Apla e ilEditoriale territorio Dopo la strage scampata, è tempo di ricostruire 4Lavoro 6 Apla e il territorio 8 Emergenza alluvione 10Categorie 14 Confartigianato Persone 15 Apla informa 16Fiscale 18Sindacale Parma Artigiana Mensile Direttore Responsabile: Gianfranco Ragonesi Hanno collaborato a questo numero: Laura Bertoncini Fabio Bonatti Paolo De Santi Alessandro Di Domenico Clementino Gabbi Patrizia Gualerzi Manuela Pollari Davide Soliani Davide Zanettini Coordinamento editoriale: Tatiana Cogo - [email protected] Stampa e grafica: Tipolito AMC Via Nitti, 5 - Parma - tel. 0521 291432 [email protected] - www.amcparma.it Pubblicità Francesco Melley - [email protected] Tel. 0521.219291 - Cell. 347.3765645 Poteva essere una strage l’esondazione del Baganza, ma la città almeno in questo, è stata fortunata, non ci sono state vittime. Se pensiamo agli asili e scuole materne con bimbi e maestre inconsapevoli salvati all’ultimo momento dai vigili del fuoco o ai pazienti dell’ospedale Piccole Figlie o agli anziani della residenza Villa Parma, ci rendiamo conto che, pur nel dramma, è stato solo un disastro riservato alle ‘cose’. Un disastro che forse non si sarebbe potuto evitare, ma probabilmente contenere sì. Ora ci sarà il tempo delle polemiche sul mancato allarme, sul fatto che costruire a ridosso dei torrenti non è mai cosa saggia, così come non è saggio posizionarvi dei container o non pulire i greti dei corsi d’acqua: sarà molto impegnata la magistratura nel valutare eventuali responsabilità. Questo evento ci conferma ancora una volta che la natura, il nostro pianeta che non curiamo, che trattiamo così male, in qualche modo ci restituisce sempre quello che gli diamo e questo vale per tutti. Certo è che i cittadini non dovrebbero rischiare la propria vita a causa di superficialità e incuria di chi è preposto a vigilare. Voglio esprimere la mia vicinanza e solidarietà a tutte le persone e a tutti gli imprenditori che hanno subito danni. E invito, in particolare, questi ultimi a segnalare anche all’Associazione i danni subiti. In questo modo potremo assisterle presso la Camera di Commercio, che ha stanziato fondi per sostenere le aziende. Opereremo affinché, nel più breve tempo possibile e con la minor burocrazia, venga data all’impresa danneggiata la possibilità di riprendere al più presto e a pieno regime l’attività. A volte, da eventi così drammatici, emergono anche elementi straordinariamente positivi: ho negli occhi le immagini delle centinaia e centinaia di persone accorse a dare una mano, spontaneamente, solo perché c’era bisogno di farlo. Mi ha colpito in modo particolare il grande gesto di solidarietà compiuto da tanti giovani. Una dimostrazione di grande senso civico e responsabilità, qualità che molto spesso non vengono loro riconosciute. Un gesto che deve rappresentare un messaggio di speranza per il futuro della nostra società. Leonardo Cassinelli Presidente Confartigianato Imprese Apla di Parma #presidenteapla Confartigianato Imprese Apla ringrazia Fernanda Bellido, Monica Berzioli, Cristina Cenci, Sarah Frese e Federica Guarechi per aver donato le fotografie che ci hanno permesso di documentare l’esondazione del torrente Baganza. novembre 2014 parma artigiana 3 Lavoro Jobs Act Articolo 18, cosa cambierà per i lavoratori N el più ampio quadro della legge delega in materia di lavoro ritorna prepotentemente al centro del dibattito l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Purtroppo l’informazione su questi temi è troppo spesso inficiata da eccessi d’ideologia o, peggio, da una superficiale conoscenza della materia che di per sé è molto complessa. Per queste ragioni arrivano al grande pubblico notizie a volte scorrette e altre distorte. Cerchiamo quindi con queste poche note di chiarire i termini del problema, precisando che il tutto è ancora normato dalla legge 92/2012 (legge Fornero) che ha in parte modificato il testo dell’originario Statuto dei Lavoratori risalente al 1970. Oggi a chi si applicano le garanzie previste dall’art. 18? Sono coinvolti i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato destinatari di un licenziamento individuale (cioè intimato alla singola persona, da non confondere quindi con i licenziamenti cosiddetti collettivi causati da crisi aziendali che riguardano invece una pluralità di addetti e sono regolamentati da tutt’altra normativa) che siano dipendenti da aziende con almeno 16 dipendenti nella stessa unità produttiva o nello stesso Comune, oppure con più di 60 dipendenti sull’intero territorio nazionale. In caso di licenziamento ritenuto discriminatorio perché basato su motivazioni razziali, religiose o di genere oppure intimato in concomitanza con maternità o matrimonio l’art. 18 si applica a tutti i lavoratori subordinati a tempo indeterminato, indipendentemente dal fatto che l’azienda abbia più o meno di 15 dipendenti. Non si applica alle organizzazioni politiche, sindacali (comprese quindi le organizzazioni sindacali dei lavoratori) culturali e religiose. Quali fattispecie di licenziamenti rientrano nell’art. 18? Tutti i licenziamenti individuali motivati da giusta causa (quindi basati su fatti di estrema gravità che fanno venir meno il rapporto fiduciario da parte dell’azienda) o da giustificato moti4 parma artigiana novembre 2014 vo, sia quest’ultimo soggettivo (cioè di natura disciplinare a seguito di gravi e ripetute infrazioni commesse) oppure oggettivo, cioè causato da situazioni di difficoltà economiche dell’azienda o da cali di commesse o situazioni sfavorevoli di mercato. Le conseguenze: di enorme portata sono i rischi connessi al mancato riconoscimento da parte del giudice della giusta causa o del giustificato motivo. Qualora, infatti, le motivazioni vengano ritenute insussistenti o connesse - nel caso di licenziamento disciplinare - a situazioni per le quali il contratto nazionale di lavoro preveda sanzioni conservative (per esempio sospensione o multa) si avrà la reintegrazione nel posto di lavoro e la condanna dell’azienda a corrispondere tutte le retribuzioni dal momento del licenziamento a quello del reintegro con un massimo di 12 mensilità, oltre al versamento dei relativi contributi. Il lavoratore che non intenda rientrare può rifiutare il reintegro e ottenere un’indennità pari a 15 mensilità dell’ultima retribuzione, oltre al risarcimento del danno nella misura minima di 5 mensilità. Tale facoltà di sostituire il reintegro con il risarcimento non è concessa all’azienda. Nel caso di licenziamento per motivi economici, basato su motivazioni non condivise dal giudice questi, in alternativa al reintegro, ha anche l’alternativa di convalidare il licenziamento condannando però l’impresa a un’indennità risarcitoria compresa tra le 12 e le 24 mensilità dell’ultima retribuzione avuto riguardo all’anzianità di servizio, alle dimensioni dell’azienda e della sua attività economica, al comportamento tenuto dalle parti