Comune di Rovereto RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2014 / 2016 INDICE SEZIONE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL’ENTE. SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE PATTO DI STABILITA' SEZIONE 3 PROGRAMMI E PROGETTI Quadro Generale degli Impieghi per Programma I PROGRAMMI PER L'EROGAZIONE DEI SERVIZI ALLA CITTA' PROGRAMMA N° 1 - SICUREZZA URBANA 1.a Polizia Municipale. 1.a.1 Ipotesi di riorganizzazione del Servizio. 1.a.2 Presidio del Territorio. 1.a.3 Viabilità e polizia stradale. 1.a.4 Videosorveglianza 1.a.5 Centrale operativa . 1.a.6 Giornata della sicurezza urbana. 1.b Servizio antincendi e protezione civile. 1.b.1 Servizio antincendi presso la caserma di Rovereto. 1.b.2 Riqualificazione energetica della caserma e polo delle emergenze. 1.b.3 Sostegno al corpo dei vigili del fuoco volontari di Rovereto e azioni per incrementare il numero dei volontari. 1.b.4 Progetto “Il cittadino e l'estintore”. 1.b.5 Aggiornamento del Piano di Emergenza comunale di Protezione Civile. PROGRAMMA N° 2 – ISTRUZIONE 2.a Asili nido 2.a.1 Conferma servizi di qualità – conciliazione tempo lavoro/famiglia – convenzione con altri Comuni – biologico in mensa. 2.a.2 Edilizia per l'infanzia – analisi dei dati funzionali alla prossima programmazione e nuovo polo 0 -6 anni Borgo Sacco. 2.a.3 Tagesmutter – programmazione dell'offerta con la Comunità di Valle. 2.a.4 Carta dei Servizi. 2.b Scuole dell'infanzia. 2.b.1 Nove scuole e 668 bambini iscritti. 2.b.2 Edilizia per l'infanzia – nuova sede scuola infanzia S.Antonio Borgo Sacco e nuova struttura di via Chiocchetti. 2.c Istituti comprensivi. 2.c.1 3.305 ragazzi iscritti negli istituti pubblici cittadini e 542 ragazzi negli istituti privati equiparati. 1 1 47 47 67 69 69 73 75 77 77 77 79 79 79 79 79 80 80 80 81 81 82 84 84 84 85 85 86 86 86 86 87 87 2.c.2 Nova mensa per la scuola di primo grado D.Chiesa. 2.c.3 Vigilanza davanti alle scuole, pedibus e progetto “Città a misura di bambino”. PROGRAMMA N° 3 – SVILUPPO ECONOMICO, RICERCA, FORMAZIONE ED EDUCAZIONE PERMANENTE 3.a Sviluppo economico, ricerca ed alta formazione 3.a. 1 Contesto internazionale e locale. 3.a. 2 Progetto manifattura – Green innovation factory – Polo della meccatronica – rapporti con FBK e Trento Rise. 3.a. 3 Osservatorio economico. 3.a. 4 Rapporti con il mondo universitario – Università Trento, Verona, IPRASE. 3.a. 5 Programmazione iniziative Urban center. 3.a. 6 Notte verde. 3.b Formazione permanente 3.c Scuola musicale PROGRAMMA N° 4 – CULTURA E GIOVANI 4.a Biblioteca 4.a. 1 Promozione culturale e formazione permanente. 4.a. 2 Riordino e ricatalogazione di fondi librari e archivistici. 4.a. 3 Azioni innovative 2014. 4.b Museo civico 4.b.1 Finanziamento attività istituzionale della Fondazione Museo Civico di Rovereto. 4.c Attività culturali - Teatro 4.c. 1 Contesto. 4.c. 2 Distretto culturale delle città di Rovereto e Trento. 4.c. 3 L'investimento della municipalità di Rovereto nella cultura – risorse e prospettive di lavoro. 4.c. 4 La riapertura del Teatro Zandonai. 4.c. 5 Centenario della Grande Guerra. 4.c. 6 Opere d'arte nelle nuove strutture pubbliche. 4.c. 7 Valorizzazione delle iniziative ed eventi svolti in forma diretta, anche in collaborazione con enti ed associazioni culturali. 4.c. 8 Sostegno alle associazioni . 4.d Progetto Giovani 4.d. 1 Centro Giovani “SmartLab”. 4.d. 2 Iniziative formative “Giovani e volontariato”. 4.d. 3 Iniziative formative “Giovani e lavoro”. 4.d. 4 Iniziative di supporto agli Oratori cittadini. 4.d. 5 Iniziative di sviluppo della sussidiarietà. 4.d. 6 Rovereto Giovane d'Estate. 4.d. 7 Piano Operativo Giovani. 4.d. 8 Tavolo AA1000 Giovani. 4.d. 9 Altre iniziative. 88 88 90 90 90 91 92 92 94 94 95 96 98 98 98 99 99 100 100 101 101 102 102 103 104 104 104 105 106 106 107 107 107 108 108 108 108 108 4.d.10 Lavoro di rete con PAT e altri tavoli della Vallagarina. PROGRAMMA N° 5 - COMUNICAZIONE 5.a Attività di comunicazione 5.a.1 Funzioni ed articolazione organizzativa. 5.a.2 Ufficio Comunicazione: attività operative 5.a.2 Progetti in corso e nuove sfide. 5.b Attività istituzionale. 5.b.1 Segreteria del Sindaco. PROGRAMMA N° 6 – SPORT 6.a Sport 6.a.1 Promozione dei grandi eventi. 6.a.2 Manutenzione e gestione degli impianti sportivi comunali – una grande ricchezza della Città. 6.a.3 Principali obiettivi per il 2014: eventi, collaborazione con il Coni, appalti gestione impianti. PROGRAMMA N° 7 AMBIENTE 7.a Ambiente 7.a. 1 Progetti europei – attività del servizio nei bandi a valenza ambientale. 7.a. 2 Green economy e collaborazione tra pubblico e privato. 7.a. 3 Certificazione ambientale EMAS. 7.a. 4 Le collaborazioni con la Fondazione Museo Civico di Rovereto a supporto dei temi ambientali. 7.a. 5 Biomonitoraggio degli inquinanti con l'utilizzo dei licheni. 7.a. 6 Barriere fonoassorbenti dotate di pannelli fotovoltaici. 7.a. 7 Proseguimento delle azioni previste dal “patto dei sindaci”. 7.a. 8 Iniziative per il contenimento della diffusione della Zanzara Tigre (Aedes albopictus). 7.a. 9 Bonifica area SIRIC. 7.a.10 Bonifica discariche esistenti sul territorio 7.a.11 Gestione canile mediante appalto esterno. 7.a.12 Valorizzazione dei prodotti alimentari prossimi alla scadenza. 7.a.13 Collaborazione con il Servizio Ripristino della PAT. 7.a.14 Elettromagnetismo. 7.a.15 Collaborazione con la Vicinia di Toldi - Pasquali per la riqualificazione dell'area Praolini. 7.a.16 Informazione, educazione e sensibilizzazione della popolazione sulle buone prassi eco,socio,equo,sostenibili. 7.a.17 Problematiche odorigene Navicello. 7.a.18 Completamento lavori al bosco della Città. 7.a.19 Il Trincerone - Kopfstellung sul Monte Zugna. 7.b Igiene urbana 7.b.1 Raccolta rifiuti urbani: introduzione della tariffa puntuale. 7.b.2 Controlli. 7.b.3 Centro raccolta materiali (CRM). 109 111 111 111 112 112 113 113 115 115 115 116 117 119 119 119 120 120 120 120 121 122 123 124 124 125 125 126 126 126 127 127 127 128 128 128 129 129 7.b.4 Tessili sanitari. PROGRAMMA N° 8 – EDILIZIA ABITATIVA 8.a Edilizia Pubblica – funzioni in concorso con la Comunità di Valle. PROGRAMMA N° 9 – PROMOZIONE SOCIALE 9.a Promozione sociale 9.a. 1 Piano di sviluppo del capitale e della coesione sociale della città di Rovereto. 9.a. 2 Politiche a favore del benessere familiare. 9.a. 3 Studio dell'impatto delle politiche familiari. 9.a. 4 Programma “Happy Family”. 9.a. 5 Politiche di promozione sociale dell'anziano. 9.a. 6 Politiche a favore dell'integrazione socio-culturale della popolazione sinta residente. 9.a. 7 Politiche a favore dell'integrazione socio-culturale della popolazione immigrata residente. 9.a. 8 Politiche sugli stili di vita sani. 9.a. 9 Politiche per le pari opportunità. 9.a.10 Politiche di promozione della cultura della pace e della solidarietà internazionale. 9.a.11 Diritto alla pace. 9.a.12 Giornata internazionale della Pace. 9.a.13 Solidarietà internazionale 9.a.14 Restauro della Basilica del Getsemani. PROGRAMMA N° 10 – SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI 10.a Introduzione 10.a. 1 Rafforzare gli interventi di prevenzione. 10.a. 2 La multidimensionalità del disagio e delle fragilità. 10.a. 3 Implementazione del Piano per lo sviluppo della coesione e del capitale sociale della città di Rovereto. 10.b Il contesto normativo di riferimento 10.c Considerazioni generali sulla riforma 10.d Area di interesse anziani 10.d. 1 Assistenza Domiciliare – reti di prossomità – qualificazione competenze di cui assiste. 10.d. 2 Centro Servizi Anziani. 10.d. 3 Adesione al progetto “Home Care Premium 2014”. 10.d. 4 Rete assistenza familiare, formazione assistenti familiari, Estate Anziani, spesa e farmaci a domicilio. 10.e Area di interesse minori e famiglie 10.f Area di interessi adulti 10.f. 1 Interventi di protezione e prevenzione nell'ambito della prostituzione. 10.f. 2 Collaborazione al progetto "Le Formichine" e ampliamento del D.E.S. "al maschile". 10.f. 3 Interventi di accompagnamento all'occupabilità attraverso lavori socialmente utili (Intervento 19). 10.f. 4 Protocollo d'intesa per la costruzione di una rete territoriale di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne. 10.f. 5 Sostegno all'avvio di gruppi di auto mutuo aiuto. 129 131 131 132 132 132 132 132 133 134 135 135 136 137 137 137 138 138 139 141 141 141 142 142 143 144 146 146 148 148 148 149 151 153 153 154 154 154 10.g Area di interesse disabilità 10.h Interventi economici (trasversali a tutte le aree di interesse) 10.i Azioni trasversali 10.i. 1 Convenzioni. 10.i. 2 Implementazione “Piano per lo sviluppo della coesione e del capitale sociale della città di Rovereto”. 10.i. 3 Progetto Intreccio. 10.i. 4 Formazione del personale. 10.i. 5 Elaborazione Carta dei servizi. 10.i. 6 Progetti e azioni di contrasto alla vulnerabilità socio-economica delle persone e delle famiglie. PROGRAMMA N° 11 – VIABILITA’ E TRASPORTI 11.a Viabilità e servizi connessi 11.a. 1 Scelte strategiche sulla viabilità di interesse sovracomunale 11.a. 2 Attuazione programma degli investimenti 11.a. 3 Predisposizione contratti “flessibili” per le manutenzioni ordinarie stradali 11.a. 4 Attività cantiere comunale 11.a. 5 Illuminazione pubblica – P.R.I.C.. 11.a. 6 Rapporti con le Circoscrizioni e gli utenti mediante nuovi applicativi gestionali 11.a. 7 Piano neve. 11.a. 8 Gestione delega della provincia per il collegamento alla banda larga degli edifici pubblici 11.b Trasporti e mobilità 11.b. 1 Collegamenti stradali in ambito urbano ed extracomunale – SS12 – bretella della Mira – accesso Baldresca. 11.b. 2 Piano urbano della mobilità (P.U.M.). 11.b. 3 Servizio trasporto urbano e convenzione con i comuni d’ambito. 11.b. 4 Interventi per il completamento e l'estensione della ciclabilità. 11.b. 5 Programma di realizzazione di nuovi parcheggi pubblici e pertinenziali. 11.b. 6 Parcheggio interrato a servizio del plesso ospedaliero di Rovereto. 11.b. 7 Parcheggi da realizzarsi mediante partenariato pubblico/privato 11.b. 8 Attuazione progetto bike - sharing 11.b. 9 Concessioni e occupazioni di suolo pubblico. 11.c Servizi affidati in gestione a società partecipate. PROGRAMMA N° 12 - VERDE E ARREDO URBANO 12.a Verde 12.a. 1 Sponsorizzazione e valorizzazione delle rotatorie. 12.a. 2 Parco “ex Dame inglesi” in Corso Bettini. 12.a. 3 Monitoraggio della gestione delle aree verdi. 12.a. 4 Attività di ricerca in collaborazione con la Fondazione Museo Civico di Rovereto. 12.a. 5 Incentivazione del volontariato con progetti specifici. 12.a. 6 Città a misura di bambino 154 155 157 157 157 157 158 158 158 160 160 160 162 164 164 165 167 167 169 169 169 171 177 178 180 185 189 189 190 193 194 194 195 195 195 195 196 196 12.b Arredo urbano PROGRAMMA N° 13 - URBANISTICA E SCELTE STRATEGICHE 13.a Progetto speciale 13.a. 1 Stazione autocorriere 13.a. 2 Area del Follone. 13.a. 3 Aree ricreative, ludiche e per impianti sportivi e di servizio ad oggi non attuate. 13.a. 4 Area ludico-sportiva alle foci del Torrente Leno. 13.a. 5 Polo dei servizi di Noriglio. 13.a. 6 Spazi per servizi pubblici nella frazione di Marco. 13.a. 7 Area ex Manifattura Tabacchi 13.a. 8 Aspetti tecnici gestionali di natura patrimoniale. 13.a. 9 Procedure espropriative. 13.a.10 Nuovo protocollo Comune/Itea S.p.A.. 13.a.11 Interventi vari di partenariato pubblico-privato e misure anticongiunturali. 13.a.12 Palazzo Sichardt. 13.a.13 RSA Piazzale Defrancesco. 13.b Gestione urbanistica 13.b. 1 Variante al piano regolatore generale. 13.b. 2 Variante Comparto del Follone. 13.b. 3 Polo della Meccatronica. 13.b. 4 Areale ferroviario e PUM. 13.b. 5 Comparto scolastico e zone limitrofe a nord di Rovereto (località S.Ilario) 13.b. 6 Urbanistica commerciale 13.b. 7 Contenziosi in materia pianificatoria. 13.b. 8 Pianificazione subordinata: aree di nuovo impianto o di riqualificazione. 13.b. 9 Convenzioni urbanistiche e partenariato pubblico/privato 13.b.10 Ricognizione delle aree soggette a vincolo ablatorio espropriativo 13.b.11 Pubblicazione e diffusione alla cittadinanza della variante al PRG. 13.b.12 Diffusione informatica del Piano regolatore generale. 13.b.13 Altri piani e azioni di gestione. 13.b.14 Catalogazione delle richieste di cambio di destinazione urbanistica. 13.b.15 Catalogazione dello stato di attuazione della pianificazione subordinata 13.b.16 Analisi dello standard dei servizi scolastici. 13.b.17 Misure di promozione del risparmio energetico. 13.b.18 Integrazione degli strumenti di pianificazione comunale. 13.c Gestione edilizia privata 13.c. 1 Gestione delle pratiche e acquisizione competenze in materia paesaggistica. 13.c. 2 Istruttoria delle deroghe. 196 199 199 199 202 204 204 205 206 207 209 210 212 213 214 215 215 215 216 218 218 219 219 219 220 222 223 223 224 224 226 226 226 227 227 228 228 231 13.c. 3 Istruttoria pratiche di lottizzazione. 13.c. 4 Integrazione e completamento SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) 13.c. 5 Adeguamento della tabella inerente l'applicazione del contributo di concessione PROGRAMMA N° 14- AGRICOLTURA E FORESTE 14.a Foreste 14.a. 1 Bosco della città: completamento progetto e gestione interventi manutentivi. 14.a. 2 Patrimonio forestale (sistemazione strada Gelmi/Finonchio – pista Pozza dei foi – pulizia aree Laghetti di Marco). 14.a. 3 Nuovi scenari per il Consorzio per il Servizio di Vigilanza Boschiva dell'Alta Vallagarina. 14.a. 4 Camminare a Rovereto - nuovi sentieri Ossario – Cengio Alto – guida Rovereto e dintorni – sentiero “delle teragnole”. 14.a. 5 Mantenimento delle superfici foraggiere. 14.a. 6 Cambio coltura su p.f. 865 CC Rovereto (area bosco della città) finalizzata alla valorizzazione del patrimonio comunale. 14.b Agricoltura 14.b. 1 Interventi di promozione e valorizzazione dell'agricoltura. 14.b. 2 Progetto terre salubri alpine – agricoltura salubre e sostenibile di montagna. 14.b. 3 Valorizzazione delle produzioni viticole di pregio del territorio. 14.b. 4 Incremento delle aree per la realizzazione degli orti sociali. PROGRAMMA N° 15 - ECONOMIA 15.a Promozione e sviluppo attività economiche 15.a. 1 Rilevazione dati statistici di competenza. 15.a. 2 Polo della manifattura. 15.a. 3 Consolidamento e riqualificazione dell'area produttiva di via Zeni e Polo della Meccatronica. 15.a. 4 Semplificazione delle procedure alle imprese per gli atti con la pubblica amministrazione. 15.b Commercio 15.b. 1 Adeguamento del P.R.G. alle nuove norme di urbanistica commerciale approvate con la del. G.P n. 1339 - 1 luglio 2013. 15.b. 2 Luoghi storici del commercio. 15.b. 3 Progetto Botteghe storiche, tipiche e di tradizione. 15.b. 4 Commercio su aree pubbliche. 15.b. 5 Interventi di promozione, qualificazione e rilancio delle attività mercatali aventi luogo sul territorio comunale. 15.b. 6 Regolamento concessione aree per installazione di circhi equestri, attività spettacolo viaggiante e parchi divertimento. 15.b. 7 Altri interventi. 15.c Turismo 15.c. 1 Contesto generale e locale. 15.c. 2 Cultura, città con vocazione alla pace, città impresa, cicloturismo – quattro aree di promozione. 15.c. 3 Rapporti con l'Apt - Centenario Grande guerra – Teatro Zandonai nei percorsi turistici. PROGRAMMA N° 16 – PATRIMONIO 16.a Patrimonio 16.a. 1 Operazioni di partenariato pubblico-privato. 16.a. 2 Area ludico-sportiva alle foci del torrente Leno. 231 231 232 238 238 238 238 239 240 240 241 241 241 242 242 243 244 244 245 245 245 246 246 246 248 248 248 249 249 249 249 249 251 251 254 254 254 257 16.a. 3 Aree ricreative, ludiche e per impianti sportivi e di servizio. 16.a. 4 Parcheggi pubblici e pertinenziali. 16.a. 5 Polo dei servizi a Noriglio. 16.a. 6 Partenariato pubblico privato per nuova RSA in area denominata "ex Area ex Master Tools”-lotto A. 16.a. 7 Sede di servizi di interesse pubblico-collettivo in area "ex Area ex Master Tools”-lotto C. 16.a. 8 Area del comparto denominato “Follone”. 16.a. 9 Opere di viabilità. 16.a.10 Alienazione di beni immobili e cessione di altri diritti reali. 16.a.11 Acquisto di beni immobili. 16.a.12 Permuta di beni immobili. 16.a.13 Rapporti con l'Agenzia del Demanio dello Stato -progetti di valorizzazione del patrimonio pubblico. 16.a.14 Rapporti patrimoniali con I.T.E.A. s.p.a.. 16.a.15 Fondo Immobiliare Housing sociale. 16.a.16 Operazioni patrimoniali in attuazione di atti programmatori e pianificatori, di opere pubbliche o inerenti pubblici servizi. 16.a.17 Affidamento della gestione del rifugio Zugna. 16.a.18 Piani di lottizzazione e altri piani attuativi in corso e scaduti. 16.a.19 Indirizzi di programmazione dell'attività di gestione del patrimonio. 16.a.20 Indirizzi di programmazione dell'attività del patrimonio in locazione o concesso in disponibilità. 16.a.21 Indirizzi per attribuzione di competenze al servizio patrimonio ed affari generali. 16.b Partecipazioni e servizi pubblici locali affidati a società partecipate dal Comune. 16.b. 1 Partecipazioni del comune in società: indirizzo e controllo - relazione ai sensi dell'art. 10 prot. Intesa 20/09/2012. 16.b. 2 Gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica – contesto normativo e attuazione delle linee di indirizzo approvate. 16.b. 3 Situazione dei servizi affidati a società partecipate dal Comune. 16.b. 4 Rapporti con la società Dolomiti Energia s.p.a. e con la FinDolomiti Energia s.p.a. 16.b.7 Azienda Multiservizi Rovereto - assetto e prospettive. PROGRAMMA N° 17 – TRIBUTI 17.a Tributi N° 18 - SERVIZI DI SUPPORTO 18.a Organi istituzionali - decentramento 18.a.1 Supporto all'attività degli organi comunali (Consiglio, Giunta, Commissioni). 18.a. 2 Supporto attività normativa e provvedimentale. 18.a. 3 Revisione e aggiornamento dei regolamenti comunali in attuazione dello statuto comunale. 18.a. 4 Rapporti con le istituzioni. 18.a. 5 Nuove funzioni statali attribuite. 18.b Segreteria – Direzione generale 18.b. 1 Ufficio relazioni con il pubblico – il Palazzo Municipale accoglie il cittadino. 18.b. 2 Coordinamento strutture comunali con riferimento alle tematiche indicate nel presente documento programmatico. 18.b. 3 Pianificazione e controllo. 259 260 260 261 262 263 264 264 267 269 270 271 274 274 275 276 276 277 277 277 278 281 283 286 286 288 288 293 293 293 294 294 294 294 295 296 297 297 18.b. 4 Coordinamento dei progetti con altri soggetti istituzionali. 18.b. 5 Circoscrizioni. 18.b. 6 Progetti e di iniziative sostenute con finanziamenti europei. 18.c Affari legali. 18.d Organizzazione e personale 18.e Servizi informatici 18.e. 1 Sviluppo dell'offerta di servizi ai cittadini su Internet. 18.e. 2 Comunità di Valle e servizi informatici sovracomunali. 18.e. 3 Continuità operativa. 18.e. 4 Formati aperti, software open source e open-data. 18.e. 5 Città connessa. 18.f Bilancio e programmazione 18.f. 1 Perseguire gli obiettivi indicati nel documento di programmazione finanziaria. 18.f. 2 Patto di Stabilità e monitoraggio finanziario in termini di cassa. 18.f. 3 Piano di miglioramento della pubblica amministrazione: predisposizione e monitoraggio. 18.f. 4 L’armonizzazione della contabilità pubblica. 18.g Anagrafe e stato civile 18.g. 1 Anagrafe e stato civile. Nuovi sportelli. 18.g. 2 Aggiornamento software operativo. 18.g. 3 Ufficio elettorale - nuova sede – nuova normativa nell'ambito della propaganda elettorale. 18.g. 4 Toponomastica. 18.h Lavori pubblici 18.h. 1 Attività ufficio edilizia patrimoniale. 18.h. 2 Attività ufficio edilizia scolastica. 18.h. 3 Attività ufficio impianti sportivi e ambiente. 18.i Gemellaggi N° 19 - ORGANI ISTITUZIONALI 19.a.1. Contributo del Consiglio Comunale ad integrazione delle linee strategiche di programmazione. SCHEDE DEGLI INVESTIMENTI PREVISTI NEI PROGRAMMI ILLUSTRATI PROGRAMMA GENERALE DELLE OPERE PUBBLICHE 297 298 298 300 301 303 304 304 305 305 306 306 306 308 308 309 310 310 311 311 312 312 313 313 313 314 315 315 317 339 1. SEZIONE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL’ENTE. 2. 3. 1.1 - POPOLAZIONE 1.1.1 - Popolazione legale al censimento (2011) n° 37.754 n° 39.247 1.1.2 - Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente (31.12.2012) di cui: maschi femmine nuclei familiari comunità/convivenze n° 18.699 n° 20.548 n° 17.262 n° 37 n° 38.611 1.1.3 - Popolazione all’1/1/2012 del penultimo anno precedente 1.1.4 - Nati nell’anno n° 404 1.1.5 - Deceduti nell’anno n° 337 saldo naturale 1.1.6 - Immigrati nell’anno n° 1.597 1.1.7 - Emigrati nell’anno n° 1.028 saldo migratorio 1.1.8 - Popolazione alla fine del penultimo anno precedente (31.12.2012) n° 67 n° 569 n° 39.247 di cui 1.1.9 - In età prescolare (0/5) 1.1.10- In età scolare (6/18 anni) n° n° 2.466 4.918 1.1.11- In età lavorativa (19/59 anni) n° 21.047 1.1.12- In età senile (oltre i 60 anni) n° 10.816 4. 1.1.14 - Tasso di natalità ultimo quinquennio: 1.1.15 - Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Anno 2008 Tasso 11,39 2009 9,29 2010 2011 10,75 10,54 2012 10,29 Anno Tasso 2008 9,58 2009 9,03 2010 2011 9,25 8,81 2012 8,59 5. 1.2 - TERRITORIO 1.2.1 - Superficie in Kmq. 55 1.2.2. – RISORSE IDRICHE * Laghi n° 1.2.3 – STRADE * Statali Km. 10,75 * Vicinali Km. * Fiumi e Torrenti n° 2 * Provinciali Km. 7,5 * Autostrade Km. – * Comunali Km. 220 1.2.4 – PIANO E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI * Piano regolatore adottato si no * Piano regolatore approvato * Piano di fabbricazione * Piano edilizia economica e popolare si no si no si no PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI * Industriali * Artigianali * Commerciali * Altri strumenti (specificare) si si si si no no no no Se SI data ed estremi del provvedimento di approvazione P.R.G. 1999-2001 approvato con modifiche della G.P. con deliberazione n. 2926 di data 22/11/2002 Variante Dicembre 2009 Area Manifattura Tabacchi - delibera G.P. n. 747 di data 09/04/2010 Variante Patti Territoriali - delibera G.P. n. 56 di data. 20/01/2012 e n. 447 di data 09/03/2012 Variante Giugno 2009 Territorio Ambiente Paesaggio - delibera G.P. n. 1310 di data 22/06/2012 Piano attuativo ai fini speciali per gli insediamenti produttivi “Ai Fiori” delibera C.C. n. 47 di data 15/10/2008 6. 1.3 - SERVIZI 1.3.1 - PERSONALE C ENT RO 1 CENT RO DI RESP O NSA BILIT A ' ORGANI ISTITUZIONALI, DECENTRAMENTO CA P IT O LO DI BILA NC IO 2010 DESCRIZIO NE CA P IT O L O DI BILA NCIO Decentramento e direzione generale Totale Centro n. 1 PREVENTIVO 2014 UNITA' (teste) 2014 5,49 6 5,49 6 10 SEGRETERIA, SERVIZI GENERALI E LEGALI 2240 Segreteria Generale 8,34 10 10 SEGRETERIA, SERVIZI GENERALI E LEGALI 2270 Affari Legali e contenzioso 3,00 3 10 SEGRETERIA, SERVIZI GENERALI E LEGALI 2280 Servizi Generali ed ausiliari 5,00 5 10 SEGRETERIA, SERVIZI GENERALI E LEGALI 2290 Espropri e contratti 4,83 6 10 SEGRETERIA, SERVIZI GENERALI E LEGALI 2300 Patrimonio e appalti 11,01 12 32,18 36 11,83 12 11,83 12 Totale Centro n. 10 20 ORGANIZZAZIONE E PERSONALE 2260 Servizio Organizzazione e Personale Totale Centro n. 20 30 SERVIZI INFORMATICI 2310 Centro Elaborazione Dati Totale Centro n. 30 40 BILANCIO E CONTABILITA' 2600 Bilancio e Programmazione Totale Centro n. 40 50 ECONOMATO 2610 Economato Totale Centro n. 50 60 TRIBUTI 2810 Ufficio Tributi Totale Centro n. 60 7,34 8 7,34 8 12,49 14 12,49 14 2,50 3 2,50 3 6,17 7 6,17 7 80 UFF.TECNICO-SERVIZI GENERALI 3090 Direzione e Amm.ne Lavori Pubblici 5,50 6 80 UFF.TECNICO-SERVIZI GENERALI 3091 Manutenzione Patrimonio 19,17 21 24,67 27 Totale Centro n. 80 7. C ENT RO C ENT RO DI RESP O NSA BILIT A ' CA P IT O LO DI BILA NC IO DESC RIZIO NE CA P IT O L O DI BILA NC IO PREVENTIVO 2014 UNITA' (teste) 2014 13 90 ANAGRAFE E STATO CIVILE 3180 Anagrafe e Stato civile 12,50 90 UFFICIO ELETTORALE 3190 Ufficio Elettorale 2,83 3 15,33 16 Totale Centro n. 90 100 POLIZIA MUNICIPALE 3420 Polizia locale 35,35 37 3421 Progetto sicurezza 20,67 21 56,02 58 19,81 24 Totale Centro n. 100 110 ASILI NIDO 5600 Asilo nido n. 1 5610 Asilo nido n. 2 14,82 18 5620 Asilo nido n. 3 20,73 27 5630 Asilo nido n. 4 17,11 22 5640 Asilo nido n. 5 25,01 34 97,48 125 Totale Centro n. 110 120 SCUOLE DELL'INFANZIA 3490 Scuole provinciali Infanzia Totale Centro n. 120 150 160 SERVIZI GENERALI E ALTRE INIZIATIVE NEL CAMPO DELLA FORMAZIONE Totale Centro n. 150 SCUOLA MUSICALE 3760 3940 Servizi scolastici Civica Scuola Musicale Totale Centro n. 160 170 BIBLIOTECA 3990 Biblioteca Civica Totale Centro n. 170 180 MUSEI 4000 Musei Totale Centro n. 180 190 ATTIVITA' CULTURALI-TEATRO Totale Centro n. 190 4250 Servizi Culturali 32,83 38 32,83 38 7,17 8 7,17 8 6,67 8 6,67 8 15,83 16 15,83 16 7,33 8 7,33 8 7,50 8 7,50 8 8. C ENT RO 210 C ENT RO DI RESP O NSA BILIT A ' STADIO E ALTRI IMPIANTI SPORTIVI CA P IT O LO DI BILA NC IO DESC RIZIO NE CA P IT O L O DI BILA NC IO TERRITORIO E SERVIZI CONNESSI URBANISTICA Impianti sportivi-amministrazione 1,67 Impianti sportivi-Operatori e tecnici 1,67 2 3,34 4 12,17 13 4801 Manutenzione ordinaria 4802 Direzione e amministrazione territorio VERDE AMBIENTE Ufficio Edilizia Privata 10,34 12 Servizio Urbanistica 3,50 4 13,84 16 5420 Parchi e giardini 5410 Tutela ambientale Totale Centro n. 320 340.070 PROMOZIONE SOCIALE 5750 Attività sociali - Area Promozione sociale Totale Centro n. 340 350.120 SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI 6040 350.120 6050 350.120 6070 350 6080 Attività sociali-Area assistenza (L.P.14/91) - Direzione e amministrativi Attività sociali-Area assistenza (L.P.14/91) - Assistenti sociali Attività sociali-Area assistenza (L.P.14/91) - Assistenti domiciliari Attività sociali-Area servizi di competenza comunale Totale Centro n. 350 360 SPESE GENERALI SERVIZIO ATTIVITA' SOCIALI Totale Centro n. 360 13 26 4970 Totale Centro n. 310 320 12,34 24,51 4980 Totale Centro n. 270 310 2 4510 Totale Centro n. 240 270 UNITA' (teste) 2014 4520 Totale Centro n. 210 240 PREVENTIVO 2014 6090 Attività sociali-Area Dirigenza e Servizi ausiliari 8,00 8 8,00 8 5,00 5 5,00 5 4,94 6 4,94 6 9,94 11 15,15 17 3,50 5 2,83 3 31,42 36 2,88 4 2,88 4 9. C ENT RO 370 C ENT RO DI RESP O NSA BILIT A ' PROMOZIONE E SVILUPPO ATTIVITA' ECONOMICHE Totale Centro n. 370 CA P IT O LO DI BILA NC IO 6580 DESC RIZIO NE CA P IT O L O DI BILA NC IO Servizio Attività Economiche TOTALE PERSONALE SUPPLENTE (escluso Asili/Scuole) 3280 TOTALE PERSONALE SUPPLENTE (già compreso nell'organico) Asili nido PREVENTIVO 2014 UNITA' (teste) 2014 7,32 8 7,32 8 450,08 511,00 1,00 1,00 451,08 512,00 8,50 Scuole dell'Infanzia Totale Personale supplente 2,00 10,50 (asili e scuole) PREVENTIVO 2013 455,99 PREVENTIVO 2014 451,08 DIFFERENZA 2013-2014 -4,91 10. 1.3.2 - STRUTTURE TIPOLOGIA ESERCIZIO IN CORSO n.° 8 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 posti n.° 378 posti n.° 378 posti n.° 378 posti n.° 378 1.3.2.1 Asili nido 1.3.2.2 Scuole materne n.° 15 posti n.° 1291 posti n.° 1308 posti n.° 1308 posti n.° 1308 1.3.2.3 Scuole elementari n.° 9 posti n.° 2113 posti n.° 2151 posti n.° 2151 posti n.° 2151 1.3.2.4 Scuole medie n.° 6 posti n.° 1449 posti n.° 1452 posti n.° 1452 posti n.° 1452 1.3.2.5 Strutture residenziali per anziani posti n.° 389 posti n° 449 posti n° 449 posti n° 449 1.3.2.6 Farmacie Comunali 1.3.2.7 Rete fognaria in Km. Bianca Nera n.° 3 n.° 3 n.° 3 n.° 3 80 80 80 80 98,5 98,5 98,5 98,5 Mista 1.3.2.8 Esistenza depuratore 1.3.2.9 Rete acquedotto in Km. 1.3.2.10 Attuazione servizio idrico integrato 1.3.2.11 Aree verdi, parchi, giardini 1.3.2.12 Punti luce illuminazione pubblica si no 169 si no 169 si no 169 si no 169 si no si no si no si no n.° 91 n.° 91 n.° 91 n.° 91 hq. 22,5 hq. 22,5 hq. 22,5 hq. 22,5 n.° 6.456 n.° 6.456 n.° 6.456 n.° 6.456 11. 1.3.2.13 Rete gas in Km. 1.3.2.14 Raccolta rifiuti in quintali: 152 152 152 152 168.620 168.620 168.620 168.620 si no si no si no si no si no si no si no si no n.° 54 n.° 54 n.° 54 n.° 54 n.° 56 n.° 56 n.° 56 n.° 56 si no si no si no si no n.° 455 n.° 455 n.° 455 n.° 455 Civile Industriale Raccolta differenziata 1.3.2.15 Esistenza discarica 1.3.2.16 Mezzi operativi 1.3.2.17 Veicoli 1.3.2.18 Centro elaborazione dati 1.3.2.19 Personal computer 1.3.2.20 - Altre strutture (specificare) 12. 1.3.3 - ORGANISMI GESTIONALI ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 n. 2 n. 2 n. 1 n. 1 n. 1 n. 1 n. 1 n. 1 - - - - n. 8 n. 7 n. 7 n. 7 n. 4 n. 3 n. 3 n. 3 1.3.3.1 - CONSORZI 1.3.3.2 - AZIENDE 1.3.3.3 - ISTITUZIONI 1.3.3.4 - SOCIETA’ DI CAPITALI 1.3.3.5 - CONCESSIONI 1.3.3.1.1 DENOMINAZIONE CONSORZI CONSORZIO VIGILANZA BOSCHIVA ALTA VALLAGARINA - consorzio obbligatorio per l’esercizio della funzione di vigilanza boschiva tra più enti CONSORZIO DEI COMUNI DEL BACINO IMBRIFERO MONTANO DELL’ADIGE - consorzio obbligatorio di funzioni 1.3.3.1.2 COMUNI ASSOCIATI n. 9 (Besenello, Calliano, Isera, Nogaredo, Nomi, Pomarolo, Rovereto, Villa Lagarina, Volano) e n. 7 A.S.U.C. (Brancolino, Castellano, Noarna, Nogaredo, Patone, Pederzano, Sasso). È in corso la verifica della gestione associata, propedeutica allo scioglimento dell'ente Comune di Rovereto ed altri comuni della provincia di Trento 1.3.3.2.1 DENOMINAZIONE AZIENDA AZIENDA MULTISERVIZI ROVERETO - Azienda speciale costituita il 24.03.1999 Patrimonio netto al 31.12.2012 euro 4.721.782,00 1.3.3.2.2 ENTE ASSOCIATO 1.3.3.3.1 DENOMINAZIONE ISTITUZIONE Nessuna 1.3.3.3.2 ENTE ASSOCIATO Comune di Rovereto 13. 1.3.3.4.1 DENOMINAZIONE SOCIETA’ DOLOMITI ENERGIA s.p.a. Capitale sociale al 31.12.2012 euro 411.496.169,00 Patrimonio netto al 31.12.2012 euro 570.221.602,00 (comprensivo dell'utile dell'esercizio euro 43.658.609,00) 1.3.3.2.2 ENTI ASSOCIATI I soci principali di Dolomiti Energia s.p.a. sono: Findolomiti energia s.r.l. che, assieme alle quote di partecipazione diretta dei comuni di Rovereto, Trento e Tecnofin Trentina s.p.a. controlla la società, FT Energia s.p.a., Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto ed altri minori FINDOLOMITIENERGIA s.r.l. capitale sociale al 31.12.2012 euro 18.000,00 patrimonio netto al 31.12.2012 euro 233.451.125,00 (comprensivo dell'utile d'esercizio pari ad euro 13.536.026,00) Costituita con atto di data 19.03.2009 repertorio notaio Dolzani n. 63.172. Conferite 65.517.321 azioni di DE s.p.a. pari al 15,92% delle quote di proprietà del Comune di Rovereto. Le quote del comune di Rovereto, stimate euro 72.462.157, sono confluite per euro 6.000.000. a capitale sociale e per la differenza a riserva da sovrapprezzo. Gli altri soci sono il Comune di Trento e Tecnofin Trentina s.p.a. con quote equivalenti a quelle conferite dal Comune di Rovereto. L’oggetto sociale è la detenzione e amministrazione della partecipazione azionaria nella società Dolomiti Energia s.p.a. TRENTINO TRASPORTI ESERCIZIO s.p.a. capitale sociale al 31.12.2012 euro 300.000,00 patrimonio netto al 31.12.2012 euro 1.276.828,00 (comprensivo dell'utile d'esercizio pari ad euro 147.778,00) INFORMATICA TRENTINA s.p.a. capitale sociale al 31.12.2012 euro 3.500.000,00 patrimonio netto al 31.12.2012 euro 21.268.559,00 (comprensivo dell'utile d'esercizio pari ad euro 2.847.220,00) Adesione deliberata dal consiglio comunale con provvedimento 19 dicembre 2008 n. 59 Società pubblica. Soci principali: Provincia di Trento, Regione e comunità locali CONSORZIO DEI COMUNI TRENTINI società cooperativa Enti locali trentini capitale sociale al 31.12.2012 euro 12.239,00 patrimonio netto al 31.12.2012 euro 1.636.816,00 (comprensivo dell'utile d'esercizio pari ad euro 68.098,00) CEII - CENTRO EUROPEO D’IMPRESA E DI INNOVAZIONE DEL TRENTINO s.r.l. capitale sociale al 31.12.2012 euro 20.020,00 patrimonio netto al 31.12.2012 euro -923,00 (comprensivo della perdita d'esercizio d'esercizio pari ad euro 85.213,00) Il consiglio comunale con deliberazione 22 aprile 2013, n. 8 ha disposto la dismissione della partecipazione 14. DISTRETTO TECNOLOGICO TRENTINO società consortile a responsabilità limitata capitale sociale al 31.12.2012 euro 282.000,00 patrimonio netto al 31.12.2012 euro 244.265,00 (comprensivo dell'utile d'esercizio pari ad euro 10.297,00) TRENTINO RISCOSSIONI s.p.a. capitale sociale al 31.12.2012 euro 1.000.000,00 patrimonio netto al 31.12.2012 euro 2.048.403,00 (comprensivo dell'utile d'esercizio pari ad euro 256.787,00) Altri enti locali pubblici per il complessivo 9,63% del capitale sociale. La rimanente quota maggioritaria del capitale sociale è detenuto da numerose imprese private 1.3.3.5.1 SERVIZI GESTITI IN CONCESSIONE Riscossione entrate tributarie (TOSAP, Pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni) 1.3.3.5.2 SOGGETTI CHE SVOLGONO I SERVIZI Servizio di trasporto urbano Servizio farmaceutico Servizio pubblico locale di gestione dei parcheggi Servizio di gestione cimiteri comunali Servizio di gestione delle strutture sportive e culturali comunali e provinciali concesse in uso al comune in orario extrascolastico Servizio idrico Servizio distribuzione gas naturale Servizio pubblico locale di gestione igiene urbana Servizio di gestione depurazione e scarico di acque di rifiuto 1.3.3.6.1 UNIONE DI COMUNI Nessuna Adesione deliberata dal consiglio comunale con provvedimento 10 dicembre 2009, n. 61. Principali soci: Provincia autonoma di Trento, alcuni comuni, comprensori, consorzi ed altri enti trentini ICA s.p.a. Trentino trasporti esercizio - deliberazione consiglio comunale 13.12.2011, n. 68 (dal 01.01.2012 al 31.12.2013 - proroga fino al 30.06.2014 disposta con deliberazione consiglio comunale 17.12.2013, n. 50) AMR - deliberazione consiglio comunale 04.12.1998, n. 99 (50 anni dal 03.05.1999) AMR - deliberazione consiglio comunale 18.11.2009, n. 58 (fino al 31.12.2023) AMR - deliberazione consiglio comunale 18.11.2009, n. 56 (dal 01.01.2010 al 31.12.2014) AMR - deliberazione consiglio comunale 18.11.2009, n. 57 (dal 01.01.2010 al 31.12.2014) Dolomiti Reti s.p.a. fino a nuovo affidamento Dolomiti Reti s.p.a. fino a nuovo affidamento (appalto a cura della Provincia) Dolomiti Energia s.p.a. fino a nuovo affidamento Dolomiti Energia s.p.a. fino a nuovo affidamento 1.3.3.6.2 COMUNI UNITI 15. 1.3.3.7.1 SOCIETA’ CONTROLLATE O PARTECIPATE SOCIETA’ DI CAPITALI 31 DICEMBRE 2012 CONTROLLATE QUOTA DI PARTECIPAZIONE1 Dolomiti Energia s.p.a. 17.852.031,00 Fin Dolomiti Energia s.r.l. 6.000.000,00 PERCENTUALE DI PARTECIPAZIONE 4,33 33,33 31 DICEMBRE 2013 PERCENTUALE DI QUOTA DI PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE 17.852.031,00 4,33 6.000.000,00 33,33 1. valore nominale capitale sociale posseduto dal comune SOCIETA’ PARTECIPATE IN MINORANZA Trentino Riscossioni s.p.a. Trentino Trasporti Esercizio Informatica trentina s.p.a. Consorzio dei comuni trentini CEII - Centro europeo d’impresa e di innovazione del trentino Distretto tecnologico trentino 31 DICEMBRE 2012 QUOTA DI PARTECIPAZIONE 3.536,00 1.061,00 24.721,00 51,84 2.860,00 5.000,00 PERCENTUALE DI PARTECIPAZIONE 0,35 0,35 0,71 0,42 14,29 1,77 31 DICEMBRE 2013 QUOTA DI PARTECIPAZIONE 3.536,00 1.061,00 24.721,00 51,84 0,00 5.000,00 PERCENTUALE DI PARTECIPAZIONE 0,35 0,35 0,71 0,42 14,29 1,77 16. 1.3.3.8.1 Enti ai quali il comune aderisce attraverso il pagamento di quote associative Servizio Quota 2013 Attività sociali Associazione trentini nel mondo 100,00 Finanziario Consorzio comuni trentini Finanziario ANUTEL - associazione nazionale uffici tributi enti locali Patrimonio e affari generali Consorzio di miglioramento fondiario di Marco Segreteria generale Unione statistica comuni italiani Segreteria generale Fondazione Alcide Degasperi 5.000,00 Segreteria generale Fondazione 3 novembre 1918 5.000,00 Segreteria generale Green Building Council Italia 847,00 Sviluppo economico e cultura Associazione Mozart Italia 600,00 Sviluppo economico e cultura Associazione roveretana per la giustizia 100,00 Sviluppo economico e cultura Museo storico in Trento onlus 258,00 Sviluppo economico e cultura Centro formazione professionale G. Veronesi Sviluppo economico e cultura Associazione internazionale delle città educative AICE Sviluppo economico e cultura Fondazione Bruno Kessler Sviluppo economico e cultura Agenzia per la promozione dello sport in Vallagarina 100,00 Sviluppo economico e cultura Azienda per il turismo Rovereto e Vallagarina 500,00 Sviluppo economico e cultura Museo storico italiano della guerra onlus 5.000,00 Territorio Associazione nazionale città del vino 2.648,30 Territorio Strada del vino e dei sapori della Trentino 3.000,00 Territorio Consorzio Rovereto in centro 500,00 Verde e tutela ambientale Associazione Klima Bundnis - alleanza per il clima delle città europee con i popoli indigeni dell'Amazzonia 254,88 7.542,32 350,00 75,00 136,00 5.164,57 220,00 5.000,00 17. 1.3.4 – ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA 1.3.4.1 – ACCORDO DI PROGRAMMA Oggetto: Realizzazione della interconnessione alla rete idrica di Rovereto dal ramale principale di acquedotto intercomunale a servizio dei comuni di Isera, Nogaredo, Villalagarina, Pomarolo, Nomi. Altri soggetti partecipanti : Comuni di Isera, Villalagarina, Nogaredo, Pomarolo, Nomi. Impegni di mezzi finanziari : nessun onere a carico del bilancio del Comune di Rovereto. Durata dell'accordo legata alla concessione d'uso che sarà rilasciata dalla Provincia 1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE Oggetto: Adesione al Patto Territoriale delle Valli del Leno – delibera Giunta Provinciale 2679 dd. 17 ottobre 2008. Altri soggetti partecipanti: Comuni di Terragnolo, Trambileno, Vallarsa. Impegni di mezzi finanziari: copertura del 20% del costo delle opere di pubblica utilità previste dal patto. Spesa ammessa euro 1.442.000,00. Quota a carico del Comune euro 288.400,00.= Durata del Patto territoriale: scadenza del patto. 18. 1.3.5 – FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA 1.3.5.1. FUNZIONI E SERVIZI DELEGATI DALLA PROVINCIA AUTONOMA - Riferimenti normativi: LL.PP. 14/1991, 13/2007, 16/1990, 16/1993, 21/1992, 15/2005, 19/2009 art. 58. Nell’anno 2012, in attuazione della riforma prevista dalla L.P. n. 3/2006 (c.d. legge di riforma istituzionale), si è attuato il trasferimento delle competenze in materia socio-assistenziale e di edilizia abitativa, dal Comune di Rovereto alla Comunità della Vallagarina. Tale passaggio è stato concertato tra i due enti attraverso la stipula di una convenzione, di cui all’art. 8 c. 3 bis della L.P. n. 3/2006. Pertanto nel bilancio comunale a partire dal 2013 non sono previste entrate e spese per funzioni delegate dalla P.A.T. A seguito di ciò, la Provincia Autonoma di Trento assegna le risorse finanziarie alla Comunità della Vallagarina che, anche sulla base di direttive provinciali e comunque d'intesa con il Comune di Rovereto, provvede a finanziare le attività socio-assistenziali gestite in forma diretta dal Comune di Rovereto per gli utenti del territorio del Comune di Rovereto. 19. 1.4 – ECONOMIA INSEDIATA Scenari macroeconomici - Principali aggregati dei conti economici Dopo anni di crescita, nel 2008 il quadro congiunturale è cambiato, passando da un orizzonte di crescita lievemente positivo ad una rapida inversione di tendenza sfociata in recessione, la prima da diversi anni a questa parte, questo andamento recessivo si è confermato ed anzi si è rafforzato anche nel biennio 2011 e 2012. Nel 2011 il PIL mondiale è cresciuto ad un tasso che si avvicina al 3,8%, in decremento rispetto all'anno precedente, in sintesi tale dato deriva da un tasso più vivace nelle economie dei paesi emergenti mentre più modesta risulta la crescita nei paesi avanzati. Il PIL degli USA e dell'area euro sono simili (1,7% e 1,5%) anche se all'interno dell'area europea si registrano spiccate differenze tra i paesi che fanno da “locomotiva” nell'UE quali ad esempio la Germania cresciuta più del 3% ed i paesi mediterranei (Spagna ed Italia) nei quali la crescita è più stentata raggiungendo poco più di mezzo punto percentuale, con una decisa evoluzione negativa nella seconda metà dell'anno. Nell'ultimo periodo del 2011, la crescita mondiale ha continuato a perdere vigore, risentendo delle contrazioni dell'attività in Europa e in Giappone e del rallentamento delle economie emergenti. Il brusco ridimensionamento delle prospettive di crescita ha determinato una marcata instabilità sui mercati finanziari e la crescita nell'area euro si è indebolita in maniera preoccupante con una tendenza per l'anno successivo decisamente negativa. Tuttavia nel mondo si registrano nel 2011, anche economie che sono cresciute in maniera significativa pur rallentando rispetto al 2010, la Cina (+ 9,3%), l'America Latina (+ 4,4%), l'India (+ 7%) e la Russia (+ 4,4%) mentre significativamente diverso è il dato del Giappone (- 0,7%) anche per via di catastrofi naturali che hanno messo in ginocchio l'apparato produttivo nipponico. Ritornando all'Europa, tale quadro presenta naturalmente marcate differenze anche all'interno dell'UE, che registra in media una variazione positiva del PIL nel 2011 pari all'1,5%, ma se la Germania si dimostra in salute (+ 3,1%) seguita dalla Francia (+ 1,7%), più negativi sono i dati dei paesi mediterranei. Anche nel 2012, dai dati a consuntivo della “congiuntura” internazionale, emerge un dato negativo preoccupante, più negativo dell'anno precedente, il PIL a livello mondiale è sceso ulteriormente ad un + 3,0% rispetto al + 3,8% dell'anno precedente; trascinati da una grave crisi del debito sovrano, alcuni paesi europei sono caduti ancora di più in recessione, a causa della debole domanda interna resa tale dall'austerità fiscale e da manovre di bilancio particolarmente recessive, dagli elevati oneri del debito pubblico, dalla fragilità del settore finanziario e dall'alto tasso di disoccupazione. In conseguenza di ciò anche le economie europee più solide (Germania e Francia) hanno rallentato significativamente, a livello dell'Europa a 27 il calo del PIL è significativo passando da un debole segno positivo del 2011 (+ 1,5%) ad un segno negativo nel 2012 (- 0,4%). Anche le economie emergenti mostrano marcati segnali di rallentamento e decelerazione, in particolare i paesi cosiddetti “Bric” (India, Cina, Brasile, Russia etc.) hanno “frenato” in maniera consistente a causa dell'impatto negativo della congiuntura internazionale. L'economia statunitense ha risentito della debole congiuntura internazionale tuttavia anche in conseguenza di una politica monetaria espansiva da parte della FED, il PIL è leggermente cresciuto pur non alimentando speranze per un ruolo da “locomotiva” mondiale per la ripresa. Una ripresa significativa si registra nell'economia giapponese, che ha registrato un notevole balzo in avanti pur provenendo da una marcata situazione di recessione. Molto più negativi sono i dati riguardanti l'economia italiana, che dopo il tonfo registrato nel 2009 (- 5,1%) e la ripresa del 2010 (+ 1,8%), ha registrato un significativo rallentamento del 2011 (- 0,5%) ed una marcata contrazione nell'anno successivo scendendo in terreno negativo in maniera consistente (- 2,4%). A partire dal terzo trimestre 2011 l’economia italiana è entrata nuovamente in una fase recessiva che perdura tuttora. Il prodotto interno lordo è diminuito nel corso del 2012 del 2,4% contribuendo così ad ampliare il divario tra l’Italia e le altre grandi economie europee, sia per l’intensità della caduta, sia per le difficoltà nell’intravedere segnali concreti di ripresa. 