POF 2013/2014 - home - [istituto comprensivo g. pascoli]

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale Per la Sicilia
ISTITUTO AUTONOMO COMPRENSIVO STATALE
“ G. P A S C O L I – L. P I R A N D E L LO ”
VIALE LEONARDO DA VINCI, 11 - 91014 CASTELLAMMARE DEL GOLFO - TEL./FAX. 0924-31586
Codice Fiscale: 80004040814 e-mail: [email protected] [email protected] Web: www.iacpascoli.it
PREMESSA
Con il Piano dell’Offerta Formativa (POF) ci proponiamo di fornire ai genitori degli alunni,
ed a quanti nel territorio si interessano della vita della scuola, le informazioni essenziali sul
servizio che eroghiamo, nell’intento di renderlo sempre più trasparente e comprensibile.
Il POF esprime il progetto educativo che si concretizza nell’organizzazione delle attività
del nostro Istituto – nella sua interezza ed in ogni singolo plesso – in risposta ai bisogni degli
alunni, delle loro famiglie e del territorio.
Attraverso questo documento desideriamo dunque far conoscere la realtà nella quale
operiamo e con la quale interagiamo, perché pensiamo che conoscere la nostra scuola – con i
suoi limiti e le sue risorse – sia il presupposto indispensabile per una collaborazione proficua
con chi condivide con noi gli obiettivi ed i problemi della formazione dei bambini e dei ragazzi.
Esso può essere considerato un atto dichiarativo d’intenti, il documento fondamentale
con cui la scuola esplicita la propria progettazione curricolare, educativa ed organizzativa, il
mezzo con cui l’Istituto come struttura pubblica realizza i principi di trasparenza, efficienza
ed efficacia.
Costituisce anche un punto di riferimento comune per tutte le scuole dell’Istituto e uno
strumento della professionalità docente che in esso riconosce uniformità di intenti e principi e
continuità curricolare e didattica.
Il POF 2012-13 mantiene l’impianto strutturale del documento degli scorsi anni in quanto
le finalità educative, le linee dei curricoli, le metodologie, i protocolli e i regolamenti sono
definiti e approvati per dare impostazioni chiare e stabili alla scuola e si attuano e si
sviluppano in anni di lavoro e di organizzazione. Di anno in anno si dà conto, invece, degli
aggiornamenti (orari, progetti annuali d'Istituto, progetti didattici delle singole scuole o delle
singole classi) che sono conseguenza dell’attenzione alla realtà vissuta concretamente dagli
allievi e della costante ricerca didattica.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Francesco Navarra
1
PRESENTAZIONE DEL POF
Per definire il ruolo della scuola ci preme sottolineare come essa sia il luogo in cui
tradizionalmente si incontrano generazioni di bambini e di adulti per costituire una comunità in
cui si costruiscono conoscenze e in cui si fa esperienza quotidiana di convivenza democratica.
Per gli alunni e per le alunne, la scuola è, ancora oggi, l’esperienza vissuta in un tempo decisivo
della loro crescita, un tempo in cui si sviluppano i processi di differenziazione e di
identificazione e costituisce lo spazio umano in cui avvengono i primi incontri, quelli più
importanti cruciali, con gli adulti, con il gruppo dei pari, con le esperienze conoscitive.
All’interno della scuola, la famiglia e le altre realtà formative sono chiamate alla realizzazione
del disegno educativo e cooperano fattivamente fra loro in un rapporto di integrazione e di
continuità. Nell’operare insieme, attorno ad un progetto comune, quello dell’educazione di
bambini e di bambine i docenti, i genitori, e le altri componenti che entrano a pieno titolo nella
scuola sperimentano nuovi spazi di incontro, di collaborazione, di confronto critico, di scambio
in cuitutti sono coinvolti e pongono le condizioni per la creazione di una efficace “alleanza
educativa” fondata sul riconoscimento reciproco delle differenti funzioni educative. A scuola
ognuno ha un suo ruolo preciso ed è chiaro che il ruolo svolto da una componente non può e non
deve essere sostituito da quello svolto da altri, pena la confusione e la destabilizzazione
dell’equilibrio complesso su cui si fonda la scuola stessa. Al contrario, sulla consapevolezza dei
ruoli distinti e sulla conoscenza dei compiti delle diverse componenti si fondano i presupposti
per avviare, mantenere e controllare processi significativi di autonomia nella scuola.
L’identità culturale e progettuale della scuola trova, pertanto, la sua piena espressione nel Piano
dell’offerta formativa, un documento di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’autonomia
di ogni singola istituzione. Esso rende, infatti, concreto e chiaro il patto educativo che sta alla
base dell’istituzione, garantisce il carattere unitario dell’apprendimento e valorizza il pluralismo
culturale.
2
Il P.O.F. contiene
La progettazione organizzativa:
Risorse umane, Coordinatori, F.S., plessi,
orari, risorse strutturali
La progettazione educativa:
Vision-Mission, analisi dei bisogni, curricolo,
finalità educative, personalizazione
La progettazione curricolare:
Curricolo verticale,traguardi delle competenze
La progettazione extracurricolare
3
FINALITÀ EDUCATIVE GENERALI DELLA SCUOLA
Dal Testo completo delle Nuove Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del primo
ciclo di istruzione.
La Scuola nel nuovo scenario
 Formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare
positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali presenti e futuri.
 Realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli
studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno.
 Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base.
 Garantire il successo scolastico di tutti gli studenti, con particolare attenzione al sostegno
delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio.
 Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a
selezionare le informazioni, elaborando metodi di studio personali anche con l’utilizzo della
tecnologia multimediale.
 Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla
costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.
Centralità della persona
 Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi,
relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.
 La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli
studenti stessi
 La scuola elabora strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali,
sociali, culturali e antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e ad operare.
Per una nuova cittadinanza
 La scuola insegna le regole del vivere e del convivere: sviluppa nell’alunno un atteggiamento
di responsabilità, di autocontrollo e la capacità di stabilire rapporti con gli altri, assumendo
un atteggiamento collaborativo e comunicativo.
 La scuola promuove l’integrazione valorizzando le diversità.
 Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla
costruzione di collettività più ampie e composite.
 La scuola costruisce un’alleanza educativa con i genitori, non in modo episodico, ma sulla base
di un progetto condiviso e continuo
 Formare individui capaci di scelte autonome, che siano il risultato di un confronto continuo
tra i loro progetti di vita e i valori che orientano la società in cui vivono.
Per un nuovo umanesimo
 Sviluppare la consapevolezza negli allievi che tutto ciò che accade nel mondo influenza la
vita di ogni persona e che ogni persona è responsabile nei confronti del futuro dell’umanità.
 La scuola, attraverso il superamento della frammentazione delle discipline, crea le condizioni
per l’elaborazione dei saperi necessari per comprendere l’attuale condizione dell’uomo
nell’universo, nel mondo, nella società.
4
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Francesco Navarra
1°COLLABORATORE
2°COLLABORATORE
Maria Spataro
Marina Fausto
Responsabile plesso Pascoli
Responsabile plessoMignosi
FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
AREA 1
GESTIONEDEL POF
Maria Messina
AREA 2
SOSTEGNO
LAVORO DOCENTI
AREA 3
SERVIZI
PER STUDENTI
AREA 4
RAPPORTI CON
IL TERRITORIO
Giovanni Sonoli
Cecilia Vasile
Silvestro Colomba
AREA 3-4
HANDICAP-CONCORSI
GEMELLAGGI
PERSONALE AMMINISTRATIVO TECNICO
ed AUSILIARIO
Grazia Monticciolo
DSGA (Direttore Servizi
Generali e Amministrativi)
Pietro Como
COLLEGIO DEI DOCENTI
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
COMMISSIONI
Antonina Di Salvo
Anna Flora Fundarò
Pietro Ganci
Francesco Poma
Savia Anna
Tringali Anna
DIPARTIMENTI
CONSIGLI DI
INTERCLASSE
DISCIPLINARI
CONSIGLI DI
CLASSE
COLLABORATORI
SCOLASTICI
Arena Paola
Asaro Antonina
Augello Francesca
Bennice Letizia
Bonino Carlo
Bussa Anna
Calamia Oliva
Carrara Leonardo
Como Giovanna
Concordia Rosalia
FumusoM.Antonina
Grimaldi Ninfa
Gruppuso Maria
Marchese Crocifissa
Mazzara Antonina
Vaccaro Lucia
CONSIGLI DI
INTERSEZIONE
CONSIGLIODI ISTITUTO
STAFF DI DIRIGENZA
RESPONSABILI DI PLESSO
Lucia Buscemi
(Pirandello)
Francesca Corso (Balata B.)
Luisella D’Angelo (Don Bosco)
Angela Di Bartolo (Verga)
Giuseppa Di Benedetto (Falcone B.)
Mariangela Pera (Navarra)
Dirigente Scolastico
Funzioni Strumentali
Collaboratori del
preside
Coordinatori di
plesso
D.S.G.A.
5
FUNZIONI STRUMENTALI
Per interpretare i bisogni del nostro Istituto Comprensivo, in termini di coordinamento,
realizzazione e rapporti con il territorio, il Collegio dei docenti, visto l’art. 33 del C.C.N.L. 20062009, individua le seguenti Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa e i relativi
compiti a loro affidati:
Area 1: Gestione P.O.F.
 Coordinamento del gruppo di studio per l’elaborazione e redazione degli
aggiornamenti del P.O.F.
 Ridefinizione dei curricoli alla luce dei bisogni formativi;
 Verifica e valutazione della rispondenza fra P.O.F. e programmazione dei
consigli di classe, interclasse, intersezione;
 Definizione delle procedure di monitoraggio e valutazione del Piano.
Messina
Maria
AREA 2: Sostegno al lavoro dei docenti
Organizzazione delle attività di formazione previsti dal POF;
Coordinamento delle attività legate all’uso delle nuove tecnologie;
Gestione sito web della scuola;
Catalogazione e archiviazione della documentazione relativa all’attività
didattica della scuola;
 Preparazione dei progetti PON e coordinamento dei progetti di istituto.




Sonoli
Giovanni
Area 3: sostegno agli alunni
 Coordinamento delle attività di integrazione, recupero e prevenzione del
disagio;
 Coordinamento dei progetti legati alla continuità;
 Coordinamento e organizzazione delle manifestazioni scolastiche;
 Coordinamento dei rapporti con Enti e Associazioni del territorio;
 Concorsi studenti.
Vasile
Cecilia
Area 4: rapporti e cura di progetti con enti e istituzioni
 Coordinamento dei rapporti con le famiglie;
 Coordinamento e promozione delle attività di educazione ambientale,
educazione alla salute, legalità, orientamento;
 Organizzazione visite guidate e viaggi d’istruzione;
 Coordinamento delle attività sportive e rapporti con gli Enti che si occupano
di sport.
Colomba
Silvestro
Area 3-4: rapporti e cura di progetti con enti e istituzioni




Coordinamento delle attività per il successo formativo degli alunni H;
Coordinamento INVALSI;
Coordinamento dei Gemellaggi e degli scambi culturali con altri Istituti;
Concorsi studenti.
Monticciolo
Grazia
6
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
SCUOLA DELL’INFANZIA 
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
DOCENTI
ANSELMO GIOVANNA
BELNOME ANTONIA
CANNONE MARIA
CRINELLI DANIELA
D’AGUANNO MARIA
D’AGUANNO ROSA
D’ANGELO LUISELLE
DE BLASI ROSARIA
DE FELICE VINCENZA
GIAMBONA MARIA
IRACANE VITA
MACCHI CATERINA
MARRONE ANTONINO
MESSINA GIOVANNA PATRIZIA
MICELI ANGELA
MISTRETTA GIOVANNA
NORFO ROSARIA
ORLANDO MARIA NINFA
PAMPALONE LEONARDA
PERA MARIANGELA
RUGGERI ANNA
SARCONA ROSALBA
TARANTOLA MARIA
VESCO MARIA
PLESSO
VERGA (sostegno)
VERGA - REGIONALE
BALATA DI BAIDA
FALCONE-BORSELLINO
PIRANDELLO
PIRANDELLO
DON BOSCO (T.N.)
PIRANDELLO (sostegno)
FALCONE BORSELLINO-COMUNALE
RELIGIONE CATTOLICA
NAVARRA
NAVARRA
PIRANDELLO (sostegno)
DON BOSCO (T.N.)
RELIGIONE CATTOLICA
DON BOSCO (T.N.)
VERGA
VERGA – COMUNALE
DON BOSCO (T.N.)
NAVARRA
DON BOSCO (T.N.)
DON BOSCO (T.N.)
VERGA – COMUNALE
VERGA – REGIONALE (assistente)
SCUOLA PRIMARIA 
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
ABBATE ROSARIA
ANCONA ROSARIA
BARBERA ANTONELLA
BARONE GIUSEPPA
BARONE VINCENZA
BATTAGLIA ROSA
BORRUSO ROSANNA
BUFFA PIETRA
BUTERA GIUSEPPE
CAMPANINI TERESA*(REL.)
CARUSO CROCIFISSA
CHIARENZA MARIA
CIARAVINO ENZA MARIA
D’ANTONI CLELIA
DI BARTOLO ANGELA
DI BENEDETTO GIUSEPPA
DI FIORE IVANA *
MIGNOSI
MIGNOSI
PIRANDELLO
NAVARRA
FALCONE B.
MIGNOSI
VERGA
MIGNOSI
NAVARRA
PIRANDELLO-NAVARRA-MIGNOSI
MIGNOSI
PIRANDELLO
NAVARRA
BALATA DI BAIDA
VERGA
FALCONE B.
VERGA-FALCONE B.
7
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
DI GREGORIO MARIANNA*
DI PASQUALE VINCENZO
FAUSTO MARINA
FIORDILINO ANTONINA
GENCO CATERINA(ING)
GERBINO MARIA
GIANNETTO LETIZIA (INGL)
GIGLIO ANTONELLA
IACOPELLI A. MARIA
LA SALA FRANCESCA*
LOMBARDO ILLUMINATA*
MAGADDINO CATERINA *
MESSINA MARIA*
MICELI ANGELA* (REL.)
MIONE ROSALBA
MOTISI MARIA*
NAVARRA ANNALISA
PIRRELLO MARIA CONCETTA
QUAGLIATA MARIANNA
RAGONA GIUSEPPA
SERINA ANTONELLA (REL.)
SIMONETTA ROSA
SOTTILE ROSA
URSO CATERINA ALBA* (ING)
VASILE CECILIA
VERGHETTI CATERINA
VERGHETTI PATRIZIA*
VERGA-FALCONE B.
VERGA
MIGNOSI
FALCONE B.
PIRANDELLO-MIGNOSI-VERGA
MIGNOSI
VERGA-FALCONE B.
NAVARRA
MIGNOSI
PIRANDELLO-NAVARRA
PIRANDELLO-NAVARRA
VERGA-FALCONE B.
PIRANDELLO-NAVARRA
PIRANDELLO-VERGA
VERGA
VERGA-FALCONE B.
MIGNOSI
VERGA
PIRANDELLO
FALCONE B.
VERGA-FALCONE B.
MIGNOSI
PIRANDELLO
PIRANDELLO-NAVARRA-BALATA
FALCONE B.
VERGA
NAVARRA-MIGNOSI
SCUOLA SECONDARIA 
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
ANCONA MELCHIORRE
ANTICO LOUIS
BARBARA GIUSEPPINA
BARONE MARIA TERESA
BARONE VINCENZA MARIA
BORRUSO ROCCO
BUCCELLATO FRANCESCA
CALLEA DANIELA
CASSARÀ BRIGIDA
COLOMBA SILVESTRO
CURATOLO GIUSEPPA
D’ANGELO PIERANGELA
FONTANA ROSALIA
GALOFARO MARIA ILLUMINATA
GIACALONE SERAFINA
GERBINO ROSALIA
GERVASI ADRIANA
GERVASI AURELIA
GRANATA ANTONIO
IOVINO LEONARDA
LA FRANCA LIVIA LORENA
MAGADDINO MARIA GRAZIA
TECNOLOGIA
VIOLINO
LETTERE
MATEMATICA e SCIENZE
MATEMATICA e SCIENZE
SOSTEGNO
RELIGIONE
PIANOFORTE
LETTERE
SOSTEGNO
SOSTEGNO
SOSTEGNO
MUSICA
LETTERE
MUSICA
LETTERE
MATEMATICA E SCIENZE
MATEMATICA E SCIENZE
CLARINETTO
INGLESE
LETTERE
LETTERE
8
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
MAIMONE ANGELICA
MALTESE GABRIELLA
MATTARELLA ANTONINO
MESSINA FELICE
MILAZZO GIUSEPPE
MINORE VITA ALBA
MONTICCIOLO GIUSEPPE
MONTICCIOLO GRAZIA
PIPITONE ENZO FRANCESCO PAOLO
PROVENZANO CAMILLA
RAMBERTI BARBARA
SARCONA LORENZO
SERRA PATRIZIA
SONOLI GIOVANNI
SPATARO MARIA
VALLONE CRESCENZA LUCIA
VITICCHE’ PIA GIUSEPPA
ARTE E IMMAGINE
RELIGIONE
ED. FISICA
SOSTEGNO
TECNOLOGIA
LETTERE
ARTE E IMMAGINE
SOSTEGNO
SOSTEGNO
SOSTEGNO
FRANCESE
ED. FISICA
SOSTEGNO
CHITARRA
MUSICA
INGLESE
FRANCESE
I CONSIGLI DI INTERSEZIONE
L’intersezione plenaria è composta da tutti i docenti delle sezioni della Scuola dell’Infanzia, presiede il
Dirigente o un suo collaboratore. Le attività di progettazione e valutazione si svolgono durante gli
incontri mensili.
PLESSO “BALATA DI BAIDA”
Tempo Ridotto - ore 8.15 - 13.15
Sez. mista
Cannone Maria
Miceli Angela (Religione)
PLESSO “DON BOSCO”
Tempo NORMALE - ore 8.15 - 16.15
Sez. A
(sez. 3 anni)
Sez. B
(sez. 4 anni)
Sez. C
(sez. 5 anni)
RC
D‘Angelo Luiselle
Sarcona Rosalba
Mistretta Giovanna
Rugeri Anna
Pampalone Leonarda
Messina Giovanna Patrizia
Miceli Angela
(religione)
PLESSO “FALCONE BORSELLINO”
Tempo Ridotto - ore 8.15 - 13.15
Sez. mista
Crinelli daniela
Giambona Maria (Religione)
9
PLESSO “PIRANDELLO”
Tempo ridotto - ore 8.15 - 13.15
D’Aguanno Rosa
Sez. A
(sez. mista)
Sez. B
(sez. mista)
RC
De Blasi Rosaria
(sostegno)
D’Aguanno Maria
Marrone Antonino (sostegno)
Miceli Angela
(religione)
PLESSO “NAVARRA”
Tempo ridotto - ore 8.15 - 13.15
Sez. A
(sez. 3 anni)
Iracane Vita
Sez. B
(sez. 4 anni)
Macchi Caterina
Sez. C
(sez. 5 anni)
RC
Pera Mariangela
Marrone Antonino (sostegno)
Miceli Angela
(religione)
PLESSO “VERGA”
Tempo ridotto - ore 8.15 - 13.15
Norfo Rosaria
Sez. A
(sez. mista)
Anselmo Giovanna (sostegno)
GiambonaMaria (religione)
Sez. Regionale
(sez. mista)
Belnome Antonia
Sez. Comunale
(sez. mista)
Tarantola Maria
Sez. Comunale
(sez. mista)
Orlando Maria Ninfa
Vesco Maria (Assistente)
I CONSIGLI DI INTERCLASSE
I Consigli di interclasse, nella Scuola Primaria, sono composti dai docenti dei gruppi di classi parallele e
da un rappresentante eletto dai genitori per ciascuna delle classi interessate. Sono presieduti dal
dirigente scolastico oppure da un docente, membro del consiglio, delegato dal dirigente stesso.
Negli incontri settimanali di programmazione, si fissano contenuti, attività ed eventuali raccordi
interdisciplinari per organizzare il percorso didattico-educativo delle singole classi.; ci si prende cura di
documentare i percorsi e valutare i risultati raggiunti.
10
CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
FALCONE B.
MIGNOSI
CLA
SSI
IA
IA
I B
NAVARRA
IA
PIRANDELLO
IA
VERGA
IA
I B
DOCENTI
CURRICULARI
DOCENTI
SOSTEGNO
DOCENTI
SPECIALIZZ. L2
DOCENTI R.C.
Fiordilino Ant.na
Di Fiore Ivana
Barone Vincenza
Di Fiore Ivana
Serina Antonella
Buffa Piera
IacopelliA.Maria
Battaglia Rosa
Genco Caterina
Campanini
Teresa
Giglio Antonella
Verghetti Patrizia
Butera Giuseppe
Urso Caterina
Alba
Chiarenza Maria
Sottile Rosa
Serina Maria T.
Pirrello Maria C.
Motisi Maria
Mansella
Alessandra
Campanini
Teresa
Urso Caterina
Alba
Campanini
Teresa
Giannetto Letizia
Serina Antonella
CLASSI SECONDE SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
CLA
SSI
FALCONE B.
II A
II A
MIGNOSI
II B
DOCENTI
SPECIALIZZATI
L2
DOCENTI R.C.
Genco Caterina
Serina Antonella
Ancona Rosaria
Simonetta Rosa
Gerbino Maria
Messina maria
Ancona Rosaria
Urso Caterina
Alba
Campanini
Teresa
Mannina Rosa
Genco Caterina
Miceli Angela
DOCENTI
CURRICULARI
Ragona Giuseppa
Motisi Maria
NAVARRA
II A
Barone Giuseppa
Ciaravino Enza M
Butera Giuseppe
PIRANDELLO
II A
Barbera Antonella
Sottile Rosa
VERGA
II A
Di Gregorio Mar.
Di Fiore Ivana S.
DOCENTI
SOSTEGNO
Russo
Carmela
Li Causi
Francesca
Di Fiore Ivana S.
Serina Antonella
CLASSI TERZE SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
CLA
SSI
DOCENTI
CURRICULARI
DOCENTI
SOSTEGNO
DOCENTI
SPECIALIZZ. L2
FALCONE B.
III
A
Di Benedetto G.
Vasile Cecilia
Di Benedetto G.
Serina Antonella
MIGNOSI
III
A
Caruso Crocifissa
Abbate Rosaria
Genco Caterina
Campanini
Teresa
DOCENTI R.C.
11
NAVARRA
III
A
PIRANDELLO
IIIA
VERGA
III
A
Barone Giuseppa
Ciaravino Enza M.
Butera Giuseppe
Russo
Carmela
Quagliata Marianna
Chiarenza Maria
Borruso Rosanna
Mione Rosalba
Urso Caterina
Alba
Campanini
Teresa
Urso Caterina
Alba
Quagliata
Marianna
Petralito Rosaria
Miceli Angela
CLASSI QUARTE SCUOLA PRIMARIA
FALCONE B.
IV A
Fiordilino Ant.na
Vasile Cecilia
Magaddino Cat.na
MIGNOSI
IV A
Abbate Rosaria
Verghetti Patrizia
Di Stefano
Angela
NAVARRA
IV A
Giglio Antonella
Verghetti Patrizia
Butera Giuseppe
Barbera
Antonella
PIRANDELLO
IVA
Lombardo Illumin.
La Sala Francesca
Messina Maria
Buscemi
Lucia
IV
A-B
Di Pasquale V.zo
Verghetti Caterina
MagaddinoCater.
IV C
Borruso Rosanna
MagaddinoCater.
Mione Rosalba
VERGA
Giannetto Letizia
Calvanese
Lorenza
Serina Antonella
Genco Caterina
Campanini
Teresa
Urso Caterina
Alba
Campanini
Teresa
Messina Maria
Messina Maria
Giannetto Letizia
Serina Antonella
Petralito Rosaria
Miceli Angela
CLASSI QUINTE SCUOLA PRIMARIA
FALCONE B.
V A
V A
MIGNOSI
V B
Barone Vincenza
Di Benedetto G.
Vasile Cecilia
Giannetto Letizia
Fausto Marina
Navarra Anna Lisa
Battaglia Rosa
Fausto Marina
NAVARRA
V A
Lombardo Illumin.
La Sala Francesca
Messina Maria
VERGA
V A
Di Bartolo Angela
Pirrello Maria C.
Buscemi
Antonina
Genco Caterina
Giannetto Letizia
Serina Antonella
Campanini
Teresa
Messina Maria
Serina Antonella
PLURICLASSE SCUOLA PRIMARIA
BALATA di
B.
A
D’Antoni Clelia
Corso
Francesca
Urso Caterina
Alba
Lipari Elvira
12
I CONSIGLI DI CLASSE
DISCIPLINA
ITALIANO, STORIA,
CITTADINANZA.
IA
La Franca Livia Lorena
(coordinatrice)
II A
III A
Cassarà Brigida
Magaddino M. Grazia
(coordinatrice)
(coordinatrice)
MagaddinoM.Grazia
La Franca Livia Lorena
Barone Maria Teresa
Barone M. Teresa
(segretaria)
Barone M.Teresa
Vallone Crescenza
Lucia
Vallone Crescenza Lucia
COMUNITARIA1
Vallone Crescenza
Lucia
LINGUA
Ramberti Barbara
Ramberti Barbara
Ramberti Barbara
TECNOLOGIA
Ancona Melchiorre
Ancona Melchiorre
Ancona Melchiorre
ARTE E IMMAGINE
Maimone Angelica
Maimone Angelica
Maimone Angelica
MUSICA
Spataro Maria
Spataro Maria
Spataro Maria
EDUCAZIONE MOTORIA
Mattarella Antonino
Mattarella Antonino
Mattarella Antonino
RELIGIONE
Buccellato Francesca
Buccellato Francesca
Buccellato Francesca
SOSTEGNO
Colomba Silvestro
(segretario)
GEOGRAFIA
MATEMATICA /
SCIENZE
LINGUA
COMUNITARIA2
DISCIPLINA
IB
ITALIANO, STORIA,
Minore Vita Alba
GEOGRAFIA,
(coordinatrice)
CITTADINANZA
Provenzano Camilla
(segretaria)
II B
Galofaro Maria
III B
Minore Vita Alba
La Franca Livia Lorena
MagaddinoM.Grazia
MATEMATICA /
Barone Vincenza
Barone Vincenza
Barone Vincenza
SCIENZE
Maria
Maria (coordinatrice)
Maria
LINGUA INGLESE
Iovino Leonarda
Iovino Leonarda
Iovino Leonarda
(coordinatrice)
LINGUA FRANCESE
Ramberti Barbara
Ramberti Barbara
Ramberti Barbara
TECNOLOGIA
Ancona Melchiorre
Ancona Melchiorre
Ancona Melchiorre
(segretario)
ARTE E IMMAGINE
Monticciolo Giuseppe
Monticciolo Giuseppe
Monticciolo Giuseppe
MUSICA
Spataro Maria
Spataro Maria
Spataro Maria
EDUCAZIONE MOTORIA
Sarcona Lorenzo
Sarcona Lorenzo
Sarcona Lorenzo
RELIGIONE
Buccellato Francesca
Maltese A. Gabriella
Maltese A. Gabriella
SOSTEGNO
Pipitone Enzo
(segretario)
Borruso Rocco
(segretario)
13
DISCIPLINA
IC
II C
III C
ITALIANO, STORIA,
Gerbino Rosalia
Galofaro Maria
Gerbino Rosalia
GEOGRAFIA
(coordinatrice)
(coordinatrice)
La Franca Livia Lorena
CITTADINANAZA
MATEMATICA /
MagaddinoM.Grazia
Gervasi Aurelia
Gervasi Aurelia
SCIENZE
LINGUA
Gervasi Aurelia
(coordinatrice)
Iovino Leonarda
Iovino Leonarda
Iovino Leonarda
Ramberti Barbara
Ramberti Barbara
Ramberti Barbara
COMUNITARIA1
LINGUA
COMUNITARIA2
(segretaria)
TECNOLOGIA/INFORM.
Ancona Melchiorre
Ancona Melchiorre
Ancona Melchiorre
ARTE E IMMAGINE
Monticciolo Giuseppe
Monticciolo Giuseppe
Monticciolo Giuseppe
(segretario)
MUSICA
Fontana Rosalia
Fontana Rosalia
Fontana Rosalia
EDUCAZIONE MOTORIA
Sarcona Lorenzo
Sarcona Lorenzo
Sarcona Lorenzo
RELIGIONE
Maltese A. Gabriella
Maltese A. Gabriella
Maltese A. Gabriella
SOSTEGNO
D’Angelo Pierangela
Serra Patrizia
Monticciolo Grazia
(segretaria)
DISCIPLINA
ID
ITALIANO, STORIA,
Barbara Giuseppina
GEOGRAFIA
Maria (coordinatrice)
CITTADINANAZA
MATEMATICA
Cassarà Brigida
Magaddino M.Grazia
Gervasi Adriana
SCIENZE
LINGUA INGLESE
II D
Gervasi Adriana
III D
Barbara Giuseppina
La Franca Livia Lorena
Gervasi Adriana
Barone Teresa
Vallone Crescenza L.
Vallone Crescenza L.
Vallone Crescenza Lucia
(coordinatrice)
LINGUA FRANCESE
Viticchiè Pia
Viticchiè Pia
Viticchiè Pia (segret)
TECNOLOGIA/INFORM.
Milazzo Giuseppe
Milazzo Giuseppe
Milazzo Giuseppe
ARTE E IMMAGINE
Monticciolo Giuseppe
Monticciolo Giuseppe
Monticciolo Giuseppe
MUSICA
Spataro Maria
Spataro Maria
Spataro Maria
(segretaria)
EDUCAZIONE MOTORIA
SarconaLoranzo
Sarcona Lorenzo
Sarcona Lorenzo
RELIGIONE
Maltese A. Gabriella
Maltese A. Gabriella
Maltese A. Gabriella
(segretaria)
SOSTEGNO
Colomba Silvestro
Curatolo Giuseppa
Messina Felice
14
COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico
alla conclusione dell'anno scolastico di riferimento, agli effetti della valutazione del periodo di
prova degli insegnanti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il comitato di valutazione per
l'anno scolastico 2013/2014 risulta formato dal Dirigente Scolastico e dai seguenti docenti:
MEMBRI EFFETTIVI
DOCENTI
ANCONA ROSARIA
ORDINE DI SCUOLA
Scuola Primaria
GERVASI AURELIA
Scuola Secondaria di I grado
MISTRETTA GIOVANNA
Scuola dell’Infanzia
VASILE CECILIA
MEMBRI SUPPLENTI
DOCENTI IN ANNO DI
FORMAZIONE
ANSELMO GIOVANNA
Scuola Primaria
GALOFARO MARIA
Scuola Secondaria di I grado
MANSELLA ALESSANDRA
Scuola Primaria
DOCENTI TUTOR
ORDINE DI SCUOLA
NORFO ROSARIA
Scuola Primaria
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
DOCENTI
DI BARTOLO
ANGELA
FAUSTO
MARINA
MESSINA
MARIA
MANSELLA
GIOVANNA
MISTRETTA
GIOVANNA
PAMPALONE LEONARDA
SONOLI
GIOVANNI
SPATARO
MARIA
GENITORI
AMOROSO
FRANCESCO
ASARO
LAURA
BUTERA
LINDA
DE DOMENICO MARIA
GIALLO
CARMELINA
GIORDANO
ANTONIA
ILARDI
ANGELA
PORTUESI
GIOVANNI
A.T.A.
ASARO ANTONINA
BUSSA ANNA
BELNOME ANTONIA inf. Reg.
TARANTOLA MARIA inf. Com.
LA GIUNTA ESECUTIVA
FRANCESCO NAVARRA (D.S.)
COMO PIETRO (DSGA)
AMOROSO
FRANCESCO
ASARO ANTONINA
ASARO
LAURA
MANSELLA ALESSANDRA
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP)
Predispone il documento di valutazione dei rischi. Predispone il programma degli interventi di
mitigazione dei rischi e le varie procedure di sicurezza ove necessario. Informa e forma i
dipendenti fornendo ai lavoratori le informazioni inerenti alla sicurezza.
Prof. Monticciolo Giuseppe
RSU
Rappresentano le esigenze dei lavoratori nella contrattazione di Istituto. Controllano l'applicazione
del contratto. Cercano di risolvere il contrasto del lavoratore con il datore di lavoro
Minore Vita Alba
Monticciolo Grazia
Poma Francesco
Quagliata Marianna
Ruggeri Anna
Vasile Cecilia
Responsabile dei lavoratori della sicurezza
Contratta tutte le materie che hanno attinenza con le questioni relative alla sicurezza
Monticciolo Grazia
15
ASPETTI GEOGRAFICI, CULTURALI E
SOCIO – ECONOMICIDEL TERRITORIO
Castellammare sorge sulla riviera settentrionale della Sicilia, in fondo allo splendido golfo
omonimo, ai piedi di un’ampia montagna e a due chilometri dal fiume San Bartolomeo. Il paese
degrada dolcemente fino alla spiaggia e termina con due insenature, quella di Petrolo e della
Marina, in mezzo alle quali si prolunga una lingua di terra alla cui estremità sorge l’antico Castello
da cui il paese prende il nome.
Il litorale del Golfo è sovrastato da rilievi montuosi fittamente boscati dai quali emerge,
più alto, il monte Inici sulle cui pareti si possono ammirare diverse grotte, come la grotta del
cavallo o dell'eremita.
Oggi Castellammare, grazie ad un patrimonio di valore inestimabile, costituito dalla
straordinaria bellezza naturalistica delle sue coste e del suo immediato entroterra, si è
giustamente proposta come importante polo di attrazione turistica che molto può offrire ai suoi
visitatori.Particolarmente
conosciuti
sono
la
Riserva
dello
Zingaro,
Scopello
e
leTermeSegestane, famose per le acque sulfuree utilizzate per il trattamento di alcune
patologie dell'apparato respiratorio e della pelle.
La costa dello Zingaro è una delle pochissime in Sicilia senza strada litoranea, malgrado ne
fosse stata prevista una ed effettivamente iniziata già nel 1976.
Per ottenere la sospensione dei lavori e la revoca del finanziamento, dal 1980 al 1981 parecchie
associazioni naturalistiche attraverso una massiccia campagna di stampa, sensibilizzarono
l'opinione pubblica coinvolgendo migliaia di cittadini in una marcia di protesta che ebbe luogo il
18 maggio 1980, dove pacificamente e simbolicamente si prese possesso del territorio.
16
Successivamente, con la legge regionale 98/81, viene ufficialmente istituita la Riserva Naturale
dello "Zingaro", prima riserva in Sicilia affidata in gestione all'Azienda Regionale Foreste
Demaniali.
Oggila Riserva si estende nella parte Occidentale del Golfo di Castellammare, nella penisola di
San Vito lo Capo che si affaccia sul Tirreno tra Castellammare del Golfo e Trapani..
All'interno della riserva si trovano il Museo Naturalistico, il Museo delle Attività Marinare, il
Museo della Civiltà Contadina, dove è riprodotto il ciclo completo del grano, il Centro di
Educazione Ambientale, due aree attrezzate e dei caseggiati rurali adibiti al bivacco.
Tra il patrimonio artistico culturale riveste particolare importanza il Castello arabonormanno,simbolo storico dell’identità della cittadina.Il castello oggi è un polo museale con il
compito di conservare e valorizzare il patrimonio storico, artistico ed etno-antropologico della
città e del suo territorio. E' articolato in quattro musei:




Museo dell'acqua e dei mulini
Museo Etno - Antropologico (Fondazione Annalisa Buccellato) Il museo ripercorre i
diversi aspetti della civiltà contadina attraverso oggetti di uso quotidiano legati alle
coltivazioni agricole e ai mestieri artigiani. Scopo principale di detto museo è conservare
la memoria del passato per suggerire gli stretti legami intercorrenti tra vecchio e nuovo
nella consapevolezza di una continuità tra ciò che è e ciò che è stato.
Museo del mare ,Museo delle Attività Marinare. Al suo interno una interessante
collezione di attrezzi per la pesca del tonno e strumenti per la navigazione in queste
“trafficatissime” acque, solcate in lungo e in largo da flotte commerciali e da branchi di
tonni che, in epoche remote, fecero la fortuna di piccoli villaggi come Scopello, florida
antica tonnara.
Il Museo Archeologico conserva i ceppi d’ancora e le anfore da trasporto risalenti al
periodo romano, a testimonianza del fatto che il sito è stato l’importantissimo emporio
segestano di cui hanno parlato grandi storici del passato (Tucidide, Stradone, Cluverio…).
17
L'ECONOMIA
Negli ultimi anni la cittadina, sfruttando la straordinaria bellezza naturalistica delle sue
coste e del suo immediato entroterra,si è proposta come importante polo d'attrazione turistica.
Sono cresciute le strutture alberghiere, i Bed and breakfast, le case vacanze, le strutture
di erogazione di servizi al turismo (diving, ristoranti, rent a car).
L'economia oggi è basata soprattutto sul turismo e sul commercio, grazie al suo porto
molto attivo dove si svolge un notevole traffico d'esportazione di prodotti agricoli.
Fino alla metà degli anni '80, nel golfo di Castellammare esistevano diverse tonnare che
davano lavoro a circa 220 addetti. Negli anni la pesca e in parte la produzione agricola,
tradizionali fonti di sostentamento della popolazione, hanno progressivamente lasciato il posto
ai servizi legati al turismo.
L'evento culturale di maggiore rilievo, che attira numerosi turisti è la rievocazione “Nostra
Principalissima Patrona” in onore della Madonna del Soccorso, patrona di Castellammare.
Negli ultimi anni numerosi sono i film, fiction, spot pubblicitari e reality realizzati a
Castellammare.
L'ISTITUTO
SEDE CENTRALE, ingresso via LEONARDO DA VINCI, 11
L’Istituto Autonomo Comprensivo "G. Pascoli-L.Pirandello" nasce nell’anno scolastico
2013/2014 , a seguito della fusione dell’Istituto Comprensivo “G.Pascoli” con la Direzione
Didattica “L.Pirandello”.
L’Istituto opera su otto sedi:1 di Scuola dell’infanzia,6 di Scuola primaria e 1 di Scuola
secondaria di primo grado presso la quale sono ubicati la Dirigenza e gli uffici amministrativi.
Risulta composto da n. 9 sezioni di Scuola dell’infanzia, da n.31 classi di Scuola primaria e 12
classi di Scuola secondaria di primo grado.
18
SEDE CENTRALE: Plesso “G.Pascoli”
Viale L. da Vinci,11 Castellammare del Golfo (TP)(ingresso
via Duchessa,3)
tel./fax:0924-31586 e-mail: [email protected] PEC: [email protected]
Sito web: www.iacpascoli.gov.it
Scuola Primaria Statale:
n. 4 classi.
Scuola Secondaria Statale: n. 12 classi.
Dispone di aule spaziose e luminose, ampi corridoi, di un’Aula Magna, di una biblioteca
per alunni e docenti, di una attrezzata palestra, di spazi aperti diversamente
utilizzabili e dei seguenti ambienti d’apprendimento: un laboratorio scientifico ben
attrezzato, un laboratorio linguistico, un'aula multimediale, un laboratorio musicale,
e una videoteca discretamente attrezzata.
Inoltre vi sono delle aule utilizzate per il sostegno e per le attività manuali . Quasi
tutte le aule sono dotate di lavagne interattive (LIM).
SEDI STACCATE:
Plesso "Don Bosco" Via Nino Buccellato Poeta” tel.0924-33455
Scuola dell’Infanzia Statale: n. 3 sezioni a tempo normale con servizio mensa.
Plesso “Balata di baida” – P.zza V.E. Orlando tel.0924-38123
Scuola dell’Infanzia Statale:n. 1 sezioni a tempo ridotto
Scuola Primaria Statale: n. 1 pluriclasse.
19
Plesso “Falcone-Borsellino” – Piazzale Rovigo (Bocca d.Carruba) tel.0924-30394
Scuola dell’Infanzia Statale: n.1 sezioni a tempo ridotto.
Scuola dell’Infanzia Comunale: n.1 sezioni a tempo ridotto.
Scuola Primaria Statale:
n.5 classi.
Il Plesso dispone di laboratorio di informatica e postazioni di computer mobili.
Plesso “P. Mignosi” – Piazza Reggio Emilia tel.0924-31300
Scuola Primaria Statale: n. 9 classi.
Il Plesso dispone di laboratorio di informatica e postazioni di computer mobili.
Plesso “N. Navarra” – Via Tobruk tel.0924-31699
Scuola dell’Infanzia Statale: n.3 sezioni a tempo ridotto.
Scuola Primaria Statale:n. 5 classi.
Il Plesso dispone di laboratorio di informatica e postazioni di computer mobili.
Plesso “L.Pirandello” – Piazza Europa tel.0924-31161
Scuola Infanzia Statale: n. 2sezioni a tempo ridotto.
Scuola Primaria Statale: n. 4 classi.
Dispone di aule spaziose e luminose, ampi corridoi, di un’Aula Magna e di una biblioteca
Nel plesso funzionano i laboratori multimediali, di scienze, di musica, di ceramica con
forno e tornio e attrezzature varie.
Le aule sono dotate di LIM e postazioni di computer mobili.
20
Plesso “G.Verga” – via Pasquale Calvi, 9 Tel: 0924 - 31302
Scuola infanzia e Primaria Statale: n. 9 classi.
Il Plesso dispone di laboratorio di informatica.
Le aule sono dotate di LIM e postazioni di computer mobili.
LA NOSTRA REALTÀ SCOLASTICA
LA POPOLAZIONE SCOLASTICA
La popolazione scolastica si presenta eterogenea: ad alunni particolarmente curati sotto
il profilo psicofisico e culturale, si affiancano alunni scarsamente presi in carico dalle
famiglie oppure ospitati nelle case famiglie. Pur non essendo elevato il tasso di dispersione
scolastica, si rilevano vissuti di inadeguatezza , mancanza di motivazione allo studio.
La Scuola accoglie 1028 alunni, 271 nella scuola sec. di 1° grado, 543 nella primaria e 214
nella scuola dell'infanzia. Gli alunni sono eterogenei sotto l’aspetto socio-culturale, infatti
il bacino d'utenza comprende:



alunni provenienti da famiglie socialmente agiate con un buon livello culturale e che
riversano particolari aspettative nell’azione educativa.
alunni in situazione di svantaggio socio-culturale e a rischio di devianza, conseguenza
anche di una mentalità non sempre rispettosa della legalità.
alunni diversamente abili o con forti problematiche socio - affettive -culturali
ospiti degli istituti “Regina Elena”, “Comunità Aurora “ e “Scrigno dei Sogni”.
Gli alunni provengono dai vari quartieri del paese, l’Istituto è facilmente raggiungibile
anche dalle zone limitrofe del paese in quanto gli studenti fruiscono del servizio scuolabus
offerto dal Comune.
Il paese è sufficientemente provvisto di scuole: asili nido, infanzia , primaria, secondaria di
primo e secondo grado ( Liceo classico, Istituto tecnico turistico e Istituto professionale
per le attività marinare) e di strutture sportive (campi di calcio, calcetto, tennis, pallavolo,
palestre).
21
I BISOGNI FORMATIVI
L’azione educativo - didattica e progettuale dell'Istituto si fonda
sui bisogni formativi
individuati dopo un’attenta analisi del territorio che possono essere così sintetizzati:












Formare persone responsabili e capaci di apprendere
Promuovere il rispetto per gli altri e per l’ambiente circostante sentirsi parte
integrante della comunità sociale di appartenenza;
recuperare e valorizzare tradizioni socio-culturali;
offrire un'ampia pluralità di esperienze culturali, socializzanti e motivanti e di diverse
modalità di approccio al processo di apprendimento scolastico (uscite didattiche, viaggi
d’istruzione, visite guidate)
raccordare gli interventi educativi, promuovendo la continuità didattica verticale ed
orizzontale per perseguire il successo formativo e il pieno sviluppo delle potenzialità di
ciascun alunno
promuovere una comunicazione continua e costante con la famiglia, per offrire spazi di
ascolto e confronto. Tale esigenza si esplica anche attraverso la necessità di mettere a
disposizione delle famiglie stesse percorsi di formazione /informazione condivisi.
Recuperare e/o potenziare abilità e competenze
Sviluppare interessi e attitudini anche nel tempo libero
conoscere l'ambiente naturale in una dimensione anche affettiva
fruire di metodi e strumenti differenziati per poter imparare in modo efficace
Assicurare una chiara e trasparente informazione
Creare un clima di serena collaborazione
ASPETTATIVE DELLE FAMIGLIE
Le aspettative e le richieste prioritarie che i genitori evidenziano nei confronti della scuola
risultano essere le seguenti:







trasmettere valori sociali e morali
garanzia di formazione ed efficienza organizzativa
tener conto dei bisogni e degli interessi degli alunni
fornire una preparazione adeguata
motivare ad apprendere
valorizzare le potenzialità e capacità di ogni singolo alunno
sviluppare le capacità di cooperare, cioè di lavorare in gruppo
La scuola pertanto, risponde ai bisogni sopra indicati:



offrendosi come agenzia educativa di consulenza alle famiglie, in relazione ai bisogni
“reali” del bambino,
raccordando gli interventi educativi, promuovendo la continuità didattica verticale ed
orizzontale per perseguire il successo formativo e il pieno sviluppo delle potenzialità di
ciascun alunno,
ponendosi come luogo aperto al territorio, luogo di formazione, progettualità di ascolto
e relazione.
22
LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA:
L’Istituto Comprensivo “G. Pascoli-L.Pirandello” imposta la sua attività eucativa-didattica su:

Attenzione ai bisogni di tutti gli alunni

Riduzione del tasso di insuccesso scolastico

Collaborazione e dialogo con le famiglie;

Accoglienza, uguaglianza ed integrazione

Qualità dell'insegnamento

Partecipazione alle iniziative del territorio

Ampliamento dell’offerta formativa
PRINCIPI FONDAMENTALI
ispiratori che regolano l’azione formativa
Uguaglianza:

Garantire il diritto allo studio per tutti i bambini, attraverso il raggiungimento di obiettivi
fondamentali, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e
culturali di ciascuno.

Promuovere il successo formativo.

assicurare elevati livelli di competenza in uscita a tutti gli alunni

Promuovere i principi di tolleranza e solidarietà, educare alla legalità attraverso il
rispetto di regole condivise.
Accoglienza e integrazione:

Facilitare l’inserimento dell’alunno, favorire le relazioni interpersonali e lo “stare bene a
scuola”

valorizzare le differenze culturali e linguistiche come possibilità di reciproco
arricchimento.

Favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili e in situazione di svantaggio socioculturale ed ambientale, valorizzandone la “diversità”.
Qualità dell’insegnamento:

Costruire percorsi formativi in continuità (scuola dell’infanzia–primaria - media-superiore).

Attivare progetti “di scuola” per il potenziamento delle attività motorie, musicali e
multimediali, ricorrendo anche alla flessibilità organizzativa - didattica .

Sviluppare le capacità di imparare ad imparare, a fare, a creare

Portare gli allievi verso comportamenti positivi, facendo sperimentare l’impegno personale
e la solidarietà sociale, e prevenire situazioni di disagio, di disinteresse, di devianza.

Utilizzare la multimedialità e le tecnologie disponibili in modo funzionale all’apprendimento.

Adottare sistemi di monitoraggio e valutazione dei percorsi di insegnamento-apprendimento
condivisi.
23
Partecipazione:

Coinvolgere tutte le componenti nei processi di elaborazione del POF e nella verifica
dell’efficacia delle azioni intraprese, nel rispetto delle competenze e dei ruoli di ciascuno.

Sviluppare tutte le capacità e potenzialità per orientarsi nel mondo e dare significato alle
scelte personali.

Promuovere percorsi formativi individualizzati per favorire la conoscenza di sé ,
l’autovalutazione,.

Operare in raccordo con il territorio e le sue risorse.

Valorizzare il rapporto scuola-famiglia

Favorire incontri con coetanei, con alunni di altre classi e di altre scuole.

Sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo, ad una comunità, ad una scuola, ad una
società libera e democratica.
Regolarità:

Perseguire la regolarità e la continuità del servizio; i soggetti che operano nella scuola, a
vario titolo, agiscono nel rispetto di criteri di obiettività e di equità.
Efficienza e trasparenza:

Favorire l’informazione e la comunicazione.

Adottare criteri di efficienza, efficacia e flessibilità.

Semplificare le procedure amministrative e darne adeguata pubblicità.
Qualità dei servizi:

Individuare azioni volte a migliorare il clima della scuola, il benessere dei bambini, la
soddisfazione delle famiglie e degli operatori.

Migliorare il livello di accoglienza delle strutture, la pulizia dei locali, l’adeguatezza degli
arredi.

Organizzare un sistema di valutazione dei servizi, anche attraverso indagini sulla
soddisfazione dei soggetti coinvolti, definendo parametri condivisi.
Formazione del personale:

Organizzare attività di formazione e di aggiornamento che supportano il progetto
educativo - didattico, nella prospettiva della formazione permanente e continua.
Sicurezza:

Organizzare un efficace “sistema di sicurezza”, comprendente la vigilanza sugli alunni e
sui locali.

Sviluppare le competenze che consentono di svolgere il servizio nel rispetto della
normativa sulla sicurezza
24
LE FINALITÀ COMUNI AI TRE ORDINI DI SCUOLA
Le finalità generali, comuni ai tre ordini di scuola, sono quelle di valorizzare l’alunno come
persona e garantirne il successo formativo, in un contesto idoneo a promuovere apprendimenti
significativi.
Attraverso i vari percorsi didattico - educativi, che si sviluppano a partire dalla scuola
dell'infanzia e proseguono nella scuola primaria e secondaria, miriamo a:

Progettare interventi educativi e didattici atti a prevenire e ad affrontare situazioni
di disagio;

Promuovere dialogo e collaborazione con le famiglie e con il territorio.

