N° 65 - Semestrale - Novembre 2014 COMPREHENSIVE ASSESSMENT Creval supera l’esame della BCE UN WEEK END A... Alla scoperta dei sapori della Valtellina ECONOMIA Con Alba Leasing per far volare le imprese EDITORIALE all’ulteriore innalzamento dei requisiti di capitale e liquidità, che dovrebbe essere proposto per le grandi banche internazionali al G20. La redditività, la sostenibilità della profittabilità e dei modelli di business, verranno messe a dura prova nei prossimi anni e, per quanto riguarda il sistema bancario italiano, già sotto pressione in questi anni di scenario economico particolarmente difficile, si tratta di una sfida assai ampia. Si viene creando un piano di gioco comune, con regole uniformi, nel quale le banche europee si troveranno a competere. Sarà necessario quindi ripensare e aggiornare rapidamente il modo di fare banca, riducendo ulteriormente i costi operativi e migliorando il livello di servizio per la clientela, innalzando così i livelli di profittabilità. In un’epoca “digitale” occorrerà focalizzarsi maggiormente sulla informatizzazione dei servizi, sviluppando al contempo la capacità di consulenza a imprese e privati, innovando l’operatività delle filiali tradizionali. In sintesi bisognerà continuamente innovare, offrendo sistemi di prima qualità disponibili sia su web che su mobile. GRUPPO CREVAL: posizionamento e obiettivi nel contesto della vigilanza unica europea I di Miro Fiordi - Amministratore Delegato Credito Valtellinese Il 4 novembre 2014 verrà ricordato come una data di importanza storica per l’Europa e il sistema finanziario. La vigilanza sulle banche europee è stata infatti trasferita alla BCE con il Meccanismo di Vigilanza Unico (MUV) e ha preso avvio l’Unione Bancaria Europea, che si prefigge di dar vita a un quadro di regole integrate per salvaguardare la stabilità finanziaria, rinsaldando la fiducia dei cittadini e dei mercati nella capacità di tenuta delle banche. Il MUV garantirà che il settore finanziario possa svolgere in maniera ancora più solida l’attività di finanziamento dell’economia reale, in modo da supportare la crescita dei singoli Paesi e, in ultima istanza, promuovere la creazione di posti di lavoro, tema cruciale per i prossimi anni nell’ambito di un’agenda europea orientata ai “popoli”. Nel contesto del MUV, il 26 ottobre scorso la BCE e l’Autorità Bancaria Europea (European Banking Authority, EBA) hanno pubblicato i risultati del Comprehensive Assessment (CA) - un esame approfondito sui bilanci bancari seguito da una prova di stress - condotto sul sistema bancario europeo, con un particolare focus sulle banche di maggior 4 PLEIADI importanza (circa 130). Il completamento del CA, svolto dalla BCE in collaborazione con EBA e le banche centrali nazionali, ha visto quale prima fase la revisione della qualità degli attivi (Asset Quality Review, AQR) - essenzialmente prestiti alla clientela per l’Italia - e successivamente uno stress test su scenari macroeconomici ipotetici (uno base e uno avverso) in vista dell’introduzione della Vigilanza Unica. Questa approfondita verifica sulle banche europee è stato il primo fondamentale passo di un cambiamento profondo del mondo bancario europeo. Stanno entrando in vigore nuove regole, con l’obiettivo di disporre di banche con più capitale e di migliore qualità. Nasceranno un nuovo meccanismo di garanzia per i depositanti e un nuovo sistema europeo di gestione e risoluzione delle crisi bancarie. Il modello di business delle banche sarà continuamente messo sotto pressione, soprattutto per le banche commerciali. Potrebbero a breve essere varate ulteriori regole, come la separazione fra le attività di banca commerciale e di trading, come è stato proposto dalla Commissione europea, oltre Il Gruppo Creval ha superato l’esercizio di Comprehensive Assessment con un risultato positivo. Le misure di patrimonializzazione e ottimizzazione degli attivi varate a partire dal 2011, unitamente all’aumento di capitale, concluso a luglio scorso per un ammontare di circa 400 milioni di euro, hanno portato ad un indice di patrimonializzazione (Common Equity Tier 1 Ratio, CET1) pari a circa il 6%, superiore al minimo previsto ai fini dell’esercizio condotto dalla BCE e al minimo regolamentare stabilito da Basilea 3. Considerando il solo risultato dell’AQR l’indicatore si posiziona al 10% circa, valore che denota un buon livello di buffer patrimoniale. Oggi il Gruppo Creval si presenta pertanto solido dal punto di vista degli equilibri patrimoniali e di liquidità. Dovremo continuare a gestire una fase congiunturale difficile, ma possiamo farlo registrando solidi fondamentali. Il nostro Gruppo è ora concentrato sugli obiettivi del piano industriale, che fissano livelli di redditività sostenibile al netto dei rischi, in un orizzonte di medio termine. In questo senso, sarà per noi centrale la capacità, anche con nuove modalità organizzative, di gestire in maniera ancora più efficace i costi operativi, riducendone l’incidenza sul totale degli asset in gestione. Come banca abbiamo in corso una serie di ambiti di revisione della spesa e di efficientamento per realizzare un ulteriore obiettivo di riduzione strutturale dei costi nei prossimi anni, che si aggiungerà a quanto già abbiamo fatto negli ultimi due esercizi. Alla gestione del rischio di credito riserviamo un’attenzione particolare. Gli investimenti realizzati nell’ambito dei sistemi di rating e monitoraggio predittivo determinano, a tendere, una riduzione del costo del credito e una migliore qualità del portafoglio prestiti. Questi investimenti ci consentono ora di poter erogare in maniera più efficace il nuovo credito, supportando in maniera robusta la domanda di credito che si comincia a intercettare nelle economie locali in cui operiamo con nuovi prodotti di finanziamento, sviluppati anche in collaborazione con partner primari. Nuove modalità di gestione dei crediti non performing sono state implementate negli ultimi anni (phone collection, home collection, strutture organizzative specializzate) nell’ottica di ridurre il flusso dei nuovi crediti deteriorati; nuove iniziative saranno definite per fronteggiare il problema dei crediti irregolari. È un tema che riguarda tutte le banche e che ammonta ormai a più di 300 miliardi di euro per il sistema bancario italiano nel suo complesso. Nei prossimi mesi agiremo su un’altra leva gestionale importantissima: la “forza commerciale” della rete. Le filiali, soprattutto per il segmento famiglie e PMI, rimarranno un punto determinante di contatto e sviluppo, seppur dentro un ruolo nuovo, maggiormente orientato alla consulenza, utilizzando nuove tecnologie e nuovi sistemi organizzativi. In questo senso abbiamo varato di recente il progetto “Curva”, che prevede una ristrutturazione del modello di sportello bancario. Il progetto, operativo pienamente da inizio 2015, prevede una revisione della “filiera” commerciale, con la individuazione di agenzie “base” - orientate alla relazione con la clientela retail - e di filiali “strutturate”, in cui verranno inseriti i gestori corporate, a supporto dell’operatività della clientela imprese. Di fatto verrà effettuata una maggiore e più dettagliata segmentazione della clientela sugli operatori di rete che, attraverso un percorso di formazione e/o riconversione, amplieranno le proprie conoscenze professionali, acquisendo un margine di autonomia decisionale, migliorando la capacità di servizio e la redditività delle relazioni. Diventare più veloci nel dare risposte, intercettare i bisogni dei clienti e anticiparli, dare valore a ciò che collochiamo e “vendiamo”, sono le caratteristiche principali del Progetto Curva, sul quale il Gruppo investirà in processi, strumenti e formazione nel corso del 2015. La nuova Vigilanza Unica apre un mercato bancario europeo, in cui il Gruppo Creval, con l’attuazione progressiva del Piano Industriale, punta a rimanere sempre “Piccolo Credito”, ma fortemente protagonista, tenendo fede al modello di banca popolare cooperativa orientata allo sviluppo del territorio. PLEIADI 5 SOMMARIO - N° 65, novembre 2014 ECONOMIA SOLIDARIETÀ 8 80 I PROGETTI Un nuovo acceleratore lineare per la Valtellina SPECIALSOCIO Risultati consolidati Aumento di capitale 12 IL PUNTO Mario Draghi: Impariamo a governare insieme 18 IL PUNTO Intervista alla Camera di Commercio e alle Associazioni di Categoria 22 IL PUNTO Intervista al prof. Alberto Quadrio Curzio 26 PRODOTTI E PROGETTI Nuovi pagamenti elettronici 32 PRODOTTI E PROGETTI Gli specialisti del leasing Creset presenta Recuper@ 38 PRODOTTI E PROGETTI Fattore Creval 42 IMPRESE E MERCATI Come cambia il mondo del credito 44 IMPRESE E MERCATI Avanti Artigiani 82 LE INIZIATIVE Pro Am Valtellina Golf for Charity Christian Steiner Pleiadi Periodico semestrale. N° 65, novembre 2014 Editore Credito Valtellinese EVENTI 84 CARNEVALE DI FANO 88 CORO C.A.I. Il Coro C.A.I. canta per Papa Francesco 89 TUSCIA La Tuscia incontra i sapori della Valtellina 64 SPORT 90 SPORT CHE PASSIONE! 94 VALTELLINA WINE TRAIL 98 SEI MESI DI SPORT I principali eventi sponsorizzati dal Gruppo Creval negli ultimi mesi Un week end a... Valtellina, buona da mangiare SPAZIO AMICO 60 46 IL PERSONAGGIO Intervista a Giovanni Storti 50 L’AZIENDA Imi Fabi: il cuore in Valtellina, il corpo nel mondo 56 L’EVENTO CINEMA “Se chiudo gli occhi non sono più qui” FAMIGLIA 60 AUTO E ASSICURAZIONI RC Auto Creval TERRITORIO 64 UN WEEK END A... Valtellina, buona da mangiare 50 L’azienda Imi Fabi Il cuore in Valtellina, il corpo nel mondo. 6 PLEIADI Coordinamento editoriale Christian Moretti Impaginazione Viewy - www.viewy.it Hanno collaborato Marcello Abbiati, Elisa Balatti, Paolo Baroli, Monica Berlani, Attilio Bertini, Beatrice Bettini, Tiziana Camozzi, Cristina Carletti, Ugo Colombo, Paola Cottica, Luigi Cucciniello, Giovanni De Agostini, Michele De Dosso, Cinzia Franchetti, Francesca Galimberti, Leo Guerra, Silvia Paindelli, Guido Pelizzatti Perego, Vittorio Pontoni, Raffaella Premoli, Cristina Quadrio Curzio, Simona Rainoldi, Simone Rossi, Gianmario Schiavetti, Monica Sironi, Matteo Solcia, Daniela Tortorella Immagine di copertina Diego Decio Si ringrazia il Multiconsorzio “Valtellina Che Gusto!” per la collaborazione. Fotografie Archivio Gruppo Creval, Simone Bracchi, Fotolia, R.Ganassa/R.Moiola (Clickalps), Mario Grassi, Francesco Lietti (runtofly.it), Andrea Murada, foto Valtellina Wine Trail: Davide Ferrari, Giacomo Meneghello, Francesco Vaninetti, Vittorio Vaninetti Stampa Il personaggio: 74 LE MOSTRE Vaninetti, Canzoneri, Unknown Pleasures, Bordoli, Spazio XX Settembre 78 FORMAZIONE E ORIENTAMENTO Il Quadrivio: 10 anni di attività al servizio dei giovani Comitato di redazione Luciano Camagni, Umberto Colli, Tiziana Colombera, Raffaella Cristini, Enzo Rocca, Mauro Selvetti Redazione Al Creval il preventivo è gratis e l’offerta raddoppia! Giovanni Storti: a tutto trail! CULTURA Roberto Grazioli Credito Valtellinese c/o Direzione Mercato Piazza Quadrivio, 8 - 23100 Sondrio [email protected] RC Auto 46 Direttore responsabile 90 Sport che passione! Creval sostiene lo sport. 74 CISCRA S.p.A. via Belvedere, 42 - 20043 Arcore (Mb) Stampato in 130.000 copie Le mostre d’arte Gli eventi organizzati dalla Fondazione. Vaninetti, Canzoneri, Unknown Pleasures, Bordoli, Spazio XX Settembre. Spedizione ap 70% - Sondrio Autorizzazione del Tribunale di Sondrio n. 167 del 15 gennaio 1985 INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. 196/2003 Credito Valtellinese S.c., Capogruppo del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quadrivio, n.8 - 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento e Responsabile del trattamento per le società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, La informa che i Suoi dati personali, necessari all’invio periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e media, all’uopo designati quali incaricati. Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione a: [email protected] Magazine completato il 28/10/2014. PLEIADI 7 ECONOMIA SPECIALSOCIO Una buona RIPRESA del margine di interesse Nonostante il basso livello dei tassi di interesse a breve termine e la contrazione dei volumi, il margine di interesse del primo semestre si attesta a 248 milioni di euro con una significativa crescita di oltre il 13% su base annua C Concluso con pieno successo l’aumento di capitale, il CET1 ratio si attesta a 11,6%, tra i più elevati a livello di sistema. Il risultato netto della gestione operativa è in crescita significativa su base annua, sostenuto da una buona ripresa del margine di interesse. Il costo del rischio di credito continua a riverberare gli effetti della situazione economica e incorpora assunzioni estremamente conservative, in vista dell’Asset Quality Review in corso. Queste, in sintesi, le principali evidenze dei risultati consolidati del primo semestre 2014, che confermano una buona ripresa del risultato netto della gestione operativa. La debolezza del quadro economico generale e le pressioni dello scenario operativo per le banche italiane, seppure in lieve atte- 8 PLEIADI nuazione da inizio anno, continuano peraltro a condizionare la redditività complessiva. I crediti verso la clientela si attestano a 19,4 miliardi di euro rispetto ai 20,2 miliardi a fine 2013. Seppure in leggero miglioramento rispetto ai mesi precedenti, la dinamica ancora riflette la debolezza della domanda, prevalentemente da parte delle imprese, pur in presenza di un allentamento della tensione dal lato dell’offerta. La qualità del credito continua a risentire degli effetti della recessione prolungata, anche se iniziano ad intravvedersi alcuni segnali di rallentamento dei nuovi flussi di ingresso alle categorie meno rischiose. I crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore, si attestano a circa 3 miliardi di euro rispetto ai 2,7 miliardi a fine 2013. › PLEIADI 9 CREVAL SUPERA L’ESAME APPROFONDITO DELLA BCE I l 26 ottobre scorso sono stati resi noti i risultati del “Comprehensive Assessment” (CA), l’esercizio di valutazione approfondita della solidità patrimoniale delle banche, effettuato dalla Banca Centrale Europea (BCE) in collaborazione con le Autorità Nazionali Competenti (NCA) prima di assumere la piena responsabilità di vigilanza nell’ambito dal Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU) nel mese di novembre. L’esercizio di valutazione straordinaria ha riguardato 130 banche appartenenti all’Area Euro, inclusa la Lituania, rappresentanti circa l’85% delle attività bancarie complessive. Il CA costituisce un primo, importante passo verso la maggiore trasparenza dei bilanci bancari e la convergenza delle pratiche di vigilanza europee. La valutazione, iniziata nel novembre 2013 e completata nei dodici mesi successivi, è stata condotta dalla BCE in cooperazione con le NCA appartenenti agli Stati Membri che partecipano al MVU e con il ricorso, a tutti i livelli, di società terze indipendenti. L’esercizio di valutazione approfondita si compone di due fondamenti principali: ▪▪ un’analisi della qualità degli attivi (Asset Quality Review o AQR), volta a rafforzare la trasparenza dei bilanci bancari, che comprende l’adeguatezza dei criteri di valutazione delle esposizioni e delle garanzie correlate nonché dei relativi IL NUMERO DI FILIALI › 232 + 1 11 1 233 21 29 8 37 28 + 1 14 3 51 50 + 1 Numero sportelli per banca CREDITO VALTELLINESE CREDITO SICILIANO CARIFANO GRUPPO CREVAL 10 PLEIADI 365 136 40 541 133 accantonamenti; ▪▪ uno stress test – condotto in collaborazione con l’Autorità Bancaria Europea (EBA) – volto a verificare la resilienza dei bilanci bancari a fronte di scenari stressati, predefiniti sulla base di ipotesi ed assunzioni di peggioramento del ciclo economico più conservative (nello scenario di base) ovvero particolarmente sfavorevoli (nello scenario avverso). Per il Gruppo Creval, il risultato finale del Comprehensive Assessment è positivo tenuto conto di tutte le misure di rafforzamento patrimoniali effettuate nel corso del 2014 - principalmente l’aumento di capitale di 400 milioni di euro concluso a giugno. La raccolta diretta registra una consistenza di 20,4 miliardi di euro, in leggera flessione rispetto ai 20,7 miliardi a dicembre 2013. Più vivace è l’andamento della raccolta indiretta, che assomma a 11,9 miliardi di euro, rispetto ai 11,2 miliardi, con una progressione maggiormente accentuata per il “risparmio gestito”. Confermata l’ottima posizione di liquidità. I nuovi requisiti regolamentari - LCR e NSFR risultano già in linea con i minimi richiesti dalla normativa di Basilea 3. In ulteriore riduzione - a 2,2 miliardi di euro - l’esposizione nei confronti della BCE per le operazioni di rifinanziamento straordinarie (LTRO). Conclusa, con pieno successo, l’operazione di aumento di capitale di 400 milioni di euro approvata dall’Assemblea straordinaria del 12 aprile scorso, la posizione patrimoniale è in sensibile miglioramento. Il CET1 ratio - determinato in base alle nuove regole sul capitale delle banche, in vigore dal 1° gennaio - si attesta a 11,6%, tra i migliori a livello di sistema. Relativamente ai risultati economici, significativa, oltre 13% su base annua, è la crescita del margine di interesse, che si attesta a 248 milioni di euro, nonostante il basso livello dei tassi Il risultato netto della gestione operativa si attesta a 232 milioni di euro in significativo incremento, oltre il 65%, rispetto ai 140 milioni dello scorso anno. Dati di sintesi consolidati al 30/06/2014 Conto economico 2014 1° Sem 2014 1° Sem 2013 Var. % 247.977 Margine di interesse 219.157 13,15 489.179 Proventi operativi 399.754 22,37 Oneri operativi Risultato netto della gestione operativa (256.708) (259.568) -1,10 232.471 140.186 65,83 3.144 2.832 11,02 Utile del periodo (IN MIGLIAIA DI EURO) Dati di sintesi consolidati al 30/06/2014 Dati patrimoniali 30/06/2014 31/12/2013 Var. % 19.446.613 20.197.033 -3,72 Crediti verso Clientela 26.900.395 Totale dell’attivo 27.198.703 -1,10 Raccolta diretta da Clientela 20.424.825 20.657.592 -1,13 Raccolta indiretta da Clientela 11.890.562 11.159.232 6,55 (IN MIGLIAIA DI EURO) di interesse a breve termine e la contrazione dei volumi. In sensibile incremento anche il risultato dell’attività finanziaria, che raggiunge 90 milioni di euro. I proventi operativi assommano a 489 milioni di euro, mentre gli oneri operativi, pari a 257 milioni di euro, sono in ulteriore flessione. Il risultato netto della gestione operativa si attesta così a 232 milioni di euro in significativo incremento, oltre il 65%, rispetto ai 140 milioni dello scorso anno. Le rettifiche di valore su crediti ancora evidenziano una crescita importante, attestandosi a 213 milioni di euro rispetto ai 124 milioni di euro di un anno fa, con un “costo del credito”, espresso in percentuale rispetto al totale dei crediti verso clientela, di 212 basis point, che riflette sia le difficoltà della situazione economica, sia assunzioni estremamente con- MIRO FIORDI ELETTO VICE PRESIDENTE DELL’ABI L o scorso mese di luglio, Miro Fiordi, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Credito Valtellinese, è stato nominato Vice Presidente dell’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana. Il Consiglio dell’Abi ha, inoltre, rieletto per acclamazione Antonio Patuelli Presidente per il prossimo biennio e nominato, oltre a Miro Fiordi, altri quattro vice presidenti: Roberto Nicastro (Direttore Generale UniCredit), Gian Maria Gros-Pietro (Presidente del Consiglio di Gestione Intesa Sanpaolo), Giuseppe Ghisolfi (Presidente Cassa di Risparmio di Fossano) e Flavio Valeri (Presidente e Consigliere Delegato Deutsche Bank). Nella foto: l’AD del Creval, Miro Fiordi, con il Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, in occasione del “Premio ABI per l’Innovazione 2014”. servative, in vista degli esiti dell’Asset Quality Review in corso. Il risultato netto di periodo risulta poco superiore a 3 milioni di euro. Le prospettive per il 2014 - conclude il Consiglio di Amministrazione - ancora inducono alla cautela, sia per la fragilità del quadro economico generale sia per le incertezze relative agli esiti del comprehensive assessment, condotto dalla BCE in vista della vigilanza bancaria unica europea. SOTTOSCRITTO INTERAMENTE L’AUMENTO DI CAPITALE S i è concluso con pieno successo l’aumento di Capitale del Credito Valtellinese con l’offerta in opzione agli azionisti Creval di 624.963.248 azioni ordinarie Creval di nuova emissione. Durante il periodo di offerta, iniziato il 26 maggio 2014 e conclusosi il 20 giugno 2014, sono stati esercitati n. 478.908.730 diritti di opzione per la sottoscrizione di n. 622.581.349 Nuove Azioni, pari al 99,62% del totale delle Nuove Azioni offerte, per un controvalore complessivo totale di Euro 398.452.063,36. Creval ha infine offerto in Borsa i n. 1.832.230 diritti di opzione non esercitati nel periodo di Offerta, che sono stati interamente venduti in data 24 giugno 2014. Successivamente, sono state sottoscritte n. 2.381.899 complessive Nuove Azioni, rinvenienti dall’esercizio dei Diritti per un controvalore complessivo pari ad Euro 1.524.415,36. L’Offerta si è conclusa quindi con l’integrale sottoscrizione delle n. 624.963.248 Nuove Azioni, per un controvalore totale di Euro 399.976.478,72 e, quindi, non si è reso necessario l’intervento del consorzio di garanzia. PLEIADI 11 ECONOMIA IL PUNTO Impariamo a GOVERNARE INSIEME La BCE chiede all’Europa le riforme: solo in questo modo le politiche monetarie e fiscali potranno innescare uno shock virtuoso nell’economia A di Umberto Colli - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese All’economia mondiale continua a mancare l’abbrivio dell’accelerazione. Il lento recupero in atto è però la somma di forze eterogenee. Ormai avviate sulla strada della ripresa autonoma appaiono America e Regno Unito, dove il cambiamento della politica monetaria, con l’adozione di misure meno espansive ma non completamente restrittive, è argomento all’ordine del giorno nel dibattito delle rispettive Banche Centrali. La situazione europea è completamente diversa. La Banca Centrale Europea negli ultimi 6 mesi non è stata certo a guardare proponendo e attuando molteplici interventi che, benché complessi se analizzati separatamente, nella loro completezza sottendono una nuova strategia di finanziamento all’economia reale e trovano, nell’intenzione finale della BCE di espandere il proprio bilancio di 1.000 miliardi di euro, la somma di nuovi stimoli e di adeguati “paracadute”. Tutto questo senza dimenticare che la BCE ha l’impegno statutario di condurre la politica monetaria in ossequio all’andamento dell’inflazione, mentre crescita e disoccupazione sono problematiche “da” Governi nazionali. L’immobilismo di questi ultimi, imbrigliati dai dogmi del consolidamento fiscale, ha però ripercussioni anche sull’efficacia della politica monetaria della BCE stessa. Quando si ha un’auto a trazione integrale e si è in una palude, è bene usare la potenza di tutte le ruote motrici per 12 PLEIADI uscirne. La BCE vuole un’Europa con maggiore crescita e più uniforme; non ha certo bisogno di nuova frammentazione e maggiore divergenza nell’andamento dell’economia, dell’inflazione e della disoccupazione. Il fulcro della strategia della BCE risiede nelle aste TLTRO annunciate a giugno (di cui spieghiamo nel box dedicato il significato), che, per il tramite del sistema bancario europeo, dovranno essere destinate a nuove erogazioni a favore del mondo imprenditoriale. Ebbene, la BCE si avvia a canalizzare risorse finanziarie “quasi direttamente” nel mondo imprenditoriale, e quindi nel sistema produttivo, superando quello che fanno tradizionalmente le banche centrali, ossia finanziare il sistema bancario. Un passaggio epocale che riflette, da un lato, le capacità della BCE e, dall’altro, la consapevolezza dell’Istituto di Francoforte di poter agire con maggiore pervasività sull’economia del Vecchio Continente, andando oltre i “paradigmi classici”. L’orizzonte temporale perché tutto questo si concretizzi è però ancora lungo. Non ci sono soluzioni taumaturgiche con benefici immediati. Di questo il Presidente della BCE Mario Draghi è conscio e, in occasione del suo intervento “in onore di Tommaso Padoa Schioppa” tenutosi a Londra lo scorso luglio, ha sottolineato la necessità di procedere sulla strada delle riforme strutturali da disegnarsi in un’ottica di maggiore integrazione fiscale, in PLEIADI 13 › ECONOMIA IL PUNTO modo da promuovere la crescita economica non solo attraverso l’impulso monetario esercitato dalla BCE. L’Unione Bancaria è stata una necessità prodottasi dall’opportunità della crisi finanziaria; la creazione di più efficienti strumenti di coesione e indirizzo delle politiche europee in ambito fiscale e industriale è la necessità per riprendere la strada di una crescita economica solida e sana, cogliendo le opportunità di miglioramento che la crisi economica ci ha evidenziato. Tre passaggi del discorso di Draghi meritano di essere riportati, poiché nella loro semplice chiarezza esprimono l’importanza di proseguire sulla strada delle riforme non solo nazionali, ma anche comunitarie: «… ho detto che la crisi non sarebbe stata così grave se avessimo avuto più, non meno, integrazione in Europa; e che il nostro futuro è in più integrazione, non nella ri-nazionalizzazione delle nostre economie». «In particolare, penso che ci siano i presupposti per una qualche forma di governance comune delle riforme strutturali. Questo perché il risultato delle riforme strutturali - un livello sempre elevato di produttività e competitività - è nell’interesse non di un solo Paese, ma dell’Unione nel suo complesso». Interventi BCE attuati e annunciati il 5 giugno 2014 L ’estate della Banca Centrale Europea è stata lunga e “attiva”. Il deteriorarsi della congiuntura del Vecchio Continente ha spento le speranze di ripresa del ciclo e indotto l’Istituto di Francoforte a più azioni nel tentativo di scongiurare un nuovo rallentamento. A inizio anno lo scenario per il 2014 sembrava quello dell’accelerazione della ripresa, ma più i mesi passavano più questo perdeva consistenza. Il meeting BCE di giugno ha preso atto delle mutate condizioni inducendo il Presidente Draghi ad adottare 5 misure straordinarie: tre con validità immediata e due da attuarsi. Le prime hanno riguardato aspetti direttamente connessi con il mercato interbancario: come prima misura, i tassi d’interesse sui depositi delle banche presso la BCE sono stati portati in negativo, un messaggio implicito affinché tali fondi debbano essere destinati all’impiego sul mercato monetario da parte delle banche o, in alternativa, 14 PLEIADI alla loro restituzione quando rinvenienti dalle operazioni LTRO straordinarie che la BCE attuò a cavallo tra 2011 e 2012. La seconda misura riguarda la fine della sterilizzazione degli acquisti di titoli statali compiuti nel 2010: in questo modo la BCE ha ampliato la base monetaria dell’Euro Zona di oltre 100 miliardi di euro, frutto di acquisti di titoli di Stato europei. La terza misura è stata l’estensione sino a fine 2016 dell’opzione - già adottata dalla BCE nei momenti più difficili della crisi finanziaria e di volta in volta prolungata - di aggiudicazione dei fondi nelle aste di liquidità a completo soddisfacimento della domanda da parte delle banche e a un tasso fisso per tutta la durata dell’operazione. Le due misure straordinarie annunciate attengono più alla capacità della BCE di agire direttamente sull’economia reale: la prima è denominata TLTRO e prevede una serie di aste di liquidità destinata a finanziare le PMI invece che a favorire l’investimento in titoli di Stato. La seconda è l’annuncio dei lavori preparatori per l’acquisto di ABS, ossia titoli rinvenienti dalla cartolarizzazione dei prestiti delle banche alle imprese, purché dotati di caratteristiche imprescindibili quali la “semplicità” e la “trasparenza”. L’effetto annuncio è stato benefico per i mercati, ma non per l’economia reale e per l’inflazione che si sono indebolite ulteriormente nel corso