20. I fattori più rilevanti alla base della nuova fase recessiva riguardano in particolare la debolezza della domanda interna, in primis dei consumi privati, diminuiti nel 2012 di oltre il 4%. Tale debolezza deriva essenzialmente da una marcata contrazione del reddito disponibile delle famiglie che, colpite da una crisi prolungata e condizionate da un’incertezza crescente sul proprio futuro, hanno compensato solo in piccola parte con un ulteriore calo della propensione al risparmio. Il rallentamento dell’economia appare geograficamente piuttosto omogeneo. A livello provinciale la difficile situazione congiunturale si è tradotta in una flessione del PIL intorno al 2%, annullando di fatto la risalita registrata nei due anni precedenti. Non molto meglio hanno fatto le altre aree del Paese, dove solo il Nord Ovest fa segnare un dato molto simile a quello provinciale (- 2,1%) mentre il Mezzogiorno segna una caduta del 2,8%. La ripartizione Nord Est, area di rilievo strategico per l’economia italiana, ha registrato un calo del 2,4%, parimenti a quanto fatto registrare per l’Italia nel suo complesso. Da dati stimati provenienti dal Servizio Statistica della PAT è possibile delineare la dinamica dei principali aggregati economici per il Trentino per l’anno 2012, analogamente a quanto realizza l’ISTAT per le ripartizioni territoriali. Tali informazioni, elaborate in anticipo rispetto a quelle diffuse dall’ISTAT, costituiscono un’analisi territoriale preliminare delle serie ufficiali di contabilità nazionale. Gli aggregati presi in considerazione sono: il valore aggiunto, il prodotto interno lordo (PIL), i consumi finali interni, gli investimenti e l’interscambio commerciale. L’operazione di stima è stata condotta attraverso l’applicazione delle informazioni a carattere congiunturale relative all’anno 2012, disponibili nel corso dello scorso anno, alla tavola intersettoriale dell’economia trentina, all’interno della quale i dati sulle dinamiche più recenti hanno potuto trovare una loro coerenza e adattabilità attraverso la procedura di bilanciamento dei conti delle risorse e degli impieghi. La flessione del PIL locale è la risultanza di dinamiche piuttosto negative dei consumi interni, della domanda di beni e servizi proveniente dalle altre regioni, ma soprattutto degli investimenti. Il calo della spesa delle famiglie è derivato principalmente, come già osservato per l’Italia, dalla contrazione del potere d’acquisto conseguente alla riduzione del reddito disponibile. In Trentino, il calo registrato per le famiglie residenti è risultato intorno al 3%, mentre la domanda turistica proveniente dalle famiglie non residenti ha segnato una debole crescita grazie al positivo andamento della movimentazione turistica. Il calo inferiore del PIL rilevato in provincia di Trento è probabilmente il risultato del contributo fornito dalla spesa della Pubblica Amministrazione che, pur risentendo anche a livello locale delle politiche di contenimento della spesa pubblica, ha fatto registrare comunque un segno positivo (+ 0,4%). La caduta della domanda interna non è da imputare solo alla debolezza dei consumi, ma si estende anche alla componente degli investimenti. Per il secondo anno di fila, l’incertezza dei mercati, che condiziona i programmi di spesa a medio termine e le difficili condizioni di finanziamento, conseguenti all’inasprimento dell’accesso al credito, hanno contribuito a far segnare una forte contrazione degli investimenti, in particolare di quelli in costruzioni. Sul fronte della domanda esterna, il commercio internazionale conferma il proprio ruolo di motore della crescita e in questo momento, è una delle poche componenti che ha il merito di attenuare la profondità della recessione. Tuttavia, rispetto al 2011, la domanda estera ha progressivamente ridimensionato il proprio contributo alla crescita segnando, a fine 2012, una variazione positiva in termini reali del 2,4%. Viceversa, la domanda di beni e servizi proveniente dalle altre regioni d’Italia si contrae, complice la difficile situazione congiunturale che caratterizza il sistema produttivo italiano. Nel corso del 2012 le esportazioni interregionali subiscono infatti una flessione piuttosto marcata (- 4,4%) che si traduce in un peggioramento del disavanzo commerciale nonostante la forte riduzione sperimentata dalle importazioni. La difficile situazione congiunturale ha impattato notevolmente infatti anche sulla domanda di beni e servizi del sistema economico provinciale: le importazioni dall’estero si sono ridotte del 4,5%, mentre gli acquisti interregionali risultano diminuiti in misura leggermente più contenuta, intorno al - 3,7%. La consueta analisi delle determinanti della decrescita del PIL per le singole voci del Conto Risorse ed Impieghi conferma quanto visto in termini di tassi di crescita reali e mostra come elemento informativo ulteriore il peso effettivo di ogni componente sul risultato finale. La flessione del PIL è data principalmente dal forte crollo degli investimenti (che pesa 2,3 punti percentuali) e secondariamente dal rallentamento dei consumi delle famiglie (1,3 punti percentuali). La crescita, seppur debole, della domanda pubblica e dei consumi dei turisti non è stata in grado di contrastare il calo della domanda interna, ma sicuramente ha contribuito a non aggravare ulteriormente la dinamica regressiva del PIL. Sul fronte del commercio estero ed interregionale, un impulso positivo è derivato dalla domanda estera (+ 0,5 punti percentuali), mentre si è assistito ad un deciso ridimensionamento della domanda proveniente dalle regioni italiane. Il forte rallentamento delle importazioni dovuto alla caduta dei livelli produttivi ha contribuito a compensare la flessione della domanda di merci e servizi interregionale, flessione che ha 21. sottratto 1,6 punti percentuali alla crescita del PIL. In generale, la domanda esterna netta (esportazioni totali meno importazioni totali) ha fornito un contributo positivo di 1,7 punti percentuali, attenuando così la caduta rilevata sul fronte della domanda interna (consumi finali interni + Investimenti fissi lordi), pari a 3,6 punti. La recessione dell’ultimo anno e mezzo ha coinvolto tutti i principali settori produttivi, provocando una caduta generalizzata del valore aggiunto. Il risultato economico peggiore spetta ancora una volta al comparto delle costruzioni (- 12,9%), ma segni negativi si riscontrano nell’industria in senso stretto (- 1,5%) e anche nei servizi (- 1,1%). Questi ultimi subiscono una battuta d’arresto piuttosto pesante, visto il peso relativo che rappresentano sul complesso del sistema economico provinciale. Negativo è anche il contributo dell’agricoltura che chiude il 2012 in contrazione per effetto della forte crescita rilevata nei prezzi alla produzione. Dopo un decennio di ininterrotta crescita, subisce una lieve flessione anche il valore aggiunto dei servizi non market (- 0,1%), a causa del maggior aumento fatto segnare dai consumi intermedi rispetto alla dinamica della produzione. La caduta del valore aggiunto ha colpito in modo abbastanza generalizzata non solo tutti i settori produttivi, ma anche le diverse aree del Paese. In tal senso, a livello provinciale il minor calo del valore aggiunto nel settore dei servizi ha determinato una minor flessione registrata nel valore aggiunto trentino. Per converso, l’incidenza meno elevata delle attività produttive industriali in Trentino (il 24% contro il 30% del Nord Est e il 25% dell’Italia) fa sì che il maggior calo registrato in provincia si rifletta in modo meno negativo sul valore aggiunto complessivo. Esattamente opposto il ragionamento invece per l’agricoltura che in provincia ha un peso più significativo in termini di valore aggiunto rispetto alle altre aree considerate e dove quindi il calo fatto segnare risulta relativamente più pesante. Relativamente positivo l’apporto dell’IVA e delle imposte indirette nette che, pur calando in termini reali dell’1,1% per effetto del deflatore del PIL, ritoccano la caduta del PIL, portando la perdita dal - 2,1% fatto segnare dal valore aggiunto al - 2% attribuito al PIL provinciale. Le esportazioni verso l’estero, pur rallentando in modo consistente rispetto allo scorso anno, sono state una delle poche componenti che nel 2012 hanno contrastato la flessione del PIL. In calo sono risultate invece le esportazioni verso le altre regioni italiane a causa della debolezza della domanda interna. Il bilancio finale complessivo è comunque negativo (- 1,9%). Sul fronte dell’import, la flessione dei livelli produttivi ha trascinato con sé il calo della domanda estera ed interregionale di beni e servizi (- 3,9%), domanda che essendo calata in modo più consistente dell’export, ha finito per generare un miglioramento del saldo commerciale del 12% circa. Nel corso del 2012 il livello di internazionalizzazione dell’economia provinciale misurato dal rapporto esportazioni/PIL si è incrementato passando dal 19,4% al 21% per effetto dell’aumento dei livelli di export e della contemporanea caduta del prodotto interno lordo. Il miglioramento si riscontra anche a livello nazionale, mentre le stime per il Nord Est mostrano una situazione stazionaria. Stazionario appare anche il livello del saldo import – export interregionale sul PIL tra il 2011 e il 2012. Il numeratore è calato infatti dello 0,9%, a fronte della caduta nominale del PIL dello 0,5%: il risultato finale, per il gioco del peso relativo degli aggregati, si traduce in una sostanziale stabilità del rapporto. Osservando la serie storica del PIL provinciale, a fronte di un PIL in sostanziale rialzo a prezzi correnti si nota un andamento più contrastato del PIL a prezzi concatenati 2005, se il PIL a prezzi correnti è risultato pari a circa 16,3 miliardi di € a fronte di un PIL 2007 pari a 15,7, il PIL a prezzi costanti (2005) è sceso dai 14,9 miliardi di € del 2008 a 14,3 miliardi dopo quattro anni. Anche il PIL per abitante appare in riduzione scendendo nel 2012 sotto i 31.000 € pro-capite a fronte di 28.850 € nel 2005, a prezzi costanti (2005) la riduzione appare più marcata, nel 2012 il PIL pro capite era di 27.120 € in costante riduzione dal 2008, quando era più alto di circa il 7,5% mentre dal 2005 la riduzione sfiora il 10%, siamo tornati più o meno agli stessi livelli del 1995. Può essere interessante confrontare la classifica del PIL con altri indicatori ed altre classifiche che oltre al PIL mettono in gioco anche altri indicatori non strettamente economico-contabili, una sorta di classifica di “benessere” BIL (benessere interno lordo) che prende in considerazione tutta una serie di parametri come l'ambiente, l'istruzione, la salute, la sicurezza etc. In queste tipologie di classifiche, prendendo in considerazione l'indagine del Sole 24 Ore, la provincia di Trento compare sempre in eccellente posizione, 22. sempre nei primi posti della classifica. Anzi con riferimento all'indagine più recente de Il Sole 24 Ore “Dossier sulla Qualità della Vita 2013”, Trento guadagna due posizioni rispetto all'anno scorso e si pone in testa alla classifica scalzando dal vertice la provincia di Bolzano, a titolo di confronto le ultime posizioni sono occupate da Palermo e Napoli. In queste indagini, la posizione della provincia nella graduatoria finale è frutto di settori e parametri diversi quali ad esempio tenore di vita, affari e lavoro, servizi e ambiente, popolazioni, ordine pubblico e tempo libero con diversi pesi e ponderazioni. Nelle classifiche singole per settore, Trento figura al 44° posto per il tenore di vita, in deciso regresso rispetto all'anno scorso con Bolzano al 16°, Milano al 1° posto e Napoli ultima in graduatoria. Nel settore Affari e Lavoro, Trento è invece al comando (era 17° l'anno scorso) con Bolzano 2° e Reggio Calabria all'ultimo posto. Per servizi e ambiente con Trieste e Bologna ai vertici, Trento è 20°, Bolzano al 40° e Crotone al 107° ed ultimo posto. Per gli indicatori relativi alla popolazione, con Piacenza al vertice, Trento è in quinta posizione mentre Bolzano è solamente 58° con il Medio Campidano in coda. Per l'ordine pubblico, un buon 14° posto per Trento in regresso però rispetto all'anno scorso ma inferiore a Bolzano (5° posto) con Oristano al comando e Pescara in coda. Per il tempo libero, Siena ha scalzato Rimini dalla testa della classifica con Bolzano solamente 29° (era 3°) e Trento che è risalita al nono posto dal 20° dell'anno scorso mentre in fondo alla classifica figura Isernia. Per il 2013 le previsioni sono più parziali e naturalmente soggette comunque a scostamenti, la mutevole situazione economica condiziona del resto una previsione dettagliata e precisa sull'andamento dell'economia. L'espansione dell’attività economica globale prosegue, ma risente di una perdita di slancio delle economie emergenti. Le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso dagli organismi internazionali, anche se negli ultimi mesi sembra essersi arrestato il rallentamento dell’economia cinese. Resta un rischio per l’economia globale l’incertezza sulle scelte immediate di finanza pubblica negli Stati Uniti, dopo la mancata approvazione del bilancio federale e la conseguente interruzione di molti servizi ritenuti non essenziali. Secondo le più recenti proiezioni del Fondo monetario internazionale, diffuse in ottobre, il prodotto mondiale aumenterebbe del 2,9 per cento nel 2013 e del 3,6 nel 2014, con una lieve revisione al ribasso rispetto alle previsioni di luglio (di tre e due decimi di punto percentuale, rispettivamente), riconducibile al peggioramento delle prospettive di crescita nei paesi emergenti. Le attese sull’evoluzione futura dell’economia mondiale restano soggette prevalentemente a rischi al ribasso. Una pur graduale disattivazione delle misure di politica monetaria non convenzionale da parte della Federal Reserve americana potrebbe generare un’elevata instabilità dei flussi di capitale, particolarmente verso i paesi emergenti caratterizzati da fondamentali macroeconomici più deboli, inasprendo le condizioni finanziarie globali e accrescendo la volatilità dei cambi. Un importante fattore di rischio è rappresentato dall’incertezza, accentuatasi in ottobre, sulle scelte di finanza pubblica negli Stati Uniti. Nelle maggiori economie avanzate l’orientamento delle politiche monetarie resta espansivo. L’attività economica nell’area dell’euro è tornata a crescere, pur a ritmi modesti, nel secondo trimestre dell’anno in corso; i sondaggi presso le imprese prefigurano un graduale miglioramento delle prospettive cicliche. In settembre l’inflazione al consumo ha continuato a diminuire; al netto delle componenti più volatili, si è portata all’1,0 per cento, in un contesto di moderate pressioni sui costi. Il PIL dell’area dell’euro, in contrazione dalla fine del 2011 all’inizio del 2013, nel secondo trimestre di quest’ultimo anno è aumentato dello 0,3 per cento sul periodo precedente, beneficiando in parte di fattori temporanei. Le esportazioni, cadute complessivamente dell’1,4 per cento nei due trimestri precedenti, sono risalite del 2,1; il contributo del commercio con l’estero alla crescita del prodotto, nullo nei primi tre mesi dell’anno, è stato pari a 0,2 punti percentuali. La domanda nazionale è rimasta sostanzialmente invariata; il lieve recupero della spesa delle famiglie (0,1 per cento sul trimestre precedente) e degli investimenti fissi lordi (0,2 per cento), che ha interrotto il calo in atto da circa due anni, è stato compensato dal contributo della variazione delle scorte (-0,2 punti percentuali). Fra le maggiori economie dell’area, l’attività economica ha segnato un deciso incremento in Germania, dove le avverse condizioni climatiche del primo trimestre avevano frenato l’attività di costruzione e, in misura minore, in Francia; in Italia il ritmo di contrazione del prodotto si è attenuato. 23. Dall’inizio dell’estate in Italia sono emersi segnali di stabilizzazione, anche se la congiuntura rimane debole nel confronto con il resto dell’area dell’euro e l’evoluzione nei prossimi mesi rimane incerta. Le più recenti valutazioni degli imprenditori indicano un’attenuazione del pessimismo circa l’evoluzione del quadro economico generale. Il miglioramento della fase ciclica riflette la ripresa delle esportazioni, cui si associano segnali più favorevoli per l’attività di investimento. La spesa delle famiglie è ancora frenata dalla debolezza del reddito disponibile e dalle difficili condizioni del mercato del lavoro. Nel secondo trimestre del 2013, il PIL è diminuito dello 0,3 per cento rispetto al periodo precedente, un calo decisamente più contenuto rispetto ai due trimestri precedenti. Se l’attività economica restasse sul livello raggiunto nel secondo trimestre, nel 2013 il prodotto interno lordo diminuirebbe dell’1,9 per cento. Il principale contributo positivo alla crescita è provenuto dalla domanda estera netta, il cui apporto alla dinamica del PIL è stato pari a 0,4 punti percentuali; le esportazioni sono aumentate dello 0,6 per cento e le importazioni si sono ridotte dello 0,8. L’accumulazione di capitale si è pressoché stabilizzata. Gli investimenti in macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto sono tornati a espandersi dopo sette trimestri di caduta. È proseguita, ma si è ridimensionata, la flessione degli investimenti in costruzioni (- 1,0 per cento, da - 4,2% nel primo trimestre). I consumi delle famiglie sono diminuiti, anche se meno che nei periodi precedenti. Sulla base degli indicatori disponibili, la diminuzione dell’attività industriale sarebbe continuata nel terzo trimestre, pur attenuandosi nel corso del periodo. Le inchieste congiunturali prefigurano un graduale miglioramento nei prossimi mesi. In agosto si è ridimensionato il calo della produzione industriale (- 0,3 per cento sul mese precedente); se si esclude la flessione nel settore dei prodotti energetici, tutti i comparti della manifattura hanno segnato variazioni positive. Sulla base delle nostre stime, nel complesso del terzo trimestre l’attività nell’industria sarebbe diminuita a un ritmo analogo a quello registrato nel secondo trimestre. Tali valutazioni vanno considerate con cautela a causa della difficile identificazione della correzione per l’effetto della stagionalità e dei giorni lavorati sulla produzione dei diversi comparti. I comportamenti di spesa restano assai prudenti, anche se è migliorato il clima di fiducia delle famiglie. In primavera il reddito disponibile ha ripreso a scendere, sebbene in misura modesta; la propensione al risparmio si è mantenuta su valori prossimi a quelli registrati nei primi tre mesi dell’anno, quando ha segnato un marcato rialzo. Le esportazioni in volume di beni e servizi italiani sono cresciute nel secondo trimestre del 2013 dopo una temporanea flessione nel primo, mentre le importazioni hanno continuato a ridursi. È proseguito il miglioramento del saldo di conto corrente in atto dal 2011. Si sono protratti gli acquisti netti di titoli di Stato italiani da parte dei non residenti, mentre si è arrestato il calo dei finanziamenti dall’estero ottenuti dalle banche italiane. Le vendite di beni e servizi all’estero hanno registrato nel secondo trimestre di quest’anno una crescita (0,6 per cento in volume in termini congiunturali). Le esportazioni di beni sono aumentate dello 0,6 per cento, riflettendo quasi per intero le vendite nei mercati interni alla UE, in particolare Regno Unito e Spagna; l’aumento, in linea con l’espansione della domanda potenziale, ha permesso all’Italia di mantenere le proprie quote di mercato. Le vendite extra UE sono cresciute solo marginalmente, sostenute dalla domanda proveniente dalla Turchia e da alcune economie asiatiche, tra le quali il Giappone; cali significativi si sono registrati verso la Svizzera e i paesi OPEC. A livello settoriale, la crescita delle esportazioni ha interessato soprattutto una larga parte dei prodotti del “made in Italy” e i mezzi di trasporto; le contrazioni più rilevanti hanno, invece, riguardato i prodotti petroliferi raffinati, gli apparecchi elettronici e quelli ottici. Le importazioni di beni e servizi sono diminuite dello 0,8 per cento in volume sul periodo precedente, continuando a riflettere la protratta debolezza della domanda interna. La caduta dell’occupazione, intensa nel primo trimestre del 2013, si è attenuata nel secondo; la tendenza risulta confermata anche in luglio e in agosto. Nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione è aumentato in misura relativamente più contenuta rispetto a quelli precedenti. L’ammontare complessivo delle ore lavorate è lievemente risalito; le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni (CIG) hanno smesso di crescere. Le indagini qualitative sulle prospettive dell’occupazione condotte presso le imprese non evidenziano, tuttavia, una ripresa dell’occupazione. Sulla base dei dati della contabilità nazionale, nel secondo trimestre del 2013, al netto di fattori stagionali, il numero di occupati si è ridotto dello 0,3 per cento rispetto al periodo precedente; il calo era stato dell’1,2 per cento nel primo trimestre. Secondo i dati della Rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, nel secondo trimestre il numero di occupati è diminuito del 2,5 per cento rispetto a un anno prima (circa 586.000 unità). Il calo, più intenso nel mezzogiorno (- 5,4 %, ha interessato sia l’occupazione di tipo autonomo (- 3,7 %) sia quella alle dipendenze (- 2,1 %); la flessione della componente a tempo determinato è stata 24. particolarmente marcata (- 7,2 %). Concentrando l’attenzione sull’andamento dei ricavi delle vendite a livello delle singole attività economiche, solo i trasporti e il commercio al dettaglio mostrano una variazione tendenziale lievemente positiva pari rispettivamente allo 0,1% e allo 0,8%. Permane in forte crisi il settore estrattivo che registra una variazione negativa del 12,5%, mentre le costruzioni sperimentano un calo tendenziale del 2,6%, meno marcato rispetto a quanto conseguito nei due anni precedenti. Anche il fatturato del settore dei servizi alle imprese e del terziario avanzato sperimenta un’intensa riduzione su base annua pari al 5,6%, mentre i settori del manifatturiero, del commercio all’ingrosso e dell’artigianato manifatturiero e dei servizi si caratterizzano per variazioni negative di più modesta entità pari rispettivamente a - 1,4%, - 1,6% e - 0,5%. Le imprese che sembrano reagire meglio a questa fase di crisi sono quelle con un numero di addetti superiore a 50 che sperimentano una variazione tendenziale negativa minima (- 0,1%). Le imprese con un numero di addetti compreso tra 5 e 10 e tra 21 e 50 conoscono una variazione negativa più rilevante, compresa tra il 2,0% e il 4,0%. Le imprese maggiormente in sofferenza risultano quelle di più piccole dimensioni, che evidenziano un calo del fatturato pari al 12,0%, e quelle con un numero di addetti compreso tra 11 e 20, che registrano una contrazione superiore al 5,0%. Nel secondo trimestre del 2013 le imprese hanno realizzato il 49,9% del proprio fatturato sul territorio provinciale, mentre gli ambiti nazionaleed estero hanno contribuito rispettivamente per il 26,0% e il 24,1%. Il fatturato realizzato su base locale presenta, come peraltro già rilevato a partire dal quarto trimestre 2011, una riduzione su base tendenziale (- 1,4%). Anche quello realizzato in Italia, ma fuori provincia, evidenzia una riduzione (- 2,8%), in lieve peggioramento rispetto a quanto evidenziato nel trimestre precedente (1,7%) ma comunque meno consistente rispetto a quanto rilevato nei trimestri centrali del 2012. Le vendite all’estero registrano invece un incremento del 2,0% dopo la contrazione del primo trimestre (- 1,5%). I risultati della rilevazione campionaria evidenziano una quota elevata di imprenditori, pari al 54,7%, che ritiene soddisfacenti la redditività e la situazione economica della propria azienda. Un 9,8%, con un “buona”, si colloca su un versante ancora più positivo a fronte di un 35,5% che la giudica “insoddisfacente”. Sotto il profilo dimensionale sono solo le imprese più grandi, con più di 50 addetti, a registrare un saldo positivo (1,4%), mentre sono soprattutto i titolari delle imprese con un numero di addetti compreso tra 21 e 50 ad esprimere un sensibile aumento dei giudizi insoddisfacenti che porta il saldo ad un - 35,4%. In termini prospettici (arco temporale di un anno), il 26,8% delle imprese teme un peggioramento della propria situazione economica, mentre l’11,0% ne prevede un miglioramento. Il saldo, anche in questo caso, risulta negativo (- 15,8%), a conferma di un clima di preoccupazione rispetto all’andamento della situazione economica futura, ma in miglioramento rispetto a quanto fatto registrare a partire dal primo trimestre del 2012 in cui la differenza tra le due posizioni contrapposte si è mantenuta su valori superiori al 20,0%. I settori che denotano un maggior pessimismo circa le prospettive future sono, ancora una volta, l’estrattivo e le costruzioni mentre gli imprenditori del manifatturiero sono quelli maggiormente ottimisti. La struttura e le dinamiche della realtà imprenditoriale locale Al 31 dicembre 2012 risultavano registrate al Registro Imprese della Camera di Commercio della provincia di Trento, 51.747 imprese di cui 11.990 appartenenti al settore agricoltura, caccia, pesca e silvicoltura, questo dato è però in parte fuorviante in quanto risultano iscritte imprese agricole in misura eccezionalmente elevata, fattore influenzato da normative che contemplano l’iscrizione di imprese agricole che però non esercitano tale attività in misura rilevante e preponderante. Rispetto al corrispondente dato dell’anno precedente, si registra una diminuzione del numero delle imprese (- 1,0%), fatto questo che riflette un identico andamento a livello nazionale ove peraltro il calo risulta più accentuato, la crisi economica è riflessa in questo dato statistico che evidenzia un tasso di crescita negativo cioè si sono chiuse più imprese di quante ne siano nate, questo fenomeno si è accentuato nel 2009 e dopo un attenuazione nell'anno 2010, si è ulteriormente rafforzato nell'anno 2011 ed in misura maggiore nell'anno 2012, tale quadro statistico rappresenta un'inversione di tendenza storica che è iniziata a partire dal 25. secondo semestre 2007. Le imprese attive alla fine del 2011 erano 47.662, anche qui con un decremento di circa l'1% rispetto all’anno precedente, questo indicatore è negativo dal 2009 dopo anni di crescita ininterrotta anche se rispetto al 2004 si registra un aumento di circa il 3% se escludiamo il settore agricolo. Il numero delle imprese cancellate aumenta rispetto all’anno precedente portandosi su un valore pari a 3.249 unità (3.108 nel 2011). In linea con la tendenza emersa negli ultimi anni, diminuisce ulteriormente il numero delle nuove imprese iscritte al Registro che risulta pari a 2.647 unità. A fine 2012 e per il sesto anno consecutivo, il saldo tra iscrizioni e cancellazioni risulta quindi negativo. Per il quinto anno consecutivo, la consistenza delle imprese attive registra un decremento che riduce complessivamente la loro numerosità di 1.359 unità, pari ad un -2,7%. Se si escludono le attività dell’agricoltura e della pesca la variazione si assesta su un -1,2%. Tutti i settori più significativi, vale a dire quelli che complessivamente raccolgono quasi l’80% delle imprese attive provinciali, conoscono un calo nella numerosità rispetto al 2009. In particolare l’agricoltura del 5,1%, le attività manifatturiere del 4,2%, le costruzioni del 3,0%, il commercio dell’1,2% e le attività dei servizi di alloggio e ristorazione dell’1,0%. Con riferimento alla forma giuridica nel corso del 2012 si è venuta delineando una situazione in parte simile a quella che ha caratterizzato il tessuto imprenditoriale negli anni precedenti. Dal 2001 si è assistito, infatti, in termini di registrazioni presso il Registro delle imprese, ad una crescita sostenuta delle società di capitale (+ 2,6% nel 2012), mentre accusano un ripiegamento in termini di numerosità le ditte individuali (- 1,5%) e le società di persone (- 2,8%). Questa progressiva evoluzione verso forme organizzative più complesse dovrebbe segnalare un rafforzamento e una maggior strutturazione delle imprese trentine. Considerando un periodo più lungo, si intravedono alcune linee di tendenza che hanno caratterizzato il tessuto imprenditoriale trentino. Il comparto agricolo è stato soggetto ad un continuo calo numerico, pur rimanendo di gran lunga il gruppo più numeroso anche per le motivazioni menzionate all’inizio del capitolo. Il settore delle costruzioni, degli alberghi e ristoranti, del settore immobiliare, del noleggio, dell’informatica e della ricerca, quello dell’istruzione, della sanità ed altri servizi sociali invece si sono contraddistinti per una costante e crescita delle imprese fino al 2008 per poi fermarsi ed in qualche caso ripiegare. Più contrastato l'andamento dell'industria manifatturiera, cresciuta fino al 2005 e poi in costante calo anche se nell'ultimo biennio il trend tende ad attenuarsi. La suddivisione per settori di attività vede le imprese attive ripartite per il 26% nel comparto agricolo, per una quota similare nell’industria comprese le costruzioni e per il restante 49% circa nelle attività dei servizi (terziario). Tuttavia è necessario precisare che il volume delle movimentazioni imprenditoriali tende ad essere amplificato dal fenomeno della trasformazione d’impresa. Nel corso della loro vita evolutiva le imprese possono infatti raggiungere una maggiore complessità organizzativa e strutturazione societaria. E’ questa una propensione che si evidenzia anche nell’analisi della nati-mortalità per forma giuridica laddove le società di capitali di anno in anno tendono numericamente ad aumentare con un tasso di crescita costantemente positivo mentre per converso le ditte individuali e le società di persone esprimono un tasso di variazione negativo. Da questo punto di vista il 2012 non ha registrato novità rispetto all'anno precedente anche se le imprese di capitale nel Trentino sono aumentate con un tasso di variazione minore rispetto ad un anno prima mentre quelle individuali e le società di persone sono calate. Tra il 2011 ed il 2012 l’analisi settoriale mette in luce una flessione, anche prevedibile, del comparto agricolo che rispecchia il processo di razionalizzazione già avviato da tempo ma anche del settore industriale con un calo significativo di quasi il 3% nel settore manifatturiero. Se analizziamo la tendenza demografica delle imprese a livello di microsettori, si può notare un calo, più elevato rispetto all'anno precedente, che riguarda il commercio (ingrosso e dettaglio nonché le attività di riparazione) ed in parte i pubblici esercizi. Cali più contenuti nel settore agricolo e percentualmente più elevati nel comparto delle aziende non classificate. Per il corrente anno, si possono trarre solo delle indicazioni di massima, posto che i dati disponibili coprono solo una parte dell'anno, tuttavia per le imprese attive dopo un primo trimestre in forte calo, la tendenza si è invertita nel secondo, dando adito a sintomi di ripresa dal punto di vista della natalità imprenditoriale. Alla fine del secondo trimestre risultano attive complessivamente 47.718 imprese, 35.340 una volta escluso il settore agricolo. Considerando le sole attività extra-agricole, si registra una variazione tendenziale negativa (- 0,1%) che conferma il segno presentatosi a partire dal quarto trimestre del 2011. Anche considerando il complesso dei settori, la variazione su base annua delle imprese attive è pari a - 0,4%, registrando un calo continuo a partire dal terzo trimestre del 2009. 26. I comparti in cui è presente il maggior numero di imprese attive sono il settore agricolo (12.378), il commercio (8.623), le costruzioni (7.646), le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (4.469), le attività manifatturiere (3.831) e le attività immobiliari (2.163). Le imprese registrate sono risultate complessivamente 51.875, con una flessione dello 0,5% rispetto a giugno 2012 ed un incremento dello 0,7% sul trimestre precedente. Escludendo le aziende agricole, le imprese registrate ammontano a 39.476 unità con un incremento dello 0,8% sul trimestre precedente e un calo dello 0,2% su base annua. Con riferimento alla forma giuridica, il 56,7% delle imprese registrate è costituita da imprese individuali, il 23,5% da società di persone, il 17,1% da società di capitale e il 2,4% da altre forme. Il comparto industriale Una delle principali trasformazioni in ambito economico, che sta interessando in maniera indistinta, ma con intensità e tempistiche diverse tutte le economie avanzate è la progressiva e sempre più spinta terziarizzazione dell’economia. Il peso del comparto industriale in termini di addetti e di valore aggiunto prodotto tende a diminuire a favore dei servizi. In Italia questa progressiva tendenza a divenire sempre più un’economia dei servizi è diventata più evidente nella prima metà degli anni settanta, quando per la prima volta gli occupati nei servizi hanno superato gli occupati del settore secondario, e si è poi sempre più rafforzata nel corso del tempo. Nel 2012 gli occupati dell’industria costituivano il 27,8% della forza lavoro complessiva a fronte di un 68,5% degli occupati nel terziario. Attualmente il nostro paese evidenzia un grado di terziarizzazione leggermente inferiore rispetto ai paesi anglosassoni e alla Francia, ma vicino alla media dei paesi OCSE e superiore rispetto alla Germania e al Giappone, paesi che condividono con l’Italia un’alta specializzazione manifatturiera. In Trentino il fenomeno di terziarizzazione si è avviato con un leggero ritardo rispetto alla media nazionale, ma è poi proseguito con maggiore intensità. I dati più recenti mostrano, infatti, che la provincia ha una percentuale di occupati nell’industria sul totale pari al 26,9% ed una quota del valore aggiunto industriale sul totale pari al 25,3%, valori che si collocano al di sotto della media nazionale. Se a queste osservazioni aggiungiamo il fatto che in Trentino il peso delle costruzioni è particolarmente elevato e ben al di sopra della media del paese, l’incidenza dell’industria in senso stretto in ambito locale risulta ulteriormente ridimensionata. Naturalmente va considerata la particolare configurazione geografica del territorio provinciale, scarsa di aree pianeggianti, che giustifica e condiziona le specializzazioni produttive. Al graduale processo di ridimensionamento ha poi concorso la recente crisi economica del 2008-2009, che ha interessato in particolar modo proprio il secondario. Tuttavia, sebbene la crisi abbia causato effetti negativi non trascurabili sul comparto in termini di diminuzione della numerosità delle imprese e degli addetti (le imprese con più di 10 dipendenti, esaminate nell’indagine, sono diminuite rispetto al 2008 di quasi 50 unità, mentre i dipendenti di tali imprese si sono ridotti di circa 2000 unità), il settore ha sostanzialmente retto in virtù anche di specifici interventi pubblici di sostegno alla domanda, specie nel comparto delle costruzioni. La susseguente crisi iniziata nella seconda parte del 2011 e proseguita con maggiore intensità nel 2012 e nella prima parte del 2013 sta però nuovamente minando la solidità del comparto causandone un suo ulteriore ridimensionamento. Lo scenario fin qui descritto va però arricchito con una serie di osservazioni desunte dall’analisi dell’ingente mole di informazioni prodotte dalla ricerca nel corso degli anni. Innanzitutto è opportuno sottolineare che il settore secondario è stato interessato da fasi di declino e di ripresa, ma anche da tutta una serie di trasformazioni qualitative. In particolare, si è assistito nel corso del tempo ad un progressivo arricchimento della dotazione di capitale umano delle imprese, al tempo stesso si è assistito ad un graduale aumento della presenza femminile nelle imprese (+ 36,6% rispetto al 1989, primo anno di rilevazione della variabile), in concomitanza anche con una crescita dell’incidenza della manodopera tecnica e impiegatizia (+ 81,7% rispetto al 1989). Tutti questi fenomeni indicano che non solo si è verificato un processo di terziarizzazione dell’economia, ma anche di terziarizzazione della stessa industria. Rispetto alla mera fabbricazione di prodotti, acquistano cioè sempre maggior 27. importanza, l’innovazione di processo e di prodotto, la ricerca, il marketing e l’internazionalizzazione. Considerando la dimensione d’impresa si nota inoltre un ruolo sempre più rilevante assunto dalle medie imprese che possono beneficiare di un maggior grado di flessibilità rispetto alla grande impresa, ma al tempo stesso presentano una dimensione non eccessivamente ridotta e tale da consentire loro di proporsi come “players” anche sui mercati internazionali. Il rafforzamento del ruolo della media impresa, nonché la crescita dimensionale di alcune imprese esistenti o la loro aggregazione per mezzo di alcuni strumenti che l’ordinamento giuridico mette a disposizione, come i contratti di rete, possono rappresentare una soluzione al problema della ridotta incidenza delle esportazioni nell’economia locale. La nostra provincia ha infatti strutturalmente una bassa propensione ad esportare (l’incidenza dell’export sul valore aggiunto nel 2012 è pari al 22,2%, mentre nel Nord Est è pari al 37,0%) ed inoltre una quota rilevante dell’export provinciale è determinata da un ristretto numero di medio-grandi imprese. Analizzando nel dettaglio la situazione delle industrie della provincia di Trento, intendendo come tali le imprese industriali con un numero di dipendenti maggiore di 10, l'ultima rilevazione disponibile della CCIAA, indica che alla data del 30 giugno 2012, il numero di aziende industriali nella provincia è risultato pari a 628 unità per un totale di 30.607 dipendenti, in diminuzione consistente come numero di aziende (- 4,1%) anche per un effetto di razionalizzazione del numero di aziende per effetto della crisi con una diminuzione percentualmente più contenuta del numero dei dipendenti (- 1,9%) rispetto all’anno precedente, storicamente comunque ben distanti dal massimo storico osservato nel biennio 1973-74 (con oltre 38.000 dipendenti) ma anche dal minimo storico osservato nell’anno 1986 con 26.135. La situazione degli occupati è conforme a tutti gli ambiti territoriali delineando una situazione di declino occupazionale più accentuato in Val di Non, Vallagarina , Giudicarie e Val di Sole. La Vallagarina evidenzia una variazione in diminuzione più accentuata rispetto all’andamento provinciale sia nel numero delle aziende, censite in numero di 125 rispetto alle 134 del 2011 (- 6,7%) sia nel numero degli occupati passati da 7.891 a 7.638 (- 3,2%), ma nell’analisi del dato di raffronto con gli anni scorsi è necessario considerare che alcuni dati degli anni precedenti erano anche influenzati da variazioni settoriali e territoriali della rilevazione statistica. Nel territorio del Comune di Rovereto, alla medesima data risultano rilevate n. 67 aziende contro le 68 del 2011 (- 1,5% circa) con una performance migliore della comunità della Vallagarina, mentre i dipendenti sono diminuiti a 5.274, erano 5.389 l’anno precedente (- 2,1%), con una diminuzione leggermente più rilevante rispetto al dato provinciale e decisamente inferiore rispetto al dato comprensoriale di riferimento. A mero titolo di raffronto si rammenta che le aziende nel 2002 risultavano essere 85 con 5.812 dipendenti, con una diminuzione nell'arco di nove anni di circa il 20% come numero di aziende e del 9,2% come numero di dipendenti. Osservando l’andamento dinamico dei singoli rami di attività, si evidenzia come nel corso dell’anno di rilevazione, le industrie manifatturiere a livello provinciale evidenzino una lieve diminuzione come numerosità (da 380 a 364, meno 4,2 %) mentre risulta anch'esso in caduta il dato dei dipendenti (301 persone in meno, - 1,4%). Il saldo negativo sopracitato evidenzia i contraccolpi della crisi al comparto, con una tendenza più negativa nei settori della lavorazione dei minerali non metalliferi e della fabbricazione di macchinari e mezzi di trasporto. Più positivi gli andamenti provenienti dai settori alimentari, del tessile, abbigliamento e pelli. Analizzando le serie storiche provinciali in un arco temporale molto più ampio, si evidenzia comunque un decremento degli occupati rispetto al 1971 di quasi il 22%, annotando però che rispetto ai minimi del 1986 si osserva un recupero complessivo di circa il 3,5%. A livello territoriale di zona, i dati indicano, rispetto al 1986, una crescita seppure contenuta in Vallagarina, Alta Valsugana e Giudicarie mentre leggermente negative appaiono le performances della Val d'Adige e della Bassa Valsugana. A livello comprensoriale nonché di comunità della Vallagarina, sempre nell'ambito del manifatturiero, si registra a differenza del periodo precedente un regresso significativo (- 3,2%) sensibilmente più forte del dato provinciale nel suo complesso per i dipendenti, mentre numericamente le aziende sono diminuite di sei unità da 93 a 87 con una diminuzione di oltre il 6%, assai più alta del dato provinciale. A Rovereto invece la situazione è un po' diversa, pur confermando un quadro leggermente negativo, le aziende sono stazionarie rispetto all'anno precedente (47 unità) ed anche il numero dei dipendenti, pur diminuito da 3.959 a 3.885 (- 1,8%), denota una migliore tenuta del comparto rispetto alla variazione percentuale del territorio comprensoriale ed è solo leggermente più negativa rispetto al parametro provinciale (- 1,5%). 