la Rassegna Economico CONOMICO e E Finanziario INANZIARIO SETTIMANALE ettimanale e www.larassegna.it www.larassegna.it Numero 5 - 6 febbraio 2014 - Anno 70 - Euro 0,90 fondata fondatanel nel 1906 1906 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione abbonamento postale - D.L.353/2003 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.n. 46)46) art. 1, 1, comma 1, DCB Bergamo Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in in abbonamento postale - D.L. 27/02/2004 art. comma 1, DCB Bergamo Trigona: «L’Expo occasione per rilanciare anche l'enogastronomia bergamasca» Fondi per rivitalizzare il commercio, a Bergamo ora tocca ai quartieri ► a pagina La deriva dei grillini [ ] P arliamoci chiaro: vi affidereste mai ad un medico che non sa distinguere il morbillo dalla gastroenterite? E cosa pensereste di un commercialista che non sa distinguere l’Iva dall’Irpef? La risposta è ovvia e scontata. Ma allora, benedetti elettori, perché quando andate a votare non vi attenete alle normali regole del buon senso? Basterebbe rispettare la più elementare, quella che prevede di affidare un ruolo a chi è in grado di svolgerlo. Se così avvenisse, non assisteremmo al penoso spettacolo che ci rimbalza addosso dagli schermi di tv e computer. Gli insulti, le scenate, i gesti violenti sono solo il bubbone che spunta sul corpo malato. Ma, appunto, non rappresentano la malattia, anche se vien facile ergersi a censori o invocare immagini del passato per lucrare facili consensi sulle intemperanze altrui. Se vogliamo chiamare le cose con il loro nome, il problema degli eletti del Movimento 5 Stelle, giusto per soffermarsi su chi è al centro dello scandalo, non è la purezza dell’eloquio, il rispetto del bon ton, Raggiungono le pmi nei luoghi in cui operano e le prendono per mano, accompagnandole in percorsi di crescita e consolidamento. Sono i Progetti Territoriali, le iniziative messe in campo dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzate dalla sua azienda speciale Bergamo Sviluppo per il rilancio in aree della provincia segnate dall’indebolimento del tessuto produttivo ed economico. L’edizione 2014 interesserà Pianura, Valle Seriana, Valle Brembana e Valle Imagna. Alle imprese partecipanti (sono a disposizione 57 posti) saranno erogate consulenze specialistiche 3 9 770393 750004 è poco da stupirsi nel fatto che la società dove si uniranno Fiat e Chrysler sotto il fantasioso acronimo Fca (Fiat Chrysler Automobiles) non avrà passaporto italiano, ma sede legale in Olanda e residenza fiscale in Gran Bretagna. Il gruppo aveva già compiuto un’operazione quasi fotocopia, l’anno scorso, con la nascita di Cnh Industrial dalla fusione di Fiat Industrial (veicoli industriali, compresa Iveco) e Cnh (macchine agricole). Lo stesso destino per l’automobile, con una fusione transfrontaliera, era insomma nella logica delle cose. Il problema adesso non è che l’Italia non possa più vantare formalmente un’industria automobilistica nazionale (anche se appare ridicolo considerare Fiat-Chrysler un’azienda olandese o inglese considerato che in quei paesi non produce una sola vettura), ma il fatto che un grande gruppo abbia la sua convenienza ad andarsene dall’Italia. C’è il rischio, insomma, che dopo la delocalizzazione produttiva ci sia anche la delocalizzazione dei quartieri generali, smentendo 3 a pagina Le strutture ricettive bergamasche sono, per 21 mila utenti, migliori per diverse aspetti di quelle di grandi città e capitali europee, da Londra a Vienna, da Parigi a Berlino e, in Italia, surclassano Venezia, Milano, Roma e Firenze. Parola di Trust You, standard della reputazione on line adottato in Svizzera, Germania e Austria. Bergamo si conferma sostanzialmente stabile quanto all'indice di occupazione delle camere, con maggiori presenze da martedì a giovedì, sempre più riequilibrate dalla crescita di turisti nel fine settimana. Nel complesso il sistema turistico bergamasco regge, ma è chiamato a fare alcune importanti riflessioni a partire dall’erosione delle tariffe che non porta alcuna crescita, ma anzi danneggia l’intero sistema in una controproducente gara al ribasso. Anche perché le tariffe a Bergamo sono ferme da dodici anni. Come avverte allarmato Giovanni Zambonelli, presidente degli Albergatori Ascom, "oggi si fa davvero fatica a quadrare i bilanci”. ravaschio C' 40005 13 gratuite in base ai bisogni emersi dai check up. Il progetto è realizzato con il coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria. «Aumentare e rinnovare le proprie competenze è l’unica strada per resistere di fronte ad un mercato in cui la domanda è sempre più attenta e selettiva e l’offerta è sempre più ampia – rileva il vicedirettore dell’Ascom Oscar Fusini -. Se un tempo poteva sembrare un plus, oggi la qualificazione è una necessità per la sopravvivenza». La corsa al ribasso frena la crescita e danneggia l’intero comparto. Zambonelli (Ascom): «Sempre più difficile far quadrare i conti» Quando il fisco spinge le aziende all'estero segue a pagina ► a pagina 5 Alberghi, sistema a rischio con l'erosione delle tariffe [ Dopo il caso Fiat-Chrysler ] di stefano 9 Con i Progetti Territoriali, la Camera di Commercio porta le iniziative in quattro aree della provincia. Fusini (Ascom): «Ampliare le competenze unica strada per resistere» Zapperi segue a pagina ► a pagina Rilancio delle Pmi, il supporto arriva “a domicilio” Dietro gli insulti il vuoto programmatico di cesare 9 Artigiani, in via Torretta cresce la “casa” degli artisti Pubblici esercizi Fipe: «Il contratto tenga conto della fase critica delle aziende» Moretti: «La Federazione sta mettendo a punto una piattaforma che recepisce le esigenze di produttività delle imprese». «La Riforma Fornero? Ha complicato le cose» ► a pagina 4 ► alle pagine 6 e 7 IL poLemICo di Marco ciMMino Il mio grido disperato contro un Paese che va in malora Q uesto è un Paese di matti. Di matti irrimediabili. Uno sconcertante caos, in cui succede tutto, tranne che qualcosa di logico, di onesto, di normale. Dovrei scrivere un articolo al giorno, per tratteggiare, sia pure sommariamente, l’incalcolabile abisso che inghiotte le speranze e le energie dei pochi Italiani normali: quelli che lavorano seriamente, che non hanno tempo da perdere in stupidaggini, che pagano sempre, ovunque e comunque, per tutta la gran massa di fanigottoni, di dementi, di perdigiorno, di chiacchieroni e di disutili. Esagero? Giudicate voi se sia esagerare il lamentarsi di sprechi insensati, di marchiani errori, di una stupidità gestionale divenuta, ormai, misura lineare del nostro declino. Basterebbe il caso Mastrapasqua per far venire da vomitare ad un cannibale: il pensiero di uno così alla guida dell’Inps grida vendetta al cospetto di Dio! segue a pagina 2 Fogalco è la cooperativa fidi dell'Ascom di Bergamo che rilascia garanzie fidejussorie su linee di credito a breve, medio e lungo termine per: Investimenti (Innovazione - Ristrutturazione - Acquisto muri - Automezzi - Attrezzature - Arredi - Sicurezza) Liquidità (Acquisto merci - Ristrutturazione debito - Fidi di cassa - SBF - Anticipo fatture) 2 la Rassegna 6 febbraio 2014 Il polemIco PUNTI DI VISTA PUNTI DI VISTA Il mio grido disperato contro un Paese che va in malora Franco Frigeri di di Franco Frigeri COMMENTI www.larassegna.it seguici su PUNTI DI VISTA PUNTI DI VISTA PUNTI DI VISTA PUNTI DI VISTA Visita il sito Direttore responsabile: Giuseppe Ruggieri In redazione: Anna Facci Grafica: Andrea Locatelli Direzione e redazione: via Mazzini, 24 - 24128 Bergamo - tel. 035 213030 - fax 035 224572 E-mail: [email protected] Web: www.larassegna.it Editrice: La Rassegna Srl PUNTI DI VISTA fondata nel 1906 [email protected] (commenti su www.larassegna.it) PUNTI DI VISTA Ma più ancora, andrebbe preso e giustiziato senza processo quello che ce l’ha messo uno come Mastrapasqua, con quel bel curriculum vitae, in quel posto. Ma non di questo voglio dire: c’è un altro rospaccio che devo sputare subito, se non voglio scoppiare. Avete presente le infinite geremiadi sulla sicurezza che, con andamento ciclico, affliggono le pagine dei giornali locali, i dibattiti politici e, dulcis in fundo, le cicalate da blog della ridente mesopotamia orobia? Le telecamere, i vigili di quartiere, le pattuglie, le ronde: sì, no, boh, forse, già, ma… Se chiedi più sicurezza, sei un veterofascista con smanie reazionario-persecutorie: Bergamo ha da essere libera e bella, insomma. Se, viceversa, te ne impipi dell’argomento, sei un fiancheggiatore, un tupamaro, un drogato, un pericolosissimo basista della microcriminalità. E, fin qui, poco ci sarebbe da aggiungere: il popolo è ondivago e passionale nei suoi giudizi, specie se, anziché essere popolo, è sesquiplebe. Il punto è che tutti, ma dico proprio tutti, lamentano la scarsità di mezzi delle forze dell’ordine: organici striminziti, mezzi obsoleti, fondi risicati. Perfino la benzina pare fare difetto a quei poveretti cui è affidata la nostra sicurezza e che, lo dico a scanso di equivoci, meritano tutta la nostra stima e gratitudine. E, allora, da dove diavolo saltano fuori quelle decine di furgoni nuovissimi, quelle automobili lucenti, quei lampeggianti sfavillanti, che domenica giravano avanti e indietro per Bergamo? Sì, proprio quell’esercito in assetto da battaglia che ha accolto, accompagnato allo stadio e poi riaccompagnato i tifosi del Napoli, che erano venuti fin quassù a sostenere la squadra del cuore: quale prestigiatore ha tirato fuori dal cilindro centinaia di agenti, tra Guardia di Finanza e Polizia, decine e decine di mezzi, la benzina per farli andare a spasso, gli elicotteri, le palanche? Insomma, chi paga? Ve lo dico io: noi paghiamo. Noi che non spaccheremmo uno stuzzicadenti altrui, che non imbratteremmo nessun muro, che non insulteremmo nessuno e massime per undici giovanotti in braghette che inseguono una palla: noi, come sempre, paghiamo. E non soltanto i furgoni, gli straordinari degli agenti, la benzina: paghiamo soprattutto perché quei mezzi, quegli uomini, quel tempo, vengono sottratti ad attività centomila volte più importanti e serie che fare da balia ad un gruppo di imbecilli facinorosi. Sono tolti dalle strade, dove i nostri figli rischiano la pelle, dagli interventi in caso di furti, dal presidio del territorio. Non ci sono soldi, non ci sono mezzi, non ci sono uomini: però, per una partita di pallone o per fare da scorta a qualche superfluo politicante, i mezzi, chissà come, si trovano sempre. E noi paghiamo: sempre, ovunque, comunque. Adesso ditemi: ho il diritto di essere incazzato come un bufalo oppure no? E questo è o non è un Paese indegno di dirsi civile? Un posto in cui hanno più importanza i giochi delle cose serie, che rinuncia alla sicurezza ma non rinuncerebbe mai alla partita di football, che penalizza la gente perbene e coccola gli imbecilli, gli inetti, gli asociali. Vai al diavolo, Italia: tu non sei più la mia Patria. Quella era un Paese gentile, in cui una natura meravigliosa era felicemente educata dalla mano delicatissima e sapiente dei nostri antenati: un Paese che aveva pregi e difetti, ma che non dimenticava mai la propria umanità, il pacato buon senso contadino, la cordialità. Oggi, siamo una jungla, piena di bertucce urlanti: ognuno, insensatamente, proteso a gridare più forte degli altri, per affermare il proprio minuscolo ego, io, io, io! Nel frattempo, mentre, sui rami, i gibboni e i macachi litigano per una banana, stiamo cascando a pezzi, esattamente come le nostre cattedrali, i nostri monumenti i nostri capolavori artistici: metafora della decadenza definitiva di un mondo, che farebbe piangere il cuore, se ce ne rimanesse uno. Ma, tanto, a questi umanoidi cosa volete che importi della crisi economica, culturale, civile? A loro basta che Pincopalla faccia goal: gli basta poter strillare ai ranguttani dall’altra parte dello stadio i loro insulti ritmati: io darei anche loro dei tronchi cavi su cui battere con degli ossi spolpati, affinché l’illusione di essere al cospetto di primati in conclave fosse piena e completa. Badate: il mio non è il disprezzo un po’ snob dell’intellettuale per la gente semplice. Io la gente semplice la rimpiango con tutto il cuore. E non si tratta di disprezzo, ma di rabbia: l’intellettuale non c’entra, qui parla il cittadino. Derubato, truffato, ingannato. Quello che paga fino all’ultimo centesimo di tasse, sperando che i suoi sacrifici servano a qualcuno che sta peggio oppure a migliorare lo scandaloso livello dei servizi pubblici: e scopre, con inutile indignazione, che, invece, i suoi soldi servono a pagare lo stipendio dei Mastrapasqua o a mantenere l’ordine in una partita di calcio, minacciata da quattro esagitati. E quel che più mi manda in bestia è il fatto che non ci possiamo fare nulla, perché chi comanda sono gli altri. Le scimmie. PUNTI DI VISTA PUNTI DI VISTA dalla prima pagina La correzione di rotta dell’Ue La tenuta del progetto europeo dipende da una radicale correzione di rotta della politica dell’Ue. L’ultima occasione utile è la presidenza italiana nel secondo semestre di quest’anno, dopo la prevista ondata populista che travolgerà il Parlamento di Strasburgo eletto nella prossima primavera. La presidenza italiana deve provare a mettere ciascun governo e classe dirigente nazionale di fronte alla realtà e prospettare l’alternativa, non come ricatto, ma come inevitabile conseguenza della deprimente continuità politica dei vertici di Bruxelles. L’alternativa alla svolta nella rotta di politica economica è la rinegoziazione degli impegni sottoscritti. Infatti, è impossibile raggiungere gli obiettivi di riduzione del debito pubblico in un quadro di stagnazione di medio-lungo periodo. La agognata crescita sufficiente a rianimare l’occupazione è irraggiungibile lungo la rotta attuale. La retorica professione di ottimismo sulla ripresa in arrivo si infrange sugli scogli di una economia sempre boccheggiante, in perdita di base produttiva e in continua emorragia di lavoro. Una ripresa in grado di riassorbire la disoccupazione non è in vista. E’ frutto di subalternità culturale l’insistente richiesta al governo di uno shock positivo per la nostra economia. L’odierna rotta dell’eurozona inibisce a qualunque governo nazionale la realizzazione di politiche in grado di determinare la agognata ripresa. E’ un dato di realtà, non una valutazione politica. Insistere su questa strada vorrebbe dire fallire. Il significato della leadership politica La corrida intorno alla legge elettorale ha rimesso in gioco l’importanza della leadership politica come elemento centrale della democrazia rappresentativa. Oggi il leader è diventato il tramite con i cittadini, il portavoce che propone una visione politica e attrae il consenso. Questo sviluppo ha portato a una straordinaria enfasi sulle capacità comunicative del leader nonché sulle tecniche di marketing politico predisposte a esaltare e, in una certa misura, anche a forgiare questa capacità. Oggi un leader efficace deve saper valorizzare la propria immagine su tutti i mezzi di informazione, dalla televisione ai social network. Deve saper creare i cosiddetti “eventi mediatici”, quelli che attirano l’attenzione della stampa e si proiettano al centro del circuito politico mediatico come “fatti del giorno”. Infine, deve essere capace di occupare anche spazi non prettamente politici, come i talk-show e la stampa popolare. Tuttavia, l’efficacia di queste operazioni di costruzione della leadership non dipende solo dal possedere o meno una lista di qualità o dall’imparare una serie di accorgimenti. Dipende in gran parte dal rapporto tra il leader e i suoi seguaci e dalla capacità di sviluppare un senso di identità collettiva che rafforza negli individui l’autoconsapevolezza e il senso di efficacia. Si può affermare che se il successo elettorale di un leader politico sta nell’elaborare una visione con la quale convincere i cittadini sia con argomenti razionali sia attraverso sollecitazioni emotive, l’efficacia e i risultati della sua leadership si misurano nel tempo soprattutto in base al tipo di interazione con i sostenitori, alla capacità di ispirare e di far emergere qualità e risorse partecipative altrimenti inutilizzate. Qualunquisti per forza maggiore La normalità è uno stato d’emergenza. Mettiamoci nei panni di un qualunque cittadino che così la vive, sempre frastornato dalla politica e dai media e dunque sempre in bilico tra una verità e una contro verità sullo stato generale delle cose. Uno gli dice è bianco, l’altro gli dice è nero e questo ogni giorno. Come farà a vivere sul filo di queste doppie verità, senza perdere la fiducia non solo in sé stesso, ma sulle sorti del mondo? Se legge i giornali, ogni giorno i giornali smentiscono quello che avevano detto il giorno prima perché ogni giorno qualcuno dice che qualcun altro ha smentito, non ha capito niente della situazione, c’è sempre qualcuno che “sbaglia” e i giornali che possono fare? Riferiscono, riportano il parere, l’opinione e l’affermazione. Lui si domanda: ma chi sbaglia, da quale punto di vista sbaglia? E chi è che sbaglia? Nessuno può rispondere. E tutto, così gli pare, avviene sopra la sua testa. Inoltre l’uomo comune deve difendersi dalla pletora di cortigiani dei due campi avversari, anzi dei tanti dei troppi campi avversari, che straparlano da una parte e dall’altra. Conduttori, cantautori, comici, vignettisti, sindacalisti, intellettuali, artisti, scrittori, giornalisti tutti schierati, tutti arrabbiati, l’uno contro l’altro armati e lui, il poveruomo, come fa a districarsi? Tutto questo rende in televisione perché fa aumentare gli indici di ascolto. E ha raggiunto anche il nostro uomo che se ne sta a casa a guardare e si libera, mentre guarda la trasmissione, di tutti i suoi pensieri di rivalsa. A questo punto si direbbe che il