MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI” UDINE DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (art. 5 comma 2 D.P.R. 23/7/98 n. 323) Regolamento sugli esami di Stato. Art. 5, comma 2 “La formulazione (della terza prova scritta n.d.r.) deve essere coerente con l’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso. A tal fine i consigli di Classe, entro il 15 maggio, elaborano per la Commissione di esame un apposito documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti.” ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Classe 5 BSS Tecnico dei Servizi sociali 2 INDICE PROFILO PROFESSIONALE PAG. 3 QUADRO ORARIO E DOCENTI PAG. 3 ELENCO CANDIDATI PAG. 4 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE PAG. 4 CONTINUITÀ DIDATTICA PAG. 5 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA PAG. 5 DA PARTE DEGLI INSEGNANTI PAG. 6 OBIETTIVI EDUCATIVO - FORMATIVI PAG. 6 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIDATTICI E DISCIPLINARI PAG. 7 DEGLI OBIETTIVI PAG. 8 ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE PAG. 9 TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA ED ABILITA’ PAG. 9 VOTO DI CONDOTTA PAG. 11 PROVE DI SIMULAZIONE PAG. 12 STAGE ED ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PAG. 12 ATTIVITÀ DIDATTICHE COMUNI PROGRAMMATE PAG. 14 ESPERIENZE FORMATIVE REALIZZATE PAG. 14 OBIETTIVI CONSEGUITI MEDIAMENTE DALLA CLASSE PAG. 14 CONSIDERAZIONI FINALI DEL CONSIGLIO DI CLASSE PAG. 14 PROGRAMMI E RELAZIONI DISCIPLINARI PAG. 17 COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEFINIZIONE DEI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA ALLEGATI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE IN FORMA CARTACEA PROVE DI SIMULAZIONE SOMMINISTRATE IN CORSO D’ANNO; GRIGLIE UTILIZZATE PER LE PROVE DI SIMULAZIONE; RELAZIONI RELATIVE AGLI ALLIEVI CERTIFICATI CON RIFERIMENTI ALL’ESAME DI STATO; PIANO DIDATTICI PERSONALIZZATI; VALUTAZIONI STAGE/ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 3 PROFILO PROFESSIONALE Il Corso per Operatori e Tecnici dei Servizi sociali è stato avviato a Udine nel 1996; si era, infatti, avvertita la necessità di una sua presenza sul territorio in relazione al mutato orientamento della politica sanitaria e socio-assistenziale, finalizzata sempre più a garantire un’assistenza qualificata alle persone a rischio di disagio e di emarginazione e, mediante la lettura dei bisogni e la mobilitazione delle risorse della comunità, a promuovere relazioni sociali significative. Il corso è comprensivo di un biennio propedeutico, seguito da un triennio durante il quale vengono privilegiati i contenuti professionalizzanti. Alla fine della terza gli allievi hanno sostenuto l’esame per il conseguimento della qualifica di operatore dei servizi sociali. Il Tecnico dei Servizi Sociali (Diploma di TSS – D.M. 15.04.94 ) possiede competenze polivalenti e flessibili, derivanti da interventi formativi finalizzati allo sviluppo di una cultura di base e di abilità logicoespressive che gli consentono di essere elemento attivo e consapevole nei servizi socio-assistenziali. In particolare, è in grado di: • inserirsi in strutture sociali operanti sul territorio con capacità di adeguarsi alle necessità e ai bisogni della comunità; • programmare interventi mirati in base alle varie esigenze della vita quotidiana, curandone l’organizzazione e l’attuazione interagendo con altri soggetti pubblici e privati; • avvicinarsi ai problemi emergenti dal sociale, cercandone soluzioni dal punto di vista giuridico, psicologico e igienico – sanitario. QUADRO ORARIO E DOCENTI Disciplina area comune ITALIANO STORIA MATEMATICA LINGUA STRANIERA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE (per coloro che se ne avvalgono) Ore settimanali Docente BUDICIN FABIO 4 BUDICIN FABIO 2 CARAMAZZA GIULIANA 3 LIVA BARBARA 3 CIRIO ANNA 2 BABBO GIANANTONIO Totale ore area comune 1 15 Disciplina area di indirizzo CULTURA MEDICO-SANITARIA DIRITTO PSICOLOGIA TECNICA AMMINISTRATIVA PARETTI MARINA 4 SAURIN ALESSANDRA 3 ZANASI MARINA 5 SEGAT CLAUDIO 3 Totale ore area di indirizzo Documento del Consiglio di classe 15 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 4 ELENCO CANDIDATI 1 Candidato Cognome Nome CANTONI EMMANUELE 2 CASTRONOVO ELISABETTA 3 DATENA NICOLA UDINE 4 DE LUCA CRISTINA UDINE 5 DE LUCA GIADA SAN DANIELE 6 DOMINI GLORIA COLOMBIA 7 GUITTO SARA UDINE 8 LAZZARO GIULIA UDINE 9 LEVORATO ALESSANDRA UDINE 10 LO PICCOLO DALILA 11 MEL CHEYENNE 12 PASKAREVIC CRISTINA SERBIA 13 PICCINI VALENTINA UDINE 14 PICOTTI SARA 15 ROMANELLO SIMONE 16 ROVEDA SAMUEL SAN DANIELE 17 ZOMPICCHIATTI ELEONORA PALMANOVA N. Luogo di nascita UDINE SAN DANIELE PALERMO SAN DANIELE CIVIDALE DEL FRIULI UDINE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5 B del Corso tecnici dei Servizi Sociali è costituita da 17 alunni, di cui 13 ragazze e 4 ragazzi. La maggioranza degli allievi proviene da diverse zone della provincia ed ha sperimentato, in questi anni, il pendolarismo con le conseguenti problematiche derivate da un trasporto giornaliero non sempre agevole. Nella classe ci sono alcuni allievi per i quali il metodo di studio elaborato in questi anni non è ancora del tutto autonomo e l’apprendimento dei contenuti è meccanico e mnemonico. Non tutti hanno risposto con lo stesso interesse agli stimoli didattico-educativi e, sempre per parte della classe, lo studio domestico è risultato settoriale. Alcuni alunni sono apparsi poco ricettivi, continuando a dimostrare scarsa autonomia, poca sicurezza e lacune, per lo più sedimentate e quindi difficili da affrontare; Vi sono anche alunni che hanno mantenuto un atteggiamento serio e motivato, che hanno dimostrato di aver acquisito un metodologia di studio sufficientemente proficua, grazie ad un livello di attenzione e partecipazione in classe costantemente positivo ed alla capacità di rielaborazione personale. Si registrano difficoltà, incertezze soprattutto in inglese e matematica, materie in cui anche negli anni precedenti maggiormente si erano evidenziate lacune e debolezze. STORIA DELLA CLASSE La classe 1 BOSS, nell’anno scolastico 2009/2010, era formata da 25 alunni; 6 non sono stati ammessi alla classe successiva e 5 hanno cambiato di sezione. La classe 2BOS, nell’anno scolastico 2010/2011, era formata da 18 alunni; 14 provenienti dalla classe 1BOS; 3 da altri Istituti e uno ripetente dello stesso corso. Un’alunna non è stata ammessa alla classe successiva e una ha cambiato di sezione Nella classe 3 BOS, nell’anno scolastico 2011/2012, si sono inseriti 3 alunni provenienti da altri Istituti. Un’alunna non è stata ammessa alla classe successiva. Nella classe 4 BSS, nell’anno scolastico 2012/2013, si è aggiunta un’altra alunna ripetente dello stesso corso. Tre alunni non sono stati ammesso alla classe successiva. Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 5 Nella classe 5BSS, nell’anno scolastico 2013/2014, tutti gli alunni provengono dalla classe 4 tecnici dei servizi sociali, tranne uno che ripete la classe quinta, e sono in possesso della qualifica di "Operatore dei Servizi Sociali”. CONTINUITA’ DIDATTICA NEL BIENNIO POSTQUALIFICA Disciplina area comune CLASSE 4^ CLASSE 5^ ITALIANO BERTOLINI ERALDA BUDICIN FABIO STORIA BERTOLINI ERALDA BUDICIN FABIO MATEMATICA CARAMAZZA GIULIANA CARAMAZZA GIULIANA LINGUA STRANIERA LIVA BARBARA LIVA BARBARA EDUCAZIONE FISICA VESCA DINO CIRIO ANNA RELIGIONE BABBO GIANANTONIO BABBO GIANANTONIO SOSTEGNO DE CONTI ROBERTO GORASSINI ORNELLA DE CONTI ROBERTO GORASSINI ORNELLA CULTURA MEDICO-SANITARIA PARETTI MARINA PARETTI MARINA DIRITTO SAURIN ALESSANDRA SAURIN ALESSANDRA PSICOLOGIA ZANASI MARINA ZANASI MARINA TECNICA AMMINISTRATIVA TUCCI CATIA SEGAT CLAUDIO Disciplina area di indirizzo Nella tabella precedente è stata riassunta l’assegnazione dei Docenti nelle classi del biennio di postqualifica. La continuità ha interessato gli insegnamenti di Cultura medico-sanitaria, Diritto, Inglese, Matematica, Psicologia, Religione e sostegno. PIANI EDUCATIVI PERSONALIZZATI Si segnala infine che per gli allievi che usufruiscono dei benefici della legge 104 del 1992, e per chi presenta bisogni educativi speciali (BES), sono stati predisposti percorsi personalizzati. Per ulteriori informazioni si fa riferimento ai documenti elaborati, che per motivi di privacy, sono presenti in busta chiusa riservata. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE La misurazione dei livelli di partenza, effettuata dai docenti nella prima fase dell’anno scolastico attraverso verifiche orali e scritte, ha rilevato lacune in alcune materie. I docenti hanno sistematicamente ripetuto gli argomenti, riproposto i contenuti, dopo aver effettuato i necessari approfondimenti. Per le insufficienze presenti al termine del primo quadrimestre sono stati effettuati corsi di recupero, alcuni in orario extracurricolare, altri in itinere . Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 6 I programmi ed il loro svolgimento sono stati inoltre ponderati sull’andamento medio della classe, in modo da consentire, agli allievi motivati, un agevole recupero in caso di difficoltà. COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE DA PARTE DEGLI INSEGNANTI Attraverso il contratto formativo, i docenti si sono assunti i seguenti impegni: • precisare le finalità e gli obiettivi delle materie che insegnano; • rendere noto il percorso, attraverso i moduli didattici, che intendono svolgere durante l'anno scolastico; • esplicitare il metodo di lavoro (lezione frontale, metodo problematico, induttivo, ecc...) e gli strumenti che intendono utilizzare (libri di testo, appunti, fotocopie, ...); • utilizzare il libro di testo come riferimento per le conoscenze che verranno comunque esplicitate in classe; • favorire la socializzazione e l'integrazione di tutti gli alunni nel gruppo classe; • utilizzare tutti gli strumenti utili per un approfondimento degli argomenti svolti in classe e per sviluppare l'interesse degli studenti (audiovisivi, laboratori, palestre, uscite didattiche, computer, internet, ecc...); • chiarire il numero delle verifiche scritte e orali, e quali sono i criteri di valutazione delle prove con particolare riferimento al livello considerato sufficiente; • rispettare i diritti e gli interessi degli studenti, senza mai cadere nell'offesa; • ripetere nel corso della spiegazione o della correzione degli esercizi, i concetti che risultano poco chiari; • comunicare i voti delle prove scritte ed orali facendoli trascrivere sul libretto personale; • consegnare le verifiche scritte entro i tempi più brevi possibili giorni (max. 15 giorni); • agire secondo criteri di obiettività ed equità; • controllare e correggere i compiti svolti a casa e comunicarne l’esito agli studenti; • comunicare tempestivamente alla famiglia eventuali situazioni di profitto insufficiente, frequenza irregolare e sanzioni disciplinari, utilizzando il libretto personale, la corrispondenza postale ed il telefono; • attivare tempestivamente attività di sostegno e recupero disciplinare Gli insegnanti del C. di C. hanno coordinato e uniformato la loro azione didattico - educativa ai summenzionati principi generali, facendo salve le prerogative inerenti la libertà di insegnamento e i vari specifici percorsi ritenuti più validi da ciascun docente. OBIETTIVI EDUCATIVO - FORMATIVI Il Consiglio di Classe, sulla base di quanto riportato nel POF, ha fissato i seguenti obiettivi educativoformativi: CT 1 Promuovere lo sviluppo di un’educazione basata sui valori della solidarietà, della tolleranza 1.1 Riconosce e rispetta la diversità ( di opinione, di svantaggio, di status, di ruolo), basandosi sui valori della solidarietà e della tolleranza 1.2 Rispetta gli orari e le regole previsti nei contesti scolastici e di stage e partecipa alle attività proposte in modo responsabile e critico CT 2 Sviluppare le capacità critiche indispensabili per operare scelte consapevoli e mettere in atto comportamenti responsabili 2.1 Riconosce le proprie attitudini e le utilizza per orientarsi verso una scelta ambito professionale 2.2 Si impegna assumendosi le proprie responsabilità e rispetta i tempi di realizzazione di un lavoro 2.3 Analizza le proprie esperienze scolastiche e di stage in forma critica e redige una relazione sulla propria esperienza Documento del Consiglio di classe più consapevole 5a B Tecnico dei Servizi Sociali in 7 2.4 Dimostra spirito d’iniziativa e si rende disponibile per attività in ambito professionale e culturale. 2.5 Ipotizza soluzioni possibili e confronta criticamente ipotesi diverse operando scelte adeguatamente motivate CT 3 Acquisire un metodo di studio autonomo, efficace e razionale 3.1 Ricerca ed utilizza in modo appropriato e autonomo dati ed informazioni da diversi canali in relazione ad uno scopo 3.2 Produce elaborati di approfondimento 3.3 Documenta e organizza il lavoro individuale e di gruppo e collabora attivamente 3.4 Sa consultare e utilizzare fonti e documenti di diversa natura CT 4 Saper collaborare e confrontarsi con gli altri; intervenire nel dibattito, sia nel contesto scolastico che di stage, al momento opportuno ed in modo pertinente, anche attraverso proposte e contributi derivanti dall’esperienza personale 4.1 Assumere propositivo nel scolastico e in nelle attivitàall’interlocutore, sul territorio eallo di tirocinio Riconosce un stiliruolo comunicativi diversi e licontesto utilizza correttamente relazione scopo ed al contesto 4.2 Sa porsi in un atteggiamento di ascolto attivo 4.3 Rielabora le proprie esperienze, propone soluzioni alternative e le confronta 4.4 Trasferisce ed adegua un metodo appreso in contesti e situazioni nuovi 4.5 Partecipa in modo autonomo e nel rispetto delle regole alle attività di gruppo scolastiche ed extrascolastiche. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIDATTICI E DISCIPLINARI Il Consiglio di Classe ha concordato i seguenti obiettivi didattici: Obiettivi didattici. 1) Insegnare agli studenti ad esprimersi e a comunicare nei linguaggi specifici delle diverse discipline, esponendo i contenuti delle stesse in modo ordinato, articolato e chiaro, utilizzando ed elaborando le conoscenze finalizzandole alle attività pratiche previste nel profilo professionale. 2) Guidare gli studenti a migliorare la propria situazione cognitiva di partenza, attraverso un progressivo sviluppo delle capacità logiche, di astrazione, di analisi e di sintesi, fino a giungere a una valida competenza professionale. 3) Dotare gli studenti di strumenti critici, che permettano loro di analizzare e comprendere la realtà che li circonda per acquisire gli opportuni orientamenti nel proseguire gli studi ed immettersi nella società come lavoratori professionalmente preparati e come cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri. Area umanistica • Saper gestire sistematicamente lo studio, finalizzandolo coscientemente all’interiorizzazione e all’elaborazione personale dei contenuti culturali proposti. • Saper approfondire gli aspetti critici di ciascuna disciplina individuandone i legami interdisciplinari. • Saper organizzare il pensiero in modo logico ed essere in grado di esprimersi in forma scorrevole e corretta. Area scientifica • Saper strutturare il pensiero in modo logico e saperlo esprimere in forma chiara, sia oralmente che per iscritto. Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 8 • Saper risolvere situazioni problematiche facendo ricorso alle conoscenze precedentemente acquisite durante tutto il corso di studi. Area tecnico-professionale • Deve essere in grado di trasferire le competenze acquisite a livello teorico, in attività operative concrete. • Deve sapere esprimere le proprie capacità attraverso una sintesi interdisciplinare, in particolare delle materie dell'area tecnico-professionale con disponibilità ad accogliere criticamente le conoscenze maturate durante le fasi di attività con il mondo del lavoro (stage, conferenze, ecc.). • Deve acquisire capacità di comunicazione nei rapporti di lavoro con utenti e operatori. • Deve saper programmare interventi mirati rispetto a esigenze fondamentali della vita quotidiana e ai momenti di svago. • Deve individuare le principali problematiche sociali connesse all’infanzia, senescenza, diversamente abili e, in genere, alle fasce deboli della popolazione Gli obiettivi disciplinari, proposti dai singoli docenti nella loro programmazione, in generale attengono alle conoscenze e competenze che gli alunni devono acquisire nel corso dell’anno scolastico: • • • Competenza disciplinare: conoscenza degli elementi fondamentali del programma, in ordine ai contenuti ed alla metodologia operativa, e capacità di applicare in maniera autonoma le abilità strumentali acquisite; Competenza logica: capacità di argomentare coerentemente e capacità di articolare il discorso adeguatamente; Competenza espositiva: capacità di utilizzare un linguaggio corretto, adeguato, con uso di un linguaggio specifico; Si rimanda poi alla lettura dei programmi svolti delle singole discipline per maggiori chiarimenti. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI Il C.d.C. ha individuato i seguenti principi comuni: • lo studio deve essere significativo, organizzato come scoperta e rivolto a cambiamenti positivi di comportamento ed atteggiamento mentale; • l'insegnamento-apprendimento è un processo di interazione docenti-allievi ed è fondato sulla comunicazione aperta e disponibile; • i diversi argomenti devono essere trattati procedendo con gradualità, dai concetti più semplici, a quelli più complessi; • vanno sollecitati i collegamenti interdisciplinari e quelli tra temi della stessa disciplina; • l'operatività è scandita da una programmazione finalizzata al conseguimento delle competenze fissate, con tempi e verifiche predefinite; • gli allievi devono essere informati sugli obiettivi e sui contenuti disciplinari; • la classe deve essere coinvolta in discussioni e dibattiti sulle tematiche trattate, anche con domande guidate. Accanto a quelli tradizionali (testi e dispense) sono stati utilizzati strumenti che potevano risultare idonei a suscitare l'interesse ed a stimolare la partecipazione degli alunni: audiovisivi, articoli da quotidiani e settimanali, riviste specialistiche, fotocopie, laboratorio di informatica, proiezioni cinematografiche previa preparazione adeguata, conferenze, incontri con esperti. Il C.d.C. ha concordato anche sulla libertà di condurre la lezione, utilizzando varie tecniche: la lezione frontale, la lezione dialogata, il lavoro in piccolo gruppo cooperativo eterogeneo per livello. STRUMENTI PER LA VERIFICA L’anno scolastico è stato suddiviso in due periodi: 1) 12 settembre 2013 –25 gennaio 2014; 2) 27 gennaio 2014 – 11 giugno 2014 Il C.d.C. ha adottato i seguenti strumenti: • Compiti in classe • Interrogazioni Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 9 • • • • • Interventi spontanei Relazioni Elaborati domestici Test strutturati o semistrutturati Lavori per piccoli gruppi Ogni docente ha adeguato i propri interventi alle necessità che sono emerse, predisponendo strategie e attività di recupero /approfondimento. Le verifiche, scritte, orali e pratiche, sono avvenute secondo varie modalità, in numero adeguato, tese tutte ad accertare, oltre che le conoscenze, le competenze e le abilità, anche il livello di disponibilità e partecipazione al dialogo didattico e formativo. FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE I fattori che hanno concorso alla valutazione periodica e finale sono stati i seguenti: • • • • • • • • • • • • Risultati ottenuti nelle verifiche Effettiva acquisizione dei nuovi contenuti Comprensione di richieste e quesiti Capacità analitico-sintetiche Capacità di esposizione e rielaborazione Miglioramento registrato Impegno, partecipazione ed interesse Capacità di cogliere anche stimoli extra-scolastici Autonomia organizzativa Ordine e organicità nella presentazione del materiale Capacità di esprimersi in maniera personale Superamento degli eventuali debiti formativi pregressi. La valutazione dei risultati è stata destinata alla formulazione di un giudizio sull’evoluzione dell’itinerario scolastico e personale degli allievi. ALTRI ELEMENTI DI VALUTAZIONE Oltre ai dati del profitto, nella valutazione finale si è tenuto conto di: • • • • • livelli di partenza e percorso compiuto, intendendo l’esperienza scolastica come un processo di cui il singolo anno è un segmento che non può essere scisso da altri pregressi; frequenza scolastica, intesa sia come presenza fisica a scuola, sia, soprattutto, come presenza attiva, con il rispetto dei propri obblighi e della continuità scolastica; partecipazione, intesa come capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i docenti e di fornire significativi contributi al dialogo educativo; impegno, inteso come capacità di assumersi responsabilità e di adempiere con costanza, precisione e puntualità gli obblighi connessi; metodo di studio, inteso come capacità di organizzare il lavoro, di elaborare percorsi culturali, di acquisire strumenti operativi DEFINIZIONE DEI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA ED ABILITA’ Il C.di C. ha concordato nell’utilizzo di una griglia, che definisce una corrispondenza tra giudizi, formulati dai singoli docenti, e un voto in decimi; tenendo presente la seguente scala di valutazione: Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 10 Valutazioni e voto Conoscenze Abilità Competenze Del tutto insufficiente Voti in decimi 1-2 in quindicesimi 4 Nulle Nulle Non raggiunte Gravemente insufficiente Voti in decimi 3-4 in quindicesimi 5-6 Insufficiente Voto in decimi 5 in quindicesimi 8 Sufficiente Voto in decimi 6 in quindicesimi 10 Discreto Voto in decimi 7 in quindicesimi 12 Buono Voto in decimi 8 in quindicesimi 13 Avanzato Voto in decimi 9-10 Non sa esporre e strutturare il discorso in modo logico e Non raggiunte: ha compreso solo coerente; non riesce ad alcuni concetti ed è solo Manca di individuare le richieste e occasionalmente in grado di conoscenze rispondere in modo pertinente. applicare procedure e regole in fondamentali. Non sa utilizzare in modo situazioni di studio e sviluppo adeguato la strumentazione in professionale/personale. uso. Conosce in Riesce ad utilizzare solo in parte Non raggiunte: esprime solo maniera le informazioni ed i contenuti parzialmente i concetti ed in modo superficiale le essenziali che esprime in modo non sempre adeguato; sa mettere in informazioni e la spesso impreciso pratica regole ed applicazioni solo terminologia di Ridotte appaiono le capacità con guida in situazioni di studio e base. operative. sviluppo professionale/personale. Sa utilizzare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa Riesce ad utilizzare i contenuti verbale in vari contesti; sa Conosce e essenziali, che espone ed individuare alcune strategie comprende le applica con qualche incertezza. appropriate per la soluzione di informazioni, le Riesce a formulare valutazioni problemi; dimostra una sufficiente regole e la corrette, ma parziali. padronanza d’uso di strumenti, di terminologia Sa adottare semplici progetti per procedure, di processi, in situazioni specifica in modo la risoluzione di problemi pratici di studio e sviluppo professionale / essenziale. Gli standard minimi delle abilità personale. specifiche risultano acquisiti. Le varie competenze programmate sono manifestate con relativa autonomia, in forma essenziale. Sa elaborare i concetti acquisiti Conosce e Esprime con chiarezza ed mettendoli in relazione con una comprende le adeguata proprietà lessicale le discreta sicurezza; sa ricercare le informazioni, le proprie valutazioni, utilizzando le soluzioni funzionali delle varie fasi regole e la informazioni più opportune; del lavoro. terminologia dimostra processi adeguati di Le varie competenze specifica in modo applicazione in contesti noti e, se programmate sono manifestate completo. guidato, anche in quelli nuovi. con discreta autonomia. Sa individuare ed elaborare i concetti, i procedimenti, i problemi proposti, grazie a processi adeguati Riesce a collegare in modo di trasferimento di competenze e Conosce i autonomo argomenti diversi, procedure in situazioni simili e contenuti culturali rilevando buone capacità di variate in modo analisi e di sintesi. Le varie competenze completo e Dimostra di avere una piena programmate sono manifestate puntuale. acquisizione delle abilità con buona autonomia e con specifiche. consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse. Conosce i Riesce a collegare argomenti Riesce ad operare analisi contenuti culturali diversi, cogliendo analogie e approfondite e sa collegare in modo rigoroso differenze in modo logico e logicamente le varie conoscenze, Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 11 in quindicesimi 14-15 e approfondito. sistematico anche in ambiti disciplinari diversi. Sa apportare valutazioni e contributi personali significativi. sapendo riorganizzare adeguatamente quanto appreso. Le varie competenze programmate sono manifestate con completa autonomia e con consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse. La valutazione dei risultati è stata destinata alla formulazione di un giudizio sull’evoluzione dell’itinerario scolastico e personale degli allievi. Per quanto riguarda il voto di condotta, si è fatto riferimento alla tabella riportata nel POF: VOTO DI CONDOTTA Comportamento Rispetto del Regolamento di Istituto, del materiale scolastico e delle strutture SCRUPOLOSO Frequenza e puntualità Note disciplinari Voto ASSIDUA NESSUNA 10 SCRUPOLOSO ASSIDUA NESSUNA 9 SOSTANZIALE REGOLARE NESSUNA 8 COMPORTAMENTO ACCETTABILE PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE SOSTANZIALE SALTUARIE VIOLAZIONI SPORADICHE ammonizioni verbali e/o scritte non superiori a due nell’arco del quadrimestre RIPETUTE MA NON GRAVI 7 COMPORTAMENTO INCOSTANTE PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE COMPORTAMENTO SPESSO SCORRETTO PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE VIOLAZIONE/ VIOLAZIONI GRAVI NON SEMPRE REGOLARE con alcune assenze strategiche IRREGOLARE Con assidue assenze strategiche in una o più materie IRREGOLARE Con assenze strategiche in più materie GRAVI 5 COMPORTAMENTO MATURO PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE. COMPORTAMENTO IRREPRENSIBILE PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE COMPORTAMENTO CORRETTO PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE Documento del Consiglio di classe 6 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 12 SIMULAZIONI EFFETTUATE IN PREPARAZIONE ALL’ESAME In preparazione dell’esame di stato sono state effettuate esercitazioni mirate alla preparazione delle tre prove scritte. In particolare, riguardo alla prima prova, sono state somministrate verifiche sulle diverse tipologie previste dalle norme. Per la seconda prova scritta sono state sviluppate tematiche relative alla materia di Psicologia, anche mediante la somministrazione di elaborati degli esami degli anni precedenti. Sono state effettuate due simulazioni per la prova di Italiano; due simulazioni per la terza prova e una simulazione per la seconda prova. CARATTERISTICHE E CRITERI SEGUITI PER LA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA Il Consiglio di questa classe, tenendo conto del curricolo di studi, ha sviluppato la progettazione delle prove interne di verifica, in preparazione della terza prova scritta degli esami conclusivi del corso, scegliendo la tipologia B+ C. Sono state effettuate due simulazioni che sono a disposizione della Commissione. Data di svolgimento Tempo assegnato 19/03 14/04 3h 3h Materie coinvolte Tipologia di verifica Criteri di valutazione Punteggi massimi attribuiti Livello di sufficienza Cultura Medico Sanitaria Matematica Diritto Storia B+C con 16 quesiti a risposta multipla e 8 quesiti a risposta singola Diritto Inglese Matematica Tecnica Amministrativa B+C con 16 quesiti a risposta multipla e 8 quesiti a risposta singola Per ogni domanda a risposta singola si è tenuto conto della correttezza, della completezza e della pertinenza della risposta; per le domande a risposta multipla, unicamente della correttezza della risposta scelta Ogni docente ha espresso la propria valutazione in quindicesimi. Il punteggio finale è stato ottenuto sommando i punteggi parziali e poi dividendolo per quattro, onde ottenere il punteggio massimo previsto per la terza prova, pari a 15 punti. 10/15 STAGE ED ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Con il riordino degli Istituti Professionali, l’area di professionalizzazione delle classi quarte e quinte (terza area) è stata sostituita con 132 ore di stage/ alternanza scuola-lavoro (ASL) nell’ultimo biennio. Tale attività, gestita a livello unificato nelle classi quarte e quinte del corso, è stata programmata nel seguente modo: anno scolastico 2012/2013 anno scolastico 2013/2014 STAGE: 4-19 marzo 2013 ASL: 20-27 marzo 2013 STAGE: 23 settembre - 5 ottobre 2014 classi quarte tecnici servizi sociali classi quarte tecnici servizi sociali classi quinte tecnici servizi sociali Le attività di stage/ASL sono finalizzate all’acquisizione/consolidamento delle seguenti competenze: • sapersi relazionare con diversi tipi di interlocutore, utilizzando tecniche e modalità di comunicazione adeguate; Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 13 saper collegare ed integrare conoscenze, esperienze effettuate e strategie apprese per collaborare con le figure operanti nella sede dello stage, applicando, su indicazione del tutor, abilità strumentali e tecniche adeguate in base al contesto ed alle risorse. Gli allievi hanno complessivamente dimostrato senso di responsabilità, interesse e competenze osservative e communicative; sono stati in grado di integrarsi agevolmente nelle strutture in cui sono state collocati, conseguendo una valutazione soddisfacente, in molti casi eccellente. Gli ambiti in cui sono stati svolti stage/ASL sono quelli facenti parte del percorso didattico/formativo: minori, anziani e disabili. • Alunno CANTONI EMMANUELE CASTRONOVO ELISABETTA DATENA NICOLA DE LUCA CRISTINA DE LUCA GIADA DOMINI GLORIA GUITTO SARA LAZZARO GIULIA LEVORATO ALESSANDRA LO PICCOLO DALILA MEL CHEYENNE PASKAREVIC CRISTINA PICCINI VALENTINA PICOTTI SARA ROMANELLO SIMONE ROVEDA SAMUEL ZOMPICCHIATTI ELEONORA Ambito di svolgimento dello stage/ASL a.s. 2012/2013-2013/2014 anziani/disabili disabili/ minori anziani disabili/anziani minori/ anziani anziani/disabili minori minori/ anziani anziani disabili minori/RSA ospedaliera minori/ anziani minori anziani/ disabili disabili disabili/ anziani minori/ anziani Dopo lo stage, sia in quarta che quinta, gli alunni hanno riferito sulla loro esperienza; durante l’ASL hanno compilato un registro in cui sono stati annotati attività ed orari e riportate giornalmente le firme di tutor e alunni stessi. I tutor aziendali hanno anche compilato una scheda di valutazione, predisposta dai tutor scolastici, in cui venivano considerati i seguenti aspetti: • impegno e responsabilità; • competenze relazionali e comunicative; • rispetto delle principali misure di sicurezza da adottare; • esecuzione delle attività indicate dal tutor, applicando abilità strumentali e tecniche adeguate in base al contesto ed alle risorse. Viene allegata in cartaceo la tabella che riporta le ore di stage svolte e la valutazione conseguita negli stage di quarta e quinta Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 14 ATTIVITA’ DIDATTICHE COMUNI PROGRAMMATE I percorsi disciplinari si sono intersecati durante tutta l’attività curriculare, perché unico è stato il progetto didattico e formativo alla cui riuscita tutti i docenti hanno concorso con strumenti e contenuti diversificati ma funzionali agli obiettivi da raggiungere, anche a livello interdisciplinare. ESPERIENZE FORMATIVE REALIZZATE Attività inter ed extra scolastiche, alcune svolte da tutta la classe, altre solo da alcuni