ISTITUTO COMPRENSIVO RAFFAELLO Via Calamandrei tel. e fax 0573 28786 51100 Pistoia e.mail : [email protected] PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIONE P.A.I. Direttiva M. 27.12.12 e C.M. n.° 8/ 6.03.13 L'elaborazione del Piano Annuale per l'Inclusione d'Istituto ha richiesto due fasi: Fase della ricognizione dei bisogni Fase della pianificazione e stesura del P.A.I. Redatto in data 29.08.13 in collaborazione con la Dirigente Scolastica e la Funzione Strumentale per il sostegno alle attività degli alunni, è stato condiviso, deliberato dal Collegio dei Docenti in data 13.11.13. PREMESSA DIDATTICA e NORMATIVA: A) Principi Generali della Pedagogia Inclusiva Sotto l'influsso della letteratura sociale e culturale anglosassone recentemente si parla di “inclusione”, che amplia il significato di “integrazione”almeno su due aspetti. Il primo è interno alla scuola che diventa inclusiva quando sa accogliere tutte le diversità e riformulare per questa finalità le proprie scelte organizzative, progettuali, metodologiche scolastiche e logistiche. Il secondo aspetto riguarda tutto ciò che è esterno all'ambito scolastico e richiede, allora, collaborazioni e alleanza tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo, associazioni ecc..... L'inclusione se viene intesa come accoglienza non condizionata dalla disponibilità della maggioranza ad integrare una minoranza ma come scaturita dal riconoscimento del comune diritto alla diversità (intesa non solo come disabilità) si configura come una condizione intrinseca alla normalità: l'inclusione deve intervenire sul contesto non meno che sulla persona. B) Bisogni Educativi Speciali (Special Educational Needs) La Direttiva Ministeriale 27.12.12 e la C.M. n° 8/6.03.13 hanno introdotto la nozione di (Bisogno Educativo Speciale” (B.E.S.) come categoria generale comprensivo di tutte le condizioni richiedenti l'impiego in modo permanente o temporaneo, dei cinque punti fondamentali dell'inclusività: individualizzazione, percorsi differenziati per obiettivi comuni personalizzazione, percorsi e obiettivi differenziati strumenti compensativi misure dispensative impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie e strumentali. S:\SITO WEB\1-SUL SITO\SITO\001finale\Modello_Piano_Annuale_Inclusione.doc Nel variegato panorama del nostro Istituto la complessità delle classi risulta sempre più evidente. Esempio di tipologia di alunni con B.E.S. maggiormente ricorrente nella situazione scolastica dove si trovano 3 grandi categorie: Disabilità certificate (L. 104/92) Minorati della vista Minorati dell'udito Minorati psicofisici Disturbi evolutivi specifici (L. 170/10) DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Svantaggio Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale . . . Più' strumenti ai Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione Il riconoscimento e l'individuazione, con verbalizzazione motivata, da parte dei docenti (Consiglio di Classe alla Sc. Sec.I°grado, di Interclasse alla Sc. Primaria e di Intersezione alla Sc. dell'Infanzia) rappresenta il primo momento della storia inclusiva degli alunni con B.E.S. legati a vari tipi di “svantaggio”, diversi quindi dalle disabilità certificate o dai disturbi evol. specifici in quanto per questi la formalizzazione è conseguente alla L. 104/92, art.3 comma 1 e 3 e alla L. 170/10 integrata dal D.M. 27.12.12 nei punti 1.2 e 1.3. I docenti dopo aver condiviso e deciso nei C. di Cl., Intercl. e Intersez., possono avvalersi anche per quegli alunni individuati, degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della L. 170/10 (DM 5669/2011). Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto nel Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso un'elaborazione collegiale, le strategie d'intervento più adatte ed i criteri di valutazione degli apprendimenti. La Direttiva a questo punto ricorda che “ogni alunno con continuativi o determinati periodi, pùò manifestare Bisogni Educativi Speciali o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche psicologici o sociali”. Si dovrà quindi monitorare l'efficacia degli interventi affinchè siano attuati per il tempo strettamente necessario. Quindi, a differenza delle situazioni di disturbo documentato da diagnosi, i