Documento del 15 maggio della classe 5°BSS

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
“GIACOMO CECONI”
UDINE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(art. 5 comma 2 D.P.R. 23/7/98 n. 323)
Regolamento sugli esami di Stato.
Art. 5, comma 2 “La formulazione (della terza prova scritta n.d.r.) deve essere coerente con l’azione
educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso. A tal fine i consigli di Classe, entro il 15 maggio,
elaborano per la Commissione di esame un apposito documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi,
gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi
raggiunti.”
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
Classe 5 BSS
Tecnico dei Servizi sociali
2
INDICE
PROFILO PROFESSIONALE
PAG.
3
QUADRO ORARIO E DOCENTI
PAG.
3
ELENCO CANDIDATI
PAG.
4
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
PAG.
4
CONTINUITÀ DIDATTICA
PAG.
5
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
PAG.
5
DA PARTE DEGLI INSEGNANTI
PAG.
6
OBIETTIVI EDUCATIVO - FORMATIVI
PAG.
6
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIDATTICI E DISCIPLINARI
PAG.
7
DEGLI OBIETTIVI
PAG.
8
ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE
PAG.
9
TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA ED ABILITA’
PAG.
9
VOTO DI CONDOTTA
PAG.
11
PROVE DI SIMULAZIONE
PAG.
12
STAGE ED ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
PAG.
12
ATTIVITÀ DIDATTICHE COMUNI PROGRAMMATE
PAG.
14
ESPERIENZE FORMATIVE REALIZZATE
PAG.
14
OBIETTIVI CONSEGUITI MEDIAMENTE DALLA CLASSE
PAG.
14
CONSIDERAZIONI FINALI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
PAG.
14
PROGRAMMI E RELAZIONI DISCIPLINARI
PAG.
17
COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO
DEFINIZIONE DEI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA
ALLEGATI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE IN FORMA CARTACEA
PROVE DI SIMULAZIONE SOMMINISTRATE IN CORSO D’ANNO;
GRIGLIE UTILIZZATE PER LE PROVE DI SIMULAZIONE;
RELAZIONI RELATIVE AGLI ALLIEVI CERTIFICATI CON RIFERIMENTI ALL’ESAME DI STATO;
PIANO DIDATTICI PERSONALIZZATI;
VALUTAZIONI STAGE/ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
3
PROFILO PROFESSIONALE
Il Corso per Operatori e Tecnici dei Servizi sociali è stato avviato a Udine nel 1996; si era, infatti, avvertita
la necessità di una sua presenza sul territorio in relazione al mutato orientamento della politica sanitaria e
socio-assistenziale, finalizzata sempre più a garantire un’assistenza qualificata alle persone a rischio di
disagio e di emarginazione e, mediante la lettura dei bisogni e la mobilitazione delle risorse della comunità, a
promuovere relazioni sociali significative.
Il corso è comprensivo di un biennio propedeutico, seguito da un triennio durante il quale vengono privilegiati
i contenuti professionalizzanti. Alla fine della terza gli allievi hanno sostenuto l’esame per il conseguimento
della qualifica di operatore dei servizi sociali.
Il Tecnico dei Servizi Sociali (Diploma di TSS – D.M. 15.04.94 ) possiede competenze polivalenti e
flessibili, derivanti da interventi formativi finalizzati allo sviluppo di una cultura di base e di abilità logicoespressive che gli consentono di essere elemento attivo e consapevole nei servizi socio-assistenziali. In
particolare, è in grado di:
• inserirsi in strutture sociali operanti sul territorio con capacità di adeguarsi alle necessità e ai bisogni
della comunità;
• programmare interventi mirati in base alle varie esigenze della vita quotidiana, curandone
l’organizzazione e l’attuazione interagendo con altri soggetti pubblici e privati;
• avvicinarsi ai problemi emergenti dal sociale, cercandone soluzioni dal punto di vista giuridico,
psicologico e igienico – sanitario.
QUADRO ORARIO E DOCENTI
Disciplina area comune
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
LINGUA STRANIERA
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE (per coloro che se ne avvalgono)
Ore settimanali
Docente
BUDICIN FABIO
4
BUDICIN FABIO
2
CARAMAZZA GIULIANA
3
LIVA BARBARA
3
CIRIO ANNA
2
BABBO GIANANTONIO
Totale ore area comune
1
15
Disciplina area di indirizzo
CULTURA MEDICO-SANITARIA
DIRITTO
PSICOLOGIA
TECNICA AMMINISTRATIVA
PARETTI MARINA
4
SAURIN ALESSANDRA
3
ZANASI MARINA
5
SEGAT CLAUDIO
3
Totale ore area di indirizzo
Documento del Consiglio di classe
15
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
4
ELENCO CANDIDATI
1
Candidato
Cognome Nome
CANTONI EMMANUELE
2
CASTRONOVO ELISABETTA
3
DATENA NICOLA
UDINE
4
DE LUCA CRISTINA
UDINE
5
DE LUCA GIADA
SAN DANIELE
6
DOMINI GLORIA
COLOMBIA
7
GUITTO SARA
UDINE
8
LAZZARO GIULIA
UDINE
9
LEVORATO ALESSANDRA
UDINE
10
LO PICCOLO DALILA
11
MEL CHEYENNE
12
PASKAREVIC CRISTINA
SERBIA
13
PICCINI VALENTINA
UDINE
14
PICOTTI SARA
15
ROMANELLO SIMONE
16
ROVEDA SAMUEL
SAN DANIELE
17
ZOMPICCHIATTI ELEONORA
PALMANOVA
N.
Luogo di nascita
UDINE
SAN DANIELE
PALERMO
SAN DANIELE
CIVIDALE DEL FRIULI
UDINE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5 B del Corso tecnici dei Servizi Sociali è costituita da 17 alunni, di cui 13 ragazze e 4 ragazzi.
La maggioranza degli allievi proviene da diverse zone della provincia ed ha sperimentato, in questi anni, il
pendolarismo con le conseguenti problematiche derivate da un trasporto giornaliero non sempre agevole.
Nella classe ci sono alcuni allievi per i quali il metodo di studio elaborato in questi anni non è ancora del tutto
autonomo e l’apprendimento dei contenuti è meccanico e mnemonico.
Non tutti hanno risposto con lo stesso interesse agli stimoli didattico-educativi e, sempre per parte della
classe, lo studio domestico è risultato settoriale. Alcuni alunni sono apparsi poco ricettivi, continuando a
dimostrare scarsa autonomia, poca sicurezza e lacune, per lo più sedimentate e quindi difficili da affrontare;
Vi sono anche alunni che hanno mantenuto un atteggiamento serio e motivato, che hanno dimostrato di aver
acquisito un metodologia di studio sufficientemente proficua, grazie ad un livello di attenzione e
partecipazione in classe costantemente positivo ed alla capacità di rielaborazione personale.
Si registrano difficoltà, incertezze soprattutto in inglese e matematica, materie in cui anche negli anni
precedenti maggiormente si erano evidenziate lacune e debolezze.
STORIA DELLA CLASSE
La classe 1 BOSS, nell’anno scolastico 2009/2010, era formata da 25 alunni; 6 non sono stati ammessi alla
classe successiva e 5 hanno cambiato di sezione.
La classe 2BOS, nell’anno scolastico 2010/2011, era formata da 18 alunni; 14 provenienti dalla classe
1BOS; 3 da altri Istituti e uno ripetente dello stesso corso. Un’alunna non è stata ammessa alla classe
successiva e una ha cambiato di sezione
Nella classe 3 BOS, nell’anno scolastico 2011/2012, si sono inseriti 3 alunni provenienti da altri Istituti.
Un’alunna non è stata ammessa alla classe successiva.
Nella classe 4 BSS, nell’anno scolastico 2012/2013, si è aggiunta un’altra alunna ripetente dello stesso
corso. Tre alunni non sono stati ammesso alla classe successiva.
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
5
Nella classe 5BSS, nell’anno scolastico 2013/2014, tutti gli alunni provengono dalla classe 4 tecnici dei
servizi sociali, tranne uno che ripete la classe quinta, e sono in possesso della qualifica di "Operatore dei
Servizi Sociali”.
CONTINUITA’ DIDATTICA NEL BIENNIO POSTQUALIFICA
Disciplina area comune
CLASSE 4^
CLASSE 5^
ITALIANO
BERTOLINI ERALDA
BUDICIN FABIO
STORIA
BERTOLINI ERALDA
BUDICIN FABIO
MATEMATICA
CARAMAZZA GIULIANA
CARAMAZZA GIULIANA
LINGUA STRANIERA
LIVA BARBARA
LIVA BARBARA
EDUCAZIONE FISICA
VESCA DINO
CIRIO ANNA
RELIGIONE
BABBO GIANANTONIO
BABBO GIANANTONIO
SOSTEGNO
DE CONTI ROBERTO
GORASSINI ORNELLA
DE CONTI ROBERTO
GORASSINI ORNELLA
CULTURA MEDICO-SANITARIA
PARETTI MARINA
PARETTI MARINA
DIRITTO
SAURIN ALESSANDRA
SAURIN ALESSANDRA
PSICOLOGIA
ZANASI MARINA
ZANASI MARINA
TECNICA AMMINISTRATIVA
TUCCI CATIA
SEGAT CLAUDIO
Disciplina area di indirizzo
Nella tabella precedente è stata riassunta l’assegnazione dei Docenti nelle classi del biennio di postqualifica. La continuità ha interessato gli insegnamenti di Cultura medico-sanitaria, Diritto, Inglese,
Matematica, Psicologia, Religione e sostegno.
PIANI EDUCATIVI PERSONALIZZATI
Si segnala infine che per gli allievi che usufruiscono dei benefici della legge 104 del 1992, e per chi presenta
bisogni educativi speciali (BES), sono stati predisposti percorsi personalizzati. Per ulteriori informazioni si fa
riferimento ai documenti elaborati, che per motivi di privacy, sono presenti in busta chiusa riservata.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
DEL CONSIGLIO DI CLASSE
La misurazione dei livelli di partenza, effettuata dai docenti nella prima fase dell’anno scolastico attraverso
verifiche orali e scritte, ha rilevato lacune in alcune materie.
I docenti hanno sistematicamente ripetuto gli argomenti, riproposto i contenuti, dopo aver effettuato i
necessari approfondimenti.
Per le insufficienze presenti al termine del primo quadrimestre sono stati effettuati corsi di recupero, alcuni in
orario extracurricolare, altri in itinere .
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
6
I programmi ed il loro svolgimento sono stati inoltre ponderati sull’andamento medio della classe, in modo da
consentire, agli allievi motivati, un agevole recupero in caso di difficoltà.
COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE
DA PARTE DEGLI INSEGNANTI
Attraverso il contratto formativo, i docenti si sono assunti i seguenti impegni:
• precisare le finalità e gli obiettivi delle materie che insegnano;
• rendere noto il percorso, attraverso i moduli didattici, che intendono svolgere durante l'anno scolastico;
• esplicitare il metodo di lavoro (lezione frontale, metodo problematico, induttivo, ecc...) e gli strumenti
che intendono utilizzare (libri di testo, appunti, fotocopie, ...);
• utilizzare il libro di testo come riferimento per le conoscenze che verranno comunque esplicitate in
classe;
• favorire la socializzazione e l'integrazione di tutti gli alunni nel gruppo classe;
• utilizzare tutti gli strumenti utili per un approfondimento degli argomenti svolti in classe e per sviluppare
l'interesse degli studenti (audiovisivi, laboratori, palestre, uscite didattiche, computer, internet, ecc...);
• chiarire il numero delle verifiche scritte e orali, e quali sono i criteri di valutazione delle prove con
particolare riferimento al livello considerato sufficiente;
• rispettare i diritti e gli interessi degli studenti, senza mai cadere nell'offesa;
• ripetere nel corso della spiegazione o della correzione degli esercizi, i concetti che risultano poco chiari;
• comunicare i voti delle prove scritte ed orali facendoli trascrivere sul libretto personale;
• consegnare le verifiche scritte entro i tempi più brevi possibili giorni (max. 15 giorni);
• agire secondo criteri di obiettività ed equità;
• controllare e correggere i compiti svolti a casa e comunicarne l’esito agli studenti;
• comunicare tempestivamente alla famiglia eventuali situazioni di profitto insufficiente, frequenza
irregolare e sanzioni disciplinari, utilizzando il libretto personale, la corrispondenza postale ed il telefono;
• attivare tempestivamente attività di sostegno e recupero disciplinare
Gli insegnanti del C. di C. hanno coordinato e uniformato la loro azione didattico - educativa ai
summenzionati principi generali, facendo salve le prerogative inerenti la libertà di insegnamento e i vari
specifici percorsi ritenuti più validi da ciascun docente.
OBIETTIVI EDUCATIVO - FORMATIVI
Il Consiglio di Classe, sulla base di quanto riportato nel POF, ha fissato i seguenti obiettivi educativoformativi:
CT 1
Promuovere lo sviluppo di un’educazione basata sui valori della solidarietà, della tolleranza
1.1
Riconosce e rispetta la diversità ( di opinione, di svantaggio, di status, di ruolo), basandosi sui valori
della solidarietà e della tolleranza
1.2
Rispetta gli orari e le regole previsti nei contesti scolastici e di stage e partecipa alle attività proposte in
modo responsabile e critico
CT 2
Sviluppare le capacità critiche indispensabili per operare scelte consapevoli e mettere in
atto comportamenti responsabili
2.1
Riconosce le proprie attitudini e le utilizza per orientarsi verso una scelta
ambito professionale
2.2
Si impegna assumendosi le proprie responsabilità e rispetta i tempi di realizzazione di un lavoro
2.3
Analizza le proprie esperienze scolastiche e di stage in forma critica e redige una relazione sulla propria
esperienza
Documento del Consiglio di classe
più
consapevole
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
in
7
2.4
Dimostra spirito d’iniziativa e si rende disponibile per attività in ambito professionale e culturale.
2.5
Ipotizza soluzioni possibili e confronta criticamente ipotesi diverse operando scelte adeguatamente
motivate
CT 3
Acquisire un metodo di studio autonomo, efficace e razionale
3.1
Ricerca ed utilizza in modo appropriato e autonomo dati ed informazioni da diversi canali in relazione
ad uno scopo
3.2
Produce elaborati di approfondimento
3.3
Documenta e organizza il lavoro individuale e di gruppo e collabora attivamente
3.4
Sa consultare e utilizzare fonti e documenti di diversa natura
CT 4
Saper collaborare e confrontarsi con gli altri; intervenire nel dibattito, sia nel contesto
scolastico che di stage, al momento opportuno ed in modo pertinente, anche attraverso
proposte e contributi derivanti dall’esperienza personale
4.1
Assumere
propositivo
nel
scolastico e in
nelle
attivitàall’interlocutore,
sul territorio eallo
di tirocinio
Riconosce un
stiliruolo
comunicativi
diversi
e licontesto
utilizza correttamente
relazione
scopo ed
al contesto
4.2
Sa porsi in un atteggiamento di ascolto attivo
4.3
Rielabora le proprie esperienze, propone soluzioni alternative e le confronta
4.4
Trasferisce ed adegua un metodo appreso in contesti e situazioni nuovi
4.5
Partecipa in modo autonomo e nel rispetto delle regole alle attività di gruppo scolastiche ed
extrascolastiche.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIDATTICI E DISCIPLINARI
Il Consiglio di Classe ha concordato i seguenti obiettivi didattici:
Obiettivi didattici.
1) Insegnare agli studenti ad esprimersi e a comunicare nei linguaggi specifici delle diverse discipline,
esponendo i contenuti delle stesse in modo ordinato, articolato e chiaro, utilizzando ed elaborando le
conoscenze finalizzandole alle attività pratiche previste nel profilo professionale.
2) Guidare gli studenti a migliorare la propria situazione cognitiva di partenza, attraverso un progressivo
sviluppo delle capacità logiche, di astrazione, di analisi e di sintesi, fino a giungere a una valida
competenza professionale.
3) Dotare gli studenti di strumenti critici, che permettano loro di analizzare e comprendere la realtà che li
circonda per acquisire gli opportuni orientamenti nel proseguire gli studi ed immettersi nella società
come lavoratori professionalmente preparati e come cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri.
Area umanistica
• Saper gestire sistematicamente lo studio, finalizzandolo coscientemente all’interiorizzazione e
all’elaborazione personale dei contenuti culturali proposti.
