Convegno «Bisogni educativi speciali e valutazione» Cascina, 22 febbraio 2014 ALUNNI CON BES E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Mario Castoldi ALUNNI CON BES COME «SPIA» DELLE CRITICITA’ DELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA SCOMPOSIZIONE DEL SAPERE IN UNITA’ DISCRETE CORTO CIRCUITO MISURAZIONE-VALUTAZIONE ATTENZIONE ESCLUSIVA ALLA PRESTAZIONE PREVALENZA COMPITI RIPRODUTTIVI E POCO SIGNIFICATIVI SEPARAZIONE APPRENDIMENTO/COMPORTAMENTO DERESPONSABILIZZAZIONE DELLO STUDENTE SCARSA RICADUTA FORMATIVA 1 LA SFIDA DELLE COMPETENZE Il Consiglio comunale ha deciso di mettere un lampione in un piccolo parco triangolare in modo che l’intero parco sia illuminato. Dove dovrebbe essere collocato il lampione? 1. Partire da un problema reale Occorre localizzare il punto di un parco in cui mettere un lampione. 2. Strutturare il problema in base a concetti matematici Il parco può essere rappresentato con un triangolo e l’illuminazione di un lampione come un cerchio con un lampione al centro. 3. Formalizzare il problema matematico Il problema viene riformulato in “localizzare il centro del cerchio circoscritto al triangolo”. 4. Risolvere il problema matematico Poiché il centro di un cerchio circoscritto a un triangolo giace nel punto di incontro degli assi dei lati del triangolo occorre costruire gli assi su due lati del triangolo. Il loro punto di intersezione è il centro del cerchio. 5. Tradurre la soluzione matematica in rapporto alla situazione reale Si tratta di applicare la soluzione alla situazione reale, considerando le caratteristiche degli angoli, l’ubicazione e la dimensione degli alberi, etc. LA SFIDA DELLE COMPETENZE PROCESSO DI MATEMATIZZAZIONE SOLUZIONE REALE 5 SOLUZIONE MATEMATICA 4 PROBLEMA DEL MONDO REALE CONTESTI DI REALTA’ 1, 2, 3 PROBLEMA MATEMATICO SAPERI DISCIPLINARI 1. Partire da un problema reale 2. Strutturare il problema in base a concetti matematici 3. Formalizzare il problema matematico 4. Risolvere il problema matematico 5. Tradurre la soluzione matematica in rapporto alla situazione reale 2 LA SFIDA DELLE COMPETENZE 1. PARTIRE DA UN PROBLEMA REALE Fa più strada all’andata o al ritorno? Perché? LA SFIDA DELLE COMPETENZE 2. STRUTTURARE IL PROBLEMA IN BASE A CONCETTI MATEMATICI Percorso di andata: 2 lati del parallelogramma + ipotenusa triangolo rettangolo Percorso di ritorno: 2 lati del parallelogramma + 2 cateti triangolo rettangolo 3 LA SFIDA DELLE COMPETENZE 3. FORMALIZZARE IL PROBLEMA MATEMATICO In un triangolo rettangolo è più lunga l’ipotenusa o la somma dei cateti? LA SFIDA DELLE COMPETENZE 4. RISOLVERE IL PROBLEMA MATEMATICO In un triangolo la lunghezza di un lato è minore della somma degli altri due 4 LA SFIDA DELLE COMPETENZE 5. TRASPORRE LA SOLUZIONE MATEMATICA NEL CONTESTO REALE Le strade sono esattamente dritte? Il passaggio nei negozi modifica le distanze? Le diverse strade sono parallele tra loro? LA SFIDA DELLE COMPETENZE UN MODELLO DI PROBLEM SOLVING MATEMATICO (Schoenfeld) 4 condizioni per avere successo nella soluzione di problemi: • Risorse cognitive (conoscenze e procedure) • Messa a fuoco del problema (comprensione, analisi, ILrappresentazione, PROBLEMA PER….) LA SCUOLA • Approccio strategico (capacità di planning, monitoraggio, valutazione) • Sistema di valori (idea di matematica, autostima, motivazione, ...) ABBASSARE LA TENDINA 5 LA SFIDA DELLE COMPETENZE PRESTAZIONE VALUTARE LE COMPETENZE: UN ESEMPIO LETTURA del CONTESTO IDENTIFICAZIONE SCOPO E DESTINATARIO LETTURA DEL “COMPITO” IDEAZIONE-PIANIFICAZIONE REVISIONE SAPER SCRIVERE