ELEZIONE DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE (Art. 73, comma 2, D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267) Comune di GUBBIO (Prov. PG) Votazioni del giorno 25 MAGGIO 2014 PROGRAMMA AMMINISTRATIVO del Candidato alla carica di Sindaco Signor STIRATI Filippo Mario nato a GUBBIO il 21/06/1954 LISTE Contrassegni COLLEGATE DESCRIZIONE “Cerchio diviso orizzontalmente in due mezzelune. La mezzaluna superiore è rosso porpora e riporta la scritta in stampatello maiuscolo bianco “Stirati”; è caratterizzata da una coda in basso a sinistra che richiama l’estetica della vignetta. La mezzaluna inferiore è verde acido e riporta la scritta in stampatello maiuscolo “sindaco”. Questa ultima scritta ha la sillaba “si” in rosso porpora e la restante parte della parola in bianco. Nella parte inferiore della mezzaluna inferiore si trova la scritta in stampatello maiuscolo bianco con dimensioni ridotte “liberi e democratici”, disposta con andamento curvilineo su due livelli” “Figura circolare rossa nella parte superiore della quale – in stampatello grande e bianca – la scritta PARTITO SOCIALISTA ITALIANO; al di sotto una rosa bianca stilizzata con 12 (dodici) piccole stelle dello stesso colore disposte in ovale e in basso. Nella lunetta inferiore, separati con riga bianca orizzontale, da sinistra verso destra sono riportati i colori della bandiera italiana: verde, bianco e rosso, al centro della bandiera, in colore rosso, la sigla: PSI“ “Cerchio a fondo bianco che riporta le tre scritte, su tre righe, nell’ordine, dall’alto in basso: “sinistra” in rosso minuscolo, “ecologia” in verde minuscolo, “LIBERTA”’ in corsivo nero maiuscolo con l’accento rosso a pennello; la lunetta inferiore del cerchio è riempita con colore rosso. “Figura circolare con fondo bianco nella parte superiore e verde nella parte inferiore. Nella parte superiore un'immagine stilizzata di profili di edifici cittadini divisa in tre blocchi di colore magenta, giallo e verde. Subito sotto la scritta "Scelgo" in colore verde, seguita dalla scritta "Gubbio" in colore magenta. Nella parte inferiore con fondo verde, la scritta "STIRATI sindaco" in colore Bianco” PROGRAMMA AMMINISTRATIVO Comune di GUBBIO (Prov. PG) Il sottoscritto responsabile del servizio delle pubblicazioni aventi effetto di pubblicità legale, visti gli atti d’ufficio, A T T E S T A che il presente documento è stato pubblicato, per 15 giorni consecutivi: dal ……………………………………. al ……………………………………. nel sito web istituzionale di questo Comune (art. 32, comma 1, della legge 18 giugno 2009, n. 69). ………………..……………………………., lì ………………………….……… Timbro Il Responsabile del servizio ……………………..………………………………… Sommario 1. LAVORO E CULTURA .................................................................................................. 3 2. AMBIENTE .................................................................................................................... 6 2.1. GESTIONE e SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. .......................................................... 6 2.2. EFFICIENZA ENERGETICA .................................................................................. 7 2.3. AGRICOLTURA E SPAZIO RURALE ..................................................................... 8 3. URBANISTICA E SVILUPPO DEL TERRITORIO ......................................................... 9 3.1. OTTIMIZZAZIONE PRG ......................................................................................... 9 3.2. CENTRO STORICO ............................................................................................... 9 3.3. MOBILITA’ ............................................................................................................ 10 3.4. RETI TECNOLOGICHE ........................................................................................ 12 4. SOCIALE E SANITA’................................................................................................... 13 4.1. SOCIALE .............................................................................................................. 13 4.2. SANITÀ E SISTEMA SOCIOSANITARIO ............................................................. 14 5. INNOVAZIONE, EFFICIENZA e FONDI EUROPEI..................................................... 17 6. TURISMO E CENTRO STORICO ............................................................................... 20 2 1. LAVORO E CULTURA L’Amministrazione comunale, nel rispetto di interventi di natura macroeconomica, di competenza di altri livelli istituzionali, favorirà l’attività di impresa e quindi il lavoro e l’occupazione, attraverso azioni mirate. Oggi infatti la competizione si concretizza tra territori comunali e comprensori, che offrono o meno occasioni di insediamento e di sviluppo per le imprese, sempre più attente a valutare i contesti di riferimento nei quali investire. In tal senso una oculata, organica e non ideologica programmazione dello sviluppo economico può fare la differenza e quindi attrarre o mettere in fuga occasioni di sviluppo e lavoro. L’amministrazione che vogliamo promuovere, con l’obiettivo di ridare impulso a questo territorio martoriato da crisi d’impresa per un inadeguato utilizzo delle risorse disponibili (vedi Fondi Comunitari/ PUC 1 e PUC 2 per non citare altro), o peggio ancora non utilizzo di risorse potenzialmente attivabili per mancanza di capacità di progettazione o di fare rete con soggetti e territori limitrofi, si impegna a realizzare le seguenti azioni: a) Avviare un confronto costruttivo a tutto campo con le forze imprenditoriali e della rappresentanza, attraverso una vera concertazione, aperta e sistematica, con la quale riprogrammare insieme lo sviluppo economico dell’intero territorio, favorendo l’integrazione delle varie attività economiche di grande, media e piccola dimensione e dei vari settori economici.