Una sola parola: crescita! - Federazione Italiana Tennis

Anno X - Numero 6 Giugno 2014 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI
IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS
M A G A Z I N E
UNA SOLA PAROLA:
CRESCITA
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il fondo
La Grande Bellezza e…
i grandi numeri
DI
BEATRICE MANZARI
N
Non sempre i numeri possono descrivere appieno un
fenomeno sociale, culturale, economico o sportivo. E gli
Internazionali BNL d’Italia di quest’anno, infatti, avevano
provato già da subito a fare a meno dei numeri.
“Tutti hanno il tennis, solo noi abbiamo Roma”, recitava la frase principale della comunicazione pubblicitaria
scelta quest’anno per lanciare il torneo del Foro e mai
trovata promozionale si è rivelata alla fine così calzante.
Varcando i portali d’accesso al torneo, saltava subito agli
occhi e alla memoria quella “Grande Bellezza” grazie alla
quale Sorrentino e Roma sono diventati improvvisamente
protagonisti dell’immaginario collettivo mondiale. La si è
ritrovata nell’abbacinante lucore dei marmi, nel rosso infuocato dei campi solcati da tutti i grandi del passato, nei
verdi viali ombreggiati dai pini romani, in una atmosfera
che, svuotata dalle frotte di ragazzi vocianti, dai loro zainetti multicolori e dagli stand che sfoggiavano i più innovativi materia high tech, Goethe e Stendhal si sarebbero
probabilmente trovati a loro agio. Una “Grande Bellezza”
che, per qualità paesaggistica ed artistica, fa impallidire
gli impianti di Melbourne, di Parigi, di Indian Wells o di
Shanghai.
E poi ci sono anche i numeri che, se da soli non fanno
sospirare i più romantici, di fatto hanno reso quest’ultima
edizione degli Internazionali un clamoroso successo. Su
tutti fronti.
I numeri, dunque. Intanto sappiamo per approssimazione
che centinaia di milioni di persone hanno seguito i match
in tv, oppure ricevendo le informazioni su un pc, un tablet o uno smartphone o, ancora più tradizionalmente,
leggendo un giornale. Il canale televisivo satellitare e digitale terrestre italiano della FIT, SuperTennis, ha avuto in
questo maggio molto più del doppio dei contatti di due
anni fa nello stesso periodo e per la prima volta dall’anno
della sua nascita, il 2008, ha trasmesso in chiaro anche le
fasi finali del torneo maschile.
I risultati dell’Auditel sono stati una vera e propria consacrazione di SuperTennis, passata dai 32.953 di lunedì 12
maggio al massimo di 79.307 registrati nella domenica
delle due finali.
La finale femminile con Sara Errani e Serena Williams ha
fatto registrare oltre 570mila spettatori. Gli uffici di rilevazione certificano che tra le 14 e le 14.30 di domenica 18
maggio, prima che Sara si infortunasse e nei fatti chiudesse la finale, la tv del tennis ha ottenuto 552.000 spettatori
medi e 3,43 % di share nazionale. Un dato da canale
generalista… Ovviamente stracciati anche tutti i nostri
Super 3 Tennis
record giornalieri con 79.308 AM – ascolto medio - sulle
24 ore e quasi 100.000 dalle 7 all’una di notte. Per dirla
con linguaggio Auditel, 1.896.000 hanno visto il nostro
canale almeno 1 minuto nella sola giornata di domenica.
A attirare il grande pubblico, non solo le partite di cartello ma anche le trasmissioni che hanno costellato il palinsesto speciale per gli Internazionali: la Rassegna Stampa
del mattino con la partecipazione degli inviati dei principali giornali, Studio Foro Italico e Qui Foro Italico con interviste e commenti in diretta, Happy Hour con gli ospiti
eccellenti nel salotto di Luca Barbarossa. E poi, ancora,
gli incrementi fino al 51 per cento, rispetto all’edizione
del 2013, nei minuti di trasmissione seguiti attraverso il
sito www.supertennis.tv. La nuova app per Android del
canale televisivo, lanciata proprio alla vigilia del torneo,
è stata scaricata da 12.019 utenti durante la scorsa settimana.
Altrettanto importanti i numeri del sito degli Internazionali, rinnovato per l’edizione 2014 del torneo: dal 6 al 18
maggio ha avuto oltre un milione di visite. Il dato più significativo è quello della provenienza degli utenti: il 53
per cento è entrato in www.internazionalibnlitalia.it da altri 219 paesi (i siti maggiori italiani d’informazione hanno
meno del 10 per cento di visite da fuori il territorio nazionale). Questo exploit sarà particolarmente sottoposto ad
attenta analisi perché è l’interesse tecnicamente certificato da tutto il mondo, ci consente di dire che ovunque ci
fosse una connessione Internet e una diretta tv qualcuno
ha seguito l’andamento dei tornei romani.
Significativi anche i numeri che illustrano il successo dei
social network: su Facebook la pagina dedicata agli Internazionali ha raccolto 8.000 like e oltre 24 milioni di visualizzazioni, con un incremento dallo scorso anno di oltre il
200%. Mentre 2.600 sono stati i nuovi follower su Twitter
e 77mila le visualizzazioni dei video su YouTube.
Nelle prime giornate di gare il torneo romano ha stracciato i precedenti primati di spettatori e di biglietti venduti
ai botteghini. Mercoledì 14 maggio è stato stabilito il record storico di pubblico per una singola giornata: superato il tetto dei 30.000 spettatori paganti. D’altronde era
facile intuire che il 2014 sarebbe stato un anno d’oro poiché i bliglietti per le fasi finali erano esauriti da mesi, mentre gli incassi della prevendita già un mese prima avevano
raggiunto i 5,6 milioni di euro. Alla fine, il nuovo record di
spettatori, 175.978, e d’incasso, 7,8 milioni di euro.
Difficile fare meglio? E chi l’ha detto?
FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS
Presidente
Angelo Binaghi
Consiglio Federale
Giovanni Milan
(Vice Presidente Vicario)
Sebastiano Monaco
(Vice Presidente)
Giuseppe Adamo
Isidoro Alvisi
Massimiliano Giusti
Roland Sandrin
Emilio Sodano
Guido Turi
Raimondo Ricci Bitti (atleta)
Mara Santangelo (atleta)
Fabrizio Maria Tropiano (atleta)
Graziano Risi (tecnico)
IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS
SU QUESTO NUMERO
ANDATO IN STAMPA IL 6 GIUGNO 2014
M A G A Z I N E
Primo piano
6
12
16
Le rubriche
Una sola parola: crescita!
21 IL PROCESSO
Grazie lo stesso Sara
DEL MESE
Diversamente belle
Sfida tra titani
18 Trofeo Bonfiglio
Russia e Usa si dividono la scena
FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS
Stadio Olimpico - Curva Nord
Ingresso 44, Scala G – 00194 Roma
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Fax: +39-0698372241
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23 LARGO AI GIOVANI
Bianca Turati
26 Vita da circolo
E se ognuno facesse qualcosa di più
28 L’angolo tecnico
25 COME ERAVAMO
Azzurri Top 50:
la rincorsa di Fognini
Quanti fili ha la mia corda
30 MAESTRI
32 Panorama
Gioca da campione
con i campioni
News - Giudici
34 La voce delle Regioni
43 Tennis in Carrozzina
45 LUGLIO 2014
SU SUPERTENNIS TV
Trionfa il francese Cattaneo
DIRETTORE
HANNO COLLABORATO
PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONE
Angelo Binaghi
A QUESTO NUMERO:
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COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Gianni Romeo,
Felicetta Rossitto
DIRETTORE RESPONSABILE
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COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
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Antonio Costantini (foto editor)
Amanda Lanari
Annamaria Pedani (grafica)
Stefano Benfenati, Riccardo Bisti,
Roberto Bonigolo, Lazzaro Cadelano,
Roberto Commentucci, Antonio
Croglia, Ferdinando De Fenza,
Demetrio De Gaetano, Giovanni Di
Natale, Marcello Giordani, Rosaria
Ionà, Stefano Izzo, Marianna La
Forgia, Danilo Manganaro, Andrea
Nizzero, Sergio Pioppi, Marco
Preti, Enrico Roscitano, Ida Santilli,
Roberto Senigalliesi, Fausto
Serafini, Mauro Simoncini, Tiziana
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Viviano Vespignani
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primo piano
Una sola
parola:
crescita!
Gli Internazionali BNL d’Italia sembrano sul punto di
esplodere, in positivo, s’intende. I migliori giocatori, un
pubblico record e una location straordinaria (“Solo noi
abbiamo Roma”, diceva lo slogan promozionale) hanno
decretato il successo di un evento che guarda al futuro
con ambizioni rinnovate e soprattutto legittime. “Ci
metteremo subito al lavoro per garantire un’edizione
2015 ancora migliore”, ha detto il Presidente della FIT
Angelo Binaghi nella conferenza di fine torneo
D
DI
RICCARDO BISTI
Della vicenda agonistica si parla altrove. Qui
dovremmo parlare del torneo nel suo complesso, scovando un’idea che ci racconti la
71esima edizione degli Internazionali BNL
d’Italia. Non è difficile: dal 2014 emerge forte e chiara una parola, che poi è anche un
concetto: “crescita”. Gli Internazionali BNL
d’Italia crescono talmente tanto che sembrano sul punto di esplodere (in positivo,
s’intende). I migliori giocatori, un pubblico
super e una location straordinaria (“Solo noi
abbiamo Roma”, diceva lo slogan promozionale) hanno decretato il successo di un
torneo che guarda al futuro con ambizioni
rinnovate e – soprattutto – legittime. “Ci
metteremo subito al lavoro per garantire
un’edizione 2015 ancora migliore – ha detto
Super 12 Tennis
Il pubblico del Foro
e i tifosi di Camila Giorgi
Angelo Binaghi nella conferenza di fine torneo – a partire dalla biglietteria”. La voglia
di crescere, con tanto di appello all’ATP per
concedere un torneo più lungo, è un dato di
fatto. Ma ci sarà tempo e modo per parlare
del futuro. Adesso mettiamo da parte 10 fotografie, 10 immagini che tireremo fuori in
inverno, quando sarà il momento di sfogliare
i ricordi del 2014. Il bello è che, senza farlo
apposta, tutti i 10 punti di questa top-ten
hanno un comune denominatore. Manco a
farlo apposta…CRESCITA. Tecnica, organizzativa, ambientale e di immagine.
noi vogliamo trovare soluzioni per placare
la fame di tennis che c’è in Italia” ha detto
Binaghi. Nella giornata di mercoledì c’erano
oltre 30.000 spettatori, clamoroso record di
ogni tempo. L’immagine più efficace è arrivata proprio da Binaghi: “Quel giorno non
sono riuscito ad andare a vedere IvanovicCornet su un campo secondario perché sono
stato letteralmente travolto da una muraglia
umana”. Vero: non si riusciva a camminare.
Se la Sovrintendenza non ponesse certi limiti, il muro dei 200.000 spettatori sarebbe già
stato abbattuto. Sicuro.
un delirio: tante partite degli azzurri si sono
giocate proprio lì, ed era letteralmente IMPOSSIBILE (il maiuscolo è voluto) avvicinarsi
agli spalti. Non entrava uno spillo, e c’erano
almeno 4-5 file di persone in piedi. Un clima
pazzesco, “pauroso” come l’ha definito Sara
Errani. Un tifo del genere, così simile a quello degli anni 70 (ma con un grado di civiltà
ben diverso) non si vede da nessuna parte,
specie sui campi secondari. E il paragone
con Madrid era francamente imbarazzante.
Per loro. Chissà cosa avrà detto Manolo Santana, in visita a Roma, al suo boss Ion Tiriac.
1IL RECORD DI PUBBLICO
2IL TEMPIO DEL PIETRANGELI
3TUTTI VOGLIONO ROMA
Oltre 175.000 spettatori. Record assoluto, anche se l’incremento parla di “appena”
8.000 unità. Ma è difficile fare di più, perché
il Foro Italico è meraviglioso ma non si può
ingrandire. “E’ un incremento modesto, ma
Roma vanta un primato: possiede il terzo campo più bello del mondo. Da quando
è stato ripulito, il vecchio centrale è tornato
agli antichi splendori, con le statue a vegliare
su giocatori e pubblico. Quest’anno è stato
Super 7 Tennis
Gli Internazionali BNL d’Italia sono un
evento sempre più trendy. Nessuno vuole mancare: per questo, è la vetrina ideale
per lanciare qualsiasi tipo di iniziativa. C’era
la fila per avere un po’ di spazio nella Sala
primo piano
Conferenze del Centro Media. Quest’anno
si sono susseguiti quattro eventi: la presentazione di due libri (“Excalibur” di Roberto Commentucci, sul magico biennio
di Sara Errani, e “Doctor Laser” di Angelo
Mancuso, sull’affascinante storia del dottor
Pierfrancesco Parra), un’iniziativa interessante come il Museo del Tennis che sorgerà
presso il Tennis Club Ambrosiano di Milano.
Senza dimenticare il lancio della rivoluzionaria Babolat Play, la racchetta del futuro (con
relazione di Eric Babolat in persona). Sempre durante il torneo è stata annunciata una
tappa del Senior Tour in Italia (17-18 ottore,
a Genova e Milano, con Lendl e McEnroe).
Tutti vogliono farsi vedere durante gli Internazionali: pensate sia un caso?
4 SEMPLICEMENTE, SARA ERRANI
Spesso il giornalista abusa di linguaggi e
metafore esagerate, ma quando una ragazza di 164 centimetri e senza il talento (tecnico) della Henin fa certe cose…scivolare nella
retorica è automatico. C’era l’angoscia di
dover difendere la semifinale (un po’ fortunosa) dell’anno scorso, e Sarita che ti combina? Batte due top-10 di fila, tra cui la temibile
Na Li, e riporta l’Italia in finale dopo 29 anni
La finalista Sara Errani con il Presidente della FIT Angelo Binaghi
Un suggestivo scorcio del Pietrangeli
Super 12 Tennis
(in assoluto) e 64 dall’ultima volta al Foro Italico. Ha fatto commuovere i vertici dello sport
italiano e si è presa addirittura i complimenti
e del premier Matteo Renzi. La romagnola si
imbarazza e arrossisce quando le chiediamo
cosa le manca per diventare la più forte italiana di sempre (“Non lo so, non lo so…”), però
è già la migliore secondo tanti parametri. La
sua continuità è impressionante, così come
quello spirito che l’accompagna ancora oggi:
“Gioco la finale del Roland Garros e il primo
turno di un 10.000 dollari esattamente con lo
stesso spirito”. Per questo, continua a crescere. Crescere. Crescere.
5FINALI DA URLO
Tanti avrebbero voluto una bella prestazione di Roger Federer. Ma, per la qualità
assoluta del torneo, la finale tra Rafael Nadal
e Novak Djokovic era il massimo che si potesse chiedere. Nonostante acciacchi e forma non sempre al top, i due favoriti hanno
onorato il Foro Italico con prestazioni tutto
cuore. Rafa è stato sull’orlo del baratro contro Murray, ma ha voluto il successo a tutti
i costi, mentre Nole ha saputo resistere al
bombardamento di un grande Raonic. Un
tale impegno dei migliori è l’attestato più
importante per il torneo. Nessuno, per un
solo istante, ha giocato pensando al Roland
Garros. E se Nadal ha ceduto negli ultimi tre
game, è solo perché non aveva più benzina. Tra le donne, Serena ha scelto di giocare
nonostante il forfait di Madrid. Sicuri che lo
avrebbe fatto se non ci avesse tenuto? Oppure che avrebbe lottato fino a vincere il torneo? Il modo in cui ha massacrato la Ivanovic dopo aver ceduto il primo set è un altro
segno di rispetto verso un torneo che pesa
sempre di più nel palmares dei campioni.
La premiazione dopo la finale maschile.
Sotto Stefano Travaglia, grande sorpresa del torneo;
dalle pre-qualificazioni al main draw
6IL RITORNO DEI BAGARINI
Intendiamoci: il bagarinaggio è un fenomeno deprecabile e va condannato senza
sconti, perché toglie spazio e opportunità
ai veri appassionati. Tuttavia, dove ci sono
i bagarini vuol dire che l’evento è sentito,
desiderato, quasi bramato. Hanno cambiato
tattica: negli anni scorsi erano quasi spudorati, mentre oggi sono più subdoli, mischiandosi al pubblico. La Guardia di Finanza ha
avuto il suo bel daffare per bloccare otto
bagarini che si erano infiltrati in mezzo alla
gente, sequestrando 58 tagliandi per un
valore di circa 3.500 euro. Per i soggetti in
questione è scattato il DASPO, come recitava il comunicato stampa diffuso ai giornalisti. A giudicare dalle voci incontrollate
negli ultimi giorni, pare che una finale degli
Internazionali di tennis abbia quasi lo stesso
appeal di un concerto di Madonna o Bruce
Springsteen….
Super 9 Tennis
7 TRAVAGLIA,
IL BELLO INIZIA OGGI
E’ stato il personaggio dei primi giorni. Tre
anni fa, “Steto” era un ex. L’incidente domestico del 2011 lo ha tenuto fuori per un
anno, costringendolo a ripartire da zero.
