www.gazzetta.it sabato 3 gennaio 2015 anno 119 - numero 2 euro 1,40 (%&&!##% ($'" SBARCA PODOLSKI Wesley Sneijder, 30 anni, al Galatasary dopo l’Inter Tablet gothic heavy cp 8 Regular 6 JUVE-SNEIJDER ECCO PERCHÉ IL MATRIMONIO SI PUÒ FARE INTER E UNO! «SUBITO IN CHAMPIONS» Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano L’INCHIESTA La crisi del nostro calcio Così Juve, Milan e Inter hanno perso la sfida dei ricavi Cesare Prandelli quando era allenatore della Fiorentina spiegò a Diego e Andrea Della Valle che la realizzazione di un centro sportivo avrebbe garantito seisette punti in più alla squadra viola. L’ex cittì aveva ragione. Nel calcio di oggi avere una «casa» è una necessità. ARTICOLO A PAGINA 21 LO SPUNTO di Paolo Condò 21 Il tedesco è arrivato a Milano: «Felice di essere qui». Potrebbe già giocare contro la Juve. Ora Mancini cerca il secondo esterno: Shaqiri (in pole), Lavezzi o Januzaj Pista aperta per Diarra ARCHETTI, BREGA, CECERE, TAIDELLI ALLE PAGINE 2-3-5 GERRARD E L’ADDIO AL LIVERPOOL SIMBOLO DI TUTTI I CAPITANI La scorsa estate chiesero a Steven Gerrard se la scivolata contro il Chelsea tornasse ogni notte a turbarne il sonno. «Me la sono scrollata di dosso molto in fretta rispose il numero 8 del Liverpool perché un capitano non può permettersi di farsi vedere avvilito dai compagni». ARTICOLO A PAGINA 21 w IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Roma, l’83,5 per cento di vigili in malattia a Capodanno. Lotito: «Anche Tavecchio non è venuto a servirmi il cenone» IARIA A PAGINA 12 LE STORIE DA NON PERDERE 1 Taçi il nuovo re di Parma tra pallone, petrolio e quel velo di mistero SCHIANCHI A PAGINA 16 50 1 0 3> G. MONTI A PAGINA 10 CARI PRESIDENTI, ADESSO È ORA DI APRIRE LE VOSTRE «CASE» FACCIA A FACCIA 12 Ma Benitez è tentato dal Liverpool Gabbiadini: pronto per la Juventus 21 15 CECCHINI, PUGLIESE A PAGINA 15 Delirio Napoli In 25 mila al San Paolo per l’allenamento IL COMMENTO di Luca Calamai BOCCI, GOZZINI, GRAZIANO, LAUDISA ALLE PAGINE 6-7 «Con la Juventus ho avvertito un forte senso di ingiustizia. Il gruppo attuale mi sta bene. Totti? Mai avuto uno così» FESTA SUPERCOPPA Tablet gothic heavy cp 8 Regular rosa uno Ieri summit società-Allegri L’olandese aggiungerebbe la qualità dell’ultimo passaggio Garcia sempre all’attacco: «Vinco con la Roma ma non dimentico che...» 10 Shaqiri, 23 anni, del Bayern; Lavezzi (29) del Psg; Januzaj (19) del Manchester Utd, Diarra (29) svincolato; 9 771120 506000 2 Catania, a Librino lo sport come speranza contro lo spaccio PASINI, REDAELLI A PAGINA 31 3 Ci siamo, parte la Dakar Botturi lancia la sfida «Pronto per la zampata» IANIERI A PAGINA 23 BASKET: IL NOVGOROV DILAGA 79-59 IN EDICOLA Milano crolla in casa Top 16 già in salita IL MITICO JEEG ROBOT DI SCHIAVI ALLE PAGINE 24-25 A soli 1,99 euro Nei Clarks Shop e nei migliori punti vendita. Per informazioni: Asak & Co. tel 045/6719611 - e mail: [email protected] 2 Primo piano R Ecco Podolski: «Che acco 1Centinaia di tifosi hanno accolto il tedesco sbarcato a Milano. «Voglio entrare subito in Champions». Corsa contro il tempo per schierarlo con la Juve. Vestirà l’11 di Rummenigge? Matteo Brega Luca Taidelli M Lukas Podolski, 29 anni, in azione con la maglia dell’Arsenal. Era a Londra dal 2012 AFP ancano soltanto visite mediche e uffi cialità, ma Lukas Podolski è un giocato re dell’Inter. Il 29enne attaccante è sbar cato ieri sera a Linate. Questa mattina farà gli esami di rito, quindi salirà ad Appiano Gentile dove pranzerà con Roberto Mancini, per unirsi ai compagni nell’allenamento del pomeriggio. Poi sarà una corsa contro il tempo per depositare il contratto in Lega calcio lunedì, primo giorno di mercato, in modo di metterlo a disposizione del tecnico già per il match del 6 in casa della Juve. Anche perché il supposto problema mu scolare che aveva impedito a Poldi di partecipare all’ultima trasferta dei Gunners era di fatto diplomatico. mente e poi via fax, la proposta dei nerazzurri per un prestito oneroso di sei mesi che parte da una base di 600mila euro, per salire a 850mila se l’Inter andrà in Europa League e toccare il milio ne in caso di terzo posto che varrebbe i prelimi nari di Champions. Strada percorribile anche vincendo l’attuale Europa League, competizione cui Podolski potrà partecipare con l’Inter mal grado con la maglia dell’Arsenal abbia raccolto 5 presenze in CL. AUTORIDUZIONE Pur di lasciare Londra e trova re una squadra che gli desse spazio, Podolski ha accettato anche una riduzione dell’ingaggio. Al l’Arsenal prendeva 3,6 milioni, mentre in neraz zurro si fermerà a 1,5, anche qui con bonus lega ti a presenze, gol e risultati. Come detto, Ausilio aveva gettato le basi sabato scor so a Londra, trovando l’accordo con il giocatore e quello provviso rio con i Gunners. Tanto che ha parecchio stupito il successivo sfogo di Wenger, martedì: «L’In ter? Proposta poco seria». Anche perché già allora tra domanda e offerta ballavano appena 200mila euro. I contatti infatti so TEDESCHI ALL’INTER no ripresi e giovedì è stata trovata HANNO SEMPRE l’intesa finale, poi ratificata ieri. FESTA A LINATE Ad accogliere Podolski in aeroporto c’erano un centinaio di tifosi scatenati. Che non hanno perso l’occasione di insultare Balotelli. Stupito per tanto calore, sciarpa nerazzurra al collo, Podolski ha pronunciato le prime parole da interista: «Ho I parlato con Mancini, lui è un otti mo allenatore. Mi ha voluto FATTO BENISSIMO. SECONDO PALO E MAGLIA Dopo qui e sono contento di esse LUKAS HA QUALITÀ aver giocato appena due gare da re arrivato a Milano. Cono sco il campionato di Serie ED ESPERIENZA titolare in tutta la stagione (ma A, è un campionato for con una doppietta al Galatasaray, te, voglio dare il mio ROBERTO MANCINI in Champions), Podolski ha volu contributo per entra ALLENATORE INTER to fortemente l’Inter perché Man re in Champions Lea cini gli ha fatto capire di volerlo gue in questa stagione. E siamo an mettere al centro del nuovo 4231 non a caso che in Europa League per cui ve già sperimentato nell’amichevole di Marrakech diamo cosa possiamo fare. Un contro il Psg. Podolski si muoverà soprattutto a messaggio alla gente? Intanto sinistra. Vero che sulla fascia opposta potrebbe non mi aspettavo questa ac sfruttare il mancino per accentrarsi e andare al coglienza. Sono felice, man tiro, ma Poldi ha i tempi dell’inserimento e va do un grande forza Inter ai alla conclusione soprattutto di prima, sbucando tifosi e speriamo di avere una spesso sul secondo palo. Il 29enne di origini po buona stagione». Inevitabile un accenno lacche calcia chirurgicamente e vede bene, an anche al big match di martedì prossimo. che se non è certo un mastino in fase di non pos «Se ci sarò contro la Juve? Vediamo, ve sesso palla. Forse anche per questo Mancini già diamo» ha detto il giocatore. in Marocco ha provato Juan Jesus come terzino di sinistra, inserendo Andreolli al centro. JJ in TRATTATIVA IN TRE FASI Lo sbarco a Mila fatti garantisce più copertura di Dodò e dovrà no è avvenuto al termine di una trattativa in coprire le spalle a Poldi. Visto che i «suoi» 7 e 10 cui il direttore sportivo Piero Ausilio aveva sono già occupati rispettivamente da Osvaldo e gettato basi importanti tra lo scorso Kovacic, Lukas potrebbe prendere la maglia nu weekend e giovedì. La svolta ieri, quando mero 11. Quella di un certo Kalle Rummenigge... l’Arsenal ha accettato, prima telefonica © RIPRODUZIONE RISERVATA Lukas Podolski, 29 anni, appena arrivato a Linate da Londra. Nella foto in alto mostra la sciarpa nerazzurra, nell’altra è in posa con alcuni tifosi. L’attaccante arriva in prestito sino a giugno ANSA IL 4-2-3-1 CHE HA IN MENTE MANCINI Handanovic Juan Jesus Andreolli Ranocchia L. DIARRA (LUCAS LEIVA) Nagatomo Medel PODOLSKI (Palacio) Kovacic SHAQIRI (LAVEZZI) Icardi GDS CORSI E RICORSI Dal mito Kalle a Lothar-Andy-Jürgen Il made in Germany nerazzurro funziona 1 Poldi è l’ottavo tedesco della storia interista: soltanto il primo e l’ultimo, Szymaniak e Sammer, hanno fallito. Rummenigge ha infiammato San Siro, Matthaeus e Brehme sono stati i colpi di Pellegrini Nicola Cecere R oberto Mancini, in una chat con i tifosi nerazzur ri, si è detto contento del colpo Podolski anche perché «i tedeschi hanno sempre fatto benissimo in Italia». Restrin gendo l’esame a quelli che han no militato nell’Inter è giusto parlare di una tradizione favo revole, eccezion fatta per il pri mo e l’ultimo della serie, e cioè Szymaniak e Sammer. Si tratta di due centrocampisti di epo che assai diverse che però buca rono la loro unica stagione ne razzurra. Clamoroso il flop di Matthias Sammer, attuale di rettore sportivo del Bayern, nonché Pallone d’Oro 1996. Ar rivò a Milano nell’estate 1992 e se ne andò, sbattendo la porta, nel gennaio 1993. L’equivoco fu probabilmente tattico. Osvaldo Bagnoli, chiamato in panchina, scoprì nel soldatino Manicone l’uomo d’ordine e di fatica che gli serviva. Sammer, nato a Dresda (Germania Est) e prele vato dallo Stoccarda con cre denziali da mezzapunta, risul tava meno dinamico del russo Shalimov e meno geometrico del romano Desideri. Per giun ta non capiva una parola, non essendosi preparato per tempo all’Italia. Così Bagnoli diede il via libera alla sua cessione in vernale e Matthias approdò al Borussia Dortmund, dove, tra sformandosi in difensore cen trale (il vecchio libero) si impo se in breve come pedina essen HORST SZYMANIAK centrocampista ziale anche della nazionale con la quale vinse l’Europeo 1996. Da qui il prestigioso premio as segnatogli da France Football. La Coppa Uefa vinta dall’Inter nel 1991: a destra Brehme e Klinsmann OMEGA HORST Horst Szymaniak, na zionale ai Mondiali 1958 e 1962, arrivò all’Inter dal Cata nia nella stagione 196364. Pre se parte ad appena sei gare e fu ceduto al Varese. Anche lui cen trocampista, anche lui mica scarso. Ebbe la sfortuna di capi tare in una formazione «chiu sa», quella passata alla storia SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 oglienza... Forza Inter!» fIL PERSONAGGIO «POLDI», IL COCCO DELLA MERKEL E DI LÖW Butta i giornalisti in piscina E ha un conto aperto con Buffon 1Podolski ha l’Italia nel destino: da ragazzo tifava per la Juve di Del Piero e Zidane All’Inter ha fatto il primo gol in Champions. E con Toni e Klose si divertiva nel Bayern 1 2 3 Lukas Podolski, 29 anni, ha debuttato in Bundesliga il 18 novembre 2003 e in nazionale il 6 giugno 2004. Tre immagini che lo raccontano. 1 Il selfie con la Cancelliera Angela Merkel al Mondiale. 2 Il gol all’Inter nel settembre 2006. 3 Maschera del Carnevale di Colonia, la sua città giornale, confessando anche il suo tifo per la Juve: «Mi piaceva da ragazzino, mi entusiasmava no Zidane e Del Piero». E’ passa to del tempo, adesso ci sarà uno spazio tutto nerazzurro tra il Colonia, il club della sua città tedesca, e il Gornik Zabrze, la squadra polacca seguita in fa miglia. Un gruppo molto unito, tanto che la nonna gli dava con sigli sugli avversari o giudizi sulle sue prestazioni. Pagelle slesiane. Tanto che il papà Wal demar, ex calciatore, lo seguiva dal vivo anche durante un Ger maniaPolonia in cui Lukas se gnò e poi alla fine scalò le tribu ne con la maglia delle sue origi ni addosso. Andò ad abbraccia re tutto il suo clan, che pure non era felice di aver visto la Polonia sconfitta (e un parlamentare a Varsavia chiese di revocargli la doppia nazionalità). PRIMA DI RONALDO E MESSI Punta vera da ragazzo, quando Voeller lo fece debuttare in na zionale a 19 anni, insieme al «gemello» Bastian Schweinstei ger; titolare al Mondiale 2006 quando si prese il titolo di mi glior giovane davanti ai vari Ro naldo, Messi, Fabregas. Poi le difficoltà al Bayern – soltanto 15 gol in 71 presenze – la voglia di tornare a Colonia. Per pagar lo si unirono due sponsor e mi gliaia di tifosi che acquistavano uno scacco di una sua immagi ne digitale come sovvenzione: 25 euro a pixel, anche Michael Schumacher ne prese 35, do nando 875 euro per far riunire il suo amico e il club per cui tifa. Con il Colonia è pure retroces so, ma all’Euro 2012 ha spinto la Germania con una rete (di destro) alla Danimarca nel giorno in cui diventava il più giovane d’Europa a raggiunge re le 100 gare in nazionale. Wenger allora lo ha portato a Londra, dopo due anni la cotta è diventata un divorzio. Bunde sliga, Premier e Serie A: era un percorso che si augurava e che ora si è compiuto. Visti i pacchi alla Torres/Cole arrivati ulti mamente dalla Manica, Poldi può generare scetticismo. Che non sia una prima scelta è chia ro: lui, Toni e Klose erano l’at tacco del Bayern del 2007, ora si scontrano nel nostro torneo. Ma Podolski ha un piacere in fantile ed istintivo per il calcio. Se lo usa non sarà ricordato sol tanto per le battute e i bagni in piscina. o sapeva. «Ho firmato con la Juve», sussurrò a chi po teva capire la sua lingua e sperare in una notizia. «Ho fir mato con l’Inter», aggiunse un attimo dopo smascherando lo scherzo. E poi splash. Si girò verso un altro cronista, stavolta tedesco, lo buttò in piscina e scappò ridendo. Con la spinta di Lukas Podolski ai «nemici» giornalisti cominciò l’idillio tra la stampa e la nazionale, a mag gio, nel ritiro in Alto Adige. La scena è entrata anche nel film sul Mondiale azzannato dalla Germania, i commenti di quel giorno invece no. Portano Po dolski al Mondiale perché tiene alto l’umore, perché vuole «un selfie con Angie», intesa come la Cancelliera che lo ha in sim patia (immigrato integrato) e poi lo ottenne subito, alla parti ta d’esordio. Invece no. Joa chim Löw lo ha preteso perché in nazionale, anche se non è più titolare, rende sempre più che nei club: 121 partite, terzo di sempre dietro a Matthäus e Klo se; 47 gol come Rudi Voeller e Jürgen Klinsmann, davanti al tra gente che ha già finito (Klo se, Gerd Müller, Streich). E’ pre sto per trasformare questa am biguità di rendimento in un problema per l’Inter. «Quando è con noi è una fonte di energia inesauribile» ha detto lo psico logo della nazionale, Hans Die ter Hermann. A Milano è sbar cato ieri un giocatore con un rabbioso entusiasmo e la voglia di divertirsi. Podolski sa unire le qualità tecniche conosciute in un decennio di carriera interna zionale (partecipò da 19enne all’Europeo portoghese), ossia il sinistro secco e preciso, la ca pacità di togliersi dal traffico e dalla marcatura per colpire in corsa, alla voglia di tornare pro tagonista in un campionato che lui considera ancora eccellente, che ha cercato a lungo, forse per i racconti di compagni pas sati dalle nostre parti. GOL ALL’INTER DA JUVENTINO Non deve imparare a mandare a quel paese gli avversari nella lingua del posto perché le fre quentazioni di spogliatoio gli hanno rifornito il campionario di improperi che usava anche in pubblico — tanto i non italiani non capivano — per un saluto seguito da una risata. A San Si ro, proprio all’Inter di Mancini, ha segnato il suo primo gol in Champions, con il Bayern di Magath nel settembre 2006. E a Buffon, che potrebbe trovare martedì, stava per infilare una rete che avrebbe cambiato il de stino azzurro, nella semifinale della Coppa del mondo 2006, a Dortmund. «Minuto 112, sullo 00. Quel tiro l’ho visto dentro, ma Gigi l’ha presa. Che super parata», raccontò dopo a questo HANSI MÜLLER centrocampista KARL-HEINZ RUMMENIGGE attaccante ANDREAS BREHME difensore LOTHAR MATTHAEUS centrocampista JÜRGEN KLINSMANN attaccante MATTHIAS SAMMER centrocampista come la Grande Inter del mago Herrera. E quindi fu una com parsa nella conquista della pri ma Coppa Campioni. mo nell’ultimo anno della pre sidenza Fraizzoli che era stato costretto a mollare Platini alla Juve: ragion di stato... Müller, mezzapunta elegante e tecnica, finì ben presto in rotta di colli sione con Evaristo Beccalossi e durante un match a San Siro si prese uno schiaffo da Altobelli, al quale non aveva servito un assist. L’anno successivo, Gigi Radice provò a far coesistere i talentuosi fantasisti piazzando l’italiano sulla fascia mancina e il tedesco su quella destra. Ri RMüller si beccò sultati deludenti, Müller condi zionato pure da un ginocchio ballerino. Intanto Fraizzoli ce de la società e Pellegrini decide di cambiare gli stranieri: pren de Liam Brady e Rummenigge. LOTHAR Partito lui, Pellegrini azzecca dopo un anno il colpo vincente: Matthaeus & Brehme. Il ricordo delle accelerazioni di Lothar e delle geometrie sulla fascia di Andy è ancora vivissi mo nella mente dei tifosi neraz zurri. Alla loro epopea è legato lo scudetto dei record 1989 col Trap in panca e la prima Coppa Uefa (1991), vinta sulla Roma all’Olimpico. Di quella doppia finale fu protagonista un terzo tedesco, Jurgen Klinsmann, che confezionò il gol di Berti nel 20 dell’andata. Klinsi prese il posto di Ramon Diaz nella formazio ne campione d’Italia ma ebbe un rendimento altalenante. Con Orrico al posto di Trapatto ni le cose non migliorarono e lui se ne va al Monaco. Poi Tot tenham, Bayern, Samp, gli Usa. Oggi, come sapete, allena. Jur gen, come Müller, avrebbe po tuto incidere di più, ma comun que diede tutto come impegno. È il marchio del made in Ger many e all’interista piace. L'IDENTIKIT LUKAS PODOLSKI NATO IL 4 GIUGNO 1985 A GLIWICE (POLONIA) RUOLO ATTACCANTE ALTEZZA 182 CM PESO 83 KG LE SUE SQUADRE COLONIA 1995-2006 BAYERN MONACO 2006-2009 COLONIA 2009-2012 ARSENAL luglio 2012-gen 2015 INTER da gennaio 2015 HANS Altro centrocampista bravo ma non fortunato, Hansi Müller imparò l’italiano in bre vissimo tempo in quanto sape va di arrivare a Milano fin dal febbraio del 1982, quando il d.s. nerazzurro Giancarlo Bel trami piombò a casa sua con il modellino di San Siro. In pan china siede Rino Marchesi, sia Pierfrancesco Archetti L uno schiaffo da Altobelli per non avergli passato il pallone... KALLE Ecco il primo tedesco ca pace di infiammare davvero San Siro. Gol straordinari, se rietà e dedizione massime. Pec cato che Kalle avesse dei fastidi muscolari piuttosto assidui, al trimenti sarebbe andato oltre le tre buone stagioni (‘84’87). © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 1 X 2 4.00 3.25 1.90 1 X 2 9.00 4.50 1.33 Primo piano R SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 IL TECNICO L’IDENTIKIT «Siamo pazzi... adesso serve più regolarità» XHERDAN SHAQIRI NATO IL 10 OTTOBRE 1991 A GJILAN (KOSOVO) RUOLO ATTACCANTE ALTEZZA 169 CM PESO 72 KG Capace di muoversi da esterno d’attacco e da trequartista, ha iniziato la carriera nel Basilea, dove ha giocato tra il 2009 e il 2012, anno in cui è passato per 13,5 milioni al Bayern Monaco. 1Mancini risponde ai tifosi: «Ricominciare vuol dire soffrire» Palacio si allena con il gruppo IN NAZIONALE Di origini kosovaro-albanesi, ha la cittadinanza svizzera e gioca da titolare con la nazionale elvetica, con la quale ha esordito nel 2010. LE SUE SQUADRE BASILEA 2009-2012 BAYERN MONACO da agosto 2012 Xherdan Shaqiri, 23 anni, al Bayern Monaco dal 2012, può giocare da trequartista o da esterno d’attacco RAMELLA Shaqiri: vertice pro Inter Lavezzi resta l’alternativa 1Il fratello dello svizzero vede i dirigenti nerazzurri, ma è forte la concorrenza del Liverpool. Per l’argentino tutto rinviato. A centrocampo Diarra è il favorito Careelo Laudisa twitter@claudisa I l summit per Shaqiri è la prova che la campagna d’inverno dell’Inter è solo all’inizio. Portato a casa Podol ski, i dirigenti nerazzurri sono al lavoro per accontentare Ro berto Mancini anche per un al tro esterno offensivo di qualità. E in quest’ottica vanno conside rati anche i contatti tuttora aperti con il Psg per Ezequiel Lavezzi, autorevole alternativa allo svizzero di origine kosova ra di proprietà del Bayern Mo naco. Né si dimentichi che nel l’agenda di lavoro del d.t. Piero Ausilio è ben in evidenza anche il nome di un centrocampista: il francese Lassana Diarra, in vantaggio sui concorrenti, vale a dire Paulinho del Tottenham, Camacho del Malaga e Lucas Leiva del Liverpool. IL SUMMIT Ieri pomeriggio a Milano è arrivato per un impor tante appuntamento Ervin Shaqiri, fratelloagente di Xherdan. Il suo faccia a faccia con Ausilio è servito a mettere in chiaro che il giocatore in uscita dal club bavarese gradi sce il corteggiamento nerazzur ro. È un passaggio incoraggian te, vista la concorrenza del po tente Liverpool vicino a soddi sfare la richiesta tedesca di 15 milioni di euro. Al contrario gli uomini di Erik Thohir propon gono un prestito con obbligo di riscatto. Messa così la partita sembrerebbe difficile, ma l’apertura dell’entourage di Shaqiri sprona la dirigenza in terista a battere con convinzio ne questa strada. L’INCROCIO Il caso vuole che lo stesso Liverpool nei giorni scorsi sia stato associato a Lavezzi, che ieri è tor nato a Parigi con un ritar do «ingiustificato» a giudizio del suo attuale club. Una multa sembra scontata per l’argenti no, ma è il male minore. In re altà la rottura del 28 dicembre sul rinnovo di contratto ha portato a una conclusione drastica: il Pocho è destina to a cambiar maglia già al mercato di gennaio. E in Ezequiel Lavezzi, 29 anni, ha un contratto fino al 2016 con il Psg AFP questo solco l’Inter si è inserita con l’ormai consueta formula del prestito. Il Psg sa bene che la società milanese è pronta ad investire su un trasferimento a titolo temporaneo con obbligo di riscatto per 7 milioni di euro. Il presidente Nasser Al Khelaifi ha dato mandato ai suoi colla boratori di prendere in esame solo la cessione immediata a ti tolo definitivo. E su questa lun ghezza d’onda pare essere an che lo stesso Lavezzi. È il motivo per cui questa trat tativa è ancora in stand by. Si aspetta il ritorno di Al Khelaifi dal Qatar per il vertice decisivo, anche alla presenza del rappresen tante del giocatore: Alejandro Mazzoni. Ora come ora la pista parigina è secondaria per l’Inter. Ma se davvero il Liverpool dovesse avere la meglio per Shaqiri è chiaro che d’incan to le quotazioni per un ritor no in Italia dell’ex napole tano aumenterebbero in maniera consistente. Insomma, siamo in pie no ballottaggio. Consi derando la stellina Januzaj del Manchester United. CENTROCAMPO In attesa di ca pire se Susic può arrivare subi to, in mezzo Mancini ha espres so le sue idee alla società. E il nome di Lassana Diarra, ora al la Lokomotiv Mosca, è stato messo in bella evidenza. Tutta via Fassone e Ausilio stanno te nendo aperte altre porte. Cosa farà il Liverpool con Lucas Lei va? Il brasiliano farebbe al ca so, ma il prezzo è ancora alto. Intanto le notizie su Rabiot al Tottenham mettono sempre più ai margini il brasiliano Pau linho. E se il club londinese concedesse condizioni vantag giose l’Inter entrerebbe volen tieri in azione. Rientra in que sto lotto di nomi anche lo spa gnolo Camacho, di proprietà del Malaga e di recente entrato anche nel giro della nazionale: anche lui costa un bel po’. Al ti rar delle somme Diarra resta il candidato più gettonato, sebbe ne in Russia ormai abbia perso il ritmopartita. Mancini, però, conta di tirarlo su in fretta. © RIPRODUZIONE RISERVATA Roberto Mancini, 50, all’Inter da novembre ANSA Matteo Brega «F aremo l’impossibile per riportare l’Inter dove merita. I ragazzi sono sempre stati straordinari negli alle namenti e questo mi fa sperare bene per il finale del campionato». Le parole che fanno sorridere l’interista arrivano alla fine della puntata di «Inter Nos» su Inter Channel. Ro berto Mancini ha chiuso così l’intervento di ieri, a conclusione di un’ora durante la quale i tifosi hanno posto via Twitter una serie di domande al tecnico nerazzurro. È stata l’oc casione per affrontare diversi temi, dal pre sente, al calcio di una volta fino ai suoi gusti personali. «Credo che la pazzia sia la bellezza dell’Inter – ha detto Mancini . Ma cerchiamo di essere più regolari. L’Inter ha nel Dna il fat to di dover sempre cercare di vincere a pre scindere dalla qualità della squadra. Deve es sere questa la mentalità». E quando ha rice vuto la chiamata per tornare all’Inter cosa ha pensato? «Ci ho pensato un po’, poi hanno continuato a chiamarmi e ho visto che era una cosa seria (sorride, ndr). Se chiama l’In ter, è difficile per me dire no». Poi, però, c’è la realtà da affrontare. «È un momento un po’ così, ma c’è tempo. Quando uno perde non è bello, io non ero abituato, però quando si ri comincia a costruire un po’ di sofferenza ci deve essere». Il 2015 parte subito con una sfi da di alto livello, allo Stadium: «JuveInter è una classica, è normale che sia sentita. La Ju ve è la prima e ha vinto gli ultimi 3 scudetti, ma può accadere di tutto». PALACIO RIENTRA La squadra intanto prose gue la preparazione. Occhi puntati su Palacio che ieri pomeriggio ha svolto tutto l’allena mento con il gruppo. L’argentino non ha an cora smaltito completamente i dolori alla ca viglia e per questo motivo non è dato sapere come sarà il suo futuro. Verrà valutato giorno dopo giorno in vista della Juventus, ma già ora è chiaro che la sua condizione non potrà essere ottimale. Il resto del gruppo ha rego larmente partecipato all’allenamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 Serie A R COSÌ CON WES BUFFON LICHTSTEINER BONUCCI CHIELLINI VIDAL PIRLO EVRA POGBA SNEIJDER LLORENTE TEVEZ CON IL 4-3-1-2 L’ipotesi di un rombo con Pirlo basso, Vidal e Pogba intermedi e Sneijder dietro due punte riporterebbe Andrea ai tempi del Milan: play con Kakà vertice alto 1L’olandese aggiungerebbe il genio dell’ultimo BUFFON LICHTSTEINER BONUCCI CHIELLINI MARCHISIO VIDAL EVRA passaggio a un centrocampo poderoso. In più modi POGBA SNEIJDER TEVEZ Mirko Graziano MILANO [email protected] MORATA CON IL 4-2-3-1 C’è poi la soluzione di Sneijder nei tre dietro la punta centrale: ruolo, questo, che l’olandese ha già ricoperto alla grande nell’Inter del Triplete BUFFON CACERES Ciliegina Sneijder sulla torta Juve Ieri summit società-Allegri BONUCCI LICHTSTEINER VIDAL PIRLO CHIELLINI POGBA PEREYRA SNEIJDER TEVEZ CON IL 3-5-1-1 Se Allegri tornasse alla difesa a tre, ci sarebbe anche una terza opzione: centrocampo robusto, a cinque, e Sneijder dietro un’unica punta GDS PER PIRLO UN ALTRO KAKÀ... Con l’eventuale arrivo di Sneijder, tatticamente Pirlo si potrebbe ritrovare a vivere una situazione simile a quella dei tempi rossoneri: giocava alle spalle di Kakà (FOTO LAPRESSE) in un rombo che si riproporrebbe con l’olandese, in caso di 4-3-1-2 I eri, a Vinovo, c’era l’intero stato maggiore della Ju ventus. Dopo aver assistito all’allenamento del mattino, Andrea Agnelli, l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Fabio Paratici hanno incontrato Massimilia no Allegri. E in questi giorni è normale parlare soprattutto di mercato. All’ordine del giorno la situazione di Wesley Sneijder: i dirigenti bianconeri hanno incassato, seppur infor malmente, il gradimento del 30enne olandese, e ora stanno cercando la via migliore da percorrere con il Galatasaray, club mai facile da approcciare in sede di trattative. Max bene direbbe eccome l’acquisto di Wes. DUTTILITÀ Già oggi il centro campo della Juventus non ha nulla da invidiare alle mediane delle varie corazzate interna zionali del momento, sia per qualità sia numericamente. I vari Pirlo, Vidal, Marchisio e Pogba danno vita infatti a un mix eccellente di tecnica, po tenza, esperienza e personali tà. Con uno Sneijder in più sa remmo ai limiti della perfezio ne. Il 30enne olandese è un fuoriclasse, nel 20092010 fu uno dei grandi protagonisti del Triplete interista, sfiorò il Pal lone d’Oro e si impose di fatto come uno dei giocatori più completi e decisivi dalla metà campo in avanti. Nell’Olanda gioca spes so anche da interno di centrocampo, il meglio lo esibisce come trequartista puro o come centrale nella li nea di tre mezzepunte a sup porto di una boa: è questa dut tilità tattica ad attrarre la Ju ventus e in particolare Massi miliano Allegri, che così avrebbe davvero la possibilità L'IDENTIKIT WESLEY SNEIJDER NATO IL 9 GIUGNO 1984 A UTRECHT (OLANDA) RUOLO CENTROCAMPISTA ALTEZZA 170 CM PESO 67 KG Uno dei talenti più puri del prolifico vivaio dell’Ajax, spicca il volo verso il Real Madrid nell’estate del 2007 (terzo olandese al Real in quell’anno, con Robben e Drenthe), pagato 27 milioni. Due anni dopo passa all’Inter, dove è tra i protagonisti del Triplete (2010) con Mourinho: in nerazzurro vince uno scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppa italiana, una Champions e un Mondiale per club. Dal gennaio 2013 è al Galatasaray. Ha vinto il titolo nazionale in tutti i paesi in cui ha giocato. Con l’Olanda è vice campione del mondo nel 2010. LE SUE SQUADRE AJAX REAL MADRID INTER GALATASARAY 2002-2007 2007-2009 2009-2013 da gennaio 2013 79 Le presenze di Sneijder con la maglia del Galatasaray, dove è approdato dall’Inter nel gennaio 2013. Con la maglia del club turco ha segnato finora 25 gol 5,5 I milioni di euro a stagione che Sneijder guadagna attualmente al Galatasaray, con cui ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2016 di modellare la squadra in base alle necessità e alle caratteri stiche dell’avversario di turno. UN «KAKÀ» PER PIRLO Parti colarmente intrigante la solu zione di un rombo con Pirlo in regia, Vidal e Pogba interni e appunto Sneijder a ridosso di due attaccanti: nomi e poten ziale da Champions League, classe e inventiva in abbondan za. E per Pirlo sarebbe un po’ come tornare ai primi tempi ancelottiani, quando dettava i ritmi di un Milan che poteva schierare nel vertice alto del rombo il miglior Rui Costa pri ma e il baby prodigio Kakà poi. Tornando alla Juve, due raffi nati creatori di gioco (Pirlo e Sneijder appunto) e due poten ti incursori dai piedi buoni e dal gol facile (Vidal e Pogba): insomma, roba da stropicciarsi gli occhi, a maggior ragione se si pensa alle due possibili alter native a disposizione di Alle gri, ovvero Marchisio e Pe reyra. IL MIGLIOR SNEIJDER Nella sua prima esperienza italiana, Sneijder esordì il 29 agosto 2009, contro il Milan, venti quattro ore dopo essere atter rato a Milano: Mourinho lo schierò trequartista nel rombo, alle spalle di Milito ed Eto’o. Il meglio, però, lo diede strada facendo, quando il tecnico por toghese passò quasi definitiva mente al 4231: immensa la gara di Londra contro il Chel sea (assist da sogno per il gol partita di Eto’o), schierato alle spalle di Milito e affiancato da Pandev (a destra) e da Eto’o (a sinistra). Wes ha classe da mezzapunta e gambe da corri dore, ecco perché in Nazionale è poi stato spesso impiegato da centrocampista puro: è succes so per esempio anche all’ulti mo Mondiale, in Brasile, in particolare nel clamoroso 51 rifilato alla Spagna. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tattica in vista dell’Inter Giocheranno i titolarissimi Ieri altra doppia seduta in vista della sfida contro l’Inter in programma martedì sera, e si comincia a lavorare seriamente anche dal punto di vista tattico. Non ci dovrebbero comunque essere grosse sorprese a livello di formazione, in campo quasi certamente tutti i titolarissimi: Buffon in porta; Lichtsteiner ed Evra terzini; Bonucci-Chiellini coppia centrale; Pirlo in regia; Marchisio e Pogba interni; Vidal a supporto di Llorente e Tevez. L’unico dubbio riguarda l’attacco, con il solito possibile ballottaggio fra Fernando Llorente e Alvaro Morata. Caceres e Marrone lavorano in gruppo e potrebbero anche andare in panchina. Oggi un solo allenamento, nel pomeriggio, per la banda Allegri. «Dobbiamo arrivare sicuramente carichi - ha detto Leonardo Bonucci a Jtv -, anche perché va immediatamente cancellata la sconfitta in Supercoppa. Bisogna ripartire forte, ci aspetta questo derby d’Italia sentitissimo da parte dei nostri tifosi, gara che anche noi giocatori abbiamo nel cuore. Andiamo a caccia di tre punti fondamentali nella lunga corsa scudetto con la Roma». Così sul Borussia Dortmund, prossimo avversario della Juve in Champions: «Dico solo che fra le prime otto noi ci possiamo sicuramente stare». m.gra. © RIPRODUZIONE RISERVATA TELENOVELA CONCLUSA Il Psg beffa i club italiani: Rabiot finisce al Tottenham 1Il centrocampista francese, a lungo nel mirino di Roma, Juventus, Inter e Milan, giocherà nel club londinese Carlo Laudisa Twitter @carlolaudisa N iente Italia per Adrien Rabiot. Il Psg sta per de finire l’accordo che por terà a giorni il promettente cen trocampista francese al Tot tenham: prestito secco per 6 mesi. La svolta d’inizio anno do po un breve viaggio londinese di Nasser Al Khelaifi, il presi dente del club parigino. La so luzione concordata con il gioca tore e con il suo entourage beffa tutti i club italiani che dalla scorsa estate hanno corteggiato il talento dei parigini. Proprio la Juve era stata la prima a muo versi, quando Rabiot era ancora con il contratto in scadenza. Poi, la contemporanea acquisi zione di Coman a fine contratto ha fatto alzare la temperatura nei rapporti con il Psg. Così Ma rotta e Paratici hanno mollato la presa, mentre Inter, Milan (ad agosto ci fu anche un blitz rossonero a Parigi) e Roma han no provato invano i loro assalti. IL RINNOVO La scorsa estate Walter Sabatini, grazie anche all’influenza di Rudi Garcia sul giocatore, era stato sul punto di chiudere un’intesa, facendo le va anche sulle buone relazioni maturate con la società di pro prietà dello sceicco Al Thani. Il manager della Roma offrì 5 mi lioni per acquisirlo subito, fa cendosi forte del consenso del giocatore. Ma i campioni di Francia tennero duro. Nono stante nella stagione preceden te il 19enne centrocampista avesse disputato ben 34 partite, non venne inserito nella lista di Champions League. Fu il mo mento di massima frizione con la sua rappresentante, mamma Veronique, decisa a chiedere un ruolo di primo piano per suo fi glio. Ma con il passare delle set timane le parti si avvicinarono, tant’è vero che il 31 ottobre ven ne siglato il prolungamento di contratto sino al 30 giugno 2019. Adrien Rabiot, 19 anni LAPRESSE LA SVOLTA La ritrovata intesa con i vertici societari non aveva portato, però, all’attesa consa crazione del ragazzo sul campo. Così nelle scorse settimane era no ritornate le voci di un inte resse di Juve e Roma. Ancora una volta, però, i fatti dimostra no che Rabiot alla fine preferi sce seguire la linea del club che lo ha allevato. La soluzione del prestito al Tottenham evidente mente sta bene sia ai parigini che al ragazzo, nonostante il club londinese fosse partito dal la richiesta per un acquisto a ti tolo definitivo. L’esperienza in Premier League con la squadra di Pochettino può permettergli di trovare la continuità a cui tanto ambisce. Nel contempo il Psg si impegna a riportarlo a ca sa nella prossima stagione da protagonista. Di sicuro questa nuovo capitolo arricchisce il ro manzo di una carriera già ricca di colpi di scena. Le sue qualità tecniche sono riconosciute da tutti. Non a caso la Juve ha pen sato a lui come a una sorta di clone di Paul Pogba. © RIPRODUZIONE RISERVATA SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT fVISTO DA ISTANBUL NELLA TESTA DELL’OLANDESE Quell’addio mai digerito e un’altra chance europea Così Wes ripensa all’Italia 1Al Galatasaray si è trovato bene, però il calcio turco è cambiato: la Serie A può rilanciarlo anche in nazionale Alessandra Bocci si deve trasferire da un club all’altro. Poi succe de e il passaggio è repentino come i suoi lanci intelligenti. I l calcio turco è hardboiled, sarà per questo che si è trovato a suo agio. Wesley Sneijder DOMANDE Wesley è uno street boy e all’Ajax an ama le situazioni difficili, le partite estreme. dava d’accordo anche con Ibrahimovic. Ha gio Il successo sulla Juve in Champions League nel cato a pallone in un quartiere un po’ difficile di la neve di Istanbul con quel suo diagonale no Utrecht ed è fiero delle sue origini. Mourinho look, per esempio, o prima ancora il suo esordio moltiplicò le sue forze resuscitando l’indole da nell’Inter contro il Milan, nel lottatore che sembrava es 2009: non aveva ancora aperto sersi persa a Madrid in i bagagli e Mourinho decise di IL NUMERO mezzo a tanti problemi mandarlo in campo. Gara bel personali. In Italia lissima, lotta, baruffa, una tra Wesley aveva trova versa colpita. Entrò dritto nel to quello che cerca cuore dei tifosi e quando lasciò va: la cultura del risul l’Inter nel gennaio 2013 dopo tato. La mania per l’estetica del mesi nervosi non era ancora le presenze di Sneijder calcio olandese non gli bastava uscito dal cuore di molti fan. più. Wesley ama vincere, me con la maglia dell’Inter, glio se giocando bene, però CERCHIO L’Inter lo ha messo ai dall’agosto 2009 al giocar bene e perdere non gli margini, alla fine del 2012, per settembre 2012. In interessa. Agli amici che gli problemi di ingaggio e spen totale ha segnato 22 gol chiedono in questi giorni ding review. Lui e la nuova po della Juve risponde inva licy aziendale non erano molto parenti, così un riabilmente con lunghe perifrasi, ma anche altro pezzo del Triplete sparì. In Turchia Wesley con una domanda: «La Juve è prima in clas ha vinto campionato, supercoppa e coppa di sifica, giusto?». Essere il numero uno è Turchia. Ha esordito contro il Besiktas e domani quasi un’ossessione. «Gioco per divertirmi, c’è proprio BesiktasGalatasaray: la simmetria ma nessuno si diverte quando perde». E in sarebbe perfetta, ma non è detto che l’affare con queste parole c’è tutta la sua visione del la Juve si concluda così velocemente. E’ compli calcio. Aver passato del tempo con due cato. Tutto sembra complicato quando Sneijder allenatori italiani potrebbe aver acuito 116 7 la sua nostalgia per un posto che non ha mai dimenticato. Torino non è Milano, città alla qua le Wesley e sua moglie Yolanthe sono rimasti le gati, ma la Serie A è sempre Serie A e le sfide sono sempre sfide. Sneijder ha patito quando Van Gaal gli ha tolto la fascia da capitano del l’Olanda, ha patito persino quando Prandelli gli ha tolto quella da vicecapitano del Galatasaray. Gli piace essere il leader, gli piacciono le respon sabilità. Gli piacciono appunto le situazioni hardboiled, ed è stato lui al Mondiale a tirar giù dall’aereo i suoi nel finale di OlandaMessico. Non è stato il suo Mondiale, ma in qualche modo si è riscattato. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. E’ un luogo comune, ma in questo caso è perfetto. OBIETTIVO EUROPA Domani Sneijder scende in campo in un derby che potrebbe essere l’ultimo in Turchia. A Istanbul sta bene, però sa che la situazione al Gala è complicata e che ci vorrebbe un colpo di genio per far ripartire la sua carrie ra. A trent’anni non ha intenzione di abdicare: vuole riprendersi un ruolo da primattore in na zionale, vuole riscattarsi nel 2016 all’Europeo, perché il tonfo del 2012 ancora lo assilla, come le occasioni perse al Mondiale. Il suo ingag gio è pesante e gli anni passano, eppure par di capire che questa volta ci siano cose più importanti. «Io non ho mai giocato per soldi», ha ripetuto Sneijder tante volte. I soldi non so no tutto, anche se aiutano. Ritro varsi in un campionato più nobile, per quanto in disgrazia, avrebbe un valore diverso. Perché Sneijder è ambizio so e gli piacciono le vendette: sistemare av versari spagnoli dopo la parentesi di Ma drid gli ha dato la carica nel periodo mouri niano, riprendersi la gloria in Italia dopo l’uscita dall’Inter potrebbe essere una moti vazione molto forte. Certo, la sua posizione è delicata: Sneijder è rimasto uno degli ulti mi divi e i tifosi del Gala non potrebbero tolle rare un tradimento. Ma la Turchia del calcio sta vivendo un momento strano dopo aver tentato di dare l’assalto all’Europa e Wesley resta alla finestra. Domenica il derby a casa Besiktas, mar tedì JuveInter...fantascienza, certo. Chiudere bene in Turchia e ripresentarsi in Serie A però non è un progetto bislacco. Sneijder pareva un giocatore perso già cinque anni fa, quando l’In ter andò a pescarlo nel Madrid di Pellegrini. Ri prendersi la sua identità calcistica è un’opera zione compiuta altre volte. Un’abitudine. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCATO Giovinco-Bologna, c’è il via libera. Ma Seba va convinto 1Ieri incontro Paratici-Corvino: la Juve ha dato carta bianca al ds degli emiliani Fronte Rolando: il Porto prende tempo I eri a Milano Fabio Paratici e Pantaleo Corvino hanno di scusso per un’ora della si tuazione di Sebastian Giovinco. E il direttore sportivo della Ju ventus ha dato carta bianca al responsabile dell’area tecnica del Bologna per trattare con il 27enne talento torinese, il cui contratto scade a giugno. Al momento, il ragazzo non sem bra convintissimo di sposare l’ambizioso progetto degli emi liani, ma Corvino ha tempo per mettere sul tavolo le sue carte migliori. TREQUARTISTI Intanto, la Ju ventus continua a sondare le varie alternative a Sneijder. Sempre vive le piste che porta no a Shaqiri e a Diamanti, an che se sul primo si è fatto fortis simo il pressing dell’Inter (sen za dimenticare Liverpool e Atle tico Madrid), mentre il secondo è sì più facile da agganciare, pe rò non convince del tutto i diri genti bianconeri: pesano l’età (l’ex azzurro va per i 32 anni) e la stagione appena trascorsa in Cina, campionato in netta cre scita, ma sicuramente non an cora all’altezza dei tornei euro pei. In più la Fiorentina, su ri chiesta di Montella, lo pressa. Ancora defilata la candidatura del 27enne francese Ben Arfa, talento di proprietà Newcastle, in rotta con l’Hull City. ROLANDO... Nuovi contatti ieri sul fronte Rolando. Non risolu tivi comunque: il Porto conti nua a prendere tempo, nono stante il giocatore abbia più vol te fatto capire di volere la A e la Juve in particolare, con l’Inter seconda scelta da tenere ancora in considerazione. L’offerta di Marotta è sul tavolo del club portoghese e non subirà modifi che: 300mila euro per il prestito e diritto di riscatto (non obbli gatorio) fissato intorno ai 4 mi lioni. Al Porto potrebbe bastare così a livello di cifre, chiede pe rò l’obbligatorietà del diritto di riscatto in favore dei nerazzur ri. Le parti si risentiranno già questa mattina, intanto la Juve guarda con ottimismo al rientro in gruppo di Caceres, jolly di fensivo preziosissimo, a lungo assente per infortunio in questa prima fase della stagione. Gozzini-Graziano Sebastian Giovinco, 27 anni LAPRESSE Il portoghese Rolando, 29 anni ANSA © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Serie A R SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 IL NUOVO ARRIVO Stop burocratico: Cerci ritrova la A contro il «suo» Toro 1Non ci sono i tempi per averlo a disposizione contro il Sassuolo: debutterà nel vecchio stadio Jeremy Menez, 27 anni, Stephan El Shaarawy, 22, e di spalle Jack Bonaventura, 25: per completare il quadrato magico ora c’è Cerci LAPRESSE Ora il geometra Inzaghi eleva il Milan al quadrato 1Cerci, Bonaventura, Menez e El Shaarawy: Pippo lavora per trovare l’equilibrio migliore Marco Pasotto MILANO P er esserci, il quadrato c’è. A Inzaghi ora il compito di farlo diventare magico, in modo da ottenere sempre lo stesso risultato. In or dine alfabetico: Bonaventura, Cerci, El Shaa rawy, Menez. Qui per arrivare al prodotto finale non serve una formula matematica, ma un tecni co in grado di gestirli nel modo migliore. Perché il materiale a disposizione, oltre a essere abbon dante, presenta finiture pregiate e sarebbe uno spreco utilizzarlo solo in parte. Come ordinare un optional sulla macchina e poi non utilizzarlo. SACRIFICIO E FANTASIA L’optional in questo ca so è Alessio Cerci. Il tocco in più per l’attacco, chiamato per riempire la casella lasciata libera da Honda. Perché, ricordiamolo, parte tutto da Kei suke emigrato un mese in Coppa d’Asia. Altri menti quel «giro largo» di cui ha parlato l’altra sera Cerci a Linate sarebbe diventato larghissi mo. O forse Alessio avrebbe smarrito del tutto la strada che porta da Madrid a Milanello. Inzaghi sostiene da sempre che preferisce problemi di ab bondanza. Eppure sono problemi anche questi. A volte di portata rilevante. Di certo il quadrato ma gico a disposizione di Pippo corrisponde a ciò che lui predilige per il proprio gioco: attaccanti che non diano punti di riferimento (Menez, Bonaven tura), che sappiano sacrificarsi (El Shaarawy) e dotati di una fantasia sopra la media (Cerci). EQUILIBRIO I tre sistemi di gioco utilizzati sin qui non sono un problema. Tutti sono in grado di re citare nel proprio ruolo con profitto. Il problema semmai nasce dal fatto che non in tutti i moduli si potrà schierare la batteria al completo. Ma vedia mo caso per caso. Il 433, che era e sarà il sistema di riferimento, per Cerci è perfetto. Alessio potrà esibirsi sulla destra come faceva a Torino. Co munque, un tipo di gioco diverso da Honda: più esplosivo e atletico, meno «disciplinato» e di aiu to in fase di non possesso (in questo dovrà senza dubbio applicarsi e migliorare). A sinistra la sfida è di altissimo fascino: l’imprescindibile Bonaven tura, garanzia di equilibrio più o meno in qualsia si zolla del campo, contro l’El Shaarawy visto a Dubai è un dubbio che fa sembrare Amleto un dilettante. Inzaghi, però, ha l’opzione – assoluta mente da non sottovalutare – di poter arretrare Jack in mediana. Il quadrato è salvo. TUTTI DENTRO? Più o meno lo stesso discorso nel caso in cui Inzaghi si affidi all’albero di Natale. Utile contro avversari di livello o che comunque costruiscono il gioco nelle zone centrali della me diana. Anche stavolta fra Cerci, El Shaarawy e Bonaventura, ne balla uno. Ma in questo caso, con Jack troppo prezioso in termini di equilibrio, il ballottaggio riguarderebbe Stephan e Alessio. Altrimenti, solita opzione: Bonaventura dietro, davanti tutti contenti e vai di quadrato. Formula comunque rischiosa e applicabile con la massima attenzione a chi si affronta. Infine c’è il 4231: all in, tutti dentro appassionatamente. Va bene se c’è necessità di rimontare a gara in corso, oppure con un avversario che non impensierisce sulle ri partenze. In questo caso l’unico a essere un tanti no «prestato» a una posizione poco abituale è Bo naventura, che andrebbe a sistemarsi da trequar tista centrale: zona del campo che peraltro qual che volta ha calpestato a Bergamo e che comunque ha già avuto la benedizione di Inza ghi: «Senza Honda potrò variare – aveva detto prima di Natale –. Potrò giocare con due punte e un trequartista, Bonaventura o Saponara posso no farlo». Qui si tratterebbe di 4312, e magari vedrà la luce anche questo sistema. In tutto ciò l’unico a godersela tranquillo al momento è Me nez, sicuro del posto da qualsiasi punto si osservi il quadrato. Il suo lato è quello che non si tocca. © RIPRODUZIONE RISERVATA Alessio Cerci, 27 anni, sorride al termine delle visite mediche BUZZI MILANO LE OPZIONI IL CLASSICO EL SHAARAWY (Bonaventura) MENEZ (Bonaventura) 4-3-3 CERCI (Bonaventura) (Bonaventura) L’ALBERELLO 4-3-2-1 MENEZ L a burocrazia, stavolta, lavora per i sentimenti: Cerci salterà il Sassuolo e ritroverà la Serie A nello sta dio del Torino, il suo ultimo stadio italiano. Alla ripresa, nel giorno dell’Epifania, il nuovo arrivato non potrà es serci per motivi amministrati vi: il 5 gennaio aprirà ufficial mente il mercato e il giorno dopo, alle tre del pomeriggio, il Milan sarà subito in campo. Tempi ristretti per infilarci dentro lo scambio della docu mentazione con l’Atletico Ma drid (gli incartamenti riguar dano Cerci, ma pure Torres) e soprattutto per ottenere il transfer dalla federazione spagnola, vincolo necessario per chiudere l’iter burocrati co per Cerci in rossonero. CERCI BONAVENTURA (El Shaarawy) (Bonaventura) (Bonaventura) ALL IN 4-2-3-1 MENEZ EL SHAARAWY BONAVENTURA CERCI GDS ESORDIO La tempistica sarà invece favorevole all’esordio nel vecchio stadio: dopo aver ospitato il Sassuolo, il Milan giocherà in anticipo a Torino, il 10 gennaio. Sotto le luci dei riflettori, e proprio nel luogo dei saluti, Cerci farà ritorno in Serie A. In granata l’ester no aveva chiuso la sua espe rienza italiana, prima di vola re «nel calcio che conta». Tor nato dalla Spagna esordirà contro Ventura: nelle due sta gioni al Torino aveva segnato ventuno gol complessivi, bot tino che per due anni di fila l’aveva eletto vice capocanno niere della squadra (una vol ta dietro Bianchi, un’altra die tro al leader di classifica ge nerale Immobile). Potevano es sere 22 non avesse fallito il rigore sul campo di Firenze, che all’ultima giornata avrebbe con segnato l’accesso diretto all’Eu ropa, senza dover aspettare lo stop poi imposto al Parma. A MILANELLO Il primo debutto rossonero c’è in realtà già stato, se si considera il primo ingresso ufficiale a Milanello, registrato nel primo pomeriggio di ieri. Cerci è stato accolto dai cori dei tifosi fuori dai cancelli, e dentro dall’abbraccio di Poli e dal saluto degli altri nuovi compagni. So prattutto ha ricevuto il personale benvenuto di Inzaghi, dopo che i due si erano incrociati solo per telefono: Pippo lo ha poi presen tato al gruppo presente negli spogliatoi. Sul campo il nuovo arrivato si è limitato a una corsa leggera: domani i test atletici e poi l’inserimento in squadra. In mattinata Cerci aveva superato le visite mediche, con doppia so sta davanti alle telecamere. Pri ma: «Sono molto felice, non ve do l’ora di iniziare, darò tutto me stesso e ho sensazioni ottime». Dopo: «Arrivo al Milan pronto a sacrificarmi, voglio giocare e so prattutto cercare di fare il meglio per contribuire alle vittorie della squadra. Mi sono sempre allena to con l’Atletico, mi manca solo il ritmo partita. Vero, c’erano altre società interessate a me, tra cui l’Inter, ma io volevo il Milan e ba sta, sono felice che sia andata co sì. E non parlo in questo modo solo perché ora sono qui ma per ché è la verità». a.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA Abate c’è, Mexes no: fuori almeno due settimane 1Distorsione per il francese: riposo e nuovi esami, forse torna a metà gennaio. Ok anche De Sciglio e Rami, Bonera oggi in gruppo Alessandra Gozzini MILANO D el reparto si è quasi sem pre parlato in termini negativi: a inizio stagio ne i discorsi riguardavano il numero di gol incassati (tanti), la discussione si è poi spostata sul numero di difensori finiti k.o. (altrettanti). Nelle chiac chiere sono entrati tutti, titola ri e riserve: dell’infortunio di Diego Lopez si era detto a ini zio stagione, durante la tra sferta di Parma, in seguito si è poi raccontato degli stop di Abate e De Sciglio (che hanno privato Inzaghi degli uomini di fascia nello stesso periodo), di Alex e Rami (problemi musco lari), infine di Mexes e Bonera. Oggi si riparte da loro: nella vittoria galattica con il Real il francese ha riportato un trau ma distorsivo al ginocchio, per cui saranno necessari almeno 34 giorni di riposo, prima di poter stabilire con certezza i tempi di recupero. Philippe avrebbe già saltato il Sassuolo per squalifica, nel posticipo contro il Torino non ci sarà per indisponibilità: dipenderà poi dai prossimi step e dalla tenuta del ginocchio, verificata gior nalmente sul campo. L’ipotesi più ottimistica riguarda un rientro tra gli arruolabili per la partita contro l’Atalanta, il 18 gennaio. Su questo caso c’è an che altro da dire: al ritorno da gli Emirati si temeva per Mexes la rottura del crociato, evento escluso dai successivi accerta menti. Per Bonera il quadro è ancora meno grave: un fastidio all’adduttore che ieri l’ha fer mato in palestra, senza allena mento sul campo. Oggi verrà nuovamente valutato: possibi le si unisca subito al gruppo. Da sinistra: Philippe Mexes, 32 anni e Ignazio Abate, 28 FORTE/LAPRESSE RECUPERI Quello che confor tava Pippo era un paradosso: più la difesa perdeva pezzi, più il muro teneva. Senza il blocco titolare il Milan ha subito un gol (su calcio d’angolo) in quattro uscite. Realisticamen te, lo conforterà di più la noti zia di tre recuperi: Abate e Ra mi, oltre a De Sciglio, ieri si so no allenati con la squadra, di mattina (per la parte atletica) e pure nel pomeriggio (per quella tattica, dunque più indi cativa). Alla ripresa contro il Sassuolo dovrebbero essere tutti quanti nella lista dei con vocati, complicando (con pia cere) i piani di Inzaghi, che aveva chiuso il 2014 con un lunghissimo elenco di difenso ri fuori uso. Per la prima del nuovo anno, oltre a Mexes, mancherà solo lo squalificato Armero. © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 Serie A R SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Foto di gruppo con la Supercoppa: ieri al San Paolo cancelli aperti per festeggiare il trofeo e vedere l’allenamento della squadra. Ventimila i tifosi sulle tribune ANSA Delirio a Napoli, ora Benitez tentenna 1In 25mila al S. Paolo ringraziano la squadra per la Supercoppa ma il futuro di Rafa è incerto: il Liverpool lo tenta Gianluca Monti NAPOLI L’ entusiasmo per lui, se possibile, è superiore a quello del primo giorno. Rafa Benitez ha sempre goduto di grande credito da parte dei tifosi del Napoli sin da quando ha accettato di sedere sulla panchina azzurra e i due trofei conquistati nel 2014 hanno contribuito a cementare ulte riormente il rapporto tra la gente ed il tecnico spagnolo. Quando ieri ha fatto il suo in gresso in campo con la Super coppa in mano, i 25.000 del San Paolo sono andati letteral mente in estasi. Per Benitez si è trattato della decima coppa della sua carriera. Era venuto a Napoli per vincere e ci è riusci to in fretta. Ora, però, c’è da completare l’opera. Da tempo, il coro «abbiamo un sogno nel cuore, vincere il tricolore» è in cima alla hit parade del San Pa olo. Ieri è stato intonato ripetu tamente. Una invocazione ri volta a De Laurentiis, ma che investe anche l’allenatore visto che Benitez è il valore aggiunto nella rincorsa allo scudetto. II GARANTE Se la lotteria dei rigori di Doha fosse finita in al tro modo, i giudizi sull’operato di Benitez sarebbero stati di È STATO BELLO VEDERE IN FESTA UNA CITTÀ INTERA BISOGNA PORRE LE BASI PER NON VINCERE SOLO OGNI 25 ANNI RAFA BENITEZ ALLENATORE NAPOLI versi. Però, i tifosi del Napoli non hanno mai mancato di far sentire il loro calore a Rafa, ri tenendolo il garante del pro getto che De Laurentiis ha ri modulato dopo l’addio di Maz zarri. Ecco perché da queste parti c’è preoccupazione per il futuro di Benitez. Perderlo rap presenterebbe una sconfitta per gran parte della tifoseria e poi sarebbe quasi impossibile sostituirlo con un allenatore al trettanto vincente. Eppure, ad oggi le possibilità che Benitez continui la sua avventura a Na poli non sono tante. FATTORE GERRARD È forte il ri chiamo della famiglia, che in questi giorni lo ha accompa gnato a Napoli (per la prima volta sono venute qui anche le due figlie di Rafa oltre alla si gnora Maria Montserrat). Li verpool è rimasta nel cuore di Benitez e lui è nel cuore della tifoseria di Anfield. La decisio ne di Gerrard di chiudere la sua avventura con i Reds rende me no stabile anche Rodgers e po trebbe avvicinare Rafa alla sua vecchia panchina visto che no nostante le belle parole spese ieri dal tecnico nei suoi con fronti, i rapporti con Gerrard non sono esattamente idilliaci. Congetture, voci. Come quelle che lo accostano ad altre squa dre importanti quali il Valencia (dove ha già lavorato e vinto) ed il Psg, qualora Blanc conti nui a stentare. Ecco perché Be nitez prende tempo: vuole va lutare cosa gli offre il mercato e capire il progetto Napoli fin do ve può spingersi. De Laurentiis non derogherà dal fair play fi nanziario, Benitez non glielo chiederebbe perché, come ha dimostrato in estate, in fondo è anche lui un aziendalista. Però Rafa si aspettava qualcosa in più per quanto concerne la vo lontà di gettare basi solide per il futuro: costruire un centro sportivo di proprietà e svilup pare il settore giovanile resta no priorità imprescindibili per garantire al Napoli di «non vin 1 2 3 1 Rafa Benitez, 54 anni, mostra ai tifosi azzurri la Supercoppa, il secondo trofeo che vince a Napoli dopo la Coppa Italia 2014 2 Gonzalo Higuain con la coppa 3 Tanti bambini alla festa del San Paolo ANSA cere una volta ogni 25 anni», come ripete in continuazione. RAFA E LO STADIO La passione è forte e merita altre ricompen se. Ieri al San Paolo erano in 25.000: più spettatori di quanti hanno assistito a NapoliParma e alle tre gare interne di Europa League, gli stessi di NapoliPa lermo e NapoliVerona. Tutti lì solo perché a Fuorigrotta c’era la Supercoppa in bella mostra ed un allenamento a porte aperte. Questo entusiasmo Be nitez non lo ritroverebbe altro ve ed è per lui motivo di rifles sione. Il paradosso di Napoli è tutto qui: il San Paolo che si è visto ieri può spingere la squa dra oltre i limiti del fatturato, ma nel contempo è uno stadio vetusto e al centro d polemiche tra De Laurentiis ed il sindaco De Magistris. Quest’ultimo ieri parlando a Crc è stato deciso: «Non si può tirare avanti così, attendiamo il piano di fattibili tà per la ristrutturazione dello stadio da parte della società entro il 31 marzo. Se il Napoli non lo presenterà, cercheremo di trovare alternative per inter venire sul San Paolo». La con venzione scade il 30 giugno, come il contratto di Benitez. È un caso, ma anche l’emblema di come sia difficile da queste parti programmare il futuro. © RIPRODUZIONE RISERVATA TRA CAMPO E MERCATO Arriva Gabbiadini, sarà pronto per la Juve 1Per la rivincita contro i bianconeri al San Paolo già venduti 15 mila biglietti Strinic, probabile panchina già a Cesena NAPOLI L’ allenamento di ieri è sta to effettuato ad uso e con sumo di telecamere e tifo si, da oggi il Napoli inizierà a pensare alla sfida di martedì a Cesena. Sono rientrati tutti gli elementi della rosa, compreso il neo papà Albiol che sarà in campo contro la squadra di Mimmo Di Carlo. Per Benitez soliti dubbi a centrocampo, con Gargano e Lopez che sembrano favoriti su Inler e Jorginho, e consueto ballottaggio tra De Guzman e Mertens sulla tre quarti. A sinistra agirà Britos, anche se Strinic (che ha scelto la maglia numero 3) ha fatto ve dere al pubblico del San Paolo di avere un buon mancino e ieri si è guadagnato i primi applausi per alcuni cross che non sono passati inosservati. Il croato do vrebbe essere presentato alla stampa lunedì, alla vigilia dalla sfida di Cesena, e potrebbe an dare in panchina al Manuzzi. Manolo Gabbiadini, 23 anni AFP ARRIVA MANOLO Invece, il se condo acquisto della sessione invernale di mercato, Manolo Gabbiadini, è segnalato in arri vo a Napoli tra domani e lunedì. In via di risoluzione gli ultimi dettagli del contratto (sono sta ti superati i problemi relativi ai diritti di immagine), con l’agen te del giocatore impegnato a chiudere i rapporti con Juve e Sampdoria che hanno ceduto Gabbiadini al Napoli. L’ufficia lità dell’affare è imminente. Gabbiadini, squalificato alla ri presa del campionato, prepare rà con i nuovi compagni la sfida alla Juventus di domenica 11. A proposito, già venduti 15.000 biglietti per la gara con la Vec chia Signora. Al San Paolo sono previsti 50.000 spettatori. Niente tutto esaurito perché re sta inagibile l’anello inferiore della curva A (capienza 5.000 posti). In uscita, invece, da se gnalare l’interesse del Bari per Radosevic mentre, come antici pato, Uvini tornerà in Brasile (forse al Palmeiras). Da siste mare anche Rosati, per il quale c’è stato un timido sondaggio del Bologna. Tra i giovani in prestito, Roberto Insigne lasce rà la Reggina. Il fratello minore di Lorenzo, che Mazzarri fece esordire in prima squadra e Be nitez tiene sempre d’occhio, po trebbe trasferirsi al Lecce. g.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL GEMELLO DI CALLEJON: «NOI INSIEME» Josè Callejon (a destra) ha ricevuto la visita del gemello Juanmi, che dopo aver vinto il campionato boliviano con il Bolivar ieri era al San Paolo: «Sogno di giocare insieme un giorno», ha detto Juanmi Serie A R SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Lazio, aria di festa E Pioli si lancia: «È l’anno giusto» OGGI IL SORTEGGIO Il Viareggio perde i pezzi: i biancocelesti rinunciano Marco Calabresi L 1Formello invasa: 5 mila tifosi per l’allenamento Il tecnico: «Il 2015 sia una stagione di successi» Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA) I n 5 mila a vedere la Lazio. Un anno fa, più o meno di questi tempi, era la cifra di spettatori che si presentava al l’Olimpico ad assistere alle par tite interne dei biancocelesti. Era il momento più basso (e più teso) dei rapporti tra la ti foseria laziale e la proprietà del club. Dodici mesi dopo il clima è completamente cam biato. E così ieri quella stessa cifra, 5 mila, è diventata il ter mometro del ritrovato amore tra la Lazio e il suo popolo. Per ché in tanti, 5 mila appunto, sono arrivati nel primo pome riggio a Formello per assistere alla partita di allenamento tra la squadra di Pioli e il Real Car soli, formazione dilettantistica che gioca nella Promozione abruzzese. STRADE INTASATE Il centro sportivo biancoceleste è stato letteralmente preso d’assalto già dall’ora di pranzo. Compli ce anche una temperatura più mite rispetto a quelle rigide dei giorni scorsi, i fan biancocele sti si sono riversati in massa nella «casa» laziale. Non è in somma caduto nel vuoto l’invi to del club che, dopo parecchio tempo, ha deciso di aprire le porte del proprio centro sporti vo. Ma il bagno di folla è anda to oltre le più rosee aspettative. Il modo migliore, per la forma zione biancoceleste, di avvici narsi al ciclo terribile che l’at tende in questo mese di genna io. Si comincia lunedì sera con la Samp, si prosegue col derby dell’11 gennaio, poi le sfide con Napoli e Milan. E, come se non bastasse, in mezzo c’è pure l’ottavo di finale di Coppa Ita lia col Torino. MARCHETTI E I BAMBINI Il prologo a questo ciclo di ferro è stato più che confortante. I RIl terzo posto fa bene: 12 mesi fa tanta gente non si vedeva nemmeno all’Olimpico biancocelesti hanno infatti sommerso di gol (alla fine sono stati 15) i dilettanti del Carsoli. In evidenza, ancora una volta, Felipe Anderson, autore di una tripletta (molto bello il terzo gol, di tacco). A segno pure Mauri e Novaretti (doppietta per entrambi) e poi Klose (osannato dal pubblico), Ca vanda, Basta, Cataldi, Keita, Candreva, Djordjevic e Lulic. Candreva e Biglia hanno gioca to l’intero secondo tempo, mo strando di essere pienamente recuperati. Si è invece bloccato Gonzalez. La cosa più bella è avvenuta a partita finita. Un paio di bambini sono riusciti a infilarsi sul campo ed hanno proposto a Marchetti una sfida a rigori: il portiere ha accettato per la gioia dei due babytifosi. Alla fine tutti contenti, quindi, a cominciare da Stefano Pioli. «Siamo molto soddisfatti del l’allenamento – ha detto il tec nico a Lazio Style –. La presen za dei tifosi ci fa piacere. Sap piamo che siamo in una buona posizione di classifica, per mantenerla dovremo vincere più partite possibili. Il 2015 de ve essere un anno di successi». 11 Federico Marchetti, 31 anni, saluta i baby tifosi della Lazio D’ANNIBALE azioJuventus, il 14 gennaio, sarà una delle semifinali della Coppa Italia Primavera. Impossibi le che la sfida si ripeta alla Viareggio Cup (216 febbra io, oggi il sorteggio dei giro ni): dopo il no dei biancone ri, è arrivato pure quello del la Lazio che, considerando il primo posto nel ranking ita liano, rischia di impoverire ulteriormente quella che – prima dell’avvento della Youth League – veniva defi nita «la Champions dei gio vani». Lazio che non avrebbe gradito il trattamento riser vatole negli ultimi anni: campi in pessime condizioni e in località lontane dal riti ro e mancati «bonus» econo mici. Ad alcuni club invitati, infatti, sarebbe risparmiata la quota di iscrizione, lo scorso anno di 5.250 euro. La tribuna piena del campo di Formello intitolato a Mirko Fersini D’ANNIBALE Marco Parolo ha aggiunto: «Ora arrivano una serie di par tite importanti, dobbiamo farci trovare pronti. Vogliamo resta re dove ci troviamo, in zona Champions». HOEDT ORE DECISIVE Intanto sul mercato sono ore decisive per l’acquisto di un nuovo di fensore. In pole position c’è il ventenne olandese Wesley Ho edt (Az Alkmaar). Col giocato re c’è già un accordo di massi ma, va trovato quello con il club che chiede circa 2 milioni mentre la Lazio non vuole an dare oltre il milione (Hoedt ha il contratto in scadenza a giu gno). Le alternative sono il ser bo Nastasic (Manchester City) e il bulgaro Terziev (Ludogo rets), mentre pare tramontata la pista che porta al brasiliano Doria (Marsiglia). QUEL NO DI SABATINI La La zio non saltava il Viareggio dal 2007: l’allora d.s. Walter Sabatini, non contento del rendimento, rinunciò per provare a scuotere il gruppo. L’unico a essere arrivato in Serie A di quella squadra (con Diakite) è Lorenzo De Silvestri che lunedì, la Lazio, proverà a batterla con la sua Sampdoria. Altra società ad aver detto no al Viareggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 Serie A R UNA CRISI ITALIANA I 10 anni del declino INCASSAVAMO PIÙ DEL BAYERN POI TANTI ERRORI DAGLI STADI ALLA GLOBALIZZAZIONE: ECCO DOVE LE NOSTRE BIG HANNO PERSO LA SFIDA DEI RICAVI L’INCHIESTA di MARCO IARIA Twitter @marcoiaria1 C’ è stato un tempo in cui eravamo re e pen savamo che durasse all’infinito. Stupidi, miopi, anche sfortunati (chi poteva im maginare che la crisi dell’economia avrebbe az zoppato il mecenatismo pallonaro?). C’è stato un tempo in cui la Juventus aveva lo stesso fatturato del Real Madrid, l’Inter del Bayern. Sembrano trascorse due ere geologiche, è passato un decen nio, quello che ha visto la trasformazione del cal cio in fenomeno globale, perfettamente inserito nell’industria dell’intrattenimento. Gli altri han no colto l’attimo, noi no. Per una serie di motivi, non dipendenti solo dalla nostra incapacità o ne gligenza. Ma è successo. È successo che le big ita liane non abbiano saputo capitalizzare l’etichetta del «campionato più bello del mondo» proprio mentre le concorrenti straniere hanno mutato pelle. Sorpasso, fuga, doppiaggio. La serie storica dei ricavi dà esattamente il senso del declino del calcio italiano. Le battistrada sono lontanissime ma fino a dieci anni fa eravamo lì, nell’élite. Ecco com’è cambiato il rapporto di forza fra la tradizio nale triade JuventusMilanInter e le quattro squadre che incassano di più al mondo. 