informatica - ISIS Segato Brustolon

Istituto Statale di Istruzione Superiore
“Segato-Brustolon”
Via Jacopo Tasso, 11 – 32100 Belluno
Sez. ITIS “Segato” Tel. 0437 940159
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe 5 INF A
Indirizzo INFORMATICA
Progetto ABACUS
Anno scolastico 2013-2014
1
INDICE
1
Presentazione dell’istituto
3
2
Obiettivi curricolari e profilo professionale del Perito in Informatica
Industriale – Progetto ABACUS
4
3
Criteri di valutazione ( P.O.F)
6
4
Presentazione della classe
9
5
Obiettivi, metodologie, strumenti, verifiche e argomenti delle diverse
discipline
10
5.1
Lingua e lettere italiane
10
5.2
Storia
13
5.3
Lingua straniera (inglese)
16
5.4
Matematica
19
5.5
Calcolo della probabilità, statistica, ricerca operativa
21
5.6
Elettronica e telecomunicazioni
23
5.7
Informatica
25
5.8
Sistemi di elaborazione e trasmissione delle informazioni
28
5.9
Educazione fisica
32
5.10
Religione
34
6
Attività culturali, visite guidate e viaggio d’istruzione
36
7
Simulazioni delle prove d'esame e griglie
37
8
Composizione del consiglio di classe (firme)
82
2
1.
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
l'Istituto di Istruzione Superiore “Segato-Brustolon” nasce nell'anno scolastico 2011-2012, dalla fusione
dell’ITIS “G. Segato” con l'IPSIA “A. Brustolon”.
NOTA STORICA RELATIVA ALL´ITIS SEGATO
Il 26 marzo 1905 viene fondata a Belluno la "Scuola Industriale" che inizia i corsi il 6 novembre, con 44
allievi, ed è diretta dall'ingegner Guglielmo Sartori.
Il nuovo ordinamento scolastico del 1925 consente di affiancare alla Scuola Industriale, con biennio con
vari indirizzi, il corso quinquennale per periti edili; nasce così la prima specializzazione dell'Istituto
Industriale. Nel 1928 si aggiunge la "Scuola di Avviamento" al lavoro di durata triennale.
Nel 1933 il Regio Decreto n. 2171 trasforma la Sezione in corso quinquennale per periti edili, annessa alla
Regia Scuola Industriale di Belluno, in Regio Istituto Tecnico Industriale; l'Istituto prende il nome dell'illustre
scienziato concittadino Girolamo Segato (Vedana 1792 - Firenze 1836).
Nel 1940 si inaugura il primo corso meccanici-elettricisti, poi elettrotecnici, nel 1963 quello per
metalmeccanici e nel 1964 quello per elettronici.
Nel 1962 viene istituita la sezione staccata di Pieve di Cadore (biennio e triennio per elettrotecnici) e nel
1965 la sezione staccata di Feltre (corso metalmeccanici); quest'ultima si rende autonoma con la
denominazione di ITIS "Luigi Negrelli" nel 1970.
Dal 1990 l'Istituto adotta il Piano Nazionale di informatica per alcune sezioni del biennio e il Progetto
"Ergon" per il corso metalmeccanici. Nel 1993 si affiancano la sperimentazione Progetto "Ambra" (per
Elettronici ed Elettrotecnici) e quella per l'Edilizia.
Dal 1994 il biennio e le specializzazioni triennali (esclusa l'Edilizia) confluiscono nei nuovi ordinamenti
nazionali, adottando i rispettivi piani di studio.
Dal 2005 sono state richieste e concesse anche le specializzazioni per Perito Informatico e Perito
Termotecnico.
SPECIALIZZAZIONI
Al termine del corso di studi si consegue il diploma di perito in:
• Edilizia
• Elettronica e telecomunicazioni
• Elettrotecnica e automazione
• Informatica
• Meccanica
• Termotecnica
• Costruzioni
SPECIALIZZAZIONI PREVISTE DAL NUOVO ORDINAMENTO
•
•
•
•
•
Costruzioni, ambiente e territorio
Elettronica e elettrotecnica
Informatica e telecomunicazioni
Meccanica, meccatronica ed energia (con opzione “Tecnologia dell'occhiale”)
Grafica e comunicazione.
I corsi di specializzazione dell'Istituto costituiscono un punto di riferimento importante per il territorio
bellunese che è oggi una delle zone più attive d'Italia dal punto di vista economico e lavorativo, ricca di
piccole e medie imprese con tecnologie avanzate in tutti i settori produttivi.
L'Istituto Tecnico Industriale Statale, sin dalla sua istituzione, si è configurato come una realtà scolastica
ben inserita nell'ambiente sociale, culturale e produttivo della città e della provincia di Belluno.
3
SBOCCHI LAVORATIVI E DI STUDIO
Il percorso didattico seguito nelle varie specializzazioni permette sia sbocchi lavorativi immediati dopo il
diploma, sia l'iscrizione a qualsiasi corso universitario a lungo e a breve termine.
Da alcuni anni fanno parte integrante dell'attività didattica le cosiddette "aree di progetto", mirate alla
realizzazione tecnica e pratica di progetti commissionati da aziende leader della provincia che operano in
vari settori.
2.
OBIETTIVI CURRICOLARI E PROFILO PROFESSIONALE DEL
PERITO INDUSTRIALE PER L’ INFORMATICA.
La figura professionale del perito per l'Informatica trova collocazione sia nelle imprese specializzate nella
produzione di software, sia in tutte le situazioni di produzione e gestione dei software, sia nel
dimensionamento e nell'esercizio di sistemi di elaborazione dati quando essi rappresentano attività
rilevanti per l'azienda indipendentemente dal tipo di applicazione.
Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti:
•
•
•
•
capacità di inserirsi nel lavoro di gruppo;
capacità di assumersi compiti e di svolgerli in autonomia, anche affrontando situazioni nuove;
capacità di accettare gli standard di relazione e di comunicazione richiesti dall'organizzazione in cui
opera;
capacità di adattarsi alle innovazioni tecnologiche e organizzative.
L’indirizzo informatico si pone l'obiettivo di offrire una formazione che sviluppi l'attitudine ad affrontare i
problemi in termini globali, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline informatiche
classiche (Informatica, Sistemi) su e quelle a esse collegate (Elettronica, Calcolo, Matematica), integrate
da una organica preparazione scientifica e di cultura generale.
Per tali realtà, il Perito Industriale per l'Informatica, nell'ambito del proprio livello operativo, deve essere
preparato a:
a) conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline utili alla formazione di base nel settore informatico
e, in particolare:
•
•
•
•
•
delle discipline elettriche ed elettroniche;
dell'organizzazione e gestione di progetti;
dell'organizzazione aziendale;
del funzionamento dei computer e delle reti informatiche;
della normativa di settore.
b) acquisire sufficienti competenze per affrontare problematiche complesse, scegliendo in modo
flessibile le strategie di soluzione. In particolare deve saper:
•
•
•
•
•
•
•
collaborare all'analisi di sistemi di vario genere e alla progettazione dei programmi applicativi;
collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi industriali e di
telecomunicazioni;
sviluppare pacchetti software nell'ambito di applicazioni di sistemi di automazione e di acquisizione
dati, banche dati, calcolo tecnico-scientifico, sistemi gestionali;
progettare piccoli sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale, inclusa la scelta e il
dimensionamento di interfaccia verso apparati esterni;
pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive e dimensionare piccoli
sistemi di elaborazione dati;
curare l'esercizio di sistemi di elaborazione dati;
assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro consulenza e formazione di base sul
software e sull'hardware.
4
Il Perito Industriale per l'Informatica deve, pertanto, essere in grado di svolgere mansioni relative a:
•
•
•
•
•
•
•
analisi di sistemi;
progettazione di programmi applicativi;
progettazione di sistemi industriali e di telecomunicazione;
sviluppo piccoli pacchetti di software;
progettazione di piccoli sistemi di elaborazione;
amministrazione di sistemi di elaborazione;
assistenza agli utenti dei sistemi di elaborazione.
SBOCCHI LAVORATIVI E DI STUDIO
Il percorso didattico seguito nella specializzazione permette sia sbocchi lavorativi immediati dopo il
diploma, sia l'iscrizione a qualsiasi corso universitario a lungo e a breve termine.
Possibili inserimenti lavorativi dopo il diploma sono:
•
•
•
•
•
analista di sistemi informatici;
progettista di sistemi industriali e di telecomunicazioni;
sviluppatore di pacchetti di software per sistemi di automazione e di acquisizione dati, banche dati,
calcolo tecnico-scientifico, sistemi gestionali;
progettista di sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale;
assistenza e consulenza agli utenti dei sistemi di elaborazione dati.
Il diploma permette inoltre, dopo adeguato tirocinio e dopo superamento dell'esame di abilitazione, l'iscrizione
all'Albo dei Periti e la libera attività professionale.
Continuazione degli studi dopo il diploma
Il diploma consente l'iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria. La preparazione ottenuta dopo il corso
privilegia i seguenti indirizzi di studio:
•
•
•
•
Ingegneria informatica;
Ingegneria dell'automazione;
Ingegneria elettronica;
Ingegneria gestionale.
In alternativa si possono frequentare:
•
•
Corsi post-diploma;
Corsi di formazione professionale.
5
3.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL P.O.F.
AREA LINGUISTICO-LETTERARIA
La valutazione è stata formulata secondo la seguente scala:
VOTO
Descrittore
1-2
L'alunno rifiuta la prova (non vuole essere interrogato o consegna in bianco un compito
scritto).
3
Abilità di base pressoché inesistenti; contenuti insufficienti o assenti, gravissime lacune
nell'ambito argomentativo e logico-formale.
4
Conoscenze carenti; il messaggio prodotto è disorganizzato nei concetti e scorretto
nell'esposizione, tanto da risultare scarsamente intelligibile; l'alunno appare disorientato
anche di fronte alle richieste più semplici ed inutili risultano i tentativi di aiuto da parte
dell'insegnante.
5
Conoscenze non ancora sufficienti e superficiali difficoltà nell'applicazione delle abilità,
mancanza di autonomia nell'esecuzione di compiti semplici; l'allievo giunge a conclusioni
solo parziali.
6
Il discorso ha una struttura semplice, ma sostanzialmente corretta e linguisticamente
appropriata, la conoscenza è completa, ma non approfondita; sufficienti capacità di analisi;
sintesi approssimativa; l'alunno talora ha bisogno di essere aiutato.
7
Il discorso è preciso, pertinente, con una struttura sufficientemente articolata dei contenuti
ed è espresso in forma corretta e appropriata; non sono necessari particolari interventi.
8
Il discorso è organizzato in modo autonomo e logicamente strutturato, con ricchezza di
argomentazioni ed in forma linguisticamente appropriata, corretta e fluente; conoscenze
ampie e sicure.
9
Piena conoscenza dei contenuti e padronanza dell'uso degli strumenti; presenza di
motivazioni e di attitudine per la materia, uso dei linguaggio specifico con competenza e
proprietà, capacità di valutare e rielaborare in modo autonomo ed approfondito.
10
Alla padronanza concettuale e linguistica indicata al punto precedente, si aggiungono
originalità di pensiero ed un notevole bagaglio di conoscenze personali.
Nella valutazione dello scritto si sono tenuti presenti i seguenti elementi:
•
•
•
•
•
•
•
contenuto pertinente;
organicità e chiarezza espositiva;
coerenza logica;
correttezza morfologia e sintattica;
precisione lessicale;
originalità dei contenuti;
proposte di valutazioni critiche e di confronto con problematiche del mondo contemporaneo.
6
LINGUA STRANIERA
La valutazione è stata formulata secondo la seguente scala:
VOTO
Descrittore
1
L'allievo non produce alcun elemento atto a valutarne la competenza linguistica e
dimostra totale disinteresse per la materia.
2
L'allievo non produce alcun elemento atto a valutarne la competenza linguistica.
3
L'allievo non produce che qualche raro elemento atto a valutarne la competenza
linguistica e/o la produzione risulta totalmente inaccettabile per i numerosi e gravissimi
errori grammaticali, lessicali e funzionali.
4
L'allievo produce in forma molto lacunosa e gravemente scorretta dal punto di vista
grammaticale, lessicale e funzionale.
5
L'allievo produce in forma lacunosa e/o scorretta.
6
L'allievo raggiunge la competenza linguistica prefissata senza dimostrare una completa
autonomia.
7
L'allievo raggiunge una discreta competenza linguistica dimostrando di saper comunicare
senza incertezze.
8
L'allievo raggiunge una buona competenza linguistica dimostrando di essere totalmente
autonomo.
9
L'allievo raggiunge un'ottima competenza linguistica dimostrando di possedere tutte le
strategie per una produzione linguistica autonoma.
10
L'allievo raggiunge un'ottima competenza linguistica dimostrando di essere creativo,
originale oltreché totalmente autonomo.
Nella valutazione dello scritto si sono tenuti presenti i seguenti elementi:
•
•
•
•
•
•
•
contenuto pertinente;
organicità e chiarezza espositiva;
coerenza logica;
correttezza morfologica e sintattica;
precisione lessicale;
originalità dei contenuti;
capacità di valutazioni critiche e di confronto con problematiche del mondo contemporaneo.
7
MATERIE TECNICHE
La valutazione è stata effettuata secondo la seguente scala:
VOTO
Descrittore
1-2
Conoscenza nulla degli argomenti e conseguente incapacità di applicazione dei contenuti.
3
Conoscenza alquanto limitata degli argomenti principali, notevoli difficoltà di applicazione
e di esposizione dei contenuti.
4
Conoscenza limitata degli argomenti principali, applicazione dei contenuti stentata,
difficoltà nell'esposizione e mancanza di autonomia nell'analisi.
5
Conoscenza superficiale degli argomenti principali, incertezze nell'applicazione dei
contenuti, mancanza di autonomia nell'analisi, esposizione stentata.
6
Conoscenza degli argomenti principali, qualche incertezza nell'applicazione dei contenuti,
normali capacità di analisi, esposizione non sempre appropriata.
7
Conoscenza completa ma non particolarmente approfondita degli argomenti, correttezza
con qualche imprecisione nell'applicazione dei contenuti, capacità di analisi, di
esposizione e di rielaborazione autonoma.
8
Conoscenza completa degli argomenti, correttezza nell'applicazione dei contenuti,
capacità di analisi, di esposizione e di rielaborazione autonoma.
9
Conoscenza completa e approfondita degli argomenti, correttezza e precisione
nell'applicazione dei contenuti, elevata capacità di analisi, di esposizione e di
rielaborazione autonoma.
10
Conoscenza perfetta e approfondita degli argomenti, correttezza e precisione
nell'applicazione dei contenuti, elevata capacità di analisi, di esposizione e di
rielaborazione autonoma.
La valutazione delle materie tecniche ha tenuto conto dei seguenti elementi:
•
•
•
•
•
•
•
Comprensione dei problemi;
Individuazione del metodo di soluzione;
Efficacia, puntualità del metodo scelto;
Chiarezza e rigore espositivi nei riferimenti teorici;
Capacità di analisi e sintesi;
Proprietà di linguaggio;
Correttezza dei calcoli.
8
4.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe all’inizio del triennio (anno scolastico 2011-12) era composta da 15 studenti. A questo nucleo
originale, arrivato compatto fino alla classe quinta, nel quarto anno si è aggiunto un ripetente. Nel quinto anno
si sono aggiunti altri due ripetenti, portando il numero attuale degli studenti a 18.
All'inizio del triennio la classe appariva abbastanza coesa e sufficientemente impegnata nello studio in classe e
a casa, anche se qualche studente faticava a tenere il passo per una certa discontinuità dell'impegno. Nel
corso dei due anni successivi, sono emerse alcune individualità che non hanno tuttavia saputo porsi come
"trainanti" nei confronti del resto della classe. La coesione che inizialmente caratterizzava il gruppo è venuta
gradualmente a mancare e la vivacità della classe è cresciuta. L'impegno per molti è calato ed è emersa la
tendenza a "contrattare" al ribasso tempi e modalità delle attività e nel tempo i rapporti si sono a volte
complicati.
Nel corso del quinto anno l'impegno non è stato adeguato da parte di tutti, soprattutto nel lavoro a casa: di
conseguenza, alcuni non sono riusciti a mantenere un profitto soddisfacente, pervenendo a una
preparazione incerta e poco approfondita. Va comunque sottolineata la presenza di alcune eccellenze.
Nel corso del triennio è stato possibile garantire la continuità didattica per Lingua e letteratura italiane,
Storia, Inglese, Matematica e Laboratorio di matematica, Laboratorio di Elettronica, Educazione fisica e
religione. Per alcune materie di indirizzo, non è stato possibile garantire la continuità, come si evince dal
prospetto che segue.
MATERIA
CLASSE 3
A.S. 2011/3
CLASSE 4
A.S. 2012/3
CLASSE 5
A.S. 2013/4
Lingua e letteratura italiane
De Pellegrini
De Pellegrini
De Pellegrini
Storia
De Pellegrini
De Pellegrini
De Pellegrini
Lingua straniera (inglese)
Olivotto
Olivotto
Olivotto
Matematica
Iarabek
Iarabek
Iarabek
Laboratorio di Matematica
Miotti
Miotti
Miotti
Calcolo della probabilità, statistica, ricerca operativa
De Colle/Bortoluzzi
Fanelli
Vernieri
Laboratorio di Calcolo
Miotti
Antole
Fistarol
Elettronica e telecomunicazioni
Torri
Rui
Caneve
Laboratorio di Elettronica
Feltrin
Feltrin
Feltrin
Informatica
Zampieri
Cecchin
Decet
Laboratorio di Informatica
Miotti
Miotti
Fistarol
Sistemi di elaborazione e trasmissione dati.
Zampieri
Decet
Decet
Laboratorio di Sistemi
Miotti
Miotti
Fistarol
Educazione fisica
Capretta
Capretta
Capretta
Religione
Plonka
Plonka
Plonka
9
5.
OBIETTIVI, METODOLOGIE, STRUMENTI, VERIFICHE E
ARGOMENTI DELLE DIVERSE DISCIPLINE
5.1
Lingua e lettere italiane
Insegnante: prof. Daria De Pellegrini
Ore settimanali: 3
La classe, che aveva concluso il precedente anno scolastico nettamente divisa tra una parte che,
impegnandosi con la necessaria regolarità, otteneva buoni risultati e una parte che doveva essere
costantemente spronata e recuperata, ha confermato tale caratteristica, che anzi si è ulteriormente accentuata.
Solo un terzo della classe ha avuto risultati pienamente soddisfacenti, evidenziando anche una piena
maturazione umana ed intellettuale, gli altri, in qualche caso per difficoltà di base non affrontate con la
necessaria determinazione, ma più spesso per superficialità ed incostanza nell'impegno, sono pervenuti ad
una preparazione complessiva solo sufficiente (talvolta di stretta sufficienza).
Obiettivi specifici della disciplina
Tenendo presenti i programmi ministeriali, sono stati individuati a livello di dipartimento gli obiettivi che lo
studente deve raggiungere alla fine del triennio, in termini di conoscenze, competenze e capacità.
In modo specifico gli si richiede di:
•
•
•
•
•
•
•
conoscere gli aspetti più significativi della letteratura italiana dall’unificazione nazionale all’epoca
contemporanea;
saper leggere in modo autonomo qualsiasi tipo di testo;
saper esporre in modo corretto ed appropriato gli argomenti trattati;
saper analizzare le vicende letterarie italiane mettendole in rapporto con i fatti storico-culturali e
riferendole a problematiche del mondo contemporaneo;
saper analizzare testi antologici proponendo valutazioni critiche intertestuali;
saper strutturare un testo secondo le nuove tipologie testuali previste dall’esame di stato, dimostrando
una sufficiente competenza linguistico-espressiva;
saper prescindere dal proprio punto di vista nell’acquisizione dei concetti.