alunni: • • • • • • • • • • • • • • Progetto di educazione alla salute AFDS: donazione di sangue presso l’autoemoteca dell’O.C. di Udine nel cortile della scuola Progetto di Educazione alla salute LILT” Le cellule staminali: che cosa sono? Che ruolo hanno con i tumori? Partecipazione alla conferenza “Tuteliamo la salute”, con i seguenti relatori: Comandante NAS FVG A.Pisapia; dott. G. Sabbadini; Dott. F. Anzil Corso di primo soccorso Visone del film “The Great Gatsby” Visione di un filmato sul disastro del Vajont Partecipazione, presso il Teatro Ristori di Cividale, ad uno spettacolo nell’ambito della Settimana per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Partecipazione ad uno spettacolo organizzato dalla Comunità di san Patrignano Orientamento presso le Università di Udine e di Trieste Orientamento in uscita con la dott.ssa Comoretto Partecipazione all’evento Young 14 Incontro con la dott.ssa Bulfone Elena presidente dell’Associazione Porgetto Autismo Partecipazione al corso di 10 ore “Muoversi nel mercato del lavoro” Certificazione PET OBIETTIVI CONSEGUITI MEDIAMENTE DALLA CLASSE Parte della classe ha partecipato alle attività didattiche in modo attivo, ma a questo frequentemente non è seguito un adeguato lavoro domestico e neppure una rielaborazione personale. Questo ha compromesso i risultati in alcune discipline. Ci sono stati però anche alunni che, per motivazione e studio, hanno potuto sviluppare le competenze per sapersi orientare in nuovi contesti e in nuove situazioni. Accanto ad alunni che, pertanto, hanno trovato nell'interesse per le diverse tematiche affrontate uno stimolo per migliorarsi, e che hanno conseguito un livello sufficiente-medio, vi sono altri che non sono riusciti a raggiungere pienamente gli obiettivi prefissati in alcune discipline, ma che ora, in vista dell’Esame di Stato, si sono impegnati maggiormente per colmare le incertezze pregresse. Per un’analisi particolareggiata, si rinvia alla lettura delle relazioni finali dei singoli Docenti. CONSIDERAZIONI FINALI DEL CONSIGLIO DI CLASSE La classe ha dimostrato, in genere, disponibilità al dialogo educativo e rispetto delle regole della comunità scolastica. Nel rapporto interpersonale gli allievi hanno buone capacità di socializzazione ed aggregazione. La frequenza degli allievi alle lezioni è stata nel complesso regolare. Relativamente all’impegno, i Docenti evidenziano un'applicazione discontinua e non sempre sufficiente da parte di alcuni allievi della classe che si sono impegnati in maniera un po’ superficiale e limitatamente ai momenti delle verifiche. Accanto a questi vi sono però alunni che hanno lavorato con costanza conseguendo Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 15 soddisfacenti risultati; altri, pur dimostrando difficoltà nel raggiungere gli obiettivi minimi in alcune discipline, hanno dimostrato molta serietà, costanti attenzione ed impegno. Nell'insieme la classe ha raggiunto risultati complessivamente accettabili, con qualche buona individualità, ma è apparsa disponibile verso un tipo di apprendimento pratico, che si è svolto sia a scuola, sia in contesti esterni ad essa e questo interesse ha rappresentato uno stimolo per migliorarsi. I risultati sono state segnalati alle famiglie anche attraverso le comunicazioni infraquadrimestrali; nel secondo quadrimestre sono stati effettuati degli interventi di recupero e consolidamento, nei limiti delle risorse disponibili, piuttosto ridotte. I programmi sono stati svolti secondo quanto previsto nella programmazione educativa e didattica di ogni insegnante, privilegiando l’acquisizione consapevole dei saperi fondamentali piuttosto che la quantità di nozioni. A causa delle difficoltà incontrate nello svolgimento delle lezioni, in alcune discipline, la trattazione degli argomenti ha subito talvolta dei rallentamenti. Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 16 FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Disciplina RELIGIONE ITALIANO STORIA MATEMATICA INGLESE PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA DIRITTO ED ECONOMIA TECNICA AMMINISTRATIVA CULTURA MEDICO-SANITARIA EDUCAZIONE FISICA Docente Firma BABBO GIANANTONIO PIGHIN NADIA CATULLO GIOVANNI CARAMAZZA GIULIANA LIVA BARBARA ZANASI MARINA SAURIN ALESSANDRA SEGAT CLAUDIO PARETTI MARINA CIRIO ANNA DE CONTI ROBERTO SOSTEGNO GORASSINI ORNELLA IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Dott.Giovanni Francois) Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 17 PROGRAMMI E RELAZIONI DISCIPLINARI PROGRAMMA RELIGIONE CATTOLICA Valori del cristianesimo –- Problema etico e Agire morale. • • • Obiettivo: – L’allievo scopre come la “ Questione morale” esiste ed è macroscopica nella cultura odierna, caratterizzata da una ricorrente crisi di Valori, dal pluralismo di riferimenti normativi, da un accentuato soggettivismo. – L’allievo è in grado di spiegare come la Persona umana è essenzialmente morale perché sa discernere il bene dal male, perché conosce leggi e norme e vi si adegua, ma soprattutto perché deve anche decidere il “ che fare " con libertà e responsabilità: è dotata,cioè, di una coscienza morale che si sviluppa con l’età e l’esperienza. – L’allievo sa individuare e spiegare l’origine delle norme morali (antropologia culturale) e ricostruire le tappe evolutive che l’individuo percorre per maturare la sua coscienza morale, con un minimo di lessico adeguato. Conoscenze:– Saper osservare e dialogare sulla vicenda umana: la parola “uomo” (dal latino homo à humus o dall’ebraico biblico adamo à adamah) significa “nato dalla terra”: legato dunque alla terra, l’uomo corporeo ne condivide i condizionamenti spazio-temporali, l’evoluzione biologica, i processi storici. – Saper constatare e spiegare come la natura umana – uomo/donna nel suo essere e nel suo agire – ha una struttura assai complessa. L’uomo/donna rimane l’essere più enigmatico dell’universo, quello che pone i maggiori problemi a se stesso e ai suoi simili ed ultimamente anche al mondo fisico circostante, all’ambiente in cui vive, in una condizione palesemente contradditoria e perennemente problematica. – Argomentare come la Storia delle Civiltà documenta l’insondabile drammaticità dell’esistenza umana, capace dei misfatti più atroci, ma anche di eroismi sublimi. Il processo di globalizzazione “potrebbe” essere positivo... Competenze o esiti formativi: - Rendersi conto della necessità ed importanza di un comune accordo ideale ed unitarietà di intenti operativi ad ogni livello, riguardo alle nozioni etiche fondamentali: il concetto di Bene e Male; la Libertà/Responsabilità umana e la sua espressione tangibile nelle varie Libertà al plurale; la Coscienza illuminata e capace di un corretto Giudizio morale e di Scelte oculate; la Legge nel suo radicale valore pedagogico a livello naturale, positivo e soprannaturale; la distinzione essenziale fra Atto legale/legalizzato e Atto morale, oggi al centro di infiniti dibattiti e relativa confusione globale..... - Riconoscere e verificare come la Bibbia ebraico-cristiana abbia consegnato alla cultura occidentale una singolare e specifica idea di uomo/donna: non è diviso/a in corpo e anima (ambiente greco classico), ma è una unità personale indissociabile nella sua totalità; è creatura insieme alle altre, viene da Dio e vive davanti a Dio come sua immagine; non è considerato/a unicamente nella sua individualità solitaria, ma nel suo rapporto privilegiato con e per gli altri: vive, comunica e si esprime come persona nel quadro della polarità sessuale, della comunità familiare, dell’appartenenza sociale, della fraternità universale; si trova fin dalle origini in situazione conflittuale nei confronti di se stesso/a, degli altri, di Dio: è la sua condizione di peccato ( peccato originale) che gli/le impedisce di realizzarsi secondo il progetto di Dio creatore; la sua piena realizzazione, andata fallita col primo Adamo/Eva, si compie in Cristo, l’uomo perfetto: in lui, nato da donna e risorto, trova luce il mistero dell’uomo/donna “ nato/a dalla terra “, perché viene ristabilita la sua dignità di figlio/a di Dio e viene anche risolto l’enigma del dolore e della morte. - Elaborare un giudizio anche critico, purché motivato e documentato, sugli interventi del Magistero e Tradizione cattolica riguardo a temi “scottanti” di attualità. L’insegnante Gianantonio Babbo Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 18 RELAZIONE RELIGIONE CATTOLICA La classe quinta TSS sezione B nell’arco dell’intero corso di studi si è approcciata alla materia e all’insegnante in modo corretto, attento, interessato, ed impegnato. Il significativo atteggiamento di ricerca caratterizzato da ascolto e da confronto ha stimolato costantemente il gruppo-classe e il docente stesso dando a tutti la possibilità di interrogarsi sul senso religioso e sulla sua significatività rispetto al proprio progetto di vita. Udine, 12 maggio 2014. L’insegnante Gianantonio Babbo Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 19 PROGRAMMA DI ITALIANO ITALO SVEVO. Elementi biografici e contesto socio-culturale di appartenenza. I referenti culturali sveviani. Una vita e Senilità: la figura dell’inetto. La Coscienza di Zeno: salute e malattia, un capovolgimento. L’orizzonte della catastrofe EUGENIO MONTALE e la poetica dell’oggetto. Il male di vivere. Analisi dei contenuti delle raccolte poetiche montaliane. Lettura di liriche scelte: Il male di vivere, I limoni, Non chiederci la parola, Falsetto, La casa dei doganieri. UMBERTO SABA. Il dolore e la poesia come terapia. Analisi dei contenuti poetici del Canzoniere. Lettura di liriche scelte: Città vecchia, La capra, Amai, Ulisse Il romanzo incompiuto Ernesto IL NEOREALISMO LETTERARIO. Tematiche, fini e scopi del movimento. Il linguaggio e la politica. ELIO VITTORINI. Elementi biografici. Ideologia poetica. Dal “ fascismo di sinistra all’impegno culturale e politico. Conversazione in Sicilia e Uomini e no. Analisi approfondita delle opere. ALBERTO MORAVIA: Gli indifferenti e il tema dell’alienazione borghese. Agostino e il tema dell’estraneità. L’approdo a La noia. N.B. Questo autore sarà trattato nell’ultimo mese di scuola ITALO CALVINO: Vita, opere e poetica. Dal neorealismo alla Giornata di uno scrutatore. Dalle Cosmicocomiche a Palomar. I nostri antenati PROGRAMMA DI STORIA Panoramica essenziale con costruzione mappe concettuali La prima guerra mondiale La seconda guerra mondiale. L’Olocausto e lo sterminio degli Ebrei. La Resistenza in Italia. La fine della guerra. Da Yalta a Potsdam: la divisione del mondo La guerra fredda La nascita della Repubblica: Dal governo Parri al referendum Gli anni del Centrismo: dalle elezioni del ’48 alla transizione al centrosinistra. Economia e politica. Gladio e il miracolo economico Il centrosinistra: la nascita dei governi del centrosinista; il referendum sul divorzio; il caso Sifar La strategia della tensione: il neofascismo e i suoi fini L’eversione nera: le stragi. Da Piazza Fontana alla strage di Bologna L’autunno caldo e il ’68: la grande stagione degli scioperi e lo Statuto dei lavoratori. Il ’68: un decennio di rivolgimenti sociali e culturali N.B Queste ultime due tematiche saranno trattate dalla prima settimana di maggio. IL terrorismo: le Brigate rosse e il terrorismo “ rosso “. I governi di solidarietà nazionale. Berlinguer e il compromesso storico Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 20 RELAZIONE FINALE DI ITALIANO E STORIA BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5 B del Corso tecnici dei Servizi Sociali è costituita da 17 alunni, di cui 13 ragazze e 4 ragazzi, provenienti dalla classe 4BTSS, ai quali si è aggiunto un allievo della classe VB dell’anno scolastico precedente. La classe, mostra un profilo composto e un atteggiamento di estrema cortesia ed educazione, perciò non ha mai destato in alcun modo problemi di disciplina. L’attenzione e il lavoro in classe sono risultati piuttosto costanti, anche se non troppo propositivi, mentre l’impegno nello studio si è rilevato piuttosto irregolare. Sotto il profilo del rendimento scolastico, si può notare un livello complessivo di accettabili capacità; non mancano casi di alunni che hanno espresso un buon rendimento, ma si deve osservare la presenza di alcune situazioni di forte difficoltà. Tutti gli alunni hanno profuso, comunque, impegno e volontà di recuperare le proprie carenze.. Per gli allievi che usufruiscono dei benefici della legge 104 del 1992, e per chi presenta disturbo specifico di apprendimento-DSA, sono stati predisposti percorsi personalizzati; ulteriori informazioni si fa riferimento ai documenti elaborati dal gruppo di sostegno e che per motivi di privacy non vengono allegati. METODI DIDATTICI UTILIZZATI Per la trattazione e lo svolgimento di tutti i moduli è stata utilizzata - Lezione frontale - Lezione dialogata Gli alunni sono sempre stati informati preliminarmente e in corso d’opera degli obiettivi didattici che mi proponevo di raggiungere sia riguardo ai contenuti che alle competenze da raggiungere. Devo premettere che la classe era quantomeno disabituata a verifiche orali formali e pure alla stesura di elaborati scritti di italiano, almeno nell’anno scolastico precedente. E’ stato mio compito quello di far comprendere loro un metodo di ideazione e realizzazione di un percorso argomentativo come richiesto nella prova canonica dell’esame di stato e di sottoporli a verifiche orali e scritte periodiche. Tutte le volte che è stato possibile, ho fatto in modo di coinvolgerli nella comprensione dei problemi e nell’elaborazione di soluzioni. Più che al possesso delle conoscenze in sé, ho cercato di privilegiare i processi di pensiero volti alla comprensione delle varie realtà storiche, alla loro relazione con l’attualità. Le ideologia poetiche con le loro interpretazioni del mondo e dell’uomo sono state preferite all’esame degli stili poetici e ai tecnicismi compositivi. Infine, ho cercato di seguire con quanta maggiore attenzione possibile i singoli percorsi di apprendimento, incoraggiando e valutando positivamente i progressi e gli interessi individuali. STRUMENTI E SUSSIDI Libro di testo ( per i testi poetici e analisi mirate ); Liberamente AA.VV. Schede didattiche fornite dall’insegnante Il libro di testo è stato utilizzato fondamentalmente come possibilità di confronto e/o approfondimento e, soprattutto, per i testi a disposizione. Per ogni singola tematica ho offerto schede didattiche agli studenti che per lo studio, dovevano integrarle con gli appunti delle lezioni VERIFICHE E VALUTAZIONE Verifiche: Verifiche orali e scritte. Compiti in classe di italiano. Simulazioni di terza prova di varia tipologia. Prove semistrutturate; Prove a risposta aperta. Per la corrispondenza tra voti e competenze, ho fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel POF e riportati nel documento del 15 maggio. Hanno rappresentato elementi di valutazione la partecipazione al dialogo educativo, l’attenzione e l’impegno, sia scolastico che domestico, il desiderio di colmare lacune oppure la curiosità e ogni sforzo di rielaborazione personale. Alla conclusione del primo quadrimestre, l’insegnante ha svolto IDEI 1 per il recupero delle lacune in italiano scritto e, in itinere, ha realizzato una lunga attività di recupero dei contenuti di storia. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE L’applicazione di strategie di apprendimento rispondenti ai differenti stili cognitivi hanno consentito a tutti gli allievi, seppure a diversi livelli, l’acquisizione delle seguenti competenze ed abilità prefissate: OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI : CONOSCENZE Gli alunni conoscono le ideologie poetiche degli autori trattati e il contesto storico e culturale di appartenenza, gli aspetti maggiormente caratterizzanti il linguaggio poetico e i motivi ispiratori. Conoscono le ragioni della loro collocazione nell’atmosfera cultura di sostanziale appartenenza. COMPETENZE Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 21 Operazioni di comparazione fra nuclei tematici omogenei ed esposizione delle conoscenze acquisite con chiarezza e discreta proprietà di linguaggio, (Competenza raggiunta da un discreto gruppo; meno definita in un altro ), mentre l’individuazione degli elementi caratterizzanti le ideologie poetiche contraddistingue un aspetto generalmente consolidato. CAPACITA’ L’applicazione delle conoscenze, anche in diversi contesti, viene realizzata in modo pertinente e con discreta puntualità da una parte parte degli allievi e, in qualche caso, anche in modo originale. Per un’altra parte è necessario, in varia misura, una guida e un sostegno dell’insegnante. La contestualizzazione storica dei movimenti artistici e la collocazione ideologica degli autori, sia in relazione agli elementi di omogeneità che di eterogeneità rispetto alla temperie culturale dominante, è capacità sostanzialmente acquisita. Lo stesso si può dire della capacità di individuare cause e conseguenze dei fatti storici, della loro interna dinamicità quanto dei loro effetti nel medio e lungo periodo. N.B. Dal giorno 7 aprile fino alla conclusione dell’anno scolastico l’attività didattica, causa assenza per malattia del docente titolare, l’attività didattica è stata curata da due supplenti: dal Prof. Giovanni Catullo ( storia ) e dalla Prof.ssa Nadia Pighin ( italiano ) Udine 12 maggio 2014. I DOCENTI Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 22 PROGRAMMA DI MATEMATICA MODULO 1 : INSIEMI NUMERICI E FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE Concetto di insieme e operazioni sugli insiemi , insiemi di numeri reali, intervalli, intorni, punto di accumulazione per un insieme. Concetto di funzione reale di una variabile reale ,classificazione delle funzioni in base alla loro equazione. Dominio e codominio . Funzione pari o dispari , funzioni monotone , grafico di una funzione . Determinazione del dominio e del segno di una funzione . MODULO 2 : LIMITI DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE Definizione generale di limite . Limite finito ed infinito per una funzione in un punto e all’infinito. Limite destro e sinistro di una funzione ; MODULO 3 : CONTINUITA’ E CALCOLO DEI LIMITI Definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo; continuità delle funzioni elementari; teoremi sulle funzioni continue in un intervallo chiuso e limitato: teorema di Weierstrass, teorema di Bolzano, teorema dell’esistenza degli zeri ( solo enunciati ) ; punti di discontinuità per una funzione e relativa classificazione; calcolo del limite di una funzione, anche nelle forme indeterminate determinazione degli asintoti di una curva piana; 0 ∞ ; definizione e , 0 ∞ MODULO 4 : DERIVATA DI UNA FUNZIONE Problema delle tangenti; rapporto incrementale di una funzione in un punto e suo significato geometrico; n definizione della derivata di una funzione e suo significato geometrico; funzione derivata, ; derivata di x e regole di derivazione: derivata della somma ,derivata del prodotto di una costante per una funzione (con dimostrazione),derivata del prodotto di funzioni, derivata del quoziente ; derivata della potenza ennesima di una funzione ;derivata della radice ennesima di una funzione; equazione della tangente ad una curva; MODULO 5 : APPLICAZIONE DEL CALCOLO DIFFERENZIALE Crescenza e decrescenza di una funzione; massimi e minimi relativi e assoluti; determinazione dei massimi e dei minimi relativi(delle funzioni derivabili) soltanto con lo studio del segno della derivata prima ; concavità, convessità, flessi di una curva piana; determinazione dei punti di flesso di una funzione derivabile soltanto con lo studio del segno della derivata seconda ; punti in cui una funzione è continua ma non è derivabile; studio di funzioni algebriche razionali fratte; analisi del diagramma di una funzione. L’insegnante Giuliana Caramazza Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 23 RELAZIONE FINALE La classe è formata da 17allievi tutti provenienti dalla 4B, tranne un alunno che ripete la classe. Per gli alunni che si avvalgono del sostegno in base alla legge104/92 o che rientrano nei BES, si fa riferimento ai documenti riservati. Il livello di partenza era in generale accettabile anche se alcuni, erano stati promossi con il debito formativo. Ad agosto sono stati attivati dei corsi di recupero ma non tutti gli interessati hanno alla fine recuperato il debito. L’impegno scolastico e domestico, fatta eccezione per qualche elemento che si è sempre contraddistinto per precisione, puntualità e applicazione è stato in generale superficiale, finalizzato alle sole verifiche ,inadeguato per una seria preparazione ad un esame di stato. Molte assenze “strategiche” e non, hanno condizionato negativamente lo svolgimento del programma. Considerati i risultati del primo quadrimestre è stato attivato un corso di recupero, durante le ore extracurriculari, i risultati sono stati in generale soddisfacenti. Le lezioni si sono svolte sempre in un clima sereno Alla fine dell’anno scolastico il profitto è per qualcuno ancora insufficiente . Molti hanno una conoscenza superficiale della materia; per quasi tutti emergono grosse difficoltà nell’uso del linguaggio specifico. Nel metodo di studio gli alunni hanno dimostrato di saper portare a termine i compiti assegnati solo se costantemente guidati dal supporto metodologico dell’insegnante e di prediligere un apprendimento meccanico della materia non riuscendo nella maggior parte dei casi a muoversi agevolmente in contesti nuovi e a raggiungere una rielaborazione autonoma dei contenuti. Emergono ancora notevoli difficoltà algebriche anche nella risoluzione di facili equazioni di primo e secondo grado. Pur con grandi difficoltà il programma è stato svolto come preventivato, privilegiando soprattutto la parte pratica, sono state studiate i esclusivamente i funzioni algebriche razionali fratte. Udine, 12/05/2014 L’insegnante Giuliana Caramazza Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 24 PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTÀ INGLESE 1. CONTENUTI DISCIPLINARI Strutture grammaticali: (da Gallagher, Galuzzi “ Grammar and vocabulary trainer “ Longman e fotocopie). - Revision of Wh-questions (who, where, when, whose, how long, how much, etc..) and word order in questions (interrogatives as subject and object); - Revision of main tenses (present simple – present continuous - past simple – past continuous – present and past st nd perfect simple; 1 and 2 conditional, modals; future tenses); prepositions; how to make suggestions/invitations; - Revision of irregular verbs; rd - 3 Conditional; Passive voice; reported speech; - Exercises based on PET exam; - Summaries of training periods (written and spoken) Dal libro di micro lingua (“Caring for People” di Donatella Bellomarì e Loretta Valgiusti, Zanichelli Ed., Milano 2004) 1^ quadrimestre • Revision activities – Unit 1”CHILDCARE FACILITIES – DAY NURSERIES”: description of a day nursery; a typical day at a day nursery; materials and activities; corners; toys; staff. • Unit 4 “CHILD DEVELOPMENT”: child development stages; Freud’s theory on child development; Freud’s stages of psychosexual development; Piaget’s stages of cognitive development; • Unit 12 “FAMILIES AT RISK” Teenage problems in general Eating disorders: bulimia and anorexia 2^ quadrimestre • Unit 10 “DISABILITIES” Down’s Syndrome Autism; Cerebral Palsy; Epilepsy; Duchenne Muscular Dystrophy; • Unit 11 “MENTAL HEALTH” Anxiety disorders and somatoform disorders; Anxiety disorders or neurosis (1 and 2: generalized anxiety disorders, phobias, obsessive-compulsive disorders); Somatoform disorders (3: somatisation disorder, hypochondria and hysteria); Schizophrenia (1 and 2); Depression; • Unit 7 “HEALTH AND OLD AGE” Heart disease; Stroke; Alzheimer’s disease; Parkinson’s disease; Arthrosis; Osteoporosis. Udine, 12/5/2014 L’insegnante Liva Barbara Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 25 RELAZIONE FINALE DI LINGUA E CIVILTÀ INGLESE La classe è nel complesso piacevole e positiva, anche se ha mantenuto una certa passività nei confronti degli stimoli proposti. Le dinamiche relazionali tra pari e nei confronti degli adulti sono state sempre corrette e rispettose e il clima che si respira all’interno della classe è sereno ed equilibrato. Nel passaggio da argomenti strettamente grammaticali a quelli specifici di indirizzo (microlingua), l’interesse e la partecipazione sono piuttosto calati per la maggior parte della classe, così come l’impegno domestico e la costanza nello studio. A parte un piccolo gruppo, la maggioranza degli alunni infatti non ha saputo organizzarsi nella distribuzione del carico di lavoro casalingo, spesso concentrando lo studio a ridosso delle verifiche scritte e/o orali, accumulando così mole di lavoro che non sempre è stata affrontata in modo produttivo. Nonostante le ripetute sollecitazioni, i ragazzi si sono dimostrati poco competenti nell’uso di strategie di studio efficaci, quali prendere appunti, elaborare riassunti, ripetere a voce alta quanto messo per iscritto, cercare i nuovi termini proposti sul dizionario. Durante il primo quadrimestre, quindi, un consistente gruppo di alunni ha trovato difficoltà nell’elaborazione delle prove scritte, riportando una valutazione negativa che però, tranne in un caso, è stata recuperata nel mese di marzo. La simulazione di Terza Prova in lingua inglese non ha dato risultati brillanti. L’ultimo mese di scuola verrà utilizzato per concludere l’ultimo argomento in programma e per il ripasso, soprattutto orale, dei principali argomenti d’esame e verrà ripreso lo studio di alcune strutture grammaticali quali il discorso indiretto e il 3rd conditional. Un alunno, alla data del 15 maggio 2014 non ha conseguito la piena sufficienza, non avendo ancora raggiunto i livelli minimi previsti per la classe 5^ di competenza della lingua; si attenderà la fine dell’.s. per la valutazione definitiva. Per gli allievi che usufruiscono dei benefici della legge 104 del 1992, e per chi presenta disturbo specifico di apprendimento-DSA, sono stati predisposti percorsi personalizzati. Per ulteriori informazioni si fa riferimento ai documenti elaborati dal gruppo di sostegno e che per motivi di privacy non vengono allegati. OBIETTIVI EDUCATIVO–FORMATIVI E OBIETTIVI GENERALI Per questi obiettivi, comuni a tutte le discipline, si è fatto riferimento a quanto stabilito nel P.O.F. d’Istituto. COMPETENZE E OBIETTIVI DISCIPLINARI Per questa parte si rimanda alla programmazione del Dipartimento di Lingua Inglese d’Istituto, specifica per ogni curricolo, elaborata collegialmente dai docenti di lingua e civiltà inglese, anche tenendo presente il D.P.R. 15/3/2010. METODI E MEZZI L’approccio metodologico utilizzato è stato quello multiplo, sia nozionale-funzionale che comunicativo. Le attività proposte sono state il più possibile adeguate alla realtà degli allievi; la lingua è sempre stata presentata in contesti significativi generali e professionali. Il consolidamento della competenza comunicativa orale è stata perseguita facendo ricorso ad attività di carattere comunicativo condotte in inglese per stimolare la partecipazione attiva degli alunni e per offrire un’occasione di esercizio fonologico e lessicale. L’ascolto e la lettura di testi autentici sono stati accompagnati e guidati da attività volte a sviluppare strategie di comprensione sempre più efficaci. Sono state proposte e consolidate le seguenti strategie di lettura: • “skimming” o lettura globale, in cui gli allievi cercano di individuare l’idea principale o l’argomento generale del testo; • “scanning” o lettura esplorativa, in cui gli allievi vanno alla ricerca di precise informazioni; • “intensive reading” o lettura analitica, in cui gli allievi cercano di capire il testo in tutte le sue parti e componenti (strutture linguistiche, lessico, idee principali e secondarie). La produzione orale è stata finalizzata soprattutto alla comunicazione di informazioni e alla relazione di esperienze personali e professionali (stage, uscite, etc.) in modo sempre più autonomo;è stata sviluppata durante le normali attività didattiche in aula, in attività di coppia e/o di gruppo e mediante interazioni con l’insegnante, comunque il più possibile in riferimento alla soluzione di problemi nell’ambito professionale specifico. La produzione scritta è stata rivolta all’autonomia mediante risposte a domande aperte ed esercizi di traduzione legati all’ambito tematico specifico e relazione di esperienze personali e lavorative. La riflessione sulla lingua è stata effettuata attraverso il metodo induttivo e su base comparativa con la lingua italiana. Lo studio della micro lingua è stata finalizzato all’acquisizione di una terminologia specifica appropriata. Le consegne casalinghe sono sempre state corrette e a volte oggetto di valutazione. Tali attività didattiche hanno riguardato per la maggior parte testi relativi al libro di testo in adozione “Caring for People”. Il lavoro scolastico è stato organizzato in unità didattiche, ciascuna articolata in varie lezioni. Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 26 Sono state di volta in volta presi in esame diversi argomenti di indirizzo specifico (microlingua) associati a specifiche funzioni linguistiche, impiegate non solo in quanto fini a se stesse, ma anche come momento di analisi delle strutture, del lessico e delle componenti culturali intrinseche agli aspetti linguistici trattati. STRUMENTI DI VERIFICA Le verifiche proposte sono state omogenee alle attività svolte in classe e al tipo di obiettivo da verificare. Si sono utilizzate prove oggettive per la verifica delle abilità ricettive e del funzionamento delle strutture della lingua, mentre le prove soggettive sono state funzionali alla verifica della produzione. L’accertamento del livello di conoscenze e competenza raggiunto dall’allievo è avvenuto attraverso test formativi di tipo oggettivo e soggettivo, scritti e orali. Le verifiche scritte hanno compreso prove strutturate, semi-strutturate e prove libere (questionari su argomenti inerenti le discipline di indirizzo, brevi riassunti e resoconti, reading comprehension con T/F o domande a risposta aperta, listening comprehension di argomento generale o specifico, esercizi di lessico specifico, produzione di brevi testi scritti – descrizioni, resoconti, brevi narrazioni – e traduzioni). Le verifiche orali hanno incluso conversazioni su argomenti trattati in classe, riassunti e resoconti, attività orali quotidiane in classe, lavoro a coppie o a piccoli gruppi. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione si è basata su voti decimali e livelli tassonomici approvati dal Collegio Docenti ed inserita nel POF. Nelle prove scritte oggettive a ogni esercizio è attribuito un punteggio. La sufficienza è stata data dal 60-70 % delle risposte accettabili, soglia decisa di volta in volta dall’insegnante e comunicata preventivamente alla classe. Nelle prove scritte creative si è tenuto conto di parametri quali ortografia, correttezza grammaticale, contenuto, struttura, lessico e si è attribuito un punteggio a ognuno, tenendo come riferimento per la sufficienza la comunicazione comprensibile del messaggio. Nelle prove orali si sono valutati i seguenti parametri: conoscenza degli argomenti svolti (contenuti), idee, accuratezza, fluidità, intonazione, pronuncia; indicatore globale di sufficienza è stata la comunicazione comprensibile e chiara del messaggio. Per quanto concerne la comprensione di testi è stata valutata la capacità di attivare le strategie di decodifica appropriate ai vari tipi di testo e di capire un testo nelle sue parti e nella sua struttura logica. Attraverso la valutazione formativa si sono raccolte informazioni continue ed analitiche sul modo in cui gli allievi procedono nell’apprendimento e dati necessari al fine di stabilire l’opportunità di un’attività di recupero e di quale tipo. I parametri di riferimento per la valutazione sono sempre stati esplicitati prima di sostenere le verifiche. Le valutazioni periodiche e finali non si sono basate solo sul profitto, ma hanno tenuto conto di altri elementi, quali impegno, rispetto delle consegne, partecipazione, progressione nell’apprendimento, rispetto delle norme civili di convivenza. ATTIVITA’ INTEGRATIVE, DI RECUPERO E DI SOSTEGNO E’ stato attivato un corso di recupero pomeridiano di 3 ore dove si sono riviste le principali strutture grammaticali di base, i connettori (linkers) e le patologie studiate nel I° quadrimestre. Costantemente si sono tenuti corsi di recupero in itinere, sia orali che scritti. Sono state proposte esercitazioni per una approfondita revisione delle strutture e dei contenuti linguistici via via studiati attraverso modalità diverse quali attività personalizzate con materiali supplementari, brevi verifiche scritte mirate e altro. CONTENUTI DISCIPLINARI Contenuti: Il programma di Inglese è stato svolto rispettando in linea generale la scansione e le linee metodologiche indicate nel piano di lavoro consuntivo depositato in segreteria. Dal testo in adozione, “Caring for People” di Donatella Bellomarì e Loretta Valgiusti, Zanichelli Ed., Milano 2004 sono stati svolti gli argomenti indicati nella Programmazione Consuntiva e dalla grammatica Gallagher, Galuzzi “Grammar and vocabulary trainer“, Longman, sono stati trattati i contenuti via via studiati nelle varie unità didattiche (in termini di strutture linguistiche, argomenti e lessico). La maggior parte delle attività si è svolta in classe, mentre quelle di ascolto sono state svolte in laboratorio informatico. PET COURSE Dal mese di gennaio al mese di maggio 2014 gli alunni CASTRONOVO, DATENA, DOMINI, LAZZARO, PICOTTI e ZOMPICCHIATTI hanno partecipato ad un corso di 24 ore di preparazione all’esame di certificazione linguistica PET (Preliminary English Test) tenuto in orario extracurricolare dalla prof.ssa Barbara Liva (Reading/Writing e Listening) e dalla prof.ssa Debora Zorat. Tutti, tranne Datena che si è ritirato dal corso a marzo, hanno deciso di iscriversi all’esame che si terrà nel mese di maggio 2014 (6 maggio orale c/o la British School di Udine e 8 maggio scritto c/o l’ISIS “B. Stringher” di Udine). Udine, 12/5/2014 L’insegnante Liva Barbara Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 27 PROGRAMMA DI PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA RICHIAMI AD ALCUNI AUTORI TRATTATI NELL’ANNO SCOLASTICO PRECEDENTE I SISTEMI POST FREUDIANI • La psicologia individuale di Adler • La psicologia analitica di Jung LA TEORIA DELL'ATTACCAMENTO • Le ricerche di Lorenz e l’etologia • Le ricerche di Harlow • La teoria dell'attaccamento di Bowlby LA TEORIA SISTEMICO RELAZIONALE • Il concetto di sistema • La famiglia come sistema relazionale • Richiami alla pragmatica della comunicazione umana I GRUPPI • I gruppi psicologici • I diversi tipi di leader • La dinamica di gruppo • Il gruppo terapeutico IL COLLOQUIO • Condurre un colloquio adeguato ed efficace • C. Rogers: la terapia centrata sulla persona • La relazione d’aiuto, la tecnica del counseling IL PROGETTO NEL LAVORO SOCIALE • Richiami sul lavoro sociale di rete IL DISAGIO MINORILE • Il disagio psicologico e sociale nell’adolescenza • Lo “svincolo” dal nucleo familiare • Disagio, disadattamento e devianza • Cenni sui disturbi alimentari e sulle tossicodipendenze • Il ruolo dei servizi socio-assistenziali per la famiglia e i minori LE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI • Le persone diversamente abili e le famiglie • Le forme d’intervento • Alcune tipologie di disabilità • Comunità e strutture per disabili IL DISAGIO PSICHICO • La storia sociale della follia: la psichiatria, la psichiatria dinamica e l’antipsichiatria • Le principali patologie mentali • Gli approcci contemporanei alla malattia mentale e le relative terapie CENNI SULL’AUTISMO L'ETÀ ANZIANA • Cambiamenti fisici, mentali e sociali dell’età senile • Alcune tipologie di disagio psichico nell’anziano • Principali aspetti psicologici delle demenze • Il ruolo dei servizi socio-assistenziali • Le problematiche dell’istituzionalizzazione LA FAMIGLIA MULTIPROBLEMATICA • Le fasi del ciclo vitale della famiglia • Le famiglie multiproblematiche • Il ruolo dei servizi sociali CENNI SULLA VIOLENZA SULLE DONNE Udine, 12/05/2014 Prof.ssa Marina Zanasi Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 28 RELAZIONE DI PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5 B del Corso tecnici dei Servizi Sociali è costituita da 17 alunni, di cui 13 ragazze e 4 ragazzi, tutti provenienti dalla classe 4BSS, tranne un alunno che ripete la classe quinta. Nessun alunno ammesso alla classe quinta presentava il debito in Psicologia. Il gruppo classe ha manifestato, nel corso dell’anno scolastico, un comportamento corretto, caratterizzato da disponibilità al dialogo educativo. La frequenza scolastica è stata sufficientemente continua e l’interesse sia per le tematiche professionalizzanti sia per temi di carattere culturale è stato sempre presente anche se lo studio individuale non è stato sempre costante per tutti gli alunni. Per gli allievi che usufruiscono dei benefici della legge 104 del 1992, e per chi presenta bisogni educativi speciali (BES), sono stati predisposti percorsi personalizzati; per ulteriori informazioni si fa riferimento ai documenti che per motivi di privacy non vengono allegati. METODI DIDATTICI UTILIZZATI Ho ritenuto di attuare una didattica che valorizzi le caratteristiche e le potenzialità di ogni alunno, attraverso le seguenti strategie di intervento: • rispettare i diversi tempi di apprendimento • prestare attenzione ai rapporti esistenti sia tra loro, sia nei confronti degli insegnanti • promuovere capacità di relazione e di autonomia • non creare ansia ma incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità • riconoscere i vari progressi Ho ritenuto anche importante far conoscere loro con chiarezza le modalità con cui è stato sviluppato un certo argomento e i suoi obiettivi specifici. Ho fatto spesso ricorso alla lezione frontale cercando di coinvolgere gli alunni in discussioni e sollecitando frequenti collegamenti con argomenti già trattati anche interdisciplinari. L’attività didattica è stata anche costantemente attuata con percorsi specifici atti a recuperare difficoltà emerse durante le verifiche. STRUMENTI E SUSSIDI Libro di testo: Titolo: Psicologia generale ed applicata Volume unico Autore: Luigi D’Isa Casa Editrice: Milano, Hoepli Fotocopie redatte appositamente dal docente, articoli di riviste. Scambio di materiale didattico utilizzando la posta elettronica. VERIFICHE E VALUTAZIONE Il controllo in itinere del processo di apprendimento è avvenuto tramite: - interventi “dal posto”, utili per puntualizzare volta per volta l’acquisizione dell’argomento trattato - colloqui utili a verificare conoscenze, competenze, capacità espositive - temi - verifiche scritte parzialmente strutturate effettuate durante lo svolgimento di ogni modulo. Sono state così valutate le capacità acquisite da ogni singolo alunno in itinere, in relazione al suo livello di partenza e sono state conseguentemente definite le attività di recupero e rinforzo. I voti sono stati notificati puntualmente sul libretto e la trasparenza dei criteri di misurazione e valutazione, ha favorito l’esercizio di autocritica e di autovalutazione. Per la corrispondenza tra voti e competenze, ho fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel POF e riportati nel documento del 15 maggio. Hanno rappresentato elementi di valutazione le competenze degli alunni, l’acquisizione del metodo di lavoro e l’uso del linguaggio specifico della disciplina, ma anche l’impegno e le modalità di relazione con compagni ed insegnanti. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE L’applicazione di strategie di apprendimento rispondenti ai differenti stili cognitivi ha consentito, seppure a diversi livelli, l’acquisizione delle seguenti competenze ed abilità prefissate: Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 29 Denominazione Abilità disciplinari Competenza di indirizzo Competenze chiave di cittadinanza Livelli minimi di abilità da raggiungere e corrispondenti competenze Conoscenze Denominazione Abilità disciplinari Competenze di indirizzo Competenze chiave di cittadinanza Livelli minimi di abilità da raggiungere e corrispondenti CONOSCERE LA PSICOLOGIA INDIVIDUALE E LA PSICOLOGIA ANALITICA L’alunno sa: • discriminare rispetto al quadro teorico della psicologia contemporanea, alcune teorie relative allo sviluppo della personalità; • riconoscere il campo applicativo delle diverse scuole di pensiero; • operare confronti tra concetti e metodologie che caratterizzano le teorie specifiche; • utilizzare la terminologia specifica per appropriarsi dei concetti ed applicarli in diversi contesti. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, individuando l’approccio terapeutico della psicologia individuale e della psicologia analitica. Imparare ad imparare: riconoscere ed utilizzare varie fonti, anche con modalità diverse Individuare collegamenti e relazioni: individuare e collegare avvenimenti ed approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi. L’alunno sa: • discriminare rispetto al quadro teorico della psicologia contemporanea, alcune teorie relative allo sviluppo della personalità; • riconoscere il campo applicativo delle diverse scuole di pensiero; • utilizzare alcuni termini specifici della disciplina Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alla realtà, riconoscendo l’approccio terapeutico della psicologia individuale e della psicologia analitica. Imparare ad imparare: riconoscere ed utilizzare varie fonti, con modalità note Ulteriori sviluppi teorici successivi a Freud: La psicologia individuale di Adler La psicologia psicologia analitica di Jung L’INFLUENZA DELLA SFERA AFFETTIVA E DI QUELLA SOCIALE SUL COMPORTAMENTO DELL’INDIVIDUO L’alunno sa: • discriminare rispetto al quadro teorico della psicologia contemporanea, alcune teorie relative allo sviluppo della personalità; • identificare gli interventi più appropriati ai bisogni individuati; • identificare le caratteristiche multifattoriali e multidimensionali della condizione di benessere psico-fisico-sociale; • individuare modalità comunicative e relazionali adeguate; • valutare i bisogni e le problematiche specifiche del minore, dei nuclei familiari in difficoltà. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, padroneggiando i contenuti relativi alla teoria dell’attaccamento e alla teoria sistemico relazionale. Realizzare azioni a sostegno dell’utente applicando i concetti fondamentali ricavati dalle teorie sull’attaccamento e sulla comunicazione. Comunicare: comprendere messaggi di vario genere, riconoscendo come la comunicazione venga influenzata da avvenimenti, atteggiamenti, stati d’animo, ecc. Risolvere i problemi: affrontare situazioni problematiche, individuando ipotesi di soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati Individuare collegamenti e relazioni: riconoscere i presupposti teorici della psicologia sistemica. L’alunno sa: • discriminare rispetto al quadro teorico della psicologia contemporanea, alcune teorie relative allo sviluppo della personalità; • identificare gli interventi più appropriati ai bisogni individuati; • individuare modalità comunicative e relazionali adeguate; Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 30 competenze Conoscenze Denominazione Abilità disciplinari Competenze di indirizzo Competenze chiave di cittadinanza Livelli minimi di abilità da raggiungere e corrispondenti competenze Conoscenze Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alla realtà, padroneggiando alcuni contenuti relativi alla teoria dell’attaccamento e alla teoria sistemico relazionale. Comunicare: comprendere come la comunicazione venga influenzata da avvenimenti, atteggiamenti, stati d’animo, ecc. Risolvere i problemi: riconoscere come affrontare situazioni problematiche note Oltre alla psicoanalisi: la teoria dell’attaccamento Un nuovo approccio alla realtà psicosociale: la teoria sistemico relazionale La pragmatica della comunicazione CONOSCERE LE DINAMICHE DI GRUPPO L’alunno sa: • Conoscere le diverse tipologie di gruppo applicando la teoria alla propria esperienza personale • Distinguere i diversi stili di leadership • Individuare nella propria esperienza quotidiana gli elementi che facilitano o ostacolano la collaborazione tra gruppi • Riconoscere le dinamiche di gruppo e gli strumenti principali di analisi della struttura e della dinamica dei gruppi • Comunicare efficacemente all’interno di un gruppo • Riconoscere le modalità di applicazione dei gruppi terapeutici in base alle teorie di riferimento e identificando gli interventi più appropriati ai bisogni individuati. • Identificare caratteristiche, principi di fondo e condizioni per il funzionamento di un gruppo di lavoro. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, riconoscendo gli elementi caratteristici dei gruppi e delle dinamiche che li contraddistinguono Realizzare azioni a sostegno dell’utente applicando i concetti fondamentali ricavati dalla psicologia sociale. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati. Collaborare e partecipare: saper interagire in gruppo, riconoscendo e gestendo le situazioni di conflitto, nel rispetto degli altri Agire in modo autonomo e consapevole: sapersi inserire nella vita di gruppo, riconoscendone dinamiche e regole Comunicare: riconoscere ed applicare la comunicazione efficace per facilitare la vita in un gruppo. L’alunno sa: • Conoscere alcune tipologie di gruppo • Distinguere i diversi stili di leadership • Individuare nella propria esperienza quotidiana gli elementi che facilitano o ostacolano la collaborazione tra gruppi • Comunicare efficacemente all’interno di un gruppo • Riconoscere alcune modalità di applicazione dei gruppi terapeutici in base alle teorie di riferimento Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alla realtà, riconoscendo gli elementi caratteristici dei gruppi e delle dinamiche che li contraddistinguono Realizzare azioni a sostegno dell’utente applicando i concetti fondamentali ricavati dalla psicologia sociale. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi Collaborare e partecipare: saper interagire in gruppo, riconoscendo le situazioni di conflitto Agire in modo consapevole: sapersi inserire nella vita di gruppo, riconoscendone dinamiche e regole Comunicare: riconoscere la comunicazione efficace in un gruppo. L’individuo e il gruppo Strutturazione e dinamica del gruppo Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 31 Denominazione Abilità disciplinari Competenze di indirizzo Competenze chiave di cittadinanza Livelli minimi di abilità da raggiungere e corrispondenti competenze Conoscenze Denominazione Abilità disciplinari Competenze di indirizzo Competenze chiave di cittadinanza Teorie psicologiche dei gruppi L’importanza delle relazioni umane all’interno dei gruppi I gruppi tra formazione e terapia LA COMUNICAZIONE NELL’AMBITO DELLE RELAZIONI D’AIUTO L’alunno sa: • individuare modalità comunicative e relazionali adeguate alle diverse tipologie d’utenza; • riconoscere gli elementi che devono contraddistinguere una comunicazione nell’ambito di una relazione d’aiuto; • valutare le caratteristiche e le funzioni dell’ascolto attivo. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, riconoscendo gli elementi caratteristici di una comunicazione e i suoi eventuali aspetti patologici. Realizzare azioni a sostegno dell’utente applicando i concetti fondamentali ricavati dalle teorie sulla comunicazione. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati. Comunicare: comprendere messaggi di vario genere, riconoscendo come la comunicazione venga influenzata da avvenimenti, atteggiamenti, stati d’animo, ecc. Collaborare e partecipare: saper interagire, riconoscendo e gestendo le situazioni di conflitto. L’alunno sa: • individuare modalità comunicative e relazionali adeguate alle diverse tipologie d’utenza; • riconoscere gli elementi che devono contraddistinguere una comunicazione nell’ambito di una relazione d’aiuto; Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alla realtà, riconoscendo gli elementi caratteristici di una comunicazione e i suoi eventuali aspetti patologici Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi Comunicare: riconoscere come la comunicazione venga influenzata da avvenimenti, atteggiamenti, stati d’animo, ecc. Collaborare e partecipare: saper interagire, riconoscendo le situazioni di conflitto. Gli aspetti generali della conduzione del colloquio Le caratteristiche dell’intervista sociologica, del consiglio psicologico e del counseling La comunicazione nella relazione d’aiuto le tecniche si riformulazione teorizzate da Rogers Alcuni aspetti dell’intervento sociale ed educativo nel colloquio d’aiuto LA PROGETTAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE IN AMBITO SOCIALE L’alunno sa: • distinguere le caratteristiche fondamentali della progettazione e della programmazione; • identificare i servizi e le figure implicati nella definizione, progettazione e gestione di un piano d’intervento; • identificare gli elementi e le fasi di elaborazione di un progetto d’intervento personalizzato; • Valutare la funzione di supporto sociale delle reti. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla progettazione di interventi in ambito sociale Realizzare, in collaborazione con altre figure professionali, progetti di intervento adeguati a sostegno e tutela dell’utente Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando ipotesi di soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 32 Livelli minimi di abilità da raggiungere e corrispondenti competenze L’alunno sa: • identificare i servizi e le figure implicati nella definizione, progettazione e gestione di un piano d’intervento; • identificare gli elementi e le fasi di elaborazione di un progetto d’intervento personalizzato; • valutare la funzione di supporto sociale delle reti. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alla progettazione di interventi in ambito sociale Collaborare con altre figure professionali per semplici progetti di intervento adeguati a sostegno e tutela dell’utente Progettare: riconoscere limiti e risorse delle situazioni problematiche La differenza tra” programmare” e “progettare” Il lavoro sociale in rete Le fasi della progettazione in ambito sociale Denominazione IL DISAGIO MENTALE L’alunno sa: • analizzare i fattori della malattia mentale e di come è cambiata nel corso della storia; • operare dei confronti tra alcuni modelli interpretativi del disturbo psichico; Abilità disciplinari • valutare i bisogni e le problematiche specifiche della persona con disagio psichico; • individuare gli elementi fondanti di una psicoterapia e le caratteristiche peculiari del colloquio; • riconoscere e confrontare i diversi approcci psicoterapeutici. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla sofferenza psichica , alle sue manifestazioni e ai diversi approcci terapeutici. Competenze Realizzare azioni a tutela della persona affetta da sofferenza psichica per di indirizzo favorirne l’integrazione e a sostegno di chi presenta la necessità di un approccio terapeutico per migliorare la qualità della vita Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare la scelta di una terapia adeguata alla situazione Imparare ad imparare: individuare, ed utilizzare varie fonti anche con modalità diverse Competenze Risolvere i problemi: affrontare situazioni problematiche, individuando ipotesi di chiave di cittadinanza soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati Individuare collegamenti e relazioni: individuare e collegare avvenimenti ed approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi. L’alunno sa: • riflettere su come è cambiata la malattia mentale nel corso della storia; • valutare i bisogni e le problematiche specifiche della persona con disagio psichico; • individuare gli elementi fondanti di una psicoterapia e le caratteristiche peculiari del colloquio; • riconoscere i diversi approcci psicoterapeutici. Livelli minimi di abilità Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento da raggiungere responsabile di fronte alla sofferenza psichica , alle sue manifestazioni e ai e corrispondenti diversi approcci terapeutici. competenze Collaborare nella gestione di semplici azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare la scelta di una terapia adeguata alla situazione Imparare ad imparare: individuare, ed utilizzare varie fonti con modalità note Risolvere i problemi: individuare semplici ipotesi di soluzione in situazioni problematiche Individuare collegamenti e relazioni: individuare alcuni avvenimenti ed approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi. La considerazione del malato mentale nel corso della storia Le principali patologie mentali Conoscenze I disturbi d’ansia I disturbi dell’umore I disturbi di personalità Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali Conoscenze 33 Denominazione Abilità disciplinari Competenze di indirizzo Competenze chiave di cittadinanza Livelli minimi di abilità da raggiungere e corrispondenti competenze Conoscenze Denominazione Abilità disciplinari Competenze di indirizzo Competenze chiave di cittadinanza I disturbi psichici Gli approcci terapeutici I servizi psichiatrici IL DISAGIO MINORILE L’alunno sa: • valutare i bisogni e le problematiche specifiche dei minori; • distinguere le diverse tipologie di maltrattamento e riconoscerne le conseguenze; • agire nel modo corretto di fronte ad un caso sospetto di maltrattamento; • riconoscere l’uso patologico di una sostanza stupefacente; • riconoscere i diversi disturbi alimentari e saper individuare condotte devianti Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alle situazioni problematiche dei minori Realizzare azioni a sostegno e tutela del minore maltrattato per migliorarne la qualità di vita e favorire l’integrazione Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando ipotesi di soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati L’alunno sa: • valutare i bisogni principali dei minori; • distinguere alcune tipologie di maltrattamento e riconoscerne le conseguenze; • riconoscere l’uso patologico di una sostanza stupefacente; • riconoscere i diversi disturbi alimentari e saper individuare condotte devianti Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alle situazioni problematiche dei minori Progettare: riconoscere limiti e risorse delle situazioni problematiche Risolvere problemi: individuare semplici ipotesi di soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati Le diverse forme di maltrattamento e le conseguenze a livello psicologico, sociale e giuridico Le crisi adolescenziali, le condotte autolesionistiche e quelle devianti I DIVERSAMENTE ABILI L’alunno sa: • valutare i bisogni e le problematiche specifiche dei soggetti disabili; • riconoscere le caratteristiche di varie disabilità analizzando il disagio psicologico e sociale dei disabili e delle loro famiglie • individuare i problemi e gli interventi relativi all’integrazione sociale scolastica e lavorativa dei disabili e i sostegni alle famiglie • individuare le caratteristiche dei centri e delle comunità dei disabili Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alle situazioni problematiche vissute dalle persone diversamente abili Realizzare azioni a sostegno e tutela della persona diversamente abile per migliorarne la qualità di vita e favorire la sua integrazione nel contesto sociale Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando ipotesi di soluzione Collaborare e partecipare: riconoscere i diritti fondamentali degli altri per collaborare alla realizzazione e/o partecipare ad attività che portino al coinvolgimento di soggetti disabili Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 34 Livelli minimi di abilità da raggiungere e corrispondenti competenze Conoscenze Denominazione Abilità disciplinari Competenze di indirizzo Competenze chiave di cittadinanza Livelli minimi di abilità da raggiungere e corrispondenti competenze L’alunno sa: • valutare i bisogni principali dei soggetti disabili; • riconoscere le caratteristiche di alcune disabilità analizzando il disagio psicologico e sociale dei disabili e delle loro famiglie • individuare gli interventi relativi all’integrazione sociale, scolastica e lavorativa dei disabili e i sostegni alle famiglie • individuare le caratteristiche dei centri e delle comunità dei disabili nel contesto sociale Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alle situazioni problematiche vissute dalle persone diversamente abili Collaborare nella realizzazione di semplici azioni a sostegno e tutela della persona diversamente abile per migliorarne la qualità di vita e favorire la sua integrazione Progettare: utilizzando le conoscenze apprese, valutare i principali limiti e risorse delle situazioni problematiche Risolvere problemi: individuare semplici ipotesi di soluzione in situazioni problematiche note Collaborare e partecipare: riconoscere i diritti fondamentali degli altri per partecipare ad attività che portino al coinvolgimento di soggetti disabili Problematiche relative alla nozione di diversità Le persone diversamente abili e le famiglie I problemi di integrazione sociale, scolastica e lavorativa GLI ANZIANI L’alunno sa: • valutare i bisogni e le problematiche specifiche dei soggetti anziani; • comprendere i cambiamenti fisiologici che avvengono nel corso della vecchiaia e distinguerli da quelli provocati da uno stato patologico • riconoscere i sintomi della demenza senile e del morbo di Parkinson • cogliere le ripercussioni che le patologie della vecchiaia hanno a livello psicologico nella persona anziana • comprendere le difficoltà emotive che un anziano può incontrare a causa del suo inserimento in struttura Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla vecchiaia e alle patologie che la caratterizzano Realizzare azioni a sostegno e tutela della persona anziana per migliorarne la qualità di vita e favorire la sua integrazione in contesti istituzionalizzati Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando ipotesi di soluzione Collaborare e partecipare: contribuire a promuovere stili di vita rispettosi dei soggetti anziani L’alunno sa: • valutare i bisogni principali dei soggetti anziani; • comprendere i principali cambiamenti fisiologici che avvengono nel corso della vecchiaia e distinguerli da quelli provocati da uno stato patologico • riconoscere i sintomi della demenza senile e del morbo di Parkinson • comprendere le difficoltà emotive che un anziano può incontrare a causa del suo inserimento in struttura Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alla vecchiaia e alle patologie che la caratterizzano Collaborare nella realizzazione di semplici azioni a sostegno e tutela della persona anziana per migliorarne la qualità di vita e favorire la sua integrazione in contesti istituzionalizzati Progettare: utilizzando le conoscenze apprese, valutare i principali limiti e risorse delle situazioni problematiche Collaborare e partecipare: contribuire a promuovere rispettosi stili di vita Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 35 Conoscenze Denominazione Abilità disciplinari Competenze di indirizzo Competenze chiave di cittadinanza Livelli minimi di abilità da raggiungere e corrispondenti competenze Il concetto di vecchiaia e i cambiamenti fisici, psicologici e sociali che la caratterizzano La demenza senile e le sue conseguenze psicologiche Il morbo di Parkinson Le reazioni di un anziano all’istituzionalizzazione LA FAMIGLIA L’alunno deve: • valutare i bisogni e le problematiche specifiche dei nuclei familiari; • individuare gli aspetti peculiari di una famiglia multiproblematica; • cogliere gli aspetti più difficili da accettare per intervenire adeguatamente; • orientare una famiglia in situazione difficile verso la scelta di servizi assistenziali e sanitari adeguati Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà delle famiglie multiproblematiche e dei nuclei familiari in difficoltà Realizzare azioni e interventi a sostegno e a tutela della famiglia multiproblematica e di nuclei familiari in difficoltà Gestire azioni di informazione e di orientamento per facilitare la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio Facilitare la comunicazione tra i membri della famiglia multiproblematica attraverso sistemi di relazione adeguati Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando ipotesi di soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati Acquisire e interpretare l’informazione: acquisire le informazioni ricevute attraverso diversi stili comunicativi presenti all’interno di una famiglia multiproblematica ed interpretarle in modo critico alla luce delle conoscenze apprese L’alunno sa: • valutare i bisogni principali dei nuclei familiari; • individuare gli aspetti peculiari di una famiglia multiproblematica; • orientare una famiglia in situazione difficile verso la scelta di servizi assistenziali e sanitari adeguati Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alla realtà delle famiglie multiproblematiche e dei nuclei familiari in difficoltà Collaborare nella gestione di semplici azioni di informazione e di orientamento per facilitare la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio Progettare: utilizzando le conoscenze apprese, valutare limiti e risorse delle situazioni problematiche Risolvere problemi: analizzare la situazione problematica individuando semplici ipotesi di soluzione Acquisire e interpretare l’informazione: acquisire le informazioni ricevute attraverso diversi stili comunicativi presenti all’interno di una famiglia multiproblematica Conoscenze Famiglie e disagio familiare Peculiarità della famiglia multiproblematica Modalità di intervento PROF.SSA MARINA ZANASI 12/05/2014 Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 36 Programma di Tecnica Amministrativa Il sistema e la gestione aziendale Il concetto di azienda. L’azienda come sistema. I soggetti aziendali. La forma giuridica delle aziende. Classificazioni delle aziende. La gestione aziendale. Fatti interni e fatti esterni di gestione. Le operazioni di gestione e i flussi aziendali. Il patrimonio aziendale. Il sistema costi-ricavi. La determinazione del reddito d’esercizio. Le relazioni tra attività, passività e patrimonio netto. La rappresentazione dell’azienda con il bilancio d’esercizio Il bilancio d’esercizio. Lo Stato patrimoniale. Attivo e passivo. Il Conto economico. La competenza economica dei costi e dei ricavi d’esercizio. L’ammortamento delle immobilizzazioni. L’attività e il patrimonio delle aziende di erogazione L’attività delle aziende di erogazione. Classificazione delle aziende di erogazione. Il settore non profit e l’impresa sociale. Le associazioni. Le fondazioni. Le cooperative sociali. Le associazioni di volontariato. Bilancio d’esercizio delle aziende non profit. Bilancio sociale delle aziende non profit. La gestione del personale Il lavoro come risorsa strategica per le aziende. Lavoro subordinato e lavoro autonomo. Le fonti giuridiche del rapporto di lavoro. Diritti dei lavoratori. Il sistema contrattuale. Il mercato del lavoro. Il curriculum vitae. Il reperimento del personale. Contratti a tempo determinato e indeterminato. Tipologie contrattuali: part-time, apprendistato, a chiamata, telelavoro, a domicilio, occasionale. Elementi fondamentali del rapporto di lavoro subordinato. Obblighi del dipendente. Adempimenti amministrativi relativi al personale. Elementi della retribuzione. Rapporti con l’INPS e l’INAIL. Assegno per il nucleo famigliare. Calcolo delle ritenute sociali e fiscali. Calcolo del netto in busta. Le banche L’attività bancaria. I depositi: depositi tempo e depositi moneta. Calcolo