Anno X - Numero 6 Giugno 2014 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS M A G A Z I N E UNA SOLA PAROLA: CRESCITA www.federtennis.it www.supertennis.tv CONDIVIDI LA TUA PASSIONE CON NOI SU WEARETENNIS.COM Seguici su: il fondo La Grande Bellezza e… i grandi numeri DI BEATRICE MANZARI N Non sempre i numeri possono descrivere appieno un fenomeno sociale, culturale, economico o sportivo. E gli Internazionali BNL d’Italia di quest’anno, infatti, avevano provato già da subito a fare a meno dei numeri. “Tutti hanno il tennis, solo noi abbiamo Roma”, recitava la frase principale della comunicazione pubblicitaria scelta quest’anno per lanciare il torneo del Foro e mai trovata promozionale si è rivelata alla fine così calzante. Varcando i portali d’accesso al torneo, saltava subito agli occhi e alla memoria quella “Grande Bellezza” grazie alla quale Sorrentino e Roma sono diventati improvvisamente protagonisti dell’immaginario collettivo mondiale. La si è ritrovata nell’abbacinante lucore dei marmi, nel rosso infuocato dei campi solcati da tutti i grandi del passato, nei verdi viali ombreggiati dai pini romani, in una atmosfera che, svuotata dalle frotte di ragazzi vocianti, dai loro zainetti multicolori e dagli stand che sfoggiavano i più innovativi materia high tech, Goethe e Stendhal si sarebbero probabilmente trovati a loro agio. Una “Grande Bellezza” che, per qualità paesaggistica ed artistica, fa impallidire gli impianti di Melbourne, di Parigi, di Indian Wells o di Shanghai. E poi ci sono anche i numeri che, se da soli non fanno sospirare i più romantici, di fatto hanno reso quest’ultima edizione degli Internazionali un clamoroso successo. Su tutti fronti. I numeri, dunque. Intanto sappiamo per approssimazione che centinaia di milioni di persone hanno seguito i match in tv, oppure ricevendo le informazioni su un pc, un tablet o uno smartphone o, ancora più tradizionalmente, leggendo un giornale. Il canale televisivo satellitare e digitale terrestre italiano della FIT, SuperTennis, ha avuto in questo maggio molto più del doppio dei contatti di due anni fa nello stesso periodo e per la prima volta dall’anno della sua nascita, il 2008, ha trasmesso in chiaro anche le fasi finali del torneo maschile. I risultati dell’Auditel sono stati una vera e propria consacrazione di SuperTennis, passata dai 32.953 di lunedì 12 maggio al massimo di 79.307 registrati nella domenica delle due finali. La finale femminile con Sara Errani e Serena Williams ha fatto registrare oltre 570mila spettatori. Gli uffici di rilevazione certificano che tra le 14 e le 14.30 di domenica 18 maggio, prima che Sara si infortunasse e nei fatti chiudesse la finale, la tv del tennis ha ottenuto 552.000 spettatori medi e 3,43 % di share nazionale. Un dato da canale generalista… Ovviamente stracciati anche tutti i nostri Super 3 Tennis record giornalieri con 79.308 AM – ascolto medio - sulle 24 ore e quasi 100.000 dalle 7 all’una di notte. Per dirla con linguaggio Auditel, 1.896.000 hanno visto il nostro canale almeno 1 minuto nella sola giornata di domenica. A attirare il grande pubblico, non solo le partite di cartello ma anche le trasmissioni che hanno costellato il palinsesto speciale per gli Internazionali: la Rassegna Stampa del mattino con la partecipazione degli inviati dei principali giornali, Studio Foro Italico e Qui Foro Italico con interviste e commenti in diretta, Happy Hour con gli ospiti eccellenti nel salotto di Luca Barbarossa. E poi, ancora, gli incrementi fino al 51 per cento, rispetto all’edizione del 2013, nei minuti di trasmissione seguiti attraverso il sito www.supertennis.tv. La nuova app per Android del canale televisivo, lanciata proprio alla vigilia del torneo, è stata scaricata da 12.019 utenti durante la scorsa settimana. Altrettanto importanti i numeri del sito degli Internazionali, rinnovato per l’edizione 2014 del torneo: dal 6 al 18 maggio ha avuto oltre un milione di visite. Il dato più significativo è quello della provenienza degli utenti: il 53 per cento è entrato in www.internazionalibnlitalia.it da altri 219 paesi (i siti maggiori italiani d’informazione hanno meno del 10 per cento di visite da fuori il territorio nazionale). Questo exploit sarà particolarmente sottoposto ad attenta analisi perché è l’interesse tecnicamente certificato da tutto il mondo, ci consente di dire che ovunque ci fosse una connessione Internet e una diretta tv qualcuno ha seguito l’andamento dei tornei romani. Significativi anche i numeri che illustrano il successo dei social network: su Facebook la pagina dedicata agli Internazionali ha raccolto 8.000 like e oltre 24 milioni di visualizzazioni, con un incremento dallo scorso anno di oltre il 200%. Mentre 2.600 sono stati i nuovi follower su Twitter e 77mila le visualizzazioni dei video su YouTube. Nelle prime giornate di gare il torneo romano ha stracciato i precedenti primati di spettatori e di biglietti venduti ai botteghini. Mercoledì 14 maggio è stato stabilito il record storico di pubblico per una singola giornata: superato il tetto dei 30.000 spettatori paganti. D’altronde era facile intuire che il 2014 sarebbe stato un anno d’oro poiché i bliglietti per le fasi finali erano esauriti da mesi, mentre gli incassi della prevendita già un mese prima avevano raggiunto i 5,6 milioni di euro. Alla fine, il nuovo record di spettatori, 175.978, e d’incasso, 7,8 milioni di euro. Difficile fare meglio? E chi l’ha detto? FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS Presidente Angelo Binaghi Consiglio Federale Giovanni Milan (Vice Presidente Vicario) Sebastiano Monaco (Vice Presidente) Giuseppe Adamo Isidoro Alvisi Massimiliano Giusti Roland Sandrin Emilio Sodano Guido Turi Raimondo Ricci Bitti (atleta) Mara Santangelo (atleta) Fabrizio Maria Tropiano (atleta) Graziano Risi (tecnico) IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS SU QUESTO NUMERO ANDATO IN STAMPA IL 6 GIUGNO 2014 M A G A Z I N E Primo piano 6 12 16 Le rubriche Una sola parola: crescita! 21 IL PROCESSO Grazie lo stesso Sara DEL MESE Diversamente belle Sfida tra titani 18 Trofeo Bonfiglio Russia e Usa si dividono la scena FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G – 00194 Roma Telefono: +39-0698372205 Fax: +39-0698372241 e-mail: [email protected] www.federtennis.it 23 LARGO AI GIOVANI Bianca Turati 26 Vita da circolo E se ognuno facesse qualcosa di più 28 L’angolo tecnico 25 COME ERAVAMO Azzurri Top 50: la rincorsa di Fognini Quanti fili ha la mia corda 30 MAESTRI 32 Panorama Gioca da campione con i campioni News - Giudici 34 La voce delle Regioni 43 Tennis in Carrozzina 45 LUGLIO 2014 SU SUPERTENNIS TV Trionfa il francese Cattaneo DIRETTORE HANNO COLLABORATO PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONE Angelo Binaghi A QUESTO NUMERO: Edisport Editoriale Srl COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Gianni Romeo, Felicetta Rossitto DIRETTORE RESPONSABILE Beatrice Manzari COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPER TENNIS TEAM Martina Cipriani Antonio Costantini (foto editor) Amanda Lanari Annamaria Pedani (grafica) Stefano Benfenati, Riccardo Bisti, Roberto Bonigolo, Lazzaro Cadelano, Roberto Commentucci, Antonio Croglia, Ferdinando De Fenza, Demetrio De Gaetano, Giovanni Di Natale, Marcello Giordani, Rosaria Ionà, Stefano Izzo, Marianna La Forgia, Danilo Manganaro, Andrea Nizzero, Sergio Pioppi, Marco Preti, Enrico Roscitano, Ida Santilli, Roberto Senigalliesi, Fausto Serafini, Mauro Simoncini, Tiziana Tricarico, Piero Valesio, Ugo Veglia, Viviano Vespignani STAMPA Arti Grafiche Boccia S.p.A. Salerno REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G 00135 Roma Telefono: +39-0636857643-44 Fax: +39-0636857950 [email protected] PUBBLICITÀ FOTO A CURA DI Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli Sportcast srl Via Cesena, 58 - 00182 Roma [email protected] Comedi Srl via Don Luigi Sturzo,7 20016 Pero (MI) Telefono: +39-023808501/502 Fax: +39-0238010393 [email protected] Super 5 Tennis Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell’ 8 gennaio 2004 La rivista non è in vendita in edicola e viene spedita in abbonamento postale. Abbonamento annuale (10 numeri): 30,00 euro Metodo di pagamento: - con assegno circolare, non trasferibile, intestato a “Federazione Italiana Tennis” da spedire a mezzo raccomandata a/r a FIT - Direzione Comunicazione, Stadio Olimpico, Curva Nord, Ingresso 44, Scala G, 00194 Roma - con bonifico bancario intestato a “Federazione Italiana Tennis” c/o Banca Nazionale del Lavoro Ag. CONI IBAN IT31Y0100503309000000000008 Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. primo piano Una sola parola: crescita! Gli Internazionali BNL d’Italia sembrano sul punto di esplodere, in positivo, s’intende. I migliori giocatori, un pubblico record e una location straordinaria (“Solo noi abbiamo Roma”, diceva lo slogan promozionale) hanno decretato il successo di un evento che guarda al futuro con ambizioni rinnovate e soprattutto legittime. “Ci metteremo subito al lavoro per garantire un’edizione 2015 ancora migliore”, ha detto il Presidente della FIT Angelo Binaghi nella conferenza di fine torneo D DI RICCARDO BISTI Della vicenda agonistica si parla altrove. Qui dovremmo parlare del torneo nel suo complesso, scovando un’idea che ci racconti la 71esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Non è difficile: dal 2014 emerge forte e chiara una parola, che poi è anche un concetto: “crescita”. Gli Internazionali BNL d’Italia crescono talmente tanto che sembrano sul punto di esplodere (in positivo, s’intende). I migliori giocatori, un pubblico super e una location straordinaria (“Solo noi abbiamo Roma”, diceva lo slogan promozionale) hanno decretato il successo di un torneo che guarda al futuro con ambizioni rinnovate e – soprattutto – legittime. “Ci metteremo subito al lavoro per garantire un’edizione 2015 ancora migliore – ha detto Super 12 Tennis Il pubblico del Foro e i tifosi di Camila Giorgi Angelo Binaghi nella conferenza di fine torneo – a partire dalla biglietteria”. La voglia di crescere, con tanto di appello all’ATP per concedere un torneo più lungo, è un dato di fatto. Ma ci sarà tempo e modo per parlare del futuro. Adesso mettiamo da parte 10 fotografie, 10 immagini che tireremo fuori in inverno, quando sarà il momento di sfogliare i ricordi del 2014. Il bello è che, senza farlo apposta, tutti i 10 punti di questa top-ten hanno un comune denominatore. Manco a farlo apposta…CRESCITA. Tecnica, organizzativa, ambientale e di immagine. noi vogliamo trovare soluzioni per placare la fame di tennis che c’è in Italia” ha detto Binaghi. Nella giornata di mercoledì c’erano oltre 30.000 spettatori, clamoroso record di ogni tempo. L’immagine più efficace è arrivata proprio da Binaghi: “Quel giorno non sono riuscito ad andare a vedere IvanovicCornet su un campo secondario perché sono stato letteralmente travolto da una muraglia umana”. Vero: non si riusciva a camminare. Se la Sovrintendenza non ponesse certi limiti, il muro dei 200.000 spettatori sarebbe già stato abbattuto. Sicuro. un delirio: tante partite degli azzurri si sono giocate proprio lì, ed era letteralmente IMPOSSIBILE (il maiuscolo è voluto) avvicinarsi agli spalti. Non entrava uno spillo, e c’erano almeno 4-5 file di persone in piedi. Un clima pazzesco, “pauroso” come l’ha definito Sara Errani. Un tifo del genere, così simile a quello degli anni 70 (ma con un grado di civiltà ben diverso) non si vede da nessuna parte, specie sui campi secondari. E il paragone con Madrid era francamente imbarazzante. Per loro. Chissà cosa avrà detto Manolo Santana, in visita a Roma, al suo boss Ion Tiriac. 1IL RECORD DI PUBBLICO 2IL TEMPIO DEL PIETRANGELI 3TUTTI VOGLIONO ROMA Oltre 175.000 spettatori. Record assoluto, anche se l’incremento parla di “appena” 8.000 unità. Ma è difficile fare di più, perché il Foro Italico è meraviglioso ma non si può ingrandire. “E’ un incremento modesto, ma Roma vanta un primato: possiede il terzo campo più bello del mondo. Da quando è stato ripulito, il vecchio centrale è tornato agli antichi splendori, con le statue a vegliare su giocatori e pubblico. Quest’anno è stato Super 7 Tennis Gli Internazionali BNL d’Italia sono un evento sempre più trendy. Nessuno vuole mancare: per questo, è la vetrina ideale per lanciare qualsiasi tipo di iniziativa. C’era la fila per avere un po’ di spazio nella Sala primo piano Conferenze del Centro Media. Quest’anno si sono susseguiti quattro eventi: la presentazione di due libri (“Excalibur” di Roberto Commentucci, sul magico biennio di Sara Errani, e “Doctor Laser” di Angelo Mancuso, sull’affascinante storia del dottor Pierfrancesco Parra), un’iniziativa interessante come il Museo del Tennis che sorgerà presso il Tennis Club Ambrosiano di Milano. Senza dimenticare il lancio della rivoluzionaria Babolat Play, la racchetta del futuro (con relazione di Eric Babolat in persona). Sempre durante il torneo è stata annunciata una tappa del Senior Tour in Italia (17-18 ottore, a Genova e Milano, con Lendl e McEnroe). Tutti vogliono farsi vedere durante gli Internazionali: pensate sia un caso? 4 SEMPLICEMENTE, SARA ERRANI Spesso il giornalista abusa di linguaggi e metafore esagerate, ma quando una ragazza di 164 centimetri e senza il talento (tecnico) della Henin fa certe cose…scivolare nella retorica è automatico. C’era l’angoscia di dover difendere la semifinale (un po’ fortunosa) dell’anno scorso, e Sarita che ti combina? Batte due top-10 di fila, tra cui la temibile Na Li, e riporta l’Italia in finale dopo 29 anni La finalista Sara Errani con il Presidente della FIT Angelo Binaghi Un suggestivo scorcio del Pietrangeli Super 12 Tennis (in assoluto) e 64 dall’ultima volta al Foro Italico. Ha fatto commuovere i vertici dello sport italiano e si è presa addirittura i complimenti e del premier Matteo Renzi. La romagnola si imbarazza e arrossisce quando le chiediamo cosa le manca per diventare la più forte italiana di sempre (“Non lo so, non lo so…”), però è già la migliore secondo tanti parametri. La sua continuità è impressionante, così come quello spirito che l’accompagna ancora oggi: “Gioco la finale del Roland Garros e il primo turno di un 10.000 dollari esattamente con lo stesso spirito”. Per questo, continua a crescere. Crescere. Crescere. 