Metodologie utilizzate
Nell'affrontare gli argomenti ho adottato prevalentemente la lezione frontale, partendo sempre dalla lettura
e dalla riflessione sui testi, privilegiando l´analisi dei contenuti rispetto agli aspetti formali e cercando di
stimolare interventi ed osservazioni da parte degli alunni.
Mezzi e strumenti utilizzati
Descrittore
Lezione frontale
Discussione e confronto con gli studenti
Utilizzo del libro di testo
Proiezione film
10
Verifiche
Descrittore
Tipologia A (analisi del testo)
Compiti scritti in classe
Tipologia B (articolo e saggio breve)
Tipologia C (tema di storia)
Tipologia D (tema di ordine generale)
N.B. Sono state svolte due simulazioni della prima prova d´esame, in cui sono stati forniti agli
alunni i materiali relativi a tutte le tipologie.
Colloqui orali
Elenco degli argomenti trattati
Cenno al romanzo storico
Alessandro Manzoni I Promessi Sposi. Sono stati richiamati gli elementi fondamentali a livello di
• temi
• strutture narrative
• visione del mondo (il sugo della storia)
Il Realismo
Cenno a Gustave Flaubert
Madame Bovary, lettura delle pagine riportate nell'antologia (le
insofferenze di Madame Bovary e i Comizi agricoli)
Cenno a evoluzionismo e positivismo Naturalismo e Verismo: poetiche e contenuti
Emile Zola : la poetica (il romanzo sperimentale) L´Assomoir, lettura dell'episodio riportato
nell'antologia (la stireria).
Giovanni Verga vicende biografiche e cenno alla produzione preverista.
Il verismo di Verga, la poetica; un brano da Fantasticheria
Rosso Malpelo
I Malavoglia: la prefazione, i personaggi principali, le tecniche narrative e la visione del mondo. Lettura
delle pagine riportate nell´antologia..
Mastro don Gesualdo: lettura delle pagine riportate nell´antologia
Libertà
Il Decadentismo
La poesia simbolista: Baudelaire Corrispondenze, Spleen, L´albatro
Verlaine: Languore
L´estetismo: cenno a Controcorrente di Huysmans e al Ritratto di Dorian Gray di Wilde
Gabriele D´ Annunzio vicende biografiche
Il piacere, lettura delle pagine riportate nell´antologia.
Dall'esteta al superuomo
Da Poema paradisiaco: Consolazione
Da Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto
Giovanni Pascoli vicende biografiche
La poetica del fanciullino
Da Myricae: Lavandare, X agosto, Temporale, L´assiuolo, Novembre
Dai Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno, La mia sera
Dai Poemetti: Digitale purpurea
Il primo Novecento come momento di crisi e di fratture, cenno a Freud ed alla psicoanalisi
Cenno a Kafka, lettura delle ultime pagine de Il processo
Le avanguardie: il futurismo, lettura del Manifesto del futurismo di Marinetti.
11
Luigi Pirandello vicende biografiche, la poetica dell´umorismo
La carriola, La signora Frola e il signor Ponza suo genero
Il fu Mattia Pascal: struttura dell´opera, vicende e personaggi, temi e visione del mondo. (lettura
integrale dell´opera, o in alternativa de La coscienza di Zeno).
Il teatro: I sei personaggi in cerca d´autore (lettura della parte iniziale del dramma), Enrico IV (lettura
delle scene finali).
Italo Svevo vicende biografiche
Cenno a Una vita
Senilità: personaggi e temi, lettura delle prime pagine.
La coscienza di Zeno: struttura dell´opera, vicende e personaggi, l´uso dell´ironia, riflessioni sulla
conclusione (lettura integrale del romanzo, o in alternativa de Il fu Mattia Pascal).
Per la poesia del Novecento:
Giuseppe Ungaretti vicende biografiche
Da L´allegria: Pellegrinaggio, Allegria di naufragi, I fiumi, San Martino del Carso, Veglia, Soldati,
Commiato, Fratelli, Italia
Da Sentimento del tempo: La madre, L´isola
Eugenio Montale vicende biografiche
Da Ossi di seppia: I limoni, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere, Forse un mattino
Da Le occasioni: La casa dei doganieri, Dora Markus
Da La bufera: Piccolo testamento
Da Satura: Nel silenzio
Gli anni del neorealismo
Cenno a Pratolini e a Fenoglio, con lettura delle pagine da Metello e da La malora riportate
nell'antologia
La gallina di reparto di Calvino
Un uomo sfortunato di Moravia
Lettura integrale di una delle seguenti opere:
Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno
Primo Levi Se questo è un uomo
Cesare Pavese La casa in collina
Beppe Fenoglio Una questione privata, I ventitré giorni della città di Alba
Renata Viganò L´Agnese va a morire
LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE:
ARMELLINI COLOMBO Letteratura Letterature
versione rossa
volume 3.1 Il secondo Ottocento volume 3.2 Il Novecento
Zanichelli editore
N.B. Sulla base della decisione presa in sede di Dipartimento di Lettere lo studio della Divina
Commedia era stato completato in quarta.
Per presa visione gli allievi
L´insegnante
prof. Daria De Pellegrini
Belluno, 15 maggio 2014
12
5.2
Storia
Insegnante: prof. Daria De Pellegrini
Ore settimanali: 2
All'attenzione ed all'interesse (crescenti mano a mano ci si inoltrava nel Novecento) mostrati durante le
lezioni, solo da parte di pochi alunni corrispondeva un adeguato impegno domestico, per cui la
preparazione complessiva non solo presenta vistose differenze all'interno della classe, ma è mediamente
inferiore rispetto all'italiano ed in alcuni casi, a un mese dalla conclusione dell'anno scolastico, non è
ancora pienamente sufficiente.
Obiettivi specifici della disciplina
•
•
•
•
•
•
•
Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di interconnessioni, di rapporti tra
particolare e generale, tra soggetti e contesti.
Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura
diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici.
Consolidare l’attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a
dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le conoscenze acquisite in altre aree
disciplinari.
Riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva.
Scoprire la dimensione storica del presente.
Affinare la “sensibilità” alle differenze.
Acquisire consapevolezza che la fiducia d’intervento nel presente è connessa alla capacità di
problemizzare il passato.
Metodologie utilizzate
Di tali obiettivi, alti ed impegnativi, ho privilegiato quelli che riguardano la formazione umana e civile degli
studenti, piuttosto che quelli inerenti il lavoro dello storico. Nella pratica didattica, pur utilizzando
prevalentemente la lezione frontale, ho cercato di suscitare domande e incoraggiare riflessioni.
Mezzi e strumenti utilizzati
Descrittore
Lezione frontale
Discussione e confronto con gli studenti
Utilizzo del libro di testo
Verifiche
Descrittore
Verifiche semistrutturate
Verifiche scritte
Quesiti a risposta breve
Colloqui orali
13
Elenco degli argomenti trattati
L´Italia nella seconda metà dell´Ottocento, cenno a
• Destra e Sinistra storica
• Crisi di fine secolo
L’età giolittiana
• lo sviluppo industriale e le iniziative in campo sociale
• la politica interna, l’allargamento del suffragio
• la politica estera e la guerra di Libia
La prima guerra mondiale
• cause della guerra
• dalla guerra di movimento alla guerra di posizione
• neutralisti e interventisti in Italia
• le vicende sul fronte italiano
• fronte interno ed economia di guerra
• caduta del fronte russo ed intervento statunitense
• la fine della guerra e degli Imperi centrali
La rivoluzione in Russia
• la rivoluzione di febbraio, governo provvisorio e soviet
• la rivoluzione d´ottobre
• Lenin al potere: svolta autoritaria e fine della guerra
Il primo dopoguerra
• il nuovo assetto politico dell´Europa
• gli Usa: dall’isolazionismo agli aiuti all´Europa
• la Repubblica di Weimar, democrazia politica e difficoltà economiche
• la guerra civile in Russia, il comunismo di guerra, la NEP, l´ascesa di Stalin, collettivizzazione
della terra e industrializzazione forzata
• l’ Italia: la crisi politico-economica e sociale, il “biennio rosso”
Il fascismo
• origini e ascesa del fascismo
• dalla marcia su Roma al discorso del 3 gennaio 1925
• le “ leggi fascistissime” e la costruzione del regime
• il potere fascista tra propaganda e repressione
• la politica economica
• i rapporti con la Chiesa cattolica
• la politica estera e le leggi razziali del 1938.
Gli anni 30
• la crisi del `29: cause ed effetti
• il New Deal e la politica economica degli USA
I totalitarismi:
• la Germania nazista: la conquista del potere da parte di Hitler, l´istaurazione della dittatura,
terrore e propaganda, antisemitismo
• l`Unione sovietica: economia pianificata, culto della personalità, le “grandi purghe” staliniane
e i gulag.
La seconda guerra mondiale
• verso la guerra: la politica delle annessioni, la conferenza di Monaco, il Patto d´acciaio e patto
Molotov-Ribbentrop
• la guerra lampo e l’attacco all’Inghilterra
• l’Italia nel conflitto
• l´attacco all´Unione Sovietica
• l’attacco giapponese e l’intervento USA
14
•
•
•
•
•
la svolta del 1943 (Stalingrado, Africa settentrionale, sbarco in Sicilia)
il crollo del fascismo, il governo Badoglio, la situazione politica e militare dell´Italia dopo l´otto
settembre
la guerra dei civili e lo sterminio degli ebrei
la Resistenza e la liberazione dell´Italia
la conferenza di Yalta e la vittoria degli alleati
Il secondo dopoguerra
• Usa e Urss: da alleati ad antagonisti
• la guerra fredda e il sistema delle alleanze
• la ricostruzione economica dell´Europa
• 1953-1963: la coesistenza pacifica e le sue crisi
L’ Italia dalla fine della guerra agli “anni Sessanta”
• le forze politiche nell´Italia post-bellica
• il referendum e la Costituzione repubblicana
• la guerra fredda in Italia
• dal centrismo al centro-sinistra
• la ricostruzione e il “miracolo economico”
• gli anni della contestazione: nuovi soggetti politici e sociali.
LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE
BRANCATI PAGLIARANI Il nuovo dialogo con la storia, volume terzo, La Nuova Italia
Per presa visione gli allievi
L´insegnante
prof. Daria De Pellegrini
Belluno, 15 maggio 2014
15
5.3
Lingua straniera (inglese)
Insegnante: prof. Roberta Olivotto
Ore settimanali: 3
La classe è formata da diciotto alunni, di cui 16 provenienti dalla 4 informatica dello scorso anno e due
ripetenti. La classe presentava all'ingresso diversi livelli di abilità. La forte disomogeneità iniziale non si è
attenuata in corso d'anno, nonostante le attività di recupero e potenziamento svolte in itinere, di cui alcune
rivolte all'intera classe, altre destinate specificatamente agli studenti in difficoltà. Non tutti gli alunni, infatti, si
sono impegnati per superare le lacune pregresse mai colmate.
Qualche alunno ha raggiunto risultati buoni e in qualche caso eccellenti, applicandosi con impegno in aula e a
casa e partecipando con interesse alle lezioni. Un consistente gruppo di alunni si è applicato con discontinuità,
per lo più a ridosso delle verifiche, raggiungendo risultati sufficienti e, in qualche caso, appena sufficienti. Due
alunni si esprimono ancora con difficoltà, sia nello scritto sia nell'orale.
Nel secondo periodo diverse attività (gita scolastica, attività integrative e uscite di vario genere) si sono
susseguite a ridosso delle vacanze pasquali determinando un'importante pausa nell'attività didattica. Per
questo motivo e per la necessità di prediligere la pratica orale con la scelta di dedicare alcune ore a attività di
conversazione sugli argomenti oggetto di studio, i contenuti disciplinari previsti nel piano di lavoro iniziale sono
stati ridotti.
Obiettivi specifici della disciplina
Obiettivi educativi:
• Migliorare il metodo di studio.
• Utilizzare strategie di auto valutazione e auto correzione.
• Costruire una personalità autonoma e capace di rapporti positivi con gli altri.
• Raggiungere, attraverso l'uso di una lingua diversa dalla propria, la consapevolezza dell'importanza
del comunicare.
• Rapportarsi in forma critica e dialettica alle altre culture.
• Conoscere in un'ottica comparativa le strutture e l'uso delle due lingue.
Competenze:
• Potenziare le abilità di comprensione di testi tecnici relativi al settore di specializzazione e acquisizione
di un lessico specifico, relativo agli argomenti trattati.
• Apprendere elementi della cultura di paesi anglofoni.
• Utilizzare la lingua straniera per scopi comunicativi e operativi sempre più complessi.
• Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
• Acquisire strategie per la comprensione approfondita di testi e messaggi scritti e orali su argomenti noti
inerenti la sfera culturale, tecnica, sociale o l'attualità.
Metodologie utilizzate
L’approccio è stato prevalentemente di tipo comunicativo-funzionale, volto a sviluppare la competenza
comunicativa orale e scritta. Ampio rilievo è stato dato all'ampliamento del lessico, in particolare modo quello
tecnico. La riflessione sulla lingua ha incluso il rapporto lingua-cultura.
Le verifiche scritte hanno incluso attività strutturate, composizioni, domande aperte sugli argomenti trattati,
prove di comprensione del testo. Anche il lavoro assegnato per casa è stato oggetto di valutazione. Sono state
valutate la conoscenza degli argomenti, la pertinenza delle risposte e la loro completezza, nonché la
competenza e la correttezza linguistica (correttezza morfosintattica, coesione e range lessicale idoneo). Per
quanto riguarda la produzione orale si sono tenuti in considerazione fluency e pronuncia, adeguatezza del
range lessicale di base e microlinguistico, capacità di raggiungere lo scopo comunicativo al di là degli errori e
delle difficoltà di vocabolario.
Per la valutazione finale si è tenuto anche conto del lavoro svolto a casa, dell'impegno, della partecipazione e
degli interventi dal posto (testing diffuso)
16
Mezzi e strumenti utilizzati
Descrittore
Lezione frontale
Discussione e confronto con gli studenti
Utilizzo del libro di testo e fotocopie
Esercizi svolti in classe e discussione della soluzione
Lavori di gruppo
Proiezione di filmati
Programma svolto
UD 0 - REVISION
Ripasso delle principali strutture e funzioni oggetto di studio nel corso degli anni precedenti con fotocopie e
materiali resi disponibili sulla cloud di classe (Dropbox):
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
PRESENT tenses: present simple vs present continuous
PAST tenses: simple past, present perfect, past continuous, past perfect
FUTURE tenses: present simple and continuous used as a future form, to be going to, will
Conditional sentences 0, I, II
Possessive case
Modal verbs: should, have to, must, can, could, might, may
Comparative and superlatives
Quantity expressions: many/much/a lot of/(a) few/(a) little/some/any
Passive
The/a/an
Relative sentences
Some/any/no and their compounds
Questions
Indirect speech
Double object
Word order
UD 1 – THE BRITISH EMPIRE, AFRICA
•
•
•
•
Modulo 1: History of the British Empire
The Industrial Revolution (fotocopie)
The Victorian Age (fotocopie)
Colonial times: The British Empire
Modulo 2: Africa
• Inside Africa: Africa, an overview – Markets and informal economy – Old and new African trades: New
trades and ancient routes – African-China trade – Africa-India trade
• Lights and shadows: Africa's climates – Major African cultures – Poverty – Africa's resources
• Team work: ricerca a gruppi su un paese africano a scelta. Redazione di un articolo e di un pacchetto
di viaggio.
Sono stati proiettati i seguenti filmati:
• History of the British Empire
• The Great British Empire
• Africa: introduction, location and boundaries
• Climate of Africa
• Countries of Africa
• Natural resources of Africa
17
UD 2 – SOCIETÀ E ATTUALITÀ
•
•
•
The right to health: Aids abd HIV
Hungry planet: Food Habits
Hungry planet: Hunger crisis
UD 3 – COMPUTER SCIENCE
Da F. Avezzano Comes e altri, LOG IN, Hoepli, 2012.
UNIT 6 – OPERATING SYSTEMS
• Operating systems
• Windows and Machintosh operating systems
• Graphical user interfaces
UNIT 7 – WELCOME TO LINUX
• The Linux World
• An interview with Linus Torvald
• What does “open source” mean
UNIT 15 – THE INTERNET: ONLINE COMMUNICATION
• What is the Internet?
• The World Wide Web
Fotocopie fornite dall'insegnante:
• Computer viruses
• Viruses
• Trojan Horses
• Worms
• Logic Bombs
Sono stati proiettati i seguenti filmati:
• Storage devices
• Viruses, worms and botnets explained
• Viruses, worms and Trojans, OMG!
• Cybercrime goes mobile
UD 4 – JOB SKILLS
(Fotocopie fornite dall'insegnante)
• Reading Job Ads
• Writing cover letters
• Writing a CV
• Job Interviews
• Describing companies
Per presa visione gli allievi
L'insegnante
prof. Roberta Olivotto
Belluno, 15 maggio 2014
18
5.4
Matematica
Insegnante: prof. Silvia Iarabek
Ore settimanali: 3
La classe è composta da 18 alunni di cui due ripetenti; conosco la classe da tre anni e l'atteggiamento verso la
materia è sempre stato abbastanza positivo anche se l'impegno, domestico e non, non è sempre stato
adeguato. Per alcuni allievi l’impegno è stato spesso ridotto al minimo indispensabile provocando nella classe
risultati disomogenei. Alcuni alunni si sono distinti per volontà e capacità ottenendo ottimi risultati.
Obiettivi specifici della disciplina
•
•
•
•
Acquisire conoscenze, maturare competenze ed abilità con grado di astrazione e formalizzazione
sempre più elevati.
Utilizzare consapevolmente metodi, strumenti e modelli, rielaborando anche autonomamente le
informazioni.
Sviluppare l’attitudine a riesaminare criticamente le proprie conoscenze.
Atteggiamento attivo rispetto alla materia
Metodologie utilizzate
L'attività didattica è stata svolta attraverso le seguenti metodologie d’insegnamento: lezione frontale con
presentazione dell’argomento oggetto della lezione. Svolgimento di esercizi alla lavagna, eseguiti
dall'insegnante e dagli alunni. La partecipazione richiesta agli alunni e i continui chiarimenti su eventuali
difficoltà incontrate nello studio dei vari argomenti, sono stati indispensabili per rispondere alle aspettative della
classe. Nello sviluppo del percorso formativo, viste le difficoltà incontrate da alcuni, si è trattato l’aspetto
teorico di ogni argomento senza eccessivi approfondimenti, puntando soprattutto alle competenze sugli
argomenti principali. Numerosi sono stati gli esempi e gli esercizi di tipo applicativo, allo scopo sia di far
partecipare direttamente la classe allo svolgimento del programma, sia di consolidare e rafforzare le nozioni
apprese e la padronanza di tecniche di calcolo. In alcune lezioni la strumentazione tradizionale è stata
affiancata dall’utilizzo di slide per un ripasso e un recupero veloce degli argomenti trattati. Gli alunni hanno
usato poco il libro di testo le cui spiegazioni sono spesso esaurienti ma troppo dettagliate, preferendo, per la
loro preparazione, le spiegazioni semplificate svolte in classe dall’insegnante
Mezzi e strumenti utilizzati
Descrittore
Lezione frontale
Discussione e confronto con gli studenti
Utilizzo del libro di testo
Esercizi svolti in classe e discussione della soluzione
Proiezione di slide su alcuni argomenti
Verifiche
Compiti scritti svolti in classe con con cadenza quasi sempre mensile con svolgimento di esercizi di
diversa difficoltà
Colloqui orali programmati o verifiche scritte per l'orale
Simulazioni di terza prova con quesiti di tipo “B” .