Apla e il territorio Lavoro nel corso della vertenza. Anche nel caso di licenziamento disciplinare non normato dal contratto nazionale e ritenuto a discrezione del giudice provvedimento eccessivo rispetto alla gravità dei fatti, l’impresa è condannata a corrispondere un’indennità risarcitoria compresa tra le 12 e le 24 mensilità dell’ultima retribuzione. I motivi per cui il Governo intende modificare la normativa partono da una serie di considerazioni la cui fondatezza è difficilmente contestabile. Prima di tutto la tempistica delle controversie giudiziarie in materia di licenziamenti individuali che, seppure abbreviata dalla legge Fornero, è ancora eccessiva, con i rischi e gli oneri economici conseguenti. Poi esiste la totale incertezza sulle conseguenze, comunque pesanti, in caso di soccombenza in giudizio dell’azienda dovuta al notevole potere discrezionale attribuito al giudice che può interpretare i fatti decidendo il reintegro o l’indennità risarcitoria. Inoltre l’azienda non può optare in luogo del reintegro - similmente a quanto avviene ad esempio in altri Paesi - per la corresponsione di una pur consistente indennità risarcitoria in caso di soccombenza in giudizio. Non va poi sottovalutata la farraginosità e difficoltà di comprensione, per le imprese estere, della normativa giuslavoristica italiana (sui licenziamenti in particolare) che scoraggia investimenti e assunzioni in Italia. Infine, la constatazione che le aziende hanno pressoché azzerato le assunzioni con contratto a tempo indeterminato offrendo ormai da anni solo forme di rapporto precario (privo quindi di tutele contrattuali) o a termine. Prova ne è la sempre più marcata “parcellizzazione” delle imprese che spesso, arrivate alla fatidica soglia dei 15 dipendenti, bloccano le assunzioni ricorrendo nella migliore delle ipotesi alle più disparate forme di collaborazione e di precariato. La proposta del Governo, allo stato degli atti, ha come finalità quella di un ritorno alle assunzioni a tempo indeterminato mediante l’istituzione del contratto a tutele crescenti, cioè di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato che per un periodo di tempo abbastanza consistente (si parla di 3 – 5 anni) escluda i nuovi assunti in aziende al di sopra dei 15 dipendenti dalla tutela dell’art. 18. In caso di risoluzione del rapporto in tale arco di tempo (e purché non sussistano motivazioni discriminatorie o vietate dalla legge) al lavoratore verrà riconosciuta un’indennità economica risarcitoria via via crescente con la sua anzianità di servizio nell’azienda. Contestualmente, oltre a una totale revisione delle forme di lavoro parasubordinato è prevista la completa rivisitazione della indennità di disoccupazione che verrà non solo ampliata a quanti oggi non ne possono beneficiare, ma anche rimodulata per accompagnare in un tempo adeguato all’età e in misura consistente dal punto di vista economico il lavoratore in cerca di occupazione. Saranno poi ripensati anche i servizi per l’impiego, oggi inutili e improduttive strutture burocratiche, per fare in modo che diventino veramente funzionali al reimpiego di chi perde il lavoro. Infine sarà estesa l’indennità di maternità alle categorie oggi escluse. La domanda che tutti i lavoratori si pongono è se con le modifiche proposte dal Governo ci sarà un peggioramento delle condizioni. Per i dipendenti attualmente in forza in imprese con più di 15 dipendenti praticamente nulla cambierà. La riforma sarà invece, crediamo, molto positiva per tutti i futuri nuovi assunti per i quali si profilano rapporti non più di precariato bensì di lavoro dipendente, con tutte le conseguenti tutele di natura contrattuale e sociale oggi del tutto assenti. Con il nuovo contratto a tutele crescenti, quindi, la stragrande maggioranza dei futuri rapporti di lavoro, dopo un adeguato periodo a termine comunque regolamentato per legge, sarà instaurata con contratto a tempo indeterminato grazie alla chiarezza della normativa introdotta, alla certezza sugli eventuali oneri aziendali e al conseguente venir meno dei rischi e delle incertezze derivanti dalle possibili diverse interpretazioni. Quindi certezze per le aziende e tutele enormemente maggiori per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Soprattutto si avrà un primo avvicinamento alle normative degli altri paesi europei, distanti anni luce dalle nostre normative giuslavoristiche troppo spesso incomprensibili, con la possibilità per le nostre imprese di poter competere ad armi (quasi) pari con la concorrenza degli altri paesi. Infine la speranza che le aziende estere, oggi quasi totalmente assenti perché fuggite dall’Italia, possano trovare le condizioni per potersi insediare e creare nuova occupazione, specie giovanile. Clementino Gabbi novembre 2014 parma artigiana 5 Apla e il territorio A nove mesi dalla manifestazione di Roma, l’as Calendario degli incontri a partire dal 18 novembre ;=07:7B/H7=<353<3@/:3 è cambiato. o scorso 4 febbraio si L 23::37;>@3A3 Ormai non sono più sufficienti le erano svolte in contempopromesse e gli annunci per dare ranea tre assemblee a Borgotaro, un futuro alle nostre imprese: voFidenza e Parma, per discutere delgliamo da parte del Governo e del la piattaforma di rivendicazioni che Parlamento atti concreti ed efficaci la nostra categoria intendeva preper far riprendere l’economia naziosentare a Roma in occasione della nale. Anche perché senza le nostre manifestazione nazionale del 18 imprese non c’è futuro nemmeno febbraio. per l’Italia. Trecento imprenditori, suddivisi in Il 18 febbraio 2014 è una data da sei pullman, avevano partecipano ricordare perché finalmente le picportando a Roma, in piazza del Pocole e medie imprese hanno dimopolo, le richieste e la protesta anstrato che la loro vita e il loro futuro che dei colleghi rimasti a casa. possono ben valere un intero giorno A distanza di nove mesi vogliamo dedicato alla protesta. Si sono fatte incontrare i nostri associati per vedere e sentire. fare il punto della situazione, vorIncontriamoci ora, per verificare INremmo verificare assieme se con la /C<47A1=163A167/117/7;>@3A334/;75:733A=B SIEME la situazione e tracciare un protesta del 18 febbraio qualcosa /::=AD7:C>>= WZ&TSPP`OW]O@][O D73<7/<163BC primo bilancio dell’attività del Governo Renzi, valutiamo assieme la legge di stabilità per il 2015, che viene presentata come epocale, vediamo quali sono i risultati ottenuti. Gli appuntamenti Ognuno di noi potrà intervenire esprimendo la propria opinione, le proprie aspettative e proposte. Favorendo la discussione interna potremo meglio mettere a fuoco l’attività che l’Associazione provinciale e tutto il sistema Confartigianato potranno proseguire ad altri livelli. Per favorire la partecipazione abbiamo previsto quattro incontri che si terranno alle 20.45. 