laicità della scuola news Settembre 2014 [email protected] Notiziario on line del Coordinamento per la laicità della scuola aderente alla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni (http://www.torinolaica.it/). Redazione: Marco Chiauzza, Grazia Dalla Valle, Daniel Noffke, Jean-Jacques Peyronel, Cesare Pianciola, Stefano Vitale. Fanno parte del Coordinamento: AGEDO, Associazione 31 Ottobre per una scuola laica e pluralista, CEMEA Piemonte, CGD Piemonte, CIDI Torino, COOGEN Torino, FNISM, Sezione di Torino "Frida Malan", MCE Torino. Portavoce del Coordinamento e referente per le superiori: prof. Fulvio Gambotto (339 5435162) Referente per gli altri ordini di scuola: Silvia Bodoardo (329 0807074) __________________________________________________ Editoriale Il caso di Bibiana: chiediamo una nuova delibera sul dimensionamento scolastico e la revisione della Legge 28/2007 E si scoprì così che una scuola nuova, appositamente costruita per rispondere all’esigenza dei cittadini di un paesino di provincia, in ottemperanza a quanto richiesto dalla nostra Costituzione (art.33), avrebbe potuto non aprire in virtù di una delibera del Consiglio Regionale (252 _33474 del 29 Ottobre 2013, sul dimensionamento scolastico per l’anno 2014/15). Ci riferiamo ovviamente alla scuola statale di Bibiana, presente nelle cronache di tutti i giornali piemontesi nell'agosto di quest'anno. Con tale norma, la Regione ha stabilito che l’istituzione di nuove sezioni di scuola dell’infanzia statali “dovrà essere consentita solo con la coordinata partecipazione delle scuole paritarie al sistema scolastico nel suo complesso, ovvero non dovrà essere determinata riduzione, in termini di sezioni, dell’offerta formativa esistente nelle scuole paritarie”. A tale scopo, viene richiesto di “unire il parere motivato da parte delle eventuali scuole paritarie presenti nel bacino di utenza e/o dall’associazione di categoria a cui le scuole sono iscritte.” Questo di fatto obbliga ad avere prevalentemente sezioni di scuola paritaria anche se il Comune decide di investire nel settore dell’educazione costruendo una scuola nuova, come accaduto a Bibiana, orientando così le famiglie verso istituti privati. La cosiddetta “delibera Cota” rappresenta una gravissima interferenza tra pubblico e privato, poiché non è accettabile che la libertà di scelta educativa delle famiglie, diritto sancito dalla Costituzione, sia sottoposta ai desiderata delle “scuole paritarie presenti nel bacino di utenza e/o dall’associazione di categoria a cui le scuole sono iscritte”. Tanto meno è accettabile che il dimensionamento scolastico, ovvero il piano regionale con cui si stabilisce il numero ottimale di istituzioni scolastiche necessarie sul territorio, sia “a senso unico”, essendo la Regione impossibilitata ad aprire nuove scuole pubbliche statali là dove il settore privato ponga un veto legato ad un presunto “danno” derivante dalla chiusura di sezioni private. Già lo scorso anno si erano verificate situazioni analoghe nei comuni di Torre Pellice, Bagnolo e Piossasco, motivate allora dalla Direzione Istruzione e Formazione professionale della Regione col “perché si deve consentire la coordinata partecipazione al sistema scolastico da parte della scuola statale e della scuola paritaria” . A Bibiana in particolare, ad oggi, risultano iscritti 29 bambini alla scuola dell’infanzia statale e negare l’apertura di tale scuola avrebbe leso chiaramente il diritto di questi bambini e delle loro famiglie rispetto ad una libera scelta educativa. Se il veto posto dall’associazione FISM (Federazione Italiana Scuole 'Materne, unica associazione delle scuole cattoliche presente sul territorio regionale) all’apertura della nuova sezione fosse rimasto, si sarebbe verificata anche a Bibiana la assai comune situazione in cui l’unica scelta per le famiglie con figli nella fascia 3-6 anni sarebbe stata una scuola d’infanzia confessionale e a pagamento. Ci chiediamo come sia possibile che sia stata votata una delibera che nega i diritti dei bambini ed è palesemente incostituzionale visto che l’art. 33 c.2 obbliga la Repubblica, e quindi anche la Regione e il Comune, a “istituire scuole statali per tutti gli ordini e gradi”. Per questa ragione, il Coordinamento per la laicità della scuola si è immediatamente attivato