(artigianale, edile, agricolo, del turismo e manifatturiero) b) Sostenere ed incentivare la creazione di “ reti di impresa “, attraverso una efficace politica di comunicazione integrata per creare network che possano operare il rilancio dell’immagine delle filiere tipiche del nostro territorio (artigianato-artistico, enogastronomico, turistico, folkloristico, religioso, agricolo) e istituendo poli di servizio tecnologici ed energetici per le imprese. c) Realizzare il censimento delle aree industriali e artigianali, individuando le specifiche criticità e interventi necessari, per un organico piano di razionalizzazione ed efficentamento energetico delle stesse attraverso una mirata programmazione del territorio. d) Farsi promotori della creazione di un marchio e dei prodotti tipici eugubini e di un Marchio “sistema edile Eugubino” per il recupero e la ristrutturazione del costruito vecchio e antico. e) Promuovere la modifica degli attuali criteri relativi ai trasferimenti agli enti locali, che vede particolarmente svantaggiati i comuni con grandi territori e relativamente pochi abitanti, proponendo l’introduzione di parametri combinati (n° abitanti + superficie territorio) nella distribuzione delle risorse pubbliche, al fine di rendere un’opportunità ciò che oggi rappresenta invece un fattore di svantaggio. 3 f) Preferire, nelle forme previste dalla normativa sui lavori pubblici, l’assegnazione degli appalti attraverso l’individuazione “dell’offerta economicamente più vantaggiosa”, rispetto alla devastante prassi del “massimo ribasso” che pone le imprese in una condizione di difficoltà operative e pessima qualità delle opere. Promuovere l’adozione di modelli informativi di ultima generazione (BIM) come elemento di valutazione della qualità dell’offerta tecnica. g) Adottare una politica fiscale che veda l’impresa come generatrice di ricchezza e lavoro per la collettività, differenziando le aliquote della TASI tra capannoni e laboratori in quanto beni strumentali, applicando sugli stessi l’aliquota minima prevista. h) Realizzare con il centro per l’impiego, le associazioni, Informa Giovani, SAL, ecc un sistema di “tutoraggio per l’occupabilità”. Promuovere esperienze di inclusione sociale ed inserimento lavorativo, in particolare dei giovani e delle fasce deboli. Collaborare con le diverse realtà scolastiche, d’impresa, del lavoro, all’elaborazione del “piano dei fabbisogni formativi locali” per promuovere le eccellenze in campo artistico e culturale, valorizzando opportunità formative di pregio quali il ritorno della LUMSA e la collaborazione con l’Università di Perugia. i) Recupero degli antichi mestieri attraverso attività di promozione di consorzi e del marchio “Gubbio città dell’artigianato artistico” e promozione di piattaforme internet per la promozione e commercializzazione dei prodotti. j) Istituzione del polo dell’innovazione “Gubbio2020” come luogo di ricerca e sviluppo delle nuove forme di lavoro (esempi) attraverso la promozione di pratiche di coworking che punti ad un facile interscambio delle informazioni ed innovazioni tecnologiche. Dal punto di vista delle politiche culturali l’azione amministrativa va altresì indirizzata verso alcuni obiettivi prioritari: • Un attento lavoro di ricerca e di documentazione sul nostro patrimonio di beni artistici e culturali finalizzato anche a mirate e periodiche attività espositive; • Una organica definizione del nostro sistema museale con percorsi didattici dotati dei più avanzati strumenti tecnologici e con relativi laboratori predisposti per il turismo scolastico; in seno a questa strategia risulta necessaria una più appropriata e centrale collocazione delle Tavole Eugubine con il corredo di un articolato progetto di valorizzazione culturale e di promozione turistica; • Consolidamento delle manifestazioni artistico – culturali esistenti (Gubbio Summer Festival in primis), rilancio della stagione al Teatro Romano e ripresa continuativa della Biennale di arte contemporanea, individuazione di una originale presenza di Umbria Jazz. 4 Unitamente a questi eventi si ritiene quanto mai opportuno riportare, con iniziative specifiche, l’elaborazione di etica ambientale di TERRA MATER all’attenzione dell’Italia e del mondo. 5 2. AMBIENTE Riteniamo necessario proporre un diverso approccio alle tematiche ambientali. Da una corretta gestione del territorio con le sue peculiarità agricole e paesaggistiche, del ciclo dei rifiuti e delle fonti energetiche, oltre alla minimizzazione degli impatti, possono derivare risorse economiche e opportunità occupazionali. Il rifiuto, da problema, può diventare fonte di ricchezza per la città. 2.1. GESTIONE e SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. L’amministrazione che vogliamo promuovere si impegna a pianificare e ottimizzare la gestione del ciclo dei rifuiti, mettendo in atto le seguenti azioni prioritarie: a) riduzione della produzione di rifiuti attraverso azioni di partecipazione e sensibilizzazione ed educazione. Le politiche di riduzione devono necessariamente prevedere interventi di informazione e di educazione ambientale sui singoli cittadini e sulle categorie economiche, in quanto la riduzione di rifiuti dipende in gran parte dall'adozione di comportamenti corretti e virtuosi da parte di tutte le parti interessate, dal sistema economico-produttivo, allo stile di vita dei singoli cittadini. Il coinvolgimento degli studenti sulle tematiche ambientali, la sensibilizzazione all'interno delle scuole su temi come energia, ecologia e rifiuti, devono essere ritenuti di fondamentale importanza; b) aumento della frazione di rifiuti avviata a riciclaggio. Va assolutamente ripensato l'attuale sistema di gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti, che vede il Comune di Gubbio soggetto passivo che sostiene soltanto costi a favore di aziende esterne e non in grado di beneficiare delle potenziali ricadute in termini economicooccupazionali che il ciclo dei rifiuti può generare. È necessario che il Comune di Gubbio torni a essere il principale soggetto attivo nella gestione del rifiuto attraverso: o installazione sul territorio comunale di isole ecologiche funzionali e sorvegliate, sempre aperte ai cittadini, dove sia possibile conferire qualsiasi tipo di scarto e rifiuto in forma differenziata; o introduzione di agevolazioni fiscali per la raccolta differenziata, che potranno raggiungere con un ciclo ottimizzato anche riduzioni del 20-30% dell'attuale importo della tassazione sui rifiuti, riservate a: privati cittadini che depositino rifiuti differenziati direttamente nelle isole ecologiche, attività commerciali, artigianali, industriali e di servizi che dimostrino il ricorso a un piano interno di recupero dei rifiuti; o Ritorno alla gestione pubblica dei servizi ambientali attraverso sviluppo di forme di cooperazione e consorzio fra comuni per la gestione della