7<A73;3/B317A=<=";7:7=<72 7:B3AACB=>@=2CBB7D=23:>/3 7;>@3A3163=@/A=<=AB@3;/B 2717/;=0/AB/ /:1/:D/@7=0C@=1@/B71= /2C</B/AA/H7=<3:=1/:37@@3A>=<A/07:3 Calendario D=5:7/;= Incontri 163 A7 B=:5/<= D7<1=:7 3 1=AB7 163 >3A/<= AC: :/ Fidenza 18 novembre piazza 11 febbraio c/o sala riunioni P. Cassani Borgotaro 20 novembre via Musini n. 5 c/o la Comunità montana Traversetolo 25 novembre via Verdi c/o sala riunioni AVIS Parma 2 dicembre viale Mentana 139/A (ingresso via Muggia) 6 parma artigiana novembre 2014 Apla e il territorio ssociazione fa il punto Le richieste di Rete Imprese Italia - Riformare gli assetti istituzionali e garantire la governabilità Fare la riforma fiscale: dall’oppressione allo sviluppo Far ripartire le imprese e uscire dall’emergenza occupazionale Dare credito alle imprese Proseguire nell’azione di semplificazione Tornare alla legalità Portare a competere più imprese sui mercati internazionali Innovare il sistema dei trasporti e della logistica Ridurre i costi energetici per le Pmi Superare il SISTRI INSIEME A TE CI SONO 4 MILIONI DI IMPRESE, IL TESSUTO PRODUTTIVO DEL PAESE. IMPRESE CHE ORA SONO STREMATE… DICIAMO BASTA • A UN FISCO CHE SCHIACCIA IMPRESE E FAMIGLIE E SOTTRAE RISORSE ALLO SVILUPPO • AL CALVARIO BUROCRATICO • AD UNA TASSAZIONE LOCALE IRRESPONSABILE VOGLIAMO • CHE SI TOLGANO VINCOLI E COSTI CHE PESANO SUL LAVORO PER POTER ASSUMERE GIOVANI • CHE LE BANCHE RICOMINCINO A INVESTIRE SULL’ECONOMIA REALE • CHE LO STATO SALDI I SUOI DEBITI CON LE IMPRESE VOGLIAMO INTERVENTI DI FORTE IMPULSO ALLA RIPRESA ECONOMICA, MISURE URGENTI PER CONSENTIRE ALLE IMPRESE DI RESISTERE ALLE DIFFICOLTA’ E TORNARE RAPIDAMENTE ALLO SVILUPPO CHIEDIAMO AL GOVERNO ED ALLA POLITICA FATTI CONCRETI. SUBITO. novembre 2014 parma artigiana 7 Emergenza alluvione Alluvione, sos imprese Una linea telefonica speciale attivata dalla Camera di Commercio D a mercoledì le imprese di Parma e provincia potranno chiamare la Camera di commercio per segnalare i danni subiti. Obiettivo del sondaggio è mettere a punto strumenti concreti per aiutare le aziende colpite Mettere le imprese nelle condizioni di far fronte con immediatezza ai danni subiti e riprendere al più presto le attività: è questo l’impegno e l’obiettivo della Camera di commercio di Parma. Il primo passo sarà un sondaggio fra gli imprenditori che in città e provincia sono stati danneggiati dalla recente alluvione. Il sondaggio, nelle intenzioni dell’ente di via Verdi, rappresenta lo strumento per acquisire nei tempi più rapidi una visione dell’impatto della calamità sul sistema produttivo del territorio e individuare, di conseguenza, interventi altrettanto rapidi per aiutare concretamente le imprese, con particolare riguardo alle attività economiche di minori dimensioni. L’approccio è stato definito in esito al confronto avuto lunedì mattina con le associazioni di categoria, che sosterranno la Camera nel sondaggio. Dal 22 ottobre è attivata una linea telefonica dedicata alle imprese alluvionate: tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 17 sarà possibile chiamare il numero 0521.210430 e denunciare il proprio stato di imprenditore danneggiato dall’alluvione. E’ anche a disposizione l’indirizzo mail: [email protected]. Le imprese, oltre a fornire le proprie generalità, saranno invitate a comunicare una prima stima dei danni subiti, specificando se si tratta di danni ai beni immobili, a macchinari, attrezzature, veicoli, arredi, prodotti finiti, semilavorati, materie prime e scorte. Successivamente, la Camera di commercio predisporrà un bando per la concessione di contributi a fondo perduto che terrà conto anche degli elenchi ufficiali che i Comuni della provincia colpiti dall’alluvione stanno predisponendo. Credito agevolato per chi ha subito l’alluvione Diverse banche hanno predisposto forme di credito agevolate per le persone e le imprese che hanno subito l’alluvione. Per informazioni ci si può rivolgere al nostro ufficio credito: Gianluigi Pellegrini, tel. 0521 219277 e Davide Zanettini tel. 0521 219289 8 parma artigiana novembre 2014 Emergenza alluvione La Regione dispone l’esenzioni ticket Ecco cosa occorre fare L a Regione Emilia-Romagna ha disposto l’esenzione dal pagamento del ticket, fino al 31 dicembre, per le visite, per gli esami specialistici e per i farmaci a favore dei residenti in alcuni quartieri di Parma e nei comuni parmensi colpiti dalle inondazioni del mese di ottobre (nelle vie e civici indicati nel sito www.ausl.pr.it.). Le esenzioni riguardano le prestazioni sanitarie (visite ed esami) erogate nelle strutture pubbliche e private convenzionate di tutta l’Emilia-Romagna e l’assistenza farmaceutica, sia per quanto riguarda i farmaci di fascia A, sia i farmaci di fascia C in distribuzione diretta da parte delle Aziende Usl. L’esenzione è valida, oltre che per il richiedente, anche per i familiari a carico. Occorre compilare e firmare un’autocertificazione il modulo è disponibile agli sportelli CUP e scaricabile dal sito www.ausl.pr.it, in home page. Info: numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 attivo nei giorni feriali dalle 8.30 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30. Rimandato il versamento dei tributi statali Il Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2014 ha chiesto al ministro dell’Economia e Finanze di disporre il differimento dei termini del versamento dei tributi statali che dovevano essere effettuati entro il 16 ottobre per i comuni alluvionati. Per la provincia di Parma sono stati individuati i seguenti comuni: Bedonia, Berceto, Calestano, Collecchio, Compiano, Corniglio, Felino, Fornovo Taro, Langhirano, Lesignano de’ Bagni, Parma, Sala Baganza e Terenzo. novembre 2014 parma artigiana 9 Categorie Calzolai 2.0 a Parma Il comitato paritetico San Crispino ha ospitato l’assemblea nazionale Tavolo relatori Calzolai 2.0. Da sinistra Fabrizio Moro, Paride Geroli presidente e Mirko Merighi vice presidente S i è svolta a Ponte Taro, all’Hotel San Marco, il primo incontro nazionale dei Calzolai 2.0 di Confartigianato. A ospitare l’assemblea è stato il Comitato paritetico calzolai ‘San Crispino’, comitato che racchiude sia associati Confartigianato Imprese Apla Parma che CNA, presieduto da Maurizio Liuzzi. I “Calzolai 2.0”, gruppo nato lo scorso anno a Varese e che comprende oltre 120 artigiani provenienti da tutto il nord Italia, è stato fondato con l’idea di traghettare uno dei mestieri più antichi nel terzo millennio e stare al passo con i tempi. Il gruppo ha come obiettivo di favorire la cooperazione, l’aggregazione, la formazione, la qualificazione professionale grazie anche ai nuovi strumenti di comunicazione e ai social network. Calzolai 2.0 ha aderito a Confartigianato nazionale ed è presieduto da Paride Geroli. «Il calzolaio sta vivendo una stagione tumultuosa - dichiarano Paride Geroli e Mirko Merighi, neo presidente e vice dell’Associazione -. La profonda crisi economica e di consumi in atto, da un lato ci avvantaggia perché la gente è tornata a manutenere le proprie