POF 2013-2014 def1 - istitutocomprensivochiaravalle.it

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
SCUOLA DELL'INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO
CHIARAVALLE
1
Lavoro per un futuro
che non è il mio
ma è dei giovani.
Solo l’istruzione
può garantire il futuro
ai tanti giovani
nel mondo,
che non devono avere paura
delle difficoltà.
Personalmente
ogni crisi mi ha portato
più in alto,
spronandomi a fare
sempre di più.
(Rita Levi Montalcini)
2
INTRODUZIONE
Premessa del Dirigente Scolastico
L’Istituto Comprensivo di Chiaravalle rivolge il suo progetto educativo – formativo ad alunni
dai tre ai quattordici anni, articolandosi nei tre segmenti della Scuola dell’Infanzia, della
Scuola Primaria, della Scuola Secondaria di primo grado.
All’interno della Scuola dell’Infanzia i bambini, dai tre ai sei anni, trovano risposta al loro
diritto all’educazione e alla cura, dentro una comunità educativa che ne promuove la
crescita emotiva e cognitiva, ne fa evolvere le potenzialità, li guida verso lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della scoperta di conoscenze, dell’interazione con gli altri e
con la realtà.
La Scuola Primaria e Secondaria di Primo grado costituiscono il Primo Ciclo dell’Istruzione:
al suo interno, l’alunno, che vi entra bambino ed esce adolescente, pone le basi della sua
formazione culturale, acquisisce gradualmente le competenze indispensabili per continuare
ad apprendere sia nella scuola che lungo l’intero arco della vita, impara ad elaborare il senso
della propria esperienza e si avvia alla pratica consapevole della cittadinanza.
Il ruolo svolto dalla scuola nel processo di formazione dei giovani è dunque fondamentale;
conscio di ciò il nostro Istituto elabora la sua proposta formativa con il contributo di tutta la
comunità scolastica (docenti, personale Ata, famiglie, studenti) e nel dialogo costante con il
territorio, le sue istituzioni e associazioni, i suoi enti pubblici e privati. È così che nasce il
P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa). In esso sono presentate le scelte educative, formative,
didattiche, organizzative con cui cerchiamo di perseguire il successo formativo dei nostri
studenti e di proporre un curricolo unitario che promuova con coerenza e gradualità il
processo di sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della
Costituzione italiana, della tradizione culturale nazionale ed europea, nella promozione della
conoscenza, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali.
Il P.O.F. rappresenta l’identità della Istituzione scolastica, raccoglie la tradizione
educativa e la storia dell’Istituto, ma si rinnova ogni anno per dare risposta alle sempre
nuove esigenze poste dagli studenti, dalle famiglie, dal territorio, da una realtà in costante
mutamento, grazie soprattutto ad una comunità docente aperta all’innovazione, alle
sollecitazione culturali e pedagogico- didattiche, come a quelle proveniente dalle nuove
tecnologie.
Mi preme allora sintetizzare in pochi punti le scelte fondamentali su cui si base l’azione
educativa di questa comunità e che ne caratterizzano l’offerta formativa.
Il P.O.F. del nostro Istituto:
assume la scuola come luogo dei diritti di ognuno e delle regole condivise in cui si
apprende ad affrontare la complessità della vita e a dare senso alla varietà delle
esperienze, coniugando istruzione e formazione
si fonda sui principi della continuità, dell’inclusione, della solidarietà, della legalità
pone al centro dell’azione educativa lo studente e ne promuove lo sviluppo armonico
e integrale della persona in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali,
corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi
si sviluppa a partire da un forte radicamento nel territorio di cui fa parte e di cui è
un tassello fondamentale
cerca il dialogo con le famiglie per costruire una salda alleanza educativa con i
genitori
promuove negli alunni l’acquisizione di un solido apprendimento dei saperi e dei
linguaggi di base e cura la maturazione delle 8 competenze di
cittadinanza individuate dall'Unione europea come quelle "di cui tutti hanno bisogno
per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione
sociale e l'occupazione" (comunicazione nella madrelingua; comunicazione nelle
lingue straniere; competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia; competenza digitale; imparare ad imparare; competenze sociali e
civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione
culturale).
propone una didattica aggiornata, flessibile, motivante che coniughi tradizione e
innovazione e consenta a ciascuno di apprendere secondo le proprie modalità
Ritengo infine doveroso ringraziare tutti per l’impegno, la disponibilità e la competenza con
cui operano all’interno e con questo Istituto
La Dirigente Scolastica
Prof.ssa Cinzia Cipolletta
3
La Mission e i valori
IL POF E L’IDENTITÀ DEL NOSTRO ISTITUTO
Che cos’è il POF?
Il POF, il documento fondamentale dell’Istituto, nato da scelte e responsabilità condivise, definisce
l’identità dell’Offerta che la scuola rivolge ai suoi studenti e alle loro famiglie, tenendo conto del
contesto socio-culturale e dei bisogni del territorio.
Qual è lo scopo prioritario del POF?
Il POF è l’insieme delle strategie consapevoli che la scuola mette in essere per conseguire il suo scopo
prioritario: il successo formativo di ogni studente, ovvero lo sviluppo armonico e integrale della persona,
nella promozione della conoscenza e nella valorizzazione delle diversità individuali.
Cuore del POF è, allora, l’attenzione prestata ad ogni singolo alunno, con particolare attenzione al
sostegno delle varie forme di diversità, di disagio o di svantaggio.
L’Istituto realizza, così, pienamente, la propria funzione pubblica, impegnandosi per il successo scolastico
di tutti gli studenti, così come richiesto nella Costituzione italiana che all’art. 34 prescrive che
l’istruzione inferiore è obbligatoria e gratuita e all’art. 3 che è compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana; la stessa pone, altresì, le premesse dell’esercizio
effettivo del diritto-dovere di partecipare alla vita sociale e di svolgere, secondo le proprie possibilità e
le proprie scelte, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società
(art. 4).
Come si intende perseguire la finalità più importante, cioè il successo formativo degli alunni?
Tale finalità prioritaria non può prescindere dalla presa di consapevolezza che la realtà nella quale i
ragazzi oggi vivono è sempre più complessa; l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze
di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono; appare attenuata nella società la capacità adulta di
essere presidio delle regole e del senso del limite; il contesto sociale si caratterizza per la molteplicità di
culture e di lingue; bambini e adolescenti sono “nativi digitali” calati nelle nuove tecnologie
dell’informazione e della comunicazione. Gli studenti necessitano, quindi, di strumenti per imparare a
crescere e ad affrontare la realtà.
In tale contesto la scuola:
 assume il compito di promuovere la capacità di dare senso alla varietà delle esperienze di bambini
e adolescenti, cercando di ridurne la frammentazione e la episodicità;
 si propone come luogo dei diritti di ognuno e delle regole condivise, consapevole di dover
rispondere sia alla domanda dell’apprendere, sia a quella di imparare a “stare al mondo”;
 guarda all’Intercultura come modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento
reciproco e l’espressione dell’identità di ciascuno;
 si confronta con i nuovi media e le nuove tecnologie della comunicazione e l’informazione,
utilizzandole per promuoverne il corretto uso e l’apprendimento scolastico;
 cura negli alunni l’acquisizione di un solido apprendimento dei saperi e dei linguaggi di base;
 orienta la didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.
Cosa ci caratterizza?
Il nostro Istituto si pone nel territorio, come LABORATORIO PEDAGOGICO in grado di operare una
riflessione continua su metodologie e strategie educative, di rinnovarsi per essere in stretto collegamento
col tempo storico in cui opera, di recepire, con un aggiornamento permanente, le nuove proposte per
rendere più efficace l’insegnamento, migliorare i livelli di apprendimento e di competenza dei ragazzi per
favorirne il successo formativo.
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In conclusione, si reputa di fondamentale importanza lavorare sull’unitarietà di intenti tra Scuola e
famiglia, con il collegamento alle altre agenzie educative presenti nel contesto territoriale.
L’unitarietà di intenti, in continuità tra i tre ordini di scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria), è un
parametro che si vuole valorizzare e consolidare per far crescere la nostra realtà scolastica in un clima di
accoglienza, nella forte consapevolezza che chi accoglie debba, in primo luogo, sentirsi egli stesso accolto
secondo linee comuni che, se partecipate e condivise, potranno essere sempre più efficaci.
FIGURA DELL’INSEGNANTE
Poiché gli alunni oggi vivono in un mondo complesso, in cui sono andati in crisi i modelli
monoculturali del passato, l’insegnante
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sarà un semplificatore della complessità per attrezzare i ragazzi a dominarla;
presenterà percorsi differenziati, non lineari, per permettere di operare relazioni,
di cogliere connessioni tra un’esperienza e l’altra, interrogando il mondo;
sarà portatore di una pluralità di metodologie, per permettere a ciascuno di
apprendere a seconda delle proprie modalità e di sviluppare tutto il potenziale
fantastico e creativo che attende di essere liberato attraverso vissuti ricchi di
stimolazioni;
promuoverà
- l’educazione integrale
- l’acquisizione di strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare
le informazioni
- l’autonomia di pensiero
- l’orientamento per collocarsi nel mondo
- l’identità personale, valorizzando l’esperienza e le conoscenze degli alunni
- la ricerca della motivazione del proprio agire
- lo sviluppo delle competenze legate ai campi d’esperienza (per la Scuola
dell’Infanzia)
- l’acquisizione di solide competenze di base nelle aree disciplinari (per la Scuola
Primaria e Secondaria si primo grado)
- la prevenzione di forme di disagio e il recupero degli svantaggi socio-culturali
- la consapevolezza del proprio modo di apprendere
- le relazioni educative attraverso l’apprendimento cooperativo
-
METODO DI LAVORO
Per poter raggiungere questo obiettivo i docenti si propongono di lavorare in modo
collegiale:
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curando le relazioni interpersonali per creare un clima positivo in cui si esplichino e
valorizzino tutte le risorse professionali;
elaborando progetti condivisi;
migliorando continuamente la formazione attraverso l’aggiornamento e la ricerca;
documentando l’operato di ciascuno per pervenire da conoscenze singole e
personali ad un sapere comune, che attesti i risultati e si ponga come punto di
partenza per cambiamenti nel patrimonio culturale della comunità scolastica.
In questo percorso lo studente viene posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi
aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi.
Pertanto, ogni strategia educativa e didattica tiene conto della singolarità e complessità di
ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle capacità e fragilità
nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
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DIDATTICA PROGETTUALE
I progetti, intesi come filo conduttore e arricchimento delle discipline, costituiscono parte
integrante del curricolo scolastico e sono realizzati secondo una logica di continuità,
trasversalità, interdisciplinarità.
Essi rappresentano una chiave di lettura approfondita di una realtà sempre più complessa ed
articolata e favoriscono l’integrazione dei ragazzi con il territorio.
Attraverso la didattica progettuale gli studenti affrontano e risolvono problemi attivando
una serie di capacità quali: selezionare informazioni, prendere decisioni, prefigurare
soluzioni, applicare procedure, realizzare un prodotto, documentare in modo corretto il
lavoro svolto e comunicare i risultati.
La proposta progettuale dell’Istituto si ispira al concetto di benessere, inteso come
promozione dell’agio e della motivazione, oltre che prevenzione di situazioni di disagio.
Promozione della salute e valorizzazione della persona sono un binomio imprescindibile; per
questo i docenti dei tre ordini di scuola nell’ampliare l’offerta formativa indirizzano le
proprie scelte sulle seguenti aree di intervento:
1. promuovere stili di vita positivi attraverso una sana alimentazione e la prevenzione
delle dipendenze
2. rispettare e vivere l’ambiente per una migliore qualità della vita
3. promuovere e potenziare l’attività motoria e sportiva a scuola per essere sportivi
consapevoli e non violenti
4. sostenere la diversità come valore di identità, comunicazione e relazione
5. promuovere la cultura della legalità ed educare alla cittadinanza attiva
6. prevenire e contrastare il bullismo e la violenza dentro e fuori la scuola
7. attivare percorsi di educazione stradale
8. promuovere il corretto utilizzo delle nuove tecnologie
ATTIVITÀ LABORATORIALI
L’insegnante organizza, in alcuni momenti, all’interno della classe, esperienze operative per
confrontare situazioni, porre problemi, costruire ipotesi, elaborare e confrontare schemi di
spiegazione; in definitiva, per attivare le adeguate strategie di pensiero.
L’insegnante, attraverso una regia equilibrata ed attenta, guida l’alunno a prendere
coscienza di sé e delle proprie risorse, ad adattarsi creativamente alla realtà e a conoscerla,
controllarla e modificarla in base alle sue esigenze.
La didattica laboratoriale stimola l’autonomia di scelta e di azione e allarga
l’apprendimento ad una dimensione comunitaria attraverso forme di interazione e
collaborazione come l’apprendimento tra pari, l’apprendimento cooperativo all’interno
della classe e, dove possibile, attraverso formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi
parallele e verticali .
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PARTE PRIMA ASPETTI STRUTTURALI
Chi siamo
Il territorio di pertinenza dell’ Istituto comprende il Comune di Chiaravalle con la frazione di
Grancetta.
Chiaravalle ha una popolazione di circa 15.000 abitanti, incrementata dalla costante
immigrazione di persone provenienti sia dalle regioni del Sud-Italia sia dai Paesi stranieri,