28. Nell’analisi settoriale da un anno all’altro, si può osservare una certa differenza fra la situazione comprensoriale e quella di Rovereto, a seconda del settore considerato, sia pure evidenziando comunque un segno negativo, cambia l'entità della variazione ad esempio nel sopracitato settore manifatturiero mentre la differenza risulta meno marcata nel settore delle costruzioni ed impiantistica e delle vendite e riparazioni di autoveicoli, con una lievissima flessione nel settore delle industrie elettriche, acqua e gas. Questa rilevazione ci dice inoltre che il settore più importante a Rovereto è il settore manifatturiero, soprattutto meccanico, che interessa circa i tre quarti dell'universo industriale cittadino, va infatti rilevato che nella città della Quercia opera la seconda azienda industriale privata del Trentino per numero di occupati. Va segnalato inoltre come importanti aziende del settore meccatronico registrino in controtendenza rispetto alle altre, aumenti più o meno significativi sia di fatturato che del numero di occupati ma risultano rilevanti anche il settore delle costruzioni e quello dell’impiantistica con circa l'8% dei dipendenti sul totale, altro settore importante sono le industrie elettriche, acqua e gas (le cosiddette multiutility) che occupano quasi il 18 % circa degli occupati. Meritano attenzione alcuni aspetti qualitativi dell’occupazione industriale nelle imprese manifatturiere provinciali, l’occupazione femminile è cresciuta notevolmente nel corso degli anni, dal 14,7% del 1987 al 20,0% del 2012, con un aumento di circa il 35%, a fronte di una situazione di relativo “declino” della forza lavoro maschile, per la quale si è ridotto il divario nei confronti della componente femminile. Distinguendo fra le diverse figure professionali, è interessante rilevare l’importante aumento della componente impiegatizia cresciuta nell’arco temporale che va dal 1987 al 2011 di oltre il 62% per lo più manodopera femminile a fronte della diminuzione della componente operaia, avvenuta in misura più rilevante soprattutto nel corso dell'ultimo quinquennio. Nell'esame degli andamenti per settori di attività, nel periodo considerato della rilevazione (giugno 2011 – giugno 2012), si rileva a livello provinciale una riduzione, in linea percentualmente al totale complessivo, del settore manifatturiero che peraltro risulta di gran lunga quello più importante, con il 58% delle unità produttive rilevate ed oltre il 68% degli occupati. Il comparto delle costruzioni cresciuto in misura rilevante negli anni precedenti è invece interessato da una fase di declino, la lieve inversione di tendenza registrata nel 2011, appare così più che un lieve rimbalzo che un'effettiva inversione di rinascita del settore. La struttura imprenditoriale industriale della provincia di Trento è costituita da imprese di piccola e media dimensione che costituiscono il 95% delle imprese industriali che operano in provincia mentre le imprese di grande dimensione (oltre 200 dipendenti) costituiscono solamente il 3% del totale ed appartengono quasi esclusivamente al comparto manifatturiero, tali aziende tendono a diminuire nell'arco dell'ultimo trentennio di circa il 25% lasciando il posto ad imprese di media dimensione ed anche l'apporto delle grandi imprese in termini occupazionali nell'arco di tempo sopracitato è diminuito di circa 40 punti percentuali, la perdita di posti di lavoro nella grande industria è dovuta alla chiusura di importanti unità produttive a controllo straniero e ai profondi processi di trasformazione di altre imprese. Per quanto riguarda gli andamenti congiunturali dell'anno 2012, i dati mostrano come la situazione economica del Trentino sia in via di deterioramento proseguendo in una tendenza negativa che si è accentuata rispetto al 2011. Tuttavia a livello settoriale alcuni settori appaiono “più in salute” di altri, in particolare il settore manifatturiero e dell'artigianato, mentre i comparti estrattivo e delle costruzioni scontano una crisi che denota ormai caratteri strutturali. Nel 2013 il fatturato complessivo dei settori industriali mostra un andamento contrastato con un inversione di tendenza da negativo a positivo nel terzo trimestre dell'anno. L’economia locale, per la parte indagata nell’indagine, evidenzia quindi, dopo quasi un biennio di contrazione, un primo timido segnale di inversione di tendenza in senso positivo. L’occupazione prosegue il suo andamento negativo, con gli addetti che diminuiscono su base annua dello 0,9%. La contrazione risulta, però, meno marcata dei trimestri precedenti e parrebbe indicativa di una tendenza al miglioramento che potrebbe consolidarsi nei prossimi mesi, se i risultati economici delle imprese confermassero il trend in ripresa. La domanda interna evidenzia complessivamente un andamento stagnante, con una variazione leggermente superiore allo zero per quella nazionale e debolmente negativa per la domanda locale. Si tratta comunque di una tendenza al miglioramento, considerando che sino allo scorso trimestre la domanda interna era in decisa contrazione. La domanda estera dopo alcuni trimestri di decelerazione della sua crescita, riparte decisamente facendo registrare una variazione su base 29. annua del 10,3%. Concentrando l’attenzione sull’andamento dei ricavi delle vendite a livello delle singole attività economiche, sorprende constatare come il settore delle costruzioni sia quello che evidenzia i risultati migliori (+ 17,0 %), pur in presenza di un’occupazione ancora in diminuzione. I risultati consolidano la tendenza al miglioramento già rilevata nel trimestre precedente. Positive risultano anche le variazioni tendenziali del fatturato nel settore dei trasporti (+ 9,7%), del manifatturiero (+ 2,4%) e del commercio all’ingrosso (+ 2,3%). I settori che denotano invece una dinamica negativa sono: l’estrattivo (- 0,1%), l’artigianato manifatturiero e dei servizi (- 0,3%), i servizi alle imprese (2,2%) e il commercio al dettaglio (- 3,6%). Per quanto riguarda il valore della produzione, si assiste ad un calo complessivo pari all’1,3%. Sotto il profilo settoriale spicca la variazione negativa registrata dal commercio al dettaglio (- 7,2%). Negativa, ma in maniera meno accentuata rispetto agli ultimi trimestri, risulta la variazione tendenziale dell’estrattivo (- 1,6%). In aumento si delinea invece la dinamica dei trasporti (+ 7,2%), dell’artigianato manifatturiero e dei servizi (+ 3,6%), del commercio all’ingrosso (+ 3,6%), delle costruzioni (+ 2,5%) e dei servizi alle imprese e terziario avanzato (+ 1,3%). Negativo invece l’andamento riportato dal manifatturiero (- 3,5%). Nel terzo trimestre del 2013, le imprese hanno realizzato il 48,8% del proprio fatturato sul territorio provinciale, mentre gli ambiti nazionale ed estero hanno contribuito rispettivamente per il 25,5% e il 25,7%. La domanda locale diminuisce solo dello 0,8%, mentre la domanda nazionale, ma fuori provincia, aumenta dello 0,9% su base tendenziale; si tratta di risultati ancora poco soddisfacenti, ma indicativi di una tendenza al miglioramento se raffrontati con la dinamica della domanda interna nei trimestri precedenti, che risultava in netta contrazione. Le vendite estere, invece, dopo un anno in cui avevano evidenziato una decelerazione della loro crescita, sperimentano nel trimestre in esame un aumento considerevole, pari ad un + 10,3% su base annua. L’export appare ancora una volta come il vero motore della ripresa. Oltre allo sguardo d’insieme, è opportuno entrare nel dettaglio delle singole classi economiche di attività, in quanto ogni settore produttivo presenta delle peculiarità in merito alla “localizzazione” territoriale caratteristica dei propri mercati di sbocco: locale, nazionale ed estera. Sulla maggiore o minore “propensione” degli operatori di un determinato comparto economico ad operare in aree circoscritte (provinciale o regionale), in aree extra provinciali o extra nazionali incidono, infatti, diversi elementi tra i quali il tipo di attività svolta o il tipo di prodotti/servizi realizzati e la dimensione delle imprese, soprattutto per quanto riguarda la presenza sui mercati esteri. L’evidenza empirica sembrerebbe infatti instaurare una correlazione positiva tra la dimensione aziendale ed il grado di internazionalizzazione delle imprese. Il mercato locale incide in misura rilevante per le costruzioni e per il commercio all’ingrosso, con una parte marginale dovuta alla domanda nazionale. Anche le imprese artigiane del manifatturiero e dei servizi e il settore dei servizi alle imprese e del terziario avanzato presentano una simile distribuzione delle vendite. Più orientate al mercato nazionale ed estero risultano le imprese manifatturiere industriali. Il peso della componente nazionale è infatti rilevante, pari a circa un terzo dei ricavi ottenuti. Consistente, quasi il 50 % risulta anche la percentuale di vendite effettuate all’estero, contro il 16,3% locale. Maggiormente proiettato oltre i confini nazionali risulta anche l’autotrasporto merci che raccoglie il 47,3% dei propri ricavi sulle tratte internazionali ed il 43,0% su quelle nazionali, mentre l’ambito provinciale pesa per il rimanente 9,7%. Orientato soprattutto al mercato provinciale (49,4%) ed extra provinciale (36,1%) ma con un ruolo rilevante svolto anche da quello estero (14,5%) è invece il settore estrattivo. Per quanto riguarda la consistenza numerica delle imprese del settore secondario iscritte al Registro delle Imprese, le imprese registrate si assestano sulle 12.578 unità. Le imprese attive del settore secondario a fine settembre contavano 11.788 unità, pari all’1,9% in meno rispetto all’analogo periodo del 2012. Il valore rappresenta un ulteriore caso appartenente alla serie di rilevazioni consecutive con segno negativo seguite a quella con saldo pari a zero del quarto trimestre 2010. Per quanto riguarda la ripartizione delle imprese industriali attive tra i vari comparti economici, un peso decisamente rilevante è assunto dalle costruzioni (64,9% delle imprese attive del settore secondario) e dalle manifatturiere (32,4%). 30. Per l'anno 2012, oltre agli aspetti congiunturali descritti all'inizio, alcune informazioni si possono elaborare e desumere dai dati della CCIAA che riportano la consistenza numerica delle imprese del settore secondario, di qualsiasi dimensione, iscritte al Registro delle Imprese. Più specificatamente, si fa riferimento alle imprese estrattive, manifatturiere, di produzione e distribuzione di energia, acqua e gas e delle costruzioni. I dati sono riferiti sia alle imprese artigiane che industriali e quindi si tratta di un universo di rilevazione sostanzialmente diverso da quanto considerato nella rilevazione della CCIAA sopra descritta. Nel 2012 sono state registrate complessivamente 395 nuove iscrizioni, con una flessione del 24,6% rispetto al 2011. Le cancellazioni sono risultate 798, con un decremento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Il saldo di fine anno risulta pertanto negativo per 403 unità, valore in aumento rispetto al 2011 in cui era stata registrata una differenza pari a - 323 unità e che si avvicina al saldo negativo fatto registrare nel 2009 (- 378 unità). Si tratta del quinto anno consecutivo in cui si evidenzia un saldo tra i due movimenti (iscrizioni/cancellazioni) con segno negativo. Le imprese registrate si assestano così sulle 12.681 unità, contro le 12.939 dell’anno precedente. In diminuzione risultano anche le imprese attive che a fine dicembre contavano 11.935 unità, ovvero il 2,4% in meno rispetto all’anno precedente. Dal punto di vista della ripartizione delle imprese industriali tra i vari comparti economici, un peso decisamente rilevante è assunto dalle imprese manifatturiere (32,7% delle imprese attive) e dalle costruzioni (64,9%). Da un'elaborazione interna degli uffici comunali, si può calcolare che il numero di imprese industriali, escluse quelle artigianali, operanti nella provincia di Trento nel settore più importante dell'industria, quello manifatturiero assomma al termine dell'anno scorso a 1353 unità. Tale dato denota una diminuzione di 35 unità rispetto al 2011 (- 2,3%), mentre rispetto al 2009 il dato in negativo è quasi identico (29 unità). Il comparto artigianale Analizzando i dati relativi al comparto delle imprese artigiane iscritte all’Albo, si nota uno sviluppo regolare del settore a livello provinciale che ha raggiunto un massimo relativo nel 1984 a cui è seguita una fase di lento declino fino al 1994, da allora il comparto ha ripreso ad espandersi fino al 2006, con una sostanziale stabilità nel 2007 ed un piccolissimo aumento nel 2008 raggiungendo il massimo storico alla fine dello stesso anno e sfondando la barriera delle 14.000 unità, per la precisione 14.002 (di cui attive 13.973), nel 2009 però il settore è ripiegato risentendo in maniera puntuale della fase congiunturale sfavorevole e dopo una fase di relativa stasi nell'anno 2010, il calo sia di imprese che di addetti è proseguito anche negli anni successivi, tanto che alla data del 31 dicembre 2012 a livello provinciale si registrano 13.427 imprese iscritte (di cui attive 13.401). Sono invece 35.783 gli addetti totali, tale dato ha evidenziato una relativa ripresa nell'anno 2011 per poi ripiegare nell'anno successivo su un numero del tutto simile a quello registrato a fine 2010. Nel corso del 2012 le nuove imprese artigiane iscrittesi all’Albo delle imprese artigiane sono risultate 835 (752 nel 2011), evidenziando un tasso di natalità del 6,1%. Le cancellazioni sono risultate 999 (879 l’anno precedente), determinando un tasso di mortalità del 7,4%. Le imprese registrate sono quindi passate dalle 13.591 del dicembre 2011 alle 13.427 del dicembre 2012, segnando una flessione pari all’1,2%. Le imprese attive sono invece risultate 13.401; il 45,3% di queste opera nel settore delle costruzioni ed un altro 21,3% nelle attività manifatturiere. Rilevanti risultano anche le quote delle altre attività di servizi con l’11,5% e del trasporto e magazzinaggio con il 6,7%. Il passaggio di competenze della tenuta dell’Albo delle imprese artigiane dalla PAT alla Camera di Commercio di Trento, ha rallentato in misura considerevole il rilevamento statistico e di comparazione delle serie storiche, difficoltà in gran parte dovute alle differenti metodologie di classificazione e rilevazione statistico-anagrafiche. Per quanto riguarda il movimento anagrafico delle imprese, a seguito dell’introduzione di una nuova classificazione per settore delle attività economiche, non è possibile effettuare confronti coerenti tra i dati del 2010 e quelli precedenti il 2009. Rivolgendo tuttavia l’attenzione al numero complessivo delle imprese iscritte all’Albo, si rileva come queste siano passate da 6.685 nel 1961 a 12.556 nel 31. 1984, per poi scendere ad 11.430 nel 1994 e recuperare posizioni negli anni successivi fino a raggiungere le 14.186 nel 2006. Successivamente si è avuto un lieve ridimensionamento fino alle 13.427 unità del 2012 che, rispetto al 1961, segna un incremento di 6.742 unità, pari ad un + 100,8%. Nel dettaglio, le ditte individuali, dopo una crescita ininterrotta che le ha portate a raggiungere le 10.428 unità nel 1984, hanno iniziato una fase discendente fino al 1994 (8.325 unità), per poi recuperare a partire dal 1995 portandosi sulle 9.516 unità, alla fine del 2012, in leggera riduzione negli ultimi anni. Le società di persone si sono invece rese protagoniste di una continua espansione, dovuta anche all'adozione di questa veste giuridica da parte di parecchie ditte individuali. Dal 2005 accusano un continuo regresso ritornando ai numeri comparabili a quelli del 1996. Dai dati emerge quindi come le ditte individuali e le società di persone, in particolare le società in nome collettivo, costituiscano le due forme giuridiche privilegiate tra le imprese artigiane, coprendo oltre il 70% delle imprese registrate all’Albo. Negli ultimi anni si stanno affermando anche nuove forme societarie, in particolare le società a responsabilità limitata a socio unico. All’interno della compagine imprenditoriale locale risulta particolarmente significativo l’apporto dell’artigianato, esso contribuisce in modo rilevante alla creazione della ricchezza provinciale e sul totale delle imprese attive, contabilizzate dalla CCIAA per il 2011, incide per ben il 26% sul totale delle imprese attive, dato però percentualmente in calo rispetto all'analogo dato di fine 2008 ove sfioravano il 29% del totale. A livello comprensoriale della Vallagarina operavano alla fine del 2007, 2.118 aziende con 5.609 addetti, di cui i due terzi circa nel settore secondario della produzione (1.409 aziende con 4.026 addetti). Alla data del 30 settembre 2012, le aziende erano scese a 2.047 (di cui 2.042 attive) con 5.292 addetti, anche se il dato degli addetti è disomogeneo stante le difficoltà di rilevazione con uguali parametri. Per quanto riguarda le imprese artigiane iscritte all’albo, aventi sede nel Comune di Rovereto, alla data del 30 settembre 2012, si registrano 760 aziende (di cui 757 attive), che evidenzia un leggera crescita del numero delle imprese rispetto alla fine dell'anno precedente (748 di cui 745 attive), che interrompe il trend di decremento iniziato l’anno scorso mentre risulta in sostanziale stabilità il numero degli addetti (erano 1.990 a fine 2011). Anche a Rovereto il settore secondario (produzione) risulta preponderante ed è pari ad oltre il 55 % del totale con un numero di addetti che supera il 60 % del totale. A Rovereto il settore più rappresentativo nell’artigianato è costituito soprattutto dal comparto meccanico se adottiamo il criterio del numero degli addetti seguito da quelli delle costruzioni, dell’impiantistica e dei servizi. La serie storica negli ultimi anni non evidenzia particolari difformità rispetto a quanto rispecchiato dal dato più recente tuttavia il trend di sviluppo è più sostenuto nel settore dei servizi (trasporti, servizi alla persona e altri), che è uno dei settori imprenditoriali più giovani e dinamici e che cresce in termini percentuali (sia per numero di imprese che di addetti) più in fretta di altri settori di attività, tradizionalmente più maturi. Agricoltura Gli iscritti alla prima sezione dell'Albo degli imprenditori agricoli, a fine giugno del 2001, quando è stato chiuso l’Albo, erano 5.100. Dopo il valore massimo registrato nel 1986 (8.001 iscritti), il numero di tali imprenditori è andato progressivamente riducendosi. Il numero indice (base 1980 = 100), dopo l’incremento del 9,2% registrato nel 1986, enfatizza il processo riduttivo innescatosi a partire dal 1987, registrando un valore pari a 69,6 (ossia una riduzione in termini percentuali del 30,4%) in corrispondenza del 2001. La riduzione nel numero degli imprenditori iscritti alla prima sezione dell’Albo in parola è stata notevolmente anticipata nel comprensorio del Primiero, l’indicatore ha assunto valori negativi già a partire dal 1982 (con l’unica eccezione del 1983). Dal 1 luglio 2001 è entrato in funzione l’Archivio provinciale delle Imprese Agricole (A.P.I.A.). Il passaggio dall’Albo all’Archivio si è reso necessario per dare maggiore risalto alla natura imprenditoriale delle aziende agricole. Gli imprenditori iscritti all’Archivio devono risultare iscritti al Registro delle imprese della Camera di Commercio. Come l’Albo anche l’Archivio è suddiviso in due sezioni. All’Archivio sono iscrivibili imprenditori singoli o associati, comprendendo tra 32. questi ultimi tutte le forme societarie previste dal codice civile. In sede di prima applicazione, l’Archivio è stato costituito dagli imprenditori iscritti all’Albo che risultavano contemporaneamente iscritti al Registro delle imprese della CCIAA. A fine 2012 risultavano iscritti alla prima sezione dell’Archivio provinciale 4.524 imprenditori, di cui 269 associati e 4.255 singoli. Nella disaggregazione per comunità, quasi un terzo degli iscritti alla prima sezione spetta alla Valle di Non mentre per la comunità della Vallagarina al secondo posto per numerosità delle aziende tale quota risulta pari al 10,9%. Da quando è in funzione l’Archivio, il numero indice (base 2001 = 100) per il totale della prima sezione, sottolinea una dinamica crescente fino al 2009, anno dal quale il numero di iscritti, tende a flettere sia pure per pochi decimali di punto. Nel settore primario dell’agricoltura si è registrato negli anni scorsi un calo costante del numero degli imprenditori agricoli con una diminuzione delle superfici coltivate, tuttavia a partire dal 2003 questa tendenza si è molto attenuata. Il numero degli iscritti all’albo degli imprenditori agricoli a livello provinciale (dato di stock al 31 dicembre 2012) è risultato pari a 4.524 aziende in I° sezione e 4260 in II°, con una suddivisione più o meno paritaria tra le due sezioni, per un totale di 8.784 iscritti con un trend in calo significativo, quasi il 3% in meno rispetto all'anno precedente, le comunità con il maggior numero di imprenditori in I° sezione sono come è lecito attendersi quella della Val di Non seguita a notevole distanza da quella della Vallagarina. A livello comprensoriale, il numero degli iscritti nel C10 a fine 2011, è risultato di 500 unità in I° sezione pari al 39,9 % circa del totale (+ 0,9 % rispetto al 2010) e a 752 in II° sezione, con un calo del 2,9 % rispetto all'anno precedente, per un totale di 1.252 imprenditori, in leggero calo rispetto al 2010. A Rovereto, al 31 agosto 2008, si registravano 31 imprenditori agricoli iscritti all’albo di prima categoria (occupati a tempo pieno), erano 36 nel 2006 e 49 nel 1993 e 105 iscritti nell’albo di seconda categoria (imprenditori non a tempo pieno), erano 103 nel 2006 e 140 nel 1993. Dagli ultimi dati disponibili (fine 2011), la situazione non è variata di molto per gli iscritti in I° sezione, ora conteggiati in 32 soggetti (31 maschi e 1 femmina) mentre sono calati gli iscritti alla II° sezione, ora sono 96 di cui 85 maschi e 11 femmine, per un totale di 128 imprenditori agricoli in totale (116 maschi e 12 femmine). Se compariamo il dato con il comprensorio C10, nello stesso arco temporale (2008-2011) possiamo notare una linearità nel trend costantemente in calo nel triennio (dai 1313 di fine 2008 ai 1125 di fine 2011, -14,3% nel comprensorio della Vallagarina) anche se confrontandolo con la variazione a Rovereto (- 5,9% nel triennio) si nota una discesa più accentuata a livello comprensoriale, anche se Rovereto rappresenta una quota bassa (11,4%) del totale degli imprenditori agricoli comprensoriali, pur in aumento rispetto al dato di inizio periodo quando la quota era del 10,4%. Credito Scenari congiunturali di settore in provincia di Trento A giugno del 2013 i prestiti bancari alla clientela residente (inclusi i pronti contro termine e le sofferenze) sono diminuiti del 3,3 per cento in provincia di Trento (a fronte di una crescita dello 0,5 per cento alla fine del 2012) e dell’1,2 per cento in provincia di Bolzano. L’andamento è stato determinato dalla contrazione dei prestiti alle imprese, a fronte di finanziamenti alle famiglie ancora in lieve crescita. Nella media nazionale e delle regioni del Nord Est i prestiti a residenti si sono ridotti del 2,7 per cento circa. In base a dati ancora provvisori, in agosto la diminuzione dei prestiti si sarebbe ulteriormente accentuata, a seguito dell’intensificarsi della flessione dei crediti al settore produttivo. Considerando il complesso dei finanziamenti di banche e società finanziarie, nel primo semestre del 2013 i crediti al settore produttivo sono diminuiti su base annua del 5,7 per cento in provincia di Trento e del 3,0 per cento in provincia di Bolzano. Il calo dei prestiti alle imprese ha interessato tutti i principali settori di attività economica ed è stato più marcato per l’industria manifatturiera (- 8 per cento circa in entrambe le province), coinvolgendo in particolare il comparto della chimica e farmaceutica in provincia di Trento e quello della metallurgia in provincia di Bolzano. Tra le forme tecniche di finanziamento (al netto delle posizioni in sofferenza) la flessione del credito ha riguardato sia gli anticipi su fatture e gli altri crediti autoliquidanti, in connessione con le minori esigenze di finanziamento del capitale circolante derivanti dalla contrazione del fatturato, sia i mutui, riflettendo la debolezza dell’attività di investimento in capitale fisso. 33. Nel primo semestre dell’anno il tasso di interesse medio praticato dal sistema bancario sul credito a breve termine alle imprese è cresciuto al 5,4 per cento in provincia di Trento e al 5,0 per cento in provincia di Bolzano (rispettivamente dal 5,2 e dal 4,6 per cento della fine del 2012). In relazione all’elevata rischiosità, i tassi applicati al comparto edile sono rimasti mediamente più alti. Il tasso annuo effettivo globale (TAEG) sulle nuove erogazioni di prestiti a medio e a lungo termine è invece calato di quattro decimi di punto in provincia di Trento (al 4,4 per cento) e di oltre sette decimi di punto in provincia di Bolzano (al 4,3 per cento): l’andamento risente di operazioni di importo elevato a clientela primaria. Oltre agli effetti della perdurante scarsa propensione all’investimento, la domanda ha risentito anche della debolezza delle richieste volte al finanziamento del capitale circolante; in questo contesto il principale contributo alla domanda di credito è giunto dalle esigenze di ristrutturazione e consolidamento del debito, soprattutto in provincia di Trento. Il grado di restrizione dei criteri adottati nella concessione dei prestiti è rimasto sostanzialmente invariato. Le politiche di offerta hanno continuato a risentire dell’aumento della rischiosità del credito. Tenendo conto non solo dei prestiti bancari, ma anche di quelli delle società finanziarie, il credito alle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,4 per cento in provincia di Trento (a fronte di un crescita nulla a dicembre) e dello 0,5 per cento in provincia di Bolzano (contro un incremento dell’1,1 per cento alla fine del 2012). I prestiti per l’acquisto di abitazioni hanno continuato a crescere in entrambe le province, a ritmi analoghi a quelli di dicembre in provincia di Trento (0,8 per cento) in rallentamento in provincia di Bolzano, dove la crescita permane più elevata (3,1 per cento). Il credito al consumo è diminuito in Trentino ed è leggermente cresciuto in Alto Adige, grazie alla componente bancaria. Nel primo semestre dell’anno e rispetto al periodo precedente, la domanda di credito bancario proveniente dalle famiglie per mutui immobiliari e credito al consumo si è indebolita in entrambe le province, a fronte di condizioni di offerta sostanzialmente stabili. Tra dicembre e giugno il TAEG sui nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni è cresciuto di circa due decimi di punto in provincia di Trento ed è rimasto pressoché invariato in provincia di Bolzano. Il perdurare della fase congiunturale sfavorevole ha comportato un peggioramento della qualità del credito. In provincia di Trento nella media dei quattro trimestri terminanti nel giugno del 2013 il flusso di nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti vivi all’inizio del periodo (tasso di decadimento) è salito dall’1,6 per cento di dicembre al 2,5. Tale dinamica è stata determinata in particolare dal forte deterioramento del credito al settore produttivo (dall’1,9 al 3,2 per cento), che ha interessato tutti i comparti ma si è confermato più intenso per le imprese di costruzioni. Il tasso di decadimento è cresciuto anche per le famiglie consumatrici, passando nei primi sei mesi dell’anno dall’1,1 all’1,4 per cento. Lo stock di sofferenze è salito al 7,4 per cento del totale dei finanziamenti, dal 6,2 della fine del 2012. Il deterioramento della qualità dei portafogli bancari emerge anche dalla dinamica degli altri prestiti con difficoltà di rimborso (prestiti incagliati, ristrutturati e scaduti) che lo scorso giugno rappresentavano il 10,3 per cento del totale dei prestiti alla clientela (dal 9,2 per cento di dicembre). La raccolta al dettaglio e il risparmio finanziario - Nel primo semestre del 2013 la raccolta diretta presso le famiglie consumatrici e le imprese, costituita da depositi e da obbligazioni di propria emissione, è aumentata in provincia di Trento del 4,1 per cento. La raccolta è stata sostenuta principalmente dalla crescita dei depositi (aumentati del 9,3 per cento in Trentino e del 14,8 per cento in Alto Adige), a fronte della diminuzione delle obbligazioni bancarie (- 3,8 e - 19,6 per cento rispettivamente). Per quanto riguarda, in particolare, la componente riconducibile alle famiglie (che rappresenta oltre l’83 per cento della raccolta al dettaglio in Trentino e poco più del 77 per cento in Alto Adige), i depositi vincolati hanno continuato a mostrare una crescita sostenuta, sebbene in rallentamento sin dal terzo trimestre del 2012. Tra le altre forme di deposito le famiglie hanno incrementato le consistenze dei conti correnti (del 4,0 per cento in Trentino e del 5,1 per cento in Alto Adige) mentre hanno ulteriormente ridotto quelle dei pronti contro termine (- 26,0 e - 25,6 per cento rispettivamente). I tassi di interesse mediamente riconosciuti sui depositi in conto corrente si sono attestati lo scorso giugno allo 0,9 per cento in provincia di Trento (un livello solo lievemente inferiore rispetto alla fine del 2012), mentre sono rimasti sostanzialmente stabili allo 0,6 per cento in provincia di Bolzano. Alla fine del primo semestre del 2013 il valore complessivo a prezzi di mercato dei titoli delle famiglie consumatrici trentine detenuti in custodia presso le 34. banche ha registrato una variazione negativa dell’1,8 per cento rispetto a dodici mesi prima (- 0,5 per cento a dicembre). Le scelte di investimento finanziario delle famiglie si sono dirette principalmente verso le quote di organismi di investimento collettivo del risparmio (aumentate del 28,0 per cento), mentre sia i titoli di Stato sia soprattutto le obbligazioni non bancarie hanno registrato una forte flessione (rispettivamente - 7,8 e - 22,1 per cento). Nel corso dell’ultimo decennio l’indebitamento delle famiglie del Trentino-Alto Adige in rapporto al reddito disponibile è aumentato in misura inferiore rispetto al complesso del paese, portandosi su livelli in linea con quelli del Nord Est e di poco inferiori alla media nazionale. Nel confronto internazionale il debito delle famiglie italiane rimane contenuto. A fine 2011 il rapporto tra i debiti finanziari (mutui e credito al consumo) e il reddito disponibile delle famiglie consumatrici era pari in regione al 51,5 per cento (51,8 nel Nord Est e 53,2 nella media del paese), a fronte del 35,7 per cento di fine 2003. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’indagine Eu-Silc nel 2009 poco più del 17 per cento delle famiglie residenti in Trentino-Alto Adige aveva un mutuo. La stessa quota scendeva al 7 per cento per le famiglie appartenenti alla fascia con redditi più bassi e saliva al 24 per cento per quelle con redditi più elevati. Rispetto al 2005 la quota di famiglie con un mutuo era in media cresciuta in tutte le fasce di reddito considerate. Era pertanto aumentato l’ammontare del debito per la famiglia mediana (92 mila euro nel 2011, da 71 mila nel 2005), che risultava sensibilmente più elevato rispetto al dato del Nord Est e nazionale. In presenza di una elevata quota di mutui a tasso variabile, l’andamento favorevole dei tassi (che si sono fortemente ridotti dalla fine del 2008) ha attenuato l’impatto della crisi sulla situazione finanziaria delle famiglie, contenendo l’onere del debito rispetto al reddito. Nel 2009 le famiglie con un mutuo destinavano il 20 per cento del proprio reddito al pagamento della rata per interessi e rimborso del capitale, una percentuale analoga a quella media del Nord-Est e nazionale e inferiore a quella del 2007. La quota di reddito destinata al pagamento della rata del mutuo fornisce indicazioni sulla vulnerabilità finanziaria delle famiglie: convenzionalmente è definita finanziariamente vulnerabile una famiglia con una rata del mutuo superiore al 30 per cento del proprio reddito. Tra il 2007 e il 2009 la quota di famiglie del Trentino-Alto Adige finanziariamente vulnerabile sul totale delle famiglie (indebitate e non) è diminuita dal 4,6 al 4 per cento. L’indebitamento finanziario può comportare, in alcuni casi, una riduzione della capacità di fare fronte con regolarità ai pagamenti e mantenere il proprio tenore di vita. Secondo stime preliminari, nel 2010 il valore delle attività finanziarie (ricchezza finanziaria lorda) detenute dalle famiglie del Trentino-Alto Adige (consumatrici e produttrici) ammontava a 71 miliardi di euro, pari a 3,4 volte il rispettivo reddito disponibile. Dopo aver raggiunto il valore massimo nel 2007 (71 mila euro pro capite in termini nominali), la ricchezza finanziaria lorda si è progressivamente ridotta negli anni successivi ed è risalita nel 2010, quando ogni residente in regione deteneva, in media, attività finanziarie per 69 mila euro (un valore superiore a quello nazionale, ma più basso di quello delle famiglie del Nord Est). Risentendo dell’impatto della crisi economica e finanziaria, tra la fine del 2007 e la fine del 2010 la ricchezza finanziaria pro capite ha ristagnato (- 0,1 per cento all’anno, in media, in termini nominali; - 2 nel Nord Est; - 1 in Italia), mentre era cresciuta a un tasso medio del 3,6 per cento nei cinque anni precedenti (4,7 nel Nord Est; 4 in Italia). A fine 2011 in provincia di Trento erano attive 74 banche, una in meno dell’anno precedente; il numero delle Casse rurali si è ridotto di una unità, scendendo a 45. Le banche che operavano in provincia di Bolzano sono rimaste stabili a 73. Le quote di mercato e il grado di concentrazione – Le province autonome di Trento e di Bolzano si contraddistinguono per una rilevante presenza di intermediari di dimensioni contenute, che detengono quote di mercato nettamente superiori alla media nazionale. Nel decennio 2001-2011 le banche di minore dimensione (piccole e minori, indipendentemente dalla loro sede amministrativa, hanno registrato, nei confronti dei residenti in provincia di Trento, una diminuzione delle quote di mercato sui prestiti dall’84,7 al 76,5 per cento e sui depositi dal 93,4 al 76,1 per cento. In particolare, nel decennio le banche di credito cooperativo, includendo anche i due Istituti di credito di secondo livello con sede in regione, hanno incrementato in Trentino la quota di mercato sui prestiti salendo al 53,6 per cento, mentre quella sui depositi è risultata nell'ultimo anno in leggera flessione. 35. Tra il 2001 e il 2011 il grado di concentrazione del mercato locale del credito è diminuito. La quota dei prestiti detenuta dai primi cinque intermediari si è ridotta di 3,8 punti percentuali (al 33,6 per cento) in Trentino e di 5,3 (al 47,2 per cento) in Alto Adige; la corrispondente quota calcolata sui depositi è scesa di 5 punti percentuali (al 35,6 e al 45,1 per cento rispettivamente). Gli sportelli e gli addetti – La diffusa presenza di banche di piccole dimensioni ha favorito lo sviluppo di una rete capillare di sportelli bancari. Alla fine del 2011 il numero di sportelli ogni 10 mila abitanti era pari a 10,4 in provincia di Trento e a 8,2 in provincia di Bolzano, valore in entrambi i casi, sensibilmente superiore al valore medio del Nord-Est e dell’Italia (7,7 e 5,5 rispettivamente); rispetto a dieci anni prima, il numero di sportelli per 10 mila abitanti è rimasto pressoché invariato in Trentino ed è lievemente diminuito in Alto Adige, a fronte dell’aumento registrato nel resto del paese. Nell’ultimo decennio gli addetti agli sportelli bancari sono diminuiti dell’1,7 per cento in provincia di Trento e dell’1,3 per cento in quella di Bolzano. La dimensione media degli sportelli in termini di addetti è passata tra il 2001 e il 2011 da 5 a 4,3 in provincia di Trento e da 6,1 a 5,8 quella di Bolzano. Tra il 2008 e il 2011 i dipendenti bancari totali, comprensivi degli addetti alle direzioni generali, sono calati dell’8 per cento in Trentino e dell’1 per cento in Alto Adige (rispettivamente a circa 3.500 e 3.900 unità), riducendo la loro incidenza sul complesso degli occupati dipendenti del settore terziario dal 3 al 2,7 per cento e dal 3,1 al 2,9 per cento rispettivamente. Nell'ambito del settore del credito bancario, Rovereto si è dimostrata negli ultimi anni una piazza appetibile con un andamento in costante crescita per quanto riguarda il numero di sportelli bancari operanti, sono circa 30 le agenzie bancarie aperte al pubblico anche se sono in corso processi di razionalizzazione strutturale. Per confronto, in provincia di Trento gli sportelli bancari alla stessa data (fine 2012) sono 545 in rappresentanza di 72 banche ed operano in 187 comuni (su 217 totali), mentre in tutta Italia operano 690 banche (erano 739 l'anno precedente) con 31.942 sportelli, il rapporto abitanti residenti a Rovereto per sportello risulta proporzionalmente allineato con quello di altri comuni importanti del Trentino mentre risulta inferiore alla media sul totale provinciale nel suo complesso ed è più basso se confrontato con il dato di altri comuni del Nord-Est e del resto d’Italia. Commercio Un’analisi dettagliata degli esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa a Rovereto, evidenzia che la serie storica, rimane positiva come trend di lungo periodo e dopo una leggera flessione nel 2009, riprende a salire nel 2010 e nel 2011 raggiungendo i massimi storici per poi ritracciare al ribasso nell'ultimo biennio fino a quota 715 esercizi al 31 dicembre 2013 con una flessione di 13 esercizi dal massimo storico di fine 2011 (- 1,8%). Questo andamento pone in evidenza che dopo una flessione dovuta al punto più basso della congiuntura economica nel 2009, il comparto commerciale aveva ripreso a salire, almeno fino al 2011, per poi accusare una flessione nel biennio più recente visti anche gli andamenti negativi dei consumi. La suddivisione per tipologie d'esercizio indica la grande numerosità degli esercizi di vicinato, che dopo la flessione del 2009, sono aumentati fino a raggiungere il massimo storico del decennio a fine 2011 (585 unità locali), per poi ripiegare a fine 2013 a quota 578 esercizi, con una diminuzione dell'1,1 % rispetto a tre anni prima ed attestandosi ai livelli di fine 2010, gli esercizi di medio dettaglio sono aumentati fino a raggiungere il massimo storico rispetto al 2005 con 115 esercizi (+ 1,7% nel 2012 rispetto al 2011), mentre per la tipologia del grande dettaglio, anche qui facendo riferimento alla fine del 2012, si registra una lieve flessione (da 30 a 29 esercizi rispetto all'anno precedente) con un dato percentuale in negativo del 3,3%. Con l'anno 2013, è cambiata la normativa in ordine alle soglie di superficie che caratterizzano il medio e grande dettaglio, estendendo la tipologia del medio dettaglio a soglie più elevate e restringendo di conseguenza la tipologia del grande dettaglio, i dati pertanto non sono più comparabili in serie storica con le singole tipologie ma solamente raggruppando i dati complessivi, tenendo conto di ciò si possono comunque trarre alcune considerazioni, gli esercizi di medio e grande dettaglio considerandoli come un'unica grande classe, a fine 2013 erano comunque diminuiti come numerosità passando da 144 di fine 2012 a 137 l'anno successivo, segnando il minimo storico negli ultimi otto anni. La distinzione per tipologia di vendita, evidenzia una brusca regressione nell'ultimo biennio degli esercizi alimentari, che dopo il massimo storico del 2011 sono ritornati a quota 63 (- 5,9%), anche gli esercizi misti hanno ritracciato sia pure di poco rispetto al massimo storico del 2011, per gli esercizi non alimentari, se in 36. valore assoluto il dato è ancora al di sotto del massimo storico del 2007 (566 esercizi) si può notare una certa ripresa dopo il crollo del 2009, almeno fino alla fine del 2001, per poi iniziare un trend di flessione, accentuatosi nel 2013 (- 0,8%). In Centro Storico, gli andamenti riflettono il dato generale del contesto cittadino, qui gli esercizi in totale sono scesi negli ultimi due anni di 8 unità (- 2,5% a fine 2013 rispetto al 2011), ritornando praticamente agli stessi livelli del 2005, nel contesto la flessione riguarda anche la tipologia del vicinato ed infatti il numero degli esercizi che aveva sfiorato le 300 unità scende a fine 2013 a quota 290, gli stessi livelli riscontrati negli anni 2005 e 2006. Per la tipologia del medio dettaglio, in Centro Storico, a fine 2012, si segnalavano 31 esercizi, alla fine dell'anno seguente il numero è salito a 32, però in quest'ultimo anno la tipologia del medio dettaglio ha “assorbito” praticamente anche gli unici due esercizi di grande dettaglio esistenti in Centro Storico e quindi con la nuova classificazione, il numero degli esercizi, escluso il vicinato, denota una sostanziale stabilità, pur con una flessione di un'unità rispetto a dodici mesi prima. Se guardiamo alle tipologie di vendita, sempre in Centro Storico, si rileva una flessione nel settore degli alimentari (- 8,8% rispetto al massimo storico di fine 2007), più favorevoli sono i dati delle altre tipologie, il settore misto raggiunge il massimo storico a 36 esercizi superando il precedente record del 2005 di un'unità, con un considerevole aumento di ben 5 unità rispetto al 2010 (+ 16,1%) confermando un trend in rialzo che è iniziato nel 2009, mentre il settore non alimentare dopo il picco negativo del 2009, ha ripreso un trend ascendente fino al massimo storico di fine 2011 (264 esercizi) per poi ridiscendere a quota 255 (- 3,5% nell'ultimo biennio), ritornando praticamente ai livelli del 2005. E' interessante notare la continuità del trend di crescita delle superfici di vendita, almeno fino alla fine del 2011 (+ 1,4% nel 2011 rispetto al 2010) mentre nell'ultimo biennio, per la prima volta da anni il dato registra una lieve flessione nel 2012, poi divenuta più accentuata nell'ultimo anno, ritornando con 109.927 mq praticamente agli stessi livelli del 2005, osservando le superfici suddivise per tipologie d'esercizio, il trend è negativo anche per il vicinato (- 3,3% negli ultimi due anni) ma in misura più contenuta rispetto alla diminuzione complessiva (- 5,0%), per le altre tipologie tenendo conto della variazione delle soglie intervenuta nel 2013, occorre considerare un intervallo di rilevazione più stretto che per il medio dettaglio esprime un aumento di circa il 2,9% fra il 2012 ed il 2011, mentre per il grande dettaglio nello stesso intervallo di tempo il trend è esattamente opposto (- 3,3%). Se vogliamo considerare anche il 2013 occorre raggruppare i due settori e possiamo notare che ad aumento lapalissiano del medio dettaglio, ora più esteso come tipologia di superficie (fino a 1500 mq.), fa riscontro una grande diminuzione del grande dettaglio, i due settori considerati insieme assommano a fine 2013 a 78.565 mq. comunque in diminuzione di quasi il 6% rispetto a due anni prima, allargando il confronto ad una serie storica più ampia (2005-2013) possiamo concludere che per il vicinato si è assistito ad una leggera diminuzione (- 1,7%), mentre per il medio e grande dettaglio considerati assieme si è passati da 77.876 a 78.565 mq. (+ 0,9%), un aumento percentualmente poco rilevante. Per il vicinato questa tendenza è confermata anche dai dati degli esercizi del Centro Storico, qui le superfici sono diminuite in due anni del 4,7%, ritornando ai livelli del 2006, lo stesso andamento si registra per le strutture di medio dettaglio, scese in un anno dal 2011 al 2012 di un esercizio e di 205 mq. (- 2,1%) mentre per le grandi strutture si registra un dato assolutamente stabile. Nel 2013, raggruppando gli esercizi di medio e grande dettaglio in un'unica grande classe, si deve comunque registrare sia un calo di numerosità complessiva (da 33 a 32) sia un calo più rilevante di superficie di vendita, scesa in un anno di oltre il 5 per cento. Se analizziamo il dato delle superfici dal punto di vista della tipologia di vendita, per la tipologia alimentare si osserva una tendenza di fondo in aumento fino al 2011 con una decisa frenata nell'ultimo biennio (- 11,1% da fine 2011 a fine 2013) con un dato al minimo storico dal 2005, la crescita invece è ripresa per gli esercizi misti, dopo un 2012 in regresso, avvicinando ormai i dati del massimo storico del 2005, per gli esercizi non alimentari invece i dati più recenti confermano una brusca frenata negli ultimi due anni (- 6,8%). In complesso comunque il dato delle superfici di vendita in Centro Storico evidenzia nell'arco dell'ultimo anno, un trend in diminuzione di circa il 4,2%, dato che se comparato alla diminuzione registrata al di fuori del Centro Storico (- 3,8%) non fa registrare grandi differenze rispetto al trend complessivo. Anche analizzando il trend in un arco più esteso di tempo (dal 2005 al 2013), l'aumento delle superfici è stato maggiore in Centro Storico (+ 2,2%), con un dato nettamente più favorevole rispetto al dato generale (+ 0,1%). Se in termini di numerosità sul totale, la categoria più tradizionale del commercio al dettaglio (gli esercizi di vicinato) rappresenta pur sempre la grande maggioranza degli esercizi con percentuali sostanzialmente stabili, nell'arco degli ultimi otto anni oscillano dal 80,0% del 2005 all'80,8% del 2013, anche in Centro Storico tale andamento è rispettato anche se ovviamente in tale contesto urbanistico, la percentuale sul totale è ancora maggiore, con valori oscillanti intorno al 90%. 