scarpe invece che cambiarle, dall’altro ci penalizza per la scarsa qualità delle calzature che ci arrivano in riparazione, per i prezzi esigui che i clienti sono disposti a spendere e soprattutto per il peso burocratico/ fiscale insopportabile a cui anche noi come artigiani siamo soggetti. Ma le prospettive sono interessanti - proseguono -. C’è, infatti, un grande in10 parma artigiana novembre 2014 teresse per calzature su misura. Un mercato che tutti noi calzolai (ben 2.650 imprese sparse per tutto il nord Italia) possiamo aggredire anche grazie all’aiuto della tecnologia, come attraverso l’uso del Foot-scanner che può aiutarci a realizzare scarpe su misura in modo più semplice e veloce». È stata annunciata poi una nuova scuola per i calzolai professionisti. È già pronto un percorso formativo sperimentale che si svolgerà a Parabiago nel milanese. Il progetto, è rivolto principalmente a calzolai già in attività ma anche a persone che abbiamo buone capacità manuali e che siano pronte ad appassionarsi al mestiere. Le materie di studio riguardano non solo l’arte specifica della calzoleria, ma in generale le basi di gestione dell’impresa. Si parte dall’anatomia del piede, la modelleria base e avanzata, la giunteria, la realizzazione di scarpe su misura per uomo, l’assemblaggio di calzature per donna, la riparazione, fino ad arrivare a corsi d’informatica, inglese tecnico e contabilità di base. Tutte le informazioni riguardanti i corsi della scuola per calzolai sono reperibili sul sito www.articalzaturiere.it. Dopo l’assemblea, i calzolai si sono riuniti per il tradizionale pranzo annuale, in occasione di San Crispino, patrono della categoria. Il presidente del Comitato Paritetico Maurizio Liuzzi ha premiato col ‘Trincetto d’oro’ Mario Martinelli, dirigente dell’impresa Ipam che produce colle per scarpe. Maurizio Liuzzi premia Mario Martinelli Attestazione SOA N el giugno 2011 è entrato in vigore il nuovo regolamento al Codice degli Appalti (dpr 5 ottobre n. 207 - G.U. 10 dicembre 2010), pertanto il quadro normativo di riferimento in materia di Attestazione soa ha subito considerevoli cambiamenti. La nostra Associazione, nell’ottica di offrire alla proprie imprese un supporto professionale sempre in linea con gli aggiornamenti normativi, ha intrapreso un rapporto di sostegno con l’organismo di attestazione Protos Soa. L’ufficio edilizia di Confartigianato Imprese Apla è in grado di offrire alle imprese interessate, in modo assolutamente gratuito, l’assistenza e l’accompagnamento nel percorso di qualificazione soa, supporto in fase di verifica triennale, rinnovo, l’assistenza nelle richiesta di eventuali variazioni o integrazioni dell’attestato e consulenza ai fini della costituzione di consorzi stabili. Protos Soa garantisce inoltre l’applicazione del minimo tariffario previsto da norma di legge. Infine, comunichiamo alle imprese attestate soa che sono vicine alla data di scadenza di rinnovo/verifica, di attivarsi, almeno 3 mesi prima, per evitare di avere l’attestato non aggiornato o scaduto, in quanto i tempi previsti per le pratiche si sono prolungati. Info: Alessandro Di Domenico, tel. 0521 219282, [email protected] Categorie A Roma la convention Donne Impresa Presenti anche la presidente e vicepresidente del gruppo di Parma I I 21 ottobre scorso Paola Gallina e Bruna Ghirardi, rispettivamente presidente e vicepresidente del gruppo Donne Impresa di Confartigianato Apla Parma, hanno partecipato ai lavori della convention nazionale che si è tenuta a Roma, nella sede di Confartigianato Imprese. Durante i lavori si è parlato degli obbiettivi del movimento, delle recenti proposte presentate al Governo e anche dei risultati ottenuti sul territorio principalmente a livello locale. Grazie agli interventi dei responsabili nazionali delle Politiche Fiscali e del Welfare sono stati fatti focus di approfondimento su tali argomenti e grazie alla presenza di rappresentanti di banca Artigiancassa si è potuto avere un franco confronto sull’atteggiamento del sistema bancario nei confronti del tessuto imprenditoriale in particolare di quello femminile. Nella foto da sinistra Edgarda Fiorini (presidente nazionale), Paola Gallina, Bruna Ghirardi e Emanuela Bacchilega (presidente regionale E.R.). Sloot Free ER La Regione combatte il gioco d’azzardo Nel 2013 il SerT ha assistito il 37% in più di persone gioco dipendenti “S loot Free ER” è lo slogan che appare sulla vetrofania realizzata dalla Regione Emilia Romagna per contrastare e prevenire il rischio da dipendenza dal gioco patologico. Gli operatori degli esercizi commerciali che scelgono di non operare con slot machines o totem per il gioco on-line (l’esempio dei due strumenti più diffusi) possono distinguersi dagli altri operatori esponendo la vetrofania “Sloot Free ER – dove il gioco non c’è, si vive meglio” che verrà rilasciata direttamente dai Comuni dove ha sede la loro attività. È un piano che la Regione ha messo in atto assieme ai Comuni, cercando il coinvolgimento degli esercizi commerciali, per ridurre il rischio di gioco patologico. I dati forniti dalla stessa Regione Emilia Romagna sono sconfortanti: il 2013 ha visto un aumento del 37% delle persone assistite dai Sert, prevalentemente italiani 91,7% (di cui il 79% di sesso maschile e il 21% di sesso femminile) e la fascia di età più numerosa è tra i 41 e i 50 anni. A questi dati vanno aggiunte le persone che si sono rivolte direttamente all’associazione Giocatori Anonimi. Il gioco d’azzardo è una malattia e come tale si può curare. Il punto di riferimento è il Servizio dipendenze patologiche (SerT) dell’Azienda USL e l’accesso è gratuito e diretto, non si paga alcun tiket e non occorre la richiesta del medico di famiglia. Una “chiacchierata” con gli esperti e disponibili operatori che il servizio mette a disposizione, può essere un valido aiuto per uscire da quel tunnel che sembra non avere fine evitando la totale distruzione della “persona” e dei suoi cari. novembre 2014 parma artigiana 11 Categorie Si va verso il fermo dell’autotrasporto Cavagna: «Se il Governo disattenderà il protocollo del 2013, non si potrà evitare» P rima di Natale potrebbe esserci un fermo dell’autotrasporto se il Governo non manterrà la parola data. È stato, infatti, quasi completamente disatteso il protocollo firmato a fine 2013 tra Unatras, sigla che racchiude la maggior parte delle associazioni di categoria, e il Governo, guidato all’epoca da Enirico Letta. Senza il mantenimento del protocollo d’intesa la maggior parte delle aziende sarebbe costretta alla chiusura: «Viaggeremmo in perdita - spiega Paolo Cavagna, presidente Confartigianato Trasporti Parma e consigliere nazionale -. Stiamo, infatti, parlando dei ‘costi minimi per la giustizia sociale’, delle agevolazioni per i pedaggi autostradali, dei fondi per la formazione professionale, per l’ammodernamento parco veicolare e per le spese documentate. In sostanza