SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc VENERDÌ 7 FEBBRAIO 2014 - ANNO 32 N. 4 - EURO 0,20 Rict, trenta imprese insieme nel segno dell’innovazione Pubblicità inferiore al 45% - Contiene IP www.corrierepadano.it WEEKEND Cordata di realtà piacentine con la regia di Confindustria: Expo nel mirino DOSSENA A PAGINA 3 Immobiliare - Nel più recente rapporto Tecnocasa anche i dati sul mercato locale Comprare casa costa meno Lieve ripresa per gli affitti Compravendite: Fabrizio Floriani (Fiaip) conferma che a Piacenza si registra un risveglio dell’interesse, ma fino al rogito per ora arrivano in pochi. Trilocali in cima alle richieste Comprare casa a Piacenza costa meno: è quanto emerge dall’ultimo rapporto Tecnocasa. Il calo dell’1,4% dei prezzi ha portato ad una ripresa delle compravendite, nonché alla riduzione delle tempistiche. Lieve ripresa per le locazioni Edoardo Vianello, due show a Piacenza A PAGINA 11 Speciale Edilizia E’ ora di ristrutturare Calcio, grande attesa per la stracittadina ALBERICI A PAGINA 5 DA PAGINA 14 L’autogol del bando Bavaglio alla ‘nera’, giornalisti contro Dosi POLLASTRI A PAGINA 4 Provincia 34 Comuni al voto: maggio sarà bollente SUZZANI A PAGINA 4 Piacenza-Pro Piacenza, derby che vale molto più di tre punti DOSSENA A PAGINA 7 Corriere Padano 2 7 febbraio 2014 VILLAGGIO GLOBALE Sondaggio-choc - Coldiretti conferma che la crisi picchia anche sui bisogni primari Cibi scaduti sulla tavola di sei italiani su dieci Il 15% ha consumato alimenti fino ad un mese dopo il limite consigliato, il 2% addirittura non guarda mai la data di scadenza: rischi per la salute Nell'ultimo anno sei italiani su dieci (59 per cento) hanno mangiato cibi scaduti. E’ quanto emerge da un sondaggio on line condotto dal sito www.coldiretti.it sugli effetti della crisi sui consumi delle famiglie. In particolare - sottolinea la Coldiretti ben il 34 per cento dei rispondenti ha portato in tavola alimenti fino ad una settimana dopo la data di scadenza, ma ben il 15 per cento fino ad un mese e l’8 per cento anche oltre, mentre il 2 per cento degli italiani non guarda mai la data di scadenza. In generale, consumare prodotti alimentari oltre la data di scadenza può esporre - sottolinea la Coldiretti - a rischi rilevanti per la salute mentre nel migliore dei casi significa portare in tavola alimenti che hanno perso le proprie caratteristiche di gusto o aroma, ma anche nutrizionali. Si tratta di una tendenza preoccupante che - sostiene la Coldiretti - conferma gli effetti negativi della crisi sulla qualità dell’alimentazione degli italia- ni che hanno dovuto tagliare la spesa, ridurre gli acquisti di alimenti indispensabili per la dieta e rivolgersi a prodotti low cost che non sempre offrono le stesse garanzie qualitative. Gli acquisti di frutta e verdura nel 2013 sono scesi al minimo da inizio secolo con le famiglie che prosegue la Coldiretti - hanno messo nel carrello appena 320 mentari low cost nei discount che sono gli unici a dare segnare un aumento nel corso del 2013 (+1,7 per cento) mentre le gli acquisti alimentari degli italiani scendono complessivamente del 3,9 per cento. Per essere pienamente consapevoli dei pericoli che si corrono nel consumare alimenti scaduti occorr e co noscere - prosegue la Coldiretti - Le famiglie hanno tagliato la spesa, hanno ridotto gli acquisti di prodotti indispensabili per la dieta e si sono diretti a scelte low cost chili di ortofrutta nel corso del 2013, oltre 100 chili in meno rispetto al 2000 mentre il 16,8 per cento degli italiani non possono permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni secondo l’Istat. Ad aumentare sono solo le vendite di prodotti ali- la differenza tra la data di scadenza vera e propria e il termine minimo di conservazione che viene indicato sulle confezioni. La data di scadenza vera e propria - precisa la Coldiretti - è la data entro cui il prodotto deve essere consumato ed anche il termine oltre il quale un alimento non può più essere posto in commercio. Tale data di consumo non deve essere superata altrimenti ci si può esporre a rischi importanti per la salute. Si applica ai prodotti preconfezionati, rapidamente deperibili da un punto di vista microbiologico ed è indicata con il termine “Da consumarsi entro” seguito dal giorno, il mese ed eventualmente l’anno e vale indicativamente per tutti i prodotti con una durabilità non superiore a 30 giorni. Il Termine Minimo di Conservazione (TMC) riportato con la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro“ indica la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione, cioè indica soltanto la finestra temporale entro la quale si conservano le caratteristiche organolettiche e gustative, o tutt’al più, nutrizionali, di un alimento, senza con questo comportare rischi per la salute in caso di supe- ramento seppur limitato della stessa. Si sottolinea però che tanto più ci si allontana dalla data di superamento del TMC, tanto più vengono a mancare i requisiti di qualità del prodotto , quale il sapore, odore, fragranza, ecc. Attualmente - spiega la Coldiretti - solo pochi alimenti hanno una scadenza prestabilita dalla legge come il latte fresco (7 giorni) e le uova (28 giorni). Per tutti gli altri prodotti la durata viene stabilita autonomamente dagli stessi produttori, in base ad una serie di fattori che vanno dal trattamento tecnologico alla qualità delle materie prime, dal tipo di lavorazione e di conservazione per finire con l’imballaggio. Per questo, non è difficile, durante un controllo commerciale, vedere due prodotti simili, ma di marchio differente con data di scadenza diversa. Gli effetti del mancato rispetto dei tempi di scadenza variano continua la Coldiretti - da prodotto a prodotto: per lo yogurt, che dura 1 mese, il prolungamento di 10-20 giorni non altera l’alimento, ma riduce il numero dei microrganismi vivi, mentre al contrario per i pomodori pelati quasi tutte le confezioni riportano scadenze di 2 anni anche se la qualità sensoriale è certamente migliore se si consumano prima. La tentazione di mangiare cibi scaduti è spesso dettata nelle case anche dalla volontà di ridurre gli sprechi che secondo l’indagine Coldiretti/Ixè ha coinvolto piu’ di sette italiani su dieci (73 per cento) nel 2013. Un obiettivo che però non deve andare a scapito della qualità dell’alimentazione ma può essere egualmente raggiunto - conclude la Coldiretti - facendo la spesa in modo più oculato magari nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove i prodotti sono più freschi e durano di più, riducendo le dosi acquistate, o riutilizzano nei tempi giusti quello che avanza con i piatti ella cucina del giorno dopo. Vitamin Store, competenza per un benessere su misura Consulenze nutrizionali, programmi alimentari dimagranti, nutrizione e integrazione per lo sportivo e programmi di allenamento: ecco alcuni servizi che è possibile trovare al “Vitamin Store” di Piacenza, in via Veneto 32. Non una semplice rivendita di integratori alimentari, ma un vero e proprio punto di riferimento per chi è attento a benessere, salute, forma fisica e per coloro che vogliono adottare un regime alimentare corretto e idoneo alle proprie esigenze, supportato da uno specialista. Quello degli integratori è infatti un mondo complesso e vario; spesso le idee “fai da te” vanno così confrontate con un referente competente. Non sempre, purtroppo, chi commercializza questi prodotti offre l’adeguata consulenza al cliente. “Non è il caso del mio store –afferma il dottor Marco Sbruzzi, titolare del negozio e dietista laureato – Sono sempre disponibile a supportare il cliente con informazioni, consigli e tutto ciò di cui c’è bisogno, ascoltandone le esigenze”.Marco Sbruzzi svolge la propria attività di dietista all’interno del negozio, dove si trova lo studio dedicato alle consulenze nutrizionali, “anche dietro prescrizione medica. Lavoro in maniera personalizzata a seconda dei bisogni di ciascuno, con programmi strutturati ad hoc: dalle esigenze di dimagrimento, a quelle di salute, fino alle necessità degli sportivi”. Un’avventura iniziata due anni fa in veste di proprietario, ma che comincia già nel 2006 con l’attività di gestore dello stesso punto vendita, e ancora prece- dentemente come libero professionista presso ambulatori e palestre. “La clientela è piuttosto fidelizzata e il mio target è ampio, coprendo le esigenze più comuni, come quelle degli integratori per il generale benessere fisico o che coadiuvano il percorso di dimagrimento, alle necessità più particolari legate a diverse attività sportive”. 7 febbraio 2014 Corriere Padano 3 IN PRIMO PIANO Prospettive - La regia di Confindustria per un’iniziativa che guarda avanti Trenta imprese insieme nel segno dell’innovazione Si chiama Rict la cordata piacentina che punta ad agganciare la piattaforma E015, a cogliere le opportunità dell’Expo e giocare al meglio la partita delle Smart Cities Realizzare una applicazione E015 significa utilizzare i contenuti informativi e le funzionalità di altri soggetti, esposti all’interno dell’ecosistema digitale nella forma di servizi E015, per realizzare o estendere soluzioni software B2C a disposizione dei propri utenti fi- ANDREA DOSSENA Ricerca, Innovazione, Comunicazione, Tecnologia. Le iniziali di queste quattro parole formano l’acronimo RICT, sigla sotto la quale si sono riunite trenta imprese piacentine (ma altre potranno aggiungersi) che sono fortemente proiettate verso il futuro. “Nell’acronimo Rict - spiega il presidente della cordata, il 36enne amministratore di Dinamoweb Alberto Belloni - c’è già la risposta a cosa faremo. Naturalmente un termine come innovazione - prosegue Belloni - contiene tante sfaccettature, perchè ha aspetti diversi per ogni settore: Rict è di fatto un tavolo eterogeneo, ricco di competenze differenti e aperto ad un largo campo di possibili progetti: sulla base delle esigenze delle singole iniziative si formeranno in sostanza dei gruppi ‘ad hoc’, in cui i know how delle singole realtà lavoreranno in sinergia”. Tra gli ambiti da cui partire, c’è certamente la possibilità di far salire Piacenza sul treno E’ finita l’epoca del “fai da te”: nel contesto attuale occorre saper collaborare su livelli più avanzati della piattaforma E015. Ambiente digitale di cooperazione per lo sviluppo di applicazioni software basate sull'uso di servizi comuni, E015 digital ecosystem si propone di favorire l’incontro tra domanda e offerta di beni e servizi da parte del sistema delle imprese a favore dei cittadini, non solo nel periodo di preparazione e di svolgimento di Expo 2015 ma anche per gli anni successivi. Esporre un servizio E015 significa mettere a disposizione propri contenuti o funzionalità in accordo agli standard tecnologici