37. Il dato delle superfici riflette invece una costante seppur lenta diminuzione sul totale, se in Centro Storico il vicinato, dal 2005 al 2013, è sceso percentualmente dal 58,43 al 57,39%, anche il dato totale dell'intera città mostra una discesa progressiva ma costante nel tempo, dal 29,1% del 2005 si è passati al 27,6% del 2012 per poi risalire nell'ultimo anno, per effetto di un calo delle superfici del grande dettaglio al 28,5%. Nell'ultimo anno si è arrestato il trend di crescita delle superfici del medio e grande dettaglio, al termine del 2012 il medio dettaglio rappresentava il 33,5% delle superfici di vendita, nel 2005 tale dato si attestava sul 32,3% mentre per il grande dettaglio si è passati dal 38,7% del 2005 al 38,0% di fine 2012. Nell'ultimo anno con la variazione delle soglie di superficie delle tipologie d'esercizio non è più possibile considerare separatamente medio e grande dettaglio almeno con i riferimenti storici del passato tuttavia considerando congiuntamente le due tipologie si può notare che il loro peso percentuale sul totale è passato dal 71% del 2005 al 72% del 2011, risalendo fino al massimo storico del 72,4% di fine 2012 per poi ridiscendere al 71,4% del dato attuale di fine 2013. Per quanto riguarda le tipologie di vendita (alimentari, misti e non alimentari), alla fine del 2011, si può dire che la prima tipologia rappresentava il 9,2% degli esercizi con un'area di vendita pari al 1,6% del totale, tali percentuali salgono leggermente in Centro Storico (9,7% per numero esercizi ed oltre il 2,9% per la superficie), alla fine del 2013 la numerosità degli esercizi sul totale cittadino è percentualmente scesa all'8,8% mentre per le superfici la percentuale è rimasta sostanzialmente stabile, in Centro Storico rispetto a due anni prima il dato è sostanzialmente stabile sia per gli esercizi (9,6%) che per la superficie di vendita (2,8%). Gli esercizi misti rappresentano il 13,8% del totale, un po' meno in Centro Storico (11,1%), in leggera crescita rispetto al dato del 2005 per il dato totale mentre in Centro Storico tali valori sono leggermente diminuiti, in termini di superficie totale si nota una sostanziale stabilità nel tempo, il valore sul totale cittadino oscilla intorno ad un terzo del totale. Infine gli esercizi non alimentari, in termini di numerosità sono calati a 553 a fine 2013, con un calo del 1,3% rispetto al massimo storico del 2011, in Centro Storico il dato alla fine del 2013 risulta pressoché uguale al dato del 2005 con un calo rispetto al massimo storico del 2011, del 3,4%, in termini di superficie percentualmente nell'arco di otto anni il dato oscilla intorno al valore del 65% con lievissime oscillazioni, in Centro Storico per quanto riguarda le superfici di vendita, tale andamento è più contrastato dopo un trend in aumento dal 2005 al 2011, negli ultimi due anni si è assistito ad una flessione, qui gli esercizi non alimentari rappresentano in termini di numerosità il 79,2% del totale, in linea rispetto al dato del 2005 ma fino a due anni fa tale dato superava di poco l'80%, evidenziando un'evoluzione del tessuto commerciale del contesto consono alle attese di una specificità e specializzazione maggiore rispetto al periodo precedente. A Rovereto la superficie media di un esercizio di vicinato è pari a circa 54 mq. un valore che dopo i picchi del 2006 e 2007 è ritornato al di sotto dei valori del 2005 e risulta in costante diminuzione dal 2010 in poi. A fine 2012, risulta in leggerissima diminuzione la superficie media del medio dettaglio (342,2 mq per esercizio, - 0,1% rispetto al 2011 ma in progresso di oltre l'8% rispetto al 2005), mentre le grandi strutture mantengono stabile il loro valore medio di superficie sfiorando i 1.500 mq. per esercizio con dei valori sostanzialmente stabili nella serie storica 2005-2012. La superficie media generale riferita a tutte le tipologie è di circa 153,7 mq, un valore in diminuzione sia rispetto all'anno precedente sia confrontandolo con anni più lontani, dal 2005 ad esempio la superficie media è calata del 1,6%. Gli esercizi commerciali in Centro Storico rappresentano una percentuale del 45% circa sul totale generale di tutta la città, un valore in lieve diminuzione sia rispetto al 2011 che al valore registrato nel 2005. Per un raffronto con il Comune di Trento occorre paragonare gli analoghi dati del 2008 non essendo disponibili dati omogenei più recenti, si evidenzia che nel 2008 il trend è risultato dello stesso segno, anche a Trento gli esercizi sono diminuiti più o meno nella stessa misura che a Rovereto mentre opposto è l’andamento dello stock delle superfici di vendita, in aumento lieve a Rovereto, in accentuata diminuzione a Trento (- 2,2% nell’ultimo anno). Divergenti sono gli andamenti degli esercizi di vicinato, in lievissimo aumento a Trento, in lieve decremento a Rovereto. Per quanto riguarda gli esercizi di medio dettaglio si registra una sostanziale stabilità a Rovereto, a Trento invece il regresso è del 5,7%, stabile invece in entrambi i centri la situazione degli esercizi di grande dettaglio. Sul fronte delle superfici per gli esercizi di vicinato, la situazione è diversa fra Trento e Rovereto, al massimo storico a Trento con 81.230 mq., in diminuzione a Rovereto (- 1,6% nel 2008 rispetto al 2007) con 32.490 mq. 38. Rispetto al vicinato, la situazione è rovesciata per le superfici di medio dettaglio, in accentuata diminuzione a Trento (79.459 mq, - 6,4% nell’ultimo anno) mentre è in aumento al massimo storico del triennio a Rovereto (36.089 mq.). Per le grandi superfici di vendita i dati evidenziano una situazione di sostanziale stabilità in entrambi i centri. Dal confronto sulle superfici medie di vendita, emergono interessanti indicazioni sul tessuto commerciale delle due maggiori città del Trentino, per il vicinato Trento (58,99 mq) dispone di superfici medie di esercizio leggermente più grandi rispetto a Rovereto (56,80 mq) con un divario più o meno stabile negli anni. Per gli esercizi di medio dettaglio, la superficie media (323 mq) a Trento è in costante diminuzione da due anni tanto che Rovereto (325,13 mq) ha superato sia pure di poco il capoluogo nel corso dell’ultimo anno. Per gli esercizi di grande dettaglio i negozi sono in media più grandi a Trento (1.726 mq) rispetto a Rovereto (1.499 mq), anche se il dato è al minimo a Trento mentre è stabile a Rovereto. Se analizziamo il parametro della popolazione residente, possiamo avere un’indicazione attraverso i rapporti superfici/popolazione sul fatto che una città abbia un’offerta commerciale-urbanistica migliore rispetto ad un’altra, fermo restando comunque che il solo dato statistico non può misurare la qualità dell’offerta commerciale né comunque l’afflusso effettivo della popolazione che gravita su una città. Limitandoci ai dati 2008, le cifre ci dicono che esistono più metri quadrati di superficie di vendita di vicinato per residente a Rovereto (0,88 mq) rispetto a Trento (0,71 mq), anche se il rapporto è in diminuzione a Rovereto mentre è stabile a Trento. Per gli esercizi di medio dettaglio, sempre nel 2008, persiste la stessa situazione del vicinato tuttavia il divario è più accentuato percentualmente fra Trento e Rovereto, mentre è in leggera diminuzione a Rovereto, a Trento il trend di discesa è più accentuato. Dello stesso segno la situazione per i grandi esercizi di vendita, anche se la serie storica è molto più lineare e stabile nel tempo sia a Trento che a Rovereto. Il dato generale medio riporta che a Rovereto rispetto a Trento ci sono più metri quadrati di superficie di vendita per abitante residente (3,02 mq contro 2,13), tuttavia tale dato è solo un indicatore parziale dell’offerta commerciale di una città che non tiene conto ad esempio della popolazione fluttuante e turistica in transito. Limitandoci al contesto di Rovereto, con l'ausilio di dati demografici più recenti, si rileva che la superficie commerciale per abitante/residente che risultava nel 2005 pari a 3,09 mq. è diminuita a 3,02 nel 2009, a 2,99 mq. nel 2010, rimanendo pressoché invariata a fine 2011, per poi scendere dai 2,91 mq. del 2012 ai 2,81 mq. di fine 2013, questo dato evidenzia che la crescita della popolazione è più forte della crescita delle superfici commerciali. Pubblici Esercizi Dall’analisi dei dati riferiti al territorio del Comune di Rovereto alla fine dell'anno 2013, si registra un incremento, consistente nell'ultimo anno, della numerosità dei pubblici esercizi, cresciuti di 8 unità rispetto alla fine dell'anno 2012 e di 15 rispetto al 2005 (+ 9,2%), raggiungendo il massimo storico nel periodo citato. Lo stock riferito al 31 dicembre 2013 registra 178 pubblici esercizi, cioè uno ogni circa 215 abitanti (a titolo di confronto erano uno ogni 218 abitanti residenti a fine 2005 ed uno ogni 228 circa alla fine del 2010). Analizzando la suddivisione nei tre grandi settori per attività prevalente (ristorazione, bar con pasti veloci e bar classici), si può notare che la categoria della ristorazione risulta in aumento (da 46 esercizi nel 2005 a 53 nel 2013), mentre i bar con pasti veloci dopo un veloce accrescimento nell’anno 2007 ed una sostanziale stabilità nel 2008 hanno ripreso a crescere negli ultimi anni con alterne velocità, tuttavia dal 2005 sono aumentati da 40 a 76 (+ 90%). Di converso speculare è la discesa che si registra nel 2012 nei bar “classici” che hanno però ripreso a crescere nel 2013 raggiungendo 49 esercizi, erano però 77 a fine 2005 (- 36,4% nel periodo considerato). Occorre però rilevare che la crescita della categoria dei bar con pasti veloci è quasi esclusivamente dovuta ad un passaggio di categoria nell’ambito delle due suddivisioni, ma è comunque vera la riflessione che l’espansione dei pubblici esercizi a Rovereto dopo una fase di sostanziale stabilità dal 2007 al 2010, ha ripreso a crescere, in misura lieve nel 2012 ed in maniera decisamente più significativa nel 2013 (+ 5,3% nell'ultimo biennio), risentendo solo in parte di una congiuntura economica negativa che esplica i suoi effetti soprattutto sui consumi interni delle famiglie già dal 2009, che ha colto nelle nuove aree di espansione edilizia ma anche in Centro Storico, una nuova occasione di espansione che potrà essere anche temporanea. 39. Se analizziamo i dati di trend con un occhio anche alla collocazione urbanistica dei pubblici esercizi, si registra che nel Centro Storico di Rovereto dopo la flessione del 2011, gli esercizi sono aumentati, da 73 a 80 e sono comunque ben al di sopra dei minimi del 2005, sono in aumento o stabili in tutte e tre le categorie, con un aumento rilevante nel settore della ristorazione (+ 16% rispetto a fine 2011), solo lievemente inferiore ma comunque degno di nota per i bar con pasti veloci (+ 14,3%), mentre leggermente in discesa in numero di 24 esercizi risultano i bar in senso stretto, erano 35 nel 2005. L'aumento (+ 9,5% da fine 2011) nel Centro Storico è percentualmente più forte, dell'aumento dei pubblici esercizi collocati al di fuori dello stesso. Con 98 esercizi si registra un leggero aumento (+ 2,1 %) rispetto al 2011 pur avvicinandosi notevolmente ai valori massimi registrati nel 2005, diminuiscono gli esercizi della ristorazione pura aumentano i bar con pasti veloci che ora sono 41, il massimo dal 2005, mentre si è fermato il calo il numero dei bar “classici” registrato negli anni precedenti che si riporta ai livelli (25 esercizi) registrati a fine 2011. Un dato più controverso riguarda i dati di flusso, analizzando le cifre relative agli anni 2012 e 2013 possiamo notare che sono aumentate in maniera considerevole le nuove aperture mentre diminuiscono le estensioni a pasti veloci, dopo un rapido aumento nel 2011 diminuiscono ma di poco le cessazioni/revoche mentre si è un po' stabilizzato il fenomeno dell'accelerazione del turn-over (subingressi), pur restando su livelli elevati da sette anni a questa parte, indice questo di una competitività più accentuata e di una maggiore difficoltà delle aziende a rendere sostenibili gli investimenti e gli oneri fissi, fatto questo causato anche da un aumento dei costi fissi derivanti dal settore immobiliare di affitto/acquisto dei locali e dalla minore propensione al consumo della popolazione, i consumi finali sono infatti diminuiti in misura maggiore rispetto all'anno prima ed il comparto dei pubblici esercizi presenta molte affinità con la situazione riscontrata nel commercio al dettaglio. Un fenomeno degno di attenzione e che può contribuire a spiegare, almeno in parte la relativa “vivacità” del settore, sono le nuove aperture o i subingressi nelle aziende esistenti di imprese con titolari e soci stranieri, in particolare extra-comunitari (cinesi in primis) che hanno evidentemente colto opportunità di investimento, subingresso e dismissione anche in relazione ad un mercato ormai liberalizzato che presenta scarse barriere tecniche di entrata se non nel capitale d'investimento iniziale. Questo fenomeno, che si è andato accentuando nell'ultimo triennio, delinea una tendenza comune con i comparti del commercio al dettaglio “puro” e del commercio ambulante. Turismo La città di Rovereto è sempre stata caratterizzata da un turismo culturale a carattere escursionistico. Si può dire che le permanenze negli alberghi di Rovereto almeno fino al 2002, interessavano per lo più persone presenti in città per motivazioni di lavoro piuttosto che turistiche. Con l’apertura del MART a fine 2002, che ha portato e sta portando a Rovereto diverse decine di migliaia di visitatori-turisti l’anno (oltre 242.000 visitatori nel 2005, 224.136 nel 2009, circa 280.000 nel 2011 e dopo il brusco calo del 2012 con poco più di 183.000 visitatori, il 2013 lascia ben sperare e si dovrebbero superare le 200.000 presenze), si sta assistendo ad un’inversione di tendenza che porta alla città un afflusso turistico permanente e consistente. I posti letto nelle 8 strutture alberghiere della città della Quercia, alla data del 31 dicembre 2012 (ultimo dato ufficiale disponibile), risultano essere 628, con un indice elevato di classificazione, quasi la metà (298) infatti è collocato in strutture superiori alle 3 stelle. Al numero dei posti letto nelle strutture alberghiere vanno aggiunti inoltre quelli che fanno riferimento agli esercizi complementari vale a dire 318 fra affittacamere, case e appartamenti per vacanze e bed & breakfast, nonché 186 negli altri esercizi complementari (campeggi, agritur, ostelli, rifugi, case per ferie e colonie), per completare l'offerta ricettiva della città della Quercia dobbiamo poi aggiungere 160 posti negli alloggi privati e 890 posti letto nelle seconde case, per un totale cittadino di quasi 1.554 posti letto in aumento del 3,7% rispetto a due anni prima. Se aumentano di poco i posti letto nelle seconde case, case e appartamenti per vacanze, si nota un deciso aumento dei bed & breakfast, tipologia di ospitalità che ha preso decisamente piede a Rovereto negli ultimi tempi, dall'analisi dei dati infatti risulta che in città alla data del 31 dicembre 2013 operavano 14 bed & breakfast con più di 70 posti letto, in deciso aumento (+ 49,2% rispetto al 2009), quest'evoluzione dell'offerta ricettiva è un tratto comune a molte zone del Trentino tuttavia a Rovereto si registrano tassi di sviluppo decisamente più elevati anche in sintonia con una domanda turistica sempre più caratterizzata da una ricerca di turismo più economico e familiare piuttosto diffuso soprattutto nel Nord Europa. 40. I posti letto degli esercizi alberghieri risultano invece in regresso, rispetto al 2010 ed anche a tempi più remoti se invece guardiamo all’ambito di Rovereto (Rovereto, Vallagarina, Altopiano di Brentonico, Val di Gresta, Valli del Leno) dove risultano attivi complessivamente 40 esercizi alberghieri con 2.078 posti letto (erano 43 con 1.902 posti letto alla fine del 2007). Se estendiamo l'analisi a tutta la provincia di Trento, si può notare che è ripreso, dopo il breve arresto del 2010, il trend in diminuzione del numero degli esercizi alberghieri passati da 1843 alla fine dell'anno 1986 a 1527 alla fine del 2012 (- 17,0%), mentre al contrario il numero dei posti letto è più o meno costantemente aumentato nell'ultimo ventennio, almeno fino al 2010 per poi ridiscendere nell'ultimo biennio, pur con brusche variazioni in parte dovute anche al mutare delle normative di classificazione, passando dagli 82.325 del 1986 ai 94.242 del 2012 (+ 14,4%). In tutta la provincia di Trento nel 2012, si sono registrati 3.421.142 di arrivi negli esercizi ricettivi cioè negli esercizi alberghieri e complementari, rispetto ai 3.200.080 del 2010 con una crescita quindi che sfiora il 7% ai quali vanno aggiunti 1.669.044 di arrivi negli alloggi privati e nelle seconde case (+ 1,3% rispetto all’anno precedente) per un totale di 5.090.186 (+ 5,3% rispetto al 2010). Il trend di tendenza evidenzia un aumento più sostenuto degli arrivi turistici rispetto all'omologo periodo 2009-2010 ciò ha portato il dato degli arrivi al massimo storico dal 1990 in poi, rispetto a tale anno l'incremento degli arrivi è pari ad oltre il 70% in più. Meno confortante il dato sulle presenze, nel 2012 interrompendo il trend negativo del 2010, le presenze sono aumentate passando dalle 29.741.493 del 2010 alle 29.872.584 del 2011, con un incremento percentuale appena percettibile (+ 0,4 %). Si evidenzia però una netta divaricazione di tendenza tra gli esercizi ricettivi (alberghieri e complementari) che crescono nel loro complesso (+ 1,3% in un anno) rilevando però che tale incremento è dovuto in misura maggiore al comparto degli esercizi ricettivi complementari (+ 3,9%) rispetto invece agli esercizi alberghieri che registrano una performance inferiore e all'altro grande comparto ricettivo (alloggi privati e seconde case) ove invece le presenze diminuiscono controbilanciando la performance complessiva. Il dato testimonia una buona tenuta del comparto anche se la durata media della vacanza del turista è in continua contrazione e questo indica una minore propensione alla spesa del turista in vacanza che consapevole della situazione economica congiunturale poco felice mostra di prediligere strutture ricettive più economiche e funzionali. Alcuni significativi ed interessanti indicatori statistici di settore, indicano ad esempio un indice di permanenza media negli esercizi alberghieri sempre più ridotto e calcolato nel 2010 in 4,3 giornate, in diminuzione di oltre il 24 % rispetto al medesimo indicatore calcolato nel 1985. Tale tendenza negativa di lungo periodo è confermata anche per gli esercizi ricettivi complementari, qui a livello provinciale si è scesi da 8,7 a 5,4 giornate con un calo anche più marcato rispetto agli esercizi ricettivi alberghieri. Nell’ambito di Rovereto nell'anno 2012, si sono registrati 84.321 arrivi negli esercizi ricettivi alberghieri, ancora in aumento rispetto ad un 2010 che già aveva evidenziato rispetto al 2009 un trend in forte aumento (+ 15,7%) che andava ad interrompere un trend in diminuzione che continuava dal 2006, ma in diminuzione rispetto all'anno precedente dove si era toccato il record di 87.381 arrivi. Anche negli esercizi ricettivi complementari si registra nel 2012 un aumento degli arrivi (36.525) rispetto al 2010, ma anche qui si registra una battuta d'arresto rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda le presenze, invece i numeri sono in negativo sia rispetto al 2010, sia rispetto all'anno precedente, nell'ambito di Rovereto per gli esercizi alberghieri la diminuzione rispetto a due anni prima è del 2,4%, a differenza dell'andamento provinciale, in sostanziale stabilità, per gli esercizi complementari invece in controtendenza rispetto al trend provinciale, nel 2012 si sono registrate 156.740 presenze, in diminuzione di ben il 7,3% rispetto al 2010, sovvertendo un trend in aumento nei periodi precedenti che conferma l'accorciamento della durata media della vacanza. Un altro indicatore turistico di una certa rilevanza, perché usato in alcune classifiche di “benessere” e/o di qualità della vita, è l'appeal turistico che registra il numero di presenze turistiche per abitante, da questo punto di vista il parametro per la provincia di Trento pari per il 2010 a 28,95 colloca la nostra provincia a ridosso dei vertici delle classifiche italiane più precisamente al quinto posto, desta però una certa impressione che la provincia di Bolzano assai simile turisticamente alla nostra e che si colloca al primo posto in Italia, abbia un indice pari a circa il doppio della limitrofa provincia di Trento. Per la sola città di Rovereto, gli ultimi dati ufficiali certi e disponibili risalgono al 2009, dove negli esercizi alberghieri e complementari si sono registrati 41. 54.014 arrivi e 143.380 presenze, dato questo che ha interrotto il trend negativo registrato nel 2008, da questo anno gli arrivi a Rovereto negli esercizi alberghieri e complementari sono aumentati di oltre il 10%, l'aumento è più contenuto (+ 6,7%) partendo dall'anno 2007, si può notare inoltre che sono aumentati in misura lievemente maggiore gli arrivi alberghieri (43.929, + 10,6%) rispetto ai complementari, ma che il dato è più o meno simile a quanto rilevato nel 2007. Per gli anni successivi si fa riferimento a dati provvisori soggetti a lievi correzioni, ma che evidenziano per l'anno 2011 un aumento cospicuo degli arrivi, i quali rispetto a due anni prima, sono balzati a quota 70.025 con un progresso del 29,6%, l'aumento è più marcato per il comparto alberghiero (+ 32%) rispetto agli esercizi complementari (+ 19,4%). Se paragoniamo i dati cittadini ai dati comprensoriali della Vallagarina possiamo rilevare che gli arrivi negli esercizi alberghieri e complementari di Rovereto costituiscono poco più di un terzo (34%) degli arrivi totali comprensoriali e che tale percentuale si è alzata di quasi quattro punti nel biennio, anche gli arrivi nel C10 sono comunque aumentati rispetto al 2009 ma in percentuale (+ 16,1%) quasi dimezzata rispetto a Rovereto. Su scala più ampia si può rimarcare un accresciuto peso turistico di Rovereto rispetto al totale provinciale, se nel 2009 gli arrivi roveretani rappresentavano l' 1,71% degli arrivi, due anni dopo hanno superato il 2,1%, mentre nel confronto PAT-C10 il dato è passato dal 5,64% del 2009 al 6,20% del 2011. Per quanto riguarda le presenze, sempre relativamente a Rovereto i numeri evidenziano incrementi rilevanti di circa il 7% nel biennio considerato, dato questo assai migliore rispetto a quanto registrato nella provincia di Trento nel suo complesso, si è passati nella città della Quercia dalle 104.990 presenze del 2007, alle 120.041 del 2008, alle 143.380 nel 2009 per poi toccare quota 153.352 nel 2011 (+ 46% negli ultimi cinque anni), tuttavia il dato del 2012 indica un'inversione di tendenza, le presenze nel loro complesso sono calate, un dato in controtendenza rispetto ai medesimi parametri provinciali. Il numero dei visitatori nei musei cittadini e alla Campana dei Caduti che per l’anno 2009 assommava a poco più di 331.000 persone, ha registrato nell'anno successivo un aumento di oltre il 3,5% con oltre 343.000 persone, un dato questo che denota un'inversione di tendenza rispetto al trend discendente che si osservava da circa due anni. Nel 2011 il numero complessivo dei visitatori è decisamente salito superando quota 421.000 con un salto del 22,7% circa rispetto all'anno precedente, un dato decisamente confortante che tuttavia va un po' esaminato e considerato con attenzione, va annotata ad esempio una certa altalenanza fra i flussi dei vari Musei cittadini ed inoltre bisogna considerare che dal 2009 l'apertura del museo Casa d'arte futurista Depero di via Portici ha portato un flusso aggiuntivo di visitatori. Per il 2012, i dati indicano un consistente calo del numero dei visitatori, dell'ordine del trenta per cento, da una parte si rileva un significativo calo dei numeri relativi al Mart, mentre non registrano grandi variazioni i numeri dei visitatori degli altri musei cittadini, mentre molto più confortanti sono i numeri parziali che si riferiscono all'anno 2013, in particolare per il Mart che registra incrementi superiori al 30%, con un indubbio successo delle mostre inaugurate in tale anno, denotano inoltre un trend in aumento le altre strutture museali quali ad esempio il Museo della Guerra ed il Museo Civico mentre in linea con le previsioni appare il dato della Campana dei Caduti. Scendendo nel dettaglio, il Museo Civico registra circa 17.000 ingressi al Museo Civico nel 2008, 18.225 nel 2011, 18.605 nel 2012 e ben 25.302 nel 2013. Per il Museo della Guerra gli ingressi registrati sono stati 36.291 nel 2008, 42.420 nel 2011 per poi ridiscendere a 37.606 nel 2012, nel 2013 il trend ha ripreso a salire anche in considerazione di un significativo miglioramento dell'offerta museale sia strutturale che di servizi offerti e l'anno si è chiuso con 38.684 visitatori (+ 2,8%) rispetto all'anno precedente. In aumento gli afflussi alla Campana dei Caduti, passati dai 42.062 del 2008 ai 45.184 del 2012 saliti ulteriormente a 47.036 per l'anno successivo. Per il MaRT dopo il record del 2006 (270.089 persone), il flusso è diminuito nel 2007 e nel 2008 ma l'anno successivo si è osservato un aumento dei visitatori (224.136 persone), seguito da una flessione di circa il 10% nel 2010 per poi giungere all'anno record del 2011 che segnato la performance migliore con oltre 280.000 visitatori, nel 2012 c'è stata una flessione significativa che ha portato il numero dei visitatori ben sotto le 200.000 unità mentre per l'anno 2013 gli ultimi dati fanno registrare un notevole aumento rispetto all'anno precedente con un grande successo di pubblico delle ultime mostre programmate, in particolare si annota un forte afflusso di visitatori nel mese di dicembre. Il trend in aumento dei visitatori nei musei cittadini, pur con molti distinguo è dovuto sostanzialmente alla capacità attrattiva del MART nonché di una politica turistica e di marketing culturale sempre più affinata negli ultimi anni anche con un aumento dell'offerta culturale e turistica museale, va sottolineato che a fine 2009 è stato riaperto il Museo Depero di via Portici completando ed ampliando l'offerta culturale-museale della città della Quercia. Il buon successo di pubblico 42. delle recenti mostre curate dal MART induce inoltre positivamente a credere che il flusso turistico indotto nella città di Rovereto sia destinato a crescere anche in riferimento ai prossimi anni sperando in un ciclo economico più favorevole di quello attuale. La sfida sarà indirizzata ad intercettare e incrementare ulteriormente il movimento turistico soprattutto sotto il profilo delle ricadute positive in termini economici sugli altri comparti produttivi della città. Dal dato desunto dall’indagine condotta dall’APT della Provincia di Trento nel corso del 2000 risulterebbe che circa l’8% dei turisti presenti in Trentino sia interessato o possa comunque essere coinvolto anche in una proposta di turismo culturale; questa stima, seppur approssimativa, evidenzierebbe un potenziale di circa 50.000 turisti, residenti in località distanti non più di mezz’ora da Rovereto, in particolar modo sul lago di Garda, potenzialmente interessati ad una proposta di turismo culturale. Le visite potenziali al complesso del Polo Culturale di Rovereto necessitano comunque di un proprio specifico target pubblicitario a carattere nazionale e internazionale che al momento attuale solo in minima parte appare già attivo in riferimento ai turisti che oggi raggiungono il Trentino, disponibili senza dubbio ad accogliere una proposta turistica di natura culturale ma ancora attratti soprattutto dall’offerta turistica di tipo più tradizionale (montagna, ambiente, natura, enogastronomia, ecc.). Il mercato del lavoro Analizzando i dati relativi al XXVIII° rapporto sull’occupazione relativo all'anno 2012, si rileva una situazione negativa già nel 2011 che è andata via via aggravandosi nell'anno successivo, questo è il quadro a livello nazionale che rispecchia in termini meno drammatici anche la situazione dell'occupazione in Trentino. Dalla nuova metodologia emerge come dato principale una stima al rialzo dell’occupazione complessiva a partire dal 2004. Comunque il dato più evidente è una continua crescita dell’occupazione complessiva, molto attenuata nell'ultimo biennio, le cifre indicano 229.500 nel 2010 e 230.700 con un aumento modesto dello 0,5% circa. Il tasso d’occupazione complessivo per le persone in età lavorativa (15-64 anni) passa dal 67,5% del 2006 al 65,5% del 2012 con un andamento regressivo ormai consolidatosi nell'ultimo biennio. Le persone in cerca di occupazione sono però passate rispettivamente dalle 8.300 del 2009 alle 15.100 del 2012, corrispondenti ad un tasso di disoccupazione che si attesta sul 6,1%, in rialzo di 1,6 punti percentuali rispetto al 2011, tale tasso è in costante aumento anche nel 2013 sfiorando il 7 %. Considerando i diversi settori economici, nell'agricoltura nel 2012 erano mediamente occupate circa 9.000 persone (3,9% sul totale), nell'industria 62.100 (26,9%) e nelle attività terziarie 159.600 (71% circa). In provincia di Bolzano l’obiettivo di Lisbona in termini di occupazione femminile è stato raggiunto già dal secondo semestre del 2007, quando il tasso di occupazione delle donne si è attestato al 60,6 per cento. Da allora tale dato ha continuato a crescere, attestandosi al 64,8 per cento nella media del 2012. Nello stesso periodo il tasso di occupazione maschile è rimasto sostanzialmente invariato su valori compresi fra il 78 e l’80 per cento. In provincia di Trento il percorso verso il raggiungimento di tale obiettivo è stato rallentato dalla crisi: dopo aver toccato il 58,9 per cento nel secondo semestre del 2008, il tasso di occupazione femminile ha cominciato a calare, raggiungendo il 57,3 per cento nel secondo semestre del 2010 e crescendo limitatamente nel periodo successivo fino a raggiungere nel 2012 il 58,1%. Il tasso di occupazione maschile si è mantenuto maggiormente stabile, su valori prossimi al 73 per cento per poi scendere leggermente nel 2012 al 72,8. I tassi di occupazione sono più elevati per i più istruiti indipendentemente dal genere e il divario fra uomini e donne si riduce al crescere del livello di istruzione: in Trentino-Alto Adige, nel periodo 2004-10, esso era in media pari a 27 punti percentuali tra le persone con al più la licenza media, a 14 punti tra chi era in possesso di un diploma e a poco più di 5 punti tra chi aveva almeno la laurea (contro divari, a livello nazionale, più elevati di oltre due punti percentuali per diplomati e laureati, e analoghi per i meno istruiti). Dall’analisi dei dati sui flussi in entrata e in uscita dall’occupazione dei lavoratori italiani (per i quali i dati disponibili sono maggiormente affidabili) emerge come nel 2012, le dinamiche di entrambe le componenti siano risultate in peggioramento rispetto all’anno precedente. Fra il 2008 e il 2009 gli andamenti regionali erano stati nel complesso positivi: i flussi di ingresso nell’occupazione (indice della capacità di creazione di nuovi posti di lavoro) erano calati del 7 per cento (a fronte della riduzione del 17 per cento registrata in Italia e nel Nord Est), mentre quelli in uscita dall’occupazione erano diminuiti del 10 per cento (nel Nord Est 43. erano aumentati dell’8 per cento); per contro, negli anni successivi le dinamiche sono risultate peggiori di quelle registrate in altre aree del Paese, con un calo dei flussi di ingresso nell’occupazione ed un aumento dei flussi in uscita. La crescita della disoccupazione in Trentino ma anche in misura analoga nel Nord Est e dell'ambito nazionale si è accompagnata da un aumento assai contenuto delle persone occupate, che però non è stato sufficiente ad assorbire per intero i nuovi ingressi sul mercato del lavoro intesi come persone in cerca di lavoro. Il surplus di offerta non è stato “assorbito” dal fabbisogno di personale delle imprese che cominciavano a risentire degli effetti economici della crisi. Questo effetto ha determinato una crescita del tasso di disoccupazione (6,1% rispetto al 4,4% dell'anno prima) accompagnato da una leggera riduzione del tasso di occupazione sceso al 65,5%. In termini di confronto territoriale, gli indicatori mostrano che il tasso di occupazione in provincia di Trento è calato in misura maggiore rispetto al Nordest (66,2%) ed ormai il sorpasso del Nord Est rispetto al Trentino sta nei numeri, ma rimane comunque ben al di sopra del dato nazionale (56,8%) sceso in termini analoghi al Nord Est. Il tasso di disoccupazione è cresciuto molto in termini relativi ma rimane comunque inferiore a quello registrato nel Nordest (6,7%) e comunque è a livelli assai più bassi rispetto al dato italiano del 2012 (10,7%). Da un'analisi per sesso, si rileva un andamento meno preoccupante per la manodopera femminile, che ha fatto sì che il tasso di occupazione femminile sia addirittura aumentato (da 57,8 a 58,1%) mentre quello dei maschi è sceso in misura molto maggiore (dal 74,3 al 72,8%). Per quanto riguarda invece il tasso di disoccupazione si registra un andamento diverso, con una crescita più sostenuta nella componente femminile rispetto a quella maschile. In termini settoriali, in provincia di Trento nel 2012, la perdita di occupazione appare associata ad un andamento diseguale dei settori economici, nel 2012 è stata più sostenuta nel settore secondario che porta il suo peso al 26,9% dell'occupazione complessiva, con una perdita di 1,1 punti percentuali sul 2011, mentre i servizi hanno contribuito ad attenuare la perdita di occupazione con 2.600 occupati in più apprezzandosi sul 2011 di 1,2 punti percentuali. Ancora una volta va segnalata la performance negativa del settore delle costruzioni che costituisce quasi per intero il differenziale negativo del settore secondario mentre nei servizi è da segnalare la performance positiva questa volta del comparto del commercio con un incremento di 3.300 occupati che ha favorito la manodopera femminile. Modesto e moderatamente negativo l'apporto del settore primario dell'agricoltura che ha visto contrarsi gli occupati di circa 300 unità e che ha un peso di poco inferiore al 4%. La suddivisione per tipologia di lavoro (dipendente o autonomo) vede il primo settore superare di poco il 79% mentre raggiunge a malapena il restante 21% l'occupazione di lavoro autonomo, questo dato evidenzia un maggior peso percentuale dei lavoratori dipendenti in Trentino (79,3%) rispetto alla limitrofa provincia di Bolzano (74,5%) nonché al Nord Est (76,6%) ma anche nella media nazionale (75,1%). In questo contesto occorre comunque rilevare che la componente dell'occupazione del lavoro dipendente scende leggermente rispetto all'anno prima e che buona parte di questa variazione si verifica in agricoltura, mentre ad esempio il cattivo andamento del secondario riguarda entrambe le tipologie lavorative. La suddivisione per sesso vede prevalente la componente maschile con una “fetta” del 56,4% circa, percentuale che è scesa nel 2012 rispetto agli anni precedenti significando come dall'anno 2010 in poi la congiuntura economica abbia leggermente favorito la componente femminile dell'occupazione. I lavoratori in provincia di Trento occupati con contratto a tempo parziale nel 2012 rappresentano circa il 19,3% del totale della forza lavoro, valore in ascesa rispetto al 2009 (17,8%), l'analisi di questo aspetto si presta ad alcune considerazioni, diversamente dal lavoro a termine l'occupazione part-time è una condizione voluta e ricercata da oltre il 60% dei lavoratori part-time mentre solo circa un quinto lavora a part-time in mancanza di occupazioni più stabili, rispetto all'anno prima la crescita di questa categoria di lavoratori si è riversata pressoché per intero nel settore del terziario, è infatti evidente che questi dati esprimono una tendenza o per meglio dire una direzione di marcia orientata alla scelta del lavoro part-time soprattutto nell’ambito pubblico. L’occupazione in Trentino registra un consistente ricorso al part-time, in crescita sostanziosa soprattutto se si confronta il dato con quelli del Nord-Est e dell’Italia (+ 2,2 punti percentuali). Il ricorso al tempo parziale è inoltre notoriamente connotato al femminile. Il 37,4% delle donne occupate in Trentino nel 2012, lavorano infatti a tempo parziale contro il 5,3% dei maschi, queste percentuali denotano una situazione di occupazione a tempo parziale superiore al dato del Nord Est e dell'Italia per la componente femminile mentre è al di sotto dei parametri di queste due ultime aree territoriali per la componente maschile. Lo svolgimento del 44. lavoro part-time soprattutto da parte delle donne coinvolte in contratti di lavoro sta a significare sostanzialmente che questa modalità contrattuale agevola le dinamiche della conciliazione e rappresenta un’utile leva per rispondere a dette necessità. Qualche dato sull'occupazione temporanea in rapporto al lavoro alle dipendenze, nel 2012 tale componente superava di poco il 17%, un dato in aumento significativo rispetto all'anno precedente, anche analizzando le componenti maschile e femminile dell'occupazione, tale parametro denota inoltre che questa “precarietà” lavorativa è più elevata in Trentino che ad esempio rispetto al Nord Est o rispetto al dato italiano in generale. Può risultare interessante proporre un parametro aggiuntivo, quello del tasso di disoccupazione “allargata” comprendendo cioè anche i soggetti che non stanno cercando lavoro ma che sarebbero disposti a lavorare se gliene venisse proposto uno. Con questo dato si riscontra che il divario tra Trentino e il resto d'Italia tende ad allargarsi mentre si comporta in maniera opposta tra Trentino e Nord Est indicando che la percezione delle reali opportunità lavorative è vissuta in maniera più fiduciosa nelle regioni del Nord rispetto al resto d'Italia, il che può essere legato oltre che alle differenze territoriali anche ad una politica attiva del lavoro più efficace ad esempio nel campo dei servizi e delle politiche attive per l'impiego. Le difficoltà occupazionali si confermano ancora molto legate, come è ovvio, alla fascia d'età, evidenziando che la disoccupazione giovanile cresce in misura maggiore del dato generale, anche di sei punti percentuali nella fascia 20-24 anni mentre di contro i lavoratori più anziani (55-64 anni) ne risentono meno, questo anche per effetto delle nuove disposizioni normative sull'età pensionabile. La principale causa di ciò deriva dalla riduzione della domanda di lavoro anche e soprattutto in riferimento alle generazioni in ingresso, inoltre la modifica della normativa previdenziale ha alterato il normale turn-over determinando ovviamente conseguenze negative per i giovani inoccupati. E' interessante notare che la componente straniera dell'occupazione ha una dinamica occupazionale nel 2012 molto più negativa della media, nondimeno si è alzata la quota della precarietà delle posizioni lavorative mentre continua ad aumentare la quota degli stranieri nelle liste dei disoccupati. L’occupazione nel settore pubblico allargato in Provincia di Trento (Amministrazione centrale statale, Amministrazioni locali, Enti economici e previdenziali, istruzione, sanità e altri servizi ) al 31 dicembre 2011 contava 48.740 persone, un dato abbastanza stabile negli ultimi anni, con un’incidenza di circa il 21% sul totale degli occupati (26,6 % sul totale dei lavoratori dipendenti), in sostanziale stabilità osservando la serie storica dell'ultimo quinquennio. Per quanto riguarda il dato di settore dell’occupazione pubblica locale in Provincia di Trento si evidenziano le seguenti suddivisioni: 11,5 % Provincia, 0,7% Regione, 22,7% altri Enti dell’amministrazione locale, 19,5% Azienda Provinciale Servizi Sanitari, 2,4% Comprensori e/o Comunità di Valle, 14,3% Amministrazioni e consorzi comunali, 28,6% Scuola. L'Amministrazione pubblica locale rappresenta circa l'83,6% del totale degli occupati nel settore pubblico allargato, una percentuale in diminuzione di oltre tre punti percentuali rispetto alla situazione del 2006 ed in sostanziale stabilità nell'ultimo biennio. Gli occupati di pertinenza dei comuni e loro consorzi sono in costante diminuzione dal 2006, in controtendenza rispetto agli altri comparti dell'amministrazione locale, ed il peso in percentuale sul totale delle amministrazioni locali è passato dal 27,2% del 2006 al 24,8% del 2011. Il settore pubblico a Rovereto presenta un trend in leggera diminuzione nel numero di occupati: poco meno di un migliaio di dipendenti nell’ultimo quinquennio, tuttavia il dato risente di una certa difficoltà di rilevazione ed è pertanto stimato con una certa approssimazione. Alla fine del 2012 gli iscritti alle liste dei Centri per l'impiego nella provincia di Trento erano di poco superiori alle 40.000 unità (40.170) con un aumento significativo (+ 13,7 %) rispetto all'anno precedente, l'incidenza degli iscritti di lunga durata si attesta al 55,2 % in crescita rispetto all'anno precedente del 12,2 %, dopo una transitoria fase di recupero nel 2010 e nei primi mesi del 2011, il flusso degli ingressi in stato di disoccupazione mostra come la crisi in atto non faccia registrare nessuna battuta d'arresto nell'ultimo periodo. Alla componente femminile sono ascrivibili le maggiori iscrizioni (56,5%) mentre sul fronte della nazionalità la provenienza italiana incide per poco più dei due terzi del totale. Rimane confermata da un anno all'altro la prevalenza di iscritti con età compresa fra i 30 ed i 54 anni ma l'aggregato su cui si è più abbattuta la crisi economica nel 2012 è come è lecito aspettarsi quello dei giovani under 30. Un altro indicatore dell'aggravamento della crisi in atto, è l'aumento delle ore di cassa integrazione che sono tornate a crescere nel 2012 rispetto all'anno 45. precedente facendo segnare un incremento su base annua del 15,9 %, un aumento rilevante, superiore a quanto registrato nel Nord Est e nella media italiana. La situazione di difficoltà economica che si protrae dal 2008 contribuisce a sostenere la richiesta di intervento di questo ammortizzatore sociale, che riguarda soprattutto il ramo industria per oltre due terzi del monte ore autorizzate. Complessivamente, le ore concesse nel 2012 sono state 2.562.148 di cui 1.746.603 (68 % circa) di integrazione straordinaria, l'intervento sul fronte ordinario mostra anche una crescita inferiore a quella rilevata nel Nord Est e sull'intero territorio nazionale, inoltre le ore di cassa straordinaria appaiono in aumento del 9,3% rispetto ai dati dell'anno precedente, a fronte invece del segno negativo che caratterizza l'andamento nel Nord Est e in Italia. Rispetto comunque al 2010, quando si registrò il record assoluto di monte ore autorizzate, il livello raggiunto nel 2012 si colloca al 79% di quello di allora (con la Cigo al 92% e la Cigs al 74% dei rispettivi livelli del 2010). L'andamento nel corso dell'anno ha manifestato una dinamica altalenante, con notevoli variazioni fra un trimestre e l'altro. In termini settoriali il comparto più esposto si conferma quelle delle attività meccaniche, mentre in riferimento all'equivalenza ore autorizzate – posti di lavoro equivalenti, si può stimare il coinvolgimento di 414 lavoratori per la parte ordinaria e di 887 per la parte straordinaria. Un ricorso rilevante è lo strumento della cassa integrazione in deroga, per la quale nel 2012 vi è stata una vera esplosione in termini di ricorso a questo strumento, le ore autorizzate sono state 474.626, oltre il 75% in più rispetto all'anno precedente, con una dinamica settoriale ovviamente diversa e che ha riguardato soprattutto il comparto del terziario (58,3% del totale), seguito dall'artigianato con il 28,7% e dall'industria (10%). In termini di spiegazione, è evidente che alcune imprese, soprattutto con riferimento al comparto industriale, dopo aver “resistito” nella fase iniziale della crisi economica cogliendo anche alcune opportunità offerte dalla manovra anticongiunturale della provincia che tendono a salvaguardare l’occupazione e la forza lavoro già in forza, con l'obiettivo di non ridimensionare in maniera definitiva “il capitale umano” già formato ed inserito in azienda, ora debbano ricorrere ad importanti azioni di ridimensionamento della propria struttura se non in alcuni casi alla chiusura definitiva del sito produttivo, caso più frequente nelle imprese a carattere multinazionale come il recentemente assunto agli onori della cronaca a Trento ma anche in qualche caso anche a Rovereto in alcuni determinati comparti industriali. Un altro indicatore che mostra la crisi occupazionale in atto riguarda l'iscrizione alle liste di mobilità, che dopo un 2010 ricordato come uno degli anni più negativi dal 2005 a questa parte ed un 2011 relativamente più rassicurante e che mostrava una sostanziale stabilità nelle iscrizioni, nel 2012 le cose sono decisamente peggiorate con una crescita su base annua del 20% raggiungendo la cifra record di quasi 6.000 iscritti (stock a fine anno) e con un andamento tendenziale assai poco rassicurante. Colpisce inoltre che i lavoratori iscritti alle liste di mobilità siano soprattutto maschi (il doppio delle femmine). Gli iscritti alle liste di mobilità nell'ambito della Vallagarina, che fanno riferimento al Centro per l'impiego di Rovereto sono poco meno di mille, ma nei confronti del trend provinciale i numeri indicano, in controtendenza, un dato in diminuzione sia pure di poche unità (972 lavoratori iscritti al 30 aprile 2013). Nei primi sei mesi del 2013, continuano a manifestarsi i segnali negativi già evidenziati sul finire del 2011 sul mercato del lavoro locale. Dopo la parentesi del 2010 e dei primi mesi del 2011, il mercato del lavoro si riporta sui valori negativi del primo biennio della crisi. La crescita della disoccupazione, anche di lunga durata e in particolare dei giovani, l’aumento delle iscrizioni ai Centri per l’impiego, il forte calo della domanda di lavoro delle imprese sono solo alcuni dei segnali di un mercato del lavoro in fase di ripiegamento. Pur tuttavia il Trentino mantiene ancora una posizione migliore rispetto al resto del Paese e anche nel confronto con il Nord Est. L’ultimo dato, quello relativo al secondo trimestre 2013, ci dice che con un 6,2% il tasso di disoccupazione in Trentino è circa la metà di quello italiano e che, se in Trentino il 17,9% dei giovani in condizione attiva è alla ricerca di un lavoro, lo sono il 37,3% dei 15-24enni a livello nazionale. Un risultato questo che trova la sua spiegazione sia nella specificità del sistema economico produttivo trentino, sia nell’insieme delle politiche di contrasto alla crisi che sono state realizzate anche in seguito ai diversi accordi stipulati in questi ultimi anni tra Provincia e parti sociali. In Vallagarina nei primi sei mesi del 2013 si registra un saldo positivo di 348 persone tra assunzioni e cessazioni, con dati positivi in agricoltura, nell’industria in senso stretto, nei servizi alle imprese ed un saldo negativo negli altri comparti del terziario, questo a fronte di un saldo negativo (- 736) dell’intero 2012. Le caratteristiche delle assunzioni dei primi sei mesi del 2013 rispetto alle assunzioni dei primi sei mesi del 2012 rilevano un calo di 390 persone, con un' 46. accentuazione nelle donne (- 7,0%) rispetto ai maschi (- 4,1%); un forte calo nei giovani fino a 29 anni (- 16,1%) rispetto agli adulti; un incremento nelle assunzioni con contratto a tempo indeterminato in senso stretto (+ 13,7%) ed uno più lieve nel contratto di somministrazione. Aumentano gli iscritti in stato di disoccupazione presso il Centro per l’Impiego di Rovereto: dai 5.690 di aprile 2012 siamo passati a 7.015 al 30 giugno 2013, in valori assoluti le femmine disoccupate sono 3.692 e i maschi 3.323. 47. SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE 48. 49. 