200304: Manchester United primo con 259 milioni di en trate, poi Real 236, Milan 222, Juve 215, Barcel lona 169, Bayern e Inter 166. Un decennio dopo, la voragine. 201314: Real 548 milioni, Man Utd 541, Bayern 487, Barcellona 485, Juve 280, Milan 250, Inter 161. Spagnole, inglesi, tedesche sono cresciute a ritmi stupefacenti, con blancos e Red Devils a raddoppiare il giro d’affari e bavaresi e blaugrana addirittura a triplicarlo. E le italiane? Andamento lento: +30% per i bianconeri, +13% per i rossoneri, i nerazzurri hanno perso il 3%. NON BASTA Piccolo alibi. Dal 2010 in Italia i dirit ti tv non sono più venduti individualmente e nella ripartizione collettiva le grandi ci hanno rimesso. Vero, ma vale il rovescio della medaglia: l’eccessi va teledipendenza ha impigrito i dirigenti italia ni, li ha illusi di poter vivere di rendita senza sfruttare le altre fonti di ricavo. Nel commercio la chiamano product extension: dilati il prodotto, ti inventi nuovi modi di far soldi. Non è che non si sia fatto nulla. La Juve, peraltro stoppata da Cal ciopoli nella crescita, si è dotata di un impianto gioiello e i benefici si sono visti: nel 200304 in cassava dal botteghino 18 milioni, scesi a 12 nel l’ultima stagione all’Olimpico per quadruplicarsi fino a 49 milioni con le attività collaterali. Il Mi lan ha lavorato proficuamente in campo commer ciale passando in 10 anni da 53 a 80 milioni, con operazioni ritagliate su misura per i partner. Tut to questo non è bastato perché il resto del mondo ha viaggiato a velocità supersonica. La diffusione della lingua inglese per il Manchester, i favori del le banche per le spagnole, l’aiuto dell’economia tedesca per il Bayern. Fattori non trascurabili. Ma vogliamo liquidare così il fenomeno? Le differen ze sono troppo ampie per non assegnare respon sabilità a chi, in questi anni, a livello di club, di Lega, di Federazione ha gestito il calcio italiano. IL VOLANO DEGLI STADI Nel 200304 il Bayern percepiva dallo stadio 22 milioni, meno delle mi lanesi. Nel 2005 ha inaugurato l’Allianz Arena, che rappresenta uno dei massimi esempi di utiliz zo polifunzionale di uno stadio. Tanto che la so cietà che lo gestisce, controllata al 100% dal club, fattura 49 milioni. Non dalla biglietteria ma dal resto: affitto per eventi, area vip, ristoranti, par cheggi, ecc. Così il Bayern può permettersi di mantenere la sua vocazione popolare – bastano 15 euro per assistere in piedi alle partite – e di aderire mirabilmente alle logiche degli affari. Mentre Milan e Inter incassano dal Meazza più o meno gli stessi quattrini di un decennio fa (ci sa rebbero da conteggiare 6 milioni a testa dalla col legata MIStadio, che non figura nei bilanci con solidati), il Bayern è volato a 145 e si appresta a portare la capienza dell’Allianz a 75mila posti. Non adagiarsi sugli allori, far frullare sempre il cervello: le societàmodello agiscono così. In Spagna sono pronti progetti faraonici per il Ber nabeu e il Camp Nou, che già hanno raggiunto entrate da record. Da 62 a 140 milioni per il Real, da 58 a 147 per il Barça negli ultimi 10 anni alla voce stadi (compresi una ventina di milioni cia scuno dalle quote dei soci). I madrileni intascano MAGLIE VENDUTE Media stagionale tra il 2009-10 e il 2013-14 1.580.000 Real Madrid 1.490.000 Manchester United Barcellona 945.000 Bayern 375.000 Juventus 300.000 FONTE: PR MARKETING L’ARTE DEL COMMERCIO È nello sfruttamento del marchio, dentro e fuori i confini nazionali, che si enfatizza la differenza tra noi e loro. Il Manche ster United, leader dei ricavi commerciali con 236 milioni, è stato il primo a internazionalizzar si. Un processo molto lungo, certo facilitato dal l’espansione della Premier League che a partire dalla scissione del 1992 ha esportato il calcio in glese come format, ma ovviamente alimentato da strategie commerciali individuali: a Londra c’è un ufficio con 80 persone, impegnate a mettere in pratica la distribuzione capillare del brand. Nel frattempo è stato aperto un distaccamento a Hong Kong e presto uno a New York: un passag gio obbligato cui non si sono sottratte neppure le spagnole e il Bayern, che nei prossimi mesi sbar cherà anche a Shanghai. Lo United ha però una peculiarità: penetra il mercato in modo «vertica le», stringendo accordi con aziende regionali (il costruttore cinese, la banca turca, il colorificio giapponese, la birra thailandese). Una strada che adesso stanno tentando di seguire le italiane. Allo stesso tempo il management assunto dai Glazer ha sottoscritto contratti da favola con i colossi mondiali: lo sponsor di maglia Chevrolet, dopo aver pagato un premio d’ingresso da 46 milioni, in questa prima stagione sborsa 56 milioni con un +2,1% che scatta ogni dodici mesi; il precedente, Aon, è rimasto in famiglia griffando i campi di Carrington e il materiale d’allenamento per 20 milioni annui; dal 201516 Adidas sostituirà Nike con un minimo garantito di 95 milioni più le ro yalties. GLOBETROTTER Proprio il merchandising è una leva incredibile, visto che lo United può contare su oltre 200 licenziatari in 120 Paesi: si produce di tutto, dalle tazze alla biancheria, per 5 milioni di pezzi venduti ogni anno (di cui 1,5 milioni di maglie da gara). È tutto un circolo virtuoso: più ti riconoscono, più ti vogliono, più ti pagano. Nel 201314 i tour e le partite amichevoli hanno rega lato ai Red Devils 14 milioni contro i 3 dell’Inter. Un’anima da globetrotter come per il Real che fat tura all’estero 114 milioni su 548 sopperendo alle difficoltà del mercato spagnolo: proprio qualche giorno fa Ronaldo e compagni hanno fatto festa al caffè merengue di Dubai. Se il Barcellona, do po aver profanato la maglia coi qatarioti, ora si fa sponsorizzare pure l’interno (4 milioni da Intel), in questo calcio senza confini nessuna squadra riesce a succhiare dalla terra d’origine quanto il Bayern che arriva a ben 223 milioni di ricavi com merciali. Grazie a socisponsor del calibro di Adi das, Audi e Allianz. Ma grazie anche a un legame indissolubile con la propria comunità: la regola antiscalate del 50%+1 resiste al tempo. Ognuno ha saputo trovare la sua strada. Tranne noi. 1.190.000 Milan 42 milioni dall’area premium, grazie a 245 palchi e 4.696 posti dotati di ogni comfort. D’altronde, sotto la presidenza di Perez non sono stati spesi soldi solo per Zidane e Bale ma anche per ammo dernare (200 milioni) l’impianto. Il tifoso che si reca a Barcellona fa un’esperienza unica: i cimeli del museo, il luccichio dello store da 2.100 metri quadrati. In un anno il museo del Camp Nou regi stra 1,5 milioni di visitatori, quello della Juve 200mila. Risultato? Il Barça incassa dai tour 30 milioni, i bianconeri (esempio in Italia) 4. Inter GDS © RIPRODUZIONE RISERVATA SEGUITO SUI SOCIAL Twitter + Facebook Barcellona 107,4 milioni Real Madrid 101,5 milioni Manchester Utd 68,1 milioni Bayern 28 milioni Milan 26,3 milioni Juventus 17,6 milioni Inter 5,4 milioni RICAVI HOSPITALITY STADIO Real Madrid 42 milioni Manchester Utd 42 milioni Bayern 25 milioni Barcellona 12 milioni Juventus 10 milioni Milan 6 milioni Inter 4 milioni SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 CONTENUTO PREMIUM FATTURATI A CONFRONTO TRA LE GRANDI D’EUROPA E QUELLE ITALIANE RIPARTIZIONE DEI RICAVI: Stadio TV Commerciale +132% STAGIONI +109% 2003-04 236 2004-05 +193% MANCHESTER UTD REAL MADRID 86 Dati in milioni di euro Altro 62 72 88 95 92 +187% BAYERN 105 +30% BARCELLONA 22 45 39 66 58 JUVENTUS 13 MILAN 18 7 130 53 28 4 134 31 29 276 246 189 208 229 234 177 2005-06 292 243 205 259 251 239 207 2006-07 351 315 223 290 141 229 179 2007-08 366 325 295 309 167 209 176 2008-09 401 327 289 366 203 196 202 2009-10 439 350 323 398 205 236 233 2010-11 479 367 321 451 154 235 222 2011-12 513 396 368 483 195 257 201 2012-13 519 424 431 483 272 263 172 140 135 548 2013-14 204 541 200 236 170 20 223 145 487 99 8 148 147 485 182 20 60 49 280 151 20 222 INTER 166 54 215 -3% 259 4 169 +13% 30 250 80 120 11 47 166 102 19 161 84 LEGENDA I fatturati si riferiscono ai bilanci consolidati e sono al netto delle plusvalenze. Per una questione di uniformità sono stati esclusi i ricavi dai prestiti e, nel caso di Inter e Milan, la capitalizzazione dei costi del vivaio. I dati del Milan, che chiude gli esercizi il 31 dicembre, sono relativi alla stagione sportiva così come calcolati da Deloitte nella Football Money League; per il 2013-14 è stata effettuata una stima da Gazzetta. Nelle scomposizioni dei fatturati alcune avvertenze: la voce “stadio” di Barcellona e Real comprende le quote dei soci; la voce “tv” di tutte le società include i proventi da Champions/EL; per Inter e Milan non sono compresi i proventi di MI-Stadio (6 milioni netti a testa nel 2013-14) perché la società che gestisce le attività del Meazza, non essendo controllata ma collegata, non fa parte dei bilanci consolidati dei due club - Fonti: elaborazioni Gazzetta dei bilanci societari - Deloitte GDS L’INTERVISTA «I mecenati hanno frenato la crescita aziendale dei club» 1L’a.d. del Bologna Fenucci: «La colpa è anche del sistema Paese. Vanno fatte le riforme per attrarre investitori esteri» C laudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna, perché il calcio italiano è così indietro? «Per fattori macro e per re sponsabilità dei club. Non si può dimenticare che l’Italia ha perso punti di Pil rispetto agli altri Paesi. Il sistema Paese non ha aiutato. Si pensi alla manca ta tutela dei marchi, agli stadi: in Inghilterra e in Germania l’intervento pubblico è stato decisivo, persino negli Usa le autorità locali supportano al cuni investimenti. Certo, non c’è stata da parte dei club la vo lontà di destinare una parte delle risorse crescenti dei dirit ti tv sul progetto industriale». E veniamo al punto. Le responsabilità del movimento stesso. «In questi anni Lega e Figc non hanno espresso unità di obiet tivi faticando a proporsi come interlocutori affidabili, tutta via le scelte sono soggettive. La riprova sta nella svolta adotta ta dalla Juve prima e dalla Ro ma adesso. Gli errori sono di pesi dalla peculiarità della go vernance delle nostre società, detenute da grandi imprendi tori che hanno dato molto ai club ma impedendo la loro cre scita come aziende. Non ci si è focalizzati sullo sviluppo stra tegico, sulla diversificazione dei ricavi ma solo sulla ricerca Claudio Fenucci, 54 anni ANSA del risultato. Questo ha fatto la fortuna della Serie A negli anni 90 ma l’ha frenata nel lungo periodo. Tra l’altro, abbiamo perso il treno dei mercati fi nanziari che fino al 2008 han no immesso risorse negli inve stimenti immobiliari. Con la crisi tutto si è complicato». Come se ne esce? «Servono riforme che riescano ad attrarre investitori dall’este ro, in grado di far nascere una nuova generazione di impianti con la loro esperienza e capaci tà nel reperimento di fondi. Penso a Pallotta, Thohir, al no stro azionista Saputo. Servono dirigenti capaci di operare in li nea con le esigenze dei tifosi di oggi. Infine, serve una discon tinuità anche nei rapporti con i diversi stakeholder: i tifosi, che in Inghilterra e Germania han no un approccio differente, e i calciatori. Bene la norma sui vivai, anche a tutela della Na zionale, ma si aprano le fron tiere per gli extracomunitari: alzeremo la qualità delle rose cercando calciatori su mercati dove possiamo essere ancora economicamente competitivi». © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 Serie A R Verso Udinese-Roma SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT DA FLORENZI A PETRUCCI I SUOI BAMBINI D’ORO La squadra Allievi Nazionali 2007-08, classe '91, con vari elementi sotto età. Da Florenzi a Bertolacci e D'Alessandro, 10 giocano tra i professionisti, In piedi, da sinistra. Catini (allenatore in seconda), Contarini (fisioterapista), Ursano, Di Stefano, Brosco (Latina, B), Sini (Pisa, LP), Malomo (Prato, LP), Petrucci (Cluj, A romena), Frascatore (Pistoiese, LP), Giansante, Frasca, Santolini (dirigente accompagnatore), Stramaccioni. Accosciati, da sinistra. Palma, D’Alessandro (Atalanta, A), Florenzi (Roma, A), Bertolacci (Genoa, A), Crescenzi (Perugia, B), D’Orazio, Zara, Conti, Pettinari (Latina, B) Sor Strama, ti ricordi di quel cappello magico? L’IDENTIKIT ANDREA STRAMACCIONI NATO IL 9 GENNAIO 1976 A ROMA Il tecnico romano Andrea Stramaccioni, 38 anni, da questa stagione alla guida dell’Udinese LAPRESSE Francesco Oddi L' allenatore che proverà a fermare la Roma nel la prima gara dopo le feste era entrato a Trigo ria con la Yaris, la pancetta e la tuta, ed è uscito con l'Audi, giacca scura, camicia chiara e fisico asciutto, e sul navigatore Via Camillo Sbarbaro 5, Mi lano, in una parola Interello. Tra tuta e abito scuro, un cappellino con visiera, fondamentale come tutte le scaramanzie di Andrea Stramaccioni: nel 2007 do veva andare a giocare un torneo a Pescara, e quando si accorse di averlo dimenticato a Roma costrinse la fidanzata di allora a farsi 250 chilometri per porta glielo. Funzionò: quel torneo lo vinse, dopo una sof fertissima semifinale col Napoli ai rigori che vide se duto sul pallone, da solo, in disparte. Non gli riuscì la missione successiva, convincere la dirigenza a com prargli il più forte della squadra battuta in finale, il Pescara di Marco Verratti. Tre mesi dopo, vinse pure lo scudetto Giovanissimi, facendo alzare dalla pan china Federico Viviani, fuori per scelta tecnica. Le possibilità che scendesse in campo in quella gara era no talmente basse che il padre neppure andò a veder la, scoprendo al telefono che il figlio era entrato, con la Sampdoria avanti di un gol, aveva portato la parti ta ai supplementari procurandosi il rigore dell'11, e poi non li aveva giocati, perché «aveva fatto benissi mo quello che gli avevo chiesto, ma a quel punto mi serviva un altro tipo di giocatore». L'attuale regista dell'Under 21, quando gli venne detto «bravissimo, ma ora entra un altro» aveva una faccia quantomeno stralunata. FACCIA DA C... «”Mister, lo sai che c'hai veramente una faccia da c...? Da fuori risulti molto meno simpa tico di come sei”. Ci rimase, mi disse che nessuno era mai stato così sincero con lui. Eravamo in macchina, andavamo a un'amichevole: era un mese che lavora vamo insieme, ma il nostro rapporto possiamo dire che nacque lì». Il rapporto in questione è quello tra Stramaccioni e Massimiliano Catini, capo e vice per 6 anni alla Roma. Interrotto, con tanti auguri, nel feb braio del 2011, quando Montella andò in prima squa dra e a Catini fu chiesto di prendere i suoi Giovanissi mi, e ripreso all'Inter. «Quando gli affidarono la Pri mavera, non me la sentii di lasciare Roma, stava per nascere mia figlia. E mi trovò un ruolo da osservato re. Quando vinse la Next Gen, poche ore prima che Moratti lo promuovesse, mi chiamò: “Domani alle 11 a Milano”. Dovevamo presentarci a uno spogliatoio con gente come Maicon, Cambiasso, Sneijder, erava Dopo essersi messo in luce con i dilettanti della Romulea, nel 2005 è passato alla Roma: due scudetti, Giovanissimi (2007) e Allievi ('10). Nel 2011 è passato alla Primavera dell’Inter, dove ha vinto la Next Generation Series (2012), sorta di Champions League Under 19. IN SERIE A Nel marzo 2012 è subentrato a Ranieri alla guida della prima squadra nerazzurra e ha chiuso al 6° posto. La stagione successiva è arrivato 9°, e a fine anno non è stato confermato. Dopo una stagione di pausa, da questa estate allena l'Udinese: il suo vice è Dejan Stankovic. LE SUE SQUADRE ROMA (GIOVANILI) 2005-2011 PRIMAVERA INTER 2011-mar. 2012 INTER mar. 2012-2013 UDINESE da settembre 2014 1Alle radici del tecnico romano dell’Udinese: la play, le ore al telefono, una porta che non si apre e un talismano in testa mo tutti un po' tesi. Lui fa “Andiamo”, ma non riesce ad aprire la porta, spinge, rischia di buttarla giù, poi si accorge che era a scrigno, bastava farla scorrere. Quando siamo entrati, i giocatori sorridevano invece di sghignazzare: un segno di rispetto, di fronte a una scenetta come quella». CENE E CALCETTO Ora Catini allena gli Allievi Elite della Romulea, proprio la società che lanciò Stra maccioni, fino a quel momento nota per i primi passi dei vari Baldieri, Liverani, Moscardelli, De Silvestri e Verre. Una proposta accettata a metà della scorsa stagione, il capo era fermo, il vice si era stufato di aspettare. «Molti pensano che lavoro ancora con lui, invece sono rimasto qui, per ora. Con Strama, ci ve devamo anche fuori dal campo, cene, vacanze insie me, partite di calcetto. Giocavamo all'Airone, Roma Sud, vicino casa sua, sotto un acquedotto romano, o all'Olimpia, a Villa Doria Pamphili. C'era quello che pesava 100 chili, quello che non sapeva neanche cosa fosse il pallone, il mister rompeva pure lì. Ogni tanto gli strillavo: “Sarò pure il tuo vice, ma la partita l’ho organizzata io, almeno qui stai zitto un attimo”. Era il più forte, una tecnica spaventosa, dopo un po’ gli si riacutizzava il dolore al ginocchio che gli aveva im pedito di fare il calciatore e andava in porta. Ed era difficile anche fargli gol. Poi mio cugino Alessandro Tersigni, che giocava a calcetto con noi, l’hanno pre so al Grande Fratello 7, e tutti i giovedì cena a buffet a casa di qualcuno, a vederlo». Ma il piatto forte ri maneva il calcio. «Parlavamo per ore, ci allenavamo per ore. A Trigoria, entravamo col sole e uscivamo con la luna, ogni tanto qualcuno da fuori ci urlava "Golden gol”, come a dire fate questo e andatevene. Bei tempi a Trigoria, con Totti, per cui Strama, roma nista da sempre, aveva una sorta di venerazione, e Montella, forse la persona più bella che ho incontra to nel calcio». LIBRI E PLAYSTATION La leggenda racconta di ce ne mensili con i giovani allenatori del calcio dilettan tistico romano, interminabili discussioni a tavola, lunghe quanto le telefonate di Strama con colleghi e osservatori. «Non so quanti amici avesse in giro per l'Italia, tanti. Aveva relazioni dettagliatissime su ogni partita e su ogni giocatore, che movimenti facesse, dopo quanti passi calciasse: anche se giocavamo con tro il Borgorosso motivava i ragazzi come se dovesse ro affrontare Cristiano Ronaldo, e poi facilitava loro il compito con dettagli che non riuscivamo neppure noi a capire come conoscesse. Ma lui è competitivo in tutto, persino coi videogiochi. Era snervante: a quelli di calcio ci metteva talmente tanto a cambiare la for mazione che mi stufavo ancor prima di iniziare. Però era imbattibile. In trasferta, libri e playstation: si è laureato in legge, studiando anche in ritiro, altre vol te videogiochi. Qualche volta i ragazzi provavano a sfidarlo, vincendo il timore reverenziale per il ruolo: li batteva sempre, 4 o 50, tra lo scherno degli altri». Ai limiti dell'agiografia: ma difetti, ne aveva? «È un amico, non devo essere io a dirlo. Di certo aveva dei nemici: quando uno è così bravo, qualcuno invidioso prima o poi lo trova». © RIPRODUZIONE RISERVATA Serie A R SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT # Un Garcia da Oscar «Roma, io vinco ma non dimentico» Rudi Garcia, 50 anni, è alla sua 2a stagione nella Roma RAMELLA 1«L’allenatore è anche un po’ attore. La Juventus? Il sentimento d’ingiustizia è duro da cancellare. Pure nella vita ai più ricchi capitano cose favorevoli» Massimo Cecchini ROMA D iciamolo subito: la paro la scritta corre il rischio di inquinare intelligenti pensieri in libertà. Rudi Garcia è sereno e disponibile. Le sue frasi non hanno mai il tono del le lamentazioni o della saccen za. Si racconta come se noi giornalisti fossimo avventori di un bar sport allargato. Il volto della Roma adesso è il suo. «JUVE, UN’INGIUSTIZIA» «I miei primi 18 mesi d’Italia non mi hanno cambiato. Certo, l’al lenatore è anche un po’ attore: deve essere in un modo con i giocatori, in un altro con la stampa. Dopo il k.o. con la Ju ve, quando ho detto che vince remo lo scudetto, ero allenato re perché ci credevo, e attore perché era il momento giusto per farlo. Poi il campionato di rà la sua verità e accetterò il verdetto. Certo, perdere così è difficile da accettare, forse non ci riuscirò per tutta la stagione o per tutta la vita. Non ho un rammarico per i 3 gol irregola ri: è il sentimento di ingiustizia che è difficile da cancellare. Succede anche nella vita, ai più ricchi capitano situazioni favorevoli, ma non credo alla sudditanza. Gli arbitri sono uo mini e devono decidere in una frazione di secondo. Da quan do ci sono i 6 arbitri non ho vi sto miglioramenti. Così non funziona: o leviamo i replay o aiutiamo gli arbitri. E comun que non credo alla compensa zione finale, il torto va valutato nel momento». «IO SUPERO LE ATTESE» «Sono soddisfatto della nostra stagio ne. Abbiamo avuto tanti infor tuni e la Champions ruba ener gie. La Roma è un grande club, ma non ha mai avuto continui tà. Io sono ambizioso e abitua to ad offrire performance su periori alle attese. È stato così a Lilla e a Roma. Non piango per avere Messi o Ronaldo, poi pe rò spero che il prossimo anno miglioreremo la rosa. Abbiamo bisogno di giocatori più forti, ma dipende dalle disponibilità, anche se il budget non è tutto. MERCATO Emanuelson, Cole e Jedvaj È il tesoretto per Chiriches Vlad Chiriches, 25 anni, difensore romeno del Tottenham 1Roma in attesa per il difensore romeno Dalle tre cessioni i soldi per l’operazione Andrea Pugliese ROMA S tranezze del mercato. In una Roma che cerca di puntellare la difesa, è proprio dalla difesa che potreb be arrivare un tesoretto da rein vestire. Nei prossimi giorni, in fatti, il d.s. Walter Sabatini avrà dei colloqui personali con i gio catori che potrebbero lasciare la Roma a gennaio, tra cui Cole ed Emanuelson. Considerando che — da qui a giugno — può andare in porto anche la cessio ne di Jedvaj al Bayer Leverku sen, ecco che la Roma potrebbe ritrovarsi con circa dieci milioni da porter reinvestire: 67 milio ni dalla cessione di Jedvaj, 34 15 milioni dal risparmio sull’in gaggio di Cole (2,3 netti a sta gione) ed Emanuelson (1,1). OBIETTIVI E RISCATTI Quei soldi potrebbero essere utiliz zati per trovare un quarto di fensore centrale, anche se la Roma va a caccia di un prestito con diritto di riscatto. Il mirino è sempre sul romeno Chiriches (Tottenham), anche se la trat tativa è in una fase di stallo ora mai da un po’. Chiriches ha da to la disponibilità a venire, ma ha fatto sapere di volere un po sto da titolare. Cosa che i giallo rossi non possono offrirgli, con siderando anche le prestazioni in continuo crescendo di Yan gaMbiwa. Che, tra l’altro, tra tre presenze (e quindi alla so glia delle 20 gare in gialloros so) verrà riscattato obbligato riamente a 7 milioni dal Newca stle. Sempre in questo andiri vieni di difensori, Emanuelson potrebbe trovare sistemazione in Turchia o all’Atalanta, dove a sinistra Colantuono si trova senza Raimondi ed Estigarri bia. In nerazzurro, poi, potreb be finire anche Salih Uçan (al posto di Baselli, molto ricerca to), il centrocampista turco che ha giocato finora solo 3 minuti. A sinistra, invece, la Roma con tinua a monitorare Baba (Aug sburg), su cui però ha messo gli occhi anche il Borussia Dort mund. Occhio anche a Pasqual, potrebbe lasciare la Fiorentina. CAPITOLO RADJA Volendo, quei soldi la Roma potrebbe uti lizzarli anche per altro, per an dare a chiudere subito la que stione Nainggolan. Il Cagliari sta cercando di alzare la posta, vuole 1213 milioni di euro per la seconda metà del giocatore. Con i sardi c’era una mezza pro messa verbale di riaggiornarsi in questa sessione di mercato per sistemare le cose. I due club si parleranno, ma alla Roma serve liquidità per arrivare a dama. In caso contrario ci si ag giornerà a giugno, quando però il valore del Ninja potrebbe es sere salito ancora (difficile che scenda). Ad oggi le possibilità che Nainggolan lasci la Roma sono poche, a giugno bisognerà vedere. Anche se la volontà del giocatore in questi casi fa sem pre la differenza e Nainggolan a Roma sta come un re. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il modello è l’Atletico Madrid». «MERCATO, ORA È INUTILE» «Il gruppo attuale mi sta bene, sa pevo della Coppa d’Africa e non chiedo nulla. Se non ha cambiato idea a Natale, Destro resterà.Sneijder? È un grande, ma è raro che il mercato inver nale cambi le cose. Serve solo ai ricchi che possono modifica re la squadra. Nainggolan è stata un’eccezione. Noi siamo sulla strada giusta. Vogliamo almeno un titolo». «BABY? NON HO HAZARD» «Uso poco i giovani? Se biso gna avere risultati subito oc corre un giusto mix. So che dei talenti alla Roma hanno frutta to delle grandi plusvalenze. È TOTTI? MAI AVUTO UNO COSÌ. DEVE RITIRARSI VINCENDO IN ITALIA CLUB E TIFOSI NON SEGUONO LA NAZIONALE RUDI GARCIA ALLENATORE DELLA ROMA giusto così, non è che non pen si al futuro del club, però ri spondo dei risultati immediati. Quando ero al Lilla non ho la sciato Hazard in panchina a 17 anni: era forte e giocava, ma se ho dei giocatori di esperienza più forti dei giovani, giocano loro». «TOTTI, SMETTI VINCENDO» «Non ho rimpianti per non ave re Totti con 10 anni di meno. Il più bel complimento l’ho rice vuto da Guardiola: “Francesco ha un gioco intorno che gli consente di divertirsi”. Non posso chiedergli 15 gol a sta gione, ma finché non si ferme rà non mi pongo domande sul la Roma senza di lui. Mi augu ro che l’addio sia all’altezza del suo talento. Vinciamo que st’anno e i prossimi e consen tiamogli di fermarsi come me rita. È intelligente e sa gestirsi, saprà lui quando si dovrà fer mare. Non ho mai avuto un giocatore con un tale talento e una tale esperienza. De Rossi? Ha avuto qualche difficoltà a dicembre per cose fuori dal campo, ma è un grande gioca tore e un grande uomo. Non ho mai visto uno che sappia fare tutto come lui». «STUPORE NAZIONALE» «Il vo stro rapporto con la Nazionale mi ha sorpreso. Pensavo che club e tifosi le stessero dietro, ma qui non è così. In Francia invece se funziona la Naziona le sono tutti contenti. Conte è bravo, ma non è facile trovare spazi. Se fossi c.t. mi lamente rei anche io. Comunque mi ha stupito che il campionato inizi solo a fine agosto. La prossima stagione però dovremmo ini ziare prima e questa è una cosa che aiuterà sia gli azzurri, sia le squadre impegnate in Cham pions». Proprio vero. Sempre che la Lega non faccia scherzi. © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 Serie A R SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT VOLTI NUOVI IL PERSONAGGIO di ANDREA SCHIANCHI U n’ombra si aggira per le strade di Par ma. Leggera e misteriosa, percorre i viali avvolti dalla nebbia e arriva da vanti a quella che, presto, dovrebbe diventare la sua nuova casa: lo stadio Tardini. Si sofferma, riflette e poi fugge via, sen za lasciare tracce. Dietro quell’ombra si nascon de Rezart Taçi, il petroliere albanese che, attra verso la Dastraso Holdings Limited, ha acquista to il Parma Football Club. Ufficialmente il suo nome non compare in alcun atto burocratico, ma il segreto ha le gambe corte come le bugie: persi no il centrocampista Andi Lila, guarda caso alba nese, appena sbarcato a Parma, si è sentito in obbligo di ringraziare la famiglia Taçi per l’op portunità che gli è stata concessa. Martedì po meriggio, sempre nell’ombra perché poco di ciò che fa avviene sotto i riflettori, il petroliere de butterà nel campionato italiano: al Tardini è at tesa la Fiorentina, un battesimo con acqua gela ta. Lui non ci sarà, ma è come se... Guarderà la partita in televisione, forse in Italia. ANDATA E RITORNO Il pallone è nel dna di que sto imprenditore classe 1971 che, a vent’anni, sa le su un barcone della speranza per costruirsi una vita. Dall’Albania all’Italia, dal piccolo paesi no di Erseke (quattromila anime) al Piemonte: prima Alessandria e Novi Ligure e poi Torino, la facoltà di ingegneria del Politecnico, la laurea. Per mantenersi lavora la sera come cameriere in una pizzeria, questo raccontano le cronache: lui non conferma e non smentisce, secondo il per fetto stile Politburo. In fondo il piccolo Rezart cresce nell’Albania comunista e impara presto la regola aurea del regime: del silenzio nessuno ti può accusare. Il padre Mustafa era un funziona rio statale e nell’ascesa del figlio sembra non ab bia avuto un ruolo secondario. Se alla fine degli anni Novanta, dopo il periodo che oggi si chia merebbe di «apprendimento all’estero», Taçi percorre il viaggio al contrario, cioè dall’Italia all’Albania, e in breve tempo mette su un impero economico, significa che qualche soldo e qual che conoscenza facoltosa non gli mancano. Alla favola del cameriere che si fa da sé e diventa mi lionario pochi credono, e difatti dopo i primi passi nel mondo imprenditoriale si scopre che a sostenerlo c’è l’allora presidente albanese Sali Berisha, non uno qualsiasi. Scala la piramide so ciale alla velocità di uno shuttle lanciato nello spazio e, come tutte le storie di brucianti ascese, anche la sua viene offuscata da intrighi, inter venti della magistratura, accuse per frode fisca le, condanne. D’altronde il petroliere si è pure fatto nominare presidente della federazione al banese di scacchi: il gioco lo appassiona, le stra tegie lo contagiano, passa intere giornate a stu diare mosse, valutare i pro e i contro, cercare le debolezze degli avversari per colpirli al momen to giusto. Il mercato, per lui, altro non è che un’enorme scacchiera. CONTATTI IMPORTANTI È il calcio, tuttavia, il suo grande sogno. Di giocarci non se ne parla, data l’età e dato che, da bambino, non era pro prio un fenomeno quando palleggiava nei prati di Erseke. Però, con i soldi accumulati, può com prarsi una società e farne il suo divertimento. Inizia con la squadra del suo paese, il Gramozi Erseke: dai dilettanti alla Lega Pro d’Albania. A capo del club, come del resto in tutte le altre atti vità, mette il padre. Il signor Mustafa gestisce e il figlio raccoglie gli applausi del popolo. Ma Er seke è un granello di sabbia in mezzo al deserto, CONTENUTO PREMIUM Taçi L'IDENTIKIT REZART TAÇI NATO IL 7 GIUGN0 1971 A ERSEKË (ALBANIA) PROFESSIONE PETROLIERE CARICA PATRON DEL PARMA GLI INIZI Rezart Taçi dopo aver studiato in Italia (laurea in Ingegneria conseguita a Torino) ritorna in Albania dove suo padre, funzionario statale, lo aiuta nella scalata. Rezart Taçi, 43 anni, nuovo patron del Parma 1,5 miliardi di euro il fatturato delle società che fanno capo a Taçi CALCIO E PETROLIO MA IL RE DI PARMA RESTA NEL MISTERO IL MILIONARIO ALBANESE È PRONTO AL DEBUTTO. DOPO L’UNIVERSITÀ A TORINO E IL LAVORO IN PIZZERIA, ORA C’È LA A DA SALVARE: LA SUA PRIMA PARTITA ITALIANA, PERÒ, LA GUARDERÀ IN TV l’ingegner Rezart vuole di più: la gloria, il suc cesso. SCALATA FALLITA Nell’ottobre del 2009, sfrut tando i contatti del presidente Berisha, arriva nelle stanze del potere. Conosce Silvio Berlusco ni e Adriano Galliani, offre 700 milioni per l’ac quisto del Milan: gli rispondono che il club non è in vendita, ma lui mantiene buoni rapporti e ne diventa sponsor. Poi, siccome sa che il calcio è un perfetto strumento di «distrazione di massa», porta in Albania prima il Milan e poi il Real Ma drid per disputare la Taçi Oil Cup. E ora che il suo Gramozi Erseke zoppica (quattro sconfitte con secutive nel dicembre 2014), l’ingegner Taçi ci prova con il Parma. L’ultimo posto in classifica, per lui, non è un handicap, ma un’opportunità: si può solo migliorare. Ma non dite che il Parma è suo, sennò smentisce e torna subito nell’om bra. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PETROLIO Fonda la Taçi Oil, diventando presidente. In poco tempo il suo patrimonio economico tocca livelli importanti. È anche un importante socio della Vetro Energy principale investitore dell’Albpetrol. Nel novembre del 2008 acquista la raffineria statale Armo. La sua passione per il calcio lo porta ad acquistare la squadra della sua città, portata in pochi anni nella Lega Pro albanese. Prova anche la scalata al Milan (fallita, nonostante una offerta milionaria). Oltre al calcio è pure un appassionato di scacchi tanto da ricoprire la carica di presidente della federazione albanese. L’ASSALTO FALLITO AL MILAN Nel 2009 Taçi, dopo aver conosciuto Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, offre 700 milioni di euro per l’acquisto del Milan. «Il club non si vende», è la risposta. Il petroliere albanese cambia obiettivo: nel settembre 2011 firma una partnership annuale come premium sponsor dei rossoneri. Serie A R 17 SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT IL BLOG DELLA SERIE A 1Ieri per il Torino doppia seduta di allenamento: lavoro atletico al mattino, più tecnico-tattico durante il pomeriggio. Ventura ha tutti i giocatori a disposizione. Da oggi test specifici in preparazione della partita di martedì contro il Chievo IE’ IL NETO-DAY: OGGI SI DECIDEI IE MONTELLA VUOLE DIAMANTII 1Il portiere dovrebbe rifiutare il rinnovo. Mutu ha chiesto di potersi allenare con i viola FIORENTINA Giovanni Sardelli FIRENZE E Il portiere brasiliano Neto, 25 anni, è a Firenze dal gennaio 2011: è arrivato dall’Atletico Paranaense LAPRESSE ccolo l’NDay. Dove N sta per Neto. Giornata impor tante quella di oggi per ri solvere la questione relativa al portiere brasiliano. O almeno capire se nel suo futuro ci può essere ancora un po’ di viola. Ipotesi, giusto ricordarlo, che al momento rasenta lo zero per cento. Salvo miracoli o imprevi sti colpi di scena, nel summit odierno l’entourage del calcia tore comunicherà alla Fiorenti na il rifiuto dell’ultima proposta ISANSONE VUOLE I IESORCIZZARE S. SIRO:I I«CARICHI A MILLE, I IE NON TIFO PIÙ MILAN»I contrattuale recapitata qualche settimana fa (quadriennale da 1,4 milioni). L’unico slittamen to possibile porta a domani: giorno in cui scadrà il termine consegnato dalla società al por tiere. Lunedì infatti, a Firenze arriva la proprietà. DECISIONI Giorni intensi in ri va all’Arno. Da una parte il mer cato, una rosa da sfoltire, alcu ne decisioni importanti da prendere. Dall’altra il campo: la partita col Parma di martedì non deve essere presa alla leg gera nonostante la classifica della squadra di Donadoni. Lu nedì, è deciso, piomberanno a Firenze il patron Andrea Della Valle ed il presidente esecutivo Mario Cognigni: a loro l’incari co di vagliare quanto emerso tra oggi e domani sul fronte Neto. Sarà loro, ovviamente, anche il compito di decidere la strategia da adottare con il portiere bra siliano. Tentativo di cessione immediata, braccio di ferro, te nerlo in scadenza fino ai saluti di giugno. Questioni aperte. Che presto verranno chiuse. IMURIEL, LA TRATTATIVAI IENTRA NEL VIVOI IOFFERTA PER BERGESSIOI IDAL SAN LORENZOI SASSUOLO SAMPDORIA Nicola Sansone, 23 anni GETTY IPER FERREYRA MANCA SOLOI IIL PASSO FINALE I IBOCCHETTI: E’ DURAI Luis Muriel, 23 anni, colombiano FORTE Facundo Ferreyra, 23 anni, attaccante argentino del Newcastle GETTY Andrea Tosi I l Sassuolo inizia il 2015 sul luogo del delitto, ovvero San Siro dove 4 mesi fa ha subìto una dura umiliazione dall’In ter, quel 70 che brucia ancora nei ricordi dei neroverdi. Inoltre il fine anno non è sta to fortunato perché la squadra emiliana ha lasciato 5 punti nei recuperi finali delle partite con Roma, Palermo e Cesena. Ce n’è abbastanza per tornare a Milano motivati e concentrati. Lo sa bene Nicola Sansone, l’attaccante che salta l’uomo negli schemi del tecnico Di Francesco, cresciuto in una famiglia interista ma diventato nel tempo milanista. «Ma non faccio più il tifo per i rossoneri avverte subito il 23enne cresciu to in Germania , oggi tifo solo Sassuolo. È vero, veniamo da un momento opaco, ci siamo lasciati sfuggire l’opportunità di sali re più in alto in classifica ma non dobbiamo pensarci troppo. Andiamo ad affrontare il Milan carichi a mille. Loro vengono da un bel test, la netta vittoria sul Real Madrid. Hanno giocatori in crescita, ma anche noi stiamo bene». UN GOL Sansone non è mai stato un bombe rissimo, finora ha segnato solo un gol in 16 partite dentro un reparto offensivo che ha ottimizzato bene le 17 reti totali producen do 20 punti senza però confermare la forza d’urto dell’anno passato e che al momento è solo il sestultimo attacco della A. «Vero, il mio bilancio finora non è esaltante sotto l’aspetto realizzativo, ho fatto molto lavoro sporco per la squadra chiosa l’ex parmi giano . Ma non dispero perché di solito mi scaldo nel ritorno. Al 2015 chiedo più gol per me e più punti per il Sassuolo. Sono ot timista. Possiamo crescere ancora tanto». © RIPRODUZIONE RISERVATA 1Accordo con lo Shakhtar: prestito e riscatto fissato a 8 milioni. Da rompere gli ultimi indugi GENOA Alessio Da Ronch GENOVA L e novità arriveranno, ma Gasperini preferisce con centrarsi sul presente e sulla sfida contro l’Atalanta. Con Tino Costa bloccato da un attacco influenzale il tecnico rossoblù si è ritrovato ieri a di sposizione il solito Genoa, con qualche alternativa in difesa e in attacco (dove mancheranno sicuramente Marchese per in fortunio e Perotti per squalifi ca), ma con molte possibilità di scelta a centrocampo. L’abbon danza nel settore più impor tante non è certo un problema e Gasperini, nell’allenamento pomeridiano a porte aperte, ha subito mostrato una strada percorribile, schierando Berto lacci e Rincon in mezzo e spo stando Sturaro sulla corsia di destra. Filippo Grimaldi ATTESA Esperimenti sul pre sente. Attesa, come detto, per il futuro. Quello di Facundo Ferreyra resta il nome del mo mento. In attacco serve una pe dina e l’argentino può essere l’uomo ideale per far contento Gasperini. Tutto è apparec chiato: l’accordo con lo Shakhtar è praticamente scrit to, anche se il Genoa cerca di limare qualcosa dal punto di vista del prestito di fronte alla richiesta di 1 milione . Tutto definito, invece, per quanto ri guarda l’eventuale riscatto fi nale: se Preziosi a fine stagione vorrà confermare il centravan ti dovrà sborsare una cifra im portante, vicina agli 8 milioni di euro. DUBBIO Resta da compiere, in somma, solo il passo finale, con il Genoa che deve rompere gli ultimi indugi (non tutti i di rigenti sarebbero convinti del l’operazione sponsorizzata da Fabrizio Preziosi e Omar Mila netto) e il Newcastle che deve dare l’ok alla partenza di un giocatore mai utilizzato fino ad ora, ma sul quale manca la pa rola definitiva del nuovo tecni co. Sembra più difficile invece, arrivare a Bocchetti. Il jolly di fensivo, tra l’altro al momento infortunato, infatti, percepisce un ingaggio vicino ai 3 milioni a stagione. Troppo. © RIPRODUZIONE RISERVATA IDEA ALINO La priorità di que sta sessione di mercato, è bene ricordarlo, porta alla cessione di molti elementi a libro paga ma fuori dal progetto viola. Ol tre ad accontentare le richieste di Montella («Ci serve un gioca tore là davanti con il guizzo in grado di risolvere partite bloc cate» spiegò l’Aeroplanino). Identikit perfetto di Alessandro Diamanti (sul quale rimane vi vo l’interesse dell’Atalanta). Sa rebbe lui la prima scelta del tec nico ed i contatti con il Guang zhou sono stati avviati sulla ba se del prestito. La differenza economica sul contributo per l’ingaggio non è alta, sta alla Fiorentina decidere se affonda re e provare a bruciare la con correnza. Capitolo Mutu. L’ex fenomeno viola, è noto, spinge per potersi allenare agli ordini di Montella, certo di poter con vincere lo staff tecnico a tenerlo poi fino a fine stagione. La Viola ci sta pensando e non ha escluso l’ipotesi a priori. Le priorità, pe rò, sono altre. Una decisione verrà presa più avanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cagliari: oggi test E sono in arrivo Brkic e Faraoni CAGLIARI (m.f.) Oggi alle 10.30 la partitella con la Primavera di Pusceddu per testare il Cagliari anti Palermo. Gianfranco Zola accelara. Dopo la sgambata dell’ultimo dell’anno con il Lanusei (Eccellenza), il tecnico affina movimenti e posizioni in campo. Per il match con il Palermo si riparte con il 4-33. Probabile che nel tridente, con Cossu e Ibarbo, Longo trovi spazio dal 1’. Il centravanti scuola Inter si gioca la maglia con Farias. Intanto, notizie altalenanti dall’infermeria. Il recupero di Sau procede al meglio, ma è difficile il rientro già in Sicilia. Intanto, il d.s. Marroccu stringe i tempi per il portiere: Brkic (Udinese) dovrebbe essere il prescelto. E si muove qualcosa anche per la mediana: Faraoni (ex Udinese e Watford) potrebbe aggregarsi a breve alla squadra. GENOVA O re calde per l’arrivo di Muriel dal l’Udinese. La trattativa fra il diesse blucerchiato Osti e la famiglia Poz zo è entrata nel vivo, allo scopo di trovare l’intesa economica per l’acquisto. Fasi de cisive anche per la conclusione burocrati ca della vicendaGabbiadini, destinato al Napoli, ed ovviamente le due operazioni vanno a incastrarsi. Arrivederci (a breve) su entrambi i fronti. L’attaccante sampdo riano atteso da Benitez deve sistemare gli ultimi dettagli legati ai diritti per lo sfrut tamento dell’immagine, poi bisognerà riu nire a un tavolo i tre club interessati (Na poli, Samp e Juve), insieme ai manager del giocatore. Serve, insomma, ancora un po’ di pazienza. La speranza della Samp è che tutti i tasselli possano andare in porto a breve. Per Correa si attende che il gioca tore metta a posto in patria il complesso iter burocratico legato all’ottenimento dello status da comunitario, così da con sentire alla Samp di mantenere libero un posto da extracomunitario. La società vuole evitare così il rischio di nuovi blitz in Sudamerica del giocatore. SAN LORENZO (ZENEIZE) Sempre in usci ta, il San Lorenzo (oltre al genoano Mus sis) ha manifestato ieri il suo interesse an che per Bergessio, con un’offerta di due milioni e mezzo di dollari. La trattativa con il club di Corte Lambruschini deve an cora decollare. Fedato, inoltre, è richiesto dal Modena, mentre De Vitis piace al Co mo. Per Sansone al Bologna siamo ai titoli di coda: manca solo la stesura dei contrat ti (prestito con diritto di riscatto). © RIPRODUZIONE RISERVATA CLASSIFICA SQUADRE JUVENTUS ROMA LAZIO NAPOLI SAMPDORIA GENOA MILAN FIORENTINA UDINESE PALERMO INTER SASSUOLO EMPOLI TORINO VERONA CHIEVO ATALANTA CAGLIARI CESENA PARMA (-1) PT 39 36 27 27 27 26 25 24 22 22 21 20 17 17 17 16 15 12 9 6 PARTITE RETI G V N P F S 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 12 11 8 7 6 7 6 6 6 5 5 4 3 4 4 4 3 2 1 2 3 3 3 6 9 5 7 6 4 7 6 8 8 5 5 4 6 6 6 1 1 2 5 3 1 4 3 4 6 4 5 4 5 7 7 8 7 8 9 13 34 28 28 28 22 21 25 21 20 22 25 17 17 12 18 12 11 21 13 16 7 11 19 20 14 15 18 13 22 26 23 21 22 18 27 19 21 29 30 36 * 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI 17a GIORNATA Lunedì 5 gennaio LAZIO-SAMPDORIA ore 20.45 Martedì 6 gennaio ore 15 UDINESE-ROMA ore 12.30 CHIEVO-TORINO EMPOLI-VERONA GENOA-ATALANTA MILAN-SASSUOLO PALERMO-CAGLIARI PARMA-FIORENTINA CESENA-NAPOLI ore 18 JUVENTUS-INTER ore 21 18 Mondo R SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 1 DA 17 ANNI È IL SIMBOLO DEI ROSSI 2 3 NEL NUOVO STAFF Gascoigne al Newcastle? Sì, se arriva Beardsley 1 Gerrard contrasta Ciccio Baiano del Derby County: è una delle sue prime partite con i Reds, nel 1999, persa 3-2 in FA Cup 2 La Champions vinta a Istanbul sul Milan nel 2005 3 L’errore con il Chelsea che a maggio probabilmente è costato la Premier ai suoi Reds Gerrard, abdica il re di Liverpool E giura: mai contro i miei Reds 1Dopo 695 partite e 11 trofei, il capitano lascia a fine stagione: nel futuro forse gli Usa, Paul Gascoigne, 47 anni IPP di sicuro nessuna avversaria del suo club. Balotelli: «Straordinario, proprio come Pirlo» Davide Longo Stefano Boldrini CORRISPONDENTE DA LONDRA S e ne vanno sempre i mi gliori e nel caso di Steven Gerrard non c’è il rischio di sbagliare: il capitano del Li verpool lascerà i Reds a fine stagione. La sua carriera prose guirà all’estero: l’approdo più reclamizzato è il campionato statunitense, con i Los Angeles Galaxy favoriti, ma si parla an che di Emirati Arabi, Australia e persino Italia: secondo il Mir ror potrebbe interessare alla Roma. Gerrard se ne va perché la proprietà americana del Li verpool non crede più in lui, considerandolo ormai al tra monto. Gli è stato offerto sol tanto un anno per il prolunga mento del contratto: quello at tuale scade infatti il 30 giugno 2015. L’annuncio dell’addio è arrivato ieri mattina: prima un tweet del Liverpool, poi il lun go comunicato di Gerrard. A ruota, un diluvio di reazioni. RETROSCENA Steven Gerrard è la storia moderna del Liverpo ol: 695 presenze e 180 gol di cui 41 in Europa, 92 assist in Premier League, la fascia da capitano dall’ottobre 2003, 11 trofei, almeno una rete nelle fi nali di Champions League, Coppa Uefa, Coppa d’Inghil terra e Coppa di Lega. Un curri culum da campionissimo del calcio, con un solo vuoto: non ha mai conquistato il titolo in glese. Ci è andato vicino la scorsa stagione, ma proprio lui, con lo scivolone durante la partita decisiva contro il Chel P sea, è stato il protagonista ne gativo della resa dei Reds. I ti fosi lo hanno subito perdonato ed è a loro che si rivolge per ul timi Gerrard nel suo saluto. Pa role non banali, quelle scritte dal capitano dei Reds, magari con l’aiuto della moglie Alex Curran, ex modella e giornali sta. Un commiato in linea con la grandezza del giocatore, co stretto a prendere la decisione «più dura della mia vita». Per ché costretto? Perché la propo sta di rinnovo di un anno da parte della proprietà è stata una provocazione. Un invito a togliere il disturbo. Negli Stati Uniti, l’unica bandiera che con ta è quella a stelle e strisce. Le altre, a cominciare dagli uomi ni, sono sacrificate in nome del business. I boss del Liverpool hanno pesato i 34 anni di Ger rard e hanno preferito dare un taglio a una storia leggendaria. L’immagine di Steven Gerrard, 34 anni, con la bandiera dei Reds sulle finestre di Anfield AFP LE PAROLE Ecco la lettera dello skipper dei Reds: «Lasciare il Liverpool rappresenta la deci sione più dura della mia vita. Ho voluto annunciarlo ora per evitare che allenatore e squa dra possano essere distratti da questa vicenda. Il Liverpool è una parte importante della mia vita e per questa ragione non giocherò in un club che possa essere avversario del mio pas sato. Ringrazio Rodgers e la proprietà. Spero di poter tor nare un giorno ed essere utile al Liverpool. Posso garantire che fino all’ultimo tocco al pal lone darò il massimo per il Li verpool. Il mio ultimo messag gio è rivolto alle persone che fanno del Liverpool il club più grande al mondo. È stato un onore rappresentarvi». REAZIONI Gerrard è sbarcato a Melwood, centro tecnico dei Reds, di buon mattino. Il capi tano, alla guida della sua auto, è stato salutato dai quattro ti fosi che stazionavano poco pri ma delle dieci di fronte al can cello d’entrata. La sarabanda delle reazioni, su social forum e siti internet, era già comin ciata. Gary Lineker su Twitter è stato uno dei primi: «Buona fortuna. Semplicemente, il mio giocatore preferito di una ge nerazione». Il compagno Jor dan Henderson non ci crede: «Siamo scioccati», Gerard GERMANIA Hoeness semilibero ritrova il Bayern Pierfrancesco Archetti D ue nuovi acquisti ieri per il Bayern: il campione d’Europa Under 19 Jo shua Kimmich, centrocampista difensivo di proprietà dello Stoccarda, ma ora al Lipsia, è stato messo sotto contratto da giugno fino al 2020. La cifra d’acquisto non è pubblica ma i bene informati scrivono 7 mi lioni. Non è poco. A scrutarlo e a valutarne la crescita un nuo vo dirigente «assistente del di partimento delle prestazioni del settore giovanile», formula burocratica tutta teutonica. Si chiama Uli Hoeness e per te nersi in forma l’altro ieri ha passeggiato con la divisa spor Uli Hoeness, 62 anni AFP tiva del Bayern e la moglie Su si. Pur dimagrito di 20 chili, la camminata è terminata senza risentimenti fisici. Da ieri, co me ha confermato la procura di Monaco, il condannato più celebre del 2014 è a piede libe ro, in quasi tutti i sensi. L’ex at taccante, manager e presiden te del Bayern, mandato in gale ra il due giugno per tre anni e sei mesi (buona condotta a parte) per frode fiscale, scon terà il resto della pena ai lavori sociali, cioè come assunto dal club. Di sera tornerà a dormire in un istituto di pena più mite, non il carcere di Landsberg do ve Hoeness è stato detenuto fi nora — con vari permessi tra cui Natale e Capodanno — bensì un ex convento a Rothen feld. Il dirigente ha restituito i 28,5 milioni nascosti al fisco e ha pagato una multa ulteriore di circa 10 milioni. La velocità della semilibertà ha però indi gnato una parte dell’opinione pubblica in Germania, ma le autorità giudiziarie hanno ri cordato che la legge bavarese è più severa che in altre regioni riguardo alle attenuanti per crimini fiscali. E Kimmich avrà un superiore molto qualificato. © RIPRODUZIONE RISERVATA Houllier, che lo fece esordire in Premier League contro il Blackburn nel 1998, lo ha defi nito «un gigante». Il compagno di squadra Rickie Lambert è stato sintetico: «Mr Liverpool». Mario Balotelli lo ha paragona to a Pirlo: «Wow. Penso che sia allo stesso livello di Pirlo. Vi sione, tecnica e potenza. Stevie può fare qualsiasi cosa, è un giocatore straordinari. Sarà molto difficile per il Liverpool trovare uno come lui in futu ro». E Moyes, ex allenatore del lo United e ora alla Real Socie dad, butta lì un: «Se vuole ve nire a giocare in Spagna, basta che mi chiami». «ALLE PERSONE CHE FANNO DI QUESTO CLUB IL PIÙ GRANDE AL MONDO: UN ONORE RAPPRESENTARVI» «NON GIOCHERÒ MAI IN NESSUN CLUB CHE POSSA ESSERE AVVERSARIO DEL MIO PASSATO» STEVEN GERRARD CAPITANO DEL LIVERPOOL er Paul Gascoigne si aprono le porte di un clamoroso ritorno al Newcastle. L’ex centrocam pista di Lazio, Tottenham e della Nazionale inglese sem bra aver superato – almeno momentaneamente – i pro blemi di alcolismo che lo hanno tormentato negli ulti mi anni grazie anche a un periodo di riabilitazione tra scorso in una clinica spagno la. Gazza punta ora a torna re con un ruolo attivo nel mondo del calcio e secondo il Daily Star l’offerta giusta sembra poter arrivare dalla sua prima squadra, quel Newcastle nel quale si è mes so in luce a inizio carriera. In due dei tre anni trascorsi ai Magpies (19851988) prima del trasferimento al Tot tenham, infatti, Gazza ebbe come compagno di squadra Peter Beardsley, cioè il can didato numero uno alla pan china dei bianconeri, affida ta ad interim a John Carver dopo il divorzio consensuale da Alan Pardew. Gascoigne in questi giorni ha scritto su Twitter numerosi messaggi di sostegno all’ipotesi Beard sley (tra i più accreditati do po la rinuncia di Steve Bru ce) perché l’arrivo dell’ex compagno nel ruolo di ma nager gli riaprirebbe le porte del club bianconero. «Mi piacerebbe lavorare con Be ardsley manager e Carver suo braccio destro», ha twit tato Gascoigne. un’ipotesi che i tifosi dei Toon sui social network hanno accolto con grande entusiasmo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Riparte la Liga L’Atletico Madrid ospita il Levante Primo turno del nuovo anno per la Liga che tra oggi e lunedì ha in programma la 17ª giornata. Apre l’Atletico Madrid che ospita il Levante, mentre Real e Barcellona saranno impegnate domani sui campi di Valencia e Real Sociedad. Fuori casa anche l’Athletic Bilbao, prossimo rivale in Europa League del Torino che gioca questa sera al Riazor di La Coruna. 17ª GIORNATA OGGI Atletico Madrid-Levante (ore 16); Siviglia-Celta (18); Elche-Villarreal (20); Deportivo La Coruna-Athletic Bilbao (22); Malaga-Almeria (22). DOMANI Getafe-Rajo Vallecano (12); Valencia-Real Madrid (17); Espanyol-Eibar (19); Real SociedadBarcellona (21). LUNEDÌ Cordoba-Granada (20.45). © RIPRODUZIONE RISERVATA TACCUINO TURCHIA Torna Roberto Carlos Allenerà l’Akhisar Roberto Carlos torna in Turchia. L'ex difensore di Inter e Real Madrid sarà l’allenatore dell’Akhisar squadra all’11° posto del campionato turco. Carlos ha giocato in Turchia dal 2007 al 2009 con il Fenerbahce mentre nel 20132014 ha allenato il Sivasspor, club dal quale si era dimesso all’inizio di questa stagione. COPPA D’AFRICA Guinea, via il c.t. a 2 settimane dal via La Guinea si ritrova senza commissario tecnico a due settimane dalla partenza della Coppa d’Africa che ospiterà dal prossimo 17 gennaio. La federazione del piccolo stato dell’Africa centrale ha infatti annunciato che lo spagnolo Andoni Goikoetxea ha lasciato la capitale Malabo. In pole position per la sostituzione ci sarebbe il nigeriano Stephen Keshi, 52 anni, che in passato ha guidato Togo, Mali e Nigeria. FA CUP Tra domani e lunedì in campo tutte le big Al via da oggi i 32esimi di finale di FA Cup che segnano l’ingresso nel torneo delle big, tutte in campo tra domani e lunedì. Gara unica, replay a campo invertito in caso di parità al 90’. Domani: Manchester CitySheffield Wednesday (ore 16); Yeovil Town-Manchester United (16.30); Chelsea-Watford (17); Arsenal-Hull City (18.30, replay della finale dello scorso maggio). Lunedì, ore 20.45; BurnleyTottenham; WimbledonLiverpool. Serie B R Panchine calde SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Catania, Marcolin dice sì C’è Delli Carri come d.s. MERCATO Bari, si punta a K. Boateng C’è Olivera per l’Avellino 1Scelto il nuovo tecnico: era già stato vice di Mihajlovic nel 2009-10 Prende il posto dell’esonerato Pellegrino, domani la presentazione Francesco Caruso CATANIA D ue volti nuovi a Catania: Dario Marcolin è il nuovo allenatore e Daniele Delli Carri il direttore sportivo. Mar colin sostituisce Pellegrino che a sua volta aveva rimpiazzato Sannino, ma solo per 3 giorna te. Quello di Marcolin in realtà è un ritorno: il 43enne brescia no era stato a Catania nella sta gione 200910 come secondo di Mihajlovic, da dicembre a maggio. L’ex giocatore di Lazio e Samp seguì da vice il tecnico serbo anche a Firenze. Poi le av venture in solitario a Modena e a Padova, arrivando sempre in corsa, per sostituire Bergodi e Pea, ma in entrambe le circo stanze Marcolin fu sollevato dall’incarico. Così come era ac caduto a Monza, al suo esordio da «primo», un anno prima di sbarcare in Sicilia. E di lui a Ca tania si era parlato pure dopo l’annata in rossazzurra culmi nata con una brillante salvezza, al fianco di Mihahjlovic: si dice va fosse lui il tattico che studia va le partite a tavolino, ma poi il club etneo gli preferì Giampa olo (sostituito con Simeone). Marcolin, che ha lasciato il ruo lo di commentatore per Sky, oggi sarà a Catania e domani verrà presentato. Porta come secondo Enrico Annoni. SITUAZIONE SI RIPARTE IL 17 Dario Marcolin, 42 anni, ha allenato Monza, Modena e Padova LIVERANI clic È IL TERZO ALLENATORE PESCATO TRA I LAZIALI DELLO SCUDETTO 2000 Dario Marcolin è il terzo giocatore della Lazio campione d’Italia del 2000 ad allenare il Catania del presidente Antonino Pulvirenti dopo Sinisa Mihajlovic (nel 2009-10) e Diego Simeone (nel 2011). Lega, grave lutto per Abodi: è morta la mamma Giuliana ROMA Un gravissimo lutto ha colpito nella giornata di ieri il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi: è morta la cara mamma Giuliana Emiliozzi. I funerali saranno celebrati oggi, alle ore 11, nella chiesa di San Gioacchino in Prati, in piazza dei Quiriti a Roma. Le 22 società e i collaboratori della Lega hanno espresso le loro condoglianze con una nota sul sito. Il prossimo turno COSI’ LA PRIMA DI RITORNO Sabato 17 gennaio, ore 15 Bari-Entella (2-0); BresciaFrosinone (0-1); Cittadella-Modena (1-1); Lanciano-Catania (33); Latina-Vicenza (0-0); Pro Vercelli-Avellino (0-1); SpeziaVarese (1-2); Ternana-Crotone (2-0); Trapani-Pescara (0-0). Domenica 18, ore 18 Carpi-Livorno (1-1). Lunedì 19, ore 20.30 Bologna-Perugia (1-2). DIRETTORE SPORTIVO A Mar colin la società di Torre del Gri fo chiede di rimettere il Catania in corsa per la promozione, an che se al momento sembra più imminente la necessità di scon giurare una retrocessione che il terzultimo posto in classifica rende meno fantomatica di quanto si possa immaginare. Con l’imminenza del mercato di riparazione da affrontare al meglio, il club etneo ha pensato di mettersi in casa anche un di rettore sportivo. La scelta in un primo momento era caduta su Guido Angelozzi, catanese e profondo conoscitore della ca tegoria, che negli ultimi anni ha lavorato in Puglia, prima a Lecce e poi a Bari, sfiorando nella scorsa stagione la promo zione in A nonostante una si tuazione societaria fallimenta re e attualmente impegnato con lo Spezia. Angelozzi, che giocò in rossazzurro negli anni Settanta e fece il diesse ai tempi di Gaucci, guidando poi il pas saggio del Catania nelle mani di Pulvirenti, ha chiesto garan zie che non gli sarebbero state accordate. Motivo per cui l’a.d. Cosentino ha spostato il mirino su Daniele Delli Carri (della scuderia di Alessandro Moggi), ex di Pescara e Genoa, che sarà presentato domani alla stampa insieme a Marcolin. © RIPRODUZIONE RISERVATA La classifica IL CARPI VOLA: +9 SUGLI INSEGUITORI Così la classifica dopo 21 giornate: Carpi p. 43; Frosinone e Bologna 34; Spezia 33; Avellino 32; Livorno 31; Lanciano, Pro Vercelli e Trapani 30; Perugia 29; Pescara 28; Modena e Vicenza 27; Ternana e Bari 25; Entella 24; Brescia 23; Varese (-3) 22; Catania e Crotone 21; Latina 20; Cittadella 19. 19 Abbruzzino-Aruta-Cirici Ezio Gelain, 53 anni LAPRESSE Livorno, Gautieri ha le ore contate Promosso Gelain LIVORNO Lunedì verrà presa la decisione finale, ma tutto lascia prevedere che l’avventura di Carmine Gautieri sulla panchina del Livorno sia finita. Soltanto un ripensamento nelle ultime ore potrebbe cambiare lo scenario disegnato dal presidente Aldo Spinelli al termine della gara con il Pescara. E Spinelli ha già pronto il sostituto: si tratta di Ezio Gelain, 54 anni, attuale tecnico della Primavera amaranto. Un tecnico portato a Livorno nel 2012 come secondo, da Attilio Perotti, e che ha lavorato con Davide Nicola nell’anno della promozione in A e fino al primo esonero della passata stagione. Gelain è un tecnico molto stimato per la professionalità e competenza e il presidente Spinelli sembra deciso a dargli la possibilità di guidare il Livorno. Gelain ha stracciato la concorrenza: da Torrente a Cagni, da Aglietti a Panucci. La scelta presidenziale pare definitiva a meno che in queste ultime ore non ci sia un ripensamento su Gautieri (e sempre che il tecnico accetti di modificare le scelte tecniche). Lunedì, dopo il ritorno dalle vacanze, Spinelli deciderà. La Primavera sarà affidata a Luciano Bruni. Francesco Foresi © RIPRODUZIONE RISERVATA A l Bari piace Kingsley Boateng (Nac Breda, ex Milan). Paparesta sta monitorando il mercato este ro: potrebbe arrivare un cen trocampista con esperienze in Champions League. Sono cal de le trattative per Belingheri (Livorno), Di Cesare (Brescia, chiede un triennale) e Cani (Catania). Sarà il centrocam pista Olivera a lasciare il Bre scia per andare all’Avellino. Bologna: dopo Sansone, il d.s. Corvino punta ancora la Samp per il centrocampista serbo Kr sticic offrendo in cambio Gari cs (o prelevandolo in prestito); nella lista dei portieri la new entry è Kapino, nazionale gre co del Mainz. In attesa di deci dere su Breda, il Latina farà rientrare Petagna al Milan (l’attaccante potrebbe finire a Varese) e cercherà di riprende re Figliomeni dal Vicenza. Il d.s. Giuntoli sta per legarsi al Carpi fino al 2019; piace Moli na dell’Atalanta. LEGA PRO Il Pordenone cede il difensore Possenti al Santar cangelo e prende Salvatori. Il Pisa prende l’attaccante Floria no (Barletta) e ora punta a Ga bionetta (Salernitana). Altri due rinforzi per la Lucchese: l’attaccante Forte (Forlì) e il centrocampista Pizza (Torres). L’infortunio di Chiricò costrin ge l’Ascoli ad accelerare le ope razioni: nel mirino Pacilli e La padula; per l’attacco resta cal da la pista Sforzini. L’Aversa Normanna prende l’esterno si nistro Amelio (Melfi) e sta per chiudere con Agresta (Caiva nese) e Giannatasio (Tuttocuo io). Chiavazzo (Casertana) e Massimo (Grosseto) all’Ischia. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lega Pro R L’intervista Rosetti: «Che talenti i miei arbitri Da qui usciranno i nuovi Rizzoli» 1Il designatore: «Gruppo giovane, di qualità: qualcuno in futuro dirigerà una grande finale» Francesco Ceniti «I l ricambio generazio nale? Gli arbitri italiani sono da sempre al ver tice. Ho un gruppo di giovani ta lenti: i nuovi Rizzoli usciranno da qui. E con un po’ fortuna ci sarà anche chi dirigerà una fina le importante». Parola di Rober to Rosetti. Non uno qualunque: ha fischiato 190 gare in A, due Mondiali (2006 e 2010) e so prattutto l’ultimo atto dell’Euro peo 2008. Dallo scorso luglio è il designatore della Lega Pro dopo la parentesi in Russia, dove ha gestito l’intero movimento. Un percorso che dovrebbe portarlo fino alla Serie A, magari insieme a molti dei ragazzi che sta alle nando anche in questi giorni di festa nel raduno di Viareggio, dove conosceranno Pierluigi Collina. Rosetti, senza l’esperienza a Mosca probabilmente ora starebbe scegliendo l’arbitro di Juve-Inter. Pentito? «Perché mai. Lavorare a Mosca è servito per una crescita profes sionale. Lo rifarei ancora, ma tor nare in Italia è stato bellissimo. Qualcuno ha parlato di una mia delusione per l’incarico alla Lega Pro. È vero il contrario: mi sono messo subito al lavoro perché ho una bella responsabilità. Ho un gruppo unito e ci sono molti mar gini di miglioramento. Buon se gno». Però la Serie A... «Guardi, a quei livelli non si può tanto incidere. Voglio dire: in A ci sono arbitri fatti. Io mi confronto con ragazzi di 25 anni, i possibili Rizzoli del domani. È l’eta giusta per formarli. Poi spetta a loro: il vero salto di qualità è una que stione di testa. Passa da qui la dif ferenza tra un buon arbitro e chi arriverà al top. Più si sale e più bisogna gestire le difficoltà di una carriera sempre sul filo. Sia mo dei funamboli con fischiet to». Si può fare un primo bilancio? In A e in B non sono mancate le polemiche, mentre da voi... squadra è stata diretta per due volte dallo stesso arbitro. La tur nazione dà a tutti la possibilità di dimostrare il valore ed è anche la migliore garanzia di regolarità». Il possibile ribaltone al vertice della Lega Pro può minare la vostra serenità? «Abbiamo la massima autono mia, le vicende del palazzo non c’interessano. Diamo un servizio: cerchiamo di farlo al meglio». Roberto Rosetti, 47 anni EIDON «Diciamolo sottovoce, ma è vero: sono soddisfatto. Gli errori ci sa ranno sempre, l’importante è ri durli». Un torneo con tre gironi molto diversi: si passa da 100 spettatori a 12 mila. Cambia qualcosa per l’arbitro? «Deve essere pronto a confron tarsi con le differenze ambienta le. Non è un caso che nessuna Sta preparando gli arbitri top di domani: come la mettiamo con la tecnologia? «Va bene per il gol non gol, sul resto il rischio confusione è alto. Molti episodi sono interpretabili e il replay spesso altera la perce zione del campo. In A ci sono gli addizionali: meglio continuare su questa strada». Era in pole per la finale Mondiale 2010, persa per un netto gol in fuorigioco dato all’Argentina. Non le avrebbe fatto comodo la moviola in campo? «Bastavano gli addizionali: la lo ro presenza avrebbe liberato da altri compiti il mio assistente. E quel fuorigioco lo avrebbe segna lato...». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA SITUAZIONE Lunedì il derby emiliano Spal-Reggiana Martedì esame Feralpi per il Bassano LUNEDÌ 5 GENNAIO ORE 20 Matera-Aversa Normanna (C). ORE 20.45 Spal-Reggiana (B). MARTEDÌ 6 GENNAIO ORE 11 Sudtirol-Arezzo (A); MessinaSavoia (C). ORE 12.30 Renate-Torres (A); San Marino-Tuttocuoio (B); BarlettaIschia e Casertana-Salernitana (C). ORE 13 L’Aquila-Ancona (B). ORE 14 Monza-Pro Patria e Venezia Alessandria (A); Lucchese-Pro Piacenza (B); Lupa-Catanzaro (C). ORE 15 Ascoli-Teramo, PontederaSantarcangelo e Prato-Carrarese (B); Juve Stabia-Benevento (C). ORE 16 Feralpi Salò-Bassano e Novara-Lumezzane (A); PaganeseFoggia (C). ORE 17 Cremonese-Giana (A); Gubbio-Grosseto (B). ORE 18 Real Vicenza-Pavia (A); PisaForlì (B); Cosenza-Melfi (C). ORE 19.30 AlbinoLeffe-Pordenone (A); Savona-Pistoiese (B); Lecce-Vigor Lamezia (C). ORE 20 Reggina-Martina (C). ORE 20.45 Como-Mantova (A). LE CLASSIFICHE GIRONE A Bassano p. 36; Novara 35; Alessandria e Pavia 34; Real Vicenza e Como 32; Monza e Feralpi Salò 30; Sudtirol 26; Venezia 25; Arezzo 24; Cremonese e Torres 23; Giana 22; Renate 21; Mantova 20; Lumezzane 17; Pro Patria (-1) 12; AlbinoLeffe 10; Pordenone 6. GIRONE B Ascoli p. 34; Pisa e Teramo 32; L’Aquila 31; Reggiana 29; Gubbio, Pontedera e Pistoiese 26; Grosseto, Ancona e Tuttocuoio 25; Spal 24; Carrarese 23; Forlì e Savona 22; Lucchese 19; Prato 17; Santarcangelo 15; San Marino 11; Pro Piacenza (-8) 10. GIRONE C Salernitana p. 40; Benevento 37; Juve Stabia 36; Casertana 33; Foggia (-1) e Lecce 31; Matera 28; Catanzaro 27; Paganese 25; Vigor Lamezia 23; Lupa Roma e Barletta 22; Martina e Melfi 20; Cosenza 19; Messina 17; Ischia 15; Savoia 13; Aversa 10; Reggina (-4) 6. La Direzione, le Redazioni de La Gazzetta dello Sport, sono vicine al Presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi per la dolorosa perdita della mamma Giuliana - Milano, 3 gennaio 2015. Carlo Rossanigo ed i colleghi della Direzione Comunicazione e Rapporti Istituzionali di RCS MediaGroup sono vicini ad Andrea Abodi in questo momento di grande dolore per la scomparsa della cara mamma Giuliana Emiliozzi Abodi - Milano, 2 gennaio 2015. Il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Carlo Tavecchio, i Vice Presidenti, il Consiglio Federale e tutti i dirigenti della FIGC partecipano con commozione al lutto che ha colpito il Presidente della LNPB dottor Andrea Abodi per la scomparsa della cara mamma Giuliana Emiliozzi Abodi - Roma, 3 gennaio 2015. Caro Presidente, la Lega Serie B dalle società al Consiglio, il Direttore Generale, dipendenti e collaboratori le sono vicini in questo momento di grande dolore per la scomparsa della sua cara mamma Giuliana Le nostre sentite condoglianze.