19
Elenco degli argomenti trattati
MODULO 1: Funzioni a due variabili
Disequazioni in due variabili lineari e non lineari.
Funzioni a due variabili: dominio e rappresentazione grafica tramite le linee di livello, calcolo di limiti di semplici
funzione (avvicinandosi ad un punto lungo gli assi, una retta e una parabola).
Derivate parziali: calcolo e significato geometrico, derivate direzionali, piano tangente alla funzione in un punto
dato, derivate parziali del secondo ordine, teorema di Schwarz, matrice hessiana, punti stazionari: massimi,
minimi e punti di sella.
MODULO 2: Integrali
Integrali indefiniti: interpretazione geometrica dell'integrale indefinito, integrali immediati, integrazione per parti
(dimostrazione), per scomposizione, per sostituzione, integrazione di funzioni fratte (Delta < 0, > 0 , =0) e di
vario tipo.
Integrali definiti: interpretazione geometrica dell'integrale definito, teorema della media, formula di Newton
(dimostrazione), teorema di Torricelli (dimostrazione).
Applicazioni del calcolo integrale: calcolo dell'area di una superficie piana delimitata da una funzione o
delimitata da due o più funzioni, calcolo del volume di un solido di rotazione.
Integrali impropri.
LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE
Titolo: “Corso base verde di matematica” ed. Zanichelli
Per presa visione gli allievi
Autori: Bergamini, Trifone, Barozzi
Gli insegnanti
prof. Silvia Iarabek
prof. Clorinda Miotti
Belluno, 15 maggio 2014
20
5.5
Calcolo della probabilità, statistica e ricerca operativa
Insegnanti: prof. Riccardo Vernieri – prof Giulietta Fistarol
Ore settimanali: 3 (di cui 1 di laboratorio)
Durante l’intero anno scolastico la classe, formata da 18 alunni, tutti maschi, ha avuto un comportamento
generalmente corretto. L’ambiente di lavoro è stato tranquillo e sereno.
In generale la classe ha dimostrato una discreta attenzione e disponibilità verso le attività didattiche, anche se
è possibile distinguere all’interno di essa un gruppo di alunni che ha partecipato attivamente alle lezioni,
favorendo il dialogo educativo e didattico tra docente e discente, a fronte di un gruppo, più esiguo, che è stato
meno collaborativo.
Anche per quanto riguarda l’impegno, all’interno della classe, è possibile fare la stessa distinzione tra un
gruppo maggiormente impegnato nello studio e un gruppo, meno consistente, il cui impegno è stato spesso
finalizzato solo al superamento delle verifiche.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:
• Conoscere i contenuti della disciplina
• Conoscere i vari procedimenti risolutivi
• Saper interpretare, descrivere e rappresentare le situazioni problematiche proposte
• Saper scegliere autonomamente il metodo più idoneo alla risoluzione dei problemi proposti
• Saper individuare analogie e differenze tra i procedimenti
Tempi:
Fino al 15 maggio 2014 sono state svolte complessivamente 86 ore di lezioni di cui 40 ore nel primo trimestre
e 46 ore nel secondo pentamestre
Metodi e Tecniche:
• Lezione frontale per introdurre nuovi argomenti e per suscitare interesse nella classe
• Lezione dialogata e mediata dal docente per migliorare il metodo di studio e le proprietà di linguaggio e
per favorire la rielaborazione critica ed espositiva
• Esercitazione alla lavagna guidate dal docente
• Correzione commentata degli esercizi svolti dagli alunni con l’analisi degli errori e la conferma delle
procedure corrette
• Attività in laboratorio di informatica per consentire agli alunni di avere un ruolo attivo a partire
dall’esperienza
Strumenti:
•
•
•
Libro di testo in adozione: Gambotto Manzone / Susara Longo – INFERENZA STATISTICA E
RICERCA OPERATIVA – Ed.Tramontana
Lavagna e gesso
PC e software in dotazione all’Istituto
Spazi:
• Aula
• Laboratorio di informatica
Criteri di valutazione:
• Acquisizione delle conoscenze richieste e del lessico specifico
• Acquisizione della capacità di applicare le conoscenze richieste ai problemi proposti
21
Strumenti di valutazione:
• Verifiche orali intese sia come colloqui orali che come prove scritte, e valide come interrogazioni orali,
costituite sia da domande aperte e sia da problemi.
• Verifiche pratiche in laboratorio di informatica
Contenuti disciplinari. Programma effettivamente svolto
TEORIA DEI CAMPIONI
• Aspetti positivi e negativi delle indagini campionarie
• Campionamento casuale semplice: estrazione bernoulliana ed estrazione in blocco
• Distribuzioni campionarie
• Parametri e stimatori
• Media campionaria e relativa distribuzione
• Distribuzione campionaria della varianza
• Altre tecniche di campionamento: campionamento per stratificazione, campionamento a più stadi,
campionamento sistematico, campionamenti non probabilistici
TEORIA DELLA STIMA
• Proprietà degli stimatori
• Stima puntuale di una media
• Stima puntuale di un totale
• Stima di intervallo di una media: stima per grandi campioni e stima per piccoli campioni
TEST DI IPOTESI E SIGNIFICATIVITÀ
• Ipotesi statistiche
• Regole di decisione
• Errori di prima e di seconda specie
• Verifica di ipotesi su una media: test per campioni grandi e test per campioni piccoli.
SISTEMI REALI. MODELLI E PROBLEMI DI DECISIONE
• Sistemi e modelli
• Scopi e metodi della ricerca operativa
• Problemi di decisione
• Scelte in condizioni di certezza con effetti immediati: problemi di scelta nel caso continuo, problemi di
scelta nel caso discreto, problemi di scelta fra due o più alternative
• Il problema delle scorte
LA PROGRAMMAZIONE LINEARE
• Richiami su massimi e minimi di funzioni lineari
• Problemi di P.L. in due variabili: metodo grafico
• Problemi di P.L. in n variabili: metodo algebrico
Per presa visione gli allievi
Gli insegnanti
prof. Riccardo Vernieri
prof. Giulietta Fistarol
Belluno, 15 maggio 2014
22
5.6
Elettronica e telecomunicazioni
Insegnanti: prof. Gino Caneve – prof. Giovanni Feltrin
Ore settimanali: 5 (di cui 3 di laboratorio)
La classe è composta da 18 allievi dei quali due sono ripetenti; gli allievi, nel corso dell'anno scolastico, hanno
dimostrato scarso interesse per la materia con impegno non adeguato alle richieste. Il programma è stato
svolto solo parzialmente nel tentativo di allineare i livelli minimi per tutti gli studenti. Ciò nonostante
permangono gravi lacune per alcuni elementi derivanti da difficoltà oggettive nell'approccio alla materia ed a
mancanza di studio della materia. Va comunque sottolineato l'ottimo impegno ed interesse da parte di alcuni
elementi che hanno ottenuto di conseguenza votazioni elevate.
Anche nel corso di quest'ultima parte di anno scolastico solo alcuni degli studenti in difficoltà hanno preso
consapevolezza della loro situazione, aumentando lo studio ed ottenendo risultati vicini alla sufficienza.
Obiettivi specifici della disciplina
Il corso si proponeva di affrontare le tematiche dell'elettronica inerenti lo studio e la soluzione di circuiti nel
domino delle frequenze, nonché della conversione A/D e D/A e della trasmissione dei dati; al termine del corso,
la maggior parte degli allievi, ha raggiunto un livello adeguato per l'utilizzo autonomo degli argomenti trattati,
con particolare riferimento all'utilizzo degli AO ed allo studio nel dominio della frequenza dei circuiti.
Durante le prove di laboratorio solo una parte degli alunni ha dimostrato buona autonomia e capacità di
analizzare in autonomia problematiche nuove.
Gli allievi hanno raggiunto una competenza relativa ad una metodologia di progettazione di sistemi elettronici;
comprensione dei documenti tecnici e dei fogli tecnici anche in lingua inglese, competenza di redigere una
documentazione in forma scritta e grafica del lavoro svolto.
Per quanto concerne le capacità si è raggiunto un livello almeno sufficiente in merito a: capacità di sapersi
inserire in un gruppo di lavoro; capacità logico-interpretative; capacità critiche e di rielaborazione.
Metodologie utilizzate
Lezione frontale, esercitazioni guidate, recuperi. I vari argomenti sono stati introdotti, il più delle volte,
intuitivamente, attraverso semplici esempi e solo successivamente formalizzati in modo rigoroso seguendo un
percorso di maggiore generalizzazione e astrazione. Sempre presente il lavoro di verifica immediato attraverso
quesiti, esempi e risoluzione di problemi mediante esercizi svolti dai ragazzi alla lavagna, con liberi interventi
dei compagni, privilegiando così il dialogo e l’interazione tra gli studenti. Continuo ripasso dei concetti
sviluppati per favorire una visione il più possibile organica e globale della materia. Ricerca di chiarezza
espositiva, utilizzando in modo appropriato la terminologia specifica e attenzione ad evidenziare i collegamenti
tra i vari temi affrontati. La verifica è stata vista anche come un momento dell’attività didattica indispensabile
per misurare e consolidare il proprio livello di preparazione.
Mezzi e strumenti utilizzati
Descrittore
Lezione frontale
Discussione e confronto con gli studenti
Utilizzo del libro di testo
Attività di laboratorio
Analisi di esempi pratici o di materiale didattico
Esercizi svolti in classe e discussione della soluzione
Lavori di gruppo
23
Verifiche
Descrittore
Compiti scritti in classe
Tipo: domande chiuse con soluzione di esercizi del tipo svolti in
classe
Tipo: quesiti a domande aperte per la simulazione della prova
d’esame
Colloqui orali
Attività di laboratorio
Lavori di gruppo
Elenco degli argomenti trattati
•
•
•
•
•
I SEGNALI: I segnali in continua ed alternata; segnali canonici nelle reti elettriche: il gradino, la rampa.
I logaritmi e proprietà; il decibel.
LA TRASFORMATA DI LAPLACE: Trasformata di Laplace; calcolo della funzione di trasferimento; poli
e zeri; analisi della risposta in frequenza; Diagrammi di Bode; filtri attivi del primo ordine (passa alto,
passa basso, passa banda);
AMPLIFICATORI OPERAZIONALI: Amplificatore ideale e reale; amplificatore integrato; parametri
caratteristici degli amplificatori operazionali. Applicazioni lineari: invertente e non invertente;
inseguitore di tensione, sommatore, differenziale, derivatore, integratore. Applicazioni non lineari degli
A.O.: trigger di Schmitt e ciclo d'isteresi.
CONVERSIONE A/D e D/A: fondamanti della conversione analogico/digitale: proprietà,
quantizzazione, codifica. Covertitore A/D flash, ad approssimazioni successive. Fondamenti della
conversione D/A. Proprietà. Errore di offset, di guadagno, di linearità. Conversione D/A a scala R-2R e
a scala invertita; DAC a Resistenze Pesate.
PROPAGAZIONE DEI SEGNALI: Modalità di trasmissione delle informazioni; segnali elettrici ed onde
elettromagnetiche; canali di comunicazione; la distorsione e il rumore. Esempi di trasmissione
analogica e digitale (cenni)
Attività di laboratorio
Applicazioni e studio di filtri sia passivi che attivi tramite Amplificatori Operazionali; verifica delle varie
configurazioni degli AO sia nel dominio del tempo che in quello della frequenza. Realizzazione ed analisi dei
convertitori DA e dei ADC.
LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE
Libro di testo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Vol III e Vol II – Daniele Ambrosetti – Campelli Editore
Internet, per i Data Sheets, appunti forniti dai docenti.
Per presa visione gli allievi
Gli insegnanti
prof. Gino Caneve
prof. Giovanni Feltrin
Belluno, 15 maggio 2014
24
5.7
Informatica
Insegnanti: prof. Giulietta Fistarol - prof. Andrea Decet
Ore settimanali: 5 (di cui 3 di laboratorio)
Presentazione della classe
La continuità didattica non è stata mantenuta per l’intero triennio: il docente è cambiato ogni anno.
La classe, durante l'anno scolastico in corso, si è comportata in modo sostanzialmente corretto ed educato,
dimostrando una significativa maturazione e capacità di proposta ed approfondimento autonomo. Il profitto
della classe è soddisfacente nella sua generalità, anche se qualche elemento dimostra una conoscenza
talvolta frammentaria degli argomenti. Si segnalano parimenti diversi elementi il cui profitto presenta
caratteristiche di eccellenza, sia in termini di conoscenze sia di competenze, caratteristiche che sa poi
utilizzare in modo creativo proponendo soluzioni articolate e degne di nota.
Un gruppo, formato da una mezza dozzina di studenti, presenta una preparazione sufficiente ma fatica ad
articolare in modo pieno il proprio bagaglio tecnico, limitandosi a proporre soluzioni semplici e scolastiche alle
problematiche di stimolo proposte.
Obiettivi specifici della disciplina
•
•
•
•
Saper sviluppare soluzioni di tipo client server nell’ambito della programmazione in rete.
Saper scegliere il tipo di organizzazione più adatto per rappresentare e gestire un insieme di informazioni.
Saper gestire il progetto e la manutenzione di un Sistema Informativo per piccole realtà.
Conoscere i concetti e le tecniche fondamentali per la progettazione di basi di dati.
Metodologie utilizzate
Lezione frontale, esercizi risolti e discussi in classe ed esempi guidati dall’insegnate svolti in laboratorio.
Mezzi e strumenti utilizzati
•
•
•
•
•
•
Lezione frontale
Discussione e confronto con gli studenti
Attività di laboratorio
Analisi di esempi pratici e/o di materiale didattico
Esercizi svolti in classe e discussione della soluzione
Proiezione slide
Verifiche
•
•
•
Compiti scritti in classe con quesiti a risposta aperta
Colloqui orali: Interrogazioni in classe
Sviluppo progetti in laboratorio con relativa valutazione.
Elenco degli argomenti trattati
GLI ARCHIVI
Introduzione agli archivi a file
Concetto di tabella , record e chiave
Metodi di accesso : sequenziale , diretto e tramite chiave hash
Archivio con file di testo
25
Archivio con file di oggetti ( la persistenza ed i flussi)
Archivio con file binari ed accesso indicizzato o diretto
Archivi a file utilizzando chiave hash
BASI DI DATI
Introduzione alle basi di dati
DBMS Mysql : struttura e funzionalità ( DML e DDL )
Il concetto di modello di dati
Il Modello ER come struttura per la rappresentazione logica di una realtà
Astrazione sui dati: le entità e gli attributi
I diagrammi entità-associazioni
Il concetto di chiave primaria ed esterna
Associazioni tra entità e la cardinalità delle relazioni
Vincoli di integrità che garantiscono la consistenza
Le tre forme normali
Il modello relazionale
Regole di derivazione del modello relazionale da uno schema concettuale
LINGUAGGI PER BASI DI DATI RELAZIONALI
Algebra relazionale: le operazioni di prodotto, selezione, proiezione intersezione,
differenza,unione
Il linguaggio SQL: le operazioni di inserimento, aggiornamento e modifica dei dati
Definizione dei principali dati di mysql
Come applicare i vincoli di integrità
Funzioni di aggregazione
L’ ordinamento delle tuple (order by)
Raggruppamento delle tuple (group by)
Le varie giunzioni (inner join, natural join, cross join, left e right join)
La struttura della Select
Implementazione di database con MYSQL
SISTEMI INFORMATIVI
I sistemi informativi ed i sistemi informatici
Ciclo di sviluppo di un prodotto informatico
Programmazione per il Web lato server
(argomento trasversale con il corso di INFORMATICA)
PHP & MYSQL
HTML, HTML5 ed i fogli di stile css
ambiente xampp per la realizzazione di pagine dinamiche
HTML; pagine statiche.
I Form e i Database nel web.
Programmazione lato server: PHP
Connessione a MySQL con PHP
Costruzione di pagine dinamiche in PHP
ATTIVITA’ di LABORATORIO
• Esercitazioni sui file di testo
• Esercitazioni sui file di oggetti
• Esercitazioni sui file ad indice
• Esercitazioni sui file (archivio) utilizzando chiavi hash
• Database in rete: connessione a Mysql da client a riga di comando.
• Introduzione all’uso di mysql.
• Implementazione di un semplice database.
• Esercitazioni con mysql, i tipi di dato le tabelle, le chiavi, gli indici
• Esercitazioni con mysql, dal Modello ER a quello Relazionale
• Esercitazioni con mysql, la select, le condizioni, le join, order by e group by
• Esercitazioni in php e mysql, interrogazione di un database tramite WEB
26
NOTA : Le attività di laboratorio sono state coordinate con il corso di Sistemi e sviluppate in modo
sinergico durante le attività di laboratorio di Sistemi.
LIBRO DI TESTO (consigliato)
Progettazione dei database, linguaggio SQL, dati in rete
ATLAS
http://www.edatlas.it/it/catalogo/secondo-grado/informatica/progettazione-dei-database-linguaggio-sql-dati-inrete-553
Per presa visione gli allievi
Gli insegnanti
prof. Giulietta Fistarol
prof. Andrea Decet
Belluno, 15 maggio 2014
27
5.8
Sistemi di elaborazione e trasmissione delle informazioni
Insegnanti: prof. Giulietta Fistarol - prof. Andrea Decet
Ore settimanali: 5 (di cui 3 di laboratorio)
Presentazione della classe
La continuità didattica è stata mantenuta solamente dal quarto al quinto anno.
La classe, durante l'anno scolastico in corso, si è comportata in modo sostanzialmente corretto ed educato,
dimostrando una significativa maturazione e capacità di proposta ed approfondimento autonomo. Il profitto
della classe è soddisfacente nella sua generalità, anche se qualche elemento dimostra una conoscenza
talvolta frammentaria degli argomenti. Si segnalano parimenti diversi elementi il cui profitto presenta
caratteristiche di eccellenza, sia in termini di conoscenze sia di competenze, caratteristiche che sa poi
utilizzare in modo creativo proponendo soluzioni articolate e degne di nota.
Un gruppo, formato da una mezza dozzina di studenti, presenta una preparazione sufficiente ma fatica ad
articolare in modo pieno il proprio bagaglio tecnico, limitandosi a proporre soluzioni semplici e scolastiche alle
problematiche di stimolo proposte.
Obiettivi
Conoscere gli sviluppi più recenti nelle architetture degli elaboratori. Conoscere standard d'interfaccia e
tipologie di reti geografiche e locali. Conoscere le problematiche ed i prodotti software relativi
all'implementazione dei vari livelli di un protocollo di rete. Progettare e realizzare una rete di elaboratori.
Conoscere le problematiche caratteristiche delle moderne tecnologie informatiche e relativi aspetti di sicurezza
ed affidabilità.
Metodo di insegnamento
Lezione frontale, scoperta guidata, lavori di gruppo, meta-cognizione, ricerche e relazioni da svolgere a casa.