2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO 2.1.1 - Quadro Riassuntivo TREND STORICO ENTRATE • Tributarie PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio Anno 2011 Esercizio Anno 2012 Esercizio in corso 2013 (accertamenti competenza) (accertamenti competenza) (previsione) 1 2 3 Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2° Anno successivo % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 4 5 6 7 7.497.244 8.920.971 10.577.880 9.620.880 9.620.880 9.620.880 0,910 • Contributi e trasferimenti correnti 44.239.290 39.450.603 33.884.736 34.222.749 33.347.924 33.056.888 1,010 • Extratributarie 15.964.490 13.791.265 16.298.697 16.676.835 14.421.835 14.363.295 1,020 TOTALE ENTRATE CORRENTI 67.701.024 62.162.839 60.761.313 60.520.464 57.390.639 57.041.063 1,000 57.390.639 57.041.063 1,000 • Proventi oneri di urbanizzazione destinati a manutenzione ordinaria del patrimonio • Avanzo di amministrazione applicato per spese correnti TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A) 150.000 67.701.024 62.162.839 60.761.313 60.670.464 (continua) 50. 2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO 2.1.1 - Quadro Riassuntivo (continua) TREND STORICO ENTRATE PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio Anno 2011 Esercizio Anno 2012 Esercizio in corso 2013 (accertamenti competenza) (accertamenti competenza) (previsione) 1 2 3 Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2° Anno successivo % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 4 5 6 7 • Alienazione di beni e trasferimenti di capitale 9.800.186 16.893.677 28.127.936 23.973.549 5.402.278 6.323.719 0,85 • Proventi di urbanizzazione destinati a investimenti 1.080.409 618.322 1.500.000 770.111 669.073 500.000 0,51 • Accensione mutui passivi 3.200.000 241.075 2.565.965 • Altre accensioni prestiti • Avanzo di amministrazione applicato per : - fondo ammortamento - finanz.to investimenti TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE A INVESTIMENTI (B) • Riscossione di crediti • Anticipazioni di cassa TOTALE MOVIMENTO FONDI (C) TOTALE GENERALE ENTRATE (A+B+C) 0 14.080.595 17.753.074 5.590 311.444 0,57 3.500.000 2.000.000 35.693.901 26.743.660 6.071.351 6.823.719 10.000.000 10.000.000 10.000.000 10.000.000 5.590 311.444 10.000.000 10.000.000 10.000.000 10.000.000 81.787.209 80.227.357 102.955.214 95.264.125 73.461.990 73.864.782 0,77 0,93 51. 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE 2.2.1 - Entrate tributarie 2.2.1.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) 1 Imposte Tasse Tributi speciali ed altre entrate proprie TOTALE Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) 2 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio in corso 2013 (previsione) 3 Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2° Anno successivo % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 4 5 6 7 7.129.663 8.603.522 9.420.000 9.263.000 9.263.000 9.263.000 -1,67 314.842 264.750 1.105.000 305.000 305.000 305.000 -72,40 52.740 52.699 52.880 52.880 52.880 52.880 7.497.245 8.920.971 10.577.880 9.620.880 9.620.880 9.620.880 -9,05 IMPOSTE I.MU.P.: Il gettito stimato per l’anno 2014 si attesta in complessivi 8,4 milioni di euro derivante da autotassazione. Il gettito previsto nel 2014 è stato stimato tenendo conto degli incassi registrati nel corso del 2013, con l'applicazione delle medesime aliquote ed esenzioni. IUC : al momento della redazione della Relazione Previsionale e Programmatica la legislazione ha istituito la IUC, quale imposta comunale unica che si compone di tre tributi : la TARI (tassa/tariffa rifiuti), la TASI (tassa servizi indivisibili) e IMUP (imposta municipale immobili). Allo stato attuale si conoscono le indicazioni normative di massima. In particolare la declinazione della TASI potrà condizionare anche l'applicazione dell'IMUP, posto che entrambi i tributi sono basati sulla stessa base imponibile e che entrambe devono concorrere al gettito tributario del comune. Anche la competenza legislativa provinciale, introdotta con il novato articolo 80 dello Statuto, può modificare ed integrare il quadro giuridico di riferimento, per cui occorre attendere il protocollo di finanza locale per il 2014. Al momento rimangono invariate le entrate tributarie minori : Tosap ed Imposta pubblicità e Diritti Pubbliche Affissioni 52. 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE 2.2.2 - Contributi e trasferimenti correnti 2.2.2.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) 1 2 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio in corso 2013 (previsione) 3 Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2° Anno successivo % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 4 5 6 7 Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato 1.017.113 467.332 2.320.000 617.113 617.113 617.113 -73,40 Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione 28.782.835 27.285.614 22.265.840 24.195.316 23.320.491 23.029.456 8,67 Contributi e trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate 8.086.169 948.210 Contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali 1.000 5.000 123.569 95.000 95.000 95.000 -23,12 6.352.174 10.744.446 9.175.327 9.315.319 9.315.319 9.315.319 1,53 44.239.291 39.450.602 33.884.736 34.222.748 33.347.923 33.056.888 1,00 Contributi e trasferimenti da altri enti del settore pubblico TOTALE 2.2.2.1 – Considerazioni sui trasferimenti correnti dello Stato. In questa categoria rientrano principalmente i contributi dello Stato per il parziale rimborso delle spese sostenute per il funzionamento della sede degli uffici giudiziari pari a Euro 400 mila nonché il trasferimento compensativo, da parte dallo stato, della spesa del personale ex ETI (euro 217 mila); il D.L. 31 maggio 2010, n. 78 (convertito in legge 30 luglio 2010, n. 122) prevede, infatti, che “il Ministero dell'economia e delle finanze provveda ad assegnare agli enti le relative risorse finanziarie". 2.2.2.2 – Considerazione sui trasferimenti provinciali. 53. In tale categoria rientrano i trasferimenti correnti della Provincia, suddivisi nelle seguenti risorse: • Fondo perequativo • Fondo specifici servizi comunali • Contributi in annualità in materia di finanza locale • Contributi in annualità su leggi di settore • Utilizzo quota fondo investimenti L’ammontare complessivo dei trasferimenti ai comuni è stabilito secondo quanto definitivo nella legge 15 novembre 1993 n.36. Il Protocollo d’intesa tra la Provincia e il Consiglio delle Autonomie Locali in materia di finanza locale per l’anno 2014 non è ancora stato sottoscritto. In data 11 dicembre 2013 è stata sottoscritta con l'intesa n. 3/2013 la proroga al 31 marzo 2014 per l'approvazione del bilancio 2014 considerate le innovazioni in materia di tributi locali attualmente in corso di definizione e l'impossibilità di condividere un protocollo per la finanza locale 2014 quale documento che racchiude le direttive per l'impostazione della programmazione finanziaria degli enti locali. Tenuto conto dello scenario della finanza provinciale caratterizzato, già dal 2013, da una significativa riduzione delle risorse, si rende necessario procedere ad una sostanziale riduzione delle spese di parte corrente e ad una revisione/riconsiderazione delle spese in conto capitale. Per i trasferimenti di parte corrente inclusi nel Fondo specifici servizi comunali è stata prevista l'invarianza delle quote rispetto al 2013. Trattasi del trasporto urbano, custodi forestali, polizia locale, oneri contrattuali polizia locale e servizi socio-educativi per la prima infanzia. Sulla base di quanto sopra specificato, in particolare: Per quanto riguarda il fondo perequativo già il Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2013 aveva previsto la riduzione dell’ammontare del fondo perequativo nella misura del 2,8% rispetto al corrispondente valore del 2012, calcolato al netto della stima delle somme da versare allo Stato quale maggior gettito ICI-IMUP ai sensi dell'art. 13, comma 17 del D.L. 201/2011. La quota del Fondo perequativo comprende la quota relativa al: • servizio biblioteche; • incentivi per le gestioni associate; • consolidamento delle quote annue relative alle indennità di vacanza contrattuale e alle spese per le progressioni orizzontali; • riconoscimento del trasferimento compensativo del mancato gettito derivante dalla soppressione dell'addizionale comunale all'accisa sul consumo dell'energia elettrica. Anche per il 2014 nell'ambito del Fondo perequativo, verrà probabilmente attuata la compensazione dei gettiti IMUP/TASI (stimati ad aliquote standard). La disciplina tributaria sarà fortemente condizionata dalle norme provinciali in corso di definizione con l’uso dello strumento del fondo perequativo per riequilibrare l’impatto delle nuove imposte. Il fondo perequativo, comprensivo del rimborso per le assenza degli amministratori, è quindi previsto, per il 2014, in euro 14.208.156,83. Nel 2015 e nel 2016 è stato previsto con un'ulteriore riduzione dell’1%. 54. Il fondo specifici servizi comunali, per il 2014, comprende il trasferimento a parziale copertura della spesa per trasporto pubblico urbano per euro 3.707.811,92 e una quota per il personale di polizia locale per euro 881.245,15 nonché l'assegnazione per i servizi socio-educativi per la prima infanzia (euro 2.637.599,82). Per il triennio il dato è stato previsto senza l'applicazione del tasso di inflazione programmata. Contributi in annualità su leggi di settore: comprende le annualità decennali concesse sulle leggi di settore, quasi totalmente soppresse a decorrere dal 1995, e sul fondo per gli investimenti di rilevanza provinciale. In seguito alla diversa modalità di erogazione fissata dalla Provincia a decorrere dal 2005, tali contributi sono previsti in bilancio dall’anno successivo a quello in cui è prevista la spesa per la realizzazione dell'opera per la quale il contributo in annualità viene concesso. Tali contributi sono previsti in diminuzione rispetto all’anno 2013 alla luce dei contributi ancora in essere. Utilizzo fondo investimenti: ai sensi del comma 2 dell'articolo 11 della legge provinciale 36/1993 una quota del budget può essere destinata alla copertura delle spese correnti al fine di consentire il finanziamento degli oneri derivanti dall'indebitamento e dalle spese di gestione conseguenti agli investimenti. Il protocollo d'intesa per l'anno 2011 ha riordinato tale strumento prevedendone la diminuzione graduale della parte utilizzabile in parte corrente ma garantendo comunque un'adeguata flessibilità. Pertanto, per il triennio 2014-2016 la quota del Fondo per gli investimenti programmati dai Comuni utilizzabile in parte corrente è ridotta rispetto alla quota prevista per il 2007, con una riduzione minima annua del 20%. Stante questi vincoli, e in attesa di definizione degli stessi nel nuovo Protocollo d'intesa, nel bilancio 2014 il fondo investimenti minori utilizzato in parte corrente ammonta a euro 585.330,14 per il 2014, portato a 0 per il 2015 e 2016. Trasferimenti per servizio scuole infanzia e colonie diurne: è prevista l'invarianza dell’entrata sia per il servizio scuole dell’infanzia che per le colonie diurne e i soggiorni estivi. Viene mantenuta invariata, senza l’applicazione del tasso di inflazione, la previsione per gli anni 2015 e 2016.. Trasferimenti per servizi culturali: i trasferimenti per il funzionamento della scuola musicale sono previsti in misura invariata rispetto alla previsione assestata del 2013. In conclusione i contributi e trasferimenti provinciali previsti nella categoria, aumentano nel 2014 rispetto alle previsioni assestate 2013, in considerazione della definizione solo a fine anno dei trasferimenti a valere su fondo perequativo relativamente alla compensazione del gettito della prima abitazione dell’IMUP. Negli anni successivi è prevista una diminuzione delle previsioni per le ragioni sopra illustrate nelle singole voci. 2.2.2.3 - Illustrazione altri trasferimenti correlati ad attività diverse (convenzioni, elezioni, leggi speciali, ecc.). Come si evince dalla tabella di sintesi sopra riportata, nel titolo II, cat. III, a partire dal 2013, non figurano più tra i contributi e trasferimenti correnti le entrate provinciali relative alle funzioni delegate né per quanto riguarda gli interventi nei centri storici previsti dalla L.P. n.1/93 e le assegnazioni per le funzioni nel campo dell’edilizia abitativa né per le assegnazioni per l’esercizio delle funzioni socio assistenziali In relazione a quanto previsto dalla legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 e ss.mm. – Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino – che disciplina le funzioni amministrative della Provincia e dei comuni in relazione alla costituzione delle comunità di valle e, in particolare, al comma 3 bis dell'articolo 8 della predetta legge che dispone che “per le funzioni già delegate al Comune di Rovereto il trasferimento alla corrispondente comunità avviene sulla base di una 55. convenzione tra i due enti, che disciplina i reciproci rapporti, ivi compreso il trasferimento di personale e dei beni strumentali alle medesime funzioni, è stata stipulata la Convenzione disciplinante i rapporti tra la Comunità e il Comune di Rovereto. A seguito di ciò, la Provincia Autonoma di Trento assegna le risorse finanziarie alla Comunità della Vallagarina che, anche sulla base di direttive provinciali e comunque d'intesa con il Comune di Rovereto, provvede a finanziare le attività socio-assistenziali gestite in forma diretta dal Comune di Rovereto per gli utenti del territorio del Comune di Rovereto. Il trasferimento riconosciuto alla Comunità per la gestione delle funzioni socio-assistenziali viene previsto nella cat. V - contributi e trasferimenti da altri enti del settore pubblico che comprende, tra l'altro, il concorso dei Comuni per l’attuazione del piano d’area dei trasporti, il contributo della Comunità per la localizzazione della discarica, i trasferimenti dell’Agenzia del Lavoro per iniziative di promozione occupazionale e del BIM dell'Adige. 2.2.2.4 - Altre considerazioni e vincoli. Nel complesso le previsioni del titolo II aumentato dell’1% circa pari a euro 338.012,17.= 56. 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE 2.2.3 - Proventi extratributari 2.2.3.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) 1 Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) 2 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio in corso 2013 (previsione) 3 Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2° Anno successivo % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 4 5 6 7 Proventi dei servizi pubblici 7.251.169 7.292.546 7.767.942 7.705.040 7.750.040 7.691.500 -0,81 Proventi dei beni dell’Ente 1.423.080 1.645.572 1.669.245 1.576.812 1.576.812 1.576.812 -5,54 Interessi su anticipazioni e crediti 162.157 211.755 192.500 95.000 95.000 95.000 -50,65 6.338.723 3.952.354 5.550.642 6.017.000 3.717.000 3.717.000 8,40 789.361 689.038 1.118.367 1.282.983 1.282.983 1.282.983 14,72 15.964.490 13.791.265 16.298.696 16.676.835 14.421.835 14.363.295 2,32 Utili netti delle aziende spec. e partecipate, dividendi di società Proventi diversi TOTALE Per l’anno 2014 è previsto un aumento delle entrate extratributarie pari al 2,32% rispetto alle previsioni 2013. Le previsioni sono state stimate in relazione agli accertamenti definitivi 2012 nonché all’andamento degli accertamenti 2013. 2.2.3.2 - Analisi quali-quantitative degli utenti destinatari dei servizi e dimostrazione dei proventi iscritti per le principali risorse in rapporto alle tariffe per i servizi stessi nel triennio. Per l’anno 2014 le previsioni di entrata riferite alla categoria proventi dei servizi pubblici diminuiscono di circa 63 mila euro rispetto alle previsioni assestate 2013. Le risorse più significative riguardano i seguenti servizi: • Servizi generali: comprende i diritti di notifica, i diritti di rogito, i diritti di segreteria e i diritti sugli atti dei servizi demografici, etc. La previsione è formulata in base all’andamento dell’anno precedente. • Proventi Ufficio tecnico: la previsione 2014 è aumentata rispetto al 2013 sulla base degli accertamenti fino ad oggi registrati. 57. • • • • • • • • • Servizio polizia locale: comprende le sanzioni amministrative per le infrazioni al codice stradale e l’entrata è sostanzialmente invariata rispetto alla previsione assestata 2013; Servizio scuola materna: si prevede una previsione leggermente superiore al 2013 sulla base degli accertamenti registrati. Teatro e servizi culturali: le previsioni è aumentata rispetto al 2013 tenuto conto anche dell’apertura del Teatro Zandonai dopo i lavori di ristrutturazione. Gestione impianti sportivi: è previsto un leggero adeguamento al rialzo delle entrate anche a seguito dell’adeguamento delle tariffe adottato nel corso del 2013. Proventi gestione parcheggi in superficie: in relazione ai rapporti con l’Azienda Municipalizzata Rovereto e ai documenti programmatori già approvati si prevede un’entrata relativa alla concessione della gestione dei parcheggi quantificata in euro 220.000,00 per il 2014. L’ammontare verrà definito a seguito della predisposizione ed approvazione del bilancio dell’Azienda. Gestione servizio smaltimento acque-depurazione: tale entrata è incassata direttamente da Trenta S.p.a. Alla previsione di entrata di euro 2.200.000,00 corrisponde la correlata spesa per il rimborso alla Provincia del corrispettivo riscosso dagli utenti. Servizio asilo nido: per l'anno 2014 è stata confermata la previsione assestata 2013, in relazione agli accertamenti già registrati. Servizi di prevenzione e riabilitazione e servizi sociali: è prevista un’entrata pari a quella assestata 2013. Proventi per la gestione di altri servizi produttivi: comprende i corrispettivi dovuti da Trentino servizi s.p.a, i proventi per i contratti di servizio: sono stati stimati in misura invariata rispetto alla previsione assestata 2013. 2.2.3.3 - Dimostrazione dei proventi dei beni dell’ente iscritti in rapporto all’entità dei beni ed ai canoni applicati per l’uso di terzi, con particolare riguardo al patrimonio disponibile. Per la previsione per tale categoria per il 2014 è prevista una diminuzione di circa il 5,5% rispetto al 2013 tenuto conto della ridefinizione di alcuni contratti di locazione. Per gli anni 2015 e 2016 si conferma la previsione 2014. 2.2.3.4 - Altre considerazioni e vincoli Nella categoria III - interessi su anticipazioni e crediti - sono previsti gli interessi sulle giacenze di tesoreria in diminuzione rispetto all’anno 2013. La stima di tale entrata è stata calcolata, per il triennio, in base alle previsioni di utilizzo delle risorse a disposizione per il pagamento degli stati di avanzamento lavori delle opere pubbliche, nonché alla conseguente remunerazione di tutte le giacenze di tesoreria ad un congruo tasso di interesse. La categoria risulta nel complesso diminuita rispetto alla previsione assestata 2013 in relazione alla quantificazione definitiva degli interessi riconosciuti dalla Cassa Depositi e Prestiti per i mutui concessi ma non ancora erogati. Nella categoria IV - Utili netti - sono previsti i dividendi da Dolomiti Energia S.p.A/FinDolomiti Energia S.r.l. (euro 6.000.000,00) e da Informatica Trentina (euro 17.000,00). Nel triennio gli utili si prevedono assestati sui valori iniziali del 2013 in attesa della ripartizione degli stessi da parte degli organi competenti. La categoria V - Proventi diversi – è stata stimata con un aumento rispetto alla previsione 2013. 58. SITUAZIONE ECONOMICA La situazione economica si chiude nel 2014 con un avanzo economico di euro 2.300.000,00. Le spese una tantum previste in euro 150.000,00 sono finanziate con l’applicazione di avanzo di amministrazione per il medesimo importo. Negli anni 2015-2016 la situazione economica si chiude in pareggio. 59. 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE 2.2.4 - Contributi e Trasferimenti in c/capitale 2.2.4.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) 1 Alienazione di beni patrimoniali Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) 2 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio in corso 2013 (previsione) 3 Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2° Anno successivo % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 4 5 6 7 736.471 2.616.915 3.304.450 1.226.092 646.082 650.000 -62,900 8.994.607 14.276.762 19.848.517 16.706.922 4.756.196 5.673.719 -15,830 4.487.500 6.040.535 Trasferimenti di capitale dallo Stato Trasferimenti di capitale dalla Regione Trasferimenti di capitale da altri Enti del settore pubblico Trasferimenti di capitale da altri soggetti TOTALE 33.000 34,610 1.116.517 618.322 1.987.469 770.111 669.073 500.000 -61,250 10.880.595 17.511.999 29.627.936 24.743.660 6.071.351 6.823.719 -16,490 2.2.4.2 – Considerazioni e illustrazioni Alienazione di beni patrimoniali Le entrate proprie costituite dall’alienazione di beni patrimoniali sono previste, nel triennio, in complessivi euro 2.522.174,88 di cui 1,2 milioni di euro nel 2014 e 650 mila nel 2015 e 2016. Tali entrate concorrono a finanziare il 6% della spesa netta di investimento sul triennio prevista in euro 41.938.730,10. I contributi provinciali concorrono a finanziare il 64,71% della spesa di investimento del triennio. Tali contributi sono concessi secondo le tipologie sotto indicate: 60. • • • contributi per opere di interesse provinciale: si tratta di trasferimenti relativi ad opere di interesse provinciale già ammessa nei piani provinciali riguardanti principalmente interventi di edilizia scolastica (realizzazione plesso scolastico con principi di bioarchitettura a Borgo Sacco) fondo per gli investimenti programmati dai Comuni – budget - la Provincia assegna a ciascun comune un budget di spesa determinato sulla base dello stock standard di capitale, ovvero dell’ammontare di capitale che si ritiene giustificato in base alle caratteristiche socio-demografiche territoriali del Comune. In seguito alle intese tra la Provincia e la Rappresentanza Unitaria dei Comuni il budget è diventato quinquennale e copre l’arco dell’intero mandato amministrativo. Tale fondo comprende anche l’ex fondo investimenti minori. Il budget utilizzato, solo della quota capitale, nel triennio 2014-2016 è pari a euro 4.542.329,40 su un totale di euro 17.039.250,25, che risulta pertanto totalmente utilizzato. contributi su leggi di settore: sono previsti in bilancio 2014-2016 contributi su leggi di settore per complessive 9,9 milioni di euro. Le principali voci riguardano la Ristrutturazione stabile comunale ex Guardia di Finanza per uffici comunali; Ristrutturazione e ampliamento I.P. Viale Schio, completamento ultimo tratto Viale Zugna, I.P. Via Miravalle e asfaltatura completa di viale Schio; Intervento su SP 2 di messa in sicurezza fermata autobus a Campolongo di Noriglio - intervento su delega PAT – ; Realizzazione 3^ RSA – spese di progettazione; Realizzazione appartamenti per anziani autosufficientii - RSA di Via Vannetti e Rifugio Monte Zugna – normativa antincendio Trasferimenti di capitale da altri Enti del settore pubblico: in questa categoria è previsto il Fondo Unico Territoriale. A seguito del nuovo assetto istituzionale che vede istituite le Comunità di Valle è stata avviata una nuova logica programmatica a livello territoriale per le opere di interesse sovracomunale. E’ stato previsto pertanto questo nuovo Fondo che verrà gestito a livello di Comunità di Valle. Con delibera della Giunta Provinciale n. 1933 di data 8 settembre 2011 sono stati definiti i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse rese disponibili per il Fondo Unico Territoriale. Nel bilancio 2014 è stato previsto il finanziamento di alcune opere, che risultano ammesse a finanziamento su tale fondo. Nello specifico il Fondo Unico Territoriale è stato previsto per euro 6.040.535,05: euro 2.497.500 per il Centro natatorio comunale: intervento di ristrutturazione impianti tecnologici comporto esistente e sostituzione facciate piscina coperta e euro 3.543.035,05 per la scuola materna con principi bioarchitettura e risparmio energetico in Via Chiocchetti Trasferimenti di capitale da altri soggetti: oltre ai contributi di concessione (che verranno trattati nell'apposita sezione della Relazione), è inserito anche il contributo da imprese per la realizzazione della rotatoria di S. Ilario. 61. 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE 2.2.5 – Proventi ed oneri di urbanizzazione 2.2.5.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) 1 TOTALE Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) 2 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio in corso 2013 (previsione) 3 Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2° Anno successivo % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 4 5 6 7 1.080.409 618.322 1.500.000 770.111 669.073 500.000 -48,66 1.080.409 618.322 1.500.000 770.111 669.073 500.000 -48,66 2.2.5.2 - Individuazione della quota dei proventi da destinare a manutenzione ordinaria del patrimonio e motivazione delle scelte. I proventi derivanti da oneri di urbanizzazione sono previsti pari a circa 1,939 milioni di euro in ciascun anno del triennio e sono destinati totalmente al finanziamento della spesa di investimento . 2.2.5.3 - Altre considerazioni e vincoli I contributi di concessione concorrono a finanziare il 4,6% della spesa di investimento del triennio. 62. 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE 2.2.6 - Accensione di prestiti 2.2.6.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) 1 Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) 2 PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio in corso 2013 (previsione) 3 Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2° Anno successivo % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 4 5 6 7 Finanziamenti a breve termine Assunzioni di mutui e prestiti 3.200.000 241.075 2.565.965 -100,000 3.200.000 241.075 2.565.965 -100,000 Emissione di prestiti obbligazionari TOTALE 2.2.6.2 - Valutazione sull’entità del ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di utilizzo di risparmio pubblico o privato. Nel triennio non è prevista l’assunzione di mutui. 2.2.6.3 - Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazione sull’impatto degli oneri di ammortamento sulle spese correnti comprese nella programmazione triennale. Capacità di indebitamento per l’assunzione di mutui. Ai sensi dell’art. 25 della L.P. 3/2006 i comuni possono effettuare nuove operazioni d'indebitamento qualora l'importo annuale degli interessi dei debiti da contrarre, sommato a quello dei debiti precedentemente contratti al netto di una quota del 50 per cento dei contributi in conto annualità, non superi il limite fissato dai regolamenti vigenti e comunque non risulti superiore all'8 per cento nel 2012, al 6 per cento nel 2013, al 4 per cento nel 2014 delle entrate correnti, risultanti dal rendiconto del penultimo anno precedente a quello in cui viene deliberato il ricorso a nuovo indebitamento, con esclusione delle somme una tantum e dei contributi in annualità. Non essendo a tutt’oggi fissato il limite per gli anni successivi al 2014 si ritiene di applicare il 4 per cento anche per il 2015 e 2016 in attesa di nuove definizioni da parte della Provincia. 63. Tale disposizione si concretizza nei seguenti dati contabili Calcolo limite indebitamento art. 25 L.P. 26 giugno 2006 n. 3 entrate correnti accertate (base dati: penultimo anno precedente) -a dedurre entrate u.t. accertate (base dati previsione: penultimo anno p recedente) -a dedurre contributi in conto annualità accertati (base dati previsione: penultimo anno precedente) LIMITE INDEBITAMENTO 4% (per tutto il triennio 2014-2016) del totale entrate nette accertate (base dati: penultimo anno precedente). Il 2016 è stato stimato non avendo ancora stabilito nulla in proposito il protocollo d'intesa - a dedurre interessi dei debiti da contrarre (base dati: anno precedente) - a dedurre interessi dei debiti precedentemente contratti (base dati: anno precedente) - in aumento 50% contributi in conto annualità (base dati: anno in corso) QUOTA INTERESSI DISPONIBILE PER ASSUNZIONE NUOVI MUTUI 2014 2015 2016 62.162.838,52 59.654.534,56 60.520.464,28 159.660,53 195.827,82 - 1.132.917,00 60.870.260,99 816.353,00 58.642.353,74 684.542,92 59.835.921,36 2014 2015 2016 2.434.810,44 2.345.694,15 2.393.436,85 - - -949.330,00 -862.733,00 -779.160,00 342.271,46 257.068,71 170.500,00 1.827.751,90 1.740.029,86 1.784.776,85 Il calcolo del limite di indebitamento per l'anno 2014 tiene conto degli interessi relativi ai mutui già contratti nel corso del 2013 e precedenti. Come si evince confrontando la tabella sopra riportata con il dato degli interessi passivi previsti nel bilancio 2014, il limite è rispettato. 64. 2.2.6.4 - Altre considerazioni e vincoli. Valutazione impatto sulla spesa corrente L’assunzione dei mutui previsti nel bilancio pluriennale è compatibile con la situazione economica di bilancio. L’entità dell’indebitamento prevista comporta la seguente spesa complessiva: 2013 2014 2015 2016 Quota interessi 961.866,56 949.330,00 862.733,00 779.160,00 Quota capitale 2.212.384,06 2.217.173,00 2.095.898,00 1.988.996,00 TOTALE 3.174.250,62 3.166.503,00 2.958.631,00 2.768.156,00 65. 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE 2.2.7 - Riscossione di crediti e Anticipazioni di cassa 2.2.7.1 TREND STORICO ENTRATE Esercizio Anno 2011 (accertamenti competenza) 1 Riscossioni di crediti Esercizio Anno 2012 (accertamenti competenza) 2 5.590 5.590 Esercizio in corso 2013 (previsione) 3 Previsione del bilancio annuale 2014 1° Anno successivo 2° Anno successivo % scostamento della col. 4 rispetto alla col. 3 4 5 6 7 311.444 Anticipazioni di cassa TOTALE PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE 311.444 10.000.000 10.000.000 10.000.000 10.000.000 1,000 10.000.000 10.000.000 10.000.000 10.000.000 1,000 2.2.7.2 - Dimostrazione del rispetto dei limiti del ricorso alla anticipazione di tesoreria. Ai sensi di legge l’ anticipazione di tesoreria non può superare il limite dei 3/12 delle entrate accertate nel penultimo anno precedente afferenti ai primi tre titoli dell’entrata. E’ inoltre consentito di utilizzare in termini di cassa le entrate a specifica destinazione per il pagamento delle spese correnti per un importo non superiore all’anticipazione di tesoreria. Il calcolo del limite massimo dell’anticipazione di cassa viene pertanto effettuato nel seguente modo: 66. 2.2.7.3 - Altre considerazioni e vincoli. Nell’ambito dell’analisi delle entrate è doveroso fare un accenno all’avanzo di amministrazione. L’avanzo di amministrazione presunto applicato complessivamente al bilancio per l’esercizio 2014, da utilizzarsi a misura della sua realizzazione, è stimato in Euro 2.150.000,00 e viene utilizzato per 2 milioni a finanziamento degli investimenti e per euro 150 mila per il finanziamento di spese una tantum L’avanzo di amministrazione contribuisce a finanziare il 4,7% della spesa di investimento sul triennio 67. PATTO DI STABILITÀ Come già detto in precedenza, a tutt’oggi non risulta ancora approvato il Protocollo d’intesa per la finanza locale per l’anno 2014 e pertanto, fino a nuova definizione, si ritiene di confermare l’impostazione del patto di stabilità degli anni precedenti. In particolare, il Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2011, sottoscritto in data 29 ottobre 2010, aveva confermato, anche per il triennio 2011-2013, il coinvolgimento degli Enti locali al risanamento della finanza pubblica, impegnando la Provincia e il Consiglio delle Autonomie locali a definire la nuova disciplina del Patto di stabilità. In particolare, individuando la Provincia quale garante del raggiungimento dell’obiettivo complessivo del comparto Provincia-Enti locali, il citato Protocollo ha introdotto le misure sanzionatorie nei confronti degli Enti inadempienti. Con deliberazione della Giunta provinciale n. 95 di data 28 gennaio 2011, è stata autorizzata la sottoscrizione dell’Intesa tra Provincia e Consiglio delle Autonomie locali inerente il concorso dei Comuni trentini agli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2011-2013; tale concorso è stato definito sulla base dei principi fissati nell’ambito della Conferenza Permanente per i rapporti tra Provincia e Autonomie locali, tenutasi in data 30 dicembre 2010. Ad integrazione dei contenuti dell’Intesa si cui al punto precedente, con deliberazione della Giunta provinciale n. 830 di data 27 aprile 2011, è stata definita la disciplina del Patto di stabilità per il periodo 2011-2013 per i Comuni con popolazione superiore a 3 mila abitanti. Con il Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2012, sottoscritto in data 28 ottobre 2011, la disciplina del Patto di stabilità è stata estesa, a partire dal 2013, agli Enti con popolazione compresa tra 1.000 e 3.000 abitanti, rideterminando contestualmente l’entità dell’obiettivo 2013 di comparto. Con il Protocollo d’intesa integrativo in materia di finanza locale per il 2012, sottoscritto in data 27 gennaio 2012, sono stati quantificati gli obiettivi del 2012 ed anni successivi dei singoli Comuni, sulla base dei parametri definiti dall’art. 31, comma 2, della Legge n. 183/2011 (Legge di stabilità per il 2012). Tali obiettivi sono stati formalizzati con determinazione del Dirigente del Servizio Autonomie Locali n. 240 di data 9 agosto 2012, a seguito della validazione, da parte degli Enti interessati, del dato di spesa preso a riferimento nei conteggi. Per garantire maggiore flessibilità all’impostazione del Patto di stabilità, a seguito del coinvolgimento a partire dal 2013 dei Comuni di dimensione demografica medio-piccola (1.000-3.000 abitanti), nel Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2013, sottoscritto in data 30 ottobre 2012, sono state introdotte, a livello concettuale, forme di compensazione tra gli obiettivi degli Enti locali. La Legge n. 228/2012 (Legge di stabilità per il 2013), all’art. 1, comma 432, ha modificato i parametri di calcolo degli obiettivi degli Enti locali per gli anni 2013-2016. Alla luce delle disposizioni sul Patto di stabilità introdotte a livello locale e nazionale con la normativa sopra citata, si rende necessario modificare ed integrare l’attuale disciplina del Patto di stabilità per gli Enti locali trentini. Con deliberazione n. 1876/2013: • Sono stati aggiornati gli obiettivi, di comparto e dei singoli Enti, per gli anni 2013 e 2014-2016, a seguito delle modifiche ai parametri di calcolo introdotte con la citata Legge n. 228/2012; • Sono stati disciplinati il sistema delle compensazioni tra obiettivi, introdotto a livello concettuale con il Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2013; • è stata fornita una nuova specificazione alle sanzioni nei confronti degli Enti inadempienti, quali previste dal Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2011; • è stato disapplicato il principio della stabilizzazione del saldo di parte corrente, previsto dall’Intesa di gennaio 2011 tra Provincia e Consiglio delle Autonomie Locali quale sub-obiettivo non vincolante in fase di previsione di bilancio. Pertanto viene confermata, salvo nuove determinazioni, la modalità di calcolo del rispetto dell’obiettivo attraverso il saldo finanziario di competenza misto (parametro attraverso il quale va conseguito l'obiettivo). 68. Per quanto riguarda le regole contabili ancora applicabili, per il 2014 rimangono ancora da applicare euro 479.580,65 relativi alla Rinuncia a crediti di parte corrente vantati nei confronti della Provincia e richiesta di riassegnazione da parte della Provincia di una corrispondente somma in conto capitale. Il prospetto sotto riportato evidenzia che a livello preventivo il raggiungimento dell'obiettivo posto dal patto di stabilità è raggiunto mediante l'applicazione del residuo della regola contabile di cui sopra. Ciò implica che a livello consuntivo siano conseguite le previsioni di entrata e di spesa esposte nel documento programmatorio. Anche nel corso del 2014, sarà assolutamente necessario monitorare costantemente gli impegni e gli accertamenti di parte corrente (al fine di mantenere e/o migliorare il saldo positivo di parte corrente) nonché gli incassi e i pagamenti di parte straordinaria al fine di ridurre e/o eliminare il disavanzo previsto rispetto al saldo obiettivo. A tutela del conseguimento del saldo obiettivo si prevede l’applicazione dell’avanzo economico per euro 2.300.000,00, a copertura di un saldo di spesa in parte straordinaria, garantendo così un adeguato livello del saldo di parte corrente. 2.8.1 – Prospetto 69. SEZIONE 3 PROGRAMMI E PROGETTI 70. 71. 3.1 - Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto all’esercizio precedente La spesa corrente complessiva diminuisce, rispetto alle previsioni definitive 2013, del 4,07% e l’incidenza della spesa una tanutm sulla spesa corrente nel 2014 è dello 0,27% Il prospetto a pagina seguente permette di analizzare le spese correnti per interventi per gli anni considerati e di cogliere sia il peso relativo di ciascun intervento, rispetto al totale, sia la variazione percentuale negli anni considerati. E’ inoltre indicata l’entità complessiva delle spese in conto capitale. Nel 2014 la spesa complessiva per il personale dipendente, senza considerare l’IRAP, è prevista in 18,.614. milioni di euro, con un’incidenza sulle spese correnti pari al 33.15%. Se alla citata spesa si aggiunge l’IRAP per euro 997.791,32 l’incidenza aumenta al 34,93%. Come si evince dai dati riportati la spesa del personale nel 2014 diminuisce rispetto al dato assestato 2014. Per quanto riguarda gli organici, nel 2014 sono previste n. 451,08 a fronte delle n. 455,99 unità previste nel 2013. 72. RIEPILOGO SPESE PER INTERVENTI (dati in migliaia di euro) PREV. % su spese % su spese variazioni % su spese variazioni % su spese variazioni PREV. 2014 correnti PREV. 2015 correnti PREV. 2016 Assestata 2013 correnti es. prec. es. prec. correnti es. prec. 18.864,29 32,23% 18.614,53 33,15% -1,324 18.428,89 33,33% -0,997 18.568,89 33,73% 0,760 int. TITOLI E INTERVENTI 1 personale acquisto di beni di consumo e/o di materie 2 prime 3 prestazioni di servizi 4 utilizzo di beni di terzi 5 trasferimenti 6 interessi passivi e oneri finanziari diversi 7 imposte e tasse 8 oneri straordinari della gestione corrente 9 ammortamenti di esercizio 10 fondo svalutazione crediti 11 fondo di riserva SPESE CORRENTI Spese correnti al netto UT SPESE IN CONTO CAPITALE 1.073,11 22.334,12 327,91 12.787,36 962,56 1.282,43 800,00 0,00 0,00 105,38 58.537,17 58.487,38 35.693,90 TOTALE SPESE CORRENTI E IN CONTO CAPITALE 94.231,07 1,83% 38,15% 0,56% 21,84% 1,64% 2,19% 1,37% 0,18% 1,64% 37,11% 0,61% 23,27% 1,69% 2,17% -13,953 -6,706 4,343 2,176 -1,271 -5,197 -100,000 896,15 20.586,07 342,16 12.833,83 863,73 1.213,91 1,62% 37,23% 0,62% 23,21% 1,56% 2,20% -2,949 -1,202 0,000 -1,774 -9,112 -0,154 869,34 20.388,25 342,16 12.637,50 780,16 1.215,78 1,58% 37,03% 0,62% 22,96% 1,42% 2,21% -2,992 -0,961 0,000 -1,530 -9,676 0,154 0,37% 94,536 -4,072 -4,247 -18,631 130,00 55.294,74 55.294,74 6.071,35 0,24% -36,585 -1,529 -1,265 -79,096 250,00 55.052,07 55.052,07 6.823,72 0,45% 92,308 -0,439 -0,439 12,392 -9,587 61.366,09 -27,971 61.875,79 85.196,95 2013 19.914.191,52 961.564,00 2.224.145,00 23.099.900,52 Personale Interessi passivi Quota capitale ammortamento mutui TOTALE 923,38 20.836,50 342,16 13.065,62 950,33 1.215,78 0,00 0,00 0,00 205,00 56.153,29 56.003,29 29.043,66 SPESE RIGIDE 2014 2015 19.612.320,79 19.426.818,74 949.330,00 862.733,00 2.217.173,00 2.095.898,00 22.778.823,79 22.385.449,74 0,831 2016 DIFF. 2014/2013 DIFF. 2014/2013 % 19.566.684,96 -301.870,73 -1,52% 779.160,00 -12.234,00 -1,27% 1.988.996,00 -6.972,00 -0,31% 22.334.840,96 -321.076,73 -1,389949% indice di rigidità 2013 spese rigide entrate I II III 23.099.900,52 60.761.313,27 incidenza 38,02% 2014 22.778.823,79 60.520.464,28 incidenza 37,64% 2015 22.385.449,74 57.390.639,29 incidenza 2016 39,01% 22.334.840,96 57.041.063,51 incidenza 39,16% 73. 3.3 - Quadro Generale degli Impieghi per Programma Anno 2014 Programma n. Spese correnti Consolidate PR PR PR PR PR PR PR PR PR PR PR PR PR PR PR PR PR PR 1 2 3 4 5 6 7 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Totali 3.011.883,65 7.410.101,89 1.166.439,45 5.240.529,92 94.908,26 2.056.414,15 583.171,12 758.129,68 11.961.435,03 9.422.376,21 886.812,80 662.598,05 28.530,24 692.487,03 1.936.232,56 870.115,58 8.193.574,13 803.551,53 55.779.291,28 Spese per Anno 2015 Totale Di sviluppo investimento 324.000,00 258.750,00 10.852.532,10 8.500,00 400.101,16 4.059.362,13 1.017.487,00 4.220.393,34 2.556.565,58 117.125,00 48.750,00 187.539,80 2.811.304,22 50.000,00 2.505.250,00 374.000,00 29.043.660,33 Spese correnti Consolidate 3.270.633,65 18.586.633,99 1.174.939,45 5.640.631,08 94.908,26 6.115.776,28 1.600.658,12 758.129,68 16.181.828,37 11.978.941,79 1.003.937,80 711.348,05 28.530,24 880.026,83 4.747.536,78 870.115,58 10.748.824,13 803.551,53 85.196.951,61 2.995.722,93 7.354.742,23 1.189.646,56 5.154.813,54 92.097,26 2.007.693,79 573.980,71 747.138,91 11.892.286,76 9.255.753,51 870.516,82 660.383,52 27.859,11 652.272,64 1.902.604,60 864.574,33 7.886.060,07 794.094,00 54.922.241,29 Di sviluppo 324.000,00 Spese per Anno 2016 Totale investimento 58.750,00 140.000,00 8.500,00 120.101,16 192.250,00 98.250,00 61.875,00 4.571.250,00 117.125,00 48.750,00 449.250,00 48.500,00 205.250,00 372.500,00 6.071.351,16 Spese correnti Spese per Totale Consolidate Di sviluppo investimento 3.054.472,93 7.818.742,23 1.198.146,56 5.274.914,70 92.097,26 2.199.943,79 672.230,71 747.138,91 11.954.161,76 13.827.003,51 987.641,82 709.133,52 27.859,11 652.272,64 2.351.854,60 864.574,33 8.139.810,07 794.094,00 61.366.092,45 2.978.146,02 7.627.214,83 1.179.640,03 5.079.263,52 89.370,60 1.960.113,84 565.066,00 736.489,44 11.825.208,44 9.091.733,93 854.452,80 658.235,42 27.208,11 642.364,69 1.894.585,76 854.694,49 8.138.347,99 802.886,60 55.005.022,51 58.750,00 140.000,00 8.500,00 120.101,16 123.859,11 95.289,73 61.875,00 5.394.968,61 117.125,00 48.750,00 449.250,00 47.045,00 205.250,00 47.045,00 6.823.718,61 3.036.896,02 7.767.214,83 1.188.140,03 5.199.364,68 89.370,60 2.083.972,95 660.355,73 736.489,44 11.887.083,44 14.486.702,54 971.577,80 706.985,42 27.208,11 642.364,69 2.343.835,76 854.694,49 8.390.642,99 802.886,60 61.875.786,12 74. 75. SEZIONE 3.4 PROGRAMMI E PROGETTI I PROGRAMMI PER L’EROGAZIONE DEI SERVIZI ALLA CITTA’ 76. 77. Programma N. 1 SICUREZZA URBANA 1.a - POLIZIA MUNICIPALE 2.a - SERVIZIO ANTINCENDIO E PROTEZIONE CIVILE 1.a Polizia Municipale Competenza: Sindaco Andrea Miorandi Dirigente: Marco D’Arcangelo DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 1.a.1 Ipotesi di riorganizzazione del Servizio. Il gruppo di lavoro costituito dai comandanti della polizia locale dei quattro ambiti della Vallagarina, attivati dai sindaci dei comuni che costituiscono la comunità di valle, è stato integrato anche dai dirigenti e funzionari di ragioneria per elaborare un'ipotesi di lavoro che consentisse alla polizia locale di unirsi in un unico comando per migliorare le risposte che i cittadini si attendono dalla polizia locale. Sono stati elaborati alcuni modelli di suddivisione delle spese e delle risorse sul presupposto di comando unico, con punti di ascolto nei siti indicati dai sindaci con la finalità di favorire l'incontro tra la polizia locale e i cittadini e tra la polizia locale e gli amministratori. Anche alla luce delle idee esposte dal nuovo assessore provinciale alla polizia locale e riforme istituzionali della Pat questo modello organizzativo sembra essere l'unico idoneo ad ottenere un miglioramento dei servizi erogati sul territorio senza aumento delle spese. Per questo motivo si ripropone, pur con gli opportuni aggiornamenti, lo schema elaborato dai responsabili dei quattro ambiti della polizia locale della Vallagarina. Nel Comando localizzato in via Parteli, vengono concentrate le specialità, poiché non è ipotizzabile polverizzare sul territorio quelle funzioni che invece richiedono una costante applicazione per affinare la professionalità degli operatori, in particolar modo nelle materie di: • • • • • • • • • • • edilizia ambiente commercio infortunistica stradale pronto intervento verbali, contenzioso attività di Polizia Giudiziaria e attività delegata dall'A.G. informazioni attività didattica scuole A.S.O. - T.S.O. collegamento con i Sindaci 78. Il Comando dovrebbe essere così organizzato: • • • • La conferenza dei Sindaci è composta da tutti i Sindaci che aderiscono alla convenzione. Il referente è unico e ad esso il Comandante deve fare riferimento per impiego di personale, preparazione professionale e disciplina degli addetti. Il Comandante è alle dirette dipendenze del referente che detta gli indirizzi generali e fissa gli obiettivi da conseguire. Le specialità devono essere disponibili e di facile accesso per tutte le amministrazioni convenzionate e originano il proprio servizio da via Parteli, ad esse i Sindaci si rivolgono per trovare le soluzioni alle problematiche di sicurezza pubblica. • La vigilanza sul territorio viene esercitata attraverso la presenza di personale appiedato, costantemente supportato da pattuglie di pronto intervento. • Il punto di ascolto viene calibrato a seconda delle necessità delle varie Amministrazioni e rappresenta il punto di accesso privilegiato dell'utenza ai servizi erogati dalla Polizia Locale. Agli agenti impegnati in questo tipo di funzione viene offerta un'idonea sistemazione all'interno dei municipi essendo tramontata l'esigenza di avere Comandi con propri piantoni e personale amministrativo finalizzati al rapporto con il pubblico. 