dell’interesse nei depositi vincolati. I conti correnti bancari. L’estratto conto. I giroconti e i bonifici. Apertura di credito. Classificazione delle aperture di credito. Il mutuo. I titoli di credito I mezzi di pagamento. I titoli di credito. La cambiale. Il pagherò e la tratta. La girata. L’avallo. I titoli di credito bancari. L’assegno bancario. L’assegno circolare. I valori mobiliari (presumibilmente dopo il 15.5) I valori mobiliari. Categorie di valori mobiliari. I titoli pubblici. I titoli privati (azioni e obbligazioni). I valori dei titoli. Il mercato mobiliare. Il sistema tributario (presumibilmente dopo il 15.5) L’attività finanziaria pubblica. Le spese pubbliche. Le entrate pubbliche. Il sistema tributario italiano. Gli elementi di un tributo. Le imposte. La dichiarazione dei redditi. Udine, 12 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe Prof. Claudio Segat 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 37 RELAZIONE DI TECNICA AMMINISTRATIVA Unità didattiche, conoscenze e abilità. Unità 1: L’azienda e la gestione aziendale. (dal 18.9.13 al 16.11.13; dal 23.9 al 5.10 classe in stage) Conoscenze: azienda; gestione aziendale; patrimonio; reddito. Abilità: Riconoscere le tipologie delle aziende. Individuare le operazioni di gestione. Individuare gli impieghi e le fonti di finanziamento dell’azienda. Individuare gli elementi dell’attivo immobilizzato e dell’attivo circolante. Individuare i costi e i ricavi e calcolare il reddito, tenuto conto del concetto di competenza economica. Redigere e interpretare semplici prospetti del patrimonio e del reddito. Riconoscere le situazioni di equilibrio patrimoniale, finanziario e economico. Unità 2: La rappresentazione dell’azienda con il bilancio d’esercizio. (dal 16.11.13 all’8.1.14 + 2 ore di recupero in itinere a febbraio) Conoscenze: documenti costitutivi, scopo, normativa del bilancio d’esercizio; lo stato patrimoniale; il conto economico; la nota integrativa. Abilità: Individuare gli aspetti caratterizzanti degli schemi di bilancio. Redigere e analizzare lo stato patrimoniale e il conto economico in semplici casi. Unità 3: L’attività e il patrimonio delle aziende di erogazione. (dall’11.1.14 al 15.2.14) Conoscenze: le aziende di erogazione; le aziende non profit; il settore non profit e l’impresa sociale; le onlus; il patrimonio delle aziende non profit; il bilancio d’esercizio delle aziende non profit; il bilancio sociale. Abilità: Analizzare i caratteri delle aziende di erogazione. Analizzare i caratteri dell’impresa sociale. Individuare le diverse forme giuridiche delle aziende non profit. Riconoscere i tratti caratterizzanti le onlus. Individuare le funzioni del bilancio d’esercizio e del bilancio sociale nelle aziende non profit. Unità 4: La gestione del personale. (dal 26.2.14 al 2.4.14) Conoscenze: normativa di riferimento del lavoro; mercato del lavoro; l’assunzione e l’inserimento dei lavoratori; il contratto di lavoro; diritti e obblighi delle parti contraenti; la retribuzione; principali adempimenti amministrativi delle aziende in materia di lavoro dipendente. Abilità: Distinguere gli elementi essenziali del contratto di lavoro. Distinguere le diverse tipologie di contratti di lavoro. Individuare gli adempimenti fiscali e previdenziali relativi al rapporto di lavoro. Determinare la retribuzione netta di un lavoratore dipendente in semplici casi e comprendere i vari elementi che la caratterizzano. Unità 5: I titoli di credito (dall’11.5.14 al … maggio) Conoscenze: Cambiali pagherò e cambiali tratte; assegni bancari e assegni circolari; trasferimenti di denaro mediante bonifici, carte di debito e carte di credito. Abilità: Analizzare il contenuto, i caratteri, le girate, l’avallo, il pagamento delle cambiali. Compilare cambiali pagherò e tratte. Analizzare le funzioni e le caratteristiche distintive degli assegni. Compilare assegni bancari e circolari. Unità 6: Le banche. (dal 5.4.14 all’8.5.14) Conoscenze: la banca come azienda profit oriented. Le operazioni bancarie. La funzione di intermediazione creditizia. Il conto corrente. L’apertura di credito. Il mutuo. Abilità: distinguere le tipologie di operazioni bancarie. Analizzare le operazioni di intermediazione creditizia. Analizzare i rendiconti e il materiale informativo fornito dalla banca al cliente. Unità 7: I valori mobiliari. (dopo il 15 maggio se possibile) Conoscenze: categorie di valori mobiliari; azioni, obbligazioni, titoli di Stato; valori dei titoli; mercato mobiliare. Abilità: individuare i caratteri delle azioni e delle obbligazioni. Individuare i caratteri dei titoli di Stato. Classificare i valori mobiliari in base al soggetto emittente, ai diritti attribuiti al possessore e alle modalità di circolazione. Unità 8: Il sistema tributario. (dopo il 15 maggio se possibile) Conoscenze: l’attività finanziaria pubblica; le spese pubbliche; le entrate pubbliche; il sistema tributario italiano; le imposte; la dichiarazione dei redditi. Abilità: analizzare gli obiettivi dell’attività finanziaria pubblica. Esaminare i principi basilari del sistema tributario italiano. Individuare le categorie di spesa pubblica. Individuare le categorie di entrate pubbliche e le rispettive caratteristiche. Individuare gli elementi di un tributo. Esaminare i diversi tipi di imposta. Si è operato inoltre per contribuire all’acquisizione delle otto competenze trasversali concordate in sede di riunione di dipartimento di indirizzo il 10.9.2013: Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 38 § imparare a imparare § progettare § comunicare e comprendere § collaborare e partecipare § agire in modo autonomo e responsabile § risolvere problemi § individuare collegamenti e relazioni § acquisire e interpretare l’informazione Per ciò che riguarda gli obiettivi trasversali si è fatto riferimento a quanto previsto dal POF. 2. Metodologie didattiche. • Lezione frontale (esposizione di un argomento mediante definizioni, concetti, schematizzazioni, esempi del vissuto economico-sociale) • Lezione dialogata (stimolo di comportamenti partecipativi, di intuizioni, di riflessioni personali, ampliamento e approfondimento delle conoscenze) • Lettura di testi tratti da internet e di brani dal libro, riflessioni relative • Svolgimento di esercitazioni guidate e non, individuali e a coppie • Lavori di gruppo • Controllo in itinere della comprensione e dell’apprendimento (esercizi, interrogazioni brevi, interventi flash) • Compilazione di fac-simile di documenti • Attività di recupero 3. Strumenti. • • • • • • Libro di testo (Astolfi-Venini, Tecnica amministrativa, Tramontana editore). Appunti, schematizzazioni, percorsi costruiti in classe, fotocopie di schede di lavoro Fac-simile di documenti aziendali (cambiali, assegni ecc.) Internet Calcolatrice Lavagna 4. Verifiche e criteri di valutazione. Le verifiche sono servite a valutare il percorso formativo e di apprendimento e a indurre comportamenti autovalutativi negli studenti. Le verifiche sono state fatte in congruo numero. Per i criteri di valutazione ci si è attenuti a quanto risulta dal POF dell’istituto. La valutazione conclusiva o finale è stata effettuata considerando: • Esiti delle verifiche • Impegno • Partecipazione all’attività didattica • Capacità di recupero delle lacune evidenziate • Lavoro domestico • Situazione personale • Capacità relazionali e di cooperazione • Evoluzione rispetto alla situazione di partenza • Tipologia di classe. Tipologie di verifiche: interrogazioni; prove strutturate e semistrutturate; interventi dal banco; esercizi; elaborazione di tabelle e prospetti. 5. Risultati globalmente conseguiti Gli allievi hanno avuto un comportamento corretto, manifestando in classe un impegno apprezzabile. L’interesse per la disciplina è stato discreto, la partecipazione soddisfacente, così come le relazioni tra insegnante e allievi. C’è stata una crescita sia riguardo all’ambito educativo-formativo che riguardo all’apprendimento dei contenuti disciplinari. Il raggiungimento degli obiettivi si attesta su un livello in media più che sufficiente Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 39 Ore nel primo quadrimestre: 40 Ore nel secondo quadrimestre fino al 15 maggio: 35 Ore dopo il 15 maggio: presumibilmente 9 Prof. Claudio Segat PROGRAMMA DI DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA . L’imprenditore ( nozione, caratteri e classificazioni ). L’imprenditore commerciale ( nozione, attività, lo statuto ) L’azienda( nozione, elementi costitutivi, segni distintivi e suo trasferimento ). Le società ( contratto, classificazione, caratteri delle società di persone e di capitali ) La società semplice ( nozione, costituzione, le società anomale, l’amministrazione e la rappresentanza, la responsabilità dei soci, lo scioglimento del vincolo relativamente ad un socio, scioglimento e liquidazione ) Le altre società di persone ( disciplina giuridica fondamentale di s.n.c. e s.a.s. ) La S.P.A. ( nozione, costituzione, la nullità, gli organi, il bilancio d’esercizio, i titoli di credito, diritti e obblighi dei soci, controlli, scioglimento e liquidazione ) Le altre società di capitali ( disciplina giuridica fondamentali di s.r.l. e s.a.p.a. ) Le cooperative ( nozione, caratteri, classificazione, normativa fondamentale ) I titoli di credito.( significato, caratteri e tipologie fondamentali, con relativa disciplina ) La fondamentale normativa di settore, relativa a minori, disabili e anziani Udine, 12/05/2014 Prof. Alessandra Saurin RELAZIONE FINALE DI DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA Questa quinta classe, ad i indirizzo sociale, è formata da diciassette allievi, con la presenza di quattro maschi . Gli allievi provengono tutti dalla stessa quarta classe, ad, eccezione di uno, che sta ripetendo l’anno. Si segnala la presenza un’ allieva certificata, con programma differenziato. La classe risulta formata da due gruppi distinti di allievi, diversi come attenzione, partecipazione al dialogo educativo e rendimento.. Per quanto concerne le discipline giuridiche ed economiche, gran parte della classe ha dimostrato un soddisfacente interesse, una partecipazione talvolta piuttosto attiva al dialogo educativo ed un’applicazione piuttosto costante, almeno a livello scolastico, non sempre a livello di studio domestico.. Ovviamente, però, viste le diverse capacità, evidenziate a livello logico, come anche quelle espositive e d’utilizzo del linguaggio specifico, gli allievi hanno evidenziato dei risultati diversificati nel profitto, sufficienti, discreti e buoni. I casi di risultati insufficienti, piuttosto limitati, evidenziati dall’altra parte della classe, sono stati determinati da applicazione incostante e difficoltà logiche ed espositive, nonché linguistiche, come anche da un disinteresse per la disciplina. Sono stati generalmente conseguiti, almeno per la parte della classe che ha evidenziato risultati positivi, in modo soddisfacente gli obiettivi e le competenze, trasversali e disciplinari, preventivamente stabiliti. Si sono rilevate soddisfacenti evoluzioni dai livelli iniziali. Il programma preventivo è stato interamente svolto Si evidenzia anche lo svolgimento di una parte limitata del programma, in lingua inglese, in attuazione del progetto Clil, interessante esperienza per gli allievi, con risultati però alquanto discutibili. Le metodologie usate sono state essenzialmente la lezione frontale, con frequenti esemplificazioni concrete, coinvolgimenti degli allievi ed applicazioni del “problem solving” per Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 40 l’accertamento delle competenze. Per quanto concerne le verifiche, si sono alternate le tradizionali interrogazioni con prove scritte, a domande aperte e test oggettivi, strutturati o semistrutturati. Non si sono rilevati particolari problemi disciplinari, Udine, 12/05/2014 IL DOCENTE Alessandra Saurin Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 41 PROGRAMMA DI CULTURA MEDICO SANITARIA L’INFANZIA Elementi di pediatria e puericultura. Definizione e Caratteristiche della Crescita e dello Sviluppo. Fattori che li influenzano . Sviluppo Motorio e Cognitivo del bambino. Assistenza ai genitori. Alcune semplici misure di sicurezza. Piano di assistenza sanitaria pediatrica. Valutazione del bambino. Farmaci nel bambino. Epidemiologia e profilassi di alcune patologie infantili Rinofaringite. Broncopolmonite. Otite media. Meningite. Stenosi del Piloro. Idrocele. Testicolo ritenuto o Criptorchidismo . Paramorfismi e Dismorfismi vertebrali. Valgismo e Varismo . Displasia Congenita dell’Anca. Scoliosi. Cifosi. Lordosi. La Neuropsichiatria infantile Nevrosi infantili, Disturbi dell’Evacuazione, Enuresi, Encopresi. L’Ansia: definizione ed aspetti generali. Stress. Fobie e Ossessioni. Anoressia e Bulimia. Le Epilessie: il grande ed il piccolo male. Le Psicosi. Autismo Infantile. La Schizofrenia. Le Paralisi Cerebrali Infantili. LA SENESCENZA Aspetti biologici e demografici dell’invecchiamento Invecchiamento e Senescenza. Teorie dell’invecchiamento. Le principali trasformazioni anatomo –patologiche della senescenza Modificazioni di Organi ed Apparati nella Senescenza. Caratteristiche specifiche di alcune malattie nella senescenza 1. 2. 3. 4. Funzione respiratoria. Bronchite Cronica. La Polmonite. La Tubercolosi. Funzione cardiocircolatoria: Infarto del Miocardio. Angina Pectoris . Aritmie. Funzione neuromotoria: Ictus Cerebrale. Attacchi Ischemici Transitori.(T I A ) Locomozione: Osteoporosi. Artrosi Senile. Incontinenza Urinaria. Incontinenza Fecale. Piaghe da Decubito. L’invecchiamento cerebrale patologico: le Demenze L’ invecchiamento cerebrale. La Demenza. Arteriosclerosi Cerebrale. La Demenza di Alzheimer. Demenza Multi-Infartuale (MID). Morbo di Parkinson. La Depressione. I Disturbi Bipolari. I Farmaci e la Riabilitazione. LA DISABILITÀ Disabilità fisica Caratteristiche della Disabilità. Le Distrofie Muscolari. Distrofia Muscolare di Duchenne. Sclerosi Multipla. Disabilità psichica Ritardo Mentale. Il Quoziente Intellettivo (QI) Sindrome di Down. Ipotiroidismo Congenito La Sindrome feto – alcolica.