tali momenti che il ragazzo impara a rapportarsi con i compagni e a rispettare le regole condivise; capacità di riscattare sul piano culturale quei ragazzi che a casa non avrebbero potuto usufruire di un’assistenza educativa per lo studio e i compiti. In tal senso, sarà evitato l’appesantimento degli impegni degli alunni e sarà favorito lo studio in classe e lo svolgimento dei compiti che sarebbero dovuti essere svolti a casa, con conseguente verifica immediata, da parte dell’insegnante, delle capacità di apprendimento degli alunni, controllo diretto del loro metodo di studio e acquisizione di elementi di valutazione utili sia per l’eventuale revisione ed aggiustamento degli interventi programmati e delle strategie messe in atto, sia per le iniziative di recupero o di potenziamento, che, in tal modo, possono essere calibrate sulle reali capacità e sui ritmi di apprendimento degli allievi; assegnazione dei compiti individuali da svolgere a casa prevalentemente nei giorni del non rientro pomeridiano e nel fine settimana. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Tempo scuola di 38 ore, così articolato: 36 ore di lezione più 2 ore mensa con 2 rientri pomeridiani. Tempo scuola di 37 ore, così articolato: 35 ore lezioni più 2 ore mensa con 2 rientri pomeridiani. SCUOLA PRIMARIA Tempo scuola di 40 ore, così articolato: 36 ore più 4 ore di mensa con 3 rientri pomeridiani Tempo scuola di 30 ore, così articolato: 27 ore più 3 ore di laboratorio (linguistico/espressivo, matematico/scientifico, antropologico). 65 La scuola si è adoperata per offrire all’utenza una organizzazione più distesa del tempo scuola fondata soprattutto su una didattica dell’accoglienza, dell’ascolto e del rispetto delle caratteristiche personali di ciascuno alunno (emozioni, sentimenti, intelligenze, comportamenti), da perseguire nel contempo in cui si trasmettono e si costruiscono le conoscenze. Non quindi un tempo-scuola “più lungo” ma un’offerta didattica frutto di un progetto, di una scuola che “si pensa” e si realizza, che riflette sulle problematiche e sui bisogni delle famiglie alle quali va incontro proponendo soluzioni concrete e funzionali alle loro necessità educative. Infatti, il problema della custodia pomeridiana dei figli dovuta alla carenza di strutture extrascolastiche sul territorio, i forti elementi di instabilità sociale, le disgregazioni familiari, il disadattamento e la scarsa socializzazione, la necessità di offrire luoghi sicuri dal punto di vista formativo ai minori, sono elementi che negli ultimi tempi si sono rivelati fortemente incidenti sul processo di sviluppo delle giovani generazioni. Caratteristiche dell’offerta formativa presenza, nella stessa classe, di due insegnanti con la medesima responsabilità educativa, che si alternano tra mattina e pomeriggio. Ciascun insegnante è responsabile del proprio ambito disciplinare. ore di compresenza dedicate alla realizzazione di: attività organizzate in piccoli gruppi di lavoro; laboratori linguistico- matematici con interventi individualizzati di recupero e potenziamento al fine di porre maggiore attenzione al singolo; laboratori di attività manipolative per il controllo della motricità fine, per la coordinazione oculomanuale e per lo sviluppo della creatività espressiva utile alla rimozione delle difficoltà relazionali e comunicative; laboratori di drammatizzazione, essenziale anch'essa per il superamento di tutti i problemi legati alla comunicazione verbale; giochi sensoriali e attività psicomotorie propedeutici all'apprendimento della lettura, della scrittura e della matematica; lavori di approfondimento, di ricerca, di osservazione dove gli alunni, divisi per gruppi potranno sperimentare in modo diverso la relazione con i compagni. Organizzazione didattica Ambiti disciplinari Linguistico espressivo – storico – sociale: Italiano, Storia, Geografia, Cittadinanza e Costituzione; Logico – matematico: Matematica, Scienze; N.B. Le altre discipline saranno aggregate al gruppo-base a dell’insegnante. seconda delle maggiori competenze Utilizzo delle compresenze: vigilanza degli alunni durante la mensa scolastica, supporto didattico o studio guidato, ovvero divisione del gruppo classe in sottogruppi di lavoro differenziato, alternandosi in attività di compensazione, ovvero svolgimento, per tutto il gruppo classe, di tematiche inter/pluridisciplinari o di attività integrative. 66 ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA – TEMPO NORMALE DISCIPLINE OBBLIGATORIE ITALIANO STORIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA INGLESE ARTE E IMMAGINE MUSICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE CATTOLICA LABORATORIO LING./ESPRESSIVO LABORATORIO MATEMATICO/SCIENT. LABORATORIO ANTROPOLOGICO MONTE ORE SETTIMANALE Classe I 9 2 2 5 2 1 1 1 1 1 2 1 1 1 30 Classe II 8 2 2 5 2 1 2 1 1 1 2 1 1 1 30 Classe III 7 2 2 5 2 1 3 1 1 1 2 1 1 1 30 Classe IV 7 2 2 5 2 1 3 1 1 1 2 1 1 1 30 Classe V 7 2 2 5 2 1 3 1 1 1 2 1 1 1 30 SCUOLA PRIMARIA – TEMPO PIENO DISCIPLINE OBBLIGATORIE ITALIANO STORIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA INGLESE ARTE E IMMAGINE MUSICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE CATTOLICA MENSA E DOPO MENSA MONTE ORE SETTIMANALE Classe I 12 2 2 8 2 1 1 2 2 2 2 4 40 Classe III 10 2 2 8 2 1 3 2 2 2 2 4 40 Classe IV 10 2 2 8 2 1 3 2 2 2 2 4 40 * Il collegio dei docenti delibera annualmente, sulla base di apposite analisi dei bisogni formativi, i tempi da dedicare alle discipline da ricondurre al monte ore settimanale obbligatorio di 40 ore. GIORNI LUNEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’ GIORNI MARTEDI’ GIOVEDI’ SABATO TEMPO PIENO SCUOLA PRIMARIA MARINA DI GIOIOSA ENTRATA USCITA 8,00 16,40 8,00 16,40 8,00 16,40 ENTRATA USCITA 8,00 13,00 8,00 13,00 8,00 12,00 Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,20 GIORNI LUNEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’ GIORNI MARTEDI’ GIOVEDI’ SABATO TEMPO PIENO SCUOLA PRIMARIA MAMMOLA (Classe I) ENTRATA USCITA 8,00 16,00 8,00 17,00 8,00 17,00 ENTRATA USCITA 8,00 13,00 8,00 13,00 8,00 12,00 Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,00 67 TEMPO PROLUNGATO SCUOLA SECONDARIA I GRADO AREA UMANISTICA Laboratorio di geografia: l'incontro tra storia – storia dell’arte e Territorio (Il laboratorio di geografia contribuirà ad arricchire, attraverso lo studio storico ed artistico, la conoscenza del proprio territorio. Si effettueranno, nel corso dell’anno, uscite didattiche allo scopo di visitare siti archeologici trattati nel corso delle attività laboratoriali) AREA SCIENTIFICA Laboratorio di informatica (Il laboratorio di informatica consentirà agli alunni di accostarsi allo studio della matematica e delle scienze in maniera innovativa e di potenziare le capacità logiche) TEMPO NORMALE MARINA DI GIOIOSA CLASSI 1 – 2 – 3 A e B GIORNI LUN-SAB ENTRATA 8,00 USCITA 13,00 TEMPO PROLUNGATO MARINA DI GIOIOSA CLASSI 1 - 2 – 3 C GIORNI LUNEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ SABATO GIORNI MARTEDI’ VENERDI’ ENTRATA 8,00 8,00 8,00 8,00 ENTRATA 8,00 8,00 USCITA 13,00 13,00 13,00 13,00 USCITA 17,00 17,00 Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,00 TEMPO PROLUNGATO MAMMOLA GIORNI MERCOLEDI’ VENERDI’ GIORNI LUNEDI’ MARTEDI’ GIOVEDI’ SABATO TUTTE LE CLASSI ENTRATA 8,00 8,00 ENTRATA 8,00 8,00 8,00 8,00 USCITA 17,00 17,00 USCITA 13,00 13,00 13,00 12,00 Pausa mensa e dopo mensa ORE 13,00-ORE 14,00 68 CENTRO TERRITORIALE PERMANENTEPERMANENTE-EDA DISTRETTO N.32 Il Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti (CTP/EDA) di Marina di Gioiosa Jonica è stato istituito ai sensi dell’Ordinanza Ministeriale 455/1997 al fine di contribuire allo sviluppo della persona garantendo il diritto all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e favorendo il pieno esercizio del diritto di cittadinanza (Direttiva n. 22del 06/02/2001). Il CTP/EDA opera sul territorio da oltre dieci anni e risponde alle esigenze formative del Distretto 32 nel quale sono presenti i comuni di Marina di Gioiosa Jonica, Mammola, Gioiosa Jonica, San Giovanni di Gerace, Martone e Grotteria. Il bacino di utenza è formato anche da un rilevante numero di stranieri di varia nazionalità, prevalentemente rumeni, ucraini, marocchini e indiani. Il Centro Territoriale Permanente (CTP) affronta quotidianamente il tema della riscolarizzazione in età adulta, dell’apprendimento per tutta la vita nel contesto della società multietnica e multiculturale che si va delineando. Fa coesistere, con ogni adulto, il diritto all’istruzione con il diritto all’orientamento, al riorientamento e alla formazione professionale. L’azione formativa ha una funzione sociale essenziale sia per recuperare una condizione culturale e professionale, sia per prevenire fenomeni di esclusione e di marginalità che spesso coinvolgono i giovani in pericolo di deviazione e gli adulti espulsi dai circuiti lavorativi. Un’azione formativa organica ed efficace, che voglia fornire competenze in grado di accrescere realmente le opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, deve, sul piano personale, restituire all’individuo la stima di sé e favorire la graduale presa di coscienza di potenzialità inespresse e sul piano dell’istruzione scolastica e della cultura personale, far acquisire conoscenze di base che consentano l’apprendimento di nuove competenze professionali. Il CTP/EDA eroga gratuitamente, agli adulti che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età: 1. Corsi annuali Corso finalizzato al conseguimento del titolo di studio di scuola secondaria di primo grado; le materie insegnate sono: italiano, storia, geografia, lingua francese, matematica, scienze e tecnologia. Il corso permette di accedere all’esame di Stato finale. Il diploma di scuola secondaria di I grado (ex licenza media) è riconosciuto come titolo valido anche per i corsisti stranieri che vogliono ottenere regolare permesso di soggiorno in Italia. Corso di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana per fornire agli iscritti le competenze di base, socio-relazionali e comunicative necessarie ad una più piena integrazione sul territorio e nel mondo del lavoro. I corsisti concordano con i docenti del Centro un percorso formativo personale (Patto formativo) secondo le risorse e le attitudini individuali, gli esiti dell’orientamento e l’accreditamento delle competenze in ingresso. Alla fine del percorso formativo vengono rilasciate le relative attestazioni, certificazioni e titoli di studio. 69 2. Corsi brevi modulari Accanto ai corsi annuali il CTP/EDA offre, sempre gratuitamente, corsi brevi e modulari di vario genere e dalla durata variabile destinati ad un pubblico adulto. Le aree di intervento sono suddivise in : area informatica (Informatica I° e II° livello), area linguistica (Inglese, Francese e Spagnolo livello base) ed area artistico-espressiva (Taglio e cucito, Danze popolari e teatro, Tecniche di ricamo e macramè, Découpage, Stencil, Scrap-art, Pittura su stoffa, Pratiche manipolative e artistiche [bigiotteria, creazione oggettistica varia con legno, carta, creta, pasta a modellare; Tecniche di manipolazione plastica], Fotografia, Maquillage, Corso per guida turistica). L’attivazione dei corsi dipende dalle risorse messe a disposizione del Centro dal Fondo d’Istituto e dai fondi regionali, nonché dal numero di iscritti. I corsi si svolgono nella sede principale di Marina di Gioiosa Jonica e Gioiosa Jonica. 70 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Referente: prof.ssa Villari Mirella La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 dedicata agli “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e le relative “Indicazioni operative”, dettate dalla Circolare n.8 del 6 marzo 2013 ufficializzano il termine“B.E.S.” alunni con Bisogni Educativi Speciali. Con l’acronimo“B.E.S.” ci si riferisce alle situazioni di alunni che si trovano, anche transitoriamente, in condizioni di difficoltà e/o svantaggio per i quali sono necessarie la predisposizione e la realizzazione di percorsi opportunamente tarati sul singolo. Sono individuate tre grandi sotto categorie dei Bisogni Educativi Speciali: - Disabilità - DSA e Disturbi Evolutivi Specifici - Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno bisogno di un percorso individualizzato e/o personalizzato che includa una progettazione didattico-educativa, strategie di intervento idonee, criteri di valutazione degli apprendimenti ,che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Per perseguire tale “ politica per l’inclusione “ è istituito il GLI – gruppo di lavoro per l’inclusione - i cui compiti si estendono alle problematiche relative a tutti i BES, che elabora il Piano Annuale per l’Inclusività – PAI - inteso come lo strumento per la progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, basato su un’attenta lettura del grado di inclusività e su obiettivi di miglioramento. DIVERSABILITA’ L’integrazione degli alunni con disabilità si configura come un’azione specifica all’interno del progetto formativo d’Istituto che ha come oggetto il benessere e gli apprendimenti di tutti gli alunni in una scuola di tutti e per tutti. Gli alunni diversamente abili vengono inseriti nelle classi e particolare attenzione è data al momento dell’accoglienza per favorirne l’inserimento e la valorizzazione nella classe. Pertanto la presenza di uno o più alunni in situazione di handicap nelle sezioni/classi è finalizzata alla piena integrazione di ognuno sia nel gruppo di appartenenza che nell’intera comunità scolastica e comporta, all’interno del quadro educativo, didattico ed organizzativo, una riformulazione dei parametri di interazione e comunicazione tale da coinvolgere l’intera classe ed estendere a tutti le ricadute positive. seguono piani educativi individualizzati con l’aiuto di insegnanti di sostegno specializzati. Detti alunni seguono piani educativi individualizzati col supporto di insegnanti di sostegno specializzati. La programmazione educativodidattica si basa sul profilo dinamico funzionale del bambino ed è concordata, valutata ed aggiornata dall’équipe psicopedagogia che lo segue. Tale programmazione seguirà, per quanto possibile, le programmazioni di classe al fine di favorire una reale integrazione degli alunni. A tutto questo si affianca un progetto di istituto che si pone come obiettivi primari l’accoglienza e l’integrazione dei ragazzi portatori di handicap all’interno del tessuto sociale scolastico. Costruendo un progetto educativo (pensato in collaborazione dagli insegnanti, dagli operatori dell’ASL e dei Servizi Sociali, dai genitori e da tutti gli adulti che vivono nel contesto prossimale degli alunni diversabili) attraverso cui offrire ogni possibile opportunità formativa, ci si propone di: 1. valorizzare le potenzialità cognitive, motorie e socio-relazionali; 2. sviluppare l’autonomia personale e sociale; 3. alfabetizzare, recuperare e potenziare le abilità di base. Scuola, sanità e famiglia pertanto costituiscono uno specifico Gruppo Operativo a tre voci che elabora per ciascun allievo in situazione di 71 handicap un apposito progetto/percorso educativo individualizzato e personalizzato che tiene conto delle difficoltà e delle potenzialità (accertate a livello sanitario), dei dati anamnestici e delle osservazioni sistematiche (registrate a livello scolastico) al fine di favorire la piena formazione della persona in funzione di un progetto di vita che coinvolge tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l’alunno e che preveda per tutti e per ciascuno: tempi spazi contesti ed esperienze di relazioni reciproca valorizzazione Iter Normativo Il D.P.C.M n. 185 del 23/02/06 all’art. 2 individua le modalità e i criteri per l’individuazione dell’alunno come soggetto in