5FINALI DA URLO Tanti avrebbero voluto una bella prestazione di Roger Federer. Ma, per la qualità assoluta del torneo, la finale tra Rafael Nadal e Novak Djokovic era il massimo che si potesse chiedere. Nonostante acciacchi e forma non sempre al top, i due favoriti hanno onorato il Foro Italico con prestazioni tutto cuore. Rafa è stato sull’orlo del baratro contro Murray, ma ha voluto il successo a tutti i costi, mentre Nole ha saputo resistere al bombardamento di un grande Raonic. Un tale impegno dei migliori è l’attestato più importante per il torneo. Nessuno, per un solo istante, ha giocato pensando al Roland Garros. E se Nadal ha ceduto negli ultimi tre game, è solo perché non aveva più benzina. Tra le donne, Serena ha scelto di giocare nonostante il forfait di Madrid. Sicuri che lo avrebbe fatto se non ci avesse tenuto? Oppure che avrebbe lottato fino a vincere il torneo? Il modo in cui ha massacrato la Ivanovic dopo aver ceduto il primo set è un altro segno di rispetto verso un torneo che pesa sempre di più nel palmares dei campioni. La premiazione dopo la finale maschile. Sotto Stefano Travaglia, grande sorpresa del torneo; dalle pre-qualificazioni al main draw 6IL RITORNO DEI BAGARINI Intendiamoci: il bagarinaggio è un fenomeno deprecabile e va condannato senza sconti, perché toglie spazio e opportunità ai veri appassionati. Tuttavia, dove ci sono i bagarini vuol dire che l’evento è sentito, desiderato, quasi bramato. Hanno cambiato tattica: negli anni scorsi erano quasi spudorati, mentre oggi sono più subdoli, mischiandosi al pubblico. La Guardia di Finanza ha avuto il suo bel daffare per bloccare otto bagarini che si erano infiltrati in mezzo alla gente, sequestrando 58 tagliandi per un valore di circa 3.500 euro. Per i soggetti in questione è scattato il DASPO, come recitava il comunicato stampa diffuso ai giornalisti. A giudicare dalle voci incontrollate negli ultimi giorni, pare che una finale degli Internazionali di tennis abbia quasi lo stesso appeal di un concerto di Madonna o Bruce Springsteen…. Super 9 Tennis 7 TRAVAGLIA, IL BELLO INIZIA OGGI E’ stato il personaggio dei primi giorni. Tre anni fa, “Steto” era un ex. L’incidente domestico del 2011 lo ha tenuto fuori per un anno, costringendolo a ripartire da zero. Ancora oggi, non ha sensibilità sulle prime primo piano quattro dita della mano destra. Ma il fisico è OK, così come un tennis totalmente ritrovato. Nello stile ricorda un po’ Juan Carlos Ferrero. Ha due problemi: un pizzico di incostanza e un rovescio da correggere in fase di manovra. Al Foro aveva perso nelle pre-qualificazioni, poi è addirittura entrato nel tabellone principale grazie alle vittorie su Montanes e Rola. Per poco non batteva Bolelli, ma sul più bello ha avuto un pizzico di paura. Il sogno di sfidare Raonic è franato a due punti dal match, ma a 22 anni è solo l’inizio. Lo staff che lo segue a Jesi, presso uno dei Centri Periferici della FIT, è pronto a scommettere su di lui. Adesso deve superare lo scoglio dei tornei challenger: non sarà facile, ma se gioca come a Roma…. Una veduta del Foro Italico durante il torneo 8 QUANTE TESTATE STRANIERE! Durante il torneo di Madrid, Neil Harman del Times aveva informato via Twitter che non gli era mai capitato di vedere un plotone così sparuto di giornalisti stranieri. Non è stato certo il caso del Foro Italico, dove c’erano accreditati praticamente da tutto il mondo. Avevano un inviato persino due delle testate americane più importanti: il New York Times (rappresentato da Ben Rothenberg) e Sport Illustrated, con la penna ironica e brillante di Courtney Nguyen. C’erano anche svizzeri, spagnoli, francesi (tra i giornalisti anche l’ex top-5 Sebastien Grosjean) e persino bulgari. La mole di ri- chieste è stata impressionante, con alcune migliaia di richieste di accredito. Per l’ufficio stampa della FIT è stato un bel lavoro selezionarle tutte. Ad ogni modo, sono almeno quadruplicate fino a qualche anno fa. Perché a Roma non vuole mancare nessuno. I campi secondari del Foro Italico Super 12 Tennis LEONI 9 GIOVANI ALL’ARREMBAGGIO “Per me è perfettamente normale che i giovani come Dimitrov, Raonic e Nishikori vincano tante partite. Non era normale Una panoramica del Centrale esaurito in ogni ordine di posto che vincessero sempre gli stessi. Credo che questi ragazzi vinceranno molto nei prossimi 5-6 anni”. Parola di Rafael Nadal. Dopo che Madrid aveva lanciato la stella di Nishikori, al Foro Italico sono cresciuti due ragazzi con uno stile diverso ma dal sicuro avvenire. Ra- onic serve a 230 km/h ma ha imparato a giocare in ogni zona del campo, e per poco non faceva lo sgambetto a Djokovic. A conti fatti, è stato il suo avversario più duro. Dimitrov è la prosecuzione dei versi scritti da Federer. Contro Berdych ha fatto un capolavoro e si Una veduta dello Stadio Nicola Pietrangeli gremito è preso la prima semifinale Masters 1000 in carriera. Peccato che abbia sbagliato tattica contro Nadal, accettando sfiancanti botte da fondocampo. Ma avrà tempo per crescere. Come fu 20 anni fa per Rios e Philippoussis, Roma porta bene ai giovani leoni. Certo, non hanno 18-19 anni come succedeva allora, ma le giovani leve del 2014 sono loro. In attesa di una nuova nidiata che potrebbe anche parlare italiano…. GRANDE SETTIMANA 10 LA DI SUPERTENNIS Gli ascolti sono sotto gli occhi di tutti. Il Presidente Angelo Binaghi tiene molto al concetto di “combinato disposto”, ed è convinto che la crescita degli Internazionali sia strettamente legata a quella di SuperTennis. I numeri gli danno ragione, ma qui vale la pena sottolineare lo sforzo produttivo dell’emittente FIT. Come se la futura partnership con il basket abbia dato uno stimolo in più, gli Internazionali hanno goduto di una copertura straordinaria. Rassegna stampa, interviste, note di colore, riassunti e tanto “dietro le quinte” ha accompagnato i sette giorni di dirette. Al di là dei numeri, l’apprezzamento verso SuperTennis è certificato dalle persone che si sbracciavano per essere inquadrate dietro lo studio approntato su Viale delle Olimpiadi. Queste cose andavano di moda negli anni 80-90, sono tornate di moda grazie a SuperTennis. E Roma cresce, cresce, cresce… Super 11 Tennis primo piano Grazie lo stesso SARA In una settimana da favola, complice l’aria della primavera romana, la Errani ha ritrovato se stessa ed è ritornata grande. Solo la sfortuna le ha impedito di giocarsi fino in fondo le sue chance di conquistare uno storico successo agli Internazionali BNL d’Italia. Ci riproverà: lo ha promesso ad un pubblico incredibile che non ha smesso un attimo di sostenerla La gioia di Sara Errani dopo la qualificazioni alla finale degli Internazionali BNL d'Italia DI TIZIANA TRICARICO I Sara Errani in azione al Foro Italico Super 14 Tennis In una calda primavera romana Sara si è risvegliata. Ed è tornata grande. Di nuovo capace di esaltare, e di esaltarsi, con il suo tennis. Non che Sarita stesse poi giocando così male, anzi. Del resto l’undicesima poltrona occupata in classifica mondiale non è certo da disprezzare. Il problema è che la 27enne romagnola ci aveva abituati bene. Fin troppo. Dalla splendida finale parigina del 2012 a quel best ranking da favola - numero 5 a maggio 2013 subito dopo la semifinale agli Internazionali BNL d’Italia ed appena tre settimane prima di un’altra semifinale di prestigio, quella nello Slam francese. Un susseguirsi di alti e poi ancora alti, senza pause, con la ciliegina anche dal primato assoluto in doppio, insieme all’amica e compagna Roberta Vinci. Anche la stagione in corso tutto sommato non era cominciata così male, a parte una trasferta Down Under piuttosto deludente (eliminata al primo turno a Melbourne esattamente come dodici mesi prima) arricchita in extremis dalla riconferma del titolo in doppio agli Australian Open. Stessa, inattesa sconfitta in finale al torneo di Parigi indoor (nel 2013 con la tedesca Barthel, quest’anno con la russa Pavlyuchenkova. Poi però ecco venire meno i punti della finale a Dubai (rimpiazzata da un quarto) e, soprattutto della vittoria ad Acapulco, che fino allo scorso anno si disputava sulla terra battuta e che da questa stagione è diventato l’ennesimo torneo sul veloce (l’azzurra non lo L'esultanza di Fabio Fognini con la maglia della Nazionale azzurra Il Presidente della FIT con Sara Errani dopo la finale Super 15 Tennis primo piano Sara Errani e Serena Williams durante la premiazione. Serena Williams con il trofeo gioca). La mancata conferma dei quarti sia ad Indian Wells che a Miami costa alla Errani, a fine marzo, l’uscita dalle top ten dove aveva soggiornato stabilmente fin da giugno 2012. Sara accusa il colpo: le lacrime nel terzo set contro l’astro nascente elvetico Belinda Bencic nei quarti di Charleston ne sono la prova («E’ stato un modo per sfogarmi di tante cose», ammetterà in seguito). Con l’arrivo dei tornei sul rosso Sarita torna a sorridere con una semifinale a Stoccarda battuta solo da una Sharapova in versione extra lusso. Stop negli ottavi a Madrid, dove era stata semifinalista nel 2013, fermata da un’altra giovane rampante, la francese Caroline Garcia. Alla Caja Magica, però, mette in bacheca il terzo trofeo di doppio stagionale dopo Melbourne e Stoccarda: una piccola iniezione di fiducia in vista di Roma, dove deve assolutamente difendere la semifinale del 2013 se non vuole Super 14 Tennis allontanarsi dall’elite del ranking. Al Foro Italico la metamorfosi è nei ricordi di tutti gli appassionati. Dalla crisi respiratoria del match d’esordio con la Scheepers alla fredda lucidità della semifinale vinta contro la Jankovic sembra passare un’eternità ed invece si tratta di soli cinque giorni. Sulla terra capitolina Sara ritrova se stessa. Dopo la sudafricana regola la Makarova (che aveva eliminato la Vinci), quindi sfata il tabù Cetkovska, si libera della “sindrome Li Na” (con la ceca e la cinese non aveva mai vinto) e rispedisce a casa Jelena. Tutto questo lasciando per strada un solo set (a Na Li nei quarti). E pensare che fino al successo con la cinese Sarita non batteva una top ten dal Masters Wta di Istanbul dello scorso ottobre (con due le vittorie nel giro di ventiquattr’ore su Li Na e “J.J.” l’azzurra ha portato a nove i suoi successi sulle top player). Così, alla nona partecipazione Sara Errani e Roberta Vinci in doppio Fabio Fognini impegnato in una volée agli Internazionali BNL d’Italia, arriva in finale. E già questo è un record. Diventa la prima azzurra a centrare il traguardo al Foro Italico 64 anni dopo Annelies Ulstein Bossi, giocatrice di origini tedesche che nel 1950 poi vinse addirittura il torneo (nel frattempo c’è stata anche Raffaella Reggi, che nel 1985 ha fatto poi centro pieno, ma quell’anno gli Internazionali si giocavano a Taranto). Non contenta centra il traguardo anche nel doppio, prima giocatrice dopo la spagnola Maria Jose Martinez Sanchez (2010) a poter puntare all’en plein. Perché la favola si trasformi in realtà, però, a Sara serve un’ultima impresa. La più difficile. Battere la numero uno del mondo, la campionessa in carica, la più forte - anche se forse non la più grande - di sempre. Ed anche per una che si è appena specializzata in imprese la faccenda appare piuttosto complicata: contro Serena Williams, infatti, la Errani non ha mai vinto, strappando un solo set sul cemento di Dubai 2009. Il sogno si trasforma invece in un incubo. Sarita ci prova, come sempre. Recupera da una partenza non felicissima (dall’1-4 al 3-4) poi, ad una quarantina di minuti dall’inizio della finale, la sfortuna scende in campo. E si materializza sotto forma di una “distrazione di secondo grado del tendine tensore della fascia lata sinistra” (si saprà dopo la risonanza magnetica). La Errani resta stoicamente in campo fino al 63 60 conclusivo che regala ad una Serena in versione “blond hair” la corona romana per la terza volta (la seconda consecutiva). Alla fine le sue lacrime di rabbia per non aver potuto giocarsi fino in fon- do le sue chance diventano un pianto senza fine che commuove il pubblico del Centrale che le tributa un grandissimo applauso. Per Sara portare a termine il discorso durante la premiazione è ancora più dura di quanto non fosse stato concludere il match: «Sono rimasta in campo per voi, siete stati un pubblico meraviglioso per tutta la settimana - dice tra le lacrime -. Mi sarebbe piaciuto giocamela fino in fondo. Sono molto dispiaciuta». E giusto perché la giornata “tristissima” (così l’avrebbe poi definita l’azzurra) sia completa, l’eroico tentativo di scendere in campo per la finale del doppio finisce con la resa delle “Cichis” dopo soli quattro giochi. Il peggior risveglio possibile. Ma anche senza l’”happy end” quella romana resta per Sara comunque una settimana da favola. La premiazione dopo la finale femminile. Sara Errani stringe la mano a Jelena Jankovic dopo la vittoria in semifinale Super 15 Tennis primo piano Sfida tra titani Rafa Nadal e Novak Djokovic durante la premiazione C Il marchio Nadal-Djokovic impresso a fuoco nell’albo d’oro del Foro. Il monopolio del maiorchino, 7 volte Re di Roma, è divenuto duopolio per merito del serbo, venuto a prendersi a domicilio il trono del rivale. La 71esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia ha evidenziato come sia ancora prematuro vedere insidiare la leadership dei primi due giocatori al mondo. La new age del tennis, insomma, deve ancora aspettare DI STEFANO IZZO Chris Kermode, ex tennista pro inglese e da quattro mesi alla guida dell’Atp, si è detto letteralmente stregato dal successo della 71esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. E se lo dice lui che era al Foro Italico non da semplice spettatore, ma nelle vesti di presidente, si hanno tutti i motivi per essere orgogliosi. Record di presenze puntualmente aggiornato. Sfondato il muro dei 30mila ingressi giornalieri in un Mercoledì da Leoni, il bilancio finale racconta di quasi 176 mila appassionati sbarcati al Foro, per una set- Novak Djokovic con il trofeo Super 14 Tennis La grinta del serbo timana vero e proprio ombelico della Capitale. Chissà cosa succederà, quando (sul se non sembrano esserci ormai troppi dubbi) Mr. Kermode e l’Atp si decideranno a schiacciare il bottone di upgrade degli Internazionali al rango di Mini-Slam, spalmando il torneo su 10 giorni. Dal punto di vista tecnico, il tabellone maschile ha offerto quanto di meglio si potesse chiedere e sperare. La miglior finale possibile tra i primi due giocatori al mondo. Il marchio Nadal-Djokovic impresso a fuoco nell’albo d’oro del Foro, a completare un decennio targato Nole-Rafa. Il monopolio del maiorchino, 7 volte Re di Roma, divenuto duopolio per merito del serbo, venuto a prendersi a domicilio il trono del rivale. Il tris di Nole, dopo i successi del 2008 e 2011, ha di fatto ufficializzato la fine della monarchia di Rafa sulla terra, che dal 2005, anno della grande ascesa, aveva sempre vinto almeno due Masters 1000 colorati di Rosso e non aveva mai perso più di due match. La caduta in finale con Djokovic ha rappresentato il terzo ko stagionale sulla superficie preferita ed è arrivata al culmine di un percorso fin troppo accidentato già dai primi turni con Simon e Youzhny, fino al quasi crollo con Murray nei quarti. Piccole crepe, che Djokovic ha portato sotto la lente di ingrandimento e fatto diventare voragine. Nole, sbarcato anch’egli nella Capitale con più di un punto interrogativo dovuto alla tenuta del polso dolorante, si è preso il terzo titolo romano vedendo salire la sua condizione, fisica e tennistica, step by step. Lottando, anche soffrendo. Fino ad ottenere la quarta vittoria di fila negli scontri diretti con Rafa, anticamera verso il ritorno in vetta all’Atp. Un successo dal significato particolare perché rappresenta il primo titolo sulla terra per coach Boris Becker. Una sorta di rivincita per Bum Bum, che nella sua gloriosa carriera da giocatore mai aveva alzato al cielo un trofeo sulla superficie più lenta. Al di là dei rispettivi patimenti di Nadal e Djokovic, la 71esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia ha evidenziato come sia ancora prematuro vedere insidiare la leadership dei primi due giocatori al mondo. La new age del tennis, insomma, deve ancora aspettare. Giovani rampanti, che scalpitano alle spalle dei big per l’ultimo grande salto. Parliamo dei vari Nishikori, Dimitrov e Rao- nic. Il giapponese, frenato più dalla schiena che da Nadal nella resa in finale a Madrid, ha dovuto disertare Roma proprio per l’infortunio patito in Spagna. Il talento bulgaro e il gigante canadese hanno strappato applausi