nostro uomo è un qualunquista. Può darsi, perché troppe circostanze lo hanno ridotto così o forse perché qualunquista è diventata la politica, il discorso pubblico e quello televisivo. Sede legale: via Borgo Palazzo, 137 - Bergamo Presidente: Ivan Rodeschini Registrazione: Tribunale di Bergamo n. 185 del 20/02/1950 Abbonamenti: via Borgo Palazzo, 137 - Bergamo tel. 035 4120304 - fax 035 4120149 Abbonamento: annuale € 41 pagabile con bonfico bancario in favore di “La Rassegna Srl” presso Banca Popolare di Bergamo, Filiale di Bergamo Clementina IBAN: IT79M0542811111000000060227 Stampa: Sigraf spa - via Redipuglia, 77 24047 Treviglio (Bg) - tel. 0363 300330 - fax 0363 343282 Pubblicità: La Rassegna Srl Pubblicità, via Mazzini, 24 - 24128 - Bergamo, tel. 035 213030 - [email protected] Spedizione in abbonamento postale la Rassegna 6 febbraio 2014 3 COMMENTI La deriva dei griLLini Dietro gli insulti, il vuoto programmatico dalla prima pagina il modo in cui si rapportano ai colleghi e a chi ricopre ruoli istituzionali. La forma conta, per carità. Ma è la sostanza che è debole. E’ sulla preparazione politica che bisogna soffermarsi, sulla capacità di condurre la partita secondo le regole (naturalmente con la propria strategia), sul modo stesso di concepire la democrazia. Si capisce che i grillini fondino la loro ragion d’essere sulla diversità, o meglio ancora sulla alterità rispetto al resto del panorama politico. E’ stato tale e tanto il cattivo esempio degli “altri” che non può non essere legittimo aspirare ad un cambiamento netto e radicale. Anche nei toni, oltre che nei modi. Purché non si pensi di sostituire un medico disonesto con un apprendista stregone. Se il compito è curare, serve qualcuno che proponga una medicina nuova, più adeguata, più efficace di quella precedente che si è rivelata perniciosa. Ma se il nuovo camice bianco si riduce a enunciare paroloni da neo-lingua o a somministrare pozioni improbabili, beh viene il dubbio che forse conveniva rimanere nel vecchio regime. Detto in altri termini, Grillo e i suoi seguaci ad un anno di distanza dal clamoroso exploit alle elezioni non hanno ancora mostrato di poter essere davvero un’alternativa. Il loro rinchiudersi nelle moderne liturgie della società telematica sembra più un modo di evitare la competizione vera che una linea politica in grado di dare le risposte che i cittadini attendono. Il mito della purezza, dell’incontaminazione che cosa ha prodotto finora? Che le regole, anche dopo iL caso Fiat-chrysLer Quando il fisco spinge le aziende all’estero quelle nuove (vedi la legge elettorale chiamata “Italicum”), le fanno gli altri. Forse, invece di stare sulla riva del fiume ad aspettare che passi il cadavere della vecchia politica (strategia che Bossi ha dimostrato essere fallace) potrebbe essere più produttivo mettere le carte sul tavolo costringendo tutti a fare altrettanto. A meno che, ecco il dubbio, quel che manca è anzitutto un proprio corredo programmatico. Vien facile pensarlo quando nell’ennesimo referendum online gli attivisti del Movimento 5 Stelle hanno mostrato di gradire un ritorno al proporzionale. Il sistema elettorale che ha fatto deflagrare la Prima Repubblica, che portava a cambi di governo ogni tre mesi, che ha impedito al Paese di stare al passo in Europa. Praticamente, ciò che si vorrebbe è un ritorno al passato, un autentico salto nel buio. Ecco ciò che deve preoccupare. Non le parolacce, non i modi sgarbati. Quelli impressionano solo le anime belle. Cesare Zapperi (commenti su www.larassegna.it) dalla prima pagina quella precisazione, in verità non sempre convincente, che ha giustificato tante aperture di aziende italiane all’estero: si spostano le braccia, ma si tiene a casa la testa. Si è visto poi che spesso, dopo un po’ di tempo, la testa, non più collegata e vincolata al resto del corpo, si ricongiunge alle braccia o comunque se ne va dove trova le condizioni migliori, come è il caso di Fiat. Purtroppo in Italia non ci si preoccupa di fare in modo che le condizioni migliori si trovino qui. Così come ci si lamenta del fatto che la Fiat se ne vada all’estero più che di preoccuparsi delle ragioni per cui non voglia restare. Il presidente della Fiat John Elkann spiega che Fca avrà la nuova sede fiscale in Gran Bretagna per attrarre gli investitori americani, confermando come il “made in Italy” in certi ambienti, a partire da quelli finanziari, non sia un valore, nonostante quello che ci continuiamo a raccontare. E’ sicuramente un svantaggio dal punto di vista fiscale. Il gruppo naturalmente continuerà a pagare le imposte nei Paesi in cui opera. Quindi se produrrà a Mirafiori, Melfi, Cassino, Grugliasco o Maranello - lo si ca- Centro di mediCina dello sport Direttore sanitario: Dr. Marco Moretti • visited’idoneitàagonistica • cardiologiadellosport • certificatiperattivitàsportiva nonagonistica • traumatologiadellosport • terapiefisiche • terapiemanuali • riabilitazione posturaleglobale • valutazione funzionaledell’atleta pirà meglio con il piano industriale annunciato per maggio -, continuerà a pagare tasse per la produzione italiana, così come sulle vendite, sempre minori, sul mercato italiano. Però il cambio di residenza fiscale dovrebbe comportare che il luogo in cui verranno prese le decisioni del gruppo, la super-stanza dei bottoni, sarà il Regno Unito. Quindi, a quanto si può capire, l’Italia perderà le imposte sui redditi distribuiti agli investitori non italiani e quelle relative agli attivi, partecipazioni incluse, non riferibili fiscalmente all’Italia. Oltre alle imposte associate alle persone che faranno parte della stanza dei bottoni. E la ragione per cui questo avviene è che per queste attività il trattamento fiscale in Italia non è favorevole. Purtroppo, senza che la politica se ne preoccupi più di tanto, il sistema fiscale incentiva la delocalizzazione delle aziende. E questo alimenta il solito circolo vizioso: minore produzione vuol dire minore occupazione e quindi minor gettito fiscale che se si copre con un aumento della pressione fiscale comporta un ulteriore incentivo alla delocalizzazione. Una recentissima ricerca realizzata da Prometeia e dall’Osservatorio dell’Università Bocconi indica che la pressione fiscale italiana “tutto compreso” per le imprese al poliambulatorio S. aleSSandro medicina e benessere odontoiatria ginecologia ■ oculistica ■ ecografia ■ chirurgia estetica ■ ■ C O N V E N Z I O N AT O www.medsportsa.it - tel. 030 7401866 Beppe Grillo via J.F.Kennedy, 44 Palazzolo sull’Oglio (Bs) tel. 030.7300861 www.s-alessandro.it ampio parcheggio gratuito 52%, già un’enormità rispetto a molti Paesi diretti concorrenti, è il frutto di una media, con circa la metà delle aziende che pagano il 30% e l’altra metà che supera l’80% del reddito imponibile. In questo caso l’evasione non c’entra. Il divario è dovuto al fatto che paga meno chi produce all’estero e paga di più chi continua a lavorare in Italia, per effetto dell’Irap e dell’Imu. Dato che chi non produce in Italia non ha forza lavoro su cui pagare l’Irap e non ha stabilimenti su chi pagare l’Imu, ne deriva un incentivo a produrre all’estero e un disincentivo agli investimenti stranieri. Considerato che la scienza delle finanze ha come obiettivo quello di apportare risorse alla macchina pubblica, ma è anche l’occasione per effettuare ridistribuzione della ricchezza e dare un indirizzo alla politica economica, si può ben capire come il nostro legislatore sia stato quantomeno poco lungimirante e abbia contribuito a farci perdere in termini di competitività rispetto a Paesi che hanno scelto politiche tributarie (e non solo) più favorevoli alle aziende e in particolare alle holding. Le ragioni del cambio di nazionalità della Fiat in olandese o in inglese sono tutte qui. Stefano Ravaschio (commenti su www.larassegna.it) anima sportiva allo stato puro di dott. Alberto Duilio Schivardi • valutazionefunzionaleepreparazioneatleticasport diresistenza(ciclismo,corsa,nuoto,triathlon) • preparazioneatleticasoggettiDiabete1°tipo • fitnessmetabolicopersindrome metabolicaediabete2°tipo • dietaazona personaltrainer • rieducazioneposturaleglobale decompensatametodoPancafit® • rieducazionemotoriapost infortunio/interventochirurgico • massaggimiorilassanti tel. 338 9218448 - mail: [email protected] 4 la Rassegna 6 febbraio 2014 L'INTERVISTA Pubblici esercizi, «Il contratto deve tener conto del momento difficile delle aziende» Silvio Moretti (Fipe): «Dopo la disdetta del Ccnl, la federazione sta mettendo a punto una piattaforma che recepisce le esigenze di produttività delle imprese». «La fase è critica e la Riforma Fornero ha solo complicato il quadro». «L’apprendistato? Strumento indispensabile, ma il suo utilizzo è troppo problematico» di laura Bernardi locatelli Silvio Moretti, direttore delle Relazioni sindacali e formazione di FIPE, affronta il tema lavoro, tra poche luci e molte ombre, dal bilancio più che negativo della Riforma Fornero agli ostacoli che frenano il ricorso all’apprendistato. Non manca uno sguardo in prospettiva, a partire dalle azioni che vanno intraprese per supportare le imprese del settore e un commento al Jobs Act. Qual è lo stato di fatto del rinnovo del contratto del turismo? “Per quanto riguarda le aziende di pubblico esercizio, il Contratto del Turismo non è ancora stato rinnovato. Lo scorso 28 ottobre la Fipe, ha comunicato alle Organizzazioni sindacali nazionali di settore il recesso/disdetta dal Ccnl per i dipendenti di aziende del settore turismo del 20 febbraio 2010, con effetto dal 1° maggio 2014. A questa decisione, avvenuta non senza sofferenza, si è giunti dopo aver constatato l’impossibilità, al momento, di sviluppare un confronto con le Organizzazioni sindacali dei lavoratori, che abbia come obiettivo di giungere ad un recupero dei costi attraverso un miglioramento della produttività, punto di partenza ineludibile per qualsiasi ipotesi realistica ed equilibrata di soluzione alla grave crisi che il settore sta attraversando”. Quali sono le prospettive? “Nel nostro settore il fattore lavoro costituisce una risorsa di assoluta priorità per la gestione e il successo d’impresa, più che in altri comparti produttivi, essendo la componente del servizio un elemento fondamentale dell’offerta. Da ciò scaturisce l’esigenza di portare il tema del lavoro al centro delle riflessioni di politica, parti sociali e opinione pubblica. Le imprese stanno affrontando la crisi con senso di responsabilità ma l’impegno delle aziende deve confrontarsi con un contesto normativo e contrattuale adeguato alle nuove esigenze del mercato, finalizzato cioè a garantire la redditività delle imprese. Pertanto, per le aziende sono fondamentali interventi per aumentare la produttività, rimodulando gli elementi contrattuali che prevedono la maturazione di retribuzione non in presenza di ore lavorate, migliorando il rapporto tra prestazione diretta ed oneri indiretti e differiti”. Quali sono le azioni che Fipe intende intraprendere? “Fipe ha elaborato una sua piattaforma che intende discutere con le Organizzazioni sindacali senza pregiudiziali. Saranno gli organi federali a decidere tempi e modi per riprendere il percorso negozia- le. L’auspicio è che le organizzazioni sindacali dei lavoratori sappiano superare le posizioni fin qui espresse, agevolando il ripristino di un positivo livello di confronto sulle gravi problematiche del settore. Nel contempo la federazione sta mettendo a punto una piattaforma che recepisce le esigenze di produttività delle aziende e comunque, prima del 30 aprile 2014, in mancanza di rinnovo del Ccnl verranno fornite a tutti gli associati le necessarie istruzioni”. Quale è il bilancio a un anno e mezzo dalla Riforma Fornero? “Il bilancio è assolutamente negativo. Non era una riforma da fare in un periodo di gravissima difficoltà economica ed i risultati si sono visti. Sono aumentati costi per le imprese (contributi contratti a termine, ASPI e miniASPI e via dicendo). E non è ancora finita: tra poco partiranno i fondi bilaterali per il sostegno del reddito con nuovi costi per le imprese. Sul fronte della flessibilità in entrata, l’impostazione della legge, assolutamente restrittiva, ha fatto il resto con una disoccupazione che non accenna a diminuire e le imprese che, prima di fare un assunzione, qualora se ne presenti la necessità ci pensano dieci volte”. Come valuta il Jobs Act e il contratto unico? “Aver riportato al centro dell’attenzione il tema delle riforme del lavoro è estremamente importante, purché non si prosegua nell’azione di “penalizzazione” di tutte le altre forme di lavoro che non sia il contratto a tempo indeterminato. In questo senso il contratto unico rischia di riportare indietro le lancette dell’orologio, riproponendo una visione di stampo fordista che mal si coniuga con i cambiamenti in atto che vedono il settore dei servizi Silvio Moretti e del turismo di gran lunga prevalere sui vecchi modelli industriali, senza che gli vengano fornite tutte le opportunità di cui avrebbe bisogno, soprattutto, senza penalizzare i contratti flessibili. C’è bisogno di una “cassetta degli attrezzi”, sia per rispondere alle specifiche esigenze delle imprese dei diversi settori economici, sia per favorire tutte le opportunità di impiego non appena si presentano sul mercato. Se la riforma del lavoro finalmente riuscirà a porre mano ad una riforma dei servizi pubblici per il lavoro, affrontando una volta per tutte le politiche attive che devono sostenere l’occupazione, anche quella flessibile, avrà raggiunto un obiettivo, condiviso ed importante”. Quali sono le attività intraprese a livello governativo per l’imprenditoria? “Le principali azioni intraprese vanno nella direzione di operare per una riduzione del costo del lavoro, assicurare una flessibilità adeguata all’organizzazione del lavoro e all’evoluzione del mercato e una semplificazione della burocrazia, in generale e della gestione dei rapporti di lavoro. Un imprenditore impegna almeno due ore al giorno della sua attività per stare dietro a tutte le incombenze amministrative e burocratiche. Si è poi posto l’accento sulla riduzione delle tasse necessaria per sostenere e rivitalizzare la fiducia delle famiglie, ancora in calo le trattative in stallo Stoppani: «La crisi sta incidendo drammaticamente sui ricavi» In relazione alla sigla dell’accordo per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro di settore da parte delle sole associazioni del turismo all’aria aperta e degli alberghi, ma non da Fipe per i 250mila pubblici esercizi e da Fiavet per le agenzie di viaggio, Lino Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, ha dichiarato: “L’interruzione delle trattative per il rinnovo del Ccnl e il successivo recesso, comunicato alle organizzazioni sindacali, a decorrere dal prossimo primo maggio sono il segno dello stato di sofferenza che le nostre imprese vivono da oltre tre anni. La crisi ha cancellato 27mila tra bar, ristoranti, pub e discoteche per effetto di una significativa riduzione dei ricavi ma anche per la cre- scita di un abusivismo commerciale che ha raggiunto oramai la cifra record di 5 miliardi di euro. In queste condizioni solo un contratto all’altezza della gravità del momento può essere sottoscritto e applicato dalle imprese che rappresentiamo”. Fipe-Confcommercio chiede interventi ben più incisivi sugli istituti contrattuali che generano retribuzione in assenza di ore lavorate e che influiscono su produttività e redditività delle imprese. “Solo così - conclude Stoppani - riteniamo possibile impegnare le imprese associate al rispetto di obblighi contrattuali che riguardano oltre 680.000 lavoratori pari al 70% dell’occupazione dipendente dell’intero settore turistico”. a dicembre 2013, attraverso un progetto credibile di riduzione del carico fiscale il cui attuale livello è incompatibile con qualsiasi prospettiva di ripresa. Vanno poi individuate misure maggiormente incisive, così come andrebbero rese maggiormente fruibili le misure previste per le Mpmi, internazionalizzazione e start-up innovative, ricerca, digitalizzazione delle imprese, accesso al credito, misure di contrasto al lavoro sommerso ed irregolare”. Quali sono le prospettive del 2014 per il turismo? Quali le risposte e le azioni attese dal comparto? “Il momento è particolarmente difficile. I dati sono sotto gli occhi di tutti. I consumi delle famiglie nel settore nel 2012 hanno avuto una contrazione dell’ 1,9%, pari a 1,2 miliardi di euro, e i dati, non ancora definitivi del 2013, attestano un’ulteriore flessione dell’1,3%. Sono calate le presenze turistiche nel 2012 (-6,4%, per ridimensionamento della domanda interna) con un’ulteriore flessione relativa al 2013 intorno al 5%. E’ calata sensibilmente la produttività del settore negli ultimi dieci anni, mentre aumenta la concorrenza sleale effettuata da una miriade di soggetti che usufruiscono di agevolazioni fiscali, tributarie ed amministrative. Non vanno meglio le cose sui dati relativi alla nati-mortalità delle imprese di ristorazione. Solo nei primi nove mesi del 2013, il saldo negativo tra aperture e chiusure è pari a 6.219 imprese. Occorre sviluppare ma soprattutto dare attuazione ad un vero piano sul Turismo che, comprenda tutte le componenti di esso e possa costituire un’opportunità per favorire lo sviluppo del settore, valorizzare l’enogastronomia, consentire un più facile accesso al credito alle piccole imprese, affrontare i problemi legati all’abusivismo che generano concorrenza sleale nel settore della ristorazione, con l’apertura di falsi circoli privati ed agriturismi, il cui volume d’affari a livello nazionale è pari a 5 miliardi di euro”. L’apprendistato resta ancora un contratto appetibile? Come porre al centro dell’attenzione l’ accesso al lavoro degli under 29? “L’apprendistato resta per il