Introduzione alla SEPA SEPA – Single Euro Payments

SEPA – Single Euro Payments Area
Introduzione alla SEPA
SEPA - Introduzione alla SEPA
La SEPA in sintesi
Da agosto 2014 è entrata pienamente in vigore la normativa SEPA
che ha l'obiettivo di offrire ai cittadini, alle imprese e alle pubbliche
amministrazioni la possibilità di effettuare e ricevere pagamenti in
euro senza più alcuna differenza tra pagamenti nazionali ed
europei.
Agosto 2014
SEPA Credit
Transfer
SEPA Direct
Debit
Di conseguenza i bonifici nazionali e i RID sono stati definitivamente
dismessi e sostituiti dal rispettivi strumenti europei: il SEPA CREDIT
TRANSFER (o SCT) e il SEPA DIRECT DEBIT (o SDD).
Fino al 31 gennaio 2016 restano attivi esclusivamente i prodotti di
nicchia e cioè i Rid Finanziari e i Rid a importo fisso.
Inoltre, a tutela delle imprese, la Banca d’Italia ha concesso – in
deroga alle regole di migrazione e solo fino al 31 gennaio 2016 – di
poter continuare ad utilizzare i preesistenti tracciati nazionali,
usufruendo dei servizi di conversione ai nuovi standard XML ISO
20022 offerti dalle banche, alle condizioni da queste proposte.
A tal proposito, UBI Banca offre i servizi di conversione in XML con
due modalità alternative:
• direttamente in Qui UBI Imprese
• da flussi lato banca passiva
UBI Banca è inoltre in grado di aiutare i suoi clienti in merito a SEPA
fornendo informazioni, documentazione e tool di supporto.
Ti suggeriamo comunque di fissare un incontro con il tuo Gestore,
che saprà chiarire eventuali dubbi in merito, informandoti sugli
ultimi aggiornamenti (ad es. sul SEDA) e fornendoti ulteriore
documentazione per rendere quanto più chiaro e semplice il
processo di adozione degli strumenti SEPA.
Informiamo inoltre che nell'ambito dell'Assistenza Clienti è stato
costituito un nucleo specialistico dedicato alle imprese.
Chiama il n. 800.500.200 e seleziona il tasto 5: i nostri operatori ti
forniranno utili informazioni sugli strumenti SEPA Credit Transfer e
SEPA Direct Debit, sulle attività per completare il passaggio alla
SEPA e sui servizi che UBI Banca offre per aiutarti in questa
migrazione. Il servizio è disponibile da lunedì a venerdì dalle 8 alle
23, il sabato dalle 9 alle 20 e la domenica dalle 8 alle 14.
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SEPA - Introduzione alla SEPA
I paesi che aderiscono alla SEPA attualmente sono: Austria, Belgio,
Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia,
Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein,
Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Principato di
Monaco, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica di San
Marino, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera,
Regno Unito, Ungheria.
Il regolamento attuativo di Banca d’Italia
A febbraio 2013 Banca d’Italia ha definito un provvedimento
attuativo del Regolamento CE 260/2012 che definisce nel dettaglio
le modalità di migrazione alla SEPA per il sistema bancario italiano.
Di seguito i principali contenuti.
Continuità
delle
deleghe RID
modalità di
migrazione
alla SEPA
Le autorizzazioni permanenti di addebito già
conferite dai debitori ai creditori sotto lo schema
RID sono ritenute valide anche nel nuovo schema
SDD.
I creditori hanno l’obbligo di comunicare ai
debitori la data in cui effettueranno la migrazione
dal RID all’SDD con almeno 1 mese di preavviso.
Ambito della Entro il giorno 01/08/2014, bonifici domestici ed
migrazione
esteri parificati in euro da e verso paesi dell’Area
SEPA devono migrare a SCT mentre RID Ordinari,
RID Veloci e IEF devono migrare a SDD.
RID Finanziari e RID ad Importo Fisso devono invece
migrare a SDD entro il 31/01/2016.