con diversi comunicati stampa e con una richiesta di incontro diretta all’Assessore Regionale Pentenero e ai Consiglieri della VI Commissione. Nella lettera è stata chiesta una chiara e forte posizione politica da parte delle istituzioni, del Consiglio Regionale e dei dirigenti del Settore Istruzione affinché tale scuola potesse essere aperta, evitando inoltre così lo spreco delle risorse pubbliche utilizzate per la realizzazione della struttura (fondi europei, regionali e comunali). Dopo un confronto proficuo tra l'Assessore, la FISM e i Sindaci dei Comuni interessati dalle richieste delle famiglie in merito all'organizzazione di sezioni di scuola dell'infanzia statale, per un totale di 160 bambini su tutto il territorio regionale, il suddetto veto è stato tolto. L’Assessore ha tuttavia dato rassicurazioni sul fatto che essa sarà “…disponibile a valutare strumenti che tutelino l’eventuale perdita di occupazione…” come si legge nel comunicato stampa dell’Assessore Pentenero del 1 agosto 2014, e come confermato nell'incontro organizzato dal Sindaco di Bibiana il successivo 7 agosto. L'auspicio che questo non voglia sottendere ad ulteriori finanziamenti per le scuole private in virtù di un “mancato reddito” dovuto al “danno” derivante dall'apertura di nuove sezioni di scuola pubblica statale, oltre alle provvidenze che già notoriamente i Comuni elargiscono al settore privato dell'Istruzione (ad es. il Comune di Bibiana ha stanziato negli scorsi anni 27.000 € alla scuola FISM, confermando anche per quest'anno tale cifra seppur a fronte di una diminuzione del servizio offerto alla cittadinanza, vista la chiusura di una sezione) pare davvero un miraggio, viste anche le recenti affermazioni del Ministro Giannini. Noi continuiamo a ritenere che la destinazione dei soldi che i cittadini versano tramite le loro tasse debba essere trasparente: è necessaria una rendicontazione chiara che metta in luce quanto viene destinato alla salvaguardia e al rinforzo della scuola pubblica statale, per il recupero degli apprendimenti, per l’edilizia scolastica, contro l’abbandono scolastico e per il sostegno delle disabilità, e quanto destinato al settore privato paritario. Auspichiamo dunque anche una revisione della Legge Regionale 28 in questa direzione. Partecipando all’incontro tenutosi a Bibiana il 7 agosto scorso, presenti l’Assessore Pentenero, il Presidente Provinciale della FISM Luigi Vico, il Dirigente Scolastico reggente dell’Istituto Comprensivo di Bricherasio Marco Armand Hugon e il parroco di Bibiana don Martini, abbiamo avuto modo di verificare quanto tutta la vicenda dell’apertura di una nuova scuola sia stata manipolata (e manipolabile...) volgendo l’attenzione principalmente sul tema dell’importanza del ruolo di supplenza delle scuola paritarie e del Sistema Istruzione “integrato” pubblico/privato, invece di porre l’attenzione sui diritti delle bambine e dei bambini, fino ad arrivare a mettere in questione anche la libera scelta educativa delle famiglie legata alla libertà di coscienza. Nessun cenno è stato fatto da nessun relatore in merito alle condizioni dettate dal parroco nella comunicazione inviata al Comune in data 23 novembre 2013, in cui si subordinava il parere inizialmente positivo ad un aumento del contributo dell'ente pubblico (da 27.000 € fino a 40.000) nell'ipotesi di un calo di iscrizioni alla scuola della parrocchia, richiedendo inoltre di avere accesso ai criteri per l'iscrizione, fatto di competenza del Consiglio d'Istituto dell'I.C., organo collegiale che in effetti ha deliberato ben due volte, in due diverse sedute (di cui una ad iscrizioni già aperte, il 12 febbraio scorso), restringendo notevolmente la libertà di scelta dei genitori interessati. I “lavori in corso” sul buono scuola (legge 28) aprono poi un altro capitolo su cui il coordinamento sta mantenendo alta l’attenzione. Come abbiamo scritto in un precedente documento, auspichiamo il superamento della doppia graduatoria oggi vigente e che la legge 28 sia migliorata privilegiando l’aiuto alle scuole pubbliche, frequentate, ricordiamo, dal 95 % circa degli studenti in Piemonte, per migliorare la qualità dei servizi, il trasporto degli studenti, l’offerta formativa, il rimborso del costo dei libri o il loro prestito d’uso. Silvia Bodoardo – Silvana Ronco *** In evidenza: → Manifestazioni per la ricorrenza del XX Settembre 1870, data fondante dell’Unità e della laicità dello Stato italiano, nona edizione: Torino, 20 - 21 settembre 2014 Il Coordinamento sarà presente domenica 21 settembre a “Laici in piazza”. http://www.torinolaica.it/ → Silvana Ronco, Diminuiscono gli studenti che si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica ma aumenta il numero degli insegnanti: uno strano "miracolo italiano": http://www.riforma.it/it/articolo/2014/08/22/ora-di-religione-cattolica-profumodintesa → È LA SCUOLA UN “BENE COMUNE”? di Antonia Sani “Nostro obiettivo deve essere rendere sempre più attrattiva la conquista della conoscenza nel percorso formativo della Scuola della Costituzione. Sostenere il rilancio della LIP (Legge di Iniziativa Popolare per una buona scuola della Repubblica sottoscritta da 100.000 cittadini) e diffonderne la conoscenza dei punti qualificanti può divenire un impegno prioritario per allargare la partecipazione democratica nella scuola”. http://www.italialaica.it/news/articoli/51917 → Da leggere: Perché nella scuola il privato non è pubblico di Chiara Saraceno, da “La Repubblica”, 27 agosto 2014 http://comitatoscuolapubblica.wordpress.com/2014/08/28/perche-nellascuola-il-privato-non-e-pubblico/ → RIFORMA. Numerosi interventi sulle linee governative di “riforma” e sul documento circa la “buona scuola” su insegnareonline. Dall'editoriale di Mario Ambel riproduciamo in nero le proposte governative e in blu le controproposte. UNA BUONA SCUOLA È UNA SCUOLA CHE PERSEGUE… OPPURE Educazione del capitale umano e formazione professionale (per alcuni) e istruzione culturale (per altri) Educazione allo sviluppo umano e alla cittadinanza attiva (per tutti) Canalizzazione precoce e differenziazione dei percorsi sulla base della valorizzazione dei talenti e delle propensioni individuali Attuazione dell'obbligo scolastico reale fino a 16 anni e sostanziale ridefinizione dei rapporti fra crescita culturale e percorsi professionalizzanti nei percorsi postobbligo Autonomia finalizzata alla diversificazione e al miglioramento dell'offerta formativa anche nella prospettiva della libera concorrenza fra istituzioni scolastiche Autonomia finalizzata alla responsabilità collettiva per il perseguimento del successo formativo nell'ottica della cooperazione fra istituzioni scolastiche Processi di innovazione e miglioramento centrati sulla domanda esterna e sulle capacità di adattamento della scuola alle esigenze del presente e del futuro Processi di innovazione e miglioramento centrati sulla qualità della vita scolastica quotidiana, attraverso pratiche didattiche sempre più efficaci e funzionali al progetto educativo per le nuove generazioni. Didattica centrata sulla trasmissione direttiva delle conoscenze e sull'esercizio delle abilità Didattica centrata sulla costruzione cooperativa dei saperi e sul rinforzo contestuale delle competenze Valutazione classificatoria dei prodotti e dei soggetti che misura gli obiettivi raggiunti e le prove superate Osservazione condivisa dei processi, valutazione fomativa e riconoscimento descrittivo degli esiti raggiunti Formazione iniziale e meccanismi di reclutamento fortemente guidati dalle facoltà universitarie con un ruolo subordinato delle istituzioni scolastiche Formazione iniziale e meccanismi di reclutamento fortemente inseriti nel sistema scolastico con un ruolo strategico del rapporto fra università e sistema delle istituzioni scolastiche Merito professionale soggettivo e sviluppo individuale di carriera Responsabilità educativa collegiale e diversificazione delle figure professionali Valutazione di sistema orientata alla classificazione dei contesti educativi e al supporto delle scelte delle famiglie Valutazione di sistema orientata alla ricerca a supporto della rendicontazione sociale e della cogestione territoriale dell'offerta educativa Libertà di scelta educativa da parte delle famiglie, anche sulla base di opzioni sociali ed etnico-religiose Coesistenza civile e perequazioni territoriali per l'integrazione e la valorizzazione delle differenze Interventi di finanziamenti privati e ampliamento del regime di scuole paritarie Crescita degli investimenti statali e progetti di finanza etica e sociale con forte ruolo degli Enti locali a difesa