ARTE E CULTURA CORSI, CONVEGNI, SEMINARI Questo è un documento prodotto dalla redazione del sito InformadisAbile del Comune di Torino nel quale potete trovare l’archivio mensile delle notizie sulla disabilità riguardanti Torino e il Piemonte. Per facilitarne la consultazione, tale rassegna è stata suddivisa nelle CRONACA aree tematiche che trovate sulla sinistra. DISABILITA’ SENSORIALI Chiunque dovesse riscontrare anomalie nei contenuti o segnalare l’inserimento di nuovi articoli e nuove sezioni può comunicarlo all’indirizzo e-mail: [email protected] EVENTI LAVORO SANITA’ E SALUTE SCUOLA SOLIDARIETA’ SPORT VARIE ARTE E CULTURA Come guerrieri senza spada, oltre il silenzio dell’Afasia – Torino 10 dicembre 2 dicembre 2014 Dopo l’esordio alle Fonderie Limone e la partecipazione al Fringe Festival la Compagnia Teatro Babel approda alla Residenza Sanitaria dell’ ASL TO 2 con COME GUERRIERI SENZA SPADA Oltre il silenzio dell’Afasia. Lo spettacolo è stato realizzato dalla Fondazione Carlo Molo onlus per sensibilizzare il pubblico sulle tematiche dell’Afasia. Lorena La Rocca dopo aver contribuito alla realizzazione di “ConversAzioni” ha cucito una nuova partitura scenica nata dal laboratorio “NarrAzioni Teatrali” del Centro Afasia CIRPFondazione Carlo Molo ONLUS, che ha accolto, accanto alle persone con afasia, alcuni giovani studenti in formazione del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche e Logopedia: futuri professionisti della cura. COME GUERRIERI SENZA SPADA è un racconto per quadri teatrali che si sviluppa attraverso azioni fisiche e partiture gestuali composte dal gruppo laboratoriale, per dare forma estetica al silenzio della persona afasica e raccontare la battaglia quotidiana di chi vuole farsi ascoltare. Il rapporto con la malattia è stato raccontato agli studenti ripercorrendo le tappe del difficile percorso riabilitativo vissuto dalle persone afasiche. Studenti e attori con afasia, scambiando le loro esperienze giungono rappresentare il sistema ospedaliero da una duplice e diversa prospettiva, scoprendo un diverso concetto di Cura e di relazione. I materiali artistici emersi dal laboratorio durato circa un anno, sono stati plasmati per raccontare l’afasia utilizzando diversi linguaggi espressivi: Musica, Fotografia e Azione Fisica si sostituiscono alle Parole. In particolare le musiche originali di Davide Sgorlon, e i ritratti fotografici di Silva Rotelli, sono frutto di precedenti percorsi espressivi sull’uso della voce e della mimica facciale nella comunicazione. La fotografia testimonia la trasformazione delle condizioni emotive dei partecipanti afasici, ed è stata utilizzata come mezzo di dialogo e narrazione in un’ottica di rafforzamento dell’identità personale e sociale. Il teatro come formazione: dalla parte degli studenti Nel corso del laboratorio della durata di un anno, i futuri infermieri e logopedisti e le persone con afasia hanno lavorato fianco a fianco producendo testi, azioni, e racconti sui limiti e le risorse di una relazione di cura che passa per l’ascolto del silenzio. Attraverso la testimonianza diretta dei pazienti che hanno vissuto l’ospedalizzazione e il trauma del cambiamento improvviso, determinato dall’ictus e dall’afasia, è stato possibile formare sul campo gli studenti ad un’attenta e specifica comunicazione con la persona afasica. Il teatro come cura e strumento di inclusione: dalla parte delle persone afasiche Gli specifici percorsi di comunicazione segnico gestuale proposti dal laboratorio sviluppano azioni che si trasformano in testi. Questi testi spesso fanno emergere dei grandi non detti e permettono alle persone con afasia di esprimersi e comunicare mediando la difficoltà con l’approccio ludico del teatro. Le persone con afasia prendono consapevolezza che un’altra comunicazione (extra verbale) è possibile sollevandole dal disagio del deficit subito e ritrovando un nuovo modo di relazionarsi con l’esterno. Il Centro Afasia CIRP della Fondazione Carlo Molo onlus – dal 2004 lavora in continuità con i servizi territoriali e ha come obiettivo la presa in carico delle problematiche psicologiche, comunicative e sociali di persone con afasia e dei loro familiari. Il Laboratorio di Teatro Sociale, attivo presso il Centro dal febbraio 2010, si propone di stimolare nelle persone con afasia modalità espressive non verbali. Partendo dalle risorse comunicative dei partecipanti vengono attivati percorsi che permettono di tradurre i contenuti verbali in azioni fisiche o mimiche. L’acquisizione di elementi di comunicazione segnico-gestuale permette ai partecipanti di porre le basi per conoscere e sperimentare una diversa possibilità narrativa. Si tratta di una vera e propria ricerca-intervento condotta in équipe dall’operatrice di Teatro Sociale e dagli psicologi/psicoterapeuti del Centro Afasia CIRP. I gruppi sono condotti da Lorena La Rocca – mediatrice di Teatro Sociale e di Comunità e Tecnico della Comunicazione (LIS)- È sempre presente uno degli psicologi/psicoterapeuti del CIRP che assicura la continuità della presa in carico e il monitoraggio dello stato psicologico dei partecipanti. Fonte: fondazionecarlomolo.it ARTE E CULTURA Torino: “Origami – La Via della Carta” 2 dicembre 2014 Domenica 21 Dicembre 2014, alle h 17,00: conferenza “Origami – La Via della Carta” (a chiusura dei laboratori dedicati a persone diversamente abili che ha coinvolto la nostra ed altre cooperative sociali negli scorsi mesi) nell’ambito