2014 – 05 Giugno - FLC CGIL Lombardia

Dirigenti Scolastici
NOTIZIARIO NAZIONALE
030/ 2014 – 05 Giugno 2014
REDAZIONE : R. Ciuffreda - Coordinamento Nazionale STRUTTURA COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC
IN PRIMO PIANO
01. CONCORSO DIRIGENTI: La Camera converte in legge
DdL sulle Misure urgenti per garantire il SERVIZIO
SCOLASTICO
SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
02. Edilizia scolastica: il Censis lancia l’allarme
03. Incontro al MIUR su Bisogni educativi speciali e ICF
NORME : SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA
04. Assenze per prestazioni specialistiche ed esami
diagnostici: la FLC CGIL impugna la circolare della
Funzione Pubblica
05. Un'altra vittoria per la FLC, in Basilicata altre due
sentenze ci danno ragione
06. Vertenza ITP C999 e C555: la FLC CGIL ricorre in
appello
PERSONALE : PROBLEMI CONTRATTUALI – SCATTI - PROFILI
07. Scatti di anzianità e posizioni economiche personale
ATA: i sindacati convocati all'Aran il 5 giugno
PERSONALE : ORGANICI – INIDONEI – ITP
08. Organici scuola 2014/2015: personale ATA, secondo
incontro di informativa
PERSONALE : MOBILITA’ ED UTILIZZAZIONI
09. Mobilità scuola 2014/2015: personale educativo, l’11
giugno la pubblicazione dei movimenti
PRECARIATO, RECLUTAMENTO, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI
10. Graduatorie ad esaurimento docenti 2014: possibile la
regolarizzazione per le istanze non andate a buon fine
11. Graduatorie d'istituto docenti: le funzioni per il
modello B on-line non sono ancora disponibili
OPINIONI A CONFRONTO : LA VALUTAZIONE DELLE SCUOLE
12. Che fine ha fatto il progetto VALeS?
SCUOLA : NAVIGANDO IN RETE
13. Emergenza Educazione!!! - di Maurizio Tiriticco
ALLEGATI
 Testo definitivo del DdL di conversione del Decreto-Legge 7 aprile 2014, n. 58,
Misure urgenti per garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico

Disegno di Legge concorso ds e testo coordinato

Leggi il comunicato stampa dei dirigenti scolastici della Toscana e della
Lombardia

sentenza tribunale potenza del 17 aprile 2014 riconoscimento retribuzione
docente vicario

sentenza tribunale matera 333 dell 8 maggio 2014 riconoscimento retribuzione
docente vicario

nota 5541 del 30 maggio 2014 istanze graduatorie ad esaurimento non andate
a buon fine

nota 5543 del 30 maggio 2014 chiarimenti modello b graduatorie d istituto
docenti

valutare le scuole le logiche generali del progetto vales
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QUARANTENNALE DELLA STRAGE DI BRESCIA
Forse il nodo di ogni nostro destino, quello che ci perde o ci salva, sta qui, in
questa vicenda del ricordare e del dimenticare.
Gesualdo Bufalino
Scrittore
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IN PRIMO PIANO
01. CONCORSO DIRIGENTI: La Camera converte in legge DdL sulle
Misure urgenti per garantire il SERVIZIO SCOLASTICO
Convertito in legge il Decreto-Legge
7 aprile 2014, n. 58 DL salvadirigenti.
Approvato
anche
un
odg
su
internalizzazione pulizie scuole
Approvato con on 281 sì, 71 no e 29 astenuti il Decreto cosiddetto salva-dirigenti, dal
momento che fa salvo l'esercizio della funzione dirigenziale a seguito di annullamento
giurisdizionale della procedure dell'ultimo concorso bandito.
In pratica, il personale in servizio con contratto a tempo indeterminato con funzioni di
Dirigente scolastico, a seguito della procedura concorsuale annullata, continua, a svolgere le
proprie funzioni, in via transitoria e fino all'avvenuta rinnovazione della procedura concorsuale,
nelle sedi di rispettiva assegnazione alla data in entrata in vigore del decreto.
Inoltre, specifica il testo, sono
nell'espletamento degli incarichi"
fatti
salvi
"gli
atti
adottati
dal
predetto
personale
Nel secondo articolo, invece, si danno indicazioni per il regolare svolgimento dei servizi di
pulizia e ausiliari nelle scuole.
Si è persa un’occasione:

la responsabilità dell’annullamento del concorso viene attribuita dalla
magistratura amministrativa all’Amministrazione scolastica, ma chi ci rimette
sono i cittadini incolpevoli, che hanno il torto di aver superato con merito le
prove e di essere stati valutati positivamente da Commissioni il cui operato
non è stato messo in alcun modo in discussione dalle sentenze.