con le loro culture, tradizioni, modi di vita, per cui il tessuto sociale appare abbastanza
eterogeneo. Ultimamente, in seguito alla crisi economica che si sta attraversando, si
evidenzia un aumento di flussi migratori sia in entrata che in uscita, con il conseguente
cambiamento della fisionomia di alcune classi in maniera più frequente di quanto potesse
accadere negli anni passati.
Prevale l’occupazione nel pubblico impiego rispetto alla piccola impresa e all’artigianato,
Sono presenti diverse associazioni di volontariato e sportive che sfruttano le strutture
disponibili sul territorio. Diversi sono gli spazi verdi, tra cui due parchi pubblici, che offrono
opportunità di aggregazione ed occasioni di interessanti attività didattiche da realizzare
direttamente sul campo.
In questo contesto sociale la nostra Istituzione scolastica rappresenta un punto forte di
riferimento, il luogo precipuo per incisive esperienze di formazione, di relazione ed
integrazione e per l’acquisizione di competenze e conoscenze significative.
I plessi di pertinenza del nostro Istituto comprensivo sono:
 il plesso della Scuola dell’infanzia, in Via Buozzi
 il plesso della Scuola Primaria “M. Montessori”, in via G.Marconi
 il plesso della Scuola Primaria a tempo normale e della Scuola Secondaria di I grado
“A.Manzoni”, in via N. Paganini
SCUOLA DELL’INFANZIA
Plesso in Via Buozzi
La Scuola dell’Infanzia “Buozzi”, inaugurata nell’a.s. 1980/’81, è ubicata nel centro cittadino ed accoglie
nove sezioni.
Si tratta di una costruzione ampia e luminosa, che si sviluppa al pian terreno e al piano superiore, dotata
di un vasto parco-giardino, di ampie aule, ciascuna con bagno interno, e di aule-laboratori.
Le insegnanti si avvalgono di strategie che consentono di sostenere, orientare e guidare proceduralmente
lo sviluppo delle competenze nel percorso di apprendimento del bambino dai tre ai sei anni,
soddisfacendo le crescenti richieste degli utenti del territorio.
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SCUOLA PRIMARIA
Plesso “M.Montessori”, in Via “G.Marconi”
Il plesso “M.Montessori” è stato inaugurato nell’a.s. 1991/’92.
È dotato di un giardino con un’aula verde, di una palestra e di un’aula di Informatica.
Al pian terreno e al primo piano ci sono aule-laboratorio, spaziose e con ampie vetrate.
Al secondo piano sono presenti un ampio salone-mensa ed un palco dove si svolgono diverse iniziative
teatrali e musicali.
SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA
Plesso “A.Manzoni”, in Via “N.Paganini”
Il plesso “A. Manzoni” è stato inaugurato negli anni Sessanta.
Si tratta di una costruzione divisa a moduli, due dei quali ospitano le classi della Scuola Secondaria di
primo grado e uno le classi dei bambini della Scuola Primaria.
Il plesso è anche sede degli Uffici della Dirigenza e dell’Amministrazione.
Si colloca all’interno di un vasto parco, dove si trova l’edificio della palestra.
Ogni aula è costituita da uno stanzino adibito a bibliotechina di classe, da uno spazio ampio adibito a
guardaroba e dalla zona aula vera e propria.
Il plesso è dotato di una Biblioteca di Istituto, di due aule di Informatica, di due aule di Musica, di due
aule di Arte, di un’aula-video, di un’aula magna all’interno della quale si colloca anche una zona-teatro,
con un palco usato per diverse iniziative teatrali e musicali.
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L'Istituto Comprensivo “Chiaravalle” già da diversi anni ha stabilito uno stretto rapporto con il territorio,
rapporto oggi ancora più consolidato in quanto richiesto e favorito dalla legge sull'Autonomia.
Ai fini dell'ampliamento e dell'arricchimento dell'offerta formativa l’interlocutore principale è
l’Amministrazione Comunale di Chiaravalle.
Quest’ultima supporta l'assistenza agli alunni diversamente abili.
Per favorire i processi di inserimento e tutela degli alunni diversamente abili l'Istituto collabora con:
 l'UMEE, per compilare il PEI (Piano Educativo Individualizzato), il PDF (Piano Dinamico Funzionale);
 la “Fondazione Don Gnocchi” di Falconara, Centro di riabilitazione e terapia per diversamente
abili in cui alcuni alunni dell’Istituto sono inseriti;
 eventuali esperti privati, finanziati dai genitori degli alunni.
Ad integrazione dei percorsi formativi proposti dalla Scuola sono attive forme di collaborazione con:
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la Biblioteca Civica "M. Ferretti" di Chiaravalle
il Comune
la Provincia;
la Regione;
le Associazioni del Volontariato e singoli volontari che collaborano con l’istituto
la A.S.U.R. n° 7;
la Polizia Municipale di Chiaravalle;
Polizia Postale
l’Università degli Studi di Macerata (Facoltà di Scienze della formazione);
AGE ( Associazione genitori);
Casa Rosa
le Associazioni Sportive del territorio
l’Associazione musicale “Ars Musica”
Banda musicale
Altri Istituti Comprensivi
Istituti di Scuola Secondaria di secondo grado
Circolo A.C.L.I. “M.Moscatelli” di Chiaravalle
Associazione culturale “Eureka”
Conero Ambiente
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Organigramma d’Istituto
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
Dirigente scolastico: prof.ssa Cinzia Cipolletta
1° Collaboratore del Dirigente Scolastico
2° Collaboratore del Dirigente Scolastico
Fiduciario del plesso “M.Montessori”
Fiduciario del plesso di Scuola dell’Infanzia di via
B.Buozzi
FIGURE STRUMENTALI
P.O.F.
Autovalutazione
Formazione e Aggiornamento
Continuità e Orientamento
Nuove tecnologie
Disagio
COORDINATORI DI CLASSE
COORDINATORI DI INTERCLASSE
COORDINATORI DI TEAM – Infanzia
COORD. DI DIPARTIMENTO – Secondaria
COORD. DI DIPARTIMENTO – Primaria
COORD. DI DIPARTIMENTO – Infanzia
Responsabile lab Informatica Manzoni ed hardware
Responsabile laboratorio informatica – Montessori e
referente Registro elettronico Scuola Primaria
Responsabile del Sito della scuola
Prof.ssa Gesué Maria Nadia
Ins.te Magnalardo Raffaela
Ins.te Candelaresi Valeria
Ins.te Principi Silvia
Montesi Sara – Sartini Sandra
Bandieramonte Agata – Duca Rosamaria
Gobbi Paola
Pigliapoco Rosita
Biondi M. Antonietta – Cittadini Benedetta
Fiorani Laura – Pavoni Lucia
1^ A Campanelli Susanna
2^ A Albertini M. Teresa
3^ A Gesué M. Nadia
1^ B Bandieramonte Agata
2^ B Cittadini Benedetta
3^ B Gobbi Paola
1^ C Tanzarella Elena
2^ C Porcarelli Patrizia
3^ C Fabietti Paola
1^ D Vivalda Anna
2^ D Pigliapoco Rosita
3^ D Montesi Sara
1^ E Pigliapoco Rosita
3^ E Biondi M. Antonietta
Classi I t.n. Pirani Annalisa
Classi I t.p. Bricuccoli Veronica
Classi II t.n. e t.p. Giambartolomei Rita
Classi III t.n. De Cecco Annik
Classi III t.p. Sartini Sandra
Classi IV t.n. e t.p. Bocchini Carla
Classi V t.n. e t. p. Tenenti Sabina
Sezioni 1^ 2^ 5^ Savini Marica
Sezioni 3^ 4^ 9^ Albini Simonetta
Sezioni 6^ 7^ 8^ Gentili Anna Maria
Area linguisticA, storico- geografica, artistico musicale: Gesué M.Nadia
Area lingue straniere: Antonucci Debora
Area matematico-scientifico-tecnologica:
Biondi M. Antonietta
Area linguistico-storico-geografia,artistico-musicale:
Bocchini Carla
Area matematico-scientifico-tecnologico-motoria:
Giambartolomei Rita
CasonI Milena
Grisolia Raul
Selvetti Silvia
Campanelli Susanna
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Organigramma della Sicurezza
Anno Scolastico
2013/2014
PLESSO BUOZZI
PLESSO MONTESSORI
PLESSO MANZONI
Addetto al servizio di
prevenzione e
protezione
Gentili Anna Maria
Selvetti Silvia
Duca Rosamaria
Preposto
Aquili Rosita
Candelaresi Valeria
Gesué Maria Nadia
Addetti al primo
soccorso
Anselmi Mariella
Savini Lorena
Giacconi Andrea
Fratesi Mariella
Piergigli Loredana
Rossolini Loris
De Francesco Milvia
Menotti Massimo
Moroni Emanuela
Paradisi Mara
Ragni Alessandrina
Alessandri Francesca
Addetti antincendio
Corinaldesi Giuliana
Principi Silvia
Primo piano:
Giambartolomei Rita
Candelaresi Valeria
Gasparoni Susanna
Sartini Sandra
Cotani Rosanna
Grieco Angela
Grisolia Raul
Papa Elisabetta
Piano terra:
Tonti Anna Maria
Addetti al posto di
chiamata
Anselmi Mariella
Savini Lorena
Giacconi Andrea
Rossolini Loris
Borgognoni Lorena
Anselmi Annarosa
Addetti alla
disattivazione delle
forniture energetiche
Anselmi Mariella
Savini Lorena
Fratesi Mariella
Piergigli Loredana
Moroni Emanuela
Ragni Alessandrina
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Ufficio di Segreteria
Direttore dei servizi generali ed amministrativi:
Bruna Ballarini
Assistenti amministrativi
Il lavoro del personale è organizzato in modo da coprire tutte le attività dell’Istituto comprese nelle varie Aree:
 Ufficio Didattica:
Assistenti amministrativi
- Lorena Borgognoni (gestione alunni Scuola Secondaria di primo grado)
- Paola Pierini (gestione alunni Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria)
 Ufficio Gestione contabili-patrimoniale
Assistente amministrativa
- M. Teresa Rocco (Gestione progetti POF, Acquisti-Inventario)
 Ufficio personale
Assistenti amministrativi
- Anna Maria Savarese (gestione personale Scuola dell’Infanzia e personale ATA)
- Anna Rosa Anselmi (gestione personale docente Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado)
SERVIZI AUSILIARI a cura dei collaboratori scolastici
Compiti:
-
Rapporto con gli alunni
Sorveglianza dei locali
Pulizia di carattere materiale
Compiti di collaborazione
Addetti al primo soccorso (se abilitati)
Addetti antincendio e gestione delle emergenze (se abilitati)
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Plessi Scolastici: orario di funzionamento
Gli orari di inizio e termine delle lezioni ed i giorni previsti per i rientri
pomeridiani, vengono stabiliti all’interno del Consiglio di Istituto, su proposta
dei rappresentanti dei genitori, dei docenti e del personale ATA, nell’ottica
della funzionalità pedagogica ed organizzativa, tenendo conto del calendario
scolastico regionale e della normativa vigente.
Sono suscettibili di variazione, all’inizio dell’anno scolastico, perché in parte
condizionati dalla disponibilità dell’Ente Locale nell’erogazione dei servizi di
sua competenza.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Scuola dell’Infanzia
Chiaravalle – Via Buozzi
Orario: da lunedì a venerdì, dalle ore 08.00 alle ore 16.00
SCUOLA PRIMARIA
CURRICOLO A TEMPO ANTIMERIDIANO
• curricolo a 27 ore
classi prime (presso il plesso “A. Manzoni”)
da lunedì a sabato: ore 08.05 – 12.35
classi seconde (presso il plesso “M. Montessorii”)
da lunedì a sabato: ore 07.55– 12.25
classi terze (presso il plesso “A. Manzoni”)
da lunedì a sabato: ore 08.05 – 12.35
classi quarte (presso il plesso “A. Manzoni”)
da lunedì a sabato: ore 08.05 – 12.35
classi quinte (presso il plesso “A. Manzoni”)
da lunedì a sabato: ore 08.05 – 12.35
CURRICOLO A TEMPO PIENO
(presso il plesso “M. Montessori”)
• curricolo a 40 ore
(30 ore curricolari + 10 ore di mensa/dopo mensa)
classi 1^-2^-3^-4^-5^
da lunedì a venerdì: ore 7.55 – 15.55
SCUOLA SECONDARIA
Scuola Secondaria di 1° Grado “A. MANZONI”
CURRICOLO ANTIMERIDIANO: 30 ore
da lunedì a sabato 08.00 – 13.00
13
Contatti
Sede della direzione e degli uffici: Via Paganini,5 - 60033 - CHIARAVALLE (AN)
Segreteria amministrativa e didattica, Dirigente Scolastico:
Telefono: 071-7457186
Fax: 071- 7457184
: [email protected]
:Indirizzo di posta elettronica certificata:
[email protected]
: www.istitutocomprensivochiaravalle.it
ORARIO APERTURA UFFICIO AL PUBBLICO
dal Lunedì al Sabato
ore 08.00–8.30; ore 11.30–13.00
Gli uffici sono chiusi nei giorni precedenti le festività, durante i periodi di
sospensione delle attività didattiche.
CONTATTI DEI PLESSI
PLESSO DI SCUOLA DELL’INFANZIA
Via Buozzi - CHIARAVALLE- Tel. : 071 7457187
PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA
"M. MONTESSORI" tutte le classi a tempo pieno e classi 2^ tempo normale - Via Marconi, 1 ~
Chiaravalle Tel: 071 9465008
Distaccamento classi 1^ 3^ 4^ 5^ t.n. “A. MANZONI” – Via Paganini, 5 – Chiaravalle Tel: 071
7457186
SCUOLA SECONDARIA di 1° GRADO
“A.MANZONI” – Via Paganini, 5 – Chiaravalle Tel: 071 7457186 – Fax: 071 7457184
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SCUOLA DELL’INFANZIA
“I bambini sono il nostro futuro e la ragione più profonda per conservare e migliorare la
vita comune sul nostro pianeta
La Scuola dell’infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini e le
bambine dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia,
della competenza e li avvia alla cittadinanza”.
(da: “Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di
istruzione- 2012”)
ORGANIZZAZIONE INTERNA
Criteri di inserimento nell’Istituzione Scolastica
L’inserimento dei bambini e delle bambine nel contesto scolastico della Scuola dell’Infanzia
costituisce un momento importante e delicato nel processo di maturazione di identità,
autonomia e competenza. Le modalità con cui le famiglie accompagnano questo processo
spesso ne determinano il successo o meno, in quanto condizionano fortemente il vissuto
emotivo dei bambini.
Per garantire un graduale approccio all’ambiente e alle persone (insegnanti e non) che i
bambini e le famiglie incontrano nel contesto scolastico, il Collegio dei Docenti ha stabilito
di dedicare all’inizio delle attività educative un periodo di accoglienza, come suggerito dal
progetto che mira a rendere agevole ed efficace la fase di inserimento.
Per consentire la contemporaneità di tutte le insegnanti, durante la prima settimana la
scuola funzionerà con il solo orario antimeridiano, senza l’erogazione della mensa.
Durante la settimana ad orario antimeridiano, i primi due giorni di scuola sono dedicati ai
bambini e alle bambine di nuova iscrizione, che, insieme ai genitori, vengono accolti a
scuola dalle insegnanti di sezione. Per i bambini già iscritti l‘anno precedente, la frequenza
inizierà a partire dai restanti giorni della settimana.
Dalla prima settimana ad orario completo i genitori dei bambini nuovi iscritti e le insegnanti
valuteranno le reazioni dei bambini, concordando insieme le modalità e i tempi di frequenza
più adeguati. Durante tale periodo le insegnanti potranno effettuare orari flessibili in
relazione alle esigenze scolastiche per agevolare gli inserimenti.
Ogni sezione, mista per età, può accogliere un numero di bambini non inferiore a 18 e non
superiore a 26; “ove non sia possibile distribuire i bambini tra scuole viciniori, le iscrizioni in
eccedenza sono ripartite tra le diverse sezioni della stessa scuola, senza superare le 29 unità
per sezione, escludendo dalla redistribuzione quelle che accolgono alunni con gravi
disabilità”.
I criteri per accogliere le iscrizioni sono:






bambini e bambine residenti
bambini e bambine residenti per i quali i servizi sociali del territorio abbiano
predisposto motivata segnalazione scritta (legge 104);
bambini residenti che abbiano compiuto 5 anni;
bambini e bambine residenti per i quali i servizi sociali del territorio abbiano
predisposto motivata segnalazione scritta (segnalazione degli organi predisposti alla
tutela dei minori)
residenti con nucleo familiare formato da un solo genitore;
residenti con entrambi i genitori che lavorano;
15


residenti con fratelli già frequentanti;
non residenti.
I criteri di inserimento degli alunni nelle sezioni sono stabiliti come segue:








equa distribuzione di bambini stranieri di nuova iscrizione;
equa distribuzione di bambini in svantaggio;
distribuzione bilanciata fra maschi e femmine;
presenza di fratelli/sorelle frequentanti la sezione (su scelta della famiglia);
preferenza espressa dai genitori;
nel caso di iscrizioni in corso d’anno i bambini devono essere inseriti nella sezione
con il numero minore di alunni ad eccezione di quelle in cui sono presenti alunni
portatori di handicap; nel caso in cui tutte le sezioni abbiano lo stesso numero di
alunni, si procede dalla 1a sezione;
a partire dall’anno scolastico 2010/2011 i bambini che compiono 3 anni entro il 31
gennaio dell’anno di riferimento, solo se autonomi, potranno essere inseriti nelle
sezioni fin dall’inizio delle attività educative;
chi compie 3 anni nel periodo successivo sarà inserito al compimento del terzo anno
di età.
16
La scuola dell’infanzia organizza le proposte educative e didattiche espandendo e dando forma alle
prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini attraverso il seguente curricolo:
SCUOLA INFANZIA BUOZZI
9 sezioni
ORGANIZZAZIONE e AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
SEZIONE: per i bambini punto di riferimento, in grado di assicurare stabilità e
continuità alle relazioni con gli adulti e con i coetanei .
INTERSEZIONE:
il
gruppo
allargato,per
età
o
per
livello,
stimola
l'arricchimento sia del pensiero sia del linguaggio e fa evolvere la relazione con
gli altri.
LABORATORI: costituiscono centri specializzati che richiedono un'azione dei
docenti basata su differenziate competenze professionali adeguatamente
armonizzate.
PROGETTI: sono un ampliamento dell’Offerta formativa, legata ai vari campi
d’esperienza.
SPAZIO accogliente, TEMPO disteso, DOCUMENTAZIONE come processo che
produce tracce e permette di valutare i progressi nell’apprendimento:
costituiscono i tratti distintivi che , assieme allo stile educativo dei docenti e
alla partecipazione come dimensione di legami di corresponsabilità educativa,
caratterizzano il curricolo implicito .
17
FINALITÀ
- MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ
- CONQUISTA DELL’AUTONOMIA
- SVILUPPO DELLE COMPETENZE
- SVILUPPO DEL SENSO DELLA CITTADINANZA
METODOLOGIA
CAMPI DI ESPERIENZA
GIOCO
ESPLORAZIONE E
RICERCA
VITA DI RELAZIONE
MEDIAZIONE DIDATTICA
OSSERVAZIONE,
PROGETTAZIONE,
VERIFICA
DOCUMENTAZIONE
“…La scuola
dell’Infanzia
concorre alla
formazione
integrale della
personalità del
bambino…”
IL SÈ E L’ALTRO
IL CORPO E IL MOVIMENTO
IMMAGINI, SUONI, COLORI
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
 oggetti, fenomeni,
viventi
 numero e spazio
18
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA – PLESSO BUOZZI
La giornata scolastica segue la seguente articolazione:
Orario
Attività
8.00/9.10
La giornata inizia con l’accoglienza dei bambini.
È un momento di dialogo, incontro, scambio di informazioni tra le insegnanti e le
famiglie.
9.15/10.30
Attività di routine: colazione, appello, calendario, canti, giochi collettivi, etc…
Il cerchio: è il momento d’incontro-conversazione in cui, in maniera ludica, si vive il
senso di appartenenza e di identificazione nel gruppo.
10.30/12.00
10.30-10.45/12.00
Apertura dei laboratori e dei gruppi di lavoro dove gli alunni, per gruppi di età
omogenea, svolgono le attività educativo-didattiche previste nelle programmazioni.
Un giorno alla settimana è dedicato all’insegnamento della Religione Cattolica per
coloro che si avvalgono di tale insegnamento.
12.05/12.15
Si ritorna in sezione e ci si prepara per il pranzo
1^ USCITA
12.15/13.15
Pranzo. Riordino dell’aula.
13.30/14.00-14.15
Visione di libri, ascolto di storie, giochi liberi o organizzati negli angoli ludici.
2^ USCITA
14.00-14-15/15.15
Attività strutturate per età omogenea su proposte progettuali di tipo ecologicoambientale e/o linguistico-espressivo.
15.15/15.30
Preparazione dei bambini che usufruiscono del trasporto, riordino del materiale per
coloro che restano.
15.30/16.00
USCITA
Su richiesta motivata delle famiglie, è previsto l’ingresso anticipato fin dalle ore 7,45 con la presenza di
una collaboratrice scolastica del plesso.
19
SCUOLA PRIMARIA
“La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti
costituzionali . (…) Offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, affettive, sociali, corporee,
etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli
alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così
le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini
consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.
(da: “Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione2012”)
ORGANIZZAZIONE INTERNA
Criteri di inserimento nelle classi
La classe rappresenta il primo ambiente di apprendimento in cui l’alunno vive la propria
esperienza scolastica, esso deve quindi porsi come un contesto idoneo a promuovere
apprendimenti significativi, favorire l’acquisizione della propria identità, favorire esperienze
di relazione. È, quindi, fondamentale dedicare cura alla formazione della classe come
gruppo, promuovere legami cooperativi fra i suoi componenti e gestire i conflitti indotti
dalla socializzazione.
I docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria , al termine dell’anno scolastico,
si incontrano per confrontarsi e fornire elementi utili all’organizzazione dei gruppi classe,
sulla base delle competenze cognitive e relazionali proprie di ciascun alunno.
I criteri di formazione delle classi sono i seguenti:
1. scelta delle famiglie relativamente al tempo scuola;
2. distribuzione equa tra maschi e femmine, considerati i livelli di apprendimento e
relazionali, in modo da creare classi il più possibile equivalenti;
3. inserimento di eventuali bambini diversamente abili nella classe con meno
problematiche;
4. equa distribuzione degli alunni stranieri nel caso di classi numericamente equivalenti;
5. considerazione della scuola dell’infanzia di provenienza degli alunni, in modo che
nessuno risulti isolato;
6. numero di alunni massimo da poter inserire in considerazione della capienza delle aule;
7. formati i gruppi equi- eterogenei, successivamente i gruppi classe vengono abbinati, per
sorteggio, alle varie sezioni.
8. equa distribuzione degli alunni stranieri o provenienti da altra scuola durante il corso
dell’anno scolastico; per gli alunni stranieri l’inserimento potrà essere non
necessariamente legato all’età anagrafica.
20
SCUOLA PRIMARIA A MODELLO INTEGRATO
Luogo mentale privilegiato per: confrontare situazioni - porre problemi- costruire ipotesi
- riflettere sui processi di apprendimento- attivare adeguate strategie di pensiero stimolare l’autonomia di scelta e di azione …
…per costruire una personalità a più dimensioni.
21
CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA
TEMPO NORMALE
TOT: 27 ORE
Le 27 ore prevedono la realizzazione delle attività
disciplinari del curricolo obbligatorio
(classi 1^-2^-3^-4^-5^)
TEMPO PIENO
TOT: 40 ORE
30 ORE CURRICOLARI + 10 ORE DI MENSA E DOPOMENSA
Le 30 ore curricolari prevedono le attività
disciplinari del curricolo obbligatorio e
l’approfondimento di alcuni dei nuclei tematici o
attività di recupero.
Il tempo scuola dedicato alla mensa riveste una
valenza educativa sia per quanto riguarda gli
atteggiamenti e le relazioni che si instaurano a
tavola, che per i contenuti di una corretta
educazione alimentare.
Il momento del dopo-mensa prevede attività di
gioco libero o, su proposta delle insegnanti, attività
scelte dagli alunni per centri di interesse.
22
CURRICOLO OBBLIGATORIO tot.27 ore
AREA
LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
13 ore
DISCIPLINE
-
Lingua italiana
Musica
Arte e immagine
Corpo-movimento-sport
- Lingua inglese:
classi 1^ : 1 ora
classi 2^-3^: 2 ore
classi 4^ - 5^: 3 ore
STORICO-GEOGRAFICA
4 ore
-
Storia
Geografia
MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
8 ore
-
Matematica, Scienze naturali e sperimentali
Tecnologia
RELIGIONE CATTOLICA/ATTIVITÀ ALTERNATIVE
2 ore
-
Religione/Attività alternativa
Dall’applicazione della normativa e dalla dotazione organica d’Istituto deriva la seguente organizzazione
per l’anno scolastico 2013/2014:
Tempo normale
1 docente per una sola classe
1 docente di Lingua inglese, se non competente il
docente prevalente
1 docente di Religione Cattolica
Tempo pieno
2 docenti per ogni classe
1 docente di Lingua inglese, se non competente
uno dei due docenti
1 docente di Religione Cattolica
*****
2 docenti per due classi
1 docente di Lingua inglese, se non competente il
docente prevalente
1 docente di Religione Cattolica
Oltre alle ore di didattica frontale i docenti utilizzano ulteriori ore per garantire le attività alternative
alla Religione Cattolica e per sostituire i colleghi assenti.
L’ora alternativa alla religione è dedicata ad attività di potenziamento delle competenze di Cittadinanza
(con particolare riguardo per le competenze in Lingua e in Matematica).
23
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
“Nella Scuola Secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla
realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo (…). Nella Scuola
Secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita conoscenza delle discipline e
un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre
meglio integrato e padroneggiato”.
(da: “Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione2012”)
ORGANIZZAZIONE INTERNA
Criteri di inserimento nelle classi
La classe rappresenta il primo ambiente di apprendimento in cui l’alunno vive la propria
esperienza scolastica, esso deve quindi porsi come un contesto idoneo a promuovere
apprendimenti significativi, favorire l’acquisizione della propria identità, favorire esperienze
di relazione.
È, quindi, fondamentale dedicare cura alla formazione della classe come gruppo,
promuovere legami cooperativi fra i suoi componenti e gestire i conflitti indotti dalla
socializzazione.
I docenti della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado, al termine
dell’anno scolastico, si incontrano per fornire informazioni utili alla formazione dei gruppi
classe, considerando i livelli di competenze cognitive e relazionali degli alunni promossi
all’ordine di scuola successivo.
Nel caso in cui si evidenziassero problemi nell’inserimento di alcuni alunni nei gruppi delle
classi prime, i docenti coordinatori incontreranno gli insegnanti che nella Scuola Primaria li
hanno seguiti ed attiveranno percorsi e modalità per consentire un efficace inserimento.
La formazione delle classi prime della Scuola Secondaria di I grado viene curata dal Dirigente
Scolastico, sulla base delle indicazioni fornite dai docenti dei due ordini di Scuola Primaria e
Secondaria e avviene secondo i seguenti criteri:
a. distribuzione equa tra maschi e femmine, considerati i livelli di
apprendimento cognitivo e relazionale, in modo da creare classi il più
possibile equivalenti;
b. equa distribuzione degli alunni stranieri nel caso di classi numericamente
equivalenti;
c. richiesta formale del genitore di inserimento nella stessa classe con un altro
bambino (parente o amico), compatibilmente con le richieste dell’altro
bambino e con i criteri elencati precedentemente;
d. equa distribuzione degli alunni stranieri o provenienti da altre scuole
durante il corso dell’anno scolastico; per gli alunni stranieri l’inserimento
potrà essere non necessariamente legato all’età anagrafica;
e. inserimento di eventuali alunni diversamente abili nelle classi con meno
problematiche;
f. formati i gruppi equi-eterogenei , successivamente i gruppi classe vengono
abbinati, per sorteggio, alle varie sezioni;
g. eventuali istanze dei genitori, debitamente documentate e motivate,
verranno valutate dal Dirigente Scolastico che ne stabilirà l’accoglimento o
meno.
24
SCELTE EDUCATIVE
COSTRUZIONE
DEL
DIDATTICA
DELLA
CULTURA
SAPERE
METODO
DI
STUDIO
CODICE DEI VALORI
25
CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA
30 ORE
CURRICOLARI
obbligatorie
ASSI CULTURALI
(D.M. 139/2007
ASSE DEI LINGUAGGI (Area artistico-linguistico-espressiva)
-
Italiano (5 ore)
lingue comunitarie:
Inglese (3 ore)
Francese (2 ore)
Musica * (2 ore)
Arte e Immagine (2 ore)
Educazione fisica (2 ore)
Religione/Ora alternativa **(1 ora)
ASSE STORICO SOCIALE
-
Storia (2 ore)
Geografia (2 ore)
Cittadinanza e Costituzione (1 ora)
ASSE MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
-
Matematica, Scienze (6 ore)
Tecnologia (2 ore)
* L’Istituto fa richiesta di attivazione di una sezione musicale per la quale sarà previsto un diverso orario
della disciplina.
**L’ora alternativa è dedicata ad attività di potenziamento delle competenze di Cittadinanza, a seconda
della disciplina specifica del docente e dei bisogni dell’alunno.
26
PARTE SECONDA IL CURRICOLO VERTICALE
Area progettuale dei tre ordini di scuola
“Il curricolo di Istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo
stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’Istituto.
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate
ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo: pertanto la
progettazione si esplica in un unico curricolo verticale.
Nell’elaborazione di tale curricolo la Scuola, pur nella sua autonomia, deve attenersi a delle norme
stabilite dalla Stato e deve perseguire una doppia linea formativa: verticale ed orizzontale.
La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero
arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori
extrascolastici, con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo.
Il ragazzo che compie il primo ciclo di istruzione deve dimostrare di possedere le competenze relative alle
discipline e all’esercizio della cittadinanza. Tali competenze costituiscono l’obiettivo generale del sistema
educativo e formativo italiano che assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle
competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dell’Unione europea”
(da: “Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione2012”)
In sintesi, stando al “Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione”, lo studente deve
essere in grado di esprimere la propria personalità, nelle diverse situazioni della sua vita; deve avere
consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti; deve saper cogliere e accogliere gli elementi
di diversità delle altrui identità; deve saper collaborare con gli altri; deve saper utilizzare le lingue
comunitarie in semplici comunicazioni; deve possedere un pensiero razionale che gli consenta di
fronteggiare la complessità del reale; deve osservare ambienti, fatti, fenomeni e interpretarli; deve avere
buone competenze digitali; deve avere cura e rispetto di sé e degli altri, deve sapersi esprimere in
relazione al proprio talento, in campi diversi: dimostrare originalità, spirito di iniziativa e capacità nella
risoluzione di problemi.
Pertanto, il nostro Istituto, nell’ottica dei compiti affidati alla Scuola, e cioè quelli dell’insegnare ad
apprendere e dell’insegnare ad essere, costruisce il proprio curricolo, per il corrente anno scolastico, in
ottemperanza alla declinazione delle competenze-chiave per l’apprendimento, definite dal Parlamento
europeo e dal Consiglio dell’Unione europea :
- Comunicazione nella madrelingua,
- Comunicazione nelle lingue straniere
- Competenza matematica e competenze di base in Scienza e Tecnologia
- Competenza digitale
- Imparare ad imparare
- Competenze sociali e civiche
- Spirito di iniziativa e imprenditorialità
- Consapevolezza ed espressione culturale
Si curerà la maturazione di tali competenze nell’attività curricolare e attraverso le attività progettuali di
seguito indicate:
27
PROGETTI
“In salute”
Docenti
referenti
Attività
Scuola
dell’Infanzia
Attività
Scuola Primaria
Attività
Scuola
Secondaria
di primo grado
S.Sartini
B.Cittadini
S.Montesi
“Cibolandia”
(sezioni I, II, V)
A.V.I.S.
(classi V)
A.V.I.S.
(classi II)
“Piacere
conoscerci”
(classi I)
“Voglio una
esagerata?”
(classi III)
“Vivere
l’ambiente”
“In…movimento”
S. Sartini
E.Papadia
S.Sartini
A.Grieco
“Ambientiamoci”
b/i di 4 anni
(tutte le sezioni)
Conero Ambiente
“Gocce
di
immaginazione”
(classi IV A-B)
“Gioco,
movimento,
divertimento”
b/i di 3 anni
(sezioni 1^, 2^,
3^, 4^,5^, 9^)
“Giocagin”
b/i di 3, 4, 5 anni
(sezioni 6^, 7^,
8^)
“Movimentando”
b/i di 4, 5 anni
(sezioni 3^, 4^,
9^)
di
vita
“Gocce
di
immaginazione”
(classe I)
“Puliamo
mondo”
(classi I C/E)
il
Psicomotricità
(classi I)
Special
Games
Olympic
Minibasket
(classi II)
Centro
Sportivo
Scolastico
Pallamano
(classi III)
Judo
(classi IV A-B)
Rugby
(classi IV t.p.)
Pallamano
(classi V)
CONI
“Vivere con/per
gli altri”
S.Sartini
L.Pavoni
“Impariamo
donare”
Associazione CEFA
(tutte le sezioni)
a
Festa
Solidarietà
della
“Le
nuove
povertà”
(Classi III D/E)
Equo e solidale
(classi III)
28
“Essere cittadini” S.Sartini
S.Montesi
E.Tanzarella
Ed. stradale
(tutte le sezioni)
Giornata
Rispetto:
Trasparenza
(classi IV-V)
del
la
Giornata
del
Rispetto:
la
Trasparenza
(classi I, II, III)
C.C.R
(classi I-II)
Lezione A.N.P.I.
(classi III)
“Matematica in
gioco”
“Musicando”
S.Sartini
M.A.Biondi
S.Sartini
L.Suardi
“Facciamo
musica”
b/i di 4, 5 anni
(sezioni 1^, 2^,
3^, 4^, 5^, 9^)
b/i di 3, 4, 5 anni
/sezioni 6^, 7^,
8^)
“Giochi
matematici”
(classi IV-V)
“Giochi
matematici”
(classi I)
Ars musica
Opera domani
(classi I)
Lezione-concerto
dell’Orchestra
Filarmonica
Marchigiana
Lezione-concerto
dell’Orchestra
Filarmonica
Marchigiana
Banda musicale
Gemellaggio
musicale
(classi II-III)
“E.du.ca –
Comenius regio”
“Libri, parole,
immagini,
recitazione”
P.Gobbi
Cvm: alcuni lavori
di revisione dei
curricoli in chiave
interculturale
Cvm: alcuni lavori
di revisione dei
curricoli in chiave
interculturale
Cvm: alcuni lavori
di revisione dei
curricoli in chiave
interculturale
S.Sartini
R.Strabbioli
A.Gambella
“Amico libro”
b/i di 5 anni
(tutte le sezioni)
Giornalino
Istituto
Concorso “Scrivere
un racconto”
Vivere la Biblioteca
Giornalino
di
Istituto: contributi
di materiale da
pubblicare
Teatro
b/i di
(sezioni
8^)
“Lingue
straniere:
passaporto per il
futuro”
di
D.Antonucci
“Lettura
voce”
ad
Giornalino
Istituto
di
alta
Vivere la Biblioteca
Teatro
(classi IV A, B, D)
5 anni
6^, 7^,
Inglese
b/i di 5 anni
(tutte le sezioni)
Lettore in Lingua
inglese
(classi IV A-B)
Certificazioni
linguistiche
(Movers,
KET,
DELF)
Gara di verbi
(Inglese)
(classi II)
CLIL
(classi I, II, III)
29
“Aggiungi un
banco in più”
“Chi sarò da
grande?”
L.Fiorani
L.Pavoni
R.Pigliapoco
Protocollo
d’Accoglienza
Incontri
genitori
Incontri
Continuità
coi
in
Scuola Aperta
Protocollo
d’Accoglienza
Protocollo
d’Accoglienza
Sostegno
linguistico
Sostegno
linguistico
Incontri
genitori
Incontri
Continuità
coi
in
Scuola Aperta
Incontri
genitori
Incontri
Continuità
Scuola Aperta
Incontro
esperto
(classi III)
“Accoglienza”
“Mastro
Geppetto”
b/i di 5 anni
(sezioni 3^, 4^,
6^, 7^, 8^, 9^)
Iniziative
Orientamento
Scolastico
coi
in
con
Di
Premio
“M.Sabbatini)
“Scuola e
famiglia”
R.Magnalardo
M.N.Gesué
“Genitori
scuola”
Scuola aperta
“Au.Mi”
“Imparare
digitando”
a
Incontri
genitori
coi
Incontri
genitori
coi
Pallavolo
Pallavolo
Scuola aperta
Scuola aperta
Produzione di un
documento
realizzato
utilizzando
le
nuove tecnologia,
relativo
ad
un’attività
pluridisciplinare
per ciascuna classe
Produzione di un
documento
realizzato
utilizzando
le
nuove tecnologia,
relativo
ad
un’attività
pluridisciplinare
per ciascuna classe
A.Bandieramonte
R.Duca
R.Magnalardo
M.N. Gesué
30
Scuola Secondaria I grado
“A SCUOLA CON NOI”
L’idea del progetto “A scuola con noi” nasce dalla necessità e dalla convinzione che la realtà sociale stia
cambiando a ritmi incalzanti e spesso i nostri ragazzi facciano fatica a trovare momenti di aggregazione
importanti, tali da far fronte alle nuove prospettive; in questo l’istituzione scolastica può offrire
un’opportunità davvero significativa.
Per attuare un nuovo modo di intendere il “pianeta Scuola “ è necessario che la Scuola si renda visibile
cioè:




si apra materialmente, favorendo momenti di incontro all’interno dei propri spazi;
organizzi modalità di informazione rivolte all’esterno;
offra , oltre ai curricoli svolti in orario scolastico, interventi culturali e formativi in senso ampio
che evidenziano il suo ruolo di centro educativo permanente;
collabori con enti esterni ed istituzioni per costruire percorsi educativi.
L’obiettivo che si prefigge l’iniziativa è quello di ampliare la visibilità della scuola nell’ambito del proprio
territorio, sottolineandone la centralità nella crescita degli adolescenti. Si propone un modello meno
burocratico e fiscale (sganciato dalla valutazione) del rapporto allievo-insegnante; intende superare la
visione di una scuola come struttura (comunque imprescindibile ed indispensabile) che viene imposta ai
ragazzi per poterne meglio evidenziare il carattere di servizio: la Scuola viene a rappresentare
un’opportunità e “tra le tante attività che si possono svolgere nelle ore pomeridiane, si può anche andare
a scuola!”. Ed è così che passa da una visione di Scuola come obbligo ad una visione di Scuola come scelta
e la scuola aperta nel pomeriggio funziona se risponde ad un’esigenza da parte dei ragazzi veramente
sentita.
Tale progetto intende perseguire, dunque, tali finalità:








offrire l’opportunità di rimozione di ostacoli alla valorizzazione dell’individuo
realizzare il recupero degli svantaggi socio-culturali, relazionali, motivazionali e affettivi
realizzare l’accettazione di sé, dell’altro e della diversità
favorire l’autonomia dei ragazzi, la capacità di autovalutarsi e di assumere delle iniziative
far emergere la necessità di affiancare al lavoro collettivo effettuato in classe, che vede troppo
spesso l’alunno passivo, il momento della rielaborazione personale
favorire la continuità dell’apprendimento: il pomeriggio a scuola può essere considerato un ponte
tra quello che è stato fatto e quello che si farà
promuovere la cultura della appartenenza e della diversità
promuovere percorsi verso la legalità e la cittadinanza attiva
Metodologie d’intervento
Principio informatore del progetto è la necessità di agire sulla globalità dello sviluppo del ragazzo,
cercando di armonizzarne l’aspetto psico-fisico, socio-relazionale e cognitivo.
A tale scopo viene utilizzata la metodologia laboratoriale che, partendo da una progettualità iniziale , si
sviluppa per fasi operative, fino alla elaborazione di un prodotto finale, che valorizzi gli apporti
individuali, esaltando le competenze di ciascuno e contribuendo alla socializzazione dell’esperienza.
Personale richiesto
- personale docente avente competenze specifiche
- esperti esterni
- personale non docente (almeno un collaboratore scolastico)
- adulti interessati alle varie progettualità
31
Spazi richiesti
- alcune aule predisposte
- aule speciali
- aule multimediali
- sala video
- biblioteca
- teatro della scuola
Rientri pomeridiani
Le attività verranno svolte in rientri pomeridiani settimanali della durata di 1,5 / 2 ore
Organizzazione dei percorsi
- per classi parallele
- per gruppi di scelta mirata
Le attività
Le varie attività, proposte in moduli variabili da 10 - 20 ore, saranno le seguenti:
 Certificazioni linguistiche (KET e DELF)
 Avvio allo studio della Lingua latina
 Giornalino d’Istituto
 Recupero di Italiano, Matematica, Francese
 Centro Sportivo Scolastico
32
PROGETTO: “ESSERE CITTADINI”
Insegnare le regole del vivere e del convivere è, per la scuola, un compito ineludibile, perché sono molti i
casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo.
La scuola non può interpretare questo compito come semplice risposta ad un’emergenza. L’obiettivo è di
proporre una educazione che spinga gli alunni e gli studenti a fare scelte autonome e feconde, come
risultato di un confronto continuo della propria progettualità con i valori che orientano la società in cui
vivono.
In quanto comunità educante, la scuola si impegna a generare una diffusa convivialità relazionale,
intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, promuovendo quei valori che fanno sentire i membri della
società come parte di una comunità vera e propria.
La scuola può porsi il compito di educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse
identità e radici culturali di ogni studente; il sistema educativo deve essere teso a formare cittadini in
grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività sempre più ampie e composite:
famiglia, scuola, gruppi di pari, le realtà locali, nazionali, europee, mondiali.
In quest’ottica, ogni insegnamento, a partire dai campi di esperienza della Scuola dell’Infanzia fino alle
discipline proprie della Scuola Primaria e poi Secondaria di primo grado, costituiscono un contributo
all’educazione intesa come aiuto alla crescita della persona, al rispetto degli altri e della realtà.
Il primo incontro del bambino e del ragazzo con la scuola avviene nel microcosmo sezione/classe;
particolare cura è necessario dedicare alla formazione delle stesse come gruppo, promuovere legami
cooperativi tra i componenti, gestire gli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione.
Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i
contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso:
 le relazioni
 il dialogo
 l’espressione del proprio pensiero
 l’attenzione al punto di vista dell’altro
 il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri
Significa porre le fondamenta di un abito democratico eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso
del rapporto uomo-natura.
L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di
apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente, e che favoriscano forme di
cooperazione e solidarietà.
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo
sviluppo di un’etica della responsabilità che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo
consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al
miglioramento continuo del proprio contesto di vita.
Occorre guidare bambini e ragazzi a riconoscere e a rispettare i valori e le regole che governano la vita in
famiglia, nel gruppo dei pari, nella scuola (attraverso il regolamento di Istituto), nella comunità locale
(attraverso i regolamenti comunali, provinciali e regionali), i valori sanciti nella Costituzione della
Repubblica Italiana, i diritti inviolabili di ogni essere umano (attraverso i documenti internazionali su
diritti dell’uomo, dell’infanzia, ecc….).
Il nostro Istituto esplicita quanto sopra dichiarato attraverso iniziative rivolte oltre che ai ragazzi anche
alle famiglie e che si manifesta poi in momenti di confronto e apertura al territorio .
Le iniziative al riguardo sono:
 “La giornata del Rispetto” per la quale, ogni anno, tutti i docenti sono chiamati ad approfondire
una tematica in particolare. Dopo i temi della Responsabilità, dell’Impegno, della Solidarietà,
della Partecipazione, della Tolleranza, affrontati negli anni scolastici precedenti, quest’anno si
tratterà quello della Trasparenza.
 Il Consiglio Comunale dei ragazzi, che quest’anno lavorerà intorno al progetto “Cari nonni di
Chiaravalle…”
33

Momento di riflessione per docenti e/o genitori con la collaborazione di una personalità dalla forte
valenza culturale in merito ai temi della legalità o di più personalità del territorio (cineforum,
dibattiti, conferenze…); a tale scopo si potrà utilizzare la sala multimediale della Biblioteca
d’Istituto.
Inoltre, si intende valorizzare il senso di responsabilità e di serietà di quei ragazzi che, a conclusione
del primo ciclo di istruzione, abbiano conseguito risultati notevoli, riportando la votazione più alta
agli Esami di Stato, con una iniziativa dal nome “Premio MARIO SABBATINI”, al fine di premiare il
merito nello studio.
PROGETTO E.DU.CA. – COMENIUS REGIO
A seguito del rapporto di gemellaggio sviluppatosi tra il Comune di Chiaravalle e la cittadina tedesca di
Treuenbrietzen, è nata l’idea di proseguire il lavoro focalizzandosi sulla scuola, ente formativo delle
nuove generazioni europee.
Il progetto, in partenariato con la scuola tedesca, coinvolge la Provincia di Ancona, in qualità di
coordinatore del partenariato locale italiano, il Comune di Chiaravalle, gli Istituti Comprensivi della nostra
città e l’Associazione culturale “Eureka”.
Quanto elaborato è stato presentato sia all’Agenzia Nazionale LLP di Firenze, che all’Ente preposto
tedesco: il progetto proposto ha ottenuto approvazione, ha avuto il suo avvio nell’anno scolastico
2012/2013 ed ha durata biennale.
E.DU.CA, che fa parte di un programma di azione comunitaria per l’apprendimento permanente, intende
promuovere momenti di scambio, di dialogo e di cooperazione in prospettiva transculturale.
Attraverso lo sviluppo ed il confronto di diversi approcci metodologici, sia i docenti che gli studenti
potranno ulteriormente approfondire la conoscenza della diversità culturale ed apprezzarne il suo valore.
Le attività di lavoro, scambio e condivisione tra i docenti, come quelle laboratoriali per i ragazzi,
riguarderanno le seguenti aree:
• Approcci multiculturali alla letteratura per la scuola di tutti (Dicembre 2013 – Aprile 2014)
Si tratta di un corso di formazione per docenti su percorsi di ricerca-azione di didattica interculturale al
fine di costruire un curricolo di inclusione rispondente ai bisogni formativi delle nuove generazioni. Il
focus è la letteratura, in particolare la poesia, al fine di sviluppare negli allievi l’educazione alla finesse,
alla tenerezza, alla gentilezza, all’immaginario, nella consapevolezza di essere parte corresponsabile
dell’universo e, secondo la definizione di uno dei più grandi esperti di trasculturazione, il prof. Armando
Gnisci, cittadini del mondo. I lavori prodotti saranno occasione di scambio di esperienze tra i docenti delle
scuole partner e socializzati a tutta la cittadinanza attraverso una mostra allestita negli spazi della scuola
secondaria di primo grado “A.Manzoni”, in occasione dell’arrivo della delegazione tedesca.
• Attività teatrale
Docenti e studenti italiani e tedeschi, attraverso lo scambio e la diffusione di buone pratiche educative,
potranno svolgere un laboratorio riguardante gli elementi fuoco, aria, terra, acqua.
Particolare attenzione verrà rivolta all’integrazione di bambini provenienti da culture diverse o
diversamente abili.
• History Rally
Obiettivo dell’attività è lo scambio di approcci e strumenti nell’insegnamento storico, favorendo
l’acquisizione di competenze necessarie ad una attiva cittadinanza europea.
Il progetto E.DU.C.A. prevede la trasmissione delle reciproche esperienze sia a distanza, sia diretta, grazie
alla mobilità prevista.
34
“REVISIONE DEI CURRICOLI IN CHIAVE INTERCULTURALE A
SOSTEGNO DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA”
Il presente progetto rientra nel programma pluriennale omonimo che si articola in ambito territoriale
regionale, coinvolgendo una rete di scuole delle province di Ancona, Fermo, Ascoli Piceno, Macerata,
Pesaro, e investe come ambiti disciplinari le materie umanistiche e quelle scientifiche: Italiano (prof.
Armando Gnisci - Università La Sapienza, Roma); Storia (prof. Antonio Brusa - Università di Bari);
Geografia (prof.ssa Catia Brunelli, Università di Urbino); Scienze (prof.ssa Elena Camino, Università di
Torino); Scienze Matematiche (prof. Favilli, Università di Pisa); Cittadinanza e Costituzione (prof. Roberto
Mancini, Università di Macerata).
La rete accoglie 33 istituzioni scolastiche e la scuola capofila è l’Istituto Comprensivo di Petritoli.
Obiettivi e finalità
L’attuale società caratterizzata da molteplici cambiamenti richiede una scuola adeguata per la
formazione delle nuove generazioni che si trovano ad interagire con culture diverse in una comunità
globale ed interdipendente. In tale prospettiva la finalità educativa mira a promuovere il ruolo formativo
della scuola rispetto all’educazione interculturale con nuovi percorsi curricolari e metodologici, così da
innalzare le competenze del cittadino di una società multiculturale, resa coesa e aperta dalla cultura del
dialogo, in armonia con i valori sanciti dalla nostra Costituzione, garante del rispetto delle differenze,
della dignità umana, dell’uguaglianza (artt. 3,4).
L’obiettivo si concretizza nella revisione epistemologica dei saperi e dei metodi didattici messi in
relazione con i reali bisogni formativi, così da diminuire la dispersione scolastica, elevando le competenze
degli allievi e sviluppando la cultura della qualità attraverso un processo di valutazione degli
apprendimenti rapportati alle competenze da acquisire in relazione ai problemi attuali.
Modalità di attuazione
Le scuole aderenti alla rete: entrano nella co-progettazione della Ricerca-Azione per revisione dei metodi
e dei contenuti didattici; mettono a disposizione un docente in grado di gestire le relazioni telematiche di
rete e quant’altro si reputi necessario sia per lo scambio di informazioni sul progetto sia per la
realizzazione di una formazione a distanza; assicurano la partecipazione dei docenti alle attività di studio,
formazione, aggiornamento e programmazione sia on line sia in presenza; realizzano la sperimentazione
di nuovi percorsi e nuove modalità didattiche in contesto d’aula; forniscono elementi di monitoraggio
sull’efficacia della sperimentazione sia in itinere sia a fine percorso; garantiscono la documentazione di
“buone pratiche” come modalità di rendicontazione della sperimentazione, sostenuta da osservazione e
verifica delle competenze tramite strumenti di problem posing e problem solving connessi a compiti in
situazione che intrecciano teoria e pratica nella fase finale delle Unità di Lavoro sperimentate in modo
innovativo in classe.
Fasi del progetto e tempi di attuazione






Seminari di studio e aggiornamento (Ottobre – Novembre 2013)
Corsi di formazione e programmazione (Novembre–Dicembre 2013, Gennaio–Febbraio–Marzo 2014)
Sperimentazione
Didattica nelle classi (Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio 2014)
Monitoraggio in itinere (Marzo 2014) e finale (Maggio 2014);
Rendicontazione, documentazione ed implementazione delle buone pratiche (Giugno 2014).
35
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
L’esperienza scolastica, che inizia nella Scuola dell’Infanzia e procede con le Scuole Primaria e Secondaria
di primo grado, ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione
dell’identità dei bambini e degli alunni, tempo nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze
indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
Già nelle “Indicazioni per il curricolo” si profila una ipotesi di curricolo in verticale con il rilancio del
“primo ciclo” che avvicina fortemente Scuola Primaria e Secondaria, a partire dalla struttura dei saperi
disciplinari.
Garantire unitarietà alle esperienze e continuità alle proposte educative e didattiche è la finalità che il
nostro Istituto si prefigge di perseguire nell’ambito delle attività curricolari e progettuali che connotano il
fare scuola.
Per questo realizza una continuità verticale nel momento in cui gli obiettivi da perseguire e le
competenze da promuovere vengono posti in graduale successione tra diversi ordini di scuola, fino al
raggiungimento dei traguardi posti come finali all’uscita del primo ciclo di istruzione.
Nel Documento redatto dalla commissione continuità del nostro Istituto vengono esplicitate le
competenze linguistiche, logico-matematiche e storico-geografiche in uscita dalla Scuola dell’Infanzia e
dalla Scuola Primaria; tali competenze diventano poi il punto di partenza dell’opera educativa e
progettuale rispettivamente della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado.
Nel nostro Istituto la continuità non si realizza solamente con la stesura del Documento di cui sopra, ma
anche con incontri periodici tra insegnanti dei tre ordini di scuola, allo scopo di trasmettere informazioni
per la formazione di nuove classi prime (nell’incontro di Giugno/Settembre) o per favorire l’inserimento
degli alunni delle stesse classi ad anno scolastico avviato (nell’incontro di Novembre).
La continuità viene realizzata anche in alcune iniziative che ormai fanno parte della nostra vita scolastica,
come il Mercatino della Solidarietà, Scuola Aperta alle famiglie, il Consiglio Comunale dei Ragazzi,
l’Educazione alla legalità, progetto Giochi d’autunno”.
Il primo viene realizzato allo scopo di raccogliere fondi per autofinanziare iniziative d’Istituto, anche di
beneficenza. “Scuola Aperta alle famiglie” è un’iniziativa con la quale le scuole dell’Istituto presentano
l’organizzazione educativo-didattica e le varie attività progettuali e laboratoriali ai genitori e ai bambini
prossimi all’ingresso nei tre ordini di scuola.
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi coinvolge i bambini delle classi quinte della Primaria e i ragazzini delle
classi prime e seconde della Secondaria e li avvicina al valore della Partecipazione dei singoli alla vita
della comunità.
La “Giornata del Rispetto”, sempre nell’ambito della Educazione alla legalità, è un momento in cui gli
alunni delle classi 4^-5^ della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria si incontrano per esplicitare e
condividere alcuni valori fondamentali della convivenza democratica.
I progetti “Giochi d’Autunno” hanno la finalità di rendere gioioso l’apprendimento della matematica e di
stimolare le potenzialità logico-matematiche dei ragazzi, ponendoli in forma di gioco. Coinvolge i ragazzi
delle classi 5^ della Scuola Primaria e delle classi 1^ della Scuola Secondaria di primo grado che,
individualmente, si cimentano nel risolvere quiz matematici legati a situazioni reali, che richiedono
intuizione e logica, più che conoscenze prettamente matematiche. Questa attività viene svolta in una
mattinata del secondo quadrimestre; la finalità di tale progetto, oltre che quella sopra riportata, è ridare
fiducia a quei ragazzi che sono demotivati nei confronti della disciplina, facendo riscoprire le loro
potenzialità.
36
Prospetto degli incontri che si attuano nel corso dell’anno scolastico
TEMPI
SOGGETTI
AZIONI
Novembre
Docenti
Classi I – V Scuola Primaria
Classi I Scuola Secondaria
Restituzione informazioni sugli
alunni di cl. I Secondaria.
Confronto su percorsi attivati
dalla Scuola Primaria
Novembre
Docenti
Classi I – V Scuola Primaria
Scuola dell’Infanzia
Restituzione informazioni sugli
alunni di cl. I Primaria.
Confronto sui percorsi avviati
dalla Scuola dell’Infanzia
Marzo/Aprile
Bambini uscenti dalla Scuola
dell’Infanzia e delle cl. V
Primaria, con relativi docenti
Attività di preaccoglienza alla
Scuola Primaria con azioni di
tutoraggio
Marzo/Aprile
Alunni classi V Scuola Primaria
Alunni Scuola Secondaria, con
relativi docenti
Attività di preaccoglienza alla
Scuola Secondaria con azioni di
tutoraggio
Giugno
Docenti Scuola dell’Infanzia e
Primaria
Passaggio informazioni riguardo i
bambini che affronteranno il
passaggio al successivo ordine
scolastico
Giugno
Docenti
Scuola
Secondaria
Passaggio informazioni riguardo i
bambini che affronteranno il
passaggio al successivo ordine
scolastico
Primaria
e
37
L’Orientamento scolastico e professionale che si sviluppa nelle classi terze della Scuola Secondaria di
primo grado è la parte conclusiva di un lavoro, che si inizia sin dalle prime classi, incentrato sulla
conoscenza di sé, sull’educazione all’affettività e al riconoscimento delle emozioni; ha come scopo quello
di aiutare i ragazzi a fare luce sulla propria identità, così da poter sviluppare un progetto di vita personale
attraverso la capacità di operare scelte nell’immediato e nel futuro, consolidando una capacità
decisionale che si fonda su una verificata conoscenza di sé.
La competenza relativa allo “Spirito di iniziativa e imprenditorialità”, che concerne la capacità di una
persona di tradurre le idee in azione (e in ciò rientrano la creatività, l’innovazione, l’assunzione di rischi,
la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi) è una delle otto competenzechiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione
europea (Raccomandazione del 18 Dicembre 2006).
Nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione – 2012)
si legge:
La scuola è investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e “il saper stare al
mondo”.
La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime
l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella
orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con
funzioni a vario titolo educative.
La nostra scuola deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e dei
mondo.
La scuola è luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e
progetto .
Durante il corrente
dell’Orientamento:





anno
scolastico
verranno
realizzate
le
seguenti
iniziative,
nell’ambito
Un incontro per gli alunni delle classi terze, nell’aula magna della scuola, con un esperto del
Centro territoriale per l’impiego.
La consegna degli attestati del “Premio Mario Sabbatini” agli alunni che nello scorso anno
scolastico hanno sostenuto l’Esame di Stato riportando una valutazione di eccellenza.
La presentazione dell’unica Scuola Secondaria del territorio di Chiaravalle all’interno del nostro
plesso “A.Manzoni”.
La partecipazione ad eventuali rassegne di Orientamento organizzate o nel territorio di Jesi o di
Falconara.
All’interno di ogni classe i docenti avvieranno un lavoro di informazione sulle scuole del territorio,
suddividendosi i compiti per aree disciplinari, comunicando le date degli “Open days” delle
scuole.
38
PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE
Il Piano Annuale per l’Inclusione nasce da una legislazione che nel tempo ha recepito, nei principi e nel
merito, la ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute)
dell’Organizzazione Mondiale della Salute e si è confrontata con una società sempre più complessa in cui
emergono con forza le problematiche del disagio socio-economico, dei processi migratori e dei fenomeni
della multiculturalità.
Il Piano Annuale per l’Inclusione contribuisce ad “accrescere la consapevolezza dell’intera comunità
educante sulla centralità e trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati
educativi” e si configura come un piano contenuto nel POF con cui la nostra scuola affronta le varie forme
del disagio degli alunni, presentendo la sua prospettiva educativo-formativa, le strategie per
l’individuazione della diverse abilità o delle situazioni problematiche, le modalità e le strategie di
intervento, la verifica di questi ultimi.
QUADRO NORMATIVO
 Art. 3 Costituzione Italiana
 Consiglio dell’Unione Europea 2010
 Legge 104/92
 D.P.R. 275/99
 D.P.R. 394/99
 Legge 170/2010
 D.M. 12 luglio 2011
 D.M. 27 dicembre 2012
 C.M. n. 8 del 6 marzo 2013.
AZIONI

















DELLA SCUOLA NELLA SCUOLA
Centralità dell’alunno
Osservazione attenta dei progressi di ognuno
Percorso unitario in continuità tra i vari ordini di scuola
Rilevazione ed individuazione degli alunni presumibilmente BES
P.D.P. per alunni con DSA e BES
P.E.I. per alunni diversamente abili.
Formazione degli insegnanti
Didattica personalizzata
Valorizzazione delle diversità
Valorizzazione dei punti di forza di ogni alunno
Collaborazione con le famiglie
Uso di tecnologie
Corsi intensivi di lingua italiana
Promozione del benessere scolastico
Costruzione di una banca dati e di un manuale di “buone pratiche”
Gruppo di lavoro per l’inclusione
Adesione ad iniziative volte a rendere la diversità un punto di forza (Special Olympic)
AZIONI





DELLA SCUOLA CON IL TERRITORIO
Collaborazione con l’Ente Locale
Collaborazione con associazioni di volontariato
Collaborazione con le società sportive
Osservatorio permanente sulla condizione minorile
Screening meta-fonologico Scuola dell’Infanzia/Scuola Primaria, con l’Associazione “Il filo di
Arianna”
39
PROGETTO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE
In ottemperanza alla normativa (Legge n.440/97), viene inserita nel Piano dell’Offerta Formativa la
progettazione, specificamente deliberata dagli Organi Collegiali competenti, relativa all’Istruzione
domiciliare che preveda interventi formativi a domicilio per gli alunni colpiti da gravi patologie o impediti
a frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni, anche se non continuativi.
Il progetto di Istruzione domiciliare necessita di una adeguata pianificazione didattica, volta a garantire il
diritto all’apprendimento, la continuità scolastico-relazionale e a facilitare il reinserimento degli alunni,
colpiti da malattia, nel contesto scolastico tradizionale.
Costituisce un impegno della Scuola nei confronti degli alunni iscritti (diritto all’istruzione) provvedere
alla progettazione di interventi siffatti; pertanto nel programma annuale va prevista una disponibilità
finanziaria ad hoc.
Il servizio di Istruzione domiciliare utilizza specifici finanziamenti ministeriali, gestiti, per conto del nostro
Ufficio Scolastico Provinciale, dalla Scuola Polo “I.C. Mario Natalucci” (ex Ancona Centro) – Ancona.
Alla Scuola Polo va inviata tutta la documentazione necessaria per il consenso alla regolare attivazione del
Progetto e per il riconoscimento, alla conclusione del Progetto stesso, della validità della rendicontazione
e del conseguente finanziamento.
40
Gli interventi che la scuola attua nei confronti delle diversità sono volti a far sì che
queste non diventino disuguaglianze. La nostra scuola vuole essere un luogo in cui,
nelle diversità e nelle differenze, si condivida l’unico obiettivo che è la crescita della
persona.
Compito più ampio è quello di educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle
diverse abilità, identità e radici culturali di ogni studente.
L’integrazione degli alunni diversamente abili e in svantaggio rientra in un complesso
quadro in cui interagiscono molte figure professionali, con competenze diverse.
Tali soggetti hanno il compito di leggere, interpretare ed organizzare le risposte alle
problematiche che caratterizzano il contesto scolastico.
I docenti dell’Istituto pongono al centro dell’attenzione e dell’intervento la “persona”,
nella globalità dei suoi bisogni e delle sue caratteristiche e potenzialità.
Il primo bisogno dei minori diversamente abili è la condivisione dei bisogni, degli interessi,
degli stili di vita dei coetanei.
Tale obiettivo viene perseguito attraverso una metodologia esplicitata, l’utilizzo di una
flessibilità oraria e una organizzazione che ottimizzi le risorse.
In relazione all’inserimento scolastico degli alunni di diverse abilità la normativa e la prassi
hanno via via perfezionato gli strumenti specifici per la diagnosi, la programmazione e la
valutazione delle attività.
Tali momenti si concretizzano mediante:
1. la DIAGNOSI FUNZIONALE (I.C.F. Delibera Giunta Regionale n.227 del 09/02/2010)
attraverso la quale si arriva alla conoscenza estesa e approfondita dell’alunno in
difficoltà individuando le sue aree di sviluppo potenziale;
2. il nostro Istituto ha adottato , in conformità alle Linee guida della Provincia, un
nuovo modello di PEI. La scelta di questo cambiamento è dovuto ad un’attenta
riflessione che ci ha reso consapevoli che esso deve essere contemporaneamente
operativo (cioè fornire indicazioni di lavoro a tutti gli operatori che, a diverso
titolo, ruotano attorno all’alunno disabile) e propositivo (cioè individuare le aree di
sviluppo potenziale di ogni alunno disabile, per progettare nuovi interventi).
41
ALUNNO con DISABILITÀ
e/o SVANTAGGIO
SOCIO-CULTURALE
AMBITO
TERRITORIALE
AMMINISTRAZIONE
LOCALE
ASSISTENTE
SOCIALE
EQUIPE MEDICO
PSICOPEDAGOGICA
FAMIGLIA
42
Piano didattico personalizzato
In ottemperanza alla Legge 8 Ottobre 2010, n°170, sugli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e
alle relative Linee-guida, si è presentata la necessità di stilare, a cura del team di docenti di pertinenza,
un Piano Didattico Personalizzato per ogni singolo alunno con DSA certificato.
Tale Piano è strutturato nelle seguenti parti:
- dati relativi all’alunno;
- descrizione del funzionamento delle abilità strumentali (sulla base della diagnosi e delle osservazioni
della scuola);
- caratteristiche comportamentali;
- caratteristiche del processo di apprendimento;
- strategie utilizzate dall’alunno nello studio;
- strumenti utilizzati dall’alunno nello studio;
- modifiche degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dal piano di studio;
- strategie metodologiche e didattiche;
- attività programmate;
- misure dispensative;
- misure compensative;
- criteri e modalità di verifica e valutazione;
- patto con la famiglia e con l’alunno.
Il documento costituisce, infatti, proprio un patto: va sottoscritto dai docenti e dai genitori dell’alunno.
ACCOGLIENZA ALUNNI NON ITALOFONI
Accogliere per integrare, conoscere per crescere
L’aumento progressivo negli ultimi anni del numero degli alunni stranieri rappresenta un dato
molto rilevante che sollecita la Scuola Italiana nella sua capacità di accoglienza e di integrazione.
Questo fenomeno di notevole complessità può diventare uno stimolo nella dialettica fra identità e
differenze; l’azione educativa della Scuola, infatti, deve cercare di valorizzare la ricchezza delle
esperienze di ognuno.
L’educazione interculturale è vista come un processo bidirezionale, attento alla formazione di
chi arriva e di chi già vive in un determinato luogo.
La Scuola, quindi, si propone di educare all’accoglienza e al confronto con la consapevolezza che
la diversità, se adeguatamente conosciuta e valorizzata, è una ricchezza per tutti.
La scuola del III millennio vuole educare le nuove generazioni alla pace perché possano crescere
con orizzonti sempre più ampi, aperte al nuovo e al cambiamento, nella certezza che la diversità
arricchisce.
43
LA REALTÀ LOCALE
L’Istituto Comprensivo di Chiaravalle si colloca in una zona che registra ogni anno una significativa
immigrazione.
Negli ultimi anni si è verificato un notevole incremento delle iscrizioni di alunni stranieri nel nostro
Istituto con provenienze molto diversificate: Romania, Albania, Tunisia, Macedonia, Marocco,
Algeria, Ucraina, Argentina, Cina, Brasile, Nigeria, Polonia, Repubblica Dominicana,
Moldavia,Giordania, Persia.
La percentuale totale degli alunni stranieri presenti nel nostro Istituto è di circa il 10%.
Protocollo di accoglienza
Al fine di garantire una accoglienza reale e costruttiva, è stato elaborato il seguente protocollo.
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA
art. 45 del DPR 31/8/99 n° 394
1. DESTINATARI: alunni provenienti da paesi stranieri iscritti all’inizio dell’anno scolastico o in
corso d’anno.
2. FINALITA’
- Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle
relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla
piena integrazione
- Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre
culture e con le “storie” di ogni bambino
- Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra
scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e
dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema
formativo integrato
3. FIGURE COINVOLTE
 Alunno
 Famiglia
 Segreteria ( stabilisce un primo contatto con il nuovo alunno e la sua famiglia, fornisce la
modulistica necessaria e raccoglie tutte le informazioni che la famiglia è in grado di
fornire, fissa un primo incontro con le Funzioni Strumentali al Disagio.
 Le Funzioni Strumentali al Disagio e un docente: 1. incontrano la famiglia per spiegare le
modalità di funzionamento della scuola, per raccogliere le informazioni sul percorso
scolastico dell’alunno, per spiegare le modalità di inserimento del bambino e l’
organizzazione scolastica; 2. Raccolgono le informazioni sul sistema scolastico di
provenienza del bambino; 3. sottopongono l’alunno ad alcune prove di ingresso per
valutare le sue competenze; 4. Decidono, insieme al Dirigente Scolastico, la classe di
inserimento in base ai risultati delle prove d’ingresso ed in base ai criteri forniti dal POF
e dalla vigente normativa; 6. forniscono agli insegnanti di classe tutte le informazioni
raccolte per l’elaborazione di una programmazione individualizzata).
 Il team docente: favorisce l’integrazione nella classe, secondo le necessita del nuovo
alunno e le potenzialità della classe; individua modalità di semplificazione o facilitazione
linguistica per ogni disciplina; rileva i bisogni specifici d’apprendimento; elabora,
eventualmente, percorsi didattici di L2; individua percorsi di educazione interculturale.
 Compagni di classe, attraverso la funzione del tutoraggio, aiutano il nuovo alunno a
sentirsi parte di una nuova comunità, introdotto e guidato da un compagno che ne fa
parte.
44
4. MODALITÀ DI ATTIVAZIONE e TIPOLOGIE DI INTERVENTO
Il protocollo viene attivato in quattro fasi che si sviluppano in successione:
1. amministrativo e burocratico (l’iscrizione di competenza della segreteria);
2. comunicativo e relazionale (prima conoscenza di competenza delle Funzioni Strumentali al
Disagio);
3. educativo – didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza di competenza delle
Funzioni Strumentali al Disagio, insegnamento dell’italiano seconda lingua di competenza dei
docenti di classe);
4. sociale ( rapporti e collaborazioni con il territorio, di competenza dei docenti di classe).
Valutazione degli alunni non italofoni
Facendo riferimento all’art.11 dello “Schema di regolamento per il coordinamento delle norme
vigenti per la valutazione degli alunni e per ulteriori modalità applicative dell’art.3 del D.L.1/9/2008,
n.137”, è stata realizzata una scheda di valutazione che, in relazione alle esigenze dei docenti, può
integrare o sostituire il documento di valutazione quadrimestrale.
Nome:………………………………………………… Cognome :………………………………………………
Paese di provenienza:……………………………………………………………………………………………
Inserito/a nella classe: ………………………………………………………………………………………….
Alunno/a inserito/a da pochi giorni nella
classe
La valutazione non viene espressa in quanto
l’alunno si trova nella prima fase di
inserimento nella classe
Alunno/a inserito/a nella classe ad anno
scolastico avviato
Livello di partenza:………………………
Motivazione:…………………………………….
Impegno:………………………………………….
Capacità relazionali:……………………….
Alunno/a inserito/a nella classe all’inizio
dell’anno scolastico
La valutazione espressa nel documento
ufficiale si riferisce al percorso personale di
apprendimento, in quanto l’alunno/a si trova
nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana
Livello di partenza:………………………….
Motivazione:…………………………………….
Impegno:…………………………………………
Capacità relazionali:………………………..
Livello di conoscenza della lingua
italiana:………………………………………..
Utilizzare le seguenti voci:

Non adeguato

Scarso

Superficiale

Saltuario

Discontinuo

Parziale
45

Abbastanza regolare

Soddisfacente

Adeguato

Regolare

Costante

Rilevante

Notevole
Progetto per l’insegnamento della lingua italiana agli alunni stranieri in orario
scolastico
La conoscenza della lingua italiana costituisce lo “sfondo integratore”
senza il quale non si può realizzare la vera e propria integrazione della
persona, pertanto gli interventi a favore dell’integrazione partono
dall’acquisizione, da parte degli alunni, delle strumentalità di base per
poter comprendere e comunicare nella nostra lingua.
OBIETTIVI GENERALI
-
1.
Promuovere la comunicazione educativa in termini di dialogo, di
confronto, di accoglienza, in un contesto inter-culturale, interetnico, inter-religioso.
Costruire l’identità personale sul riconoscimento di valori
universali condivisi e di valori culturali individuali.
Apprendere la lingua italiana come strumento di comunicazione, di
socializzazione, di conoscenza: lingua della relazione, lingua “dello
studio”.
SCUOLA DELL’ INFANZIA:
OBIETTIVO: favorire l’acquisizione delle capacità per comunicare
oralmente (da sviluppare secondo i campi lessicali più vicini
all’esperienza concreta e vissuta del bambino).
2.
SCUOLA PRIMARIA:
OBIETTIVO : operare il consolidamento della padronanza della lingua
orale (allargando i campi lessicali, dalla classe III anche al linguaggio
specifico delle discipline).
Favorire l’acquisizione delle capacità per comunicare con la lingua
scritta (apprendimento delle nozioni per una scrittura corretta anche
dal punto di vista sintattico, obiettivo che sarà specifico a partire dal
secondo biennio).
3.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
OBIETTIVI:
-
Consolidare la padronanza della lingua scritta
Acquisire la capacità di riflettere anche sulle strutture della lingua
scritta
46
METODOLOGIA
Sarà quella dell’apprendimento in piccolo gruppo.
In questo modo sarà più facile apprendere la lingua in maniera
concreta legata alle esperienze e agli interessi degli alunni stranieri.
L’insegnamento sarà impostato sulla ricerca e sulla scoperta, limitando
la lezione espositiva. Si ricorrerà anche al “laboratorio linguistico” per
l’acquisizione delle abilità tecniche fondamentali per favorire lo
scambio delle informazioni.
Per attività volte a bambini neo iscritti , arrivati in Italia da poco, si
prevede nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di primo grado
un corso di sostegno linguistico in orario curricolare, tenuto da
insegnanti interni.
Nella Scuola dell’Infanzia le attività ludiche e didattiche già di per sé
favoriscono un veloce e significativo apprendimento della lingua
italiana per gli alunni stranieri recentemente arrivati in Italia.
VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO
La valutazione degli apprendimenti scaturisce dall’osservazione attenta e sistematica del
percorso di apprendimento e di crescita dell’alunno: essa ha la duplice funzione di regolare il
processo di formazione in base ai risultati via via rilevati in relazione alla situazione di partenza
e di orientare l’alunno nella conoscenza di sé, dei propri punti di forza e di debolezza, delle
proprie potenzialità, attitudini e competenze. La valutazione accompagna quindi il discente in
ogni fase del suo processo di apprendimento, fungendogli da stimolo per un continuo
miglioramento.
Il processo del valutare è, infine, un’azione partecipata e trasparente, sia per ragioni educative
che di chiarezza nel rapporto Scuola e famiglia; ha lo scopo di promuovere con quest’ultima
una collaborazione fattiva, responsabile e mirata al raggiungimento di obiettivi condivisi, pur
nella distinzione di ruoli e funzioni.
L’iter valutativo da parte dei docenti si articola in tre momenti fondamentali:
a) Valutazione della situazione di partenza: è attuata a scopo diagnostico all’inizio dell’anno
scolastico, tramite la somministrazione di prove strutturate e/o tramite la registrazione di
comportamenti osservabili, per raccogliere le informazioni su cui calibrar la progettazione
didattica;
b) formativa (o in itinere): consente il monitoraggio degli apprendimenti attraverso rilevazioni
frequenti e sistematiche; è utilizzata durante lo svolgimento di un’unità di apprendimento.
c) sommativa: è il momento finale di un percorso didattico strutturato, avente lo scopo di
verificare l’avvenuta acquisizione dei contenuti, delle competenze e delle capacità necessarie
per passare alle tappe successive del percorso curriculare.
La valutazione avviene mediante la somministrazione di diversi tipi di prove:
-prove scritte di diversa tipologia
-colloqui orali
-prove grafico-pittoriche
-prove pratiche
Per quanto attiene ai criteri valutativi, si fa riferimento ad alcuni indicatori di carattere
generale:
-il rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente e delle regole stabilite;
-la capacità di partecipare fattivamente alle varie attività individuali o di gruppo;
-l’impegno profuso nello studio, a scuola e a casa;
47
-la progressione degli apprendimenti;
-il livello di raggiungimento degli obiettivi propri della materia;
-la capacità di rielaborazione personale.
In linea generale, sono considerati elementi fondamentali ai fini della valutazione i seguenti
indicatori:
-autonomia personale e nel lavoro;
-orientamento spazio-temporale;
-uso corretto delle strumentalità di base acquisite.
-conoscenza dei contenuti;
-utilizzo del lessico specifico della disciplina;
-capacità di rielaborazione;
-competenza argomentativa;
-acquisizione di metodi di lavori efficaci.
Le verifiche scritte sono valutate in base a griglie di valutazione con indicatori, predisposti dal
docente, a seconda del tipo di verifica e dei quesiti proposti.
A decorrere dall’anno scolastico 2008-2009, come da D.M. n.137 del 01.09.2009, la valutazione
periodica ed annuale degli apprendimenti degli allievi e la certificazione delle competenze
dagli stessi acquisite sono così effettuate:
- Nella Scuola Primaria: mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, affiancati
da giudizi analitici sul livello globale di maturazione; al termine del quinto anno, inoltre, il
livello delle competenze acquisite viene illustrato su un’apposita certificazione.
- Nella Scuola Secondaria di Primo Grado: mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in
decimi. L’attribuzione di voti in decimi sarà utilizzata anche per valutare l’esito dell’esame
di Stato, esito che a sua volta viene illustrato analiticamente nella “Certificazione delle
competenze-chiave raggiunte al termine del Primo ciclo di Istruzione”.
-
Nella Scuola Secondaria di primo grado la frequenza di ¾ dell’orario è condizione
necessaria per l’accesso allo scrutinio.
Per questo anno scolastico il limite di assenze è fissato a giorni 51, pari a ore 260.
In conformità alla normativa, sono previste le seguenti deroghe:
Motivi di salute, previa relazione medica sintetica e unitaria;
Motivi di famiglia, legati a permanenza nel Paese di origine, per alunni stranieri;
Motivi di famiglia, documentati ed attestanti gravi condizioni di disagio e/o svantaggio
sociale.
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Per le insegnanti della Scuola dell’Infanzia valutare significa conoscere e comprendere i livelli
raggiunti da ciascun bambino per individuare i processi da promuovere per favorire la
maturazione e lo sviluppo.
La valutazione è un processo indispensabile per riflettere sul contesto e sull’azione educativa,
in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica, tenendo presenti i modi di
essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini.
La verifica delle conoscenze e delle abilità avverrà tramite l’osservazione sistematica dei
bambini, in situazioni di gioco libero e guidato, nelle attività programmate, nelle conversazioni
(individuali e di gruppo), attraverso l’uso di schede strutturate e non.
Al termine del triennio, per ogni alunno verrà compilata una scheda di valutazione, elaborata in
sede di Commissione Valutazione, nell’anno scolastico 2012/2013; questo è un documento di
passaggio delle informazioni all’ordine scolastico successivo e costituisce un quadro di
equilibrata rilevazione delle competenze raggiunte dal bambino alla fine del terzo anno di
Scuola dell’Infanzia.
La rilevazione viene effettuata su una scala da 1 a 5, da sinistra a destra, dove 1 è considerato
valore minimo e 5 quello massimo, mentre nel 3 viene centrato il riferimento di limite medio.
All’insegnante è data la possibilità e la facoltà di completare e arricchire adeguatamente il
giudizio, specificando la qualità/il grado con una nota/un aggettivo.
48
GRIGLIA DI CORRISPONDENZA
TRA GLI INDICATORI DI VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI
E VOTI ESPRESSI IN DECIMI
(VALIDA PER TUTTE LE CLASSI DELL’ISTITUTO)
La valutazione in RELIGIONE è espressa non in termini numerici, ma è formulata, come da normativa vigente, con
un giudizio, che corrisponde alle valutazioni numeriche della griglia qui di seguito illustrata.
10
Religione:
Ottimo
9
Religione:
Distinto
8
Religione:
Buono



Conosce in modo approfondito e rielaborato gli argomenti
Usa conoscenze e strumenti, applica procedimenti in modo efficace e critico
Affronta autonomamente compiti anche in contesti nuovi con
personalizzazione ed intraprendenza


Conosce in modo approfondito, completo e organico gli argomenti
Usa conoscenze e strumenti, applica procedimenti in modo efficace e
consapevole
Affronta autonomamente e positivamente compiti anche in contesti nuovi





7


6
Religione:
Sufficiente



5

Religione:
Insufficiente


4
1-3


Conosce in modo sicuro e completo gli argomenti
Usa conoscenze e strumenti, applica procedimenti in modo corretto ed
appropriato
È autonomo nell’esecuzione dei compiti e si impegna in modo costante ed
efficace
Conosce gli argomenti in modo corretto con semplici
approfondimenti
Usa correttamente le conoscenze, applica procedimenti ed usa
strumenti in modo chiaro e corretto
Dimostra discreta autonomia operativa e impegno adeguato o
comunque con esito positivo
Conosce in modo essenziale gli argomenti fondamentali
Si sa orientare nelle conoscenze, usa l’appreso per eseguire compiti
semplici in modo sostanzialmente corretto
Possiede sufficiente autonomia e tiene un impegno accettabile
Conosce in modo frammentario e superficiale gli argomenti
fondamentali
Comprende in modo generico le richieste, applica conoscenze e
procedimenti in compiti semplici, commettendo errori
Possiede scarsa autonomia operativa e/o si impegna
superficialmente

Conosce in modo molto lacunoso gli argomenti fondamentali
Si orienta con gravi difficoltà nei contenuti e applica in modo stentato
procedimenti e strumenti necessari all’espletamento del compito
Ha scarsissima autonomia operativa e/o dimostra grave disimpegno



Non conosce gli argomenti trattati
Non comprende le richieste e/o non sa eseguire consegne semplici
Manca completamente di autonomia operativa
49
ISTITUTO COMPRENSIVO “CHIARAVALLE”
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
al termine della Scuola Primaria
Alunno/a…………………………………………………………………………………………………………………………………..
Nato/a a……………………………………….(prov………)il………………………………………………………………………
Scuola……………………………………………………………………………………………………………………………………
Classe……………Sezione…………
Anno scolastico……………………………………..
COMPETENZE
PRIMO LIVELLO
SECONDO LIVELLO
TERZO LIVELLO
Valutazione in decimi :6
Guidato, comprende ed
utilizza informazioni e
strategie note per svolgere
compiti non complessi
Valutazione in decimi: 7-8
Utilizza autonomamente diverse
fonti di informazione, per svolgere i
compiti richiesti
Organizzare
Guidato, utilizza conoscenze
ed abilità per progettare le
proprie attività
Comprendere
Comprende ed utilizza le
informazioni principali di
semplici messaggi
Applica strategie di azione ed
utilizza le conoscenze per progettare
e per realizzare le proprie attività di
studio
Comprende i messaggi complessi
trasmessi con diversi linguaggi e li
riutilizza per rappresentare i vari
aspetti della realtà
Collaborare e partecipare
Sollecitato, interagisce con il
gruppo in situazioni
strutturate, nel rispetto
formale delle regole
Interagisce positivamente con il
gruppo, apportando contributi
personali, nel rispetto dei diritti di
tutti
Risolvere i problemi
Individua procedure di
risoluzione di semplici
situazioni, utilizzando
strumenti predisposti
Risolve problemi in contesti di
apprendimento, organizzando il
proprio ragionamento e definendo
strategie idonee
Individuare collegamenti e
relazioni
Stabilisce semplici relazioni tra
i saperi appresi, utilizzando
facilitazioni
Riconosce gli elementi significativi
dei diversi linguaggi, al fine di
stabilire relazioni e collegamenti tra
discipline di studio
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Assume le informazioni
basilari dei diversi ambiti
disciplinari e, guidato, le
riutilizza in situazioni
strutturate.
Arricchisce le conoscenze, traendo
informazioni da diverse fonti e le
riutilizza per risolvere situazioni
problematiche in contesti noti
Valutazione in decimi: 9-10
Utilizza diverse fonti di
informazione anche
extrascolastiche,
utilizzando adeguatamente i
tempi ed applicando
strategie note per
organizzare il proprio
apprendimento
Definisce strategie di azione
ed utilizza le conoscenze
per progettare e realizzare
attività di studio e di lavoro
Interpreta e seleziona
messaggi di genere e
complessità diversi; li
riutilizza con linguaggi
adeguati allo scopo e al
destinatario per
rappresentare i vari aspetti
della realtà
Interagisce
consapevolmente con il
gruppo, definisce modalità
di azione e di
organizzazione, favorendo
l’apprendimento comune e
la realizzazione di attività
collettive, nel rispetto dei
diritti di tutti
Organizza il proprio
ragionamento, rielaborando
le conoscenze, per costruire
strategie utili a risolvere
problemi in ogni contesto
di apprendimento
Riconosce gli elementi
costitutivi dei diversi
linguaggi e stabilisce
relazioni e collegamenti tra
vari ambiti disciplinari.
Utilizza i saperi appresi per
spiegarsi la realtà
Utilizza le informazioni da
fonti diverse per arricchire
le conoscenze, sviluppare le
competenze e formulare
opinioni personali nelle
varie situazioni di
apprendimento
Imparare ad imparare
*: LIVELLO NON PIENAMENTE RAGGIUNTO
I docenti dell’equipe pedagogica________________________________________
*
Il Dirigente Scolastico____________________________
__________________________________________________________________
Chiaravalle, lì_____________________________
50
ISTITUTO COMPRENSIVO “CHIARAVALLE”
Scuola Secondaria di Primo Grado “A.Manzoni” – Chiaravalle
Via Paganini, 5 – 60033 Chiaravalle (AN)- tel.071.742089 – fax 071.742344
Il Dirigente scolastico e il Presidente della Commissione d’esame,
visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di Classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite
in sede di esame di Stato,
CERTIFICANO che
L’alunno/a (Cognome)______________________________________(Nome)_______________________________
nato/a a__________________________________________________________il_____________________________
ha superato l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di __________________________
Certificano, inoltre, che l’alunno/a ha dimostrato di possedere le seguenti competenze-chiave ai livelli di fianco riportati
DISCIPLINE
1
°
2
3
°
4
°

LINGUA ITALIANA
Comprende, individua informazioni ed interpreta testi di vario tipo
Produce testi coerenti e coesi adeguati alle diverse situazioni comunicative
Conosce ed utilizza le strutture linguistiche per scopi comunicativi

STORIA, ED. CIVICA E GEOGRAFIA
Stabilisce relazioni tra fatti e fenomeni, cogliendone caratteristiche e differenze
Comprende l’evolversi degli avvenimenti
Attua il confronto tra epoche e aree geografiche diverse
Padroneggia i linguaggi specifici delle discipline

MATEMATICA
Conosce regole e strutture matematiche
Applica procedimenti e risolve situazioni problematiche
Conosce e usa il linguaggio specifico

SCIENZE
Interpreta e spiega fenomeni in diversi contesti
Comprende e usa il linguaggio specifico

INGLESE
Comprende messaggi orali
Produce messaggi e interagisce in un dialogo
Comprende testi scritti
Produce testi scritti

SECONDA LINGUA COMUNITARIA: FRANCESE
Comprende messaggi orali
Produce messaggi orali e interagisce in un dialogo
Comprende testi scritti
Produce testi scritti

TECNOLOGIA
Analizza la realtà circostante e ne spiega fenomeni e procedimenti tecnologici
Comprende e usa la terminologia specifica
Utilizza gli strumenti del disegno tecnico
Conosce i metodi di rappresentazione grafica

ARTE E IMMAGINE
Rappresenta e rielabora aspetti della realtà circostante e della fantasia mediante l’uso di tecniche e linguaggi visuali
Conosce esempi cardine del patrimonio artistico e culturale ed apprezza l’importanza della loro conservazione

MUSICA
Analizza e riconosce gli elementi costitutivi dei fenomeni sonori
Osserva e conosce le tematiche storico-sociali collegate alla musica
Intona la voce ed utilizza gli strumenti per riprodurre proposte sonore
Utilizza i linguaggi specifici della disciplina

