n.65 - ottobre 2014 - Gruppo bancario Credito Valtellinese

N° 65 - Semestrale - Novembre 2014
COMPREHENSIVE ASSESSMENT
Creval supera
l’esame
della BCE
UN WEEK END A...
Alla scoperta
dei sapori
della Valtellina
ECONOMIA
Con Alba Leasing
per far volare
le imprese
EDITORIALE
all’ulteriore innalzamento dei requisiti di capitale
e liquidità, che dovrebbe essere proposto per le
grandi banche internazionali al G20. La redditività, la sostenibilità della profittabilità e dei modelli
di business, verranno messe a dura prova nei
prossimi anni e, per quanto riguarda il sistema
bancario italiano, già sotto pressione in questi anni
di scenario economico particolarmente difficile, si
tratta di una sfida assai ampia. Si viene creando
un piano di gioco comune, con regole uniformi, nel
quale le banche europee si troveranno a competere. Sarà necessario quindi ripensare e aggiornare
rapidamente il modo di fare banca, riducendo
ulteriormente i costi operativi e migliorando il livello
di servizio per la clientela, innalzando così i livelli
di profittabilità. In un’epoca “digitale” occorrerà
focalizzarsi maggiormente sulla informatizzazione
dei servizi, sviluppando al contempo la capacità di
consulenza a imprese e privati, innovando l’operatività delle filiali tradizionali. In sintesi bisognerà
continuamente innovare, offrendo sistemi di prima
qualità disponibili sia su web che su mobile.
GRUPPO
CREVAL:
posizionamento e obiettivi nel contesto
della vigilanza unica europea
I
di Miro Fiordi - Amministratore Delegato Credito Valtellinese
Il 4 novembre 2014 verrà ricordato come una
data di importanza storica per l’Europa e il sistema
finanziario. La vigilanza sulle banche europee è
stata infatti trasferita alla BCE con il Meccanismo
di Vigilanza Unico (MUV) e ha preso avvio l’Unione
Bancaria Europea, che si prefigge di dar vita a
un quadro di regole integrate per salvaguardare
la stabilità finanziaria, rinsaldando la fiducia dei
cittadini e dei mercati nella capacità di tenuta delle
banche. Il MUV garantirà che il settore finanziario
possa svolgere in maniera ancora più solida l’attività di finanziamento dell’economia reale, in modo
da supportare la crescita dei singoli Paesi e, in
ultima istanza, promuovere la creazione di posti
di lavoro, tema cruciale per i prossimi anni nell’ambito di un’agenda europea orientata ai “popoli”.
Nel contesto del MUV, il 26 ottobre scorso la
BCE e l’Autorità Bancaria Europea (European Banking Authority, EBA) hanno pubblicato i risultati del
Comprehensive Assessment (CA) - un esame approfondito sui bilanci bancari seguito da una prova
di stress - condotto sul sistema bancario europeo,
con un particolare focus sulle banche di maggior
4 PLEIADI
importanza (circa 130). Il completamento del CA,
svolto dalla BCE in collaborazione con EBA e le
banche centrali nazionali, ha visto quale prima
fase la revisione della qualità degli attivi (Asset
Quality Review, AQR) - essenzialmente prestiti
alla clientela per l’Italia - e successivamente uno
stress test su scenari macroeconomici ipotetici
(uno base e uno avverso) in vista dell’introduzione della Vigilanza Unica. Questa approfondita
verifica sulle banche europee è stato il primo
fondamentale passo di un cambiamento profondo
del mondo bancario europeo. Stanno entrando
in vigore nuove regole, con l’obiettivo di disporre
di banche con più capitale e di migliore qualità.
Nasceranno un nuovo meccanismo di garanzia
per i depositanti e un nuovo sistema europeo di
gestione e risoluzione delle crisi bancarie.
Il modello di business delle banche sarà continuamente messo sotto pressione, soprattutto per
le banche commerciali. Potrebbero a breve essere
varate ulteriori regole, come la separazione fra le
attività di banca commerciale e di trading, come è
stato proposto dalla Commissione europea, oltre
Il Gruppo Creval ha superato l’esercizio di
Comprehensive Assessment con un risultato
positivo. Le misure di patrimonializzazione e ottimizzazione degli attivi varate a partire dal 2011,
unitamente all’aumento di capitale, concluso a
luglio scorso per un ammontare di circa 400 milioni di euro, hanno portato ad un indice di patrimonializzazione (Common Equity Tier 1 Ratio, CET1)
pari a circa il 6%, superiore al minimo previsto ai
fini dell’esercizio condotto dalla BCE e al minimo
regolamentare stabilito da Basilea 3. Considerando il solo risultato dell’AQR l’indicatore si posiziona
al 10% circa, valore che denota un buon livello
di buffer patrimoniale. Oggi il Gruppo Creval si
presenta pertanto solido dal punto di vista degli
equilibri patrimoniali e di liquidità. Dovremo continuare a gestire una fase congiunturale difficile,
ma possiamo farlo registrando solidi fondamentali.
Il nostro Gruppo è ora concentrato sugli
obiettivi del piano industriale, che fissano livelli di
redditività sostenibile al netto dei rischi, in un orizzonte di medio termine. In questo senso, sarà per
noi centrale la capacità, anche con nuove modalità organizzative, di gestire in maniera ancora più
efficace i costi operativi, riducendone l’incidenza
sul totale degli asset in gestione. Come banca
abbiamo in corso una serie di ambiti di revisione
della spesa e di efficientamento per realizzare un
ulteriore obiettivo di riduzione strutturale dei costi
nei prossimi anni, che si aggiungerà a quanto già
abbiamo fatto negli ultimi due esercizi.
Alla gestione del rischio di credito riserviamo
un’attenzione particolare. Gli investimenti realizzati
nell’ambito dei sistemi di rating e monitoraggio
predittivo determinano, a tendere, una riduzione
del costo del credito e una migliore qualità del
portafoglio prestiti. Questi investimenti ci consentono ora di poter erogare in maniera più efficace il
nuovo credito, supportando in maniera robusta la
domanda di credito che si comincia a intercettare
nelle economie locali in cui operiamo con nuovi
prodotti di finanziamento, sviluppati anche in
collaborazione con partner primari.
Nuove modalità di gestione dei crediti non
performing sono state implementate negli ultimi
anni (phone collection, home collection, strutture
organizzative specializzate) nell’ottica di ridurre il
flusso dei nuovi crediti deteriorati; nuove iniziative
saranno definite per fronteggiare il problema dei
crediti irregolari. È un tema che riguarda tutte le
banche e che ammonta ormai a più di 300 miliardi
di euro per il sistema bancario italiano nel suo
complesso.
Nei prossimi mesi agiremo su un’altra leva
gestionale importantissima: la “forza commerciale” della rete. Le filiali, soprattutto per il segmento
famiglie e PMI, rimarranno un punto determinante
di contatto e sviluppo, seppur dentro un ruolo
nuovo, maggiormente orientato alla consulenza,
utilizzando nuove tecnologie e nuovi sistemi
organizzativi. In questo senso abbiamo varato
di recente il progetto “Curva”, che prevede una
ristrutturazione del modello di sportello bancario.
Il progetto, operativo pienamente da inizio 2015,
prevede una revisione della “filiera” commerciale,
con la individuazione di agenzie “base” - orientate alla relazione con la clientela retail - e di filiali
“strutturate”, in cui verranno inseriti i gestori corporate, a supporto dell’operatività della clientela
imprese. Di fatto verrà effettuata una maggiore
e più dettagliata segmentazione della clientela
sugli operatori di rete che, attraverso un percorso
di formazione e/o riconversione, amplieranno le
proprie conoscenze professionali, acquisendo un
margine di autonomia decisionale, migliorando la
capacità di servizio e la redditività delle relazioni.
Diventare più veloci nel dare risposte, intercettare i bisogni dei clienti e anticiparli, dare
valore a ciò che collochiamo e “vendiamo”, sono
le caratteristiche principali del Progetto Curva, sul
quale il Gruppo investirà in processi, strumenti e
formazione nel corso del 2015.
La nuova Vigilanza Unica apre un mercato
bancario europeo, in cui il Gruppo Creval, con
l’attuazione progressiva del Piano Industriale,
punta a rimanere sempre “Piccolo Credito”, ma
fortemente protagonista, tenendo fede al modello
di banca popolare cooperativa orientata allo sviluppo del territorio.
PLEIADI 5
SOMMARIO - N° 65, novembre 2014
ECONOMIA
SOLIDARIETÀ
8
80 I PROGETTI
Un nuovo acceleratore lineare per
la Valtellina
SPECIALSOCIO
Risultati consolidati
Aumento di capitale
12 IL PUNTO
Mario Draghi: Impariamo a governare
insieme
18 IL PUNTO
Intervista alla Camera di Commercio e
alle Associazioni di Categoria
22 IL PUNTO
Intervista al prof. Alberto Quadrio Curzio
26 PRODOTTI E PROGETTI
Nuovi pagamenti elettronici
32 PRODOTTI E PROGETTI
Gli specialisti del leasing
Creset presenta Recuper@
38 PRODOTTI E PROGETTI
Fattore Creval
42 IMPRESE E MERCATI
Come cambia il mondo del credito
44 IMPRESE E MERCATI
Avanti Artigiani
82 LE INIZIATIVE
Pro Am Valtellina Golf for Charity
Christian Steiner
Pleiadi
Periodico semestrale.
N° 65, novembre 2014
Editore
Credito Valtellinese
EVENTI
84 CARNEVALE DI FANO
88 CORO C.A.I.
Il Coro C.A.I. canta per Papa Francesco
89 TUSCIA
La Tuscia incontra i sapori della Valtellina
64
SPORT
90 SPORT CHE PASSIONE!
94 VALTELLINA WINE TRAIL
98 SEI MESI DI SPORT
I principali eventi sponsorizzati
dal Gruppo Creval negli ultimi mesi
Un week end a...
Valtellina,
buona da
mangiare
SPAZIO AMICO
60
46 IL PERSONAGGIO
Intervista a Giovanni Storti
50 L’AZIENDA
Imi Fabi: il cuore in Valtellina, il corpo
nel mondo
56 L’EVENTO CINEMA
“Se chiudo gli occhi non sono più qui”
FAMIGLIA
60 AUTO E ASSICURAZIONI
RC Auto Creval
TERRITORIO
64 UN WEEK END A...
Valtellina, buona da mangiare
50
L’azienda Imi Fabi
Il cuore in Valtellina, il corpo nel mondo.
6 PLEIADI
Coordinamento editoriale
Christian Moretti
Impaginazione
Viewy - www.viewy.it
Hanno collaborato
Marcello Abbiati, Elisa Balatti, Paolo Baroli, Monica
Berlani, Attilio Bertini, Beatrice Bettini, Tiziana
Camozzi, Cristina Carletti, Ugo Colombo, Paola
Cottica, Luigi Cucciniello, Giovanni De Agostini,
Michele De Dosso, Cinzia Franchetti, Francesca
Galimberti, Leo Guerra, Silvia Paindelli, Guido
Pelizzatti Perego, Vittorio Pontoni, Raffaella
Premoli, Cristina Quadrio Curzio, Simona Rainoldi,
Simone Rossi, Gianmario Schiavetti, Monica
Sironi, Matteo Solcia, Daniela Tortorella
Immagine di copertina
Diego Decio
Si ringrazia il Multiconsorzio
“Valtellina Che Gusto!” per la collaborazione.
Fotografie
Archivio Gruppo Creval, Simone Bracchi, Fotolia,
R.Ganassa/R.Moiola (Clickalps), Mario Grassi,
Francesco Lietti (runtofly.it), Andrea Murada, foto
Valtellina Wine Trail: Davide Ferrari, Giacomo
Meneghello, Francesco Vaninetti, Vittorio Vaninetti
Stampa
Il personaggio:
74 LE MOSTRE
Vaninetti, Canzoneri, Unknown Pleasures,
Bordoli, Spazio XX Settembre
78 FORMAZIONE E ORIENTAMENTO
Il Quadrivio: 10 anni di attività al
servizio dei giovani
Comitato di redazione
Luciano Camagni, Umberto Colli,
Tiziana Colombera, Raffaella Cristini,
Enzo Rocca, Mauro Selvetti
Redazione
Al Creval il preventivo è gratis
e l’offerta raddoppia!
Giovanni Storti:
a tutto trail!
CULTURA
Roberto Grazioli
Credito Valtellinese
c/o Direzione Mercato
Piazza Quadrivio, 8 - 23100 Sondrio
[email protected]
RC Auto
46
Direttore responsabile
90
Sport
che passione!
Creval sostiene
lo sport.
74
CISCRA S.p.A.
via Belvedere, 42 - 20043 Arcore (Mb)
Stampato in 130.000 copie
Le mostre d’arte
Gli eventi organizzati
dalla Fondazione.
Vaninetti, Canzoneri,
Unknown Pleasures,
Bordoli, Spazio
XX Settembre.
Spedizione ap 70% - Sondrio
Autorizzazione del Tribunale di Sondrio
n. 167 del 15 gennaio 1985
INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13
DEL D.LGS. 196/2003
Credito Valtellinese S.c., Capogruppo del Gruppo
bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza
Quadrivio, n.8 - 23100 Sondrio, in qualità di Titolare
del trattamento e Responsabile del trattamento per le
società del Gruppo bancario Credito Valtellinese,
La informa che i Suoi dati personali, necessari all’invio
periodico della nostra rivista, sono trattati per tale
finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti
alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con
Istituzioni e media, all’uopo designati quali incaricati.
Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7
del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla
nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione
a: [email protected]
Magazine completato il 28/10/2014.
PLEIADI 7
ECONOMIA SPECIALSOCIO
Una buona
RIPRESA
del margine di interesse
Nonostante il basso livello dei tassi di interesse a breve termine e
la contrazione dei volumi, il margine di interesse del primo semestre
si attesta a 248 milioni di euro con una significativa crescita di oltre
il 13% su base annua
C
Concluso con pieno successo l’aumento di
capitale, il CET1 ratio si attesta a 11,6%, tra i più
elevati a livello di sistema. Il risultato netto della
gestione operativa è in crescita significativa su
base annua, sostenuto da una buona ripresa
del margine di interesse. Il costo del rischio di
credito continua a riverberare gli effetti della
situazione economica e incorpora assunzioni
estremamente conservative, in vista dell’Asset
Quality Review in corso. Queste, in sintesi, le
principali evidenze dei risultati consolidati del
primo semestre 2014, che confermano una
buona ripresa del risultato netto della gestione
operativa. La debolezza del quadro economico
generale e le pressioni dello scenario operativo
per le banche italiane, seppure in lieve atte-
8 PLEIADI
nuazione da inizio anno, continuano peraltro a
condizionare la redditività complessiva.
I crediti verso la clientela si attestano a 19,4
miliardi di euro rispetto ai 20,2 miliardi a fine
2013. Seppure in leggero miglioramento rispetto
ai mesi precedenti, la dinamica ancora riflette
la debolezza della domanda, prevalentemente
da parte delle imprese, pur in presenza di un
allentamento della tensione dal lato dell’offerta.
La qualità del credito continua a risentire degli
effetti della recessione prolungata, anche se iniziano ad intravvedersi alcuni segnali di rallentamento dei nuovi flussi di ingresso alle categorie
meno rischiose. I crediti deteriorati, al netto delle
rettifiche di valore, si attestano a circa 3 miliardi
di euro rispetto ai 2,7 miliardi a fine 2013.
›
PLEIADI 9
CREVAL SUPERA L’ESAME APPROFONDITO DELLA BCE
I
l 26 ottobre scorso sono
stati resi noti i risultati del
“Comprehensive Assessment”
(CA), l’esercizio di valutazione
approfondita della solidità
patrimoniale delle banche,
effettuato dalla Banca
Centrale Europea (BCE) in
collaborazione con le Autorità
Nazionali Competenti (NCA)
prima di assumere la piena
responsabilità di vigilanza
nell’ambito dal Meccanismo
di Vigilanza Unico (MVU)
nel mese di novembre.
L’esercizio di valutazione
straordinaria ha riguardato
130 banche appartenenti
all’Area Euro, inclusa la
Lituania, rappresentanti circa
l’85% delle attività bancarie
complessive. Il CA costituisce
un primo, importante passo
verso la maggiore trasparenza
dei bilanci bancari e la
convergenza delle pratiche di
vigilanza europee.
La valutazione, iniziata nel
novembre 2013 e completata
nei dodici mesi successivi,
è stata condotta dalla BCE
in cooperazione con le NCA
appartenenti agli Stati Membri
che partecipano al MVU e con il
ricorso, a tutti i livelli, di società
terze indipendenti.
L’esercizio di valutazione
approfondita si compone di due
fondamenti principali:
▪▪ un’analisi della qualità
degli attivi (Asset Quality
Review o AQR), volta a
rafforzare la trasparenza
dei bilanci bancari, che
comprende l’adeguatezza dei
criteri di valutazione delle
esposizioni e delle garanzie
correlate nonché dei relativi
IL NUMERO DI FILIALI
›
232 +
1
11
1
233
21
29
8
37
28 +
1
14
3
51
50 +
1
Numero sportelli per banca
CREDITO VALTELLINESE
CREDITO SICILIANO
CARIFANO
GRUPPO CREVAL
10 PLEIADI
365
136
40
541
133
accantonamenti;
▪▪ uno stress test – condotto in
collaborazione con l’Autorità
Bancaria Europea (EBA) –
volto a verificare la resilienza
dei bilanci bancari a fronte di
scenari stressati, predefiniti
sulla base di ipotesi ed
assunzioni di peggioramento
del ciclo economico
più conservative (nello
scenario di base) ovvero
particolarmente sfavorevoli
(nello scenario avverso).
Per il Gruppo Creval,
il risultato finale del
Comprehensive Assessment
è positivo tenuto conto di tutte
le misure di rafforzamento
patrimoniali effettuate nel
corso del 2014 - principalmente
l’aumento di capitale di 400
milioni di euro concluso a
giugno.
La raccolta diretta registra una consistenza di 20,4 miliardi di euro, in leggera flessione
rispetto ai 20,7 miliardi a dicembre 2013. Più
vivace è l’andamento della raccolta indiretta,
che assomma a 11,9 miliardi di euro, rispetto
ai 11,2 miliardi, con una progressione maggiormente accentuata per il “risparmio gestito”.
Confermata l’ottima posizione di liquidità. I
nuovi requisiti regolamentari - LCR e NSFR risultano già in linea con i minimi richiesti dalla
normativa di Basilea 3. In ulteriore riduzione - a
2,2 miliardi di euro - l’esposizione nei confronti
della BCE per le operazioni di rifinanziamento
straordinarie (LTRO).
Conclusa, con pieno successo, l’operazione di aumento di capitale di 400 milioni di euro
approvata dall’Assemblea straordinaria del 12
aprile scorso, la posizione patrimoniale è in
sensibile miglioramento. Il CET1 ratio - determinato in base alle nuove regole sul capitale delle
banche, in vigore dal 1° gennaio - si attesta a
11,6%, tra i migliori a livello di sistema.
Relativamente ai risultati economici, significativa, oltre 13% su base annua, è la crescita
del margine di interesse, che si attesta a 248 milioni di euro, nonostante il basso livello dei tassi
Il risultato netto della gestione
operativa si attesta a 232 milioni
di euro in significativo
incremento, oltre il 65%,
rispetto ai 140 milioni dello scorso anno.
Dati di sintesi consolidati al 30/06/2014
Conto economico 2014
1° Sem 2014 1° Sem 2013 Var. %
247.977
Margine di interesse
219.157 13,15
489.179
Proventi operativi
399.754 22,37
Oneri operativi
Risultato netto della gestione operativa
(256.708)
(259.568)
-1,10
232.471
140.186
65,83
3.144
2.832
11,02
Utile del periodo
(IN MIGLIAIA DI EURO)
Dati di sintesi consolidati al 30/06/2014
Dati patrimoniali
30/06/2014 31/12/2013 Var. %
19.446.613 20.197.033 -3,72
Crediti verso Clientela
26.900.395
Totale dell’attivo
27.198.703
-1,10
Raccolta diretta da Clientela
20.424.825
20.657.592
-1,13
Raccolta indiretta da Clientela
11.890.562
11.159.232
6,55
(IN MIGLIAIA DI EURO)
di interesse a breve termine e la contrazione dei
volumi. In sensibile incremento anche il risultato
dell’attività finanziaria, che raggiunge 90 milioni
di euro. I proventi operativi assommano a 489
milioni di euro, mentre gli oneri operativi, pari a
257 milioni di euro, sono in ulteriore flessione.
Il risultato netto della gestione operativa si
attesta così a 232 milioni di euro in significativo
incremento, oltre il 65%, rispetto ai 140 milioni
dello scorso anno. Le rettifiche di valore su crediti ancora evidenziano una crescita importante,
attestandosi a 213 milioni di euro rispetto ai 124
milioni di euro di un anno fa, con un “costo del
credito”, espresso in percentuale rispetto al
totale dei crediti verso clientela, di 212 basis
point, che riflette sia le difficoltà della situazione
economica, sia assunzioni estremamente con-
MIRO FIORDI ELETTO
VICE PRESIDENTE DELL’ABI
L
o scorso mese di luglio, Miro Fiordi,
Amministratore Delegato e Direttore
Generale del Credito Valtellinese, è
stato nominato Vice Presidente dell’Abi,
l’Associazione Bancaria Italiana.
Il Consiglio dell’Abi ha, inoltre, rieletto per
acclamazione Antonio Patuelli Presidente
per il prossimo biennio e nominato, oltre
a Miro Fiordi, altri quattro vice presidenti:
Roberto Nicastro (Direttore Generale
UniCredit), Gian Maria Gros-Pietro
(Presidente del Consiglio di Gestione
Intesa Sanpaolo), Giuseppe Ghisolfi
(Presidente Cassa di Risparmio di Fossano)
e Flavio Valeri (Presidente e Consigliere
Delegato Deutsche Bank).
Nella foto: l’AD del Creval, Miro Fiordi, con il
Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, in occasione
del “Premio ABI per l’Innovazione 2014”.
servative, in vista degli esiti dell’Asset Quality
Review in corso. Il risultato netto di periodo
risulta poco superiore a 3 milioni di euro.
Le prospettive per il 2014 - conclude il Consiglio di Amministrazione - ancora inducono alla
cautela, sia per la fragilità del quadro economico generale sia per le incertezze relative agli
esiti del comprehensive assessment, condotto
dalla BCE in vista della vigilanza bancaria unica
europea.
SOTTOSCRITTO INTERAMENTE L’AUMENTO DI CAPITALE
S
i è concluso con pieno
successo l’aumento di
Capitale del Credito Valtellinese
con l’offerta in opzione agli
azionisti Creval di 624.963.248
azioni ordinarie Creval di nuova
emissione.
Durante il periodo di offerta,
iniziato il 26 maggio 2014
e conclusosi il 20 giugno
2014, sono stati esercitati n.
478.908.730 diritti di opzione
per la sottoscrizione di n.
622.581.349 Nuove Azioni, pari
al 99,62% del totale delle Nuove
Azioni offerte, per un controvalore
complessivo totale di Euro
398.452.063,36. Creval ha infine
offerto in Borsa i n. 1.832.230
diritti di opzione non esercitati
nel periodo di Offerta, che sono
stati interamente venduti in data
24 giugno 2014. Successivamente,
sono state sottoscritte n. 2.381.899
complessive Nuove Azioni,
rinvenienti dall’esercizio dei
Diritti per un controvalore
complessivo pari ad Euro
1.524.415,36. L’Offerta si è
conclusa quindi con l’integrale
sottoscrizione delle n.
624.963.248 Nuove Azioni, per
un controvalore totale di Euro
399.976.478,72 e, quindi, non si
è reso necessario l’intervento
del consorzio di garanzia.
PLEIADI 11
ECONOMIA IL PUNTO
Impariamo a
GOVERNARE
INSIEME
La BCE chiede all’Europa le riforme:
solo in questo modo le politiche monetarie e fiscali
potranno innescare uno shock virtuoso nell’economia
A
di Umberto Colli - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese
All’economia mondiale continua a mancare
l’abbrivio dell’accelerazione. Il lento recupero
in atto è però la somma di forze eterogenee.
Ormai avviate sulla strada della ripresa autonoma appaiono America e Regno Unito, dove
il cambiamento della politica monetaria, con
l’adozione di misure meno espansive ma non
completamente restrittive, è argomento all’ordine del giorno nel dibattito delle rispettive
Banche Centrali.
La situazione europea è completamente
diversa. La Banca Centrale Europea negli
ultimi 6 mesi non è stata certo a guardare proponendo e attuando molteplici interventi che,
benché complessi se analizzati separatamente,
nella loro completezza sottendono una nuova
strategia di finanziamento all’economia reale
e trovano, nell’intenzione finale della BCE di
espandere il proprio bilancio di 1.000 miliardi
di euro, la somma di nuovi stimoli e di adeguati
“paracadute”.
Tutto questo senza dimenticare che la BCE
ha l’impegno statutario di condurre la politica
monetaria in ossequio all’andamento dell’inflazione, mentre crescita e disoccupazione sono
problematiche “da” Governi nazionali. L’immobilismo di questi ultimi, imbrigliati dai dogmi del
consolidamento fiscale, ha però ripercussioni
anche sull’efficacia della politica monetaria
della BCE stessa. Quando si ha un’auto a
trazione integrale e si è in una palude, è bene
usare la potenza di tutte le ruote motrici per
12 PLEIADI
uscirne. La BCE vuole un’Europa con maggiore
crescita e più uniforme; non ha certo bisogno di
nuova frammentazione e maggiore divergenza
nell’andamento dell’economia, dell’inflazione e
della disoccupazione.
Il fulcro della strategia della BCE risiede
nelle aste TLTRO annunciate a giugno (di cui
spieghiamo nel box dedicato il significato), che,
per il tramite del sistema bancario europeo,
dovranno essere destinate a nuove erogazioni
a favore del mondo imprenditoriale.
Ebbene, la BCE si avvia a canalizzare risorse finanziarie “quasi direttamente” nel mondo
imprenditoriale, e quindi nel sistema produttivo,
superando quello che fanno tradizionalmente
le banche centrali, ossia finanziare il sistema
bancario. Un passaggio epocale che riflette,
da un lato, le capacità della BCE e, dall’altro,
la consapevolezza dell’Istituto di Francoforte di
poter agire con maggiore pervasività sull’economia del Vecchio Continente, andando oltre
i “paradigmi classici”.
L’orizzonte temporale perché tutto questo si concretizzi è però ancora lungo. Non
ci sono soluzioni taumaturgiche con benefici
immediati. Di questo il Presidente della BCE
Mario Draghi è conscio e, in occasione del
suo intervento “in onore di Tommaso Padoa
Schioppa” tenutosi a Londra lo scorso luglio,
ha sottolineato la necessità di procedere sulla
strada delle riforme strutturali da disegnarsi in
un’ottica di maggiore integrazione fiscale, in
PLEIADI 13
›
ECONOMIA IL PUNTO
modo da promuovere la crescita economica
non solo attraverso l’impulso monetario esercitato dalla BCE. L’Unione Bancaria è stata
una necessità prodottasi dall’opportunità della
crisi finanziaria; la creazione di più efficienti
strumenti di coesione e indirizzo delle politiche europee in ambito fiscale e industriale è
la necessità per riprendere la strada di una
crescita economica solida e sana, cogliendo
le opportunità di miglioramento che la crisi
economica ci ha evidenziato.
Tre passaggi del discorso di Draghi meritano di essere riportati, poiché nella loro
semplice chiarezza esprimono l’importanza di
proseguire sulla strada delle riforme non
solo nazionali, ma anche comunitarie: «…
ho detto che la crisi non sarebbe stata così
grave se avessimo avuto più, non meno, integrazione in Europa; e che il nostro futuro è in
più integrazione, non nella ri-nazionalizzazione
delle nostre economie».
«In particolare, penso che ci siano i presupposti per una qualche forma di governance
comune delle riforme strutturali. Questo perché
il risultato delle riforme strutturali - un livello
sempre elevato di produttività e competitività - è nell’interesse non di un solo Paese, ma
dell’Unione nel suo complesso».
Interventi BCE attuati e annunciati il 5 giugno 2014
L
’estate della Banca
Centrale
Europea è stata lunga e
“attiva”. Il deteriorarsi della
congiuntura del Vecchio
Continente ha spento le
speranze di ripresa del
ciclo e indotto l’Istituto di
Francoforte a più azioni nel
tentativo di scongiurare
un nuovo rallentamento. A
inizio anno lo scenario per
il 2014 sembrava quello
dell’accelerazione della
ripresa, ma più i mesi
passavano più questo
perdeva consistenza. Il
meeting BCE di giugno
ha preso atto delle mutate
condizioni inducendo il
Presidente Draghi ad adottare
5 misure straordinarie: tre
con validità immediata e
due da attuarsi. Le prime
hanno riguardato aspetti
direttamente connessi con
il mercato interbancario:
come prima misura, i tassi
d’interesse sui depositi delle
banche presso la BCE sono
stati portati in negativo, un
messaggio implicito affinché
tali fondi debbano essere
destinati all’impiego sul
mercato monetario da parte
delle banche o, in alternativa,
14 PLEIADI
alla loro restituzione quando
rinvenienti dalle operazioni
LTRO straordinarie che la BCE
attuò a cavallo tra 2011 e 2012.
La seconda misura riguarda
la fine della sterilizzazione
degli acquisti di titoli statali
compiuti nel 2010: in questo
modo la BCE ha ampliato la
base monetaria dell’Euro Zona
di oltre 100 miliardi di euro,
frutto di acquisti di titoli di
Stato europei. La terza misura
è stata l’estensione sino a fine
2016 dell’opzione - già adottata
dalla BCE nei momenti più
difficili della crisi finanziaria e
di volta in volta prolungata - di
aggiudicazione dei fondi nelle
aste di liquidità a completo
soddisfacimento della domanda
da parte delle banche e a un
tasso fisso per tutta la durata
dell’operazione.