Promuovere nell’alunno la formazione della propria identità.

Far acquisire competenze decisionali fondate sulla conoscenza di sé che portino ad
operare scelte autonome e responsabili anche in prospettiva dell’orientamento.

Attuare un'efficace strategia di orientamento inteso come consapevolezza di sè,
ricerca della propria identità e promozione dell'autostima;

Favorire la continuità educativa con la Scuola dell'Infanzia e con la Scuola Superiore,
promuovendo progetti d'accoglienza che facilitino il passaggio tra i diversi ordini di
scuola;

Condurre l'azione educativa nel rispetto reciproco delle posizioni culturali, agevolando
l'aperto confronto delle opinioni, senza alcuna discriminazione;

Attuare una didattica improntata allo sviluppo di conoscenze ed abilità attraverso un
processo di apprendimento graduale;

Valorizzare i risultati positivi dell'alunno, aiutandolo a correggere gli atteggiamenti
negativi e gli insuccessi, attraverso un continuo controllo del percorso educativo e di
apprendimento, mediante verifiche sistematiche;

Proporre una valida formazione curricolare ed interventi innovativi che, nel rispetto
delle esigenze dell'Utenza, siano finalizzati all'arricchimento del processo formativo

Rendere effettivo per tutti il diritto all’istruzione, valorizzando le culture diverse in
una società pluralista e interculturale.

Favorire una partecipazione degli alunni attiva e motivata.

Instaurare una piena collaborazione tra docenti e famiglie, intesa come ascolto delle
esigenze e promozione culturale
25
Finalità della Scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia si rivolge a tuttii bambini dai 3 ai 6 anni di età e ha durata triennale.
Possono iscriversi alla scuola dell'infanzia tutti i bambini che hanno compiuto i tre anni, o che
devono compierlientro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento.
La Scuola dell’infanzia del nostro Istituto accoglie 214 alunni suddivisi in 11 sezioni statali, una
sezione regionalee tre comunali.
Organizzazione oraria
Il tempo scuola è distribuito su cinque giorni settimanali per un totale di 30 ore , così
distribuite:
ORA
ENTRATA
ORA USCITA
ORE
Sezioni Comunali (Da lunedì a venerdì)
08:00
14:00
30
Sezioni Regionali(Da lunedì a venerdì)
08:15
13:15
25
Sezione Statale:
Tempo ridotto(Da lunedì a venerdì)
Tempo normale(Da lunedì a venerdì-il
08:25
08:15
13:25
16:15
25
40
Sabato è aperta una sezione mista, su
richiesta dei genitori ore 8,00-12,30)
Secondo le Indicazioni per il curricolo, la Scuola dell’Infanzia riconosce come finalità del
proprioservizio educativo:
 lo sviluppo dell’identità per imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come
persone uniche ed irripetibili
 lo sviluppo dell’autonomia per partecipare alle attività nei diversi contesti; avere
fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività nei diversi contesti
senza scoraggiarsi; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare
la realtà
 lo sviluppo della competenza per imparare a riflettere sull’esperienza attraverso
l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio del confronto
 lo sviluppo del senso della cittadinanza per scoprire gli altri, i loro bisogni e la
necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise.
Il curricolo si articola secondo i seguenti Campi di esperienza
 Il sé e l’altro
 Il corpo e il movimento
 I discorsi e le parole
 Immagini , suoni e colori
 La conoscenza del mondo
All’interno dei Campi d’esperienza sono individuati i “Traguardi per lo sviluppo delle
competenze” che indicano percorsi atti a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale
dell’alunno.
26
Finalità della Scuola del primo ciclo
Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.
Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità
degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per
continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità della scuola del
primo ciclo è l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per lo sviluppo della
persona. Per realizzare tale finalità , la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di
ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene
l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il
miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
In questa prospettiva la scuola:

accompagna gli alunni nell’elaborare il senso dell’esperienza fornendo le occasioni per
capire se stessi,per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse, per
progettare percorsi esperienziali everificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.

promuove l’acquisizione degli alfabeti di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi
simbolici checostituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle
altre culture con cuiconviviamo.

promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva attraverso esperienze
significative checonsentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli
altri e che favoriscano forme dicooperazione e di solidarietà.
Le finalità assegnate alla scuola del primo ciclo vengono perseguite attraverso le seguenti
impostazioni metodologiche:
-
valorizzando l’esperienza e le conoscenze degli alunni
-
attuando interventi adeguati nei riguardi delle diversità
-
favorendo l’esplorazione e la scoperta
-
incoraggiando l’apprendimento collaborativo
-
promuovendo la consapevolezza del proprio modo di apprendere
-
realizzando percorsi in forma di laboratorio
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli
apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari.
Le varie discipline vengono raggruppate in :
Area Linguistico- Artistico- Espressiva
Italiano, Lingue Comunitarie, Musica, Arte e immagine, Educazione fisica
Area Storico - Geografica
Storia, Geografia
Area Matematico – Scientifica -Tecnologica
Matematica, Scienze naturali e sperimentali, Tecnologia
27
In seno a ciascuna disciplina sono fissati i “Traguardi per lo sviluppo delle competenze” al
termine deipiù significativi snodi del percorso curricolare: la scuola primaria e la scuola
secondaria di primo grado.
Vengono stabiliti, inoltre, Obiettivi di apprendimento da perseguire
- al termine della classe terza e della classe quinta della scuola primaria
- al termine della scuola secondaria di primo grado.
La scuola primaria
La Scuola Primaria.ha una durata di 5 anni così organizzati:

primo anno (classe prima),

primo biennio (classi seconda e terza)

secondo biennio (classi quarta e quinta)
La scuola primaria funziona con un orario antimeridiano di 29 h curriculari . Le ore settimanali
di insegnamento dei docenti sono 22 ore in orario antimeridiano, più 2 ore di programmazione,
in orario pomeridiano (il martedì).
L’insegnamento della Religione Cattolica e l’insegnamento delle lingua straniera è affidato sia
ad insegnanti specialisti che ad insegnanti di classe, fornite di titolo specifico.
Alcuni alunni non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica ed usufruiscono di
attività alternative.
Le attività didattiche si svolgono in sei giorni, dal Lunedì al Sabato, con inizio alle ore 8.25 ed
uscita alle ore 13.25 (sabato 8,25-12,25).
ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE
Scuola primaria
Discipline
Religione
Lingua Italiana
Arte e Immagine
Storia
Geografia
Musica
Matematica
Scienze
Tecnologia
Educazione fisica
Inglese
totale
N° ore per Classe
I
2
10
1
2
2
1
7
1
1
1
1
29
II
2
9
1
2
2
1
7
1
1
1
2
29
III
2
8
1
2
2
1
7
1
1
1
3
29
IV
2
8
1
2
2
1
7
1
1
1
3
29
V
2
8
1
2
2
1
7
1
1
1
3
29
28
LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Corrisponde alla ex Scuola media e ha la durata di 3 anni, articolati in:

un biennio di base

un anno che assicurerà l'orientamento e il raccordo con il secondo ciclo (2+1)
La Scuola secondaria di 1° grado nel nostro Istituto consta di quattro sezioni complete:
A- B – C e D .
Tutte le classi si trovano presso la sede centrale di Viale L. da Vinci,11 C/mare del Golfo.
L'orario scolastico prevede un monte-ore complessivo di 30 ore settimanali
Le attività didattiche si svolgono in sei giorni, dal Lunedì al Sabato, con inizio alle ore 8.25
ed uscita alle ore 13.25.
ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE
Classi prime – seconde - terze
Italiano
Storia
Geografia
Cittadinanza e costituzione
Matematica e Scienze
Inglese
Francese
Tecnologia e Informatica
Musica
Arte e Immagine
Scienze Motorie e Sportive
Religione
Strumento musicale
Ore
5
2
2
1
6
3
2
2
2
2
2
1
2
CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE
29
Presso la scuola secondaria è attivo un corso ad Indirizzo Musicale.
Al momento dell’iscrizione, la famiglia può effettuare l’iscrizione al Corso ad Indirizzo
musicale scegliendo fra gli strumenti studiati nel nostro Istituto:
Chitarra – Clarinetto – Pianoforte – Violino.
Tale scelta, subordinata dal sostenimento di una prova “orientativo-attitudinale”,
impegna l’alunno alla frequenza del corso per l’intero triennio della Scuola Secondaria di 1°
grado. Ogni alunno frequentante il corso, avrà l’orario curriculare incrementato di due ore
settimanali:
1 ora : lezione individuale di strumento;
1 ora: lezione di musica di insieme e teoria.
La materia “Strumento Musicale” diventa a tutti gli effetti curriculare, e l’insegnante
di strumento, in sede di valutazione periodica e finale, esprime un giudizio analitico sul livello
di apprendimento raggiunto da ciascun alunno che contribuirà alla formulazione della
valutazione globale.
Il corso di pratica strumentale rappresenta per l’utenza una valida opportunità culturale,
di diffusione della cultura musicale nel territorio e si impegna, attraverso le varie attività, a
rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali, superando le situazioni di
svantaggio culturale, la dispersione scolastica e favorendo lo sviluppo delle potenzialità di
ciascun alunno e il successo formativo.
“INTEGRAZIONE E SOSTEGNO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI”
Per l’organizzazione didattica ed educativa d’istituto relativa all’integrazione degli alunni
diversamente abili, le modalità d’intervento potranno prevedere fondamentalmente un lavoro
in classe e/ofuori dalla classe. A seconda dei casi si darà maggiore spazio ad una o più delle
suddette modalità. Ci sono, infatti, alunni per i quali si riesce ad organizzare una loro presenza
positiva nella classe di appartenenza per quasi tutto l’orario scolastico, mentre per altri si può
prevedere un lavoro fuori dalla classe o in attività di laboratorio per una parte dell’orario
scolastico, che verrà stabilito per ogni singolo caso.
Durante il lavoro in classe, si cercherà
sempre di integrare il piano educativo
individualizzato con le attività del restante gruppo di allievi, facendo uso di varie strategie
(semplificazione edadattamento del libro di testo, utilizzazione di strumenti audiovisivi, lavoro
sui cartelloni, attività diapprendimento cooperativo, lavoro di gruppo differenziato...).
Il ragazzo in difficoltà potrà avere anche bisogno di un intervento individualizzato per
rafforzare le sue abilità o per svolgere attività di recupero specifico nei casi di dislessia,
disgrafia ed altri disturbi del linguaggio.
L’attività di laboratorio potrà essere utile per tutti gli alunni ed lo sarà di più per chi ha
difficoltà di comportamento, ma diventa quasi indispensabile in presenza di soggetti in
difficoltà più o meno gravi. Nei laboratori il ragazzo potrà operare, costruire, fare esperienze
di piccolo gruppo, mettersi alla prova cimentandosi in attività personalizzate, adeguate alle sue
30
difficoltà di ordine cognitivo o manuale, rispondenti ai suoi reali bisogni. In questo modo si
sviluppa l’autostima del soggetto e, attraverso l’operatività finalizzata, si può potenziare il suo
livello di autonomia, del saper fare, aspetti importanti per la sua vita futura.
Nell’Istituto è operativo il GLIS (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Scolastico), costituito da:
docenti della scuola, personale dell’ASL, assistente sociale del Comune e dai genitori.
Le finalità del GLIS sono quelle previste dalla legge per il sostegno degli alunni diversabili. Le
riunioni avverranno previa convocazione della Dirigenza Scolastica.
“INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI ”
La presenza nell’Istituto di alunni di nazionalità straniera è un fenomeno in espansione. Gli
iscritti, nei tre ordini di scuola, sono un numero piuttosto elevato e ciò ha reso necessario
programmare degli interventi didattici - educativi per favorire la loro integrazione sociale e
culturale nel gruppo classe , nella scuola e nel territorio.
L’atteggiamento della nostra scuola è quello di considerare l’alunno straniero una risorsa e non
un problema, ritenendolo una fonte per proposte educative comparate che arricchiscono il
bagaglio di esperienze e di informazioni per il gruppo classe.
La scuola si preoccuperà di:
-
inserire l’alunno straniero nelle classi più idonee rispetto all’età anagrafica e al livello di
maturazione personale, al grado di preparazione e ai requisiti richiesti.
-
favorire l'apprendimento della lingua italiana per poter comunicare e soddisfare il suo
bisogno di capire ed essere capito;
-
favorire l’integrazione con i compagni e tutto il personale della scuola, affinché egli possa
sentirsi accettato ed accolto in un clima di rispetto, sereno e gratificante, così da
permettergli di ristabilire il suo equilibrio emotivo ed affettivo;
-
offrire percorsi graduali e personalizzati di alfabetizzazione agli alunni di recente
immigrazione anche con la collaborazione di volontari;
-
inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i Paesi
di provenienza;
-
attingere al patrimonio letterario e artistico del Paese o dell’Area di riferimento per
valorizzare le radici culturali.
L’integrazione degli alunni stranieri rappresenta per l’Istituto un’ulteriore occasione per
favorire, fra i ragazzi, la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà.
“GOSP”
Il Gruppo Operativo di Supporto Psicopedagogico è impegnato, in collaborazione con
l’Osservatorio provinciale, nel contrasto alla dispersione scolastica articolando la propria
azione su:
 Monitoraggio periodico delle frequenze degli alunni
 Contatti sistematici con le famiglie
 Collaborazione con i Servizi presenti nel territorio
 Interventi mirati con progetti di accoglienza, continuità ed orientamento
 Uso di strategie finalizzate al potenziamento delle capacità relazionali e comunicative.
 Verifica della validità dei piani di studio individualizzati
31
LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE:
IL CURRICOLO VERTICALE
L’occuparsi della formazione dei ragazzi dai 3 ai 14 anni di un medesimo territorio implica la
continuità e la verticalizzazione della progettualità educativa e didattica tra ordini di scuola e
determina lo sviluppo di rapporti educativi più profondi e la condivisione di responsabilità da
parte di tutti gli attori dell’azione educativa.
All’interno di tale contesto la continuità e il coordinamento dei curricoli assume una
rilevanza fondamentale, al fine di garantire il diritto all’alunno ad un percorso formativo
organico e completo, che pur nei cambiamenti evolutivi costruisce la sua identità.
Per tali motivazioni, il nostro Istituto, si è posto come obiettivo primario di perseguire,
accanto alla continuità orizzontale (rapporti con le famiglie e con le varie Agenzie educative
del territorio), anche quella verticale.
All’interno della Commissione per l’elaborazione del curricolo sono stati individuati e definiti i
traguardi comuni su cui lavorare in modocoordinato e unitario rispettando, tuttavia, le
differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola.Alla luce delle Indicazioni per il Curricolo
per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione e dei traguardi per lo sviluppo delle
competenzeal termine della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, i
docenti, suddivisi in ordini di scuole, hanno predisposto una progettazioneche prevede, per
ogni disciplina, i Nuclei Fondanti, gli Obiettivi di Apprendimento e gli Argomenti disciplinari
che ogni docente svilupperàquotidianamente all’interno della classe. L’ipotesi di curricolo
verticale realizzata, vuole esprimere l’impegno dell’Istituto di un nuovo modo di“fare scuola”,
che miri a sviluppare nell’alunno la consapevolezza di ciò che sta facendo, del perché lo fa e di
quanto è opportuno farlo, unitamenteallo sviluppo di abilità mentali che lo rendano
“competente” anche al di fuori dal contesto scolastico e contribuiscano allo sviluppo di
condizionipositive che lo motivano verso la curiosità intellettuale e la soluzione dei problemi.
La continuità del percorso educativo promuove:

L’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi
disciplinari.

La ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione tra i docenti.

