ANNO 1 NUMERO 1 - APRILE 2014 BENEFIT SALUTE QUALITÀ WELFARE ASSISTENZA Welfare 24 I l Va l o r e d e l l e Pe r s o n e p e r As s i d a i Valorizzare le risorse umane in ogni azienda L’alleanza con valore d Promuovere la leadership femminile in azienda e politiche di welfare aziendale. è questo il principale obiettivo del recente ingresso di Assidai in Valore D, l’associazione che riunisce oggi oltre 90 grandi imprese italiane. Valore D è la prima associazione di grandi imprese creata in Italia per sostenere la leadership femminile in azienda. Nata nel 2009 dallo sforzo comune di 12 aziende virtuose – AstraZeneca, Enel, GE Oil&Gas, Johnson&Johnson, Ikea, Intesa Sanpaolo, Luxottica, McKinsey & Company, Microsoft, Standard&Poor’s, UniCredit e Vodafone – ha l’obiettivo di supportare e accrescere la rappresentanza dei talenti femminili nelle posizioni di vertice, attraverso azioni tangibili e concrete. Q uesto nuovo prodotto editoriale parte alla luce di un presupposto ben preciso, in cui credo fermamente: la crisi economica non permette più alle aziende di “sopravvivere” e basta: oggi o si diventa davvero competitivi oppure si rischia di uscire dal mercato. Proprio per questo è necessario affrontare i temi del management e della valorizzazione delle risorse umane in azienda in maniera nuova e moderna, scevra da vecchie ideologie e pregiudizi, e aprendosi a quanto di nuovo avviene in Italia e nel mondo. Pantone Orange 021 C Pantone 418 C Con la crisi nessuna impresa può permettersi di “sopravvivere”. Ecco perché il tema del management, a partire dalla presenza femminile, va affrontato in modo nuovo. E Assidai è pronta a dare il proprio contributo C 0, M 55, Y100, K 0 Fatta questa doverosa premessa, è altrettanto importante spiegare perché proprio Assidai ritiene opportuno affrontare questa esperienza editoriale. Lo fa perché siamo un fondo di sanità integrativa che vuole supportare le imprese a competere al meglio, offrendo strumenti in grado di sfruttare in modo opportuno il potenziale dei talenti nelle imprese. Assidai, mi fa piacere ricordarlo, è un ente no profit e garantisce ai suoi associati i più alti standard di efficienza e la massima trasparenza; inoltre, il Fondo ha ottenuto la certifica- www.assidai.it C 0, M 0, Y30, K 75 zione del sistema di gestione della qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 rilasciata da DNVGL, certifica annualmente su base volontaria il proprio bilancio ed è regolarmente iscritto all’Anagrafe dei Fondi Sanitari costituita dal Ministero della Sanità. A oggi eroga le proprie prestazioni a oltre 50mila nuclei familiari, per un totale di 110mila persone assistite. Oltre 1.500 aziende hanno già scelto Assidai. Ogni numero di questo prodotto editoriale raccoglierà una sfida, da affrontare, da sviscerare nei suoi significati e nelle sue difficoltà e possibilmente da vincere. Il primo nodo che affronteremo sarà quello di abbattere le barriere di genere per favorire l’emersione dei talenti. Il che non significa soltanto e semplicisticamente parlare di “quote rosa”, introdotte da una legge dell’agosto 2012, ma anche analizzare tutte le conseguenze, fortunatamente positive, che questa novità ha portato in azienda. A partire dalla meritocrazia e, appunto, dalla valorizzazione delle risorse umane. lorena capoccia > Presidente di Assidai Pantone Orange 021 C Pantone 418 C SpencerStuart frena gli entusiasmi “Il vero cambiamento deve arrivare” C 0, M 55, Y100, K 0 C 0, M 0, Y30, K 75 LO STUDIO “ITALIA BOARD INDEX” SOTTOLINEA: COMPONENTE FEMMINILE DA POTENZIARE zioni: Olanda (41,9%), Belgio (31,1%), GranANCORA Bretagna (31%), la Francia (29%), Ger- “L mania (28%), paesi nordici (16,1%), Spagna (10,4%), USA (7%). 