Mezzi e strumenti utilizzati
Laboratorio attrezzato, videoproiettore, slide, Internet, libro di testo, materiali forniti dal docente e/o reperiti in
Internet, articoli da riviste di settore, esperti esterni dal mondo del lavoro e dell'impresa, visite di istruzione.
In particolare la classe ha partecipato a:
LINUX DAY 2013: 26/10/2013.
E' un evento a cadenza annuale di approfondimento del mondo OPEN-SOURCE con interventi su varie
tematiche dell'informatica. (http://www.luganega.net/node/178) che quest'anno è stato ospitato presso il
nostro istituto. Gli argomenti trattati da vari specialisti hanno riguardato: - introduzione al concetto di opensource - presentazione di alcune tra le più famose distro Linux - Arduino e la domotica; installazione di un
laboratorio didattico con 'LTSP.
Lezione esperto esterno
sui sistemi di telecomunicazioni a cura della ditta Telecom Italia (http://www.telecom.it) - Ing. Fabrizio
Tatto, in data 7/5/2014, presso il nostro istituto, con presentazione della struttura di gestione delle
infrastrutture di telecomunicazione di Telecom, delle relative problematiche di manutenzione e di sviluppo,
interessanti informazioni teoriche e tecniche. La classe ha potuto successivamente partecipare alla
visita della Centrale Telecom di Via Matteotti a Belluno, presso la quale si sono anche svolte esercitazioni di
giuntura di fibre ottiche e relative misure di attenuazione, con strumenti specifici di cui il nostro istituto non
dispone.
Progetto regionale “Istituto Tecnico come prima impresa"
D.G.R.Veneto 2274
http://www.orientamentoveneto.it/news-ed-eventi/-/asset_publisher/JRgr5I6LMt03/content/l-istitutotecnico-come-prima-impresa
28
A tale progetto, al quale ha preso parte l'intera classe 5INF A e parte della classe 4INF A,
ha consentito agli studenti di partecipare a svariate attività, per un totale di 44 ore di attività,
di seguito brevemente riassunte. L’intera attività è stata realizzata a cura di FOREMA scarl di Padova,
organo di Confindustria Padova (http://www.forema.it/), assegnataria di bando regionale.
SEMINARI INFORMATIVI e LABORATORI ESPERIENZIALI
nuove tecnologie e nuovi modelli organizzativi – La Lean Organization
http://www.leandustria.it/
sviluppo di app per smartphone ANDROID
(a cura dell'Univ. Di Padova)
laboratori di orientamento tecnico-scientifico
Pleiadi: Science & Communications
http://www.pleiadi.biz/
LABORATORI DI RICERCA-AZIONE
La conoscenza di sé e le competenze auto-orientative per il post-diploma
il Curriculum Vitae
Il colloquio di selezione individuale nella ricerca di lavoro.
VISITA AZIENDALE
I sistemi organizzativi aziendali.
Visita all'azienda FRETOR (www.fretor.it)
La tecnica Sketchnote per appunti efficace http://it.wikipedia.org/wiki/Sketchnote
Verifiche
Si sono utilizzate verifiche scritte con quesiti a risposta aperta ed esercizi, interrogazioni orali, attività ed
esercitazioni pratiche svolte in laboratorio con relative relazioni tecniche, interazione ed osservazione durante
le attività di laboratorio, ricerche su varie tematiche da inviare via e-mail al docente.
Risultati
La classe, composta da 18 studenti, ha raggiunto risultati medi sufficienti, con alcuni casi di eccellenza nel
profitto ed alcune situazioni di criticità.
Per taluni studenti l’assenza di motivazione e la scarsa applicazione extrascolastica hanno reso difficile il
raggiungimento di un buon grado di preparazione e competenza.
Il tentativo di fornire gli studenti del necessario bagaglio tecnico di conoscenze e capacità nonché del
corrispondente linguaggio tecnico, si è avvalso di frequenti richieste di lavori di ricerca e riflessione sui temi
assegnati da svolgere a casa, richieste che hanno visto un buon livello di coinvolgimento medio, pur in
presenza di taluni studenti che frequentemente hanno ignorato tali richieste, pagandone spesso i relativi effetti
sui risultati delle valutazioni intermedie. Per questi ultimi, risulterà probabilmente difficile compensare, nel
breve tempo che ancora precede l’Esame di Stato, le carenze accumulate. Si sono poi sfruttate le attività di
laboratorio come mezzo per trasformare conoscenze e capacità, contestualizzate in una situazione reale, nelle
competenze di cui deve disporre un professionista informatico.
Elenco degli argomenti trattati
RETI DI CALCOLATORI
Definizioni e generalità
Sistemi centralizzati e distribuiti: Mainframe, Personal Computer.
Reti a commutazione di circuito e di pacchetto.
Reti di comunicazione geografiche e locali.
Confronto main-frame con terminali remoti e reti di calcolatori
Classificazione in LAN,MAN e WAN
Protocolli ed architettura di un sistema di comunicazione
Reti e mezzi fisici: il doppino telefonico, la fibra ottica.
Modem e ADSL; il problema dell'Ultimo Miglio.
Il cablaggio strutturato degli edifici.
Il modello ISO/OSI
I livelli e la suddivisione della complessità
29
Standard Ethernet e Token Ring; protocolli di accesso al mezzo e differenze (topologia a bus e a stella, tokenring, ethernet). La pila ISO/OSI; la pila TCP/IP ed il suo confronto con ISO/OSI
Livello fisico
Mezzi di trasmissione,Trasmissione, Multiplazione,Commutazione.
I mezzi fisici: rame, doppino, cavo coassiale, fibre ottiche in vetro e plastiche
Livello data link
Il MAC ADDRESS, le topologie a BUS e ad anello, la struttura delle trame in Ethernet e
Token-ring. Lo sniffing attivo e passivo: modalità promiscua delle NIC.
Sniffer di rete: Wireshark.
Il Sottostrato MAC
Protocollo CSMA e CSMA/CD
Ethernet
- cablaggio
- Codifica Manchester
- Ethernet commutata
- Fast ethernet
- Gigabit ethernet
Token-ring: l'accesso al mezzo mediante token come paradigma alternativo ad Ethernet.
Bridge, Hub, Switch
Confronto tra switch e hub: prestazioni e domini di collisione.
Livello network
l'architettura di Internet come rete di reti: il protocollo IP.
La numerazione IP: classi e CIDR; pianificazione della numerazione IP di una rete di elaboratori; riflessioni sul
blocco del Broadcasting attraverso le sottoreti per la selezione del traffico;
algoritmi di instradamento statici e dinamici; il default gateway e le rotte statiche;
comandi di diagnostica: route print, route add, tracert.
Le reti adattative ed i meccanismi di Internet per la scelta del percorso di instradamento ottimale.
La commutazione di pacchetto, tecniche di instradamento, struttura di un pacchetto IP
routing by network address: routing statico e dinamico
algoritmi di instradamento: algoritmi adattativi e non adattativi
routing basato sul vettore delle distanze e di tipo link-state
Lo strato network in internet: routing e autonomous system.
Il routing statico e dinamico (IGP ed EGP,RIP,IGRP)
NAT, MASQUERADING, DHCP
Livello Trasporto
Il protocollo UDP. Il protocollo TCP
TCP Vs UDP e il concetto di Best Effort. Le WELL KNOWN PORT.
Terminali virtuali e Telnet/SSH (Putty).
Livello Applicazione
DNS: il sistema dei nomi di dominio
Il World Wide Web
• L’architettura del web
• Documenti web statici
• Documenti web dinamici
• HTTP , SMTP, POP3, IMAP, DNS, WHOIS
Strumenti per la rete
• ipconfig, ifconfig
• route
• ping
• traceroute
• tcpdump
• nslookup
• netstat
30
Programmazione per il Web lato server
(argomento trasversale con il corso di INFORMATICA)
PHP & MYSQL
HTML, HTML5 ed i fogli di stile css
ambiente xampp per la realizzazione di pagine dinamiche
ATTIVITA’ DI LABORATORIO
Utilizzo della riga di comando per visualizzare le configurazioni di rete ed il MAC address.
Realizzazione pratica di cavi di rete Ethernet mediante crimpatura e verifica con tester di rete.
Utilizzo di Wireshark: Sniffing della rete ed analisi del traffico catturato in ambiente windows e Linux.
Uso di ARP da riga di comando per comprendere il ruolo di tale protocollo.
Implementazione di una sottorete IP e verifica dell'isolamento a livello 3 (no router – no party).
Implementazione di un router software su PC con LINUX (LINUX as a Router).
HTML e CSS: realizzazione di pagine per il Web.
Meccanismi DNS e utilizzo di nslookup da riga di comando; navigazione attraverso IP e URL. Utilizzo di SSH.
NOTA: Le attività di laboratorio sono state coordinate con il corso di Informatica e sviluppate in modo sinergico
durante le attività di laboratorio di Sistemi.
LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE
A. Lorenzi– T. Pizzigalli – A. Rizzi
SISTEMI 3
Reti, Internet, Tecnologie Web
p. 608 - € 24,50
ISBN 978-88-268-1305-9
http://www.edatlas.it/descrizionelibro.asp?ISBN=88-268-1015X&NOME_TSCUOLA=MEDIE+SUPERIORI&nome_disciplina=INFORMATICA
Per presa visione gli allievi
Gli insegnanti
prof. Giulietta Fistarol
prof. Andrea Decet
Belluno, 15 maggio 2014
31
5.9
Educazione fisica
Insegnante: prof. Bruno Capretta
Ore settimanali: 2
La classe ha evidenziato discreti livelli di abilità motorie e sportive, un livello di partecipazione ed applicazione
dei singoli non omogeneo, una capacità di collaborazione tra alunni adeguata. Ciò ha permesso al gruppo di
conseguire risultati mediamente discreti non sempre adeguati alle potenzialità.
Obiettivi specifici della disciplina
In riferimento ai programmi ministeriali, il programma ha mirato allo sviluppo di autonomia, responsabilità nella
gestione delle attività proposte dal docente e permesse dalle strutture scolastiche.
L'uso mirato delle attività teorico-pratiche ha permesso di sviluppare negli allievi le seguenti aree:
•
•
area motoria: consolidamento delle capacità condizionali; miglioramento delle capacità coordinative
generali e speciali; consolidamento delle abilità motorie e sportive relative alle attività svolte.
area cognitivo-educativa: conoscenza ed accettazione delle proprie capacità e dei propri limiti;
gestione di sé in ambito individuale e in situazioni di gruppo; rispetto degli altri e degli spazi altrui;
rispetto delle regole. Inoltre gestione del gruppo intesa come: organizzazione e gestione di sottogruppi,
arbitraggio, disposizione delle squadre in campo, scelta delle tecniche e della tattica, capacità di
gestire il rapporto energia-tempo, capacità di organizzare le attrezzature in funzione delle attività da
svolgere.
Metodologie utilizzate
I metodi utilizzati sono stati: globale-analitico-globale, assegnazione dei compiti, soluzione di problemi. I
contenuti sono sempre stati proposti utilizzando l'errore come fonte d'informazione e non come insuccesso. Si
è sempre passati dal facile al difficile, dal semplice al complesso tenendo conto del bagaglio motorio dei
soggetti modulando quindi le proposte in funzione del gruppo classe.
Mezzi e strumenti utilizzati
Attività in palestra. Analisi di esempi pratici. Esercizi svolti e discussione della soluzione. Discussione e
confronto con gli studenti.
Verifiche
Attività pratiche di laboratorio. Prova teorica sul tema “La preparazione fisica “.
Elenco degli argomenti trattati
Modulo 1: Pallavolo
• Fondamentali individuali: palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro, loro applicazione combinando
battuta-ricezione , alzata-schiacciata, schiacciata-muro.
• Concetti di gioco individuale: frontalità, piazzamento, traiettorie, posizione in campo.
• Moduli di gioco:4c4, 6c6 schema con alzatore al centro.
• Collegamento tra situazione di gioco e regolamento.
32
Modulo 2: Basket
• Fondamentali individuali del basket: conclusioni a canestro, passaggi, palleggio, rimbalzo. Principi
individuali in difesa ed in attacco: occupare lo spazio e aiutare i compagni per battere l'avversario o
impegnarlo con e senza palla utilizzando situazioni 3c3.
• Tattica di difesa: a uomo, Collegamenti del regolamento alle situazioni di gioco
Modulo 3: Ultimate Freesbee
• Tecnica individuale: inviare e ricevere l’attrezzo, passare, movimenti senza palla, difendere
sull'avversario e sullo spazio.
• Principi e regole del gioco:applicazione del gioco a zona o a uomo, ruoli, posizioni, spostamenti.
• Collegamento del regolamento alle situazioni di gioco.
Modulo 4: Calcio a 5
• Tecnica individuale nel calcio: calciare e ricevere la palla, passare, movimenti senza palla, difendere
sull'avversario e sullo spazio.
• Principi del gioco: distinzione tra gioco a uomo e gioco a zona, ruoli, posizioni, spostamenti.
• Collegamento del regolamento alle situazioni di gioco.
• Modulo di gioco 1 – 2 – 1, attacco e difesa.
Modulo 5: Acrobatica
• Tappeto elastico: gestione atteggiamenti di corpo in volo. Transfert con abilità motorie comprendenti
elementi di base al corpo libero (capovolta , ruota, verticale, tempo di kippe)
Modulo 6: Pallanuoto e tuffi
• Pallanuoto. Modulo di gioco 2 – 1 – 2, attacco ed adeguamenti in difesa. Collegamento del
regolamento alle situazioni di gioco. Transfert con calcio a 5 e basket.
• Tuffi, transfert con l’acrobatica al tappeto elastico.
Modulo 7: Tennistavolo
• Tecnica: il dritto, il rovescio, la battuta, i colpi con effetto, colpo d’appoggio e colpo d’attacco
• Principi tattici generali sul gioco individuale e di coppia. Regolamento di gioco
Modulo 8: Potenziamento fisico con sovraccarico.
• Costruzione di una scheda-pesi individualizzata con manubri e bilancieri. Teoria e pratica
Per presa visione gli allievi
L'insegnante
prof. Bruno Capretta
Belluno, 15 maggio 2014
33
5.10
Religione
INSEGNANTE: prof. Jadwiga Plonka
ORE SETTIMANALI: 1
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013- 2014 alla data del 15.05.2014:
- 30
Classe con pochi alunni, solo 7 si avvalgono dell’IRC. La classe ha partecipato con impegno alle attività
didattiche. Alcuni alunni hanno sviluppato un metodo di studio indipendente e sicuro, con capacità di
approfondimento e senso critico. Il comportamento è stato adeguato.
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA
• Acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica dei contenuti essenziali del cattolicesimo.
• Promuovere la conquista della libertà, intesa come possibilità della realizzazione di sé, valorizzando
nei ragazzi le inclinazioni, le doti e le potenzialità spesso inespresse, tramite il confronto con il
problema di Dio: la ricerca dell’uomo, la via delle religioni.
• Acquisire la maturità personale e sviluppare una coscienza critica e sistematica della realtà.
• Conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e specificamente di quello cattolico. Confrontare
il cattolicesimo con le altre confessioni cristiane e le altre religioni.
• Comprendere e rispettare le diverse posizioni che le persone assumono.
METODOLOGIE UTILIZZATE
•
•
•
•
Lezione frontale finalizzata alla trasmissione dei concetti fondamentali con frequente uso di
videoproiettore.
Lettura e commento di testi di approfondimento forniti dall’insegnante.
Visione di documentari e approfondimento di alcuni temi
Discussione guidata verso un confronto serio e argomentato delle varie posizioni antropologico - etiche
implicate negli argomenti trattati.
MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI
Libro di testo: Bocchini Sergio: Religione e Religioni. Triennio. Bologna :
EDB, 2002
Mezzi scritti
Schede
Articoli: Spataro R.: “Roba brutta l’inquisizione” Zincone “L’ombra del
sacrilegio”
Audiovisivi
Lezioni in power point.
Film: “Sleepers”, “Million dollar baby”.
Documentari: “La storia siamo noi” Pio XII, “Sopravvissuta all’aborto –
Gianna Jessen”, “La prima meraviglia”
VERIFICHE
Come dichiarato nella programmazione e in corrispondenza con il particolare valore formativo ed educativo
della disciplina, si valuteranno tutti gli interventi degli alunni, sia spontanei sia strutturati dall’insegnante, la
capacità di riflessione e d’osservazione, attraverso: interrogazione orale, riassunti e relazioni personali,
partecipazione in classe.
Per i processi cognitivi saranno valutati: le conoscenze acquisite, l’uso corretto del linguaggio religioso, la
capacità di riferimento adeguato alle fonti e ai documenti.
Per gli atteggiamenti si valuteranno: la partecipazione, l’attenzione, le risposte agli stimoli, la
disponibilità al dialogo.
34
ELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI:
QUALE ETICA?
1. Cos’è l’etica?
2. Inchiesta sull’etica. Le etiche contemporanee.
3. Bioetica di inizio vita: fecondazione assistita e aborto.
4. Le cellule staminali. Clonazione.
5. Eutanasia – diritto di morire?
6. Chiesa e omosessualità.
7. OGM
8. Religioni a confronto su alcune problematiche etiche.
LE DIECI PAROLE
1. La legge morale naturale. Le prime leggi scritte.
2. Il Decalogo ieri e oggi;
3. I Comandamenti sono ancora attuali?.
PAGINE DIFFICILI
1. Le crociate e l’islam.
2. La “santa “ inquisizione, inquisizione medioevale, spagnola, portoghese e romana.
3. Il caso Galilei.
4. Chiese cristiane e nazismo. La Chiesa cattolica e il fascismo. Antigiudaismo e antisemitismo. Pio XII e
il silenzio della Chiesa.
ATTUALITA’
1. Il linguaggio del corpo.
2. Visione del monologo di M. Paolini sul Vajont
3. Crisi ucraina.
Per presa visione gli allievi
L'insegnante
prof. Jadwiga Plonka
Belluno, 15 maggio 2014
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6. ATTIVITÀ CULTURALI, VISITE GUIDATE E VISITA D’ISTRUZIONE
Attività
Progetto regionale
D.G.R.Veneto 2274
"Istituto
Tecnico
Periodo/Data
come
Fiera dell''orientamento di Pordenone
prima
impresa"
44 ore in orario
extrascolastico
8 novembre 2013
Linux Day
26 ottobre 2013
Giornata della Memoria: incontro con Boris Pahor
27 gennaio 2014
Visita d’istruzione a Praga e Monaco
7-12 aprile 2014
Visita ai laboratori TELECOM di Belluno
7 maggio 2014
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7. SIMULAZIONI DELLE PROVE D'ESAME E GRIGLIE
SIMULAZIONI EFFETTUATE
Prova
Data
Lettere
2 dicembre 2013
Lettere
1 aprile 2014
Note
Informatica
26 marzo 2014
Informatica
5 maggio 2014
Terza Prova
10 dicembre 2013
Tipologia B
Elettronica (3 quesiti)
Informatica (3 quesiti)
Inglese (3 quesiti)
Matematica (3 quesiti)
Terza Prova
18 marzo 2014
Tipologia B
Calcolo (3 quesiti)
Elettronica (3 quesiti)
Inglese (3 quesiti)
Matematica (3 quesiti)
Terza Prova
12 maggio 2014
Tipologia B
Calcolo (3 quesiti)
Inglese (3 quesiti)
Matematica (3 quesiti)
Storia (3 quesiti)
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ginestre nella sciara, cantando come suo fratello Alessi e la Nunziata, o a spazzare la casa come Mena, e
nemmeno un vecchio come il nonno per divertirsi ad accomodare i barilotti sfondati, e le nasse sfasciate. Egli
restò seduto accanto alla porta nella strada del Nero, che non ci passava nemmeno una gallina, e sentiva le voci
e le risate all'osteria. Tanto che andò a dormire per non sapere che fare, e il lunedì tornò a fare il muso lungo. Il
nonno gli diceva: - Per te sarebbe meglio che non venisse la domenica; perché il giorno dopo sei come se fossi
malato. Ecco quello che era meglio per lui, che non venisse mai la domenica! e gli cascava il cuore per terra a
pensare che tutti i giorni fossero dei lunedì. Sicché, quando tornava dal mare, la sera, non aveva voglia
nemmeno d'andare a dormire, e si sfogava a scorrazzare di qua e di là colla sua disgrazia, tanto che infine
venne a capitare di nuovo all'osteria.