Il governo risponde in maniera ideologica a un problema di carattere
amministrativo: davanti ad un errore formale non imputabile ai partecipanti al
concorso, di fatto replica punendo le persone e coprendo la legittimità degli
atti dell'amministrazione stessa. Con buon senso e rispetto della sentenza si
poteva dare una risposta complessiva alle aspettative di tutti i soggetti in
campo, si è invece scelta la risposta burocratica.
ALLEGATI

Testo definitivo del DdL di conversione del Decreto-Legge 7 aprile 2014, n. 58,
Misure urgenti per garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico

Disegno di Legge concorso ds e testo coordinato

Leggi il comunicato stampa dei dirigenti scolastici della Toscana e della
Lombardia
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SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
02. Edilizia scolastica: il Censis lancia l’allarme
Comunicato stampa di Domenico
Pantaleo, Segretario generale
della
Federazione
Lavoratori
della Conoscenza CGIL.
L'ultimo rapporto Censis sullo stato disastroso degli edifici scolastici riconferma l'allarme
per la sicurezza e la salute del personale e degli studenti.
Occorre passare rapidamente dagli annunci a interventi concreti per avviare progetti di
costruzione di nuovi edifici, rimozione dell'amianto, messa in sicurezza e manutenzione
straordinaria degli edifici scolastici. Deve essere chiarito quali sono le effettive risorse a
disposizione, con quali tempi e con quali procedure. Non si possono attendere tempi biblici
e assistere impotenti a ritardi nella realizzazione degli interventi. Siamo all'assurdo che dei 500
milioni di euro attivati con le delibere Cipi del 2004 e del 2006 nel 1 semestre 2013 ne erano
stati utilizzati solo 143. L'istruttoria dei progetti ha tempi troppo lunghi e non vengono mai
chiarite le responsabilità.
La cabina di regia per coordinare e monitorare gli interventi deve essere messa nelle condizioni
di operare facendo interagire le diverse responsabilità istituzionali e le autonomie
scolastiche. Chiediamo che vengano informati famiglie, personale della scuola e studenti sullo
stato dei singoli edifici e rischi potenziali per la salute e la sicurezza.
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03. Incontro al MIUR su Bisogni educativi speciali e ICF
Un po’ di ragionevolezza non
guasta mai. Per la FLC sui BES
permangono criticità sostanziali
e problemi ancora aperti.
L’incontro si è svolto il 3 giugno, al MIUR, presso la Direzione generale dello studente.
Due i punti principali all’ordine del giorno: offrire un primo bilancio sulla questione dei Bisogni
educativi speciali (BES) alla fine di un anno scolastico considerato sperimentale e dare
alcune comunicazioni sull’ICF (la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della
Disabilità e della Salute definita dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità). Riguardo al primo
punto, è da registrare innanzitutto l’apprezzabile esito della nota del 22 novembre 2013, frutto
dell’intervento della nostra organizzazione sindacale che ha determinato una proficua
interazione tra Amministrazione e sindacati.
Due precedenti note, finalizzate a dare esecutività alla Direttiva del 2012, avevano suscitato
nelle scuole critiche, malumori e proteste a causa di un approccio decisamente dirigista, per
non dire autoritario, burocratizzante e fortemente invasivo delle prerogative dell’autonomia
scolastica.
Un approccio che la nota di novembre aveva smussato e sostanzialmente ri-orientato
contribuendo a riportare nelle scuole un po’di serenità utile ad affrontare questioni assai
rilevanti sul terreno dell’inclusività e del diritto allo studio quali sono le strategie organizzative,
metodologiche e didattiche sul terreno dei BES.
L’Amministrazione continuerà a lavorare per supportare il lavoro di docenti e scuole, anche
attraverso la realizzazione di un portale dedicato ai BES, alla documentazione di
esperienze, alla diffusione di buone pratiche, alla formazione dei docenti, alla messa a
disposizione di strumenti a sostegno delle reti e dei centri territoriali.
Particolare attenzione va rivolta alla scuola dell’infanzia che può svolgere un lavoro
preziosissimo individuando eventuali situazioni di disagio, ma certo non va distratta dalle sue
finalità di educazione e cura, dal suo fondarsi sul gioco simbolico e sui campi d’esperienza, per
esercitarsi in precocismi didattici e/o diagnostici.
Quanto all’ICF, se da un lato se ne può riconoscere la funzione di rappresentare un quadro
unitario di riferimento per le diagnosi che dovrebbe costituire una garanzia di un trattamento
omogeneo su tutto il territorio nazionale, è altrettanto evidente che siamo di fronte ad uno
strumento che per poter essere efficacemente utilizzato nel contesto della scuola italiana
necessita di una semplificazione e di una sorta di traduzione con un linguaggio che rispetti e
valorizzi la grande tradizione della nostra scuola proprio sul terreno della integrazione.
La FLC ha sottolineato le criticità che su tutta la partita BES permangono:

punto dolentissimo è quello delle risorse; ancora una volta rimarcato. Non vi è dubbio
che efficaci interventi rispetto ai BES richiedono significativi processi di innovazione, i
quali debbono essere supportati da piani seri di formazione e aggiornamento, da ogni
strumentazione disponibile telematica e non.

la mancanza di dotazioni organiche sufficienti a garantire efficacia ai contenuti della
Direttiva 2012 sui BES. In mancanza di risorse che possano fronteggiare interventi
didattici individualizzati, è pressoché ineludibile il rischio che i piani personalizzati si
concretizzino in meri adempimenti burocratici. In questo senso, come da tempo
affermiamo, è necessario dare attuazione e risorse per la costruzione dell’organico
funzionale.

la mancanza di un contratto che valorizzi sul piano economico il lavoro delle figure che
compongono la comunità professionale, che ne riconosca le specificità, che ne supporti
formazione e aggiornamento.

la riduzione drastica delle risorse del MOF che impedisce il riconoscimento del lavoro
aggiuntivo.
L’amministrazione preso atto delle posizioni espresse, si è impegnata ad un successivo
incontro nelle prossime settimane.
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NORME : SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA
04. Assenze per prestazioni specialistiche ed esami diagnostici: la FLC
CGIL impugna la circolare della Funzione Pubblica
Notificato al Tar Lazio il ricorso
per chiedere l'annullamento
della circolare.
Dopo la nota ufficiale del MIUR che conferma quanto avevamo detto, vale a dire che “le
disposizioni di dettaglio contenute nella nota prot. 5181 sono efficaci esclusivamente nei
confronti del personale Amministrativo in servizio nel M.I.U.R. – Comparto Ministeri – e non
riguardano in alcun modo il Personale Scolastico”, prosegue comunque la nostra battaglia,
sia politica che legale, per far ritirare la circolare ministeriale n. 2/14, che costituisce
l’ennesimo atto messo in campo contro i diritti dei lavoratori pubblici.
Per la FLC CGIL la circolare n. 2 del 17 febbraio 2014 del Dipartimento della Funzione Pubblica
è profondamente lesiva dei diritti dei lavoratori pubblici dei comparti scuola, università,
ricerca ed AFAM poiché impone misure fortemente restrittive al godimento di un diritto
fondamentale e costituzionalmente garantito quale quello alla salute.
La circolare della FP, infatti, per l’effettuazione delle visite specialistiche impone il ricorso
all’utilizzo dei permessi personali (permessi già insufficienti per i fini per i quali sono
contrattualmente previsti) in luogo delle assenze per malattia, introducendo così limitazioni
non previste dalla normativa primaria a cui la circolare si richiama (Legge 125/2013) oltre che
in contrasto con tutte le disposizioni contrattuali dei comparti scuola, università, ricerca e
afam.
Per questi motivi la FLC CGIL ha presentato ricorso al Tar Lazio chiedendo
l'annullamento della circolare.
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05. Un'altra vittoria per la FLC, in Basilicata altre due sentenze ci
danno ragione
Vinte altre due cause: sul
riconoscimento dell’indennità al
docente vicario in servizio nelle
scuole affidate a reggenza.
Vinte altre due cause patrocinate dalla FLC CGIL di Matera e dallo Studio legale
convenzionato Marco Saponara presso il tribunale di Matera per il riconoscimento della
retribuzione dovuta al docente vicario nelle scuole affidate a reggenze (IC ex 2°
Circolo Matera – IIS Manlio Capitolo Tursi).
In entrambi i casi il MIUR è stato condannato al pagamento in favore dei ricorrenti delle
indennità previste oltre alle spese processuali.
ALLEGATI

