Bollettino Antifrode Ed. N. 16 – Agosto/Settembre 2014 Rassegna stampa sul mondo delle frodi assicurative Pubblicata da: A cura di Giovanni Romito In questo numero: Il mese delle false residenze, sempre più truffe in merito. merito. Sgominato sistema della frode a San Marino. Marino. In tre per una sola frattura, sventata frode a Palermo. Palermo. SOMMARIO 08/08/2014 Caserta Gazzetta Campana Frodi Assicurative con false residenze. 186 indagati p.3 08/08/2014 Aosta La Stampa Residenze false per pagare meno l’assicurazione, 186 denunciati p.4 10/08/2014 Fermo Informazione.Tv.it Fermo. Paga la polizza assicurativa con un falso assegno postale p.5 11/08/2014 Losanna Corriere del Ticino Vodese assicurazioni coinvolta in maxi truffa p.6 27/08/2014 Texas Automoto.it Schianta la Bugatti Veyron nel lago: l’incidente era finto p.7 28/08/2014 Lenola H24Notizie Lenola, Truffa l’assicurazione simulando il furto della propria auto p.8 31/08/2014 San Marino Libertas.sm Truffa alle assicurazioni auto. Processo il 24 settembre p.9 31/08/2014 Latina LatinaToday Simula il furto della vettura e truffa l’assicurazione, denunciato p.10 01/09/2014 Molfetta La Repubblica Bari 02/09/2014 Molfetta MolfettaLive.it 03/09/2014 Bobbio Il Piacenza 09/09/2014 CS Vincenzo Il Mattino 12/09/2014 Gallipoli GallipoliToday 17/09/2014 Udine UdineToday 17/09/2014 Udine Si24.it 19/09/2014 Manfredonia Molfetta, arrestato il mago delle truffe assicurative p.11 Truffe alle assicurazioni, in manette il “mago delle polizze” p.12 Truffa alle assicurazioni, almeno 200 gli indagati p.13 Truffa alle assicurazioni con false residenze: denunciati 11 napoletani p.14 Apre il conto per rifilare polizze false a professionisti. Si indaga p.15 Droga, truffe e banconote false: la fine della “banda degli onesti” p.16 Smantellata una rete di falsari, truffe ai danni delle compagnie p.17 StatoQuotidiano Recupero crediti comune, affidamento a C.S. & A. Consulting p.18 Incidenti combinati, 19 indagati per truffa alle assicurazioni p.19 Falsi incidenti, 19 indagati p.20 20/09/2014 Avellino Il Mattino 21/09/2014 Avellino Corriere Irpinia 22/09/2014 Udine MessaggeroVeneto 22/09/2014 Palermo Ansa Sicilia 22/09/2014 Palermo 24/09/2014 San Marino L’informazione 25/09/2014 Brindisi Carrozzeria.it Droga, soldi falsi, finti incidenti e truffe, presa la banda p.21 Tenta truffa assicurazioni con falsi RX p.22 GazzettaPalermitana Tre uomini e una gamba da ingessare, sventata una truffa p.23 Truffa alle assicurazioni auto: il processo si apre con un’eccezione p.24 Brindisi: 10 condanne per truffa alle assicurazioni p.25 2 da La Gazzetta Campana – 08 agosto 2014 FRODI ASSICURATIVE CON FALSE RESIDENZE, 186 INDAGATI Tre agenzie campane tra il Napoletano ed il Casertano fornivano polizze Rc auto con sconti fino a 1.000 euro grazie anche a quattro dipendenti della motorizzazione civile di Caserta che variavano la residenza dei contraenti per poter così beneficiare dei premi praticati in Valle d’Aosta, tra i più bassi d’Italia.Lo ha scoperto la polizia stradale di Aosta con l’operazione “Pinocchio”. Denunciati in 185, per reati che vanno dalla truffa all’associazione a delinquere. Il danno stimato per sette compagnie è di 350.000 euro. 3 da La Stampa - 08 agosto 2014 RESIDENZE FALSE PER PAGARE MENO L’ASSICURAZIONE: 185 PERSONE DENUNCIATE PER TRUFFA DALLA POLSTRADA Un numero di cambi di residenza anomalo. È anche questo che ha fatto scattare le indagini della polizia stradale di Aosta che si sono ora concretizzate con 185 denunce. «Ma potrebbero aumentare», spiega Augusto Canini, il dirigente della Polstrada di aostana. Una mega truffa ai danni delle assicurazioni: la mente criminale in Campania, tra Napoli e Caserta, ovvero le zone in cui l'assicurazione Rca Auto è più cara rispetto al resto del Paese. «Ed è così - dice Canini - che almeno tre agenzie sono nate per offrire prezzi migliori, grazie alla complicità di 4 dipendenti della motorizzazione di Caserta riuscivano a far cambiare la residenza sulla carta di circolazione». E così almeno 300 persone residenti in Campania per il Pra, il Pubblico registro automobilistico, risultavano vivere non più all'ombra del Vesuvio ma a quella del Monte Bianco. Gli indirizzi erano esistenti, ma le 300 persone in Valle non si erano mai trasferite. Con la carta di circolazione con la residenza falsa si presentavano alle compagnie assicurative riuscendo a portare a casa polizze molto più convenienti. «I clienti che si rivolgevano a queste agenzie - dice Canini pagavano l'assicurazione tra i 900 e i 1250 euro l'anno, arrivando a risparmiare anche mille euro rispetto alla media di quelle zone». L'Osservatorio assicurazioni l'ha calcolato chiaramente: la zona di Napoli è quella più cara, in media il costo della Rc auto è superiore rispetto alla media nazionale del 113 per cento. E quindi se una polizza, per la stessa auto e per le stesse coperture, in Valle d'Aosta costa 400 o 500 euro a Napoli o Caserta sfiora i 2 mila. Sette le assicurazioni truffate, per oltre 300 mila euro. Il lavoro degli agenti di Aosta è stato lungo, tutto è partito nel maggio del 2013, per chiudersi in queste settimane. Le truffe si sono concretizzate tra maggio e settembre scorsi. Dei 185 denunciati 159 sono stati denunciati per truffa ai danni delle assicurazioni, 10 per