18esima edizione dello “Ita- a legge sulle quote lia dei Board Index” di Spencerrosa è stata appliIl numero dei Consiglieri stranieri all’interno Consigli di Amministrazione Stuart, nota americana cata dal nei quali sono presenti va dasistema 1 a 6, con un valore medio di società 1,8. specializzata nella consulenza rispettandone la Sulla base dei èdati disponibili, la nazionalità più rappresentata è quella aziendale, dipinge un francese, quadro forma, ma stata un’occasioper un di 25 Consiglieri, seguita da quella tedesca, per un totalereale di 14. Segue in chiaroscuro sulla difne di totale effettivo cambiamento poi la matrice con USA UK (4). I restanti Consiglieri rappredelle quote di genere colta solo inanglosassone, piccola parte”. La (7) efusione sentano, per nazionalità, ulteriori 19 paesi. nel nostro Paese. La ricerca, che prende in esame le prime 100 società quotate di Piazza Donne nei Consigli Affari, offre un quadro relaIl numero delle donne presenti nei Consigli è aumentato effetto della Legge tivo al 2013 per e dunque non ag120/2011. Il dato è maggiormente significativo per le società che hanno comgiornato alla nuova tornata di pletamente rinnovato il loro Consiglio nel periodo che hanno rinnoviosservato, dei consigli di dovuto ammirispettare quanto previsto dalla suddetta legge. nistrazione, che avverrà con le prossime assemblee. In questo Nelle 37 società in rinnovo nel 2013 (10 FTSE Mib e 27 Altro), sono stati nominati contesto, emerge che 75 azien113 Consiglieri donna, che rappresentano il 25,2% del numero dei Consiglieri de del campione hanno consirinnovati, con un peso relativo all’indice FTSE Mib del 27,6% e del 24% per le glieri donna, 22 in più rispetto altre società. all’anno precedente, con una concentrazione prevalente nel Interessante osservare che tra i 113 Consiglieri donna nominati nell’ambito delle settore industriale (34%) e in società in rinnovo, 61 di loro sono entrati per la prima volta negli ultimi cinque quello Non anni nel Consiglio d’Amministrazione di una societàbancario quotata (19 in(22%). società FTSE Italia Board Index 2013 Osservatorio sui Consigli di Amministrazione delle società quotate Italiane Mib, 42 in Altre); di cui 50 con la connotazione di indipendenza e i rimanenti 11 né Esecutivi né indipendenti. Donne presenti nei Consigli di Amministrazione Segmento Società in rinnovo nel 2013 FTSE Mib 10 e la Spagna all’11%. Inoltre, secondo SpencerStuart il rinnovamento risulta limitato nella misura in cui delle 113 donne nominate nel 2013, solo 61 di loro sono di nuova nomina, Presenza femminile nei cda Valori in percentuale mentre le rimanenti 52 sedevano già in qualche cda di società quotate negli ultimi cinque anni. Ancora: delle 61 “matricole” ne risultano 11 non indipendenti, cioè collegate in modo diretto o indiretto alla proprietà o al management. “La selezione dei consiglieri – conclude SpencerStuart – è avvenuta prevalentemente Fonte: SpencerStuart, Italia Board Index 2013 attraverso gli usuali canali di solo, il dato complessivo arriconoscenza come passaparova al 16,6% dal 10,6% dell’anno la e cooptazione, soprattutto precedente e con un netto minelle società non appartenenti glioramento rispetto al 2011 e all’Ftse-Mib”, cioè l’indice che al 2010, quando si era attestato raggruppa i titoli a maggiore rispettivamente al 5,7% e al 5%. capitalizzazione. Fin quiSpagna le notizie positive. Perall’interno chiudere uno sguardo al (16,4%), (11%). Il numero delle donne, dei Consigli del campioPoi, innanzitutto, il con- in considerazione backgroundilprofessionale dei ne analizzato, varia da 1 ac’è 4. Prendendo numero effettivo di fronto con il(senza resto d’Europa donna: tra quotate queste persone fisiche considerare le caricheconsiglieri