“Nessuna melina sullo Zooprofilattico” Pubblicato Martedì 19 Agosto 2014, ore 8,20 L'istituto che si occupa della salute pubblica, uno dei fiori all'occhiello del sistema sanitario, attende da tre anni una legge che ne ridisegni l'organizzazione. Ora la Regione vuole piegare le resistenze dei "poltronisti" bipartisan. Iter in Commissione Un fondamentale presidio per la tutela della salute, un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale e non solo. Ma anche un ente che offre comodi strapuntini per suoi amministratori tra i quali (e tra i politici di riferimento) c’è chi appena sente parlare di ridurre i posti salta come se, su quelle poltrone, avessero messo una puntina da disegno. Si spiegano così, ma anche con precedenti nient’affatto edificanti, le preoccupazioni e i rumors legati a un possibile impantanamento della riforma gestionale e organizzativa dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Torino (Izs), che ormai si attende da almeno un paio d’anni. “Se dovessimo impiegare tanto tempo per una legge chiare e semplice come questa, non so cosa succederebbe con altre più complesse”. Il presidente della commissione regionale Sanità, Domenico Ravetti, ribadisce la ferma volontà di concludere in tempi record l’iter del disegno della legge approvato dalla giunta lo scorso 21 luglio e, tanto per dare l’idea della sua road map, ricorda di aver messo la discussione del testo all’ordine del giorno della prima seduta dopo le ferie, il prossimo 3 settembre. Difficile, tuttavia, prevedere se la strada sulla quale intende muoversi Ravetti, ma anche lo stesso assessore Antonio Saitta, sarà liscia e in discesa oppure troverà qualche ostacolo. La questione ruota, soprattutto, sul dimezzamento dei posti nel cda di nomina piemontese: il nuovo testo, seguendo quanto previsto da una normativa nazionale del 2012, prevede che non siano più due i membri “piemontesi”, bensì uno, come da sempre accade per la Liguria, la Valle d’Aosta e il ministero della Salute. Per dare l’idea di come i timori circa possibili resistenze non siano campati in aria basta andare a vedere cos’è successo nel recente passato. E pure leggere qualche dichiarazione illuminante. Come quella del presidente del cda, per esempio. L’ottantaduenne Gregorio Borsano, non appena sente la parola spending review, sillaba: «Innanzitutto siamo per il “no” ai tagli indiscriminati». Chissà se si riferiva anche a quelli che andranno a incidere sul numero delle poltrone politiche, ovviamente ben retribuite (nel complesso l’organismo pesa sulle casse circa 130mila euro l’anno), dell’istituto scientifico al cui personale (450 nelle diverse sedi) l’attempato amministratore nominato a suo tempo dal centrodestra non ha mancato, però, di rivolgersi «sensibilizzandolo sulla necessità di limitare quanto più possibile gli sprechi». Riandando al recente passato, appena lo scorso anno, ecco altre parole altrettanto chiarificatrici circa le ragioni di quei ritardi che poche settimane fa sono stati denunciati dall’assessore alla Sanità Saitta. “Il Cda deve essere di 5 membri e 2 devono essere del Piemonte. Con un accordo così non ci vuole nulla a cambiare poi le regole, penalizzando il Piemonte. Basta un accordo tra Ministero e Liguria e il Piemonte è messo in un angolo. Invece va valorizzata la storia di questo istituto che è tutta torinese e piemontese” così la pensava la Lega Nord e così spiegava la posizione del Carroccio sull’osteggiata ipotesi di modifica l’allora consigliere di Palazzo Lascaris Antonello Angeleri. Un “primato” piemontese, ma anche un risiko di poltrone e pesi decisionali, insomma. Tant’è che se la Liguria e la Valle d’Aosta hanno da tempo approvato una loro normativa che va nelle direzione di quelle oggi all’esame della commissione presieduta da Ravetti, il Piemonte ha invece continuato a fare melina. Con una serie di conseguenze nient’affatto positive. Interessi e giochi di potere della politica attorno a quella che resta un’eccellenza scientifica che forse potrebbe addirittura fare a meno di un cda e che invece è costretta a restare da anni senza un direttore generale. Maria Caramelli, direttore sanitario dell’istituto, un curriculum