settore turismo e dei pubblici esercizi in particolare uno strumento indispensabile, a riprova anche delle elevate percentuali di conferma dei giovani che vengono impiegati dalle imprese con questo strumento contrattuale. Indubbiamente, per quanto riguarda il ricorso all’apprendistato, i numeri sono un po’ in calo ed i motivi vanno ricercati, oltre che nella difficile e perdurante crisi economica, anche nelle difficoltà che le imprese incontrano nell’utilizzo. C’è ancora troppa formazione teorica, soprattutto quella pubblica, e mancano le strutture per effettuarla. Le imprese non si sentono sicure e sono preoccupate dal fatto che possano cambiare le regole in corsa”. la Rassegna 6 febbraio 2014 5 Imprese, ricette su misura per il rilancio Nell’edizione 2014 i Progetti Territoriali di Bergamo Sviluppo sono dedicati a quattro aree: Pianura, Valle Seriana, Valle Brembana e Valle Imagna. Per 57 aziende a disposizione consulenze specialistiche gratuite in base ai bisogni emersi dai check up Tra le molteplici forme di supporto messe in campo dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzate dalla sua azienda speciale Bergamo Sviluppo, i Progetti Territoriali sono quelli che raggiungono le pmi nei luoghi in cui operano e le prendono per mano, accompagnandole in percorsi di crescita e consolidamento. Questa modalità di intervento è nata nel 2006 dalla volontà di ricercare strade per il rilancio in aree della provincia, prime fra tutte le Valli, segnate dall’indebolimento del tessuto produttivo ed economico. Negli anni, anche per via delle crescenti difficoltà intervenute con la crisi, il percorso si è evoluto, ampliando i territori coinvolti, passando dal solo settore artigianale a tutto il sistema imprenditoriale e inserendo iniziative per aspiranti e neo-imprenditori. L’edizione 2014, che prosegue lungo questa direzione, interesserà quattro aree - Pianura, Valle Seriana, Valle Brembana e Valle Imagna - attraverso un insieme di azioni. Alle imprese partecipanti, in particolare, saranno erogate consulenze specialistiche gratuite, progettate in base ai bisogni riscontrati e condivisi in ogni azienda nel corso di incontri diretti, con l’obiettivo di superare situazioni di difficoltà ed intraprendere un progressivo percorso di sviluppo o rilancio competitivo. L’iniziativa verrà presentata in sei focus-group di animazione locale, che permetteranno di raccogliere problematiche ed esigenze e di selezionare le imprese da accompagnare (in totale saranno 57: 20 nell’area della Pianura, 15 in Val Seriana, 12 in Val Brembana e 15 in Valle Imagna). Accanto al supporto singolo, sono previste attività dedicate al contesto imprenditoriale di ciascun territorio, come percorsi formativi, incontri su temi specifici (dall’innovazione al controllo di gestione, dal marketing all’aggregazione) e giornate di orientamento sul mettersi in proprio. Il percorso partirà a metà febbraio per concludersi a dicembre. foto Galizzi G. - www.valbrembanaweb.com I prImI appuntamentI Ecco il calendario dei focus group di presentazione e sensibilizzazione. La partecipazione costituirà titolo preferenziale per l’accesso da parte delle aziende alle successive fasi del progetto. • lunedì 17 febbraio – Treviglio (sede della Cassa Rurale Banca di Credito Cooperativo di Treviglio, via C. Carcano 6) • giovedì 20 febbraio – Leffe (Comune di Leffe, via Papa Giovanni XXIII 8) • lunedì 24 febbraio - Piazza Brembana (sede della Comunità Montana Valle Brembana, via Tondini 16) • giovedì 27 febbraio - Sant’Omobono Terme (sede della Comunità Montana, via Vittorio Veneto 90) • lunedì 3 marzo - Clusone (sede della Comunità Montana Valle Seriana, via Sant’Alessandro 74) • giovedì 6 marzo - Romano di Lombardia (sede della Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo, via G. B. Rubini 2). Per tutti gli incontri l’orario è dalle 20.30 alle 22.30. Per informazioni: Bergamo Sviluppo, via Zilioli 2, Bergamo (tel. 035 3888011 – fax 035 247169 - [email protected]. it – [email protected]). ASSEMBLEA DEI SOCI 50&PIÙ lunedì 17 marzo 2014 50&Più di Bergamo indice lunedì 17 marzo alle ore 12 in prima convocazione e alle ore 15 in seconda convocazione presso la sede provinciale di Bergamo via Borgo Palazzo 137 l’Assemblea annuale dei soci per discutere il seguente ordine del giorno: ■ nomina del Presidente dell’assemblea e di due scrutatori; ■ lettura e approvazione verbale della seduta precedente; ■ relazione del Presidente; ■ approvazione del conto consuntivo 2013 e preventivo 2014; ■ rinnovo ■ varie Consiglio Direttivo Provinciale; ed eventuali. Ogni socio ha diritto a un voto e può ricevere fino a un massimo di due deleghe di altri soci della stessa associazione provinciale. il presidente Giuseppe Capurro Fusini (Ascom): «Ampliare le competenze è l’unica strada per resistere» A caratterizzare le iniziative della Camera di Commercio è la stretta relazione con le associazioni di categoria provinciali, che prendono parte alla costruzione dei percorsi e sono partner nella promozione e, in certi casi, anche nell’erogazione dei servizi, in un’ottica che vuole integrare e ottimizzare le proposte nei confronti delle aziende. Succede anche nei Progetti Territoriali, che coinvolgono le organizzazioni nell’informazione e sensibilizzazione delle imprese e, visto il taglio locale, si avvalgono inoltre del supporto di Comuni, Comunità montante ed altre realtà del territorio. «Sono interventi sul territorio e come tali in linea con degli obiettivi della nostra organizzazione, che già da tempo ha puntato sul potenziamento delle delegazioni in provincia per essere più vicina agli associati – rileva il vicedirettore dell’Ascom, Oscar Fusini –. I Progetti Territoriali utilizzano un modello di assistenza particolarmente interessante. Parliamo dei temporay manager, ossia di figure specializzate che mettono a disposizione la propria consulenza per riorganizzare o sviluppare particolari aspetti dell’attività. Nelle piccole aziende, infatti, non esistono quasi mai funzioni differenziate ed è quasi sempre il titolare ad occuparsi di tutto, mentre la visione e le competenze di un esperto possono aiutare ad individuare nuove strategie». Di cosa hanno più bisogno le pmi del commercio, turismo e servizi? «Del potenziamento del marketing e della vendita, dell’innovazione, ma anche dell’analisi finanziaria e, perché no, dell’attenzione ai mercati esteri». Perché le aziende dovrebbero partecipare ad un progetto come questo? «Perché aumentare e rinnovare le proprie competenze è l’unica strada per resistere di fronte ad un mercato in cui la domanda è sempre più attenta e selettiva e l’offerta è sempre più ampia. La qualificazione passa dalla formazione e se un tempo, quando l’economia ancora girava, poteva sembrare un plus, oggi è una necessità per la sopravvivenza. Gli standard richiesti dai consumatori sono sempre più alti ed occorre migliorare la propria competitività, anche facendosi accompagnare». Si offre quindi un’assistenza personalizzata... «Sì, si crea un percorso su misura, che unito al decentramento è un modo di avvicinare sempre più i servizi alle imprese». Come stanno i diversi territori coinvolti nell’intervento? «In tutti i casi la matrice produttiva è stata indebolita. Le aree montante sono quelle maggiormente provate, pagano la flessione di certi comparti e la chiusura delle aziende e rischiano una progressiva marginalizzazione anche per via della distanza dal capoluogo. La pianura ha invece prospettive di una ripresa in tempi più brevi con la realizzazione della Brebemi e lo spostamento delle produzioni nella parte sud della provincia». Il vicedirettore dell’Ascom Oscar Fusini Nel commercio su cosa si può agire per il rilancio? «Ad esempio, sull’integrazione di servizi oltre la vendita, penso alle consegne a domicilio per il dettaglio alimentare, sulla capacità di differenziarsi dalla concorrenza e dalla grande distribuzione, sulla specializzazione e sulla diversificazione, ossia l’introduzione di nuovi prodotti o l’avvio di un nuovo ramo d’impresa. L’altro versante è quello dell’aggregazione, che vuol dire distretti del commercio e reti d’impresa. La visione deve essere per forza duplice, da un lato la crescita delle singole performance, dall’altro il miglioramento della competitività ad un livello più ampio». E per l’innovazione la marcia in più sono gli studenti dell’Università Con Sviluppo Competitivo Veloce venti pmi possono ospitare tirocinanti per realizzare progetti mirati “Sviluppo Competitivo Veloce nelle Pmi” seleziona 20 aziende bergamasche che vogliono crescere e 20 studenti universitari che vogliono emergere. L’iniziativa, giunta alla sesta edizione, è promossa e coordinata da Bergamo Sviluppo, grazie al finanziamento della Camera di Commercio e realizzata in collaborazione con le tutte Organizzazioni di categoria del territorio. Aderendo al progetto, le piccole e medie imprese avranno la possibilità di avviare al proprio interno nuovi percorsi di innovazione commerciale, gestionale, organizzativa o tecnologica funzionali al proprio business, attraverso il supporto di un “team” composto da un consulente senior e da uno studente universitario, che entreranno in azienda per aiutare l’impresa a realizzare il progetto identificato. Nel 2014 saranno, appunto, 20 le imprese che potranno partecipare all’iniziativa e che, a seguito di un check-up per definire i contenuti dei progetti di innovazione da avviare, potranno beneficiare ognuna di un pacchetto di 48 ore di consulenza personalizzata gratuita. Per ciascuna azienda sarà inoltre selezionato, in collaborazione con l’Ufficio Stage e Placement dell’Università di Bergamo, uno studente, che svolgerà nella stessa un periodo di tirocinio di tre mesi (minimo 240 ore). Il consulente porterà le proprie competenze, frutto dell’esperienza maturata nel tempo, lo studente la freschezza e la voglia di mettersi in gioco per sperimentare quanto appreso nel proprio percorso di studi. Le ore di consulenza personalizzata consentiranno l’implementazione dei diversi progetti di innovazione individuati e potranno riguardare: comunicazione, marketing (anche digitale), controllo di gestione, internazionalizzazione, finanza, organizzazione e risorse umane, sistemi informativi, sviluppo commerciale, innovazione tecnologica. Le candidature delle imprese saranno accolte fino al 28 febbraio prossimo; sul sito di Bergamo Sviluppo (www.bergamosviluppo.it), le imprese interessate possono trovare la domanda di adesione al progetto, che andrà poi compilata e inviata (via fax o via mail). Gli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo interessati a partecipare all’edizione 2014 del progetto dovranno inviare la propria candidatura, unitamente al curriculum vitae, a Bergamo Sviluppo. Per informazioni e iscrizioni contattare l’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo (tel. 035 3888011 – fax 035 247169; e-mail: [email protected]). 6 la Rassegna 6 febbraio 2014 Alberghi, l’erosione delle tariffe è un rischio Le strutture ricettive bergamasche sono - per 21 mila utenti - migliori per diverse aspetti di quelle di grandi città e capitali europee, da Londra a Vienna, da Parigi a Berlino e, in Italia, surclassano Venezia, Milano, Roma e Firenze. Parola di Trust You, standard della reputazione on line adottato in Svizzera, Germania e Austria, che dal 2008 cattura le opinioni e le sensazioni di milioni di commenti presenti in centinaia di fonti sul web - come Tripadvisor, Facebook, Google+, Twitter, Yelp - in 20 lingue diverse. Un campione di 40 strutture ricettive di città e provincia (che include anche b&b con almeno 150 opinioni) ha fatto scalare a Bergamo il ranking di città come Valencia, Vienna, Zurigo, Barcellona, Goteborg, Berlino, Monaco di Baviera, Amsterdam e Francoforte. Rispetto ad altre destinazioni italiane, il punteggio complessivo di 82 centesimi raggiunto da Bergamo è lo stesso di una località-cult come Taormina, supera di un soffio Bologna e Venezia (81), Torino e Verona (80), Firenze e Palermo (79), Milano (78), Roma (77), Bari e Napoli (74). La cortesia è al top con 94 punti e la pulizia della camera meticolosa con 89 trust-score. Posizione e atmosfera sfiorano l’eccellenza e letti, colazione e prezzo sono oltre la sufficienza. Da migliorare, anche se promossa, l’insonorizzazione, la connessione ad internet e la manutenzione. ■ Le strategie per essere al top delle recensioni Gli studi riportati su Trust You evidenziano come i social media influenzano direttamente più dell’83 per cento di tutte le prenotazioni online e il 49 per cento dei clienti non penserà mai di prenotare un hotel che non ha recensioni. Il prezzo conta, ma la qualità di più: i clienti sono anche disposti a pagare di più per strutture che presentano punteggi più alti perché “la qualità si paga”. In media, i prezzi per una camera aumentano di 12 dollari (quasi 9 euro) per ogni punto percentuale in più che compare in un TrustScor per un hotel. I siti con recensioni e punteggi affidabili, che sono stati integrati nel proprio sito web, ottengono una frequenza fino al Secondo “TrustYou” le strutture ricettive di Bergamo hanno una reputazione migliore di quelle di grandi città come Londra, Parigi, Venezia o Roma. Ma c’è un aspetto che preoccupa: la controproducente gara al ribasso dei prezzi frena la crescita e danneggia l’intero sistema. Zambonelli (Ascom): «Si fa sempre più fatica a far quadrare i conti» 200 per cento in più. Il 93 per cento di tutti gli utenti si affidano alle recensioni dei loro amici (rispetto al 43 per cento di coloro che si affidano alla pubblicità). Se si dispone di recensioni sul sito web dell’azienda i clienti sono incoraggiati a prenotare/acquistare di- rettamente da quel sito, piuttosto che da un concorrente. ■ I dati del Barometro alberghiero Il turismo in Italia cresce del 6 per cento, ma Bergamo perde oltre 3 punti percentuali (-3,3 per cento) nel 2013 rispetto all’anno precedente in termini di fatturato generato dalla vendita delle camere in rapporto al numero totale di stanze disponibili. L’indice dell’occupazione delle camere si conferma sostanzialmente stabile, con maggiori presenze da martedì a giovedì, sempre più riequilibrate dalla crescita di turisti nel fine settimana (il venerdì crescono al 54,2 per cento le camere occupate contro il 53,2 per cento del 2012 e il sabato si passa dal 54,9 per cento del 2012 al 56 per cento). Il giorno su cui lavorare resta la domenica, che occupa solo il 44,6 per cento delle stanze, magari andando ad intercettare una clientela che non deve preoccuparsi del rientro al lavoro al lunedì. Anche se bisogna lavorare per far si che l’inizio della settimana non sia desolante agli occhi del forestiero. Nel complesso il sistema turistico bergamasco regge, ma è chiamato a fare alcune importanti riflessioni a partire dall’erosione delle tariffe che non porta alcuna crescita, ma anzi danneggia l’intero sistema in una controproducente gara al ribasso. Anche perché le tariffe a Bergamo sono ferme da dodici anni: “Allora il mercato era diverso, non c’erano le difficoltà di oggi e non eravamo disorientati da un continuo affastellarsi di sigle e tasse da pagare, che hanno raggiunto dei livelli insostenibili - ha sottolineato Giovanni Zambonelli, presidente degli Albergatori Ascom -. Oggi si fa davvero fatica a quadrare i bilanci”. Ora Ospitò il banchetto di nozze di Mussolini, A Treviglio iniziati i lavori per la realizzazione del nuovo "Marelét" che ospiterà anche un bistrot. In campo la famiglia Colleoni del ristorante stellato "San Martino" di rosanna A Treviglio nasce il primo “green hotel”. Il progetto mira a far risplendere un angolo storico di Treviglio, situato tra via Cesare Battisti e via Camillo Terni. E' qui che un vecchio complesso edilizio, il “Marelét”, si trasformerà in un hotel a 4 stelle. I lavori di demolizione sono appena cominciati, l'apertura dell'innovativo albergo è prevista per ottobre. Un tempo, all'interno c'era un'osteria. Tradizione narra che nel 1915 ospitò un prestigioso banchetto di nozze: gli sposi erano un giovane Benito Mussolini e Rachele Guidi. Nel rispetto della storia, la nuova struttura manterrà il nome e la forma dell’edificio, ma sarà rifatta secondo linee di design e i dettami dell’ecosostenibilità. A ideare il progetto sono stati i fratelli Paolo, Marco e Vittorio Colleoni, la seconda generazione alla guida dello storico e stellato ristorante “San Martino” che dal 2009 si è dotato di un albergo, sempre per la fascia alta. “Sarà un fabbricato in classe A, tutto costruito in legno, dalle proprietà isolanti e fonoassorbenti, senza aggiunte di colle o altri materiali, ci saranno i pannelli solari e funzionerà grazie alla geotermia, un sistema che pesca l'acqua dai pozzi e la convoglia verso turbine per l'energia elettrica - spiega Marco -. In questo modo ci sarà un risparmio perché le fonti energetiche saranno interne e rinnovabili e l'edificio sarà autosufficiente”. La nuova tecnologia è quella fornita dall'azienda udinese Star- scardi tex, nata come segheria nel cuore della Carnia, oggi leader nel settore della bioedilizia. L'investimento complessivo, sia per l'acquisto del «Marelét», avvenuto in due tranche e portato a termine l'anno scorso, sia per i lavori, ammonta a 5milioni di euro. La struttura sarà dotata di un bistrot per pranzi di lavoro e cene informali. Saranno 18 le stanze per una capienza di 24 persone. Di conseguenza, la cittadina della Bassa aumenterà la ricettività passando dalle 125 stanze attuali a 143. Sono 15 le camere del San Martino (4 stelle), 42 all'Hotel Treviglio (3 stelle), 56 all'Atlantic (3 stelle) e 13 al Cavallino (una stella). Il “Marelét” è stata una delle locande più conosciute in paese. E' nata come stazione di posta della strada regia Venezia-BresciaMilano, fuori dalla cerchia muraria