Ancora oggi, non ha sensibilità sulle prime
primo piano
quattro dita della mano destra. Ma il fisico
è OK, così come un tennis totalmente ritrovato. Nello stile ricorda un po’ Juan Carlos
Ferrero. Ha due problemi: un pizzico di incostanza e un rovescio da correggere in
fase di manovra. Al Foro aveva perso nelle
pre-qualificazioni, poi è addirittura entrato
nel tabellone principale grazie alle vittorie
su Montanes e Rola. Per poco non batteva
Bolelli, ma sul più bello ha avuto un pizzico
di paura. Il sogno di sfidare Raonic è franato
a due punti dal match, ma a 22 anni è solo
l’inizio. Lo staff che lo segue a Jesi, presso
uno dei Centri Periferici della FIT, è pronto a
scommettere su di lui. Adesso deve superare lo scoglio dei tornei challenger: non sarà
facile, ma se gioca come a Roma….
Una veduta del Foro Italico durante il torneo
8 QUANTE TESTATE STRANIERE!
Durante il torneo di Madrid, Neil Harman del Times aveva informato via Twitter
che non gli era mai capitato di vedere un
plotone così sparuto di giornalisti stranieri.
Non è stato certo il caso del Foro Italico,
dove c’erano accreditati praticamente da
tutto il mondo. Avevano un inviato persino
due delle testate americane più importanti:
il New York Times (rappresentato da Ben
Rothenberg) e Sport Illustrated, con la penna ironica e brillante di Courtney Nguyen.
C’erano anche svizzeri, spagnoli, francesi
(tra i giornalisti anche l’ex top-5 Sebastien
Grosjean) e persino bulgari. La mole di ri-
chieste è stata impressionante, con alcune
migliaia di richieste di accredito. Per l’ufficio
stampa della FIT è stato un bel lavoro selezionarle tutte. Ad ogni modo, sono almeno
quadruplicate fino a qualche anno fa. Perché
a Roma non vuole mancare nessuno.
I campi secondari del Foro Italico
Super 12 Tennis
LEONI
9 GIOVANI
ALL’ARREMBAGGIO
“Per me è perfettamente normale che i
giovani come Dimitrov, Raonic e Nishikori vincano tante partite. Non era normale
Una panoramica del Centrale esaurito in ogni ordine di posto
che vincessero sempre gli stessi. Credo che
questi ragazzi vinceranno molto nei prossimi
5-6 anni”. Parola di Rafael Nadal. Dopo che
Madrid aveva lanciato la stella di Nishikori,
al Foro Italico sono cresciuti due ragazzi con
uno stile diverso ma dal sicuro avvenire. Ra-
onic serve a 230 km/h ma ha imparato a giocare in ogni zona del campo, e per poco non
faceva lo sgambetto a Djokovic. A conti fatti, è stato il suo avversario più duro. Dimitrov
è la prosecuzione dei versi scritti da Federer.
Contro Berdych ha fatto un capolavoro e si
Una veduta dello Stadio Nicola Pietrangeli gremito
è preso la prima semifinale Masters 1000 in
carriera. Peccato che abbia sbagliato tattica
contro Nadal, accettando sfiancanti botte
da fondocampo. Ma avrà tempo per crescere. Come fu 20 anni fa per Rios e Philippoussis, Roma porta bene ai giovani leoni. Certo,
non hanno 18-19 anni come succedeva allora, ma le giovani leve del 2014 sono loro.
In attesa di una nuova nidiata che potrebbe
anche parlare italiano….
GRANDE SETTIMANA
10 LA
DI SUPERTENNIS
Gli ascolti sono sotto gli occhi di tutti. Il Presidente Angelo Binaghi tiene molto al concetto
di “combinato disposto”, ed è convinto che
la crescita degli Internazionali sia strettamente legata a quella di SuperTennis. I numeri gli
danno ragione, ma qui vale la pena sottolineare lo sforzo produttivo dell’emittente FIT.
Come se la futura partnership con il basket
abbia dato uno stimolo in più, gli Internazionali hanno goduto di una copertura straordinaria. Rassegna stampa, interviste, note di
colore, riassunti e tanto “dietro le quinte” ha
accompagnato i sette giorni di dirette. Al di là
dei numeri, l’apprezzamento verso SuperTennis è certificato dalle persone che si sbracciavano per essere inquadrate dietro lo studio
approntato su Viale delle Olimpiadi. Queste
cose andavano di moda negli anni 80-90,
sono tornate di moda grazie a SuperTennis.
E Roma cresce, cresce, cresce…
Super 11 Tennis
primo piano
Grazie
lo stesso
SARA
In una settimana da favola, complice l’aria della
primavera romana, la Errani ha ritrovato se stessa
ed è ritornata grande. Solo la sfortuna le ha impedito
di giocarsi fino in fondo le sue chance di conquistare
uno storico successo agli Internazionali BNL d’Italia.
Ci riproverà: lo ha promesso ad un pubblico incredibile
che non ha smesso un attimo di sostenerla
La gioia di Sara Errani dopo la
qualificazioni alla finale degli
Internazionali BNL d'Italia
DI
TIZIANA TRICARICO
I
Sara Errani in azione
al Foro Italico
Super 14 Tennis
In una calda primavera romana Sara si è risvegliata. Ed è tornata grande. Di nuovo capace di esaltare, e di esaltarsi, con il suo tennis. Non che Sarita stesse poi giocando così
male, anzi. Del resto l’undicesima poltrona
occupata in classifica mondiale non è certo
da disprezzare. Il problema è che la 27enne
romagnola ci aveva abituati bene. Fin troppo. Dalla splendida finale parigina del 2012
a quel best ranking da favola - numero 5 a maggio 2013 subito dopo la semifinale
agli Internazionali BNL d’Italia ed appena
tre settimane prima di un’altra semifinale di
prestigio, quella nello Slam francese. Un susseguirsi di alti e poi ancora alti, senza pause,
con la ciliegina anche dal primato assoluto
in doppio, insieme all’amica e compagna
Roberta Vinci.
Anche la stagione in corso tutto sommato
non era cominciata così male, a parte una
trasferta Down Under piuttosto deludente (eliminata al primo turno a Melbourne
esattamente come dodici mesi prima) arricchita in extremis dalla riconferma del titolo in doppio agli Australian Open. Stessa,
inattesa sconfitta in finale al torneo di Parigi indoor (nel 2013 con la tedesca Barthel,
quest’anno con la russa Pavlyuchenkova. Poi
però ecco venire meno i punti della finale a
Dubai (rimpiazzata da un quarto) e, soprattutto della vittoria ad Acapulco, che fino allo
scorso anno si disputava sulla terra battuta
e che da questa stagione è diventato l’ennesimo torneo sul veloce (l’azzurra non lo
L'esultanza
di Fabio Fognini
con la maglia della
Nazionale azzurra
Il Presidente della FIT
con Sara Errani dopo la finale
Super 15 Tennis
primo piano
Sara Errani e Serena Williams durante la premiazione. Serena Williams con il trofeo
gioca). La mancata conferma dei quarti sia
ad Indian Wells che a Miami costa alla Errani,
a fine marzo, l’uscita dalle top ten dove aveva
soggiornato stabilmente fin da giugno 2012.
Sara accusa il colpo: le lacrime nel terzo set
contro l’astro nascente elvetico Belinda Bencic nei quarti di Charleston ne sono la prova («E’ stato un modo per sfogarmi di tante
cose», ammetterà in seguito). Con l’arrivo dei
tornei sul rosso Sarita torna a sorridere con
una semifinale a Stoccarda battuta solo da
una Sharapova in versione extra lusso. Stop
negli ottavi a Madrid, dove era stata semifinalista nel 2013, fermata da un’altra giovane
rampante, la francese Caroline Garcia. Alla
Caja Magica, però, mette in bacheca il terzo
trofeo di doppio stagionale dopo Melbourne
e Stoccarda: una piccola iniezione di fiducia
in vista di Roma, dove deve assolutamente
difendere la semifinale del 2013 se non vuole
Super 14 Tennis
allontanarsi dall’elite del ranking.
Al Foro Italico la metamorfosi è nei ricordi di
tutti gli appassionati. Dalla crisi respiratoria
del match d’esordio con la Scheepers alla
fredda lucidità della semifinale vinta contro
la Jankovic sembra passare un’eternità ed invece si tratta di soli cinque giorni. Sulla terra
capitolina Sara ritrova se stessa. Dopo la sudafricana regola la Makarova (che aveva eliminato la Vinci), quindi sfata il tabù Cetkovska,
si libera della “sindrome Li Na” (con la ceca e
la cinese non aveva mai vinto) e rispedisce a
casa Jelena. Tutto questo lasciando per strada un solo set (a Na Li nei quarti). E pensare
che fino al successo con la cinese Sarita non
batteva una top ten dal Masters Wta di Istanbul dello scorso ottobre (con due le vittorie
nel giro di ventiquattr’ore su Li Na e “J.J.”
l’azzurra ha portato a nove i suoi successi sulle top player). Così, alla nona partecipazione
Sara Errani e Roberta
Vinci in doppio
Fabio Fognini impegnato
in una volée
agli Internazionali BNL d’Italia, arriva in finale.
E già questo è un record. Diventa la prima
azzurra a centrare il traguardo al Foro Italico
64 anni dopo Annelies Ulstein Bossi, giocatrice di origini tedesche che nel 1950 poi vinse
addirittura il torneo (nel frattempo c’è stata
anche Raffaella Reggi, che nel 1985 ha fatto
poi centro pieno, ma quell’anno gli Internazionali si giocavano a Taranto). Non contenta
centra il traguardo anche nel doppio, prima
giocatrice dopo la spagnola Maria Jose Martinez Sanchez (2010) a poter puntare all’en
plein. Perché la favola si trasformi in realtà,
però, a Sara serve un’ultima impresa. La più
difficile. Battere la numero uno del mondo,
la campionessa in carica, la più forte - anche
se forse non la più grande - di sempre. Ed
anche per una che si è appena specializzata in
imprese la faccenda appare piuttosto complicata: contro Serena Williams, infatti, la Errani
non ha mai vinto, strappando un solo set sul
cemento di Dubai 2009. Il sogno si trasforma
invece in un incubo.
Sarita ci prova, come sempre. Recupera da
una partenza non felicissima (dall’1-4 al 3-4)
poi, ad una quarantina di minuti dall’inizio
della finale, la sfortuna scende in campo. E si
materializza sotto forma di una “distrazione
di secondo grado del tendine tensore della
fascia lata sinistra” (si saprà dopo la risonanza magnetica). La Errani resta stoicamente
in campo fino al 63 60 conclusivo che regala ad una Serena in versione “blond hair” la
corona romana per la terza volta (la seconda
consecutiva). Alla fine le sue lacrime di rabbia per non aver potuto giocarsi fino in fon-
do le sue chance diventano un pianto senza
fine che commuove il pubblico del Centrale
che le tributa un grandissimo applauso. Per
Sara portare a termine il discorso durante la
premiazione è ancora più dura di quanto non
fosse stato concludere il match: «Sono rimasta in campo per voi, siete stati un pubblico
meraviglioso per tutta la settimana - dice tra
le lacrime -. Mi sarebbe piaciuto giocamela fino in fondo. Sono molto dispiaciuta». E
giusto perché la giornata “tristissima” (così
l’avrebbe poi definita l’azzurra) sia completa,
l’eroico tentativo di scendere in campo per
la finale del doppio finisce con la resa delle
“Cichis” dopo soli quattro giochi. Il peggior
risveglio possibile. Ma anche senza l’”happy
end” quella romana resta per Sara comunque
una settimana da favola.
La premiazione dopo la finale femminile. Sara Errani stringe la mano a Jelena Jankovic dopo la vittoria in semifinale
Super 15 Tennis
primo piano
Sfida
tra titani
Rafa Nadal e Novak Djokovic durante
la premiazione
C
Il marchio Nadal-Djokovic impresso a fuoco nell’albo
d’oro del Foro. Il monopolio del maiorchino, 7 volte
Re di Roma, è divenuto duopolio per merito del serbo,
venuto a prendersi a domicilio il trono del rivale.
La 71esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia
ha evidenziato come sia ancora prematuro vedere
insidiare la leadership dei primi due giocatori al mondo.
La new age del tennis, insomma, deve ancora aspettare
DI
STEFANO IZZO
Chris Kermode, ex tennista pro inglese e da
quattro mesi alla guida dell’Atp, si è detto
letteralmente stregato dal successo della
71esima edizione degli Internazionali BNL
d’Italia. E se lo dice lui che era al Foro Italico
non da semplice spettatore, ma nelle vesti di
presidente, si hanno tutti i motivi per essere
orgogliosi. Record di presenze puntualmente aggiornato. Sfondato il muro dei 30mila
ingressi giornalieri in un Mercoledì da Leoni,
il bilancio finale racconta di quasi 176 mila
appassionati sbarcati al Foro, per una set-
Novak Djokovic
con il trofeo
Super 14 Tennis
La grinta del serbo
timana vero e proprio ombelico
della Capitale. Chissà cosa succederà, quando (sul se non sembrano esserci ormai troppi dubbi) Mr.
Kermode e l’Atp si decideranno a
schiacciare il bottone di upgrade
degli Internazionali al rango di
Mini-Slam, spalmando il torneo su
10 giorni.
Dal punto di vista tecnico, il tabellone maschile ha offerto quanto di
meglio si potesse chiedere e sperare. La miglior finale possibile tra
i primi due giocatori al mondo. Il
marchio Nadal-Djokovic impresso
a fuoco nell’albo d’oro del Foro,
a completare un decennio targato Nole-Rafa. Il monopolio del
maiorchino, 7 volte Re di Roma,
divenuto duopolio per merito
del serbo, venuto a prendersi a
domicilio il trono del rivale. Il tris
di Nole, dopo i successi del 2008
e 2011, ha di fatto ufficializzato la
fine della monarchia di Rafa sulla
terra, che dal 2005, anno della
grande ascesa, aveva sempre
vinto almeno due Masters 1000
colorati di Rosso e non aveva mai
perso più di due match. La caduta in finale
con Djokovic ha rappresentato il terzo ko
stagionale sulla superficie preferita ed è arrivata al culmine di un percorso fin troppo
accidentato già dai primi turni con Simon e
Youzhny, fino al quasi crollo con Murray nei
quarti. Piccole crepe, che Djokovic ha portato sotto la lente di ingrandimento e fatto
diventare voragine. Nole, sbarcato anch’egli
nella Capitale con più di un punto interrogativo dovuto alla tenuta del polso dolorante,
si è preso il terzo titolo romano vedendo salire la sua condizione, fisica e tennistica, step
by step. Lottando, anche soffrendo. Fino ad
ottenere la quarta vittoria di fila negli scontri
diretti con Rafa, anticamera verso il ritorno in
vetta all’Atp. Un successo dal significato particolare perché rappresenta il primo titolo
sulla terra per coach Boris Becker. Una sorta
di rivincita per Bum Bum, che nella sua gloriosa carriera da giocatore mai aveva alzato
al cielo un trofeo sulla superficie più lenta.
Al di là dei rispettivi patimenti di Nadal e
Djokovic, la 71esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia ha evidenziato come sia
ancora prematuro vedere insidiare la leadership dei primi due giocatori al mondo. La
new age del tennis, insomma, deve ancora
aspettare. Giovani rampanti, che scalpitano
alle spalle dei big per l’ultimo grande salto.
Parliamo dei vari Nishikori, Dimitrov e Rao-
nic. Il giapponese, frenato più dalla schiena
che da Nadal nella resa in finale a Madrid,
ha dovuto disertare Roma proprio per l’infortunio patito in Spagna. Il talento bulgaro
e il gigante canadese hanno strappato applausi a scena aperta al pubblico del Foro.
Il futuro è loro, non v’è dubbio. Ma c’è da
aspettare. La lezione subita in semifinale da
Mr. Sharapova, alias Grigor Dimitrov, è dura
da digerire. E non solo perché si tratta della
quinta bocciatura all’esame col professor
Rafa. Il ragazzone di Haskovo, con i suoi
23 anni il top 20 più giovane, predestinato
a raccogliere l’eredità di Roger Federer, ci
era andato vicino nei quattro precedenti
Novak Djokovic con un piccolo appassionato
al Kid's Viallge
Super 17 Tennis
rendez-vous. Nella semifinale romana, invece, la forbice tra i due
sembra tornata ad allargarsi a
favore del più forte in un match
senza storia. Ma il talento, acclarato, e l’età sono dalla sua parte. Come i centimetri sono dalla
parte di Milos Raonic. Alle soglie
della finale, il colosso canadese,
di origini montenegrine, ha tenuto in scacco colui che avrebbe
poi messo le mani sulla Coppa.