• Saper approfondire gli aspetti critici di ciascuna disciplina individuandone i legami interdisciplinari.
• Saper organizzare il pensiero in modo logico ed essere in grado di esprimersi in forma scorrevole e
corretta.
Area scientifica
• Saper strutturare il pensiero in modo logico e saperlo esprimere in forma chiara, sia oralmente che per
iscritto.
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
8
• Saper risolvere situazioni problematiche facendo ricorso alle conoscenze precedentemente acquisite
durante tutto il corso di studi.
Area tecnico-professionale
• Deve essere in grado di trasferire le competenze acquisite a livello teorico, in attività operative
concrete.
• Deve sapere esprimere le proprie capacità attraverso una sintesi interdisciplinare, in particolare delle
materie dell'area tecnico-professionale con disponibilità ad accogliere criticamente le conoscenze
maturate durante le fasi di attività con il mondo del lavoro (stage, conferenze, ecc.).
• Deve acquisire capacità di comunicazione nei rapporti di lavoro con utenti e operatori.
• Deve saper programmare interventi mirati rispetto a esigenze fondamentali della vita quotidiana e ai
momenti di svago.
• Deve individuare le principali problematiche sociali connesse all’infanzia, senescenza, diversamente
abili e, in genere, alle fasce deboli della popolazione
Gli obiettivi disciplinari, proposti dai singoli docenti nella loro programmazione, in generale attengono alle
conoscenze e competenze che gli alunni devono acquisire nel corso dell’anno scolastico:
•
•
•
Competenza disciplinare: conoscenza degli elementi fondamentali del programma, in ordine ai
contenuti ed alla metodologia operativa, e capacità di applicare in maniera autonoma le abilità
strumentali acquisite;
Competenza logica: capacità di argomentare coerentemente e capacità di articolare il discorso
adeguatamente;
Competenza espositiva: capacità di utilizzare un linguaggio corretto, adeguato, con uso di un
linguaggio specifico;
Si rimanda poi alla lettura dei programmi svolti delle singole discipline per maggiori chiarimenti.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI
OBIETTIVI
Il C.d.C. ha individuato i seguenti principi comuni:
• lo studio deve essere significativo, organizzato come scoperta e rivolto a cambiamenti positivi di
comportamento ed atteggiamento mentale;
• l'insegnamento-apprendimento è un processo di interazione docenti-allievi ed è fondato sulla
comunicazione aperta e disponibile;
• i diversi argomenti devono essere trattati procedendo con gradualità, dai concetti più semplici, a
quelli più complessi;
• vanno sollecitati i collegamenti interdisciplinari e quelli tra temi della stessa disciplina;
• l'operatività è scandita da una programmazione finalizzata al conseguimento delle competenze
fissate, con tempi e verifiche predefinite;
• gli allievi devono essere informati sugli obiettivi e sui contenuti disciplinari;
• la classe deve essere coinvolta in discussioni e dibattiti sulle tematiche trattate, anche con domande
guidate.
Accanto a quelli tradizionali (testi e dispense) sono stati utilizzati strumenti che potevano risultare idonei a
suscitare l'interesse ed a stimolare la partecipazione degli alunni: audiovisivi, articoli da quotidiani e
settimanali, riviste specialistiche, fotocopie, laboratorio di informatica, proiezioni cinematografiche previa
preparazione adeguata, conferenze, incontri con esperti.
Il C.d.C. ha concordato anche sulla libertà di condurre la lezione, utilizzando varie tecniche: la lezione
frontale, la lezione dialogata, il lavoro in piccolo gruppo cooperativo eterogeneo per livello.
STRUMENTI PER LA VERIFICA
L’anno scolastico è stato suddiviso in due periodi:
1) 12 settembre 2013 –25 gennaio 2014;
2) 27 gennaio 2014 – 11 giugno 2014
Il C.d.C. ha adottato i seguenti strumenti:
• Compiti in classe
• Interrogazioni
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
9
•
•
•
•
•
Interventi spontanei
Relazioni
Elaborati domestici
Test strutturati o semistrutturati
Lavori per piccoli gruppi
Ogni docente ha adeguato i propri interventi alle necessità che sono emerse, predisponendo strategie e
attività di recupero /approfondimento.
Le verifiche, scritte, orali e pratiche, sono avvenute secondo varie modalità, in numero adeguato, tese tutte
ad accertare, oltre che le conoscenze, le competenze e le abilità, anche il livello di disponibilità e
partecipazione al dialogo didattico e formativo.
FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE
PERIODICA E FINALE
I fattori che hanno concorso alla valutazione periodica e finale sono stati i seguenti:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Risultati ottenuti nelle verifiche
Effettiva acquisizione dei nuovi contenuti
Comprensione di richieste e quesiti
Capacità analitico-sintetiche
Capacità di esposizione e rielaborazione
Miglioramento registrato
Impegno, partecipazione ed interesse
Capacità di cogliere anche stimoli extra-scolastici
Autonomia organizzativa
Ordine e organicità nella presentazione del materiale
Capacità di esprimersi in maniera personale
Superamento degli eventuali debiti formativi pregressi.
La valutazione dei risultati è stata destinata alla formulazione di un giudizio sull’evoluzione dell’itinerario
scolastico e personale degli allievi.
ALTRI ELEMENTI DI VALUTAZIONE
Oltre ai dati del profitto, nella valutazione finale si è tenuto conto di:
•
•
•
•
•
livelli di partenza e percorso compiuto, intendendo l’esperienza scolastica come un processo di
cui il singolo anno è un segmento che non può essere scisso da altri pregressi;
frequenza scolastica, intesa sia come presenza fisica a scuola, sia, soprattutto, come presenza
attiva, con il rispetto dei propri obblighi e della continuità scolastica;
partecipazione, intesa come capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i
docenti e di fornire significativi contributi al dialogo educativo;
impegno, inteso come capacità di assumersi responsabilità e di adempiere con costanza,
precisione e puntualità gli obblighi connessi;
metodo di studio, inteso come capacità di organizzare il lavoro, di elaborare percorsi culturali, di
acquisire strumenti operativi
DEFINIZIONE DEI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA
TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA ED ABILITA’
Il C.di C. ha concordato nell’utilizzo di una griglia, che definisce una corrispondenza tra giudizi, formulati dai
singoli docenti, e un voto in decimi; tenendo presente la seguente scala di valutazione:
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
10
Valutazioni e voto
Conoscenze
Abilità
Competenze
Del tutto
insufficiente
Voti in decimi
1-2
in quindicesimi
4
Nulle
Nulle
Non raggiunte
Gravemente
insufficiente
Voti in decimi
3-4
in quindicesimi
5-6
Insufficiente
Voto in decimi
5
in quindicesimi
8
Sufficiente
Voto in decimi
6
in quindicesimi
10
Discreto
Voto in decimi
7
in quindicesimi
12
Buono
Voto in decimi
8
in quindicesimi
13
Avanzato
Voto in decimi
9-10
Non sa esporre e strutturare il
discorso in modo logico e
Non raggiunte: ha compreso solo
coerente; non riesce ad
alcuni concetti ed è solo
Manca di
individuare le richieste e
occasionalmente in grado di
conoscenze
rispondere in modo pertinente.
applicare procedure e regole in
fondamentali.
Non sa utilizzare in modo
situazioni di studio e sviluppo
adeguato la strumentazione in
professionale/personale.
uso.
Conosce in
Riesce ad utilizzare solo in parte
Non raggiunte: esprime solo
maniera
le informazioni ed i contenuti
parzialmente i concetti ed in modo
superficiale le
essenziali che esprime in modo non sempre adeguato; sa mettere in
informazioni e la
spesso impreciso
pratica regole ed applicazioni solo
terminologia di
Ridotte appaiono le capacità
con guida in situazioni di studio e
base.
operative.
sviluppo professionale/personale.
Sa utilizzare gli strumenti espressivi
ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicativa
Riesce ad utilizzare i contenuti
verbale in vari contesti; sa
Conosce e
essenziali, che espone ed
individuare alcune strategie
comprende le
applica con qualche incertezza.
appropriate per la soluzione di
informazioni, le
Riesce a formulare valutazioni
problemi; dimostra una sufficiente
regole e la
corrette, ma parziali.
padronanza d’uso di strumenti, di
terminologia
Sa adottare semplici progetti per procedure, di processi, in situazioni
specifica in modo la risoluzione di problemi pratici di studio e sviluppo professionale /
essenziale.
Gli standard minimi delle abilità
personale.
specifiche risultano acquisiti.
Le varie competenze
programmate sono manifestate
con relativa autonomia, in forma
essenziale.
Sa elaborare i concetti acquisiti
Conosce e
Esprime con chiarezza ed
mettendoli in relazione con una
comprende le
adeguata proprietà lessicale le
discreta sicurezza; sa ricercare le
informazioni, le proprie valutazioni, utilizzando le
soluzioni funzionali delle varie fasi
regole e la
informazioni più opportune;
del lavoro.
terminologia
dimostra processi adeguati di
Le varie competenze
specifica in modo applicazione in contesti noti e, se
programmate sono manifestate
completo.
guidato, anche in quelli nuovi.
con discreta autonomia.
Sa individuare ed elaborare i
concetti, i procedimenti, i problemi
proposti, grazie a processi adeguati
Riesce a collegare in modo
di trasferimento di competenze e
Conosce i
autonomo argomenti diversi,
procedure in situazioni simili e
contenuti culturali
rilevando buone capacità di
variate
in modo
analisi e di sintesi.
Le varie competenze
completo e
Dimostra di avere una piena
programmate sono manifestate
puntuale.
acquisizione delle abilità
con buona autonomia e con
specifiche.
consapevolezza e padronanza
delle conoscenze e abilità
connesse.
Conosce i
Riesce a collegare argomenti
Riesce ad operare analisi
contenuti culturali
diversi, cogliendo analogie e
approfondite e sa collegare
in modo rigoroso
differenze in modo logico e
logicamente le varie conoscenze,
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
11
in quindicesimi
14-15
e approfondito.
sistematico anche in ambiti
disciplinari diversi. Sa apportare
valutazioni e contributi personali
significativi.
sapendo riorganizzare
adeguatamente quanto appreso.
Le varie competenze
programmate sono manifestate
con completa autonomia e con
consapevolezza e padronanza
delle conoscenze e abilità
connesse.
La valutazione dei risultati è stata destinata alla formulazione di un giudizio sull’evoluzione dell’itinerario
scolastico e personale degli allievi.
Per quanto riguarda il voto di condotta, si è fatto riferimento alla tabella riportata nel POF:
VOTO DI CONDOTTA
Comportamento
Rispetto del
Regolamento
di Istituto,
del materiale
scolastico e
delle strutture
SCRUPOLOSO
Frequenza e
puntualità
Note disciplinari
Voto
ASSIDUA
NESSUNA
10
SCRUPOLOSO
ASSIDUA
NESSUNA
9
SOSTANZIALE
REGOLARE
NESSUNA
8
COMPORTAMENTO
ACCETTABILE PER
RESPONSABILITÀ
E
COLLABORAZIONE
SOSTANZIALE
SALTUARIE
VIOLAZIONI
SPORADICHE
ammonizioni
verbali e/o scritte
non superiori a due
nell’arco del
quadrimestre
RIPETUTE MA
NON GRAVI
7
COMPORTAMENTO
INCOSTANTE PER
RESPONSABILITÀ
E
COLLABORAZIONE
COMPORTAMENTO
SPESSO
SCORRETTO
PER
RESPONSABILITÀ
E
COLLABORAZIONE
VIOLAZIONE/
VIOLAZIONI GRAVI
NON
SEMPRE
REGOLARE
con alcune
assenze
strategiche
IRREGOLARE
Con assidue
assenze
strategiche in
una o più
materie
IRREGOLARE
Con assenze
strategiche
in più materie
GRAVI
5
COMPORTAMENTO
MATURO PER
RESPONSABILITÀ
E
COLLABORAZIONE.
COMPORTAMENTO
IRREPRENSIBILE
PER
RESPONSABILITÀ
E
COLLABORAZIONE
COMPORTAMENTO
CORRETTO PER
RESPONSABILITÀ
E
COLLABORAZIONE
Documento del Consiglio di classe
6
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
12
SIMULAZIONI EFFETTUATE
IN PREPARAZIONE ALL’ESAME
In preparazione dell’esame di stato sono state effettuate esercitazioni mirate alla preparazione delle tre
prove scritte.
In particolare, riguardo alla prima prova, sono state somministrate verifiche sulle diverse tipologie previste
dalle norme.
Per la seconda prova scritta sono state sviluppate tematiche relative alla materia di Psicologia, anche
mediante la somministrazione di elaborati degli esami degli anni precedenti.
Sono state effettuate due simulazioni per la prova di Italiano; due simulazioni per la terza prova e una
simulazione per la seconda prova.
CARATTERISTICHE E CRITERI SEGUITI PER LA SIMULAZIONE
DELLA TERZA PROVA
Il Consiglio di questa classe, tenendo conto del curricolo di studi, ha sviluppato la progettazione delle prove
interne di verifica, in preparazione della terza prova scritta degli esami conclusivi del corso, scegliendo la
tipologia B+ C.
Sono state effettuate due simulazioni che sono a disposizione della Commissione.
Data di
svolgimento
Tempo
assegnato
19/03
14/04
3h
3h
Materie
coinvolte
Tipologia di
verifica
Criteri di
valutazione
Punteggi massimi
attribuiti
Livello di
sufficienza
Cultura Medico
Sanitaria
Matematica
Diritto
Storia
B+C con 16
quesiti a risposta
multipla e 8
quesiti a risposta
singola
Diritto
Inglese
Matematica
Tecnica
Amministrativa
B+C con 16
quesiti a risposta
multipla e 8
quesiti a risposta
singola
Per ogni domanda a
risposta singola
si è tenuto conto
della correttezza,
della completezza e
della pertinenza
della risposta; per le
domande a risposta
multipla, unicamente
della
correttezza della
risposta scelta
Ogni docente ha
espresso la propria
valutazione in
quindicesimi. Il
punteggio finale è
stato ottenuto
sommando i
punteggi parziali e
poi dividendolo per
quattro, onde
ottenere il punteggio
massimo previsto
per la terza prova,
pari a 15 punti.
10/15
STAGE ED ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Con il riordino degli Istituti Professionali, l’area di professionalizzazione delle classi quarte e quinte (terza
area) è stata sostituita con 132 ore di stage/ alternanza scuola-lavoro (ASL) nell’ultimo biennio.
Tale attività, gestita a livello unificato nelle classi quarte e quinte del corso, è stata programmata nel
seguente modo:
anno scolastico
2012/2013
anno scolastico
2013/2014
STAGE: 4-19 marzo 2013
ASL: 20-27 marzo 2013
STAGE: 23 settembre - 5 ottobre 2014
classi quarte tecnici servizi sociali
classi quarte tecnici servizi sociali
classi quinte tecnici servizi sociali
Le attività di stage/ASL sono finalizzate all’acquisizione/consolidamento delle seguenti competenze:
• sapersi relazionare con diversi tipi di interlocutore, utilizzando tecniche e modalità di comunicazione
adeguate;
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
13
saper collegare ed integrare conoscenze, esperienze effettuate e strategie apprese per collaborare
con le figure operanti nella sede dello stage, applicando, su indicazione del tutor, abilità strumentali
e tecniche adeguate in base al contesto ed alle risorse.
Gli allievi hanno complessivamente dimostrato senso di responsabilità, interesse e competenze osservative
e communicative; sono stati in grado di integrarsi agevolmente nelle strutture in cui sono state collocati,
conseguendo una valutazione soddisfacente, in molti casi eccellente. Gli ambiti in cui sono stati svolti
stage/ASL sono quelli facenti parte del percorso didattico/formativo: minori, anziani e disabili.