sostituita poi dalla circonvallazione interna. Nel 1890 ospitò la trattoria gestita da Antonio Buttinoni. Tuttavia, a dare il nome all'edificio è stato il successivo proprietario Mario “Marelét” all’inizio del 1900. Qui si tenne il banchetto per le nozze civili di Mussolini e Rachele. Il futuro duce, ferito in guerra, era ricoverato nell’ospedale militare, allora presso il vicino Collegio degli Angeli. Ora la rinascita del “Marelét”. “Quest'anno il “San Martino” festeggia i vent’anni di Stella Michelin - aggiunge Marco orgoglioso -. La crisi economica non ci spaventa perché crediamo in quello che facciamo, noi Colleoni siamo ottimisti per natura”. la Rassegna 6 febbraio 2014 «Abbiamo perso una fetta di clientela dal Nord Europa che era ormai consolidata - sottolinea Sebastiano Scanavino (Ascom) -. E i nuovi collegamenti coi Paesi dell’Est, dell’area mediterranea e del nord Africa non portano ad un incremento di turisti in città» A Expo Riva Hotel l’alta affluenza fa sperare nella ripresa c’è pure la tassa di soggiorno che porta nelle casse del Comune imposte per quasi un milione di euro: “I nostri prezzi sono rimasti gli stessi, ma da un anno a questa parte si è aggiunta anche la tassa di soggiorno - aggiunge Montserrat Satorra Farrè, vicepresidente del Gruppo Turismo di Confindustria Bergamo, di cui è referente per gli alberghi -. Non vogliamo che questa sia una tassa di scopo e la speranza è che vengano reinvestiti in un progetto turistico”. Anche politica e istituzioni devono fare la loro parte: “Le infrastrutture fanno la differenza. Il collegamento ferroviario ad alta velocità ha portato molti clienti del Salone del Mobile a spostarsi su Torino, surclassandoci e tagliandoci di fatto fuori da un evento che ha sempre riempito i nostri alberghi” continua Zambonelli. I nuovi collegamenti con Orio e i cambi di rotta hanno portato dal 2010 ad oggi un nuovo turista: “Abbiamo perso una fetta di clientela dal Nord Europa che era ormai consolidata - sottolinea Sebastiano Scanavino, consigliere del Gruppo Albergatori Ascom . I nuovi collegamenti, con i Paesi dell’Est, altre destinazioni dell’area mediterranea e dal nord Africa non portano ad un incremento di turisti in città”. ora diventa albergo Expo Riva Hotel, storico appuntamento organizzato da Riva del Garda Fierecongressi e dedicato agli operatori dell’ospitalità e della ristorazione professionale, ha archiviato nei giorni l’edizione 2014 con un record di affluenza. In un momento particolarmente difficile per il settore turistico in generale e, per quello fieristico in particolare, la manifestazione è riuscita ad attirare infatti oltre 20mila visitatori in 4 giorni. “Una fiera che -sottolinea il presidente Roberto Pellegrini - conferma il suo ruolo nel fare cultura tra gli albergatori, aggiornando di anno in anno i trend della domanda. I numeri ottenuti in questa edizione lasciano intravvedere qualche segnale di ripresa”. Seguitissimi i seminari tenuti dai Mastri Birrai a testimonianza che la fiera rappresenta un momento di approfondimento e cultura per gli operatori del settore”. L’edizione ha visto il forte coinvolgimento delle Associazioni di categoria. Alle presenze ultraventennali di Asat e Unat si sono affiancate quelle di Ada, Associazione Cuochi e Associazione Italiana Celiachia, fino alle new-entry di Fip (Federazione Pasticceri Italiani) e le Associazione Cuochi di Vicenza e Mantova. La collaborazione con Oit (Organizzazione Interprofessionale Trentina) e con le associazioni legate al loro “Progetto Ospitalità” ha dato vita a quattro giornate articolate in forum per gli addetti ai lavori e per gli allievi degli istituti alberghieri. In visita anche una delegazione dell’Associazione Giovani Albergatori di Jesolo che fra gli stand hanno trovato spunti nuovi e stimolanti, in particolare all’interno di EcoLogicalSuite, un’installazione all’interno del padiglione dedicato al Benessere, realizzata con materiali ecologici ed eco-compatibili e che ricrea l’ambientazione di una suite d’albergo avvalendosi anche della tecnologia domotica. Riscontro positivo dagli operatori di Sololio - mostra dell’eccellenza olearia italiana che, alla sua 5a edizione con la collaborazione di Assam (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche) e la novità di “Olio in Gastronomia” - abbinamenti olio/food - proposti dall’Associazione Cuochi Trentini, ha conquistato i palati di assaggiatori e ristoratori. 7 8 la Rassegna 6 febbraio 2014 Pos, l’obbligo slitta al 30 giugno L’Aula del Senato ha approvato l’emendamento della Commissione Affari Costituzionali al Dl milleproroghe che sposta al 30 giugno 2014 l’obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti con carte di debito per le transazioni sopra i 30 euro. Lo slittamento, si legge nell’emendamento, viene previsto «al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all’obbligo di dotarsi di Pos». Il decreto è stato approvato con 134 voti a favore, 60 contrari e 36 astenuti. Il testo passa ora alla Camera. La data del 30 giugno è l’ennesima di un “balletto” che dal primo gennaio di quest’anno - quando sarebbe dovuto entrare in vigore l’obbligo secondo il decreto Sviluppo bis del 2012 che lo aveva istituito – tiene in allerta imprese e professionisti. Una nuova scadenza era stata infatti fissata per il 28 marzo (dal DM 24 gennaio 2014) prevedendo anche una fase transitoria - fino al 30 giugno 2014 nella quale erano assoggettati all’obbligo soltanto i professionisti e le imprese che, nell’anno precedente a quello in cui è effettuato il pagamento, avessero fatturato più di 200mila euro. Ora, con la proroga varata dal Senato, tale fase transitoria viene a cadere. Quindi, nel momento in Proroga approvata dal Senato. Confcommercio: «Fondamentale prevedere criteri di gradualità e sostenibilità e che costi ed oneri della moneta elettronica non vadano a gravare ulteriormente sulle imprese» cui l’obbligo di Pos entrerà in vigore (30 giugno 2014) riguarderà tutte le imprese e i professionisti, senza limiti minimi di fatturato. A meno che non arrivi un successivo decreto attuativo, previsto entro la fine di giugno 2014 dallo stesso DM 24 gennaio 2014, a modificare i limiti minimi di importi e fatturato, oltre che ad estendere il campo ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche mobili. Intanto la Confcommercio «esprime la propria soddisfazione per un provvedimento che tiene conto delle esigenze dalla vasta platea degli operatori interessati all’obbligo di dotarsi di Pos». «Per il nostro sistema d’imprese - sottolinea la Confederazione – è di assoluta importanza l’adozione di criteri di gradualità e sostenibilità in relazione agli effetti, agli oneri ed al rilevante numero di soggetti coinvolti. Ed è fondamentale che tale principio venga ulteriormente ribadito nelle norme attuative che dovranno essere emanate dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell’economia e delle finanze per disciplinare gli importi minimi, le modalità ed i termini applicativi dei nuovi obblighi». Confcommercio ritiene che «la modernizzazione del sistema dei pagamenti nel nostro Paese continui a rappresentare un importante obiettivo per il miglioramento delle condizioni di efficienza dell’intero sistema economico, ma è fondamentale che costi ed oneri della moneta elettronica non vadano ulteriormente a gravare sulle imprese, già fortemente penalizzate dalla perdurante crisi economica». incontro l’11 Febbraio Cliente vegano? I ristoratori Ascom pensano a un corso Accanto a chi ha rinunciato o ridotto le uscite al ristorante c’è chi frequenterebbe volentieri qualche nuovo locale se avesse la certezza di trovare una cucina adatta alle proprie convinzioni alimentari. È il caso dei consumatori vegani e vegetariani, un universo in costante crescita (nell’ultimo anno la percentuale in Italia è passata dal 6 al 7,1%), che non ha ancora avuto dalla ristorazione risposte sufficienti (a Bergamo, ad esempio, i locali segnalati dal sito www.cambiamenu. it sono quattro). Il Gruppo ristoratori dell’Ascom ha deciso di confrontarsi su questo tema e martedì 11 febbraio promuove un incontro informativo, che vuole anche verificare la possibilità di avviare un corso specifico. Tutto nasce dal contatto con la Lav, la Lega antivivisezione di Bergamo, che ha evidenziato alla categoria proprio questa carenza. «In un momento in cui la ristorazione punta ad intercettare nuove esigenze ed è alla ricerca di specializzazioni – rileva la presidente Petronilla Frosio -, anche offrire una cucina vegana può essere un’opportunità. Certo, ogni operatore deve valutare quanto sia attinente con la propria proposta e clientela, ma in certe situazioni, ad esempio dove è più frequente la presenza di ospiti stranieri, può risultare una strada interessante». L’incontro – alle 15.30 nella sala Villa, al piano terra della sede dell’Ascom in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo – vedrà la partecipazione di un esperto della Lav, che illustrerà i principi della cucina vegana, fondata su precise scelte etiche e di responsabilità. «L’appuntamento – prosegue Petronilla Frosio – sonderà anche l’interesse dei ristoratori a seguire un corso dedicato, non basta infatti preparare piatti a base di vegetali, occorre conoscere regole e tecniche che non si improvvisano. In base ai riscontri potremo organizzare all’Accademia del Gusto di Osio Sotto una serie di lezioni che consentiranno di ottenere un “patentino” di cucina vegana. Un riconoscimento utile anche per far conoscere la propria attività su siti, blog e nei circuiti specializzati». La partecipazione all’incontro è gratuita. È gradita la segnalazione del presenza con un messaggio all’indirizzo e-mail [email protected] . le linee strategiche Ue, presentata la “Comunicazione” per una rinascita industriale europea di riccardo lena Facendo seguito a quanto già pubblicato nello scorso mese di novembre sulla reindustrializzazione dell’Europa, la DG Imprese della Commissione europea ha predisposto le linee strategiche della rinascita industriale del Continente presentando il 22 gennaio, ad opera del presidente Barroso e del vice presidente e commissario Antonio Tajani, un’apposita Comunicazione destinata a porre l’Industria al centro delle politiche di crescita e a riconoscerne il ruolo centrale per l’occupazione nel quadro della “Strategia Europa 2020”. L’Ue sta uscendo peraltro solo ora dalla più lunga recessione che l’abbia interessata e ciò ha fatto si che la quota del manifatturiero, che più contraddistingue l’attività industriale, è ulteriormente scesa rispetto al Pil europeo, attestandosi lo scorso anno al 15,1% (con una perdita di ben 3,5 milioni di posti di lavoro a decorrere dal 2008), come tale molto lontana dall’obiettivo del 20% fissato dalla stessa Commissione per potere competere con i Paesi concorrenti avvantaggiati da una migliore resa produttiva. Nonostante questa graduale deindustrializzazione, la Commissione è sempre più determinata a disporre di una forte base industriale quale condizione per la crescita e l’occupazione e con la Comunicazione in oggetto pone la competitività industriale quale obiettivo primario da perseguire, demandando al Consiglio Europeo del prossimo mese di marzo l’adozione degli indirizzi strategici proposti e invitando gli Stati Membri a privilegiare nelle loro politiche la centralità dell’Industria per dare impulso alla competitività e alla crescita sostenibile in Europa. A detta della Commissione infatti il ruolo dell’Industria si estende ben oltre l’attività manifatturiera, interessando le materie prime e l’energia, i servizi alle imprese e ai consumatori e il turismo. A ciò si aggiunge che l’industria promuove oltre l’80% delle esportazioni europee e delle attività di ricerca e di innovazione e offre nel settore privato più posti di lavoro, spesso qualificati e che danno anche origine ad altrettanti posti di lavoro in altri settori. Per Tajani “la Commissione con questa iniziativa invia un segnale chiaro che per creare nuovi posti di lavoro sono indispensabili una reindustrializzazione e una modernizzazione urgenti della nostra economia”. Le principali sfide e le priorità essenziali - Il rallentamento tuttora in atto della crescita industriale è imputabile secondo la Commissione a diversi fattori, con particolare riferimento alle persistenti debolezze del mercato interno, agli insufficienti progressi che contraddistinguono in alcuni paesi europei il contesto imprenditoriale, agli inadeguati livelli di innovazione e di investimento, ai prezzi energetici eccessivi e alla difficoltà di accesso a materiali, a manodopera qualificata e a capitale a prezzi ragionevoli. Su queste premesse la Commissione ritiene che a sostegno della competitività dell’Industria europea si debbano perseguire le seguenti priorità per far sì che la stessa possa elevare il proprio contributo al 20% del PIL: migliorare il più possibile le potenzialità del mercato interno, dotandolo delle necessarie infrastrutture e di un quadro normativo stabile e semplificato, atto a promuovere l’imprenditoria e l’innovazione; adottare misure idonee a garantire l’accesso all’energia e alle materie prime a prezzi accessibili e in linea con le relative condizioni internazionali; promuovere l’utilizzo di strumenti di finanziamento europei, quali quelli propri dei fondi strutturali, del Cosme e di Orizzonte 2020, allo scopo di favorire l’innovazione, gli investimenti e la reindustrializzazione; tornare a finanziare l’economia reale grazie anche agli interventi della BEI (Banca Europea per gli Investimenti) a favore dei progetti industriali innovativi; agevolare in particolare la gestione del minore apparato imprenditoriale, promuovendone la competitività e assicurandone l’accesso ai mercati globali a migliori condizioni. Lo stesso presidente del Consiglio Enrico Letta, commentando sul “Corriere Economia” la comunicazione, ha affermato che la stessa offre “il segnale giusto per rivitalizzare l’economia europea” e che anche il nostro Paese, collaborando con gli Organi Istituzionali dell’Ue e con gli altri Paesi europei, è tenuto a mettere al centro della propria politica l’adeguato sostegno dell’apparato produttivo per favorire la crescita economica e occupazionale. Il nostro capo del Governo si è infine impegnato a sostenere le priorità enunciate dalla Commissione per rivitalizzare l’Economia comunitaria sia in occasione del Consiglio Europeo del mese di marzo che nel corso della presidenza italiana dell’Ue decorrente dal 1° luglio 2014. la Rassegna 6 febbraio 2014 9 Commercio da rivitalizzare, ora tocca ai quartieri Dal Comune di Bergamo il quinto bando che assegna contributi alle nuove aperture in aree carenti di negozi e servizi. Entrano nella mappa Celadina, Longuelo e Grumello al Piano Nuovi contributi per chi apre attività commerciali e artigianali in aree della città da rivitalizzare. Il Comune di Bergamo ha emanato un quinto bando che, sulla scorta delle precedenti iniziative, mette a disposizione fino a 15mila euro per attività economiche che si insedieranno in zone individuate come carenti. La mappa è tracciata con precisione. Si tratta dei quartieri di Longuelo, Grumello al Piano e Celadina (tutte novità rispetto al quarto bando, che contemplava invece il Villaggio degli Sposi) e delle vie Pignolo, Bonomelli, Quarenghi, San Bernardino (nel tratto compreso tra le intersezioni con largo Cinque Vie e via Previtali) e Moroni, già presenti nell’edizione precedente, alle quali si aggiungono le vie San Giovanni, Verdi (parte alta, zona Caserma Montelungo), Locatelli e Zelasco. Anche le tipologie di offerta sono fissate e riguardano essenzialmente servizi di vicinato, antichi mestieri e gallerie d’arte e antiquariato. Rispetto al passato Le attività ammesse Esercizio di vicinato alimentare multiprodotto (minimarket); esercizio di vicinato alimentare monoprodotto (panettiere, fruttivendolo, salumiere); attività artigianale alimentare con vendita di prodotti da forno, pasta fresca, raviolificio; fiorista; attività di fotografo; attività di riparazione elettrodomestici/radio/tv; cartoleria; libreria; rivendita di giornali; ferramenta; casalinghi; merceria; sartoria; erboristeria; lavasecco; negozio di antiquariato; negozio di modellismo; gallerie d’arte; fashion design shop; antichi mestieri (calzolaio, tappezziere, corniciaio, etc.). Sono escluse le attività automatizzate (distributori automatici o con gettone) vengono inserite le attività di fotografo e di riparazione di elettrodomestici, le librerie, le erboristerie e i negozi di modellismo. Possono presentare richiesta coloro che siano intenzionati ad avviare una nuova attività commerciale o artigianale nelle aree indicate, mentre sono esclusi i soggetti che subentrano ad un’attività già esistente oppure coloro che, alla data di pubblicazione dell’esito della procedura di selezione, risultano avere già avviato una nuova attività. Il contributo per ogni attività è pari al 50% degli investimenti previsti e documentati, fino ad un massimo di 15mila euro. Non sono ammesse richieste di contributo per investimenti il cui ammontare minimo sia inferiore a 15mila euro. I contributi dovranno essere utilizzati per supportare le spese riconducibili alla creazione della nuova attività. La domanda deve essere presentata entro le ore 12,30 del 15 aprile 2014 (moduli e dettagli sul sito del Comune, www.comune.bergamo.it) I quattro precedenti bandi hanno portato all’assegnazione di contributi per sette attività (una con la prima edizione, una con la seconda e cinque con la quarta). Via Pignolo, la parte alta di via San Bernardino, via Paglia e il Villaggio degli Sposi le aree interessate dalle nuove aperture. «L’Expo occasione per rilanciare anche la nostra enogastronomia» di Laura CeresoLi L’Expo 2015 sarà una vetrina importante per