Permarrà, invece, l’attuale quadro operativo e
regolamentare per BIR, Bonifici esteri non parificati,
RIBA, MAV/RAV, LCR, Effetti cartacei, Assegni
Deroga
Per i clienti che presentano bonifici multipli e SDD
all’utilizzo
tramite canale telematico “CBI” la normativa
dell’XML ISO europea prevede l’obbligo di utilizzare un nuovo
20022
formato elettronico per la trasmissione dei flussi che
dovranno essere predisposti secondo lo standard
XML ISO 20022. Il provvedimento attuativo di
Banca d’Italia prevede che fino al 31/01/2016 il
cliente possa utilizzare in deroga i vecchi tracciati
CBI (opportunamente arricchiti con le informazioni
obbligatorie per l’SDD), previo accordo con la
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SEPA - Introduzione alla SEPA
propria banca che provvederà a convertirli nel
nuovo formato XML (l’unico utilizzabile nelle tratte
interbancarie)
Introduzione al SEPA Credit Transfer
Il SEPA Credit Transfer (c.d. SCT) è il servizio di pagamento che
consente di disporre bonifici in euro all'interno della SEPA.
Per effetto del Regolamento UE 260/2012 entro il 31/01/2014 l’SCT
dovrà sostituire totalmente il servizio di bonifico nazionale e di
bonifico estero in euro tra paesi SEPA.
Dal punto di vista delle logiche di funzionamento, è del tutto simile
al bonifico nazionale, pur con alcune peculiarità di seguito
indicate:
La causale descrittiva dell’SCT (c.d. Remittance Information)
non potrà superare i 140 caratteri (inferiori a quelli
attualmente disponibili per i bonifici nazionali). Sarà però
possibile specificare nell’ordine di bonifico una informazione
in più, la così detta Purpose, scegliendo tra un elevato
numero di possibili causali predefinite e riducendo quindi, in
alcuni casi, le informazioni da inserire nella causale
descrittiva.
140 caratteri
Le disposizioni di SCT multipli devono essere trasmesse
secondo nuovi standard tecnici CBI, definiti sulla base del
formato XML ISO 20022 come previsto dai Rulebook SDD e
dal Regolamento UE 260/2012 (vedi oltre per i servizi di
conversione offerti da UBI Banca).
formato XML
ISO 20022
Infine, per i bonifici multipli disposti da Qui UBI Imprese o da
altro Remote Banking non sarà più possibile indicare la
Valuta Banca Beneficiario (VBB) ma potrà essere indicata
solo la data esecuzione.
solo la data
esecuzione
Purpose
Le commissioni per gli SCT sono le stesse già applicate per i bonifici
nazionali ed esteri soggetti al Regolamento UE 260/2012
(denominati nel loro insieme “bonifici domestici ed esteri
parificati”).
I tempi massimi di esecuzione degli SCT sono di 0 gg lavorativi se
verso stessa banca e di 1 gg lavorativo se verso qualsiasi altra
banca (sia in Italia che in altro paese SEPA).
giorni
lavorativi
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Migrazione dal bonifico nazionale
al SEPA Credit Transfer
Il passaggio dai bonifici nazionali al SEPA Credit Transfer comporta
impatti, di natura prevalentemente tecnica, che sono di seguito
riportati:
impatti di
natura
tecnica
 Le causali descrittive non devono essere superiori a 140 caratteri
 Deve essere indicata sempre la data di esecuzione del bonifico
anziché la Valuta Banca Beneficiario. Pertanto qualora sia
necessario far pervenire i fondi al beneficiario in una data certa
(es. pagamento stipendi), sarà necessario preparare gli ordini
tenendo conto dei differenti tempi di esecuzioni dei bonifici: quelli
diretti verso conti sulla stessa banca dell’ordinante sono
accreditati entro la data di esecuzione, quelli verso conti su altra
banca (anche all’estero) entro la giornata lavorativa successiva.
 Gli ordini devono essere disposti utilizzando i nuovi standard
tecnici CBI basati sul formato XML ISO 20022 – ciò non comporta
alcun impatto nel caso di bonifici multipli digitati manualmente su
Qui UBI Imprese (o altro Remote Banking) o presentati allo
sportello su supporto cartaceo o magnetico (vedi oltre per i servizi
di conversione offerti da UBI Banca).
Gli standard tecnici per la creazione di disposizione di bonifici SCT
sono pubblicati sul sito http://www.cbi-org.eu/ > Standard > Area
Pagamenti > Disposizioni di pagamento SEPA compliant.