1) Comprensione del testo
Riassumi in dieci righe il contenuto del testo
2) Analisi del testo
2.1 Quali aspetti della personalità di 'Ntoni e di Padron 'Ntoni emergono dal brano?
2.2 Come si differenzia il comportamento di 'Ntoni da quello degli altri fratelli?
2.3 Riesci a individuare un esempio del discorso indiretto libero?
2.4 Conosci altre tecniche narrative che consentono all'autore di realizzare il canone dell'impersonalità?
3) Approfondimento
3. Analizza il verismo e spiega la differenza tra la prima e la seconda fase della produzione verghiana.
TIPOLOGIA B: REDAZIONE DI “UN SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. Ambito artistico-letterario
ARGOMENTO: Il romanzo della seconda metà dell’Ottocento fra Naturalismo e Verismo.
DOCUMENTI
“Il romanziere è insieme un osservatore ed uno sperimentatore. L’osservatore per parte sua pone i fatti quali li
ha osservati, individua il punto di partenza, sceglie il terreno concreto sul quale si muoveranno i personaggi e si
produrranno i fenomeni. Poi entra in scena lo sperimentatore che impianta l’esperimento, cioè fa muovere i
personaggi in una storia particolare, per mettere in evidenza che i fatti si succederanno secondo la
concatenazione imposta dal determinismo dei fenomeni studiati. […]
39
“Senza dubbio siamo ben lontani dalle certezze della chimica e anche della fisiologia. Non si conoscono ancora
i reagenti capaci di scomporre le passioni permettendo di analizzarle. Spesso, in questo scritto, ricorderò anche
che il romanzo sperimentale è più giovane della medicina sperimentale che, tuttavia, è appena nata. Ma il mio
scopo non è quello di constatare dei risultati già acquisiti, desidero solo esporre con chiarezza un metodo. Se il
romanziere sperimentale cammina ancora a tentoni entro la scienza più oscura e più complessa, ciò non toglie
che questa scienza esista. E’ innegabile che il romanzo naturalista, quale ora lo intendiamo, è un vero e proprio
esperimento che il romanziere compie sull’uomo, con l’aiuto dell’osservazione”.
E. ZOLA, Il romanzo sperimentale, 1880.
“Quando nel romanzo l’affinità e la coesione di ogni sua parte sarà così completa, che il processo della
creazione rimarrà un mistero, come lo svolgersi delle passioni umane, e l’armonia delle sue forme sarà così
perfetta, la sincerità della sua realtà così evidente, il suo modo e la sua ragione di essere così necessari, che la
mano dell’artista rimarrà assolutamente invisibile, allora avrà l’impronta dell’avvenimento reale, l’opera d’arte
sembrerà essersi fatta da sé, aver maturato ed essere sorta spontanea, come un fatto naturale, senza serbare
alcun punto di contatto col suo autore, alcuna macchia del peccato d’origine”.
G. VERGA, Prefazione a L’amante di Gramigna, 1880.
“…rivolgemmo la nostra attenzione agli strati più bassi della società dove il livellamento non è ancora arrivato
a rendere sensibili i suoi effetti; e vi demmo il romanzo, la novella provinciale, (più questa che quello) per farci
la mano, per addestrarci a dipinger dal vero, per provarci a rendere il colore, il sapore delle cose, le sensazioni
precise, i sentimenti particolari, la vita d’una cittadduzza, di un paesetto, d’una famiglia…”
“il romanziere, il novelliere guarda di qua e di là, osserva, prende nota. Se non poggia un piede su un fatto
«vero», non si crede punto sicuro, e non si avventura a mettere l’altro innanzi”.
L. CAPUANA, Per l’arte, 1885.
2. Ambito socio-economico
ARGOMENTO- Il mondo odierno: quali opportunità e quali vie d'uscita dalla crisi
DOCUMENTI
1)Vanno contro corrente. Remano veloci nonostante il peso di una burocrazia ingombrante e di un sistema
politico imballato. Sono le imprese vincenti, quelle che disegnano il profilo di un’Italia che ce la fa. Vecchie
glorie (dalla moda al food, dalle ceramiche agli occhiali) e nuovi protagonisti che aggiungono performance in
settori come le macchine per imballaggio, le barche, le tecnologie per il caldo e il freddo, gli strumenti per la
navigazione aerea e spaziale. Tutti assieme disegnano le geografie del nuovo made in Italy che emergono dal
rapporto ITALIA (Industria, Turismo, Agroalimentare, Localismo, Innovazione, Arte) curato da Symbola,
Fondazione Edison e Unioncamere. Nel manifatturiero nel 2012 siamo stati secondi in Europa dopo la
Germania per attivo con i Paesi extra-UE. Anche perché a un´offerta tradizionalmente caratterizzata da un alto
valore estetico e di design siamo riusciti ad aggiungere l´attenzione alla difesa della salute. Ad esempio nel
campo dell’arredo le vernici ad acqua (più salubri) stanno prendendo il posto di quelle a solvente (nel
quinquennio 2005-2010, sono salite dal 20% del totale al 34% scavalcando le altre).
Per quanto riguarda il biologico siamo il primo Paese nell’Unione Europea per addetti (oltre 48 mila) e il
secondo per superficie (quasi un milione e centomila ettari). Siamo undicesimi al mondo come valore
agroalimentare complessivamente esportato, ma in 13 produzioni su un totale di 70 monitorate – dalla pasta,
agli aceti ai superalcolici a base di vino - abbiamo la leadership globale. ANTONIO CIANCIULLO, Il nuovo
"made in Italy"si muove contro corrente, Repubblica, 4 luglio 2013
2)“Il Regno Unito con una reale politica di agevolazioni per lo spettacolo dal vivo e aiuti ai giovani artisti, ha
raggiunto in pieno il suo obiettivo, coadiuvando l'enorme potenziale del turismo alla Musica dal vivo.
Il turismo musicale, viaggi e spostamenti intrapresi per assistere a festival, concerti ed eventi particolari, è una
voce di bilancio importante nel Regno Unito: tanto da fatturare oltre 2 miliardi di sterline nel corso del 2012.
40
L'anno scorso i turisti "musicali" presenti nel Regno Unito, secondo una ricerca condotta da analisti economici,
sarebbero stati sei milioni e mezzo: di questi, il 6 per cento proveniente dall'estero i quali hanno speso una cifra
equivalente al 20 per cento del totale.
Si tenga conto che il 2012 non è stato un anno facile nel Regno Unito poiché ha sofferto l'assenza del festival di
Glastonbury, un'estate climaticamente sfavorevole, le distrazioni dovute alle Olimpiadi di Londra e la
perdurante crisi economica. Il fatto che ci siano stati sei milioni e mezzo di turisti è un dato che colpisce ed il
fatto che quel 6 per cento che arriva dall'estero spenda il 20 per cento del totale deve costituire uno sprone a
portare più turisti stranieri sul territorio, dal momento che sono loro a sborsare in proporzione la maggior parte
del denaro. E qui in Italia, la patria mondiale della cultura, il governo che fa?
Aumenta alcolici, benzina e prodotti da fumo con lo scopo di finanziare la cultura, quindi sperando che la gente
continui con i vizi meno nobili per finanziare un reparto che dovrebbe trascinare l'economia del nostro paese.
In Italia il turismo genera il 10% del PIL ed occupa l'11% circa della popolazione nazionale, di cui il 63% e
under 40. I soli turisti stranieri, impegnati in visite turistico-culturali, spendono circa 10 miliardi di euro.
L'intera filiera culturale vale il 15% del PIL, mentre lo Stato spende in cultura soltanto lo 0,11% del prodotto
interno lordo.”
Articolo pubblicato su La tecnica della scuola, 21/10/2013 in cui si riporta testualmente un comunicato del
Movimento 5 Stelle.
3) Le medie imprese italiane confidano nella ripresa e prevedono di aumentare il proprio personale in Italia e
all'estero. E' quanto rivela l'indagine annuale sulle medie imprese industriali italiane realizzata da Mediobanca
e Unioncamere. Secondo lo studio, presentato dal presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello e dal
presidente di R&S Mediobanca Giorgio La Malfa, quattro imprese su dieci (37,3%) prevedono un aumento del
fatturato (contro il 26,6% a consuntivo nel 2012) e il 34% un incremento della produzione (contro il 22,1%).
Circa un quinto segnala un ampliamento della forza lavoro tra il 2012 e il 2013; nel corso di quest'anno sarà
allargata in particolare la base occupazionale negli stabilimenti all'estero. Nel 2013 si riduce il ricorso agli
ammortizzatori sociali, usati dal 34% delle imprese contro il 44% del 2012.
Le imprese campioni del made in Italy sono diminuite tra il 2002 e il 2011 di 433 unità, o perché hanno ridotto
o accresciuto la propria dimensione o perché sono fallite o acquisite. Le 3.594 medie imprese "superstiti" - fa
notare l'indagine - restano altamente competitive e orientate all'export: da sole generano il 15% del valore
aggiunto dell'industria manifatturiera italiana e del 16% delle esportazioni nazionali. Nel 2012 la quota di
aziende esportatrici ha sfiorato il 90% e quest'anno gli ordinativi esteri saranno in crescita per il 49,9% delle
imprese. Più debole invece l'andamento del mercato interno: solo il 13,6% delle medie imprese italiane si
attende un rialzo rispetto al 2012, contro il 31% di quante prevedono una flessione. (articolo pubblicato su
Milano finanza, quotidiano online, Ripresa in vista per 4 medie imprese su 10, pronte ad assumere, 13
novembre 2013
3. Ambito storico-politico
ARGOMENTO: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici
DOCUMENTI
"La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli
interessi di una esigua minoranza e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili della società
moderna, cioè l’interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti. Esclusa la
convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per scongiurare i pericoli
della situazione attuale, il programma liberale che si propone di togliere, per quanto è possibile, le cause del
malcontento con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di governo, quanto nella
41
legislazione. I metodi di governo hanno capitale importanza perché a poco giovano le ottime leggi se sono
male applicate.[…] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale e di vera attualità nel quale i metodi di
governo hanno urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si
considera governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d’assedio, sospende la
giustizia ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è
la forza, ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta
delle cose."G. GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Busca, 20 ottobre 1899.(in: Giolitti,
Discorsi extraparlamentari, Torino, 1952)
"[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile dalla
fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese e che, quantunque rispondesse a un periodo di
generale prosperità dell’economia mondiale e fosse aiutata dall’afflusso degli esuberanti capitali stranieri in
Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo perché, come i tecnici notavano, nessun altro paese di
Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l’Italia."B. CROCE, Storia d’Italia dal
1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939.
"La tattica dell’onorevole Giolitti è stata sempre quella di far la politica conservatrice per mezzo dei condottieri
dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali (siamo arrivati già
alle nomine senatoriali) sia quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come Turati e Bissolati,
conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e politici dei gruppi
dominanti nel governo.[…] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia
per chi voglia giudicare senza le traveggole dell’amicizia. Li trovò e li lasciò nell’Italia settentrionale quali si
andavano via via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori nell’Italia meridionale." G. SALVEMINI, Il
ministro della malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano, 1962.
"La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collaborazione
governativa con il partito della classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. […] Assurdo pretendere
che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e conservatrice, fosse
l’araldo del rinnovamento della società italiana; non si può però negare che tra gli uomini politici della sua
epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la direzione in cui la società italiana
avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo."P. TOGLIATTI, Momenti della storia d’Italia,
Editori Riuniti, Roma, 1963.
"Da buon politico egli [Giolitti] aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a una
convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l’anticlericalismo era ormai una inutile
frangia che si portavano i governi […]. Quando egli passò a realizzare la politica delle due parallele [Stato e
Chiesa autonomi nei loro ambiti] nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo tipo di
anticlericalismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Roma avrebbe ucciso il
papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo." G. DE ROSA, La crisi dello stato
liberale in Italia, Studium, Roma 1955
4. Ambito tecnico-scientifico
ARGOMENTO- La ricerca spaziale: dubbi, ricerca e riflessioni
DOCUMENTI
1) “Cara Suor Maria Gioconda,
Lei chiede nella sua lettera come abbia potuto proporre la spesa di miliardi di dollari per organizzare un
viaggio su Marte, in un momento in cui molti bambini su questa Terra muoiono di fame. Lo so che non si
aspetta una risposta del tipo “Oh, non sapevo che ci fossero bambini che muoiono di fame, d’ora in poi mi
asterrò dalla ricerca spaziale fino a quando il genere umano non avrà risolto la questione!”. In effetti, ho
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iniziato a essere a conoscenza del problema della fame nel mondo ben prima di sapere che fosse tecnicamente
possibile un viaggio verso Marte. Tuttavia, credo – come molti altri miei amici – che viaggiare verso la Luna e
forse un giorno verso Marte e altri pianeti sia un’iniziativa che dovremmo affrontare ora, e penso anche che
questi tipi di progetti, nel lungo termine, possano contribuire alla soluzione dei gravi problemi che affliggono
la Terra molto di più di altri progetti discussi ogni anno, e che portano spesso a risultati tangibili solo dopo
molto tempo.
Prima di spiegarle come il nostro programma spaziale possa contribuire alla soluzione dei problemi qui sulla
Terra, vorrei raccontarle una storia che pare sia vera e che potrebbe aiutarla a comprendere l’argomento. Circa
400 anni fa, in una cittadina della Germania viveva un conte. Era uno di quei nobili buoni ed era solito dare
buona parte dei propri guadagni ai suoi concittadini poveri: erano gesti molto apprezzati, perché c’era molta
povertà e le ricorrenti epidemie causavano seri problemi. Un giorno, il conte incontrò uno sconosciuto. Aveva
un banco di lavoro e un piccolo laboratorio nella sua abitazione, lavorava sodo di giorno per avere qualche ora
ogni sera per lavorare nel suo laboratorio. Metteva insieme piccole lenti ottenute da pezzi di vetro; le montava
all’interno di alcuni cilindri e le utilizzava per osservare oggetti molto piccoli. Il conte fu affascinato da ciò che
si poteva vedere attraverso quegli strumenti, cose che non aveva mai visto prima. Invitò l’uomo a trasferire il
suo laboratorio nel castello, diventando un incaricato speciale per la realizzazione e il perfezionamento dei suoi
strumenti ottici.
La gente in città, tuttavia, si arrabbiò molto quando capì che il conte stava impegnando il proprio denaro in
quel modo senza uno scopo preciso. «Soffriamo per la peste», dicevano, «mentre lui paga quell’uomo per i
suoi passatempi inutili!». Ma il conte rimase fermo sulle sue posizioni. «Vi do tutto quello che posso», disse,
«ma darò sostegno anche a quest’uomo e al suo lavoro, perché sento che un giorno ne verrà fuori qualcosa di
buono!».
E in effetti qualcosa di buono avvenne, anche grazie al lavoro di altre persone in diversi luoghi: l’invenzione
del microscopio. È noto che questa invenzione ha contributo più di molte altre idee al progresso della medicina,
e che l’eliminazione della peste e di altre malattie contagiose in molte parti del mondo sia stata possibile in
buona parte grazie agli studi resi possibili dal microscopio. Dedicando parte del proprio denaro alla ricerca e
alla scoperta di nuove cose, il conte contribuì molto di più a dare sollievo dalla sofferenza umana rispetto a ciò
che avrebbe potuto fare dando tutto i propri soldi ai malati di peste....” (Lettera scritta nel 1970 dall’allora
direttore scientifico della NASA, Ernst Stuhlinger, a una suora attiva nello Zambia. La lettera è pubblicata sulla
rivista online Post il giorno 8 agosto 2012)
2) MILANO - Sarà, se realizzata, la prima astronave destinata ad atterrare su un pianeta dello spazio profondo.
Anche se è forte il rischio che, una volta lanciata e percorsa una distanza significativa dalla Terra, non ne
sapremo più nulla. Perché è destinata fin dall'inizio a non tornare mai indietro. Gli astronauti infatti sono
destinati a diventare coloni.
IL PROGETTO - Simon Worden, il direttore del centro ricerche della Nasa di Ames negli Stati Uniti, ha reso
noto nel corso di un seminario della Long Now Foundation tenutosi il 16 ottobre scorso a San Francisco,
l'esistenza di un progetto, fino ad ora segreto, che vede collaborare insieme la stessa Nasa e la Darpa (la sigla
sta per Defense Advanced Research Projects Agency), l'agenzia scientifica del Pentagono. Il progetto si chiama
100-year Starship, ovvero l'astronave dei prossimi cento anni, questo sarebbe l'arco di tempo in cui la nave
spaziale dovrebbe diventare realtà. Sarebbero già stati stanziati dei soldi per tracciare la fattibilità del progetto
(100mila dollari da parte della Nasa e un milione di dollari da parte della Darpa) che prevederebbe la creazione
di un nuovo tipo di propulsione per rendere possibile il viaggio interstellare. Una delle idee allo studio
attualmente, prevederebbe lo sviluppo di una propulsione termica a microonde per permettere alla nave di
lasciare il suolo terrestre. (Marco Letizia, La Nasa per esplorare lo spazio progetta astronavi senza ritorno,
Corriere della sera, 5 novembre 2010)
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3) Anche se un po´in ritardo, intervengo sull’incredibile avventura di Luca Parmitano, che nel corso della sua
seconda passeggiata spaziale ha letteralmente rischiato di annegare in orbita. Quanto accaduto è una
formidabile lezione su quali siano le sfide dell´esplorazione umana dello spazio. Il problema del versamento di
liquido nel casco non è stato trascurato dai progettisti della tuta spaziale, che hanno dotato il casco di una
valvola che mette direttamente in contatto l’interno con l’esterno e che avrebbe permesso, se attivata
manualmente dall’astronauta, di svuotare il casco espellendo il liquido grazie alla differenza di pressione tra
l’interno della tuta e il vuoto dello spazio. Si tratta però di un problema molto difficile da studiare e simulare a
terra, in quanto in presenza di gravità l’acqua non fluttua come nello spazio attorno alla testa dell’astronauta
entrando nella bocca e nel naso a causa del respiro, ma si deposita sulla parte più bassa del casco, rendendo
inefficace la simulazione dell’effetto della valvola di spurgo... Di fatto nulla del genere era mai successo nelle
precedenti 153 passeggiate spaziali effettuate nel corso della costruzione della ISS: si tratta quindi di un
problema che si presenta in meno dell´un per cento dei casi, molto difficile da identificare ma non per questo
meno pericoloso. La tuta spaziale a tutti gli effetti è una piccola astronave costruita attorno all’astronauta:
qualche centimetro di spessore separa la pressione atmosferica dal vuoto, la temperatura corporea dalle
temperature estreme (caldo, freddo) dello spazio. Si tratta di una tecnologia fantastica anche se datata, che
permette all’astronauta, sia pure con notevole impaccio, di destreggiarsi attorno alla Stazione e svolgere
interventi complessi la cui durata supera talvolta le 8 ore. In queste lunghe ore la tuta garantisce agli astronauti
la giusta atmosfera, temperatura e umidità, assorbendone il calore e i fluidi corporei. Ma impedendo loro un
certo numero di cose che sono così elementari da essere considerate ovvie: ad esempio non ci si può soffiare il
naso, grattarsi... L’incidente di Luca è stato risolto in circa 15, concitati, minuti, in cui la comunicazione con la
base di Houston, la vicinanza del boccaporto di ingresso e l’aiuto degli altri astronauti, sono stati fattori
determinanti per evitare il peggio. Cosa sarebbe successo nel corso di una esplorazione su Marte dove la
comunicazione con la terra impiega un quarto d’ora e gli astronauti dovranno potere lavorare autonomamente
per svariate ore anche a distanze significative dalla base, protetti da tute analoghe a quelle della ISS? È chiaro
che un problema come quello incontrato da Luca fa riflettere su quanto si sia maturi per affrontare la sfida
dell’esplorazione spaziale del sistema solare. (Roberto Battiston, Le sfide dell’ esplorazione umana dello
spazio, Le scienze-blog, 6 ottobre 2013)
TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L'Italia di fronte al primo conflitto mondiale: quali sono le posizioni politiche, quali sono le personalità piú
significative che hanno determinato, in un senso o nell'altro, il destino del nostro Paese.
TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE
“Hanno una conoscenza delle lingue straniere sotto la media e poche esperienze di studio all'estero. Fanno
brevi viaggi fuori dai confini nazionali e coltivano il sogno di trovare lavoro in Italia. Ma sono anche poco
ambiziosi, spaventati dal mondo globalizzato, troppo legati alla famiglia e al contesto sociale dove sono
cresciuti. Insomma, i ragazzi italiani sono meno aperti all'estero rispetto ai loro 'cugini' europei.” : è la
fotografia dei giovani del nostro Paese emersa dall'Osservatorio della Fondazione Intercultura. Ti riconosci in
questa immagine? Cosa sogni per il tuo futuro?
_______________________________________________________________________
È consentito soltanto l´uso del dizionario italiano
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SECONDA SIMULAZIONE
PRIMA PROVA ESAME DI STATO
a.s. 2013-2014
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A : ANALISI DEL TESTO
Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne
approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di
venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo: Io mi chiamo Mattia Pascal.
- Grazie, caro. Questo lo so.
- E ti par poco?
Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere neppur
questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorrenza:
- Io mi chiamo Mattia Pascal.
Qualcuno vorrà bene compiangermi (costa così poco), immaginando l'atroce cordoglio d'un disgraziato, al quale
avvenga di scoprire tutt'a un tratto che... sì, niente, insomma: né padre, né madre, né come fu o come non fu; e vorrà
pur bene indignarsi (costa anche meno) della corruzione dei costumi, e de' vizii, e della tristezza dei tempi, che di
tanto male possono esser cagione a un povero innocente. Ebbene, si accomodi. Ma è mio dovere avvertirlo che non si
tratta propriamente di questo. Potrei qui esporre, di fatti, in un albero genealogico, l'origine e la discendenza della mia
famiglia e dimostrare come qualmente non solo ho conosciuto mio padre e mia madre, ma e gli antenati miei e le loro
azioni, in un lungo decorso di tempo, non tutte veramente lodevoli.
E allora?
Ecco: il mio caso è assai più strano e diverso; tanto diverso e strano che mi faccio a narrarlo.
Fui, per circa due anni, non so se più cacciatore di topi che guardiano di libri nella biblioteca che un monsignor
Boccamazza, nel 1803, volle lasciar morendo al nostro Comune. E' ben chiaro che questo Monsignore dovette
conoscer poco l'indole e le abitudini de' suoi concittadini; o forse sperò che il suo lascito dovesse col tempo e con la
comodità accendere nel loro animo l'amore per lo studio. Finora, ne posso rendere testimonianza, non si è acceso: e
questo dico in lode de' miei concittadini: Del dono anzi il Comune si dimostrò così poco grato al Boccamazza, che non
volle neppure erigergli un mezzo busto pur che fosse, e i libri lasciò per molti e molti anni accatastati in un vasto e
umido magazzino, donde poi li trasse, pensate voi in quale stato, per allogarli nella chiesetta fuori mano di Santa
Maria Liberale, non so per qual ragione sconsacrata. Qua li affidò, senz'alcun discernimento, a titolo di beneficio, e
come sinecura, a qualche sfaccendato ben protetto il quale, per due lire al giorno, stando a guardarli, o anche senza
guardarli affatto, ne avesse sopportato per alcune ore il tanfo della muffa e del vecchiume.
Tal sorte toccò anche a me; e fin dal primo giorno io concepii così misera stima dei libri, sieno essi a stampa o
manoscritti (come alcuni antichissimi della nostra biblioteca), che ora non mi sarei mai e poi mai messo a scrivere, se,
come ho detto, non stimassi davvero strano il mio caso e tale da poter servire d'ammaestramento a qualche curioso
lettore, che per avventura, riducendosi finalmente a effetto l'antica speranza della buon'anima di monsignor
Boccamazza, capitasse in questa biblioteca, a cui io lascio questo mio manoscritto, con l'obbligo però che nessuno
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possa aprirlo se non cinquant'anni dopo la mia terza, ultima e definitiva morte.
Giacché, per il momento (e Dio sa quanto me ne duole), io sono morto, sì, già due volte, ma la prima per errore, e la
seconda... sentirete. L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal.
Comprensione
1.1. Nella Premessa del romanzo Il fu Mattia Pascal il protagonista narratore si presenta al lettore: quale
immagine fornisce di sé? Delinea un profilo del personaggio facendo precisi riferimenti al testo qui proposto.
Analisi ed interpretazione
2.1. Che effetto suscitano sul lettore le informazioni e le anticipazioni che il protagonista dà di sé?
2.2. Il protagonista cerca di instaurare un dialogo con il lettore: fai riferimento ad alcune parti del testo in cui
trovi questo atteggiamento.
2.3. In base a quali elementi testuali si può dire che la storia è raccontata a posteriori?
Approfondimento
3.1 .Spiega il relativismo pirandelliano.
3.2. Collega questo brano ad altri testi di Pirandello in cui emergano le stesse tematiche.
TIPOLOGIA B: REDAZIONE DI “UN SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1) Ambito artistico-letterario
Argomento: Futurismo
DOCUMENTI
Manifesto del futurismo Marinetti 1909
Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità.
Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità pensosa, l'estasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento
aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si e arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. Un
automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo.... un automobile
ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia.
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Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa
pure, sul circuito della sua orbita.
Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli
elementi primordiali.
Non v’è più bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un
capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a
prostrarsi davanti all’uomo.
Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!.. Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le
misteriose porte dell’Impossibile? II Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’assoluto, poiché
abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente.
Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei
libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il
femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria.
Manifesto dei Pittori Futuristi Severini e Balla 1910
Agli artisti giovani d'Italia!
Il grido di ribellione che noi lanciamo, associando i nostri ideali a quelli dei poeti futuristi, non parte già da una chiesuola
estetica, ma esprime il violento desiderio che ribolle oggi nelle vene di ogni artista creatore. Noi vogliamo combattere
accanitamente la religione fanatica, incosciente e snobistica del passato, alimentata dall'esistenza nefasta dei musei. Ci
ribelliamo alla supina ammirazione delle vecchie tele, delle vecchie statue, degli oggetti vecchi e all'entusiasmo per tutto
ciò che è tarlato, sudicio, corroso dal tempo, e giudichiamo ingiusto, delittuoso, l'abituale disdegno per tutto ciò che è
giovane, nuovo e palpitante di vita.
Il bombardamento di Adrianopoli Filippo Tommaso Marinetti
Ogni 5 secondi cannoni da assedio sventrrrare spazio con un accordo
ZZZANG TUMB TUN ammutinamento di 500 echi per azzannarlo
sminuzzarlo sparpagliarlo all’infi iiiiinito nel centro di quel zz-zang
tumb tumb spiaccicato (ampiezza 50 kmq.) balzare scoppi tagli pugni
batterie tiro rapido Violenza ferocia re-go-la-ri-tà questo basso grave
scandere strani folli agitatissimi acuti della battaglia.
Furia affanno orecchie occhi narici aperti! attenti! forza! che gioia
vedere udire fi utare tutto tutto taratatatatatata delle mitragliatrici
strillare a perdifi ato sotto morsi schiaffi trak trak frustate pic-pacpumtumb pic-pac-pum-tum bizzarrie salti (200 metri) della fucileria.
Giù giù in fondo all’orchestra stagni diguazzare buoi bufali pungoli
carri pluff plaff impennarsi di cavalli fl ic fl ac zing zang sciaaackilari nitriti iiiiii….
scalpiccii tintinnii 3 battaglioni bulgari in marcia
croooc-craaac (lento due tempi) Sciumi Maritza o Karvavena ta ta
tata giii tumb giii tumb ZZZANG TUMB TUMB (280 colpo di partenza)
srrrrrr GRANG-GRANG (colpo in arrivo) croooc-craaac grida
degli uffi ciali sbatacchiare come piatti d’ottone pan di qua pack
di là cing buum cing ciak (presto) ciaciacia-ciaciaak su giù là intorno
in alto attenzione sulla testa ciaack bello! E vampe vampe vampe
vampe vampe vampe (ribalta dei forti)
vampe vampe
vampe
vampe vampe vampe (ribalta dei forti) laggiù dietro quel fumo Sciukri
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Pascià comunica telefonicamente con 27 forti in turco in tedesco
allò! Ibrahim! Rudolf! allò allò!
(da Zang-Tumb-Tumb, Edizioni futuriste di poesia)
MARINETTI FILIPPO TOMMASO
Discorso contro i Veneziani
L'8 luglio 1910, 800.000 foglietti contenenti questo manifesto furono lanciati dai poeti e dai pittori futuristi
dall'alto della Torre dell'Orologio sulla folla che tornava dal Lido. Così cominciò la campagna che i futuristi
sostengono da tre anni contro Venezia passatista. Il seguente «Discorso contro i Veneziani», improvvisato dal
poeta Marinetti alla Fenice, suscitò una terribile battaglia. I futuristi furono fischiati, i passatisti furono picchiati. I
pittori futuristi Boccioni, Russolo, Carrà punteggiarono questo discorso con schiaffi sonori. I pugni di Armando
Mazza, poeta futurista che è anche un atleta, restarono memorabili.
Veneziani! Quando gridammo: «Uccidiamo il chiaro di luna!» noi pensammo a te, vecchia Venezia fradicia di
romanticismo! Ma ora la voce nostra si amplifica, e soggiungiamo ad alte note “Liberiamo il mondo dalla tirannia
dell'amore! Siamo sazi di avventure erotiche, di lussuria, di sentimentalismo e di nostalgia!”. Perché dunque ostinarti
Venezia, a offrirci donne velate ad ogni svolto crepuscolare dei tuoi canali? Basta! Basta!... Finiscila di sussurrare osceni
inviti a tutti i passanti della terra o Venezia, vecchia ruffiana, che sotto la tua pesante mantiglia di mosaici, ancora ti
accanisci ad apprestare estenuanti notti romantiche, querule serenate e paurose imboscate! Io pure amai, o Venezia, la
sontuosa penombra del tuo Canal Grande, impregnata di lussurie rare, e il pallore febbrile delle tue belle, che scivolano
giù dai balconi per scale intrecciate di lampi, di fili di pioggia e di raggi di luna, fra i tintinni di spade incrociate... Ma
basta! Tutta questa roba assurda, abominevole e irritante ci dà la nausea! E vogliamo ormai che le lampade elettriche dalle
mille punte di luce taglino e strappino brutalmente le tue tenebre misteriose, ammalianti e persuasive! Il tuo Canal Grande
allargato e scavato, diventerà fatalmente un gran porto mercantile. Treni e tramvai lanciati per le grandi vie costruite sui
canali finalmente colmati vi porteranno cataste di mercanzie, tra una folla sagace, ricca e affaccendata d'industriali e di
commercianti!... Non urlate contro la pretesa bruttezza delle locomotive dei tramvai degli automobili e delle biciclette in
cui noi troviamo le prime linee della grande estetica futurista. Potranno sempre servire a schiacciare qualche lurido e
grottesco professore nordico dal cappelluccio tirolese. Ma voi volete prostrarvi a tutti i forestieri, e siete di una servilità
ripugnante! Veneziani! Veneziani! Perché voler essere ancora sempre i fedeli schiavi del passato, i lerci custodi del più
grande bordello della storia, gl'infermieri del più triste ospedale del mondo, ove languono anime mortalmente corrotte
dalla luce del sentimentalismo?
2) Ambito socio-economico
Argomento: La terra, il mare e il nostro futuro
DOCUMENTI
1) C’è un’isola di plastica in mezzo all’oceano Pacifico. Anzi due. Anzi di isole di plastica ce ne sono di più:
due nell’Atlantico, una nell’Oceano Pacifico e una anche nel Mare Nostrum, il Mediterraneo. Ma l’isola in
verità non c’è. O meglio, c’è ma non si vede. Non sempre almeno. Sembra una sciarada, o una leggenda
metropolitana, oppure un fake buono per Youtube. Invece è tutto vero.
Stiamo parlando di agglomerati galleggianti - isole appunto - composti da miliardi e miliardi di microscopici
frammenti plastica, messi insieme dal gioco delle correnti che circolano intorno al globo, e provocati dagli oltre
cento milioni di tonnellate di plastica prodotte ogni anno nel mondo, di cui dieci milioni finiscono direttamente
in mare. Una massa spaventosa - 50 anni di rifiuti plastici che sta letteralmente soffocando i mari, uccidendo
migliaia e migliaia di specie animali ogni anno. Pietro Spirito, L’isola di plastica che avvelena il mare, Il
Piccolo, 3 febbraio 2014
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2) Dopo vari incidenti di percorso è partita il 20 maggio da Oceanside, nel sud della California, la spedizione di
Patrick Deixonne, esploratore francese, per analizzare in maniera scientifica il “settimo continente” e tracciarne
una prima mappa. Di cosa stiamo parlando? Del “continente di plastica”, un’enorme isola galleggiante che si è
formata nel corso del decenni nel Nord del Pacifico a causa del gioco delle correnti. Parte delle bottiglie,
spazzolini, reti, imballaggi di ogni tipo scaricati in mare, praticamente 5 milioni di pezzi di plastica al giorno a
livello mondiale, secondo i dati dell’Onu, si addensano proprio lì. Così si è formato una sorta di nuovo
continente, più grande dell’India, esteso su 3,4 milioni di chilometri quadrati, secondo le stime del Cnes,
l’agenzia spaziale francese, che patrocina, assieme alla Nasa, l’iniziativa di Deixonne.
Quella “zuppa di plastica”, come venne definita dall’oceanografo americano Charles Moore, il primo che, nel
1997, casualmente la scoprì, raggiunge in certi punti lo spessore di una trentina di metri. Ma in tutti questi anni
pochi studi seri sono stati effettuati sulla più grande discarica galleggiante del mondo, “anche perché è situata
in acque, fra le Hawaii e la California, poco interessate dalla navigazione mercantile o dal turismo – ha
sottolineato nei giorni scorsi Deixonne -: il fenomeno, per il momento, riguarda solo gli scienziati e gli
ambientalisti”. Peccato, perché non si tratta solo di un problema estetico. Quell’amalgama, in preda alle
correnti del vortice subtropicale del Pacifico del Nord, si addensa sempre più e si trasforma in pezzetti sempre
più piccoli, coriandoli di plastica che vengono scambiati per cibo da cetacei, uccelli, pesci, tartarughe, che si
ritrovano bloccato il sistema digestivo. Non solo: quell’ambiente si è rivelato propizio per la riproduzione di un
emittero, l’Halobate sericeus, predatore di zooplancton e di uova di pesce, ulteriore minaccia a uno squilibrio
dell’ecosistema. Leonardo Martinelli, Plastica, spedizione nella discarica del Pacifico più grande del mondo,
Il Fatto quotidiano, 21 maggio 2013
3) ‘Questo libro cambierà il mondo’, si sente dire spesso, e altrettanto spesso viene fuori che non è vero.
Eppure, proprio in questi giorni di 50 anni fa, arrivava nelle librerie un volume che avrebbe profondamente
modificato il nostro modo di guardare al Pianeta Terra: "La Primavera Silenziosa" di Rachel Carson,
l’appassionante e indignata descrizione di come i pesticidi chimici di nuova generazione stavano devastando la
fauna degli Stati Uniti, il libro che avrebbe dato vita al moderno movimento ambientalista e che rivelò al
mondo che noi, gli umani, pur essendo parte integrante della natura e non un'entità sé, potremmo con il nostro
operato distruggere tutto.
Certo la Carson, una biologa marina di mezza età, non era la prima a capire quanto fossimo intimamente legati
al destino del pianeta. Resta il fatto che il suo libro ben scritto scatenò un putiferio tale da far arrivare il suo
messaggio a milioni di persone, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e nel mondo intero. Nel corso della storia in
molti avevano manifestato amore per l'ambiente e la natura, ma ‘La Primavera Silenziosa’ e il clamore
successivo alla sua pubblicazione hanno generato ben altro, e cioè la diffusa e precisa consapevolezza del fatto
che il Pianeta era in pericolo e andava difeso.
Questa semplice osservazione avrebbe dato il via al mezzo secolo appena trascorso di ambientalismo,
coscienza verde, salviamo le balene e fermiamo il surriscaldamento globale. Per questo, quando ‘La Primavera
Silenziosa’ uscì, la Carson aveva già un pubblico affezionato e le proteste dell'industria chimica non fecero che
moltiplicare all’infinito la notorietà del suo manoscritto. Alla fine del 1962, tre mesi dopo la pubblicazione,
aveva già venduto mezzo milione di copie e l'opinione pubblica era tutta saldamente dalla sua parte (non
ostacolò la sua causa nemmeno che John F Kennedy lo avesse rimandato al Comitato Scientifico, il quale
l'anno successivo dette ragione all’autrice).
Fu così che la follia di irrorare i terreni agricoli su vasta scala con quei veleni cessò. I pettirossi ripresero a
cantare nelle primavere americane e l'uso del DDT in agricoltura fu vietato nel 1972 (pur rimanendo in uso per
la prevenzione della malaria), così come l'aldrin, il dieldrin e altre sostanze.
La Carson non visse abbastanza a lungo per vedere gli effetti del suo lavoro, perché nel 1964 morì di cancro.
Ma aveva ottenuto un risultato che andava ben oltre i divieti e la sospensione dell'attacco mortale all'ambiente
con quei prodotti chimici. Per la prima volta in assoluto i concetti di "ecologia" e di profonda interazione tra
specie e habitat erano arrivati alle masse: il pesticida si deposita sulle foglie, le foglie cadono sul terreno dove i
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bruchi e i vermi le mangiano, insieme al pesticida. I pettirossi mangiano poi i bruchi, i vermi e l’insetticida. E
muoiono. - Dal sito del TG3, 12 giugno 2012
3. Ambito storico-politico
Argomento: La Shoah: memorialisti e negazionisti.