•
Alunno
CANTONI EMMANUELE
CASTRONOVO ELISABETTA
DATENA NICOLA
DE LUCA CRISTINA
DE LUCA GIADA
DOMINI GLORIA
GUITTO SARA
LAZZARO GIULIA
LEVORATO ALESSANDRA
LO PICCOLO DALILA
MEL CHEYENNE
PASKAREVIC CRISTINA
PICCINI VALENTINA
PICOTTI SARA
ROMANELLO SIMONE
ROVEDA SAMUEL
ZOMPICCHIATTI ELEONORA
Ambito di svolgimento dello stage/ASL
a.s. 2012/2013-2013/2014
anziani/disabili
disabili/ minori
anziani
disabili/anziani
minori/ anziani
anziani/disabili
minori
minori/ anziani
anziani
disabili
minori/RSA ospedaliera
minori/ anziani
minori
anziani/ disabili
disabili
disabili/ anziani
minori/ anziani
Dopo lo stage, sia in quarta che quinta, gli alunni hanno riferito sulla loro esperienza; durante l’ASL hanno
compilato un registro in cui sono stati annotati attività ed orari e riportate giornalmente le firme di tutor e
alunni stessi. I tutor aziendali hanno anche compilato una scheda di valutazione, predisposta dai tutor
scolastici, in cui venivano considerati i seguenti aspetti:
• impegno e responsabilità;
• competenze relazionali e comunicative;
• rispetto delle principali misure di sicurezza da adottare;
• esecuzione delle attività indicate dal tutor, applicando abilità strumentali e tecniche adeguate in base
al contesto ed alle risorse.
Viene allegata in cartaceo la tabella che riporta le ore di stage svolte e la valutazione conseguita negli stage
di quarta e quinta
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
14
ATTIVITA’ DIDATTICHE COMUNI PROGRAMMATE
I percorsi disciplinari si sono intersecati durante tutta l’attività curriculare, perché unico è stato il progetto
didattico e formativo alla cui riuscita tutti i docenti hanno concorso con strumenti e contenuti diversificati ma
funzionali agli obiettivi da raggiungere, anche a livello interdisciplinare.
ESPERIENZE FORMATIVE REALIZZATE
Attività inter ed extra scolastiche, alcune svolte da tutta la classe, altre solo da alcuni alunni:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Progetto di educazione alla salute AFDS: donazione di sangue presso l’autoemoteca dell’O.C. di
Udine nel cortile della scuola
Progetto di Educazione alla salute LILT” Le cellule staminali: che cosa sono? Che ruolo hanno con i
tumori?
Partecipazione alla conferenza “Tuteliamo la salute”, con i seguenti relatori: Comandante NAS FVG
A.Pisapia; dott. G. Sabbadini; Dott. F. Anzil
Corso di primo soccorso
Visone del film “The Great Gatsby”
Visione di un filmato sul disastro del Vajont
Partecipazione, presso il Teatro Ristori di Cividale, ad uno spettacolo nell’ambito della Settimana per
la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Partecipazione ad uno spettacolo organizzato dalla Comunità di san Patrignano
Orientamento presso le Università di Udine e di Trieste
Orientamento in uscita con la dott.ssa Comoretto
Partecipazione all’evento Young 14
Incontro con la dott.ssa Bulfone Elena presidente dell’Associazione Porgetto Autismo
Partecipazione al corso di 10 ore “Muoversi nel mercato del lavoro”
Certificazione PET
OBIETTIVI CONSEGUITI MEDIAMENTE DALLA CLASSE
Parte della classe ha partecipato alle attività didattiche in modo attivo, ma a questo frequentemente non è
seguito un adeguato lavoro domestico e neppure una rielaborazione personale. Questo ha compromesso i
risultati in alcune discipline.
Ci sono stati però anche alunni che, per motivazione e studio, hanno potuto sviluppare le competenze per
sapersi orientare in nuovi contesti e in nuove situazioni.
Accanto ad alunni che, pertanto, hanno trovato nell'interesse per le diverse tematiche affrontate uno stimolo
per migliorarsi, e che hanno conseguito un livello sufficiente-medio, vi sono altri che non sono riusciti a
raggiungere pienamente gli obiettivi prefissati in alcune discipline, ma che ora, in vista dell’Esame di Stato, si
sono impegnati maggiormente per colmare le incertezze pregresse.
Per un’analisi particolareggiata, si rinvia alla lettura delle relazioni finali dei singoli Docenti.
CONSIDERAZIONI FINALI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
La classe ha dimostrato, in genere, disponibilità al dialogo educativo e rispetto delle regole della comunità
scolastica. Nel rapporto interpersonale gli allievi hanno buone capacità di socializzazione ed aggregazione.
La frequenza degli allievi alle lezioni è stata nel complesso regolare.
Relativamente all’impegno, i Docenti evidenziano un'applicazione discontinua e non sempre sufficiente da
parte di alcuni allievi della classe che si sono impegnati in maniera un po’ superficiale e limitatamente ai
momenti delle verifiche. Accanto a questi vi sono però alunni che hanno lavorato con costanza conseguendo
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
15
soddisfacenti risultati; altri, pur dimostrando difficoltà nel raggiungere gli obiettivi minimi in alcune discipline,
hanno dimostrato molta serietà, costanti attenzione ed impegno.
Nell'insieme la classe ha raggiunto risultati complessivamente accettabili, con qualche buona individualità,
ma è apparsa disponibile verso un tipo di apprendimento pratico, che si è svolto sia a scuola, sia in contesti
esterni ad essa e questo interesse ha rappresentato uno stimolo per migliorarsi.
I risultati sono state segnalati alle famiglie anche attraverso le comunicazioni infraquadrimestrali; nel
secondo quadrimestre sono stati effettuati degli interventi di recupero e consolidamento, nei limiti delle
risorse disponibili, piuttosto ridotte.
I programmi sono stati svolti secondo quanto previsto nella programmazione educativa e didattica di ogni
insegnante, privilegiando l’acquisizione consapevole dei saperi fondamentali piuttosto che la quantità di
nozioni. A causa delle difficoltà incontrate nello svolgimento delle lezioni, in alcune discipline, la trattazione
degli argomenti ha subito talvolta dei rallentamenti.
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
16
FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Disciplina
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
INGLESE
PSICOLOGIA GENERALE E
APPLICATA
DIRITTO ED ECONOMIA
TECNICA AMMINISTRATIVA
CULTURA MEDICO-SANITARIA
EDUCAZIONE FISICA
Docente
Firma
BABBO GIANANTONIO
PIGHIN NADIA
CATULLO GIOVANNI
CARAMAZZA GIULIANA
LIVA BARBARA
ZANASI MARINA
SAURIN ALESSANDRA
SEGAT CLAUDIO
PARETTI MARINA
CIRIO ANNA
DE CONTI ROBERTO
SOSTEGNO
GORASSINI ORNELLA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Dott.Giovanni Francois)
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
17
PROGRAMMI E RELAZIONI DISCIPLINARI
PROGRAMMA RELIGIONE CATTOLICA
Valori del cristianesimo –- Problema etico e Agire morale.
•
•
•
Obiettivo: – L’allievo scopre come la “ Questione morale” esiste ed è macroscopica nella cultura
odierna, caratterizzata da una ricorrente crisi di Valori, dal pluralismo di riferimenti
normativi, da un accentuato soggettivismo.
– L’allievo è in grado di spiegare come la Persona umana è essenzialmente morale
perché sa discernere il bene dal male, perché conosce leggi e norme e vi si adegua,
ma soprattutto perché deve anche decidere il “ che fare " con libertà e
responsabilità: è dotata,cioè, di una coscienza morale che si sviluppa con l’età e
l’esperienza.
– L’allievo sa individuare e spiegare l’origine delle norme morali (antropologia
culturale) e ricostruire le tappe evolutive che l’individuo percorre per maturare la sua
coscienza morale, con un minimo di lessico adeguato.
Conoscenze:– Saper osservare e dialogare sulla vicenda umana: la parola “uomo” (dal latino homo
à humus o dall’ebraico biblico adamo à adamah) significa “nato dalla terra”: legato
dunque alla terra, l’uomo corporeo ne condivide i condizionamenti spazio-temporali,
l’evoluzione biologica, i processi storici.
– Saper constatare e spiegare come la natura umana – uomo/donna nel suo essere e
nel suo agire – ha una struttura assai complessa. L’uomo/donna rimane l’essere più
enigmatico dell’universo, quello che pone i maggiori problemi a se stesso e ai suoi
simili ed ultimamente anche al mondo fisico circostante, all’ambiente in cui vive, in
una condizione palesemente contradditoria e perennemente problematica.
– Argomentare come la Storia delle Civiltà documenta l’insondabile drammaticità
dell’esistenza umana, capace dei misfatti più atroci, ma anche di eroismi sublimi. Il
processo di globalizzazione “potrebbe” essere positivo...
Competenze o esiti formativi:
- Rendersi conto della necessità ed importanza di un comune accordo ideale ed
unitarietà di intenti operativi ad ogni livello, riguardo alle nozioni etiche fondamentali:
il concetto di Bene e Male; la Libertà/Responsabilità umana e la sua espressione
tangibile nelle varie Libertà al plurale; la Coscienza illuminata e capace di un corretto
Giudizio morale e di Scelte oculate; la Legge nel suo radicale valore pedagogico a
livello naturale, positivo e soprannaturale; la distinzione essenziale fra Atto
legale/legalizzato e Atto morale, oggi al centro di infiniti dibattiti e relativa confusione
globale.....
- Riconoscere e verificare come la Bibbia ebraico-cristiana abbia consegnato alla
cultura occidentale una singolare e specifica idea di uomo/donna: non è diviso/a in
corpo e anima (ambiente greco classico), ma è una unità personale indissociabile
nella sua totalità; è creatura insieme alle altre, viene da Dio e vive davanti a Dio come
sua immagine; non è considerato/a unicamente nella sua individualità solitaria, ma
nel suo rapporto privilegiato con e per gli altri: vive, comunica e si esprime come
persona nel quadro della polarità sessuale, della comunità familiare,
dell’appartenenza sociale, della fraternità universale; si trova fin dalle origini in
situazione conflittuale nei confronti di se stesso/a, degli altri, di Dio: è la sua
condizione di peccato ( peccato originale) che gli/le impedisce di realizzarsi secondo
il progetto di Dio creatore; la sua piena realizzazione, andata fallita col primo
Adamo/Eva, si compie in Cristo, l’uomo perfetto: in lui, nato da donna e risorto, trova
luce il mistero dell’uomo/donna “ nato/a dalla terra “, perché viene ristabilita la sua
dignità di figlio/a di Dio e viene anche risolto l’enigma del dolore e della morte.
- Elaborare un giudizio anche critico, purché motivato e documentato, sugli interventi
del Magistero e Tradizione cattolica riguardo a temi “scottanti” di attualità.
L’insegnante Gianantonio Babbo
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
18
RELAZIONE
RELIGIONE CATTOLICA
La classe quinta TSS sezione B nell’arco dell’intero corso di studi si è approcciata alla materia e
all’insegnante in modo corretto, attento, interessato, ed impegnato. Il significativo atteggiamento di ricerca
caratterizzato da ascolto e da confronto ha stimolato costantemente il gruppo-classe e il docente stesso
dando a tutti la possibilità di interrogarsi sul senso religioso e sulla sua significatività rispetto al proprio
progetto di vita.
Udine, 12 maggio 2014.
L’insegnante Gianantonio Babbo
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
19
PROGRAMMA DI ITALIANO
ITALO SVEVO. Elementi biografici e contesto socio-culturale di appartenenza. I referenti culturali sveviani.
Una vita e Senilità: la figura dell’inetto. La Coscienza di Zeno: salute e malattia, un capovolgimento.
L’orizzonte della catastrofe
EUGENIO MONTALE e la poetica dell’oggetto. Il male di vivere. Analisi dei contenuti delle raccolte poetiche
montaliane. Lettura di liriche scelte: Il male di vivere, I limoni, Non chiederci la parola, Falsetto, La casa dei
doganieri.
UMBERTO SABA. Il dolore e la poesia come terapia.
Analisi dei contenuti poetici del Canzoniere. Lettura di liriche scelte: Città vecchia, La capra, Amai, Ulisse
Il romanzo incompiuto Ernesto
IL NEOREALISMO LETTERARIO. Tematiche, fini e scopi del movimento. Il linguaggio e la politica.
ELIO VITTORINI. Elementi biografici. Ideologia poetica. Dal “ fascismo di sinistra all’impegno culturale e
politico. Conversazione in Sicilia e Uomini e no. Analisi approfondita delle opere.
ALBERTO MORAVIA: Gli indifferenti e il tema dell’alienazione borghese. Agostino e il tema dell’estraneità.
L’approdo a La noia.
N.B. Questo autore sarà trattato nell’ultimo mese di scuola
ITALO CALVINO: Vita, opere e poetica.
Dal neorealismo alla Giornata di uno scrutatore.
Dalle Cosmicocomiche a Palomar.
I nostri antenati
PROGRAMMA DI STORIA
Panoramica essenziale con costruzione mappe concettuali
La prima guerra mondiale
La seconda guerra mondiale.
L’Olocausto e lo sterminio degli Ebrei.
La Resistenza in Italia.
La fine della guerra.
Da Yalta a Potsdam: la divisione del mondo
La guerra fredda
La nascita della Repubblica: Dal governo Parri al referendum
Gli anni del Centrismo: dalle elezioni del ’48 alla transizione al centrosinistra. Economia e politica.
Gladio e il miracolo economico
Il centrosinistra: la nascita dei governi del centrosinista; il referendum sul divorzio; il caso Sifar
La strategia della tensione: il neofascismo e i suoi fini
L’eversione nera: le stragi. Da Piazza Fontana alla strage di Bologna
L’autunno caldo e il ’68: la grande stagione degli scioperi e lo Statuto dei lavoratori. Il ’68: un decennio
di rivolgimenti sociali e culturali
N.B Queste ultime due tematiche saranno trattate dalla prima settimana di maggio.
IL terrorismo: le Brigate rosse e il terrorismo “ rosso “.
I governi di solidarietà nazionale. Berlinguer e il compromesso storico
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
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RELAZIONE FINALE DI ITALIANO E STORIA
BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5 B del Corso tecnici dei Servizi Sociali è costituita da 17 alunni, di cui 13 ragazze e 4 ragazzi,
provenienti dalla classe 4BTSS, ai quali si è aggiunto un allievo della classe VB dell’anno scolastico
precedente. La classe, mostra un profilo composto e un atteggiamento di estrema cortesia ed
educazione, perciò non ha mai destato in alcun modo problemi di disciplina. L’attenzione e il lavoro in
classe sono risultati piuttosto costanti, anche se non troppo propositivi, mentre l’impegno nello studio si è
rilevato piuttosto irregolare. Sotto il profilo del rendimento scolastico, si può notare un livello complessivo
di accettabili capacità; non mancano casi di alunni che hanno espresso un buon rendimento, ma si deve
osservare la presenza di alcune situazioni di forte difficoltà. Tutti gli alunni hanno profuso, comunque,
impegno e volontà di recuperare le proprie carenze..
Per gli allievi che usufruiscono dei benefici della legge 104 del 1992, e per chi presenta disturbo specifico
di apprendimento-DSA, sono stati predisposti percorsi personalizzati; ulteriori informazioni si fa riferimento
ai documenti elaborati dal gruppo di sostegno e che per motivi di privacy non vengono allegati.
METODI DIDATTICI UTILIZZATI
Per la trattazione e lo svolgimento di tutti i moduli è stata utilizzata
- Lezione frontale
- Lezione dialogata
Gli alunni sono sempre stati informati preliminarmente e in corso d’opera degli obiettivi didattici che mi
proponevo di raggiungere sia riguardo ai contenuti che alle competenze da raggiungere. Devo premettere
che la classe era quantomeno disabituata a verifiche orali formali e pure alla stesura di elaborati scritti di
italiano, almeno nell’anno scolastico precedente. E’ stato mio compito quello di far comprendere loro un
metodo di ideazione e realizzazione di un percorso argomentativo come richiesto nella prova canonica
dell’esame di stato e di sottoporli a verifiche orali e scritte periodiche. Tutte le volte che è stato possibile,
ho fatto in modo di coinvolgerli nella comprensione dei problemi e nell’elaborazione di soluzioni. Più che al
possesso delle conoscenze in sé, ho cercato di privilegiare i processi di pensiero volti alla comprensione
delle varie realtà storiche, alla loro relazione con l’attualità. Le ideologia poetiche con le loro interpretazioni
del mondo e dell’uomo sono state preferite all’esame degli stili poetici e ai tecnicismi compositivi. Infine,
ho cercato di seguire con quanta maggiore attenzione possibile i singoli percorsi di apprendimento,
incoraggiando e valutando positivamente i progressi e gli interessi individuali.