della mostra organizzata dall’Associazione Culturale Yoshin Ryu. Per accedere alla conferenza è necessario l’acquisto del biglietto di entrata. “Origami 2, Universi di Carta” – Sono 5 gli elementi che danno origine a ciò che esiste: Terra, Acqua, Fuoco, Aria e Vuoto. La mostra “Origami, Capitolo 2 – Universi di Carta” è partita da tale fondamento per dare vita ad una nuova, ed imperdibile, avventura espositiva. Fantastici Origami concepiti e piegati da alcuni dei più creativi origamisti italiani ed internazionali, hanno dato forma ad un Universo ricco e stupefacente, originale ed esteticamente affascinante. Il mondo incantato di “Origami 2 – Universi di carta-” vi aspetta nelle cantine di Palazzo Barolo, a Torino dal 13 Dicembre 2014 al 15 Febbraio 2015. Palazzo Barolo, Via Delle Orfane 7/A – Torino (TO) L’esposizione rimarrà aperta dal 13 Dicembre 2014 al 15 Febbraio 2015. Fonte: comune.torino.it/pass/motorericerca ARTE E CULTURA Giornata disabilità 2014, a Torino la valorizzazione multisensoriale di Villa della Regina 2 dicembre 2014 La Giornata Internazionale delle persone con disabilità è occasione per presentare il lavoro di ricerca nato dalla collaborazione tra direzione di Villa della Regina e dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino, "La catena d'acqua". Un progetto di valorizzazione multisensoriale dei giardini della Villa. Spiegano gli autori che "il lavoro si è concentrato sui giardini sviluppando percorsi di fruizione e conoscenza multisensoriali che, attraverso forme di comunicazione esperienziali, coinvolgono il visitatore in modo stimolante e immersivo e offrono opportunità di visita inclusive, adatte ai diversi pubblici, dai bambini agli stranieri alle persone con disabilità sensoriali". L'iter progettuale per la predisposizione degli ausili alla visita è stato condiviso con Tactile Vision onlus e con le associazioni Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Sezione Provinciale di Torino, Italiana Volontari Pro Ciechi e Istituto dei Sordi di Torino. Mercoledì 3 dicembre, a partire dalle ore 10.00 e fino alle 13.00, interverranno Angela Farruggia, Conservatore Architetto Villa della Regina Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, Paola Nicita Conservatore Storico dell'Arte Villa della Regina e Responsabile Servizi educativi Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, Cristina Coscia, Presidente del Comitato Unico di Garanzia Politecnico di Torino, Sergio Pace, Delegato del Rettore per le Iniziative a Supporto dell'Assistenza, Integrazione Sociale e Diritti delle Persone Disabili Politecnico di Torino, Michela Benente, Angela Lacirignola, Cristina Azzolino, Dipartimento Architettura e Design Politecnico di Torino, Elena Marasciuolo, Valentina Monchiero, autrici della Tesi di Laurea magistrale "I giardini di Villa della Regina: la multisensorialità come strumento inclusivo di valorizzazione culturale" Politecnico di Torino, Francesco Fratta, Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti onlus, sezione provinciale di Torino. Stefania Barella, U.N.I.Vo.C. Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi di Torino, Rocco Rolli, Tactile Vision onlus, Enrico Dolza, Luciano Candela, Istituto dei Sordi di Torino Fondazione onlus. Fonte: superabile.it ARTE E CULTURA Oltre 100mila abbonati per i musei di Torino e del Piemonte. E la «carta» dal prossimo maggio si estende alla Lombardia 2 dicembre 2014 La carta «Musei Torino-Piemonte» supera quota 100mila abbonati e “gemma” un analogo abbonamento per la Lombardia, un’iniziativa che diventerà realtà all’inizio del prossimo maggio. Con ampie probabilità che il progetto venga successivamente replicato anche in Valle d’Aosta e Liguria. Cercando di offrire agli abbonati le proposte museali non solo del proprio territorio, ma anche di un crescente numero di regioni. Nel frattempo l’abbonamento ai musei di Torino e Piemonte si gode un successo rappresentato da 101.600 tessere vendute lo scorso anno (+13,8%), con un totale di visite degli abbonati che supererà, a fine 2014, quota 740mila. In pratica ogni abbonato utilizza mediamente la tessera per più di 7 ingressi all’anno in musei del Piemonte o al Forte di Bard in Valle d’Aosta. È aumentato l’utilizzo della tessera, grazie nanche ad un’offerta che si è arricchita di nuovi musei e di nuove mostre. Quest’anno la classifica dei musei più visitati è guidata dalla Reggia di Venaria seguita dalla Gam, dal Museo civico torinese di Arte Antica-Palazzo Madama al terzo posto. In quarta posizione Bard, che precede Palazzo Reale, il Museo Nazionale del Cinema, il Mao e l’Egizio. Ovviamente a trainare le visite sono state, in molti casi, le mostre ospitate. A partire da quella su Renoir alla Gam , dai Preraffaelliti a Palazzo Chiablese, e ancora “Eve Arnold” a Palazzo Madama, la retrospettiva “Werner Bischof” e la mostra, sempre a Palazzo Madama, dedicata a Tina Modotti. Una serie di proposte che hanno favorito l’abbonamento anche di non torinesi che, per la prima volta, hanno superato la quota del 10%. E l’abbonamento musei si è trasformato in una sorta di strumento di welfare culturale. Tra l’altro, in accordo con la Fondazione Crt, chi sottoscriverà un abbonamento musei “sostenitore” contribuirà a donare una tessera alle famiglie con figli disabili. Per quanto riguarda l’abbonamento per il 2015, le novità riguardano l’ulteriore ampliamento dell’offerta museale, una serie di mostre che spazieranno da