a scena aperta al pubblico del Foro. Il futuro è loro, non v’è dubbio. Ma c’è da aspettare. La lezione subita in semifinale da Mr. Sharapova, alias Grigor Dimitrov, è dura da digerire. E non solo perché si tratta della quinta bocciatura all’esame col professor Rafa. Il ragazzone di Haskovo, con i suoi 23 anni il top 20 più giovane, predestinato a raccogliere l’eredità di Roger Federer, ci era andato vicino nei quattro precedenti Novak Djokovic con un piccolo appassionato al Kid's Viallge Super 17 Tennis rendez-vous. Nella semifinale romana, invece, la forbice tra i due sembra tornata ad allargarsi a favore del più forte in un match senza storia. Ma il talento, acclarato, e l’età sono dalla sua parte. Come i centimetri sono dalla parte di Milos Raonic. Alle soglie della finale, il colosso canadese, di origini montenegrine, ha tenuto in scacco colui che avrebbe poi messo le mani sulla Coppa. Enormi i progressi compiuti dal Gulliver Milos, plasmato da Riccardo Piatti per incidere anche su terreni meno rapidi. E Roma ha segnato una tappa significativa nel suo inesorabile processo di crescita. Raonic, dall’alto dei suoi 196 cm, è e resterà Mr Ace. Il suo tennis sarà sempre e comunque più muscolare che fantasioso, ma ha messo in vetrina diverse varianti sullo spartito. Non è un caso che Raonic, nella campagna primaverile sulla terra rossa, abbia raggiunto picchi sin qui inesplorati con enormi prospettive di crescita quando il circuito, a breve si trasferirà sui campi veloci, a lui più congeniali. Peccato che alla grande festa del Foro siano mancati gli invitati più attesi. Il nostro pubblico si è ampiamente rifatto grazie alle imprese di Sara Errani, ma il buco azzurro nel tabellone maschile è un dato in chiara controtendenza con il recente ritorno dell’Italia nel Gotha della Coppa Davis. E’ andata male ai due eroi di Napoli, Fognini e Seppi. Peccato soprattutto per Fabio, incappato in un pomeriggio da dimenticare con Rosol. La prospettiva di continuare nell’ascesa verso i top 10, l’allettante chance di un tabellone che si sarebbe poi aperto con il prematuro ko di Federer, non sono bastati a far scoccare la scintilla. Il sogno che potesse essere finalmente l’anno giusto si è scontrato forse con una pressione troppo grande per il sanremese, che a Roma non è mai riuscito ad esprimersi al meglio. La tradizionale empatia di Seppi col Foro Italico si è invece infranta sul muro eretto dall’intramontabile tedesco Haas, vero e proprio tabù per Andy. Ecco allora che la nota più lieta al maschile è arrivata da Simone Bolelli, unico azzurro a raggiungere il secondo turno. Finalmente ritrovato il bolognese, che dopo essere ripartito dai Challenger, è rientrato nel suo habitat, dimostrando di poterci restare ancora a lungo. primo piano Russia e Usa si dividono il Bonfiglio Sono stati Roman Safiullin e Catherine Bellis a firmare la 55esima edizione del Trofeo Bonfiglio andata in scena sui campi in terra del Tc Milano Bonacossa. Nessuno squillo tricolore: il torneo degli azzurri è finito negli ottavi, quello delle azzurre al secondo turno I DI TIZIANA TRICARICO Il russo Roman Safiullin e la statunitense Catherine Bellis, sono i vincitori della 55esima edizione del Trofeo Bonfiglio, disputato come da tradizione sui campi in terra rossa del Tc Milano Alberto Bonacossa. Le finali mai in discussione, disputate davanti a 1.500 spettatori, hanno assegnato ruoli ben definiti fin dai primi scambi. In campo maschi- Roman Safiullin, vincitore dell'edizione 2014 maschile del Trofeo Bonfiglio e Katherine Cartan Bellis, trionfatrice dell'edizione 2014 femminile del Trofeo Bonfiglio Super 18 Tennis Il russo Roman Safiullin stringe la mano al finalista e connazionale Andrey Rublev le, dove i primi quattro del tabellone hanno fatto ben poca strada, Roman Safiullin ha saldato il suo conto aperto col Bonfiglio: il ragazzone (16 anni) di Podolsk City, sesto favorito del seeding - che lo scorso anno aveva dovuto fare le valigie già al secondo turno, stoppato dal tedesco Alexander Zverev lanciatissimo sulla strada per diventare il più giovane vincitore del Trofeo - questa volta ha fatto centro pieno imponendosi per 62 63 nella finale/derby con il connazionale Andrey Rublev, numero cinque del tabellone. Il 16enne moscovita, talentuoso ma fisicamente ancora un po’ acerbo, che fino alla sfida per il titolo aveva concesso un solo set - più che altro per distrazione - al qualificato britannico Lizen al secondo turno, si è innervosito per un inizio non proprio brillante e non è più riuscito a trovare le contromisure al servizio ed al diritto del suo avversario. Safiullin ha così arricchito il proprio palmares - dove già figurava un titolo Itf, vinto lo scorso aprile a Karshi, in Uzbekistan (10mila dollari) - con il primo successo in un evento di Grado A in carriera. Nel torneo femminile si è imposta, invece, la californiana Catherine Cartan Bellis, alla sua prima finale di questo valore. La 15enne di San Francisco, accreditata della settima testa di serie, ha battuto per 63 64 un’altra Katherine Cartan Bellis con la bandiera a stelle e strisce sorpresa a questi livelli, l’australiana Naiktha Bains, di sedici mesi più “anziana”, ed è diventata così la più giovane vincitrice di sempre del torneo. In una finale non esaltante i nervi hanno giocato un ruolo fondamentale ed i quindici doppi falli commessi dalla giocatrice Aussie (ma è nata a Leeds, in Inghilterra) ne sono la prova. L’americana, che a Milano ha realizzato percorso netto senza perdere nemmeno un set, ha così ulteriormente ritoccato il suo ruolino di marcia in questa stagione che parla di 28 vittorie contro una sola sconfitta rimediata, proprio alla vigilia dell’appuntamento milanese, nella finale del torneo di Santa Croce dalla russa Darya Kasatkina (contro la quale si è prontamente presa la rivincita nella semifinale del Super 19 Tennis Bonfiglio). Il capitolo tricolore è legato, inevitabilmente, al passo falso di Filippo Baldi. L’azzurro più atteso della vigilia (erano in undici ai nastri di partenza) ha steccato all’esordio contro il colombiano Luis Valero, bravo a rimanere attaccato al match nonostante un avvio difficile. Baldi, infatti, diventato testa di serie numero 17 dopo il forfait del brasiliano Zormann, aveva portato a casa il primo set prima di lasciare strada al suo avversario (36 62 76). Una sconfitta ancora più dura da digerire considerato che il 18enne lombardo ha fallito un match point sul 5-4 del terzo set: gli ottavi del 2013 (battuto dal futuro vincitore Zverev) resteranno così il miglior risultato di sempre del vigevanese in tre partecipazioni agli Internazionali d’Italia junior. In casa Italia i migliori sono stati quindi il lombardo Stefano Roncalli ed il toscano Jacopo Stefanini, entrambi entrati in tabellone grazie ad una wild card ed eliminati negli ottavi per mano, rispettivamente, dal qualificato brasiliano Matos e dal croato Serdarusic. Per quanto riguarda le azzurre, invece, tre delle nove giocatrici al via hanno superato lo scoglio dell’esordio ma sono poi uscite di scena nel turno successivo, tutte per mano di avversarie più quotate. IL CONSUMO TI CONSUMA? Con le nostre doppie membrane a risparmio energetico ottieni un risparmio di energia almeno del 50%. “ECOKIT” applicabile anche a strutture esistenti a singola membrana. “CLASSE A” per coperture pressostatiche. PRIMA SRL - Costruzione impianti sportivi chiavi in mano, coperture pressostatiche a singola e a doppia membrana, strutture geodetiche, ad archi in legno lamellare o in acciaio. Ristrutturazione di strutture esistenti compresa la messa a norma. 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Ecco: ci troviamo di fronte alla riscossa di quelle che chiameremo le diversamente belle. Atlete e tenniste cui madre natura ha consegnato un talento non indifferente ma il cui volto è, diciamo così, meno da copertina di alcune colleghe più famose che vengono convocate al banco degli imputati: Sharapova Maria, Hantuchova Daniela, Bouchard Eugenie, Ivanovic Ana. Accomodatevi signorine, prego. L’ACCUSA I punti sono sotto gli occhi di tutti. Grazie alle grazie di cui cono dotate (questo collegio di accusa si concede qualche libertà linguistica) le bellissime del circuito distraggono gli spettatori dallo spettacolo tennistico in senso stretto. Il pubblico planetario, già di per sé abituato a consumare dosi massicce di gossip ogni giorno, è ormai arrivato ad occuparsi delle vicende del tennis femminile soprattutto grazie al gossip che gli fa da contorno. La vicenda del fidanzamento Fognini-Pennetta è emblematica in questo senso: le telecamere delle tv puntano ormai con maggior pervicacia su Flavia quando si presenta in tribuna a seguire quanto il pubblico cui si rivolgono. Un pubblico che si avventa soprattutto su quanto concerne le tenniste più glamour del circuito. Se Maria Sharapova si fidanza è tema che conquista maggiore attenzione, ad esempio, di un meraviglioso rovescio ad una mano della Suarez Navarro. Ma tutto ciò è forse imputabile alla avvenenza fisica di Maria? Solo un pazzo potrebbe sostenere una tesi del genere. Che nel tennis contemporaneo si stiano affacciando talenti nuovi oppure ne stiano maturando altri che erano in incubazione e che non sono adatti ( e comunque dipende dai gusti) per una sfilata di moda è certamente una buona cosa. Cui tutti rivolgiamo un caloroso applauso. Ma da questo a colpevolizzare chi ha avuto in dote qualcosa in più sul piano estetico ce ne passa. Carla Suarez Navarro un match di Fabio che non su punto spettacolare del medesimo. Di Caroline Wozniacki ci si occupa soprattutto perché il suo ex fidanzato golfista McIlroy l’ha piantata in asso a pochi mesi dal matrimonio. Grigor Dimitrov è probabilmente il talento nuovo di più alto livello del circuito; ma non esiste giorno in cui non venga definito Mr.Sharapova. E per avere notizie di Vika Azarenka, da mesi ferma ai box per un guaio fisico, abbiamo dovuto leggere della fine della sua storia d’amore con il rapper zazzeruto Redfoo. Di Mrs. Hantuchova qui presente ci si occupa ormai solo più su giornali patinati perché del suo tennis non si (pre)occupa quasi nessuno. Ben venga dunque questa nouvelle vague di ragazze che concentrano l’attenzione su di sé in forza della loro abilità tennistica e basta: figliole come Carlita Suarez Navarro e Taylor Townsend che sorridono al tennis se alla vita senza proporsi all’occhio dello spettatore come se se vivessero costante- Maria Sharapova LA SENTENZA mente issate sul loro piedistallo. LA DIFESA Come è spesso successo in questi anni di procedimenti tennistici l’accusa sbaglia l’oggetto delle sue accuse (anche la difesa si diletta in qualche giochetto linguistico). Forse si vuole colpevolizzare la bellezza? Sarebbe una manovra antistorica e pure un po’ odiosa. Nella storia si sono visti episodi del genere ma in circostanze terribili che qui non è certo il caso di replicare. Se proprio l’accusa volesse puntare il dito contro qualcuno allora bisognerebbe che scegliesse meglio i propri obiettivi: non tanto gli operatori dell’informazione Super 21 Tennis Signore, in piedi. Questa corte vi condanna. Non già a rinunciare alla vostra bellezza e alle opportunità che vi concede. Saremmo dei pazzi anche solo a pensarlo. Ma a istituire una sorta di scuola di bellezza. Mettete a disposizione i vostri look manager, i vostri fotografi preferiti, i vostri hairdresser e chi cavolo vi pare per mettere in condizione le cosiddette diversamente belle di rivaleggiare con voi anche sul piano estetico. Poi sarà il pubblico a esprimere le proprie preferenze. Non è affatto escluso che oltre a battervi sul campo arrivino a conquistare anche più copertine patinate di voi. La seduta è tolta. OUTDOOR DISPONIBILI NELLE VERSIONI: . PLAY-FLEX . PLAY-FLEX CUSHION . PLAY-FLEX CONFORT ® ® Fornitore Ufficiale ® DI largo ai giovani ROBERTO COMMENTUCCI BIANCA TURATI La situazione ideale Alessandro Moroni, maestro del Circolo Tennis Seregno e tecnico dell’azzurrina, classe ’97, parla di una delle nostre migliori giovani, numero 46 nell’attuale classifica ITF under 18, che di recente ha partecipato al Roland Garros junior. E’ stata un’autentica sorpresa: state a sentire I I manager, gli agenti, i talent scout; quelle figure che professionalmente girano per tornei, scuole e accademie, alla ricerca di ragazzi promettenti. Una categoria composita: a volte sono ex giocatori, altre volte addirittura avvocati, ex organizzatori di eventi o, peggio, faccendieri senza scrupoli. Tutti quanti, però, hanno una cosa in comune: possiedono una sorta di check list, un elenco di “precondizioni”, di situazioni, di circostanze, che spesso non hanno nulla che vedere con il campo, ma che la lunga esperienza ha mostrato essere quasi sempre presenti laddove si nasconde un futuro professionista. Ecco a voi la lista del bravo talent scout, la ricetta per il successo. Una famiglia solida, armoniosa, dai sani principi; genitori presenti, buoni educatori, ma non invadenti e rispettosi del ruolo e delle scelte del tecnico; un circolo con dirigenti lungimiranti, genuinamente interessati alla crescita dell’atleta; un tecnico competente e valido sul piano umano oltre che su quello tennistico; una sistemazione scolastica in grado di coniugare le ragioni dell’apprendimento con la necessaria flessibilità nella gestione delle assenze; buone qualità atletiche di base e la pratica pregressa di tante discipline sportive (i bambini che praticano sport diversi acquistano abilità motorie migliori di quelli che hanno scelto la strada sbagliata della precoce specializzazione tennistica); la presenza di almeno un altro agonista coetaneo, di livello adeguato, con cui allenarsi e competere; ma soprattutto, Bianca Turati occorre che l’atleta possegga la cosiddetta attitudine all’allenamento, ovvero che sia ricettivo, voglioso di migliorare e in grado di mettere in pratica gli insegnamenti che gli vengono impartiti. Purtroppo, come sappiamo, la realtà è ben diversa, e accade molto raramente che queste condizioni si verifichino tutte assieme. Per questo, l’intervista con il maestro Alessandro Moroni, del Circolo Tennis Seregno, tecnico di Bianca Turati, classe ’97, una delle nostre migliori juniores, numero 46 nell’attuale classifica under 18, è stata un’autentica sorpresa. State a sentire. “Bianca è venuta ad allenarsi da noi 4 anni fa, assieme a sua sorella gemella Anna, che gioca a un livello quasi analogo. Sono state accolte benissimo da tutti, per la loro grande serietà, educazione, impegno, dedizione al lavoro, voglia di imparare.” E uno. “Tutto nasce ovviamente dai genitori: il papà dentista, la madre casalinga, sono sempre presenti, attenti, disponibili, ma hanno sempre mostrato grande rispetto per il mio lavoro, e così abbiamo Super 23 Tennis potuto costruire un rapporto solido, basato sulla fiducia reciproca.” E due. “Il nostro è un Circolo piccolo, abbiamo solo tre campi, ma la dirigenza ha preso molto a cuore le due ragazze, e le sta anche aiutando finanziariamente.” E tre. “Dal punto di vista fisico Bianca deve potenziarsi ancora tantissimo, è molto acerba. Del resto, lei si allena solo 3 ore al giorno, dalle 14 alle 17: due ore di tennis e una di atletica. Al mattino frequenta il liceo scientifico, ma per fortuna a scuola, dove ha un buon profitto, non le hanno mai fatto storie per le assenze dovute ai tornei”. E quattro. “Io credo che dal punto di vista atletico lei sia in prospettiva molto forte. E’ alta circa 