Resoconto 22.10.2014.pages

Seduta SA mercoledi 22 ottobre 2014
Resoconto informale dei rappresentanti del Settore 1
Il Rettore apre la seduta alle h 0920.
1. Comunicazioni
1. Il Consorzio Universitario per la Geofisica di La Spezia ha modificato il proprio statuto (12.5.2014). La struttura
dell’ateneo interessata all’attività del suddetto Consorzio è il Dipartimento di Scienze della Terra. Le modifiche
riguardano in particolare: l’art. 12, dove si prevede che le riunioni e delibere dell’Assemblea possano essere
svolte per via telematica a meno che non siano previste votazioni a scrutinio segreto; l’art. 13, dove la composizione del CdA è stata portata da 5 a 3 membri secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge; l’art. 18,
dove il Direttore Scientifico non è più componente di diritto dell’Assemblea e del CdA ma partecipa senza
diritto di voto solo per illustrare gli aspetti tecnico-scientifici inerenti le attività del consorzio; l’art. 19, dove il
Segretario Generale non è più componente di diritto del CdA ma partecipa in qualità di verbalizzante per illustrare il bilancio e le eventuali problematiche inerenti gli aspetti amministrativi del Consorzio.
2. Il Presidente comunica che il CdA, nella seduta del 24 settembre 2014, con delibera n. 310 ha preso atto del
rendiconto unico di Ateneo in contabilità finanziaria relativo all’esercizio 2013) secondo lo schema emanato con
il D.M. del 14/01/2014, n. 19 del MIUR, il cui art. 7 stabilisce i criteri per la sua predisposizione. Il Presidente
rende noto, altresì, che nella stessa seduta, il CdA con delibera n. 311 ha approvato l’elenco degli Enti e Società
partecipate predisposto sulla base dello schema di rilevazione definito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca secondo quanto richiesto dal MIUR con nota del 07/04/2014, n. 9202.
3. Produzione normativa riguardante le PA su http://opelegis.unipi.it/.
4. IL Prof. Marco Mancini - Capo Dip. formazione Superiore e per la Ricerca del MIUR - ha fornito alla CRUI
(8.10.2014) una sintesi sullo stato di avanzamento dei provvedimenti di primario interesse delle Università:
DECRETO MINISTERIALE FFO 2014. Il testo del provvedimento, alla luce dei pareri pervenuti (CRUI, ANVUR,
CUN, CNSU), è definito e sarà inviato in data 10 ottobre alla Corte dei Conti, con l’obiettivo di poter procedere entro i primi giorni di novembre alla pubblicazione dello stesso e, contestualmente al Decreto Interministeriale sul costo standard, al riparto del FFO.
DECRETO INTERMINISTERIALE COSTO STANDARD. Il provvedimento sarà inviato all’Anvur per il parere il
10 ottobre. Acquisito tale parere il testo potrà essere inviato al MEF per il concerto e quindi alla Corte dei conti per la registrazione. L’obiettivo del Ministero è quello di pubblicare il testo del provvedimento entro la metà
del mese di novembre.
DECRETO (dPCM) Attribuzione Punti Organico 2014. Si prevede un contingente minimo di punti organico di
cui ogni ateneo potrà usufruire pari al 30% del turn over, incrementabile in relazione agli indicatori di bilancio.
Contestualmente è in fase di predisposizione il DM di attribuzione dei Punti Organico 2014 con l’obiettivo di
procedere al loro riparto entro il mese di novembre.
TAVOLO DI LAVORO AREA MEDICA. Il MIUR invita i rappresentanti CRUI a un primo incontro il 16.10 p.v..
In aggiunta ai punti sopra indicati, saranno proposti dal MIUR in Legge di stabilità 2015 alcuni interventi di modifica del d.lgs 49/2012 finalizzati a:
• Liberalizzare l’assunzione dei ric tda L. 240/10 per gli atenei virtuosi (criterio di virtuosità da definire).
• Modificare l’attuale vincolo che prevede l’assunzione di 1 ric tdb per ogni assunzione di 1 PO (non sarà possibile stravolgere l’attuale piano triennale, ma sarà comunque possibile fare un minimo di programmazione più
ampia).
• Prevedere la possibilità di utilizzo dei Punti Organico per tre anni dalla loro assegnazione.
5. Il Presidente informa che il nostro Ateneo è stato chiamato a collaborare allo svolgimento dei concorsi di accesso alle scuole di specializzazione medica aa 2013/2014 che il Ministero ha bandito con Decreto dello scorso
8.10.2014. Pertanto, a partire dal 27.10 e fino a venerdì 31.10 compreso, circa 220 postazioni informatiche
saranno utilizzate per lo svolgimento delle prove di concorso con il coinvolgimento del personale del SID.
6. Per l’attribuzione dei Fondi di ateneo 2014, al fine di evitare sperequazioni fra le Aree e non sforare il limite
dell'importo previsto in Bilancio, ciascuna Commissione d'Area potrà distribuire un numero di punti rating pari
a: numero docenti valutabili x punto medio di rating 2,5. Ricorda, infine, che le valutazioni dovranno essere suddivise in fasce da 0 a 4 applicando una tolleranza 15-35% per le classi da 1 a 4. Il rettore fa notare che il paventato taglio di 400 M€, anche se ridotto a 200, metterà in crisi la distribuzione dei fondi di Ateneo.
7. Avviate con DR (10.10.2014) le procedure per l’attribuzione dell’incentivo una tantum ai docenti per gli anni
2012 e 2013. Il termine di presentazione delle domande di partecipazione è previsto per il 3.12.014, decorsi 30
giorni dalla pubblicazione degli elenchi definitivi degli aventi diritto. Hanno diritto a partecipare alle procedure:
per l’anno 2012, 154 professori ordinari, 184 professori associati e 269 ricercatori universitari, per un totale di
607 docenti; per l’anno 2013, 242 professori ordinari, 277 professori associati e 334 ricercatori universitari, per
un totale di 853 docenti. Le risorse disponibili destinate all’intervento, pari rispettivamente a euro 1.011.597,00
per l’incentivo 2012 e ad euro 1.580.926,00 per l’incentivo 2013, sono distribuite, per ciascuno degli anni considerati, in misura proporzionale alla consistenza numerica, nell’anno di riferimento, dei soggetti ammissibili per
ruolo e per fascia e precisamente: - per l’anno 2012 euro 256.648,99 per i professori ordinari, euro 306.645,55
per i professori associati ed euro 448.302,46 per i ricercatori universitari; - per l’anno 2013 euro 448.515,93
per i professori ordinari, euro 513.383,94 per i professori associati ed euro 619.026,12 per i ricercatori universitari.
• Comm Ricerca domani: rivedere regolamento contributi convegni, ricognizione attrezzature per la loro messa a
comune.
• A breve inaugurazione Dip. Chimica, il rettore sollecita i chimici a liberare il vecchio dip.
• Lettera studenti Sinistra per… sull’utilizzo di Santa Croce in Fossabanda.
• Iniziativa di Ateneo per cercare di ottenere fondi del FAI a favore del Museo della Certosa di Calci.
• Attivazione nuovi CdS: differenza tra nuove attivazioni e disattivazioni: max 3. Dall’anno prossimo le Univ saranno
sottoposte all’accreditamento periodico. L’Ateneo chiederà che almeno 1 CdS per settore si offra per fare una
simulazione in vista dell’accreditamento dell’anno prossimo.
2. Approvazione verbali e ratifica decreti
2.1 Verbale del SA del 17.9.2014 – Approvazione
Approvato.
2.2 Decreto rettorale 30.9.2014, n. 30818/974 - Convenzione didattica tra l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e l’Università di Pisa per
l’utilizzazione del potenziale didattico nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Chirurgia
Generale della Facoltà di Medicina – Università di Roma “La Sapienza” – Ratifica
La proposta di convenzione tra l’Università La Sapienza di Roma, l’Università di Pisa e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP) è finalizzata alla formazione degli specializzandi della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università La Sapienza di Roma. Tale convenzione coinvolge l’ateneo in merito alla disponibilità
delle strutture e del personale strutturato del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area
Critica dell’Università di Pisa per le finalità della convenzione. Considerata la valenza strategica della collaborazione
didattica tra i due atenei nella formazione specialistica dei medici e ritenendo opportuno supportare ed incentivare
questi rapporti, il Rettore ha sottoscritto la convenzione per ragioni di urgenza stante la necessità di avviare le at-
tività ad essa correlate attraverso il decreto di cui è proposta la ratifica nell’odierna seduta. Il CdA nella seduta del
15.10.2014 ha, per gli aspetti di competenza, ratificato il decreto predetto.