Enormi i progressi compiuti dal
Gulliver Milos, plasmato da Riccardo Piatti per incidere anche su
terreni meno rapidi. E Roma ha
segnato una tappa significativa
nel suo inesorabile processo di
crescita. Raonic, dall’alto dei suoi
196 cm, è e resterà Mr Ace. Il suo
tennis sarà sempre e comunque
più muscolare che fantasioso,
ma ha messo in vetrina diverse
varianti sullo spartito. Non è un
caso che Raonic, nella campagna
primaverile sulla terra rossa, abbia raggiunto picchi sin qui inesplorati con enormi prospettive
di crescita quando il circuito, a
breve si trasferirà sui campi veloci, a lui più
congeniali.
Peccato che alla grande festa del Foro siano mancati gli invitati più attesi. Il nostro
pubblico si è ampiamente rifatto grazie alle
imprese di Sara Errani, ma il buco azzurro
nel tabellone maschile è un dato in chiara
controtendenza con il recente ritorno dell’Italia nel Gotha della Coppa Davis. E’ andata
male ai due eroi di Napoli, Fognini e Seppi.
Peccato soprattutto per Fabio, incappato in
un pomeriggio da dimenticare con Rosol. La
prospettiva di continuare nell’ascesa verso
i top 10, l’allettante chance di un tabellone
che si sarebbe poi aperto con il prematuro
ko di Federer, non sono bastati a far scoccare la scintilla. Il sogno che potesse essere
finalmente l’anno giusto si è scontrato forse con una pressione troppo grande per il
sanremese, che a Roma non è mai riuscito
ad esprimersi al meglio. La tradizionale empatia di Seppi col Foro Italico si è invece
infranta sul muro eretto dall’intramontabile
tedesco Haas, vero e proprio tabù per Andy.
Ecco allora che la nota più lieta al maschile
è arrivata da Simone Bolelli, unico azzurro
a raggiungere il secondo turno. Finalmente ritrovato il bolognese, che dopo essere
ripartito dai Challenger, è rientrato nel suo
habitat, dimostrando di poterci restare ancora a lungo.
primo piano
Russia e Usa
si dividono
il Bonfiglio
Sono stati Roman Safiullin e Catherine Bellis a
firmare la 55esima edizione del Trofeo Bonfiglio
andata in scena sui campi in terra del Tc Milano
Bonacossa. Nessuno squillo tricolore: il torneo
degli azzurri è finito negli ottavi, quello delle
azzurre al secondo turno
I
DI
TIZIANA TRICARICO
Il russo Roman Safiullin e la statunitense
Catherine Bellis, sono i vincitori della 55esima edizione del Trofeo Bonfiglio, disputato
come da tradizione sui campi in terra rossa
del Tc Milano Alberto Bonacossa. Le finali
mai in discussione, disputate davanti a 1.500
spettatori, hanno assegnato ruoli ben definiti fin dai primi scambi. In campo maschi-
Roman Safiullin, vincitore dell'edizione 2014 maschile del Trofeo Bonfiglio e Katherine Cartan Bellis, trionfatrice dell'edizione 2014 femminile del Trofeo Bonfiglio
Super 18 Tennis
Il russo Roman Safiullin stringe la mano
al finalista e connazionale Andrey Rublev
le, dove i primi quattro del
tabellone hanno fatto ben
poca strada, Roman Safiullin
ha saldato il suo conto aperto col Bonfiglio: il ragazzone
(16 anni) di Podolsk City, sesto favorito del seeding - che
lo scorso anno aveva dovuto
fare le valigie già al secondo
turno, stoppato dal tedesco
Alexander Zverev lanciatissimo sulla strada per diventare il più giovane vincitore del
Trofeo - questa volta ha fatto
centro pieno imponendosi
per 62 63 nella finale/derby
con il connazionale Andrey
Rublev, numero cinque del
tabellone. Il 16enne moscovita, talentuoso ma fisicamente ancora un po’ acerbo, che fino alla
sfida per il titolo aveva concesso un solo set
- più che altro per distrazione - al qualificato
britannico Lizen al secondo turno, si è innervosito per un inizio non proprio brillante e
non è più riuscito a trovare le contromisure
al servizio ed al diritto del suo avversario.
Safiullin ha così arricchito il proprio palmares - dove già figurava un titolo Itf, vinto lo
scorso aprile a Karshi, in Uzbekistan (10mila
dollari) - con il primo successo in un evento
di Grado A in carriera.
Nel torneo femminile si è imposta, invece,
la californiana Catherine Cartan Bellis, alla
sua prima finale di questo valore. La 15enne
di San Francisco, accreditata della settima
testa di serie, ha battuto per 63 64 un’altra
Katherine Cartan Bellis con
la bandiera a stelle e strisce
sorpresa a questi livelli, l’australiana Naiktha
Bains, di sedici mesi più “anziana”, ed è diventata così la più giovane vincitrice di sempre del torneo. In una finale non esaltante i
nervi hanno giocato un ruolo fondamentale
ed i quindici doppi falli commessi dalla giocatrice Aussie (ma è nata a Leeds, in Inghilterra) ne sono la prova. L’americana, che a
Milano ha realizzato percorso netto senza
perdere nemmeno un set, ha così ulteriormente ritoccato il suo ruolino di marcia in
questa stagione che parla di 28 vittorie contro una sola sconfitta rimediata, proprio alla
vigilia dell’appuntamento milanese, nella
finale del torneo di Santa Croce dalla russa
Darya Kasatkina (contro la quale si è prontamente presa la rivincita nella semifinale del
Super 19 Tennis
Bonfiglio).
Il capitolo tricolore è legato, inevitabilmente, al
passo falso di Filippo Baldi.
L’azzurro più atteso della
vigilia (erano in undici ai nastri di partenza) ha steccato
all’esordio contro il colombiano Luis Valero, bravo a
rimanere attaccato al match
nonostante un avvio difficile. Baldi, infatti, diventato
testa di serie numero 17
dopo il forfait del brasiliano
Zormann, aveva portato a
casa il primo set prima di lasciare strada al suo avversario (36 62 76). Una sconfitta
ancora più dura da digerire
considerato che il 18enne
lombardo ha fallito un match point sul 5-4
del terzo set: gli ottavi del 2013 (battuto
dal futuro vincitore Zverev) resteranno così
il miglior risultato di sempre del vigevanese
in tre partecipazioni agli Internazionali d’Italia junior. In casa Italia i migliori sono stati
quindi il lombardo Stefano Roncalli ed il toscano Jacopo Stefanini, entrambi entrati in
tabellone grazie ad una wild card ed eliminati negli ottavi per mano, rispettivamente,
dal qualificato brasiliano Matos e dal croato
Serdarusic.
Per quanto riguarda le azzurre, invece, tre
delle nove giocatrici al via hanno superato
lo scoglio dell’esordio ma sono poi uscite di
scena nel turno successivo, tutte per mano
di avversarie più quotate.
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DI
il processo del mese
PIERO VALESIO
TENNIS E GOSSIP
Diversamente belle
Sono le atlete cui madre natura ha consegnato un talento non indifferente ma il cui volto è, diciamo
così, meno da copertina di alcune colleghe più famose. Sono altrettanto importanti per il nostro sport.
ma da questo a colpevolizzare chi ha avuto in dote qualcosa in più sul piano estetico ce ne passa
S
Si può processare la bellezza? In
senso generale non si dovrebbe.
Perché come qualcuno ha detto
e scritto sarà la bellezza a salvare
il mondo. Ma nel caso specifico
questa corte prende atto che si
sta verificando un mutamento di
cui non si può non tenere conto.
Stante che il concetto stesso di
bellezza è per sua natura soggettivo, esistono comunque dei
canoni condivisi che in molti riconoscono. Ecco: ci troviamo di
fronte alla riscossa di quelle che
chiameremo le diversamente
belle. Atlete e tenniste cui madre
natura ha consegnato un talento
non indifferente ma il cui volto è,
diciamo così, meno da copertina
di alcune colleghe più famose
che vengono convocate al banco
degli imputati: Sharapova Maria,
Hantuchova Daniela, Bouchard
Eugenie, Ivanovic Ana. Accomodatevi signorine, prego.
L’ACCUSA
I punti sono sotto gli occhi di tutti. Grazie alle grazie di cui cono
dotate (questo collegio di accusa
si concede qualche libertà linguistica) le bellissime del circuito
distraggono gli spettatori dallo
spettacolo tennistico in senso
stretto. Il pubblico planetario,
già di per sé abituato a consumare dosi massicce di gossip
ogni giorno, è ormai arrivato ad
occuparsi delle vicende del tennis femminile soprattutto grazie
al gossip che gli fa da contorno.
La vicenda del fidanzamento
Fognini-Pennetta è emblematica
in questo senso: le telecamere
delle tv puntano ormai con maggior pervicacia su Flavia quando
si presenta in tribuna a seguire
quanto il pubblico cui si rivolgono. Un pubblico che si avventa
soprattutto su quanto concerne
le tenniste più glamour del circuito. Se Maria Sharapova si fidanza
è tema che conquista maggiore
attenzione, ad esempio, di un
meraviglioso rovescio ad una
mano della Suarez Navarro. Ma
tutto ciò è forse imputabile alla
avvenenza fisica di Maria? Solo
un pazzo potrebbe sostenere
una tesi del genere. Che nel
tennis contemporaneo si stiano
affacciando talenti nuovi oppure ne stiano maturando altri che
erano in incubazione e che non
sono adatti ( e comunque dipende dai gusti) per una sfilata di
moda è certamente una buona
cosa. Cui tutti rivolgiamo un caloroso applauso. Ma da questo
a colpevolizzare chi ha avuto in
dote qualcosa in più sul piano
estetico ce ne passa.
Carla Suarez Navarro
un match di Fabio che non su
punto spettacolare del medesimo. Di Caroline Wozniacki ci si
occupa soprattutto perché il suo
ex fidanzato golfista McIlroy l’ha
piantata in asso a pochi mesi dal
matrimonio. Grigor Dimitrov è
probabilmente il talento nuovo
di più alto livello del circuito;
ma non esiste giorno in cui non
venga definito Mr.Sharapova.
E per avere notizie di Vika Azarenka, da mesi ferma ai box per
un guaio fisico, abbiamo dovuto
leggere della fine della sua storia
d’amore con il rapper zazzeruto
Redfoo. Di Mrs. Hantuchova qui
presente ci si occupa ormai solo
più su giornali patinati perché
del suo tennis non si (pre)occupa
quasi nessuno. Ben venga dunque questa nouvelle vague di
ragazze che concentrano l’attenzione su di sé in forza della loro
abilità tennistica e basta: figliole
come Carlita Suarez Navarro e
Taylor Townsend che sorridono
al tennis se alla vita senza proporsi all’occhio dello spettatore
come se se vivessero costante-
Maria Sharapova
LA SENTENZA
mente issate sul loro piedistallo.
LA DIFESA
Come è spesso successo in questi anni di procedimenti tennistici
l’accusa sbaglia l’oggetto delle
sue accuse (anche la difesa si
diletta in qualche giochetto linguistico). Forse si vuole colpevolizzare la bellezza? Sarebbe una
manovra antistorica e pure un
po’ odiosa. Nella storia si sono
visti episodi del genere ma in
circostanze terribili che qui non
è certo il caso di replicare. Se
proprio l’accusa volesse puntare
il dito contro qualcuno allora bisognerebbe che scegliesse meglio i propri obiettivi: non tanto
gli operatori dell’informazione
Super 21 Tennis
Signore, in piedi. Questa corte
vi condanna. Non già a rinunciare alla vostra bellezza e alle
opportunità che vi concede.
Saremmo dei pazzi anche solo a
pensarlo. Ma a istituire una sorta
di scuola di bellezza. Mettete a
disposizione i vostri look manager, i vostri fotografi preferiti, i
vostri hairdresser e chi cavolo vi
pare per mettere in condizione
le cosiddette diversamente belle di rivaleggiare con voi anche
sul piano estetico. Poi sarà il
pubblico a esprimere le proprie
preferenze. Non è affatto escluso che oltre a battervi sul campo
arrivino a conquistare anche più
copertine patinate di voi. La seduta è tolta.
OUTDOOR
DISPONIBILI NELLE VERSIONI:
. PLAY-FLEX
. PLAY-FLEX CUSHION
. PLAY-FLEX CONFORT
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Fornitore Ufficiale
®
DI
largo ai giovani
ROBERTO COMMENTUCCI
BIANCA TURATI
La situazione ideale
Alessandro Moroni, maestro del Circolo Tennis Seregno e tecnico dell’azzurrina, classe ’97, parla
di una delle nostre migliori giovani, numero 46 nell’attuale classifica ITF under 18, che di recente
ha partecipato al Roland Garros junior. E’ stata un’autentica sorpresa: state a sentire
I
I manager, gli agenti, i talent
scout; quelle figure che professionalmente girano per tornei,
scuole e accademie, alla ricerca
di ragazzi promettenti. Una categoria composita: a volte sono
ex giocatori, altre volte addirittura avvocati, ex organizzatori
di eventi o, peggio, faccendieri
senza scrupoli. Tutti quanti, però,
hanno una cosa in comune: possiedono una sorta di check list,
un elenco di “precondizioni”,
di situazioni, di circostanze, che
spesso non hanno nulla che vedere con il campo, ma che la
lunga esperienza ha mostrato
essere quasi sempre presenti
laddove si nasconde un futuro
professionista.
Ecco a voi la lista del bravo talent
scout, la ricetta per il successo.
Una famiglia solida, armoniosa,
dai sani principi; genitori presenti, buoni educatori, ma non
invadenti e rispettosi del ruolo e
delle scelte del tecnico; un circolo
con dirigenti lungimiranti, genuinamente interessati alla crescita
dell’atleta; un tecnico competente e valido sul piano umano oltre
che su quello tennistico; una sistemazione scolastica in grado di
coniugare le ragioni dell’apprendimento con la necessaria flessibilità nella gestione delle assenze;
buone qualità atletiche di base e
la pratica pregressa di tante discipline sportive (i bambini che praticano sport diversi acquistano abilità motorie migliori di quelli che
hanno scelto la strada sbagliata
della precoce specializzazione
tennistica); la presenza di almeno
un altro agonista coetaneo, di livello adeguato, con cui allenarsi
e competere; ma soprattutto,
Bianca Turati
occorre che l’atleta possegga la
cosiddetta attitudine all’allenamento, ovvero che sia ricettivo,
voglioso di migliorare e in grado
di mettere in pratica gli insegnamenti che gli vengono impartiti.
Purtroppo, come sappiamo, la
realtà è ben diversa, e accade
molto raramente che queste condizioni si verifichino tutte assieme.
Per questo, l’intervista con il maestro Alessandro Moroni, del Circolo Tennis Seregno, tecnico di
Bianca Turati, classe ’97, una delle
nostre migliori juniores, numero
46 nell’attuale classifica under 18,
è stata un’autentica sorpresa. State a sentire.
“Bianca è venuta ad allenarsi da
noi 4 anni fa, assieme a sua sorella gemella Anna, che gioca a un
livello quasi analogo. Sono state
accolte benissimo da tutti, per la
loro grande serietà, educazione,
impegno, dedizione al lavoro, voglia di imparare.” E uno.
“Tutto nasce ovviamente dai genitori: il papà dentista, la madre
casalinga, sono sempre presenti, attenti, disponibili, ma hanno
sempre mostrato grande rispetto
per il mio lavoro, e così abbiamo
Super 23 Tennis
potuto costruire un rapporto solido, basato sulla fiducia reciproca.” E due.
“Il nostro è un Circolo piccolo,
abbiamo solo tre campi, ma la
dirigenza ha preso molto a cuore le due ragazze, e le sta anche
aiutando finanziariamente.” E tre.
“Dal punto di vista fisico Bianca
deve potenziarsi ancora tantissimo, è molto acerba. Del resto, lei
si allena solo 3 ore al giorno, dalle
14 alle 17: due ore di tennis e una
di atletica. Al mattino frequenta il
liceo scientifico, ma per fortuna a
scuola, dove ha un buon profitto,
non le hanno mai fatto storie per
le assenze dovute ai tornei”. E
quattro.
“Io credo che dal punto di vista
atletico lei sia in prospettiva molto forte. E’ alta circa 1,65, è molto rapida, e ha un ottimo senso
dell’equilibrio, anche grazie allo
sci praticato assiduamente da
bambina.” E cinque.
“Personalmente trovo molto prezioso il supporto e la consulenza
che ci dà Tatiana Garbin, il Tecnico Federale di settore: io sono
un maestro di circolo, mi manca
il “vissuto” agonistico ad alto livello, e ho molto da imparare da
Tatiana.” E sei.
A questo punto, sarete curiosi di
sapere che tipo di giocatrice è
Bianca Turati. La parola, ancora
una volta, va al maestro Moroni:
“Le sue qualità migliori sono la
tenuta mentale, la rapidità di piedi, il tocco di palla e il bellissimo
rovescio, che lei gioca a una sola
mano. Se andrà tutto bene, potrebbe venirne fuori qualcosa a
metà fra la Schiavone e la Vinci. Io
ci spero”.
