SANIFICAZIONE AMBIENTALE NO TOUCH CON PEROSSIDO DI IDROGENO: CONFRONTO FRA TRE DIVERSI SISTEMI Porcheddu S.*, Deriu M.G.**, Pesapane L.**, Bellu S.**, Masia M.D.***, Mura I.*** *Direzione Medica di Presidio-Azienda Ospedaliero-Universitaria Sassari **Servizio di Igiene Ospedaliera-Azienda Ospedaliero-Universitaria Sassari ***Dipartimento di Scienze Biomediche-Igiene e Medicina Preventiva-Università degli Studi di Sassari Introduzione. L’ambiente, agendo come reservoirs per i microrganismi, ha un ruolo importante nella trasmissione delle infezioni, pertanto la sua decontaminazione rappresenta un punto cruciale per contenere il rischio infettivo. Le comuni procedure di sanificazione, pur rimanendo una pratica indispensabile, non consentono tuttavia di raggiungere risultati ottimali in quanto i microrganismi tendono spesso ad annidarsi in punti difficilmente raggiungibili. Obiettivi. Valutare il grado di decontaminazione di ambienti ospedalieri ad alto rischio di infezioni mediante nuove tecnologie presenti sul mercato. Metodi. Sono stati messi a confronto 3 diversi sistemi di sanificazione ambientale no touch per via aerea (Bioquell, CleanCube, Medibios) che utilizzano come biocida il perossido di idrogeno (HP) aerosolizzato e atomizzato (Medibios e CleanCube) o sotto forma di vapore (Bioquell). La metodologia di indagine ha previsto la valutazione del grado di contaminazione microbica dell’aria e delle superfici di una sala operatoria, preliminarmente sanificata con le procedure di routine, prima e dopo ciascun trattamento di disinfezione con HP. I campionamenti dell’aria sono stati effettuati con lo strumento DUO SAS 360 (Ditta PBI-Milano) al tempo 0 (prima dell’erogazione del disinfettante) e al tempo 1 (dopo 1 ora dal termine del processo di disinfezione), mantenendo costante la posizione del campionatore all’interno della sala. Il controllo delle superfici, nelle stesse condizioni, è stato effettuato utilizzando piastre rodac contact (Ditta BPI- Milano). Superfici esaminate I risultati sono stati espressi in UFC/m3 per l’aria e UFC/piastra per le superfici. I risultati relativi al monitoraggio dell’aria sono stati analizzati con il test T di Student. Risultati. Il processo di disinfezione con i 3 sistemi ha evidenziato: Bioquell: nell’aria, riduzione della carica batterica (CB) dell’84.6% (P=0.01) e della carica micetica (CM) dell’87.2% (P=0.008); nelle superfici, riduzione della carica microbica totale variabile dal 57.1% al 100% in funzione della tipologia di superficie. CleanCube: riduzione della carica microbica totale dell’aria del 100% (CB: P=0.03; CM: P=0.0001); per le superfici, riduzione della carica microbica del 100%, ad eccezione per il pavimento ( 25%). Medibios: nell’aria, riduzione di CB del 53.4% (P=0.005) e di CM del 27.3% (P=0.20); relativamente alle superfici, la percentuale di riduzione della carica microbica totale varia dal 50% al 100%. Conclusioni. Nel complesso, i 3 sistemi di disinfezione ambientale a base di HP hanno mostrato buona efficacia sia a livello di superfici che di aria. L’azione antimicrobica è risultata particolarmente evidente per i sistemi Bioquell e CleanCube, minore per il sistema Medibios dimostratosi meno attivo nei confronti dei miceti. Si ritiene che la disinfezione ambientale no touch con HP, che non sostituisce la procedura routinaria di sanificazione, possa comunque costituire uno strumento utile nella decontaminazione residua (post-sanificazione), indispensabile per garantire condizioni ottimali di salubrità ambientale in ambienti ad alto rischio infettivo.
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