raccolta dei rifiuti e della loro gestione; o monitoraggio diretto costante dei risultati della gestione del ciclo dei rifiuti, attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro per lo studio merceologico dei rifiuti ; 6 c) no all'incenerimento dei rifiuti nei cementifici o allo smaltimento tramite qualsiasi altra forma di combustione: ad oggi infatti non sussistono sufficienti garanzie sulla provenienza e la qualità dei rifiuti e sui potenziali risvolti sanitari ed ambientali, che andrebbero stimati attraverso una seria Valutazione di Impatto Sanitario (VIS). A ciò vanno aggiunte le criticità date dalla concentrazione sul territorio di due impianti potenzialmente destinati all'incenerimento, dalla carenza di infrastrutture di trasporto adeguate e soprattutto dall'incompatibilità con una visione strategica di lungo termine che deve fare del turismo e della valorizzazione delle proprie bellezze e risorse naturalistico-paesaggistiche, e non dei rifiuti che grazie al riciclaggio andranno progressivamente diminuendo, il vero punto di forza per garantire alle future generazioni sviluppo e sostenibilità economica duratura del nostro territorio. d) attivazione di tavoli congiunti con gli altri territori interessati dalla problematica dell'incenerimento (Spoleto). 2.2. EFFICIENZA ENERGETICA L’amministrazione che vogliamo promuovere si impegna a elaborare il Piano Energetico Comunale, mettendo in atto le seguenti azioni prioritarie: a) analisi e razionalizzazione del consumo energetico attraverso: o Energy management del patrimonio comunale, attraverso la promozione di modelli informativi per la gestione globale del patrimonio edilizio. Questo potrà avvenire attraverso una fase di raccolta dei dati energetici relativi alle utenze “energetiche” del patrimonio comunale e la realizzazione di un sistema informativo sempre aggiornato. Il sistema prevederà la programmazione di interventi mirati e la revisione periodica dei contratti di servizio elettrici e del gas metano al fine di garantire elevati standard prestazionali ed una aderenza dei prezzi e della qualità dei servizi. o Innovazione tecnologica nella pubblica illuminazione, dotando gli impianti delle migliori tecnologie per il risparmio e l’efficienza energetica al fine di ridurne drasticamente i consumi mantenendo inalterato il comfort luminoso del sistema viario comunale, attraverso interventi di revamping impiantistico affidato ad aziende private che operano nel settore energetico (ESCo). o reinvestimento dei risparmi derivanti dalla razionalizzazione dei consumi, promuovendo investimenti tramite la creazione di un fondo dedicato all'efficienza energetica, finalizzato sia all'espansione degli interventi in altri edifici pubblici (scuole, locali pubblici, etc), sia attraverso la pubblicazione di bandi comunali rivolti ai privati per il finanziamento di interventi di efficientamento energetico, riduzione del fabbisogno termico con tecnologie di isolamento e interventi di realizzazione di impianti per la microproduzione di energia da fonti rinnovabili (solare termico, solare fotovoltaico e geotermico) o innalzamento tecnologico degli impianti (cogenerazione e trigenerazione). 7 b) Istituzione di uno “sportello energia” per la cittadinanza e le imprese capace di fornire indicazioni esaustive su tutto lo spettro di tecnologie, normative, incentivi, buone pratiche, opportunità finanziarie e di risparmio legate alle energie rinnovabili e all’uso razionale dell’energia. Un impegno particolare dello Sportello sarà quello di integrare sempre le misure dedicate alle fonti rinnovabili con quelle finalizzate al risparmio energetico, che va considerato come risorsa prioritaria per una gestione sostenibile dell’energia. 2.3. AGRICOLTURA E SPAZIO RURALE In un territorio vasto ed articolato come quello eugubino l'agricoltura e la manutenzione del territorio stesso rappresentano due elementi di notevole valore, sia in termini di pregio ambientale e paesaggistico da valorizzare, sia come potenzialità in termini economici ed occupazionali. In vista della nuova stagione di fondi europei l'Amministrazione dovrà essere pronta ad offrire il necessario sostegno perché le opportunità offerte da tali fondi (Horizon 2020, Piano di sviluppo rurale 2014-2020) possano essere colte al meglio dagli operatori del settore agricolo e rurale. L’amministrazione che vogliamo promuovere si impegna pertanto a mettere in atto le seguenti azioni prioritarie: o garantire modalità e tempi certi per le pratiche amministrative connesse all'erogazione di fondi europei per le imprese agricole, con particolare riferimento al prossimo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020. Particolare attenzione sarà rivolta in tal senso ad incentivare e facilitare l'avvio di nuove attività imprenditoriali in campo agricolo, agroalimentare e forestale; o attivare interventi di manutenzione programmata del territorio, in un quadro di accordi con le associazioni di categoria, che consentano di mettere al servizio dei cittadini le migliori energie dei privati e dell'amministrazione pubblica. L'ordinaria manutenzione rappresenta una scelta strategica di politica di governo del territorio. Le stesse risorse, non impegnate in opere straordinarie, il cui costo può lievitare senza un sufficiente controllo, potrebbero essere impiegate in attività ordinarie caratterizzate da un più elevato tasso di impiego di manodopera, con benefici effetti anche sul versante dell'occupazione e dei consumi. In particolare l'Amministrazione fornirà tutto il necessario sostegno alla nascita e sviluppo di iniziative imprenditoriali giovanili impegnate in attività di manutenzione e valorizzazione del territorio. 8 3. URBANISTICA E SVILUPPO DEL TERRITORIO Riteniamo necessario avviare una nuova stagione urbanistica nella quale il PRG, utilizzato negli ultimi anni come strumento economico per fare cassa sulle spalle dei cittadini, ritorni ad avere la sua funzione originaria di programmazione e progettazione della Città, immaginandone uno sviluppo organico e condiviso che sappia guardare lontano. Una nuova stagione urbanistica che ridia al Centro Storico l’importanza che merita e che promuova un’infrastrutturazione, sia in termini di mobilità che di reti tecnologiche, più adeguata alle esigenze dei cittadini distribuiti sul vasto territorio comunale. Riteniamo di fondamentale importanza l'introduzione di premialità per il riuso e recupero dell’esistente e di incentivi per l’adozione di tecniche di efficientamento energetico, bioedilizia e sostenibilità ambientale. Riteniamo inoltre essenziale potenziare e dare ulteriore sviluppo al Piano strategico di Protezione Civile in collaborazione con tutte le istituzioni competenti e con le associazioni già presenti ed attive nel territorio. 