Anche noi.
come eravamo
DI
VIVIANO VESPIGNANI
CLASSIFICA DA SCALARE
Azzurri top 50,
la rincorsa di Fognini
Alla fine dello scorso marzo il ligure, che aveva chiuso la scorsa stagione in sedicesima posizione, ha
compiuto un ulteriore passo in avanti salendo sino al numero 13. La sua carriera ha avuto un’impennata
a partire dallo scorso luglio, quando ha vinto due titoli ATP di fila sulla terra rossa in Germania
V
Ventuno italiani hanno sinora
stabilito il proprio primato personale entro la cinquantesima
posizione dell’ATP Ranking. In
cima alla lista troviamo Adriano
Panatta e Corrado Barazzutti
nelle vesti di top ten , rispettivamente nel corso delle stagioni
1976 e 1978, mentre nella fascia
che comprende i primi venti
giocatori del mondo leggiamo i
nomi di Paolo Bertolucci, numero 12 nella prima edizione della classifica ATP datata agosto
1973, di Fabio Fognini numero
13, di Omar Camporese, Andrea Gaudenzi e Andreas Seppi, tutti 18esimi, nonchè Renzo
Furlan, 19esimo nel 1996.
Straordinario, ed a livello di record assoluto, appare il numero
40 del mondo raggiunto dal
nostro più longevo giocatore
nell’era open, Gianluca Pozzi,
alla bella età di 35 anni e 7 mesi.
Notevole anche l’ exploit (42esimo) compiuto da Davide Sanguinetti verso la fine del 2005
quando contava oltre 33 anni.
Il più giovane a raggiungere
il proprio miglior traguardo è
stato Stefano Pescosolido nel
1992, a meno di ventun anni
d’età, allorché fu numero 42
del mondo, ma prima ancora
di compiere i 22 anni anche
Andrea Gaudenzi e Cristiano
Caratti arrivarono al loro top
Fabio Fognini
Giocatore
Adriano Panatta
Corrado Barazzutti
Paolo Bertolucci
Fabio Fognini
Omar Camporese
Andrea Gaudenzi
Andreas Seppi
Renzo Furlan
Francesco Cancellotti
Tonino Zugarelli
Filippo Volandri
Paolo Canè
Cristiano Caratti
Potito Starace
Gianni Ocleppo
Simone Bolelli
Gianluca Pozzi
Stefano Pescosolido
Davide Sanguinetti
Claudio Panatta
Daniele Bracciali
Record (data)
4° (24-8-1976)
7° (21-8-1978)
12° (23-8-1973)
13° (31-3-2014)
18° (10-2-1992)
18° (27-2-1995)
18° (28-1-2013)
19° (15-4-1996)
21° (15-4-1985)
24° (12-6-1976)
25° (23-7-2007)
26° (21-8-1989)
26° (22-7-1991)
27° (15-10-2007)
30° (7-12-1979)
37° (3-11-2008)
40° (29-1-2001)
42° (2-3-1992)
42° (31-10-2005)
47° (25-6-1984)
49° (8-5-2006)
Super 25 Tennis
Età
26 anni, 1 mese
25 anni, 6 mesi
22 anni, 1 mese
26 anni, 10 mesi
23 anni, 9 mesi
21 anni, 7 mesi
28 anni, 11 mesi
26 anni
22 anni, 2 mesi
26 anni, 5 mesi
25 anni, 11mesi
24 anni, 4 mesi
21 anni, 2 mesi
26 anni, 3 mesi
22 anni, 8 mesi
23 anni, 1 mese
35 anni, 7 mesi
20 anni, 9 mesi
33anni, 2 mesi
24 anni, 5 mesi
28 anni, 4 mesi
rispettivamente nel 1995 e nel
1989.
Nei mesi scorsi sono stati i nostri due primi, attuali, portacolori a compiere significativi
balzi in avanti nella scala dei
record personali. All’inizio del
2013 Andreas Seppi ha portato
il proprio limite dal numero 22
(dell’ottobre 2012) al 18 con ciò
affiancandosi a Omar Camporese e Andrea Gaudenzi. Alla fine
dello scorso marzo Fabio Fognini, che aveva chiuso la scorsa
stagione in sedicesima posizione (la stessa del suo allora best
ranking datato 29 luglio 2013),
ha compiuto un ulteriore passo
in avanti salendo sino al numero
13. L’impresa è maturata in virtù
degli ottavi di finale raggiunti
negli Australian Open, del terzo
successo in carriera conquistato
a Vina del Mar, in Cile, e delle finali guadagnate a Buenos Aires
ed a Monaco.
L’impennata che ha avuto la sua
carriera –in particolare a partire
dallo scorso luglio- è comunque fotografata con precisione
anche in termini numerici dal
Ranking ATP. Infatti il suo bottino di punti che all’inizio del
2013 era a quota 880, sedici
mesi dopo lo troviamo a 2.155.
Un’ultima annotazione: l’ età
media dei nostri top 21 corrisponde a 25 anni e 6 mesi.
vita da circolo
E se ognuno
facesse
qualcosa
di più?
In America lo fanno da anni: di fronte al difficile
momento economico i soci dei club mettono a
disposizione le loro professionalità nel tempo
libero per contribuire alle necessità del proprio
circolo. Perchè non farlo anche noi sfruttando
anche sistemi sperimentati come il bartering,
le Banche del tempo e i gruppi di acquisto?
DANILO MANGANARO
G
Super 26 Tennis
DI
Gli americani sono sempre un po’ più
“avanti", è innegabile. Per una volta si
potrebbe provare a raggiungerli presto,
senza far passare troppo tempo. Nei circoli sportivi degli States succede già da
qualche annata che i membri o soci del
club si mettano a disposizione durante il
tempo libero per le attività necessarie.
In tempi di crisi economica, che il circolo
abbia settanta o più di mille soci, occorre-
resta la comunità sociale di riferimento e
i soci rappresentano una sorta di seconda
famiglia.
E’ e sarebbe un gran peccato lasciar
decadere il romanticismo e la passione
che questi personaggi convogliano nel
club, peggio ancora approfittandosene
nell’indifferenza altrui. Pensate invece a
quanto potrebbe fare ciascuno di voi, con
il minimo sforzo ‘sindacale’, per il circolo al
quale siete iscritti.
Basti pensare alla lista pressoché infinità di
professionalità membre di un club di qualsiasi dimensioni. Ci sono dottori, avvocati,
medici, ingegneri, commercialisti, architetti ma anche ristoratori, venditori. Senza
dimenticare universitari, neolaureate etc.
etc. Già succede che l’amico o il semplice
conoscente dispensi gentilmente un consiglio ‘lavorativo’ nello spogliatoio, in palestra, al bar o in sauna.
Perché non formalizzare e in qualche
modo ufficializzare questi momenti? Ci
sono alcune collaudate tecniche di coesione sociale come bartering, banche del
tempo e gruppi di acquisto.
Il bartering può essere più banalmente
rebbe mettersi tutti a disposizione anche
per far risparmiare somme di denaro che
altrimenti andrebbero per forza di cose
impegnate per assumere almeno parttime nuove forze lavoro.
Ci sono già casi italiani in cui il socio più
vicino di abitazione si mette ai fornelli
per Ferragosto o per la Vigilia di Natale
quando la cucina del bar resta chiusa. O
ancora il socio pensionato ma esperto di
giardinaggio si dedica al verde del tennis
club. Questo perché per molti il circolo
Super 25 Tennis
definito come un cambio-merce, una permuta. Come farlo nel Club? Semplice, si
potrebbe online o in bacheca creare una
sezione cerco/offro, a partire da materiali e attrezzature tennistiche sino anche
a appartementi da affittare. Richieste di
scambi temporanei, di lunga durata o di
vendita definitiva.
Le banche del tempo prevedono semplicemente l’utilizzo gratuito di determinate strutture o servizi (dalla palestra
alla lezione privata con un maestro sino
a un corso di yoga) per determinate ore,
in cambio di altrettante ore prestate in
segreteria, come arbitro in qualche gara a
squadre, in cucina, al servizio di babysitting etc.etc.
Il vero surplus potrebbe essere abbinare
questi due progetti/idee: fornire un’ora
settimanale di consulenza concernente il
proprio lavoro. Dall’avvocato che dispensa
consigli legali, sino al medico passando
per il commercialista ma anche il maestro
di tennis o la professoressa di inglese.
Infine i gruppi di acquisto: il Club può
firmare una convenzione con un gruppo
d’acquisto (prodotti alimentari ma non
solo) che pubblica o invia via mail prodotti e prezzi relativi. I soci potrebbero
poi successivamente ordinare, pagare e
ritirare i quantitativi scelti, ottimizzando
così facendo il prezzo sull’acquisto complessivo.
Sono solo alcuni spunti volti a dare ognuno
qualcosa in più in un momento non così
florido economicamente, per permettere
al club di continuare a investire oculatamente, senza sprecare risorse finanziarie
preziose. E in più sono tutti modi di stimolare e intensificare le relazioni interpersonali tra i soci, la vera essenza di un circolo
di tennis che si rispetti.
angolo tecnico
Quanti fili ha
la mia corda?
L'evoluzione nel settore
delle incordature è continua,
se non infinita. I cosiddetti
"monofilamenti", utilizzati
dalla maggioranza dei
professionisti, sono alla quarta
o quinta generazione nel
trattamento del materialebase, il poliestere. E stanno
emergendo anche fibre
alternative, in grado di offrire
un diverso feeling di gioco.
Il punto della situazione...
Super 28 Tennis
N
DI
MAURO SIMONCINI
Niente poco di meno che il signor Boris Becker sosteneva che “la racchetta è lì solo
per sostenere le corde”. L’uomo della strada
vi direbbe che la pallina da tennis la colpisce, si spera, non con la racchetta e il telaio
ma proprio con l’incordatura installata su di
essa. Qualcun altro sostiene che le corde
sono la vera anima della racchetta. Insomma una qualche importanza, nella performance tecnica
e nell’esito del vostro gioco, la
corda ce l’avrà. Chiedete per informazioni a tutti i professionisti
incordatori che hanno avuto la
fortuna e la sfortuna di avere a
che fare con i top player: le richieste più bizzarre, ma specifiche,
precise e tassative. Il tipo di corda
(materiali e costruzione), il calibro
e la tensione sono le variabili fondamentali, quelle che incidono
sulla prestazione.
PRIMA COM’ERA – Una volta
c’erano solo il budello e il sintetico. O meglio, c’erano solo corde
ottenute assemblando sottili striscioline di budello animale. Negli
Anni Settanta sono comparse le
fibre sintetiche, che costavano
meno e soprattutto si rompevano decisamente più tardi, anche
se la qualità era minore. Fino ai
nostri giorni, quando da un lato
l'elevato costo delle fibre naturali, dall’altro l’evoluzione dei materiali sintetici
e delle tecnologie con cui vengono trattati,
han fatto pendere la bilancia decisamente
verso questi ultimi. Ne esistono di mille tipi
e strutture.
MONOFILO A GO GO - A farla da padrone
è sicuramente il monofilamento, livello base
della complessità tecnologica. Un unico materiale assemblato in un solo filamento: molto spesso è poliestere, talvolta poliammide.
Siamo già giunti alla terza generazione di
co-poliestere grazie a trattamenti e additivi
chimici di ultima generazione. Molti colori
(più recentemente va di moda il total black)
e diverse sezioni (non solo circolare ma anche poligonale). Il vantaggio principale è la
durata: i monofili sono duri da rompere (e in
genere non sono costosi), buona resistenza
all’abrasione ma qualità di gioco non particolarmente elevata, soprattutto in termini
di tocco e sensibilità. Rendono bene nelle
prime ore ma la perdita di dinamicità e ten-
sione è abbastanza rapida ed evidente. E’ la
corda più usata sul circuito "pro": i professionisti però cambiano racchetta dopo pochi games, senza attendere la rottura dell’incordatura. E quindi sfruttano il momento di
resa ottimale. I giocatori di Club che attendono mesi prima della sostituzione utilizzano il lato peggiore di questo tipo di corda.
AVVOLGIMENTO, OTTIMO COMPROMESSO – Esistono poi i cosiddetti "avvolgimenti" semplici, doppi o strutturati. I primi
sono costituiti da un "core" (nucleo) centrale
monofilo ricoperto poi da un fascio di filamenti che aiuta a mantenere la tensione e fa
da protezione, anti usura e abrasione per l’anima centrale. Discrete sono le prestazioni e
contenuti i costi. Sono di fatto avvolgimenti
MULTIFILO CARO? MA VALE– Tra le corde sintetiche (o a base vegetale), quelle che
più avvicinano alle prestazioni del budello
naturale, grazie all’evoluzione tecnologica
di materiali e trattamenti, sono sicuramente i multifili. Come suggerisce la parola
stessa non esiste un nucleo centrale, ma
centinaia (o migliaia) di sottilissime fibre
attorcigliate tra di loro. Corde morbide,
elastiche, potenti, ideali specialmente per
“compensare” la rigidità sempre maggiore dei telai moderni. Il multifilamento offre
performance di gioco superiori, ma patisce
l’usura e le variazioni climatiche. Costa di
più e si rompe più in fretta ma fino a quel
momento mantiene pressoché invariate le
sue caratteristiche di risposta in termini di
elasticità e dinamicità. Per intendersi chiaramente è la corda che si vede progressivamente sfilacciarsi e "sbucciarsi" nell’area
del piatto corde nella quale impattate più
spesso la pallina. E inq uesto asosmiglia al
budello naturale.
semplici le corde che molti brand ribattezzano con il nome di Synthetic Gut. Se esiste
un ulteriore copertura di filamenti in senso
opposto, quindi con il nucleo centrale più
sottile si parla di "avvolgimenti multipli".
Super 29 Tennis
IBRIDO ALLA ROGER? – Tutti dovremmo
sapere che il reticolo delle corde è composto
da orizzontali e verticali, di solito in numero
minore, anche se nelle ultime collezioni c’è
chi (Wilson e Prince) ha proposto nuovi attrezzi con schemi 16x15, 18x16, etc.etc. Qualche
campione (Federer e Djokovic su tutti) abbina
i pregi di due tipi differenti di corde: lo svizzero fa montare budello sulle verticali e monofilamento sulle orizzontali. Al contrario fa
Nole. Sono soluzioni atte a miscelare tenuta
della tensione da un lato e durata dall’altro,
sensibilità e comfort da una parte potenza o
controllo dall’altra. Ma vanno valutati, oltre
alla costruzione e al tipo di materiali impiegati
,anche calibro (spessore) della corda e tensione applicata… Alla prossima puntata.
maestri
CENTRI ESTIVI FIT
“Gioca da campione
con i campioni”
E’ lo slogan di quest’anno. Tutti i ragazzi che li frequenteranno avranno l’opportunità di incrociare
le proprie racchette con i campioni azzurri di Coppa Davis e Fed Cup: da Fabio Fognini a Sara Errani,
da Andreas Seppi a Flavia Pennetta, Roberta Vinci, Camila Giorgi, Karin Knapp e tanti altri
G
“Gioca da campione con i
campioni”, questo è lo slogan
dei Centri Federali Estivi. Anche quest’anno, infatti, tutti i
ragazzi che li frequenteranno
avranno l’opportunità di incrociare le proprie racchette
e giocare diritti, rovesci, volee
con i nostri azzurri di Coppa
Davis e Fed Cup. Da Fabio Fognini a Flavia Pennetta, da An-
Sara Errani e Roberta Vinci al Centro Estivo di Terrasini nel 2013
dreas Seppi a Sara Errani, da
Paolo Lorenzi a Camilla Giorgi,
da Simone Bolelli a Roberta
Vinci, questi campioni ed altri
saranno ospiti durante l’attività dei centri , operativi nei seguenti periodi e sedi :
● Castel di Sangro dal 15 Giu-
gno a 9 Agosto
● Terrasini dal 29 Giugno al 19
Luglio
● Serramazzoni dal 15 Giugno
al 3 Agosto
Super 30 Tennis
● Brallo dal 15 Giugno al 9
Agosto
● Tirrenia dal 15 al 29 Giugno,
● Cardiff con due opportunità
dal 3 al 16 Luglio e dal 21 Luglio al 3 Agosto.
Ai Centri estivi oltre ad “incrociare i Campionici” ci si allena
da Campioni poiché la giornata tipo prevede 2 sedute di
tennis e 2 di atletica dirette
dai Tecnici Federali del Settore Tecnico Nazionale. A loro si
Paolo Lorenzi al
Centro Estivo di
Serramazzoni.
Sotto Centri
Estivi FIT a
Castel di Sangro
affiancheranno gli insegnanti
formati dall’Istituto Superiore di Formazione “Roberto
Lombardi” che attueranno le
nuove proposte didattiche
che partono dal concetto di
multilateralità e prevedeno lo
sviluppo simultaneo delle 4
aree (mentale, fisica, tattica e
tecnica) che contribuiscono alla crescita e costruzione di un
giocatore di tennis.
Anche quest’anno si svolgeranno presso i Centri estivi tutti i raduni tecnici per i ragazzi/e
nati dal 1999 al 2007, inoltre, si
disputeranno anche le fasi finali delle manifestazioni tecniche
istituzionali. La Pia Cup riservata agli Under 9, la Coppa delle
Province per gli Under 11 presso il Centro Federale estivo di
Castel di Sangro e la Coppa
Belardinelli Under 13 e i Campionati Italiani Under 11 presso il Centro Federale estivo di
Serramazzoni.