Le due misure straordinarie
annunciate attengono più alla
capacità della BCE di agire
direttamente sull’economia
reale: la prima è denominata
TLTRO e prevede una serie
di aste di liquidità destinata
a finanziare le PMI invece
che a favorire l’investimento
in titoli di Stato. La seconda
è l’annuncio dei lavori
preparatori per l’acquisto di
ABS, ossia titoli rinvenienti
dalla cartolarizzazione
dei prestiti delle banche
alle imprese, purché
dotati di caratteristiche
imprescindibili quali
la “semplicità” e la
“trasparenza”. L’effetto
annuncio è stato benefico
per i mercati, ma non per
l’economia reale e per
l’inflazione che si sono
indebolite ulteriormente nel
corso dell’estate.
Forte di queste evidenze, la
BCE ha sorpreso gli investitori
nella propria riunione
di settembre riducendo
ulteriormente il tasso di
riferimento della politica
monetaria e annunciando che
gli acquisti di ABS, a cui sono
stati aggiunti i covered bond,
sarebbero iniziati a ottobre,
quindi anticipatamente
rispetto a quando il mercato
li attendeva. Azioni mirate
e tempistiche più strette
per rilanciare la crescita e
scongiurare il rischio di una
spirale deflazionistica, senza
dimenticare che l’elevata
disoccupazione, oltre che
un freno allo sviluppo,
costituisce un problema
sociale attuale e prospettico.
Ha concluso l’intervento affermando: «Individualmente, i governi nazionali non sono abbastanza forti. Per realizzare il loro fine, devono
imparare a governare insieme; devono imparare
ad essere sovrani insieme in modo da rispondere alle esigenze dei loro cittadini. Tali esigenze
oggi sono la crescita e la creazione di posti di
lavoro». Parole che inizialmente sono suonate
come retorica, ma che, con la pubblicazione
dei dati deludenti dei PIL europei del secondo
trimestre, hanno trovato consistenza nei numeri.
L’Italia, che sembrava uscita dalla recessione nel 2013 dopo 9 trimestri consecutivi di
contrazione congiunturale, ha registrato una
nuova fase di recessione tecnica nei primi due
trimestri del 2014; la disoccupazione, benché
migliorata, rimane al di sopra del 12%.
Le previsioni di crescita per il nostro Paese
sono state così riviste al ribasso per il 2014
dall’iniziale 0,8%. Anche il Governo, nella
preparazione dell’aggiornamento del DEF di
ottobre, ha rivisto al ribasso le previsioni per
l’anno in corso a -0,3% dal precedente +0,8%
e ha tagliato anche le stime di crescita per il
2015. Il 2014 si dovrebbe quindi considerare
ancora di recessione, spostando al 2015 le
possibilità di ripresa.
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e dei maggiori avvenimenti finanziari mondiali.
Il campanello d’allarme non suona
però solo per l’Italia,
ma anche per la Francia,
che ha già alle spalle due
trimestri di stagnazione. Anche la Germania inizia a subire
qualche scricchiolio. Le tensioni in
Ucraina e, ancora di più, le sanzioni e le ritorsioni economiche tra
UE e Russia stanno togliendo
una leva all’export tedesco; il rischio incombente
tuttavia è l’induzione di
un rallentamento anche
nell’interscambio con
gli altri Paesi dell’Europa Centrale, bacino che
costituisce circa il 17%
dell’export tedesco e che metterebbe un ulteriore freno alla crescita di Berlino.
ABS e covered bond
G
li ABS sono strumenti finanziari,
emessi a fronte di operazioni di
cartolarizzazione, che si perfezionano
con la cessione di crediti dalla banca
a un veicolo finanziario che emette
i titoli e li vende sul mercato. Questi
titoli sono garantiti dai crediti ceduti
dalla banca sia per la componente
capitale sia per la componente legata
al pagamento del flusso cedolare. Per
limitare i rischi, i crediti ceduti sono
superiori al valore nominale delle
obbligazioni da loro generate. I covered
bond sono obbligazioni bancarie
garantite (per quanto riguarda il
capitale e gli interessi), grazie al vincolo
di una parte dell’attivo patrimoniale
della banca destinato esclusivamente
alla remunerazione e al rimborso
dell’obbligazione stessa. Godono quindi
di una doppia garanzia, quella della
banca emittente e quella delle attività
(crediti) vincolate, tramite un veicolo
finanziario, all’esclusivo soddisfacimento
degli acquirenti del covered bond e non
aggredibile da terzi creditori. La BCE ha
comunicato a inizio ottobre che inizierà
ad acquistare dapprima covered bond e
successivamente anche ABS.
PLEIADI 15
›
ECONOMIA IL PUNTO
TLTRO
T
LTRO è l’acronimo inglese
di Targeted Long Term
Refinancing Operation,
tradotto in Operazioni Mirate
di Rifinanziamento a più
Lungo Termine (OMRLT):
nell’intento della BCE sono
finalizzate a migliorare
l’erogazione di prestiti
bancari a favore del settore
privato non finanziario
dell’area dell’euro (esclusi i
prestiti concessi alle famiglie
per l’acquisto di abitazioni).
La BCE vuole quindi
›
Obbligazioni: rendimenti ancora in
compressione
Come anticipato nel box “Gli interventi della BCE”,
l’Istituto di Francoforte ha assunto all’inizio dell’estate
decisioni improntate a maggiore espansività, cui sono
seguiti toni ancora più distensivi nel mese di agosto,
poi concretizzatisi nella riduzione dei tassi d’interesse
a settembre e nell’annuncio di anticipare l’acquisto di
ABS e covered bond. Non solo misure concrete; anche
Draghi ha rafforzato queste indicazioni, ricordando
che le politiche monetarie di BCE e FED ormai volgono
alla divergenza. Espansive e per molto tempo le prime;
moderatamente e gradualmente restrittive le seconde.
In un panorama di tassi europei ai minimi termini
ancora a lungo (3-4 anni), gli investitori sono quindi
corsi all’acquisto di titoli statali, ma anche bancari e
corporate, comprimendone i rendimenti.
Di fatto, sono migliorati i costi di finanziamento per i
Governi e per le imprese. In questo quadro i rendimenti
dei titoli italiani in asta hanno raggiunto nuovi minimi
storici, dinamica che si è registrata anche per i titoli
francesi, spagnoli e tedeschi. Questi ultimi, nel
momento in cui scriviamo, vedono tassi al di sotto
dello zero per le emissioni con scadenza più breve e il
decennale sceso sino al di sotto di quota 1%.
Il BTP benchmark decennale si è posizionato al 2,5%
anch’esso non lontano dai minimi storici.
16 PLEIADI
La costante debolezza della domanda
interna nei diversi Paesi dell’Euro Zona frena
anche l’interscambio tra la Germania e il resto
d’Europa, fattore che inizia a preoccupare la
stessa industria tedesca (non solo automobilistica) che nell’ultimo decennio aveva saputo
accrescere le sue quote nel Mercato Unico.
Questa inattesa debolezza si è progressivamente rafforzata e ha indotto il Presidente
della BCE ad assumere, da un lato, toni ancora più accomodanti in materia di politica
monetaria e, dall’altro, più determinazione nel
chiedere ai Governi europei di agire rapidamente attraverso l’implementazione di riforme
strutturali, nazionali e comunitarie, al fine di
stimolare la crescita. Si tratta di una richiesta
coerente con il fatto che la BCE è consapevole
che può attuare una politica ancora più espansiva di quanto sinora ha fatto, ma che la sua
azione rimarrebbe frenata dall’impostazione
troppo rigida della politica fiscale e del Fiscal
Compact, mentre dovrebbero essere trovati
elementi di flessibilità senza per questo dover
rinunciare al controllo dei debiti pubblici e alla
loro sostenibilità di breve e di lungo periodo.
Volgendo lo sguardo alle economie asiatiche, si riscontra dagli ultimi dati a disposizione
che è in atto una ripresa dell’espansione, grazie
all’accelerazione della Cina. Pechino, pur con
interagire con il canale
bancario perché a sua volta
finanzi a costi agevolati le
PMI europee (imprese e
famiglie produttrici), in modo
da ridurre la frammentazione
dell’erogazione bancaria che
costituisce un freno oggettivo
alla ripresa dell’economia.
L’architettura delle aste TLTRO
prevede la concessione di
finanziamenti dalla BCE
alle banche commerciali a
tassi attualmente ipotizzabili
nell’intorno dello 0,15%,
manovre nel complesso limitate, ha attuato
interventi sia monetari sia fiscali. Il Giappone,
dopo un 2013 decisamente positivo, grazie alle
politiche ultra-espansive varate dal Governo
Abe, sta attraversando un momento di indebolimento del ciclo, poiché la domanda internazionale è calata dopo il forte deprezzamento
dello yen e, al contempo, la domanda interna
è stata fiaccata dal rialzo dell’IVA.
L’Australia invece sta vedendo chiudersi,
così sembra ad oggi, il lungo ciclo del boom
dell’industria mineraria, che ne ha sostenuto
la crescita nell’ultimo decennio. Infatti, minori
importazioni da parte della Cina hanno compresso le quotazioni delle materie prime, in
particolare quelle del ferro, limitando la profittabilità del settore estrattivo, attualmente
appesantito dai maxi investimenti degli anni
passati.
In questo breve quadro economico mondiale bisogna anche rilevare che, nonostante le
differenze nella dinamica di crescita tra le aree
geografiche, il fattore economico che al momento le accomuna, più delle altre variabili, è la
stabilizzazione dell’inflazione su livelli contenuti
e nei confronti della quale l’elevata capacità
produttiva inutilizzata agisce da ulteriore fattore
di compressione. Un aspetto che, se a livello
mondiale è positivo, non lo è per l’Europa, dove
la bassa crescita e la debole domanda stanno
trascinando il Continente nella deflazione. Una
dinamica che per l’Italia ha anche un ulteriore
risvolto negativo, perché rende più difficile la
compressione del debito pubblico.
L’America si trova in una situazione quasi
opposta: oltre alla ripresa economica, beneficia
di un tasso d’inflazione positivo e adeguato
sulla base di un plafond
inizialmente riferito ai crediti
concessi alle imprese alla
data del 30 aprile 2014.
La BCE condurrà queste aste
di liquidità finalizzate nei
mesi di settembre e dicembre
2014, a cui si aggiungeranno
nuove aste trimestrali a
partire da marzo 2015, le
quali terranno conto della
possibilità di incrementare i
plafond proporzionalmente
con quanto erogato alle PMI
nei mesi precedenti.
all’attuale situazione, come dichiara la FED,
che al momento non desta preoccupazione,
poiché il miglioramento del mercato del lavoro
non genera spinte nei salari, grazie a un livello
di manodopera inutilizzata ancora ampio e decisamente superiore ai livelli che precedettero
la crisi del 2008.
(Documento elaborato sulla base delle informazioni al 28/10/2014)
Azioni: nuovi massimi storici
per Wall Street
I positivi dati macro e le risultanze delle trimestrali
americane hanno sostenuto gli indici azionari di New
York anche di fronte alla prospettiva, nel medio termine,
di una politica monetaria, da parte della FED, meno
accomodante di quanto attuato sinora. La gradualità
nella prossima azione restrittiva della banca centrale
americana appare quindi coerente con la dinamica
della congiuntura USA. L’andamento delle borse
azionarie europee aveva seguito sino a giugno Wall
Street. L’approssimarsi dell’estate e l’emergere di nuove
debolezze congiunturali (crescita e deflazione) hanno
indotto gli indici a una correzione che ha coinvolto
Piazza Affari tanto quanto Francoforte e Parigi. Come
già ampiamente ricordato nell’articolo introduttivo, gli
interventi verbali di Draghi, compiuti durante l’estate,
hanno riportato fiducia negli investitori europei.
L’ultimo mese è stato però connotato da una crescente
incertezza, sia per quanto riguarda i risultati delle
manovre della BCE, sia soprattutto nella tempistica in cui
queste azioni riusciranno a invertire - in senso virtuoso l’economia europea. Gli investitori che sono guidati dalla
speculazione di brevissimo periodo hanno letto come
eccessivo questo “arco di tempo d’attesa”, preferendo
alleggerire le posizioni per avere maggiore chiarezza sul
quadro prospettico complessivo.
PLEIADI 17
ECONOMIA IL PUNTO
Valtellina, l’ UNIONE
fa la FORZA
C
Le Associazioni di Categoria verso Expo 2015:
cresce la consapevolezza del territorio
Come sta la Valtellina? Abbiamo incontrato
i rappresentanti delle Associazioni di Categoria
per fotografare la situazione attuale e capire
le prospettive per il prossimo, decisivo, anno.
Presidente Bertolini, tre anni fa ci
eravamo salutati fissando come obiettivo
primario lo sviluppo dell’attrattività del
nostro territorio: qual è il suo bilancio?
Emanuele Bertolini (Presidente Camera di Commercio Sondrio): È chiaro
che il momento storico sicuramente non ci ha
aiutato, ma è altrettanto chiara la crescita in
termini culturali e soprattutto di consapevolezza del territorio: la Provincia di Sondrio ha
capito l’importanza di promuovere e diffondere
i propri valori, la propria bellezza, i propri punti
di forza. Il “territorio” è una risorsa che non può
essere delocalizzata, quindi da qui bisogna
partire per aumentare l’attrattività e il turismo.
Soltanto cinque/dieci anni fa le Associazioni
di Categoria non avevano questa stretta collaborazione tra loro, ma procedevano un po’ a
compartimenti stagni: anche questo è un obiettivo strategico raggiunto. Con risorse diverse
18 PLEIADI
forse si sarebbero potuti raggiungere migliori
risultati economici, ma il passaggio culturale è
un risultato chiave per le sfide che ci attendono
nei prossimi anni.
Che cosa c’è ancora da migliorare
nella percezione della Valtellina in Italia
e all’estero?
Bertolini: La capacità di conoscere ciò
che ti circonda è quello che ti permette di
promuoverlo al meglio e di compiere azioni più
mirate per renderlo attrattivo. Come Camera di
Commercio stiamo lavorando molto sul marchio “Valtellina”, che ha bisogno di investimenti
per essere conosciuto. È un brand di valore,
riconosciuto dal consumatore ma anche dalle
imprese che lo richiedono: abbiamo discusso
a lungo sul tipo di posizionamento da dare a
questa iniziativa, e oggi vediamo che la scelta
di tenere alta l’asticella è stata quella giusta,
non può essere rilasciato a chiunque. Non è
solo un “marchio di prodotto”, ma anche una
“marchiatura di impresa” unica nel suo genere,
perché prima di ricevere il marchio Valtellina
un’azienda deve dimostrare di soddisfare molti
Da sinistra:
Alberto Marsetti,
Presidente Coldiretti
Sondrio; Edoardo
Semeria, Responsabile
Direzione Territoriale
So-Bs-Bg
del Credito Valtellinese;
Emanuele Bertolini,
Presidente Camera di
Commercio Sondrio;
Mauro Selvetti, Vice
Direttore Generale
Credito Valtellinese;
Loretta Credaro,
Presidente Unione
Commercianti di
Sondrio; Gionni
Gritti, Presidente
Confartigianato
Imprese Sondrio;
Cristina Galbusera,
Presidente
Confindustria Sondrio.
A destra, il marchio
Valtellina e la
relativa campagna di
comunicazione.
requisiti, tra cui una certificazione di
responsabilità sociale.
Verso l’estero, ad esempio, le
imprese esportatrici ci hanno chiesto
il marchio “Valtellina” impreziosito dal
tricolore italiano; nell’agroalimentare
ci sono grandi players che chiedono
prodotti con il nostro marchio perché
leggono nell’opportunità di vendita
un valore aggiunto: quindi facciamo
anche cultura del consumatore. È
un percorso lungo: siamo partiti con
il nuovo marchio Valtellina nel 2005
(in occasione dei mondiali di sci di
Bormio), che ha avuto un iter sperimentale di cinque anni e poi abbiamo
iniziato a rivederlo, analizzandone le
potenzialità e capendo anche che
cosa fanno gli altri territori. Nella declinazione di “marchio per le imprese”
oggi siamo arrivati a includere 40
imprese, oltre a 160 prodotti marchiati. Siamo orgogliosi di presentarci
insieme sotto un unico marchio e con
un format di qualità: alle fiere, agli
eventi, alle prossime iniziative in vista
di Expo 2015.
Loretta Credaro (Presidente
Unione Commercianti di Sondrio): Per migliorare la percezione della Valtellina dobbiamo
puntare fortemente sul turismo, proprio per far
conoscere questa terra nelle sue peculiarità.
Certo, il modello di sviluppo perseguito non
sempre ha tenuto conto di un utilizzo razionale
del territorio, creando quel “disordine urbanistico” che complica, ad esempio, il riconoscimento UNESCO ai terrazzamenti. Per ovviare a
questo passato dobbiamo quindi promuovere
un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, con un grande sforzo sia formativo sia
informativo.
Alberto Marsetti (Presidente Coldiretti
Sondrio): Molto è stato fatto, molto resta da
fare: la strada è quella giusta. Mi ricollego a
quanto si diceva sul riconoscimento UNESCO:
l’ICOSMOS (International Council on Monuments and Sites) ha bocciato la candidatura
proprio perché questo “disordine urbanistico”
è molto visibile. Ma se lavoriamo e investiamo
sul recupero del territorio (i versanti, le vie di
comunicazione, la sentieristica ciclabile e pedonale di mezza montagna) tutti ne gioveranno.
Cristina Galbusera (Presidente Confindustria Sondrio): Dobbiamo puntare in
alto, attualmente i turisti dall’estero vengono a
Bormio e a Livigno senza nemmeno sapere di
essere in Valtellina. La nostra è una terra piena
di risorse, ma non percepita nella sua interezza, nella sua unità: conoscono le parti singole
ma non l’insieme. Miriamo a un target di livello
medio-alto, che sia in grado di apprezzare la
natura, l’enogastronomia, gli chef “stellati” (ben
6 in provincia!), il patrimonio storico-artistico.
Confindustria ha condotto nel 2012 insieme
a Stelline Servizi Immobiliari uno studio di mitigazione ambientale per valorizzare l’interesse
paesaggistico-ambientale di un paesaggio
variegato e caratteristico. Ma finché proseguirà
questa sterile frammentazione e disgregazione
amministrativa di Comuni che pensano solo a
se stessi, come si fa a portare avanti un accordo di ampie vedute, di regole condivise?
PLEIADI 19
›
ECONOMIA IL PUNTO
Gionni Gritti (Presidente Confartigianato Imprese Sondrio): Ancora oggi la
Valtellina è poco conosciuta. Per migliorare
in quest’ottica credo che l’esperienza della
“cabina di regia” realizzata per Expo 2015 sia
un modello da perseguire per la progettualità
dei prossimi anni: dobbiamo avere un punto di
riferimento preciso su cui tutti convergono, per
ottimizzare le ormai ristrette risorse disponibili,
sviluppando un discorso su tutto l’arco dell’anno, valorizzando alta, media e bassa Valle e
migliorando la comunicazione dell’offerta.
Frammentazioni e personalismi sono il
passato che dobbiamo superare.
Alla luce delle recenti modifiche previste dal Governo, quale sarà il ruolo della
Camera di Commercio di Sondrio nella
promozione del turismo?
Bertolini: Il nostro è un territorio differente,
è una diversità che ci è stata riconosciuta da
ben due Governi. Le esigenze e le prospettive
sono diverse, lo vediamo anche come Camera
di Commercio: anni fa la consuetudine era che
i progetti “emanati” dalla Regione a Milano
venissero portati nel proprio territorio. Mediamente spendevamo il 30% del budget stanziato per quei progetti perché non riuscivamo
a trovare le aziende che fossero interessate a
quei finanziamenti. Quando abbiamo iniziato a
pensarli per le esigenze locali, tutte le risorse
venivano erogate perché realmente necessarie
per progetti contestualizzati nella nostra realtà.
Ora è tutto a rischio e dovremo capire come
organizzare il lavoro dei prossimi mesi.
Credaro: Tutti noi stiamo cercando di capire quale sarà lo scenario alla luce dei recenti
tagli: al momento stiamo convergendo sulla
Camera di Commercio per il sapiente lavoro di
regia che è stato condotto. È complicato per
noi anche capire chi sarà l’interlocutore diretto,
venendo meno la Provincia: l’Area Vasta? La
Comunità Montana? La Regione? È uno scenario che ci mette in difficoltà, perché la nostra
è una realtà complessa in cui si è lavorato tanto
e bene, una vera eccellenza di sinergia, un
esempio di virtuosità nazionale: perdere queste
certezze ora sarebbe un peccato.
Che cosa significa Expo 2015 per la
Valtellina e quali vantaggi può portare?
Bertolini: L’Expo dev’essere una vetrina
che sia spendibile soprattutto dopo il 2015.
Siamo riusciti a mettere a disposizione risorse
per 1.300.000 euro, e con questi racconteremo la Valtellina nell’area milanese per i 6 mesi
›
20 PLEIADI
dell’esposizione: aspettando qualche milione di
visitatori, partiamo comunque dai 3 milioni che
già abitano l’area urbana. E questo percorso
rappresenterà anche un acceleratore di aggregazione, perché saremo piacevolmente “obbligati” a predisporre pacchetti turistici, prodotti
finanziari dedicati a migliorare l’accoglienza, e
molto altro ancora.
Non prevediamo un forte aumento di pernottamenti in Valtellina durante i mesi dell’Expo,
ma presenteremo fuori provincia sia i prodotti,
sia un’idea di territorio che darà una fortissima
impennata di comunicazione.
Gritti: Occorre riuscire a costruire le progettualità per dimostrare che il Paese Italia, al di
là di tutte le situazioni negative e gli scandali che
si susseguono, è ancora in grado di creare un
flusso di turismo in quei sei mesi ma soprattutto
dopo l’Expo. Il nostro dovere è sensibilizzare i
vari attori affinché le aggregazioni si creino e
durino nel tempo.
Marsetti: Sul tema della sostenibilità promosso dall’Expo ci tengo a sottolineare che
da anni si lavora in Valtellina per raggiungere
questo traguardo. Per quanto riguarda il mio
settore, la Fondazione Fojanini (che sostiene
la ricerca scientifica nelle discipline agrarie ed
ambientali) è impegnata nella salvaguardia e
tutela del territorio, con il minore impatto ambientale possibile.
Bertolini: È corretto, Expo come “sensibilità ecosostenibile” ci trova pronti: la Camera di
Commercio ha promosso un protocollo disciplinare energetico “Valtellina Eco Energy” (e tutte
le Associazioni di Categoria sono azioniste di
questo marchio) per costruire e ristrutturare gli
edifici, con un forte orientamento sul prodotto
locale: quindi l’efficienza energetica si raggiunge rispettando tutti i crismi, ma si ottengono
punteggi maggiori utilizzando materiali naturali
locali.
Purtroppo da parte degli Enti Pubblici continuiamo a riscontrare scarsa sensibilità: se incentivassero ad esempio chi ristruttura a usare
questo protocollo, noi potremmo proporre un
incentivo economico.
Galbusera: Come Confindustria a fine settembre abbiamo inaugurato a Sondrio, in Piazza
Cavour, il primo fabbricato a potersi fregiare
delle certificazioni “Valtellina Eco Energy” ed
“Eco Plus”, e il Centro Servizi del Gruppo Creval
situato a Milano in via Feltre sarà il secondo.
Anche da questo punto di vista la Valtellina è
pronta per Expo 2015.
Gli Stress Test BCE,
difficili ma preziosi
La 21 ͣ Convention
dell’APB ha affrontato i
temi dell’evoluzione della
vigilanza bancaria verso
una prospettiva europea,
delle nuove norme e dei
nuovi comportamenti e il
ruolo della pianificazione
e controllo di gestione nel
nuovo meccanismo unico
di vigilanza e nell’Unione
Bancaria.
I
l 10 e 11 ottobre scorsi,
presso la Sala Vitali del
Creval a Sondrio, si è svolta
la Convention dell’APB
(Associazione Italiana per la
Pianificazione e il Controllo
di Gestione in Banca, nelle
Società Finanziarie e nelle
Assicurazioni) organizzata in
collaborazione con il Credito
Valtellinese. Dopo il saluto del
Presidente di APB, Francesco
Monti, e del Presidente del
Creval, Giovanni De Censi,
l’evento è proseguito con
un’attenta analisi del Prof.
Alberto Quadrio Curzio
su “La BCE e il rilancio
dell’economia europea”. La
mattinata ha visto a seguire
Il saluto del Presidente del Creval Giovanni De Censi.
gli interventi di alto profilo
del Vice Direttore dell’ABI,
Gianfranco Torriero, del Capo
del Servizio Supervisione
Bancaria di Banca d’Italia, Ciro
Vacca, e dell’Amministratore
Delegato del Creval, Miro Fiordi.
Nell’ambito del suo intervento,
il Dott. Ciro Vacca ha messo in
luce la necessità per le Banche di
lavorare su patrimonializzazione,
investimenti tecnologici,
formazione del personale,
pianificazione e gestione basate
su un approccio olistico con i
controlli interni.
Con l’avvertenza che “bisogna
attrezzarsi perché nel 2015 è
probabile che gli Stress Test
della BCE interesseranno anche
le banche minori”. L’AD Miro
Fiordi ha inoltre ricordato che
il Creval, reduce dagli Stress
Test della BCE anche se non
nel Gruppo delle banche
principali, “è stato sottoposto a
un esercizio severo ancorché
prezioso nell’ottica del
miglioramento complessivo
dei processi e della crescita
della Banca”.
Le due giornate di lavoro sono
proseguite con le importanti
testimonianze delle altre
banche quali Intesa Sanpaolo,
Unicredit, Banca Popolare
dell’Emilia Romagna, Gruppo
Carige, Banca Sella e la
Federazione Lombarda delle
BCC.
Private Banking: Business & Best Practice
Il 9 ottobre a Milano si è svolto il 10° Forum annuale dell’AIPB
A dieci anni dalla fondazione, l’Associazione Italiana Private Banking ha festeggiato
i traguardi raggiunti insieme ai suoi associati trasformando il loro 10° Forum
Annuale, dal titolo “Business & Best Practice”, nel primo evento social & digital del
Private Banking. Sul palco si sono alternati i vertici di AIPB, i principali protagonisti
dell’industria del Private Banking e i rappresentanti delle società partner
dell’evento. La tavola rotonda moderata da Fabrizio Fornezza (GFK Eurisko) - che
tra gli altri ha visto protagonisti l’AD del Creval, Miro Fiordi, e l’AD di Anima Sgr,
Marco Carreri - ha toccato la tematica della distintività dell’industria italiana e il
futuro del modello made in Italy nel Private Banking.
Nell’ambito del suo intervento, l’AD Miro Fiordi, dichiarando che “bisogna essere
piccoli per ascoltare e grandi per rispondere”, ha portato come best practice
la strategia adottata dal Gruppo Creval in ambito Private Banking mediante la
partnership con Anima: un chiaro esempio di come alleanze forti e qualificate
consentano di raggiungere importanti risultati.
PLEIADI 21
ECONOMIA IL PUNTO
ALBERTO
QUADRIO CURZIO:
lo Statuto Comunitario
e il futuro della Valtellina
di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese
22 PLEIADI
L
Lo Statuto Comunitario
per la Valtellina si configura
come vera e propria “carta
dei valori” per la Provincia di
Sondrio, recitando in sottotitolo “come attuare la sussidiarietà”. Com’è nata questa
iniziativa?
La mia proposta dello Statuto
è nata su due fondamenta: la prima
è l’antica pratica delle comunità locali che si autodeterminavano per
la loro civile convivenza; la seconda è l’art. 118 della Costituzione
Italiana ove si afferma il principio
di sussidiarietà. Quindi lo Statuto è
“carta dei valori” storicamente fondata ed “orientamento strategico”
per lo sviluppo della Valtellina. Su
basi analoghe ho proposto la fondazione della Società Economica
Valtellinese (SEV), nata nel 1993 con il sostegno
di Enti pubblici e privati, che opera per orientare
uno sviluppo sostenibile dell’intera Provincia di
Sondrio. Entrambe le iniziative (lo Statuto e la
SEV) partono dalla constatazione che il livello
di benessere raggiunto in virtù della operosità e
della parsimonia della popolazione consente e
richiede un cambiamento verso la qualità nello
sviluppo della Valle, che diversamente scivola
verso una periferia metropolitana. In entrambi i
casi le mie proposte hanno trovato un supporto
dal Credito Valtellinese che in Giovanni De Censi ha avuto un convinto sostenitore dei principi
di solidarietà e sussidiarietà e anche del ruolo
sociale di una Banca popolare cooperativa.
A che punto è l’attuazione dello Statuto?
È a un livello abbastanza buono: la sua
conoscenza si è diffusa per opera della SEV
ma anche del Consorzio tra imprenditori “Vivi
le valli”, che ne ha sponsorizzato l’elaborazione.
Due in sintesi sono state le applicazioni: 1) i convegni e gli incontri di divulgazione anche nelle
scuole; 2) il Protocollo (del 2011) tra la Provincia
di Sondrio, la Camera di Commercio (CCIAA),
il Credito Valtellinese, la Banca Popolare di
Sondrio e altri operatori, accanto ai soggetti
promotori - la Società Economica Valtellinese
e il Consorzio “Vivi le Valli”. Dallo stesso è nato
un sistema di monitoraggio, applicato e perfezionato con notevole competenza da Maria
Chiara Cattaneo, per verificare i progressi nella
attuazione dello Statuto e rappresentare lo
stimolo continuo di miglioramento. L’iniziativa,
L’INCONTRO
Enzo Rocca, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese,
con il Professor Alberto Quadrio Curzio.
incardinata soprattutto sulla SEV e la CCIAA,
ha portato ad un “benchmarking” comparato
tra la Provincia di Sondrio ed altre province
alpine che ha avuto notevole risonanza anche
extra-provinciale. Lo Statuto (sui principi) ha
quindi generato un “sistema” (operativo).
Qual è il senso dei nuovi articoli aggiunti allo Statuto a inizio 2012?