associazione a delinquere (gli organizzatori e gestori del sistema), 12 per concorso in truffa e 4 per concorso in truffa e falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiali. Gli ultimi quattro sono dipendenti della motorizzazione di Caserta. Erano loro che, per via telematica, collaboravano con le agenzie e lavoravano per cambiare la residenza sulle carte di circolazione. Controlli anche alle motorizzazioni di Roma, Pisa, Arezzo, Brindisi, Foggia e Benevento. Delle 300 persone coinvolte alcune potrebbero essere in buona fede, l'iter del cambio di residenza era gestito completamente da queste agenzie; il cliente si accontentava di pagare meno. «Altri sapevano», sottolinea la polizia. Non è escluso che la rete sia più ampia, con cambi falsi di residenza anche verso altre regioni. 4 da informazionetv.it – 10 agosto 2014 FERMO. PAGA LA POLIZZA ASSICURATIVA CON UN FALSO ASSEGNO POSTALE. DENUNCIATO PER TRUFFA UN SANGIORGESE L’uomo, lo scorso mese di maggio, si era recato in un’agenzia assicurativa di Fermo, per effettuare il pagamento della polizza assicurativa r.c. auto della sua autovettura. 50enne che ha utilizzato però un assegno postale falso. L’uomo stato denunciato per i reati di truffa, falsità in scrittura privata e documenti equiparati agli atti pubblici agli effetti della pena. 5 Da Corriere del Ticino – 11 agosto 2014 VODESE ASSICURAZIONI COINVOLTA IN MAXI-TRUFFA LOSANNA - Un ex dipendente della Vodese Assicurazioni ha truffato 80 persone nella regione di Sursee (LU) vendendo falsi prodotti di investimento per un valore totale di 2,4 milioni di franchi. Il gruppo ha deciso di sua spontanea volontà di rimborsare le persone lese. Un'inchiesta penale è ancora in corso. Il caso era stato scoperto alla fine del 2011 e il dipendete era stato immediatamente licenziato, ha precisato la portavoce Nathalie Follonier-Kehrli, confermando informazioni di stampa. Il collaboratore proponeva prodotti di investimento inesistenti nell'offerta del gruppo, utilizzando documenti con l'intestazione dell'assicuratore e facendo credere che si trattava di prodotti ufficiali della Vodese. I truffati hanno perso in media 30.000 franchi, ma c'è anche chi ha investito fino a 200.000 franchi, ha aggiunto Follonier-Kehrli. Appena scoperto il raggiro, il gruppo ha aperto una hot-line e incaricato un avvocato di aiutare le persone lese. L'assicurazione ha deciso di rimborsare le vittime dell'ex collaboratore, anche se non ha nessun obbligo legale. L'uomo è ora libero e il dossier è ancora aperto alla procura di Lucerna. 6 Da Automoto.it – 27 agosto 2014 SCHIANTA LA BUGATTI VEYRON NEL LAGO: L'INCIDENTE ERA FINTO, RISCHIA 20 ANNI DI PRIGIONE Si schianta con una Bugatti Veyron da 1 milione e 200.000 euro in un lago ma dopo anni si scopre che era solo una messa in scena per incassare i soldi dell’assicurazione. E ora Andy House, l’autore di questa tentata frode assicurativa, rischia fino a 20 anni di prigione. L’incidente era avvenuto in Texas nel 2009. In un primo tempo il goffo proprietario sostenne che era uscito di strada a causa di un pellicano che volava basso, ma dopo poco tempo cambiò versione, dicendo che gli era semplicemente caduto il telefono cellulare mentre era alla guida. Il filmato dell'incidente Sfortunatamente per lui però tutta la sequenza della fin troppo goffa messa in scena è stata ampiamente filmata casualmente da un automobilista che poi, grazie alla sua sequenza di immagini, ha aiutato a far venire a galla la verità. Alcuni giornali americani raccontano addirittura che l’uomo, disperato, abbia provato in più circostanze a corrompere qualcuno per rubare o distruggere la vettura finita sotto sequestro. Con una versione dei fatti che faceva acqua da tutte le parti la società Philadelphia Insurance non solo non ha creduto ad una virgola del racconto di Andy House, ma lo ha persino trascinato in tribunale per frode assicurativa. Negli Stati Uniti con le truffe non si scherza tanto che in questo momento l’uomo, che si è già dichiarato colpevole durante il processo, sta aspettando la sentenza che potrebbe condannarlo a 20 anni di carcere. 7 da H24Notizie – 28 agosto 2014 LENOLA, TRUFFA L’ASSICURAZIONE SIMULANDO IL FURTO DELLA PROPRIA AUTO Il 31 agosto, a Lenola, i Carabinieri del locale Comando Stazione, a conclusione di specifica attività investigativa, identificavano e deferivano in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Latina, T.G., pregiudicato 29 enne del luogo, responsabile dei reati di “truffa e simulazione di reato”. L’uomo, simulava il furto della propria autovettura di grossa cilindrata che invece aveva ceduto ad un cittadino croato. L’indennizzo ottenuto dalla compagnia assicurativa ammonta a circa 16.000 euro. 8 Libertas.sm – 31 agosto 2014 SAN MARINO, TRUFFA ALLE PROCESSO IL 24 SETTEMBRE ASSICURAZIONI AUTO. L'Informazione di San Marino: Una polizza è costata in media 231 euro in più rispetto alle tariffe presenti nelle quattro più grandi nazioni europee / Rc auto piu’ cara del 40-45% a causa delle frodi alle assicurazioni / A San Marino due casi in poco tempo Due i casi recenti a San Marno di truffe ai danni delle assicurazioni. Il primo con già un rinvio a giudizio per il caporedattore di Tribuna, David Oddone assieme ad Alessandro Pecci, avvocato riminese, e altre quattro