non c’è più margine per la sopravvivenza delle pmi che oltre a subire la concorrenza delle grandi imprese dell’autotrasporto e di quelle dell’est Europa, si vedono anche tradite dal governo che non rispetta gli accordi sottoscritti. Anche se non tutte le sigle la vedono come noi, Confartigianato Trasporti non rinuncerà alla questione dei costi minimi, al mantenimento del livello delle accise per il 2015 e al mantenimento, sempre per il 2015, delle risorse destinate alle spese documentate». Il prossimo passo sarà quello di organizzare assemblee pubbliche, aperte a tutti gli autotrasportatori per parlare apertamente con tutti di queste tematiche. La prima di queste è stata fissata a Monza, l’11 ottobre scorso all’interno di Truck Emotion, ma ne seguirà una anche a Parma, la data sarà comunicate non appena possibile. «Se il Governo non farà marcia indietro sui tagli il fermo sarà inevitabile - conclude Cavagna». Il nuovo libretto d’impianto termico Pubblicata la delibera della Regione Emilia-Romagna A nche se con qualche giorno di ritardo (la pubblicazione della delibera del 13 ottobre è avvenuta sul bollettino ufficiale il 20) la Regione Emilia - Romagna ha approvato i nuovi formati regionali per il libretto d’impianto e i rapporti di controllo d’efficienza energetica relativi agli impianti termici (Delibera di Giunta Regionale n. 1577 e 1578 del 13 ottobre 2014). Progressivamente, i nuovi modelli rimpiazzeranno - e quindi sostituiranno a tutti gli effetti - il vecchio “libretto di centrale” e il “libretto d’impianto” utilizzati fino ad ora dalle imprese. Le novità introdotte dalla Regione sono diverse: al di là di alcuni aspetti tecnici relativi alle informazioni da riportare (dati catastali, dati relativi al responsabile dell’impianto), è importante sottolineare le modalità operative con cui dovranno confrontarsi le imprese installatrici e/o di manutenzione. Innanzitutto è previsto un codice identificativo dell’impianto, attribuito dal sistema informatico che implementerà la Regione tramite la propria piattaforma informatica. Inoltre, è previsto l’invio dei nuovi libretti nella sola modalità telematica: a questo proposito, dato che il nuovo software (necessario anche ai fini della creazione del catasto regionale degli impianti termici) necessiterà di alcuni giorni prima dell’effettiva entrata in vigore, è ammessa per le imprese la predisposizione del libretto di impianto solo su supporto cartaceo - utilizzando ovviamente il nuovo modello - fermo restando che ne dovrà essere assicurata la successiva registrazione informatica nel catasto regionale degli impianti termici. La creazione del nuovo libretto sarà a cura dell’impresa installatrice in occasione dell’installazione di un nuovo impianto, mentre sarà Info: ufficio Ambiente e Sicurezza, Davide Soliani, tel. 0521 219272 12 parma artigiana novembre 2014 a cura dell’impresa manutentrice, in occasione della prima manutenzione utile. Al responsabile d’impianto dovrà essere in ogni caso consegnata una copia cartacea del libretto d’impianto, redatta anche in formato semplificato, purché contenente tutte le informazioni inserite nel libretto d’impianto elettronico registrato nel catasto regionale. Per quanto riguarda invece rapporti di controllo di efficienza energetica, in sostanza, non cambierà nulla: fino all’entrata in vigore del regolamento previsto all’art. 25-quater comma 1 della LR 26/2004 ed alla completa implementazione del catasto regionale degli impianti termici, continueranno ad essere inviati ai soggetti e con le modalità previste al punto 8 della Delibera di Assemblea Legislativa n. 156/08: in poche parole per le novità bisognerà attendere i decreti attuativi. L’associazione rimane a disposizione delle imprese del settore per i chiarimenti necessari. Categorie Guida alla cedolare secca L l’emergenza abitativa, per il mercato zione va comunicata a ciascuno di a cedolare secca sugli afdelle costruzioni e per Expo 2015). essi. fitti è una modalità di tasL’opzione cedolare secca esclude L’imposta sostitutiva dovuta per la cesazione alternativa a quella ordinaria l’applicazione per il periodo di durata dolare secca è determinata applicanche consente al locatore, persona dell’opzione: dell’imposta sul reddito do l’aliquota del 21% sul canone di fisica, di pagare un’aliquota fissa delle persone fisiche (Irpef), secondo locazione annuo pattuito dalle parti. sull’intero canone delle locazioni le aliquote progressive per scaglioni Per il periodo 2014-2017 l’aliquota è (senza alcuna riduzione forfetaria) di di reddito, e delle relative addizionali ridotta al 10% cento per i contratti di immobili adibiti ad uso abitazione e sul reddito prodotto dall’immobile lolocazione a canone concordato e rerelative pertinenze. cato; dell’imposta di registro dovuta lativi ad abitazioni che si trovano: nei La scelta di tale regime è facoltativo sul contratto di locazione, generalComuni ad alta tensione abitativa ine vincolante per l’intera durata del mente del 2% del canone pattuito; dividuati dal Cipe (Parma e Fidenza contratto con la possibilità di recedell’imposta di bollo sul contratto di per la nostra provincia); nei Comuni dere alla scadenza di ogni annualità locazione 16 euro per ogni foglio. La con carenze di disponibilità abitative; contrattuale. In caso di contitolarità cedolare secca sostituisce le imponei Comuni per i quali è stato delidi diritti sull’immobile la scelta deve ste di registro e di bollo anche sulle berato, nei cinque anni precedenti il essere esercitata separatamente da risoluzioni e sulle proroghe del con28 maggio 2014 (data di entrata in ciascun titolare. tratto di locazione. vigore della legge di conversione del La possibilità di optare per la cedoIl regime di cedolare secca produce dl 47/2014), lo stato di emergenlare secca è riservata alle persone effetti anche nei confronti del conza a seguito del verificarsi di eventi fisiche che affittano a privati mentre duttore che non è più tenuto al vercalamitosi. L’imposta sostitutiva si non può essere esercitata da coloro samento dell’imposta di registro sul applica sul totale del canone annuo che agiscono nell’esercizio di un’atcontratto di locazione concluso. di locazione, senza considerare le ritività di impresa, arte o professione. Scegliendo la cedolare secca il locaduzioni forfetarie previste nel regime In pratica, la cedolare secca può estore rinuncia alla facoltà di chiedere ordinario di tassazione. sere scelta solo se entrambe le parti l’aggiornamento del canone, anche agiscono da “privati”. se prevista nel contratto, a qualsiasi Il dl 47/2014 dispone che l’opziotitolo (incluso quello per adeguamenne può essere esercitata anche per to Istat). le unità immobiliari abitative locate La rinuncia alla facoltà di aggiornanei confronti di cooperative edilizie mento deve essere comunicata al per la locazione o enti senza scopo conduttore, con lettera raccomandadi lucro, purché