2.3 Decreto rettorale 1.10.2014, n. 30850/976 – Autorizzazione alla sottoscrizione dell’Accordo
attuativo per l’organizzazione dell’INTERNET FESTIVAL 2014 tra l’Università di Pisa, la Regione
Toscana, la Provincia di Pisa, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Pisa,
il Consiglio Nazionale delle Ricerche, la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Scuola Superiore S.
Anna di Pisa, l’Associazione Festival della Scienza di Genova – Ratifica
Anche quest’anno si è svolta a Pisa nei giorni dal 9 al 12 ottobre 2014 la manifestazione denominata INTERNET
FESTIVAL promossa e organizzata dalla Regione Toscana, dal Comune di Pisa, dalla Provincia di Pisa, dal Consiglio
Nazionale delle Ricerche (CNR), dall’Istituto di Informatica e Telematica del CNR di Pisa, dall’Associazione Festival
della Scienza di Genova, dalla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Pisa, dalla Provincia di
Pisa, dall’Università di Pisa, dalla Scuola Superiore S. Anna di Pisa e dalla Scuola Normale Superiore di Pisa. Come
noto l’INTERNET FESTIVAL si propone come momento di riflessione su come sfruttare al meglio il potenziale
economico e sociale di Internet per l’innovazione e la crescita economica e per il miglioramento della qualità di vita
dei cittadini e delle imprese. Nell’ambito dell’iniziativa suddetta gli enti promotori hanno sottoscritto lo scorso
luglio un Protocollo di intesa, approvato dagli organi accademici, con l'obiettivo di realizzare a Pisa anche l’edizione
2014.
Sulla base di quanto previsto dall’art. 10 del suddetto Protocollo è stata quindi predisposta una bozza di Accordo
attuativo con il quale le parti si impegnano a disciplinare l’apporto di ciascuna di esse all’organizzazione del Festival
e le modalità di corresponsione delle risorse. In particolare è a carico dell’Università di Pisa un impegno finanziario
pari a 10.000,00 € che graverà sul Progetto “Attività di promozione e comunicazione di Ateneo” del budget della
Direzione Generale del Bilancio unico di previsione dell’esercizio 2014.
Considerato che non erano presenti a calendario sedute degli organi accademici precedenti lo svolgimento della
suddetta manifestazione ai fini delle relative deliberazioni, si è reso necessario autorizzare la sottoscrizione dell’Accordo in parola mediante Decreto rettorale n. 30850/976 del 1.10.2014 già sottoposto a ratifica del CdA nella seduta del 15 ottobre 2014.
3. Statuto e regolamenti
3.1 Linee guida per la concessione dei congedi per motivi di studio e ricerca – illustrazione
Il rettore introduce, il prorettore Dal Canto illustra.
L’ordinamento generale universitario consente ai professori e ricercatori a tempo indeterminato di fruire di periodi
di congedo al fine di dedicarsi ad esclusiva attività di studio e ricerca scientifica, secondo precise disposizioni di
legge:
Art.17 D.P.R. 382/80 (Alternanza): l’alternanza (anno sabbatico) può essere richiesta da professori ordinari e associati confermati (cui sono da assimilare gli associati assunti ai sensi della L. 240/2010) per un aa (o periodo inferiore), eventualmente estendibile all’aa successivo per eccezionali e documentati motivi. Complessivamente è possibile usufruire dell’alternanza per non più di due anni accademici in un decennio.
Art.10 L. 311/58: congedo che può essere richiesto da PO e PA per eccezionali e giustificate ragioni di studio e
ricerca scientifica da svolgersi presso qualificati istituti di ricerca esteri. L’autorizzazione può essere concessa per un
anno solare (o periodo inferiore) e non può essere rinnovata nell’anno successivo.
Art. 8 L 349/58: il congedo può essere richiesto dai ricercatori per la durata di un anno solare (o periodo inferiore),
prorogabile fino a due anni, e non può superare un periodo complessivo di cinque anni nell’arco di un decennio.
La normativa è stata modificata con fini di razionalizzazione e contenimento delle spese, introducendo limiti alla
concessione dell’istituto, tra cui: “Le autorizzazioni art. 17 DPR 382/80 e art. 10 L. 311/58, art. 8 L. 349/58, possono
essere concesse non oltre il compimento del trentacinquesimo anno di anzianità di servizio. Nel concedere le autorizzazioni il Rettore tiene conto delle esigenze di funzionamento dell’università ivi incluso il contenimento della
spesa per la didattica sostitutiva. I conseguenti risparmi di spesa rimangono all’università”. Peraltro il SA aveva as-
sunto specifici indirizzi volti ad un contenimento dell’utilizzo degli istituti (v. del. 421-7.7.98, 167-10.6.2008 e 16029.6.2011 e comunicazione del Rettore al SA del 21.5.014).
Le Linee guida ora sottoposte all’esame del SA, nate dall’esigenza per l’Ateneo di dotarsi di una disciplina organica
interna volta a razionalizzare il ricorso e l’utilizzo degli istituti in questione, cercano di rispondere alle esigenze di
contenimento della spesa in materia di personale e alle sempre più stringenti limitazioni poste alle politiche di assunzione del personale. In tale ambito e per dette finalità, nella consapevolezza che detti istituti debbano essere
utilizzati in casi eccezionali e per specifiche esigenze, sono stati richiamati ad una maggiore responsabilizzazione
tutti gli attori a vario titolo coinvolti nel processo, con l’intento di limitare allo stretto necessario il ricorso agli istituti, sia per contenere i costi della didattica sostitutiva, sia per non recare pregiudizio alle esigenze organizzative e
di funzionamento della struttura di afferenza del docente.
Per meglio rispondere alle esigenze di programmazione è stato, inoltre, previsto anche un termine entro il quale
devono essere presentate le domande, ossia il 31 marzo antecedente l’aa ove andrà a cadere il congedo, fermo restando che tali domande non potranno comunque essere presentate dopo l’approvazione della programmazione
didattica da parte del Dipartimento ove afferisce il docente interessato. E’ stata, inoltre, mantenuta la disciplina delle
incompatibilità (del. SA 1167-10.6.2008) adeguandola la nuova architettura organizzativa post L. 240/2010.
Nell’illustrazione dell’istruttoria, il prorettore Dal Canto specifica che la domanda si presenta al rettore. Il dip dà un
parere che, in caso positivo, non è sufficiente all’autorizzazione, che è comunque concessa dal rettore, sentito il SA.
Il periodo di congedo non può essere frammentato.
Sono consentite attività didattiche occasionali nel periodo di congedo (niente lezioni istituzionali, né esami).
La proposta di linee guida qui illustrata, in caso di parere favorevole generale sul testo, sarà posta all’attenzione del
prossimo CdA per il parere di competenza. La medesima sarà poi posta in approvazione definitiva nella prossima
seduta del SA.
Turini: queste linee guida sminuiscono il valore di periodi di congedo all’estero, importanti dal punto di vista scientifico. Un dip potrebbe ad es. decidere di investire dei soldi in didattica sostitutiva per favorire la formazione scientifica/didattica del docente che andrebbe in congedo. Appare inoltre una forzatura che il rettore/SA possano superare il parere positivo del dip.
Corsini: si potrebbe prevedere una scadenza successiva al 31 marzo per le richieste di congedo inferiori all’anno.
Capaccioli: problema generale: è stato unificato il congedo dei ricercatori ti con quello dei prof, e questo non è corretto in quanto non rispetta la specificità dei ric ti e il loro status giuridico, che non li obbliga alla didattica. Grasso
dice che la legge 2012 di revisione del Dlgs 165 unifica il trattamento per tutti i docenti, inclusi i ric ti. Dal Canto
dice che si può lavorare sulle linee guida per tener conto di questa specificità. Il rettore pure.
Rocchi: “ente o istituto dove si svolgeranno le attività” dovrebbe essere cambiato al plurale.
Mura: concorda con l’osservazione di Capaccioli e richiama ad evitare che i ricercatori siano considerati docenti
soltanto quando fa comodo; necessario preservare l’entusiasmo dei ric ti attraverso pur piccole azioni di riconoscimento. Rettore: rivendica le promozioni di 179 ric a PA (incluse le chiamate esterne 2011-2012) su circa
270 abilitazioni interne a PA.