1,65, è molto rapida, e ha un ottimo senso dell’equilibrio, anche grazie allo sci praticato assiduamente da bambina.” E cinque. “Personalmente trovo molto prezioso il supporto e la consulenza che ci dà Tatiana Garbin, il Tecnico Federale di settore: io sono un maestro di circolo, mi manca il “vissuto” agonistico ad alto livello, e ho molto da imparare da Tatiana.” E sei. A questo punto, sarete curiosi di sapere che tipo di giocatrice è Bianca Turati. La parola, ancora una volta, va al maestro Moroni: “Le sue qualità migliori sono la tenuta mentale, la rapidità di piedi, il tocco di palla e il bellissimo rovescio, che lei gioca a una sola mano. Se andrà tutto bene, potrebbe venirne fuori qualcosa a metà fra la Schiavone e la Vinci. Io ci spero”. Anche noi. come eravamo DI VIVIANO VESPIGNANI CLASSIFICA DA SCALARE Azzurri top 50, la rincorsa di Fognini Alla fine dello scorso marzo il ligure, che aveva chiuso la scorsa stagione in sedicesima posizione, ha compiuto un ulteriore passo in avanti salendo sino al numero 13. La sua carriera ha avuto un’impennata a partire dallo scorso luglio, quando ha vinto due titoli ATP di fila sulla terra rossa in Germania V Ventuno italiani hanno sinora stabilito il proprio primato personale entro la cinquantesima posizione dell’ATP Ranking. In cima alla lista troviamo Adriano Panatta e Corrado Barazzutti nelle vesti di top ten , rispettivamente nel corso delle stagioni 1976 e 1978, mentre nella fascia che comprende i primi venti giocatori del mondo leggiamo i nomi di Paolo Bertolucci, numero 12 nella prima edizione della classifica ATP datata agosto 1973, di Fabio Fognini numero 13, di Omar Camporese, Andrea Gaudenzi e Andreas Seppi, tutti 18esimi, nonchè Renzo Furlan, 19esimo nel 1996. Straordinario, ed a livello di record assoluto, appare il numero 40 del mondo raggiunto dal nostro più longevo giocatore nell’era open, Gianluca Pozzi, alla bella età di 35 anni e 7 mesi. Notevole anche l’ exploit (42esimo) compiuto da Davide Sanguinetti verso la fine del 2005 quando contava oltre 33 anni. Il più giovane a raggiungere il proprio miglior traguardo è stato Stefano Pescosolido nel 1992, a meno di ventun anni d’età, allorché fu numero 42 del mondo, ma prima ancora di compiere i 22 anni anche Andrea Gaudenzi e Cristiano Caratti arrivarono al loro top Fabio Fognini Giocatore Adriano Panatta Corrado Barazzutti Paolo Bertolucci Fabio Fognini Omar Camporese Andrea Gaudenzi Andreas Seppi Renzo Furlan Francesco Cancellotti Tonino Zugarelli Filippo Volandri Paolo Canè Cristiano Caratti Potito Starace Gianni Ocleppo Simone Bolelli Gianluca Pozzi Stefano Pescosolido Davide Sanguinetti Claudio Panatta Daniele Bracciali Record (data) 4° (24-8-1976) 7° (21-8-1978) 12° (23-8-1973) 13° (31-3-2014) 18° (10-2-1992) 18° (27-2-1995) 18° (28-1-2013) 19° (15-4-1996) 21° (15-4-1985) 24° (12-6-1976) 25° (23-7-2007) 26° (21-8-1989) 26° (22-7-1991) 27° (15-10-2007) 30° (7-12-1979) 37° (3-11-2008) 40° (29-1-2001) 42° (2-3-1992) 42° (31-10-2005) 47° (25-6-1984) 49° (8-5-2006) Super 25 Tennis Età 26 anni, 1 mese 25 anni, 6 mesi 22 anni, 1 mese 26 anni, 10 mesi 23 anni, 9 mesi 21 anni, 7 mesi 28 anni, 11 mesi 26 anni 22 anni, 2 mesi 26 anni, 5 mesi 25 anni, 11mesi 24 anni, 4 mesi 21 anni, 2 mesi 26 anni, 3 mesi 22 anni, 8 mesi 23 anni, 1 mese 35 anni, 7 mesi 20 anni, 9 mesi 33anni, 2 mesi 24 anni, 5 mesi 28 anni, 4 mesi rispettivamente nel 1995 e nel 1989. Nei mesi scorsi sono stati i nostri due primi, attuali, portacolori a compiere significativi balzi in avanti nella scala dei record personali. All’inizio del 2013 Andreas Seppi ha portato il proprio limite dal numero 22 (dell’ottobre 2012) al 18 con ciò affiancandosi a Omar Camporese e Andrea Gaudenzi. Alla fine dello scorso marzo Fabio Fognini, che aveva chiuso la scorsa stagione in sedicesima posizione (la stessa del suo allora best ranking datato 29 luglio 2013), ha compiuto un ulteriore passo in avanti salendo sino al numero 13. L’impresa è maturata in virtù degli ottavi di finale raggiunti negli Australian Open, del terzo successo in carriera conquistato a Vina del Mar, in Cile, e delle finali guadagnate a Buenos Aires ed a Monaco. L’impennata che ha avuto la sua carriera –in particolare a partire dallo scorso luglio- è comunque fotografata con precisione anche in termini numerici dal Ranking ATP. Infatti il suo bottino di punti che all’inizio del 2013 era a quota 880, sedici mesi dopo lo troviamo a 2.155. Un’ultima annotazione: l’ età media dei nostri top 21 corrisponde a 25 anni e 6 mesi. vita da circolo E se ognuno facesse qualcosa di più? In America lo fanno da anni: di fronte al difficile momento economico i soci dei club mettono a disposizione le loro professionalità nel tempo libero per contribuire alle necessità del proprio circolo. Perchè non farlo anche noi sfruttando anche sistemi sperimentati come il bartering, le Banche del tempo e i gruppi di acquisto? DANILO MANGANARO G Super 26 Tennis DI Gli americani sono sempre un po’ più “avanti", è innegabile. Per una volta si potrebbe provare a raggiungerli presto, senza far passare troppo tempo. Nei circoli sportivi degli States succede già da qualche annata che i membri o soci del club si mettano a disposizione durante il tempo libero per le attività necessarie. In tempi di crisi economica, che il circolo abbia settanta o più di mille soci, occorre- resta la comunità sociale di riferimento e i soci rappresentano una sorta di seconda famiglia. E’ e sarebbe un gran peccato lasciar decadere il romanticismo e la passione che questi personaggi convogliano nel club, peggio ancora approfittandosene nell’indifferenza altrui. Pensate invece a quanto potrebbe fare ciascuno di voi, con il minimo sforzo ‘sindacale’, per il circolo al quale siete iscritti. Basti pensare alla lista pressoché infinità di professionalità membre di un club di qualsiasi dimensioni. Ci sono dottori, avvocati, medici, ingegneri, commercialisti, architetti ma anche ristoratori, venditori. Senza dimenticare universitari, neolaureate etc. etc. Già succede che l’amico o il semplice conoscente dispensi gentilmente un consiglio ‘lavorativo’ nello spogliatoio, in palestra, al bar o in sauna. Perché non formalizzare e in qualche modo ufficializzare questi momenti? Ci sono alcune collaudate tecniche di coesione sociale come bartering, banche del tempo e gruppi di acquisto. Il bartering può essere più banalmente rebbe mettersi tutti a disposizione anche per far risparmiare somme di denaro che altrimenti andrebbero per forza di cose impegnate per assumere almeno parttime nuove forze lavoro. Ci sono già casi italiani in cui il socio più vicino di abitazione si mette ai fornelli per Ferragosto o per la Vigilia di Natale quando la cucina del bar resta chiusa. O ancora il socio pensionato ma esperto di giardinaggio si dedica al verde del tennis club. Questo perché per molti il circolo Super 25 Tennis definito come un cambio-merce, una permuta. Come farlo nel Club? Semplice, si potrebbe online o in bacheca creare una sezione cerco/offro, a partire da materiali e attrezzature tennistiche sino anche a appartementi da affittare. Richieste di scambi temporanei, di lunga durata o di vendita definitiva. Le banche del tempo prevedono semplicemente l’utilizzo gratuito di determinate strutture o servizi (dalla palestra alla lezione privata con un maestro sino a un corso di yoga) per determinate ore, in cambio di altrettante ore prestate in segreteria, come arbitro in qualche gara a squadre, in cucina, al servizio di babysitting etc.etc. Il vero surplus potrebbe essere abbinare questi due progetti/idee: fornire un’ora settimanale di consulenza concernente il proprio lavoro. Dall’avvocato che dispensa consigli legali, sino al medico passando per il commercialista ma anche il maestro di tennis o la professoressa di inglese. Infine i gruppi di acquisto: il Club può firmare una convenzione con un gruppo d’acquisto (prodotti alimentari ma non solo) che pubblica o invia via mail prodotti e prezzi relativi. I soci potrebbero poi successivamente ordinare, pagare e ritirare i quantitativi scelti, ottimizzando così facendo il prezzo sull’acquisto complessivo. Sono solo alcuni spunti volti a dare ognuno qualcosa in più in un momento non così florido economicamente, per permettere al club di continuare a investire oculatamente, senza sprecare risorse finanziarie preziose. E in più sono tutti modi di stimolare e intensificare le relazioni interpersonali tra i soci, la vera essenza di un circolo di tennis che si rispetti. angolo tecnico Quanti fili ha la mia corda? L'evoluzione nel settore delle incordature è continua, se non infinita. I cosiddetti "monofilamenti", utilizzati dalla maggioranza dei professionisti, sono alla quarta o quinta generazione nel trattamento del materialebase, il poliestere. E stanno emergendo anche fibre alternative, in grado di offrire un diverso feeling di gioco. Il punto della situazione... Super 28 Tennis N DI MAURO SIMONCINI Niente poco di meno che il signor Boris Becker sosteneva che “la racchetta è lì solo per sostenere le corde”. L’uomo della strada vi direbbe che la pallina da tennis la colpisce, si spera, non con la racchetta e il telaio ma proprio con l’incordatura installata su di essa. Qualcun altro sostiene che le corde sono la vera anima della racchetta. Insomma una qualche importanza, nella performance tecnica e nell’esito del vostro gioco, la corda ce l’avrà. Chiedete per informazioni a tutti i professionisti incordatori che hanno avuto la fortuna e la sfortuna di avere a che fare con i top player: le richieste più bizzarre, ma specifiche, precise e tassative. Il tipo di corda (materiali e costruzione), il calibro e la tensione sono le variabili fondamentali, quelle che incidono sulla prestazione. PRIMA COM’ERA – Una volta c’erano solo il budello e il sintetico. O meglio, c’erano solo corde ottenute assemblando sottili striscioline di budello animale. Negli Anni Settanta sono comparse le fibre sintetiche, che costavano meno e soprattutto si rompevano decisamente più tardi, anche se la qualità era minore. Fino ai nostri giorni, quando da un lato l'elevato costo delle fibre naturali, dall’altro l’evoluzione dei materiali sintetici e delle tecnologie con cui vengono trattati, han fatto pendere la bilancia decisamente verso questi ultimi. Ne esistono di mille tipi e strutture. MONOFILO A GO GO - A farla da padrone è sicuramente il monofilamento, livello base della complessità tecnologica. Un unico materiale assemblato in un solo filamento: molto spesso è poliestere, talvolta poliammide. Siamo già giunti alla terza generazione di co-poliestere grazie a trattamenti e additivi chimici di ultima generazione. Molti colori (più recentemente va di moda il total black) e diverse sezioni (non solo circolare ma anche poligonale). Il vantaggio principale è la durata: i monofili sono duri da rompere (e in genere non sono costosi), buona resistenza all’abrasione ma qualità di gioco non particolarmente elevata, soprattutto in termini di tocco e sensibilità. Rendono bene nelle prime ore ma la perdita di dinamicità e ten- sione è abbastanza rapida ed evidente. E’ la corda più usata sul circuito "pro": i professionisti però cambiano racchetta dopo pochi games, senza attendere la rottura dell’incordatura. E quindi sfruttano il momento di resa ottimale. I giocatori di Club che attendono mesi prima della sostituzione utilizzano il lato peggiore di questo tipo di corda. AVVOLGIMENTO, OTTIMO COMPROMESSO – Esistono poi i cosiddetti "avvolgimenti" semplici, doppi o strutturati. I primi sono costituiti da un "core" (nucleo) centrale monofilo ricoperto poi da un fascio di filamenti che aiuta a mantenere la tensione e fa da protezione, anti usura e abrasione per l’anima centrale. Discrete sono le prestazioni e contenuti i costi. Sono di fatto avvolgimenti MULTIFILO CARO? MA VALE– Tra le corde sintetiche (o a base vegetale), quelle che più avvicinano alle prestazioni del budello naturale, grazie all’evoluzione tecnologica di materiali e trattamenti, sono sicuramente i multifili. Come suggerisce la parola stessa non esiste un nucleo centrale, ma centinaia (o migliaia) di sottilissime fibre attorcigliate tra di loro. Corde morbide, elastiche, potenti, ideali specialmente per “compensare” la rigidità sempre maggiore dei telai moderni. Il multifilamento offre performance di gioco superiori, ma patisce l’usura e le variazioni climatiche. Costa di più e si rompe più in fretta ma fino a quel momento mantiene pressoché invariate le sue caratteristiche di risposta in termini di elasticità e dinamicità. Per intendersi chiaramente è la corda che si vede progressivamente sfilacciarsi e "sbucciarsi" nell’area del piatto corde nella quale impattate più spesso la pallina. E inq uesto asosmiglia al budello naturale. semplici le corde che molti brand ribattezzano con il nome di Synthetic Gut. Se esiste un ulteriore copertura di filamenti in senso opposto, quindi con il nucleo centrale più sottile si parla di "avvolgimenti multipli". Super 29 Tennis IBRIDO ALLA ROGER? – Tutti dovremmo sapere che il reticolo delle corde è composto da orizzontali e verticali, di solito in numero minore, anche se nelle ultime collezioni c’è chi (Wilson e Prince) ha proposto nuovi attrezzi con schemi 16x15, 18x16, etc.etc. Qualche campione (Federer e Djokovic su tutti) abbina i pregi di due tipi differenti di corde: lo svizzero fa montare budello sulle verticali e monofilamento sulle orizzontali. Al contrario fa Nole. Sono soluzioni atte a miscelare tenuta della tensione da un lato e durata dall’altro, sensibilità e comfort da una parte potenza o controllo dall’altra. Ma vanno valutati, oltre alla costruzione e al tipo di materiali impiegati ,anche calibro (spessore) della corda e tensione applicata… Alla prossima puntata. maestri CENTRI ESTIVI FIT “Gioca da campione con i campioni” E’ lo slogan di quest’anno. Tutti i ragazzi che li frequenteranno avranno l’opportunità di incrociare le proprie racchette con i campioni azzurri di Coppa Davis e Fed Cup: da Fabio Fognini a Sara Errani, da Andreas Seppi a Flavia Pennetta, Roberta Vinci, Camila Giorgi, Karin Knapp e tanti altri G “Gioca da campione con i campioni”, questo è lo slogan dei Centri Federali Estivi. Anche quest’anno, infatti, tutti i ragazzi che li frequenteranno avranno l’opportunità di incrociare le proprie racchette e giocare diritti, rovesci, volee con i nostri azzurri di Coppa Davis e Fed Cup. Da Fabio Fognini a Flavia Pennetta, da An- Sara Errani e Roberta Vinci al Centro Estivo di Terrasini nel 2013 dreas Seppi a Sara Errani, da Paolo Lorenzi a Camilla Giorgi, da Simone Bolelli a Roberta Vinci, questi campioni ed altri saranno ospiti durante l’attività dei centri , operativi nei seguenti periodi e sedi : ● Castel di Sangro dal 15 Giu- gno a 9 Agosto ● Terrasini dal 29 Giugno al 19 Luglio ● Serramazzoni dal 15 Giugno al 3 Agosto Super 30 Tennis ● Brallo dal 15 Giugno al 9 Agosto ● Tirrenia dal 15 al 29 Giugno, ● Cardiff con due opportunità dal 3 al 16 Luglio e dal 21 Luglio al 3 Agosto. Ai Centri estivi oltre ad “incrociare i Campionici” ci si allena da Campioni poiché la giornata tipo prevede 2 sedute di tennis e 2 di atletica dirette dai Tecnici Federali del Settore Tecnico Nazionale. A loro si Paolo Lorenzi al Centro Estivo di Serramazzoni. Sotto Centri Estivi FIT a Castel di Sangro affiancheranno gli insegnanti formati dall’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” che