sentenza tribunale potenza del 17 aprile 2014 riconoscimento retribuzione
docente vicario

sentenza tribunale matera
retribuzione docente vicario
333
dell
8
maggio
2014
riconoscimento
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06. Vertenza ITP C999 e C555: la FLC CGIL ricorre in appello
Prosegue l'azione legale della
FLC a tutela degli insegnanti
delle classi C999 e C555.
Nella vertenza avviata dalla FLC CGIL contro i provvedimenti del MIUR che dispongono il
transito forzato del personale ITP C999 e C555 nei ruoli ATA, il giudice del TAR Lazio in
un primo momento aveva trovato fondate le nostre ragioni e aveva disposto la sospensione
degli atti impugnati chiedendo contestualmente chiarimenti al MIUR.
Nella successiva udienza del 22 maggio scorso il giudice però ha ritenuto di non poter
confermare la sospensione prima accordata. Poichè tale pronuncia non appare
convincente e per certi versi anche contraddittoria rispetto alla prima decisione assunta, la
FLC CGIL ha deciso di ricorrere in appello dinanzi al Consiglio di Stato.
Restiamo infatti convinti che non sia legittimo sul piano giuridico oltre che professionale
costringere il personale ITP delle classi C999 e C555 a transitare nei ruoli ATA.
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PERSONALE : PROBLEMI CONTRATTUALI – SCATTI - PROFILI
07. Scatti di anzianità e posizioni economiche personale ATA: i
sindacati convocati all'Aran il 5 giugno
Si va verso il ripristino degli scatti e delle
posizioni economiche ATA. Nessun atto
concreto
per
ricostituire
il
MOF,
nonostante gli impegni assunti dalla
Ministra e dal Parlamento.
Le organizzazioni sindacali sono state convocate per giovedì 5 giugno presso l'Aran per
l'apertura delle trattative su scatti di anzianità 2012 e posizioni economiche maturate
negli anni 2011-2014.
Il Dl 2/2014 convertito nella legge 41/2014 prevedeva il 30 giugno 2014 quale termine per
evitare, attraverso un accordo sindacale, il recupero dalle buste paghe di docenti e ATA
delle somme percepite a titolo di scatti maturati durante l'anno 2013. ll decreto legge
utilizzava quale copertura parziale le economie (120 milioni di euro) certificate dal Mef per il
taglio degli organici docenti e ATA in applicazione al piano Gelmini-Tremonti. Poiché il costo per
pagare gli scatti a regime è di 380 milioni di euro, il passaggio contrattuale deve servire a
reperire i fondi (dal MOF) per la copertura. Ciò significa ridurre di un ulteriore 25% le risorse
per la contrattazione di istituto e conseguentemente non prevedere alcuna possibilità di
copertura economica di attività, spesso obbligatorie, che vengono svolte nelle scuole e sono
retribuite attraverso la contrattazione integrativa.
Per quanto riguarda le posizioni economiche ATA, anche in questo caso l'accordo all'Aran
deve scongiurare la restituzione delle somme percepite tra il 2011-2014 e risolvere sotto forma
di una tantum la questione stipendiale. In quest’ultimo caso la copertura finanziaria (38,87
milioni di euro) proviene dai fondi per l’autonomia scolastica previsti dalla legge 440/97,
anch'essa abbondantemente saccheggiata in questi anni.
Sia il Parlamento con gli ordini del giorno approvati dalle commissioni cultura di Camera e
Senato, che la stessa Ministra Giannini nelle sue dichiarazioni programmatiche, avevano speso
impegni per il ripristino del MOF e delle risorse della legge 440.
Ad oggi però rispetto a questi impegni non riscontriamo alcun atto concreto e conseguente.
Infine, riteniamo grave la mancata apertura della sequenza per stabilire l'indennità
ai DSGA che reggono due scuole. Sono anni che questi colleghi si sobbarcano lavoro e
responsabilità aggiuntivi senza avere alcun compenso in cambio. Tutto ciò è ancora più
inaccettabile se si considera il fatto che il MIUR ha già predisposto, a seguito della
mobilitazione della FLC, l'atto di indirizzo la cui copertura finanziaria era stata garantita dalla
spending review del 2011(dimensionamento della rete scolastica).
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PERSONALE : ORGANICI – INIDONEI – ITP
08. Organici scuola 2014/2015: personale ATA, secondo incontro di
informativa
La FLC CGIL chiede più organico
per l’aumento degli alunni,
puntuale
applicazione
delle
tabelle. Ai CPIA vanno garantiti
organici adeguati e la presenza
stabile del Dsga.
Si è tenuto il 29 maggio 2014, al MIUR il secondo incontro d’informativa sindacale
sull’organico di diritto del personale ATA a.s. 2014/2015.
Informativa del MIUR
E’ proseguita l’interlocuzione tra il MIUR e le organizzazioni sindacali sulla circolare
dell’organico ATA 2014/2015. Il Ministero ha fatto delle nuove elaborazioni sulla ripartizione
del 3% territoriale, che dovrà tenere necessariamente in conto delle risultanze della
Conferenza Unificata, perché non è stato ancora definito un piano di dimensionamento della
rete scolastica che darà il budget per ogni Regione. Inoltre, il prossimo anno dovrà essere
aggiornata anche l’anagrafe delle sedi scolastiche.
Il Ministero intende confermare gli stessi numeri della disposizione per l’organico del
2011/2012 nonostante quest’anno ci sia un considerevole aumento degli alunni.
In quanto all’istituzione dei CPIA manca ancora il dato esatto dei CPIA che saranno aperti