cumulate in diverse società edidel con i Paesi nor-dei Consiglieri il 30,8%donna proviene mondo uno mondo, stesso Consigliere), il numero si attestadal a 121. dici e la Francia che arrivano imprenditoriale, il 26% è coal 29,3%, la Germania al 22%, deistituito È stato, inoltre, analizzato il background Consiglieri tra queste il dadonna: manager aziendagli Stati Unitidal almondo 17,7%,imprenditoriale, l’Olan30,8% proviene è costituito da Manager e liil e26,7% il 37% da professionisti da al 16,8%, il da Belgio al 16,4% aziendali, il 37,5% Professionisti e Professori, e il rimanente 5 % da altre cateprofessori. gorie, quali ruoli diplomatici e giornalismo. Background Professionale Consiglieri Background Professionale Consiglieri non Esecutivi donne Di cui: Consiglieri Rinnovati % Consiglieri donna nei CdA in rinnovo Donne prima volta in CdA quotate ultimi 5 anni Indipendenti Non Esecutivi, Non Indipendenti 123 27,6% 19 15 4 Banche non Esecutivi donne Beni di Assicuraz. Industriale Consumo Telec. e Media Altri Settori Media Osservatorio 2012 Imprenditori 37,9% 31% 30,0% 40,0% 33,3% 11,8% 30,8% Manager 10,3% 8% 40,0% 40,0% 33,3% 23,5% 26,7% Altro 27 325 24% 42 35 7 Professionisti e Professori 44,8% 62% 25,0% 13,3% 33,3% 58,8% 37,5% Totale 37 448 25,2% 61 50 11 Altro 6,9% – 5,0% 6,7% – 5,9% 5,0% Fonte: Italia in Board Index Tabella SpencerStuart, 9: Donne nei Consigli rinnovo nel 2013 2013 Tabella SpencerStuart, 10: Analisi del background professionale Fonte: Italia Board Index 2013dei consiglieri non Esecutivi donna suddivisi per settore Numero di riunioni 2012 e durata Il numero di riunioni di Consiglio tenutesi nel corso del 2012 va da un minimo di “Bella legge, spero mia figlia non ne avrà bisogno” ALESSIA MOSCA, PROMOTRICE DEL PROVVEDIMENTO SULLA PARITÀ: “RISULTATI ECCELLENTI IN TEMPI RECORD” “L a legge sulle quote rosa ha dato risultati molto positivi dal punto di vista qualitativo e quantitativo, ma mi piace sottolineare che è stata anche una forzatura, il segno del fallimento di un sistema che poneva degli ostacoli alla partecipazione delle donne alla vita aziendale. Vorrei che mia figlia, che oggi è piccola, vivesse in un’Italia in cui non ci sarà più bisogno di una legge simile”. Alessia Mosca, esponente del Partito Democratico che è 20 4 ad unpromotrice massimo di 33.della Il numero medio delle riunioninell’agenda risulta pari a 10,9, valore è sempre politica: stata legge in aumento se paragonato all’anno precedente (10,2) e sostanzialmente in linea un grande risultato culturale”. sulle quote di genere insieme l’esercizio I valori medi osservatiInnelle FTSE Mib si attestano su 12 più, secondo Alessia Moacon Lella Golfo2010. (Pdl), commenta riunioni mentre per l’applicazione le altre società su 10,4sca, riunioni. il risultato tangibile è che con ottimismo questa legge “non va contro il di un provvedimento che “già In Spagna e nei paesi nordici si riscontrano valori medi di riunioni pari 10,3 e merito, diversamente daaquanquest’anno ci porterà a supera10,5; gli altri paesi considerati presentano invece valori inferiori: Belgio USA to dicevano alcuni, ma (9), non lo re il limite minimo, pari al 20%, (8), Francia (8,1), UK (8,7), Olanda (8,4), Germania (6). potenzia visto che in virtù di che ci eravamo prefissati per la essa ci sono consiglieri più presenza delle donne nei cda” Come negli anni passati la durata media delle riunioni tenutesi nel corso del 2012 giovani, con una più ampia e sottolinea che “in un anno e è superiore alle due ore (due ore e trenta minuti circa, leggermente superiore esposizione internazionale e mezzo è stato fatto un balzo nelle FTSE Mib rispetto alle altre società dell’Osservatorio). Le società estere che più competenti”. I possibili