situazione di handicap. Le Aziende Sanitarie dispongono, su richiesta documentata dei genitori o degli esercenti la potestà parentale o la tutela dell’alunno medesimo, appositi accertamenti collegiali, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli 12 e 13 della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Le richieste delle famiglie andranno predisposte sull’apposito modello ed inviate tramite raccomandata A/R, fax o presentate a mano dagli interessati all’Unità Multidisciplinare operante all’interno dell’A.S.P. di Locri. Gli accertamenti da effettuarsi entro i termini previsti dal decreto sono documentati attraverso la redazione di un verbale sottoscritto dai componenti il collegio che individua l’alunno come soggetto in situazione di handicap ai sensi dell’art. 3, comma 1 o comma 3 della legga 5 febbraio 1992, n. 104 e reca l’indicazione della patologia accertata con riferimento alle classificazioni internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questi accertamenti sono propedeutici alla redazione della diagnosi funzionale dell’alunno, cui provvede l’Unità Multidisciplinare. Il verbale di accertamento e il documento relativo alla diagnosi funzionale sono trasmessi ai genitori o agli esercenti la potestà parentale o la tutela dell’alunno e da questi all’Istituzione Scolastica presso cui l’alunno va iscritto, ai fini della tempestiva adozione dei provvedimenti conseguiti. Referente: prof.ssa Jerinò Ornella Premessa I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono disturbi che interessano in modo significativo, ma circoscritto, alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in assenza di problemi cognitivi, neurologici o sensoriali. Il nucleo del disturbo è la difficoltà a rendere automatico e facile il processo di lettura, di scrittura e di calcolo per cui l’alunno con DSA impiega molto tempo ed attenzione per leggere, scrivere e calcolare. Sulla base delle abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia: è un disturbo nell’acquisizione della lettura, che risulta essere scorretta e non fluente; disgrafia: riguarda le difficoltà di riprodurre segni grafici, cioè le abilità esecutive della scrittura; disortografia: è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare il linguaggio parlato nel linguaggio scritto; discalculia: si presenta come una difficoltà specifica nell’apprendimento del calcolo. 72 Legislazione In ottemperanza alle disposizioni della Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 e del recente Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011, comprensivo delle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento, codesta Istituzione Scolastica, dotata di una figura di referente DSA, al fine di supportare i docenti e gli alunni nelle loro attività didattiche, redige annualmente, il PDP Piano Didattico Personalizzato. Il fine ultimo del PDP è quello di perseguire il miglioramento dell’offerta formativa, della qualità dell'azione educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi. Strumenti Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono modificabili attraverso interventi mirati. Per questo è fondamentale l'insieme delle azioni che la scuola mette in atto, per ridurre o compensare il disturbo, al fine di permettere il pieno raggiungimento del successo formativo all’alunno con DSA. Il nostro Istituto Comprensivo si impegna ad individuare e a progettare risorse per rispondere in modo efficace ai bisogni e alle esigenze degli alunni con DSA, tenendo conto delle abilità possedute dall’allievo e potenziando anche le funzioni non coinvolte nel disturbo. La famiglia, di propria iniziativa, o informata dalla scuola sulle persistenti difficoltà del proprio figlio, provvede a far valutare l’alunno da uno specialista; in seguito consegna la diagnosi al Dirigente Scolastico che avvisa i docenti. Tutti i docenti della classe elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PDP) su modello unico per tutto l'Istituto, sottoscritto anche dai genitori, nel quale sono specificate le proposte di insegnamento per l’alunno e i criteri per le verifiche e la valutazione, coerenti con quanto definito , necessari definito,necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. In modo particolare, nel PDP è stabilito l’utilizzo dei più opportuni provvedimenti compensativi dispensativi: gli strumenti compensativi: tutti gli strumenti didattici e tecnologici che sollevano l’alunno da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo; le misure dispensative: sono interventi che consentono all’allievo con DSA di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. IL PDP è la programmazione educativa, lo strumento formale che documenta l’intervento didattico personalizzato, che i docenti attuano nei confronti degli alunni con disturbi specifici di apprendimento, e tiene conto delle loro specifiche peculiarità segnalate nella diagnosi, attraverso il quale si realizza il contratto formativo con la famiglia e l’interazione con gli enti territoriali coinvolti. Esso è un patto d'intesa fra docenti, famiglia e istituzioni sociosanitarie, nel quale devono essere individuati e definiti gli strumenti dispensativi e compensativi necessari all'alunno per raggiungere in autonomia e serenità il successo scolastico. Il PDP non è un documento statico e come tale deve quindi prevedere dei momenti in cui esso possa essere aggiornato con nuove informazioni derivanti dall'osservazione dell'alunno. L’alunno con il tempo acquisisce sempre più autonomia e sicurezza, e magari, crescendo, ha necessità di cambiare anche le strategie che utilizza. E’ fondamentale che l’osservazione attenta dei docenti e la consapevolezza dell’alunno portino a momenti di verifica del PDP al fine di modificarlo a seconda delle nuove esigenze. AREA DELLO SVANTAGGIO Per l’area dei Bes che interessa lo svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, si chiarisce che ogni alunno, con continuità o per determinati periodi di tempo, può manifestare bisogni educativi speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici e sociali. Rispetto ad essi il nostro Istituto offrirà adeguate e personalizzate risposte. Queste tipologie di BES, qualora non rientrino nelle previsioni delle leggi 104 o 170, vanno individuate dal Consiglio di classe sulla base di elementi oggettivi – segnalazione degli operatori dei servizi sociali - ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e 73 didattiche opportunamente verbalizzate. Tutte queste differenti problematiche hanno bisogno di un intervento didattico attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato condiviso con la famiglia per definire, monitorare e documentare le strategie di intervento e i criteri di valutazione degli apprendimenti. Il P.D.P. è la trasformazione in atto concreto del diritto a ricevere il tipo di istruzione adatto alle proprie specifiche condizioni perché individualizzare e personalizzare la didattica significa dare ad ognuno ciò di cui ha bisogno. I docenti per disegnare questi percorsi per gli studenti possono avvalersi degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010. Si tratta, quindi, di un intervento commisurato alle potenzialità dell’alunno, che rispetti i suoi tempi di apprendimento , che ne valuti i progressi rispetto alle abilità di partenza attraverso una programmazione flessibile (che varia in funzione dei tempi,ritmi e modalità di apprendimento della classe), calibrata sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La valutazione, sia periodica che finale, degli alunni con disabilità riconosciuta viene operata sulla base del Piano Educativo Individualizzato che può prevedere : Programmazione minima (Obiettivi minimi riconducibili a quelli della classe ) con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline – art.15 comma 3 O.M. n.90 /01. Programmazione equipollente (Obiettivi minimi riconducibili a quelli della classe) con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti, ricercando la medesima valenza formativa art.318 D.L.vo n.297/94 Programmazione differenziata (Obiettivi non riconducibili a quelli della classe) - art 15 comma 4,5,6 O.M. n. 90/01 La valutazione prescinde, pertanto, dal raggiungimento degli obiettivi standard e valuta, invece, il processo formativo in rapporto alle loro potenzialità ed ai livelli di apprendimento e di autonomia iniziali. Il PEI resta lo strumento prioritario per esplicitare, motivare e definire le modalità valutative, in relazione al percorso educativo dell’alunno/studente e agli obiettivi personalizzati/individualizzati. Nella valutazione degli alunni d.a. effettuata da tutti i docenti curriculari con l’insegnante di sostegno è indicato, sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici e quali attività integrative siano state svolte, anche in sostituzione parziale/semplificazione/integrazione/riduzione dei contenuti programmatici di alcune discipline. Gli insegnanti stabiliscono obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali tenendo presenti le difficoltà manifestate e calibrando le richieste in relazione ai singoli alunni e alle specifiche patologie. I criteri di valutazione saranno riferiti ai seguenti indicatori: condizioni socio-ambientali e personali dell’alunno/a; livello di partenza; qualità del metodo di lavoro; - progressi fatti registrare in direzione del raggiungimento degli obiettivi; partecipazione alle lezioni; - impegno nello studio e nello svolgimento delle consegne; competenze raggiunte; - grado di maturazione globale della personalità. Operativamente nella scuola Primaria e Secondaria si ritiene utile utilizzare una scala di valutazione numerica da 5 a 10. Nel documento di valutazione della scuola Primaria, dove è ancora prevista la trascrizione di un giudizio descrittivo, si ritiene che non debba comparire alcun riferimento specifico al PEI o alla Legge 104, ma una breve motivazione che specifichi il tipo di percorso effettuato dall’alunno: ad esempio “le valutazioni si riferiscono ad obiettivi personalizzati (o individualizzati)” oppure: “ l’alunno ha seguito un percorso didattico (educativo) personalizzato (individualizzato)” 74 VOTI IN DECIMI E GIUDIZI SIGNIFICATO VOTO IN DECIMI 10 9 8 7 6 5 Completa padronanza degli obiettivi di apprendimento. Autonomia pienamente raggiunta. Partecipazione ottima e continuativa Pieno raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. Autonomia acquisita efficacemente. Partecipazione molto attiva. Buono il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. Autonomia adeguata. Partecipazione attiva Discreto (più che sufficiente) il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. Autonomia in evoluzione. Partecipazione abbastanza attiva. Raggiungimento degli obiettivi minimi di apprendimento. Autonomia da sostenere. Partecipazione parziale. Parziale (limitato -insufficiente) raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. Autonomia limitata GIUDIZIO Ottimo Distinto Buono Discreto Sufficiente Non sufficiente COMPOSIZIONE G.L.I. A.S. 2014/2015 Docenti di sostegno N Scuola Infanzia 1 Lucà Maria Rosaria Macheda Lucia 2 Curricolari Scuola Infanzia Caracciolo Loredana N Scuola Primaria 1 Alì Maria Rosa 2 Congiusta Paola 3 4 Del Genio Ivana Fantò Maria Luisa Fuda Emanuela Gervasi Anna Greco Teresa Jerinò Ornella Lavorata Maria 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Marando Anna Teresa Marando Elsa Marando Maria Teresa Pasquino Daniela Romeo Maria Grazia Rullo Damiana Rullo Delia Sgrò Teresa Sposari Giuseppina Veneto Benedetta Veneto Caterina Vinci Elio F. Vivino Ilaria Curricolari Scuola Primaria N Cristallo Carmela Taliano Rosetta 1 Cagliuso Concetta 2 Macrì Elisabetta Marta 3 4 Napolitano Anna Rita Nicita Annunziata 5 6 7 8 9 Panetta Corrado Perez Giacomo Rodà Lucrezia Sapone Giuseppa Scarfò Maria Antonietta Triunveri Annunziata 10 Scuola Secondaria primo Grado Curricolari Scuola Secondaria 1° Guarnieri Mimma Ferraro Silvana 75 UNITA’ MULTIDISCIPLINARE GENITORI Dott.ssa Foti Giuseppa – NPI Scali Vittoria – Assistente Sociale Alagna Maria Immacolata ( Primaria Spilinga) Bella Marilena ( Primaria E. Rodinò ) Mirarchi Caterina – Pedagogista Commisso Angela ( Sec. 1° - Mammola ) Lombardo Antonio ( Sec. 1° - M.G.J. ) Romeo Marisa ( Infanzia Mammola) Salerno Rosaria ( Primaria E. Rodinò ) Trentin Maria Cristina ( Primaria Mammola ) Il G.L.I. si riunirà in composizione ristretta o allargata in rapporto alle esigenze di ciascuna categoria di alunni con BES, coinvolgendo anche gli insegnanti di classe. Il GLHO riguarda il singolo alunno con certificazione di disabilità ai fini dell’integrazione scolastica ed è composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno), operatori A.S.P. che seguono il percorso riabilitativo dell’alunno con disabilità, i genitori dell’alunno, operatori di contesti extrascolastici, al fine di creare unità e organicità tra i diversi interventi di facilitazione per la realizzazione del progetto di vita. 76 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI PREMESSA Da alcuni anni la nostra scuola è frequentata da alunni stranieri provenienti da paesi europei ed extraeuropei, da qui l’esigenza di fare in modo che il loro inserimento risulti sempre più positivo e che la loro presenza a scuola sia vissuta come un arricchimento umano e culturale. Finalità La scuola si propone di: Definire pratiche condivise all’interno della Scuola in tema di accoglienza e di integrazione degli alunni stranieri Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi appartenenti ad altra nazionalità e ad altre culture nel sistema scolastico e sociale de nostro territorio Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie” di ogni bambino/ragazzo Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato. I CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE I criteri per l’assegnazione alla classe, deliberati dal Collegio dei docenti, sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente e di cui tiene conto la commissione sono: I minori stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica. Slittamenti di un anno su classe inferiore vanno ponderati con molta attenzione in relazione ai benefici che potrebbero apportare e sentita la famiglia. Scelte diverse andranno valutate caso per caso. L'iscrizione ad una classe diversa da quella corrispondente all'età anagrafica deve tenere conto dei seguenti elementi: ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica; accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno; corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza; 77 titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno; periodo dell’anno scolastico nel quale viene effettuata l’iscrizione. (Es. per iscrizioni richieste verso la fine del secondo quadrimestre, è auspicabile evitare situazioni che sfocino inevitabilmente nel cambio classe per ripetenza); Eventuali situazioni problematiche delle classi accoglienti (presenza di alunni disabili, situazioni di svantaggio non certificato, numero eccessivo di alunni stranieri già inseriti, numero di alunni ripetenti, dinamiche di gruppo particolari ...). LA VALUTAZIONE E’ evidente che valutare un alunno straniero è sicuramente molto più difficile di quanto non lo sia per un alunno italiano. L’alunno non italofono, o non ancora sufficientemente italofono, non è generalmente un alunno incompetente su tutto, ma si trova, per qualche tempo, in una situazione nella quale non ha le parole per dire, comunicare la sua competenza scolastica, disciplinare … Incompetenza linguistica, quindi, non significa incompetenza scolastica. Sul documento di valutazione, laddove non si abbiano indicazioni chiare sul raggiungimento degli obiettivi, e, a seconda della data di arrivo dell’alunno e delle