L’aggiunta del Titolo IV “Confermare l’identità” risponde a due scopi. Da un lato, ricordare ai
soggetti che hanno ruoli decisionali (istituzionali,
sociali ed economici) che lo Statuto guarda al
presente in una prospettiva di lungo termine.
Da un altro lato, fare presente che tale impostazione è utile ad affrontare il cambiamento
istituzionale della Provincia di Sondrio (allora già
prevedibile), sul versante giuridico-istituzionale
e identitario-territoriale.
Ci indica la situazione di sviluppo della
Provincia che emerge dai dati di comparazione con le altre province alpine,
come elaborati nell’ambito del Protocollo
di intesa in applicazione dello Statuto
Comunitario?
Posso farlo solo brevemente data l’ampiezza della comparazione. È noto che nelle
classifiche de Il Sole 24 Ore la Provincia di
Sondrio si colloca da anni nelle migliori posizioni
soprattutto per l’ordine pubblico eccellente (2°
posto a livello nazionale), per buoni servizi a
cittadini e imprese, per qualità del credito. Ma
c’è molto altro rispetto ad Aosta, Belluno, Bolzano, Cuneo, Trento e Verbano Cusio Ossola.
In termini di punti di forza e anche di debolezza.
PLEIADI 23
ECONOMIA IL PUNTO
Lo Statuto Comunitario
rappresenta un orientamento
strategico per la Valtellina.
Per la Valtellina vi è sia la nota
- ma anche problematica superiorità nella produzione
di energia idroelettrica (in
rapporto al territorio e alla
popolazione), sia la qualità
del credito; deboli sono
invece la situazione infrastrutturale (siamo all’ultimo posto fra i territori
alpini), l’innovazione e
l’internazionalizzazione.
In questo contesto
si possono evidenziare tre iniziative che in
qualche modo sono
partite da me e dalla SEV: 1) sul fronte
della mobilità - in un
territorio che vede
nella vocazione turistica una componente importante - vi è la proposta
“3V, Valtellina Vettori Veloci” per il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico, in particolare sulla ferrovia Milano-Tirano. A tal proposito è
stato elaborato uno studio anche per utilizzare
la Società Avio Valtellina come soggetto organizzativo; 2) sul fronte dell’energia idroelettrica
si è avanzata la proposta, poi non approfondita, di “3E, Energie Endogene Efficienti” con
l’obiettivo di costituire la Società energetica
di bacino per accorpare le società elettriche
ed energetiche della Provincia e trattare con
le grandi aziende energetiche che realizzano
investimenti in loco; 3) sul fronte dell’innovazione è partito Politec come aggregatore di
sistema per favorire i processi di innovazione
nelle imprese tramite trasferimento tecnologico
e creazioni di reti.
Su questa base vorremmo chiederLe
di fare un passo avanti con riferimento
alla “Legge Delrio” ed uno indietro con
riferimento alla serie di studi promossa
dal Creval “Valtellina profili di sviluppo”.
La legge n.56/2014 sulle città metropolitane, sulle province e sulle unioni e fusioni
di comuni (conosciuta come Legge Delrio)
è la naturale conclusione di una corrente di
pensiero che da molti anni chiedeva il rias24 PLEIADI
setto degli Enti territoriali - a cominciare dalle
province. Con il supporto della SEV e del Creval ho avviato e coordinato uno studio - che
poi è stato elaborato da Floriana Cerniglia,
Maria Agostina Cabiddu, Maria Chiara Cattaneo, Alessandro Damiani e Diletta Dima.
Lo stesso è stato pubblicato nel 2014 nella collana del Centro di analisi economica (Cranec)
della Università Cattolica - con il titolo “L’evoluzione istituzionale degli enti territoriali. Il caso
della Provincia di Sondrio con comparazioni”.
Il lavoro conferma quanto nella Legge Delrio
si riconosce e nello Statuto (accompagnato dal
Monitoraggio) si documenta sulla “specificità
montana” italo-europea che riguarda sia la
Provincia di Sondrio che quelle di Belluno e di
Verbania-Cusio-Ossola. Per le stesse la Legge
Delrio traccia una linea di evoluzione, che può
agevolare una semplificazione ed un rafforzamento dell’ente che vi subentrerà, quale che ne
sarà la sua denominazione finale. Trattandosi di
territori montani transfrontalieri vi sono, infatti,
ulteriori funzioni così riassumibili: “sviluppo
strategico del territorio”, “gestione di servizi in
forma associata”, “accordi e convenzioni con
province, province autonome, regioni, regioni a
statuto speciale ed enti territoriali di altri Stati,
con esse confinanti e il cui territorio abbia caratteristiche montane”.
La serie di studi “Valtellina profili di sviluppo” uscita nella collana socio-economica del Credito Valtellinese - ha vissuto anticipazioni e
prosecuzioni. Impossibile commentare qui il
lavoro di analisi e di monitoraggio che dura da
quasi 30 anni e perciò mi limiterò a tre considerazioni generali: 1) alla base di questi studi vi
è l’attaccamento effettivo per la propria Valle.
Occorreva infatti disporre delle convinzioni
comunitarie e cooperativistiche che hanno
caratterizzato i momenti storici migliori della
Valtellina; 2) dopo una crescita improntata più
sulla quantità - anche quale recupero negli anni
’50 e ’60 del ritardo di sviluppo che la Provincia
di Sondrio soffriva rispetto alla Lombardia -,
bisognava puntare tutto sulla qualità
per uno sviluppo sostenibile territorialmente e competitivo
economicamente; 3) per
realizzare uno sviluppo
sostenibile e comunitario
erano necessarie sia analisi serie e progettuali (che
sono state fatte sia dagli
studi citati sia dalla SEV), sia
il concorso coordinato di tutte
le forze istituzionali, sociali ed
economiche della Provincia di
Sondrio - che invece a me pare
non sia stato sufficiente. In sintesi direi che la Valtellina è una
delle aree alpine più studiate, ma anche
quella in cui una forma coordinata di governo
locale è comparativamente più debole.
Come vede il futuro della Valtellina in
relazione a eventi a breve termine (Expo
2015) e di prospettiva (Macroregione
Alpina)?
La Valtellina vive in una situazione dualistica
contradditoria. Guardata dall’esterno sembra
una comunità territoriale identitaria (ma non localistica) anche perché molti valtellinesi, che si
sono affermati nel contesto nazionale ed internazionale, rimangono affezionati alla loro terra
d’origine. Guardata dall’interno sembra invece
una somma di tanti particolarismi non in contrasto tra di loro ma anche non in collaborazione
(li definirei i particolarismi neutrali) che talvolta
“derapano” anche in diffidenze neutralizzanti,
causando purtroppo anche il distacco dalla
Valle di molti giovani preparati. Finché non si superano tali particolarismi, il ruolo della Valtellina
di fronte a eventi di grande portata come Expo
2015 o la Macroregione Alpina si comprime
necessariamente in una somma di varie piccole
iniziative e presenze utili - tutte però di breve
momento. In fondo ciò che connota di più la
Provincia di Sondrio su scala nazionale sono le
sue bellezze naturalistiche (che hanno un forte
potenziale sia turistico sia come laboratorio
di una “manifattura alpina”) e le due banche
popolari cooperative nate dalla parsimonia
dei valtellinesi. Nel XXI secolo tutti gli attori di
questa realtà dovranno ripensare al modello
non per modificare il principio fondamentale
del proprio radicamento storico, ma per saper
gestire una nuova economia reale. La stessa
reggerà nel tempo solo se riguarderà in modo
crescente iniziative di qualità (comprese quelle
turistiche) con una forte capacità di innovazione
Prof. Alberto Quadrio Curzio Profilo
V
altellinese (cittadino benemerito
del comune di Tirano e cittadino
onorario di quello di Bormio), è stato
nel 1955 campione juniores di slalom
speciale, slalom ripetuto e discesa
libera. È Professore Emerito di
Economia politica all’Università Cattolica
dove è stato Professore ordinario di
Economia politica dal 1976 al 2010 alla
facoltà di Scienze Politiche, di cui è
stato Preside dal 1989 al 2010. Nella
stessa università ha fondato nel 1977 il
Cranec (Centro di ricerche in Analisi
economica) di cui è stato Direttore fino
al 2010 e di cui è attualmente Presidente.
È Presidente della Classe di Scienze
Morali della Accademia Nazionale
dei Lincei (e vice presidente della
Accademia) dal 2009. È membro o
Presidente del Consiglio scientifico della
Fondazione Edison, della Fondazione
Balzan, della Fondazione Centesimus
Annus, di organi della Casa Editrice Il
Mulino, del Center of financial history
della Università di Cambridge.
È fondatore e Direttore della Rivista del
Mulino “Economia politica. Journal of
Analytical and Institutional economics”
dal 1984, membro del Consiglio
scientifico di riviste internazionali e
autore di oltre 400 pubblicazioni. Ha
ricevuto diciotto premi scientifici.
Ha tenuto lezioni e seminari in molte
università italiane ed estere.
È editorialista de Il Sole 24 Ore.
Ha ricevuto la Medaglia d’oro del
Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi per i Benemeriti della
Scienza e della Cultura, l’Ambrogino
d’oro del Comune di Milano, il titolo
concessogli da Sua Santità Papa
Francesco di Cavaliere di Gran Croce
dell’Ordine di San Gregorio Magno.
e internazionalizzazione nelle imprese medie e nei
distretti. Il futuro apparterrà a operatori di qualità
(che hanno anche bisogno di credito finanziario), il
che comporta anche nuove aggregazioni e nuove
competenze non sempre possibili senza una
notevole divisione del lavoro ad alte specializzazioni. Non bisogna però guardare al campanile
ma alla comunità.
PLEIADI 25
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
Quando la
TECNOLOGIA
rende LIBERI
Nuovi pagamenti elettronici: quando vuoi, dove vuoi
di Mauro Selvetti - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese
I
Il forte sviluppo delle tecnologie e la possibilità di gestire crescenti quantità di informazioni ha visto più che raddoppiare negli ultimi
anni il numero delle transazioni elettroniche
nazionali e internazionali, ingenerando una
profonda trasformazione nel business dei
pagamenti. Tale ambito offre oggi una gamma
sempre più ampia di servizi, che si estende
dagli strumenti tradizionali (come SCT, SDD,
carte di debito e di credito dotate di chip) alle
tecnologie contactless, fino ai canali digitali
che, con i mobile e gli e-payments, registrano
tassi di crescita esponenziali. Basti pensare
che, secondo alcune stime, nel 2014, a livello
italiano, il 20% delle transazioni commerciali
avverrà proprio mediante canale internet.
Inoltre, la diffusione della tecnologia NFC
(Near Field Communication, la connettività
26 PLEIADI
wireless a corto raggio) e la sempre maggiore
diffusione degli smartphone (35 milioni di utenti a metà 2014 solo in Italia) fanno ritenere che,
nei prossimi anni, si assisterà a un boom del
mercato del mobile payment (solo nel nostro
Paese, si stima un fatturato, nel 2015, pari a 3
miliardi di euro).
I regolatori nazionali e internazionali, consapevoli delle potenzialità del settore e degli
impatti indiretti connessi all’uso del contante,
hanno da tempo avviato un processo finalizzato, da un lato, all’armonizzazione degli
strumenti di pagamento elettronico nell’area
comunitaria SEPA, ovvero la Single Euro Payments Area (Area Unica dei Pagamenti in Euro),
e, dall’altro, all’adozione di provvedimenti volti
alla riduzione di costi e inefficienze di strumenti
cartacei e contante, favorendo l’utilizzo della
PLEIADI 27
›
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
Sicurezza e velocità: ecco come funziona l’NFC
Servizio CBILL e Bollettini
Postali
I
l Gruppo Creval, consorziato
CBI (Customer to Business
Interaction), a partire dallo
scorso luglio ha messo a
disposizione dei propri
clienti “debitori” il servizio
di pagamento bollettini
denominato “CBILL”, che
“con pochi click” permette
agli utenti di banc@perta
(e, a breve, di Creval CBI) la
consultazione e il pagamento
direttamente online di
bollettini (ad es. per il
pagamento di bollette di luce,
acqua, gas, multe, tasse, ecc.)
emessi da soggetti creditori
(imprese, nonché Pubblica
Amministrazione Centrale e
Locale) aderenti al sistema
CBILL.
Le transazioni si concludono
velocemente da casa, in ufficio
o in mobilità, in tutta sicurezza
e tenendo sempre sotto
controllo i pagamenti, grazie
alla possibilità di consultare
sul proprio conto i dati della
bolletta e di ottenere in tempo
reale la comunicazione di
avvenuto pagamento.
Visto il successo del servizio
(nel primo mese di attivazione
del servizio CBI, a livello
nazionale sono state registrate
oltre 19 mila operazioni, per
un controvalore di circa 2
milioni di euro), nei prossimi
mesi verrà reso disponibile,
sempre in banc@perta, anche
il servizio di pagamento
dei bollettini postali c.d.
premarcati e bianchi.
28 PLEIADI
QR Money: il prelievo all’ATM
senza Bancomat/Cardless
In Italia i possessori di
smartphone che utilizzano
“QR Code” sono 2,7 milioni
(in crescita del 75% su base
annua); tale strumento viene
principalmente utilizzato
per acquisire informazioni
su prodotti ed eventi o per
effettuare il download di coupon
ed offerte1. In questo contesto,
Creval, in collaborazione
con CartaSi, ha sviluppato un
progetto pilota, nel quale il
canale mobile convergerà con
il tradizionale servizio di selfservice da ATM. “QR Money”
sarà infatti un sistema di prelievo
senza carta con dispositivo
mobile basato su “QR Code”, il
codice a barre bidimensionale
che conterrà informazioni,
la cui lettura avverrà tramite
smartphone e che permetterà di
avviare pagine web, installare
applicazioni o dare origine a
transazioni finanziarie. Il servizio
si attiverà con una procedura
guidata all’ATM, attraverso la
quale si associa l’applicazione
alla carta Bancomat. Dopo di che
l’operazione di prelievo avverrà
semplicemente inquadrando
con uno smartphone il “QR
Code” mostrato dall’ATM, senza
l’utilizzo di una carta Bancomat.
Elementi caratterizzanti il
servizio: facilità (per prelevare
è sufficiente inquadrare il “QR
Code” e digitare il PIN dell’App
scelto dall’utente), velocità,
comodità (per prelevare non
sarà necessario avere con sé
la propria carta Bancomat),
innovazione (erogazione di un
servizio innovativo e di appeal) e
sicurezza (l’uso della tecnologia
cardless elimina la lettura della
banda magnetica).
Il nuovo servizio non è ancora
disponibile ma lo sarà non
appena terminata la fase
progettuale.
L’evoluzione dei pagamenti
Contactless
Il progressivo adeguamento
dei POS con tecnologia
Contactless installati presso
gli esercenti e il crescente
avvicinamento dei clienti a
carte Contactless consentono
di pagare in modo ancora
più facile, veloce e sicuro: la
transazione è, in questo caso,
regolata semplicemente,
avvicinando ai lettori POS
abilitati una carta Contactless
o uno smartphone abilitato
NFC, sfruttando - in tutta
sicurezza - nuove opportunità
anche in ambito di Mobile
Payment. Creval, in
partnership con CartaSi,
ha attivato da inizio anno
un piano di sostituzione
graduale del parco terminali
POS, dedicando particolare
attenzione agli esercenti
appartenenti alle categorie
merceologiche che più si
prestano ai micro-pagamenti
(es. bar, fast-food, giornalai,
farmacie, librerie, ecc.).
Creval si è inoltre attivata
sostituendo, presso la
clientela, le carte di credito
CartaSi in scadenza con la
nuova versione dotata di
tecnologia “senza contatto”.
A breve è inoltre prevista
l’emissione del nuovo
Bancomat V PAY Contactless.
1
Avvicinando il proprio smartphone al Pos di
un negozio o di un supermercato, il cliente
avvia la richiesta di pagamento della spesa
effettuata. Il collegamento è reso possibile
grazie all’antenna Nfc del cellulare stesso,
nella cui Sim è stata pre-caricata una carta
di credito smaterializzata.
2
Il Pos riceve l’impulso di pagamento dallo
smartphone e invia i dati alla banca del
cliente, processando quindi la transazione.
I dati sono gestiti da una apposita App
caricata sul cellulare.
3
La banca autorizza la transazione come
avverrebbe con una carta di credito/debito
tradizionale e invia conferma dell’eseguito
sia all’App caricata sul telefono sia al Pos
dell’esercizio commerciale, che emette
regolare scontrino.
›
L’OFFERTA AI PRIVATI
moneta elettronica anche per i pagamenti al
dettaglio riguardo a spese di piccola entità
(bar, edicola, ecc.).
Di fronte a un panorama connotato da
forti spinte all’innovazione tecnologica e da
importanti provvedimenti legislativi, volti a
facilitare le diverse forme di pagamento elettronico, sia lato debitore sia lato creditore,
diventa determinante la capacità del settore
finanziario di favorire la trasposizione degli
stessi nella quotidiana operatività di cittadini,
imprese e Pubblica Amministrazione. Di qui la
risposta del settore bancario, che si è attivato
per mettere a disposizione dei propri clienti
numerose soluzioni innovative customer oriented, le quali, grazie al web e ai device di ultima
generazione (tablet e smartphone), da un lato,
rendano sempre più concreto e semplice
il processo di pagamento e di riscossione,
dall’altro, arricchiscano l’offerta di strumenti
di pagamento.
A conferma, Banca d’Italia, nella sua
relazione annuale sui sistemi di pagamento,
evidenzia che nel nostro Paese si assiste a un
incremento del numero medio di operazioni
per carta (carte di debito e di credito) e a una
contestuale riduzione del ticket medio (confermando con ciò la progressiva diffusione delle
carte come strumento di pagamento).
L’impegno, da un lato, degli Organi di
Governo nazionali e internazionali verso una
completa integrazione e un abbattimento dei
costi correlati, e il cliente, dall’altro, sempre più
attento ed esigente, che richiede che le proprie
necessità di pagamento siano soddisfatte in
un ambiente di assoluta sicurezza ed efficienza, ben fa comprendere che nei prossimi
anni il mondo dei sistemi di pagamento sarà
coinvolto in quella che a tutti gli stakeholders
PLEIADI 29
›
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
L’OFFERTA
ALLE IMPRESE
MobilePOS, un nuovo
strumento per l’incasso dei
pagamenti in mobilità
I
l MobilePOS di Creval è
la soluzione ideale per
accettare pagamenti in mobilità
in modo comodo, veloce e
sicuro, utilizzando una App
installata sullo smartphone o
tablet personale dell’esercente
e associata a un dispositivo
MobilePOS dotato di lettore
Chip & PIN fornito dalla banca.
Il dispositivo, uno dei più
piccoli e leggeri sul mercato,
è in grado di leggere le carte
di debito e di credito dotate di
banda magnetica, microchip
o tecnologia Contactless
NFC ed è pensato per coloro
che svolgono un’attività
commerciale in mobilità,
per i liberi professionisti, gli
artigiani, le piccole imprese
o i venditori a domicilio. Per
l’attivazione del dispositivo non
è necessaria una linea telefonica
aggiuntiva, perché il MobilePOS
sfrutta la connessione della Sim
di smartphone/tablet. La prima
volta è sufficiente scaricare la
App, seguire le istruzioni e il
MobilePOS è subito utilizzabile.
Il pagamento è molto semplice:
una volta collegato il MobilePOS
allo smartphone/tablet via
Bluetooth, l’esercente inserisce
l’importo dovuto, il titolare
inserisce (o avvicina) la carta
nel dispositivo, quindi digita il
PIN o appone la firma sul display
dello smartphone/tablet e la
transazione è conclusa. Il cliente
può ricevere un sms o una
mail di notifica dell’operazione
con la ricevuta elettronica di
pagamento, nella massima
trasparenza, in modo sicuro e
certificato.
Fatturazione Elettronica
Una delle tre priorità
dell’Agenzia per l’Italia Digitale
(AgID), che l’attuale Governo
ha definito d’importanza
strategica, è la Fatturazione
Elettronica, dal 6 giugno 2014
obbligatoria nei rapporti
economici con la Pubblica
Amministrazione Centrale
(Ministeri, Agenzie fiscali ed
Enti nazionali di previdenza e
assistenza sociale). Si tratta di un
primo passo importante verso
la digitalizzazione del Paese e
l’accelerazione del processo
di modernizzazione della PA.
In questo contesto, il Gruppo
Creval si è attivato per offrire ai
propri clienti, tramite il portale
di Corporate Banking Creval
CBI, il nuovo servizio di Fattura
Elettronica e Conservazione
Sostitutiva “FastInvoice”.
appare come una vera e propria rivoluzione,
che in molti hanno già denominato “cashless
society revolution”: la transizione, cioè, verso
una società senza contante.
L’offerta Creval: le novità 2014 nei
servizi di pagamento
Creval, sempre attento all’innovazione
ed attivo nella valorizzazione delle capacità
tecnologiche che da sempre contraddistinguono il Gruppo, vuole essere protagonista
di questa svolta, investendo nel progressivo
arricchimento della propria offerta a privati
ed imprese, sia tramite soluzioni innovative e
›
30 PLEIADI
Il servizio è rivolto agli
operatori economici (imprese,
lavoratori autonomi, PA)
che forniscono beni o
servizi alle Amministrazioni
Pubbliche (anche sotto
forma di nota o parcella),
i quali hanno l’obbligo di
produrre un documento
in formato elettronico e di
trasmetterlo attraverso il
Sistema di Interscambio per
la fatturazione elettronica. In
questo modo viene gestita la
trasmissione, l’archiviazione
e la conservazione sostitutiva
delle fatture nel pieno rispetto
della normativa. I progetti
di Fatturazione Elettronica,
limitati al solo scambio
della fattura, consentono di
risparmiare circa 4 euro a
fattura, lato emittente, e fino
a 8 euro a fattura, nel caso
di ricezione di fatture in
formato elettronico strutturato.
Per la gestione di un intero
ciclo ordine-pagamento, il
risparmio può arrivare fino a
30-40 euro a ciclo2.
multicanali, sia mediante l’attivazione di servizi che snelliscano e rendano più efficiente il
processo dei pagamenti.
Dati statistici tratti da indagine campionaria curata nel
settembre 2012 dalla società comScore Inc. (NASDAQ: SCORE)
in alcuni principali Paesi europei.
2
Fonte: «Quaderno del fare». Osservatorio Fatturazione
Elettronica e Dematerializzazione - Politecnico di Milano.
1
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condizioni relative ai servizi e prodotti pubblicizzati nei riquadri
“L’OFFERTA AI PRIVATI” e “L’OFFERTA ALLE IMPRESE” e per
quanto non espressamente indicato, occorre far riferimento ai
fogli informativi e alla documentazione informativa prescritta dalla
normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito
internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione
delle carte di credito è subordinata alla sussistenza dei necessari
requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della Banca.
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CONDOMINIO
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condominio,
noi abbiamo l’offerta
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Gruppo si arricchisce di una nuova
formula riservata ai condomìni,
realizzata con l’obiettivo di
fornire strumenti e consulenza
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nell’adempimento di tutte le
attività di cui si caratterizza
la gestione del condominio,
con particolare riferimento alla
gestione di pagamenti e incassi
e agli adempimenti introdotti
dalla riforma normativa. Creval
Condominio assume una duplice
valenza, essendo vantaggioso
sia per l’amministratore sia per il
condòmino.
Per l’amministratore
Creval Condominio si
contraddistingue per il canone
mensile predefinito (gratuito per
i primi 6 mesi e comprensivo
delle spese di registrazione
fino a 100 operazioni annue) e
per le condizioni agevolate su
una serie di prodotti e servizi
complementari, tra cui l’emissione
di MAV e SDD (Sepa Direct Debit)
quali strumenti di incasso di spese
condominiali e altri crediti nei
confronti dei condòmini, i bonifici,
gli addebiti SDD, il bancomat
intestato all’amministratore e
l’internet banking. Nel rispetto
di determinati requisiti e su
presentazione di delibera
assembleare, a Creval
Condominio può essere abbinato
un fido di cassa fino al 10% delle
spese condominiali e con un limite
di 5.000 euro. Prossimamente
l’offerta sarà integrata da un
nuovo servizio “completo” di
gestione dei pagamenti (dalla
fase di emissione dei bollettini
fino al recupero nei confronti
dei condòmini morosi), così da
poter fornire all’amministratore
un pacchetto “all inclusive” di
sostegno alla propria operatività.
Per il condominio
I bollettini MAV sono una modalità
semplice e sicura per consentire
ai condòmini il pagamento delle
spese condominiali presso tutti gli
sportelli bancari e postali, senza
l’applicazione di commissioni.
A ciò si unisce il fatto che Creval
Condominio prevede l’assenza,
in capo all’ordinante cliente di
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a favore del conto corrente del
condominio. In più, ai nuovi clienti
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canone gratuito e tasso creditore
0,50% per 12 mesi.
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condizioni e scontistiche di conto
Armonia 2.0 Oro, canone gratuito
e tasso creditore 1,25% per 12
mesi.
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stand allestito a “Condominio
Expo”, la prima Fiera di settore,
tenutasi a Bergamo dall’11 al
13 settembre 2014 e incentrata
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efficientamento energetico e
gestione condominiale.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato,
occorre far riferimento ai fogli informativi di “Creval Condominio”, “Armonia 2.0 Leggero” e “Armonia 2.0 Oro” e alla documentazione informativa prescritta
dalla normativa vigente, disponibile presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione degli affidamenti
è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della Banca”.
PLEIADI 31
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
Gli specialisti del
LEASING
Grazie all’accordo con la società specializzata Alba Leasing, operativo da
inizio agosto, il Creval mette a disposizione dei propri clienti ulteriori soluzioni
e nuovi prodotti pensati per il loro business
C
Con l’avvio dell’accordo siglato con Alba
Leasing, il Gruppo bancario Credito Valtellinese
prosegue nella strada intrapresa di partnership
con Società specializzate nelle varie aree di prodotti, in grado di fornire su economie di scala
vantaggi notevoli alla clientela. Per il Cliente
Creval non cambia niente in termini di comodità
e vicinanza, ma aumenta la specializzazione.
Abbiamo rivolto qualche domanda a Massimo Mazzega, AD di Alba Leasing.
Dott. Mazzega, come nasce Alba Leasing e quali sono i punti di forza rispetto
alle società competitor?
Alba Leasing nasce formalmente nel gennaio 2010: in quattro anni abbiamo conseguito un
forte posizionamento nel leasing strumentale,
siamo la quinta azienda a livello nazionale come
statistiche di stipulato, con una quota che a
seconda dei prodotti oscilla tra il 5 e l’8%.
Siamo una società il cui core business è
proprio il leasing, a differenza di altri nostri
competitor che sono sostanzialmente delle
“divisioni” dei rispettivi gruppi bancari, i quali
offrono una molteplicità di prodotti. Questo ci
impone di essere specializzati sul prodotto e
focalizzati sul servizio alla clientela.
In questi anni Alba ha saputo crescere ed
evolversi, diventando a tutti gli effetti una società innovativa, efficiente e orientata al Cliente.
I risultati del nostro lavoro sono sempre più
tangibili: sono in continua crescita il numero dei
contratti, il valore dello stipulato erogato a sostegno alle aziende e, non meno importante, la
soddisfazione della Clientela. Un dato, questo,
che premia il nostro impegno e i nostri investimenti, dandoci fiducia per proseguire in questa
direzione. Oltre a ciò rimaniamo fortemente
ancorati al concetto di relazione con i nostri
32 PLEIADI
Clienti, continuando a investire nella nostra
capacità di fornire consulenza qualificata anche
attraverso sempre nuovi strumenti e servizi.
E per il futuro i nostri obiettivi restano ambiziosi. Saremo sempre attenti a migliorarci e ad
essere ancora più efficaci verso le imprese per
confermarci una delle migliori società di leasing
a livello nazionale: non vogliamo diventare a
tutti i costi i primi in termini di volumi, vogliamo
essere primi per la qualità del servizio offerto.
Che cosa rappresenta per Alba Leasing la partnership con il Gruppo Creval?
L’alleanza con un socio importante e qualificato come il Gruppo bancario Credito Valtellinese assume per noi una notevole valenza
strategica. Con l’ingresso di un quinto azionista,
Alba ha rafforzato la propria compagine societaria mentre, dal punto di vista commerciale, ora
siamo il terzo network del leasing in Italia per
numero di sportelli bancari delle Banche Socie,
cui sommare quelli delle altre banche convenzionate. Tutto ciò ci consente di rafforzare e
consolidare la nostra posizione sul mercato,
permettendoci di essere sempre più vicini alle
imprese e di supportare l’attività di erogazione
di credito alle PMI, segnatamente nel comparto
del leasing strumentale.
Quali sono i vantaggi di questa nuova partnership per i Clienti del Gruppo
Creval?
Conosciamo bene il valore delle PMI: aiutarle a espandere il loro business è il nostro mestiere e la nostra mission aziendale. La peculiarità
di Alba Leasing è l’elevata specializzazione dei
propri collaboratori, che hanno competenze
specifiche nel prodotto leasing. Con il nostro
personale e i nostri strumenti operativi siamo in
grado di garantire la migliore assistenza, risposte
tempestive e una gamma prodotti completa in
grado di far fronte alle esigenze di tutti i segmenti
della Clientela. In particolare, la tempestività nelle risposte ai Clienti è nostro obiettivo prioritario.
Alba Leasing ha un modello commerciale differenziato per le banche socie: i
Clienti Creval che supporto riceveranno
nelle oltre 540 filiali?
Il nostro modello di servizio prevede che
ci sia una struttura dedicata esclusivamente
alle banche del Gruppo Creval. Tale struttura
è guidata da un Account Manager, affiancato
da alcuni Team Manager e Referenti Banca di
provenienza Alba Leasing, localizzati presso le
singole aree territoriali; tutto ciò ci consente di
essere vicini alla Clientela del Creval, nonché
di conoscere e valorizzare al meglio le particolarità del territorio. Rivolgendosi in filiale si
hanno subito tutte le informazioni sul leasing,
un preventivo e, fino a determinate soglie di
importo, addirittura una delibera direttamente
allo sportello. Sopra questo importo l’Account
›
PLEIADI 33
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
Nuova Sabatini: nuove agevolazioni sugli investimenti in leasing
A
lba Leasing aderisce
alla Nuova Sabatini,
lo strumento agevolativo
istituito dal decreto-legge
“Del Fare” (art. 2 decretolegge n. 69/2013) finalizzato
ad accrescere la competitività
del sistema produttivo
del Paese e a migliorare
Massimo Mazzega, Amministratore Delegato di Alba Leasing,
con Mauro Selvetti, Vice Direttore Generale del Credito Valtellinese.