dell’estate. Forte di queste evidenze, la BCE ha sorpreso gli investitori nella propria riunione di settembre riducendo ulteriormente il tasso di riferimento della politica monetaria e annunciando che gli acquisti di ABS, a cui sono stati aggiunti i covered bond, sarebbero iniziati a ottobre, quindi anticipatamente rispetto a quando il mercato li attendeva. Azioni mirate e tempistiche più strette per rilanciare la crescita e scongiurare il rischio di una spirale deflazionistica, senza dimenticare che l’elevata disoccupazione, oltre che un freno allo sviluppo, costituisce un problema sociale attuale e prospettico. Ha concluso l’intervento affermando: «Individualmente, i governi nazionali non sono abbastanza forti. Per realizzare il loro fine, devono imparare a governare insieme; devono imparare ad essere sovrani insieme in modo da rispondere alle esigenze dei loro cittadini. Tali esigenze oggi sono la crescita e la creazione di posti di lavoro». Parole che inizialmente sono suonate come retorica, ma che, con la pubblicazione dei dati deludenti dei PIL europei del secondo trimestre, hanno trovato consistenza nei numeri. L’Italia, che sembrava uscita dalla recessione nel 2013 dopo 9 trimestri consecutivi di contrazione congiunturale, ha registrato una nuova fase di recessione tecnica nei primi due trimestri del 2014; la disoccupazione, benché migliorata, rimane al di sopra del 12%. Le previsioni di crescita per il nostro Paese sono state così riviste al ribasso per il 2014 dall’iniziale 0,8%. Anche il Governo, nella preparazione dell’aggiornamento del DEF di ottobre, ha rivisto al ribasso le previsioni per l’anno in corso a -0,3% dal precedente +0,8% e ha tagliato anche le stime di crescita per il 2015. Il 2014 si dovrebbe quindi considerare ancora di recessione, spostando al 2015 le possibilità di ripresa. ISCRIVITI ALLA “NOTA FINANZIARIA” DI CREVAL Accedi all’home banking banc@perta dal sito www.creval.it nell’area “Finanza/dispositive” e attiva la funzione “Gestione newsletter finanziaria”. Riceverai gratuitamente sulla tua casella di posta elettronica una sintesi quotidiana dei dati macroeconomici e dei maggiori avvenimenti finanziari mondiali. Il campanello d’allarme non suona però solo per l’Italia, ma anche per la Francia, che ha già alle spalle due trimestri di stagnazione. Anche la Germania inizia a subire qualche scricchiolio. Le tensioni in Ucraina e, ancora di più, le sanzioni e le ritorsioni economiche tra UE e Russia stanno togliendo una leva all’export tedesco; il rischio incombente tuttavia è l’induzione di un rallentamento anche nell’interscambio con gli altri Paesi dell’Europa Centrale, bacino che costituisce circa il 17% dell’export tedesco e che metterebbe un ulteriore freno alla crescita di Berlino. ABS e covered bond G li ABS sono strumenti finanziari, emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione, che si perfezionano con la cessione di crediti dalla banca a un veicolo finanziario che emette i titoli e li vende sul mercato. Questi titoli sono garantiti dai crediti ceduti dalla banca sia per la componente capitale sia per la componente legata al pagamento del flusso cedolare. Per limitare i rischi, i crediti ceduti sono superiori al valore nominale delle obbligazioni da loro generate. I covered bond sono obbligazioni bancarie garantite (per quanto riguarda il capitale e gli interessi), grazie al vincolo di una parte dell’attivo patrimoniale della banca destinato esclusivamente alla remunerazione e al rimborso dell’obbligazione stessa. Godono quindi di una doppia garanzia, quella della banca emittente e quella delle attività (crediti) vincolate, tramite un veicolo finanziario, all’esclusivo soddisfacimento degli acquirenti del covered bond e non aggredibile da terzi creditori. La BCE ha comunicato a inizio ottobre che inizierà ad acquistare dapprima covered bond e successivamente anche ABS. PLEIADI 15 › ECONOMIA IL PUNTO TLTRO T LTRO è l’acronimo inglese di Targeted Long Term Refinancing Operation, tradotto in Operazioni Mirate di Rifinanziamento a più Lungo Termine (OMRLT): nell’intento della BCE sono finalizzate a migliorare l’erogazione di prestiti bancari a favore del settore privato non finanziario dell’area dell’euro (esclusi i prestiti concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni). La BCE vuole quindi › Obbligazioni: rendimenti ancora in compressione Come anticipato nel box “Gli interventi della BCE”, l’Istituto di Francoforte ha assunto all’inizio dell’estate decisioni improntate a maggiore espansività, cui sono seguiti toni ancora più distensivi nel mese di agosto, poi concretizzatisi nella riduzione dei tassi d’interesse a settembre e nell’annuncio di anticipare l’acquisto di ABS e covered bond. Non solo misure concrete; anche Draghi ha rafforzato queste indicazioni, ricordando che le politiche monetarie di BCE e FED ormai volgono alla divergenza. Espansive e per molto tempo le prime; moderatamente e gradualmente restrittive le seconde. In un panorama di tassi europei ai minimi termini ancora a lungo (3-4 anni), gli investitori sono quindi corsi all’acquisto di titoli statali, ma anche bancari e corporate, comprimendone i rendimenti. Di fatto, sono migliorati i costi di finanziamento per i Governi e per le imprese. In questo quadro i rendimenti dei titoli italiani in asta hanno raggiunto nuovi minimi storici, dinamica che si è registrata anche per i titoli francesi, spagnoli e tedeschi. Questi ultimi, nel momento in cui scriviamo, vedono tassi al di sotto dello zero per le emissioni con scadenza più breve e il decennale sceso sino al di sotto di quota 1%. Il BTP benchmark decennale si è posizionato al 2,5% anch’esso non lontano dai minimi storici. 16 PLEIADI La costante debolezza della domanda interna nei diversi Paesi dell’Euro Zona frena anche l’interscambio tra la Germania e il resto d’Europa, fattore che inizia a preoccupare la stessa industria tedesca (non solo automobilistica) che nell’ultimo decennio aveva saputo accrescere le sue quote nel Mercato Unico. Questa inattesa debolezza si è progressivamente rafforzata e ha indotto il Presidente della BCE ad assumere, da un lato, toni ancora più accomodanti in materia di politica monetaria e, dall’altro, più determinazione nel chiedere ai Governi europei di agire rapidamente attraverso l’implementazione di riforme strutturali, nazionali e comunitarie, al fine di stimolare la crescita. Si tratta di una richiesta coerente con il fatto che la BCE è consapevole che può attuare una politica ancora più espansiva di quanto sinora ha fatto, ma che la sua azione rimarrebbe frenata dall’impostazione troppo rigida della politica fiscale e del Fiscal Compact, mentre dovrebbero essere trovati elementi di flessibilità senza per questo dover rinunciare al controllo dei debiti pubblici e alla loro sostenibilità di breve e di lungo periodo. Volgendo lo sguardo alle economie asiatiche, si riscontra dagli ultimi dati a disposizione che è in atto una ripresa dell’espansione, grazie all’accelerazione della Cina. Pechino, pur con interagire con il canale bancario perché a sua volta finanzi a costi agevolati le PMI europee (imprese e famiglie produttrici), in modo da ridurre la frammentazione dell’erogazione bancaria che costituisce un freno oggettivo alla ripresa dell’economia. L’architettura delle aste TLTRO prevede la concessione di finanziamenti dalla BCE alle banche commerciali a tassi attualmente ipotizzabili nell’intorno dello 0,15%, manovre nel complesso limitate, ha attuato interventi sia monetari sia fiscali. Il Giappone, dopo un 2013 decisamente positivo, grazie alle politiche ultra-espansive varate dal Governo Abe, sta attraversando un momento di indebolimento del ciclo, poiché la domanda internazionale è calata dopo il forte deprezzamento dello yen e, al contempo, la domanda interna è stata fiaccata dal rialzo dell’IVA. L’Australia invece sta vedendo chiudersi, così sembra ad oggi, il lungo ciclo del boom dell’industria mineraria, che ne ha sostenuto la crescita nell’ultimo decennio. Infatti, minori importazioni da parte della Cina hanno compresso le quotazioni delle materie prime, in particolare quelle del ferro, limitando la profittabilità del settore estrattivo, attualmente appesantito dai maxi investimenti degli anni passati. In questo breve quadro economico mondiale bisogna anche rilevare che, nonostante le differenze nella dinamica di crescita tra le aree geografiche, il fattore economico che al momento le accomuna, più delle altre variabili, è la stabilizzazione dell’inflazione su livelli contenuti e nei confronti della quale l’elevata capacità produttiva inutilizzata agisce da ulteriore fattore di compressione. Un aspetto che, se a livello mondiale è positivo, non lo è per l’Europa, dove la bassa crescita e la debole domanda stanno trascinando il Continente nella deflazione. Una dinamica che per l’Italia ha anche un ulteriore risvolto negativo, perché rende più difficile la compressione del debito pubblico. L’America si trova in una situazione quasi opposta: oltre alla ripresa economica, beneficia di un tasso d’inflazione positivo e adeguato sulla base di un plafond inizialmente riferito ai crediti concessi alle imprese alla data del 30 aprile 2014. La BCE condurrà queste aste di liquidità finalizzate nei mesi di settembre e dicembre 2014, a cui si aggiungeranno nuove aste trimestrali a partire da marzo 2015, le quali terranno conto della possibilità di incrementare i plafond proporzionalmente con quanto erogato alle PMI nei mesi precedenti. all’attuale situazione, come dichiara la FED, che al momento non desta preoccupazione, poiché il miglioramento del mercato del lavoro non genera spinte nei salari, grazie a un livello di manodopera inutilizzata ancora ampio e decisamente superiore ai livelli che precedettero la crisi del 2008. (Documento elaborato sulla base delle informazioni al 28/10/2014) Azioni: nuovi massimi storici per Wall Street I positivi dati macro e le risultanze delle trimestrali americane hanno sostenuto gli indici azionari di New York anche di fronte alla prospettiva, nel medio termine, di una politica monetaria, da parte della FED, meno accomodante di quanto attuato sinora. La gradualità nella prossima azione restrittiva della banca centrale americana appare quindi coerente con la dinamica della congiuntura USA. L’andamento delle borse azionarie europee aveva seguito sino a giugno Wall Street. L’approssimarsi dell’estate e l’emergere di nuove debolezze congiunturali (crescita e deflazione) hanno indotto gli indici a una correzione che ha coinvolto Piazza Affari tanto quanto Francoforte e Parigi. Come già ampiamente ricordato nell’articolo introduttivo, gli interventi verbali di Draghi, compiuti durante l’estate, hanno riportato fiducia negli investitori europei. L’ultimo mese è stato però connotato da una crescente incertezza, sia per quanto riguarda i risultati delle manovre della BCE, sia soprattutto nella tempistica in cui queste azioni riusciranno a invertire - in senso virtuoso l’economia europea. Gli investitori che sono guidati dalla speculazione di brevissimo periodo hanno letto come eccessivo questo “arco di tempo d’attesa”, preferendo alleggerire le posizioni per avere maggiore chiarezza sul quadro prospettico complessivo. PLEIADI 17 ECONOMIA IL PUNTO Valtellina, l’ UNIONE fa la FORZA C Le Associazioni di Categoria verso Expo 2015: cresce la consapevolezza del territorio Come sta la Valtellina? Abbiamo incontrato i rappresentanti delle Associazioni di Categoria per fotografare la situazione attuale e capire le prospettive per il prossimo, decisivo, anno. Presidente Bertolini, tre anni fa ci eravamo salutati fissando come obiettivo primario lo sviluppo dell’attrattività del nostro territorio: qual è il suo bilancio? Emanuele Bertolini (Presidente Camera di Commercio Sondrio): È chiaro che il momento storico sicuramente non ci ha aiutato, ma è altrettanto chiara la crescita in termini culturali e soprattutto di consapevolezza del territorio: la Provincia di Sondrio ha capito l’importanza di promuovere e diffondere i propri valori, la propria bellezza, i propri punti di forza. Il “territorio” è una risorsa che non può essere delocalizzata, quindi da qui bisogna partire per aumentare l’attrattività e il turismo. Soltanto cinque/dieci anni fa le Associazioni di Categoria non avevano questa stretta collaborazione tra loro, ma procedevano un po’ a compartimenti stagni: anche questo è un obiettivo strategico raggiunto. Con risorse diverse 18 PLEIADI forse si sarebbero potuti raggiungere migliori risultati economici, ma il passaggio culturale è un risultato chiave per le sfide che ci attendono nei prossimi anni. Che cosa c’è ancora da migliorare nella percezione della Valtellina in Italia e all’estero? Bertolini: La capacità di conoscere ciò che ti circonda è quello che ti permette di promuoverlo al meglio e di compiere azioni più mirate per renderlo attrattivo. Come Camera di Commercio stiamo lavorando molto sul marchio “Valtellina”, che ha bisogno di investimenti per essere conosciuto. È un brand di valore, riconosciuto dal consumatore ma anche dalle imprese che lo richiedono: abbiamo discusso a lungo sul tipo di posizionamento da dare a questa iniziativa, e oggi vediamo che la scelta di tenere alta l’asticella è stata quella giusta, non può essere rilasciato a chiunque. Non è solo un “marchio di prodotto”, ma anche una “marchiatura di impresa” unica nel suo genere, perché prima di ricevere il marchio Valtellina un’azienda deve dimostrare di soddisfare molti Da sinistra: Alberto Marsetti, Presidente Coldiretti Sondrio; Edoardo Semeria, Responsabile Direzione Territoriale So-Bs-Bg del Credito Valtellinese; Emanuele Bertolini, Presidente Camera di Commercio Sondrio; Mauro Selvetti, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese; Loretta Credaro, Presidente Unione Commercianti di Sondrio; Gionni Gritti, Presidente Confartigianato Imprese Sondrio; Cristina Galbusera, Presidente Confindustria Sondrio. A destra, il marchio Valtellina e la relativa campagna di comunicazione. requisiti, tra cui una certificazione di responsabilità sociale. Verso l’estero, ad esempio, le imprese esportatrici ci hanno chiesto il marchio “Valtellina” impreziosito dal tricolore italiano; nell’agroalimentare ci sono grandi players che chiedono prodotti con il nostro marchio perché leggono nell’opportunità di vendita un valore aggiunto: quindi facciamo anche cultura del consumatore. È un percorso lungo: siamo partiti con il nuovo marchio Valtellina nel 2005 (in occasione dei mondiali di sci di Bormio), che ha avuto un iter sperimentale di cinque anni e poi abbiamo iniziato a rivederlo, analizzandone le potenzialità e capendo anche che cosa fanno gli altri territori. Nella declinazione di “marchio per le imprese” oggi siamo arrivati a includere 40 imprese, oltre a 160 prodotti marchiati. Siamo orgogliosi di presentarci insieme sotto un unico marchio e con un format di qualità: alle fiere, agli eventi, alle prossime iniziative in vista di Expo 2015. Loretta Credaro (Presidente Unione Commercianti di Sondrio): Per migliorare la percezione della Valtellina dobbiamo puntare fortemente sul turismo, proprio per far conoscere questa terra nelle sue peculiarità. Certo, il modello di sviluppo perseguito non sempre ha tenuto conto di un utilizzo razionale del territorio, creando quel “disordine urbanistico” che complica, ad esempio, il riconoscimento UNESCO ai terrazzamenti. Per ovviare a questo passato dobbiamo quindi promuovere un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, con un grande sforzo sia formativo sia informativo. Alberto Marsetti (Presidente Coldiretti Sondrio): Molto è stato fatto, molto resta da fare: la strada è quella giusta. Mi ricollego a quanto si diceva sul riconoscimento UNESCO: l’ICOSMOS (International Council on Monuments and Sites) ha bocciato la candidatura proprio perché questo “disordine urbanistico” è molto visibile. Ma se lavoriamo e investiamo sul recupero del territorio (i versanti, le vie di comunicazione, la sentieristica ciclabile e pedonale di mezza montagna) tutti ne gioveranno. Cristina Galbusera (Presidente Confindustria Sondrio): Dobbiamo puntare in alto, attualmente i turisti dall’estero vengono a Bormio e a Livigno senza nemmeno sapere di essere in Valtellina. La nostra è una terra piena di risorse, ma non percepita nella sua interezza, nella sua unità: conoscono le parti singole ma non l’insieme. Miriamo a un target di livello medio-alto, che sia in grado di apprezzare la natura, l’enogastronomia, gli chef “stellati” (ben 6 in provincia!), il patrimonio storico-artistico. Confindustria ha condotto nel 2012 insieme a Stelline Servizi Immobiliari uno studio di mitigazione ambientale per valorizzare l’interesse paesaggistico-ambientale di un paesaggio variegato e caratteristico. Ma finché proseguirà questa sterile frammentazione e disgregazione amministrativa di Comuni che pensano solo a se stessi, come si fa a portare avanti un accordo di ampie vedute, di regole condivise? PLEIADI 19 › ECONOMIA IL PUNTO Gionni Gritti (Presidente Confartigianato Imprese Sondrio): Ancora oggi la Valtellina è poco conosciuta. Per migliorare in quest’ottica credo che l’esperienza della “cabina di regia” realizzata per Expo 2015 sia un modello da perseguire per la progettualità dei prossimi anni: dobbiamo avere un punto di riferimento preciso su cui tutti convergono, per ottimizzare le ormai ristrette risorse disponibili, sviluppando un discorso su tutto l’arco dell’anno, valorizzando alta, media e bassa Valle e migliorando la comunicazione dell’offerta. Frammentazioni e personalismi sono il passato che dobbiamo superare. Alla luce delle recenti modifiche previste dal Governo, quale sarà il ruolo della Camera di Commercio di Sondrio nella promozione del turismo? Bertolini: Il nostro è un territorio differente, è una diversità che ci è stata riconosciuta da ben due Governi. Le esigenze e le prospettive sono diverse, lo vediamo anche come Camera di Commercio: anni fa la consuetudine era che i progetti “emanati” dalla Regione a Milano venissero portati nel proprio territorio. Mediamente spendevamo il 30% del budget stanziato per quei progetti perché non riuscivamo a trovare le aziende che fossero interessate a quei finanziamenti. Quando abbiamo iniziato a pensarli per le esigenze locali, tutte le risorse venivano erogate perché realmente necessarie per progetti contestualizzati nella nostra realtà. Ora è tutto a rischio e dovremo capire come organizzare il lavoro dei prossimi mesi. Credaro: Tutti noi stiamo cercando di capire quale sarà lo scenario alla luce dei recenti tagli: al momento stiamo convergendo sulla Camera di Commercio per il sapiente lavoro di regia che è stato condotto. È complicato per noi anche capire chi sarà l’interlocutore diretto, venendo meno la Provincia: l’Area Vasta? La Comunità Montana? La Regione? È uno scenario che ci mette in difficoltà, perché la nostra è una realtà complessa in cui si è lavorato tanto e bene, una vera eccellenza di sinergia, un esempio di virtuosità nazionale: perdere queste certezze ora sarebbe un peccato. Che cosa significa Expo 2015 per la Valtellina e quali vantaggi può portare? Bertolini: L’Expo dev’essere una vetrina che sia spendibile soprattutto dopo il 2015. Siamo riusciti a mettere a disposizione risorse per 1.300.000 euro, e con questi racconteremo la Valtellina nell’area milanese per i 6 mesi › 20 PLEIADI dell’esposizione: aspettando qualche milione di visitatori, partiamo comunque dai 3 milioni che già abitano l’area urbana. E questo percorso rappresenterà anche un acceleratore di aggregazione, perché saremo piacevolmente “obbligati” a predisporre pacchetti turistici, prodotti finanziari dedicati a migliorare l’accoglienza, e molto altro ancora. Non prevediamo un forte aumento di pernottamenti in Valtellina durante i mesi dell’Expo, ma presenteremo fuori provincia sia i prodotti, sia un’idea di territorio che darà una fortissima impennata di comunicazione. Gritti: Occorre riuscire a costruire le progettualità per dimostrare che il Paese Italia, al di là di tutte le situazioni negative e gli scandali che si susseguono, è ancora in grado di creare un flusso di turismo in quei sei mesi ma soprattutto dopo l’Expo. Il nostro dovere è sensibilizzare i vari attori affinché le aggregazioni si creino e durino nel tempo. Marsetti: Sul tema della sostenibilità promosso dall’Expo ci tengo a sottolineare che da anni si lavora in Valtellina per raggiungere questo traguardo. Per quanto riguarda il mio settore, la Fondazione Fojanini (che sostiene la ricerca scientifica nelle discipline agrarie ed ambientali) è impegnata nella salvaguardia e tutela del territorio, con il minore impatto ambientale possibile. Bertolini: È corretto, Expo come “sensibilità ecosostenibile” ci trova pronti: la Camera di Commercio ha promosso un protocollo disciplinare energetico “Valtellina Eco Energy” (e tutte le Associazioni di Categoria sono azioniste di questo marchio) per costruire e ristrutturare gli edifici, con un forte orientamento sul prodotto locale: quindi l’efficienza energetica si raggiunge rispettando tutti i crismi, ma si ottengono punteggi maggiori utilizzando materiali naturali locali. Purtroppo da parte degli Enti Pubblici continuiamo a riscontrare scarsa sensibilità: se incentivassero ad esempio chi ristruttura a usare questo protocollo, noi potremmo proporre un incentivo economico. Galbusera: Come Confindustria a fine settembre abbiamo inaugurato a Sondrio, in Piazza Cavour, il primo fabbricato a potersi fregiare delle certificazioni “Valtellina Eco Energy” ed “Eco Plus”, e il Centro Servizi del Gruppo Creval situato a Milano in via Feltre sarà il secondo. Anche da questo punto di vista la Valtellina è pronta per Expo 2015. Gli Stress Test BCE, difficili ma preziosi La 21 ͣ Convention dell’APB ha affrontato i temi dell’evoluzione della vigilanza bancaria verso una prospettiva europea, delle nuove norme e dei nuovi comportamenti e il ruolo della pianificazione e controllo di gestione nel nuovo meccanismo unico di vigilanza e nell’Unione Bancaria. I l 10 e 11 ottobre scorsi, presso la Sala Vitali del Creval a Sondrio, si è svolta la Convention dell’APB (Associazione Italiana per la Pianificazione e il Controllo di Gestione in Banca, nelle Società Finanziarie e nelle Assicurazioni) organizzata in collaborazione con il Credito Valtellinese. Dopo il saluto del Presidente di APB, Francesco Monti, e del Presidente del Creval, Giovanni De Censi, l’evento è proseguito con un’attenta analisi del Prof. Alberto Quadrio Curzio su “La BCE e il rilancio dell’economia europea”. La mattinata ha visto a seguire Il saluto del Presidente del Creval Giovanni De Censi. gli interventi di alto profilo del Vice Direttore dell’ABI, Gianfranco Torriero, del Capo del Servizio Supervisione Bancaria di Banca d’Italia, Ciro Vacca, e dell’Amministratore Delegato del Creval, Miro Fiordi. Nell’ambito del suo intervento, il Dott. Ciro Vacca ha messo in luce la necessità per le Banche di lavorare su patrimonializzazione, investimenti tecnologici, formazione del personale, pianificazione e gestione basate su un approccio olistico con i controlli interni. Con l’avvertenza che “bisogna attrezzarsi perché nel 2015 è probabile che gli Stress Test della BCE interesseranno anche le banche minori”. L’AD Miro Fiordi ha inoltre ricordato che il Creval, reduce dagli Stress Test della BCE anche se non nel Gruppo delle banche principali, “è stato sottoposto a un esercizio severo ancorché prezioso nell’ottica del miglioramento complessivo dei processi e della crescita della Banca”. Le due giornate di lavoro sono proseguite con le importanti testimonianze delle altre banche quali Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Carige, Banca Sella e la Federazione Lombarda delle BCC. Private Banking: Business & Best Practice Il 9 ottobre a Milano si è svolto il 10° Forum annuale dell’AIPB A dieci anni dalla fondazione, l’Associazione Italiana Private Banking ha festeggiato i traguardi raggiunti insieme ai suoi associati trasformando il loro 10° Forum Annuale, dal titolo “Business & Best Practice”, nel primo evento social & digital del Private Banking. Sul palco si sono alternati i vertici di AIPB, i principali protagonisti dell’industria del Private Banking e i rappresentanti delle società partner dell’evento. La tavola rotonda moderata da Fabrizio Fornezza (GFK Eurisko) - che tra gli altri ha visto protagonisti l’AD del Creval, Miro Fiordi, e l’AD di Anima Sgr, Marco Carreri - ha toccato la tematica della distintività dell’industria italiana e il futuro del modello made in Italy nel Private Banking. Nell’ambito del suo intervento, l’AD Miro Fiordi, dichiarando che “bisogna essere piccoli per ascoltare e grandi per rispondere”, ha portato come best practice la strategia adottata dal Gruppo Creval in ambito Private Banking mediante la partnership con Anima: un chiaro esempio di come alleanze forti e qualificate consentano di raggiungere importanti risultati. PLEIADI 21 ECONOMIA IL PUNTO ALBERTO QUADRIO CURZIO: lo Statuto Comunitario e il futuro della Valtellina di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese 22 PLEIADI L Lo Statuto Comunitario per la Valtellina si configura come vera e propria “carta dei valori” per la Provincia di Sondrio, recitando in sottotitolo “come attuare la sussidiarietà”. Com’è nata questa iniziativa? La mia proposta dello Statuto è nata su due fondamenta: la prima è l’antica pratica delle comunità locali che si autodeterminavano per la loro civile convivenza; la seconda è l’art. 118 della Costituzione Italiana ove si afferma il principio di sussidiarietà. Quindi lo Statuto è “carta dei valori” storicamente fondata ed “orientamento strategico” per lo sviluppo della Valtellina. Su basi analoghe ho proposto la fondazione della Società Economica Valtellinese (SEV), nata nel 1993 con il sostegno di Enti pubblici e privati, che opera per orientare uno sviluppo sostenibile dell’intera Provincia di Sondrio. Entrambe le iniziative (lo Statuto e la SEV) partono dalla constatazione che il livello di benessere raggiunto in virtù della operosità e della parsimonia della popolazione consente e richiede un cambiamento verso la qualità nello sviluppo della Valle, che diversamente scivola verso una periferia metropolitana. In entrambi i casi le mie proposte hanno trovato un supporto dal Credito Valtellinese che in Giovanni De Censi ha avuto un convinto sostenitore dei principi di solidarietà e sussidiarietà e anche del ruolo sociale di una Banca popolare cooperativa. A che punto è l’attuazione dello Statuto? È a un livello abbastanza buono: la sua conoscenza si è diffusa per opera della SEV ma anche del Consorzio tra imprenditori “Vivi le valli”, che ne ha sponsorizzato l’elaborazione. Due in sintesi sono state le applicazioni: 1) i convegni e gli incontri di divulgazione anche nelle scuole; 2) il Protocollo (del 2011) tra la Provincia di Sondrio, la Camera di Commercio (CCIAA), il Credito Valtellinese, la Banca Popolare di Sondrio e altri operatori, accanto ai soggetti promotori - la Società Economica Valtellinese e il Consorzio “Vivi le Valli”. Dallo stesso è nato un sistema di monitoraggio, applicato e perfezionato con notevole competenza da Maria Chiara Cattaneo, per verificare i progressi nella attuazione dello Statuto e rappresentare lo stimolo continuo di miglioramento. L’iniziativa, L’INCONTRO Enzo Rocca, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese, con il Professor Alberto Quadrio Curzio. incardinata soprattutto sulla SEV e la CCIAA, ha portato ad un “benchmarking” comparato tra la Provincia di Sondrio ed altre province alpine che ha avuto notevole risonanza anche extra-provinciale. Lo Statuto (sui principi) ha quindi generato un “sistema” (operativo). Qual è il senso dei nuovi articoli aggiunti allo Statuto a inizio 2012? L’aggiunta del Titolo IV “Confermare l’identità” risponde a due scopi. Da un lato, ricordare ai soggetti che hanno ruoli decisionali (istituzionali, sociali ed