79. 1.a.2 Presidio del Territorio. L'esperienza pregressa ha rafforzato nel convincimento che il controllo del territorio effettuato con agenti appiedati o ciclisti è il più efficace rispetto agli altri metodi di vigilanza. Per questo motivo è continuata l'attività formativa degli agenti che fanno del servizio di prossimità la gran parte del proprio lavoro. La diminuzione dell'organico è stato lo stimolo per sopperire alla quantità con la qualità. Miglioramento della professionalità sotto tutti gli aspetti: conoscenza delle norme, conoscenza del territorio, conoscenza delle reazioni umane nei momenti di stress, conoscenza delle tecniche di difesa personale sono il bagaglio che, attraverso l'opera formatrice del Consorzio dei Comuni e dell'amministrazione di Rovereto, consentono agli agenti di poter svolgere il proprio servizio senza remore. Questo sia quando l'agente è solo ed appiedato che nel pronto intervento. Il miglioramento della professionalità ha fatto lievitare il numero di richiesta di intervento che i cittadini rivolgono alla centrale operativa del comando, nel 2013 sono stati oltre 30.000 i contatti che i cittadini hanno avuto con i vari settori della polizia locale con richieste di intervento, ed è presumibile che anche per il 2014 le richieste saranno su quel numero. La tutela ambientale continuerà ad essere momento formativo nelle scuole e di controllo e repressione degli illeciti sulla strada, così come i controlli sui mezzi pubblici e dei pubblici esercizi. 1.a.3 Viabilità e polizia stradale. Sarà costante l'impegno per limitare i disagi alla mobilità urbana presidiando i punti neri di circolazione nelle ore di punta o all'uscita e entrata delle scuole. L'impegno nei rilievi dei sinistri stradali sarà anche finalizzato alla raccolta dei dati necessari alla geolocalizzazione della sinistrosità in modo tale da tenere monitorata la situazione e provvedere in tempo reale, se necessario, a modificare l'organizzazione dei flussi veicolari. Il Comando sarà sempre a disposizione degli istituti scolastici per collaborare con loro alla creazione dei percorsi ciclopedonali sicuri per gli alunni che entrano o escono da scuola. 1.a.4 Videosorveglianza. Il progetto di videosorveglianza è stato quasi del tutto completato e nella prima metà di febbraio verrà esplicata l'attività formativa rivolta sia agli agenti della polizia locale che alle altre forze di polizia dello stato presenti sul territorio con lo scopo di massimizzare l'efficacia dell'impianto che già nel corso del 2013 è stato utile per conseguire risultati apprezzabili nell'attività di polizia giudiziaria. 1.a.5 Centrale operativa. Il numero sempre più alto di richieste di intervento da parte dei cittadini ha incrementato in maniera geometrica l'importanza della centrale operativa sotto ogni aspetto: rapporti con il pubblico, gestione delle situazioni di stress, direzione dei servizi esterni nelle contingenze e gestioni delle risorse umane nei momenti di ordinaria attività. Per questo motivo tra gli operatori del comando sono stati individuati una decina di agenti che per indole e capacità tecniche sono risultati i più idonei a svolgere tale funzione e conseguentemente sono stati formati in maniera adeguata attraverso corsi a loro dedicati. Quest'anno, alle incombenze già evidenziate, si aggiungeranno due nuove funzioni frutto della tecnologia che sta permeando l'attività della polizia locale: la gestione della videosorveglianza e il programma, appositamente messo a punto dal CED e dal comando, ISPECTOR che costituirà la banca dati di tutta l'attività esterna espressa dal comando. La parte dei dati relativi alle segnalazioni dei cittadini confluirà poi nel sistema gestionale GERICO in modo da disporre di un sistema unico di rilevazione e gestione di queste segnalazioni. 1.a.6 Giornata della sicurezza urbana. La giornata della sicurezza urbana ha riscosso un indiscutibile successo sulla cittadinanza, in particolare sui bambini, e per questo motivo che sarà ripetuta anche nel 2014 per far conoscere coloro che quotidianamente si spendono per la sicurezza dei cittadini. Forze dell'ordine, Polizia locale, volontariato sociale, istituzioni 80. pubbliche, ognuno con il proprio stand informativo si presenterà e presenterà i propri progetti affinché le persone possano sentirsi sempre più vicine alle forze dell'ordine e venga stimolato l'impegno nel mondo del volontariato. 1.b Servizio antincendi e protezione civile Competenza: Sindaco Andrea Miorandi Dirigente: Cristian Roverato DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 1.b.1 Servizio antincendi presso la caserma di Rovereto. La caserma di Rovereto presenta peculiarità uniche nel panorama provinciale, dal momento che permette la convivenza del corpo volontario con quello dei permanenti messi a disposizione per parte dei turni infrasettimanali dalla Provincia. Data la vastità del territorio che copre oltre 50km2 con una delle zone industriali più importanti della Provincia, risulta impensabile un servizio basato sulla mera reperibilità dei vigili del fuoco volontari, così come avviene nelle altre caserme. Ragion per cui a Rovereto vige l'accasermamento notturno anche per i volontari, capace di garantire standard di intervento di assoluta eccellenza. Il servizio notturno accasermato, che si ritiene irrinunciabile, continuerà anche per il 2014. Dal 2010 il servizio antincendi presso la caserma di Rovereto è svolto nelle giornate feriali dal corpo dei vigili del fuoco permanente di Trento con orario dalle ore 8.00 alle ore 20.00. L'organizzazione è in attuazione di un accordo sottoscritto a seguito dell'entrata in vigore dell'art. 48 della legge provinciale 28 marzo 2009 n. 2, che ha introdotto specifiche norme per quanto riguarda la gestione del servizio antincendi a Rovereto. In una prima fase, la copertura del servizio di presidio della caserma di via Abetone è stato assicurato con la presenza nel turno diurno (dalle 8.00 del mattino alle 20.00 della sera) di una prima partenza completa di vigili del fuoco permanenti di Trento, e nel turno notturno (20.00-8.00) dalla presenza di un contingente analogo di vigili del fuoco volontari. Tale articolazione dell'orario riguardava ogni giornata della settimana. Dalla fine del 2010 l'organizzazione della copertura è stata modificata, riducendo la presenza dei permanenti ai giorni feriali con la sola esclusione della domenica, nella quale giornata il corpo dei vigili del fuoco volontari presta servizio continuato accasermato. Per incrementare la qualità del servizio antincendi, nonché per diversificare le risposte alle necessità di un servizio efficiente di protezione civile locale, è necessario coinvolgere sulla città quanti più attori possibili. Oltre ai corpi dei vigili del fuoco volontari facenti capo all'Unione distrettuale di Rovereto, che peraltro ha la propria sede presso la nostra caserma, si dovranno intensificare gli scambi anche l'associazionismo coinvolto nel pronto intervento quale il Soccorso alpino, i gruppi cinofili, i gruppi speleologi, la Croce rossa ecc. 1.b.2 Riqualificazione energetica della caserma e polo delle emergenze. La caserma di Rovereto di Via Abetone, nel contesto del patrimonio immobiliare comunale, è certamente uno degli edifici che presenta le maggiori criticità dal punto di vista energetico. Come messo in evidenza dai dati analitici presentati nel Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES), la struttura presenta costi di gestione specifici molto elevati. Al fine non solo di ottimizzare i consumi, ma anche di garantire un ambiente con elevati standard di comfort abitativo, il Comune si farà parte attiva per il reperimento delle risorse indispensabili per la riqualificazione energetica del compendio. E' in fase di elaborazione uno studio di fattibilità per l'ampliamento della struttura in modo da renderla fruibile anche dalle associazioni coinvolte nel pronto 81. intervento quale il Soccorso alpino, i gruppi cinofili, i gruppi speleologi, la Croce rossa ecc.. L'intervento è ritenuto prioritario e si sta lavorando per verificare gli strumenti di finanziamento, considerata la valenza strategica del nuovo polo delle emergenze che fanno appunto convergere sulla struttura di Via dell'Abetone una pluralità di soggetti. 1.b.3 Sostegno al corpo dei vigili del fuoco volontari di Rovereto e azioni per incrementare il numero dei volontari. L’Amministrazione continuerà a sostenere il corpo dei vigili del fuoco volontari, con contributi ordinari e straordinari per lo svolgimento dell’attività istituzionale. Nel 2014 si implementerà la proficua collaborazione che ha visto i vigili del fuoco volontari impegnati non solo nelle emergenze, ma anche in una capillare presenza preventiva in tutte le situazioni di potenziale pericolo (grandi eventi, manifestazioni sportive). Il servizio non si è limitato al solo presidio ed intervento, ma anche alla verifica preventiva delle condizioni di sicurezza generale. Nel corso del 2011 è stato attivato il primo corso di formazione per giovani allievi, con l'obiettivo di incrementare il numero dei volontari in servizio presso il Corpo. Nel 2012 si è attivato un secondo bando, che ha permesso di selezionare ulteriore personale volontario. Nel 2013 si è ripetuta l'iniziativa, incentivando parallelamente l’attività di addestramento dei volontari e il rafforzamento del gruppo giovanile degli allievi. Il 2014 sarà l'anno del consolidamento, che punterà ad incrementare ulteriormente il numero di volontari a servizio del Comune. Parte dei contributi ordinari del comune dovranno essere destinati a specifiche spese per la formazione della performance fisica e professionale dei volontari, per la fornitura dei pasti e per il rimborso di spese vive di accesso e recesso dalla caserma in concomitanza dei servizi prestati, delle turnazioni e dei momenti di formazione, per favorire un maggiore benessere organizzativo degli stessi volontari nel servizio antincendio e di protezione civile nel quale si trovano ad operare. Tutto questo in considerazione della peculiarità e dell'unicità del presidio svolto anche con l'accasermamento notturno. 1.b.4 Progetto “Il cittadino e l'estintore”. Da recenti studi statistici si rileva che negli ultimi anni gli incendi di natura domestica sono aumentati in modo significativo in tutte le regioni dell'arco alpino a causa dell'utilizzo delle stufe economiche a legna o a pellet. In Trentino gli incendi in strutture civili sono aumentati nel 2012 rispetto al 2010 di circa il 34%. Un tema così attuale e dirompente non può essere lasciato alla buona volontà del singolo ma va affrontato con una capillare informazione, che possa aiutare a sensibilizzare tutta la popolazione in modo preventivo. Per far ciò si ritiene fondamentale dare l'opportunità ai cittadini di accrescere le proprie conoscenze sul tema dell'autoprotezione che risulta in definitiva la migliore e più rapida forma di tutela personale anche nel campo dell'antincendio. Istruzioni semplici e intuitive, applicate nel momento della necessità, possono aiutare a prevenire situazioni incontrollate e talvolta disastrose anche in ambito domestico. La Federazione dei Corpi dei Vigili del Fuoco volontari, il Comune di Rovereto e il corpo dei Vigili del Fuoco volontari di Rovereto, al fine di diffondere i principi elementari di autoprotezione, si sono fatti parte diligente affinché il maggior numero di cittadini possa dotarsi in modo autonomo di un estintore, dopo averne appreso il corretto funzionamento e le regole minime di manutenzione mediante appositi momenti formativi. L'estintore è uno strumento destinato ad aumentare la sicurezza perché previene l'evoluzione del principio d'incendio ad evento catastrofico, tutela la salvaguardia e l'incolumità delle persone e dei beni, facilitando l'intervento delle squadre dei vigili del fuoco, riducendo i danni e quindi anche i costi a carico del privato e dell'ente pubblico. Nel corso del 2013 si sono poste le basi organizzative. Nel 2014 verranno attivati i primi corsi. Con l'attestato rilasciato ai cittadini a seguito della partecipazione al corso, gli stessi potranno acquistare a prezzo agevolato un estintore da un fornitore che verrà selezionato sulla base di requisti tecnico economici. 82. 1.b.5 Aggiornamento del Piano di Emergenza comunale di Protezione Civile. Il tema della protezione civile è di dirompente attualità dopo gli eventi calamitosi che hanno flagellato l'Italia nel corso del 2013. Le conseguenze drammatiche, sia in termini di vite umane che in termini di distruzione del territorio e conseguenti danni materiali, si è rivelata direttamente proporzionale agli scarsi investimenti preventivi sul territorio e alla mancata sensibilizzazione della cittadinanza sui comportamenti da adottare nelle emergenze. In taluni casi la mancata codifica rigorosa delle mansioni, del flusso delle comunicazioni e dei riferimenti, ha portato a conseguenze tragiche. Forti della convinzione che la previsione della calamità, l'informazione e l'addestramento della popolazione siano le chiavi dell'autoprotezione, si è avviato il complesso iter per la revisione del Piano di emergenza comunale di protezione civile. Il primo era stato redatto nel 2006 nel rispetto delle linee guida per le attività di previsione, prevenzione, protezione e per la pianificazione di protezione civile provinciale e comunale e ai sensi della normativa vigente. Il Piano di Protezione Civile Comunale è un insieme organico dei provvedimenti di carattere organizzativo e tecnico predisposti per fronteggiare una situazione di pericolo/emergenza, al fine di contenerne le conseguenze. Il Piano è uno strumento di progettazione dinamico che necessita di essere rivisto e aggiornato periodicamente. Questa verifica periodica è indispensabile per poter affrontare in modo efficace e rapido le situazioni di emergenza soggette a cambiamenti territoriali, sociali e organizzativi, verificando quali siano le misure già attuate e quelle ancora da attuare, e aggiungendo le eventuali nuove misure. Il Piano, che è stato ultimato nel 2013, verrà approvato nel 2014. Successivamente all'approvazione, si metteranno in opera alcuni interventi nel breve periodo, finalizzati all'informazione e alla sensibilizzazione della popolazione, mediante l'organizzazione di incontri pubblici, la distribuzione alle famiglie di una brochure aggiornata che contenga una sintesi del piano, i principi di autoprotezione e il dettaglio del cosiddetto S.I.P. (Sistema per l'Informazione della Popolazione) e con l'emissione di un numero speciale del bollettino comunale. INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti si rinvia al piano relativo. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Non esistendo comunque una specifica struttura a cui demandare le mansioni della protezione civile, queste vengono assolte all'interno del Servizio Verde e Tutela Ambientale da un funzionario coadiuvato di volta in volta dai tecnici dei singoli uffici eventualmente interessati. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 83. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) % su tot. 3.011.883,65 92,089 2.995.722,93 98,077 2.978.146,02 98,065 Di sviluppo entità (b) % su tot. V.% sul totale Spesa per investimento entità (c) 258.750,00 58.750,00 58.750,00 % su tot. 7,911 1,923 1,935 Totale (a+b+c) spese finali tit. I e II 3.270.633,65 3.054.472,93 3.036.896,02 3,839 4,977 4,908 84. Programma N. 2 ISTRUZIONE 2.a - ASILI NIDO 2.b - SCUOLE DELL'INFANZIA 2.c - ISTITUTI COMPRENSIVI 2.a Asili nido Competenza: assessore Giovanna Sirotti Dirigente: Mauro Viesi DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 2.a.1 Conferma servizi di qualità – conciliazione tempo lavoro/famiglia – convenzione con altri Comuni – biologico in mensa. Il sistema dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, costituito dai nidi d’infanzia comunali e dal servizio “Tagesmutter,” rappresenta un comparto di servizio pubblico tra i più significativi dell'amministrazione comunale di Rovereto. Lo è prima di tutto in termini di consistenza di offerta di posti disponibili per le famiglie: si contano infatti 378 posti e circa 40 posti per il servizio Tagesmutter, che commisurati al dato dei nati residenti negli ultimi tre anni (2011, 2012, 2013 pari a 1.201 bambini) determinano un indice di copertura del 34,8% in linea con i parametri europei, in specifico con l'indice di Lisbona – parametro stabilito dalla Unione Europea - che richiede di soddisfare almeno un terzo delle possibili richieste. Anche dal punto di vista delle risorse finanziarie per far funzionare secondo parametri di qualità questo settore, l'impegno del Comune è oltremodo significativo. A livello di spesa corrente, determinata in gran misura dalle spese per il personale, è stata stanziata nel bilancio di previsione 2014 una cifra di circa 5 milioni di euro. A fronte dell'impegno del Comune in questo settore è da evidenziare l'intervento della Provincia che partecipa al sostegno di parte delle spesa corrente con circa 2,6 milioni di euro. Sul versante del contesto generale e locale che vede una contrazione delle risorse finanziarie disponibili, si segnala per il futuro la progressiva riduzione delle assegnazioni da parte della Provincia, come già evidenziato nel Protocollo d'intesa in materia di finanza locale per il 2013, che prevede in particolare per gli enti locali, già a partire dal 2013, la sospensione dell'applicazione del sistema di aggiornamento del valore dei trasferimenti standard al tasso programmato dell'inflazione e la necessità di continuare nell'attività di valutazione dei requisiti minimi (organizzativi e gestionali) dei servizi in esame al fine di ridurne i costi. L'amministrazione comunale, peraltro, salve decurtazioni significative dei trasferimenti provinciali, intende continuare a garantire adeguate risorse finanziarie. Il Tavolo di lavoro tecnico, istituito per questa finalità, si è riunito più volte per l'individuazione di nuovi parametri strutturali e organizzativi che incidano sul quadro della spesa, diminuendone i costi. Già dallo scorzo anno, in un'ottica di razionalizzazione dei costi sempre bilanciata dai correttivi equitativi dell' ICEF, pur mantenendo invariate le tariffe, sono state previste tariffazioni diversificate in base all'utilizzo del servizio da parte dell'utenza, con l'individuazione di una tariffa base per chi usufruisce del nido nella parte centrale della giornata (dalle 8.30 alle alle 15.30) e di tariffe specifiche aggiuntive per chi utilizza l'anticipo e il posticipo (indicativamente dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 15.30 alle 17.30), analogamente al modello organizzativo delle scuole dell'infanzia. In tal modo l'utenza ha utilizzato il servizio in modo più flessibile e consono ai propri tempi di conciliazione tra lavoro e famiglia, con l'opportunità di poter risparmiare sul costo della retta nel caso in cui non vi sia la stretta necessità di mantenere il bambino al nido per l'intero orario di apertura. Contestualmente il Comune ha avuto, con buone percentuali di riduzione di utilizzo delle fasce pomeridiane più estreme, la possibilità di organizzare il servizio in modo più razionale, con un utilizzo più efficiente del personale in servizio nelle varie strutture. 85. L 'Amministrazione comunale intende migliorare le risposte ai nuovi bisogni ed alle esigenze delle famiglie negli ambiti dei servizi in termini di flessibilità organizzativa e di orari e ricercando modalità diversificate di offerta. L' eliminazione nel 2014, per la prima volta dopo anni, delle liste d'attesa, comporta la necessità di riattivare le convenzioni con alcuni comuni vicini per accogliere loro bambini residenti al fine di ottimizzare la ricettività e quindi i costi fissi a carico del comune; sotto questo profilo si procederà a puntuali verifiche tecniche per utilizzare in modo pieno e funzionale gli spazi e quindi le capienze. Nel corso della primavera sarà espletata la gara di appalto per la gestione del nido di Noriglio a partire dall'anno educativo 2014/2015, per la scadenza a fine luglio del contratto con l'attuale gestore. Sempre nel corso della primavera sarà organizzato un corso di formazione preparatorio all'abilitazione alle funzioni di coordinatrice di nido d'infanzia per dare modo anche alle educatrici assunte negli ultimi anni di poter accedere a questa importante e delicata funzione, ampliando il numero degli iscritti “ all'albo” . L'amministrazione comunale conferma anche per il 2014 la gestione diretta delle mense e delle cucine, rigorosamente controllate in base al sistema Haccp e dove è introdotta ormai da anni la supervisione del menù da parte dell’esperto dietista. Si ripropone anche per questo anno l'ampia scelta di menù alternativi (diete speciali per motivi sanitari e religiosi, ecc), integrata negli anni scorsi con le diete per motivi etici, riguardanti in particolare i menù latto-ovo vegetariani. Si conferma, compatibilmente con le risorse di bilancio, anche nel 2014/2015 il mantenimento dell'elevata percentuale ( 60%) di prodotti biologici nelle mense scolastiche. Nell’ambito delle iniziative più strettamente educative è confermata anche l’attività psicomotoria. 2.a.2 Edilizia per l'infanzia – analisi dei dati funzionali alla prossima programmazione e nuovo polo 0 -6 anni Borgo Sacco. Per quanto riguarda l'edilizia per l'infanzia, è in fase di progettazione il nuovo polo 0 - 6 anni di Borgo Sacco, che verrà realizzato nell'area ex Alpe, e in cui troverà sede il nido Aquilone e la scuola dell'infanzia S. Antonio. La progettazione, prima della redazione della fase esecutiva, vedrà il coinvolgimento partecipato dei rappresentanti degli operatori. Accanto agli importanti investimenti per le nuove opere previste, è da segnalare il continuo intervento del Comune per garantire le manutenzioni delle strutture esistenti e per integrare e ammodernare gli arredi e attrezzature. L'amministrazione, per quanto riguarda l'intero comparto dell'edilizia scolastica di propria competenza (asili nido, scuole materne, scuola primaria e secondaria di primo grado), si pone l'obiettivo di dare spessore e contenuto ad un'attenta fase di programmazione che partendo da un'analisi dei dati demografici, sociali ed economici, dalle previsioni della pianificazione territoriale in vigore sia in grado di indicare le prospettive, fornire gli indirizzi ma anche le ipotesi di soluzioni concrete in questo settore per i prossimi anni. L'obiettivo è di concludere il lavoro prima della conclusione della legislatura perché possa diventare strumento utile delle future amministrazioni in un contesto integrato di pianificazione del territorio e della mobilità sulla scorta delle linee di indirizzo che hanno guidato l'amministrazione in questo determinante ambito della propria azione politico-amministrativa. 2.a.3 Tagesmutter – programmazione dell'offerta con la Comunità di Valle. Per quanto riguarda l'attuazione di quanto previsto dalla Provincia, ancora con deliberazione n. 2005 del 21 settembre 2012, sull'organizzazione in capo alle Comunità di valle di riferimento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, tra cui rientrano i nidi d'infanzia e il servizio Tagesmutter, nulla è stato ancora disposto. La deliberazione provinciale demanda alla comunità di valle la definizione della programmazione dell'offerta dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, la decisione di istituire nuovi servizi nonché la definizione della loro organizzazione e gestione. Il provvedimento prevedeva altresì che le Comunità riconoscano ai 86. comuni che hanno già attivi sul territorio servizi di nido d'infanzia o tagesmutter, quindi anche al comune di Rovereto, una propria autonomia gestionale che dovrà comunque essere esercitata nell'ambito di standard minimi di qualità, di livelli tariffari minimi e massimi, e di una regolamentazione generale definiti anch'essi dalla Comunità di valle di riferimento. 2.a.4 Carta dei Servizi. Nel corso del 2013 il Comune, conseguendo un altro importante e qualificante obiettivo, dopo l'adozione della Carta dei servizi nel 2012, partendo dalle linee guida educative elaborate dal proprio personale ha approvato il documento contenente le “Linee guida pedagogiche dei nidi d'infanzia” con il quale sono stati individuati e sviluppati i principi e le direttrici per la stesura dei progetti educativi, garantendo gli opportuni e condivisi riferimenti teorici. Si dovrà quindi monitorare la costante e corretta applicazione dei contenuti dei due importanti documenti nell'ottica del mantenimento e miglioramento della qualità dei servizi . 2.b Scuole dell'infanzia. Competenza: assessore Giovanna Sirotti Dirigente: Mauro Viesi DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 2.b.1 Nove scuole e 668 bambini iscritti. Le scuole d’infanzia provinciali (si tratta di 9 strutture ubicate sul territorio comunale e di 600 bambini iscritti dai tre ai sei anni, i dati si riferiscono all’anno educativo 2013/2014) non presentano in generale particolari problematiche di natura gestionale, in quanto la competenza della gestione del servizio di scuola d’infanzia fa capo alla Provincia autonoma di Trento, compreso il personale insegnante. Il Comune è invece coinvolto nelle problematiche legate alla gestione degli edifici, di cui è proprietario e alla gestione del servizio mensa. Accanto alle scuole provinciali operano quelle equiparate, i cui bambini iscritti per l’anno educativo 2013/2014 ammontano a 668 e che sono gestite in via generale in modo autonomo sia per quanto riguarda il personale sia per quel che concerne il funzionamento dell’edificio sede, ma con le quali è opportuno coordinarsi e collaborare. In questa ottica di collaborazione le scuole materne equiparate Rosmini e Serbati Rosmini gestiscono, a seguito di incarico dell'amministrazione comunale, il servizio di mensa per gli asili nido Rosmini e Marco. E' confermato anche nel 2014 il servizio di animazione estiva per i bambini della scuola materna attraverso l'affidamento del servizio ad un soggetto esterno in possesso dei requisiti e delle competenze specifiche per la gestione. Resta da risolvere da parte della Provincia la ridefinizione delle competenze relative alla gestione delle scuole dell’infanzia provinciali, sia per quanto attiene al funzionamento che alla gestione del personale ausiliario – ora in capo al comune - ed educativo – ora in capo alla provincia - per favorire un coordinamento unitario ed efficace. 2.b.2 Edilizia per l'infanzia – nuova sede scuola infanzia S.Antonio Borgo Sacco e nuova struttura di via Chiocchetti. In rapporto alla gestione degli edifici, di cui è proprietario il Comune, si deve rilevare che prosegue anche nel 2014 il programma di interventi strutturali per migliorare le sedi delle scuole d'infanzia. Si consolida pertanto l'investimento dell'amministrazione in questo contesto. La nuova sede della scuola d'infanzia equiparata S. Antonio di Borgo Sacco sarà invece realizzata nell'area ex Alpe nell'ambito del nuovo polo scolastico 0 – 6 anni di Borgo Sacco, già finanziato dalla Provincia, e di cui nel 2014 è prevista la predisposizione del progetto esecutivo, i cui contenuti progettuali, prima dell'esito finale, dovranno essere partecipati e valutati anche con i rappresentanti del personale delle due strutture. 87. Il Comune, inoltre, che ha individuato in via definitiva nell'area di via Chiocchetti la nuova sede della scuola d'infanzia provinciale Rione Nord, dopo l'approvazione del progetto preliminare nel 2011, in esito alla conferma del finanziamento provinciale dell'opera attraverso il nuovo Fondo unico territoriale in capo alla Comunità di Valle, sta procedendo alla gara per l'assegnazione dell'incarico di progettazione per le fasi successive al preliminare. Dovrà essere valutata l’ipotesi dell’appalto concorso comprensivo sia della fase di progettazione che della fase di realizzazione delle opere. L'amministrazione comunale, infine, ha dato indicazione agli uffici di valutare le soluzioni tecniche che consentano un' ampliamento della ricettività della scuola infanzia Don Rossaro di S.Giorgio per rispondere in modo adeguato alle esigenze prospettate sia dagli operatori della scuola che dalla circoscrizione. 2.c Istituti comprensivi. Competenza: assessore Giovanna Sirotti Dirigente: Mauro Viesi DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 2.c.1 3.305 ragazzi iscritti negli istituti pubblici cittadini e 542 ragazzi negli istituti privati equiparati. Per quanto riguarda gli istituti comprensivi (ex scuola elementare e scuola media, oggi scuola primaria e scuola secondaria di primo grado) a fronte di un servizio scolastico prettamente di competenza provinciale, il Comune si occupa della gestione delle sedi (utenze, arredi, manutenzioni, ecc.), di cui è proprietario. L'amministrazione comunale ha in proposito espressamente richiesto alla Provincia di dare completa attuazione all'art. 109, comma 2, della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5, che prevede il trasferimento delle spese gestionali delle istituzioni scolastiche e formative del primo ciclo dai Comuni ai dirigenti scolastici: verrebbero in tal modo eliminate inutili triangolazioni tra istituti scolastici, Comune e fornitori di servizi, che consentirebbe da un lato di rendere più celere e snella l'attività gestionale dei dirigenti scolastici conformemente ai principi di efficacia, efficienza ed economicità, e dall'altro permetterebbe ai comuni di alleggerire l'azione amministrativa in un'ottica di sussidiarietà. In questo contesto si è in attesa degli esiti della procedura sperimentale, che si è svolta nel 2013, relativa al trasferimento delle suddette competenze limitatamente alle scuole del Comune di Trento, con l'obiettivo di coinvolgere anche gli altri Comuni a partire dal 2014, in caso di esito positivo della sperimentazione. Nell’anno scolastico 2012/2013, gli alunni iscritti negli istituti comprensivi di Rovereto sono stati 3.289, mentre l’andamento delle iscrizioni relative all’anno scolastico 2013/2014 evidenziano un leggero incremento: gli iscritti sono infatti 3.305. Complessivamente si tratta quindi di un numero particolarmente importante, che richiede anche - per le 4 strutture di scuola media e le 7 strutture di scuola elementare - un continuo investimento in nuovi acquisti e sostituzione di arredi ed attrezzature che, peraltro, risentiranno di una contrazione degli importi in relazione alle generali minori risorse a disposizione sul bilancio. Il quadro si completa con l’informazione relativa agli istituti comprensivi privati equiparati, totalmente autonomi, che ospitano nel corrente anno scolastico 2013/2014, circa 542 ragazzi residenti e non residenti (dato sostanzialmente in linea con quello relativo all’anno scolastico 2012/2013), con i quali in ogni caso è sempre opportuno collaborare e coordinarsi. Da segnalare che il Comune ospita, presso l'edificio ex Orsi, gli alunni residenti a Besenello, Calliano e Volano, che sono confluiti nel nuovo istituto comprensivo Alta Vallagarina, in attesa della costruzione del nuovo polo scolastico a Volano. A conclusione del consistente programma pluriennale di ristrutturazione, ammodernamento ed ampliamento di numerose strutture scolastiche presenti in città, in 88. stretta collaborazione con i dirigenti scolastici, proseguirà nel 2014 il percorso di revisione delle aree di utenza degli istituti comprensivi in considerazione delle diverse esigenze di dimensionamento delle strutture e della progressiva diffusione delle nuove proposte formative elative al tempo scuola sui cinque giorni. Quale prima fase di un programma più ampio che si sviluppa su più anni, già a partire dall'anno scolastico 2014/2015, come già deliberato dalla Giunta municipale a fine 2013, sarà data applicazione alla prima fase di revisione con lo spostamento di alcune vie dagli Istituti comprensivi Rovereto Est e Isera-Rovereto all'Istituto comprensivo Rovereto Nord. 2.c.2 Nuova mensa per la scuola di primo grado D.Chiesa. Sempre nell'ambito di questo programma, è prevista nel 2014, in collaborazione con la Comunità di Valle, l'attivazione di una nuova mensa scolastica per i bambini frequentanti la scuola secondaria di primo grado D.Chiesa presso il punto di ristorazione Risto3 di via Matteo del Ben. 2.c.3 Vigilanza davanti alle scuole, pedibus e progetto “Città a misura di bambino”. Anche per il 2014 verrà riproposto il servizio di vigilanza dinanzi alle scuole attualmente svolto da persone anziane (i cosiddetti nonni vigile). In proposito sono allo studio modalità diverse di gestione del servizio o con il coinvolgimento delle associazioni cittadine di volontariato o attraverso un progetto che possa coinvolgere soggetti in difficoltà economica. A supporto delle istituzioni scolastiche cittadine, proseguiranno nel 2014 le azioni di sensibilizzazione nei confronti degli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado riguardanti la mobilità sostenibile e in particolare la promozione dei percorsi casa – scuola a piedi o in bici. Si evidenzia in proposito che l'amministrazione comunale ha attivato con l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente una proficua collaborazione che si estenderà anche al 2014 e che si sostanzierà nella disponibilità di un'educatrice ambientale a supporto delle scuole nell'organizzazione del progetti “pedibus” sul territorio comunale. Nel corso del 2014, nell'ambito di un più ambizioso progetto di connotare Rovereto come “ Città a misura di bambino”, saranno programmate, con il coinvolgimento delle scuole e in collaborazione con altri servizi comunali e la Fondazione Museo civico, iniziative rivolte ai bambini per la valorizzazione dei parchi cittadini. Si tratta di un progetto da attuare con un budget ridotto e quindi con iniziative anche a costo zero ma che, nel valorizzare esperienze già esistenti, intende nel contempo attivarne di nuove nei diversi parchi cittadini, coinvolgendo anche le circoscrizioni, in ambiti e tematiche diversificate ma con al centro sempre i bambini. INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti si rinvia al piano delle opere pubbliche e alla scheda illustrativa di seguito riportata. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono le dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. 89. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) % su tot. 7.410.101,89 39,868 7.354.742,23 94,066 7.627.214,83 98,198 Di sviluppo entità (b) % su tot. 324.000,00 1,743 324.000,00 4,144 V.% sul totale Spesa per investimento entità (c) 10.852.532,10 140.000,00 140.000,00 % su tot. 58,389 1,791 1,802 Totale (a+b+c) 18.586.633,99 7.818.742,23 7.767.214,83 spese finali tit. I e II 21,816 12,741 12,553 90. Programma N. 3 SVILUPPO ECONOMICO, RICERCA E ALTA FORMAZIONE 3.a - SVILUPPO ECONOMICO, RICERCA E ALTA FORMAZIONE 3.b - FORMAZIONE ED EDUCAZIONE PERMANENTE 3.c - SCUOLA MUSICALE 3.a Sviluppo economico, ricerca ed alta formazione Competenza: assessore Giovanna Sirotti Dirigente: Simonetta Festa DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 3.a. 1 Contesto internazionale e locale. In uno scenario economico nazionale segnato ancora da una profonda recessione e a fronte di indicatori sociali ed economici che collocano il Paese molto in basso nelle classifiche mondiali (per debito pubblico, andamento del PIL, tasso di disoccupazione generale e giovanile, tasso di occupazione femminile, qualità dei servizi pubblici: trasporti, giustizia, infrastrutture, indice di criminalità e indice di diffusione della corruzione per indicarne alcuni, incidenza dei laureati e dei diplomati), la nostra provincia sembra essere più attrezzata, nel confronto con altre regioni, a compensare la pressione della crisi e, sia pur in un contesto di difficoltà pesante, sembra guadagnarsi progressivamente, vuoi per le risorse messe a disposizione dell'autonomia, vuoi per la capacità di mettere in campo una gestione efficace della macchina pubblica, la posizione di modello vincente e di riferimento per l'intero Paese. Sul finire del 2013 la tradizionale classifica del quotidiano “Il sole 24 ore” colloca la provincia di Trento al primo posto per qualità della vita in Italia. La fotografia che esce da quest'analisi è quella di un territorio-laboratorio, dove già da tempo sono introdotti strumenti su cui nel resto d'Italia si sta ancora dibattendo, come ad esempio i progetti messi in campo dalle parti sociali per avvicinare i ragazzi alle imprese già dai banchi di scuola o la gestione condivisa e partecipata in caso di crisi aziendali con aiuti alle imprese, ma anche con percorsi di riqualificazione per i dipendenti. Fra i singoli indicatori, considerati dalla ricerca del quotidiano economico nazionale, spiccano il numero di start up innovative: 15,9 ogni 10 mila giovani, la media italiana è 2,9 e l'indice di sportività. La disoccupazione è circa la metà di quella italiana; viene riconosciuta un'eccellenza nella tutela ambientale e una forte specializzazione nella ricerca che ha portato in Trentino i centri di ricerca di aziende come Microsoft, Fiat, Ducati, Bonfiglioli. La provincia tiene il confronto con le regioni più avanzate d'Europa come la Baviera, con pochi fallimenti (11 ogni mille imprese, la media nazionale è 19); una giustizia civile efficiente; parcheggi tranquilli: 24 furti d'auto ogni 100 mila abitanti (la media italiana è 124); con una percentuale di presa in carico di bimbi da 0 a 2 anni che sfiora il 20%, mentre la media nazionale è la metà; un tasso di occupazione femminile pari al 60%, mentre in alcune province del Sud lo stesso non arriva al 25%; un investimento pubblico in ricerca e sviluppo doppio della media nazionale. La ricerca mette a confronto la vivibilità attraverso 36 parametri suddivisi in aree tematiche. Le positive performance del Trentino non riguardano solo la componente economica (in sintesi si può rilevare che il PIL pro capite è di 28 mila euro, rispetto ai 15 mila della provincia di Napoli), ma anche quella sociale, con ottimi risultati per esempio in riferimento alla pratica sportiva, il numero di volontari: 195 ogni mille abitanti, contro i 20 evidenziati da altri territori; la presenza di stranieri regolari: 9%, il triplo rispetto ad altre realtà del Paese. 91. Il modello Trentino, quindi, dimostra con i fatti quello che da tempo gli studi economici e i modelli teorici evidenziano, ovvero che nei territori più forti e specializzati nella ricerca e nell'innovazione, nella creazione di economia connessa alla conoscenza e alla cultura, negli investimenti nell'ambiente, nella riqualificazione degli edifici e nel recupero energetico, la crisi morde meno. Rovereto in questo scenario provinciale, primo centro manifatturiero del Trentino, è parte integrante del sistema e allo stesso tempo rappresenta il territorio dove la congiuntura economica negativa, proprio per la configurazione spiccatamente industriale della composizione per settore economico del proprio tessuto economico, può agire in modo perverso se non vengono ulteriormente affinate le politiche di sviluppo sopra delineate. A Rovereto in particolare sono in fase avanzata di attuazione alcuni progetti strategici che si basano sulla forte interazione tra ricerca scientifica e formazione, soprattutto universitaria; sulla forte connessione tra formazione (formazione professionale, formazione tecnica, alta formazione post diploma, formazione universitaria), ricerca ed innovazione tecnologica e mondo dell'impresa; sull'idea di promuovere la città come una smart city in un contesto di reti, collaborazioni, sinergie da mettere in atto a livello nazionale ed anche europeo, per rendere la città, il territorio e i servizi della città facilmente fruibili dai cittadini, dagli ospiti e dai portatori di interesse secondo parametri e criteri di efficienza, efficacia ed economicità della gestione. 3.a. 2 Progetto manifattura – Green innovation factory – Polo della meccatronica – rapporti con FBK e Trento Rise. In quest'ottica per il 2014 sarà importante confermare il supporto di competenza al Progetto manifattura – Green innovation factory già Progetto del Polo della meccatronica di via Zeni. In merito al Progetto manifattura – Green innovation factory, va rilevato che nel corso del 2014 proseguiranno gli interventi che consentiranno di convertire la storica Manifattura tabacchi di Borgo Sacco in un centro di innovazione industriale nei settori dell'edilizia ecosostenibile, dell'energia rinnovabile e delle tecnologie per l'ambiente, trasformando la grande area, dove sorgeva la vecchia fabbrica, in aree ad uso ufficio, ambiti produttivi per manifattura leggera, laboratori di ricerca e realizzazione di prototipi e spazi per servizi aperti al pubblico. L'obiettivo è l'insediamento di new companies operanti nel settore della green economy. Durante il 2013 sono stati abbattuti i vecchi stabilimenti degli anni '50 e '80 per far posto alle nuove aree produttive. Sono terminati anche i lavori di restauro del Palazzo dell'orologio, quello che si affaccia alla piazza interna e che è stato scelto per ospitare le prime aziende attive che sono 17. L'altra area storica ristrutturata è il palazzo principale chiamato Palazzo delle Zigherane dedicato all'incubatore di imprese con 15 start up, dove ha sede la direzione e il polo amministrativo e tecnico di Progetto Manifattura. Nel perimetro della vecchia Manifattura continueranno nel 2014 anche i lavori di ristrutturazione dell'ala a nord-est del complesso preesistente per la realizzazione degli spazi dedicati al CiMeC, il centro interdipartimentale Mente e Cervello e al CeRiN, il centro per la riabilitazione neurologica, dell'Università di Trento, oggi ospitati al Trade center di via Manzoni e a Mattarello. Questi due centri di ricerca annoverano come soggetti promotori il laboratorio di scienze cognitive, il dipartimento di scienze della cognizione e della formazione, il dipartimento di fisica, il dipartimento di informatica e telecomunicazioni dell’ateneo trentino. La loro finalità è quella di realizzare interventi che integrano didattica, ricerca di base, ricerca clinica e attività clinica nell’area delle neuroscienze cognitive. L'altro progetto di rilievo, cui si fa riferimento nel contesto dello sviluppo del settore della formazione è il Progetto del Polo della meccatronica di via Zeni. In questo caso la Provincia autonoma di Trento ha inteso riallocare da un punto di vista logistico, ma soprattutto strategico due importanti e storiche scuole di Rovereto: il Centro di formazione professionale di Rovereto G. Veronesi e l'Istituto tecnico industriale Marconi di S. Ilario. L'obiettivo è quello di incardinare la formazione professionale e quella dell'istituto tecnico in un contesto produttivo, ovvero in un'area di insediamento artigianale e industriale e di “incubazione” di imprese innovative, per favorire l'incontro tra i bisogni professionali delle imprese, e in special modo di quelle che lavorano in quei settori della meccanica e dell'elettronica ad alto contenuto di innovazione tecnologica, e il profilo delle conoscenze e delle competenze dei tecnici diplomati che escono dal sistema scolastico 92. e si presentano sul mercato del lavoro. La sinergia tra scuola e impresa dovrebbe essere poi rafforzata nel senso di connettersi anche con l'ambito dell'innovazione tecnologica e della ricerca con lo sviluppo di iniziative universitarie, sotto forma di percorsi formativi d'eccellenza ed estremamente specialistici (master post laurea) o di spazi per laboratori. Nel corso del 2013 è stato realizzato, in tempi davvero contenuti, il nuovo polo produttivo dove verranno trasferite le imprese presenti nel BIC (Business innovation center); nel 2014 verranno abbattuti i vecchi capannoni, mentre si concluderà l'iter progettuale delle due scuole con l'appalto delle opere, che verranno realizzate sull'area interessata dalle demolizioni. Nel 2014 l'Amministrazione comunale avrà il compito di: 1. seguire l'evoluzione della costruzione del progetto formativo delle due scuole, confermando l'impegno di coordinare il tavolo di lavoro scuola impresa; 2. promuovere lo sviluppo di canali privilegiati di incontro e confronto tra imprese e realtà scolastiche; 3. promuovere nell'ambito del polo di via Zeni la presenza dell'università; Nel corso del 2014 continuerà la collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler e con l'Associazione Trento RISE, sul tema dell'innovazione tecnologica ed informatica (ICT) al servizio del cittadino/fruitore della città intelligente e del suo benessere. In particolare nel 2013 è stato presentato e attivato il progetto Cultura Aperta, Openstreet map: le targhe e le lapidi storiche del centro storico e il sentiero degli Artiglieri, in collaborazione con i ragazzi del Liceo Rosmini. Questo progetto, che ha consentito di offrire a tutti i cittadini navigatori in internet, la possibilità di conoscere alcuni percorsi caratteristici dal punto di vista culturale, ma anche storico -paesaggistico, presenti in città e nei dintorni, corredati on line da innumerevoli dati, documentati con testi, video e foto, e che ha utilizzato software innovativi divenuti ormai d'uso comune, verrà sviluppato ulteriormente nel corso del 2014. 