3.2 Strutture didattiche, di ricerca e di servizio:
a) Centro interdipartimentale in scienza e ingegneria dei materiali - Proposta regolamento di
funzionamento – Approvazione
Il consiglio del Centro interdipartimentale in scienza e ingegneria dei materiali ha approvato il proprio regolamento
di funzionamento. Il testo suddetto era già stato illustrato in SA il 17.9 scorso, nel corso della quale l’Organo ha
espresso un parere favorevole generale, fatto salvo il rilievo di legittimità indicato nel testo regolamentare proposto,
proponendo che vi fossero aggiunte le seguenti ulteriori modifiche:
• la denominazione del Centro diventa “Centro interdipartimentale di Scienza e ingegneria dei materiali”;
• art. 7, comma 2 dopo “Per l’elezione dei rappresentanti” togliere “degli studenti”, nonché dopo “l’elettorato attivo
e passivo è esteso a tutti” eliminare “gli studenti”;
• art. 7, comma 2 dopo “riuniti in un unico collegio elettorale.” inserire “I rappresentanti degli studenti sono designati dal Consiglio degli studenti fra i rappresentanti degli studenti nei consigli dei dipartimenti che aderiscono al
Centro.”
Nella seduta del 24.9.2014 il CdA ha espresso parere favorevole sul testo in questione nonché sul rilievo di legittimità già in esso evidenziato e sulle suddette proposte di modifica. Pertanto, il testo medesimo è ora sottoposto
all’attenzione del SA che approva in via definitiva.
b) Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale – Modifica regolamento di funzionamento – Approvazione
Il Presidente informa, inoltre, che si è reso necessario predisporre, da parte degli uffici amministrativi, alcune proposte di modifica e alcune integrazioni al Regolamento di funzionamento del Centro per la diffusione della cultura e
della pratica musicale per fare fronte ad esigenze di carattere gestionale ed organizzativo e per apportare correzioni meramente tecniche al relativo testo. A tal proposito il testo suddetto era già stato illustrato in SA nella
seduta del 17 settembre scorso, nel corso della quale l’Organo ha espresso un parere favorevole generale. Nella
seduta del 24 settembre scorso il CdA ha espresso parere favorevole sul testo in questione. Pertanto, il testo
medesimo è ora sottoposto all’attenzione del SA per l’approvazione definitiva.
3.3 Regolamento incarichi esterni conferiti ai docenti – Proposte di modifica – Approvazione
Il rettore premette, come già detto in comunicazioni, che l’originale proposta di approvare direttamente questo
regolamento in questa seduta (in prima lettura), non riveste più il carattere di urgenza in quanto alcuni problemi
che hanno stimolato la stesura del regolamento sono stati risolti per latra via.
Dal Canto illustra le modifiche al regolamento del 2011.
La L. 240/2010 ha introdotto significative innovazioni in materia di incompatibilità dei professori e ricercatori universitari. L’art. 6, 10, infatti, ferma restando l’incompatibilità assoluta con lo status di docente a svolgere attività del
commercio e dell’industria – fatta salva la possibilità di costituire società con caratteristiche di spin-off o start-up
universitari - e ferma restando l’incompatibilità dell’attività libero-professionale con il regime di impegno a tempo
pieno, ha ampliato le fattispecie di attività che possono essere svolte liberamente dal personale docente a tempo
pieno, rispetto a quelle già previste dall’art. 53 D.Lgs 165/2001.
La L. 240 prevede, per i docenti a tempo pieno, la possibilità di svolgere liberamente, anche con retribuzione, “attività di valutazione e di referaggio, lezioni e seminari di carattere occasionale, attività di collaborazione scientifica e di
consulenza, attività di comunicazione e divulgazione scientifica e culturale, e attività pubblicistiche ed editoriali”. La
stessa legge sottopone a preventiva autorizzazione del rettore lo svolgimento di “funzioni didattiche e di ricerca,
nonché compiti istituzionali e gestionali senza vincolo di subordinazione presso enti pubblici e privati senza scopo
di lucro, purchè non si determinino situazioni di conflitto di interesse con l’università di appartenenza, a condizione
comunque che l’attività non rappresenti detrimento delle attività didattiche, scientifiche e gestionali loro affidate
dall’università di appartenenza”.
L’Ateneo è dotato di un Regolamento sugli incarichi esterni conferiti ai docenti (D.R. 9781-26.7.2011) che, a tre
anni dalla sua entrata in vigore, è necessario aggiornare, sia per superare le criticità emerse nella fase attuativa, sia
per adeguare il regolamento alle modifiche organizzative e normative medio tempore intervenute, sia per renderlo
più chiaro e intelligibile nell’interesse reciproco dell’utenza e dell’amministrazione. E’ stata così elaborata dalla Direzione del Personale e degli Affari generali, la proposta di revisione al regolamento vigente che tiene conto di vari
fattori, quali:
a) sotto il profilo formale, l’esigenza di rivedere l’architettura del regolamento nel tentativo di dare maggiore organicità al testo e anche facilità di lettura e consultazione;
b) sotto il profilo sostanziale:
• delle criticità emerse in fase applicativa e dei dubbi interpretativi cui ha dato adito il regolamento vigente;
• delle modifiche normative sopravvenute a livello di ordinamento generale (in particolare modifiche apportate
all’art. 53 D.Lgs 165/2001 dalle L 190/2012 e125/2013);
• degli indirizzi assunti in materia dagli organi accademici;
• della specificità dello status di personale docente medico convenzionato con il servizio sanitario nazionale,
• dell’esigenza di semplificazione e snellimento delle procedure.
Le proposte di modifica sono, pertanto, finalizzate a:
• rendere più chiaro e intelligibile il testo del regolamento in modo da facilitarne l’applicazione e contenere i dubbi
interpretativi (in tale ottica, oltre a rivedere l’impianto originario del regolamento, è stato, altresì, ampliato il campo delle definizioni);
• rendere più snelle e semplificate le procedure;
• recepire gli indirizzi assunti nel tempo dal SA, in particolare per quanto concerne lo svolgimento di incarichi didattici esterni e lo svolgimento di attività extraistituzionali “liberalizzate” dalla L. 240/2010;
• adeguare il regolamento alle modifiche organizzative intervenute in applicazione della L.240/2010;
• a normare la procedura per il rilascio dell’autorizzazione per il personale medico convenzionato.
L’allegato, contiene sia la proposta di nuovo testo regolamentare integralmente sostitutivo del precedente, sia una
versione esplicativa con il testo a fronte del vecchio regolamento.
Si evidenzia, infine, che il testo proposto dà la possibilità al docente, nel caso in cui intenda comunque svolgere le
attività esterne, di optare per il regime d’impegno a tempo definito, ovvero utilizzare lo strumento del “conto terzi”
(che dovrà recepire in apposita modifica tale possibilità).
Sulle proposte di modifica al regolamento ha già espresso parere favorevole il CdA (15.10.2014), che invita il CdA
invita il SA a valutare l’inserimento delle seguenti, ulteriori modifiche:
1) art. 1, 2, ultimo paragrafo sostituire l’espressione “aa” con “anno”;
2) art. 3, indicare, anche in nota, la norma di legge da cui discende la previsione del comma 2;
3) art. 5, 1, g) sostituire l’espressione “docenza non configurabile come espletamento di funzioni didattiche” con
l’espressione “docenza non universitaria”;
4) art. 6, 2 sostituire l’espressione “internazionali di significativo rilievo”, con “di rilevanza internazionale”;
5) all’art. 11 cancellare il termine “eventualmente”.
Il CdA invita il SA a “rendere omogenea, per quanto possibile, la previsione regolamentare sugli incarichi esterni
conferiti ai docenti con quanto previsto dal Regolamento per l'autorizzazione all'esercizio di incarichi interni ed
esterni retribuiti e per la disciplina delle incompatibilità del personale tecnico amministrativo, emanato in attuazione
dell’art. 53 del D.Lgs. 165-2001, con riferimento in particolare alle fattispecie similari”.
Circa le proposte di modifica avanzate dal CdA, il Direttore Generale fornisce alcuni chiarimenti utili per le valutazioni e decisioni da parte dell’Organo.
Marcelloni: L. 240 e DLgs 165 sono in contrasto. Dal Canto dice che la L 240 prevale sul Dlgs, in quanto legge speciale per l’università in confronto a un decreto che norma tutta la PA.