della scuola pubblica. http://www.insegnareonline.com/rivista/opinioni-confronto/buonascuola → ROMA, PRIMO CASO IN ITALIA: GIUDICE ESTENDE DIRITTI A CONVIVENTE DELLA MAMMA. Il tribunale di Roma dà ragione a una coppia di libere professioniste, che si è sposata all'estero e ha avuto una bimba anni fa attraverso procreazione assistita eterologa. http://www.italialaica.it/gocce/51979 → Sentenza del Consiglio di Stato che in data 2 settembre 2014 ha ribadito l'illegittimità del rifiuto che la Regione Lombardia aveva apposto, esattamente sei anni fa, alla richiesta di distacco in una struttura regionale del sondino naso-gastrico a Eluana Englaro. Meglio tardi che mai! http://www.italialaica.it/gocce/52062 → La vita è un’altra cosa #eutanasialegale #Welby: Petizione diretta a Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati e a Pietro Grasso, Presidente del Senato, lanciata dall'Associazione Luca Coscioni: http://www.change.org/p/la-vita-è-un-altra-cosa-eutanasialegalewelby?tk=f35jozIcr1AAYpjBnYBFB9hR5De2qduwiamJxMGklw&utm_source=petition_update&utm_medium=ema il&utm_campaign=petition_update_email → Un articolo di Giancarlo Gavinato sulla RIDEF che si è svolta questa estate a Reggio Emilia e notizie sulle attività del MCE in: http://us3.campaignarchive2.com/?u=f70f182ca80201ef7d91609f2&id=897e691381&e=8f19 a925ea In occasione della RIDEF è stato pubblicato il libro "Non dobbiamo tacere": Diritti negati, diritti riconosciuti, diritti conquistati, con testi in più lingue sul tema dei diritti e con introduzione di Canevaro. → Il Cidi Torino ha organizzato un seminario per il 4 e il 5 settembre rivolto agli insegnanti di scuola dell'infanzia e di scuola primaria dal titolo: “L'AVVENTURA IMPREVEDIBILE: IMPARARE A CAPIRE IL MONDO nella scuola dell'infanzia, nella primaria e oltre...". Il seminario è stato riproposto nei giorni 11 e 12 settembre con le stesse modalità organizzative. http://www.ciditorino.org/ → FNISM – Sezione di Torino “Frida Malan”. Corso di aggiornamento - Laboratorio di Filosofia 2014-2015 c/o Ce.Se.Di, via G. Ferrari, 1 - Torino Ancora su “Discipline dialoganti”. Romanzi e racconti del Novecento tra filosofia e letteratura 1. 12 novembre 2014: Presentazione del programma. Gianluca Cuozzo interviene su La metamorfosi di F. Kafka [1915]. 2. 10 dicembre 2014: Andrea Casalegno e Leonardo Ceppa intervengono su La montagna incantata (o magica) di T. Mann [1924]. 3. 14 gennaio 2015: Davide Dalmas e Beatrice Manetti intervengono su Uno, nessuno e centomila di L. Pirandello [1926]. 4. 11 febbraio 2015: Cesare Pianciola interviene su La nausea di J-P. Sartre [1938]. 5. 11 marzo 2015: Anna Battaglia interviene su La peste di A. Camus [1947]. 6. 15 aprile 2015: Manuela Ceretta e Simona Forti intervengono su 1984 di G. Orwell [1949]. Gli incontri si svolgono in forma seminariale il mercoledì dalle 15,30 alle 18 al CeSeDi, a cadenza mensile. Il programma è rivolto in particolare a insegnanti di filosofia, di letterature (italiana, francese, tedesca, inglese), di diritto. L'iscrizione al Corso è gratuita. Alla fine del Laboratorio viene rilasciato a richiesta un attestato di partecipazione. http://www.fnism-torino.it/public/FnismMain.aspx → Il 9 Settembre 2014, nell'Aula Magna del Campus Universitario Luigi Einaudi, Lungo Dora Siena, 100,TORINO, si è svolta con grande partecipazione di insegnanti la Giornata conclusiva della Quinta Conferenza Regionale della Scuola, promossa dal Forum Regionale per l’Educazione e la Scuola. http://nuke.forumscuolapiemonte.it/Default.aspx → FIRMATE E FATE FIRMARE! Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni: Appello al Consiglio Comunale della Città di Torino per esprimersi rispetto alla volontà di stanziare ancora fondi per le scuole private paritarie e per lo svolgimento di referendum consultivi. Per adesioni on line all'Appello: http://www.petizionepubblica.it/?pi=P2013N45551 *** Il libro “MicroMega”, n. 6/2014, pp. 232, € 15,00 L'ultimo numero di MicroMega è interamente dedicato alla scuola. Il titolo rivela programmaticamente lo spirito che unisce i numerosi e per altri aspetti diversificati contributi: "Un'altra scuola è possibile: laica, repubblicana, egualitaria, di eccellenza". Il primo saggio si sofferma proprio sul binomio eccellenzaegualitarismo. In esso, attraverso un'analisi