A tanto tennis, si aggiungeranno attività collaterali con
l’opportunità di divertirsi con
la pesca sportiva, il maneggio,
l’acqua Park, l’arrampicata,
oltre ad emozionanti serate a
tema per alleviare le fatiche
sportive giornaliere.
E’ opportuno evidenziare che
ancor di più da quest’anno la
Federazione Italiana Tennis ha
voluto incrementare la qualità
delle proprie strutture inserendo il Centro di Preparazione
olimpica di Tirrenia, potenziando la sede di Castel di Sangro
con ulteriori campi e spostando il centro in Gran Bretagna a
Cardiff che garantisce migliori
servizi.
Quindi se volete far vivere
ai vostri ragazzi una vacanza
in buone mani affrettatevi a
collegarvi sul sito dei Centri
Federali(www.federtennis/centriestivi.it) per prenotare gli ultimi posti a disposizione.
Flavia Pennetta al
Centro Estivo FIT di
Terrasini nel 2013
Super 29 Tennis
panorama
NEWS
Un corso di tennis in Kosovo
tra i progetti dei militari
italiani per i bambini di Peja
Il contingente militare italiano di
stanza a Belo Polje, grazie a una
donazione della Federazione
Italiana Tennis (FIT), ha portato
a termine presso il centro sportivo comunale di Peja un corso
di tennis a favore di 25 bambini kosovari. L’attività rientra nel
quadro di una serie di iniziative
della cooperazione civile e militare del contingente italiano
promosse per avviare le giovani
generazioni kosovare alla pratica di discipline sportive. Per
un mese 25 bambini di famiglie
meno abbienti di ogni etnia e
religione hanno partecipato
gratuitamente alle lezioni di mini-tennis tenute, con il suppor-
Kosovo. Il Capitano
Gianluca Greco,
istruttore di tennis
to dallo staff del circolo tennis
di Peja, da un militare italiano in
forza alla missione Kfor in possesso della qualifica di istruttore
federale. Con l’intervento della
FIT, che ha donato attrezzature
didattiche ed equipaggiamenti sportivi, è stato permesso a
questo gruppo di piccoli tennisti di praticare questo sport
liberamente e gratuitamente.
“Grazie agli italiani per questa
lodevole iniziativa che si aggiunge ad altre già effettuate per i
nostri giovani. Da oggi potremo
offrire la pratica di questo sport
anche alle scolaresche della
municipalità di Peja”, queste le
parole pronunciate da Kresnik
Arifi, presidente del tennis club
Peja, alla chiusura del corso.
I 250 peacekeepers italiani
del contingente in servizio a
Belo Polje, provenienti principalmente dal 52° reggimento
“Torino” con sede a Vercelli,
hanno il compito di garantire,
nel rispetto della risoluzione
1244 del Consiglio delle Nazioni Unite, la sicurezza, la stabilità e la libertà di movimento
nell’area occidentale del Kosovo contribuendo al consolidamento della pace e al processo
di crescita civile.
GIUDICI DI GARA
DIVENTARE UFFICIALE DI GARA? QUASI QUASI...
(DI ROBERTO MARANO – COMPONENTE C.C.U.G.)
Si è da poco conclusa la manifestazione sui campi in terra rossa
al termine, sostenere l’esame per acquisire la qualifica di 1° lidel Foro Italico con numeri da record: biglietti venduti, spettavello. Dopo le prime prove “sul campo” come assistente ad un
tori in TV, contatti web, etc.. L’importanza del torneo è cresciuta
collega più esperto potrà, se ha ottenuto buoni giudizi, iniziare
nel tempo grazie al grande lavoro fatto dalla Federazione, dagli
ad arbitrare le manifestazioni in autonomia. A questo punto, per
organizzatori e da tutte quelle componenti che contribuiscono
poter dirigere delle gare, diventa indispensabile che l’Ufficiale di
alla buona riuscita di un evento divenuto ormai di livello monGara sia anche tesserato per la FIT. Questi, descritti in estrema
diale. Tra le citate componenti non può non essere citata quella
sintesi, sono i primi passi per intraprendere la “carriera” di Uffirelativa agli Ufficiali di Gara che hanno diretto gli incontri del
ciale di Gara nel Tennis che, è doveroso ricordare, è un’attività
Torneo principale e di tutti i tornei di pre-qualificazione. Si dice
assolutamente dilettantistica ma non per questo priva di soddisempre che quando c’è un nuovo campione in una disciplina
sfazioni e che deve essere svolta con il massimo della professiosportiva questo fa da traino per i giovani che vogliono imitarlo
nalità. Ed è a questo punto che le capacità tecniche di ciascuno
ma, evidentemente, questo punto di vista può essere allargato
devono unirsi con la passione per questo sport meraviglioso per
a tutti i componenti della specifica disciplina sportiva. Proprio
far si che anche l’Ufficiale di Gara entri a far parte della partita
in concomitanza degli Internazionali d’Italia sono giunte alla casul campo senza però esserne mai il protagonista. L’esperienza,
sella di posta elettronica del CCUG ([email protected]) molte
la bravura ed anche, siamo onesti, il tempo a disposizione da
richieste di informazioni su cosa fare per diventare Ufficiale di
dedicare all’attività arbitrale, contribuiscono alla selezione dei
Gara. Per entrare a far parte della categoria non è necessario
migliori Ufficiali di Gara che avranno l’opportunità di andare ad
saper giocare a tennis o aver avuto un passato “agonistico” ma
arbitrare incontri di livello sempre più alto fino, perché no, agli
sono richiesti solo la residenza in Italia e, in caso di cittadino
Internazionali d’Italia e oltre.... Per tutti quelli che desiderano
straniero, la conoscenza fluente della lingua Italiana ed inoltre
maggiori informazioni sulle date e luoghi ove si tengono i corsi
che l’interessato non abbia subito squalifiche o inibizioni supesi suggerisce di visitare il sito della federazione all’indirizzo web
riori ad un anno da parte del CONI. Per i Giudici Arbitri occorre 32 www.federtennis.it e cercare tra le REGIONI quella di proprio
anche la maggiore età ma per gli arbitri non è necessaria e si può
interesse per verificare se vi sono informazioni relative ai corsi in
entrare come “allievo” arbitro già a 12 anni. L’aspirante Ufficiale
programma e/o i recapiti per parlare direttamente con i Comitati
di Gara dovrà frequentare uno dei corsi, assolutamente gratuiti,
Regionali. Un sincero “in bocca al lupo” a tutti i futuri colleghi
che vengono organizzati annualmente dai Comitati Regionali e,
per la Vostra nuova carriera e... ci vediamo al Foro!!
Super 32 Tennis
GAËL MONFILS, GIOCATORE PROFESSIONISTA
SONO LA CONSAPEVOLEZZA
CHE UN PUNTO PUÒ
CAMBIARE TUTTO.
BETTER YOUR BEST con myasics.it
la voce delle REGIONI
ABRUZZO
Lanciano sogna la A1
d
di Ferdinando De Fenza
I
tifosi e i soci del Circolo Tennis Lanciano stanno accarezzando il sogno di giocarsi la promozione nella massima serie del tennis nazionale con un avvio di stagione
straordinario, frutto di 3 vittorie
(contro Tennis Lombardo e Livorno in trasferta, contro Scandicci in casa), di un pareggio
(contro Palermo in casa) e di una
sconfitta sul veloce di Schio. Si
punta dunque a conquistare un
posto nella semifinale dei playoff per la serie A1: un obiettivo
ambizioso per quello che è solo
Z La squadra di A2 del CT Lanciano
il terzo campionato consecutivo
di serie A2, ma il sodalizio frentano di Giancarlo Staniscia, presidente
al secondo mandato sotto la cui gestione sono arrivati i risultati più importanti della storia del Circolo Tennis Lanciano, non è abituato a porre
limiti alla propria crescita sportiva e associativa. La stagione di serie A2
è iniziata nel migliore dei modi già dallo scorso inverno con l’ingaggio
di Enrico Burzi, numero 450 Atp al mondo, arrivato quest’anno ad affiancare l’altro “numero 1” del Ct Lanciano, Marco Viola, classificato
come Burzi 2.1. La squadra è poi completata dalle punte di diamante del CT Lanciano, Lorenzo Di Giovanni 2.4 e Fabio Sgrignoli 2.7,
entrambi tennisti di grande valore cresciuti nel settore giovanile del
Circolo e oggi alfieri della squadra che sta regalando tante emozioni
al tennis abruzzese. Con loro due giovanissimi, sempre nati e cresciuti
tennisticamente sotto l’ala del tecnico nazionale Lello Di Loreto, la cui
esperienza ventennale in veste di direttore del settore giovanile frentano è messa al servizio anche della serie A2 in qualità di capitano non
giocatore della formazione: i due giovani talenti aggregati alla prima
squadra sono Alessio Amadei e Antonio Taraborrelli, entrambi 16 anni,
entrambi con tanta voglia di arrivare in alto. Per Amadei, classificato
3.1, è già arrivato anche l’esordio vincente: sui campi del Tennis Club
Lombardo, nella prima giornata di campionato, al fianco di Lorenzo
Di Giovanni ha conquistato il punto nel doppio che è valso il 6 a 0
finale. Ma non c’è solo la serie A2 a dare soddisfazioni al CT Lanciano:
le ragazze della serie C femminile hanno infatti vinto il campionato
regionale, conquistando il diritto a giocare nel tabellone nazionale che
porta dritti in serie B. Una bella affermazione firmata Laura Battistini,
Bea Caruso, Bianca Ciliberti e Silvia Pesce.
BASILICATA
Rgionali e Serie D2
d
di Antonio Croglia
P
er il secondo anno consecutivo, il T. C. Potenza si è laureato campione regionale. Giacinto Cirenza (2.8), Marco Castello (3.2), Fausto Tamburrino (3.2), Antonio Lovallo (3.4) e Donato D’Addezio (4.2), i
NORD
CENTRO
SUD
componenti della squadra, hanno avuto un ruolino di marcia inarrestabile. Il titolo, come lo scorso anno, è arrivato nell’ultima giornata dove
i ragazzi capitanati da D’Addezio si sono imposti sul C. T. Matera per
5 a 1, gli altri incontri erano sempre terminati con un perentorio 6 a 0.
La compagine potentina, nello spareggio giocato sulla terra rossa del
C. T. di Andria, si è dovuta arrendere ai “cugini” pugliesi (GS Angiulli
Bari). La questione relativa alla retrocessione resta ancora aperta e sarà
decisa mentre andiamo in stampa.
Nel frattempo anche la prima fase del campionato di Serie D2, dove
c’è stata una grandissima adesione con ben 33 squadre ai nastri di partenza, si è conclusa e le due promozioni in D1 se le contenderanno il
C.T. Matera “A”, il Royal C.T. Nemoli “A”, il C.T. M. Micucci Moliterno
“A”, lo Sporting Matera “A” e il
T.C. Muro Lucano “A”. Ha preso
il via anche il campionato regionale di D1con nove squadre che
si contenderanno la promozione
in Serie C. A giugno toccherà
scendere in campo alle tenniste
lucane, saranno dieci le formazioni che incroceranno le racchette.
Maggio quindi è stato un mese
intenso, ma lo sarà anche giugno
Z Il Tennis Club Potenza campione
visto che si riprenderà con la Baregionale
silicata Cup e il Circolo Tennis di
Venosa, che nel frattempo ha organizzato gli Assoluti individuali giovanili, ospiterà la sesta tappa. Doveroso fare il resoconto delle prime cinque tappe. Gabriele Galeazzo
guida la classifica riservata ai Quarta Categoria, il giovane promettente
tennista lucano tesserato con il CT Matera ha al suo attivo 74 punti.
Alle sue spalle, con un netto distacco, Angelo Donnoli (CT Val D’Agri)
con 28 punti mentre il pisticcese Piero Losenno (CT Pisticci) viaggia
con 2 punti di ritardo. La classifica riservata invece ai tennisti di Terza
Categoria, vede appaiati al primo posto, con 54 punti, Daniele Alegiani (Bodiomnia Potenza) e Gabriele Selvaggi (CT Pisticci). Alle loro
spalle il talentuoso leader della classifica di Quarta Gabriele Galeazzo
con 36 punti. Il potentino Fausto Tamburrino (TC Potenza), vincitore
della prima tappa, è invece quarto. Francesca Leone (CT Pisticci) è la
leader indiscussa tra le donne. La tennista di Pisticci si è aggiudicata
ben tre delle quattro tappe disputate, alle sue spalle Arianna Adinolfi
(CT Muro Lucano) e la potentina Giorgia Croce (T. C. Gingles) vincitrice
invece della prima tappa.
CALABRIA
Premio San Giorgio d’oro
d
di Rosaria Ionà
“P
er essersi confermato un’eccezionale risorsa cittadina in campo
sportivo, culturale e sociale, un granaio di crescita individuale
e collettiva”. E’ questa la motivazione con la quale il Circolo di tennis Rocco Polimeni di Reggio Calabria ha conquistato il prestigioso
riconoscimento “San Giorgio D’Oro”. Come ogni anno, la festa del
santo protettore reggino, San Giorgio, è stata accompagnata dalle
onorificenze che il Comune conferisce ai cittadini più illustri che, per
Super 34 Tennis
Z Il centrale del Circolo
Polimeni
impegno, si sono contraddistinti all’interno della comunità. A ritirare il
premio, consegnato dal presidente del Coni di Reggio, Mimmo Praticò, è stato il presidente del circolo Igino Postorino che si è detto “pieno di orgoglio per un riconoscimento che non guarda solo all’attività
sportiva, ma anche sociale e culturale che il circolo s’impegna a valorizzare”. “Ho sempre guardato alla socialità come a un valore aggiunto
del nostro circolo – ha proseguito Postorino -. Questo ci ha portato,
dopo tanti anni, alla conquista di questo riconoscimento inaspettato e
che ci riempie di orgoglio”.
Nel corso della cerimonia, il prefetto Gaetano Chiusolo ha voluto ricordare come “il San Giorgio d’Oro debba spingere gli stessi cittadini reggini ad affermare i valori civili e i principi solidi attraverso un
impegno quotidiano, ben rappresentato anche a dimostrazione che
la meritocrazia esiste a Reggio, in vari campi: il sociale, la cultura e il
mondo del lavoro”.
Il circolo Rocco Polimeni fu fondato nel 1929. Oltre ottanta sono gli
anni di ricordi, emozioni e soddisfazioni. Memorie che hanno un protagonista su tutti, il compianto Domenico Travia, il presidente che ha
fondato, visto crescere, e portato agli apici il Circolo del Tennis “Rocco
Polimeni”. Oggi è una struttura di prim’ordine con otto campi, uno
campo centrale - oggi intitolato al presidente Domenico Travia - provvisto di una tribuna di 2000 posti a sedere.
CAMPANIA
Regionale U.12 e U.14
d
di Maria Grazia Ciotola
M
aggio di appuntamenti giovanili in Campania. Campionati regionali under 12 e 14 in vetrina al tennis club Petrarca della presidente Stefania Crimaldi. Il torneo ha messo in luce i giovani talenti
emergenti della Campania. Nel tabellone under 12 femminile, come
da pronostico, la vittoria è andata alla favorita
Federica Sacco del Fireball che si è imposta
con il punteggio di 62 63 sulla compagna di
squadra Morgana Perna. Nel tabellone under
12 maschile, Simone Sorbino in finale ha dovuto faticare non poco per avere la meglio su
Massimo Del Carmine 26 62 76. Molto combattuta anche la finale under 14 femminile
dove Giuseppina Miccio si è aggiudicata il
titolo superando in finale Antonella La Cava
con il punteggio di 61 46 76. Nel tabellone
Z Elio Ramaglia,
under 14 maschile, le teste di serie numero 1
vincitore del titolo
e 2, Pietro Manola e Antonio Ruocco, si sono
regionale under 14
fermate in semifinale sconfitte rispettivamente da Elio Ramaglia e Simone Cacciapuoti.
Lo stesso Ramaglia si è imposto, poi, anche in finale su Cacciapuoti
conquistando il titolo regionale con il punteggio di 63 61. Nella finale per il 3° e 4° posto, valida per l’ammissione ai Campionati Italiani
di categoria, Antonio Ruocco ha sconfitto Pietro Manola 64 63. Partecipazione ricca, in quantità e qualità al Tennis Club Vomero per la
tappa napoletana di maggio del Trofeo Kinder Sport giovanile. Dagli
under 10 agli under 16 in gara alcuni dei migliori talenti della Campania, e non solo, al club collinare da sempre al vertice organizzativo in
regione. Profeta in patria nell’under 10 Francesco Modugno che in
finale batteva Fabrizio Staiano, 61 60, entrambi 4 nc. Nell’under 11,
i ragazzi del 2003, affermazione per Riccardo Maria Cocco su Matteo
Rodriguez 64 75, entrambi 4 nc. Per gli under 12 del 2002 titolo a Ivan
La Cava, 4.4, in finale su Andrea De Simone, 4.3 e numero 1, 63 62.
Passando agli under 13 del 2001, titolo a Giuseppe Pazzi, 4.2, in finale
su Roberto Nazzaro 4.3, 76 62 con il n.1 Palmese fuori in semifinale.