informazioni raccolte sulle sue abilità e conoscenze scolastiche, negli spazi riservati alle discipline o agli ambiti disciplinari, possono essere espressi enunciati di questo tipo o simili: A. “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana” B. “La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana” Per quanto concerne la valutazione finale, è possibile, almeno per il primo anno dell'inserimento scolastico degli alunni non italofoni, avere una visione ed un uso più elastico della scheda, utilizzando giudizi globali che mettano in evidenza i progressi nell’acquisizione del lessico disciplinare e le operazioni mentali che lo sottendono, facendo riferimento agli obiettivi programmati per il singolo piano di lavoro individualizzato e tenendo conto dei dati di partenza di ciascun alunno. L’ORIENTAMENTO L’Istituto promuove attività di orientamento per tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado e, con particolare attenzione, anche per gli studenti stranieri, affinché siano sostenuti ed “accompagnati” nelle proprie scelte scolastiche e lavorative, al fine di contenere il più possibile il rischio di dispersione o abbandono scolastico particolarmente elevato fra gli studenti stranieri. Tale processo avviene con il coinvolgimento delle famiglie. Normativa di riferimento Circolare n. 74 del 21/12/ 2006 D.P.R. 275/1999 DPR 31/8/99 n° 394 Linee guida del MPI per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri - Febbraio 2006 CM 26 luglio 1990, n. 205 Legge n. 40 del 6/3 78 LA PROVA INVALSI IL decreto legge del 7 settembre 2007, n°147 ha introdotto, per l’esame finale della scuola secondaria di Primo grado un’ulteriore prova scritta, a carattere nazionale, con l’obiettivo di verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli alunni in italiano e matematica. I testi relativi alla suddetta prova sono uguali per le scuole di tutta Italia e vengono scelti dal Ministro della Pubblica Istruzione predisposti annualmente dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e Formazione, il 17 giugno 2008 si è svolta la prima prova scritta, introdotta dalla legge del 25 ottobre 2007 n°176 ( INVALSI ). A partire dall’anno scolastico 2010, in base D.P.R. 22 giugno 2009.122 ( art.3. comma 4 e 6) la prova concorre alla valutazione finale degli alunni insieme altre prove scritte, al colloquio orale e al voto di ammissione all’esame. La sezione di matematica prevede quesiti a scelta multipla e a risposta aperta sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni. La sezione di italiano prevede test oggettivi per rilevare le conoscenze grammaticali riferite alla morfologia e alla sintassi della frase semplice e complessa e diverse tipologie testuali per verificare le capacità di comprensione di un testo attraverso la comprensione locale e globale, l’organizzazione logica del discorso entro e oltre la frase e la competenza lessicale. Le finalità della prova nazionale sono: Completare gli elementi di valutazione propri della scuola con elementi rilevati a livello nazionale in modo da avviare azioni per migliorare la qualità della scuola. Contribuire al progressivo allineamento degli apprendimenti degli studenti a standard nazionali. Favorire il completamento dell’autonomia scolastica con mirate azioni di stimolo e sostegno, verso il raggiungimento di livelli crescenti di qualità. Acquisire ulteriori elementi per definire lo stato del sistema di istruzione. Metodologia La Programmazione educativo -didattica della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado è l’elaborazione di un progetto che ha il compito principale di esplicitare con chiarezza, precisione e coscienza le varie fasi del processo educativo tenendo contemporaneamente presente sia le reali condizioni sociali, culturali e ambientali in cui l’Istituto opera sia le risorse disponibili. 79 a. Rilevamento situazione iniziale mediante contatti preliminari con la scuola dell’Infanzia e Primaria, prove di ingresso e osservazione sistematica dei comportamenti. b. Progettazione degli interventi educativi e didattici individualizzati sulla base di quanto emerso nella rilevazione iniziale e definiti attraverso indicatori e descrittori di valutazione. Si farà ricorso a interventi di: Recupero delle abilità di base per gli alunni diversamente abili attraverso la semplificazione degli obiettivi e l’uso dei mezzi informatici; Recupero delle abilità di base attraverso la compresenza dei docenti; Consolidamento e potenziamento delle abilità di base attraverso opportune esercitazioni personalizzate; c. Metodi e strumenti Le diverse metodologie vengono seguite, secondo le scelte dei singoli consigli di classe, in relazione alle situazioni di partenza. Si utilizzano perciò: Il metodo induttivo, partendo dall’osservazione e dall’analisi, per stimolare la riflessione e il senso critico; Il metodo deduttivo, partendo dal generale, per arrivare al particolare e all’applicazione delle regole; L’uso del dialogo e della discussione per favorire la comunicazione e la comprensione; La ricerca sul campo anche attraverso visite di istruzione; L’organizzazione del lavoro a livello individuale per sviluppare le proprie capacità; L’organizzazione del lavoro a piccoli gruppi per la socializzazione dell’apprendimento; Attività integrative (informatica, teatro…), di recupero e di sostegno; Uso dei testi in adozione, quaderni di lavoro, schemi e cartelloni sussidi audiovisivi, materiali multimediali, laboratori (linguistica, informatica, scientifica, tecnica, artistica, musicale), biblioteca, lavagna interattiva attrezzature sportive; Interventi di esperti ai fini dell’orientamento, dell’educazione alla salute, ambientale, stradale, alla lettura e alla scrittura; Arricchimento dell’offerta formativa. Le metodologie e gli strumenti summenzionati oltre a favorire l’apprendimento e la socializzazione, mireranno a stimolare la creatività personale di ogni discente secondo le proprie attitudini. Per quanto concerne la scuola primaria Gli insegnanti, per valorizzare il lavoro di gruppo degli alunni, una didattica attiva, laboratoriale e di ricerca attraverso il cooperative learning, il circle time, il braistorming, per promuovere apprendimenti significativi, pianificare gli interventi in classe e per proporre attività diversificate affinché gli alunni, con sempre maggior correttezza ortografica e sintattica sia orale sia scritta imparino a raccontare, descrivere, ricercare, sintetizzare e raccogliere informazioni propongono: Percorsi graduali, progressivi, flessibili ed interdisciplinari che consentano di puntare l’attenzione sia sugli aspetti peculiari di ciascuna abilità, sia sulla loro integrazione. Manualità, rielaborazione cognitiva ed uso delle abilità linguistiche, logiche matematiche, scientifiche, antropologiche ed espressive facendo ricorso all’esperienza ed all’operatività. 80 Sviluppo delle capacità di ascolto e di interazione attraverso la conversazione, la capacità di lettura e comprensione di testi di vario tipo. L’obiettivo di una matematica viva attraverso una metodologia laboratoriale come modalità privilegiata di approccio al conoscere, al fare, alla soluzione di problemi per educare il pensiero logico. Un clima di ricerca e confronto per sollecitare gli alunni a riconoscere problemi, porre domande, cercare risposte e mettere in discussione proposte, avendo coscienza delle proprie idee e rispettando quelle degli altri. Atteggiamenti di curiosità ed interesse verso le conoscenze storiche, geografiche e scientifiche affinché i discenti imparino a comprendere i testi disciplinari, sappiano usare i linguaggi specifici, a praticare le procedure di osservazione, di ricerca e sintesi per costruire un sapere strutturato in modo da aggregare le conoscenze all’interno di un sistema, utilizzando una metodologia che valorizza la ricerca e l’interpretazione, nonché la ricostruzione degli eventi storici e geografici. Verifiche e criteri di valutazione Nel quadro delle finalità educative la valutazione ha la funzione di aiutare insegnanti, allievi e famiglie a prendere coscienza dell’evoluzione del processo formativo dei singoli ragazzi. Per la valutazione interperiodale, quadrimestrale e finale i team e i consigli di classe e di interclasse per ciascun allievo prendono in considerazione i seguenti elementi: La situazione di partenza; L’interesse l’impegno e il senso di responsabilità; Il ritmo del processo di apprendimento; Le abilità nell'acquisire procedimenti metodologici per ogni disciplina; La personalità, e il grado di maturazione del singolo alunno, in relazione, anche, all’ambiente socio culturale di appartenenza; Il progresso in relazione agli obiettivi programmati; Le eventuali carenze dimostrate; IL livello di maturazione globale. Per la valutazione in itinere, tutti i docenti, in modo vario e a seconda delle discipline, osservano sistematicamente l’apprendimento degli alunni tramite strumenti diversi: relazioni, questionari, test, prove strutturate e non, interrogazioni orali e scritte, ricerche individuali e di gruppo, elaborazioni grafiche, simulazioni delle prove Invalsi, compiti svolti a casa, per verificare il raggiungimento degli obiettivi specifici e differenziati. (Relativamente all’insegnamento della lingua francese nella scuola secondaria di I Grado, per volontà collegiale si è deciso di privilegiare l’aspetto orale comunicativo della disciplina, eliminando le prove di verifica scritte previste dal curricolo ed anche la prova scritta dagli esami finali.) I docenti avranno altresì il compito di: Rinforzare gli atteggiamenti positivi degli alunni stimolando le loro attitudini. 81 Motivare al recupero qualora i ragazzi conseguissero risultati negativi. Coinvolgere l’alunno nel processo della valutazione per informarlo sul valore dei criteri e degli obiettivi adottati e per aiutarlo a non demonizzare l’errore. Ricorrere alla non ammissione della classe solo dopo essere intervenuti con tutte le risorse a disposizione per condurre l’alunno al conseguimento degli obiettivi prefissati. La valutazione quadrimestrale ed annuale di tutti gli apprendimenti, la certificazione delle competenze acquisite dagli studenti e la valutazione dell’esame finale del ciclo (Scuola Secondaria di Primo Grado) sono effettuate tramite l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Al fine di contribuire alla chiarezza e alla trasparenza della comunicazione fra docenti, alunni e famiglie, i docenti hanno formulato la seguente tabella. Inoltre, nella scuola secondaria di I grado, gli esiti delle prove scritte ed orali sono trascritti da tutti i docenti sul loro registro personale e tutti i genitori possono prendere visione degli elaborati che i loro figli svolgono in classe. 82 SCUOLA PRIMARIA DESCRITTORI DEI PARAMETRI DI VALUTAZIONE FASCE LIVELLO VOTO CONOSCENZE APPLICAZIONE STRATEGIE RISOLUTIVE COMPRENSIONE LINGUAGGIO LIVELLO AUTONOMIA MOLTO BASSA 4 Conoscenza molto scarsa dei contenuti Applica solo le tecniche operative più semplici Richiede di essere guidato durante tutto il percorso risolutivo Riesce a cogliere solo gli elementi minimi di un testo Manifesta grosse difficoltà nell’uso dei vari linguaggi Manca quasi completamente di autonomia BASSA 5-6 Conosce i contenuti in modo parziale e frammentario Applica con difficoltà le tecniche operative Richiede la guida del docente per impostare strategie risolutive Ha difficoltà a cogliere il significato essenziale di un testo Si esprime nei diversi linguaggi in modo inadeguato Possiede scarsa autonomia MEDIOBASSA 6-7 Conosce i contenuti principali Ha una parziale conoscenza delle tecniche operative Non imposta autonomamente strategie risolutive in semplici situazioni Coglie il significato essenziale di un testo Si esprime in modo semplice È autonomo solo in parte MEDIA 7-8 Conosce gran parte dei contenuti in modo puntuale Applica in modo abbastanza corretto le tecniche operative Usa in modo consapevole le strategie risolutive Comprende gli argomenti fondamentali Si esprime in modo chiaro e adeguato È sufficientemente autonomo Conosce i contenuti in modo completo Utilizza ed applica correttamente le tecniche operative È in grado di definire strategie risolutive in situazioni note anche complesse. Coglie gli elementi di un messaggio in forma adeguata Ha padronanza dei termini specifici e si esprime in modo appropriato nei diversi linguaggi Possiede buona autonomia Conosce i contenuti in modo approfondito ed organico Utilizza correttamente tutte le tecniche operative È in grado di definire strategie risolutive in situazioni note anche complesse Ricava le informazioni ed opera i collegamenti richiesti Ha padronanza dei termini specifici e si esprime in modo appropriato nei diversi linguaggi Possiede piena autonomia MEDIOALTA ALTA 8-9 9-10 83 GRIGLIA VALUTAZIONE Scuola Secondaria di Primo Grado INDICATORI DESCRITTORI CONOSCENZE -concetti, norme, argomenti, utilizza conoscenze complete, ben procedure e strumenti articolate ed culturali: -strategie e tecniche approfondite di comprensione e produzione scritta ed orale applica -procedure matematico autonomamente, scientifiche (di calcolo, di con sicurezza e svolgimento, di correttezza,tecniche rappresentazione, di e procedure formalizzazione e di operative funzionali dimostrazione) allo svolgimento del - procedure grafico compito richiesto rappresentative tecniche e strategie motorie tecniche multimediali di base COMPRENSIONE DEL TESTO identifica con -dati, elementi di contenuto, prontezza, in modo concetti completo e -gli elementi costitutivi del puntuale,le discorso informazioni - gli elementi del contesto specifiche richieste comunicativo - principi, modalità di comunicazione - tipologie testuali - terminologia afferente i linguaggi specifici ESPOSIZIONE si esprime in modo uso formale della chiaro e corretto lingua (strutture sempre adeguato al morfosintattiche, contesto ed allo lessico, registro scopo comunicativo utilizza conoscenze complete ed approfondite applica autonomamente con correttezza tecniche e procedure operative funzionali allo svolgimento del compito richiesto identifica con facilità, in modo completo e appropriato, le informazioni specifiche richieste utilizza conoscenze complete ma non molto approfondite utilizza conoscenze utilizza conoscenze complete essenziali utilizza conoscenze superficiali utilizza conoscenze frammentarie e lacunose commette gravi errori nell’applicazione anche applica in modo applica in modo applica in modo solo generalmente globalmente corretto parzialmente corretto di tecniche e procedure operative funzionali corretto tecniche e tecniche e procedure tecniche e procedure allo svolgimento di compiti molto semplici applica procedure operative funzionali allo operative funzionali autonomamente operative funzionali svolgimento di compiti allo svolgimento di in modo allo svolgimento del semplici compiti semplici generalmente compito richiesto corretto tecniche e procedure operative funzionali allo svolgimento del compito richiesto identifica in modo identifica in modo appropriato le generalmente informazioni adeguato le specifiche informazioni richieste specifiche richieste si esprime in modo chiaro e corretto, adeguato al contesto ed allo scopo comunicativo - si esprime in modo chiaro e generalmente corretto, adeguato al contesto ed allo scopo comunicativo uso del linguaggio -incorre specifico occasionalmente in qualche imprecisione che non ostacola la chiarezza espositiva PERTINENZA, ORGANIZZAZIONE DEI individua con facilità individua in modo individua in CONTENUTI appropriato e modo corretto: e correttezza corretto: - i concetti chiave 1. i concetti chiave -i concetti chiave degli argomenti degli argomenti degli argomenti affrontati affrontati affrontati - i principali i principali collegamenti