Manager ha facoltà significative in termini di
potere di delibera, mentre per le pratiche più
strutturate (ad esempio operazioni di leasing
energetico per finanziare un fotovoltaico, piuttosto che un impianto eolico o di biomasse) sono
previsti stadi di delibera a livello di direzione
centrale. Inoltre, mettiamo a disposizione della
rete commerciale del Gruppo Creval e dei suoi
Clienti le competenze necessarie in tutte le
fasi del contratto di finanziamento in materia
di valutazione e strutturazione del credito, di
›
Alba Leasing, una delle prime società di
leasing, a supporto dei Clienti Creval
D
al 1° agosto il Gruppo Credito Valtellinese ha fatto
il proprio ingresso nel capitale di Alba Leasing,
che è diventata così la nuova società specializzata nei
finanziamenti in leasing per tutti i Clienti Creval.
Alba Leasing si colloca tra le prime società di leasing
a livello nazionale per stipulato, con un totale di 812,3
milioni di euro di volumi finanziati e 8.890 nuovi
contratti perfezionati dal 1° gennaio al 31 dicembre
2013 (dati Assilea). Dall’avvio della propria attività,
il 1° gennaio 2010, Alba Leasing ha erogato oltre
3,7 miliardi di euro, finanziando in prevalenza
beni strumentali (65%), beni immobiliari (25%) e
autoveicoli in genere (8%). Alba Leasing è in grado
di finanziare l’intera gamma dei beni utili all’impresa
per migliorare la produttività e incrementare le
vendite innovando attrezzature e dotazioni strumentali
all’attività. Il leasing ha conosciuto un costante
impiego in tutti i settori produttivi, trovando sempre
applicazione nei programmi d’investimento delle
imprese finalizzati all’acquisizione di nuovi allestimenti
d’ufficio, autovetture e mezzi di trasporto in generale,
immobili e uffici, apparecchiature IT, macchinari di
alta tecnologia fino a impianti industriali.
34 PLEIADI
amministrazione e contabilità, fino al legale e
fiscale.
Dopo qualche anno di flessione, nel
2014 ci sono segnali che il mercato del leasing sia già entrato in una fase di ripresa?
Anche i dati più recenti del settore confermano e consolidano la dinamica positiva, che è
cominciata già negli ultimi mesi del 2013 e si è
intensificata nel corso di quest’anno. Il leasing
svolge un ruolo chiave per le imprese e rappresenta una leva importante per rimettere in moto
il sistema economico e produttivo del Paese.
In aggiunta ai tradizionali vantaggi del leasing, negli ultimi mesi sono stati attivati nuovi
mezzi legislativi per rendere questo strumento
ancora più funzionale ed appetibile da parte
delle aziende. Nuovi incentivi fiscali sono stati
introdotti dalla “Legge di Stabilità”, mentre un
altro impianto agevolativo per i beni strumentali
deriva dalla “Nuova Sabatini”, a cui abbiamo
subito aderito.
Quali tipologie di leasing stanno mostrando l’andamento più vivace?
I comparti davvero strategici per il leasing, e
mi riferisco in particolare allo strumentale, all’immobiliare e al targato, stanno evidenziando tutti
dei dati di crescita più che soddisfacenti. D’altra
parte, con il leasing è possibile finanziare l’intera
gamma dei beni utili all’impresa: quelli per migliorare la produttività, per incrementare le vendite,
per innovare attrezzature e dotazioni strumentali
all’attività. Come noto, poi, il leasing ha conosciuto un costante impiego in tutti i settori produttivi,
trovando sempre applicazione nei programmi
d’investimento delle imprese finalizzati all’acquisizione di nuovi allestimenti d’ufficio, autovetture
e mezzi di trasporto in generale, immobili e uffici,
apparecchiature IT, macchinari di alta tecnologia
fino agli impianti industriali.
l’accesso al credito delle micro,
piccole e medie imprese.
Le PMI possono presentare,
attraverso le filiali Creval, ad
Alba domanda di agevolazione
per i propri investimenti in
beni strumentali in leasing. Il
sistema agevolativo previsto
dalla “Nuova Sabatini” è rivolto
Su quali prodotti, settori produttivi o iniziative
commerciali sta puntando
Alba Leasing per il prossimo futuro?
Le politiche commerciali
di Alba sono sempre orientate ad adeguare l’offerta
alle sollecitazioni del mercato, guardando sia al finanziamento degli impianti
produttivi sia ai progetti
di sviluppo delle aziende.
Grazie alla elevata esperienza maturata nel settore, Alba ha tutte le risorse
per permettere alle imprese di cogliere le opportunità che si presentano in tutti i settori esse
Che cos’è il leasing e perché conviene
I
l leasing è un contratto di finanziamento che,
dietro pagamento di un canone periodico,
consente al cliente di avere la disponibilità di un
bene strumentale (macchinari, impianti, beni mobili
o immobili, ecc.) necessario per l’esercizio della
propria attività. Particolarmente gradito alle piccole
e medie imprese, il leasing si presenta come uno
strumento finanziario innovativo e vantaggioso,
in grado di accumulare tanto i benefici del
finanziamento tradizionale quanto quelli dei servizi
connessi al bene, permettendo così all’utilizzatore
finale di usufruire di numerosi vantaggi:
▪▪ tempi di istruttoria più rapidi;
▪▪ finanziamento integrale dell’investimento (iva
compresa);
▪▪ flessibilità del piano dei rimborsi in base alle
esigenze del cliente;
▪▪ copertura assicurativa del bene semplice e a costi
ridotti;
▪▪ accesso ad agevolazioni pubbliche;
▪▪ contabilità semplificata.
alle imprese operanti in tutti
i settori produttivi, inclusi
agricoltura e pesca, per
l’acquisizione di macchinari,
impianti, beni strumentali
e attrezzature nuovi di
fabbrica ad uso produttivo,
nonché hardware, software e
tecnologie digitali.
operino. Ricordo due iniziative, tra le più recenti,
che dimostrano la nostra capacità di rispondere
rapidamente alle nuove esigenze delle imprese:
▪▪ grazie alla collaborazione con il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) abbiamo attivato
una importante linea di finanziamenti rivolta a
sostenere ogni progetto di ricerca e innovazione delle Pmi;
▪▪ in partnership con il Politecnico di Milano, invece, ci proponiamo - prima società di leasing
in Italia - come partner finanziario negli investimenti finalizzati all’efficientamento energetico
delle aziende.
Crediamo che in questi settori - l’innovazione e
la ricerca, da un lato, e la riqualificazione del sistema
produttivo italiano, dall’altro - ci sia molto lavoro da
compiere e, soprattutto, che ci siano grandi opportunità di business per i nostri Clienti.
Massimo
Mazzega
Nato a Venezia nel
dicembre 1954, è laureato
in Economia all’Università
Ca’ Foscari - Venezia. Ha
iniziato la sua carriera al
Credito Italiano (Unicredit),
dove ha ricoperto incarichi
direttivi di crescente responsabilità. Nel 2002
è entrato in Cassa di Risparmio di Venezia
(Gruppo Sanpaolo, poi Intesa Sanpaolo),
dove è stato Direttore Generale fino al giugno
2007. È stato quindi chiamato, in qualità
di Amministratore Delegato, a gestire il
turnaround del Gruppo Bancario Italease,
dal cui riassetto è nata Alba Leasing, di
cui è Amministratore Delegato e Direttore
Generale. È stato Vice Presidente Assilea, di
cui è tutt’ora Consigliere, e ricopre ruoli di
Consigliere di Amministrazione nel settore
finanziario, assicurativo e associativo.
PLEIADI 35
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
Facendo tesoro di un punto di vista privilegiato sul mondo delle piccole e medie imprese,
degli artigiani, dei piccoli operatori economici
e sulle relative criticità connesse alla gestione
dei debitori, il Gruppo Credito Valtellinese ha
scelto di proporre ai propri clienti Recuper@,
un innovativo sistema di gestione dei crediti realizzato da Creset, la società costituita
nell’ambito della partnership tra il Credito Valtellinese e Fire Group (vedi BOX). Si tratta di un
servizio completo di gestione e recupero dei
crediti insoluti, interamente gestibile dal cliente
tramite accesso ad un portale WEB dedicato,
articolato in tre attività principali:
Recuper@ crediti: è l’attività di recupero
stragiudiziale offerta al cliente che, a fronte del
mancato incasso dei propri crediti commerciali,
potrà dare mandato a Creset di attivare l’attività di recupero, avvalendosi degli specialisti
di Fire.
Recuper@ end2end: si tratta del recupero di crediti insoluti relativi a fatture/effetti
presentati per l’anticipazione o al dopo incasso
presso le banche del Gruppo Creval. Grazie a
questo servizio il cliente potrà beneficiare della
tempestività dell’azione di recupero, fattore
determinante per il successo dell’attività.
Business information: consente di acquisire importanti informazioni (dati camerali,
eventi negativi, legami societari…) su clienti
attuali o potenziali, utili soprattutto per valutare o selezionare preventivamente le proprie
controparti commerciali.
Recuperiamo i tuoi crediti
per far tornare i tuoi conti
crediti servizi e tecnologie
presenta
RECUPER@
R
Ritardi nei pagamenti, clienti insolventi:
quante volte queste preoccupazioni influiscono sull’andamento dell’attività di imprenditori,
artigiani e liberi professionisti.
La crisi economica, che ha colpito imprese
e famiglie, ha aumentato in modo esponenziale
il numero dei soggetti che non sono più in grado di far fronte puntualmente ai propri impegni
economici.
Se nel 2007 quasi il 51% dei clienti pagava
i propri debiti alla scadenza, la percentuale
è scesa al 44% nel 2012 e al 37% a giugno
2014. Molte crisi d’impresa sono originate dalla
36 PLEIADI
Un servizio completo di gestione e
recupero dei crediti insoluti.
di Raffaella
Cristini Responsabile
Direzione Prodotti
Gruppo Creval
difficoltà delle aziende di recuperare i propri
crediti e, a fronte del patologico allungamento
dei tempi medi di pagamento, molte imprese
accusano forti crisi di liquidità pur avendo in
portafoglio ordini da evadere.
In questo contesto tutte le aziende, anche
quelle di più piccole dimensioni, hanno preso
consapevolezza di quanto sia strategico il
monitoraggio dei propri crediti e la gestione
puntuale degli stessi: molte imprese si sono
così trovate a dover organizzare o potenziare
strutture interne dedicate alle attività di recupero crediti, con costi certi e risultati incerti.
Chi è Fire?
F
IRE S.p.A. è la società italiana leader nel
settore della gestione e del recupero crediti
stragiudiziale. Opera nel settore del recupero
crediti da più di 20 anni e svolge la propria attività
tramite 9 phone collection center dove operano
oltre 1650 addetti specializzati per cliente, tipologia
di debitore, anzianità del credito, e una rete di
oltre 180 esattori che si estende su tutto il territorio
nazionale. Fire gestisce più di 4 milioni di pratiche
all’anno, corrispondenti ad un volume affidato di
oltre 3 miliardi di euro, e annovera tra i propri clienti
aziende leader nei settori bancario, finanziario e
delle utilities quali Compass, Findomestic, Agos
Ducato, Telecom, WIND, Fastweb, Vodafone, Eni,
Edison, Enel, Sky e molte altre.
I vantaggi per l’impresa che sceglie Recuper@ sono molteplici:
▪▪ può dedicare tutte le sue risorse all’attività
tipica dell’azienda, affidando il servizio di
recupero crediti a un operatore specializzato,
che offre un servizio di qualità e a prezzi da
“grande azienda”;
▪▪ minimizza il costo del recupero del credito:
si elimina il costo fisso derivante dalla complessa gestione del contenzioso e lo si sostituisce con un costo variabile, determinato
in funzione dell’importo recuperato e quindi
sostenuto solo in caso di effettivo recupero
del credito;
▪▪ supera le problematiche tipiche della gestione del delicato rapporto con il cliente/
debitore: il recuperatore è un consulente che
cerca con il debitore soluzioni il più possibile
condivise e sostenibili per il rientro del debito;
▪▪ gode di vantaggi fiscali perché in caso di
comprovata impossibilità di recupero del
credito, Creset fornisce una relazione di inesigibilità del credito che consente di svalutarlo
a fini fiscali.
I consulenti del Gruppo Credito Valtellinese sono a disposizione per illustrare ai clienti
le caratteristiche e le modalità di adesione al
nuovo servizio Recuper@, disponibile presso
tutte le filiali da ottobre 2014.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Recuper@ è
un prodotto di Creset S.p.A. distribuito dalle banche del Gruppo
Credito Valtellinese. Per le condizioni economiche complete del
servizio si rimanda al sito www.creset.it
PLEIADI 37
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
FATTORE
CREVAL
Un nuovo conto a pacchetto e i finanziamenti del Gruppo Creval
a sostegno delle aziende della filiera agroalimentare
L
di Raffaella Cristini - Responsabile Direzione Prodotti Gruppo Creval
La maggiore propensione degli ultimi anni
ad adottare uno stile di vita sano e scelte di
consumo ecosostenibili ha contribuito a determinare un cambiamento nel modo di intendere
l’agricoltura, vista oggi non più solo come
produzione massiva, ma come attenzione alla
qualità del prodotto finito, alle produzioni locali
e alla salvaguardia del territorio.
Contribuisce al dibattito sullo sviluppo di
una nuova agricoltura e sul ruolo che essa
può assumere nell’economia globale l’Expo
Milano 2015, ormai alle porte, che ha come
tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. La
rassegna tratterà una serie di temi riguardanti
l’alimentazione: dalla mancanza di cibo in alcune zone del mondo - dove l’agricoltura non è
sviluppata o è minacciata da fattori ambientali
- all’educazione alimentare, fino alle tematiche
legate al futuro dell’agricoltura, come gli Ogm
e la preservazione della biodiversità.
38 PLEIADI
›
PLEIADI 39
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
In un contesto economico caratterizzato
dal perdurare della crisi, i dati evidenziano
un’importante controtendenza: mentre negli
altri settori economici sono in calo, nel primo
settore gli occupati sono in aumento, con un
dato particolarmente incoraggiante rappresentato dall’aumento dell’occupazione giovanile.
Fondamentale diventa dunque sostenere e
incentivare sia il ricambio generazionale nelle
imprese agricole, sia gli investimenti necessari
per rimodernare e sviluppare nuove colture o
nuove tecniche di coltivazione e allevamento,
che costituiscono momenti delicati per un’impresa, soprattutto per la difficoltà di reperire
le risorse necessarie ad affrontarli.
Un rilevante aiuto alle imprese in questo
senso è rappresentato dai contributi comunitari: il 31 luglio 2014 il Consiglio dei Ministri
ha approvato il documento di attuazione della
nuova Politica Agricola Comune relativa al
2014-2020, che assegna all’Italia 52 miliardi di
euro. A favore delle imprese condotte da giovani sono previste significative agevolazioni (per
il nostro Paese ammontano a circa 80 milioni
all’anno). Consapevole di queste necessità, ma
anche dell’opportunità che il settore primario
può rappresentare per i territori nel quale è
presente, il Gruppo Credito Valtellinese ha recentemente lanciato un ampliamento della linea
40 PLEIADI
Il Gruppo Credito
Valtellinese ha lanciato un
ampliamento della
linea di prodotti dedicata alle
imprese che operano nella
filiera agricola.
di prodotti dedicata alle imprese che operano
nella filiera agricola. A luglio infatti Creval Natura Viva, la linea dedicata alle imprese agricole,
si è arricchita di nuovi prodotti: Fattore Creval
è il nuovo conto corrente a pacchetto, riservato
alle imprese agricole, che prevede un canone
gratuito e tassi agevolati per i primi sei mesi.
Comprende, oltre ai servizi di conto corrente,
condizioni agevolate per POS, anticipo su
fatture e portafoglio commerciale, nonché
scontistiche sull’istruttoria dei finanziamenti a
medio-lungo termine. Fattore Creval prevede
inoltre, per esigenze di conduzione dell’impresa agricola, la possibilità di richiedere un
affidamento agrario in conto corrente, che
consente alle imprese di godere dei benefici
fiscali derivanti dal credito agrario.
A ulteriore sostegno delle richiamate esigenze delle imprese agricole, è stata altresì
ampliata la gamma di finanziamenti rateali di
credito agrario a disposizione della clientela
prevedendo condizioni agevolate in caso di
richieste per specifiche finalità: in tale contesto,
Mutuo Nuova Agricoltura è il finanziamento
destinato agli imprenditori che effettuano attività di impianto e reimpianto di colture, Mutuo
Bio.Logico è invece pensato per chi effettua
investimenti e miglioramenti nell’impianto di
colture biologiche, compresi progetti per la
riduzione dell’impatto ambientale delle aziende
agricole; mentre Mutuo Piano Sviluppo (PSR)
è la formula studiata per coloro che intendono
realizzare un investimento per il quale hanno
presentato domanda per ottenere un contributo comunitario e hanno la necessità di avere
immediatamente disponibili le somme necessarie per la realizzazione delle opere.
Per gli imprenditori agricoli che invece
decidono di attuare un ricambio generazionale è disponibile il Mutuo Nuova Generazione,
finanziamento ipotecario di durata massima di
venti anni. Per le imprese che hanno presentato
domanda di contributi è stato pensato infine il
finanziamento Anticipo Contributi Agrari, che
consente di avere immediatamente a disposizione fino all’80% dei contributi spettanti.
I nuovi prodotti affiancano le più tradizionali formule di credito agrario a disposizione
per ogni esigenza dell’impresa agricola, dalla
cambiale agraria ai mutui chirografari, ipotecari
e a stato avanzamento lavori. Il Gruppo Credito Valtellinese è inoltre convenzionato con la
Società Gestione Fondi per l’agroalimentare
di Ismea, importante partner nel rilascio di garanzie che assistono i finanziamenti di credito
agrario, agevolando l’accesso al credito da
parte delle aziende agricole.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le
condizioni relative ai prodotti pubblicizzati e per quanto non
espressamente indicato, occorre far riferimento ai fogli informativi
“Fattore Creval” e “Finanziamenti Creval Natura Viva”, disponibili
presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella
sezione “Trasparenza”. La concessione dei finanziamenti è
subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al
richiedente, nonché all’approvazione della Banca.
PLEIADI 41
›
ECONOMIA IMPRESE E MERCATI
Come cambiano
le regole del CREDITO
La forte correzione delle erogazioni di credito seguita alla crisi e la crescita
dei crediti non performanti stanno imponendo nuove regole per la
valutazione del merito creditizio e l’erogazione di finanziamenti alle imprese.
Un cambiamento che riguarderà sia le banche sia le aziende
L
di Luciano Camagni - Condirettore Generale Credito Valtellinese
La macchina del credito ripartirà, ma con
ruoli e regole nuove per banche e imprese. L’attuale tendenza al rientro della massa complessiva dei crediti erogati dal sistema bancario è una
correzione conseguente a anni di credito bancario in crescita, nonostante il calo della produzione industriale e del PIL. Per questo, un’inversione
di tendenza richiederà cambiamenti importanti
sia alle banche sia alle imprese: in futuro, la capacità produttiva del paese, la crescita del PIL
e il sostegno finanziario delle banche andranno
di pari passo. Le banche continueranno a fare
credito, ma lo faranno in modo diverso, e anche
il mondo delle imprese italiane dovrà cambiare.
In un contesto competitivo globale tutti i fattori
entrano in gioco, compreso, ad esempio, il modo
in cui le aziende vanno a finanziarsi.
L’attuale apporto del sistema bancario ai
bisogni di finanziamento delle piccole imprese,
che in Italia si aggira intorno al 70-75%, non è più
sostenibile. Si porrà in termini sempre più significativi il tema della capitalizzazione delle imprese:
se vorranno evitare una eccessiva marginalizza-
CAPITALI INVESTITI NEL MERCATO ITALIANO
2.059
1.524
2.392
202
167
159
zione, le PMI italiane dovranno fare grandi passi
verso metodologie di gestione diversificata del
profilo patrimoniale, proiettandosi su strumenti di
apporto diretto che consentano, a chi le finanzia,
di continuare a farlo in un contesto equilibrato.
Negli ultimi anni, lo squilibrio delle imprese tra capitale proprio ed intervento di terzi si
è dilatato, rendendo necessario trovare una
ricomposizione dell’attuale situazione: tale ricomposizione potrà essere agevolata anche da
provvedimenti di natura fiscale, che favoriscano
e promuovano il re-investimento degli utili in
azienda. Sullo sfondo rimane sempre la necessità di poter usare una molteplicità di canali per la
copertura del fabbisogno finanziario, in grado di
ridurre almeno in parte la dipendenza dal settore
bancario e così da puntare a un traguardo che
ponga le PMI in sintonia con il riscontro di altri
paesi, verso un obiettivo del 50% ad esempio
rispetto alle realtà tedesche. Le stesse banche,
d’altronde, non potranno più erogare credito
come qualche anno fa: gli elementi patrimoniali
“a garanzia” conteranno ancora, ma un’attenzio2.023
1.890
207
1.407
161
868
139
147
1° SEM 2011
NUMERO
2° SEM 2011
1° SEM 2012
AMMONTARE (MLN DI EURO)
RAPPORTO DEBITO BANCARIO/DEBITO TOTALE
31%
2007
28%
REGNO UNITO
2012
42 PLEIADI
38%
2° SEM 2012
66%
1° SEM 2013
2° SEM 2013
68%
56%
49%
38%
37%
FRANCIA
1° SEM 2014
ITALIA
GERMANIA
32%
STATI UNITI
ne maggiore sarà data alle capacità di rimborso
delle imprese; metriche, parametri e modulazioni
di erogazione del credito sono in cambiamento
e forse gli stessi istituti bancari non hanno compreso fino in fondo la portata della trasformazione che è stata imposta dalla ricomposizione
degli attivi creditizi avvenuta nell’ultimo periodo.
Infatti quando si parla genericamente di
imprese, si guarda in realtà a un mondo molto
diversificato: da un lato aziende che si rivolgono
al credito solo per investimenti e sostegno del
circolante, aziende cioè che operano sui mercati
esteri, con un fatturato in crescita, marginalità
adeguate, piani di espansione in crescita e una
posizione di liquidità di cassa in grado di sostenere le necessità a breve termine.
Il credit crunch, di cui si è molto parlato,
tocca invece aziende che hanno una situazione
finanziaria che si è progressivamente indebolita e
che ha ridotto la loro capacità di ottenere credito,
connotate da bassa patrimonializzazione, redditività contratta e un indebitamento crescente
che grava su un fatturato in contrazione.
I sistemi di rating che oggettivizzano la
qualità del richiedente spingono inoltre queste
imprese in una marginalità che rende complesso
per loro ottenere ulteriore credito. Per queste
ragioni la parola chiave per la valutazione del
merito creditizio sarà “redditività”: le posizioni
creditizie non sorrette da una pianificazione
delle attività dell’impresa, che definisca in modo
chiaro la generazione di cassa a copertura del
credito, diventeranno posizioni con un profilo
di affidabilità ridotto. Sempre più dovrà entrare
nelle metodologie gestionali la pianificazione
a medio-lungo termine dei profili patrimoniali,
finanziari ed economici in un processo evolutivo non propriamente abituale per le imprese
italiane. Un ulteriore tema aperto è quello della
mancanza di investitori istituzionali in grado
di sostenere lo sviluppo di canali alternativi al
credito bancario.
Nonostante qualche
passo avanti sia stato
fatto, con gli strumenti previsti dal decreto sviluppo, quali
i mini-bond, diversi
temi restano aperti,
quali ad esempio la
necessità di definire
spazi per la diffusione
diretta sul mercato di tali
strumenti, puntando ad
un ampliamento dei
IL CREDITO ALLE IMPRESE
Prestiti alle società e produzione industriale
220
200
180
160
140
120
100
80
60
MARZO 2000
MARZO 2005
MARZO 2010
MAGGIO 2014
GDP IN INVESTIMENTI
PRODUZIONE INDUSTRIALE
FATTURATO
IMPIEGHI RESIDENTI SOCIETÀ NON FINANZIARIE
soggetti potenzialmente in grado di sottoscriverli
e creando conseguentemente le condizioni per
un collegamento diretto tra mondo del risparmio
e fabbisogni finanziari delle imprese. In particolare, nell’ambito delle norme che regolano la diffusione di strumenti finanziari (MIFID), si impone
una migliore definizione della figura di un risparmiatore consapevole ed informato, che possa
simmetricamente interagire con il mondo delle
PMI. Dal lato del supporto al finanziamento bancario alle PMI sono stati offerti diversi strumenti
di garanzia (Medio-Credito Centrale, Fondi Europei per gli Investimenti, Fondi per l’Agricoltura,
etc.), ulteriormente sviluppati nell’ultimo periodo
per consentire una transazione graduale verso
l’obiettivo precedentemente definito, consentendo agli istituti bancari di continuare a sostenere
l’economia, pur in un quadro generale che vede
una ridotta dinamica del sistema economico ed
un contenuto sviluppo degli asset creditizi.
In questo contesto, l’elemento dirimente
che consenta alle banche di intercettare una
domanda di credito da parte delle imprese,
valutandola comunque con maggiore rigore ed
equilibrio, è il verificarsi di una effettiva svolta
congiunturale, capace di attestare, nei fatti, un
trend economico positivo che porti il paese in
un percorso di crescita reale.
PLEIADI 43
ECONOMIA IMPRESE E MERCATI
Piero Bassetti
S
AVANTI
ARTIGIANI
Il segreto di un successo
P
di Aldo Fumagalli Romario - Vice Presidente Credito Valtellinese
Presentato lo scorso giugno alla Triennale di
Milano, il film “Avanti Artigiani” continua a raccogliere elogi e apprezzamenti. In un’ora di filmato si
racconta la storia di 22 piccole e medie imprese
artigiane delle province di Milano e Monza Brianza, selezionate per l’unicità della produzione e la
capacità di innovazione.
Il progetto, realizzato dalla sede milanese del
Centro Sperimentale di Cinematografia, è stato
fortemente voluto da Piero Bassetti, Presidente
della Fondazione Giannino Bassetti.
Presidente, che tipo di accoglienza sta
ricevendo “Avanti Artigiani”?
Davvero ottima, è un progetto di cui siamo
davvero orgogliosi: tra i tanti riscontri positivi,
abbiamo avuto ad esempio la selezione da parte
del “Milano Design film Festival”, a testimonianza
del valore progettuale e artistico delle storie che
abbiamo raccontato. Oppure pensate che, nel
comune di Castello Brianza, il film è stato inserito nell’esperienza scolastica: è stato proiettato
nelle scuole elementari ed è stato inaugurato un
programma con laboratori per due pomeriggi alla
settimana, spiegando ai bambini il valore del lavoro artigiano. Questi due esempi racchiudono il
senso di questo titolo, “Avanti”, perché volevamo
esplorare la prospettiva futura, e dare al contempo uno stimolo: come si affrontano le sfide di
44 PLEIADI
tudi economici alla Cornell University e alla
London School of Economics, opera a lungo
nel gruppo industriale di famiglia Bassetti (storico
marchio tessile italiano) e poi nelle istituzioni.
Diviene primo presidente di Regione Lombardia dal
1970 al 1974 e deputato al Parlamento dal 1976
al 1982. Negli anni ottanta è presidente della
Camera di Commercio Industria e Agricoltura
di Milano, poi dell’Unione delle Camere di
Commercio. Per promuovere l’innovazione
responsabile e i temi del glocalismo presiede,
dagli anni novanta, la Fondazione Giannino Bassetti
(www.fondazionebassetti.org) e Globus et Locus
(www.globusetlocus.org).
Fondazione Giannino Bassetti
L’INCONTRO
Aldo Fumagalli Romario,
Vice Presidente del
Credito Valtellinese, con
Piero Bassetti, Presidente
della Fondazione Giannino
Bassetti.
domani? Se gli artigiani “vanno avanti”, che cosa
incontrano? Sicuramente dovranno avvicinarsi a
nuove tecnologie, nuovi tipi di investimenti, nuovi
rapporti aziendali, nuovi rapporti con il mondo del
consumo e il mercato. La scuola e la formazione
dovranno giocare un ruolo diverso.
A proposito di ruoli, qual è oggi quello
dell’artigiano, qual è la sua dimensione?
Il film racconta bene che la dimensione non
è più quella dell’artigiano classico. Il concetto di
artigiano non coincide più con quello di “micro
impresa”. Nel passato si riteneva che “l’artigiano
è il piccolo, l’industriale è il grande”, ma oggi si
possono fare cose artigianalmente, indipendentemente dalla dimensione. L’artigiano è colui che
riesce a distinguersi per l’unicità del prodotto, la
quale deriva dall’altissimo contenuto creativo apportato dall’artigiano stesso. La dimensione non
conta più. Pensando al rapporto che l’artigiano
avrà in futuro con la tecnologia, credo che essa
se da un lato può aiutare a fare emergere nuove
forme di artigianato, nuove forme di espressione
(penso ad esempio alle stampanti 3D), dall’altro,
sul versante del consumo, essa diventa essenziale affinchè l’artigiano si rapporti in maniera
innovativa col mercato e si proponga, ad esempio
tramite i canali digitali. Nella finanza, le banche
sempre meno forniranno credito bancario ba-
L
a Fondazione Giannino Bassetti promuove
da quindici anni l’esercizio responsabile
dell’innovazione nelle tecnoscienze, nell’attività
imprenditoriale, nella governance.