dal prossimo anno scolastico, dal quale dipende l’organico dei Dirigenti e DSGA e sarà
assegnata loro la sede, anche se non ancora in organico di diritto. Anche in questo caso
l’assegnazione dell’organico ATA fa riferimento al decreto 119/2009, che già attribuiva ad ogni
CTP 1 unità di collaboratore scolastico ed 1 unità di assistente amministrativo, per ciascuna
sede dove si svolgono attività di istruzione per gli adulti.
Il nostro commento
Le dotazioni in organico di diritto sono insufficienti ad assicurare la funzionalità del
servizio nelle scuole e come, ogni anno, è necessario incrementare questi numeri con
ulteriori posti aggiuntivi in organico di fatto (4.824 posti). Ogni scuola deve poter contare sui
posti che scaturiscono dalle tabelle. Al contrario questa certezza viene messa in discussione dal
congelamento degli organici previsto dall’art. 19, comma 7, del decreto legge 6 luglio 2011, n.
98 convertito dalla legge 15 luglio 2011, n.111 che prevede “A decorrere dall'anno scolastico
2012/2013 le dotazioni organiche del personale docente, educativo ed ATA della scuola non
devono superare la consistenza delle relative dotazioni organiche dello stesso personale
determinata nell'anno scolastico 2011/2012 in applicazione dell'articolo 64 del decreto-legge
25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133,
assicurando in ogni caso, in ragione di anno, la quota delle economie lorde di spesa che
devono derivare per il bilancio dello Stato, a decorrere dall'anno 2012, ai sensi del combinato
disposto dei commi 6 e 9 dell'articolo 64).
La FLC CGIL chiede di eliminare tutte le incongruenze a sistema che non consentono di
attribuire le quote di organico effettivamente spettanti alle scuole. Questo significa anche
cancellare quelle norme e circolari che accantonano posti ATA a beneficio di altri
profili e impediscono, di fatto, l’utilizzo di tutti le disponibilità in organico.
Ad esempio, il congelamento dei posti di Assistente Tecnico, se presenti ITP in esubero, poiché
questo comporta un ulteriore taglio di posti e un reimpiego improprio di docenti su
professionalità diverse.
L’organico per i CPIA deve tenere presente che questi punti di erogazione del servizio vanno
aperti dalle otto di mattina alle otto di sera ed è impossibile farlo a invarianza di numeri.
Occorre una integrazione rispetto a quanto previsto dal decreto, assicurando organici adeguati
e un Dsga in pianta stabile.
Il prossimo incontro sull’organico di diritto ATA 2014/2015 è previsto per giovedì 5
giugno alle ore 10.00.
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PERSONALE : MOBILITA’ ED UTILIZZAZIONI
09. Mobilità scuola 2014/2015: personale educativo, l’11 giugno la
pubblicazione dei movimenti
Slitta di una settimana l’esito
dei movimenti per il prossimo
anno scolastico.
Il Ministero dell'Istruzione con la nota 5698 del 4 giugno 2014 ha reso noto che la data di
pubblicazione dei movimenti del personale educativo, indicata nell’OM 32/14, è
prorogata all’11 giugno 2014.
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PRECARIATO, RECLUTAMENTO, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI
10. Graduatorie ad esaurimento docenti 2014:
regolarizzazione per le istanze non andate a buon fine
possibile
la
Per chi ha avuto difficoltà
nell'inoltro e per chi non lo
aveva effettuato pur avendo
compialto l'istanza.
Il Miur, con la nota 5541 del 30 maggio 2014, ha comunicato che è prevista la possibilità di
sanare il mancato inoltro della domanda relativa alle graduatorie ad esaurimento nei
seguenti casi:
1. per coloro che hanno avuto difficoltà nell'inoltro nell'ultima giornata utile trattandosi di
un sabato e non essendo attivo il servizio di supporto (con adeguata documentazione)
2. per coloro che hanno inserito al domanda, ma non l'hanno inoltrata entro i termini
3. per coloro che avevano annullato l'inoltro e non lo hanno ri-effettuato in tempo utile.
Sarà necessario presentare all'Ufficio scolastico provinciale interessato la domanda in formato
cartaceo utilizzando il modello allegato al DM 235/14.
ALLEGATI
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nota 5541 del 30 maggio 2014 istanze graduatorie ad esaurimento non andate
a buon fine
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11. Graduatorie d'istituto docenti: le funzioni per il modello B on-line
non sono ancora disponibili
Il Ministero chiarisce che la
scadenza del 23 giugno si
riferisce solo ai modelli A1 e
A2/A2bis. Per il modello B
occorre
attendere
uno
specifico provvedimento.
Il Miur con la nota 5543 del 30 maggio 2014 ha chiarito che le funzioni on-line per la
compilazione del modello B per la scelta delle scuole non sono ancora disponibili.
La scadenza del 23 giugno 2014 riguarda soltanto i modelli A1 e A2/A2bis.
Per la compilazione del modello B occorre attendere un successivo avviso.
Intanto è opportuno registrarsi alle istanze on-line o controllare le proprie credenziali.
Sul nostro sito sono disponibili una guida e un video con le istruzioni per la registrazione.
Per saperne di più, visita il nostro speciale aggiornato costantemente con la normativa, i
chiarimenti e le nostre schede di lettura.
Presso le nostre sedi locali sarà predisposto uno specifico servizio di consulenza.
ALLEGATI