infinito e una fama internazionale conquistata sul campo, dirige l’Izs da anni come facente funzione. E fosse stato per Roberto Cota, il Piemonte avrebbe perso pure una scienziata assurta alla notorietà per essere tra i massimi esperti a livello internazionale del morbo della mucca pazza. Il governatore decaduto aveva brigato per mettere alla direzione dell’istituto il veterinario Bartolomeo Griglio, ma a far saltare il banco fu il veto posto dal presidente ligure Claudio Burlando, che nel cda è rappresentato Marina Costa, ex capo della segreteria tecnica di Livia T urco al ministero della sanità dal 2006 al 2008 e consorte del vicecapogruppo Pd a piazza De Ferrari, Valter Ferrando. Risultato del braccio di ferro Cota-Burlando: la prosecuzione dell’interim per la Caramelli. Nel frattempo la nuova legge rimane impantanata in commissione. L’allora assessore alla Sanità Ugo Cavallera annunciava, creduto come si crede al Mago Otelma, che “la partita si chiuderà al più presto”. Hanno fatto prima a chiudere bottega lui e tutta la giunta Cota. Lasciando in eredità a Chiamparino e Saitta un Istituto zooprofilattico con un sistema di amministrazione e gestione da rimettere in sesto, seppur con i conti in regola e che non costa neppure un centesimo alla Regione. Una riforma che parte con la riduzione dei membri del cda e prosegue introducendo nuovi requisiti dei futuri amministratori. Non più “scelti fra esperti, anche di organizzazione e programmazione, in materia di sanità” come prevedeva la vecchia legge, bensì restringendo le maglie a “soggetti aventi comprovata professionalità ed esperienza in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza degli alimenti”. Che l’attuale presidente dell’Istituto sia laureato in Economia e Commercio, un passato da giudice del defunto Coreco e i suoi incarichi in sanità siano stati, oltre alla presidenza dell’Izp - cui pare affezionato - dal 2000 a 2006 oltre a un posto nei comitato dei garanti e uno nel nucleo di valutazione delle Molinette, è solo una nota a margine. (sr) 12 45 67 18 46 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MARTEDÌ 19 AGOSTO 2014 Terapia in acqua Riapre al Cto la piscina coperta per la riabilitazione La vasca era stata chiusa dopo alcune infiltrazioni nei locali sottostanti Via ai lavori dopo due anni di attività sospesa città, ma chiusa da fine 2012 per problemi strutturali. Oggi, parte degli utenti – 10 dei 90 che in precedenza la frequentavano con continuità – è stata dirottata all’Unità Spinale Unipolare, dove la maggior parte dei malati, perlopiù tetraplegici, deve essere seguita singolarmente e in tempi molto più dilatati. La storia ELISA BARBERIS n nuovo polo dedicato alla riabilitazione, non solo degli adulti ma anche dei più piccoli, con una palestra e una piscina totalmente rinnovate e più adatte ad accogliere le esigenze di tutti i pazienti della Città della Salute. È il progetto che l’amministrazione sta valutando per poter riaprire prima possibile la vasca ospitata al pian terreno del Cto, l’unica pubblica e convenzionata in milioni il costo del progetto che consentirà di realizzare anche una palestra La vecchia vasca una delle attività di punta e anche più remunerative dell’ospedale». Dal 2012 a oggi «non abbiamo mai avuto risposte in termini di programmazione edilizia – continua Michele Cutrì, coordinatore Uil –, senza contare che parte del personale che lavorava in vasca è stato ricollocato e di fatto demansionato ad attività d’accoglienza, trasporto letti, pulizia e accoglienza degli utenti». Il sudoku Junior 1 Junior 2 3 3 4 3 5 5 1 4 6 5 3 6 1 6 6 2 3 7 6 8 5 2 1 9 7 Le soluzioni dei giochi di domenica Junior 1 4 3 6 2 5 1 1 2 3 5 6 4 6 1 5 3 4 2 1 6 4 3 2 5 2 3 5 1 4 6 5 4 6 2 3 1 Junior 2 4 6 5 2 3 1 3 5 4 6 1 2 5 4 6 1 2 3 3 6 1 4 2 5 2 5 6 3 1 4 1 4 2 5 3 6 punto nevralgico, ma fortemente integrato anche con altri dipartimenti». Dopo il sopralluogo tecnico, Gian Paolo Zanetta, direttore generale della Città della Salute, ha dato il via libera, e a fine agosto si prevede arriverà il progetto da 4 milioni di euro che convertirebbe in palestra il grande spazio contenente la vasca. Allo studio anche l’ipotesi