Attraverso progetti, lectures e borse di studio la
Fondazione alimenta il dibattito pubblico sul
portato etico e culturale di una società che innova.
www.fondazionebassetti.org
Un momento della presentazione in Triennale a Milano del 3 giugno
scorso. In alto a destra: la brochure del film “Avanti Artigiani”.
sandosi esclusivamente sul rapporto personale,
e sempre di più l’artigiano dovrà instaurare un
rapporto con la banca basato anche sull’analisi
del proprio business e dei propri progetti, codificato in documenti, numeri e cifre. Qui la banca
potrà aiutare l’artigiano a elaborare un business
plan e ad avviarsi in un percorso imprenditoriale.
Il nuovo è opportunità e vincolo insieme.
“Avanti Artigiani” prosegue il percorso
intrapreso nel 2011 con lo spettacolo al
Piccolo Teatro “Mani grandi, senza fine”:
ci racconta questo passaggio dal teatro al
cinema?
Siamo partiti volendo verificare l’impatto
dell’innovazione sulla situazione sociale di Milano,
indagando l’influenza della
cultura del design sulla città, sia sul piano produttivo,
sia sul piano sociologico.
Nella prima fase siamo
stati favoriti dall’incontro
con Laura Curino, che ci
ha proposto la rappresentazione teatrale di questo fenomeno, traducendo le storie dei principali designer e architetti,
dei Magistretti, dei Menghi, in una pièce teatrale
che si rivelò felice e aggiunse il successo del
linguaggio rappresentativo all’interesse oggettivo
del contenuto. La rappresentazione al Piccolo
Teatro ha avuto un successo tale da portarci a
ragionare su come raccontare chi quel design
materialmente lo realizzava: l’artigiano. Il cinema
ci è sembrato perfetto per rappresentare la realtà
dell’artigiano nella sua globalità. Siamo molto
soddisfatti del risultato finale, il Centro Sperimentale di Cinematografia e la regista Teresa Sala
hanno saputo realizzare un racconto gradevole,
poetico e di alto contenuto artistico ed emotivo.
Quali sono a suo avviso i punti di forza
del film?
Ho trovato interessanti le parti del film dove
sono mostrate le deficienze, i pericoli, gli ostacoli
ad andare avanti, le arretratezze. Questo film lo
si può guardare con un occhio verso gli spunti
di futuro, ma anche con un occhio verso la fatica del passaggio dai lavori tradizionali ai lavori
moderni. La fatica di abbandonare situazioni
di arretratezza significa che molti lavori di oggi
saranno abbandonati o superati non senza travaglio. I punti critici del film sono dunque i suoi
punti di forza. Il film insegna che bisogna andare
oltre gli stereotipi. Quando diciamo che l’artigiano
deve evolvere, diciamo che deve abbandonare
il suo stesso stereotipo: e i casi di successo che
raccontiamo nel film lo confermano.
Chiudiamo con uno sguardo “avanti”:
come potrebbe proseguire il progetto
nell’anno di Expo 2015?
Expo 2015 è una manifestazione mondiale. Se
l’artigiano capirà che il mondo sta cambiando, se
si inserirà nel circuito della globalizzazione potrà
senz’altro esprimersi in questo ambito. “Avanti
Artigiani” vuole essere anche una “sveglia”, un’esortazione a cogliere le sfide future. Cogliere anche la
sfida dell’Expo sarebbe buona cosa. Ci piacerebbe
proseguire il progetto sviluppando un evento che
possa presentare al mondo l’artigiano italiano,
naturalmente raccontando storie di successo negli
ambiti legati ai temi dell’alimentazione e dell’energia,
propri della prossima esposizione.
PLEIADI 45
IL PERSONAGGIO GIOVANNI STORTI
I
Inizia così Corro perché mia mamma mi
picchia, libro scritto da Giovanni Storti con
Franz Rossi, uscito lo scorso anno.
Che cosa le ha fatto riscoprire a
cinquant’anni quello sprint “per fuggire
dalle ciabattate” di sua madre?
“Nel mezzo del cammin di nostra vita”,
verso i 50 anni ho letto il libro di Pietro Trabucchi «Resisto dunque sono» sul tema della
resilienza, ovvero la capacità di resistere alle
avversità della vita attraverso la pratica dello
sport. Ho conosciuto il prof. Trabucchi e con
lui ho fatto diverse escursioni sulle montagne
della Valle d’Aosta, provando l’esperienza
magnifica della corsa in montagna. Da allora
ho iniziato a correre, scoprendo il piacere
dell’imprevisto e della fatica.
Dalla corsa su strada ai trail: quali
sono le differenze che l’hanno conquistata?
Nei trail prendi l’energia necessaria dalla
natura: ogni angolo è una scoperta.
›
Foto: Dino Bonelli
GIOVANNI
STORTI
“C’è chi corre per dimagrire e
chi corre per fuggire, c’è chi
corre per amore e chi corre
col dolore, c’è chi corre per
viaggiare e chi corre per tornare.
Io corro perché mia mamma
mi picchia”
46 PLEIADI
PLEIADI 47
Foto: Monica Nanetti
IL PERSONAGGIO GIOVANNI STORTI
dove mi sarei volentieri fermato a bere un buon
bicchiere di vino.
All’interno di un sodalizio così intenso
come quello con Aldo e Giacomo, potersi
ritagliare spazio per le passioni personali
è fondamentale: quali sono le loro?
Condivido con Aldo la passione per la corsa, mi ha seguito anche in qualche viaggio: nel
libro Corro perché mia mamma mi picchia racconto di un trial in Etiopia in cui si è pure perso.
Giacomo sostiene di correre, ma da me
non si è mai fatto vedere, anche se c’è chi testimonia di averlo avvistato. Giacomo è appassionato di libri (oltre che scrittore e firma de La
Stampa), Aldo usa i libri che gli passa Giacomo
per i suoi patchwork artistici e coloratissimi.
A proposito di Aldo e Giacomo, c’è un
nuovo film in uscita a Natale: ci può dare
qualche anticipazione?
Il titolo è “Il ricco, il povero e il maggiordomo” e uscirà l’11 dicembre al cinema. Lascio a
voi indovinare come ci siamo divisi i ruoli.
Sopra:
Giovanni
Storti insieme
all’amico
Michele
Rigamonti alla
partenza del
Valtellina Wine
Trail 2013.
A sinistra:
la copertina
del libro di
Giovanni Storti
e Franz Rossi.
›
Foto: Dino Bonelli
era inaccessibile ai non-corridori. È stata un’esperienza particolarissima e indimenticabile.
Uno dei più grandi piaceri di questo tipo
di viaggi è anche la compagnia: corsa dopo
corsa ho trovato delle bellissime amicizie. Il
piacere della gara vale per tre: la corsa, il luogo
da visitare, la compagnia.
Forse la Valtellina non sarà così esotica, ma la gara del Wine Trail ha ricevuto
molti apprezzamenti. Ci racconta la sua
esperienza?
In questo caso ai tre piaceri si è aggiunto
quello del buon cibo e soprattutto del buon
vino (ma non durante la gara!). È stata una
corsa bellissima tra i vigneti e non solo visto
che abbiamo anche attraversato una cantina...
48 PLEIADI
Foto: Dino Bonelli
Dalla montagna al deserto, sei a contatto
con ambienti molto diversi l’uno dall’altro e
quindi devi affrontare situazioni sempre nuove.
Per questo preferisco correre in natura più che
in strada, che trovo al confronto più monotona.
Marocco, Islanda, Bolivia: la sua è
una passione per trail e paesaggi estremi, come sceglie le destinazioni di queste avventure?
In queste situazioni la corsa è unita al viaggio e diventa un’occasione per poter visitare
dei luoghi spesso difficilmente programmabili
e quindi raggiungibili in un viaggio normale.
In Islanda, ad esempio, il percorso della corsa
Giovanni & Franz: amici di corsa,
amici di penna
F
ranz Rossi è nato a Venezia 50 anni fa. Dopo
quasi 40 anni spesi in giro per l’Italia, nel
2000 ha messo radici a Milano da dove scappa
regolarmente verso le montagne. Dirige una
software house e scrive per giornali e sul suo blog
personale. Lo scorso natale ha firmato con Giovanni
Storti Corro perché mia mamma mi picchia.
La prima domanda è d’obbligo: come hai
conosciuto Giovanni?
Correndo, ovviamente. Eravamo in montagna,
in Valle d’Aosta. Stavamo facendo un’uscita di
allenamento con un amico comune e poi, vivendo
entrambi a Milano, abbiamo iniziato a correre
assieme e da cosa è nata cosa. Ad entrambi piace
viaggiare, e la corsa è un’ottima scusa per visitare
dei posti meravigliosi, esattamente come ci è
capitato con il Valtellina Wine Trail, una valle
spettacolare a meno di due ore da Milano...
Nel libro raccontate delle vostre avventure
in giro per il mondo, il Marocco, l’Etiopia,
l’Islanda, il Libano... Chi è che suggerisce dove
andare?
È una gara aperta. Uno suggerisce e l’altro rilancia.
Siamo entrambi curiosi e ci piace vedere posti
nuovi, conoscere gente diversa, culture diverse.
Così il problema di solito è frenarci, non farci
andare.
Ma naturalmente pensate anche al tipo di gare
che dovrete correre...
In realtà no. Il messaggio del libro, in fondo, è
proprio quello. Ci sono decine di buoni motivi per
correre, gli amici, i viaggi, lo star bene, il sentirsi
in pace con se stessi. La gara è solo un piccolo
particolare.
Però amate i trail più di ogni altra cosa.
Sì, questo è vero. Il trail è correre in natura,
specialmente in montagna. Per noi il rapporto
con la montagna è un aspetto fondamentale.
E poi ti svelo un piccolo segreto: nei trail
(soprattutto in quelli lunghi) conta più arrivare in
fondo che quanto tempo ci metti e per uno lento
come me... è un vantaggio indiscutibile.
PLEIADI 49
L’AZIENDA IMI FABI
ALLA SCOPERTA
DELLA
Il cuore in
VALTELLINA,
il corpo
NEL MONDO
I
Il Gruppo IMI FABI rappresenta un’eccellenza valtellinese, italiana e mondiale nel settore minerario. Abbiamo incontrato l’Amministratore Delegato, Corrado Fabi, per conoscere
meglio questa storia di successo nata proprio
tra le nostre montagne.
Dottor Fabi, la IMI FABI continua a
crescere e ad allargare i propri mercati:
forse l’azienda non ha un marchio così
noto al grande pubblico, ma nel settore
è considerata tra le prime tre aziende al
mondo. Come inizia la vostra avventura?
Mio padre, di origine torinese, arrivò in
Valtellina prima della seconda guerra mondiale con l’incarico di contabile per una grande
azienda mineraria piemontese, che allora aveva
50 PLEIADI
una società controllata con sede operativa
proprio in Valmalenco. Dopo una serie di vicissitudini, l’allora direttore di questa azienda
in Valtellina decise di andare in pensione e
mio padre, che da ragioniere si era innamorato dell’attività mineraria, chiese e ottenne di
potergli subentrare. La Valmalenco, in quegli
anni, era strategica per l’estrazione dell’amianto
(soprattutto ai fini militari); nel momento in cui si
venne a conoscenza delle problematiche legate
alla tossicità di queste fibre, l’attività mineraria
della valle dovette per forza rallentare. Mio
padre si trovò così di fronte a un bivio: iniziare
una propria attività, oppure rientrare alla casa
madre. Decise di optare per la prima soluzione,
iniziando così l’attività mineraria nel talco.
Come mai proprio nel talco?
È semplice: per estrarre l’amianto era stato
necessario scavare chilometri e chilometri di
gallerie attraversando giacimenti di talco che
non venivano sfruttati; con l’inizio dello sviluppo industriale italiano il talco, e più in generale
i cosiddetti “minerali industriali” (carbonato
di calcio, caolino, mica, feldspato) divennero
molto richiesti perché componenti essenziali
delle lavorazioni industriali: da qui la decisione
di mio padre di fondare nel 1950 la società.
Ci può spiegare meglio l’utilizzo del
talco nelle lavorazioni industriali?
Negli anni ’50 il principale utilizzo del talco
era nelle cartiere, mescolato alla cellulosa;
i minerali industriali, infatti, erano utilizzati
come “filler”, ovvero “riempitivi” per abbassare i costi di produzione, diminuendo la
percentuale di materia prima utilizzata nel
processo. Col tempo, questi minerali sono
diventati materie prime per i comparti più
vari - dalle ceramiche, al cemento, alle vernici - e sono cambiati i settori di applicazione.
Nella produzione della carta, quando avvenne
il cambio tecnologico - con il passaggio da
un ambiente acido a un ambiente basico - fu
possibile utilizzare il carbonato di calcio, più
economico rispetto al talco, registrando una
naturale contrazione per quest’applicazione.
Parallelamente, il talco è cresciuto tantissimo
con la diffusione delle materie plastiche, i
polimeri.
›
PLEIADI 51
L’AZIENDA IMI FABI
L’estrazione del talco: generazioni a confronto.
dei clienti erano italiani; oggi la maggior parte
Essere un’azienda italiana e operare in Italia di loro non esiste più, hanno chiuso, o sono
è stata una delle nostre fortune. In quegli anni stati comprati, oppure sono emigrati all’estero.
avevamo nel nostro territorio aziende all’avanA che periodo risalgono le prime aperguardia mondiale nella chimica come Monteca- ture all’estero?
tini (poi Montedison), dotate di una tecnologia
Ci sono stati due momenti importanti. Il
e di una capacità di innovazione di cui noi primo, tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90,
abbiamo beneficiato. Le prime applicazioni al quando abbiamo deciso di non utilizzare solo
mondo nel settore auto del propilene, che oggi talco estratto in Valmalenco, ma anche minerali
è diventato uno dei materiali maggiormente di importazione - prevalentemente dalla Cina usati nel settore auto ed elettrodomestici, sono successivamente lavorati in Valtellina. In questo
state progettate e realizzate in Italia. Quando modo abbiamo ampliato la gamma produttiva
si parla di grande innovazione, di grande indu- e iniziato a servire una serie di settori e applistria, occorre considerare tutto l’indotto che cazioni che non avevamo ancora fornito. Il pasne deriva per il sistema Paese. Purtroppo tutto saggio successivo, per noi molto importante,
questo oggi in Italia non c’è più: quando sono risale all’inizio degli anni 2000 quando i nostri
entrato in azienda, ormai trent’anni fa, il 90% principali clienti, già aziende multinazionali,
ci chiesero di seguirli all’estero,
Sotto: Patrizia Zuppini, consigliere Imi Fabi; Edoardo Semeria, Responsabile Direzione
prevalentemente negli Stati Uniti e
Territoriale So-Bs-Bg del Credito Valtellinese; Corrado Fabi, AD di IMI Fabi.
in tutto il mercato americano. Una
scelta che ci ha consentito di far
diventare il settore della plastica
quello più importante, in particolare legato all’automotive. Entrare in
un mercato completamente nuovo
come gli Stati Uniti, per noi ha
rappresentato un salto decisivo:
da azienda italiana, valtellinese,
siamo diventati un’azienda che
si apriva al mondo, affrontando
problematiche complesse e nuove
sfide internazionali.
Che tipo di attività svolgete all’estero?
In Europa, che per noi è ancora
il mercato principale, si sommano
›
52 PLEIADI
le produzioni storiche, quali la Valmalenco, alle
produzioni che si sono aggiunte con i minerali
di importazione. Negli altri Paesi produciamo in
prossimità degli utilizzatori finali con le stesse
procedure e metodologie, in modo da garantire
l’uniformità del prodotto in termini di qualità.
Che difficoltà avete incontrato, a livello aziendale, lavorando all’estero?
I cambiamenti che abbiamo dovuto affrontare sono stati tanti: avere persone di diversa
nazionalità e cultura è stata una trasformazione
per noi radicale. L’organizzazione è diventata
più complessa, ma al tempo stesso abbiamo
acquisito risorse eterogenee; e la diversità è
diventata per noi un valore.
Come è cambiata la sua attività di Amministratore Delegato passando da un’azienda nazionale a una internazionale?
Nel corso degli anni il mio ruolo è sempre
più marginale; ho la fortuna di avere collaboratori che possono sostituirmi assumendo decisioni e seguendo progetti di rilievo. E questo
è un grande valore per l’azienda. Anche se
ancora oggi c’è l’identificazione della IMI FABI
con la mia persona, il vero plus sono i miei
collaboratori, il vero capitale umano.
Il talco
I
l talco è un
minerale
presente sia nelle rocce eruttive, sia
in quelle metamorfiche. La provincia
di Sondrio è storicamente ricca di
giacimenti, in particolare a Lanzada
nella Miniera della Bagnada e a Torre
di Santa Maria. In Italia le miniere
principali si trovano in Piemonte, Valle
d’Aosta, Toscana e Sardegna.
All’estero in Austria, in India, Australia
e Stati Uniti. Il talco è largamente
impiegato in vari ambiti industriali: dalle
materie plastiche, all’industria della
carta, dall’industria della gomma alla
produzione di ceramica. Viene inoltre
utilizzato nella preparazione di pitture,
vernici e stucchi, così come nella
cosmesi. Il comune “borotalco” (nome
commerciale ideato nel 1874 da Henry
Roberts) identifica un prodotto a base di
talco e acido borico, il cosiddetto talco
borato.
›
Ci sono joint venture, attività all’estero, in Asia, in Australia, negli Stati
Uniti, però la mente e il cuore sono in Valtellina: tra territorio
e azienda c’è sempre stato uno scambio continuo.
PLEIADI 53
L’AZIENDA IMI FABI
Quanti sono i suoi collaboratori?
Oggi abbiamo 250 collaboratori; 100 in
Italia e gli altri all’estero divisi tra Stati Uniti,
Cina, Australia e prossimamente il Pakistan.
Come riesce a trasmettere i suoi valori, le sue motivazioni, a tutti i dipendenti?
Non ci sono ricette. Mi limito a dare il buon
esempio. Io ho collaboratori meravigliosi, con
grande disponibilità al sacrificio e attaccamento all’azienda. Probabilmente il vero merito che
ho è quello di cercare di spingerli a migliorarsi
sempre, ad avere uno spirito di gruppo. Le
aziende sono fatte di persone. Senza le persone non si va da nessuna parte: se non le coinvolgi è impossibile trasmettere i valori aziendali.
Oggi ci siamo internazionalizzati, ma il
cuore è rimasto italiano e soprattutto valtellinese, dove siamo nati: in Valmalenco abbiamo
ancora un’attività rilevante, che rappresenta
l’asse portante intorno al quale l’azienda si
è sviluppata. Ci sono joint venture, attività
all’estero, in Asia, in Australia, negli Stati Uniti, però la mente e il cuore sono in Valtellina.
Non dimentichiamoci che c’è sempre stato
uno scambio continuo tra territorio e azienda:
se oggi noi cerchiamo di essere presenti sul
territorio è anche per ridare al territorio quello
che negli anni ci ha regalato. Non è facile, ma
ci teniamo. E così, dopo aver lavorato per tutto
l’anno, il 4 dicembre (giorno di Santa Barbara,
protettrice dei minatori) ci ritroviamo tutti in
Valmalenco per una festa molto intima, con le
persone che contribuiscono al successo della
nostra azienda.
›
La miniera come occasione di visita didattica per le scuole elementari.
A proposito di “restituire al territorio”,
sappiamo che siete impegnati in numerose attività sociali, anche rivolte ai più
54 PLEIADI
giovani: ce ne parla?
Le attività minerarie impattano per forza
di cose sull’ambiente, e come tale cerchiamo
di minimizzarle il più possibile. Compensiamo quindi l’impatto ambientale con iniziative
socialmente utili: ad esempio, aiutiamo le associazioni sportive che operano sul territorio,
non tanto nell’ottica del raggiungimento dei
massimi livelli, ma per coinvolgere il maggior
numero possibile di ragazzi. Molto importante
anche l’attività che svolgiamo con le scuole:
accompagniamo spesso i ragazzi delle elementari e medie attraverso percorsi educativi
nelle miniere, così da far conoscere una realtà
del territorio, e avvicinarli al mondo del lavoro.
Le analisi in laboratorio sui minerali estratti.
Che ruolo riveste la ricerca nel vostro
lavoro?
Oggi i tempi di innovazione si sono fatti
sempre più stringenti, perché i cicli di vita dei
prodotti si sono accorciati: da un lato c’è tanta
competizione, tante opportunità, dall’altro c’è
più tensione e maggiori rischi dovuti ai tempi
sempre più brevi. La ricerca è molto presente, con innovazione non solo di prodotto, ma
anche di processo. Se tutti i giorni riusciamo
a mettere in discussione quello che stiamo
facendo, allora facciamo innovazione.
Conosciamo anche un Corrado Fabi
che arriva dal mondo dello sport, dall’automobilismo: un mondo fatto di coraggio,
concentrazione, attenzione maniacale
ai dettagli. Tutti questi aspetti hanno
influenzato il suo lavoro?
Assolutamente sì. Considero lo sport
un’importante scuola di vita, perché si impara
soprattutto a perdere, in particolare negli sport
individuali come l’automobilismo. Ricordo che
mio padre mi diceva: “Prima di tagliare il traguardo non hai ancora vinto. Subito dopo, sei
come tutti gli altri perché ti devi preparare per
la gara successiva”. Sono grandi campioni solo
quelli che nel corso degli anni sono riusciti a
mantenere la motivazione del primo giorno,
come se non avessero mai vinto.
La sua azienda avrà sicuramente dovuto superare momenti di difficoltà. Questo spirito che ha mutuato dallo sport, la
sconfitta come momento per ripartire, vi
ha aiutato?
Nella vita, se non si ha un po’ di fortuna,
non si va da nessuna parte. Ma la fortuna non
basta. Lo sport, così come la vita di tutti i giorni,
richiede sacrifici, costanza, voglia e capacità di
competere. I momenti di difficoltà, le sconfitte,
servono per imparare. Fino ad oggi siamo stati
fortunati, abbiamo sempre trovato la ricetta
per ripartire cercando di fare il lavoro sempre
meglio, di migliorarci, di crescere. Domani chissà… Se non si ha il coraggio di mettersi quotidianamente in gioco non si hanno chances per
il futuro. Quello che mi è accaduto a un certo
punto nello sport (ossia la scelta, difficilissima,
di ritirarmi) nel lavoro non si è ancora verificato: siamo sempre riusciti a rifiutare le diverse
richieste di acquisto della nostra azienda da
parte di grosse multinazionali e questo per
me è un punto d’onore. Avrebbe significato far
scomparire un pezzetto d’Italia.
Considerata la sua esperienza alla
guida di una azienda con “il cuore in Valtellina e il corpo nel mondo” e quella di ex
presidente di Confindustria Sondrio, quali
sono le potenzialità ancora inespresse
della Valtellina?
Credo che noi italiani in senso lato, e dunque anche noi valtellinesi, dovremmo smettere
Due momenti dell’estrazione dei minerali dal cuore della montagna.
di dare la colpa sempre agli altri e fare invece
un’analisi nel giardino di casa nostra, chiedendoci tutti, ogni giorno, cosa possiamo fare
per migliorare la nostra comunità. Il problema
dell’Italia è il problema di noi italiani, che dovremmo riscoprire i valori di quando eravamo
più giovani. Viaggiando in zone minerarie con
condizioni sociali e di vita assai difficili, ho
visto che in Italia, nonostante tutti i problemi,
il livello di vita è ancora buono. Purtroppo
non riusciamo più ad apprezzare quello che
negli anni abbiamo costruito e, cosa ancora
peggiore, non facciamo nulla per difenderlo.
Bisognerebbe riscoprire la cultura del sacrificio e mantenere quella costante tensione per
cercare di migliorarsi sempre.
Mini-bond: Imi Fabi, prima azienda valtellinese ad emetterli
L
o scorso giugno, Anthilia BIT
(Bond Impresa Territorio),
fondo che investe in minibond,
appositamente creato da
Anthilia Capital Partners SGR
per le PMI italiane e sottoscritto
da un pool di 7 tra le principali
banche regionali italiane tra cui
Credito Valtellinese, ha chiuso
il suo primo investimento
sottoscrivendo un “mini bond”
da 7 milioni di euro emesso da
Imi Fabi SpA, azienda con radici
valtellinesi. L’emissione di IMI
Fabi SpA, durata 6 anni, è stata
quotata nel sistema multilaterale
di negoziazione gestito da Borsa
Italiana, segmento professionale
ExtraMot Pro. Il mini bond - che
avrà un rendimento del 6,3%
- è stato sottoscritto anche da
Credito Valtellinese, che ha
svolto tra l’altro la funzione di
arranger dell’operazione.
Un’importante impulso
all’emissione dei mini bond è
stato dato dalla Commissione
di Vigilanza sui Fondi Pensione,
che ha dato il via libera alla
possibilità per i fondi pensione
di investire anche in fondi che
investono in mini bond. La
novità normativa si aggiunge
alle altre, tra le quali si segnala
anche l’introduzione di
particolari forme di garanzia
a favore di chi sottoscrive
il bond, mediante l’utilizzo
di un nuovo specifico fondo
di garanzia istituito presso
il Ministero per lo Sviluppo
Economico.
PLEIADI 55
EVENTO CINEMA
“Se chiudo
GLI OCCHI
non sono più qui”
Un film sull’avventura della conoscenza da parte di un adolescente
che vive le difficoltà, i sogni e le illusioni dei giovani di oggi
S
Si intitola “Se chiudo gli occhi non sono più
qui”, un viaggio nell’adolescenza e nel cuore
di una generazione che cerca una dimensione
dove poter sognare il proprio futuro, il quarto
lungometraggio del regista valtellinese Vittorio
Moroni. Il film, con Giorgio Colangeli, Giuseppe
Fiorello e un cast formidabile, è stato prodotto
dalla casa di produzione 50Notturno in collaborazione con Rai Cinema ed è nelle sale dal
18 settembre.
Il Credito Valtellinese, avvalendosi dei fondi
per il finanziamento del cinema, tax credit, ha
creduto e investito nel film. Ambientato in Friuli,
è stato girato tra ottobre e dicembre 2012 a
Codroipo, Bolzano e nel Mar Tirreno. Dopo
la caldissima accoglienza ricevuta al Festival
Internazionale del Film di Roma nella sezione
“Alice nella città” ha riscosso ampi consensi
negli Stati Uniti al Santa Barbara Film Festival.
56 PLEIADI
Un cast bellissimo
“Per questo secondo lungometraggio di
finzione” dice Moroni “ho potuto disporre di
una troupe e di un cast meravigliosi.
Ho scritto la sceneggiatura con Marco Piccarreda, con cui collaboro da anni e ho avuto
collaboratori preziosi in tutti i reparti, capaci
di sostenere il mio sogno impossibile di girare
un film di finzione con la libertà con cui si gira
un documentario. Ho avuto l’adesione di attori
bravi ed importanti come Giorgio Colangeli,
Giuseppe Fiorello, Ivan Franek, Ignazio Oliva,
Anita Kravos, Elena Arvigo, Vladimir Doda,
Stefano Scherini… E di attori debuttanti come
il protagonista Mark Manaloto (Kiko), scelto
tra centinaia di adolescenti filippini, e Hazel
Morillo (Marilou). Con loro, grazie alla preziosa
collaborazione della actor coach Rosa Morelli,
abbiamo lavorato per 5 mesi prima delle ripre-
se, avendo come obiettivo di non fare nulla
che non sentissero vero, dando agli interpreti
la possibilità di modificare movimenti, battute,
dinamiche purché corrispondessero alla loro
verità. Intorno a loro si è mossa una camera a
spalla sempre disponibile ad essere sorpresa,
spiazzata, sfidata dall’incertezza di ciò che
poteva accadere”.
La trama: potere e bellezza
‘Ciascuno cresce solo se sognato’ diceva
Danilo Dolci. “E Kiko non ha nessuno disposto
a sognarlo. La condizione di orfano - che per il
protagonista del film è un dato di fatto narrativo
- vale anche come metafora di un’intera generazione. Kiko vive la sua adolescenza oggi, in un
periodo storico, in un’Italia, dove le generazioni
precedenti hanno sottratto la speranza di futuro
alle generazioni successive. Kiko, come la sua
generazione, si trova non solo senza il padre, ma
anche senza maestri, senza punti di riferimento
credibili capaci di guidarlo. Nessuna delle persone che si occupano di lui, compresa la madre, è
in grado di sognare con lui. Kiko sente di essere
solo, gettato in balia di un pianeta ingiusto. E non
può fare a meno, disperatamente, di aggrapparsi alla nostalgia del padre, l’unica persona ad
averlo davvero sognato. Da lui ha ereditato una
situazione economica disastrosa, ma anche un
tesoro prezioso: il desiderio di alzare gli occhi al
cielo e confrontarsi con l’universo, con la grandezza e la bellezza.” L’arrivo di Ettore accende
la miccia e mette in contatto Kiko con Platone,
Nietzsche, Leopardi. “Se chiudo gli occhi non
sono più qui” non è però un film sulla scuola,
semmai è un film sull’avventura della conoscenza, sulla potenza esplosiva che deflagra quando
il sapere entra in contatto con la vita e il bisogno
profondo di interrogarci intorno ad essa”.
PLEIADI 57
EVENTO CINEMA
veder interpretare eroi positivi. Anche Giuseppe
era contento di raccogliere questa sfida. Sapevo
che Fiorello aveva in sé quel patrimonio di rabbia
indispensabile per fare di Ennio un personaggio
aspro e pericoloso e, al tempo stesso, ero certo
che avrebbe donato al personaggio un’umanità
e una sfumatura di tenerezza altrettanto necessarie. Sono certo che molti spettatori saranno
piacevolmente sorpresi nel vedere un Fiorello
inedito. La nostra collaborazione è continuata anche oltre il film, quando Giuseppe mi ha chiesto
di scrivere con lui lo spettacolo teatrale ‘Penso
che un sogno così…’, bellissimo tuffo nell’infanzia
dei Fiorello e nella Sicilia degli anni settanta”.
REGISTA, SCENEGGIATORE E
DRAMMATURGO
Vittorio Moroni, 43 anni, ha diretto 4 film per
il cinema, scritto sceneggiature e drammi
teatrali. Terraferma, scritto con Emanuele
Crialese, ha vinto il Premio Speciale della
giuria al Festival di Venezia nel 2011.