Bergamo visto che si trova a soli 45 chilometri da Milano. Si prevede che circa 8 milioni di visitatori atterreranno tra Orio e Linate e la Bergamasca da sola è pronta ad accogliere tra i 5 e i 6 milioni di turisti. Come vi preparate all’evento? “Anche se l’esposizione 2015 si terrà a Milano, con grandi padiglioni e 140 Stati aderenti, prevediamo che molti turisti si riverseranno nel nostro territorio e in altre province della Lombardia. Per questo la Bergamasca deve diventare sempre più un luogo bello da vivere e da visitare e il turismo dev’essere una delle componenti strategiche per il futuro del territorio. Il nostro è stato per anni un mondo chiuso, con una vocazione prevalentemente manifatturiera. Ora il nostro intento è quello di trasformare Bergamo in meglio, senza tuttavia abbandonare le tradizioni produttive che lo hanno contraddistinto per anni”. A partire da questo primo numero del 2014 di The Key to Bergamo, l’Expo ha deciso di patrocinare tutti i servizi che parlano dell’eccellenza dei prodotti tipici bergamaschi. Una bella soddisfazione… “Certo, anche perché il brand dell’Expo non viene mica dato a tutti. Per la prima volta l’esposizione universale, in collaborazione con la cabina di regia che si trova in Camera di commercio, ci ha dato l’ok per utilizzare il suo marchio per le iniziative di Turismo Bergamo. Siamo passati a un vaglio molto selettivo. Soltanto dopo una serie di attente valutazioni della nostra programmazione, ci è stato dato il consenso per usare il brand dell’Expo che, essendo un marchio internazionale, dev’essere utilizzato con intelligenza onde evitare proble- Il presidente di Turismo Bergamo, Trigona: «Dobbiamo approfittare dell’esposizione universale per valorizzare le bellezze ambientali, artistiche, culturali, ma senza dimenticare la buona tavola». «Anche i distretti commerciali potranno giocare un ruolo importante» E The Key to Bergamo “celebra” la polenta taragna Bergamo punta all’Expo 2015 e innalza la bandiera della polenta taragna. Emblema storico della tradizione orobica, questo piatto tipico farà da apripista alla nuova edizione di The Key to Bergamo, il trimestrale dedicato a tutti coloro che vogliono scoprire le bellezze architettoniche, naturalistiche ed enogastronomiche di città e provincia. E a partire da quest’anno la rivista ufficiale di Turismo Bergamo avrà una marcia in più. Già perché l’esposizione universale, in programma il prossimo anno a Milano, ha deciso di patrocinare tutti i servizi sul tema dei prodotti tipici bergamaschi che compariranno all’interno del giornale. Con il suo aspetto economico e sociale, proprio l’alimentazione sarà infatti il fulcro dell’Expo portando immediate ricadute positive anche a livello locale. E nutrire il pianeta significa non soltanto parlare di cibo, ma anche di specificità territoriale, di passato, di storia. Insomma, di tutte quelle tradizioni autentiche che il visitatore si aspetta di trovare in una città. Diretta dal giornalista Pino Cappellini, The Key to Bergamo si è quindi attrezzata per l’evento inserendo al suo interno alcune novità: pagine dedicate a dieci attrazioni da non perdere, due itinerari per ogni numero con relativa cartina, consigli utili per vivere al meglio il territorio, una rubrica dedicata alle principali attività di promozione, eventi e un restyling grafico delle rubriche di servizio. Ciascun numero raccoglie approfondimenti e suggerimenti che vanno dalla cucina allo sport, dal divertimento allo shopping, nonché una serie di informazioni utili. Sfogliando la rivista si potranno quindi scoprire percorsi intimistici da attraversare in solitario tra le meraviglie della natura o panorami mozzafiato da ammirare in coppia. E ancora, tipici ristorantini in cui degustare le delizie del suolo orobico o teatri in cui trascorrere una piacevole serata culturale. Sono inoltre attive sia le pagine Facebook, dedicate ai contenuti di promozione turistica del trimestrale e collegate a cinque ragazze Key Expert che danno suggerimenti personalizzati, sia le boards dedicate ai contenuti turistici e veicolate sul canale Social Pinterest. Ma anche la diffusione cartacea è capillare: il giornale si trova nelle camere delle strutture ricettive ed extra-ricettive di Bergamo e hinterland, negli uffici turistici di città e provincia, nel punto Atb di Porta Nuova, nei principali ristoranti, bar, negozi, nelle biblioteche e all’aeroporto di Orio al Serio. La pubblicazione è bilingue, in italiano e inglese, con una tiratura di 50mila copie. I 34 numeri della rivista realizzati tra il 2007 e oggi sono scaricabili sul sito www.turismo.bergamo.it e i dati relativi ai click degli internauti evidenziano un notevole apprezzamento. Lo scorso anno, la punta massima delle visite si è avuta nel mese di settembre con 25.672 visualizzazioni dei 32 numeri della rivista e 856 download al giorno. Più in generale, nell’arco di tutto il 2013, la media giornaliera di download è stata di 413. Secondo i dati issuu.com, dove il trimestrale può essere sfogliato digitalmente, il numero 33 (quello precedente a quello attualmente in distribuzione) è stato scaricato ben 15.956 volte. mi di percorso. Quando si muove l’Expo noi diventiamo attuatori dei suoi programmi, piuttosto che la regia, perché l’esposizione universale ha una visione unitaria e tutti i pezzi che la valorizzano devono essere armonici”. The Key to Bergamo contiene alcune novità che la collegano al tema principe dell’Expo 2015, “Nutrire il pianeta”. Non a caso nel nuovo numero si punta su uno dei piatti forti del territorio orobico, la polenta taragna. “Noi abbiamo delle grandi bellezze ambientali, artistiche, culturali, ma un aspetto su cui oggi dobbiamo puntare molto è la cultura eno-gastronomica. Come non pensare a un mezzo come Key to Bergamo per far conoscere e divulgare queste eccellenze bergamasche? Dobbiamo fare leva su ciò che abbiamo di più suggestivo da offrire al turista”. Anche i distretti commerciali orobici giocheranno un ruolo strategico in vista dell’Expo? “I 28 distretti del commercio rappresentano uno strumento per rilanciare il commercio in città e nei 130 comuni della provincia, soprattutto in vista dell’arrivo a Bergamo, tra il 19 e il 21 febbraio, dei delegati di 70 paesi cluster che parteciperanno all’esposizione universale”. Chi collabora a The Key to Bergamo? “Il giornalista Pino Capellini è il nostro direttore responsabile. Le altre persone che collaborano alla rivista sono tutte giovani e dinamiche. Io credo che il nostro compito sia quello di essere ispiratori di cose giovani, ma Luigi Trigona sono poi i giovani che le devono costruire, l’interpretazione della realtà va fatta da loro. Laura Landi, per esempio, è responsabile dell’ufficio comunicazione: è una giovane manager che sta lavorando bene per la realizzazione dei contenuti di questa rivista. Ma ci sono anche le altre ragazze “key expert”, ovvero Arianna, Francesca, Elena e Sara, che con le loro competenze in ambito culturale, sportivo ed enogastronomico sapranno soddisfare le richieste di tutti i turisti in transito all’aeroporto di Orio e all’Urban center”. La rivista sarà anche online? “La rivista si potrà sfogliare sul sito di Turismo Bergamo, e finirà su tutti i social network, da Facebook a Twitter. Il marketing territoriale verrà fatto per il 70% solo via web, quindi l’impiego di internet sarà predominante”. Perché non avete puntato solo sui nuovi media, quindi? “Certamente il futuro è sul web e molti preannunciano la fine dei giornali cartacei a vantaggio di internet. Per esigenze comprensibili, però, l’Expo ha richiesto di fare una duplice versione, cartacea e telematica, in modo da poter distribuire Key to Bergamo in vari punti turistici strategici”. Non avete pensato di distribuire la rivista anche a compagnie aeree come Ryanair, per esempio? “Sì, ma il problema è che compagnie come Ryanair, che rendono i voli accessibili a tutti con le loro tariffe low cost, devono guadagnare sul resto. Quindi anche per far fruire una rivista come la nostra sui loro aerei bisognerebbe pagare e per noi adesso è dura”. 10 la Rassegna 6 febbraio 2014 L’allarme di Confcommercio: in arrivo un'altra valanga di tasse Dall’elaborazione e dalle analisi condotte su dati Banca d’Italia, Istat e Cer arriva la conferma dell’ eccezionalità della crisi che faticosamente cerchiamo di lasciarci alle spalle. A sottolinearlo è l’Ufficio Studi di Confcommercio che preso in esame le principali grandezze economiche e che rimarca come, nel 2012, la ricchezza netta pro capite - composta sia di abitazioni sia di strumenti finanziari, al netto dei debiti - sia tornata ai livelli del 2002 perdendo, rispetto al massimo raggiunto nel 2006, oltre 18mila euro a testa. Il reddito disponibile pro capite, tra il 2007 e la fine del 2013, ha subito una riduzione cumulata di oltre il 13% facendo, anche in questo caso, un grande balzo all’indietro tornando, al netto dell’inflazione, ai livelli della seconda metà degli anni ’80. Non è superfluo evidenziare - annota Confcommercio - come il drammatico calo dei consumi registrato negli ultimi anni (-2,4% nel biennio 2008-2009 e -4,2% nel 2012) e le sue incerte prospettive anche per il 2014, sia una evidente, e preoccupante, “cartina di tornasole” di queste dinamiche della ricchezza delle famiglie. E, a questo proposito, vale la pena evidenziare come, al di là degli effetti della crisi, anche le modifiche intervenute nel lungo periodo sul versante della composizione delle strutture familiari incidano sui comportamenti di spesa. Rispetto a 35 anni fa la struttura della popolazione è fortemente cambiata: crescono i nuclei famigliari monocomponenti, soprattutto quelli con anziani soli che in percentuale sono quasi triplicati, passando dal 5% del 1977 al 15,1% del 2012. Le coppie con figli sono ormai meno del 40% (erano quasi il 53% nel 1977 e comunque oltre il 44% nel 2000). Una popolazione sempre più anziana e composta da nuclei familiari sempre più piccoli sposta l’allocazione delle risorse verso le cure medi- Per l’Ufficio Studi, con la legge di Stabilità “l’aggravio di imposizione nel prossimo triennio è stato triplicato a quota 4,6 miliardi”. Intanto negli ultimi 6 anni il reddito pro capite si è ridotto del 13% e nel 2012 i consumi sono scesi del 4,2% Sangalli: «Affrontare subito l’emergenza economica del Paese» “Il dato dell’Istat sulla diminuzione del reddito disponibile delle famiglie e la pressione fiscale che non accenna a diminuire ci fanno dire che, nella maniera più assoluta, non si deve derubricare ad ordinaria amministrazione quelle che sono le vere e proprie emergenze economiche e sociali del nostro Paese: pressione fiscale incompatibile con qualsiasi prospettiva di ripresa, elevata disoccupazione, aumento dell’area di assoluta povertà”. E’ il commento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a commento della nota dell’Ufficio Studi. Aggiunge Sangalli che “in questa situazione le imprese del terziario stanno vivendo una crisi che sembra non finire mai e sono ormai stremate. Ecco perché chiediamo al governo di avviare subito una certa, progressiva e sostenibile riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese”. che, l’assistenza e i servizi alla persona. Questi cambiamenti della domanda - avverte l’Ufficio Studi - richiedono una risposta anche da parte delle imprese del terziario di mercato. Perdita del potere di acquisto e calo dei consumi restituiscono, dunque, l’immagine di un paese gravemente malato in cui appaiono sempre più necessarie ed urgenti le riforme istituzionali ed economiche, in primis quella fiscale. L’attuale livello di pressione fiscale, infatti, è incompatibile con le esigenze della crescita e al momento non vi sono segnali di un cambio di rotta. E’, infatti, evidente la mancanza di qualsiasi percorso di progressiva, certa e sostenibile riduzione del carico fiscale e, al tempo stesso, l’intenzione di continuare ad utilizzare la leva fiscale attraverso ulteriori aumenti di imposta per far quadrare i conti pubblici. La conferma viene da quanto accaduto con l’ultima Legge di Stabilità che, nel passaggio dal disegno di legge originario alla versione definitiva approvata dal Parlamento, prevede complessivamente, per il triennio 2014-2016, un aggravio di imposizione ereditato dal 2013 pari ad oltre 4,6 miliardi, rispetto agli inziali 1,6 miliardi. In particolare, per il 2014 le maggiori entrate nette previste da questo provvedimento salgono dai 973 milioni di euro originari agli oltre 2,1 miliardi definitivamente fissati nella versione finale. Come dire che, nel breve volgere di un trimestre, le maggiori imposte richieste al sistema economico nel 2014 attraverso la manovra di finanza pubblica sono aumentate di quasi il 120%; per il 2015 si passa addirittura da una previsione di riduzione del carico impositivo (-496 milioni) a un aggravio di 639 milioni; per il 2016, infine, si richiede il versamento di imposte aggiuntive per 1,9 miliardi, a fronte di una previsione iniziale di 1,2 miliardi. Misure che, peraltro, rischiano di vanificare del tutto gli impulsi macroeconomici derivanti dall’intervento di riduzione del cuneo fiscale, che pure dovrebbe costituire l’elemento più qualificante dell’azione di governo. I dati mostrano come a questa contraddizione abbiano contribuito i passaggi parlamentari, confermando la presenza di una forte tendenza a deviare da un principio, se non di riduzione, quantomeno di invarianza del peso del fisco sul sistema economico. Un’altra conferma del peso crescente dell’imposizione, e dei suoi effetti sull’economia reale, viene dalla maggiore inflazione attribuibile agli aumenti di tassazione indiretta (Iva e accise). Infatti, l’andamento dell’inflazione fra il 2010 e il 2013, considerato sia al lordo, sia al netto degli incrementi di imposizione indiretta decisi nel periodo, mostra un picco massimo di differenza pari ad otto decimi di punto nel 2012, quando l’inflazione si sarebbe arrestata al 2,5% a fronte del 3,3% effettivamente misurato a seguito degli aumenti dell’Iva e delle accise introdotti nel pieno della crisi del debito pubblico. la Rassegna 6 febbraio 2014 Sale giochi, Fusini (Ascom): «Indennizzi a chi rimuove le slot dal locale» 11 Con riferimento alla Legge Regionale numero 8/2013 in materia di prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico, la Giunta Regionale ha nei giorni scorsi promulgato il divieto di nuova collocazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in locali che si trovino a una distanza inferiore a 500 metri dai luoghi cosiddetti sensibili (istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori). A questo proposito, con DGR numero 1274/2014 pubblicata sul BURL n. 5 del 28 gennaio , la Giunta Regionale ha dato attuazione alle disposizioni della legge regionale. La distanza dai luoghi sensibili è calcolata dai singoli comuni “considerando la soluzione più restrittiva tra quella che prevede un raggio di 500 metri dal baricentro del luogo sensibile, oppure un raggio di 500 metri dall’ingresso considerato come principale”. Queste disposizioni si applicano a tutte le nuove collocazioni di apparecchi effettuate dopo la pubblicazione del provvedimento sul BURL (pubblicazione avvenuta in data odierna). “Il Provvedimento della Regione va a normare di fatto un aspetto che negli ultimi vent’anni aveva preoccupato l’opinione pubblica di fronte all’apertura di sale giochi nei centri urbani a ridosso dei luoghi sensibili. Ovviamente risulta essere determinante dare continuità a quanto stabilito dalla legge in termini di vantaggi ed indennizzi per coloro che in qualche misura rimuovono il sistema di gioco dai loro locali - sottolinea Oscar Fusini, vicedirettore Ascom -. Oggi esiste un alto numero di esercizi che sopravvive con i proventi del gioco. Ora, si tratta di capire se si vuole difendere queste imprese e i posti di lavoro collegati che rischierebbero, in assenza di incentivi, la chiusura in un contesto che si è indebolito”. Agricoltura, a Bergamo parla straniero il 36% della manodopera. E l'integrazione si rafforza Offrono lavoro, ma anche solidarietà e sostegno all’integrazione. Le imprese agricole bergamasche per molti lavoratori provenienti da diverse realtà culturali e religiose rappresentano non solo un’opportunità di occupazione, ma anche un supporto importante per stabilirsi nel nostro paese ed entrare a far parte della nostra società. E’ il caso dell’azienda agricola Gatti di Martinengo. “Abbiamo due dipendenti indiani che lavorano in stalla e nei campi - spiega Franco Gatti, uno dei titolari -; quando sono arrivati da noi ci siamo adoperati per aiutarli a inserirsi nella nostra comunità e per risolvere alcuni problemi logistici. Come prevede il contratto, gli abbiamo fornito l’abitazione e abbiamo anche voluto mettere a loro disposizione un orto dove possono coltivare le verdure per le loro famiglie. Finché non sono riusciti ad acquistare una macchina, per dare loro la possibilità di essere autonomi, gli abbiamo permesso di utilizzare la nostra. Cerchiamo di aiutarli quando ne hanno bisogno perché la solidarietà e il rispetto della persona e del lavoratore per noi aderenti a Coldiretti sono valori imprescindibili dal fare impresa”. Molto spesso il rapporto di lavoro si trasforma anche in un rapporto di amicizia. “Abbiamo un mungitore indiano – racconta Mario Facchinetti, titolare con il fratello dell’azienda “Enrico e Mario Facchinetti” di Brignano Gera d’Adda - che con la sua famiglia abita in un appartamento di circa 100 mq che, che gli abbiamo messo a disposizione come prevede il contratto che abbiamo stipulato. Devono sostenere solo le spese della corrente elettrica perché abbiamo deciso di farci carico noi delle spese di acqua e gas. Abbiamo lo stesso ingresso e condividiamo la veranda, inoltre coltivano una parte del nostro