ms_12133113122V13.0 NSE Enolasi neurone-specifica REF SYSTEM 12133113 122 Elecsys 2010 MODULAR ANALYTICS E170 cobas e 411 cobas e 601 cobas e 602 100 Italiano Nota Il valore di NSE di un campione prelevato da un paziente può differire a seconda del metodo impiegato. Il risultato trovato nel laboratorio deve quindi sempre contenere un’indicazione relativa al metodo di determinazione di NSE utilizzato. I valori di NSE di campioni prelevati da pazienti che sono stati dosati con metodi diversi non possono essere paragonati l’uno con l’altro e possono causare interpretazioni mediche errate. Se nel corso del monitoraggio di una terapia avviene un cambio del metodo di determinazione di NSE, i valori ottenuti durante la fase di passaggio vanno confermati mediante misurazioni parallele con entrambi i metodi. Finalità d’uso Test immunologico per la determinazione quantitativa in vitro dell’enolasi neurone‑specifica (NSE) nel siero umano. La determinazione dell’NSE è indicata nel monitoraggio della terapia e del decorso della malattia in pazienti con patologie tumorali, soprattutto in caso di carcinoma bronchiale a piccole cellule e di neuroblastoma. L’esecuzione dell’ImmunoAssay in ElettroChemiLuminescenza “ECLIA” è destinata all’uso sugli immunoanalizzatori Elecsys e cobas e. Sommario L’enzima glicolitico enolasi (2‑fosfo‑D‑glicerato idrolasi, EC 4.2.1.11, peso molecolare: ca. 80 kDa) è presente in varie isoforme dimeriche, costituite dalle tre subunità immunologicamente differenti α, β e γ. La subunità α dell’enolasi si riscontra nei mammiferi in numerosi tipi di tessuto, mentre la subunità β è presente prevalentemente nel miocardio e nella muscolatura striata. Le isoforme di enolasi αγ e γγ, denominate enolasi neurone‑specifica (NSE) o γ‑enolasi, sono rilevabili ad alte concentrazioni soprattutto nei neuroni e nelle cellule neuroendocrine nonché nei rispettivi tumori derivanti.1 Carcinoma bronchiale: l’NSE viene descritta come marker di scelta nel monitoraggio del carcinoma bronchiale a piccole cellule,1 mentre per carcinomi bronchiali a non‑piccole cellule il CYFRA 21‑1 risulta migliore dell’NSE.2,3,4 Si sono riscontrate concentrazioni di NSE elevate nel 60‑81 % dei casi di carcinoma bronchiale a piccole cellule.1,5 Per l’NSE non esiste alcuna correlazione con il luogo delle metastasi o con le metastasi cerebrali,1,6 ma una buona correlazione con lo stadio clinico, vale a dire con l’entità della malattia.1 Nel corso di una chemioterapia efficace in seguito alla citolisi delle cellule tumorali, si registra un aumento temporaneo di NSE 24‑72 ore dopo il primo ciclo terapeutico.1 Dopodiché si assiste ad una repentina riduzione dei valori sierici (elevati prima della terapia) nel corso di una settimana, ossia alla fine del primo ciclo terapeutico. Invece nei pazienti che non rispondono alla terapia, le concentrazioni saranno costantemente elevate o non decrescenti nell’intervallo di riferimento.1,7 Nella remissione, i valori di NSE sono normali nell’80‑96 % dei casi, e in aumento, invece, in caso di recidive. Tale aumento avviene in alcuni casi con un periodo latente di 1‑4 mesi, spesso in modo esponenziale (con un periodo di raddoppiamento di 10‑94 giorni), ed è correlato al periodo di sopravvivenza.1 L’NSE si rivela utile come unico fattore prognostico e marcatore dell’attività durante il trattamento ed il monitoraggio nel carcinoma bronchiale a piccole cellule; sensibilità diagnostica: 93 %, valore predittivo positivo: 92 %.1,5,7 Neuroblastoma: valori sierici di NSE > 30 ng/mL si riscontrano nel 62 % dei bambini affetti. Le mediane aumentano a seconda dello stadio della malattia. Esiste una correlazione significativa tra il livello o la frequenza dei valori patologici di NSE e lo stadio della malattia, nonché una correlazione inversa con la sopravvivenza senza malattia.1 Apudoma: nel 34 % dei casi sono