Monet a Kandinsky passando per una mostra dedicata a Raffaello ed una sulla pittura francese con opere in arrivo dall’Ermitage di San Pietroburgo. Senza dimenticare il rinnovato Museo Egizio ed un evento multisciplinare sul Neorealismo al museo del Cinema. E l’abbonamento potrà essere sottoscritto in qualsiasi momento dell’anno poiché avrà la durata di 365 giorni a partire dall’acquisto. Fonte: ilsole24ore.com CORSI, CONVEGNI, SEMINARI Peveragno: corso formativo per "Pet-operator" 3 dicembre 2014 Visto il grande successo del corso di Pet Therapy giunto ormai alla sua terza edizione, anche per il 2015 lo "Staff Formazione" – in collaborazione con “Il cane come Terapia” di Valentina Fontanone e l’Associazione “A dog for Therapy” – ha in programma un percorso formativo per Pet-operator. Il corso è rivolto a psicologi, medici, veterinari, educatori, fisioterapisti, infermieri, logopedisti operatori socio-sanitari, operatori cinofili ed a tutti coloro i quali intendono progettare e condurre programmi di pet therapy integrata, ma anche a chi ha un cane, un gatto, un coniglio o un animale domestico con caratteristiche adeguate e vuole praticare la Pet Therapy con professionalità, a chi non ha ancora un animale e vuole avere gli strumenti idonei per poter scegliere il “compagno di vita” più adatto al suo carattere, a chi già opera nel settore della disabilità e vuole approfondire le proprie conoscenze in questo campo o inserire la Pet Therapy nella struttura dove lavora, a chi vuole approfondire la conoscenza delle attività di Pet Therapy. Il corso è suddiviso in 3 step, ciascuno dei quali consente di acquisire la certificazione operativa per le competenze e le abilità raggiunte.Alla fine dell’intero percorso formativo – che prevede 144 ore di teoria e 56 ore di Tirocinio, è previsto il rilascio della Certificazione di “Pet Operator” dell’Associazione “A Dog for Therapy”. L’associazione “A Dog for Therapy” dispone, secondo le linee guida della Regione Piemonte, di addestratori cinofili, veterinari di riferimento e altre figure previste nell’équipe che deve supportare l'operatore nella stesura del progetto ed inoltre vaglierà ed affiderà agli operatori formati le richieste di lavoro provenienti dalle varie strutture territoriali. Obiettivo è anche quello di formare Pet Terapisti per l’associazione “A dog for Therapy”, perché l’associazione rappresenta una tutela per gli operatori che andranno ad operare potendo racchiudere nel suo interno professionalità operanti sul campo richieste dalla legge regionale. Per il momento NON è normata la figura del Pet terapista tra le Professioni Riabilitative riconosciute dal Ministero della Salute, ma la Regione Piemonte ha già normato le attività di Pet Therapy classificandole ed indicando le competenze che dovrebbero essere acquisite. Tale percorso formativo ha la peculiarità di essere accreditato per le competenze che rilascia anche secondo la norma ISO 17024 e prevede la possibilità di certificare individualmente per ogni discente le competenze acquisite con modalità e costi che stiamo trattando con l'ente di certificazione. Per partecipare al corso non è necessario avere un cane, perché si può lavorare tranquillamente con quelli dell’associazione, addestrati per la Pet Therapy. Nel caso si possieda l’animale invece i nostri esperti – in determinate giornate durante le parti pratiche – valuteranno se il cane è propenso per le attività di Pet Therapy. Lavorare nell'ambito delle attività e terapie assistite dagli animali è una grande opportunità per quanti desiderino coniugare il loro interesse per il mondo animale con la possibilità di occupazione nei segmenti dell'assistenza, riabilitazione e dell’educazione infantile. Per i professionisti sanitari, inoltre, verranno rilasciati i crediti ECM per ogni Step. Si può decidere di partecipare anche ad un solo step, ottenendo l’attestato di riferimento. Consultare il sito www.staff-formazione.net per scaricare la brochure dell’intero percorso, con tutte le informazioni necessarie su date e sede del corso e con le indicazioni per iscriversi. Fonte: targatocn.it CORSI, CONVEGNI, SEMINARI Parent Project Onlus - Girandolab 23 dicembre 2014 All'interno del percorso Girandolab (laboratori espressivi per adolescenti con e senza disabilità motorie): • Martedì 13 gennaio 2015, ore 16 - “Le nuove frontiere del giornalismo – web e social media”, a cura di VolonWrite @Passepartout – via San Marino, 10 • Martedì 20 gennaio 2015, ore 16 - “Il montaggio video”, a cura dell’Associazione VolonWrite @Passepartout – via San Marino, 10 • Sabato 24 gennaio 2015, ore 16 - “Giocando con la voce. Laboratorio di creatività vocale”, con Renata Chiappino - @sede Parent Project - corso Trieste, 75/c Moncalieri. • Sabato 24 gennaio, inoltre, alle 10, si terrà un laboratorio ludico dedicato alla musica per bambini (età indicativa: dai 4 ai 10 anni). Il Maestro Jimmy, insegnante esperto di didattica della musica, proporrà attività divertenti legate all'ascolto, alla mimica, al canto e all'immagine per sviluppare una sensibilizzazione uditivo-espressiva nei giovanissimi partecipanti. Sede: @Parent Project. Tutte le attività sono gratuite; email: [email protected]. Fonte: parentproject.it è necessario prenotare al 331.6173371 o via CRONACA In cinque sotto sfratto: "Mio marito è malato, non può dormire in auto" 15 dicembre 2014 Non hanno un lavoro e sono finiti sotto sfratto. Sono giorni di fuoco per una famiglia