Moroni e Fiorello
“Ho conosciuto Giuseppe Fiorello a Linosa,
durante le riprese di Terraferma. Abbiamo parlato
dei nostri progetti futuri e della volontà di lavorare
insieme. Quando mi sono trovato a scegliere
l’interprete per il personaggio di Ennio, ho subito
pensato a lui. Ennio è un personaggio ostile nella
vita di Kiko, rappresenta il più grande ostacolo
sulla sua strada. E mi piaceva l’idea di affidare ‘il
cattivo’ ad un attore che siamo abituati, in tv, a
Sono certo che molti spettatori
saranno piacevolmente
sorpresi nel vedere un
Fiorello inedito.
›
Creval & Cinema, connubio vincente
F
edele ai propri valori di
banca popolare, il Credito
Valtellinese prosegue nel
sostenere la cultura in generale
e il cinema in particolare come
già fatto negli anni scorsi: una
volta individuato un progetto
che sia espressione di un
forte radicamento territoriale,
avvalendosi dei fondi per
il finanziamento tax credit,
viene fornito un contributo alla
produzione, prevedendo un
rientro di parte dell’investimento
a breve tramite un beneficio
fiscale, e un rientro successivo
attraverso gli utili prodotti dalla
distribuzione del film.
In questo progetto la casa di
produzione e distribuzione
cinematografica è 50Notturno,
fondata nel 2006 da Vittorio
Moroni, Marco Piccarreda, Aldo
Sosio, a cui collabora stabilmente
Enrica Pedrotti. Ha realizzato due
lungometraggi per il cinema di
Vittorio Moroni: “Le ferie di Licu”
2006 e “Eva e Adamo” 2009, che
58 PLEIADI
ha distribuito unitamente a “Il
silenzio prima della musica” di
Eric Metzgar, 2009. 50Notturno,
insieme all’associazione culturale
Myself, si è distinta nel panorama
distributivo per aver ideato e
diffuso strategie alternative,
capaci di attirare l’attenzione del
pubblico e dei media su lavori
cinematografici considerati con
diffidenza dal mercato, ottenendo
risultati significativi, realizzando
lunghe teniture e generando
numerosi seguaci. Tra le idee
fondamentali, prima dell’avvento
del crowdfunding, quella di
coinvolgere in una partecipazione
dal basso il pubblico nella fase
di sostegno e promozione del
film. 50Notturno ha realizzato “Se
chiudo gli occhi non sono più qui”
grazie al Premio Solinas, che ha
assegnato al soggetto la borsa di
scrittura 2009, al Mibac, che ha
riconosciuto il film di interesse
nazionale, a RaiCinema, alle Film
Commission di Friuli Venezia
Giulia e BLS e al sostegno di
investitori privati: Francesca
Picchi, Massimo Maggiore,
Sound Art e Lo Specchio.
La pellicola, nei cinema
distribuita da Maremosso
e Lo Scrittoio, si avvale del
patrocinio di Save the children
e circuiterà anche nelle scuole.
Le classi che vedranno il
film potranno partecipare
al contest “Se chiudo gli
occhi vedo che”, realizzato
da Lo Scrittoio con la media
partnership di Smemoranda,
che invita i ragazzi a raccontare
il superamento di un momento
di crisi. La classe vincitrice,
decretata da una giuria di
professionisti composta
da Beppe Fiorello, Malika
Ayane, Vinicio Ongini del
Ministero dell’Istruzione,
il regista Vittorio Moroni,
Gino&Michele e Nico Colonna
di Smemoranda, potrà
partecipare a un workshop di
cinema con Vittorio Moroni e
Marco Piccarreda.
In alto una scena del film; sotto Fiorello e Kiko.
In basso Ettore e Kiko.
Tra realtà e immaginazione
“Nel film c’è un livello della narrazione e della
messa in scena” continua Moroni “che cerca la
realtà, che evoca la sensazione del pedinamento, della sorpresa, dell’imprevisto. E insieme c’è
un registro più magico e visionario, che tenta di
raccontare il tempo interiore di Kiko, la sua devozione per i ricordi del padre, la sua speranza
che esistano universi paralleli, curvature di un
tempo non lineare, dove ciò che è passato non
per forza è perduto. In questi casi lo sguardo si
fa incantato e diviene l’occasione per osservare
le cose da prospettive inaspettate, per interrogare la vita da distanze siderali”.
Il Capitale Umano, un grande successo
scelto per rappresentare il cinema italiano
alla selezione degli Oscar 2015.
Virzì ringrazia il Creval.
Grande successo di pubblico, di critica, di incassi, di
premi per Il Capitale Umano di Paolo Virzì, pellicola
sostenuta e promossa dal Credito Valtellinese.
Il film ha avuto una media schermi di 946 sul territorio
italiano, con un totale al box office di 5.550.266 di euro.
Sono stati pubblicati sul territorio italiano più di 70 articoli
su carta stampata. Le principali testate: Repubblica,
Il Sole24ore, La Stampa, Corriere della Sera, Il
Messaggero, Il Giornale, Il Tempo, Vanity Fair, ecc.
E a fine settembre il film è stato scelto per
rappresentare il cinema italiano alla selezione
del premio Oscar 2015 per il Miglior film in lingua
straniera. Fabrizio Donvito, Benedetto Habib e Marco
Cohen, i produttori di Indiana Production che insieme
a Rai Cinema ha prodotto il film, hanno iniziato da
subito la campagna di candidatura negli Stati Uniti
per sostenere “Il Capitale Umano” fino alla selezione
del prossimo gennaio.
I PREMI VINTI:
7 David di Donatello: Miglior Film, Miglior Sceneggiatura,
Miglior Attore Non Protagonista - Fabrizio Gifuni, Miglior
Attrice Non Protagonista - Valeria Golino, Miglior Attrice
Protagonista - Valeria Bruni Tedeschi, Miglior Suono,
Miglior Montaggio
4 Ciak d’Oro: Miglior Regista, Miglior Attrice Protagonista
- Valeria Bruni Tedeschi, Miglior Sceneggiatura, Miglior
Montaggio
1 Golden Globe: Miglior Film
7 Nastri d’Argento: Miglior Film, Miglior Sceneggiatura,
Miglior Montaggio, Miglior Scenografia, Miglior Suono,
Miglior Attore Protagonista - Fabrizio Bentivoglio e
Fabrizio Gifuni e Premio Biraghi a Matilde Gioli come
Miglior Attrice esordiente dell’anno.
1 Premio al Tribeca Film Festival: Miglior Attrice
Protagonista - Valeria Bruni Tedeschi
3 Premi Bari Film Festival: Miglior Regista, Miglior
Sceneggiatura, Miglior Attrice Protagonista - Matilde Gioli
“Vorrei ringraziare il Credito Valtellinese che ha
sostenuto questo film insolito, col quale abbiamo
provato a mescolare le atmosfere del thriller al sapore
acre della commedia umana contemporanea. Gli esiti
positivi, dovuti soprattutto all’incontro fortunato con
un cast dal talento straordinario e con una produzione
di prima classe, ci riempiono di particolare orgoglio”
ha dichiarato a Pleiadi Paolo Virzì.
PLEIADI 59
FAMIGLIA AUTO E ASSICURAZIONI
RC
AUTO:
al Creval il preventivo è GRATIS
e l’offerta RADDOPPIA!
I
di Roberto Grazioli - Responsabile Direzione Mercato Gruppo Creval
In Italia circolano 37 milioni di automobili.
Sebbene, causa la crisi economica, il trend sia
in frenata, il nostro Paese rimane tra i primi al
mondo per numero di autoveicoli per abitante
(1 auto ogni 1,65 abitanti). Se poi a questi dati
sommiamo il numero di motocicli, autocarri,
trattori ecc., arriviamo a superare i 49 milioni
di mezzi circolanti.
Quasi ognuno di noi, ogni anno, deve
60 PLEIADI
dunque fare i conti con l’acquisto della polizza
assicurativa del proprio veicolo, e se consideriamo che il prezzo effettivo medio delle polizze
Rc Auto vendute nel primo trimestre dell’anno
è pari a 500 euro, scegliere la polizza “giusta”
e conveniente non è irrilevante.
Le opzioni in campo sono diverse. Rinnovare la “vecchia” polizza? Cambiarla perché
non si è più soddisfatti? Oppure valutare offerte
diverse per poter scegliere quella più adatta alle
proprie esigenze?
Con l’abolizione, nel 2013, del cosiddetto
tacito rinnovo - il rinnovo della tua polizza auto
può esserti proposto un mese prima della
scadenza - cambiare compagnia assicurativa
è più facile. Ma come fare per trovare l’assicurazione auto più soddisfacente? Il metodo più
efficace è valutare preventivi differenti e metterli
a confronto, non solo per i prezzi ma anche per
i servizi offerti, dato che un prezzo all’apparenza
meno conveniente può essere motivato da una
migliore copertura dei danni.
Oggi il Creval ha pensato di facilitarti nel
compito della scelta della polizza più adatta.
In tutte le Filiali del Gruppo un nostro Consulente è a tua disposizione per valutare, in
modo semplice, veloce e gratuito, il preventivo
PLEIADI 61
FAMIGLIA AUTO E ASSICURAZIONI
I costi di installazione e disinstallazione della scatola nera
sono a carico delle compagnie assicurative, che spesso
propongono una riduzione significativa del prezzo della
polizza agli automobilisti che la installano sulla loro vettura.
›
L’offerta del Gruppo
L’offerta che il Gruppo Creval rivolge ai propri
clienti è variegata: tramite Global Assicurazioni
è in grado di proporti soluzioni decisamente
complete, tali da coprire tutti gli automezzi:
autovetture, motocicli e ciclomotori,
autocaravan e autocarri fino ai 35 quintali. I
Clienti Creval possono avvalersi dei prodotti
Easy Motor di Genertel e Simple Drive
a marchio Zurich
Connect, due tra
i maggiori player
internazionali che
si distinguono per
l’ottimo rapporto
qualità/
prezzo, per
l’assistenza e
la correttezza
nella
liquidazione
dei danni.
Messaggio pubblicitario con finalità
promozionale. Easy Motor è un prodotto di
Genertel S.p.A. – Gruppo Generali; Simple
Drive è un prodotto di Zurich Connect
che è un marchio in uso a Zuritel S.p.A..
Entrambi i prodotti sono distribuiti dalle
banche del Gruppo Credito Valtellinese
tramite Global Assicurazioni S.p.A..
Prima della sottoscrizione leggere i
fascicoli informativi disponibili presso
gli sportelli delle suddette banche e
sui siti www.genertel.it, www.zurichconnect.it e www.globalassicurazioni.it
62 PLEIADI
più coerente con le tue esigenze. Ti fornirà
informazioni sui massimali di copertura, le garanzie accessorie per evitare spese impreviste
per danni che l’RC tradizionale non copre, e
su eventuali sconti praticati dalla compagnia
anche con l’aggiunta della cosiddetta “scatola
nera”.
Tra le offerte di prodotto è, infatti, interessante valutare l’installazione sul tuo veicolo
della “black box” o “scatola nera”, un ritrovato
tecnologico di recente adottato anche in Italia.
La scatola nera è un dispositivo elettronico
poco più grande di uno smartphone, dotata
di un sistema GPS, che permette la localizzazione dell’auto in tempo reale, e di un modulo
GSM che consente l’invio dei dati alla centrale
di sicurezza e l’erogazione dei servizi previsti
dalla polizza. Inoltre il dispositivo registra
una serie di informazioni,
nel totale rispetto della tua
privacy, che ti consentono
di ricevere: assistenza in
caso di incidente, recupero dell’auto in caso di furto, tutela da eventuali frodi
assicurative (falsi incidenti,
dichiarazioni erronee…), certificazione per contestare errate
notifiche di infrazione e tanto
altro ancora.
Inoltre, come deciso dalla
legge sulle liberalizzazioni del 24
Marzo 2012, i costi di installazione e disinstallazione della scatola
nera sono a carico delle compagnie assicurative, che spesso
propongono una riduzione significativa del prezzo della polizza agli
automobilisti che la installano sulla
loro vettura.
Le scatole nere montate nel 2013
sulle auto italiane sono quasi raddoppiate in
un solo anno; stimate dall’ANIA (l’associazione
delle imprese assicuratrici) in 1,2 milioni a fine
2012, hanno superato i 2 milioni nel 2013, un
numero che fa dell’Italia il leader mondiale dei
dispositivi telematici per auto, superando anche
Paesi come Gran Bretagna o Usa. All’origine del
successo diversi fattori: il semplice processo di
Lo sapevate che...
Con l’approvazione del Decreto Salva Italia, è stata
modificata la disciplina della durata dei contratti di
assicurazione Rc Auto che oggi non possono più
prevedere il tacito rinnovo, mantenendo comunque
per la garanzia Rc Auto 15 giorni di copertura oltre la
scadenza del contratto.
Il 76% degli incidenti (sinistri) avviene su strade
urbane, il 18% su strade extraurbane e solo il 6%
in autostrada. Il 20% degli incidenti è causato da
distrazioni varie e poca attenzione alla guida. Il
20% degli incidenti su strade urbane è dovuto alla
precedenza non data ad un altro veicolo, il 18%
è causato dall’alta velocità, soprattutto su strade
extraurbane e in autostrada. Gli incidenti più gravi
avvengono soprattutto di notte! Ogni 100 incidenti
avvenuti dalle 22 alle 6 del mattino ci sono 3,4
decessi di media; 1,9 nelle altre fasce orarie.
installazione, un ambiente tecnologico favorevole con centri di ricerca competitivi nel settore
delle comunicazioni satellitari (la Telespazio
del gruppo Finmeccanica), ma soprattutto la
promozione dell’innovazione nel mercato delle
polizze Rc Auto, come risposta al caro polizze. L’utilizzo della black box, ha consentito di
mitigare gli incrementi tariffari soprattutto in
alcune aree del Paese. Non è un caso che circa
I numeri delle scatole nere in Italia
(2013)
49%
SUD E SULLE ISOLE
*2.000.000
SCATOLE NERE
(FINE 2013)
20%
CENTRO
31%
NORD
Rappresentano
* 6% del parco assicurato totale (2013)
la metà (oltre il 49%) delle polizze con black
box presenti in Italia siano state vendute nelle
aree dove le frodi hanno raggiunto le percentuali più allarmanti. Ultimamente i dispositivi si
sono evoluti, tengono conto dello stile di guida
che è premiato con sconti futuri, rintracciano
il veicolo e consentono l’assistenza in caso di
guasto o incidente anche tramite un operatore
disponibile 24 ore su 24.
Piccolo Vademecum
G
aranzie principali:
Responsabilità Civile
tiene indenne l’assicurato,
per un massimale indicato
in contratto, delle somme
che questi sia tenuto a
pagare quale civilmente
responsabile per danni
involontariamente cagionati
a terzi derivanti dalla
circolazione del veicolo;
Principali garanzie
accessorie: Incendio e
Furto, Kasko, Atti Vandalici,
Atmosferici, Cristalli,
Infortuni Conducente,
Assistenza Legale, Assistenza
Stradale, Protezione
Imprevisti;
Legittimo conducente: il
proprietario del veicolo e le
persone autorizzate da questi
alla guida del veicolo;
Valore commerciale del
veicolo: il valore risultante
dal prezzo di mercato
determinato tenendo conto del
deprezzamento rispetto alla
data di prima immatricolazione,
dello stato di conservazione,
di usura, della cessata o meno
produzione del modello;
Classe di merito di
conversione universale (CU):
è la classe di merito assegnata
obbligatoriamente al contratto
ed è rilasciata dalla compagnia
in occasione di ogni scadenza
annuale;
Massimale: la somma che
rappresenta il limite massimo
dell’indennizzo previsto in caso
di sinistro;
Franchigia: l’importo minimo
(indicato in contratto per
ogni sezione) che per ogni
danno rimane a carico
dell’assicurato;
Carta verde: è il
Certificato Internazionale di
Assicurazione per circolare
negli Stati esteri in esso
indicati.
PREVENZIONE E
SICUREZZA: Tutelare
i passeggeri, facendo
loro allacciare sempre le
cinture di sicurezza, e i
minori a bordo, utilizzando
idonei sistemi di ritenuta.
Evitare l’alta velocità e le
distrazioni. Non guidare se
non si è in piena capacità
fisica e psicologica.
Controllare periodicamente
lo stato del veicolo.
PLEIADI 63
TERRITORIO UN WEEK END A...
VALTELLINA
buona da mangiare
Alla scoperta di un territorio capace di regalare
suggestioni e sapori in ogni stagione
di Franco Moro - Presidente Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina
A
Al turista che arriva in Valtellina dal lago di
Como la valle si presenta da subito in tutta la
sua bellezza: prima tappa da non perdere è la
città di Morbegno, attraversata dal fiume Bitto.
Un’occasione per incamminarsi nelle graziose
vie del centro storico pedonale e soffermarsi
per una degustazione dei formaggi DOP Bitto
e Valtellina Casera.
64 PLEIADI
Proseguendo poi lungo la SS 38, in direzione Tirano, si entra nella città di Sondrio.
Passeggiando per la caratteristica via Scarpatetti, nel cuore del centro storico, si sale fino
a raggiungere il Castel Masegra, dal quale si
ammirano i vigneti della sottozona Sassella.
PLEIADI 65
TERRITORIO UN WEEK END A...
Panorama di Morbegno
Morbegno
S
ituata nella bassa Valtellina,
Morbegno (11.000 abitanti) è
circondata a nord dalle Alpi Retiche e
a sud dalle Prealpi Orobiche. Il fiume
Adda divide la città dalle frazioni di
Campovico, Paniga e Desco. Il centro
storico è attraversato dal torrente Bitto
affluente del fiume Adda che scorre
invece a nord della città. Negli alpeggi
nei dintorni di Morbegno si produce il
rinomato formaggio Bitto.
LIVIGNO
INNSBRUCK
ST. MORITZ
BORMIO
SVIZZERA
BOLZANO
CHIAVENNA
Dalla rocca è possibile prendere la via
Panoramica che percorre il versante retico
terrazzato passando per il Castel Grumello,
patrimonio tutelato dal FAI, dal quale si gode
un’ottima vista dei vigneti dell’omonima sottozona.
GROSIO
SONDRIO PONTE
COLICO
TIRANO
MORBEGNO
COMO
›
MILANO
BERGAMO
›
Vette, castelli e vigneti:
un’emozione continua.
Sondrio
L
a città di Sondrio (21.641 abitanti) ebbe origini
longobarde, anche se nel suo territorio sono
state ritrovate testimonianze preistoriche e dell’età
romana. Il suo nome più antico è Sondrium che
significa “terreno fatto lavorare direttamente dal
padrone”. La città conserva importanti vestigia del
suo passato: il centro storico, percorso dalla via
Scarpatetti; il Castel Masegra, palazzo trecentesco rimaneggiato e usato nei secoli nei più
svariati modi con due torri e un portale del XV secolo; la chiesa collegiata dedicata ai santi
patroni della città, Gervasio e Protasio, con il campanile in pietra grezza, progettato dall’artista
e architetto Pietro Ligari. Importante per la storia di Sondrio e della sua Provincia è il Palazzo
Sassi de’ Lavizzari, in cui è ospitato il Museo Valtellinese di Storia e Arte comprendente le
sezioni archeologica e storico-artistica.
66 PLEIADI
PLEIADI 67
TERRITORIO UN WEEK END A...
storiche. Il Bitto, le cui origini risalgono ai Celti,
nasce durante la stagione estiva sui pascoli
d’alta quota; insieme al Valtellina Casera, prodotto nei caseifici del fondovalle, rappresenta
l’eccellenza di una produzione che si caratterizza per qualità, tipicità e genuinità.
La Bresaola della Valtellina IGP è un salume
di alta qualità ricavato dai tagli migliori della coscia bovina. Povera di grassi, ricca di proteine
e vitamine, soddisfa perfettamente le esigenze
nutrizionali del consumatore attento a un’alimentazione equilibrata e agli imperativi di una
dieta salutistica. L’etimologia si può ricercare
nelle voci “brasa” o “brisa”, che richiamano i
bracieri utilizzati anticamente per riscaldare e
deumidificare l’aria dei locali di stagionatura.
Ponte in Valtellina
P
onte in Valtellina è un comune di 2.327 abitanti.
Si trova in Valtellina ai piedi della vetta di Ron e si
estende dal versante retico a quello orobico.
Il toponimo Vico Ponte appare per la prima volta nel
918 e deriverebbe dal medio-alto tedesco bunte,
termine amministrativo longobardo che designava un
campo recintato e coltivato. Secondo altri si farebbe
invece riferimento a un ponte sul fiume Adda, o a un
attraversamento sul torrente Rhon. Il paese e i suoi
dintorni sono rinomati per la produzione delle pregiate
mele della Valtellina.
Arrivando nei pressi di Ponte in Valtellina,
la vista spazia sui meleti che si estendono nella
parte più dolce del pendio fino al fondo valle.
Si consiglia una sosta nella città di Teglio, da
cui deriva il nome dell’intera valle, nota per il
piatto simbolo della Valtellina: i Pizzoccheri.
Continuando a salire verso l’Alta Valtellina
si possono ammirare le storiche terrazze in
legno tipiche dell’architettura montana, dove
in passato venivano fatti essiccare il pane e
i cereali. Il clima particolarmente asciutto e
mitigato dall’aria del lago è favorevole, oltre
che per l’agricoltura, anche per la conservazione dei cibi, un esempio: la Bresaola della
Valtellina IGP.
Arrivati a Tirano non si possono non assaggiare i tipici Chisciöi, simili negli ingredienti ai
più noti Sciat, che visivamente appaiono come
piccole frittelle scure con il formaggio Valtellina
Casera.
Vino, miele, bresaola, formaggi...
La Valtellina non è soltanto la zona con
la più alta concentrazione di prodotti agroalimentari a marchio europeo, ma è anche la
culla di una tradizione enogastronomica che
comprende molte altre eccellenze, espressione
di produttori di nicchia. Dolce, salato, tentazioni
da mangiare e da bere che esaltano una valle
dal cuore antico in cui i sapori sono rimasti
quelli di una volta.
I formaggi della Valtellina sono Bitto e
Valtellina Casera che si fregiano della DOP, lo
Scimudin, dal gusto fresco, e altri prodotti caseari lavorati secondo le tecniche di produzione
Tirano
T
irano (9.168 abitanti)
è reso celebre dal suo
Santuario dedicato alla
Madonna di Tirano. Paese
situato a circa 2 km dal
confine con la Svizzera, è un
importante centro turistico e
luogo d’incontro di diverse
vie di comunicazione: si trova
infatti in corrispondenza
dell’intersezione tra la Strada
Statale n. 38 (cosiddetta
“Statale dello Stelvio”) e la
strada che porta al Passo del
Bernina ed in Engadina ed
inoltre è capolinea delle linee
ferroviarie Tirano-Milano
(Ferrovie dello Stato) e TiranoSankt Moritz (Ferrovia Retica).
›
diventate conosciute e diffuse anche al di fuori
della Provincia di Sondrio.
Il suggestivo paesaggio valtellinese, nel
quale sono incastonati i vigneti terrazzati,
racconta la storia millenaria del vino: lungo
2500 km di muretti a secco che corrono ai
piedi delle Alpi, viticoltori abili e appassionati
coltivano le uve nebbiolo, localmente chiamate
Chiavennasca, da cui nascono rossi corposi di
grande personalità.
Il Valtellina Superiore DOCG, prodotto con
le uve coltivate nei vigneti dell’area compresa
tra Berbenno e Tirano, ha un grado alcolico
minimo al consumo di 12 gradi con un periodo
minimo di affinamento di 24 mesi, di cui almeno
68 PLEIADI
Nonostante la Bresaola della Valtellina sia
conosciuta in tutto il mondo, il processo di produzione locale rispetta i canoni della tradizione
e il legame con il territorio. L’aria molto asciutta
e la particolare conformazione della provincia
di Sondrio consentono di ottenere un prodotto
unico per la particolare conservazione.
L’aria di montagna, nel cuore delle Alpi,
rende unici anche il gusto e la fragranza delle
Mele di Valtellina. Una produzione eccelsa per
qualità e dal basso impatto ambientale, la Mela
di Valtellina IGP è sempre stata un prodotto
destinato all’autoconsumo familiare e solo in
piccola parte alla commercializzazione nei
mercati cittadini. Di recente le Mele di Valtellina,
nelle tre tipologie Red, Golden e Gala, sono
12 in botti di rovere. In particolari annate, con
36 mesi di invecchiamento, è consentita la
qualifica “riserva”. Può avere anche le denominazioni di cinque sottozone di produzione
(Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella) se le uve utilizzate sono coltivate in quella
specifica area. La Sassella è sicuramente la
sottozona più pregiata e conosciuta: i vigneti
si estendono per circa 120 ettari nei comuni di
Castione Andevenno e Sondrio.
Il duro lavoro dei viticoltori, impegnati nella
coltivazione delle uve in vigneti impervi, porta
alla luce un vino di colore rosso rubino, con
un profumo intenso e persistente esaltato con
l’invecchiamento. Il Rosso di Valtellina DOC è
PLEIADI 69
›
TERRITORIO UN WEEK END A...
L’Hotel della Posta, una
tappa fondamentale alla
scoperta dell’Alta Rezia
L
il classico vino da tavola di elevata qualità, ma
delicato quanto basta per essere consumato
in occasioni informali. La zona indicata per la
produzione di vini di diversa conformazione,
rispetto ai tradizionali rossi corposi della Valtellina, è Terrazze Retiche di Sondrio IGT (rossi,
rosati, bianchi, rosati frizzanti, novelli, passiti e
da vendemmia tardiva). Lo Sforzato (o Sfurzat)
di Valtellina DOCG è il risultato della selezione
delle migliori uve Nebbiolo, che subito dopo la
vendemmia vengono poste per circa tre mesi
su graticci in locali asciutti e ben ventilati detti
“fruttai”. Dopo l’appassimento seguono venti
mesi di invecchiamento e affinamento in legno
e in bottiglia. Il colore è granato scuro, intensi i
profumi: è un ottimo vino da meditazione che si
abbina a formaggi d’alpe e carni saporite, con
una gradazione di circa 14 gradi.
Il miele di Valtellina profuma dei fiori che
crescono nelle verdi vallate e nei pascoli di
alta quota: una dolcezza che solo la natura
incontaminata può garantire. Il Millefiori di
Montagna cela il sapore intenso del castagno,
quello morbido dell’acacia e quello balsamico
del tiglio; il Millefiori di Alta Montagna ha un
gusto delicatissimo e una cristallizzazione fine
e cremosa. Il più pregiato è il miele monoflorale
di rododendro, dal sapore dolce, lievemente
›
70 PLEIADI
fruttato. Dal 1600 a Teglio si coltiva il furmentun (il grano saraceno), importato dalla lontana
Siberia, che ha dato vita al piatto simbolo della
Valtellina: i Pizzoccheri. Le caratteristiche tagliatelle di colore grigio, ottenute dall’impasto
di farina di frumento e farina di grano saraceno,
vengono condite con patate e verze, con coste oppure spinaci, insaporite dal burro e dal
formaggio Valtellina Casera. L’antica ricetta è
preservata dall’Accademia del Pizzocchero di
Teglio. Oggi i Pizzoccheri vengono prodotti
attraverso processi meccanizzati a garanzia
della salubrità alimentare ma mantengono il
loro gusto unico.
I Dossi Salati
I Dossi Salati sono una piccola zona nel
Grumello da dove si ottengono delle uve
pregiate capaci di dar vita a un vino ricco di
fragranze e leggermente sapido.
La coltivazione delle ripide vigne posizionate sul versante retico, area particolarmente
soleggiata, esprime appieno l’essenza dell’agricoltura eroica tipica della tradizione valtellinese.
La sottozona Grumello del Valtellina Superiore si estende per circa 75 ettari a nord-est
della città di Sondrio. Il vino prodotto dagli
splendidi vigneti di questa zona ha un sapore
secco, austero, armonico e vellutato.
a Valtellina è un mondo a
parte, pieno di contrasti e
di sorprese, da scoprire anche
in un lungo fine settimana.
L’ideale è fare base a Sondrio,
proprio nel più antico e
prestigioso hotel, il Grand
Hotel della Posta. Costruito nel
1862 e dal 1947 di proprietà
del Creval, è stato restaurato
nel 2008 e da qualche mese
fa parte del Gruppo Hotels
Lungolivigno. Si affaccia sulla
centrale piazza Garibaldi ed
è un vero gioiello con camere
e corridoi amplissimi, soffitti
e pareti affrescati, una SPA
moderna e minimalista, una
collezione di opere di arte
contemporanea unica al
mondo. Partendo da Sondrio
si possono scoprire i filari di
viti che ricamano i pendii della
valle, le piste da sci, le cantine
dove degustare vini dal carattere
forte, come il Sassella, l’Inferno,
lo Sforzato. Oppure passeggiare
per i boschi profumati di abeti
e larici, visitare le latterie dove
stagionano i formaggi fatti con il
latte locale, o ancora esplorare i
sentieri panoramici di Livigno.
E se volete concedervi
un’emozione particolare, non
potete perdervi il Trenino Rosso
del Bernina, che partendo da
Tirano risale la Val Poschiavo
fino agli eterni ghiacciai
dell’Engadina.
Per i Soci Creval:
10% di sconto presso:
▪▪ Grand Hotel della Posta di
Sondrio
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Resort
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499 euro a testa, in
camera doppia:
▪▪ 2 notti al Grand Hotel della
Posta di Sondrio
▪▪ 2 notti all’Hotel Lac Salin Spa
& Mountain Resort
▪▪ grandi colazioni a buffet
e menu serale di cinque
portate a scelta
▪▪ pranzo tipico valtellinese alla
Contrada Beltramelli di Villa
di Tirano
▪▪ aperitivo-degustazione con
visita di una tipica cantina
▪▪ viaggio A/R sul Bernina
Express da Tirano a St Moritz
▪▪ ingresso nei centri wellness
▪▪ Fashion Card per lo shopping
nei negozi Lungolivigno
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PLEIADI 71
TERRITORIO UN WEEK END A...