e 2. i principali collegamenti e riferimenti collegamenti e riferimenti contestuali riferimenti contestuali contestuali utilizza conoscenze gravemente frammentarie e lacunose individua in modo individua solo in commette gravi errori di comprensione adeguato le parte le informazioni informazioni specifiche specifiche richieste più semplici - si esprime in -si esprime in modo si esprime in modo modo chiaro e semplice ma nel non sempre chiaro generalmente complesso chiaro e incorrendo in corretto, adeguato corretto, generalmente frequenti errori che al contesto ed allo adeguato al contesto ed compromettono in scopo comunicativo allo scopo comunicativo parte la - incorre in errori - incorre in errori comprensione del sporadici di lieve tuttavia non sostanziali messaggio entità che non ai fini della ostacolano la comprensione del chiareza espositiva messaggio individua in modo generalmente corretto: - i concetti chiave degli argomenti affrontati - i principali collegamenti e riferimenti contestuali individua in modo generalmente corretto - talvolta con l’ausilio di supporti didattici -: - i concetti chiave di argomenti semplici -semplici collegamenti incorre in frequenti e gravi errori di forma che compromettono la comprensione del messaggio commette numerosi e rilevanti errori nell’applicazione anche di tecniche e procedure operative funzionali allo svolgimento di compiti molto semplici commette rilevanti errori di comprensione incorre in frequenti e rilevanti errori di forma che pregiudicano la comprensione del messaggio incontra difficoltà ad commette gravi errori nella identificazione dei individuare concetti chiave di argomenti semplici -i concetti chiave di argomenti semplici -semplici collegamenti commette numerosi e rilevanti errori nella identificazione dei concetti chiave di argomenti semplici CAPACITÀ DI ANALISI E COLLEGAMENTO effettua sintesi puntuali ed efficaci effettua sintesi effettua sintesi effettua sintesi effettua sintesi complete ed complete generalmente essenziali efficaci complete effettua sintesi parziali effettua sintesi incomplete effettua sintesi lacunose LIVELLI DI APPRENDIMENTO Eccellente 10 Ottimo 9 Mediocre 5 Insufficiente 4 Scarso 3 Buono 8 Livello avanzato (A): lo studente Livello Discreto 7 intermedio (I): Sufficiente 6 lo Livello base (B): lo VALUTAZIONE SINTETICA svolge compiti e problemi complessi studente svolge compiti e studente svolge LIVELLI RELATIVI ALLA ACQUISIZIONE in situazioni anche non note, risolve problemi complessi in compiti semplici in DELLE COMPETENZE DI BASE mostrando padronanza nell’uso situazioni note, compie scelte situazioni note, delle conoscenze e delle abilità. Sa consapevoli, mostrando di saper mostrando di proporre e sostenere le proprie utilizzare le conoscenze e le possedere opinioni ed assumere abilità acquisite. conoscenze ed autonomamente decisioni abilità essenziali e consapevoli. di saper applicare regole e procedure fondamentali. Sono state identificate le seguenti fasce di livello VOTO 3-4 5-6 7 8 9-10 FASCE DI LIVELLO BASSA MEDIO-BASSA MEDIA MEDIO-ALTA ALTA 84 CRITERI PER VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il comportamento concorre alla valutazione degli studenti. Per attribuire a questa un valore formativo ed educativo vengono spiegati ai discenti gli indicatori di cui l’istituto si è dotato con l’obiettivo principale che all’interno, dell’Istituto e di ogni classe debba regnare una pacifica convivenza per poter svolgere tranquillamente l’attività didattica ma soprattutto per far assumere comportamenti responsabili, corretti e solidali ritenuti i pilastri portanti per una cittadinanza consapevole. Nella Scuola Primaria la valutazione del Comportamento viene espressa sulla base dei seguenti elementi. Rispetto delle regole (in classe, in mensa, durante l’intervallo, nelle uscite didattiche). Rispetto dei doveri scolastici (puntualità, frequenza regolare, regolarità nell’esecuzione dei compiti, cura del materiale). Partecipazione alle attività didattiche. OTTIMO Puntuale e preciso nell’osservare le regole della vita scolastica. Autonomo e sicuro nell’adempimento dei doveri scolastici. Partecipa attivamente ed è propositivo all’interno del gruppo classe. Ha pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente DISTINTO Osserva con diligenza le regole della scuola. Adempie costantemente i doveri scolastici. Partecipa attivamente al funzionamento del gruppo classe. Ha rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. BUONO Quasi sempre rispetta le regole stabilite. Non sempre è costante nell’adempimento dei doveri scolastici. E’ costante nella partecipazione alla vita scolastica, anche se, a volte, necessita di sollecitazione. Disponibile a collaborare con gli altri. SUFFICIENTE Non sempre rispetta le regole della vita scolastica. Scarso adempimento dei doveri scolastici. Partecipa in modo discontinuo alle attività scolastiche. Poco collaborativo nel gruppo classe, è poco corretto nei confronti degli insegnanti e degli adulti NON SUFFICIENTE Mostra difficoltà a rispettare le regole della vita scolastica. Non adempie i doveri scolastici. Non partecipa e disturba le attività. Ha rapporti problematici con i compagni e con gli adulti. Svolge una funzione negativa nel gruppo classe. Nella Scuola Secondaria di 1° grado la valutazione del comportamento viene espressa con voto numerico sulla base dei seguenti indicatori: 1. Impegno e Partecipazione. 2. Consapevolezza e rispetto delle regole. 3. Responsabilità 4. Metodo di studio Concorre alla valutazione complessiva del discente e determina, se inferiore a 6 decimi la non ammissione al successivo anno scolastico o all’esame conclusivo del ciclo. 85 VOTO 10 Impegno e partecipazione Consapevolezza e rispetto delle regole Responsabilità Metodo di studio VOTO 9 Impegno e partecipazione Consapevolezza e rispetto delle regole Responsabilità Metodo di studio VOTO 8 Impegno e partecipazione Consapevolezza e rispetto delle regole Responsabilità Metodo di studio VOTO 7 Impegno e partecipazione Presta attenzione continua per tutte le attività programmate. Nelle discussioni interviene e propone il suo punto di vista. Rispetta le opinioni degli altri e non interviene squalificandole. Esegue qualsiasi attività e non solo quelle per cui prova interesse Rispetta le regole della convivenza civile e le discute quando ritiene che non siano giuste. Sa controllare i propri stati emotivi e interviene se necessario in difesa dei suoi compagni e/ o di chi vede in difficoltà. Sa valutare le conseguenze delle proprie azioni e accetta di confrontarsi con gli altri. Accetta criticamente i giudizi e i consigli degli altri Esegue tutti i lavori che gli vengono assegnati con serietà e consapevolezza delle sue responsabilità. Ha cura delle proprie cose, dei materiali che mette a disposizione di tutti i compagni. Partecipa alla suddivisione dei compiti e si fa carico di quelli più difficili e complessi. Nella conduzione del lavoro, sa prendere decisioni importanti senza dipendere dai compagni e/o dagli insegnanti. Porta a termine il lavoro in modo completo applicando procedure adeguate per la realizzazione. Procede seguendo criteri logici e proponendo itinerari di lavoro personale. Sa organizzare il suo lavoro in rapporto al tempo e ai materiali a disposizione. Approfondisce le informazioni con ricerche personali E’ attento a tutte le attività proposte. Nelle discussioni interviene con domande pertinenti. Rispetta le opinioni degli altri e si mostra disponibile all’aiuto. Esegue i compiti che gli vengono assegnati e ha cura per i propri lavori Conosce le regole che sono alla base della vita scolastica e le rispetta sempre. Controlla le proprie reazioni emotive e le esprime in modo corretto. Sa valutare le conseguenze delle proprie azioni e modificare i suoi atteggiamenti. Difende i diritti dei compagni anche quando sono in contrasto con i suoi. Esegue i compiti che gli vengono assegnati mostrando motivazione. Ha cura dei materiali, delle cose sue e di quelle degli altri. Accetta le decisioni degli altri anche quando sono in disaccordo con le sue. Sa assumersi le proprie responsabilità nella conduzione di un lavoro. Sa organizzare autonomamente la propria attività di studio Procede rispettando itinerari operativi e indicazioni date Rispetta tempi di esecuzione e organizza il materiale da elaborare. Integra le informazioni con ricerche personali Mostra attenzione per le attività programmate. Risponde alle domande dell’insegnante su quanto viene detto. Lavora con tutti i compagni in un rapporto di reciproco rispetto. Porta a termine tutte le attività prima di passare ad altro Accetta le regole senza assumere atteggiamenti di rifiuto e/o di indifferenza. Emotivamente equilibrato, non assume atteggiamenti di aggressività neppure se provocato. Accetta le proprie responsabilità senza autogiustificarsi e/o scaricare le colpe sugli altri. Si offre personalmente di compiere azioni utili alla classe. Esegue regolarmente i compiti senza bisogno di controllo. Lavora in modo puntuale avendo cura del materiale a disposizione. Ha buona interazione con i compagni e accetta di svolgere anche compiti per cui non prova interesse. E’ perseverante nella conduzione dei compiti e non abbandona alle prime difficoltà. Sa organizzarsi nel lavoro e rispettare le indicazioni ricevute. Sa organizzarsi nel lavoro e rispettare le indicazioni ricevute. Rispetta i tempi e porta a termine le attività. Approfondisce le informazioni con ricerche personali . E’ in genere, attento alle attività proposte. 86 Consapevolezza e rispetto delle regole Responsabilità Metodo di studio VOTO 6 Impegno e partecipazione Consapevolezza e rispetto delle regole Responsabilità Metodo di studio Interviene nel dialogo. Ha buona interazione con i compagni. Porta a termine le attività per cui prova interesse Conosce le regole che sono alla base della vita scolastica. Controlla e gestisce quasi sempre le proprie reazioni emotive. Non sempre valuta con attenzione le conseguenze del suo operato. Ha cura del materiale e lo condivide con i compagni Ha buoni rapporti con i compagni, anche se spesso impone solo attività per cui prova interesse Non sempre applica procedimenti adeguati alle richieste del compito. Si distrae facilmente e non sempre partecipa alle attività. Fa fatica nel dialogo e va incoraggiato per prendere la parola. Stabilisce rapporti di interazione solo con alcuni compagni Si scoraggia di fronte alle difficoltà e non sempre esegue i compiti Conosce le regole che sono alla base della vita scolastica, ma non sempre le rispetta quando sono in contrasto con i suoi punti di vista. Si isola e ha difficoltà a controllare le proprie reazioni emotive. Non sempre reagisce positivamente alle critiche che gli vengono rivolte. Manifesta spesso indifferenza verso le necessità degli altri. E’ alterno nell’esecuzione dei compiti e non riesce a procedere in modo autonomo. Non sempre condivide il materiale con i compagni e ne ha cura. E’spesso litigioso e poco interessato a dare il suo apporto ad attività comuni. Abbonda di fronte alle difficoltà e non porta a termine Non sa organizzarsi nel lavoro, procede in maniera approssimata e confusa. Ha poca consapevolezza dei procedimenti operativi da applicare. Non sempre rispetta i tempi e ha spesso bisogno di essere guidato. Necessita di stimoli e tende ad essere discontinuo e superficiale Il voto di comportamento viene attribuito dall'intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini e per il pagellino. Una valutazione inferiore a 6 è da considerarsi decisamente negativa e comporta la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo come stabilito dal Decreto Legge n.137 del 01-09-2008. Viene attribuito con criterio di gradualità se preceduto da gravi provvedimenti disciplinari (sospensioni, ripetuti richiami del Preside) o da numerose note sul registro, escluse “quelle collettive” e/o sul diario personale, sempre segnalate alle famiglie. 87 INTERVENTI PER PROMUOVERE IL DIRITTO ALL’APPRENDIMENTO E IL SUCCESSO DEGLI ALLIEVI La dispersione è un fenomeno complesso causato da un insieme di fattori che modificano o annullano il regolare svolgimento dell’itinerario didattico di uno studente. Le cause possono essere soggettive e macrosociali, anche se lo sviluppo socio-economico resta uno dei fattori discriminanti per il manifestarsi del fenomeno. Al fine di prevenire la dispersione scolastica, saranno messi in atto interventi finalizzati a: Individuare le cause del disagio scolastico e delle difficoltà di apprendimento. Promuovere negli allievi una graduale consapevolezza delle proprie capacità e delle proprie competenze. Individuare in maniera scientifica ed oggettiva attitudine e vocazione degli allievi. Favorire interventi finalizzati a sollecitare e sostenere la motivazione allo studio. Progettare percorsi formativi diversificati, per offrire a tutti uguali opportunità di apprendimento, di crescita e maturazione personale. Attivare percorsi di intervento preventivo al fine di evitare che il disagio diventi patologico. Garantire un supporto psico-pedagogico per ragazzi” Difficili” MODALITA’ Progettazione interventi didattici specifici e nomina dei docenti referenti; Attività di orientamento; Servizio di Counseling e Tutoring; Collegamento con rappresentanti Enti extra-scolastici; Controllo adempimento obbligo scolastico; Organizzazione di incontri sui temi di prevenzione e informazione psico-pedagogica; Flessibilità dei percorsi formativi; Attivazione dei laboratori; Raccolta e lettura dati: a) In itinere e finali; b) Quantitativi e qualitativi riferiti a: 1) Evasione e frequenza irregolare; 2) Bisogni di alunni e docenti; 3) Casi di rischi di insuccesso formativo. Nella Scuola Primaria sono coinvolte tutte le classi, con l’introduzione di: Laboratorio di Informatica; Attività artistiche, musicali e ricreative Nella Scuola Secondaria di I Grado, nella quota del curricolo locale sono state coinvolte tutte le classi e sono state introdotte e/o potenziate le seguenti attività: Informatica; Artistiche, ricreative e musicali (musica d’insieme e progetti specifici); Il potenziamento riguarda la Lingua Italiana e le Scienze Matematiche. Scientifica Lingua Francese. Si è fatto ricorso alla quota del curricolo locale per rispondere ai bisogni del territorio e alle attese espresse dalle famiglie. 88 In tutte le classi della Scuole Primaria e Secondaria di I Grado é previsto il raggruppamento flessibile degli alunni in senso orizzontale e verticale, al fine di realizzare la formazione di gruppi temporanei di studio, ricerca, creatività. Gli alunni verranno aggregati in piccoli gruppi per livelli di competenza (attività di studi) e per interessi (laboratori a carattere multidisciplinare). Nella scuola primaria, l’insegnamento della lingua inglese viene impartito in tutte le classi. Sono state individuate le seguenti forme di collegialità: Equipe pedagogica, che riunisce tutti i docenti dell’Istituto e progetta, realizza e verifica il piano dell’offerta formativa e definisce il modello valutativo d’Istituto; Equipe pedagogica di classe, costituita da tutti i docenti che hanno un rapporto con il gruppo classe (insegnanti di discipline obbligatorie e facoltative, insegnanti di sostegno) coordinata da un docente. Cura la personalizzazione dei piani di studio e la loro distribuzione flessibile (a livello mensile, settimanale, giornaliero del monte ore annuale delle lezioni, recependo i bisogni di apprendimento degli alunni e delle famiglie; Equipe pedagogica di interclasse, finalizzata alla progettazione e gestione di UU. AA. disciplinari e interdisciplinari. ATTIVITA’ FACOLTATIVO-OPZIONALI Scuola Primaria Tutte le classi svolgono attività di potenziamento delle abilità strumentali di base (2 ore settimanali) Scuola Secondaria di Primo Grado Sono state proposte le seguenti attività facoltative - opzionali: 1 ora di approfondimento in tutte le classi della scuola secondaria di I grado di Marina di Gioiosa e 2 ore di Musica d’insieme in tutte le classi della scuola secondaria di I grado di Mammola. 