miinimmaginabile”. Ciò anche riuniscono di meno i loro Consigli di Amministrazione hanno una durata supeglioramenti? “Bisogna lavorare perché l’impatto è stato noteriore delle riunioni. Nei paesi anglosassoni, ad esempio, i Consigli durano anche sul monitoraggio delle aziende vole dal giornata, punto soprattutto di vista dell’oun’intera quando i Consiglieri sono di diversa nazionalità e pubbliche, di cui è stato diffipinione pubblica, visto che – provengono da paesi oltreoceano. cile fare persino una mappaaggiunge – “c’è un accresciuto tura”. interesse per la questione, che www.assidai.it Stefani: “Le quote di genere? Benefici anche per gli uomini” “DOPO LA PROSSIMA TORNATA DI ASSEMBLEE LE DONNE IN CDA QUOTATE OLTRE IL 22%” “A un anno e mezzo dall’entrata in vigore della legge sulle quote di genere vediamo già un impatto concreto, sia sulle società obbligate a rispettarlo, sia in campo politico, per esempio nel Governo. Per quanto riguarda Piazza Affari, a livello di cda, abbiamo avuto un guadagno secco di 10 punti percentuali della presenza femminile che con la nuova tornata assembleare delle prossime settimane potrebbe superare il 22%”. Susanna Stefani, vicepresidente di Gc Governance Consulting (nonché consigliere di amministrazione del gruppo aeroportuale Sea), primaria società di consulenza specializzate in corporate governance, ritiene che la legge sulle cosiddette “quote rosa” (varata nell’agosto 2012) abbia avuto un effetto positivo, non solo sull’aumento della componente femminile negli organi di governo aziendali, ma anche, più in generale, sulla valorizzazione delle risorse umane più meritevoli. Dottoressa Stefani, può riassumere i vantaggi portati dall’introduzione delle quote di genere? Sono principalmente tre. Innanzitutto ha fatto soffermare l’opinione pubblica sul tema del lavoro delle donne. In secondo luogo si sono già visti benefici quantitativi e una sorta di “effetto alone” anche sulle aziende non tenute a osservare questa legge. Infine, c’è stata una grande attenzione nelle società partecipate dalla pubblica amministrazione a ottemperare le quote di genere. Ciò senza dimenticare che mancano ancora all’appello le grandi società statali, e la relativa fitta rete di controllate, che non si sono ancora adeguate. Lei accennava al fatto che le quote di genere hanno, di fatto, dispiegato un effetto positivo anche sulla selezione della componente maschile dei cda. Perché? Perché tra chi fa le scelte si è determinato un atteggiamento molto più basato sul merito rispetto al passato, anche sulle nomine maschili. Questo anche poiché c’è stata grande attenzione nella valutazione del merito, delle competenze e delle professionalità delle donne che venivano nominate in cda a seguito della legge sulle quote di genere. Credo che questo valga anche per i ruoli gestionali apicali: quando si arriva a valutare il curriculum spesso le donne ce l’hanno di grande spessore e si può così assistere a percorsi di crescita verso posizioni di management elevate, da parte della componente femminile, che forse in passato non sarebbero stati possibili. Tutto perfetto, dunque, o vede possibili miglioramenti dell’attuale situazione? Siamo ancora molto deboli nella fascia di sofferenza in cui si accumula l’effetto carriera e l’effetto famiglia, in particolare perché l’Italia è un Paese molto carente dal punto di vista dei servizi alla famiglia, all’infanzia e soprattutto per il suppor- Ma Lagarde (Fmi) va controcorrente: “C’è ancora tanto da fare” “L’Italia è uno dei Paesi della zona euro che incoraggiano meno la partecipazione delle donne al mercato del lavoro”. A dirlo è nientemeno che la francese Christine Lagarde (nella foto), direttore generale del Fondo monetario