STRUMENTI E SUSSIDI
Libro di testo ( per i testi poetici e analisi mirate ); Liberamente AA.VV.
Schede didattiche fornite dall’insegnante
Il libro di testo è stato utilizzato fondamentalmente come possibilità di confronto e/o approfondimento e,
soprattutto, per i testi a disposizione. Per ogni singola tematica ho offerto schede didattiche agli studenti
che per lo studio, dovevano integrarle con gli appunti delle lezioni
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Verifiche: Verifiche orali e scritte. Compiti in classe di italiano. Simulazioni di terza prova di varia tipologia.
Prove semistrutturate; Prove a risposta aperta.
Per la corrispondenza tra voti e competenze, ho fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel POF
e riportati nel documento del 15 maggio.
Hanno rappresentato elementi di valutazione la partecipazione al dialogo educativo, l’attenzione e
l’impegno, sia scolastico che domestico, il desiderio di colmare lacune oppure la curiosità e ogni sforzo di
rielaborazione personale.
Alla conclusione del primo quadrimestre, l’insegnante ha svolto IDEI 1 per il recupero delle lacune in
italiano scritto e, in itinere, ha realizzato una lunga attività di recupero dei contenuti di storia.
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE
L’applicazione di strategie di apprendimento rispondenti ai differenti stili cognitivi hanno consentito a tutti
gli allievi, seppure a diversi livelli, l’acquisizione delle seguenti competenze ed abilità prefissate:
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI : CONOSCENZE
Gli alunni conoscono le ideologie poetiche degli autori trattati e il contesto storico e culturale di
appartenenza, gli aspetti maggiormente caratterizzanti il linguaggio poetico e i motivi ispiratori.
Conoscono le ragioni della loro collocazione nell’atmosfera cultura di sostanziale appartenenza.
COMPETENZE
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
21
Operazioni di comparazione fra nuclei tematici omogenei ed esposizione delle conoscenze acquisite
con chiarezza e discreta proprietà di linguaggio, (Competenza raggiunta da un discreto gruppo; meno
definita in un altro ), mentre l’individuazione degli elementi caratterizzanti le ideologie poetiche
contraddistingue un aspetto generalmente consolidato.
CAPACITA’
L’applicazione delle conoscenze, anche in diversi contesti, viene realizzata in modo pertinente e con
discreta puntualità da una parte parte degli allievi e, in qualche caso, anche in modo originale. Per
un’altra parte è necessario, in varia misura, una guida e un sostegno dell’insegnante. La
contestualizzazione storica dei movimenti artistici e la collocazione ideologica degli autori, sia in
relazione agli elementi di omogeneità che di eterogeneità rispetto alla temperie culturale dominante, è
capacità sostanzialmente acquisita. Lo stesso si può dire della capacità di individuare cause e
conseguenze dei fatti storici, della loro interna dinamicità quanto dei loro effetti nel medio e lungo
periodo.
N.B. Dal giorno 7 aprile fino alla conclusione dell’anno scolastico l’attività didattica, causa assenza per
malattia del docente titolare, l’attività didattica è stata curata da due supplenti: dal Prof. Giovanni Catullo
( storia ) e dalla Prof.ssa Nadia Pighin ( italiano )
Udine 12 maggio 2014.
I DOCENTI
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
22
PROGRAMMA DI MATEMATICA
MODULO 1 : INSIEMI NUMERICI E FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE
Concetto di insieme e operazioni sugli insiemi , insiemi di numeri reali, intervalli, intorni, punto di
accumulazione per un insieme.
Concetto di funzione reale di una variabile reale ,classificazione delle funzioni in base alla loro equazione.
Dominio e codominio . Funzione pari o dispari , funzioni monotone , grafico di una funzione .
Determinazione del dominio e del segno di una funzione .
MODULO 2 : LIMITI DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE
Definizione generale di limite . Limite finito ed infinito per una funzione in un punto e all’infinito. Limite
destro e sinistro di una funzione ;
MODULO 3 : CONTINUITA’ E CALCOLO DEI LIMITI
Definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo; continuità delle funzioni elementari; teoremi
sulle funzioni continue in un intervallo chiuso e limitato: teorema di Weierstrass, teorema di Bolzano,
teorema dell’esistenza degli zeri ( solo enunciati ) ; punti di discontinuità per una funzione e relativa
classificazione; calcolo del limite di una funzione, anche nelle forme indeterminate
determinazione degli asintoti di una curva piana;
0 ∞
; definizione e
,
0 ∞
MODULO 4 : DERIVATA DI UNA FUNZIONE
Problema delle tangenti; rapporto incrementale di una funzione in un punto e suo significato geometrico;
n
definizione della derivata di una funzione e suo significato geometrico; funzione derivata, ; derivata di x e
regole di derivazione: derivata della somma ,derivata del prodotto di una costante per una funzione (con
dimostrazione),derivata del prodotto di funzioni, derivata del quoziente ; derivata della potenza ennesima di
una funzione ;derivata della radice ennesima di una funzione; equazione della tangente ad una curva;
MODULO 5 : APPLICAZIONE DEL CALCOLO DIFFERENZIALE
Crescenza e decrescenza di una funzione; massimi e minimi relativi e assoluti; determinazione dei massimi
e dei minimi relativi(delle funzioni derivabili) soltanto con lo studio del segno della derivata prima ; concavità,
convessità, flessi di una curva piana; determinazione dei punti di flesso di una funzione derivabile soltanto
con lo studio del segno della derivata seconda ; punti in cui una funzione è continua ma non è derivabile;
studio di funzioni algebriche razionali fratte; analisi del diagramma di una funzione.
L’insegnante Giuliana Caramazza
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
23
RELAZIONE FINALE
La classe è formata da 17allievi tutti provenienti dalla 4B, tranne un alunno che ripete la classe.
Per gli alunni che si avvalgono del sostegno in base alla legge104/92 o che rientrano nei BES, si fa
riferimento ai documenti riservati.
Il livello di partenza era in generale accettabile anche se alcuni, erano stati promossi con il debito formativo.
Ad agosto sono stati attivati dei corsi di recupero ma non tutti gli interessati hanno alla fine recuperato il
debito.
L’impegno scolastico e domestico, fatta eccezione per qualche elemento che si è sempre contraddistinto per
precisione, puntualità e applicazione è stato in generale superficiale,
finalizzato alle sole verifiche
,inadeguato per una seria preparazione ad un esame di stato.
Molte assenze “strategiche” e non, hanno condizionato negativamente lo svolgimento del programma.
Considerati i risultati del primo quadrimestre è stato attivato un corso di recupero, durante le ore
extracurriculari, i risultati sono stati in generale soddisfacenti.
Le lezioni si sono svolte sempre in un clima sereno
Alla fine dell’anno scolastico il profitto è per qualcuno ancora insufficiente .
Molti hanno una conoscenza superficiale della materia; per quasi tutti emergono grosse difficoltà nell’uso
del linguaggio specifico.
Nel metodo di studio gli alunni hanno dimostrato di saper portare a termine i compiti assegnati solo se
costantemente guidati dal supporto metodologico dell’insegnante e di prediligere un apprendimento
meccanico della materia non riuscendo nella maggior parte dei casi a muoversi agevolmente in contesti
nuovi e a raggiungere una rielaborazione autonoma dei contenuti.
Emergono ancora notevoli difficoltà algebriche anche nella risoluzione di facili equazioni di primo e secondo
grado.
Pur con grandi difficoltà il programma è stato svolto come preventivato, privilegiando soprattutto la parte
pratica, sono state studiate i esclusivamente i funzioni algebriche razionali fratte.
Udine, 12/05/2014
L’insegnante Giuliana Caramazza
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
24
PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
1. CONTENUTI DISCIPLINARI
Strutture grammaticali: (da Gallagher, Galuzzi “ Grammar and vocabulary trainer “ Longman e fotocopie).
- Revision of Wh-questions (who, where, when, whose, how long, how much, etc..) and word order in questions
(interrogatives as subject and object);
- Revision of main tenses (present simple – present continuous - past simple – past continuous – present and past
st
nd
perfect simple; 1 and 2 conditional, modals; future tenses); prepositions; how to make suggestions/invitations;
- Revision of irregular verbs;
rd
- 3 Conditional; Passive voice; reported speech;
- Exercises based on PET exam;
- Summaries of training periods (written and spoken)
Dal libro di micro lingua (“Caring for People” di Donatella Bellomarì e Loretta Valgiusti, Zanichelli Ed., Milano 2004)
1^ quadrimestre
• Revision activities –
Unit 1”CHILDCARE FACILITIES – DAY
NURSERIES”:
description of a day nursery;
a typical day at a day nursery;
materials and activities; corners;
toys; staff.
• Unit 4 “CHILD DEVELOPMENT”:
child development stages;
Freud’s theory on child development;
Freud’s stages of psychosexual development;
Piaget’s stages of cognitive development;
• Unit 12 “FAMILIES AT RISK”
Teenage problems in general
Eating disorders: bulimia and anorexia
2^ quadrimestre
• Unit 10 “DISABILITIES”
Down’s Syndrome
Autism;
Cerebral Palsy;
Epilepsy;
Duchenne Muscular Dystrophy;
• Unit 11 “MENTAL HEALTH”
Anxiety disorders and somatoform disorders;
Anxiety disorders or neurosis (1 and 2:
generalized anxiety disorders, phobias,
obsessive-compulsive disorders);
Somatoform disorders (3: somatisation disorder,
hypochondria and hysteria);
Schizophrenia (1 and 2);
Depression;
• Unit 7 “HEALTH AND OLD AGE”
Heart disease;
Stroke;
Alzheimer’s disease;
Parkinson’s disease;
Arthrosis;
Osteoporosis.
Udine, 12/5/2014
L’insegnante
Liva Barbara
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
25
RELAZIONE FINALE DI LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
La classe è nel complesso piacevole e positiva, anche se ha mantenuto una certa passività nei confronti
degli stimoli proposti. Le dinamiche relazionali tra pari e nei confronti degli adulti sono state sempre corrette
e rispettose e il clima che si respira all’interno della classe è sereno ed equilibrato. Nel passaggio da
argomenti strettamente grammaticali a quelli specifici di indirizzo (microlingua), l’interesse e la
partecipazione sono piuttosto calati per la maggior parte della classe, così come l’impegno domestico e la
costanza nello studio. A parte un piccolo gruppo, la maggioranza degli alunni infatti non ha saputo
organizzarsi nella distribuzione del carico di lavoro casalingo, spesso concentrando lo studio a ridosso delle
verifiche scritte e/o orali, accumulando così mole di lavoro che non sempre è stata affrontata in modo
produttivo. Nonostante le ripetute sollecitazioni, i ragazzi si sono dimostrati poco competenti nell’uso di
strategie di studio efficaci, quali prendere appunti, elaborare riassunti, ripetere a voce alta quanto messo per
iscritto, cercare i nuovi termini proposti sul dizionario. Durante il primo quadrimestre, quindi, un consistente
gruppo di alunni ha trovato difficoltà nell’elaborazione delle prove scritte, riportando una valutazione negativa
che però, tranne in un caso, è stata recuperata nel mese di marzo. La simulazione di Terza Prova in lingua
inglese non ha dato risultati brillanti. L’ultimo mese di scuola verrà utilizzato per concludere l’ultimo
argomento in programma e per il ripasso, soprattutto orale, dei principali argomenti d’esame e verrà ripreso
lo studio di alcune strutture grammaticali quali il discorso indiretto e il 3rd conditional. Un alunno, alla data
del 15 maggio 2014 non ha conseguito la piena sufficienza, non avendo ancora raggiunto i livelli minimi
previsti per la classe 5^ di competenza della lingua; si attenderà la fine dell’.s. per la valutazione definitiva.
Per gli allievi che usufruiscono dei benefici della legge 104 del 1992, e per chi presenta disturbo specifico di
apprendimento-DSA, sono stati predisposti percorsi personalizzati. Per ulteriori informazioni si fa riferimento
ai documenti elaborati dal gruppo di sostegno e che per motivi di privacy non vengono allegati.
OBIETTIVI EDUCATIVO–FORMATIVI E OBIETTIVI GENERALI
Per questi obiettivi, comuni a tutte le discipline, si è fatto riferimento a quanto stabilito nel P.O.F. d’Istituto.
COMPETENZE E OBIETTIVI DISCIPLINARI
Per questa parte si rimanda alla programmazione del Dipartimento di Lingua Inglese d’Istituto, specifica per
ogni curricolo, elaborata collegialmente dai docenti di lingua e civiltà inglese, anche tenendo presente il
D.P.R. 15/3/2010.
METODI E MEZZI
L’approccio metodologico utilizzato è stato quello multiplo, sia nozionale-funzionale che comunicativo. Le
attività proposte sono state il più possibile adeguate alla realtà degli allievi; la lingua è sempre stata
presentata in contesti significativi generali e professionali.
Il consolidamento della competenza comunicativa orale è stata perseguita facendo ricorso ad attività di
carattere comunicativo condotte in inglese per stimolare la partecipazione attiva degli alunni e per offrire
un’occasione di esercizio fonologico e lessicale.
L’ascolto e la lettura di testi autentici sono stati accompagnati e guidati da attività volte a sviluppare strategie
di comprensione sempre più efficaci. Sono state proposte e consolidate le seguenti strategie di lettura:
• “skimming” o lettura globale, in cui gli allievi cercano di individuare l’idea principale o l’argomento
generale del testo;
• “scanning” o lettura esplorativa, in cui gli allievi vanno alla ricerca di precise informazioni;
• “intensive reading” o lettura analitica, in cui gli allievi cercano di capire il testo in tutte le sue parti e
componenti (strutture linguistiche, lessico, idee principali e secondarie).
La produzione orale è stata finalizzata soprattutto alla comunicazione di informazioni e alla relazione di
esperienze personali e professionali (stage, uscite, etc.) in modo sempre più autonomo;è stata sviluppata
durante le normali attività didattiche in aula, in attività di coppia e/o di gruppo e mediante interazioni con
l’insegnante, comunque il più possibile in riferimento alla soluzione di problemi nell’ambito professionale
specifico.
La produzione scritta è stata rivolta all’autonomia mediante risposte a domande aperte ed esercizi di
traduzione legati all’ambito tematico specifico e relazione di esperienze personali e lavorative.
La riflessione sulla lingua è stata effettuata attraverso il metodo induttivo e su base comparativa con la
lingua italiana.
Lo studio della micro lingua è stata finalizzato all’acquisizione di una terminologia specifica appropriata.
Le consegne casalinghe sono sempre state corrette e a volte oggetto di valutazione.
Tali attività didattiche hanno riguardato per la maggior parte testi relativi al libro di testo in adozione “Caring
for People”. Il lavoro scolastico è stato organizzato in unità didattiche, ciascuna articolata in varie lezioni.
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
26
Sono state di volta in volta presi in esame diversi argomenti di indirizzo specifico (microlingua) associati a
specifiche funzioni linguistiche, impiegate non solo in quanto fini a se stesse, ma anche come momento di
analisi delle strutture, del lessico e delle componenti culturali intrinseche agli aspetti linguistici trattati.
STRUMENTI DI VERIFICA
Le verifiche proposte sono state omogenee alle attività svolte in classe e al tipo di obiettivo da verificare. Si
sono utilizzate prove oggettive per la verifica delle abilità ricettive e del funzionamento delle strutture della
lingua, mentre le prove soggettive sono state funzionali alla verifica della produzione. L’accertamento del
livello di conoscenze e competenza raggiunto dall’allievo è avvenuto attraverso test formativi di tipo
oggettivo e soggettivo, scritti e orali.
Le verifiche scritte hanno compreso prove strutturate, semi-strutturate e prove libere (questionari su
argomenti inerenti le discipline di indirizzo, brevi riassunti e resoconti, reading comprehension con T/F o
domande a risposta aperta, listening comprehension di argomento generale o specifico, esercizi di lessico
specifico, produzione di brevi testi scritti – descrizioni, resoconti, brevi narrazioni – e traduzioni).