provvedimenti dovranno avere carattere transitorio ed attinente aspetti didattici. Non si potrà, però, attuare la dispensa dalle prove scritte di lingua straniera , se non in presenza di un alunno con DSA clinicamente diagnosticato, come previsto dall'art.6 del D.M. n. 5669 del 12.07.11. Inoltre l'art. 5 del DPR n.89/2009 dispone che, le 2 ore d'insegnamento della seconda lingua comunitaria nella Scuola Secondaria I°grado, possono essere utilizzate anche per potenziare l'insegnamento della lingua italiana per gli alunni stranieri non in possesso delle utili competenze nella lingua italiana, nel rispetto dell'autonomia dell'istituzione scolastica. C) Azioni a livello d'Istituto (Gruppo di Lavoro per l'Inclusione – G.L.I.) S:\SITO WEB\1-SUL SITO\SITO\001finale\Modello_Piano_Annuale_Inclusione.doc I compiti del Gruppo di Lavoro per l'Handicap d'Istituto ( G.L.H.I.), ora, si estendono alle problematiche relative a tutti gli alunni con B.E.S.. I componenti devono essere integrati da tutte le risorse umane specifiche e di coordinamento presenti nell'Istituto, come le Funzioni Strumentali ed i Coordinatori di Plesso e da almeno un rappresentante dei genitori ( anche uno, essendo Istituto Comprensivo). Questo gruppo, attualmente, viene denominato Gruppo di lavoro per l'Inclusione, G.L.I. coordinato dalla Dirigente Scolastica con le seguenti funzioni: • visione, all'inizio di ogni anno scolastico, della rilevazione degli alunni con B.E.S. presenti nell'Istituto (emersi dai C.di Cl., di Intercl., di Intersez., di Ottobre); • proposta e/o condivisione al Collegio dei Docenti degli obiettivi da perseguire e delle attività da proporre a Novembre; • rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività dell'Istituto ad Aprile; • elaborazione del Piano Annuale per l'Inclusività (P.A.I.) riferito a tutti gli alunni con B.E.S. da redigere al termine di ogni anno scolastico (Giugno) per migliorare, incrementare il livello di inclusività generale dell'Istituto nell'anno successivo; coordinamento delle proposte formulate nei singoli G.L.H.I., a cura della Vicepreside V. Ciani e della docente L. Bertini. La D.M. suggerisce che il G.L.I. si riunisca in orario di servizio o con orari aggiuntivi o funzionali, facendo rientrare la partecipazione nei compensi già pattuiti per i docenti in sede di contrattazione integrativa d'Istituto . ( da definire). Il Piano Annuale per l'Inclusione viene inserito nel Piano di Offerta Formativa dell'Istituto dell'anno scolastico 2013/14. NB: Da anni nell'Istituto viene svolta un'indagine accurata comprendente l'individuazione, la rilevazione di alunni con svariati disagi negli apprendimenti scolastici, nell'uso del linguaggio orale, nel comportamento, nella socializzazione e con svantaggi socio-culturali, a rischio di dispersione scolastica intesa come difficoltà a raggiungere i traguardi competenza previsti per età cronologica. Inoltre nell'anno scolastico 2011/12 è stata svolta un'indagine specifica sull'individuazione degli alunni con B.E.S. attraverso valutazioni diagnostiche o in conseguenza di osservazioni sistematiche dei docenti; in questo stesso anno sono state attivate strategie facilitanti ed attuati progetti specifici. Il P.A.I., dopo essere stato discusso e deliberato dal Collegio dei Docenti, viene inviato all'U.S.R., al G.L.I.P. ed al G.L.I.R. per la richiesta e l'assegnazione dell'organico di sostegno. Nel mese di Settembre di ogni anno scolastico, in relazione alle risorse effettivamente assegnate, il G.L.I. provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale la Dirigente Scolastica procederà all'assegnazione definitiva. Il gruppo svolgerà le proprie attività riunendosi almeno ogni 3 mesi. S:\SITO WEB\1-SUL SITO\SITO\001finale\Modello_Piano_Annuale_Inclusione.doc Scuola ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE RAFFAELLO PT a.s. 2013/14 Piano Annuale per l’Inclusione Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti: disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro n° 40 (20 Sc.Pr. 20 Sc.Sec.) 1 Sc.Pr. 1 Sc.Sec. 38 16 (3 Sc.Pr. 13 Sc.Sec.) 2 (1 Sc.Pr. H 1 Sc.Sec.) 17 (12 Sc.Sec. e 5 Sc. Pr.) 12(6 Sc. Pr. 6 Sc. Sec.) svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro 8 (5 Sc. Sec. e 3 Sc. Pr.) 7 (3 Sc. Sec. e 4 Sc. Pr.) 4 (2 Sc. Sec e 2 Sc. Pr.) Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno AEC Cooperativa “Gli Altri” Assistenti alla comunicazione 106 10,76% 40 15 (a Giugno ) 4 Prevalentemente utilizzate in… Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate S:\SITO WEB\1-SUL SITO\SITO\001finale\Modello_Piano_Annuale_Inclusione.doc Sì / No SI SI SI SI NO NO Funzioni strumentali / coordinamento e Referenti Psicopedagogisti e affini esterni/interni (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Area 1 POF: Filoni e Baldi Area 3 Sostegno alle attività dei docenti: Ricasoli F. Area 4 Sostegno alle attività degli alunni : Bertini L. Area 5 Website e rapporti con il territorio : Arnese A. Area 2 e 6 Referenza, coordinamento, informazione e comunicazione : -Intercultura Pr. Biagini R. -Intercultura Sec. Tosa -Comitato Genitori Pagliai M.C. Web e comunicazione Pr. Zini M.L. -Registro e scrutinio informatizzato Capecchi L. Delle Donne F. -DSA Beneforti M. Bertini L. -Continuità La Sala - Orientamento Cantagalli M. - Sicurezza e Salute Cabitza S. − Cittadinanza Scolari − PEZ Sec. Mangoni -PEZ Pr. Bertini L. SI Sportello di ascolto psicologico e Sportello per Disturbi Specifici di Apprendimento e non Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione SI Attraverso… Sì / No Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altri docenti ( DI SOSTEGNO ed Incaricati) Altro: NO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI PROGETTO PEZ PER ALUNNI DISABILI E PER STRANIERI OLTRE AI PROGETTI D'ISTITUTO S:\SITO WEB\1-SUL SITO\SITO\001finale\Modello_Piano_Annuale_Inclusione.doc Coinvolgimento personale ATA Coinvolgimento famiglie Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI Rapporti con privato sociale e volontariato Formazione docenti Assistenza alunni disabili ( CURA SI con aiuto DELL'IGIENE PERSONALE) Progetti di inclusione / laboratori integrati SI ALCUNI Altro: Informazione /formazione su genitorialità e SI psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione SI Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa SI (PEZ) formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa SI (SCOleDI) formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla SI Centri sociodisabilità Educativi Procedure condivise di intervento su SI CentriSociodisagio e simili Educativi Progetti territoriali integrati SI PEZ Progetti integrati a livello di singola scuola SI Rapporti con CTS / CTI SI Altro: Progetti territoriali integrati NO Progetti integrati a livello di singola scuola SI ( Bonelle ) Progetti a livello di reti di scuole NO SI svolti nel Strategie e metodologie educativonostro Istituto didattiche / gestione della classe e all'esterno Didattica speciale e progetti educativoSI (interni e didattici a prevalente tematica inclusiva esterni) Didattica interculturale / italiano L2 SI ( esterni) Psicologia e psicopatologia dell’età SI (interni e evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) esterni) Progetti di formazione su specifiche In corso disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; A.E.C. Cooperativa “ Gli Altri” Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; stesura in corso Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: collaborazione offerta dai Servizi Socio-Sanitari territoriali 0 1 2 3 X 4 X X X X X X X X X X S:\SITO WEB\1-SUL SITO\SITO\001finale\Modello_Piano_Annuale_Inclusione.doc Altro:attività del GLI d' istituto * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici Livello di Inclusività d'Istituto 0 - 15 = inadeguato 16 – 20 = da migliorare 21 – 30 = sufficientemente adeguato 31 – 44 = buono 45 – 52 = eccellente Punteggio totale: 32....Buono S:\SITO WEB\1-SUL SITO\SITO\001finale\Modello_Piano_Annuale_Inclusione.doc X Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) • Risorse umane: Dirigente Scolastica, Vice Preside, tutte le funzioni strumentali ed i loro referenti, docenti di sostegno, docenti curricolari, coordinatori di classe, coordinatori di plesso, personale ATA, assistenti educative del Comune gestite dalla Cooperativa “Gli Altri” (A.E.C.) con un numero maggiore di ore su ciascun alunno • G.L.I.: rilevazione alunni con BES, monitoraggio e verifiche; stesura Piano Didattico Personalizzato; raccolta