3.1. OTTIMIZZAZIONE PRG L’amministrazione che vogliamo promuovere si impegna a realizzare le seguenti proposte: a) Pubblicazione on-line della documentazione del PRG, consultabile in maniera trasparente da parte di tutti i cittadini e i tecnici attraverso la creazione di un Sistema Informativo Territoriale (SIT), che potrà essere utilizzato anche da parte dell'Amministrazione per ottimizzare la gestione di tutte le pratiche urbanistiche, tributarie e catastali; b) Ricognizione dello stato di attivazione degli ambiti di PRG entro i primi 100 giorni dall'insediamento della nuova Giunta, finalizzata alla predisposizione di norme tecniche che consentano l'attivazione del PRG parte operativa con un programma pluriennale, evitando ai cittadini il pagamento di tasse su ambiti non attivabili in tempi brevi; c) Revisione delle norme di piano nell'ottica di una semplificazione, eliminando ridondanze e permettendone una più semplice lettura e comprensione; d) Revisione dei meccanismi perequativi e analisi dell'utilizzo dei fondi derivanti dalle monetizzazioni, al fine di destinarli alle indispensabili ed urgenti attività di manutenzione del territorio e miglioramento del decoro urbano. 3.2. CENTRO STORICO L'amministrazione che vogliamo promuovere ritiene che il centro storico debba diventare un luogo di alta qualità della vita dei cittadini Eugubini, dove la modernità funzionale e l’innovazione tecnologica si integrano e si intrecciano con i valori storici, culturali ed artistici. Le azioni che si intendono mettere in atto riguarderanno prioritariamente: 9 a) Modernità funzionale e innovazione tecnologica da conseguire con: o adeguate ed efficienti politiche di abitabilità e di manutenzione, decoro, gestione dell’arredo urbano e della segnaletica; o adeguamento tecnologico dell'arredo urbano (ad es. colonnine di ricarica per bici, scooter ed altri dispositivi elettrici ed elettronici); o politiche di sostegno alle attività commerciali, con particolare attenzione ai prodotti di qualità ed ai prodotti per la vita quotidiana, ed alla permanenza dei servizi di base (ad es. studi medici, farmacie, negozi alimentari,…); o favorire il reinsediamento nel centro storico delle botteghe artigianali storiche e moderne, anche attraverso la messa a disposizione di locali dell’amministrazione comunale e la semplificazione dei cambi di destinazione d'uso dei locali liberi, per realizzare “ la città dei mestieri”; o sviluppo di luoghi di incontro e di socialità e di spazi aperti ed attrezzati per il godimento dei beni culturali e del verde, insieme alla valorizzazione delle sedi di rappresentanza istituzionale; o programmazione di un sistema di utilizzo dei contenitori storici (edifici pubblici e privati, chiese, teatro, biblioteca, archivi, musei ...) per manifestazioni culturali di interesse locale, regionale, nazionale ed internazionale; o Mappatura delle strutture ricettive e della ristorazione per una diffusione su dispositivi mobili e tablet per una maggiore fruibilità ed utilizzo dell’offerta turistica; o redazione e rapida attuazione del Quadro Strategico di Valorizzazione del centro storico (QSV); grande attenzione ed impegno per la risoluzione delle situazioni di grave degrado connesse allo stato in cui versano i due Piani Urbani Complessi (PUC 1 e PUC 2): in particolare, per la ex palestra di San Pietro è nostra intenzione chiedere una variante al progetto che attraverso un ripensamento della gestione complessiva dell’intervento permetta l’abbattimento degli elementi più impattanti della parte antistante la Biblioteca Sperelliana; per quanto riguarda il PUC2 invece è necessario ripartire con una progettazione condivisa con i cittadini e gli operatori economici per far diventare quella parte di Città un polo attrattore d’eccellenza. 3.3. MOBILITA’ L’amministrazione che vogliamo promuovere si impegna a realizzare le seguenti proposte: o Redazione del piano urbano della mobilità che promuova soluzioni ecocompatibili (mezzi pubblici elettrici o a metano) e a zero barriere a) mobilità scolastica: 10 o razionalizzazione del sistema di trasporto scolastico pubblico, al fine di ridurne i costi ed aumentarne i livelli di servizio, attraverso l'ottimizzazione dei percorsi da organizzare di comune accordo con le famiglie; o sostegno ed incentivi a forme di trasporto scolastico attuate autonomamente dalle famiglie stesse con modalità di car-pooling; o reinvestimento dei risparmi nell'edilizia scolastica e nella riduzione delle rette scolastiche attuali. b) mobilità nel Centro Storico: o progettazione di uno specifico piano di mobilità del Centro Storico che restituisca al pedone la priorità rispetto ai veicoli a motore, riorganizzi meglio la sosta ed il transito, riduca i disagi dei residenti, attraverso: individuazione di percorsi pedonali per ogni via e accesso alle parti più disagiate con mezzi di locomozione pubblici elettrici e a basso impatto; regolamentazione controllata del transito e chiusura dei vicoli al traffico; individuazione nei parcheggi limitrofi al Centro Storico di zone riservate ai residenti ed esenzione per gli stessi dal pagamento e dal disco orario; chiusura di tratti stradali di particolare interesse (artistico, sociale, logistico) durante determinati periodi dell'anno, con conseguente adeguamento della viabilità, da programmare con opportuno anticipo; o adozione di un regolamento per la distribuzione delle merci nel Centro Storico che individui i giorni e gli orari più adatti al carico/scarico, evitando le fasce più affollate, in modo da ridurre i disagi a cittadini e turisti. c) redazione di un piano comunale per l'abbattimento delle barriere architettoniche o revisione dell'arredo urbano preesistente per cercare di rendere accessibili luoghi di interesse artistico, culturale, nonché edifici che ospitano uffici pubblici; o creazione di una guida di Gubbio rivolta a cittadini e turisti che contenga i percorsi accessibili ai disabili; o sensibilizzazione sulla tematica attraverso specifiche iniziative in materia, coinvolgendo in particolare le scuole. d) mobilità ciclabile e pedonale o realizzazione di piste ciclabili e pedonali e messa in opera di specifica segnaletica orizzontale e verticale sulle principali direttrici di spostamento nel Capoluogo e nel territorio per aumentare i livelli di sicurezza e sensibilizzare la popolazione verso forme di "mobilità dolce". o incentivazione e valorizzazione del turismo cicloamatoriale. 