Con riferimento alla generazione dei file secondo il nuovo standard
XML ISO 2022, sono inoltre disponibili alcuni tool di supporto da
utilizzare quale punto di partenza per le analisi per l’adeguamento
dei sistemi ai nuovi standard tecnici. In particolare:
Guida per la creazione di un file XML SCT
tool di
supporto
Tool per creare un flusso CBI XML SCT valido partendo da
data entry di un bonifico
Tool per creare un flusso CBI XML SCT valido partendo da un
flusso PC-EF
Esempio di flusso SCT XML valido
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Introduzione al SEPA Direct Debit
Il SEPA Direct Debit (c.d. SDD) è il servizio di addebito diretto che
consente di disporre incassi in euro all'interno della SEPA sulla base
di un accordo preliminare (mandato) con cui il debitore autorizza il
creditore a disporre addebiti sul suo conto di pagamento.
L’SDD ha sostituito i servizi RID Ordinario e RID Veloce dal 2/08/2014
e sostituirà i servizi RID Finanziario e RID a importo fisso entro il
31/01/2016.
sostituisce i
servizi RID
Il mandato SDD e tutte le successive variazioni (compresa la
cancellazione) sono concordate direttamente tra debitore e
creditore senza il coinvolgimento delle rispettive banche.
Nel mandato SDD il debitore può autorizzare il creditore a disporre
operazioni singole (c.d. one-off) o ricorrenti (c.d. recurrent).
Il creditore ha l’obbligo di conservare il mandato e tutte le
successive variazioni (compresa la cancellazione) secondo i termini
previsti per Legge.
L’SDD esiste in due diverse versioni (c.d. schemi):
 Schema SDD Core: versione base, utilizzabile per clientela di
qualsiasi tipologia,che prevede per il debitore facoltà di
richiedere il rimborso di operazioni autorizzate entro 8
settimane dall’addebito
due diverse
versioni
 Schema SDD B2B: versione riservata a clienti classificati ai sensi
PSD come “non consumatori” che prevede tempistiche di
presentazione più brevi e assenza del diritto di rimborso per il
debitore.
Le presentazioni di SDD devono essere effettuate secondo nuovi
standard tecnici CBI, definiti sulla base del formato XML ISO 20022
come previsto dai Rulebook SDD e dal Regolamento UE 260/2012.
L’SDD non prevede nella versione base una funzionalità analoga
all’Allineamento Elettronico Archivi RID; è in fase di
implementazione un servizio opzionale aggiuntivo (a pagamento)
denominato SEDA che consentirà di replicare le funzionalità di
allineamento anche sugli schemi SDD. Il servizio è disponibile dal 14
ottobre 2013.
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Logiche di funzionamento del SDD
1. Presupposto del servizio SDD è la sottoscrizione di un accordo
(c.d. mandato), direttamente tra Creditore e Debitore, con cui
quest’ultimo autorizza il Creditore a presentare disposizioni di
incasso SDD su un determinato conto.
2. A due settimane dalla scadenza (o entro un termine diverso
concordato tra debitore e creditore), il creditore invia al
debitore un preavviso di addebito con l’indicazione di importo
e data scadenza.
3. La disposizione di incasso devono essere presentate dal
creditore alla banca al più tardi entro:
 6 gg lavorativi prima della scadenza se è la prima disposizione
di incasso SDD Core relativa ad un mandato
 3 gg lavorativi prima della scadenza a partire dalla seconda
disposizione di incasso SDD Core
 2 gg lavorativi prima della scadenza per tutte le disposizioni di
incasso SDD B2B
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4. Alla
scadenza
vengono
effettuati:
il
Regolamento
interbancario; l’addebito sul conto del debitore e l’accredito sul
conto del creditore.
Gli eventuali insoluti vengono addebitati:
 Entro il 6 giorno lavorativo successivo alla scadenza per il Core
 Entro il 3 giorno lavorativo successivo alla scadenza per il B2B.
Gli eventuali rimborsi di operazioni SDD Core autorizzate vengono
addebitate entro 8 settimane + 10 giorni lavorativi dopo la data di
scadenza (per il B2B la facoltà di rimborso non è prevista).