persone. Il rinvio a giudizio riguarda due episodi che l’accusa ritiene finti incidenti stradali. Entrambi si sono verificati in via Ordelaffi, a Borgo Maggiore e in entrambi i casi si è trattato di tamponamenti. Nell’ambito dei due episodi contestati sono tre le compagnie assicurative che figurano come parte offesa, dato che hanno erogato indennizzi sulla base dei finti sinistri. Insomma, incidenti che, secondo le contestazioni dell’accusa, si sono rivelati delle messe in scena preparate proprio allo scopo di ottenere il risarcimento da parte delle assicurazioni. Il processo è stato fissato per il prossimo 24 settembre. Il processo è stato fissato per il prossimo 24 settembre. Ci si aspetta comunque una battaglia legale aspra, con la difesa, affidata agli avvocati Filippo Cocco e Rossano Fabbri. Il secondo caso di truffa alle assicurazioni è stato sventato grazie alla collaborazione che da tempo è stata messa in atto tra il pronto soccorso e la polizia civile. Nel maggio scorso, diversi soggetti italiani si erano recati in pronto soccorso lamentando forti dolori al collo dopo un tamponamento a Rovereta. I medici insospettiti dei sintomi dei pazienti hanno avvisato il Comando della Polizia civile che ha immediatamente inviato una pattuglia sul posto. Gli accertamenti effettuati sul luogo del presunto tamponamento da parte di una pattuglia della polizia civile hanno confermato i sospetti sollevati dai medici. E’ scattata quindi la segnalazione dei sei soggetti i cui nominativi e generalità sono stati inseriti in apposito data base da tempo tenuto dalla polizia civile. Tipologia di truffe che hanno una ricaduta sociale ed economica sulla collettività, dovuta non solo alle spese di pronto soccorso, ma anche all’aumento delle statistiche sui sinistri e, di conseguenza, sui costi dei premi assicurativi. 9 da LatinaToday - 31 agosto 2014 SIMULA IL FURTO DELLA VETTURA E TRUFFA L’ASSICURAZIONE, DENUNCIATO E’ stato denunciato in stato di libertà per truffa e simulazione di reato. Scoperto dai carabinieri di Lenola il raggiro messo in atto da un giovane di 29 anni, già noto alle forze dell’ordine, ai danni della propria assicurazione. Secondo quanto ricostruito dai militari, il ragazzo ha simulato il furto della sua auto di grossa cilindrata ceduta invece ad un cittadino di nazionalità croata; così facendo era riuscito ad ottenere un indennizzo dalla sua compagnia assicurativa di 16mila euro. 10 da LaRepubblica Bari - 01 settembre 2014 MOLFETTA, ARRESTATO ASSICURATIVE IL MAGO DELLE TRUFFE Le attività illecite del 'mago delle polizze' spaziavano, secondo gli inquirenti, dalla stipula di contratti assicurativi per Rc auto, con il rilascio di tagliandi assicurativi molto simili agli originali, all'organizzazione di incidenti stradali, in realtà, mai avvenuti. Addirittura, in alcuni casi, avrebbe dichiarato falsamente di essere conducente di auto con passeggeri a bordo, consentendo a questi ultimi di riscuotere risarcimenti non dovuti per presunti danni fisici. In totale, i finanzieri hanno ricostruito una decina di falsi sinistri, per una truffa accertata di almeno 120 mila euro. Sono stati denunciati a piede libero altre 17 persone. Tra essi, utilizzatori di polizze false e beneficiari di risarcimenti illegittimi. Nel sistema truffaldino un ruolo importante era ricoperto da due medici ortopedici, i quali hanno certificato patologie non veritiere. 11 da MolfettaLive.it – 02 settembre 2014 TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI, IN MANETTE IL “MAGO DELLE POLIZZE” I Finanzieri della Tenenza di Molfetta hanno arrestato il 62enne molfettese F.G. che aveva allestito in città una stamperia “domestica” di polizze assicurative false per auto. Il blitz al termine di una serie di indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani e avviate nel mese di settembre del 2013 a seguito di denunce presentate da alcuni cittadini, i quali asserivano di aver corrisposto il premio assicurativo, senza, però, risultare assicurati. Individuato il responsabile della truffa, dopo un’accurata perquisizione, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno rinvenuto e sequestrato, centinaia di contratti e tagliandi assicurativi, tutti rigorosamente “falsi”. L’esame di tale documentazione ha consentito di delineare in maniera più particolareggiata il contesto criminoso ed identificare i numerosi personaggi coinvolti. Tra questi due giovinazzesi denunciati, coinvolti insieme ad altre 15 persone, nelle pratiche di falsificazione e anche in truffe legate a falsi incidenti Le attività illecite del “poliedrico mago delle polizze” spaziavano dalla stipula di contratti assicurativi per R.C. auto - con il rilascio di tagliandi assicurativi, molto simili agli originali ma rigorosamente “falsi”, all’organizzazione di incidenti stradali, in realtà, mai avvenuti. Addirittura, in alcuni sinistri, l'uomo aveva dichiarato falsamente di essere conducente di autovetture con passeggeri a bordo, consentendo a questi ultimi di riscuotere indebitamente risarcimenti per presunti danni fisici. In totale, i finanzieri hanno ricostruito una decina di falsi sinistri, per una truffa accertata di almeno 120 mila euro, pervenendo alla denunzia a piede libero di ulteriori 17 soggetti. Tra essi, utilizzatori di polizze false e beneficiari di illegittimi risarcimenti. Nel sistema truffaldino un ruolo importante era ricoperto da due medici ortopedici, i quali hanno certificato patologie non veritiere. 