Tulli e Navarretta: definire meglio il concetto di consulenza.
Turini: lo scopo da perseguire non è la limitazione delle attività extra, ma concedere autorizzazioni soltanto ai docenti che superano certe soglie di attività istituzionale.
Rocchi: nei casi in cui ci sia da concedere l’autorizzazione, oltre al conflitto d’interessi, è necessario valutare se il
docente svolge regolarmente i propri compiti istituzionali (registro lezioni, rating non nullo, etc).
Capaccioli: apprezza l’apertura della discussione e il rinvio dell’approvazione ad una prossima seduta; propone molti
emendamenti sia generali che puntuali nello spirito di chiarire le definizioni e di legare le autorizzazioni a comportamenti virtuosi.
Mura: da rimuovere il problema della soluzione del conto terzi se si superano i 40 k€, altrimenti sembra che basti
pagare il ”pizzo” all’ateneo e si possono superare i 40 k€.
Corsini: i soldi che eventualmente l’ateneo recuperasse da questo tipo di conto terzi dovrebbero essere destinati al
supporto della ricerca scientifica di ateneo.
Il SA esprime un parere positivo sull’impianto generale, e il rettore attende gli emendamenti per scritto.
3.4 Regolamento di Ateneo per il funzionamento del comitato benessere animale e Regolamento di ateneo in materia di sperimentazione animale – Modifiche – Approvazione
Il Parlamento Europeo ha emanato una Direttiva 061606/1/2010 che introduce regole nuove più incisive in materia
di protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali, che è stata recepita dall’Italia con l’entrata in vigore del D.l-
gs.vo 26/2014. Al fine di allinearsi a quanto previsto dalle nuove disposizioni normative è necessario modificare il
regolamento per il funzionamento del Comitato di Ateneo per la sperimentazione animale e il Regolamento per la
sperimentazione animale. Si ricorda che tale Comitato è stato emanato con D.R. 13 luglio 1999, n. 998, come
organo di consulenza del Rettore per la corretta applicazione del il D.Lgs n. 116/92, in materia di protezione degli
animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici e che per il funzionamento di tale comitato è stato emanato un Regolamento per il funzionamento del Comitato di Ateneo per la sperimentazione animale. Si riportano di
seguito le principali modifiche introdotte dalla nuova normativa:
1. Il Comitato per la sperimentazione animale prenderà il nome di Comitato per il Benessere Animale (CBA);
2. Composizione del CBA la normativa non stabilisce un numero vincolante di membri ma stabilisce che ne devono
far parte almeno: (i) un medico veterinario esperto in medicina degli animali da laboratorio, (ii) la/le persone responsabili del benessere e della cura animale, (iii) un membro scientifico
3. Le competenze dell’CBA sono riportate in dettaglio in istruttoria.
In relazione al punto 2, composizione dell’CBA, si ritiene, anche da colloqui intercorsi con i funzionari del Ministero,
che le persone identificate all’art. 25 del D.lgs 26/2014 come responsabili del benessere e la cura animale siano i
responsabili degli stabulari.
Si propone al fine di rendere snella e funzionale la composizione del CBA di individuare 4 persone responsabili del
benessere animale che entreranno a far parte dell’Organismo, raggruppando i referenti di stabulario in 4 Aree scientifiche di appartenenza Medicina, Biologia Farmacia,Veterinaria.
Sempre in merito alla composizione si propone di inserire, dati i compiti stabiliti dalla normativa, un membro con
competenze statistica, un membro con competenze di natura etico – giuridico, un membro con competenze farmacologiche. L’introduzione di tali membri assolve anche alla richiesta di legge di inserire almeno un membro scientifico, pertanto il Comitato sarà composto da 8 membri.
4. Collegio di disciplina – Scadenza mandato componenti – Designazione nuovi membri
Il rettore pensava di promuovere i supplenti ad effettivi, ma i supplenti non sono distribuiti in modo equo tra i settori. Attuale composizione del collegio:
Professori ordinari
Raffaele Teti, Presidente del Collegio [email protected]; supplente: Corrado Blandizzi [email protected]
Franco Angiolini [email protected]; supplente: Steven Neil Shore [email protected]
Luigi Muzzetto [email protected]; supplente: Gianluigi Goggi [email protected]
Professori associati
Anna Maria Rossi [email protected]; supplente: Cristina Nali [email protected]
Concettina La Motta [email protected];
supplente: Nicola Cappelli [email protected]
Ricercatori
Laura Semini [email protected]; supplente:Veronica Marchetti [email protected]
Giuseppe Carmine Gallone [email protected]; supplente: Lucia Natali [email protected]
Il rettore chiede quindi ai settori si suggerire membri per costituire una rosa di nominativi (indicativamente due PO,
2 PA e 2 ric per settore).
5. Finanza e contabilità
5.1 Bilancio Unico d’Ateneo d’esercizio 2013 (v.allegati) – Parere su
- Relazione sulla gestione e relazione concernente i risultati delle attività di ricerca;
- Bilancio consolidato con le Aziende, società ed enti controllati – Esercizio 2013
Il Decreto legislativo 27 gennaio 2012, n. 18 “Introduzione di un sistema di contabilità economico-patrimoniale e
analitica, del bilancio unico e del bilancio consolidato nelle università, a norma dell'articolo 5, comma 1, lettera b), e
4, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240”, e in particolare l’art. 1, ha individuato, al comma 2, il quadro informativo economico-patrimoniale delle Università. Fra i documenti contabili consuntivi, oltre al Bilancio unico
d’Ateneo d’esercizio, sul quale il Senato con riferimento all’anno 2013 ha espresso parere favorevole nella seduta
del 17 settembre 2014, con delibera n. 211, la norma ha previsto anche una relazione sulla gestione complessiva
allegata al Bilancio d’esercizio (All. A) nonché la redazione del Bilancio consolidato con le proprie Aziende, Società o
gli altri Enti controllati, con o senza titoli partecipativi con riferimento per entrambi all’anno 2013. L’articolo 6 del
predetto decreto stabilisce, in particolare, l’area di consolidamento che è costituita da fondazioni universitarie istituite ai sensi dell'art. 59, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, società di capitali controllate dalle università ai sensi del codice civile, altri enti nei quali le università hanno il potere di esercitare la maggioranza dei voti
nell'assemblea dei soci, altri enti nei quali le università possono nominare la maggioranza dei componenti degli organi di amministrazione.
Il Bilancio consolidato con le proprie Aziende, Società o gli altri enti controllati (All. C/C 1), redatto sulla base della
sopracitata normativa nonché del Principio contabile nazionale n. 17 - “Il bilancio consolidato”, emanato dall’OIC,
che ha lo scopo di definire le regole tecnico-contabili per la predisposizione del bilancio consolidato basandosi sui
principi stabiliti dalla legge,. L’unica Società che corrisponde ai requisiti previsti dal d.lgs. 27 gennaio 2012, n. 18 e
relativa al consolidamento dei conti è la Società Editrice Pisa University Press - PUP s.r.l., di cui l’Ateneo è unico
socio con il 100% del capitale sociale.
Inoltre, ai sensi del D.L. 10/11/2008, n. 180 convertito nella Legge n. 1 del 9 gennaio 2009 e in particolare l’art. 3quater “Pubblicità delle attività di ricerca delle Università”, il Senato è chiamato ad esprimere parere sulla relazione
concernente i risultati delle attività di ricerca, di formazione e di trasferimento tecnologico nonché i finanziamenti
ottenuti da soggetti pubblici e privati (All. B). Si precisa che il CdA nella seduta del 24 settembre 2014, con delibere
n. 308 e 309 ha provveduto ad approvare in via preliminare i documenti consuntivi contabili di cui ai punti precedenti nonché la relazione di cui al D.L. 180/2008. Per gli adempimenti di competenza ed ai sensi dell’art. 5, comma 7,
lett. a) del d.lgs. 27 gennaio 2012, n. 18 il SA è chiamato ad esprimere parere in merito alla Relazione sulla gestione
(complessiva per l’esercizio 2013) e relazione concernente i risultati delle attività di ricerca, nonché sul Bilancio
consolidato con le proprie Aziende, Società o gli altri enti controllati con o senza titoli partecipativi con riferimento
all’anno 2013.
Il SA approva le relazioni.