residente al civico 95 di via Parenzo. Maria, 43 anni, Giovanni, 41 anni, e i loro tre figli - la più grande di 17 anni, il più piccolo di appena 5 - rischiano di finire in mezzo ad una strada tra pochi giorni. La loro è una lotta contro il tempo. Giovedì l’ufficiale giudiziario si presenterà alla porta per mandarli via ma la situazione, al momento, non è certo delle più rosee. Una brutta storia iniziata nel 2009 quando papà Giovanni, ex ambulante, si ammala a causa dell’influenza suina. L’uomo viene ricoverato alle Molinette dove resta in coma due mesi. Ci vogliono poi quattro mesi di riabilitazione per invertire la rotta ma poco dopo ci pensa la crisi del lavoro ad abbattersi sui due. “Quando sono entrato in ospedale pesavo 150 chili circa. Poi causa cortisone e anestesie varie ho superato i 220 chili” racconta Giovanni. Ma a flagellare la famiglia ci pensa anche il Durc. E inutile diventa il tentativo di concordare un piano di rientro con Equitalia, per un debito di 4mila euro circa. “Il Durc ci ha tagliato le gambe – accusa Maria –. Ci siamo ritrovati costretti a pagare in tempi troppo stretti diversi bollettini Inps in arretrato. E chiaramente non ci siamo riusciti. Noi non avevamo mille euro da dar via in cosi poco tempo. E per tutta risposta il Comune ci ha bloccato l’attività”. Senza l'amato banco da settembre del 2013 la situazione diventa addirittura tragica. La famiglia si ritrova persino senza il furgone, sequestrato per il mancato pagamento dell’assicurazione. E con i problemi di salute di Giovanni, colpito da una nuova infezione che gli provoca il diabete, l’ulcera e un aumento consistente di peso. Nonostante i problemi di salute oggi Giovanni non riesce ad aver diritto alla pensione d’invalidità. Per la Regione, infatti, l’uomo ha un’infermità del 67% che non basta per avere un sussidio. Anche piccolo. Respinta la domanda per l’emergenza abitativa a causa del mancato pagamento delle rate dell’Inps. “Ci sentiamo presi in giro – spiegano i due coniugi -. Come potevamo pagare le rate avendo perso il lavoro? Possibile che le istituzioni non capiscano che non abbiamo nemmeno i soldi per mangiare”. A dare una mano alla famiglia ci pensa la Caritas che offre il pacco viveri mentre a causa delle spese la famiglia si è vista persino costretta a smettere di pagare l’affitto e a ritirare la figlia più grande da scuola. “Finiremo a dormire in una macchina” questo il timore di Giovanni. Chi potesse aiutare la famiglia può chiamare al numero 349-3263376. Fonte: torinotoday.it CRONACA Sangano (Torino) – Disabile Psichico si ustiona con sigaretta 28 dicembre 2014 Un disabile psichico ospite di una struttura di accoglienza di Sangano, nel Torinese, si è dato fuoco accidentalmente appoggiando una sigaretta sui propri abiti. L’uomo, 52 anni, è stato soccorso dal personale del ricovero, che ha spento le fiamme, ed è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Cto di Torino, con ustioni di primo grado in varie parti del corpo. Non è in pericolo di vita. Sull’episodio indagano i carabinieri. Fonte: torinotoday.it CRONACA Torino, aggredisce con un coltello la convivente 22 dicembre 2014 Questa mattina dopo le 6,30 una donna, Giovanna La Licata, è stata accoltellata in un alloggio in via Pio VII 17/A a Torino. Sembra che il ferimento sia avvenuto durante una lite con il convivente Settimio Bisignani, 54 anni. A far nascere la discussione le lamentele da parte dell’uomo, disabile alle gambe dalla nascita, che si sentiva poco assistito, lei lo rimproverava per l’eccessivo nervosismo. Dalla lite si è passati all’aggressione: impugnato un coltello in cucina le ha provocato un taglio orizzontale all’altezza del torace. La donna è stata ricoverata alle Molinette e non versa in gravi condizioni. In casa era presente anche il figlio di 11 anni, ma non avrebbe assistito all’accaduto. Sul posto sono intervenuti gli agenti della volante e l’ambulanza del 118. Fonte: lastampa.it CRONACA Paraplegica rischia lo sfratto: "A gennaio finirò in mezzo ad una strada" 23 dicembre 2014 Un incidente stradale avvenuto sei anni fa ha cambiato la vita della signora Ida, una donna di 49 anni residente nelle case del Cottolengo di largo Cardinal Massaia. Dopo un anno di ospedale, tra rianimazione e riabilitazione, Ida si è ritrovata su una sedia a rotelle. Lesioni al midollo, alle vertebre, frattura del femore sinistro e di entrambi gli omeri non le hanno lasciato alcuno scampo. Dal 2009 al 2012 la sua vita è stata segnata da un divorzio e dal risarcimento ottenuto dall'assicurazione che le ha garantito di continuare a pagare affitto e bollette. Ma i soldi oggi sono finiti. “E così io sono diventata morosa“. Quei 497 euro mensili di spese sono diventati un problema. “Ho in mano una proroga fino a gennaio – continua Ida -. Ma il problema si ripresenterà puntuale perché non so dove tirare fuori i soldi”. L’attuale pensione d’invalidità e l’accompagnamento non sono sufficienti per far fronte a tutte le spese. Senza dimenticare il cibo che deve bastare anche per il figlio di 27 anni. Ma a far tribolare Ida c’è anche un edificio pieno zeppo di barriere architettoniche. A cominciare dal bagno dove la carrozzina passa a stento. La sedia a rotelle, inoltre, entra sì nell’ascensore ma la grandezza del mezzo non consente alle porte di chiudersi. E tra la porta dell’ascensore e quella che garantisce l’accesso al cortile ci sono altri sei gradini e nessun montascale. Così ad aiutarla a compiere