economici) che lo Statuto guarda al presente in una prospettiva di lungo termine. Da un altro lato, fare presente che tale impostazione è utile ad affrontare il cambiamento istituzionale della Provincia di Sondrio (allora già prevedibile), sul versante giuridico-istituzionale e identitario-territoriale. Ci indica la situazione di sviluppo della Provincia che emerge dai dati di comparazione con le altre province alpine, come elaborati nell’ambito del Protocollo di intesa in applicazione dello Statuto Comunitario? Posso farlo solo brevemente data l’ampiezza della comparazione. È noto che nelle classifiche de Il Sole 24 Ore la Provincia di Sondrio si colloca da anni nelle migliori posizioni soprattutto per l’ordine pubblico eccellente (2° posto a livello nazionale), per buoni servizi a cittadini e imprese, per qualità del credito. Ma c’è molto altro rispetto ad Aosta, Belluno, Bolzano, Cuneo, Trento e Verbano Cusio Ossola. In termini di punti di forza e anche di debolezza. PLEIADI 23 ECONOMIA IL PUNTO Lo Statuto Comunitario rappresenta un orientamento strategico per la Valtellina. Per la Valtellina vi è sia la nota - ma anche problematica superiorità nella produzione di energia idroelettrica (in rapporto al territorio e alla popolazione), sia la qualità del credito; deboli sono invece la situazione infrastrutturale (siamo all’ultimo posto fra i territori alpini), l’innovazione e l’internazionalizzazione. In questo contesto si possono evidenziare tre iniziative che in qualche modo sono partite da me e dalla SEV: 1) sul fronte della mobilità - in un territorio che vede nella vocazione turistica una componente importante - vi è la proposta “3V, Valtellina Vettori Veloci” per il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico, in particolare sulla ferrovia Milano-Tirano. A tal proposito è stato elaborato uno studio anche per utilizzare la Società Avio Valtellina come soggetto organizzativo; 2) sul fronte dell’energia idroelettrica si è avanzata la proposta, poi non approfondita, di “3E, Energie Endogene Efficienti” con l’obiettivo di costituire la Società energetica di bacino per accorpare le società elettriche ed energetiche della Provincia e trattare con le grandi aziende energetiche che realizzano investimenti in loco; 3) sul fronte dell’innovazione è partito Politec come aggregatore di sistema per favorire i processi di innovazione nelle imprese tramite trasferimento tecnologico e creazioni di reti. Su questa base vorremmo chiederLe di fare un passo avanti con riferimento alla “Legge Delrio” ed uno indietro con riferimento alla serie di studi promossa dal Creval “Valtellina profili di sviluppo”. La legge n.56/2014 sulle città metropolitane, sulle province e sulle unioni e fusioni di comuni (conosciuta come Legge Delrio) è la naturale conclusione di una corrente di pensiero che da molti anni chiedeva il rias24 PLEIADI setto degli Enti territoriali - a cominciare dalle province. Con il supporto della SEV e del Creval ho avviato e coordinato uno studio - che poi è stato elaborato da Floriana Cerniglia, Maria Agostina Cabiddu, Maria Chiara Cattaneo, Alessandro Damiani e Diletta Dima. Lo stesso è stato pubblicato nel 2014 nella collana del Centro di analisi economica (Cranec) della Università Cattolica - con il titolo “L’evoluzione istituzionale degli enti territoriali. Il caso della Provincia di Sondrio con comparazioni”. Il lavoro conferma quanto nella Legge Delrio si riconosce e nello Statuto (accompagnato dal Monitoraggio) si documenta sulla “specificità montana” italo-europea che riguarda sia la Provincia di Sondrio che quelle di Belluno e di Verbania-Cusio-Ossola. Per le stesse la Legge Delrio traccia una linea di evoluzione, che può agevolare una semplificazione ed un rafforzamento dell’ente che vi subentrerà, quale che ne sarà la sua denominazione finale. Trattandosi di territori montani transfrontalieri vi sono, infatti, ulteriori funzioni così riassumibili: “sviluppo strategico del territorio”, “gestione di servizi in forma associata”, “accordi e convenzioni con province, province autonome, regioni, regioni a statuto speciale ed enti territoriali di altri Stati, con esse confinanti e il cui territorio abbia caratteristiche montane”. La serie di studi “Valtellina profili di sviluppo” uscita nella collana socio-economica del Credito Valtellinese - ha vissuto anticipazioni e prosecuzioni. Impossibile commentare qui il lavoro di analisi e di monitoraggio che dura da quasi 30 anni e perciò mi limiterò a tre considerazioni generali: 1) alla base di questi studi vi è l’attaccamento effettivo per la propria Valle. Occorreva infatti disporre delle convinzioni comunitarie e cooperativistiche che hanno caratterizzato i momenti storici migliori della Valtellina; 2) dopo una crescita improntata più sulla quantità - anche quale recupero negli anni ’50 e ’60 del ritardo di sviluppo che la Provincia di Sondrio soffriva rispetto alla Lombardia -, bisognava puntare tutto sulla qualità per uno sviluppo sostenibile territorialmente e competitivo economicamente; 3) per realizzare uno sviluppo sostenibile e comunitario erano necessarie sia analisi serie e progettuali (che sono state fatte sia dagli studi citati sia dalla SEV), sia il concorso coordinato di tutte le forze istituzionali, sociali ed economiche della Provincia di Sondrio - che invece a me pare non sia stato sufficiente. In sintesi direi che la Valtellina è una delle aree alpine più studiate, ma anche quella in cui una forma coordinata di governo locale è comparativamente più debole. Come vede il futuro della Valtellina in relazione a eventi a breve termine (Expo 2015) e di prospettiva (Macroregione Alpina)? La Valtellina vive in una situazione dualistica contradditoria. Guardata dall’esterno sembra una comunità territoriale identitaria (ma non localistica) anche perché molti valtellinesi, che si sono affermati nel contesto nazionale ed internazionale, rimangono affezionati alla loro terra d’origine. Guardata dall’interno sembra invece una somma di tanti particolarismi non in contrasto tra di loro ma anche non in collaborazione (li definirei i particolarismi neutrali) che talvolta “derapano” anche in diffidenze neutralizzanti, causando purtroppo anche il distacco dalla Valle di molti giovani preparati. Finché non si superano tali particolarismi, il ruolo della Valtellina di fronte a eventi di grande portata come Expo 2015 o la Macroregione Alpina si comprime necessariamente in una somma di varie piccole iniziative e presenze utili - tutte però di breve momento. In fondo ciò che connota di più la Provincia di Sondrio su scala nazionale sono le sue bellezze naturalistiche (che hanno un forte potenziale sia turistico sia come laboratorio di una “manifattura alpina”) e le due banche popolari cooperative nate dalla parsimonia dei valtellinesi. Nel XXI secolo tutti gli attori di questa realtà dovranno ripensare al modello non per modificare il principio fondamentale del proprio radicamento storico, ma per saper gestire una nuova economia reale. La stessa reggerà nel tempo solo se riguarderà in modo crescente iniziative di qualità (comprese quelle turistiche) con una forte capacità di innovazione Prof. Alberto Quadrio Curzio Profilo V altellinese (cittadino benemerito del comune di Tirano e cittadino onorario di quello di Bormio), è stato nel 1955 campione juniores di slalom speciale, slalom ripetuto e discesa libera. È Professore Emerito di Economia politica all’Università Cattolica dove è stato Professore ordinario di Economia politica dal 1976 al 2010 alla facoltà di Scienze Politiche, di cui è stato Preside dal 1989 al 2010. Nella stessa università ha fondato nel 1977 il Cranec (Centro di ricerche in Analisi economica) di cui è stato Direttore fino al 2010 e di cui è attualmente Presidente. È Presidente della Classe di Scienze Morali della Accademia Nazionale dei Lincei (e vice presidente della Accademia) dal 2009. È membro o Presidente del Consiglio scientifico della Fondazione Edison, della Fondazione Balzan, della Fondazione Centesimus Annus, di organi della Casa Editrice Il Mulino, del Center of financial history della Università di Cambridge. È fondatore e Direttore della Rivista del Mulino “Economia politica. Journal of Analytical and Institutional economics” dal 1984, membro del Consiglio scientifico di riviste internazionali e autore di oltre 400 pubblicazioni. Ha ricevuto diciotto premi scientifici. Ha tenuto lezioni e seminari in molte università italiane ed estere. È editorialista de Il Sole 24 Ore. Ha ricevuto la Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per i Benemeriti della Scienza e della Cultura, l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano, il titolo concessogli da Sua Santità Papa Francesco di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di San Gregorio Magno. e internazionalizzazione nelle imprese medie e nei distretti. Il futuro apparterrà a operatori di qualità (che hanno anche bisogno di credito finanziario), il che comporta anche nuove aggregazioni e nuove competenze non sempre possibili senza una notevole divisione del lavoro ad alte specializzazioni. Non bisogna però guardare al campanile ma alla comunità. PLEIADI 25 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Quando la TECNOLOGIA rende LIBERI Nuovi pagamenti elettronici: quando vuoi, dove vuoi di Mauro Selvetti - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese I Il forte sviluppo delle tecnologie e la possibilità di gestire crescenti quantità di informazioni ha visto più che raddoppiare negli ultimi anni il numero delle transazioni elettroniche nazionali e internazionali, ingenerando una profonda trasformazione nel business dei pagamenti. Tale ambito offre oggi una gamma sempre più ampia di servizi, che si estende dagli strumenti tradizionali (come SCT, SDD, carte di debito e di credito dotate di chip) alle tecnologie contactless, fino ai canali digitali che, con i mobile e gli e-payments, registrano tassi di crescita esponenziali. Basti pensare che, secondo alcune stime, nel 2014, a livello italiano, il 20% delle transazioni commerciali avverrà proprio mediante canale internet. Inoltre, la diffusione della tecnologia NFC (Near Field Communication, la connettività 26 PLEIADI wireless a corto raggio) e la sempre maggiore diffusione degli smartphone (35 milioni di utenti a metà 2014 solo in Italia) fanno ritenere che, nei prossimi anni, si assisterà a un boom del mercato del mobile payment (solo nel nostro Paese, si stima un fatturato, nel 2015, pari a 3 miliardi di euro). I regolatori nazionali e internazionali, consapevoli delle potenzialità del settore e degli impatti indiretti connessi all’uso del contante, hanno da tempo avviato un processo finalizzato, da un lato, all’armonizzazione degli strumenti di pagamento elettronico nell’area comunitaria SEPA, ovvero la Single Euro Payments Area (Area Unica dei Pagamenti in Euro), e, dall’altro, all’adozione di provvedimenti volti alla riduzione di costi e inefficienze di strumenti cartacei e contante, favorendo l’utilizzo della PLEIADI 27 › ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Sicurezza e velocità: ecco come funziona l’NFC Servizio CBILL e Bollettini Postali I l Gruppo Creval, consorziato CBI (Customer to Business Interaction), a partire dallo scorso luglio ha messo a disposizione dei propri clienti “debitori” il servizio di pagamento bollettini denominato “CBILL”, che “con pochi click” permette agli utenti di banc@perta (e, a breve, di Creval CBI) la consultazione e il pagamento direttamente online di bollettini (ad es. per il pagamento di bollette di luce, acqua, gas, multe, tasse, ecc.) emessi da soggetti creditori (imprese, nonché Pubblica Amministrazione Centrale e Locale) aderenti al sistema CBILL. Le transazioni si concludono velocemente da casa, in ufficio o in mobilità, in tutta sicurezza e tenendo sempre sotto controllo i pagamenti, grazie alla possibilità di consultare sul proprio conto i dati della bolletta e di ottenere in tempo reale la comunicazione di avvenuto pagamento. Visto il successo del servizio (nel primo mese di attivazione del servizio CBI, a livello nazionale sono state registrate oltre 19 mila operazioni, per un controvalore di circa 2 milioni di euro), nei prossimi mesi verrà reso disponibile, sempre in banc@perta, anche il servizio di pagamento dei bollettini postali c.d. premarcati e bianchi. 28 PLEIADI QR Money: il prelievo all’ATM senza Bancomat/Cardless In Italia i possessori di smartphone che utilizzano “QR Code” sono 2,7 milioni (in crescita del 75% su base annua); tale strumento viene principalmente utilizzato per acquisire informazioni su prodotti ed eventi o per effettuare il download di coupon ed offerte1. In questo contesto, Creval, in collaborazione con CartaSi, ha sviluppato un progetto pilota, nel quale il canale mobile convergerà con il tradizionale servizio di selfservice da ATM. “QR Money” sarà infatti un sistema di prelievo senza carta con dispositivo mobile basato su “QR Code”, il codice a barre bidimensionale che conterrà informazioni, la cui lettura avverrà tramite smartphone e che permetterà di avviare pagine web, installare applicazioni o dare origine a transazioni finanziarie. Il servizio si attiverà con una procedura guidata all’ATM, attraverso la quale si associa l’applicazione alla carta Bancomat. Dopo di che l’operazione di prelievo avverrà semplicemente inquadrando con uno smartphone il “QR Code” mostrato dall’ATM, senza l’utilizzo di una carta Bancomat. Elementi caratterizzanti il servizio: facilità (per prelevare è sufficiente inquadrare il “QR Code” e digitare il PIN dell’App scelto dall’utente), velocità, comodità (per prelevare non sarà necessario avere con sé la propria carta Bancomat), innovazione (erogazione di un servizio innovativo e di appeal) e sicurezza (l’uso della tecnologia cardless elimina la lettura della banda magnetica). Il nuovo servizio non è ancora disponibile ma lo sarà non appena terminata la fase progettuale. L’evoluzione dei pagamenti Contactless Il progressivo adeguamento dei POS con tecnologia Contactless installati presso gli esercenti e il crescente avvicinamento dei clienti a carte Contactless consentono di pagare in modo ancora più facile, veloce e sicuro: la transazione è, in questo caso, regolata semplicemente, avvicinando ai lettori POS abilitati una carta Contactless o uno smartphone abilitato NFC, sfruttando - in tutta sicurezza - nuove opportunità anche in ambito di Mobile Payment. Creval, in partnership con CartaSi, ha attivato da inizio anno un piano di sostituzione graduale del parco terminali POS, dedicando particolare attenzione agli esercenti appartenenti alle categorie merceologiche che più si prestano ai micro-pagamenti (es. bar, fast-food, giornalai, farmacie, librerie, ecc.). Creval si è inoltre attivata sostituendo, presso la clientela, le carte di credito CartaSi in scadenza con la nuova versione dotata di tecnologia “senza contatto”. A breve è inoltre prevista l’emissione del nuovo Bancomat V PAY Contactless. 1 Avvicinando il proprio smartphone al Pos di un negozio o di un supermercato, il cliente avvia la richiesta di pagamento della spesa effettuata. Il collegamento è reso possibile grazie all’antenna Nfc del cellulare stesso, nella cui Sim è stata pre-caricata una carta di credito smaterializzata. 2 Il Pos riceve l’impulso di pagamento dallo smartphone e invia i dati alla banca del cliente, processando quindi la transazione. I dati sono gestiti da una apposita App caricata sul cellulare. 3 La banca autorizza la transazione come avverrebbe con una carta di credito/debito tradizionale e invia conferma dell’eseguito sia all’App caricata sul telefono sia al Pos dell’esercizio commerciale, che emette regolare scontrino. › L’OFFERTA AI PRIVATI moneta elettronica anche per i pagamenti al dettaglio riguardo a spese di piccola entità (bar, edicola, ecc.). Di fronte a un panorama connotato da forti spinte all’innovazione tecnologica e da importanti provvedimenti legislativi, volti a facilitare le diverse forme di pagamento elettronico, sia lato debitore sia lato creditore, diventa determinante la capacità del settore finanziario di favorire la trasposizione degli stessi nella quotidiana operatività di cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione. Di qui la risposta del settore bancario, che si è attivato per mettere a disposizione dei propri clienti numerose soluzioni innovative customer oriented, le quali, grazie al web e ai device di ultima generazione (tablet e smartphone), da un lato, rendano sempre più concreto e semplice il processo di pagamento e di riscossione, dall’altro, arricchiscano l’offerta di strumenti di pagamento. A conferma, Banca d’Italia, nella sua relazione annuale sui sistemi di pagamento, evidenzia che nel nostro Paese si assiste a un incremento del numero medio di operazioni per carta (carte di debito e di credito) e a una contestuale riduzione del ticket medio (confermando con ciò la progressiva diffusione delle carte come strumento di pagamento). L’impegno, da un lato, degli Organi di Governo nazionali e internazionali verso una completa integrazione e un abbattimento dei costi correlati, e il cliente, dall’altro, sempre più attento ed esigente, che richiede che le proprie necessità di pagamento siano soddisfatte in un ambiente di assoluta sicurezza ed efficienza, ben fa comprendere che nei prossimi anni il mondo dei sistemi di pagamento sarà coinvolto in quella che a tutti gli stakeholders PLEIADI 29 › ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI L’OFFERTA ALLE IMPRESE MobilePOS, un nuovo strumento per l’incasso dei pagamenti in mobilità I l MobilePOS di Creval è la soluzione ideale per accettare pagamenti in mobilità in modo comodo, veloce e sicuro, utilizzando una App installata sullo smartphone o tablet personale dell’esercente e associata a un dispositivo MobilePOS dotato di lettore Chip & PIN fornito dalla banca. Il dispositivo, uno dei più piccoli e leggeri sul mercato, è in grado di leggere le carte di debito e di credito dotate di banda magnetica, microchip o tecnologia Contactless NFC ed è pensato per coloro che svolgono un’attività commerciale in mobilità, per i liberi professionisti, gli artigiani, le piccole imprese o i venditori a domicilio. Per l’attivazione del dispositivo non è necessaria una linea telefonica aggiuntiva, perché il MobilePOS sfrutta la connessione della Sim di smartphone/tablet. La prima volta è sufficiente scaricare la App, seguire le istruzioni e il MobilePOS è subito utilizzabile. Il pagamento è molto semplice: una volta collegato il MobilePOS allo smartphone/tablet via Bluetooth, l’esercente inserisce l’importo dovuto, il titolare inserisce (o avvicina) la carta nel dispositivo, quindi digita il PIN o appone la firma sul display dello smartphone/tablet e la transazione è conclusa. Il cliente può ricevere un sms o una mail di notifica dell’operazione con la ricevuta elettronica di pagamento, nella massima trasparenza, in modo sicuro e certificato. Fatturazione Elettronica Una delle tre priorità dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che l’attuale Governo ha definito d’importanza strategica, è la Fatturazione Elettronica, dal 6 giugno 2014 obbligatoria nei rapporti economici con la Pubblica Amministrazione Centrale (Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale). Si tratta di un primo passo importante verso la digitalizzazione del Paese e l’accelerazione del processo di modernizzazione della PA. In questo contesto, il Gruppo Creval si è attivato per offrire ai propri clienti, tramite il portale di Corporate Banking Creval CBI, il nuovo servizio di Fattura Elettronica e Conservazione Sostitutiva “FastInvoice”. appare come una vera e propria rivoluzione, che in molti hanno già denominato “cashless society revolution”: la transizione, cioè, verso una società senza contante. L’offerta Creval: le novità 2014 nei servizi di pagamento Creval, sempre attento all’innovazione ed attivo nella valorizzazione delle capacità tecnologiche che da sempre contraddistinguono il Gruppo, vuole essere protagonista di questa svolta, investendo nel progressivo arricchimento della propria offerta a privati ed imprese, sia tramite soluzioni innovative e › 30 PLEIADI Il servizio è rivolto agli operatori economici (imprese, lavoratori autonomi, PA) che forniscono beni o servizi alle Amministrazioni Pubbliche (anche sotto forma di nota o parcella), i quali hanno l’obbligo di produrre un documento in formato elettronico e di trasmetterlo attraverso il Sistema di Interscambio per la fatturazione elettronica. In questo modo viene gestita la trasmissione, l’archiviazione e la conservazione sostitutiva delle fatture nel pieno rispetto della normativa. I progetti di Fatturazione Elettronica, limitati al solo scambio della fattura, consentono di risparmiare circa 4 euro a fattura, lato emittente, e fino a 8 euro a fattura, nel caso di ricezione di fatture in formato elettronico strutturato. Per la gestione di un intero ciclo ordine-pagamento, il risparmio può arrivare fino a 30-40 euro a ciclo2. multicanali, sia mediante l’attivazione di servizi che snelliscano e rendano più efficiente il processo dei pagamenti. Dati statistici tratti da indagine campionaria curata nel settembre 2012 dalla società comScore Inc. (NASDAQ: SCORE) in alcuni principali Paesi europei. 2 Fonte: «Quaderno del fare». Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione - Politecnico di Milano. 1 Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodotti pubblicizzati nei riquadri “L’OFFERTA AI PRIVATI” e “L’OFFERTA ALLE IMPRESE” e per quanto non espressamente indicato, occorre far riferimento ai fogli informativi e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione delle carte di credito è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della Banca. CREVAL CONDOMINIO Qualunque sia il tuo condominio, noi abbiamo l’offerta su misura per te L’offerta di conti a pacchetto del Gruppo si arricchisce di una nuova formula riservata ai condomìni, realizzata con l’obiettivo di fornire strumenti e consulenza che aiutino l’amministratore nell’adempimento di tutte le attività di cui si caratterizza la gestione del condominio, con particolare riferimento alla gestione di pagamenti e incassi e agli adempimenti introdotti dalla riforma normativa. Creval Condominio assume una duplice valenza, essendo vantaggioso sia per l’amministratore sia per il condòmino. Per l’amministratore Creval Condominio si contraddistingue per il canone mensile predefinito (gratuito per i primi 6 mesi e comprensivo delle spese di registrazione fino a 100 operazioni annue) e per le condizioni agevolate su una serie di prodotti e servizi complementari, tra cui l’emissione di MAV e SDD (Sepa Direct Debit) quali strumenti di incasso di spese condominiali e altri crediti nei confronti dei condòmini, i bonifici, gli addebiti SDD, il bancomat intestato all’amministratore e l’internet banking. Nel rispetto di determinati requisiti e su presentazione di delibera assembleare, a Creval Condominio può essere abbinato un fido di cassa fino al 10% delle spese condominiali e con un limite di 5.000 euro. Prossimamente l’offerta sarà integrata da un nuovo servizio “completo” di gestione dei pagamenti (dalla fase di emissione dei bollettini fino al recupero nei confronti dei condòmini morosi), così da poter fornire all’amministratore un pacchetto “all inclusive” di sostegno alla propria operatività. Per il condominio I bollettini MAV sono una modalità semplice e sicura per consentire ai condòmini il pagamento delle spese condominiali presso tutti gli sportelli bancari e postali, senza l’applicazione di commissioni. A ciò si unisce il fatto che Creval Condominio prevede l’assenza, in capo all’ordinante cliente di una banca del Gruppo Creval, di commissioni sui bonifici disposti a favore del conto corrente del condominio. In più, ai nuovi clienti offriamo le speciali promozioni di Conto Invito, nella formula recentemente rinnovata: - Invito Leggero, che prevede, oltre a condizioni e scontistiche di conto Armonia 2.0 Leggero, canone gratuito e tasso creditore 0,50% per 12 mesi. - Invito Oro, che prevede, oltre a condizioni e scontistiche di conto Armonia 2.0 Oro, canone gratuito e tasso creditore 1,25% per 12 mesi. Creval Condominio è stato promosso presso il nostro stand allestito a “Condominio Expo”, la prima Fiera di settore, tenutasi a Bergamo dall’11 al 13 settembre 2014 e incentrata su riqualificazione degli edifici, efficientamento energetico e gestione condominiale. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato, occorre far riferimento ai fogli informativi di “Creval Condominio”, “Armonia 2.0 Leggero” e “Armonia 2.0 Oro” e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibile presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione degli affidamenti è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della Banca”. PLEIADI 31 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Gli specialisti del LEASING Grazie all’accordo con la società specializzata Alba Leasing, operativo da inizio agosto, il Creval mette a disposizione dei propri clienti ulteriori soluzioni e nuovi prodotti pensati per il loro business C Con l’avvio dell’accordo siglato con Alba Leasing, il Gruppo bancario Credito Valtellinese prosegue nella strada intrapresa di partnership con Società specializzate nelle varie aree di prodotti, in grado di fornire su economie di scala vantaggi notevoli alla clientela. Per il Cliente Creval non cambia niente in termini di comodità e vicinanza, ma aumenta la specializzazione. Abbiamo rivolto qualche domanda a Massimo Mazzega, AD di Alba Leasing. Dott. Mazzega, come nasce Alba Leasing e quali sono i punti di forza rispetto alle società competitor? Alba Leasing nasce formalmente nel gennaio 2010: in quattro anni abbiamo conseguito un forte posizionamento nel leasing strumentale, siamo la quinta azienda a livello nazionale come statistiche di stipulato, con una quota che a seconda dei prodotti oscilla tra il 5 e l’8%. Siamo una società il cui core business è proprio il leasing, a differenza di altri nostri competitor che sono sostanzialmente delle “divisioni” dei rispettivi gruppi bancari, i quali offrono una molteplicità di prodotti. Questo ci impone di essere specializzati sul prodotto e focalizzati sul servizio alla clientela. In questi anni Alba ha saputo crescere ed evolversi, diventando a tutti gli effetti una società innovativa, efficiente e orientata al Cliente. I risultati del nostro lavoro sono sempre più tangibili: sono in continua crescita il numero dei contratti, il valore dello stipulato erogato a sostegno alle aziende e, non meno importante, la soddisfazione della Clientela. Un dato, questo, che premia il nostro impegno e i nostri investimenti, dandoci fiducia per proseguire in questa direzione. Oltre a ciò rimaniamo fortemente ancorati al concetto di relazione con i nostri 32 PLEIADI Clienti, continuando a investire nella nostra capacità di fornire consulenza qualificata anche attraverso sempre nuovi strumenti e servizi. E per il futuro i nostri obiettivi restano ambiziosi. Saremo sempre attenti a migliorarci e ad essere ancora più efficaci verso le imprese per confermarci una delle migliori società di leasing a livello nazionale: non vogliamo diventare a tutti i costi i primi in termini di volumi, vogliamo essere primi per la qualità del servizio offerto. Che cosa rappresenta per Alba Leasing la partnership con il Gruppo Creval? L’alleanza con un socio importante e qualificato come il Gruppo bancario Credito Valtellinese assume per noi una notevole valenza strategica. Con l’ingresso di un quinto azionista, Alba ha rafforzato la propria compagine societaria mentre, dal punto di vista commerciale, ora siamo il terzo network del leasing in Italia per numero di sportelli bancari delle Banche Socie, cui sommare quelli delle altre banche convenzionate. Tutto ciò ci consente di rafforzare e consolidare la nostra posizione sul mercato, permettendoci di essere sempre più vicini alle imprese e di supportare l’attività di erogazione di credito alle PMI, segnatamente nel comparto del leasing strumentale. Quali sono i vantaggi di questa nuova partnership per i Clienti del Gruppo Creval? Conosciamo bene il valore delle PMI: aiutarle a espandere il loro business è il nostro mestiere e la nostra mission aziendale. La peculiarità di Alba Leasing è l’elevata specializzazione dei propri collaboratori, che hanno competenze specifiche nel prodotto leasing. Con il nostro personale e i nostri strumenti operativi siamo in grado di garantire la migliore assistenza, risposte tempestive e una gamma prodotti completa in grado di far fronte alle esigenze di tutti i segmenti della Clientela. In particolare, la tempestività nelle risposte ai Clienti è nostro obiettivo prioritario. Alba Leasing ha un modello commerciale differenziato per le banche socie: i Clienti Creval che supporto riceveranno nelle oltre 540 filiali? Il nostro modello di servizio prevede che ci sia una struttura dedicata esclusivamente alle banche del Gruppo Creval. Tale struttura è guidata da un Account Manager, affiancato da alcuni Team Manager e Referenti Banca di provenienza Alba Leasing, localizzati presso le singole aree territoriali; tutto ciò ci consente di essere vicini alla Clientela del Creval, nonché di conoscere e valorizzare al meglio le particolarità del territorio. Rivolgendosi in filiale si hanno subito tutte le informazioni sul leasing, un preventivo e, fino a determinate soglie di importo, addirittura una delibera direttamente allo sportello. Sopra questo importo l’Account › PLEIADI 33 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Nuova Sabatini: nuove agevolazioni sugli investimenti in leasing A lba Leasing aderisce alla Nuova Sabatini, lo strumento agevolativo istituito dal decreto-legge “Del Fare” (art. 2 decretolegge n. 69/2013) finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e a migliorare Massimo Mazzega, Amministratore Delegato di Alba Leasing, con Mauro Selvetti, Vice Direttore Generale del Credito Valtellinese. Manager ha facoltà significative in termini di potere di delibera, mentre per le pratiche più strutturate (ad esempio operazioni di leasing energetico per finanziare un fotovoltaico, piuttosto che un impianto eolico o di biomasse) sono previsti stadi di delibera a livello di direzione centrale. Inoltre, mettiamo a disposizione della rete commerciale del Gruppo Creval e dei suoi Clienti le competenze necessarie in tutte le fasi del contratto di finanziamento in materia di valutazione e strutturazione del credito, di › Alba Leasing, una delle prime società di leasing, a supporto dei Clienti Creval D al 1° agosto il Gruppo Credito Valtellinese ha fatto il proprio ingresso nel capitale di Alba Leasing, che è diventata così la nuova società specializzata nei finanziamenti in leasing per tutti i Clienti Creval. Alba Leasing si colloca tra le prime società di leasing a livello nazionale per stipulato, con un totale di 812,3 milioni di euro di volumi finanziati e 8.890 nuovi contratti perfezionati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013 (dati Assilea). Dall’avvio della propria attività, il 1° gennaio 2010, Alba Leasing ha erogato oltre 3,7 miliardi di euro, finanziando in prevalenza beni strumentali (65%), beni immobiliari (25%) e autoveicoli in genere (8%). Alba Leasing è in grado di finanziare l’intera gamma dei beni utili all’impresa per migliorare la produttività e incrementare le vendite innovando attrezzature e dotazioni strumentali all’attività. Il leasing ha conosciuto un costante impiego in tutti i settori produttivi, trovando sempre applicazione nei programmi d’investimento delle imprese finalizzati all’acquisizione di nuovi allestimenti d’ufficio, autovetture e mezzi di trasporto in generale, immobili e uffici, apparecchiature IT, macchinari di alta tecnologia fino a impianti industriali. 34 PLEIADI amministrazione e contabilità, fino al legale e fiscale. Dopo qualche anno di flessione, nel 2014 ci sono segnali che il mercato del leasing sia già entrato in una fase di ripresa? Anche i dati più recenti del settore confermano e consolidano la dinamica positiva, che è cominciata già negli ultimi mesi del 2013 e si è intensificata nel corso di quest’anno. Il leasing svolge un ruolo chiave per le imprese e rappresenta una leva importante per rimettere in moto il sistema economico e produttivo del Paese. In aggiunta ai tradizionali vantaggi del leasing, negli ultimi mesi sono stati attivati nuovi mezzi legislativi per rendere questo strumento ancora più funzionale ed appetibile da parte delle aziende. Nuovi incentivi fiscali sono stati introdotti dalla “Legge di Stabilità”, mentre un altro impianto agevolativo per i beni strumentali deriva dalla “Nuova Sabatini”, a cui abbiamo subito aderito. Quali tipologie di leasing stanno mostrando l’andamento più vivace? I comparti davvero strategici per il leasing, e mi riferisco in particolare allo strumentale, all’immobiliare e al targato, stanno evidenziando tutti dei dati di crescita più che soddisfacenti. D’altra parte, con il leasing è possibile finanziare l’intera gamma dei beni utili all’impresa: quelli per migliorare la produttività, per incrementare le vendite, per innovare attrezzature e dotazioni strumentali all’attività. Come noto, poi, il leasing ha conosciuto un costante impiego in tutti i settori produttivi, trovando sempre applicazione nei programmi d’investimento delle imprese finalizzati all’acquisizione di nuovi allestimenti d’ufficio, autovetture e mezzi di trasporto in generale, immobili e uffici, apparecchiature IT, macchinari di alta tecnologia fino agli impianti industriali. l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese. Le PMI possono presentare, attraverso le filiali Creval, ad Alba domanda di agevolazione per i propri investimenti in beni strumentali in leasing. Il sistema agevolativo previsto dalla “Nuova Sabatini” è rivolto Su quali prodotti, settori produttivi o iniziative commerciali sta puntando Alba Leasing per il prossimo futuro? Le politiche commerciali di Alba sono sempre orientate ad adeguare l’offerta alle sollecitazioni del mercato, guardando sia al finanziamento degli impianti produttivi sia ai progetti di sviluppo delle aziende. Grazie alla elevata esperienza maturata nel settore, Alba ha tutte le risorse per permettere alle imprese di cogliere le opportunità che si presentano in tutti i settori esse Che cos’è il leasing e perché conviene I l leasing è un contratto di finanziamento che, dietro pagamento di un canone periodico, consente al cliente di avere la disponibilità di un bene strumentale (macchinari, impianti, beni mobili o immobili, ecc.) necessario per l’esercizio della propria attività. Particolarmente gradito alle piccole e medie imprese, il leasing si presenta come uno strumento finanziario innovativo e vantaggioso, in grado di accumulare tanto i benefici del finanziamento tradizionale quanto quelli dei servizi connessi al bene, permettendo così all’utilizzatore finale di usufruire di numerosi vantaggi: ▪▪ tempi di istruttoria più rapidi; ▪▪ finanziamento integrale dell’investimento (iva compresa); ▪▪ flessibilità del piano dei rimborsi in base alle esigenze del cliente; ▪▪ copertura assicurativa del bene semplice e a costi ridotti; ▪▪ accesso ad agevolazioni pubbliche; ▪▪ contabilità semplificata. alle imprese operanti in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, per l’acquisizione di macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché hardware, software e tecnologie digitali. operino. Ricordo due iniziative, tra le più recenti, che dimostrano la nostra capacità di rispondere rapidamente alle nuove esigenze delle imprese: ▪▪ grazie alla collaborazione con il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) abbiamo attivato una importante linea di finanziamenti rivolta a sostenere ogni progetto di ricerca e innovazione delle Pmi; ▪▪ in partnership con il Politecnico di Milano, invece, ci proponiamo - prima società di leasing in Italia - come partner finanziario negli investimenti finalizzati all’efficientamento energetico delle aziende. Crediamo che in questi settori - l’innovazione e la ricerca, da un lato, e la riqualificazione del sistema produttivo italiano, dall’altro - ci sia molto lavoro da compiere e, soprattutto, che ci siano grandi opportunità di business per i nostri Clienti. Massimo Mazzega Nato a Venezia nel dicembre 1954, è laureato in Economia all’Università Ca’ Foscari - Venezia. Ha iniziato la sua carriera al Credito Italiano (Unicredit), dove ha ricoperto incarichi direttivi di crescente responsabilità. Nel 2002 è entrato in Cassa di Risparmio di Venezia (Gruppo Sanpaolo, poi Intesa Sanpaolo), dove è stato Direttore Generale fino al giugno 2007. È stato quindi chiamato, in qualità di Amministratore Delegato, a gestire il turnaround del Gruppo Bancario Italease, dal cui riassetto è nata Alba Leasing, di cui è Amministratore Delegato e Direttore Generale. È stato Vice Presidente Assilea, di cui è tutt’ora Consigliere, e ricopre ruoli di Consigliere di Amministrazione nel settore finanziario, assicurativo e associativo. PLEIADI 35 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Facendo tesoro di un punto di vista privilegiato sul mondo delle piccole e medie imprese, degli artigiani, dei piccoli operatori economici e sulle relative criticità connesse alla gestione dei debitori, il Gruppo Credito Valtellinese ha scelto di proporre ai propri clienti Recuper@, un innovativo sistema di gestione dei crediti realizzato da Creset, la società costituita nell’ambito della partnership tra il Credito Valtellinese e Fire Group (vedi BOX). Si tratta di un servizio completo di gestione e recupero dei crediti insoluti, interamente gestibile dal cliente tramite accesso ad un portale WEB dedicato, articolato in tre attività principali: Recuper@ crediti: è l’attività di recupero stragiudiziale offerta al cliente che, a fronte del mancato incasso dei propri crediti commerciali, potrà dare mandato a Creset di attivare l’attività di recupero, avvalendosi degli specialisti di Fire. Recuper@ end2end: si tratta del recupero di crediti insoluti relativi a fatture/effetti presentati per l’anticipazione o al dopo incasso presso le banche del Gruppo Creval. Grazie a questo servizio il cliente potrà beneficiare della tempestività dell’azione di recupero, fattore determinante per il successo dell’attività. Business information: consente di acquisire importanti informazioni (dati camerali, eventi negativi, legami societari…) su clienti attuali o potenziali, utili soprattutto per valutare o selezionare preventivamente le proprie controparti commerciali. Recuperiamo i tuoi crediti per far tornare i tuoi conti crediti servizi e tecnologie presenta RECUPER@ R Ritardi nei pagamenti, clienti insolventi: quante volte queste preoccupazioni influiscono sull’andamento dell’attività di imprenditori, artigiani e liberi professionisti. La crisi economica, che ha colpito imprese e famiglie, ha aumentato in modo esponenziale il numero dei soggetti che non sono più in grado di far fronte puntualmente ai propri impegni economici. Se nel 2007 quasi il 51% dei clienti pagava i propri debiti alla scadenza, la percentuale è scesa al 44% nel 2012 e al 37% a giugno 2014. Molte crisi d’impresa sono originate dalla 36 PLEIADI Un servizio completo di gestione e recupero dei crediti insoluti. di Raffaella Cristini Responsabile Direzione Prodotti Gruppo Creval difficoltà delle aziende di recuperare i propri crediti e, a fronte del patologico allungamento dei tempi medi di pagamento, molte imprese accusano forti crisi di liquidità pur avendo in portafoglio ordini da evadere. In questo contesto tutte le aziende, anche quelle di più piccole dimensioni, hanno preso consapevolezza di quanto sia strategico il monitoraggio dei propri crediti e la gestione puntuale degli stessi: molte imprese si sono così trovate a dover organizzare o potenziare strutture interne dedicate alle attività di recupero crediti, con costi certi e risultati incerti. Chi è Fire? F IRE S.p.A. è la società italiana leader nel settore della gestione e del recupero crediti stragiudiziale. Opera nel settore del recupero crediti da più di 20 anni e svolge la propria attività tramite 9 phone collection center dove operano oltre 1650 addetti specializzati per cliente, tipologia di debitore, anzianità del credito, e una rete di oltre 180 esattori che si estende su tutto il territorio nazionale. Fire gestisce più di 4 milioni di pratiche all’anno, corrispondenti ad un volume affidato di oltre 3 miliardi di euro, e annovera tra i propri clienti aziende leader nei settori bancario, finanziario e delle utilities quali Compass, Findomestic, Agos Ducato, Telecom, WIND, Fastweb, Vodafone, Eni, Edison, Enel, Sky e molte altre. I vantaggi per l’impresa che sceglie Recuper@ sono molteplici: ▪▪ può dedicare tutte le sue risorse all’attività tipica dell’azienda, affidando il servizio di recupero crediti a un operatore specializzato, che offre un servizio di qualità e a prezzi da “grande azienda”; ▪▪ minimizza il costo del recupero del credito: si elimina il costo fisso derivante dalla complessa gestione del contenzioso e lo si sostituisce con un costo variabile, determinato in funzione dell’importo recuperato e quindi sostenuto solo in caso di effettivo recupero del credito; ▪▪ supera le problematiche tipiche della gestione del delicato rapporto con il cliente/ debitore: il recuperatore è un consulente che cerca con il debitore soluzioni il più possibile condivise e sostenibili per il rientro del debito; ▪▪ gode di vantaggi fiscali perché in caso di comprovata impossibilità di recupero del credito, Creset fornisce una relazione di inesigibilità del credito che consente di svalutarlo a fini fiscali. I consulenti del Gruppo Credito Valtellinese sono a disposizione per illustrare ai clienti le caratteristiche e le modalità di adesione al nuovo servizio Recuper@, disponibile presso tutte le filiali da ottobre 2014. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Recuper@ è un prodotto di Creset S.p.A. distribuito dalle banche del Gruppo Credito Valtellinese. Per le condizioni economiche complete del servizio si rimanda al sito www.creset.it PLEIADI 37 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI FATTORE CREVAL Un nuovo conto a pacchetto e i finanziamenti del Gruppo Creval a sostegno delle aziende della filiera agroalimentare L di Raffaella Cristini - Responsabile Direzione Prodotti Gruppo Creval La maggiore propensione degli ultimi anni ad adottare uno stile di vita sano e scelte di consumo ecosostenibili ha contribuito a determinare un cambiamento nel modo di intendere l’agricoltura, vista oggi non più solo come produzione massiva, ma come attenzione alla qualità del prodotto finito, alle produzioni locali e alla salvaguardia del territorio. Contribuisce al dibattito sullo sviluppo di una nuova agricoltura e sul ruolo che essa può assumere nell’economia globale l’Expo Milano 2015, ormai alle porte, che ha come tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. La rassegna tratterà una serie di temi riguardanti l’alimentazione: dalla mancanza di cibo in alcune zone del mondo - dove l’agricoltura non è sviluppata o è minacciata da fattori ambientali - all’educazione alimentare, fino alle tematiche legate al futuro dell’agricoltura, come gli Ogm e la preservazione della biodiversità. 38 PLEIADI › PLEIADI 39 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI In un contesto economico caratterizzato dal perdurare della crisi, i dati evidenziano un’importante controtendenza: mentre negli altri settori economici sono in calo, nel primo settore gli occupati sono in aumento, con un dato particolarmente incoraggiante rappresentato dall’aumento dell’occupazione giovanile. Fondamentale diventa dunque sostenere e incentivare sia il ricambio generazionale nelle imprese agricole, sia gli investimenti necessari per rimodernare e sviluppare nuove colture o nuove tecniche di coltivazione e allevamento, che costituiscono momenti delicati per un’impresa, soprattutto per la difficoltà di reperire le risorse necessarie ad affrontarli. Un rilevante aiuto alle imprese in questo senso è rappresentato dai contributi comunitari: il 31 luglio 2014 il Consiglio dei Ministri ha approvato il documento di attuazione della nuova Politica Agricola Comune relativa al 2014-2020, che assegna all’Italia 52 miliardi di euro. A favore delle imprese condotte da giovani sono previste significative agevolazioni (per il nostro Paese ammontano a circa 80 milioni all’anno). Consapevole di queste necessità, ma anche dell’opportunità che il settore primario può rappresentare per i territori nel quale è presente, il Gruppo Credito Valtellinese ha recentemente lanciato un ampliamento della linea 40 PLEIADI Il Gruppo Credito Valtellinese ha lanciato un ampliamento della linea di prodotti dedicata alle imprese che operano nella filiera agricola. di prodotti dedicata alle imprese che operano nella filiera agricola. A luglio infatti Creval Natura Viva, la linea dedicata alle imprese agricole, si è arricchita di nuovi prodotti: Fattore Creval è il nuovo conto corrente a pacchetto, riservato alle imprese agricole, che prevede un canone gratuito e tassi agevolati per i primi sei mesi. Comprende, oltre ai servizi di conto corrente, condizioni agevolate per POS, anticipo su fatture e portafoglio commerciale, nonché scontistiche sull’istruttoria dei finanziamenti a medio-lungo termine. Fattore Creval prevede inoltre, per esigenze di conduzione dell’impresa agricola, la possibilità di richiedere un affidamento agrario in conto corrente, che consente alle imprese di godere dei benefici fiscali derivanti dal credito agrario. A ulteriore sostegno delle richiamate esigenze delle imprese agricole, è stata altresì ampliata la gamma di finanziamenti rateali di credito agrario a disposizione della clientela prevedendo condizioni agevolate in caso di richieste per specifiche finalità: in tale contesto, Mutuo Nuova Agricoltura è il finanziamento destinato agli imprenditori che effettuano attività di impianto e reimpianto di colture, Mutuo Bio.Logico è invece pensato per chi effettua investimenti e miglioramenti nell’impianto di colture biologiche, compresi progetti per la riduzione dell’impatto ambientale delle aziende agricole; mentre Mutuo Piano Sviluppo (PSR) è la formula studiata per coloro che intendono realizzare un investimento per il quale hanno presentato domanda per ottenere un contributo comunitario e hanno la necessità di avere immediatamente disponibili le somme necessarie per la realizzazione delle opere. Per gli imprenditori agricoli che invece decidono di attuare un ricambio generazionale è disponibile il Mutuo Nuova Generazione, finanziamento ipotecario di durata massima di venti anni. Per le imprese che hanno presentato domanda di contributi è stato pensato infine il finanziamento Anticipo Contributi Agrari, che consente di avere immediatamente a disposizione fino all’80% dei contributi spettanti. I nuovi prodotti affiancano le più tradizionali formule di credito agrario a disposizione per ogni esigenza dell’impresa agricola, dalla cambiale agraria ai mutui chirografari, ipotecari e a stato avanzamento lavori. Il Gruppo Credito Valtellinese è inoltre convenzionato con la Società Gestione Fondi per l’agroalimentare di Ismea, importante partner nel rilascio di garanzie che assistono i finanziamenti di credito agrario, agevolando l’accesso al credito da parte delle aziende agricole. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative ai prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato, occorre far riferimento ai fogli informativi “Fattore Creval” e “Finanziamenti Creval Natura Viva”, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione dei finanziamenti è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente, nonché all’approvazione della Banca. PLEIADI 41 › ECONOMIA IMPRESE E MERCATI Come cambiano le regole del CREDITO La forte correzione delle erogazioni di credito seguita alla crisi e la crescita dei crediti non performanti stanno imponendo nuove regole per la valutazione del merito creditizio e l’erogazione di finanziamenti alle imprese. Un cambiamento che riguarderà sia le banche sia le aziende L di Luciano Camagni - Condirettore Generale Credito Valtellinese La macchina del credito ripartirà, ma con ruoli e regole nuove per banche e imprese. L’attuale tendenza al rientro della massa complessiva dei crediti erogati dal sistema bancario è una correzione conseguente a anni di credito bancario in crescita, nonostante il calo della produzione industriale e del PIL. Per questo, un’inversione di tendenza richiederà cambiamenti importanti sia alle banche sia alle imprese: in futuro, la capacità produttiva del paese, la crescita del PIL e il sostegno finanziario delle banche andranno di pari passo. Le banche continueranno a fare credito, ma lo faranno in modo diverso, e anche il mondo delle imprese italiane dovrà cambiare. In un contesto competitivo globale tutti i fattori entrano in gioco, compreso, ad esempio, il modo in cui le aziende vanno a finanziarsi. L’attuale apporto del sistema bancario ai bisogni di finanziamento delle piccole imprese, che in Italia si aggira intorno al 70-75%, non è più sostenibile. Si porrà in termini sempre più significativi il tema della capitalizzazione delle imprese: se vorranno evitare una eccessiva marginalizza- CAPITALI INVESTITI NEL MERCATO ITALIANO 2.059 1.524 2.392 202 167 159 zione, le PMI italiane dovranno fare grandi passi verso metodologie di gestione diversificata del profilo patrimoniale, proiettandosi su strumenti di apporto diretto che consentano, a chi le finanzia, di continuare a farlo in un contesto equilibrato. Negli ultimi anni, lo squilibrio delle imprese tra capitale proprio ed intervento di terzi si è dilatato, rendendo necessario trovare una ricomposizione dell’attuale situazione: tale ricomposizione potrà essere agevolata anche da provvedimenti di natura fiscale, che favoriscano e promuovano il re-investimento degli utili in azienda. Sullo sfondo rimane sempre la necessità di poter usare una molteplicità di canali per la copertura del fabbisogno finanziario, in grado di ridurre almeno in parte la dipendenza dal settore bancario e così da puntare a un traguardo che ponga le PMI in sintonia con il riscontro di altri paesi, verso un obiettivo del 50% ad esempio rispetto alle realtà tedesche. Le stesse banche, d’altronde, non potranno più erogare credito come qualche anno fa: gli elementi patrimoniali “a garanzia” conteranno ancora, ma un’attenzio2.023 1.890 207 1.407 161 868 139 147 1° SEM 2011 NUMERO 2° SEM 2011 1° SEM 2012 AMMONTARE (MLN DI EURO) RAPPORTO DEBITO BANCARIO/DEBITO TOTALE 31% 2007 28% REGNO UNITO 2012 42 PLEIADI 38% 2° SEM 2012 66% 1° SEM 2013 2° SEM 2013 68% 56% 49% 38% 37% FRANCIA 1° SEM 2014 ITALIA GERMANIA 32% STATI UNITI ne maggiore sarà data alle capacità di rimborso delle imprese; metriche, parametri e modulazioni di erogazione del credito sono in cambiamento e forse gli stessi istituti bancari non hanno compreso fino in fondo la portata della trasformazione che è stata imposta dalla ricomposizione degli attivi creditizi avvenuta nell’ultimo periodo. Infatti quando si parla genericamente di imprese, si guarda in realtà a un mondo molto diversificato: da un lato aziende che si rivolgono al credito solo per investimenti e sostegno del circolante, aziende cioè che operano sui mercati esteri, con un fatturato in crescita, marginalità adeguate, piani di espansione in crescita e una posizione di liquidità di cassa in grado di sostenere le necessità a breve termine. Il credit crunch, di cui si è molto parlato, tocca invece aziende che hanno una situazione finanziaria che si è progressivamente indebolita e che ha ridotto la loro capacità di ottenere credito, connotate da bassa patrimonializzazione, redditività contratta e un indebitamento crescente che grava su un fatturato in contrazione. I sistemi di rating che oggettivizzano la qualità del richiedente spingono inoltre queste imprese in una marginalità che rende complesso per loro ottenere ulteriore credito. Per queste ragioni la parola chiave per la valutazione del merito creditizio sarà “redditività”: le posizioni creditizie non sorrette da una pianificazione delle attività dell’impresa, che definisca in modo chiaro la generazione di cassa a copertura del credito, diventeranno posizioni con un profilo di affidabilità ridotto. Sempre più dovrà entrare nelle metodologie gestionali la pianificazione a medio-lungo termine dei profili patrimoniali, finanziari ed economici in un processo evolutivo non propriamente abituale per le imprese italiane. Un ulteriore tema aperto è quello della mancanza di investitori istituzionali in grado di sostenere lo sviluppo di canali alternativi al credito bancario. Nonostante qualche passo avanti sia stato fatto, con gli strumenti previsti dal decreto sviluppo, quali i mini-bond, diversi temi restano aperti, quali ad esempio la necessità di definire spazi per la diffusione diretta sul mercato di tali strumenti, puntando ad un ampliamento dei IL CREDITO ALLE IMPRESE Prestiti alle società e produzione industriale 220 200 180 160 140 120 100 80 60 MARZO 2000 MARZO 2005 MARZO 2010 MAGGIO 2014 GDP IN INVESTIMENTI PRODUZIONE INDUSTRIALE FATTURATO IMPIEGHI RESIDENTI SOCIETÀ NON FINANZIARIE soggetti potenzialmente in grado di sottoscriverli e creando conseguentemente le condizioni per un collegamento diretto tra mondo del risparmio e fabbisogni finanziari delle imprese. In particolare, nell’ambito delle norme che regolano la diffusione di strumenti finanziari (MIFID), si impone una migliore definizione della figura di un risparmiatore consapevole ed informato, che possa simmetricamente interagire con il mondo delle PMI. Dal lato del supporto al finanziamento bancario alle PMI sono stati offerti diversi strumenti di garanzia (Medio-Credito Centrale, Fondi Europei per gli Investimenti, Fondi per l’Agricoltura, etc.), ulteriormente sviluppati nell’ultimo periodo per consentire una transazione graduale verso l’obiettivo precedentemente definito, consentendo agli istituti bancari di continuare a sostenere l’economia, pur in un quadro generale che vede una ridotta dinamica del sistema economico ed un contenuto sviluppo degli asset creditizi. In questo contesto, l’elemento dirimente che consenta alle banche di intercettare una domanda di credito da parte delle imprese, valutandola comunque con maggiore rigore ed equilibrio, è il verificarsi di una effettiva svolta congiunturale, capace di attestare, nei fatti, un trend economico positivo che porti il paese in un percorso di crescita reale. PLEIADI 43 ECONOMIA IMPRESE E MERCATI Piero Bassetti S AVANTI ARTIGIANI Il segreto di un successo P di Aldo Fumagalli Romario - Vice Presidente Credito Valtellinese Presentato lo scorso giugno alla Triennale di Milano, il film “Avanti Artigiani” continua a raccogliere elogi e apprezzamenti. In un’ora di filmato si racconta la storia di 22 piccole e medie imprese artigiane delle province di Milano e Monza Brianza, selezionate per l’unicità della produzione e la capacità di innovazione. Il progetto, realizzato dalla sede milanese del Centro Sperimentale di Cinematografia, è stato fortemente voluto da Piero Bassetti, Presidente della Fondazione Giannino Bassetti. Presidente, che tipo di accoglienza sta ricevendo “Avanti Artigiani”? Davvero ottima, è un progetto di cui siamo davvero orgogliosi: tra i tanti riscontri positivi, abbiamo avuto ad esempio la selezione da parte del “Milano Design film Festival”, a testimonianza del valore progettuale e artistico delle storie che abbiamo raccontato. Oppure pensate che, nel comune di Castello Brianza, il film è stato inserito nell’esperienza scolastica: è stato proiettato nelle scuole elementari ed è stato inaugurato un programma con laboratori per due pomeriggi alla settimana, spiegando ai bambini il valore del lavoro