I traguardi per lo sviluppo delle competenze che aiutano a finalizzare l’azione
educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.
LE COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO
Con la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio 18 dicembre 2006 relativa alle
competenzechiave per l'apprendimento permanente, l’Unione europea ha invitato gli Stati
membri a sviluppare,nell'ambito delle loro politiche educative, strategie per assicurare che
l’istruzione e la formazione inizialioffrano a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le
competenze chiave a un livello tale che li preparinoalla vita adulta e costituiscano la base per
ulteriori occasioni di apprendimento, come pure per la vitalavorativa ”.
32
3. Competenza matematica e competenze
di base in scienza e tecnologia
2. Comunicazione in
lingue straniere
1. Comunicazione nella
Madrelingua
Comp.
chiave
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO
Scuola
dell’infanzia
Scuola primaria
classe 3°
Scuola primaria
classe 5°
Scuola secondaria
di primo grado classe 3°
Sviluppa la
padronanza della
lingua italiana e
arricchisce il
proprio lessico
Racconta, inventa,
ascolta e
comprende
narrazioni.
Sa adottare opportune
strategie di attenzione
e comprensionedurante
l’ascolto.
Produce testi orali e
scritti a partire da
esperienze proprie, nel
rispetto dell’ordine
causale degli eventi.
Presta attenzione ed
ascolto in ogni
situazione comunicativa
stabilendo con
l’interlocutoreun
rapporto interattivo
Sa relazionare
oralmente sulle proprie
esperienze e su
argomenti di studio
usando lessico accurato
Ascolta e interviene
efficacemente in
diverse situazioni
comunicative nel
rispetto dei ruoli e dei
tempi.
Riferisce oralmente e
per iscritto su
argomenti di vari, in
modo chiaro,
ortograficamente
corretto e specifico
È consapevole
della propria
linguamaterna.
Confronta lingue
Diverse.
Capisce messaggi
verbali orali o semplici
testi scritti. Svolge i
compiti secondo le
indicazioni date.
Comprende frasi ed
espressioni di uso
comune.
Interagisce con un
compagno ,utilizzando
espressioni e frasi
memorizzate adatte
alla situazione.
Ascolta e comprende
istruzioni, espressioni e
frasi di uso quotidiano.
Legge testi molto brevi
e ricava informazioni.
Si esprime in modo
comprensibile
utilizzando espressioni
e frasi adatte alla
situazione.
Scambia semplici
informazioni afferenti
alla sfera personale.
Comprende i punti
essenziali di messaggi
su argomenti familiari,
che affronta a scuola e
nel tempo libero
Nella conversazione,
comprende i punti
chiave del racconto ed
espone le proprieidee.
Discorre con unoo
più interlocutori.
Riconosce i propri
errori.
Raggruppa e
ordina. Confronta
e valutaquantità.
Colloca nello
spazio se stesso,
oggetti, persone.
Segue un percorso
su indicazioni
verbali.
Esplora i
materiali e li
utilizza.
Osserva fenomeni
naturali e
organismi viventi.
È curioso, pone
domande,discute.
Individua e rappresenta
leprincipali figure
geometriche del piano
edello spazio.
Utilizza dati usando
metodistatistici e
probabilistici.
Descrive ambienti
naturali erelativi
fenomeni.
Individua le relazioni
tra gliesseri viventi
Descrive fatti e
fenomeni.
Assume atteggiamenti
dirispetto per
l’ambiente
Riconosce e descrive
manufatti di uso comune
Progetta ed effettua
indaginistatistiche.
Osserva e descrive
ambientinaturali ed
esseri viventi.
Riconosce la funzione
degliorgani sensoriali
nell’uomo.
Realizza oggetti
valutando iltipo dei
materiali in funzione
dell’impiego.
Osserva individua e
descrive componenti
semplici ecomplessi di
ambienti naturali ed
esseri viventi.
Progetta, costruisce e
utilizza oggetti e
procedimenti operativi,
utilizzando le
conoscenze
tecnologiche e
informatiche
33
4.Competenza
digitale
Conosce informazioni
sullagestione di file.
Utilizza software di
disegno.
Utilizza le nuove
tecnologie e ilinguaggi
multimediali in
situazioni di studio.
Utilizza strumenti
informatici e di
comunicazione per
elaborare dati, testi,
immagini e produrre
documenti.
Apprende in modo
collaborativo
E’ soggetto attivo del
proprio apprendimento
Ha acquisito un metodo
distudio per organizzare
autonomamente le
conoscenze.
Apprende in modo
collaborativo
condividendo i
saperi acquisiti.
Interiorizza metodo di
studio per
organizzareautonomamen
te le conoscenze apprese.
E’ soggetto attivo del
proprio apprendimento e
capace di arricchire e
riorganizzare le
conoscenze.
Pianificare obiettivi e
tempi in funzione delle
proprie risorse.
Acquisisce un linguaggio
specifico e tecnico nelle
varie discipline.
Sviluppa il senso
dell’identità
personale.
E’ consapevole
delle differenze
e ne ha rispetto.
Dialoga in modo
costruttivo con
gli altribambini.
Segue regole di
Comportamento.
Rispetta regole e norme
Comuni.
Rispetta le consegne
ricevute.
Ha cura e rispetto del
materiale comune e di
quello individuale.
Rispetta regole e norme
comuni e /o condivise.
Interviene in modo
pertinente eadeguato in
ogni situazione.
E’ consapevole dei propri
Impegni.
Partecipa alle attività di
gioco sport assumendo
comportamenti corretti.
Collabora con il gruppo
di appartenenza e con
gliadulti di riferimento.
Assume un ruolo
all’interno del gruppo.
E’ responsabile di fronte
al gruppo-classe.
Rispetta i punti di vista
diversi dai propri.
Assume ruoli e
compitiall’interno
delgruppo di
appartenenza.
Manifesta i propri
interessied è motivato
ad apprendere.
Organizza il proprio
E’ capace di pianificare
lavoro inmodo autonomo. e gestire progetti.
Sviluppa
interesse per
l’arte attraverso
ildisegno.
Conosce il patrimonio
artistico- culturale del
proprio territorio.
Classifica e apprezza il
patrimonio artisticoculturaledel territorio
di appartenenza.
8.Consapevolezza ed
espressione culturale
7.Spirito di iniziativa
Eimprenditorialità
6.Competenze sociali
eCiviche
5. Imparare a imparare
Sperimenta le
primeforme di
comunicazione
ancheutilizzando
letecnologie
digitali.
Apprezza il patrimonio
culturalecogliendo il
valore della diversità.
34
LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Il concetto di cittadinanza racchiude e dischiude un percorso formativo unitario teso a
raggiungere gli specifici Traguardi per lo sviluppo delle competenze, così come chiaramente
configurato nelle Indicazioni per il curricolo.
I Traguardi si connotano come “l’indispensabile premessa per il conseguimento delle otto
competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione” (Nota del
31/01/2008 prot. n.1296). L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire
il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con
gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.
È competentechi è e dà sempre tutto il meglio di se stesso nell’affrontare un compito,
mobilitando la sua sfera cognitiva ed intellettuale, ma anche la sua parte emotiva, sociale,
estetica, morale, religiosa. La maturazione delle competenze presuppone l’esistenza, nella
persona, di buone capacità potenziali.
Nella scuola le capacità potenziali degli alunni diventano competenze personali grazie agli
interventi di mediazione didattica che mettono l’alunno in grado di avvalersi, nelle situazioni
contingenti, di conoscenze e di abilità. Le competenze, allora, indicano ciò che l’alunno è
effettivamente capace di fare, di pensare, di agire, hic et nunc, nell’unità del suo essere
persona, davanti alla complessità unitaria dei problemi e delle situazioni che si trova ad
affrontare e a risolvere. È compito specifico della scuola promuovere interventi educativi capaci
di far sì che le capacità personali di ogni alunno si traducano nelle otto competenze chiave di
cittadinanza previste, come già detto, a conclusione dell’obbligo di istruzione.
“Le competenze per l'esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente
nell'ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i
contributi che ciascuna disciplina può offrire”.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
COSTRUZIONE DEL SÉ
RELAZIONI CON GLI
ALTRI
RAPPORTO CON LA
REALTÀ
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare (comprendere -rappresentare)
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione
Imparare ad imparare:organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazioni e di formazione (formale, non formale
ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio
metodo di studio e di lavoro.
35
Progettare: ogni ragazzo delinea progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di
studio e di lavoro; utilizza le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e
realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo
strategie di azione, e verificando i risultati raggiunti.
Comunicare
 comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e
di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,
scientifico, simbolico ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e
multimediali);
 rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti,
stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,
scientifico, simbolico ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti
(cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo
all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento
dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella
vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo
quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
Risolvere problemi:affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo
soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diversediscipline.
Individuare
collegamenti
e
relazioni:
individuare
e
rappresentare,
elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo,
cogliendone la natura sistemica, individuandoanalogie e differenze, coerenze e incoerenze,
cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire
ed
interpretare
l’informazione:
acquisire
ed
interpretare
criticamentel'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti
comunicativi,valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
36
LE COMPETENZE CHIAVE AREA METACOGNITIVA
TRAGUARDI
ABILITÀ SOCIO-
DI
AFFETTIVE
COMPETENZE
ATTESE
 Rispettare le regole e le norme comuni e/o condivise in ogni
situazione scolastica.
AUTOCONTROLLO E
RESPONSABILITÀ
 Gestire i propri stati emozionali ed esprimerli opportunamente
 Saper valutare le conseguenze delle proprie azioni.
 Riconoscere i propri limiti.
 Riconoscere la disponibilità degli altri.
 Valorizzare le proprie capacità e riconoscere i propri limiti.
 Assumere un atteggiamento costruttivo confrontandosi con altri.
 Utilizzare le proprie risorse per esprimere sostegno e
FIDUCIA NELLE
PROPRIE CAPACITÀ
disponibilità nei confronti dei meno capaci.
 Affrontare con serenità l’insuccesso scolastico.
 Comprendere i motivi dell’insuccesso e agire in modo consapevole
per rimuoverne le cause.
 Riconoscere l’errore come momento di crescita.
 Saper organizzare il proprio lavoro senza controllo e
sollecitazioni ed in modo originale, produttivo ed efficace.
AUTONOMIA
 Attivare strategie di lavoro personali e adeguate alla tipologia
della consegna.
 Saper pianificare le attività e utilizzare il tempo in modo
appropriato.
 Essere ricettivo agli stimoli proposti.
 Seguire le attività formative con attenzione e interesse
PARTECIPAZIONE E
INTERESSE
costanti.
 Intervenire in modo pertinente e con contributi personali,
coerenti e costruttivi.
 Partecipare ai lavori di gruppo, rispettando gli spazi altrui.
 Offrire apporti proficui al lavoro con compagni e insegnanti.
 Eseguire regolarmente il lavoro assegnato secondo le indicazioni
RISPETTO DEGLI
IMPEGNI
ricevute.
 Mostrare motivazione, interesse e curiosità.
 Portare il materiale necessario alle varie attività.
 Frequentare assiduamente le lezioni.
 Integrarsi nel gruppo classe.
SOCIALIZZAZIONE
 Interagire con compagni ed insegnanti nel rispetto reciproco.
 Stabilire rapporti interpersonali leali e costruttivi.
 Mostrarsi solidali e collaborativi.
37
DISCIPLINE – AREE DISCIPLINARI
Sulla base delle Nuove Indicazioni per il curricolo, le singole discipline sono considerate
nella loro specificità ma vengono proposte all’interno di tre grandi aree disciplinari:
• Area Linguistico – Artistico - Espressiva
• Area Storico - Geografica
• Area Matematico – Scientifico-Tecnologica
AREA LINGUISTICO – ARTISTICO - ESPRESSIVA
L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più
discipline: lingua italiana, lingue comunitarie, musica, arte-immagine , educazione fisica .
Tutte queste discipline, pur mantenendo un ambito di apprendimento proprio, concorrono a
definire un’area sovra disciplinare, in cui esse ritrovano una comune matrice antropologica
nell’esigenza comunicativa dell’uomo e nell’esplicazione di facoltà uniche e peculiari del
pensiero umano. Nella stessa area si inserisce l’insegnamento della Religione Cattolica.
TRAGUARDI
OBIETTIVI
ITALIANO – SCUOLA DELL’INFANZIA
 Sa raccontare autonomamente una
storia vissuta o una storia ascoltata.
 Usa un repertorio linguistico adeguato
alle esperienze e agli apprendimento.
 Sa comporre, analizzare, individuare e
organizzare gli elementi di una storia.
 Applica il percorso che ha interiorizzato
in vari campi di esperienza
I DISCORSI E LE PAROLE
Comunicazione, lingua, cultura
 Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,
comprende le parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
 Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, esperienze
attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni
comunicative.
 Si fa capire dagli altri pronunciando correttamente le parole e usando
corrette strutture verbali.
 Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni.
 Partecipa a giochi linguistici.
 Presta attenzione e comprende narrazioni, racconta e inventa storie,
chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per organizzarne attività e
per definirne regole.
 Scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità
dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
 Si avvicina e sperimenta la lingua scritta.
 Incontra le tecnologie digitali e i nuovi media.
38
TRAGUARDI
OBIETTIVI
ITALIANO – SCUOLA PRIMARIA
 L’allievo partecipa a scambi formativi
(conversazione, discussione di classe o
di gruppo) con compagni e insegnanti
formulando messaggi chiari e
pertinenti.
 Ascolta e comprende testi orali “diretti”
o “trasmessi” dai media cogliendone il
senso, le informazioni principali e lo
scopo.
 Legge e comprende testi di vario tipo,
ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando
strategie di lettura adeguate agli scopi.
 Inizia ad utilizzare abilità funzionali allo
studio: individua nei testi scritti
informazioni utili per l’apprendimento e
le sintetizza, in funzione anche
dell’esposizione orale; acquisisce un
primo nucleo di terminologia specifica.
 Legge testi di vario genere facenti parte
della letteratura per l’infanzia, sia a
voce alta sia in lettura silenziosa e
autonoma e formula su di essi giudizi
personali.
 Scrive testi chiari e coerenti, legati
all’esperienza e alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre; rielabora
testi parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli.
 Riflette sui testi propri e altrui per
cogliere regolarità morfosintattiche e
caratteristiche del lessico; riconosce
che le diverse scelte linguistiche sono
correlate alla varietà di situazioni
comunicative.
 Padroneggia e applica in situazioni
diverse le conoscenze fondamentali
relativa all’organizzazione logicosintattica della frase semplice, alle parti
del discorso (o categorie lessicali) e ai
principali connettivi.
Ascolto e parlato
 Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni.
 Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione;
comprendere lo scopo e l’argomento di messaggi trasmessi dai media.
 Formulare domande di spiegazione e di approfondimento.
 Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività.
 Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed
esprimere la propria opinione su un argomento.
 Raccontare esperienze personali o storie inventate in modo chiaro.
 Organizzare un breve discorso orale su un tema affrontato in classe
con un breve intervento preparato in precedenza o un’esposizione su
un argomento di studio utilizzando una scaletta.
Lettura
 Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta
voce. Nel caso di testi dialogati letti a più voci inserirsi
opportunamente rispettando le pause e variando il tono della voce.
 Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle
didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere.
 Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per
scopi pratici o conoscitivi applicando tecniche di comprensione.
 Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, regolare
comportamenti, svolgere un’attività, realizzare un procedimento.
 Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici,
distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà.
 Leggere testi letterari narrativi e semplici testi poetici cogliendo il
senso, le caratteristiche formali più evidenti, l’intenzione comunicativa
dell’autore ed esprimendo un motivato parere personale.
Scrittura
 Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri con
informazioni relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.
 Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti; lettere aperte o brevi
articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il sito web della
scuola adeguando le forme espressive ai destinatari ed alle situazioni.
 Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo in un diario.
 Scrivere semplici testi regolativi per l’esecuzione di attività.
 Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e
argomenti di studio.
 Produrre testi creativi sulla base di modelli dati.
 Rielaborare testi e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di
video scrittura.
 Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico,
lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni
interpuntivi.
Riflessione sulla lingua
 Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole
semplici, derivate, composte).
 Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole
(somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico).
 Capire/utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.
 Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.
 Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice.
 Riconoscere in una frase o in un testo le principali parti del discorso o
categorie lessicali e conoscerne i principali tratti grammaticali.
 Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa
conoscenza per revisionare la propria produzione scritta e correggere
eventuali errori.
39
TRAGUARDI
OBIETTIVI
ITALIANO – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
 L’allievo interagisce in diverse situazioni
comunicative, attraverso modalità
dialogiche maturando la consapevolezza
che il dialogo, oltre ad essere uno
strumento comunicativo, ha anche un
grande valore civile e lo utilizza per
apprendere informazioni ed elaborare
opinioni su problemi riguardanti vari
ambiti culturali e sociali affrontati.
 Usa la comunicazione orale per
collaborare con gli altri nell’elaborazione
di progetti guidati dall’insegnante e
nella formulazione di giudizi su problemi
riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
 Ascolta e comprende testi di vario tipo
“diretti” e “trasmessi” dai media,
riconoscendone la fonte, il tema, le
informazioni ,la loro gerarchia e
l’intenzione dell’emittente.
 Espone oralmente all’insegnante e ai
compagni argomenti di studio e di
ricerca anche avvalendosi di supporti
specifici.
 Usa manuali delle discipline o testi
divulgativi nelle attività di studio
personali e collaborative, per ricercare,
raccogliere e rielaborare dati,
informazioni e concetti; costruisce sulla
base di quanto letto testi o
presentazioni anche con l’utilizzo di
strumenti informatici.
 Legge testi letterari di vario tipo e
comincia a costruirne un’interpretazione,
collaborando con compagni e insegnanti.
 Scrive testi di tipo diverso (narrativo,
descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) adeguati a situazione,
argomento, scopo, destinatario.
 Produce testi multimediali, utilizzando
l’accostamento dei linguaggi verbali con
quelli iconici e sonori.
 Utilizza all’organizzazione logicosintattica della frase semplice e
complessa, ai connettivi testuali; utilizza
le conoscenze metalinguistiche per
comprendere i significati dei testi e per
correggere i propri scritti.
 Adatta opportunamente i registri
informale e formale in base alla
situazione comunicativa e agli
interlocutori; riconosce termini
specialistici in base ai campi di
discorso.e applica in situazioni diverse le
conoscenze fondamentali relative al
lessico, alla morfologia,
Ascolto e parlato
 Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media,
riconoscendone la fonte e individuando scopo , argomento,
informazioni principali e punto di vista dell’emittente.
 Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di
gruppo rispettando tempi e turni di parola.
 Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie
funzionali a comprendere durante l’ascolto.
 Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione:
durante l’ascolto e dopo l’ascolto.
 Riconoscere all’ascolto elementi ritmici e sonori del testo poetico.
 Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni
significative, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico,
usando un registro adeguato all’argomento e alla situazione.
 Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esporre procedure
selezionando le informazioni significative in base allo scopo e usando un
lessico adeguato all’argomento e alla situazione.
 Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e
presentando in modo chiaro l’argomento: usare un registro adeguato
all’argomento e alla situazione.
 Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel
dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide.
Lettura
 Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le
parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo
sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire.
 Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza
applicando tecniche di supporto alla comprensione e mettendo in atto
strategie differenziate.
 Utilizzare testi funzionali vari per affrontare situazioni della vita
quotidiana .
 Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi, per
documentarsi su un argomento specifico o per realizzare scopi pratici.
 Confrontare, su uno stesso argomento ,informazioni ricavabili da più
fonti, selezionando quelle ritenute più significative ed affidabili.
Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate e
riorganizzarle in modo personale.
 Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della
descrizione, la loro collocazione nello spazio e il punto di vista
dell’osservatore.
 Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e
argomenti a sostegno, valutandone la pertinenza e la validità.
 Leggere testi letterari di vario tipo e forma individuando tema principale
e intenzioni comunicative dell’autore; personaggi, loro caratteristiche,
ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e
temporale; genere di appartenenza.
 Ricavare informazioni sfruttando le varie parti di un manuale di studio:
indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie,
apparati grafici.
 Scrittura
 Scrivere testi di forma diversa sulla base di modelli sperimentati,
adeguandoli a: situazione, argomento, scopo, destinatario e
selezionando il registro più adeguato.
 Utilizzare la videoscrittura per i propri testi.
 Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura
e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura.
40
 Servirsi di strumenti per l’organizzazione idee; utilizzare strumenti per
la revisione dei testi in vista della stesura definitiva; rispettare le
convenzioni grafiche.
 Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in
vista di scopi specifici.
 Scrivere testi corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale,
ortografico adeguati allo scopo e al destinatario.









TRAGUARDI
Riflessione sulla lingua
Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali.
Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole.
Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice.
Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase
complessa.
Riconoscere in un testo le parti del discorso e i loro tratti grammaticali.
Riconoscere i connettivi sintattici e testuali , i segni interpuntivi e la loro
funzione specifica.
Utilizzare dizionari di vario tipo.
Riflettere sui propri errori tipici segnalati dall’insegnante,allo scopo di
imparare ad autocorreggerli nella produzione scritta.
OBIETTIVI
LINGUE COMUNITARIE – SCUOLA DELL’INFANZIA
 Ascolta e comprende semplici parole e
 Capire che ci sono lingue diverse da quella materna
messaggi
 Scoprire analogie e differenze
 Comprende ed esegue semplici istruzioni
 Ascolta e riproduce filastrocche e canzoni
accompagnandole con la gestualità
 Abbina lessico ad Immagini
 Comprende e risponde ai saluti
 Presenta se stesso
LINGUE COMUNITARIE – SCUOLA PRIMARIA
 Comprende
globalmente
parole,
comandi, istruzioni, semplici frasi e
messaggi orali.
 Ascolta ed esegue semplici compiti.
 Conosce e utilizza il lessico relativo al
proprio vissuto.
 Legge semplici frasi, brevi brani, libricini
di argomenti noti.
 Conosce e confronta alcuni aspetti
culturali di altri paesi anche con l'uso di
tecnologie multimediali.
 Scrive brevi messaggi in modo
comprensibile per fare gli auguri,
ringraziare, chiedere notizie
Comprensione orale.
 Comprende brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso
quotidiano pronunciate chiaramente e identifica il tema generale di un
discorso relativo ad argomenti conosciuti.
 Produzione e interazione orale.
 Descrive persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi
conosciute.
 Riferisce semplici informazioni relative al proprio vissuto.
 Interagisce con un compagno o un adulto utilizzando espressioni adatte
alla situazione.
 Comprensione scritta.
 Legge e comprende brevi e semplici testi.
 Produzione scritta.
 Scrive semplici e brevi messaggi per presentarsi, per chiedere e dare
notizie.
 Riflessione sulla lingua.
 Riconosce la struttura delle frasi.
41
TRAGUARDI
OBIETTIVI
LINGUE COMUNITARIE – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
 Legge, comprende oralmente e per
iscritto i punti principali di semplici
testi su argomenti di interesse
personale, dell’ambito quotidiano e di
studio anche di altre discipline.
 Riferisce esperienze personali,
avvenimenti e argomenti di studio.
 Interagisce in una conversazione su
argomenti noti.
 Applica strategie di lettura per scopi
specifici.
 Produce varie tipologie di testi, relativi
all’ambito personale e di studio.
 Confronta e condivide elementi
culturali della lingua materna e delle
lingue comunitarie studiate.
 Applica la lingua in nuove situazioni, in
ambiti disciplinari diversi e per
collaborare
Comprensione orale.
 Comprende la tipologia e il contenuto di vari tipi di comunicazione
ricavando le informazioni principali su argomenti inerenti la sfera
personale, di attualità e argomenti attinenti ad altre discipline,
articolati in modo chiaro.
 Produzione e interazione orale.
 Descrive in modo comprensibile se stesso e gli altri, riportando
argomenti relativi alla sfera personale e alla quotidianità. Interagisce
in una conversazione esponendo le proprie idee in modo chiaro e
comprensibile in situazioni quotidiane prevedibili.
 Comprensione scritta.
 Legge e individua informazioni generali e specifiche di testi di varie
tipologie: lettere personali, argomenti di studio, brevi storie ,
semplici biografie e testi narrativi.
 Produzione scritta.
 Produce risposte a questionari e formula domande su testi. Produce
un semplice testo su argomenti relativi alla sfera personale e alla
quotidianità usando un lessico appropriato e semplici strutture
grammaticali.
 Riflessioni sulla lingua.
 Riconosce i diversi codici verbali, analogie e differenze tra la lingua
materna e le lingue comunitarie studiate.
 Seconda lingua comunitaria
 Gli obiettivi individuati per la prima lingua comunitaria sono validi
anche per la seconda lingua comunitaria, tenendo conto del monte
orario inferiore.
TRAGUARDI
OBIETTIVI
MUSICA – SCUOLA DELL’ INFANZIA
 Il bambino segue con curiosità e
piacere spettacoli di vario tipo
(teatrali,musicali, visivi, di animazione),
sviluppa interesse per l’ascolto della
musica e per la fruizione di opere
d’arte.
 Il bambino comunica, esprime
emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo
consente; inventa storie e si esprime
attraverso diverse forme di
rappresentazione e drammatizzazione
 Il bambino scopre il paesaggio sonoro
attraverso attività di percezione e
produzione musicale utilizzando voce,
corpo e oggetti.
 Il bambino ascolta e distingue brani
musicali con andamenti diversi.
 Il bambino associa semplici brani
musicali alle diverse fasi della
drammatizzazione
 Il bambino sperimenta semplici
sequenze sonoro-musicali.
 Seguire con attenzione concerti spettacoli musicali teatrali e
cinematografici
 Ascoltare e comprendere brani musicali
42
TRAGUARDI
OBIETTIVI
MUSICA – SCUOLA PRIMARIA
 L’alunno utilizza le conoscenze e le
abilità relative al linguaggio visuale per
produrre varie tipologie di testi visivi e
rielaborare in modo creativo le immagini
con molteplici tecniche, materiali e
strumenti diversificati.
 L’alunno utilizza la capacità di osservare,
esplorare, descrivere e leggere immagini
e messaggi multimediali.
 L’alunno individua i principali aspetti
formali di opere d’arte conosciute e
inizia a conoscere le opere d’arte e
artigianali provenienti anche da culture
diverse dalla propria.
 L’alunno conosce i principali beni artistici
e culturali presenti nel proprio territorio
e manifesta sensibilità e rispetto per la
loro salvaguardia.
Esprimersi e comunicare.
 Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per
esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà
percepita.
 Trasformare immagini e materiali sperimentando soluzioni figurative
originali.
 Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare semplici
prodotti grafici, plastici, pittorici.
 Osservare e leggere le immagini.
 Guardare e osservare un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente
descrivendo gli elementi formali e utilizzando semplici regole della
percezione visiva e l’orientamento nello spazio.
 Riconoscere nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse
tipologie di codici.
 Comprendere e apprezzare le opere d’arte.
 Individuare nelle opere d’arte conosciute gli elementi essenziali della
forma, del linguaggio e della tecnica dell’artista per comprenderne il
messaggio.
 Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianali
appartenenti alla propria e ad altre cultura.
 Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più
caratteristici del patrimonio ambientale ed urbanistico e i principali
monumenti storico-artistici.
MUSICA – SCUOLA SECONDARIA
 L’alunno realizza elaborati personali e
creativi sulla base di una ideazione e
progettazione originale, applicando le
conoscenze e le regole del linguaggio
visivo scegliendo in modo funzionale le
tecniche e i materiali differenti.
 L’alunno padroneggia gli elementi della
grammatica del linguaggio visuale, legge
e comprende i significati di immagini
statiche e in movimento.
 L’alunno legge le opere più significative
prodotte dall’arte antica a quella
contemporanea sapendole collocare nei
rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali; riconosce il valore culturale
di immagini e di opere prodotti in paesi
diversi dal proprio.
 L’alunno riconosce gli elementi principali
del patrimonio culturale, artistico,
ambientale del proprio territorio ed è
sensibile ai problemi della sua tutela e
conservazione.
 L’alunno descrive e commenta beni
culturali,
immagini
statiche
e
multimediali utilizzando il linguaggio
verbale specifico.
Esprimersi e comunicare.
 Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali
ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.
 Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative
(grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva
per una produzione creativa.
 Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini
fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove
immagini.
43
TRAGUARDI
OBIETTIVI
ARTE e IMMAGINE-SCUOLA DELL’ INFANZIA
 Il bambino si avvicina all’arte attraverso
la visione guidata delle opere di alcuni
pittori e le riproduce.
 Il bambino si esprime attraverso il
disegno, la pittura e altre attività
manipolative; utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e
creative; esplora le potenzialità offerte
dalle tecnologie
 Il bambino associa il movimento del
corpo ai diversi brani musicali
 Osservare le opere d’arte ed individuarne gli elementi compositivi
ARTE E IMMAGINE-SCUOLA PRIMARIA
 L’alunno utilizza le conoscenze e le
abilità relative al linguaggio visuale per
produrre varie tipologie di testi visivi e
rielaborare in modo creativo le
immagini con molteplici tecniche,
materiali e strumenti diversificati.
 L’alunno utilizza la capacità di
osservare, esplorare, descrivere e
leggere immagini e messaggi
multimediali.
 L’alunno individua i principali aspetti
formali di opere d’arte conosciute e
inizia a conoscere le opere d’arte e
artigianali provenienti anche da culture
diverse dalla propria.
 L’alunno conosce i principali beni
artistici e culturali presenti nel proprio
territorio e manifesta sensibilità e
rispetto per la loro salvaguardia.
Esprimersi e comunicare.
 Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per
esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà
percepita.
 Trasformare immagini e materiali sperimentando soluzioni figurative
originali.
 Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare semplici
prodotti grafici, plastici, pittorici.
 Osservare e leggere le immagini.
 Guardare e osservare un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente
descrivendo gli elementi formali e utilizzando semplici regole della
percezione visiva e l’orientamento nello spazio.
 Riconoscere nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse
tipologie di codici.
 Comprendere e apprezzare le opere d’arte.
 Individuare nelle opere d’arte conosciute gli elementi essenziali della
forma, del linguaggio e della tecnica dell’artista per comprenderne il
messaggio.
 Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianali
appartenenti alla propria e ad altre cultura.
 Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più
caratteristici del patrimonio ambientale-urbanistico-storico-artistico.
ARTE E IMMAGINE-SCUOLA SECONDARIA
 L’alunno realizza elaborati personali e
creativi sulla base di una ideazione e
progettazione originale, applicando le
conoscenze e le regole del linguaggio
visivo scegliendo in modo funzionale le
tecniche e i materiali differenti.
 L’alunno padroneggia gli elementi della
grammatica del linguaggio visuale, legge
e comprende i significati di immagini
statiche e in movimento.
 L’alunno legge le opere più significative
prodotte dall’arte antica a quella
contemporanea sapendole collocare nei
rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali; riconosce il valore culturale
di immagini e di opere di paesi diversi .
 L’alunno riconosce gli elementi
principali del patrimonio culturale,
Esprimersi e comunicare.
 Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali
ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.
 Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative
(grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva
per una produzione creativa.
 Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini
fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove
immagini.
 Sperimentare le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare
prodotti visivi seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa,
anche integrando più codici e facendo riferimento ad altre discipline.
 Osservare e leggere le immagini.
 Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio
verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale
 Leggere e interpretare un’immagine o un’opera d’arte.
 Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte
per individuare la funzione simbolica, espressiva e comunicativa.
44
artistico, ambientale del proprio
territorio ed è sensibile ai problemi
della sua tutela e conservazione.
 L’alunno descrive e commenta beni
culturali, immagini statiche e
multimediali utilizzando il linguaggio
verbale specifico.
TRAGUARDI
 Comprendere e apprezzare le opere d’arte.
 Leggere e commentare un’opera d’arte conosciuta con gli elementi
essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene.
 Conoscere le linee fondamentali della produzione artistica dei
principali periodo storici del passato e dell’arte moderna e
contemporanea anche appartenenti a contesti culturali diversi dal
proprio.
 Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e
museale del territorio.
 Mostrare sensibilità per la tutela, la conservazione e la valorizzazione
dei beni culturali.
OBIETTIVI
EDUCAZIONE FISICA – SCUOLA DELL’INFANZIA
IL CORPO E IL MOVIMENTO
 denominare e individuare le parti del
corpo controllandole globalmente
 combinareazioni motorie in forma
semplice con riferimenti spaziotempor.
 partecipare al gioco rispettando
semplici regole e risolvendo semplici
problemi motori
IL CORPO E IL MOVIMENTO