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Caratteristiche del SDD – Differenze vs RID
Area di utilizzo
RID
Il RID è utilizzato per gestire gli incassi tra creditori e debitori situati
solamente in Italia e San Marino
SEPA Direct Debit
L’ SDD è utilizzato per gestire gli incassi tra creditori e debitori situati
nei 32 paesi dell’area SEPA (27 paesi UE + Islanda, Norvegia,
Liechtenstein, Svizzera e Principato di Monaco)
Autorizzazione degli addebiti
RID
Il debitore conferisce alla sua banca, preliminarmente rispetto al
primo addebito, un’ autorizzazione permanente di addebito (c.d.
delega) nella quale vengono indicati gli estremi del creditore ed
eventuali parametri relativi agli addebiti (ad es. importo max/fisso,
nr. max di addebiti, informazioni sulla possibilità di richiedere il
rimborso)
In assenza di delega sulla banca del debitore,
vengono respinti
gli addebiti RID
La delega può essere conferita dal debitore alla sua banca
direttamente o per il tramite del creditore. Il sistema AEA
(Allineamento Elettronico Archivi) garantisce che creditore e
banche dei debitori siano sempre allineati in merito alle deleghe
impiantate
SEPA Direct Debit
Lo schema SDD prevede che il mandato (analogo
dell’autorizzazione permanente di addebito) sia un documento
scambiato tra creditore e debitore senza coinvolgimento delle
banche
La banca del debitore viene a conoscenza delle informazioni
relative al mandato solo al momento del primo addebito SDD
ricevuto
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SEPA - Introduzione alla SEPA
Per il SDD Core non è prevista alcuna conferma da parte del
debitore sulle informazioni contenute nel mandato ricevute con gli
addebiti SDD. Per il SDD B2B è invece previsto l’obbligo di conferma
del mandato da parte del debitore alla sua banca al primo di una
serie di addebiti
In corso di implementazione il SEDA (equivalente all’AEA)
disponibile dal 14 ottobre 2013 solo in Italia e ad adesione
facoltativa.
Termini di presentazione
RID
RID ordinario: entro D-4
RID veloce: entro ore 11.15 (ore 9.00 nelle giornate semifestive) di
D-1
SEPA Direct Debit
SDD Core (Prima / One Off): entro D-6
SDD Core (Seconda e successive): entro D-3
SDD B2B (Tutte le disposizioni): entro D-2
Tempi di addebito insoluti al creditore
RID
RID ordinario: entro D+3
RID veloce: entro D+2
SEPA Direct Debit
SDD Core: entro D+6
SDD B2B: entro D+3
(D=Data di scadenza)
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Rimborso di operazioni autorizzate
RID
La possibilità di richiedere il rimborso di un RID dipende dalla
tipologia (ordinario o veloce), dalla facoltà di storno e dalla
classificazione PSD del debitore. Le combinazioni possibili sono le
seguenti:
Tipo RID
Tipo cliente
Consumatore
Possibilità di rimborso
Entro 8 settimane (RID a importo
variabile)
Non previsto (RID a importo fisso)
Entro la scadenza
Ordinario
Entro il 2 giorno dopo la scadenza
Diverso da
consumatore
Entro il 5 giorno dopo la scadenza
Entro 8 settimane
Non previsto
Veloce
Diverso da
consumatore
Non previsto
A seconda delle condizioni contrattuali pattuite con la propria
banca, il debitore potrebbe dover produrre alla propria banca una
giustificazione alla richiesta di rimborso.
SEPA Direct Debit
La possibilità di richiedere il rimborso di un SDD dipende solamente
dallo schema (SDD Core o B2B):
Tipo SDD
Tipo cliente
Possibilità di rimborso
Core
Tutti
Entro 8 settimane
B2B
Diverso da
consumatore
Non previsto
Per gli SDD Core, le richieste di rimborso sono sempre accettate
dalla Banca senza che il debitore debba produrre alcun tipo di
giustificazione.