artigiano. Questi due esempi racchiudono il senso di questo titolo, “Avanti”, perché volevamo esplorare la prospettiva futura, e dare al contempo uno stimolo: come si affrontano le sfide di 44 PLEIADI tudi economici alla Cornell University e alla London School of Economics, opera a lungo nel gruppo industriale di famiglia Bassetti (storico marchio tessile italiano) e poi nelle istituzioni. Diviene primo presidente di Regione Lombardia dal 1970 al 1974 e deputato al Parlamento dal 1976 al 1982. Negli anni ottanta è presidente della Camera di Commercio Industria e Agricoltura di Milano, poi dell’Unione delle Camere di Commercio. Per promuovere l’innovazione responsabile e i temi del glocalismo presiede, dagli anni novanta, la Fondazione Giannino Bassetti (www.fondazionebassetti.org) e Globus et Locus (www.globusetlocus.org). Fondazione Giannino Bassetti L’INCONTRO Aldo Fumagalli Romario, Vice Presidente del Credito Valtellinese, con Piero Bassetti, Presidente della Fondazione Giannino Bassetti. domani? Se gli artigiani “vanno avanti”, che cosa incontrano? Sicuramente dovranno avvicinarsi a nuove tecnologie, nuovi tipi di investimenti, nuovi rapporti aziendali, nuovi rapporti con il mondo del consumo e il mercato. La scuola e la formazione dovranno giocare un ruolo diverso. A proposito di ruoli, qual è oggi quello dell’artigiano, qual è la sua dimensione? Il film racconta bene che la dimensione non è più quella dell’artigiano classico. Il concetto di artigiano non coincide più con quello di “micro impresa”. Nel passato si riteneva che “l’artigiano è il piccolo, l’industriale è il grande”, ma oggi si possono fare cose artigianalmente, indipendentemente dalla dimensione. L’artigiano è colui che riesce a distinguersi per l’unicità del prodotto, la quale deriva dall’altissimo contenuto creativo apportato dall’artigiano stesso. La dimensione non conta più. Pensando al rapporto che l’artigiano avrà in futuro con la tecnologia, credo che essa se da un lato può aiutare a fare emergere nuove forme di artigianato, nuove forme di espressione (penso ad esempio alle stampanti 3D), dall’altro, sul versante del consumo, essa diventa essenziale affinchè l’artigiano si rapporti in maniera innovativa col mercato e si proponga, ad esempio tramite i canali digitali. Nella finanza, le banche sempre meno forniranno credito bancario ba- L a Fondazione Giannino Bassetti promuove da quindici anni l’esercizio responsabile dell’innovazione nelle tecnoscienze, nell’attività imprenditoriale, nella governance. Attraverso progetti, lectures e borse di studio la Fondazione alimenta il dibattito pubblico sul portato etico e culturale di una società che innova. www.fondazionebassetti.org Un momento della presentazione in Triennale a Milano del 3 giugno scorso. In alto a destra: la brochure del film “Avanti Artigiani”. sandosi esclusivamente sul rapporto personale, e sempre di più l’artigiano dovrà instaurare un rapporto con la banca basato anche sull’analisi del proprio business e dei propri progetti, codificato in documenti, numeri e cifre. Qui la banca potrà aiutare l’artigiano a elaborare un business plan e ad avviarsi in un percorso imprenditoriale. Il nuovo è opportunità e vincolo insieme. “Avanti Artigiani” prosegue il percorso intrapreso nel 2011 con lo spettacolo al Piccolo Teatro “Mani grandi, senza fine”: ci racconta questo passaggio dal teatro al cinema? Siamo partiti volendo verificare l’impatto dell’innovazione sulla situazione sociale di Milano, indagando l’influenza della cultura del design sulla città, sia sul piano produttivo, sia sul piano sociologico. Nella prima fase siamo stati favoriti dall’incontro con Laura Curino, che ci ha proposto la rappresentazione teatrale di questo fenomeno, traducendo le storie dei principali designer e architetti, dei Magistretti, dei Menghi, in una pièce teatrale che si rivelò felice e aggiunse il successo del linguaggio rappresentativo all’interesse oggettivo del contenuto. La rappresentazione al Piccolo Teatro ha avuto un successo tale da portarci a ragionare su come raccontare chi quel design materialmente lo realizzava: l’artigiano. Il cinema ci è sembrato perfetto per rappresentare la realtà dell’artigiano nella sua globalità. Siamo molto soddisfatti del risultato finale, il Centro Sperimentale di Cinematografia e la regista Teresa Sala hanno saputo realizzare un racconto gradevole, poetico e di alto contenuto artistico ed emotivo. Quali sono a suo avviso i punti di forza del film? Ho trovato interessanti le parti del film dove sono mostrate le deficienze, i pericoli, gli ostacoli ad andare avanti, le arretratezze. Questo film lo si può guardare con un occhio verso gli spunti di futuro, ma anche con un occhio verso la fatica del passaggio dai lavori tradizionali ai lavori moderni. La fatica di abbandonare situazioni di arretratezza significa che molti lavori di oggi saranno abbandonati o superati non senza travaglio. I punti critici del film sono dunque i suoi punti di forza. Il film insegna che bisogna andare oltre gli stereotipi. Quando diciamo che l’artigiano deve evolvere, diciamo che deve abbandonare il suo stesso stereotipo: e i casi di successo che raccontiamo nel film lo confermano. Chiudiamo con uno sguardo “avanti”: come potrebbe proseguire il progetto nell’anno di Expo 2015? Expo 2015 è una manifestazione mondiale. Se l’artigiano capirà che il mondo sta cambiando, se si inserirà nel circuito della globalizzazione potrà senz’altro esprimersi in questo ambito. “Avanti Artigiani” vuole essere anche una “sveglia”, un’esortazione a cogliere le sfide future. Cogliere anche la sfida dell’Expo sarebbe buona cosa. Ci piacerebbe proseguire il progetto sviluppando un evento che possa presentare al mondo l’artigiano italiano, naturalmente raccontando storie di successo negli ambiti legati ai temi dell’alimentazione e dell’energia, propri della prossima esposizione. PLEIADI 45 IL PERSONAGGIO GIOVANNI STORTI I Inizia così Corro perché mia mamma mi picchia, libro scritto da Giovanni Storti con Franz Rossi, uscito lo scorso anno. Che cosa le ha fatto riscoprire a cinquant’anni quello sprint “per fuggire dalle ciabattate” di sua madre? “Nel mezzo del cammin di nostra vita”, verso i 50 anni ho letto il libro di Pietro Trabucchi «Resisto dunque sono» sul tema della resilienza, ovvero la capacità di resistere alle avversità della vita attraverso la pratica dello sport. Ho conosciuto il prof. Trabucchi e con lui ho fatto diverse escursioni sulle montagne della Valle d’Aosta, provando l’esperienza magnifica della corsa in montagna. Da allora ho iniziato a correre, scoprendo il piacere dell’imprevisto e della fatica. Dalla corsa su strada ai trail: quali sono le differenze che l’hanno conquistata? Nei trail prendi l’energia necessaria dalla natura: ogni angolo è una scoperta. › Foto: Dino Bonelli GIOVANNI STORTI “C’è chi corre per dimagrire e chi corre per fuggire, c’è chi corre per amore e chi corre col dolore, c’è chi corre per viaggiare e chi corre per tornare. Io corro perché mia mamma mi picchia” 46 PLEIADI PLEIADI 47 Foto: Monica Nanetti IL PERSONAGGIO GIOVANNI STORTI dove mi sarei volentieri fermato a bere un buon bicchiere di vino. All’interno di un sodalizio così intenso come quello con Aldo e Giacomo, potersi ritagliare spazio per le passioni personali è fondamentale: quali sono le loro? Condivido con Aldo la passione per la corsa, mi ha seguito anche in qualche viaggio: nel libro Corro perché mia mamma mi picchia racconto di un trial in Etiopia in cui si è pure perso. Giacomo sostiene di correre, ma da me non si è mai fatto vedere, anche se c’è chi testimonia di averlo avvistato. Giacomo è appassionato di libri (oltre che scrittore e firma de La Stampa), Aldo usa i libri che gli passa Giacomo per i suoi patchwork artistici e coloratissimi. A proposito di Aldo e Giacomo, c’è un nuovo film in uscita a Natale: ci può dare qualche anticipazione? Il titolo è “Il ricco, il povero e il maggiordomo” e uscirà l’11 dicembre al cinema. Lascio a voi indovinare come ci siamo divisi i ruoli. Sopra: Giovanni Storti insieme all’amico Michele Rigamonti alla partenza del Valtellina Wine Trail 2013. A sinistra: la copertina del libro di Giovanni Storti e Franz Rossi. › Foto: Dino Bonelli era inaccessibile ai non-corridori. È stata un’esperienza particolarissima e indimenticabile. Uno dei più grandi piaceri di questo tipo di viaggi è anche la compagnia: corsa dopo corsa ho trovato delle bellissime amicizie. Il piacere della gara vale per tre: la corsa, il luogo da visitare, la compagnia. Forse la Valtellina non sarà così esotica, ma la gara del Wine Trail ha ricevuto molti apprezzamenti. Ci racconta la sua esperienza? In questo caso ai tre piaceri si è aggiunto quello del buon cibo e soprattutto del buon vino (ma non durante la gara!). È stata una corsa bellissima tra i vigneti e non solo visto che abbiamo anche attraversato una cantina... 48 PLEIADI Foto: Dino Bonelli Dalla montagna al deserto, sei a contatto con ambienti molto diversi l’uno dall’altro e quindi devi affrontare situazioni sempre nuove. Per questo preferisco correre in natura più che in strada, che trovo al confronto più monotona. Marocco, Islanda, Bolivia: la sua è una passione per trail e paesaggi estremi, come sceglie le destinazioni di queste avventure? In queste situazioni la corsa è unita al viaggio e diventa un’occasione per poter visitare dei luoghi spesso difficilmente programmabili e quindi raggiungibili in un viaggio normale. In Islanda, ad esempio, il percorso della corsa Giovanni & Franz: amici di corsa, amici di penna F ranz Rossi è nato a Venezia 50 anni fa. Dopo quasi 40 anni spesi in giro per l’Italia, nel 2000 ha messo radici a Milano da dove scappa regolarmente verso le montagne. Dirige una software house e scrive per giornali e sul suo blog personale. Lo scorso natale ha firmato con Giovanni Storti Corro perché mia mamma mi picchia. La prima domanda è d’obbligo: come hai conosciuto Giovanni? Correndo, ovviamente. Eravamo in montagna, in Valle d’Aosta. Stavamo facendo un’uscita di allenamento con un amico comune e poi, vivendo entrambi a Milano, abbiamo iniziato a correre assieme e da cosa è nata cosa. Ad entrambi piace viaggiare, e la corsa è un’ottima scusa per visitare dei posti meravigliosi, esattamente come ci è capitato con il Valtellina Wine Trail, una valle spettacolare a meno di due ore da Milano... Nel libro raccontate delle vostre avventure in giro per il mondo, il Marocco, l’Etiopia, l’Islanda, il Libano... Chi è che suggerisce dove andare? È una gara aperta. Uno suggerisce e l’altro rilancia. Siamo entrambi curiosi e ci piace vedere posti nuovi, conoscere gente diversa, culture diverse. Così il problema di solito è frenarci, non farci andare. Ma naturalmente pensate anche al tipo di gare che dovrete correre... In realtà no. Il messaggio del libro, in fondo, è proprio quello. Ci sono decine di buoni motivi per correre, gli amici, i viaggi, lo star bene, il sentirsi in pace con se stessi. La gara è solo un piccolo particolare. Però amate i trail più di ogni altra cosa. Sì, questo è vero. Il trail è correre in natura, specialmente in montagna. Per noi il rapporto con la montagna è un aspetto fondamentale. E poi ti svelo un piccolo segreto: nei trail (soprattutto in quelli lunghi) conta più arrivare in fondo che quanto tempo ci metti e per uno lento come me... è un vantaggio indiscutibile. PLEIADI 49 L’AZIENDA IMI FABI ALLA SCOPERTA DELLA Il cuore in VALTELLINA, il corpo NEL MONDO I Il Gruppo IMI FABI rappresenta un’eccellenza valtellinese, italiana e mondiale nel settore minerario. Abbiamo incontrato l’Amministratore Delegato, Corrado Fabi, per conoscere meglio questa storia di successo nata proprio tra le nostre montagne. Dottor Fabi, la IMI FABI continua a crescere e ad allargare i propri mercati: forse l’azienda non ha un marchio così noto al grande pubblico, ma nel settore è considerata tra le prime tre aziende al mondo. Come inizia la vostra avventura? Mio padre, di origine torinese, arrivò in Valtellina prima della seconda guerra mondiale con l’incarico di contabile per una grande azienda mineraria piemontese, che allora aveva 50 PLEIADI una società controllata con sede operativa proprio in Valmalenco. Dopo una serie di vicissitudini, l’allora direttore di questa azienda in Valtellina decise di andare in pensione e mio padre, che da ragioniere si era innamorato dell’attività mineraria, chiese e ottenne di potergli subentrare. La Valmalenco, in quegli anni, era strategica per l’estrazione dell’amianto (soprattutto ai fini militari); nel momento in cui si venne a conoscenza delle problematiche legate alla tossicità di queste fibre, l’attività mineraria della valle dovette per forza rallentare. Mio padre si trovò così di fronte a un bivio: iniziare una propria attività, oppure rientrare alla casa madre. Decise di optare per la prima soluzione, iniziando così l’attività mineraria nel talco. Come mai proprio nel talco? È semplice: per estrarre l’amianto era stato necessario scavare chilometri e chilometri di gallerie attraversando giacimenti di talco che non venivano sfruttati; con l’inizio dello sviluppo industriale italiano il talco, e più in generale i cosiddetti “minerali industriali” (carbonato di calcio, caolino, mica, feldspato) divennero molto richiesti perché componenti essenziali delle lavorazioni industriali: da qui la decisione di mio padre di fondare nel 1950 la società. Ci può spiegare meglio l’utilizzo del talco nelle lavorazioni industriali? Negli anni ’50 il principale utilizzo del talco era nelle cartiere, mescolato alla cellulosa; i minerali industriali, infatti, erano utilizzati come “filler”, ovvero “riempitivi” per abbassare i costi di produzione, diminuendo la percentuale di materia prima utilizzata nel processo. Col tempo, questi minerali sono diventati materie prime per i comparti più vari - dalle ceramiche, al cemento, alle vernici - e sono cambiati i settori di applicazione. Nella produzione della carta, quando avvenne il cambio tecnologico - con il passaggio da un ambiente acido a un ambiente basico - fu possibile utilizzare il carbonato di calcio, più economico rispetto al talco, registrando una naturale contrazione per quest’applicazione. Parallelamente, il talco è cresciuto tantissimo con la diffusione delle materie plastiche, i polimeri. › PLEIADI 51 L’AZIENDA IMI FABI L’estrazione del talco: generazioni a confronto. dei clienti erano italiani; oggi la maggior parte Essere un’azienda italiana e operare in Italia di loro non esiste più, hanno chiuso, o sono è stata una delle nostre fortune. In quegli anni stati comprati, oppure sono emigrati all’estero. avevamo nel nostro territorio aziende all’avanA che periodo risalgono le prime aperguardia mondiale nella chimica come Monteca- ture all’estero? tini (poi Montedison), dotate di una tecnologia Ci sono stati due momenti importanti. Il e di una capacità di innovazione di cui noi primo, tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, abbiamo beneficiato. Le prime applicazioni al quando abbiamo deciso di non utilizzare solo mondo nel settore auto del propilene, che oggi talco estratto in Valmalenco, ma anche minerali è diventato uno dei materiali maggiormente di importazione - prevalentemente dalla Cina usati nel settore auto ed elettrodomestici, sono successivamente lavorati in Valtellina. In questo state progettate e realizzate in Italia. Quando modo abbiamo ampliato la gamma produttiva si parla di grande innovazione, di grande indu- e iniziato a servire una serie di settori e applistria, occorre considerare tutto l’indotto che cazioni che non avevamo ancora fornito. Il pasne deriva per il sistema Paese. Purtroppo tutto saggio successivo, per noi molto importante, questo oggi in Italia non c’è più: quando sono risale all’inizio degli anni 2000 quando i nostri entrato in azienda, ormai trent’anni fa, il 90% principali clienti, già aziende multinazionali, ci chiesero di seguirli all’estero, Sotto: Patrizia Zuppini, consigliere Imi Fabi; Edoardo Semeria, Responsabile Direzione prevalentemente negli Stati Uniti e Territoriale So-Bs-Bg del Credito Valtellinese; Corrado Fabi, AD di IMI Fabi. in tutto il mercato americano. Una scelta che ci ha consentito di far diventare il settore della plastica quello più importante, in particolare legato all’automotive. Entrare in un mercato completamente nuovo come gli Stati Uniti, per noi ha rappresentato un salto decisivo: da azienda italiana, valtellinese, siamo diventati un’azienda che si apriva al mondo, affrontando problematiche complesse e nuove sfide internazionali. Che tipo di attività svolgete all’estero? In Europa, che per noi è ancora il mercato principale, si sommano › 52 PLEIADI le produzioni storiche, quali la Valmalenco, alle produzioni che si sono aggiunte con i minerali di importazione. Negli altri Paesi produciamo in prossimità degli utilizzatori finali con le stesse procedure e metodologie, in modo da garantire l’uniformità del prodotto in termini di qualità. Che difficoltà avete incontrato, a livello aziendale, lavorando all’estero? I cambiamenti che abbiamo dovuto affrontare sono stati tanti: avere persone di diversa nazionalità e cultura è stata una trasformazione per noi radicale. L’organizzazione è diventata più complessa, ma al tempo stesso abbiamo acquisito risorse eterogenee; e la diversità è diventata per noi un valore. Come è cambiata la sua attività di Amministratore Delegato passando da un’azienda nazionale a una internazionale? Nel corso degli anni il mio ruolo è sempre più marginale; ho la fortuna di avere collaboratori che possono sostituirmi assumendo decisioni e seguendo progetti di rilievo. E questo è un grande valore per l’azienda. Anche se ancora oggi c’è l’identificazione della IMI FABI con la mia persona, il vero plus sono i miei collaboratori, il vero capitale umano. Il talco I l talco è un minerale presente sia nelle rocce eruttive, sia in quelle metamorfiche. La provincia di Sondrio è storicamente ricca di giacimenti, in particolare a Lanzada nella Miniera della Bagnada e a Torre di Santa Maria. In Italia le miniere principali si trovano in Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana e Sardegna. All’estero in Austria, in India, Australia e Stati Uniti. Il talco è largamente impiegato in vari ambiti industriali: dalle materie plastiche, all’industria della carta, dall’industria della gomma alla produzione di ceramica. Viene inoltre utilizzato nella preparazione di pitture, vernici e stucchi, così come nella cosmesi. Il comune “borotalco” (nome commerciale ideato nel 1874 da Henry Roberts) identifica un prodotto a base di talco e acido borico, il cosiddetto talco borato. › Ci sono joint venture, attività all’estero, in Asia, in Australia, negli Stati Uniti, però la mente e il cuore sono in Valtellina: tra territorio e azienda c’è sempre stato uno scambio continuo. PLEIADI 53 L’AZIENDA IMI FABI Quanti sono i suoi collaboratori? Oggi abbiamo 250 collaboratori; 100 in Italia e gli altri all’estero divisi tra Stati Uniti, Cina, Australia e prossimamente il Pakistan. Come riesce a trasmettere i suoi valori, le sue motivazioni, a tutti i dipendenti? Non ci sono ricette. Mi limito a dare il buon esempio. Io ho collaboratori meravigliosi, con grande disponibilità al sacrificio e attaccamento all’azienda. Probabilmente il vero merito che ho è quello di cercare di spingerli a migliorarsi sempre, ad avere uno spirito di gruppo. Le aziende sono fatte di persone. Senza le persone non si va da nessuna parte: se non le coinvolgi è impossibile trasmettere i valori aziendali. Oggi ci siamo internazionalizzati, ma il cuore è rimasto italiano e soprattutto valtellinese, dove siamo nati: in Valmalenco abbiamo ancora un’attività rilevante, che rappresenta l’asse portante intorno al quale l’azienda si è sviluppata. Ci sono joint venture, attività all’estero, in Asia, in Australia, negli Stati Uniti, però la mente e il cuore sono in Valtellina. Non dimentichiamoci che c’è sempre stato uno scambio continuo tra territorio e azienda: se oggi noi cerchiamo di essere presenti sul territorio è anche per ridare al territorio quello che negli anni ci ha regalato. Non è facile, ma ci teniamo. E così, dopo aver lavorato per tutto l’anno, il 4 dicembre (giorno di Santa Barbara, protettrice dei minatori) ci ritroviamo tutti in Valmalenco per una festa molto intima, con le persone che contribuiscono al successo della nostra azienda. › La miniera come occasione di visita didattica per le scuole elementari. A proposito di “restituire al territorio”, sappiamo che siete impegnati in numerose attività sociali, anche rivolte ai più 54 PLEIADI giovani: ce ne parla? Le attività minerarie impattano per forza di cose sull’ambiente, e come tale cerchiamo di minimizzarle il più possibile. Compensiamo quindi l’impatto ambientale con iniziative socialmente utili: ad esempio, aiutiamo le associazioni sportive che operano sul territorio, non tanto nell’ottica del raggiungimento dei massimi livelli, ma per coinvolgere il maggior numero possibile di ragazzi. Molto importante anche l’attività che svolgiamo con le scuole: accompagniamo spesso i ragazzi delle elementari e medie attraverso percorsi educativi nelle miniere, così da far conoscere una realtà del territorio, e avvicinarli al mondo del lavoro. Le analisi in laboratorio sui minerali estratti. Che ruolo riveste la ricerca nel vostro lavoro? Oggi i tempi di innovazione si sono fatti sempre più stringenti, perché i cicli di vita dei prodotti si sono accorciati: da un lato c’è tanta competizione, tante opportunità, dall’altro c’è più tensione e maggiori rischi dovuti ai tempi sempre più brevi. La ricerca è molto presente, con innovazione non solo di prodotto, ma anche di processo. Se tutti i giorni riusciamo a mettere in discussione quello che stiamo facendo, allora facciamo innovazione. Conosciamo anche un Corrado Fabi che arriva dal mondo dello sport, dall’automobilismo: un mondo fatto di coraggio, concentrazione, attenzione maniacale ai dettagli. Tutti questi aspetti hanno influenzato il suo lavoro? Assolutamente sì. Considero lo sport un’importante scuola di vita, perché si impara soprattutto a perdere, in particolare negli sport individuali come l’automobilismo. Ricordo che mio padre mi diceva: “Prima di tagliare il traguardo non hai ancora vinto. Subito dopo, sei come tutti gli altri perché ti devi preparare per la gara successiva”. Sono grandi campioni solo quelli che nel corso degli anni sono riusciti a mantenere la motivazione del primo giorno, come se non avessero mai vinto. La sua azienda avrà sicuramente dovuto superare momenti di difficoltà. Questo spirito che ha mutuato dallo sport, la sconfitta come momento per ripartire, vi ha aiutato? Nella vita, se non si ha un po’ di fortuna, non si va da nessuna parte. Ma la fortuna non basta. Lo sport, così come la vita di tutti i giorni, richiede sacrifici, costanza, voglia e capacità di competere. I momenti di difficoltà, le sconfitte, servono per imparare. Fino ad oggi siamo stati fortunati, abbiamo sempre trovato la ricetta per ripartire cercando di fare il lavoro sempre meglio, di migliorarci, di crescere. Domani chissà… Se non si ha il coraggio di mettersi quotidianamente in gioco non si hanno chances per il futuro. Quello che mi è accaduto a un certo punto nello sport (ossia la scelta, difficilissima, di ritirarmi) nel lavoro non si è ancora verificato: siamo sempre riusciti a rifiutare le diverse richieste di acquisto della nostra azienda da parte di grosse multinazionali e questo per me è un punto d’onore. Avrebbe significato far scomparire un pezzetto d’Italia. Considerata la sua esperienza alla guida di una azienda con “il cuore in Valtellina e il corpo nel mondo” e quella di ex presidente di Confindustria Sondrio, quali sono le potenzialità ancora inespresse della Valtellina? Credo che noi italiani in senso lato, e dunque anche noi valtellinesi, dovremmo smettere Due momenti dell’estrazione dei minerali dal cuore della montagna. di dare la colpa sempre agli altri e fare invece un’analisi nel giardino di casa nostra, chiedendoci tutti, ogni giorno, cosa possiamo fare per migliorare la nostra comunità. Il problema dell’Italia è il problema di noi italiani, che dovremmo riscoprire i valori di quando eravamo più giovani. Viaggiando in zone minerarie con condizioni sociali e di vita assai difficili, ho visto che in Italia, nonostante tutti i problemi, il livello di vita è ancora buono. Purtroppo non riusciamo più ad apprezzare quello che negli anni abbiamo costruito e, cosa ancora peggiore, non facciamo nulla per difenderlo. Bisognerebbe riscoprire la cultura del sacrificio e mantenere quella costante tensione per cercare di migliorarsi sempre. Mini-bond: Imi Fabi, prima azienda valtellinese ad emetterli L o scorso giugno, Anthilia BIT (Bond Impresa Territorio), fondo che investe in minibond, appositamente creato da Anthilia Capital Partners SGR per le PMI italiane e sottoscritto da un pool di 7 tra le principali banche regionali italiane tra cui Credito Valtellinese, ha chiuso il suo primo investimento sottoscrivendo un “mini bond” da 7 milioni di euro emesso da Imi Fabi SpA, azienda con radici valtellinesi. L’emissione di IMI Fabi SpA, durata 6 anni, è stata quotata nel sistema multilaterale di negoziazione gestito da Borsa Italiana, segmento professionale ExtraMot Pro. Il mini bond - che avrà un rendimento del 6,3% - è stato sottoscritto anche da Credito Valtellinese, che ha svolto tra l’altro la funzione di arranger dell’operazione. Un’importante impulso all’emissione dei mini bond è stato dato dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, che ha dato il via libera alla possibilità per i fondi pensione di investire anche in fondi che investono in mini bond. La novità normativa si aggiunge alle altre, tra le quali si segnala anche l’introduzione di particolari forme di garanzia a favore di chi sottoscrive il bond, mediante l’utilizzo di un nuovo specifico fondo di garanzia istituito presso il Ministero per lo Sviluppo Economico. PLEIADI 55 EVENTO CINEMA “Se chiudo GLI OCCHI non sono più qui” Un film sull’avventura della conoscenza da parte di un adolescente che vive le difficoltà, i sogni e le illusioni dei giovani di oggi S Si intitola “Se chiudo gli occhi non sono più qui”, un viaggio nell’adolescenza e nel cuore di una generazione che cerca una dimensione dove poter sognare il proprio futuro, il quarto lungometraggio del regista valtellinese Vittorio Moroni. Il film, con Giorgio Colangeli, Giuseppe Fiorello e un cast formidabile, è stato prodotto dalla casa di produzione 50Notturno in collaborazione con Rai Cinema ed è nelle sale dal 18 settembre. Il Credito Valtellinese, avvalendosi dei fondi per il finanziamento del cinema, tax credit, ha creduto e investito nel film. Ambientato in Friuli, è stato girato tra ottobre e dicembre 2012 a Codroipo, Bolzano e nel Mar Tirreno. Dopo la caldissima accoglienza ricevuta al Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione “Alice nella città” ha riscosso ampi consensi negli Stati Uniti al Santa Barbara Film Festival. 