ci pensa il figlio Francesco che di peso la solleva dal suo ausilio accompagnandola fuori dal palazzo. “In questo edificio non esistono scivoli – racconta Ida -. Per questo voglio andare via di qua e trovare una casa senza scalini”. L’appello al Comune per avere un alloggio popolare per ora, non ha dato risultati. I tredici punti ottenuti le hanno garantito solo di essere inserita in una lista d’attesa. Con tempi incerti. “Tra un mese, pur essendo disabile e pur avendo diritto ad una casa Atc, potrei ritrovarmi in strada. Ma io non posso più aspettare, ho bisogno di una sistemazione”. Fonte: torinotoday.it DISABILITA’ SENSORIALI Ivrea. UICI: “Non abbiamo pregiudizi” 28 dicembre 2014 C’è anche Fabio Bizzotto, un ragazzo eporediese, ipovedente, esperto di informatica e di ausili per l disabilità, tra i lavoratori del Crv (Centro di Riabilitazione Visiva) di Ivrea, dal mese di dicembre affidato all’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti). “La presenza di Fabio, che lavorava presso la struttura già con la precedente gestione, non solo è garanzia di qualità e continuità per gli utenti, ma contribuisce anche a fugare alcune voci, non sempre fondate, che sono circolate nelle scorse settimane – commenta Giuseppe Salatino, presidente UICI Torino – La nostra associazione non ha pregiudizi verso nessuno e non mira a “imporre i suoi”, ma si basa esclusivamente su criteri oggettivi, di qualità e di merito». Con un’attenzione particolare per le specificità del territorio: non è un caso che tre figure chiave del centro (psicologa-musicoterapista, terapista occupazionale, tecnico informatico) provengano proprio dall’area del Canavese. “I due dipendenti che lavoravano stabilmente presso il centro con la precedente gestione sono stati contattati e con entrambi si è cercato, quando possibile, di arrivare ad accordi soddisfacenti per il lavoratore e sostenibili per la nostra associazione – prosegue Salatino – Con Fabio questo è avvenuto. Tutto ciò anche nell’interesse dei disabili visivi coinvolti, che speriamo possano vivere il passaggio di consegne nella maniera più serena possibile, con la consapevolezza di avere tutta la nostra attenzione”. Il percorso inaugurato da pochi giorni si prospetta produttivo. La struttura è già a pieno regime e tantissime sono le attività proposte (dai corsi di orientamento alla cucina, dalla consulenza lavorativa alle attività ludiche per i più piccoli). Sette sono gli iscritti al corso di postura, una tra le novità introdotte dall’UICI per aiutare i disabili visivi nella vita quotidiana. E sicuramente altre adesione arriveranno nei prossimi giorni. Fonte: 12alle12.it EVENTI 3 dicembre giornata dei disabili: tante iniziative a Torino organizzate dalla Cpd 2 dicembre 2014 Il 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, rappresenta un momento centrale per la riflessione e il dibattito, per la partecipazione e l’impegno, la cui rilevanza etica può guidare l’azione politica, civile e sociale. Quest’anno gli eventi torinesi del 3 dicembre, organizzati come di consueto dalla Consulta per le persone in difficoltà, avranno come filo conduttore “Viaggiare, scoprire, conoscere. Un diritto di Tutti”. Uno slogan che invita a riflettere e condividere significati ed esperienze relative alla partecipazione attiva e consapevole alla vita culturale e ricreativa, al turismo e al tempo libero. In occasione della conferenza stampa, lunedì 28 dicembre a Torino, alcuni politici locali sono stati invitati a partecipare a un “percorso esperienzale”. PROGRAMMA 3 dicembre h 9/18 CONVEGNO: “TURISMO 2.0: ACCOGLIENZA IN TUTTO E PER TUTTI” Borgo Medioevale, Viale Enrico Millo 4/Torino Accessibilità. Accoglienza. Innovazione. Nuovi approcci per rispondere alle sfide del mercato turistico. pARTECIPANO esperti, rappresentanti di categoria, operatori del turismo e istituzioni. È garantito il servizio di interpretariato LIS e di sottotitolazione a cura di CulturAbile. 5 dicembre h 9/13.30 GIORNATA DEDICATA ALLE SCUOLE È il “cuore” del programma. Un appuntamento abituale e atteso per circa 3.000 studenti ed insegnanti. Un momento di divertimento, sport e inclusione per imparare, fin da piccoli, che la diversità “non fa paura”. La giornata sarà animata da band musicali, danzatori, artisti di strada, gruppi sportivi composti da persone con disabilità e non. Con la collaborazione di ANIMACLOWN, ASSOCIAZIONE SCRIBA, BALLO ANCH’IO, FALL IN DANCE, HB BASKET, LIBERI DENTRO, SFIDE, SPORTDIPIU’, TEATRAZIONE, YOSHIN RYU – PANTA REI. Ospite d’onore della mattinata i PERTURBAZIONE. Verranno premiate le classi vincitrici del Concorso Scuole “Viaggiare, scoprire, conoscere. Un diritto di Tutti” che si saranno distinte nella produzione di elaborati, video, plastici sul tema proposto. Il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea organizzerà una grande azione di pittura collettiva in linea con il tema dell’anno. 9 dicembre h 21 LA LOCANDA DEL MIGRANTE Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Corso Galileo Ferraris 266/Torino Protagonisti 26 attori, 13 ragazzi con la sindrome di Down e 13 volontari. È una storia avvincente e divertente presentata dall’Associazione culturale I Buffoni di corte ONLUS e rappresentata da La Compagnia delle Frottole, con la regia di Luca Nicolino. 