stati riscontrati valori elevati di NSE (>12.5 ng/mL) nel siero.1,8 2014-01, V 13.0 Italiano Seminoma: il 68‑73 % dei pazienti mostra un aumento di NSE significativo a livello clinico.1 Esiste una correlazione utilizzabile con il decorso clinico della malattia. Altri tumori: patologie maligne non-polmonari nel 22 % dei casi mostrano valori > 25 ng/mL (carcinomi in tutti gli stadi). I tumori cerebrali, quali gliomi, meningiomi, neurofibromi o neurinomi, solo sporadicamente fanno registrare valori sierici di NSE elevati. In caso di tumori cerebrali primari o di metastasi cerebrali,9 di melanoma maligno e di feocromocitoma, possono comparire valori elevati di NSE nel CSF (liquido cerebrospinale).1 Concentrazioni elevate di NSE sono state descritte in caso di carcinomi renali, e precisamente per il 14 % dei casi circoscritti all’organo e per il 46 % dei casi con formazione di metastasi, con correlazione al grading come fattore di prognosi indipendente.1,10 Patologie benigne: concentrazioni elevate di NSE nel siero (>12 ng/mL) si sono trovate in pazienti con malattie polmonari e cerebrali benigne. Valori elevati, in prevalenza nel liquido cerebrospinale, sono stati riscontrati in caso di meningite cerebrovascolare, di encefalite disseminata, di degenerazione spinocerebellare, di ischemia cerebrale, di infarto cerebrale, di ematoma intracerebrale, di emorragia subaracnoidea, di lesioni alla testa, di malattie cerebrali infiammatorie, di epilessie organiche, di schizofrenia e di malattia di Jakob‑Creutzfeld.1,11,12 Principio del test Principio sandwich. Durata complessiva del test: 18 minuti. ▪ 1a incubazione: 20 µL di campione, un anticorpo monoclonale biotinilato specifico anti‑NSE e un anticorpo monoclonale specifico anti‑NSE marcato con un complesso di rutenioa) formano un complesso sandwich. ▪ 2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina, il complesso si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-streptavidina. ▪ La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore. ▪ I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo. a) Complesso di rutenio (II) tris(2,2'-bipiridile) (Ru(bpy) ) Reattivi – soluzioni pronte all'uso Il rack-pack reagenti è contrassegnato con NSE. M Microparticelle rivestite di streptavidina (tappo trasparente), 1 flacone, 6.5 mL: microparticelle rivestite di streptavidina 0.72 mg/mL; conservante. R1 Anticorpi anti‑NSE~biotina (tappo grigio), 1 flacone, 10 mL: anticorpo 18E5 (murino) monoclonale biotinilato anti‑NSE 1.0 mg/L; tampone fosfato 50 mmol/L, pH 7.2; conservante. R2 Anticorpi anti‑NSE~Ru(bpy) (tappo nero), 1 flacone, 10 mL: anticorpo 84B10 (murino) monoclonale anti‑NSE marcato con un complesso di rutenio 1.0 mg/L; tampone fosfato 50 mmol/L, pH 7.2; conservante. Precauzioni e avvertenze Per uso diagnostico in vitro. Osservare le precauzioni normalmente adottate durante la manipolazione dei reagenti di laboratorio. Lo smaltimento di tutti i rifiuti deve avvenire secondo le direttive locali. 1/4 ms_12133113122V13.0 NSE Enolasi neurone-specifica Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta per gli utilizzatori professionali. Evitare la formazione di schiuma in tutti i reattivi e tipi di campione (campioni, calibratori e controlli). ▪ REF 11662970122, CleanCell, 6 x 380 mL di soluzione di lavaggio per celle di misura ▪ REF 11930346122, SysWash Elecsys, 1 x 500 mL di additivo per l’acqua di lavaggio ▪ REF 11933159001, adapter per SysClean ▪ REF 11706802001, AssayCup Elecsys 2010, 60 x 60 coppette di reazione ▪ REF 11706799001, AssayTip Elecsys 2010, 30 x 120 puntali di pipettaggio Accessori per gli analizzatori MODULAR ANALYTICS E170, cobas e 601 e cobas e 602: Utilizzo dei reattivi I reattivi contenuti nella confezione formano un’unità inseparabile e sono pronti all’uso. Tutte le informazioni necessarie per l’utilizzo corretto vengono