Le verifiche orali hanno incluso conversazioni su argomenti trattati in classe, riassunti e resoconti, attività
orali quotidiane in classe, lavoro a coppie o a piccoli gruppi.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione si è basata su voti decimali e livelli tassonomici approvati dal Collegio Docenti ed inserita nel
POF. Nelle prove scritte oggettive a ogni esercizio è attribuito un punteggio. La sufficienza è stata data dal
60-70 % delle risposte accettabili, soglia decisa di volta in volta dall’insegnante e comunicata
preventivamente alla classe. Nelle prove scritte creative si è tenuto conto di parametri quali ortografia,
correttezza grammaticale, contenuto, struttura, lessico e si è attribuito un punteggio a ognuno, tenendo
come riferimento per la sufficienza la comunicazione comprensibile del messaggio. Nelle prove orali si sono
valutati i seguenti parametri: conoscenza degli argomenti svolti (contenuti), idee, accuratezza, fluidità,
intonazione, pronuncia; indicatore globale di sufficienza è stata la comunicazione comprensibile e chiara del
messaggio.
Per quanto concerne la comprensione di testi è stata valutata la capacità di attivare le strategie di decodifica
appropriate ai vari tipi di testo e di capire un testo nelle sue parti e nella sua struttura logica.
Attraverso la valutazione formativa si sono raccolte informazioni continue ed analitiche sul modo in cui gli
allievi procedono nell’apprendimento e dati necessari al fine di stabilire l’opportunità di un’attività di recupero
e di quale tipo. I parametri di riferimento per la valutazione sono sempre stati esplicitati prima di sostenere le
verifiche.
Le valutazioni periodiche e finali non si sono basate solo sul profitto, ma hanno tenuto conto di altri elementi,
quali impegno, rispetto delle consegne, partecipazione, progressione nell’apprendimento, rispetto delle
norme civili di convivenza.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE, DI RECUPERO E DI SOSTEGNO
E’ stato attivato un corso di recupero pomeridiano di 3 ore dove si sono riviste le principali strutture
grammaticali di base, i connettori (linkers) e le patologie studiate nel I° quadrimestre. Costantemente si sono
tenuti corsi di recupero in itinere, sia orali che scritti. Sono state proposte esercitazioni per una approfondita
revisione delle strutture e dei contenuti linguistici via via studiati attraverso modalità diverse quali attività
personalizzate con materiali supplementari, brevi verifiche scritte mirate e altro.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Contenuti:
Il programma di Inglese è stato svolto rispettando in linea generale la scansione e le linee metodologiche
indicate nel piano di lavoro consuntivo depositato in segreteria. Dal testo in adozione, “Caring for People” di
Donatella Bellomarì e Loretta Valgiusti, Zanichelli Ed., Milano 2004 sono stati svolti gli argomenti indicati
nella Programmazione Consuntiva e dalla grammatica Gallagher, Galuzzi “Grammar and vocabulary trainer“,
Longman, sono stati trattati i contenuti via via studiati nelle varie unità didattiche (in termini di strutture
linguistiche, argomenti e lessico). La maggior parte delle attività si è svolta in classe, mentre quelle di ascolto
sono state svolte in laboratorio informatico.
PET COURSE
Dal mese di gennaio al mese di maggio 2014 gli alunni CASTRONOVO, DATENA, DOMINI, LAZZARO,
PICOTTI e ZOMPICCHIATTI hanno partecipato ad un corso di 24 ore di preparazione all’esame di
certificazione linguistica PET (Preliminary English Test) tenuto in orario extracurricolare dalla prof.ssa
Barbara Liva (Reading/Writing e Listening) e dalla prof.ssa Debora Zorat. Tutti, tranne Datena che si è
ritirato dal corso a marzo, hanno deciso di iscriversi all’esame che si terrà nel mese di maggio 2014 (6
maggio orale c/o la British School di Udine e 8 maggio scritto c/o l’ISIS “B. Stringher” di Udine).
Udine, 12/5/2014
L’insegnante
Liva Barbara
Documento del Consiglio di classe
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PROGRAMMA DI
PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
RICHIAMI AD ALCUNI AUTORI TRATTATI NELL’ANNO SCOLASTICO PRECEDENTE
I SISTEMI POST FREUDIANI
• La psicologia individuale di Adler
• La psicologia analitica di Jung
LA TEORIA DELL'ATTACCAMENTO
• Le ricerche di Lorenz e l’etologia
• Le ricerche di Harlow
• La teoria dell'attaccamento di Bowlby
LA TEORIA SISTEMICO RELAZIONALE
• Il concetto di sistema
• La famiglia come sistema relazionale
• Richiami alla pragmatica della comunicazione umana
I GRUPPI
• I gruppi psicologici
• I diversi tipi di leader
• La dinamica di gruppo
• Il gruppo terapeutico
IL COLLOQUIO
• Condurre un colloquio adeguato ed efficace
• C. Rogers: la terapia centrata sulla persona
• La relazione d’aiuto, la tecnica del counseling
IL PROGETTO NEL LAVORO SOCIALE
• Richiami sul lavoro sociale di rete
IL DISAGIO MINORILE
• Il disagio psicologico e sociale nell’adolescenza
• Lo “svincolo” dal nucleo familiare
• Disagio, disadattamento e devianza
• Cenni sui disturbi alimentari e sulle tossicodipendenze
• Il ruolo dei servizi socio-assistenziali per la famiglia e i minori
LE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI
• Le persone diversamente abili e le famiglie
• Le forme d’intervento
• Alcune tipologie di disabilità
• Comunità e strutture per disabili
IL DISAGIO PSICHICO
• La storia sociale della follia: la psichiatria, la psichiatria dinamica e l’antipsichiatria
• Le principali patologie mentali
• Gli approcci contemporanei alla malattia mentale e le relative terapie
CENNI SULL’AUTISMO
L'ETÀ ANZIANA
• Cambiamenti fisici, mentali e sociali dell’età senile
• Alcune tipologie di disagio psichico nell’anziano
• Principali aspetti psicologici delle demenze
• Il ruolo dei servizi socio-assistenziali
• Le problematiche dell’istituzionalizzazione
LA FAMIGLIA MULTIPROBLEMATICA
• Le fasi del ciclo vitale della famiglia
• Le famiglie multiproblematiche
• Il ruolo dei servizi sociali
CENNI SULLA VIOLENZA SULLE DONNE
Udine, 12/05/2014
Prof.ssa Marina Zanasi
Documento del Consiglio di classe
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RELAZIONE DI
PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5 B del Corso tecnici dei Servizi Sociali è costituita da 17 alunni, di cui 13 ragazze e
4 ragazzi, tutti provenienti dalla classe 4BSS, tranne un alunno che ripete la classe quinta. Nessun alunno
ammesso alla classe quinta presentava il debito in Psicologia.
Il gruppo classe ha manifestato, nel corso dell’anno scolastico, un comportamento corretto, caratterizzato da
disponibilità al dialogo educativo.
La frequenza scolastica è stata sufficientemente continua e l’interesse sia per le tematiche
professionalizzanti sia per temi di carattere culturale è stato sempre presente anche se lo studio individuale
non è stato sempre costante per tutti gli alunni.
Per gli allievi che usufruiscono dei benefici della legge 104 del 1992, e per chi presenta bisogni educativi
speciali (BES), sono stati predisposti percorsi personalizzati; per ulteriori informazioni si fa riferimento ai
documenti che per motivi di privacy non vengono allegati.
METODI DIDATTICI UTILIZZATI
Ho ritenuto di attuare una didattica che valorizzi le caratteristiche e le potenzialità di ogni alunno, attraverso
le seguenti strategie di intervento:
• rispettare i diversi tempi di apprendimento
• prestare attenzione ai rapporti esistenti sia tra loro, sia nei confronti degli insegnanti
• promuovere capacità di relazione e di autonomia
• non creare ansia ma incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità
• riconoscere i vari progressi
Ho ritenuto anche importante far conoscere loro con chiarezza le modalità con cui è stato sviluppato un certo
argomento e i suoi obiettivi specifici.
Ho fatto spesso ricorso alla lezione frontale cercando di coinvolgere gli alunni in discussioni e sollecitando
frequenti collegamenti con argomenti già trattati anche interdisciplinari. L’attività didattica è stata anche
costantemente attuata con percorsi specifici atti a recuperare difficoltà emerse durante le verifiche.
STRUMENTI E SUSSIDI
Libro di testo: Titolo: Psicologia generale ed applicata Volume unico Autore: Luigi D’Isa
Casa Editrice: Milano, Hoepli
Fotocopie redatte appositamente dal docente, articoli di riviste.
Scambio di materiale didattico utilizzando la posta elettronica.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Il controllo in itinere del processo di apprendimento è avvenuto tramite:
- interventi “dal posto”, utili per puntualizzare volta per volta l’acquisizione dell’argomento trattato
- colloqui utili a verificare conoscenze, competenze, capacità espositive
- temi
- verifiche scritte parzialmente strutturate effettuate durante lo svolgimento di ogni modulo.
Sono state così valutate le capacità acquisite da ogni singolo alunno in itinere, in relazione al suo livello di
partenza e sono state conseguentemente definite le attività di recupero e rinforzo. I voti sono stati notificati
puntualmente sul libretto e la trasparenza dei criteri di misurazione e valutazione, ha favorito l’esercizio di
autocritica e di autovalutazione.
Per la corrispondenza tra voti e competenze, ho fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel POF e
riportati nel documento del 15 maggio.
Hanno rappresentato elementi di valutazione le competenze degli alunni, l’acquisizione del metodo di lavoro
e l’uso del linguaggio specifico della disciplina, ma anche l’impegno e le modalità di relazione con compagni
ed insegnanti.
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE
L’applicazione di strategie di apprendimento rispondenti ai differenti stili cognitivi ha consentito, seppure a
diversi livelli, l’acquisizione delle seguenti competenze ed abilità prefissate:
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
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Denominazione
Abilità disciplinari
Competenza
di indirizzo
Competenze chiave
di cittadinanza
Livelli minimi di abilità
da raggiungere
e corrispondenti
competenze
Conoscenze
Denominazione
Abilità disciplinari
Competenze
di indirizzo
Competenze chiave
di cittadinanza
Livelli minimi di abilità
da raggiungere
e corrispondenti
CONOSCERE LA PSICOLOGIA INDIVIDUALE E LA PSICOLOGIA
ANALITICA
L’alunno sa:
• discriminare rispetto al quadro teorico della psicologia contemporanea,
alcune teorie relative allo sviluppo della personalità;
• riconoscere il campo applicativo delle diverse scuole di pensiero;
• operare confronti tra concetti e metodologie che caratterizzano le teorie
specifiche;
• utilizzare la terminologia specifica per appropriarsi dei concetti ed applicarli
in diversi contesti.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, individuando l’approccio
terapeutico della psicologia individuale e della psicologia analitica.
Imparare ad imparare: riconoscere ed utilizzare varie fonti, anche con modalità
diverse
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e collegare avvenimenti ed
approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi.
L’alunno sa:
• discriminare rispetto al quadro teorico della psicologia contemporanea,
alcune teorie relative allo sviluppo della personalità;
• riconoscere il campo applicativo delle diverse scuole di pensiero;
• utilizzare alcuni termini specifici della disciplina
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
responsabile di fronte alla realtà, riconoscendo l’approccio terapeutico della
psicologia individuale e della psicologia analitica.
Imparare ad imparare: riconoscere ed utilizzare varie fonti, con modalità note
Ulteriori sviluppi teorici successivi a Freud:
La psicologia individuale di Adler
La psicologia psicologia analitica di Jung
L’INFLUENZA DELLA SFERA AFFETTIVA E DI QUELLA SOCIALE SUL
COMPORTAMENTO DELL’INDIVIDUO
L’alunno sa:
• discriminare rispetto al quadro teorico della psicologia contemporanea,
alcune teorie relative allo sviluppo della personalità;
• identificare gli interventi più appropriati ai bisogni individuati;
• identificare le caratteristiche multifattoriali e multidimensionali della
condizione di benessere psico-fisico-sociale;
• individuare modalità comunicative e relazionali adeguate;
• valutare i bisogni e le problematiche specifiche del minore, dei nuclei
familiari in difficoltà.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, padroneggiando i contenuti
relativi alla teoria dell’attaccamento e alla teoria sistemico relazionale.
Realizzare azioni a sostegno dell’utente applicando i concetti fondamentali
ricavati dalle teorie sull’attaccamento e sulla comunicazione.
Comunicare: comprendere messaggi di vario genere, riconoscendo come la
comunicazione venga influenzata da avvenimenti, atteggiamenti, stati d’animo,
ecc.
Risolvere i problemi: affrontare situazioni problematiche, individuando ipotesi
di soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati
Individuare collegamenti e relazioni: riconoscere i presupposti teorici della
psicologia sistemica.
L’alunno sa:
• discriminare rispetto al quadro teorico della psicologia contemporanea,
alcune teorie relative allo sviluppo della personalità;
• identificare gli interventi più appropriati ai bisogni individuati;
• individuare modalità comunicative e relazionali adeguate;
Documento del Consiglio di classe
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competenze
Conoscenze
Denominazione
Abilità disciplinari
Competenze
di indirizzo
Competenze chiave
di cittadinanza
Livelli minimi di abilità
da raggiungere
e corrispondenti
competenze
Conoscenze
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
responsabile di fronte alla realtà, padroneggiando alcuni contenuti relativi alla
teoria dell’attaccamento e alla teoria sistemico relazionale.
Comunicare: comprendere come la comunicazione venga influenzata da
avvenimenti, atteggiamenti, stati d’animo, ecc.
Risolvere i problemi: riconoscere come affrontare situazioni problematiche
note
Oltre alla psicoanalisi: la teoria dell’attaccamento
Un nuovo approccio alla realtà psicosociale: la teoria sistemico relazionale
La pragmatica della comunicazione
CONOSCERE LE DINAMICHE DI GRUPPO
L’alunno sa:
• Conoscere le diverse tipologie di gruppo applicando la teoria alla propria
esperienza personale
• Distinguere i diversi stili di leadership
• Individuare nella propria esperienza quotidiana gli elementi che facilitano o
ostacolano la collaborazione tra gruppi
• Riconoscere le dinamiche di gruppo e gli strumenti principali di analisi della
struttura e della dinamica dei gruppi
• Comunicare efficacemente all’interno di un gruppo
• Riconoscere le modalità di applicazione dei gruppi terapeutici in base alle
teorie di riferimento e identificando gli interventi più appropriati ai bisogni
individuati.
• Identificare caratteristiche, principi di fondo e condizioni per il funzionamento
di un gruppo di lavoro.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, riconoscendo gli elementi
caratteristici dei gruppi e delle dinamiche che li contraddistinguono
Realizzare azioni a sostegno dell’utente applicando i concetti fondamentali
ricavati dalla psicologia sociale.
Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti
diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.
Collaborare e partecipare: saper interagire in gruppo, riconoscendo e
gestendo le situazioni di conflitto, nel rispetto degli altri
Agire in modo autonomo e consapevole: sapersi inserire nella vita di gruppo,
riconoscendone dinamiche e regole
Comunicare: riconoscere ed applicare la comunicazione efficace per facilitare la
vita in un gruppo.
L’alunno sa:
• Conoscere alcune tipologie di gruppo
• Distinguere i diversi stili di leadership
• Individuare nella propria esperienza quotidiana gli elementi che facilitano o
ostacolano la collaborazione tra gruppi
• Comunicare efficacemente all’interno di un gruppo
• Riconoscere alcune modalità di applicazione dei gruppi terapeutici in base
alle teorie di riferimento
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
responsabile di fronte alla realtà, riconoscendo gli elementi caratteristici dei
gruppi e delle dinamiche che li contraddistinguono
Realizzare azioni a sostegno dell’utente applicando i concetti fondamentali
ricavati dalla psicologia sociale.
Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti
diversi
Collaborare e partecipare: saper interagire in gruppo, riconoscendo le
situazioni di conflitto
Agire in modo consapevole: sapersi inserire nella vita di gruppo,
riconoscendone dinamiche e regole
Comunicare: riconoscere la comunicazione efficace in un gruppo.
L’individuo e il gruppo
Strutturazione e dinamica del gruppo
Documento del Consiglio di classe
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Denominazione
Abilità disciplinari
Competenze
di indirizzo
Competenze chiave
di cittadinanza
Livelli minimi di abilità
da raggiungere
e corrispondenti
competenze
Conoscenze
Denominazione
Abilità disciplinari
Competenze
di indirizzo
Competenze
chiave di cittadinanza
Teorie psicologiche dei gruppi
L’importanza delle relazioni umane all’interno dei gruppi
I gruppi tra formazione e terapia
LA COMUNICAZIONE NELL’AMBITO DELLE RELAZIONI D’AIUTO
L’alunno sa:
• individuare modalità comunicative e relazionali adeguate alle diverse tipologie
d’utenza;
• riconoscere gli elementi che devono contraddistinguere una comunicazione
nell’ambito di una relazione d’aiuto;
• valutare le caratteristiche e le funzioni dell’ascolto attivo.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, riconoscendo gli elementi
caratteristici di una comunicazione e i suoi eventuali aspetti patologici.