11 e) manutenzione del patrimonio stradale, affidamento a personale specializzato (ricorrendo ad aggiornamento professionale specifico del personale interno o a ditte esterne) del servizio di monitoraggio e manutenzione delle condizioni delle pavimentazioni stradali. 3.4. RETI TECNOLOGICHE L’amministrazione che vogliamo promuovere si impegna a realizzare le seguenti proposte: a) ricognizione dello stato di diffusione ed efficienza delle reti tecnologiche per la risoluzione delle criticità più urgenti; b) redazione di un piano di programmazione pluriennale degli interventi, garantendo il coordinamento tra i diversi Enti Gestori e riducendo così i costi di intervento. a. Promozione di un sistema informativo per il controllo e programmazione degli interventi sulle reti di adduzione e di smaltimento (acqua, luce, gas, telefono, fontane, fognature …), b. appropriata forma e grado di illuminazione delle vie, degli spazi pubblici e degli edifici storici. 12 4. SOCIALE E SANITA’ 4.1. SOCIALE Il messaggio che si vuole lanciare è quello di ricercare un nuovo fondamento morale del welfare. Non può esistere benessere senza coesione sociale ed è proprio attraverso un’effettiva sinergia tra servizi pubblici professionali, partnership con il privato sociale e corresponsabilità sociale dei cittadini, che si può sviluppare sul territorio la prevenzione del disagio e la promozione del benessere. L’obiettivo a cui tendere per affrontare tutte le problematicità che la nostra società esprime è quello di un modello di amministrazione condivisa e partecipata. Per raggiungerlo è necessario operare sia sulle strutture dell’amministrazione comunale sia su i meccanismi di coinvolgimento dei cittadini, realizzando esperienze di gestione partecipata. L’obiettivo è quello di un patto nella comunità per fare rete e costruire una città solidale. I servizi tradizionali non sono sufficienti a rispondere a tutti i bisogni dei cittadini che sempre più spesso esprimono fragilità invisibili e vulnerabilità che rischiano di rimanere inascoltate fino a deflagrare in tardive e drammatiche invocazioni di aiuto alle quali si riesce a rispondere solo in maniera emergenziale. Le Criticità a cui occorre trovare risposta sono molteplici e derivanti da trasformazioni sociali ed economiche che hanno portato anche ad una significativa estensione dell’ utenza che chiede di poter uscire dal disagio. Ci troviamo di fronte a difficoltà economiche e occupazionali, il conseguente impoverimento delle famiglie, malcontento,conflittualità, aumento delle dipendenze, isolamento sociale e non solo. Dobbiamo essere pronti a questa nuova sfida creando una comunità consapevole e solidale, attraverso una rete tra associazioni laiche e religiose, privati, cittadini. E’ indispensabile attivarsi per attingere quanto più possibile ai fondi della Comunità Europea (Fondo Sociale Europeo 2014-2020) per sostenere gli interventi utili a migliorare la qualità della vita. Sul territorio, oltre alle nuove emergenze dettate dalla condizione socio-economica, restano pur sempre presenti quei soggetti che già stanno avendo delle risposte ma che vanno comunque mantenute e potenziate: minori, giovani, anziani, disabili e loro famiglie; tutte quelle fasce deboli emergenti (immigrati di prima e seconda generazione) a cui va assicurata pari dignità e opportunità, promuovendo politiche di integrazione delle comunità di immigrati insediate nel territorio comunale. In particolare ci si prefigge la finalità di definire un piano di intervento per le politiche giovanili che, da un lato, incentivi il dialogo tra Istituzioni e giovani e, dall’altro, esalti il protagonismo delle nuove generazioni, individuando il giusto terreno dei bisogni, delle aspettative, dei progetti. 13 Sono necessari interventi congruenti con azioni sussidiarie e sociali nell’ ottica della promozione di capitale sociale primario e secondario. Va perseguita la verifica dei bisogni e della soddisfazione dell’utenza partendo da una maggiore integrazione fra: utenza –servizi – operatori. Più la comunità è estesa più sarà forte la rete possibile per cui è utile allargare gli orizzonti e pensare in termini di Zona Sociale. 4.2. SANITÀ E SISTEMA SOCIOSANITARIO La prossima Amministrazione, in vista dei processi di razionalizzazione che riguarderanno a livello regionale la riorganizzazione delle reti assistenziali sia territoriali che ospedaliere, pur tenendo conto della grave situazione economica, dovrà vigilare perché non venga ridotta l'offerta dei servizi a tutela della salute dei propri cittadini. Trasformazione dei posti letto di medicina e chirurgia in RSA Il nuovo assetto delle aziende sanitarie locali umbre, previsto dalla legge regionale 18/2012, ha comportato la necessità di riorganizzare e potenziare la rete assistenziale integrata. Infatti, ad una maggiore appropriatezza del ricovero ospedaliero, con riduzione dei tempi di degenza e dei posti letto per pazienti acuti, corrisponde la necessità di creare servizi di livello e intensità assistenziale intermedia, capaci di garantire l'integrazione e la continuità delle cure tra il livello ospedaliero, territoriale e domiciliare. Entro giugno 2014 saranno attivati 14 posti letto all'ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino di RSA (Residenza Sanitaria Assistita); il funzionamento di tale struttura ha richiesto anche l'incremento di sette posti di operatore socio-sanitario e di un infermiere professionale. Questo tipo di assistenza all'interno degli ospedali non dovrà significare trasformare i presidi ospedalieri della rete dell'emergenza in ospedali di comunità, dovrà rappresentare invece una concreta opportunità per gestire in modo più appropriato il ricovero ospedaliero, liberare risorse e rendere più efficiente l'offerta assistenziale continuativa in tutte le fasi della malattia della persona. L’esigenza di avere posti letto di RSA è correlata con la presenza, nel nostro territorio, di un indice di vecchiaia più elevato che nel resto della provincia di Perugia, infatti da noi ogni 100 giovani ce ne sono 179 di anziani (in Italia 151,4, Perugia 173,4) ma soprattutto ci sono il 13,1% di ultra settantacinquenni. Con l’aumento dell’età aumentano le patologie cronico-degenerative e le malattie mentali, responsabili della maggior parte delle disabilità. Nel presidio ospedaliero di Gubbio per garantire i 14 posti di RSA saranno riconvertiti 6 posti letto di medicina generale e 8 posti letto di chirurgia generale. Ai fini di una razionalizzazione organizzativa che non penalizzi l'offerta dei posti letto per acuti in chirurgia, devono essere attivati posti di Week Surgery (attivi dal lunedì al venerdì). 