dell'ecosistema: i servizi esposti potranno essere utilizzati - secondo logiche di collaborazione B2B - come "mattoncini" già pronti per abilitare la realizzazione di applicazioni E015 da parte di altri soggetti aderenti. nali. “Proprio la realizzazione di alcuni di questi ‘mattoncini’spiega Belloni - sarà uno dei terreni in cui Rict si misurerà: tramite una app, per fare un solo esempio, è ad esempio possibile rendere disponibili i contenuti del database di un’azienda ad altri siti internet, in modo da estendere il raggio di informazioni utili all’utente del servizio”. E’ solo una delle possibilità, di fatto tendenti all’infinito, che le nuove tecnologie possono spalancare anche a Piacen- Zanardi Landi all’attacco: “Piacenza è poco fruibile” ELENA CAMINATI Mettiamoci nei panni di un turista che, zaino in spalla sull'onda di Expo 2015, arriva di poco oltre il confine lombardo per approdare al- mune, Camera di Commercio e Piacenza Expo hanno messo nell'acquisizione di uno spazio all'interno del Padiglione Italia per una cifra importante di oltre 450 mila euro, abbiamo riflettuto sulle ricadute che l'evento po- “Necessario solleticare la curiosità del visitatore e creare ‘pacchetti’ che offrano tutto il nostro meglio” l'ombra del Gotico. E poi dove si indirizzerà il suo vagare? Sulla carta non ci sono dubbi; gli si potrebbe indicare il Duomo, Palazzo Farnese, la basilica di Santa Maria di Campagna, San Sisto, poi il palazzo del tribunale, la galleria Ricci Oddi, i musei civici e via con un lungo elenco. Ma solo sulla carta; il turista che arriva in centro con l'intenzione di visitare i monumenti principali non saprebbe dove andare, si troverebbe disorientato. Ne è convinto il conte Orazio Zanardi Landi (nella foto a destra), proprietario del castello di Rivalta e Presidente dell'Associazione dei castelli del Ducato di Parma e Piacenza. Con lui, partendo dall'impegno che Provincia, Co- za: “Rict - aggiunge Belloni parte come costola del Terziario Avanzato di Confindustria, ma cercherà di coinvolgere anche enti pubblici, università e partecipate. Expo 2015 è vicino e la complessità tecnologica della sfida è notevole, ma se c’è la volontà ci sono i trà avere sul nostro territorio. La sfida è: come riempire di contenuti questo spazio, uno dei migliori, che le nostre istituzioni hanno affittato per i sei mesi dell'evento? E soprattutto come rendere fruibile ciò che Piacenza può offrire anche una volta terminata la kermesse? “Prima di tutto – secondo il conte Zanardi Landi – è importante solleticare la curiosità del visitatore. Piacenza è un territorio di scoperta non è una città nota come Venezia o Firenze, per questo – prosegue - è fondamentale creare pacchetti che offrano la possibilità di venire in città, di gustare un buon piatto di salume, di fare un giro sulle nostre colline e di visitare i nostri castelli”. E la fruibilità? “La gente – sostiene Zanardi Landi – va guidata nel nostro centro storico, uno dei più grandi a livello di estensione all'interno delle mura, attraverso opuscoli, foto, cartellonistica. Per esempio –si domanda – come far sapere che a Piacenza esistono 109 palazzi meravigliosi degni di essere visitati? A contenuti non siamo secondi a nessuno – è sicuro il presidente dell'Associazione Castelli del Ducato – ma a fruizione siamo messi male e c'è molto da lavorare.” La nostra città non ha un Perciò le istituzioni si organizzino attraverso le associazioni competenti per creare un circuito che guidi il visitatore. Per cominciare – spiega il conte - sarebbe fondamentale poter contare su una cartellonistica efficiente, mappe della città nei punti strategici, fotografie che invoglino il turista a raggiungere i luoghi, immagini, brevi cenni storici accanto ai palazzi più importanti. Insomma se grazie ad Expo arriverà un turismo internazionale, come è auspicabile, ci vuole poi un tessuto organizzativo attivo capace di creare aspettative e di far ritornare la gen- Il presidente dell'Associazione dei castelli del Ducato: “Cartellonistica, mappe, foto: c’è molto da fare” monumento prorompente che la caratterizza e che la rende riconoscibile, la sfida si vince se si riesce a mostrare l'insieme delle ricchezze. “Per fare questo occorre non solo investire sul marketing e sapersi promuovere – prosegue Zanardi Landi – ma anche sfruttare l'effetto positivo che può portare un evento di così ampia portata. te a visitare il nostro territorio”. Altrimenti, ci pare di capire, si è speso denaro e sprecata energia inutilmente. Il servizio completo è visibile su www.zerocinque23.tv tempi per agganciare le chance che l’evento offre. Di certo i tavoli di lavoro di Piacenza, ancor più dei Rict di Reggio Emilia e Modena, dovranno essere nel segno della pragmaticità”. Pragmaticità è una parola che Belloni sottolinea non a caso: le possibili applicazioni per i settori più diversi (dai trasporti alla logistica, dall’informazione alla promozione per il settore enogastronomico, così affine al tema di Expo 2015, etc.) sono potenzialmente innumerevoli. Piacenza, nel complesso, ha in effetti il dovere di credere fino in fondo di poter essere davvero protagonista nel contesto delle smart cities, le “città intelligenti” in grado di offrire servizi all'avanguardia, e ce la può fare solo come squadra: “L’epoca del fai da te - ha ricordato alla presentazione del Rict Alberto Liverani, presidente della Sezione Terziario Avanzato di Confindustria Piacenza regista dell'operazione - è finita”. Ed ecco le aziende di Rict: Aat, Adyda, Agorà di F. Merenda & C., Amada Engineering Europe, Atlc Engineering & Telecommunication, Bt Enìa, Capgemini Bst, Dinamoweb, Edita, Icepi, Isi, Infor Piacenza, Inside, Jm Consulting, Nikva, Novasystem, Poste Italiane, RS Records Store, Siet, Sedoc, Selta, Sider Test, Sita, Studiart, Sumarte, Team Memores Computer, Telecom Italia, Ticom, Vbm Comunicazione, Visual Graphic. Nella foto al centro, Alberto Belloni. Sopra, una città intelligente in disegno ‘green’ Corriere Padano 4 PUBBLICITÀ 7 febbraio 2014 7 febbraio 2014 Corriere Padano 5 ATTUALITÀ Immobiliare - Mercato, cosa dicono i dati più recenti Comprare casa ora costa meno. Affitti, è ripresa Compravendite: secondo Floriani (Fiaip) a Piacenza si nota un risveglio dell’interesse, ma fino al rogito per ora arrivano in pochi. Locazioni, lieve aumento COSTANZA ALBERICI Comprare casa a Piacenza? Costa meno: è quanto emerge dall’ultimo rapporto Tecnocasa sui prezzi degli immobili relativo ai primi mesi del 2013, diminuiti dell’1,4%. Un calo che, secondo lo studio, ha portato ad una ripresa della domanda e delle compravendite, nonché alla riduzione delle tempistiche di vendita; prezzi destinati, secondo le previsioni dello stesso Tecnocasa, a calare ulteriormente nel 2014 dal 3 al 5%. Un trend in discesa confermato da Fabrizio Floriani (nella foto a lato), presidenti Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) di Piacenza: “Il calo in realtà è un po’ più deciso anche per quanto riguarda il 2013, e probabilmente si assesta, rispetto all’anno precedente, tra il 3 e il 4%. Una diminuzione dell’1,4% infatti indicherebbe un mercato stabile, cosa che non corrisponde a realtà. Quanto all’aumento del numero delle compravendite, sarebbe più corretto par- lare di risveglio di interesse. Dalle realtà professionali del settore con cui, in qualità di presidente FIAIP Piacenza, sono in contatto, riscontro infatti una ripresa di attenzione verso l’acquisto di immobili che per il momento possiamo misurare in numero di visite (aumentate), non ancora in numero di vendite”. Dall’indagine del centro studi Tecnocasa emerge che a Piacenza le tipologie più richieste sono il trilocale ed il quadrilo- cale; in ripresa anche le soluzioni indipendenti che si trovano in zona Clinica, Stadio e Infrangibile. Ad acquistare sono prevalentemente famiglie, pochi gli investitori. Il ribasso dei valori ha interessato anche il centro storico di Piacenza, richiesto prevalentemente da persone dal reddito medio alto. “Il centro storico continua a conoscere una certa vivacità soprattutto per quanto riguarda le soluzioni di prestigio di dimensioni medio ampie – conferma il presidente FIAIP Piacenza – Quegli immobili, insomma, che rappresentano l’upgrade per la famiglia media”. Top prices si raggiungono per le prestigiose tipologie che si trovano in piazza Cavalli, dove si toccano punte di 3500 euro al mq per l’acquisto di soluzioni ristrutturate. Le altre aree più stimate del centro storico sono quelle che si sviluppano intorno a piazza Cavalli e corso Vittorio Emanuele. Quotazioni più contenute si registrano in zona Stadio, quartiere sempre molto richiesto perché verde e caratterizzato da palazzine de- Edilizia popolare, offerta ancora inferiore alla domanda A fronte di una domanda pari a 689 alloggi di edilizia popolare, sono stati 147 i nuclei familiari convocati nel corso del 2013, con uno scarto di 542 domande. Gli alloggi Erp presenti nel Comune di Piacenza ammontano a 2.220 unità: quelli non ancora assegnati sono 278, dei quali 96 sarebbero disponibili per nuova assegnazione. Dei 147 nuclei convocati, 93 sono famiglie italiane (pari al 63,3%) mentre le rimanenti 54 provengono da Paesi esteri (36,7%). Le richieste accolte sono state 110 al netto di 37 rinunce delle quali la quasi totalità (30 su 37) da parte di italiani. Sono state 63 le assegnazioni ottenute da nuclei italiani e 47 gli alloggi affidati a cittadini stranieri. Gli alloggi non ancora assegnati sono 278 dei quali 96 disponibili per nuova assegnazione. Dei 182 alloggi non ancora pronti, 48 sono in fase di appalto, 34 in manutenzione (22 alloggi in manutenzione ordinaria, 12 in manutenzione straordinaria) e 31 in ristrutturazione. Si aggiungono gli otto alloggi in attesa di appalto e i nove in fase di sgombero. Otto alloggi sono invece in fase di vendita. I restanti 44 sono vuoti per diversi motivi, quali ad esempio: cambio alloggio, sgombero per sfratto, decesso dell’assegnatario, o sono in fase di riconsegna delle chiavi. Tra i progetti che verranno realizzati nel corso del 2014 si inseriscono i 6 nuovi alloggi in zona San Giuseppe (via Martiri della Resistenza) e i 24 nuovi appartamenti a Mortizza. gli anni ’70. L’usato lì si acquista con una spesa di 1400-1700 euro al mq, mentre appartamenti e ville bifamiliari di nuova costruzione hanno un valore di 2700 euro. Numerose le richieste anche nel quartiere Infrangibile, zona verde della città dove è possibile acquistare soluzioni nuove a circa 2300 euro al mq. Aree che risentono di un certo calo di attenzione sono quelle del centro storico nei pressi della Stazione e di via sore. C’è quindi un’offerta non assorbita, che deve puntare sull’appetibilità e la concorrenzialità per incontrare la domanda”. Secondo il rapporto