internazionale. In questo senso, un cambiamento di rotta - ha aggiunto -“potrebbe avere effetti benefici sulla produzione di reddito aggiuntivo e, quindi, sull’uscita da un periodo di stagnazione”. L’esempio da seguire? L’Olanda, ovvero “un Paese che ha avuto molto successo in questo campo è che ha dato la possibilità di creare lavori flessibili part time senza alcuna restrizione”. Insomma, secondo la Lagarde - nonostante l’introduzione delle quote rosa e l’aumento consistente della componente femminile nei cda delle società quotata - il nostro Paese deve ancora fare parecchia strada. www.assidai.it susanna stefani > Laureata in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Padova, dove è stata docente presso la cattedra di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato. Specializzata in Marketing strategico alla Boston University. Co-fondatore di GC Governance Consulting, fa parte del cda di Sea ed è membro di Comitato Carta Etica di Boehringer Ingelheim Italia, Comitato Scientifico di NedCommunity, Comitato Direttivo di Civicum. to alla cura degli anziani e con poca flessibilità nel mondo del lavoro. Tutto questo determina il fatto che sulle donne tra 32 e 40 anni ricadano responsabilità molto forti: purtroppo questa è la fascia di età determinante per il salto di qualità, a livello di carriera manageriale, in azienda. è questa la fascia critica e debole del lavoro femminile, perché le donne normali, alla fine, non si sottraggono alla responsabilità della cura della famiglia. Altri possibili interventi? Aspettiamo tutti un indirizzo europeo unico sulle quote di genere: fino a oggi abbiamo tante raccomandazioni ma manca una direttiva europea. E poi, in Italia, bisogna individuare dei meccanismi per innalzare le retribuzioni delle donne, non nei cda, ma nelle posizioni manageriali, dove c’è ancora un gap notevole. Infine, se posso aggiungere, mi piacerebbe vedere qualche donna come amministratore delegato di una banca italiana, dove, al momento, non ce n’è nemmeno una. In questo comparto siamo ancora un po’ arretrati, ma credo che a breve vedremo anche qui dei passi in avanti. Pantone Orange 021 C Pantone 418 C Tutte le iniziative targate Assidai C 0, M 55, Y100, K 0 C 0, M 0, Y30, K 75 AL VIA L’ALLEANZA CON COLAP “COERENTE CON LA NOSTRA FILOSOFIA” SCATTA LA PROCEDURA PER IL RIMBORSO ONLINE, UN VALORE AggIUNTO PER TUTTI gLI ISCRITTI Una partnership per tutelare, secondo standard di qualità in materia sanitaria, i propri associati e offrire l’eccellenza dei propri servizi a un numero sempre più ampio di professionisti. Con questo obiettivo CoLAP (Coordinamento Libere Associazioni Professionali) ha siglato per il 2014 una convenzione con Assidai, fondo di assistenza sanitaria integrativa. L’accordo, rientrante nel protocollo d’intesa sottoscritto tra CoLAP e Federmanager, consentirà ai professionisti iscritti e alle associazioni parte del CoLAP, di accedere alla gamma dei piani sanitari che Assidai mette a disposizione dei propri aderenti. “Crediamo molto in questa partnership che sposa pienamente la nostra filosofia da sempre caratterizzata da una politica di attenzione alle necessità dei propri associati”, ha commentato la presidente CoLAP Emiliana Alessandrucci. “Questa partnership è per noi motivo di soddisfazione e orgoglio”, ha aggiunto la presidente di Assidai, Lorena Capoccia. ssidai ha lanciato una nuova procedura relativa alla presentazione della richiesta di rimborso online: un servizio innovativo che il Fondo mette a disposizione dei propri iscritti, a partire da aprile, con l’obiettivo di coniugare trasparenza, massima efficienza e risparmio di costi e tempi. Da oggi, questa procedura consente l’invio informativo dei documenti relativi alle