nota 5543 del 30 maggio 2014 chiarimenti modello b graduatorie d istituto
docenti
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OPINIONI A CONFRONTO : LA VALUTAZIONE DELLE SCUOLE
12. Che fine ha fatto il progetto VALeS?
Conclusa
la
sperimentazione.
Ora
occorre pubblicare gli esiti, discuterli,
trarne le opportune conclusioni.
Tre anni di lavoro in oltre ottocento scuole, cospicui finanziamenti UE, un’ipotesi di ricerca
seria: è il progetto VALeS.
Con VALeS si intendeva definire un modello valutativo che possa fornire indicazioni utili per la
definizione del futuro Sistema Nazionale di Valutazione supportando le scuole nel processo di
autovalutazione e realizzando la valutazione esterna delle scuole.
Il progetto ha coinvolto scuole di tutti i gradi nella definizione di un percorso ciclico che lega la
valutazione al miglioramento.
Un’altra cosa davvero rispetto all’imposizione urbi et orbi e per tutti gli usi delle
controverse prove di rilevazione degli apprendimenti, sia rispetto ai progetti
sperimentali della Gelmini.
La FLC ha seguito con attenzione il progetto, apprezzandone in particolare il documento “Le
logiche generali del progetto VALeS" che ha considerato in parte condivisibile.
Ora la fase di ricerca sul campo è conclusa. I report sono pronti e sarebbe, il tempo della
restituzione pubblica degli esiti, di una loro lettura critica, di una discussione per trarne
eventuali indicazioni operative. Indicazioni che provengono dalle scuole vere dove ci si misura
tutti i giorni con le esigenze psico-pegagogiche-didattiche degli studenti e si fanno,
dolorosamente, i conti con la difficoltà di mettere in campo adeguate risposte a quelle
esigenze, vista la scarsità di risorse umane, finanziarie a causa del sistematico
depauperamento portato ai danni della scuola pubblica dai Governi che si sono
succeduti.
Chiediamo quindi che cessino i roboanti annunci sull’avvio del sistema nazionale di
valutazione da settembre prossimo, si apra un grande processo partecipativo che veda le
scuole protagoniste e si rivedano quei provvedimenti frutto di forzature, a partire dal
Regolamento sul sistema nazionale di valutazione. Infine si sgombri il campo dall’ambiguità in
merito all’uso dei test di rilevazione degli apprendimenti, che devono tornare ad essere
somministrati a campione.
Crediamo che solo così si possa tornare ad affrontare seriamente e serenamente il tema del
sistema nazionale di valutazione e per questo siamo curiosi di conoscere gli esiti del progetto
VALeS.
ALLEGATI