Realizzare azioni a sostegno dell’utente applicando i concetti fondamentali
ricavati dalle teorie sulla comunicazione.
Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti
diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.
Comunicare: comprendere messaggi di vario genere, riconoscendo come la
comunicazione venga influenzata da avvenimenti, atteggiamenti, stati d’animo,
ecc.
Collaborare e partecipare: saper interagire, riconoscendo e gestendo le
situazioni di conflitto.
L’alunno sa:
• individuare modalità comunicative e relazionali adeguate alle diverse tipologie
d’utenza;
• riconoscere gli elementi che devono contraddistinguere una comunicazione
nell’ambito di una relazione d’aiuto;
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
responsabile di fronte alla realtà, riconoscendo gli elementi caratteristici di una
comunicazione e i suoi eventuali aspetti patologici
Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti
diversi
Comunicare: riconoscere come la comunicazione venga influenzata da
avvenimenti, atteggiamenti, stati d’animo, ecc.
Collaborare e partecipare: saper interagire, riconoscendo le situazioni di
conflitto.
Gli aspetti generali della conduzione del colloquio
Le caratteristiche dell’intervista sociologica, del consiglio psicologico e del
counseling
La comunicazione nella relazione d’aiuto
le tecniche si riformulazione teorizzate da Rogers
Alcuni aspetti dell’intervento sociale ed educativo nel colloquio d’aiuto
LA PROGETTAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE IN AMBITO SOCIALE
L’alunno sa:
• distinguere le caratteristiche fondamentali della progettazione e della
programmazione;
• identificare i servizi e le figure implicati nella definizione, progettazione e
gestione di un piano d’intervento;
• identificare gli elementi e le fasi di elaborazione di un progetto d’intervento
personalizzato;
• Valutare la funzione di supporto sociale delle reti.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla progettazione di interventi in ambito
sociale
Realizzare, in collaborazione con altre figure professionali, progetti di intervento
adeguati a sostegno e tutela dell’utente
Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze
apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni
Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando ipotesi
di soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati
Documento del Consiglio di classe
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32
Livelli minimi di abilità
da raggiungere
e corrispondenti
competenze
L’alunno sa:
• identificare i servizi e le figure implicati nella definizione, progettazione e
gestione di un piano d’intervento;
• identificare gli elementi e le fasi di elaborazione di un progetto d’intervento
personalizzato;
• valutare la funzione di supporto sociale delle reti.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
responsabile di fronte alla progettazione di interventi in ambito sociale
Collaborare con altre figure professionali per semplici progetti di intervento
adeguati a sostegno e tutela dell’utente
Progettare: riconoscere limiti e risorse delle situazioni problematiche
La differenza tra” programmare” e “progettare”
Il lavoro sociale in rete
Le fasi della progettazione in ambito sociale
Denominazione
IL DISAGIO MENTALE
L’alunno sa:
• analizzare i fattori della malattia mentale e di come è cambiata nel corso
della storia;
• operare dei confronti tra alcuni modelli interpretativi del disturbo psichico;
Abilità disciplinari
• valutare i bisogni e le problematiche specifiche della persona con disagio
psichico;
• individuare gli elementi fondanti di una psicoterapia e le caratteristiche
peculiari del colloquio;
• riconoscere e confrontare i diversi approcci psicoterapeutici.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla sofferenza psichica , alle sue
manifestazioni e ai diversi approcci terapeutici.
Competenze
Realizzare azioni a tutela della persona affetta da sofferenza psichica per
di indirizzo
favorirne l’integrazione e a sostegno di chi presenta la necessità di un approccio
terapeutico per migliorare la qualità della vita
Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare la
scelta di una terapia adeguata alla situazione
Imparare ad imparare: individuare, ed utilizzare varie fonti anche con modalità
diverse
Competenze
Risolvere i problemi: affrontare situazioni problematiche, individuando ipotesi di
chiave di cittadinanza
soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e collegare avvenimenti ed
approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi.
L’alunno sa:
• riflettere su come è cambiata la malattia mentale nel corso della storia;
• valutare i bisogni e le problematiche specifiche della persona con disagio
psichico;
• individuare gli elementi fondanti di una psicoterapia e le caratteristiche
peculiari del colloquio;
• riconoscere i diversi approcci psicoterapeutici.
Livelli minimi di abilità
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
da raggiungere
responsabile di fronte alla sofferenza psichica , alle sue manifestazioni e ai
e corrispondenti
diversi approcci terapeutici.
competenze Collaborare nella gestione di semplici azioni di informazione e di orientamento
dell’utente per facilitare la scelta di una terapia adeguata alla situazione
Imparare ad imparare: individuare, ed utilizzare varie fonti con modalità note
Risolvere i problemi: individuare semplici ipotesi di soluzione in situazioni
problematiche
Individuare collegamenti e relazioni: individuare alcuni avvenimenti ed
approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi.
La considerazione del malato mentale nel corso della storia
Le principali patologie mentali
Conoscenze
I disturbi d’ansia
I disturbi dell’umore
I disturbi di personalità
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
Conoscenze
33
Denominazione
Abilità disciplinari
Competenze
di indirizzo
Competenze
chiave di cittadinanza
Livelli minimi di abilità
da raggiungere
e corrispondenti
competenze
Conoscenze
Denominazione
Abilità disciplinari
Competenze
di indirizzo
Competenze
chiave di cittadinanza
I disturbi psichici
Gli approcci terapeutici
I servizi psichiatrici
IL DISAGIO MINORILE
L’alunno sa:
• valutare i bisogni e le problematiche specifiche dei minori;
• distinguere le diverse tipologie di maltrattamento e riconoscerne le
conseguenze;
• agire nel modo corretto di fronte ad un caso sospetto di maltrattamento;
• riconoscere l’uso patologico di una sostanza stupefacente;
• riconoscere i diversi disturbi alimentari e saper individuare condotte devianti
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alle situazioni problematiche dei minori
Realizzare azioni a sostegno e tutela del minore maltrattato per migliorarne la
qualità di vita e favorire l’integrazione
Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze
apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni
Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando ipotesi
di soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati
L’alunno sa:
• valutare i bisogni principali dei minori;
• distinguere alcune tipologie di maltrattamento e riconoscerne le
conseguenze;
• riconoscere l’uso patologico di una sostanza stupefacente;
• riconoscere i diversi disturbi alimentari e saper individuare condotte devianti
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
responsabile di fronte alle situazioni problematiche dei minori
Progettare: riconoscere limiti e risorse delle situazioni problematiche
Risolvere problemi: individuare semplici ipotesi di soluzione tratte dai diversi
approcci teorici affrontati
Le diverse forme di maltrattamento e le conseguenze a livello psicologico,
sociale e giuridico
Le crisi adolescenziali, le condotte autolesionistiche e quelle devianti
I DIVERSAMENTE ABILI
L’alunno sa:
• valutare i bisogni e le problematiche specifiche dei soggetti disabili;
• riconoscere le caratteristiche di varie disabilità analizzando il disagio
psicologico e sociale dei disabili e delle loro famiglie
• individuare i problemi e gli interventi relativi all’integrazione sociale
scolastica e lavorativa dei disabili e i sostegni alle famiglie
• individuare le caratteristiche dei centri e delle comunità dei disabili
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alle situazioni problematiche vissute
dalle persone diversamente abili
Realizzare azioni a sostegno e tutela della persona diversamente abile per
migliorarne la qualità di vita e favorire la sua integrazione nel contesto sociale
Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze
apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni
Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando ipotesi
di soluzione
Collaborare e partecipare: riconoscere i diritti fondamentali degli altri per
collaborare alla realizzazione e/o partecipare ad attività che portino al
coinvolgimento di soggetti disabili
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
34
Livelli minimi di abilità
da raggiungere
e corrispondenti
competenze
Conoscenze
Denominazione
Abilità disciplinari
Competenze
di indirizzo
Competenze
chiave di cittadinanza
Livelli minimi di abilità
da raggiungere
e corrispondenti
competenze
L’alunno sa:
• valutare i bisogni principali dei soggetti disabili;
• riconoscere le caratteristiche di alcune disabilità analizzando il disagio
psicologico e sociale dei disabili e delle loro famiglie
• individuare gli interventi relativi all’integrazione sociale, scolastica e
lavorativa dei disabili e i sostegni alle famiglie
• individuare le caratteristiche dei centri e delle comunità dei disabili nel
contesto sociale
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
responsabile di fronte alle situazioni problematiche vissute dalle persone
diversamente abili
Collaborare nella realizzazione di semplici azioni a sostegno e tutela della
persona diversamente abile per migliorarne la qualità di vita e favorire la sua
integrazione
Progettare: utilizzando le conoscenze apprese, valutare i principali limiti e
risorse delle situazioni problematiche
Risolvere problemi: individuare semplici ipotesi di soluzione in situazioni
problematiche note
Collaborare e partecipare: riconoscere i diritti fondamentali degli altri per
partecipare ad attività che portino al coinvolgimento di soggetti disabili
Problematiche relative alla nozione di diversità
Le persone diversamente abili e le famiglie
I problemi di integrazione sociale, scolastica e lavorativa
GLI ANZIANI
L’alunno sa:
• valutare i bisogni e le problematiche specifiche dei soggetti anziani;
• comprendere i cambiamenti fisiologici che avvengono nel corso della
vecchiaia e distinguerli da quelli provocati da uno stato patologico
• riconoscere i sintomi della demenza senile e del morbo di Parkinson
• cogliere le ripercussioni che le patologie della vecchiaia hanno a livello
psicologico nella persona anziana
• comprendere le difficoltà emotive che un anziano può incontrare a causa del
suo inserimento in struttura
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla vecchiaia e alle patologie che la
caratterizzano
Realizzare azioni a sostegno e tutela della persona anziana per migliorarne la
qualità di vita e favorire la sua integrazione in contesti istituzionalizzati
Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze
apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni
Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando ipotesi
di soluzione
Collaborare e partecipare: contribuire a promuovere stili di vita rispettosi dei
soggetti anziani
L’alunno sa:
• valutare i bisogni principali dei soggetti anziani;
• comprendere i principali cambiamenti fisiologici che avvengono nel corso
della vecchiaia e distinguerli da quelli provocati da uno stato patologico
• riconoscere i sintomi della demenza senile e del morbo di Parkinson
• comprendere le difficoltà emotive che un anziano può incontrare a causa del
suo inserimento in struttura
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
responsabile di fronte alla vecchiaia e alle patologie che la caratterizzano
Collaborare nella realizzazione di semplici azioni a sostegno e tutela della
persona anziana per migliorarne la qualità di vita e favorire la sua integrazione in
contesti istituzionalizzati
Progettare: utilizzando le conoscenze apprese, valutare i principali limiti e
risorse delle situazioni problematiche
Collaborare e partecipare: contribuire a promuovere rispettosi stili di vita
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
35
Conoscenze
Denominazione
Abilità disciplinari
Competenze
di indirizzo
Competenze
chiave di cittadinanza
Livelli minimi di abilità
da raggiungere
e corrispondenti
competenze
Il concetto di vecchiaia e i cambiamenti fisici, psicologici e sociali che la
caratterizzano
La demenza senile e le sue conseguenze psicologiche
Il morbo di Parkinson
Le reazioni di un anziano all’istituzionalizzazione
LA FAMIGLIA
L’alunno deve:
• valutare i bisogni e le problematiche specifiche dei nuclei familiari;
• individuare gli aspetti peculiari di una famiglia multiproblematica;
• cogliere gli aspetti più difficili da accettare per intervenire adeguatamente;
• orientare una famiglia in situazione difficile verso la scelta di servizi
assistenziali e sanitari adeguati
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà delle famiglie
multiproblematiche e dei nuclei familiari in difficoltà
Realizzare azioni e interventi a sostegno e a tutela della famiglia
multiproblematica e di nuclei familiari in difficoltà
Gestire azioni di informazione e di orientamento per facilitare la fruizione
autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio
Facilitare la comunicazione tra i membri della famiglia multiproblematica
attraverso sistemi di relazione adeguati
Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze
apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni
Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando ipotesi di
soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati
Acquisire e interpretare l’informazione: acquisire le informazioni ricevute
attraverso diversi stili comunicativi presenti all’interno di una famiglia
multiproblematica ed interpretarle in modo critico alla luce delle conoscenze
apprese
L’alunno sa:
• valutare i bisogni principali dei nuclei familiari;
• individuare gli aspetti peculiari di una famiglia multiproblematica;
• orientare una famiglia in situazione difficile verso la scelta di servizi
assistenziali e sanitari adeguati
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
responsabile di fronte alla realtà delle famiglie multiproblematiche e dei nuclei
familiari in difficoltà
Collaborare nella gestione di semplici azioni di informazione e di orientamento
per facilitare la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul
territorio
Progettare: utilizzando le conoscenze apprese, valutare limiti e risorse delle
situazioni problematiche
Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando semplici
ipotesi di soluzione
Acquisire e interpretare l’informazione: acquisire le informazioni ricevute
attraverso diversi stili comunicativi presenti all’interno di una famiglia
multiproblematica
Conoscenze
Famiglie e disagio familiare
Peculiarità della famiglia multiproblematica
Modalità di intervento
PROF.SSA MARINA ZANASI
12/05/2014 Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
36
Programma di Tecnica Amministrativa
Il sistema e la gestione aziendale
Il concetto di azienda. L’azienda come sistema. I soggetti aziendali. La forma giuridica delle aziende.
Classificazioni delle aziende. La gestione aziendale. Fatti interni e fatti esterni di gestione. Le
operazioni di gestione e i flussi aziendali. Il patrimonio aziendale. Il sistema costi-ricavi. La
determinazione del reddito d’esercizio. Le relazioni tra attività, passività e patrimonio netto.
La rappresentazione dell’azienda con il bilancio d’esercizio
Il bilancio d’esercizio. Lo Stato patrimoniale. Attivo e passivo. Il Conto economico. La competenza
economica dei costi e dei ricavi d’esercizio. L’ammortamento delle immobilizzazioni.
L’attività e il patrimonio delle aziende di erogazione
L’attività delle aziende di erogazione. Classificazione delle aziende di erogazione. Il settore non
profit e l’impresa sociale. Le associazioni. Le fondazioni. Le cooperative sociali. Le associazioni di
volontariato. Bilancio d’esercizio delle aziende non profit. Bilancio sociale delle aziende non profit.
La gestione del personale
Il lavoro come risorsa strategica per le aziende. Lavoro subordinato e lavoro autonomo. Le fonti
giuridiche del rapporto di lavoro. Diritti dei lavoratori. Il sistema contrattuale. Il mercato del lavoro. Il
curriculum vitae. Il reperimento del personale. Contratti a tempo determinato e indeterminato.
Tipologie contrattuali: part-time, apprendistato, a chiamata, telelavoro, a domicilio, occasionale.
Elementi fondamentali del rapporto di lavoro subordinato. Obblighi del dipendente. Adempimenti
amministrativi relativi al personale. Elementi della retribuzione. Rapporti con l’INPS e l’INAIL.
Assegno per il nucleo famigliare. Calcolo delle ritenute sociali e fiscali. Calcolo del netto in busta.
Le banche
L’attività bancaria. I depositi: depositi tempo e depositi moneta. Calcolo dell’interesse nei depositi
vincolati. I conti correnti bancari. L’estratto conto. I giroconti e i bonifici. Apertura di credito.
Classificazione delle aperture di credito. Il mutuo.
I titoli di credito
I mezzi di pagamento. I titoli di credito. La cambiale. Il pagherò e la tratta. La girata. L’avallo. I titoli di
credito bancari. L’assegno bancario. L’assegno circolare.
I valori mobiliari (presumibilmente dopo il 15.5)
I valori mobiliari. Categorie di valori mobiliari. I titoli pubblici. I titoli privati (azioni e obbligazioni). I
valori dei titoli. Il mercato mobiliare.