documentazione adeguata (Archivio DSA e BES); elaborazione Piano Annuale per l'Inclusione; collaborazione e riferimento al Centro Territoriale di Supporto (presso Istituto De Franceschi), al Laboratorio Ausili e al Servizio Sociale Comunale. • Consigli di Classe di Interclasse, di Intersezione per l'individuazione degli alunni con BES, per l'adozione degli strumenti e delle misure necessari alla stesura del PDP sia sulla base delle considerazioni pedagogiche e didattiche che in conseguenza di una documentazione clinica rilasciata da Enti accreditati (ASL3, APR-PT). • Il P.D.P., redatto secondo l'ex art.5 del D.M. 5669 del 12.07.11, il punto 3.1 delle Linee Guida DSA e l'ex punto 1 della D.M. 27.12.12, deve essere condiviso e firmato dalla famiglia, da tutti i docenti dell'alunno dalla Funzione Strumentale di riferimento e dalla Dirigente Scolastica. • Differenza fra certificazione, diagnosi, individuazione degli alunni con bisogni educativi speciali certificare: riferito alla disabilità, L.104/92 aspetto clinico, dimensione Biologica (ICF) competenza ASL3, APR PT diagnosticare: riferito ai DSA,ADHD, L.17010 DM Luglio/11 aspetto clinico, dimensione BIO-PSICO (ICF) competenza ASL3, APR PT, ICRR Stella Maris o convenzionati con vidimazione ASL3 individuare:riferito ai BES, D.M. 27.12.12 e C.M. n°8 /6.03.13 aspetto pedagogico, didattico, dimensione sociale (ICF) competenza C. di Cl., Team Docenti ed in alcuni casi in collaborazione con ASL3 e convenzionati • G.L.H.I.: si occupa degli interventoi sugli alunni con certificazione in base alla L. 104/92, ex art. 12 comma 5 e del Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.). Entro il mese di Giugno questo gruppo recepisce la proposta per la stesura del P.A.I.; a Settembre adatta la proposta del P.A.I. in base alle risorse assegnate dall'U.S.R. Collegio dei Docenti: discute e delibera il P.A.I. all'inizio dell'anno scolastico e verifica i risultati ottenuti alla fine dell'anno scolastico. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti • Individuazione dei bisogni formativi dei docenti • Partecipazione dei Docenti a corsi di formazione relativi alle varie problematiche evolutive (D.S.A., A.D.H.D., D.O.P., difficoltà nello sviluppo del linguaggio, ….) • Incontri in cui i Docenti formati trasferiscono le competenze per una formazione tra pari • Attivazione di corsi che forniscano ai Docenti vari spunti e strumenti da utilizzare nelle attività scolastiche quotidiane • Partecipazione a corsi di aggiornamento vicini all'Istituto S:\SITO WEB\1-SUL SITO\SITO\001finale\Modello_Piano_Annuale_Inclusione.doc Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; • Osservare per la definizione di una iniziale valutazione degli apprendimenti • Prevedere metodologie d'insegnamento e materiale didattico adeguato alle effettive potenzialità (punti di forza) dell'al. per favorire la sua inclusione e contemporaneamente quella della classe. • Promuovere l'apprendimento per piccoli gruppi per favorire la cooperazione fra pari. • Realizzare attività a classi aperte ( Sc.Pr. E Sc. Sec.) • Potenziare il lavoro di gruppo per gli alunni in difficoltà al fine di ottimizzare, per esempio, il ruolo dell'insegnante per le attività di sostegno (valorizzare la contitolarità anche per la progettazione di una didattica inclusiva nell'ambiente classe). • Approfondire le conoscenze sulle potenzialità didattiche delle nuove tecnologie ed incrementare l'uso delle T.I.C. nella prassi didattica quotidiana e della L.I.M. Gli obiettivi precisi vengono comunicati sempre agli alunni prima delle verifiche che possonoi essere di tipo formale, contenutistico, organizzate tramite scelte multiple, risposte a crocette ecc.... Le verifiche per la valutazione sono diversificate coerentemente al tipo di disabilità, di disturbo, di difficoltà e di svantaggio; sono previsti anche tempi differenziati di esecuzione, pause e gestione dell'ansia. La grafia o l'ordine non sono particolarmente valutati ma mettiamo l'attenzione sui contenuti, sui concetti, sul grado di maturità, di conoscenza e di consapevolezza globale. Essendo il nostro un Istituto Comprensivo è opportuno adottare logiche di valutazione condivise in modo verticale ed orizzontale dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Secondaria I grado. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola • Incrementare l'impegno delle risorse umane e l'utilizzo degli strumenti presenti nell'Istituto • Utilizzare ore aggiuntive, a disposizione dei Docenti per progetti di recupero, di consolidamento e di potenziamento delle abilità degli alunni in questione come da sempre viene effettuato. • Finalità: inclusione, recupero delle difficoltà ed anche valorizzazione delle eccellenze. • Incrementare e calendarizzare gli incontri fra Docenti relativi alla comunicazione del curriculum scolastico di ciascun alunno al passaggio di ogni ordine di scuola, in modo particolare se l'alunno presenta difficoltà. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti • Progetti in rete con le Scuole della Provincia supervisionati da A.I.D., A.S.L.3, (SCOleDI) • Progetti con finanziamenti regionali e comunali, PEZ per alunni disabili e stranieri, mediazione culturale, L2…... • Potenziamento degli incontri tra Docenti, Neuropsichiatri, Psicologi e Logopedisti • Potenziamento degli incontri tra Docenti e Assistenti Sociali Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative • Azioni mirate a favorire il ruolo partecipativo delle famiglie al percorso di inclusione e di condivisione previsto dai Docenti per i loro figli. • Sistematizzazione della comunicazione con le famiglie tramite un diario comune anche per ridurre l'uso del cartaceo. • Attivazione delle risorse territoriali (strutture e aziende varie......Vannucci Piante, Fondazione Giorgio Tesi Group ecc...) per percorsi formativi (es.: esperienza con la F.I.S.E., MUS-E,Robotica …..). Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; E' in corso la stesura del curricolo che: • pone particolare attenzione alle differenze ed alle ricchezze culturali di ciascun alunno • individua strumenti compensativi e misure dispensative per gli alunni che richiedono questo tipo di intervento • conferma e codifica aspetti già attivati dall'Istituto inerenti l'inclusione e l'accoglienza degli alunni con disabilità, con D.S.A., con B.E.S., con diagnosi di A.D.H.D. attraverso protocolli visibili sul sito dell'Istituto S:\SITO WEB\1-SUL SITO\SITO\001finale\Modello_Piano_Annuale_Inclusione.doc Valorizzazione delle risorse esistenti • valorizzazione le competenze specifiche di ogni docente • valorizzazione tutti gli alunni attraverso l'apprendimento cooperativo, il peer-tutoring, i piccoli gruppi, le attività a classi aperte, ecc... • valorizzazione anche delle situazioni di particolare difficoltà • valorizzazione ed utilizzazione degli spazi, delle strutture, dei materiali, degli strumenti esistenti anche nei diversi plessi ed ordini di scuola dell'Istituto per lavorare sull'inclusione e sulla effettiva continuità didattica • incremento dell'utilizzo delle Lavagne Multimediali Interattive e dei Software didattici e facilitativi per la partecipazione di tutti gli alunni Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione • Progetti di inclusione di Istituto e non : PEZ, Parlamento, Banca del Tempo, Open fields,... • acquisizione di materiale didattico da internet quando gratutito • risorse materiali: laboratori scientifici, multimediali, di musica, di teatro, di attività artistiche, di lettura, palestra, piscina • reperire libri di testo in adozione per chi ha svantaggio socio-economico; prestiti... • disponibilità dei docenti di ore aggiuntive Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. • • • Proseguimento delle significative attività mirate alla continuità fra Scuola dell'Infanzia e Scuola Primaria, fra Scuola Primaria e Scuola Secondaria I grado ed anche fra Scuola Secondaria I e II grado disponibilità di tutti i docenti ai percorsi di continuità e di collaborazione nel passaggio degli alunni ai vari ordini di scuola accoglienza - orientamento Pistoia, 30 Agosto 2013 La Dirigente Scolastica Dott.ssa F. Baglioni La Funzione Strumentale per il sostegno alle attività degli alunni ins. L. Bertini Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 11 Novembre 2013 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 13 Novembre 2013 S:\SITO WEB\1-SUL SITO\SITO\001finale\Modello_Piano_Annuale_Inclusione.doc
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