- Lega Nazionale Professionisti Serie B. - Milano, 2 gennaio 2015. Il Presidente Maurizio Beretta, anche a nome del Vice Presidente, del Consiglio di Lega, del Direttore Generale, delle Società di Serie A e di tutta la Lega Serie A, partecipa con intensa commozione al dolore della famiglia del Presidente Andrea Abodi per la scomparsa della cara mamma Giuliana Emiliozzi Abodi - Milano, 2 gennaio 2015. 20 SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT OPINIONI www.gazzetta.it TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO La vignetta La puntura di Lorenzo Castellani di Roberto Pelucchi Twitter ROSSELLA FIAMINGO Campionessa di scherma Una delle immagini più belle della #werunrome @RossyPuppy f La fidanzata di Cerci era contenta di aver lasciato l’Italia per andare «nel calcio che conta». Evidentemente è scivolata sulla tabellina dell’otto. MARTINA ROSUCCI Calciatrice azzurra La felicità è grande solo quando è condivisa! Grazie Italiani #gds @10_Smarti C.O.N.I. Comitato olimpico #pallanuoto Capodanno di lavoro per gli Azzurri @7belloOfficial @Coninews LEBRON JAMES Cestista Nba Cleveland Odio stare lontano dai compagni di squadra, ma è tempo di ascoltare il mio corpo, il mio allenatore. @KingJames Il capitano del Liverpool Contatto tifosi-giocatori GERRARD CI RICORDA TOTTI E DEL PIERO CARI PRESIDENTI APRITE LE «CASE» LO SPUNTO di PAOLO CONDÒ twitter: @PaoloCond L a scorsa estate chiesero a Steven Gerrard se la scivolata contro il Chelsea tornasse ogni notte a turbarne il sonno. «Me la sono scrollata di dosso molto in fretta rispose il numero 8 del Liverpool perché un capitano non può permettersi di farsi vedere avvilito dai suoi compagni. Nello spogliatoio mi guardano. E io devo far loro coraggio, mica avvilirli con le mie miserie personali». Non c’è giocatore che nel calcio moderno abbia interpretato il ruolo di capitano in un modo più nobile di Stevie G., come lo chiamavano da ragazzino a far intendere con la confidenza il giovane cresciuto in casa. Nel 2003, quand’era già un giocatore importante, il tecnico Houllier decise di trasferire la fascia dal braccio del difensore Sami Hyypia al suo, e Gerrard ci stette male per un giorno e una notte («ci tenevo tantissimo, ma ero devastato all’idea di sottrarla a quello che era comunque il mio capitano»), finché lo stesso Hyypia lo affrontò dicendogli «ehi Stevie, è sempre stata solo una questione di tempo, perché sei tu a significare qualcosa per questa città, non io». Un bel sollievo per uno che ha confessato di fermarsi ancora ogni tanto con la macchina in un certo punto del tragitto di rientro dal centro di allenamento di Melwood a casa sua e, guardando la città sotto di lui, ripetersi «io sono il capitano del Liverpool». C’entra la storia personale, naturalmente, dal cugino di dieci anni vittima più giovane della tragedia di Hillsborough («io gioco per JonPaul» è la frase che apre la sua autobiografia) ai lunghi pomeriggi passati col padre nella Kop, la curva più bella del mondo e oltre tutto non è nemmeno una curva perché non c’è mistica superiore alla maglia red, per chi vede il calcio in una certa maniera. Qualche anno fa ci è capitato di assistere a una delle sfide mitiche del football, LiverpoolManchester United, e nel box d’onore di Anfield, approfittando di una squalifica col suo club di allora (il Bayer Leverkusen), chi era accorso a fare un tifo scatenato per Gerrard e i suoi? Sami Hyypia. Once a red, always a red. Facile e obbligato l’accostamento a Francesco Totti, l’unico altro capitano del calcio contemporaneo ad aver lucidamente rinunciato a una carriera molto più vincente pur di rimanere nel club per cui tifava da bambino. Da ieri, dopo aver letto il comunicato nel quale spiega la sua scelta, vediamo una somiglianza anche con Alessandro Del Piero, che dopo una vita alla Juventus ha accettato solo squadre lontane e improbabili pur di non correre il rischio di doversi battere contro le «sue» maglie bianconere. Tutto ciò, molto semplicemente, vuol dire essere un capitano. © RIPRODUZIONE RISERVATA La rivoluzione dello sci DISCESINE: MENO RISCHI E PIÙ SHOW L’ANALISI di PIERANGELO MOLINARO email: [email protected] twitter: @piermoli M arkus Waldner, direttore della Coppa del Mondo maschile, nell’intervista sulla Gazzetta ieri ha parlato della possibilità di disputare discese in due manche ed ha aperto la discussione. Secondo Waldner, certe classiche, come Kitzbuehel e Wengen, rimarrebbero come ora, ma il calendario potrebbe comprendere anche prove in due manche di circa 50 secondi. Lo sci alpino ha bisogno di svecchiarsi. Le televisioni si lamentano di gare troppo lunghe che faticano a mantenere l’audience. Pensate ad una mattina con due prove tecniche uomini e donne: 4 manche, 6 ore di diretta Tv. Troppo. Waldner è sulla strada giusta quando parla di riduzione dei partecipanti con selezioni prima della gara vera e propria. Altra strada è accorciare le gare e qui si parla per slalom e gigante di manche di una cinquantina di secondi, su un unico tracciato per evitare ritracciatura e relativa ricognizione. Ma il vero pomo della discordia è la discesa. Per molti ridurla a due «discesine» è una profanazione, ma ci sono diversi fattori da considerare. Prima di tutto vanno prese in esame l’evoluzione dei materiali e la preparazione delle piste. Le asperità di vent’anni fa con gli sci di oggi le supera anche un bambino. Il format delle gare invece è rimasto identico. La velocità in curva è quasi raddoppiata, la frenata e la ripartenza non si utilizzano più, «alzare il piede» significa solo prendere più spazio per preparare un salto o una curva impegnativa. Quanti discesisti ci siamo giocati in questi ultimi anni? Qualcuno dirà che è un sacrificio inevitabile, ma se la Formula 1 è riuscita a fare passi da gigante per proteggere i piloti perché lo sci non deve puntare allo stesso obiettivo? CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Pier Bergonzi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Andrea Di Caro [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015 PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri 21 Oltretutto ci sono due fattori che alla Tv non si percepiscono, la velocità e la pendenza di una pista. La velocità quindi diventa un rischio inutile. Qualcun altro dirà che sono già state disputate discese in due manche a causa del maltempo o della scarsa neve e che sono risultate scarsamente spettacolari. Vero era lo stesso percorso, solo accorciato. Ma le discese in due manche nascerebbero su un concetto nuovo: poca posizione di ricerca della massima velocità e asperità create con la neve come i dossi per impegnare sempre l’atleta, movimentare la sua azione. L’ultimo fattore da considerare è che gli attuali materiali richiedono anche un costo energetico per l’atleta altissimo, pericoloso nei finali di gara e, diciamo la verità, certe discese sembrano quasi un invito al doping, Il gesto tecnico che vediamo non è al momento il massimo potenziale che gli atleti possono esprimere, solo se limiteremo la loro fatica lo sci regalerà davvero spettacolo. RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA MILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821 ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected] PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 © RIPRODUZIONE RISERVATA IL COMMENTO di LUCA CALAMAI C esare Prandelli quando era allenatore della Fiorentina spiegò a Diego e Andrea Della Valle che la realizzazione di un centro sportivo avrebbe garantito seisette punti in più in classifica alla squadra viola. L’ex cittì aveva ragione. Nel calcio di oggi avere una «casa» dove poter lavorare senza disturbi esterni non è più un optional ma una necessità. Il problema è che, con il passare del tempo, i centri sportivi sono diventati dei veri e propri bunker. Inaccessibili ai tifosi e anche ai giornalisti. E le richieste di aprire le porte almeno una o due volte al mese in occasione di qualche partitella in famiglia rimbalzano davanti al veto di tecnici e dirigenti. Come se ci fosse il rischio di violare chissà quali segreti. Durante le vacanze di Natale i «lucchetti» a volte vengono aperti. E’ capitato in passato ed è successo anche nelle ultime quarantotto ore. Il risultato? Trentamila persone ieri hanno seguito al San Paolo l’allenamento del Napoli. E’ vero, c’era da festeggiare la Supercoppa italiana vinta contro la Juventus. E c’erano da salutare Gabbiadini e Strinic, i due primi colpi del mercato invernale della società azzurra. Ma la presenza di questa montagna di tifosi ha un valore che va oltre i fatti di cronaca. Suona come la voglia di ripartire tutti insieme dopo le tante polemiche che hanno accompagnato gli ultimi cinque mesi del Napoli. A metà dicembre, per la sfida di Europa League contro lo Slovan di Bratislava, c’erano cinquemila spettatori paganti al San Paolo. Ieri in venticinquemila hanno ringraziato il portiere Rafael, incitato capitan Hamsik e chiesto alla squadra di Benitez di conquistare quel terzo posto che EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA Tel. 095.591303 S L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet 1400 NIVELLES (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 3838 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus vale il preliminare di Champions League per la prossima stagione. Il presidente De Laurentiis riconsegnando per un pomeriggio la squadra alla città ha vinto la prima partita del 2015. Stesso discorso per i settemila sostenitori viola che hanno festeggiato il gol in partitella di Supermario Gomez e per i cinquemila innamorati della Lazio che si sono visti spalancare le porte del centro sportivo di Formello in occasione della gara contro il Real Carsoli. Montella e Pioli in attesa di qualche rinforzo dal mercato invernale hanno portato a casa una bella iniezione di entusiasmo. E allora perché non trasformare questo evento natalizio in una buona abitudine da ripetere durante tutta la stagione? Per carità, nessuno pretende di trasformare il lavoro di una squadra di calcio in un rito da Grande Fratello. Ma perché imprigionare la passione degli italiani nel solo momento agonistico? E perché non sfruttare la straordinaria vitalità del nostro calcio come testimoniano queste storie di inizio anno? Non abbiamo i soldi delle grandi d’Europa ma non siamo secondi a nessuno per bacino di utenza. Tanto per parlare in termini cari a chi immagina il pallone come un immenso prodotto da sfruttare. Tra l’altro la scelta di blindare i giocatori è un clamoroso autogol. Generazioni di bambini sono diventati tifosi di una squadra per un autografo conquistato all’uscita di un allenamento. Oggi le occasioni di «contatto» con gli atleti sono rarissime. E se la televisione è il mezzo per scegliere il campione da amare capite bene che la concorrenza del Barcellona di Messi e del Real di Cristiano Ronaldo è a dir poco sleale. Cari presidenti di Serie A, restituire le nostre stelline ai tifosi, ai ragazzi, può essere un buon proposito per l’anno appena iniziato. E un’ottima idea di marketing. PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 403 e 357 e 279 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected] Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7693 DEL 18-12-2013 La tiratura di venerdì 2 gennaio è stata di 274.054 copie © RIPRODUZIONE RISERVATA COLLATERALI * con Jeeg Robot d’Acciaio N. 1 e 3,39 -con Asterix N. 1 e 3,40 - con The Beatles Collection N. 6 e 14,30 - con Speciali Go Nagai Robot N. 3 e 18,39 - con Il Cane N. 8 e 11,39 - con Il Teatro di Eduardo N. 10 e 12,39 - con The Walking Dead N. 10 e 12,39 - con DVD Poirot N. 10 e 11,39 - con I grandi del Tennis ai raggi X N. 11 e 6,39 con Tessera Mediaset Premium e 13,39 - con Mila e Shiro N. 15 e 11,39 - con DVD Ufo Robot N. 19 e 11,39 con DVD 007 Collection N. 24 e 11,39 - con Blueberry N. 19 e 5,39 - con Diabolik Nero su Nero N. 24 e 8,39 - con Geronimo Stilton N. 27 e 8,30 - con Ric Roland N. 30 e 4,39 - con Robot Collection N. 50 e 14,39 - con Le Grandi Storie Disney N. 50 e 9,39 - con Ferrari Build Up e 11,39 - con Passione Rally N. 90 e 14,39 ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail [email protected] - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,20; Argentina $ 26,00; Austria e 2,20; Belgio e 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,20; Croazia Hrk 17; Francia e 2,20; Germania e 2,20; Grecia e 2,50; Irlanda e 2,20; Lux e 2,20; Malta e 2,20; Monaco P. e 2,20; Olanda e 2,20; Portogallo/Isole e 2,50; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,20; Spagna/Isole e 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. (con Sportweek) Fr. 3,50; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. 22 Ciclismo R L’intervista SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Formula 1 R La disputa Motori 2015 La Fia dice sì allo sviluppo Honda esclusa 1Nota di Whiting ai team: modifiche ok durante l’anno, ma non per i «nuovi» Luca Scinto, a sinistra, con Mauro Santambrogio, uno dei tre corridori del suo team trovati positivi per doping tra il 2013 e il 2014 BETTINI Scinto, ecco la verità «Non ne potevo più» 1Il toscano si confessa dopo il passo indietro da d.s. della Neri tra casi di doping e mancanza di stimoli: «Senza grinta e passione, non ero più io» Ciro Scognamiglio [email protected] twitter@cirogazzetta F uga dalle responsabilità. Comportamento necessa rio per «ragion di Stato». Scelta di comodo. Sul passo in dietro di Luca Scinto da d.s. — e anima — della Neri se ne sono dette tante. Lui s’era sfogato su bito a caldo, ma ora ripercorre con la Gazzetta i motivi della decisione a bocce ferme. Dicen do una cosa prima di tutte le al tre: «Non ne potevo più». Scusi Scinto. Non si può fare a meno di pensare, invece, che il passo indietro sia legato ai casi di positività che hanno colpito il gruppo: Di Luca e Santambrogio nel 2013, Rabottini nel 2014. La squadra ha avuto la licenza Professional ma resta sotto osservazione, e quindi il suo passo indietro è stato in un certo senso obbligato... «Macché, non scherziamo! So no stato deluso da corridori in cui avevo creduto, questo sì. Che si sono dimostrati l’opposto di quello che pensavo. E allora ho cominciato a farmi delle do mande. Da tempo non ero più io. Mi mancavano grinta, mor dente, passione. Ero considera «SE BALLERINI CI FOSSE ANCORA... SAPREBBE CONSIGLIARMI» LUCA SCINTO 46 ANNI to uno dei d.s. migliori e sono diventato un brocco». Si è anche detto: il tempo per la squadra di ricevere la wild-card per il Giro d’Italia e Scinto torna subito al suo posto. «Mi dispiace, ma è un’altra sce menza. Non so quanto tempo durerà, ma il mio è un disagio profondo. Non potevo fare finta di niente». Però continuerà a seguire la squadra juniores, incarico a dir poco delicato. Non è una contraddizione? «No, perché hanno già due di rettori sportivi. Io darò qualche consiglio, potrei andare alle corse a seguire qualche giovane interessante, cose così». La squadra dei giovani è legata al nome di Franco Ballerini. «Mi manca tanto, Franco. Così come mi manca Alfredo Marti ni. Se loro fossero ancora con noi... Franco avrebbe saputo co sa dirmi. Abitava a un chilome tro da casa mia. Sapeva tirarmi le orecchie quando c’era biso gno. Mi avrebbe aiutato a capi re che cosa ho dentro, in questo momento. E che cosa avrei do vuto fare. Il vuoto che mi ha la sciato non lo può colmare nes suno». Guardando indietro alla sua carriera da direttore sportivo, a che cosa pensa? «Ho cominciato con i dilettanti a fine 2002, facendo tutta la ga vetta al contrario di altri. Ed è stata la cosa giusta. Il ricordo più bello è stato il Fiandre di Pozzato, nel 2012, quando è ar rivato secondo, e poteva vincer lo. Per una squadra piccola co me la nostra... La delusione più grande è stata quella di Rabotti ni, perché eravamo ripartiti da zero e quella botta non ci vole va». Ma non è troppo comodo, o facile, dire che lei non poteva sapere, non immaginava... «Che cosa dovrei fare? Guarda re negli occhi i corridori e capi re se sono puliti o no? Mi dispia ce, non ho questa capacità. Pos siamo fare tutto, programmi, test, controlli, ma non vivere con gli atleti. Però non voglio scaricare le responsabilità. Evi dentemente ho commesso an ch’io degli errori. E allora fer marsi è, a maggior ragione, giu sto». Non la considera una sconfitta? «No, sarebbe stata una sconfitta se avessi continuato a fare il mio lavoro, un lavoro che co munque amo, senza le stesse motivazioni. Perché non l’avrei fatto bene, avrei ingannato me stesso e gli altri della squadra. Penso che fosse la scelta più onesta che potessi fare. Non ho idea di che cosa succederà». Ora che dalla decisione è passato qualche giorno, che sentimento prova? «Mi sento più leggero perché era un’idea che mi girava in te sta da tempo. Tanti miei ex, da Gatto e Pozzato, mi dicevano che non ero più lo stesso. Però sono amareggiato, m’è toccato andare alla Procura Federale a parlare di cose che col ciclismo c’entrano poco. I corridori pas sano, ma i danni che fanno ai te am restano... E io di rimettermi a fare le tattiche e guidare l’auto in corsa come se niente fosse, proprio non me la sentivo» © RIPRODUZIONE RISERVATA CLAMOROSO! Nibali fermato dalla Forestale in Sicilia 1Il re del Tour si stava allenando ieri mattina in provincia di Messina: non è stato riconosciuto I l dibattito sul web si è scatenato subito e non poteva essere altrimenti. Da «ritieniti fortunato che non ti hanno fatto la multa», a «sono più solerti i forestali siciliani dei municipali ro mani», a «nessuno è profeta in patria». E così via... D’altro canto la notizia, anticipata da Gazzetta.it, è a suo modo clamorosa: Vincenzo Nibali è stato fermato ieri mattina dalla Forestale mentre si sta va allenando in provincia di Messina, sulle strade natìe, con richiesta di documenti annessa! ACCADUTO È stato lo stesso re del Tour, sinceramente sorpreso ma senza voglia di fare polemica, a raccontare la vicenda: «Stavo pedalan do da Villafranca alla locali tà Quattro Strade, con me c’erano mio fratello Antonio e altri due ragazzi. C’era un cartello di blocco per il ghiaccio sulla strada, ma co munque pensavo fosse riferi to alle macchine, che peral tro ho visto scendere in sen so opposto, non a chi andava in bici. Stavo facendo dei la Vincenzo Nibali, 30 anni BETTINI vori specifici ed ero molto concentrato. Così sono pas sato davanti a una vettura della Forestale che mi ha vi sto, mi è venuta dietro e per farmi fermare mi ha quasi stretto al bordo della strada. Mi hanno chiesto i documen ti, io ho spiegato la situazio ne, ma sono sorpreso di quello che è successo. La strada era sicuramente prati cabile, della neve caduta a Messina nei giorni scorsi non c’era traccia. Peccato, si è trattato di un malinteso, ma qualcosa del genere non mi era mai capitato in carriera. Ripeto, non volevo nessun ti po di privilegio, l’assurdo sta nel fatto che c’erano auto che scendevano tranquilla mente!». Nibali, ad ogni mo do, si tratterrà qualche altro giorno in Sicilia e oggi alle 18 firmerà alla Feltrinelli di Messina copie dell’autobio grafia «Di furore e lealtà» che ha di recente scritto con Enrico Brizzi. ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA S e sarà un vantaggio per Ferrari e Renault oppure una ulteriore occasione per la Mercedes di allungare sulla concorrenza, lo capiremo solo con il tem po. Ma intanto c’è una cer tezza: nel 2015 le power unit (motore termico più propul sori elettrici) in F.1 si potran no sviluppare con maggiore libertà durante l’arco della stagione. L’armistizio scatu rito dalla riunione dei team del 18 dicembre, nella quale si era giunti a un accordo in questo senso, ha trovato un chiarimento definitivo in una nota inviata a Natale dal delegato tecnico federale Charlie Whiting a tutte le squadre. OMOLOGAZIONI Nella di rettiva Fia si prende atto che il regolamento 2015, a diffe renza del 2014, non fissa una data per l’omologazione dei motori, questione sollevata ad Abu Dhabi dal direttore tecnico ferrarista James Alli son e molto dibattuta nell’in contro di dicembre. Di conse guenza, Whiting ha conside rato «una logica interpreta zione» distinguere fra i Costruttori che quest’anno dovranno riomologare le proprie unità (Mercedes, Ferrari, Renault) e quelli (la Honda) che invece la omolo gheranno per la prima volta. Per i tre, resta confermata la possibilità di modificare a fi ni prestazionali il 48% delle parti della power unit (rap presentate da 32 «gettoni»), ma gli interventi potranno essere spalmati a piacimento durante l’anno, lasciando qualche asso in più nella ma nica a chi deve recuperare. Mentre la Honda, presentan do un motore nuovo in ogni sua parte, non potrà godere di questo bonus e dovrà omo logare la propria power unit entro il 28 febbraio, limitan dosi per il resto della stagio Charlie Whiting, 62 anni GETTY ne ai soli interventi migliorativi dell’affidabilità, come prevede va il regolamento 2014. «È sem brato equo e corretto chiedere a un nuovo Costruttore di omolo gare la propria unità entro il 28 febbraio, come avevano fatto tutti gli altri l’anno scorso. E questo criterio sarà applicato a ogni nuovo Costruttore», ha pre cisato nella sua nota Whiting. RIUNIONE IL 6 GENNAIO Nulla da eccepire, in teoria. Anche se c’è da giurare che la distinzione scatenerà polemiche, aprendo un altro capitolo dell’infinita battaglia sui motori scoppiata l’anno scorso in conseguenza della superiorità Mercedes. Co me la prenderanno infatti la Honda e Ron Dennis, che non potranno sbagliare nulla nel progetto della nuova power unit, pena l’impossibilità di ri mediare (affidabilità a parte) durante il 2015? Un handicap non da poco, che forse Fernan do Alonso non aveva considera to, scegliendo la McLaren. Ma la questione non è chiusa: il 6 gen naio è prevista un’altra riunione delle squadre sul tema motori, con l’obiettivo di pianificare il futuro, badando soprattutto al la riduzione dei costi. lu.pe. © RIPRODUZIONE RISERVATA TACCUINO CLAIRE WILLIAMS «Bottas non va via» Valtteri Bottas è «al 100% impegnato» con la Williams. La vice team principal Claire Williams è sicura che il finlandese rimarrà a Grove, nonostante l’interesse dimostrato da diverse scuderie rivali, tra cui Ferrari e Mercedes. «Vogliamo ancora lui per il nostro futuro: per me la lealtà è importante e penso che lo sia anche per lui. E poi perché dovrebbe lasciare quando abbiamo un’auto che può vincere?». CON ANDRETTI IN F.E Vergne confermato Il team Andretti, dopo aver licenziato Franck Montagny (cocaina), ha confermato JeanEric Vergne per il 4° GP di Formula E, previsto per il 10 gennaio a Buenos Aires. Ricordiamo che Vergne è pure il nuovo uomo del simulatore Ferrari. Intanto anche un altro pilota legato al Cavallino è stato protagonista di un annuncio importante: Raffaele Marciello, 20 anni, talento della Ferrari Driver Academy, sarà il terzo pilota Sauber nel 2015. CALENDARIO 2015 Civ in cinque tappe La Fmi ha svelato il calendario del Civ 2015. Cinque le tappe previste: 25-26 aprile Misano; 16-17 maggio Vallelunga; 13-14 giugno Mugello; 18-19 luglio Imola; 10-11 ottobre Mugello. Motori R In Sudamerica SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT GAZZA AVVENTURA 23 CONTENUTO PREMIUM Scatta l’ora Dakar BOTTURI DAL RUGBY AL SOGNO ARGENTINO AL VIA DA BUENOS AIRES IL RAID PIÙ DURO E FAMOSO IL BRESCIANO: «PARTO DIETRO, POI DO LA ZAMPATA» PAOLO IANIERI I l «Bottu» ci riprova. Spe rando che la malasorte dakariana che gli ha rovi nato gli ultimi due anni, questa volta prenda di mira qualcun altro. Già, perché dopo l’otti mo 8° posto al debutto nel 2012, nel 2013 l’ex promessa del rugby azzurro juniores viaggiava agevolmente in 5a posizione prima che, in una fantozziana escalation di sfor tuna, nei giorni decisivi, la frat tura di un dito della mano, il mancato passaggio a un way point e, infine, il cedimento del motore (appena cambiato) sul la sua Husqvarna, gli facessero chiudere l’avventura quando ormai il traguardo di Santiago del Cile era in vista. Ancor peg gio un anno fa, quando prima la frizione (bruciata), poi il motore (rotto) dell’Husqvarna mascherata da Speedbrain lo lasciò a piedi durante la secon da tappa. «Al passato non vo glio neanche pensare» ride, ma non troppo, il 39enne di Lu mezzane, 6 volte campione ita liano di enduro, la grande (e unica) speranza italiana a 10 anni dalla morte di Fabrizio Meoni. Dopo avere raccolto ap plausi ma troppo poca conside razione negli ultimi anni, nella gara che scatta domenica da Buenos Aires Botturi sarà una delle due punte del team uffi ciale Yamaha, assieme al fran cese Olivier Pain, con Michael Metge “portatore d’acqua”. «Sono pronto, la squadra in questi mesi ha lavorato bene, la WR450F Rally ha subìto una grossa evoluzione e, secondo me, è molto competitiva. È fa cile da guidare e come velocità vicina a Ktm e Honda». I NUMERI DELLA GARA L'IDENTIKIT ALESSANDRO BOTTURI NATO A BRESCIA IL 12 LUGLIO 1975 RUOLO PILOTA DELLA YAMAHA Sin da piccolo è diviso tra due grandi passioni: rugby e moto da fuoristrada. Dopo aver fatto parte della Nazionale giovanile di rugby, decide di lasciare la palla ovale per dedicarsi completamente all’enduro. Plurivincitore del Tricolore, conquista anche 3 podi nel Mondiale e indossa per 15 anni di fila la maglia della Nazionale italiana alla Sei Giorni. Nel 2012 debutta alla Dakar, finendo 8° assoluto. FINISSI 5° SAREI FELICE, SE SALIRÒ SUL PODIO VUOL DIRE CHE AVRÒ FATTO CIÒ CHE C’ERA DA FARE ALESSANDRO BOTTURI PILOTA YAMAHA Quindi? «Si punta più in alto possibile». Questa moto lo scorso anno ha chiuso al 3° e 4° posto con Pain e Cyrl Desprès, e nel 2013 fino a metà gara era in testa. Le prospettive sono incoraggianti. «Abbiamo cambiato parecchio a livello di ciclistica, il forcello ne è nuovo e il motore va più forte. Nei test ho fatto circa 7 mila chilometri, soprattutto in Sardegna, Spagna e Francia, chiudendo con una settimana in Marocco. E per le sue carat teristiche direi che è una moto adatta alle piste argentine». ridosso dai primi, per poi pro vare a dare la zampata». Che piazzamento ha in testa? «Finissi 5° sarei felice, se salirò sul podio vuol dire che avrò fatto ciò che c’era da fare». La vittoria chi se la gioca? «Coma è sempre uno difficile da battere e Barreda lo cono sciamo, è uno velocissimo. I due favoriti sono loro. Ma io in questi mesi ho lavorato tanto sulla navigazione, che è sem pre stato il mio punto debole». La chiamata Yamaha è un bel premio dopo tante amarezze. «Sì, sono stato tante volte vici no a entrare in un progetto vin cente e poi ogni volta tutto sfu mava. Questa è l’occasione mi gliore che potesse capitarmi, la squadra non è troppo grossa (15 i meccanici che seguiranno i tre piloti ufficiali; n.d.r.) e con Pain parto come capitano». Quelle che ricordano le speciali da rally, le piste da enduro. Il suo pane. «Esatto, quelli sono i miei ter reni, per quello sono fiducioso. Il piano è quello di trascorrere una prima settimana tranquil lo e poi attaccare quando ci la sceremo alle spalle Cile e Boli via. All’inizio dovrò restare a Il percorso le piace? «Le prime tappe sono belle, ma è soprattutto la seconda setti mana a piacermi. Sono curioso di andare alla scoperta della Bolivia, che però mi dicono non dovrebbe essere difficilis sima». 