serie oro LA FOTOGRAFIA È SMART OBIETTIVI E SONY QX CUSTODIE SPECIALI DISPOSITIVI CREATIVI LUCE A LED Editoriale COLLANA SERIE ORO Progresso Fotografico ANNO 120 Direttore Responsabile Paolo Namias Coordinamento Eugenio Tursi Direzione Marketing Gerardo Bonomo Adv Key Account Luciano Cudrano 335.8038123 cudrano@fotografia.it Redazione Viale Piceno 14 - 20129 Milano tel. 02.70.00.22.22 - fax 02.71.30.30 Abbonamenti a Serie Oro: e-mail: abbonamenti@fotografia.it Annuo (6 numeri) € 43,00 Fascicoli arretrati: Una copia € 15,00 + Spese di spedizione. Come effettuare i pagamenti: Bonifico, Assegno, Carta di credito, CCP N° 2382.3206 intestato a: Editrice Progresso Viale Piceno 14, 20129 Milano Stampa Tip.Le.Co. Piacenza. Distribuzione Press-Di - Via Trentacoste 7, Milano © Editrice Progresso - 2014 www.fotografia.it È vietata qualsiasi riproduzione, adattamento, traduzione, senza autorizzazione. Registrazione Tribunale Milano N. 344 del 3/8/1948 ISSN 0033 0868 Associato A.N.E.S. La facilità e l’immediatezza dello scatto ha sempre caratterizzato la fotografia, ma tutto dipende dalle attrezzature di cui il fotografo dispone. Danilo Cecchi ha scritto un interessante libro per Progresso Fotografico, La storia della fotografia dal 1836 al 2000, in cui ha messo in relazione le immagini con le possibilità tecniche degli strumenti disponibili in quel momento storico. Ora dovrebbe fare un aggiornamento. Due sono le ragioni del successo di questa nuova fotografia; in primo luogo la rapidissima evoluzione delle reti mobili, capaci di sopportare una trasmissione dati impensabile fino a poco tempo fa, e poi l’implementazione dei sistemi operativi sui telefoni, che si sono così trasformati in smartphone, ovvero computer portatili. Tutto questo non poteva non avere effetto sul tipo di immagini scattate; avere una fotocamera sempre pronta con sé asseconda la voglia di fotografare e suggerisce un approccio ripiegato su se stessi, intimista. Nascono anche nuovi termini per sottolineare la differenza del nuovo approccio e così l’autoritratto diventa “selfie”, con quelle inquadrature deformate dal grandangolare troppo vicino e gli occhi spesso spiritati. Sì perché quello che conta è scattare, scattare tanto, senza pensarci troppo, tanto poi le foto che non piacciono si buttano. Anzi magari le si lasciano sul vecchio telefono perché i modelli cambiano ogni momento e non c’è né tempo né voglia di scaricarle. Né tantomeno di stamparle perché le immagini vengono “consumate” sul monitor del telefono, che infatti diventa sempre più grande e brillante; sulla carta invece diventa evidente la scarsa qualità dei sensori e degli obiettivi e le immagini perdono fascino. Ma allora perché dedicare un numero di Progresso Fotografico a questa fotografia? Perché è il linguaggio dei nostri giorni e non possiamo ignorarlo. E poi tra alcuni fotografi cresce la consapevolezza che il telefono è un nuovo mezzo, che va conosciuto e usato per le possibilità nuove che offre. Di questo si sono accorti anche i produttori di App, un mondo estremamente creativo che mette a disposizione soluzioni di livello molto elevato; alle applicazioni abbiamo dedicato un ampio spazio e vi troverete soluzioni utili anche se fotografate con le classiche fotocamere. E poi gli accessori, e non mi riferisco alle cover che impazzano, ma agli strumenti al servizio della creatività di una fotografia e di una cinematografia che può così elevarsi ad un livello professionale; uno dei registi più noti in questo senso è Park Chan-wook, coreano, che ha realizzato Paranmanjang, un corto interamente girato e montato con iPhone 4, che ha vinto il Golden Bear per la categoria dei corti alla 61^ edizione del Festival del cinema di Berlino. Vi suggerisco quindi di esplorare le pagine che abbiamo dedicato agli accessori, vi troverete più di una sorpresa. Con il prossimo numero torneremo alla fotografia più classica, ci occuperemo di Canon; andremo ad esplorare il sistema fotografico, dai corpi macchina al parco obiettivi, ma non trascureremo le tecnologie di stampa, di video, di proiezione. Canon è una delle aziende che più investe in ricerca ed abbiamo voluto approfondire queste tecnologie per capire come può evolvere la fotografia. Paolo Namias Sommario A cura di N. 28 EUGENIO TURSI, FRANCESCO CARLINI e MAURIZIO COSTA MARZO 2014 Introduzione hh 4 Ripresa hh L’importanza del sistema operativo Strumenti hh 10 Oltre gli automatismi: consigli pratici 38 Un mondo di accessori utili Software hh 64 hh 86 Dalle fotocamere alle applicazioni Le più interessanti applicazioni per la fotografia hh 90 Editing realtime Interviste ai fotografi 30 ii 32 ii 34 ii 36 ii 56 ii Britta Hershman Ana Sampaio Barros Souichi Furusho Stephane Arnaud Renzo Grande 58 ii 60 ii 62 ii 80 ii 82 ii 84 ii Jun Imaizumi Helen Breznik Bob Weil Dan Lum Daniel Filipe Fonseca Mariko Klug Ima Ju/Rimagraphy Dudelum 92 ii 94 ii Lisa Waddell Carolyn Mara Borlenghi Le prossime uscite N. 29 Maggio Speciale Canon 2 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO Vivi La passione per la fotografia OFFERTE ABBONAMENTO Dicembre 2013 N. 12 Mensile € 4,50 TUTTI FOTOGRAFI TEST . RIPRESA . GUIDA ALL’IMMAGINE . CONSIGLI PRATICI 120 anni 27 27 www.FOTOMERCATO.eu Cosa compro con € 500 Nikon Df Le prime impressioni ,PPDJLQHHVHJXLWD FRQIRWRFDPHUD DXWRFRVWUXLWDH SHUIHWWDPHQWHLQEROOD GUIDA ALL’USO DEI TELEOBIETTIVI MTTFF MTF MT Test Olympus E-P5 Obiettivo Ultra Wide 12mm GH¿QL]LRQHPROWREXRQD ¿QRDLERUGLHVWHUQL 30012 9 770041 439008 Postatarget Magazine Glil abbonati bb possono lleggere lla rivista prima che h arrivi in edicola d l RIVISTA (PDLO DEER DE DEERQDPHQWL#IRWRJUDÀD ERQD Q PH PHQWL# #IRWRJUDÀ DÀDLW LW $E $EER ERQD DPH PHQW QWR RLLQLLQWHUQHW ZZ ZZ ZIR IRWR RJU JUD DÀD D LWW 9HUVDPHQWRVVX X &&3 D D(G ( LWULFH 3URJUHVVVR 3U R VUOO Y OH3LFHQR Y 3 R 0L 0LODQR R 3D DJD JDPH P QW PH QWR RFR FRQ QFDUWDG GL F HG FU HGLWRXW X LOL]]D ]DQG QGRLOPRG GXO XOR R S EE SX EEOLOLFD FDWR WRLQTX TXHV HVWD WD SDJL J QD AVVE A ERTENZE /·DEERQDPHQWR GHFRUUH GDO SULPR R IDVFLFROR GLLVSRQ QL E OH DO PRPH EL P QWR GH HOO UL U FH HYL Y P QW PH Q RGHOSDJDPH HQW QWR R 3URJUHVVR2UR 7XWWL)RWRJUDÀ =RRP =RRP &ODVVLF&DPHUD 3 RIVISTE ,032572 6&2172 VXHGLFROD 2 RIVISTE 3)7) 3)=220 3)&& 3)&& 7)=220 7)&& =220&& ,032572 3)7)=220 3)7)&& 3)=220&& 7 =22 7) 220 0&& ,032572 6&2172 4 RIVISTE ,032572 VXHGLFROD 3)7)=220&& 78 877 77,,)2 )272 7 *5$), 72 3)252 3)2 52 2 7) 3) IDVFLFROL =220 IDVFLF LFRO R L &/$66,&&$0(5$%: 6&2172 VXHGLFROD 6&2172 VXHGLFROD IDVFLFROL IDVFLFROL , ,PS PSRUWR R½ PAGA PA AGA GAMENTO F %R %RQLÀFR,%$1 $1,7 F F ,,QWHVD6DQ3DRORDJ0LODQR F 9HUVDP PHQ QWR WRV VX X && &&3 3Q Q LLQW QWHVVWD WDWWRD D( (GL GLWU WULF LFH H3URJUHVVR F $G $GGH G EL GH ELWD WDWH WHVXFD DUWDGL GLFUHG GLWR R F &$57$ $ 6u 6u 9,6$ $ (5 $0 ( ,&$1 $1( (;35( 5 66 0$667(5 0$ (5&$ &$5' 1&D 1 & UWD 6F 6FDG GHQ]D GARA R NZIE E 1H 1HOO FD F VR GL VPDU DUUL ULPH PH HQW QWLL SR SR VWDO D L(G (GLWU WULF LFH3U 3URJ JUH HVVRSURY YHGH YH GH DOOOD VS SHGL]LRQH Q GL XQ X VHFR VH FRQG QG Q GR R ID IDVF FLFROR R 1 PH 1R H&RJ RJQRPH ,QGL ,Q GLUL U ]]R ]]]R & WW &L WWj j 39&$3 HP PD DLO 7HO )LUP UPD D Introduzione L’importanza del sistema operativo È molto divertente giungere sul pianeta mobile quando a fare fotografia erano “solo” le macchine fotografiche. Il motivo per cui è così divertente risiede nel fatto che l’apparente istintività e semplicità scompare completamente non appena ci si avventura in questioni più tecniche. Per il fotografo mobile lo smartphone (o il tablet) è tutto: fotocamera, elaboratore, camera oscura e ufficio stampa (virtuale)! A presiedere a tutte queste funzionalità sta il sistema operativo che governa il dispositivo mobile; se sul computer fisso di casa avete a che fare con Windows, con MacOS oppure con Linux, nel mobile gli ambienti operativi che potrete trovarvi in mano sono iOS, Android e Windows Phone. iOS è il sistema che supporta tutti i dispositivi mobili di Apple, Android è un sistema operativo sviluppato da Google ed impiegato su una pletora di modelli di ogni marca e provenienza, mentre Windows Phone viene oggi impiegato su un numero minore di modelli, essenzialmente Nokia. Ebbene, prima ancora delle prestazioni fotografiche, il primo elemento che oggi conviene prendere in considerazione al momento di scegliere il dispositivo mobile è proprio il sistema operativo perché è da questo che dipendono le interazioni locale o remota con le immagini che scatterete. È quindi il momento di esaminare i diversi sistemi operativi. estremamente guidato: potete fare qualunque cosa vogliate e non vi troverete mai in difficoltà al punto da non sapere come procedere, o come tornare indietro nelle scelte fatte... purché stiate facendo ciò che Apple ha deciso per voi! Questo è uno dei motivi per cui ad un utilizzatore del sistema operativo Linux viene l’orticaria ad usare un Mac (ma lo stesso capita per motivi diversi anche con Windows!). Le applicazioni a disposizione per iOS rispettano fedelmente le direttive di Apple circa le caratteristiche minime di sviluppo e di usabilità; non solo, anche la grafica che scorre sui dispositivi Apple è un elemento particolarmente curato, a differenza di ciò che si trova su Android e Windows Phone, che potremmo definire più “liberi”. Il motivo è che Apple rifiuta ciò che non risponde ai requisiti minimi di usabilità. Dal punto di vista della disponibilità di applicazioni, con un dispositivo Apple dotato di iOS non avrete che l’imbarazzo della scelta, sia in un regime gratuito che a pagamento: sono oltre un milione, e di esse oltre la metà sono gratuite. L’interfaccia iOS è decisamente semplice e si basa su icone organizzabili a piacere unitamente ad una serie di “gesti” divenuti d’uso comune come il tap, il pinch e quant’altro. Come debolezze del sistema operativo di Apple possiamo rilevare che si tratta di un sistema estremamente chiuso su se stesso, espandibile solo a discrezione Apple iOS del produttore e comunque legato ad Vale la pena iniziare dal sistema opera- un modo di interagire con il dispositivo tivo di Apple non tanto perché sia il più prima di tutto teso a limitare i danni che diffuso (non lo è) quanto perché è stato l’utente potrebbe fare, piuttosto a il primo ambiente dedicato al molasciargli libertà di azione. bile in grado di offrire una siDi contro tutto ciò che ruota atgnificativa esperienza di uso torno ad un iPhone o un iPad all’utilizzatore poco esperto è sempre realizzato al medi informatica e telefonia. glio. Se poi disponete di alTutto ciò che trovate in un tri dispositivi “della mela” un dispositivo Apple è intuitipregio di Apple è da sempre vo, diretto; è la filosofia che quello di garantire una granguida lo sviluppo di ogni de coesione tra tali dispositiprogetto iOS. Questo sivi, dalla condivisione e la reiOS, il sistema operativo stema operativo, come il plicazione dei contenuti alla corrispondente MacOS, è gestione facilitata degli ardi Apple 4 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO chivi locali. iCloud, ma anche AirDrop, AirPlay e AirPrint consentono di espandere all’infinito le opportunità di gestione remota dei dispositivi. Android, il sistema operativo di Google Google è un protagonista apparso relativamente da poco tempo sullo scenario dei sistemi operativi. Nato da uno degli innumerevoli settori in cui opera il primo dei motori di ricerca, inizialmente Android è stato visto come estensione del motore di ricerca nel momento in cui si è capito che la navigazione e la fruizione del Web costituivano gran parte dell’uso dell’elaboratore fatto da molti utenti. Detto ciò, questo progetto si è rapidamente evoluto verso quello che oggi è un vero e proprio ambiente operativo. In questo senso non ci sarebbe da stupir- Android, il sistema operativo di Google si se in futuro Android migrasse anche verso dispositivi “fissi”, ma la realtà è diversa; la distinzione tra mobile e fisso è destinata a cadere e domani tutto sarà mobile per cui è lecito immaginare che non sarà Android ad andare sui computer fissi, ma i computer fissi a diventare mobili e a supportare Android come oggi fa uno smartphone. Detto ciò, Android può contare oggi su un parco applicazioni molto vasto, siamo quasi ad un milione, di cui circa il 75% sono gratuite. C’è pero da dire che il controllo sulle App di Android non è severo come quello esercitato da Apple per le proprie destinate a iOS e dunque il loro livello qualitativo non è detto che sia così elevato come le cugine della mela. L’IMPORTANZA DEL SISTEMA OPERATIVO INTRODUZIONE In ogni caso, Android è oggi il sistema operativo per dispositivi mobili più diffuso, anche perché viene installato da un numero di produttori assai più elevato rispetto a iOS (solo Apple), a partire da Samsung; inoltre Android offre all’utente una maggiore libertà di intervento sul proprio dispositivo e di conseguenza gli sviluppatori hanno qualche grado di libertà in più, e dal punto di vista della creatività questo non fa mai male. Quindi se iOS vi fa sentire “legati”, Android potrebbe essere il sistema operativo che fa per voi; l’altro lato della medaglia è che qualche pasticcio voi, o le applicazioni che usate, potrete combinarlo. Dal punto di vista del costo dei dispositivi, è nel sistema operativo Android che troverete i modelli più economici. Questo insomma è un sistema operativo molto trasversale, di certo interessante. Lo stile ad icone è molto simile a quello iOS, ma vi è anche una serie di interfacce di controllo che lo rendono simile nell’utilizzo ad un classico elaboratore. Una caratteristica avanzata messa in campo da Android è legata all’universo informativo offerto da Google: Android vi apre le porte di Gmail, di Gmaps, di Gnews fino a Gdocs, passando per YouTube e quant’altro. Una così vasta ricchezza di dati, ad oggi, solo Google è in grado di metterla in campo. E di farla fruttare. Windows Phone Ammettiamolo, mamma Microsoft ci ha un po’ cresciuti tutti quanti. C’è poi chi ha fatto carriera passando a Apple e chi ha scelto una strada alternativa andando verso Google. Fatto sta che Windows lo conosciamo tutti. Windows però è cambiato molto nel passaggio al mobile, al punto da diventare un sistema operativo del tutto nuovo e capace, nel suo piccolo, di dettare interessanti regole di usabilità anche nel complicato settore dominato da Apple e Google. La percentuale di smartphone operanti sotto Windows Phone è bassissima rispetto ai concor- Windows Phone e Nokia renti, essenzialmente il marchio Nokia, recentemente passata proprio sotto il controllo di Microsoft, ma in Italia i Nokia hanno sempre riscosso un grande successo. Windows Phone è quindi riuscito ad infilarsi tra i suoi concorrenti anche se gli smartphone che lo utilizzano non sono certo economici e la disponibilità di App è inferiore; inoltre la libertà concessa all’utente nel forzare i meccanismi del proprio dispositivo è forse la minore dei tre... eppure da noi se ne sono venduti molti! Io stesso ne ho uno in tasca. Le doti di Windows Phone dipendono in parte dall’integrazione attuale (e assai maggiore in futuro date le premesse) con i computer operanti sotto Windows; anche la X-Box di Microsoft ci mette del suo condividendo molti titoli e modalità di gioco con i dispositivi operanti sotto Windows Phone. Dei tre sistemi, Windows Phone è il più fedele all’idea originale che il telefono cellulare deve prima di tutto fare da dispositivo di comunicazione personale. È vero, non avrete in tasca la succursale del vostro Mac o PC d’ufficio, ma avrete in tasca un eccellente telefono. Windows Phone è facile. Di contro dovrete litigare non poco con il fatto che solo in ultimo le App più diffuse vengono oggi realizzate per Windows Phone; pertanto se amate confrontarvi con amici e colleghi di differente religione verrete probabilmente additati come i diversi del gruppo. Ma tenete duro e vedrete che le soddisfazioni non mancheranno. Dal punto di vista dei dispositivi, Nokia è da sempre attenta al lato fotografico ed ha reso disponibile alcuni tra i modelli più promettenti dal punto di vista della ripresa. Non è poco. La comunicazione wireless e le ottiche QX Oggi la comunicazione tra i dispositivi passa per una lunga serie di protocolli ed interfacce, tra cui il Bluetooth, il Wi-Fi e l’NFC. È proprio il Near Field Communication il sistema che Sony ha implementato, oltre che sui propri dispositivi mobili, anche sulle già celebri ottiche del sistema QX. È un po’ come avere a disposizione un obiettivo intercambiabile per la propria reflex, solo che attaccato all’obiettivo ci sono anche un sensore, una batteria ricaricabile in grado di renderli operativi, una scheda di memoria e un’interfaccia di comunicazione dedicata all’invio dei dati. Le nuove ottiche QX di Sony: un “ibrido” che consente di far dialogare l’ottica a distanza con lo smartphone: si può inquadrare sullo schermo del telefono e anche salvare l’immagine sulla scheda di memoria dell’obiettivo. Questo “ibrido”, vero Frankenstein della fotografia mobile, consente di usare ad una certa distanza l’ottica dotata di sensore controllandone l’operato sullo schermo dello smartphone; in questo modo si effettuano riprese che, a piacere del fotografo, possono essere salvate sulla scheda di memoria inserita dell’obiettivo, oppure trasferite in tempo reale verso il dispositivo di controllo! Non solo, il modulo QX può scattare anche senza bisogno dello smartphone, basta collocarlo su un treppiede grazie all’attacco filettato e premere il pulsante di scatto integrato. Ovviamente la compatibilità del sistema è aperta a qualunque dispositivo mobile in grado di comunicare per mezzo dell’interfaccia NFC, purché compatibile con applicazioni terze disponibili sotto iOS e Android. Direi che è proprio questo approccio di condivisione e modularità che rappresenta il nuovo modo di fare fotografia mobile oggi. Le risoluzioni in gioco Sul fronte della risoluzione i produttori di tecnologia mobile si sono fatti in quattro per trovare soluzioni originali. Mentre le fotocamere si sono assestate su un range di risoluzione tra i 16 ed i 30 Megapixel, nel settore mobile si nota una variabilità molto maggiore. Pur considerando solamente i modelli in grado di eseguire immagini di un livello qualitativo dignitoso, si passa dal sensore da 4 Megapixel di HTC Ultrapixel, tecnologia implementata sul modello One che punta sull’ampia dimensione del pixel più che sul loro numero. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 5 INTRODUZIONE L’IMPORTANZA DEL SISTEMA OPERATIVO HTC One da 4 Megapixel. Non è una strategia nuova nello scenario dell’imaging digitale; molte reflex di livello professionale hanno infatti puntato più ad ampliare la superficie del singolo pixel che sull’esasperata corsa alla risoluzione. In questo modo si riduce il rumore digitale. Va considerato anche che il numero di fotoni che colpiscono il pixel non è infinito! Si parla di alcune decine di fotoni per tempi di scatto nell’ordine del millesimo di secondo. HTC sfrutta anche l’ ormai diffusa tecnologia detta “retro-illuminazione” del sensore che consiste nel ribaltare la posizione dei circuiti elettronici per liberare spazio all’area sensibile. Nella maggior parte dei modelli in commercio i sensori hanno una risoluzione che varia tra i 5 ed i 13 Megapixel, anche se ci dice poco perché i produttori non dicono nulla sulla dimensione dei sensori, e quindi del pixel. Inoltre, oggi più di ieri, la qualità dei modelli di punta inizia ad essere fortemente condizionata dai gruppi ottici montati. Diciamo comunque che una risoluzione di 13 Megapixel, come quella del Samsung Galaxy S4, offre al fotografo mobile più di un’opportunità per avere materiale in abbondanza non solo per una stampa, ma anche per un ritaglio dell’immagine e sostituire in questo modo lo zoom digitale. Infatti la mancanza dello zoom ottico 6 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO iPhone 5 da 8 Megapixel. sullo smartphone rende assai comune il ritaglio dell’immagine in fase di editing; considerando che oggi una risoluzione di 600 pixel è più che sufficiente per affrontare ogni tipo di condivisione Web, i 4000 pixel di lato lungo del Samsung S4 consentono un fattore di zoom di 6,6x senza ricampionamento, usando quindi solo la funzione di crop. E come ogni ambito tecnologico che si rispetti, anche gli smartphone hanno i propri “eccessi”: Nokia ha sorpreso tutti mostrando un telefono dotato di un sensore da ben 41 Megapixel! Nessuno lo riteneva possibile eppure l’abbiamo in mano. È la tecnologia PureView che ha consentito questo grande balzo in avanti nella progettazione dei sensori d’immagine e adesso Nokia affina il tiro; con l’abbondanza dei 7728 x 5368 pixel attivi del sensore montato sul modello Lumia 1020 Nokia si concede una moderna gestione dello zoom che va a scegliere quale zona del sensore impiegare, ed anche in modo fluido durante la realizzazione di filmati proprio grazie alla quantità esagerata di pixel disponibili. Secondo questo nuovo modo di pensare la ripresa digitale si passa da una valutazione “numerica” della risoluzione ad una “pratica”, abbandonando quindi la ricerca di file di dimensioni tali da essere più adatti a una riproduzione murale delle immagini che alla condivisione i l Nokia Lumia 1020 da 41 Megapixel. in Rete. È prevedibile quindi che il futuro vedrà sempre di più sensori di grande densità di pixel al fine di poter scegliere cosa mostrare e non immagini affilate come una lama. Questa direzione di sviluppo dipende L’IMPORTANZA DEL SISTEMA OPERATIVO INTRODUZIONE Samsung Galaxy S4 da 13 Megapixel. anche dal fatto che oggi i produttori cercano di ridurre quanto più possibile le parti meccaniche per contenere i costi. Abbiamo visto ad esempio come nelle fotocamere le mirrorless abbiano fatto “saltare” lo specchio reflex; anche il sistema di messa a fuoco a rilevamento di fase, che sulle reflex richiede un modulo separato, viene progressivamente affiancato da sistemi ibridi sviluppati direttamente sul sensore. Negli smartphone la messa a fuoco viene gestita in modo diretto solo dai modelli di punta e sempre più spesso mediante una manciata di posizioni pre-impostate dal dispositivo a seconda dei casi. Per lo più abbiamo comunque smartphone che sfruttano l’iperfocale grazie alla piccola dimensione del sensore. La stessa gestione meccanica del diaframma sta vacillando; la maggior parte degli smartphone dispone di un diaframma fisso abbinato alla gestione esposimetrica tramite il tempo di scatto e l’amplificazione Iso. E poi il flash: quello tradizionale elettronico sta pian piano lasciando spazio ai compatti pannelli a led, più “risparmiosi” energeticamente parlando. Il futuro delle compatte Il successo degli smartphone ha portato negli ultimi tre anni ad un tracollo delle vendite delle fotocamere compatte e per un semplice motivo: se avete in tasca uno smartphone, è difficile che mettiate nell’altra una fotocamera compatta, sia per una questione di ingombri che di praticità perché il primo ha il vantaggio della connessione. A ben vedere questo comportamento è un po’ viziato dall’abitudine di intendere le compatte come un succedaneo scadente della reflex; in realtà, provate a confrontare le prestazioni di una qualunque compatta, anche di basso livello, con quelle di uno smartphone di costo triplo o quadruplo e vi accorgerete di come la fotografia di qualità passi ancora per le lenti di una fotocamera piuttosto che per quelle del telefono. Per avvicinare questi due mondi e sfruttare al meglio le prerogative di entrambi i produttori fotografici hanno iniziato ad implementare sistemi di comunicazione Wi-Fi e NFC i quali in presenza di una connessione Internet consentono di “allacciarsi” alla Rete e ai social network più diffusi. Onestamente ritengo che questa soluzione sia un modesto ripiego visto che l’editing sulla compatta è limitato e scomodo; inoltre è troppo complesso inse- rire commenti o dati, e vi sfido a trovare nel nostro paese un luogo servito gratuitamente del Wi-Fi nei pressi della location che avete scelto per le riprese. Più interessante invece è usare la fotocamera in abbinamento allo smartphone in modo da sfruttare la sua qualità d’immagine insieme alla georeferenziazione dei file tramite il modulo Gps integrato nel telefono; inoltre lo smartphone consente di usare applicazioni di editing di certo più evolute, dopo avere trasferito i file dalla fotocamera grazie alla connessione senza fili integrata. Ovviamente poi il dispositivo mobile consente la condivisione degli scatti sulla Rete. Insomma è possibile usare la fotocamera compatta come un’ottica dotata di sensore, secondo l’intuizione che ha avuto Sony quando ha ideato le ottiche QX. Vi sembra un modo di procedere complesso? Dipende da come vi ponete: se per voi la fotografia è un semplice appunto visivo di ciò vi accade attorno è effettivamente così, ma se desiderate realizzare scatti migliori, sia tecnicamente che come composizione, pur mantenendo la possibilità di condividerli al volo, una compatta da due o trecento euro fornisce certamente maggiori opportunità creative. Se siete interessati a percorrere questa strada, scegliete una compatta “veloce” nell’eseguire i trasferimenti wireless e fate attenzione alla dimensione dei file che potrebbe “annoiare” il vostro smartphone. La Canon N100 è una compatta concepita per dialogare con gli smartphone: dispone della connettività Wi-Fi e l’accoppiamento è reso ancora più semplice dalla tecnologia NFC che permette di collegare due dispositivi semplicemente avvicinandoli. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 7 Le aziende informano Lexar: alte prestazioni e ampia gamma /HVFKHGHPLFURSHUODIRWRJUDÀDPRELOH $GRJQLQXRYRDQQXQFLROHULVROX]LRQLGHLVHQVRULHOHSUH VWD]LRQLYLGHRGHOOHIRWRFDPHUHWRFFDQRQXRYHYHWWH'LUH cente, anche gli smartphone hanno cominciato a diventare davvero molto esigenti in termini di spazio di archiviazione: sensori da decine di milioni di fotodiodi e registrazione an FKHLQIRUPDWR5DZLPSRQJRQRVFKHGHGLPHPRULDYHORFL e capienti. /HSLUHFHQWLVFKHGH/H[DUPLFUR6';&QHLWDJOLGD H*%VRQRODULVSRVWDQDWXUDOHDTXHVWHHVLJHQ]H /H YHUVLRQL SL SUHVWDQWL GHOOH +LJK3HUIRUPDQFH PLFUR 6';&8+6,&ODVVHGL/H[DUUDJJLXQJRQRODYHORFLWj GL[FLRq0%VHYHQJRQRYHQGXWHDVVLHPHDGXQ OHWWRUH86%FRPSDWWRFKHSHUPHWWHGLVFDULFDUHOHIRWR FRQJUDQGHVHPSOLFLWj 1HJOLVWHVVLWDJOLVRQRGLVSRQLELOLVFKHGHGLYHORFLWjLQIHULR UHPDFRPXQTXHHOHYDWD&ODVVH[FLRq0%V YHQGXWHFRQXQDGDWWDWRUHPLFUR6'6'SHUHVVHUHOHWWH tramite un tradizionale lettore di schede come il modello 3URIHVVLRQDO8'0$'XDOVORW86%RLO0XOWL&DUG LQ86%5HDGHU ,OWDJOLRGD*%GHOOHQXRYHVFKHGHPLFUR6';&qVWDWR reso possibile dalla più recente tecnologia di produzione a QP &KLQRQKDELVRJQRGHOODPDVVLPDYHORFLWjPDYXROHFR munque una ampia autonomia per archiviare i contenuti preferiti, dalla musica alle foto, trova la soluzione nelle mi FUR6';&0RELOHÀQRD*% ,OOHWWRUH3URIHVVLRQDO:RUNÁRZ6ROXWLRQ5HDGHU Per trarre il massimo vantaggio dalle schede Lexar di ultima generazione, LOOHWWRUH3URIHVVLRQDO:RUNÁRZ6ROXWLRQ5HDGHUFRQVHQWHGLWUDVIHULUHDO computer i dati provenienti da un massimo di quattro schede per volta, YHORFL]]DQGR QRWHYROPHQWH LO ÁXVVR GL ODYRUR TXDQGR OD PROH GL GDWL q molto grande. /H[DU3URIHVVLRQDO:RUNÁRZ5HDGHU6ROXWLRQVXSSRUWDLIRUPDWL6'+& 6';&8+6,8'0$&RPSDFW)ODVK;4'HLIRUPDWL&)DVWHJUD]LH DOODFRVWUX]LRQHPRGXODUHRJQLIRWRJUDIRSXzVFHJOLHUHFRPHFRQÀJXUDUH il proprio lettore a seconda delle esigenze di lavoro. &RPSDFW)ODVKSHUODIRWRJUDÀDSURIHVVLRQDOHHGLOYLGHR Le macchine che utilizzano il classico formato Compact Flash, o il rinnovato CFast, possono contare su schede dalle prestazioni davvero elevate. La nuova scheda CF Professional 1066x da 256 GB offre una velocità GLWUDVIHULPHQWRLQOHWWXUDÀQRD0%VHGXQDYHORFLWjGLVFULWWXUDÀQR D0%VPHQWUHODYHUVLRQH[GLVSRQLELOHÀQRDOWDJOLRGD*% UDJJLXQJHL0%VLQOHWWXUDHÀQRD0%VLQVFULWWXUD Prestazioni da primato quindi per le CompactFlash, che però non possono minimamente avvicinarsi a quelle garantite dal più recente formato CFast, che con la nuova scheda Lexar Professional 3333x CFast 2.0 IRUQLVFHXQDYHORFLWjGLWUDVIHULPHQWRLQOHWWXUDÀQRD0%VSUHVWDzioni queste che la rendono la scheda più veloce in assoluto. /DVFKHGD&)DVWVDUjGLVSRQLELOHQHLWDJOLGDH*%HGq LGHDOHSHULIRWRJUDÀSLHVLJHQWLHLYLGHRPDNHUFKHUHJLVWUDQRYLGHR)XOO +'S'H.LQIDWWLOHVFKHGH/H[DU3URIHVVLRQDO[&)DVW VXSSRUWHUDQQRODVSHFLÀFD9LGHR3HUIRUPDQFH*XDUDQWHH93* SHUO·DFTXLVL]LRQHGLYLGHRGLTXDOLWjSURIHVVLRQDOH /·HYROX]LRQHGHOIRUPDWR6' La sempre maggiore diffusione del formato SD anche su fotocamere di livello elevaWR UHQGH LQGLVSHQVDELOL YHORFLWj DIÀGDELOLWj H VSD]LRGLDUFKLYLD]LRQHTXHVWHVRQROHFDUDWteristiche peculiari della gamma Professional 6';&8+6,QHLWDJOLGDH*%HFRQ YHORFLWjGL[H[ Queste schede di Classe 10 offrono una veORFLWjGLWUDVIHULPHQWRGDWLPLQLPDJDUDQWLWDLQ OHWWXUDULVSHWWLYDPHQWHGL0%VH0%V capace quindi di soddisfare le esigenze di foWRJUDÀHYLGHRPDNHUDQFKHTXDQGROHULSUHVH DYYHQJRQRLQIRUPDWR)XOO+'S 0HPRULHDOORVWDWRVROLGR UREXVWHHFDSDFL /H[DUQRQVLJQLÀFDVRORVFKHGH PD DQFKH ÁDVK GULYH 86% memorie a stato solido, quindi robustissime, dalle elevate capacità e ideali per trasportare e PHWWHUHDOVLFXURLSURSULÀOHXQ archivio da tenere sempre in tasca. -XPS'ULYH 3 q XQD GHOOH SL YHORFL XQLWj ÁDVK 86% GLVSRQLbili, infatti la nuova versione da *%YDQWDXQDYHORFLWjGLOHWWXUDÀQRD0%VHGXQDYHORFLWjGLVFULWWXUDÀQRD0%V 8Q·DOWHUQDWLYDVRQRL-XPS'ULYH 6HG6GLVSRQLELOLQHLWDJOL GDH*%FRQYHORFLWjGLOHWWXUDÀQRD0%VHGL VFULWWXUDÀQRD0%V ,QÀQH -XPS'ULYH 6 FKH UDJJLXQJH OD FDSDFLWj GL *% FRQXQDYHORFLWjGLOHWWXUDÀQRD 0%V H GL VFULWWXUD ÀQR D 0%V Distribuzione: Nital, Via Vittime di Piazza Fontana 52 bis, 10024 Moncalieri (To). infoline 199.124.172 - www.nital.it Ripresa Oltre gli automatismi: consigli pratici Anche la fotografia mobile, per quanto mobile, rimane fotografia! Ma occorre considerare le grandi limitazioni che un apparecchio come lo smartphone, o il tablet, può comportare in termini di prestazioni della ripresa. Insomma, fotografare in mobilità è certamente istintivo, ma per nulla facile non appena vogliamo evadere dalla sfera della spontaneità per entrare nel mondo della qualità di immagine. D’altra parte a fronte delle semplificazioni introdotte dai produttori, il fotografo cerca il modo di aggirare gli automatismi per aumentare il controllo della ripresa. Insomma il fotografo non vuole la vita facile. E, come vedrete, di margini di miglioramento ve ne sono a iosa. La luce è importante State fo-to-gra-fan-do, giusto? Dunque non potete fingere che la luce che colpisce i vostri soggetti, e che da essi viene riflessa, non sia importante. La luce in fotografia non è solo l’elemento che vi eviterà di usare il flash incorporato nel dispositivo, la luce è quell’elemento che crea l’immagine e le sue sfumature, i pieni ed i vuoti, il contrasto ed il colore. Ed è sempre la luce che dà tridimensionalità ad una foto che altrimenti sarebbe ben differente e piatta. Spiegare la luce a chi non proviene dal mondo della fotografia è difficile. A questi possiamo consigliare di sperimentare come il proprio dispositivo risponda alle differenti sorgenti di luce; per fare un esempio, nella fotografia convenzionale un’illuminazione bellissima è il controluce, ma non dato per scontato che il vostro smartphone sia in grado di reggerlo tanto dal punto di vista ottico, quanto da quello dell’esposizione. Altro caso tipico: la luce morbida e direzionale che proviene attraverso le tende di una finestra, con una reflex permette di realizzare ritratti ad effetto, ma un dispositivo mobile ha tipicamente una certa difficoltà nella resa delle alte luci, tanto da esagerare il contrasto con relativa bruciatura. Quando poi non si aggiungono dominanti di colore (gialle) di vario genere. Come aggirare tali problemi? La soluzione prima è sperimentate la reazione del 10 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO La luce è importante soprattutto se si ha l’abitudine di guardare in alto: anche lì ogni tanto succedono delle cose, buone per un racconto. vostro smartphone ai vari tipi di illuminazione in termini di esposizione e leggibilità generale. Cercate di capire la resa del soggetto alle differenti luci (dura, morbida, controluce, laterale o zenitale) ed anche come regolare il dispositivo di ripresa. Una volta impratichiti, saprete riconoscere la luce e anticipare le situazioni per ottenere i migliori risultati prima ancora di mettere occhio al mirino... hops.. al display! Distanze: vicini è meglio Avrete notato come l’ottica del vostro smartphone sia quasi sempre una foca- le fissa e grandangolare, con il minimo di flessibilità concessa dallo zoom digitale. Insomma, difficilmente ci sarà da armeggiare con lo zoom e le focali medio lunghe. Certo, esistono gli aggiuntivi ottici, ma quando si fotografa con lo smartphone bisogna mettersi in testa che occorre fotografare da vicino. I motivi sono tanti. Prima di tutto la corta focale rende praticamente impossibile gestire quel poco di fuori fuoco concesso dai piccoli sensori se non a distanza molto ravvicinata. In secondo luogo la qualità ottica dei dispositivi non è pari a quella a cui ci hanno abituato le fotocamere, a cominciare dalla OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI RIPRESA la restituzione delle alte luci e nella resa di ciò che non è perfettamente a fuoco, o comunque al centro dell’inquadratura. Insomma, non date per scontato che le aree ai bordi vengano rese secondo le vostre aspettative, a meno che non abbiate previsto di occuparvene in editing. Discorso differente invece per quello che riguarda il soggetto inquadrato a pieno fotogramma; in questo caso è vero che le zone ai bordi risentiranno del medesimo calo qualitativo, ma è anche vero che un centro leggibile e definito porta l’osservatore a dare meno peso alle zone dell’immagine carenti di dettaglio. Ribadiamo quindi: avvicinatevi, riempite il fotogramma, privilegiate il pieno al vuoto. In fin dei conti questo tipo di inquadratura è anche quello preferito da coloro che frequentano i siti Web di foto condivise e che decidono di visualizzare le immagini valutando miniature microscopiche. Il bello degli smartphone è la possibilità di fotografare a distanze davvero ridotte: il sensore è talmente piccolo che il ketchup è a fuoco anche a f/2,4! piccolezza delle lenti che rende complesso usare vetri speciali; pertanto la percezione del dettaglio del soggetto dipende più dall’ingrandimento nell’inquadratura che dall’effettiva risolvenza dell’ottica. Inoltre la messa a fuoco è spesso ottimizzata su distanze intermedie: non macro e non all’infinito, ove si ritiene che la perdita di dettaglio non sia rilevante per effetto dell’iperfocale, dei sensori di taglia ridotta e di una qualità complessiva che taglierebbe comunque gran parte dell’informazione. Avvicinatevi dunque al vostro soggetto ma attenzione a non eccedere, poiché alle minime distanze consentite dall’ottica il fuori fuo- co è pressoché immediato. E nel caso vogliate prospettive ampie puntate sull’editing e sul colore per valorizzare il vostro scatto. Riempire il fotogramma Come conseguenza della ridotta qualità del sistema ottico degli smartphone, non conviene lasciare grandi spazi vuoti nell’inquadratura. A meno che non sia una scelta voluta. Quindi cercate di riempire al massimo il fotogramma ed in particolare quando lo sfondo è costituito da cieli o sfondi luminosi; infatti uno dei punti deboli dei sensori degli smartphone è proprio nel- Tutti fermi Non sottovalutate la difficoltà di tenere saldo tra le mani uno smartphone nel momento in cui lo volete impiegare come fotocamera. Per la loro forma questi dispositivi sono eccellenti come telefoni e per navigare in internet, ma pessimi per fotografare. D’altra parte è ovvio: uno schermo ampio ed un profilo sottile sono adatti per la fruizione dei contenuti e un facile trasporto, ma sono l’opposto di quanto necessario per una presa salda; non è un caso che vediamo fiorire sul mercato una folta schiera di custodie e impugnature ergonomiche in grado di ridare spessore allo smartphone. Taluni modelli poi, esplicitamente votati alla fotografia, includono all’interno della confezione una sorta di custodia dedicata alla ripresa, sovente corredata di flash integrato e di pulsante di scatto, oltre che di attacco filettato per il treppiede. Torniamo al tema che abbiamo posto: come evitare di fare foto mosse? Puntate i gomiti! O la schiena contro un muro, che è lo stesso. E poi imparate a sfruttare gli appoggi di fortuna, dai tavoli alle recinzioni. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 11 RIPRESA OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI Riempi il fotogramma, oppure svuotalo, ma sappi che in fotografia anche il nulla conta. Se poi è tempo di Halloween come fai a non riempire il fotogramma di zucche? Tutto fermo e tutto a fuoco. Bisogna esserne consapevoli quando e se si decide di utilizzare il fuoco selettivo per esaltare o diminuire la forza di un elemento dell’inquadratura: c’è da dire che però io amo i “diners” e tutto quel che c’è dentro. 12 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI RIPRESA “Sperimenta sempre, a costo di sbagliare”. A condizione che tu sappia da che parte vuoi andare e soprattutto che abbia un senso. Qui siamo al Lincoln Center. La focale spesso molto corta implementata dagli smartphone offre sia vantaggi che aspetti negativi: sicuramente con una focale corta il rischio di mosso si riduce, ma ovunque vi appoggerete finirete per includere all’interno dell’inquadratura una parte della base di appoggio usata per stabilizzare la ripresa. Sappiate quindi “dialogare” al meglio con tavoli e ripiani. E non scordate che una gomma pane in tasca può servire da eccellente supporto per reggere uno smartphone in qualunque posizione vogliate, e senza sporcarlo. Sbagliare per imparare Con lo smartphone si può tornare a “imparare a fotografare”. Vi voglio raccontare una mia recente scoperta. Visitando una mostra di immagini realizzate con uno smartphone da un noto fotografo di viaggio mi sono reso conto che interpretare questa fotografia secondo i canoni di quella tradizionale porta a risultati che definire biechi è un eufemismo; sono immagini che, confrontate con i migliori esempi presenti sulla Rete, sembrano spesso scimmiottamenti fuori luogo delle immagini che invece mostrano la freschezza di uno stile che deriva dalla grande novità del dispositivo. Occorre quindi imparare nuovamente a fotografare! La fotografia è un’arte che dipende dallo strumento utilizzato sia dal punto di vista tecnico che espressivo. Lasciatevi quindi guidare dal vostro istinto approfittando degli esempi che trovate abbondanti in Rete. Se poi la vostra strada sarà lo smartphone o il banco ottico lo capirete presto. Certo all’inizio non è facile valutare le proprie immagini per cui seguite l’onda della condivisione di tutto ciò che producete: da una rapida verifica del numero di commenti, “followers” e “pollici su” abbinati alle vostre foto capirete subito se ciò che state facendo incontra o meno il gusto del pubblico del Web. Questo non per modificare il vostro stile in una direzione che non sentite, ma ascoltare qualche commento ben argomentato potrebbe farvi riflettere e spingervi a trovare nuove strade espressive. Abbiate l’umiltà di confrontarvi con chi è più seguito e di ammettere i vostri sbagli: vi garantisco che avere più di 100.000 sostenitori non è facile, ma è accade rapidamente non appena prendete la strada giusta. Siate “condivisi” dunque! L’uso personale va sempre bene, fin dal dagherrotipo, ma oggi è la condivisione la strada che più si presta a questo modo di fotografare. Una considerazione. La semplicità del dispositivo mobile è un pregio che merita di essere sfruttato: liberandosi della mole di regolazioni degli strumenti classici ci si alleggerisce la mente e se non si incollano gli occhi al monitor per la revisione degli scatti si ha più tempo per fotografare. Sfruttare il bilanciamento del bianco Tutti i dispositivi mobili ci mettono a disposizione il bilanciamento del bianco, ed allora perché sembra che questa funzione sia sparita? Il motivo è che l’istintività della ripresa mobile verrebbe negata da ogni forma di regolazione manuale. Esistono poi negli smartphone delle impostazioni prefissate che non conserva- no l’ultima impostazione del bilanciamento del bianco dopo aver disattivato la funzionalità di ripresa fotografica; in pratica, una volta usciti dalla modalità foto, se vi ritornate troverete il bilanciamento del bianco regolato sull’automatismo. Non tutti gli smartphone sono soggetti a questo tipo di regolazione, ma certo molti sì. Fateci attenzione dunque. Dal punto di vista operativo vi offro due suggerimenti. Innanzitutto, se ne avete la possibilità, preferite il pre-set del bilanciamento del bianco per il tipo di luce presente sulla scena: questo non vuole dire impazzire a provare ogni tipo di preset, ma semplicemente avere la prontezza, prima di attivare la fotocamera, di scegliere tra luce la solare, il tungsteno oppure l’ombra. Questi tre pre-set vi caveranno di impaccio nella maggior parte delle situazioni. Imparate quindi ad attivarli con rapidità. Secondo suggerimento: non date per scontato che in editing possiate recuperare ogni tipo di carenza dal punto di vista cromatico ed esposimetrico; la qualità dei file ottenuti con la maggior parte PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 13 RIPRESA OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI Il bilanciamento del bianco esiste ed esiste più che mai la Cina. Se sei inchiodato in un posto ed hai una sola focale da 24mm l’ordine e la composizione (pagode incluse) sono fondamentali per far capire di cosa si parla. degli smartphone non è certo al livello delle immagini scattate con una reflex. E non è solo questione di risoluzione o nitidezza: il colore e la morbidezza nei passaggi tonali sono importanti in uno scatto fotografico e stentano ad emergere nella fotografia mobile. Editing: subito o dopo? L’editing è un elemento molto importante nel flusso di gestione dell’immagine digitale e non mi riferisco solamente alla fotografia mobile, anzi. La gestione digitale dello scatto richiede però che il file esteticamente carente sia il più ricco possibile di informazione; la cosa curiosa è che nei dispositivi mobili l’editing delle foto è quasi connaturato allo scatto proprio perché si fotografa già con lo scopo di condividere l’immagine. Nella fotografia “tradizionale” questo non è così scontato e gli hard disk sono pieni di immagini mai aperte se non nella revisione sul monitor della reflex / mirrorless / compatta digitale. Questo comportamento è davvero curioso: l’editing ha preso piede su dispositivi che sono scarsamente dotati sia come hardware che software rispetto alle fotocamere convenzionali. Chiediamoci: conviene riprendere già in partenza con un’applicazione capace di personalizzare al meglio lo scatto, come si faceva nel “primo digitale” di ispirazione analogica? Oppure è preferibile lavorare alla moda dell’ultimo digitale e riprendere in modo neutro e conservativo per poi demandare alla sessione di editing la realizzazione della versione finale? Se il vostro scopo è condividere al volo delle situazioni o delle impressioni e non siete interessati ad una fotografia più ragionata, troverete facilmente uno stile predefinito che vi rappresenta al meglio. Sappiate però che, una volta applicato, è praticamente impossibile “torPreferisco non editare mai la foto subito dopo lo scatto, è peggio dell’abominevole vizio di guardare le fotografie una volta scattate, si perde tempo e concentrazione, ed intanto il mondo gira. D’altronde se si chiama POSTproduzione ci sarà un motivo! 14 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI RIPRESA Guardate come svetta la bandiera: è la più riconoscibile del mondo tanto da permettervi di riprenderla anche senza usare lo zoom digitale. nare indietro” se non pagando un forte pegno in termini di degrado dell’immagine. Se invece portate sull’elaboratore le riprese effettuate con il dispositivo mobile, mi chiedo che vantaggio vi dia lavorare con uno smartphone; in questo caso è certamente meglio tenere in tasca una compatta. Zoom digitale: meglio evitarlo Un concetto della fotografia convenzionale che rimane valido anche nel mondo della fotografia mobile è quello di evitare di avvalersi in modo sconsiderato dello zoom digitale. “Ma se lo zoom ottico sullo smartphone non lo abbiamo?” direte voi. Se non lo avete... fatene a meno! Lo zoom digitale infatti va a ritagliare un’area all’interno della superficie del sensore, per poi ingrandirla tramite interpolazione; nulla vieta di eseguire la ripresa senza zoom digitale per poi ritagliare con calma l’immagine a computer e, se necessario, ingrandire nuovamente l’immagine ricampionandola. Vantaggi? Di certo la possibilità di valutare a mente fredda differenti fattori di zoom e diverse inquadrature. In secondo luogo avrete file più leggeri perché non interpolati, ma soprattutto non degradati dagli inevitabili artefatti che emergono nel ricampionamento. Ricordate poi che l’editing di un particolare ingrandito tramite interpolazione rischia di rivelare facilmente l’elaborazione. In ogni caso verificate come si comporta il vostro smartphone; potrebbe darsi che si limiti ad offrire la visione ingrandita a monitor dell’immagine ritagliata ma senza eseguire interpolazione; in questo caso l’unico inconveniente sarebbe nel non poter sperimentare in editing composizioni differenti. Ultime due considerazioni a riguardo. Sul mercato esistono convertitori ottici da accoppiare ai modelli di smartphone più diffusi e che costituiscono un compromesso tra lo zoom ottico e lo zoom digitale: è un’ottima alternativa per coloro i quali si sentono limitati dall’assenza dello zoom. Ed ancora: cercate di imparare a dialoga- re con lo zoom digitale poiché vi è una tendenza crescente ad implementare negli smartphone questa funzionalità dato il costo sempre minore dei sensori di elevata risoluzione, mentre la tecnologia ottica è indubbiamente costosa. Composizione e luce: le regole non cambiano Non lasciate che la verve creativa che sprizza dal vostro dispositivo mobile abbia il sopravvento su quanto di buono i quasi due secoli di fotografia hanno apportato alla creazione artistica. La composizione e il controllo della luce rimangono alla base della creazione fotografica. Componete quindi come se vi trovaste dietro al mirino della vostra reflex, senza cedere alla tentazione di considerare obsoleto e lento questo approccio. Le prime fotocamere 35mm che apparvero in mano ai reporter agli inizi del secolo scorso non disponevano di alcun automatismo: niente autofocus, niente esposimetro, niente avanzamento pellicola. Osservando le celebri foto che hanno fatto la storia della fotografia, potreste affermare che questi autori non sapessero dare vita ad immagini spontanee e istintive? Certo che no, questi fotografi sapevano comporre in modo eccellente, mentre gli aspetti tecnici della ripresa erano per loro naturali. Accade semplicemente che gli automatismi del vostro dispositivo mobile vi mettono nelle stesse condizioni tecniche di questi fotografi. Imparate dunque a comporre ed a “vedere” la luce. Agli inizi lo si può fare anche in editing, è un’ottima scuola che vi insegnerà presto a capire quello che è bene fare fin dalla ripresa per ritrovarvi con un minor lavoro da compiere in sede di elaborazione. Lo schermo del vostro smartphone ha un grande vantaggio rispetto alla reflex: consente di guardare l’immagine che state per riprendere quasi come se osservaste il monitor di un elaboratore fisso o, per i nostalgici, una stampa fotografica. Questo dovrebbe mettervi nelle condizioni di capire al volo quello che state facendo e di evitare quindi gli errori più banali. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 15 RIPRESA OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI Componi sempre come con la reflex! Come potrebbe essere altrimenti? E’ sempre il tuo occhio che lavora. Pulire sempre le lenti dell’obiettivo Si solito la reflex o la più discreta mirrorless stanno in una borsa con l’obiettivo protetto dal tappo; allo stesso modo nelle compatte l’obiettivo rientra nel corpo macchina o è dotato di palpebra di chiusa automatica. Nulla di tutto questo invece per il dispositivo mobile, se non in casi particolari; eppure lo smartphone continua ad entrare ed uscire dalle tasche con una produzione di polvere inimmaginabile! Non ultimo, è classico il caso in cui lo si afferra per estrarlo dalla tasca con i polpastrelli di pollice ed indice che vanno a finire sulla lente della fotocamera! Ecco perché è molto importante abituarsi a tenere pulito il vetrino che protegge la lente. Non ci vuole molto; nessuno vi chiede di portarvi dietro le salviette in carta di riso con liquido detergente, come si faceva oltre un decennio fa, vi basterà tenere in tasca la pezzuola che si usa per pulire gli occhiali. Ed io uso spesso il fazzoletto. Pulito però! Ed in stoffa, dato che quelli di carta, soprattutto se di scarsa qualità, tolgono il grasso delle dita ma lasciano nugoli di pilucchi bianchi. Una prova dello stato di pulizia della lente della fotocamera potrete farla semplicemente orientandola a 45 gradi rispetto alla fonte di illuminazione: l’infiltrazione di raggi dovrebbe essere abbastanza certa, così come la comparsa dei granelli di polvere. Il bello è che lo stile “vintage” tanto apprezzato delle attuali App prevede di inserire una trama che ricorda proprio il vecchio negativo sporco e graffiato! Questo significa che potremmo farci bastare lo sporco presente sulle lenti? Chiaramente la risposta è no. Iso, risoluzione e parametri Una premessa: smartphone e tablet soffrono naturalmente dell’assenza delle Lenti sempre pulite! In verità il buon Alfa Castaldi, con cui da giovane ho lavorato, mi diceva il contrario: più son lerce e meglio è. Danno sapore, ma si riferiva al medio formato ed all’analogico. 16 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI RIPRESA Questo scatto è un atto di amore verso la “signora in grigio” dove la fotografia è regina alla pari. impostazioni operative a cui il fotografo è abituato; in particolare, non poter evitare l’amplificazione degli Iso appare un’eresia a coloro che si fanno in quattro per garantire la massima pulizia delle proprie foto. Lo stesso vale per quello che riguarda la scelta della risoluzione. Se nel mondo reflex siamo oggi allineati su dimensioni di sensore e risoluzioni ormai collaudate (Aps o Full Frame, da 16 a 24 Megapixel), nel pianeta mobile tutto è incerto. Lo stesso dicasi per ciò che compete la regolazione dei parametri di scatto: i classici Contrasto, Nitidezza e Saturazione a cui siamo abituati esistono anche sullo smartphone, ma la loro applicazione trova un limite nella rapidità di scatto tipica del dispositivo mobile. Non solo. L’utilizzatore più giovane è probabilmente cresciuto con un differente approccio sia verso la regolazione dei parametri, che nei confronti della manipolazione delle differenti opzioni creative. Oggi non si scelgono più parametri singoli, ma si preferisce adottare uno “stile di ripresa” o una “modalità personale” di scatto. Infatti l’abbondanza delle regolazioni ha reso frustrante avere a che fare con tutte queste possibilità mentre la qualità delle tecnologie ha creato quel margine di sicurezza per cui gli stili possono essere sufficientemente affidabili dal punto di vista tecnico. È un po’ l’evoluzione degli stili colore e dei profili utente nati sulle fotocamere. In particolare i parametri estetici di immagine sono stati risucchiati all’interno di questi stili, mentre la gestione degli Iso e della risoluzione sono lasciati a coloro che proprio non ne possono fare a meno. Ovvero, con uno smartphone non accanitevi su Megapixel e Iso, ma preferite gli strumenti che vi possono offrire migliori risultati in termine di resa estetica e facilità di impiego; il risultato di uno scatto mobile non è valutato per la sua qualità di origine. Si conferma quindi come questo approccio suggerisca nuove forme espressive, non basate sulle specifiche tecniche degli strumenti. Occhio alle bruciature Nel digitale le zone sovra-esposte sono molto difficili da gestire, figuratevi con gli smartphone che hanno sensori molto piccoli, tempi di elaborazione ridotti all’osso ed ottiche piccole come la testa di un chiodo: è già un miracolo che riescano a portare a casa un colore corretto ed un dettaglio discreto. Fatto sta che alle alte luci occorre fare molta attenzione. A volte il display stesso del dispositivo non aiuta per nulla nella valutazione dell’immagine e non si può contare sull’istogramma, a meno di non cercare applicazioni votate a questo tipo di gestione. Occorre quindi imparare a cavarsela ad occhio e con l’esperienza. La modalità di esposizione implementata su questi dispositivi a volte è solo quella a priorità di diaframma, se non addirittura il solo Program. Mancando spesso un diaframma fisico, lo strumento modula l’esposizione grazie a tempi di scatto e amplificazione Iso, fatta eccezione per i modelli evoluti che al massimo dispongono di due o tre diaframmi fissi. Fatto sta che spostando anche solo leggermente lo smartphone durante la composizione l’anteprima a schermo modifica sensibilmente l’aspetto dell’immagine per adeguarsi alla lettura esposimetrica, spesso un’ampia media ponderata. Quello a cui dovete prestare molta attenzione è proprio il comportamento delle luci quando inclinate leggermente il dispositivo, ovvero dovete percepire il momento in cui le aree più luminose dell’inquadratura si popolano di colore e di dettaglio: è quello il momento migliore per scattare. Non pensate di poter sfuggire a questo trucchetto: l’occhio umano è assai più capace di valutare una variazione di luminosità piuttosto che una luminosità assoluta. Una volta compresa quale sia la migliore esposizione, dovrete fare in modo di impostarla: questo lo si fa agendo sui meccanismi di staratura esposimetrica. Oppure, in stile fotocamera compatta (se il vostro smartphone lo supporta), bloccando l’esposizione e la messa a fuoco su un punto che le soddisfi entrambe. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 17 RIPRESA OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI Le alte luci sono un problema che gli automatismi ed il digitale non hanno ancora risolto, per questo nel cinema, grazie a Dio, si usa ancora la pellicola. Ci vuole abilità, lo so, ma la fotografia è sempre stata un compromesso. E se volete qualche agio in più (per editare lo scatto prima di condividerlo), potete ridurre al minimo contrasto e saturazione, senza sconfinare nel bianconero, per limitare lo sforamento nelle luci e nelle ombre. Fatelo però solo se padroneggiate gli strumenti di ritocco e se il vostro smartphone consente questo modo di lavorare. Il ritardo di scatto va gestito Quello che avete tra le mani non è una reflex sportiva! Ci mette pochi istanti a collegarvi con l’altra parte del mondo, ma frazioni di secondo interminabili nel catturare il fotogramma dopo che avete premuto il pulsante di scatto! Dunque il ritardo di scatto dovete tenerlo in considerazione. Come fare? Prima di tutto con il buon senso: conviene evitare i generi fotografici a maggiore rischio. Non potete pretendere di affrontare il reportage di guerra o una partita di calcio con uno smartphone. O, meglio, potete anche farlo, ma non sarete in grado di far fronte alle situazioni impreviste. Di contro potrete affrontare i soggetti e le azioni prevedibili, a patto di ricorrere all’esperienza per anticipare l’azione. E dovrete sapere fin dove è possibile spingersi e dove fermarsi. Accettate anche l’eventualità di eseguire numerosi scatti per poter scegliere in sede di revisione quella migliore. E poi valutate quegli elementi che spesso rendono più interessante lo scatto: espressioni e gesti dei soggetti, sovrapposizioni di veicoli o pedoni, movimenti di foglie, di rami oppure di onde che si frangono sulla riva. Cercate di acuire la sensibilità visiva che da sempre rappresenta il segreto dei fotografi. Se una Leica costa 20 volte il prezzo di uno smartphone ci sarà pure un motivo! Bisogna conoscerne i limiti e comportarsi di conseguenza: se quando scatti lui ci deve pensare, e nel frattempo il mondo non è più quello che ti eri figurato, ebbene devi saperlo anticipare. 