20 BELLINZONA Corriere del Ticino VENERDÌ 9 MAGGIO 2014 Corriere del Ticino, 9 maggio 2014 FUSIONE MESOLCINESE Rorè, il sindaco sbatte la porta: poca trasparenza ESPOSIZIONE Il direttore di Bellinzona Turismo Gian Luca Cantarelli, l’ideatrice e curatrice della mostra Pinuccia Brunella, la presidente di Bellinzona Turismo Flavia Marone e l’altra curatrice Mirella Motta ritratti insieme a un’armatura viscontea del XV secolo. (Foto CdT) Mostra I Visconti tornano a dominare su Bellinzona A Castelgrande le testimonianze delle influenze culturali dell’epoca zxy I Visconti riconquistano Bellinzona. Nelle teche allestite nella Sala Arsenale di Castelgrande i gioielli e le monete, gli abiti e i tessuti, le pergamene storiche e le armi sono i protagonisti ma allo stesso tempo i narratori della storia e della ricchezza del periodo che fu caratterizzato dalla dominazione del Ducato milanese. La mostra che verrà inaugurata oggi alle 18 riporta infatti alla luce il passato comune tra le due realtà nel periodo che va dalla metà del Trecento alla metà del Cinquecento. Come ha spiegato ieri in conferenza stampa la presidente di Bellinzona Turismo Flavia Marone, questa nuova esposizione dal titolo «Castelgrande, il ritorno dei Visconti» nasce sulla scia di un precedente progetto Interreg denominato «Castelli del Ducato» che aveva già tracciato un percorso culturale congiungendo il Castello Sforzesco ai tre Castelli di Bellinzona. «In una società, per guardare al futuro bisogna conoscere il passato in modo da arricchire la propria realtà» ha affermato a questo proposito il vicesindaco della Città Felice Zanetti. Rivivere, riprendere e trasmettere alle generazioni future sono proprio gli obiettivi di questa nuova iniziativa che vuole coinvolgere molteplici categorie di visitatori, dagli appassionati di storia alle famiglie e le scolaresche anche grazie al fatto che, come ha precisato il direttore di Bellin- zona Turismo Gian Luca Cantarelli, sarà accessibile sia in lingua italiana che in lingua tedesca. Il taglio della mostra è infatti variegato e non ci si è concentrati esclusivamente sull’aspetto storico ma «il passato è stato declinato sotto diversi punti di vista», ha rilevato Mirella Gloria Motta, una delle due curatrici della mostra. «Gran parte degli importanti reperti originali e dei documenti provengono dal territorio ticinese» ha aggiunto l’altra curatrice del progetto Pinuccia Brunella. Tuttavia, proprio in considerazione del fil rouge dell’esposizione che collega la nostra regione alla Lombardia, possiamo trovarne anche alcuni provenienti da archivi italiani. Tra i numerosi og- getti esposti da segnalare anche degli scudi della famosa battaglia di Giornico, messi a disposizione dal Museo di Lucerna, e delle ceramiche di grande valore provenienti dal Castello visconteo di Locarno. I visitatori avranno inoltre la possibilità di ammirare delle splendide ricostruzioni di abiti dell’epoca, elaborate e realizzare dall’Università di Moda e Design di Firenze. È infatti durante il periodo visconteo, ha sottolineato Bruna Marchesan, docente all’AFOL Moda di Milano, che la città lombarda comincia ad affermarsi come capitale della moda e dell’arte tessile. Anche Fulvio Maria Scavia, orafo di Milano, ha omaggiato la sua città realizzando appositamente per la mostra a Castelgrande un gioiello che vede incastonate assieme alle monete antiche e alle pietre preziose anche le tecniche artigianali del passato. Sarà possibile visitare l’esposizione da domani (sabato 10 maggio) al 9 novembre tutti i giorni, da lunedì a domenica, dalle 10 alle 18 e fino alle 19 durante per quanto riguarda il periodo estivo (1. luglio-31 agosto). Entrata: adulti 15 franchi, ridotti 7.50, famiglie 20. BAZ zxy «Rimango convinto che la fusione è la giusta soluzione per il nostro futuro, quindi continuerò a sostenerla pur essendo cosciente che questo attuale progetto è fallito e si dovranno aspettare almeno altri dieci anni» per poterlo realizzare. Giovanni Gobbi ha gettato la spugna. Il sindaco di Roveredo ha lasciato, non senza polemiche, il Gruppo di lavoro per l’aggregazione in Mesolcina. Lo ha fatto lunedì sera, durante una riunione del consesso