Tra gli under 14 del 2000 successo di Marco Orofino, 4.2 in finale sul
sorprendente Luca De Filippo 4.3 e non inserito nelle teste di serie,
16 76 62. Ultimo titolo nel maschile, con gli under 15 e 16 del 1\998
e 99. Alessandro Gentile, numero 1 e 4.1, batteva in finale Matteo
Totaro, numero 2 e 4.1, 26 64 62. Nel torneo femminile under 15 e 16
successo di Anna Lamboglia, numero 1 er 4.2 su Anna Moio, numero
2 e 4.3, con un netto 61 61.
EMILIA ROMAGNA
d
Campionati Serie C, Over e Giovanili
di Stefano Benfenati
M
ini atleti e Veterani in campo, la serie C con i primi ‘verdetti’, e
il campionato di serie D in pieno svolgimento: a tutto gas l’attività agonistica regionale a squadre in Emilia Romagna. Nelle diverse
categorie, infatti, si sono date battaglia le varie compagini e, dopo le
fasi regionali, le ‘migliori’ sono determinate a mettersi in luce anche a
livello nazionale.
A pieno regime la serie D con ottimi
numeri ai blocchi di partenza: ben
572 le squadre (tra maschile e femminile) che si affrontano settimanalmente per conquistare un posto al sole
nei tabelloni finali regionali.
Già definite, invece, le squadre di serie C che hanno ‘staccato’ il pass per
il tabellone nazionale. Tra le 36 compagini iscritte alla fase a gironi (24 per
Z a squadra del Ct Cervia,
gli uomini e 12 per le donne) sono 6
Campione Regionale Over 40
quelle pronte a mettersi alla prova oltre i ‘confini’ emiliano romagnoli: Ct
Casalboni e Ct Reggio Emilia (nella serie C femminile) e Ca Faenza, Ct
Rimini, Sc Sassuolo e Ct Reggio Emilia (nella serie C maschile).
Per quanto riguarda le ‘nuove leve’, è in dirittura d’arrivo la definizione dei tabelloni ad eliminazione diretta nelle varie categorie (under
10 misto, under 12, 14, 16, 18 maschile e femminile) dei campionati
giovanili. Infine, non sono mancate le soddisfazioni ed i titoli per i più
esperti. Conclusa, infatti, la fase regionale per i Veterani e le Ladies: sono ben 30 le compagini che saranno ‘portacolori’ dell’Emilia Romagna
nei vari Campionati e Manifestazioni nazionali.
CAMPIONI REGIONALI VETERANI/LADIES
Over 35 – Tc Castellazzo Over 40 – Ct Cervia Over 45 lim. 4.3 – Forum Tennis
Over 45 – Vicente Ca Faenza/Villa Carpena Over 50 – Sc Sassuolo Over 55 –
Sc Sassuolo Over 60 – Ct Pontelungo Over 65 – Cierrebiclub Over 70 – Ct
Bologna Ladies over 40 – Ct Cacciari Ladies over 40 lim. 4.5 - Cir.Ric. Usl 16
Ladies over 45 – Ct Rimini Ladies over 50 - Easy Tennis
Super 35 Tennis
la voce delle REGIONI
d
FRIULI VENEZIA GIULIA
Campioni di Serie C
di Fausto Serafini
D
alla battaglia emozionante sulla costa isontina al rientro trionfale
nella costa triestina: breve la navigazione, esaltante il carico. Gli
spettatori, presenti sulla tribuna del Tc Grado, non possono dire di essersi annoiati durante la maratona indispensabile a dirimere la supremazia regionale della serie C dei maschi. Il Tc
Caneva contava di raccogliere i frutti di un percorso senza sbavature tra sfide nel girone e successivi scontri nei playoff, mentre il team del Ct
Grignano si riteneva sufficientemente appagato
dal buon rendimento stagionale che disegnava
al sodalizio triestino la seconda finale regionale,
dopo quella della Coppa invernale Cà D’ORO.
Per la verità, un segnale leggermente inquietanZ Il CT Grignano
te, per non dire premonitore, si poteva leggere
campione regionale
nel pareggio ottenuto, nell’ultima giornata del
di C
girone, proprio contro i contendenti dell’ultima
ora. Però, il vantaggio interlocutorio di 3 a 1, dopo i singolari, infondeva una certa tranquillità ai giocatori del presidente
Ugo Cimetta, come alla maggioranza degli appassionati supporter sacilesi. La quarta affermazione nel singolare avrebbe decretato l’anticipata
fine tombale del confronto e l’esultanza sarebbe dilagata nel club di
Fiaschetti di Sacile. Ma di fronte ai tre convincenti successi dei singolaristi canevini ad opera di Mauro Pizzinat, Marco Dal Mas e Larry Manfè, la
colonna dei rivali segnava il doppio bagel affibbiato dal giuliano Paolo
Lippi al generoso Marco Brunetta. Su questa ancora di salvezza la sfida
rimaneva viva e si spostava alle due gare canoniche di doppio. L’impresa riusciva pienamente ai giocatori triestini che, con le coppie Facciolo/
Di Pretoro e Lippi/Del Degan, riuscivano a pareggiare il conto grazie
alla complicità del terzo salvifico set. Prolungamento di match al quale
non attingeva, nel momento topico, il duo giuliano Facciolo/Di Pretoro
che liquidava la pratica nel doppio di spareggio, lasciando al tandem
Manfè/Pizzinat solo tre game carichi di delusione.
RISULTATI
Singolari: Pizzinat b. Di Pretoro 2-6 6-0 6-1; Dal Mas b. Zugna 6-2 6-2; Manfè
b. Del Degan 6-4 6-1; Lippi b Brunetta 6-0 6-0. Doppi: Lippi/Del Degan b.
Manfè/Pizzinat 6-2 3-6 6-3; Facciolo/Di Pretoro b Brunetta/Dal Mas 3-6 6-3
6-1. Doppio di spareggio: Facciolo/Di Pretoro b. Manfè/Pizzinat 6-1 6-2.
LAZIO
Un grande spettacolo
d
di Marcello Giordani
A
nche quest’anno gli appassionati di tennis romani hanno potuto
godere del grande tennis internazionale che il TC Garden di Roma
del popolare Pancho Di Matteo ospita ormai da diciannove anni consecutivi. Un record che non trova facilmente riscontri neanche in ambito
nazionale. Anzi in questa edizione il montepremi è stato ulteriormente
NORD
CENTRO
SUD
ritoccato portandolo a 42.500 euro con ospitalità per tutti partecipanti.
Un impegno economico rilevante specialmente in anni di crisi economica così marcata che rendono molto difficoltosa la ricerca di sponsor disponibili, solo la grande passione di Pancho e dei suoi soci ha permesso
questa sorta di miracolo sportivo rinnovando un appuntamento che è
ormai diventato un fiore all’occhiello del tennis nazionale. Questa diciannovesima edizione non ha tradito le aspettative regalando giornate di
grande tennis con una straordinaria presenza di pubblico che ha letteralmente preso d’assalto il circolo già dalle giornate di qualificazione. Come al solito protagonisti di assoluto livello con una nutrita pattuglia di atleti Italiani che al TC Garden si sentono ormai di casa. E’ il caso di Filippo
Volandri, finalista lo scorso anno, di Flavio Cipolla, Potito Starace, Paolo
Lorenzi, Thomas Fabiano e di giovani promettenti come Matteo Donati,
Gianluigi Quinzi, Alessandro Giannesi e Marco Cecchinato. Quest’ultimo autentica sorpresa in positivo per i nostri colori con un cammino
in crescendo che si
è interrotto solo in
semifinale contro
quel Julian Reister
destinato a vincere
il Torneo. Presenze
eccellenti tra il pubblico con il capitano
Z La consegna della targa in memoria di Little Tony
di Fed Cup e Copal presidente del Club Ferrari Appia Antica Giorgio
pa Davis, Corrado
D’Antonio. A destra Julian Reister il vincitore con
Barazzuti,
quasi
Pancho Di Matteo
quotidianamente a
seguire gli atleti italiani impegnati e il direttore degli Internazionali d’Italia, Sergio Palmieri
che non è voluto mancare nelle prime giornate nonostante gli impegni
organizzativi del prestigioso Master 1000 romano che, ricordiamo, iniziava proprio dopo la conclusione del challenger che ormai funge da
fortunato e importante prologo alla sempre più prestigiosa kermesse
romana. La finale ha visto protagonista l’uruguaiano Pablo Cuevas, già
numero 45 del ranking mondiale poi costretto ad una lunga inattività
per un infortunio che ne ha mortificato la classifica relegandolo oltre la
millesima posizione. Dopo un faticoso primo turno dove ha eliminato il
nostro Lorenzi per 62 16 64, ha superato il giovane Donati 62 64 e nei
quarti Taro Daniel 62 46 64 e in semifinale uno stanco Volandri per 63 61.
Nella parte alta del tabellone è giunto in finale il tedesco Julian Reister
che, come dicevamo, ha superato in semifinale un tenacissimo Marco
Cecchinato solo al terzo set. Finale quasi a senso unico con il tedesco
a comandare il gioco con variazioni e smorzate che mettevano presto
fuori combattimento uno spento e forse appagato Pablo Cuevas, 63 62
il risultato finale a favore di Julian Reister che iscriveva il suo nome per la
prima volta nell’albo d’oro della manifestazione.
LIGURIA
d
Armesi e Lavagna ai Nazionali
di Marco Preti
S
i sono disputati i playoff della serie C ligure che hanno designato il CT Lavagna e l’AT Armesi come squadre che rappresentano
quest’anno la Liguria nelle fasi nazionali femminili. Proprio il match di
Super 36 Tennis
Z Il CT Lavagna femminile
ritorno ha deciso allo sprint la più equilibrata delle due sfide, quella tra
TC Finale ed AT Armesi. Quest’ultima si era costruita un vantaggio di
3-1, con Reggi ed Oliveira vincenti su Bizzo e Gamba e poi anche in
doppio. Veronica Giusto, che aveva sconfitto Isabel Giordano, aveva
tenuto aperto il confronto. La stessa si è ripetuta al ritorno, ma sulla
Oliveira. Stavolta però anche la Bizzo (7-6 6-4 alla Reggi) e la Federica
Costa (sulla Giordano) hanno portato i loro punti. Sul 4-3 Finale Reggi
ed Oliveira pareggiavano con il doppio (7-5 4-6 6-3) e poi si ripetevano
di fronte a Bizzo e Giusto nello spareggio.
Nell’altra sfida il Lavagna, quest’anno davvero completo con l’arrivo
della Botto, partiva dal 3-1 ottenuto in trasferta (solo la Gollo sulla Fati
aveva frenato l’onda della Botto sulla Masé, della Rodino contro la Picco e del doppio Fati/Rodino). Era così sufficiente per chiudere i conti
il 2-0 del ritorno. Qui il team di Levante schierava Adele Soracco che
batteva 6-3 1-6 7-5 la Gollo, poi faceva il punto anche con Alice Botto
(di nuovo con la Masé).
Dopo aver raggiunto i nazionali di serie C con la squadra femminile,
l’Amatori Armesi ha vinto anche il play off maschile con sfida di andata e ritorno contro il CUS Genova. Il 4-2 dell’andata dava già buone
garanzie ai ponentini, che infatti si sono confermati sul campo di casa.
Nel primo incontro Metti aveva travolto Bellomo e poi un secondo
punto per gli universitari era arrivato da Brizzi e Metti in doppio. La
svolta era arrivata dai due confronti finiti al terzo, dove Viale e Conti
alla fine riuscivano a spegnere le speranze di Rebaudi e di Gamba,
mentre il 3-1 veniva da Amoretti e il 4-2 da Viale/Amoretti in doppio.
Al ritorno tutto più facile sia per Conti che per Viale (stessi avversari),
poi vinceva Amoretti (stavolta impegnato a fondo da Costa) e il punto
di Metti non bastava (3-1, totale 7-3).
Nel primo confronto dell’altra sfida grande equilibrio tra Park e Pro
Recco con 3-3 finale. Ha aperto Fabio Parodi battendo 7-5 6-1 Nicolò
Inserra, poi il Park ha pareggiato con Pietro Benasso, che ha superato
6-4 7-5 Luca Vigesi. Nuovo vantaggio di Recco con il numero 1 Zucca
(6-3 6-2 a Matteo Micali) e nuovo pari di Luca Prevosto, che ha concesso 6 giochi a Luca Pompeo. Un doppio per parte e tutto rinviato al
recupero del ritorno.
Nel match di ritorno, comunque, c’è voluto lo spareggio. La seconda
sfida ha avuto un andamento diverso dalla prima con tre singoli al Park
(Micali su Zucca, Sorrentino su Parodi e Benasso su Vigesi) e uno solo
a Recco (Pompeo su Prevosto), che però pareggiava grazie ai doppi
Pompeo/Vigesi e Zucca/Lavagnino. Alla fine, però, con il giovane Luigi
Sorrentino ed il ritrovato Filippo Figliomeni, il Park otteneva il punto
dello spareggio.
LOMBARDIA
Serie C: ecco i promossi
d
di Cristian Sonzogni
M
entre i campionati di serie A2 e serie B entrano nel vivo con le 15
squadre lombarde che cercano di farsi notare, il torneo regionale
di serie C ha già emesso i suoi verdetti. Ci sono dunque le formazioni
qualificate per la fase nazionale, al termine di una stagione che ha riservato sorprese e conferme. Il match più combattuto degli spareggi ha
visto il successo del Tc Milano Bonacossa, a segno per 4-3 contro Milago nella partita più interessante della tornata conclusiva. Per il resto,
fatta eccezione per il 4-2 del Ct Le Colline col Villasanta, solo incontri a
senso unico. Hanno staccato il pass per la fase nazionale, vincendo per
4-0, Tc Pavia, Tc Treviglio, At Desenzano e Ct Parabiago. Tra le donne,
superano la fase regionale Agrate, Saronno e Junior Milano. Giugno
sarà un mese particolarmente importante anche per i tornei internazionali in regione. Partendo dall’edizione numero 50 dell’Avvenire, l’evento under 16 del Tc Ambrosiano, il circolo che ha preparato anche
una festa per presentare degnamente l’inizio dei lavori del Museo
del tennis. La nuova struttura dovrebbe essere terminata a metà
del 2015, in tempo per l’Expo,
l’esposizione universale di Milano.
Sarà un museo multimediale, con
postazioni interattive e un mix tra
storia e attualità, dunque sempre
in aggiornamento. Oltre all’AvZ Una panoramica dei campi del Tc
venire, saranno da seguire anche
Ambrosiano, sede dell’Avvenire
il Challenger dell’Harbour Club
Milano, il 25 mila dollari femminile
di Brescia (il torneo femminile più importante dell’anno in Lombardia)
e i due Futures di Busto Arsizio e Mantova. Passando alla base dei
praticanti, continuano due circuiti che riscuotono ogni anno grande
successo tra gli amatori. Si tratta del Circuito Visconteo e del Master
della Brianza. Il primo, riservato ai veterani, mette in campo i migliori
del panorama Over 45 e 55. Il secondo è invece lo storico circuito
lombardo per quarta categoria, che tocca diversi circoli e come da
tradizione è stato aperto dalla tappa di Concorezzo. A scattare subito
al verde, sono stati Emiliano Ghisi e Patrizia Pozzoli, rispettivamente
del Tc Arcore e del Tc Cantù. In campo maschile è stato un derby tra
esponenti del Tc Arcore, lo stesso club che per il quarto anno consecutivo si è preso carico dell’organizzazione di tutta la manifestazione. Alla
fine l’ha spuntata Ghisi, che ha avuto la meglio sul compagno di club
Andrea Sironi: 6-0 6-7 6-2 il risultato di un match che è stato piuttosto
combattuto, nonostante il rotondo parziale iniziale. E la finale femminile, se possibile, è stata ancora più combattuta. Basti un dato: oltre tre
ore di match, chiuse in favore di Patrizia Pozzoli, quando l’orologio segnava ormai le 21.20. Ilaria Leoni, portacolori del Tc Tirano, in provincia
di Sondrio, era partita con il piede giusto ma ha ceduto alla distanza.
MARCHE
d
Giovani racchette protagoniste
di Roberto Senigalliesi
C
inque successi negli 8 tabelloni in programma per i tennisti marchigiani nel torneo nazionale del Maggioni (280 iscritti di Marche,
Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata). Nell’ under 10 affermazione di
Peter Buldorini del Guzzini Recanati su Alessandro Cocciaretto del CT
Porto San Giorgio per 6-4 6-3 (in semifinale Buldorini b. Andrea Meduri del CT Porto San Giorgio per 6-3 6-1 e Cocciaretto b. Alessandro
Veneziani per 6-4 6-3) e di Claudia Frisario del CT Molfetta su Erika
Di Muzio del CT Pescara per 2-6 6-2 (7-5). In semifinale Di Muzzio b.
Nicole Ceciliani (CT Moie) 7-5 6-4 e Frisario b. Federica Urgesi 6-2 6-1.