valutare le scuole le logiche generali del progetto vales
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SCUOLA : NAVIGANDO IN RETE
13. Emergenza Educazione!!! - di Maurizio Tiriticco
Ormai sono di ogni giorno le notizie relative al malaffare dei nostri quadri dirigenti, in tutti i
contesti, dalle Regioni alle Province e ai Comuni e in tutte le situazioni relative alle grandi
opere (del malaffare???), fin dall’autostrada Salerno Reggio Calabria, un cantiere infinito,
attivo fin dal 1960… 54 anniii!!! Di lavori? NOOO!!! Di imbrogli e di mazzette: E poi c’è l’affare
Expo 2015 e OGGI il Mose di Venezia. Per non dire poi delle mazzette di piccolo taglio: il vigile
urbano che corrompe e che è corrotto; il funzionario comunale che chiude gli occhi e intasca
anche lui! Insomma, dai milioni di euro alle banconote da 50! Ormai l’intero Paese è una
mazzetta! La Patria delle Mazzette! E i poveracci debbono ringraziare un governo che riesce a
dar loro 80 euro mensili – tra tanti ipercritici che arricciano il naso – le briciole strappate alle
mani dei ladroni! E sono tutti nomi altisonanti, con responsabilità civili di primo livello! Fior di
ministri! Di presidenti di regioni! Dalle Alpi al Lilibeo la mazzetta regna sovrana!
E non solo! Restituiamo milioni di euro – quando non ce li intaschiamo fraudolentemente –
all’Unione europea perché non siamo capaci di compilare la documentazione per ottenerli. Ma,
quando li sappiamo chiedere e ottenere, facciamo carte false per coprire in quali modi ce li
siamo intascati! Aziende che prima si aprono e, ad euro ottenuti, si chiudono!!! E capannoni e
capannoni che per chilometri e chilometri fiancheggiano strade e superstrade!
E mettici anche lo sperpero del pubblico danaro: ospedali, carceri, scuole anche, complessi
sportivi… costruzioni che si sono avviate e che non giungono mai a termine! “Striscia la notizia”
ce ne dà una documentazione ogni sera!!! Qui insorgono anche l’incapacità degli
amministratori, nonché il groviglio delle leggi: nessuno sa bene che cosa fare… Insomma: che
sta succedendo nel nostro Bel Paese? Purtroppo, o siamo lestofanti o siamo ignoranti.
E ancora! Ma è possibile che, quando in Parlamento si propone una legge, gli emendamenti
siano sempre centinaia? Viene da pensare che o non sa scrivere chi la propone o non sa
scrivere chi la emenda! O forse la vince il piacere del chiacchiericcio all’infinito – pardon, del
dibattito in aula! Forse il dibattito in sé è più importante della volontà di giungere a un
risultato! L’emendamento mio è più bello del tuo! Perché poi ci sono tutti gli strascichi in tutti i
talk show della sera… le belle statuine che giocano a rimpiattino… No! Non si cerca il Vero, si
cerca il Particulare! E, quando si interviene in aula, un “concetto” – diciamo così – che si può
esprimere in qualche minuto, lo si “recita” in mezz’ora, se non di più! Tot onorevoli, tot
Ciceroni! In un mondo in cui la velocità è sovrana, le parole al vento si sovrappongono a un
confronto vero! E, se li vai a leggere uno per uno, gli emendamenti e gli interventi contro o a
favore – ammesso che un onorevole serio ci riesca – che cosa esce fuori? L’emendamento
quasi mai è di sostanza! A volte riguarda l’aggettivo, a volte la virgola… insomma, è la giostra
degli emendamenti! Tanto per ritardare l’approvazione della legge. Tutti bravi, tutti sapienti,
tutti scrittori, tutti oratori! E poi vengono le Iene a darci conto del livello di ignoranza dei nostri
Rappresentanti, con tanto di Erre Maiuscola! I risultati sono sotto gli occhi di tutti: l’estrema
lentezza del percorso di una norma! Ma perché li votiamo? Si chiederà qualcuno! Forse chi li