414 I veicoli iscritti La categoria più numerosa è quella delle moto: 164. Poi vengono le auto (138) e i camion (64). I quad sono i meno numerosi, con 48 partecipanti 73 Gli anni del pilota più vecchio È il giapponese Yoshimasa Sugawara, (camion). Il più giovane ad affrontare quest’anno il celebre rally-raid è invece il 18enne argentino Jorge Lacunza (moto) 11 Il record di vittorie Appartiene al francese Stéphane Peterhansel (6 successi in moto, 5 in auto). Vladimir Chagin detiene il record di vittorie in una singola categoria (7, camion) L'ANALISI di P.I. COMA-BARREDA SFIDA A 2 RUOTE DOPO 25 ANNI ECCO LA PEUGEOT S arà la Dakar della doppia sfida: quella dell’assalto Honda al trono di Marc Coma, e quella del ritorno a 25 anni dall’ultima vittoria della Peugeot tra le auto, con uno squadrone capitanato da Mister Dakar Stephane Peterhansel (11 vittorie, 6 delle quali in moto). La 36a edizione del rally raid più duro, affascinante e anche pericoloso del mondo si prepara alla 7a avventura sudamericana con una andata e ritorno da Buenos Aires e sconfinamento in Cile e Bolivia. Partenza dalla capitale argentina domani e ritorno il 17, dopo oltre 9.000 chilometri di gara, la metà dei quali di speciale: 4.657 delle moto, 4.505 delle auto e 3.788 dei camion, con percorsi differenti per i mezzi in gara. Nella moto la lotta sarà tra gli spagnoli Coma, stella Ktm in cerca del 5° sigillo, e Joan Barreda, punta della Honda, velocissimo ma incostante. Nelle auto, difficile vedere qualcuno infilarsi nella lotta tra Mini e Peugeot, anche se la Toyota di Giniel De Villiers potrebbe rappresentare la sorpresa. Ma l’attenzione è sulla squadra che ha monopolizzato le ultime tre edizioni (e che schiera oltre a Roma anche il principe qatarino Nasser Al Attiyah e l’argentino Terranova) e la sfidante francese, che al fianco di Peterhansel ha ingaggiato al volante della 2008 DKR a due ruote motrici il monumento dei rally Carlos Sainz e il deb su quattro ruote Cyril Desprès (5 trionfi in moto). Nei camion, invece, 11 le Case impegnate, anche se il ruolo di favoriti se lo giocano i soliti Kamaz russi e gli Iveco del team olandese De Rooy. © RIPRODUZIONE RISERVATA CHIUSURA IL 17 DOPO 9.000 KM BOLIVIA 10/1-11/1-12/1 Uyuni 13/01 Calama 14/1 CILE Salta Iquique 9/1 Antofagasta 15/1 8/1 Copìapò Termas de Rio Hondo 7/1 Chilecito 6/1 5/1 16/1 Rosario 17/1 Villa Carlos 4/1 Paz PARTENZA/ARRIVO Buenos Aires ARGENTINA San Juan RCS © RIPRODUZIONE RISERVATA 7 Le edizioni in Sudamerica Per la settima volta la Dakar si svolge in Sudamerica. La prima edizione si è corsa nel 2009, con i successi di De Villiers (auto), Coma (moto), Kabirov (camion) e Macháček (quad) 16 Gli equipaggi italiani La «truppa» più numerosa è quella dei motociclisti (10). Seguono gli equipaggi camion (3) e auto (2). Camelia Liparoti è l’unica rappresentante italiana nella categoria quad LA STORIA ancora, ma la Dakar non la farei più». Nani e Rosa, una coppia tutta casa e... deserto 1I coniugi Roma su Mini e Ktm: «È più pericoloso il traffico in città» Giovanni Cortinovis A nche alla Dakar l’uomo non sa stare senza la sua dolce metà. Così, al via, ci saranno Nani Roma e sua moglie Rosa Romero. Roma guiderà una Mini All4 Racing mentre la consorte si accontenterà di metà ruote, ovvero di una Ktm 450. Insomma, l’uomo starà seduto bel lo comodo, si fa per dire, mentre la donna dovrà lottare con l’equilibrio precario per oltre 9 mila chilometri. Un’esperienza che Roma ha speri mentato a lungo, avendo disputato in moto l’allo ra maratona africana dal 1996 al 2004: dopo averla vinta, il catalano passò subito alle auto e un anno fa si è tolto la soddisfazione di diventare il terzo pilota a conquistare il rallyraid sia tra le auto che nelle moto. «Andare in moto mi piace DUE PER UNA La moglie la pensa diversamente e, nonostante non sia riuscita a raggiungere il traguardo nei tre precedenti tentativi, ci riprove rà da domani: «So quello che mi aspetta, grazie anche alle uscite in moto con Nani nei weekend. Sulle dune è sempre dura, spe riamo solo che la meccanica tenga». «Sono contento che sia qui — dice Roma parlando del la moglie — e durante la tappa non sono preoccupato per la sua sorte perché so che è in buona compagnia. E poi non penso che la Dakar sia più pericolosa del traffico quotidiano». Durante il rallyraid le occasioni per vedersi sono poche. «Alla partenza è impossibile, così dobbia mo aspettare la cena...». A casa lasciano tre figli: la 17enne Abril, l’11enne Julia e Marc, 6 anni. Il più piccolo ama già le due ruo te. E proprio la moto è stata la scintilla che ha fatto scoppiare l’amore tra Nani e Rosa: «Era il giorno di San Jordi — ricorda Roma — e la tradizione vuole che la ragazza regali un libro e il ragazzo contraccambi con una rosa. Ci trovavamo nello stesso luogo, io per una gara del campionato nazionale di endu ro, lei per una prova femminile. Così le lasciai una rosa sulla moto al parco chiuso. E ora dopo 21 anni di matrimonio siamo ancora qui». © RIPRODUZIONE RISERVATA 24 Basket R Eurolega, 1a giornata Top 16 LE PAGELLE di V.D.S. SOLO BROOKS E’ SUFFICIENTE HACKETT, RAGLAND INCUBI IN REGIA MILANO 4.5 IL MIGLIORE MARSHON BROOKS 6.5 L’unico che riesce ad entrare nell’area del Nizhny. I 9 punti del 1o quarto rimettono Milano in partita. Non cala mai d’intensità in attacco anche quando gli altri mollano. HACKETT 4.5 Rimbalzi (7) e assist (5) non bastano a raddrizzare una serata da incubo. Non segna (0/8) e prende mai in mano il match. GENTILE 5 Lo 0/3 iniziale lo condiziona un po’, poi si ritrova e all’occorrenza fa anche il play. Ma è nel quintetto da cui parte il naufragio. MOSS 4.5 Stavolta si perde su tutta la linea. Non incide in attacco e dietro viene travolto da Kinsey. KLEIZA 5 Infila una tripla importante, ma quello che gli fa Thompkins, specie nel 3o quarto, se lo ricorderà per un bel pezzo. SAMUELS 5 La prima volta che lascia sul posto Parakhouski piazza uno schiaccione liberatorio. Ma contro i lunghi russi passa una serata di angoscia totale. RAGLAND 4 Prova a essere quello che non è: un ragioniere. Soppesa i possessi, non tira e se lo fa si fa pure stoppare (0/6). CERELLA 5 Porta intensità in difesa e ruba qualche palla in attacco nel primo tempo, poi sparisce. MEACHAM n.g. 3’, non incide. MELLI 5 Naufraga anche lui, insieme ai compagni di reparto, JAMES 5 Comincia con uno stoppone a Parakhouski, che però non spaventa nessuno. NIZHNY NOVGOROD 8 Khovostov 5,5, Kinsey 7,5, Antonov 6, Thompkins 8,5, Parakhouski 8; Baburin 5.5, Patsatsia 6, Rochestie 7,5. Disastro Milano Nizhny Novgorov la travolge in casa Europa già in salita 1L’EA7 non riesce a opporsi alla fisicità dei russi Banchi: «I loro lunghi hanno spadroneggiato» Vincenzo Di Schiavi NIZHNY NOVGOROD: Khovostov 2 (1/1, 0/1), Kinsey 15 (2/6, 2/3), Antonov 6 (2/4, 0/4), Thompkins 19 (8/11, 1/4), Parakhouski 18 (8/10, 0/1); Baburin (0/3 da tre), Ivlev (0/1), Patsatsia (0/3 da tre) Rochestie 19 (2/3, 3/6). All: Bagatskis. in cui è stato complicato fare qualsiasi cosa. Abbiamo rispo sto al loro grande inizio con l’aggressività e il controllo dei rimbalzi, poi però i loro lunghi hanno spadroneggiato». Infatti non è tanto l’agghiacciante av vio al tiro a preoccupare. Lo 0/7 milanese è figlio non solo di mani sorprendentemente sbi lenche ma anche dell’impossi bilità di attaccare l’area. Il Nizhny mostra chili e fisicità da far paura. Parakhouski mette subito la museruola a Samuels, Thompkins è una piovra da 8 rimbalzi in 10 minuti. Lo 08 Novgorod si spiega soprattutto con una difesa feroce, perché davanti i russi inizialmente non incantano (1/12 da tre in 20’). ARBITRI: Boltauzer (Slo), Koromilas (Gre), Jimenez (Spa). NOTE - T.l.: Mil 11/17, Niz 15/19. Rimb.: Mil 44 (James e Hackett 7), Niz 45 (Thompkins 15). Ass.: Mil 9 (Hackett 6), Niz 22 (Rochestie 8). Antisp.: Hackett e Khvostov 33’37” (48-64). Tecn.: panchina Nizhny 23’44” (37-45). Usc. 5 f.: Antonov 34’45” (48-67). Progr.: 5’ 2-9, 15’ 2220, 25’ 40-48, 35’ 48-67. Sp.: 8893. RITMO Il problema è che Hac kett non dà ritmo, Gentile è im pallato e Milano non riesce a sfondare se non con alcune gio cate in post basso di Moss, l’uni co che riesce ad entrare in area. Fino a quando non mette piede in campo MarShon Brooks. La guardia ex Lakers entra subito MILANO 59 NIZHNY NOV. 79 MILANO Come sbattere contro un muro. E infatti Milano esce tramortita e piena di dubbi, tritata dall’in credibile fisicità e dall’impene trabile difesa del Niznhy. Tutto comincia là dietro, una no fly zone dove l’EA7 non riesce qua si mai ad entrare e quando suc cede finisce tritata dal duo Pa rakhouskiThompkins. Il secon do tempo del 24enne ex Clip pers è spettacolare: suoi gli otto punti che innescano il break di 171, quello decisivo. Chiuderà con una super doppia doppia (19+15). Poi, a ruota, arrivano le sfuriate di Kinsey e Roche stie, al rientro dopo un mese. TAPPETO E Milano va al tappe to:«Brutto esordio, sconfitta pesante — ammette Banchi —. Abbiamo subito la fisicità dei nostri avversari e la loro scelta di ingombrare l’area. Non non siamo riusciti ad aprire la loro scatola difensiva in una serata (16-14, 35-31; 44-59) EA7 MILANO: Hackett (0/6, 0/2), Gentile 9 (3/7, 0/3), Moss 5 (1/2, 0/4), Kleiza 5 (1/2, 1/4), Samuels 8 (4/7, 0/3); Ragland 2 (0/4, 0/2), Brooks 18 (7/14, 1/4), Cerella 2 (1/2, 0/1), Meacham (0/1 da tre), Melli 2 (1/1, 0/2), James 8 (3/5). N.e.: Gigli. All.: Banchi. MarShon Brooks, 25 anni: 18 punti sono il suo miglior punteggio in Europa CIAM-CAST nel match con 9 punti quasi fi lati che rianimano l’EA7. Quan do i milanesi toccano il +9 (33 24), Bagatskis rimette dentro i suoi colossi e Banchi risponde togliendo Hackett con Gentile a portar palla per Melli, James, Moss e Brooks sperando di pa reggiare il livello di fisicità. Ma il Nizhny piazza un 70 e torna sotto con Kinsey e Parakhouski (3330). Poi, al ritorno in cam po, la mattanza. Novgorod stac ca Milano anche a rimbalzo (135 il saldo del terzo perio do), chiude l’area e colpisce in transizione, ritrovando anche le triple. I russi schizzano anche a +20: «Siamo stati bravi — spiega Bagatskis — a trovare i giusti adeguamenti difensivi per fermare gli uno contro uno dei nostri avversari e poi abbia mo colpito in transizione». Ban chi alza le braccia: «Nel nostro momento peggiore abbiamo anche smarrito la misura anche sui contatti fisici. Ci siamo fatti trovare impreparati, nella sera ta in cui abbiamo offerto la peg giore percentuale al tiro. Que sto ci ha anche creato seri pro blemi negli accoppiamenti di fensivi. Ora proviamo a ripartire, cercando di ripropor re un livello di prestazione più adeguato a questa competizio ne». Ma la scoppola è di quelle che fanno male. © RIPRODUZIONE RISERVATA Warriors da nove in pagella, Cavs rimandati 1A un terzo di stagione diamo i voti alle 30 squadre Nba. La rivelazione è Atlanta, New York la delusione, assieme a Charlotte Massimo Oriani A un terzo di stagione abbondante, partita più partita meno, è arrivato il momento di tracciare un primo bilancio, dando i voti alle 30 protagoniste Nba. I Warriors sembrano l’unica ad avere, sin qui, un passo in più. Ma alle loro spalle c’è un gruppo interessante, e per nulla scontato rispetto ai pronostici della vigilia. L’intrusa sembrerebbe essere Atlanta, che sta andando oltre le aspettative. I voti sono ovviamente tarati in base al potenziale delle squadre. Tra le bocciate, i Cavs di LeBron. Da qua ad aprile, quando inizieranno i playoff, i valori potranno ancora cambiare parecchio... 8,5 8,5 8,5 8,5 8,5 GOLDEN STATE Sono partiti a razzo vincendo 21 delle prime 23 partite. Poi un calo fisiologico. Ma restano la squadra da battere a Ovest per quello che hanno dimostrato sin qui, oltretutto senza due lunghi come Lee e Bogut, a lungo infortunati. ATLANTA La rivelazione a Est. E non rimpinguano il bottino solo contro le squadre materasso dell’Est, visto che sono 6-2 contro l’Ovest. Horford e Millsap solidi sotto, Teague in grande crescita e occhio al tedesco Schroder. TORONTO Confermano quanto di buono fatto vincendo l’Atlantic l’anno scorso. L’11-5 dopo l’infortunio di DeRozan testimonia la solidità del gruppo, con un Lowry ormai da All Star. Notevole la crescita di Valanciunas (12.4 punti, 8.8 rimbalzi). PORTLAND Per essere da titolo di solito servono 3 stelle. I Blazers ne hanno 2, Aldridge e Lillard, ma per ora non mostrano di essere molto inferiori all’élite. Peccato per l’infortunio di Robin Lopez (mano rotta). Bene Wesley Matthews. CHICAGO Ovvio, tutto ruota attorno alla salute di Rose. Ma intanto è cresciuto un Jimmy Butler il cui rendimento è da stella. L’inserimento di Pau Gasol (17.6 punti e 11 rimbalzi a gara) potrebbe essere quello che gli garantisce il salto di qualità da finale. MEMPHIS Anche loro nel gruppone delle migliori alle spalle dei Warriors grazie al grande avvio (15-2). Da allora leggero calo )86) anche perché il ginocchio di Randolph (11.4 rimb.) ha iniziato a far le bizze. Stagione da candidato all’mvp per Marc Gasol. WASHINGTON Il talento non manca con Wall e Beal, ma la differenza la sta facendo l’esperienza di Pierce. Gortat sta è sempre più un centro di peso di livello. Da non sottostimare l’importanza dell’altra chioccia, il 38enne Andre Miller. BILANCIO 25-5 S.CURRY 22.8 PT BOGUT 9.9 RIM BILANCIO 23-8 TEAGUE 16.0 PT MILLSAP 8.1 RIM BILANCIO 24-8 LOWRY 20.7 PT LOWRY 7.7 ASS BILANCIO 26-7 ALDRIDGE 22.9 PT LILLARD 6.5 ASS BILANCIO 23-10 BUTLER 22.5 PT ROSE 5 ASSIST BILANCIO 23-8 GASOL 20.1 PT CONLEY 6 ASS BILANCIO 22-9 WALL 17.4 PT WALL 10.3 ASS 5,5 5,5 5,5 5,5 ORLANDO C’è modo e modo di perdere. Lo puoi fare costruendo qualcosa per il futuro. E i segnali in casa Magic sono confortanti. Evan Fournier (13.8 pt) e il rookie Elfrid Payton (5.2 ass) stanno facendo esperienza che verrà molto utile a breve scadenza MIAMI Aver perso Bosh per 8 partite non ha aiutato, anche perché Wade entra ed esce con le ginocchia ballerine. Deng è solido anche non sarà mai il giocatore che ti fa vincere. Cole (7 punti, 3.3 assist) non cresce per quanto ci si potesse aspettare. BOSTON Cantiere ancora aperto, perché è probabile che ci siano altre cessioni oltre a quella di Rondo. Preoccupa un po’ il fatto che Sullinger e Bradley non diano gran segnali di crescita, cosa che invece il rookie Smart sta facendo eccome. UTAH Brutta la perdita di Alec Burks per tutta la stagione (operato a una spalla). Hanno un reparto lunghi che può crescere con Favors, Gobert e Kanter e coach Snyder sta «copiando» Memphis per farli rendere al top. In serie positiva (vinte 5 delle ultime 7). INDIANA Quando perdi la tua superstar (Paul George) in estate, diventa dura pensare a una stagione che non sia altro che di transizione. La lunga assenza di George Hill non ha aiutato. Con lui ne hanno vinte 3 su 5. Playoff? Non sono un miraggio a Est... CLEVELAND E ora hanno pure perso LeBron per 2 settimane... Non un problema in termini di classifica visto che giocano a Est, ma per la crescita del gruppo e l’intesa col coach. Per ora maluccio entrambe le voci. Love usato così serve a poco. BROOKLYN Forse non era nemmeno giusto aspettarsi di più. Garnett era già al capolinea un anno fa, Deron Williams e Joe Johnson non sono dei trascinatori e il roster non è certo di prima fascia. Ma a Est qualcosina in più potrebbero anche fare... SACRAMENTO Alla proprietà va un bello zero per aver licenziato l’unico coach, Malone, in grado di gestire Cousins. Finché c’erano loro (il centro ha saltato 11 gare) erano da playoff. E ora il proprietario vuol farli giocare solo in 4 in difesa, lasciandone uno fisso in attacco... MINNESOTA Se a metà novembre perdi il tuo asse play (Rubio)-ivot (Pekovic) diventa dura restare a galla. Ma il rookie Wiggins (16 punti di media nelle ultime 10 gare) sta facendo passi da gigante. Il futuro è loro (quante volte l’abbiamo detto...). LAKERS Kobe ha ancora qualche sprazzo da fenomeno ma chiaramente non regge più il ritmo delle 82 partite. Peccato non vedere in azione il rookie Julius Randle, fermato da una frattura alla tibia. Almeno allo Staple si divertono con quel matto di Nick Young. DENVER Non sono tante le 20 sconfitte quanto la mancanza totale di gioco a decretare la netta bocciatura dei Nuggets. Siamo certi che il buon Gallinari è tacitamente (o anche no...) d’accordo con noi. A quanto il licenziamento di Brian Shaw? DETROIT Ci verrebbe voglia di dargli zero perché non fanno giocare Datome, ben più meritevole di chi gli sta davanti nelle presunte rotazioni di Stan Van Gundy. L’unica mossa positiva è l’aver tagliato Josh Smith: 5-23 con lui, 3-0 senza. Sarà un caso... BILANCIO 13-22 HARRIS 18.5 PT VUCEVIC 11.3 R. BILANCIO 14-19 WADE 23.2 PT BOSH 8.2 RIM BILANCIO 11-18 GREEN 18.5 PT SULLINGER 8 R. BILANCIO 11-21 HAYWARD 19 PT FAVORS 8.3 R. BILANCIO 12-21 WEST 12.4 PT L.ALLEN 7.3 RIM BILANCIO 18-14 JAMES 25.2 PT LOVE 10.1 RIM BILANCIO 15-16 JOHNSON 16.6 P GARNETT 7.6 R. BILANCIO 14-19 COUSINS 23.8 P COUSINS 12 R. BILANCIO 5-26 T.YOUNG 14.1 PT DIENG 8.1 RIM BILANCIO 10-22 BRYANT 24.1 PT J.HILL 7.9 RIM BILANCIO 13-20 LAWSON 16.3 P. LAWSON 10.2 A. BILANCIO 8-23 MONROE 14.4 P. DRUMMOND 13 R. 6 9 5 5 5 8 5 8 7,5 7,5 HOUSTON Squadra di prima fascia? Forse. Lascia sempre qualche dubbio vedendola giocare ma con un Harden così è dura da fermare. Howard dopo il rientro si sta facendo sentire in area, cresce anche Motejunas (10.2 punti e 6 rimbalzi a gara). MILWAUKEE Un anno fa con 15-67 sono stati la peggior squadra della lega. La 1a scelta Jabari Parker legittimava un miglioramento, ma non a questi livelli. Oltretutto si è pure fatto male ma i Bucks non perdono colpi. Vuoi vedere che Kidd sa allenare? DALLAS Ricordate il discorso delle 3 stelle di Portland? Bene: Nowitzki, Ellis, Rondo. E poi metteteci pure Chandler a spazzare l’area. Hanno tutto per arrivare in fondo. Dategli solo il tempo di trovare la giusta chimica con il nuovo play. BILANCIO 22-9 HARDEN 27.7 PT HOWARD 11.6 R. BILANCIO 17-16 B.KNIGHT 18 PT SANDERS 6.1 R. BILANCIO 23-10 ELLIS 20.6 PT CHANDLER 12 R. 5 4,5 4 Sci di fondo R Via alla rassegna a tappe LA GUIDA SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 PROGRAMMA DA OGGI ALL’11 GENNAIO E IN TV: TOCCHERA’ 3 PAESI Il Cska imbattuto Vince a Istanbul E «ritarda» l’EA7 UOMINI La prima partita delle Top 16 (si riparte da zero in classifica) ha visto subito un big match, con la vittoria del Cska, imbattuto in Europa, a Istanbul col Fenerbahce al supplementare. Una grande partita, peccato che per far vedere l’overtime di Istanbul FoxSports abbia dato la gara di Milano tutta in differita (invece di collegarsi in diretta finita la prima gara). Cade il Barcellona a Berlino. GIRONE E Giovedi: Galatasaray Istanbul-Zalgiris Kaunas 78-69, Panathinaikos Atene-Maccabi Tel Aviv 83-76. Ieri: Stella Rossa Belgrado-Real Madrid 72-79 (Mitrovic, Zirbes 13; Fernandez 15), Alba BerlinoBarcellona 80-70 (Redding, McLean 16; Huertas 23). Pr. turno: 8/1 Maccabi-Stella Rossa, Real Madrid-Galatasaray. 9/1: Zalgiris-Alba, BarcellonaPanathinaikos. GIRONE F Ieri Milano-Nizhny Novgorod 59-79, Fenerbahce IstanbulCska Mosca 81-84 d.t.s. (Goudelock 19; Hines, Weems 13), Vitoria-Efes Istanbul 67-72 (Begic 16; Perperoglou 15) Malaga-Olympiacos Pireo 61-69 (Granger 15; Hunter 18). Pr. turno: 8/1 Cska-Vitoria, Olympiacos-Milano. 9/1: Nizhny-Fenerbahce, Efes-Malaga, Domani - ore 12.15 DONNE Oggi - ore 12.45 1 1 Oberstdorf (Ger) prologo 4 km tl Oggi - ore 10.45 TV Dirette Rai Sport 2 ed Eurosport 1 Oberstdorf (Ger) 15 km tc SVIZZERA 1 Val 2 4 Dobbiaco Mustair 5 Val di Fiamme Val Mustair (Svi) Sprint tl Mercoledì 7 - ore 13 4 Dobbiaco (Ita) 10 km tc ITALIA Giovedì 8 - ore 12.15 4 Dobbiaco (Ita) 25 km tl - ins. Sabato 10 - ore 13 5 Val di Fiemme (Ita) 15 km tc Oberstdorf (Ger) prologo 3 km tl 1 Oberstdorf (Ger) 10 km tc Martedì 6 - ore 13.15 2 Val Mustair (Svi) Sprint tl Mercoledì 7 - ore 15.30 4 Dobbiaco (Ita) 5 km tc Giovedì 8 - ore 15.30 4 Federico Pellegrino, 24 anni, sprinter Dobbiaco (Ita) 15 km tl - ins. Sabato 10 - ore 15.45 5 Domenica 11 - ore 12 5 1 Domani - ore 11 Oberstdorf Martedì 6 - ore 13.15 2 GERMANIA Val di Fiemme (Ita) 10 km tc Domenica 11 - ore 13.30 Val di Fiemme (Ita) 9 km tl (scalata Cermis) 5 Val di Fiemme (Ita) 9 km tl (scalata Cermis) RCS Occasione per De Fabiani Il Tour della nuova Italia 1Dopo Pellegrino, un altro valdostano prova a sfidare i grandi Trento-Capo d’Orlando L’anticipo è su Gazzetta.it «C’è entusiasmo, stiamo crescendo e non ci accontentiamo» SERIE A (c.a.-s.p.) Stasera (ore 20.30) l’anticipo della 14a giornata è Trento-Cremona, in diretta streaming su Gazzetta.it. Trento è al completo, anche Owens ha recuperato dopo la botta alla caviglia rimediata contro Venezia. Coach Griccioli dovrà invece fare a meno ancora di Nicevic, Pecile e Burgess. Classifica: Milano**, Venezia** 22; Sassari**, Brindisi**, Reggio Emilia** 18; Trento** 16; Avellino, Cremona 14; Pistoia, Varese, Capo d’Orlando, Bologna*, Cantù 10; Roma 8; Pesaro 6; Caserta 0. * 2 punti di penalizzazione; ** già qualificate per la Final Eight di Coppa Italia. La Fulgor Libertas Forlì si è ritirata dal campionato di A-2 Gold. Finisce la (breve) avventura della proprietà di Massimiliano Boccio. 46 La miglior prestazione stagionale in una gara è di Carmelo Anthony dei Knicks, 46 punti contro Utah l’11/11. Segue con 45 Blake Griffin dei Clippers 7 7 6,5 6,5 PHOENIX Dopo aver sfiorato i playoff, ci riprova in una conference che non fa sconti. Punta tutto sui giovani che la stanno ripagando con un Goran Dragic top scorer ma anche un Gerald Green rinato. L’aggiunta di Isaiah Thomas è la ciliegina sulla torta. L.A. CLIPPERS C’è qualcosa che puzza... Vincono a sufficienza ma la chimica non sembra quella giusta. Lo si evince vedendoli giocare. Forse l’intesa tra Paul (9.4 ass.) e Griffin continua a non essere ideale fuori dal campo e alla lunga si fa sentire anche sul parquet. NEW ORLEANS Hanno il fiore all’occhiello del probabile mvp, Anthony Davis. Non fosse che Eric Gordon è di cristallo (solo 12 gare giocate) potrebbero essere ancora più in alto. Da notare anche la crescita di Holiday, anche se giocare accanto a Davis aiuta... SAN ANTONIO Ben 14 sconfitte in 34 gare, pur avendo l’alibi dei tanti infortuni, sono troppe. E infatti Popovich si è arrabbiato più di una volta. Anche la perfetta macchina Spurs non può non risentire della sbornia post titolo. Infatti non si sono mai ripetuti. BILANCIO 18-16 DRAGIC 16.9 PT BLEDSOE 5.9 A. BILANCIO 22-11 GRIFFIN 22.6 PT JORDAN 13.7 R. BILANCIO 16-16 A.DAVIS 24.3 PT A.DAVIS 10.5 R. BILANCIO 20-14 PARKER 16.2 PT DUNCAN 10.7 R. 4 4 3 n.g. CHARLOTTE Sono la delusione della stagione. Dopo aver raggiunto i playoff nel 2014, Jordan parlava di ulteriore passo in avanti. Invece sono in fondo a una conference patetica. E vogliono già cedere il loro colpo estivo, Stephenson. PHILADELPHIA Almeno non fanno nemmeno finta... Dopo aver fermato per un anno la loro prima scelta 2013, Noel, ora fanno lo stesso con quella ‘14, Joel Embiid, per farlo guarire al 100% visto che per loro la vittoria è come la kryptonite per Superman. NEW YORK Non basterebbe la Treccani per spiegare cosa non funziona in casa Knicks. E’ chiaro che l’imputato principale in questo momento non può che essere Phil Jackson con le sue scelte. E se fosse come Jordan da dirigente? OKLAHOMA CITY D’accordo, non sono stati gli unici ad aver avuto infortunati eccellenti, ma se una squadra da titolo disputa solo 10 partite con 33 con la sua coppia di superstar (Durant e Westbrook, non pizza e fichi), non può essere valutata oggettivamente BILANCIO 10-23 JEFFERSON 18 P JEFFERSON 8 R. BILANCIO 4-26 WROTEN 16.4 P. NOEL 7.1 RIM BILANCIO 5-29 ANTHONY 23.9 P. CALDERON 4.3 A. BILANCIO 16-17 WESTBROOK 27 P ADAMS 7.5 R Stefano Arcobelli G iorgio Di Centa ha il doppio degli anni (42) di Francesco De Fabiani ed ha visto tre generazioni di fondisti alternarsi sulla scena. Però il biolimpionico carnico non molla neanche stavolta: del resto anche il Tour de ski del passato ne ha esaltato le qualità sul podio finale. Così come Oberstdorf con l’argento mondiale nella combinata del 2005 si rivelò l’appendice feli ce della sua consacrazione a Torino 2006. De Fabiani quasi arrossisce a stare a fianco del mito, ma il nuovo gruppo gui dato da Sepp Chenetti, è un fio rire di speranze di svolta come la vittoria a sprint di Davos ot tenuta da Federico Pellegrino dimostra, e Di Centa funge da chioccia per questi ragazzi lan ciati sulla scena. Francesco De Fabiani, 21 anni, valdostano di Gressoney, 25° a Sochi, 13° e 12° in Coppa LA CURIOSITA’ CHI ALLUNGA IN COPPA? Ma finché Giorgio li batte, vuol dire che i giovani non sono an cora pronti per fare concorren za ai grandi del fondo. Il Tour de ski itinerante oggi fa riparti re quasi da zero la Coppa del Mondo, che non ha ancora fat to emergere campioni di fama come il norvegese Northug e lo svizzeroitaliano Dario Colo gna che aspetta in casa la sprint di Val Monasterio. Un format che è sempre presagio di nuove conquiste, come avvenne pure nel 2014 con il norvegese Jon srud Sundby, poi sul podio olimpico e vincitore del trofeo di cristallo, per non dire dei russi, sempre assatanati. Un format che non piace al nuovo condottiero azzurro («perché si gareggia ogni giorno e se ga reggi stanco non puoi dare il meglio di te, ma c’è vivacità nel gruppo e speriamo che la vitto ria di Pellegrino a Davos possa dare l’impulso agli altri ragaz zi») ed è stato avaro di soddi sfazioni persino per le due star della poderosa Norvegia, Pet ter Northug e Marit Bjoergen. LO MANDA LA FOLLIS De Fa biano sarebbe l’uomoclassifica del nuovo contingente azzurro per la rassegna che, a causa del la (poca) neve, ha costretto gli organizzatori a cancellare la DobbiacoCortina (sostituita da una 25 km in linea nello sta 84 Marit Bjoergen, 84 vittorie in Coppa del Mondo: la norvegese superstar non ha mai vinto il Tour de Ski Marit Bjoergen, 34 anni, norvegese, 6 titoli olimpici, 12 iridati, 3 Coppe dio Santer): quando la valdostana Arianna Follis lottava per la vitto ria finale del Tour, De Fabbiani guardava ammirato «la mia vicina di casa a Gressoney: sì, lei mi ha ispirato a puntare sul fondo», ricor da la rivelazione della 50 km olim pica di Sochi: «A rivedere quella gara quante emozioni a stare da vanti, ci avessi creduto di più sarei arrivato più avanti del 25° posto». Oggi De Fabiani non sa quale tappa scegliere per lasciare il segno nel Tour: «Io il più completo del nuovo gruppo? Adesso vado meglio in classico, ci sono 3 prove, vedremo. Di sicuro la vittoria di Pellegrino ha dimostrato che non dobbiamo ac contentarci, possiamo competere con il resto del mondo, serve pa zienza per via dell’età, ma possia mo provarci anche noi: il primo step sarà entrare tra i primi 10». ENTUSIASMO RITROVATO De Fabiani un anno fa ha partecipato al Tour ma non ha affrontato la scalata del Cermis, dove domenica 11 sarà assegnato il Tour con 400 punti validi per la Coppa e oltre 70.000 euro: «C’è un entusiasmo ritrovato, all’inizio noi giovani per la prima volta in squadra A aveva mo quasi paura: poi c’è chi va in forma in un momento e c’è ancora chi stenta. Io mi sono allenato be ne e sono partito bene, adesso vo glio capire come reagirò gareg giando giorno per giorno». L’altro obiettivo stagionale sono i Mon diali di febbraio a Falun e De Fabia ni sonda, costruisce curioso il suo percorso, come quando si cimenta nella sua passione preferita: le tec nologie. Tra il mestiere di fondista e quello di ingegnere informato ed elettronico, per ora ha scelto il pri mo. «E’ il mio hobby preferito l’in formatica, vorrei fare l’Università, ma lo sport non aspetta e ora che ci sono vorrei giocarmi tutte le car te». La Coppa, il Tour, i Mondiali: la nuova Italia dello sci della fati ca, ancora troppo indietro con le donne, ha la faccia sfrontata di Pel legrino e quella ancora timida di De Fabiani. Qualcosa accadrà. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GUIDA Sono 13 gli azzurri Sundby e Johaug i detentori uscenti La Norvegia schiera tutte le sue punte per dominare come nel 2014: Petter Northug e Marit Bjoergen mai primi sul Cermis. I norge guidano la Coppa del Mondo: addirittura tra le donne. La polacca Kowalczyk s’è imposta 4 volte. AZZURRI Uomini: Clara, Defabiani, Di Centa, Hofer, Noeckler, M. Pellegrin e Pellegrino; donne: Baudin, Debertolis, De Martin, Laurent, Stuerz e Vuerich. COPPA DEL MONDO Uomini: 1. Sundby (nor) 531; 2. Krogh (Nor) 505; 3. Halfvarsson (Sve) 375; 4. Northug (“78); 9. Cologna (Svi) 219; 16. Pellegrino 160; 27. De Fabiani 81. Donne: 1. Bjoergen (Nor) 849; 2. Johaug (Nor) 528; 3. Oestberg (Nor) 461; 4. Weng (Nor) 461; 5. Kalla (Sve) 333; 6. Falla (Nor) 333; 10. Kowalczyk (Pol) 217; 62. Vuerich 14. FORMULA E MONTEPREMI Il Tour mette in palio 466.000 euro: al vincitore finale andranno 75.000 euro, al 2° classificato 41.600 e al 3° 25.000 euro. Ogni vittoria di tappa vale 5000 euro. Il vincitore del Tour incasserà 400 punti di Coppa del mondo, altri 50 punti ai vincitori di tappa (dominando tutte le prove si guadagnano 750 punti). Punti dal 1° al 30° posto alla fine della rassegna a tappe. ALBO D’ORO TOUR Uomini: 2007 Angerer (Ger); 2008 Bauer (R.Cec), 2009 Cologna (Svi); 2010 Bauer (R.Cec); 2011-2012 Cologna (Svi); 2013 Legkov (Rus); 2014 Sundby (Nor). Donne: 2007 Kuitunen (Fin); 2008 Kalla (Sve); 2009 Kuitunen (Fin); 20102011-2012-2013 Kowalczyk (Pol); 2014: Johaug (Nor). 26 SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Sci alpino R La discesa fa discutere SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT LA SICUREZZA 27 CONTENUTO PREMIUM Il caso airbag SI LITIGA SULL’ARIA di PIERANGELO MOLINARO D al primo gennaio nelle gare di Coppa del Mon do è autorizzato l’utiliz zo dell’airbag, ma pochi atleti e forse nessuno lo utilizzerà nella prossima discesa a Wen gen il 17 gennaio. Quella che rappresenta una delle mag giori innovazioni per la sicu rezza dello sci alpino e di pro tezione contro gli imprevisti della velocità rischia di rima nere solo uno splendido eser cizio di ingegneria. Mutuan L’HO PROVATO IN GARDENA ED ERO IMPACCIATO DI BRACCIA E SPALLE. VOGLIO MODIFICHE WERNER HEEL DISCESISTA AZZURRO «LO FAREMO SU MISURA PER OGNI ATLETA MA IL PROBLEMA ORA E’ POLITICO VITTORIO CAFAGGI DIRIGENTE DAINESE dolo dall’esperienza accumu lata nel motociclismo, l’azien da vicentina Dainese in quattro anni di studi ed inve stimenti ha messo a punto questa protezione per lo sci, il Dair. Ha trovato l’algoritmo necessario agli sciatori, lo ha collaudato e messo a punto. Questo airbag, inserito in un corpetto che l’atleta indossa sotto la tuta di gara, protegge le clavicole, la spina dorsale (con il guscio posteriore), le costole ed in parte la zona cer vicale che i caschi dello sci non riescono ancora a tutelare. EPOCALE Un’innovazione epo cale in una disciplina che ha raggiunto velocità e medie im pressionanti. Il corpo umano, per quanto ben allenato, è sem pre lo stesso, i materiali invece hanno compiuto progressi in credibili nelle prestazioni. Gra zie a questa generazione (sci, scarponi, attacchi e piastre), curve che 15 anni fa si percorre vano a 60/70 all’ora adesso si affrontano a 120 km/h. A tali velocità l’atleta è impotente da vanti a qualsiasi imprevisto. Qui deve proteggersi. Le gambe sono ancora indifese, ma per tronco il Dair è una grande in venzione. RESISTENZE Tutto logico? No, nell’ultima prova, a dicembre in Val Gardena l’hanno provato alcuni atleti, l’azzurro Werner Heel, in canadese Osborne Pa radis e gli statunitensi Sullivan e Ganong ma sono apparsi scet tici. Dichiara Werner Heel: «In pista mi sono sentito impaccia to nei movimenti del tronco. Ho chiesto di modificarlo perché ho difficoltà a portare anche le braccia avanti, fondamentali per bilanciarmi». La Dainese si è rimessa subito al lavoro, per personalizzare i corpetti, ma il vero problema sono le tute, una specie di seconda pelle, che non vengono confezionate preve dendo l’airbag. Sono queste a limitare l’atleta, basta allargar le. Però forse la resistenza mag giore è nelle aziende concor renti che non producono que sta protezione e che impedisco no agli atleti sotto contratto di utilizzarlo. Era già successo due stagioni fa con le nuove norme per i caschi: allora bisognava prima svuotare i magazzini... I TECNICI Afferma Gianluca Rulfi, responsabile dei velocisti azzurri: «Gli atleti non sentono l’airbag come una necessità pri maria. Deve essere reso obbli gatorio, all’inizio almeno per i primi 30 a partire. Se hai paura A sinistra la storica caduta di Hermann Maier durante la discesa dei Giochi di Nagano 1998. In alto il drammatico incidente di Daniel Albrecht nelle prove di Kitzbuehel 2009. Sopra l’ultimo infortunato, l’austriaco Scheiber in Val Gardena a dicembre AFP/AP ECCO IL D-AIR TEMPO DI REAZIONE ALLA CADUTA: 5 millisecondi TEMPO GONFIAGGIO COMPLETO: 10 millisecondi Protegge in caso di cadute di schiena, frontali e laterali ALIMENTAZIONE: batteria al litio con carica di 6 ore continue AIRBAG CORPETTO: contiene l’airbag e consente di indossarlo SPESSORE DEL PARASCHIENA: 4,5 millimetri VOLUME ARIA AIRBAG: 8 litri L’ELETTRONICA COMPRENDE: 3 accelerometri, 3 giroscopi, 1 gps, ed un microprocessore con memoria Aerodinamicamente neutro. Si indossa sotto la tuta LA GAZZETTA DELLO SPORT LA FIS AUTORIZZA LA NOVITA’ DA INIZIO ANNO MA I DISCESISTI NON LA UTILIZZANO. SCOPRIAMO PERCHÉ di perdere un decimo di secon do non lo usi». Già, perché c’è chi ha già fatto girare la voce che con l’airbag si per perde. Bugia. Perché il Dair dal punto di vista aerodinamico è assolu tamente neutro. CAFAGGI Spiega l’ingegnere Vittorio Cafaggi, responsabile dello sviluppo dei progetti spe ciali della Dainese: «Stiamo la vorando duramente per perso nalizzarlo al massimo sugli at leti, ma il problema adesso è le giferare, renderlo obbligatorio. Per questo stiamo parlando con la Fis e le federazioni nazionali. Qualcuno ha capito, come la Svizzera che l’ha ordinato per i suoi velocisti, ma altre federa zioni sono per ora insensibili. Nel motociclismo l’airbag or mai da anni evita danni gravis simi ai corridori, lo stesso può fare per gli sciatori. Certo, pos siamo migliorare, ma l’ostacolo maggiore è una mentalità che tende a respingere le novità». Parole vere. Purtroppo lo sci in tutte le sue componenti non ha mai evidenziato una grande cultura in fatto di sicurezza. Adesso le soluzioni sono sem plici: appena qualcuno in una prova di discesa stabilirà il mi glior tempo tutti lo vorranno in dossare. Sennò tocca alle leggi, imposizione, come il casco. Lo sci è l’unica disciplina che fa a pezzi i suoi protagonisti, ma non è l’incidente a fare spetta colo © RIPRODUZIONE RISERVATA 28 Pallavolo R Oggi comincia il ritorno di SuperLega SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Vermiglio in Iran Piacenza addio A sinistra il muro invalicabile della Lube Macerata, con Alessandro Fei, 36 anni, Dragan Stankovic, 29 e Simone Parodi, 28. A destra Luca Vettori, 23 anni, opposto di Modena. è il secondo miglior battitore del campionato, con 0,50 ace/set: Modena ha la migliore media di squadra con 2,20 TARANTINI (m.mar) Forse Valerio Vermiglio non sarà in panchina già oggi a Ravenna nella prima partita di ritorno. L’ex azzurro giocherà - con ogni probabilità infatti il resto della stagione in Iran nella squadra dello Shahrdari Urumiyeh, nella quale sarebbe dovuto andare a giocare il francese Ben Toniutti che era stato scaricato dal Kazan (che a sua volta ha preso il regista capitano dell’Iran, Marouf). Al rifiuto del transalpino di andare in Iran ecco che il club iraniano si è rivolto (forse sempre tramite lo stesso agente italiano sarebbe interessante capirlo?) al regista messinese di Piacenza che lascerà quindi il Copra... Record Macerata e Modena Mai visti tanti muri e ace 1Marchigiani ed emiliani viaggiano a medie inedite prima d’ora col rally point Sartoretti e Giuliani: «I meriti sono nostri, il livello non s’è abbassato come dicono» Mario Salvini D omani si comincia la di scesa: parte il girone di ritorno. Dopo un’andata che ci lascia tre numeri mai visti prima d’ora. Nell’ordine: 2,20 come gli ace per set di Modena; 3,29 come i muri per set di Ma cerata; e anche 1,04 come i mu ri per set di Simon Van de Voor de. Tre valori che, se confermati alla fine della stagione regolare, sarebbero record. MODENA BATTE Cominciamo dai 2,20 ace per set di Modena, con un presupposto: in quindici campionati e mezzo giocati con il rally point system una sola squadra è riuscita a chiudere la stagione sopra la media di due battute punto a set, e peraltro è successo quindici anni fa. Era il Parma del 1999/2000, prima stagione col nuovo sistema di punteggio. Nella sua rotazione aveva Granvorka, Saveliev, Di neikin e Tetioukhin, quattro dei migliori nove battitori di quel l’anno che fruttarono una me dia di squadra di 2,07 ace/set. Modena di quest’anno sta fa cendo molto meglio: 2,20. E an I RECORD 2,20 Gli ace per set di Modena, il record stagionale è di Parma nel 1999/2000: 2,07 3,29 I muri per set di Macerata, il record risale al 2001/02, lo stabilì Montchiari con 3,23 che in questo caso parliamo di quattro giocatori: Vettori e Pe tric, secondi con 0.50 ace/set (comanda Nemec con 0,52), più Bruno e Ngapeth, sesti con lo stesso 0,41, quattro nei primi sette della SuperLega, dunque. Spiega l’alchimia il massimo esperto italiano in materia, An drea Sartoretti, che di Modena è direttore sportivo e che di ace ne ha sperati 681 in carriera: «Alla base c’è la predisposizione dei singoli giocatori. Noi non abbiamo inventato niente, in tendo. Però e vero che date que ste caratteristiche, sul servizio puntiamo molto. E in questo, sul piano tecnico, Angelo (Lo renzetti, ndr) è molto bravo a consigliare e a indirizzare sul gesto. In generale non credo che ci siano responsabilità degli av versari, perché il livello non è poi basso come qualcuno dice». MACERATA MURA E siamo ai muri. Il 3,29 di Macerata supera il primato di 3,23 di Montichiari nel 2001/02, frutto delle grandi prestazioni di Millar e soprat tutto di Hubner che chiuse la stagione con la media personale di 1,02 muri/set, a tutt’oggi uni co giocatore capace di restare sopra l’1 di media. Da qui l’ecce zionalità del girone di andata di quest’anno per il belga di Latina Van De Voorde che, come ac cennato, viaggia a 1,04. Sono solo quattro le squadre ad aver tenuto la media sopra i 3 muri a set: oltre a Monza 2001/02, an che Trento (3,06) dello stesso anno (con Mester e Fortunato al centro), Treviso 2004/05 (3,00 con Gustavo e Tencati), Trento dello scorso anno. E in questo girone di andata non c’è riuscita solo Macerata, ma anche Trento (3,14), grazie allo 0,86 di Bira relli, allo 0,76 di Solé e allo 0,72 di Nemec. Il quale Nemec, dun que, nel girone di andata oltre ad essere stato il migliore al ser vizio è anche risultato il più bra vo a muro tra i noncentrali. E meno male che doveva essere l’incognita di Trento. Il primato di Macerata a muro, invece, si costruisce come risultato molto più di squadra. Perché c’è la ri serva di lusso Fei che viaggia a 0,88, Podrascanin a 0,79, ma Stankovic è a 0,51. La differenza la fanno Kovar, Sabbi e Kurek: quinto, sesto e ottavo tra i non centrali. Con Baranowicz che è il migliore a muro tra tutti i pal leggiatori (0,38). «Muriamo be ne, anche se non ancora abba stanza», dice il tecnico, Alberto Giuliani. Ma forse è solo per non rilassare troppo i suoi, perché poi aggiunge: «No, non credo che il livello medio degli attac chi sia calato così tanto, le per centuali almeno non dicono co sì. Noi abbiamo i nostri bei me riti. Podrascanin è uno dei mi gliori al mondo, e a volte gli altri murano di più proprio perché gli avversari cercano di schivare lui». Buon ritorno a tutti © RIPRODUZIONE RISERVATA Torna Vercesi: lasciata Baku sbarca a Forlì (a.fr.) Il Volley 2002 Forlì annuncia di avere incaricato Angelo Vercesi, già scudettato ai tempi della Scavolini di Pesaro e nelle ultime stagioni impegnato a Baku (oltre che ct della Croazia, con la quale è stato avversario dell’Italia ai Mondiali italiani). Vercesi prende il posto di Biagio Marone. ANTICIPI (a.fr.) Comincia il girone di ritorno anche per il campionato femminile. Questi gli anticipi della 12a giornata: Metalleghe Sanitars Montichiari Nordmeccanica Rebecchi Piacenza (ore 20.30 diretta RaiSport 1) e Imoco Conegliano - Il Bisonte Firenze. Classifica: Novara 29; Modena 25; Casalmaggiore 23; Conegliano 21; Bergamo 20; Busto Arsizio, Piacenza 18; Montichiari 17; Scandicci 12; Firenze 11; Forlì 4; Urbino 0. ALLE 20.30 Perugia-Modena col pienone Papi è in dubbio Oggi comincia il girone di ritorno: a Perugia anticipo tv alle 17.30 , le altre in campo alle 20.30. PERUGIA-MODENA (an.me.