lette nello strumento dai codici a barre dei rispettivi reattivi. Conservazione e stabilità Conservare a 2‑8 °C. Non congelare. Conservare la confezione di reattivi Elecsys in posizione verticale in modo da garantire la completa disponibilità delle microparticelle durante il mescolamento automatico prima dell’uso. ▪ ▪ Stabilità: prima dell’apertura a 2‑8 °C fino alla data di scadenza indicata dopo l’apertura a 2‑8 °C 12 settimane sugli analizzatori 8 settimane Prelievo e preparazione dei campioni Siero, prelevato con provette standard per prelievi di campioni o con provette contenenti gel di separazione. Non impiegare plasma. Centrifugare il sangue entro 1 ora. L’NSE contenuta in eritrociti e in piastrine produce dei risultati elevati in caso di emolisi e di centrifugazione non corretta (ad es. tempo di riposo prolungato prima della centrifugazione).1,13 Stabilità: 6 ore a 15‑25 °C, 24 ore a 2‑8 °C, 3 mesi a ‑20 °C. Congelare solo 1 volta. Nota: la stabilità indicata per ‑20 °C è valida soltanto se si rispettano le seguenti condizioni: congelare un volume massimo di 1 mL di campione ad una temperatura inferiore a ‑70 °C, e poi conservarlo a ‑20 °C. Un altro procedimento di congelamento provoca risultati tendenzialmente diminuiti per i campioni. I tipi di campione elencati sono stati testati impiegando una selezione di provette per il prelievo di campioni disponibili in commercio al momento dell'analisi; non sono, quindi, state testate tutte le provette disponibili di tutte le case produttrici. Alcuni sistemi per il prelievo di campioni di vari produttori possono contenere diversi materiali e in alcuni casi possono interferire sui risultati del test. Quando si trattano i campioni in provette primarie (sistemi per il prelievo di campioni), seguire le istruzioni del produttore delle provette. I campioni contenenti precipitati devono essere centrifugati prima dell’esecuzione del test. Non impiegare campioni inattivati a caldo. Non impiegare campioni e controlli stabilizzati con azide. Assicurarsi che i campioni, i calibratori ed i controlli al momento della misura siano alla temperatura di 20‑25 °C. Per evitare un’eventuale evaporazione, analizzare/misurare i campioni, calibratori e controlli che si trovano sugli analizzatori entro 2 ore. Materiali a disposizione Per i reattivi, vedere la sezione “Reattivi – soluzioni pronte all'uso”. Materiali necessari (ma non forniti) ▪ REF 12133121122, NSE CalSet, 4 x 1 mL ▪ REF 11776452122, PreciControl Tumor Marker, per 2 x 3 mL ciascuno di PreciControl Tumor Marker 1 e 2 ▪ REF 03004864122, Diluent NSE, 4 x 3 mL di diluente ▪ Normale attrezzatura da laboratorio ▪ Analizzatore Elecsys 2010, MODULAR ANALYTICS E170 o cobas e Accessori per gli analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411: ▪ REF 11662988122, ProCell, 6 x 380 mL di tampone del sistema REF 04880340190, ProCell M, 2 x 2 L di tampone del sistema REF 04880293190, CleanCell M, 2 x 2 L di soluzione di lavaggio per celle di misura ▪ REF 03023141001, PC/CC‑Cups, 12 coppette per il preriscaldamento di ProCell M e di CleanCell M prima dell'uso ▪ REF 03005712190, ProbeWash M, 12 x 70 mL di soluzione di lavaggio per la conclusione del run ed il lavaggio al cambio di reattivi ▪ REF 12102137001, AssayTip/AssayCup Combimagazine M, 48 supporti da 84 coppette di reazione e 84 puntali di pipettaggio, sacchetti per rifiuti ▪ REF 03023150001, WasteLiner, sacchetti per rifiuti ▪ REF 03027651001, SysClean Adapter M Accessori per tutti gli analizzatori: ▪ REF 11298500316, SysClean Elecsys, 5 x 100 mL di soluzione di lavaggio per il sistema Esecuzione Per una performance ottimale del test, attenersi alle indicazioni riportate nel presente documento per l'analizzatore in questione. Per le istruzioni specifiche dell'analizzatore relative all'esecuzione del test, consultare il manuale d'uso dello strumento. La