12 Da IlPiacenza - 03 settembre 2014 TRUFFA ALLE ASSICURAZIONI, ALMENO 200 GLI INDAGATI: E ORA SPUNTANO LE QUERELE DEI FISIOTERAPISTI Sono saliti ad almeno duecento gli indagati nella maxi inchiesta sulla truffa alle assicurazioni che sborsavano soldi per pagare quelli che erano finti danni dovuti a falsi incidenti. L’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Emilio Pisante, e svolta dai carabinieri della Compagnia di Bobbio, non si ferma e apre nuovi squarci su quello che era un sistema consolidato per spillare soldi alle assicurazioni, all’interno delle quali esistevano dipendenti - non è escluso che già diversi di loro siano indagati - in contatto con la gang che aveva organizzato il ricco giro di denaro. Un altro tassello si è aggiunto nelle ultime settimane: in procura stanno arrivando le querele presentate da alcuni fisioterapisti. Alcuni sanitari, infatti, non avrebbero riconosciuti come propri i certificati presentati alle assicurazioni per il pagamenti di ferite o lesioni delle presunte vittime di incidenti. Insomma, qualcuno avrebbe taroccato i documenti. Al vertice dell’organizzazione, che andava avanti da anni, ci sarebbero alcune persone tra cui due avvocati, uno piacentino e uno lodigiano. I carabinieri, agli inizi di giugno, avevano eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare e alcuni degli accusati sono ancora in carcere. Gli indagati, all’epoca, erano 75. In tre mesi sono triplicati. Le accuse per gli arrestati sono, tra le altre, quelle di truffa, falso e del “fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona” come recita l’articolo 642 del codice penale, che prevede la reclusione fino a cinque anni. L’indagine ha portato alla luce il sistema truffaldino. Un figurante per la simulazione di un incidente costava tra i 500 e i 1500 euro. Chi invece doveva apparire come attore sulla strada, in qualche caso si premurava di cagionarsi preventivamente delle abrasioni da caduta sulle gambe o sulle braccia strofinandosi addosso la carta vetrata. Questo e altri dettagli sono stati ripresi in video dai carabinieri che, grazie alle intercettazioni telefoniche e alle investigazioni, conoscevano in anticipo i luoghi delle recite e dei finti incidenti. Poi, la macchina si metteva in moto ed entravano in gioco avvocati, assicuratori e medici. Chi veniva reclutato per fingere di restare coinvolto nell’incidente “fantasma”, nella parte di protagonista oppure di vittima, prendeva un migliaio di euro. All’inizio i risarcimenti ottenuti erano tra i 10mila e i 15 mila euro. Tolta la paga data agli attori, il resto veniva diviso fra avvocati e assicuratori infedeli. Poi, la prudenza ha preso il sopravvento e gli indennizzi sono un po’ calati. I riflettori si sono accesi sugli ultimi quattro anni e gli incidenti fasulli potrebbero essere centinaia. 13 da IlMattino.it – 09 settembre 2014 TRUFFA ALLE ASSICURAZIONI CON FALSE RESIDENZE: DENUNCIATI 11 NAPOLETANI I Carabinieri della Stazione di Castel San Vincenzo (Isernia) hanno denunciato undici persone di età compresa tra i venti e i sessant'anni, tutte della provincia di Napoli, per i reati di truffa e falsità ideologica. Per poter ottenere tariffe dell'assicurazione auto più basse rispetto a quelle delle città dove vivono realmente, avevano chiesto e ottenuto, con documentazione falsa, la residenza nel piccolo comune di Pizzone (Isernia). Le indagini sulla vicenda non sono concluse e i militari dell'Arma non escludono ulteriori sviluppi già nei prossimi giorni. 14 Da GallipoliToday.it – 12 settembre 2014 APRE IL CONTO PER RIFILARE POLIZZE FALSE A PROFESSIONISTI. SI INDAGA SU UN'ASSICURATRICE GALLIPOLI – Tra i primi a scoprire il raggiro, ironia della sorte, sarebbe stato proprio un finanziere. Il militare avrebbe, infatti, notato he il proprio tagliando sull’assicurazione Rc auto era praticamente falso. E via con la prima segnalazione. E’ stata denunciata la subagente, ormai ex dipendente dell’agenzia “Generali Italia Assitalia” di Casarano, presunta responsabile di svariate truffe ai danni di clienti. Tra questi, anche personaggi noti della provincia, ma accomunati dalla fiducia che hanno riposto nella donna, impiegata da decenni per conto stesso istituto finanziario. Si tratta di R.D.V., 51enne di Gallipoli, che svolge anche l’attività di commerciante nella Città Bella. Secondo un collaudato sistema di vendita, basato sulla conoscenza diretta, sull'affezione e sulla fidelizzazione con clienti storici, la 51enne avrebbe venduto un “pacchetto” fatto di polizza vita e assicurazione auto a diversi malcapitati. Il modus operandi era strutturato secondo la seguente modalità: dopo aver intascato la cifra pattuita, l’agente assicurativo consegnava ai propri titolari il modulo originale e in bianco. In questo modo, negava che i clienti avessero acquistato la polizza. In realtà, le vittime compravano, eccome. A questi ultimi lasciava un contrassegno a colori, bianco da un lato, rigorosamente contraffatto. E non è tutto. Per essere ancora più convincente e agire in maniera “regolare”, avrebbe aperto persino un conto bancario presso la filiale gallipolina di un noto istituto di