18 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI RIPRESA Già, il bianconero! Ma dovrete torturarmi per farmi dire quale App ho usato. Il bianconero è sempre lui Anche se quello che tenete in mano è il frutto tecnologico di un percorso che solo quindici anni fa non avrebbe trovato posto nemmeno in un libro di fantascienza, avrete certamente notato come le gallerie online di scatti eseguiti con lo smartphone siano piene di fotografie che definire retrò è riduttivo. Vintage, bianconero, effetti seppia di ogni tipo, vignettatura, bordi di negativo e quant’altro sul Web si sprecano! Quasi che a nobilitare le fotografie eseguite con la nuova tecnologia occorra tutto quello che essa ha reso obsoleto. Insomma, la fotografia vuole rimanere fortemente attaccata alla materia anche se la tecnologia sembra sempre più negarne l’utilità. In questo scenario il bianconero fa la parte del leone. Forse possiamo anche trovargli una giustificazione pratica: ora che la fedeltà cromatica, la qualità ottica, la precisione dei meccanismi (meccanici) sono messi in gioco da corpi fotografici dalle dimensioni di un’unghia (il resto è tutto TouchScreen) il bianconero è come una via di fuga per non fare i conti con il confronto schiacciante dei sistemi fotografici veri e propri. Come se spostandoci sul fronte del bianconero avessimo due vantaggi, e soprattutto il fascino del regno del contrasto puro che ci fa lasciare alle spalle i problemi della gestione del colore. Infatti il bianconero semplifica non poco la vita. E poi il bianconero, in questo tecnica “vecchia”, legittima l’inserimento all’interno dei fotogrammi quella serie di artefatti e giochetti che oggi sembrano piacere tanto. In fin dei conti anche questi hanno una loro utilità tecnica: il bordo posticcio del fotogramma su pellicola chiude i lati dalla foto in cui i bordi sono stati trascurati. E poi la vignettatura concentra la lettura dell’immagine sul soggetto centrale. E ancora, l’inserimento di effetti di sfocato e soft-light, simulando diaframmi aperti e ottiche vintage a rischio di controluce, creano atmosfere oniriche. Per non dimenticare che le texture sovraimpresse alla foto distolgano l’attenzio- ne da errori di composizione o da sfondi poco riusciti. Volendo possiamo anche considerare l’accentuazione di contrasto e grana, ricordando come per anni la stampa in camera oscura si sia servita di sviluppi energici e di carte ad elevato contrasto proprio per rendere ancora più grafica la resa del bianconero. Insomma, anche in digitale, e ancor più nell’era della condivisione, il bianconero... è sempre lui! Alla ricerca di inquadrature diverse Se lo diciamo a chi usa la reflex e lo ribadiamo a chi preferisce il Live View... figuratevi adesso che il dispositivo di scatto lo si può tenere in punta di dita! E non dimentichiamo che, tramite wireless, è possibile scattare con una fotocamera compatibile mentre controlliamo l’inquadratura in remoto sullo schermo dello smartphone. Insomma: non ancoratevi a quelle “due” inquadrature che sapete riconoscere secondo la classica teoria fotografica. Sperimentatene di nuove. Quali? Ogni epoca fotografica ha i suoi cliché. Prima il tele, poi il grandangolare, poi le ottiche fisse ultraluminose, poi l’Hdr (finto!), poi le foto dall’alto con lo smartphone (“selfies” si chiamano questi autoritratti nei social), poi il vintage. Nel video adesso abbiamo il TimeLapse, che sta già cominciando a stufare, e lo stile action camera che tutto sommato incuriosisce ancora. A metà strada tra foto e video troviamo il cinemagraph, che però è poco comodo da realizzare e forse fine a se stesso. Nel mezzo di tutto questo, come detto, vi è ogni tipo di inquadratura: dall’alto, dal basso, di lato, alla cieca, da dietro... sta a voi sperimentare, magari prendendo spunto dagli esempi più freschi che troverete in Rete. L’ottica dello smartphone, cortissima, aiuta ad avvicinarsi al soggetto tenendolo comunque sempre ben visibile per intero. Dovrete cambiare un poco la modalità di pre-visualizzazione della scena a cui siete soliti; introducete senza remore la sovrapposizione di elementi estranei, ma appartenenti al contesto di scatto: aumenteranno il realismo della ripresa. Se dovessi indicare il contesto più adatto per le sessioni di ripresa con lo smartphone direi quasi certamente la location urbana, ma anche questo giudizio non è privo di preconcetti; è infatti condizionato dal fatto la maggior parte delle persone che usano tali tecnologie frequentano ambienti urbani. Probabilmente nella foresta amazzonica uno smartphone ci finisce assai meno che una reflex! Comunque sia, quello che importa è non PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 19 RIPRESA OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI Variate spesso l’inquadratura. Questo era un lavoro su Miss Padania (il verde lo rivela) ed ero un po’ stufo di glutei e costumi avvolgenti… ve potrebbe manifestarsi. Iniziamo ad accorgerci della sua presenza quando alziamo gli Iso, nelle scene fortemente sotto-esposte, per tentare di recuperare un’esposizione difficile o quando abbiamo a che fare con pixel piccoli che ricevono poca luce, ed è questo il caso dei dispositivi mobili. È però la stessa vena creativa intrinseca in questi dispositivi che ci permette di superare la caccia alle streghe che si scatena parlando di rumore digitale; l’esperienza insegna come l’assoluta pulizia del fotogramma sia ben poca cosa a fronte dei contenuti dell’immagine. Dunque quando avrete la possibilità di regolare manualmente gli Iso sul vostro dispositivo fermatevi un secondo a riflettere sul fatto che spesso è preferibile una maggiore libertà creativa ad una assoluta pulizia dell’immagine, se questa richiede di rinunciare alla leggerezza della fotografia mobile. Se proprio temete il rumore, posto che porsi limiti alla sperimentazione di nuovi modi per inquadrare con uno strumento profondamente diverso dalle tradizionali fotocamere come è lo smartphone. Una sorta di seconda vita fotografica. Il rumore è in agguato Il rumore è attorno a noi, quello digitale è dentro i nostri sensori. Può essere che non lo vediamo, non lo percepiamo, ma lui c’è sempre. L’immagine fotografica digitale è costantemente soggetta a tale rumore, anche agli Iso più bassi, e non lo si nota solamente perché è presente in minima parte rispetto all’informazione complessiva. Inoltre i sistemi di elaborazione del segnale digitale lavorano già in fase di trasferimento dei dati dal sensore al processore per ridurlo laddo- Quando hai un sensore da 2 mm in cui inserire l’universo, il rumore, come nella musica, devi saperlo mettere al posto giusto. 20 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI RIPRESA Larry King ha scritto un libro dal titolo “quando sei di Brooklyn tutto il resto sembra Tokyo”. Ed allora con un tramonto simile sull’ East River è lecito provarci. utilizzare algoritmi di riduzione è spesso la soluzione peggiore, scegliete sensori di minore risoluzione e con pixel più grandi, che per la loro stessa natura offrono un migliore rapporto segnale-rumore. E poi c’è sempre il trucco di desaturare l’immagine e passare al bianconero, magari anche tramite stili e filtri di vario genere: quello che più disturba infatti è il rumore cromatico, anche se non ce ne rendiamo conto subito. In ultimo ricordiamo come la gestione automatica dell’amplificazione Iso sia l’espediente che molti smartphone utilizzano per la gestione delle priorità e degli automatismi di scatto per far fronte al limite di una sola apertura di diaframma. Meglio fotografare di giorno Certo che, scattando di giorno, vi toglierete un bel po’ di problemi! Al calare del sole non è semplice fotografare con la reflex o con la mirrorless, figuratevi con un dispositivo oggettivamente limitato come lo smartphone. I limiti vengono dalle ridotte dimensioni del sensore, e quindi dal rumore, oltre che dall’ergonomia dello smartphone che impedisce di impugnarlo saldamente. Questo non vuol dire che non si debbano sperimentare i tramonti, ma solo che, se cercate di ottenere il massimo dal dispositivo mobile che avete tra le mani, è forse più sensato iniziare di giorno. Questo discorso ha iniziato ad avere senso solo da poco tempo poiché fino a pochi anni orsono l’impiego dello smartphone si limitava alle feste casalinghe o ai ritrovi conviviali, anche se proprio questi sono gli ambiti peggiori per spremerlo al meglio! Anche di giorno però occorre prestare attenzione ad aspetti che possono ridurre la qualità dell’immagine. Ad esempio avrete da lottare con le infiltrazioni luminose all’interno dell’obiettivo, sempre poco protetto dato che il paraluce non è mai previsto ed i vetri di protezione possono finire per accentuare il flare. Non per niente abbiamo accennato al fatto che la pulizia delle lenti sia un aspetto di grande importanza, in particolare nei controluce. Si è anche detto che nelle situazioni di elevata luminosità è sempre in agguato la bruciatura delle alte luci; occorre quindi prestare attenzione ai cieli ed ad ogni soggetto molto riflettente. Basta un lastricato in cemento chiaro per produrre una bruciatura irrecuperabile. Prestate anche attenzione al fatto che i dispositivi mobili tendono ad impostare come standard un contrasto piuttosto alto: questo permette di ottenere immagini particolarmente brillanti, ma comporta un elevato rischio di perdita di leggibilità nelle luci e nelle ombre. Imparate quindi a conoscere il comportamento del vostro dispositivo. Anche la taratura dei moderni schermi Touch non semplifica la vita; il segnale digitale della fotografia viene infatti rielaborato prima di giungere allo scoperto sullo schermo (e non solo, tutta l’interfaccia utente subisce la stessa sorte). Se poi si aumentano nitidezza, saturazione e contrasto, magari con un pelino di ToneMapping, l’immagine appare più grade- vole ma sovente è impossibile valutare il risultato reale di una ripresa. Soluzione? Tanta pratica e la già accennata tecnica dell’inclinazione dello schermo per capire quando, di dati, effettivamente non se ne aggiungono più. Togliere, togliere, togliere In fotografia è più facile riempire di cose inutili un fotogramma, che inevitabilmente risulterà appesantito e confuso, piuttosto che realizzare un’immagine con il minimo indispensabile. Questa sintesi vale anche, e soprattutto, quando si fotografa con lo smartphone poiché, data la limitata qualità di immagine, occorre portare l’attenzione dell’osservatore sull’essenziale. I bordi del fotogramma sono chiaramente a rischio e dunque vi suggerisco di immaginare queste aree come zone franche in cui evitare di collocare elementi importanti per il significato della foto. Semplificare la lettura dell’immagine, soprattutto se l’intenzione è quella di condividerla alla risoluzione propria del mondo Web; è una scelta dettata anPROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 21 RIPRESA OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI È la vita stessa ad insegnarcelo, basta poco per raccontare a condizione che tutto sia al posto giusto. A dire il vero la nuova Stazione Tiburtina e la sua desolazione aiutano. che dal fatto che il dettaglio fine potrebbe non costituire un elemento capace di fornire maggiori informazioni. Il discorso della semplificazione non riguarda solo il numero di soggetti presenti nel fotogramma, ma anche quella cromatica; in questo senso si hanno anche a disposizione delle ottime risorse software sempre più evolute. L’esposizione stessa è un’arma importante per la gestione dei soggetti presenti nell’immagine: schiarire uno sfondo o caricare le ombre del soggetto principale può aiutare a dargli rilievo. Un’arma che negli ultimi tempi è andata ad arricchire la fotografia mobile è costituita dai filtri tilt & shift, che simulano l’effetto di basculaggio tipico di ottiche specialistiche delle reflex e dei movimenti dei banchi ottici. Il filtro piace a molti, e senza che si rendano conto del motivo! Piace perché concentra l’attenzione sul soggetto quando in ripresa il fotografo non è stato capace di farlo. In fin dei conti, semplificano. È chiaro che con questi dispositivi non è disponibile l’arma della profondità di campo, ma se imparerete a gestire bene composizione, colore e contrasto vi sarà possibile sintetizzare anche senza filtri o focali lunghe. 22 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO La gelateria di Rita sull’Highway 13, con tutte quelle luci che invitavano a fotografarla, sembrava una casa di pan di zucchero: in questo caso è stato di grande aiuto il Lumia 1020 con l’ottica dotata di un sistema di riduzione delle vibrazioni. Conoscere i propri limiti (e dello smartphone) Quelli che sono i limiti dello smartphone li abbiamo già indicati e non li ripetiamo. Provate però a fare come segue. Ovviamente dovete avere sempre con voi lo smartphone sia di giorno che di notte, ma questo è facile, ed è il motivo per cui oggi si fotografa molto di più che con reflex o mirrorless. Cercate di realizzare scatti di vario genere, pochi ma mirati: un ritratto in luce ambiente, un paesaggio in luce solare, uno con il cielo nuvoloso, un interno con soggetti vicini e luce artificiale, e magari uno scatto ad un soggetto in movimento. Scaricate le immagini su un elaboratore ed osservatene la resa su un monitor di dimensioni più ampie rispetto a quello dello smartphone. Credo che avrete delle belle sorprese; prima di tutto scompariranno quei bei colori, saturi e contrastati, che sul TouchScreen dello smartphone vi facevano credere di essere dei fotografi professionisti! Cercate poi di capire dove cominciano ad apparire le prime pecche qualitative dal punto di vista ottico. Leggete bene i bordi? Nel ritratto distinguete i capelli e le ciglia? La messa a fuoco vi consente di individuare il punto di fuoco? Come va con il bilanciamento del bianco? Provate a elaborare leggermente gli scatti: i file reggono un aumento del contrasto, o appena toccate i livelli dell’immagine vengono fuori artefatti, zone bruciate o eccessivamente sature? Fatto il punto della situazione la prima contromossa è capire cosa “non fare”. La seconda è capire come intervenire per migliorare il migliorabile, ma sapendo che con questi dispositivi la priorità va alla flessibilità di uso, non alla qualità d’immagine. Disattivare gli effetti (o no) Suggerire ad un appassionato di condivisione degli scatti di rinunciare all’apporto estetico di filtri ed effetti di varia natura penso che sia come chiedere a chi fotografa con una reflex di rinunciare all’esposimetro interno per stimare l’esposizione secondo la propria esperienza. Nessuno si sognerebbe di proporre un tale approccio alla ripresa fotografica. Dunque, parlando di fotografia mobile, con un certo livello di personalizzazione estetica dobbiamo farci i conti. Occorre però valutare quanto conviene concederci e quanto costituisca un miglioramento delle immagini. In generale la OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI RIPRESA Una volta il New Yorker mi criticò un lavoro sull’Albania perché “lo avevo abbellito troppo”. Non era vero, l’Albania non era poi così medioevale come la vedevano attraverso la TV. Ma Tina Brown, la photoeditor, non poteva saperlo. scelta di uno stile invasivo lascia quantomeno aperto l’interrogativo di come stimarne l’efficacia sul fotogramma prima di averlo catturato. Invero anche la tecnologia si è evoluta ed oggi troviamo perfino sulle reflex professionali degli stili cromatici che hanno il pregio di uniformare stilisticamente, secondo l’idea del fotografo, una serie di riprese che altrimenti potrebbero apparire mal assortite. Laddove dunque il fotografo manca nell’effettuare una scelta stilistica personale possono sopperire i filtri e gli effetti in ripresa. Ma la grande differenza tra il mondo reflex e quello mobile riguarda però il “dopo lo scatto”. Chi lavora con gli stili colore su corpi professionali scatta quasi sempre in formato Raw, che consente di annullare o modificare le regolazioni estetiche fatte, oltre che intervenire su aspetti importanti come l’esposizione o il bilanciamento colore. Un dispositivo mobile invece, non consente nulla di tutto questo. Se, dunque, sceglierete di fotografare le vostre imprese estive in un bel seppia, o in blu cobalto, queste immagini rimarranno tali per sempre. Fate attenzione quindi alle impostazioni. Detto ciò, la scelta di un filtro o un effetto in ripresa ricorda quella altrettan- A proposito del flash, ricordo che un mio collega, capo dei reporter di Famiglia Cristiana, diede una vera lavata di testa ad un giovane fotografo in prova che gli riportò delle immagini in cui aveva palesemente usato il flash. E con uno smartphone scordatevi che esista il flash. to definitiva che caratterizza la fotografia su pellicola: se scattate con una diapositiva ultrasatura non avrete mai un bianconero stampabile in modo eccellente. Basta saperlo. Il flash: meglio evitarlo Non che il flash a led montato ormai su tutti gli smartphone sia un mostro di potenza, ma di certo consente di realizzare riprese ravvicinate anche in assenza di luce. Tuttavia la posizione dei led al fianco dell’ottica non offre grandi possibilità creative, sparando il lampo in faccia al soggetto; l’uso dell’illuminatore nella fotografia mobile è quindi limitato, semmai potreste sentirne la necessità quando occorre realizzare del Fill In con soggetti in controluce. Anche in questo caso però l’uso del flash non è facile, tanto da un punto di vista cromatico quanto esposimetrico; infatti lavorando nella maggior parte dei casi con l’esposizione automatica non è detto che la resa finale vi soddisfi e non è detto che abbiate la possibilità di modificarla secondo le vostre necessità. Lo stesso discorso vale anche per il bilanciamento del bianco: non sempre l’automatismo vi consentirà di avere la migliore taratura per la fredda luce dei led, e non è detto che scegliendo le impostazioni manuali riusciate a fare di meglio. Inoltre gli schermi dello smartphone sono piccoli per eseguire un ritocco selettivo su differenti zone del fotogramma. Questo per dire che il flash integrato negli smartphone non è certo il massimo dal punto di vista qualitativo, senza scordare che un suo utilizzo smodato riduce notevolmente l’autonomia già risicata della batteria. E se proprio occorre usarlo, vi suggerisco di disporre il vostro soggetto accanto ad un fondale possibilmente gradevole in modo da poter leggere l’intero fotogramma; è orrendo vedere un ritratto galleggiare nel buio mentre il lampo ne brucia le zone più vicine all’obiettivo. Occhio alla saturazione Spesso la saturazione cromatica è considerata un aspetto positivo dell’immagine, da ricercare addirittura in editing sfruttando le modalità capaci di esaltarla. La saturazione indica essenzialmente la pienezza di un colore nei confronti del grigio; se andate a guardare cosa avviene ad un livello RGB quando ne regolate la saturazione, il risultato non è altro che un aumento del contrasto di quel canale. Di conseguenza, quando si eccede nelPROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 23 RIPRESA OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI Non sono la persona più adatta a parlare di saturazione, dato che a tratti ne abuso, ma con fiera alterigia posso permettermelo! la saturazione, si finisce per perdere dettaglio nelle luci e nelle ombre, proprio quello che avviene quando si aumenta in modo eccessivo il contrasto dell’immagine. Ciò vuole dire che l’immagine troppo satura apparirà come piatta e priva di dettaglio, senza offrire possibilità di recupero. Inutile dire come questo vada evitato a tutti i costi, e di certo in editing, a meno di non voler ottenere un’immagine grafica; ancor più va evitato in ripresa poiché lo scatto originale non può certo essere ripetuto a distanza di tempo. Non crediate che i casi di eccesso di saturazione siano rari, basta un bilanciamento cromatico errato o un dispositivo non ottimizzato per la ripresa fotografica; il difficile è accorgersene subito, dato che a prima vista una “piallatura” dell’immagine dovuta alla saturazione può apparire come un’abbondanza di colore quasi piacevole. Gli ambiti che presentano i maggiori ri- Questo è il raccolto di un Dimer, così si chiamano gli homeless che vanno in giro a raccogliere le lattine per poi inserirle nelle macchine che ti restituiscono un dime (10 cents) per un certo numero di lattine: dare un senso alle cose che si incontrano vuol dire conoscere. 24 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO Un mio collega ha saggiamente affermato che con gli smartphone siamo tornati ad essere fotoreporter ventiquattrore su ventiquattro, come una volta, come HCB! E poi una con il gatto al guinzaglio come fai a perdertela? OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI RIPRESA schi di un eccesso di saturazione sono i soggetti di colore pieno o le situazioni di illuminazione mista, oltre naturalmente ai casi in cui la si va ad aumentare volutamente. Il quotidiano: una continua fonte di spunti Approfittate della grande portabilità dei dispositivi mobili per fotografare la vostra vita quotidiana, che è sempre una notevole fonte di spunti. Un esempio banale: per noi occidentali l’immagine privata di un autore asiatico può rappresentare la narrazione di un contesto di vita molto differente, e vi garantisco che per gli asiatici una fotografia scattata dalla finestra di casa vostra può essere altrettanto interessante. Allo stesso modo le immagini di una trentina d’anni fa possono avere un loro valore sociale perché raffigurano momenti di vita quotidiana, veri e propri racconti di altri tempi con tutto il loro carico di spontaneità. Non è probabilmente questo il vostro intento nel momento in cui fotografate il gatto sulla tavola imbandita, ma è proprio la routine quotidiana, in quanto vera, ad essere un interessante soggetto da condividere con persone che hanno esperienze diverse. Una sorta di Grande Fratello alla rovescia dove siamo noi l’occhio che riprende noi stessi; il difficile è capire quali sono gli aspetti da cogliere nel momento in cui a noi tutto appare assolutamente normale. Ma questo dipende dalla sensibilità di ciascuno. Non trascurate quindi questo genere di riprese, affinando progressivamente il tiro e con un occhio ai riscontri che riceverete dal Web. Lo scatto discreto Diciamolo tranquillamente: l’ansia maggiore per chi pratica la street photography è quella che il soggetto si accorga di essere fotografato, magari a sua insaputa; non che ci sia nulla di male, la fotografia documentaria è vecchia di due secoli e mostra la gente per strada. Vi sono fotografi celebri che hanno fondato la propria carriera proprio su questo modo di riprendere la realtà. Oggi però ci è stata riempita la testa con le questioni della privacy, dei paparazzi e quant’altro. Bene che vada le persone riprese vi lanceranno un’occhiataccia, vi faranno gestacci (che per la fotografia andrebbe anche bene!). Ci sono anche casi di reazione isterica con la pretesa di distruzione della scheda di memoria. In tali situazioni potete fare finta di nulla e continuare, potete semplicemente sorridere o chiedere il permesso. Quello che non potete fare è scappare o abbassare la reflex come per fare finta di nulla, dato che parrebbe una presa per i fondelli. Il fotografo dotato di smartphone se passa per turista rabbonisce anche il più rissoso dei passanti che non vogliono essere ripresi; lo smartphone poi si nota poco, serve ad altro. Non è un caso che molti scatti di eventi critici o rischiosi siano oggi scattati con un dispositivo mobile. Ma per esperienza personale la finta composizione del messaggio tenendo lo smartphone a mezzo metro di braccio davanti a voi non funziona; se ne accorgerebbe chiunque e si irriterebbe anche. Non vi sto istigando a delinquere, non è giusto obbligare a farsi riprendere chi non vuole esserlo, ma va anche detto che finché il vostro intento non è delittuoso molte scene di isteria non hanno ragione d’essere. Come sempre vale il buon senso: siate discreti, non invadenti. L’effetto mosso con lo smartphone Alcuni degli scatti più espressivi della storia del giornalismo, dal reportage alla street photography, devono la loro riuscita proprio al controllo del mosso. Non è la regola, ma l’eccezione che la conferma. È vero che si hanno a disposizione focali cortissime a prova di mosso, Iso elevatissimi, diaframmi che permettono di scattare a 1/1000s, eppure vi suggerisco di non escludere il mosso dalle possibilità creative. Quando poi il vostro mosso si accompagna a quello del soggetto nasce il panning, una delle migliori tecniche per esprimere l’azione. Un’altra tecnica che ben si sposa con il mosso è lo slow-synch, la sincronizzazione lenta di otturatore e flash: consente di realizzare immagini di grande effetto in cui il flash congela dei dettagli su uno sfondo illuminato dalla luce ambiente. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 25 RIPRESA OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI Se volete cimentarvi sul mosso l’unica raccomandazione che mi sento di fare è di scattare solo al tramonto e a raffica. E se volete evitare il mosso? I mezzi sono molti. Non cito la stabilizzazione ottica, ancora non significativa sullo smartphone, ma vi sono supporti e accessori di ogni tipo che consentono di aumentare la stabilità della ripresa in ogni situazione. Il discorso è dunque il medesimo che si può fare per reflex e mirrorless. Il movimento del soggetto Non possiamo certo andare in giro a legare il nostro soggetto a pali o muretti! Il mondo intorno a noi si muove e se l’immagine non è buona la colpa è nostra! E poi un po’ di dinamismo non guasta mai. Ma se voleste eliminare questo mosso la soluzione è ricorrere a tempi di esposizione rapidi, realizzabili sia per mezzo dell’otturatore, sia grazie al lampo di un flash. Certo che lo smartohone non aiuta. Vale quindi il discorso fatto per il panning e lo slow-synch. Detto ciò, ridurre i tempi di scatto ogni tanto fa bene. Lo sanno i fotografi della nuova vena paesaggistica che fotografano su treppiede nel loro incessante movimento le onde del mare, le nubi nel cielo o le fronde degli alberi fino a lasciare sul fotogramma tracce sfumate e oniriche degne della migliore tradizione fotografica. Lo sanno bene anche i reporter, che da sempre fotografano la folla in movimento. Quello che occorre è lasciar fluire nel fotogramma il soggetto in movimento tenendo ben fermo tutto il resto. In breve: lasciate che il mosso entri nel vostro smartphone, ben si sposa con l’idea della comunicazione in movimento che questi dispositivi portano con sè. Il ritorno della cornice Come è tornato l’interesse per le pellicole sono tornare anche le cornici (del fotogramma) come se stessimo ancora stampando in camera oscura! Anche la Il treno in corsa migliora l’effetto e la saturazione non guasta. 26 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI RIPRESA Evviva! Torna la cornice, tanto demonizzata dalla modernità. Un gioco di parole: un’immagine si dice “al vivo” quando la cornice manca, anche per una natura morta… Polaroid è tornata, invero sotto il nome Impossible Project. Comunque sia, è un fatto che molte delle immagini in Rete appaiono racchiuse all’interno di forme grafiche: si va dalla simulazione della celebre pellicola a sviluppo immediato ai bordi consunti dall’acido. Troviamo le cornici scure tipiche delle fotocamere medio formato, così come le piste di trascinamento della pellicola 35mm, o l’applicazione di texture graffiate e fintamente sporche. Chiaramente il digitale va oltre e le forme si sprecano, con cornici mai esistite ma che consentono di racchiudere l’immagine in modo da evitare la sensazione che la scena navighi nel nulla di sfondi troppo cupi, o nell’evanescenza di cieli bruciati. Anche la vignettatura può essere usata in funzione di cornice: perde così la connotazione di difetto ottico ed acquista una funzione creativa. Vignettatura e cornici di varia foggia sono quindi elementi ricorrenti di questa nuova tendenza fotografica, una tendenza che paradossalmente si ispira alla fotografia vintage. Tutto è ottenuto in fase di editing, ma questo stile di personalizzazione dello scatto è talmente diffuso che molti applicativi consentono di gestirlo contestualmente al caricamento dei file sui siti social! Fotografare a tavola Non voglio elencare qui tutto quello che potreste fotografare con il vostro smartphone! Voglio solamente suggerire come affrontare un soggetto tra i più comuni per ottenere immagini valide dal punto di vista estetico. Lo smartphone ha dei punti forza che meritano di essere sfruttati, come la capacità di riprendere a distanza ravvicinata (curate la messa a fuoco) e la deformazione del grandangolare. La fotografia di cibo non si improvvisa. E purtroppo, a differenza delle foto, la vita reale spesso non è altrettanto appetibile, ahimè. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 27 RIPRESA OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI Un fiero bengalese nel mezzanino della fermata di Times Square. Sono stato fortunato con la luce, ho solo usato la mano per evitare che altre luci entrassero in macchina: ricordatevi che l’obiettivo è solo un buco su una superficie piatta e va protetto dai riflessi indesiderati. sto c’è una ricetta: ispiratevi alle comunità in Rete: Flickr, VSCO, Instagram. Un genere molto praticato in Rete è il ritratto ambientato, ovvero ispirato alla vita quotidiana, dunque non crediate di essere banali se fotografate le persone che vi circondano, ma metteteci del vostro inserendo il soggetto in una ripresa tecnicamente corretta, creativa ed originale. In fotografia la citazione è lecita. Vedrete che scoprirete spunti originali proprio mentre siete intenti ad emulare uno dei vostri fotografi preferiti. Alcuni suggerimenti: la silhouette si presta particolarmente con lo smartphone per l’elevato contrasto, tanto che sovente è necessario diminuirlo per ridurre il rumore nelle ombre. E poi sperimentate la staratura esposimetrica. Di soggetti ne avete a disposizione milioni, potendo puntare l’obiettivo dello smartphone sulla gente per strada, oltre che sugli amici. Se saprete metterci quel “qualcosa in più” che eleva l’immagine da mero souvenir di viaggio a ricerca personale, allora è probabile che il riscontro supererà i confini delle vostre conoscenze dirette. Nel “food” il colore ha una certa importanza: cercate di valutare le opportune variazioni cromatiche o i bilanciamenti del bianco in modo da evitare intonazioni che stonano con il cibo. Dal punto di vista dell’editing potete sbizzarrirvi con il contrasto e la sovraesposizione per creare una vostra interpretazione del cibo; anche un po’ di flou non sta male, così come l’effetto tilt & shift, che in questo genere fotografico va ancora di moda. A dire il vero va di moda anche il fuori fuoco estremo, ma nel mobile va bene lo stesso. E viste le dimensioni dello smartphone non trascurerei la sperimentazione di inquadrature insolite. Nel controluce attenzione all’esposizione dato che questi strumenti non brilla28 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO no certo per gamma dinamica, ma questo effetto rimane un “cult”. Ricordate sempre che nella fotografia di food è molto importante la composizione, dato il peso nell’immagine delle forme dei piatti e dei bicchieri, e questo vale sia per le pietanze cucinate da uno chef internazionale che per il pasto rapido comprato fuori dallo stadio. Ritratti e persone Come fare per dare un tocco in più ai vostri ritratti? Per esempio cercare situazioni non convenzionali per la luce o il contesto, e per la collocazione del soggetto, per il colore... Non è difficile, lo smartphone lo abbiamo sempre in tasca. La ricerca di nuove inquadrature richiede un poco di estro, ma anche per que- Luoghi e ambienti Quanto detto per il ritratto ambientato può valere anche per la fotografia di luoghi e ambienti. Uno spunto concreto da cui partire può essere la luce laterale di una finestra, sempre eccezionale per ambientare una piccola storia fotografica tra le mura di casa: è come avere a disposizione un bank da studio per lo smartphone! Se siete in difficoltà con la luce artificiale pensate al bianconero, che fa scomparire le dominanti di colore: potrete così provate l’ebbrezza di rendere bianchissimo un muro di casa anche se non è imbiancato di fresco. Cercate di dare leggibilità a quello che si trova nell’ambiente elevando il contrasto e l’esposizione; che i muri di casa siano bianchi lo sappiamo ed una loro lieve bruciatura non infastidirà più di tanto. Il flash scordatelo: un ambiente chiuso è troppo ampio per essere illuminato dal flash dello smartphone. Prevedete piut- OLTRE GLI AUTOMATISMI: CONSIGLI PRATICI RIPRESA Niente da eccepire in questo scatto: ottima la scelta del luogo, dove rifugiarsi a bere un tea in piazza Tahrir durante i giorni della rivoluzione, ma calcolare l’esposizione tra il televisore e la stanza in fondo è rognoso. tosto un piccolo treppiede: vi consentirà di avere pareti e mobili fermi e le persone leggibili, se non si muovono troppo velocemente. L’ottica grandangolare vi sarà di aiuto tanto in interni quanto all’aperto. In esterni, notate come tra le immagini più riuscite vi siano quelle che riprendono contesti urbani e architettonici puntando sul taglio grafico dello scatto: in questo modo è più facile superare la connaturata carenza di dettaglio degli scatti fatti con lo smartphone. Un altro spunto. Se ne avete la possibilità di regolare il bilanciamento del bianco potete fare molto per valorizzare la vostra ripresa. Nel paesaggio lo smartphone non è certo lo strumento migliore per fotografare poiché dettaglio fine e qualità del pixel non giocano a suo favore. Un po’ di mestiere però viene in soccorso: cercate di puntare maggiormente sulla luce e cercate di essere originali e creativi; una luce speciale non potrete certo crearla in editing, se in partenza la situazione non sarà favorevole. Cercatela. Infine non cadete nella tentazione di aumentare eccessivamente la nitidezza in editing: vi assicuro che non appena toccherete quel selettore salteranno fuori artefatti di ogni tipo! Marco Vacca www.marcovacca.com Le immagini che pubblicate in queste pagine sono di Marco Vacca. Fotoreporter dal 1990 ha prodotto storie su Israele, Iraq, Medio Oriente, Rwanda, Kosovo, Sud Sudan, Darfur, Ciad, Ghana, Giappone, Dubai. Ha seguito le elezioni presidenziali in USA nel 2000 e documentato New York dopo l’attentato alle Twin Towers. Di notevole interesse il reportage sui flussi migratori clandestini dalle frontiere orientali verso la UE e quello sul disastro ambientale causato dal naufragio della petroliera Prestige sulle coste della Galizia. Il suo lavoro sulla carestia nel Sudan meridionale è stato premiato al World Press Photo 1999. Nel suo libro “Body in Italy” si è poi divertito a rac- Una vita da reporter contare la passione degli italiani per il fitness, e ne è scaturita una mostra. Tra le altre mostre vi è “Refugees”,esposta ai musei del Vittoriano a Roma e a Milano da Forma, per poi approdare in diverse città d’Italia; è un lavoro sulla condizione delle popolazioni del Darfur che ha dato vita anche ad un libro. Si è cimentato anche con la multimedia- lità per raccontare la piaga dell’Aids negli slum di Nairobi. Attualmente Marco Vacca si sta occupando della situazione nell’area mediorientale/africana; una selezione dei suoi lavori ha partecipato al New York Photo Festival nella multiproiezione Under the Bridge: Projections of a Revolution, curata da Elisabeth Biondi ed Enrico Bossan. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 29 intervista a Britta Hershman www.brittahershman.com www.twitter.com/Brittography www.facebook.com/BrittaHershmanPhotography Nokia 5000, iPhone 4, iPhone 5, ma scatto anche in pellicola! Amo molto la fotografia analogica, comprese le tecniche alternative. Scatto con tutto, dalla Polaroid alle fotocamere a pellicola di plastica, fino al foro stenopeico, e mi piace sperimentare i metodi di stampa non tradizionali. La maggior parte delle mie stampe alternative sono cianotipie blu e stampe Van Dyke; preferisco il formato quadrato da 10cm di lato (4 pollici) su carta da disegno. Per le mie immagini traggo ispirazione dall’estetica dei soggetti, un’estetica senza tempo e quasi tutto il mio lavoro è in bianconero; amo la nebbia, la pioggia, la storia, le rovine, i fiori e gli alberi. Al centro della mia ricerca vi sono i soggetti naturali e i luoghi storici; adoro i fotografi pittorialisti della fine del IX secolo e dei primi anni del XX secolo, in particolare Leonard Misonne. Scattare con lo smartphone mi piace poiché è facile creare foto quadrate, il mio formato preferito. Mi piace anche l’editing al volo tramite varie applicazioni che mi permettono di dare rapidamente alle foto una patina storica, o un aspetto onirico. Ho sperimentato anche applicazioni che, con impostazioni casuali, producono effetti a sorpresa, soprattutto Hipstamatic. La fotografia digitale a volte è per me troppo prevedibile e in questo modo aggiungo l’emozione dell’imprevedibilità. Diverse delle mie migliori immagini le ho scattate con Hipstamatic, ma senza nessun editing. Hipstamatic è la mia App preferita, ma faccio uso anche di altre applicazioni come Plastica, Classic Toy, Snapseed, Plastic Bullet, SlowShutter e ScratchCam. Di solito per modificare una foto uso solo una o due applicazioni. Del mio iPhone sono soddisfattissima (per ora), ma mi sono divertita anche con il Nokia 5000 che produce un notevole rumore ma le immagini, una volta convertite in bianconero, ricordano la grana della pellicola o una carta ruvida. E’ la prova che anche un vecchio telefono può avere il suo fascino! 30 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO Certo sarebbe bello avere un maggiore controllo manuale del tempo di scatto, del diaframma e dell’esposizione in genere, mentre invece devo sperare che lo smartphone decida di esporre l’immagine come piace a me. Ho un portfolio online su 500px e occasionalmente posto le foto su Twitter o sulla mia pagina Facebook; ho qualche centinaio di “followers” su Twiter e di “mi piace” sulla pagina di Facebook Brittography. Quando mi è possibile partecipo a mostre collettive in gallerie o riviste on-line. iiPhotoshop Lightroom 5.0, iPhone 4 Hipstamatic. BRITTA HERSHMAN INTERVISTA A iiDati di scatto: 1/120s a f/2,8 ISO 80. iiDati di scatto: 1/1150s a f/2,8 ISO 80. Photoshop Lightroom 5.0. iPhone 4 Hipstamatic. Photoshop Lightroom 5.0. iPhone 4 Hipstamatic. iiDati di scatto: 1/15s a f/2,8 ISO 125. iiDati di scatto: 1/560s a f/2,8 ISO 80. Photoshop Lightroom 5.0. iPhone 4 Photoshop Lightroom 5.0. iPhone 4 Hipstamatic. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 31 intervista a Ana Sampaio Barros www.instagram.com/anasbarros Gli aspetti che apprezzo maggiormente nella fotografia con lo smartphone sono la leggerezza e la velocità: sono strumenti quasi “impercettibili” per gli altri. Ho provato a fotografare per strada con una reflex ma è complicato, la gente si imbarazza quando si vede inquadrata, mentre l’iPhone rende tutto più semplice e molto più discreto. Ho praticato la fotografia tradizionale quando studiavo, ma questo nuovo modo di fotografare (iphoneografia) mi ha veramente coinvolto! Lavoro come architetto e quindi l’architettura e la luce sono i miei soggetti preferiti, ma la mia fotografia è vicina alla street photography. Come fonte di ispirazione, nel Web si possono trovare tanti artisti fantastici; eppure ritengo più interessanti le immagini delle persone che non sanno molto di fotografia ed hanno imparato scattando ed ispirandosi alla comunità mobile; tra questi posso citare @ejota_seventyeight o @ernandaputra. Quelli che più apprezzo sono comunque @moneal, @thiswildidea, @chrisozer, @colerise, @dankhole. Normalmente pubblico le mie immagini su Instagram e le condivido su Tumblr e su Facebook; attualmente ho 266.000 followers su Instagram. Le mie applicazioni preferite sono VscoCam e Snapseep. iiDati di scatto: 1/500s a f/2,4 ISO 50. App VscoCam. iPhone 5 32 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO ANA SAMPAIO BARROS INTERVISTA A iiDati di scatto: 1/160s a f/2,4 ISO 50. Software QuickTime 7.7.1. iPhone 5 iiDati di scatto: 1/4525s a f/2,4 ISO 50. App VscoCam. iPhone 5 iiDati di scatto: 1/2860s a f/2,4 ISO 50. Software QuickTime 7.7.1. iPhone 5 iiDati di scatto: 1/2860s a f/2,4 ISO 50. App VscoCam. iPhone 5 PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 33 intervista a Souichi Furusho www.twitter.com/sfurusho www.flickr.com/photos/sfurusho www.instagram.com/sfurusho www.eyeem.com/u/sfurusho Il mio stile si ispira alla massima libertà e semplicità e nasce dalla volontà di perseguire una mia visione studiando il soggetto sotto diverse angolazioni. Mi piace la fotografia in bianconero, anche se la mia estrazione non deriva dalla fotografia analogica: la mia passione è nata con l’iPhone e con le comunità di Flickr e Facebook. Lo smartphone mi offre il grande vantaggio di scattare e elaborate le immagini direttamente sul telefono tramite le App. Da quando le uso ho scoperto strumenti stilistici nuovi che mi permettono di “pulire la mia immaginazione” e di dar vita ogni volta un nuovo lavoro: tutto questo è per me fonte di grande eccitazione. E tutto questo utilizzando solo un dispositivo chiamato “cellulare”, scusate se è poco! Le App che uso maggiormente sono Laminar, PhotoFX, PhotoClip, Filterstorm, Blur FX, Hipstamatic, e Hipstamatic; devo dire cha hanno sempre soddisfatto le mie esigenze. Per l’elaborazione delle immagini sto usando solo Laminar; è di certo la mia preferita poiché dà forma alla mia immaginazione. Photo FX è un’App efficace nel modificare il tono di colore di una foto, mentre Hipstamatic è molto divertente per il modo in cui si ottengono i vari effetti, che tra l’altro non si trovano in altre applicazioni. Il mio lavoro è pubblicato su vari social media, come Flickr, Facebook, Eyeem, e Instagram, e non ho un sito Web o un blog specifico. Ogni mio nuovo lavoro lo pubblico per primo su Flickr. iiPhotoshop CS3 34 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO SOUICHI FURUSHO INTERVISTA A iiPhotoshop CS3 iiPhotoshop CS3 iiPhotoshop CS3 iiPhotoshop CS3 PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 35 intervista a Stephane Arnaud www.instagram.com/frommywindows Sono quello che di solito chiamano street photographer: i miei soggetti sono le scene di strada, le persone, i frammenti di vita quotidiana che si svolgono di fronte a me e che io osservo “dalla mia finestra”. La scoperta di Robert Franck è stata per me una rivelazione, ma sono sempre stato sensibile alla fotografia documentaria ed è il motivo per cui mi chiedo cosa le mie foto racconteranno del loro tempo se mai saranno viste tra 50 anni. Ho una vecchia reflex Nikon D90, che uso ancora di tanto in tanto con un 28 o un 35 millimetri, ma oggi ritengo che sia lo smartphone il mio strumento perfetto per la street photography; mi sento di poterlo paragonare alle Leica nei primi anni Trenta: è piccolo, leggero, semplice da usare. Attualmente uso un iPhone 5, ma ho scattato a lungo con un iPhone 4 e lo uso ancora poiché insieme ad alcune pellicole o lenti della mia App preferita, Hipstamatic, riesco ottenere risultati che iPhone 5 non riesce a darmi. Tra i vantaggi della fotografia con lo smartphone vi certamente l’istintività dello scatto: con la fotocamera integrata (nativa) dell’iPhone ho la possibilità di accedere direttamente con un doppio clic sul pulsante principale, anche quando lo smartphone è spento. Inoltre, quando si riprende con Hipstamatic o con la fotocamera integrata, il pulsante volume + può essere utilizzato come pulsante di scatto; in questo modo è possibile passare quasi inosservato durante le riprese. Infine con l’App ProCamera vi è la possibilità di separare il controllo di messa a fuoco e di esposizione. Scatto la maggior parte delle mie foto con Hipstamatic o con ProCamera. Per l’editing, se necessario, uso quasi esclusivamente Snapseed per le luci ed i contrasti; raramente ritaglio le mie foto. A volte, ma lo faccio sempre meno, aggiungo delle texture utilizzando Cameramatic poiché la texture supera, in alcuni casi, la mancanza nell’iPhone di una reale gestione della profondità di campo. Per le immagini mobili non uso mai Photoshop. Pubblico le mie fotografie esclusivamente su Instagram: @frommywindows e ho quasi 2000 “followers”. 36 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO iiApp Snapseed 1.5.2. STEPHANE ARNAUD INTERVISTA A iiApp Snapseed 1.5.2. iiApp Snapseed 1.5.2. iiDati di scatto: 1/3000 a f/2,8 ISO 80. iiDati di scatto: 1/17s a f/2,4 ISO 400. App Objectif John S, Film AO BW. iPhone 4 Hipstamatic. App Objectif John S, Film BlacKeys SuperGrain. iPhone 5 Hipstamatic. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 37 Strumenti Un mondo di accessori utili Sony QX: “obiettivi” addizionali Obiettivi speciali, lenti addizionali, Smartshot, Lens-Style.. chiamateli come volete, ma sempre di Sony QX si parla. Cosa sono? Sono ottiche da montare sul dorso dello smartphone. Anzi, a dire il vero non sono solo ottiche, sono vere e proprie fotocamere dotate di sensore: Il Sony QX10 monta un sensore da 1/2.3” Exmor R BSI CMOS con risoluzione di 18.2 Mpxl. Lo zoom è un 10x (equivalente ad un 25250mm nel formato 35mm) f/3.3-5.9. Lo Zeiss QX100 ha sensore da 1.0” Exmor R BSI da 20.2 Mpxl, processore Bionz e zoom ottico 3.6x (equivalente ad un 28-100mm nel formato 35mm) f/1.8-4.7. Come funzionano? Semplice, comunicano con lo smartphone tramite NFC e Wi-Fi se NFC manca. Una volta scaricata l’applicazione PlayMemories Mobile sul proprio dispositivo, basterà far toccare tra loro obiettivo e smartphone, o anche solo avvicinarli, perché questi comincino a comunicare. Idea gagliarda! Anche perché ormai si è sempre alla ricerca dello scatto da condividere su social network (Facebook, Twitter o Instagram) e lo scatto in questione, non può essere brutto o pixelato… E gli obiettivi QX hanno prestazioni certamente superiori a quelle degli smartphone tanto che si possono considerare come fotocamere compatte e con queste vanno confrontate. L’idea, come abbiamo detto è decisamente innovativa, ma come in tutte le SONY Sony DSC-QX10 € 200 Sony DSC-QX100 € 449 www.sony.it 38 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO novità vi sono dei punti deboli che andranno migliorati; nel caso degli obiettivi QX il limite è costituito dall’applicazione PlayMemories Mobile che, pur funzionale e veloce con le compatte, con i QX diventa lenta perché deve far fronte alla mancanza dello schermo LCD su QX. Il trasferimento dell’immagine, e quindi l’utilizzo dello smartphone come interfaccia esterna e come schermo remoto, è lento: almeno un minuto per l’accoppiamento (e quindi perché PlayMemories acceda alla QX) e poi l’immagine va a scatti. Se quindi pensate che con un QX potete guadagnare in rapidità di scatto, siete sulla via sbagliata: mentre una compatta si accende e diventa operativa in poco più di un secondo, i QX richiedono più di un minuto. Inoltre le impostazioni possibili sono un po’ pochine: due modalità automatiche e il programma P. Troviamo poi il bilanciamento del bianco e l’autoscatto, ma non abbiamo trovato la modalità HDR, la regolazione degli ISO, le scene e il formato Raw. Insomma i QX rivelano il poco tempo dedicato allo sviluppo dell’applicazione, ma è prevedibile che Sony la farà crescere visto l’interesse suscitato dal prodotto. Tra gli aspetti positivi c’è da rilevare il trasferimento delle foto: è veloce e automatico, ma può essere anche manuale, andando a selezionare ogni singola foto che vogliamo spostare; attenzione però che i QX trasferiscono il file in bassa risoluzione. D’altra parte per condividere le immagini su qualsiasi sito web conviene che i file abbiamo un peso ridotto. Il trasferimento dei file a 18 o 20 Mpxl comporta più tempo, quasi un minuto, ma non conviene; e poi, una volta fatto l’accoppiamento, la scheda Micro SD del QX diventa praticamente inutile, perché verrà usata automaticamente la Micro SD dello smartphone. Tecnicamente i QX sono delle “fotocamere” complete. Sul barilotto c’è tutto: pulsante di scatto, zoom, connessione Micro USB, comparto batteria, slot per scheda Micro SD e filettatura per il treppiede. Perché questi accorgimenti se i QX vanno accoppiati ad un telefono? Perché in realtà si possono usare anche separatamente. Una volta accoppiati al telefono, possono “vivere” autonomamente: si può tenere il telefono in una mano e il QX nell’altra, oppure montare l’ottica su un treppiede. Detto questo, la qualità dell’immagine è da compatta di buon livello e le potenzialità sono grandi; aspettiamo solo un miglioramento significativo dell’applicazione Play Memories Mobile. Nel frattempo è anche possibile usare l’obiettivo QX come una fotocamera usando come monitor la nostra esperienza di fotografi. UN MONDO DI ACCESSORI UTILI STRUMENTI Aggiornamento firmware per QX I moduli QX10 e QX100 sono delle fotocamere a tutti gli effetti e quindi sono soggetti ad aggiornamento. L’upgrade del firmware si effettua scaricando il software dal sito www.sony.it e in questo modo è possibile estendere le prestazioni dei due dispositivi. Per il modello QX100 le nuove possibilità riguardano la possibilità di scattare a Priorità di Tempi (incrementi di 1/3 EV da 30” a 1/2000s), l’estensione della gamma ISO, in modalità P, A e S al range ISO160 - ISO12800 e la ripresa video Full HD (1920 x 1080 a 30p) registrando file MP4. Sulla QX10 abbiamo ora la possibilità di impostare gli ISO, scattando in Program, nel range ampliato da ISO100 a ISO3200, oltre a poter realizzare video MP4 nello standard 1920 x 1080 30p. Anche la connettività dei due moduli viene aggiornata ed ora è possibile fotografare e passare all’anteprima senza interrompere la connessione Wi-Fi. Gioia per i fanatici della connettività senza fili: il tempo di attivazione della connessione è stato dimezzato. Kogeto Dot Foto a 360° senza girare su sé stessi? Sì, è possibile. Come? Con Dot. Qui entriamo nel campo di quegli oggetti che si comprano per curiosità, salvo poi rimanere stupiti dal risultato.. almeno in termini di divertimento. Il concetto è quello del movimento dei fari segnalatori che si possono vedere sulle scogliere con la differenza che sotto non abbiamo un pilone in cemento, bensì uno smartphone. Ed il Dot non è un faro ma una fotocamera che si posiziona su iPhone4/4s tramite una staffa e che va ad “abbracciare” il telefono e KOGETO Kogeto Dot 5s/5/4s € 49 Kogeto Dot 4 € 39 www.kogeto.com PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 39 STRUMENTI UN MONDO DI ACCESSORI UTILI si fissa con una clip, a scatto. Una volta agganciata, bisognerà fidarsi della macchina e smettere di fare filmati in modo canonico: lo smartphone va appoggiato su una superficie piana, ma se avete una mano ferma potete reggerlo sul palmo, e quindi far partire la registrazione. Questa forse è l’unica fase scomoda, l’unica pecca di questo divertente dispositivo: una volta che il telefono è appoggiato infatti, il difficile è andare ad azionare il pulsante di ripresa che si trova sullo schermo (che in quel momento è appoggiato su una superficie). Ma si può perdonare questa “svista”, anche per il prezzo del prodotto. Per renderne più facile l’utilizzo Kogeto ha pensato ad un treppiede e ad un monopiede collegabili alla staffa di Dot, ma sono venduti a parte. Il video a 360° non è una “panoramica”, bensì un video interattivo: mentre l’immagine scorre sarà infatti possibile navigarla con il mouse ed avere così una visuale di quello che succede tutto intorno, anche di quello che è impossibile vedere perché ci mancano gli occhi sulla nuca. I video verranno automaticamente caricati sul sito Kogeto, implementato per la visione a 360° e da lì saranno poi condivisibili sui vari social network, o per mail tramite l’applicazione Looker, scaricabile gratuitamente da App Store: con questa App si potrà far partire la registrazione e successivamente editarla, anche se le funzioni (per ora) sono un po’ scarne e si limitano a tagliare e ruotare il video, e successivamente condividerlo. Il caricamento è rapido, il render richiede circa un minuto e il video è pronto per qualsiasi utilizzo. Idea che piace, creativa! Olloclip 4-in-1 Olloclip non ha quasi bisogno di presentazioni, ne abbiamo parlato più volte per la comodità di questi obiettivi e del loro quasi imbattibile rapporto qualità-prezzo. Olloclip è un modulo fotografico studiato per iPhone e iPod Touch per assecondare la voglia di scattare in mobilità. Dedicata all’iPhone è la staffa di montaggio: questa staffa si innesta con un click sull’angolo destro del “melafonino” e sorregge tutti gli obiettivi, chiaramente studiati per iPhone. La pecca è che, essendo studiata al millimetro, se avete una pellicola protettiva dello schermo abbastanza spessa (quelle antigraffio che si trovano in qualsiasi negozio), il montaggio sarà difficile.. se non impossibile, e sarete costretti a togliere la pellicola. A parte questo lieve inconveniente, Olloclip è stato migliorato: rispetto al modello precedente che era un 3-in-1, il nuovo modello è un 4-in-1, avendo aggiunto un obiettivo macro. Olloclip utilizza vetro ottico con un rivestimento multistrato per minimizzare i riflessi ed è interamente in alluminio anodizzato, a parte la staffa che è rigorosamente in plastica; insomma un mix che garantisce leggerezza e precisione. Le ottiche, come detto, sono quattro: un obiettivo fisheye, un grandangolo e due macro. Il fisheye, particolarmente usato nella fotografia d’azione, ha un angolo di campo di 180°. Il grandangolo, a detta della casa, raddoppia la copertura del normale obiettivo iPhone e, se non è propriamente il doppio, poco ci manca. Fino a qui tutto bene, se però andiamo a esaminare gli scatti non possiamo non notare che la distorsione aumenta via via che ci si avvicina ai bordi dell’immagine, sia con il grandangolo, sia con il fisheye. La soluzione è offerta dall’App ufficiale Olloclip che permette l’editing dello scatto e quindi anche la correzione della distorsione. E i macro? Dove sono? Aprendo la confezione infatti si notano subito la staffa e i due obiettivi.. quindi? Le lenti macro sono incastonate nella staffa di supporto: alle due estremità troviamo due obiettivi, un macro 10x e un altro macro 15x. Il macro 10x è lo stesso delle versioni precedenti, mentre la novità di questo 4-in-1 è l’obiettivo che ingrandisce il soggetto fino a 15 volte! Ricapitolando quindi, con la sola staffa si scatta con effetto macro (10x o 15x), mentre le ottiche fisheye e grandangolo si montano sulla staffa, sopra il macro 10x o il macro15x. Il tutto è piccolissimo, sta in un palmo di mano, o comodamente in tasca! OLLOCLIP Olloclip € 69.99 www.olloclip.com/www.hinnovation.it 40 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO UN MONDO DI ACCESSORI UTILI STRUMENTI Schneider iPro Lens C’è Olloclip.. ma c’è anche iPro Lens di Schneider. La differenza? Solo il prezzo direte voi, e invece no, o per lo meno, non solo quello. Proseguiamo il nostro viaggio tra gli obiettivi per smartphone soffermandoci su Schneider, azienda nota per le ottiche professionali. Stiamo parlando quindi di un marchio che interviene con “cognizione di causa”, a differenza degli altri che, nella maggior parte dei casi, hanno ben poca esperienza di fotografia e sono stati attirati principalmente dal proporre qualcosa per i prodotti Apple. Detto questo, iPro Lens, e questa è un’altra significativa differenza rispetto al- le altre case, è disponibile oltre che per iPhone 4/4s/5/5s e iPad Mini, anche per Samsung GSIII/GS4. Una volta inserito lo smartphone nella custodia di plastica rigida (bella, sul dorso ha un disegno che ricorda le lamelle dell’otturatore) basterà montare gli obiettivi per cominciare a scattare: sono disponibili un grandangolo, un super grandangolo, un fisheye, un teleobiettivo 2x e un macro 2.5x. Le ottiche hanno tutte un attacco a baionetta che è molto comodo per evitare i problemi del classico “metti-togli”; sono tutte in alluminio anodizzato e hanno un rivestimento antiriflesso Multicoating. Già da questo particolare si apprezza l’espe- rienza di Schneider rispetto alla concorrenza; se non bastasse, Schneider fornisce anche le caratteristiche delle lenti, cosa che quasi nessun altro fa. Il grandangolo e il super grandangolo hanno 4 elementi suddivisi in 3 gruppi per iPhone, 3 elementi per SG4 e iPad Mini; il fisheye 3 elementi; il teleobiettivo 3 elementi. Partendo dal presupposto che la focale dell’iPhone e del Samsung GS4 sono simili (equivalgono rispettivamente a 30mm e 31mm nel formato 35mm) con gli aggiuntivi ottici Schneider le focali diventano: Con il fisheye: 12mm Con il grandangolo: 19,9mm Con il super grandangolo: 14mm Con il tele 2x: 60mm Le immagini che ne escono sono senza vignettatura e molto morbide, sono immagini piacevoli. Gli obiettivi sono riposti in un contenitore tubolare di plastica, comodo da portare con sé, che all’occorrenza si trasforma in una piccola e pratica impugnatura, utile per le immagini in movimento o i filmati, dato che si fissa ai lati della custodia grazie all’attacco filettato. Ha anche un attacco per treppiede. Il giudizio complessivo quindi è davvero molto positivo e l’unica pecca è forse il prezzo se paragonato alla concorrenza, ma sono comunque prezzi contenuti. SCHNEIDER iProLens Trio 5/5s € 280,00 iProLens Trio 4/4s € 280,00 iProLens Trio S4 € 280,00 iProLens Clip per iPad Mini € 33,00 iPro Fisheye lens € 115,00 iPro Super Wide lens € 95,00 iPro Wide Angle lens € 109,00 iPro 2x Tele lens € 125,00 iPro Macro lens € 54,00 Trio Kit for iPhone 5/5S € 280,00 Galaxy S4 Starter Kit € 74,00 iPhone Case € 39,00 iPad Mini Case € 33,00 Galaxy S4 Case € 39,00 iPro Master Trio Kit 4/4S € 280,00 iPro Classic Duo Kit 4/4S € 249,00 www.iprolens.com/www.photofuture.it PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 41 STRUMENTI UN MONDO DI ACCESSORI UTILI Optrix XD5 Per descrivere i prodotti Optrix XD5 potremmo dire che consentono di “trasformare il proprio smartphone una action cam e di maltrattarla come si vuole”. Nella confezione troviamo la custodia sulla quale vengono montate le ottiche, un grandangolo con copertura di 170°, e un supporto filettato che permette di usare anche il treppiedi. Una volta montato il tutto, iPhone 5s si trasforma in una vera e propria action cam in grado di eseguire riprese in ogni situazione, sia sott’acqua che scendendo da una montagna … in mountain bike, sia chiaro. Le dimensioni rimangono quelle dello smartphone. La custodia è molto leggera e resistentissima, anzi, a detta della casa è realizzata da una ditta americana che produce computer portatili “rugged” per l’esercito. Non sappiamo se sia vero, ma con Optrix XD5 l’iPhone può cadere da un’altezza di 9 metri senza farsi nulla ed immergersi ad una profondità di circa 10 metri senza danni. Le chiusure ermetiche sigillano la custo- dia attorno al telefono per cui si potrebbe pensare che sia impossibile modificare le impostazioni o semplicemente guardare la galleria fotografica quando lo smartphone è “in house”… e invece no, perché la parte frontale della custodia ha una speciale pellicola che ne permette l’utilizzo tramite pressione (pressione, non sfioramento), anche sott’acqua! L’obiettivo standard fornito con la custodia è un grandangolo con copertura di 170° (quella dell’obiettivo dell’iPhone è di circa 72°), ma sono disponibili anche altre ottiche che rendono possibili riprese in azione, per esempio dopo averlo montato sul manubrio di una mountain bike o sul cruscotto di un’auto. Infine, quando si parla di smartphone, si pensa subito alle applicazioni connesse; anche Optrix ne ha una, anzi, due. La prima, gratuita, non è altro che un “mega pulsante” di scatto che vorrebbe rendere più facile l’utilizzo in determinate situazioni; la seconda, a pagamento, consente di trasformare il telefono in una sorta di GPS, con informazioni relative alla velocità e alla telemetria. OPTRIX Optrix XD5 $ 130 www.optrix.com 42 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO UN MONDO DI ACCESSORI UTILI STRUMENTI Manfrotto Klyp + Da Bassano del Grappa arriva una interessante novità. Siamo abituati ad associare Manfrotto alla fotografia professionale, ma il mondo del mobile sta contagiando un po’ tutti; ecco quindi che Manfrotto propone Klyp+, un accessorio per iPhone 5/5s che succede a Klyp, un accessorio presentato un anno fa e che comprendeva una custodia e un flash a 24 Led. Con il nuovo prodotto il passo avanti è notevole e porta Manfrotto a cimentarsi con il mondo delle lenti addizionali. Vediamolo. Il kit (ma le varie parti che lo compongono sono acquistabili anche singolarmente) è composto da una custodia di gomma protettiva che funziona anche da supporto, un flash a 3 luci Led e una serie di tre ottiche aggiuntive. La custodia è semplice, ma è anche l’anima del tutto poiché è necessaria per montare i vari accessori; è in policarbonato rivestito di gomma ai bordi, sia per proteggere il telefono dalle cadute, sia soprattutto per agganciare più facilmente Led e ottiche. È presente anche un piccolo sup- porto, un “piedino” filettato che, agganciato alla custodia, permette di sorreggere il telefono montandolo su treppiede. L’illuminatore a Led è molto interessante, sia per le ridotte dimensioni, sia per la potenza. Nella vecchia versione di Klyp, l’illuminatore era più ingombrante e pesante, ma essendo composto da ben 24 luci la resa era notevole; in questa nuova configurazione le luci sono solo 3 ma garantiscono un fascio di luce adeguato anche