Nell’under 12 successi di Sofia Rocchetti del CT Chiaravalle su Eleo-
Super 37 Tennis
la voce delle REGIONI
nora Alvisi del CT Barletta per 7-5 6-4 ( in semifinali Alvisi b. Chiara
Alesiani del CT Porto San Giorgio) 6-4 4-6 7-5 e Rocchetti b.Desirè
Massari per 7-6 6-2) e Federico Ruggeri del CT Fano su Luca Nardi del
Baratoff per 6-3 6-3 (in semifinale Ruggeri b.
Luigi Castelletti del Morelli Ascoli 6-2 6-1 e
Nardi b. Davide Grossi per 6-1 6-3)
Nell’under 14 affermazioni di Elisa Mezzanotte del TT Senigalla su Paola Ciabattoni
del Maggioni per 7-5 6-4 (in semifinale Ciabattoni b. Aurora De Filippi del TT Senigallia
6-2 6-3 e Mezzanotte b. Simona Di Noia 6-2
6-0) e di Giuseppe De Camelis del CT Bisceglie su Cristian Valentini del Maggioni per 6-0
6-1 (in semifinale De Camelis b. Miky Kraja
6-1 6-3 e Valentini b. Daniele Mancinelli del
CT Moie per 7-5 3-6 6-4).
Nell’under 16, infine, Simone Lombardi del
Z Gli Under 14
CT Camerata Picena si è imposto a Gianluca
maggioni, Mezanotte e
Manco del CT Moie per 4-6 6-0 6-3 (in seCiabattoni
mifinale Lombardi b. Francesco Feliziani 6-1
6-1 e Manco b. Antonio Taraborrelli 6-4 4-6
7-5), mentre Silvia Cannone (CT Andria) ha battuto Aurora Curzi (AT
Macerata) per 6-4 6-2 (in semifinale Cannone b.Margherita Masi 6-2
6-0 e Curzi b. Maria Carla D’Annnuzio 7-6 6-2).
MOLISE
Conferme dall’est
d
di Ida Santilli
I
n una delle pause dagli allenamenti, Federico Iannaccone racconta, a
un anno dal suo arrivo al centro di preparazione olimpica di Tirrenia,
la sua esperienza nella cittadina toscana. Ci parla della sua nuova vita,
delle nuove amicizie, dei progressi fatti in un anno, nonostante piccoli
infortuni che lo hanno costretto a rinunciare a qualche competizione.
Dopo un avvio non facile dovuto al cambio di ambiente, dei ritmi e
del regime alimentare, il tennista campobassano, classe’99, ha iniziato ad integrarsi mettendo in luce le sue potenzialità. Il giudizio positivo espresso dal direttore tecnico
del centro, Eduardo Infantino, e dal
maestro Daniele Silvestre, incaricato di seguire il molisano nell’attività
agonistica Italia e in Europa, arrivano
al termine di una stagione che aveva
tutto il sapore di un banco di prova.
Il grande impegno richiesto, le aspettative, il sacrificio, le aumentate ore di
allenamento, sono tutti elementi che
avrebbero potuto incidere non poco
sulle prestazioni di Federico, che ha
Z Federico Iannaccone
dimostrato di possedere spirito di
adattamento e determinazione. Lo confermano i risultati ottenuti nei
primi tornei del circuito internazionale under 16 ETA, disputati nell’est
europeo: è riuscito a superare i turni di qualificazione a Novi Sad e a
Pan evo in Serbia, a Rjeka in Croazia, e a Maribor, in Slovenia, appro-
NORD
CENTRO
SUD
dando nel main draw. “Sono soddisfatto di come ho giocato contro
avversari non facili”, risponde, quando gli chiediamo se è contento
delle sue prestazioni fuori dall’Italia. “A Maribor - continua - ho raggiunto il mio miglior risultato, i quarti di finale, la miglior classifica Eta,
la posizione 500”. I prossimi impegni nel circuito di Federico saranno i
tornei di Crema e Foligno. Siamo sicuri che ce la metterà tutta per migliorare la classifica raggiunta e per dimostrare allo staff federale che
ha meritato la riconferma a Tirrenia per il secondo anno consecutivo.
A ottobre ricomincia l’avventura. Questa volta con una marcia in più.
PIEMONTE
Qualificazioni agli Assoluti
d
di Ugo Veglia
S
i sono disputati nel mese di maggio i campionati regionali individuali delle categorie giovanili, utili per la qualificazione agli assoluti nazionali. Il CT Pinerolo ha ospitato gli under 11 e 12. Il tabellone
maschile under 11, composto da 30 iscritti, ha visto prevalere Alessandro Spadola su Giacomo Cristodomo mentre quello femminile con
16 iscritte ha premiato l’ottima performance di Chiara Fornasieri su
Maddalena Giordano. Nell’under 12, Vittorio Faletti porta a termine
il tabellone maschile
con 26 iscritti su Lorenzo Barale ed Elisa
Camerano
supera
Annalisa Gassino in
campo femminile, dove le iscritte erano 12.
Al Vehementia Tennis
Team, nell’impianto recentemente realizzato
Z I qualificati dal torneo di Lagnasco
in Lagnasco, provincia
di Cuneo, si sono disputati i tornei under 13 e under 14. Nel tabellone riservato alle tredicenni, forte di 16 presenze, Emilia Bezzo si è aggiudicata il titolo superando Aurora Allasia e nel tabellone maschile, con 31 partecipanti,
Alessio Demichelis vince su Andrea Actis. Nella categoria superiore,
l’under 14, è Harriet Hamilton che tra le 11 iscritte conquista il primato
contro Beatrice Oddone mentre tra i 30 maschi Simone Camposeo
termina vittorioso su Edoardo Cecere. Il TC Caselle ha invece organizzato il torneo per gli under 16, la cui conclusione è stata condizionata
dalla contemporaneità del torneo ETA under 16 di Biella. In finale nel
tabellone maschile, tra i 42 iscritti si sono trovati Lorenzo Boveri e Andrea Bolla. Tra le 17 femmine la finale si è disputata tra Sofia Ragona
e Ginevra Peiretti con vittoria della prima. In ogni caso questi giocatori sono tutti qualificati per il torneo che assegnerà il titolo italiano in
programma dopo la seconda settima di Agosto. Assieme a vincitori e
finalisti di ogni categoria, sono qualificati anche Manuel Pace, Federico Rubietti e Margherita Cecere per l’under 11, Tommaso Cerchi
e Eleonora Rescia per l’under 12, Filippo Moroni, Andrea Terenziani,
Beatrice La Cava e Alessia Tagliente tra gli under 13, Leonardo Zanada
e Elisabetta Bogetti nella categoria under 14. Già qualificati in virtù
della classifica raggiunta sono Giovanni Fonio e Stefano Battaglino per
la categoria under 16.
Super 38 Tennis
SARDEGNA
TC Terranova: un esempio
d
di Lazzaro Cadelano
C
i sono favole che è un piacere raccontare. Di quelle vecchio
stile, con il finale lieto, che cominciano con un disastro e si concludono con una festa. È la storia del Tc Terranova che sei mesi fa
veniva sepolto dal fango dopo l’alluvione che ha colpito Olbia e
tanti centri del Nord Sardegna,
e che a maggio si è laureato per
la prima volta campione sardo di
serie C. Un campionato per risollevarsi dal disastro, tante vittorie
una dopo l’altra per continuare a
inseguire un sogno, quello di un
circolo che con il presidente Alessandro Masala sogna in grande.
Le parole del maestro del circolo
Z Il team del TcTerranova
e capitano della squadra, Andrea
campione di serie C
Frasconi, sono la miglior narrazione per questa vittoria sportiva
dal sapore di fiaba: “E’ una vittoria che va al di la di ogni immaginazione, visto che per il Terranova è il primo titolo assoluto in 27 anni
di storia del club. Una vittoria che arriva dopo un anno a dir poco disastroso dopo quel che è successo quel tragico 18 novembre
2013, con la città che piangeva per l’alluvione e per il nostro circolo
che è andato distrutto dal quel mare in piena” racconta emozionato il tecnico olbiese, che aggiunge:. “La Scuola Tennis ha ripreso
nel giro di un mese, abbiamo iniziato la ricostruzione dei campi e le
attività sono riprese”. Fino ad arrivare alla cavalcata trionfale nella
“serie A sarda”. Il percorso del Terranova è proseguito in maniera
sempre più trionfale nel tabellone finale: ai playoff il primo ostacolo superato fu l’Accademia Tennis di Sassari e poi in semifinale il
Poggio dei Pini. “Già arrivare in finale era un risultato inaspettato.
Vincerla poi in trasferta contro i favoriti è stato qualcosa di unico”
ha sottolineato Frasconi.
LA GARA. Partita dalle mille emozioni conclusa al doppio di spareggio dopo 10 ore di grande tennis dalla mattina sino alle otto di
sera. Lo Sporting è partito subito forte e si è portato sul 2-0, con i
successi di Aroni su Pudda per 6-0, 6-0 e Busonera su Frasconi per
6-2, 6-3. A riportare l›incontro in parità ci hanno pensato Marco
Faggiano che ha battuto Zingrillo per 6-2, 6-4 e Tedde che ha sconfitto Zedda per 6-4, 6-3.
Le sorprese e le emozioni sono esplose poi nei doppi. Zedda e
Busonera hanno battuto Frasconi e Pudda 6-3, 6-3, ma Faggiano e
Tedde hanno rovesciato il pronostico compiendo il miracolo: sotto
6-3, 6-5, la coppia olbiese è riuscita a vincere 7-6 al tie break per
poi dominare il terzo per 6-0 contro Aroni e Zingrillo. La bilancia era
sempre in equilibrio ed è stato necessario il doppio di spareggio.
Ancora Tedde/Faggiano per il team olbiese mentre i quartesi hanno schierato Aroni e Busonera. In un crescendo di emozioni altalenanti condite da un tifo da stadio sia da una parte che dall›altra, la
squadra gallurese si e› aggiudicata il match decisivo col punteggio
di 6-2, 7-5 facendo esplodere di entusiasmo i numerosi supporters
venuti da Olbia (due pulmini, due macchine per un totale di 40
persone).
IL TITOLO FEMMINILE. Le campionesse sarde di serie C femminile
sono invece le ragazze del Ct Selargius. Francesca Rocca, Marta
Plumitallo e Gaia Schirru andranno alla fase nazionale a caccia della
promozione in serie B.
SICILIA
Tornei di Macroarea
d
di Fabio Tedesco
D
ue prove osservate di Macroarea hanno caratterizzato l’attività
del mese di maggio che ha visto sia nella prova disputata in Calabria che in quella svoltasi in Sicilia buoni risultati.
In Calabria, allo Sport Village di Catona, dove sono scesi in campo
gli under 10 e gli under 12, si sono registrate le vittorie di Virginia
Ferrara del Ct Palermo sulla portacolori del Country, Giorgia Pedone,
mentre tra i maschi Steve Stracquadaini del CT Montekatira si è fermato in semifinale. Stesso risultato raggiunto tra le under 12 da Sara
Botindari del Tc Palermo Due. Tra i maschi è invece andato di scena
il derby in famiglia tra i fratelli Tabacco, del CT Vela Messina, che ha
visto il successo di Fausto su Giorgio.
Nell’under 14 femminile successo per Sofia Bruno del CT Brolo che
in finale ha superato Giuliana Liga del TC Palermo 3, mentre tra gli
uomini Fabrizio Andaloro della Polisportiva Rescifina è stato battuto
in finale. Infine, negli under 12 Karthiga Thavarajasingam del TC Kalta Palermo si è imposta nel femminile mentre Andrea Ragusa del CT
Ragusa ha perso in finale.
Decisamente meglio è invece andata nella prova svoltasi al CT Montekatira di San Gregorio di Catania dove i nostri portacolori hanno
trionfato in ben sei degli otto tabelloni che si sono giocati. Nell’under
10, tra i maschi finale per Steve Stracquadaini, CT Montekatira, e
semifinale per Alessio Amato del Planet Tennis Canicattì, tra le donne vittoria della palermitana Giorgia Pedone del Country Time Club
Palermo che in finale ha avuto la meglio sulla concittadina Virginia
Ferrara del CT Palermo, mentre in semifinale si è fermata Fabrizia
Cambria del CT Vela Messina. Nell’under 12 maschile a vincere è
stato Simone Bono del Cus Messina, dopo che in semifinale aveva
superato Giorgio Tabacco del CT Vela Messina. Nell’under 12 femminile, finale per Anastasia Abbagnato del CT Palermo e semifinale per
Chiara Gerbino del TC Match-Ball Mascalucia. Epilogo tutto isolano
nell’under 14 maschile dove si è registrata la vittoria di Giuseppe La
Vela del Kalta su Fabrizio Andaloro della Polisportiva Rescifina Messina. Semifinale per Alessandro Licitra del CT Ragusa e Pietro Marino
del CT Montekatira. Nella stessa categoria finale tutta siciliana anche tra le donne vinta dalla portacolori del circolo ospitante Isabel
Camilleri che ha avuto la meglio su Giuliana Liga del Country Time.
Semifinale per Alexandra Marina del TC Match-Ball Siracusa. Giuliano Randazzo del Tc Palermo Due ha vinto tra under 16 con Andrea
Ragusa del CT Ragusa e Samuele Aretino del TC Junior Acicastello
approdati alle semifinali. Infine, tra le donne, nel derby tutto isolano
l’ha spuntata
Karthiga Thavarajasingam del Kalta di Palermo su Giulia Taddei del
TC Siracusa, con Eleonora Ligadel Country Time Club e Francesca
Pezzillo del CT Montekatira sconfitte in semifinale.
Super 39 Tennis
la voce delle REGIONI
TOSCANA
Lucca in evidenza
d
di Enrico Roscitano
L
a rappresentativa del Pia Cup di Lucca ha riconfermato la supremazia regionale superando nel match finale i pari età del Pia
Cup di Pistoia che, invece, rappresentano una novità assoluta nel
panorama delle “racchette più piccole” in Toscana. Il punteggio
finale è stato di 20-16. Ed è grazie a quest’ultime che i ragazzi guidati dal maestro Ivano Pieri e dall’Istruttore di 2° grado Matteo Canal hanno avuto la meglio. L’epilogo del torneo regionale risultava
importante solamente per l’assegnazione del titolo gigliato, poiché
entrambe le rappresentative provinciali avevano acquisito il diritto
a partecipare alla fase di Macroarea (è già stata disputata) presso
il prestigioso club del Salaria Sport Village di Roma. L’obiettivo comunque era quello di riuscire a prendere l’autostrada che da Roma
porta a Castel di Sangro dove, a metà giugno, ci sarà da lottare
per vincere il titolo nazionale. Il Pia Cup di Lucca conosce già la
strada avendola percorsa lo scorso anno, mentre per Pistoia sarà la
prima volta, almeno questa è la speranza della pattuglia guidata da
capitan Daniele Balducci e dal fido maestro Fabrizio Spadoni. E’ necessario dimostrare di essere i più bravi fra le varie province, quindi
dimostrarsi i più forti in regione, superare lo scoglio sempre difficile
della macroarea per poi prendere la strada che porta a Castel di
Sangro dove si esce o campione nazionale o sconfitto, il resto non
conta. Ma questa è storia che lasciamo volentieri al mese di giugno.
Per quanto riguarda la Toscana, toccherà, dunque, al Pia Cup delle
Province di Lucca e Pistoia difendere i colori regionali nella fase di
Macroarea di Roma e, se possibile, una volta superata questa fase,
in quella nazionale di Castel di Sangro. I due circoli toscani hanno
battagliato alla grande per salire sul podio più alto della regione,
ma si trovano compagni di viaggio per un’avventura ancora più
grande. La caratteristica che accomuna Pia Cup di Lucca e Pia Cup
di Pistoia e che le rappresentative sono formate da componenti che
fanno parte del vivaio di due circoli della provincia: lo Sporting Club
Montecatini fornisce per intero la rappresentativa pistoiese con i
seguenti elementi:Luca e Matteo Pucci, Marco Balducci, Vittoria
Benedetti e Benedetta Del Carlo, mentre Lucca è formato dall’80%
di atleti del Circolo Tennis Lucca (Giacomo Taddei, Filippo Morales,
Mattia Bertocchini, Anastasia Bertacchi) a cui si sono stati aggiunti
un elemento del Tennis Italia ( Sofia Klocho) ed uno del Circolo
Tennis K Porcari (Alessio Pierotti).