11 dicembre h 17.30/18.45 PROIEZIONE DOCU-FILM “L’AMORE VOLA” Museo della Radio e della Televisione, Via Giuseppe Verdi 16/Torino “L’AMORE VOLA”, del regista Paolo Severini, è una produzione che tratta la delicata dell’affettività e della sessualità per le persone con disabilità. Realizzato all’interno del progetto “Amare ed essere amati: un diritto di tutti”, nell’ambito del Bando Regionale sulla Cultura di Parità, è stato concretizzato da ADN-Associazione Diritti Negati, in partenariato con CPD. In collaborazione con il Museo della Radio e della Televisione e della Rai. 14 dicembre h 10/19 XIV VETRINA DI NATALE: UNA MOLE DI EVENTI CHRISTMAS InGenio Bottega d’arti e antichi mestieri, Via Montebello 28b/Torino La Città di Torino offre una vetrina di opere artistiche e artigianali realizzate da persone con disabilità. Laboratori interattivi, giochi, performance, con le Circoscrizioni, le Cooperative Sociali, le Fondazioni, le Associazioni di Motore di Ricerca.Due le mostre: Le ragioni della Leggerezza – Spazio Via Montebello 28b Trailer – Arte Contemporanea – Spazio C.so San Maurizio 14e Si conclude con un Brindisi al Natale a Palazzo Madama. Fonte: cpdconsulta.it LAVORO Torino, oltre 800 disabili inseriti al lavoro dalla Provincia: le storie in un documentario 12 dicembre 2014 TORINO - "Quando ero piccolo, il dottore ha detto ai miei genitori che ero nato con un cromosoma in più; e loro erano molto preoccupati. Ma con il tempo abbiamo scoperto che, anche con questo cromosoma in più, si possono fare moltissime cose: studiare, ascoltare la musica, lavorare. E io queste carte le ho giocate sempre tutte". La racconta così la sua esperienza Alberto, 23 anni, uno delle centinaia di ragazzi con disabilità che negli ultimi anni hanno ottenuto un contratto di lavoro grazie ai percorsi di inserimento messi in piedi dalla Provincia di Torino. Nell'ultimo quinquennio, grazie ai 18 milioni di euro stanziati per il Piano provinciale per l'occupazione dei disabili, ben 2700 di loro hanno potuto accedere ad altrettanti corsi di formazione e conseguenti tirocini in aziende altamente specializzate. La media di inserimenti, attualmente, viaggia sulle 800 persone l'anno, assunte con contratti di apprendistato, a termine o a tempo indeterminato. Un successo, a conti fatti: specie se si considera che Torino, dati alla mano, è oggi una delle città più colpite dalla crisi dell'occupazione, con un record negativo proprio per quanto riguarda i giovani. Per questo, la Provincia ha voluto documentare la riuscita del Piano di inserimento con "Sono contento (Di lavorare qui)", un breve documentario girato da Giorgio Risso e Stefano Scarafia della casa di produzione Bodà; che, in poco più di venti minuti, hanno mostrato la ricaduta concreta che l'accesso al lavoro ha avuto sulla vita di sette dei ragazzi coinvolti nel programma. A dare il titolo al documentario è Mauro, 51 anni, forse il più anziano tra i lavoratori inseriti; che per anni ha convissuto con una forma di disagio psichico che lo ha portato a vivere e dormire in strada. Oggi, dopo 2 anni spesi tra formazione e tirocini, lavora in pianta stabile in un magazzino dell'azienda per il trasporto pubblico: "sono contento" ripete spesso durante le riprese, "sono contento quando vengo a lavorare". C'è poi Alberto, il cui cromosoma in eccesso è quello alla base della sindrome di down. Lui, dopo il programma, è stato preso a lavorare nella più grande filiale torinese di Eataly, quella del Lingotto: "In azienda sono un po' un Jolly - racconta alla sua tutor formatrice durante il cortometraggio - lavoro dove c'è bisogno". Ma il suo obiettivo era proprio diventare "come un antico mediano, di quelli che nelle squadre di calcio facevano di tutto e spingevano gli altri a fare meglio; anche se, a volte, mi piacerebbe giocare come fantasista" E ancora Walter, Pamela, Ilaria; uomini e donne di ogni età, provenienti da storie molto diverse, nelle quali però è possibile rintracciare un comun denominatore: per loro, l'accesso al lavoro ha rappresentato l'inizio di una nuova vita, più piena anche sotto il profilo della socialità, degli affetti e del rispetto di sé. Pamela, ad esempio, che oggi è cameriera in un grande albergo, racconta di non essere una persona che socializza facilmente. "Molti sembrano vivere in un mondo tutto loro dice nel cortometraggio - sempre con gli occhi sul cellulare o gli auricolari nelle orecchie. Oggi una signora mi ha sbattuto contro, e nemmeno si è girata a guardarmi in faccia". "Le mie colleghe, però, sono diverse - continua-; sono persone sincere, si mostrano per come realmente sono. E con loro ho un rapporto molto bello". A formare i ragazzi ripresi nel video è stato la filiale di Pinerolo dell'Enigm, un ente internazionale di cooperazione allo sviluppo che opera in oltre dodici paesi tra Asia, Africa, America Latina ed Europa. "Il nostro obiettivo centrale - spiega Susanna Durando, formatrice che si è occupata del percorso di Walter e Ilaria - miriamo ad accrescere il livello di autonomia delle persone che formiamo, perché questo aspetto si rivela molto importante anche nell'inserimento lavorativo. Il primo passo dunque è uscire gradualmente dal proprio ambiente familiare, per avvicinarsi agli altri, al mondo esterno". Ma sono molti altri gli enti coinvolti nei percorsi di formazione e inserimento attivati dalla Provincia: "Facciamo affidamento - spiega Ezio Como, responsabile del progetto - a una vasta rete di agenzie formative altamente qualificate, come Knos, Enaip o la Casa di carità "Arti e mestieri". Le linee di intervento sono essenzialmente due: per i ragazzi che alla