89 ATTIVITA’ INTEGRATIVE MULTIDISCIPLINARI CURRICULARI Nel corso dell'anno scolastico 2014 - 2015 verranno attivate le seguenti attività integrative CONTINUITA’ ED ACCOGLIENZA La continuità e l’accoglienza scaturiscono dall’esigenza primaria di garantire il diritto del discente ad un percorso formativo, organico e completo per prevenire tutte le difficoltà che spesso si riscontrano nel passaggio da un ordine di scuola all’altro. Orientamento L’attività di orientamento sin dai primi anni di scuola costituisce una parte integrante del processo educativo e formativo; coordinato dalla docente Funzione Strumentale, si realizza in un insieme di attività che nel corso degli anni scolastici mirano a formare e potenziare le capacità degli alunni affinché conoscano sé stessi, l’ambiente in cui vivono e principalmente le offerte del territorio. L’attività del terzo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado si esplica in diverse iniziative interne ed esterne ed è rivolta, a far comprendere ai discenti le scuole superiori, le discipline di studio i diversi indirizzi e gli sbocchi professionali per consentire ad ognuno di potersi misurare con le proprie competenze e attitudini e per operare scelte consapevoli e coerenti con la propria personalità CLASSE I RISULTATI ATTESI (obiettivi) 1. Conoscere se stessi Rendersi conto dei cambiamenti della propria persona. Prendere coscienza delle proprie attitudini e interessi. Saper valutare la propria personalità 2. Conoscere il mondo della scuola e del lavoro Riflettere sull'importanza dell'istruzione. Saper distinguere i diversi indirizzi scolastici. Conoscere mestieri e professioni 3. Riflettere sulle scelte future MODALITA' OPERATIVE (metodologie) • Discussioni guidate • Somministrazioni di questionari • Lettura di brani antologici • Visione e lettura di pubblicazioni specifiche • Lavori individuali e di gruppo CONTENUTI • La dimensione fisica, psichica e sociale del ragazzo • La scuola e il territorio • Professioni e mestieri STRUMENTI E RISORSE • Libri di testo e della biblioteca scolastica • Documenti specifici • Questionari • Audiovisivi • Uscite didattiche sul territorio PRODOTTI Documentazione del lavoro svolto Grafici e tabelle di sintesi DISCIPLINE COINVOLTE Tutte 90 CLASSE II RISULTATI ATTESI (obiettivi) 1. Avviare alla conoscenza di sé Percepire il sé fisico sentimentale e sociale. 2. Avviare all'autovalutazione: Riflettere sulla propria persona, sulle proprie attitudini, sui propri interessi e sul rendimento scolastico. 3. Avviare alla capacità di scelta Conoscere mestieri, professioni Comprendere l'importanza dell'istruzione MODALITA'OPERATIVE (metodologie) Discussioni guidate Somministrazione di questionari Lettura di brani antologici Lavori individuali e di gruppo CONTENUTI Il ragazzo in famiglia Il ragazzo in classe Il ragazzo a scuola Il ragazzo e lo sport Il ragazzo e il tempo libero Mestieri e professioni STRUMENTI E RISORSE Libri di testo e della biblioteca scolastica Questionari Audiovisivi PRODOTTI Documentazione del lavoro svolto Grafici e tabelle di sintesi DISCIPLINE COINVOLTE Tutte VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA PROGETTO Interesse per le attività Competenze cognitive ed operative Capacità di applicare le conoscenze acquisite Difficoltà incontrate DEL 91 CLASSE III RISULTATI ATTESI (obiettivi) 1. Conoscere i diversi indirizzi scolastici Confrontare l'ordinamento scolastico italiano con quelli di alcuni Paesi dell'UE. Valutare l'offerta formativa del territorio. 2. Conoscere il mondo del lavoro o Conoscere terminologie specifiche o Conoscere diritti e doveri del lavoratore o Conoscere le offerte del territorio 3. Definire le proprie scelte e aspirazioni Valutare criticamente scuola e lavoro Essere consapevole delle proprie scelte MODALITA' OPERATIVE (metodologie) Discussioni guidate Somministrazione di questionari Lettura di brani e documenti specifici Lavori individuali e di gruppo CONTENUTI • L'ordinamento scolastico italiano ed europeo • Il lavoro e l'economia del territorio • La disoccupazione e i giovani STRUMENTI E RISORSE • Libri di testo e della biblioteca scolastica • Documenti specifici • Questionari • Audiovisivi • Incontro con esperti • Uscite didattiche sul territorio PRODOTTI • Documentazione del lavoro svolto • Grafici e tabelle di sintesi DISCIPLINE COINVOLTE Tutte 92 EDUCAZIONE AMBIENTALE Obiettivo Aiutare gli alunni ad un comportamento responsabile per la salvaguardia del territorio naturale. Conoscere e interiorizzare aspetti culturali specifici e socio-economici del nostro ambiente. RISULTATI ATTESI (Obiettivi) ♣ Aiutare gli alunni ad un comportamento responsabile per la salvaguardia del territorio naturale. ♣ Conoscere aspetti culturali specifici del nostro ambiente. ♣ Conoscere e interiorizzare aspetti socio-economici del nostro ambiente. MODALITA' OPERATIVE (Metodologia). Il lavoro interesserà la scuola nella sua interezza e, su determinate piste, classi specifiche. Prevede diverse fasi operative: Uscite per indagini dirette sul territorio. Incontri con esperti Raccolta di testimonianze di operatori dei settori interessati CONTENUTI Ecologia, Giornata del verde Visite guidate a Mammola e a qualche centro vicino su ambiti particolari STRUMENTI E RISORSE Libri, archivi (comune, comunità montana, parrocchia, ecc.), riviste e pubblicazioni, prodotti da enti locali, macchina fotografica, cinepresa, interviste, questionari, ecc. PRODOTTI Produzione di opuscoli, fotografie, diapositive, grafici, cartelloni, manufatti specifici, ecc. DISCIPLINE COINVOLTE Tutte VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA DEL PROGETTO Interesse per le attività. Competenze cognitive ed operative. Capacità di applicare le conoscenze acquisite. Difficoltà incontrate. 93 EDUCAZIONE ALIMENTARE OBIETTIVO Far acquisire agli allievi piena consapevolezza dell’importanza di una sana alimentazione per l’equilibrio biopsichico nella crescita e per la prevenzione delle malattie da adulti. RISULTATI ATTESI Stabilire un rapporto positivo con il cibo e maturare spirito critico di fronte ai messaggi pubblicitari. Far maturare negli alunni un comportamento responsabile e consapevole a tavola e nelle occasioni di vita quotidiana con gli amici. MODALITA’ OPERATIVE Somministrazioni di contenuti teorici. Non eccedere nel consumo di bevande e alimenti prelevabili dai distributori automatici che dovranno restare non operativi dalle 11,00 alle 15,00. Momento fondamentale è la mensa scolastica. L’ora di mensa ed il pasto dei docenti e del personale non devono essere intesi come il godimento di un diritto (la cosiddetta pausa pranzo) ma come prestazione di lavoro fortemente connotata in termini educativi e didattici oltre che di assistenza, di conseguenza deve essere condivisa in completa interazione con gli alunni. STRUMENTI E RISORSE Libri, CD multimediali, etichette di prodotti Alimentari vari – posaterie-. Interazioni con i genitori per stabilire una filiera di continuità casa scuola. DISCIPLINE COINVOLTE Tutte. DOCENTI COINVOLTI Tutti, in particolare quelli in servizio di assistenza mensa. VERIFICA Osservazioni sistematiche nell’acquisizione dei contenuti teorici e soprattutto nei comportamenti pratici. 94 EDUCAZIONE ALLA LETTURA Obiettivo: Comunicare e diffondere, in un’età decisiva per lo sviluppo dei gusti e delle abitudini future, il piacere della lettura. FINALITA' GENERALE Promuovere la lettura avvicinando gli alunni al mondo del libro, al mondo in esso presente e ai relativi autori. RISULTATI ATTESI (Obiettivi) Conoscere autori rappresentativi della nostra zona. Conoscere ed interiorizzare periodi storici di questo secolo della nostra realtà locale. Disponibilità psicologica alla lettura, alla concentrazione, ad una lettura espressiva e alla scoperta della costruzione di testi. Leggere autori, film, un quadro, una scultura, una fotografia. MODALITA' OPERATIVE (Metodologie) Lettura individuale e collettiva di testi. Colloqui con autori. Ricerche ed interviste. DISCIPLINE COINVOLTE Tutte 95 CINEFORUM Obiettivo Conoscere il linguaggio cinematografico e sviluppare il senso critico. RISULTATI ATTESI (Obiettivi) • Conoscere ed individuare il lessico ed il genere a cui il film appartiene. • Comprendere la struttura, la storia ed il messaggio del film. • Saper esporre la trama del film in sequenze ordinate e coerenti, utilizzando un lessico . appropriato. • Partecipare alla discussione di un film in modo attivo e con spirito critico. MODALITA' OPERATIVE (Metodologie) Alla proiezione del film saranno presenti gruppi di alunni di classi parallele; il film sarà presentato da un docente incaricato. Al termine della visione seguirà un dibattito, guidato dal docente. Di volta in volta verrà consegnata una scheda-questionario per verificare la comprensione della struttura, della storia e del messaggio del film visto. CONTENUTI Film per gruppi di classi parallele STRUMENTI E RISORSE Film in videocassette e/o DVD Video proiettore. Impianto di amplificazione. PRODOTTI Scheda questionario. Conversazione dibattito. DISCIPLINE COINVOLTE Tutte VERIFICA COMPLESSIVA Conoscenza del lessico cinematografico. Comprensione della storia raccontata. Comprensione del messaggio del film. 96 SICUREZZA OBIETTIVO: Far conoscere ai docenti e agli alunni le procedure di sicurezza e i piani di evacuazione. Conoscenza dell'ambiente scolastico. Individuazione dei fattori di rischio all'interno della scuola e nel territorio. Piano di evacuazione: I II fase con preavviso; III fase senza preavviso. Pronto soccorso. RISULTATI ATTESI (Obiettivi) Cogliere i comportamenti personali in caso di rischio. Conoscere i diritti e i doveri finalizzati alla tutela della salute. Conoscere le sequenze per un'ordinata evacuazione in caso di emergenza. Conoscere le norme di primo soccorso in caso di infortunio. STRUMENTI E RISORSE Piano di evacuazione. Lettura di riviste e quotidiani. Audiovisivi. PRODOTTI Cartelloni Questionari Diagrammi DISCIPLINE COINVOLTE Tutte. VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA DEL PROGETTO Interesse per le attività. Competenze cognitive ed operative. Capacità di applicare le conoscenze acquisite. Difficoltà incontrate 97 EDUCAZIONE ALLA SALUTE OBIETTIVO: ♣ Conoscere i diritti e i doveri finalizzati alla tutela della salute. Acquisire corrette abitudini igieniche e consapevolezza dei problemi sanitari e sociali. Conoscere le norme di pronto soccorso. RISULTATI ATTESI (Obiettivi) ♣ Conoscere i diritti e i doveri finalizzati alla tutela della salute. ♣ Acquisire corrette abitudini igieniche. ♣ Acquisire consapevolezza dei problemi sanitari e sociali. ♣ Conoscere le norme di pronto soccorso. MODALITA' OPERATIVE (Metodologie) Interviste, relazioni, incontri con esperti (dentista, ematologo, diabetologo, ortopedico). Uso di audiovisivi. Conversazioni guidate STRUMENTI E RISORSE Lavori individuali e di gruppo. Dibattiti guidati. Letture di riviste scientifiche. Sussidi audiovisivi. PRODOTTI Grafici. Schede di controllo. Questionari. Documenti finali: L'ABC della salute. DISCIPLINE COINVOLTE Tutte VERIFICA COMPLESSIVA DELL'EFFICACIA DEL PROGETTO Interesse per le attività. Competenze cognitive ed operative. Capacità di applicare le conoscenze acquisite. Difficoltà incontrate. 98 EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ E ALLA SOLIDARIETÀ Obiettivo: Acquisire consapevolezza del valore della legalità e aprirsi al confronto con l’alterità, intesa come problema ma anche come risorse e valore. RISULTATI ATTESI (Obiettivi) Interiorizzare il rispetto per le persone, per l'ambiente, per le regole della convivenza civile e rafforzare il senso di responsabilità personale. Essere disponibili al cambiamento, nella consapevolezza che ognuno può portare il proprio contributo al vivere civile. Prendere coscienza dell'importanza delle istituzioni. Saper intervenire nei dibattiti in modo pertinente e personale. MODALITA' OPERATIVE (Metodologie) Discussioni guidate. Incontro con esperti. Lettura di brani e documenti specifici. Partecipazione e corresponsabilità alle attività programmate dalla scuola. CONTENUTI Vivere bene a scuola e nella società Essere cittadino nel proprio paese e cittadini del mondo STRUMENTI E RISORSE Sussidi audiovisivi Libri di testo e di documenti specifici Presenza di esperti Sussidi e strumenti vari PRODOTTI Documenti del lavoro svolto Quadri di sintesi DISCIPLINE COINVOLTE Tutte 99 EDUCAZIONE STRADALE RISULTATI ATTESI (Obiettivi) Acquisire consapevolezza che la strada è un bene comune da rispettare; Conoscere le principali norme del codice della strada; Acquisire comportamenti coscienti e responsabili; Conoscere le norme essenziali del primo soccorso; MODALITA' OPERATIVE (Metodologia) Attraverso la lettura e l'illustrazione delle norme più significative del codice della strada, gli allievi saranno guidati all'acquisizione di comportamenti corretti, sia come pedoni, sia come motociclisti. Saranno effettuate prove pratiche per le via di Mammola. STRUMENTI E RISORSE Materiale illustrativo; Videocassette; Esperti. PRODOTTI Cartellone illustrativo; DISCIPLINE COINVOLTE Scienze matematiche; Tecnologia. VERIFICA Attraverso questionari, prove individuali e di gruppo, sarà accertato il conseguimento degli obiettivi prefissati 100 Il Dirigente Scolastico ha nominato nel Collegio dei docenti del 16 ottobre 2014, delibera n.5, Figure sensibili, nei plessi scolastici dove prestano servizio, i sotto indicati docenti: PLESSO Scuola dell’Infanzia Capoluogo Marina di Gioiosa Ionica Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Possessione Marina di Gioiosa Ionica Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Spilinga Marina di Gioiosa Ionica Scuola Primaria Capoluogo Marina di Gioiosa Ionica Scuola Secondaria I Grado “Brugnano” Marina di Gioiosa Ionica Scuola dell’Infanzia Mammola Scuola Primaria Mammola Scuola Secondaria I Grado Mammola ADDETTI PRIMO SOCCORSO ADDETTI ANTINCENDIO Mercuri Silvana Lo Presti Antonia Taverniti Rosa Alba Englen Rita Fortunata Aquino Maria Ierinò Ornella Pasquino Daniela Pugliese M.Rosa Raspa Damiano Sidoti Adele Alberta Taliano Rosetta Belcastro Vincenzo Mazza A. Vinci Elio Francesco Fragomeni Margherita Cuzzola Irene Falcone Ines Sgambelluri Antonio In seguito a regolare bando interno e nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza, il Dirigente Scolastico ha nominato RSPP ( Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ) per tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo il prof. Antonio Sgambelluri, in possesso dei titoli professionali necessari all’espletamento di tale incarico. La componente RSU della Scuola ha, inoltre, designato come RLS il Prof. Elio Francesco VINCI Nella Scuola primaria e Secondaria di Primo Grado sono stati individuati: - 2 ragazzi apri- fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta. - 2 ragazzi con il compito di aiutare i disabili ad abbandonare l’aula e a raggiungere il punto di raccolta. - 2 ragazzi serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta. 101 Visite - Viaggi D’Istruzione I Consigli di classe e interclasse per arricchire le attività di studio programmano diverse attività integrative: spettacoli teatrali in italiano, inglese e francese, concerti musicali nei periodi delle festività, visite guidate a mostre, musei e aziende, attività sportive, viaggi di istruzioni. Le attività su esposte permettono ad ogni discente e a tutti coloro che vi partecipano di esternare, abilità, capacità