di creare due pi- scine, una per adulti e un’altra per bambini. «Oggi non possiamo pensare di affidare al di fuori della Città della Salute questo tipo di attività riabilitative, soprattutto quella legate a patologie ad alta intensità - conclude Massazza -: vorremmo dare una risposta anche al Regina Margherita, creando un collegamento con la Pediatria, per i piccoli pazienti dell’Oncologia». Difficile 1 2 Junior Sudoku 5 Oggi le priorità della Città della Salute sono diverse, «e il nuovo piano di sviluppo del Cto ne dovrà tenere conto, oltre ai carichi di lavoro previsti», precisa il professor Giuseppe Massazza, direttore della scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione. «Si va sempre più verso un polo unico di Traumatologia, Ortopedia e Riabilitazione, di cui la piscina sarà un Medio Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 1 6 Il nuovo progetto 3 4 5 1 8 4 1 2 4 5 8 9 4 3 La soluzione dei giochi di domenica 9 8 3 2 6 3 8 1 4 8 1 4 3 6 9 3 7 2 4 5 Medio I lavori di ristrutturazione della piscina al Cto si sono resi necessari quando l’acqua ha iniziato a filtrare dalla vecchia vasca sui locali sotterranei della manutenzione. Costo dell’operazione: quasi 400 mila euro, cifra richiesta alla Regione due anni fa. «Nonostante si sapesse già da tempo della necessità di un intervento urgente – spiega Gerardo Scotellaro della Cgil –, la precedente gestione ha eliminato da un giorno all’altro 6 4 8 1 7 3 2 5 9 7 5 9 4 2 6 3 8 1 3 2 1 8 5 9 7 6 4 8 6 4 7 9 5 1 2 3 5 7 2 3 4 1 8 9 6 9 1 3 6 8 2 4 7 5 4 9 5 2 1 8 6 3 7 1 8 6 5 3 7 9 4 2 2 3 7 9 6 4 5 1 8 Difficile Sudoku U 4 3 6 1 5 4 7 8 2 9 7 5 9 8 2 6 3 1 4 2 8 4 3 9 1 7 5 6 9 7 6 2 3 8 5 4 1 8 2 3 4 1 5 6 9 7 4 1 5 6 7 9 2 8 3 1 4 8 7 6 2 9 3 5 6 3 2 9 5 4 1 7 8 5 9 7 1 8 3 4 6 2 9 2 9 7 3 6 3 6 Il tempo: isolati acquazzoni tra nubi e schiarite SOLE NUVOLOSO COPERTO POCO NUVOLOSO OGGI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella MILANO Novara Vercelli Grenoble TORINO Asti Pavia Alessandria Gap GENOVA Cuneo FRANCIA Nizza Savona Imperia Situazione e avvisi meteo PIOGGIA DEBOLEMODERATA VARIABILE La Spezia PIOGGIA INTENSA Parzialmente nuvoloso variabile con momenti più nuvolosi al mattino su basso Piemonte, Alessandrino, Astigiano, Vercellese e nel pomeriggio in parte o abbastanza soleggiato con addensamenti cumuliformi. Temporali tra Savona e Levante, est Piemonte e zone lombarde. NEBBIA TEMPORALE VENTO NEVE MARE CALMO DOMANI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella Temperature ˚C CITTÀ MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 15 17 17 16 16 17 16 17 17 18 21 20 21 25 25 24 26 25 27 25 24 24 24 24 25 26 A cura di www.nimbus.it Correnti occidentali interessano nuovamente le regioni alpine e con esse giungeranno nuovi impulsi umidi tra oggi e domani, in parte da ovest e in parte dal Tirreno. Questa volta però i temporali interesseranno il Nord-Ovest meno diffusamente, ma l'afflusso di aria più umida favorirà maggiori addensamenti nuvolosi fino a mercoledì con qualche rovescio o temporale a tratti. Da giovedì il ritorno dell'anticiclone sulla Francia dovrebbe riportare schiarite più ampie. Centimetri-LA STAMPA MILANO Novara Vercelli Grenoble Pavia TORINO Asti Alessandria Gap GENOVA Cuneo FRANCIA Nizza Savona La Spezia Imperia POCO MOSSO MARE MOSSO MARE AGITATO In parte soleggiato, ma con momenti e zone più nuvolose al mattino, specie tra est Piemonte, zone collinari e Lombardia ove saranno più probabili rovesci e temporali a tratti. Sulle zone occidentali piemontesi abbastanza soleggiato, ma qualche temporale in serata. RICAMBI AUTO Temperature ˚C CITTÀ MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 16 18 17 16 17 18 16 17 17 18 21 20 21 24 23 23 25 24 25 24 23 24 22 24 25 25 LA LUNA A TORINO IL SOLE A TORINO R A L VENDITA Si leva alle ore 1.14 Cala alle ore 16.19 Fasi Lunari TORINO Str. SAN MAURO, 18 TEL. 011.274.15.25 011.198.62.241 www.autoricambiral.it APERTI AGOSTO TORINO C.so Regina Margherita, 256 Sorge alle ore 6.32 Culmina alle ore 13.33 Tramonta alle ore 20.33 25 AGO 2 SET 9 SET 16 SET TEL. 011.437.50.64/88 FAX 011.473.47.00
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