orto per le loro necessità. Prima abbiamo assun- Sono oltre 400 gli addetti alle dipendenze delle aziende. Numerose le esperienze di solidarietà, da Martinengo a Brignano, da Levate a Lurano. Il racconto degli imprenditori to per la stalla il papà e poi il figlio; questo ha permesso alla famiglia di riunirsi. Poiché quando sono arrivati non sapevano bene la nostra lingua, mia sorella, che è un insegnate in pensione, per due giorni alla settimana, gratuitamente, ha fatto loro lezione e oggi non solo sanno parlare l’italiano ma lo sanno anche scrivere. Questo ha permesso al figlio di conseguire la patente di guida. Dal 1992 al 2010 abbiamo avuto alle nostre dipendenze anche un altro mungitore indiano che ha abitato nella nostra azienda con la famiglia. Ora si sono trasferiti India perché desideravano ritornare nella loro patria, ma i nostri rispettivi figli sono regolarmente in contatto tramite Facebook. Ci chiamano “zii” ed è rimasto un legame di affetto”. E’ all’insegna dell’integrazione anche l’esperienza della Floricoltura Morotti con sede operativa nel Bresciano, a Capriolo, e sede legale a Sarnico. “Nella nostra azienda lavorano dipendenti di diverse nazionalità - dicono i titolari - ma per noi non esistono differenze. Abbiamo il massimo rispetto per chi lavora con senso di responsabilità e fa il proprio dovere. Facciamo il possibile per far sentire tutti “a casa” e favorire l’integrazione. Ogni giorno c’è una persona che cucina secondo le varie tradizioni e poi si pranza tutti insieme seduti allo stesso tavolo, anche noi titolari. Poiché crediamo molto nell’importanza di mantenere un clima lavorativo improntato alla collaborazione e alla cordialità, spesso presso la nostra sede organizziamo momenti di socializzazione che coinvolgono non solo i nostri collaboratori ma anche le loro famiglie”. Secondo il presidente della Coldiretti bergamasca Alberto Brivio, i lavoratori immigrati , contribuiscono in modo strutturale e determinante all'economia agricola provinciale e rappresentano una componente indispensabile per garantire i primati del settore. Nelle imprese agricole gestite da Coldiretti Bergamo ne sono attualmente impiegati circa 400, il 36 % della manodopera totale. “Poiché fino a poco tempo fa era praticamente impossibile trovare manodopera italiana, per l’orticoltura, la floricoltura e l’allevamento i lavoratori immigrati si sono rivelati una risorsa importante - sottolinea Brivio - e le imprese, in linea con la politica della nostra Organizzazione, sono sempre attente a operare nel pieno rispetto della legalità e della convivenza solidale, componenti essenziali non solo per la qualità dei prodotti ma soprattutto il loro valore economico ed etico”. Un’integrazione favorita dal ricongiungimento con le famiglie è l’espe- rienza vissuta nell’azienda agricola Viscardi di Lurano specializzata nel produzione di verdura IV gamma. “I nostri operai - rileva Ezio Viscardi, uno dei titolari - hanno iniziato a collaborare con noi circa 20 anni fa e da allora, con reciproca soddisfazione, non hanno più lasciato la nostra azienda e con le loro famiglie vivono in case vicine, riuscendo così a ricomporre un ambiente familiare anche se lontani dal Marocco, il loro paese d’origine”. La piena comprensione delle rispettive esigenze ha fatto si che l’azienda orticola Eustacchio di Levate abbia nel corso degli anni incrementato il numero dei lavoratori stagionali ai quali affidarsi per la raccolta della sua produzione di insalate e verdure a foglia fresche. “Dopo i primi 5 operai assunti come stagionali una quindicina di anni fa - ricorda uno dei titolari, Ferrante Eustacchio - per rispettare le loro esigenze di mobilità e flessibilità lavorativa, abbiamo deciso, anche su loro richiesta, di continuare con questa formula. Con il tempo, lo sviluppo dell’azienda, ma soprattutto con la volontà di rendere sempre più agevole e meno pesante il loro lavoro, abbiamo incrementato sempre più il numero dei collaboratori, riducendo il monte ore per ogni singolo operaio, e siamo arrivati ad adottare orari molto flessibili per garantire le migliori condizioni di benessere. Da noi non si va in serra sotto il sole battente d’agosto e non ci si congela mai le mani con il rigore dell’inverno”. Per la Coldiretti bergamasca le imprese agricole hanno un ruolo di primo piano nel processo di integrazione dei lavoratori che provengono da altri paesi. “La nostra Organizzazione - conclude Brivio - è da tempo impegnata nel far crescere tra i propri associati una cultura della legalità e della solidarietà. Siamo fermamente convinti che i comportamenti illegali vadano perseguiti con ogni mezzo per evitare lo sfruttamento e l’umiliazione di persone che vengono in Italia per cercare di dare un futuro di speranza alla loro esistenza. Per noi contrastare atteggiamenti illegali significa anche garantire la libera concorrenza e permettere all’imprenditoria onesta di potersi confrontare sul mercato a parità di condizioni e di costi consentendo loro di poter avere una traiettoria di futuro. Si tratta di temi che devono essere trattati con molta serietà, evitando le facili generalizzazioni. Non si può e non si deve criminalizzare un intero comparto perché si sono rilevati alcuni casi di non corretta gestione. Questo ovviamente non significa sottovalutare gli eventuali fenomeni di illegalità nelle campagne, proprio su questo aspetto recentemente Coldiretti ha realizzato un rapporto sulle agromafie. Riteniamo però che non si debbano gettare in modo indiscriminato ombre pesanti sulla maggior parte delle aziende agricole che perseguono un comportamento di assoluto rispetto come testimoniato dai numerosi esempi di virtuosa integrazione, il più delle volte sconosciuti, che avvengono nelle nostre campagne”. 12 la Rassegna 6 febbraio 2014 RISORSE UMANE IL CONSULENTE RISPONDE di Marco Bergamaschi Nella ricerca del lavoro anche una lettera può fare la differenza Devo essere sincero: ormai non passa giorno che non mi ritrovi sulla scrivania un paio di curricula vitae di aspiranti lavoratori; e sono davvero pochi quelli accompagnati da una lettera di presentazione. Qualcuno potrebbe pensare che in un periodo come questo, caratterizzato da crisi, disoccupazione e mancanza di opportunità professionale, non sia certo questa a fare la differenza, ma è anche vero che il sottoscritto (e la maggior parte di coloro che si occupano di selezione o gestione del personale) la considera un prezioso strumento conoscitivo, che se ben utilizzato, può contenere informazioni importanti a completamento del cv. La lettera di presentazione, conosciuta anche come “lettera di accompagnamento”, è infatti considerata dagli addetti ai lavori una sorta di introduzione al curriculum vitae attraverso la quale il candidato ha l’opportunità di presentarsi, di specificare le proprie competenze e di sottolineare lo stretto legame esistente tra queste e i requisiti dell’offerta di lavoro per la quale ci si candida. Ma sono ancora in molti a sottovalutare il peso che può avere questo tipo di documento e sono ancora numerosissimi gli aspiranti lavoratori che la considerano superflua, ignorando la sua influenza. Vero è anche che non c’è molta differenza tra lo scrivere una lettera di presentazione sciatta o sconclusionata e il non scriverla per nulla, pertanto è fondamentale osservare poche semplici regole, utili a creare un do- D ottor Bergamaschi Da circa tre mesi sono alla ricerca di un lavoro e sto inviando il mio cv a tutti: piccole e medie aziende, agenzie interinali e agenzie di selezione del personale Durante un colloquio conoscitivo, mi è stato fatto notare che il mio curriculum non era accompagnato da una lettera di presentazione e che sarebbe stato invece utile che ci fosse. Sono rimasto sorpreso da tale informazione, anche perché ritengo che tale lettera non sia così importante al fine di un’assunzione. Pertanto mi piacerebbe conoscere il suo parere. e-mail, Sant'Omobono Terme cumento efficace e completo, che ha il compito di definire alcune informazioni, contenute nel cv e di creare una prima buona impressione. Le caratteristiche che contraddistinguono una lettera di presentazione “efficace” sono brevità, semplicità e chiarezza; non esiste una lunghezza standard, tuttavia quella consigliata è tra le 10 e le 20 righe con un carattere di grandezza 12 o massimo 13. Il dono della sintesi è sempre molto apprezzato e una lettera che supera la pagina, non piace a nessuno e diventa ridondante. Anche la formattazione va curata: deve conferire un aspetto professionale e serio, quindi sono da lasciar perdere caratteri “singolari” come il Comic Sans o il Gothic (non brutti, ma non adeguati per tale contesto) preferendo font più sobri come il Times New Roman e Arial. Se l’invio avviene a seguito di un’inserzione, è indispensabile inserire il riferimento dell’annuncio perché chiarisce fin da subito la posizione per la quale ci si presenta; se si tratta di un’autocandidatura (in questo pe- riodo vanno sfortunatamente per la maggiore) è utile specificarlo con la dicitura: “candidatura spontanea per assunzione” o “invio curriculum”; se l’invio del cv avviene per e-mail, la lettera di accompagnamento va inserita nel corpo dell’e-mail e il curriculum vitae negli allegati. Il tono della lettera deve essere cordiale e mai polemico (“è la seconda volta che vi scrivo”) supportato da uno stile semplice, sicuro e concreto. Non dimentichiamo che scrivere una lettera di presentazione chiara ed efficace significa anche saper evidenziare la coerenza tra la propria candidatura e la richiesta in corso ed quindi è sempre auspicabile trovare un legame tra i punti fondamentali del proprio cv e il profilo che l’azienda sta cercando. Uno degli errori più comuni commessi da chi invece la lettera di accompagnamento la utilizza, è quello che la sua presentazione è sempre uguale per tutti i destinatari: è necessario invece personalizzata, facendo riferimento a qualche aspetto del cv che potrebbe essere particolarmente compatibile con il ruolo professionale o le mansioni in oggetto. Quindi pollice verso per i testi tutti uguali e standardizzati, che alla fine non dicono nulla di più di quello che già c’è sul curriculum vitae. E a chi continua ad affermare che la lettera di accompagnamento sia un’inutile invenzione dei tempi di oggi, non posso che ricordare che si sbaglia di grosso: la prima lettera di presentazione mai scritta, è avvenuta per mano di Leonardo da Vinci, quando nel 1482 lasciò Firenze per trasferirsi a Milano alla corte di Ludovico Sforza detto il Moro. Prima della sua partenza, l’artista inviò al duca una lettera di presentazione, una vera e propria domanda di assunzione nella quale elencava le proprie abilità ordinate in dieci punti, cercando di fare leva su alcune abilità che il duca avrebbe potuto considerare utili. Se l’ha fatto Leonardo Da Vinci, direi che possiamo farlo anche noi. Vi auguro buon lavoro. la Fimaa «L’aumento della Tasi ennesima tassa contro il settore immobiliare» “Con l’aumento delle aliquote della Tasi fino allo 0,8 per mille per le prime e seconde case siamo di fronte all’ennesima tassa contro il settore immobiliare. Buone le intenzioni di utilizzare le risorse derivanti dall’aumento della Tasi per la detrazione Imu a favore delle famiglie a basso reddito, ma purtroppo a pagare il prezzo dell’intesa saranno sempre i contribuenti. Non si può dare da una parte e prendere dall’altra solo per far quadrare i conti dei Comuni. In questo modo si rischia di continuare sulla strada del caos, proprio quando i timidi segnali di ripresa degli ultimi mesi stanno facendo sperare in un lieve incremento delle compravendite immobiliari”. Così Valerio Angeletti, presidente di Fimaa Italia, ha commentato l’introduzione di un addizionale dello 0,8 per mille sulla aliquota massima Tasi per il 2014 sulle prime e seconde case. “Il Governo in questo modo - ha concluso Angeletti - continua a tassare il settore immobiliare a scapito dei contribuenti e della ripresa economica”. la Rassegna 6 febbraio 2014 13 In via Torretta cresce la “casa” dell’arte Varata due anni fa, la rassegna “Arte &’ Artigianato” ha ospitato 21 mostre ed ha già completato il calendario degli appuntamenti fino al 2015. Carrara: «Ormai è un progetto stabile per la promozione degli artisti e della cultura». In programma il potenziamento degli eventi collaterali, tra cui anche un percorso gastronomico Ventuno mostre proposte nell’arco di due anni e visitate da centinaia di persone, eventi collaterali, tra cui vernissage, lezioni di pittura, presentazioni di libri e “aperitivi d’arte”, e una richiesta di partecipazioni in grado di riempire il calendario fino al 2015. Sono i numeri del successo di “Arte &’ Artigianato”, la rassegna promossa dell’Area Arte Immagine e Comunicazione di Confartigianato Bergamo che questo mese, con la mostra dedicata a Maria Teresa Campana (vedi articolo in pagina) inaugura ufficialmente il suo terzo anno di vita. È quindi tempo di bilanci per il progetto, nato a febbraio 2012 con l’esposizione delle opere realizzate dai ragazzi della Scuola d’Arte Andrea Fantoni, che vuole promuovere gli artisti bergamaschi attraverso un nuovo spazio espositivo cittadino a loro dedicato: la sala Agazzi della sede di via Torretta. «Dopo due anni intensi di attività – sottolinea il presidente Angelo Carrara – possiamo dire che “Arte &’ Artigianato”, nato in seno alla nostra Organizzazione come una sfida, è ormai diventato un progetto stabile, di prestigio, riconosciuto a livello istituzionale (vanta infatti i patrocini di Regione, Provincia, Comune di Bergamo, Camera di Commercio, Confartigianato Imprese Lombardia e della stessa Scuola Fantoni, ndr.) e ora può aspirare a divenire qualcosa di ancora più grande e strutturato. La soddisfazione è notevole, non solo per la nostra Associazione che ci ha creduto e ha voluto investire in un progetto culturale, ma anche per gli stessi artisti che si sono succeduti e che hanno manife- Alcuni momenti e ospiti della rassegna artistica allestita nella sala Agazzi della sede cittadina di Confartigianato Bergamo Questo mese / Omaggio Maria Teresa Campana agli acquarelli di Maria Teresa Campana Ad aprire il terzo anno di “Arte &’ Artigianato” sarà l’omaggio alla pittrice acquarellista Maria Teresa Campana, scomparsa prematuramente il 23 aprile scorso. La mostra, che verrà inaugurata venerdì 7 febbraio alle ore 18, potrà essere visitata ad ingresso libero fino a venerdì 28 febbraio nei seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18, sabato e festivi su prenotazione. Maria Teresa Campana, dopo aver frequentato il gruppo “Pittori e scultori Azzanesi” sotto la guida del maestro Cecco Previtali, ha poi affinato le tecniche classiche dell’acquerello creando uno stile personale. La mostra è l’omaggio postumo ad un’artista che nella sua vita ha esposto in numerosi concorsi e manifestazioni ottenendo prestigiosi riconoscimenti, oltre a dedicarsi all’insegnamento per trasmettere, condividere e donare agli altri le sue competenze. Per informazioni contattare la Segreteria organizzativa al numero: 035 274292; e-mail: [email protected]. stato il loro compiacimento per la visibilità ricevuta, per il seguito dei mass media locali e per la spaziosità della sala espositiva». In tanti, poi, sono arrivati a visitare le mostre durante questi due anni e tra essi diverse autorità cittadine e ospiti d’eccezione come il grande pittore Trento Longaretti. Anche quest’anno il cartellone non deluderà le attese, offrendo una vasta proposta di generi che spazieranno dalla pittura alla scultura, passando per il vetro soffiato, la lavorazione della ceramica e, per la prima volta nella storia della rassegna, la fotografia. “Arte &’ Artigianato”, però, non si limiterà alle sole esposizioni, tutte con cadenza mensile, ma prevederà iniziative collaterali che arricchiranno alcune delle proposte in programma. «Già in passato – continua Carrara – abbiamo organizzato alcune serate divulgative tematiche in concomitanza con le mostre, che sicuramente riprenderemo anche quest’anno. Tra le nuove iniziative a cui stiamo lavorando, spicca invece la realizzazione di un percorso gastronomico, con la presentazione e degustazione dei nostri prodotti tipici nella suggestiva cornice delle opere d’arte, coinvolgendo aziende di produzione alimentare, tra cui birrifici artigianali. Un originale binomio cibo-arte che credo potrà fornire spunti interessanti, anche alla luce dell’accordo che abbiamo recentemente siglato con Asl e Coldiretti: si tratta del progetto informativo rivolto alle imprese artigiane del settore alimentare e non solo, che vede la pubblicazione sul nostro periodico “Bergamo Artigiana” di articoli tematici sull’igiene, la sicurezza e la qualità dei prodotti agricoli del nostro territorio». Infine, l’intenzione è quella di fare interagire sempre più “Arte &’ Artigianato” con le iniziative e gli altri eventi di Confartigianato Bergamo, a cominciare dalla Settimana per l’Energia, la kermesse sulla green economy e lo sviluppo sostenibile che a ottobre taglierà il traguardo della sesta edizione. AGENDA ■ Protesta nazionale, il 18 febbraio imprese a Roma Sono aperte le adesioni presso Confartigianato Bergamo per partecipare alla manifestazione nazionale organizzata da Rete Imprese Italia dal titolo “Senza l’impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro” che si terrà a Roma il 18 febbraio. Gli artigiani, accompagnati dai dirigenti di Confartigianato, andranno a Roma per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente nella politica economica che consenta di porre in essere le riforme necessarie per sbloccare il Paese e il lavoro delle imprese. Gli imprenditori sono invitati a partecipare numerosi: una massiccia adesione consentirà infatti di far sentire forte la voce delle