e attitudini che spesso rimangono o nascoste o incontrano difficoltà ad emergere. Sia le visite guidate sia i viaggi di istruzione costituiscono uno dei migliori strumenti di conoscenza e di crescita culturale e psicologica in quanto permettono a tutti di allargare i propri orizzonti culturali, inoltre, concorrono a superare alcune situazioni di disagio e a rendere consapevole i discenti che esistono realtà diverse da quelle in cui sono abituati a vivere. Dal punto di vista organizzativo, vista l’esiguità dei ragazzi, vengono coinvolte tutte le classi e prese in considerazione: l’età degli educandi, l’ordine di scuola, gli obiettivi curriculari, il coinvolgimento e l’approvazione dei genitori. Prima della loro attuazione pratica devono obbligatoriamente essere sottoposti all’approvazione del Collegio dei docenti e del Consiglio D’Istituto. PROSPETTO USCITE DIDATTICHE- VISITE GUIDATEVIAGGI D’ISTRUZIONE TIPOLOGIA EVENTO DATA ORDINE SCUOLA/PLESSO DESTINAZIONE PARTENZA RIENTRO CLASSI N° ALUNNI DOCENTI ACCOMP. DOCENTE REFEREN. USCITA DIDATTICA 21/11/2014 SECONDARIA MAMMOLA LOCRI TEATRO IN LINGUA INGLESE 7.45/12.45 TUTTE LE CLASSI 72 GALATI VISITA GUIDATA 19/01 2015 LUNEDI’ PRIMARIA MARINA COSENZA MUSEO PALEONTOLOGIA UNICAL 7.30/14.30 TERZE A/C/D 45 USCITA DIDATTICA 20/01/ 2015 MARTEDI’ 22/01 2015 GIOVEDI’ PRIMARIA MARINA LIB. MONDADORI GRU 9.00/12.15 TERZE A/C 41 FURFARO FUTIA GALATI RASCHELLA’ SAPONE SIDOTI PASQUINO NIZZA PUGLIESE TAVERNITI FUDA SIDOTI PASQUINO PRIMARIA MARINA TERME DI ANTONIMINA 9.00/12.00 QUARTA B 17 TREDICI 22/01 2015 GIOVEDI’ 23/01 2015 VENERDI’ 29/01 2015 GIOVEDI’ SECONDARIA MAMMOLA LOCRI – MUSEO NAZ. GERACE LOCRI-MUSEO NAZ. GERACE 8.00/17.00 PRIME A/B 33 TREDICI LAROSA LAVORATA GERVASI PASQUINO FRAGOMENI FURFARO 8.00/17.00 SECONDE A/B 32 FERRARO GRENCI FERRARO PRIMARIA MARINA REGGIO CAL. PLANETARIO MUSEO NAZ. 8.00/17.00 QUINTE A/B/C 45 UBALDINO GERVASI RULLO SCALI ALI’ LUCA’ FURFARO GALATI GRENCI RASCHELLA’ TAVERNITI MELECA PISCIONERI TASSONE MARANDO M.T. VENETO B. UBALDINO USCITA DIDATTICA VISITA GUIDATA VISITA GUIDATA VISITA GUIDATA SECONDARIA MAMMOLA USCITA DIDATTICA 03/02/2015 SECONDARIA MAMMOLA LOCRI TEATRO 7.45/12.45 2 A/B 3 A/B 42 USCITA DIDATTICA 03/02 2015 MARTEDI’ PRIMARIA POSSESSIONE + 5E SPILINGA LIB. MONDADORI GRU 9.00/12.15 TUTTE LE CLASSI DI POSSESSIO NE + 5E 50 SIDOTI SIDOTI FURFARO GALATI TAVERNITI TASSONE 102 VISITA GUIDATA VISITA GUIDATA USCITA DIDATTICA VISITA GUIDATA USCITA DIDATTICA 18/02 2015 MERCOLEDI’ IN FASE DI DEFINIZIONE 26/02 2015 GIOVEDI’ 03/03 2015 MARTEDI’ 24/03 2015 MARTEDI’ 25/03 2015 MERCOLEDI’ SECONDARIA MARINA SPILINGA SECONDE E TERZE A/B/C COSENZA RAI TEATRO RENDANO MUSEO BRETTII ED ENOTRI TROPEA-MUSEI PIZZO-CASTELLO 6.30/19.00 8.00/18.00 PRIME A/B/C 63 3B PRIMARIA CAPOL. +3E SPILINGA LIB. MONDADORI GRU 9.00/12.15 TERZE B/E 33 SECONDARIA MAMMOLA REGGIO CALABRIA PALAZZO REGIONE MUSEO NAZIONALE LOCRI MUSEO/SCAVI 8.00/17.00 PRIME A/B 33 9.00/13.00 QUINTE A/B/C 45 SECONDARIA MARINA G. PRIMARIA MARINA-CAPOL. 120 VISITA GUIDATA 25/03 2015 MERCOLEDI’ PRIMARIA MARINA CAPOL.+POSSESSIO NE + SPILINGA MONTEPORO PERCORSO ARCHEOL. 3 VIBO V. MUSEO ARCHEOL. 9.00/19.00 TERZA B/D/E QUARTA D QUINTA D 56 VISITA GUIDATA 01/04 2015 MERCOLEDI’ PRIMARIA MAMMOLA TUTTI + PRIMARIA CAPOL. E POSSESSIONE TERZA B + QUARTA D SORIANO CALABRO MONARDO CIOCCOLATO + 8.00/17.00 PRIMARIA MAMMOLA + TERZA B QUARTA D 102 + 31 FABB. VIMINI MANILA VISITA GUIDATA 14/04 2015 MARTEDI’ PRIMARIA MARINA E POSSESSIONE REGGIO CALABRIA ARGHILLA’ PARCO ECOLANDIA 8.00/18.00 TERZE A/C/D 45 USCITA DIDATTICA 16/04 2015 GIOVEDI’ PRIMARIA CAPOLUOGO LOCRI MUSEO/SCAVI 9.00/13.00 QUARTE A/B 40 17/04 2015 VENERDI’ PRIMARIA POSSESSIONE USCITA DIDATTICA LOCRI MUSEO/SCAVI 9.00/13.00 QUARTA D QUINTA D GUARNIERI LUCA’ MAIOLO LOMBARDO FAZZARI LAZZARI URSINO SARACO LOMBARDO MARANDO E. VENETO C. RIPOLO M.C. FURFARO FRAGOMENI UBALDINO GERVASI RULLO SCALI ALI’ LUCA’ RIPOLO IERINO’ SARACO LOMBARDO MARANDO E. VENETO C. TAVERNITI PISCIONERI MELECA AGOSTINO C. CRISTALLO L. DELLA TORRE FALCONE PROLOGO TOTINO SAINATO LAMANNA RULLO VINCI SARACO LOMBARDO MARANDO VENETO TAVERNITI MENGA MENGA SARACO RIPOLO FURFARO UBALDINO RIPOLO TAVERNITI SARACO AGOSTINO FALCONE DELLA TORRE SARACO TAVERNITI SIDOTI PASQUINO NIZZA PUGLIESE TAVERNITI CARUSO MARANDO A. MOSCA ROMEO TREDICI LAROSA LAVORATA GERVASI PASQUINO SIDOTI TAVERNITI 19 TAVERNITI TAVERNITI LAROSA MOSCA POSSESSIO NE USCITA DIDATTICA 24/04 2015 VENERDI’ PRIMARIA SPILINGA 5E VISITA GUIDATA 24/04 2015 VENERDI’ SECONDARIA MAMMOLA VISITA GUIDATA 27/04 2015 LUNEDI’ PRIMARIA MARINA CAPOL. CASIGNANA VILLA ROMANA LOCRI CASINO MACRI’ MONASTERACE ANTIQUARIUM STILO BIVONGI SAN GIOVANNI T. BAGNARA FATTORIA CARATOZZOLO 8.00/13.00 5E SPILINGA 15 TASSONE MARANDO M.T. VENETO B. TASSONE 8.00/17.00 PRIME A/B 33 FURFARO FRAGOMENI FURFARO 8.00/17.00 SECONDE A/B/C 55 SPOSARI E. TALIANO SIDOTI SPOSARI G. SPOSARI ELISABETTA 103 VISITA GUIDATA VISITA GUIDATA USCITA DIDATTICA 28/04 2015 MARTEDI’ 14/05 2015 GIOVEDI’ PRIMARIA MAMMOLA + 5 E SPILINGA PRIMARIA MARINA CAPOL. + POSSESSIONE PRIMARIA CAPOLUOGO DATA DA DEFINIRE SECONDARIA MARINA 27/05 2015 MERCOLEDI’ SECONDARIA MAMMOLA VISITA GUIDATA 29/05 2015 VENERDI’ SECONDARIA MARINA VISITA GUIDATA 04/06 2015 GIOVEDI’ SCUOLA INFANZIA MARINA CAPOL. SPILINGA POSSESSIONE VISITA GUIDATA USCITA MAGGIO DIDATTICA DATA DA DEFINIRE CROTONE-MUSEO 8.00/17.00 7.30/18.00 PRIMARIA MAMMOLA TUTTE LE CLASSI + 5E SPILINGA 117 QUARTA A 42 CAPO COLONNA SCAVI + MONASTERACE MUSEO-SCAVI QUARTA D QUINTA D QUARTA A QUARTA B 8.00/13.00 + 4 D – 5 D POSSESSIONE 27/05 2015 MERCOLEDI’ VISITA GUIDATA CATONA SPORT VILLAGE 59 QUARTA D QUINTA D ISOLA CAPO RIZZUTO PARCO MARINO 3 A +4° CARUSO MARANDO A. MOSCA ROMEO TAVERNITI FAZZARI LAZZARI URSINO AGOSTINO C. FALCONE DELLA TORRE TASSONE MOSCA TAVERNITI MOSCA TAVERNITI 7.00/18.00 PRIME A/B/C 63 BAGNARA CALABRA CENTRO E TERRITORIO LIMITROFO 8.00/17.00 SECONDE A/B 32 SILA-MUSEO NARRANTE EMIG. LA NAVE DELLA SILA PARCO CUPONE FALLISTRO SAN GIOVANNI IN FIORE GUARDAVALLE AGRITURISMO FASSI 6.30/18.00 SECONDE E TERZE A/B/C 126 GUARNIERI LUCA’ MAIOLO LOMBARDO MARIA MENGA 9.00/16.00 4 E 5 ANNI 90 CIRCA LO PRESTI MARANDO A. LO PRESTI PARCO SCOLACIUM DI CAPO COLONNA PRIMARIA MAMMOLA AGOSTINO C. CRISTALLO L. DELLA TORRE FALCONE PROLOGO TOTINO SAINATO LAMANNA RULLO VINCI DEL GENIO I. TASSONE MARANDO M.T. VENETO B. CARUSO MARANDO MOSCA ROMEO TAVERNITI FERRARO MENGA MARIA FERRARO GRAMUGLIA ENGLEN CITTANOVA MUSEO STORIA NATURALE 9.00/12.00 TERZA A 74 PROLOGO QUARTA A TOTINO TERZA B DELLA TORRE DELLA TORRE QUARTA D FALCONE SARACO SARACO TAVERNITI PRIMARIA MARINA 3B PRIMARIA POSSESSIONE 4D TAVERNITI 104 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA La scuola promuove l’ampliamento dell’offerta formativa per mezzo dei seguenti progetti extracurriculari: Denominazione del progetto “Sport di classe” Plesso Classi/Sezioni Scuola Primaria Capoluogo Marina di Gioiosa J. Scuola Primaria Spilinga Scuola Primaria Possessione 4^ B 3^ e 5^ 5^ Periodo di realizzazione Gennaio/Giugno 2015 Fonti di finanziamento 105 Nell’ambito degli interventi di arricchimento dell’offerta formativa occorre menzionare il servizio di ISTRUZIONE DOMICILIARE che consta di una serie di iniziative volte a garantire il diritto all'istruzione per quegli studenti che siano impossibilitati a frequentare la scuola per un periodo superiore a 30 giorni, a causa della malattia o in quanto sottoposti a cicli di cura periodici, nonché ad assicurare un sereno reinserimento dell'alunno nella classe di appartenenza. Il servizio di istruzione domiciliare costituisce una concreta e reale possibilità di ampliamento dell’offerta formativa che coniuga il progetto educativo con quello terapeutico e sarà attivato in caso di necessità. 106 Azioni di innovatività scolastica XXV Olimpiade dei giochi logici linguistici matematici Il Collegio dei docenti, al fine di arricchire il Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2014/2015, ha deliberato di aderire alla XXV Olimpiade dei giochi logici matematici organizzata da GIOIAMATHESIS (Ente accreditato dal MIUR per la valorizzazione delle eccellenze) in collaborazione con il Politecnico di Bari, il cui scopo è quello di promuovere iniziative finalizzate al miglioramento dell’insegnamento delle discipline scientifiche, in particolare della matematica. Si tratta di gare a più livelli (gara di selezione e gara finale) aperte a studenti dai cinque ai diciotto anni, finalizzate all’apprendimento/insegnamento della matematica al passo con i tempi, in diverse lingue. Il comitato organizzativo dell’Ente ha designato, fin dallo scorso anno scolastico, l’Istituto Comprensivo di Marina di Gioiosa Jonica/Mammola SCUOLA POLO in Calabria, cioè sede regionale dei giochi presso cui saranno ospitate tutte le scuole della Calabria per lo svolgimento della gara finale programmata fra fine aprile ed inizio maggio 2015. I GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO 2015 Sono banditi dall’Accademia Italiana per la Promozione della Matematica, col Patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo e del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Palermo. Partecipano ai Giochi Matematici: Scuola Secondaria di I° (Brugnano e Mammola): tutte le classi Scuola Primaria Capoluogo Marina di G.Jonica: classe 4 B Scuola Primaria Spilinga Marina di G.Jonica: classi 3 e 4 Scuola Primaria Mammola: Classi 3, 4, 5A e 5B I GMM2015 hanno l’obiettivo di favorire il confronto tra allievi di diverse scuole, gareggiando con lealtà nello spirito della sana competizione sportiva al fine di sviluppare atteggiamenti positivi verso lo studio della matematica Essi offrono, perciò, l’ opportunità di partecipazione, integrazione e valorizzazione delle eccellenze. PROGETTO MATCOS Coinvolge le classi IIC e IIIC della scuola primaria del plesso Capoluogo di Marina di Gioiosa Ionica. Si tratta di un percorso matematico- didattico, con il supporto delle tecnologie informatiche. Grazie alla docente curriculare, appositamente formata, l’Istituto partecipa per il quarto anno consecutivo al Progetto Pluriennale “ Matematica e Computer “ e, più specificatamente, utilizzando, nel laboratorio informatico e con la Lim, in classe, i software INFA 1.1, INFA 2.1 e MATCOS 3.0, grazie ai quali gli alunni acquisiscono il linguaggio proprio della matematica “ giocando”. 107 Il sopraindicato Progetto è stato indetto dal CIRD-UNICAL Dipartimento di Matematica di Cosenza. Campionati Internazionali di Giochi Matematici Gli alunni della Scuola Secondaria 1 grado dell’Istituto Comprensivo di Marina di Gioiosa Ionica – Mammola partecipano, da alcuni anni, conseguendo ottimi risultati, ai Campionati Internazionali di Giochi Matematici, organizzati dal Centro PRISTEM dell’ Università BOCCONI di Milano. Si tratta di gare matematiche internazionali articolate in più fasi (semifinali provinciali, finale nazionale e finale internazionale) dedicate agli studenti a partire dalla scuola secondaria di I grado e senza limite di età. Per affrontarle, non è necessaria la conoscenza di nessuna formula e nessun teorema particolarmente impegnativo, ma si richiedono "Logica, intuizione e fantasia" PROGETTO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE FISICA NELLA SCUOLA PRIMARIA L’istituto Comprensivo di Marina di Gioiosa Ionica- Mammola ha deliberato di aderire al Progetto Nazionale di Alfabetizzazione Motoria nella scuola primaria avviato dal Miur sulla base di un Protocollo d'Intesa stipulato con il CONI, che si propone, per l’anno scolastico in corso, “ l'aggiornamento di alcuni elementi della didattica, così da renderla più aderente ai bisogni del contesto scolastico e più efficace nel raggiungimento degli obiettivi strategici”. Il progetto, che vede coinvolte circa 3000 scuole a livello nazionale, prevede la progettazione congiunta delle attività tra insegnante titolare della scuola primaria ed esperto, un ulteriore arricchimento della proposta didattico- motoria per le classi coinvolte e una formazione specifica per rivolta agli esperti e ai tutor che saranno coinvolti nel progetto. Le attività didattiche previste sono, perciò, finalizzate all’acquisizione delle competenze motorie e di stili di vita attivi, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Moduli del piano integrato – progetti P.O.N. FSER a.s. 2014/2015 Sono stati autorizzati, finanziati e realizzati i seguenti progetti PON FESR BANDO TIPOLOGIA Bando 1062105/07/2012 (FESR) Laboratori ad agenda digitale Bando 1062105/07/2012 (FESR) Laboratori ad agenda digitale TITOLO “ Lavoriamo insieme… multimedialmente “ “ Long life lingua lab “ 108 L’Istituto si caratterizza, inoltre, per la realizzazione di progetti specificatamente finanziati, ex art.9 CCNL Comparto Scuola, per le AREE A RISCHIO E A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO. In particolare, sono stati autorizzati i seguenti progetti: PROGETTO “Insieme per raccontare, giocare, suonare” Coinvolge le classi I della scuola secondaria di I grado di Marina di Gioiosa Ionica, le classi della scuola secondaria di I grado di Mammola, le classi IV della scuola primaria di Marina di Gioiosa Jonica e di Mammola e prevede l’articolazione in moduli didattici finalizzati, attraverso attività laboratoriali pomeridiane di tipo creativo, musicali e teatrali, a promuovere la crescita personale e sociale dell’individuo. Il progetto si caratterizza per saper coniugare efficacemente le conoscenze e le abilità operative alle competenze espressive degli alunni. PROGETTO “Fare per Imparare” Coinvolge le classi della scuola secondaria di I grado di marina di Gioiosa Ionica e le classi della scuola primaria di Marina di Gioiosa Jonica ed è finalizzato a promuovere l’integrazione e un civile scambio interculturale, nel pieno rispetto delle identità di provenienza, attraverso attività laboratoriali pomeridiane di tipo manipolativo–creativo e la condivisione del proprio patrimonio culturale con gli usi e le tradizioni appartenenti ai nuovi gruppi sociali conviventi nel tessuto socio-ambientale cittadino. 