(FAS) UDINE, 12/05/2014 Documento del Consiglio di classe PROF.SSA MARINA PARETTI 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 42 RELAZIONE DI CULTURA MEDICO SANITARIA BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5 B del Corso tecnici dei Servizi Sociali è costituita da 17 alunni, di cui 13 ragazze e 4 ragazzi, tutti provenienti dalla classe 4BSS, tranne un alunno che ripete la classe quinta. Nessun alunno ammesso alla classe quinta presentava il debito in Cultura medico sanitaria. Il gruppo classe ha manifestato, nel corso dell’anno scolastico, un comportamento abbastanza corretto, caratterizzato da disponibilità al dialogo educativo. La frequenza scolastica è stata sufficientemente continua e l’interesse sia per le tematiche professionalizzanti sia per temi di carattere culturale è stato presente anche se lo studio individuale non è stato sempre costante per tutti gli alunni. Per gli allievi che usufruiscono dei benefici della legge 104 del 1992, e per chi presenta bisogni educativi speciali (BES), sono stati predisposti percorsi personalizzati; per ulteriori informazioni si fa riferimento ai documenti che per motivi di privacy non vengono allegati. METODI DIDATTICI UTILIZZATI Ho ritenuto di attuare una didattica che valorizzi le caratteristiche e le potenzialità di ogni alunno, attraverso le seguenti strategie di intervento: • rispettare i diversi tempi di apprendimento • prestare attenzione ai rapporti esistenti sia tra loro, sia nei confronti degli insegnanti • promuovere capacità di relazione e di autonomia • non creare ansia ma incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità • riconoscere i vari progressi Ho ritenuto anche importante far conoscere loro con chiarezza le modalità con cui è stato sviluppato un certo argomento, la schematizzazione di una determinata patologia nelle sue fasi principali, usando la terminologia scientifica adatta e i suoi obiettivi specifici. Ho fatto spesso ricorso alla lezione frontale cercando di coinvolgere gli alunni in discussioni e sollecitando frequenti collegamenti con argomenti già trattati anche interdisciplinari. L’attività didattica è stata anche costantemente attuata con percorsi specifici atti a recuperare difficoltà emerse durante le verifiche. STRUMENTI E SUSSIDI Libro di testo: Titolo: Competenze di cultura medico-sanitaria Autore: Riccardo Tortora Casa Editrice: CLITT Fotocopie redatte appositamente dal docente, articoli di riviste. Scambio di materiale didattico utilizzando la posta elettronica. VERIFICHE E VALUTAZIONE Il controllo in itinere del processo di apprendimento è avvenuto tramite: - interventi “dal posto”, utili per puntualizzare volta per volta l’acquisizione dell’argomento trattato - colloqui utili a verificare conoscenze, competenze, capacità espositive - prove strutturate miste con domande a scelta multipla, a corrispondenza ed aperte sulle varie patologie trattate in ogni modulo. Sono state così valutate le capacità acquisite da ogni singolo alunno in itinere, in relazione al suo livello di partenza e sono state conseguentemente definite le attività di recupero e rinforzo. I voti sono stati notificati puntualmente sul libretto e la trasparenza dei criteri di misurazione e valutazione, ha favorito l’esercizio di autocritica e di autovalutazione. Per la corrispondenza tra voti e competenze, ho fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel POF e riportati nel documento del 15 maggio. Hanno rappresentato elementi di valutazione le competenze degli alunni, l’acquisizione del metodo di lavoro e l’uso del linguaggio specifico della disciplina, ma anche l’impegno e le modalità di relazione con compagni ed insegnanti. Si è cercato di stimolare un dialogo con gli allievi, permettendo loro di intervenire e di discutere sulle tematiche trattate sviluppando cosi la loro espressività. Nel 2° quadrimestre sono state somministrate prove di cultura medica sanitaria a tipologia mista (4 domande a scelta multipla e 2 aperte) sulle patologie del programma in preparazione alla 3°prova scritta dell’Esame di Stato. Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 43 Ogni studente ha poi elaborato una tesina tipo mappa da presentare all’esame, scegliendo l’argomento di suo maggior interesse, sviluppandolo personalmente secondo le proprie conoscenze ed esperienze sia scolastiche che di tirocinio. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE L’applicazione di strategie di apprendimento rispondenti ai differenti stili cognitivi ha consentito, seppure a diversi livelli, l’acquisizione delle seguenti competenze ed abilità prefissate: Denominazione • • • • • Abilità disciplinari • • • Competenza di indirizzo • • Competenze chiave di cittadinanza • Livelli minimi di abilità da raggiungere e corrispondenti competenze • Conoscenze L'INFANZIA ELEMENTI DI PEDIATRIA E PUERICULTURA EPIDEMIOLOGIA E PROFILASSI DI ALCUNE PATOLOGIE INFANTILI LA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE L’alunno sa: • descrivere, in termini generali lo sviluppo di un nuovo individuo e la sua crescita dalla nascita all'adolescenza. • riconoscere alcune tecniche per l'assistenza sanitaria. • curare il bambino. • analizzare e confrontare dei dati (peso e dieta). • ricercare,nell'ambito delle proprie conoscenze, le possibili cause di una patologia. • riconoscere le principali patologie dell'età neonatale prescolare e scolare • acquisire competenze trasversali di tipo organizzativo e comunicativo. Affiancare la madre nella cura e nella tutela del proprio figlio. Predisporre una dieta alimentare adeguata all'età,sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Orientare l'utenza in ambito sanitario (ostetrico, fisioterapico, infermieristico). Identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano d'intervento. Imparare ad imparare: riconoscere ed utilizzare varie fonti, anche con modalità diverse. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e collegare avvenimenti ed approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi. Risolvere i problemi: affrontare situazioni problematiche, individuando ipotesi di soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati. L’alunno sa: • descrivere , in termini generali, lo sviluppo di un nuovo individuo e la sua crescita dalla nascita all'adolescenza. • riconoscere le principali patologie dell'età neonatale prescolare e scolare. • riconoscere alcune tecniche per l'assistenza sanitaria. • affiancare la madre nella cura e nella tutela del proprio figlio. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alla realtà, individuando l’approccio terapeutico della psicologia individuale e della psicologia analitica. Imparare ad imparare: riconoscere ed utilizzare varie fonti, con modalità note Andamento biologico dell'accrescimento ed individuazione di eventuali scostamenti dagli standard. Principali bisogni socio-sanitari dell'utenza e della comunità. Elaborazione di un piano d'intervento. Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 44 Denominazione • Abilità disciplinari • • Competenza di indirizzo • • LA SENESCENZA ASPETTI BIOLOGICI E DEMOGRAFICI DELL'INVECCHIAMENTO. LE PRINCIPALI TRASFORMAZIONI ANATOMO-PATOLOGICHE DELLA SENESCENZA. • CARATTERISTICHE SPECIFICHE DI ALCUNE MALATTIE NELLA SENESCENZA. • L'INVECCHIAMENTO CEREBRALE PATOLOGICO: LE DEMENZE. • I FARMACI E LA RIABILITAZIONE. L’alunno sa: • riconoscere alcune tecniche per l'assistenza sanitaria. • predisporre una dieta alimentare adeguata all'età,sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. • seguire gli anziani nelle patologie tipiche , nelle diverse fasi della giornata sia a livello assistenziale che sanitario. • analizzare e confrontare dei dati(peso e dieta). • ricercare,nell'ambito delle proprie conoscenze, le possibili cause di una patologia. • riconoscere le principali patologie dell'età senile. • affiancare i sanitari e i familiari nell'assistenza quotidiana dell'anziano sapendo interpretare in modo adeguato ruolo e professionalità • acquisire competenze trasversali di tipo organizzativo e comunicativo. Osservare le trasformazioni fisiologiche e patologiche dell'invecchiamento. Affiancare il care giver nell'assistenza all'anziano. Monitorare il livello di evoluzione della demenza. Supportare l'assunzione o la pratica delle varie terapie. Orientare l'utenza in ambito sanitario (ostetrico, fisioterapico, infermieristico). Identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano d'intervento. • • • Competenze chiave di cittadinanza • Livelli minimi di abilità da raggiungere e corrispondenti competenze • Conoscenze Individuare collegamenti e relazioni: individuare e collegare avvenimenti ed approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi. Risolvere i problemi: affrontare situazioni problematiche, individuando ipotesi di soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati. Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni. L’alunno sa: • riconoscere le principali patologie dell'età senile. • riconoscere alcune tecniche per l'assistenza sanitaria. • seguire gli anziani nelle patologie tipiche, nelle diverse fasi della giornata sia a livello assistenziale che sanitario. • affiancare il care giver nell'assistenza dell'anziano. • Imparare ad imparare: riconoscere ed utilizzare varie fonti, con modalità note. • Orientare l'utenza in ambito sanitario (ostetrico, fisioterapico, infermieristico). • Identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano • d'intervento. • Osservare le trasformazioni fisiologiche e patologiche dell'invecchiamento. Le problematiche legate all'invecchiamento-le teorie proposte per interpretare l'invecchiamento-i cambiamenti che interessano individualmente alcuni organi con l'invecchiamento-i diversi fabbisogni calorici della senescenza-principali patologie e le fondamentali strategie di prevenzione,recupero e riabilitazione. Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 45 Denominazione • Abilità disciplinari • • Competenza di indirizzo • • Competenze chiave di cittadinanza • Conoscenze • • • • • LA DISABILITÁ LE MALATTIE EREDITARIE. DISABILITÁ FISICA. DISABILITÁ PSICHICA. ATTIVITA' DI RECUPERO E RIABILITAZIONE. L’alunno sa: • riconoscere alcune tecniche per l'assistenza sanitaria delle persone disabili. • riconoscere i bisogni sociosanitari degli utenti con handicap. • identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano d’intervento. • riconoscere i fattori eziologici delle malattie che portano a disabilità. • scegliere gli interventi più appropriati ai bisogni individuati. • riconoscere le principali modalità e procedure d'intervento su persone con disabilità e con disagio psichico. • riconoscere gli aspetti psicobiologici di alcune tipologie di disabilità. • attuare principali interventi di educazione alla salute rivolti agli utenti e ai loro familiari. • affiancare i sanitari e i familiari nell'assistenza quotidiana dell'anziano sapendo interpretare in modo adeguato ruolo e professionalità. • acquisire competenze trasversali di tipo organizzativo e comunicativo. Comprendere le diverse problematiche legate al pianeta handicap. Apprendere alcune strategie utili. Comprendere -interpretare e soddisfare i principali bisogni delle persone in difficoltà. Orientare l'utenza in ambito sanitario (ostetrico, fisioterapico, infermieristico). Identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano d'intervento. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e collegare avvenimenti ed approcci metodologici anche relativi a periodi storici diversi. Risolvere i problemi: affrontare situazioni problematiche, individuando ipotesi di soluzione tratte dai diversi approcci teorici affrontati. Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni. Le diverse problematiche legate al pianeta handicap :-dalla prevenzione alla tutela, dalla cura alla riabilitazione del soggetto. Strategie per comprendere, interpretare e soddisfare. I principali bisogni delle persone in difficoltà. Udine, 12 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe PROF.SSA MARINA PARETTI 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 46 PROGRAMMA SVOLTO DI EDUCAZIONE FISICA Potenziamento fisiologico Mantenimento delle qualità aerobiche-anaerobiche mediante breve corsa di durata, la corsa a ritmo variabile, esercitazioni a corpo libero anche in circuito e con l’utilizzazione di piccoli e grandi attrezzi. Mantenimento del tono muscolare generale mediante esercitazioni a corpo libero e con piccoli attrezzi. Esercitazioni a coppie, a gruppi ed al suolo. Miglioramento e mantenimento della mobilità articolare con esercitazioni di mobilizzazione attiva e stretching. Rielaborazione e consolidamento degli schemi motori Consolidamento di abilità motorie mediante esercizi di destrezza e coordinazione, a corpo libero e con piccoli attrezzi. Sviluppo delle capacità acrobatiche e dell’equilibrio, capovolta avanti e dietro, verticale, ruota. Conoscenza pratica attività sportive Partecipazione a fasi di gioco della pallavolo ed a giochi propedeutici alla pallavolo. Analisi e rispetto delle regole principali e dei fondamentali principi tecnici e di organizzazione del gioco di squadra. Esercitazioni a coppie, a gruppi ed individuali sul palleggio, bagher, battuta dall’alto e dal basso, schiacciata. Conoscenza teorica delle regole fondamentali della pallavolo. Sviluppo del carattere, della socialità e del senso civico Partecipazione ad esercitazioni a coppie ed in gruppi al fine di affinare le capacità di autocontrollo, di autodisciplina, di organizzazione sia del tempo che dello spazio, l’attitudine all’impegno e all’attenzione costante, il rispetto, la lealtà e il gioco di squadra. Igiene e tutela della salute per il benessere Interventi limitatissimi all’inizio delle lezioni e durante l’attività pratica sui principi fondamentali che guidano la prevenzione degli infortuni durante l’attività scolastica, l’importanza del riscaldamento nella pratica sportiva, gli interventi di primo soccorso per infortuni di limitata entità, il mantenimento del benessere personale ed il conseguimento di un’abitudine all’attività fisica regolare, la capacità di ottimizzare in modo consapevole la propria alimentazione. Docente: Prof.ssa Cirio Anna RELAZIONE FINALE EDUCAZIONE FISICA Situazione della classe All’inizio dell’anno il livello della classe dal punto di vista motorio risultava buono per la maggior parte degli allievi e sufficiente per una piccola parte. La classe nel corso dell’anno ha dimostrato, nei confronti delle attività proposte, partecipazione e motivazione costanti. Il comportamento è stato sempre corretto con apertura al dialogo e al confronto. Alla fine dell’anno il livello raggiunto risulta in generale molto buono. Metodologia d’insegnamento Gli alunni hanno potuto esprimersi elaborando in modo personale e autonomo il lavoro proposto, ottenendo miglioramenti significativi. Le diverse tecniche proprie della materia e le strutture scolastiche messe a disposizione sono state utilizzate in relazione alle esigenze del momento e a quelle degli alunni. Standard minimi di apprendimento in termini di sapere e di saper fare raggiunti: 1. 2. 3. 4. 5. migliorare qualità fisiche; affinare le funzioni neuro-muscolari; conoscere e praticare, nei vari ruoli, uno sport di squadra; esprimersi con il corpo e il movimento in funzione di una comunicazione interpersonale; trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate; Potenziamento fisiologico: miglioramento delle capacità condizionali (resistenza, velocità, forza, mobilità articolare) attraverso esercizi a corpo libero e con piccoli attrezzi, esercizi di stretching. Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 47 Rielaborazione e consolidamento degli schemi corporei attraverso: - esercitazioni di destrezza e coordinazione - esercitazioni pratiche con l’utilizzo delle tecniche specifiche della materia; - conoscenza e uso razionale del proprio corpo; - conoscenza e pratica degli sport di squadra (pallavolo). Consolidamento del carattere e sviluppo della socialità: attraverso giochi di squadra ed esercitazioni di gruppo. Avviamento allo sport: come abitudine di vita ed elemento indispensabile nella formazione globale della persona. Attività complementari: torneo d’Istituto di pallavolo. Valutazione Verifica continua durante lo svolgimento delle lezioni. La valutazione individuale è stata la somma dei progressi ottenuti da ciascun alunno, tenendo soprattutto conto della partecipazione attiva e dell’impegno dimostrati nello svolgimento del lavoro. Udine 12/05/2014 Docente: Prof.ssa Cirio Anna Documento del Consiglio di classe 5a B Tecnico dei Servizi Sociali 48 LIBRI DI TESTO Disciplina ITALIANO LETTERATURA STORIA INGLESE MATEMATICA RELIGIONE CULTURA MEDICOSANITARIA DIRITTO PSICOLOGIA TECNICA AMMINISTRATIVA Testo LIBERAMENTE VOL. 3° DAL 1861 AI GIORNI NOSTRI SAVIANO ROBERTO - ANGIOLONI -GIUSTOLISI - MARIANI POZZEBON-PANICH - PALUMBO SENSO DEL TEMPO (IL) MANUALE DI STORIA: 1870-OGGI BANTI ALBERTO MARIO - LATERZA SCOLASTICA CARING FOR PEOPLE ENGLISH FOR SOCIAL SERVICES BELLOMARI' DONATELLA VALGIUSTI LORETTA - ZANICHELLI GRAMMAR AND VOCABULARY TRAINER GALLAGHER ANGELA GALUZZI FAUSTO - PEARSON LONGMAN ELEMENTI DI MATEMATICA A COLORI ELEMENTI DI ANALISI SASSO LEONARDO - PETRINI RELIGIONE E RELIGIONI TRIENNIO BOCCHINI SERGIO – EDB EDIZ. DEVONIANE BO (CED) COMPETENZE DI CULTURA MEDICO-SANITARIA TORTORA RICCARDO - CLITT DIRITTO, LEGISLAZIONE SOCIALE, ECONOMIA CATTANI MARIA RITA IALONGO VINICIA PALMISANO VITTORIO- PARAMOND PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA FONDAMENTI TEORICI - LE TECNICHE – IL LAVORO NEI SERVIZI SOCIALI D'ISA LUIGI - HOEPLI TECNICA AMMINISTRATIVA ASTOLFI VENINI - TRAMONTANA (RCS LIBRI) Documento del Consiglio di classe Vol. 3 3 2 3 5a B Tecnico dei Servizi Sociali
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