credito, intestato a Generali Italia Assitalia. L’agenzia casaranese era, ovviamente, ignara di tutto. Tanto che le segnalazioni delle anomalie sono cominciate a giungere proprio da parte de i clienti, i quali si sono poi rivolti ai militari della guardia di finanza della cittadina del basso Salento. Comunicazioni e denunce si sono susseguite con cadenza regolare a partire dal 16 maggio, una seconda il 4 giugno, e così via. Fino a interessare anche i carabinieri della compagnia di Gallipoli che, assieme agli uomini delle fiamme gialle, investigheranno sull’accaduto per chiarire che cosa sia accaduto nel corso degli ultimi mesi, e procedere con l’addebito di eventuali responsabilità. Le segnalazioni sono ora giunte sul scrivania della Procura della Repubblica che coordinerà gli accertamenti. Apre il conto per rifilare polizze false a professionisti. Si indaga su un'assicuratrice „L’attività illecita della 51enne, che ora ha subito una revoca dell’incarico per giusta causa, avrebbe sottratto – secondo le prime stime, ancora da definire nel dettaglio – una somma notevole, che si aggirerebbe attorno alle centinaia di migliaia di euro. I controlli interni all’azienda sarebbero partiti dal mese di dicembre del 2013, ma non è escluso che ulteriori irregolarità possano emergere durante l’attività investigativa. Non sarà affatto semplice riscontrare tutte le anomalie. Verificare la posizione di ogni singolo cliente richiederà diverso tempo, specie se si considera che i clienti dell’agenzia sfiorano la cifra dei mille e 800.“ 15 da UdineToday – 17 settembre 2014 DROGA, TRUFFE E BANCONOTE FALSE: LA FINE DELLA 'BANDA DEGLI ONESTI' Spendevano denaro falso, truffavano le assicurazioni simulando sinistri stradali e spacciavano droga: erano molteplici le attività criminali cui si dedicavano i membri della rete sgominata nell'ambito di una complessa e articolata operazione condotta dai Carabinieri della compagnia di Cividale, diretta dal capitano Pasquale Starace, che ha portato oggi all'esecuzione di cinque ordinanze cautelari, tre in carcere e due ai domiciliari, oltre a 34 perquisizioni nelle abitazioni della provincia di Udine e Pordenone. L’indagine è coordinata dalla Dottoressa Annunziata Puglia, della Procura di Udine. DENARO FALSO. Spendita di banconote false nella zona del cividalese a Nimis, Premariacco, Tarcento, Corno. Le prime denunce sono arrivate da lì. Spese banconote da 100 euro e da 50 euro, quasi perfette. Tutti parlavano di una Panda rossa in sosta fuori dagli esercizi colpiti, l’unico elemento in comune dei vari episodi. Si è così risaliti così al proprietario, uno dei soggetti coinvolti. Da lì l’attività investigativa. Da un singolo soggetto si è passati a una serie di soggetti nati nella zona di Scampia, che si dedicavano anche ad altre attività, come truffe ai danni di agenzie assicurative. STUPEFACENTI. Il gruppo era coinvolto anche nello spaccio di stupefacenti, marijuana e cocaina. Sequestrato nell’aprile del 2014 un chilo e mezzo di marijuana, in via Roma a Udine. Da lì sono partite le indagini. FALSI INCIDENTI. La truffa era organizzata con la complicità di due autofficine udinesi sulle quali la Procura della Repubblica ha avviato ulteriori indagini. I componenti della banda simulavano falsi incidenti stradali con auto lussuose, come Maserati e Bmw, e riscuotevano i risarcimenti dalle assicurazioni. Fino ad ora cinque i casi denunciati da Toro assicurazioni e Generali, per un valore approssimativo di 30 mila euro. LE MISURE. Otto i soggetti interessati alla vicenda: 5 colpiti dalla custodia cautelare, uno sottoposto all’obbligo di dimora. Si tratta di cinque persone originarie di Napoli e un cittadino rumeno. Eseguite 34 perquisizioni. Durante le perquisizioni a casa di terzi non indagati trovato altro stupefacente e arrestati altri due soggetti, in questo caso udinesi. 16 da Si24.it – 17 settembre 2014 UDINE, SMANTELLATA UNA RETE DI FALSARI TRUFFE AI DANNI DELLE COMPAGNIE ASSICURATIVE Vasta operazione dei carabinieri in Friuli Venezia Giulia e in altre regioni del Nord Italia diretta a smantellare una rete di falsari, truffatori e spacciatori. Eseguiti sei provvedimenti cautelari e decine di perquisizioni. Coordinati dalla Procura di Udine, 150 militari dell’Arma, con il concorso di unità cinofile, stanno eseguendo sei provvedimenti cautelari e decine di perquisizioni. L’operazione , denominata “La banda degli onesti”, ha consentito di sgominare una rete attiva sul territorio dedita a una serie di reati che vanno dalla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, falsificazione e spendita di monete false, truffa ai danni di compagnie assicurative. 17 da StatoQuotidiano – 19 settembre 2014 MANFREDONIA, RECUPERO CREDITI COMUNE, AFFIDAMENTO A C.S.