Allegato A Progetto Ve.S.P.E per gli interventi a favore del benessere dei giovani in ambito scolastico SCHEDA DI ATTIVITA' (delibera GRT n. 38/2013) Titolo dell'intervento: Ve.S.P.E. = VErsilia Studenti Peer Education Azienda proponente/capofila: Asl 12 Viareggio U.O. Promozione della Salute - Responsabile: Dr.ssa Maria Vittoria Sturaro Soggetti/enti coinvolti: scuole secondarie di 2° grado zona Versilia Centro pedagogico olistico Gruppo di lavoro Nome professionalità Ente di appartenenza Ruolo nel progetto contatti Maria Vittoria Sturaro direttore promozione della salute Ausl 12 di Viareggio operatore sanitario m.sturaro@usl 12.toscana Caputo Lilia Insegnante Liceo scientifico Barsanti Matteucci Referente alla salute e coordinatore formazione Depositati sede Promozione salute Ruggieri Barbara Barbieri Cristina Insegnante ITIS Galilei e Liceo nautico Artiglio Referente alla salute e coordinatore formazione Depositati sede Promozione salute Santini Antonella Insegnante Istituto professionale alberghiero Marconi Referente alla salute e coordinatore formazione Depositati sede Promozione salute Soffio Loredana Insegnante Istituto scienze umane Referente alla G. Chini salute e coordinatore formazione Depositati sede Promozione salute Goti Margherita Insegnante Istituto commerciale C. Piaggia Referente alla salute e coordinatore formazione Depositati sede Promozione salute Dattoli Anna Insegnante Istituto per Geometri Don Lazzeri e scuola d’arte Stagi Referente alla salute e coordinatore formazione Depositati sede Promozione salute Vincenzo Lombardi Pedagogista Presidente Centro esperto in pedagogico olistico formazione di gruppo di adulti Pedagogista formatore info@centrop edagogicoolist ico.it Annalisa Lombardi Medico Coordinatore a.lombardi@us l12.toscana.it ASL 12 Viareggio 1 Allegato A Progetto Ve.S.P.E per gli interventi a favore del benessere dei giovani in ambito scolastico Gioia Farioli Infermiera ASL 12 Viareggio Formatore Depositati sede Promozione S. 1) Analisi del contesto La salute, intesa come benessere psico-fisico-sociale, è un bisogno fondamentale dell'individuo e della Comunità cui appartiene. E' ormai dimostrata, dall'analisi dei dati in nostro possesso, l'importanza che rivestono i progetti di promozione della salute promossi sia a livello nazionale che regionale e, applicati dalle Aziende sanitarie in collaborazione con i diversi enti nei vari ambiti comunitari. Dai dati resi noti in più occasioni, emerge che nel territorio Versilese, gli stili di vita adottati risultano, molto spesso, essere errati e le indagini confermano esiti di morbilità e commorbilità complessa, testimoniata dai decessi per tumore al polmone e malattie cardiocircolatorie dovute all'eccesso di fumo, alcool e sedentarietà. A tal proposito, vi sono serie preoccupazioni in merito alla scarsa attenzione dedicata dalla comunità al movimento e alla corretta alimentazione nonché la tendenza all’obesità in età pediatrica che hanno portato all'elaborazione di progetti mirati. Oltre agli esiti delle patologie non trasmissibili derivanti molto spesso da stili di vita errati o da processi di inquinamento, le preoccupazioni sono anche nel settore dell’infettivologia; Anlaids, infatti, ha rilevato che nel corso dell'anno 2011 si sono verificati 450 casi in più dell'anno precedente di contagio HIV. A preoccupare e indurre ad una profonda riflessione, è anche l'aumento in età scolastica, dei sintomi di malessere psicologico (distress psicologico) con diminuzione dei disturbi esternalizzati e conseguente aumento di quelli internalizzati che, data la difficoltà di elaborazione del disagio, spesso conducono alle dipendenze da sostanze legali ed illegali. Il consumo di sigarette, infatti, interessa circa la metà della nostra popolazione scolastica, di cui un quarto con alto coinvolgimento (dato che risulta essere