Tecnocasa, al primo semestre 2013 in via Dante il prezzo di un immobile economico usato è di 750 euro al mq, e il signorile non supera i 1050: i più economici della città. Ribasso anche sul mercato delle locazioni, voluto dai proprietari che sono diventati par- Indagine Tecnocasa: il trilocale resta la tipologia di appartamento più ricercata nella nostra città Dante: “nel primo caso si tratta di una penalizzazione dovuta al generale degrado della zona – afferma Floriani – nel secondo, quello di via Dante, all’offerta di numerosi appartamenti non recenti che prevedono, a breve termine, interventi strutturali anche importanti, o che si trovano in condomini senza ascen- ticolarmente attenti all’affidabilità dei potenziali inquilini, dei quali chiedono informazioni circa la situazione lavorativa e garanzie dai precedenti proprietari. Per un bilocale le richieste si attestano intorno a 300-450 euro al mese; per un trilocale dai 450 ai 600. “Nel 2013 c’è stato un leggero aumento nel numero delle locazioni –nota Fabrizio Floriani –anche di case più grandi rispetto al mono-bilocale, magari già arredate. C’è infatti una crescita nella richiesta degli affitti per esigenze transitorie di famiglie, che necessitano quindi di metrature più ampie. Il mercato degli affitti tiene poi con successo nel settore delle attività economiche, come negozi e uffici, dove la locazione rimane una scelta privilegiata”. Resta folta, come sempre, la categoria di soggetti che non possono permettersi un affitto su libero mercato ma che non hanno nemmeno diritto all’edilizia pubblica: “una sorta di ‘terra di mezzo’, di limbo, appunto, in cui si trovano soprattutto anziani, giovani coppie, famiglie monoreddito, immigrati”, sottolinea il presidente FIAIP Piacenza. La risposta a questo tipo di domanda potrebbe essere il social housing, “una politica abitativa che si colloca a metà tra libero mercato ed edilizia pubblica, ma che nel nostro Paese stenta a decollare”. Legambiente, Genitori Antismog e piacentini per l’aria Ricorso al Tar contro aumento rifiuti bruciati da Cementirossi 147 i nuclei convocati: si tratta nel 63,3% dei casi di famiglie italiane, nel 36,7% di famiglie straniere Nel corso del 2014 Acer Piacenza (che ha di recente eletto all’unanimità nuovo presidente Massimo Savi) intende raggiungere anche altri due importanti obiettivi come l’attivazione dello Sportello unico Urp e il Portierato sociale per facilitare le relazioni tra inquilini e Acer e migliorarne la gestione. Francesca Gazzola Legambiente e l’associazione Genitori Antismog di Milano si sono schierati a fianco dei cittadini di Piacenza nel ricorso, presentato al TAR di Parma, contro la recente autorizzazione al cementificio Cementirossi, rilasciata dalla Provincia, di poter aumentare la quantità di plastica e pneumatici usati da bruciare. Il ricorso non contiene la richiesta di sospensiva ma chiede una consulenza tecnica d’ufficio per verificare che non vi sarà aggravamento delle condizioni di qualità dell’aria. Piacenza Expo, Copelli dopo Lenarduzzi? Cambio ai vertici di Piacenza Expo: il direttore Davide Lenarduzzi ha presentato le dimissioni nel Cda del 31 gennaio scorso e sospenderà definitivamente la collaborazione con il polo fieristico piacentino a partire dal 18 febbraio. Per quella data, quindi, gli amministratori dell'azienda dovranno decidere circa il futuro direttore. Pare che la scelta più accreditata sia quella di una soluzione interna, e cioè la nomina di Sergio Copelli (nella foto), funzionario da molti anni di Piacenza Expo. Non ancora chiaro è invece quale sarà precisamente il ruolo attribuito a Copelli, che potrebbe inizialmente approdare ad un ruolo di coordinatore. Copelli è già responsabile di manifestazione del polo fieristco e da qualche anno ricopre anche il ruolo di responsabile dell'area commerciale. Corriere Padano 7 febbraio 2014 6 ATTUALITÀ POLITICA Elezioni - Buona parte del territorio piacentino alle urne in maggio: per l’assetto politico potrebbe essere una rivoluzione 34 Comuni al voto per rinnovarsi Sindaco diverso per le 17 realtà nelle quali chi è in carica non può ricandidarsi ROBERTA SUZZANI È ora di cambiare. Piacenza si prepara a trasformare – almeno sulla carta – il volto politico del suo territorio. Sulla graticola c’è l’Amministrazione provinciale in via di dismissione, ma non solo. Sono ben trentaquattro, infatti, i Comuni che a maggio saranno chiamati alle urne per scegliere la propria classe dirigente. E in certi casi si dovrà “ricominciare da zero”. Trentaquattro Amministrazioni da “rifare” e altrettanti neo sindaci da eleggere tra chi si candida per il primo mandato e chi, invece, ci riprova. Anche se a guarder bene i nomi che spuntanto qua e la tra gli ufficiali e gli ufficiosi sono più o meno noti. Tutto per una cartina divisa perfettamente – o quasi – a metà. Diciassette amministratori al secondo mandato, quindi non ricandidabili (Calendasco, Caorso, Castelsangiovanni, Cortebrugnatella, Farini, Gazzola, Gossolengo, Gragnano, Nibbiano, Pecorara, Pianello, Podenzano, Pontedellolio, Pontenure, Rivergaro, Vernasca, Zerba) e altrettanti che potrebbero scegliere di sottoporsi all’esame più difficile: cercare la riconferma dai propri elettori. Tra questi il primo cittadino di Castellarquato, Ivano Rocchetta, che, battendo tutti i colleghi sul tempo, ha già confermato di volersi ripresentare come guida del borgo della Valdarda. Ma se Rocchetta non ha esitazioni sul suo futuro politico, più incerti - o per lo meno più prudenti - sembrano essere i suoi colleghi. «Troppo presto per prendere una decisione...» è il mantra che rimbalza di bocca in bocca. Anche di chi, la poltrona più importante (e forse scomoda visti gli attuali tempi di crisi economica e politica) la deve lasciare a un successore più o meno designato. «Stiamo ancora discutendo su ogni singola possibilità – commenta Rosario Milano, primo cittadino di Alseno – Come sempre sarà il gruppo a prendere la decisione finale sempre cercando la soluzione migliore per il bene dei nostri cittadini». Bocche cucite anche in Valtrebbia dove per il primo cittadino Marco Rossi «è ancora presto per fare qualsiasi pro- getto» o per commentare le indiscrezioni che lo vorrebbero in lizza con l’ex primo cittadino Roberto Pasquali in quota alla Lega Nord, l’attuale vicesindaco Michele Frassinelli (portacolori del progetto di Forza Italia lanciato dall’ex sindaco di Ferriere Antonio Agogliati) e l’inaspettato Giovanni Piazza, oggi sindaco a Ottone che lascerebbe il posto a Federico Beccia. «Di nomi da indicare non ne ho – dice anche Fabio Callori, ancora per qualche mese sindaco di Caorso – ma auspico che possa essere riproposta un’alleanza civica di centrodestra come quella che, in questi dieci anni, ha lavorato bene e per il bene del pae- Caorso, palestra polivalente e centro sportivo ultimi “regali” di Callori (r.s.) Su questo “arrivederci” il sindaco di Caorso Fabio Callori vuole proprio mettere una ciliegina sopra. Anzi due. In chiusura dei suoi dieci anni di mandato come primo cittadino del Comune della Bassa, accanto ai successi sul fronte sicurezza, servizi, tassazione più bassa dell’intera provincia e dismissione della centrale nucleare, Callori annuncia altri «due regali alla cittadinanza. Alla mia cittadinanza, ma anche a tutti i cittadini della Bassa e forse non solo». «Due promesse che manteniamo – si corregge il primo cittadino dopo aver usato il termine regalo – perché si tratta di due dei tanti progetti che avevamo inserito nel nostro programma elettorale e che ora diventeranno realtà: una palestra polivalente che andrà a completare i servizi già offerti dalla palestra delle scuole medie e un Centro sportivo di cui a maggio poseremo la prima pietra e che verrà composto da una struttura polivalente, una piscina coperta e una scoperta». Due progetti che verranno presentati ufficialmente alla cittadinanza a febbraio e che il sindaco Callori annuncia in anteprima. «Un dono per tutti gli sportivi del nostro territorio che sono tanti e che meritano di avere strutture adeguate alle loro passioni. Un progetto che nasce come tutti gli altri: nel segno di migliorare la vita dei nostri cittadini». Altri due fiori che il sindaco vuole puntare all’occhiello di questa Amministrazione che di successi in 10 anni di lavoro ne ha collezionati diversi «a cominciare dalla dismissione della centrale nucleare per cui a dicembre è arrivato l’ok definitivo. Oggi siamo certi che la centrale non sarà centro produttivo e che la strada per la completa dismissione dell’impianto è ormai segnata. La partita sul nucleare può essere dichiarata vinta con il 99 per cento delle barre di uranio all’estero e il finanziamento di un importante indagine epidemiologica sul territorio», Un orgoglio che si va ad aggiungere a quello personale di «far parte della squadra di stakeholder in un tavolo di lavoro che creerà un parco di tecnologia e stoccaggio delle scorie nucleari su tutto il territorio nazionale. La dimostrazione che il mio impegno ha avuto dei risultati importanti». se». Una continuità incarnata da un sindaco che sia espressione dell’attuale maggioranza è certo il primo desiderio di Callori, che pur non sbottonandosi sulla sua partecipazione alla campagna elettorale, non perde l’occasione per mettere in guardia gli elettori «dai facili protagonismi». «I cittadini devono identificare bene le persone che in questi anni hanno lavorato per il bene del Comune e non lasciarsi “ingannare”da chi è in cerca di un posto al sole». L’eccezione che conferma la regola arriva da Castelsangiovanni, dove il primo cittadino uscente Carlo Capelli ha voluto incoronare il 39enne Alberto Leggi, attuale presidente del Consiglio comunale, quale suo delfino aprendo ufficialmente la campagna elettorale. In quel di Rivergaro Mauro Rai sarebbe pronto a scendere nuovamente in campo, con Gianpaolo Maloberti (Lega Nord) a contendergli lo “scettro”. A dare battaglia ad entrambi la lista civica “Essere Rivergaro” che pochissimi giorni fa ha formalizzato la discesa in campo con Silvana Maserati e Guido Daveri due vecchie conoscenze in Comune. Sono in aria di “riconferma” o per lo meno di “ricandidatura” i primi cittadini di Coli Massimo Poggi, Travo Lodovico Albasi e Cerignale Massimo Castelli. «Squadra vincente non si cambia». Si cambia invece a Gossolengo e Gragnano. I primi cittadini al secondo mandato escono di scena e per il momento non danno indicazioni, ma i lavori continuano. Bando sicurezza, che gaffe: giornalisti contro il sindaco MARCELLO POLLASTRI “Commissioneremo un’indagine sulla sicurezza a Piacenza”. Lo aveva promesso il sindaco Paolo Dosi durante l’ultimo ritiro di giunta a Calenzano di Bettola, settembre 2013. Quello che non aveva detto, però, non è