-p.r.) Previsto pubblico-record al PalaEvangelisti. Grbic rinuncia al solo Tzioumakas, con la nazionale greca juniores. Tutti disponibili gli altri. Maruotti titolare in banda. Al centro Buti e l’ex Beretta, con Barone in panchina. Con due sconfitte nelle ultime tre, Modena si presenta con Ngapeth e l’ex Petric, con l’esclusione di Kovacevic. Confermati gli altri: Bruninho-Vettori e Verhees e Piano centrali, Rossini libero. In tv: Ore 17.30 diretta RaiSport 1 VERONA-MACERATA (r.pu.-m.g.) Verona non batte Macerata al PalaOlimpia dal 2008. Giani si affida a Coscione-Gasparini, DerooSander, Zingel-Anzani, Pesaresi libero. Nella sfida dei tanti ex (6) equamente divisi, Macerata cerca il successo esterno che le manca da quasi un mese. Probabile schema con i tre martelli: Parodi, Kovar e Kurek e senza un opposto di ruolo. PADOVA-TRENTO (ma.s.-niba) Padova non batte Trento dal 2005 e in casa ha vinto solo due volte. Baldovin ha la rosa al completo: Orduna-Giannotti, Quiroga-Rosso, Mattei-Volpato e Balaso libero. Anche Trento al completo: ZygadloNemec, Lanza-Kaziyski, BirarelliSolè e Colaci libero. Prima volta da ex a padova per Burgsthaler. RAVENNA-PIACENZA (s.camm.mar.) Nessuna novità per Ravenna: Koumentakis è sempre out per il problema al piede. Kantor dovrebbe schierare Cavanna in regia con Renan, Mengozzi e Cester al centro, Zappoli e Cebulj in banda con Goi e Bari ad alternarsi nel ruolo di libero. Papi è l’unico dubbio di Piacenza (leggero risentimento addominale): molto probabile che inizi Massari, con Vermiglio in regia, Poey opposto, Alletti e Ostapenko centrali, Zlatanov sarà l’altra banda e Mario Junior al rientro da libero. MOLFETTA-MILANO (f.v.-c.mus.) I pugliesi devono ancora rinunciare a Piscopo e Noda Blanco. Per Milano Horstink parte ancora dalla panchina, Patriarca recuperato da un lieve infortunio al ginocchio. Maranesi conferma: KauliakamoaBencz, Valsecchi-De Togni, ViniciusVeres, Rizzo libero. MONZA-LATINA (gius.ma.-p.a.) Monza col record negativo di 1 solo punto in casa all’andata. Jovovic recupera dal lieve infortunio a un dito. Formazione: diagonale Jovovic-Padura Diaz, centrali Elia e Gotsev, bande Galliani e Botto, libero De Pandis. Latina con Tailli ristabilito e quindi con l’intera rosa a disposizione. Sestetto: SottileStarovic, Van de Voorde-Rossi, Urnaut-Rauwerdink, libero Manià. Riposa: SANSEPOLCRO CLASSIFICA: Trento, Modena 30; Macerata 28; Perugia 27; Verona 22; Latina 21; Ravenna 19; Piacenza 18; Molfetta 13; Padova, Sansepolcro 7; Milano, Monza 6. Atletica R La classifica delle maratone italiane Roma quinta in Europa, Torino tallona Milano 1Balzo in avanti della capitale con 14.875 arrivati C ome ogni anno dopo l’ul tima maratona italiana, la San Silvestro di Calderara di Reno (Bo) del 31 dicembre, eccoci con la classifica (limitata ai primi 20) e relative variazioni più o meno positive dei classifi cati di ogni evento sui 42 km (comprese alcune Ecomaratone che vanno per la maggiore). Nella prima colonna sono indi cati i classificati del 2014 a fian co il segno più o meno dove sono indicati tutti coloro che hanno concluso la maratona anche se considerati «non competitivi» ma in regola con la certificazio ne medica agonistica. Spicca la maratona di Roma che con il maggior incremento percentua le fra le grandi del continente (+39,5%) sale al 5° posto in Eu ropa dietro a Parigi, Londra, Berlino (in calo del 20,4%) e Stoccolma, scavalcando Barcel lona. In calo rispetto al 2013 Fi renze e Venezia mentre Torino tallona Milano, sia pure in leg gero aumento. In Italia il boom è comunque della Rimini Mara thon alla prima edizione con 1133 classificati nonostante l’as senza di un montepremi in de naro. Da notare che in ottobre (mese record con 11 maratone) tutte le maratone storiche han no avuto un calo, diversamente da dicembre dove tutte (escluso la San Silvestro) hanno avuto un aumento dei classificati. Si ri parte il 6 gennaio da Crevalcore (Bo) con la Maratona dell’Epifa nia, poi il 18 l’Ecomaratona Cli vus a Monteforte d’Alpone (Vr) Michele Marescalchi © RIPRODUZIONE RISERVATA Cross: al Campaccio anche l’americano Ritzenheim La maratona di Roma, nell’edizione 2014 ha avuto 4208 classificati in più rispetto a quella del 2013 LAPRESSE LA NOVITA’ E’ RIMINI MARATONA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. ROMA FIRENZE VENEZIA MILANO TORINO REGGIO EMILIA TREVISO PADOVA RIMINI ARRIVATI 2014 14.875 8685 4688 3547 3545 2919 1836 1432 1133 DIFFERENZA COL 2013 +4208 -605 -638 +33 +90 +534 -705 -301 NUOVA 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. PISA FANO (PU) VERONA RAVENNA TRIESTE BRESCIA TERNI FERRARA LUCCA RUSSI (RA) PERUGIA 1041 972 952 917 666 664 634 613 607 606 599 +60 -96 -250 +260 +19 +242 +34 -6 -51 -15 NUOVA (w.b.) Si arricchisce il cast del Campaccio di martedì: oltre ai già annunciati Lalli e Meucci arriva dagli States Dathan Ritzenhein, uno dei pochi bianchi a scendere sotto il muro dei 13’ nei 5.000 con 12’56”27, bronzo ai mondiali di mezza nel 2009 e finalista a Londra nei 10.000. IN EMILIA (m.m.) Così a Salsomaggiore (Pr) nella Corri Salso di 8 km. Uomini: El Fathaoui (Mar) 24’08”; 2. Lyazali (Mar) 24’20”; 3° E. Baldini 24’56”. Donne: Martinelli 28’23”. Anche l’ex martellista Ester Balassini al via della «Corsa per la vita» il primo dell’anno a Bologna (3 km). SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 1PRIMA BOXE (r.g.) Ad Arezzo, il 10 gennaio (Loreni), primo appuntamento italiano di boxe. TUTTENOTIZIE IPPICA Nuova proprietà per Padova «Ora promozione e partecipazione» (e.lan.) Dopo la pubblicazione di ben due bandi di gara e altrettanti rinvii, sembrava impossibile assegnare in comodato d’uso per il prossimo biennio l’ippodromo di Padova entro il 2014. La commissione composta non senza difficoltà dall’avvocato Crea, liquidatore della Fondazione Breda, titolare del trotter patavino, è invece riuscita ad aggiudicarlo mercoledì alla Breda S.c.a.r.l, guidata dall’allevatore Antonio De Rossi e dall’allenatoreguidatore Remigio Talpo. Questa nuova società subentra così al gruppo Coppiello, che nel settembre 2013 aveva riattivato l’impianto abbandonato da due anni, battendo proprio la concorrenza del tandem De Rossi-Talpo. Decisivo per la valutazione del progetto il grande rilievo attribuito al profilo tecnico e sociale. «Abbiamo voluto puntare su promozione e partecipazione ha detto De Rossi – per dare alla città un vero luogo di aggregazione». Quanto invece agli aspetti tecnici, sono state messe in cantiere l’organizzazione di giornateevento e l’implementazione del centro di allenamento annesso all’ippodromo, dove il 16 gennaio si svolgerà il primo convegno del 2015. NUOTO L’imbattuto Fiordigiglio (19) mette in palio il titolo Ue superwelter contro il mancino spagnolo Del Rio (18-5). Nel sottoclou vacante tricolore supermedi tra Bassi (6-1) e Leone (6-5). Italia 1 dalle 23.45. VELA Riportare Vestas alla Volvo Race: l’ultima sfida 1Mentre parte la 3 tappa. Ecco l’impresa «impossibile» che diventerà un docu-film a rato, caricato su una nave e tra sportato in Malesia, il relitto di Vestas farà ora rotta sull’Italia. Sarà il cantiere Persico di Nem bro, Bergamo (che ha costruito tutti i Volvo 65), a ripararlo. Una operazione che verrà se guita attraverso numerose webcam e che sarà il soggetto di un docufilm. «Era da prima di Natale che Volvo Ocean Race e Vestas ci avevano chiesto di prepararci all’eventualità. Noi quindi sia mo pronti», ha dichiarato Mar cello Persico, direttore genera le del cantiere. Avete un’idea delle condizioni in cui si trova l’imbarcazione? «Un nostro tecnico con quelli dell’organizzazione e di Vestas ha svolto un sopraluogo in Ma lesia, ma bisognerà vedere dal vivo lo scafo per avere la reale situazione. La nave che tra sporta Vestas arriverà a Geno va il 2526 gennaio. Subito lo scafo verrà a Nembro. A quel punto avremo una idea chia ra». La barca di Team Vestas incagliata nella barriera corallina Emilio Martinelli P arte oggi da Abu Dha bi la terza tappa della Volvo Race. Traguar do Sanya, sull’isola di Hai nan, in Cina. Le previsioni, dopo il vento leggerissimo che ha caratterizzato la In Port Race di ieri, parlano di venti moderati. Una buona notizia per i 6 equipaggi in questa tappa di 4650 miglia da completare in 2023 giorni. La InPort Race, che ha visto la prima vittoria del team intera mente femminile di SCA ha aperto una giornata conclusasi all’insegna del Team Vestas che ha annunciato il suo tentativo di tornare in regata. A dare la notizia lo skipper Nicholson, che mantiene la guida del l’equipaggio che il 29 novem bre finì, distruggendo lo scafo su una barriera corallina a Nord delle Mauritius. Recupe RUGBY Quali sono i tempi previsti? «Riparare Team Vestas è una scommessa per tutti ed è chia ro a in tanti sono coinvolti, che non esistono garanzie che sia possibile effettuare i lavori in tempo per tornare in regata. Il progetto comunque è mettere il team in grado di essere in re gata a Lisbona il 6 giugno, per partecipare alle ultime due tappe del giro che si conclude a Goteborg, in Svezia, il 27 giu gno. Il piano B, è essere il 14 giugno a Lorient, in Francia, per la tappa finale». © RIPRODUZIONE RISERVATA VARIE Fede a secco di benzina in auto: accorre Magnini Oggi a Monigo secondo derby di Pro12 Conferma Treviso o rivincita Zebre? Diretta televisiva su Nuvolari dalle 15 Referendum Aips Neuer e Williams atleti dell’anno Magnini con la benzina in strada (e.sp; ma.p) Nel secondo derby italiano stagionale in Pro12 (Monigo ore 15, diretta tv su Nuvolari) Treviso taglierà il traguardo delle 100 partite celtiche (32 vittorie, 4 pareggi e 63 sconfitte sulle 99 fin qui disputate). Dopo la vittoria di una settimana fa Casellato effettua solo tre cambi nel XV titolare: Esposito per Ragusi all’ala, Favaro per Barbini in terza e D’arcy per Muccignat in prima. Confermato Seniloli in mediana dopo che il figiano era stato «richiamato» dalla tribuna poche ore prima del match di Parma per l’influenza di Gori e Lucchese. In panchina torna a disposizione Zanni. Come ogni anno, l’Aips, l’Associazione mondiale della stampa sportiva presieduta dal nostro Gianni Merlo, ha scelto gli atleti del 2014 attraverso un referendum tra tutti gli iscritti. Tra gli uomini vittoria per il portiere della Germania campione del mondo di calcio Manuel Neuer con il 14.84% dei voti davanti al tennista Roger Federer (13,26%) e a Cristiano Ronaldo (12,79%). Tra le donne, successo per la numero 1 del tennis Serena Williams(21,43%) davanti alla biathleta bielorussa Domracheva (12,28%) e alla fondista norvegese Bjørgen (12,03%). Tra le squadre, trionfo della Germania iridata in Brasile con il 39,36%. Piccola disavventura per Federica Pellegrini, rimasta «a secco» in autostrada e subito soccorsa da Filippo Magnini. A renderlo noto è la stessa campionessa di nuoto in un twitter di inizio anno corredato di foto, con tanto di tanica di benzina: «Finisci la benzina in autostrada — scrive Fede — e il principe azzurro viene a salvarti... grazie @FiloMagnini». «Ma non è colpa mia», scrive l’olimpionica con le foto di Magnini con tanto di tanica di benzina e il giubbotto catarifrangente. Federica e Filippo hanno trascorso, insieme ad alcuni amici, il Capodanno a Parigi. Per la coppia glamour del nuoto ora una ripresa soft a Verona agli ordini di Matteo Giunta prima della partenza per gli Usa, a Flagstaff, sede del collegiale d’altura cui farà seguito un periodo al caldo della Florida con la probabile partecipazione ad un meeting di Orlando a febbraio prima del rientro in Italia. I due grandi obiettivi stagionali saranno in aprile le qualificazioni ai Mondiali di Kazan (fine luglio-primi di agosto). 29 QUI ZEBRE Otto volti nuovi su 15 invece nella formazione titolare delle Zebre, che dimostrano la voglia di Andrea Cavinato di lanciare un messaggio chiaro e forte alla squadra dopo la sconfitta casalinga nel derby di domenica scorsa. A guidare una linea dei trequarti in cui conservano il posto solo Pratichetti e Leonardo Sarto, sarà in mediana la giovane coppia italiana formata da Seniloli, mediano di Treviso Guglielmo Palazzani e Edoardo Padovani, che a sorpresa nella prima stagione di Pro12 si sta rivelando l’opzione più affidabile non solo dalla piazzola, dove ha il 69% di realizzazione contro il 65% di Haimona e il 57% di Orquera. Dopo l’infortunio torna anche Tommaso Iannone, alla quarta presenza stagionale e schierato secondo centro, mentre l’estremo sarà l’altro giovane prospetto azzurro David Odiete, al rientro dopo due settimane di squalifica. Rispetto a domenica scorsa il pacchetto di mischia perde per infortunio Vunisa (in terza linea rientra Cristiano con Van Schalkwyk che si sposta a numero 8) e Lovotti (sarà De Marchi il pilone sinistro), mentre Bortolami torna titolare al posto di Geldenhuys in seconda linea. Un volto nuovo anche in panchina: gli infortuni dei piloni sinistri hanno infatti costretto le Zebre a chiamare Luca Scarsini come permit player dal Calvisano. Treviso: Hayward; Esposito, Campagnaro, Bacchin, Nitoglia; Christie, Seniloli; Budd, Minto, Favaro; Van Zyl, Pavanello; D’arcy, Giazzon, Zanusso. A disposizione: Anae, Novak, Muccignat, Fuser, Zanni, Barbini, Morisi, Gori. Allenatore Casellato. Zebre: Odiete; Toniolatti, Iannone, Pratichetti, L. Sarto; Padovani, Palazzani; Van Schalkwyk, Ma. Bergamasco, Cristiano; Bortolami, Geldenhuys; Chistolini, Manici, De Marchi. A disposizione: Fabiani, Scarsini, Redolfini, Biagi, Bernabò, Leonard, Haimona, Mi. Bergamasco. Allenatore Cavinato. BEACH VOLLEY TRICOLORE A MUSSOLENTE Scatta oggi a Mussolente (Vi) la seconda tappa del Tricolore indoor maschile. Assenti i gemelli Ingrosso che si sono aggiudicati la prima a Milano, testa di serie n. 1 sono Andrea Lupo (fratello di Daniele)-Vanni, con Alex Ranghieri che farà coppia con Luca Urbanetto. Oggi qualifiche con 16 coppie, le prime 4 domani in tabellone con le 8 già qualificate. In qualifica c’è anche il 42enne Eugenio Amore, con Fabrizio Rivera. CANOTTAGGIO RADUNO Il Gruppo Olimpico maschile e femminile riparte con la preparazione in vista della stagione 2015. Da mercoledì al 18 gennaio si svolgerà, infatti, il primo collegiale dell’anno con 45 atleti convocati (37 uomini e 8 donne) che si ritroveranno a Sabaudia (senior e pesi leggeri uomini), Pusiano (donne) e Roma (Progetto otto). Primi appuntamenti, le due TRio 2016 (Piediluco 27-29 marzo e 1-3 maggio) e il Memorial Paolo d’Aloja (Piediluco, 10-12 aprile). HOCKEY GHIACCIO COSI’ LA QUINTA (m.l.) Seconda Fase (Playoff Race), così giovedì il 5° turno. Master Round: Milano-Renon 40 (0-0, 1-0, 3-0); Asiago-Valpellice 5-1 (1-0, 3-1, 1-0); Gardena-Val Pusteria 0-4 (0-2, 0-1, 0-1). Class.: Asiago 63; Val Pusteria 57; Renon 53; Valpellice 51; Milano 50; Gardena 36. Playoff Round: Egna-Appiano 3-4 d.t.s. (2-0, 0-2, 1-1; 01); Caldaro-Vipiteno 2-6 (1-2, 1-4, 0-0); Cortina-Fassa 2-3 (0-0, 0-1, 2-2). Class.: Vipiteno 41; Cortina 34; Appiano 32; Egna 31; Fassa 25; Caldaro 13. IPPICA IERI 12-3-2-7-9 A Foggia (m 1600): 1 Picacho de Diablo (L. Fierro) 1.14.8; 2 Ormes de Pez; 3 Ocean Stars; 4 Ledoyen; 5 Pietro di Jesolo; Tot.: 23,66; 6,25, 12,97, 3,94 (804,06). Quinté: n.v. Quarté: n.v. Tris: 8.079,90. OGGI QUINTÉ AD AVERSA Al Cirigliano (inizio convegno alle 15) scegliamo Smoke di Piaggia (15), Sirena del Sile (14), Subsonica Grif (5), Steven Grif (10), Salvatore Amaesta (9) e Solo d’Asolo (13). SI CORRE ANCHE Trotto: Treviso (14.50). Galoppo: Roma (14.15). NUOTO PER LO SCUDETTO (al.f.) Ufficializzate le graduatorie della fase regionale di coppa Brema: le finali di serie A1 e A2 si disputeranno a Riccione il 19 aprile. Serie A1. Uomini: Aniene 13079, Team Nuoto 13002, Larus 12517, Uisp Bologna 12449, Cn Torino 12181, Imolanuoto 12108, Rn Torino 11886, De Akker Bologna 11885. Donne: Aniene 13211, Team Nuoto 12367, Rn Torino 12365, Imolanuoto 11876, Azzurra 91 11741, Team Veneto 11703, Gestisport 11628 Florentia 11589. Serie A2. Uomini: Gestisport 11811, Team Veneto 11734, Nuoto Livorno 11697, Insubrika 11677, Azzurra 91 11651, Swim Pro Ss 9 11601, Aurelia 11592, Geas 11348. Donne: Insubrika 11555, Aurelia 11463, Cn Torino 11445, Uisp Bologna 11358, Bolzano 11281, Larus 11264, Swim Pro Ss 9 11176, Nuoto Livorno 11012. PALLAMANO CONVOCATI (an.gal.) Il c.t. dell’Italia maschile Fredi Radojkovic ha diramato la lista dei convocati per le amichevoli (6, 7 e 9 gennaio alle 19.30 a Chieti) con l’Iran che prepara il Mondiale del Qatar (15/1-1/2). Ritorna in squadra Radovcic. I convocati: Sampaolo, Fovio, Rossi, Vaccaro, Radovcic, Stabellini, Tokic, Turkovic, Sporcic, Venturi, Skatar, Di Maggio, Sonnerer, Parisini, Giannoccaro, Maione. PALLANUOTO Il portiere Manuel Neuer AFP cannoniere della Pro Recco e del Settebello, è papà per la seconda volta: è nato Matteo. FIOCCO AZZURRO Pietro Figlioli, RUGBY ECCELLENZA (i.m.) A Viadana capitano Ian McKinley (l’irlandese che gioca senza un occhio), a Roma spareggio per restare agganciati al carro play-off oggi nei primi due match dell’8° turno di Eccellenza. Il clou domani con la doppia sfida fra le prime quattro, in casa delle due inseguitrici, che può ridisegnare il vertice. Programma: ore 15 Lazio-Petrarca, Viadana-Prato. Domani ore 15 L’AquilaSan Donà, Mogliano-Calvisano, RovigoFiamme Oro (differita RaiSport 2 ore 19.45). Classifica: Calvisano 30, Mogliano 27, Fiamme Oro 24, Rovigo 23, Viadana 19, San Donà 16, Lazio 14, Petrarca 13, L’Aquila 4, Prato 0. SPORT INVERNALI 4 TRAMPOLINI A INNSBRUCK ORMAI È LOTTA A QUATTRO (c.r.) Il Bergisel di Innsbruck è in attesa della terza tappa del 63° torneo dei Quattro Trampolini: 20 mila spettatori trepidano oggi (qualificazioni, ore 14) e domani con Stefan Kraft e Michael Hayböck in lotta per regalare all’Austria il 7° trionfo consecutivo, lo sloveno Peter Prevc e il norvegese Anders Jacobsen, altri sfidanti. Classifica 4 trampolini (2/4): 1. Kraft 561.9 p.; 2. Prevc 560.8; 3. Hayböck 554.8; 4. Jacobsen 540.7; 5. Kasai (Gia) 534.0; 43. BRESADOLA 181.2. Coppa del Mondo (11/32): 1. Hayböck 549; 2. Fannemel e Koudelka 530; 39. BRESADOLA 31. Ore 14: diretta Eurosport e Rai Sport 2. SLITTINO A KOENIGSEE Theo Gruber raggiunge Dominik Fischnaller, David Mair, Kevin Fischnaller ed Emanuel Rieder nel singolo di Coppa del Mondo a Koenigssee (Ger). Il diciannovenne di Vinnaders (Bz) vanta il 19° tempo complessivo diNations Cup valevole come qualificazione in vista della gara di domani (prima manche ore 11.05). Oggi singolo femminile (ore 12.00 e 13.15) con Andrea Voetter qualificata (out Sandra Robatscher) e doppio maschile (ore 14.35 e 15.55) con Oberstolz/Gruber, Gruber/Kainzwaldner e Rieder/Rastner. Dirette Eurosport e Rai Sport 2. COMBINATA CON PITTIN Dall’Hs106 di Schonach (Ger), qualificati i 50 per la Gundersen di Coppa del Mondo di combinata nordica: promossi Samuel Costa (37°), Armin Bauer (47°) e Alessandro Pittin (50°) con l’ultimo posto utile e un distacco di 1’54” sul giapponese Yoshito Watabe e il tedesco Eric Frenzel in testa davanti al norvegese Jan Schmid. Lukas Runggaldier 57°. Oggi gara a squadre con il salto alle 11.45 e la prova sugli sci alle 15.15. SKELETON La Coppa del Mondo di skeleton riparte da Altenberg (Ger) il 10 gennaio: convocati, Mattia Gaspari e Giovanni Mulassano. Al vertice, i fratelli Dukurs, Martins e Tomass. Prima dell’appuntamento di Altenberg guida Martins con 450 punti contro i 420 di Tomass. TENNIS NADAL AL RIENTRO SCONFITTO DA MURRAY Rientro con sconfitta. Rafa Nadal è tornato in campo a due mesi dall’operazione per appendicite subita il 3 novembre e ha perso contro lo scozzese Andy Murray 6-2 6-0 nella semifinale del torneo d’esibizione di Abu Dhabi. Lo spagnolo farà il rientro ufficiale nel circuito Atp la prossima settimana al torneo di Doha, in Qatar. Nell’altra semifinale facile successo di Novak Djokovic su Stan Wawrinka: 6-1 6-2. IN THAILANDIA Tomas Berdych vinceil «World Tennis Thailand Championship», esibizione di inizio stagione sul veloce di Hua Hin: ha sconfitto in finale Milos Raonic 7-6(4) 6-3. Nella finale per il terzo posto Fabio Fognini cede 6-2 6-0 a Ferrer. AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI VIBO VALENTIA SETTORE I° - APPALTI E CONTRATTI - SUA STAZIONE APPALTANTE: Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia - Stazione Unica Appaltante Via C. Pavese - AMMINISTRAZIONEAGGIUDICATRICE: Associazione comuni di Ionadi - San Calogero, Rombiolo, Filandari, San Costantino Calabro, Mileto, Francica, Stefanaconi e Sant’Onofrio. Comune Capofila: Ionadi (VV) - Project Financing - realizzazione dei lavori di completamento, adeguamento e collettamento dei reflui fognari c\o le piattaforme depurative di San Calogero e piscopio che interessa i Comuni di: Ionadi (capofila, San Calogero, Rombiolo, Filandari, San Costantino Calabro, Mileto, Francica, Stafanaconi e Sant’Onofrio della Provincia di Vibo Valentia “Area Mesima ovest” Delibera CIPE n. 60 del 30/04/2012 - id 33736 - Disinquinamento” - CUP J16D13000000006 - CIG 5919612A59 - Importo complessivo dell’appalto €. 19.413.274,14 Importo lavori non soggetti a ribasso €. 4.955.931,68 - Importo Finanziamento pubblico €. 4.200.000,00 Importo Finanziamento privato €. 1.800.000,00 - Importo annuo, massimo, stimato di gestione degli impianti di depurazione (soggetto a ribasso) - € 963.822,83; Corrispettivo unitario soggetto a ribasso, posto a base, di gara per gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di depurazione e stazioni di sollevamento ricadenti nei comuni associati - 0,43073 €/mc di liquame in arrivo agli impianti di depurazione; Quantità massima stimata di liquami in arrivo agli impianti di depurazione - 1.951.327,22 Mc/anno - Categoria prevalente OG6 - classifica V - Categorie Scorporabili OS22. La concessione avrà la durata massima complessiva di anni 15 decorrenti dalla data di immissione nella gestione degli impianti di depurazione. SOGGETTIAMMESSI di cui all’art. art. 34, comma 1 del D.Lgs. 163/2006, requisiti di ordine generale assenza delle cause di esclusione previsti dall’art. 38 del Dlgs n. 163/2006 e smi; Requisiti di ordine tecnico - art. 39 - 40 - 41 - 42 dlgs n. 163/2006 - Procedura aperta ai sensi dell’art. 55 ed art. 153, commi 1-14 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. (Gara Unica), secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. TERMINE DI PRESENTAZIONE: 23-02-2015 alle ore 12,00 - data trasmissione GUCE: 18/12/2014 - data GURI: 24-12-2014 n. 147. Il RUP - Arch. Francesco La Bella Dirigente - Ing. Gianfranco Comito 30 SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Il reportage R Quarta puntata SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT TERRE DI CONFINE 31 CONTENUTO PREMIUM LA STORIA di DANIELE REDAELLI E GIAN LUCA PASINI S ul quel campo, quasi in ci ma alla collina di San Teo doro, un tempo scorraz zavano le lepri. Librino, “u’ quatteri Libbrinu”, oggi ospita 80.000 abitanti, più di metà dei capoluoghi di provincia italiani. Costruita negli Anni 70 per es sere una città satellite, con viali ampi, case moderne, verde, con un progetto (mai completa mente realizzato) di Kenzo Tan ge, archistar giapponese. La si tuazione, dopo quarant’anni, non è quella sognata: strutture abbandonate, criminalità, spac cio di droga in ogni angolo an che non troppo nascosto del quartiere. Eppure c’è chi tiene alta la testa e combatte, corag giosamente. Sul campo in cima alla collina di San Teodoro, dei ragazzi giocano a rugby, nel fango. Sono i Briganti di Libri no. «Sì, Briganti – spiega Piero Mancuso, responsabile del l’area tecnica della società – per ricordare una figura che ha con notazioni romantiche. E’ vero che noi abbiamo occupato un impianto pubblico realizzato coi soldi dei contribuenti, che R«I ragazzi che vengono in palestra non stanno per strada a spacciare» Catania QUARTIERE DA 80 MILA ABITANTI ITALIA Monte PoNesima superiore CATANIA Corso Ind ipendenza Nesima IQBAL «Abbiamo chiesto per anni di utilizzarlo – riprende Mancuso – ma il Comune non ci ha risposto neppure quando ab biamo raccolto 7000 firme. Dal 1995 facciamo attività coi ra gazzini attraverso il centro inti tolato a Iqbal Masih, un ragazzo pakistano assassinato dalla ma fia dei tappeti perché lottava per i diritti dei bambinilavora tori. Così il 25 aprile del 2012, una data scelta apposta per il suo significato, abbiamo occu pato l’impianto. Più di 100 vo lontari si sono messi all’opera e in un paio di mesi era agibile. Da allora abbiamo proseguito i lavori, sistemato gli spogliatoi e la club house, così siamo diven tati un punto di riferimento per l’intero quartiere, dove i ragazzi fanno attività sportiva e agoni stica gratuitamente». Perché il rugby? «Abbiamo lavorato con tanti sport, ma abbiamo visto che con il rugby era più facile trasmettere concetti utili anche fuori dal campo: il sostegno re ciproco, il rispetto, lo stare in sieme per essere più forti». ORTI A fianco dell’attività spor tiva sono fiorite altre iniziative. «Gli orti familiari, che oggi sono 48, un laboratorio di serigrafia, abbiamo fondato la Librineria, una biblioteca che ha avuto un gran successo. Organizziamo eventi legati alla lettura, con cetto diciamo un po’… ostico nel quartiere, e perfino un festi val di poesia con la, davvero sorprendente, partecipazione dei nostri ragazzi». I “ragazzi” sono 250 dagli under 12 alla Se niores con una piccola stella, Francesco Rizzo, un 17enne se i Gr ego G. d Librino Via era stato abbandonato, ma lo abbiamo fatto per ridarlo alla comunità». La struttura di San Teodoro era stata pensata per l’Universiade 1997, poi gli sport che dovevano andare in scena a Librino sono stati trasferiti al trove; le due palestre e il campo sono rimasti lì preda di chi li po teva sventrare per vandalismo o per rubare tutto: anche i cavi elettrici. rio Sicilia Pigno A18 A19 Via ge B lso co ian Aereoporto di Catania Fontanarossa RCS Nell’unico palasport del quartiere si gioca anche a calcio a cinque IL RISCATTO DEI BRIGANTI A LIBRINO FRA DROGA E DEGRADO LO SPORT PORTA UNA SPERANZA La palestra di boxe accoglie una delle attività storiche di Librino lezionato per l’Accademia Na zionale, che dimostra a tutti co me si può decollare pur parten do da Librino. «Con l’Ammini strazione pare sia la volta buona, però forse ci assegnano solo il campo e non le palestre. Vedremo. Noi siamo numerosi e dedichiamo ogni nostro mo mento libero ai Briganti, siamo pronti a completare le struttu re». CALCIO A 5 A lato del fangoso campo di rugby, c’è n’è uno da calcio in sintetico: presenta due grosse toppe dove avevano por tato e incendiato due auto. Un segnale, una vendetta o sempli ce vandalismo? Qui si vive in una realtà particolare. Poco più sotto arriviamo tortuosamente al PalaNitta, un’altra luce di speranza. Maria Giovanna Poli, dirigente del Catania calcio a 5, spiega: «Siamo alla seconda stagione a Librino e abbiamo portato molti ragazzi del quar tiere nel gruppo, Qualcuno è giù stato convocato per la prima squadra in A2, altri sono inseri ti nell’Under 21 e nella Junio res. Abbiamo 150 giocatori, i BRIGANTI? Il logo dei Briganti di Librino, la squadra di rugby del quartiere. Il nome evoca una reminiscenza storica preunità d’Italia, quando (a volte) quelli che venivano definiti briganti in realtà portavano avanti rivendicazioni sociali. Come accade oggi... brasiliani e gli argentini della A2 vivono qui e hanno socializ zato coi ragazzi, sono un esem pio positivo e l’occasione di scambio culturale. Però bisogna che le autorità ci aiutino, ad esempio potremmo pagare le spese dell’impianto solo per la prima squadra e non per le gio vanili». Se il Catania calcio a 5 si dedica all’A2, la Resurrezione ha lasciato la pallamano di ver tice un anno fa: «Per tornare al le origini – dice il presidente Riccardo Tomasello , riavvici narsi alla parrocchia, offrire ai bambini la possibilità di avvici narsi allo sport. Così abbiamo creato un centro di avviamento con pallamano, volley e calcio a 5 con l’ambizione di diventare polisportiva. Abbiamo 75 bimbi e coinvolgiamo le famiglie». BOXE Al primo piano si sentono risuonare i colpi tipici della pa lestre di pugilato, il presidente del Team Boxe Catania Ring è donna, Grazia Messina: «Siamo una bella realtà – commenta , con mio marito, mia figlia Adriana e mio genero Antonio mandiamo avanti la palestra, proponiamo anche la zumba per tenere in forma le signore. Ma è la boxe la nostra passione, i ragazzi si allenano, passano ore qui e stanno lontani dai pe ricoli». «Abbiamo 70 pugili, an che 3 professionisti – aggiunge il marito Aroldo Donini, mae stro Fpi . In 15 anni abbiamo portato qualche ragazzino fino al titolo italiano. La nostra è un’attività sociale. Noi siamo un realtà vera e viva. Qui nelle stra de c’è un buio profondo». © RIPRODUZIONE RISERVATA 32 SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Gli annunci si ricevono tutti i giorni su: www.piccoliannunci.rcs.it [email protected] oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). ABILE impiegata tecnico-commerciale e acquisti offresi part-time in Milano. Pluriennale esperienza settore illuminazione, arredamento, allestimenti. 