Il sistema tributario (presumibilmente dopo il 15.5)
L’attività finanziaria pubblica. Le spese pubbliche. Le entrate pubbliche. Il sistema tributario italiano.
Gli elementi di un tributo. Le imposte. La dichiarazione dei redditi.
Udine, 12 maggio 2014
Documento del Consiglio di classe
Prof. Claudio Segat
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
37
RELAZIONE DI TECNICA AMMINISTRATIVA
Unità didattiche, conoscenze e abilità.
Unità 1: L’azienda e la gestione aziendale. (dal 18.9.13 al 16.11.13; dal 23.9 al 5.10 classe in stage)
Conoscenze: azienda; gestione aziendale; patrimonio; reddito.
Abilità: Riconoscere le tipologie delle aziende. Individuare le operazioni di gestione. Individuare gli impieghi e
le fonti di finanziamento dell’azienda. Individuare gli elementi dell’attivo immobilizzato e dell’attivo circolante.
Individuare i costi e i ricavi e calcolare il reddito, tenuto conto del concetto di competenza economica.
Redigere e interpretare semplici prospetti del patrimonio e del reddito. Riconoscere le situazioni di equilibrio
patrimoniale, finanziario e economico.
Unità 2: La rappresentazione dell’azienda con il bilancio d’esercizio. (dal 16.11.13 all’8.1.14 + 2 ore di
recupero in itinere a febbraio)
Conoscenze: documenti costitutivi, scopo, normativa del bilancio d’esercizio; lo stato patrimoniale; il conto
economico; la nota integrativa.
Abilità: Individuare gli aspetti caratterizzanti degli schemi di bilancio. Redigere e analizzare lo stato
patrimoniale e il conto economico in semplici casi.
Unità 3: L’attività e il patrimonio delle aziende di erogazione. (dall’11.1.14 al 15.2.14)
Conoscenze: le aziende di erogazione; le aziende non profit; il settore non profit e l’impresa sociale; le onlus;
il patrimonio delle aziende non profit; il bilancio d’esercizio delle aziende non profit; il bilancio sociale.
Abilità: Analizzare i caratteri delle aziende di erogazione. Analizzare i caratteri dell’impresa sociale.
Individuare le diverse forme giuridiche delle aziende non profit. Riconoscere i tratti caratterizzanti le onlus.
Individuare le funzioni del bilancio d’esercizio e del bilancio sociale nelle aziende non profit.
Unità 4: La gestione del personale. (dal 26.2.14 al 2.4.14)
Conoscenze: normativa di riferimento del lavoro; mercato del lavoro; l’assunzione e l’inserimento dei
lavoratori; il contratto di lavoro; diritti e obblighi delle parti contraenti; la retribuzione; principali adempimenti
amministrativi delle aziende in materia di lavoro dipendente.
Abilità: Distinguere gli elementi essenziali del contratto di lavoro. Distinguere le diverse tipologie di contratti
di lavoro. Individuare gli adempimenti fiscali e previdenziali relativi al rapporto di lavoro. Determinare la
retribuzione netta di un lavoratore dipendente in semplici casi e comprendere i vari elementi che la
caratterizzano.
Unità 5: I titoli di credito (dall’11.5.14 al … maggio)
Conoscenze: Cambiali pagherò e cambiali tratte; assegni bancari e assegni circolari; trasferimenti di denaro
mediante bonifici, carte di debito e carte di credito.
Abilità: Analizzare il contenuto, i caratteri, le girate, l’avallo, il pagamento delle cambiali. Compilare cambiali
pagherò e tratte. Analizzare le funzioni e le caratteristiche distintive degli assegni. Compilare assegni bancari
e circolari.
Unità 6: Le banche. (dal 5.4.14 all’8.5.14)
Conoscenze: la banca come azienda profit oriented. Le operazioni bancarie. La funzione di intermediazione
creditizia. Il conto corrente. L’apertura di credito. Il mutuo.
Abilità: distinguere le tipologie di operazioni bancarie. Analizzare le operazioni di intermediazione creditizia.
Analizzare i rendiconti e il materiale informativo fornito dalla banca al cliente.
Unità 7: I valori mobiliari. (dopo il 15 maggio se possibile)
Conoscenze: categorie di valori mobiliari; azioni, obbligazioni, titoli di Stato; valori dei titoli; mercato
mobiliare.
Abilità: individuare i caratteri delle azioni e delle obbligazioni. Individuare i caratteri dei titoli di Stato.
Classificare i valori mobiliari in base al soggetto emittente, ai diritti attribuiti al possessore e alle modalità di
circolazione.
Unità 8: Il sistema tributario. (dopo il 15 maggio se possibile)
Conoscenze: l’attività finanziaria pubblica; le spese pubbliche; le entrate pubbliche; il sistema tributario
italiano; le imposte; la dichiarazione dei redditi.
Abilità: analizzare gli obiettivi dell’attività finanziaria pubblica. Esaminare i principi basilari del sistema
tributario italiano. Individuare le categorie di spesa pubblica. Individuare le categorie di entrate pubbliche e le
rispettive caratteristiche. Individuare gli elementi di un tributo. Esaminare i diversi tipi di imposta.
Si è operato inoltre per contribuire all’acquisizione delle otto competenze trasversali concordate in sede di
riunione di dipartimento di indirizzo il 10.9.2013:
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
38
§ imparare a imparare
§ progettare
§ comunicare e comprendere
§ collaborare e partecipare
§ agire in modo autonomo e responsabile
§ risolvere problemi
§ individuare collegamenti e relazioni
§ acquisire e interpretare l’informazione
Per ciò che riguarda gli obiettivi trasversali si è fatto riferimento a quanto previsto dal POF.
2. Metodologie didattiche.
• Lezione frontale (esposizione di un argomento mediante definizioni, concetti,
schematizzazioni, esempi del vissuto economico-sociale)
• Lezione dialogata (stimolo di comportamenti partecipativi, di intuizioni, di riflessioni
personali, ampliamento e approfondimento delle conoscenze)
• Lettura di testi tratti da internet e di brani dal libro, riflessioni relative
• Svolgimento di esercitazioni guidate e non, individuali e a coppie
• Lavori di gruppo
• Controllo in itinere della comprensione e dell’apprendimento (esercizi, interrogazioni
brevi, interventi flash)
• Compilazione di fac-simile di documenti
• Attività di recupero
3. Strumenti.
•
•
•
•
•
•
Libro di testo (Astolfi-Venini, Tecnica amministrativa, Tramontana editore).
Appunti, schematizzazioni, percorsi costruiti in classe, fotocopie di schede di lavoro
Fac-simile di documenti aziendali (cambiali, assegni ecc.)
Internet
Calcolatrice
Lavagna
4. Verifiche e criteri di valutazione.
Le verifiche sono servite a valutare il percorso formativo e di apprendimento e a indurre comportamenti
autovalutativi negli studenti. Le verifiche sono state fatte in congruo numero. Per i criteri di valutazione ci si è
attenuti a quanto risulta dal POF dell’istituto. La valutazione conclusiva o finale è stata effettuata
considerando:
• Esiti delle verifiche
• Impegno
• Partecipazione all’attività didattica
• Capacità di recupero delle lacune evidenziate
• Lavoro domestico
• Situazione personale
• Capacità relazionali e di cooperazione
• Evoluzione rispetto alla situazione di partenza
• Tipologia di classe.
Tipologie di verifiche: interrogazioni; prove strutturate e semistrutturate; interventi dal banco; esercizi;
elaborazione di tabelle e prospetti.
5. Risultati globalmente conseguiti
Gli allievi hanno avuto un comportamento corretto, manifestando in classe un impegno apprezzabile.
L’interesse per la disciplina è stato discreto, la partecipazione soddisfacente, così come le relazioni
tra insegnante e allievi. C’è stata una crescita sia riguardo all’ambito educativo-formativo che
riguardo all’apprendimento dei contenuti disciplinari. Il raggiungimento degli obiettivi si attesta su un
livello in media più che sufficiente
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
39
Ore nel primo quadrimestre: 40
Ore nel secondo quadrimestre fino al 15 maggio: 35
Ore dopo il 15 maggio: presumibilmente 9
Prof. Claudio Segat
PROGRAMMA DI DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
.
L’imprenditore ( nozione, caratteri e classificazioni ).
L’imprenditore commerciale ( nozione, attività, lo statuto )
L’azienda( nozione, elementi costitutivi, segni distintivi e suo trasferimento ).
Le società ( contratto, classificazione, caratteri delle società di persone e di capitali )
La società semplice ( nozione, costituzione, le società anomale, l’amministrazione e la rappresentanza, la
responsabilità dei soci, lo scioglimento del vincolo relativamente ad un socio, scioglimento e liquidazione )
Le altre società di persone ( disciplina giuridica fondamentale di s.n.c. e s.a.s. )
La S.P.A. ( nozione, costituzione, la nullità, gli organi, il bilancio d’esercizio, i titoli di credito, diritti e obblighi
dei soci, controlli, scioglimento e liquidazione )
Le altre società di capitali ( disciplina giuridica fondamentali di s.r.l. e s.a.p.a. )
Le cooperative ( nozione, caratteri, classificazione, normativa fondamentale )
I titoli di credito.( significato, caratteri e tipologie fondamentali, con relativa disciplina )
La fondamentale normativa di settore, relativa a minori, disabili e anziani
Udine, 12/05/2014
Prof. Alessandra Saurin
RELAZIONE FINALE DI DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
Questa quinta classe, ad i indirizzo sociale, è formata da diciassette allievi, con la presenza di quattro
maschi . Gli allievi provengono tutti dalla stessa quarta classe, ad, eccezione di uno, che sta ripetendo
l’anno. Si segnala la presenza un’ allieva certificata, con programma differenziato. La classe risulta formata
da due gruppi distinti di allievi, diversi come attenzione, partecipazione al dialogo educativo e rendimento..
Per quanto concerne le discipline giuridiche ed economiche, gran parte della classe ha dimostrato un
soddisfacente interesse, una partecipazione talvolta piuttosto attiva al dialogo educativo ed un’applicazione
piuttosto costante, almeno a livello scolastico, non sempre a livello di studio domestico.. Ovviamente, però,
viste le diverse capacità, evidenziate a livello logico, come anche quelle espositive e d’utilizzo del linguaggio
specifico, gli allievi hanno evidenziato dei risultati diversificati nel profitto, sufficienti, discreti e buoni. I casi di
risultati insufficienti, piuttosto limitati, evidenziati dall’altra parte della classe, sono stati determinati da
applicazione incostante e difficoltà logiche ed espositive, nonché linguistiche, come anche da un
disinteresse per la disciplina. Sono stati generalmente conseguiti, almeno per la parte della classe che ha
evidenziato risultati positivi, in modo soddisfacente gli obiettivi e le competenze, trasversali e disciplinari,
preventivamente stabiliti. Si sono rilevate soddisfacenti evoluzioni dai livelli iniziali.
Il programma preventivo è stato interamente svolto Si evidenzia anche lo svolgimento di una parte limitata
del programma, in lingua inglese, in attuazione del progetto Clil, interessante esperienza per gli allievi, con
risultati però alquanto discutibili. Le metodologie usate sono state essenzialmente la lezione frontale, con
frequenti esemplificazioni concrete, coinvolgimenti degli allievi ed applicazioni del “problem solving” per
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
40
l’accertamento delle competenze. Per quanto concerne le verifiche, si sono alternate le tradizionali
interrogazioni con prove scritte, a domande aperte e test oggettivi, strutturati o semistrutturati. Non si sono
rilevati particolari problemi disciplinari,
Udine, 12/05/2014
IL DOCENTE
Alessandra Saurin
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
41
PROGRAMMA DI CULTURA MEDICO SANITARIA
L’INFANZIA
Elementi di pediatria e puericultura.
Definizione e Caratteristiche della Crescita e dello Sviluppo. Fattori che li influenzano . Sviluppo
Motorio e Cognitivo del bambino. Assistenza ai genitori. Alcune semplici misure di sicurezza. Piano
di assistenza sanitaria pediatrica. Valutazione del bambino. Farmaci nel bambino.
Epidemiologia e profilassi di alcune patologie infantili
Rinofaringite. Broncopolmonite. Otite media. Meningite. Stenosi del Piloro. Idrocele. Testicolo
ritenuto o Criptorchidismo . Paramorfismi e Dismorfismi vertebrali. Valgismo e Varismo . Displasia
Congenita dell’Anca. Scoliosi. Cifosi. Lordosi.
La Neuropsichiatria infantile
Nevrosi infantili, Disturbi dell’Evacuazione, Enuresi, Encopresi.
L’Ansia: definizione ed aspetti generali. Stress. Fobie e Ossessioni. Anoressia e Bulimia. Le
Epilessie: il grande ed il piccolo male. Le Psicosi. Autismo Infantile. La Schizofrenia. Le Paralisi
Cerebrali Infantili.
LA SENESCENZA
Aspetti biologici e demografici dell’invecchiamento
Invecchiamento e Senescenza. Teorie dell’invecchiamento.
Le principali trasformazioni anatomo –patologiche della senescenza
Modificazioni di Organi ed Apparati nella Senescenza.
Caratteristiche specifiche di alcune malattie nella senescenza
1.
2.
3.
4.
Funzione respiratoria. Bronchite Cronica. La Polmonite. La Tubercolosi.
Funzione cardiocircolatoria: Infarto del Miocardio. Angina Pectoris . Aritmie.
Funzione neuromotoria: Ictus Cerebrale. Attacchi Ischemici Transitori.(T I A )
Locomozione: Osteoporosi. Artrosi Senile. Incontinenza Urinaria. Incontinenza Fecale. Piaghe
da Decubito.
L’invecchiamento cerebrale patologico: le Demenze
L’ invecchiamento cerebrale. La Demenza. Arteriosclerosi Cerebrale. La Demenza di Alzheimer.
Demenza Multi-Infartuale (MID). Morbo di Parkinson. La Depressione.
I Disturbi Bipolari. I Farmaci e la Riabilitazione.
LA DISABILITÀ
Disabilità fisica
Caratteristiche della Disabilità. Le Distrofie Muscolari. Distrofia Muscolare di Duchenne. Sclerosi
Multipla.
Disabilità psichica
Ritardo Mentale. Il Quoziente Intellettivo (QI) Sindrome di Down. Ipotiroidismo Congenito La
Sindrome feto – alcolica.(FAS)
UDINE, 12/05/2014
Documento del Consiglio di classe
PROF.SSA MARINA PARETTI
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
42
RELAZIONE DI
CULTURA MEDICO SANITARIA
BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5 B del Corso tecnici dei Servizi Sociali è costituita da 17 alunni, di cui 13 ragazze e 4 ragazzi, tutti
provenienti dalla classe 4BSS, tranne un alunno che ripete la classe quinta. Nessun alunno ammesso alla
classe quinta presentava il debito in Cultura medico sanitaria.
Il gruppo classe ha manifestato, nel corso dell’anno scolastico, un comportamento abbastanza corretto,
caratterizzato da disponibilità al dialogo educativo.
La frequenza scolastica è stata sufficientemente continua e l’interesse sia per le tematiche
professionalizzanti sia per temi di carattere culturale è stato presente anche se lo studio individuale non è
stato sempre costante per tutti gli alunni.
Per gli allievi che usufruiscono dei benefici della legge 104 del 1992, e per chi presenta bisogni educativi
speciali (BES), sono stati predisposti percorsi personalizzati; per ulteriori informazioni si fa riferimento ai
documenti che per motivi di privacy non vengono allegati.
METODI DIDATTICI UTILIZZATI
Ho ritenuto di attuare una didattica che valorizzi le caratteristiche e le potenzialità di ogni alunno, attraverso
le seguenti strategie di intervento:
• rispettare i diversi tempi di apprendimento
• prestare attenzione ai rapporti esistenti sia tra loro, sia nei confronti degli insegnanti
• promuovere capacità di relazione e di autonomia
• non creare ansia ma incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità
• riconoscere i vari progressi
Ho ritenuto anche importante far conoscere loro con chiarezza le modalità con cui è stato sviluppato un certo
argomento, la schematizzazione di una determinata patologia nelle sue fasi principali, usando la
terminologia scientifica adatta e i suoi obiettivi specifici.
