Un apparecchio per la separazione delle cellule staminali Una cellula staminale è una cellula non differenziata che si caratterizza: da un lato per la sua capacità di generare delle cellule specializzate differenziandosi e dall’altro per la sua capacità a moltiplicarsi quasi infinitamente mantenendo identiche le sue caratteristiche. In particolare, si parla di cellule staminali negli animali, ma i meristemi delle piante ne sono anche costituiti. In maniera più generale, tutti gli organismi pluricellulari hanno delle cellule staminali. Le cellule staminali animali e in particolare le cellule staminali umane sono attualmente oggetto di un gran numero di ricerche particolarmente in medicina, in previsione di un loro utilizzo nella rigenerazione di tessuti o nella creazione di nuovi tessuti ed organi. Le cellule staminali da tessuto adiposo L’estrazione delle cellule mesenchimali dal tessuto adiposo permette a chiunque di poter recuperare il proprio patrimonio di cellule e di conservarle tramite crioconservazione per un uso futuro. Le cellule staminali adulte costituiscono una fonte illimitata di cellule d’interesse farmacologico e medicale. La presenza di cellule staminali multipotenti è stata confermata nel midollo osseo, nei muscoli e nei vasi sanguinei, ciò nonostante le cellule staminali sono rare in questi tessuti. Sono ugualmente difficili da isolare e da amplificare ex-vivo. Il tessuto adiposo potrebbe dunque essere una fonte particolarmente interessante di cellule per terapie cellulari. In effetti, questi tessuti riuniscono molti tra i criteri favorevoli: rappresentano circa il 10% del peso corporeo in un individuo adulto sano e fino al 50% negli obesi; il loro utilizzo non presenta problemi etici; sono prelevati senza grandi difficoltà e senza alcuna problematica maggiore per i pazienti tramite le tecniche di liposuzione che sono effettuate di routine in anestesia locale. Inoltre un fatto non trascurabile è che nel tessuto adiposo si possono trovare dal 15% al 30 % di cellule staminali mesenchimali, molto importanti in medicina rigenerativa. Scopo del progetto Il protocollo utilizzato per l’estrazione delle cellule staminali mesenchimali da tessuto adiposo impone un tempo di trattamento di circa 2.5 ore per ogni campione ed il processo attualmente impiegato, essendo completamente manuale, non rispetta le condizioni GMP (Good Manufactures Practices) e di sistema chiuso non assicurando così un livello di sterilità e di pulizia ottimali. Con questo progetto si realizzerà un dispositivo (macchina + kit sterili monouso) che permetterà di ridurre i tempi di trattamento e nello stesso tempo permetterà il trattamento di più campioni di tessuto adiposo simultaneamente. Questa soluzione permetterà di disporre di un sistema chiuso per tutto il processo di lavorazione del tessuto adiposo riducendo considerevolmente i tempi di lavorazione e riducendo, di fatto, i costi di bancaggio delle cellule staminali da tessuto adiposo. Un dispositivo di questo tipo potrà assicurare ad una struttura di bancaggio di tessuti biologici il trattamento di circa 6'000 campioni all’anno. LIPOASPIRATE SVF (Stromal Vascular Fraction) Freeze cells Adipobanking Risultati attesi Con questo progetto si attendono i risultati seguenti: 1. La realizzazione d’un prototipo funzionale che rispetti le performance desiderate (estrazione di un alto numero di cellule staminali mesenchimali per unità di volume), 2. Lo sviluppo d’un dimostratore utilizzando tecnologie appropriate all’ingegnerizzazione del prodotto finale, 3. L’identificazione dei terzisti atti alla realizzazione delle differenti componenti del sistema completo. Tappe di avanzamento di progetto L’architettura complessiva della macchina è stata concepita sulla base delle seguenti funzioni e caratteristiche chiave: Volume del campione di biologico da trattare Trattamento completo a circuito chiuso sterile Autoclavabilità di alcune sezioni della macchina Movimentazione dei prodotti bio-chimici all’interno del circuito sterile Condizionamento termico per la fase digestiva del processo di estrazione Riconoscimento automatico della transizione tra parte utile e di scarto Addensamento forzato delle cellule staminali estratte mediante centrifugazione a 400g Risospensione dell’addensato cellulare per la successiva fase di conservazione Trattamento fino a 4 campioni contemporaneamente Registrazione automatica dei singoli passi di ciascun processo e generazione di un report finale di estrazione per la banca dati Funzioni, caratteristiche e protocollo manuale di estrazione hanno portato all’ideazione di una macchina costituita sostanzialmente dalle seguenti unità: 1. Kit monouso: Nel suo complesso il kit monouso costituisce un laboratorio biochimico sterile e a circuito chiuso monouso all’interno del quale vengono introdotti il campione da trattare e i reagenti necessari all’estrazione delle cellule staminali. La presenza di uno stantuffo e di una valvola rotante multivia garantisce, mediante l’intervento di attuatori esterni, la movimentazione e il processamento dei fluidi. 2. Capsula: Come anticipato al punto precedente il kit monouso necessita di attuatori in grado di agire sulla valvola e sul pistone per la corretta movimentazione dei fluidi. Gli attuatori sono integrati all’interno di una capsula, in particolare nel coperchio e nel fondo. La capsula inoltre, è dotata di maniglia di sicurezza e può essere separata dalla macchina per le operazioni di caricamento e/o trasferimento del campione nonché di una cella ermetica autoclavabile di sicurezza. 3. Centrifuga: Tra le varie fasi previste dal protocollo di estrazione compaiono quelle di centrifugazione e basculamento delle capsule. La centrifugazione a 400g si rende necessaria per compattare le cellule staminali, isolate dal campione di grasso originale, in un pellet utile per le operazioni di lavaggio e purificazione delle stesse. Il basculamento della capsula invece è stato previsto per produrre l’effetto inverso ovvero la risospensione delle cellule in un dato volume di liquido. La struttura elettromeccanica adibita a tale scopo è costituita dal sottoinsieme trasmissione/girante il quale, costituisce inoltre il sistema di trasferimento dell’energia tra sezione statica e rotante dell’apparecchio. 4. Controllo: Dal punto di vista elettrico l’apparecchio prevede un controllo distribuito costituito da una consolle utente collegata ad una sezione principale di gestione, basata su PC, in comunicazione contemporanea con le quattro sottounità satellite delle capsule. 5. Carrozzeria: Tutte le sezioni descritte trovano posto all’interno di una struttura portante in grado di proteggere tanto le parti interne più delicate quanto il personale che utilizza la macchina. Struttura generale di STAGRA Ricadute positive nei settori: medico, sociale e sanitario L’estrazione delle cellule staminali mesenchimali dal tessuto adiposo è una procedura senza alcun dubbio di grande interesse. Combinato con la chirurgia ricostruttiva possiede un enorme potenziale. Attualmente le cellule staminali derivate dal tessuto adiposo sono già utilizzate per la ricostruzione del seno dopo mastectomia parziale, utilizzando del tessuto adiposo estratto tramite liposuzione dalla paziente stessa, arricchito con proprie cellule staminali mesenchimali e reimpiantato nel seno da rimodellare. Altro enorme potenziale è da identificarsi con le terapie cellulari che attualmente rappresentano una grande sfida per il futuro per le cure di innumerevoli patologie tra cui possiamo citare: l’Alzheimer, il Parkinson, malattie del midollo osseo, crisi cardiache e cerebrali, ustioni, diabete, artrite reumatoide, ecc.
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