dedicata alla politica energetica e in cui lui avrebbe dovuto presentare la ricucitura del paese a seguito della circonvallazione A13, consegnando ai rappresentanti degli altri cinque Comuni una lettera che ha suscitato malumore e stupore. «Naturalmente questa decisione è puramente a titolo personale, in quanto i miei colleghi non sono ancora stati consultati e informati», aggiunge il primus inter pares di Roveredo. Il quale ieri sera, appunto, ha reso partecipi i colleghi municipali della sua scelta. I quali hanno capito le motivazioni. Una decisione, la sua, dettata da quello che Giovanni Gobbi ha definito un «atteggiamento scorretto» da parte dei Comuni di Soazza e Lostallo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la missiva inviata negli scorsi giorni dai Municipi dei due enti locali al Consiglio di direzione della Regione Mesolcina. Nella lettera (firmata pure dal sindaco di Mesocco Christian De Tann e dal presidente e dal vice del Circolo) si chiede di poter ospitare il futuro ufficio unificato di Esecuzione e fallimenti alla Casa di Circolo di Mesocco. Un passo in avanti quello dei tre paesi dell’Alta valle che secondo Gobbi non «rispetta la trasparenza, la collegialità, la fiducia e la fedeltà» che andrebbero dimostrati ora che si sta concretizzando la fusione. Il sindaco di Roveredo non ha risparmiato critiche pure all’omologo di Grono Samuele Censi per aver affrontato pubblicamente, nei mesi scorsi, la crisi istituzionale che stava vivendo il Comune. Censi, stizzito, ha rispedito al mittente le critiche. Giovanni Gobbi ha «salvato» solo i sindaci di Verdabbio e Leggia. Dopo Cama, Mesocco e San Vittore, non è affatto fantascienza ipotizzare che pure Roveredo possa lasciare il carro della fusione, ormai lanciato verso la votazione consultiva. ADD BREVI Biasca Concerto della Filarmonica di Biasca per la festa della mamma domenica 11 alle 11 nella corte della Casa Cavalier Pellanda a Biasca. dell’artista brasiliano Adélio Sarro. La mostra sarà visitabile fino al 25 maggio: mercoledì, venerdì e nel week end dalle 14 alle 19. Arbedo Si terrà oggi (venerdì 9) alle 18.30 nella sala multiuso del Centro civico la mostra «Dialogo» promossa dalla locale Commissione culturale. In esposizione vi sono le sculture in legno di Angelo Ferrari e i quadri zxy Preonzo Oggi venerdì 9 dalle 20 nella chiesa parrocchiale si esibiranno per beneficenza a favore dello Shark Team la Coralina di Gnosca e il coro della polizia ticinese. Ingresso libero. zxy Rodi Oggi, venerdì 9 alle 19.45 la Società scopistica airolese organizza la gara sociale al ristorante del Dazio dalle 19.45. Iscrizioni solo per soci telefonando allo 079/464.48.59. zxy Cadenazzo La società di tiro La Pianturina organizza il 2. tiro obbligatorio domani, sabato 10 dalle 14 alle 17 allo stand di tiro consortile di Quartino. zxy Bellinzona Oggi, venerdì 9 dalle 19 alla Biblioteca cantonale verrà presentato il volume «La poesia della Svizzera italiana». zxy Malvaglia La società Guglielmo Tell organizza il tiro obbligatorio domani sabato 10 dalle 9 alle 11.30. zxy Faido Oggi venerdì 9 dalle 20.30 nella chiesa di San Francesco andrà in scena la sacra rappresentazione «La festa del perdono, oggi». zxy Roveredo Questa sera, venerdì 9 dalle 20, al Bube’s Pub si esibiranno «The New Dream. Ingresso libero. zxy Biasca Domani, sabato 10 dalle 10 alle 17, Ecolibro , Il Girasole e la Bottega del Mondo offrono il caffé in via Giovannini. Imposte Arbedo torna all’87% Moltiplicatore ridotto in corsa a seguito del super avanzo del 2013 Patriziato Produzione di robot nella zona artigianale di Carasso zxy Altolà: il moltiplicatore deve tornare, già quest’anno, all’87%. Di fronte ad un consuntivo 2013 che presenta un avanzo inaspettato di 697.000 franchi (invece di un disavanzo come inizialmente ipotizzato), il Municipio di Arbedo-Castione chiede al Legislativo (che si riunirà il 27 maggio) di ridurre il tasso fiscale di tre punti percentuali. Dal 90 (deciso dal plenum il 29 novembre scorso) all’87%, ovvero il tasso vigente dal 2006. Una decisione rarissima, ma legale, come confermato dalla Sezione degli Enti locali. Proprio in virtù della «straordinarietà delle