&A. CONSULTING Manfredonia – CON recente atto amministrativo, autorizzato il Sindaco di Manfredonia all’affidamento dell’incarico di recupero coattivo dei crediti all’Avv. Ruberto Fabio (..), avvocato di fiducia della C. S. & A. Consulting S. a. s.; come precisato nell’atto, compete al Sindaco provvedere al formale conferimento dei mandati per gli atti relativi al recupero crediti al legale come sopra nominato, eleggendo domicilio presso gli uffici della C. S. & A. Consulting S. a. s. siti in Via Cicolella civ. n., 73100 Lecce (LE). L’AFFIDAMENTO. Con deliberazione di G. C. n. 44 del 12.03.2014 è stato dato atto di indirizzo per il prosieguo di 2 anni dell’affidamento alla Società C. S. & A. Consulting S. a. s., con sede in Lecce alla Piazza Mazzini civ. n. 64, oltre che del servizio di gestione delle richieste di risarcimento danni da responsabilità civile del Comune di Manfredonia, anche del servizio di rivalse e recupero crediti (rivalse su danni attivi e recupero di crediti, sia stragiudiziali che in fase di giudizio, di natura extra tributaria) senza alcun tipo di costo aggiuntivo. Il 22.04.2014 è stato sottoscritto tra la C. S. & A. Consulting S.a.s. ed il Comune di Manfredonia il disciplinare d’oneri per il prosieguo dell’indicato servizio di ulteriori due anni a partire dal 06.03.2014; con e-mail del 10.04.2014 la C. S. & A. Consulting S. a. s.in persona del suo Amministratore Unico Corciulo Salvatore, ha chiesto al Comune di Manfredonia di provvedere ad incaricare il loro avvocato di fiducia, Avv. Ruberto Fabio, per il recupero coattivo dei richiamati crediti, senza oneri aggiuntivi per l’Ente. 18 da IlMattino.it – 20 settembre 2014 INCIDENTI COMBINATI, 19 INDAGATI PER LA TRUFFA ALLE ASSICURAZIONI Diciannove indagati e una truffa alle assicurazioni per svariati milioni di euro. Questo il gigantesco raggiro messo in piedi da un gruppo di persone residenti tra Montoro, Forino, Contrada, Mercogliano, Atripalda, scoperto dalla Procura della Repubblica di Avellino. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato a tutti gli indagati che devono rispondere delle contestazioni di fraudolento danneggiamento di beni assicurati e persone. Quella che si è appena conclusa è solo la punta di un iceberg. Si tratta infatti di un filone di un’inchiesta molto più ampia che ben presto potrebbe far cadere nella rete degli inquirenti un notevole numero di persone, tra questa anche alcuni professionisti. 19 da Corriere dell’Irpinia – 21 settembre 2014 FALSI INCIDENTI, 19 INDAGATI AVELLINO - Falsi incidenti stradali rimborsati grazie a contestazioni amichevoli di sinistri taroccate e in tutti i casi con l'auto di un ignaro proprietario a cui era stata richiesta la vettura in prestito, anzi, con la stessa Panda di un ignaro proprietario, nell'arco di qualche mese sarebbero stati realizzati ben 7 incidenti. Per ogni constatazione amichevole, da parte della mente di questi sinistri falsi venivano corrisposte somme oscillanti tra i 150 e i 200 euro. Ad Avellino, Monteforte e Montoro e Forino i falsi sinistri, tutti registrati da false denunce di sinistro con contestuali richieste di rimborso alla Compagnia assicurativa, in un caso anche liquidata per un importo di circa 6450 euro. Anche in Irpinia arriva la prima inchiesta sugli incidenti stradali falsi, quella chiusa con diciannove avvisi di conclusione delle indagini preliminari firmati dal sostituto procuratore della Repubblica di Avellino Maria Teresa Venezia. Gli indagati devono rispondere per la maggior parte delle contestazioni di fraudolento danneggiamento di beni assicurati e persone, il classico reato legato alle false richieste di indennizzi alle assicurazioni. Ma non solo. Anche perché a seguito della denuncia da parte dell'ignaro automobilista di Forino, proprietario della Fiat Panda usata per tutti i sinistri contestati dalle indagini, per uno degli indagati è contestato anche il reato di estorsione, quello che sarebbe stato consumato a Forino nel marzo del 2011, recandosi presso l'abitazione dell'uomo, rivolgendo minacce velate alla moglie di quest'ultimo. E lo stesso autore del tentativo di estorsione, a sua volta era stato minacciato da un suo sodale affinché una volta convocato dai Carabinieri dichiarasse il falso. Con delle espressioni stavolta inequivocabili, finite comunque agli atti dell'inchiesta della Procura di Avellino. Il terzo soggetto avrebbe infatti riferito al suo sodale: «Se ti chiamano i Carabinieri devi dire il falso, se succede qualcosa ti vengo a prendere fino a casaSti raccomando vedi quello che fai». Per questo motivo allo stesso è contestato il reato di violenza e minaccia per costringere a compiere un reato. Lo stesso reato contestato ad altri due soggetti, per cui, dopo che il proprietario della vettura usata per i falsi sinistri stradali aveva sporto querela, era scattata una vera e propria «catena di Sant'Antonio » di minacce tra autori dei falsi sinistri. Tutto ricostruito dai Carabinieri e agli atti dell'inchiesta della Procura di Avellino sul giro di falsi incidenti stradali. Le indagini erano scattate nel 2011, si tratterebbe solo di un primo filone, anche perché lo stesso trend di sinistri falsi che ha interessato l'area nolana, portando alla maxi inchiesta firmata dal procuratore aggiunto Maria Antonietta Troncone qualche mese fa, non sarebbe una novità anche nella nostra provincia. E proprio su questo fronte c'è un'accelerazione da parte dei magistrati della Procura di Avellino coordinata dal Procuratore Rosario Cantelmo. Gli indagati sono difesi dai penalisti Annibale Schettino, Vincenzo Dino Iasuozzi, Valentina Musto, Carmine Danna, Angelo Guerriero, Loredana De Risi, Pompeo Le Donne, avranno ora venti giorni per presentare eventuali memorie difensive. Decorso tale termine, la Procura ne potrebbe chiedere anche il rinvio a giudizio. Solo una prima serie di avvisi sul fronte di incidenti falsi in provincia di Avellino? L’impressione è che anche qui la Procura abbia vari filoni. 