3.a. 3 Osservatorio economico. Rimane attuale la necessità di confermare l'obiettivo del progetto di osservatorio economico, uno strumento che consentirebbe di valorizzare e potenziare il ruolo dell'ente locale come preparato conoscitore e lettore delle dinamiche sociali ed economiche del proprio territorio. Gli obiettivi sono i seguenti: • dotare l'ente locale di uno strumento snello e facilmente utilizzabile nel breve tempo (aggiornabile nei tre o sei mesi) che consenta di fotografare la situazione sociale ed economica del contesto cittadino; • gestione e “governo informativo” della dimensione sociale ed economica per orientare in modo efficace ed efficiente la programmazione politica ed economica del comune; • contribuire al miglioramento del bagaglio conoscitivo - in via generale - dei vari settori dell'amministrazione comunale con la possibilità di realizzare ricerche ed indagini ad hoc da utilizzare in merito alla risoluzione di problematiche contingenti e precisamente determinate relativamente a fasce deboli della popolazione (giovani, donne, anziani), alle famiglie e al mondo del lavoro e delle imprese; • rafforzamento del ruolo del comune in rapporto agli altri soggetti pubblici e privati che intervengono nei processi programmatori e decisori; • dotare l'ente locale di uno strumento che valuti le politiche ex post, mettendone in evidenza risultati raggiunti, aspetti positivi e criticità. Andrà inoltre rafforzata la funzione di programmazione del Comune in relazione ad una possibile implementazione del Programma di legislatura in senso strategico, coordinando i vari piani di sviluppo che sono stati elaborati in questi ultimi anni: piano urbano della mobilità, piano d'azione per l'energia sostenibile, piano di sviluppo del capitale sociale, piano urbanistico della città, ecc. nell'ottica di declinare in modo sistemico le linee di indirizzo di medio periodo dell'ente. 3.a. 4 Rapporti con il mondo universitario – Università Trento, Verona, IPRASE. Verrà confermata la collaborazione, mediante il sostegno finanziario di alcuni progetti di ricerca, con l'Università di Trento e in particolare con la facoltà di Scienze 93. cognitive, diventata oggi per effetto della riforma, Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive. Per l’anno accademico 2013/2014 sono stati previsti i seguenti corsi: • corso di laurea triennale in scienze e tecniche di psicologia cognitiva; • corso di laurea triennale in interfacce e tecnologie della comunicazione; • corso di laurea triennale in educatore professionale sanitario in collaborazione con la facoltà di medicina e chirurgia dell’università degli studi di Ferrara; • corso di laurea specialistica/magistrale in psicologia, gestione e formazione delle risorse umane; • corso di laurea specialistica/magistrale in psicologia, neuroscienze • Master's course in Scienze cognitive. Neuroscienze cognitive e Linguaggio e interazione multimodale. Gli iscritti all’anno accademico 2013/2014 sono poco più di 1.200. Sul versante della ricerca scientifica, opera, in parte presso palazzo Fedrigotti, in parte presso i laboratori del Trade center, il Dipartimento di scienze della cognizione e della formazione (DiSCoF), che è dedicato alla ricerca nel settore degli studi della mente e dell’apprendimento umano, della formazione e lo sviluppo del pensiero e delle possibilità di miglioramento delle tecniche di apprendimento. I progetti di ricerca sostenuti dal Comune riguardano anche una stretta collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia, riguardante la tematica della valorizzazione dello studio della figura e dell'opera di Antonio Rosmini, con l'attivazione della Cattedra Rosmini e un assegno di ricerca specifico. Con il Dipartimento di Ingegneria rimane attuale la collaborazione per studiare forme di sviluppo urbano innovativo soprattutto in riferimento a zone cittadine significative come ad esempio il territorio collocato lungo l'asse fluviale Leno/Adige. Durante il 2013 la Provincia autonoma di Trento ha attuato la riorganizzazione dell'IPRASE, Istituto provinciale per la ricerca, l'aggiornamento e la sperimentazione didattica, e tutte le attività del Centro per la formazione continua e l’aggiornamento del personale insegnante, sono state riassorbite nel nuovo istituto. La novità importante è rappresentata dal fatto che a Rovereto è stata spostata la sede di Iprase, con lo sviluppo delle attività lungo l'asse di via Tartarotti. L'impegno per il 2014 sarà quello di seguire con particolare attenzione il potenziamento dei progetti di IPRASE in stretta connessione con l'Università di Trento, che ha concluso i lavori di restauro delle ex Scuole elementari. Accanto a queste attività formative va segnalata la presenza a Rovereto dei corsi universitari delle professioni sanitarie (lauree triennali), fisioterapisti e tecnici di laboratorio biomedico della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Verona, cui sono iscritti oltre un centinaio di studenti. Nel 2014 tale presenza verrà potenziata con lo spostamento di nuovi corsi. Altra struttura portante del sistema della ricerca scientifica universitaria presente a Rovereto si identifica nel CERISM – Centro di ricerca Sport, montagna e salute - costituito tra il comune di Rovereto e l'Università di Verona, con il contributo dei dipartimenti di ricerca delle facoltà di Scienze motorie e Medicina. Il centro prosegue in modo rinnovato l'attività scientifica e di ricerca del CEBISM, che ha operato a Rovereto per circa dieci anni. I temi principali sui quali si articola l’attività di ricerca del CERISM sono quelli del rapporto tra esercizio fisico e problematiche sanitarie e ambientali, del rendimento del movimento e dell’analisi del gesto sportivo, dell’attività motoria e sportiva in montagna e dello studio della fisiologia in ambienti naturali estremi. In questo contesto l'impegno del Comune sarà quello di rinnovare la convenzione con l'ateneo scaligero e sostenere le attività del centro con particolare riferimento all'ambito degli anziani, del rapporto con le scuole e con le aziende con cui il Centro collabora testando in laboratorio materiali e attrezzature impiegati dagli sportivi, anche in ambienti estremi, fornendo importanti commesse. 94. 3.a. 5 Programmazione iniziative Urban center. Nel contesto della sezione del bilancio dedicata allo sviluppo economico trova collocazione anche la programmazione delle attività dell'Urban center della città di Rovereto. Tale progetto, che rappresenta un ambito di interesse trasversale ai vari settori dell'amministrazione comunale, coinvolge in modo particolare l'Assessorato al progetto Rovereto europea e all'urbanistica e gestione del territorio, l'Assessorato ai saperi e l'Assessorato alla contemporaneità. Nel corso del 2013, infatti, l'Urban center ha offerto al pubblico e ai cittadini dei percorsi di riflessione e di approfondimento sia sulla rigenerazione urbana di alcuni luoghi significativi della città, quali la Stazione ex autocorriere o il Lungo Leno, sia legati ai nuovi linguaggi e alle nuove tecniche di comunicazione on line, sia dedicati a tematiche sociali forti e attuali, quali la condizione nelle carceri, il femminicidio e l'omofobia. Questo laboratorio di idee aperto e partecipato - attraverso un'attenzione crescente dimostrata da parte del pubblico rispetto ai diversi progetti, ben incardinati nelle aree tematiche: società, economia, cultura, territorio, urbanistica e ambiente - è diventato un luogo precisamente conosciuto e ben identificato all'interno della città. La sfida per il 2014 sarà quella di dare slancio all'attività fin qui svolta, confermando il metodo della condivisione dei progetti con i portatori d'interesse (cittadini, enti e istituzioni, associazioni, categorie economiche e professionali) e uno sguardo specifico alle dinamiche legate all'innovazione e alla tecnologia e ai temi culturali connessi allo sviluppo della creatività e al futuro. Altro obiettivo sarà quello di dare stabilità all'organizzazione dell'Urban center con uno staff di lavoro che consenta di operare in un contesto di sistema. 3.a. 6 Notte verde. Si conferma per il 2014 la volontà di dare luogo alla quarta edizione della manifestazione NotteVerde, l'evento dedicato alla sostenibilità ambientale e al mondo della green economy. La NotteVerde 2014 si svolgerà sabato 31 maggio 2014 e avrà come tema "il food", ovvero il cibo, nelle sue varie declinazioni: le coltivazioni biologiche, la gastronomia, l'enologia (con particolare riferimento a quella biologica e naturale), le ricerche applicate al mondo dell'agricoltura, le innovazioni tecnologiche del settore, ecc. Il tema è stato individuato anche per la possibilità che offre di un "ponte" ideale con Expo 2015 (dedicato appunto al "food") che si svolgerà l'anno prossimo a Milano. La NotteVerde di Rovereto costituirà di fatto una sorta di vetrina di quel grande evento, fregiandosi del logo ufficiale di quella manifestazione. Fra i partner della NotteVerde avremo infine anche il mondo della ricerca trentino di settore e l'Alta Scuola per l'Ambiente (ASA) della Università Cattolica di Milano. L'evento si colloca temporalmente nello stesso periodo in cui a Trento si organizza il Festival dell'economia. Come ormai tradizione la manifestazione green roveretana presenterà momenti di contatto con il festival di Trento e cercherà di approfondire il tema dell'acqua, anche come punto di raccordo e di sinergia forte con il capoluogo in merito alle politiche di intervento tipiche della green economy e in particolare con un occhio puntato a Progetto Manifattura. Nell’ambito di questo contesto gli obiettivi programmatici per il 2014 sono i seguenti: • collaborare con il mondo universitario per favorire lo sviluppo di nuovi progetti di ricerca e nuovi percorsi formativi - con particolare riferimento al progetto strategico Manifattura domani e a quello del Polo della Meccatronica. • confermare l'attività avviata con il tavolo di lavoro - scuola mondo delle imprese - per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro in termini di determinazione di nuovi percorsi e programmi didattici e formativi della scuola professionale e superiore volti a ridisegnare profili professionali ricercati dal mondo economico. 95. 3.b Formazione permanente Competenza: assessore Giovanna Sirotti Dirigente: Simonetta Festa DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE Nel 2014, anche in considerazione della necessità di razionalizzare l'uso delle risorse finanziarie disponibili, che sono state ridotte in modo significativo, sarà necessario ripensare alle modalità e ai criteri degli interventi delineati in ambito formativo nel più recente passato. I campi di intervento che stanno particolarmente a cuore all’amministrazione comunale sono quelli dell’incontro tra culture; dell’integrazione delle persone immigrate; delle pari opportunità; della conciliazione tra tempo dedicato al lavoro e quello dedicato alla famiglia; del benessere psicofisico; dell’ambiente e della qualità della vita nelle città (sviluppo e crescita sostenibili); del disagio sociale; della partecipazione; della cittadinanza attiva, consapevole e responsabile; della cultura della pace. In collaborazione con gli istituti scolastici cittadini, si valuterà la possibilità di sostenere eventuali progetti formativi soprattutto in termini di messa a disposizione di spazi, supporto di coordinamento e informativo – promozionale con diffusione sul notiziario Rovereto Comune, su Rovereto cultura ecc. In specifico va valutata l'opportunità di sostenere alcuni progetti specifici promossi da scuole superiori quali l'Istituto Don Milani, il Liceo psicopedagogico, l'Istituto Fontana e L'ITI Marconi, il Liceo Rosmini, con particolare riferimento al progetto Meccatronica, al progetto Rosmini e al progetto teatro. Si conferma la realizzazione delle iniziative in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne - Femminicidio, che ricorre da qualche anno il 25 novembre per iniziativa dell'Assemblea generale dell'ONU. Nel 2013 la mostra fotografica Non si muore per amore allestita all'Urban Center e gli altri eventi collaterali hanno riscosso grande successo e quindi il Comune intende proseguire con questo progetto con nuove manifestazioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica su questo tema. Il 2014 tra l'altro è stato dichiarato Anno europeo della conciliazione tra vita professionale e vita familiare e quindi la riflessione sulla violenza familiare sulle donne risulta coerente e ricca di spunti di approfondimento comune. Il 2014 dovrebbe essere anche l'anno della quarta edizione di Educa, incontro/festival nazionale sul tema dell'educazione, al quale il Comune di Rovereto non farà mancare un fattivo supporto. In questo contesto val la pena di ricordare anche che Rovereto fa parte dell'Associazione mondiale delle città educative (International association of educating cities). Recentemente il Comune ha presentato alcune proprie esperienze nel campo della promozione della formazione e dell'educazione (tra cui la rete dei musei cittadini per le scuole) in occasione del tavolo nazionale delle città educative italiane, svoltosi a Torino, città capofila dei comuni educativi italiani. L'appuntamento saliente per il 2014 è il congresso mondiale delle città educative, che si terrà a Barcellona il prossimo marzo. Nel 2014 gli obiettivi saranno quelli di: • sostenere i progetti educativi proposti dalle scuole e in particolare dagli istituti scolastici di istruzione superiore, nel limite delle risorse di bilancio. • seguire lo sviluppo delle iniziative proposte dalla rete delle Città educative. 96. 3.c Scuola musicale Competenza: assessore Giovanna Sirotti Dirigente: Simonetta Festa DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE Nell'ambito dei servizi del comune opera la civica scuola musicale Riccardo Zandonai, istituto culturale comunale, che ha lo scopo di provvedere all'insegnamento e alla formazione musicale, promuovendo e realizzando, articolandoli nell'ambito di un anno formativo, corsi di strumento e musica rivolti in primo luogo a giovani e ragazzi. La scuola conta circa 160 allievi oltre agli iscritti ai corsi dedicati all'età libera e disponibile. Da qualche anno e specificatamente a partire dall'anno formativo 2008/2009, il comune di Rovereto si avvale della collaborazione della Scuola musicale Jan Novak, che si è rivelata peraltro molto positiva, per lo svolgimento di alcuni corsi di formazione strumentale, precisamente quelli di arpa, chitarra, cultura musicale e flauto, pianoforte nell'impossibilità di provvedervi con proprio personale. Valutate le difficoltà di procedere con l'istituzione di una fondazione legate anche ai vincoli sempre più stringenti imposti dalla legge di stabilità e dalle manovre di razionalizzazione della spesa, l'obiettivo del Comune sarà quello di consentire la prosecuzione delle attività della scuola, tenuto conto di un ulteriore pensionamento di una docente, tramite l'affidamento all'esterno delle cattedre strumentali non tenute da personale docente comunale. Nel corso del 2014 la scuola continuerà nella sua opera di valorizzazione della cultura musicale, realizzando progetti di formazione e di spettacolo che vedranno coinvolti i docenti e gli allievi e numerosi enti ed associazioni culturali della città, oltre al sistema delle scuole a tutti i livelli: infanzia, primaria, secondaria e superiori. Da confermare la collaborazione con il Conservatorio di Vicenza e con quello di Brescia. Nel 2014 andrà inoltre valorizzato il “lascito Delaiti”, divenuto disponibile con la vendita della proprietà immobiliare di via Flaim in parte ereditata dal Comune, e che è stato donato all'amministrazione comunale per favorire lo sviluppo delle attività della Scuola. Nella situazione finanziaria attuale, nella quale si è costretti a ridimensionare i servizi pubblici non essenziali, tali risorse finanziarie consentiranno il mantenimento della scuola, ed anche l'implementazione qualitativa delle sue attività a presidio delle tradizioni e della cultura musicale che essa rappresenta per la città di Rovereto. Si demanda alla giunta comunale l'adozione di un apposito provvedimento con il quale in ogni caso si vincoli uno stanziamento annuo del valore corrispondente all'immobile venduto, per la parte derivante dal lascito sopra detto, fino alla concorrenza del valore medesimo. Per gli anni di utilizzo di detto fondo, in funzione dell'impiego annuo dello stesso, il comune dovrà garantire che la Scuola musicale eserciti le attività dei corsi musicali attualmente tenuti dalla stessa e che andranno corroborate dall'attivazione di varie iniziative speciali quali borse di studio per potenziare il percorso formativo degli allievi talentuosi ed altre iniziative da definire dopo un confronto con i vari soggetti interessati. Non par dubbio, infatti, che l'applicazione annua delle riduzioni di spesa imposte dal rigoroso rispetto del Patto di stabilità imporrebbe una contrazione di spesa anche nell'ambito delle attività della Scuola musicale, anche superiore rispetto a quella già prevista, con conseguente riduzione delle attività offerte dalla stessa Scuola. 97. INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti si rinvia al piano delle opere pubbliche e alla scheda illustrativa di seguito riportata. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono l’invarianza delle dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) % su tot. 1.166.439,45 99,277 1.189.646,56 99,291 1.179.640,03 99,285 Di sviluppo entità (b) % su tot. V.% sul totale Spesa per investimento entità (c) 8.500,00 8.500,00 8.500,00 % su tot. 0,723 0,709 0,715 Totale (a+b+c) 1.174.939,45 1.198.146,56 1.188.140,03 spese finali tit. I e II 1,379 1,952 1,920 98. Programma N. 4 CULTURA E GIOVANI 4.a - BIBLIOTECA 4.b - MUSEO CIVICO 4.c - ATTIVITÀ CULTURALI - TEATRO 4.d - PROGETTO GIOVANI 4.a Biblioteca Competenza: assessore Giovanna Sirotti Dirigente: Gianmario Baldi DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE Nel 2014 la Biblioteca Civica celebrerà i 250 anni di attività ininterrotta, sarà quindi l'occasione non solo per ricordare questo evento straordinario ma anche per avviare una riflessione sui servizi offerti e per valorizzare il ricco patrimonio che conserva. La Biblioteca fa parte del Sistema Bibliotecario Trentino istituito con L.P. 12/1987 e s. m., all'interno del quale si configura come una biblioteca di pubblica lettura di rilevanza provinciale con annessa sezione di conservazione e archivi storici. Alla Biblioteca afferiscono anche l'Archivio di deposito e l'Archivio storico del Comune di Rovereto che ne costituiscono un'articolazione specifica nel rispetto della loro identità e funzione. Come tale è vocata a svolgere una funzione sovracomunale oltre che ad ospitare al proprio interno la biblioteca di Scienze cognitive dell'Università degli studi di Trento. Proprio per queste valenze, deve farsi carico di un ruolo ad ampio raggio, sia di supporto alle biblioteche del territorio, sia di capofila per progetti e innovazione. La Biblioteca deve, inoltre, interfacciarsi e interagire con gli altri settori dell'azione pubblica: cultura, Mart, Musei, attività musicali, turismo, ecc... al fine di proporre iniziative complesse e ricche di angolature. Lo sforzo dell'Amministrazione è quello di mantenere l'ampio orario di apertura attuale, ritenendolo un punto estremamente qualificante del servizio. La Biblioteca, tenuto conto anche della situazione di difficoltà economica della nostra realtà, dovrà ridefinire i servizi sul territorio e gestire questo particolare ma affascinante momento di passaggio da un servizio tradizionale alle nuove proposte offerte dalle nuove tecnologie (e-book e banche dati..). Si fa notare che il contenimento della spesa corrente, che caratterizza il bilancio comunale 2014 per corrispondere agli obiettivi del patto di stabilità, potrebbe ridimensionare alcune iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale sia quelle gestite direttamente, sia quelle in collaborazione con altri soggetti, quali ricerche, pubblicazioni, mostre, cicli di conferenze. Per evitare questo, la sfida è verificare se è possibile acquisire risorse all'esterno e mettere in atto misure di razionalizzazione di alcune spese per non compromettere alcune iniziative che comunque rimangono significative, come si può desumere dai progetti di seguito illustrati. 4.a. 1 Promozione culturale e formazione permanente. Per significare il ruolo di promozione culturale e di formazione permanente, si prevede: 99. • di organizzare iniziative di promozione del libro e della biblioteca in occasione di eventi culturali a carattere nazionale e internazionale quali: Giornata mondiale della Poesia (21 marzo), Giornata mondiale del Libro e del diritto d'Autore (23 aprile), Giornata della Lettura (23 maggio), Settimana della Cultura (aprilemaggio) e Giornate europee del Patrimonio culturale (settembre). Tali iniziative saranno promosse in collaborazione con i competenti Uffici comunali e le istituzioni culturali che operano sul territorio; • di proseguire, al fine di onorare gli impegni presi con i rispettivi donatori e a consolidamento delle iniziative già intraprese, nell'organizzazione di iniziative per la valorizzazione dei fondi Mario Untersteiner (cultura classica), Dario Wolf (arte); • di proporre iniziative di promozione del patrimonio della biblioteca attraverso mostre incentrate sull'approfondimento degli aspetti iconografici del libro come ad esempio il fondo Egisto Bragaglia (ex libris ed illustrazione del libro) e le iniziative proposte dal Laboratorio di Arte Grafica; • accanto alle collane tradizionali promosse dalla biblioteca si avvieranno a titolo sperimentale edizioni digitali con programmi di open source • di confermare, per la didattica della Biblioteca, le attività intraprese con il MART (“Nella bottega di Gutenberg”). 4.a. 2 Riordino e ricatalogazione di fondi librari e archivistici. Sulla base degli accordi intercorsi con la Sopraintendenza dei Beni artistici, archeologici, librari ed archivistici e l'Assessorato Attività culturali della PAT, continueranno gli interventi di catalogazione e ricatalogazione - all'interno del Catalogo Bibliografico Trentino (CBT) - dei fondi pregressi di monografie, nonché di ordinamento e inventariazione - all'interno dell'Archivio storico trentino (AST) - degli archivi non ancora riordinati (storico comunale, economici, personali e scolastici). Innanzitutto si completeranno i lavori già avviati: • inventariazione dell'archivio industriale ex Alumetal (Seconda fase del progetto con contributo finanziato su bando della Fondazione Cassa di risparmio di Trento e Rovereto); • riordino archivi personali (Chiocchetti, Zaffoni ...) In collaborazione con la direzione generale sarà gestito l'archivio di deposito del Comune di Rovereto. 4.a. 3 Azioni innovative 2014. • Valorizzazione del lascito Zandonai; • Organizzazione dell'Archivio di deposito del Comune di Rovereto; • Definizione dei servizi offerti alla città ed alle biblioteche delle comunità; • Revisione sistema comunicativo e informatico della Biblioteca; • Riorganizzazione della Biblioteca; • Valorizzazione dei fondi iconografici. Attività in programma: • A conclusione del progetto “La biblioteca per ragazzi/ragazzi per la biblioteca” grazie alla collaborazione con l'Istituto Depero si pubblicherà nel 2014 un volume per ragazzi dal titolo “Piccolo seme” di M. Coatti, da donare ai nuovi nati del comune di Rovereto. • Nell'ambito della nuova sala bambini si programmeranno una serie di iniziative (primi sabati del mese) rivolte alla promozione della lettura soprattutto nella fascia dei bambini da 0-6 anni. • Nel 2014 si darà attuazione al nuovo regolamento della Biblioteca Civica e saranno quindi adottate la “Carta dei Servizi” e la “Carta delle Collezioni” • Sarà adottata la nuova organizzazione dell'Archivio di deposito del Comune; 100. • Si prevede di completare e revisionare il sito web in coordinamento con la nuova piattaforma tecnologica dei siti web comunali nell'ottica di offrire nuovi servizi con una migliore capacità di interconnessione anche in considerazione della rapida evoluzione tecnologica dei relativi strumenti. • Sarà riorganizzato il Laboratorio di Arte grafica per creare uno spazio dedicato alla produzione artigianale di carta a mano per integrare l'offerta sia didattica, sia di produzione di arte grafica nonché di conservazione di antichi macchinari. • Studio delle procedure per il bando delle gare relative alla gestione front e back office della biblioteca e delle pulizie. • Dopo l'avvio della sperimentazione promossa dalla Provincia di Trento, anche per il 2014 s'intende non solo mantenere l'offerta del prestito degli e-book ma incrementare tale servizio. 4.b Museo civico Competenza: assessore Giovanna Sirotti Dirigente: Simonetta Festa DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 4.b.1 Finanziamento attività istituzionale della Fondazione Museo Civico di Rovereto. Il 6 febbraio 2013 è stato sottoscritto l'atto costitutivo della nuova Fondazione Museo Civico di Rovereto che ha iniziato la propria attività istituzionale il 1 luglio 2013. Il primo semestre di avvio può essere valutato positivamente, nonostante le difficoltà organizzative e amministrative del primo momento; infatti i soci della fondazione sono aumentati apportando nuove risorse finanziarie volte al potenziamento del capitale sociale e sono stati confermati i rapporti di lavoro con il personale di ricerca, dando continuità e sviluppo alle attività del Museo. Con l'avvento del nuovo anno la compagine sociale del museo è significativamente mutata in quanto hanno aderito alla Fondazione soci privati quali: Cassa Rurale di Rovereto, Poli Sandro, Edizioni Osiride SNC di Setti E., Anthesi Srl, Micromed SpA, Sirio Film Società Cooperativa, Società Cooperativa Culture, Fondazione Sergio Poggianella e il Comune di Isera come socio pubblico. Il Comune di Rovereto detiene comunque la maggioranza del 51,63% del patrimonio della fondazione. Altri comuni della Vallagarina hanno espresso l’orientamento di partecipare alla compagine sociale. Il 2014 rappresenterà anche il primo anno di attività e il vero banco di prova della nuova Fondazione Museo civico. Il finanziamento comunale previsto in bilancio è coerente con la programmazione finanziaria triennale definita in sede di costituzione della Fondazione ed è coerente con le politiche di contenimento della spesa pubblica. La nuova forma gestionale consente al nuovo ente di sviluppare, oltre all'autonomia della gestione, tutte le potenzialità sia in termini di ricerca sia in termini di acquisizione di nuove risorse. Nel 2014 la Fondazione sarà particolarmente impegnata nello sviluppo della rete di rapporti e di servizi riferiti a cinque aree tematiche specifiche: • area ricerca e didattica: in primo luogo andrà valorizzata al meglio l'attività di Sperimentarea, un sito naturale immerso nel Bosco della città, riconosciuto dalla UE, sede del laboratorio di etologia ed evoluzione biologica, nato in collaborazione con il CIMEC, Centro di ricerca mente e cervello dell'Università di Trento; va confermata l'attività del Museo quale punto di riferimento per la didattica e la formazione in tema di robotica e nuove tecnologie con il LEIS, Lego education innovation studio; andrà sviluppata anche la sezione astronomica con le attività del Planetario e dell'Osservatorio astronomico del monte Zugna che tradizionalmente sono frequentate da un pubblico più vasto; a palazzo Alberti andrà seguito con particolare interesse il lavoro di OpenLab, un laboratorio 101. • • • • intelligente aperto ai professionisti ai creativi in genere; i festival: Rassegna del cinema archeologico e Discovery on film; formazione permanente nelle sezioni archeologia, botanica, zoologia e biologia; la First Lego League, il campionato mondiale di scienza e robotica a squadre dedicato ai ragazzi dai 10 ai 16 anni; il museo rappresenta il referente nazionale della manifestazione, che coinvolge a livello scolastico oltre 60 paesi; Sperimentarea.TV, una web tv della scienza con documentari, interviste, news, servizi didattici, ecc. 4.c Attività culturali - Teatro Competenza: assessore Luisa Filippi Dirigente: Simonetta Festa DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 4.c. 1 Contesto. Pier Luigi Sacco ha avuto modo di affermare di recente (prefazione a M. Della Lucia, Cultura e sviluppo locale nell'economia della conoscenza. Politiche e strumenti di sviluppo urbano, CEDAM, 2013) che il Trentino a livello nazionale rappresenta un modello in tema di sviluppo economico a base culturale. In particolare ha sostenuto: “ …, malgrado l'Italia possieda uno dei settori culturali e creativi più grandi d'Europa per valore aggiunto e numero di occupati, ci si continua regolarmente a meravigliare del fatto che la cultura possa avere una rilevanza economica, e a nulla sembra servire la ormai incessante produzione giornalistica e pubblicistica che cerca invano di dimostrare il contrario. Tuttavia, se la situazione potrà manifestare qualche segnale di cambiamento, la causa sarà quasi certamente la capacità di produrre esempi locali che illustrano chiaramente quali sono i meccanismi concreti attraverso cui la cultura crea valore, superando l'astrattezza degli indicatori e creando soprattutto narrazioni efficaci e potenti, capaci di imprimersi profondamente nell'immaginario collettivo. Se c'è un territorio che negli ultimi anni ha provato seriamente ad andare controcorrente rispetto alla tendenza generale (e scellerata) del Paese, provando sul serio a costruire un'economia della conoscenza e della cultura, questo è senz'altro il Trentino...”, che favorito dalle disponibilità significative di risorse pubbliche ha saputo in ogni caso imboccare la pista della città della conoscenza (knowledge city), puntando sulla tecnologia e sulla ricerca nelle scienze dure, ma anche sulle discipline umanistiche, sulla formazione dei giovani e sulla partecipazione culturale diffusa. In questo contesto, il 2013 si è chiuso, sul fronte istituzionale, con un'importante novità rappresentata dall'avvio della nuova legislatura provinciale. Il programma del nuovo governatore della Provincia autonoma di Trento, oltre alla salvaguardia dell'Autonomia, pone a fondamenta del proprio percorso di lavoro i principi ispiratori della strategia Europa 2020, che significa declinare in chiave territoriale gli obiettivi principali che ne discendono, ovvero sostenibilità, basata su un'economia più verde, più efficiente e più competitiva; l'inclusione e la coesione sociale, ma anche lo sviluppo delle conoscenze e dell'innovazione, come ingredienti basilari di una crescita intelligente. Si ribadisce, quindi, ciò che viene da tempo sottolineato, in via generale, sia nel dibattito politico sia nei momenti di approfondimento, sia a livello locale che nazionale, sulle politiche di promozione della cultura, ossia che la cultura è fattore imprescindibile per: • lo sviluppo civile; • la coesione sociale; • la crescita dell'economia e dell'attrattività di un territorio. In questo contesto le parole d'ordine cui dovranno attenersi le politiche pubbliche sono l'orientamento all'apertura internazionale e alla qualità dei servizi e dei prodotti culturali; il rafforzamento e un maggior supporto a favore del volontariato, indiscusso protagonista di questo comparto; la selezione degli interventi nel 102. senso dell'innovazione e della sostenibilità; la sinergia con altri settori di intervento pubblico: formazione, ricerca, sviluppo economico, welfare. E' indubbio che queste finalità vengono calate in un contesto che ha investito molto nel recente passato in strutture culturali. Si pensi alla realizzazione negli ultimi dieci anni delle nuove sedi espositive di due musei provinciali quali il MART e il MUSE, ma anche agli investimenti in nuove sale teatrali, nelle opere di restauro di importanti monumenti: Castel Thun, il Castello di Rovereto, le Gallerie di Piedicastello, il Teatro Zandonai per citare gli esempi più qualificanti. Ricco si presenta il panorama delle iniziative e delle associazioni culturali che lavorano in questo comparto creando occasioni di lavoro e contenuti al comparto del turismo con significative ricadute economiche. 4.c. 2 Distretto culturale delle città di Rovereto e Trento. In questa ottica, significativa pista di lavoro anche per il 2014 è il progetto di distretto culturale delle città di Trento e Rovereto: un distretto culturale si caratterizza per un insieme di finalità ed azioni condivise dalle istituzioni di un territorio. La collaborazione tra le due città è iniziato già nel 2012 con l'adozione della Trento Rovereto Card, uno strumento concreto ed efficace, che offre ai turisti una chiave d'ingresso particolarmente vantaggiosa ai vari servizi culturali, museali, commerciali e turistici presenti nelle due città. Nel corso del 2013 la card ha sperimentato un positivo periodo di rodaggio, favorito anche dall'apertura del Muse e dalla grande mostra su Antonello da Messina del MART con un numero di card vendute veramente significativo. Dalla primavera scorsa il tavolo di lavoro si è concentrato maggiormente sulla creazione del distretto culturale; nel 2014 sarà necessario rafforzare e concretizzare le azioni, creando una rete sinergica forte tra musei e istituzioni culturali con l'aspirazione di delineare, anche attraverso azioni di governance pubblica mirata, un processo culturale che integri naturalmente il fare cultura delle due città, offrendo al pubblico un sistema di proposte culturali ben individuate e ben valorizzate, ovvero un ambito culturale e creativo dotato di una propria specifica identità finalizzato anche allo sviluppo di settori produttivi innovativi: il design, la cinematografia, la moda, i linguaggi multimediali con la creazione di nuova imprenditorialità. 4.c. 3 L'investimento della municipalità di Rovereto nella cultura – risorse e prospettive di lavoro. Rovereto rappresenta nel panorama provinciale un “benchmark” in termini di investimenti in cultura, se si pensa che facendo riferimento ai dati del bilancio consuntivo 2012 (competenza) la spesa in parte corrente del Comune di Rovereto, esclusi quindi i fondi destinati al restauro del teatro Zandonai e del Castello, per la realizzazione delle attività culturali, la gestione delle stagioni teatrali, il funzionamento del Museo civico e della Biblioteca, ha superato i 5,5 milioni di euro (€ 5.567.007.=) rappresentando un'incidenza percentuale sul totale della spesa corrente (€ 59.418.56,48.=) del 9,37%. Se consideriamo anche le risorse finanziarie destinate ai Giovani, alla Formazione (esclusa l'Istruzione) e alla Scuola musicale la percentuale aumenta all'11,45%. E' altrettanto vero che con questa cifra di investimento la città di Rovereto svolge un ruolo centrale e di riferimento nell'ambito della Vallagarina e un'attività di erogazione di servizi culturali che esulano il territorio cittadino, richiamando pubblico e utenti dall'esterno, ma assumendosi al contempo anche tutte le problematiche connesse: traffico, rifiuti, pulizie delle strade, ecc. A fronte di questo livello di impegno sia finanziario che di impiego di risorse umane, l'azione dell'amministrazione comunale si deve indirizzare secondo logiche di razionalizzazione, perché creare crescita attraverso la gestione della cultura diventa una questione di metodo e di scelte precise in un contesto, in cui anche le risorse consistenti, disponibili fino ad ora, tendono a diminuire. Concretamente, come è emerso nel recente incontro svolto all'Urban Center sulla formazione del bilancio partecipato, dai cittadini emerge, nella consapevolezza delle necessità della spending review, un invito al Comune a: • migliorare la sinergia tra i vari stakeholders; 103. • impegnarsi maggiormente in un'opera di maggior responsabilizzazione degli stakeholders; • mantenere il livello delle attività, migliorando l'esistente; • supportare maggiormente il volontariato anche nelle pratiche amministrative e nel fundraising e ridurre la burocrazia; • sfruttare la crisi per sollecitare un rinnovamento delle proposte e dei servizi e un “reinventarsi” diffuso. In questo quadro per lo più metodologico, nel 2014, gli Uffici comunali competenti dovranno impegnarsi particolarmente rispetto a due temi centrali: la riapertura del Teatro comunale Riccardo Zandonai, dopo oltre dieci anni di lavori di ristrutturazione e di restauro, e il Centenario della Grande guerra. 4.c. 4 La riapertura del Teatro Zandonai. La riapertura del Teatro comunale Riccardo Zandonai, porta con sé necessariamente una nuova definizione del piano culturale. In questi dodici anni di chiusura la programmazione non si è fermata, ma ha invece visto un sensibile aumento degli appuntamenti. Questo è accaduto nonostante l'auditorium Melotti, per la sua conformazione, non abbia permesso di portare in scena e valorizzare alcuni settori che dovranno essere sostenuti e rilanciati, tenendo conto anche del lavoro svolto in questi anni di riavvicinamento e allargamento del pubblico alle stagioni cittadine e alle istituzioni legate al teatro. Accanto alla gestione ordinaria, che si caratterizza anche per l'attività di supporto e coordinamento degli spettacoli proposti dalle associazioni cittadine, sarà importante il dialogo con il nuovo Assessore alla Cultura provinciale, in primis rispetto alla convenzione in scadenza tra Comune di Rovereto e Centro servizi culturali S.Chiara di Trento ma anche con riferimento alla collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano, orchestra Haydn e il Coordinamento teatrale trentino, con cui il Comune collabora per il cinema estate, ma anche in futuro per il teatro ragazzi. La rete extra comunale è necessaria non solo per definire la programmazione di alcune reti culturali di rilievo provinciale, legate alla danza piuttosto che alla formazione del pubblico o al jazz o alla stagione lirica (con la proposta della messa in scena allo Zandonai di una o più produzioni liriche), ma anche per definire altri finanziamenti e sviluppi della proposta di spettacolo in città, che punti all'eccellenza. L'approccio è quello di lavorare sulla programmazione su più livelli: quello cittadino sarà ancora volto a far crescere il pubblico, attraverso proposte alle scuole e pubblico giovane, ma vista l'occasione offerta dallo Zandonai dovrà anche sostenere le eccellenze roveretane che hanno un richiamo nazionale o internazionale. Le relazioni invece con le istituzioni provinciali saranno dedicate a quelle attività che necessitano di strutture e finanziamenti più ampi, ma che permetteranno anche di dare visibilità al teatro, diventando luogo attrattivo. Per la riapertura del Teatro, programmata per il 18 ottobre 2014, l'idea di fondo è quella di offrire alla città, ma non solo, tenuto conto della rilevanza storica del complesso edificiale settecentesco, unico teatro all'italiana della regione e coevo alla Scala di Milano e alla Fenice di Venezia, un periodo prolungato di avvenimenti culturali, con l'apertura e la chiusura affidati all'Orchestra regionale Haydn, articolati tra danza, teatro e altre discipline artistiche, che accompagneranno lo spettatore e il visitatore alla riscoperta di questo luogo magico. Nel frattempo saranno organizzate, su prenotazione e in collaborazione con il Museo civico, le visite guidate al restauro per gruppi di persone, che potranno avere in questo modo un'anticipazione del lavoro svolto in questi anni di chiusura e che restituisce il teatro alla città in tutta la sua bellezza. In vista della riapertura sarà necessario provvedere anche all'appalto dei servizi di sala e garantire i service tecnici indispensabili al funzionamento del teatro. Unitamente alla discussione con la Provincia sulla programmazione culturale, si pone l'aspetto relativo alla gestione dell'Auditorium Melotti, di proprietà della Provincia e inserito nel contesto museale del MART. Fino all'apertura dello Zandonai, in base ad un accordo con l'amministrazione provinciale, la gestione è diretta comunale, ma successivamente la collocazione dell'auditorium nel panorama dell'offerta delle sale culturali, di cui dispone la città, andrà ripensata. Se il teatro Zandonai ritornerà ad essere il fulcro degli eventi culturali e dei festival della città, è impensabile prevedere che tutte le iniziative avverranno allo Zandonai, tenuto conto della “delicatezza” e del prestigio del bene storico e quindi sarebbe più opportuno che l'Auditorium Melotti continuasse ad essere lo spazio cittadino specifico 104. per gli eventi congressuali, le assemblee, le conferenze, i concerti e gli spettacoli di fine anno per le scuole e alcune iniziative minori. Su questo sarà necessario quindi pertanto individuare criteri e modalità dei rapporti di gestione, anche in termini finanziari. 4.c. 5 Centenario della Grande Guerra. Il secondo tema centrale per il 2014 è rappresentato dal Centenario della Grande Guerra. In questo ambito nel 2014 l'impegno è quello di coordinare le iniziative legate all'evento sul territorio cittadino – in particolare la grande mostra prevista al Mart - e di supportare il lavoro del Museo storico italiano della guerra di Rovereto, che è stato designato soggetto capofila della programmazione generale e destinatario di finanziamenti specifici per la realizzazione delle varie iniziative sia sul versante dei beni che delle attività culturali e didattiche. In questo contesto è ovviamente decisivo il coinvolgimento della Fondazione Campana dei Caduti. Da una parte quindi si tratterà di lavorare attorno al tema della memoria, con la conservazione di materiali e documenti necessari alla didattica e alla divulgazione della storia, e dall'altra lo studio del presente, la creazione di reti di relazioni con realtà internazionali, l'apertura alle reti istituzionali e politiche di oggi che sovrintendono al tema della pace. In questo contesto si inserisce anche l'organizzazione l'evento Sentiero di pace, di cui si riferisce in modo più dettagliato nella parte della relazione dedicata al turismo. 4.c. 6 Opere d'arte nelle nuove strutture pubbliche. Un altro contesto in cui l'Assessorato alla contemporaneità sarà coinvolto in prima persona è quello del coordinamento dei lavori delle Commissioni da istituire per dotare, in base alla normativa provinciale, le nuove scuole della città di opere d'arte. Si tratta di selezionare tramite bando pubblico l'opera d'arte che andrà ad abbellire l'interno o l'esterno di due plessi scolastici appena realizzati: il polo scolastico di Noriglio e il nuovo Centro giovani. E' un intervento particolarmente impegnativo che si pone l'obiettivo da un lato di promuovere le produzioni artistiche (pittoriche, scultoree, ecc.) e in special modo di artisti locali e in secondo luogo avvicinare e stimolare la curiosità dei ragazzi rispetto alle opere d'arte e al fenomeno artistico in generale. 