il più alto della media provinciale), così come l’uso di marijuana, che vede coinvolti il 25% circa degli studenti, con il 14,3% con alto consumo. Anche riguardo al consumo di bevande alcoliche, al primo posto troviamo la birra con il 90% di soggetti coinvolti, di cui 71,4% con alto coinvolgimento ( valori che sono quasi il doppio dei dati provinciali) a seguire il vino con il 83% di consumatori, di cui 68% con alto coinvolgimento (ancora al di sopra dei dati provinciali) e, per ultimo con consumi inferiori alla media della provincia, si registra il consumo di bevande super-alcoliche con il 67,4 % dei giovani interessati. Un'altra attenta considerazione va posta nei confronti della qualità delle relazioni che ha, nella scuola, un' importante cartina di tornasole: si evidenzia, infatti, l'aumento della tendenza al bullismo, in particolare nel discriminare o rendere il centro dell'attenzione le femmine anche tramite l'uso dei nuovi dispositivi tecnologici. Dall’interpretazione dei dati raccolti dalla Facoltà di Psicologia dell’Università di Firenze tra il 2002 ed il 2005, con rilevazioni fatte anche nel nostro territorio, appaiono fra la popolazione scolastica di Viareggio fenomeni di bullismo, con prevalenza di violenze agite piuttosto che subite. Passata l’adolescenza, la violenza maschile può rivolgersi soprattutto verso la propria compagna, anche se la componente femminile del nostro territorio mostra maggiore capacità di reazione rispetto ad altre aree della provincia. Anche la “Casa delle donne” di Viareggio quest'anno nel centro anti-violenza si è attivata per un numero superiore a cento nuovi casi; il target interessato è quello di donne non solo giovani 2 Allegato A Progetto Ve.S.P.E per gli interventi a favore del benessere dei giovani in ambito scolastico che possono, però, essere individuate come le mamme di quei figli che subiscono la cosiddetta “violenza assistita”. Anche i dati relativi all''abbandono scolastico impongono un' attenta analisi del fenomeno atta a programmare interventi mirati. Da una ricerca del 2012 effettuata dall’Università di Firenze, su un campione 1.500 ragazzi tra i 14-17 anni usciti dalla scuola secondaria di primo grado, risulta che il 38,2% del campione (di cui il 61,4% maschi e il 38,6% femmine), si sia disperso. Dai dati rilevati, sembra che la causa principale degli abbandoni e delle dispersioni sia da attribuire alle condizioni economiche delle famiglie e dalla carenza di scolarizzazione. Inoltre è risultato che il 21,4% dei dispersi è stato bocciato alle medie e che su 179 di essi, 124 abbiano abbandonato successivamente il percorso scolastico avvalorando la tesi che la bocciatura sia una delle cause trainanti dell`uscita dalla scuola. La letteratura, inoltre, mette in evidenza che nell’adolescenza il gruppo, e l'appartenenza ad esso, rappresenta un bisogno fondamentale volto all'acquisizione dell'individuazione psicologica e sociale, importante trampolino per lo svincolo dalla famiglia e l'uscita nella società. Accade così che il senso di appartenenza debba traslarsi dall'ambito familiare a quello sociale, che la mente da individuale diventi collettiva per poter includere le regole di comportamento del sociale, adottate attraverso l'acquisizione della responsabilità individuale e non più mediate dalla famiglia. Le relazioni con gli adulti estranei, con l'autorità, con i pari, i rapporti affettivi e amicali, tutto questo mondo, diventa progressivamente a diretta gestione dell'adolescente e tutto ciò è accompagnato da emozioni spesso altalenanti ma sempre amplificate, e da un'alterata percezione del tempo. E' così che il gruppo diventa fondamentale contenitore di questo processo, con potenzialità supportive ma anche di rischio se nell'allargamento dello “schema mentalizzato” sono introdotti elementi negativi: ciò che un ragazzo può fare