attueranno le nuove proposte didattiche che partono dal concetto di multilateralità e prevedeno lo sviluppo simultaneo delle 4 aree (mentale, fisica, tattica e tecnica) che contribuiscono alla crescita e costruzione di un giocatore di tennis. Anche quest’anno si svolgeranno presso i Centri estivi tutti i raduni tecnici per i ragazzi/e nati dal 1999 al 2007, inoltre, si disputeranno anche le fasi finali delle manifestazioni tecniche istituzionali. La Pia Cup riservata agli Under 9, la Coppa delle Province per gli Under 11 presso il Centro Federale estivo di Castel di Sangro e la Coppa Belardinelli Under 13 e i Campionati Italiani Under 11 presso il Centro Federale estivo di Serramazzoni. A tanto tennis, si aggiungeranno attività collaterali con l’opportunità di divertirsi con la pesca sportiva, il maneggio, l’acqua Park, l’arrampicata, oltre ad emozionanti serate a tema per alleviare le fatiche sportive giornaliere. E’ opportuno evidenziare che ancor di più da quest’anno la Federazione Italiana Tennis ha voluto incrementare la qualità delle proprie strutture inserendo il Centro di Preparazione olimpica di Tirrenia, potenziando la sede di Castel di Sangro con ulteriori campi e spostando il centro in Gran Bretagna a Cardiff che garantisce migliori servizi. Quindi se volete far vivere ai vostri ragazzi una vacanza in buone mani affrettatevi a collegarvi sul sito dei Centri Federali(www.federtennis/centriestivi.it) per prenotare gli ultimi posti a disposizione. Flavia Pennetta al Centro Estivo FIT di Terrasini nel 2013 Super 29 Tennis panorama NEWS Un corso di tennis in Kosovo tra i progetti dei militari italiani per i bambini di Peja Il contingente militare italiano di stanza a Belo Polje, grazie a una donazione della Federazione Italiana Tennis (FIT), ha portato a termine presso il centro sportivo comunale di Peja un corso di tennis a favore di 25 bambini kosovari. L’attività rientra nel quadro di una serie di iniziative della cooperazione civile e militare del contingente italiano promosse per avviare le giovani generazioni kosovare alla pratica di discipline sportive. Per un mese 25 bambini di famiglie meno abbienti di ogni etnia e religione hanno partecipato gratuitamente alle lezioni di mini-tennis tenute, con il suppor- Kosovo. Il Capitano Gianluca Greco, istruttore di tennis to dallo staff del circolo tennis di Peja, da un militare italiano in forza alla missione Kfor in possesso della qualifica di istruttore federale. Con l’intervento della FIT, che ha donato attrezzature didattiche ed equipaggiamenti sportivi, è stato permesso a questo gruppo di piccoli tennisti di praticare questo sport liberamente e gratuitamente. “Grazie agli italiani per questa lodevole iniziativa che si aggiunge ad altre già effettuate per i nostri giovani. Da oggi potremo offrire la pratica di questo sport anche alle scolaresche della municipalità di Peja”, queste le parole pronunciate da Kresnik Arifi, presidente del tennis club Peja, alla chiusura del corso. I 250 peacekeepers italiani del contingente in servizio a Belo Polje, provenienti principalmente dal 52° reggimento “Torino” con sede a Vercelli, hanno il compito di garantire, nel rispetto della risoluzione 1244 del Consiglio delle Nazioni Unite, la sicurezza, la stabilità e la libertà di movimento nell’area occidentale del Kosovo contribuendo al consolidamento della pace e al processo di crescita civile. GIUDICI DI GARA DIVENTARE UFFICIALE DI GARA? QUASI QUASI... (DI ROBERTO MARANO – COMPONENTE C.C.U.G.) Si è da poco conclusa la manifestazione sui campi in terra rossa al termine, sostenere l’esame per acquisire la qualifica di 1° lidel Foro Italico con numeri da record: biglietti venduti, spettavello. Dopo le prime prove “sul campo” come assistente ad un tori in TV, contatti web, etc.. L’importanza del torneo è cresciuta collega più esperto potrà, se ha ottenuto buoni giudizi, iniziare nel tempo grazie al grande lavoro fatto dalla Federazione, dagli ad arbitrare le manifestazioni in autonomia. A questo punto, per organizzatori e da tutte quelle componenti che contribuiscono poter dirigere delle gare, diventa indispensabile che l’Ufficiale di alla buona riuscita di un evento divenuto ormai di livello monGara sia anche tesserato per la FIT. Questi, descritti in estrema diale. Tra le citate componenti non può non essere citata quella sintesi, sono i primi passi per intraprendere la “carriera” di Uffirelativa agli Ufficiali di Gara che hanno diretto gli incontri del ciale di Gara nel Tennis che, è doveroso ricordare, è un’attività Torneo principale e di tutti i tornei di pre-qualificazione. Si dice assolutamente dilettantistica ma non per questo priva di soddisempre che quando c’è un nuovo campione in una disciplina sfazioni e che deve essere svolta con il massimo della professiosportiva questo fa da traino per i giovani che vogliono imitarlo nalità. Ed è a questo punto che le capacità tecniche di ciascuno ma, evidentemente, questo punto di vista può essere allargato devono unirsi con la passione per questo sport meraviglioso per a tutti i componenti della specifica disciplina sportiva. Proprio far si che anche l’Ufficiale di Gara entri a far parte della partita in concomitanza degli Internazionali d’Italia sono giunte alla casul campo senza però esserne mai il protagonista. L’esperienza, sella di posta elettronica del CCUG ([email protected]) molte la bravura ed anche, siamo onesti, il tempo a disposizione da richieste di informazioni su cosa fare per diventare Ufficiale di dedicare all’attività arbitrale, contribuiscono alla selezione dei Gara. Per entrare a far parte della categoria non è necessario migliori Ufficiali di Gara che avranno l’opportunità di andare ad saper giocare a tennis o aver avuto un passato “agonistico” ma arbitrare incontri di livello sempre più alto fino, perché no, agli sono richiesti solo la residenza in Italia e, in caso di cittadino Internazionali d’Italia e oltre.... Per tutti quelli che desiderano straniero, la conoscenza fluente della lingua Italiana ed inoltre maggiori informazioni sulle date e luoghi ove si tengono i corsi che l’interessato non abbia subito squalifiche o inibizioni supesi suggerisce di visitare il sito della federazione all’indirizzo web riori ad un anno da parte del CONI. Per i Giudici Arbitri occorre 32 www.federtennis.it e cercare tra le REGIONI quella di proprio anche la maggiore età ma per gli arbitri non è necessaria e si può interesse per verificare se vi sono informazioni relative ai corsi in entrare come “allievo” arbitro già a 12 anni. L’aspirante Ufficiale programma e/o i recapiti per parlare direttamente con i Comitati di Gara dovrà frequentare uno dei corsi, assolutamente gratuiti, Regionali. Un sincero “in bocca al lupo” a tutti i futuri colleghi che vengono organizzati annualmente dai Comitati Regionali e, per la Vostra nuova carriera e... ci vediamo al Foro!! Super 32 Tennis GAËL MONFILS, GIOCATORE PROFESSIONISTA SONO LA CONSAPEVOLEZZA CHE UN PUNTO PUÒ CAMBIARE TUTTO. BETTER YOUR BEST con myasics.it la voce delle REGIONI ABRUZZO Lanciano sogna la A1 d di Ferdinando De Fenza I tifosi e i soci del Circolo Tennis Lanciano stanno accarezzando il sogno di giocarsi la promozione nella massima serie del tennis nazionale con un avvio di stagione straordinario, frutto di 3 vittorie (contro Tennis Lombardo e Livorno in trasferta, contro Scandicci in casa), di un pareggio (contro Palermo in casa) e di una sconfitta sul veloce di Schio. Si punta dunque a conquistare un posto nella semifinale dei playoff per la serie A1: un obiettivo ambizioso per quello che è solo Z La squadra di A2 del CT Lanciano il terzo campionato consecutivo di serie A2, ma il sodalizio frentano di Giancarlo Staniscia, presidente al secondo mandato sotto la cui gestione sono arrivati i risultati più importanti della storia del Circolo Tennis Lanciano, non è abituato a porre limiti alla propria crescita sportiva e associativa. La stagione di serie A2 è iniziata nel migliore dei modi già dallo scorso inverno con l’ingaggio di Enrico Burzi, numero 450 Atp al mondo, arrivato quest’anno ad affiancare l’altro “numero 1” del Ct Lanciano, Marco Viola, classificato come Burzi 2.1. La squadra è poi completata dalle punte di diamante del CT Lanciano, Lorenzo Di Giovanni 2.4 e Fabio Sgrignoli 2.7, entrambi tennisti di grande valore cresciuti nel settore giovanile del Circolo e oggi alfieri della squadra che sta regalando tante emozioni al tennis abruzzese. Con loro due giovanissimi, sempre nati e cresciuti tennisticamente sotto l’ala del tecnico nazionale Lello Di Loreto, la cui esperienza ventennale in veste di direttore del settore giovanile frentano è messa al servizio anche della serie A2 in qualità di capitano non giocatore della formazione: i due giovani talenti aggregati alla prima squadra sono Alessio Amadei e Antonio Taraborrelli, entrambi 16 anni, entrambi con tanta voglia di arrivare in alto. Per Amadei, classificato 3.1, è già arrivato anche l’esordio vincente: sui campi del Tennis Club Lombardo, nella prima giornata di campionato, al fianco di Lorenzo Di Giovanni ha conquistato il punto nel doppio che è valso il 6 a 0 finale. Ma non c’è solo la serie A2 a dare soddisfazioni al CT Lanciano: le ragazze della serie C femminile hanno infatti vinto il campionato regionale, conquistando il diritto a giocare nel tabellone nazionale che porta dritti in serie B. Una bella affermazione firmata Laura Battistini, Bea Caruso, Bianca Ciliberti e Silvia Pesce. BASILICATA Rgionali e Serie D2 d di Antonio Croglia P er il secondo anno consecutivo, il T. C. Potenza si è laureato campione regionale. Giacinto Cirenza (2.8), Marco Castello (3.2), Fausto Tamburrino (3.2), Antonio Lovallo (3.4) e Donato D’Addezio (4.2), i NORD CENTRO SUD componenti della squadra, hanno avuto un ruolino di marcia inarrestabile. Il titolo, come lo scorso anno, è arrivato nell’ultima giornata dove i ragazzi capitanati da D’Addezio si sono imposti sul C. T. Matera per 5 a 1, gli altri incontri erano sempre terminati con un perentorio 6 a 0. La compagine potentina, nello spareggio giocato sulla terra rossa del C. T. di Andria, si è dovuta arrendere ai “cugini” pugliesi (GS Angiulli Bari). La questione relativa alla retrocessione resta ancora aperta e sarà decisa mentre andiamo in stampa. Nel frattempo anche la prima fase del campionato di Serie D2, dove c’è stata una grandissima adesione con ben 33 squadre ai nastri di partenza, si è conclusa e le due promozioni in D1 se le contenderanno il C.T. Matera “A”, il Royal C.T. Nemoli “A”, il C.T. M. Micucci Moliterno “A”, lo Sporting Matera “A” e il T.C. Muro Lucano “A”. Ha preso il via anche il campionato regionale di D1con nove squadre che si contenderanno la promozione in Serie C. A giugno toccherà scendere in campo alle tenniste lucane, saranno dieci le formazioni che incroceranno le racchette. Maggio quindi è stato un mese intenso, ma lo sarà anche giugno Z Il Tennis Club Potenza campione visto che si riprenderà con la Baregionale silicata Cup e il Circolo Tennis di Venosa, che nel frattempo ha organizzato gli Assoluti individuali giovanili, ospiterà la sesta tappa. Doveroso fare il resoconto delle prime cinque tappe. Gabriele Galeazzo guida la classifica riservata ai Quarta Categoria, il giovane promettente tennista lucano tesserato con il CT Matera ha al suo attivo 74 punti. Alle sue spalle, con un netto distacco, Angelo Donnoli (CT Val D’Agri) con 28 punti mentre il pisticcese Piero Losenno (CT Pisticci) viaggia con 2 punti di ritardo. La classifica riservata invece ai tennisti di Terza Categoria, vede appaiati al primo posto, con 54 punti, Daniele Alegiani (Bodiomnia Potenza) e Gabriele Selvaggi (CT Pisticci). Alle loro spalle il talentuoso leader della classifica di Quarta Gabriele Galeazzo con 36 punti. Il potentino Fausto Tamburrino (TC Potenza), vincitore della prima tappa, è invece quarto. Francesca Leone (CT Pisticci) è la leader indiscussa tra le donne. La tennista di Pisticci si è aggiudicata ben tre delle quattro tappe disputate, alle sue spalle Arianna Adinolfi (CT Muro Lucano) e la potentina Giorgia Croce (T. C. Gingles) vincitrice invece della prima tappa. CALABRIA Premio San Giorgio d’oro d di Rosaria Ionà “P er essersi confermato un’eccezionale risorsa cittadina in campo sportivo, culturale e sociale, un granaio di crescita individuale e collettiva”. E’ questa la motivazione con la quale il Circolo di tennis Rocco Polimeni di Reggio Calabria ha conquistato il prestigioso riconoscimento “San Giorgio D’Oro”. Come ogni anno, la festa del santo protettore reggino, San Giorgio, è stata accompagnata dalle onorificenze che il Comune conferisce ai cittadini più illustri che, per Super 34 Tennis Z Il centrale del Circolo Polimeni impegno, si sono contraddistinti all’interno della comunità. A ritirare il premio, consegnato dal presidente del Coni di Reggio, Mimmo Praticò, è stato il presidente del circolo Igino Postorino che si è detto “pieno di orgoglio per un riconoscimento che non guarda solo all’attività sportiva, ma anche sociale e culturale che il circolo s’impegna a valorizzare”. “Ho sempre guardato alla socialità come a un valore aggiunto del nostro circolo – ha proseguito Postorino -. Questo ci ha portato, dopo tanti anni, alla conquista di questo riconoscimento inaspettato e che ci riempie di orgoglio”. Nel corso della cerimonia, il prefetto Gaetano Chiusolo ha voluto ricordare come “il San Giorgio d’Oro debba spingere gli stessi cittadini reggini ad affermare i valori civili e i principi solidi attraverso un impegno quotidiano, ben rappresentato anche a dimostrazione che la meritocrazia esiste a Reggio, in vari campi: il sociale, la cultura e il mondo del lavoro”. Il circolo Rocco Polimeni fu fondato nel 1929. Oltre ottanta sono gli anni di ricordi, emozioni e soddisfazioni. Memorie che hanno un protagonista su tutti, il compianto Domenico Travia, il presidente che ha fondato, visto crescere, e portato agli apici il Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”. Oggi è una struttura di prim’ordine con otto campi, uno campo centrale - oggi intitolato al presidente Domenico Travia - provvisto di una tribuna di 2000 posti a sedere. CAMPANIA Regionale U.12 e U.14 d di Maria Grazia Ciotola M aggio di appuntamenti giovanili in Campania. Campionati regionali under 12 e 14 in vetrina al tennis club Petrarca della presidente Stefania Crimaldi. Il torneo ha messo in luce i giovani talenti emergenti della Campania. Nel tabellone under 12 femminile, come da pronostico, la vittoria è andata alla favorita Federica Sacco del Fireball che si è imposta con il punteggio di 62 63 sulla compagna di squadra Morgana Perna. Nel tabellone under 12 maschile, Simone Sorbino in finale ha dovuto faticare non poco per avere la meglio su Massimo Del Carmine 26 62 76. Molto combattuta anche la finale under 14 femminile dove Giuseppina Miccio si è aggiudicata il titolo superando in finale Antonella La Cava con il punteggio di 61 46 76. Nel tabellone Z Elio Ramaglia, under 14 maschile, le teste di serie numero 1 vincitore del titolo e 2, Pietro Manola e Antonio Ruocco, si sono regionale under 14 fermate in semifinale sconfitte rispettivamente da Elio Ramaglia e Simone Cacciapuoti. Lo stesso Ramaglia si è imposto, poi, anche in finale su Cacciapuoti conquistando il titolo regionale con il punteggio di 63 61. Nella finale per il 3° e 4° posto, valida per l’ammissione ai Campionati Italiani di categoria, Antonio