Valtellina
dall’antipasto al dolce...
Antipasto di Sushi con
Bresaola della Valtellina
Ingredienti (per 4 persone)
▪▪8 fette un po’ più spesse di
Bresaola della Valtellina punta
d’anca
▪▪200 g di ricotta d’alpe
▪▪1 zucchina
▪▪Mezza carota
▪▪Un pizzico di semi di cumino
▪▪Aceto balsamico
▪▪Sale
Preparazione
Tagliare la carota e la zucchina, utilizzando
solo la parte verde a piccoli cubetti (mirepoix)
e cuocere per un minuto in acqua bollente,
scolare e raffreddare in acqua e ghiaccio.
Mescolare le verdure con la ricotta, aggiustare
di sale e formare dei cilindri con l’aiuto della
pellicola. Mettere in frigorifero a compattarsi.
Prendere poi i cilindri di ricotta, togliere la
pellicola ed arrotolarli nelle fette di Bresaola
della Valtellina. E dividerli in due. Disporre il
sushi di Bresaola della Valtellina su un piatto,
aggiungere un filo di balsamico e decorare
con un filo d’erba cipollina.
Vino in abbinamento
Terrazze Retiche di Sondrio IGT - Bianco.
Taiadin
(Tagliatelle alla farina di castagne)
In cucina, tra passato e presente
I
piatti e le materie prime della tradizione
valtellinese (bresaola, grano saraceno, taroz,
Casera, Bitto, ecc...) rivisitati secondo nuove
modalità di preparazione e presentazione. Scoprite
i mille sapori di un territorio piccolo ma ricco
di sfumature e talenti culinari: sono ben sei i
ristoranti premiati con le prestigiose Stelle della
Guida Michelin 2014.
72 PLEIADI
Ingredienti (per 4 persone)
▪▪250 g di farina 00
▪▪150 g di farina di castagne
▪▪Un uovo
▪▪Acqua e sale
Condimento
▪▪100 g di burro
▪▪150 g di Valtellina Casera DOP
▪▪50 g di formaggio da grattugiare
▪▪Cipolla e alcuni fiori di camomilla
Preparazione
Mescolare le due farine e l’uovo, impastarle
con acqua e lavorarle per circa 5 minuti.
Con il mattarello tirare la sfoglia fino ad
uno spessore di 2-3 millimetri dalla quale
si ricavano delle fasce di 7-8 centimetri.
Sovrapporre le fasce e tagliarle nel senso
della larghezza, ottenendo delle tagliatelle
larghe circa 5 millimetri. Versare la pasta in
una teglia ben calda aggiungendo il Valtellina
Casera DOP tagliato a dadini e il formaggio
grattugiato. Amalgamare e aggiungere il
soffritto con la cipolla.
Guarnire il piatto con dei fiori di camomilla.
Vino in abbinamento
Rosso di Valtellina DOC.
cucchiaio di legno in modo da ricavarne quasi
una purea. Salare e pepare, poi disporre
l’impasto in una terrina precedentemente
imburrata, avendo l’avvertenza di mettere
tra uno strato e l’altro il formaggio Casera già
tagliato a fettine. Intanto far soffriggere nel burro
una cipolla affettata, lasciar dorare e poi versare
sui taroz.
Vino in abbinamento
Rosso di Valtellina DOC.
Dolce di Tortino di Grano Saraceno
Brasato allo Sforzato
Ingredienti (per 4 persone)
▪▪ 1 kg di carne di manzo per brasato
▪▪ 100 g di farina 00
▪▪ Olio di oliva, q.b.
▪▪ Un gambo di sedano
▪▪ Una carota
▪▪ Una cipolla
▪▪ 10 bacche di ginepro
▪▪ Una foglia di alloro
▪▪ 3 chiodi di garofano
▪▪ 100 g di concentrato di pomodoro
▪▪ 1 lt di Sforzato DOCG
▪▪ Sale e pepe, q.b.
Preparazione
Infarinare la carne e farla rosolare con gli aromi
nell’olio bollente, in una pentola dai bordi alti o
in un Lavéc. Unire quindi le verdure tagliate a
cubetti, il pomodoro e lasciar rosolare ancora un
po’. Aggiungere la farina rimasta e bagnare con
lo Sforzato. Cuocere lentamente per un’ora.
A cottura ultimata togliere la carne e passare al
mix la salsa, aggiustando di sale e pepe.
Tagliare a fette la carne e coprirla con la salsa.
Vino in abbinamento
Sforzato di Valtellina DOCG.
Ingredienti
▪▪ 25 g di farina di grano saraceno
▪▪ 38 g di farina bianca 00
▪▪ 25 g di burro
▪▪ 2 uova intere
▪▪ 50 g di zucchero semolato
▪▪ 30 g di miele di castagno di Valtellina
▪▪ 1 bustina di vaniglia
▪▪ 100 g di mele di Valtellina Golden Delicious
▪▪ 100 g di noci
▪▪ Sale
Preparazione
In una terrina montare le uova intere con lo
zucchero e il miele.
Aggiungere le farine, metà delle mele sbucciate
e tagliare a cubetti - della grandezza di 1 cm - e le
noci sminuzzate al coltello. Incorporare il burro, il
lievito sciolto in poco latte, la vaniglia e un pizzico
di sale, mescolare fino a quando risulterà un
impasto soffice.
Scoppare in stampini monoporzione di alluminio
e cuocere in forno a 180° per 30 minuti.
Servire i tortini tiepidi con della salsa alla vaniglia
e delle fettine di mela.
Vino in abbinamento
Terrazze Retiche di Sondrio IGT - Bianco passito
chiavennasco.
Contorno di Taroz
Ingredienti (per 4 persone)
▪▪ 400 g di patate
▪▪ 300 g di fagiolini freschi
▪▪ 200 g di formaggio Valtellina Casera DOP
▪▪ 150 g di burro
▪▪ Cipolla, sale, pepe
Preparazione
In una pentola far bollire in acqua le patate
sbucciate con i fagiolini. Lasciar cuocere bene
e, quindi, scolarli. Schiacciare il tutto con un
PLEIADI 73
CULTURA LE MOSTRE
Dürrenmatt dei soggiorni fra Lario e Bregaglia.
E poi le grandi e piccole vedute dedicate
agli insediamenti rurali, alle facciate di baite
indagate non già con lo spirito del restauratore,
ma con l’empatia del viaggiatore romantico di
fronte alla commozione del paesaggio di rovine,
ad esaltare la geometrica astrazione delle porte
smaltate, degli antoni sbilenchi, della scrittura
casuale generata da bucature oscure inferte
al corpo di pietra e intonaco sbrecciati. In una
frase: l’irregolarità come fonte di un’identità
perduta, che la dissoluzione del paesaggio
antropizzato lasciava presagire oltre mezzo
secolo fa. Ora, davanti ai nostri occhi.
Il «REALISMO
INFORMALE»
di Angelo Vaninetti
A
A Sondrio dal 13 febbraio, per la cura di
Graziano Tognini e con la collaborazione del
Museo Vaninetti, aprirà una retrospettiva di
Angelo Vaninetti (1930-1996), artista di Cosio
Valtellino di respiro internazionale.
Poeta del “ritratto di cose inanimate” e
collezionista figurale delle suggestioni del
mondo rurale, l’autore fu un autentico costruttore di strutture visive dal vivido cromatismo
e dalla pennellata stratificata e corposa, in un
passaggio, quasi impercettibile, fra descrizione
oggettiva dei soggetti e loro interpretazione in
chiave astratta a tratti informale.
Dopo una sezione introduttiva dedicata ai
temi suoi più noti, quali le nature morte - og-
74 PLEIADI
›
getti d’uso domestico, strumenti agricoli, vasi
con girasoli - segue la lettura riverberante sul
paesaggio e sullo scorcio agricolo fra cortile
e campo, fra davanzale e brolo, fra natura e
paesaggio costruito.
Di questo periodo spiccano le tele dedicate
alle grandi cancellate, alle staccionate lignee
che si stagliano come griglie geometriche sovraimpresse a fondali luminosi e incerti: opere
queste di grande fama e successo commerciale d’Oltralpe attorno agli anni ’70.
È infatti quella l’epoca dei contatti con artisti e critici di rilievo in area milanese e svizzera:
da Russoli a Dell’Acqua, da Carluccio a Soavi;
dal Giacometti dei passaggi chiavennaschi al
“Pittando vetro canzona il mondo”.
I cartoni di Michele Canzoneri
E
siste un’area incerta nel mestiere
dell’artista che corrisponde alla fase
preparatoria del concetto di opera e che
presiede alla sua formazione in termini
plastici, materiali, tridimensionali.
Quest’area è prima psicologica che
manuale ed è definita dai semiologi come
fase “meta-progettuale”: il passaggio
dall’idea alla materia, dalla struttura
simbolica a quella operativa che si
svolgerà in atelier con l’apporto di altre e
diverse professionalità.
Di questo particolare momento
creativo la Galleria Credito Siciliano
intende mostrare l’identità e il
segno personalissimo di Michele
Canzoneri, artista palermitano noto
internazionalmente per la realizzazione
delle vetrate artistiche collocate in
significativi luoghi di culto, quali il Duomo
di Cefalù (1984), il Santuario di Padre
Pio da Pietralcina (2000), le cappelle del
Santo Sepolcro in Gerusalemme (2012-in
corso di realizzazione). Di questi lavori
la mostra allestirà i cartoni preparatori, i
disegni in grande formato con dettagli in
scala 1:1, ma anche i diari di viaggio dove
l’idea risuona luminosa e ansiosa di spazi
e ascensioni liturgiche.
Nella pagina accanto: A. Vaninetti, “Cancello
rosso, 1973 - Olio su tela, 80x100 cm /
Courtesy Museo Vaninetti.
Sopra: Angelo Vaninetti negli anni ’70 /
Courtesy Museo Vaninetti.
A lato: Particolare di un
cartone preparatorio
per un vetro artistico in
carta a mano colorata
e stratificata.
In alto: Michele
Canzoneri (al centro)
al lavoro nel suo
laboratorio.
i
IL REALISMO INFORMALE
DI ANGELO VANINETTI
Galleria Credito Valtellinese
e MVSA.
Sondrio, 13.02 - 21.03.2015
i
Galleria Credito Siciliano.
Acireale, 11.03 - 09.05.2015.
PLEIADI 75
CULTURA LE MOSTRE
DESIGN://Unknown Pleasures
In occasione del Salone del Mobile 2015
un’esposizione - distribuita come una sfilata
sull’asse centrale del Refettorio delle Stelline
- dei pezzi più importanti della collezione del
Centro Legno Arredo di Cantù.
Un secolo di design di intramontabile bellezza
progettuale e di qualità esecutive oggi molto
rare nella produzione seriale.
La mostra, ideata con Enaip - Regione
Lombardia, si avvale di un consistente prestito
da parte di COSMIT, l’ente organizzatore della
kermesse milanese dedicata al design.
Con un innesto “virale” dal design impossibile
di Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio
realizzato dalle scuole professionali del
distretto brianzolo e da aziende del settore.
A Fano, per SocioInCreval,
il nuovo Spazio XX
Settembre
“L’ipotesi bagnante”.
Schizzo per seduta
sostenibile in legno
rigenerato con giunti
biodegradabili ottenuti da
alghe marine e fecola di
patata. LG+CQC, 2013
I
naugurato lo scorso giugno
con la mostra “Bruno Bordoli.
Con Anima”, Spazio XX
Settembre si è già posizionato
quale sito di interesse della
città di fondazione augustea.
Lo spazio, ricavato nelle
fondamenta della storica
sede Carifano, è vivificato
dal confronto fra il linguaggio
post-impressionista dell’autore
comasco e i giacimenti
archeologici della “Domus
dei Pesci” risalenti a 1800 anni
fa. Per i soci delle banche del
Gruppo è disponibile una
visita guidata in esclusiva il
19 dicembre alle 18.30 con
ingresso gratuito e catalogo in
omaggio.
i
Galleria Gruppo Credito
Valtellinese. Milano,
10.4 - 25.4.2015
Vista d’interno dell’area archeologica dello Spazio XX
Settembre a Fano con l’allestimento della mostra di
Bruno Bordoli.
i
Info e prenotazioni: +39.333.9512294.
Fano, fino al 31.12.2014
Invito a Palazzo - XIII edizione
Il volume strenna
I
l volume strenna del Gruppo per il Natale
2014 è dedicato alla montagna, indagata
da un punto di vista artistico e spirituale, con
preziosi saggi sull’iconografia dalla mitologia
greca all’arte del Novecento e suggestive
immagini; un modo diverso di comprendere
e valorizzare l’ambiente montano.
76 PLEIADI
Anche quest’anno il Gruppo Credito Valtellinese ha aderito con entusiasmo
all’iniziativa Invito a Palazzo, promossa da ABI e giunta alla sua XIII edizione.
Per l’occasione, oltre all’ormai consueta apertura di Palazzo Sertoli e del Grand Hotel
della Posta a Sondrio, di Palazzo Ghelfi a Trento, della sede di Via S. Pio X a Roma
e di Palazzo Costa Grimaldi ad Acireale, si aggiungono per la prima volta Palazzo
Bambini - sede della direzione generale di Carifano - e il sottostante Spazio XX
Settembre, entrambi situati nella centralissima Piazza della Fortuna a Fano. Come
tutte le banche territoriali che confluiscono nel Gruppo Credito Valtellinese, anche
la Cassa di Risparmio di Fano, oggi Carifano, è inserita da tempo nel contesto del
tessuto sociale ed economico della città, e radicata con orgoglio anche nel territorio
metaurense. Questo profondo senso di appartenenza ad una comunità laboriosa di
antica tradizione storica ha fatto sì che essa abbia guardato sempre con attenzione
alle necessità materiali ma anche culturali proprie di una collettività in crescita.
Per questo motivo Carifano ha favorito in passato varie iniziative tendenti alla
riscoperta delle radici storiche e alla loro valorizzazione in differenti modi: questa
è la ragione che ha determinato la scelta di aprire al pubblico, in una giornata
particolare come quella di Invito a Palazzo, Palazzo Bambini e le sue collezioni di arte
contemporanea, oltre ai ritrovamenti archeologici romani conservati presso lo Spazio
XX Settembre, dove si è potuta visitare la mostra “Bruno Bordoli. Con Anima”, giunta
alla sua terza tappa dopo Sondrio ed Acireale.
PLEIADI 77
CULTURA FORMAZIONE E ORIENTAMENTO
IL QUADRIVIO:
10 anni di attività
al servizio dei giovani
D
Con il CROSS i progetti di orientamento nelle scuole
Dal 2004 il Quadrivio, centro di orientamento della Fondazione Gruppo Credito
Valtellinese, rivolge la sua attenzione al mondo
della scuola per aiutare i ragazzi a progettare il
proprio futuro, coinvolgendo non solo gli studenti, ma anche insegnanti e familiari, affinché
assumano un ruolo facilitante nella scelta di un
percorso di studio o di lavoro.
I progetti Cometa per la scuola media
e Argo e Teseo per le superiori sono ormai
consolidati e attesi ogni anno come parte integrante dell’offerta formativa di tutti gli Istituti
Scolastici della provincia di Sondrio.
Il requisito fondamentale per realizzare
tutte le iniziative è sempre una condivisione
dei partners sugli scopi, le modalità e i principi
che, considerando l’alunno protagonista della
scelta, danno all’orientamento una forte con-
78 PLEIADI
notazione formativa. I progetti si creano così
grazie all’integrazione e alla complementarietà
di competenze specifiche messe a disposizione dell’utente e sono coordinati da una regia
esercitata da il Quadrivio. La collaborazione
più significativa, fin dalla sua istituzione, è
quella con il CROSS(1) dell’Università Cattolica
di Milano, al cui Direttore, prof.a Cristina Castelli, abbiamo chiesto di parlarci del quadro
evolutivo dell’attività svolta per le scuole della
provincia di Sondrio.
Dieci anni sono un arco di tempo più
che sufficiente per un bilancio. Rispetto
ai primi anni, come si è evoluta la collaborazione con le scuole?
Da parte di dirigenti e docenti abbiamo
notato, fin dai primi anni, una crescente curiosità e disponibilità verso il progetto, le cui
finalità sono state comprese e condivise in
modo sempre più pieno. Tutto ciò ha avuto
evidenti conseguenze sia sugli studenti - che
oggi attendono i nostri psicologi con la trepidazione e la motivazione di chi sa che gli si sta
per offrire un’occasione unica per la propria
crescita come studente e come persona - sia
sui genitori, sempre più presenti e partecipi
agli incontri a loro dedicati. I progetti Cometa
e Argo nelle scuole dell’intera Provincia di
Sondrio sono oramai diventati un’istituzione
attesa e non considerati una routine.
L’esito dell’attività rappresenta ogni
anno anche un osservatorio sui ragazzi.
È cambiato il modo in cui gli studenti effettuano le loro scelte di carriera rispetto
ai primi anni?
Gli studenti in questi ultimi anni hanno dovuto affrontare nuove sfide, alcune delle quali
con ricadute dirette sulle scelte scolastiche.
Mi riferisco in particolare alla crisi economica:
l’incertezza sul futuro rischia di sfociare nel
tentativo di cercare rassicurazioni in scelte che
sembrano garantire una maggiore possibilità
occupazionale, ma che sono meno proiettate
nel futuro.
Un discorso a parte meritano studenti con
DSA (dislessia, discalculia, disgrafia, ecc.) che
oggi vengono correttamente diagnosticati e
che pongono nuove sfide all’orientamento.
Infine, gli studenti di origine straniera, il cui nuIn alto a destra: la
prof.a Cristina Castelli,
direttore del CROSS
dell’Università Cattolica
di Milano.
Sotto: i manifesti de Il
Quadrivio e dei progetti
Cometa e Argo.
mero è aumentato in questi
anni, meritano un’attenzione
particolare: per loro la scelta
di una scuola è particolarmente importante e delicata, perché si incrocia con
il progetto migratorio della
loro famiglia.
Quali atteggiamenti
mostrano le famiglie nei
confronti del futuro dei
figli?
I genitori, prima ancora degli studenti, ci
hanno manifestato la loro preoccupazione in
merito al futuro professionale dei propri figli,
desiderando rassicurazioni sul futuro del mercato del lavoro, rassicurazioni che purtroppo
non riescono a darci nemmeno coloro che
lo determinano in maniera diretta (politici,
imprenditori, mondo della finanza, ecc.). La
partecipazione sempre numerosa dei genitori
agli incontri a loro dedicati è un segnale del
desiderio di un futuro migliore per i propri
figli, ma è anche una richiesta di aiuto a cui,
nei limiti del possibile, il Quadrivio e il Cross
cercano di dare risposte concrete.
Quale consiglio si sente di dare, in
particolare, nel difficile periodo che
stanno attraversando la scuola e il mondo del lavoro?
Agli studenti, ai loro genitori e ai loro
insegnanti suggerisco di avere una visione
maggiormente proiettata nel futuro e più
ottimista: una scelta fatta oggi, in un clima di
depressione dovuto alla recessione, rischia di
essere inadeguata per le sfide e le opportunità che i ragazzi dovranno affrontare anche
solo tra una decina di anni. Il mondo cambia
e propone nuove sfide che richiedono di essere affrontate e trasformate in
opportunità. È sempre più importante
occuparsi della formazione di persone
“resilienti”, cioè capaci
di affrontare le avversità, persone dotate di
un buon equilibrio emotivo, capaci di allacciare
relazioni soddisfacenti,
autonome e che sappiano
stimare se stesse.
Centro di Ricerche sull’Orientamento e
lo Sviluppo Socio-professionale.
(1)
PLEIADI 79
SOLIDARIETÀ I PROGETTI
Vertici di Cancro Primo Aiuto e del Creval a Villa Walter Fontana di Capriano di Briosco: da sinistra Luciano Camagni, Condirettore
Generale Creval, Plinio Vanini, Presidente Cancro Primo Aiuto, Miro Fiordi, AD Creval, Flavio Ferrari, AD Cancro Primo Aiuto, Mauro
Selvetti, vice Direttore Generale Creval
Un
nuovo ACCELERATORE
LINEARE per laValtellina
L
Prosegue la raccolta di fondi grazie alle numerose iniziative sul territorio
«La Valtellina ha bisogno di un nuovo macchinario per curare i suoi malati di tumore. È
da questa considerazione che è partita Cancro
Primo Aiuto per lanciare un progetto ambizioso: raccogliere i fondi per acquistare un nuovo
acceleratore lineare per l’Azienda Ospedaliera
della Valtellina e della Valchiavenna».
A parlare è Plinio Vanini, presidente della
Onlus brianzola che si è fatta promotrice di
un impegno a dir poco ambizioso. Vanini è un
imprenditore, come la maggior parte dei soci
di Cancro Primo Aiuto: patron del Gruppo
Autotorino con concessionarie di vari marchi, dalla Mercedes alla Bmw, dalla Subaru
alla Hyundai, sparsi tra Lombardia ed Emilia
Romagna, è anche fondatore dello splendido
agriturismo “La Fiorida” di Mantello (So) che
guida personalmente. Un uomo, quindi, che la
Valtellina l’ha nel cuore e che quando questa
terra mostra delle necessità è uno dei tanti che
non si tira indietro. A maggior ragione se è alla
80 PLEIADI
guida di un’associazione come Cancro Primo
Aiuto. Abbiamo approfondito con lui alcuni
aspetti del progetto “Acceleratore Lineare”.
Com’è nato il vostro impegno nella
raccolta fondi per acquistare un nuovo
acceleratore lineare per l’Ospedale di
Sondrio, fondamentale nella cura dei
tumori attraverso la radioterapia?
Poco più di un anno fa, la macchina principale in dotazione al reparto di Radioterapia
dell’Ospedale di Sondrio è rimasta ferma
una quindicina di giorni e i malati di tumore
sono stati costretti ad andare fino a Lecco
o a Brescia per non interrompere la cura.
Alcuni, però, sono addirittura stati costretti a
rinviare o sospendere la terapia. Situazione
che potrebbe essere ancora più complessa
in futuro, sia perché i carichi di lavoro della
radioterapia di Lecco, unico sbocco “vicino”,
si fa per dire, alla provincia di Sondrio, sono
in continua crescita, sia perché si ventilano
possibili ridimensionamenti dei reparti di radioterapia, in particolare proprio a Lecco. Ora,
i malati valtellinesi hanno gli stessi diritti degli
altri e non vorremmo si ripetessero di nuovo
situazioni del genere. Perciò abbiamo deciso
di portare avanti questa raccolta fondi.
Ma l’Ospedale di Sondrio non ha già
due acceleratori lineari?
Sì, ma uno è del 1998 e ormai viene usato
solo per trattamenti minori. Infatti, non è stato
in grado di sostituire l’altro quando questo
è rimasto fermo. Il problema è che questi
macchinari sono delicati, necessitano di manutenzioni frequenti - ogni tre mesi circa - per
non dire dei possibili guasti, com’è successo.
E quando sono fermi, i malati cosa fanno? La
malattia non si ferma. E i malati seguiti dal
reparto sono circa 450 all’anno.
Quanto dovete raccogliere?
Circa 2.400.000 euro.
A che punto siete?
Nettamente oltre la metà. I consiglieri di
Cancro Primo Aiuto si sono impegnati a trovare 100mila euro. Le istituzioni
locali hanno subito risposto positivamente: la Provincia di Sondrio
insieme al Comune capoluogo e
alla Camera di Commercio locale hanno messo a disposizione
un milione di euro. E sul conto
corrente aperto presso il Credito
Valtellinese a metà luglio eravamo ben oltre i 160mila euro. Ma
abbiamo messo in campo molte
altre iniziative che speriamo diano
i frutti sperati e possano coinvolgere tutte le forze del territorio,
dalle istituzioni alle associazioni
imprenditoriali, dagli istituti di credito alle organizzazioni sindacali e
ai gruppi di volontariato.
Ad esempio?
Innanzitutto abbiamo realizzato una campagna di informazione
che ha avuto per protagonista la valtellinese
campionessa di short track Arianna Fontana,
sia attraverso delle affissioni sia con uno spot
andato in onda sulle reti di Teleunica, RadioTSN e Telemonteneve.
Poi ci sono state diverse manifestazioni con questo scopo.
Visto il valore dell’iniziativa siamo riusciti
a coinvolgere diverse manifestazioni estive
che si sono svolte in Valtellina e che hanno
sostenuto la raccolta per l’acceleratore lineare:
dal Rally Estivo della Valtartano alla Sagra del
Mirtillo di Rasura, dal Trofeo Kima di Valmasino
alla Sagra del Bitto di Gerola Alta solo per fare
qualche esempio. Poi c’è stata l’iniziativa del
Gruppo Iperal tuttora in corso.
In cosa consiste?
Tutti i sabati, dal 12 luglio fino alla fine di
novembre, presso quasi tutti i punti vendita del
Gruppo Iperal in Valtellina i clienti hanno potuto
e potranno fare una donazione per l’acquisto
dell’acceleratore lineare. Quando si recano
nei centri commerciali Iperal i clienti trovano
uno stand che presenta la raccolta fondi per
l’acquisto di questo importante macchinario e
ricevono un tagliando con un codice a barre
che permette loro, una volta giunti alle casse,
di donare uno o più euro per l’iniziativa.
E poi?
Entro fine anno tireremo le fila. Non so quanto
mancherà ai 2,4 milioni di euro necessari all’acquisto, ma certo a quel punto anche la Regione
non potrà tirarsi indietro davanti allo sforzo della
Valtellina e dovrà fare la sua parte.
PLEIADI 81
SOLIDARIETÀ LE INIZIATIVE
Pro Am Valtellina
Golf for Charity
Christian Steiner
Una giornata di sport, amicizia e solidarietà
La terza edizione, svoltasi nel luglio scorso al Valtellina Golf Club
di Caiolo, ha visto il coinvolgimento del Credito Valtellinese,
CartaSi (società del Gruppo ICBPI) e Italiana Assessment
I
Il 28 agosto 2006 Christian Steiner, fisioterapista e osteopata milanese, rimane irrimediabilmente paralizzato. In Italia le persone tetraplegiche vengono ricoverate in istituti freddi
e anonimi dove la finalità è la sopravvivenza.
Christian però è diverso. Lui vuole continuare ad assaporare la vita, seppur in una
dimensione totalmente differente. Dopo l’incidente scopre il vero significato di una parola
che spesso si sottovaluta: amicizia. Lui ha
82 PLEIADI
molti amici e due di loro non si limitano a dargli
conforto, bensì si mettono in gioco in prima
persona impegnandosi a fondo per permettergli di vivere dignitosamente.
È così che è nata la Pro Am Christian Steiner, dall’idea di Luca Bergnacchini, consigliere
di Golf’Us, e Alberto Binaghi, coordinatore
dell’area tecnica della nazionale italiana di golf
maschile nonché allenatore di Matteo Manassero. I due si fanno promotori dell’iniziativa
finalizzata a raccogliere fondi per aiutare il loro
grande amico che nel frattempo si è trasferito
a Bali, a migliaia di chilometri di distanza. La
vita nell’isola indonesiana è di gran lunga meno
costosa rispetto all’Italia e, grazie ai fondi raccolti, inizia la costruzione di «Maso Christian,
un posto per la vita», un luogo dove poter
accogliere persone tetraplegiche.
L’evento, che si è svolto il 23 luglio, è
diventato un appuntamento imperdibile che
scandisce la stagione del panorama golfistico
italiano. Ha trovato la sua collocazione ideale
al Valtellina Golf Club, creando un connubio
indivisibile: quello tra l’organizzazione, il circolo
e gli sponsor che accompagnano la manifestazione. Il circolo di Caiolo non si è limitato
a mettere a disposizione il campo, bensì è diventato parte integrante dell’evento al punto di
darne il nome: Pro Am Valtellina Golf for Charity
Christian Steiner.
La terza edizione ha visto il coinvolgimento
del Credito Valtellinese, CartaSi (società del
Gruppo ICBPI) e Italiana Assessment. «Questo
appuntamento lega il golf a una lodevole iniziativa benefica - ha detto Giovanni De Censi, presidente del Credito Valtellinese e di ICBPI. - La
location è straordinaria e questa gara valorizza
quanto d’importante offre il territorio».
Durante la giornata la Valtellina ha potuto
mettersi in bella mostra grazie all’allestimento
di punti di degustazione di prodotti tipici del
territorio offerti dal Distretto Agroalimentare di
Qualità della Valtellina. Sono scese in campo
molte stelle del golf nostrano ma quello che
ha catalizzato l’attenzione di tutti è stato Matteo Manassero. Il nostro campione da anni
è presente alla gara e, come per Binaghi e
Bergnacchini, non si limita alla sola comparsa
ma profonde il massimo impegno. "Manny"
si è esibito in campo mostrando ai numerosi
appassionati come effettua colpi speciali e
Un momento delle premiazioni al termine della
giornata di gara.
come si prepara a scendere in campo. Alle 12
è iniziata la gara nella quale tutti i partecipanti
erano già vincitori.
Maso Christian:
un posto creato per poter mandare in vacanza la disabilità
«S
cherzosamente ho
chiamato questo progetto
“Maso” come riferimento
alle mie origini tirolesi. Deve
diventare un rifugio per tutti,
creato per persone con handicap
e non, nel rispetto del bello
e dell’efficienza. Vorrei che
famiglie con persone disabili
potessero fare vacanze senza
sentirsi in un ospedale».
Così Christian Steiner ha
descritto il Maso Christian,
realizzato nell’isola di Bali.
Ubicato a Canggu, il Maso
Christian vanta una piscina
all’aperto, un ristorante à la
carte e la connessione Wi-Fi
gratuita. Il resort dista circa
8 minuti di auto dalla famosa
spiaggia di Echo, circa 14 minuti
di auto da via Petitenget, dove
ci sono molti ottimi ristoranti, e
25 minuti di auto dall’aeroporto
internazionale di Ngurah Rai e
offre gratuitamente la navetta
aeroportuale. Le sistemazioni
sono climatizzate e dotate
di TV satellitare a schermo
piatto, lettore DVD, console
PS3, minibar, patio con area
salotto affacciata sul giardino
rigoglioso e bagno interno
completo di doccia, vasca e
asciugacapelli.