DOCUMENTI
1) “E se gli Italiani fossero più antisemiti oggi che al tempo del Fascismo, delle leggi razziali, e della caccia agli Ebrei per
mandarli a morire nelle camere a gas? È il dubbio che mi pesa sull’anima, leggendo i risultati dell’inchiesta
sull’antisemitismo in Italia pubblicata sul Corriere della Sera di ieri. Lo stesso Corriere è rimasto così sconcertato dai dati
da minimizzarli nel titolo, che dice: «Sono antisemiti 12 italiani su 100».
Ma non è così. Gli antisemiti che si dicono tali oggi in Italia sono il 45 per cento, suddivisi in varie categorie di
«pregiudizio»: chi (il 10 per cento) per antigiudaismo religioso-culturale; chi (l’11 per cento) perché ritiene gli ebrei
troppo potenti e poco patrioti; chi (il 12 per cento) perché ce l’ha con Israele e con quella scocciatura che è la Shoah.
Infine, c’è un 12 per cento di antisemiti per tutte queste ragioni insieme. Si aggiunga che soltanto il 12 per cento dice di
non avere pregiudizi. Mentre il 43 per cento si dichiara soltanto «indifferente» al problema. Il titolo più giusto sarebbe
stato: «Non sono antisemiti 12 italiani su 100».”
Arrigo Levi, Non Ebrei tocca a voi ricordare, La Stampa, 28.01.2009.
2) Milioni di Ebrei furono sterminati nei lager nazisti. Sembra un fatto inconfutabile. Ma c'è chi non la pensa così:
qualcuno ha sostenuto che i milioni di ebrei uccisi nei campi di concentramento e di sterminio non sono sei, come
solitamente si crede, ma cinque, quattro, tre, due, o forse "solo uno"; altri ritengono che le camere a gas non siano altro
che un dettaglio. A tal riguardo è interessante riportare quanto ha detto Jean-Marie Le Pen (leader politico della destra
francese) in un'intervista radiofonica del 1987: "Non dico che le camere a gas non siano esistite. Io non le ho viste. Non ho
studiato la questione, ma penso che sia solo un dettaglio nella storia della seconda guerra mondiale". Addirittura c'è chi
afferma che Auschwitz, le camere a gas e lo sterminio in genere sono un'invenzione della propaganda alleata, sostenuta
dall'internazionale ebraica. Tali sono le questioni aperte da quegli autori che sono stati definiti come "revisionisti" o
"negazionisti".
Vi sono diversi temi ricorrenti negli scritti dei negazionisti, sebbene in alcuni casi tali motivi si dimostrino reciprocamente
contradditori.
Non vi è stato alcun genocidio programmato e le camere a gas non sono mai esistite (il gas Zyklon B serviva alla
disinfestazione dai parassiti). Questo è l'assunto principale del negazionismo nella sua fase "matura". Si tratta di una verità
posta come indiscutibile, per cui ogni tentativo di dimostrarne l'infondatezza viene rifiutato a scatola chiusa, in quanto
inquinato dalla volontà "sterminazionista" di mantenere in vita la menzogna della Shoah.
La "soluzione finale" di cui parlano molti documenti nazisti non era che l'espulsione degli ebrei verso l'Est, dove erano
state previste riserve in cui potessero vivere le minoranze etniche. E' da notare come spesso i negazionisti tendano ad
interpretare il linguaggio burocratico e vagamente cifrato dei nazisti secondo il suo significato letterale, mentre, quando le
dichiarazioni sui campi di sterminio si fanno esplicite, essi passano all'interpretazione metaforica (o alla semplice
omissione).
Per molti studiosi revisionisti il numero di ebrei uccisi dai nazisti e di gran lunga inferiore a quello ufficialmente
dichiarato: neanche un milione o addirittura attorno alle duecentomila vittime, considerando anche il fatto che essi
includono nella cifra dei morti anche i decessi per cause naturali; inoltre, molte delle vittime sarebbero state uccise durante
le incursioni aeree degli Alleati sui campi di concentramento.
Il genocidio è un’invenzione della propaganda alleata, principalmente ebraica e particolarmente sionista. I motivi che
hanno spinto molti dei sopravvissuti ai lager nazisti a mentire sono molteplici, ma quello principale è da ricercare
nell'enorme truffa compiuta dal movimento sionista ai danni della Germania, la quale è costretta a pagare le riparazioni di
guerra allo Stato di Israele. C'è poi chi sostiene che l'organizzazione stessa dei lager nazisti fosse sotto il controllo degli
ebrei e sia da considerare come un ennesimo capitolo del secolare complotto giudaico mirato alla conquista del mondo. Le
banche ebraiche avrebbero infatti favorito l'arrivo al potere di Hitler, prevedendo fin dall'inizio l'esito che avrebbe avuto la
guerra.
Wikipedia , L'irritante questione della Shoah.
50
3) “Art. 1. La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz,
«Giorno della Memoria», al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione
italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in
campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite
e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del «Giorno della Memoria» di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e
momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto
è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro
dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non
possano più accadere.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
Italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato”.
LEGGE 20 luglio 2000, n.211.
4) “A integrazione delle disposizioni dell’ordinanza de 24 gennaio 1939, nella quale La si incaricava di avviare la
questione ebraica, mediante emigrazione o evacuazione, alla soluzione più favorevole in relazione alle circostanze, con la
presente Le assegno l’incarico di predisporre tutte le necessarie misure per preparare dal punto di vista organizzativo,
pratico e materiale una soluzione globale della questione ebraica nell’area dell’Europa sotto influenza tedesca.
Tutte le altre istanze centrali devono cooperare allo scopo.
Inoltre, La incarico di rimettermi al più presto un piano complessivo dei provvedimenti da adottare riguardo
all’organizzazione, l’attuazione e i mezzi materiali necessari per realizzare la desiderata soluzione finale della questione
ebraica”.
Questo testo è quello cui solitamente si fa riferimento quando si cerca di datare almeno approssimativamente l’inizio
della «soluzione finale». È una lettera di Hermann Göring (incaricato da Hitler di gestire la questione ebraica), inviata al
capo della Polizia di sicurezza e del SD, Gruppenführer della SS Reinhard Heydrich, per autorizzarlo a preparare una
«soluzione globale della questione ebraica». 31 luglio 1941.
5) “Il giorno 20 febbraio i Tedeschi avevano ispezionato il campo con cura, avevano fatte pubbliche e vivaci rimostranze
al commissario italiano per la difettosa organizzazione del servizio di cucina e per lo scarso quantitativo della legna
distribuita per il riscaldamento; avevano perfino detto che presto un’infermeria avrebbe dovuto entrare in efficienza. Ma il
mattino del 21 si seppe che l’indomani gli Ebrei sarebbero partiti. Tutti: nessuna eccezione. Anche i bambini, anche i
vecchi, anche i malati. Per dove, non si sapeva. Prepararsi per quindici giorni di viaggio. Per ognuno che fosse mancato
all’appello, dieci sarebbero stati fucilati.
Soltanto una minoranza di ingenui e di illusi si ostinò nella speranza: noi avevamo parlato a lungo coi profughi polacchi e
croati, e sapevamo che cosa voleva dire partire”.
Primo Levi (sopravvissuto ad Auschwitz), Se questo è un uomo, 1947.
6) “Sembra di assistere ad una scena di un film che racconta dei condannati ai lavori forzati. I nuovi arrivati vengono fatti
spogliare, viene consegnata loro una tuta blu di panno grezzo con una croce di S. Andrea di vernice rossa sulla schiena e
una striscia rossa trasversale sui calzoni, una camicia grigioverde, una coperta, una gavetta, un cucchiaio. Vengono lasciate
le mutande e le scarpe. Sul taschino della tuta è cucito un triangolo rosso, e al collo viene appeso un ciondolo di ferro con
inciso un numero. Da quel momento non avrai più un nome e cognome ma diventerai soltanto un numero e con quel
numero sarai chiamato, devi imprimertelo bene in testa. Si passa quindi all’operazione capelli. Uno alla volta i detenuti,
mentre gli altri restano in piedi sull’attenti, vengono fatti sedere su uno sgabello con la testa reclinata in avanti e un
soldato esegue rapidamente l’operazione di rasatura a zero.
In quel momento provo un sentimento misto di umiliazione, impotenza, odio; trattengo a stento le lacrime”.
51
Tullio Bettiol, Un ragazzo nel lager, 2005.
7) “Ho provato anch’io a dimenticare, ma qualcosa si è mosso dentro di me. Ho finalmente capito che dovevo parlare,
prima che fosse tardi. Dare voce al mio silenzio è un dovere: troppe storie esistono nel silenzio e sono rimaste in silenzio,
nell’attesa che qualcuno le raccogliesse.
Per non dimenticare a quali aberrazioni può condurre l’odio razziale e l’intolleranza, non il rito del ricordo, ma la cultura
della memoria. Per non dimenticare orrori e crimini, persecuzioni e campi di sterminio, nell’intento di contribuire a
tramandare alle future generazioni un messaggio di amore e di pace”.
Elisa Springer (sopravvissuta ad Auschwitz), Il silenzio dei vivi, 2001.
4. Ambito tecnico-scientifico
Argomento: Ordine e caso
DOCUMENTI
1) “Negli ultimi anni del Settecento il fisico e matematico francese Pierre Simon Laplace fece omaggio
all’imperatore di una copia del suo libro Exposition du système du monde. Napoleone osservò: “Cittadino, ho
letto il vostro libro ed ho notato che non vi avete dato nessun spazio all’opera del creatore” Al che Laplace
ribattè: “Cittadino primo console, non ho avuto bisogno di questa ipotesi” Vero o falso che sia, il racconto
illustra bene la posizione della scienza. Per spiegare la realtà allora e, a maggior ragione oggi, non c’è bisogno
di chiamare in causa Dio e la sua potenza. Ciò non significa chiaramente che il Creatore non esista: alla
questione ognuno può rispondere come la sua mente o il suo cuore le o gli suggeriscono.
Edoardo Boncinelli, La scienza non ha bisogno di Dio, Rizzoli, Milano 2012
2) “191. Sopra abbiamo dimostrato che Dio ha prodotto le cose nell’essere non per necessità di natura, ma per
intelletto e volontà; ora chiunque agisce per intelletto e volontà agisce per un fine, dato che l’intelletto
operativo ha come principio il fine: è dunque necessario che tutte le cose che sono state fatte da Dio siano state
fatte per un fine.
192. Inoltre la produzione delle cose da parte di Dio fu fatta ottimamente: ora è meglio fare una cosa per un
fine che senza l’intenzione di un fine: dal fine infatti si deduce la ragione di bene nelle cose che vengono fatte.
Dunque le cose sono state fatte da Dio per un fine.
193. Se ne ha un segno anche nelle cose che vengono prodotte dalla natura, nelle quali niente è invano, ma
ciascuna ha un proprio fine. Ora non è conveniente dire che le realtà della natura sono più ordinate della stessa
istituzione della natura da parte del primo agente, dal momento che da essa trae origine tutto l’ordine della
natura. E’ dunque chiaro che tutte le cose sono prodotte da Dio per un fine.”
San Tommaso D’AQUINO, Compendio di teologia e altri scritti, UTET, Torino1010
3) “In sostanza si prende atto della realtà dell’evoluzione, della trasformazione della specie per discendenza
comune e del fatto che la terra, oltre al fatto di non essere piatta, probabilmente non ha nemmeno i 6000 anni
52
previsti dai testi sacri. Ciò che si continua a non accettare è la spiegazione scientifica e naturalistica di questi
fatti, cioè la teoria dell’evoluzione per selezione naturale, alla quale si contrappone l’ipotesi secondo cui la
storia naturale sarebbe stata fin dall’inizio diretta da un “disegno superiore”. Questo movimento di opinione
viene chiamato “neocreazionismo” e persegue, per il resto, la stessa battaglia giuridica ingaggiata dai suoi
predecessori fondamentalisti: chiedere che nei corsi di scienze delle scuole americane sia insegnata per legge la
dottrina del disegno intelligente a fianco della teoria darwiniana.”
Telmo PEVANI, Creazione senza Dio, Einaudi, Torino 2006
4) “Ma perché la connessione tra religione e argomenti scientifici risulta così efficace? Per due motivi a mio
avviso. Il primo è la capacità pressoché immediata del termine “Dio” di far comprendere l’importanza della
posta in gioco quando si tratta degli ambiti fondamentali della scienza come l’origine dell’universo, della
materia e di quella particolare materia dotata di movimento e di intelligenza che è la vita. Parlando della
particella responsabile della massa, o dell’unificazione tra relatività e meccanica quantistica perseguita dalla
teoria delle stringhe, si toccano territori primordiali, di rilievo non solo fisico ma anche filosofico per
l’importanza sul senso complessivo del nostro essere qui. E il termine Dio con solo tre lettere ha questa
capacità evocativa. Il secondo motivo è il bisogno della nostra mente di conciliare scienza e sapienza. Noi
avvertiamo infatti l’esigenza non solo di conoscere dati e ricevere informazioni, ma anche di valutare il loro
significato per l’esistenza e per i criteri con cui pensiamo la giustizia, la bellezza, il bene e il male. Le civiltà
del passato erano in grado di conciliare scienza e sapienza, si pensi al titolo posto da Newton al suo capolavoro,
Elementi matematici di filosofia naturale, che indica il fatto che per Newton essere scienziato ed essere filosofo
(ed essere biblista vista la sua passione per la Sacra Scrittura)erano la medesima cosa. Oggi però tale
conciliazione è infranta e il risultato è l’attuale separazione tra discipline scientifiche ed umanistiche, simbolo
di una più complessa lacerazione interiore. Per questo, quando si prefigura la possibilità di ritornare all’antica
visione unitaria, la mente umana si fa attenta e partecipe, si tratti di un’invisibile particella sub atomica o di
libri ben in vista in vetrina.”
Vito Mancuso,La scienza e la sapienza “La Repubblica”, 5 luglio 2012
TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Totalitarismi e consenso: con quali modalità le dittature del '900 hanno conquistato e mantenuto il potere?
Scegli un caso specifico ed esponi le tue riflessioni in proposito.
TIPOLOGIA D: TEMA DI ORDINE GENERALE
La nostra società è caratterizzata dalla presenza di varie forme di dipendenza sulle quali il dibattito è
sempre acceso. Tra queste, negli ultimi tempi, è apparsa come una vera e propria emergenza sociale la
ludopatia ovvero la dipendenza dal gioco, estesa a tutte le fasce di età. Il candidato rifletta sull'argomento
indicandone le cause e le conseguenze.
53
I.T.I.S. “G. Segato” Belluno
Griglia per la valutazione della prima prova scritta – Classe 5ª
Candidato: Cognome
Nome
TIPOLOGIE C e D: Tema
Punteggio
15
14-13
12-11
10
9-7
6-2
1
(nullo)
Conoscenze relative all’argomento
Informazione
Esauriente
Ampia
Più che
sufficiente
Sufficiente
Molte
imprecisioni
Molto limitata
Scorretta/
inesistente
Sostanziale
Superficiale/
incompleta
Carente
Fuori
tema/scarsa
Mediocre
Sviluppo critico delle questioni e costruzione di un discorso organico e coerente
Aderenza
Traccia
Sviluppo dei
contenuti
Struttura
Discorso
Completa
Adeguata
Abbastanza
adeguata
Abbastanza
esauriente
Approfondito
Ampio
Coerente
organica
Ordinata
Sufficientemente ordinata
Talvolta
incoerente
Disordinata/
incoerente
Nel complesso
corretta
Appropriato
Chiara
Chiara, ma
con
alcuni errori
Elementare e/o
con alcune inesattezze
Con frequenti
errori
Povero e
trascurato
Molto
scorretta
Improprio e/o
ripetitivo
Accettabile
Correttezza e proprietà nell’uso della lingua
Forma
Corretta
Lessico
Pertinente e
ampio
Semplice, ma
corretto
Media
Voto
valutazione
I.T.I.S. “G. Segato” Belluno
Griglia per la valutazione della prima prova scritta – Classe 5ª
Candidato: Cognome
Nome
TIPOLOGIA A: Analisi testuale
Criteri
Punteggio
10
9-8
7
6
5
4-2
Comprensione del
testo
Completa e
approfondita
Esauriente
Più che
sufficiente
Sufficiente, ma con
alcune
inesattezze
Incompleta
Gravemente
incompleta
Analisi
Completa e
accurata
Abbastanza
precisa
Adeguata, con
qualche
incertezza
Superficiale
Molto
superficiale
Inquadramento
storico-letterario
Approfondimenti
Completo e
approfondito
Sufficientement
e
sviluppato
Piuttosto
schematico
Vago
e/o errato
Struttura
del
discorso
Coerente ed
efficace
Adeguato,
ma non
sempre
approfondito
Organica
Abbastanza
adeguata,
anche se a volte
imprecisa
Essenziale
Discretamente
articolata
Ordinata, ma poco
articolata
Molto
disordinata e
incoerente
Forma
Corretta e
precisa
Chiara e
lineare
Nel complesso
corretta
Chiara, ma con
alcuni errori
Proprietà e varietà
lessicale
Lessico
pertinente e
ampio
Appropriato
Elementare,
ma
sostanzialment
e corretto
Elementare e/o con
alcune inesattezze
Spesso
disordinata e
frammentari
a
Con
frequenti
errori
Povero e
trascurato
Molto scorretta
Improprio e/o
ripetitivo
voto
Altri elementi da valorizzare: valutazioni critiche.
Note
-------------------------------------------------------
1
(nullo)
I.T.I.S: “G. Segato” Belluno
Griglia per la valutazione della prima prova scritta – Classe 5ª
Candidato: Cognome
Nome
TIPOLOGIA B: n.
Criteri
Saggio Breve
Punteggio
15
14-13
12-11
10
9-7
6-2
1
(nullo)
Sviluppo critico delle questioni proposte e costruzione di un discorso organico e coerente
Rispetto delle
consegne (tipologia
testuale)
Utilizzazione della
documentazione
Individuazione
Tesi
Presentazione
dell’argomento/
o/Argomentazione
Struttura discorso
Completo
ed efficace
Soddisfac
ente
Abbastanza
adeguato
Sostanziale
Incompleto
Gravemente
incompleto
Molto
ampia e
precisa
Evidente e
ben
formulata
Articolata e
approfondit
a
Rigorosa
ed efficace
Coerente
Pertinente
Accettabile
Limitata
Molto limitata
Scorretta /
Inesistente
Evidente
Abbastanza
evidente
Sufficientemente
riconoscibile
Appena
accennata
Non espressa
Adeguata
mente
sviluppata
Valida e
coerente
Organica
e
scorrevole
Abbastanza
sviluppata
Essenziale
Schematica e
poco organica
Superficiale/
Poco coerente
Nel complesso
articolata
Ordinata
Sufficientemente
articolata
Ordinata, ma con
qualche
incongruenza
Poco
individuabile
Spesso
incoerente
Confusa/
contraddittoria
Disordinata/
Incoerente
Correttezza e proprietà nell’uso della linga
Forma
Corretta e
precisa
Chiara e
lineare
Nel complesso
corretta
Chiara, ma con
alcuni errori
Scorretta
Molto scorretta
Lessico
Pertinente
e ampio
Appropriat
o
Elementare, ma
sostanzialmente
corretto
Elementare e/o
con qualche
inesattezza
Povero e
trascurato
Improprio e/o
ripetitivo
Media
Voto
valutazione
I.T.I.S. “G Segato” Belluno
Griglia per la valutazione della prima prova scritta – Classe 5ª
Candidato: Cognome
Nome
TIPOLOGIA B: n.