56 PLEIADI Un cast bellissimo “Per questo secondo lungometraggio di finzione” dice Moroni “ho potuto disporre di una troupe e di un cast meravigliosi. Ho scritto la sceneggiatura con Marco Piccarreda, con cui collaboro da anni e ho avuto collaboratori preziosi in tutti i reparti, capaci di sostenere il mio sogno impossibile di girare un film di finzione con la libertà con cui si gira un documentario. Ho avuto l’adesione di attori bravi ed importanti come Giorgio Colangeli, Giuseppe Fiorello, Ivan Franek, Ignazio Oliva, Anita Kravos, Elena Arvigo, Vladimir Doda, Stefano Scherini… E di attori debuttanti come il protagonista Mark Manaloto (Kiko), scelto tra centinaia di adolescenti filippini, e Hazel Morillo (Marilou). Con loro, grazie alla preziosa collaborazione della actor coach Rosa Morelli, abbiamo lavorato per 5 mesi prima delle ripre- se, avendo come obiettivo di non fare nulla che non sentissero vero, dando agli interpreti la possibilità di modificare movimenti, battute, dinamiche purché corrispondessero alla loro verità. Intorno a loro si è mossa una camera a spalla sempre disponibile ad essere sorpresa, spiazzata, sfidata dall’incertezza di ciò che poteva accadere”. La trama: potere e bellezza ‘Ciascuno cresce solo se sognato’ diceva Danilo Dolci. “E Kiko non ha nessuno disposto a sognarlo. La condizione di orfano - che per il protagonista del film è un dato di fatto narrativo - vale anche come metafora di un’intera generazione. Kiko vive la sua adolescenza oggi, in un periodo storico, in un’Italia, dove le generazioni precedenti hanno sottratto la speranza di futuro alle generazioni successive. Kiko, come la sua generazione, si trova non solo senza il padre, ma anche senza maestri, senza punti di riferimento credibili capaci di guidarlo. Nessuna delle persone che si occupano di lui, compresa la madre, è in grado di sognare con lui. Kiko sente di essere solo, gettato in balia di un pianeta ingiusto. E non può fare a meno, disperatamente, di aggrapparsi alla nostalgia del padre, l’unica persona ad averlo davvero sognato. Da lui ha ereditato una situazione economica disastrosa, ma anche un tesoro prezioso: il desiderio di alzare gli occhi al cielo e confrontarsi con l’universo, con la grandezza e la bellezza.” L’arrivo di Ettore accende la miccia e mette in contatto Kiko con Platone, Nietzsche, Leopardi. “Se chiudo gli occhi non sono più qui” non è però un film sulla scuola, semmai è un film sull’avventura della conoscenza, sulla potenza esplosiva che deflagra quando il sapere entra in contatto con la vita e il bisogno profondo di interrogarci intorno ad essa”. PLEIADI 57 EVENTO CINEMA veder interpretare eroi positivi. Anche Giuseppe era contento di raccogliere questa sfida. Sapevo che Fiorello aveva in sé quel patrimonio di rabbia indispensabile per fare di Ennio un personaggio aspro e pericoloso e, al tempo stesso, ero certo che avrebbe donato al personaggio un’umanità e una sfumatura di tenerezza altrettanto necessarie. Sono certo che molti spettatori saranno piacevolmente sorpresi nel vedere un Fiorello inedito. La nostra collaborazione è continuata anche oltre il film, quando Giuseppe mi ha chiesto di scrivere con lui lo spettacolo teatrale ‘Penso che un sogno così…’, bellissimo tuffo nell’infanzia dei Fiorello e nella Sicilia degli anni settanta”. REGISTA, SCENEGGIATORE E DRAMMATURGO Vittorio Moroni, 43 anni, ha diretto 4 film per il cinema, scritto sceneggiature e drammi teatrali. Terraferma, scritto con Emanuele Crialese, ha vinto il Premio Speciale della giuria al Festival di Venezia nel 2011. Moroni e Fiorello “Ho conosciuto Giuseppe Fiorello a Linosa, durante le riprese di Terraferma. Abbiamo parlato dei nostri progetti futuri e della volontà di lavorare insieme. Quando mi sono trovato a scegliere l’interprete per il personaggio di Ennio, ho subito pensato a lui. Ennio è un personaggio ostile nella vita di Kiko, rappresenta il più grande ostacolo sulla sua strada. E mi piaceva l’idea di affidare ‘il cattivo’ ad un attore che siamo abituati, in tv, a Sono certo che molti spettatori saranno piacevolmente sorpresi nel vedere un Fiorello inedito. › Creval & Cinema, connubio vincente F edele ai propri valori di banca popolare, il Credito Valtellinese prosegue nel sostenere la cultura in generale e il cinema in particolare come già fatto negli anni scorsi: una volta individuato un progetto che sia espressione di un forte radicamento territoriale, avvalendosi dei fondi per il finanziamento tax credit, viene fornito un contributo alla produzione, prevedendo un rientro di parte dell’investimento a breve tramite un beneficio fiscale, e un rientro successivo attraverso gli utili prodotti dalla distribuzione del film. In questo progetto la casa di produzione e distribuzione cinematografica è 50Notturno, fondata nel 2006 da Vittorio Moroni, Marco Piccarreda, Aldo Sosio, a cui collabora stabilmente Enrica Pedrotti. Ha realizzato due lungometraggi per il cinema di Vittorio Moroni: “Le ferie di Licu” 2006 e “Eva e Adamo” 2009, che 58 PLEIADI ha distribuito unitamente a “Il silenzio prima della musica” di Eric Metzgar, 2009. 50Notturno, insieme all’associazione culturale Myself, si è distinta nel panorama distributivo per aver ideato e diffuso strategie alternative, capaci di attirare l’attenzione del pubblico e dei media su lavori cinematografici considerati con diffidenza dal mercato, ottenendo risultati significativi, realizzando lunghe teniture e generando numerosi seguaci. Tra le idee fondamentali, prima dell’avvento del crowdfunding, quella di coinvolgere in una partecipazione dal basso il pubblico nella fase di sostegno e promozione del film. 50Notturno ha realizzato “Se chiudo gli occhi non sono più qui” grazie al Premio Solinas, che ha assegnato al soggetto la borsa di scrittura 2009, al Mibac, che ha riconosciuto il film di interesse nazionale, a RaiCinema, alle Film Commission di Friuli Venezia Giulia e BLS e al sostegno di investitori privati: Francesca Picchi, Massimo Maggiore, Sound Art e Lo Specchio. La pellicola, nei cinema distribuita da Maremosso e Lo Scrittoio, si avvale del patrocinio di Save the children e circuiterà anche nelle scuole. Le classi che vedranno il film potranno partecipare al contest “Se chiudo gli occhi vedo che”, realizzato da Lo Scrittoio con la media partnership di Smemoranda, che invita i ragazzi a raccontare il superamento di un momento di crisi. La classe vincitrice, decretata da una giuria di professionisti composta da Beppe Fiorello, Malika Ayane, Vinicio Ongini del Ministero dell’Istruzione, il regista Vittorio Moroni, Gino&Michele e Nico Colonna di Smemoranda, potrà partecipare a un workshop di cinema con Vittorio Moroni e Marco Piccarreda. In alto una scena del film; sotto Fiorello e Kiko. In basso Ettore e Kiko. Tra realtà e immaginazione “Nel film c’è un livello della narrazione e della messa in scena” continua Moroni “che cerca la realtà, che evoca la sensazione del pedinamento, della sorpresa, dell’imprevisto. E insieme c’è un registro più magico e visionario, che tenta di raccontare il tempo interiore di Kiko, la sua devozione per i ricordi del padre, la sua speranza che esistano universi paralleli, curvature di un tempo non lineare, dove ciò che è passato non per forza è perduto. In questi casi lo sguardo si fa incantato e diviene l’occasione per osservare le cose da prospettive inaspettate, per interrogare la vita da distanze siderali”. Il Capitale Umano, un grande successo scelto per rappresentare il cinema italiano alla selezione degli Oscar 2015. Virzì ringrazia il Creval. Grande successo di pubblico, di critica, di incassi, di premi per Il Capitale Umano di Paolo Virzì, pellicola sostenuta e promossa dal Credito Valtellinese. Il film ha avuto una media schermi di 946 sul territorio italiano, con un totale al box office di 5.550.266 di euro. Sono stati pubblicati sul territorio italiano più di 70 articoli su carta stampata. Le principali testate: Repubblica, Il Sole24ore, La Stampa, Corriere della Sera, Il Messaggero, Il Giornale, Il Tempo, Vanity Fair, ecc. E a fine settembre il film è stato scelto per rappresentare il cinema italiano alla selezione del premio Oscar 2015 per il Miglior film in lingua straniera. Fabrizio Donvito, Benedetto Habib e Marco Cohen, i produttori di Indiana Production che insieme a Rai Cinema ha prodotto il film, hanno iniziato da subito la campagna di candidatura negli Stati Uniti per sostenere “Il Capitale Umano” fino alla selezione del prossimo gennaio. I PREMI VINTI: 7 David di Donatello: Miglior Film, Miglior Sceneggiatura, Miglior Attore Non Protagonista - Fabrizio Gifuni, Miglior Attrice Non Protagonista - Valeria Golino, Miglior Attrice Protagonista - Valeria Bruni Tedeschi, Miglior Suono, Miglior Montaggio 4 Ciak d’Oro: Miglior Regista, Miglior Attrice Protagonista - Valeria Bruni Tedeschi, Miglior Sceneggiatura, Miglior Montaggio 1 Golden Globe: Miglior Film 7 Nastri d’Argento: Miglior Film, Miglior Sceneggiatura, Miglior Montaggio, Miglior Scenografia, Miglior Suono, Miglior Attore Protagonista - Fabrizio Bentivoglio e Fabrizio Gifuni e Premio Biraghi a Matilde Gioli come Miglior Attrice esordiente dell’anno. 1 Premio al Tribeca Film Festival: Miglior Attrice Protagonista - Valeria Bruni Tedeschi 3 Premi Bari Film Festival: Miglior Regista, Miglior Sceneggiatura, Miglior Attrice Protagonista - Matilde Gioli “Vorrei ringraziare il Credito Valtellinese che ha sostenuto questo film insolito, col quale abbiamo provato a mescolare le atmosfere del thriller al sapore acre della commedia umana contemporanea. Gli esiti positivi, dovuti soprattutto all’incontro fortunato con un cast dal talento straordinario e con una produzione di prima classe, ci riempiono di particolare orgoglio” ha dichiarato a Pleiadi Paolo Virzì. PLEIADI 59 FAMIGLIA AUTO E ASSICURAZIONI RC AUTO: al Creval il preventivo è GRATIS e l’offerta RADDOPPIA! I di Roberto Grazioli - Responsabile Direzione Mercato Gruppo Creval In Italia circolano 37 milioni di automobili. Sebbene, causa la crisi economica, il trend sia in frenata, il nostro Paese rimane tra i primi al mondo per numero di autoveicoli per abitante (1 auto ogni 1,65 abitanti). Se poi a questi dati sommiamo il numero di motocicli, autocarri, trattori ecc., arriviamo a superare i 49 milioni di mezzi circolanti. Quasi ognuno di noi, ogni anno, deve 60 PLEIADI dunque fare i conti con l’acquisto della polizza assicurativa del proprio veicolo, e se consideriamo che il prezzo effettivo medio delle polizze Rc Auto vendute nel primo trimestre dell’anno è pari a 500 euro, scegliere la polizza “giusta” e conveniente non è irrilevante. Le opzioni in campo sono diverse. Rinnovare la “vecchia” polizza? Cambiarla perché non si è più soddisfatti? Oppure valutare offerte diverse per poter scegliere quella più adatta alle proprie esigenze? Con l’abolizione, nel 2013, del cosiddetto tacito rinnovo - il rinnovo della tua polizza auto può esserti proposto un mese prima della scadenza - cambiare compagnia assicurativa è più facile. Ma come fare per trovare l’assicurazione auto più soddisfacente? Il metodo più efficace è valutare preventivi differenti e metterli a confronto, non solo per i prezzi ma anche per i servizi offerti, dato che un prezzo all’apparenza meno conveniente può essere motivato da una migliore copertura dei danni. Oggi il Creval ha pensato di facilitarti nel compito della scelta della polizza più adatta. In tutte le Filiali del Gruppo un nostro Consulente è a tua disposizione per valutare, in modo semplice, veloce e gratuito, il preventivo PLEIADI 61 FAMIGLIA AUTO E ASSICURAZIONI I costi di installazione e disinstallazione della scatola nera sono a carico delle compagnie assicurative, che spesso propongono una riduzione significativa del prezzo della polizza agli automobilisti che la installano sulla loro vettura. › L’offerta del Gruppo L’offerta che il Gruppo Creval rivolge ai propri clienti è variegata: tramite Global Assicurazioni è in grado di proporti soluzioni decisamente complete, tali da coprire tutti gli automezzi: autovetture, motocicli e ciclomotori, autocaravan e autocarri fino ai 35 quintali. I Clienti Creval possono avvalersi dei prodotti Easy Motor di Genertel e Simple Drive a marchio Zurich Connect, due tra i maggiori player internazionali che si distinguono per l’ottimo rapporto qualità/ prezzo, per l’assistenza e la correttezza nella liquidazione dei danni. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Easy Motor è un prodotto di Genertel S.p.A. – Gruppo Generali; Simple Drive è un prodotto di Zurich Connect che è un marchio in uso a Zuritel S.p.A.. Entrambi i prodotti sono distribuiti dalle banche del Gruppo Credito Valtellinese tramite Global Assicurazioni S.p.A.. Prima della sottoscrizione leggere i fascicoli informativi disponibili presso gli sportelli delle suddette banche e sui siti www.genertel.it, www.zurichconnect.it e www.globalassicurazioni.it 62 PLEIADI più coerente con le tue esigenze. Ti fornirà informazioni sui massimali di copertura, le garanzie accessorie per evitare spese impreviste per danni che l’RC tradizionale non copre, e su eventuali sconti praticati dalla compagnia anche con l’aggiunta della cosiddetta “scatola nera”. Tra le offerte di prodotto è, infatti, interessante valutare l’installazione sul tuo veicolo della “black box” o “scatola nera”, un ritrovato tecnologico di recente adottato anche in Italia. La scatola nera è un dispositivo elettronico poco più grande di uno smartphone, dotata di un sistema GPS, che permette la localizzazione dell’auto in tempo reale, e di un modulo GSM che consente l’invio dei dati alla centrale di sicurezza e l’erogazione dei servizi previsti dalla polizza. Inoltre il dispositivo registra una serie di informazioni, nel totale rispetto della tua privacy, che ti consentono di ricevere: assistenza in caso di incidente, recupero dell’auto in caso di furto, tutela da eventuali frodi assicurative (falsi incidenti, dichiarazioni erronee…), certificazione per contestare errate notifiche di infrazione e tanto altro ancora. Inoltre, come deciso dalla legge sulle liberalizzazioni del 24 Marzo 2012, i costi di installazione e disinstallazione della scatola nera sono a carico delle compagnie assicurative, che spesso propongono una riduzione significativa del prezzo della polizza agli automobilisti che la installano sulla loro vettura. Le scatole nere montate nel 2013 sulle auto italiane sono quasi raddoppiate in un solo anno; stimate dall’ANIA (l’associazione delle imprese assicuratrici) in 1,2 milioni a fine 2012, hanno superato i 2 milioni nel 2013, un numero che fa dell’Italia il leader mondiale dei dispositivi telematici per auto, superando anche Paesi come Gran Bretagna o Usa. All’origine del successo diversi fattori: il semplice processo di Lo sapevate che... Con l’approvazione del Decreto Salva Italia, è stata modificata la disciplina della durata dei contratti di assicurazione Rc Auto che oggi non possono più prevedere il tacito rinnovo, mantenendo comunque per la garanzia Rc Auto 15 giorni di copertura oltre la scadenza del contratto. Il 76% degli incidenti (sinistri) avviene su strade urbane, il 18% su strade extraurbane e solo il 6% in autostrada. Il 20% degli incidenti è causato da distrazioni varie e poca attenzione alla guida. Il 20% degli incidenti su strade urbane è dovuto alla precedenza non data ad un altro veicolo, il 18% è causato dall’alta velocità, soprattutto su strade extraurbane e in autostrada. Gli incidenti più gravi avvengono soprattutto di notte! Ogni 100 incidenti avvenuti dalle 22 alle 6 del mattino ci sono 3,4 decessi di media; 1,9 nelle altre fasce orarie. installazione, un ambiente tecnologico favorevole con centri di ricerca competitivi nel settore delle comunicazioni satellitari (la Telespazio del gruppo Finmeccanica), ma soprattutto la promozione dell’innovazione nel mercato delle polizze Rc Auto, come risposta al caro polizze. L’utilizzo della black box, ha consentito di mitigare gli incrementi tariffari soprattutto in alcune aree del Paese. Non è un caso che circa I numeri delle scatole nere in Italia (2013) 49% SUD E SULLE ISOLE *2.000.000 SCATOLE NERE (FINE 2013) 20% CENTRO 31% NORD Rappresentano * 6% del parco assicurato totale (2013) la metà (oltre il 49%) delle polizze con black box presenti in Italia siano state vendute nelle aree dove le frodi hanno raggiunto le percentuali più allarmanti. Ultimamente i dispositivi si sono evoluti, tengono conto dello stile di guida che è premiato con sconti futuri, rintracciano il veicolo e consentono l’assistenza in caso di guasto o incidente anche tramite un operatore disponibile 24 ore su 24. Piccolo Vademecum G aranzie principali: Responsabilità Civile tiene indenne l’assicurato, per un massimale indicato in contratto, delle somme che questi sia tenuto a pagare quale civilmente responsabile per danni involontariamente cagionati a terzi derivanti dalla circolazione del veicolo; Principali garanzie accessorie: Incendio e Furto, Kasko, Atti Vandalici, Atmosferici, Cristalli, Infortuni Conducente, Assistenza Legale, Assistenza Stradale, Protezione Imprevisti; Legittimo conducente: il proprietario del veicolo e le persone autorizzate da questi alla guida del veicolo; Valore commerciale del veicolo: il valore risultante dal prezzo di mercato determinato tenendo conto del deprezzamento rispetto alla data di prima immatricolazione, dello stato di conservazione, di usura, della cessata o meno produzione del modello; Classe di merito di conversione universale (CU): è la classe di merito assegnata obbligatoriamente al contratto ed è rilasciata dalla compagnia in occasione di ogni scadenza annuale; Massimale: la somma che rappresenta il limite massimo dell’indennizzo previsto in caso di sinistro; Franchigia: l’importo minimo (indicato in contratto per ogni sezione) che per ogni danno rimane a carico dell’assicurato; Carta verde: è il Certificato Internazionale di Assicurazione per circolare negli Stati esteri in esso indicati. PREVENZIONE E SICUREZZA: Tutelare i passeggeri, facendo loro allacciare sempre le cinture di sicurezza, e i minori a bordo, utilizzando idonei sistemi di ritenuta. Evitare l’alta velocità e le distrazioni. Non guidare se non si è in piena capacità fisica e psicologica. Controllare periodicamente lo stato del veicolo. PLEIADI 63 TERRITORIO UN WEEK END A... VALTELLINA buona da mangiare Alla scoperta di un territorio capace di regalare suggestioni e sapori in ogni stagione di Franco Moro - Presidente Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina A Al turista che arriva in Valtellina dal lago di Como la valle si presenta da subito in tutta la sua bellezza: prima tappa da non perdere è la città di Morbegno, attraversata dal fiume Bitto. Un’occasione per incamminarsi nelle graziose vie del centro storico pedonale e soffermarsi per una degustazione dei formaggi DOP Bitto e Valtellina Casera. 64 PLEIADI Proseguendo poi lungo la SS 38, in direzione Tirano, si entra nella città di Sondrio. Passeggiando per la caratteristica via Scarpatetti, nel cuore del centro storico, si sale fino a raggiungere il Castel Masegra, dal quale si ammirano i vigneti della sottozona Sassella. PLEIADI 65 TERRITORIO UN WEEK END A... Panorama di Morbegno Morbegno S ituata nella bassa Valtellina, Morbegno (11.000 abitanti) è circondata a nord dalle Alpi Retiche e a sud dalle Prealpi Orobiche. Il fiume Adda divide la città dalle frazioni di Campovico, Paniga e Desco. Il centro storico è attraversato dal torrente Bitto affluente del fiume Adda che scorre invece a nord della città. Negli alpeggi nei dintorni di Morbegno si produce il rinomato formaggio Bitto. LIVIGNO INNSBRUCK ST. MORITZ BORMIO SVIZZERA BOLZANO CHIAVENNA Dalla rocca è possibile prendere la via Panoramica che percorre il versante retico terrazzato passando per il Castel Grumello, patrimonio tutelato dal FAI, dal quale si gode un’ottima vista dei vigneti dell’omonima sottozona. GROSIO SONDRIO PONTE COLICO TIRANO MORBEGNO COMO › MILANO BERGAMO › Vette, castelli e vigneti: un’emozione continua. Sondrio L a città di Sondrio (21.641 abitanti) ebbe origini longobarde, anche se nel suo territorio sono state ritrovate testimonianze preistoriche e dell’età romana. Il suo nome più antico è Sondrium che significa “terreno fatto lavorare direttamente dal padrone”. La città conserva importanti vestigia del suo passato: il centro storico, percorso dalla via Scarpatetti; il Castel Masegra, palazzo trecentesco rimaneggiato e usato nei secoli nei più svariati modi con due torri e un portale del XV secolo; la chiesa collegiata dedicata ai santi patroni della città, Gervasio e Protasio, con il campanile in pietra grezza, progettato dall’artista e architetto Pietro Ligari. Importante per la storia di Sondrio e della sua Provincia è il Palazzo Sassi de’ Lavizzari, in cui è ospitato il Museo Valtellinese di Storia e Arte comprendente le sezioni archeologica e storico-artistica. 66 PLEIADI PLEIADI 67 TERRITORIO UN WEEK END A... storiche. Il Bitto, le cui origini risalgono ai Celti, nasce durante la stagione estiva sui pascoli d’alta quota; insieme al Valtellina Casera, prodotto nei caseifici del fondovalle, rappresenta l’eccellenza di una produzione che si caratterizza per qualità, tipicità e genuinità. La Bresaola della Valtellina IGP è un salume di alta qualità ricavato dai tagli migliori della coscia bovina. Povera di grassi, ricca di proteine e vitamine, soddisfa perfettamente le esigenze nutrizionali del consumatore attento a un’alimentazione equilibrata e agli imperativi di una dieta salutistica. L’etimologia si può ricercare nelle voci “brasa” o “brisa”, che richiamano i bracieri utilizzati anticamente per riscaldare e deumidificare l’aria dei locali di stagionatura. Ponte in Valtellina P onte in Valtellina è un comune di 2.327 abitanti. Si trova in Valtellina ai piedi della vetta di Ron e si estende dal versante retico a quello orobico. Il toponimo Vico Ponte appare per la prima volta nel 918 e deriverebbe dal medio-alto tedesco bunte, termine amministrativo longobardo che designava un campo recintato e coltivato. Secondo altri si farebbe invece riferimento a un ponte sul fiume Adda, o a un attraversamento sul torrente Rhon. Il paese e i suoi dintorni sono rinomati per la produzione delle pregiate mele della Valtellina. Arrivando nei pressi di Ponte in Valtellina, la vista spazia sui meleti che si estendono nella parte più dolce del pendio fino al fondo valle. Si consiglia una sosta nella città di Teglio, da cui deriva il nome dell’intera valle, nota per il piatto simbolo della Valtellina: i Pizzoccheri. Continuando a salire verso l’Alta Valtellina si possono ammirare le storiche terrazze in legno tipiche dell’architettura montana, dove in passato venivano fatti essiccare il pane e i cereali. Il clima particolarmente asciutto e mitigato dall’aria del lago è favorevole, oltre che per l’agricoltura, anche per la conservazione dei cibi, un esempio: la Bresaola della Valtellina IGP. Arrivati a Tirano non si possono non assaggiare i tipici Chisciöi, simili negli ingredienti ai più noti Sciat, che visivamente appaiono come piccole frittelle scure con il formaggio Valtellina Casera. Vino, miele, bresaola, formaggi... La Valtellina non è soltanto la zona con la più alta concentrazione di prodotti agroalimentari a marchio europeo, ma è anche la culla di una tradizione enogastronomica che comprende molte altre eccellenze, espressione di produttori di nicchia. Dolce, salato, tentazioni da mangiare e da bere che esaltano una valle dal cuore antico in cui i sapori sono rimasti quelli di una volta. I formaggi della Valtellina sono Bitto e Valtellina Casera che si fregiano della DOP, lo Scimudin, dal gusto fresco, e altri prodotti caseari lavorati secondo le tecniche di produzione Tirano T irano (9.168 abitanti) è reso celebre dal suo Santuario dedicato alla Madonna di Tirano. Paese situato a circa 2 km dal confine con la Svizzera, è un importante centro turistico e luogo d’incontro di diverse vie di comunicazione: si trova infatti in corrispondenza dell’intersezione tra la Strada Statale n. 38 (cosiddetta “Statale dello Stelvio”) e la strada che porta al Passo del Bernina ed in Engadina ed inoltre è capolinea delle linee ferroviarie Tirano-Milano (Ferrovie dello Stato) e TiranoSankt Moritz (Ferrovia Retica). › diventate conosciute e diffuse anche al di fuori della Provincia di Sondrio. Il suggestivo paesaggio valtellinese, nel quale sono incastonati i vigneti terrazzati, racconta la storia millenaria del vino: lungo 2500 km di muretti a secco che corrono ai piedi delle Alpi, viticoltori abili e appassionati coltivano le uve nebbiolo, localmente chiamate Chiavennasca, da cui nascono rossi corposi di grande personalità. Il Valtellina Superiore DOCG, prodotto con le uve coltivate nei vigneti dell’area compresa tra Berbenno e Tirano, ha un grado alcolico minimo al consumo di 12 gradi con un periodo minimo di affinamento di 24 mesi, di cui almeno 68 PLEIADI Nonostante la Bresaola della Valtellina sia conosciuta in tutto il mondo, il processo di produzione locale rispetta i canoni della tradizione e il legame con il territorio. L’aria molto asciutta e la particolare conformazione della provincia di Sondrio consentono di ottenere un prodotto unico per la particolare conservazione. L’aria di montagna, nel cuore delle Alpi, rende unici anche il gusto e la fragranza delle Mele di Valtellina. Una produzione eccelsa per qualità e dal basso impatto ambientale, la Mela di Valtellina IGP è sempre stata un prodotto destinato all’autoconsumo familiare e solo in piccola parte alla commercializzazione nei mercati cittadini. Di recente le Mele di Valtellina, nelle tre tipologie Red, Golden e Gala, sono 12 in botti di rovere. In particolari annate, con 36 mesi di invecchiamento, è consentita la qualifica “riserva”. Può avere anche le denominazioni di cinque sottozone di produzione (Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella) se le uve utilizzate sono coltivate in quella specifica area. La Sassella è sicuramente la sottozona più pregiata e conosciuta: i vigneti si estendono per circa 120 ettari nei comuni di Castione Andevenno e Sondrio. Il duro lavoro dei viticoltori, impegnati nella coltivazione delle uve in vigneti impervi, porta alla luce un vino di colore rosso rubino, con un profumo intenso e persistente esaltato con l’invecchiamento. Il Rosso di Valtellina DOC è PLEIADI 69 › TERRITORIO UN WEEK END A... L’Hotel della Posta, una tappa fondamentale alla scoperta dell’Alta Rezia L il classico vino da tavola di elevata qualità, ma delicato quanto basta per essere consumato in occasioni informali. La zona indicata per la produzione di vini di diversa conformazione, rispetto ai tradizionali rossi corposi della Valtellina, è Terrazze Retiche di Sondrio IGT (rossi, rosati, bianchi, rosati frizzanti, novelli, passiti e da vendemmia tardiva). Lo Sforzato (o Sfurzat) di Valtellina DOCG è il risultato della selezione delle migliori uve Nebbiolo, che subito dopo la vendemmia vengono poste per circa tre mesi su graticci in locali asciutti e ben ventilati detti “fruttai”. Dopo l’appassimento seguono venti mesi di invecchiamento e affinamento in legno e in bottiglia. Il colore è granato scuro, intensi i profumi: è un ottimo vino da meditazione che si abbina a formaggi d’alpe e carni saporite, con una gradazione di circa 14 gradi. Il miele di Valtellina profuma dei fiori che crescono nelle verdi vallate e nei pascoli di alta quota: una dolcezza che solo la natura incontaminata può garantire. Il Millefiori di Montagna cela il sapore intenso del castagno, quello morbido dell’acacia e quello balsamico del tiglio; il Millefiori di Alta Montagna ha un gusto delicatissimo e una cristallizzazione fine e cremosa. Il più pregiato è il miele monoflorale di rododendro, dal sapore dolce, lievemente › 70 PLEIADI fruttato. Dal 1600 a Teglio si coltiva il furmentun (il grano saraceno), importato dalla lontana Siberia, che ha dato vita al piatto simbolo della Valtellina: i Pizzoccheri. Le caratteristiche tagliatelle di colore grigio, ottenute dall’impasto di farina di frumento e farina di grano saraceno, vengono condite con patate e verze, con coste oppure spinaci, insaporite dal burro e dal formaggio Valtellina Casera. L’antica ricetta è preservata dall’Accademia del Pizzocchero di Teglio. Oggi i Pizzoccheri vengono prodotti attraverso processi meccanizzati a garanzia della salubrità alimentare ma mantengono il loro gusto unico. I Dossi Salati I Dossi Salati sono una piccola zona nel Grumello da dove si ottengono delle uve pregiate capaci di dar vita a un vino ricco di fragranze e leggermente sapido. La coltivazione delle ripide vigne posizionate sul versante retico, area particolarmente soleggiata, esprime appieno l’essenza dell’agricoltura eroica tipica della tradizione valtellinese. La sottozona Grumello del Valtellina Superiore si estende per circa 75 ettari a nord-est della città di Sondrio. Il vino prodotto dagli splendidi vigneti di questa zona ha un sapore secco, austero, armonico e vellutato. a Valtellina è un mondo a parte, pieno di contrasti e di sorprese, da scoprire anche in un lungo fine settimana. L’ideale è fare base a Sondrio, proprio nel più antico e prestigioso hotel, il Grand Hotel della Posta. Costruito nel 1862 e dal 1947 di proprietà del Creval, è stato restaurato nel 2008 e da qualche mese fa parte del Gruppo Hotels Lungolivigno. Si affaccia sulla centrale piazza Garibaldi ed è un vero gioiello con camere e corridoi amplissimi, soffitti e pareti affrescati, una SPA moderna e minimalista, una collezione di opere di arte contemporanea unica al mondo. Partendo da Sondrio si possono scoprire i filari di viti che ricamano i pendii della valle, le piste da sci, le cantine dove degustare vini dal carattere forte, come il Sassella, l’Inferno, lo Sforzato. Oppure passeggiare per i boschi profumati di abeti e larici, visitare le latterie dove stagionano i formaggi fatti con il latte locale, o ancora esplorare i sentieri panoramici di Livigno. E se volete concedervi un’emozione particolare, non potete perdervi il Trenino Rosso del Bernina, che partendo da Tirano risale la Val Poschiavo fino agli eterni ghiacciai dell’Engadina. Per i Soci Creval: 10% di sconto presso: ▪▪ Grand Hotel della Posta di Sondrio ▪▪ Lac Salin Spa & Mountain Resort Per i Soci Creval: 4gg Valtellina Up&down 499 euro a testa, in camera doppia: ▪▪ 2 notti al Grand Hotel della Posta di Sondrio ▪▪ 2 notti all’Hotel Lac Salin Spa & Mountain Resort ▪▪ grandi colazioni a buffet e menu serale di cinque portate a scelta ▪▪ pranzo tipico valtellinese alla Contrada Beltramelli di Villa di Tirano ▪▪ aperitivo-degustazione con visita di una tipica cantina ▪▪ viaggio A/R sul Bernina Express da Tirano a St Moritz ▪▪ ingresso nei centri wellness ▪▪ Fashion Card per lo shopping nei negozi Lungolivigno Fashion. Tutti i dettagli della promozione su www.socioincreval.it PLEIADI 71 TERRITORIO UN WEEK END A... Valtellina dall’antipasto al dolce... Antipasto di Sushi con Bresaola della Valtellina Ingredienti (per 4 persone) ▪▪8 fette un po’ più spesse di Bresaola della Valtellina punta d’anca ▪▪200 g di ricotta d’alpe ▪▪1 zucchina ▪▪Mezza carota ▪▪Un pizzico di semi di cumino ▪▪Aceto balsamico ▪▪Sale Preparazione Tagliare la carota e la zucchina, utilizzando solo la parte verde a piccoli cubetti (mirepoix) e cuocere per un minuto in acqua bollente, scolare e raffreddare in acqua e ghiaccio. Mescolare le verdure con la ricotta, aggiustare di sale e formare dei cilindri con l’aiuto della pellicola. Mettere in frigorifero a compattarsi. Prendere poi i cilindri di ricotta, togliere la pellicola ed arrotolarli nelle fette di Bresaola della Valtellina. E dividerli in due. Disporre il sushi di Bresaola della Valtellina su un piatto, aggiungere un filo di balsamico e decorare con un filo d’erba cipollina. Vino in abbinamento Terrazze Retiche di Sondrio IGT - Bianco. Taiadin (Tagliatelle alla farina di castagne) In cucina, tra passato e presente I piatti e le materie prime della tradizione valtellinese (bresaola, grano saraceno, taroz, Casera, Bitto, ecc...) rivisitati secondo nuove modalità di preparazione e presentazione. Scoprite i mille sapori di un territorio piccolo ma ricco di sfumature e talenti culinari: sono ben sei i ristoranti premiati con le prestigiose Stelle della Guida Michelin 2014. 