Conoscere il proprio corpo.
Conoscere e utilizzare i principali concetti spaziali.
Eseguire semplici percorsi.
Partecipare al gioco collettivo rispettando indicazioni e regole.
EDUCAZIONE FISICA – SCUOLA PRIMARIA
 L’alunno acquisisce consapevolezza di
sé attraverso l’ascolto e l’osservazione
del proprio corpo, la padronanza degli
schemi motori e posturali, sapendo di
adattare alle variabili spaziotemporali.
 Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed esprimere i
propri stati d’animo, anche attraverso
la esperienze ritmico-musicali.
 Sperimenta una pluralità di esperienze
che permettono di conoscere e
apprezzare molteplici discipline
sportive. Sperimenta, in forma
semplificata e progressivamente
sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
 Si muove nell’ambiente di vita e di
scuola rispettando alcuni criteri di
sicurezza per sé e per gli altri.
 Riconosce alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo
e a un corretto regime alimentare.
 Comprende il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle, nella
consapevolezza che la correttezza e il
rispetto reciproco sono aspetti
irrinunciabilinel vissuto di ogni
esperienza ludico-sportiva.
 Organizzare condotte motorie sempre più complesse coordinando vari
schemi di movimento
 Saper organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé,
agli oggetti, agli altri
 Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli
spazi di attività
 Percepire e riconoscere sensazioni di benessere legate alle attività
ludico- motorie
 Saper controllare la respirazione in semplici attività proposte
 Conoscere e applicare i principali elementi tecnici semplificati di alcune
discipline sportive
 Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in
forma di gara, collaborando con gli altri accettando la sconfitta,
rispettando le regole, accettando le diversità e manifestando senso di
responsabilità
45
EDUCAZIONE FISICA – SCUOLA SECONDARIA
 L’alunno è consapevole delle proprie
competenze motorie sia nei punti di
forza che nei limiti.
 Utilizza le abilità motorie e sportive
adattando il movimento in situazione.
 Utilizza gli aspetti comunicativorelazionali del linguaggio motorio per
entrare in relazione con gli altri,
praticando, inoltre, attivamente i valori
sportivi (fair – play) come modalità di
relazione quotidiana rispetto regole.
 Riconosce, ricerca e applica a se stesso
comportamenti di promozione dello
“star bene” in ordine a un sano stile di
vita e alla prevenzione.
 Rispetta criteri base di sicurezza.
 È capace di integrarsi nel gruppo, di
assumersi responsabilità e di
impegnarsi per il bene comune.
TRAGUARDI
 Utilizzare consapevolmente le proprie capacità in condizioni normali e
complesse e in situazioni ambientali diverse
 Utilizzare e ampliare le attività proposte per incrementare per le
capacità condizionali
 Stabilire relazioni con gli altri attraverso il proprio corpo e mettere in
atto comportamenti equilibrati dal punto di vista fisico-emotivocognitivo
 Consolidare corrette abitudini di igiene e benessere della persona
 Partecipare in forma propositiva alla scelta di strategie di gioco e alla
loro realizzazione (tattica) adottate dalla squadra mettendo in atto
comportamenti collaborativi
 Saper gestire in modo consapevole e responsabile le situazioni
competitive con auto controllo rispetto per l’altro accettando la
sconfitta
 Acquisire la padronanza dei gesti tecnici di alcune discipline sportive
individuali e di squadra
OBIETTIVI
RELIGIONE CATTOLICA-SCUOLA DELL’ INFANZIA
Il sé e l’altro:Scopre nel Vangelo la
persona e l’insegnamento di Gesù,da cui
apprende che Dio è Padre di tutti e che la
Chiesa è la comunità degli uomini uniti nel
suo nome per sviluppare un positivo
senso di sé e sperimentare relazioni
serene con gli altri, appartenenti anche a
differenti tradizioni culturali e religiose.
Il corpo in movimento:Riconosce nei
segni delcorpo l’esperienza religiosa
propria e altrui per cominciare a
manifestare la propria
interiorità,l’immaginazione e le emozioni.
Linguaggi, creatività.Riconosce alcuni
linguaggi simbolici e figurativi tipici delle
tradizioni e della vita dei
cristiani(feste,segni,preghiere,canti,gestu
alità,arte,spazi),per poter esprimere con
creatività il proprio vissuto religioso.
I discorsi e le parole:Impara alcuni
fenomeni del linguaggio
cristiano,ascoltando semplici racconti
biblici,ne sa narrare i contenuti
utilizzando i linguaggi appresi,per
sviluppare una comunicazione
significativa anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo:Osserva con
meraviglia ed esplora con curiosità il
mondo,riconosciuto dai cristiani come
dono di Dio Creatore,per sviluppare
sentimenti di responsabilità nei confronti
della realtà,abitandola con fiducia e
speranza.
 Cogliere nella realtà la presenza di Dio Padre e Creatore dell’universo e
capire il significato dellavita e la sua importanza.
 Cogliere i significati del Natale e della Pasqua come feste d’amore
 Conoscere la storia della nascita di Gesù attraverso i Vangeli.
46
RELIGIONE CATTOLICA – SCUOLA PRIMARIA
 L'alunno riflette su Dio Creatore e
Padre, sui dati fondamentali della vita di
Gesù e sa collegare i contenuti principali
del suo insegnamento alle tradizioni
dell'ambiente in cui vive; riconosce il
significato cristiano del Natale e della
Pasqua, traendone motivo per
interrogarsi sul valore di tali festività
nell'esperienza personale, familiare e
sociale.
 Riconosce che la Bibbia è il libro sacro
per cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura,
sapendola distinguere da altre tipologie
di testi, tra cui quelli di altre religioni;
identifìca le caratteristiche essenziali di
un brano biblico, sa farsi accompagnare
nell'analisi delle pagine a lui più
accessibili, per collegarle alla propria
esperienza.
 Si confronta con l'esperienza religiosa e
distingue la specificità della proposta di
salvezza del cristianesimo; identifica
nella Chiesa la comunità di coloro che
credono in Gesù Cristo e si impegnano
per mettere in pratica il suo
insegnamento; coglie il significato dei
Sacramenti e si interroga sul valore che
essi hanno nella vita dei cristiani.



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

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

classe 3°
Scoprire che Dio è Creatore e Padre e che stabilisce alleanza con l’uomo
Conoscere Gesù di Nazaret testimoniato dai cristiani.
Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio
classe 5°
Sapere che Gesù è il Signore, che rivela il volto del Padre.
Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della
Chiesa cattolica e il significatodei sacramenti nella tradizione..
Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi
religioni.
classe 3°
Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.
Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondam.
classe 5°
Leggere e riconoscere il genere letterario di alcune pagine bibliche.
Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù.
Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.
Decodificare i principali significati dell’iconografia cristiana
Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo.
 classe 3
 Riconoscere che la morale cristiana si fonda sull’amore Dio-prossimo.
 Riconoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione
cristiana, in particolare del Natale e della Pasqua.
 classe 5°
 Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua.
 Rendersi conto che la Chiesa esprima la sua diversità attraverso
vocazione e ministeri.
 Riconoscere in Gesù un modello per scelte responsabili di vita
RELIGIONE CATTOLICA – SCUOLA SECONDARIA
 L’alunno è aperto alla sincera ricerca
della verità e sa interrogarsi sull’assoluto
cogliendo l’intreccio tra dimensione
religiosa e culturale.
 Sa interagire con persone di religione
differente, sviluppando un’identità
accogliente
 Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe
essenziali della storia della salvezza, della
vita e dell’insegnamento di Gesù
 Individua le tappe essenziali del
cristianesimo delle origini, gli elementi
fondamentali della storia della Chiesa e li
confronta con le vicende della storia
civile passata e presente.
 Interpreta alcune manifestazioni
artistiche nella prospettiva cristiana più
profonda traendo da essa la sua
dimensione spirituale.
 Coglie le implicazioni etiche della fede
cristiana e vi riflette in vista di scelte di
vita progettuali e responsabili.
 Riconosce i linguaggi espressivi della fede
(simboli, preghiere, riti, ecc.), ne
individua i frutti e le tracce presenti a
livello locale e italiano.
 Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraicocristiana e confrontarle con quelle di altre religioni.
 Approfondire l’identità storca, la predicazione e l’opera di Gesù.
 Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa.
 Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza
come letture distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo.
 Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale.
 Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici.
 Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle
celebrazioni liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.
 Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana.
 Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di
una ricerca religiosa.
 Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura.
 Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno
di salvezza.
 Saper esporre le principali motivazioni cattoliche rispetto alle relazioni
affettive e al valore dellavita dal suo inizio al suo termine.
47
AREA STORICO-GEOGRAFICA
L'area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello studio delle società
umane, nellospazio e nel tempo:
 la storia
 la geografia.
Unodegli obiettivi centrali di quest’area è lo sviluppo delle competenze relative alla
cittadinanza attiva, comela comprensione del significato delle regole per la convivenza nella
società e della necessità di rispettarle;la consapevolezza di far parte di una comunità
territoriale organizzata a garanzia dei diritti delle persone;la conoscenza dei principi
fondamentali della Costituzione.
TRAGUARDI
OBIETTIVI
STORIA - SCUOLA DELL’INFANZIA
CORPO MOVIMENTO E SALUTE, IL SE' E L'ALTRO
 Percepire, conoscere e rappresentare il
proprio corpo.
 Coordinare i movimenti a livello oculodinamico-generale.
 Orientare il proprio corpo nello spazio.
 Comprendere e condividere norme di
comportamento.
 Accettare e riconoscere le diversità.
 Riconoscere le differenze sessuali e di
sviluppo e adottare pratiche corrette di
cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
 Essere consapevoli di avere diritti e
doveri.
 Comprendere chi è fonte di autorità e di
responsabilità nei diversi contesti.
 Avere consapevolezza dei valori culturali
della propria tradizione.
 Orientarsi nei concetti di passato,
presente e futuro.
 Cogliere le differenze e le diversità e
tenerne conto nel dialogo, ascoltare le
opinioni degli altri e cercare soluzioni.
 Collocare persone fatti ed eventi nel tempo
 Ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità
STORIA – SCUOLA PRIMARIA
 Riconosce le tracce storiche presentisul
territorio e comprende l’importanzadel
patrimonio artistico e culturale.
 Usa la linea del tempo per collocare
unfatto o un periodo storico.
 Organizza la conoscenza, tematizzandoe
usando semplici categorie
 Conosce elementi significatividel
passato del suo ambiente di vita
 Conosce gli aspetti fondamentali
dellapreistoria, della protostoria e
dellastoria antica.
 Individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul
passato personale, familiare e della comunità di appartenenza
 Ricavare da varie fonti conoscenze semplici su momenti del passato.
 Riconoscere relazioni di successione, contemporaneità, durata ed
evento anche in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.
 Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia,
gruppo, regole.
 Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e
narrati, definire durate temporali.
 Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia,
gruppo, regole,agricoltura, ambiente, produzione, ecc.
 Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi
48
 Conosce le società studiate e individuale
relazioni tra gruppi umani e
contestispaziali.
 Produce semplici testi
storici,comprende i testi storici
proposti; sausare cartegeo-storiche e
inizia a usare glistrumenti informatici
 Sa raccontare i fatti studiati.
 Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi di convivenza
civile.
 Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante racconti orali e
disegni.
 Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in
rapporto alpresente.
 Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche,
reperti iconografici, consultare testi di genere diverso.
STORIA - SCUOLA SECONDARIA
 L’alunno si informa in modo autonomo
su fatti e problemi storici anche
mediante l’uso di risorse digitali.
 Produce informazioni storiche con
fontidi vario genere – anche digitali – e
le sa organizzare in testi.
 Comprende testi storici e li sa
rielaborare con un personale metodo di
studio,.
 Espone oralmente e con scritture –
anche digitali –le conoscenze storiche
acquisite operando collegamenti e
argomentando le proprie riflessioni.
 Usa le conoscenze e le abilità per
orientarsi nellacomplessità del
presente, comprende opinioni e culture
diverse, capisce i problemi fondamentali
del mondo contemporaneo.
 Comprende aspetti, processi e
avvenimenti fondamentali della storia
italiana dalle forme di insediamento e di
potere medievali alla formazione dello
stato unitario fino alla nascita della
Repubblica, anche con possibilità di
aperture e confronti con il mondo
antico.
 Conosce aspetti e processi fondamentali
della storia europea medievale,
moderna e contemporanea, anche con
possibilità di aperture e confronti con il
mondo antico.
 Conosce aspetti e processi fondamentali
della storia mondiale, dalla civilizzazione
neolitica alla rivoluzione industriale, alla
globalizzazione.
 Conosce aspetti e processi essenziali
della storia del suo ambiente.
 Conosce aspetti del patrimonio
culturale, italiano e dell’umanità e li sa
mettere in relazione confenomenistorici
studiati
 Conosce eventi storici, quadri di civiltà.
 Stabilisce relazioni tre fatti storici.
 Comprende i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile e politica.
 Comprende e utilizza termini e strumenti specifici.
 Conosce gli eventi storici collocandoli nel tempo e nello spazio.
 Usa fonti di diverso tipo per ricavarne conoscenze.
 Individua relazioni e confronti tra fatti storici, anche con le radici storiche
della realtà regionale.
 Utilizza termini specifici del linguaggio disciplinare.
 Riconosce fatti fenomeni e processi storici collocandoli nel tempo e nello
spazio.
 Formula ipotesi e individua problemi sulla base delle informazioni
raccolte.
 Seleziona, scheda e organizza le informazioni con mappe, schemi, tabelle
e grafici.
 Usa le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici,
interculturali e di convivenza civile.
 Comprende i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile e politica.
 Sviluppa l’educazione alla cittadinanza democratica.
 Utilizza termini specifici del linguaggio disciplinare.
 Conosce, seleziona e organizza le informazioni anche con risorse digitali.
 Sviluppa un’adesione consapevole a valori condivisi e acquisisce
atteggiamenti cooperativi e collaborativi.
 Conosce i principi fondamentali della costituzione italiana.
 Comprende i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile e
politica.
 Usa le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici,
interculturali e di convivenza civile.
 Comprende i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile e
politica
 Sviluppa l’educazione alla cittadinanza democratica
49
TRAGUARDI
OBIETTIVI
GEOGRAFIA - SCUOLA DELL’INFANZIA
 Colloca correttamente nello spazio se
stesso, oggetti, persone;
seguecorrettamente un percorso sulla
base diindicazioni verbali.
 Si orienta nello spazio e colloca in esso fenomeni ed eventi.
 Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi.
 Comprende le relazioni uomo-ambiente.
GEOGRAFIA - SCUOLA PRIMARIA
 Lo studente si orienta nello spazio e
sulle carte di diversa scala in base ai
punti cardinali e alle coordinate
geografiche; sa orientare una carta
geografica a grande scala facendo
ricorso a punti di riferimento fissi.
 Utilizza opportunamente carte
geografiche, fotografie attuali e
d’epoca, immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali, grafici, dati
statistici, sistemi informativi geografici
per comunicare efficacemente
informazioni spaziali.
 Riconosce nei paesaggi europei e
mondiali, raffrontandoli in particolare a
quelli italiani, gli elementi fisici
significativi e le emergenze storiche,
artistiche e architettoniche, come
patrimonio naturale e culturale da
tutelare e valorizzare.
 Osserva, legge e analizza sistemi
territoriali vicini e lontani, nello spazio e
nel tempo e valuta glieffetti di azioni
dell’uomo sui sistemi territoriali alle
diverse scale geografiche
 Analizza e descrive il paesaggio come sistema antropo-fisico, nelle
dimensioni mondiale, europea, nazionale e locale.
 Individua le trasformazioni subite dai paesaggi nel tempo e ipotizza
possibili evoluzioni future.
 Si orienta sul terreno e sulle carte geografiche.
 Interpreta tabelle e carte geografiche a diverse scale.
 Possiede carte mentali per collocare spazialmente fatti e fenomeni fisici
e antropici.
 Conosce, seleziona e organizza le informazioni anche con risorse digitali.
 Costruisce tabelle e grafici, schizzi e carte tematiche relativi a problemi
geografici, utilizzando la simbologia convenzionale appropriata.
 Individua relazioni causali tra fenomeni geografici.
 Legge e interpreta tabelle e grafici relativi a fenomeni demografici ed
economici.
 Identifica e descrive le differenze culturali.
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Nella formazione di base, l’area matematico-scientifico-tecnologica comprende argomenti di:
 Matematica
 Scienze dell'uomo e della natura
 Tecnologia tradizionale e informatica.
Si tratta di discipline che studiano e propongono modi di pensare, artefatti, esperienze,
linguaggi, modi diagire che oggi incidono profondamente su tutte le dimensioni della vita
quotidiana, individuale ecollettiva: è perciò necessario che la formazione si confronti in modo
sistematico anche con l’esperienzacomune (in senso lato) di ragazzi e adulti.
50
TRAGUARDI
OBIETTIVI
MATEMATICA-SCUOLA DELL’INFANZIA
 Classifica, ordina, quantifica elementi.
 Scopre, analizza, confronta, simbolizza la
realtà.
 Colloca correttamente nello spazio se
stesso, oggetti, persone.
 seguecorrettamenteun percorso sulla
base di indicazioniverbali.
 Utilizza semplici simboli per registrare;
 compie
misurazioni
mediante
semplicistrumenti.
 Classificare raggruppare e ordinare oggetti in base alle sensazioni tattili
 Contare oggetti, immagini, persone; aggiungere, togliere e valutare la
quantità;
 Localizzare e collocare se stesso, oggetti, persone e situazioni spaziali
seguire percorsi; organizzarespazi e percorsi
 Comprendere relazioni topologiche
 Comprendere le dimensioni spaziali.
 Simbolizzare la realtà.
 Misurare spazi e oggetti con strumenti convenzionali e non
MATEMATICA-SCUOLA PRIMARIA
 L’alunno sviluppa un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica.
 Si muove con sicurezza nel calcolo scritto
e mentale con i numeri naturali e sa
valutare l’opportunità di ricorrere a una
calcolatrice.
 Percepisce e rappresenta forme,
relazioni e strutture che si trovano in
natura o che sono state create
dall’uomo, utilizzando in particolare
strumenti per il disegno geometrico
(riga, compasso, squadra) e i più comuni
strumenti di misura.
 Utilizza rappresentazioni di dati
adeguate e le sa utilizzare in situazioni
significative per ricavare informazioni.
 Riconosce che gli oggetti possono
apparire diversi a seconda dei punti
vista.
 Descrive e classifica figure in base a
caratteristiche geometriche e utilizza
modelli concreti di vario tipo anche
costruiti o progettati con i suoi
compagni.
 Affronta i problemi con strategie diverse
e si rende conto che in molti casi possono
ammettere più soluzioni.
 Riesce a risolvere facili problemi (non
necessariamente ristretti a un unico
ambito) mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati e
spiegando a parole il procedimento
seguito.
 Impara a costruire ragionamenti (se pure
non formalizzati) e a sostenere le proprie
tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla
discussione tra pari e alla manipolazione
di modelli costruiti con i compagni.
 Impara a riconoscere situazioni di
incertezza e ne parla con i compagni
iniziando a usare le espressioni "è più
probabile", “è meno probabile” e, nei
casi più semplici, dando una prima
quantificazione.
Il numero.





Conosce i numeri interi e decimali.
Legge scrive e confronta i numeri.
Esegue con sicurezza le quattro operazioni con i numeri interi e decimali.
Conosce il concetto di frazione.
Utilizza numeri decimali, le frazioni e percentuali per descrivere
situazioni quotidiane.
 Riesce a risolvere semplici situazioni problematiche.
 Interpreta i numeri negativi in contesti concreti.
 Conosce sistemi di notazione dei numeri che sono in uso o sono stati in
uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra.
Spazio e figure.
 Conosce, descrive e classifica le figure geometriche.
 Utilizza il piano cartesiano per localizzare punti.
 Esegue un percorso partendo da una descrizione verbale o da un
disegno.
 Riproduce in scala una figura assegnata.
 Determina il perimetro e l’area di una figura geometrica.
 Riconosce figure ruotate, traslate e riflesse.
 Confronta e misura angoli utilizzando proprietà e strumenti.
 Utilizza e distingue tra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo,
orizzontalità e verticalità.
Relazioni.
 Classifica numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà.
 Rappresenta relazioni e dati e utilizza rappresentazioni per ricavarne
informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.
Misure, dati e previsioni.
 Conosce le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree,
volumi/capacità, masse/pesi.
 Conosce ed usa il sistema monetario.
 Rappresenta dati con diagrammi, schemi e tabelle.
 Impara a riconoscere situazioni di incertezza ed inizia ad usare le
espressioni: è probabile, è meno probabile, è certo…
51
MATEMATICA-SCUOLA SECONDARIA
 L’alunno ha rafforzato un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica e,
attraverso esperienze in contesti
significativi, ha capito come gli strumenti
matematici appresi siano utili in molte
situazioni per operare nella realtà.
 Percepisce, descrive e rappresenta forme
relativamente complesse, relazioni e
strutture che si trovano in natura o che
sono state create dall’uomo.
 Ha consolidato le conoscenze teoriche
acquisite e sa argomentare (ad esempio
sa utilizzare i concetti di proprietà
caratterizzante e di definizione), grazie ad
attività laboratoriali, alla discussione tra
pari e alla manipolazione di modelli
costruiti con i compagni.
 Rispetta punti di vista diversi dal proprio;
è capace di sostenere le proprie
convinzioni, portando esempi e
controesempi adeguati e argomentando
attraverso concatenazioni di
affermazioni; accetta di cambiare
opinione riconoscendo le conseguenze
logiche di una argomentazione corretta.
 Valuta le informazioni che ha su una
situazione, riconosce la loro coerenza
interna e la coerenza tra esse e le
conoscenze che ha del contesto,
sviluppando senso critico.
 Riconosce e risolve problemi di vario
genere analizzando la situazione e
traducendola in termini matematici,
spiegando anche in forma scritta il
procedimento seguito, mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo, sia
sui risultati.
 Confronta procedimenti diversi e
produce formalizzazioni che gli
consentono di passare da un problema
specifico a una classe di problemi.
 Usa correttamente i connettivi (e, o, non,
se, allora) e i quantificatori (tutti,
qualcuno, nessuno) nel linguaggio
naturale, nonché le espressioni: è
possibile-probabile-certo- impossibile.
Il numero.
 Esegue con sicurezza le 4 operazioni con numeri naturali, interi, decimali
e con frazioni a mente, utilizzando gli usuali algoritmi scritti oppure
utilizzando la calcolatrice e i fogli di calcolo.
 E' in grado di dare stime approssimate.
 Utilizza scale graduate in contesti significativi per scienze e tecnica.
 Esprime misure utilizzando anche le potenze del 10.
 Calcola percentuali.
 Individua multipli e divisori di uno o più numeri.
 Conosce le potenze ed usa le sue proprietà per semplificare calcoli.
 Conosce la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al
quadrato.
 Descrive con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che
fornisce la soluzione di un problema.
Spazio e figure.
 Riproduce figure geometriche utilizzando in modo appropriato e con
accuratezza opportuni strumenti.
 Rappresenta punti, segmenti e figure sul piano cartesiano.
 Conosce definizioni e proprietà delle principali figure piane e solide.
 Riconosce figure piane simili in vari contesti.
 Conosce il teorema di Pitagora e sa applicarlo.
 Stima l'area di una figura delimitata da linee curve.
 Conosce il numero e alcuni modi per approssimarlo.
 Calcola l’area dei poligoni e del cerchio.
 Conosce e utilizza le principali trasformazioni geometriche e
comprendere che si possono classificare in base agli invarianti.
 Rappresenta oggetti e figure tridimensionali .
 Visualizza oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni
bidimensionali.
 Calcola il volume dei solidi più comuni.
 Risolve problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.
Relazioni.
 Costruisce, interpreta e trasforma formule che contengono lettere per
esprimere in forma generale relazioni e proprietà.
 Esprime la relazione di proporzionalità.
 Usa il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni.
 Risolve problemi utilizzando equazioni di I grado.
Misure, dati e previsioni.
 Rappresenta insieme di dati, anche facendo uso del foglio elettronico.
 Conosce e sa calcolare la media aritmetica e la mediana.
 In semplici situazioni aleatorie, individua gli eventi elementari, assegna
ad essi una probabilità, calcola la probabilità di qualche evento,
scomponendolo in eventi elementari disgiunti.
 Riconosce coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti.
52
TRAGUARDI
OBIETTIVI
SCIENZE - SCUOLA DELL’INFANZIA
 Il bambino esplora i materiali che ha a
disposizione e li utilizza
 Osserva con attenzione il proprio corpo,
gli organismi viventi e i loro ambienti e i
fenomeni naturali..
 È curioso, esplorativo, pone domande,
discute, confronta ipotesi, spiegazioni.
 Manipolare materiali e oggetti.
 Usare i cinque sensi per ricavare informazioni dagli oggetti e dai
materiali esplorati.
 Esplorare i fenomeni ed elementi della natura e gli organismi vivent.i
 Rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana.
 Interiorizzare e rappresentare il propriocorpo fermo e in movimento.
 Osservare i mutamenti del natura nel tempo.
SCIENZE - SCUOLA PRIMARIA
 L'alunno sviluppa atteggiamenti di
curiosità e modi di guardare il mondo
che lo stimolano a cercare spiegazioni di
quello che vede succedere.
 Ha un approccio scientifico ai fenomeni,
osserva lo svolgersi dei fatti, li
schematizza e formula ipotesi.
 Individua somiglianze e differenze nei
fenomeni, fa misurazioni, registra dati,
identifica relazioni spazio/temporali.
 Individua aspetti quantitativi e
qualitativi nei fenomeni, produce
rappresentazioni grafiche e schemi di
livello adeguato.
 Reperisce da varie fonti come libri ed
internet, informazioni e spiegazioni sui
problemi che lo interessano.
Esplorare e descrivere con oggetti e materiali.
 Classifica oggetti in base alle loro caratteristiche, individuando le
proprietà dei materiali che li costituiscono.
 Individua, osserva, utilizza semplici strumenti di misura, ne ricava
informazioni e tratta i dati ottenuti.
Osservare e sperimentare sul campo.
 Conosce i momenti significativi della vita delle piante e degli animali;
osserva le caratteristiche dell'acqua e del terreno mediante
l'esplorazione del territorio circostante.
 Conosce i movimenti dei diversi corpi celesti.
 Osserva e interpreta le trasformazioni ambientali naturali e quelle ad
opera dell'uomo.
L'uomo, i viventi e l'ambiente.
 Osserva e presta attenzione al funzionamento del proprio corpo come
sistema complesso.
 Ha cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e
motorio.
 Elabora i primi elementi di classificazione animale e vegetale anche sulla
base di osservazioni personali.
SCIENZE - SCUOLA PRIMARIA
 L'alunno esplora e sperimenta lo
svolgersi dei più comuni fenomeni e ne
immagina e verifica le cause.
 Sviluppa semplici schematizzazioni e
modellizzazioni di fatti e fenomeni.
 Ha curiosità e interesse verso i principali
problemi legati all'uso della scienza nel
campo dello sviluppo scientifico e
tecnologico.
Fisica e chimica.
 Utilizza i concetti fisici fondamentali in varie situazioni di esperienza: sa
raccogliere dati su variabili rilevanti di diversi fenomeni, trova relazioni
quantitative e le esprime con rappresentazioni formali.
 Conosce il concetto di energia come quantità che si conserva e individua
la sua dipendenza da altre variabili.
 Acquisisce il concetto di trasformazione attraverso la sperimentazione.
Astronomia e Scienze della Terra.
 Interpreta i più evidenti fenomeni celesti attraverso l'osservazione del
cielo notturno e diurno, utilizzando il planetario o simulazioni al
computer. Ricostruisce i movimenti della Terra e della Luna.
 Riconosce i principali tipi di rocce.
 Conosce la struttura della Terra e i suoi movimenti interni; individua i
rischi sismici, vulcanici e idrogeologici della propria regione.
Biologia.
 Conosce il concetto di specie e il suo significato evolutivo.
 Conosce la teoria cellulare.
 Conosce le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari,
acquisendo le prime elementari nozioni di genetica.
 Acquisisce corrette informazioni sullo sviluppo puberale e sulla
sessualità. Sviluppa la cura e il controllo della propria salute attraverso
una corretta alimentazione. Evita consapevolmente i danni prodotti dal
fumo e dalle droghe.
 Assume comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili.
53
TRAGUARDI
OBIETTIVI
TECNOLOGIA E INFORMATICA – SCUOLA DELL’INFANZIA
 Prova interesse per gli
artefattitecnologici, li esplora e sa
scoprirnefunzioni e possibili usi.
 È curioso, esplorativo, pone
domande,discute, confronta ipotesi,
spiegazioni,soluzioni e azioni
 Osservare manipolare oggetti creati dall’uomo attenzionando i
materiali di cui sono fatti e individuandone ipossibili usi
 Scoprire l’utilità degli artefatti e i vantaggi che ne derivano
 Progettare e realizzare oggetti a più mani sotto la supervisione di un
adulto
 Imparare gradualmente i modi le tecniche e gli strumenti per
interrogare esplorare ed interpretare la realtà
TECNOLOGIA E INFORMATICA – SCUOLA PRIMARIA
 E' a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di consumo
di energia, e del relativo impatto
ambientale.
 Conosce e utilizza semplici oggetti e
strumenti di uso quotidiano ed è in
grado di descriverne la funzione
principale e la struttura.
 E' a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di consumo
di energia, e del relativo impatto
ambientale.
 Conosce e utilizza semplici oggetti e
strumenti di uso quotidiano ed è in
grado di descriverne la funzione
principale e la struttura.
 Esplora ed interpretare il mondo fatto dall’uomo.
 Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale.
 Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente e
rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti
commerciali.
 Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi
 E' in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per
sviluppare il proprio lavoro in più discipline.
 Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni
significative di gioco e di relazione con gli altri.
TECNOLOGIA E INFORMATICA – SCUOLA SECONDARIA
 Conosce i principali processi di
trasformazione di risorse o di
produzione di beni e riconosce le
diverse forme di energia coinvolte.
 E' in grado di ipotizzare le possibili
conseguenze di una decisione di una
scelta di tipo tecnologico, riconoscendo
in ogni innovazione opportunità e rischi
 Descrive e classifica utensili e macchine cogliendone le diversità in
relazione al funzionamento e al tipo di energia utilizzato.
 Conosce le relazioni forma/funzioni/materiali attraverso esperienze
semplici di progettazione e realizzazione.
 Realizza semplici progetti organizzativi per raggiungere uno scopo.
 Esegue una rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici e di
oggetti usando il disegno tecnico.
 Capisce le problematiche legate alla produzione di energia e dimostra
sensibilità alle problematiche economiche ed ecologiche legate alle
varie forme e modalità di produzione.
 E' in grado di usare semplici linguaggi multimediali per supportare il
proprio lavoro presentarlo
 Ricerca informazioni, è in grado di selezionarle e di sintetizzarle
sviluppando le proprie idee utilizzando le TIC condividendole con gli
altri
54
STRATEGIE ORGANIZZATIVE E METODOLOGIE DIDATTICHE
Creare le condizioni per intraprendere iniziative di partecipazione.
Favorire la partecipazione attiva degli alunni e genitori alla vita della scuola.
Osservazione della realtà.
Brainstorming.
Problematizzazione
Ricerca –azione.
Lettura e analisi di documenti quali articoli di giornale; cd audio-visivi e altro
materiale multimediale;
Discussione collettiva;
Lettura e analisi di carte geo-politiche e geo-storiche;
Elaborazione di schemi, mappe concettuali e tabelle;
Approfondimenti individuali.
Cooperative learning.
INDICATORI DI OSSERVAZIONE, MONITORAGGIO ED AUTOVALUTAZIONE DEL
PROCESSO E DEI RISULTATI
Sarà
monitorato
in
itinere
il
percorso
formativo,
verificando,
di
volta
in
volta
imicrocambiamenti, la capacità di mettersi in discussione e la coerenza tra conoscenze apprese
e comportamento dimostrato. Attraverso:

incontri di condivisione

questionari di gradimento

scheda di monitoraggio

schede di verifica

report finale.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche verranno somministrate, con modalità rispondenti ai bisogni degli allievi e nel
rispetto della libertà d’insegnamento,
in itinere durante lo svolgimento delle unità di
apprendimento, utilizzando prove strutturate o semi - strutturate adeguatamente costruite
e/o scelte per misurare i livelli di acquisizione delle competenze.
PROVE SCRITTE
componimenti
relazioni
sintesi
Prove oggettive:
o questionari a risposta aperta
o a scelta multipla
o V/F
 testi da completare
 Simulazione di prove d’esame.




PROVE ORALI
 relazioni su attività
svolte
 interrogazioni
 colloqui
 conversazioni guidate su
argomenti di studio
 altro...
PROVE PRATICHE
 Prove grafico –
cromatiche
 Prove strumentali e
vocali
 Test motori
 Altro ….
55
La
valutazione, nella scuola di base, assume una preminente funzione formativa,
diaccompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Verranno effettuate le seguenti valutazioni:

Valutazione iniziale: ha funzione diagnostica circa l’area cognitiva (conoscenze e abilità),
affettiva (comportamento e relazioni), e metodo di studio.
Attraverso
prove d’ingresso ed osservazioni sistematiche, i docenti accerteranno la
situazione iniziale di ogni singolo alunno che servirà a stabilire strategie, metodologie ed
attività adeguate.

Valutazione formativa in itinere: La valutazione formativasarà effettuata durante i
processi di apprendimento e, quindi, durante lo svolgimento delle unità di lavoro, per
accertare le abilità conseguite e per controllare la reale validità dei metodi adottati.
In linea con quanto stabilito dal D.P.R. 122/ 2009 e successive modifiche e integrazioni, in
fatto divalutazione, ci si atterrà alle disposizioni ministeriali.
Le famiglie verranno informate sull’andamento didattico – disciplinare dei propri figli in
occasione delle udienze fissate dal Dirigente nel piano annuale delle attività e quando
necessario, tramite comunicazione scritta .

Valutazione sommativa: La valutazione complessiva dell’alunno sarà formulata alla fine di
ogni quadrimestre, in base alle osservazioni sistematiche dei comportamenti assunti nei
confronti delle discipline e in base ai livelli di conoscenze, abilità e competenze raggiunte.
Essa, inoltre, terrà conto del progresso avvenuto in rapporto al livello di partenza,
all’impegno, all’applicazione e alle reali potenzialità dell’alunno La valutazione verrà intesa
come confronto fra risultati attesi e ottenuti, tenendo conto delle condizioni di partenza
e dell’eventuale distanza degli apprendimenti dell’alunno dallo standard di riferimento.
L’interesse e l’impegno profuso, l’attenzione , la partecipazione e diligenza mostrata da
ciascun discente saranno oggetto di valutazione nella condotta.
DESCRITTORI DA UTILIZZARE PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Nella valutazione degli apprendimenti per l’assegnazione dei voti, si fa riferimento alla seguente
tabella:
VOTO
CONOSCENZE – COMPETENZE – ABILITÀ
L’alunno possiede solide conoscenze, ottime capacità di collegamento,
10/10
organizzazione e rielaborazione critica. Formula giudizi con argomentazioni
originali, coerenti ed esaustive; utilizza linguaggi settoriali e registri linguistici
appropriati con stile personale e creativo.
L’alunno conosce in modo approfondito i contenuti e applica le conoscenze in
9/10
modo autonomo in situazioni complesse. Espone con ordine e ricchezza di
significato, facendo uso di un linguaggio fluido ed appropriato.
56
L’alunno
8/10
possiede
conoscenze
complete
ed
organiche.
Autonomo
nell’applicazione e rielaborazione dei contenuti, anche in altri contesti, usa
forme espositive chiare e corrette.
L’alunno conosce ed organizza le informazioni in modo soddisfacente. Dimostra
7/10
una discreta autonomia nell’applicazione e rielaborazione delle conoscenze che
espone con scorrevolezza e terminologia generalmente corretta.
6/10
L’alunno possiede conoscenze e competenze complessivamente accettabili;
esegue semplici lavori senza errori sostanziali, ma in modo lento e meccanico.
L’alunno
5/10
dimostra
acquisizione
superficiale
degli
strumenti
minimi
indispensabili, stentate capacità di applicazione e di rielaborazione delle
conoscenze Richiede supporto organizzativo ed operativo.
4/10
L’alunno dimostra apprendimenti frammentari e lacunosi. Solo se guidato, riesce
ad applicare le conoscenze minime; comunica in modo stentato e superficiale.
VOTO DI COMPORTAMENTO
Il voto in condotta nella Scuola Primaria sarà espresso attraverso un giudizio del docente o dei
docenti contitolari.
Il voto in condotta nella Scuola Secondaria di primo grado sarà espresso con un voto numerico
COMPORTAMENTO
DESCRITTORI






Frequenza e puntualità
Rispetto del Regolamento d’istituto
Partecipazione attiva alle lezioni
Collaborazione con insegnanti e compagni
Rispetto degli impegni scolastici
Apprendimento e consapevolezza raggiunti,
con specifico riferimento alla cultura e ai
valori della cittadinanza e della convivenza
civile.
Per l’attribuzione del voto di comportamento il C.d.C terrà conto della seguente griglia di
valutazione (Il voto di comportamento non dovrà necessariamente comprendere tutti gli
indicatori sotto elencati).
VOTO
INDICATORI


10




Eccellenti interesse, partecipazione e impegno in tutte le attività
proposte, con conseguenti ricadute sul rendimento.
Responsabilità e affidabilità nello svolgimento dei compiti e delle
consegne scolastiche.
Frequenza costante e assidua.
Rispetto scrupoloso del Regolamento di Istituto, degli altri, delle norme
e dei doveri scolastici.
Ottima socializzazione.
Ruolo propositivo e collaborativo in classe e propensione ad aiutare i
compagni in difficoltà.
57

9







8







7







6



Molto buoni interesse, partecipazione e impegno in tutte le attività
proposte, con conseguenti ricadute sul rendimento.
Svolgimento costante delle consegne scolastiche.
Rispetto del Regolamento di Istituto, degli altri, delle norme e dei doveri.
Frequenza regolare.
Buona socializzazione.
Ruolo collaborativo con il gruppo classe, disponibilità ad aiutare gli altri.
Buoni interesse, partecipazione e impegno nelle attività proposte, con
conseguenti ricadute sul rendimento.
Svolgimento regolare delle consegne scolastiche.
Rispetto del Regolamento di Istituto, degli altri, delle norme e dei doveri
scolastici.
Frequenza regolare.
Buona socializzazione.
Equilibrio nei rapporti con il gruppo classe.
Discreti attenzione, partecipazione e impegno nelle attività proposte, con
conseguenti ricadute sul rendimento.
Svolgimento regolare delle consegne scolastiche.
Rispetto del Regolamento di Istituto, degli altri, delle norme e dei
doveri scolastici.
Frequenza nel complesso regolare.
Discreta/sufficiente socializzazione.
Rapporti corretti con il gruppo classe.
Sporadici episodi di disturbo delle attività didattiche (opportunamente
rilevati con annotazioni sul registro di classe)
Sufficienti attenzione, partecipazione e impegno nelle attività proposte,
con conseguenti ricadute sul rendimento.
Svolgimento nel complesso regolare delle consegne scolastiche.
Episodi non gravi di mancato rispetto del Regolamento di Istituto, degli
altri, delle norme e dei doveri scolastici.
Frequenza non sempre regolare (assenze-ritardi strategici, assenze non
giustificate).
Eventuali rapporti problematici con il gruppo classe.
Ripetuti episodi di disturbo delle attività di lezione (opportunamente
rilevati con annotazioni sul registro di classe).
Insufficienti interesse, attenzione, partecipazione e impegno nelle
attività proposte, con conseguenti ricadute non positive sul rendimento.
 Applicazione dell’art. 4 del DM n. 5 del 16/01/2009 nel quale è stabilito
che l’attribuzione di un voto inferiore a 6/10, presuppone che:
 lo studente nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una
sanzione disciplinare con il suo allontanamento dalla comunità scolastica
per un periodo superiore a 15 giorni;
 successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa
previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e
concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un
sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di
maturazione.

5
58
VALUTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La valutazione degli alunni con disabilità certificata, come previsto dalle disposizioni
vigenti
è riferita al comportamento
e alle attività svolte sulla base del piano educativo
individualizzato, ed è espressa con voto in decimi.
Per gli alunni il documento di valutazione è utilizzato in modo funzionale al progetto
educativo - didattico predisposto per ognuno di essi.
La valutazione viene rapportata agli obiettivi individualizzati, esplicitati nel Progetto
Educativo Individualizzato (PEI), che viene predisposto e condiviso da tutto il gruppo docente
(non va evidenziato alcun riferimento al PEI nel documento di valutazione.
Non si esclude la possibilità, in presenza di deficit particolarmente pervasivi e di
necessità di Progetti Educativi principalmente volti al raggiungimento del benessere psico-fisico
e a obiettivi di natura assistenziale, di sostituire la valutazione in decimi con una relazione
descrittiva del comportamento dell'alunno e dei suoi progressi nel raggiungimento di un maggior
grado di benessere e comunicazione con l'ambiente scolastico.
VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI IN FASE DI ALFABETIZZAZIONE
Nella valutazione degli alunni stranieri, in fase di alfabetizzazione, si privilegerà la
valutazione formativa rispetto a quella “certificativa”.
In particolare, nel momento in cui si deciderà il passaggio da una classe all’altra o da un grado
scolastico al successivo, si farà riferimento a una pluralità di elementi fra cui il percorso
dell’alunno, i progressi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione, l’impegno e le
potenzialità di apprendimento dimostrate.
VALUTAZIONE INVALSI
Ai fini del progressivo miglioramento e dell’armonizzazione della qualità del sistema di
istruzione e di formazione, l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di
Istruzione (INVALSI) effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e
abilità e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche e
formative.
Il nostro Istituto negli anni precedenti ha sempre partecipato all’iniziativa dell’INVALSI
che ha somministrato prove di verifica oggettive, i cui esiti , sebbene positivi e superiori
alla media nazionale, hanno rappresentato per i docenti un momento importante di
riflessione e di confronto metodologico - didattico.
59
AMPLIAMENTO
DELL’0FFERTA FORMATIVA:
Anche quest’anno l’offerta formativa dell’Istituto è stata articolata in modo da soddisfare
adeguatamente i bisogni formativi e gli interessi degli studenti, evidenziatisi attraverso il
monitoraggio e lo studio del territorio.
I
progetti
approvati
dal
Collegio
dei
docenti
ed
elaborati
dagli
insegnanti
dell’Istitutocostituiscono un ampliamento prezioso delle attività di studio e si sviluppano in
coerenza con le finalità del P.O.F., di cui costituiscono parte integrante.
L’Istituto prevede progetti realizzati all’interno dell’orario scolastico, con lo scopo di
approfondire o integrare gli insegnamenti curricolari o di realizzare attività interdisciplinari.
Questi progetti possono essere svolti interamente dai docenti dell’Istituto o prevedere
l’intervento di esperti esterni e/o la collaborazione di altri Enti o Associazioni.
Le diverse attività sono inerenti a:
-
lingua straniera
informatica
pratica strumentale
attività motoria
recupero e/i potenziamento
alfabetizzazione della lingua italiana
progetti sulla legalità, solidarietà
laboratori espressivi
educazione alla salute
educazione alimentare
conoscenza del proprio territorio
diritti umani e convivenza civile
viaggi si istruzione e visite guidate
Nelle ore pomeridiane, gli alunni hanno la possibilità di frequentare il corso di pratica
strumentale, che dà loro la possibilità di studiare lo strumento scelto tra chitarra,
pianoforte, violino e clarinetto.
Inoltre possono praticare attività sportive: basket - volley - calcio, calcio a 5 e atletica e
altre attività previste dall’ampliamento dell’Offerta Formativa quali recupero e/o
potenziamento di italiano, matematica e, se necessario, di lingua straniera. Sono previste
attività di "alfabetizzazione della lingua italiana per gli alunni/e stranieri" al fine di favorire
l' integrazione ed una rapida acquisizione della lingua italiana.
Inoltre gli alunni hanno la possibilità di ampliare le loro conoscenze, di sviluppare abilità e
competenze frequentando le attività previste dai progetti P.O.N..
I genitori degli alunni possono praticare, presso la palestra del nostro Istituto, attività
sportive, calcio e ginnastica sotto la guida dei docenti di Educazione Fisica o di esperti esterni.
60
PROGETTI TRASVERSALI INTERNI AL CURRICOLO
PROGETTO ACCOGLIENZA
L’accoglienza, principio ispiratore e finalità della Scuola, costituisce un’azione fondamentale
del processo educativo e formativo.
All’inizio dell’anno scolastico, per rendere sereno e confortevole il primo ingresso nella nuova
realtà scolastica, i docenti, e il personale tutto della scuola, si impegneranno per creare
l'ambiente e le condizioni più favorevoli al fine di:
-
favorire un sereno inserimento degli alunni nelle classi prime di ogni ordine di Scuola:

primo anno della Scuola dell’Infanzia

classi prime della Scuola primaria

classi prime della Scuola Secondaria di I grado
-
instaurare un clima positivo;
-
riservare particolare attenzione all'integrazione di:

alunni diversamente abili

alunni in difficoltà di apprendimento

alunni stranieri
- attivare modalità di lavoro che portino allo “Star bene a scuola”.
Il passaggio da un ordine di scuola ad un altro rappresenta per il bambino un momento
estremamente delicato .
L'ingresso in una nuova realtà scolastica significa per l'alunno
cambiare il gruppo di compagni e di insegnanti, uscire dalle sicurezze affettive costruite nella
vecchia scuola, affrontare nuovi sistemi relazionali, nuove regole , e ciò crea in lui paure,
preoccupazioni, dubbi, incertezze.
Il programma di accoglienza prevede:

Il primo giorno di scuola, alla presenza dei genitori, i nuovi iscritti della scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado, riceveranno il benvenuto da parte del
Dirigente Scolastico.

Esplorazione delle varie sezioni e classi da parte dei nuovi iscritti per conoscere
l’ambiente e gli altri bambini (Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado).

Inserimento graduale durante i primi giorni di scuola e, qualora sia opportuno, flessibilità
oraria al fine di rispettare i tempi psicologici di ogni alunno (S. Infanzia).

Organizzazione di attività specifiche di tipo ludico e socializzante (infanzia e Primaria).

Allestimento aule e corridoi al fine di creare un clima di serenità e favorire
l’orientamento nell’edificio (Scuola dell’Infanzia e Primaria).

programmazione uscite didattiche .
Gli alunni, della Secondaria di primo grado, i primi giorni di scuola riceveranno informazioni
inerenti l’organizzazione interna dell’Istituto, l'orario scolastico, il Regolamento interno
dell'Istituto, il regolamento relativo all'utilizzo delle aule multimediali, della biblioteca, e dei
laboratori in genere.
61
PROGETTO CONTINUITA' / ORIENTAMENTO
L’Istituto “mediante momenti di raccordo pedagogico, curriculare e organizzativo fra i tre
ordini di scuola, promuove la continuità del processo educativo, condizione essenziale per
assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria”
(Indicazioni ministeriali) e consentire, al contempo, ai docenti dei due ordini di scuola vicini
occasioni di confronto sul piano metodologico - didattico
Dalla condivisione di questi assunti, sulla base delle esperienze attivate negli anni precedenti e
sui percorsi proposti ed effettuati, si intende predisporre anche per il corrente anno scolastico
un itinerario di lavoro che consenta di giungere ad un percorso di continuità frutto incontri e
confronti, scandito durante l’anno scolastico, per costruire “un filo conduttore” utile agli alunni,
ai genitori e ai docenti, per orientarsi durante il passaggio tra i diversi ordini di scuola.

preparare occasioni di accoglienza (contatto con le persone, attività ludiche e laboratori
ali socializzanti con gli amici delle prime, visita dei locali), che si sono rivelate utili a far
conoscere il nuovo ambiente scolastico ai futuri alunni, e a superare le ansie e le paure più
forti dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie;

attivare, con i genitori degli alunni interessati al passaggio, momenti di informazione, di
confronto, di riflessione su tutto ciò che il cambiamento comporta ( aspetti educativi,
emotivi, organizzativi …);

sviluppare la cooperazione educativa tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola.

predisporre strumenti utili per l’osservazione degli alunni in passaggio per l’individuazione
precoce di difficoltà di apprendimento e relazione, ricercare e sperimentare strategie di
intervento utili alla prevenzione.
In tale contesto, il Progetto Orientamento parte dal presupposto che il percorso orientativo
non si limita alla conoscenza dei possibili percorsi scolastici ma è parte del processo di crescita
della persona stessa e parte intrinseca di tutte le discipline. Il progetto vuole portare ogni
alunno alla conoscenza di sé e di ciò che lo circonda affinché operi scelte consapevoli per il
proprio futuro e favorisca in tal modo il passaggio alla scuola superiore, evitando insuccessi o
disagi. Il percorso è triennale e persegue i seguenti obiettivi: conoscenza di sé (classe prima),
conoscenza del legame che unisce il mondo della scuola a quello del lavoro, considerando, in
particolare, il proprio territorio (classe seconda), consapevolezza delle proprie attitudini per
poter operare scelte adeguate in campo scolastico e professionale (classe terza).
62
“EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ”
La Scuola, nel riaffermare i valori della libertà, della legalità, della collaborazione, della
condivisione, dell’accoglienza intende contrapporsi ad ogni forma di sopruso, prepotenza,
violenza, oppressione che serpeggiano nella nostra società, minacciando la comunità civile.
Nostro obiettivoè, quindi, far acquisire agli alunni consapevolezza dell’esistenza di norme
giuridiche che regolano i rapporti tra gli individui, all’interno della società o del gruppo, la cui
osservanza permette una vita di relazione all’insegna del rispetto, della tolleranza, della
responsabilità e della solidarietà.
OSSERVATORIO DELLA LEGALITA’
L’Osservatorio della Legalità si identifica come un reale strumento di controllo all’interno del
nostro comune,promuove iniziative nel nostro territorio che mirano alla promozione della
cultura della legalità e della trasparenza ed un serio ed attento contrasto alla criminalità
organizzata. . Questo Osservatorio, nell’ambito delle iniziative per la promozione della cultura
della legalità, promuove e diffonde valori educativi riguardo le giovani generazioni e quindi
organizza incontri presso le sedi dell'osservatorio o direttamente negli istituti scolastici
destinati ad informare e formare le giovani generazioni in relazione alla conoscenza ed
elaborazione di principi etici, di trasparenza e rispetto della legalità e al bene comune.
BABY SINDACO:
Il nostro Istituto inserisce e fa proprio, nell’ambito della sua Offerta Formativa, il messaggio
lanciato dal nostro Presidente della Repubblica e inserisce il progetto: “baby sindaco” .
I docenti delle classi quinte della scuola primaria e di tutte le classi della scuola secondaria di
primo grado dei comuni di Castellammare del Golfo, supportati anche dalla funzione strumentale
di riferimento per la parte riguardante la stesura del progetto e il suo coordinamento, hanno
accolto con favore l’iniziativa e si sono attivati alla realizzazione di quanto utile e necessario
per la perfetta riuscita dell’iniziativa proposta. Attraverso il coinvolgimento degli alunni si
tenderà di promuovere la “politica” nel suo significato di amministrazione della cosa pubblica.
Educare alla politica, cioè al servizio degli altri, significa trasmettere nei ragazzi valori che
serviranno per il futuro di tutta la collettività. E’ necessario ed indispensabile far comprendere
ai ragazzi che essere “primi cittadini”,partecipare della vita pubblica significa dare un servizio
a tutti. L’iniziativa ha anche l’obiettivo di avvicinare gli alunni e le loro famiglie alle Istituzioni
ed in particolare a quanto avviene nella Casa Comunale. L’obiettivo primario risulta far
comprendere ai nostri ragazzi il senso profondo ed unico della politica, migliorando nel contempo
il modo di porsi di fronte alla “res publica” ed in particolar modo agli altri.
Obiettivi Generali:
aEducare gli alunni alle regole del vivere e del convivere esplicitate nelle Leggi come regole
condivise per una fattiva collaborazione democratica.
b Comprendere ed interiorizzare l’importanza della responsabilità civica di ciascuno nella vita
sociale e nel contesto di un sistema democratico rappresentativo.
cFar acquisire a ciascun alunno la consapevolezza dei diritti e dei doveri propri di ciascun
cittadino.
63
“SICUREZZA, PREVENZIONE E PROTEZIONE”
La nostra scuola ha accolto e applicato quanto prevedono le normative per la sicurezza (D.Lgs
81/08) al fine tutela la propria utenza da eventuali fenomeni che possano generare situazioni
di rischio.
Gli obiettivi che si intendono perseguire sono:

Favorire un clima complessivo di benessere in cui l’attenzione alla sicurezza costituisca
una componente significativa;

Progettare interventi formativi rivolti agli alunni piano di sicurezza, prevenzione e
protezione

Sensibilizzare gli alunni per consentire loro di conoscere i problemi relativi ai rischi che
piùfrequentemente devono affrontare nella vita quotidiana ed essere in grado di
difendere sestessi e gli altri.