sollecitato dal gruppo è fondamentale per l'ampliamento dei suoi confini mentali, sempre che le azioni siano rivolte al positivo ed alla crescita. Pertanto, si rende necessario un intervento mirato che sarà focalizzato sul rafforzamento delle capacità individuali di scelta dei ragazzi e sulla migliore organizzazione dei fattori di protezione con la metodologia delle LS e PE. Nella nostra zona, rispetto allo standard regionale, continua a mantenersi alto il tasso di concepimenti fra le minorenni (6,06 per mille residenti in età 12-17 anni, contro una media fra le AUSL toscane di 3,47). In questo settore il lavoro svolto in sinergia con l’Unità funzionale Consultoriale ha permesso una presenza costante negli anni nelle scuole articolata con interventi di presentazione e promozione dei servizi offerti; il Consultorio giovani rappresenta, in modo particolare, un esempio di informazione capillare che ha raggiunto tutti gli studenti della zona, con attività e interventi svolti in classi appositamente selezionate. L’attività Ve.S.P.E.,è iniziata nell’anno scolastico 2012/13, preceduta da due anni di preparazione con la formazione di 10 insegnanti e 70 studenti peer educator e la realizzazione di tre Campus residenziali. Il lavoro svolto fino ad allora, ha permesso di creare la rete tra le scuole, iniziando con quattro Istituti secondari di secondo grado fino agli attuali 6 su un totale di 11. I contenuti affrontati sono scaturiti da un'attenta valutazione dei bisogni relazionali di ogni Istituto che, al Campus, ha condiviso con gli altri la propria riflessione e la propria crescita derivata dala metodologia delle LS e PE. Va sottolineata la sinergia di lavoro interdisciplinare che ha visto protagonisti il Consultorio 3 Allegato A Progetto Ve.S.P.E per gli interventi a favore del benessere dei giovani in ambito scolastico Giovani, Anlaids, Sert e il Comitato “non la bevo” che lavora, in particolare, sulla promozione di stili di vita sani in relazione alla prevenzione degli incidenti alcol correlati. Particolare attenzione è stata dedicata ai temi della solidarietà e della creatività; a tal proposito gli insegnanti appositamente formati diffondono ai colleghi i risultati di questa esperienza condividendo quanto gli approfondimenti realizzati con questa metodologia hanno modificato l’atteggiamento degli alunni, che diventano protagonisti del lavoro proposto nell’ambito scolastico. Alla luce dell'analisi del contesto sopra articolata, risulta necessario e prioritario proseguire l'attività fin'ora intrapresa al fine di dare continuità alle attività già avviate. 2) Destinatari e setting dell'intervento: Scuole secondarie di 2° grado. Sono stati contattati gli 11 Istituti secondari presenti nel territorio della Versilia di cui 6 hanno aderito alla proposta per l’anno scolastico in corso. Di seguito si riportatano i dati relativi alla totalità della popolazione dell’anno scolastico 2012-13 della Versilia: • • Insegnanti n° 156 Alunni n° 1920 Istituti aderenti Liceo scientifico Barsanti e Matteucci ITIS Galilei Liceo Nautico Artiglio Istituto professionale alberghiero Marconi Istituto scienze umane G. Chini Istituto commerciale C. Piaggia Istituto per Geometri Don Lazzeri e scuola d’arte Stagi 3) Definizione degli obiettivi: Obiettivo generale Promuovere la salute nella fascia adolescenziale operando con il metodo LS e PE come “sistema” di promozione della salute e del benessere a scuola, incidendo sulla qualità delle relazioni. Obiettivi specifici • 1. Consolidare una rete dagli insegnanti referenti alla salute per gli Istituti superiori già formata, per sostenere il presente piano di attività; • 2. Attivare eventi di “formazione continua” per gli adulti (insegnanti, operatori, genitori) a sostegno dell’autoefficacia personale; • implementare il protagonismo degli studenti per favorire e attivare la formazione di nuovi alunni che iniziano l’esperienza e realizzazione di attività di peer education nella scuola. 