certo una sfumatura: e cioè che un giornalista, selezionato attraverso bando pubblico, avrebbe dovuto dimostrare come spesso i colleghi delle testate locali si lascino prendere la mano ingigantendo la realtà dei misfatti con titoli roboanti, urlati, allarmistici. Il titolo del progetto, della durata di sette mesi per un compenso di 7.500 euro (in parte finanziato dalla Regione), parla da solo: “Io non ho paura”. L’iniziativa di Palazzo Mercanti, scoperta nelle pieghe del sito internet del Comune dal consigliere di Fratelli d’Italia Tommaso Foti e qualche giorno dopo divulgata polemicamente in Consiglio comunale, ha provo- cato l’insurrezione di molto giornalisti locali, in special modo i “neristi”, ovvero coloro che quotidianamente “maneggiano” con furti, rapine, risse e aggressioni. I quali hanno letto in questa trovata del Comune un goffo tentativo di rieducare la stampa locale, quasi si fosse ai tempi del Minculpop o di Pol Pot. L’avviso pubblico è scaduto il 31 gennaio e ci sarebbero 5/6 volontà di portare avanti il progetto in maniera costruttiva e coinvolgente, perché possa essere un’opportunità di valorizzare la professione giornalistica, non una minaccia o un presunto tentativo di svilirla”. In realtà pare che lo stesso primo cittadino non fosse esattamente a conoscenza delle caratteristiche del progetto “Io non ho paura” partorite dagli uffici. Confronto sui titoloni di cronaca: i neristi insorgono via web, Dosi replica per difendersi ma annuncia di voler rimodulare l’iniziativa domande di partecipazione. Dosi, investito dalle polemiche e perfino dalla censura della Fnsi, ha espresso “rammarico per le mistificazioni e le polemiche che hanno attribuito, a questa iniziativa, finalità ben lontane da quelle effettive, ma anche la Un autogol clamoroso del quale lo stesso Dosi, che aveva appena messa dietro le spalle la buriana del rimpasto, avrebbe volentieri fatto a meno. Ecco i tratti del progetto che lasciano a desiderare: “…. Breve attività di ricerca sulla termino- logia utilizzata dai media locali per illustrare e descrivere episodi che riguardano la sicurezza urbana: alimentato soprattutto dai media, il discorso pubblico sulla paura condiziona i comportamenti e distorce le percezioni. L’uso costante di titoli ad effetto, di immagini appiattite su stereotipi e pregiudizi, di scelte stilistiche che sembrano calcolate per provocare un disgusto “oggettivo” nei lettori, dipingono un fatto come problema, piaga o minaccia dell’ordine sociale”. E ancora: “… favorire una corretta informazione a livello locale, che eviti di stimolare sentimenti incontrollati di paura tali da sfociare in comportamenti intolleranti o discriminatori. Il percorso di confronto consentirà ai partecipanti di acquisire capacità informative sui temi della sicurezza urbana e di costituire un network fra mondo dell’informazione locale ed operatori della sicurezza, utile a veicolare dati e notizie corretti”. Più tentativo di rieducare di così… I giorni successivi in rete si sono sprecati i commenti, soprattutto dei giornalisti che l’hanno presa ora con irritazione, ora con sarcasmo, ma pur sempre mettendo alla sbarra il bando. C’è stato anche quel collega che ha pubblicato su un sito la “cronaca della rissa perfetta”, una sorta di parodia della maxizuffa di Capodanno avvenuta in via Pozzo, dove bande di albanesi e sudamericani si affrontavano con le armi, non coltelli o spranghe, ma dell’eloquio e del ragionamento; e finendo il diverbio, non con sangue e feriti, bensì a tarallucci e vino. E’ forse bene riderci su e non far passare quella dei giornalisti come la casta degli intoccabili e infallibili, come talvolta potrebbe apparire. In realtà appare davvero goffa la volontà del Comune. Perché su tutti i temi su cui dibattere, quello del sentimento di insicurezza sempre più diffuso nella nostra Piacenza appare davvero il meno controvertibile. Che la stampa talvolta esageri può starci. Meno che sia determinante nell’infondere paura nei lettori. Rispetto a cinque anni fa Piacenza è una città più insicura, al pari di tutte le altre città italiane. Non lo dicono i giornalisti, ma i numeri dei bilanci delle forze dell’ordine, in continuo aumento. C’è di più. La realtà sarebbe ancora peggiore se solo i giornalisti avessero un accesso un po’ più semplice a tante notizie di nera che da ormai tanto tempo non vengono nemmeno più divulgate. L’amministrazione Dosi ha sempre promesso impegno sul fronte sicurezza. Ma non è con il bando “Io non ho paura” che si aiutano i piacentini. 7 febbraio 2014 Corriere Padano 7 SPORT Nel volley che conta le nostre big sono sempre da copertina In campionato il Copra Elior ancora secondo anche senza giocare, la Rebecchi Nordmeccanica asfalta il fanalino di coda e resta prima Le big piacentine della pallavolo continuano a far bene sia in campo maschile che in campo femminile. Le ragazze della Rebecchi Nordmeccanica sembrano aver messo alle spalle lo choc del periodo negativo e dell’eliminazione dalla Champions League: dopo aver conquistato l’accesso alla Final Four di Coppa Italia battendo nettamente Ornavasso sia all’andata che al ritorno, le biancoblu sono tornate a correre anche in campionato. La vittoria contro Forlì, fanalino di coda, è arrivata dopo una partita chiusa 3-0 in scioltezza nella quale hanno brillato soprattutto De Kruijf e Meijners, autrici rispettivamente di 14 e 12 punti. Da segnalare anche il debutto in serie A1 per Virginia Poggi, in campo sul finire della partita: per lei (nella foto a sinistra, con i Pink Wolf in trasferta a Forlì) una grandissima emozione. Subito dopo il pensiero di Caprara e delle “ragazze terribili” è volato alla sfida di campionato contro la Robur Tiboni Urbino, che si gioca sabato 8 - in anticipo - al Palabanca: appuntamento alle 20.30 per la sifda “by night” In campo maschile il Copra Elior (nella foto a destra, Simon) ha approfittato del k.o. di Trento a Macerata per mantenere la seconda posizione anche senza giocare, dato che la partita con Ravenna sarà disputata il 26 febbraio prossimo. Zlatanov e compagni, che a loro volta hanno autorevolmente conquistato la Final Four di Coppa Italia eliminando Vibo Valentia, hanno così potuto caricare le pile in vista della importante sfida di Champions League di giovedì (in corso mentre andiamo in stampa, ndr) contro Kazan. Andrea Dossena Piace-Pro, questo derby vale più di tre punti Biancorossi di Viali contro rossoneri di Franzini: arriva la partitissima che potrebbe indirizzare la stagione delle due squadre piacentine di serie D suo. Scontato ricordare che i supporters più caldi, benchè per una parte mettano addirittura in discussione l'opportunità dell’uso della stessa parola “derby”, si aspettano i tre punti. ANDREA DOSSENA Piacenza-Pro Piacenza, torna il derby e difficilmente sarà uguale a quello - davvero brutto, benchè tatticamente interessante - dell'andata. Entrambe le squadre cittadine, infatti, non potranno permettersi di badare prima di tutto a non prenderle: se era comprensibile (forse un po’meno per gli spettatori paganti...) la prudenza vista a settembre, quando gli equilibri erano tutti da trovare e una sconfitta avrebbe fatto male a entrambe le compagini, stavolta le due protagoniste della stracittadina hanno un lungo elenco di motivi per dover puntare ai tre punti. Piacenza, tre punti per la rimonta Facile indicare quelli del Piacenza. Tornati sotto la guida di Viali (foto al centro) dopo la sfortunata parentesi di Venturato, i biancorossi devono assolutamente recuperare il terreno perduto durante i mesi precedenti, nel corso dei quali una serie di errori ha frenato una squadra partita con l'idea - forse un pizzico presuntuosa - di domi- Pro, vincere per continuare la corsa nare il campionato, ma ben presto scontratasi con la realtà di una categoria comunque difficile e con la baldanza di rivali non meno attrezzate e certamente sempre “sul pezzo”. In questo senso, basta vedere la classifica: nella rincorsa al Pro, primo in classifica a quota 46, in soli due punti si trovano Pontisola (che ne ha 37), Seregno, Pro Sesto e lo stesso Piacenza (il terzetto a 36) più Inveruno e Caravaggio (a 35): significa che una vittoria consentirebbe ai biancorossi sia di salire a -7 dalla prima sia di tenere il passo necessario con una concorrenza ampia e agguerrita. C'è poi l'ovvio aspetto della soddisfazione di una eventuale vittoria nello scontro diretto, che il Piacenza - per blasone e schiacciante preponderanza in termini di numero di tifosi - “deve”cercare di far Tre punti ai quali punterà però senza dubbio anche il Pro Piacenza di Franzini (foto a destra). Vincere significherebbe non solo certificare una sorta di “sorpasso”cittadino, ma anche assestare un colpo da k.o. ad una rivale comunque importante e non alimentare speranze nelle inseguitrici, che oggi sembrano distanti ma che per farsi sotto non aspettano altro che un passo falso dei rossoneri. E i numeri cosa dicono? A parte la sfida nella sfida tra i bomber - Marrazzo, 17 gol, contro Franchi, 15 gol - nelle ultime cinque partite biancorossi e rossoneri hanno curiosamente avuto un rendimento identico: vittoria-sconfitta-vittoria-pareggio-vittoria. Che sia il presagio di una partita equilibrata è possibile, l’importante è che i tanti spettatori attesi al Garilli stavolta possano divertirsi. La Bakery Piacenza dice addio alla coppa Italia ma la squadra ha fatto un buon passo avanti Non ce l’ha fatta la Bakery Piacenza a proseguire la sua avventura in Coppa Italia. Lo spirito di rivalsa delle piacentine, in quel di Pergine Valsugana, purtroppo non si è concretizzato con un successo ma, dal punto di vista mentale, la crescita rispetto alla contesa di regular season (persa 0-3) di inizio anno, è stata netta. Vinto bene il primo parziale (eloquente il 15-25 finale, nel secondo e nel terzo set le piacentine hanno subito le padrone di casa del Trentino Rosa perdendo 25-18 e 25-20. Nel secondo, in particolare, le biancorosse hanno pagato un leggero calo dai 9 metri; più combattuto il terzo, che si è risolto soltanto negli ultimi punti. Nella girandola di emozioni di un match da dentro o fuori, il team del presidente Beccari ha trovato la forza di reagire e di agguantare il tie-break: merito di una difesa sempre puntuale e della solita Secolo, la top scorer nelle file emiliane.Il tiebreak è ricco di lunghi scambi e palloni rigiocati. Le ragazze di Andrea Pistola lo iniziano al meglio e si portano sul 8-6 al cambio di campo. Trento non ci sta ed infila 5 muri pesantissimi. Finisce 15-9. Un risultato che costa l’eliminazione alla Bakery, ma che ha anche evidenziato, dal punto di vista del gioco, un buon passo in avanti. Da qui capitan Nicolini e compagne dovranno ripartire in vista della prossima sfida che il prossimo 