imprese bergamasche. Per informazioni e adesioni: Segreteria di presidenza (tel. 035 274331 – 332; mail [email protected]). ■ Confartigianato Bergamo alla fiera degli sposi Da venerdì 7 a domenica 9 febbraio la Fiera di via Lunga ospita l’edizione 2014 di “Bergamo Sposi”, la fiera dei prodotti e dei servizi per il matrimonio e la famiglia. Confartigianato Bergamo sarà tra i protagonisti della kermesse con uno stand informativo all’interno del padiglione B (spazio espositivo n. 143-145). Ad animare lo spazio dell’Organizzazione di via Torretta ci saranno anche i pasticcieri del consorzio Capab, il gruppo Orafi con le creazioni realizzate ad hoc per l’evento e gli acconciatori dell’accademia Anam che eseguiranno acconciature e make-up di tendenza ai futuri sposi in visita allo stand. ■ Impiantisti termici, in partenza due corsi Sono in partenza, nella sede di Confartigianato Bergamo, due proposte formative rivolte alla categoria degli impiantisti termici. Giovedì 20 febbraio, dalle 14 alle 19, si terrà il corso su “La manutenzione delle centrali termiche”, che approfondirà le novità legislative concentrandosi in particolare sullo smaltimento dei prodotti della combustione, sulle principali precauzioni per lo scarico di condense in caldaie a condensazione, sugli adempimenti e sulla documentazione obbligatoria. Giovedì 27 febbraio, sempre dalle 14 alle 19, è invece in programma il corso su “Le caldaie a condensazione: precauzioni nell’installazione e dispositivi obbligatori”, che si focalizzerà sulle ultime novità normative riguardanti i sistemi fumari, i sistemi di scarico di condense acide e gli impianti a gas domestici. Per informazioni e iscrizioni contattare l’ufficio Formazione al numero: 035 274306; e-mail: [email protected]. ■ Autronica e Fgas, autoriparatori a lezione Mercoledì 12 febbraio, nella sede di via Torretta, inizierà un corso abilitante rivolto specificamente alla categoria degli autoriparatori che operano su apparecchiature contenenti gas fluorurati ad effetto serra. Il corso, comprensivo dell’esame teoricopratico ai sensi del DPR 43/2012, è necessario a conseguire la certificazione delle persone addette (per informazioni chiamare il numero: 035 274306; e-mail: [email protected]). Sempre per gli autoriparatori, inoltre, sono aperte le iscrizioni per l’edizione 2014 del corso di Autronica, il principale percorso formativo di aggiornamento teorico pratico della categoria (per informazioni chiamare il numero: 035 274314; e-mail: [email protected]). ■ Alimentaristi, incontro sull’etichettatura Si terrà lunedì 17 febbraio alle ore 14, nella sede di via Torretta, un percorso formativo in una lezione rivolto agli operatori del settore alimentare sulle regole di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari. Le lezioni illustreranno le modalità per etichettare correttamente i prodotti approfondendo la normati- va comunitaria in materia. Per iscrizioni: ufficio Formazione (tel. 035 274321-325; e-mail: [email protected]). ■ Dipendenti e sicurezza, i prossimi appuntamenti Continuano i corsi obbligatori sulla sicurezza e la salute negli ambienti di lavoro organizzati da Confartigianato Bergamo e rivolti ai dipendenti delle imprese artigiane. Lunedì 10 febbraio, nella sede di Bergamo, in via Torretta 12, è in programma il corso per il personale preposto alla sicurezza in azienda. Nella sede di Treviglio, in via Caravaggio 45/47, giovedì 13 febbraio si terrà il corso per la categoria dei falegnami, venerdì 14 febbraio per la categoria degli impiantisti e per gli impiegati. Nella sede di Bergamo, in via Torretta 12, lunedì 24 febbraio è invece in programma il corso per gli impiegati e venerdì 28 per i dipendenti delle aziende di impiantisti. Per iscrizioni chiamare l’ufficio Formazione al numero: 035 274314-321; e-mail: [email protected]. ■ Fotografia e privacy, seminario in streaming Martedì 11 febbraio alle 20.30, nella Sala Auditorium di via Torretta 12 a Bergamo, si terrà un seminario in videoconferenza dal titolo “Diritti in fotografia: davanti e dietro l’obiettivo”. Promosso da Confartigianato Sondrio, il seminario si svolgerà in diretta streaming dalla sede del Cesaf (Centro di Eccellenza per i Servizi Avanzati e la Formazione) di Sondrio. La serata, rivolta in particolare ai fotografi (professionisti e amatori) ma di assoluto interesse per chiunque pubblichi o condivida immagini fotografiche, approfondirà la normativa vigente in tema di privacy e diritto di immagine. Anche dall’Auditorium di Confartigianato Bergamo, il pubblico potrà porre domande e interagire con i relatori. Per iscrizioni contattare l’ufficio Aree di mestiere al numero: 035 274292; e-mail: [email protected]. 14 la Rassegna 6 febbraio 2014 sostegno e sviluppo per le imprese soc. coop www.ascombg.it www.fogalco.it Via Borgo Palazzo, 137 Bergamo - Tel. 035 41 20 111 la Rassegna 6 febbraio 2014 PUNTO LAVORO 15 a cura di Ascom e Seac Lavoro all’estero, la regolarizzazione dei contributi Le precisazioni dell’Inps sull’utilizzo delle retribuzioni convenzionali ai fini del calcolo dei contributi e le istruzioni per sanare gli eventuali versamenti non allineati agli importi per il mese di gennaio 2014 campo Di applicaZione Le retribuzioni convenzionali trovano applicazione nei confronti di lavoratori italiani operanti all’estero in Paesi extracomunitari con i quali l’Italia non ha siglato accordi di sicurezza sociale, ovvero ha stipulato accordi parziali. In tale ipotesi, le retribuzioni convenzionali devono essere utilizzate per il calcolo dei contributi inerenti le forme assicurative non contemplate nell’accordo. I Paesi extracomunitari con i quali l’Italia ha siglato convenzioni di sicurezza sociale sono: Argentina, Australia, Brasile, Canada e Quebec, Capoverde, Israele, Jersey e Isole del Canale (Guernsey, Alderney, Herm, Jethou), ex Jugoslavia (Bosnia-Erzegovina, Macedonia, ecc.), Principato di Monaco, Tunisia, Uruguay, Usa e Venezuela, Stato Città del Vaticano e Corea. Rimangono esclusi dall’ambito territoriale di applicazione delle retribuzioni convenzionali: • i Paesi membri dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia (comprese le isole Aland), Francia e Dipartimenti d’oltremare (Guyana francese, Isola di Martinica e Isola di Guadalupa, ricomprese nell’arcipelago delle Piccole Antille, Isole di Reunion, Isole di Saint Martin e di Saint Barthèlemi, facenti parte del Dipartimento della Guadalupa), Germania, Regno Unito (Gran Bretagna e Irlanda del Nord, compresa Gibilterra), Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo (comprese le isole Azzorre e di Madera), Spagna (comprese le isole Canarie, Ceuta e Melilla), Svezia, Repubblica Ceca, Repubblica di Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria e Croazia; • i Paesi aderenti all’accordo SEE che continua attualmente a trovare applicazione nei rapporti con il Liechtenstein, la Norvegia e l’Islanda; • la Svizzera che ha stipulato uno specifico accordo con l’Ue ai sensi del quale, nell’ipotesi di distacco di lavoratori italiani in Svizzera, il regime di sicurezza sociale da applicare è quello italiano e pertanto la contribuzione per tutte le assicurazioni previste deve essere calcolata sulla base delle retribuzioni effettive. Per quanto attiene alla Convenzione europea di sicurezza sociale, essa rimane di fatto tuttora applicabile solo nei rapporti con la Turchia. retribuZioni convenZionali Per i lavoratori per i quali sono previste fasce di retribuzione, la retribuzione convenzionale imponibile da assoggettare a contribuzione è determinata sulla base del raffronto con la fascia di retribuzione nazionale corrispondente, di cui alle tabelle ministeriali contenute nel citato DM 23 dicembre 2013. Per “retribuzione nazionale” deve intendersi il trattamento previsto per il lavoratore dal contratto collettivo, «comprensivo degli emolu- C on Decreto del Ministero del Lavoro del 23 dicembre 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 2/2014, è stato fissato l’importo delle retribuzioni convenzionali valide per l’anno 2014. Ora, con la Circolare n. 8 del 22 gennaio 2014, l’Inps fornisce alcune precisazioni in merito all’utilizzo delle suddette retribuzioni ai fini del calcolo dei contributi, nonché le istruzioni per la regolarizzazione delle eventuali contribuzioni versate per il mese di gennaio 2014 non allineate agli importi delle retribuzioni convenzionali stesse. In BReve ammortizzatori in deroga, ripartiti i fondi tra le regioni In un Comunicato del 22 gennaio 2014 il ministero del Lavoro annuncia la firma, da parte dei ministri del Lavoro e dell’Economia, del decreto che effettua un primo riparto tra le Regioni di risorse finanziarie per la concessione o per la proroga, in deroga alla vigente normativa, dei trattamenti di cassa integrazione guadagni, ordinaria e/o straordinaria, e di mobilità. Le risorse assegnate ammontano a 400 milioni di euro. inail, le novità contenute nella legge di stabilità 2014 menti riconosciuti per accordo tra le parti», con esclusione dell’indennità estero. I valori convenzionali così individuati possono essere ragguagliati a giornata solo in caso di assunzione, risoluzione del rapporto, trasferimento nel corso del mese; in tal caso l’imponibile mensile deve essere diviso per 26 giornate e, successivamente, si moltiplica il valore ottenuto per il numero dei giorni, domeniche escluse, comprese nella frazione di mese interessata. Al di fuori dei predetti casi i valori in questione non sono frazionabili. Per quanto riguarda l’indennità sostitutiva del preavviso l’Istituto precisa che anche per tale emolumento l’obbligo contributivo deve essere assolto secondo il sistema convenzionale. ■ Casi particolari La retribuzione individuata può subire delle variazioni nei seguenti casi: • passaggio da una qualifica all’altra nel corso del mese; • mutamento nel corso del mese del trattamento economico individuale da contratto collettivo, nell’ambito della qualifica di “quadro”, “dirigente” e “giornalista”, o per passaggio di qualifica. In entrambi i casi deve essere attribuita, con la stessa decorrenza della nuova qualifica o della variazione del trattamento economico individuale, la retribuzione convenzionale corrispondente al mutamento intervenuto. Qualora, invece, maturino nel corso dell’anno compensi variabili (ad esempio, lavoro straordinario, premi..), poiché questi ultimi non sono stati inclusi all’inizio dell’anno nel calcolo dell’importo della retribuzione globale annua da prendere a base ai fini dell’individuazione della fascia di retribuzione applicabile, è necessario rideterminare l’importo della stessa comprensivo delle predette voci retributive e dividere nuovamente il valore ottenuto per dodici mensilità. Se, per effetto di tale ricalcolo, si dovesse determinare un valore retributivo mensile che comporta una modifica della fascia da prendere a riferimento nell’anno per il calcolo della contribuzione rispetto a quella adottata, è necessario procedere ad una operazione di conguaglio per i periodi pregressi a partire dal mese di gennaio dell’anno in corso, seguendo le istruzioni che l’Inps fornirà con la consueta circolare di fine anno. regolariZZaZione Del mese Di gennaio 2014 Le aziende che, per il mese di gennaio 2014, hanno calcolato la contribuzione su importi difformi rispetto a quelli indicati nelle tabelle ministeriali, devono regolarizzare la propria posizione entro il 16 aprile 2014, senza aggravio di oneri aggiuntivi. A tal fine, i datori di lavoro interessati, nella denuncia Uniemens del mese di regolarizzazione dovranno: • calcolare le differenze tra le retribuzioni convenzionali in vigore al 1° gennaio 2014 e quelle assoggettate a contribuzione per lo stesso mese; • aumentare le retribuzioni imponibili individuali del mese in cui viene effettuata la regolarizzazione dell’importo corrispondente alle differenze sopra determinate, calcolando i contributi sui totali ottenuti. Le retribuzioni imponibili del mese in cui viene effettuata la regolarizzazione vanno riportate nell’elemento <Imponibile> di <DatiRetributivi> di <DenunciaIndividuale>. gli incentivi per i Datori Di lavoro Il Legislatore, nel corso degli anni, ha introdotto una serie di benefici in favore dei datori di lavoro che: - assumono lavoratori che versano in particolari situazioni (disoccupati, in mobilità, in Cigs ecc.) ovvero possiedono determinati requisiti soggettivi (under 30, over 50, apprendisti, giovani genitori, detenuti, disabili, ecc.) ovvero - procedono alla stabilizzazione di rapporti di lavoro trasformandoli da tempo determinato a tempo indeterminato. Tali benefici generalmente si sostanziano in una riduzione dell’ammontare dei contributi previdenziali ed assistenziali dovuti dal datore di lavoro e/o consistono nell’erogazione di veri e propri contributi a suo favore. Con la Circolare n. 4 del 20 gennaio 2014, l’Inail interviene fornendo chiarimenti circa le disposizioni previste in materia di prestazioni economiche erogate dall’Istituto, ai sensi delle novità previste dall’articolo 1 comma, commi 129, 130 e 131 della Legge di stabilità 2014. In particolare l’Inail espone delle precisazioni in relazione a: • aumento in via straordinaria delle indennità dovute dall'Inail a titolo di recupero del valore dell'indennizzo del danno biologico; • parametrazione al massimale previsto per legge della retribuzione presa a base per il calcolo delle rendita a superstiti; • beneficiari del fondo di sostegno delle famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. autoliquidazione inail, chiarimenti sul differimento Con un Comunicato del 23 gennaio 2014 pubblicato sul sito istituzionale, nonché con la Nota n. 495 sempre del 23 gennaio 2014, l’Inail fornisce chiarimenti in relazione alla sospensione degli adempimenti legati all’autoliquidazione 2013/2014. In particolare l’Istituto precisa che, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Welfare di riduzione dei premi e contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, sono prorogati al 16 maggio 2014 sia il termine dell’autoliquidazione 2013/2014, sia il termine per il pagamento di tutti gli altri premi speciali per i quali non è prevista l’autoliquidazione. 16 la Rassegna 6 febbraio 2014 Le scadenze di febbraio Con la collaborazione del Centro Studi Seac LuneDì 17 FeBBRAIO ceRTIFIcAZIoNe compensi e provvigioni Consegna ai percettori di compensi di lavoro autonomo e di provvigioni della certificazione attestante i compensi / provvigioni corrisposte e le ritenute effettuate nel 2013. IVA - corrispettivi granDe DistribuZione Invio telematico dei corrispettivi relativi al mese di gennaio da parte delle imprese della grande distribuzione commerciale e di servizi. certiFicaZione utili Consegna ai soci della certificazione delle somme corrisposte nel 2013 da parte di società di capitali (srl, spa, ecc.) a titolo di dividendo / utile. La certificazione è necessaria anche per i compensi corrisposti nel 2013 ad associati in partecipazione con apporto di capitale o misto. IVA - liQuiDaZione mensile e trimestrale “speciale” - Liquidazione IVA riferita a gennaio e versamento dell’imposta dovuta; - Liquidazione IVA riferita al quarto trimestre 2013 da parte dei contribuenti “speciali” e versamento dell’imposta dovuta considerando l’eventuale acconto già versato. IVA - comunicaZione Dati Presentazione in via telematica, diretta o tramite intermediario abilitato, della comunicazione dati IVA riferita al 2013. Si rammenta che tra i soggetti esonerati sono ricompresi coloro che presentano nel mese di febbraio la dichiarazione IVA relativa al 2013. IVA - DichiaraZioni D’intento Invio telematico della comunicazione dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute: - per le quali sono state emesse “per la prima volta” fatture senza IVA registrate per il quarto trimestre 2013 (soggetti trimestrali “speciali”); - per le quali sono state emesse “per la prima volta” fatture senza IVA registrate per il mese di gennaio (soggetti mensili). Tale termine va inteso quale “termine ultimo” e pertanto la comunicazione può essere inviata anche in un momento antecedente ancorché nel mese / trimestre non sia stata emessa alcuna fattura connessa con le dichiarazioni d’intento ricevute. IVA - stampati Fiscali Invio telematico dei dati relativi alle forniture di documenti fiscali effettuate nel 2013 (ricevute fiscali, bolle d’accompagnamento, formulari rifiuti, ecc.) da parte di tipografie e soggetti autorizzati alla rivendita. IRpeF - ritenute alla Fonte su reDDiti Di lavoro DipenDente e assimilati Versamento delle ritenute operate a gennaio relative a redditi di lavoro dipendente e assimilati (collaboratori coordinati e continuativi / a progetto - codice tributo 1004). se l’ammontare dell’apporto è non superiore al 25% del patrimonio netto dell’associante risultante dall’ultimo bilancio approvato prima della data di stipula del contratto. IRpeF - ritenute alla Fonte su reDDiti Di lavoro autonomo Versamento delle ritenute operate a gennaio per redditi di lavoro autonomo (codice tributo 1040). INpS - DipenDenti Versamento dei contributi previdenziali relativi al personale dipendente, per le retribuzioni maturate nel periodo di paga di gennaio. IRpeF - ritenute alla Fonte operate Da conDomini Versamento delle ritenute (4%) operate a gennaio da parte dei condomini per le prestazioni derivanti da contratti d’appalto/d’opera effettuate nell’esercizio di impresa o attività commerciali non abituali (codici tributo 1019 a titolo di IRPEF, 1020 a titolo di IRES). INpS - gestione separata Versamento del contributo del 22% o 27,72% da parte dei committenti, sui compensi corrisposti a gennaio a collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori a progetto, collaboratori occasionali, nonché incaricati alla vendita a domicilio e lavoratori autonomi occasionali (compenso superiore a € 5.000). Versamento da parte dell’associante del contributo dovuto sui compensi corrisposti a gennaio agli associati in partecipazione con apporto esclusivo di lavoro, nella misura del 22% ovvero 27,72% (soggetti non pensionati e non iscritti ad altra forma di previdenza). IRpeF - altre ritenute alla Fonte Versamento delle ritenute operate a gennaio relative a: - rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza di commercio (codice tributo 1038); - utilizzazioni di marchi e opere dell’ingegno (codice tributo 1040); - contratti di associazione in partecipazione con apporto di lavoro (codice tributo 1040) e con apporto di capitale o misto (codice tributo 1030) 24124 Bergamo - Via Lombardia, 3/A Tel. 035/222160 - Fax 035/249968 INpS - contributi ivs Versamento della quarta rata fissa 2013 dei contributi previdenziali sul reddito minimale da parte dei soggetti iscritti alla gestione IVS commercianti – artigiani. TFR - salDo imposta sostitutiva Versamento del saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR 2013 (codice tributo 1713), scomputando quanto già versato a titolo di acconto a dicembre 2013. GIOveDì 20 FeBBRAIO eNASARco - versamento contributi Versamento da parte della casa mandante dei contributi relativi al quarto trimestre 2013. MARTeDì 25 FeBBRAIO IVA comUNITARIA - elenchi intrastat mensili Presentazione in via telematica degli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni / servizi resi e degli acquisti di beni / servizi ricevuti, registrati o soggetti a registrazione, relativi a gennaio (soggetti mensili). veneRDì 28 FeBBRAIO moD. cuD 2014 Consegna da parte del datore di lavoro o committente ai lavoratori dipendenti, collaboratori coordinati e continuativi / a progetto della certificazione dei redditi 2013. INpS - DipenDenti Invio telematico del mod. UNI-EMENS contenente sia i dati contributivi che quelli retributivi relativi al mese di gennaio. L’adempimento interessa anche i compensi corrisposti a collaboratori coordinati e continuativi / a progetto, incaricati alla vendita a domicilio,lavoratori autonomi occasionali, nonché associati in partecipazione con apporto esclusivo di lavoro. STUDI DI SeTToRe - cause giustiFicative moD. unico 2013 Invio telematico della comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle cause che hanno giustificato la non congruità agli studi di settore relativi al 2012 (mod. UNICO 2013), come specificato dall’Agenzia nel Comunicato stampa 4.12.2013 IVA - elenchi “blacK list” mensili Invio telematico della comunicazione delle operazioni, registrate o soggette a registrazione, con soggetti aventi sede, residenza o domicilio in Paesi a fiscalità privilegiata per le operazioni registrate o soggette a registrazione, di importo superiore a € 500, relative al mese di gennaio (soggetti mensili). A tal fine va utilizzato il quadro BL contenuto nel Modello di comunicazione polivalente approvato con il Provvedimento 2.8.2013, n.94908. IVA - acQuisti Da san marino Invio telematico della comunicazione degli acquisti con operatori economici aventi sede a San Marino, annotati a gennaio. A tal fine va utilizzato il quadro SE contenuto nel Modello di comunicazione polivalente approvato con il Provvedimento 2.8.2013, n.94908. Carrelli elevatori, la circolazione su strada senza immatricolazione Il cosiddetto decreto Destinazione Italia (art.13, comma 12), ha reintrodotto la possibilità, per i carrelli privi di immatricolazione, di circolare su strada pubblica per brevi e saltuari spostamenti a carico o a vuoto, rinviando tuttavia l’operatività di questa disposizione ad un decreto del ministero dei Trasporti che è stato pubblicato sul proprio sito internet (decreto n.752 del 14 gennaio 2014), insieme ad una breve nota di commento del Ministero (prot. 753, sempre del 14 gennaio 2014). Il provvedimento si applica ai carrelli come definiti all’articolo 58, comma 2, lett. c) del Codice della Strada, elevatori, trasportatori o trattori, non immatricolati e privi di carta di circolazione in quanto destinati ad operare prevalentemente in aree private (magazzini, stabilimenti, ecc.) ai quali viene concessa la possibilità di circolare su strada per brevi e saltuari spostamenti, a vuoto o a pieno carico, alle condizioni indicate nel decreto. In particolare, questi carrelli possono utilizzarsi su strada a condizione che i titolari ottengano un’autorizzazione dell’Ufficio della motorizzazione civile competente per territorio, su benestare dell’Ente proprietario della strada; l’autorizzazione va richiesta avvalendosi del modello allegato al decreto, ed ha durata annuale, prorogabile. Le autorizzazioni alla circolazione dei carrelli già rilasciate ai sensi della precedente normativa (quindi del decreto 28 dicembre 1989), restano in vigore; la loro durata è prorogabile con le modalità in vigore all’atto della precedente autorizzazione, purché non sia scaduta prima del 31 dicembre 2007. Per il rilascio dell’autorizzazione (che permette di circolare su strada pubblica a velocità non superiore a 10/km/H), occorre che il carrello rispetti tutte le caratteristiche definite dall’articolo 2 del decreto (che riprende le prescrizioni dettate dal decreto 28 dicembre 1989), in materia di scheda tecnica del costruttore, dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione, sistema di fre- natura e di accompagnamento con personale di terra che coadiuvi il conducente (a meno che non vengano rispettate le prescrizioni definite ai punti 1.3 e 2.2 dell’allegato tecnico al decreto 14 giugno 1985, e l’ingombro trasversale degli oggetti trasportati non superi di oltre il 50% la larghezza massima del veicolo, entro la sagoma limite di 2,55 m.). Peraltro, la circolare ministeriale prevede che a far data dalla stessa (quindi dal 14 gennaio 2014), sono abrogate tutte le disposizioni impartite con le circolari del 10 giugno 2013 e, soprattutto con quella del 25 ottobre 2013 che ha definito le procedure per immatricolare questi veicoli, fatte salve le eventuali richieste di immatricolazione già presentate. Pertanto, l’obbligo di immatricolare questi carrelli per farli circolare su strada è venuto meno dal 14 gennaio scorso, data da cui sono diventate operative le prescrizioni contenute nel decreto in commento. la Rassegna 6 febbraio 2014 17 Modello F24, esteso l’utilizzo ai versamenti dovuti per la registrazione dei contratti di locazione Con la collaborazione del Centro Studi Seac mero inferiore a 6 caratteri, gli spazi a partire da sinistra, vanno completati con zeri); • caratteri da 14 a 16: sottonumero di registrazione (se presente) oppure “000”. Codice Va indicato uno dei seguenti codice tributo: 1500 Imposta di Registro per prima registrazione 1501 Imposta di Registro per annualità successive 1502 Imposta di Registro per cessioni del contratto 1503 Imposta di Registro per risoluzioni del contratto 1504 Imposta di Registro per proroghe del contratto 1505 Imposta di Bollo 1506 Tributi speciali e compensi 1507 Sanzioni da ravvedimento per tardiva prima registrazione 1508 Interessi da ravvedimento per tardiva prima registrazione 1509 Sanzioni da ravv. per tardivo versamento di annualità e adempimenti successivi 1510 Interessi da ravv. per tardivo versamento di annualità e adempimenti successivi Anno di riferimento • in caso di prima registrazione va indicato l’anno di stipula del contratto o di decorrenza, se anteriore (formato “AAAA”); • in caso di “annualità successiva”, “proroga”, “cessione” o “risoluzione” va indicato l’anno di scadenza dell’adempimento (formato “AAAA”). Importi a debito versati Va indicato l’importo da versare. Con il Provvedimento 3.1.2014 l’Agenzia delle Entrate, in attuazione della previsione contenuta nel DM 8.11.2011, nell’ottica “di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti”, ha esteso l’utilizzo del “mod. F24 versamenti con elementi identificativi” (c.d. “F24 ELIDE”), ai versamenti dell’imposta di registro, tributi speciali e compensi, imposta di bollo e relative sanzioni ed interessi, connesse alla registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili. La “nuova” modalità di versamento è operativa dall’1.2.2014. Il citato Provvedimento prevede comunque un periodo transitorio, fino al 31.12.2014, durante il quale è ancora possibile utilizzare il mod. F23. Recentemente l’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 24.1.2014, n. 14/E ha fornito le modalità operative di compilazione del mod. F24 ELIDE ed approvato i nuovi codici tributo utilizzabili. ■ MODALITÀ DI COMPILAZIONE DEL MOD. F24 ELIDE Il mod. F24 ELIDE, originariamente previsto per il versamento dell’IVA ai fini dell’immatricolazione dei veicoli oggetto di acquisto intraUE, è ora utilizzabile, come sopra accennato, per i versamenti dell’imposta di registro, tributi speciali e compensi, imposta di bollo e relative sanzioni ed interessi, connesse alla registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili. Il modello va compilato con le seguenti modalità. ■ SEZIONE CONTRIBUENTE Campo Descrizione Vanno inseriti il codice fiscale, i dati anagrafici nonché il domicilio fiscale della parte che effettua il versamento. Va inserito il codice fiscale della controparte (o di una delle controparti). In tal caso, nel campo “Codice identificativo” va inserito il codice “63”. ■ SEZIONE ERARIO ED ALTRO Campo Descrizione Codice ufficio e codice atto Vanno lasciati in bianco. Tipo Va inserita la lettera “F” (identificativo registro). Elementi identificativi • in caso di versamenti per la prima registrazione il campo va lasciato in bianco; • in caso di versamenti per annualità successiva, cessione, risoluzione e proroga del contratto, va inserito il “codice identificativo del contratto”. Tale codice, composto da 17 caratteri, è reperibile: - nella copia del modello di richiesta di registrazione del contratto restituito dall’Ufficio oppure - per i contratti registrati per via telematica, nella ricevuta di registrazione. Se tale ultimo codice non è disponibile, nel campo in esame va indicato un codice composto da 16 caratteri, così strutturato: • caratteri da 1 a 3: codice Ufficio presso il quale è stato registrato il contratto; • caratteri da 4 a 5: ultime 2 cifre dell’anno di registrazione; • caratteri da 6 a 7: serie di registrazione (in caso di un numero di 1 carattere, lo spazio a partire da sinistra, va completato con uno zero); • caratteri da 8 a 13: numero di registrazione (in caso di un nu- Fai decollare con ■ MODALITÀ DI VERSAMENTO Il mod. F24 ELIDE va presentato con le consuete modalità. E pertanto esclusivamente in via telematica (direttamente o tramite un intermediario abilitato) dai soggetti titolari di partita IVA, ovvero anche in forma cartacea, in banca, Posta o presso un Agente della riscossione, da parte dei soggetti non titolari di partita IVA. ■ ENTRATA IN VIGORE DELLE NUOVE MODALITÀ DI VERSAMENTO Come sopra accennato, il mod. F24 ELIDE è utilizzabile a decorrere dall’1.2.2014 e sostituisce da tale data il mod. F23. ■ PERIODO TRANSITORIO Fino al 31.12.2014 è comunque consentito continuare ad utilizzare il mod. F23, secondo le ordinarie modalità. la tua attività sul web Registrazione, trasferimento e mantenimento domini INTERNET REGISTRAR HOSTING - HOUSING Servizi di Hosting e Housing Web nel nostro Datacenter Realizzazione siti e portali internet Via Borgo Palazzo 137 24125 Bergamo (Bg) tel. 035.4120123/121 fax 035.249848 [email protected] www.eascom.it eCommerce b2b e b2c Restyling siti e portali gia esistenti Grafica e design per web H Ottimizzazione siti web per motori di ricerca Internet social marketing Streaming Audio e Video Piattaforma CMS Wordpress e Joomla! 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È uno dei vademecum “in parole semplici”, che – come spiega la stessa autorità - «perseguono l'obiettivo di favorire la comprensione e l'accesso dei cittadini ad alcuni prodotti di ampia diffusione e di consentire scelte consapevoli e informate attraverso il confronto tra le diverse offerte presenti sul mercato». La pubblicazione è già consultabile sul sito www.bancaditalia.it. Le pagine ripercorrono alcune informazioni essenziali: che cosa non è credito ai consumatori? Non lo sono i finanziamenti sotto i 200 e sopra ai 75 mila euro, i prestiti che non prevedono il pagamento di interessi o altri costi, quelli per comprare un le GuId e dell a BanC a d’Ita lIa di terreno o un immobile costruito costruito di interesse, le spese accessorie e che le o progettato, i finanziamenti che le altre condizioni economiche Il CredIto e previste durano meno di cinque anni e previste dal contratto di finanziabeni aI ConsumatorI mento. sono garantiti da ipoteca su beni mento. Bisogna dunque guardare in parole semplici sconfinamenti, il Tan e il Taeg, ma non solo, la il immobili e gli sconfinamenti, Banca Banca centrale italiana ricorda ossia l'uso - autorizzato occasio-nalmente - di somme che vanno vanno infatti come infatti eventi imponderabioltre il saldo di conto corrente corrente li - oscillazione del tasso di inteli o il fido ottenuto in conto corresse, frequenza d'uso e rimborso resse, rente. Si parla di come scegliere scegliere delle somme - possano modificare delle il credito ai consumatori, delle le circostanze di inizio prestito. le diverse forme, di quanto costa, Attenzione, Attenzione, poi, alle pubblicità come leggere gli annunci pubche che promettono finanziamenti a blicitari, come richiedere il tasso zero: controllare che non solo tasso finanziamento, dei principali il Tan, ma anche il Taeg sia pari a il rischi e delle attenzioni da porzero. zero. Verificare poi che l'intermere, dei diritti, dei contatti per diario finanziario a cui ci si rivolge diario chiarimenti e reclami per finire con in glos- sia iscritto negli elenchi dell'Organismo incasario dei termini. ricato della tenuta dell'albo degli agenti in atTra gli avvertimenti quello di verificare i tassi tività finanziaria e mediatori creditizi (Oam). La SCELTA e i COSTI I DIRITTI del cliente I CONTATTI utili Il credito ai consumatori dalla A alla Z Tassi effettivi globali e soglie antiusura, l’aggiornamento ■ I valori in vigore dal primo gennaio al 31 marzo 2014 CATEGORIE DI OPERAZIONI (*) CLASSI DI IMPORTO TASSI MEDI (**) TASSI SOGLIA Aperture di credito in conto corrente Scoperti senza affidamento fino a 5.000 oltre 5.000 fino a 1.500 oltre 1.500 fino a 5.000 da 5.000 a 100.000 oltre 100.000 fino a 50.000 oltre 50.000 11,42 10,06 16,19 15,29 8,92 8,03 5,49 7,49 4,54 18,2750 16,5750 24,1900 23,1125 15,1500 14,0375 10,8625 13,3625 9,6750 Crediti personali 11,99 18,9875 Altri finanziamenti alle famiglie e alle imprese Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione 10,66 17,3250 fino a 5.000 oltre 5.000 11,46 11,35 18,3250 18,1875 Leasing strumentale fino a 25.000 oltre 25.000 8,58 6,13 14,7250 11,6625 6,58 12,2250 4,99 10,2375 7,88 7,55 12,26 9,95 16,99 12,26 13,8500 13,4375 19,3250 16,4375 24,9900 19,3250 5,11 3,81 10,3875 8,7625 Anticipi e sconti Factoring Il Ministero per l’Economia e le Finanze ha emanato i tassi di interesse effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura n. 108 del 1996 e successive modifiche. Da tali rilevazioni derivano le nuove soglie antiusura valide nel periodo dal primo gennaio al 31 marzo 2014 per tutte le principali operazioni di credito e finanziamento (mutuo, prestito, conto corrente, leasing, etc). I tassi soglia dei mutui sono aumentati per quanto concerne i finanziamenti con garanzia ipotecaria a tasso variabile, il cui valore è salito da 8,6% a 8,76%. Rimane invece a 10,38% il tasso soglia per i mutui a tasso fisso. La Banca d’Italia ha diminuito i tassi soglia dei prestiti finalizzati: per quanto riguarda gli importi fino a 5.000 euro il tasso è passato da 19,40% a 19,32%, mentre per i prestiti con importo oltre i 5.000 euro e sceso da 16,45% a 16,43%. Si rilevano cambiamenti anche per i tassi soglia relativi alla cessione del quinto, sia per quanto riguarda gli importi fino a 5.000 euro (da 18,47% a 18,83%), sia per quelli superiori (da 18,55% a 18,28%). Rimane a 18,98% il tasso previsto per il credito personale. Nel primo trimestre del 2014 sono stati rilevati cambiamenti anche sulle soglie dei conti correnti: il tasso relativo all’apertura di un conto per importi fino a 5.000 euro è salito da 18,22% a 18,27%, mentre gli importi superiori a 5.000 euro il tasso è diminuito da 16,66% a 16,57%. La tabella riporta i dati aggiornati per ogni categoria di operazione in vigore fino alla fine di marzo. Per il calcolo degli interessi usurari (ai sensi dell’art. 2 della legge n. 108/96, così come modificato dall’art. 8, comma 5, lettera d) del D.L. 70/2011), i tassi medi rilevati devono essere aumentati di un quarto, a cui si aggiunge un margine di ulteriori 4 punti percentuali. La differenza tra il limite usurario e il tasso medio non può essere superiore a 8 punti percentuali. Leasing immobiliare a tasso fisso Leasing immobiliare a tasso variabile Leasing autoveicoli e aeronavale Credito finalizzato Credito revolving Mutui a garanzia ipotecaria - a tasso fisso - a tasso variabile in euro fino a 25.000 oltre 25.000 fino a 5.000 oltre 5.000 fino a 5.000 oltre 5.000 (su base annua) (su base annua) (*) Le categorie di operazioni sono indicate nel Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 settembre 2013 e nelle istruzioni applicative della Banca d’Italia pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 200 del 29 agosto 2009. (**) I tassi medi indicati nella tabella, riferiti al periodo di rilevazione 1°luglio - 31 settembre 2013, sono riportati in allegato al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 19 dicembre 2013 (G.U. n. 330 del 28 dicembre 2013). S.E.& O 20 6 febbraio 2014 la Rassegna TEATRO DONIZETTI
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