del sistema scolastico finlandese, i due termini, che in Italia – secondo una vulgata ormai raramente contestata – vengono perlopiù considerati radicalmente antitetici e sostanzialmente incompatibili, si rivelano invece strettamente interconnessi. Nel paese nordico, infatti, che all'inizio degli anni Novanta non vantava una scuola particolarmente efficace, sono state da allora adottate politiche miranti in primo luogo a combattere sistematicamente tutte le forme di svantaggio, riducendo invece al minimo i meccanismi di valutazione, in particolare quelli di carattere selettivo. Dopo un ventennio, tali forme di intervento hanno consentito alla Finlandia di svettare in cima a tutte le classifiche che misurano la qualità dei sistemi scolastici nazionali. Viene così smentito il luogo comune secondo il quale l'ossessione per la valutazione, la concorrenza e la meritocrazia – siano esse praticate fra individui o istituzioni – sarebbero l'unica strada percorribile nella direzione dell'efficacia e dell'eccellenza: a riprova di ciò, la Finlandia non si sogna neppure di adottare l'italico sistema pubblico integrato di istruzione (cioè in pratica il riconoscimento paritario e il conseguente finanziamento delle scuole private da parte dello Stato) e punta invece tutte le proprie energie e risorse economiche sul potenziamento e la valorizzazione della scuola pubblica. Segue un gruppo di contributi che si ispira direttamente alla frase di Montaigne citata in apertura del volume: "Dove si insegna, ci sia il divertimento". Materia per materia, esperti della varie discipline suggeriscono metodologie didattiche che offrono strumenti per far uscire l'insegnamento da pratiche a volte ingessate, inevitabilmente noiose ed inoltre – anzi proprio per questo motivo – perlopiù inefficaci. Scopriamo così che si possono appassionare gli studenti alle materie scientifiche, in genere considerate piuttosto aride; approfittare dello spontaneo interesse degli esseri umani per le storie per presentare la storia non tanto come il regno della necessità – di ciò che non poteva non accadere – ma come il campo delle possibilità alternative e delle scelte compiute; superare nell'insegnamento della filosofia la presunta alternativa radicale fra trattazione storica e trattazione per temi, magari introducendo pure qualche elemento induttivo, che, partendo dalla presentazione di casi e problemi concreti o di attualità, cerchi nella riflessione di pensatori anche lontani nel tempo un aiuto per affrontarli e discuterli criticamente; far amare i classici della letteratura, utilizzando proprio la perdita di contatto con essi ormai consumato dalle nuove generazioni, che paradossalmente può aiutarle a riappropriarsene con rinnovata freschezza; liberare l'insegnamento del latino e del greco da metodi obsoleti, riproponendoli all'apprendimento come lingue vive; far famigliarizzare gli allievi con l'evoluzionismo fin dalla più tenera età; far comprendere il reale significato delle formule matematiche attraverso la loro visualizzazione geometrica; infine, trovare – o ritrovare – uno spazio adeguato nell'insegnamento per discipline come la musica, la storia dell'arte e la logica. Proprio al centro del volume, un saggio di Marco Rossi Doria, maestro elementare e per breve tempo sottosegretario all'istruzione, affronta il drammatico tema dell'abbandono scolastico, che deve essere affrontato non solo in termini quantitativi (quanti ragazzi non frequentano la scuola), ma anche sotto l'aspetto qualitativo (come far stare a scuola questi ragazzi, affinché la loro frequenza scolastica abbia un senso). L'ultima parte della rivista affronta le diverse sfaccettature della (non) laicità del sistema scolastico italiano: dall'intromissione fisica della chiesa cattolica nella vita quotidiana della scuola statale (presepi e crocifissi, visite pastorali ed esposizione di reliquie...) al finanziamento pubblico delle scuole private, perlopiù confessionali; dall'insegnamento della religione cattolica alle remore tutte italiane all'introduzione sistematica e obbligatoria dell'educazione sessuale nei curriculi, in controtendenza con quasi tutti gli stati europei, ivi compresi paesi a forte tradizione cattolica. Conclude il volume la traduzione inedita di un testo di John Dewey sul concetto di esperienza, fra