4) Metodologia/scelta di approccio teorico ed operativo 4 Allegato A Progetto Ve.S.P.E per gli interventi a favore del benessere dei giovani in ambito scolastico I principali riferimenti teorici della metodologia descritta sono: • Educazione attiva - learning by doing • Skill for life e peer education, la risoluzione di problemi applicati al gruppo di lavoro • Destrutturazione del messaggio pubblicitario volto al consumismo e alla passività 5) Piano di attività Azione 1. sensibilizzazione e coinvolgimento degli Istituti superiori all’attività dando continuità a quanto già condiviso a sostegno della rete. Azione 2. presentazione del lavoro alle famiglie attraverso i mezzi messi a disposizione dalla scuola ( sito e circolari acolastiche). Azione 3. Realizzazione del laboratorio formativo/progettuale degli insegnanti sulle attività svolte con gli studenti con il metodo LS e PE. Gli incontri avranno cadenza mensile (processo di formazione continua) al fine di radicare il metodo di lavoro sviluppato nei due anni precedenti. Per rendere stabile la PE nella scuola, tramite la promozione della LS, gli insegnanti referenti si adoperano a comunicare la metodologia di life skills e peer education ai colleghi, intervenendo nelle classi, tramite i tutors, all’interno dell’Istituto. Azione 4. Condivisione della metodologia per la segnalazione di nuovi peer education ed avvio del lavoro. Azione 5. Formazione degli studenti che inizieranno il percorso di PE La formazione di base sarà sviluppata insieme agli insegnanti già formati con gli esperti di promozione della salute attraverso, il contributo dei peer educator della scuola. Si privilegerà la metodologia della risoluzione di problemi reali e con l’obiettivo di stare meglio a scuola: sono previsti tre incontri con la collaborazione degli operatori ASL Azione 6. Azioni di P.E. nell’ambito dei temi della salute precedentemente individuati come da punto 5, coordinata dagli insegnanti referenti; monitoraggio, verifica con incontri programmati in collaborazione con operatori della Promozione della salute. Azione 7 Campus finale degli insegnanti e degli studenti. Azione 8 Valutazione finale del processo. 6) Attività di diffusione Utilizzo del sito aziendale, del giornalino “Percorso sanità”, dei siti delle scuole aderenti, che inseriscono nei POF l’adesione al programma. Realizzazione di un depilant illustrativo attraverso la collaborazione dei peer educator individuati. Diffusione a mezzo circolari alle famiglie; pubblicizzazione di eventi correlati in stampa e televisioni locali. 5 Allegato A Progetto Ve.S.P.E per gli interventi a favore del benessere dei giovani in ambito scolastico 7) Piano di valutazione Obiettivi specifici Attività Indicatore di processo o di risultato Strumento di rilevazione Risultato atteso 1. Consolidare la rete dagli insegnanti referenti alla salute per gli Istituti superiori già formata, per sostenere il presente piano di attività Azione 1. sensibilizzazione e coinvolgimento degli Istituti superiori all’attività dando continuità a quanto già condiviso a sostegno della rete. n. di istituti scolastici che aderiscono su n. di istituti contattati - Accordo di rete 50% 2. Attivare eventi di “formazione continua” per gli adulti (insegnanti, operatori, genitori) a sostegno dell’autoefficacia personale; Azione 2 n. di circolari . - Sito scolastico realizzato informazione rivolta di riferimento - circolari scolastiche ai genitori sugli interventi e realizzazione incontri 2. Attivare eventi di “formazione continua” per gli adulti (insegnanti, operatori, genitori) a sostegno dell’autoefficacia personale; Azione 3 Realizzazione del laboratorio formativo/progettual e degli insegnanti n. di insegnanti - partecipazione agli