Sergio Turella si dimette dalla Cantina

Sergio Turella si dimette dalla Cantina
ISERA - È crisi alla Cantina sociale di
Isera. Venerdì sera l'assemblea dei soci ha votato contro il presidente Sergio Turella che aveva di fatto rimesso il mandato di presidente, sostenendo che se i soci avessero voluto la sua
testa sarebbe stato pronto alle dimissioni, mettendo a disposizione la sua
carica per un nuovo presidente.
Turella non era presente all'assemblea, proprio per non volere creare
polemiche e influenzare la decisione
dell'assemblea. Così, liberi da condizionamenti, i soci della Cantina hanno votato per accettare le dimissioni. La lettera con cui Turella metterà
nero su bianco le frasi d'addio arriverà materialmente domani o dopodomani. Poi si metterà in moto l'iter che
nel giro di un paio di mesi porterà a
una nuova linea di comando dell'ente che raggruppa 240 soci e che rappresenta ormai una istituzione non
solo di Isera, con la sua realtà produttiva e il suo nome che regge da ben
107 anni.
Con l'addio di Turella pare ormai scritto anche il destino del direttore Fausto Campostrini, uno dei più noti professionisti del settore arrivato pochi
anni fa dalla Franciacorta, ma che or-
Numeri Importanti
Nella foto centrale, il presidente
della Cantina SergioTurella, a
destra Fausto Campostrini. 240
soci, con un fatturato di oltre sette
milioni di euro. Il suo Marzemino
etichetta verde è il vino che più
l'ha caratterizzata. Nata 35 anni
fa, la famosa etichetta ha avuto
aggiustamenti, ma il fondo verde
è rimasto a caratterizzare la
bottiglia. La Cantina ha ottenuto
risultati negli ultimi anni anche
con lo spumante, ricevendo premi
importanti.
mai, pare certo, non oltre la fine dell'anno abbandonerà Isera. Campostrini era arrivato sponsorizzato da Turella e insieme avevano lavorato per
rilanciare la Cantina sociale, sia con
nuove linee di vini e in particolare con
gli spumanti che avevano trovato anche notevoli risultati tra i critici dell'enologia, vincendo premi e ottenendo riconoscimenti.
Negli ultimi tempi la crisi economica
è scoppiata anche per la Cantina di
Isera, come peraltro più in generale
per tutte le Cantine sociali e per la
Cooperazione. La rendita per quintale delle uve conferite non soddisfavano più i soci. E sotto accusa è stato
messo il presidente. Turella, socio da
sempre della cantina, dal 1991 in consiglio, presidente dal 2002, esce in
qualche modo a testa alta, dando un
segnale ai soci. Ieri, contattato, si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni, volendo evitare in questo modo anche
eventuali polemiche, fedele alla sua
linea di mettere davanti prima il bene di un ente che ha segnato la storia
di Isera.
In realtà, anche cambiando la linea di
comando, sarà difficile dare una svolta come si aspetta qualcuno dei soci
più accesi nel chiedere di rovesciare
il vertice. Perché la realtà è che il mercato del vino è in crisi e si vendono
sempre meno bottiglie. La verità poi
è che molti soci si cullano nel sogno
del Marzemino, che tuttavia è un vino difficile, perché di nicchia e fuori
dal Trentino non ha sfondato come
altri vini rossi italiani. Così i bilanci
soffrono, al momento salvati dagli spumanti. Ma ciò fa sì che non ci siano
grandi redditi da distribuire ai soci.
C'è stato chi negli ultimi tempi ha cercato di fare i conti, sottolineando come nel 2013 siano cresciuti i quintali
di resa per ettaro. L'anno scorso, ad
esempio, siamo passati dai 100 quintali degli anni precedenti ai 126, ma
la redditività non è aumentata, perché poi i vini vanno venduti per di più
in un mercato in crisi e non va dimenticato che - come è per il Marzemino
- si tratta di uno dei rossi, tra quelli di
fascia non altissima, tra i più costosi.
E anche un nuovo presidente non riuscirà facilmente a risolvere i problemi. Ora, dopo le dimissioni di Turella, la Cantina d'Isera dovrà trovare velocemente il nuovo presidente che
porti la società fuori dai marosi che
l'hanno agitata in questi mesi. Fa.F.