20 da MessaggeroVeneto – 22 settembre 2014 DROGA, SOLDI FALSI, FINTI INCIDENTI E TRUFFE, PRESA LA BANDA UDINE. Le loro origini sono napoletane, in maggioranza sono nati nel noto quartiere di Scampia, ma come base operativa hanno scelto Udine, dove si erano stabiliti ormai da tempo. Ed è nella provincia di Udine che hanno dato vita a una rete criminale che comprendeva la spendita di banconote false, la truffa alle agenzie assicurative e lo spaccio di stupefacenti. Affari da diverse decine di migliaia di euro, accanto ai quali, quella che i carabinieri hanno ribattezzato “La banda degli onesti” (da cui ha preso il nome l’operazione) progettava di aggiungere una serie di rapine già studiate nei minimi dettagli ai danni di alcune gioiellerie e centri commerciali di Udine avvalendosi della complicità di alcuni soggetti di etnia rom. Colpi che un’attività di disturbo organizzata dai carabinieri nel corso delle indagini è riuscita ad evitare. Otto complessivamente le misure cautelari eseguite, 14 i soggetti indagati a vario titolo. A smantellare la rete di falsari, truffatori e spacciatori sono stati i militari del Comando provinciale dei carabinieri di Udine a seguito di un’attività di indagine durata dieci mesi, condotta dalla Compagnia di Cividale e coordinata dal pubblico ministero Annunziata Puglia della Procura della Repubblica di Udine All’alba, in seguito all’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari Paolo Alessio Vernì, in tutta la provincia di Udine e in quella di Pordenone è scattata la complessa operazione che ha portato a 48 perquisizioni e all’esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Pasquale La Montagna di 23 anni, Cataldo Bruni 26 anni, Ivan Paino (23), David Mattiussi (25), tutti originari del napoletano ma residenti in città, infine per Gheorghe Pisten, 23 anni, di origine romena ma residente a Udine. Sottoposto a misure di custodia cautelare anche Luigi Starace (25), attualmente in regime di obbligo di dimora, arrestato in un'operazione dei carabinieri risalente allo scorso aprile. Proprio nell’ambito delle perquisizioni effettuate, altri due uomini sono stati tratti in arresto in quanto trovati in possesso di sostanze stupefacenti e bilancini di precisione, si tratta di un 34enne di Majano e di un ragazzo di 19 anni residente a Porpetto. Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati 1.300 grammi di marijuana e numerose banconote false da 50 e 100 euro. Ed è stato proprio dal denaro falso che ha preso avvio tutto il filone d’indagine. Nell’settembre scorso sono state alcune denunce presentate da commercianti di Premariacco, Nimis, Cividale e Corno di Rosazzo a far partire l’attività investigativa. Le banconote da 50 e 100 euro false erano state spese in pasticcerie, edicole, tabacchini e bar senza suscitare alcuna perplessità passando anche indenni alla verifica dei dispositivi antifalsario, erano stati i controlli bancari a evidenziare che si trattava di soldi falsi. A legare tutti i colpi, messi a segno attraverso una serie di collaboratori occasionali che intascavano una percentuale sulla spendita di banconote false, (fra i quali anche una giovane madre di Premariacco) una Fiat Panda rossa. È a partire da quell’utilitaria che sono partite le indagini che hanno portato i militari della Compagnia di Cividale, coordinati dal comandante Pasquale Starace, a smantellare la banda. Da qui si è scoperta una più vasta attività illecita che si estendeva alle truffe alle assicurazioni, organizzata con la complicità di due autofficine udinesi sulle quali la Procura della Repubblica ha avviato ulteriori indagini. In pratica, i componenti della banda simulavano falsi incidenti stradali con auto lussuose come Maserati e Bmw e riscuotevano i risarcimenti dalle assicurazioni. Cinque i casi denunciati da Toro e Generali per un valore approssimativo di 30 mila euro, ma le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Annunziata Puglia, potrebbero far emergere un affare di ben più vaste proporzioni. Alle altre attività vanno aggiunti i pestaggi e le minacce che “la Banda degli onesti” avrebbe messo in pratica ai danni di uno degli indagati per impedirgli di riferire agli inquirenti dettagli circa i responsabili e le modalità della spendita di soldi falsi. 21 da Ansa Sicilia - 22 settembre 2014 TENTA TRUFFA ASSICURAZIONE CON FALSI RX Un diciannovenne è arrivato ieri al pronto soccorso del Policlinico di Palermo, dicendo d'aver avuto un incidente sul lavoro. Dalle radiografie si evincevano gravi lesioni alla gamba e alla spalla; ma il medico si è mostrato scettico: c'era una sproporzione tra le fratture accertate con i raggi x e l'assenza di dolore del giovane. Contattato il 113, il ragazzo ha vuotato il sacco, dicendo di aver ordito un piano, insieme a due complici per truffare l'assicurazione. E' stato denunciato. 