6. Personale
6.1 Personale docente - Richiesta limitazione attività didattica in qualità di direttore di dip.
Il prof. Roberto ROMBOLI, direttore del dipartimento di Giurisprudenza, ha chiesto di usufruire di una riduzione
dell’attività didattica per l’aa in corso, 2014/15. Approvata, fermo restando l’obbligo di tenere un corso di insegnamento o un modulo didattico.
7. Attività didattiche e studentesche
7.1 Richiesta di rilascio nullaosta per trasferimento da altro ateneo per il corso di laurea in Infermieristica - Casi particolari
L’art. 6 dell’allegato alla delibera del SA n. 151 del 21 maggio 2014 “Procedure e termini per iscrizioni, immatricolazioni, passaggi, trasferimenti e ricongiunzioni delle carriere di studenti dei corsi di laurea e laurea magistrale”
prevede che “Le modalità e i termini di rilascio del “nullaosta” per coloro che intendano trasferirsi da altri atenei a
corsi di studio ad accesso programmato sono definite con appositi decreti rettorali”; Per quanto riguarda i corsi di
studio dell’area sanitaria, il D.R. 7 luglio 2014, n. 21817, oltre al numero massimo di posti da destinare ai trasferimenti in ingresso, stabilisce, sulla base delle proposte dei relativi consigli, che le richieste di nullaosta possano essere
accettate soltanto nel caso in cui lo studente abbia acquisito un determinato numero di crediti all’università di
provenienza. Nel caso del corso di laurea in Infermieristica, i crediti minimi necessari sono 60 per ogni anno di iscrizione. Quattro studenti, pur non possedendo i 60 crediti previsti, hanno presentato istanza [allegati a), b), c), d)]
al Magnifico Rettore affinché venga valutata la possibilità di rilascio del nullaosta per ragioni legate alla loro particolare situazione personale, e/o economica e/o familiare.
Di seguito sono riportate le motivazioni addotte dagli istanti, dei quali per ragioni di privacy non è sono riportati il
cognome e il nome.
• Caso a): studentessa già in possesso di una laurea in Tecniche Audioprotesiche dell’ Università di Pisa, attualmente
iscritta all’Università la Sapienza di Roma dove ha conseguito un totale di 36 CFU e completato il tirocinio, che,
però, alla data dell’istanza non risultava ancora verbalizzato; Al fine di valutare se la laurea in Tecniche Audioprotesiche avrebbe consentito all’interessata di raggiungere i 60 CFU, l’istanza è stata sottoposta al parere del
Consiglio di corso di laurea in Infermieristica, il quale ha deliberato in senso positivo. Quindi, nella sostanza, la
suddetta raggiungerebbe i 60 CFU minimi.
• Caso b): studentessa lavoratrice che si è iscritta all’Università degli studi di Firenze lo scorso anno in quanto fino
al luglio 2014 prestava servizio, in qualità di OSS, presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi. Dal luglio
2014, a fronte di una domanda di mobilità, ha ottenuto il trasferimento all’ospedale unico della Versilia. La domanda è quindi dettata dalla necessità di avvicinarsi alla sede di lavoro e alla propria residenza (Lucca) - Il numero
totale di CFU acquisiti è 44.
• Caso c): studentessa iscritta all’Università degli studi di Firenze che ha presentato richiesta per motivi di salute.
Ha allegato un certificato medico in cui è riportato che la stessa è affetta da artrite idiomatica giovanile e che ha
seguito una lunga terapia presso la suddetta Università. E’, inoltre, certificato che la paziente è attualmente in
buone condizioni cliniche generali e che ha la necessità di risiedere in luoghi a clima mite. Il numero totale di CFU
acquisiti è 22.
• Caso d): studentessa camerunense iscritta al secondo anno all’Università degli studi di Firenze che è attualmente
in una situazione di disagio psicologico a causa della morte del padre, residente in Camerun, venuto a mancare a
seguito di una grave malattia, e dello stato di solitudine in cui si trova dal momento che ha tutti gli amici iscritti
all’Università di Pisa. Il numero totale di CFU acquisiti è 75. In questo caso il numero di CFU richiesti è 120 in
quanto, come detto, iscritta al secondo anno.
La Commissione I - Didattica e attività studentesche, nella seduta del 13 ottobre 2014, si è espressa favorevolmente
rispetto all’accoglimento di tutte le istanze presentate; la Commissione, considerando eccessiva la soglia dei 60
CFU, riterrebbe opportuno che la stessa, per il futuro, venisse rivista. Il SA è, pertanto, invitato a deliberare in merito alle richieste suddette.
Dopo discussione, il SA approva (con 3 astenuti e 2 contrari) il Caso a) e invita il CdS a modificare il regolamento,
riaprendo anche i termini per le richieste di trasferimento.
7.2 Diploma di specializzazione alla memoria – Proposta di conferimento
Il Direttore della scuola di specializzazione in “Medicina fisica e riabilitativa”, prof. Bruno Rossi, con lettera indirizzata al Magnifico Rettore il 22 settembre 2014 e con successivo Provvedimento d’urgenza del 25 settembre 2014, ha
proposto a nome di tutti i docenti del Comitato ordinatore di conferire alla dott.ssa Pieranna Arrighi il diploma di
specializzazione alla memoria. Al momento della scomparsa, avvenuta il 3 maggio 2014 dopo una lunga malattia, la
dott.ssa Arrighi (nata a Barga nel 1962 e già specializzata presso il nostro Ateneo in “Endocrinologia e malattie del
ricambio”) stava completando il quinto ed ultimo anno di corso della scuola di “Medicina fisica e riabilitativa”. Dopo
poco più di un mese avrebbe potuto sostenere l’ultimo esame di profitto per poi discutere la tesi finale di specializzazione che aveva già elaborato. Il prof. Rossi ha anzitutto sottolineato che la dott.ssa Arrighi “ha continuato con
dedizione e impegno, fino all’ultimo giorno in cui le sue condizioni di salute glielo hanno permesso, ad ottemperare
a tutti gli obblighi legati al suo status di specializzando”. Il prof. Rossi ha inoltre evidenziato non solo che la formazione specialistica della dott.ssa Arrighi era praticamente completata, ma anche il particolare contributo che ella
aveva offerto “a tutte le attività assistenziali e di ricerca dei dipartimenti assistenziali e universitari dell’area della
Neuroriabilitazione partecipando attivamente a tutte le iniziative senza mai tirarsi indietro”, collaborando, altresì,
come autrice di un capitolo alla stesura del libro “La coscienza e i suoi disordini in Neuroriablitazione” presentato
in uno specifico convegno il 4 ottobre scorso. Il SA approva.
7.3 Laurea alla memoria in Tecniche erboristiche - Conferimento - Proposta
Il Dipartimento di Farmacia, con delibera n. 36 del 24 settembre 2014, propone il conferimento della laurea alla
memoria in Tecniche erboristiche (classe 24) alla studentessa Gemma Cocchi, scomparsa prematuramente a seguito
di una grave malattia. La studentessa suddetta, nonostante la situazione di salute in cui si trovava, aveva quasi completato il proprio percorso di studi, acquisendo 148 CFU su 180 previsti per il conseguimento del titolo. Tenuto
conto che con propria delibera n. 177 del 26 marzo 2002, è stato stabilito che il Senato academico, su proposta del
Consiglio di corso di studio o di facoltà interessato, può conferire a studenti esemplari prematuramente scomparsi
la laurea “alla memoria……..”, il predetto organo è pertanto invitato ad esprimersi in merito alla proposta di conferimento della laurea “alla memoria” in Tecniche erboristiche alla studentessa Gemma Cocchi. Approvato.
7.4 Corsi di Tirocinio Formativo Attivo (TFA) e corsi di formazione per insegnanti finalizzati al
conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno – Aa 2014/2015 – Definizione
contribuzione – Parere
Il D.M. 10 settembre 2010, n. 249 ed il successivo decreto attuativo 4.4.2011, n. 139 hanno ridefinito il quadro della
formazione universitaria degli insegnanti, introducendo i corsi di Tirocinio Formativo Attivo (TFA). Dopo aver attivato e concluso il I ciclo, col D.M. 16 maggio 2014, n. 312 è stata disposta l’attivazione del II ciclo del TFA tramite
l’indizione di una selezione per l’accesso ai corsi finalizzati al conseguimento dell’abilitazione per l’insegnamento
nella scuola secondaria di I e di II grado. Il Decreto del Dipartimento per l’Istruzione, prot. n. 263 del 22.05.2014, ha
indicato le procedure operative, diverse rispetto al I ciclo, per la presentazione delle domande di ammissione ai test
preliminari e per il pagamento del contributo di partecipazione alle prove di selezione. Il CdA con delibera n. 248
del 2 luglio 2014 ha attivato i corsi di Tirocinio Formativo Attivo presso l’Università di Pisa per l’aa 2014/2015.