fine delle medie inferiori scelgono di cercare un lavoro anziché proseguire con gli studi, abbiamo attivato dei corsi di formazione di durata biennale o triennale, sul modello di quanto accade, ad esempio, nel sistema scolastico inglese. Per i disabili che invece sono già passati nei consueti percorsi di ricerca del lavoro, come l'iscrizione al collocamento o ad agenzie interinali, abbiamo attivato tutta una serie di interventi formativi che sono più strettamente mirati a un inserimento in tempi brevi, e sono finanziati con il fondo regionale disabili". Fonte: lastampa.it SANITA’ E SALUTE Torino. Disabili: Saitta, “Rivedremo integrazione Welfare-Sanità” 9 dicembre 2014 Per l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, nel campo delle non autosufficienze è necessario “rivedere in modo strutturale l’integrazione fra welfare e sanità”, poiché il welfare del passato non è più sostenibile economicamente e non risponde più a una domanda che è cambiata. Saitta lo ha affermato nell’aula del Consiglio regionale, chiudendo con il suo intervento la seduta aperta di oggi dedicata alla disabilità. “Abbiamo un grande obiettivo – ha detto l’assessore – proporre nei prossimi mesi un piano integrato fra welfare e sanità. Stiamo operando per eliminare ogni spreco, in modo da liberare risorse per questo scopo. Il welfare del passato è divenuto insostenibile sul piano economico, e risorse scarse impongono alla politica di compiere scelte e indicare priorità. Occuparsi dei più deboli è per la Giunta Chiamparino una esigenza imprescindibile, ma stabilire delle priorità comporta che alcuni interventi di carattere sociale non saranno più possibili. Altrimenti si è costretti a un decremento su tutto, e in tal caso a farne le spese sono i più deboli”. “Si deve agire sugli sprechi – ha spiegato – e nel contempo elevare la qualità della spesa. Dal punto di vista politico, ci impegneremo a Roma in una battaglia per l’inserimento delle non autosufficienze nei Lea. E per quest’ultimo obiettivo chiederemo a tutti i parlamentari piemontesi di collaborare per darci una mano”. “E’ chiaro che lavoreremo per superare le delibere, ma siamo in piano di rientro e pertanto vincolati dalla decisione del Tavolo Massicci in base alla quale le Regioni in questa situazione non possono finanziare con risorse del fondo nazionale sanitario gli extra-Lea (ovvero ciò che non rientra nei Livelli essenziali di assistenza, ndr)”. Lo ha affermato l’assessore alla Sanità del Piemonte, Antonio Saitta, parlando in Consiglio regionale in occasione della seduta aperta chiesta dalle associazioni dei disabili. Il tema riguarda alcune delibere della precedente Giunta regionale, che la Giunta Chiamparino ha mantenuto, con le quali il finanziamento dei servizi per le non autosufficienze erano passate dalla sanità all’assistenza. “Concordo pienamente con le associazioni, che oggi hanno chiesto di vedere riconosciuti diritti esigibili – ha aggiunto Saitta – ma se non tenessimo conto dei vincoli che ci sono imposti non usciremmo dal piano di rientro e non potremmo più sostenere la sanità tout court. Siamo in stato di pre-commissariamento, questo deve essere chiaro a tutti. Intendiamo superare le delibere, non cancellarle. Questo va fatto in fretta e in modo strutturale, rivedendo da zero il rapporto di integrazione fra sanità e welfare, a partire dalla domanda che è profondamente cambiata rispetto al passato”. Fonte: 12alle12.it SOLIDARIETA’ Dal 4 dicembre nella sede di Piazza Solferino è possibile scegliere “Adotta una terapia” 2 dicembre 2014 Anche quest’anno è possibile sostenere la Fondazione Paideia attraverso tante idee solidali e di qualità. Dal 4 al 23 dicembre torna infatti il Christmas Shop nella sede di Piazza Solferino 9, dove poter scegliere tanti regali heart-made – fatti col cuore per parenti o amici e condividere la gioia del Natale con i bambini e le famiglie seguiti ogni giorno da Paideia. Biglietti augurali d’artista, cesti natalizi con prodotti alimentari “Regalidea”, bellissime confezioni di biscotti e cioccolatini artigianali, prodotti targati Tiger, vini di qualità selezionati da Goodmakers.it: sono solo alcuni dei regali che a Natale contribuiranno a sostenere il progetto. Adotta una terapia e ad offrire percorsi di riabilitazione a bambini con disabilità o malattia. Anche le aziende possono scegliere di dare il proprio contributo al progetto e testimoniare il loro impegno sociale scegliendo i regali solidali a favore di Fondazione Paideia. Un ringraziamento speciale va a tutti gli amici di Paideia che hanno permesso anche quest’anno di realizzare questo importante progetto di solidarietà per rendere il Natale ancora più buono: Regalidea, Berrino Printer, Tiger Italia, Goodmakers.it, Le Batiaje di Casa Vincenti, Antica Cioccolateria Croci, Coco Cano, Silvia Forzani, Bianca Scaroni, Anna Peiretti, La Giostra, Smaf Grafica, Accademia Torinese di Fotografia, Cuochivolanti. Il Christmas shop di Paideia è in piazza Solferino, 9 ed è aperto da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 19. Sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre, inoltre, i regali solidali di Paideia potranno essere trovati anche al Borgo Medievale di Torino in occasione di Natale al Borgo, l’iniziativa realizzata in collaborazione con il Circolo dei lettori per il weekend dell’Immacolata. Fonte: fondazionepaideia.it SOLIDARIETA’ Prendi un taxi e sostieni la ricerca sul cancro 11 dicembre 2014 Fino a