risospensione delle microparticelle prima dell’uso avrà luogo automaticamente. Leggere i parametri test‑specifici nello strumento dal codice a barre del reattivo. Nel caso eccezionale che non sia possibile leggere il codice a barre, digitare la sequenza di 15 cifre. Portare i reattivi conservati al fresco alla temperatura di ca. 20 °C e collocarli nel rotore portareattivi (20 °C) dell'analizzatore. Evitare la formazione di schiuma. La regolazione della temperatura esatta, l’apertura e la chiusura dei flaconi avranno luogo automaticamente nello strumento. Calibrazione Tracciabilità: questo metodo è stato standardizzato contro il metodo Enzymun‑Test NSE. Ogni set di reattivi Elecsys possiede un'etichetta con codice a barre contenente le informazioni specifiche per la calibrazione del rispettivo lotto di reattivo. La curva master preimpostata viene adattata all'analizzatore impiegando l'appropriato CalSet. Frequenza di calibrazione: effettuare una calibrazione per ogni lotto con reattivo fresco (al massimo 24 ore dopo l’identificazione della confezione di reattivo sull'analizzatore). Si consiglia di ripetere la calibrazione come segue: ▪ dopo 12 settimane se si impiega lo stesso lotto di reagente ▪ dopo 7 giorni (se si impiega la stessa confezione di reattivo sull'analizzatore) ▪ all’occorrenza: ad es. se un controllo di qualità si trova al di fuori dei limiti definiti Controllo di qualità Per il controllo di qualità, impiegare PreciControl Tumor Marker. In aggiunta, è possibile utilizzare altro materiale di controllo appropriato. I controlli per le diverse concentrazioni devono essere eseguiti individualmente almeno 1 volta ogni 24 ore quando il test è in uso, al cambio di ogni confezione di reattivi e dopo ogni calibrazione. Gli intervalli ed i limiti del controllo dovranno essere conformi alle esigenze individuali di ogni laboratorio. I valori ottenuti devono rientrare nei limiti 2/4 2014-01, V 13.0 Italiano ms_12133113122V13.0 NSE Enolasi neurone-specifica definiti. Ogni laboratorio deve definire delle misure correttive da attuare nel caso che alcuni valori siano al di fuori dei limiti definiti. Per il controllo di qualità, attenersi alle normative vigenti e alle linee guida locali. Calcolo L’analizzatore effettua il calcolo automatico della concentrazione dell’analita di ogni campione (in ng/mL oppure in µg/L). Limiti del metodo – interferenze L’ittero (bilirubina < 1231 µmol/L oppure < 72 mg/dL), la lipemia (trigliceridi < 22.8 mmol/L oppure < 2000 mg/dL) e la biotina < 409 nmol/L oppure < 100 ng/mL non interferiscono sul test. Valutazione: recupero entro ±10 % del valore iniziale. L'emolisi interferisce poiché gli eritrociti contengono NSE. Ai pazienti sottoposti a terapia con alti dosaggi di biotina (>5 mg/die), il campione dovrà essere prelevato almeno 8 ore dopo l’ultima somministrazione di biotina. Non sono state osservate interferenze da fattori reumatoidi fino ad una concentrazione di 1500 IU/mL. Nessun effetto hook in caso di concentrazioni di NSE fino a 100000 ng/mL. Tra 21 farmaci di frequente impiego, testati in vitro, non si è osservata alcuna interferenza nel test. In casi rari possono riscontrarsi interferenze causate da titoli estremamente alti di anticorpi diretti contro anticorpi specifici anti‑analita, di anticorpi anti‑streptavidina o di anticorpi anti‑rutenio. Tali effetti sono ridotti al minimo attraverso un procedimento appropriato del test. Livelli elevati di NSE possono comparire anche in caso di patologie polmonari benigne e di patologie maligne di origine neuroendocrina, quali ad es. tumori carcinoidi, carcinoma tiroideo midollare, tumore cutaneo a cellule di Merkel nonché carcinomi del pancreas e del midollo surrenale.14, Dati specifici sulla performance del test Qui di seguito sono riportati i dati rappresentativi delle prestazioni sugli analizzatori. I risultati