Il MIUR (8.8.2014) ha richiesto agli Atenei di attivare i Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno per l’aa 2014/2015. Il corso è riservato a docenti in possesso dell'abilitazione
all'insegnamento per il grado di scuola per il quale si intende conseguire la specializzazione per le attività di sostegno ed è a numero programmato, definito annualmente dal MIUR sulla base della programmazione regionale degli
organici del personale docente della scuola e del fabbisogno specifico di personale specializzato per il sostegno
didattico degli alunni con disabilità. Tenendo conto della distribuzione delle domande pervenute nell’aa 2013/2014
sulle quattro fasce (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I grado e scuola secondaria di II grado),
il CdA (24.9.2014), ha attivato tali corsi per l’aa 2014/2015.
Sulla base di indicazioni di massima condivise a livello regionale ed in parte già deliberate dal Comitato Regionale di
Coordinamento della Toscana (CO.RE.CO) del 7.7.2014, si propone di fissare la contribuzione per l’iscrizione sia ai
corsi di TFA che a quelli di sostegno a 2.500,00 €, pagabili in due rate. Solo per il concorso dei corsi di sostegno,
analogamente a quanto fatto in passato, si propone di confermare i 100,00 € di tassa concorsuale già previsti lo
scorso anno. Il SA è, pertanto, chiamato ad esprimersi in merito.
Il SA si esprime chiedendo al CdA di valutare una riduzione della tassa per reddito e/o per disabilità, e la possibilità
di rateizzazione del pagamento della tassa.
8. Ricerca e internazionalizzazione
8.1 Proposte di accordi di Ateneo di cooperazione accademica fra l’Università di Pisa e:
a) – Rai University (India);
b) – Università di Atlántico (Colombia);
c) – Concordia University College of Alberta (Canada);
d) – Yokohama National University (Giappone);
e) – Universidade Estadual de Maringá (Brasile)
Questi accordi non comportano obblighi di erogazione di finanziamenti da parte dei firmatari e quindi non sono
onerosi per l’Università di Pisa. Il SA approva.
9. Accordi e convenzioni
9.1 Convenzione per l’istituzione del Centro Interuniversitario di ricerca sulla storia delle città
toscane – Rinnovo - Parere
Il Centro Interuniversitario di ricerca sulla storia della città toscane (CIRCIT) è stato costituito, mediante apposita
convenzione, in data 15 aprile 2009 tra l’Università di Pisa e le Università degli studi di Firenze e di Siena con lo
scopo di promuovere e organizzare e sostenere attività di ricerca sulla storia delle città toscane. L’Università degli
studi di Firenze, sede amministrativa del centro stesso, ha trasmesso la proposta di rinnovo, per un ulteriore periodo di quattro anni, della Convenzione medesima (All. A). Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Politiche e quello
di Civiltà e forme del sapere, quali strutture coinvolte nell’attività del centro in questione, rispettivamente nelle
sedute del 7 maggio e del 11 settembre 2014, hanno espresso parere favorevole al rinnovo della Convenzione suddetta. E’, pertanto, richiesto al SA di esprimere parere in merito. Il SA approva.
9.2 Protocollo d’intesa con Comitato Italiano Paralimpico (CIP) per attivazione sportello INFORMHABILE - Parere
Al fine di valorizzare ed integrare ulteriormente, in particolar modo a livello regionale, le competenze degli uffici di
accoglienza e assistenza agli studenti disabili, si propone di attivare, attraverso la firma di uno specifico protocollo
d’intesa, presso l’Unità di Servizi per l'Integrazione degli studenti con Disabilità (USID) ed in collaborazione col
Comitato Italiano Paralimpico (sezione regionale e provinciale), lo sportello “INFORMHABILE”, per fornire un punto informativo sullo sport per disabili. Lo sportello INFORMHABILE dovrebbe rappresentare un punto di raccordo
sul territorio, oltre che per gli studenti disabili, per tutte le istituzioni coinvolte nell’assistenza agli stessi. Lo sportello dovrà operare con soggetti, anche del servizio civile, appositamente formati e dovrà essere garantita l’apertura
per almeno due giorni al mese. Ogni sportello avrà a disposizione il materiale didattico, informativo, divulgativo e
soprattutto informatico, per rispondere alle varie esigenze degli studenti disabili. Un ulteriore obiettivo è il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle realtà provinciali per la stesura di protocolli d'intesa analoghi: sono già in atto
protocolli di collaborazione con i Centri provinciali dell’INAIL, con il Centro protesi e ausili di Volterra (PI), con le
Sedi provinciali di Associazioni di categoria (Invalidi Civili, Invalidi del Lavoro ecc.), con le Sedi regionali di Associazioni di categoria (Unione Italiana Ciechi, Ente Nazionale Sordomuti ecc.), e con l'Unità spinale di Careggi (FI). Il
SA è, pertanto, invitato ad esprimere il proprio parere in merito all’approvazione del protocollo d’intesa (All. A) per
l’attivazione del sopra citato sportello INFORMHABILE. Il SA approva.
9.3 Convenzione con Scuola Superiore Sant’Anna si Pisa per attivazione laurea magistrale congiunta in Economics – Rinnovo – Parere
L’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, mediante la stipula, in data 31 gennaio 2010, di apposita
convenzione, hanno istituito e attivato il corso di laurea magistrale congiunto in Economics. Quest’accordo ha rappresentato la naturale evoluzione nel settore della collaborazione tra le due istituzioni anche tenendo conto che:
• l’Università, ed in particolare il Dipartimento di Economia e management, promuove e favorisce attività di ricerca
e di formazione scientifica sui temi di Economia Politica, Politica Economica, Scienza delle Finanze, Economia Applicata, Econometria, Storia Economica e Storia del pensiero Economico e che tali attività hanno dato luogo a
numerose collaborazioni con università e centri di ricerca a livello internazionale;
• la Scuola promuove e favorisce attività di ricerca e di formazione scientifica negli aspetti sia teorici sia empirici
delle discipline economiche presso il Laboratorio di Economia e Management (LEM) ed il Centro per l'Analisi
delle Dinamiche Economiche e Finanziarie (CAFED) e che, nell’ambito di tali attività, sono state attivate numerose collaborazioni con università e centri di ricerca a livello internazionale;
• i docenti e i ricercatori delle due istituzioni collaborano nello sviluppo di numerose attività di ricerca congiunte
nell’ambito delle precedenti tematiche; docenti e ricercatori dell’Università svolgono attività didattica nell’ambito
del Dottorato Internazionale in Economia della Scuola Superiore Sant'Anna.
Tratti salienti della convenzione da rinnovare sono:
1. le due Istituzioni si impegnano a mettere a disposizione le risorse necessarie per l’attivazione del corso, in termini di docenti, aule, laboratori e strutture logistiche. Nell’ambito dell’Università, le necessarie competenze sono
messe a disposizione anche dal dipartimento di Economia e management;
2. la sede amministrativa del corso è l’Università di Pisa;
3. l’Università riconoscerà alla Scuola Superiore un contributo annuale per i servizi, le strutture ed i contributi forniti agli studenti, da stabilire annualmente in via forfettaria anche tenendo conto delle tasse universitarie raccolte.
Questa è una nuova formulazione che va a sostituire la precedente ripartizione percentuale, della quale è stata
richiesta l’estensione anche alla convenzione relativa al corso di laurea magistrale in Informatica e networking
attualmente in fase di rinnovo;
4. la Scuola Sant’Anna ha la facoltà di affidare autonomamente incarichi di supporto alla didattica (teaching assistant)
e cicli di seminari didattici;
5. l’istituzione di una apposita commissione di gestione e di monitoraggio composta da 3 docenti di ciascuna istituzione;
6. la durata dell’accordo è quadriennale.
Il SA approva.