14 Tale azione risulta coerente con quanto previsto dagli standard nazionali sul numero di posti letto per acuti pari al 3 per mille corrispondente a 170 posti per il nostro presidio che attualmente ne ha in dotazione 136. Dipartimento emergenza urgenza (DEA) 1° livello e n omina del Primario La copertura di questa figura apicale da troppo tempo vacante è fondamentale, per il nostro ospedale, in quanto il Dipartimento di Emergenza con la rianimazione è quello che consente al nostro presidio di garantire le branche specialistiche della chirurgia e della medicina. Questa è la vera battaglia per evitare che il nostro Ospedale venga declassificato ad ospedale di comunità e per continuare a far rimanere aperto il Punto Nascita, per il quale si potrebbe prevedere la chiusura se ci si allontana troppo dai 500 parti all’anno, proprio perché nel presidio di Gubbio-Gualdo è presente il dipartimento per l’emergenza ed urgenza. Si evidenziano inoltre delle criticità in merito all’accesso dei cittadini ai servizi ambulatoriali presso l’Ospedale, in termini di tempi di attesa, poiché non c’è corrispondenza tra l’orario indicato sulla ricetta e l’orario in cui si viene visitati. Al tempo della informatizzazione a tutto questo si potrebbe ovviare con una adeguata comunicazione tra servizi addetti alla prenotazione (CUP o farmacie) e ambulatori in cui vengono fornite le prestazioni. La comunicazione tra reparti, tra degenze e poliambulatori, tra medici di medicina generale e medici ospedalieri, da anni auspicata, è uno degli obiettivi che non costerebbe nulla, ma che produrrebbe risparmi nella spesa aumentando la qualità degli interventi. In ultimo un’ Amministrazione Comunale che tuteli la salute dei propri cittadini dovrà vigilare che gli Ospedali di elevata specializzazione, come può essere per il nostro territorio l’Azienda Ospedaliera di Perugia, per il mantenimento dei quali viene destinata una parte della quota sanitaria di ciascun cittadino, assolvano in modo adeguato al loro ruolo di Poli di eccellenza, in collegamento con il resto della rete sanitaria ospedaliera e del territorio. Accorpare nell’ex Ospedale tutti i servizi distrettuali Dopo l'apertura nel 2008 del nuovo ospedale di Branca, alcuni dei servizi distrettuali tra cui il Centro di Salute, il Consultorio, i servizi di riabilitazione adulti e età evolutiva, il servizio odontoiatrico ecc, hanno trovato la loro sede nel vecchio ospedale di Piazza 40 Martiri. Occorre ora completare l'operazione per realizzare la Casa della Salute inserendo al suo interno il servizio psichiatrico e quello per le dipendenze. Tale misura, anche se parziale rispetto al riutilizzo completo dell’Edificio, completerebbe il riaccorpamento agevolando, anche dal punto di vista logistico, le necessarie integrazioni tra i servizi del territorio. Riporterebbe inoltre all’interno del Centro Storico una, anche se parziale, forma di rivitalizzazione Inoltre dovrà essere realizzata con i Medici di Medicina Generale la "medicina di iniziativa" quale modello assistenziale di gestione delle malattie croniche (diabete, ipertensione, BPCO e scompenso cardiaco) che non aspetta il cittadino in ospedale 15 (sanità di attesa), ma gli “va incontro” prima che le patologie insorgano o si aggravino, garantendo quindi al paziente interventi adeguati e differenziati in rapporto al livello di rischio, puntando anche sulla prevenzione e sull’educazione. L’offerta dei Servizi distrettuali, che ricomprende tutti i servizi rivolti alle diverse fasce di popolazione e ai diversi livelli di non autosufficienza all’interno del nostro territorio si è finora caratterizzata per essere diversificata in funzione dei bisogni della popolazione, completa nei diversi livelli assistenziali ed in rete tra servizi territoriali ed ospedalieri, sanitari e sociali. Ne sono una dimostrazione insieme ai servizi domiciliari le strutture di accoglienza diurna a favore di anziani, disabili e persone con problemi di salute mentale che hanno fortemente ridimensionato il fenomeno della istituzionalizzazione. Permane la necessità di un mantenimento e potenziamento dei servizi per disabili con particolare attenzione all’attivazione del servizio comunità-alloggio, rivolto a persone disabili prive di rete familiare o con genitori non più in grado di provvedere alla loro cura. Negli ultimi anni il consolidamento di tali servizi è stato dato dal Piano Regionale Integrato per la Non Autosufficienza (PRINA) che ha aumentato il finanziamento a partire dal 2009 con fondi ad hoc per tali servizi. La futura amministrazione comunale dovrà impegnarsi per mantenere e consolidare il livello dei servizi a tutela delle fasce più deboli del nostro territorio. Sul versante dei servizi psichiatrici va mantenuta l’attuale modalità di lavoro in rete e per progetti specifici che garantisce l’integrazione con gli altri servizi sociosanitari e la partecipazione di utenti e familiari e delle associazioni di volontariato. Infatti l’attuale situazione socioeconomica e la scarsità di risorse, accompagnata a una modificazione delle patologie e a una grave carenza della rete sociale di riferimento rende imprescindibile lavorare in gruppo, interagendo con le risorse della società civile e delle istituzioni locali, promuovendo vari progetti per favorire una cultura alternativa a quella della separatezza e della discriminazione, e per contribuire alla creazione di una cultura dell’incontro, della corresponsabilità, del fare assieme. Tale approccio andrebbe maggiormente sviluppato anche per i servizi rivolti alle dipendenze. 