22 Da LaGazzettaPalermitana.it – 22 settembre 2014 TRE UOMINI E UNA GAMBA DA INGESSARE, SVENTATA UNA TRUFFA ALL’ASSICURAZIONE La Polizia ha sventato una ingegnosa truffa ed ha denunciato per i reati di truffa, sostituzione di persona e falsa attestazione sulla propria identità personale, un 19enne palermitano, con svariati precedenti per reati contro il patrimonio. Intorno alle 16:00, i poliziotti sono giunti al Pronto Soccorso “ortopedico” dell’ospedale “Policlinico”, dove il medico di guardia aveva segnalato una situazione sospetta in relazione alla presenza di un giovane che aveva accusato forti dolori conseguenti ad un incidente sul lavoro. Il giovane paziente, in conseguenza dei dolori, come da prassi, aveva, nella stessa struttura ospedaliera, già effettuato radiografie alla gamba ed alla spalla che avevano evidenziato delle importanti lesioni. A nutrire dei dubbi sull’autenticità delle lesioni del giovane, l’ortopedico di guardia, spinto allo scetticismo dalla sproporzione tra le lesioni accertate radiograficamente e l’assenza di dolore del giovane in occasione di movimenti indotti meccanicamente dal medico stesso sulle articolazioni interessate . Anche in considerazione delle sospette insistenze del giovane per l’ingessatura di entrambi gli arti, il medico ha deciso di contattare il “113”. L’arrivo dei poliziotti ha compromesso la buona riuscita del piano: il giovane ricoverato era infatti una vecchia conoscenza e gli agenti ricordavano le esatte generalità, diverse da quelle declinate in pronto soccorso. Dopo non pochi tentativi dei poliziotti di capire cosa ci fosse di vero dietro a quello strano caso di “malessere”, il giovane ha vuotato il sacco e raccontato il piano nella sua interezza. Il giovane ha raccontato di esser stato parte di un piano ordito insieme ad altri due uomini. Uno dei complici, realmente affetto da patologia traumatica al piede ed alla spalla, si è assunto il compito di effettuare la radiografia agli arti, esibendo in triage il documento d’identità dell’altro complice con la fotografia del 19enne. In pronto soccorso, dopo le radiografie, con il documento del complice, si è presentato però il 19enne con le radiografie dell’altro complice. La reale frattura del primo uomo, la carta d’identità del secondo e l’ingessatura del “sano” 19enne, avrebbero chiuso il triangolo e beffato medici ed assicurazione. E’ chiaro che il principale beneficiario del raggiro sarebbe stato l’uomo con le fratture ed i due complici sarebbero stati “compensati” con parte del premio assicurativo riscosso per l’incidente, certificato dalla ignara struttura ospedaliera. I poliziotti sono alla ricerca dei due complici e stanno cercando riscontri ad altri analoghi raggiri compiuti presso strutture sanitarie cittadine. 23 da L’Informazione di San Marino – 24 settembre 2014 SAN MARINO, TRUFFA ALLE ASSICURAZIONI AUTO: IL PROCESSO SI APRE CON UN'ECCEZIONE. Antonio Fabbri - L'informazione di San Marino: Truffa assicurazioni, processo a Oddone. Si apre ma c’è già un’eccezione Truffa ai danni delle assicurazioni. Due gli episodi contestati, tre le compagnie assicurative che si sono costituite parte civile - Zurich, Cattolica e Unipol – nel processo che vede fissata per oggi la prima udienza a carico del giornalista de “La Tribuna”, David Oddone, dei suoi genitori, di Alessandro Pecci, avvocato riminese, di Davide Giuliani e Jessica Leone, questi ultimi due imputati-testimoni, che hanno ammesso il raggiro perpetrato in accordo con Oddone. (...) Il processo in calendario per oggi, dovrebbe però vedere solo una udienza tecnica, nella quale si formalizzerà probabilmente la costituzione delle parti davanti al giudice Roberto Battaglino e si fisserà presumibilmente un calendario di udienze. Il legale di David Oddone, Rossano Fabbri, ha infatti depositato lunedì mattina una istanza preliminare nella quale solleva l’incompetenza territoriale del tribunale di San Marino e chiede che a valutare il caso sia l’autorità giudiziaria italiana. (...) In sostanza nell’eccezione presentata da Rossano Fabbri, che assieme all’avvocato Filippo Cocco del foro di Rimini difende Oddone, si fa valere il fatto che essendo stato, il danno derivato dai finti incidenti avvenuti a San Marino, risarcito in Italia, sarebbe competente a giudicare l’autorità di quello stato, pur essendo la contestata truffa avvenuta sul Titano. Decidere spetterà ai Garanti. 24 da Carrozzeria.it – 25 settembre 2014 BRINDISI: 10 CONDANNE PER TRUFFA ALLE ASSICURAZIONI Rinviati a giudizio 62 degli 87 imputati accusati di truffa ai danni di alcune compagnie assicurative. Gli altri indagati sono stati prosciolti per non aver commesso il fatto, perché il fatto non sussiste o per prescrizione dei reati. La frode, i cui danni accertati dagli investigatori superebbero i 300mila euro, conterebbe 66 casi documentati di falsi incidenti regolarmente risarciti da numerose assicurazioni (Reale Mutua, Lloyd Adriatico, Cattolica, Duomo Uno One, Ras, Carige, Toro, Allianz, Ubi, Nuova Tirrena, Ina Assitalia, Aurora, Piemontese e Ugf) tra il 2006 e il 2008 in alcuni comuni del Barese, tra cui Bitonto e Palo del Colle. L’inchiesta è partita dalla denuncia presentata da una compagnia assicurativa per continui incidenti stradali, nei quali risultavano coinvolte sempre le stesse persone (avvocati, medici, infortunati, conducenti e testimoni). A processo anche due avvocati che sarebbero stati incaricati a seguire le pratica di risarcimenti, e quattro medici che avrebbero rilasciato falsi certificati, oltre alle presunte vittime dei sinistri fasulli. 25
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