sublocate a studenta. È esclusa la validità della raccoti universitari e date a disposizione mandata consegnata a mano, anche dei Comuni, con rinuncia all’aggiorcon ricevuta sottoscritta dal condutnamento del canone di locazione o tore. In caso di più conduttori, l’opassegnazione (misure urgenti per Info: Raffaella Dalla Ghirarda, Responsabile CAAF, tel. 0521 219237 Alessandro Di Domenico, Consulente Contratti di Locazione, tel. 0521 219282 novembre 2014 parma artigiana 13 Confartigianato Persone Cupla, conferenza sulla sicurezza È stato Sergio Boscarato, già generale d’Armata dei Carabinieri, lo scorso 6 ottobre alla Sala del Ridotto del Teatro Magnani di Fidenza, il principale e apprezzato relatore della conferenza provinciale “Insieme per la nostra sicurezza”. L’incontro si è svolto nell’ambito delle iniziative della Gran Fiera di Borgo San Donnino con il patrocinio del Comune di Fidenza. La realizzazione dell’incontro è stata possibile grazie alla collaborazione di Cupla (Comitato unitario provinciale lavoratori autonomi) distaccamento di Parma, che riunisce le rappresentanze degli imprenditori pensionati di tutte le associazioni dei datori di lavoro e imprese (Apla, Cna, Ascom, Confersercenti, Unione Agricoltori, C.I.A.; Coldiretti). A introdurre l’incontro è stato Ero Lu- Anap e Ancos Parma Festival della Persona C’ era anche un po’ di Parma al Festival della Persona di Verona. Hanno partecipato, infatti, Ero Luigi Gualerzi, presidente ANAP Parma, Luca Zerbini, consigliere ANAP nazionale, Mirella Magnani, presidente ANCoS Parma e Patrizia Gualerzi segretaria dei gruppi ANAP e ANCoS. In questa sesta edizione ospitata da Verona, per il secondo anno consecutivo, numerosi relatori hanno animato gli incontri, dibattendo sul tema «Una visione di Futuro dipende da noi – Scegliere di assumersi responsabilità, di dare, di intraprendere, di generare», con il quale si indicano le persone e le comunità come protagoniste della trasformazione del presente. Il Festival si è svolto il 2 e 3 ottobre e si è mosso si tra il cuore della città, Piazza Bra, animata da postazioni e gazebo interattivi e il Teatro Nuovo, che ha ospitato convegni, seminari e appuntamenti dedicati al sociale, al welfare, all’uomo e alla donna. Oltre ai dibattiti in teatro é stato molto interessante il discorso del vicequestore di Verona sul tema della sicurezza degli anziani. Festa degli auguri ANAP Sabato 6 dicembre si svolgerà all’Hotel Parma & Congressi, la tradizionale ‘festa degli auguri’ per i soci Anap. Prima del pranzo si terrà un incontro per parlare dei temi cari all’associazione. Aprirà l’appuntamento Ero Luigi Gualerzi, presidente provinciale, seguito da Gianlauro Rossi, presidente regionale e dal presidente nazionale Giampaolo Palazzi. Chiuderà il segretario nazionale Fabio Menicacci. Il costo del pranzo è di 20 euro per i soci e di 30 per i non soci. Le prenotazioni si ricevono dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12 nella sede di viale Mentana 139/a e dovranno pervenire entro e non oltre lunedì 1° dicembre. Info: Patrizia Gualerzi, segreteria Ancos/Anap, tel. 0521.219269 14 parma artigiana novembre 2014 igi Gualerzi, coordinatore provinciale di Cupla di turno e presidente Anap (Associazione nazionale Anziani e Pensionati) di Confartigianato Imprese Apla di Parma. L’incontro è stato promosso con lo scopo di informare per prevenire, soprattutto rivolgendo una particolare attenzione agli anziani. Tra i temi principali le varie modalità con le quali vengono effettuate le truffe ed i raggiri in casa e fuori casa. A testimonianza dell’importanza dell’argomento, l’amministrazione del Comune di Fidenza era rappresentata dal sindaco Andrea Massari, dall’assessore alla Sicurezza Davide Malvisi, dall’assessore alle Politiche Sociali e Welfare Alessia Frangipane e dall’assessore Attività Produttive Fabio Bonatti. Presente anche il Comandante della locale stazione dei Carabinieri Lorenzo Caruso il quale si è alternato al generale Boscarato come relatore tecnico dei lavori del convegno riscontrando il pieno apprezzamento dei numerosi presenti. Al termine dell’esposizione dei relatori, sono stati numerosi gli interventi del pubblico con altrettante domande e richieste di approfondimenti per un tema che purtroppo ormai troppo spesso torna alla ribalta delle cronache. Fabio Bonatti Giovedì 20 novembre Punto d’incontro Il centro tavola natalizio D opo il successo del racconto del cammino verso Santiago di Compostela, Punto d’incontro torna giovedì 20 novembre, alle 17.30. In vista del Natale, Ancos ha pensato di presentare, grazie a Anna Gurovskaya, floreal designer, diversi modi per realizzare un centro tavola per le prossime festività. L’incontro, organizzato da Ancos, si terrà nella sede di Confartigianato Imprese Apla (ingresso da via Muggia). Info: Patrizia Gualerzi, segreteria Ancos/Anap, tel. 0521.219269 Apla informa Scadenze fiscali Novembre Dicembre Lunedì 17 novembre Lunedì 1 dicembre ◆ IVA Dichiarazioni d’intento ◆ IVA ◆ IVA Liquidazione mensile ottobre e 3° trimestre 2014 ◆ Versamento ◆ Ritenute ◆ INPS Gestione separata ◆ INPS Versamento 3ª rata contributi IVS 6ª rata saldo 2013 acconto 2014 Redditi persone fisiche non titolari di Partita IVA ◆ Redditi ◆ Versamento 6ª rata saldo 2013 acconto 2014 Redditi persone fisiche titolari di Partita IVA e società ◆ Versamento 4ª rata saldo 2013 acconto 2014 Redditi persone fisiche titolari di Partita IVA, società che hanno usufruito della proroga in quanto soggette agli studi di settore che hanno versato la prima rata il 20/08 con maggiorazione del 0,4% Martedì 25 novembre ◆ IVA Elenchi “Black-List” mensili ottobre 2014 pagamento 2° acconto imposte e contributi Inps Martedì 16 dicembre ◆ IVA Dichiarazioni d’intento ◆ IVA Liquidazione mensile novembre ◆ Ritenute ◆ INPS ◆ IMU Gestione separata versamento seconda rata Mercoledì 24 dicembre Comunitaria - Elenchi Intrastat mensili ◆ IVA Comunitaria - Elenchi Intrastat mensili Lunedì 29 dicembre ◆ IVA versamento acconto Mercoledì 31 dicembre ◆ IVA mese e anno Elenchi “Black-list” mensili Novembre 2014 indice variazione annuale variazione annuale mensile intera 100% ridotta 75% Settembre 2014107,1 -0,10% -0,075% Commercio ambulante Entro il 31 gennaio alcuni adempimenti P er gli operatori del commercio ambulante si avvicina la scadenza del 31 gennaio 2015. Sono due gli adempimenti che interessano il settore e per i quali è necessario dimostrare, mediante una dichiarazione sostitutiva di regolarità contributiva, di essere in regola con i versamenti Inps e/o Inail ovvero: il rinnovo dell’autorizzazione annuale rilasciata dal Comune e la richiesta di partecipazione alla spunta nei posteggi non occupati. Nel prossimo numero di Parma Artigiana, saranno illustrate le modalità ed i costi del servizio che l’Associazione metterà a disposizione degli interessati. novembre 2014 parma artigiana 15 Fiscale Legge di stabilità