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Migrazione dal RID al SEPA Direct Debit
Impatti del passaggio dal RID all’SDD
La migrazione dal RID all’SDD è un’attività complessa che impatta
su diversi processi/sistemi aziendali. È pertanto fondamentale
effettuare un’approfondita analisi degli impatti al fine di non
trascurare elementi che potrebbero rivelarsi critici al fine del buon
esito della migrazione.
approfondita
analisi degli
impatti
Di seguito è illustrato un possibile percorso logico da utilizzare come
punto di partenza per condurre le analisi per la migrazione all’SDD.
ATTIVITÀ
1. ATTIVITÀ PRELIMINARI
Sottoscrizione del contratto di SEPA Direct Debit attivo con la
banca
Determinazione del Creditor Id e dei Business Code da utilizzare per
l’incasso SDD
(Approfondimento in Focus su “Identifier of the Creditor”)
2. DEFINIRE MODALITÀ DI INCASSO
Definizione modalità di incasso su clienti “non consumatori” (utilizzo
del B2B o del Core)
(Approfondimento in Focus su differenze tra B2B e Core)
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SEPA - Introduzione alla SEPA
L’SDD nelle sue versioni base non prevede una funzionalità di
Allineamento Elettronico Archivi analoga a quella del RID. ABI sta
però studiando un servizio opzionale aggiuntivo, il SEDA, che
replicherà sull’SDD le funzionalità dell’Allineamento Elettronico
Archivi RID
(Approfondimento in Focus su SEDA)
L’SDD può essere utilizzato per incassare anche su debitori situati in
qualsiasi altro paese SEPA e potrebbe quindi essere utilizzato in
sostituzione di altre forme di incasso verso l’estero (es. IEF e LCR)
(Approfondimento in Focus su migrazione di IEF/LCR a SDD)
3. GESTIONE MANDATO
Definire il modulo da utilizzare per raccogliere il mandato SDD
(Approfondimento in Focus su Mandato SDD)
Aggiornamento del DB debitori per gestire l’archiviazione di tutti i
dati del mandato SDD (assegnazione UMR univoco, check IBAN)
(Approfondimento in Focus su “Unique Mandate Reference”)
Definire modalità di archiviazione mandati SDD cartacei
Definire modalità di comunicazione col cliente per variazione dati
mandato sia su iniziativa debitore (es. inserimento IBAN aggiornato
da area personale del sito dell’azienda / IVR) sia su iniziativa
azienda (es. telefonate / email in outbound)
4. GESTIONE PREAVVISO
Definizione modalità e tempi di invio
Definizione layout comunicazione
(Approfondimento in Focus su Preavviso)
5. GESTIONE PRESENTAZIONI ALL’INCASSO
Adeguare sistemi per generare incassi secondo modalità definite
da Rulebook / Standard CBI (XML ISO 20022)
(Approfondimento in Focus su Disposizione di incasso)
Gestione eventuali insoluti e rimborsi (definire modalità alternative
per effettuare i pagamenti, definire se applicare more / penali in
caso di pagamenti in ritardo, valutare quali azioni intraprendere in
caso di rimborso)
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SEPA - Introduzione alla SEPA
6. ADEGUAMENTO CONTRATTI
Sostituire riferimenti al RID con riferimenti analoghi a SDD
Se definiti tempi / modalità di invio preavviso non standard,
prevedere relativa clausola contrattuale
Contrattualizzare eventuali penali per pagamenti oggetto di
rimborso
7. GESTIONE DELEGHE RID PREESISTENTI
Recuperare informazioni mancanti (AEA) e aggiornare DB debitori
(Approfondimento in Recupero informazioni su stock deleghe RID)
Definire modalità di incasso su stock non consumatori (Core vs B2B)
(Approfondimento in Focus su differenze tra B2B e Core)
Comunicare ai debitori tempistiche di passaggio all’SDD con
almeno 30 gg di anticipo, entro il 31/12/2013
(Approfondimento in Focus su informativa ai debitori su passaggio
a SDD)
Preparazione primo flusso di incassi a valere su deleghe RID
preesistenti secondo regole definite da ABI
(Approfondimento in Focus su primo flusso di incasso)
Riproporre come SDD presentazioni RID già in caveau con
scadenza oltre il 31/01/2014
8. MIGRAZIONE
Test su numero limitato di clienti
Migrazione massiva
Eventuale utilizzo di servizi di conversione offerti da UBI Banca
(Approfondimento in Focus su Servizi di Conversione)
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