Portare a conoscenza degli alunni e del personale della scuola il piano di sicurezza e il
Piano di evacuazione da sperimentare perché, di fronte ad un grave pericolo, tutti
sappianoconformare il loro comportamento alle istruzioni contenute nel piano di
sicurezza.
ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE
Compatibilmente con la disponibilità dei pulmini del Comune, le classi effettueranno brevi visite
guidate nell’ambito del territorio comunale e delle zone circostanti. Esse saranno programmate
dai Consigli di classe/ intersezione in rapporto a precise esigenze formative, scaturite anche
dalle offerte proposte dal territorio (mostre, spettacoli musicali, teatrali e circensi, ecc.). Le
uscite didattiche nel territorio e/o fuori di esso potranno svolgersi solo in seguito alla
copertura assicurativa pro-capite alunni.
Come già negli anni scorsi, saranno organizzate, per classi parallele o per una o più classi,
secondo le esigenze didattiche e le circostanze, attività di diversa tipologia. Sarà data la
possibilità di assistere a delle opere liriche e balletti di danza classica presso il Teatro
Massimo di Palermo. La scuola stimolerà la partecipazione al progetto Teatro
in lingua
Inglese.
Si avranno incontri con esperti su temi di medicina preventiva d’intesa con i medici scolastici e
conl’ASL, con esponenti della Protezione civile, della CRI (medici volontari sul Pronto soccorso
e sulletecniche della rianimazione), dell’AVIS, del WWF, della Lega Ambiente, del Dipartimento
forestale,
con esponenti di organismi che si battono operativamente contro la
tossicodipendenza, antirachet e con esponenti del mondo istituzionale, uomini di cultura e di
scienza.
Sarà promossa la collaborazione con televisioni locali e con igiornali.
“ Avviamento alla pratica sportiva”: La scuola parteciperà ai Giochi Sportivi Studenteschi e
ai Campionati d’Istituto nei vari sport di gruppo. Gli alunni verranno preparati dai docenti
responsabili del “Progetto Gruppo Sportivo” in ore pomeridiane extracurriculari.
64
La scuola Primaria aderisce al Progetto “Alfabetizzazione motoria” promossa dal CONI.
La scuola darà agli alunni la possibilità di partecipare a vari concorsi , tra cui le Olimpiadi di
Matematica organizzati dall’Università “Bocconi” di Milano e "I giochi matematici del
mediterraneo", e "il Campionato nazionale di cultura Generale".
I Giochi Matematici si prefiggono lo scopo di mettere a confronto fra loro allievi di diverse
scuole, gareggiando con lealtà nello spirito della sana competizione al fine di sviluppare
atteggiamenti positivi verso lo studio della matematica e valorizzare le eccellenze. Sviluppano
il pensiero razionale nella sua forma consequenziale e logico-deduttiva. Si potenziano i
concetti di base della matematica e si acquisiscono le capacità di applicare i metodi
matematici a problemi esterni alla disciplina attraverso un approccio ludico, divertente e
coinvolgente.
Gli alunni della seconda e terza secondaria di primo grado effettueranno un viaggio
d’istruzione della durata di 4/5 giorni in Campania a Roma. Più breve sarà invece il viaggio
destinato ai discenti delle classi prime: presumibilmente due giorni con un solo pernottamento
in Sicilia orientale o Calabria.
Per la scuola primaria sono previsti viaggi d’istruzione a Segesta, Selinunte, Marsala,
Trapani saline, Agrigento, Terrasini.
Per la scuola dell’infanzia sono previste delle uscite didattiche nel territorio
PROGETTI SCUOLA DELL'INFANZIA
PROGETTO
ATTIVITA'
ALUNNI
COINVOLTI
DOCENTE/I
REFERENTE/I
Diritti…insieme-per
crescere (continuità)
Laboratori manuali-cucinalingua- motricità
III infanzia statale Navarra
V primaria
I secondaria
4 Elementi
Esplorare i 4 elementi con
giochi, racconti,
drammatizzazione
Sez . infanzia
statale- Verga
Diamo forma al
colore
Educazione stradale
Laboratoridiscussioni giudate
Lettura segnali stradalicartelloni interviste-quizgiochi
“Noi piccoli…cittadini Visite nel territorio per
promuovere la “Cittadinanza
attiva”
Norfo-Anselmo
II Sez. Don Bosco
Rugeri Anna
Tutti
D'Aguanno Maria
Scuola infanzia
regionale
BelnomeAntonina
65
PROGETTI SCUOLA PRIMARIA
Progetto
Attività
Diritti...insieme - per Laboratori manuali-cucina
crescere (continuità) lingua-motricità
Alunni Coinvolti
Docente
Referente
III infanzia
V primaria
I secondaria.
Navarra
Amici a 4 zampe
Lezioni - visite
Plessi FalconeBorsellino e Verga
Fiordilino
Acqua in brocca
Lezioni - gioco
Plessi FalconeBorsellino e Verga
Lombardo
della Lezioni - gioco, regole
manifestazioni
III Infanzia -IV
Pirandello -V
Navarra - Mignosi
Messina
Osservatorio
Legalità
Recupero
Recupero curricolare
Scuola Infanzia
Di
Bartolo
Fausto
Natale al Pirandello
Laboratorio cucina
Infanzia-Primaria
Pirandello
Buscemi Lucia
III-IV Mignosi
Abbate
Corso
Natale insieme
Natale in compagnia
Festa di Natale
Infanzia-Primaria
Balata Baida
Pasqua in feasta
Ricerche - decorazioni
Infanzia – Primaria Corso
Balata Baida
L’autunno e
Ricorrenza dei Defunti
Infanzia-Primaria
Balata Baida
Corso
I giovani promessi Rappresentazione teatrale
sposi
Classi V Primaria
Messina
Aggiungi un celiaco a Studio e approfondimento
cena
£ Infanzia - IV e V Quagliata
Primaria
–
Secondaria
Scuola sicura
Tutti
Sicurezza -responsabilità
condivisa
-
Monticciolo Gppe
66
PROGETTI SCUOLA SECONDARIA
PROGETTO
ATTIVITA'
ALUNNI
COINVOLTI
DOCENTE/I
REFERENTE/I
Diritti…insieme-per
crescere (continuità)
Ricerca documenti
lingua-motricità
I° secondaria
Gerbino
Musicando in
compagnia
Musica d'insieme
V primaria
Callea
Emigrazione…
Immigrazione
(legalità)
Ricerca –drammatizzazionecortometragio
III° secondaria
Gerbino.La
Franca
Magaddino
Metodologico
Laboratorio cucina
Alunni h inf.prim. Monticciolo
secondaria
Grazia
Laboratori
laboratorio giardinagio
Alunni h
secondaria
Monticciolo
Milazzo
Lingua inglese
Rappresentazioni Teatrali:
The beatles
III scuola
secondaria
Vallone-Iovino
Notte di natale
Concerto di Natale
Alunni strumenti Antico
Alunni coro
Concerto in giardino
Spettacolo fine anno
Alunni strumenti
Alunni coro
Granata
Recupero
Recupero curricolare
Scuola secondaria
Spataro-Pipitone
Scuola Sicura
Sicurezza: responsabilità
condivisa
PROGETTI
Monticciolo Gpe
Colomba
PON 2013-2014
I PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI (PON), finanziati con i Fondi Sociali Europei (FSEFESR), si pongono obiettivi generali ambiziosi e sono orientati al raggiungimento di risultati
diffusi allo scopo di:
 innalzare i livelli di apprendimento e di competenze chiave, l’effettiva equità di accesso
ai percorsi migliori, aumentare la copertura dei percorsi di istruzione e formazione
iniziale;
 aumentare la partecipazione a opportunità formative lungo tutto l’arco della vita;
 rafforzare, integrare e migliorare la qualità dei sistemi d’istruzione, formazione e
lavoro e il loro collegamento con il territorio.
Per migliorare l'apprendimento delle competenze di base, per consolidarle e potenziarle la
nostra scuola utilizza anche i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo attraverso Progetti
PON (Programma Operativo Nazionale) “Competenze per lo sviluppo”.
Per l'anno scolastico 2013/2014 è stato autorizzato il Piano Integrato d’Istituto per
l’attuazione dei seguenti PROGETTI PON FSE che sarà affidata a docenti interni ed
esterni con competenze metodologiche - didattiche specifiche :
67
OBIETTIVO C
Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani.
AZIONE C.1
Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
“Happy English”: 5 Moduli di Formazione per alunni delle classi quinte di scuola primaria.
30 ore di attività. Periodo di svolgimento: Marzo-maggio 2014
Obiettivi: - Acquisire abilità di comprensione e di produzione orale in lingua inglese
- Promuovere la memorizzazione attraverso la routine di azioni, gesti, ascolto di canzoni;
- Comprendere e parlare la lingua straniera spontaneamente in contesti significativi
OBIETTIVO C
Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani.
AZIONE C.2
Orientamento formativo e riorientamento
“ORIENTARSI”: 1 MODULO DI Formazione per alunni delle classi TERZE di scuola secondaria di 1°
20 ore di attività - Periodo:Marzo-maggio 2014
Obiettivo: Approfondire la capacità di riflettere sui corsi di studi, professioni, mestieri.
OBIETTIVO D
Accrescere la diffusione, l'accesso e l'uso della società dell'informazione nella scuola
AZIONE D.1
Interventi formativi rivolti ai docenti e personale della scuola, sulle nuove tecnologie della comunicazione
“La LIM IN CLASSE”: 1 Modulo di Formazione per DOCENTI. 30 ore di attività. Marzo-maggio 2014
Obiettivi: Offrire ai docenti una formazione per:
a) integrare nella didattica quotidiana le potenzialità della LIM con l'ausilio di nuovi strumenti tecnologici
e risorse multimediali;
b) sperimentare semplici strumenti per la realizzazione di contenuti digitali per la didattica.
OBIETTIVO F
Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l'inclusione sociale
AZIONE F.1
Interventi per promuovere il successo scolastico per le scuole del primo ciclo
“INSIEME A SCUOLA”: 1 Modulo di Formazione per GENITORI. 60 ore di attività. Marzo-maggio 2014
Obiettivi: - Considerare la scuola come luogo di inclusione e integrazione sociale e culturale
- Sensibilizzare i genitori
“MUSICALMENTE”: 1 Modulo di Formazione per alunni di classe SECONDA E TERZA primaria
30 re di attività. Periodo di svolgimento: Marzo-maggio 2014
Obiettivi: -Sperimentare nuove modalità di comunicazione e di relazione.
-Aumentare la coordinazione oculo-manuale e le funzioni motorio-percettive.
-Esplorare forme di espressione corporea.
-Acquisire familiarità con il ritmo.
“BIT BIT”: 1 Modulo di Formazione per alunni di classe QUARTA di scuola primaria.
30 ore di attività. Periodo: Marzo-maggio 2014
Obiettivi: -orientarsi tra gli elementi del computer;
-creare documenti: scrivere, disegnare, elaborare immagini, presentazioni;
-usare il pc come strumento per l'apprendimento e comunicazione.
“IMPARIAMO CON IL COMPUTER”: 1 Modulo di Formazione per alunni di classe SECONDA
della scuola secondaria.30 ore di attività. Periodo: Marzo-maggio 2014
Obiettivi: -orientarsi tra gli elementi del computer;
-creare documenti: scrivere, disegnare, elaborare immagini, presentazioni;
-usare il pc come strumento per l'apprendimento e comunicazione.
68
“RECITIAMO”: 1 Modulo di Formazione per alunni di classe PRIMA di scuola secondaria
30 ore di attività. Periodo: Marzo-maggio 2014
Obiettivi: -Migliorare il rapporto con se stessi/altri
-Sviluppare la capacità di narrare in modo efficace con il gesto e l'espressione
-Sviluppare la creatività
“GIOCO E SPORT”: 1 Modulo di Formazione per alunni di classe PRIMA di scuola secondaria
30 re di attività. Periodo: Marzo-maggio 2014
Obiettivi: -Acquisire maggiore conoscenza del proprio corpo, migliorare la coordinazione;
-Acquisire capacità di autocontrollo
-Potenziare la capacità di attenzione e concentrazione
“NOI E IL MARE”: 1 Modulo di Formazione per alunni di classe SECONDA scuola secondaria
30 ore di attività. Periodo: Marzo-maggio 2014
Obiettivi: -Potenziare la conoscenza del territorio, e le problematiche legate all' ambiente;
-Costituire un rapporto più diretto con la cultura marinara.
-Responsabilizzare i ragazzi nei confronti del patrimonio naturale;
Con il PON “Ambienti per l’apprendimento” finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo
Regionale (F.E.S.R.), si intende influire sulla qualità delle infrastrutture scolastiche, sul loro
adeguamento ai fini didattici, sul risparmio energetico, sulla sicurezza e la qualità delle
attrezzature per rendere la scuola accessibile, attraente e funzionale all’apprendimento.
Progetti PON finanziati alla scuola dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) per il
corrente anno scolastico:
Obiettivo A
Promuovere e sviluppare la Società dell'informazione e della conoscenza nel sistema scolastico
Azione 1
Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le scuole del primo ciclo
“Nuovi
1.
2.
3.
laboratori multimediali”:
Laboratorio multimediale scuola secondaria;
Laboratorio multimediale scuola primaria plesso Falcone Borsellino;
Postazioni di lavoro per le segreterie.
“Nativi digitali”:
1. Classe 2.0 Aula multimediale plesso “Mignosi”;
2. Classe 2.0 Aula multimediale plesso “Navarra”;
“Lim in classe”: Lavagne multimediali per tutti i plessi della scuola primaria.
FESR –POR-SICILIA "Ambienti per l'apprendimento"
Asse II
"Qualità degli ambienti scolastici" –
Obiettivo "C".
Interventi di ristrutturazione da eseguire presso i plessi:
1. "G. Pascoli" di scuola secondaria di I° grado;
2. "G. Verga" di scuola primaria;
3. “L.Pirandello” di scuola primaria
69
ALTRI PROGETTI e ATTIVITA’
PROGETTO PSICOMOTRICITA’ A SCUOLA
La nostra scuola vuole offrire ai bambini della Scuola dell’Infanzia e Primaria un percorso di
psicomotricità educativa promuovendo la maturazione delle componenti espressive del bambino
attraverso il confronto con sé, lo spazio e con gli altri.
Questo progetto mira a promuovere l’espressività corporea, a favorire lo sviluppo delle abilità
motorie e la strutturazione dello schema corporeo, incrementando la capacità attentiva,
promuovendo così tutte le abilità che gli consentono di poter vivere meglio all’interno del gruppo
classe, rispettandone le regole e incrementando la cooperazione.
SPORTELLO DI ASCOLTO: PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DISAGIO
Lo Sportello di Ascolto si propone come un luogo riservato nel quale trovare attenzione ed
accoglienza per riflettere e cercare soluzioni nei momenti difficili della vita scolastica come:
• Relazioni complicate a scuola.
• Integrazione degli alunni stranieri.
• Comportamenti negativi subiti nell’ambiente scolastico.
• Particolari difficoltà di apprendimento (DSA).
• Decisioni importanti riguardanti il successivo percorso scolastico e formativo
Lo Sportello di Ascolto attraverso gli strumenti dell’ascolto, del dialogo e dell’ informazione,
mira ad una cultura del benessere a scuola degli allievi, docenti e genitori, per assicurare
nell’ambito di un’efficace relazione educativa, sostegno e attenzione alle nuove generazioni.
Nel rispetto della riservatezza dei singoli, lo Sportello di Ascolto sostiene le iniziative delle
scuole e si propone come raccordo tra queste ultime e gli Enti, le Istituzioni e gli altri
soggetti (Enti Locali, USLL, Forze dell’Ordine, Tribunali dei Minori,Associazioni) che
intervengono sul territorio nell’ambito della prevenzione del disagio, la cura del benessere e la
tutela dei minori..
SCACCHI A SCUOLA
La scuola utilizza tutti i canali di comunicazione, oltre a quello verbale per favorire lo sviluppo
dell’ apprendimento. Sicuramente, almeno ad un livello iniziale, il gioco contribuisce a
trasmettere con una metodologia diversa, alcuni concetti matematici, linguistici ed
antropologici, facendo in modo da aggirare alcune difficoltà di apprendimentoGli scacchi sono
un linguaggio di segni con valore sistematico forte, e di contenuto artistico e pedagogico.
Questo gioco è sicuramente un mezzo di comunicazione non verbale, un linguaggio alternativo
attraverso il quale ogni giocatore comunica al suo avversario la propria strategia di gioco, il
modo di utilizzare i propri pezzi, le proprie capacità logico-deduttive. Questi esercizi, eseguiti
con varie modalità, risultano particolarmente adatti a sviluppare il senso dell’orientamento, la
geometrizzazione del pensiero e la successione spazio – temporale,. Mira a sviluppare anche le
abilità del "problemsolving.
70
PROGETTO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE
Il progetto denominato “LA SCUOLA A CASA” è diretto a garantire il diritto allo studio di
alunni temporaneamente ammalati e a supportare la famiglia, che vive momenti di grave disagio
e stress, dando loro uno specifico aiuto per affrontare tali situazioni e non sentirsi isolati.
“EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE: cronache di umana sofferenza”
Questo percorso vuole aiutare i ragazzi a riflettere sul tema della tratta degli esseri
umani, approfondendo la questione degli interessi economici che le mafie hanno in questo
“mercato”. Richiesto finanziamento all’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della
Formazione Professionale ex art.1 Legge Reg.n° 15 del 20/11/2008: Interventi in favore delle
scuole siciliane primarie (IV e V classi ) e secondarie di primo grado per lo svolgimento di
attività per la formazione civile degli alunni ed il contrasto alla criminalità organizzata.
DALL’IMPRESSIONISMO AL RAZIONALISMO
Il progetto si propone un corso sperimentale, parallelo alle normali attività didattiche, sul
mondo dei pittori Impressionisti che hanno dato vita ad una corrente artistica che, seppur a
posteriori, è stata riconosciuta tra le più importanti della Storia dell’Arte.
Al fine di potenziare le competenze e le attitudini degli alunni delle classi terze della Scuola
Media (che nel corso del I* quadrimestre hanno riportato una valutazione di 8/10 nella
disciplina), si propone l’attivazione di meccanismi didattici innovativi e alternativi per il
raggiungimento di obiettivi educativi atti a garantire la migliore crescita umana e culturale.
Poiché ogni fatto artistico-culturale va relazionato al periodo storico che lo produce, il corso
partirà dall’analisi dei fatti storici e degli eventi socio-politici dell’800 per definire la cultura
artistica Impressionista e Figurativa dei primi del ‘900.
Verranno analizzati artisti e pittori “en plein air” e ai Post-Impressionisti del calibro di Van
Gogh, Gauguin e Cezanne che, pur condividendo gli enunciati di base della cultura impressionista,
si staccarono da essa e condussero una ricerca autonoma.
Il tutto inquadrato nella cornice di Parigi che, richiamando i migliori artisti del tempo, si
afferma quale capitale mondiale dell’arte.
Il corso monografico, per affinità di area e di programma, vedrà impegnati i docenti di lingua
Francese, i docenti di Arte e Immagine e i docenti di Storia. Ognuno di essi affronterà gli
argomenti di competenza secondo un programma predefinito. Gli alunni, inoltre, miglioreranno
la loro pronuncia attraverso l’analisi delle opere in lingua francese.
Il corso si concluderà con la visita, a Parigi, del Museo D’Orsay, museo dedicato agli
impressionisti e ricavato dalla ristrutturazione di una di quelle stazioni costruite in acciaio
(Gare d’Orsay) nella prima metà dell’800.
71
PROGETTI IN RETE CON SCUOLE – ENTI - ASSOCIAZIONI
“INQUADRATURE DI LEGALITA’”: Progetto in rete con l’Istituto Comprensivo “G.Pitrè” e
l’I.I.S.S. “Mattarella-Dolci” di Castellamare del Golfo. Richiesto finanziamento all’Assessorato
Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale ex art. 14 della legge regionale 13
settembre 1999 n. 20: Interventi in favore delle scuole e delle facoltà universitarie siciliane
per lo svolgimento di attività per la formazione civile degli alunni.
“PER UNA SCUOLA DI QUALITA'” Progetto in rete con le seguenti scuole del primo ciclo:
I.C. "Bagolino" Alcamo, D.D. "San Giovanni Bosco" Alcamo, I.C. "Navarra" Alcamo, I.C. "Pitrè"
Castellammare del Golfo. Attività didattica, di ricerca, di sperimentazione e sviluppo, di
formazione e aggiornamento sulla "ATTUAZIONE INDICAZIONI NAZIONALI PER
IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E DEL PRIMO CICLO D'ISTRUZIONE".
“LA SCUOLA ALFAMEDIALE” (Legge Regione Siciliana n. 4 del 3 gennaio 2012) La scuola
alfabetica e multimediale insegna a leggere, scrivere e pensare con l’Alfabeto e l’Audiovisivo, i
due più potenti linguaggi riflessivi del nuovo millennio. Il primo forma il logos alfabetico, “la
riflessività formale” della scrittura su carta (a mano e a stampa), generatrice della Cultura
Umanistica e, della Cultura Scientifica (le Due Culture); il secondo forma l’olos audiovisivo, “la
riflessività creativa” dello Spettacolo su schermo (cinema, televisione, multimedialità on line e
off line), generatrice della Cultura Multimediale (la Terza Cultura).
“ALFABETIZZAZIONE MOTORIA” per la scuola Primaria promossa dal CONI.
”PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE DELLE PATOLOGIE ODONTOIATRICHE”
Il progetto, promosso dall'ASP 9 di Trapani con il MIUR USR Sicilia – Ufficio XVIII Ambito
Territoriale per la provincia di Trapani nell'ambito del protocollo d’intesa relativo alle attività
di promozione, educazione alla salute e screening orale in favore dei bambini delle III classi
della scuola primaria della provincia di Trapani, prevede due azioni distinte: una educativoformativa ed una clinico-epidemiologica.
“PROGETTO OBIETTIVO” del consultorio familiare di Castellammare del Golfo:
I cambiamenti del sé e del corpo nell' ambito della sessualità ed affettività.
“DIPENDE DA TE…DALLA SALUTE AL BENESSERE”: Percorso di educazione alla salute e di
prevenzione delle tossicodipendenze in partenariato con l’Associazione Maria Santissima del
Soccorso Onlus di Castellammare del Golfo.
"UN CUORE A MISURA DI OCEANO" - Progetto sperimentale di volontariato ai sensi
dell'art. 12 L. 11/8/1991, n. 266. Il progetto si propone di favorire l'inclusione sociale,
culturale e lavorativa di minori e giovani italiani e migranti in situazioni di svantaggio per la
diffusione della cultura della cittadinanza attiva, della legalità e dell’integrazione
"KAIROS" (Progetti sperimentali per Associazioni di Promozione Sociale di cui alla legge 7
dicembre 2000, n. 383 - articolo 12 lettera f . Il progetto persegue l'obiettivo principale
dello sviluppo informale sia delle competenze scolastiche che professionali e il sostegno
sociale di giovani e adulti appartenenti alle categorie svantaggiate del tessuto sociale disoccupati, disabili, immigrati (partenariato con il Centro di solidarietà Nicola Coppola).
“CORSI PER PARRUCCHIERI ED ESTETISTI” Percorso di orientamento professionale in
partenariato con l'Associazione Art and Beauty di Alcamo.
“ADOTTA UNA PIGOTTA” in collaborazione con l’UNICEF.
72
PIANO DI AGGIORNAMENTO
La formazione e l'aggiornamento del personale docente e ATA, hanno un’importanza
fondamentale per consolidare la qualità del lavoro organizzativo e didattico realizzato negli
ultimi anni in questo istituto, per preparare i docenti a seguire da vicino i processi di
trasformazione della scuola italiana, e per operare un miglioramento continuo nell’ottica della
politica dell’efficienza e dell’efficacia.
Il piano degli interventi formativi viene predisposto tenendo conto delle risorse
economiche effettivamente a disposizione, e in piena coerenza con gli art.63/64/65/66 del
C.C.N.L. 2006/2009 concernenti la formazione del personale della scuola.
Tenendo conto dei bisogni emergenti del contesto socio-culturale del territorio in cui la
scuola opera, degli interessi e dei bisogni specifici e definiti del personale, degli impegni
educativo-didattici previsti dal POF e dai progetti innovativi che annualmente vengono proposti,
spetta al Collegio dei docenti identificare e organizzare i percorsi di formazione di istituto o
di rete, con docenza esterna o interna.
Nel piano d’aggiornamento rientrano anche quelle iniziative rivolte ad un numero
ristretto di docenti che svolgono particolari mansioni all’interno del proprio istituto ed hanno il
compito di implementare direttamente quanto appreso e diffondere tra i colleghi gli effetti
formativi.
Nel corso dell’anno scolastico è prevista la formazione del personale in materia di sicurezza.
Per il personale docente verrà realizzato un corso di formazione sulle indicazioni Nazionali e
sull’uso delle LIM realizzato con i fondi previsti dal Piano Integrato 2013/2014 Obiettivo/
Azione (D-1-FSE-2013-963) “ La LIM in classe” autorizzato dal MIUR.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE SEZIONI E DELLE CLASSI
FORMAZIONE DELLE SEZIONI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Nelle scuole dell’infanzia statali dell’Istituto Comprensivo si possono costituire sezioni
omogenee ed eterogenee per età. In ciascuna sezione non può essere presente, di norma, più di
un alunno diversabile.
Nella composizione delle sezioni si rispettano, ove possibile:
 le preferenze indicate dai genitori all'atto dell'iscrizione
 il criterio dell’equità numerica tra i sessi
 l’età
 i casi sociali rilevanti o segnalati
Le famiglie possono esprimere eventuali richieste, che saranno esaminate e, nel caso,
soddisfatte compatibilmente con i criteri generali.
Le iscrizioni nel corso dell’anno seguono il criterio dell’equilibrio numerico degli alunni
frequentanti le sezioni e la valutazione, a cura del Dirigente e sentito il parere dei docenti
interessati, dell’eventuale problematicità dei soggetti inseriti e da inserire.
73
FORMAZIONE DELLE CLASSI NELLA SCUOLA PRIMARIA
Le classi prime, nelle scuole con più sezioni parallele, sono formate con l’intento di garantire al
massimo l’equilibrio qualitativo e quantitativo e di favorire il più possibile il mantenimento dei
gruppi già formati nella scuola dell’infanzia.
La formazione delle classi prime tiene conto dei seguenti criteri:
 suddivisione equa fra maschi e femmine
 parere delle insegnanti di scuola dell’infanzia
 elementi desunti dal “Documento di osservazione personale dell’alunno
 equa distribuzione dei casi problematici
In ciascuna classe non può essere presente, di norma, più di un alunno diversabile.
Le richieste dei genitori sono prese in considerazione compatibilmente con i criteri indicati.
Nelle classi parallele assegnate allo stesso team di docenti sono possibili scambi tra alunni, in
base a criteri di equilibrio qualitativo e di funzionalità didattica, per iniziativa e valutazione
esclusiva dei docenti.
FORMAZIONE DELLE CLASSI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Al fine di costituire classi equilibrate ed eterogenee si utilizzeranno i seguenti criteri:
 la Commissione apposita provvede alla formazione delle classi perequandole sia nel numero
degli alunni sia nei livelli di appartenenza dei singoli.
 la Commissione tiene conto dell’eventuale presenza nella Scuola di fratelli e sorelle in atto
frequentanti le seconde e le terze classi o che hanno frequentato la scuola nell’ultimo
triennio.
 la Commissione tiene conto delle indicazioni dei docenti delle quinte classi della Scuola
Primaria in relazione all’aspetto didattico, socio-affettivo, comportamentale e ad eventuali
situazioni di disagio e handicap;
 Gli alunni ripetenti di tutte e tre le classi rimarranno nel corso di appartenenza per l’anno
scolastico successivo. Potranno cambiare corso solo previa richiesta scritta dai genitori da
presentare al Dirigente Scolastico.
 Attenzione all’inserimento di alunni stranieri per una equa distribuzione ed integrazione;
 Attenzione all’inserimento di alunni portatori di handicap, per una positiva integrazione;
 Per la scelta dei corsi, si terrà conto, ove possibile, delle esigenze avanzate dalle famiglie.
CRITERI FORMULAZIONE ORARIO SCOLASTICO
Poco prima dell’inizio dell’anno scolastico il D. S. o un collaboratore da lui delegato,
procede
all’organizzazione dell’orario delle lezioni (funzionale ad una efficace azione
pedagogica).
Le esigenze didattiche in primis e le problematiche organizzative sono ovviamente alla base
dell' orario delle lezioni steso dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, in piena coerenza
con il Piano dell’Offerta Formativa.
74
Nella formulazione dell'orario si cercherà di :