Cassinelli: «Impatto significativo su imprese, ma escluse quelle senza dipendenti, il 60% a Parma» «L a Legge di stabilità contiene alcune misure molto positive, ma vorremmo che si pensasse anche alle imprese senza dipendenti, che sono il 60% della nostra economia» così Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma accoglie la legge di Stabilità proposta dal Governo Renzi. Fra i provvedimenti positivi c’è l’esclusione del costo del lavoro dalla base imponibile Irap. Questa misura comporterà una significativa riduzione della pressione fiscale e riguarderà per il 40,5% le imprese fino a 50 addetti. Altrettanto buona è giudicata l’introduzione di un regime forfettario per le imprese con ridotti ricavi, con la possibilità per gli imprenditori di non versare il minimo contributivo. «Tuttavia - spiega Cassinelli - rimangono escluse da qualsiasi intervento tutte le imprese senza dipendenti, che a Parma sono circa 27-28.000, vale a dire il 60% del totale (46.000 circa). Se il Governo intende davvero fare il bene di tutti gli imprenditori, è necessario innalzare la franchigia Irap. E, sul fronte fiscale, va garantita omogeneità di trattamento tra tutte le imprese, piccole e grandi». Estremamente utile per rilanciare il comparto dell’edilizia, così provato e decimato dopo questi anni di crisi, è la nuova proroga delle agevolazioni al 50% per il recupero edilizio e del 65% per gli interventi di efficienza energetica. Per quanto riguarda l’anticipo del Tfr in busta paga, Cassinelli ricorda che «il premier Renzi ha assicurato al presidente nazionale Merletti che l’operazione anticipo del Tfr si farà solo individuando un meccanismo che rende neutro, per la capacità finanziaria e i costi delle PMI, l’erogazione del Tfr maturando per i lavoratori che ne facciano richiesta. Continueremo a vigilare affinché i meccanismi previsti dal Governo corrispondano a questo principio. Ottima è anche - conclude Cassinelli - la decontribuzione totale per i neo assunti per i primi tre anni, così come le agevolazioni per i primi tre anni per le start up». Il bonus immobili destinati alla locazione I I decreto ‘sblocca Italia’, ha introdotto l’interessante agevolazione connessa con l’acquisto e o costruzione d’immobili destinati alla locazione a canone “concordato” a partire, dal 13 settembre scorso (art. 21, dl 133/2014). La nuova disposizione ha il chiaro intento di ridurre il ‘magazzino immobiliare’ invenduto in capo alle imprese edili e, contemporaneamente, agevolare finanziariamente il futuro acquirente considerando la carenza di liquidità che caratterizza l’attuale fase di congiuntura economica. L’impresa è comunque salvaguardata dal mantenimento della proprietà dell’immobile per il periodo di godimento fino al riscatto da parte del futuro acquirente. In particolare, per gli acquisti di unità immobiliari, realizzati dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, da parte di persone fisiche (privati) è possibile usufruire di una specifica deduzione dal reddito complessivo. Le spese per le quali spetta la dedu- Info: Paolo De Santi, tel. 0521 219220 16 parma artigiana novembre 2014 zione sono: l’acquisto di unità immobiliari di nuova costruzione o oggetto di ristrutturazione, cedute dalla stessa impresa costruttrice o ristrutturatrice e da cooperative edilizie o da quelle che hanno fatto l’intervento e le prestazioni di servizi, dipendenti da un contratto d’appalto per la costruzione di unità immobiliari su aree edificabili possedute prima dell’inizio dei lavori o sulle quali sono già riconosciuti diritti edificatori. La deduzione non viene meno se, per motivi non imputabili al locatore, il contratto di locazione si risolve prima del decorso del suddetto periodo e ne è stipulato un altro entro un anno dalla data della risoluzione del precedente contratto. Per quanto riguarda le caratteristiche del contratto di locazione: non devono sussistere rapporti di parentela entro il primo grado tra locatore e locatario; il canone di locazione non deve essere superiore a quello definito da contratti a canone concordato tra le organizzazioni della proprietà edilizia e quelle dei conduttori maggiormente rappresentative o dalla convenzione-tipo, stipulata al fine del rilascio della licenza a costruire relativamente agli interventi di edilizia abitativa convenzionata infine dai contratti a canone speciale, per i quali lo stesso non deve superare il 5% del valore convenzionale dell’alloggio locato. La deduzione è del 20% del prezzo di acquisto dell’immobile risultante dall’atto di compravendita, ovvero delle spese di costruzione attestate dall’impresa che ha eseguito i lavori; fino ad un ammontare massimo complessivo di spesa di 300.000 euro. Fiscale L’utilizzo del modello F24 “telematico” D all’ottobre scorso, è prevista l’estensione dell’obbligo di utilizzare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate e degli intermediari della riscossione convenzionati con la stessa per i versamenti dell’Iva, Irpef, Ires, Irap, addizionali, imposte sostitutive, contributi previdenziali/assistenziali, nonché dell’Imu, Tasi e Tari, da effettuare tramite il mod. F24 anche con riferimento ai soggetti non titolari di partita Iva. Recentemente, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni interessanti chiarimenti con particolare riguardo alle ipotesi in cui risulta ancora possibile l’utilizzo del mod. F24 cartaceo. Se è un F24 precompilato, secondo l’Agenzia, “per evitare complicazioni per i contribuenti e possibili errori nella compilazione”, il contribuente che utilizza il modello inviatogli dall’Ente impositore può presentarlo in formato cartaceo, anche se con saldo superiore a 1.000 euro, sempreché non siano indicati crediti in compensazione. Per i versamenti rateali in corso, i contribuenti non titolari di partita Iva che hanno scelto di versare a rate i tributi, contributi, risultanti da Unico 2014, possono continuare a presentare il cartaceo fino al 31 dicembre 2014, anche in presenza d’importi superiori a 1.000 euro; utilizzo di crediti in compensazione; saldo “a zero”. Oppure in caso di oggettiva impossibilità del contribuente di disporre di un conto corrente (ad esempio, soggetto protestato, fallito) e in questo caso i gli F24 con saldo superiore a 1.000 euro, senza compensazioni, possono essere inviati telematicamente tramite: un intermediario abilitato a Entratel “disponibile all’addebito del pagamento sul proprio conto corrente”; una banca, posta, agente della riscossione che consente la presentazione telematica anche a soggetti non titolari di c/c per i quali il pagamento è effettuato, ad esempio, mediante addebito di carte prepagate. Qualora non sia possibile il pagamento tramite i cita- ti intermediari, l’Agenzia riconosce, “in via residuale”, la possibilità di presentare il mod. F24 cartaceo. Gli F24 che riportano compensazioni, con saldo a debito, possono essere presentati con le suddette