WORKSHOP Music, speech and musictherapy, by Clarissa Bencini, Italy ABSTRACT I would like to base on a musictherapy experience, music and words, this workshop. Voice as an integral part of a musictherapy session. Words are important for their prosodic aspects, not only for their content. If we consider voice as our first musical instrument we could consider voice as a fundamental part of the musical improvisation during musictherapy session. By the voice we express our thoughts and we do this using a rhythm and intonation. Music can be consider a real and typical language with its rules and structure. Using musical language we create a free space open to communication and experimentation. Starting from this concept speech takes on a fundamental role during musictherapy session. When we speak we use a rhythm, that can be more or less regular, some dynamics, we increase or we reduce volume or we speak slowly or quickly and each voice is characterized by the timbre. The prosodic aspects of language are one of the first contacts between mother and child. Through this first contact that contain a lot of musicality the child’s psychophysical ability and the relationship between mother and child will be developed. During this workshop the relations between voice and music well be explored and expanded. This research will be done utilizing musical instruments. BIOGRAPHY Clarissa Bencini graduated in Modern History at the University of Florence. She privately studied flute and music theory for several years and is now attending the course in Jazz Piano and Harmony at the Centro per le Attività Musicali in Florence. She attended the specialization course in Dynamic Music Therapy , recognized from the region of Tuscany, at the “Centro per gli Studi Musica & Arte”. Her final thesis concerned about "Music therapy, an experience of music and words”. She has done observational training in nurseries and she has made music workshops in a daycare home, as training too. She made the clinical training within a care daily center for disabled people in Borgo San Lorenzo (Florence). During the course she studied with Ferdinando Suvini and Adriano Primadei, Simona Nirenztein, and she attended seminars with Jos de Backer, Jan van Camp and Katrien Foubert of the Catholic University of Leuven. In the month of April 2014 she attended the seminar on the Dalcroze method of music education, held by Maria Luisa d'Alessandro. She is currently working with the Artemisia Association, which deals with women and abused children, working in particular on the reunification of the mother-child dyad. WORKSHOP “Musica, parola e musicoterapia, di Clarissa Bencini, Italy ABSTRACT Vorrei basare questo workshop su un’esperienza di musicoterapia, musica e parole. La voce come parte integrante di una sessione di musicoterapia. Le parole sono importanti per i loro aspetti prosodici, non solo per il loro contenuto. Se consideriamo la voce come il nostro primo strumento musicale, potremmo considerare la medesima come una parte fondamentale dell’mprovvisazione musicale in una sessione di musicoterapia. Con la voce esprimiamo i nostri pensieri e lo facciamo con un ritmo e intonazione. La musica può essere considerata un linguaggio vero e proprio e caratteristico con le sue regole e la sua struttura. Utilizzando il linguaggio musicale creiamo uno spazio libero aperto alla comunicazione e alla sperimentazione. Partendo da questo concetto, il discorso assume un ruolo fondamentale durante la sessione di musicoterapia. Quando parliamo usiamo un ritmo, che può essere più o meno regolare, aumentiamo o riduciamo il volume, parliamo lentamente o velocemente, e ogni voce si caratterizza per il timbro. Gli aspetti prosodici del linguaggio sono uno dei primi contatti tra madre e figlio. Attraverso questo primo contatto, che racchiude molta musicalità, si sviluppano le abilità psico-fisicahe del bambino e il rapporto tra madre e figlio. Durante il workshop i rapporti tra voce e musica saranno esplorati e ampliati. Questa ricerca sarà effettuata utilizzando strumenti musicali. BIOGARFIA Clarissa Bencini si laurea in Storia Contemporanea presso l’Università degli studi di Firenze. Ha studiato privatamente flauto, teoria e solfeggio per diversi anni ed ora sta frequentando il corso di Pianoforte e Armonia Jazz presso il Centro Attività Musicali di Firenze. Ha frequentato il corso di specializzazione in Musicoterapia Dinamica, riconosciuto dalla regione Toscana, presso il Centro Studi Musica & Arte. La sua tesi di fine corso verteva sull’argomento “Musicoterapia, un’esperienza di musica e parole”. Ha svolto tirocinio osservativo negli asili nido e sempre come tirocinio ha fatto dei laboratori musicali all’interno di un asilo nido domiciliare. Ha svolto il tirocinio clinico all’interno di un centro diurno polifunzionale con persone diversamente abili a Borgo San Lorenzo. Durante il corso ha studiato con i proff. Ferdinando Suvini e Adriano Primadei, Simona Irenzstein, e frequentato seminari con i proff. Jos de Backer, Jan van Camp e Katrien Foubert dell’Università Cattolica di Leuven. Nel mese di aprile 2014 ha frequentato il seminario sul metodo di pedagogia musicale Dalcroze tenuto dalla professoressa Maria Luisa d’Alessandro. Attualmente sta collaborando con l’associzione Artemisia, che si occupa di donne e minori maltrattati, lavorando in particolare sul recupero del rapporto nella diade madre-bambino.
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