Dr. Roberto Nobile Medico-Chirurgo Specialista in Chirurgia Generale Patologia Vascolare Chirurgia Laser Studio - Piazza Arbarello, 5 - 10122 Torino - 011545162 - 011538876 Casa di Cura Fornaca di Sessant - 0115613434 Casa di Cura Santa Caterina da Siena - 0118199211 e-mail: [email protected] - www.medicinaechirurgia.eu http://roberto.nobile.docvadis.it INFORMAZIONI PER I PAZIENTI PORTATORI DI ERNIA DA SOTTOPORRE AD INTERVENTO DI ERNIOPLASTICA L’ernia inguinale è la più frequente tra le ernie addominali ed è la patologia chirurgica più frequente nelle sale operatorie di tutto il mondo; colpisce in maniera prevalente gli uomini, ma anche molte donne. Le cause: • • • • • • • • • Familiarità: il rischio di sviluppare un'ernia inguinale aumenta se parenti stretti soffrono di questa condizione. Patologie preesistenti: problemi polmonari e tosse possono aumentare le probabilità Tosse cronica: ad esempio nel caso di fumatori Costipazione cronica: la pressione addominale durante l'evacuazione può aumentare il rischio. Sovrappeso: la pressione addominale esercitata in persone in sovrappeso è maggiore Gravidanza: la tensione ed il peso riducono la resistenza della parete addominale. Lavori pesanti: il sollevamento di oggetti pesanti mette duramente alla prova la parete addominale Nascita prematura: i bambini nati prematuri hanno una parete addominale particolarmente debole e possono sviluppare più facilmente l'ernia. Recidive: i pazienti che hanno già sviluppato un' ernia inguinale, hanno più probabilità di sviluppare un’ernia al lato opposto. Ernia inguinale Ernia della parete addominale i sintomi: L’ernia inguinale si evidenzia con la comparsa di una tumefazione e/o di un gonfiore più o meno ampio; le dimensioni della tumefazione erniaria dipendono dal tipo di ernia inguinale e dal suo stadio di sviluppo. Inizialmente l’ernia inguinale è poco o per nulla evidente ma con il passare del tempo diventa sempre più voluminosa fino a raggiungere in alcuni casi un volume mostruoso. La sua consistenza al tatto può essere teso-elastica, pastosa o granulosa a seconda del contenuto. I sintomi di ernia inguinale di piccole dimensioni sono prevalentemente sensazioni di peso, bruciore, dolore (nella regione inguinale per esempio) soprattutto durante la stazione eretta, ma anche in posizione seduta, per esempio durante la guida. Talora la tumefazione può non rendersi evidente, se non in caso di eventi che aumentano la pressione all’interno dell’addome, come colpi di tosse, stipsi, sforzi fisici. In tali casi solo la visita chirurgica potrà diagnosticare un'ernia che non si vede. Complicanze dell'ernia inguinale: Il sintomo più comune in caso di complicanze di un’ernia inguinale è la comparsa di dolore addominale intenso; possono essere associati altri sintomi a seconda della complicanza. Alcune frequenti complicanze dell’ernia inguinale sono: • • intasamento: può essere frequente nelle ernie inguinali quando i visceri erniati sono costituiti da tratti intestinali che contengono feci formate, infatti in questi casi può accadere che la massa fecale si accumuli progressivamente nel tratto intestinale erniato, distendendolo e ostruendolo. Il conseguente blocco del transito intestinale provoca una occlusione intestinale, con un quadro di dolore addominale intenso, nausea e vomito e quindi necessita di un trattamento chirurgico tempestivo. strozzamento: si verifica quando le strutture che formano il colletto (Orifizio del sacco erniario - vedi anatomia) del sacco erniario improvvisamente esercitano un'azione di strangolamento sul segmento di intestino che lo attraversa e sulle strutture che garantiscono l’afflusso di sangue. La complicazione di strozzamento dell’ernia è particolarmente temibile perché, se non viene risolta tempestivamente, porta alla necrosi ischemica dell’intestino con conseguente perforazione della parete intestinale. In questi casi sarà presente dolore addominale spontaneo accentuato dalla palpazione della tumefazione che diventa tesa, dura e irriducibile con i segni di occlusione intestinale (con addome disteso, dolente spontaneamente associato a nausea, vomito e alvo chiuso alle feci ed ai gas), o di peritonite (con addome severamente dolente con contrattura di tutta la parete addominale, associato a febbre, calo pressorio, con cute pallida, fredda e sudata) in caso di perforazione dell’intestino con versamento del contenuto settico in cavità addominale. In tale caso è necessario quindi, l’intervento chirurgico urgente. Terapie: Non esiste alcuna terapia medica per l'ernia. L'unico rimedio efficace per l'ernia inguinale è l'intervento chirurgico. Le terapie non chirurgiche per l’ernia inguinale (es. cinti, compressioni, iniezioni sclerosanti) si dovrebbero assolutamente evitare. Le tecniche operatorie: chirurgia su misura per l'ernia inguinale L’approccio più adeguato alla patologia erniaria è un approccio eclettico, ossia che preveda la possibilità di dare al paziente il migliore tipo di intervento, ritagliato su misura per le sue caratteristiche; questo sia dal punto di vista del tipo di anestesia che dal punto di vista della tecnica chirurgica, del tipo di rete da usare e del suo fissaggio e del tipo di ricovero: in sostanza una chirurgia su misura ("Tailored Surgery") . E’ evidente che tale tipo di approccio debba essere eseguito da chirurghi specialisti , dediti alla chirurgia della parete addominale e in centri che assicurino tutti i tipi di anestesia, di approccio tecnico e ogni tipo di ricovero. 