modalità previste per F24 con saldo superiore a 1.000 euro, senza compensazioni (banca/posta/Agente della riscossione). “In via residuale” può essere presentato: esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel / Fisconline) un F24 “a zero” riportante la compensazione di una parte del debito con il totale dei crediti disponibili; un mod. F24 cartaceo per la parte residua del debito. Una novità importante riguardal a flessibilità delle banche nell’accettare i modelli di versamento in attesa dell’aggiornamento delle procedure di controllo. In un messaggio dell’ABI, infatti, è precisato che, sino all’aggiornamento delle procedure di controllo (gennaio 2015), le banche non sono tenute a verificare il rispetto delle condizioni in vigore dal 1° ottobre 2014. Le nuove specifiche tecniche, che entreranno in vigore, come detto, nel gennaio 2015, saranno rese note dall’Agenzia delle Entrate all’ABI che, a sua volta, le renderà disponibili alle banche. Pertanto, fino a quel momento, le banche sono autorizzate a mantenere invariata l’attuale operatività in fase di acquisizione dei modelli F24 (sia tramite la rete di sportelli sia tramite i servizi telematici). Il consiglio dell’associazione è di prendere contatto con gli istituti di credito di riferimento per verificare, in modo diretto, il comportamento che adotteranno. Il trattamento Iva del contributo Recupero pneumatici fuori suo P er ottimizzare il recupero di pneumatici fuori uso il D.Lgs. n. 152/2006, contenente “Norme in materia di ambiente”, prevede all’art. 228, comma 1 specifici adempimenti a carico dei produttori/importatori di pneumatici che “devono provvedere, singolarmente o in forma associata e con periodicità almeno annuale, alla gestione di quantitativi di pneumatici fuori uso pari a quelli dai medesimi immessi sul mercato e destinati alla vendita sul territorio nazionale”. La gestione dello smaltimento di pneumatici fuori uso effettuata dai produttori/importatori viene finanziata da uno specifico contributo il Pfu (pneumatici fuori uso). I pneumatici fuori uso, considerati rifiuti, possono essere raccolti e recuperati anche tramite specifiche “forme associate” (ad esempio, Ecopneus, Ecotyre). L’ammontare del contributo, fissato annualmente e approvato dal ministero dell’Ambiente, è differenziato a seconda della tipologia di pneumatico desumibile dall’allegato E al citato DM n. 82/2011. Il contributo Pfu va evidenziato in fattura, ricevuta, scontrino fiscale in tutte le fasi di commercializzazione nel mercato nazionale del ricambio ed è a carico dell’acquirente consumatore finale al quale viene addebitato nel documento fiscale relativo alla vendita di pneumatici da ricambio. Va assoggettato a Iva essendo “parte integrante del corrispettivo di vendita”; va indicato in fattura “in modo chiaro e distinto” e rimane invariato in tutte le fasi della commercializzazione. Il rivenditore (ad esempio, gommista) deve indicare in fattura in modo chiaro e distinto il contributo pagato in sede di acquisto del pneumatico. Info: Paolo De Santi, tel. 0521 219220 novembre 2014 parma artigiana 17 Sindacale In materia di cassa integrazione guadagni apprendisti edili Disdettato l’accordo territoriale Aziende dell’edilizia che applicano la contrattazione dell’artigianato L e organizzazioni imprenditoriali parmensi dell’artigianato e piccola impresa industriale hanno comunicato alle organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’edilizia la formale disdetta dell’accordo territoriale sottoscritto il 1° ottobre 2012 relativo alle prestazioni di cassa integrazione guadagni erogate da Cassa Edile di Parma ai lavoratori apprendisti. L’atto si è reso necessario e ineludibile a causa della grave situazione nella quale si trova il fondo all’epoca appositamente creato, alimentato dalla contribuzione delle imprese e finalizzato al finanziamento della cassa integrazione apprendisti dovuta sia a maltempo che a mancanza lavoro. Purtroppo la grave crisi che da tempo imperversa, soprattutto nel settore dell’edilizia, ha comportato un enorme aumento del ricorso alla cig, ragion per cui nel giro di un paio d’anni le risorse del fondo si sono esaurite. Le reiterate richieste d’incontro inoltrate ai sindacati da parte delle organizzazioni imprrenditoriali finalizzate all’adozione di adeguate contromisure per affrontare e possibilmente risolvere tale grave situazione hanno ottenuto solo risposte vaghe, dilatorie e inconcludenti quando non del tutto assenti. A fronte di tale situazione di predissesto del Fondo, ritenendo improponibile continuare ad offrire ai dipendenti apprendisti del settore condizioni migliorative rispetto a quelle previste in materia di cig dalla contrattazione nazionale e non intendendo aumentare in periodi di crisi l’aliquota a carico delle imprese, le associazioni di categoria dell’Artigianato e piccola impresa della provincia di Parma hanno unitariamente deciso di disdettare l’accordo e di applicare conseguentemente la regolamentazione prevista dalla contrattazione nazionale. La decorrenza del nuovo regime si avrà a partire dagli eventi insorti successivamente il 1° novembre 2014, fatte salve le novità derivanti da eventuali nuovi accordi in tal senso. Info: Clementino Gabbi, tel. 0521 219255 Le convenzioni bancarie di ottobre Per le imprese inserite nel nuovo accordo a fasce Banche convenzionate: Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Cariparma, Banca Popolare di Lodi, Credem, Federazione delle BCC Emilia Romagna FASCIA 1 Conto Corrente Anticipi (SBF - Ant. Fatture) FASCIA 1 C.D.F. (Comm. Disp. Fondi) Unicredit Conto Corrente S.B.F. Ant. Fatture Banca Monte Parma - Carisbo Conto Corrente Anticipi (SBF - Ant. Fatture) Monte Paschi di Siena Conto Corrente SBF Ant. Fatture 18 parma artigiana novembre 2014 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4 4,506% 5,456% 6,856%8,406% 3,106% 3,806% 4,806%5,506% FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4 0,20% 0,30% 0,40%0,50% FASCIA 1 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4 4,356% 5,256% 6,406%8,406% 2,506% 3,006% 4,806%5,506% 3,106% 3,806% 4,806%5,506% FASCIA 1 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4 4,356% 5,256% 6,856%8,406% 3,106% 3,806% 4,806%5,506% FASCIA 1 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4 4,356% 5,256% 6,406%7,606% 2,506% 3,006% 3,906%5,006% 3,106% 3,806% 4,806%5,506% OVUNQUE VADA IL TUO BUSINESS, MOVE&PAY VIENE CON TE. MOVE&PAY BUSINESS. IL MOBILE POS PER ACCETTARE PAGAMENTI IN MOBILITÀ. Move&Pay Business è un nuovo tipo di mobile Pos che si collega direttamente tramite bluetooth a uno smartphone o un tablet, per accettare pagamenti con le carte. È piccolo, portatile e a canone contenuto, facilmente attivabile tramite una App gratuita. Una grande novità per il tuo business. Banca del gruppo Messaggio Pubblicitario con finalità promozionale. 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