dei singoli laboratori possono differire da questi. Precisione La precisione è stata determinata impiegando reattivi Elecsys, pool di sieri umani e controlli, eseguiti in base ad un protocollo modificato (EP5‑A) del CLSI (Clinical and Laboratory Standards Institute): 6 volte al giorno per 10 giorni (n = 60); ripetibilità sull'analizzatore MODULAR ANALYTICS E170, n = 21. Sono stati ottenuti i seguenti risultati: Analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411 Ripetibilità Campione Precisione intermedia Media ng/mL DS ng/mL CV % DS ng/mL CV % Siero umano 1 2.58 0.08 3.1 0.11 4.4 Siero umano 2 9.32 0.20 2.1 0.36 3.9 Siero umano 3 88.0 2.00 2.3 3.87 4.4 8.42 0.18 2.1 0.25 3.0 54.6 1.51 2.8 2.05 3.8 PreciControl TMb)1 PreciControl TM2 b) TM = Tumor Marker Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170, cobas e 601 e cobas e 602 Ripetibilità Campione Precisione intermedia Media ng/mL DS ng/mL CV % Media ng/mL DS ng/mL CV % 15,16 Siero umano 1 0.90 0.01 1.6 0.87 0.02 2.2 Ai fini diagnostici, i risultati devono sempre essere valutati congiuntamente con la storia clinica del paziente, con gli esami clinici e con altre evidenze cliniche. Siero umano 2 11.9 0.09 0.8 11.4 0.35 3.1 Siero umano 3 95.1 0.65 0.7 87.3 3.30 3.8 Limiti ed intervalli Intervallo di misura 0.050‑370 ng/mL (definito dal limite di sensibilità inferiore e dal massimo valore della curva master). I valori al di sotto del limite di sensibilità inferiore vengono indicati come <0.050 ng/mL. I valori al di sopra dell’intervallo di misura vengono indicati come >370 ng/mL (oppure, su campioni diluiti 1:2, fino a 740 ng/mL). Limiti inferiori di misura Limite di sensibilità inferiore del test Limite di sensibilità inferiore: <0.05 ng/mL Il limite di sensibilità inferiore rappresenta la minima concentrazione misurabile dell’analita che può essere distinta dallo zero. Viene calcolato come il valore che si trova 2 deviazioni standard al di sopra dello standard più basso (calibratore master, standard 1 + 2 DS, studio relativo alla ripetibilità, n = 21). PreciControl TM1 10.2 0.10 1.0 9.87 0.18 1.8 PreciControl TM2 69.8 0.45 0.6 67.3 1.08 1.6 Diluizione I campioni con concentrazioni di NSE al di sopra dell’intervallo di misura possono essere diluiti con Diluent NSE. È raccomandata la diluizione 1:2. La concentrazione del campione diluito deve essere > 50 ng/mL. Moltiplicare i risultati per il fattore di diluizione. Valori di riferimento Gli studi con il test NSE Elecsys, eseguiti in 3 centri clinici tedeschi e all’interno di Roche, hanno prodotto, per un totale di 547 soggetti sani, i seguenti risultati: 16.3 ng/mL (95o percentile) 15.7‑17.0 ng/mL (intervallo di confidenza al 95 %) Stato: valutazione multicentrica del test NSE Elecsys; N. di studio: B99P005, 7/2001. Ogni laboratorio deve controllare l’applicabilità dei valori di riferimento alla propria popolazione di pazienti e, se necessario, determinare intervalli di riferimento propri. 2014-01, V 13.0 Italiano Confronto tra metodi Il confronto del test NSE Elecsys (y) con il metodo Enzymun‑Test NSE (x), impiegando campioni prelevati da pazienti ospedalizzati, ha prodotto le seguenti correlazioni: Numero dei campioni misurati: 133 Passing/Bablok17 Regressione lineare y = 0.94x + 0.10 y = 0.90x + 1.40 τ = 0.907 r = 0.993 Le concentrazioni dei campioni erano comprese fra ca. 5.8 e 104 ng/mL. Specificità analitica Gli anticorpi monoclonali 18E5 e 84B10 impiegati nel test NSE Elecsys sono stati attivati specificamente contro la subunità γ dell’enolasi. Sensibilità funzionale 0.25 ng/mL La sensibilità funzionale rappresenta la concentrazione minima dell’analita che può essere misurata in modo riproducibile con un CV della precisione intermedia < 20 %. Letteratura 1 Lamerz R. NSE (Neuronen-spezifische Enolase), γ-Enolase. In: Thomas L (ed.). Clinical Laboratory Diagnosis, TH-Books, Frankfurt, 1st English Edition 1998: 979-981, 5. deutsche Auflage 1998:1000-1003. 