CONTROLLO/ REGOLAZIONE ELABORAZIONE STRATEGIE D’AZIONE MOTIVAZIONE 6 VALUTARE LE COMPETENZE: UN ESEMPIO DIMENSION I Identificazione della intenzionalità comunicativa Ideazione del testo Elaborazion e del testo Revisione LIVELLO PARZIALE Deve essere invitato a tenere conto del destinatario LIVELLO BASE Se sollecitato, tiene conto del destinatario. Dato uno schema pianifica, a grandi linee, il lavoro/testo Elabora una boz Elabora una za di testo pren bozza di testo tenendo conto dendo spunto del piano dal piano Fa qualche Su richiesta correzione alla rilegge il suo bozza del testo testo Su richiesta utilizza uno schema di pianificazione Motivazione Su richiesta fornisce un contributo Fornisce qualche contributo al lavoro collettivo LIVELLO INTERMEDIO Tiene conto di scopo e destinatario LIVELLO AVANZATO Adatta la sua scrittura allo scopo e al destinatario Dato uno schema elabora un piano del testo Elabora autonomamente un piano del testo Elabora una bozza di testo coerente con il piano Rivede il testo in relazione al piano Sviluppa il testo in base al piano iniziale Rivede il testo in relazione al piano e il piano in relazione al testo Dà un contributo Si mostra di materiale e propositivo e proposte fornisce contributi originali VALUTARE LE COMPETENZE: UN ESEMPIO COMPETENZA: Produrre messaggi LIVELLO DI CLASSE: Fine scuola primaria CONTESTO FORMATIVO: - Richiamo del lavoro svolto negli anni precedenti e quest’anno sull’alimentazione; - Proposta di campagna pubblicitaria rivolta ai bambini piccoli sull’esigenza di una corretta alimentazione SETTING VALUTATIVO: - lavoro individuale in classe (2 ore) - foglio formato A4 CONSEGNA: “Realizza un manifesto pubblicitario per invogliare i bambini di fine prima a mangiare meglio, in modo sano e corretto, utilizzando qualunque tipo di modalità comunicativa (filastrocca, slogan, immagini, proverbi, poesia, …)” RISORSE A DISPOSIZIONE: immagini (portate anche da casa), cartoncini, pennarelli, …… 7 VALUTARE LE COMPETENZE: UN ESEMPIO criteri INTEGRAZIONE TRA I LINGUAGGI 20% RECUPERO DI CONOSCENZE/TECNICH E DISCIPLINARI (SCIENZE, LINGUA, IMMAGINE) 20% CONGRUENZA CON L’INTENZIONALITÀ COMUNICATIVA (PERSUASIONE) 25% ADEGUATEZZA AL DESTINATARIO 25% RISPETTO DEI VINCOLI (DI TEMPO E DI CORRETTEZZA NELL’USO DEL Parziale (4-5) Utilizza un solo linguaggio Essenziale (6) Utilizza più linguaggi senza collegarli Intermedio (7-8) Eccellente (9-10) Utilizza più Utilizza più linguaggi con linguaggi qualche colleintegrandoli gamento tra loro efficacemente Utilizza in misura Utilizza in forma Utilizza diverse Rielabora minima essenziale conoscenze/tecnich originalmente conoscenze/tecnich conoscenze/tecnich e disciplinari conoscenze/tecnich e disciplinari e disciplinari e disciplinari Comunica informazioni parziali Comunica le informazioni essenziali Mira a realizzare un Mira a persuadere messaggio attraverso soluzioni persuasivo efficaci ed originali Utilizza un Utilizza un Utilizza un linguaggio verbale linguaggio verbale e linguaggio verbale e e grafico poco grafico abbastanza grafico adatto adatto all’età del adatto all’età dei all’età dei destinatario destinatari destinatari Non ha ultimato il Non ha ultimato il Ha ultimato il lavoro lavoro assegnato lavoro nei tempi nei tempi senza nei tempi stabiliti e stabiliti o vi sono errori senza curarne vi sono alcuni errori alcuni errori tutti i dettagli Utilizza un linguaggio verbale e grafico mirato sull’ l’età dei destinatari Ha ultimato il lavoro rispettando i tempi e con cura LINGUAGGIO VERBALE) 10% VALUTARE LE COMPETENZE: UN ESEMPIO