8 febbraio le vedrà opposte all’Atomat Udine in terra friulana. (d.an) Corriere Padano 8 7 febbraio 2014 CITTÀ UTILE CHI CERCA TROVA CENTRO PER L’IMPIEGO OFFERTE DI LAVORO Richieste di personale pervenute ai Centri per l’Impiego della Provincia. Gli interessati possono inviare curriculum vitae via mail o via fax previo controllo di eventuale aggiornamento sul sito della Provincia, citando il numero di riferimento Farmacie, turni settimanali Avis, i prelievi FARMACIE DI SERVIZIO A PIACENZA DAL 7.2.2014 AL 14.2.2014 Venerdì 7 febbraio: Monticelli d'Ongina; Domenica 9 febbraio: Cortemaggiore, Morfasso, Ponte dell'Olio, Pontenure. TURNO DIURNO: dalle 8,30 alle 22 COMUNALE MANFREDI – Via Manfredi, 72/B DR. AMBROGI – Stradone Farnese, 48 TURNO NOTTURNO: dalle 22 alle 8,30 07.02 DR. RAIMONDI – Via E. Pavese, 86 08.02 SAN FRANCESCO – Via Sopramuro, 7 09.02 DR. FIORANI – P.zza Borgo, 40 10.02 DR. PARMIGIANI – P.zza Duomo, 41 11.02 DR. ANTONIO CORVI – Via XX Settembre, 65 12.02 DR. LANERI – C.so V. Emanuele, 64/66 13.02 CAMILLO CORVI – Via XX Settembre, 106 14.02 DANTE – Via Nasolini, 56 Informa Sociale E’ possibile accedere alle farmacie, in servizio di turno, ricomprese nella ZTL, comunicando al farmacista il numero di targa del proprio mezzo. IL NUMERO 0523/330033 DA' INDICAZIONE DELLE FARMACIE DI TURNO A PIACENZA E PROVINCIA Mercati settimanali Lunedì: Bettola, Borgonovo Val Tidone, Caorso, San Nicolò, Castell’Arquato, Castelvetro Martedì: Ferriere, Nibbiano, Piacenza Farnesiana, Pontedellolio, Pontenure, Travo, Vernasca Mercoledì: Carpaneto, Marsaglia, Piacenza, Pianello, Vigolzone Giovedì: Agazzano, Castelsangiovanni, Fiorenzuola, Gossolengo, Gropparello, Perino, Piacenza Farnesiana, Podenzano, Villanova Venerdì: Cortemaggiore, Lugagnano, Monticelli, San Giorgio, Rivergaro, Roveleto Sabato: Bobbio, Fiorenzuola, Piacenza, PC Besurica Domenica: Agazzano, Alseno, Borgonovo, Caminata, Carpaneto, Castelsangiovanni, Cortemaggiore, Gragnano, Gropparello, Monticelli, Morfasso, Nibbiano, Pianello, Pontedellolio Centro per le famiglie Sono aperte le iscrizioni al percorso "Avventura Nascita”(una serie di incontri con esperti, organizzati in collaborazione con la Cooperativa Casa Morgana, per coppie che si apprestano a vivere l'esperienza della genitorialità, in modo informato e consapevole). Il corso “Part…iamo informati e preparati” è dedicato a coppie in attesa di un bambino ed è un approfondimento su tempi fisio-psicologici e relazionali legati alla gravidanza, parto e puerperio, alla presenzadifigure esperte,qualiostetrica e ginecologa. Il ciclo di incontri dedicati al massaggio al neonato “E adesso mamme e papà” è un percorso per mamme e bambini dagli 0 ai 6 mesi, in cui si avrà anche la possibilità di affrontare con esperti temi legati alla crescita. La partecipazione ad entrambi i percorsi è gratuita. È richiesto solamente un contributo per la copertura assicurativa pari a 20 euro. Strada facendo Mercoledì 12 febbraio e mercoledì 26 febbraio 2014 sono i prossimi due appuntamenti di "Strada facendo", ciclo di incontri tematici aperti a genitori con bambini dai tre ai sei mesi. Gli incontri si svolgeranno presso i locali del Centro per le Famiglie - Centro Civico Farnesiana, dalle 15.00 alle 17.00. Primo appuntamento: "Bambini e animali domestici" con il veterinario dott. Sartori. Provincia di Piacenza (settore welfare, lavoro e formazione professionale) Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30. In caso di forte afflusso di utenza la distribzione dei numeri di ingresso terminerà 30 minuti prima della chiusura Provincia di Piacenza - Centro per l'impiego - Borgo Faxhall P.le Marconi tel. 0523-795716 fax: 0523-795738 - e-mail: [email protected] Cod. 36/2014 valida fino al 14/02/2014 Mansione: tecnico programmatore amministrativo Qualifica ISTAT: 3314001 corrispondente commerciale in lingue estere 4411006 addetto al controllo settore amministrativo Contenuti e contesto del lavoro: amministrazione di base - bollettazione, redazione preventivi, compilazione ddt, gestione telefonica clienti esteri, gestione attività in fiere di settore (metalmeccanica), supporto nelle attività di magazzino e programmazione di software specifici di settore (formazione iniziale) Luogo di lavoro: Calendasco (Pc) Formazione: diploma di ragioneria o programmatore o perito aziendale e corrispondente in lingue estere Caratteristiche candidati: automunito, disponibilità a trasferte nazionali e internazionali Contratto: iniziale contratto di somministrazione con possibilità successiva di trasformazione a tempo indeterminato Conoscenze: indispensabili ottima conoscenza della lingua inglese e domicilio in piacenza e provincia, ottime conoscenze informatiche generali e conoscenze base di programmazione Orario: iniziale part time 20 ore settimanali previsto successiva trasformazione a tempo pieno Per candidarsi: inviare curriculum con riferimento offerta n.: 36 via mail: [email protected] o via fax: 0523/795738 Cod. 45/2014 valida fino al 16/02/2014 Mansione: tecnico addetto alle trasferte Qualifica ISTAT: 3131000 Tecnici meccanici Contenuti e contesto del lavoro: importante azienda settore metalmeccanico ricerca tecnico addetto installazione e manutenzione macchinari c/o aziende clienti. L'attività prevede i noltre momenti dimostrativi di macchinari presso la sede a- ziendale oppure in occasione di fiere Luogo di lavoro: sede azienda provincia di Piacenza, richiesta disponibilità a trasferte in prevalenza nazionali ed in misura minore estere Formazione: diploma tecnico industriale Contratto: iniziale tempo determinato di dodici mesi con possibilità di trasformazione a tempo indeterminato Conoscenze: richiesta conoscenza della lingua inglese e dimestichezza nell'utilizzo di strumenti informatici Per candidarsi: per candidarsi inviare curriculum vitae indicando il rif. 45/14 via mail a [email protected] o via fax 0523/795738 Cod. 46/2014 valida fino al 15/02/2014 Mansione: impiegato/a tecnico commerciale Qualifica ISTAT : 2211100 Ingegneri meccanici 2213001 ingegnere dell'automazione industriale 2216103 ingegnere dei trasporti Contenuti e contesto del lavoro: ufficio commerciale, attività di analisi mercato e aspetti tecnici di prodotto (settore metalmeccanico/impiantistico), attività di marketing e sviluppo del business nel contesto internazionale Luogo di lavoro: Piacenza (Pc) Formazione: laurea in ingegneria meccanica, laurea in ingegneria dei trasporti, laurea in ingegneria gestionale e dell'automazione industriale Caratteristiche candidati: automunito, indispensabile domicilio in Piacenza e provincia Contratto: contratto di apprendistato o iniziale tirocinio formativo con possibilita' successiva di stabilizzazione contrattuale Conoscenze: buon livello di conoscenza lingua inglese, Autocad 2D e 3D Orario: tempo pieno Per candidarsi: inviare curriculum con riferimento offerta n. 46 via fax: 0523/795738 o via mail: [email protected] 7 febbraio 2014 Corriere Padano MUSICA Edoardo Vianello, doppio show il 7 e l’8 a Piacenza con i successi della sua lunga carriera9 TEATRO Lirica, ritorna ‘La vedova allegra’ di Franz Lehàr: al Municipale mancava da trent’anni Danza, che Calore al Teatro Gioia PIETRO CORVI "Calore", con la Compagnia Enzo Cosimi, in programma venerdì 14 alle 21 al Teatro "Gioia" come penultimo appuntamento della rassegna di teatro-danza curata da Teatro Gioco Vita e AterDanza nell'ambito della stagione "Tre per te", è stato il primo lavoro del celebre coreografo romano, "enfant terrible" della nuova danza italiana, con il suo ensemble Gruppo Occhèsc, debuttato a Roma nel 1982. Impostato su un'energia vigorosa e ritmi serratissimi, era nato per interpreti non danzatori pur riconoscendosi in pieno in una scrittura di danza. Lo spettacolo è un viaggio visionario dove all'interprete è richiesto un processo di regressione che serve come traccia per disegnare una età dell'infanzia e dell'adolescenza infinita. Ecco dunque un progetto illuminante di recupero del repertorio della danza contemporanea italiana: regia, coreografia, scena e costumi sono sempre di Cosimi, così come la selezione di musiche (Glenn Branca, Britten, Liquid-Liquid, Chris Watson e musica popolare africana); gli inter- preti di oggi, invece, Francesco Marilungo, Riccardo Olivier, Francesca Penzo e Alice Raffaelli. Al termine dello spettacolo, incontro di approfondimento moderato da Roberto De Lellis, con i protagonisti e la psicologa psicoterapeuta Alessandra Zioni. Corriere Padano 10 VIVIPIACENZA ‘Al tirabuson’, al President la Filodrammatica Turris ‘Il sole dentro’ di Bianchini per Cineclub argento La Filodrammatica Turris, con lo spettacolo "Al tirabuson", è la nuova compagnia ospite della rassegna di teatro in dialetto al teatro President. Sarà in scena sabato 8 febbraio alle ore 21 per la fortunata rassegna intitolata ad "Enrico Sperzagni" e organizzata dalla Famiglia Piasinteina col sostegno di Fondazione e Comune. "Il sole dentro", di Paolo Bianchini, con Angela Finocchiaro, Francesco Salvi, Diego Bianchi e Gaetano Fresa, è al Politeama mercoledì 12 alle 15 con ingresso gratuito per la rassegna "Cineclub argento" dedicata ai pensionati. Tra Africa e Vecchio Continente, lo straordinario viaggio della speranza di due adolescenti guineani che decidono di farsi sentire in Europa. 