16 5. INNOVAZIONE, EFFICIENZA e FONDI EUROPEI E’ indispensabile e non più rimandabile il ripensare la nostra città in termini di “smart city” (“città intelligente”). La città intelligente (dall'inglese smart city) è un insieme di strategie di pianificazione urbanistica tese all'ottimizzazione e all'innovazione dei servizi che mette in relazione le infrastrutture materiali delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale, grazie all'impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica, al fine di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni. L’amministrazione che vogliamo promuovere si impegna a realizzare le seguenti proposte: a) rimettere il cittadino al centro della cosa pubblica e rimodulare e riqualificare la pubblica amministrazione in base alle esigenze dell’individuo: o riorganizzazione degli uffici tecnici in base alle attuali esigenze; o potenziamento degli uffici per ricerca dei fondi di sviluppo (europei, regionali, …); o premiando il merito dando obiettivi ad inizio anno chiari e inequivocabili sui quali valutare l’efficienza e la professionalità dei singoli dipendenti pubblici, in particolare per i dirigenti per i quali non è possibile pensare che tutti gli anni possano raggiungere sempre il massimo del loro stipendio variabile; o creando un vero e proprio Ufficio di Relazioni con il Pubblico (URP), efficiente e capace che sia in grado di guidare il cittadino fra i meandri della burocrazia comunale grazie anche a procedure ben delineate che evitino agli utenti file inutili, la compilazione di documenti doppi, il continuo andirivieni fra un ufficio e l’altro; o adeguando le infrastrutture della macchina comunale alle nuove frontiere della “città intelligente”, con un PRG pubblicato on line interrogabile da singoli cittadini o uffici professionali, un sito comunale rinnovato con una piattaforma per i pagamenti dei tributi on line, utilizzando in modo realmente efficace i sistemi di gestione e di informatizzazione per incrociare i dati di catasto, tributi e PRG, o ancora favorendo il contatto tra cittadino e pubblica amministrazione con un canale diretto per ricevere informazioni dagli utenti. o piena attuazione a quanto previsto dalla legge in materia di trasparenza dell’attività amministrativa e di pubblicazione dei dati b) ripensare la pubblica amministrazione come strumento che faciliti e agevoli le diverse espressioni delle nostre eccellenze: o favorendo la riqualificazione degli antichi mestieri, stimolando le associazioni di categoria alla creazione del “Marchio Edile Eugubino” e dando vita all’Università delle Arti e Mestieri; 17 o creando moltiplicatori virtuosi per incrementare il turismo di relazione e di ritorno, valorizzando le peculiarità del territorio con iniziative che consolidino relazioni durature, che possano garantire flussi mirati e continui; o creando un incubatore di start-up legate al turismo, alla filiera dell’artigianato, dell’agroalimentare, che attragga idee e startupper da tutta Italia e non solo, destinando a tale scopo immobili non sfruttati del Comune o in alternativa spazi non locati di privati con bandi misti pubblico e privato in cui l’amministrazione rinuncia alla riscossione dei tributi sull’immobile ed in cambio il privato da in locazione gratuita lo stesso ai giovani imprenditori; o favorendo la digitalizzazione delle PMI attraverso la formazione delle competenze digitali ed il tutoraggio per lo start up, introducendo la Carta dei Servizi Digitali per le imprese al fine di ridurne effettivamente gli oneri burocratici attraverso la semplificazione degli adempimenti amministrativi; c) in attesa dello sblocco dei pagamenti della PA, il Comune si fa garante del pagamento dei debiti alle aziende tramite lo strumento della certificazione del credito. Ciò è possibile se ripensiamo anche il sistema di finanziamento della macchina burocratica: o revisione sostanziale del documento di bilancio finalizzata ad una maggiore intelligibilità dello stesso per dare trasparenza all’azione dell’amministrazione comunale; bisogna eliminare voci di spesa che non vengono mai alimentate da anni, esplodere voci di spesa generiche che invece accorpano movimenti contabili di notevole importanza. Concludendo l’iter con la pubblicazione su internet in una forma chiara e interrogabile dal singolo cittadino. o impegno formale per non aumentare il livello di tassazione globale ed una rimodulazione su base di fasce di reddito più puntuali ed efficaci, per sgravare le fasce più basse e di conseguenza più esposte alla grave crisi che stiamo vivendo. o spending review della macchina comunale per individuare sacche di inefficienza, riorganizzare e rimodulare sulle attuali necessità del cittadino la struttura comunale, andando così a reperire fondi e possibilità che devono essere reinvestiti per creare un volano di lancio per lo sviluppo economico e per il lavoro. In questo senso si può pensare di rivedere il sistema di gestione dei trasporti scolastici; ridurre i costi del servizio postale potenziando l’uso della PEC (posta elettronica certificata); ridurre le spese vive di luce, riscaldamento e pulizia degli uffici riorganizzando la geografia dei locali comunali, concentrando invece che disperdendo su tutto il territorio comunale i vari dipartimenti ed uffici (es. uff. protocollo e uff. ambiente trasferiti vicino agli uffici tecnici nei locali dell’ex ospedale); inoltre rivedere l’impianto di illuminazione pubblica, ottimizzare il sistema di recupero e trasporto dei rifiuti e molto altro ancora. 18 o revisione dell’anagrafe del patrimonio comunale, andando ad individuare quali sono le proprietà non strategiche ed appetibili per il mercato, facendo finalmente una vera e seria politica di alienazione del patrimonio; o favorire l’utilizzo degli strumenti della programmazione europea, mediante la costituzione di un apposito ufficio dedicato al reperimento dei fondi europei, attraverso un’azione di sistematica informazione, coinvolgimento e sostegno delle imprese e delle loro associazioni di rappresentanza, per far arrivare progetti e risorse sul nostro territorio. 