formati su incontri formativi numero di insegnanti della scuole coinvolte 10% 3. implementare il protagonismo degli studenti per favorire e attivare la formazione di nuovi alunni che iniziano l’esperienza e realizzazione di attività di peer education nella scuola. Azione 4. individuazione e coinvolgimento dei ragazzi da formare come peer educator n. di ragazzi individuati su n. di ragazzi che compongono il gruppo classe 10% 3. implementare il Azione 5. protagonismo degli Formazione degli studenti per favorire studenti - relazione dell'insegnante sull'attività svolta in aula n. di studenti - relazione sull'attività Realizzato formati su n. di formativa svolta da studenti insegnanti e operatori 6 Allegato A Progetto Ve.S.P.E per gli interventi a favore del benessere dei giovani in ambito scolastico e attivare la formazione di nuovi alunni che iniziano l’esperienza e realizzazione di attività di peer education nella scuola. individuati aziendali coinvolti 3. implementare il Azione 6. Azioni di protagonismo degli P.E. nell’ambito dei studenti per temi della salute favorire e attivare la formazione di nuovi alunni che iniziano l’esperienza e realizzazione di attività di peer education nella scuola. n. di attività di sensibilizzazio ne organizzate dai PE su n. di scuole coinvolte - documentazione Adesione > n° 70 relativa ad incontri studenti e/o materiale (video e caratacei realizzato per coinvolgere i ragazzi 3. implementare il protagonismo degli studenti per favorire e attivare la formazione di nuovi alunni che iniziano l’esperienza e realizzazione di attività di peer education nella scuola. n. di ragazzi e insegnanti partecipanti su n. di ragazzi e insegnanti già formati attraverso le azioni 3 e 5 Azione 7 Campus finale degli insegnanti e degli studenti 3. implementare il Azione 8 protagonismo degli Valutazione finale studenti per del processo favorire e attivare la formazione di nuovi alunni che iniziano l’esperienza e realizzazione di attività di peer education nella scuola. livello di questionari o gradimento interviste a campione delle iniziative svolte - partecipazione all'attività formativa - Documento di programmazione delle attività 10% delle scuole aderenti -verbali o resoconti su incontri del gruppo di lavoro -Report finale sull'attività svolta durante l'anno scolastico Realizzato 8) Previsione di spesa Voci di spesa costo Progettazione / percentuale aziendale 1.000 Formazione insegnanti: docenze campus residenziali 1.000 800 7 Allegato A Progetto Ve.S.P.E per gli interventi a favore del benessere dei giovani in ambito scolastico Formazione dei peer educator: logistica (trasporti) docenze campus residenziali 1.000 1.000 2.000 Finanziamento richiesto 6.800 9) Cronoprogramma Attività Chi fa Inizio attività Fine attività Azione 1 Responsabile Promozione Settembre 2013 coinvogiment della salute aziendale o istituti scolastici Azione 2 Gruppo di lavoro + peer Informazione educator genitori Settembre 2013 e durante l’anno scolastico Azione 3 Formazione degli insegnanti Ottobre – dicembre 2013 Febbraio 2014 Azione 4 Insegnanti formati individuazion e dei ragazzi Gennaio 2014 Giugno 2014 Azione 5 formazione ragazzi Febbraio 2014 Giugno 2014 Insegnanti già formati + operatori aziendali Insegnanti già formati + operatori aziendali Azione 6 Peer educator già formati Marzo 2014 Attività di + peer educator formati peer education con supervisione e coordinamento degli inseganti di riferimento Giugno 2014 Azione 7 Formazione insegannti e ragazzi Insegnanti già formati + operatori aziendali Marzo 2014 Giugno 2014 Azione 8 Valutazione Gruppo di lavoro + peer educator Maggio 2014 Giungo 2014 Data …................ Il Responsabile della Struttura Promozione ed Educazione alla salute dell'Azienda Usl n. 12 Dott.ssa Maria Vittoria Sturaro 8
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