2 Tempestività nell'intervento: In ogni caso l'intervento chirurgico di ernia inguinale solo se praticato con tempestività, riesce a evitare danni irreversibili all'intestino risparmiando al paziente la più complessa procedura di resezione del tratto intestinale necrotico. Esempio di rete per ernia Inserimento di rete per l'ernia inguinale Le reti per ernia possono essere di materiali diversi (sintetici, assorbibili o paarrzialmente assorbibili, biologici, completamente o parzialmente rimodellabili) e di fattura e peso differenti (macroporose o microporose, a basso peso, ad alto peso, più o meno rigide o morbide). L'intervento che noi eseguiamo dal 1991 per le ernie inguinali primitive è una tecnica con rete (mesh) che viene preparata ad hoc per il singolo paziente: come già detto, una "Tailored Surgery", cioè una chirurgia su misura usando le differenti qualità, pesi, e forme delle reti, adattandole volta per volta al singolo caso. Intervento tensionfree-sutureless in anestesia locale In caso di un’ernia inguinale primitiva "standard", ossia mai operata, è preferibile l'intervento tensionfree-sutureless in anestesia epidurale selettiva o locale ed in regime day-surgery (il paziente potrebbe già andare a casa nella giornata stessa dell'intervento): questo è l’approccio consigliato in tutte le linee guida internazionali. Utilizzo della colla di fibrina Grazie ad una particolare tecnica, tali reti non richiedono punti di sutura. Inoltre, l’approccio da noi proposto, contempla l’utilizzo di una speciale colla (colla di fibrina) che garantisce la perfetta aderenza delle reti, senza il rischio di danneggiamento dei nervi della regione, con una riduzione del dolore post-operatorio. L’intervento è condotto in anestesia locale (ossia con delle iniezioni sulla zona da operare) e in regim e ambulatoriale con dimissione immediata del paziente. me Durata dell'operazione L'operazione è semplice e sicura e dura circa 60 minuti, affidandosi ad un chiirrurgo specialista. Durante l'intervento il paziente non sente dolore ma solo sensazioni di pressione o stiramento. Durante l'intervento il paziente potrà ascoltare musica, parlare con l'anestesista (sempre presente) e con l'equipe chirurgica o semplicemente riposare. Fase 1 - Anestesia locale della regione. Fase 3 - Ridotto il sacco nel foro dell’ernia si posiziona la rete di riparazione. Fase 2 - Il sacco erniario viene completamente isolato. Fase 4 - La rete di rinforzo viene incollata con colla di fibrina spray. 3 Il postoperatorio: Al termine dell'intervento, il paziente ha un semplice cerotto sulla regione inguinale (non avrà neanche i punti sulla pelle), potrà alzarsi e dopo poche ore e tornare a casa. Assistenza postoperatoria: Al rientro a casa il paziente avrà una brochure informativa che lo informerà su tutti i possibili effetti collaterali dell'intervento (eventuali dolore, gonfiore, febbre, nausea, ecc.), tra l'altro estremamente rari, e avrà tutte le reperibilità 24 ore su 24 dei membri dell' equipe chirurgica. Un membro dell'equipe chirurgica contatterà il paziente a casa due volte nelle 24 ore successive all'intervento per avere notizie. Dopo una settimana il paziente sarà visitato per un semplice controllo. Attività sportiva dopo l’asportazione di un’ernia inguinale: Nei primissimi giorni post intervento, il paziente potrà camminare e avere una attività lavorativa sedentaria. Lo sport non competitivo può essere ripreso dopo una settimana e dopo 10 giorni gli sportivi di professione possono tornare alle competizioni. Consigli per prevenire l'ernia inguinale: • • • • Mantenere il peso forma: una alimentazione equilibrata ed una adeguata attività fisica permettono di evitare il sovrappeso. Alimentazione ricca di fibre: le fibre negli alimenti permettono una regolarità intestinale Evitare il sollevamento di oggetti troppo pesanti: se è necessario sollevare un oggetto pesante, piegare le ginocchia mantenendo la schiena eretta. Meglio ancora essere aiutati nel sollevamento dell'oggetto. Non fumare: smettere di fumare riduce i colpi di tosse responsabili di un’eventuale sviluppo di ernia inguinale. 4
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