109 Nella prospettiva dei percorsi formativi integrati, le attività extracurriculari sono integrate agli altri molteplici interventi educativi, al fine di assicurare da un lato unitarietà e continuità alla formazione della personalità degli alunni, dall’altro ad evitare la disorganicità di iniziative irrelate e confuse. Le suddette attività saranno proposte a piccoli gruppi di alunni, per classi aperte, preferibilmente in orizzontale e in verticale. Esse saranno rivolte a fornire occasioni di confronto con nuove esperienze per facilitare la conoscenza di sé, delle proprie capacità ed attitudini. Per svolgere tali attività si utilizza prevalentemente la struttura di laboratorio che consente di passare da una Scuola della trasmissione della cultura ad una Scuola dell’elaborazione, della produzione culturale, capace quindi di integrare il curricolo formativo tradizionale e di abituare l’alunno all’autovalutazione e l’autodiagnosi. Il laboratorio consente il potenziamento alla fantasia, dell’intuizione, dell’intelligenza creativa e l’acquisizione di un’abitudine sperimentale. La progettazione e la proposta dei laboratori per le varie attività potrà essere modificata in relazione ai bisogni degli alunni, che sono in fase evolutiva. Laboratorio multimediale Plesso scuola primaria Capoluogo- Marina di Gioiosa Ionica Laboratorio Musicale –Plesso Scuola Primaria Capoluogo- Marina di Gioiosa Ionica Laboratorio multimediale - Plesso Scuola Primaria Possessione (Marina di Gioiosa Ionica) Laboratorio multimediale - Plesso Scuola Secondaria di I Grado “Brugnano” (Marina di Gioiosa Ionica) laboratorio musicale - Plesso Scuola Secondaria di I grado “Brugnano” (Marina di Gioiosa Ionica) laboratorio linguistico - Plesso Scuola Secondaria di I grado “Brugnano” (Marina di Gioiosa Ionica) Laboratorio multimediale - Plesso Scuola Primaria Spilinga (Marina di Gioiosa Ionica) Laboratorio multimediale - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola Laboratorio scientifico - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola Laboratorio linguistico - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola Laboratorio musicale - Scuola Primaria e Secondaria di Mammola 110 Scuola Secondaria Mammola (Tutte le classi) Concorso Regionale “La giornata della scrittura: il Racconto” (promosso da: Scuola Primaria Spilinga (Classe V) Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale) Scuola Secondaria Marina di Gioiosa (Classe IB) Scuola Secondaria Mammola (Tutte le classi) Scuola Primaria Mammola (Classi VA e VB) “LIBRIAMOCI” Iniziativa promossa Dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) con il Centro per il Libro e la Lettura e del MIUR “GIFFONEFUNGHI 2014” (promosso dall’Associazione Culturale e Micologica Giffonese, aderente all’A.M.B. di Trento – attività sostenuta dal Patrocinio della Commissione Italiana per l’UNESCO e dall’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria) Tema prescelto: “Sviluppo sostenibile: Alimentazione ed Ecosistema con riferimento alla rivalutazione dei prodotti del bosco e dei funghi in particolare” Scuola Primaria Marina di Gioiosa (Classi VA e VB) 111 Classe VE Concorso Nazionale “In memoria di Olga” VII edizione (promosso da: Scuola Primaria Spilinga di Marina di G.J. PLANETARIO PROVINCIALE PYTHAGORAS DI REGGIO CALABRIA) Concorso Lions International “ Un poster per la pace” Anno scolastico 2014/2015 Scuola Secondaria Marina di Gioiosa e Mammola Noi Magazine I.C. Marina di Gioiosa/Mammola Plessi di Scuola primaria e secondaria di 1 grado I.C. Mammola Scuola Primaria Possessione Concorso Zalex “Arte e regole” Quinta edizione “L’importanza del Rispetto delle Regole, sull’esempio di Zaleuco Locrese, primo legislatore del mondo occidentale e il Rispetto delle Regole dei Parchi e Siti Naturali Scuola Secondaria I Grado Mammola 112 Classi 5A 5B e 5 C Scuola Primaria Capoluogo di Marina di Gioiosa Jonica “Il Presepe…in mostra” (organizzato da Istituto Comprensivo I°Gioia Tauro) In libreria Scuola primaria Capoluogo Marina di Gioiosa Jonica classi 3A - 3C Piccola Coppa Teano Con la classe Scuola Secondaria I Grado Mammola Icaro Scuola Secondaria I Grado Mammola La Storia della Mia Scuola Istituto Comprensivo Marina di Gioiosa J. - Mammola 113 L’obiettivo del progetto è quello di riunire i ragazzi e far vivere loro, attraverso l’aggregazione sportiva, momenti di comune interesse e di sana crescita psico-fisica; in quanto è ampiamente documentato che l’attività sportiva contribuisce a sviluppare e perfezionare, attraverso l’esercizio, le potenzialità fisiche e psichiche dell’individuo, a formare il carattere etico -sociale della persona, e a stimolare il sorgere di atteggiamenti eticamente e socialmente motivati. Obiettivi formativi: Favorire il potenziamento delle capacità motorie di base e lo sviluppo di quelle specifiche. Acquisire la padronanza della tecnica e della gestualità sportiva. Migliorare le capacità coordinative e condizionali. Conoscere, rispettare e applicare le regole nei diversi giochi, collettivi ed individuali. Controllare i propri movimenti e il proprio corpo, sia in situazione dinamica che statica. Ricadute Educative e Didattiche Finalità formative della personalità e del carattere. Acquisizione di una coscienza sportiva, le cui finalità non siano essenzialmente agonistiche, ma intese come momento ludico-ricreativo. Saper accettare le sconfitte. Maggiore controllo delle emozioni. Socializzare, rispettando se stessi e gli altri. Comprendere il significato della collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi sportivi. Far capire l’importanza del sacrificio, dell’impegno e della lealtà sportiva. Sviluppare attraverso l’acquisizione dl gesto tecnico-sportivo, maggiore autostima, sicurezza nelle proprie capacità e padronanza del proprio corpo. Responsabile del progetto è il prof. Belcastro Vincenzo UNA REGIONE IN MOVIMENTO Attraverso il progetto “UNA REGIONE IN MOVIMENTO”, si pone in risalto la valorizzazione della pratica motoria fin dai primi anni di scuola con una serie di proposte ed esperienze di movimento che consentono ad ogni bambino, dalla scuola dell’infanzia fino all’ultimo anno di scuola primaria, di completare l’organizzazione neurologica, sviluppare capacità cognitive, motorie e sociorelazionali e, nel quadro di un armonico sviluppo della personalità, acquisire uno stato di benessere psico-fisico. Referente del progetto è l’Ins. Tredici Maria Teresa Lo staff tecnico del progetto è così composto: Componenti dello staff Tecnico d’Istituto Docenti referenti scuola dell’Infanzia Docenti referenti scuola Primaria Classi I-II-III Docenti referenti scuola Primaria Classi IV- V Docente referente Sostegno Primaria Nominativi docenti Lo Presti Antonia Coniglio Vittoria Taliano Rosetta Saraco Gioconda Tredici Maria Teresa Ripolo Maria Carmela Marando Elsa 114 Il dialogo tra la scuola e la famiglia rappresenta un momento indispensabile e fondamentale per la crescita culturale e per la formazione dei ragazzi. Il Collegio Docenti propone e delibera (ex art. 14, sub 5, D.P.R. 23/08/1988 n.399) il Piano annuale degli incontri con le famiglie. Al fine di favorire al massimo la programmazione degli organi collegiali ed il confronto con le famiglie, il Dirigente Scolastico elabora sin dall’inizio dell’anno scolastico il dettagliato e completo calendario di tutte le riunioni dei Consigli di classe, di intersezione e di interclasse, che potranno aver luogo in qualsiasi giorno della settimana. A fine ottobre i genitori sono convocati per essere informati: Sulla situazione di partenza. Sugli interventi individualizzati per favorire i processi di apprendimento di ogni alunno e per perfezionare strategie d’intervento mirate al conseguimento delle finalità e degli obiettivi ipotizzati dal Consiglio di Classe e dal Collegio. Per eleggere i rappresentanti di classe, interclasse, di sezione. Bimestralmente si svolgeranno gli incontri con tutti i genitori per informarli sul rendimento scolastico. Gli incontri avverranno nei mesi di Dicembre, Febbraio, Aprile e Giugno contestualmente alla consegna del pagellino o della scheda di valutazione. I genitori, tramite diario o libretto personale, possono a loro volta chiedere colloqui per qualsiasi chiarimento o qualora insorgessero delle situazioni che meritano la dovuta attenzione. 115 La formazione costituisce uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo professionale del personale docente, ausiliario ed amministrativo. Docenti Nel corso dell’anno saranno promossi processi finalizzati a valorizzare il personale Docente e dopo la designazione di uno staff di docenti cui affidare la formulazione del piano, saranno rilevati, attraverso questionari mirati, i bisogni formativi dei docenti. Si punterà, pertanto, a conseguire le seguenti finalità: Favorire la crescita di un clima positivo nel quale il docente si senta motivato. Infondere nel docente la consapevolezza di essere una “risorsa” indispensabile nel processo educativo e formativo. Valorizzare le attitudini, le competenze e le esperienze professionali e/o personali; Incoraggiare le relazioni interpersonali e con il territorio, gli scambi professionali e le scelte del team; Fornire gli strumenti necessari per accrescere le proprie competenze ed inserirsi adeguatamente nel processo di cambiamento; Sollecitare la necessità di “leggere” ed interpretare i bisogni dell’utenza, per orientare conseguentemente le proprie strategie di insegnamento-apprendimento; Incoraggiare il docente ad intraprendere percorsi didattici - formativi inerenti alla Sicurezza, all’Informatica, alle nuove tecnologie (LIM) e all’Orientamento Scolastico. Promuovere l’autovalutazione in itinere rispetto al proprio comportamento, alle proprie competenze, al grado di gratificazione e alle proprie aspettative; Partecipazione ai seminari di formazione per i docenti di lettere e matematica (OCSE – PISA). Tutte le iniziative aspireranno a: Rafforzare il valore della collegialità per analizzare la situazione di partenza, i bisogni e le risorse esistenti e per condividere la scelte e le strategie; Promuovere le progettualità: creazioni di progetti mirati, anche in rete; Consentire la diffusione dell’informazione e la conoscenza in materia di autonomia; Stimolare la formazione, l’aggiornamento e l’autoaggiornamento per rispondere ai bisogni dell’utenza. Il Piano di Aggiornamento per l’ a.s. 2014/2015, approvato dal Collegio dei Docenti, per i docenti di Scuola dell’infanzia, di Scuola Primaria e di Scuola Secondaria di 1° Grado di questo IC prevede: 1. Corsi di aggiornamento riferiti ad iniziative PON e POR, finanziati con Fondi FSE, per la promozione delle competenze chiave degli alunni e dei docenti; 2. Corsi di aggiornamento sulle tecnologie della comunicazione e sull’utilizzo delle LIM; 3. Attività di informazione, formazione ed aggiornamento in materia di sicurezza proposte dall’Istituzione Scolastica e/o da scuola polo a livello a livello provinciale e regionale; 4. Corsi di formazione sui BES (diversabilità, DSA, ecc), rivolti ai docenti dei vari ordini di scuola; 116 5. Corsi di formazione per lo sviluppo delle competenze linguistico - comunicative e metodologico didattiche dei docenti della scuola Primaria per l’insegnamento della Lingua Inglese; Il collegio dei docenti ha, inoltre, deliberato di integrare le tematiche di cui sopra con corsi di formazione sulle Indicazioni Nazionali con il corrente anno scolastico e sull’utilizzo del registro elettronico che dal prossimo anno scolastico sarà obbligatorio in tutti i gradi di istruzione. Tale Piano di aggiornamento, approvato dal Collegio dei docenti, potrà essere integrato in itinere. Valutazione Per valutare l’efficacia dell’aggiornamento, sarà effettuato un monitoraggio attraverso questionari. 117 Posti Org. QUALIFICA COGNOME NOME 1 DSGA 7 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 17 COLLABORATORI SCOLASTICI MUSOLINO 1. CATALANO 2. FRANZE’ 3. GENOVA 4. MINNITI 5. NAPOLI 6. PIZZATA 7. SFARA 1. ANDRIANO’ 2. BARBIERO 3. BAVA 4. CARABETTA 5. COMMISSO 6. CUTRI’ 7. DE VELLI 8. FAZZOLARI 9. FEMIA 10. FRANCO 11. LOIERO 12. MULE’ 13. PALERMO 14. PAPANDREA 15. SCALI 16. SERACINI 17. STALTARI Francesca Tiziana Antonino CTP Angela Antonino 18 h Irene 18 h Salvatore Luana Manuela Francesco Francesco Ercolina Francesco Francesco Luigi Giovanni Francesco Antonio Anna Maria Renato Giovanni Antonello Antonio Aldo Santo Maria Luisa Romano Francesco Alessandro Nel corso dell’anno saranno promossi processi finalizzati a: valorizzare il personale A.T.A; 118 Favorire la crescita di un clima positivo di collaborazione con la Dirigenza, i docenti, gli alunni e i genitori, nonché tra i colleghi; Valorizzare le figure del personale ATA coinvolgendole nel processo educativo-formativo utilizzando le loro competenze; Inserire il personale ATA nell’organizzazione scolastica per una cooperazione tra dirigente, docenti, alunni e famiglie. Utilizzare il più possibile la competenza professionale e/o personale acquisita in precedenza, sia presso altri istituti sia presso privati; Rendere più efficace il servizio sia per l’utenza, sia per i docenti e sia per le relazioni esterne all’istituzione scolastica, contando su figure qualificate e di sicuro riferimento. Instaurare, tra il personale ATA ed il resto della comunità scolastica, un patto di collaborazione e di disponibilità indispensabili per superare problemi di qualsiasi natura; Disporre un servizio di “accoglienza” efficiente ed efficace teso a soddisfare i bisogni dell’utenza, diventando primo punto di contatto tra “esterni” e la scuola. Fare scelte oculate del personale motivato ed opportunamente formato. MODALITA’ Per una migliore organizzazione e gestione interna dell’Istituto: Sono stati istituiti i servizi particolari sulla “flessibilità oraria” del personale; Sono stati distribuiti equamente i carichi di lavoro per le pulizie dei locali. INDICATORI 1. Competenze 2. Grado di disponibilità 3. Accoglienza 4. Servizio prestato 5. Valorizzazione delle risorse 119 VALUTAZIONE DEL P. O. F. Questa fase è fondamentale nella gestione del POF e si articola in tre momenti: • Una disamina delle aspettative ed esigenze dell'utenza, che permette di individuare e sviluppare i progetti ispirati dalle idee guida. • Un’attenta valutazione delle attività proposte in itinere permette opportuni adeguamenti. • Uno scrupoloso esame finale consente il riscontro sul successo formativo previsto all'inizio dell'anno e la formulazione di nuove proposte per il futuro. Il Collegio Docenti e i Consigli di classe valuteranno alla fine dell’anno la qualità del lavoro svolto con gli alunni. Verranno utilizzate procedure di controllo sui processi messi in atto per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e il livello di gradimento dell’offerta formativa. Come strategia la scuola utilizzerà il questionario che sarà proposto a Docenti, Genitori,Alunni e personale A.T.A. La qualità del lavoro svolto sarà valutata sulla base dei seguenti indicatori: Il grado di soddisfacimento delle aspettative dell’utenza a livello amministrativo e didattico; Proficuità delle iniziative di recupero e sostegno e loro incidenza nella prevenzione degli abbandoni e delle devianze; Livelli di rispondenza della programmazione generale e di classe e capacità degli organismi di riferimento ad adeguarle elle eventuali esigenze emergenti in itinere; Progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza; Partecipazione dei ragazzi alle iniziative della scuola e del territorio; Efficacia degli interventi di recupero e potenziamento effettuati. Inoltre: ♣ I genitori, attraverso appositi questionari, valuteranno la coerenza tra quanto indicato nel POF e quanto effettivamente realizzato; ♣ Gli studenti, tramite appositi questionari, dell’insegnamento ricevuto esprimeranno il loro parere sull’efficacia Conclusioni Il presente Piano elaborato e deliberato dal Collegio docenti, è stato accolto con favore e recepito nelle sue linee fondamentali da tutte le componenti. Pertanto tutti gli operatori scolastici lo fanno proprio e concorreranno alla sua realizzazione con la massima disponibilità e professionalità, condividendone le idee guida e l’efficacia nell’incidere nel processo educativo di tutti gli allievi. Con tali convincimenti la Scuola si ritiene, tuttavia, aperta al concorso e al contributo di idee che dovessero pervenire da chiunque voglia costruire insieme, sia dall’interno sia dall’esterno della realtà scolastica, un nuovo modo di edificare la società del futuro, attenta alle mutate esigenze di ordine sociale, culturale ed economico. Con lo spirito innovativo che il fare scuola attualmente propone, esistono tutte le premesse, a nostro giudizio, perché una moderna didattica, più vicina ai nuovi bisogni dei ragazzi, ma altrettanto consapevole dei propri limiti, riesca a formare il cittadino di domani, curandone sia l’aspetto culturale sia la veste educativa. 