333.14.37.804 ABILE segretaria ufficio commerciale, inglese, francese, Windows, Mac, data entry offresi. 331.12.23.422 ADDETTA amministrazione del personale, assunzioni cessazioni, trasformazioni rapporti con enti programma presenze Word, Excel, posta elettronica. 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RICHIESTE SPECIALI Data Fissa: +50% Data successiva fissa: +20% AltriMondi R SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT ghetto, mentre tutto precipi tava, stavano guardando Bar cellonaJuventus) – così tito lato: «Ancora nessuna verità sulla Moby Prince… processo farsa… giudice corrotto». Verrebbe facile dire: tanto ru more adesso sugli assenti ro mani e napoletani, e da lune dì prossimo non se ne parlerà più. Oltre tutto anche i vigili votano. IL FATTO DEL GIORNO LA STRANA EPIDEMIA 2 Renzi però… Su questo punto, mente. La questione della licen ziabilità degli statali, trasferi ta dal jobs act a un disegno di legge, è stata consegnata alle calende greche. Qualcuno lo ha fatto notare a Renzi («stra no zapping legislativo») e il presidente del Consiglio ha risposto indignato: «Prego? Le abbiamo messe in un dise gno di legge, che è all’atten zione del Parlamento. Si chiama democrazia». Si chia ma “balla”, purtroppo. Anche gli statali votano, e non è det to che a primavera… I vigili urbani della Capitale stanno protestando per questioni contrattuali contro il sindaco Marino ANSA Ma che cosa c’è dietro questa storia dei vigili malati a Capodanno? 1A Roma una pioggia di certificati medici: l’83,5% era assente Renzi: «Ecco perché cambiamo le regole del pubblico impiego» di GIORGIO DELL’ARTI [email protected] L’83,5% di assenze, la notte di Capodanno, tra i vigili urbani di Roma ha provocato una messe di dichiarazioni e indi gnazioni. Si sono aggiunti, al l’episodio dei vigili, quello dei lavoratori della metropolitana capitolina – rimasti a casa pu re loro in massa, grazie al cer tificato – e quello dei lavorato ri di Pompei, che hanno festeg giato col permesso del ministro ex dc e possibile prossimo pre sidente della Repubblica Dario Franceschini. La chiusura di Pompei ha costretto una trenti na di pullman pieni di turisti a tornarsene a casa dopo lo scatto di qualche mesto selfie e senza aver visto niente. Siccome siamo freschi delle polemiche sul Jobs Act, il tutto è servito da condi mento per la questione relativa ai dipendenti pubblici, se il Jobs Act debba o non debba essere ap plicato anche a loro. Renzi ha subito twittato con convinzione. 1 Che cosa ha twittato? «Leggo di 83 vigili su 100 a Roma che non lavorano “per malattia” il 31dic. Ecco perché nel 2015 cambiamo re gole pubblico impiego NOTIZIE TASCABILI LA FUGA FORSE PER LE BUGIE SUGLI STUDI Francesco Rigoli, 27 anni: era scomparso nella notte di Halloween del 2011 #Buon2015». La Madia, mini stro della Pubblica Ammini strazione, gli è andata dietro a ruota: «Ispettorato ministero Funzione Pubblica subito atti vato per accertamenti violazio ni e sollecito azioni disciplina ri» e subito dopo: «#Roma #vi giliassenti avanti con #rifor mapa per premiare eccellenze che ci sono e punire irrespon sabili». “Riformapa” significa Riforma della Pubblica Ammi nistrazione. Purtroppo, nel ca os tipico dei lanci d’agenzia, vi cino a questi ce n’era uno rela tivo alla Moby Prince – disastro marino del 10 aprile 1991 con 140 morti (gli addetti al tra 3 Che cosa hanno fatto questi vigili urbani di Roma? Hanno questioni contrattuali in piedi col sindaco Marino. Non ci addentriamo. Fatto sta che avevano provocatoria mente convocato un’assem blea sindacale per la notte del 31 dicembre, inizio prima di mezzanotte, fine intorno alle 3. Il prefetto li ha praticamen te precettati, allora sono arri vati i certificati medici. L’83,5% di assenze giustifica te per malattie e donazione del sangue (donazione del sangue il 31 dicembre notte). Stiamo riferendo in base a un comunicato emesso dallo LA CHIAVE La protesta contro il sindaco Marino dà una spinta al governo verso la riforma della Pa La Madia non resta a guardare: «Subito accertamenti, puniremo gli irresponsabili» stesso sindaco Marino, che non ha paura o forse addirit tura vuole andare allo scon tro. Il sindacato ha risposto mostrando di cadere dalle nuvole: il segretario dei vigi li, Stefano Giannini, ha detto: « Per come sono stati pubbli cati, i dati inducono in errore. C’è da dire, infatti, che la maggior parte delle assenze non è per malattia, ma per fe rie». In ogni caso, il coman dante Raffaele Clemente ha fatto scattare la cosiddetta procedura di reperibilità e ha messo in strada 470 vigili. La notte a Roma è filata via tran quilla. Gli altri anni i vigili erano 700. Può darsi che fos sero anche troppi. 4 Lei racconta la cosa come se si trattasse di una pantomima. È una pantomima, pantomi ma con le solite maschere. La maschera del sindacalista, quella del bravo amministra tore, quella del sindaco, quel la del presidente del Consi glio e quella del Parlamento alle prese con un disegno di legge che non sarà varato pri ma del 2020. Parlamenti più efficienti dell’attuale, e con meno inciampi di quelli che si trovano tra i piedi questi qui, hanno varato una legge sul condominio in undici anni! Poi c’è il caso di Napoli. 5 Sentiamo il caso di Napoli. Qui abbiamo una nuova maschera. Il sindacalista del la Cgil che s’indigna con gli stessi lavoratori. Avendo sa puto che 200 lavoratori ad detti alla raccolta dell’im mondizia hanno mandato il certificato medico per il 30 e per il 31, il capo regionale della Cgil, Franco Tavella, ha tuonato: «Se si dovessero ac certare responsabilità e furbi zie la Cgil non difenderà né fannulloni né imbroglioni…» eccetera eccetera. Tutto se condo l’ultima moda. Il pa drone, cioè Raffaele Del Giu dice, amministratore delega to dell’Asia (l’Azienda dei ri fiuti) ha risposto difendendo i suoi dipendenti e ricordan do che si tratta di vecchiarelli ultrasessantenni. «Faremo i controlli, ma credo, fino a prova contraria, nella loro correttezza». Non ne uscire mo mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA 33 IL TOTO-NOMI Corsa al Colle Draghi si sfila: «Non voglio fare il politico» Il presidente della Bce Mario Draghi N o grazie. Dopo Romano Prodi anche Mario Dra ghi si sfila gentilmente dalla corsa al Colle. «Non voglio essere un politico, resterò al mio posto fino al 2019», ha det to il presidente della Bce al quo tidiano tedesco Handelsblatt. Difficile convincerlo a cambiare idea e il totonomi si scatena. Ci sono i politici (Grasso, Padoan, Veltroni, Fassino, Franceschini e ancora comunque Prodi), i tecnici come Cantone e gli out sider (si è parlato pure di Beni gni e del fondatore di Slow Fo od Carlo Petrini). Molti spari ranno a breve, altri ancora fa ranno la loro apparizione prima della decisione finale. Anche perché c’è chi assicura che il premier terrà per sé il nome «giusto» fino all’ultimo momen to utile. Di certo le prossime due settimane saranno fonda mentali. I primi contatti tra Renzi e Berlusconi ci sono stati già prima di Natale, ma il Matti nale di Forza Italia parla di un incontro subito dopo la Befana. «Dinanzi a scelte istituzionali gravissime — si legge — è il mo mento di proporre metodi isti tuzionali. Che per il Quirinale si incontrino delegazioni compo ste da segretariopresidente con i capigruppo di Camera e Senato». In ambienti parlamen tari si dice che tra i nomi fatti a Berlusconi ci siano quelli di An na Finocchiaro, Pierluigi Casta gnetti e Sergio Mattarella, ma da Forza Italia sottolineano che «sul tavolo della dirigenza al momento non c’è nessuna ro sa». Ma nel frattempo sono stati avviati contatti con Ncd e Lega per cercare di contrastare il po tere elettorale del premier. DOPO I CYBER ATTACCHI L’ITALOAMERICANO TRE VOLTE IN CARICA Sony, da Obama il sì alle sanzioni contro Pyongyang È morto ad 82 anni Mario Cuomo, mitico ex governatore di New York Dopo gli attacchi degli hacker alla Sony Pictures per «The Interview», attribuiti dall’Fbi a Pyongyang, il presidente Obama ha dato l’ok alle sanzioni contro la Corea del Nord. «Impiegheremo un’ampia gamma di strumenti per difendere gli americani, i nostri valori e la nostra sicurezza», ha detto il segretario al Tesoro Lew. Mario Cuomo era nato a New York PENALIZZATI I GIOVANI TRIBUNALE DEL RIESAME Sulla sua tomba voleva quest’epitaffio: «Uno che ci ha provato». Chissà se verrà accontato Mario Cuomo, l’ex governatore dello Stato di New York, morto ieri all’età di 82 anni nella sua casa di Manhattan. Tre volte governatore dal 1983 al 1994, nella corsa per il quarto mandato fu sconfitto dal repubblicano George Pataki. Fu il primo italoamericano ha ricevere quest’incarico. Proprio ieri il figlio, Andrew Cuomo, aveva giurato per il secondo mandato consecutivo come governatore dopo la vittoria nelle elezioni di novembre. Cuomo era stato ricoverato in ospedale a novembre per un problema cardiaco e dimesso il mese dopo. «Era un campione determinato di valori progressisti, una voce risoluta per la tolleranza e l’equità», ha detto su di lui Obama. E Bill De Blasio: «New York ha perso un gigante». È STATO MISSIONARIO Il 27enne scomparso a Lodi Torna a casa dopo tre anni Lavoro, con la crisi Loris, si decide un milione in più oggi se la madre di anziani occupati sarà scarcerata Abusi su minori, un sacerdote arrestato a Roma È tornato a casa a Capodanno, dopo oltre tre anni di ricerche. Adesso ha 27 anni Francesco Rigoli, il ragazzo scomparso da Lodi nella notte di Halloween del 2011. La famiglia non si era mai arresa, era andata anche a «Chi l’ha visto?» e aveva continuato a cercarlo sui social network. Gli inquirenti avevano chiuso le indagini qualche mese dopo la scomparsa, una volta appurato che si trattava di una fuga volontaria. Una fuga in cui il ragazzo ha soprattutto viaggiato, in Europa e non solo. Alla base del gesto pare ci fossero le bugie sugli studi universitari: era arrivato a comunicare ai genitori persino la data della laurea, ma in realtà era molto indietro. Francesco ora sta bene, la famiglia spera che tutto torni presto alla normalità. Sempre più anziani al lavoro. Secondo il Centro Studi di Confindustria la crisi ha fatto salire il numero degli occupati tra i 55 e i 64 anni di 1,1 milioni dal 2007. Rientrano ora in questa categoria il 46,9% dei lavoratori (erano il 34,2%). A farne le spese sono i giovani (25-34 anni), diminuiti di ben 1,6 milioni, con un -11,2% del tasso di occupazione. Da sacerdote missionario ad autore di abusi sessuali su minorenni. È l’accusa con cui è stato arrestato un sacerdote di 46 anni, don Alessandro De Rossi, parroco nel quartiere Parioli a Roma. Il religioso avrebbe abusato di alcuni minori quando era in una chiesa a Salta, nel nord dell’Argentina, inducendoli a praticare sesso di gruppo. È attesa entro oggi la decisione dei giudici del Tribunale del riesame di Catania sulla scarcerazione di Veronica Panarello, la 26enne accusata di avere ucciso, il 29 novembre scorso a Santa Croce Camerina (Rg), il figlio Loris di 8 anni. La Panarello ieri in aula ha avuto un cedimento davanti alle immagini del figlio morto e si è messa a piangere. Veronica Panarello, 26 anni Duro lo scontro tra accusa e difesa. La Procura di Ragusa ha confermato la sua ricostruzione basata sui filmati di 41 telecamere di sorveglianza. Per il legale della Panarello è, invece, una versione che non affronta «delle criticità». 34 AltriMondi R SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT L’arrivo del relitto del Norman Atlantic, rimorchiato a Brindisi AFP L’ITALIANO CONTAGIATO Ebola, il medico di Emergency è guarito: andrà in Africa 1Dimesso ieri dallo Spallanzani di Roma: il suo sangue sarà usato per combattere il virus Norman Atlantic a Brindisi Il pm: «Non più di 15 dispersi» 1Ieri l’arrivo del traghetto. «Forse ci sono altri corpi nascosti all’interno» Trovata la scatola nera. Gli indagati salgono a sei: proseguono le ispezioni Daniele Vaira @danvaira I l relitto del Norman Atlan tic è arrivato a Brindisi, ie ri, rimorchiato dal Mariet ta Baretta e «scortato» da altre due navi. Poco dopo il pm della procura di Bari Ettore Cardina li, che conduce l’inchiesta sul disastro del traghetto incendia tosi in mare domenica scorsa mentre era diretto ad Ancona da Patrasso in Grecia, è salito a bordo insieme a una squadra di vigili del fuoco e ad alcuni inve stigatori. «Al momento per que stioni di sicurezza non è possi bile entrare nella parte interna del Norman Atlantic e verifica re il contenuto ed eventuali al tri corpi che non si esclude ci siano», ha affermato Cardinali. INCERTEZZA Gli inquirenti hanno comunque recuperato la scatola nera del traghetto. È un database in cui gli investigatori potranno trovare elementi utili alle indagini. Oltre alla scatola nera, che sarà sottoposta a ac certamenti tecnici irripetibili, i militari della Capitaneria di porto delegati alle indagini hanno sequestrato tutta la do cumentazione cartacea trovata sulla nave. Per quanto riguarda il numero dei dispersi, il procu ratore capo del capoluogo pu gliese, Giuseppe Volpe, ha chia rito che sono al massimo 15. I dati ufficiali ora dipendono dalla Grecia. «Ci saranno quan do il Paese si deciderà a darci MOLTI PASSEGGERI, PRESI DAL PANICO, HANNO FATTO DA SOLI SENZA ASCOLTARMI ARGILIO GIACOMAZZI COMANDANTE una lista d’imbarco attendibile, perché la Grecia ha tempi mol to molto lunghi», si è lamentato il procuratore. È salito intanto a sei il numero delle persone sot to inchiesta. Dopo il coman dante della nave Argilio Giaco mazzi e l’armatore Carlo Visen tini, i magistrati hanno indaga to anche il primo ufficiale, il responsabile della sicurezza e il responsabile delle operazioni MIGRANTI ABBANDONATI ALTRA NAVE ALLA DERIVA Abbandonati al loro destino, dopo avere impostato la rotta automatica. Nuovo caso di mercantile abbandonato a se stesso dagli scafisti. Questa volta verso le coste calabresi. La nave Ezadeen con 450 migranti e battente bandiera della Sierra Leone, è stata trainata dalla nave islandese Tyr della missione Frontex verso il porto di Corigliano Calabro. L’allarme, lanciato a 80 miglia da Crotone. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA MINACCIA ESTREMISTA incubo è finito. Dopo 38 giorni di ricove ro all’Istituto Spallanzani di Roma, Fa brizio Pulvirenti, medico di Emergency, è guarito dal virus ebola che aveva contratto in Sierra Leone. Così ieri è stato dimesso dal re parto di alto isolamento della struttura. Un’odissea che sembrava non finire più e che pochi giorni dopo l’arrivo e il ricovero in Italia, aveva fatto temere il peggio. «Ho avuto paura, sarebbe folle affermare il contrario», ha rac contato ieri nel corso della conferenza stampa allo Spallanzani, dove è stato dato l’annuncio della sua guarigione. Il suo sangue servirà a curare altri pazienti contagiati dal virus. «Og gi tornerò in Sicilia, ma presto andrò nuova mente in Sierra Leone. Devo prima riprender mi e poi valuterò di tornare in Africa anche se per un periodo limitato. Voglio completare il lavoro iniziato», ha detto ieri il medico 50enne. Accanto a lui c’era il ministro della Sa lute, Beatrice Lorenzin, che ha annunciato il conferimento di una medaglia d’oro per la sa nità pubblica a Emergency e di un’onorificen za a Pulvirenti per il suo «valore e coraggio». CONTAGI Si conclude così con un lieto fine una delle storie che hanno visto come protago nisti nell’ultimo anno gli operatori sanitari di diverse nazionalità impegnati nella lotta al vi rus in Africa Occidentale. La zona calda del mondo dove un anno fa è partita l’emergenza sanitaria e che ancora oggi miete contagi e de cessi in Liberia, Guinea e Sierra Leone. Ad oggi il numero, registrato dall’Oms, è di oltre 7.900 vittime e più di 20 mila contagi. DA OGGI IN TUTT’ITALIA Isis, annuncio in tv «Ucciso il pilota catturato in Siria» 1Il giordano giustiziato dopo un fallito blitz Intanto si tratta per le due volontarie italiane L La cattura di Muadh Kassasbe ANSA L’ di calo in mare delle imbarca zioni di salvataggio, oltre a un manager della Ark Lines, la compagnia che aveva noleggia to il Norman Atlantic. L’accusa è di naufragio colposo, omici dio plurimo colposo e lesioni colpose. Ma ci potrebbero esse re ulteriori sviluppi: «Se doves sero emergere nuove responsa bilità indagheremo altre perso ne — ha detto il procuratore ca p o Vo l p e » . I n t a n t o i l comandante Giacomazzi avrebbe dato una spiegazione agli inquirenti: «Molti passeg geri sono stati presi dal panico e hanno fatto da soli, senza at tenersi alle mie indicazioni». L’OMAGGIO Sono, intanto, stati accolti dagli applausi dei colle ghi e dei parenti che erano sulla banchina, dopo sei giorni tra scorsi in mezzo al mare in bur rasca a bordo dei rimorchiato ri, gli otto vigili del fuoco brin disini che hanno contribuito al le operazioni di salvataggio dei passeggeri del Norman Atlan tic, senza mai essere sostituiti. sono saliti sui mezzi del coman do che li hanno condotti in ospedale per accertamenti. Fabrizio Pulvirenti, il medico guarito dall’Ebola a situazione in Siria rimane tesissima e frammentaria. Ieri la tv satellitare siroira niana al Mayadin, citando fonti locali, ha dichiarato che Muadh Kassasbe, il pilota giordano cat turato nei giorni scorsi dai mili ziani dello Stato islamico (Isis), sarebbe stato ucciso, dopo che un blitz della Coalizione per li berarlo sarebbe fallito. Secondo il quotidiano Usa International Business Times gli interventi non andati a buon fine per salvare il giovane tenente sarebbero stati due. La notizia non ha trovato ul teriori conferme, ma è bastata a far salire alle stelle la preoccupa zione sulla sorte di Greta Ramel li e Vanessa Marzullo, le giova nissime cooperanti del «Progetto Horryaty» sequestrate alle porte di Aleppo il 31 luglio, tre giorni dopo il loro ingresso in Siria. FARNESINA AL LAVORO «Conti nuiamo a lavorare, ma occorre il massimo riserbo». Anche ieri la Farnesina ha ribadito la fase de licata delle trattative per cercare la liberazione delle due ragazze. Le giovani, che sono apparse in un video su YouTube, sarebbero state rapite dal Fronte Al Nusra, gruppo legato ad Al Qaeda, che giovedì aveva fatto una rivendi cazione. Gli 007 non sono del tutto convinti. A rompere gli equilibri ci ha provato la Coali zione internazionale delle forze di opposizione siriana che ha chiesto «un immediato e incon dizionato rilascio delle due donne, che hanno dimostrato coraggio, venendo in Siria per fornire un’ancora di salvezza a migliaia di civili». Discordanti e «rumorose», invece, le dichia razioni di Matteo Salvini, segre tario della Lega: «Con tutto il ri spetto per le ragazze e le fami glie, se la sono andata a cercare. Il governo non dovrebbe pagare per la loro liberazione e finan ziare il terrorismo». dan. va. © RIPRODUZIONE RISERVATA Già al via i saldi ma lo shopping sarà in sordina 1I consumatori: «Ormai sono inutili» E i commercianti sperano nei turisti T 150 Gli euro di spesa media per i saldi invernali, anche grazie agli acquisti dei turisti, secondo le stime del Fismo che fa capo a Confesercenti empo di saldi, in anticipo ma in sordina. Oggi scatta in tutt’Italia la tradiziona le corsa agli acquisti, dopo l’esordio di ieri in Basilicata e Campania. Tutti gli indicatori, però, fanno temere che la sta gione degli sconti anche que st’anno non sarà risolutiva. Le cause sono diverse, tra esse la sempre più solida dimestichez za degli italiani con lo shopping online, visto che sono stati in 16 milioni nell’ultimo anno ad aver acquistato sul web, per un giro d’affari di 13 miliardi (sti me Adiconsum). Secondo Con fesercenti la spesa media sarà di 150 euro, per il Codacons, inve ce, non supererà i 184 euro a fa miglia, mentre per la Confcom mercio la spesa complessiva toccherà i 5 miliardi. Scettiche, in generale, le organizzazioni dei consumatori che prevedono un calo dell’89% e reputano l’anticipazione dei saldi una mi sura inutile, ritenendo ormai necessaria la liberalizzazione. COMMERCIANTI OTTIMISTI «Le vendite di Natale sono state sottotono», invariate rispetto all’annus horribilis, il 2013, ma lo scontrino medio ha registra to un’ulteriore flessione. I com mercianti, però, si mostrano più ottimisti e sperano che lo scetticismo venga smentito an che perché, ricorda Confeser centi, il 2014 ha registrato la cessazione di oltre 11.700 im prese della distribuzione moda, al ritmo di più di 900 negozi chiusi ogni mese. Dal 2008 al 2013 la spesa media annua per vestiti e scarpe di una famiglia di tre persone, secondo l’Unio ne nazionale consumatori, è scesa da 2.353 a 1.636 euro, con un calo del 30,47%. A far sperare i commercianti, così, sono i turisti: negli ultimi anni hanno salvato i conti, con i loro tour organizzati in cerca di buo ni affari made in Italy. © RIPRODUZIONE RISERVATA AltriMondi R SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT «AMERICAN SNIPER» Il cecchino di Clint tra polemiche e buone intenzioni 1Il nuovo film di Eastwood è arrivato in Italia e continua a far discutere Elisabetta Esposito I l mondo visto attraverso un mirino può fare paura anche se sei un eroe. An che se la tua precisione è tale che tutti ti chiamano Leggen da. Anche se con 166 nemici uccisi sei diventato ufficial mente il miglior cecchino della storia degli Stati Uniti. Ameri can Sniper, il nuovo film di Clint Eastwood nelle sale ita liane dal primo gennaio (in un giorno ha guadagnato 1,3 mi lioni, piazzandosi dietro a Sia ni) racconta tutto questo. Il re gista celebra la figura di Chris Kyle, arruolato nei Navy Seal dopo l’11 settembre e spedito in Iraq con il compito di proteg gere i suoi commilitoni. Del re sto la sceneggiatura è tratta di rettamente dall’autobiografia di Kyle, libro che negli Stati Uniti è stata un vero caso edito riale vendendo oltre un milio Bradley Cooper è Chris Kyle ANSA Vola il miracolo Siani In un solo giorno fa oltre 2,4 milioni Successo al botteghino per «Si accettano miracoli». Il film di e con Alessandro Siani ha fatto registrare un incasso di 2,4 milioni nel primo giorno di programmazione, giovedì. Al secondo posto «American Sniper» di Clint Eastwood con un bottino di 1.3 milioni. ne di copie. La Warner si era subito accaparrata i diritti per il film: lo ha proposto a Spielberg, ma alla fine è ar rivato Eastwood. Il suo cec chino è un uomo che porta avanti la propria missione senza scrupoli, ma che com batte anche per essere un buon padre e un buon mari to. È un uomo che porterà i segni della guerra anche do po il suo ritorno in patria. Un uomo che viene mostra to comunque come esempio di integrità. DIVISI Negli Stati Uniti ci sono state diverse polemi che sull’esaltazione di un personaggio diventato cele bre per il numero degli uo mini che ha ucciso. Molti di cono che le simpatie repub blicane di Eastwood emer gano troppo. «Un film di propaganda», hanno detto e scritto. Ma si tratta di una minoranza. La critica ame ricana è stata generosa con American Sniper, lancian dolo dritto verso gli Oscar. Il New York Post l’ha definito senza tanti giri di parole «il miglior film dell’anno», per Rolling Stones «ti porta via i pezzi». E il National Board of Review Awards lo ha già premiato come miglior film e per la miglior regia. Di fat to credono alla buona fede di Eastwood, riconoscendo che dietro ai motti a stelle e strisce ci sia la reale inten zione di far riflettere. Lo ha detto anche Bradley Coo per, magnifico interprete di Kyle con muscoli mai visti prima: «Questo è un film sull’orrore che sta dietro una guerra. È un film su un uomo». di DANIELE VAIRA GAZZAWEEKEND LA RASSEGNA A VILLA REALE AGENDA A ROMA SI RISCOPRE IL CIRCO DI UNA VOLTA Nell’allestimento spiccano gli oggetti d’arredamento Il design si fa mostra: 200 chicche a Monza Duecento pezzi di design dagli Anni 50 ad oggi, tra maestri ed artisti emergenti, illuminano la Villa Reale di Monza. In mostra nella «Bellezza quotidiana. Un percorso nella collezione permanente del design» un corpus di pezzi di innovazione formale applicata al prodotto: dalla Lettera 22 di Marcello Nizzoli per Olivetti del 1950 alla Arco di Achille e Pier Giacomo Castiglioni del 1962 per arrivare alla carriola di Francesco Faccin del 2013. Ci sarà anche uno spazio di incontri ed attività. BELLEZZA QUOTIDIANA. MONZA, VILLA REALE, PER TUTTO IL 2015, INFO: WWW.VILLAREALEMONZA.IT, TRIENNALE.ORG. «LE VOCI DI DENTRO» IL MUSICAL A TRIESTE De Filippo rivive nella sua Napoli grazie a Servillo Elio e Geppi show I loro Addams vanno in tournée © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INCIDENTE IN BICI Bono dice addio alla chitarra: «La mano è k.o. dopo la caduta» L o scorso 17 novembre Bo no Vox, 54 anni, è caduto dalla bicicletta a New York, a Central Park. Un inci dente serio, con quel braccio fratturato in sei punti e un lun go intervento chirurgico servi to a impiantargli tre piastre metalliche e 18 chiodi. «Il recu pero è stato più difficile di quanto pensassi e con ogni probabilità non riuscirò più a suonare la chitarra», ha così annunciato ai fan dal sito web degli U2. E non è mancata una nota malinconica: «Personal mente mi mancherà molto mettere le dita sulle tastiere delle mie chitarre ritmiche, an che solo per piacere, al di là del fatto che con la chitarra scrivo canzoni per il gruppo», ha scritto in una lettera. IRONICO Il frontman della band ha dimostrato, però, di non aver perso il senso dell’umorismo e la voglia di scherzare. «La civiltà occi dentale non dipende dal fat to che io suoni o meno». Il cantante ha descritto le feri te riportate come «massic ce» e ha annunciato di aver cancellato tutte le appari zioni in pubblico nella pri ma metà dell’anno. Mi do vrò «concentrare molto», ha ammesso il 54enne, per es sere pronto fisicamente al tour mondiale degli U2, che inizierà a maggio. OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI 21/3 - 20/4 ARIETE 21/4 - 20/5 TORO 21/5 - 21/6 GEMELLI 22/6 - 22/7 CANCRO 23/7 - 23/8 LEONE 24/8 - 22/9 VERGINE 7+ 7 7,5 6 6,5 5,5 Luna ok per viaggi, svaghi, Pr. Le idee frullano per la testa e fanno fuori rivali, dementi & fetenti, cuore e sudombelico esultano e s’esaltano. Uau. I soldi, oggi, entrano, si risparmiano o vengono spesi bene, magari per un saldo. Il lavoro è ok, la gola si delizia. Anche in senso amoroso e suino. Sabato di piaceri multipli, di intuizioni veritiere e proficue, di aumento dei vostri punti-immagine. L’amor v’irrora di piacer, l’ormon non si tiene. In un 2015 che promette molto ci sta pure un sabato un cicinìn sfigopendulo. Cuocete nel vostro brodo e rilassatevi. Pruritini clandestini. Gli amici v’amano, i piani riescono. Ma fra voi e gli altri ci sarà la gara a chi sfiletterà di più gli zebedei. Don’t combin cacchiats. Nemmeno suine. Alcune stelle storte non vi fanno avere, forse, mano libera come vorreste. Frenate sfigolagne e vittimismi, organizzatevi. Fornicazione troppo lucida. 23/9 - 22/10 BILANCIA 23/10 - 22/11 SCORPIONE 23/11 - 21/12 SAGITTARIO 22/12 - 20/1 CAPRICORNO 21/1 - 19/2 ACQUARIO 20/2 - 20/3 PESCI 7,5 7 6 6- 8 5,5 Luna e Venere dànno fiato agli affetti, quasi inaspettatamente edulcora(n)ti e fornica(n)ti. Alla grande viaggi e legami con luoghi e individui lontani. GAZZA METEO a cura di ILMETEO.IT Il piacere costa. Specie in termini di soldi. Ma in un sabato di Luna edonistica come questo potete permettervelo. Intuizioni utili, sex multiposizione. OGGI Milano MAX 7° MIN 1° Certe relazioni mostrano la corda, altre palesano difficoltà pratiche. E gli zebedei ruotano. Mantenete la calma, invece: c’è tripudio amorososuino! Roma MAX 13° MIN 3° Un po’ di riposo? Oggi forse non arriva. Per via di probabili obblighi, di impicci, di fallocefali fastidiosi. Però finanze e sudombelico si ripigliano. DOMANI Milano MAX 7° MIN 1° Roma MAX 13° MIN 10° Forti, charming, fortunati, nessuno (o quasi) vi negherà ciò che chiederete. Anche suinamente parlando. E ogni successo è raggiungibile! Non affondate i canini nella gola di nessuno, meglio affondare nella passion suina e in un idromassaggio. In due, ovviamente. Lavoro noioso, spese pure. DOPODOMANI Milano Roma MAX 7° MIN 1° MAX 13° MIN 3° 35 Niente animali o domatori. Arriva a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, «El Grito Christmas Circus», il festival del «circo contemporaneo all’antica», dove trovano spazio acrobazie aeree, colpi di pistola, danze e giocolerie. Questa sera si terrà lo spettacolo «20 Decibel» del Circo El Grito, domani tocca «Al Cubo» dei Betti Combo. EL GRITO CHRISTMAS CIRCUS ROMA, AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, INFO: WWW.ELGRITO.NET AL CASTELLO VIAGGIO TRA I DONI PREZIOSI Per restare avvolti nella magia delle feste, può essere un’idea la visita al Castello del Buonconsiglio, a Trento. In questo periodo è allestita la mostra «Doni preziosi» viaggio nel tempo e nelle consuetudini più significative dei popoli: dai doni nuziali a quelli per i battesimi. CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO TRENTO, INFO: BUONCONSIGLIO.IT Peppe e Toni Servillo ESPOSITO Elio e Geppi Cucciari in scena Nel 2014 è ricorso il trentennale della morte del grande Eduardo De Filippo, ma Napoli continua ad omaggiarlo. L’appuntamento è a teatro con lo spettacolo «Le voci di dentro» diretto e interpretato da Toni Servillo assieme al fratello Peppe. Un affresco corrosivo di una società piena di odio e invidia. Gomez e Morticia, Fester e tutti i protagonisti della famiglia Addams rivivono a teatro in un musical divertente e dalle «macabre» scenografie. Nella parte dei protagonisti ci saranno Elio e Geppi Cucciari. I testi originali di Marshall Brickman e Rick Elice sono tradotti e adattati da Stefano Benni. LE VOCI DI DENTRO A NAPOLI, AL TEATRO BELLINI, OGGI ORE 21 BIGLIETTI DA 13 A 3O EURO LA FAMIGLIA ADDAMS A TRIESTE, AL POLITEAMA ROSSETTI, OGGI ORE 2O.30, BIGLIETTI DA 20 A 59 EURO CONSIGLI LO SPORT IN TV calcio I FILM CARS E CARS 2 UNA SERATA AL MASSIMO CON «SAETTA» Piede sull’acceleratore e pronti a partire questa sera per Radiator Springs, in un emozionante viaggio nel mondo di uno dei gioielli dell’animazione Disney Pixar. Per la gioia dei più piccoli, ma anche dei più grandicelli, Rai 3 propone, uno dopo l’altro, «Cars Motori Ruggenti» e «Cars 2», le mitiche avventure di Saetta McQueen e Cricchetto firmate dal geniale John Lasseter. DA VEDERE STASERA SU RAI 3 DALLE 20,15 JuVentuS - inter Serie A (replica) 9.00 - SKy Sport 1 atletico madrid leVante Liga 16.00 -Fox SportS tranmere - SwanSea FA Cup 16.00 -Fox SportS 2 SiViglia - celta Vigo Liga 18.00 -Fox SportS elche - Villarreal Liga 20.00 -Fox SportS deportiVo athletic bilbao Liga 22.00 -Fox SportS combinata nordica coppa del mondo prova a squadre 4x5 km. Da Schonach, Germania 15.15 -EuroSport, rAi Sport 1 football americano alabama ohio State NCAA (replica) 14.00 -SKy Sport 2 LE PISTE ACROBATICHE DA INVENTARE A MILANO Tante attività per i più piccoli al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Nella Tinkering Zone adulti e bimbi costruiscono oggetti da far volteggiare nell’aria e inventano piste acrobatiche per le biglie. LABORATORI AL MUSEO VIA SAN VITTORE 21, MILANO, INFO: MUSEOSCIENZA.ORG pittSburgh SteelerS baltimore raVenS NFL. playoff 2.00 -SKy Sport 2 freccette mondiale Da Frimley Green, inghilterra 15.30 -EuroSport 2 world dartS championShip Da Londra 20.00 -Fox SportS 2 rugby inghilterra nuoVa zelanda test Match (replica) 16.30 - SKy Sport 2 Salto con Sci torneo 4 trampolini Qualifiche HS 130 Da innsbruck, Austria 13.45 - EuroSport Sci di fondo coppa del mondo prologo 3 km femminile a tecnica libera. Da oberstdorf, Germania 10.45 - rAi Sport 1 coppa del mondo prologo 4 km maschile a tecnica libera. Da oberstdorf, Germania 12.45 - rAi Sport 1 Slittino coppa del mondo Singolo femminile 1a manche. Da Koenigsee, Germania 12.00 - EuroSport 2 coppa del mondo Singolo femminile 2a manche. Da Koenigsee, Germania 13.15 - EuroSport 2 coppa del mondo Doppio 1a manche. Da Koenigsee, Germania 14.30 - EuroSport 2 coppa del mondo Doppio 2a manche. Da Koenigsee, Germania 16.00 - EuroSport tenniS mubadala world championShip Finale terzo posto Da Abu Dhabi, Emirati Arabi 14.00 -SKy Sport 1 mubadala world championShip Finale Da Abu Dhabi, Emirati Arabi 16.00 -SKy Sport Volley Sir Safety perugia modena Volley SuperLega maschile 17.30 - rAi Sport 1 36 SABATO 3 GENNAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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