7 febbraio 2014 ANTEPRIMA Sound Bonico, con i Mombu un tellurico ‘San Violentino’ PIETRO CORVI Ironia al femminile al Teatro Trieste 34 Nuovo appuntamento con "Le voci della luna" e due laboratori per l'infanzia, tutto sabato 8 al Teatro Trieste 34. La rassegna di teatro al femminile prosegue in serata alle 21 con "Ritratto di donne - racconti ironici di grandi figure femminili" di e con Roberta Paolini. Un viaggio esilarante e piacevolmente blasfemo attraverso gli occhi curiosi delle donne, che si stupiscono, piangono, ridono e domandano, consci che una domanda spesso vale più di qualsiasi risposta: si passerà dalla ricontestualizzazione della Beatrice dantesca al ritratto della filosofa e pensatrice Canepazia fino alla moglie di Noè con la sua personale versione della vicenda biblica del diluvio universale. Quanto ai piccoli, nel pomeriggio si faranno strada "Una gara di celebri inventori" per le "Favole in movimento" con Ottavia Marenghi (dalle 15.30 alle 17 per bimbi dai 4 ai 7 anni) e "Musica a corte" per il ciclo "Si fa la musica" dalle 17 alle 18.30 con Marenghi ed Helen Keble, per piccoli dagli 8 ai 10 anni. Tanta carne al fuoco, a Sound Bonico, come sempre all'insegna della trasversalità dei generi e della musica originale di qualità. Sono tre gli appuntamenti in calendario in questa settimana all'Arci live club di San Bonico. Venerdì 7 si parte con il piede pesante: c'è parecchio fermento nell'ambiente per il ritorno su un palco piacentino dei Viscera///, formazione psych-metal nostrana quotata a livello europeo, che sarà scortata sul palco dai lodigiani The Great Saunites. Sabato 8, atmosfere più distese con le melodie punk-rock veloci e beffarde dei piacentini Bravi Tutti e il vigoroso rock italiano pluricontaminato e sospeso tra impegno e ironia dei Vintage Violence, solida e riconosciuta realtà "indie" lombarda che merita curiosità. Venerdì 14, infine, si celebrerà "San Violentino": in pista, direttamente da Roma, l'attesissimo tellurico jazz-core (ibridato con noise, afro, grind-core e math-rock) dell'incredibile duo sperimentale dei Mombu (in foto), perfetta fusione tra i più famosi Zu (da cui proviene il sassofonista Luca T. Mai) e i Neo, da cui arriva invece il batterista Antonio Zitarelli, una sorta di "trinità" di gruppi tutta capitolina che rappresenta l'eccellenza della musica d'avanguardia italiana. Il gruppo di apertura è in via di definizione e il dj-set rigorosamente su vinili sarà curato dalla crew Night of the vinyl dead. Liberace, al Jolly la sua epopea ‘La vedova allegra’, ci balla Picone "La vedova allegra", la più celebre fra le operette di Franz Lehár, assente dal nostro teatro da oltre 30 anni, riaccende i riflettori sulla stagione lirica del Municipale. La nuova produzione, firmata Fondazione Teatri di Piacenza, in scena venerdì 14 e sabato 15 alle 20.30 con replica pomeridiana domenica 16 alle 15.30, vedrà impegnato un cast d’eccezione e la partecipazione del "nostro" Coro diretto da Corrado Casati. La storia è tratta da una commedia di Meilhac: nella Parigi della belle époque, la moglie di un diplomatico vuole trovare marito a una vedova ricchissima e la scelta cade sulla sua vecchia fiamma Danilo. Il verosimile e l’immaginario si intrecciano in una danza sfavillante che, diretta da Christopher Franklin alla guida della Filarmonica Italiana, si avvarrà della regia di Nicola Berloffa, delle coreografie e della partecipazione dell’etoile Giuseppe Picone (in foto). Orlando al Municipale è ‘Il nipote di Rameau’ Appuntamento con la prosa, venerdì 7 alle 21 al Teatro Municipale, dove è in replica "Il nipote di Rameau", dal trattato illuminista di Denis Diderot, con Silvio Orlando (nella foto a destra), la moglie Maria Laura Rondanini, Amerigo Fontani e il clavicembalista Luca Testa. L'agile e vivace "mise en scéne", diretta dallo stesso Orlando e realizzata dalla sua casa di produzione Cardellino, offrirà aspro divertimento e attualissime riflessioni sul rapporto tra intellettuali e potere. Sempre venerdì, alle 18 al Teatro Filodrammatici, spazio all'incontro con la compagnia per il ciclo "Ditelo all'attore". Al cinema Jolly di San Nicolò, mercoledì 12 in rassegna alle 21.30 c'è "Dietro i candelabri" di Steven Soderbergh. Prima di Elvis, Elton John e Madonna, c'era Liberace: pianista, artista esuberante, showman di scena e della platea televisiva . Adorava l'eccesso. Primo vero performer famoso in tutto il mondo, con il suo stile ha affascinato un pubblico sterminato per tutti i 40 anni di carriera. Ha rappresentato in scena come nella vita privata tutto il glamour e il kitsch che solo un entertainer totale come lui poteva permettersi negli anni '50 e '60. Nell'estate del 1977 conobbe il giovane e affascinante Scott Thorson e, nonostante la differenza di età e l'appartenenza a mondi lontani, saranno amanti per 5 anni. Il film è la storia di questa stupefacente relazione amorosa dal primo incontro in un teatro di Las Vegas all'amara separazione finale. ‘Top of the lake’, la serie a Spazio4 Archimia a Fiorenzuola tra classica, pop e jazz Il cineforum di febbraio dello Spazio4 di via Manzoni torna alle serie. Stavolta è il turno di "Top of the lake" della regista e autrice neo-zelandese Jane Campion (Leone d'argento nel '90 con "Un angelo alla mia tavola" e Oscar e Palma d'oro nel '93 con "Lezioni di piano"). Le sette puntate - distribuite nei quattro giovedì del mese (ore 21.15 e ingresso libero) - a partire dalla misteriosa sparizione di una dodicenne dopo un tentato suicidio, raccontano lo svolgersi delle indagini di ricerca che per la detective Robin Griffin (Elisabeth Moss, Golden Globe alla miglior interpretazione) diventeranno soprattutto un viaggio in se stessa, in una parte di sé e del proprio passato tenuta a lungo nascosta. Disciplina classica ed estro della musica pop e jazz si uniscono, venerdì 7 alle 21 al Teatro Verdi di Fiorenzuola, nel concerto degli Archimia, quartetto d'archi famoso a livello nazionale per la classe e l'esuberanza con cui esplora nuove sonorità e possibilità acustiche. Serafino Tedesi e Paolo Costanzo ai violini, Matteo del Soldà alla viola e Andrea Anzalone al violoncello uniscono solida formazione classica (ricevuta ai conservatori di Piacenza e Milano) e la costante ricerca di nuovi effetti timbrici e percussivi e di straordinarie commistioni tra musica leggera e classicità. 7 febbraio 2014 Corriere Padano 11 VIVIPIACENZA ‘Incanto d’opera’ alla Sala dei Teatini All’Irish Pub si trova l’America "È scabroso le donne studiar, son dell'uomo la disperazion...". La celebre citazione da "La vedova allegra" fa da cornice al nuovo incontro musicale di presentazione delle opere liriche in programma al Municipale per la rassegna "Incanto d'opera", realizzato dall'associazione culturale Il pozzo nel giardino alla Sala dei Teatini domenica 9 alle 17. C'è tanta America nei programmi dell'Irish Pub di via San Siro. Per i concerti aperitivo del venerdì (ore 19) a guadagnare la scena il 7 sarà il trio piacentino Doctor Wood, per un tuffo nel blues e nel classic rock più viscerale. Il 14, invece, ecco il folk-rock dei Rab4 capitanati dal fidentino Seba Pezzani, noto anche come scrittore, traduttore e direttore letterario del Festival Blues. A CURA DI PIETRO CORVI ANTEPRIMA Elettronica, cabaret, rock: Baciccia al galoppo Piacenza Jazz Fest, si accendono i riflettori Si riaccendono i riflettori sul Piacenza Jazz Fest, undicesima edizione. Lunedì 10 sarà il "giorno zero". Alla conferenza stampa di lancio delle ore 11, all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano di via Sant'Eufemia seguirà in serata, alle 21.15, la presentazione pubblica del programma e l'ormai tradizionale concerto di anteprima. In scena, una delle migliori voci jazz del panorama italico, Diana Torto (in foto), in trio con John Taylor al piano e Julian Siegel al sax e al clarone nel progetto "Three sides of a view". Il concerto prevede brani dal CD “Triangoli”e altre composizioni originali o di compositori contemporanei come Kenny Wheeler, Anders Jormin, ma il trio potrebbe anche presentare alcune novità tratte dal nuovissimo progetto di John Taylor “John plays Paul”, un tributo e una rivisitazione da parte del pianista inglese del suo coetaneo Paul McCartney. Elettronica a 360 gradi, uno spruzzo di rock e un pizzico di teatralità. Questa la ricetta del Baciccia per la settimana. Il via venerdì 7 con il conclamato dj-set electro, dubstep, trap e nu-house del duo piacentino Techfood. Sabato 8 il testimone passerà nelle prestigiose mani di Dj Pandaj, un tuffo tra elettronica, hip-hop e black music. Martedì 11 dalle 21 ritornerà la serata Gorilla: satira, ironia e divertimento selvaggio per un cabaret ad alto rischio di assuefazione. Musica dal vivo giovedì 13 con gli appassionati, romantici e tenaci Karenina (in foto), rock band nata sul Lago d'Iseo che anticiperà i brani del prossimo album dedicato al "Bel Paese". Infuocato ritorno in console per El Garrincha (alias Arjuna, musicista dei parmigiani Las Karne Murta) venerdì 14: un San Valentino tra electro balkan, big beat, breakbeat, hip-hop e world music. ‘Bettinardi’, i gruppi alla finalissima Milestone: sotto ai gruppi del concorso nazionale per jazzisti emergenti "Chicco Bettinardi". La giuria ha ammesso alla finale, che si terrà sabato 8 alle 21.15, quattro formazioni. Si tratta dei 3 al Bot Jazz Quartet di Cremona, i No, Thanks di Firenze, i No Trio For Cats di Roma e gli Zurbaran, provenienti da varie regioni d'Italia. A valutare le loro esibizioni sarà la giuria composta da Tino Tracanna, Jody Borea, Roberto Cipelli, Luca Conti, Oliviero Marchesi, Paolo Menzani e Giuseppe Parmigiani. Anche gli spettatori potranno votare, contribuendo all'attribuzione del premio del pubblico. Al termine della serata saranno annunciati i nomi dei vincitori ma la graduatoria come da tradizione sarà svelata solo durante la cerimonia di premiazione al galà di chiusura dell'imminente “Piacenza Jazz Fest 2014”. Edoardo Vianello, doppio show a Piacenza Ha settantacinque anni ma li porta alla grandissima. E, soprattutto, la sua voce sembra essere ancora la stessa degli anni di "Pinne fucile ed occhiali", "Guarda come dondolo", "I Watussi", "Sul cucuzzolo" e "Abbronzatissima". Edoardo Vianello, intramontabile interprete degli anni d'oro dell'immortale canzonetta italiana, sarà a Piacenza per un doppio concerto, venerdì 7 e sabato 8 a partire dalle ore 19, alla sala videolotterie Las Vegas di via Emilia Pavese 116. Un evento che non sta mettendo in fibrillazione soltanto la generazione di chi era ragazzo negli anni '60, ma anche molti giovani, voluto dall'imprenditore del gioco Roberto Marai a coronamento e conclusione di una affascinante mostra dedicata al Cinebox (con diversi esemplari perfettamente funzionanti in esposizione fino a sabato, dalle 10 alle 24), ovvero il video-jukebox, un'eccellenza creativa e tecnologica tutta italiana di quell'epoca che è a tutti gli effetti antenata del moderno videoclip e di cui proprio Vianello fu uno dei maggiori e più amati protagonisti. ‘Musiche nuove’, tocca a Ottaviucci Rock, teatro e yoga: che settimana al Melville Rock, teatro, yoga. Mai così densa e così trasversale la settimana del Melville di San Nicolò. Il rock tosto, di chiara matrice anni '70, dei BigDix la farà da padrona venerdì 7 dalle 22. Sabato 8 dalle 20.30 la serata si tingerà di giallo: cena con delitto in collaborazione con la compagnia teatrale Deserto Dentro Teatro. Mercoledì 12 alle 22 il Melville virerà "Sulle rotte del sogno. Parole, musiche, storie", una serata con i testi del maestro Guido Ceronetti (in foto) e le musiche di Luca Mauceri e Marlon Joubert: un raffinato mix di ballate, brani strumentali e poesie. Giovedì 13 largo poi all'improvvisazione teatrale con il gruppo piacentino Le Vissole e venerdì 14 alle 21 presentazione del libro "Ho imparato a ridere" di Richard Romagnoli, una serata esperienziale condotta da lui, considerato l'ambasciatore nel mondo di yoga della risata. Il pianista marchigiano Fabrizio Ottaviucci, celebre improvvisatore, contaminatore e sperimentatore della tastiera, è il nuovo ospite della rassegna "Musiche nuove a Piacenza" organizzata da Associazione