se direzionale. Per la tecnologia a luce continua dei Led e la sua potenza l’illuminatore Klyp + è certamente superiore a qualunque flash in dotazione agli smartphone, ed anche la fedeltà cromatica è buona. L’illuminatore dispone di due slitte: quella laterale consente l’aggancio alla custodia, mentre la seconda, alla base, consente di agganciare un piccolo elemento dotato di filettatura per il montaggio su treppiede. È una soluzione pratica per chi volesse posizionare il flash tenendolo staccato dal telefono. L’aspetto più interessante di Klyp+ sono però le ottiche. Sono tre per le più comu- ni esigenze di ripresa: un grandangolo semplicemente definito Landscape, un Portrait 1.5x e l’immancabile fisheye. Gli obiettivi sono corredati da tappo di protezione e si montano sulla cover tramite la filettatura, quindi si avvitano. A differenza di altre lenti addizionali, queste sono davvero molto compatte, ma per montarle serve la custodia. MANFROTTO Klyp+ Custodia € 30 Klyp+ Custodia + Led + Pixi € 99 Klyp+ Custodia + Obiettivi + Pixi € 99 Luce Led € 69 3 Obiettivi € 69 www.manfrotto.it PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 43 STRUMENTI UN MONDO DI ACCESSORI UTILI mCam Starter Kit Qui siamo alla custodia “definitiva”! Sì, perché quello della Action Life Media è un prodotto completo: mCam è sia una custodia che un supporto per un’infinità di accessori come ottiche, treppiedi e microfoni. Il funzionamento è semplice: dapprima di inserisce lo smartphone in una custodia di gomma e successivamente dentro quella di alluminio mCam. La custodia di gomma ripara il telefono dai possibili graffi del “metti-togli-metti-togli” che se avessimo un mCam faremmo di continuo. Il tutto diventa però abbastanza pesante, e questo all’inizio un po’ scoraggia, ma la sorpresa è che, una volta capito il potenziale di questo accrocchio, se ne scoprono la potenzialità dato che ALM produce una vasta gamma di accessori pensati esclusivamente per questa custodia, prodotti che mettono lo smartphone in grado di fare concorrenza ad una fotocamera, e in ogni caso di fare ottimi scatti di “mobile photography”. La custodia, come detto, è in alluminio ed ha sia l’attacco filettato per il treppiede che un alloggiamento nella parte su suuperiore per un flash. Nella confezione c’è un obiettivo, un 37mm ComboLens che funziona sia come grandangolo che come macro, a seconda di come lo si posiziona. MCAM mCam Starter Kit $ 100 (case, 37mm, tripod) (Samsung ed Apple) 37mm Fisheye $ 70 37mm Telephoto $ 35 37mm Wide Angle/Macro $ 35 Nikon Adapter Ring $ 25 Encinema SLR Adapter $ 220 Rode reporter Mic $ 125 Rode Videomic Pro $ 229 Rode SmartLav Mic $ 60 180° External Mic $ 30 Mini Cart $ 70 Action Cart $ 160 www.actionlifemedia.com 44 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO Fino a qui però non sembra consentire più di altre custodie, se non fosse che ALM produce una serie di accessori strettamente collegati: microfoni, adattatori audio e video, carrelli, montature e obiettivi. Sembra pensata per chi lavora con i video e la fotografia in maniera evoluta. In campo ottiche, innanzitutto, oltre al 37mm Wide/Macro incluso, ce ne sono altre due: un tele con ingrandimento 2x e un fisheye. Forte poi della partnership con RØDE, ALM offre degli adattatori e delle slitte che permettono di connettere all’uscita audio dello smartphone dei microfoni professionali esterni: un cavo per connettere allo smartphone il Mic Reporter (un “gelato” con una maglia che lo protegge dai rumori esterni e una schiuma che lo protegge dal vento); una slitta progettata per il VideoMic Pro, il più noto e tecnico Boom di RØDE (studiato per registrare il suono frontale eliminando i rumori provenienti da dietro e dai lati). Di suo ALM produce un piccolo microfono direzionale comodo per le situazioni di tutti i giorni. Compatibile con gli smartphone è anche lo Sm SSmartLav, di RØDE: sempre d piccolo miun picc c crofono crofon no a clip per interviste. in nt Per Pe e quan- to riguarda i carrelli ne troviamo di due tipi, differenti solo nelle dimensioni: chassis in alluminio e ruote in poliuretano, resistenti e leggeri, sono pensati per fare foto in sequenza o girare video di movimento. La vera chicca in campo obiettivi è però Encinema SLR Adapter. È un adattatore che permette di collegare al proprio smartphone le ottiche Canon a fuoco manuale, ma anche quelle Nikon tramite un anello. Chiaramente lo smartphone è un prodotto elettronico mentre l’obiettivo è meccanico: come conciliare le due cose? Bisogna scaricare la App Filmic Pro o la App Almost DSLR (disponibili solo su App Store, quindi solo per iOS). Nel menu impostazioni delle App si seleziona la funzione “35mm-Flip”, che consente di ruotare l’immagine nel verso in cui vogliamo scattare e di visualizzarla su telefono; una volta fatto questo bisognerà, sempre tramite la App, mettere a fuoco il soggetto e scattare. Per eseguire la messa a fuoco occorre prima focheggiare automaticamente con il telefono, poi manualmente con l’obiettivo.. infine si scatta. Sembra complesso, in realtà.. lo è! UN MONDO DI ACCESSORI UTILI STRUMENTI Kick Il Kick di RiftLabs è una luce a Led inserita in un case, forse la soluzione più completa in questo ambito; l’illuminatore ha un alloggiamento posteriore per iPhone 5, ma può essere usato con tutti i dispositivi Android e non solo con l’iPhone; la differenza è che un Galaxy, un Xperia o un HTC non riescono ad inserirsi nell’alloggiamento posteriore e quindi illuminatore e smartphone andranno tenuti separati. Il Kick è dotato di 40 luci a Led disposte sul fronte con una slitta sul retro, appunto per inserirvi l’iPhone 5; sul lato vi sono il pulsante di accensione, quello del wireless che connette Kick e smartphone e una porta micro USB per la ricarica; nella parte superiore troviamo invece i pulsanti che regolano l’intensità della luce. A prima vista sembra che questo sia tutto.. e invece no, grazie all’App Kick Light (Android e iOS) si apre un mondo di possibilità diverse. Innanzitutto la scelta del colore della luce: all’apertura della App sullo smartphone basterà toccare con il dito il colore voluto per far sì che la luce acquisti quella tonalità. Inoltre possiamo regolare a piacere l’intensità, da un minimo di 0 ad un massimo di 100. Le possibilità non sono finite: vi sono impostazioni predefinite che possono essere utili agli utenti meno esperti, come “lume di candela”, “tungsteno” o “incandescenza”, “neon” o “fluorescenza”, “luce solare” o “daylight” e “ombra”. Per i più esperti c’è la possibilità di regolare i valori RGB. Un’ulteriore sezione di comando è data dagli effetti, a partire dall’icona FX: con “Rainbow”, arcobaleno, il Kick comincerà a emettere l’intera gamma cromatica, con “Lightning” sparerà il classico colpo di flash, con “Sine” si avrà un effetto “a sinusoide”, ovvero il colore aumenterà e diminuirà;“Explosion” è un’altra modalità per sparare il colpo di flash, mentre con “Strobe” si ottiene l’effetto di luci stroboscopiche. Tutte queste funzioni sono regolabili sia come colore, che come durata e intensità. Se tutto questo non bastasse e non si riuscisse a trovare il colore voluto o il giusto mix di luci, un’icona in basso a destra verrà in nostro soccorso: permette di accedere alla classica galleria di immagini del telefono e, aprendola, si potrà scegliere un colore puntando il dito direttamente sulla foto e comunicarlo a Kick. Holga Lens Filter Kit La fotocamera Holga la conosciamo bene, è una macchina fotografica in plastica per pellicola che ha trovato una vasta schiera di appassionati in tutto il mondo. Ma dov’è la correlazione con il mondo mobile? L’anello di collegamento è il Lens Filter Kit. Questo kit è una specie di cover per lo smartphone (iPhone 4/4s/5 o Samsung GS2) che crea una serie di effetti di sapore analogico. Come? Con dei filtri e delle lenti posti su una grande rotella sul guscio che ricorda quella dei vecchi telefoni. Una volta inserito il telefono nella custodia, la rotella si posizionerà davanti alla fotocamera e ruotandola si possono cambiare i filtri colorati e le lenti davanti all’obiettivo: un filtro giallo, uno blu e uno rosso, ma anche una lente che sdoppia il soggetto, una che lo triplica ed una che lo quadruplica, ed anche una lente macro 60mm per foto ravvicinate fino a 6cm dal soggetto. C’è anche un “buco vuoto” che permette di scattare senza alcun filtro. In poche parole, il Lens Filter Kit permette di scattare foto con effetti creativi senza bisogno di applicazioni. HOLGA KICK Kick $ 179 www.riftlabs.com Holga Lens Filter Kit 4/4s $ 27 Holga Lens Filter Kit 5 $ 29 Holga Lens Filter Kit S3/S4 $ 33 www.holgadirect.com PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 45 STRUMENTI UN MONDO DI ACCESSORI UTILI Fotografia d’azione con la eYecam eYecam è una buona alternativa alla famosa GoPro, senza contare che il prezzo è quasi la metà, si parte da una base di circa 260 euro. Il sensore della fotocamera è un CMOS da 8 Mpxl stabilizzato, raffica da 10 fps e ripresa video in Full HD 1080p fino a 60 fps; l’obiettivo ha una luminosità f/2.8 ed un angolo di campo di 175°, con zoom digitale 10x. Caratteristiche notevoli se pensiamo che la fotocamera è davvero minuscola, misura meno della metà del palmo di una mano. Questo nuovo modello poi ha una particolarità rispetto al precedente: l’accelerometro, che non misura solo la velocità, bensì fa partire automaticamente la ripresa quando si inizia a muoversi. Idea notevole, anche perché con la eYecam posizionata su un casco, andare a cercare il pulsante di avvio alla cieca è decisamente proibitivo! Invece in questo modo, basterà “partire”! Oltre che piccola e leggera, la eYecam è comoda e funzionale grazie ad una serie di supporti in dotazione che la rendono subito utilizzabile, dal supporto piatto a quello curvo da casco. Grazie al wireless la eYecam può essere comandata in remoto dallo smartophone, tramite la eYecam App che consente di vedere quanto la fotocamera sta inquadrando: si fa partire la registrazione o semplicemente si scatta una foto. Tramite l’applicazione si possono trasferire i file nella memoria dello smartphone e modificare le impostazioni della videocamera. In alternativa si può usare lo schermo della eYecam TFT Sport (acquistabile a parte) che permette di eseguire tutte le operazioni che avremmo fatto tramite la App . Quello che invece troviamo in dotazione è una custodia che rende la eYecam una fotocamera subacquea fino a 60 metri di profondità. Anche qui c’è una novità: la custodia è dotata di pulsanti che per- EYECAM eYecam Sport www.polyphoto.it 46 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO mettono di controllare la eYecam durante l’immersione. Dati tecnici: 14 diverse combinazioni frame rate / qualità d’immagine, scelta del metodo di lettura esposimetrica tra spot, a matrice e media, 4 modalità di selezione del campo inquadrato (grandangolare / normale / medio tele / tele), ritardo programmato dell’inizio della ripresa, possibilità di ruotare i video di 180°, possibilità di scattare immagini senza interrompere la ripresa video. Sul frontale della eYecam troviamo 4 pulsanti e 3 Led: accensione / spegni- mento, accelerometro, esposizione a matrice / spot, accensione / spegnimento del Wi-Fi. Nella parte superiore troviamo il pulsante di scatto ed un piccolo pannello che indica la quantità di foto scattate o la durata del video; sul lato vi sono la presa per la ricarica e una porta HDMI per rivedere sullo schermo del televisore o del PC le prodezze fatte. Quanto può durare il divertimento? Circa 3 ore e mezza, dato che la batteria è stata migliorata ed ora è una 1500mAh. Direi che è abbastanza per un pomeriggio di sport! UN MONDO DI ACCESSORI UTILI STRUMENTI GoPro Hero3+ È più piccola, più leggera e più “definita”” della precedente. Il corpo è anche meno “plasticoso”, un connubio di plastica e metallo che lo rende resistente e leggero, adatto al maltrattamento. Una novità è la possibilità di ripresa video in formato 4K a 15 fps, una risoluzione pari a quattro volte il Full HD che sta diventando un’ossessione anche se francamente eccessiva per le comuni esigenze; ed infatti la GoPro Hero3+ supporta anche formati più leggeri, da 2.7 K a 30 fps, 1440p a 48 fps, 1080p a 60 fps, 960p a 100 fps, 720p a 120 fps, fino ad arrivare al formato WGA a 240 fps. Vi è poi il nuovo formato di ripresa grandangolare Super View che allarga il campo inquadrato rispetto alla modalità predefinita, ma il frame rate diminuisce. Il frame rate diminuisce anche a seconda dell’ambiente di ripresa in modalità Auto Low Light, che regola automaticamente la frequenza dei fotogrammi in base alle condizioni di luce. Infine vi è la modalità Time Lapse, con la possibilità di impostare intervalli di scatto di 0.5-1-25-10-30-60 secondi. Il sensore d’immagine ha una risoluzione di 12 Mpxl e l’obiettivo è un f/2.8 che garantisce minore distorsione e meno flare rispetto al modello precedente; una funzione regola la risoluzione a seconda del campo inquadrato e per questo GoPro dichiara un aumento del 33% della nitidezza: 12 Mpxl a campo ultralargo (4000x3000), 7 Mpxl a campo largo-medio (3000x2250), 5 Mpxl a campo medio (2560x1920). Da segnalare poi la maggior durata della batteria (30%) e un nuovo microfono dalle prestazioni potenziate e con riduzione del rumore del vento; il Wi-Fi è quattro volte più veloce ed è in grado di controllare fino a 50 Hero3+ utilizzando il telecomando Wi-Fi Remote (in dotazione). Infine, anche l’App GoPro (Android e iOS) è quattro volte più veloce e consente sia di rivedere le proprie immagini e i filmati su dispositivi, sia di condividerli sui social network più noti (Facebook, Instagram, Twitter), oltre che controllare a distanza le impostazioni della Hero3+. Il prezzo: 449 euro. GOPRO GoPro Hero3+ € 449 www.gopro.com PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 47 STRUMENTI UN MONDO DI ACCESSORI UTILI Joby GripTight Mount Spesso ci si trova in situazioni in cui sarebbe molto comodo avere un piccolo treppiedi, ma è anche vero che il treppiedi non si aggancia direttamente allo smartphone; di supporti ce ne sono parecchi, ma quelli visti finora hanno la possibilità di montare anche ottiche e questi gusci sono spesso ingombranti. La soluzione arriva da Joby con il GripTight Mount, un supporto portatile, piccolo quanto un portachiavi, che è la base di aggancio di tutti i treppiedi della linea di Joby. È lungo circa 6cm con alle estremità due piedini retrattili: da chiuso è piatto e può stare in tasca, quando è aperto può sorreggere lo smartphone agganciandosi alla sua scocca. Sulla confezione vi è l’immagine di un iPhone, ma è utilizzabile con la maggior par- te degli smartphone in commercio ad esclusione dei Phablet (gli smartphone con uno schermo da tablet) con schermo da 6”: dispone infatti di molle per abbracciare il telefono e un rivestimento in gomma che evita i graffi. La presa è salda, ma il gioco dell’apri-e-chiudi pare non abbia una vita infinita. Quando abbiamo fatto l’esempio del portachiavi non era a caso: essendo studiato per accompagnarci ovunque, si può notare di fianco alla filettatura per il treppiede un foro per un anello portachiavi. Il treppiede creato per essere accoppiato con il GripTight è il Micro Stand; come dice il nome, è un minuscolo treppiede che si aggancia alla filettatura posta su uno dei piedini del GripTight e che alza lo smartphone di circa 1cm dal piano d’appoggio e che può basculare fino ad un massimo di 36° e ruotare su se stes- JOBY Joby GripTight Mount www.nital.it 48 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO so di 360°. Quando è chiuso il Micro Stand può rimanere agganciato al GripTight Mount ed essere riposto in tasca; insomma è studiato per essere sempre con noi e può risolvere varie situazioni, dalla ripresa di foto e video a livello del terreno alle conversazioni su Skype o per leggere un e-book o delle news. I modelli di Micro Stand sono due, progettati sia per smartphone che per fotocamere compatte, e si differenziano per il peso che possono sorreggere: 250 e 800 grammi. In tema di supporti non possiamo però dimenticare il famoso Gorillapod, treppiede sempre utile e pratico per la particolare conformazione delle gambe che si adattano a qualsiasi superficie e si agganciano a qualunque sporgenza: infatti le gambe, in policarbonato e plastica, sono snodate e si possono usare come tentacoli che si avvolgono intorno ad un palo o ad un ramo.. il tutto per permettervi di fare uno scatto “diverso”. Visto che la nostra esigenza è di sorreggere uno smartphone, si può avvitare il GripTight su una piccola slitta, che è parte della testa del Gorillapod, e quindi posizionarlo sul treppiede; una piccola ghiera sotto la testa permette di bloccare il tutto, UN MONDO DI ACCESSORI UTILI STRUMENTI eliminando il rischio che si possa sganciare facendo cadere lo smartphone. È una soluzione molto comoda: lungo 17cm con un peso di 67 grammi, può sorreggere uno smartphone o una fotocamera compatta dal peso di 350 grammi. E ricordiamoci che c’è anche il Gorillapod nella versione per reflex che può sorreggere il peso di fotocamere fino a 3 kg. iStabilizer Qui siamo in presenza di carrelli che ricordano quelli utilizzati nelle produzioni cinematografiche, i famosi Dolly: sono però molto più piccoli. iStabilizer è un po’ il Gorillapod dei carrelli. A parte la canonica conformazione del carrello infatti, il “braccio” di iStabilizer è snodato e posizionabile in vari modi. Inoltre ha la possibilità di muovere le ruote anteriori e posteriori in maniera indipendente: si sceglie l’angolatura di virata, si fissa una vite per mantenerla e.. tac, il gioco è fatto! Chiaramente pensato per riprendere filmati in movimento, il carrello è universale, nel senso che è compatibile con una serie di strumenti di ripresa: non solo smartphone quindi, ma anche fotocamere compatte e action cam. Anche le reflex sono montabili sul Dolly, ma la stabilità sarà da verificare. Il braccetto snodabile è filettato e può essere utilizzato con una reflex, mentre per montare uno smartphone, una action cam o una compatta è necessario munirsi di un adattatore apposito, venduto dalla casa. ISTABILIZER iStabilizer Dolly $ 60 iStabilizer Mount $ 20 iStabilizer Mount XL $ 20 www.istabilizer.com PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 49 STRUMENTI UN MONDO DI ACCESSORI UTILI MobiSlyder Interessante è anche il MobiSlyder della Glidetrack: non è un vero e proprio carrello, è più un supporto a scorrimento, dove a scorrere è lo smartphone e non il supporto. Detto questo, il MobiSlyder è uno strumento essenziale: un’asta di metallo con dei piedi alle estremità per stabilizzarlo quando è appoggiato, e una “rotaia” sulla quale scorre lo smartphone. Molto semplice. È poco costoso e nella confezione vi sono diversi tipi di accrocchi per montare diversi dispositivi; infatti MobiSlyder è utilizzabile con numerosi strumenti, dallo smartphone alle fotocamere compatte, alle action cam.. insomma con tutti i dispositivi che permettono una ripresa video! MOBISLYDER Mobislyder $45 www.mobislyder.com 50 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO UN MONDO DI ACCESSORI UTILI STRUMENTI Hama Laeta Twin Nonostante le numerose possibilità di connessione, sia wireless che via cavo, non sempre si ha a portata di mano un computer per fare il download delle immagini contenute nello smartphone. E qui che interviene Hama Laeta che si presenta come una comune chiavetta USB disponibile con capacità di 8, 16 o 32 GB. La particolarità sta nel fatto che la chiavetta ha due uscite, una USB e l’altra Micro USB, e in questo modo è possibile connetterla tanto ai dispositivi con ingressi USB, come i computer, che ai micro USB, come gli smartphone e i tablet. In questo modo si può caricare o scaricare qualunque tipo di file da un computer a uno smartphone e viceversa, senza passare dal Web, connessione che per file piuttosto pesanti può risultare lenta e costosa. Si possono evitare anche i classici cavetti di collegamento e gli spostamenti della scheda di memoria. Volendo quindi è possibile fare facilmente il backup su Hama Laeta sia della memoria interna del telefono che della scheda Micro SDHC presente all’interno dello smartphone, senza bisogno del computer. Il produttore consiglia di non usare le due connessioni simultaneamente e per un corretto funzionamento suggerisce di utilizzare il formato FAT32 del file system. Parrot AR.Drone 2.0 Nato come un gioco, in realtà AR.Drone 2.0 ha avuto un successo crescente perché è piccolo, leggero, economico se rapportato ai droni a 4 motori; ma soprattutto è divertente! Struttura in fibra di carbonio molto leggera (380 grammi “nudo” e 420 grammi con la copertura anti-urto per interni) e rivestimenti idrorepellenti per i sensori a ultrasuoni utilizzati per la misurazione dell’altitudine. I motori sono quattro da 14.5 W con alberi delle eliche in acciaio temperato e ingranaggi a bassa rumorosità; processore ARM Cortex A8 da 1 GHz 32 bit, WiFi, giroscopio a 3 assi, accelerometro a 3 assi, magnetometro a 3 assi, sensore di pressione, sensore a ultrasuoni per la misurazione dell’altitudine dal suolo e telecamera QVGA verticale 60 fps per la misurazione della velocità. Sul fronte è montata una telecamera che registra filmati HD 720p a 30 fps, con un obiettivo grandangolare che copre 92° e la possibilità di scattare foto in formato Jpeg. Della fotocamera non si sa molto di più in quanto Parrot la considera un “segreto professionale” (?). Per comandare il Drone non si usa un classico radiocomando, bensì il nostro smartphone, o il tablet, e tutto è gestito dalla App AR.FreeFlight, disponibile sia per An- PARROT HAMA LAETA TWIN www.m-trading.it Parrot AR.Drone2.0 Power Edition € 351 Parrot AR.Drone2.0 Elite Edition € 304 www.parrot.com PROGRESSO FOTOGRAFICO FO OTOGRA RAFICO SERIE ORO O 51 STRUMENTI UN MONDO DI ACCESSORI UTILI droid che per iOS: dai più semplici comandi direzionali, agli esercizi di stile (come i capovolgimenti in volo e le piroette), alla registrazione di filmati allo scatto di fotografie, fino all’editing. Oltre al canonico menu che comprende i pulsanti di registrazione e scatto, velocità ed altitudine, abbiamo una modalità davvero interessante, il Director Mode. Qualora le impostazione selezionate prima del volo non siano soddisfacenti quando si rivede il filmato, non sarà necessario rifare tutto ma si potrà regolare in post-produzione l’esposizione, la saturazione e il bilanciamen- 52 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO to del bianco; inoltre, si potranno stabilizzare i video andando a selezionare le parti del filmato che risultano più mosse (per esempio a causa del vento). AR.Drone2.0 dispone di Wi-Fi e può quindi essere collegato ad uno smartphone per caricare in maniera automatica la registrazione sulla App AR.FreeFlight, dalla quale poi si potrà fare la condivisione su YouTube. Diciamocelo, è uno sfizio da 350 euro, ma la soddisfazione può essere grande. UN U N MONDO DI ACCESSORI UTILI STRUMENTI Lomoscanner Il Lomoscanner è lo strumento più analogico di cui parliamo in questo numero di Progresso Fotografico. È uno scanner che permetto di portare le foto scattate in pellicola 35mm sullo smartphone. Detta così sembra un’impresa, in realtà il funzionamento è meno complesso di quanto si potrebbe immaginare. Il Lomoscanner è composto da tre sezioni. In alto vi è un supporto per il telefono (qualsiasi marca), con alle estremità una pinza rivestita in gomma per tenere in posizione lo smartphone senza rovinarlo: la fotocamera è allineata con una fessura per eseguire gli scatti. Nella sostanza, lo smartphone andrà a fotografare il negativo per ottenere e l’immagine digitale. La seconda sezione è un distanziatore: variando la distanza dal piano pellicola consente la messa a fuoco con n diversi smartphone. La terza sezione è costituita stituita dalla base che contiene ne l’alloggiamento per la pellicollicola con una rotellina perr l’avanzamento; sempre nella base vanno inserite te due batterie a stilo AA.. Operativamente oc-- corre inserire la pellicola nel suo alloggiamento e scegliere il fotogramma da riprodurre; dopodiché si posiziona lo smartphone facendo in modo che la sua fotocamera inquadri il fotogramma, reso visibile dalla luce interna del dispositivo. Si lancia la App Lomography e si sceglie il formato di ripresa tra “Regular”, “Lomokino” e “Panoramic” (noi abbiamo usato la modalità “Regular”). Sulla sinistra dello schermo dello smartphone si notano due icone: la prima in alto serve ad ingrandire l’immagine nel negativo, la seconda, in basso, serve invece per indicare il risultato finale voluto; infatti oltre alla semplice scansione si può scegliere la modalità “negativo” (e quindi avremo un positivo), quella bianconero, l’effetto “Slide” (diapositiva), l’effetto “Xpro” (la pellicola di Lomography) e l’effetto “Reds” (la pellicola Lomography Redscale, con diverse scale di rosso). Una volta effettuate queste impostazioni basterà premere il pulsante di scatto dello smartphone e il gioco è fatto! LOMOGRAPHY Lomography Smartphone Scanner € 59 www.lomography.it PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 53 STRUMENTI UN MONDO DI ACCESSORI UTILI Impossible Instant Lab Impossible Instant Lab è un piccolo laboratorio portatile con pellicola a sviluppo immediato per trasformare le foto digitali in foto analogiche, su pellicola Impossible Project. Il risultato è molto vicino a quello che si otteneva scattando con le Polaroid. L’Instant Lab è in pratica un sistema per fotografare lo schermo dell’iPhone, andando ad imprimere l’immagine sulla pellicola instant. I tempi di sviluppo possono variare dai 20 ai 40 minuti. Ma andiamo per ordine. Innanzitutto serve un iPhone, che sia il 4 o il 5 è in- differente, dato che Instant Lab funziona con entrambi i modelli, ma soprattutto occorre scaricare l’App Impossible Project da Apple Store. Per il caricamento della pellicola si apre uno sportello posto sul fronte e la si inserisce, dopodiché si estende il soffietto, che ricorda quello delle vecchie fotocamere instant. Si prende lo smartphone e si lancia l’applicazione Impossible Project che per54 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO mette di scegliere lo scatto voluto dalla propria galleria immagini; si appoggia lo smartphone sul supporto, si estrae la tendina di otturazione per permette l’esposizione della pellicola e si attende il lampo del flash; l’esposizione e il tempo di sviluppo sono differenti a seconda della pellicola scelta. Infine si reinserisce la tendina e si espelle la foto con il tasto Eject posto sul frontale dell’Instant Lab. IMPOSSIBLE Impossible Instant Lab € 249 www.nital.it UN MONDO DI ACCESSORI UTILI STRUMENTI Le schede di memoria per smartphone Diversi smartphone offrono la possibilità di espandere la memoria interna grazie a schede di memoria nel formato MicroSD. Come tutte le schede di memoria sono MARCA Modello Capacità disponibili in diverse capacità e rapidità operativa, espressa dalla Classe, i cui standard sono definiti dalla SD Association; la classe indica la velocità minima di scrittura. Di seguito pubblichiamo un elenco delle più note marche. Velocità Lettura/Scrittura MARCA Modello Classe LEXAR Velocità minima di scrittura 2 MB/s 4 MB/s 6 MB/s 10 MB/s 10 MB/s 30 MB/s Classe 2 Classe 4 Classe 6 Classe 10 Classe UHS 1 Classe UHS 3 Capacità Velocità Lettura/Scrittura Classe SONY MicroSDXC UHS-I 633x High Performance 64 GB 95 MB/s 10 SR64UYA MicroSDHC UHS-I 633x High Performance 32 GB 95 MB/s 10 Standard 64 GB 10 MicroSDHC UHS-I 633x High Performance 16 GB 95 MB/s 10 MicroSDHC UHS-I 600x High Performance 32 GB 90 MB/s 10 SR4A4 4 GB 4 SR8A4 8 GB MicroSDHC UHS-I 600x High Performance 16 GB 90 MB/s 4 10 SR16A4 16 GB MicroSDXC UHS-I 300x 64 GB 4 45 MB/s 10 SR32A4 32 GB MicroSDHC UHS-I 300x 4 32 GB 45 MB/s 10 SR4A4T 4 GB 4 MicroSDHC UHS-I 300x 16 GB 45 MB/s 10 SR8A4T 8 GB 4 MicroSDHC High-speed MOBILE 32 GB 6 SR32A4T 32 GB 4 MicroSDHC High-speed MOBILE 16 GB 6 SAMSUNG Pro MicroSDHC High-speed MOBILE 8 GB 6 MicroSDHC MOBILE 16 GB 4 MicroSDXC UHS-I MB-MGCGB 64 GB 70/20 MB/s MicroSDHC MOBILE 8 GB 4 MicroSDHC UHS-I MB-MGBGB 32 GB 70/20 MB/s 10 MicroSDHC MOBILE 4 GB 4 MicroSDHC UHS-I MB-MGAGB 16 GB 70/20 MB/s 10 SANDISK MicroSDHC UHS-I MB-MG8GB 8 GB 70/20 MB/s 10 Extreme Pro Plus 10 SanDisk Extreme Pro MicroSDHC UHS-I 16 GB 95 MB/s 10 MicroSDHC UHS-I MB-MPBGC 32 GB 48 MB/s 10 SanDisk Extreme Pro MicroSDHC UHS-I 8 GB 95 MB/s 10 MicroSDHC UHS-I MB-MPAGC 16 GB 48 MB/s 10 MicroSDHC MB-MPAGA 16 GB 24/21 MB/s 10 24/21 MB/s 10 Extreme Plus SanDisk Extreme PLUS MicroSDHC/MicroSDXC UHS-I 64 GB 80/50 MB/s 10 MicroSDHC UHS-I MB-MP8GA 8 GB SanDisk Extreme PLUS MicroSDHC/MicroSDXC UHS-I 32 GB 80/50 MB/s 10 MicroSDHC UHS-I MB-MPBGB 32 GB 6 SanDisk Extreme PLUS MicroSDHC/MicroSDXC UHS-I 16 GB 80/50 MB/s 10 MicroSDHC UHS-I MB-MPAGB 16 GB 6 MicroSDHC UHS-I MB-MP8GB 8 GB 4 Extreme SanDisk Extreme microSDHC/microSDXC UHS-I 64 GB 45/45 MB/s 10 Standard SanDisk Extreme microSDHC/microSDXC UHS-I 32 GB 45/45 MB/s 10 MicroSDHC MB-MSBGA 32 GB 24/13 MB/s 10 SanDisk Extreme microSDHC/microSDXC UHS-I 16 GB 45/45 MB/s 10 MicroSDHC MB-MSBGB 32 GB 24 MB/s 6 MicroSDHC MB-MSAGA 16 GB 24/13 MB/s 6 Ultra SanDisk Ultra microSDXC UHS-I (per dispositivi mobili) 64 GB 30 MB/s 10 MicroSDHC MB-MSAGB 16 GB 24 MB/s 6 SanDisk Ultra microSDXC UHS-I (per videocamere) 64 GB 30 MB/s 10 MicroSDHC MB-MS8GA 8 GB 24/13 MB/s 6 SanDisk Ultra microSDXC UHS-I (per dispositivi mobili) 32 GB 30 MB/s 10 MicroSDHC MB-MS8GB 8 GB 24 MB/s 4 SanDisk Ultra microSDXC UHS-I (per videocamere) 32 GB 30 MB/s 10 MicroSDHC MB-MS4GA 4 GB 24/7 MB/s 4 SanDisk Ultra microSDXC UHS-I (per dispositivi mobili) 16 GB 30 MB/s 10 MicroSDHC MB-MS4GB 4 GB 24 MB/s 4 SanDisk Ultra microSDXC UHS-I (per videocamere) 16 GB 30 MB/s 10 TOSHIBA SanDisk Ultra microSDXC UHS-I (per dispositivi mobili) 8 GB 30 MB/s 10 TypeHD 32 GB 95/30 MB/s 10 SanDisk Ultra microSDXC UHS-I (per videocamere) 8 GB 30 MB/s 10 TypeHD 16 GB 95/30 MB/s 10 SanDisk Ultra microSDXC UHS-I 4 GB 30 MB/s 6 TypeHD 8 GB 95/30 MB/s 10 Micro HS Professional SanDisk microSDHC 32 GB 4 High Speed Professional 64 GB 30 MB/s 10 SanDisk microSDHC 16 GB 4 High Speed Professional 32 GB 30 MB/s 10 SanDisk microSDHC 8 GB 4 High Speed Professional 16 GB 30 MB/s 10 SanDisk microSDHC 4 GB 4 High Speed Professional 8 GB 30 MB/s 10 SanDisk microSD 2 GB 4 HS Standard SONY High Speed Standard 32 GB 15/5 MB/s 4 Alta velocità High Speed Standard 16 GB 15/5 MB/s 4 SR8UYA 8 GB 10 High Speed Standard 8 GB 15/5 MB/s 4 SR16UYA 16 GB 10 High Speed Standard 4 GB 15/5 MB/s 4 SR32UYA 32 GB 10 High Speed Standard 2 GB 15/5 MB/s 4 PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 55 intervista a Renzo Grande www.instagram.com/aliveinnyc www.aliveinnyc.com L’iPhone è la sola fotocamera che ho con me in ogni istante; ho anche uno smartphone Samsung, ma non l’ho ancora provato molto negli scatti di street. Lo smartphone ha molti limiti, ne sono consapevole, e per questo la mia sperimentazione è continua, così come la ricerca di soluzioni; quelli che sento come principali limiti sono la stabilità della fotocamera, le impostazioni per la ripresa in luce scarsa, l’affidabilità dello scatto a raffica. La mia fotografia è dedicata alla cattura di momenti e di situazioni delle persone per strada: mi fa sentire vivo. Cerco ispirazione nei libri fotografici, nei lavori pubblicati in Instagram e nelle altre arti in generale, ma la migliore ispirazione nasce proprio per strada: rimanendo in disparte, osservo lo scorrere della vita davanti a me, senza interromperla. Poi tiro fuori lo smartphone a scatto. Fotografo con l’iPhone ogni giorno e questo è per me un modo per allenare l’occhio e rimanere concentrato su ciò mi interessa comunicare per immagini; ho però anche una fotocamera a telemetro che mi porto dietro durante i fine settimana e i viaggi. Ciò che apprezzo particolarmente della fotografia mobile è di certo la libertà di scattare con il pulsante del volume che mi consente di scambiare le mani in ogni istante in modo da non perdere nessun attimo; e poi la possibilità realizzare anche dei video, con i quali ho dato vita ad un nuovo hashtag Instagram: #alivEmotionSeries Apprezzo anche la modalità Aereo che utilizzo per risparmiare la batteria e starmene fuori dalla mischia dei social. Molto interessanti sono le applicazioni; ne sono uscite molte ed il mio flusso di lavoro cambia in base a ciò che voglio realizzare e condividere. 