TRENTINO
d
Borsotti e Maffei vincono a Mezzocorona
di Luca Avancini
Successi del bolzanino Sandro Borsotti e della trentina Lucrezia
Maffei sui campi in terra rossa del Ct Mezzocorona, nel tradizionale appuntamento con il Torneo Nazionale “Trofeo Cassa Rurale
di Mezzocorona”, prova riservata ai quarta categoria valida per il
Grand Prix Coop Trentino 2014 e diretta dal giudice arbitro Danie-
NORD
CENTRO
SUD
le Drigo che ha riscosso un notevole successo di partecipazione,
richiamando oltre un centinaio di giocatori e una quarantina di giocatrici. Sono stati due veterani di ferro a interpretare con grande
intensità la sfida finale, il bolzanino del Tc Druso Sandro Borsotti e l’alfiere del Cus Trento Daniele Bernardi, protagonisti di una
autentica maratona protrattasi con lunghi palleggi oltre la soglia
delle tre ore di gioco. E’ stato a questo punto che Bernardi ha cominciato ad accusare inevitabilmente il notevole dispendio di energie occorsogli in semifinale, un piccolo
passaggio a vuoto sfruttato prontamente
dall’irriducibile altoatesino che è riuscito a
staccare definitivamente il rivale nel terzo
e decisivo set. Borsotti era arrivato in finale infilandosi nella parte di tabellone inizialmente presidiata dal rotaliano Mauro
Mendini, accreditato della prima testa di
serie ma poi costretto a dare forfait, ma
dopo aver trovato la strada spianata nei
quarti, aveva dovuto dare fondo a tutta
la sua esperienza per tenere a distanza
un positivo Paolo Struffi, vittorioso nei
quarti con il giovanissimo compagno di
circolo del Ct Trento Leopoldo Deutsch.
Z I vincitori del torneo
Bernardi a sua volta aveva approfittadi Mezzocorona
to dell’infortunio di Alberto Sartori per
sbarcare in semifinale, e prevalere dopo
un’epica battaglia con Fulvio Capone, tre set durissimi conclusi con il ritiro di quest’ultimo colto da crampi sul punteggio di 5
pari al terzo set con Bernardi avanti 40-0. Nessuna sorpresa nel
femminile che ha promosso in finale le due favorite della vigilia,
Aurora Bertoluzza del Ct Calisio e Lucrezia Maffei del Ct Trento.
Nella parte alta del tabellone la Bertoluzza si era fatta strada controllando Martina Torresani e Gloria Graif, mentre la parte bassa
era stata segnata dai ritiri di Martina Degrammatica e Serena Antonelli, quest’ultima trionfatrice nella prova di Levico e finalista all’Argentario proprio con la Bertoluzza, ritiri che hanno spinto avanti
senza colpo ferire la Maffei. La finale non ha avuto storia, Lucrezia si è dimostrata decisamente più in palla sin dai primi scambi.
RISULTATI
Singolare maschile – Quarti: Borsotti b. Dalsasso pr, Struffi b. Deutsch 75
61, Capone b. Dorigoni 64 61, Bernardi b. Sartori pr. Semifinali: Borsotti b.
Struffi 75 64, Bernardi b. Capone 76 67 55 rit. Finale: Borsotti b. Bernardi
75 46 62 Singolare femminile – Quarti: Bertoluzza b. Torresani 64 60, Graif
b. Milenkovic pr, Antonelli b. Degrammatica pr, Maffei b. Nardelli 61 60.
Semifinali: Bertoluzza b. Graiff 63 63, Maffei b. Antonelli pr. Finale: Maffei
b. Bertoluzza 62 60
UMBRIA
Attività in crescita
d
di Sergio Pioppi
T
ennis internazionale di buon livello in Umbria a cavallo tra i mesi di maggio-giugno-luglio. Al Circolo Tennis Foligno la 13esi-
Super 40 Tennis
ma edizione dell’European Junior Tour, gara riservata all’under 16
maschile e femminile in programma dal 29 maggio all’otto di giugno. Dal 28 giugno al 6 luglio andranno in onda gli Internazionali
di Tennis dell’Umbria giunti all’ottava edizione.
Circolo Tennis Foligno – Il torneo di Foligno vede al via ben 256
tennisti, 128 nel maschile ed altrettanti nel femminile. Manifestazione che ha raggiunto la fascia uno, tanto che dopo l’Avvenire è
la competizione giovanile under 16 più importante d’Italia. Non a
caso sono passati in questo torneo giocatori diventati poi protagonisti nel circuito professionistico internazionale quali Fognini,
Dolgopolov, Beku e tra le ragazze Suarez Navarro e Knapp. Per
questa edizione è prevista una massiccia presenza straniera.
Tennis Club Todi 1971 – Con i suoi 50.000 dollari di montepremi
nel maschile, ed i 10.000 dollari nel femminile il torneo internazionale di Todi è diventato uno dei più importanti a livello nazionale.
Esclusi ovviamente gli Internazionali d’Italia. Una competizione
che sta crescendo sempre di più specialmente dopo che sia maschile che femminile si disputano la stessa settimana.
Tra i protagonisti della gara maschile due italiani che hanno usufruito di una Wild Card: Bolelli e Quinzi. Direttore del torneo maschile: Francesco Cancellotti. Questi i maggiori sponsor dell’evento: Distal & Itr Group, Astra Italy, Poste Vita, Meta Energia, Forte
Village, BMW, Sidernestor, Marfuga.
VAL D’AOSTA
Attività giovanile
d
di Demetrio De Gaetano
N
el calendario ufficiale dei tornei 2014 spicca l’intensa attività giovanile che vede i giovani tennisti impegnati dal 26
gennaio all’8 novembre, con una pausa da giugno a settembre in
cui la ribalta è lasciata ai tornei senior. Nel dettaglio il calendario
prevede 6 tappe per il circuito Mini Kids Under 8, 7 tappe per il
campionato promozionale intersat under 9 denominato Racchetta
Azzurra, 7 tappe per il campionato promozionale intersat under
10 e 12 denominato Racchetta Gialla e 5 tappe per il campionato
promozionale intersat under 12-14 e 16 denominato Racchetta
Verde.
Accanto a questa attività promozionale è prevista anche l’attività
agonistica che prevede la disputa di 5 tappe riservate agli under
12-14 e 16.
I circoli che ospitano questa intensa attività sono:
C.T. Courmayeur, Tennis Squash Sarre, Tennis Club Aosta (sui
campi di C.so Lancieri), T.C. Chatillon/Saint Vincent, C.T. Saint
Christophe e Tennis Vallée D’Aoste (sui campi del Fuorigioco di
Charvensod e del Tennis La Salle).
Questo permetterà ai nostri giovani tennisti di impegnarsi sulle
più svariate superfici, dalla classica terra rossa al sintetico più veloce passando per il Play.it, il Green Set e l’erba sintetica e le classifiche finali premieranno chi meglio si sarà adattato alle differenti
superfici.
Alla pausa estiva si arriverà con un totale di 23 tornei disputati sui
30 previsti e sarà l’occasione per dare uno sguardo alle classifiche
aggiornate prima del rush finale.
VENETO
d
Giovani in festa a Verona e Padova
di Roberto Bonigolo
L
a stagione agonistica è ormai in pieno svolgimento ed è tutto un
fiorire di manifestazioni nella nostra regione a tutti i livelli e per tutti
i gusti. Tra le più rilevanti nel corso del mese di maggio sono senz’altro
da annotare due kermesse che hanno lasciato il segno, sia in termini
quantitativi che qualitativi, soprattutto per quanto riguarda le giovani
leve: una tappa di macroarea del Circuito Giovanile FIT-Babolat disputata in terra veronese e i Campionati Regionali di Terza Categoria ospitati nella splendida cornice del Tennis Commodore Academy di Montegrotto Terme in terra patavina. Doppia location per quanto riguarda
la tappa “osservata” di macroarea vista la massiccia partecipazione di
giovani promesse (quasi 400 gli iscritti in totale): a San Giovanni Lupatoto per gli under 10 e 14 e allo Sporting Club Verona per gli under
12 e 16, il tutto sotto la direzione tecnica dei giudici arbitri Renzo Melegatti e Antonio Boccardi e la
presenza dei tecnici di macroarea Tirelli e Cannavacciuolo.
Buoni i risultati anche da parte
dei nostri rappresentanti con i
successi in particolare del 4.1
Davide Tortora (Sporting Club
Verona) nell’under 14 maschile, del 3.2 Mattia Frinzi (T.C.
Cerea) nell’under 16 maschile
e della mestrina Federica Trevisan (4.1 T.C. Mestre) nell’under 12 femminile, mentre gli
altri titoli sono stati conquistati
dalla ravennate Emma Velletta
(under 10 femminile), dal forlivese Jacopo Bilardo (under 10
maschile), dalla parmense IsaZ Campionati regionali Terza Categoria
bella Tcherkes Zade (under 14
femminile al Tennis Commodore Academy
femminile), dal trentino Mattia
di Montegrotto Terme
Bernardi (under 12 maschile) e
dalla parmense Elsa Rebecca Terranova (under 16 femminile).
Per quanto riguarda invece i Campionati Regionali di Terza Categoria, maschili e femminili, non poteva esserci uno scenario migliore del
Tennis Commodore Academy a Montegrotto Terme che già ha ospitato diverse manifestazioni federali. Qui si sono date battaglia, sotto
la supervisione del giudice arbitro Carlo Farnedi, le migliori racchette regionali di terza categoria, ben 113 nel tabellone maschile (con
nove giocatori di classifica 3.1) e 55 in quello femminile (con cinque
giocatrici al vertice della categoria). Poi, strada facendo, le sorprese
e gli exploit non sono mancati sino a promuovere al match clou finale
del tabellone maschile due giovani promesse del vivaio veneto: il 3.2
Mattia Frinzi, un under 16 del T.C. Cerea, e il 3.1 Giovanni Dal Zotto,
un under 18 del Tennis Thiene, con meritata vittoria del portacolori
veronese in due equilibrate partite. In campo femminile invece in finale sono approdate a sorpresa la 3.1 Anna Signorini (Tennis Thiene)
e la 4.2 Alicia Nieri (T.C. Breganze) con sofferto successo da parte di
quest’ultima, 24enne proveniente dalle qualificazioni.
Super 41 Tennis
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tennis in carrozzina
TROFEO INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA
Trionfa il francese Cattaneo
Il torneo, giunto alla quinta edizione, si è ritagliato un posto importante nel calendario mondiale del circuito
Wheelchair ITF e anno dopo anno cresce il numero di spettatori che assistono alle gare al Foro Italico.
Il titolo è stato vinto dal francese Frederic Cattaneo, che in finale ha sconfitto in l’austriaco Martin Legner
DI
FEDERICO ROSSI
U
Un solo top ten presente, ma
un tabellone molto omogeneo
con 6 giocatori tra i primi 35 del
ranking mondiale, ha caratterizzato questa quinta edizione del
Trofeo BNL Internazionali d’Italia di tennis in carrozzina. Ormai
stabilmente inserito nell’ambito
degli Internazionali BNL d’Italia
con il combined, il torneo in carrozzina si è ritagliato un posto
importante nel calendario mondiale del circuito wheelchair ITF
ed è molto apprezzato da tutti i
giocatori che in questa settimana possono vivere una esperienza unica a contatto con i giocatori e le giocatrici migliori del
circuito. Capita spesso infatti
che nel nostro torneo l’attiguità
dei campi faccia si che Djokovic,
Nadal o chi per loro, allenandosi
a fianco dei nostri incontri, si fermino a guardare e a interagire
con i nostri giocatori in un clima
unico al mondo.
E un’altra importante sottolineatura va al fatto che anno
dopo anno cresce il numero
di spettatori che assistono alle
nostre gare. Se nei all’inizio
c’era curiosità intorno al nostro
torneo, oggi questa curiosità si
è trasformata in vero e proprio
interesse dettato anche dalla
grande professionalità e dalla
bravura dei giocatori presenti al
foro in questi anni.
La cronaca del torneo registra
per il terzo anno, dopo Cazeau-
Il francese Frederic
Cattaneo, vincitore
dell’edizione 2014
del torneo
L’azzurro
Fabian Mazzei
Super 43 Tennis
dumec e Houdet, la vittoria di
un francese, Frederic Cattaneo,
che nella finale di domenica ha
sconfitto in maniera decisa l’austriaco Martin Legner con il punteggio di 63 61.
Legner che in una semifinale al
cardiopalma aveva negato la
gioia della finale all’azzurro Fabian Mazzei che ha lottato strenuamente cedendo solo dopo 2
ore e 40 di gioco con il punteggio di 75-57-64.
E anche nel tabellone di doppio
i favoriti, Cattaneo e Legner,
hanno fatto pesare la loro classifica sconfiggendo in finale la
coppia formata dal polacco Kruszelnicki e il tedesco Sommerfeld con il punteggio di 60-63.
Una citazione a parte merita
ancora Fabian Mazzei. Il tennista azzurro, grande interprete
canoro nonchè “cantante ufficiale” della FIT, ha intonato sul
campo centrale, prima dell’inizio della fianle femminile di
Sara Errani contro Serena Williams, l’inno di Mameli di fronte
ad uno stadio gremito in ogni
ordine di posto e regalando un
momento di autentica emozione come testimonia l’abbraccio
al direttore del torneo Sergio
Palmieri e il saluto che il Presidente della FIT Angelo Binaghi
gli ha regalato dalla tribuna. La
speranza è di vedere un giorno
Fabian anche vincitore del torneo romano.
tv
IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS
Un’estate a tutto tennis
Fabio Fognini torna in Germania. Dove tutto ebbe inizio.
A luglio, dopo le fatiche di Wimbledon, il tennista azzurro
avrà di nuovo sotto ai piedi la terra rossa di Stoccarda e di
Amburgo. Lì dove ha centrato la prima storica “doppietta”. Lì dove si è scoperto campione. Sarà lui l’uomo da
battere a Stoccarda, perché ormai Fognini è entrato nella
cerchia dei più forti. Ripetersi sarebbe un grandissimo risultato. È quello che sperano i suoi tifosi e che SuperTennis si augura di poter mostrare. Il canale della FIT, infatti,
trasmetterà il torneo di Stoccarda a partire da martedì 8
luglio. Ogni giorno match in diretta fino all’ultimo atto
e all’assegnazione del titolo (domenica 13 luglio). Stoccarda sarà il “campo centrale” della settimana, che avrà
nell’Atp di Bastad e nel Wta di Budapest altri due “show
court” di grande interesse. Tornei che saranno trasmessi
in diretta dai quarti di finale.
La magia e la storia di Amburgo, invece, troveranno spazio da lunedì 14 luglio a domenica 20. Per Fognini sarà
LUGLIO SU
LA TV DEL TENNIS
Martedi 8
LIVE ATP 250 STOCCARDA
Mercoledi 9
LIVE ATP 250 STOCCARDA
Domennica 20
LIVE ATP 500 AMBURGO
LIVE WTA BASTAD
Giovedi 10
Live ATP 250 STOCCARDA
Lunedi 21
LIVE ATP 250 UMAGO
Venerdi 11
LIVE WTA BUDAPEST
LIVE ATP 250 STOCCARDA
LIVE ATP 250 BASTAD
Martedi 22
LIVE ATP 250 UMAGO
Sabato 12
LIVE WTA BUDAPEST
LIVE ATP 250 STOCCARDA
LIVE ATP 250 BASTAD
Domenica 13
LIVE WTA BUDAPEST
LIVE ATP 250 STOCCARDA
LIVE ATP 250 BASTAD
Lunedi 14
LIVE ATP 500 AMBURGO
Martedi 15
LIVE ATP 500 AMBURGO
Mercoledi 16
LIVE ATP 500 AMBURGO
Giovedi 17
LIVE ATP 500 AMBURGO
Andreas Seppi
un’altra settimana da “campione uscente”, ma la concorrenza sarà agguerrita e anche Andreas Seppi si candida
come outsider per la vittoria finale. Un torneo, Amburgo,
con una tradizione decennale e un passato da “Master”.
E il fascino è rimasto immutato.
Le donne, invece, saranno lontane dalla Germania. Giocheranno a Bastad, che dopo aver accolto il torneo maschile darà spazio all’appuntamento Wta. Match live dai
quarti.
L’estate a tutto tennis non avrà mai momenti di pausa, visto che anche Umago sarà vissuto in diretta fin dal lunedì.
Sette giorni di torneo e di grande tennis, con gli italiani
abituali protagonisti. A fare “staffetta” con il torneo croato sarà il torneo di Gstaad, che ogni anno riserva sorprese. Un anno fa anche Roger Federer prese parte al torneo, chissà che non sia al via anche nel 2014. Sarebbe un
tocco di classe ad un mese “caldissimo” di dirette, che si
concluderà con l’Atp500 di Washington, il Wta Premier di
Stanford e l’Atp di Kitzbuhel. Grande tennis a tutte le ore.
LIVE WTA BASTAD
Venerdi 18
LIVE ATP 500 AMBURGO
LIVE WTA BASTAD
Sabato 19
LIVE ATP 500 AMBURGO
Fabio Fognini
Giovanni Di Natale
Super 45 Tennis
Mercoledi 23
LIVE ATP 250 UMAGO
Giovedi 24
LIVE ATP 250 UMAGO
Venerdi 25
LIVE ATP 250 GSTAAD
LIVE ATP 250 UMAGO
Sabato 26
LIVE ATP 250 GSTAAD
LIVE ATP 250 UMAGO
Domenica 27
LIVE ATP 250 GSTAAD
LIVE ATP 250 UMAGO
Martedi 29
LIVE ATP 500 WASHINGTON
LIVE ATP 250 KITZBUHEL
Mercoledi 30
LIVE ATP 500 WASHINGTON
LIVE ATP 250 KITZBUHEL
Giovedi 31
LIVE ATP 500 WASHINGTON
LIVE ATP 250 KITZBUHEL
LIVE WTA STANFORD
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