9.4 Patto per l’Integrità - Promozione di azioni comuni di responsabilizzazione nei confronti del
conflitto di interesse in Sanità e di contrasto ai comportamenti scorretti – Parere
La Regione Toscana ha inviato la bozza del “Patto per l’integrità” da sottoscrivere tra la Federazione degli Ordini dei
Medici Chirurghi e Odontoiatri della Toscana, le Aziende Sanitarie della Toscana, le Università della Toscana e la Regione Toscana, al fine di promuovere azioni comuni di responsabilizzazione nei confronti del conflitto di interesse in
Sanità e di contrasto ai comportamenti scorretti. Il codice di Deontologia Medica, approvato dalla Federazione
nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri in data 18 maggio 2014, ed in particolare all’art. 30
in tema di Conflitto di interessi prevede che: “Il medico eviti qualsiasi condizione di conflitto di interessi nella quale
il comportamento professionale risulti subordinato a indebiti vantaggi economici o di altra natura. Il medico dichiara
le condizioni di conflitto di interessi riguardanti aspetti economici e di altra natura che possono manifestarsi nella
ricerca scientifica, nella formazione e nell’aggiornamento professionale, nella prescrizione diagnostico-terapeutica,
nella divulgazione scientifica, nei rapporti individuali e di gruppo con industrie, enti, organizzazioni e istituzioni, o
con la Pubblica Amministrazione. L’adozione del Patto per l’integrità è ritenuta necessaria affinché le istituzioni collaborino e costruiscano alleanze tese ad adempiere ai doveri imposti dalla normativa vigente e in particolare dalla
legge 6 novembre 2012, n. 190 – “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità
nella pubblica amministrazione” e che siano, inoltre, diffusi e condivisi indirizzi pragmaticamente in grado di orientare i comportamenti professionali verso le buone pratiche e la trasparenza dei rapporti, disincentivando al contempo le prassi che più espongono a rischi di conflitti di interesse per la tutela del bene del paziente e del pubblico
interesse. Con la sottoscrizione del Patto per l’integrità le Parti intendono valorizzare la responsabilità che l’Ordine
professionale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, le Aziende sanitarie, le Università e la Regione devono assumere
nel proporre, all’interno dei loro scopi primari e adempiendo dei vincoli di legge, un’etica condivisa, un modello
organizzativo, prassi operative, azioni formative in linea con i principi sanciti nel Patto stesso. Le Parti si impegnano,
pertanto, a diffondere e a promuovere l’adesione ai principi del Patto per l’integrità, per improntare ad essi comportamenti quotidiani individuali e d’azienda, le relazioni con e tra medici dipendenti, ospedalieri e universitari, con
le altre professioni coinvolte nell’assistenza e nella filiera della selezione e dell’acquisto di beni servizi, le relazioni
con le associazioni, gli enti, le aziende e le società, sia pubbliche che private, nonché i rapporti con ciascun cittadino
che entri in contatto con il servizio sanitario. Il Patto prevede la costituzione di una Commissione paritetica che
individui apposite linee di indirizzo. Il SA approva.
9.5 Costituzione di Associazione Temporanea di Scopo per l’attuazione del progetto “Processi
innovativi per la conservazione delle qualità del polline d’api fresco – PROAPI” – Parere
Il Dipartimento di Scienze Agrarie il Consorzio Polo Tecnologico Magona hanno richiesto alla Regione Toscana
l’accesso alle agevolazioni previste dal Bando PRAF 2012-2015 – Misura 1.2, per la realizzazione del progetto denominato: “Processi innovativi per la conservazione della qualità del polline d’api fresco - PROAPI”. Il progetto, di
durata biennale, coinvolge per la parte tecnologica-ingegneristica il Consorzio Polo Tecnologico Magona, mentre al
Dipartimento di Scienze Agrarie è affidato lo studio dei parametri nutrizionali e nutraceutici funzionali alla valutazione della qualità del polline destinato al consumo umano. Fanno parte inoltre del progetto, in qualità di soggetti
partecipanti: Apicoltura Andreini, Apicoltura Metalori, Associazione Toscana Miele e Unione agricoltori di Lucca. Con
Decreto Dirigenziale n. 1428 del 22 aprile 2013 è stato approvato l’avviso pubblico per progetti integrati di ricerca
in agricoltura a favore di Università ed Enti di Ricerca operanti in Toscana La Giunta Regionale Toscana con decreto
n. 6107 del 13 dicembre 2013 ha approvato il suddetto progetto, dichiarandolo finanziabile per un importo di
150.000,00 euro. Con Decreto dirigenziale n. 4361 del 29 settembre 2014, la Regione Toscana, verificata la disponibilità di risorse pari a 300.000,00 euro, ha ritenuto di procedere allo scorrimento della graduatoria del Bando PRAF
2012 – 2015, includendo, quindi, il progetto in esame. Si rende, pertanto, necessario provvedere alla costituzione
dell’Associazione Temporanea di Scopo (A.T.S.) con sede legale a Cecina, Via Magona. Le parti hanno designato
quale soggetto capofila dell’A.T.S. il Consorzio Polo Tecnologico Magona. Il SA è, pertanto, chiamato ad esprimersi in
merito. Il SA approva.
9.6 Protocollo d'intesa tra Regione Toscana, Comune di Pisa e Università di Pisa per gli interventi di rilancio turistico, culturale ed economico della città di Pisa – Parere
Il Protocollo per interventi di rilancio turistico, culturale e economico della città di Pisa, tra Regione Toscana, Comune di Pisa e Università di Pisa, sottoposto oggi all’esame, fa seguito a precedenti accordi in materia, apportando
alcune integrazioni e modifiche. Con delibera della Giunta regionale toscana n. 707 del 1/8/2011 è stato approvato il
“Protocollo d'intesa per l'individuazione delle priorità di sviluppo del territorio della provincia di Pisa tra la Regione
Toscana, la Provincia di Pisa e il Comune di Pisa”, allo scopo di definire gli impegni reciproci per lo sviluppo economico e sociale della provincia di Pisa alla luce anche del Programma di governo regionale e del nuovo Programma
regionale di Sviluppo; in esso si individuano le principali priorità di sviluppo del territorio della provincia di Pisa tra
le quali l’investimento sull’innovazione tecnologica e sui centri di trasferimento delle competenze di eccellenza, la
realizzazione di interventi di potenziamento delle strutture dell’Aeroporto di Pisa, l’acquisizione da parte del Comune e la valorizzazione della Stazione Marconi - Complesso Radiotelegrafico di Coltano.
Con delibera della Giunta regionale toscana n. 227 del 2/4/2013 è stato approvato il “Protocollo d'intesa tra Regione Toscana e Comune di Pisa per l'individuazione di priorità di intervento per la Città di Pisa”, in cui si prevedono una serie di interventi, tra i quali rilevano la “Cittadella Aeroportuale”, la realizzazione del progetto Area della
Cittadella e la “Cittadella Galileiana". Il progetto della “Cittadella Galileiana della Scienza e della Tecnologia” nasce
nel 2005 con la partecipazione dell’Università di Pisa al bando indetto con decreto dirigenziale della regione
Toscana n. 5960 dell’8-11-2005 per il cofinanziamento di interventi a favore del sistema produttivo regionale e finalizzati al rafforzamento della competitività dei contesti territoriali locali “Nuovo patto per lo Sviluppo - Areaprogettuale n. 6”). Il progetto, approvato nel 2008 con cofinanziamento regionale integrato l’anno successivo, nasce dall’idea di insediare nel complesso dei Vecchi Macelli attività di trasferimento tecnologico e di spin-off (pre-incubatori
di impresa). La sua realizzazione, a seguito della partecipazione del Comune di Pisa al Piano Integrato per lo Sviluppo Sostenibile (PIUSS) rientra quindi negli atti di programmazione regionale. In particolare, in merito al recupero
delle aree degli ex macelli pubblici e delle ex stallette, sono state ammesse al finanziamento nel 2009 tre iniziative a
valere sui fondi POR, CREO, FESR 2007-2013.
Il progetto della Cittadella Galileiana deve tuttavia essere attualizzato in modo da integrare la stessa nel tessuto e
nel contesto delle funzioni del centro storico della città di Pisa, compresa l’attrattività turistica e culturale. La realizzazione appare innovativa e unica nel diagramma cultura-impresa dei parchi scientifici e tecnologici più rilevanti al
mondo, per la sua collocazione nel cuore di Pisa, Città d'arte, scienza e cultura, con la prospettiva di recupero del
Parco della Cittadella da una parte e di più ampi spazi nelle disponibilità dell'Università lungo il percorso dalla Cittadella a Piazza del Duomo. A tale proposito l’11 marzo 2009 l’Ateneo e il Comune di Pisa hanno sottoscritto un
protocollo d’intesa per l’utilizzo dell’area “Ex macelli Pubblici” in via Nicola Pisano con cui, tra l’altro, si davano atto
di condividere il fine della gestione unitaria del museo e del “science center”. Il Protocollo in esame conferma quale
priorità all’art. 2 , oltre all’avvio della realizzazione della Cittadella Aeroportuale, il completamento della Cittadella
Galileiana e nel rinviare a specifichi accordi attuativi, prevede all’art. 3 la disponibilità del Comune di Pisa in collaborazione con l’Università di Pisa a predisporre il progetto definitivo per la conclusione dello “Science Center” nell’ambito della “Cittadella Galileiana”.