Ruocco ha sconfitto Pietro Manola 64 63. Partecipazione ricca, in quantità e qualità al Tennis Club Vomero per la tappa napoletana di maggio del Trofeo Kinder Sport giovanile. Dagli under 10 agli under 16 in gara alcuni dei migliori talenti della Campania, e non solo, al club collinare da sempre al vertice organizzativo in regione. Profeta in patria nell’under 10 Francesco Modugno che in finale batteva Fabrizio Staiano, 61 60, entrambi 4 nc. Nell’under 11, i ragazzi del 2003, affermazione per Riccardo Maria Cocco su Matteo Rodriguez 64 75, entrambi 4 nc. Per gli under 12 del 2002 titolo a Ivan La Cava, 4.4, in finale su Andrea De Simone, 4.3 e numero 1, 63 62. Passando agli under 13 del 2001, titolo a Giuseppe Pazzi, 4.2, in finale su Roberto Nazzaro 4.3, 76 62 con il n.1 Palmese fuori in semifinale. Tra gli under 14 del 2000 successo di Marco Orofino, 4.2 in finale sul sorprendente Luca De Filippo 4.3 e non inserito nelle teste di serie, 16 76 62. Ultimo titolo nel maschile, con gli under 15 e 16 del 1\998 e 99. Alessandro Gentile, numero 1 e 4.1, batteva in finale Matteo Totaro, numero 2 e 4.1, 26 64 62. Nel torneo femminile under 15 e 16 successo di Anna Lamboglia, numero 1 er 4.2 su Anna Moio, numero 2 e 4.3, con un netto 61 61. EMILIA ROMAGNA d Campionati Serie C, Over e Giovanili di Stefano Benfenati M ini atleti e Veterani in campo, la serie C con i primi ‘verdetti’, e il campionato di serie D in pieno svolgimento: a tutto gas l’attività agonistica regionale a squadre in Emilia Romagna. Nelle diverse categorie, infatti, si sono date battaglia le varie compagini e, dopo le fasi regionali, le ‘migliori’ sono determinate a mettersi in luce anche a livello nazionale. A pieno regime la serie D con ottimi numeri ai blocchi di partenza: ben 572 le squadre (tra maschile e femminile) che si affrontano settimanalmente per conquistare un posto al sole nei tabelloni finali regionali. Già definite, invece, le squadre di serie C che hanno ‘staccato’ il pass per il tabellone nazionale. Tra le 36 compagini iscritte alla fase a gironi (24 per Z a squadra del Ct Cervia, gli uomini e 12 per le donne) sono 6 Campione Regionale Over 40 quelle pronte a mettersi alla prova oltre i ‘confini’ emiliano romagnoli: Ct Casalboni e Ct Reggio Emilia (nella serie C femminile) e Ca Faenza, Ct Rimini, Sc Sassuolo e Ct Reggio Emilia (nella serie C maschile). Per quanto riguarda le ‘nuove leve’, è in dirittura d’arrivo la definizione dei tabelloni ad eliminazione diretta nelle varie categorie (under 10 misto, under 12, 14, 16, 18 maschile e femminile) dei campionati giovanili. Infine, non sono mancate le soddisfazioni ed i titoli per i più esperti. Conclusa, infatti, la fase regionale per i Veterani e le Ladies: sono ben 30 le compagini che saranno ‘portacolori’ dell’Emilia Romagna nei vari Campionati e Manifestazioni nazionali. CAMPIONI REGIONALI VETERANI/LADIES Over 35 – Tc Castellazzo Over 40 – Ct Cervia Over 45 lim. 4.3 – Forum Tennis Over 45 – Vicente Ca Faenza/Villa Carpena Over 50 – Sc Sassuolo Over 55 – Sc Sassuolo Over 60 – Ct Pontelungo Over 65 – Cierrebiclub Over 70 – Ct Bologna Ladies over 40 – Ct Cacciari Ladies over 40 lim. 4.5 - Cir.Ric. Usl 16 Ladies over 45 – Ct Rimini Ladies over 50 - Easy Tennis Super 35 Tennis la voce delle REGIONI d FRIULI VENEZIA GIULIA Campioni di Serie C di Fausto Serafini D alla battaglia emozionante sulla costa isontina al rientro trionfale nella costa triestina: breve la navigazione, esaltante il carico. Gli spettatori, presenti sulla tribuna del Tc Grado, non possono dire di essersi annoiati durante la maratona indispensabile a dirimere la supremazia regionale della serie C dei maschi. Il Tc Caneva contava di raccogliere i frutti di un percorso senza sbavature tra sfide nel girone e successivi scontri nei playoff, mentre il team del Ct Grignano si riteneva sufficientemente appagato dal buon rendimento stagionale che disegnava al sodalizio triestino la seconda finale regionale, dopo quella della Coppa invernale Cà D’ORO. Per la verità, un segnale leggermente inquietanZ Il CT Grignano te, per non dire premonitore, si poteva leggere campione regionale nel pareggio ottenuto, nell’ultima giornata del di C girone, proprio contro i contendenti dell’ultima ora. Però, il vantaggio interlocutorio di 3 a 1, dopo i singolari, infondeva una certa tranquillità ai giocatori del presidente Ugo Cimetta, come alla maggioranza degli appassionati supporter sacilesi. La quarta affermazione nel singolare avrebbe decretato l’anticipata fine tombale del confronto e l’esultanza sarebbe dilagata nel club di Fiaschetti di Sacile. Ma di fronte ai tre convincenti successi dei singolaristi canevini ad opera di Mauro Pizzinat, Marco Dal Mas e Larry Manfè, la colonna dei rivali segnava il doppio bagel affibbiato dal giuliano Paolo Lippi al generoso Marco Brunetta. Su questa ancora di salvezza la sfida rimaneva viva e si spostava alle due gare canoniche di doppio. L’impresa riusciva pienamente ai giocatori triestini che, con le coppie Facciolo/ Di Pretoro e Lippi/Del Degan, riuscivano a pareggiare il conto grazie alla complicità del terzo salvifico set. Prolungamento di match al quale non attingeva, nel momento topico, il duo giuliano Facciolo/Di Pretoro che liquidava la pratica nel doppio di spareggio, lasciando al tandem Manfè/Pizzinat solo tre game carichi di delusione. RISULTATI Singolari: Pizzinat b. Di Pretoro 2-6 6-0 6-1; Dal Mas b. Zugna 6-2 6-2; Manfè b. Del Degan 6-4 6-1; Lippi b Brunetta 6-0 6-0. Doppi: Lippi/Del Degan b. Manfè/Pizzinat 6-2 3-6 6-3; Facciolo/Di Pretoro b Brunetta/Dal Mas 3-6 6-3 6-1. Doppio di spareggio: Facciolo/Di Pretoro b. Manfè/Pizzinat 6-1 6-2. LAZIO Un grande spettacolo d di Marcello Giordani A nche quest’anno gli appassionati di tennis romani hanno potuto godere del grande tennis internazionale che il TC Garden di Roma del popolare Pancho Di Matteo ospita ormai da diciannove anni consecutivi. Un record che non trova facilmente riscontri neanche in ambito nazionale. Anzi in questa edizione il montepremi è stato ulteriormente NORD CENTRO SUD ritoccato portandolo a 42.500 euro con ospitalità per tutti partecipanti. Un impegno economico rilevante specialmente in anni di crisi economica così marcata che rendono molto difficoltosa la ricerca di sponsor disponibili, solo la grande passione di Pancho e dei suoi soci ha permesso questa sorta di miracolo sportivo rinnovando un appuntamento che è ormai diventato un fiore all’occhiello del tennis nazionale. Questa diciannovesima edizione non ha tradito le aspettative regalando giornate di grande tennis con una straordinaria presenza di pubblico che ha letteralmente preso d’assalto il circolo già dalle giornate di qualificazione. Come al solito protagonisti di assoluto livello con una nutrita pattuglia di atleti Italiani che al TC Garden si sentono ormai di casa. E’ il caso di Filippo Volandri, finalista lo scorso anno, di Flavio Cipolla, Potito Starace, Paolo Lorenzi, Thomas Fabiano e di giovani promettenti come Matteo Donati, Gianluigi Quinzi, Alessandro Giannesi e Marco Cecchinato. Quest’ultimo autentica sorpresa in positivo per i nostri colori con un cammino in crescendo che si è interrotto solo in semifinale contro quel Julian Reister destinato a vincere il Torneo. Presenze eccellenti tra il pubblico con il capitano Z La consegna della targa in memoria di Little Tony di Fed Cup e Copal presidente del Club Ferrari Appia Antica Giorgio pa Davis, Corrado D’Antonio. A destra Julian Reister il vincitore con Barazzuti, quasi Pancho Di Matteo quotidianamente a seguire gli atleti italiani impegnati e il direttore degli Internazionali d’Italia, Sergio Palmieri che non è voluto mancare nelle prime giornate nonostante gli impegni organizzativi del prestigioso Master 1000 romano che, ricordiamo, iniziava proprio dopo la conclusione del challenger che ormai funge da fortunato e importante prologo alla sempre più prestigiosa kermesse romana. La finale ha visto protagonista l’uruguaiano Pablo Cuevas, già numero 45 del ranking mondiale poi costretto ad una lunga inattività per un infortunio che ne ha mortificato la classifica relegandolo oltre la millesima posizione. Dopo un faticoso primo turno dove ha eliminato il nostro Lorenzi per 62 16 64, ha superato il giovane Donati 62 64 e nei quarti Taro Daniel 62 46 64 e in semifinale uno stanco Volandri per 63 61. Nella parte alta del tabellone è giunto in finale il tedesco Julian Reister che, come dicevamo, ha superato in semifinale un tenacissimo Marco Cecchinato solo al terzo set. Finale quasi a senso unico con il tedesco a comandare il gioco con variazioni e smorzate che mettevano presto fuori combattimento uno spento e forse appagato Pablo Cuevas, 63 62 il risultato finale a favore di Julian Reister che iscriveva il suo nome per la prima volta nell’albo d’oro della manifestazione. LIGURIA d Armesi e Lavagna ai Nazionali di Marco Preti S i sono disputati i playoff della serie C ligure che hanno designato il CT Lavagna e l’AT Armesi come squadre che rappresentano quest’anno la Liguria nelle fasi nazionali femminili. Proprio il match di Super 36 Tennis Z Il CT Lavagna femminile ritorno ha deciso allo sprint la più equilibrata delle due sfide, quella tra TC Finale ed AT Armesi. Quest’ultima si era costruita un vantaggio di 3-1, con Reggi ed Oliveira vincenti su Bizzo e Gamba e poi anche in doppio. Veronica Giusto, che aveva sconfitto Isabel Giordano, aveva tenuto aperto il confronto. La stessa si è ripetuta al ritorno, ma sulla Oliveira. Stavolta però anche la Bizzo (7-6 6-4 alla Reggi) e la Federica Costa (sulla Giordano) hanno portato i loro punti. Sul 4-3 Finale Reggi ed Oliveira pareggiavano con il doppio (7-5 4-6 6-3) e poi si ripetevano di fronte a Bizzo e Giusto nello spareggio. Nell’altra sfida il Lavagna, quest’anno davvero completo con l’arrivo della Botto, partiva dal 3-1 ottenuto in trasferta (solo la Gollo sulla Fati aveva frenato l’onda della Botto sulla Masé, della Rodino contro la Picco e del doppio Fati/Rodino). Era così sufficiente per chiudere i conti il 2-0 del ritorno. Qui il team di Levante schierava Adele Soracco che batteva 6-3 1-6 7-5 la Gollo, poi faceva il punto anche con Alice Botto (di nuovo con la Masé). Dopo aver raggiunto i nazionali di serie C con la squadra femminile, l’Amatori Armesi ha vinto anche il play off maschile con sfida di andata e ritorno contro il CUS Genova. Il 4-2 dell’andata dava già buone garanzie ai ponentini, che infatti si sono confermati sul campo di casa. Nel primo incontro Metti aveva travolto Bellomo e poi un secondo punto per gli universitari era arrivato da Brizzi e Metti in doppio. La svolta era arrivata dai due confronti finiti al terzo, dove Viale e Conti alla fine riuscivano a spegnere le speranze di Rebaudi e di Gamba, mentre il 3-1 veniva da Amoretti e il 4-2 da Viale/Amoretti in doppio. Al ritorno tutto più facile sia per Conti che per Viale (stessi avversari), poi vinceva Amoretti (stavolta impegnato a fondo da Costa) e il punto di Metti non bastava (3-1, totale 7-3). Nel primo confronto dell’altra sfida grande equilibrio tra Park e Pro Recco con 3-3 finale. Ha aperto Fabio Parodi battendo 7-5 6-1 Nicolò Inserra, poi il Park ha pareggiato con Pietro Benasso, che ha superato 6-4 7-5 Luca Vigesi. Nuovo vantaggio di Recco con il numero 1 Zucca (6-3 6-2 a Matteo Micali) e nuovo pari di Luca Prevosto, che ha concesso 6 giochi a Luca Pompeo. Un doppio per parte e tutto rinviato al recupero del ritorno. Nel match di ritorno, comunque, c’è voluto lo spareggio. La seconda sfida ha avuto un andamento diverso dalla prima con tre singoli al Park (Micali su Zucca, Sorrentino su Parodi e Benasso su Vigesi) e uno solo a Recco (Pompeo su Prevosto), che però pareggiava grazie ai doppi Pompeo/Vigesi e Zucca/Lavagnino. Alla fine, però, con il giovane Luigi Sorrentino ed il ritrovato Filippo Figliomeni, il Park otteneva il punto dello spareggio. LOMBARDIA Serie C: ecco i promossi d di Cristian Sonzogni M entre i campionati di serie A2 e serie B entrano nel vivo con le 15 squadre lombarde che cercano di farsi notare, il torneo regionale di serie C ha già emesso i suoi verdetti. Ci sono dunque le formazioni qualificate per la fase nazionale, al termine di una stagione che ha riservato sorprese e conferme. Il match più combattuto degli spareggi ha visto il successo del Tc Milano Bonacossa, a segno per 4-3 contro Milago nella partita più interessante della tornata conclusiva. Per il resto, fatta eccezione per il 4-2 del Ct Le Colline col Villasanta, solo incontri a senso unico. Hanno staccato il pass per la fase nazionale, vincendo per 4-0, Tc Pavia, Tc Treviglio, At Desenzano e Ct Parabiago. Tra le donne, superano la fase regionale Agrate, Saronno e Junior Milano. Giugno sarà un mese particolarmente importante anche per i tornei internazionali in regione. Partendo dall’edizione numero 50 dell’Avvenire, l’evento under 16 del Tc Ambrosiano, il circolo che ha preparato anche una festa per presentare degnamente l’inizio dei lavori del Museo del tennis. La nuova struttura dovrebbe essere terminata a metà del 2015, in tempo per l’Expo, l’esposizione universale di Milano. Sarà un museo multimediale, con postazioni interattive e un mix tra storia e attualità, dunque sempre in aggiornamento. Oltre all’AvZ Una panoramica dei campi del Tc venire, saranno da seguire anche Ambrosiano, sede dell’Avvenire il Challenger dell’Harbour Club Milano, il 25 mila dollari femminile di Brescia (il torneo femminile più importante dell’anno in Lombardia) e i due Futures di Busto Arsizio e Mantova. Passando alla base dei praticanti, continuano due circuiti che riscuotono ogni anno grande successo tra gli amatori. Si tratta del Circuito Visconteo e del Master della Brianza. Il primo, riservato ai veterani, mette in campo i migliori del panorama Over 45 e 55. Il secondo è invece lo storico circuito lombardo per quarta categoria, che tocca diversi circoli e come da tradizione è stato aperto dalla tappa di Concorezzo. A scattare subito al verde, sono stati Emiliano Ghisi e Patrizia Pozzoli, rispettivamente del Tc Arcore e del Tc Cantù. In campo maschile è stato un derby tra esponenti del Tc Arcore, lo stesso club che per il quarto anno consecutivo si è preso carico dell’organizzazione di tutta la manifestazione. Alla fine l’ha spuntata Ghisi, che ha avuto la meglio sul compagno di club Andrea Sironi: 6-0 6-7 6-2 il risultato di un match che è stato piuttosto combattuto, nonostante il rotondo parziale iniziale. E la finale femminile, se possibile, è stata ancora più combattuta. Basti un dato: oltre tre ore di match, chiuse in favore di Patrizia Pozzoli, quando l’orologio segnava ormai le 21.20. Ilaria Leoni, portacolori del Tc Tirano, in provincia di Sondrio, era partita con il piede giusto ma ha ceduto alla distanza. MARCHE d Giovani racchette protagoniste di Roberto Senigalliesi C inque successi negli 8 tabelloni in programma per i tennisti marchigiani nel torneo nazionale del Maggioni (280 iscritti di Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata). Nell’ under 10 affermazione di Peter Buldorini del Guzzini Recanati su Alessandro Cocciaretto del CT Porto San Giorgio per 6-4 6-3 (in semifinale Buldorini b. Andrea Meduri del CT Porto San Giorgio per 6-3 6-1 e Cocciaretto b. Alessandro Veneziani per 6-4 6-3) e di Claudia Frisario del CT Molfetta su Erika Di Muzio del CT Pescara per 2-6 6-2 (7-5). In semifinale Di Muzzio b. Nicole Ceciliani (CT Moie) 7-5 6-4 e Frisario b. Federica Urgesi 6-2 6-1. Nell’under 12 successi di Sofia Rocchetti del CT Chiaravalle su Eleo- Super 37 Tennis la voce delle REGIONI nora Alvisi del CT Barletta per 7-5 6-4 ( in semifinali Alvisi b. Chiara Alesiani del CT Porto San Giorgio) 6-4 4-6 7-5 e Rocchetti b.Desirè Massari per 7-6 6-2) e Federico Ruggeri del CT Fano su Luca Nardi del Baratoff per 6-3 6-3 (in semifinale Ruggeri b. Luigi Castelletti del Morelli Ascoli 6-2 6-1 e Nardi b. Davide Grossi per 6-1 6-3) Nell’under 14 affermazioni di Elisa Mezzanotte del TT Senigalla su Paola Ciabattoni del Maggioni per 7-5 6-4 (in semifinale Ciabattoni b. Aurora De Filippi del TT Senigallia 6-2 6-3 e Mezzanotte b. Simona Di Noia 6-2 6-0) e di Giuseppe De Camelis del CT Bisceglie su Cristian Valentini del Maggioni per 6-0 6-1 (in semifinale De Camelis b. Miky Kraja 6-1 6-3 e Valentini b. Daniele Mancinelli del CT Moie per 7-5 3-6 6-4). Nell’under 16, infine, Simone Lombardi del Z Gli Under 14 CT Camerata Picena si è imposto a Gianluca maggioni, Mezanotte e Manco del CT Moie per 4-6 6-0 6-3 (in seCiabattoni mifinale Lombardi b. Francesco Feliziani 6-1 6-1 e Manco b. Antonio Taraborrelli 6-4 4-6 7-5), mentre Silvia Cannone (CT Andria) ha battuto Aurora Curzi (AT Macerata) per 6-4 6-2 (in semifinale Cannone b.Margherita Masi 6-2 6-0 e Curzi b. Maria Carla D’Annnuzio 7-6 6-2). MOLISE Conferme dall’est d di Ida Santilli I n una delle pause dagli allenamenti, Federico Iannaccone racconta, a un anno dal suo arrivo al centro di preparazione olimpica di Tirrenia, la sua esperienza nella cittadina toscana. Ci parla della sua nuova vita, delle nuove amicizie, dei progressi fatti in un anno, nonostante piccoli infortuni che lo hanno costretto a rinunciare a qualche competizione. Dopo un avvio non facile dovuto al cambio di ambiente, dei ritmi e del regime alimentare, il tennista campobassano, classe’99, ha iniziato ad integrarsi mettendo in luce le sue potenzialità. Il giudizio positivo espresso dal direttore tecnico del centro, Eduardo Infantino, e dal maestro Daniele Silvestre, incaricato di seguire il molisano nell’attività agonistica Italia e in Europa, arrivano al termine di una stagione che aveva tutto il sapore di un banco di prova. Il grande impegno richiesto, le aspettative, il sacrificio, le aumentate ore di allenamento, sono tutti elementi che avrebbero potuto incidere non poco sulle prestazioni di Federico, che ha Z Federico Iannaccone dimostrato di possedere spirito di adattamento e determinazione. Lo confermano i risultati ottenuti nei primi tornei del circuito internazionale under 16 ETA, disputati nell’est europeo: è riuscito a superare i turni di qualificazione a Novi Sad e a Pan evo in Serbia, a Rjeka in Croazia, e a Maribor, in Slovenia, appro- NORD CENTRO SUD dando nel main draw. “Sono soddisfatto di come ho giocato contro avversari non facili”, risponde, quando gli chiediamo se è contento delle sue prestazioni fuori dall’Italia. “A Maribor - continua - ho raggiunto il mio miglior risultato, i quarti di finale, la miglior classifica Eta, la posizione 500”. I prossimi impegni nel circuito di Federico saranno i tornei di Crema e Foligno. Siamo sicuri che ce la metterà tutta per migliorare la classifica raggiunta e per dimostrare allo staff federale che ha meritato la riconferma a Tirrenia per il secondo anno consecutivo. A ottobre ricomincia l’avventura. Questa volta con una marcia in più. PIEMONTE Qualificazioni agli Assoluti d di Ugo Veglia S i sono disputati nel mese di maggio i campionati regionali individuali delle categorie giovanili, utili per la qualificazione agli assoluti nazionali. Il CT Pinerolo ha ospitato gli under 11 e 12. Il tabellone maschile under 11, composto da 30 iscritti, ha visto prevalere Alessandro Spadola su Giacomo Cristodomo mentre quello femminile con 16 iscritte ha premiato l’ottima performance di Chiara Fornasieri su Maddalena Giordano. Nell’under 12, Vittorio Faletti porta a termine il tabellone maschile con 26 iscritti su Lorenzo Barale ed Elisa Camerano supera Annalisa Gassino in campo femminile, dove le iscritte erano 12. Al Vehementia Tennis Team, nell’impianto recentemente realizzato Z I qualificati dal torneo di Lagnasco in Lagnasco, provincia di Cuneo, si sono disputati i tornei under 13 e under 14. Nel tabellone riservato alle tredicenni, forte di 16 presenze, Emilia Bezzo si è aggiudicata il titolo superando Aurora Allasia e nel tabellone maschile, con 31 partecipanti, Alessio Demichelis vince su Andrea Actis. Nella categoria superiore, l’under 14, è Harriet Hamilton che tra le 11 iscritte conquista il primato contro Beatrice Oddone mentre tra i 30 maschi Simone Camposeo termina vittorioso su Edoardo Cecere. Il TC Caselle ha invece organizzato il torneo per gli under 16, la cui conclusione è stata condizionata dalla contemporaneità del torneo ETA under 16 di Biella. In finale nel tabellone maschile, tra i 42 iscritti si sono trovati Lorenzo Boveri e Andrea Bolla. Tra le 17 femmine la finale si è disputata tra Sofia Ragona e Ginevra Peiretti con vittoria della prima. In ogni caso questi giocatori sono tutti qualificati per il torneo che assegnerà il titolo italiano in programma dopo la seconda settima di Agosto. Assieme a vincitori e finalisti di ogni categoria, sono qualificati anche Manuel Pace, Federico Rubietti e Margherita Cecere per l’under 11, Tommaso Cerchi e Eleonora Rescia per l’under 12, Filippo Moroni, Andrea Terenziani, Beatrice La Cava e Alessia Tagliente tra gli under 13, Leonardo Zanada e Elisabetta Bogetti nella categoria under 14. Già qualificati in virtù della classifica raggiunta sono Giovanni Fonio e Stefano Battaglino per la categoria under 16. Super 38 Tennis SARDEGNA TC Terranova: un esempio d di Lazzaro Cadelano C i sono favole che è un piacere raccontare. Di quelle vecchio stile, con il finale lieto, che cominciano con un disastro e si concludono con una festa. È la storia del Tc Terranova che sei mesi fa veniva sepolto dal fango dopo l’alluvione che ha colpito Olbia e tanti centri del Nord Sardegna, e che a maggio si è laureato per la prima volta campione sardo di serie C. Un campionato per risollevarsi dal disastro, tante vittorie una dopo l’altra per continuare a inseguire un sogno, quello di un circolo che con il presidente Alessandro Masala sogna in grande. Le parole del maestro del circolo Z Il team del TcTerranova e capitano della squadra, Andrea campione di serie C Frasconi, sono la miglior narrazione per questa vittoria sportiva dal sapore di fiaba: “E’ una vittoria che va al di la di ogni immaginazione, visto che per il Terranova è il primo titolo assoluto in 27 anni di storia del club. Una vittoria che arriva dopo un anno a dir poco disastroso dopo quel che è successo quel tragico 18 novembre 2013, con la città che piangeva per l’alluvione e per il nostro circolo che è andato distrutto dal quel mare in piena” racconta emozionato il tecnico olbiese, che aggiunge:. “La Scuola Tennis ha ripreso nel giro di un mese, abbiamo iniziato la ricostruzione dei campi e le attività sono riprese”. Fino ad arrivare alla cavalcata trionfale nella “serie A sarda”. Il percorso del Terranova è proseguito in maniera sempre più trionfale nel tabellone finale: ai playoff il primo ostacolo superato fu l’Accademia Tennis di Sassari e poi in semifinale il Poggio dei Pini. “Già arrivare in finale era un risultato inaspettato. Vincerla poi in trasferta contro i favoriti è stato qualcosa di unico” ha sottolineato Frasconi. LA GARA. Partita dalle mille emozioni conclusa al doppio di spareggio dopo 10 ore di grande tennis dalla mattina sino alle otto di sera. Lo Sporting è partito subito forte e si è portato sul 2-0, con i successi di Aroni su Pudda per 6-0, 6-0 e Busonera su Frasconi per 6-2, 6-3. A riportare l›incontro in parità ci hanno pensato Marco Faggiano che ha battuto Zingrillo per 6-2, 6-4 e Tedde che ha sconfitto Zedda per 6-4, 6-3. Le sorprese e le emozioni sono esplose poi nei doppi. Zedda e Busonera hanno battuto Frasconi e Pudda 6-3, 6-3, ma Faggiano e Tedde hanno rovesciato il pronostico compiendo il miracolo: sotto 6-3, 6-5, la coppia olbiese è riuscita a vincere 7-6 al tie break per poi dominare il terzo per 6-0 contro Aroni e Zingrillo. La bilancia era sempre in equilibrio ed è stato necessario il doppio di spareggio. Ancora Tedde/Faggiano per il team olbiese mentre i quartesi hanno schierato Aroni e Busonera. In un crescendo di emozioni altalenanti condite da un tifo da stadio sia da una parte che dall›altra, la squadra gallurese si e› aggiudicata il match decisivo col punteggio di 6-2, 7-5 facendo esplodere di entusiasmo i numerosi supporters venuti da Olbia (due pulmini, due macchine per un totale di 40 persone). IL TITOLO FEMMINILE. Le campionesse sarde di serie C femminile sono invece le ragazze del Ct Selargius. Francesca Rocca, Marta Plumitallo e Gaia Schirru andranno alla fase nazionale a caccia della promozione in serie B. SICILIA Tornei di Macroarea d di Fabio Tedesco D ue prove osservate di Macroarea hanno caratterizzato l’attività del mese di maggio che ha visto sia nella prova disputata in Calabria che in quella svoltasi in Sicilia buoni risultati. In Calabria, allo Sport Village di Catona, dove sono scesi in campo gli under 10 e gli under 12, si sono registrate le vittorie di Virginia Ferrara del Ct Palermo sulla portacolori del Country, Giorgia Pedone, mentre tra i maschi Steve Stracquadaini del CT Montekatira si è fermato in semifinale. Stesso risultato raggiunto tra le under 12 da Sara Botindari del Tc Palermo Due. Tra i maschi è invece andato di scena il derby in famiglia tra i fratelli Tabacco, del CT Vela Messina, che ha visto il successo di Fausto su Giorgio. Nell’under 14 femminile successo per Sofia Bruno del CT Brolo che in finale ha superato Giuliana Liga del TC Palermo 3, mentre tra gli uomini Fabrizio Andaloro della Polisportiva Rescifina è stato battuto in finale. Infine, negli under 12 Karthiga Thavarajasingam del TC Kalta Palermo si è imposta nel femminile mentre Andrea Ragusa del CT Ragusa ha perso in finale. Decisamente meglio è invece andata nella prova svoltasi al CT Montekatira di San Gregorio di Catania dove i nostri portacolori hanno trionfato in ben sei degli otto tabelloni che si sono giocati. Nell’under 10, tra i maschi finale per Steve Stracquadaini, CT Montekatira, e semifinale per Alessio Amato del Planet Tennis Canicattì, tra le donne vittoria della palermitana Giorgia Pedone del Country Time Club Palermo che in finale ha avuto la meglio sulla concittadina Virginia Ferrara del CT Palermo, mentre in semifinale si è fermata Fabrizia Cambria del CT Vela Messina. Nell’under 12 maschile a vincere è stato Simone Bono del Cus Messina, dopo che in semifinale aveva superato Giorgio Tabacco del CT Vela Messina. Nell’under 12 femminile, finale per Anastasia Abbagnato del CT Palermo e semifinale per Chiara Gerbino del TC Match-Ball Mascalucia. Epilogo tutto isolano nell’under 14 maschile dove si è registrata la vittoria di Giuseppe La Vela del Kalta su Fabrizio Andaloro della Polisportiva Rescifina Messina. Semifinale per Alessandro Licitra del CT Ragusa e Pietro Marino del CT Montekatira. Nella stessa categoria finale tutta siciliana anche tra le donne vinta dalla portacolori del circolo ospitante Isabel Camilleri che ha avuto la meglio su Giuliana Liga del Country Time. Semifinale per Alexandra Marina del TC Match-Ball Siracusa. Giuliano Randazzo del Tc Palermo Due ha vinto tra under 16 con Andrea Ragusa del CT Ragusa e Samuele Aretino del TC Junior Acicastello approdati alle semifinali. Infine, tra le donne, nel derby tutto isolano l’ha spuntata Karthiga Thavarajasingam del Kalta di Palermo su Giulia Taddei del TC Siracusa, con Eleonora Ligadel Country Time Club e Francesca Pezzillo del CT Montekatira sconfitte in semifinale. Super 39 Tennis la voce delle REGIONI TOSCANA Lucca in evidenza d di Enrico Roscitano L a rappresentativa del Pia Cup di Lucca ha riconfermato la supremazia regionale superando nel match finale i pari età del Pia Cup di Pistoia che, invece, rappresentano una novità assoluta nel panorama delle “racchette più piccole” in Toscana. Il punteggio finale è stato di 20-16. Ed è grazie a quest’ultime che i ragazzi guidati dal maestro Ivano Pieri e dall’Istruttore di 2° grado Matteo Canal hanno avuto la meglio. L’epilogo del torneo regionale risultava importante solamente per l’assegnazione del titolo gigliato, poiché entrambe le rappresentative provinciali avevano acquisito il diritto a partecipare alla fase di Macroarea (è già stata disputata) presso il prestigioso club del Salaria Sport Village di Roma. L’obiettivo comunque era quello di riuscire a prendere l’autostrada che da Roma porta a Castel di Sangro dove, a metà giugno, ci sarà da lottare per vincere il titolo nazionale. Il Pia Cup di Lucca conosce già la strada avendola percorsa lo scorso anno, mentre per Pistoia sarà la prima volta, almeno questa è la speranza della pattuglia guidata da capitan Daniele Balducci e dal fido maestro Fabrizio Spadoni. E’ necessario dimostrare di essere i più bravi fra le varie province, quindi dimostrarsi i più forti in regione, superare lo scoglio sempre difficile della macroarea per poi prendere la strada che porta a Castel di Sangro dove si esce o campione nazionale o sconfitto, il resto non conta. Ma questa è storia che lasciamo volentieri al mese di giugno. Per quanto riguarda la Toscana, toccherà, dunque, al Pia Cup delle Province di Lucca e Pistoia difendere i colori regionali nella fase di Macroarea di Roma e, se possibile, una volta superata questa fase, in quella nazionale di Castel di Sangro. I due circoli toscani hanno battagliato alla grande per salire sul podio più alto della regione, ma si trovano compagni di viaggio per un’avventura ancora più grande. La caratteristica che accomuna Pia Cup di Lucca e Pia Cup di Pistoia e che le rappresentative sono formate da componenti che fanno parte del vivaio di due circoli della provincia: lo Sporting Club Montecatini fornisce per intero la rappresentativa pistoiese con i seguenti elementi:Luca e Matteo Pucci, Marco Balducci, Vittoria Benedetti e Benedetta Del Carlo, mentre Lucca è formato dall’80% di atleti del Circolo Tennis Lucca (Giacomo Taddei, Filippo Morales, Mattia Bertocchini, Anastasia Bertacchi) a cui si sono stati aggiunti un elemento del Tennis Italia ( Sofia Klocho) ed uno del Circolo Tennis K Porcari (Alessio Pierotti). TRENTINO d Borsotti e Maffei vincono a Mezzocorona di Luca Avancini Successi del bolzanino Sandro Borsotti e della trentina Lucrezia Maffei sui campi in terra rossa del Ct Mezzocorona, nel tradizionale appuntamento con il Torneo Nazionale “Trofeo Cassa Rurale di Mezzocorona”, prova riservata ai quarta categoria valida per il Grand Prix Coop Trentino 2014 e diretta dal giudice arbitro Danie- NORD CENTRO SUD le Drigo che ha riscosso un notevole successo di partecipazione, richiamando oltre un centinaio di giocatori e una quarantina di giocatrici. Sono stati due veterani di ferro a interpretare con grande intensità la sfida finale, il bolzanino del Tc Druso Sandro Borsotti e l’alfiere del Cus Trento Daniele Bernardi, protagonisti di una autentica maratona protrattasi con lunghi palleggi oltre la soglia delle tre ore di gioco. E’ stato a questo punto che Bernardi ha cominciato ad accusare inevitabilmente il notevole dispendio di energie occorsogli in semifinale, un piccolo passaggio a