giovedì 15 gennaio chi prenderà un taxi della Cooperativa Radiotaxi 5730 potrà contribuire a finanziare la ricerca e la cura del cancro. Quest’anno l’iniziativa “Macinando Km, si macina solidarietà”, promossa dal Rotary Club Torino Matteotti, con il supporto della Cooperativa Radio Taxi 5730 di Torino, sostiene infatti la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Il passeggero che utilizza una delle oltre 700 auto pubbliche del servizio 5730 potrà decidere di lasciare il suo resto al tassista che lo metterà in un’apposita casettina di colore rosso, una sorta di salvadanaio natalizio, per raccogliere le offerte di fine corsa. Il ricavato dell’iniziativa sarà donato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro che ha costruito e gestisce l’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo, uno dei più importanti centri oncologici italiani. Fonte: lastampa.it SOLIDARIETA’ Torino. Solidarietà: un panettone per aiutare neonati del Sant’Anna 5 dicembre 2014 ‘Aiutare i bambini: c’è qualcosa di più dolce?’. E’ la campagna di Codè Crai Ovest, con Ascom-Confcommercio, per raccogliere fondi per la Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna e contribuire al nuovo reparto di neonatologia con la vendita di panettoni Maina. Madrina dell’iniziativa, in programma il 6 e 7 dicembre nelle piazze cittadine e in 30 supermercati Crai, Alena Seredova che ha tagliato un panettone da 500 kg. “Pensate ai meno fortunati”, è l’appello della Seredova ai neogenitori. Il maxi panettone tagliato simbolicamente oggi sarà donato alla Piccola Casa della Divina Provvidenza, un primo gesto di solidarietà in attesa del week end di vendita dei dolci natalizi. Il costo, 10 euro, andrà interamente alla Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna per il completamento del nuovo reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva, lavori da oltre 2 mln. “Contiamo di inaugurare la Terapia Intensiva il prossimo Natale – ha detto il primario di Neonatologia Daniele Farina – e sarà la nuova casa di questi bambini e dei loro genitori che grazie a nuovi spazi più adeguati potranno sempre restare vicini ai loro figli. E questo grazie ai torinesi che sono sempre aperti alla solidarietà”. L’iniziativa potrebbe non fermarsi qui. Il presidente di Crai Secom Piero Boccalatte ha infatti rilanciato un’idea del dottor Farina, di estenderla a tutta Italia abbinandola agli ospedali di ciascuna città, “una bellissima iniziativa che vorrei portare avanti”. A fare un appello ai neogenitori è stata la madrina Alena Seredova. “Chiedo a chi ha avuto la fortuna di uscire dall’ospedale con la sua creatura fra le braccia subito dopo la nascita – ha detto – di dare una mano, comprando questo panettone, a chi questa fortuna non ce l’ha”. Appello da tempo raccolto dall’Ascom che, come sottolinea la presidente Maria Luisa Coppa, “vuole concretamente contribuire sempre più al miglioramento delle condizioni dei piccoli ricoverati”. Fonte: 12alle12.it VARIE Fassino: "Il 2014 è stato un anno di semina. Nel 2015 raccoglieremo i frutti" 23 dicembre 2014 "Il 2014 è stato un anno di semina mentre il 2015 sarà finalmente un anno di raccolta" . Con queste parole, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, il sindaco di Torino Piero Fassino ha tracciato il bilancio del lavoro svolto insieme alla Giunta negli ultimi 365 giorni per poi indicare gli obiettivi dei prossimi mesi. "Nell'anno che sta per chiudersi - ha sottolineato - abbiamo dato stabilità al bilancio dell'amministrazione, proseguito nell'azione di risanamento finanziario, portato avanti il piano di dismissioni mobiliari e immobiliari, liberando così risorse che ci hanno permesso di garantire ai cittadini tutti i servizi. E questo nonostante i tagli che ci sono stati per effetto della spending review". Il sindaco del capoluogo sabaudo non ha poi dimenticato di mettere l'accento sul welfare: "Continueremo ad affrontare l'emergenza sociale che la crisi, nostro malgrado, ci ha messo di fronte: siamo consapevoli infatti che una parte dei cittadini vive in condizioni disagiate ed è nostro dovere intervenire". Nel corso del 2014 sono stati 9 mila gli anziani assistiti dal comune di Torino, 7 mila i minori e 6 mila i disabili; il sostegno economico è andato a 3 mila famiglie mentre sono 800 le persone che ogni notte, nei mesi più freddi, vengono ospitate nei dormitori. Ma nel 2015 cosa succederà? Quello che verrà sarà l'anno dei grandi eventi - Torino capitale europea dello Sport; l'Expo 2015 e l'Ostensione della Sindone - ma sarà anche l'anno dei cantieri. Verranno inaugurate nuove residenze universitarie; saranno avviati i lavori di realizzazione del campus di Scienze Motorie nell'ex Manifattura Tabacchi; è in programma la riqualificazione del Palazzo del Lavoro e verrà completato il restauro della facciata della stazione di Porta Nuova. Ma soprattutto sarà l'anno del proseguimento dei lavori per la realizzazione della tratta Lingotto-Bengasi della linea 1 della metropolitana e della presentazione dei progetti esecutivi per la linea 2. ll sindaco di Torino ha poi ricordato che dal 1 gennaio amministrerà la nuova Città Metropolitana insieme al consiglio metropolitano: "È una grande opportunità per rilanciare con forza, sviluppo e crescita la città metropolitana di Torino che è stata storicamente una delle aree forti, trainanti di tutto il Paese". Fonte: torinotoday.it
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