SCIENZE MOTORIE
Padroneggia schemi posturali e motori, combinandoli tra loro in diversi contesti
Utilizza con consapevolezza le proprie potenzialità per realizzare azioni efficaci e per superare i propri limiti
Conosce e applica regole tecniche e semplici tattiche dei giochi praticati, mettendo in atto comportamenti leali
1°LIVELLO (di base): 6 - 2°LIVELLO (medio): 7 - 3°LIVELLO (medio-alto): 8 - 4°LIVELLO (avanzato): 9/10
*= l’asterisco nella casella corrispondente al 1°livello (di base) indica che la competenza è stata raggiunta solo a livello elementare
L’alunno si è inoltre distinto nelle seguenti attività significative_____________________________________________
CONSIGLIO ORIENTATIVO ____________________________________________________________________
Chiaravalle,_______________________________
Il Dirigente Scolastico_______________________
Il Presidente della Commissione ___________________
*****
51
Per quanto attiene invece alla valutazione degli aspetti relativi al comportamento, negli anni
passati la Commissione Valutazione ha fissato come indicatori l’autocontrollo e la socializzazione,
il rispetto delle regole, la partecipazione e l’impegno; i livelli di tali indicatori sono stati declinati
nella sottostante griglia:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
CONDOTTA
Scuola Primaria e Secondaria di primo grado
AUTOCONTROLLO E
SOCIALIZZAZIONE
RISPETTO
DELLE REGOLE
Patto di
corresponsabili
tà e
Regolamento
d’Istituto
PARTECIPAZIONE E
IMPEGNO
GIUDIZIO
Il suo comportamento
è sempre responsabile
e disponibile.
È puntuale e
preciso
nell’osservare
le regole della
vita scolastica.
OTTIMO
10
Il suo comportamento
è corretto e
disponibile.
Osserva con
diligenza le
regole della
vita scolastica.
Rispetta
generalmente
le regole della
vita scolastica.
Non sempre
rispetta le
regole della
vita scolastica.
È scarsamente
rispettoso delle
regole della
vita scolastica.
Si impegna con
serietà ed interesse
vivo, partecipando
con contributi
personali alla vita
scolastica.
Si dimostra motivato,
segue con attenzione
e interviene in modo
appropriato.
È costante
nell’impegno e nella
partecipazione.
DISTINTO
9
BUONO
8
Si interessa
adeguatamente alle
attività proposte
DISCRETO
7
Si interessa alle
attività proposte se
sollecitato.
SUFFICIENTE
6
Non si interessa alle
attività proposte e
rappresenta un
elemento di disturbo.
INSUFFICIENTE
5
Il suo comportamento
è sostanzialmente
corretto nei rapporti
interpersonali.
Non sempre riesce ad
instaurare rapporti
sereni con adulti e/o
compagni.
Ha difficoltà a stabilire
rapporti interpersonali
corretti e/o nella
comunicazione tende a
prevaricare gli altri.
Non riesce ad
instaurare rapporti
corretti con adulti e/o
compagni e manca di
senso di responsabilità.
Non riesce ad
accettare le
regole della
vita scolastica.
VOTO
52
Il Collegio dei Docenti ha inoltre stabilito di dedicare momenti specifici ad attività di
potenziamento e recupero, oltre a quanto ciascun docente o team intende attuare all’interno della
propria progettazione annuale. Tali momenti si svilupperanno secondo le sottoelencate modalità:
Per la Scuola Primaria
 nel mese di Novembre, i casi degli alunni con difficoltà di inserimento dovute a problemi di
varia origine, verranno confrontati con i docenti della Scuola dell’Infanzia che li hanno seguitii
l’anno precedente. Si predisporranno, di conseguenza, interventi individualizzati per il
recupero delle situazioni che hanno generato il problema in evidenza;
 agli alunni delle altre classi verrà proposto un percorso iniziale di circa un mese (dall’inizio
delle lezioni a metà Ottobre circa) per riprendere gradualmente le attività disciplinari,
privilegiando il ripasso delle conoscenze acquisite negli anni precedenti.
Per la Scuola Secondaria di Primo Grado:
 nei primi quindici giorni dell’anno scolastico, mentre le classi prime saranno impegnate nelle
attività di accoglienza, le classi seconde e terze attueranno percorsi di recupero e di
consolidamento delle abilità acquisite negli anni scolastici precedenti;
 al termine del primo quadrimestre e all’inizio del secondo, ogni docente, nell’ambito della
propria disciplina, non affronterà nuovi argomenti ma, previa suddivisione della classe in fasce
di livello, attuerà azioni individualizzate al fine di recuperare e/o rafforzare abilità e
conoscenze;
 nel mese di Novembre, i casi degli alunni delle classi prime con difficoltà di inserimento
dovute a problemi di varia natura, verranno confrontati con i docenti della scuola primaria che
li hanno seguiti l’anno precedente. Si predisporranno, quindi, interventi individualizzati per il
recupero delle situazioni che hanno generato il problema in evidenza.
A conclusione di ogni unità di apprendimento, prevista dalla programmazione annuale, verranno
verificati i traguardi delle competenze conseguiti, mediante verifiche orali e/o scritte. Qualora
l’insegnante ravvisasse un parziale conseguimento degli obiettivi, si attiverà per riproporre i
concetti non acquisiti, al fine di arrivare efficacemente a ciascun allievo, in relazione al proprio
stile di apprendimento. Accanto alle strategie volte alla comunicazione efficace, nel rispetto della
molteplicità delle intelligenze, i docenti struttureranno prove di verifica per livelli o
individualizzate: l’obiettivo è quello di consentire agli alunni di superare traguardi adeguati alle
capacità individuali ed evitare altresì l’ingenerarsi del senso di inadeguatezza verso le prove
scolastiche. Non ultimo sarà il ricorso all’autocorrezione, che il docente proporrà
sistematicamente all’alunno per consentirgli di operare una riflessione sul proprio apprendimento,
individuare automaticamente l’errore ed evitarne la reiterazione nel tempo.
Accanto ai suddetti percorsi, per entrambi gli ordini di scuola, dato il cospicuo numero di alunni
provenienti da Paesi extracomunitari con particolari difficoltà linguistiche, l’Istituto organizzerà
attività di recupero linguistico con l’intervento di un insegnante interno. L’intervento interesserà
gli alunni il cui bisogno formativo è essenzialmente quello dell’apprendimento delle strumentalità
di base relative alla comprensione e comunicazione, onde favorire un concreto inserimento nella
realtà scolastica e sociale.
SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
Anche nel corrente anno scolastico, 2013-2014, il nostro Istituto parteciperà al SNV con le classi III
e V della Scuola Primaria e I della Scuola Secondaria di Primo Grado. Tutti gli studenti di tali classi
saranno quindi sottoposti alla valutazione degli apprendimenti in Italiano e Matematica.
Per gli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria, invece, si continuerà a tener conto della
valutazione degli apprendimenti che si effettuerà in occasione della Prova Nazionale dell’Esame di
Stato al termine del Primo Ciclo d’Istruzione, dall’ anno scolastico 2009-2010 entrata a far parte a
pieno titolo del computo della votazione finale.
Per quanto sopra esposto, il Collegio dei docenti ha deliberato di preparare i ragazzi delle classi
prime, seconde e terze a questo tipo di rilevazioni, al loro linguaggio, alle loro consegne,
sottoponendoli a due simulazioni di Prove Invalsi di Italiano e Matematica nel corso dell’anno (una
per quadrimestre), la cui valutazione verrà trascritta sul registro del docente e concorrerà insieme
alle altre valutazioni alla formulazione del voto finale della scheda.
53
Il Collegio dei docenti dell’Istituto ha inoltre fissato i seguenti obiettivi disciplinari minimi e
imprescindibili da conseguire al termine del Primo ciclo di Istruzione:
LINGUA ITALIANA
leggere
solo se guidato, comprende alcune tipologie testuali per:
 coglierne l’idea generale
ascoltare
se guidato, adotta strategie di attenzione per:
 comprendere il messaggio principale di quanto ascoltato
 migliorare la propria capacità di concentrazione
parlare
se guidato, utilizza semplici tecniche dell’esposizione orale per:
 parlare delle proprie esperienze
 ripetere i concetti essenziali di quanto studiato
scrivere
se guidato, utilizza alcune tecniche della comunicazione scritta per:
 produrre semplici testi
INGLESE
comprensione orale:
 riconosce parole ed espressioni familiari relativi a se stesso e alla famiglia
comprensione scritta:
 comprende parole ed espressioni familiari relativi a se stesso e alla famiglia, frasi molto
semplici di annunci, cartelloni, cataloghi
produzione scritta:
 sa scrivere una semplice cartolina di saluti
 sa riempire i moduli con i dati personali
parlato:
1. interazione
 sa interagire in modo semplice con l’aiuto dell’interlocutore
 sa porre e rispondere a domande semplici su argomenti molto familiari o che riguardino
bisogni immediati
2. produzione
 sa usare semplici frasi per parlare di se stesso
FRANCESE
comprensione orale:
 riconosce parole e semplici frasi relativi a se stesso e alla famiglia
comprensione scritta:
 comprende parole ed espressioni familiari relativi a se stesso e alla famiglia
produzione scritta:
 sa completare schemi semplici, schede e formulari con dati personali
parlato:
1. interazione
 sa rispondere a domande semplici su particolari personali con l’aiuto dell’interlocutore
2. produzione
 sa formulare frasi molto semplici per presentare se stesso con l’aiuto dell’interlocutor
54
MATEMATICA
Lettura della realtà e risoluzione dei problemi concreti e significativi

se guidato/a, comprende e utilizza gli elementi essenziali di un problema concreto per
ricercarne una possibile soluzione
raccolta, organizzazione, rappresentazione e interpretazione dei dati

raccoglie, organizza e rappresenta i dati per interpretare fenomeni statistici legati a
situazioni concrete
padronanza dei concetti fondamentali della matematica e riflessione sui principi e sui
metodi applicati

conosce alcuni concetti matematici e li utilizza per risolvere quesiti riferiti a situazioni
familiari

uso del linguaggio e dei simboli matematici
 conosce alcune espressioni simboliche e le utilizza per rappresentare il linguaggio
matematico nella sua forma più semplice
SCIENZE
osservazione della realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali
 osserva i fenomeni naturali per coglierne il significato nella sua forma più semplice
comprensione degli elementi tipici dell’ambiente naturale e antropico
 possiede alcune conoscenze dell’ambiente naturale e antropico, che utilizza per cercare di
comprenderne gli aspetti essenziali
sviluppo di atteggiamenti di studio e ricerca nei confronti della realtà naturale
 manifesta un certo interesse verso la realtà naturale per cercare di scoprirne i principali
meccanismi di funzionamento
TECNOLOGIA E INFORMATICA




se aiutato/a, osserva oggetti tecnici per utilizzarli in alcune situazioni-tipo
conosce gli strumenti del disegno tecnico per riprodurne alcune forme conosciute
conosce l’esistenza di varie attività lavorative per potersi far aiutare nell’orientamento
scolastico-professionale
conosce le risorse di base del sistema operativo per utilizzarle in alcune situazioni
necessarie
STORIA
Se guidato, conosce in maniera essenziale alcuni argomenti oggetto di studio per:
 individuare semplici relazioni di causa-effetto tra fatti storici
 ricavare semplici relazioni da una fonte iconografica
55
GEOGRAFIA
Se guidato, conosce in maniera essenziale gli argomenti oggetto di studio per:
 possedere una carta mentale dell’ambiente in cui si vive
 distinguere l’ambiente dal paesaggio
ARTE E IMMAGINE


rappresenta e rielabora alcuni semplici aspetti della realtà circostante e della fantasia, per
esprimere la conoscenza di sé e le proprie esperienze mediante l’uso di alcuni linguaggi
visuali e tecniche da lui/lei più congeniali
conosce solo in parte alcuni esempi del patrimonio artistico-culturale per apprezzare
l’importanza della loro conservazione.
MUSICA
capacità di ascoltare
 analizza e riconosce gli elementi costitutivi dei fenomeni sonori esaminati per prenderne
coscienza in modo non sempre preciso

osserva e conosce le tematiche storico-sociali collegate alla musica per comprendere le
questioni inerenti l’area sonora della società moderna in contesti semplici e già conosciuti
espressione strumentale e vocale
 è impreciso nell’intonare le proposte sonore

nell’uso degli strumenti riproduce semplici proposte sonore
elaborazione musicale
 analizza in modo essenziale il materiale sonoro per rielaborarlo

interviene per variare una struttura negli aspetti dinamico, ritmico, anche se in maniera
semplice
comprensione del linguaggio
 Se guidato, conosce i linguaggi specifici per utilizzarli in maniera semplice
EDUCAZIONE MOTORIA


utilizza schemi posturali e motori per risolvere situazioni in contasti già sperimentati
ammette l’importanza delle regole per stabilire corretti rapporti con gli altri
56
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
L’autovalutazione si realizza a vari livelli mediante:
-riflessione da parte del singolo docente e/o di ciascun Consiglio di Intersezione e di Classe
sull’efficacia della propria proposta didattica, al fine di predisporre eventuali interventi
correttivi;
-autoanalisi da parte dei responsabili di specifiche attività e dei gruppi di progetto che
producono resoconti sui risultati ottenuti, evidenziando punti di forza e di debolezza emersi
durante la loro attuazione;
-analisi da parte del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto, ciascuno per gli aspetti di
propria competenza, della corrispondenza tra obiettivi previsti nel Piano dell’Offerta
Formativa e risultati raggiunti , allo scopo di apportare miglioramenti;
- analisi, da parte del Collegio dei Docenti, delle risultanze delle prove Invalsi di Italiano e
Matematica del SNV (classi seconde e quinte della Scuola Primaria e classi prime della Scuola
Secondaria) e della Prova Nazionale (classi terze della Secondaria);
-successivo confronto tra le suddette risultanze e gli esiti finali della Scuola per le medesime
classi e discipline, allo scopo di monitorare l’efficacia degli apprendimenti, apportare
miglioramenti sugli aspetti di criticità emersi e valorizzare gli eventuali punti di forza
registrati;
-monitoraggio tramite questionari rivolti agli alunni, ai genitori e al personale scolastico tutto
per verificare la validità degli interventi formativi e in generale di tutte le scelte
organizzative.
A decorrere dal presente anno scolastico, 2013-2014, l’Istituto entrerà inoltre a far parte della
Rete AU.MI per l’Autovalutazione e il Miglioramento, allo scopo di avviare un sistema di
monitoraggio sui propri processi di apprendimento che trovi nel confronto costruttivo con altri
istituti validi spunti di riflessione e/o di supporto.
57
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
La formazione dei docenti, diritto-dovere, non è solo un impegno ma un forte
bisogno. Oggi assistiamo a cambiamenti repentini della nostra società, delle nuove
generazioni che ci vengono affidate, ma anche dei saperi, delle conoscenze,
nonostante la Scuola italiana continui ad essere organizzata in modo statico,
frammentario e con scarse risorse a disposizione. Occorre quindi ripensare e rivedere
i curricoli scolastici e la loro modalità di traduzione didattica.
Pertanto il Collegio Docenti ha proposto di lavorare sui seguenti corsi di formazione,
che avranno una ricaduta, attraverso percorsi di ricerca-azione, sul lavoro in classe:



Analisi delle Indicazioni Nazionali, attraverso la costituzione di una rete di
scuole (in fase di progettazione);
“La Revisione dei curricoli in chiave interculturale a sostegno dell’autonomia
scolastica”;
“Approcci multiculturali della letteratura per la scuola di tutti”.
Per quanto riguarda la formazione della Didattica della Matematica, già avviata negli
ultimi anni, si auspica la prosecuzione del percorso intrapreso con la prof.ssa Sbaragli
e le insegnanti Campolucci e Maori.
Per l’ottimizzazione delle risorse economiche, continuerà la collaborazione con gli
Istituti Comprensivi di Monte San Vito e di Montemarciano.
Per obbligo di legge, quest’anno sono previste dodici ore di formazione sulla
Sicurezza per tutto il personale scolastico, docente e ATA, da svolgersi tra il mese di
Ottobre e il mese di Novembre 2013.
58
PARTE TERZA SCUOLA E FAMIGLIA
PARTE SECONDA IL CURRICOLO VERTICALE
Premessa
Per essere efficace, il progetto educativo che la scuola si propone di realizzare, necessita della
condivisione da parte della famiglia.
Occorre allontanare il rischio della contrapposizione e dell’indifferenza che possono depotenziare
il lavoro che si fa a scuola, generando mancanza di fiducia nei ragazzi, carenza di credibilità
nell’istituzione scolastica, disagio tra gli insegnanti.
Da tutto ciò scaturisce la necessità di un’attenta collaborazione tra scuola e famiglia che si
espliciti attraverso relazioni costanti, nel riconoscimento dei reciproci ruoli e nel supporto
vicendevole per le comuni finalità educative.
Alla scuola si affacciano, accanto alle famiglie del territorio, anche quelle che provengono da
differenti regioni o altre scuole della regione, famiglie di nazioni estere che esprimono il bisogno
di rinfrancare la propria identità in una cultura per loro nuova.
Le famiglie dei bambini con disabilità chiedono alla scuola sostegno per promuovere le risorse dei
propri figli mediante il riconoscimento delle differenze e la costruzione di ambienti educativi
accoglienti e inclusivi.
Per stabilire un rapporto proficuo scuola-famiglia, sono previsti confronti tra insegnanti e genitori
dove chiarire gli obiettivi, le modalità di lavoro, i risultati attesi ed instaurare una collaborazione
fattiva, onde evitare divergenze sugli interessi e sulle modalità di intervento.
In particolare, si effettueranno, nel corso dell’anno scolastico, colloqui periodici tra genitori e
docenti in tutti gli ordini di scuola.
Qualora gli insegnanti e i genitori lo ritenessero opportuno, oltre ai suddetti momenti di incontro,
è possibile richiedere colloqui individuali nell’arco dell’intero anno scolastico, in giorni ed orari
concordati con breve preavviso.
Le forme istituzionali di partecipazione dei genitori all'interno della Scuola mediante gli organi
collegiali prevedono: Consigli di Intersezione, di Interclasse, di Classe e il Consiglio di Istituto.
Per consentire una partecipazione più attenta, consapevole ed efficace, vengono proposti alcuni
incontri di formazione ai genitori eletti negli organi collegiali e allargati a tutte le componenti
scolastiche interessate, in compartecipazione con genitori e associazioni che li rappresentano nel
territorio.
In base alle esigenze eventualmente emerse nel corso dell'anno scolastico, i genitori possono
riunirsi in assemblea presso i locali scolastici, previa richiesta dei rappresentanti di classe.
59
Patto di corresponsabilità
Patto di corresponsabilità tra Scuola e Famiglia (D.p.r. 21/11/2007 n.235)
Il patto di corresponsabilità è un documento in cui Scuola e Famiglia, analizzate le esigenze e le
aspettative di entrambi, stabiliscono concordemente le regole per costruire relazioni di fiducia e
collaborazione. Lo scopo è quello di sviluppare senso di responsabilità e impegno reciproco per
ottenere risultati efficaci.
La nostra offerta
A te……………………………………….
chiediamo di:
A voi, genitori di……………………
chiediamo di:
Ci impegniamo per:
Impegnarti per:
Impegnarvi per:
*creare a scuola un clima di
serenità, cooperazione e armonia
per assicurare una crescita
integrale della persona e un
servizio educativo-didattico di
qualità;
*realizzare i curricoli disciplinari,
le scelte organizzative e le
metodologie didattiche elaborate
nel POF;
*promuovere le abilità sociali
necessarie a raggiungere una
buona
convivenza
civile,
l’educazione,
il
senso
di
responsabilità,
l’impegno,
il
pensiero critico;
*stimolare
la
motivazione
all’apprendimento per affrontare
nuove conoscenze in modo
consapevole;
*mettere in atto gli accorgimenti
possibili
per
recuperare
le
difficoltà e per sviluppare le
potenzialità di ciascuno;
*agevolare
l’integrazione
di
ciascun alunno nel rispetto della
diversità;
*favorire un rapporto costruttivo
tra Scuola e Famiglia attraverso
un atteggiamento di dialogo e di
collaborazione educativa;
*contattare
la
famiglia
e
segnalare problemi relativi a
frequenza, puntualità, profitto,
comportamento, in modo da poter
intervenire insieme all’insorgere
di difficoltà;
*rendere trasparenti le regole ed
esigerne
il
rispetto
(anche
attraverso
i
provvedimenti
esplicitati
nel
Regolamento
d’Istituto).
*frequentare regolarmente le
lezioni
e
presentarti
con
puntualità a scuola, fornito di
tutto il necessario richiesto dalle
attività in orario;
*curare i compiti assegnati a casa
e comunicare alla tua famiglia,
tramite diario o avvisi, le
iniziative della scuola;
*ascoltare, rispettare il turno
della parola, usare un linguaggio
adeguato all’ambiente educativo
che frequenti;
*comunicare
agli
insegnanti
eventuali difficoltà tue e del
gruppo allo scopo di cercare
soluzioni;
*accettare eventuali insuccessi
nel tuo lavoro con serenità e
motivazione al miglioramento
personale
e
accettare
gli
insuccessi dei compagni senza
umiliarli;
*conoscere e rispettare le norme
per gli studenti contenute nel
Regolamento d’Istituto e farle
rispettare ai compagni;
*comportarti correttamente sia
nell’ambito della scuola che in
occasione
di
uscite,
visite
didattiche o gite;
*contribuire alla cura degli
ambienti scolastici, evitando di
sporcare o danneggiare arredi e
spazi, anche esterni;
*curare le relazioni con i
compagni, con i docenti, con i
collaboratori scolastici e con
quanti operano nella scuola.
*collaborare con la Scuola nel
sostenere l’apprendimento delle
regole
di
convivenza
e
nell’assunzione di impegno e
responsabilità
da
parte
di
vostro/a figlio/a;
*scambiare con gli insegnanti ogni
informazione utile alla buona
riuscita del lavoro scolastico e
della relazione educativa, anche
per rimuovere eventuali cause di
demotivazione, disagio o scarso
impegno;
*stimolare
la
motivazione
all’esperienza
scolastica
per
favorire
un
apprendimento
consapevole;
*collaborare con la Scuola,
controllando sistematicamente il
lavoro di vostro/a figlio/a,
curando l’esecuzione dei compiti,
usando il diario personale per
eventuali comunicazioni ScuolaFamiglia;
*partecipare con regolarità ai
momenti di incontro e confronto
con la Scuola;
*giustificare sempre le assenze
e/o
i
ritardi
dello/a
studente/essa,
utilizzando
l’apposito libretto o i moduli
forniti dalla Scuola;
*curare l’igiene personale e
l’abbigliamento
del
proprio
figlio/a, nel rispetto di sé e degli
altri.
60
Consiglio di Istituto
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Triennio 2012/ 2013 – 2013/2014 – 2014/2015
PRESIDENTE ELETTO: Marcucci Tiziana
Componente docenti
Albini Simonetta
Bandieramonte Agata
Barbanera Rosanna
Bini Stefania
Biondi Maria Antonietta
Bolletta Marta
Cicala Enza
Montesi Sara
Componente genitori
Brandoni Maurita
Cesanelli Alessandra
Latini Daniele
Marocchi Silvia
Rossi Marco
Tanfani Stefano
Tarallo Maria Rosaria
Componente ATA
Menotti Massimo
Paradisi Mara
GIUNTA ESECUTIVA
Componente
di diritto
Componnte
Docenti
Dirigente Scolastico:
prof.ssa
Cinzia
Cipolletta
Bandieramonte Agata
Componente
genitori
Rossi Marco
Tanfani Stefano
Componente
ATA
Paradisi Mara
DSGA:
Bruna Ballarini
61
Registro elettronico
Con il decreto legge n. 95/2012 contenente “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della
spesa pubblica”, convertito dalla legge n. 135/2012, è stato dato un ulteriore impulso al processo
di dematerializzazione che nella scuola riguarda:


le iscrizioni da effettuare con modalità on-line;
la pagella in formato elettronico, con la stessa validità legale del documento cartaceo, da
rendere disponibile per le famiglie sul web o tramite posta elettronica o altra modalità
La informatizzazione delle procedure scolastiche consente



di trattare le informazioni tipicamente presenti nel registro di classe e del docente
(assenze, giustificazioni, provvedimenti disciplinari, argomenti svolti, valutazioni, etc.)
di facilitare le comunicazioni con le famiglie mediante l’accesso riservato ad informazioni
quali assenze degli alunni, valutazioni, comunicazioni da parte dei docenti o della scuola,
etc.
di realizzare un ambiente con nuove funzionalità rivolte alla didattica quali
comunicazione dei compiti per casa, messa a disposizione di materiale didattico, gestione
dei compiti per casa e di classe, etc. .
Il nostro Istituto, che già lo scorso anno aveva avviato il processo di dematerializzazione
cartacea con l’introduzione della pagella on-line, ha quest’anno compiuto un ulteriore passo
in avanti con l’introduzione del registro elettronico nella Scuola Primaria e Secondaria di
primo grado.
DECRETO-LEGGE 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012 n.135
Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini.
Titolo II – Riduzione della spesa delle amministrazioni statali e degli enti non territoriali Art. 7 –
Riduzione della spesa della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri
(…)
27. Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca predispone entro 60 giorni dalla
data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto un Piano per la
dematerializzazione delle procedure amministrative in materia di istruzione, università e ricerca
e dei rapporti con le comunità dei docenti, del personale, studenti e famiglie.
28. A decorrere dall’anno scolastico 2012-2013, le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali di
ogni ordine e grado per gli anni scolastici successivi avvengono esclusivamente in modalità on
line attraverso un apposito applicativo che il Ministero dell’istruzione, dell’università e della
ricerca
mette
a
disposizione
delle
scuole
e
delle
famiglie.
29. A decorrere dall’’anno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche ed educative redigono la
pagella
degli
alunni
in
formato
elettronico.
30. La pagella elettronica ha la medesima validità legale del documento cartaceo ed è resa
disponibile per le famiglie sul web o tramite posta elettronica o altra modalità digitale. Resta
comunque fermo il diritto dell’’interessato di ottenere su richiesta gratuitamente copia cartacea
del
documento
redatto
in
formato
elettronico.
31. A decorrere dall’anno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche e i docenti adottano
registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico.
32. All’attuazione delle disposizioni del presente articolo si provvede con le risorse umane,
strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico
della finanza pubblica.
62
Calendario scolastico
Calendario scolastico 2013/2014
19/09/2013
Inizio lezioni
Dal 01/11/2013 al 02/11/2013
Festa di Tutti i Santi – Commemorazione dei
morti
08/12/2013
Immacolata Concezione
Dal 23/12/2013 al 06/01/2014
Vacanze natalizie
17/01/2014
Sospensione lezioni
(Delibera Consiglio di Istituto)
Dal 17/04/2014 al 22/04/2014
Vacanze pasquali
Dal 25/04/2014 al 26/04/2014
Ponte 25 Aprile
01/05/2014
Festa del Lavoro
02/06/2014
Festa nazionale della Repubblica
07/06/2014
Termine lezioni Scuola Primaria e Secondaria
30/06/2014
Termine
attività
dell’Infanzia
didattiche
Scuola
63
Rapporti Scuola-Famiglia
Scuola dell’Infanzia
Settembre: incontro con i genitori dei bambini neo-iscritti, per illustrare le modalità di
inserimento
Ottobre: incontro per l’elezione dei rappresentanti di sezione e la presentazione della
programmazione annuale;
Novembre: Intersezione; Colloqui 3 anni
Dicembre: Colloqui 4/5 anni
Gennaio-Febbraio: Scuola aperta; Colloqui 5 anni
Febbraio: Intersezione
Maggio: Intersezione
Giugno: lettura schede bambini 5 anni;
Scuola Primaria
Settembre: incontro con i genitori degli alunni della prima classe per illustrare le metodologie
didattiche e per instaurare un approccio collaborativo.
Ottobre: incontro per l’elezione dei rappresentanti dei consigli di interclasse e per presentare la
progettazione annuale;
Novembre: Interclasse
Dicembre: Colloqui
Gennaio: incontro genitori future classi prime; Scuola aperta; Interclasse;
Febbraio: scrutini; pubblicazione esiti (con eventuale colloquio a richiesta);
Marzo: Interclasse
Aprile: Colloqui
Maggio: Interclasse;
Giugno: scrutini; pubblicazione esiti.
64
Scuola Secondaria di primo grado
Ottobre: incontro per l’elezione dei rappresentanti di classe e la presentazione della
Classe;
programmazione; Consigli di
Novembre-Dicembre -Marzo-Aprile –Maggio (fino alla prima decade ): colloqui individuali settimanali con i docenti
previo appuntamento
Novembre: Consigli di Classe con genitori
Dicembre: Consigli di Classe e Colloqui generali; Consigli delle classe III per Consiglio Orientativo
Gennaio: Scuola aperta
Febbraio: scrutini; pubblicazione eiti (con eventuale colloquio a richiesta):
Marzo: Consigli di Classe con genitori
Aprile: Colloqui generali
Maggio: prescrutini;
Giugno: scrutini; pubblicazione esiti
Nell’arco dell’anno scolastico, qualora se ne ravvisi la necessità, i docenti dei vari ordini di scuola possono indire
assemblee con i genitori o stabilire incontri individuali per particolari problematiche. I genitori eletti negli organi
collegiali hanno facoltà di riunire in assemblea gli altri genitori.
L’Istituto organizza, inoltre, con i genitori, i seguenti momenti di confronto:
 “Scuola aperta alle famiglie” con gli alunni e i genitori (Scuola dell’Infanzia , Scuola Primaria e Secondaria di
1° grado)
 “Orientamento” (Scuola Secondaria di 1° grado)
 “Essere cittadini””
 “Pallavolo per genitori”
Scuola aperta alle famiglie
Per far conoscere ai potenziali nuovi iscritti le nostre strutture e la nostra Offerta formativa, nel periodo
Gennaio-Febbraio saranno organizzate delle giornate di “Scuola aperta alle famiglie”.
Nell’ambito dell’iniziativa il Dirigente Scolastico accoglierà i genitori e spiegherà, in un incontro apposito,
l’organizzazione e le attività dell’ordine di scuola specifico; lascerà poi che ciascuno possa visitare il
plesso nel quale i docenti, anche con l’aiuto di qualche alunno volenteroso e collaborativo, illustreranno
alcune attività e guideranno i genitori, i bambini e i ragazzi nel prendere visione di materiali di tipo
diverso, relativi alle esperienze maturate negli anni pregressi (ad es. in occasione delle Giornate del
Rispetto, per la realizzazione del Giornalino scolastico, per le iniziative premiate, per le attività artisticomusicali, per le Certificazioni linguistiche, ecc…)
65
CONCLUSIONI
CONSIDERAZIONI FINALI
Conclusa la presentazione della formulazione del POF, si suggeriscono alcuni importanti spunti di
riflessione.
In primo luogo, il Piano dell’Offerta Formativa è frutto di un’attività di progettazione condivisa;
pertanto, i docenti della Commissione POF si confrontano con i genitori membri del Consiglio di Istituto
per discuterne insieme gli indirizzi generali (così come recita il DPR 275/99, art.3 comma3).
È fondamentale, infatti, valorizzare e chiamare a responsabilità ciascun soggetto le cui azioni, sia
direttamente sia indirettamente, abbiano un effetto educativo, in quanto i problemi complessi richiedono
l’apporto e il coinvolgimento di tutti e, quindi, processi di interazione, interconnessione, integrazione,
corresponsabilizzazione per la “costruzione di una comunità educante che vuol farsi veramente, e non
retoricamente, carico di tutti e di ciascuno” (don Milani).
In secondo luogo, il POF è, per sua natura, un mosaico di impegni che ci si assume, una dichiarazione
di intenti a livello educativo, organizzativo, curricolare, extracurricolare. Si tratta, dunque, di un
processo la cui progettazione non si esaurisce con la definizione del documento stesso, ma che necessita
di un’ultima fase: la valutazione del Piano di intenti per innovarlo l’anno successivo.
Occorre creare una condivisione che possa determinare uno stile di lavoro per cui tutti si sentano parte
integrante di un unicum che rifletta sull’identità dell’Istituto e sul senso del proprio procedere, evitando il
rischio che le risorse umane diventino isole o siano disgregate tra loro: c’è crescita solo nel confronto,
nella collaborazione, nella condivisione.
A fine anno scolastico sarebbe opportuno, altresì, un momento di riflessione anche con i genitori membri
del Consiglio di Istituto, per sviluppare una mentalità, uno stile di lavoro che solleciti nella progettazione
il senso di responsabilità, di razionalità e di partecipazione di ogni componente del mondo della scuola,
nei limiti dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno.
Il nostro desiderio più grande di adulti, educatori, genitori e insegnanti, è che ci sia per ognuno dei
nostri bambini e dei nostri ragazzi, la consapevolezza di avere sempre da parte nostra sguardi, nel
contempo, assertivi ma attenti ai loro bisogni e al loro percorso di crescita.
Che sia un anno di lavoro proficuo e di soddisfazione per tutti.
*********
66
INDICE
INTRODUZIONE
Premessa del Dirigente Scolastico…………………………….
La mission e i valori………………………………………………….
Pag. 3
Pag. 4
PARTE PRIMA: aspetti strutturali
Chi siamo……………………………………………………………
Organigramma d’Istituto…………………………………..
Organigramma della Sicurezza………………………….
Ufficio di Segreteria………………………………………….
Plessi scolastici: orario di funzionamento…………
Contatti……………………………………………………………….
Scuola dell’Infanzia: organizzazione interna……
Scuola Primaria: organizzazione interna……………
Scuola Second. di 1° grado: organizz.int…………
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
7
10
11
12
13
14
15
20
24
PARTE SECONDA: il curricolo verticale
Area progettuale nei tre ordini di scuola………………….
“A scuola con noi”…………………………………………………….
Progetto “Essere cittadini……………”…………………………
Progetto E.DU.CA. Comenius regio……………………………
“Revisione dei curricoli in chiave interculturale……
Continuità e Orientamento……………………………………….
Piano Annuale di Inclusione………………………………………
Accoglienza alunni non italofoni………………………………
Valutazione e Autovalutazione d’Istituto………………..
Formazione e Aggiornamento………………………………….
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
27
31
33
34
35
36
39
43
47
58
PARTE TERZA: scuola e famiglia
Premessa…………………………………………………………….......
Patto di corresponsabilità………………………………………….
Consiglio di Istituto……………………………………………………
Registro elettronico……………………………………………………
Calendario scolastico…………………………………………………
Rapporti Scuola-Famiglia…………………………………………..
Scuola aperta……………………………………………………………
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
59
60
61
62
63
64
65
CONCLUSIONI
Considerazioni finali………………………………………………….
Indice…………………………………………………………………………..
Pag. 66
Pag. 67
67