vuoto sfruttato prontamente dall’irriducibile altoatesino che è riuscito a staccare definitivamente il rivale nel terzo e decisivo set. Borsotti era arrivato in finale infilandosi nella parte di tabellone inizialmente presidiata dal rotaliano Mauro Mendini, accreditato della prima testa di serie ma poi costretto a dare forfait, ma dopo aver trovato la strada spianata nei quarti, aveva dovuto dare fondo a tutta la sua esperienza per tenere a distanza un positivo Paolo Struffi, vittorioso nei quarti con il giovanissimo compagno di circolo del Ct Trento Leopoldo Deutsch. Z I vincitori del torneo Bernardi a sua volta aveva approfittadi Mezzocorona to dell’infortunio di Alberto Sartori per sbarcare in semifinale, e prevalere dopo un’epica battaglia con Fulvio Capone, tre set durissimi conclusi con il ritiro di quest’ultimo colto da crampi sul punteggio di 5 pari al terzo set con Bernardi avanti 40-0. Nessuna sorpresa nel femminile che ha promosso in finale le due favorite della vigilia, Aurora Bertoluzza del Ct Calisio e Lucrezia Maffei del Ct Trento. Nella parte alta del tabellone la Bertoluzza si era fatta strada controllando Martina Torresani e Gloria Graif, mentre la parte bassa era stata segnata dai ritiri di Martina Degrammatica e Serena Antonelli, quest’ultima trionfatrice nella prova di Levico e finalista all’Argentario proprio con la Bertoluzza, ritiri che hanno spinto avanti senza colpo ferire la Maffei. La finale non ha avuto storia, Lucrezia si è dimostrata decisamente più in palla sin dai primi scambi. RISULTATI Singolare maschile – Quarti: Borsotti b. Dalsasso pr, Struffi b. Deutsch 75 61, Capone b. Dorigoni 64 61, Bernardi b. Sartori pr. Semifinali: Borsotti b. Struffi 75 64, Bernardi b. Capone 76 67 55 rit. Finale: Borsotti b. Bernardi 75 46 62 Singolare femminile – Quarti: Bertoluzza b. Torresani 64 60, Graif b. Milenkovic pr, Antonelli b. Degrammatica pr, Maffei b. Nardelli 61 60. Semifinali: Bertoluzza b. Graiff 63 63, Maffei b. Antonelli pr. Finale: Maffei b. Bertoluzza 62 60 UMBRIA Attività in crescita d di Sergio Pioppi T ennis internazionale di buon livello in Umbria a cavallo tra i mesi di maggio-giugno-luglio. Al Circolo Tennis Foligno la 13esi- Super 40 Tennis ma edizione dell’European Junior Tour, gara riservata all’under 16 maschile e femminile in programma dal 29 maggio all’otto di giugno. Dal 28 giugno al 6 luglio andranno in onda gli Internazionali di Tennis dell’Umbria giunti all’ottava edizione. Circolo Tennis Foligno – Il torneo di Foligno vede al via ben 256 tennisti, 128 nel maschile ed altrettanti nel femminile. Manifestazione che ha raggiunto la fascia uno, tanto che dopo l’Avvenire è la competizione giovanile under 16 più importante d’Italia. Non a caso sono passati in questo torneo giocatori diventati poi protagonisti nel circuito professionistico internazionale quali Fognini, Dolgopolov, Beku e tra le ragazze Suarez Navarro e Knapp. Per questa edizione è prevista una massiccia presenza straniera. Tennis Club Todi 1971 – Con i suoi 50.000 dollari di montepremi nel maschile, ed i 10.000 dollari nel femminile il torneo internazionale di Todi è diventato uno dei più importanti a livello nazionale. Esclusi ovviamente gli Internazionali d’Italia. Una competizione che sta crescendo sempre di più specialmente dopo che sia maschile che femminile si disputano la stessa settimana. Tra i protagonisti della gara maschile due italiani che hanno usufruito di una Wild Card: Bolelli e Quinzi. Direttore del torneo maschile: Francesco Cancellotti. Questi i maggiori sponsor dell’evento: Distal & Itr Group, Astra Italy, Poste Vita, Meta Energia, Forte Village, BMW, Sidernestor, Marfuga. VAL D’AOSTA Attività giovanile d di Demetrio De Gaetano N el calendario ufficiale dei tornei 2014 spicca l’intensa attività giovanile che vede i giovani tennisti impegnati dal 26 gennaio all’8 novembre, con una pausa da giugno a settembre in cui la ribalta è lasciata ai tornei senior. Nel dettaglio il calendario prevede 6 tappe per il circuito Mini Kids Under 8, 7 tappe per il campionato promozionale intersat under 9 denominato Racchetta Azzurra, 7 tappe per il campionato promozionale intersat under 10 e 12 denominato Racchetta Gialla e 5 tappe per il campionato promozionale intersat under 12-14 e 16 denominato Racchetta Verde. Accanto a questa attività promozionale è prevista anche l’attività agonistica che prevede la disputa di 5 tappe riservate agli under 12-14 e 16. I circoli che ospitano questa intensa attività sono: C.T. Courmayeur, Tennis Squash Sarre, Tennis Club Aosta (sui campi di C.so Lancieri), T.C. Chatillon/Saint Vincent, C.T. Saint Christophe e Tennis Vallée D’Aoste (sui campi del Fuorigioco di Charvensod e del Tennis La Salle). Questo permetterà ai nostri giovani tennisti di impegnarsi sulle più svariate superfici, dalla classica terra rossa al sintetico più veloce passando per il Play.it, il Green Set e l’erba sintetica e le classifiche finali premieranno chi meglio si sarà adattato alle differenti superfici. Alla pausa estiva si arriverà con un totale di 23 tornei disputati sui 30 previsti e sarà l’occasione per dare uno sguardo alle classifiche aggiornate prima del rush finale. VENETO d Giovani in festa a Verona e Padova di Roberto Bonigolo L a stagione agonistica è ormai in pieno svolgimento ed è tutto un fiorire di manifestazioni nella nostra regione a tutti i livelli e per tutti i gusti. Tra le più rilevanti nel corso del mese di maggio sono senz’altro da annotare due kermesse che hanno lasciato il segno, sia in termini quantitativi che qualitativi, soprattutto per quanto riguarda le giovani leve: una tappa di macroarea del Circuito Giovanile FIT-Babolat disputata in terra veronese e i Campionati Regionali di Terza Categoria ospitati nella splendida cornice del Tennis Commodore Academy di Montegrotto Terme in terra patavina. Doppia location per quanto riguarda la tappa “osservata” di macroarea vista la massiccia partecipazione di giovani promesse (quasi 400 gli iscritti in totale): a San Giovanni Lupatoto per gli under 10 e 14 e allo Sporting Club Verona per gli under 12 e 16, il tutto sotto la direzione tecnica dei giudici arbitri Renzo Melegatti e Antonio Boccardi e la presenza dei tecnici di macroarea Tirelli e Cannavacciuolo. Buoni i risultati anche da parte dei nostri rappresentanti con i successi in particolare del 4.1 Davide Tortora (Sporting Club Verona) nell’under 14 maschile, del 3.2 Mattia Frinzi (T.C. Cerea) nell’under 16 maschile e della mestrina Federica Trevisan (4.1 T.C. Mestre) nell’under 12 femminile, mentre gli altri titoli sono stati conquistati dalla ravennate Emma Velletta (under 10 femminile), dal forlivese Jacopo Bilardo (under 10 maschile), dalla parmense IsaZ Campionati regionali Terza Categoria bella Tcherkes Zade (under 14 femminile al Tennis Commodore Academy femminile), dal trentino Mattia di Montegrotto Terme Bernardi (under 12 maschile) e dalla parmense Elsa Rebecca Terranova (under 16 femminile). Per quanto riguarda invece i Campionati Regionali di Terza Categoria, maschili e femminili, non poteva esserci uno scenario migliore del Tennis Commodore Academy a Montegrotto Terme che già ha ospitato diverse manifestazioni federali. Qui si sono date battaglia, sotto la supervisione del giudice arbitro Carlo Farnedi, le migliori racchette regionali di terza categoria, ben 113 nel tabellone maschile (con nove giocatori di classifica 3.1) e 55 in quello femminile (con cinque giocatrici al vertice della categoria). Poi, strada facendo, le sorprese e gli exploit non sono mancati sino a promuovere al match clou finale del tabellone maschile due giovani promesse del vivaio veneto: il 3.2 Mattia Frinzi, un under 16 del T.C. Cerea, e il 3.1 Giovanni Dal Zotto, un under 18 del Tennis Thiene, con meritata vittoria del portacolori veronese in due equilibrate partite. In campo femminile invece in finale sono approdate a sorpresa la 3.1 Anna Signorini (Tennis Thiene) e la 4.2 Alicia Nieri (T.C. Breganze) con sofferto successo da parte di quest’ultima, 24enne proveniente dalle qualificazioni. Super 41 Tennis A IA RT AR FE IN OF ORD RA ST VUOI UN CAMPIONE IN CAMERA TUA? ! I a I T A N O B B A FOTO RAY GIUBILO DI I POSTER DI I POSTER DI FOTO RAY GIUBILO d I POSTER DI AB B Roger Federer ederer RAY GIUBILO Novak Djokovic ER N TO Vincitrice al Roland Garros 2010 Racchetta: Babolat AeroPro Drive Corda: Babolat RPM Blast €48 CO Francesca Schiavone AME N ON IL POST Chi sottoscrive un abbonamento annuale a Il Tennis Italiano, li li all prezzo speciale i l di d 48 48 euro, insieme alla rivista riceverà ogni mese un poster formato 50x70 cm. in tiratura limitata. Non perdere l’occasione! Per info: www.tennisitaliano.it tennis in carrozzina TROFEO INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA Trionfa il francese Cattaneo Il torneo, giunto alla quinta edizione, si è ritagliato un posto importante nel calendario mondiale del circuito Wheelchair ITF e anno dopo anno cresce il numero di spettatori che assistono alle gare al Foro Italico. Il titolo è stato vinto dal francese Frederic Cattaneo, che in finale ha sconfitto in l’austriaco Martin Legner DI FEDERICO ROSSI U Un solo top ten presente, ma un tabellone molto omogeneo con 6 giocatori tra i primi 35 del ranking mondiale, ha caratterizzato questa quinta edizione del Trofeo BNL Internazionali d’Italia di tennis in carrozzina. Ormai stabilmente inserito nell’ambito degli Internazionali BNL d’Italia con il combined, il torneo in carrozzina si è ritagliato un posto importante nel calendario mondiale del circuito wheelchair ITF ed è molto apprezzato da tutti i giocatori che in questa settimana possono vivere una esperienza unica a contatto con i giocatori e le giocatrici migliori del circuito. Capita spesso infatti che nel nostro torneo l’attiguità dei campi faccia si che Djokovic, Nadal o chi per loro, allenandosi a fianco dei nostri incontri, si fermino a guardare e a interagire con i nostri giocatori in un clima unico al mondo. E un’altra importante sottolineatura va al fatto che anno dopo anno cresce il numero di spettatori che assistono alle nostre gare. Se nei all’inizio c’era curiosità intorno al nostro torneo, oggi questa curiosità si è trasformata in vero e proprio interesse dettato anche dalla grande professionalità e dalla bravura dei giocatori presenti al foro in questi anni. La cronaca del torneo registra per il terzo anno, dopo Cazeau- Il francese Frederic Cattaneo, vincitore dell’edizione 2014 del torneo L’azzurro Fabian Mazzei Super 43 Tennis dumec e Houdet, la vittoria di un francese, Frederic Cattaneo, che nella finale di domenica ha sconfitto in maniera decisa l’austriaco Martin Legner con il punteggio di 63 61. Legner che in una semifinale al cardiopalma aveva negato la gioia della finale all’azzurro Fabian Mazzei che ha lottato strenuamente cedendo solo dopo 2 ore e 40 di gioco con il punteggio di 75-57-64. E anche nel tabellone di doppio i favoriti, Cattaneo e Legner, hanno fatto pesare la loro classifica sconfiggendo in finale la coppia formata dal polacco Kruszelnicki e il tedesco Sommerfeld con il punteggio di 60-63. Una citazione a parte merita ancora Fabian Mazzei. Il tennista azzurro, grande interprete canoro nonchè “cantante ufficiale” della FIT, ha intonato sul campo centrale, prima dell’inizio della fianle femminile di Sara Errani contro Serena Williams, l’inno di Mameli di fronte ad uno stadio gremito in ogni ordine di posto e regalando un momento di autentica emozione come testimonia l’abbraccio al direttore del torneo Sergio Palmieri e il saluto che il Presidente della FIT Angelo Binaghi gli ha regalato dalla tribuna. La speranza è di vedere un giorno Fabian anche vincitore del torneo romano. tv IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS Un’estate a tutto tennis Fabio Fognini torna in Germania. Dove tutto ebbe inizio. A luglio, dopo le fatiche di Wimbledon, il tennista azzurro avrà di nuovo sotto ai piedi la terra rossa di Stoccarda e di Amburgo. Lì dove ha centrato la prima storica “doppietta”. Lì dove si è scoperto campione. Sarà lui l’uomo da battere a Stoccarda, perché ormai Fognini è entrato nella cerchia dei più forti. Ripetersi sarebbe un grandissimo risultato. È quello che sperano i suoi tifosi e che SuperTennis si augura di poter mostrare. Il canale della FIT, infatti, trasmetterà il torneo di Stoccarda a partire da martedì 8 luglio. Ogni giorno match in diretta fino all’ultimo atto e all’assegnazione del titolo (domenica 13 luglio). Stoccarda sarà il “campo centrale” della settimana, che avrà nell’Atp di Bastad e nel Wta di Budapest altri due “show court” di grande interesse. Tornei che saranno trasmessi in diretta dai quarti di finale. La magia e la storia di Amburgo, invece, troveranno spazio da lunedì 14 luglio a domenica 20. Per Fognini sarà LUGLIO SU LA TV DEL TENNIS Martedi 8 LIVE ATP 250 STOCCARDA Mercoledi 9 LIVE ATP 250 STOCCARDA Domennica 20 LIVE ATP 500 AMBURGO LIVE WTA BASTAD Giovedi 10 Live ATP 250 STOCCARDA Lunedi 21 LIVE ATP 250 UMAGO Venerdi 11 LIVE WTA BUDAPEST LIVE ATP 250 STOCCARDA LIVE ATP 250 BASTAD Martedi 22 LIVE ATP 250 UMAGO Sabato 12 LIVE WTA BUDAPEST LIVE ATP 250 STOCCARDA LIVE ATP 250 BASTAD Domenica 13 LIVE WTA BUDAPEST LIVE ATP 250 STOCCARDA LIVE ATP 250 BASTAD Lunedi 14 LIVE ATP 500 AMBURGO Martedi 15 LIVE ATP 500 AMBURGO Mercoledi 16 LIVE ATP 500 AMBURGO Giovedi 17 LIVE ATP 500 AMBURGO Andreas Seppi un’altra settimana da “campione uscente”, ma la concorrenza sarà agguerrita e anche Andreas Seppi si candida come outsider per la vittoria finale. Un torneo, Amburgo, con una tradizione decennale e un passato da “Master”. E il fascino è rimasto immutato. Le donne, invece, saranno lontane dalla Germania. Giocheranno a Bastad, che dopo aver accolto il torneo maschile darà spazio all’appuntamento Wta. Match live dai quarti. L’estate a tutto tennis non avrà mai momenti di pausa, visto che anche Umago sarà vissuto in diretta fin dal lunedì. Sette giorni di torneo e di grande tennis, con gli italiani abituali protagonisti. A fare “staffetta” con il torneo croato sarà il torneo di Gstaad, che ogni anno riserva sorprese. Un anno fa anche Roger Federer prese parte al torneo, chissà che non sia al via anche nel 2014. Sarebbe un tocco di classe ad un mese “caldissimo” di dirette, che si concluderà con l’Atp500 di Washington, il Wta Premier di Stanford e l’Atp di Kitzbuhel. Grande tennis a tutte le ore. LIVE WTA BASTAD Venerdi 18 LIVE ATP 500 AMBURGO LIVE WTA BASTAD Sabato 19 LIVE ATP 500 AMBURGO Fabio Fognini Giovanni Di Natale Super 45 Tennis Mercoledi 23 LIVE ATP 250 UMAGO Giovedi 24 LIVE ATP 250 UMAGO Venerdi 25 LIVE ATP 250 GSTAAD LIVE ATP 250 UMAGO Sabato 26 LIVE ATP 250 GSTAAD LIVE ATP 250 UMAGO Domenica 27 LIVE ATP 250 GSTAAD LIVE ATP 250 UMAGO Martedi 29 LIVE ATP 500 WASHINGTON LIVE ATP 250 KITZBUHEL Mercoledi 30 LIVE ATP 500 WASHINGTON LIVE ATP 250 KITZBUHEL Giovedi 31 LIVE ATP 500 WASHINGTON LIVE ATP 250 KITZBUHEL LIVE WTA STANFORD SUPERTENNIS CLUB. C’è sempre qualcuno pronto a sfidarti. Iscriviti anche tu al Circolo dei Circoli. SSu supertennisclub.it tr troverai un campo e un avversario forte come te. SuperTennis TV. È sempre l’ora del grande tennis. Solo con SuperTennis TV hai un canale interamente dedicato al tennis visibile 24 ore su 24, con 50 tornei live all’anno, Internazionali BNL d’Italia, Coppa Davis, FedCup, news, approfondimenti, interviste. 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