favorire una distribuzione armonica ed organica delle ore, in maniera tale da garantire la
varietà delle discipline all’interno della giornata di studi e da evitare gli eccessivi cumuli di
lavoro nella stessa giornata o in giorni consecutivi;
consentire ad ogni docente di disporre del numero di ore consecutive sufficienti ad un
sereno svolgimento delle prove scritte;
alternare, nell’ambito della stessa materia, ore iniziali e finali della mattinata;
evitare l’eccessiva concentrazione di ore della stessa disciplina in giorni consecutivi;
accogliere, ove possibile, le esigenze didattiche presentate dagli insegnanti;
garantire nel maggior grado possibile eguaglianza di trattamento a tutti i docenti,
soprattutto per quanto riguarda la scelta del giorno libero (per il sabato si procederà a
rotazione).
La nuova legislazione sull’autonomia consente agli Istituti notevole flessibilità
nell’organizzazione dell’orario. Un corso del nostro istituto, durante l'anno scolastico
sperimenterà unità orarie di diverso tipo .
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, e
quindi dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della
legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, la scuola certifica i livelli di
apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di
favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra
i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro.” (Art. 6 del D.P.R.
n.122/09).
Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate
al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo
grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell'art. 8 del DPR 122/2009).
Il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto, in autonomia, dalla
istituzione scolastica, sulla base delle disposizioni vigenti ( vedi allegato).
L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
La valutazione del servizio verrà effettuata mediante questionari rivolti ai genitori, agli
allievi, ai docenti e al personale non docente. Tali questionari verteranno sugli aspetti
organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio prevedendo anche la possibilità di
formulare proposte.
I dati raccolti rappresentano una base informativo - conoscitiva, attraverso la quale la scuola
assume le proprie responsabilità educative, rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti,
agisce per il miglioramento delle prestazioni e dei risultati.
75
ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
Il personale ATA collabora, con le proprie doti e capacità personali e relazionali, al
raggiungimento di obiettivi previsti nel Piano dell’offerta formativa quali:
 un rapporto più significativo con le famiglie e con le agenzie del territorio coinvolti nella
realizzazione del Piano (enti locali, associazioni, ecc..)
 un supporto concreto, ove possibile, alle stesse attività educative, pur nel rispetto del
profilo previsto dai rispettivi mansionari;
 una formazione permanente, da attuarsi con risorse interne o esterne, sull’utilizzo degli
strumenti informatici, sull’uso di reti tecnologiche, sulle capacità relazionali e
sull'autonomia operativa.
Servizi Amministrativi
Area Risorse- Affari generali (due unità di personale oltre al DSGA).
Responsabilità: garantire, secondo le direttive impartite, la gestione finanziaria e la
comunicazione interna ed esterna
L’attività è direttamente connessa alla gestione tecnico pratica di:
liquidazione competenze fondamentali (supplenti) ed accessorie;
adempimenti
fiscali
e
previdenziali;
Inquadramenti
economici
contrattuali
e
riconoscimento dei servizi in carriera;
gestione progetti, programma annuale, conto consuntivo; documentazione;
attività negoziale documentazione;
rapporti con Revisori dei Conti, Istituto Cassiere, U.S.P., INPS, DPT, Comune;
cura del registro generale inventario e facile consumo (carico e scarico);
rapporti con l’utenza; ritiro e consegna pratiche; gestione attività organi collegiali;
gestione posta elettronica Intranet ed Internet;
Organico personale della scuola;
Area Personale (due unità di personale)
Responsabilità: garantire, secondo le direttive impartite, la gestione di tutto il personale
operante all’interno della scuola (direttivo, docente ed ATA).
L’attività è direttamente connessa alla gestione tecnico pratica di:
assunzione e piano di sviluppo della carriera (stipula contratti, documenti di rito, periodo di
prova, inquadramenti economici, ricostruzioni carriera, ecc);
amministrazione del personale (certificati, autorizzazioni libera professione, ferie,
permessi, assenze, visite fiscali, ecc);
trasferimenti; collocamento a riposo; gestione organici; graduatorie (soprannumerari e
supplenti); anagrafe personale e statistiche; procedimenti disciplinari;
tenuta fascicoli, registri decreti;
supporto delle attività per la realizzazione dei progetti inseriti nell’ambito del POF
76
Area Alunni (due unità di personale)
Responsabilità: garantire secondo le direttive impartite, la gestione del curriculum dell’allievo.
L’attività è direttamente connessa alla gestione tecnico pratica di:
assunzione e aggiornamento curriculum;
amministrazione del fascicolo (iscrizioni, trasferimenti, nulla osta, permessi, assenze..);
protocollo, archivio, albo scolastico; corrispondenza con le famiglie;
gestione statistiche; infortuni; libri di testo; visite d’istruzione;
certificazioni e tenuta registri valutazione, esami, diplomi;
rinnovo organi collegiali;
Orario di lavoro
 Attività amministrativa: dal LUNEDI’ al SABATO dalle ore 8.00 alle ore 14.00;
 Orario di apertura sportelli al pubblico: dal LUNEDI’ al VENERDI’ dalle ore 11.30 alle ore
13,30, e in orario pomeridiano nei giorni di Martedì e Giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17.00;
 Orario di apertura sportelli Docenti: dal LUNEDI’ al VENERDI’ dalle ore 11.30 alle ore
13,30 e il Martedì e Giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17.00;
Servizi Ausiliari
Nella distribuzione dei compiti tra il personale si terranno presenti i seguenti obiettivi
essenziali:

assicurare e garantire l'ottimale funzionamento dell'istituzione scolastica per quanto di
competenza;

garantire l'uniformità di trattamento a parità di condizioni;

stabilire un proficuo rapporto di collaborazione all'interno delle componenti scolastiche
(con i docenti, con la famiglie degli alunni, con gli alunni).
I posti assegnati sono stati determinati sia in funzione del numero delle classi e degli alunni
sia della struttura dei singoli edifici scolastici.
77
CALENDARIO SCOLASTICO
2013/2014
società
INIZIO LEZIONI I rapidi mutamenti della
Lunedì
17 Settembre 2012
attuale, l’esigenza
di
nuovi
modi
 tutte le domeniche di
pensare,  di Venerdì
comportarsi,
di Festività di Tutti i Santi;
1novembre 2013:
 Sabato
novembre 2013: Commemorazione Defunti;
relazionarsi,
di 2 comunicare,

da
Lunedì
dicembre
mettono sempre più23 in
luce 2013 a sabato 4 gennaio 2014:
Vacanze natalizie;
l’importanza
dell’orientamento,
 da Giovedì 17 a martedì 22 aprile 2014: vacanze di
GIORNI DI VACANZA
attraverso le Pasqua;
varie agenzie di
socializzazione
tra cui,
in primo
 Venerdì
25 aprile
2014: Anniversario della Liberazione;
Giovedì ad
1 maggio
luogo, è la scuola
avere2014:
le Festa del lavoro;

Giovedì
15
maggio
2014:
Festa dell’Autonomia Siciliana
maggiori possibilità di intervento
 Lunedì 2 giugno: Festa della Repubblica.

L’azione della
Scuola Secondaria
SOSPENSIONE di I grado, nell’orientare i ragazzi
 Da stabilire
ATTIVITÀ DIDATTICA
ad una scelta consapevole, deve
 Primo Quadrimestre: dal 16 settembre 2013 al 31
valenza2014
informativa,
DIVISIONE ANNO avere sia una gennaio
ma
soprattutto
formativa,
secondo dal 01 febbraio al 10 giugno
SCOLASICO
 Secondo Quadrimestre:
2014
lo stesso dettato
legislativo. Questo
TERMINE
ATTIVITÀ
prevede,
infatti, eDIDATTICHE
prefigura
SCUOLA PRIMARIAun’ipotesi di orientamento a più
Martedì
10 giugno 2013
SCUOLA SECONDARIAdimensioni;
DI I
non
più
solo
GRADO
orientamento per scelte relative
TERMINE
all’ambito ATTIVITÀ
scolastico oEDUCATIVE
lavorativo,
SCUOLA DELL’INFANZIA
giugno 2014
ma anche orientamento alla30
vita,
per delineare cioè, in un percorso
formativo continuo, un personale
 parta
Ottobre
2013
Assemblea
progetto che
dalla
capacità
di genitori rappresentanti di
classe
scegliere conoscendo
la realtà, e
 Dicembre 2013 Colloqui individuali con i genitori
soprattutto se stessi. Tenuto
 Febbraio 2014 Consegna schede
presente che
tale 2014
intervento
non
 Aprile
Colloqui
individuali con i genitori
Incontri con le famiglie
può limitarsi
al
terzo
anno
ma
va schede
 Giugno 2014 Consegna
Termine
udienze
genitori
primo quadrimestre: Mercoledì 15
avviato fin
dalla prima
classe
della
gennaio
2014.
scuola secondaria di I grado,
Termine udienze genitori secondo quadrimestre: Lunedì 26
vengono maggio
attuate2014.
iniziative volte a
guidare i ragazzi a compiere un
percorso di autovalutazione che
li renda consapevoli delle proprie
capacitàall’insegnamento
e
attitudini; perdare
7. Calendario delle attività funzionali
l’anno scolastico 2013/14.
informazioni precise e aggiornate
sull’organizzazione del sistema
ATTIVITÀ
OGGETTO
DATA
ORARIO
scolastico e sulle opportunità di
SETTEMBRE
studio presenti nella nostra
Collegio Docenti 1
Insediamento,
adempimenti
preliminari, 04/09/13
09.30 - 11.30
provincia; coinvolgere
i genitori
commissioni.
calendario, orario
scolastico.e
sulle problematiche
educative
Riunioni di settore:
Problematiche
relative
ai vari ordini
di scuola,
potenziare
la riflessione
comune
fra
Scuola infanzia-primaria assegnazione
scuola edocenti
famiglia.
alle classi,
L’orientamento
nomina
05/09/13
09.00 -12.00
degli alunni si attua su di un piano
78
pratico,
promuovendo
quelle
attività e iniziative che agevolano il
contatto col mondo del lavoro e
portano gli alunni ad avere
Scuola secondaria
coordinatori, orario delle lezioni , atti
preparatori al Collegio unitario, indicazioni del
dirigente scolastico.
Riunione commissioni
Progetti e attività da inserire nel P.O.F. 06/09/13
09.00-12.00
2013/14
Riunione commissioni
Progetti e attività da inserire nel P.O.F. 06/09/13
09.00-12.00
2013/14
Collegio Docenti 2
Aree di intervento delle Funzioni Strumentali,
10/09/13
09.00-11.00
12/09/13
09.00-12.00
12/09/13
12.00
criteri generali, proposte per il POF
Riunione dipartimenti
Programmazione curricolare, definizione di
obiettivi relativi alla soglia di accettabilità e di
eccellenza
Incontro con la RSU di Ampliamento dell’offerta formativa e
Istituto
orientamenti generali della Contrattazione
Integrativa,
Collegio Docenti 3
Nomina dei collaboratori, coordinatori, tutor, 13/09/13
09.00-11.00
comitato valutazione. Assegnazione docenti.
Aggiornamento. Proposte e criteri vari.
Sistemazione aule
Riunione Funzioni strum.
Accordi sull’organizzazione delle funzioni
Inizio anno scolastico
Collegio Docenti 3
13/09/12
11.00
13/09/13
12.00
16/09/13
Nomina Funzioni strumentali, staff di
25/09/13
16.30-18.30
dirigenza, varie.
OTTOBRE
Consigli di Classe 1
Analisi della situazione iniziale. Scelta della 09/10/13 C
struttura
di
Programmazione:
15.30-18.30
Competenze 11/10/13 A
trasversali, obiettivi comuni, attività, criteri di 14/10/13 B
valutazione. Proposte visite guidate e viaggi 15/10/13 D
d’istruzione.
Consigli di Interclasse-
Analisi della situazione iniziale. Scelta della 15/10/13
Intersezione 1
struttura
di
Programmazione:
17.00-19.00
Competenze
trasversali, obiettivi comuni, attività, criteri di
valutazione. Proposte visite guidate e viaggi
d’istruzione.
Riunione dello staff di
Definizione
dei
percorsi
organizzativi
e 25/10/13
dirigenza
didattici. Analisi delle attività e selezione delle
16.30
proposte progettuali da inserire nel P.O.F.
2012/13
Collegio Docenti 4
Progetti del P.O.F.-Piano Annuale. e organizzaz. 28/10/13
16.30-18.30
scolastica. Viaggi Istruzione. Giochi gioventù.
Assemblea Genitori
Elezione componenti Consigli di interclasse, 29/10/13
16.30-19.00
intersezione. Illustrazione linee essenziali del
POF.
79
NOVEMBRE
Riunione del GLIS
Organizzazione attività di sostegno.
21/11/13
11.30
Consigli di Classe 2
Andamento didattico-disciplinare.
19/11/13 A
15.30-18.30
Docenti genitori
Programmazione educativa e didattica (PSP, 20/11/13 D
PEI, percorsi per DSA).
Insediamento 21/11/13 C
genitori eletti.
12/11/13 B
Consigli Interclasse-
Andamento didattico-disciplinare.
19/11/13
Intersezione 2 doc.-gen.
Programmazione educativa e didattica (PSP,
17.00-19.00
PEI, percorsi per DSA). Insediamento
genitori eletti.
DICEMBRE
Collegio Docenti 5
Verifica attività. Criteri Valutazione alunni
Incontro Scuola-Famiglia Colloqui individuali con i genitori
03/12/13
16.30-18.30
10/12/13
17.00-20.00
Infanzia - Primaria
Incontro Scuola-Famiglia Colloqui individuali con i genitori
12/12/13 II 16.00
Secondaria I°
III 17.00
I 18.00
GENNAIO
Riunione dello staff di
Controllo di gestione: Verifica dei percorsi
09/01/14
direzione
organizzativi e didattici relativi alle attività e
16.30
progetti.
Incontro F.S. – Coordin. - Iscrizioni alla prima classe della primaria e 10/01/14
genitori
17.00-18.00
secondaria. Presentazione POF e attività
extracurricolari
Consiglio Interclasse 3
Verifica e programmazione 2° Quadrimestre. 14/01/14
17.00-19.00
Interventi di recupero e potenziamento.
Consiglio di classe 3
Verifica e programmazione 2° Quadrimestre. 13/01/14 C
15.30-18.30
Interventi di recupero e potenziamento. 15/01/14 B
Intese
preliminari
valutazione
quadrimestre. Consiglio orientativo.
1° 16/01/14 D
17/01/14 A
FEBBRAIO
Consigli Classe
Valutazione 1° Quadrimestre.
03/02/14 D
15.30-18.30
04/02/14 A
05/02/14 B
06/02/14 C
Consigli Interclasse
Valutazione 1° Quadrimestre.
11/02/14
17.00-19.00
Verifica attività. Proposte modifica POF.
12/02/14
16.30-18.30
14/02/14
17.00-20.00
18/02/14
17.00-20.00
Intersezione
Collegio Docenti 6
Progetti 2° quadrimestre.
Incontro Scuola-Famiglia Consegna schede di valutazione
secondaria
Incontro Scuola-Famiglia Consegna schede di valutazione
primaria
80
MARZO
Riunione dello staff di
Controllo di gestione: Verifica dei percorsi
14/03/14
16.30
direzione
organizzativi e didattici relativi alle attività e
25/03/14
16.30-18.30
Interclasse. Programmazione e verifica. Interventi di 08/04/14
17.00-19.00
progetti.
Riunione dipartimenti
Verifica della programmazione disciplinare
Proposte nuove adozioni.
APRILE
Consiglio
Intersezione
recupero e potenziamento. Proposte attività
Docenti - Genitori. 4
di fine anno
Consigli di Classe 4
Andamento didattico-disciplinare.
08/04/14 B
Docenti-Genitori
Interventi di recupero/sostegno e
10/04/14 C
potenziamento.
11/04/14 D
Proposte attività di fine anno scolastico
12/04/14 A
Verifica progetti e attività 2° quadrimestre.
15/04/14
Collegio docenti 7
Conclusione progetti.
Incontro Scuola-Famiglia Incontro genitori. 3
15.30-18.30
16.30-18.30
2
24/04/14
17.00-20.00
25/04/14
17.00-20.00
02/05/14
15.30
08/05/14
16.30
13/05/13
17.00-19.00
Andamento didattico-disciplinare. Verifica e
12/05/14 A
15.30-18.30
programmazione . Proposte nuove adozioni.
14/05/14 D
Infanzia, Primaria
Incontro Scuola-Famiglia Incontro genitori. 3
Secondaria
MAGGIO
Riunione del GLIS
Analisi della situazione, proposte di
intervento, richiesta di ore di sostegno.
Riunione dello staff di
Aspetti organizzativi e didattici relativi alle
direzione
attività di fine anno. Monitoraggio delle
attività svolte.
Consiglio di Interclasse 5 Andamento didattico. Verifica e
programmazione. Interventi di recupero e
potenziamento. Proposte nuove adozioni.
Consiglio di classe 5
15/05/14 C
16/05/14 B
Collegio Docenti 8
Verifica finale e valutazione POF 2012-2013. 19/05/14
16.30-18.30
Preparazione degli esami finali. Criteri di
valutazione scrutini finali. Adozioni libri di
testo.
81
GIUGNO
Consigli di Classe
Scrutini finali
10/06/14 C
11/06/14 A
12/06/14 B
13/06/14 D
Consigli di Interclasse
Scrutini finali
12/06/14
9.00-12.00
13/06/14
Riunione preliminare
14/06/14
esame di stato
Riunioni tecniche.
Attività per dipartimenti, commissioni, gruppi 16 e 17/06
09.00-12.00
di lavoro
Riunioni tecniche.
Attività per dipartimenti, commissioni, gruppi 19 e 20/06
09.00-12.00
di lavoro
Incontro Scuola-Famiglia Consegna
Scuola primaria
schede
di
valutazione
II° 24/06/14
17.00-19.00
di
valutazione
II° 27/06/14
17.00-19.00
Quadrimestre
Incontro Scuola-Famiglia Consegna
schede
Scuola secondaria
Quadrimestre
Collegio Docenti 9
Relazioni F.S., Piano Attività: criteri vari. 2/07/14
17.00-19.00
Valutazione e monitoraggio POF 2011.12.
Registri. Abbonamenti.
Il nostro POF è a disposizione di tutti gli utenti dell’Istituto presso l’ufficio di segreteria ed è
consultabile sul sito web del nostro Istituto (www.iacpascoli.gov.it)
Il POF, elaborato dalla docente Funzione Strumentale dell’area 1 designata dal Collegio dei
Docenti è stato approvato dal medesimo Organo collegiale.
Il POF è aggiornato annualmente.
Il Presente Documento è stato:

Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 3 dicembre 2013.

Adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 13 dicembre 2013.
LA FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1
(Ins. Messina Maria)
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof. Francesco Navarra)
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