120 • Orario uffici • Piano delle attività • Patto di corresponsabilità • Piano Annuale di Inclusione DIRIGENTE SCOLASTICO MARINA DI GIOIOSA Martedì, Giovedì, Venerdì (dalle ore 10,00 alle ore 12,00) Martedì (dalle ore 15,00 alle ore 16,00) MAMMOLA Mercoledì (dalle ore 10,00 alle ore 12,00) SEGRETERIA DSGA MARINA DI GIOIOSA Martedì, Giovedì, Venerdì (dalle ore 10,00 alle ore 12,00) Martedì e Giovedì (dalle ore 15,00 alle ore 16,00) MARINA DI GIOIOSA Martedi dalle ore 10,00 alle ore 12,00 Giovedì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 121 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ PER I TRE ORDINI DI SCUOLA TIPO DI RIUNIONE COLLEGIO DEI DOCENTI (UNITARIO O PER ORDINE DI SCUOLA) GRUPPI DI LAVORO ASSEMBLEA GENITORI ELEZIONE CONSIGLI MESE GIORNO ORA Settembre 4 settembre 2014 Ore 9.30 10 settembre 2014 Ore 9.30 Ottobre 16 ottobre 2014 Ore 15,30 Da Novembre a Giugno Data e ora da definire Settembre 3, 5, 11, 12 (dalle ore 9.00 alle ore 11,00) PER Ottobre CONSIGLI DI CLASSE CONSIGLI DI INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE INCONTRI SCUOLA- FAMIGLIA 21 ottobre (Scuola infanzia Marina di Gioiosa Jonica) 22 ottobre (Scuola primaria Marina di Gioiosa Jonica) 23 ottobre (Scuola secondaria 1 grado marina di Gioiosa J. e tutti gli ordini di scuola di Mammola) Novembre, Dicembre, Sc. Sec. 1 grado Marina di Gioiosa J.: 5 Novembre, 1 e 5 Dicembre, 4 e 6 Febbraio, Marzo, Maggio, Febbraio, 27 e 30 Marzo, 18 e 22 Maggio, Giugno 11 e 12 Giugno Novembre, Dicembre, Febbraio, Marzo, Maggio, Giugno Novembre Gennaio Marzo Maggio Dicembre, Febbraio, Aprile, Giugno (Sc. Sec. Marina di Gioiosa J.) Sc. Sec. Mammola: 4 Novembre, 1 Dicembre, 3 Febbraio, 26 Marzo, 11 Maggio, 11 Giugno Data e ora da definire 9 Dicembre (consegna pagellini) 12 Febbraio (presa visione scheda di valutazione) 11 Aprile (consegna pagellini) Giugno: data e ora da definire (consegna scheda di valutazione) Dicembre, Febbraio, Marzo 4 Dicembre (consegna pagellini) (Sc. Sec. Mammola) 9 Febbraio (presa visione scheda di valutazione) 31 Marzo (consegna pagellini) Giugno: data e ora da definire (consegna scheda di valutazione) PRESA VISIONE/CONSEGNA SCHEDA DI VALUTAZIONE ESAMI DI STATO I CICLO PROVA NAZIONALE INVALSI (Scuola dell’infanzia) (Scuola primaria) (Scuola primaria) Febbraio Giugno Giugno Giugno Data e ora da definire Data e ora da definire Data e ora da definire Data e ora da definire Data e ora da definire 19 122 Patto educativo di corresponsabilità La scuola è una comunità educante nella quale convivono più soggetti, uniti da un obiettivo comune: quello di educare, cioè di far crescere in maniera equilibrata ed armonica i giovani che fanno parte di questa comunità, di svilupparne le capacità, favorirne la maturazione e la formazione umana e orientarli alle future scelte scolastiche. I soggetti protagonisti della comunità sono: • gli studenti, centro del motivo vero dell’esistenza di una scuola, •le famiglie, titolari della responsabilità dell’intero progetto di crescita del giovane, • la scuola stessa, intesa come organizzazione e come corpo docente, che deve costruire un suo progetto ed una sua proposta educativa da condividere con gli altri soggetti. La scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti; La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica; Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento che sostiene l’impegno formativo ed educativo. Per il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto educativo, proponiamo alle componenti fondamentali della nostra comunità un “Patto di corresponsabilità educativa”, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti che ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutti di dare il meglio. PATTO DI CORRESPONSABILITA’ TRA LA SCUOLA DELL’INFANZIA E LA FAMIGLIA Lo sviluppo armonioso del bambino può avvenire solamente con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola attraverso il patto di corresponsabilità intende sancire momenti relazionali costanti nel riconoscimento dei reciproci ruoli supportandosi vicendevolmente nelle comuni finalità educative. La scuola si impegna a Creare un clima sereno e formativo favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze. Promuovere il sostegno nelle diverse abilità e l’accompagnamento nelle situazioni di disagio. Mantenere un costante e sistematico confronto con la famiglia, alla quale fornire le informazioni relative al percorso formativo e con la quale affrontare eventuali problematiche. Coinvolgere l’alunno nell’elaborazione delle regole necessarie alla vita in comune. La famiglia si impegna a Favorire la frequenza costante del proprio figlio rispettando gli orari di entrata e uscita. Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza educativa. Collaborare con le insegnanti al fine di individuare i percorsi più idonei per sviluppare le attitudini e le 123 potenzialità dei bambini. Prestare interesse al percorso formativo del figlio partecipando ai colloqui individuali e di gruppo con gli insegnanti. Marina di Gioiosa Ionica ………………………… I docenti di sezione Il Dirigente Scolastico ____________________________________ ____________________________________ ************************************************************************************************ Restituire all’insegnante di Sezione debitamente compilato e sottoscritto PATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA Il/la sottoscritto/a______________________________________________genitore dell’alunno/a_______________________ _________________________________della sezione______________Scuola dell’infanzia_____________________________ ___________________dichiara di aver ricevuto il “Patto di corresponsabilità” di sottoscriverne i contenuti. Marina di Gioiosa Ionica……………………….. Firma del genitore 124 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ TRA SCUOLA PRIMARIA E FAMIGLIA Il patto di corresponsabilità, asse portante della cornice culturale entro il quale si concretizza l’opera formativa ed informativa, vuole essere uno strumento attraverso il quale si rendono espliciti i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra Istituzione scolastica e le famiglie nell’ambito di una alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti e i loro genitori, ciascuno nel proprio ruolo e responsabilità LA SCUOLA SI IMPEGNA A: Garantire informazione in riferimento al piano dell’offerta formativa e alle iniziative educative e alle proposte didattiche proposte. Creare un clima scolastico positivo, fondato sul dialogo e sul rispetto, favorendo lo sviluppo di competenze e conoscenze e la maturazione di comportamenti e valori. Tutelare il diritto ad apprendere attraverso la concretizzazione dei programmi ministeriali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche esplicitate nel POF. Favorire il successo formativo promuovendo interventi e strategie operative atti ad ostacolare situazioni di disagio, demotivazione, o scarso impegno. Offrire l’opportunità agli alunni con difficoltà di personalizzare il proprio curricolo con interventi di recupero e/o di sostegno. Contribuire alla socializzazione e all’integrazione dell’alunno nel gruppo classe e nella collettività promuovendo comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza e alla convivenza civile. Comunicare ed informare periodicamente (tempestivamente in caso di necessità) le famiglie, informandole sull’andamento didattico/disciplinare degli alunni. Procedere alle attività di verifica e di valutazione in maniera congrua, imparziale e trasparente rispetto agli obiettivi prefissati, alle attività progettate, ai contenuti proposti e ai ritmi di apprendimento. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A Considerare la funzione formativa della scuola ed a dare ad essa la giusta importanza rispetto ad altri impegni extrascolastici, responsabilizzando i propri figli verso gli impegni scolastici. Rispettare la libertà di insegnamento, le competenze professionali e valutative dei docenti, offrendo collaborazione sul piano educativo per affrontare eventuali situazioni di disagio. Partecipare sempre e costruttivamente alle attività scolastiche( riunioni, assemblee, colloqui …). Verificare che lo studente segua gli impegni di studio e le regole della scuola. Garantire la puntualità a scuola del proprio figlio e la regolarità della frequenza scolastica. Limitare al minimo indispensabile le uscite e/o le entrate fuori orario. L’ALUNNO SI IMPEGNA A: Frequentare regolarmente e assolvere assiduamente agli impegni di studio. Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa garantendo attenzione e partecipazione. 125 Riferire alla famiglia comunicazioni provenienti dalla scuola. Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà. Rispettare le regole di comportamento fissate dall’organizzazione scolastica e le regole comportamentali condivise. Completare i compiti, rispettare i tempi di apprendimento dei compagni, aiutarli in caso di difficoltà. Rispettare tutti gli adulti che si occupano della loro educazione. Indossare il grembiule al fine di favorire uguali condizioni personali e sociali, oltre che la praticità e la comodità dell’uso. Rispettare tutti gli ambienti e gli arredi scolastici,spazi, strutture, sussidi oltre che il proprio e l’altrui materiale. Marina di Gioiosa Ionica ………………………… I docenti di classe _____________________________________ Il Dirigente Scolastico ____________________________________ ********************************************************************************************************************************* Restituire all’insegnante di classe debitamente compilato e sottoscritto PATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA Il/la sottoscritto/a______________________________________________genitore dell’alunno/a___________________________ __________________________________della classe_____sezione_________Scuola Primaria______________________________ ___________________dichiara di aver ricevuto il “Patto di corresponsabilità” di sottoscriverne i contenuti. Marina di Gioiosa Ionica……………………….. Firma del genitore ________________________________ 126 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ TRA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, FAMIGLIA E ALUNNO In rispondenza al D.P.R, 235 del 21/11/2007, il Patto di corresponsabilità educativa definisce i diritti e i doveri del rapporto collaborativo tra Collettività scolastica, famiglia e alunni. Lo scopo del Patto Educativo di Corresponsabilità è realizzare la partecipazione responsabile e consapevole tra tutte le componenti coinvolte con l’obiettivo primario di favorire la crescita e la formazione serena ed armoniosa dell’alunno, nel rispetto dell’individuo e del diritto costituzionale allo studio. La scuola si impegna a Offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, con interventi di insegnamento coerenti con le indicazioni ministeriali e ad intraprendere percorsi che diano agli alunni l’opportunità di acquisire una formazione culturale aperta sul mondo. Insegnare abilità sociali necessarie ad una buona convivenza civile, all’educazione, alla responsabilità, all’impegno, al pensiero critico. Garantire un’offerta formativa basata su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello studente nonché la sua valorizzazione umana, culturale, religiosa. Evitare ogni forma di discriminazione per razza, credo religioso, culturale,infermità ed adoperarsi per l’integrazione e valorizzazione delle differenze. Utilizzare strategie idonee a rimuovere situazioni di difficoltà, di disagio,demotivazione, dispersione al fine di promuovere l’integrazione di tutti, gratificare il merito e incentivare situazioni di eccellenza. Garantire il rispetto della legalità ispirandosi a principi di libertà, uguaglianza e non violenza. Incoraggiare gli alunni ad assumersi la responsabilità e le conseguenze delle proprie azioni anche con atti di riparazione, in caso di condotte contrarie alla buona convivenza e al rispetto delle persone e delle cose, degli ambienti, degli orari, delle norme compreso il divieto dell’uso dei cellulari, videofonini e di quanto incompatibile con l’impegno scolastico. Prendere eventuali provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità del fatto, sempre con finalità educativa, tendendo al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Mantenere un costante rapporto con le famiglie, nel rispetto della privacy, per ciò che riguarda il percorso di apprendimento didattico e di crescita formativa del proprio figlio. Assicurare una valutazione trasparente e puntuale. La famiglia si impegna a condividere e rispettare le scelte educativo/didattiche e le strategie d’insegnamento collaborando all’azione della scuola al fine di promuovere la responsabilità e l’autonomia del proprio figlio. garantire la frequenza alle lezioni e la puntualità nell’orario, giustificando sollecitamente le assenze e i ritardi. accettarsi che lo studente rispetti il divieto d’uso del cellulare a scuola e le norme sulla privacy circa la diffusione delle immagini. 127 essere presenti e puntuali alle convocazione della scuola, partecipando agli incontri scuola – famiglia, rispettando le regole stabilite. L’alunno si impegna a Mantenere costantemente un rapporto positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni, evitando ogni forma di aggressività sia fisica che verbale. Usare un linguaggio adeguato nei modi e nei toni, improntato al rispetto reciproco e mantenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei compagni. Vivere l’esperienza scolastica come un’occasione importante per la propria crescita di futuro cittadino. Frequentare regolarmente e assolvere assiduamente agli impegni di studio, favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe. accettarsi che lo studente rispetti il divieto d’uso del cellulare a scuola e le norme sulla privacy circa la diffusione delle immagini. essere presenti e puntuali alle convocazione della scuola, partecipando agli incontri scuola – famiglia rispettando le regole stabilite. Restituire all’insegnante di classe debitamente compilato e sottoscritto PATTO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA-FAMIGLIA La famiglia La Scuola L’alunno _______________________ Classe_______Sez.___________ ………………………………………. Firma di un genitore ………………………………………. Firma del coordinatore di classe ………………………………………. Firma dell’alunno Marina di Gioiosa Ionica………………………… Il Dirigente Scolastico ________________________________ 128 Presentazione del progetto Pag. 2 Caratteristiche del POF Pag. 4 Contesto socio economico e culturale Pag. 5 Bisogni degli alunni Pag. 12 Dal contesto ai bisogni Pag. 13 Calendario scolastico Pag. 15 Organizzazione amministrativo-funzionale dell’Istituto Pag. 16 Organizzazione degli Organi Collegiali Pag. 17 Organigramma dell’Istituto Pag. 24 Funzioni strumentali e compiti Pag. 30 Cultura, scuola, persona Pag. 31 La Scuola dell’Infanzia(La metodologia, Le finalità, Il Piano di Pag. 33 Lavoro) Modello organizzativo: scuola primaria e secondaria di Pag. 37 1°grado (Piani di studio personalizzati, campi di esperienza/ambiti disciplinari nei tre ordini di scuola, traguardi della scuola primaria, attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, traguardi della scuola secondaria, strumento musicale, tempo scuola, CTP, BES, diversabilità, DSA, accoglienza e integrazione alunni stranieri, prove Invalsi, descrittori parametri di valutazione scuola primaria, griglie di valutazione scuola secondaria di I° grado, criteri di valutazione per il comportamento) Interventi per promuovere il diritto all’apprendimento e Pag. 88 il successo dell’allievo Attività facoltativo-opzionali Pag. 89 Attività integrative multidisciplinari Pag. 90 Figure sensibili Pag. 101 Uscite – Visite – Viaggi d’Istruzione Pag. 102 Ampliamento dell’offerta formativa (Progetti, azioni di innovatività scolastica, moduli Pag. 105 Rapporti Scuola- Famiglia Pag.114 Formazione e aggiornamento Pag. 116 Personale A.T.A Pag. 118 Valutazione POF Pag.120 del piano integratoprogetti PON FSER, iniziative e concorsi, giochi sportivi studenteschi) Pag. 121 Allegati (Orari di ricevimento, corresponsabilità) piano annuale delle attività, patto di 129
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