Novecento con la collaborazione di Comune, Conservatorio e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Ed è proprio nel salone del Nicolini che venerdì 7 alle 21 si esibirà Ottaviucci, interprete e compositore riconosciuto che sin qui ha avuto modo di collaborare con alcuni grandi nomi della musica contemporanea, da Markus Stockhausen a Terry Riley. Herzog e videogiochi al circolo Arci ‘ Vik’ Coop Infrangibile, ‘Latinerando’ e cena Herzog e videogiochi al circolo Arci "Vik" di via Campagna. Per il cineforum della domenica (proiezioni alle 21) a febbraio occhi puntati su alcuni documentari del poliedrico regista Werner Herzog. Il 9, ecco "Il diamante bianco" (2004), la storia del volo seguendo la figura dell'ingegnere aeronautico Graham Dorrington. Quanto ai videogiochi, l'appuntamento di venerdì 14 (dalle 18) è incorniciato da una frase lapidaria: "Ricordate il cabinato che volevamo acquistare? L'abbiamo costruito". Un evento che potrebbe incuriosire molti. Sabato 8 alla Coop Infrangibile di via Alessandria bisognerà far spazio nella pancia, ma anche aprire bene le orecchie. Sono infatti in programma una cena di autofinanziamento dalle 19.30 (info e prenotazioni al 3331532976) e il concerto di Flaco Biondini (nella foto a sinistra), celebre chitarrista di Francesco Guccini, in duo con l'eclettico contrabbassista cremonese Enzo Frassi. Si esibiranno nel loro progetto comune Latinerando, un viaggio ideale nelle Americhe inseguendo le radici "afro" dei vari generi musicali del "nuovo mondo". Corriere Padano 12 ACQUA E FARINA A TAVOLA CUCINA DI CASA Pizza di spaghetti Ingredienti per 4 persone:350 g di spaghetti; 200 g di mozzarella di vacca (fiordilatte); 200 g di pomodori pelati sgocciolati; 8 filetti di acciuga sott'olio; 12 olive nere dolci (baresane); 2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva; origano; sale e pepe. Preparazione: Tagliate la mozzarela a fette sottilissime. Snocciolate le olive e tagliatele a spicchietti. Cuocete gli spaghetti, scolateli molto al dente e distribuiteli fra quattro tegamini di pirofila leggermente oliati. Conditeli con un filo d'olio e mescolate quindi appiattiteli in modo che rivestano il fondo dei recipienti in maniera regolare quindi coprite completamente gli spaghetti con le fette di mozzarella. Distribuitevi i filetti di acciuga spezzettati e i pomodori, ben sgocciolati e sminuzzati con le mani. Completate il condimento con le olive e con un pizzico di origano quindi in saporite con sale e pepe e spruzzate con l'olio. Mettete i tegamini nel forno precedentemente scaldato a 200° e lasciate cuocere per circa 20 minuti, fino a quando la mozzarella si sarà completamente fusa. Servite le "pizze" ben calde, appena tolte dal forno. I tegamini adatti per questa preparazione sono quelli per le uova all'occhio di bue (diametro 12 cm). In mancanza di questi potete preparare un'unica pizza utilizzando una pirofila da crostate. La pasta dovrà essere comunque molto al dente in modo da terminare la cottura in forno. Dentice e patate al profumo di pecorino Ingredienti per 4 persone: 1 dentice fresco del peso di circa 1 kg; 800 g di patate a pasta gialla e compatta; 70 g di pecorino romano grattugiato; 3 cucchiai d'olio extravergine d'oliva; 2 spicchi d'aglio; prezzemolo; sale e pepe. Pane artigianale: riscoprire naturalezza e qualità Calano le vendite dei filoncini di produzione industriale, ma al tempo stesso c'è una riscoperta dei pani tradizionali tipici di alcune zone del Paese. Se ne contano oltre duecentocinquanta tipi, con numerose varianti. In Italia sono ventitremila i panificatori, gli operosi e invisibili lavoratori che lavorano di notte per sfornare al mattino pagnotte e filoni che profumano e sanno veramente di pane. Tutta un'altra cosa rispetto al prodotto industriale o semi-industriale che è venduto nei supermercati, pallido, a volte inodore, e anche insapore e purtroppo il giorno dopo è già duro, o peggio ancora "gommoso", a causa degli additivi che vengono utilizzati per ridurre il tempo di produzione e quindi anche il relativo costo. Il pane fresco artigianale ha una storia, poiché è fatto per lo più con farine che provengono dal territorio e non conosce additivi per migliorarlo, che sono necessari per reggere i processi di surgelazione e di confezionamento della grande distribuzione. Un'altra cosa che distingue il pane industriale da quello tipico è il tipo di lavorazione e il lievito. Infatti spesso viene impiegato il lievito madre, che può essere un pezzetto di pasta della precedente lavorazione oppure un impasto a base di farina, acqua e zuccheri che, mescolati tra di loro, fermentano spontaneamente, producendo anidride carbonica, da cui la lievitazione naturale. Soprattutto un tempo, il lievito naturale era considerato un bene prezioso, e dall'impasto del giorno se ne tiene sempre da parte un pezzo che bisogna custodire e rinfrescare regolarmente, rimuovendo la crosta che si forma all'esterno e rimpastando il tutto con la nuova aggiunta di acqua e farina. Il lievito madre è considerato l'anima del pane, ciò che gli da forma e gusto. Questo tipo di lievito è chiamato con numerosi nomi, come pastella acida, pasta madre, e in Piemonte, nella zona di Cuneo è l'Alvà, che lo conservano e lo utilizzano ancora. Considerando il tempo e la lavorazione che ci vuole per realizzare il pane artigianale è certamente più costoso rispetto al pane di produzione industriale, ma ne guadagna in naturalezza e in qualità. Per esempio è più digeribile e ha un buon profumo. Rappresenta il 75% del consumo totale di pane, come dichiarato dalla Fippa, la Federazione italiana Panificatori. I pani tradizionali italiani sono di oltre 250 tipi diversi, con oltre mille varianti, che vanno dalle isole alle Alpi. Sono pani più o meno noti, confezionati da piccole comunità, cotti nel forno a legna, che varrebbe la pena conoscere e scoprire. Le varietà di pane presenti nel- Pani tradizionali, in Italia oltre 250 tipi diversi Preparazione: Pelate le patate e tagliatele a fettine di 2-3 mm di spessore. Sciacquatele più volte e asciugatele dentro un canovaccio. Con l'apposito utensile o con la lama di un coltello, togliete accuratamente le squame del dentice; togliete anche le branchie e, con delle forbici robuste, ritagliate le pinne tutto intorno quindi svuotatelo dopo avervi praticato un taglio dalla testa all'apertura anale. Lavatelo sotto l'acqua corrente, asciugatelo e insaporitelo con sale e pepe anche internamente. Spellate gli spicchi d'aglio e tritateli finissimi con una manciatina di prezzemolo. Mettete la metà dell'olio sul fondo di una pirofila ovale poco più grande del pesce e distribuitevi la metà del trito di prezzemolo. Coprite con la metà delle patate, salatele e spolveratele con la metà del pecorino. Sistematevi il dentice, spolveratelo con il resto del prezzemolo e del pecorino e copritelo completamente con l'altra metà delle patate. Insaporitele con sale e pepe, spruzzatele d'olio e mettete la pirofila nel forno precedentemente scaldata a 200°. Lasciate cuocere per circa tre quarti d'ora e se le patate tendessero a colorirsi troppo, coprite la pirofila con un foglio di alluminio durante gli ultimi 10 minuti. Servite ben caldo nello stesso recipiente di cottura. Questo piatto tradizionale pugliese prevede l'inconsueto accostamento di pesce e formaggio. Si può sostituire il dentice con un'orata o un pagello con un risultato comunque ottimo. 7 febbraio 2014 I pani tradizionali italiani sono di oltre 250 tipi diversi, con oltre mille varianti, che vanno dalle isole alle Alpi. Sono pani più o meno noti, confezionati da piccole comunità, cotti nel forno a legna, che varrebbe la pena conoscere e scoprire. Le varietà di pane presenti nelle varie regioni italiane sono infatti molto numerose e in ogni area vengono impiegati gli ingredienti a disposizione. Ad esempio, nelle regioni del Meridione d'Italia viene impiegata, per la panificazione, la farina di grano duro che è tradizionalmente usata per la pasta. E' un tipo di coltivazione meno diffusa perché richiede climi caldi ed è tipica delle regioni dove il clima è mite. Il pane preparato con la farina di grano duro ha una consistenza più leggera rispetto a quello confezionato con la farina di grano tenero. In Sicilia la superficie del pane di semola di grano duro viene aromatizzata con i semi di cumino, di sesamo o di anice. I semi di anice sono usati anche dai maestri fornai pugliesi per la preparazione dei taralli. In altre regioni, come ad esempio in Lombardia, dove la risicoltura è praticata intensivamente, il pane di riso, leggero e morbido, viene preparato con la farina di grano tenero mescolata alla farina di riso, che gli conferisce una consistenza particolarmente leggera. In altre zone dove è diffusa la coltivazione del mais, ad esem- pio nell'Emilia Romagna e in Lombardia, si usa tutt'ora preparare il "pane giallo"; certe panetterie lo propongono una volta alla settimana ed è fatto con un'alta percentuale di farina di mais, mescolata alla farina di grano. Il pane con le olive è una specialità tipica delle regioni mediterranee, soprattutto nel Sud Italia, e ora si è diffusa in tutto il territorio nazionale. le varie regioni italiane sono infatti molto numerose e in ogni area vengono impiegati gli ingredienti a disposizione. Ad esempio, nelle regioni del Meridione d'Italia viene impiegata, per la panificazione, la farina di grano duro che è tradizionalmente usata per la pasta. In altre regioni, come ad esempio in Lombardia, dove la risicoltura è pratica- ta intensivamente, il pane di riso, leggero e morbido, viene preparato con la farina di grano tenero mescolata alla farina di riso, che gli conferisce una consistenza particolarmente leggera. In altre zone dove è diffusa la coltivazione del mais, ad esempio nell'Emilia Romagna e in Lombardia, si usa tutt'ora preparare il "pane giallo"; certe panetterie lo propongono una volta alla settimana ed è fatto con un'alta percentuale di farina di mais, mescolata alla farina di grano. Il pane con le olive è una specialità tipica delle regioni mediterranee, soprattutto nel Sud Italia, e ora si è diffusa in tutto il territorio nazionale. Il pane con la farina di segale è tipico delle regioni di montagna, poiché la segale è un cereale che per essere coltivato sopporta meglio un clima più freddo, per questa ragione il pane di segale è tipico della Valle d'Aosta, del Piemonte, del Trentino Alto Adige, e della Valtellina (in Lombardia). 