Il protocollo stabilisce, inoltre, che la Regione Toscana e il Comune di Pisa individuano come ulteriori priorità di
interesse per lo sviluppo della città di Pisa il consolidamento strutturale e il ripristino della funzionalità del Palazzo
della Sapienza, la realizzazione del Polo Museale Storico di Ateneo presso l’Orto Botanico, entrambi in collaborazione con l’Università di Pisa, la realizzazione del progetto Area della Cittadella – recupero e riqualificazione spazi
pubblici e il recupero del complesso Marconiano a partire dalla stazione radiotelegrafica Marconi in Coltano.
Per quanto riguarda il Palazzo della Sapienza di Pisa, il protocollo evidenzia come la sua chiusura a seguito dell’ordinanza del sindaco del comune di Pisa del 29 maggio 2012, emanata a fini di pubblica incolumità per dissesti statici
dell’immobile, abbia creato una situazione di grave disagio, oltre che per la comunità accademica, anche per l’intera
città in quanto l’immobile rappresenta un patrimonio fondamentale per l'Università e per l’intera comunità pisana,
per la biblioteca universitaria e quella di giurisprudenza nonché del polo didattico e delle Aule magne storiche in
esso presenti, con ricadute negative anche sul piano economico. All’art. 3 (“Attuazione”) del Protocollo è previsto
che, fermi restando i relativi accordi attuativi, l’Università è disponibile a proporre un progetto definitivo relativo ai
lavori di adeguamento, consolidamento e riorganizzazione funzionale del Palazzo. In particolare, il progetto preliminare, già approvato dal C.d.A. dell’Ateneo, prevede che l’immobile torni ad essere Sede del Dipartimento di
Giurisprudenza, con il mantenimento di un Polo Didattico e delle due Aule Magne di Ateneo e la creazione di una
nuova Biblioteca Giuridico-Sociale. Restano confermati, all’interno dell’edificio, gli spazi in uso alla Biblioteca Universitaria di Pisa del MiBACT, nella consistenza precedente la chiusura.
Quanto alla priorità relativa alla realizzazione del Polo Museale Storico di Ateneo. come è noto l’Università, in attuazione della previsione statutaria, ha istituito in data 19 settembre 2012 il Sistema Museale d’Ateneo che prevede,
tra l’altro, la riqualificazione dell’Orto Botanico Universitario con la creazione del suddetto Polo, dove verranno
riunite le principali collezioni dell’ateneo, situato sul percorso pedonale che collegherà il complesso dei Vecchi Macelli alla Piazza dei Miracoli. Di tale Sistema Museale è parte integrante anche il Museo degli Strumenti per il Calcolo, già collocato nell'area dei Vecchi Macelli. Viene riconosciuta la grande rilevanza per la Città di Pisa della realizzazione del Polo Museale di Ateneo presso l’Orto Botanico - attraverso il recupero delle funzioni e degli accessi
storici di questa zona centrale della città, concepito non solo come luogo deputato a visite turistiche, ma come
spazio aperto e vivo nel territorio accessibile, a scopo educativo e di alta divulgazione, alle scuole e alla cittadinanza.
In base al protocollo in questione l’Ateneo è disponibile a predisporre i progetti preliminare e definitivo del Polo
Museale presso l’Orto Botanico. In particolare, nel progetto della parte museale verrà creato uno spazio espositivo
articolato secondo un criterio multidisciplinare in diverse sezioni, con un unico filotematico conduttore relativo al
racconto della storia del peculiare rapporto con la Scienza che ha sempre caratterizzato l’Università di Pisa. Come
già accennato, sempre all’art.3 del Protocollo, le parti convengono che le finalità e gli interventi nello stesso previsti
siano oggetto di specifici accordi attuativi, che comprenderanno anche i relativi progetti, anche definitivi, e i relativi
costi. Gli accordi attuativi, ciascuno per singolo intervento, potranno, qualora tutte le parti lo reputino necessario,
essere estesi anche a soggetti terzi sia pubblici che privati compreso il MIBACT.
Ai fini dell’elaborazione dei suddetti accordi, oltre alle già ricordate disponibilità del Comune e dell’Ateneo, le parti
si danno fin da ora reciprocamente atto della disponibilità del Comune di Pisa a predisporre un progetto definitivo
sviluppando il progetto Area della Cittadella- – recupero e riqualificazione spazi pubblici, compreso il tratto di mura
e le fortificazioni non comprese nel progetto portante finanziato sull’asse 5 linea 5.2 Cittadella – Recupero di aree
per servizi al pubblico museo delle Navi. Inoltre, il Comune di Pisa è disponibile a predispone studi di fattibilità
aventi ad oggetto l’acquisizione dal demanio e la relativa riqualificazione della Stazione Marconi – Complesso Radiotelegrafico di Coltano e la realizzazione della Cittadella aeroportuale.
Ai fini della definizione dei contenuti de predetti accordi viene prevista l’istituzione di un apposito Nucleo tecnico
composto da un membro per ogni parte che le stesse devono comunicarsi informalmente entro quindici giorni
dalla data della stipula del protocollo. Il Nucleo è convocato dal membro designato dalla Regione e alle sue riunioni
possono partecipare anche altri dipendenti delle Amministrazioni interessate. E’, inoltre, previsto che le parti si
scambino ogni informazione utile al raggiungimento delle finalità del protocollo.
I fondi relativi all’attuazione di questo protocollo derivano dalla vendita a privati della quota Regione Toscana di
SAT-Aeroporto di Pisa, per circa 15 M€. Di questi, il rettore stima che 3 M€ saranno detsinati alla Sapienza, 1 per i
Musei, e 5 per la Cittadella Galileiana.
10. Richieste di patrocinio
Pervenute al Rettore le richieste di patrocinio:
• dal Sig. Giacomo Razzauti, Presidente dell’Associazione Il Progetto – onlus, per il convegno dal titolo “INCLUSIONE, le opportunità presenti, le aspettative delle persone interessate e delle loro famiglie”, Livorno, Museo di
Storia Naturale del Mediterraneo, il 28.11.2014;
• dalla Dr.ssa Enrica Bonanni, Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, per il XXIV Congresso Nazionale AIMS – Associazione Italiana di Medicina del Sonno, Pisa, 5 all’8.11.014;
• dal Prof. Aldo Frediani, PO Dip Ing Civ Ind, per il Congresso Internazionale “Variational analysis and aerospace
engineering III; challenges for mathematics and aerospace sciences”, Centro Majorana, Erice, 28.8-5.9.
11. Conferimento del titolo di Professore Emerito – Proposte
Errore materiale nell’istruttoria, corretto e introdotta la proposta di Giorgi.
Il SA delibera di individuare i seguenti professori per l’attribuzione del titolo di “professore emerito”:
• Prof. BOMBARDIERI Stefano - Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale;
• Prof. BRECCIA Umberto - Dipartimento di Giurisprudenza;
• Prof. CORSINI Paolo - Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione;
• Prof. GIORGI Marcello – Dipartimento di Fisica;
• Prof. LETTA Cesare - Dipartimento di Civiltà e forme del Sapere.
La proposta di cui sopra dovrà essere sottoposta per il relativo parere al Dipartimento di ultima afferenza del professore; la relativa delibera dovrà essere adottata in composizione ristretta solo ai professori di prima fascia.
Il rettore intende procedere a scrivere un regolamento per la costituzione di un collegio degli emeriti Unipi, affidando ad essi la cooptazione di 1 emerito ogni anno.
12. Varie ed eventuali
Nessuna varia da discutere.
La seduta termina alle h 1425.
Prossima riunione del SA: 19.11.2014.
Cordiali saluti, i vostri rappresentanti in SA
Simone Capaccioli, Sergio Rocchi e Franco Turini