Ho fatto spesso ricorso alla lezione frontale cercando di coinvolgere gli alunni in discussioni e sollecitando
frequenti collegamenti con argomenti già trattati anche interdisciplinari. L’attività didattica è stata anche
costantemente attuata con percorsi specifici atti a recuperare difficoltà emerse durante le verifiche.
STRUMENTI E SUSSIDI
Libro di testo: Titolo: Competenze di cultura medico-sanitaria Autore: Riccardo Tortora
Casa Editrice: CLITT
Fotocopie redatte appositamente dal docente, articoli di riviste.
Scambio di materiale didattico utilizzando la posta elettronica.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Il controllo in itinere del processo di apprendimento è avvenuto tramite:
- interventi “dal posto”, utili per puntualizzare volta per volta l’acquisizione dell’argomento trattato
- colloqui utili a verificare conoscenze, competenze, capacità espositive
- prove strutturate miste con domande a scelta multipla, a corrispondenza ed aperte sulle varie
patologie trattate in ogni modulo.
Sono state così valutate le capacità acquisite da ogni singolo alunno in itinere, in relazione al suo livello di
partenza e sono state conseguentemente definite le attività di recupero e rinforzo. I voti sono stati notificati
puntualmente sul libretto e la trasparenza dei criteri di misurazione e valutazione, ha favorito l’esercizio di
autocritica e di autovalutazione.
Per la corrispondenza tra voti e competenze, ho fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel POF e
riportati nel documento del 15 maggio.
Hanno rappresentato elementi di valutazione le competenze degli alunni, l’acquisizione del metodo di lavoro
e l’uso del linguaggio specifico della disciplina, ma anche l’impegno e le modalità di relazione con compagni
ed insegnanti.
Si è cercato di stimolare un dialogo con gli allievi, permettendo loro di intervenire e di discutere sulle
tematiche trattate sviluppando cosi la loro espressività.
Nel 2° quadrimestre sono state somministrate prove di cultura medica sanitaria a tipologia mista (4 domande
a scelta multipla e 2 aperte) sulle patologie del programma in preparazione alla 3°prova scritta dell’Esame di
Stato.
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
43
Ogni studente ha poi elaborato una tesina tipo mappa da presentare all’esame, scegliendo l’argomento di
suo maggior interesse, sviluppandolo personalmente secondo le proprie conoscenze ed esperienze sia
scolastiche che di tirocinio.
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE
L’applicazione di strategie di apprendimento rispondenti ai differenti stili cognitivi ha consentito, seppure a
diversi livelli, l’acquisizione delle seguenti competenze ed abilità prefissate:
Denominazione
•
•
•
•
•
Abilità disciplinari
•
•
•
Competenza
di indirizzo
•
•
Competenze chiave
di cittadinanza
•
Livelli minimi di abilità
da raggiungere e
corrispondenti
competenze
•
Conoscenze
L'INFANZIA
ELEMENTI DI PEDIATRIA E PUERICULTURA
EPIDEMIOLOGIA E PROFILASSI DI ALCUNE PATOLOGIE INFANTILI
LA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
L’alunno sa:
• descrivere, in termini generali lo sviluppo di un nuovo individuo e la sua
crescita dalla nascita all'adolescenza.
• riconoscere alcune tecniche per l'assistenza sanitaria.
• curare il bambino.
• analizzare e confrontare dei dati (peso e dieta).
• ricercare,nell'ambito delle proprie conoscenze, le possibili cause di una
patologia.
• riconoscere le principali patologie dell'età neonatale prescolare e scolare
• acquisire competenze trasversali di tipo organizzativo e comunicativo.
Affiancare la madre nella cura e nella tutela del proprio figlio.
Predisporre una dieta alimentare adeguata all'età,sia dal punto di vista
qualitativo che quantitativo.
Orientare l'utenza in ambito sanitario (ostetrico, fisioterapico, infermieristico).
Identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano
d'intervento.
Imparare ad imparare: riconoscere ed utilizzare varie fonti, anche con modalità
diverse.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e collegare avvenimenti ed
approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi.
Risolvere i problemi: affrontare situazioni problematiche, individuando ipotesi di
soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati.
L’alunno sa:
• descrivere , in termini generali, lo sviluppo di un nuovo individuo e la
sua crescita dalla nascita all'adolescenza.
• riconoscere le principali patologie dell'età neonatale prescolare e
scolare.
• riconoscere alcune tecniche per l'assistenza sanitaria.
• affiancare la madre nella cura e nella tutela del proprio figlio.
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
responsabile di fronte alla realtà, individuando l’approccio terapeutico della
psicologia individuale e della psicologia analitica.
Imparare ad imparare: riconoscere ed utilizzare varie fonti, con modalità note
Andamento biologico dell'accrescimento ed individuazione di eventuali
scostamenti dagli standard.
Principali bisogni socio-sanitari dell'utenza e della comunità.
Elaborazione di un piano d'intervento.
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
44
Denominazione
•
Abilità disciplinari
•
•
Competenza
di indirizzo
•
•
LA SENESCENZA
ASPETTI BIOLOGICI E DEMOGRAFICI DELL'INVECCHIAMENTO.
LE PRINCIPALI TRASFORMAZIONI ANATOMO-PATOLOGICHE DELLA
SENESCENZA.
• CARATTERISTICHE SPECIFICHE DI ALCUNE MALATTIE NELLA
SENESCENZA.
• L'INVECCHIAMENTO CEREBRALE PATOLOGICO: LE DEMENZE.
• I FARMACI E LA RIABILITAZIONE.
L’alunno sa:
• riconoscere alcune tecniche per l'assistenza sanitaria.
• predisporre una dieta alimentare adeguata all'età,sia dal punto di vista
qualitativo che quantitativo.
• seguire gli anziani nelle patologie tipiche , nelle diverse fasi della giornata sia
a livello assistenziale che sanitario.
• analizzare e confrontare dei dati(peso e dieta).
• ricercare,nell'ambito delle proprie conoscenze, le possibili cause di una
patologia.
• riconoscere le principali patologie dell'età senile.
• affiancare i sanitari e i familiari nell'assistenza quotidiana dell'anziano
sapendo interpretare in modo adeguato ruolo e professionalità
• acquisire competenze trasversali di tipo organizzativo e comunicativo.
Osservare le trasformazioni fisiologiche e patologiche dell'invecchiamento.
Affiancare il care giver nell'assistenza all'anziano.
Monitorare il livello di evoluzione della demenza.
Supportare l'assunzione o la pratica delle varie terapie.
Orientare l'utenza in ambito sanitario (ostetrico, fisioterapico, infermieristico).
Identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano
d'intervento.
•
•
•
Competenze chiave
di cittadinanza
•
Livelli minimi di abilità
da raggiungere e
corrispondenti
competenze
•
Conoscenze
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e collegare avvenimenti ed
approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi.
Risolvere i problemi: affrontare situazioni problematiche, individuando ipotesi di
soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati.
Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze
apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni.
L’alunno sa:
• riconoscere le principali patologie dell'età senile.
• riconoscere alcune tecniche per l'assistenza sanitaria.
• seguire gli anziani nelle patologie tipiche, nelle diverse fasi della giornata sia
a livello assistenziale che sanitario.
• affiancare il care giver nell'assistenza dell'anziano.
• Imparare ad imparare: riconoscere ed utilizzare varie fonti, con modalità note.
• Orientare l'utenza in ambito sanitario (ostetrico, fisioterapico, infermieristico).
• Identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano
• d'intervento.
• Osservare le trasformazioni fisiologiche e patologiche dell'invecchiamento.
Le problematiche legate all'invecchiamento-le teorie proposte per interpretare
l'invecchiamento-i cambiamenti che interessano individualmente alcuni organi con
l'invecchiamento-i diversi fabbisogni calorici della senescenza-principali patologie
e le fondamentali strategie di prevenzione,recupero e riabilitazione.
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
45
Denominazione
•
Abilità disciplinari
•
•
Competenza
di indirizzo
•
•
Competenze chiave
di cittadinanza
•
Conoscenze
•
•
•
•
•
LA DISABILITÁ
LE MALATTIE EREDITARIE.
DISABILITÁ FISICA.
DISABILITÁ PSICHICA.
ATTIVITA' DI RECUPERO E RIABILITAZIONE.
L’alunno sa:
• riconoscere alcune tecniche per l'assistenza sanitaria delle persone
disabili.
• riconoscere i bisogni sociosanitari degli utenti con handicap.
• identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano
d’intervento.
• riconoscere i fattori eziologici delle malattie che portano a disabilità.
• scegliere gli interventi più appropriati ai bisogni individuati.
• riconoscere le principali modalità e procedure d'intervento su persone con
disabilità e con disagio psichico.
• riconoscere gli aspetti psicobiologici di alcune tipologie di disabilità.
• attuare principali interventi di educazione alla salute rivolti agli utenti e ai
loro familiari.
• affiancare i sanitari e i familiari nell'assistenza quotidiana dell'anziano
sapendo interpretare in modo adeguato ruolo e professionalità.
• acquisire competenze trasversali di tipo organizzativo e comunicativo.
Comprendere le diverse problematiche legate al pianeta handicap.
Apprendere alcune strategie utili.
Comprendere -interpretare e soddisfare i principali bisogni delle persone in
difficoltà.
Orientare l'utenza in ambito sanitario (ostetrico, fisioterapico, infermieristico).
Identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano
d'intervento.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e collegare avvenimenti ed
approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi.
Risolvere i problemi: affrontare situazioni problematiche, individuando ipotesi di
soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati.
Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze
apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni.
Le diverse problematiche legate al pianeta handicap :-dalla prevenzione alla
tutela, dalla cura alla riabilitazione del soggetto. Strategie per comprendere,
interpretare e soddisfare.
I principali bisogni delle persone in difficoltà.
Udine, 12 maggio 2014
Documento del Consiglio di classe
PROF.SSA MARINA PARETTI
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
46
PROGRAMMA SVOLTO DI EDUCAZIONE FISICA
Potenziamento fisiologico
Mantenimento delle qualità aerobiche-anaerobiche mediante breve corsa di durata, la corsa a ritmo
variabile, esercitazioni a corpo libero anche in circuito e con l’utilizzazione di piccoli e grandi attrezzi.
Mantenimento del tono muscolare generale mediante esercitazioni a corpo libero e con piccoli attrezzi.
Esercitazioni a coppie, a gruppi ed al suolo. Miglioramento e mantenimento della mobilità articolare con
esercitazioni di mobilizzazione attiva e stretching.
Rielaborazione e consolidamento degli schemi motori
Consolidamento di abilità motorie mediante esercizi di destrezza e coordinazione, a corpo libero e con
piccoli attrezzi. Sviluppo delle capacità acrobatiche e dell’equilibrio, capovolta avanti e dietro, verticale,
ruota.
Conoscenza pratica attività sportive
Partecipazione a fasi di gioco della pallavolo ed a giochi propedeutici alla pallavolo. Analisi e rispetto delle
regole principali e dei fondamentali principi tecnici e di organizzazione del gioco di squadra. Esercitazioni a
coppie, a gruppi ed individuali sul palleggio, bagher, battuta dall’alto e dal basso, schiacciata. Conoscenza
teorica delle regole fondamentali della pallavolo.
Sviluppo del carattere, della socialità e del senso civico
Partecipazione ad esercitazioni a coppie ed in gruppi al fine di affinare le capacità di autocontrollo, di
autodisciplina, di organizzazione sia del tempo che dello spazio, l’attitudine all’impegno e all’attenzione
costante, il rispetto, la lealtà e il gioco di squadra.
Igiene e tutela della salute per il benessere
Interventi limitatissimi all’inizio delle lezioni e durante l’attività pratica sui principi fondamentali che guidano la
prevenzione degli infortuni durante l’attività scolastica, l’importanza del riscaldamento nella pratica sportiva,
gli interventi di primo soccorso per infortuni di limitata entità, il mantenimento del benessere personale ed il
conseguimento di un’abitudine all’attività fisica regolare, la capacità di ottimizzare in modo consapevole la
propria alimentazione.
Docente: Prof.ssa Cirio Anna
RELAZIONE FINALE EDUCAZIONE FISICA
Situazione della classe
All’inizio dell’anno il livello della classe dal punto di vista motorio risultava buono per la maggior parte degli
allievi e sufficiente per una piccola parte. La classe nel corso dell’anno ha dimostrato, nei confronti delle
attività proposte, partecipazione e motivazione costanti. Il comportamento è stato sempre corretto con
apertura al dialogo e al confronto.
Alla fine dell’anno il livello raggiunto risulta in generale molto buono.
Metodologia d’insegnamento
Gli alunni hanno potuto esprimersi elaborando in modo personale e autonomo il lavoro proposto, ottenendo
miglioramenti significativi. Le diverse tecniche proprie della materia e le strutture scolastiche messe a
disposizione sono state utilizzate in relazione alle esigenze del momento e a quelle degli alunni.
Standard minimi di apprendimento in termini di sapere e di saper fare raggiunti:
1.
2.
3.
4.
5.
migliorare qualità fisiche;
affinare le funzioni neuro-muscolari;
conoscere e praticare, nei vari ruoli, uno sport di squadra;
esprimersi con il corpo e il movimento in funzione di una comunicazione interpersonale;
trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate;
Potenziamento fisiologico: miglioramento delle capacità condizionali (resistenza, velocità, forza, mobilità
articolare) attraverso esercizi a corpo libero e con piccoli attrezzi, esercizi di stretching.
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
47
Rielaborazione e consolidamento degli schemi corporei attraverso:
- esercitazioni di destrezza e coordinazione
- esercitazioni pratiche con l’utilizzo delle tecniche specifiche della materia;
- conoscenza e uso razionale del proprio corpo;
- conoscenza e pratica degli sport di squadra (pallavolo).
Consolidamento del carattere e sviluppo della socialità: attraverso giochi di squadra ed esercitazioni di
gruppo.
Avviamento allo sport: come abitudine di vita ed elemento indispensabile nella formazione globale della
persona.
Attività complementari: torneo d’Istituto di pallavolo.
Valutazione
Verifica continua durante lo svolgimento delle lezioni. La valutazione individuale è stata la somma dei
progressi ottenuti da ciascun alunno, tenendo soprattutto conto della partecipazione attiva e dell’impegno
dimostrati nello svolgimento del lavoro.
Udine 12/05/2014
Docente: Prof.ssa Cirio Anna
Documento del Consiglio di classe
5a B Tecnico dei Servizi Sociali
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LIBRI DI TESTO
Disciplina
ITALIANO
LETTERATURA
STORIA
INGLESE
MATEMATICA
RELIGIONE
CULTURA MEDICOSANITARIA
DIRITTO
PSICOLOGIA
TECNICA
AMMINISTRATIVA
Testo
LIBERAMENTE VOL. 3° DAL 1861 AI GIORNI NOSTRI
SAVIANO ROBERTO - ANGIOLONI -GIUSTOLISI - MARIANI POZZEBON-PANICH - PALUMBO
SENSO DEL TEMPO (IL) MANUALE DI STORIA: 1870-OGGI
BANTI ALBERTO MARIO - LATERZA SCOLASTICA
CARING FOR PEOPLE ENGLISH FOR SOCIAL SERVICES
BELLOMARI' DONATELLA VALGIUSTI LORETTA - ZANICHELLI
GRAMMAR AND VOCABULARY TRAINER
GALLAGHER ANGELA GALUZZI FAUSTO - PEARSON
LONGMAN
ELEMENTI DI MATEMATICA A COLORI ELEMENTI DI ANALISI
SASSO LEONARDO - PETRINI
RELIGIONE E RELIGIONI TRIENNIO
BOCCHINI SERGIO – EDB EDIZ. DEVONIANE BO (CED)
COMPETENZE DI CULTURA MEDICO-SANITARIA
TORTORA RICCARDO - CLITT
DIRITTO, LEGISLAZIONE SOCIALE, ECONOMIA
CATTANI MARIA RITA IALONGO VINICIA PALMISANO
VITTORIO- PARAMOND
PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA FONDAMENTI
TEORICI - LE TECNICHE – IL LAVORO NEI SERVIZI SOCIALI
D'ISA LUIGI - HOEPLI
TECNICA AMMINISTRATIVA
ASTOLFI VENINI - TRAMONTANA (RCS LIBRI)
Documento del Consiglio di classe
Vol.
3
3
2
3
5a B Tecnico dei Servizi Sociali