IL BAMBINO SALVATO DALLE ACQUE

III B.13
Avvicinarsi a Mosè e al fonte battesimale IL BAMBINO SALVATO
DALLE ACQUE
“Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio” 2 Samuele 7,14
Come Mosè siamo salvati dall’acqua
Un dono e una responsabilità
Ogni bambino, rinato nell’acqua battesimale, è realmente figlio di Dio.
Tu, Padre, lo hai amato prima di noi.
Ora lo affidiamo a Te, perché lo benedica e lo custodisca.
Tu continua a parlargli e a guidarlo con il tuo Spirito.
Rendici capaci di illuminarlo con la tua Parola.
La tua mano, Padre, lo salvi da ogni pericolo.
Nelle difficoltà e nelle paure noi confidiamo nel tuo aiuto.
Con il battesimo del figlio ci siamo impegnati ad educarlo cristianamente.
Rafforza il nostro proposito per essere fedeli alla nostra missione.
Nato da genitori e salvato da Dio
La donna vide che era bello e lo tenne nascosto
per tre mesi. Ma non potendo tenerlo nascosto più
oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo.
La sorella del bambino si pose a osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto.
Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la
sponda del Nilo.
Ella vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua
schiava a prenderlo. L’aprì e vide il bambino: ecco,
era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: «È un bambino degli Ebrei».
La sorella del bambino disse allora alla figlia del
faraone: «Devo andare a chiamarti una nutrice tra
le donne ebree, perché allatti per te il bambino?».
«Va’», le disse la figlia del faraone.
La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. La figlia del faraone le disse: «Porta con te
questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario». La donna prese il bambino e lo allattò.
Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla
figlia del faraone.
Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l’ho salvato dalle acque!»”.
Esodo 2, 2-10
Si dimentica forse una donna del suo bambino?
Io, dice il Signore, non ti dimenticherò mai.
Ti ho disegnato sulle palme delle mie mani.
Isaia 49,15 e 16
Cristiani non si nasce, si diventa
Tertulliano
Si è genitori quando si genera un
Si resta padre e madre per sempre.
figlio.
Generare è educare e far crescere la vita
Con l’aiuto del Signore:
per amare i figli,
difenderli dai pericoli,
renderli felici;
Attraverso l’acqua viva:
il Fonte battesimale,
la Parola del Signore
e l’Eucaristia, la preghiera comune;
Non da soli:
con il sostegno e la testimonianza dei nonni,
la collaborazione dei padrini e degli insegnanti,
il consiglio degli amici e dei catechisti;
Nella comunità cristiana:
per essere sostenuti nella fede,
per sentirci figli di Dio e fratelli,
per dare e per ricevere.
“Non è difficile diventare padre. Essere padre: questo è difficile”
Wilhem Busch
Nascere dall'alto
Grazie
Ti ringrazio, Padre, per il dono del Battesimo.
Grazie per la vita nuova
che non può morire.
Grazie per i miei genitori,
per la loro fede,
per il loro desiderio di comunicarla a me. Senza di loro, fin da bambino,
non avrei potuto dire che Ti voglio bene
e che sono felice di incontrarTi nella Chiesa.
Grazie per il mio padrino e per la madrina,
che mi hanno aiutato a guardare a Te.
Grazie per quel sacerdote che hai scelto
come strumento per rendermi Tuo figlio.
Grazie per quei sacerdoti che, come Giovanni,
hanno immerso tanti fratelli e sorelle
nelle acque del Tuo perdono e del Tuo amore.
Grazie per tutti i doni
che mi hai fatto quel giorno
e che continui a farmi ancora.
Fa’ che il Tuo Spirito scenda ancora su di me
e mi aiuti ad essere un cristiano più coerente,
più generoso, più aperto al domani.
Amen.
Carlo Maria Martini