56 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO Uno dei miei preferiti è Snapseed > Filterstorm > VscoCam o Afterlight > Snapseed e per finire Squaready. La maggior parte delle foto le posto nella mia galleria Instagram e sul mio sito Web personale, dove posso organizzarle in base a temi specifici; sul web ho quasi 500.000 “mi piace”, quasi 20.000 “followers”, oltre a 32.000 commenti (fonte: statigram). RENZO GRANDE INTERVISTA A PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 57 intervista a Jun Imaizumi (Ima Ju / Rimagraphy) Traggo la mia ispirazione dalla musica rock e dal jazz, oltre che dalla popart e dall’arte moderna in genere; i soggetti che preferisco e che definiscono il mio stile sono quelli che popolano il mio quotidiano. Amo anche i paesaggi che mutano giorno per giorno. Per fotografare uso unicamente un iPhone 5 e pubblico i miei scatti su Instagram nella maggior parte dei casi, e qualche volta su Facebook; sul Web le mie fotografie hanno ciascuna circa 400/700 “mi piace” ed ho 17.000 followers fissi. Per quello che mi riguarda il nome dell’artista non è assolutamente importante, quello che conta è solo l’opera. Non ho mai usato le attrezzature analogiche, non vengo dalla fotografia tradizionale, in ogni caso mi piacciono anche le reflex digitali; fotografo secondo la mia sensibilità e l’intuizione. Della fotografia mobile apprezzo in particolare l’immediatezza della ripresa in ogni situazione e l’abbondanza di stili di ripresa che permettono di catturare una scena in molti modi diversi; mi piace anche la facilità con cui si può editare una fotografia con le App. Quelle che uso maggiormente sono Snapseed per la regolazione di luminosità e contrasto, Squaready per il ritaglio nel formato quadrato, Snapseed per le regolazioni finali e PS Express per la rifinitura della foto, ovvero per ridurre il rumore e migliorare la nitidezza. Utilizzo anche altre applicazioni intermedie per inserire particolari effetti, ma è un mio segreto! www.instagram.com/ima_ju www.pinterest.com/rimagraphy/ iiPhotoshop Express 2.7.2 58 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO JUN IMAIZUMI (IMA JU / RIMAGRAPHY) INTERVISTA A iiPhotoshop Express 2.7.2 iiSnapseed 1.6.1 iiSnapseed 1.5.2 iiDati di scatto: 1/20s a f/2,4 ISO 80. Photoshop Express 3.0.2. Focale 4,12mm. iPhone 5 PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 59 intervista a Helen Breznik www.instagram.com/helenbreznik www.fabulens.com/ www.eyeem.com/u/HelenBreznik In passato ho scattato su pellicola e stampato in bianconero in camera oscura; questo mi ha permesso di sperimentare diverse tecniche di viraggio ed effetti pittorici mediante la stesa dello sviluppo sulla carta invece che l’immersione della stampa nella bacinella. Ho passato anni anche a fotografare con le pellicole Polaroid SX-70 e questo è il motivo per cui ho iniziato ad usare l’iPhone... volevo trovare applicazioni che simulassero quello stile fotografico. Da quando ho iniziato ad usare lo smartphone (circa 3 anni fa) tutto l’editing lo faccio con le applicazioni, spesso due o tre differenti per ogni immagine. Una delle mie preferite è Juxtaposer che mi permette di unire insieme più immagini ottenendo risultati molto creativi. Snapseed è eccellente per gli interventi fini sulle immagini: mi piace poter selezionare piccole aree di immagine per poi schiarirle o scurirle. Anche Mextures è interessante quando occorre aggiungere delle texture, creare effetti di luce o introdurre un look vintage. Amo molto l’autoritratto e cerco di realizzare immagini capaci di esprimere emozioni e stati d’animo intensi; traggo ispirazione da fotografi come Francesca Woodman, Cindy Sherman e Paolo Roversi. Dello smartphone mi piace poter osservare l’ immagine sullo schermo invece che attraverso il mirino, percepisco meglio quella che sarà l’immagine finale, ma soprattutto mi piacciono le applicazioni che offrono l’anteprima dell’effetto o della correzione impostati mentre sto riprendendo. Questo può essere molto utile con funzioni del tipo caduta di luce, e posso comporre l’immagine in modo che la riduzione dell’esposizione non interferisca con il soggetto principale. Ritengo anche assai più naturale il ritocco o qualsiasi intervento manuale TouchScreen; di certo preferisco questo tipo 60 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO di controllo rispetto al mouse o alle tavolette grafiche. Tra gli aspetti degli attuali smartphone che mi piacerebbe venissero migliorati vi è certamente la qualità d’immagine quando si scatta in scarsa luce, ed anche quella dello schermo, insieme a dimensioni maggiori. Pubblico la maggior parte delle immagini scattate con il mio smartphone su Instagram, EyeEm e www.iphoneart.com, oltre che sul mio sito web personale www.fabulens.com. iiApp Percolator 2.0.0, Percolator. HELEN BREZNIK INTERVISTA A iiJane Lens + Uchitel 20 Film, Hipstamatic. iiApp Snapseed 1.5.0 PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 61 intervista a Bob Weil www.flickr.com/photos/70324555@N02 www.iphoneart.com/users/4431/galleries www.iphoneographycentral.com Della fotografia con lo smartphone mi piace la possibilità di regolare la messa a fuoco e l’esposizione in aree differenti dell’inquadratura e la possibilità di effettuare una raffica; a questo scopo utilizzo ProCamera, un sostituto dell’App fotografica nativa dell’iPhone. Ho studiato belle arti e amo molto leggere; mi piacciono le arti visive in genere e la cinematografia, ma anche la musica classica. Negli ultimi anni delle scuole superiori, Bergman e Fellini sono stati per me delle autentiche rivelazioni; più recentemente ho scoperto i film di Tarkovsky e di Wenders che mi hanno lasciato senza fiato. La pittura ha avuto una grande influenza nei miei lavori di taglio concettuale e surreale; dei fotografi mi piacciono soprattutto Cartier-Bresson, Kertesz, Walker Evans, Robert Frank, Brassai, Salgado e Rodchenko. Amo molto la letteratura classica ed una delle citazioni che preferisco sul modo di vedere il mondo creativamente, e l’arte in generale, è di Marcel Proust: “Il vero viaggio della scoperta non consiste nello scoprire nuovi paesaggi, ma nell’avere occhi nuovi.” Questa idea è stata poi espressa anche da Matt Hardy: “La bellezza può essere scoperta in ogni soggetto; ciò che distingue un semplice scatto da una Fotografia è saper vedere e comporre la bellezza.” E’ poi importante saper osservare il proprio lavoro in modo critico e capire cosa vale la pena di mostrare, e cosa no. In un certo senso è anche più importante del talento e della capacità di dar forma alla nostra visione. Oggi uso l’iPhone 4s per la ripresa ed un 62 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO iPad per editare gli scatti, ma in passato utilizzavo una reflex digitale e, in gioventù, fotografavo in diapositiva, anche la Kodachrome, e su negativo. Mi piacerebbe se i dispositivi mobili potessero disporre di una reale gestione della profondità di campo e dello sfocato per lo sfondo; un altro limite che sento è nella sensibilità in luce scarsa. Alcune volte utilizzo ProCamera, l’applicazione sostitutiva della fotocamera nativa dell’iPhone, ed un paio di App per il ritocco; più spesso comunque seguo un intenso flusso di lavoro tramite applicazioni molto differenti tra loro. Pubblico le mie immagini su Flickr e su iPhoneArt.com. Ho anche un blog (il mio sito Web personale) e insieme al mio socio pubblico dei tutorial sull’uso dell’iPhone per spiegare come realizzare buone immagini. Ho pubblicato un libro con una nota casa editrice fotografica in Germania e Inghilterra nel settembre del 2013 (The Art iPhone Photography Creating): 12 mie fotografie sono state esposte al iWorld/ MacWorld 2013 di San Francisco ed ho partecipato a numerose esposizioni ed eventi negli Stati Uniti. Nel 2013 ho vinto il premio iPhone Photographer of the Year in occasione del sesto concorso annuale iPhone Photography Awards. BOB WEIL INTERVISTA A PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 63 Software Le più interessanti applicazioni per la fotografia Il termine App è entrato nell’uso comune, ma esattamente cosa significa? Una App è a tutti gli effetti un software che per la sua struttura informatica è molto simile a una generica applicazione per computer, ma è caratterizzata da una semplificazione che elimina il superfluo APPLICAZIONI PER FOTOGRAFI Deep focus Un’App dedicata ai fotografi più esigenti è sicuramente Deep Focus, una vera miniera di informazioni per sfruttare al massimo la profondità di campo dei nostri obiettivi. Basata su un accurato calcolo di circoli di confusione, obiettivi, diaframmi, distanze di messa a fuoco, Deep Focus ci fornisce rapidamente le corrette informazioni per ottenere il massimo in ogni situazione. L’App è, fortunatamente, semplice nel per essere leggera, essenziale e veloce. Le App per il mondo mobile si installano sul proprio smartphone o sul tablet e rendono disponibili strumenti utili o dei servizi. Le App infatti vanno ad ampliare le capacità native del dispositivo presenti all’interno del sistema operati- vo; è quindi un modo per personalizzare il proprio dispositivo. In queste pagine abbiamo selezionato tra le infinite applicazioni presenti in Rete quelle che riteniamo più interessanti per la fotografia e le esaminiamo suddivise per il tipo di contributo offerto. design; fornisce rapidamente le informazioni, comprende anche quelle relative ai diversi fattori di crop delle diverse fotocamere; il database copre le realtà quotidiane partendo dalle dimensioni ridotte delle compatte (con quelle odiose dimensione in frazioni di pollice) passando per i vari APS e Quattro Terzi e arrivando addirittura al medio formato classico. I risultati ci forniscono informazioni relative alla profondità di campo reale in base ad una data dimensione del sensore, la lunghezza focale, il diaframma in uso e la distanza di messa a fuoco. Per il fotografo di still life, architettura e macro sono informazioni preziosissime poiché gli obiettivi non riportano più sul barilotto come un tempo le indicazioni della profondità di campo. Le funzioni di calcolo della App comprendono anche una sezione per il calcolo delle distanze di copertura dei flash dotati di numero guida, non per quelli da studio, quindi. sole e una tabella riassuntiva delle informazioni di sole e luna attuali. Nella versione a pagamento si aggiungono le informazioni lunari e una sezione di realtà aumentata nella quale è sufficiente inquadrare un ambiente e in sovrimpressione appariranno i percorsi del sole e della luna, con tanto di posizione e relativo orario, una mano santa specialmente per chi lavora con i TimeLapse. La parte della bussola mostra con un semplice schema 3D l’elevazione del sole ad una certa data (sia quella attuale, che una a scelta del fotografo). Tramite un cursore possiamo vedere come si proietteranno le ombre durante il corso della giornata. SCHEDA Piattaforma: iOS iTunes: https: //itunes.apple.com/app/ id541379957 Prezzo: gratis Deep Focus calcola la profondità di campo per ogni fotocamera, obiettivo, diaframma e distanza di messa a fuoco. Fornisce inoltre la distanza iperfocale per ogni combinazione di ottica-reflex. 64 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO Sun Surveyor I fotografi che lavorano in esterni hanno spesso la necessità di conoscere la posizione del sole in certe località e in dati momenti dell’anno. Sun Surveyor fornisce le preziose indicazioni grazie ai dati provenienti dal sensore GPS dello smartphone e dalla bussola integrata. L’App ha due modalità principali: la bussola con riferimenti alla posizione del Sun Surveyor. Le informazioni sia attuali che di qualunque periodo dell’anno relative alla posizione del sole e della luna nell’arco della giornata. Oltre al periodo l’utente può scegliere anche il luogo. LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA SOFTWARE tamente nella parte scura della camera oscura, un’App davvero completa! SCHEDA Piattaforma: Android, iOS Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.digitaltruth.mdc iTunes: https://itunes.apple.com/us/app/massivedev-chart-timer/id402405770?mt=8 Prezzo: $6,99 Sun Surveyor. La sezione di realtà aumentata permette di inquadrare una scena e vedere la posizione del sole e della luna direttamente nella scena. La tabella riassuntiva comprende l’ora di alba e tramonto del sole e della luna, nonché la fascia oraria per l’Ora Blu e la Golden Hour (ora d’oro), momenti di luce molto particolare rispettivamente dopo il tramonto e prima dell’alba. Massive Dev Chart Timer. Una volta scelta la combinazione di pellicola e chimica l’App assiste il fotografo nello sviluppo, fornendo i tempi per ogni prodotto chimico e segnalando quando agitare la tank. La grafica può anche diventare rossa per lavorare al buio. SCHEDA Piattaforma: iOS, Android Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.ratana.sunsurveyor&hl=en, iTunes: https://itunes.apple.com/us/app/sunsurveyor/id525176875?mt=8 Prezzo: $7,9/6,99 Massive Dev Chart Timer In un mondo tutto digitale in cui la pellicola resiste ancora grazie a pochi appassionati, esiste una fantastica App che aiuta i virtuosi della camera oscura: Massive Dev Chart Timer. L’App si appoggia al sito http://www. digitaltruth.com/devchart.php per recuperare le informazioni utili per lo sviluppo delle pellicole bianconero: quantità, diluizioni, tempi e di una moltitudine di combinazioni. L’App poi funziona da timer con indicazioni precise quando è necessario agitare la tank, procedere con la chimica successiva fino alla fine dello sviluppo. Dispone di una modalità a schermo rosso per chi lavora diret- Massive Dev Chart Timer. L’elenco delle pellicole e dei relativi chimici di sviluppo è lunghissimo. È compreso anche uno strumento di calcolo per la diluizione corretta dei chimici. Luxi Luxi è una brillante intuizione per i fotografi professionisti, ideale per quelle situazioni in cui un esposimetro manuale potrebbe essere molto utile, ma che sfortunatamente non è a portata di mano. L’App basa il suo funzionamento su di un piccolo accessorio venduto a parte, che altro non è se non una piccola cupola di plastica traslucida da posizionare sulla fotocamera di un iPhone. In questo modo la fotocamera si trasformerà in un buon esposimetro a luce incidente, previa una piccola regolazione con un esposimetro tradizionale. L’App è gratuita e molti di noi si possono armare con plastiche traslucide, fogli di carta Frost o velina per creare il proprio diffusore in modo artigianale. SCHEDA Piattaforma: iOS iTunes: https://itunes.apple.com/us/app/luxi/ id670342309?mt=8 Prezzo: gratis, accessorio per iPhone $29,95 DSLR Controller È una notevole Applicazione per il mondo Android con la quale controllare le reflex Canon. Le potenzialità sono molte: LiveView, gestione remota, intervalloPROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 65 SOFTWARE LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA metro, Stack Focus, bracketing tanto per citarne alcune. Per un corretto funzionamento sono necessarie almeno due condizioni: disporre di una porta USB femmina tradizionale (oppure di un cavo di tipo USB-Host) mentre la seconda condizione, da verificare accuratamente prima dell’acquisto, è che il nostro smartphone e il sistema operativo prevedano il collegamento di tipo Host con altri dispositivi. A conti fatti solo gli smartphone di fascia alta dispongono di questo supporto. Una volta avviata l’App è proprio co- me avere la nostra Canon Eos trasferita sullo smartphone, con una buona reattività generale sia per quanto riguarda l’aggiornamento della visione LiveView (15 fotogrammi al secondo) che nella gestione del fuoco: un tocco e la messa a fuoco si attiva da sola dove premuto. Molto comoda la funzione per il Time Lapse, a patto di voler lasciare reflex e telefono da soli per un po’.... Se ritenete comode le reflex dotate di display orientabile allora DSLR Controller diventerà indispensabile: poter controllare la reflex anche quando è in posizio- Luxi. Un comodo esposimetro che sfrutta la fotocamera dell’iPhone. Senza accessorio funziona come esposimetro a luce riflessa. DSLR Controller. Situazione di ripresa tipica: le funzioni di un normale software di gestione remota per PC replicate su uno smartphone Android. La funzione LiveView permette, tra le varie cose, di mettere a fuoco toccando le parti della scena interessate. Luxi. Grazie alla cupolina acquistabile separatamente l’App diventa un comodo esposimetro a luce incidente, calibrabile per misurazioni più accurate. DSLR Controller. Anche la fase di revisione comprende una buona anteprima del file Raw. 66 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA SOFTWARE ni scomode è davvero pratico, specialmente con quelle fotocamere che non dispongono di un collegamento Wi-Fi e che si possono controllare solo via USB. Il costo, poco più di 7 euro, è pienamente giustificato e lo sviluppatore prevede il rimborso nel caso l’App non funzioni correttamente sul nostro specifico smartphone. SCHEDA Piattaforma: Android Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=eu.chainfire.dslrcontroller&hl=en Prezzo: € 7,13 645 Pro L’approccio di 645 Pro Mk II è orientato ad una fotografia di certo nostalgica e dal sapore analogico, ma con un occhio rivolto alla qualità piuttosto che agli effetti tipici di Instagram e compagni. L’App vanta una buona simulazione delle vecchie pellicole, specialmente per quanto riguarda il contrasto, la saturazione e la resa tonale. Il sapore nostalgico è inoltre dato dai vari formati di ripresa (da cui il nome dell’App) come il mitico 6x7, il quadrato e addirittura il 6x17! La seconda versione si arricchisce rispetto alla prima di una serie di filtri davvero fotografici: ambra e azzurri, digradanti e ND. 645 Pro Mk II ha una disposizione dei comandi che simula molto da vicino una fotocamera Canon Eos: ghiere, pulsanti e icone. Nella versione precedente l’aspetto invece era piuttosto di una telemetro di pelle nera. Nel display, tra le varie informazioni, troviamo anche le coordinate GPS aggiornate in tempo reale. L’App vanta il blocco della messa a fuoco e della lettura esposimetrica, opzioni utili per il fotografo evoluto. Una opzione che aveva portato alla ribalta 645 Pro è la possibilità di salvare le immagini in formato Tiff che, a detta del 645 Pro La seconda versione di questa promettente App mantiene la scrittura in formato Tiff unita ad una serie di filtri che ricordano le gloriose pellicole del passato. produttore, viene prodotto partendo dal file Raw nativo dell’iPhone. Al momento Apple non permette l’accesso al file Raw nativo, ma poter disporre di un file Tiff senza le compressioni tipiche del Jpeg è comunque un notevole passo avanti. SCHEDA Piattaforma: iOS iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/645-promk-ii/id518235205?mt=8 Prezzo: € 3,59 Digital Negative Digital Negative è un’App fotografica che permette il salvataggio delle immagini in formato Dng, il Raw proposto da Adobe. I file ottenuti sono “quasi” un file Raw, dato che per via delle limitazioni imposte da Apple non è purtroppo quello originale nato durante lo scatto. In un confronto tra un normale Jpeg e il file Dng è risultato che Digital Negative produce un file Dng con un buon margine di manovra nell’esposizione e nella temperatura colore; possiamo gestire il recupero delle alte luci e delle ombre con risultati sicuramente superiori ad una elaborazione eseguita sul file Jpeg. 645 Pro Le opzioni di ritaglio si ricollegano a formati fotografici legati al medio formato. Digital Negative. La prerogativa di questa App è il salvataggio in formato Dng che, sebbene in questo caso non sia un file Raw al 100%, offre possibilità di sviluppo a posteriori di qualità maggiore rispetto ad un classico Jpeg. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 67 SOFTWARE LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA ne. Gli sviluppatori non solo hanno reso possibile usare il telefono come scatto remoto, ma hanno arricchito l’App di molteplici funzioni per far scattare la fotocamera in base a numerosi parametri: posizione GPS (quando in movimento, uno scatto ogni x metri), in base al numero di volti (rilevati dalla fotocamera del dispositivo), in base al suono, al mo- Digital Negative. La fase di editing contiene una serie di strumenti standard. Il resto dell’App comprende un buon set di opzioni per la ripresa come la gestione separata del bilanciamento del bianco, del fuoco e dell’esposizione, con relativi blocchi. In fase di revisione immagini possiamo intervenire con uno sviluppo personalizzato dei file Dng e Tiff / Jpeg, grazie all’editor interno; le opzioni sono molto simili a quelle di un Raw converter tradizionale: temperatura colore, recupero delle alte luci, gamma, vividezza, riduzione del rumore e altre ancora. La condivisione, oltre a Facebook e Twitter, comprende anche Dropbox; quest’ultima opzione è comoda per esportare i file Dng poiché questi non sono salvati nella libreria tradizionale, ma in quella dedicata del programma. SCHEDA Piattaforma: Android, iOS Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.triggertrap&hl=en iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/triggertrap/ id517679831?mt=8 Prezzo: gratis Triggertrap. Le numerose possibilità di questa App per far scattare in remoto una reflex. SCHEDA Piattaforma: iOS iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/digitalnegative/id611671020?mt=8 prezzo: € 2,69 Triggertrap L’unione delle potenzialità di uno smartphone con la nostra reflex porta a diverse soluzioni interessanti e tra queste è da segnalare senza ombra di dubbio TriggerTrap, fantastica App per far scattare la fotocamera dallo smartpho68 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO vimento, Time Lapse normali e a velocità variabile, Bulb Ramping Time Lapse (per alba e tramonto), HDR combinato con Time Lapse, Star Trail (le scie lasciate dalle stelle), HDR, gestione remota via Wi-Fi. Il sistema funziona grazie ad un cavo venduto a parte che permette il corretto funzionamento elettrico tra il telefono e la fotocamera; il connettore si attacca alla presa cuffie del telefono ed è composto da due sezioni: la prima per convertire il segnale audio di gestione in un contatto elettrico tradizionale, e di una seconda parte, assai semplice, con il connettore corretto per la nostra fotocamera. È inutile provare a fare collegamenti casalinghi: non funzionano, è veramente necessario acquistare il cavo dedicato, detto Dongle, per il corretto funzionamento. Un investimento che, nelle mani di un fotografo creativo, può essere molto produttivo. Triggertrap. Un esempio delle raffinate impostazioni di gestione remota: un Time Lapse con accelerazione del tempo programmabile. L’EDITING CLASSICO Filterstorm Per un editor classico su smartphone possiamo rivolgerci a Filterstorm Neue; la sua ispirazione tradizionale è utile quando dobbiamo regolare un’immagine usando gli strumenti classici e le tecniche tipiche di programmi come Photoshop (versione desktop). Con una grafica piacevolmente minimalista, abbiamo a disposizione gli strumenti più comuni disposti in un brillante menu verticale; l’elenco è ben nutrito: conversione in bianconero con gestione dei tre canali RGB, sfocatura, luminosità e contrasto, timbro clone, curve, luminanza, tonalità, livelli (intesi come Level), saturazione, recupero ombre e luci, maschera di contrasto, riduzione del disturbo, temperatura colore, casella di testo (con una ricca collezione di font decenti), mappa toni, sovrapposizione di altre immagini. Abbiamo poi strumenti per la gestione del ritaglio e delle inclinazioni e una piccola collezione di effetti. Il bello è che LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA SOFTWARE ogni regolazione ha la propria maschera di livello, quindi possiamo applicarla localmente invece che su tutta l’immagine. Non vi basta ancora? Ogni regolazione ha i metodi di fusione dei livelli come sovrapposizione, schermo, moltiplica, dividi e così via. E se vi siete persi nella miriade di regolazioni potete sempre usare il menu ”Storico” per vedere i passaggi fatti, un’opzione epica su smartphone. Se abbiamo salvato file Raw nel nostro dispositivo possiamo lavorarli attivando l’opzione di elaborazione DCRaw, i tempi saranno più lenti, ma avremo un’opportunità senza pari in punta di dita. Per gli amanti dei metadati c’è una ghiotta sezione dove inserire tutte le informazioni IPTC. L’esportazione delle immagini finite comprende tutte quelle offerte dal sistema operativo e dalle App installate sul nostro dispositivo. È un’App che ha un prezzo più elevato della media, poco meno di 4 euro, ma che non prevede acquisti successivi per espansioni. La quantità di funzioni è impressionante e la loro semplicità un invito ad usarlo come un (vero) Photoshop tascabile. SCHEDA plicità l’App permette di arrivare facilmente ad un buon risultato, magari non così eclatante come con le altre App, ma di sicuro degno di una pubblicazione su di un social network. PS Express segue la filosofia “In App Purchase” cioè l’acquisto di funzioni accessorie direttamente dall’App in uso. L’utente quindi può aggiungere a piacere filtri come la riduzione del rumore o nuove cornici con le quali arricchire le immagini. L’App è connessa ai principali social network, incluso il servizio Adobe Revel, col quale possiamo sincronizzare i nostri dispositivi mobili e computer e ritrovare le stesse immagini, un cloud, insomma. SCHEDA Piattaforma: Android, iOS + Windows phone Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.adobe.psmobile&hl=en iTunes: https://itunes.apple.com/en/app/adobephotoshop-express/id331975235?mt=8 Prezzo: gratis Piattaforma: iOS iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/filterstormneue/id728479183?mt=8 Prezzo: € 3,59 Filterstorm. Un’App che può tranquillamente competere con Photoshop Touch e vincere: offre regolazioni tradizionali, funziona su tutti i dispositivi e, non per ultimo, è bella. Photoshop Express Adobe fornisce diverse App per il mobile. La più semplice e immediata è Photoshop Express. Si tratta di una App composta da diversi strumenti per correggere e ottimizzare le immagini scattate. Gli strumenti sono quelli basilari per una normale correzione delle immagini: regolazioni generali per l’esposizione, ritaglio, colore e un discreto numero di cornici da applicare alle foto. Nella sua sem- VSCO Cam L’App VSCO Cam fa parte di un mondo che comprende un sito web, un social network e anche una serie di preset per Lightroom per scattare immagini con atmosfere modificate. Siamo sempre sulla falsa riga di Instagram, ma con un approccio più sofisticato. VSCO Cam è difatti un’App che abbandona la sensazione tattile di una vecchia fotocamera e sposa le nuove linee stilistiche di iOS 7: aspetto grafico minimalista, essenziale. Sono disponibili diversi sviluppi delle im- Photoshop Express. La struttura degli strumenti è assolutamente in linea con le altre App: filtri, ritaglio, regolazioni, occhi rossi e cornici. Le regolazioni avvengono tramite cursori su una discreta quantità di parametri. Filterstorm. Maschere di livello per ogni effetto con una grafica esemplare: ogni funzione si capisce al volo. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 69 SOFTWARE LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA VSCO Cam. La grafica è minimalista in linea con lo stile di iOS 7. magini riprese per dare alla ripresa normale un sapore più ricercato. Le impostazioni di sviluppo sono identificate da combinazioni di lettere e numeri, per esempio B5, LV1... Oltre all’App troviamo anche il sito di supporto, con una disposizione già vista con successo in Pinterest e 500px: grandi icone quadrate delle proprie foto con scorrimento verticale. Il mondo di VSCO si presenta con video di presentazione davvero accattivanti, dal sapore contemporaneo e con basi musicali coinvolgenti. Sul sito troveremo altri due strumenti legati al mondo VSCO: un’utility per configurare le scorciatoie da tastiera per Lightroom e una serie di preset per i più importanti programmi di editing (Photoshop, Lightroom, Aperture e Adobe Camera Raw). Il costo è esorbitante: 119 dollari per una collezione di impostazioni di Lightroom, per simulare in pratica sui nostri file Raw gli effetti che l’App applica alle foto scattate col nostro smartphone. Snapseed Snapseed è un potente editor di immagini per iOS e Android. È l’unica App degna di nota a supportare lo sviluppo dei file Raw, una notevole opportunità per i fotografi e per tutti gli appassionati che non si accontentano dei risultati forniti dai file Jpeg; ovviamente per file Raw si intende quelli importati nel dispositivo, non quelli prodotti dalla fotocamera interna; è una realtà che è comunque plausibile grazie al Camera Connection Kit che permette il download dei file Jpeg e Raw dalla fotocamera. Snapseed nasce dalla software house Nik Software, nota produttrice di programmi e plug-in di successo come Silver Efex e della tecnologia U-Point. All’interno di Snapseed troveremo gli strumenti utili per correggere e migliorare le nostre immagini. Sicuramente di Snapseed si apprezza la facilità di gestione dei comandi: niente cursori ma tanto spazio alle dita e ai gesti. Di Snapseed piace molto l’applicazione del filtro Chiarezza/Clarity, qui chiamato Struttura, dove la resa dell’immagine è piacevole senza la comparsa di fastidiosi aloni o macchie anomale nell’incarnato; insomma senza il rischio di sembrare ultra-ottantenni a trent’anni. La gestione in punta di dita di alcune regolazioni è notevole, grazie proprio alla tecnologia U-Point che automaticamente riconosce i limiti nelle aree di intervento. Per esempio 70 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO se vogliamo schiarire o scurire un cielo basterà toccare il blu e il programma sarà in grado di riconoscere da solo fino a dove si estende quella tinta, senza la necessità di creare selezioni. Con pochi altri tocchi potremo modificare quell’area a piacimento. È una delle poche App che sfrutta appieno il mondo Touch. SCHEDA Piattaforma: Android, iOS Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.niksoftware.snapseed&hl=en iTunes: https://itunes.apple.com/EN/app/snapseed/ id439438619?mt=8 Prezzo: gratis SCHEDA Piattaforma: Android, iOS Google Play: https://play.google.com/store/ apps/details?id=com.vsco.cam&referrer=utm_ source%3Dcorporate%26utm_medium%3Dcorpweb iTunes: https://itunes.apple.com/us/app/vsco-cam/ id588013838?mt=8 Prezzo: gratis Snapseed. Le opzioni di lavorazione sono raccolte per temi. Ogni regolazione gioca sul movimento delle dita: in verticale per selezionare il metodo e in orizzontale per applicarlo in progressione. Snapseed. Un editor con una marcia in più: il controllo locale delle immagini, senza necessità di scontorni grazie al riconoscimento automatico dei bordi. Aviary Aviary è un editor avanzato di immagini per iOS e Android. È dotato di un buon numero di regolazioni base, ma il suo pregio è nell’acquisto a posteriori (In App Purchase) di filtri ed effetti. Per una buona dotazione generale, nonostante il costo di € 1,79 a singolo pacchetto extra, si finisce per pagare quest’App “gratuita” attorno ai 40 euro. È vero comunque che i pacchetti a pagamento sono di buona qualità, raramente pacchiani. La qualità e la ricercatezza dei filtri aggiuntivi è decisamente superiore alle altre App presen- LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA SOFTWARE Aviary. Panoramica delle funzioni di editing. Le potenzialità di Aviary si possono integrare in altre App e siti web personali grazie all’SDK reso disponibile dagli sviluppatori. ti sul mercato, ma prima di lanciarsi in un forsennato acquisto di pacchetti extra è meglio controllare quelli che realmente ci interessano. SCHEDA Piattaforma: Android, iOS, Windows Phone Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.aviary.android.feather iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/photoeditor-by-aviary/id527445936?mt=8 Windows Phone: http://www.windowsphone.com/ it-ch/store/app/photo-editor-by-aviary/a0bf7dd821c5-4e45-ac7c-941912c4dfd5 Prezzo: gratis network; quindi oltre a scattare possiamo ricercare amici e hashtag, osservare le attività delle persone che seguiamo e gestire il nostro profilo. Instagram, tra le altre cose, ha portato alla ribalta il concetto di hashtag, normalmente riservato allo stretto mondo informatico; si tratta di etichette virtuali, metadati, che permettono la catalogazione e la ricerca delle immagini da parte degli utenti. La sezione fotografica si compone del modulo di scatto classico e quello di editing; quest’ultimo offre quattro sezioni: ritaglio, cornici, vignettatura e regolazione esposizione che seguono lo EDITING RAPIDO Instagram Instagram ha portato ai massimi livelli il mondo della fotografia Lo-Fi, quella basata su atmosfere evocative grazie a filtri che degradano “ad arte” le immagini riprese con gli smartphone. Oltre al social network di Instagram sono nate altre realtà che le gravitano attorno, come il social network Instagrammers, anche in versione italiana. La scelta di un filtro rispetto ad un altro è questione di gusto personale; spesso gli Instagrammers, cioè gli assidui utilizzatori di questa App, sposano in toto un effetto rispetto a tutti gli altri, producendo gallerie visibili sia sul social network stesso, che in altri come Facebook. L’App incorpora sia la sezione della fotocamera che la parte relativa al social Instagram. L’App fotografica acquistata da Facebook per una cifra astronomica. Qui la sezione dedicata lato social. Instagram. I filtri ormai diventati un classico e punto di riferimento per la concorrenza. stile dell’effetto che andremo ad applicare. La fase successiva serve per inserire le informazioni di ripresa, il luogo e le persone taggate, nonché la condivisione su altri social network come Facebook, Twitter, Flickr, Tumblr o Foursquare. Senza dimenticare gli hashtag. SCHEDA Piattaforma: Android, iOS, Windows Phone Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.instagram.android iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/instagram/ id389801252?mt=8 Windows Phone: http://www.windowsphone.com/ en-us/store/app/instagram-beta/3222a126-7f204273-ab4a-161120b21aea Prezzo: gratis Hipstamatic Hipstamatic è stata una delle prime App Lo-Fi di successo nel mondo degli smartphone. Oggi la troviamo in due versioni, quella classica e quella aggiornata alle linee guida di iOS 7, chiamata Oggl. La versione classica si basa sul concetto di miscelare pellicole e obiettivi virtuali per creare immagini dal forte sapore vintage. L’App contiene una serie base di effetti e permette inoltre di espandere il proprio corredo con acquisti successivi. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 71 SOFTWARE LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA La versione moderna di Hipstamatic si chiama OGGL, dove il lato social è molto più forte e la nuova grafica minimalista di iOS 7 è molto forte. La sensazione è di lavorare con una macchina economica vintage, grazie alla grafica che simula attrezzature d’altri tempi. La condivisione supporta i più diffusi social network: Facebook, Twitter, Flickr, Tumblr nonché il servizio di stampa delle foto direttamente dall’App. La versione più recente ha un aspetto molto distante da quella classica: aspetto minimalista con un grande spazio lasciato al lato social Oggl, tramite il quale possiamo metterci in contatto con altri appassionati di Oggl, commentare le foto e provare le combinazioni di pellicolelenti usate da altri. Oggl dispone di cinque preset di base, accuratamente scelti in base alle situazioni tipiche degli scatti occasionali: paesaggio, ritratto, vita notturna , tramonti e cibo. Nella fase di review possiamo variare le immagini combinando diverse accoppiate di pellicole (variazioni di contrasto, luminosità e tinta) con diversi obiettivi (con modifiche su vignettatura e sfocatura radiale). Oggl prevede l’accesso alla community attraverso un abbonamento mensile o annuale come già visto in altre realtà cloud; come bonus abbiamo l’accesso a tutta la collezione di pellicole e obiettivi Hipstamatic e alle loro nuove release mensili. SCHEDA HIPSTAMATIC OGGL Piattaforma: iOS, Windows Phone iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/ogglamazing-place-to-discover/id640339204?mt=8 Windows Phone: http://www.windowsphone.com/ en-us/store/app/hipstamatic-oggl/7e4e9622-6f644594-a921-72ff0930e572 Prezzo: gratis HIPSTAMATIC CLASSIC Piattaforma: iOS iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/hipstamatic/ id342115564?mt=8 Prezzo: gratis Hipstamatic. L’inconfondibile App dal sapore vintage, in cui gli effetti sono divisi tra obiettivi e pellicole. 72 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO Pixlr-o-matic. Una grafica molto ”tattile” per una generosa collezione di effetti retrò. Pixlr-o-matic Pixlr-o-matic è una piccola App di editing vintage molto ricca di effetti; si può iniziare a lavorare senza la necessità immediata di eseguire acquisti successivi per ampliare la nostra collezione di filtri. Sono presenti comunque pacchetti di variazioni aggiuntive al costo di 89 Pixlr-o-matic. Comoda la funzione di composizione casuale degli effetti. Le opzioni di condivisione sono quelle previste dal sistema operativo. centesimi l’uno; possiamo visualizzare un’anteprima dei filtri applicati su una delle nostre immagini prima dell’acquisto in modo da scegliere con sicurezza cosa aggiungere. Le procedure di modifica sono molto semplici, intuitive per chiunque: si scatta una foto o se ne carica una dalla libreria. LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA SOFTWARE L’applicazione delle modifiche avviene scegliendo gli effetti divisi in tre categorie: filtri, sovrapposizioni, cornici. Visto che ogni categoria ha almeno una ventina di preset, le combinazioni possibili sono davvero tante. Per sfruttare al meglio questa situazione abbiamo un pulsante “random” che sceglie casualmente le combinazioni dalle tre categorie. La condivisione è limitata ai social network previsti dal sistema operativo, di norma quindi Facebook e Twitter, oltre al salvataggio delle foto elaborate nella libreria e l’invio per email. SCHEDA Piattaforma: iOS, Windows Phone iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/photosynth/ id430065256?mt=8 Windows Phone: http://www.windowsphone.com/ en-us/store/app/photosynth/ef860a79-5f68-4ed6aa21-c038d1a55517 Prezzo: gratis SCHEDA Piattaforma: Android, iOS Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=pixlr.OMatic iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/pixlr-omatic/id450263811?mt=8 Prezzo: gratis Photosynth. La produzione di immagini panoramiche come parte di un vasto servizio gratuito offerto da Microsoft. PER LA FOTOGRAFIA PANORAMICA Photosynth Tra le varie App per la generazione di immagini panoramiche vale la pena evidenziare Photosynth, mirabile parto di Microsoft per il mondo mobile. Disponibile per iOS e Windows Phone permette la creazione semplificata di panoramiche sferiche. Il sito di supporto valorizza l’esperienza utente fornendo un piccolo social network di condivisione, aperto comunque verso gli altri social network come Twitter e Facebook. Rispetto all’App ufficiale di iOS, Photosynth offre la possibilità di riprendere sia la parte alta che bassa di una scena, creando di fatto un’esperienza molto più accattivante che la semplice panoramica cilindrica. La qualità generale delle immagini è buona ed inoltre il programma fa un buon lavoro per fondere le parti sovrapposte. Come per ogni altro programma del genere è importante ricordare che è la fotocamera a dover ruotare su stessa e non il fotografo. La fase della ripresa è gestita attraverso il giroscopio interno, in modo che il programma possa riconoscere la rotazione 360 Panorama Si tratta di una delle App più classiche per la realizzazione di panoramiche a 360° sferiche. Dispone di due modalità, classica e avanzata, la prima per panoramiche con un certo effetto pittorico e la seconda per quelle più accurate. La ripresa delle singole immagini si appoggia al giroscopio per facilitare la sovrapposizione delle immagini e per non dimenticare qualche angolo della scena. 360 Panorama prevede due visioni dell’immagine panoramica: sferica o stereografica. La prima è la consueta visione interattiva, con la quale l’utente può navigare nell’ambiente trascinando il dito sul display, oppure girando il telefono; la seconda è più conosciuta come visione “pianetino”, piacevole ed inusuale. La qualità delle panoramiche è discre- Photosynth. La creazione delle immagini panoramiche si basa sul giroscopio interno del dispositivo. del dispositivo e agevolare la ripresa. Il sito di Photosynth sta mostrando in questo periodo un nuovo modo di usare le immagini tradizionali, creando incredibili “percorsi” tridimensionali partendo da semplici scatti. Nonostante si tratti di percorsi virtuali legati alla sola sequenza di ripresa, l’effetto è molto intrigante. 360 Panorama. La fase di ripresa sfrutta il giroscopio per facilitare la sovrapposizione degli scatti conosciuta come vista a “pianetino”. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 73 SOFTWARE LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA a se stante, sta nel fatto che moltissime altre App possono inserire commenti allegando immagini. Saranno poi i “followers”, chi segue il nostro profilo, a giudicare e commentare. Fotograficamente Twitter dispone del 360 Panorama. La funzione Stereographic propone una visione della panoramica conosciuta come vista a “pianetino”. ta e migliora una volta eseguito l’upload sul sito di 360 Panorama dove le immagini sono raffinate e adattate al meglio. La condivisione su Facebook produce un post con l’immagine direttamente navigabile sia su computer fisso che su smartphone. Un bel 10 e lode quindi ai programmatori per essere riusciti a fornire una buona esperienza utente senza far scaricare App aggiuntive. Twitter. La sezione fotocamera dell’App di Twitter si appoggia a quella del sistema operativo, a favore della rapidità di ripresa. SCHEDA Piattaforma: Android, iOS lGoogle Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.occipital.panorama&hl=en liTunes: https://itunes.apple.com/it/app/360panorama/id377342622?mt=8 Prezzo: € 0,89 74 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO SCHEDA Piattaforma: Android, iOS, Windows Phone Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.twitter.android iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/twitter/ id333903271?mt=8 Windows Phone: http://www.windowsphone.com/ en-us/store/app/twitter/0b792c7c-14dc-df11a844-00237de2db9e Prezzo: gratis Facebook Facebook, che assieme a Twitter occupa un posto d’onore all’interno dei sistemi operativi mobili, dispone di una sezione dedicata all’acquisizione di immagini all’interno della propria App. Questa sezione sfrutta sicuramente la tecnologia di Instagram, che Facebook ha acquistato. La sezione fotografica, analogamente a quanto visto con Twitter, dispone di un set di funzioni base per dare un po’ di vivacità alle immagini scattate. La condivisione, ovviamente, è solo su Facebook con il vantaggio di poter taggare amici, luoghi, umore, scegliere gli album; opzioni che le altre applicazioni non possono offrire. Il potenziamento della parte fotografica ha permesso di “trattenere” gli utenti di Facebook all’interno dell’App stessa, senza dover passare ad altre App per postare immagini dal sapore più speziato. SCHEDA Piattaforma: Android, iOS, Windows Phone Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.facebook.katana iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/facebook/ id284882215?mt=8 Windows Phone: http://www.windowsphone.com/ en-us/store/app/facebook/f2250ef0-eb3d-4e3ead37-be42e0055786 Prezzo: gratis SOCIAL SHARING Twitter Il social network prevede di allegare foto, video, link, conversazioni nei propri commenti. Twitter è una parte fondamentale nella vita di milioni di persone, tanto da far parte, assieme a Facebook, delle funzionalità stesse del sistema operativo degli smartphone. Il valore di Twitter, non solo come App set “standard” di strumenti: filtri vintage, autoregolazione, crop, dunque una dotazione in linea con un uso rapido dell’App. Twitter. Appena dopo lo scatto possiamo intervenire per quanto riguarda i filtri creativi, la correzione automatica e il ritaglio. LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA SOFTWARE Facebook. L’acquisizione di Instagram ha portato a Facebook una sezione fotografica di qualità. Facebook. La ripresa direttamente dall’App permette di inserire tutta una serie di informazioni vitali per i post del social network. Flickr. L’App comprende filtri creativi in stile vintage, applicabili dopo lo scatto durante la fase di editing. Flickr L’App di Flickr porta su smartphone l’esperienza del social network. La sezione fotografica rispecchia il trend generale: scatto, modifica creativa, upload. La parte delle modifiche incorpora una serie di filtri vintage, un’autoregolazione, strumenti per il ritaglio e il raddrizzamento e una sezione avanzata per la regolazione dell’esposizione (finalmente con un istogramma come si deve!). La fase successiva richiede l’inserimento di tutti i metadati, chiamateli anche tag se volete, per una corretta pubblicazione sul social network. Flickr dispone di 1 terabyte (!) di spazio per ogni utente, una grande tentazione per caricare quante più foto possibile; grazie alle avanzate impostazioni di privacy possiamo utilizzare il social network come archivio personale, decidendo di volta in volta quale livello di visibilità debba avere ogni foto del nostro archivio. L’App prevede inoltre la condivisione verso altri social network come Facebook, Twitter e Tumblr. SCHEDA Piattaforma: Android, iOS, Windows Phone Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.yahoo.mobile.client.android.flickr Flickr. Per chi vuole un piccolo controllo tecnico sulle immagini esiste una sezione con strumenti classici di regolazione. iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/flickr/ id328407587 Windows Phone: http://www.windowsphone.com/ it-it/store/app/flickr/2e49fb07-592b-e011-854c00237de2db9e?type=phoneapp&id=2e49fb07592b-e011-854c-00237de2db9e Prezzo: gratis GRAFICA E COMPOSIZIONE Insta-collage Insta-collage è una piacevole App di composizione immagini, corredata di una generosa libreria di composizioni, filtri, effetti e accessori anche nella versione gratuita. Ovviamente la versione a pagamento comprende qualcosa in più: composizioni più fantasiose, filtri più vari, insomma quel qualcosa di più che farà la differenza nel produrre piacevoli composizioni. Insta-Collage è di certo un’App che non annoia, grazie alla sua varietà di proposte. Come per ogni altra App abbiamo un laPROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 75 SOFTWARE LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA to dedicato ai social network: Facebook, Instagram, Twitter, Flickr. SCHEDA Piattaforma: Android, iOS Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.photos.instacollage.pro&hl=en iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/ instacollage-pro-pic-frame/id530957474?mt=8 Prezzo: gratis Insta-collage. Le griglie di composizione sono più di 200, e ce ne sono per tutti i gusti: dal geometrico al fantasioso. Diptic È un’App a pagamento che incorpora un grande set di lay-out e opzioni; ovviamente non manca la parte dello Store per aumentare ulteriormente le potenzialità di questa ricca App. Vi sono centinaia di grafiche, da quelle puramente geometriche fino a quelle più fantasiose. È comoda, oltre il prevedibile, la funzione di caricamento casuale delle immagini all’interno della composizione. Le molteplici sezioni di editing permettono di controllare la natura e la posizione dei bordi tra le immagini, il colore, la texture, nonché l’inserimento di un testo con ombreggiature, colore e font personalizzabili a piacere. Diptic. La personalizzazione delle composizioni è elevata, tanto da comprendere tra le molteplici opzioni anche la stessa gestione delle righe di divisione. La condivisione permette, tra le consuete opzioni, l’invio di una cartolina postale e l’invio dell’immagine ad altre App presenti sul dispositivo. SCHEDA Piattaforma: Android, iOS, Windows Phone Google Play: https://play.google.com/store/apps/ details?id=com.peaksystems.diptic&hl=en iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/diptic/ id377989827?mt=8 Windows Phone: http://www.windowsphone.com/ en-us/store/app/diptic/034ac129-7e0d-4d918ab2-00cbe754f295 Prezzo: € 0,89, gratis per Windows Phone Insta-collage. Ogni immagine della composizione ha i suoi controlli personali: cornici, effetti, testi, adesivi. Diptic. Famosa App di composizione immagine, nonché sponsor di concorsi fotografici, dispone di un elevato numero di composizioni, espandibili ulteriormente attraverso il loro store. 76 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO Over È un editor che si concentra su due campi: testo e grafica. I font inclusi e quelli proposti come acquisti separati sono molto accattivanti; la gestione è quanto di più rapido e semplice si possa reperire: font e colore in prima battuta (con un color picker che facilita la scelta cromatica ed evita le banalità) e dimensione con riposizionamento via gesture. La grafica aggiuntiva di base è carina ma limitata; tramite la registrazione di un ac- LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA SOFTWARE la nostra faccia. L’App infatti usa un sistema di riconoscimento biometrico per identificare il nostro volto e usarlo come chiave per aprire la cassaforte; nel caso volessimo aumentare il livello di sicurezza possiamo attivare la modalità “Live” la quale richiede di chiudere gli occhi ripetutamente, nel caso qualcuno tentasse di usare una fotografia per tentare di sbloccare il sistema. Sono previsti altri metodi di blocco, come la composizione di un disegno e una serie di domande di sicurezza nel caso i metodi di sblocco non funzionassero a dovere. A prova della sicurezza del sistema è prevista una soluzione “machiavellica” per proteggere ulteriormente i nostri dati: dopo un certo numero di tentativi falliti l’App può procedere a cancellare il contenuto protetto. Ovviamente è meglio avere un back-up altrove dei nostri dati. Over. Un’App di composizione raffinata sia nei font proposti, che negli elementi grafici da aggiungere alle nostre foto. count possiamo avere, a pagamento per ogni pacchetto, molti set di immagini con cui popolare le nostre immagini. La qualità globale è elevata e merita una segnalazione un brillante stratagemma per sfruttare al massimo l’App: un link al profilo Instagram di Over stessa dove sono mostrate le composizioni migliori degli utenti, una ricca fonte di suggerimenti per creare immagini e stupire gli amici. SCHEDA FaceCrypt Vault. Il proprio viso come password per un archivio protetto. È possibile configurare l’App per aggirare i tentativi di ingresso illecito tramite una fotografia. SCHEDA Piattaforma: iOS iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/over/ id535811906?mt=8 Prezzo: € 1,79 LA PROTEZIONE DEI DATI FaceCrypt Vault I nostri dispositivi contengono sempre di più informazioni riservate: foto, video e, a quanto pare, anche informazioni bancarie in chiaro come PIN e credenziali di accesso. Un furto o un uso malintenzionato da parte di estranei può rivelarsi disastroso quando queste informazioni delicate sono compromesse. Un metodo per mettere al sicuro le nostre informazioni più private è quello proposto da FaceCrypt Vault, una sorta FaceCrypt Vault. L’organizzazione della cassaforte è divisa per temi: password, carte di credito e credenziali, documento, foto/video, note. di cassaforte destinata a contenere foto, video, note, documenti e altri dati sensibili; il metodo di protezione è notevole: Piattaforma: iOS iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/facesryptfree-password-keeper/id727593178?mt=8 3178?mt 8 Prezzo: gratis Foto-segrete-kyms-free Un metodo pratico per nascondere le nostre informazioni è quello di camuffarle dietro ad un’App, magari banale: Fotosegrete-kyms-free lo fa grazie all’espediente di una calcolatrice, di certo una delle App più basilari (e quindi non oggetto di curiosità) sul nostro smartphone. Il trucco sta nell’inserire un numero a nostra scelta per sbloccare la facciata di copertura e accedere ai dati nascosti. L’App permette l’accesso a numerosi fonti per creare i nostri archivi segreti; si parte dai contenuti all’interno del nostro telefono (fotocamera o libreria foto) e si prosegue con le foto su Facebook, nostre o dei nostri amici; le strade per inserire i contenuti continuano con il collegamento ad iTunes o via Wi-Fi con un PC grazie ad un browser o un software Ftp. Possiamo inoltre aggiungere contenuti dal web tramite il piccolo web browser integrato nell’App; di questa ultima opzione si apprezza la possibilità di far apparire il nostro iOS device come un computer con diversi browser (Explorer, Firefox, Safari) utili per quei siti che forniscoPROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 77 SOFTWARE LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA no contenuti differenti in base al tipo di dispositivo che si connette. che con la gestione multi-touch diventano molto facili da posizionare. L’App comprende nove filtri, tendenti quasi tutti al giallino, per aumentare l’effetto atmosfera nella foto finale. Un piccolo pannello racchiude alcuni comandi basilari per modificare l’esposizione e la vignettatura. La condivisione prevede solo quelle attive di default sul nostro telefono, manca quindi Instagram. Durante la ripresa con la fotocamera interna possiamo attivare il formato quadrato e la griglia, nonché i filtri colorati. SCHEDA Piattaforma: iOS iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/fotosegrete-kyms-free-crea/id471303390?mt=8 Prezzo: gratis Foto-segrete-kymsfree. L’innocua grafica di una calcolatrice nasconde una cassaforte. Basta impostare un numero di sicurezza e premere il tasto uguale per aprire. SCHEDA Piattaforma: iOS iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/ tiltshiftgen2/id706765970?mt=88 Prezzo: € 0,89 Tiltshiftgen2. L’applicazione della sfocatura segue le tradizionali modalità delle ottiche Tilt-Shift; la gestione è attraverso il tocco, facile e rapida. Fisheye L’ottica degli smartphone è quasi sempre fissa e possiamo variare il campo inquadrato solo grazie allo zoom digitale o ad aggiuntivi ottici; questi ultimi, oltre ai loro pregi, hanno un paio di difetti: costano e spesso obbligano a rimuovere la nostra, amatissima, cover. Un approccio differente è quello proposto da Fisheye, App che simula la prospettiva (confusa spesso col termine distorsione) tipica delle ottiche Fisheye. Il trucco si basa solo su di una deformazione geometrica dell’immagine normale, ma l’effetto può essere soddisfacente. Di certo non arriveremo mai ai 180° di angolo di campo sulla diagonale, ma la sensazione è comunque gradevole. L’App, come consueto, integra una serie di filtri base con i quali creare atmosfere direttamente in fase di ripresa, e un’al- Foto-segrete-kyms-free. L’archivio segreto è diviso in piccole sezioni che possono contenere foto, video, note. L’App è ben strutturata per l’ingresso dei dati da nascondere: via iTunes, Ftp, Wi-Fi, web. LE DEFORMAZIONI Tiltshiftgen2 Le atmosfere tipiche delle ottiche TiltShift sono facilmente replicabili via software; una delle App più facili e complete è senza dubbio TiltShiftGen2 di recente aggiornata alle linee guida di iOS7. 