2 Ebert W, Dienemann H, Fateh-Moghadam A, et al. Cytokeration 19 Fragment CYFRA 21-1 Compared with Carcinoembryonic Antigen, Squamous Cell Carcinoma Antigen and Neuron-Specific Enolase in Lung Cancer. Eur J Clin Chem Clin Biochem 1994;32(3):189-199. 3/4 ms_12133113122V13.0 NSE Enolasi neurone-specifica 3 Vinolas N, Molina R, Galàn MC, et al. Tumor Markers in Response Monitoring and Prognosis of Non-Small Cell Lung Cancer: Preliminary Report. Anticancer Res 1998;18:631-634. 4 Ebert W, Muley TH, Drings P. Does the Assessment of Serum Makers in Patients with Lung Cancer Aid in the Clinical Decision Making Process? Anticancer Res 1996;16(4B):2161-2168. 5 Ebert W, Hoppe M, Muley TH, et al. Monitoring of Therapy in Inoperable Lung Cancer Patients by Measurement of CYFRA 21-1, TPA-TP, CEA and NSE. Anticancer Res 1997(4B);17:2875-2878. 6 Martens P. Serum neuron-specific Enolase as a Prognostic Marker for Irreversible Brain Damage in Comatose Cardiac Arrest Survivors. Acad Emerg Med 1996;3(2):126-131. 7 Fizazi K, Cojean I, Pignon JP, et al. Normal Serum Neuron Specific Enolase (NSE) Value after the First Cycle of Chemotherapy. Cancer 1998;82(6):1049-1055. 8 Kintzel K, Sonntag J, Strauß E, et al. Neuron-Specific Enolase: Reference Values in Cord Blood. Clin Chem Lab Med 1998;36(4):245-247. 9 Jacobi C, Reiber H. Clinical relevance of increased neuron-specific enolase in cerebrospinal fluid. Clin Chim Acta 1988;177(1):49-54. 10 Rasmussen T, Grankvist K, Ljungberg B. Serum gamma-enolase and prognosis of patients with renal cell carcinoma. Cancer 1993;72:1324-1328. 11 Butterworth RJ, Wassif WS, Sherwood RA, et al. Serum NeuronSpecific Enolase, Carnosinase and Their Ratio in Acute Stroke. Stroke 1996;27:2064-2068. 12 Cunningham RT, Watt M, Winder J, et al. Serum neurone-specific enolase as an indicator of stroke volume. Eur J Clin Invest 1996;26(4):298-303. 13 Wolter W, Luppa P, Breul J, et al. Humorale Tumormarker: Praxisorientierte Vorschläge für ihren effizienten Einsatz. Dtsch Ärztebl 1996;93(50):C2333-C2339. 14 Sheppard MN, Corrin B, Bennett MH, et al. Immunochemical localization of neuron specific enolase in small cell carcinomas and carcinoid tumours of the lung. Histopathol 1984;8:171-181. 15 Wick MR, Bernd MD, Scheithauer W, et al. Neuron-specific Enolase in Neuroendocrine Tumors of the Thymus, Bronchia, and Skin. Am J Clin Pathol 1982;79:703-707. 16 Simpson S, Vinik AI, Marangos PJ, et al. Immunohistochemical Localization of Neuron-Specific Enolase in Gastroenteropancreatic Neuroendocrine Tumors. Cancer 1984;54:1364-1369. 17 Bablok W, Passing H, Bender R, et al. A general regression procedure for method transformation. Application of linear regression procedures for method comparison studies in clinical chemistry, Part III. J Clin Chem Clin Biochem 1988 Nov;26(11):783-790. Per ulteriori informazioni, consultare il manuale d’uso appropriato per il relativo analizzatore, i rispettivi fogli di applicazione, la Product Information e le metodiche di tutti i componenti necessari (se disponibili nel vostro paese). In questa metodica, per separare la parte intera da quella frazionaria in un numero decimale si usa sempre il punto. Il separatore delle migliaia non è utilizzato. Roche Diagnostics GmbH, Sandhofer Strasse 116, D‑68305 Mannheim www.roche.com Simboli Oltre a quelli indicati nello standard ISO 15223‑1, Roche Diagnostics impiega i seguenti simboli: CONTENT Contenuto della confezione SYSTEM Analizzatori/strumenti su cui i reagenti possono essere usati Reattivo Calibratore Volume dopo ricostituzione o mescolamento Le aggiunte o modifiche significative sono indicate mediante una linea verticale posizionata al margine. © 2013, Roche Diagnostics 4/4 2014-01, V 13.0 Italiano
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