7 febbraio 2014 PUBBLICITÀ Corriere Padano 13 Corriere Padano 14 A Parma Future Build sostenibilità in Fiera Si terrà dal 13 al 16 febbraio a Fiere di Parma la seconda edizione di “Future Build – Salone della Sostenibilità”. Forte della positiva esperienza della prima edizione, la manifestazione punta ad un deciso consolidamento presentando molteplici nuove iniziative. Obiettivo della manifestazione è creare opportunità di lavoro con in primo piano temi come riqualificazione energetica degli edifici e Smart City. La manifestazione vuole essere una vetrina per presentare nuovi prodotti e sistemi costruttivi: 4 giorni in cui gli attori di tutta la filiera del sistema delle costruzioni avranno l’opportunità di confrontarsi e creare opportunità di collaborazione. Tra le novità: “Smart Business” per incontri programmati tra progettisti ed imprese e “Riqualifica la Tua casa” per una consulenza gratuita ai privati. SPECIALE RISTRUTTURAZIONE 7 febbraio 2014 Riqualificazione, l’edilizia cerca la via del rilancio La crisi che sta vivendo il settore delle costruzioni in Italia - drammatica in termini di numeri e di storie con oltre 600 mila posti di lavoro persi secondo l’Ance e 12mila imprese chiuse – può trovare qualche spiraglio di luce e qualche opportunità di ripresa mettendo mano alla riqualificazione di un patrimonio enorme, con problemi di vetustà e degrado, facendo della riqualificazione statica ed energetica degli edifici il centro degli interventi dei prossimi anni. Ristrutturazione degli edi- fici esistenti, dunque, riqualificazione energetica, sviluppo delle smart city e accesso alle reti, nonché recupero e rigenerazione urbana delle aree dimesse, saranno le sfide che il settore dovrà cogliere in questi anni. Intanto, il rilancio delle imprese di costruzione può partire dagli interventi di ristrutturazione edilizia, approfittando del momento favorevole grazie agli incentivi statali e al sostegno delle banche ai privati per interventi di manutenzione. Ristrutturare casa, gli incentivi Dalla sostituzione degli infissi agli interventi per il risparmio energetico. Dall'acquisto di mobili alle opere condominiali. Sul sito di Altroconsumo una guida agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni di cui pubblichiamo un estratto Ristrutturazioni e detrazioni Quanto puoi detrarre È possibile detrarre dalle im- poste della dichiarazione dei redditi una parte delle spese che hai sostenuto per ristrutturare casa. - Per le spese sostenute prima del 25 giugno 2012 puoi detrarre il 36% della spesa, per un massimo di 48.000 euro. - Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014 puoi detrarre il 50% della spesa per un massimo di 96.000 euro. - Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2015 potrai detrarre il 40% della spesa sostenuta per un massimo di 96.000 euro. Quali interventi sono detraibili? Vediamo le situazioni più comuni: 1) Interventi di manutenzione ordinaria realizzati su parti comuni condominiali, le cui detrazioni vengono divise in base alla quota millesimale. Comprendono interventi come la sostituzione integrale o parziale di pavimenti anche esterni e il rivestimento e tinteggiatura delle pareti esterne o interne. 2) Interventi di manutenzione straordinaria realizzati su singole unità abitative, cioè gli interventi che riguardano il rinnovamento e la sostituzione di parti anche strutturali di edifici. Ecco alcuni esempi. - Installazione di ascensori e scale di sicurezza, rifacimento o costruzione di scale interne. - Realizzazione e miglioramento dei servizi igienici. - Nuova costruzione, demoli- zione e ricostruzione in altra parte interna di muri. - Nuova pavimentazione esterna o sostituzione della precedente con modifica di superfici e materiali. - Sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso. - Realizzazione di recinzioni, muri di cinta o cancellate, sostituzione dei cancelletti d’ingresso con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, di- 7 febbraio 2014 SPECIALE RISTRUTTURAZIONE mensioni, colori). - Sostituzione dei solai di copertura con materiali diversi. - Sostituzione o riparazione con innovazioni della caldaia esistente. - Sostituzione dell’impianto elettrico o integrazione per la messa a norma. - Sostituzione o riparazione dell’impianto idraulico con innovazioni rispetto al preesistente. 3) Ricostruzione dopo evento calamitoso o ripristino dell’im- I beneficiari Chi può fruire delle detrazioni Le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e per le riqualificazioni energetiche spettano: - ai proprietari o nudi proprietari - ai titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) - ai locatari o comodatari, che conservano il diritto alla detrazione per le spese sostenute, fino alla fine del periodo che spetta loro anche in caso di cessazione della locazione e del comodato - ai familiari conviventi (coniuge, figli, genitori, fratelli, nonni, bisnonni, nipoti, generi, nuore, suoceri e cognati) del possessore dell’immobile ristrutturato, purché sostengano le spese e siano intestati a loro bonifici e fatture - all’erede che detiene materialmente l’immobile ristrutturato dal defunto - al promissario acquirente dell’immobile che inizia la ristrutturazione prima di concludere l’acquisto, a condizione che il compromesso sia stato regolarmente registrato - al condomino per le ristrutturazioni effettuate sulle parti comuni condominiali. In caso di vendita dell’immobile ristrutturato, prima che sia trascorso tutto il periodo per fruire dell’agevolazione, il venditore può scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente dell’immobile. Tuttavia, in assenza di specifiche indicazioni nell’atto di compravendita, il beneficio viene automaticamente trasferito all’acquirente dell’immobile. Le altre opere agevolabili Rientrano tra gli interventi detraibili anche altre opere, vediamo alcuni esempi: - Opere volte ad evitare gli infortuni domestici (sostituzione del tubo del gas o di una presa, installazione del corrimano...). - Interventi volti a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (grate alle finestre, porte blindate, impianto d'allarme…). - Gli interventi volti a conseguire un risparmio energetico e l’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici. - La realizzazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili, tra cui l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica installato per far fronte ai bisogni energetici. - Prestazioni professionali e spese per la progettazione connesse all’intervento di ristrutturazione, come ad esempio la fattura dell’architetto o le perizie e i sopralluoghi necessari, gli oneri di urbanizzazione, l’i- 15 Mobili ed elettrodomestici, i vantaggi delle detrazioni Dalla sostituzione degli infissi agli interventi per il risparmio energetico: un aiuto per capire quali lavori possono essere detratti tramite la dichiarazione dei redditi mobile danneggiato, a condizione che sia stato dichiarato lo stato d’emergenza. 4) Eliminazione delle barriere architettoniche e interventi idonei a favorire la mobilità interna o esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap ai sensi della legge 104/92. Corriere Padano va, i bolli e i diritti pagati per concessioni autorizzazioni e denunce. Attenzione alla data del bonifico L’agevolazione cui hai diritto dipende dalla data del bonifico di pagamento e non da quella della fattura che documenta la spesa, né quella di esecuzione delle opere. In ogni caso, la detrazione viene divisa in 10 rate annuali di pari importo. La spesa massima detraibile è riferita alla singola unità immobilare, quindi in caso di cointestazione della casa viene suddivisa tra gli aventi diritto, cioè se sono marito e moglie a ristrutturare un’appartamento il limite di 96.000 euro non raddoppia. Se devi proseguire lavori già iniziati Se gli interventi realizzati sono la prosecuzione di lavori iniziati in precedenza, per determinare il limite massimo delle spese detraibili devi tenere conto di quelle già sostenute per stabilire il limite massimo di spesa. La detrazione per ristrutturazioni finalizzate al risparmio energetico non è cumulabile con la detrazione per ristrutturazione edilizia. Se gli interventi realizzati rientrano in entrambe le agevolazioni, puoi scegliere quella che più ti conviene. (Ulteriori informazioni su www.atlroconsumo.it) Esiste la possibilità di detrarre, all’interno di un intervento di ristrutturazione edilizia, il 50% della spesa sostenuta per l’aquisto di mobili ed elettrodomestici. Inoltre, il tetto massimo detraibile per i mobili è di 10.000 euro di spesa per unità immobiliare, che viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Elettrodomestici: devono essere di classe A+ Sono agevolati gli acquisti di arredi di ogni categoria, purché siano destinati all’immobile oggetto di ristrutturazione. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, invece, la detrazione vale solo per i grandi elettrodomestici introdotti nell’immobile ristrutturato, che devono possedere l’etichetta energetica. Sono pertanto oggetto di detrazione lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, forni, piani cottura e lampade, purché siano di classe energetica pari almeno ad A+ (tranne per i forni, che sono detraibili a partire dalla A). I requisiti necessari Per poter essere detratte, le spese devono soddisfare alcuni requisiti. Devono essere sostenute nel periodo tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2014. L’immobile cui sono destinati mobili ed elettrodomestici deve essere oggetto di ristrutturazione edilizia iniziata prima dell’acquisto degli stessi. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico, che può essere anche antecedente a quelli di pagamento della ristrutturazione, oppure tramite carte di credito o di debito. In questo caso la data di pagamento viene individuata con quella della transazione e non con quella dell'addebito su conto corrente. Ricorda di conservare la ricevuta di pagamento. Lo scontrino o la fattura d’acquisto devono contenere i codici fiscali dei beneficiari dell’agevolazione e quello del venditore. Il bonifico deve contenere la causale del versamento, il codice fiscale dei soggetti che beneficiano della detrazione e il codice ficale o la partita Iva del beneficiario del pagamento. Corriere Padano 7 febbraio 2014 16 CHI CERCA TROVA I TUOI ANNUNCI COLLEZIONISMO Calcio e ciclismo d’epoca: cerco materiale tipo riviste, almanacchi, biglietti, maglie, album figurine, cartoline, ecc. Cerco anche fumetti. Tel. 333.2493694 Fumetti e album figurine: offro migliaia di euro per collezioni (anche incomplete), pubblicate dal 1930 al 1980. Tel. 320.1124106 Almanacchi del calcio 1962-2009, Guerin sportivo 1975-2009, Hurrà Juventus 1963-2009, Forza Milan 1969-2010, Riviste Calcio illustrato e Sport illustrato 1945-1967 vendo. Tel. 347.2303761 Autosprint 1968-2010, Motosprint 1976-2009, Motociclismo 1962-2010, Auto italiana 1959-1969, Quattroruote 1956-2009, vendo. 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