informazioni che ne stanno all’origine». L’Esecutivo, infatti, osserva che «non abbiamo avuto praticamente nessuna avvisaglia di questo risultato sino al momento della chiusura dei conti, quando le precedenti indicazioni negative sull’accertamento cantonale del gettito d’imposta (2010) sono state stravolte dai valo- zxy In futuro nella zona artigianale-industriale di Carasso verranno prodotti robot per il campo industriale. Mercoledì l’assemblea del Patriziato, proprietario dei terreni, ha approvato la concessione del diritto di superficie per 40 anni alla società che costruirà un nuovo capannone in zona Sasso Fenduto. Si tratta della Mabecant Immobliare SA che annualmente pagherà 5 franchi per ognuno dei 3.500 metri quadrati a sua disposizione. A insediarsi nella struttura sarà la Globotics Industries SA, azienda di Lugano specializzata nella progettazione, ideazione e realizzazione di robot destinati alla produzione industriale. Si tratta di applicazioni destinate alla ricerca nei settori medicale, della fotonica, dei materiali speciali e di altre applicazioni di nicchia. Nel capannone di Carasso saranno attivi inizialmente 4-5 collaboratori specializzati. La zona artigianale prosegue quindi la sua espansione. «Siamo molto entusiasti per questa iniziativa», commenta il presidente del Patriziato Mauro Mi- ri per il 2011». In crescita pure il gettito delle persone giuridiche. Il risultato positivo è stato reso possibile anche grazie «al rispetto, in cifre totali, della previsione di spesa» e a «sorprese positive in ambito dei ricavi extra fiscali, in particolare il contributo di livellamento ed il gettito della tassa sugli utili immobiliari». Con il moltiplicatore all’87% secondo i calcoli del Municipio si prefigura per il 2014 un utile di oltre 400.000 franchi. Le altre cifre salienti del consuntivo sono il congruo capitale proprio (5,7 milioni) e gli investimenti, che nel 2013 sono stati pari a 2,4 milioni. I consiglieri comunali dovranno inoltre chinarsi su due crediti sostanziosi: 400.000 franchi per la sostituzione della centrale di riscaldamento al Centro civico di Arbedo e 110 mila per la creazione di un’aula per una sezione provvisoria di scuola dell’infanzia nell’edificio delle elementari di Castione. Sorride anche Sementina Buone nuove sullo stato delle finanze comunali giungono anche da Sementina, dove i conti consuntivi per il 2013 chiudono con un avanzo d’esercizio pari a 644.000 franchi, cioè più del doppio di quanto indicato nei preventivi (248.000 franchi). Un risultato dovuto in larga parte a fattori esterni difficilmente ponderabili, segnatamente per quanto riguarda gli incassi delle imposte. Ad esempio, scrive il Municipio nel messaggio sui conti dell’anno passato, il ricalcolo dell’imposta dovuta sull’arco di un decennio per un solo contribuente ha portato ad una entrata non preventivata di poco inferiore ai 100.000 franchi. Capitolo investimenti: il rinvio dell’inizio dei lavori della seconda fase del Ciossetto per le note vicende ricorsuali ha fatto sì che la cifra di 4 milioni di franchi inserita nel preventivo si è ridotta a soli 954.000 mila franchi. notti. La domanda di costruzione dovrebbe essere presentata prossimamente. Dopo l’arrivo della Premel SA che proprio in questi giorni sta traslocando da Preonzo dove era minacciata dalla frana del Valegion, prossimamente dovrebbe prendere avvio anche la costruzione del centro funerario della Cafube SA di Luca Andreetta e Dante Pesciallo. L’altroieri l’assemblea ha approvato anche un importante credito di 807.000 franchi nell’ambito del bosco di protezione della frazione. L’intero progetto selvicolturale costerà 4,7 milioni e sarà coperto in larga misura da sussidi cantonali e federali. Il credito supplementare concesso dall’assemblea andrà a coprire la parte di lavori previsti sul territorio di Monte Carasso, il cui Patriziato ha deciso di affidarne l’esecuzione ai vicini di Carasso. Via libera anche ai conti del 2013 che chiudono con un avanzo di 141.000 facendo registrare un miglioramento del 68% rispetto al preventivo. Si tratta del secondo miglior risultato dal 2000 a oggi.
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