spese sostenute, un processo che permette di eliminare i costi per l’invio della documentazione cartacea. La visualizzazione in tempo reale della richiesta inserita tra le pratiche di lavorazione consente, inoltre, una verifica immediata da parte degli assistiti, assicurando al tempo stesso la massima trasparenza su tempi e modalità di rimborso. Ciò dimostra come l’innovazione fa parte del Dna di Assidai, da quando in particolare, alcuni anni fa, l’attuale top management ha avviato un percorso di ripensamento del modello di business. CON VISES SI DECORA IL REPARTO PEDIATRIA DELL’OSPEDALE BAMBINO GESÙ DI ROMA Assidai, attraverso Vises (Ong di riferimento di FederManager), ha effettuato una donazione per realizzare alcuni pannelli decorativi nel reparto Pediatria 1 dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Il contributo renderà possibile la ristrutturazione e la decorazione della corsia e delle stanze del reparto, con l’obiettivo di rendere gli ambienti più confortevoli e d’impatto per i piccoli degenti. Assidai avrà anche la possibilità di apporre una targa stabile all’interno del reparto. La tabella di marcia prevede un comunicato stampa per evidenziare lo start-up del progetto. Durante il suo svolgimento, il lavoro svolto sarà documentato con foto, interviste e racconti. Infine, si procederà con l’inaugurazione del reparto decorato alla presenza del presidente di Assidai, di quello di Vises e del board dell’Ospedale Bambino Gesù. Oltre a questa, Vises finanzia altre iniziative di solidarietà in Italia e nel mondo (vedi immagine in pagina), tra cui il sostegno alle scuole delle zone colpite dal terremoto in Emilia e Borse di studio in Etiopia. Per sostenere questi progetti è possibile devolvere il 5 x Mille, indicando nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 08002540584. A riferim ONG di Vises a e l l i M 5x i riv il DevolNveli la denuncia dei redditi5sc84 Welfare 24 I l Va l o r e d e l l e P e r s o n e p e r A s s i d a i Il Sole 24 Ore Radiocor Agenzia di Informazione In attesa di registrazione presso il Tribunale di Milano Direttore responsabile: Lorenzo Lanfrancone ento di LA PRESIDENTE CAPOCCIA A “THE POWER OF NEW CULTURE” Il gap di cultura aziendale che caratterizza le imprese italiane è arrivato al capolinea; proprio per questo è importante t .i es www.vis domandarsi cosa si debba mettere al centro Sostegn o per le scuole in zone oggi sul fronte delle competenze e ter Impianto in EMIL remotate fotovolt IA aic per LAM PEDUSA o quale profilo di manager possa riuDonazio ne scire a portare un’organizzazione a per Ospe apparecchiatur Sostegn o a Casa dale Ba a mbin Ge ROMA famiglia per bam sù bi a ROMA ni disabili competere. Ne hanno discusso, lo scorso 18 marFormaz ione zo, davanti alla platea di manager e per le do nne in MAR OCCO imprenditori aderenti a The Power of Borse di studio univers ita New Culture, Lorena Capoccia, prein ETIO rie PI A Grazie al tuo aiuto abbiamo gi sidente esecutivo di Assidai, ed Enzo à fatto tant o! Baglieri, docente di Gestione dell’Innovazione e della Tecnologia alla Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi, individuando le innovazioni alle competenze che oggi le aziende dovrebbero imparare a riconoscere come imprescindibili per affrontare le sfide del mercato. 025 C.F. 080 40 Proprietario ed editore: Il Sole 24 Ore S.p.A. Sede legale e redazione: via Monte Rosa 91, 20149 Milano Tel: 02.3022.4602-3 - Fax 02.3022.481 Progetto grafico e artwork: Lucia Carenini www.assidai.it Copyright 2014 - Il Sole 24 Ore S.p.A. Radiocor Agenzia di Informazione è vietata la riproduzione anche parziale o a uso interno con qualsiasi mezzo, non autorizzata.
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