72 PLEIADI Ingredienti (per 4 persone) ▪▪250 g di farina 00 ▪▪150 g di farina di castagne ▪▪Un uovo ▪▪Acqua e sale Condimento ▪▪100 g di burro ▪▪150 g di Valtellina Casera DOP ▪▪50 g di formaggio da grattugiare ▪▪Cipolla e alcuni fiori di camomilla Preparazione Mescolare le due farine e l’uovo, impastarle con acqua e lavorarle per circa 5 minuti. Con il mattarello tirare la sfoglia fino ad uno spessore di 2-3 millimetri dalla quale si ricavano delle fasce di 7-8 centimetri. Sovrapporre le fasce e tagliarle nel senso della larghezza, ottenendo delle tagliatelle larghe circa 5 millimetri. Versare la pasta in una teglia ben calda aggiungendo il Valtellina Casera DOP tagliato a dadini e il formaggio grattugiato. Amalgamare e aggiungere il soffritto con la cipolla. Guarnire il piatto con dei fiori di camomilla. Vino in abbinamento Rosso di Valtellina DOC. cucchiaio di legno in modo da ricavarne quasi una purea. Salare e pepare, poi disporre l’impasto in una terrina precedentemente imburrata, avendo l’avvertenza di mettere tra uno strato e l’altro il formaggio Casera già tagliato a fettine. Intanto far soffriggere nel burro una cipolla affettata, lasciar dorare e poi versare sui taroz. Vino in abbinamento Rosso di Valtellina DOC. Dolce di Tortino di Grano Saraceno Brasato allo Sforzato Ingredienti (per 4 persone) ▪▪ 1 kg di carne di manzo per brasato ▪▪ 100 g di farina 00 ▪▪ Olio di oliva, q.b. ▪▪ Un gambo di sedano ▪▪ Una carota ▪▪ Una cipolla ▪▪ 10 bacche di ginepro ▪▪ Una foglia di alloro ▪▪ 3 chiodi di garofano ▪▪ 100 g di concentrato di pomodoro ▪▪ 1 lt di Sforzato DOCG ▪▪ Sale e pepe, q.b. Preparazione Infarinare la carne e farla rosolare con gli aromi nell’olio bollente, in una pentola dai bordi alti o in un Lavéc. Unire quindi le verdure tagliate a cubetti, il pomodoro e lasciar rosolare ancora un po’. Aggiungere la farina rimasta e bagnare con lo Sforzato. Cuocere lentamente per un’ora. A cottura ultimata togliere la carne e passare al mix la salsa, aggiustando di sale e pepe. Tagliare a fette la carne e coprirla con la salsa. Vino in abbinamento Sforzato di Valtellina DOCG. Ingredienti ▪▪ 25 g di farina di grano saraceno ▪▪ 38 g di farina bianca 00 ▪▪ 25 g di burro ▪▪ 2 uova intere ▪▪ 50 g di zucchero semolato ▪▪ 30 g di miele di castagno di Valtellina ▪▪ 1 bustina di vaniglia ▪▪ 100 g di mele di Valtellina Golden Delicious ▪▪ 100 g di noci ▪▪ Sale Preparazione In una terrina montare le uova intere con lo zucchero e il miele. Aggiungere le farine, metà delle mele sbucciate e tagliare a cubetti - della grandezza di 1 cm - e le noci sminuzzate al coltello. Incorporare il burro, il lievito sciolto in poco latte, la vaniglia e un pizzico di sale, mescolare fino a quando risulterà un impasto soffice. Scoppare in stampini monoporzione di alluminio e cuocere in forno a 180° per 30 minuti. Servire i tortini tiepidi con della salsa alla vaniglia e delle fettine di mela. Vino in abbinamento Terrazze Retiche di Sondrio IGT - Bianco passito chiavennasco. Contorno di Taroz Ingredienti (per 4 persone) ▪▪ 400 g di patate ▪▪ 300 g di fagiolini freschi ▪▪ 200 g di formaggio Valtellina Casera DOP ▪▪ 150 g di burro ▪▪ Cipolla, sale, pepe Preparazione In una pentola far bollire in acqua le patate sbucciate con i fagiolini. Lasciar cuocere bene e, quindi, scolarli. Schiacciare il tutto con un PLEIADI 73 CULTURA LE MOSTRE Dürrenmatt dei soggiorni fra Lario e Bregaglia. E poi le grandi e piccole vedute dedicate agli insediamenti rurali, alle facciate di baite indagate non già con lo spirito del restauratore, ma con l’empatia del viaggiatore romantico di fronte alla commozione del paesaggio di rovine, ad esaltare la geometrica astrazione delle porte smaltate, degli antoni sbilenchi, della scrittura casuale generata da bucature oscure inferte al corpo di pietra e intonaco sbrecciati. In una frase: l’irregolarità come fonte di un’identità perduta, che la dissoluzione del paesaggio antropizzato lasciava presagire oltre mezzo secolo fa. Ora, davanti ai nostri occhi. Il «REALISMO INFORMALE» di Angelo Vaninetti A A Sondrio dal 13 febbraio, per la cura di Graziano Tognini e con la collaborazione del Museo Vaninetti, aprirà una retrospettiva di Angelo Vaninetti (1930-1996), artista di Cosio Valtellino di respiro internazionale. Poeta del “ritratto di cose inanimate” e collezionista figurale delle suggestioni del mondo rurale, l’autore fu un autentico costruttore di strutture visive dal vivido cromatismo e dalla pennellata stratificata e corposa, in un passaggio, quasi impercettibile, fra descrizione oggettiva dei soggetti e loro interpretazione in chiave astratta a tratti informale. Dopo una sezione introduttiva dedicata ai temi suoi più noti, quali le nature morte - og- 74 PLEIADI › getti d’uso domestico, strumenti agricoli, vasi con girasoli - segue la lettura riverberante sul paesaggio e sullo scorcio agricolo fra cortile e campo, fra davanzale e brolo, fra natura e paesaggio costruito. Di questo periodo spiccano le tele dedicate alle grandi cancellate, alle staccionate lignee che si stagliano come griglie geometriche sovraimpresse a fondali luminosi e incerti: opere queste di grande fama e successo commerciale d’Oltralpe attorno agli anni ’70. È infatti quella l’epoca dei contatti con artisti e critici di rilievo in area milanese e svizzera: da Russoli a Dell’Acqua, da Carluccio a Soavi; dal Giacometti dei passaggi chiavennaschi al “Pittando vetro canzona il mondo”. I cartoni di Michele Canzoneri E siste un’area incerta nel mestiere dell’artista che corrisponde alla fase preparatoria del concetto di opera e che presiede alla sua formazione in termini plastici, materiali, tridimensionali. Quest’area è prima psicologica che manuale ed è definita dai semiologi come fase “meta-progettuale”: il passaggio dall’idea alla materia, dalla struttura simbolica a quella operativa che si svolgerà in atelier con l’apporto di altre e diverse professionalità. Di questo particolare momento creativo la Galleria Credito Siciliano intende mostrare l’identità e il segno personalissimo di Michele Canzoneri, artista palermitano noto internazionalmente per la realizzazione delle vetrate artistiche collocate in significativi luoghi di culto, quali il Duomo di Cefalù (1984), il Santuario di Padre Pio da Pietralcina (2000), le cappelle del Santo Sepolcro in Gerusalemme (2012-in corso di realizzazione). Di questi lavori la mostra allestirà i cartoni preparatori, i disegni in grande formato con dettagli in scala 1:1, ma anche i diari di viaggio dove l’idea risuona luminosa e ansiosa di spazi e ascensioni liturgiche. Nella pagina accanto: A. Vaninetti, “Cancello rosso, 1973 - Olio su tela, 80x100 cm / Courtesy Museo Vaninetti. Sopra: Angelo Vaninetti negli anni ’70 / Courtesy Museo Vaninetti. A lato: Particolare di un cartone preparatorio per un vetro artistico in carta a mano colorata e stratificata. In alto: Michele Canzoneri (al centro) al lavoro nel suo laboratorio. i IL REALISMO INFORMALE DI ANGELO VANINETTI Galleria Credito Valtellinese e MVSA. Sondrio, 13.02 - 21.03.2015 i Galleria Credito Siciliano. Acireale, 11.03 - 09.05.2015. PLEIADI 75 CULTURA LE MOSTRE DESIGN://Unknown Pleasures In occasione del Salone del Mobile 2015 un’esposizione - distribuita come una sfilata sull’asse centrale del Refettorio delle Stelline - dei pezzi più importanti della collezione del Centro Legno Arredo di Cantù. Un secolo di design di intramontabile bellezza progettuale e di qualità esecutive oggi molto rare nella produzione seriale. La mostra, ideata con Enaip - Regione Lombardia, si avvale di un consistente prestito da parte di COSMIT, l’ente organizzatore della kermesse milanese dedicata al design. Con un innesto “virale” dal design impossibile di Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio realizzato dalle scuole professionali del distretto brianzolo e da aziende del settore. A Fano, per SocioInCreval, il nuovo Spazio XX Settembre “L’ipotesi bagnante”. Schizzo per seduta sostenibile in legno rigenerato con giunti biodegradabili ottenuti da alghe marine e fecola di patata. LG+CQC, 2013 I naugurato lo scorso giugno con la mostra “Bruno Bordoli. Con Anima”, Spazio XX Settembre si è già posizionato quale sito di interesse della città di fondazione augustea. Lo spazio, ricavato nelle fondamenta della storica sede Carifano, è vivificato dal confronto fra il linguaggio post-impressionista dell’autore comasco e i giacimenti archeologici della “Domus dei Pesci” risalenti a 1800 anni fa. Per i soci delle banche del Gruppo è disponibile una visita guidata in esclusiva il 19 dicembre alle 18.30 con ingresso gratuito e catalogo in omaggio. i Galleria Gruppo Credito Valtellinese. Milano, 10.4 - 25.4.2015 Vista d’interno dell’area archeologica dello Spazio XX Settembre a Fano con l’allestimento della mostra di Bruno Bordoli. i Info e prenotazioni: +39.333.9512294. Fano, fino al 31.12.2014 Invito a Palazzo - XIII edizione Il volume strenna I l volume strenna del Gruppo per il Natale 2014 è dedicato alla montagna, indagata da un punto di vista artistico e spirituale, con preziosi saggi sull’iconografia dalla mitologia greca all’arte del Novecento e suggestive immagini; un modo diverso di comprendere e valorizzare l’ambiente montano. 76 PLEIADI Anche quest’anno il Gruppo Credito Valtellinese ha aderito con entusiasmo all’iniziativa Invito a Palazzo, promossa da ABI e giunta alla sua XIII edizione. Per l’occasione, oltre all’ormai consueta apertura di Palazzo Sertoli e del Grand Hotel della Posta a Sondrio, di Palazzo Ghelfi a Trento, della sede di Via S. Pio X a Roma e di Palazzo Costa Grimaldi ad Acireale, si aggiungono per la prima volta Palazzo Bambini - sede della direzione generale di Carifano - e il sottostante Spazio XX Settembre, entrambi situati nella centralissima Piazza della Fortuna a Fano. Come tutte le banche territoriali che confluiscono nel Gruppo Credito Valtellinese, anche la Cassa di Risparmio di Fano, oggi Carifano, è inserita da tempo nel contesto del tessuto sociale ed economico della città, e radicata con orgoglio anche nel territorio metaurense. Questo profondo senso di appartenenza ad una comunità laboriosa di antica tradizione storica ha fatto sì che essa abbia guardato sempre con attenzione alle necessità materiali ma anche culturali proprie di una collettività in crescita. Per questo motivo Carifano ha favorito in passato varie iniziative tendenti alla riscoperta delle radici storiche e alla loro valorizzazione in differenti modi: questa è la ragione che ha determinato la scelta di aprire al pubblico, in una giornata particolare come quella di Invito a Palazzo, Palazzo Bambini e le sue collezioni di arte contemporanea, oltre ai ritrovamenti archeologici romani conservati presso lo Spazio XX Settembre, dove si è potuta visitare la mostra “Bruno Bordoli. Con Anima”, giunta alla sua terza tappa dopo Sondrio ed Acireale. PLEIADI 77 CULTURA FORMAZIONE E ORIENTAMENTO IL QUADRIVIO: 10 anni di attività al servizio dei giovani D Con il CROSS i progetti di orientamento nelle scuole Dal 2004 il Quadrivio, centro di orientamento della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, rivolge la sua attenzione al mondo della scuola per aiutare i ragazzi a progettare il proprio futuro, coinvolgendo non solo gli studenti, ma anche insegnanti e familiari, affinché assumano un ruolo facilitante nella scelta di un percorso di studio o di lavoro. I progetti Cometa per la scuola media e Argo e Teseo per le superiori sono ormai consolidati e attesi ogni anno come parte integrante dell’offerta formativa di tutti gli Istituti Scolastici della provincia di Sondrio. Il requisito fondamentale per realizzare tutte le iniziative è sempre una condivisione dei partners sugli scopi, le modalità e i principi che, considerando l’alunno protagonista della scelta, danno all’orientamento una forte con- 78 PLEIADI notazione formativa. I progetti si creano così grazie all’integrazione e alla complementarietà di competenze specifiche messe a disposizione dell’utente e sono coordinati da una regia esercitata da il Quadrivio. La collaborazione più significativa, fin dalla sua istituzione, è quella con il CROSS(1) dell’Università Cattolica di Milano, al cui Direttore, prof.a Cristina Castelli, abbiamo chiesto di parlarci del quadro evolutivo dell’attività svolta per le scuole della provincia di Sondrio. Dieci anni sono un arco di tempo più che sufficiente per un bilancio. Rispetto ai primi anni, come si è evoluta la collaborazione con le scuole? Da parte di dirigenti e docenti abbiamo notato, fin dai primi anni, una crescente curiosità e disponibilità verso il progetto, le cui finalità sono state comprese e condivise in modo sempre più pieno. Tutto ciò ha avuto evidenti conseguenze sia sugli studenti - che oggi attendono i nostri psicologi con la trepidazione e la motivazione di chi sa che gli si sta per offrire un’occasione unica per la propria crescita come studente e come persona - sia sui genitori, sempre più presenti e partecipi agli incontri a loro dedicati. I progetti Cometa e Argo nelle scuole dell’intera Provincia di Sondrio sono oramai diventati un’istituzione attesa e non considerati una routine. L’esito dell’attività rappresenta ogni anno anche un osservatorio sui ragazzi. È cambiato il modo in cui gli studenti effettuano le loro scelte di carriera rispetto ai primi anni? Gli studenti in questi ultimi anni hanno dovuto affrontare nuove sfide, alcune delle quali con ricadute dirette sulle scelte scolastiche. Mi riferisco in particolare alla crisi economica: l’incertezza sul futuro rischia di sfociare nel tentativo di cercare rassicurazioni in scelte che sembrano garantire una maggiore possibilità occupazionale, ma che sono meno proiettate nel futuro. Un discorso a parte meritano studenti con DSA (dislessia, discalculia, disgrafia, ecc.) che oggi vengono correttamente diagnosticati e che pongono nuove sfide all’orientamento. Infine, gli studenti di origine straniera, il cui nuIn alto a destra: la prof.a Cristina Castelli, direttore del CROSS dell’Università Cattolica di Milano. Sotto: i manifesti de Il Quadrivio e dei progetti Cometa e Argo. mero è aumentato in questi anni, meritano un’attenzione particolare: per loro la scelta di una scuola è particolarmente importante e delicata, perché si incrocia con il progetto migratorio della loro famiglia. Quali atteggiamenti mostrano le famiglie nei confronti del futuro dei figli? I genitori, prima ancora degli studenti, ci hanno manifestato la loro preoccupazione in merito al futuro professionale dei propri figli, desiderando rassicurazioni sul futuro del mercato del lavoro, rassicurazioni che purtroppo non riescono a darci nemmeno coloro che lo determinano in maniera diretta (politici, imprenditori, mondo della finanza, ecc.). La partecipazione sempre numerosa dei genitori agli incontri a loro dedicati è un segnale del desiderio di un futuro migliore per i propri figli, ma è anche una richiesta di aiuto a cui, nei limiti del possibile, il Quadrivio e il Cross cercano di dare risposte concrete. Quale consiglio si sente di dare, in particolare, nel difficile periodo che stanno attraversando la scuola e il mondo del lavoro? Agli studenti, ai loro genitori e ai loro insegnanti suggerisco di avere una visione maggiormente proiettata nel futuro e più ottimista: una scelta fatta oggi, in un clima di depressione dovuto alla recessione, rischia di essere inadeguata per le sfide e le opportunità che i ragazzi dovranno affrontare anche solo tra una decina di anni. Il mondo cambia e propone nuove sfide che richiedono di essere affrontate e trasformate in opportunità. È sempre più importante occuparsi della formazione di persone “resilienti”, cioè capaci di affrontare le avversità, persone dotate di un buon equilibrio emotivo, capaci di allacciare relazioni soddisfacenti, autonome e che sappiano stimare se stesse. Centro di Ricerche sull’Orientamento e lo Sviluppo Socio-professionale. (1) PLEIADI 79 SOLIDARIETÀ I PROGETTI Vertici di Cancro Primo Aiuto e del Creval a Villa Walter Fontana di Capriano di Briosco: da sinistra Luciano Camagni, Condirettore Generale Creval, Plinio Vanini, Presidente Cancro Primo Aiuto, Miro Fiordi, AD Creval, Flavio Ferrari, AD Cancro Primo Aiuto, Mauro Selvetti, vice Direttore Generale Creval Un nuovo ACCELERATORE LINEARE per laValtellina L Prosegue la raccolta di fondi grazie alle numerose iniziative sul territorio «La Valtellina ha bisogno di un nuovo macchinario per curare i suoi malati di tumore. È da questa considerazione che è partita Cancro Primo Aiuto per lanciare un progetto ambizioso: raccogliere i fondi per acquistare un nuovo acceleratore lineare per l’Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna». A parlare è Plinio Vanini, presidente della Onlus brianzola che si è fatta promotrice di un impegno a dir poco ambizioso. Vanini è un imprenditore, come la maggior parte dei soci di Cancro Primo Aiuto: patron del Gruppo Autotorino con concessionarie di vari marchi, dalla Mercedes alla Bmw, dalla Subaru alla Hyundai, sparsi tra Lombardia ed Emilia Romagna, è anche fondatore dello splendido agriturismo “La Fiorida” di Mantello (So) che guida personalmente. Un uomo, quindi, che la Valtellina l’ha nel cuore e che quando questa terra mostra delle necessità è uno dei tanti che non si tira indietro. A maggior ragione se è alla 80 PLEIADI guida di un’associazione come Cancro Primo Aiuto. Abbiamo approfondito con lui alcuni aspetti del progetto “Acceleratore Lineare”. Com’è nato il vostro impegno nella raccolta fondi per acquistare un nuovo acceleratore lineare per l’Ospedale di Sondrio, fondamentale nella cura dei tumori attraverso la radioterapia? Poco più di un anno fa, la macchina principale in dotazione al reparto di Radioterapia dell’Ospedale di Sondrio è rimasta ferma una quindicina di giorni e i malati di tumore sono stati costretti ad andare fino a Lecco o a Brescia per non interrompere la cura. Alcuni, però, sono addirittura stati costretti a rinviare o sospendere la terapia. Situazione che potrebbe essere ancora più complessa in futuro, sia perché i carichi di lavoro della radioterapia di Lecco, unico sbocco “vicino”, si fa per dire, alla provincia di Sondrio, sono in continua crescita, sia perché si ventilano possibili ridimensionamenti dei reparti di radioterapia, in particolare proprio a Lecco. Ora, i malati valtellinesi hanno gli stessi diritti degli altri e non vorremmo si ripetessero di nuovo situazioni del genere. Perciò abbiamo deciso di portare avanti questa raccolta fondi. Ma l’Ospedale di Sondrio non ha già due acceleratori lineari? Sì, ma uno è del 1998 e ormai viene usato solo per trattamenti minori. Infatti, non è stato in grado di sostituire l’altro quando questo è rimasto fermo. Il problema è che questi macchinari sono delicati, necessitano di manutenzioni frequenti - ogni tre mesi circa - per non dire dei possibili guasti, com’è successo. E quando sono fermi, i malati cosa fanno? La malattia non si ferma. E i malati seguiti dal reparto sono circa 450 all’anno. Quanto dovete raccogliere? Circa 2.400.000 euro. A che punto siete? Nettamente oltre la metà. I consiglieri di Cancro Primo Aiuto si sono impegnati a trovare 100mila euro. Le istituzioni locali hanno subito risposto positivamente: la Provincia di Sondrio insieme al Comune capoluogo e alla Camera di Commercio locale hanno messo a disposizione un milione di euro. E sul conto corrente aperto presso il Credito Valtellinese a metà luglio eravamo ben oltre i 160mila euro. Ma abbiamo messo in campo molte altre iniziative che speriamo diano i frutti sperati e possano coinvolgere tutte le forze del territorio, dalle istituzioni alle associazioni imprenditoriali, dagli istituti di credito alle organizzazioni sindacali e ai gruppi di volontariato. Ad esempio? Innanzitutto abbiamo realizzato una campagna di informazione che ha avuto per protagonista la valtellinese campionessa di short track Arianna Fontana, sia attraverso delle affissioni sia con uno spot andato in onda sulle reti di Teleunica, RadioTSN e Telemonteneve. Poi ci sono state diverse manifestazioni con questo scopo. Visto il valore dell’iniziativa siamo riusciti a coinvolgere diverse manifestazioni estive che si sono svolte in Valtellina e che hanno sostenuto la raccolta per l’acceleratore lineare: dal Rally Estivo della Valtartano alla Sagra del Mirtillo di Rasura, dal Trofeo Kima di Valmasino alla Sagra del Bitto di Gerola Alta solo per fare qualche esempio. Poi c’è stata l’iniziativa del Gruppo Iperal tuttora in corso. In cosa consiste? Tutti i sabati, dal 12 luglio fino alla fine di novembre, presso quasi tutti i punti vendita del Gruppo Iperal in Valtellina i clienti hanno potuto e potranno fare una donazione per l’acquisto dell’acceleratore lineare. Quando si recano nei centri commerciali Iperal i clienti trovano uno stand che presenta la raccolta fondi per l’acquisto di questo importante macchinario e ricevono un tagliando con un codice a barre che permette loro, una volta giunti alle casse, di donare uno o più euro per l’iniziativa. E poi? Entro fine anno tireremo le fila. Non so quanto mancherà ai 2,4 milioni di euro necessari all’acquisto, ma certo a quel punto anche la Regione non potrà tirarsi indietro davanti allo sforzo della Valtellina e dovrà fare la sua parte. PLEIADI 81 SOLIDARIETÀ LE INIZIATIVE Pro Am Valtellina Golf for Charity Christian Steiner Una giornata di sport, amicizia e solidarietà La terza edizione, svoltasi nel luglio scorso al Valtellina Golf Club di Caiolo, ha visto il coinvolgimento del Credito Valtellinese, CartaSi (società del Gruppo ICBPI) e Italiana Assessment I Il 28 agosto 2006 Christian Steiner, fisioterapista e osteopata milanese, rimane irrimediabilmente paralizzato. In Italia le persone tetraplegiche vengono ricoverate in istituti freddi e anonimi dove la finalità è la sopravvivenza. Christian però è diverso. Lui vuole continuare ad assaporare la vita, seppur in una dimensione totalmente differente. Dopo l’incidente scopre il vero significato di una parola che spesso si sottovaluta: amicizia. Lui ha 82 PLEIADI molti amici e due di loro non si limitano a dargli conforto, bensì si mettono in gioco in prima persona impegnandosi a fondo per permettergli di vivere dignitosamente. È così che è nata la Pro Am Christian Steiner, dall’idea di Luca Bergnacchini, consigliere di Golf’Us, e Alberto Binaghi, coordinatore dell’area tecnica della nazionale italiana di golf maschile nonché allenatore di Matteo Manassero. I due si fanno promotori dell’iniziativa finalizzata a raccogliere fondi per aiutare il loro grande amico che nel frattempo si è trasferito a Bali, a migliaia di chilometri di distanza. La vita nell’isola indonesiana è di gran lunga meno costosa rispetto all’Italia e, grazie ai fondi raccolti, inizia la costruzione di «Maso Christian, un posto per la vita», un luogo dove poter accogliere persone tetraplegiche. L’evento, che si è svolto il 23 luglio, è diventato un appuntamento imperdibile che scandisce la stagione del panorama golfistico italiano. Ha trovato la sua collocazione ideale al Valtellina Golf Club, creando un connubio indivisibile: quello tra l’organizzazione, il circolo e gli sponsor che accompagnano la manifestazione. Il circolo di Caiolo non si è limitato a mettere a disposizione il campo, bensì è diventato parte integrante dell’evento al punto di darne il nome: Pro Am Valtellina Golf for Charity Christian Steiner. La terza edizione ha visto il coinvolgimento del Credito Valtellinese, CartaSi (società del Gruppo ICBPI) e Italiana Assessment. «Questo appuntamento lega il golf a una lodevole iniziativa benefica - ha detto Giovanni De Censi, presidente del Credito Valtellinese e di ICBPI. - La location è straordinaria e questa gara valorizza quanto d’importante offre il territorio». Durante la giornata la Valtellina ha potuto mettersi in bella mostra grazie all’allestimento di punti di degustazione di prodotti tipici del territorio offerti dal Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina. Sono scese in campo molte stelle del golf nostrano ma quello che ha catalizzato l’attenzione di tutti è stato Matteo Manassero. Il nostro campione da anni è presente alla gara e, come per Binaghi e Bergnacchini, non si limita alla sola comparsa ma profonde il massimo impegno. "Manny" si è esibito in campo mostrando ai numerosi appassionati come effettua colpi speciali e Un momento delle premiazioni al termine della giornata di gara. come si prepara a scendere in campo. Alle 12 è iniziata la gara nella quale tutti i partecipanti erano già vincitori. Maso Christian: un posto creato per poter mandare in vacanza la disabilità «S cherzosamente ho chiamato questo progetto “Maso” come riferimento alle mie origini tirolesi. Deve diventare un rifugio per tutti, creato per persone con handicap e non, nel rispetto del bello e dell’efficienza. Vorrei che famiglie con persone disabili potessero fare vacanze senza sentirsi in un ospedale». Così Christian Steiner ha descritto il Maso Christian, realizzato nell’isola di Bali. Ubicato a Canggu, il Maso Christian vanta una piscina all’aperto, un ristorante à la carte e la connessione Wi-Fi gratuita. Il resort dista circa 8 minuti di auto dalla famosa spiaggia di Echo, circa 14 minuti di auto da via Petitenget, dove ci sono molti ottimi ristoranti, e 25 minuti di auto dall’aeroporto internazionale di Ngurah Rai e offre gratuitamente la navetta aeroportuale. Le sistemazioni sono climatizzate e dotate di TV satellitare a schermo piatto, lettore DVD, console PS3, minibar, patio con area salotto affacciata sul giardino rigoglioso e bagno interno completo di doccia, vasca e asciugacapelli. Gli altri servizi offerti dal Maso Christian comprendono il noleggio di biciclette, attrezzature per barbecue gratuite, servizio di biglietteria per i viaggi e, a pagamento, massaggi e servizio di lavanderia. Vuoi regalare una vacanza al Maso Christian? Scrivi per informazioni a: [email protected] www.masochristian.com PLEIADI 83 EVENTI CARNEVALE DI FANO L di Alberto Berardi - Federazione Italiana Carnevali F.I.C. CARNEVALE di Fano 84 PLEIADI Le Feste dionisiache nell’antica Grecia davano luogo a riti di carattere orgiastico nel corso dei quali si credeva prendesse corpo lo stesso Dioniso attraverso la consumazione di carne e di vino. Le Feste dionisiache erano all’origine anche rappresentazioni teatrali rituali e mascherate. Queste Feste si propagarono poi nel mondo romano (Baccanali) interagendo con i Saturnali in onore di Saturno, dio dell’abbondanza, prevalentemente del vino e della frutta. I Saturnali facevano vivere i partecipanti, durante la Festa, senza contrasti e distinzioni sociali. Gli stessi schiavi venivano per una volta serviti dai loro padroni. Siamo alle antenate del Carnevale. Nel Medioevo si avrà invece il Carnevale urbano, non più in famiglia o con pochi amici ma con l’intera comunità nelle mani delle Società dei Folli. Ancora qualche secolo prima di avere i carri allegorici che nella Firenze di Lorenzo il Magnifico sfileranno inneggiando a Bacco e Arianna. Cioè al vino e all’amore. Carnevale, sempre Carnevale. Una Festa che potrà giovarsi in tutta Europa della Commedia dell’Arte e delle sue maschere. Nell’Ottocento sarà la borghesia ad impadronirsene e furono feste fantastiche, cortei grandiosi, balli nei teatri di tutte le città. Il Novecento, secolo sfortunato, due guerre, il Carnevale vide ricevere nuova linfa dalle Americhe. Rio de Janeiro e New Orleans sono le nuove capitali del Carnevale. L’Italia vanta Venezia, Viareggio, Acireale, Cento e tante altre città come Fano, famoso per il suo Getto, per essere uno dei più antichi al mondo e per il rispetto delle tradizioni. Fano fino a ieri si vantava, sulla base di un documento dell’Archivio di Stato risalente al 1347, di celebrare ininterrottamente i riti carnevaleschi da allora fino ai giorni nostri. La recentissima scoperta di una pergamena presso il locale Archivio diocesano sposta ancora più indietro le lancette dell’orologio: siamo all’anno 1231. Il Carnevale più antico d’Italia? Forse, PLEIADI 85 EVENTI CARNEVALE DI FANO Le date del Carnevale di Fano 2015 sono le domeniche dell’1-8-15 Febbraio 2015. Giovedì grasso 12/02/2015 Martedì grasso 17/02/2015 si continui a cercare poi vedremo. Certo è poi che nello Statuto manoscritto della città redatto dai Malatesti, Signori di Fano, nel 1450 poi pubblicato a stampa nel 1508, è scritto: «Stabiliamo e fortemente vogliamo che ogni anno nella domenica Carnisprivi si corra un Pallio». Un rito diverso dall’attuale ma sempre una festa carnevalesca associata ad altre manifestazioni di cui esiste ampia documentazione. Ci piace ricordare Johann Wolfgang Goethe che dopo aver assistito al Carnevale romano durante il suo famoso “Viaggio in Italia” scrisse: «Il Carnevale è una festa che il popolo dà a se stesso». Una cosa seria quindi, molto seria. Il Carnevale di Fano è Festa di popolo, in cui storia, cultura e creatività interagiscono dando luogo a qualcosa di irripetibile altrove, ENTE CARNEVALESCA P.zza Andrea Costa 31 - 61032 Fano (PU) Tel. 0721 803866 Fax 0721 825705 Web: www.carnevaledifano.eu mail: [email protected] Facebook: Fano Ufficio Turismo e Carnevale Twitter: @Fanocarnevale Youtube: Carnevale di Fano Instagram: Carnevaledifano Il canto di addio attorno al rogo è infatti un arrivederci: “Se ne va / se ne va / lascia che se ne vada / tanto ritornerà”. A rendere più dolce il malinconico addio, il prendigetto, moderna cornucopia ricolma di dolciumi, una invenzione che colora la folla, ideato da Paolo del Signore ed intelligentemente realizzato dalla locale Cassa di Risparmio. Una Festa sempre uguale e sempre diversa, capace di ospitare creativamente persino un Premio Nobel quale Dario Fo, che animò per giorni e giorni la città con una originale sceneggiatura invidiata da tutti gli altri Carnevali e fece comprendere a tutti che il Carnevale è un bene culturale immateriale oggi riconosciuto dall’UNESCO e dal Senato della Repubblica italiana. Lunga vita al Carnevale! Il successivo martedì, dopo un processo farsa, verrà condannato ad essere cremato nella pubblica Piazza. Rito impressionante preannunciato dalle maestose sfilate degli enormi carri allegorici realizzati in cartapesta, dai quali venivano e verranno, il primo, l’8 ed il 15 febbraio 2015, gettati sulla folla in delirio quintali e quintali di dolciumi. Decine di migliaia gli spettatori/attori partecipano a questo coinvolgente rito della fecondità, uniti nella consapevolezza che il Carnevale, come tutte le Feste cicliche, ogni anno muore per ripresentarsi puntuale l’anno successivo. Qui sopra: gli ombrelli per raccogliere i dolciumi lanciati dai carri. A sinistra: il tradizionale rogo del “Pupo” del Martedì grasso. Una Festa di popolo, irripetibile altrove, sempre uguale e sempre diversa. considerato che la naturale scenografia in cui hanno luogo i riti è costituita da prestigiosi reperti romani, medievali e rinascimentali. Il Giovedì grasso, esce per le vie cittadine, preceduto da un Editto, il “Pupo”, figura simbolica di grandi dimensioni ai cui rappresentanti le autorità consegneranno le Chiavi della città. Spetterà al Pupo sovrintendere a tutti gli eccessi tipici del Carnevale fino al Martedì grasso. Su di lui, capro espiatorio designato, verranno scaricate tutte le colpe commesse dalla comunità nei giorni di licenza. 86 PLEIADI PLEIADI 87 EVENTI CORO C.A.I. Il CORO C.A.I. canta per Papa Francesco L Lo scorso mese di giugno il Coro C.A.I Sondrio ha effettuato una emozionante trasferta a Roma per celebrare degnamente 50 anni di vita e di intensa attività. Il Coro, diretto dal maestro Michele Franzina e composto da circa 40 coristi, era accompagnato nel viaggio da circa 70 fra amici, parenti e membri del C.A.I. valtellinese. In piazza San Pietro, come al solito affollata da decine di migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, il Coro ha partecipato attivamente con alcuni canti del proprio repertorio all' Udienza Generale di Papa Francesco, durante la quale il Pontefice ha rivolto un profondo messaggio sul senso e la necessità dell’appartenenza alla comunità ecclesiale per ogni persona che vuole incontrare l'esperienza cristiana. In rappresentanza del Gruppo Credito Valtellinese, main sponsor del coro, ha parte- cipato all'Udienza anche la dott.ssa Roberta Cedrone, Responsabile servizio commerciale Direzione Territoriale Centro. Nel pomeriggio della stessa giornata, sull'altare della Basilica di San Pietro, il Coro C.A.I. Sondrio, assieme ad alcuni coristi della Basilica, con la direzione del maestro della Basilica Capone e del maestro Michele Franzina, ha accompagnato con il canto tutta la Santa Messa solenne per la novena della festa di San Pietro. Al termine della celebrazione il maestro Capone si è vivamente complimentato con il maestro Franzina per la qualità della esibizione del Coro. Alla Santa Messa hanno assistito anche alcuni membri della Associazione Famiglia Valtellinese di Roma con il suo Presidente Leonardo Marchettini e alcuni membri del C.A.I. della Provincia di Sondrio con il Presidente Flaminio Benetti. 1964 - 2014 - Il Coro C.A.I. Sondrio compie cinquant’anni In cinquant’anni il Coro è entrato nella cultura locale e ha rappresentato Sondrio in occasioni ufficiali. Dall’idea del 88 PLEIADI preside Giacomo Balatti di onorare col canto la memoria degli ex-alunni del Liceo Classico caduti nel corso della seconda guerra mondiale è passata una vita, tra viaggi intercontinentali (Australia, America Latina), incontri con le comunità italiane all’estero (Germania, Finlandia, Svizzera) fino al concerto per Papa Francesco. Da Siro Mauro a Michele Franzina, storie e sensibilità di coristi si sono intrecciate in questo mezzo secolo di storia: per festeggiare questo anniversario è prevista l’uscita di un CD con 50 canti complessivi (in parte con nuove registrazioni e in parte con brani ritenuti particolarmente significativi) e di un volume illustrato che ripercorre, con ricordi e documenti, tutte le tappe di questo bellissimo percorso. La Tuscia incontra i sapori della Valtellina L'incontro tra due culture gastronomiche, organizzato dalla Banca Cattolica - Rete Commerciale del Credito Valtellinese U Uno scambio di sapori e culture inusuale, due giorni per promuovere un inedito gemellaggio cultural gastronomico. Il 5 e 6 luglio scorsi si è tenuta a Viterbo la manifestazione «La Tuscia incontra la Valtellina», tra racconti di esperienze, scambi commerciali e momenti conviviali. L’idea di questo incontro nasce dalla volontà di creare e sostenere nella Tuscia una rete d’imprese per un rilancio del territorio, coinvolgendo università, imprenditori ed enti locali. Per fare questo, il Credito Valtellinese ha pensato di mettere in contatto le eccellenze e le competenze del comparto agroalimentare e turistico della Provincia di Sondrio con questo territorio, storicamente legato alla Banca Cattolica. L’obiettivo è di creare un collegamento commerciale tra imprenditori dei medesimi settori dei due territori, ma anche fare cultura e condividere esperienze vincenti: un supporto concreto al tessuto imprenditoriale locale. Gli interventi degli Amministratori locali - tra cui il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, e il sindaco di Montefiascone, Luciano Cimarello - e del Presidente del Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina Franco Moro, hanno consentito un confronto sul campo dei rispettivi punti di forza, in un’ottica di reciprocità e condivisione, della cucina tipica viterbese e di quella valtellinese, dialogando costruttivamente con rappresentanti dei Distretti, Consorzi, Reti d’Impresa e agenti economici di entrambe le realtà. Gli operatori valtellinesi, coordinati dal Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina "Valtellina Che Gusto!", hanno partecipato a uno scambio di esperienze sul campo basate anche su una parte conviviale mirata a contatti diretti “Business2Business” di reciproca utilità. Durante la conclusione dei lavori Marco Sala, Responsabile della Direzione Territoriale Centro del Credito Valtellinese, ha dichiarato: «Questa occasione deve diventare un modello da riproporre anche in altre aree, siamo molto soddisfatti delle potenzialità emerse. Il naturale proseguimento sarà “La Valtellina incontra la Tuscia”, e diamo quindi appuntamento a tutti voi a Sondrio». PLEIADI 89 SPORT SPORT che passione! Dai bambini ai campioni: sosteniamo il nostro futuro di Roberto Grazioli - Responsabile Direzione Mercato Gruppo Creval Q Quando si parla di sponsorizzazioni, il pensiero corre immediatamente ai grandi nomi dello sport, ai club famosi, alle società professionistiche e agli atleti di successo che le aziende sponsorizzano con l’obiettivo di ottimizzare il ritorno d’immagine e l’investimento economico. Il Credito Valtellinese, tradizionalmente sponsor dello sport nelle sue più svariate forme, pur non sottovalutando gli aspetti economici, è stato maggiormente ispirato e guidato, nella scelta delle iniziative e delle squadre da sostenere, dall’articolo 2 del suo statuto: sussidiarietà e sostegno al tessuto sociale ed economico del territorio. La strategia che ne deriva spinge, dunque, il Gruppo Creval a privilegiare sponsorizzazioni di associazioni sportive dilettantistiche ed eventi a carattere prevalentemente locale con l’obiettivo di mantenere la propria vicinanza al territorio e contribuire concretamente allo sviluppo e alla crescita di realtà anche molto piccole ma che, proprio per questo, necessitano maggiormente di un contributo privato per il loro sostentamento. Ma perché proprio lo sport? Al di là dell’indiscussa capacità di emozionare e quindi di creare empatia tra chi pratica (o tifa!) e chi sponsorizza, lo sport è un importante veicolo formativo per bambini, ragazzi e giovani. Non si sviluppa solo il fisico dei ragazzi, ma anche la loro personalità e il loro carattere; imparano a misurarsi con se stessi e con gli altri e apprendono valori positivi come costanza, determinazione, autostima, coraggio, voglia di competere, correttezza, importanti nello sport, ma indispensabili nella vita. Possiamo quindi tranquillamente affermare che lo sport è una fondamentale scuola di vita che insegna l’importanza e la necessità dell’impegno e della determinazione per raggiungere l’obiettivo, e, quando non si ottengono i risultati sperati, la capacità di trovare il coraggio di rimettersi in gioco per ricominciare. Essere sponsor dello sport, quindi, vuol dire per noi essere sostenitori della crescita dei giovani, che rappresentano il nostro futuro, e diventare protagonisti attivi di un processo che arricchisce e valorizza la comunità in cui operiamo. Nell’ampio panorama delle nostre sponsorizzazioni non mancano però quelle a società di livello nazionale, scelte sempre e comunque per vicinanza ai territori in cui operiamo attraverso le nostre 3 banche: Credito Valtellinese, Credito Siciliano e Carifano. Nelle Olimpiadi invernali di Sochi dello scorso febbraio, la Nazionale Italiana di Short Track, che sosteniamo con successo dal 2008, ci ha ricambiato vincendo 3 medaglie. La nostra Arianna Fontana e le ragazze del “treno della Valtellina” praticano uno sport poco conosciuto in Italia, ma che grazie anche alla nostra scommessa su di loro, è ricco di soddisfazioDal 2008 Creval è partner ufficiale del Comitato Regionale Fidal Lombardia. ni e la gente lo segue con più attenzione. Abbiamo creduto inoltre nel Sondrio Calcio, sponsorizzato dalla stagione 2007-2008, che quest’anno è stato promosso in Serie D. 90 PLEIADI PLEIADI 91 › SPORT Ciao Diego Addio al “padre” di tanti cestisti D iego Pini è stato un innovatore. Così geniale da riuscire a mascherare l’innovazione in routine, rendendola qualcosa di scontato. Per questo la sua scomparsa, avvenuta lo scorso 1 settembre, suona come un orrendo risveglio. Nella sua quarantennale carriera, Pini ha trasformato la Valtellina nella capitale del basket estivo, fatto di raduni e amichevoli. Al Basket Circuit hanno aderito in tanti: Milano, Siena, Maccabi, Efes Pilsen, Fenerbahce, Virtus e Fortitudo Bologna, Benetton, Varese, Cantù, Limoges. Senza dimenticare i ritiri dell’Italia e il magico materializzarsi di Michael Jordan, portato per ben due volte a Bormio a inizio carriera. Ai tempi era un grande giocatore. Pochi anni dopo sarebbe divenuto un mito, dando un valore nuovo a quei blitz in elicottero. Anche su questo Diego ci aveva visto giusto. Eppure, la testimonianza migliore del lavoro di Pini non sono i VIP, ma le coscienze degli addetti ai lavori. Impossibile trovare un tifoso, un giornalista, un arbitro che non conosca Bormio. O perchè ci è stato di persona, o perchè ne ha sentito parlare da chi ha affrontato il viaggio. In quelle estati gli agenti siglavano contratti. Gli scout internazionali osservavano a bordocampo. Per la prima di Dominque Wilkins in maglia Fortitudo, nel 1997, arrivarono in duemila da Bologna. Come si diceva tra gli addetti ai lavori, a Bormio “si faceva pallacanestro”. Funzionava tutto così bene che sembrava un fenomeno naturale, spontaneo. E invece era lui a tirare le fila. Lavorava da solo, incessantemente, con l’aiuto di pochi volontari e il fondamentale sostegno del Credito Valtellinese, che ha sempre creduto e contribuito concretamente al progetto. Un successo fatto in casa, più che mai autentico. E ora, superato il dolore, la vera sfida sarà quella di proseguire sulle orme di Diego. Non sarà facile, ma bisogna provarci. ai fratelli Enrico e Daniele Garozzo, Marco Fichera, Alberto Santuccio e Giorgia Pometti negli anni ha ottenuto grandi successi: 2 titoli olimpici giovanili, 6 titoli mondiali, 12 titoli europei. Squadre dilettantistiche e nazionali, ma anche sponsorizzazioni di singoli sportivi: ragazzi promettenti, incontrati al loro esordio, che portano avanti con sacrificio e impegno i valori veri costruiti sul talento di cui madre natura li ha dotati Anche per il biennio 2014-2016 il Gruppo Creval sarà sponsor della Federazione Italiana e sulla fatica degli allenamenti, Sport del Ghiaccio. ragazzi che abbiamo deciso di Un altro esempio di vicinanza allo sport del sostenere anche con piccoli contributi, come territorio è la sponsorizzazione, come Credito segno di incoraggiamento. Il nostro primo obiettivo è di sostenere Siciliano del Club Scherma Acireale che, grazie › 92 PLEIADI i ragazzi e le loro famiglie nelle spese che la pratica sportiva comporta, dall’attrezzatura alle trasferte, spesso molto onerose. Alcuni di loro hanno raggiunto traguardi davvero prestigiosi: Arianna Fontana (campionessa olimpica di Short Track), Andrea Rota (campione mondiale cadetti e juniores di Karate), Giorgio Dell’Agostino (campione italiano juniores di Canoa), Gabriele Giarba (campione di Trial), Elia Silvestri (il primo campione italiano nella storia della specialità di Il Sondrio Calcio promosso in serie D. MTB Cross Country Eliminator) e Andrea Rota (componente della nazionale professionisti della Federazione Italiana di Golf e giocatore del Challenge Tour 2013 e 2014). come Gruppo Creval attraverso numerose sponsorizzazioni in tutta Italia: che cosa le piace ricordare di questo suo primo anno come assessore del momento storico difficile che stiamo vivendo. Regione Lombardia ha attuato dei provvedimenti che agevolano la pratica sportiva, come ad esempio la dote sport e l’attuazione di molti bandi, che di fatto sono lo strumento amministrativo di cui disponiamo per concedere i Antonio Rossi: “Lo sport è regionale? contributi alle società sportive uno stile di vita” Quella che sto vivendo in Regione e ai soggetti interessati. ntonio Rossi, 45 anni, Lombardia è un’esperienza Sostegno e sponsorizzazioni, campione olimpico (bronzo molto stimolante a livello Pubblico e Privato: come nel 1992, 2 ori nel 1996, oro professionale, che mi permette devono interagire i due nel 2000, argento nel 2004) di prendere visione di tematiche ambiti per essere davvero e mondiale di canoa (3 ori), relative allo sport che hanno efficaci e realizzare il oggi è assessore allo Sport e uno stretto coinvolgimento con il meglio per lo sport? Politiche Giovanili della Regione territorio e con la società civile. Devono collaborare. Sempre Lombardia. Sono particolarmente legato ai di più, in materia di tagli e Ripensando alla sua infanzia, provvedimenti che sono stati Legge di Stabilità che viene quali sono stati i suoi primi adottati per lo sport nella scuola imposta agli enti locali dal passi nello sport? primaria, con l’introduzione di Governo, l’intervento del Sono l’ultimo di cinque fratelli una figura esperta e qualificata, privato in sinergia con il e ho iniziato a fare gli stessi e alla nuova legge sullo sport, pubblico è determinante. sport che facevano loro, ovvero che è stata approvata lo scorso 23 Chiudiamo chiedendole un piscina e canoa, più che altro settembre e che è il frutto del mio consiglio per un giovane che per comodità di mia mamma primo anno e mezzo di lavoro in oggi vuole avvicinarsi al che doveva portarci in giro questa legislatura. mondo dello sport. dappertutto. Cosi ho iniziato a In un quadro economico come Ai ragazzi consiglio sempre di seguire le orme dei miei fratelli quello attuale, quali sono fare sport e di scegliere quello maggiori e mi sono da subito le difficoltà che incontrano che gli accende la passione, di appassionato alla canoa. praticanti e società sportive? cui si innamorano. Ai genitori La Regione sta lavorando L’accesso allo sport sta dico di essere un esempio, molto per sostenere le società diventando caro e, a volte, di non stare sul divano e sportive, ed è un impegno problematico per molte famiglie pretendere che i figli facciano che condividiamo anche noi perché è una delle conseguenze sport. A PLEIADI 93 SPORT VALTELLINA WINE TRAIL Valtellina WINE TRAIL di Marco De Gasperi e Emanuele Manzi - atleti squadra nazionale italiana e gruppo sportivo Forestale U Un denominatore comune, la Valtellina, e poi le sue ricchezze: i vigneti, i vini, la montagna, le passioni turistiche e sportive che la caratterizzano in modo intimo e profondo. Il 9 novembre prossimo andrà in scena la seconda edizione dello “Scott Valtellina Wine Trail”, un filo teso tra queste ricchezze e queste passioni. Un progetto partito due stagioni fa e che ha visto la luce il 24 novembre scorso con la prima, fortunata edizione. 94 PLEIADI Quasi 700 partecipanti sui due tracciati, quello lungo di 42 km con 1800 m di dislivello positivo e l’altro più corto di circa 20 km con 800 m di dislivello positivo, percorrendo quasi per intero i terrazzamenti vitivinicoli della nostra valle, proprio perché sono i vini della Valtellina i principali protagonisti di questa avventura sportiva. Il coinvolgimento di dieci Comuni: da Tirano a Sondrio, attraversando Villa di Tirano, Bianzone, Teglio, Chiuro, Ponte › PLEIADI 95 Un tracciato che attraversa i filari, tra balzi scoscesi e muretti a secco nel regno del Valgella, dell’Inferno, del Grumello e del Sassella. 96 PLEIADI › SPORT VALTELLINA WINE TRAIL in Valtellina, Tresivio, Poggiridenti e Montagna Valtellina. Luoghi che molto dicono a chi il vino della Valtellina ha nel cuore, un tracciato che, ricamando e a tratti anche percorrendo la nuova Via dei Terrazzamenti, si prefigge di mettere in risalto l’unicità dei vigneti attraversati. Tra i filari dove nasce il “Valtellina Superiore DOCG”, perfettamente allineati in balzi scoscesi e in fazzoletti di terra riportata, sostenuti da muretti a secco, correrà di nuovo la passione degli atleti, chiamati a entrare nel regno del Valgella, dell’Inferno, del Grumello e del Sassella. Una festa sportiva ma anche enogastronomico-culturale, alla quale hanno aderito in migliaia di appassionati o semplici curiosi, perché lo sport è da sempre sinonimo di aggregazione. Sport e promozione, vino e cultura dell’accoglienza: una grande festa prima, durante e dopo la conclusione della parte sportiva, è in programma anche quest’anno. Lo scorso anno lo “Scott Valtellina Wine Trail” ha richiamato ai nastri di partenza anche alcuni atleti di livello assoluto provenienti dall’estero. La vincitrice della 42 km, Simona Staicu, ha partecipato a più edizioni di campionati olimpici e mondiali per il suo Paese, l’Ungheria. Così come la vincitrice della 20 km, la francese Maud Gobert, già campionessa mondiale del Trail running. O il vincitore maschile della 42 km, lo svizzero Beat Ritter, in un finale da cineteca per la doppia caduta a due passi dal traguardo, quasi ad emulare le gesta del famoso maratoneta Dorando Pietri in occasione delle Olimpiadi di Londra 1908. Sempre tra i maschi, ma nella distanza più corta, il dominio incontrastato di un giovane azzurro della corsa in montagna dal futuro splendente, il bellunese Luca Cagnati, che ha chiuso con questo trionfo un 2013 per lui davvero ricco di soddisfazioni. Si riparte dai tempi dei vincitori della scorsa edizione dunque, con i protagonisti che si sfideranno su un tracciato che ha subito qualche sostanziale modifica. Era d’obbligo coinvolgere la bellissima collina che sovrasta l’abitato di Sondrio nella sua parte più a sud. I vigneti dove si produce un vino di grande qualità, il Sassella, pregiato come i propri terrazzamenti, che accoglieran- no i mille atleti che sono previsti per questa edizione 2014! Valtellina Wine Trail è anche solidarietà: dopo il legame con l’associazione Univale a cui è stato devoluto 1 euro per ogni iscritto nel 2013, quest’anno ci sarà il gemellaggio con la neonata associazione “Run for…” che promuove la ricerca contro il tumore mammario. Circa trenta ragazze dai 25 ai 30 anni correranno il Valtellina Wine Trail a sostegno di donne meno fortunate di loro. Alcuni suggestivi passaggi dell’edizione 2013 tra i filari e nelle cantine fino all’arrivo a Sondrio: tra i partecipanti anche il popolare comico Giovanni Storti. PLEIADI 97 Sei mesi di sport (aprile - novembre 2014) Appuntamenti sponsorizzati dal Gruppo bancario Credito Valtellinese 5° Leo - Creval Golf Trophy n La Pinetina Golf Club - Appiano Gentile, 17 maggio 2014 Il Leo Club Monza, l’Associazione giovanile del Lions Club International, ha organizzato, in collaborazione con il Credito Valtellinese, il 5° Leo - Creval Golf Trophy. La gara si è svolta il 17 maggio 2014 presso La Pinetina Golf Club - Appiano Gentile. Il torneo destina i proventi al Progetto Parrucche dell’Associazione Cancro Primo Aiuto ONLUS. Fidal - Campionati Italiani di società Assoluti n Milano, 27 - 28 settembre 2014 Arena vestita a festa nell’ultimo week end di settembre. Lo storico “ombelico del mondo” dell’atletica milanese di Viale Byron ha ospitato i Campionati Italiani di società Assoluti, la massima manifestazione nazionale a squadre allestita dal Comitato lombardo FIDAL, di cui Creval è storico partner, in collaborazione con il Comitato provinciale FIDAL Milano. 10 k + Camminata della Repubblica n Sondrio, 2 giugno 2014 Grande successo per la quinta edizione della manifestazione podistica organizzata dal 2002 Marathon club e dall’amministrazione comunale di Sondrio: oltre 400 i partecipanti complessivi alla “Camminata” di 5 Km e alla corsa di 10 km. Podisti esperti, ma anche semplici appassionati hanno colto l’occasione per festeggiare insieme l’anniversario del 2 giugno e per fare del bene: tutto il ricavato della manifestazione è stato infatti donato a due progetti di UILDM (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare, sezione di Sondrio). Maggiori informazioni su www.2002marathonclub.it Trofeo Kima n Val Masino, 31 agosto 2014 236 gli atleti al via, vincono il fenomeno catalano Kilian Jornet (per lui anche nuovo record della gara di 6h12’20”) e la statunitense Kesie Enman (7h53’42”). www.trofeokima.org 98 PLEIADI Bormio, di nuovo sede del ritiro estivo del Torino Calcio n Bormio (SO), 6-16 luglio 2014 Una partnership che si rinnova: anche quest’anno il team del Torino FC ha scelto Bormio come sede ufficiale del suo ritiro estivo anticipato in preparazione alle gare preliminari di Europa League. Un gradito ritorno nella sede dove i granata hanno preparato la loro miglior stagione degli ultimi anni. Nella foto: l’allenatore del Torino F.C. Giampiero Ventura insieme al Vice Direttore Generale del Credito Valtellinese Umberto Colli. 25° Volley Open n Sondrio, 12-13-14 settembre 2014 Tre giorni di sport, una grande festa: la Pallavolo Altavalle è stata l’assoluta dominatrice della venticinquesima edizione del torneo internazionale di pallavolo femminile organizzato dalla Pgs Auxilium. www.pgsauxilium.it ERRATA CORRIGE: a pag 98 del numero 64 di Pleiadi - aprile 2014 nel box dedicato alla Sgambeda l’atleta raffigurato è Petter Northug e non Kristian Dahl.
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