Articolo di giornale
Criteri
Punteggio
15
14-13
12-11
10
9-7
6-2
1
(nullo)
Sviluppo critico delle questioni proposte e costruzione di un discorso organico e coerente
Rispetto delle consegne
(tipologia testuale)
Utilizzazione della
documentazione
Individuazione tesi
Presentazione dell’argomento
Completo
ed
adeguato
Molto ampia
e precisa
Evidente e
ben
formulata
Ricca e
approfondit
a
Soddisfac
ente
Abbastanza
adeguato
Sostanziale
Incompleto
Inesistente
Pertinente
Abbastanza
adeguata
Riconoscibil
e
Limitata
Per lo più
riconoscibile
Molto
limitata
Appena
accennata
Scorretta /
Inesistente
Non
espressa
Ampia
Discretamen
te strutturata
Accettabile
Modesta
Scadente
Nel
complesso
corretta
Abbastanza
appropriato
Chiara, con
alcuni errori
Scorretta
Molto
scorretta
Elementare
e/o con
qualche
inesattezza
Povero e
trascurato
Improprio
e/o ripetitivo
Evidente
Correttezza e proprietà nell’uso della lingua
Forma
Corretta e
precisa
Chiara e
lineare
Lessico
Ampio ed
efficace
Appropriat
o
Media
Voto
valutazione
Pag. 1/2
196225.7.1/2
Sessione ordinaria 2014
Seconda prova scritta : 1° SIMULAZIONE
No 115652/10
26/03/2014 5INFami
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
YABC - ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
CORSO SPERIMENTALE - PROGETTO "ABACUS"
Indirizzo: INFORMATICA
Tema di: SISTEMI DI ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI
La nota multinazionale C4U ha recentemente acquisito in blocco l'intera area di una ex caserma nel
comune di Belluno ed intende avviarvi un incubatore d'impresa. In tale spazio predisporrà un
ambiente dove far nascere nuove imprese ad alto grado di innovazione tecnologica.
Dopo la necessaria fase di ristrutturazione dell'intera area, gli uffici della C4U occuperanno il primo e
secondo piano dell'edificio A, mentre le prime promettenti start-up troveranno spazio negli edifici C e
D.
120 m
40 m
20 m
B (2piani)
120 m
C (2piani)
P
E
120 m
40 m
ingresso
40 m
(2piani)
D D(2piani)
40 m
A
(3piani)
Al piano terra dell'edificio A è previsto il punto di ingresso dei servizi di telecomunicazione, mentre
nell'adiacente edificio P trova spazio il servizio di portineria.
Nell'edificio B si organizzano al piano terra i servizi comuni, quali mensa, magazzino merci, spazi
espositivi, mentre al primo piano si prevede la presenza di due uffici (con 4 postazioni di lavoro
ciascuno) e di una sala polifunzionale modernamente attrezzata per riunioni, eventi formativi e
teleconferenze.
Presso il punto E, si prevede la presenza di due punti informativi multimediali che consentiranno ai
visitatori di consultare in modo interattivo la mappa dell'area per individuare le start-up presenti e la
relativa sede, visionare eventuali loro cataloghi e proposte commerciali, prenotare appuntamenti per
approfondimenti o chiedere di essere ricontattati. Funzionalità analoghe saranno rese disponibili presso
il sito web dell'incubatore, all'indirizzo www.c4u.it.
Date tali premesse, si intende pianificare la realizzazione di una rete dati che consenta, sia per gli uffici
della C4U sia per ciascuna delle aziende start-up insediate, di:
a) collegare in rete locale i computer degli uffici e le apparecchiature dei laboratori;
b) creare un archivio centralizzato dei materiali amministrativi, tecnici e commerciali prodotti
dalle attività aziendali, rendendolo disponibile con le necessarie precauzioni in rete locale,
garantendone la disponibilità, l'integrità e la riservatezza;
c) distribuire il servizio di connettività Internet.
d) pubblicare pagine web e servizi interattivi in Internet.
Il candidato, dopo aver formulato le necessarie ipotesi aggiuntive, in merito
•
•
•
alla topologia interna degli edifici indicati nella cartina;
alle opere di ristrutturazione e alla conseguente distribuzione dei vani;
alla disponibilità di accesso alla rete Internet in zona grazie ai diversi fornitori di Tlc;
1. fornisca uno schema di massima per il progetto della rete dati dell'azienda che consenta
l'erogazione dei servizi richiesti, evidenziando:
a) il tipo e la topologia del cablaggio adottato;
b) la dislocazione dei punti di collegamento alla rete;
c) la dislocazione e la struttura degli armadi dati;
d) le apparecchiature di rete previste.
2. illustri, in dettaglio, le scelte in relazione al livello rete della pila TCP/IP, garantendo un
sufficiente livello di separazione logica del traffico dati tra le varie aziende insediate,
specificando il piano di numerazione IP, la/le classi di rete adottate e motivando
opportunamente le scelte assunte;
3. proponga una piattaforma Internet in grado di fornire contenuti dinamici, chiarendo i ruoli delle
componenti logiche coinvolte ed i meccanismi di interazione e funzionamento;
4. predisponga una o più pagine web che consentano:
• all'utente di compilare una richiesta di appuntamento scegliendo tra le aziende
insediate, specificando in appositi campi nome e cognome del richiedente,
riferimenti telefonici e di e-mail, eventuali dati dell'azienda di appartenenza, oggetto
dell'appuntamento richiesto;
• alle aziende interessate di visualizzare le informazioni inserite dai potenziali clienti.
----------------------------------------------------Durata massima della prova: 6 ore.
E’ consentito soltanto l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili - Non è
consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 4 ore dalla dettatura del tema.
Pag. 1/2
DRUGHI 201
No 115652/10
196225.7.1/2
Seconda prova scritta : 2° SIMULAZIONE
05/05/2014 5INFami
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
YABC - ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
CORSO SPERIMENTALE - PROGETTO "ABACUS"
Indirizzo: INFORMATICA
Tema di: SISTEMI DI ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI
Un gruppo di giovani ha fondato una azienda che si occupa di sviluppo di siti web per e-commerce,
social-marketing e consulenza/formazione in ambito informatico.
La sede dell'azienda si svilupperà in un edificio da ristrutturare, distribuito su due piani, avente pianta
rettangolare con dimensioni approssimative di 20 metri x 30 metri.
L'azienda intende predisporre al pianterreno un'area dimostrativa, con dimensioni approssimative di 20
metri x 20 metri, dove il personale addetto accoglierà i clienti per illustrare loro i diversi servizi offerti.
In particolare, presso l'ingresso principale, si prevede una zona accoglienza con
• bancone reception, dove due addetti si occuperanno di ricevere e smistare le telefonate, fissare
gli appuntamenti, accogliere i clienti e fornire loro le prime indicazioni e materiali informativi;
• 3 postazioni informatiche dimostrative, presso le quali i visitatori potranno consultare cataloghi
multimediali, navigare sul sito aziendale ed in Internet;
• alcuni tablet a disposizione dei clienti in visita;
• 3 schermi opportunamente collocati, sui quali scorreranno filmati pubblicitari, news aziendali e
di attualità;
• un'area open-space con tre scrivanie presso le quali il personale addetto alla vendita definirà
meglio le richieste dei clienti, suggerendo soluzioni tecniche e chiarimenti sui servizi offerti.
Al pianterreno è presente anche un locale tecnico, con dimensioni di circa 5 metri x 8 metri, dove
verranno ospitate varie apparecchiature informatiche, compresi alcuni server di sviluppo e quanto
necessario per la connettività ad internet; in tale zona si prevedono frequenti aggiornamenti delle
apparecchiature ed è quindi richiesta una elevata flessibilità degli impianti e della connettività per
rispondere alle mutevoli esigenze tecnologiche e di mercato.
Al piano superiore trovano invece spazio
• 2 uffici commerciali, con una singola postazione di lavoro, per la definizione in via riservata di
tutti gli aspetti contrattuali con i clienti;
• 2 uffici tecnici, con 4 postazioni di lavoro ciascuno, che si occupano dello sviluppo e della
manutenzione dei prodotti e servizi venduti;
• 1 ufficio amministrativo-contabile, con 1 postazione di lavoro,
• una sala multifunzionale per riunioni e/o corsi di formazione opportunamente attrezzata.
Tutte le postazioni di lavoro aziendali devono prevedere anche un collegamento telefonico,
eventualmente anche attraverso VOIP, servizi di stampa e collegamento ad Internet veloce.
Prendendo spunto da questa situazione, viene pianificata la realizzazione di una rete dati che consenta
di:
a) collegare opportunamente in rete locale i computer delle varie postazioni e degli uffici, per il
salvataggio e lo scambio di materiali e documenti amministrativi, tecnici e commerciali
prodotti dalle attività aziendali attraverso un archivio informatico centralizzato;
b) garantire la disponibilità, l'integrità e la riservatezza di tale archivio centralizzato, rendendolo
opportunamente disponibile in rete locale in modo controllato; in particolare si dovrà
consentire al personale dell'azienda la consultazione dei soli materiali di propria competenza
sulla base del ruolo aziendale da ciascuno rivestito. Deve essere tassativamente escluso
qualsiasi accesso all'archivio interno dalle postazioni della zona aperta a clienti e visitatori.
c) fornire opportuno accesso ad Internet alle varie apparecchiature che ne necessitano,
proteggendo la rete interna da accessi non autorizzati.
d) ospitare presso il locale tecnico al pianterreno alcuni server per la pubblicazione di siti web, tra
i quali il proprio sito aziendale, e per servizi di e-mail.
Il candidato, dopo aver formulato le necessarie ipotesi aggiuntive, in particolare in merito:
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•
•
•
•
•
alla topologia dell'edificio,
ad eventuali reti dati preesistenti,
al tipo di accesso ad Internet acquistabile in zona,
alla tipologia delle apparecchiature da servire,
alla protezione dei dati aziendali,
alle garanzie di continuità del servizio idonee alla situazione proposta
1. fornisca una soluzione di massima per il progetto della rete dati, con indicazioni di massima
anche sulle apparecchiature di rete e relativi costi;
2. illustri, in dettaglio, quale struttura fisica e logica della rete intenda adottare in riferimento alle
contrastanti necessità di
• protezione della rete interna da accessi non autorizzati provenienti da Internet e dalla
zona aperta al pubblico
• pubblicazione di servizi web ed e-mail, accessibili per necessità via Internet;
3. indichi, con particolare riferimento alla architettura TCP/IP, con quali apparecchiature,
tecnologie e strategie difensive sia possibile proteggere le reti locali dai pericoli crescenti
provenienti da Internet.
----------------------------------------------------Durata massima della prova: 6 ore.
E’ consentito soltanto l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili - Non è
consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 4 ore dalla dettatura del tema.
1a SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME: ELETTRONICA
Es.1) Disegnare i diagrammi di Bode per la seguente FDT:
Es. 2) Con riferimento all’esercizio precedente, la FDT quale tipologia di filtro rappresenta? Qual è il
guadagno massimo in dB? Volendo eseguire una misura in laboratorio intorno a quali frequenze sarebbe
bene concentrare le prove?
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63
Es. 3) Ricavare la FDT per il seguente circuito con A.O.
R1=2kΩ
C1=4μF
R2=10kΩ
C2=20nF
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Quesito n.
1a SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
Cl. 5INF a.s. 2013/14
DISCIPLINA: INFORMATICA
DOCENTI: Giulietta Fistarol, Andrea Decet
Valutazione in /
15
1
2
3
1) DBMS
TOTALE in /15
Cosa è un DBMS ?
Quali funzionalità caratterizzano e rendono necessari questi
voto in /10
sistemi ?
Con riferimento ai linguaggi di programmazione da voi
finora utilizzati, cosa rende particolare la programmazione dei DBMS ?
2) Modelli logici
L'evoluzione storica dei DBMS ha visto il succedersi di diversi modelli logici di riferimento:
reticolare, gerarchico, relazionale e ad oggetti.
Descrivili brevemente e soffermati sui vantaggi del modello proposto da Codd.
3) Modelli concettuali
I modelli concettuali permettono di rappresentare i dati estratti “dalla realtà di interesse”, nel
tentativo di descrivere i concetti del mondo reale in modo indipendente dal sistema necessario
alla loro rappresentazione.
Descrivi cosa sono e come si costruiscono i modelli Entità-Associazione o modelli E-R.
In particolare, dopo aver indicato a quale modello logico fa riferimento tale approccio, spiega
come possano essere rappresentate le diverse possibili associazioni in ambito relazionale.
Data _________________________
FIRMA____________________________
65
ITI SEGATO – BELLUNO - Anno scolastico 2013-2014
1a SIMULAZIONE TERZA PROVA del 10/12/2013
MATERIA: INGLESE
Studente: _________________________
1. Briefly introduce the industrial revolution in England. Don't forget to provide some information
about its origins and about the effects it had on the living and working conditions of the people in
the factories (Write about 90-120 words).
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2. Introduce AIDS and HIV (Write about 70-90 words).
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3. Introduce the hunger crisis (Write about 70-90 words).
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Voto in 15esimi
E' consentito l'uso del dizionario monolingue e bilingue.
Voto in 10imi
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1A SIMULAZIONE TERZA PROVA
del 10/12/2013
MATERIA: MATEMATICA
CLASSE V INFORMATICI
NOME..............................
Risolvere i seguenti quesiti sul foglio protocollo:
QUESITO 1.
Data la seguente funzione a due variabili :
z = x 2 − 2x − y + x − y
Determinare e rappresentare graficamente il suo dominio
QUESITO 2.
Descrivere, in modo chiaro e corretto, il procedimento per trovare e classificare i punti stazionari di una
funzione a due variabili z = f(x,y)
QUESITO 3.
Trovare l'equazione del piano tangente al grafico della funzione z = x 3 − 2 x 2 y + 5 xy 2 + y 3
nel punto P( 0 ; 1 )
68
2 Un’azienda che produce olio di oliva ha una spesa fissa giornaliera di 600 €. La produzione di
ogni litro di olio ha un costo di 4 € mentre le spese per la pubblicità sono pari all’1% del
quadrato dei litri prodotti.
100
La domanda è espressa dalla funzione x =
dove x sono i litri richiesti in funzione del
p − 10
prezzo p di vendita.
Determina per quali valori di x non si è in perdita e per quale valore di x il guadagno è
massimo. Nell’ipotesi che la massima capacità produttiva giornaliera sia di 260 litri, qual è il
valore di x per cui il guadagno è massimo?
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3 Ad un assicuratore vengono proposti due diversi tipi di retribuzione mensile:
A: € 20 per ogni polizza sottoscritta dai clienti;
B: stipendio di € 600 fissi più € 5 per ogni polizza sottoscritta dai clienti.
In base al numero dei clienti che pensa di poter assicurare, quale retribuzione è più
conveniente per l’assicuratore?
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ITI SEGATO – BELLUNO - Anno scolastico 2013-2014
2a SIMULAZIONE TERZA PROVA del 18/03/2014
MATERIA: Elettronica
Studente: _________________________
Es. 1)
Analizzare il seguente circuito specificando caratteristiche fondamentali aiutandosi eventualmente con un
grafico.
R1=1kΩ
R2=4kΩ
Vcc=±10V
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Es. 2)
Si vuole realizzare un ADC per l'analisi di un segnale con le seguenti caratteristiche:
Vi → 0V – 6V
Il sistema deve essere in grado di analizzare intervalli di tensione di 5mV
Definire i parametri fondamentali dell'ADC, calcolare l'intervallo minimo di tensione analizzabile e riportare un
esempio di conversione (primi 3 passaggi) ipotizzando di avere
Vi=4V
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ITI SEGATO – BELLUNO - Anno scolastico 2013-2014
2a SIMULAZIONE TERZA PROVA del 18/03/2014
MATERIA: INGLESE
Studente: _________________________
1. Introduce computer viruses. Speak about different types of virus, about their possible effects
and about what can be done to prevent infections. (Write about 90-110 words).
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2. Introduce operating systems. Compare two operating systems you know. Speak about the
operating system you use and tell the reason you have chosen it. (Write about 80-90 words).
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73
3. What was the British Empire? What did the colonies provide to Britain? When did it officially
end? (Write about 80-90 words).
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Voto in 15esimi
E' consentito l'uso del dizionario monolingue e bilingue.
Voto in 10imi
74
2a SIMULAZIONE TERZA PROVA del 18/3/2014
MATERIA: MATEMATICA
CLASSE V INFORMATICI
NOME..............................
Risolvere i seguenti quesiti sul foglio protocollo:
QUESITO 1.
Dopo aver dato la definizione di funzione primitiva, verifica se la funzione
è primitiva della funzione
ln (5x 2 + 1)
+c
10
x
5x + 1
2
QUESITO 2.
Risolvere il seguente integrale
2x + 1
∫ (x + 2)
2
dx
QUESITO 3.
Risolvere il seguente integrale per parti:
∫ (2x − 1) ⋅ sen2x
dx =
75
ITI SEGATO – BELLUNO - Anno scolastico 2013-2014
Terza simulazione di terza prova - Lunedì 12 maggio 2014
Classe: V INFO
MATERIA: INGLESE
Studente: _________________________
Answer the following questions. Write about 90-120 words.
1. A person is going to a job interview. Give him/her some advice.
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2. Introduce Linux.
____/15
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3. Africa is a big continent with many resources but huge problems. Introduce the topic. ____/15
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Voto in 15esimi
E' consentito l'uso del dizionario monolingue e bilingue.
Voto in 10imi
78
TERZA SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
classe V Inf.
STORIA
Alunno ............................................................
12 maggio 2014
Cosa si intende con l´espressione “guerra fredda”?
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I rapporti USA-URSS nei primi anni Sessanta (Kennedy e Krusciov)
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Cosa caratterizza in politica interna e in politica estera la prima legislatura dell´Italia repubblicana?
(1948/1953)
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3a SIMULAZIONE TERZA PROVA
MATERIA: MATEMATICA
CLASSE V INFORMATICI
NOME..............................
QUESITO 1.
Determinare l’area della superficie delimitata dal grafico della funzione
delle x nell’intervallo
[− 1 ; 2 ]
y = − x 2 + 2x
e l’asse
QUESITO 2
Dopo aver dimostrato la formula di Newton-Leibniz applicala al calcolo del seguente
integrale definito:
1
x2
∫0 x 3 + 1
QUESITO 3
Calcolare il volume del solido generato dalla rotazione completa attorno all’asse x del trapezoide
individuato dal grafico della seguente funzione nell’intervallo
y=
[0,1]
x3
x +1
80
Composizione del consiglio di classe
Lingua e letteratura italiane
Daria De Pellegrini
Storia
Daria De Pellegrini
Lingua straniera (inglese)
Roberta Olivotto
Matematica
Silvia Iarabek
Laboratorio di Matematica
Clorinda Miotti
Calcolo della probabilità, statistica e ricerca operativa
Riccardo Vernieri
Laboratorio di Calcolo
Giulietta Fistarol
Elettronica e telecomunicazioni
Gino Caneve
Laboratorio di Elettronica
Giovanni Feltrin
Informatica
Andrea Decet
Laboratorio di Informatica
Giulietta Fistarol
Sistemi di elaborazione e trasmissione delle informazioni Andrea Decet
Laboratorio di Sistemi
Giulietta Fistarol
Educazione fisica
Bruno Capretta
Religione
Jadwiga Plonka
Belluno 15 maggio 2014
Il Dirigente Scolastico
___________________
Salvatore Russotto
82