dimensione naturalistica e ricadute storiche ed etico-politiche. Il denominatore comune dei contributi presentati in questo numero di MicroMega è innanzitutto la laicità, declinata in tutte le sue diverse prospettive: dalla necessaria e troppo spesso disattesa separazione fra chiese e pubbliche istituzioni, alla difesa e promozione della scuola della Repubblica come scuola di tutti; dalla valorizzazione di tutte le differenze, alla pluralità delle prospettive culturali e metodologiche nell'ambito dell'attività didattica. Tutti elementi di grande importanza ed attualità, di cui dovrebbero tener conto sia coloro che operano quotidianamente nella scuola, sia chi sulla scuola è chiamato ad operare scelte politiche, possibilmente confrontandosi con i problemi reali e non inseguendo le mode e i luoghi comuni del momento. Marco Chiauzza *** Il film: LE COSE BELLE Documentario. Regia: Agostino Ferrente, Giovanni Piperno - 88 min. - Italia 2013. Agostino Ferrente e Giovanni Piperno sono due documentaristi italiani che hanno al loro attivo alcune opere condotte singolarmente: L’orchestra di piazza Vittorio (Ferrente); Il pezzo mancante (Piperno). Hanno diretto insieme, invece, per conto di RAITRE, a Napoli nell’anno 2000, Intervista a mia madre, di cui questo bel documentario costituisce in qualche misura il seguito. Quando i due registi avevano costruito quel loro primo lavoro, si erano serviti delle storie di quattro ragazzi giovanissimi: Fabio, Enzo, Adele e Silvana, abitanti delle periferie partenopee, pieni di sogni e di speranze per il futuro. Non poteva che essere così: erano tutti molto giovani; avevano tutta la vita da vivere e abitavano in una città, che, per quanto fosse degradata, era in piena fioritura di restauri e di opere. Napoli era, infatti, quella del sindaco Bassolino e stava attraversando il magico momento del “rinascimento napoletano”, ciò che alimentava grande fiducia nel domani e nelle prospettive che sembravano dischiudere, finalmente, anche per questa città e per i suoi abitanti, orizzonti europei. La realtà partenopea non era ancora quella della spazzatura nelle strade, né quella dei fuochi, della diossina che avrebbe inquinato l’aria, dei veleni che sarebbero penetrati nell’acqua e nella terra; né l’illegalità, pur endemicamente presente da sempre, aveva assunto le proporzioni devastanti che oggi conosciamo. Ferrente e Piperno, tornando dopo più di dieci anni a Napoli e riprendendo i loro contatti di allora, cercano di capire com’è andata per i quattro giovanissimi di un tempo, che nel frattempo sono cresciuti e diventati adulti. Le cose belle, augurate dai due registi ai ragazzi al momento del commiato, ma anche vagheggiate e apparentemente sul punto di realizzarsi, si stanno ora amaramente confrontando con la situazione dell’oggi, con la fine delle illusioni e con l’accentuarsi della marginalità che per i protagonisti non è ancora diventata così disperata come si potrebbe temere, ma è comunque dolorosissima ed è accompagnata dal timore che diventi una malattia cronica. Il film, che è altamente consigliabile, è uscito nelle nostre sale solo ora, anche se è stato concluso un anno fa: sembra quasi clandestinamente condannato, come i suoi protagonisti, all’irrilevanza. Se potete, però, andate a vederlo, perché, in fondo, quella infelice città e quei giovani sventurati cercano di sopravvivere come accade a molti loro coetanei anche nel resto d’Italia: speriamo che se la cavino! http://laulilla.wordpress.com/ *** Informativa ai sensi della 196/03. Gli indirizzi presenti nel nostro archivio provengono dalla mailing list delle associazioni aderenti al Coordinamento o da elenchi e servizi di pubblico dominio pubblicati in Internet. Si ricorda che è sufficiente inviare un messaggio all'indirizzo [email protected] con titolo "Rimozione" per essere rimossi dall'archivio. Si garantisce la massima riservatezza dei dati e la possibilità di richiederne, in ogni momento, la rettifica o la cancellazione in conformità alla legge 196/03 sulla tutela dei dati personali. Supplemento a “école”, Registrazione Tribunale di Como n. 1/2001 del 10 gennaio 2001, direttrice responsabile Celeste Grossi. Chi desidera ricevere la newsletter di école può richiederla a: [email protected]
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