CRITERI DI (AUTO)VALUTAZIONE DEI MANIFESTI Correttezza del linguaggio - |_1_|_2_|_3_|_4_|_5_| + Uso dello spazio pagina - |_1_|_2_|_3_|_4_|_5_| + Attenzione ai bambini piccoli - |_1_|_2_|_3_|_4_|_5_| + Originalità delle soluzioni - |_1_|_2_|_3_|_4_|_5_| + Completezza del lavoro - |_1_|_2_|_3_|_4_|_5_| + 8 VALUTARE LE COMPETENZE: UN ESEMPIO dimensioni IDENTIFICAZIONE SCOPO E DESTINATARIO IDEAZIONEPIANIFICAZIONE AA AC BR ++ + + + ELABORAZIONE + BM CB CC CT CV - - + + + + -- DT - -- + - EM - - - REVISIONE + - ATTEGGIAMENTO COMUNICATIVO + - ++ + + + - ++ + + + ++ - - + SENSIBILITA’ AL CONTESTO ++ + DR + - - -- RIPENSARE LA VALUTAZIONE COME MI VEDO COME MI VEDONO RUBRICA VALUTATIVA Documentazione dei processi COSA SO FARE Riflessione critica Autovalutazione Protocolli osservativi Osservazioni «sul campo» Compiti autentici Prove di verifica Valutazioni tra pari Selezione lavori 9 RIPENSARE LA VALUTAZIONE SCOMPOSIZIONE DEL SAPERE IN UNITA’ DISCRETE? COME MI VEDO COME MI VEDONO RUBRICA VALUTATIVA Documentazione dei processi COSA SO FARE Riflessione critica Autovalutazione Protocolli osservativi Osservazioni «sul campo» Compiti autentici Prove di verifica Valutazioni tra pari Selezione lavori RIPENSARE LA VALUTAZIONE CORTO CIRCUITO MISURAZIONE-VALUTAZIONE? COME MI VEDO COME MI VEDONO RUBRICA VALUTATIVA Documentazione dei processi COSA SO FARE Riflessione critica Autovalutazione Protocolli osservativi Osservazioni «sul campo» Compiti autentici Prove di verifica Valutazioni tra pari Selezione lavori 10 RIPENSARE LA VALUTAZIONE ATTENZIONE ESCLUSIVA ALLA PRESTAZIONE? COME MI VEDO COME MI VEDONO RUBRICA VALUTATIVA Documentazione dei processi COSA SO FARE Riflessione critica Autovalutazione Protocolli osservativi Osservazioni «sul campo» Compiti autentici Prove di verifica Valutazioni tra pari Selezione lavori RIPENSARE LA VALUTAZIONE PREVALENZA COMPITI RIPRODUTTIVI E POCO SIGNIFICATIVI? COME MI VEDO COME MI VEDONO RUBRICA VALUTATIVA Documentazione dei processi COSA SO FARE Riflessione critica Autovalutazione Protocolli osservativi Osservazioni «sul campo» Compiti autentici Prove di verifica Valutazioni tra pari Selezione lavori 11 RIPENSARE LA VALUTAZIONE SEPARAZIONE APPRENDIMENTO/COMPORTAMENTO? COME MI VEDO COME MI VEDONO RUBRICA VALUTATIVA Documentazione dei processi COSA SO FARE Riflessione critica Autovalutazione Protocolli osservativi Osservazioni «sul campo» Compiti autentici Prove di verifica Valutazioni tra pari Selezione lavori RIPENSARE LA VALUTAZIONE DERESPONSABILIZZAZIONE DELLO STUDENTE? COME MI VEDO COME MI VEDONO RUBRICA VALUTATIVA Documentazione dei processi COSA SO FARE Riflessione critica Autovalutazione Protocolli osservativi Osservazioni «sul campo» Compiti autentici Prove di verifica Valutazioni tra pari Selezione lavori 12 RIPENSARE LA VALUTAZIONE SCARSA RICADUTA FORMATIVA? COME MI VEDO COME MI VEDONO RUBRICA VALUTATIVA Documentazione dei processi COSA SO FARE Riflessione critica Autovalutazione Protocolli osservativi Osservazioni «sul campo» Compiti autentici Prove di verifica Valutazioni tra pari Selezione lavori INERZIE E RESISTENZE: ALCUNI «MURI» DA ABBATTERE IL REGISTRO COME VINCOLO, NON COME RISORSA LA MEDIA DEI VOTI COME STRUMENTO DI AUTOTUTELA LA LOGICA «DIFENSIVA» LA SEPARATEZZA DEL MOMENTO VALUTATIVO IL VOTO COME UNICO CODICE VALUTATIVO L’IDEALTIPO DELL’ESAME DI STATO IL FALSO MITO DELL’OGGETTIVITA’ 13 CRITERI PER UNA VALUTAZIONE PROFESSIONALE ACCURATA CONDIVISA ALUNNI CON BES E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE 14
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