vota non è migliore di loro! Insomma una democrazia al ribasso! Vox Populi vox Dei? Caro
Isaia! Forse ai tuoi tempi era così! Oggi ho i miei dubbi.
E alla fine, quando le leggi son, chi pon mano ad esse? Si pensi poi ai nostri processi, tre gradi
di giudizio, anni e anni per giungere alla soluzione! E ai nostri marò che in India, dopo due
anni, ancora non sanno nulla del loro destino! Forse l’Ignoranza giuridica nostrana si somma
con l’Ignoranza indiana? E si tratta di norme anche internazionali! Hanno voglia ad aspettare i
nostri marò!
Emergenza morale, eguale emergenza educativa! Mah! Che fine ha fatta la nuova disciplina
Cittadinanza e Costituzione? E’ morta e seppellita come abbiamo ammazzato e seppellito
l’Educazione civica di una volta! E come siamo amministrati da questo novello Miur?
Indubbiamente male!
Perché incorre in troppe DIMENTICANZE! E tutte colpevoli! Ne elenco alcune!
Perché si dimentica di varare nei tempi utili l’ordinanza che regola gli esami di Stato! E ai
consigli di classe non è stato ricordato che entro il 15 maggio avrebbero dovuto predisporre il
documento per le commissioni di esame! Perché l’ordinanza è del 19 maggio. Ma le scuole non
hanno atteso! Sono migliori di chi le dirige!
Perché si dimentica di comunicare alle scuole che le competenze di fine scuola media e che
quelle di fine obbligo di istruzione sono importanti perché corrispondono rispettivamente al
livello uno e al livello due dell’EQF (European Qualifications Framework), uno strumento che
oggi consente ai titoli di studio di circolare agevolmente nei 28 Paesi membri dell’Unione
europea e che insegnanti, alunni e famiglie non possono fare a meno di conoscere!
Perché insiste nel sottolineare l’importanza che avrebbe l’esame di scuola media, quando,
ormai, dopo l’innalzamento dell’obbligo di istruzione, la prima certificazione utile per il
proseguimento degli studi, per l’apprendimento permanente e per l’accesso all’apprendistato è
quella di fine obbligo.
Perché si dimentica di sollecitare: a) che le competenze di fine obbligo vanno puntualmente
certificate e che gli istituti secondari non possono non considerarle come obiettivi da
perseguire fin dalle progettazioni del primo anno; b) che le discipline di cui ai quattro assi
culturali devono essere insegnate e apprese assicurando la loro equivalenza formativa, come
recita il dm 139/07 all’articolo 2. Il che permetterebbe di superare nel tempo quella annosa
tripartizione che pone ancora oggi i licei ai primi posti degli studi e gli istituti professionali agli
ultimi.
Perché si dimentica di comunicare alle scuole che le competenze relative alla fine del primo
biennio e del secondo biennio degli istituti professionali e tecnici, di cui alle Linee guida varate
con i dpr 87 e 88 del 2010, e ai relativi allegati (le competenze del primo biennio sono state
pubblicate nel 2010; le competenze del secondo biennio e del quinto anno nel 2012) non
possono essere certificate, in quanto il medesimo Miur, a tutt’oggi, non ha fornito alcuna
indicazione circa le modalità certificative e i relativi modelli di certificazione.
Perché voglio sperare che il Miur non dimentichi che con la tornata del 2015, giunto al termine
il processo di riordino avviato nel 2010, l’esame di Stato dovrà “veramente” certificare
competenze. Ma le indicazioni relative al NUOVO esame di Stato dovranno essere date ad
apertura dell’anno scolastico, al prossimo settembre 2014, non alla fine, magari nel maggio del
2015! E proprio il 24, a cent’anni dal nostro ingresso nella prima guerra mondiale!
Speriamo bene! Speriamo bene? Mah!
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