19 6. TURISMO E CENTRO STORICO Il turismo dovrà rappresentare un volano economico di assoluto rilievo, capace di esaltare l’eccellenza del centro storico e di valorizzare l’intero territorio. Il turismo, in questa ottica, dovrà diventare fine e mezzo della rinascita economica e culturale della città. L’amministrazione che vogliamo promuovere si impegna a realizzare le seguenti azioni: a) Istituzione assessorato allo sviluppo economico e al turismo: una visione di sviluppo economico e imprenditoriale, che veda il turismo come asset principale dello sviluppo. La macchina amministrativa deve tener presente ciò in ogni atto che compie e nella gestione dei servizi. b) Costante e sinergico coinvolgimento degli operatori: la scarsità di risorse non dà margine di errore. Va ricostituito un patto forte con gli operatori e con i cittadini tutti, valorizzando solo politiche di ampio respiro, facendo più possibile massa critica, anche su azioni minime e a costo zero, praticabili da subito. c) Partire dalle risorse a “costo zero”: tutelare e valorizzare le risorse del territorio per dare vita ad un piano di sviluppo quantomeno decennale: il patrimonio storico artistico architettonico, il patrimonio paesaggistico e ambientale, il folclore e tradizioni, l’artigianato, la qualità della vita e delle relazioni. d) Utilizzare la “Gubbio Cultura” in ottica di promozione e servizi turistici: sempre in ottica di reperimento risorse, definire una precisa sinergia operativa fra Servizio Turistico Territoriale e la municipalizzata e valutare la possibilità di reinvestire parte degli utili della “Gubbio Cultura” nella promozione turistica. e) Rendere Gubbio una città a misura di turista: la visita a Gubbio è spesso incidentale, non pianificata o di riempitivo. La necessità è dunque catturare tutti i flussi, partendo da azioni minime, alle quali affiancare una progettualità di lungo termine che ha però bisogno dei suoi tempi. Una riqualificazione dei servizi di accoglienza passa da: o Parcheggi (mappatura e indicazione mirata parcheggio/visita/evento) o Piani del traffico flessibili in base al periodo, agli eventi, opportunamente comunicati e veicolati agli specifici target turistici o Dare immediata riconoscibilità dei servizi rivolti all’informazione del turista, pensando ai diversi target, sia una volta che il turista è in loco (indicatori, accoglienza di contatto, etc), sia quando pianifica la visita, (web, ufficio stampa, PR, marketing territoriale etc.) o Riqualificare i sistemi di informazione sui servizi di base o Iniziative ad hoc su accoglienza di contatto nei punti di accesso alla città o Esempio: creare sinergie con l’Università, o situazioni che comunque coinvolgano i giovani, per utilizzare studenti, e non, per servizi di accoglienza di base, offrendo in cambio crediti formativi, corsi di formazione (piccoli infopoint nei parcheggi principali, personale di servizio informazioni 20 o o o o o o “riconoscibili” nelle vie principali, copertura di orari particolari di musei e servizi come gli ascensori) Adeguare orari e servizi alle stagionalità, alle esigenze dei flussi turistici e degli specifici target Migliorare la “TurisCard” (una card tipo “sky-pass” che integri biglietto unico musei e altri accessi, scontistiche, parcheggi, trasporti, servizi integrati, con sistemi di tracciamento e database per azioni di marketing successive, meglio ancora se in grado di coinvolgere un territorio più ampio) Calendarizzazione integrata (entro novembre di ogni anno, per l’anno successivo) di eventi e iniziative d’interesse turistico e culturale, anche con un Tavolo delle associazioni che sviluppano iniziative d’interesse (pro-loco, ass. culturali, altri enti etc.) programmare una gestione del territorio nell’ottica dell’accoglienza del turista settimane della creatività in cui concentrare tutte quelle iniziative di carattere artistico-culturale promosse da associazioni, giovani artisti (che chiedono il contributo e il patrocinio del comune) per convogliarle all’interno di un unico contenitore per fare una adeguata massa critica (2 o 3 all’anno). mettere in rete servizi e offerte già esistenti: creare pacchetti e guide di servizi per target specifici (turismo scolastico, turismo “don matteo”, turismo terza età, turismo gastronomico, etc.) f) Rendere Gubbio una città a misura di turista disabile: offrire al turista con disabilità una mappatura dei servizi, dei percorsi e delle visite praticabili, da coordinare con un piano generale di abbattimento delle barriere architettoniche che va parallelamente strutturato. g) Politiche di promozione integrata ed extra-territoriale: Gubbio deve farsene ispiratore, promotore e portavoce in una logica di apertura sempre maggiore. o temi di sviluppo promozionale a lungo termine: le tavole eugubine e la storia degli Umbri, Gubbio terra di San Francesco, la Gola del Bottaccione. o circuiti nazionali e internazionali: città medioevali, città del duca d’Urbino, circuiti legati all’ambito religioso, circuiti legati all’artigianato artistico, circuiti legati all’enogastronomia, opportunità offerte da EXPO 2015 e dalla candidatura Perugia-Assisi Capitale Europea della Cultura 2019. o fascia appenninica umbro-tosco-marchigiana: attività sportivo/ricreative (bike, trekking, escursionismo, speleo, volo), agriturismo - wellness – relax, arte e architettura, turismo religioso, turismo scolastico. o politiche di integrazione di offerta e di servizi a livello regionale: tessere servizi, trasporti, booking. o turismo sociale: le caratteristiche ambientali del nostro territorio sono adatte per sviluppare anche il turismo cosiddetto sociale (anziani, diversamente abili, mondo della salute mentale) h) Tutela delle unicità del territorio: costante monitoraggio e attenzione allo sfruttamento, da un lato, ed alla valorizzazione, dall’altro, dei “marchi” che danno riconoscibilità a Gubbio in tutto il mondo. 21 i) Ridurre il peso delle imposte e favorire lo sviluppo d’impresa nel settore turistico: promuovere azioni di sviluppo o investimenti degli operatori vecchi e nuovi: tasse di scopo, sgravi fiscali, deroghe al piano regolatore, riduzione degli iter burocratici, incentivi o sistemi premianti per la riqualificazione edilizia delle strutture, sinergie per la riqualificazione della promozione e della comunicazione. j) Progettare insieme a tutto il sistema degli operatori grandi eventi di richiamo internazionale: non semplici meteore, ma che siano calibrati anche sul sistema ricettivo e di accoglienza, che dunque prevedano una progettualità di alto livello e che siano frutto di un fare sistema ampio, che attragga investimenti e garantisca flussi che permettano sostenibilità economica agli operatori. 22
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