78 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO Tiltshiftgen2. La sezione degli effetti è la parte più debole: i filtri sono bruttini e tutti tendenti ad un giallo poco piacevole. L’App è mirabilmente realizzata: facile, intuitiva e completa. Possiamo scattare e applicare gli effetti, oppure reperire dalla libreria le immagini da modificare. Le modalità di trasformazione prevedono la sfocatura tonda, ellittica e lineare, Fisheye. L’App è di facile utilizzo e i filtri creativi integrati, sia standard che a pagamento, sono di buona qualità. LE PIÙ INTERESSANTI APPLICAZIONI PER LA FOTOGRAFIA SOFTWARE tra serie a pagamento con filtri, effetti, tipi di lenti. Gli effetti si possono applicare anche a foto già presenti in libreria e ogni risultato può essere salvato sia localmente che condiviso on-line. SCHEDA Piattaforma: iOS iTunes: https://itunes.apple.com/it/app/fisheyefisheye-camera-old/id569723994?mt=8 4?mt=8 Prezzo: gratis CONCORSI ED EVENTI Mobilephotoawards.com La fotografia mobile si è evoluta partendo da una mera funzione accessoria del telefono (ante-smartphone) fino a diventare forma espressiva di massa. Per dare più risalto a questa forma di creatività che nasce dall’avere sempre con noi una fotocamera, sono nati diversi concorsi. Tra questi è famoso mobilephotoawards. com che dal 2011 ha distribuito qualcosa come venticinquemila dollari in premi. Il concorso ha venti categorie e ogni foto può essere inserita al massimo in tre categorie. Il costo di ogni foto proposta è di venticinque dollari. I temi sono: architettura e design, bianconero, digital fine-art e illustrazione, food, paesaggio, natura, composizioni con Diptic App, macro e dettagli ripresi con OlloClip, people, artisti in azione, foto gior- Mobilephotoawards.com. Sito dedicato ai concorsi fotografici realizzati tramite smartphone. nalismo, ritratto, l’oscurità, foto di viaggio attraverso il social network Trover, still life, street photography, mezzi di trasporto, paesaggi d’acqua, effetti speciali. Il primo premio è di tremila dollari, il secondo di cinquecento dollari, esistono poi altri premi di categoria e premi speciali. Il sito mostra alcune delle immagini vincitrici delle scorse edizioni, ma manca una struttura più organizzata nel mostrare i lavori. Ippawards.com Ippawards è un concorso fotografico per possessori di dispositivi Apple: iPhone, iPad o iPod con fotocamera. I premi sono tre iPad Air da 16 GB, sedici lingotti d’oro, certificati di categoria, menzioni d’onore. Il sito di riferimento è mirabilmente costruito, piacevole alla vista e ricco di contenuti. La sezione che raccoglie i lavori dal 2008 in poi è una vera miniera di belle immagini alle quali ispirarsi e perché no, provare un po’ di invidia. Le categorie proposte sono: animali, architettura, bambini, fiori, cibo, paesaggio, stili di vita, natura, notizie-eventi, persone, stagioni, tramonti, viaggio, alberi e “gli altri”. Le raccolte di ogni concorso annuale sono disponibili sull’iBookstore al prezzo simbolico di 49 centesimi. affiliate, quella italiana è instagramersitalia.it. La community mette in comunicazione tutti gli appassionati italiani di Instagram, favorendo contest ed incontri, definiti come instameet e instwalk. L’intenzione è di far conoscere di persona, buona idea, gli utilizzatori di Instagram e di migliorarne le abilità grazie al confronto e ai concorsi a tema. Il sito offre una pagina di confronto chiamata Challenge, dove sono proposti vari temi; per partecipare basta scattare l’immagine a tema e aggiungere uno specifico hashtag, col quale poi le immagini saranno selezionate dalle varie giurie competenti. I premi sono molto vari, in base a chi del gruppo ha proposto il contest; in ogni caso, visto il sapore “social” di tutta l’iniziativa, si percepisce con piacere il sentimento “l’importante è partecipare”. nationalgeographic.com/nokia National Geographic e Nokia hanno proposto un contest internazionale di fotografia di viaggio. Il concorso è ormai concluso ma alla pagina www.nationalgeographic.com/nokia/competition. html sono mostrati i lavori dei vincitori e degli altri trentacinque partecipanti selezionati per la fase finale. instagramersitalia.it Esiste una community internazionale di appassionati di Instagram, instagramers.com; in ogni paese si sono sviluppate community nazionali instagramersitalia.it. L’attivo sito italiano degli appassionati di Instagram. Nationalgeographic.com. Stephen Alvarez alla scoperta dell’America sudoccidentale con uno smartphone Nokia. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 79 intervista a Dan Lum (Dudelum) In passato ho usato una reflex Canon Eos a pellicola accoppiata all’obiettivo zoom del kit, ma non è stata una cosa seria; il mio vero ingresso nella fotografia è stato quando ho iniziato ad usare la reflex digitale Eos 30D. Oggi le foto che scatto con lo smartphone le pubblico su Instagram, mentre per quelle che faccio con fotocamere Micro Quattro Terzi e con reflex Full Frame preferisco Tumblr: da lì le carico in push su Twitter, Facebook e Flickr. Ho 27.000 “followers” su Instagram e qualcuno meno su Tumblr, Twitter e Facebook. Per il mio flusso di lavoro con il mobile uso una combinazione di Snapseed e varie applicazioni per la gestione dei filtri: Vsco Cam, Afterlight e Picfx. Tutti gli scatti sono modificati su iPhone o iPad. Per il mio lavoro in Raw uso invece Lightroom ed i pre-set di Vsco Film. Fotografando con lo smartphone apprezzo particolarmente la vasta gamma di applicazioni che estendono e scatenano la mia visione creativa ma, ancora più importante, “la migliore fotocamera è quella che è con te”. Anche se a volte lo smartphone è troppo semplificato, è però così semplice e veloce da usare che consente di catturare un grande numero di momenti. Insieme ad Instagram, l’iPhone mi ha fatto riscoprire la passione per la fotografia. Certo mi piacerebbero dei progressi nella tecnologia delle ottiche montate sugli smartphone; l’iPhone 5s mostra un notevole miglioramento nelle situazioni di scarsa luminosità rispetto all’iPhone 5, che invece è ottimo per la fotografia in movimento. Il mio stile di ripresa è influenzato dall’interesse per i viaggi, il design e l’architettura, ma indipendentemente dal soggetto è uno stile di ripresa e di editing molto pulito. Osservo con attenzione quanto viene pubblicato su Instagram, dove vi sono molti fotografi di talento, mentre nella fotografia di paesaggio la mia fonte di ispirazione è Ansel Adams. 80 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO www.instagram.com/dudelum www.dudelum.tumblr.com www.twitter.com/dudelum www.danlum.com www.facebook.com/DanLumPhotography DAN LUM (DUDELUM) INTERVISTA A PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 81 intervista a Daniel Filipe Fonseca www.danielff.com www.facebook.com/danielff.photography www.instagram.com/danielff76 Mi accorgo che per fotografare uso ogni giorno di più il mio iPhone; ho iniziato con l’iPhone 4 e poi mi sono spostato sull’iPhone 5. Attualmente sto iniziando ad usare il 5s, ma non l’ho ancora provato abbastanza per darne un giudizio oggettivo. Eppure ho una reflex digitale, la Nikon D90, e sul mio sito è possibile vederne i risultati: sono essenzialmente fotografie di viaggio; alla fotografia digitale sono passato più di dieci anni fa e non tornerei più alle fotocamere a pellicola. Il mio stile di ripresa è differente a seconda dello strumento che uso: con l’iPhone scatto in bianconero ad alto contrasto ispirandomi a Koci Hernandez, un grande iphoneografo e fotogiornalista, oltre naturalmente a Sebastião Salgado, uno dei migliori fotografi in assoluto. Quando uso la reflex mi dedico essenzialmente alla fotografia di viaggio ed il mio riferimento è Steve McCurry; cerco i luoghi, ma anche le persone che in quei luoghi vivono. Un altro genere di immagini è quello dell’elaborazione: un forte editing introduce un’evidente artificialità, ma in questo modo riesco ad andare oltre la fotografia e lo faccio seguendo l’istinto. Per fotografare generalmente utilizzo l’App nativa della fotocamera perché è molto comoda; per elaborare l’immagine uso prevalentemente “Camera+”. Questa App mi piace molto perché mi permette di sovrapporre più filtri e nella nuova versione è ancora più facile da usare. Per alcune immagini preferisco App differenti, più specifiche per l’elaborazione che intendo fare: ad esempio, per la profondità di campo uso Bokeh Lens, e per determinati effetti Distressed Fx, che ritengo particolarmente interessante. In caso di immagini scattate con l’iPhone, eseguo ogni fase dell’editing e la condivisione all’interno dell’ smartphone; da questo punto di vista si può dire che sono un “purista” dell’iphoneografia. Della fotografia con lo smartphone apprezzo la disponibilità di molte App di editing, che sono veramente facili da gestire e che mi permettono di ottenere risultati sorprendenti con poche e sempli82 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO ci operazioni, niente a che spartire con la complicazione di Photoshop! Molto facile è anche condividere le immagini con gli amici e il mondo intero tramite una semplice e-mail, o pubblicandole sui social network. Mi piace anche poter abbinare all’immagine le coordinate Gps Certo i progressi fatti dall’iPhone sono sorprendenti, tanto che basterebbero solo pochi miglioramenti: vorrei prestazioni migliori in situazioni di luce scarsa e uno zoom ottico, ma senza che crescano le dimensioni dell’attuale obiettivo. Mi rendo conto che è una bella sfida, ma penso che alla fine ci arriveremo. Per la pubblicazione sui social network uso Instagram perché mi permette di condividere contemporaneamente su Instagram, Flickr, Twitter e sulla mia pagina fotografica di Facebook; quando ho un po’ di tempo inserisco le immagini anche all’interno del mio sito Web; non ho alcuna azione automatica e dunque devo provvedere manualmente. iiDati di scatto: f/2,8 ISO 80. App Camera+ 3.0.2. iPhone 4 DANIEL FILIPE FONSECA INTERVISTA A iiDati di scatto: f/2,8 ISO 80. App Camera+ 3.0.2. iPhone 4 iiDati di scatto: f/2,8 ISO 80. App Camera+ 3.0.2. iPhone 4 iiDati di scatto: f/2,8 ISO 80. App Camera+ 3.0.2. iPhone 4 iiDati di scatto: 1/3800s a f/2,8 ISO 80. Photoshop CS5. iPhone 4 PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 83 intervista a Mariko Klug www.flickr.com/photos/marikoklug Il mio interesse è per la fotografia di paesaggio, di animali e di natura in generale. Fino a qualche tempo fa usavo una Canon Eos 500D, ma oggi la mia fotocamera è solo l’iPhone 4, sebbene mi stia aggiornando all’iPhone 5s; normalmente posto le mie foto su Flickr dove ho circa 350 “followers”. Da quando ho aderito alle comunità mobili Flickr e Facebook ho imparato molto. Ritengo che in rete vi siano tanti fotografi di qualità, come Chris Harland (aka Grangefirth) o Gianluca Ricoveri, solo per citarne alcuni. Il maggiore vantaggio della fotografia mobile è che la fotocamera è un telefono e quindi è sempre con me, oltre che di dimensioni minuscole; in questo modo riesco ad essere più pronto e non perdo mai le buona opportunità. Inoltre tutto il lavoro di editing può essere fatto sul telefono, quindi ovunque ed in qualunque momento: ci sono innumerevoli applicazioni per l’editing, non c’è alcun limite per la propria ispirazione. E possibile liberare la propria creatività! Di solito uso ProCamera o Hipstamatic per scattare ed ho circa 100 applicazioni fotografiche che uso a seconda di quello che voglio creare; le mie preferite sono di certo PhotoToaster, Camera+, PixlrExpress+, LensLight, Mextures, TouchRetouch, ImageBlender. È vero che la fotografia con lo smartphone ha delle limitazioni, ad esempio la bassa risoluzione e la mancanza di uno zoom ottico, ma si possono trovare aggiuntivi zoom, macro e grandangolari. E poi le fotocamere mobili stanno continuamente migliorando sotto tutti gli aspetti. 84 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO ii Dati di scatto: 1/540 a f/2,8 ISO 80. App PhotoToaster 5.5.1. iPhone 4 Hipstamatic. MARIKO K KLUG INTERVISTA A ii Dati di scatto: 1/480 a f/2,8 ISO 80. App PhotoToaster 5.5.1. iPhone 4. App PhotoToaster 5.5.1. App Camera+ 3.0.2, iPhone 4. ii Dati di scatto: 1/970 a f/2,8 ISO 80. App PhotoToaster 5.5.1. iPhone 4 Hipstamatic. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 85 Software Dalle fotocamere alle applicazioni Gli storici marchi che da sempre producono fotocamere e obiettivi si sono chiaramente accorti di come la fotografia si stia evolvendo e come le nuove tecnologie mobili siano una vera e propria risorsa per una nuova gestione delle immagini. Ecco allora un fiorire di applica- Nikon Wireless Mobile Utility La Mobile Utility costituisce il centro di controllo delle fotocamere Nikon per comunicare in Wi-Fi con i dispositivi supportati. È possibile impostare sulla fotocamera i parametri di scatto corretti controllando l’inquadratura in Live View sul dispositivo mobile e quindi scattare. Si possono anche esaminare le immagini riprese e scaricarle. Con la compatta Coolpix si può controllare in remoto anche lo zoom ottico. zioni che permettono di controllare gli apparecchi di ripresa nelle modalità più diverse. Le nuove tecnologie permettono anche di impiegare sia le fotocamere che gli smartphone per geo-localizzare gli scatti e per caricare le foto in archivi remoti, la cosiddetta “nuvola”. Vediamo Nikon Image Space Anche Nikon mette a disposizione dei propri utenti un servizio di salvataggio remoto degli scatti, si chiama Image Space. Qui è possibile collocare gli scatti preferiti, organizzarli e condividerli, privatamente o pubblicamente, geo-taggarli con i riferimenti del luogo di scatto sulla base dei dati Gps salvati al momento dello scatto. Ottima l’interfaccia utente, così come l’intuitività complessiva del sistema. 86 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO quindi cosa offrono attualmente gli store digitali più noti; per scaricare le applicazioni sarà sufficiente visitare i consueti riferimenti del mondo Apple (iTunes), Android (Google Play) e WindowsPhone (store su http://www.windowsphone.com). Canon CameraWindow Camera Window è un’utility che consente di scaricare sullo smartphone le immagini scattate con le fotocamere compatte di Canon che supportano il trasferimento WiFi. Una volta scaricate le foto possono chiaramente essere condivise nei modi preferiti, oltre ad essere “taggate” con i riferimenti del luogo di scatto mediante i dati Gps integrati all’interno degli Exif originari. Canon Eos Remote Eos Remote è l’applicazione di controllo remoto delle reflex di casa Canon. Consente il controllo e lo scatto della fotocamera impostando i parametri e la messa a fuoco tramite il dispositivo mobile. Eos Remote consente anche di esaminare le foto salvate sulle scheda di memoria e di trasferirle verso smartphone o tablet. Ottima la gestione dei programmi di scatto e dei punti di fuoco. DALLE FOTOCAMERE ALLE APPLICAZIONI SOFTWARE Canon Online Photo Album Per coloro i quali hanno sottoscritto un account gratuito presso il Canon Image Gateway questa App costituisce il ponte di comando. Consente di caricare immagini nel proprio spazio virtuale, di consultare gli scatti presenti e di organizzarli a piacere. Supportata ovviamente la condivisione dei contenuti e la loro protezione. Lo spazio personale a disposizione è attualmente pari a circa 10 Gigabyte. Canon Easy-PhotoPrint L’App nasce essenzialmente come un’utility di stampa semplificata che si interfaccia con le stampanti Pixma e Selphy. Oggi poi, con la crescente diffusione dei multifunzione, questa App consente anche di salvare una scansione direttamente sul proprio dispositivo mobile. Tutto in connessione wireless. Canon Pixma Printing Solutions Per coloro che non si accontentano di ciò che consente di fare la Canon Easy-PhotoPrint, questa nuova applicazione rende possibile opzioni di stampa avanzate per le stampanti Pixma. Anche questa applicazione consente la scansione dei documenti con i multifunzione e di salvarli sul dispositivo mobile. Fujifilm Camera Application e Photo Receiver Queste due semplici ed intuitive applicazioni di Fuji consentono di eseguire il trasferimento e la ricezione delle immagini dalle fotocamere della casa dotate di connessione Wi-Fi. È disponibile la funzione di geo-tagging per la localizzazione degli scatti. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 87 SOFTWARE DALLE FOTOCAMERE ALLE APPLICAZIONI Eye-Fi Anche le schede Eye-Fi permettono di operare in WiFi con le fotocamere che ne sono prive; l’applicazione di controllo consente di gestire la visione dei contenuti, lo scaricamento e la condivisione. Buona la grafica. Olympus Image Share L’applicazione è un po’ il factotum del flusso di lavoro con le fotocamere Olympus dotate di Wi-Fi. Consente di scattare con il supporto del Live View, organizzare gli scatti, condividerli, editarli sulla base dei noti Art Filter della casa, nonché di eseguire il geo-tagging. Tutto in una semplice e compatta App facile da installare grazie alla configurazione tramite QR-code. Leica C Image Shuttle Anche Leica ha realizzato una applicazione per controllare in remoto, da tablet o smartphone, lo scatto in Live View e la navigazione delle immagini scattate. L’interfaccia utente è ottima e supporta anche il flusso bidirezionale degli scatti, tra fotocamera e dispositivo mobile. 88 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO Sony PlayMemories Online PlayMemories Online è la risorsa per il salvataggio in cloud delle immagini riprese con strumenti mobili di casa Sony. Una volta caricati i file possono essere organizzati e condivisi fino ad un ingombro di 5 Gigabyte. Sony PlayMemories Mobile PlayMemories Mobile viene in aiuto nel momento in cui si vuole scattare con una fotocamera Sony dotata di WiFi: consente lo scatto remoto da uno smartphone Sony, il trasferimento delle immagini ed il controllo dei parametri di scatto. DALLE FOTOCAMERE ALLE APPLICAZIONI SOFTWARE Flucard Download Questa applicazione va citata soprattutto per l’accordo tra Flucard e Pentax; l’App supporta i nuovi modelli Pentax e le schede Flucard che trasformano la fotocamera in un dispositivo wireless e consentono quindi di scaricare i file salvati. Samsung Remote Viewfinder Come recita il nome stesso, questa App consente di inquadrare e gestire lo scatto con le fotocamere Samsung Wi-Fi. È possibile controllare in remoto tutti i parametri di scatto come risoluzione, zoom, autoscatto, flash ed altri ancora. Gli scatti possono essere lasciati sulla scheda della fotocamera, oppure trasferiti al dispositivo mobile. Samsung Smart Camera App Questa App riassume tre differenti applicazioni di Samsung: AutoShare, MobileLink e Remote Viewfinder. In questo caso oltre al controllo remoto l’App permette anche la condivisione e la gestione degli scatti in postproduzione. Panasonic Image App Image App gestisce lo scatto remoto delle fotocamere Lumix dotate di interfaccia WiFi. La configurazione è immediata con i dispositivi compatibili NFC, una tecnologia che richiede il semplice avvicinamento dei due dispositivi per l’impostazione dei parametri necessari alla comunicazione. Image App supporta sia la localizzazione che la condivisione delle immagini, come anche il trasferimento dei file al dispositivo mobile. Toshiba FlashAir È ottimo il supporto che viene garantito alle schede Toshiba Flash Air, dotate di tecnologia Wi-Fi. Permette di scaricare le immagini scattate con qualunque fotocamera che supporta queste schede, ed anche di pre-visualizzarle prima del download oltre che di condividerle in Rete. È di certo un grande passo in avanti nel rendere Wi-Fi anche le fotocamere che non integrano questa tecnologia. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 89 Software Editing realtime In queste pagine vediamo alcuni esempi di editing con Instagram realizzati da Silvia Primo. Amo le “cose precise” e le linee pulite. Malgrado questo ho scoperto come la fotografia, magari in editing con Instagram, mi lasci libera di trovare una sorta di ordine anche all’interno di situazioni di caos apparente. Mi piace scoprire come nei miei scatti ordine e caos si inseguano di continuo. Biblioteca Il Pertini La sera della notte bianca a Cinisello Balsamo la biblioteca Il Pertini offre ai visitatori una serie di laboratori e di eventi coinvolgenti anche per i più piccoli. L’edificio conserva in parte la sua struttura storica ed in parte è stato rinnovato con una ristrutturazione moderna, completamente illuminata anche durante le ore notturne. E la notte crea le condizioni migliori per apprezzare come l’illuminazione completi l’opera degli architetti. Volevo catturare anche le ali dell’edificio... peccato che Instagram ritagli tutto in forma quadrata! Comunque la funzione Lux ed il filtro Inkwell hanno dato spessore e contrasto a luci ed ombre. Ritaglio dell’immagine Filtro Inkwell L’immagine finale 90 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO L’immagine iniziale Funzione Lux Albero destrutturato Come tutti i Natale, da ormai un decennio realizzo questo “albero di Natale destrutturato” che tengo in casa o sul pianerottolo di fronte alla porta di ingresso! Gli spazi delle abitazioni odierne rendono ben poco probabile un abete secolare! Per realizzare il mio albero uso luci, palline e un capiente vaso di vetro un tempo pieno di dolcetti. Per questo scatto ho fatto in modo di collocarlo davanti ad una parete grigia in modo che la texture della luce, scomposta e riflessa dal vetro, mi facesse da sfondo. In questo mi ha aiutato il filtro Hefe e la sempre ottima funzione Lux. La rotazione dello scatto crea dinamismo ed è coerente con la “destrutturazione” subita dal mio albero di Natale. L’immagine iniziale L’immagine finale EDITING REALTIME SOFTWARE Tour Eiffel La vista dal basso della torre più famosa di Francia è un “must” per chiunque visiti Parigi. Quello che mi ha colpito della torre è sua la nervatura, che si proietta verso la sommità come una colonna vertebrale: è questa struttura che ho voluto esaltare, grazie all’inquadratura L’immagine iniziale ed alla tonalità seppia del filtro Earlybird. Lo stesso filtro è complice nell’esaltare le nubi. Ho poi scelto di limitare la nitidezza ad una parte dello scatto con l’effetto di Tilt & Shift della funzione di Instagram. La cornice che ricorda la Polaroid completa l’aspetto vintage dell’immagine. L’immagine finale Ritaglio dell’immagine Filtro Farl bird Tilt & Shift orizzontale Applicazione della cornice Ritaglia Ruota -25 gradi Filtro Hefe Funzione Lux. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 91 intervista a Lisa Waddell www.lisawaddell.net www.flickr.com/photos/lisamjw www.iphoneart.com/lisawaddell Quello che mi piace maggiormente dello smartphone è la sua portabilità e la facilità di utilizzo. E poi è sorprendente poter scattare, editare le immagini e pubblicarle tutto con un unico dispositivo! A mio parere lo smartphone è uno strumento fotografico perfetto. Indipendentemente dal soggetto che fotografo, il mio stile è minimalista. Sono fermamente convinta che “meno sia meglio”! L’immagine deve essere essenziale, non mi piace riempirla di contenuti. E non mi piace nemmeno stravolgerla con l’editing. Uso comunque diverse applicazioni e soprattutto AltPhoto che mi piace per la varietà dei filtri che offre. Un’altra delle mie App preferite è Lo-Mob. Se invece voglio aggiungere delle trame uso di solito Alayer o Mextures. Per l’editing in generale utilizzo Photogene2. Per l’archivio temporaneo delle foto uso un’applicazione chiamata PhotoVault, mentre per la memorizzazione permanente preferisco Flickr. In passato ho utilizzato fotocamere convenzionali, soprattutto compatte, ma negli ultimi due anni il mio strumento è diventato l’iPhone. Pubblico le mie immagini su Flickr, Mobitog.com, iPhoneArt. com e su Facebook. Ho anche un mio sito Web www.lisawaddell.net. 92 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO LISA WADDELL W DDELL INTERVISTA A WA PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 93 intervista a Carolyn Mara Borlenghi Facevo il liceo quando i miei genitori mi hanno regalato la prima reflex 35mm e da allora sono sempre stata una “ragazza Canon”. Poi ho frequentato la School of Visual Arts di New York ed ho usato per qualche tempo la Mamiya 645, ma anche la Rollei biottica 6x6 che mi piaceva moltissimo. Gli autori che preferisco sono Philip-Lorca diCorcia , Elinor Carucci, Francesca Woodman, e Andy Warhol. Negli ultimi anni, il mio amore per la fotografia si è spostato nella direzione della cosiddetta iPhoneography; l’iPhone è lo strumento ideale per cogliere l’attimo e mi piace averlo sempre con me tenendolo nella borsa o nella tasca posteriore dei pantaloni; e poi è discreto, ma anche intelligente, semplice e preciso. Mi piace molto poter toccare lo schermo per mettere a fuoco e scattare, e rimango sempre stupita di fronte alla sua capacità di esporre correttamente. Mi piace poter applicare un HDR, se necessario, e modificare subito le mie immagini: è una gratificazione immediata! Anche la nuova modalità di scatto a raffica del nuovo 5s è utile per catturare il momento al volo! Sono sempre stata una fotografa di ritratto e applico questa esperienza anche alla iPhoneography, dato che l’iPhone mi permette di cogliere le persone nel momento in cui si sentono a loro agio; gioco con loro e creo scenari fantasiosi, che a volte accentuo con costumi o maschere. L’iPhone è certamente meno invadente di una fotocamera. Trovo ispirazione nell’emozione e nella tensione che nasce tra il fotografo ed il soggetto; è uno scambio continuo, ogni intuizione porta ad una mossa del soggetto, che a sua volta porta ad un’altra fotografia, e questa ad un altro atteggiamento del soggetto. E’ una continua danza. In questo modo il disagio iniziale sfuma nel corso della sessione di scatto e io sono in grado di catturare le sottili sfumature della personalità del soggetto. 94 O SERIE ORO PROGRESSO FOTOGRAFICO www.instagram.com/carolyn_mara www.carolyn_mara.vsco.co www.carolynmaraborlenghi.com www.theiartistcollective.com Amo anche l’autoritratto, mi sembra naturale entrare all’interno della scena. A volte è il desidero di preservare l’attimo, di ricordare la gioia di un momento particolare. A volte scaturisce dalla richiesta dei contest online a cui partecipo: basta solo che mi piaccia il vestito che indosso, o come sono pettinata, o anche il desiderio di indossare una maschera che amo. Le sfide online mi piacciono, ad esempio il contest Photo a day di Fat Mum Slim: mi costringono a dedicare qualche minuto ogni giorno alla creatività. Circa un anno fa ho iniziato a postare foto su Instagram e mi sono innamorata di quella comunità online; mi ha permesso di scoprire amici in tutto il mondo ed anche di concludere degli affari. Questa comunità mi fornisce stimoli nuovi e mi spinge ad andare avanti lungo questa strada; ho circa 2700 “followers” e una media di circa 120 “mi piace” per ogni immagine. Pubblico le mie fotografie anche sulla mia “griglia” di VSCO Grid, ma in questo caso sono solo ritratti; la App che preferisco in assoluto è infatti VSCO Cam: la uso per raddrizzare, ritagliare e aggiun- gere filtri... di certo è qui che trovo i miei filtri preferiti! A volte ho comunque bisogno di altre applicazioni, per esempio quando devo fare un editing particolare delle mie immagini: in questi casi uso Snapseed per la funzione di regolazione selettiva che trovo utile quando ho bisogno di schiarire o scurire solo una parte dell’immagine. Mi piace anche Retouch per rimuovere elementi indesiderati o fuorvianti. In altri casi uso applicazioni più specialistiche come Fuzel per creare collage o A Beautiful Mess per aggiungere del testo o icone ad un’immagine. Ho provato anche applicazioni divertenti come Slow Shutter, con cui a volte mi piace giocare. Quando ho cominciato la pubblicazione delle mie immagini sul fotoblog Daily Photo Conversation, e più tardi su Instagram, i miei amici hanno cominciato a chiedermi suggerimenti e così è nata l’idea di creare una scuola di iPhoneography online; ne ho parlato con degli amici con cui condividevo la passione per questo genere di fotografia ed abbiamo deciso di dar vita a The iArtist Collective. Offriamo diversi corsi in modo da rispondere alle differenti esigenze di che cerca di affinare le proprie competenze, di imparare qualcosa di nuovo o di andare oltre le foto ricordo scattate con l’iPhone per realizzare immagini di qualità. I corsi si svolgono in un forum online in cui le persone possono comunicare, porre domande, caricare immagini e compiti (!) e ricevere un feedback. Quando non sono in giro con il mio iPhone, scatto con una Canon Eos 5D Mark III, oppure occasionalmente con una Holga o una Polaroid Auto 104 Land Camera, ma l’iPhone rimane uno strumento incredibile. L’unico limite che sento è la sua risoluzione: un maggior numero di pixel mi permetterebbe di stampare le immagini in dimensioni maggiori. CAROLYN MARA BORLENGHI INTERVISTA A iiDati di scatto: 1/40 a f/2,4 ISO 64. App VSCOCam. iPhone 5s. iiDati di scatto: 1/120 a f/2,4 ISO 50. App VSCOCam. iPhone 5s. iiDati di scatto: 1/20 a f/2,4 ISO 64. App VSCOCam. iPhone 5s. PROGRESSO FOTOGRAFICO SERIE ORO O 95 n. 29 Speciale Canon Fotocamere, obiettivi, stampanti, videocamere, proiettori, tecnologie È LA NUOVA FOTOGRAFIA Dagli smartphone ai droni, alle fotocamere Wi-Fi STRUMENTI PER NUOVI LINGUAGGI E NUOVE TECNICHE DI LAVORO TANTI ACCESSORI PER TRASFORMARE LO SMARTPHONE IN UNA FOTOCAMERA E VIDEOCAMERA PROFESSIONALE. TANTE APP, A VOLTE SORPRENDENTI, ANCHE PER IMPIEGHI PROFESSIONALI. Postatarget Magazine obiettivi intercambiabili, custodie, stativi, illuminatori Progresso Fotografico n. 28 Marzo/Aprile 2014 Bimestrale € 7,90
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