Gli altri servizi offerti dal
Maso Christian comprendono
il noleggio di biciclette,
attrezzature per barbecue
gratuite, servizio di biglietteria
per i viaggi e, a pagamento,
massaggi e servizio di
lavanderia.
Vuoi regalare una vacanza
al Maso Christian?
Scrivi per informazioni a:
[email protected]
www.masochristian.com
PLEIADI 83
EVENTI CARNEVALE DI FANO
L
di Alberto Berardi - Federazione Italiana Carnevali F.I.C.
CARNEVALE
di Fano
84 PLEIADI
Le Feste dionisiache nell’antica Grecia
davano luogo a riti di carattere orgiastico nel corso dei quali si credeva prendesse corpo
lo stesso Dioniso attraverso la consumazione
di carne e di vino. Le Feste dionisiache erano
all’origine anche rappresentazioni teatrali rituali
e mascherate. Queste Feste si propagarono
poi nel mondo romano (Baccanali) interagendo
con i Saturnali in onore di Saturno, dio dell’abbondanza, prevalentemente del vino e della
frutta. I Saturnali facevano vivere i partecipanti,
durante la Festa, senza contrasti e distinzioni
sociali. Gli stessi schiavi venivano per una volta
serviti dai loro padroni. Siamo alle antenate del
Carnevale.
Nel Medioevo si avrà invece il Carnevale urbano, non più in famiglia o con pochi amici
ma con l’intera comunità nelle mani delle Società dei Folli. Ancora qualche secolo prima
di avere i carri allegorici che nella Firenze di
Lorenzo il Magnifico sfileranno inneggiando
a Bacco e Arianna. Cioè al vino e all’amore.
Carnevale, sempre Carnevale. Una Festa che
potrà giovarsi in tutta Europa della Commedia
dell’Arte e delle sue maschere.
Nell’Ottocento sarà la borghesia ad impadronirsene e furono feste fantastiche, cortei
grandiosi, balli nei teatri di tutte le città.
Il Novecento, secolo sfortunato, due guerre, il Carnevale vide ricevere nuova linfa dalle
Americhe. Rio de Janeiro e New Orleans sono
le nuove capitali del Carnevale. L’Italia vanta
Venezia, Viareggio, Acireale, Cento e tante altre
città come Fano, famoso per il suo Getto, per
essere uno dei più antichi al mondo e per il
rispetto delle tradizioni.
Fano fino a ieri si vantava, sulla base di un
documento dell’Archivio di Stato risalente al
1347, di celebrare ininterrottamente i riti carnevaleschi da allora fino ai giorni nostri. La recentissima scoperta di una pergamena presso
il locale Archivio diocesano sposta ancora più
indietro le lancette dell’orologio: siamo all’anno
1231. Il Carnevale più antico d’Italia? Forse,
PLEIADI 85
EVENTI CARNEVALE DI FANO
Le date del Carnevale di Fano 2015 sono le
domeniche dell’1-8-15 Febbraio 2015.
Giovedì grasso 12/02/2015
Martedì grasso 17/02/2015
si continui a cercare poi vedremo. Certo è
poi che nello Statuto manoscritto della città
redatto dai Malatesti, Signori di Fano, nel 1450
poi pubblicato a stampa nel 1508, è scritto:
«Stabiliamo e fortemente vogliamo che ogni
anno nella domenica Carnisprivi si corra un
Pallio». Un rito diverso dall’attuale ma sempre
una festa carnevalesca associata ad altre manifestazioni di cui esiste ampia documentazione.
Ci piace ricordare Johann Wolfgang Goethe
che dopo aver assistito al Carnevale romano
durante il suo famoso “Viaggio in Italia” scrisse:
«Il Carnevale è una festa che il popolo dà a se
stesso». Una cosa seria quindi, molto seria.
Il Carnevale di Fano è Festa di popolo, in
cui storia, cultura e creatività interagiscono
dando luogo a qualcosa di irripetibile altrove, ENTE CARNEVALESCA
P.zza Andrea Costa 31 - 61032 Fano (PU)
Tel. 0721 803866
Fax 0721 825705
Web: www.carnevaledifano.eu
mail: [email protected]
Facebook: Fano Ufficio Turismo e Carnevale
Twitter: @Fanocarnevale
Youtube: Carnevale di Fano
Instagram: Carnevaledifano
Il canto di addio attorno al rogo è infatti un
arrivederci: “Se ne va / se ne va / lascia che se
ne vada / tanto ritornerà”. A rendere più dolce
il malinconico addio, il prendigetto, moderna
cornucopia ricolma di dolciumi, una invenzione
che colora la folla, ideato da Paolo del Signore ed intelligentemente realizzato dalla locale
Cassa di Risparmio.
Una Festa sempre uguale e sempre diversa, capace di ospitare creativamente persino
un Premio Nobel quale Dario Fo, che animò per
giorni e giorni la città con una originale sceneggiatura invidiata da tutti gli altri Carnevali
e fece comprendere a tutti che il Carnevale è
un bene culturale immateriale oggi riconosciuto
dall’UNESCO e dal Senato della Repubblica
italiana. Lunga vita al Carnevale!
Il successivo martedì, dopo un processo
farsa, verrà condannato ad essere cremato
nella pubblica Piazza. Rito impressionante preannunciato dalle maestose sfilate degli enormi
carri allegorici realizzati in cartapesta, dai quali
venivano e verranno, il primo, l’8 ed il 15 febbraio 2015, gettati sulla folla in delirio quintali e
quintali di dolciumi. Decine di migliaia gli spettatori/attori partecipano a questo coinvolgente
rito della fecondità, uniti nella consapevolezza
che il Carnevale, come tutte le Feste cicliche,
ogni anno muore per ripresentarsi puntuale
l’anno successivo.
Qui sopra: gli ombrelli per raccogliere i dolciumi lanciati
dai carri.
A sinistra: il tradizionale rogo del “Pupo” del Martedì
grasso.
Una Festa di popolo,
irripetibile altrove, sempre
uguale e sempre diversa.
considerato che la naturale scenografia in cui
hanno luogo i riti è costituita da prestigiosi
reperti romani, medievali e rinascimentali.
Il Giovedì grasso, esce per le vie cittadine,
preceduto da un Editto, il “Pupo”, figura simbolica di grandi dimensioni ai cui rappresentanti le autorità consegneranno le Chiavi della
città. Spetterà al Pupo sovrintendere a tutti
gli eccessi tipici del Carnevale fino al Martedì
grasso. Su di lui, capro espiatorio designato,
verranno scaricate tutte le colpe commesse
dalla comunità nei giorni di licenza.
86 PLEIADI
PLEIADI 87
EVENTI CORO C.A.I.
Il CORO C.A.I. canta
per Papa Francesco
L
Lo scorso mese di giugno il Coro C.A.I Sondrio ha effettuato una emozionante trasferta a
Roma per celebrare degnamente 50 anni di vita
e di intensa attività. Il Coro, diretto dal maestro
Michele Franzina e composto da circa 40 coristi,
era accompagnato nel viaggio da circa 70 fra
amici, parenti e membri del C.A.I. valtellinese.
In piazza San Pietro, come al solito affollata
da decine di migliaia di pellegrini provenienti
da ogni parte del mondo, il Coro ha partecipato attivamente con alcuni canti del proprio
repertorio all' Udienza Generale di Papa Francesco, durante la quale il Pontefice ha rivolto un
profondo messaggio sul senso e la necessità
dell’appartenenza alla comunità ecclesiale per
ogni persona che vuole incontrare l'esperienza
cristiana. In rappresentanza del Gruppo Credito
Valtellinese, main sponsor del coro, ha parte-
cipato all'Udienza anche la dott.ssa Roberta
Cedrone, Responsabile servizio commerciale
Direzione Territoriale Centro. Nel pomeriggio
della stessa giornata, sull'altare della Basilica
di San Pietro, il Coro C.A.I. Sondrio, assieme
ad alcuni coristi della Basilica, con la direzione
del maestro della Basilica Capone e del maestro Michele Franzina, ha accompagnato con
il canto tutta la Santa Messa solenne per la
novena della festa di San Pietro. Al termine della
celebrazione il maestro Capone si è vivamente
complimentato con il maestro Franzina per la
qualità della esibizione del Coro. Alla Santa
Messa hanno assistito anche alcuni membri
della Associazione Famiglia Valtellinese di Roma
con il suo Presidente Leonardo Marchettini e alcuni membri del C.A.I. della Provincia di Sondrio
con il Presidente Flaminio Benetti.
1964 - 2014 - Il Coro C.A.I. Sondrio compie cinquant’anni
In cinquant’anni il Coro è
entrato nella cultura locale e
ha rappresentato Sondrio in
occasioni ufficiali. Dall’idea del
88 PLEIADI
preside Giacomo Balatti di
onorare col canto la memoria
degli ex-alunni del Liceo Classico
caduti nel corso della seconda
guerra mondiale è passata una
vita, tra viaggi intercontinentali
(Australia, America Latina),
incontri con le comunità italiane
all’estero (Germania, Finlandia,
Svizzera) fino al concerto per
Papa Francesco. Da Siro Mauro
a Michele Franzina, storie e
sensibilità di coristi si sono
intrecciate in questo mezzo
secolo di storia: per festeggiare
questo anniversario è prevista
l’uscita di un CD con 50 canti
complessivi (in parte con nuove
registrazioni e in parte con
brani ritenuti particolarmente
significativi) e di un volume
illustrato che ripercorre, con
ricordi e documenti, tutte le tappe
di questo bellissimo percorso.
La Tuscia incontra
i sapori della Valtellina
L'incontro tra due culture gastronomiche, organizzato dalla Banca Cattolica
- Rete Commerciale del Credito Valtellinese
U
Uno scambio di sapori e culture inusuale,
due giorni per promuovere un inedito gemellaggio cultural gastronomico. Il 5 e 6 luglio
scorsi si è tenuta a Viterbo la manifestazione
«La Tuscia incontra la Valtellina», tra racconti
di esperienze, scambi commerciali e momenti
conviviali.
L’idea di questo incontro nasce dalla volontà di creare e sostenere nella Tuscia una
rete d’imprese per un rilancio del territorio,
coinvolgendo università, imprenditori ed enti
locali. Per fare questo, il Credito Valtellinese ha
pensato di mettere in contatto le eccellenze e
le competenze del comparto agroalimentare e
turistico della Provincia di Sondrio con questo
territorio, storicamente legato alla Banca Cattolica. L’obiettivo è di creare un collegamento
commerciale tra imprenditori dei medesimi
settori dei due territori, ma anche fare cultura
e condividere esperienze vincenti: un supporto
concreto al tessuto imprenditoriale locale.
Gli interventi degli Amministratori locali - tra
cui il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, e
il sindaco di Montefiascone, Luciano Cimarello
- e del Presidente del Distretto Agroalimentare
di Qualità della Valtellina Franco Moro, hanno
consentito un confronto sul campo dei rispettivi punti di forza, in un’ottica di reciprocità e
condivisione, della cucina tipica viterbese e di
quella valtellinese, dialogando costruttivamente
con rappresentanti dei Distretti, Consorzi, Reti
d’Impresa e agenti economici di entrambe le
realtà. Gli operatori valtellinesi, coordinati dal
Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina "Valtellina Che Gusto!", hanno partecipato
a uno scambio di esperienze sul campo basate
anche su una parte conviviale mirata a contatti
diretti “Business2Business” di reciproca utilità.
Durante la conclusione dei lavori Marco
Sala, Responsabile della Direzione Territoriale
Centro del Credito Valtellinese, ha dichiarato:
«Questa occasione deve diventare un modello
da riproporre anche in altre aree, siamo molto
soddisfatti delle potenzialità emerse. Il naturale
proseguimento sarà “La Valtellina incontra la
Tuscia”, e diamo quindi appuntamento a tutti
voi a Sondrio».
PLEIADI 89
SPORT
SPORT
che passione!
Dai bambini ai campioni: sosteniamo il nostro futuro
di Roberto Grazioli - Responsabile Direzione Mercato Gruppo Creval
Q
Quando si parla di sponsorizzazioni, il pensiero corre immediatamente ai grandi nomi
dello sport, ai club famosi, alle
società professionistiche e agli
atleti di successo che le aziende
sponsorizzano con l’obiettivo di
ottimizzare il ritorno d’immagine
e l’investimento economico.
Il Credito Valtellinese, tradizionalmente sponsor dello sport
nelle sue più svariate forme, pur
non sottovalutando gli aspetti
economici, è stato maggiormente
ispirato e guidato, nella scelta
delle iniziative e delle squadre da
sostenere, dall’articolo 2 del suo
statuto: sussidiarietà e sostegno al tessuto
sociale ed economico del territorio.
La strategia che ne deriva spinge, dunque,
il Gruppo Creval a privilegiare sponsorizzazioni di associazioni sportive dilettantistiche ed
eventi a carattere prevalentemente locale con
l’obiettivo di mantenere la propria vicinanza
al territorio e contribuire concretamente allo
sviluppo e alla crescita di realtà anche molto
piccole ma che, proprio per questo, necessitano maggiormente di un contributo privato per
il loro sostentamento.
Ma perché proprio lo sport? Al di là dell’indiscussa capacità di emozionare e quindi di
creare empatia tra chi pratica (o tifa!) e chi
sponsorizza, lo sport è un importante veicolo
formativo per bambini, ragazzi e giovani.
Non si sviluppa solo il fisico dei ragazzi,
ma anche la loro personalità e il loro carattere;
imparano a misurarsi con se stessi e con gli altri
e apprendono valori positivi come costanza,
determinazione, autostima, coraggio, voglia di
competere, correttezza, importanti nello sport,
ma indispensabili nella vita.
Possiamo quindi tranquillamente affermare
che lo sport è una fondamentale scuola di vita
che insegna l’importanza e la necessità dell’impegno e della determinazione per raggiungere
l’obiettivo, e, quando non si ottengono i risultati
sperati, la capacità di trovare il coraggio di
rimettersi in gioco per ricominciare. Essere
sponsor dello sport, quindi, vuol dire per noi
essere sostenitori della crescita dei giovani, che
rappresentano il nostro futuro, e diventare protagonisti attivi di un processo che arricchisce e
valorizza la comunità in cui operiamo.
Nell’ampio panorama delle nostre sponsorizzazioni non mancano però quelle a società
di livello nazionale, scelte sempre e comunque
per vicinanza ai territori in cui operiamo attraverso le nostre 3 banche: Credito Valtellinese,
Credito Siciliano e Carifano. Nelle Olimpiadi
invernali di Sochi dello scorso febbraio, la Nazionale Italiana di Short Track, che sosteniamo
con successo dal 2008, ci ha ricambiato vincendo 3 medaglie.
La nostra Arianna Fontana e le ragazze
del “treno della Valtellina” praticano uno sport
poco conosciuto in Italia, ma che grazie anche alla nostra scommessa su di loro, è ricco
di soddisfazioDal 2008 Creval è partner ufficiale del Comitato Regionale Fidal Lombardia.
ni e la gente
lo segue con
più attenzione.
Abbiamo creduto inoltre nel
Sondrio Calcio,
sponsorizzato
dalla stagione
2007-2008, che
quest’anno è
stato promosso
in Serie D.
90 PLEIADI
PLEIADI 91
›
SPORT
Ciao Diego
Addio al “padre”
di tanti cestisti
D
iego Pini è stato un
innovatore. Così geniale
da riuscire a mascherare
l’innovazione in routine,
rendendola qualcosa di
scontato. Per questo la sua
scomparsa, avvenuta lo
scorso 1 settembre, suona
come un orrendo risveglio.
Nella sua quarantennale
carriera, Pini ha trasformato
la Valtellina nella capitale del
basket estivo, fatto di raduni e
amichevoli.
Al Basket Circuit hanno
aderito in tanti: Milano,
Siena, Maccabi, Efes Pilsen,
Fenerbahce, Virtus e Fortitudo
Bologna, Benetton, Varese,
Cantù, Limoges. Senza
dimenticare i ritiri dell’Italia
e il magico materializzarsi
di Michael Jordan, portato
per ben due volte a Bormio a
inizio carriera. Ai tempi era un
grande giocatore. Pochi anni
dopo sarebbe divenuto un mito,
dando un valore nuovo a quei
blitz in elicottero.
Anche su questo Diego ci
aveva visto giusto. Eppure,
la testimonianza migliore del
lavoro di Pini non sono i VIP,
ma le coscienze degli addetti ai
lavori. Impossibile trovare un
tifoso, un giornalista, un arbitro
che non conosca Bormio.
O perchè ci è stato di persona,
o perchè ne ha sentito parlare
da chi ha affrontato il viaggio.
In quelle estati gli agenti
siglavano contratti.
Gli scout internazionali
osservavano a bordocampo.
Per la prima di Dominque
Wilkins in maglia Fortitudo,
nel 1997, arrivarono in
duemila da Bologna.
Come si diceva tra gli addetti
ai lavori, a Bormio “si faceva
pallacanestro”.
Funzionava tutto così bene
che sembrava un fenomeno
naturale, spontaneo.
E invece era lui a tirare
le fila. Lavorava da solo,
incessantemente, con
l’aiuto di pochi volontari e il
fondamentale sostegno del
Credito Valtellinese, che ha
sempre creduto e contribuito
concretamente al progetto.
Un successo fatto in casa,
più che mai autentico. E ora,
superato il dolore, la vera
sfida sarà quella di proseguire
sulle orme di Diego. Non sarà
facile, ma bisogna provarci.
ai fratelli Enrico e Daniele Garozzo, Marco Fichera, Alberto
Santuccio e Giorgia Pometti
negli anni ha ottenuto grandi
successi: 2 titoli olimpici giovanili, 6 titoli mondiali, 12 titoli europei. Squadre dilettantistiche
e nazionali, ma anche sponsorizzazioni di singoli sportivi:
ragazzi promettenti, incontrati
al loro esordio, che portano
avanti con sacrificio e impegno
i valori veri costruiti sul talento
di cui madre natura li ha dotati
Anche per il biennio 2014-2016 il Gruppo Creval sarà sponsor della Federazione Italiana
e sulla fatica degli allenamenti,
Sport del Ghiaccio.
ragazzi che abbiamo deciso di
Un altro esempio di vicinanza allo sport del sostenere anche con piccoli contributi, come
territorio è la sponsorizzazione, come Credito segno di incoraggiamento.
Il nostro primo obiettivo è di sostenere
Siciliano del Club Scherma Acireale che, grazie
›
92 PLEIADI
i ragazzi e le loro famiglie nelle spese che la pratica sportiva
comporta, dall’attrezzatura alle
trasferte, spesso molto onerose. Alcuni di loro hanno raggiunto traguardi davvero prestigiosi:
Arianna Fontana (campionessa
olimpica di Short Track), Andrea
Rota (campione mondiale cadetti
e juniores di Karate), Giorgio Dell’Agostino
(campione italiano juniores di Canoa), Gabriele
Giarba (campione di Trial), Elia Silvestri (il primo
campione italiano nella storia della specialità di
Il Sondrio Calcio promosso in serie D.
MTB Cross Country Eliminator) e Andrea Rota
(componente della nazionale professionisti
della Federazione Italiana di Golf e giocatore
del Challenge Tour 2013 e 2014).
come Gruppo
Creval attraverso
numerose
sponsorizzazioni
in tutta Italia:
che cosa le
piace ricordare
di questo suo
primo anno
come assessore
del momento storico difficile
che stiamo vivendo. Regione
Lombardia ha attuato dei
provvedimenti che agevolano
la pratica sportiva, come
ad esempio la dote sport e
l’attuazione di molti bandi,
che di fatto sono lo strumento
amministrativo di cui
disponiamo per concedere i
Antonio Rossi: “Lo sport è regionale?
contributi alle società sportive
uno stile di vita”
Quella che sto vivendo in Regione e ai soggetti interessati.
ntonio Rossi, 45 anni,
Lombardia è un’esperienza
Sostegno e sponsorizzazioni,
campione olimpico (bronzo molto stimolante a livello
Pubblico e Privato: come
nel 1992, 2 ori nel 1996, oro
professionale, che mi permette
devono interagire i due
nel 2000, argento nel 2004)
di prendere visione di tematiche
ambiti per essere davvero
e mondiale di canoa (3 ori),
relative allo sport che hanno
efficaci e realizzare il
oggi è assessore allo Sport e
uno stretto coinvolgimento con il
meglio per lo sport?
Politiche Giovanili della Regione territorio e con la società civile.
Devono collaborare. Sempre
Lombardia.
Sono particolarmente legato ai
di più, in materia di tagli e
Ripensando alla sua infanzia, provvedimenti che sono stati
Legge di Stabilità che viene
quali sono stati i suoi primi
adottati per lo sport nella scuola
imposta agli enti locali dal
passi nello sport?
primaria, con l’introduzione di
Governo, l’intervento del
Sono l’ultimo di cinque fratelli
una figura esperta e qualificata,
privato in sinergia con il
e ho iniziato a fare gli stessi
e alla nuova legge sullo sport,
pubblico è determinante.
sport che facevano loro, ovvero che è stata approvata lo scorso 23 Chiudiamo chiedendole un
piscina e canoa, più che altro
settembre e che è il frutto del mio consiglio per un giovane che
per comodità di mia mamma
primo anno e mezzo di lavoro in
oggi vuole avvicinarsi al
che doveva portarci in giro
questa legislatura.
mondo dello sport.
dappertutto. Cosi ho iniziato a
In un quadro economico come
Ai ragazzi consiglio sempre di
seguire le orme dei miei fratelli quello attuale, quali sono
fare sport e di scegliere quello
maggiori e mi sono da subito
le difficoltà che incontrano
che gli accende la passione, di
appassionato alla canoa.
praticanti e società sportive?
cui si innamorano. Ai genitori
La Regione sta lavorando
L’accesso allo sport sta
dico di essere un esempio,
molto per sostenere le società diventando caro e, a volte,
di non stare sul divano e
sportive, ed è un impegno
problematico per molte famiglie
pretendere che i figli facciano
che condividiamo anche noi
perché è una delle conseguenze
sport.
A
PLEIADI 93
SPORT VALTELLINA WINE TRAIL
Valtellina
WINE TRAIL
di Marco De Gasperi e Emanuele Manzi - atleti squadra nazionale italiana e gruppo sportivo
Forestale
U
Un denominatore comune, la Valtellina, e
poi le sue ricchezze: i vigneti, i vini, la montagna, le passioni turistiche e sportive che la
caratterizzano in modo intimo e profondo. Il 9
novembre prossimo andrà in scena la seconda
edizione dello “Scott Valtellina Wine Trail”, un
filo teso tra queste ricchezze e queste passioni. Un progetto partito due stagioni fa e che
ha visto la luce il 24 novembre scorso con la
prima, fortunata edizione.
94 PLEIADI
Quasi 700 partecipanti sui due tracciati,
quello lungo di 42 km con 1800 m di dislivello
positivo e l’altro più corto di circa 20 km con
800 m di dislivello positivo, percorrendo quasi per intero i terrazzamenti vitivinicoli della
nostra valle, proprio perché sono i vini della
Valtellina i principali protagonisti di questa
avventura sportiva. Il coinvolgimento di dieci
Comuni: da Tirano a Sondrio, attraversando
Villa di Tirano, Bianzone, Teglio, Chiuro, Ponte
›
PLEIADI 95
Un tracciato che attraversa
i filari, tra balzi scoscesi e
muretti a secco nel regno del
Valgella, dell’Inferno, del
Grumello e del Sassella.
96 PLEIADI
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SPORT VALTELLINA WINE TRAIL
in Valtellina, Tresivio, Poggiridenti e Montagna
Valtellina. Luoghi che molto dicono a chi il vino
della Valtellina ha nel cuore, un tracciato che,
ricamando e a tratti anche percorrendo la nuova Via dei Terrazzamenti, si prefigge di mettere
in risalto l’unicità dei vigneti attraversati. Tra i
filari dove nasce il “Valtellina Superiore DOCG”,
perfettamente allineati in balzi scoscesi e in
fazzoletti di terra riportata, sostenuti da muretti
a secco, correrà di nuovo la passione degli
atleti, chiamati a entrare nel regno del Valgella,
dell’Inferno, del Grumello e del Sassella.
Una festa sportiva ma anche enogastronomico-culturale, alla quale hanno aderito in
migliaia di appassionati o semplici curiosi,
perché lo sport è da sempre sinonimo di
aggregazione. Sport e promozione, vino e
cultura dell’accoglienza: una grande festa prima, durante e dopo la conclusione della parte
sportiva, è in programma anche quest’anno.
Lo scorso anno lo “Scott Valtellina Wine
Trail” ha richiamato ai nastri di partenza anche alcuni atleti di livello assoluto provenienti
dall’estero. La vincitrice della 42 km, Simona
Staicu, ha partecipato a più edizioni di campionati olimpici e mondiali per il suo Paese,
l’Ungheria. Così come la vincitrice della 20 km,
la francese Maud Gobert, già campionessa
mondiale del Trail running. O il vincitore maschile della 42 km, lo svizzero Beat Ritter, in
un finale da cineteca per la doppia caduta a
due passi dal traguardo, quasi ad emulare le
gesta del famoso maratoneta Dorando Pietri
in occasione delle Olimpiadi di Londra 1908.
Sempre tra i maschi, ma nella distanza più
corta, il dominio incontrastato di un giovane
azzurro della corsa in montagna dal futuro
splendente, il bellunese Luca Cagnati, che
ha chiuso con questo trionfo un 2013 per lui
davvero ricco di soddisfazioni.
Si riparte dai tempi dei vincitori della scorsa edizione dunque, con i protagonisti che
si sfideranno su un tracciato che ha subito
qualche sostanziale modifica.
Era d’obbligo coinvolgere la bellissima
collina che sovrasta l’abitato di Sondrio nella
sua parte più a sud. I vigneti dove si produce
un vino di grande qualità, il Sassella, pregiato
come i propri terrazzamenti, che accoglieran-
no i mille atleti che sono previsti per questa
edizione 2014!
Valtellina Wine Trail è anche solidarietà:
dopo il legame con l’associazione Univale a
cui è stato devoluto 1 euro per ogni iscritto nel
2013, quest’anno ci sarà il gemellaggio con la
neonata associazione “Run for…” che promuove la ricerca contro il tumore mammario. Circa
trenta ragazze dai 25 ai 30 anni correranno il
Valtellina Wine Trail a sostegno di donne meno
fortunate di loro.
Alcuni suggestivi passaggi dell’edizione 2013 tra i filari e nelle cantine fino all’arrivo a Sondrio: tra i partecipanti anche il popolare
comico Giovanni Storti.
PLEIADI 97
Sei mesi di sport (aprile - novembre 2014)
Appuntamenti sponsorizzati
dal Gruppo bancario Credito Valtellinese
5° Leo - Creval Golf Trophy
n La Pinetina Golf Club - Appiano Gentile, 17 maggio 2014
Il Leo Club Monza, l’Associazione giovanile del Lions Club
International, ha organizzato, in collaborazione con il Credito
Valtellinese, il 5° Leo - Creval Golf Trophy. La gara si è svolta il 17
maggio 2014 presso La Pinetina Golf Club - Appiano Gentile. Il torneo
destina i proventi al Progetto Parrucche dell’Associazione Cancro
Primo Aiuto ONLUS.
Fidal - Campionati Italiani di società Assoluti
n Milano, 27 - 28 settembre 2014
Arena vestita a festa nell’ultimo week end di settembre.
Lo storico “ombelico del mondo” dell’atletica milanese di Viale Byron
ha ospitato i Campionati Italiani di società Assoluti, la massima
manifestazione nazionale a squadre allestita dal Comitato lombardo
FIDAL, di cui Creval è storico partner, in collaborazione con il Comitato
provinciale FIDAL Milano.
10 k + Camminata della
Repubblica
n Sondrio, 2 giugno 2014
Grande successo per la quinta
edizione della manifestazione
podistica organizzata dal
2002 Marathon club e
dall’amministrazione comunale
di Sondrio: oltre 400 i partecipanti complessivi
alla “Camminata” di 5 Km e alla corsa di 10 km. Podisti esperti, ma anche semplici
appassionati hanno colto l’occasione per festeggiare insieme l’anniversario del
2 giugno e per fare del bene: tutto il ricavato della manifestazione è stato infatti
donato a due progetti di UILDM (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare, sezione di
Sondrio). Maggiori informazioni su www.2002marathonclub.it
Trofeo Kima
n Val Masino,
31 agosto 2014
236 gli atleti al via, vincono
il fenomeno catalano
Kilian Jornet (per lui
anche nuovo record della
gara di 6h12’20”) e la
statunitense Kesie Enman
(7h53’42”).
www.trofeokima.org
98 PLEIADI
Bormio, di nuovo sede del
ritiro estivo del Torino Calcio
n Bormio (SO), 6-16 luglio 2014
Una partnership che si rinnova:
anche quest’anno il team del
Torino FC ha scelto Bormio come
sede ufficiale del suo ritiro estivo
anticipato in preparazione alle
gare preliminari di Europa League.
Un gradito ritorno nella sede dove
i granata hanno preparato la loro
miglior stagione degli ultimi anni.
Nella foto: l’allenatore del Torino
F.C. Giampiero Ventura insieme al
Vice Direttore Generale del Credito
Valtellinese Umberto Colli.
25° Volley Open
n Sondrio, 12-13-14 settembre 2014
Tre giorni di sport, una grande festa: la Pallavolo Altavalle è stata
l’assoluta dominatrice della venticinquesima edizione del torneo
internazionale di pallavolo femminile organizzato dalla Pgs Auxilium.
www.pgsauxilium.it
ERRATA CORRIGE: a pag 98 del numero 64 di Pleiadi - aprile 2014 nel box dedicato alla Sgambeda l’atleta raffigurato è Petter Northug e non Kristian Dahl.