4.c. 7 Valorizzazione delle iniziative ed eventi svolti in forma diretta, anche in collaborazione con enti ed associazioni culturali. I criteri e le modalità di fondo in base al quale raggiungere tale obiettivo si individuano nel: • premiare le iniziative culturali di qualità; • incentivare il coordinamento e la rete delle attività culturali; • sostenere l’avviamento di iniziative e progetti di contenuto innovativo o elaborati dai giovani o realizzati per un pubblico giovanile; • valorizzare gli eventi culturali con impatto sul versante turistico. Le iniziative programmate sono in via generale le seguenti: • gli eventi di inaugurazione del Teatro comunale Riccardo Zandonai e la stagione teatrale (quella classica, il teatro civile e Altro palco, quest'ultima dedicata alla sperimentazione e e all'innovazione) e le iniziative teatrali dedicate al mondo della scuola; • Rovereto jazz, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e svolta in sinergia con il Centro servizi culturali S. Chiara e il comune di Trento nell'ambito del circuito Trentino Jazz; • Rovereto estate, con i suoi percorsi diversi: musica, teatro, danza, letteratura, bambini con l'obiettivo di valorizzare il centro storico e i rioni della città favorendo opportunità di socializzazione, intrattenimento culturale e riscoperta di luoghi misconosciuti. Nel progetto sono riproposte le iniziative della festa della patrona del 5 agosto e il cinema estate; • Giornata della memoria, proseguendo nel solco tracciato da qualche anno che propone con varie iniziative dedicate alla scuola ma anche alla cittadinanza una riflessione speciale per non dimenticare la Shoah e coloro che ad essa si sono opposti; 105. • Palazzi aperti, in collaborazione con il comune di Trento e altre numerose municipalità del Trentino; • Rovereto contemporanea, le iniziative culturali rivolte all'ambito della contemporaneità e ai giovani, tra cui workshop, concerti di musica, spettacoli teatrali che non entrano generalmente nei circuiti commerciali con con una particolare attenzione ai rapporti con SmartLab; • la realizzazione del calendario mensile delle manifestazioni Rovereto cultura, presente e diffuso anche sul web; • la Notte verde, eventi e riflessioni culturali sulla green economy e sul mondo dell'ecosostenibilità, programmati e realizzati d'intesa con l'ufficio Comunicazione e in collaborazione con il Festival dell'economia di Trento, e in sinergia con le attività di Manifattura domani. Nel contesto della ricerca storica e documentaristica si mantiene il sostegno alle attività del Laboratorio di storia e inoltre la conferma del progetto legato alla Rovereto medioevale, che vedono coinvolti l'Accademia roveretana degli Agiati, il Museo storico della guerra e la Biblioteca Civica. Nel 2014 sarà attivo a pieno regime SmartLab, il nuovo Centro giovani, recentemente inaugurato. Sarà quindi importante confrontarsi con i gestori della struttura, che può diventare, grazie agli ampi spazi attrezzati a laboratori, a sale concerto e a sale prove un vero e proprio “incubatore” di nuove iniziative culturali, ovvero un luogo “cerniera” tra mondo prettamente giovanile a il resto del mondo culturale cittadino. 4.c. 8 Sostegno alle associazioni . La seconda linea di azione lungo la quale si snoda l’attività dell’ufficio cultura è rappresentata dal sostegno delle iniziative correnti e anche straordinarie delle istituzioni ed associazioni culturali della città. Tale intervento si concretizza non solo in un supporto di tipo finanziario, ma anche nel fondamentale sostegno logistico e organizzativo nel mettere a disposizione strutture e attrezzature culturali comunali, nonché servizi culturali diversi come l’attività promozionale e di informazione. In un momento di riorganizzazione delle risorse pubbliche è importante quindi passare da una logica di mero contributo ad una fornitura di servizi, in cui l'ente pubblico fornisce strumenti e luoghi per la produzione culturale. In particolare sono richiesti un maggior supporto allo svolgimento delle pratiche burocratiche legate alla realizzazione degli spettacoli, un aiuto per la ricerca di risorse finanziarie e un maggior coordinamento delle iniziative. I contributi comunali verranno erogati a favore di iniziative culturali in riferimento alle quali si realizza: • un riequilibrio dell’intervento finanziario dell’amministrazione comunale orientandolo più verso ambiti non rientranti nell’interesse dell’iniziativa privata; • un coordinamento e una rete delle attività; • una coerenza con i criteri indicati nel regolamento comunale per la concessione di finanziamenti e benefici economici ad enti, associazioni e soggetti privati (in fase di revisione e aggiornamento); in particolare verranno premiate le iniziative maggiormente strutturate e più compiutamente organizzate; le iniziative che operano nel mondo giovanile e quelle a contenuto innovativo; quelle importanti per il grado di coinvolgimento del cittadino-utente, del pubblico e degli spettatori e per la ricaduta in termini di immagine e turistica sulla città. INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti si rinvia al piano delle opere pubbliche e alla scheda illustrativa di seguito riportata. Da segnalare in ogni caso la conclusione dei lavori di restauro del Teatro Zandonai, che finalmente riapre, e la continuazione del restauro del Castello di Rovereto, sede del Museo della guerra. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO 106. L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono la conferma delle dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 4.d Progetto Giovani Competenza: assessore Luisa Filippi Dirigente: Federica Sartori DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE Con l'apertura del Centro Giovani, avvenuta a fine novembre 2013, si apre una nuova pagina della costruzione delle politiche giovanili nel Comune di Rovereto. Le politiche giovanili ora hanno un nuovo e importante partner per la definizione delle stesse e questo consente all'Amministrazione Comunale di realizzare il suo più consono ruolo di regia, e di indirizzo e valutazione, rispetto a gestore diretto di micro-iniziative. Rimane confermato, quale presupposto di fondo delle politiche giovanili quello di operare affinché il giovane possa sentirsi cittadino attivo, responsabile e supportato in percorsi di autonomia ed emancipazione. 4.d. 1 Centro Giovani “SmartLab”. Il Centro Giovani, attivato dopo un lungo processo di coinvolgimento e partecipazione di giovani e realtà giovanili e privato sociale presenti sul territorio, ha visto il suo decollo con una risposta da parte dei giovani ai vari eventi programmati più che incoraggiante. Il Centro Giovani denominato “SMART Lab” è gestito dal circolo locale di Associanimazione ossia l'Associazione Nazionale per l'Animazione Sociale e Culturale, ed è il primo dei sei Centri giovani finanziati dalla Provincia di Trento ad essere stato inaugurato. E' sorto un coordinamento provinciale, con regia da parte della provincia e la supervisione di Associanimazione, che è il gestore per Rovereto, proprio perché la gestione dei Centri giovani possa vedere un parallelo approfondimento teorico ed esperienziale ed innovativo delle politiche giovanili in generale, e si sta lavorando in modo che Rovereto diventi il fulcro di tali approfondimenti. Quindi una direzione di sviluppo per il 2014 per il Centro Giovani di Rovereto è proprio quella di creare momenti di formazione per gli addetti ai lavori e di scambio e approfondimento delle buone prassi, a valenza non solo per il territorio provinciale ma anche del nord Italia. Come da progetto gestionale di Associanimazione, il Centro Giovani persegue le seguenti finalità generali: favorire l'inclusione dei giovani all'interno del contesto sociale di appartenenza, favorire la creatività giovanile, promuovere lo sviluppo di competenze da parte dei giovani, promuovere l'imprenditorialità giovanile, favorire l'incontro tra culture e generazioni diverse, tramite tre macro-settori di attività: musica, cultura-creatività e impresa giovanile. Obiettivo per il 2014 è il radicamento e il riconoscimento per le diversificate fasce d'età e “tribù giovanili” a Rovereto e zona Vallagarina. Non si nasconde l'ambizione che il Centro possa diventare un riferimento per l'intero territorio provinciale (alcuni dati sui frequentanti nei primi due mesi dall'apertura, fanno sperare 107. che questa ambizione si possa concretizzare), e anche fuori provincia. La struttura e la progettualità sinora messa in campo da Associanimazione potrebbe consentire proprio questo sviluppo. Il Centro giovani, con le sue sale prove musicali, assorbe il servizio precedentemente offerto dall'Amministrazione Comunale presso il Multipiano in collaborazione con l'Associazione Rock&Altro, e diventa, grazie al hot spot cafè lo spazio aggregativo tout court, di cui si è sempre richiesta la presenza. Il Centro Giovani diventa il trait- d'union fra le politiche giovanili e culturali, avendo nella sua mission la proposta musicale e culturale per i giovani e avendo una sala attrezzata ad hoc che può ospitare fino a 300 persone. Non si esclude che il Centro Giovani possa diventare anche la sede di talune conferenze dedicate ai genitori del programma “Family School”: questo consentirebbe alla popolazione genitoriale di conoscere questa realtà e di sfruttare una delle sale per conferenze più belle che la città offre. 4.d. 2 Iniziative formative “Giovani e volontariato”. Viene confermata l'oramai tradizionale iniziativa “Giovani solidali” giunta alla sua ottava edizione, in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento – Settore solidarietà internazionale e il Centro per la formazione alla solidarietà Internazionale. Per l'anno 2014-2015 si vuole riprovare a coinvolgere la Comunità di Valle affinché il progetto possa essere allargato maggiormente ai residenti extra Rovereto. In accordo con il Centro Servizi Volontariato si vuole fare sintesi rispetto alle opportunità presenti sul territorio per l'attivazione e la formazione del volontariato giovanile creando un “Punto volontariato” di riferimento ad hoc presso il Centro Giovani. A Rovereto infatti vi sono già alcune esperienze come Scuola e volontariato, il Volontariato a scuola del CAVOSS, il progetto “72 ore senza compromessi” della Caritas diocesana, i corsi dei vigili del fuoco per volontari giovani, ed altre sporadiche esperienze. L'attivazione di un punto di raccordo, potrebbe consentire una presentazione unitaria e maggiormente sistematica delle varie realtà, richieste ed esigenze. Da valutare insieme al Centro Giovani e al Centro Servizi Volontariato la possibilità di progettare una iniziativa che possa chiamare i diciottenni della città ad un evento a loro dedicato per presentare loro il volontariato quale strumento di crescita personale e servizio per la collettività. 4.d. 3 Iniziative formative “Giovani e lavoro”. Il tema dell'orientamento e dell'approccio al lavoro è un tema che proseguirà anche per il 2014, ipotizzando una ri-edizione ampliata di uno dei progetti del POG del 2013, gestito e promosso dall'Associazione Sì Minore. Trattasi si realizzare in accordo con l'Ufficio del Lavoro tirocini di lavoro presso aziende e altri soggetti nel periodo estivo per giovani. Questo ambito è fortemente richiesto dalla base, e seppur non di facile implementazione, diventa però uno degli obiettivi di sviluppo in accordo anche con le politiche provinciali. 4.d. 4 Iniziative di supporto agli Oratori cittadini. Gli Oratori cittadini sono una importante risorsa per la crescita dei giovani e la loro socializzazione, educazione, formazione, ma anche rappresentano una importante risorsa per la comunità intera in cui sono inseriti. In questi anni si è sempre cercato di supportare e a volte di sollecitare le Parrocchie e le associazioni che gestiscono gli Oratori, affinché ci fosse un rilancio di questi spazi, offrendo, quando richiesto, un finanziamento per la formazione degli operatori e volontari, e a volte anche la messa a disposizione di operatori in supporto o sostituzione al volontariato. Con soddisfazione si può riconoscere che il percorso avviato sta proseguendo, con una positiva collaborazione pubblico-parrocchioratori. Finora le realtà supportate sono quelle dell'Oratorio Rosmini, Oratorio di Sacco, di Noriglio. Si è assistito soprattutto per l'Oratorio Rosmini ad una maggiore riappropriazione da parte dei parrocchiani della realtà dell'Oratorio e del suo rilancio, grazie anche alla presenza di una pastorale familiare e giovanile più presidiante rispetto ad anni fa. 108. 4.d. 5 Iniziative di sviluppo della sussidiarietà. La sussidiarietà viene realizzata principalmente all'interno del tavolo AA1000 giovani, quale luogo del confronto e indirizzo sulle politiche giovanili, del coinvolgimento dei portatori di interesse nella definizione delle stesse. In modo più pragmatico la sussidiarietà viene realizzata tramite la concessione di contributi per attività di sostegno alle iniziative promosse da enti e associazioni. Questo ambito consente di aver sempre presente quali “mode, interessi, attività” alcune realtà più vicine ai giovani, vogliono realizzare, e consentire anche ove possibile, di rinviare a collaborazioni e altre 4.d. 6 Rovereto Giovane d'Estate. Compatibilmente con le disponibilità di bilancio viene confermato “Rovereto Giovane d’Estate” il programma di corsi e opportunità per bambini e giovani da realizzarsi nei mesi estivi. Dal 2013 è possibile iscriversi ai corsi direttamente dal web ed effettuare pure il pagamento via web. Si valuterà se ritornare alla modalità di pubblicizzazione tramite l'opuscolo, dato che l'eliminazione dello stesso ha portato ha critiche e a una non sufficiente divulgazione delle opportunità estive. Questa iniziativa può essere sospesa per dare precedenza all'ambito sempre da realizzarsi in estate “giovani e lavoro”. 4.d. 7 Piano Operativo Giovani. “L'Ambiente in mano ai giovani” è il titolo del Piano Operativo Giovani 2014 che il Tavolo Giovani ha approvato a fine 2013. I progetti e iniziative che possono essere presentati all'interno del POG secondo le direttive provinciali, sono eventi, laboratori, sperimentazioni, indagini-intervento, iniziative aventi come attenzione trasversale la promozione e lo sviluppo della partecipazione sociale dei giovani, del senso civico, del rispetto del prossimo e del bene pubblico, dei valori che mirano all'emancipazione oltre che alla responsabilizzazione del giovane in particolar modo per l'impegno ad essere attore consapevole della “cosa pubblica”. L'Educazione Ambientale promossa dal POG 2014 si articola nei seguenti argomenti: rispetto della flora – giardini, parchi, luoghi naturali; rispetto della fauna – animali domestici e selvatici; attenzione all'inquinamento – inquinamento acustico, luminoso, in generale; importanza della raccolta differenziata dei rifiuti; acqua, terra, aria – elementi da difendere; mobilità sostenibile. Finalità generale del POG è la promozione del protagonismo giovanile nelle sue varie manifestazioni e l’assunzione di responsabilità da parte dei giovani nei confronti di sé stessi e della comunità sul tema dell'ambiente. I progetti possono mirare alla formazione dei giovani e allo sviluppo di competenze trasversali e/o specifiche attraverso l'esperienza del fare e la peer education. La scadenza della presentazione dei progetti da parte di enti, associazioni, scuole Il Piano si articola in 10 progetti presentati da Scuole superiori, da associazioni del territorio. La richiesta di finanziamento avverrà entro il mese di gennaio in provincia, sperando di poter avere al più presto il via libera per l'attivazione dello stesso, dato che tassativamente il piano deve concludersi entro l'anno solare. 4.d. 8 Tavolo AA1000 Giovani. Il Tavolo Giovani è il luogo del confronto, indirizzo e verifica delle politiche giovanili in senso lato. Spetta al Tavolo al definizione del POG annuale e in realtà lo stesso è molto assorbito nella realizzazione di questo compito, sia per l'elaborazione delle linee guida sia per la verifica e monitoraggio dei progetti stessi. In relazione anche dell'avvio del Centro Giovani il Tavolo potrà essere aggiornato e partecipare a quanto di nuovo potrà sorgere in questo ambito. 4.d. 9 Altre iniziative. Il Treno della Memoria è un percorso formativo con viaggio in uno dei luoghi del nazismo, rivolto ai giovani coordinato dalla Provincia. L'Amministrazione Comunale aderisce a questa opportunità coinvolgendo principalmente il tavolo Giovani. Un aspetto di rilevanza di questo progetto è che gli accompagnatori sono 109. altri giovani ai quali viene offerta una formazione ad hoc e che svolgono il loro ruolo di tutor a titolo di volontariato. Mi gioco … un'idea. Win for school. Il concorso a premi conclusosi nel 2013 vedrà la sua ultima fase di attuazione nel corso del 2014 consistente nel portare la mostra dei poster raccolti (sono circa una 40) in varie realtà (biblioteche, scuole, centri giovani ecc) e valutando se realizzare un poster da affiggere in vari contesti urbani. (Il concorso era rivolto alle scuole superiori professionali di Rovereto sul tema del Gioco d'Azzardo accompagnato da un pacchetto formativo offerto alle scuole stesse). 4.d.10 Lavoro di rete con PAT e altri tavoli della Vallagarina. Impegnativi e frequenti sono gli appuntamenti che la PAT - Settore politiche giovanili organizzano sia per un aggiornamento e formazione sia per uno scambio di prassi, confronti e interazioni. Anche a livello più ristretto, ossia della Vallagarina, è attivo un coordinamento dei referenti tecnici dei Tavoli della zona basso Trentino, che periodicamente si incontra presso la Comunità di Valle della Vallagarina per scambiarsi informazioni, aggiornarsi sulle proprie attività e confrontarsi su metodi e strategie. INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti si rinvia al piano delle opere pubbliche e alla scheda illustrativa di seguito riportata. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono la diminuzione delle dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 110. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) % su tot. 5.240.529,92 92,907 5.154.813,54 97,723 5.079.263,52 97,690 Di sviluppo entità (b) % su tot. V.% sul totale Spesa per investimento entità (c) 400.101,16 120.101,16 120.101,16 % su tot. 7,093 2,277 2,310 Totale (a+b+c) spese finali tit. I e II 5.640.631,08 5.274.914,70 5.199.364,68 6,621 8,596 8,403 111. Programma N. 5 COMUNICAZIONE 5.a - ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE 5.b - ATTIVITÀ ISTITUZIONALE (SEGRETERIA DEL SINDACO) Competenza: Dirigente: 5.a Sindaco Andrea Miorandi Segretario Generale Attività di comunicazione DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 5.a.1 Funzioni ed articolazione organizzativa. L'attività di informazione e comunicazione del Comune verso i suoi interlocutori - singoli cittadini o organizzazioni di vario genere - è un obbligo giuridicamente riconosciuto e specificamente normato: le prime leggi in materia sono state emanate nei primi anni '90, per giungere nel 2000 alla legge 150, che detta una disciplina organica delle attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni. Questo corpus normativo introduce e afferma per i cittadini il diritto d'accesso alle informazioni, alla conoscenza di norme, strutture e servizi dell'Amministrazione, alla partecipazione all'attività delle istituzioni che li rappresentano; inoltre, contribuisce a stabilire le forme e gli strumenti idonei per comunicare con ogni pubblico di riferimento. L'attività di comunicazione del Comune, di competenza esclusiva dell'Ufficio Comunicazione, è strutturata in: > comunicazione esterna diretta ai cittadini o mediata attraverso i mass media; > comunicazione interna con lo scopo di semplificare e migliorare le procedure di lavoro. L'Ufficio si occupa continuativamente di supporto al Sindaco, alla Giunta e ai singoli Assessorati, Servizi e Uffici comunali nelle attività di comunicazione verso l'esterno, con gli strumenti adeguati; comunicazione interna, come strumento di lavoro che accompagna lo svolgimento dell'attività amministrativa; sviluppo di progetti specifici in collaborazione con gli Uffici e/o con altri soggetti promotori o partners esterni, entro cui al Comune spetta il ruolo di coordinamento e regia complessiva nella promozione e comunicazione degli eventi della città. I principali strumenti di carattere continuativo con cui l'Ufficio Comunicazione mette in atto le sue attività sono: • l'Ufficio Stampa, che cura relazioni con i mass media attraverso l'organizzazione di conferenze stampa e la trasmissione di comunicati; • la redazione e coordinamento editoriale del notiziario comunale Rovereto Comune, che ospita notizie d'interesse sulla vita cittadina; • la redazione e l'aggiornamento del sito web comunale. 112. 5.a.2 Ufficio Comunicazione: attività operative. Nel 2014 prosegue l'attività dell'Ufficio Comunicazione a supporto all'Ufficio di Gabinetto del Sindaco e alla Giunta, ai Servizi e agli Uffici comunali e nel coordinamento della comunicazione del Comune. In particolare, l'Ufficio Comunicazione è attivo nel coordinamento della "redazione diffusa di comunicazione", composta dai redattori di ogni singolo Ufficio o Servizio comunale che si occupano della produzione di contenuti - informazioni, notizie, eventi, documenti, etc. - da veicolare attraverso gli strumenti di comunicazione esterna: il sito web, il notiziario, le informazioni ai media. La prosecuzione di tale attività di informazione continua è il cuore dell'operato dell'Ufficio Comunicazione per tutto il 2014. Piano di comunicazione integrata. Nel 2014 prosegue il coordinamento del "Piano di comunicazione integrata", che ricomprende tutti gli strumenti di comunicazione, sia fisici che digitali, all'interno di un'unica immagine grafica coordinata che riconduca in modo inequivocabile alla visual identity del Comune di Rovereto. Via via tutti gli strumenti di comunicazione dell'ente verranno adattati al piano, attraverso un processo di revisione degli strumenti esistenti o di creazione ex-novo (es. segnaletica interna, modulistica integrata, etc). Nuovo sito web. A fine 2013 è stato messo on-line il nuovo sito comunale, che ha la forma di un vero e proprio contenitore di notizie provenienti dall'intero sistema comunale, fonte di preziosa informazione di facile consultazione da parte dei cittadini. Il sito web è gestito ed implementato nei contenuti dalla redazione diffusa, coordinata dalla redazione centrale composta da membri dell'Ufficio Comunicazione, della Direzione generale, del Servizio Informatica e dell'URP. La redazione centrale ha la responsabilità del coordinamento editoriale e della gestione quotidiana del nuovo sito. Social network L'Ufficio Comunicazione è responsabile del coordinamento e gestione della presenza del Comune di Rovereto sui social network, in particolare la pagina Facebook e il profilo Twitter ufficiali, la pagina Facebook ufficiale del Teatro Zandonai. Notiziario Rovereto Comune. Rinnovato nel piano editoriale e nella grafica nel 2013, il notiziario nelle sue 4 uscite annuali è in grado di dare informazione approfondita e completa dell'attività amministrativa e istituzionale, in particolare a quella fascia di popolazione poco avvezza all'uso del web. Le informazioni trattate si riferiscono alle aree: ambiente e territorio, cultura e eventi, persona, sport, informazioni dal Comune, Voci dal Consiglio comunale. Relazioni con la città L'Ufficio Comunicazione sviluppa e mantiene relazioni collaborative con le omologhe strutture degli altri enti cittadini, nell'ordine di lavorare insieme in corrispondenza di eventi e/o progetti di particolare rilevanza per la città. 5.a.3 Progetti in corso e nuove sfide. Riapertura del Teatro Zandonai L'Ufficio Comunicazione fornisce supporto alla comunicazione di progetti specifici ed eventi istituzionali: nel 2014 il più importante è senza dubbio l'accompagnamento alla riapertura e l'organizzazione dell'inaugurazione del teatro Zandonai, in collaborazione con i Servizi Sviluppo economico e cultura e Lavori 113. pubblici. Inoltre, l'Ufficio Comunicazione sarà attivo nel supporto all'organizzazione e nella comunicazione di altri grandi eventi, quali la Giornata della Sicurezza, la Notte Verde, la Fisherman's Friend Strongmanrun, il Natale dei Popoli. Promozione della mobilità sostenibile. L'Ufficio Comunicazione sarà impegnato nel coordinamento di progetti e iniziative di comunicazione focalizzate sulla promozione della mobilità sostenibile, che prendono le mosse dal Piano Urbano della Mobilità e dalle linee guida poste dell'amministrazione: fra queste, campagne di promozione della ciclabilità (progetti Rovereto Love Bike e Bicingiro), di promozione del Piano dei parcheggi a cintura del centro storico, ed altre iniziative in via di valutazione. Bilancio sociale e bilancio di mandato. L'Ufficio Comunicazione sarà impegnato nel supporto ai vari Servizi e Uffici per la redazione del Bilancio sociale, uno strumento di rendicontazione sociale/ambientale che sappia evidenziare con indicatori semplici e di immediata comprensione per tutti i cittadini, il valore sociale creato dall'ente Comune sul territorio. L’Amministrazione in questo mandato ha approvato specifici atti di indirizzo su varie tematiche (P.R.G:, Piano del Traffico e della Mobilità, P.R.I.C., P.A.E.S. ecc.) attuando scelte strategiche e innovative che ritiene di mettere a sistema in un documento che ne sintetizzi gli aspetti cardine anche attraverso la costituzione di focus group capaci di sintetizzare il percorso svolto e di tracciare le linee di indirizzo anche per il futuro. 5.b Attività istituzionale. 5.b.1 Segreteria del Sindaco. La Segreteria del Sindaco, che fa capo all'Ufficio Comunicazione, in accordo con la Direzione generale, prosegue l'attività di assistenza e supporto al Sindaco per il perseguimento dei fini istituzionali e degli obiettivi dell'amministrazione. Promuove e coordina le attività di relazione del Sindaco nei rapporti con i cittadini, gli enti le istituzioni pubbliche e private, le associazioni, gli altri organi comunali e la struttura interna. Cura l'organizzazione e il protocollo del cerimoniale nelle manifestazioni e delle commemorazioni a carattere istituzionale che si svolgono in città e l'eventuale presenza del gonfalone, adoperandosi anche per la concessione del patrocinio del Comune alle manifestazioni. In collaborazione con l'Ufficio Affari Demografici cura l'organizzazione di cerimonie di intitolazione relative alla nuova toponomastica cittadina. E' in previsione il rifacimento del gonfalone che verrà sostituito all'attuale solamente dopo la modifica dello Statuto comunale. La modifica prevede l'inserimento sul gonfalone del titolo 'Città della pace', così come suggerito dalla Legge 106 di data 24 febbraio 2006 “Disposizioni concernenti iniziative volte a favorire lo sviluppo della cultura della pace”. L'ufficio cura i rapporti con le città gemellate in collaborazione con il Servizio Sviluppo Economico e Cultura, che a partire dall'anno 2013, supporta la segreteria nelle mansioni di carattere amministrativo contabile in materia di gemellaggi e rapporti internazionali. Per il 2014 sono previsti i festeggiamenti per i 25° anniversario del gemellaggio con la città di Forchheim (Germania) , il 15° anniversario con la città di Dolnì Dobrouc (Repubblica Ceca), l'accoglienza delle squadre al Torneo della Pace, ed altre iniziative di scambio e confronto da parte degli istituti scolastici, dell'associazionismo, del volontariato locale. Cura l'inaugurazione di opere pubbliche in collaborazione con gli uffici competenti. Nel corso del 2014 sono previste le inaugurazioni di alcune strutture scolastiche (polo via Udine, scuola primaria F.Filzi, scuola secondaria di I° L. Negrelli. 114. Ad ottobre è prevista l'inaugurazione del Teatro Zandonai. INVESTIMENTI Non sono previsti investimenti. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono l’invarianza delle dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) % su tot. 94.908,26 100,000 92.097,26 100,000 89.370,60 100,000 Di sviluppo entità (b) % su tot. V.% sul totale Spesa per investimento entità (c) Totale (a+b+c) % su tot. spese finali tit. I e II 94.908,26 92.097,26 89.370,60 0,111 0,150 0,144 115. Programma 6.a N. 6 SPORT Sport Competenza: assessore Franco Frisinghelli Dirigenti: Simonetta Festa DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITA’ DA CONSEGUIRE 6.a.1 Promozione dei grandi eventi. Nel 2013, nel solco del successo e del gradimento generale registrato nel 2012, una parte importante dell'attività comunale, con impatto sul versante del sostegno dello sport, è stata dedicata alla promozione di alcuni eventi sportivi particolarmente significativi, che hanno portato in città molto pubblico con un positivo impatto sulla promozione dell'immagine della città e sulla sua economia. Questa tipologia di intervento pubblico si inserisce in una più ampia politica di marketing territoriale praticata da alcuni anni con risultati apprezzabili dall'Amministrazione provinciale, che dedica risorse finanziarie, ma anche sforzi organizzativi notevoli, coinvolgendo ampi settori del volontariato locale. Il mondo dello sport e le principali iniziative sportive, sia nella loro dimensione professionale che in quella amatoriale, rappresentano oggi per l'industria turistica provinciale un punto di riferimento e un elemento di attrattività non solo a livello locale, ma anche internazionale. Ne sono state un esempio felice le recenti Universiadi invernali “WINTER UNIVERSIADE”, che hanno attirato in Trentino le rappresentative sportive degli studenti universitari provenienti da 57 nazioni e con la partecipazione di 3.600 giovani atleti: record assoluto sia per questo evento multidisciplinare sportivo, secondo al mondo solo alle Olimpiadi, sia per il Trentino, che mai nella sua storia ha organizzato e ospitato una manifestazione di simili dimensioni. In questo contesto la città Rovereto nelle giornate del 9 e 10 dicembre ha ospitato il congresso internazionale “University and sport: inspiring innovation”, realizzato dall'Università di Trento e dal Centro ricerche sport, montagna e salute (CERISM) dell'Università di Verona, nell'ambito del quale relatori ed esperti del settore hanno ribadito la forza propulsiva dello sport come elemento di crescita fisico mentale dei giovani, ma anche come strumento facilitatore di relazioni sociali e, aspetto forse più misconosciuto, come veicolo di innovazione tecnologica e organizzativa. Ricordando le parole del grande statista, ma anche sportivo, Nelson Mandela, recentemente scomparso, è stata quindi sottolineata la valenza dello sport come potente motore di cambiamento del mondo. Oltre a questo speciale appuntamento dalla squisita valenza culturale e formativa, sono stati promossi attraverso il sostegno finanziario e logistico del Comune il Torneo internazionale di calcio e pallamano Città di Rovereto (26° edizione), il Motoraduno internazionale di Rovereto (42° edizione), al Palio di atletica Città della Quercia ( 49° edizione), il Torneo di pallavolo femminile under 16 ( 24° edizione), la nuova iniziativa First LEGO League Italia promossa dalla Fondazione Museo civico di Rovereto. Dopo 15 anni di assenza, Rovereto ha ospitato nuovamente una tappa della Craft Transalp Bike (7° tappa). Corso Bettina per due intere giornate è diventato una sorta di parterre privilegiato di bikers provenienti soprattutto dai paesi tedeschi e una vetrina per le ditte di biciclette e attrezzatura per il ciclismo giunte al seguito dei vari team. 116. A Rovereto, inoltre, con partenza dalla piazza del Mart ha avuto inizio il Giro di Polonia, prova a tappe di ciclismo per professionisti. Per il quarto anno consecutivo con grande partecipazione di pubblico si sono svolte al palazzetto dello sport le Finali nazionali di tennis per il campionato A1 a squadre con la sfida tra il Circolo Canottieri Aniene e la Società Tennis Bassano per i maschi, mentre nella finale femminile si sono affrontati il Tennis Club Genova e il Tennis Club Prato. Ma tra gli eventi sportivi realizzati a Rovereto nel corso del 2013 una menzione del tutto speciale merita la seconda edizione della Fisherman's Friend Strongmanrun, promossa da RCS sport – Corriere della Sera e svoltasi il 21 settembre, unica tappa italiana esclusiva del circuito europeo FFS. A questa manifestazione, unica nel suo genere, hanno partecipato quasi 5.000 concorrenti di numerose nazionalità, che si sono cimentati nella corsa ad ostacoli articolata lungo un tracciato18 km che ha interessato le piazze, i centri storici e le vie cittadine con un ottimo successo di pubblico, amplificato dalle favorevoli condizioni meteo. La diffusione della notizia dell'evento ha coinvolto il web e i social media (Facebook e Twitter in particolare) con centinaia di migliaia di contatti. Inoltre altrettanto incisiva è stata la presenza della comunicazione dell'evento sui giornali (testate nazionali tra cui il Corriere della sera, la Gazzetta dello sport, Sportweek), in televisione (Skysport, RAI e Italia Uno), su Youtube. E' evidente, quindi, aldilà dell'importanza sportiva ed agonistica di questi eventi, l'impatto economico positivo sul territorio non solo di Rovereto, ma dell'intera Vallagarina e della provincia, se è vero che numerosi concorrenti di queste manifestazioni e i loro accompagnatori hanno alloggiato anche a Trento, come comunicato dall'APT del capoluogo. L'obiettivo per il 2014 è quello quindi di confermare il sostegno comunale agli eventi sportivi, primi fra tutti la Fisherman's Friends Strongmanrun, che è già annunciata per il 20 settembre, con l'impegno a selezionare le manifestazioni di maggior prestigio e impatto in riferimento alla contrazione delle risorse finanziarie disponibili in bilancio e ricorrendo a risorse esterne. Da sottolineare che nel 2014 ricorre la 50° edizione del Palio di atletica Città della Quercia, organizzato dall'US Quercia e sono in programma a Rovereto i Campionati italiani assoluti di atletica leggera, oltre alla Coppa Europa per club di tiro con l'arco. La realizzazioni di queste importanti manifestazioni a Rovereto è peraltro possibile solo grazie alla presenza di cospicue risorse in termini di volontariato: le associazioni sportive, ma anche la Protezione civile, i Vigili del fuoco volontari, la Croce rossa nazionale, i NUVOLA e potendo contare su un settore sportivo assolutamente unico, non solo quindi per l'elevato numero di associazioni sportive presenti sul territorio, che svolgono sia attività promozionale che agonistica, ma anche per la significativa dotazione di impianti e strutture sportive, alcune realizzate proprio di recente. 6.a.2 Manutenzione e gestione degli impianti sportivi comunali – una grande ricchezza della Città. In questo scenario, l'obiettivo dell'amministrazione comunale è quello di garantire l'opera di manutenzione delle strutture sportive comunali, tenendo conto della fase di ridimensionamento delle risorse comunali disponibili, che impongono la sperimentazione di nuove forme di finanziamento e gestione degli impianti sportivi quali per esempio il project-financing e quindi un più deciso coinvolgimento dei privati non solo nella gestione, ma anche nella costruzione delle opere. Nel 2014 continueranno i lavori del secondo lotto relativi all'ampliamento del centro sportivo delle Fucine. Dal punto di vista della gestione dei vari impianti rimane confermato e ancora più pressante l'impegno a valutare con attenzione le varie modalità di gestione, in termini di efficienza, efficacia ed economicità, favorendo il più possibile un uso “aperto” e “partecipato”, ma anche più responsabile delle strutture valorizzando il contributo del volontariato sportivo. 117. In questo contesto sarà necessario, nel limite delle nuove normative provinciali, procedere con i confronti concorrenziali volti ad individuare i nuovi gestori dei Centri tennis comunali (scadenza attuale gestione 31 settembre 2014); dello Stadio Quercia (scadenza attuale gestione 31.12.2014), del polo sportivo delle Fucine (scadenza attuale gestione al 10 giugno 2014), del Centro per il tiro con l'arco e di numerose palestre e campi da calcio comunali, oltre a verificare l'attuale contratto di servizio con L'Azienda multiservizi comunale per la gestione degli impianti quali il palazzetto dello sport in scadenza il 31.12.2014. Alla base degli interventi comunali nello sport quindi rimane attuale la consapevolezza che lo sport favorisce il benessere personale e psicofisico, rafforza le doti personali soprattutto dei più giovani, previene il disagio adolescenziale, costituisce occasioni di aggregazione sociale e anche di promozione dell'immagine della città, tramite la realizzazione dei grandi eventi sportivi. 6.a.3 Principali obiettivi per il 2014: eventi, collaborazione con il Coni, appalti gestione impianti. In specifico per il 2014 sarà importante: • verificare puntualmente lo stato della gestione degli impianti sportivi, razionalizzando la spesa e valutando il grado di soddisfazione degli utenti; • confermare il sostegno ad iniziative strategiche come il progetto scuola e sport e il progetto sport per tutti; • supportare, accanto all'attività sportiva ordinaria in base ai criteri e alle modalità del regolamento comunale per la concessione di contributi ad enti ed associazioni, eventi e manifestazioni sportive, con particolare attenzione a quelle di rilievo nazionale ed internazionale, organizzate dalle associazioni sportive della città; • confermare la realizzazione dei grandi eventi sportivi, nel limite delle risorse disponibili in bilancio; • sostenere, in collaborazione con l'Università di Verona, il CERISM – Centro universitario di ricerca Sport, montagna e salute, con il quale saranno mantenuti i comuni progetti di studio e ricerca su aree specifiche come quelle dello sport giovanile, dello sport rivolto ai diversamente abili e alla popolazione anziana. In questo contesto nel 2014 gli obiettivi programmatici prioritari sono i seguenti: • conferma della promozione di eventi sportivi di rilievo nazionale e internazionale anche in chiave di valorizzazione turistica della città, nell'ambito delle risorse disponibili in bilancio. • prosecuzione dei progetti attuati in collaborazione con il Coni trentino per la promozione dello sport tra i giovani. • procedere con l'appalto di gestione in scadenza dei diversi impianti sportivi. INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti si rinvia al piano delle opere pubbliche e alla scheda illustrativa di seguito riportata. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono la conferma delle dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. 118. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) % su tot. 2.056.414,15 33,625 2.007.693,79 91,261 1.960.113,84 94,057 Di sviluppo entità (b) % su tot. V.% sul totale Spesa per investimento entità (c) 4.059.362,13 192.250,00 123.859,11 % su tot. 66,375 8,739 5,943 Totale (a+b+c) spese finali tit. I e II 6.115.776,28 2.199.943,79 2.083.972,95 7,178 3,585 3,368 119. Programma N. 7 AMBIENTE 7.a - AMBIENTE 7.b - IGIENE URBANA 7.a Ambiente Competenza: assessore Gianpaolo Daicampi Dirigente: Cristian Roverato DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITA’ DA CONSEGUIRE Dopo la ristrutturazione del Servizio Ambiente del 2012 e la fondazione delle basi per una proficua collaborazione con l'Agenzia Provinciale per la Protezione dell'Ambiente (APPA) ed il Museo Civico di Rovereto del 2013, nel 2014 ci si concentrerà al perfezionamento dei rapporti e delle procedure. Le tematiche connesse all'ambiente sono complesse ed in continua evoluzione specie sotto il profilo normativo, e richiedono un alto grado di competenza. La trasversalità, l'interdisciplinarità e l'investimento nella ricerca hanno portato ad un incremento dei risultati con l'impiego di minore risorse economiche, coerentemente con l'obbligo di efficientamento e di riduzione dei costi. Il 2014 vuole essere l'anno dell'ulteriore consolidamento della rete territoriale, che dovrà essere capace di apportare ulteriori economie generali e maggiore velocità di intervento. L'Amministrazione crede che il successo delle iniziative ambientali non possa prescindere dal pieno coinvolgimento dei cittadini, in termini di conoscenza e condivisone. Forti di questa evidenza, si proseguirà sulla strada della sensibilizzazione, che interesserà specifiche campagne di comunicazione mirate su temi specifici. Grazie alla recente ristrutturazione del sito internet e all'istituzione di una redazione diffusa, il Servizio Tutela del Territorio ha potuto ampliare la propria rete di servizi rivolti al cittadino, incrementando le informazioni messe a disposizione. I tecnici sono ora in grado di aggiornare con maggior frequenza le proprie pagine web, arricchendole di contenuti e strumenti innovativi, per poterli comunicare in modo diretto alla città. Il Servizio Ambiente, nel corso degli anni, ha inteso perseguire una complessiva semplificazione dei procedimenti, riorganizzando le mansioni interne e alleggerendo gli oneri a carico dei cittadini. Ne è un esempio il nuovo regolamento di inquinamento acustico, approvato nel corso del 2012. 7.a. 1 Progetti europei – attività del servizio nei bandi a valenza ambientale. Il progressivo taglio alla spesa pubblica e la conseguente limitazione delle risorse, impongono la ricerca di opportunità di finanziamento alternative per la realizzazione dei progetti innovativi. Forti della presenza di un ufficio Europa in seno alla direzione generale, continuerà il rafforzamento della collaborazione per l'implementazione dei progetti in atto. Si evidenzia che, coerentemente con le linee programmatiche di governo, l'attenzione alle opportunità comunitarie è focalizzata sulle tematiche ambientali, per le quali va necessariamente superato l'approccio unidisciplinare a favore di una prospettiva più ampia. Progetti ad ampio respiro, come street life che si prefigge l'ottimizzazione e la valorizzazione della mobilità sostenibile in città, richiedono necessariamente la collaborazione di più settori, come la comunicazione, il territorio, l'ambiente e il servizio viabilità. Non ultimo l'indispensabile supporto scientifico, garantito da partner d'eccellenza come FBK. 120. 7.a. 2 Green economy e collaborazione tra pubblico e privato. La congiuntura economica impone un approccio diverso nel rapporto tra pubblico e privato. L'ente pubblico, a corto di risorse, non può più essere considerato come un potenziale finanziatore, ma come un alleato in una strategia complessiva. Prioritariamente il Comune continuerà l'impegno nella valorizzazione delle realtà imprenditoriali attente al tema della sostenibilità, dando loro valore aggiunto nel contesto degli strumenti pianificatori adottati, e proponendosi attivamente per dare al privato opportunità per rendersi competitivo sul mercato, come verrà evidenziato nei paragrafi successivi. Molte delle azioni in seno all'ultima approvazione del PAES, il documento di adesione al Patto dei Sindaci, si fondano su questo principio cardine. Già dal 2012 si è avviato un tavolo di discussione con le realtà locali per valutare in modo congiunto strategie per trasformare i temi vitali per l'ambiente come la salvaguardia delle risorse ed il risparmio energetico in opportunità economiche. Il percorso che si è delineato fino al 2020 vedrà pertanto pubblico e privato sempre più schierati in modo sinergico. 7.a. 3 Certificazione ambientale EMAS. Nel 2013 l'iter finalizzato all'ottenimento della certificazione EMAS III, avviato nel 2011, ha portato alla redazione delle procedure, alla codifica dei dati, alla verifica delle non conformità e alla messa a sistema della gestione complessiva della macchina comunale. Il lavoro è culminato con la visita pre-ispettiva a luglio, che ha affrontato in modo puntuale una disamina di tutte le criticità. Il secondo semestre del 2013 è stato dedicato al perfezionamento. Nel 2014 si intende approvare formalmente tutta la documentazione del sistema di qualità, nonché la politica ambientale, per poter affrontare successivamente l'ispezione dell'ente certificatore, e successivamente l'ottenimento di EMAS III Nel caso di esito positivo dell'iter certificativo, si avrà l'opportunità di generare un volano virtuoso per tutto il territorio, dato che è ampiamente dimostrato come il turismo di molte nazioni europee privilegi le destinazioni che siano in grado di comprovare standard ambientali e gestioni etiche e responsabili delle risorse. 7.a. 4 Le collaborazioni con la Fondazione Museo Civico di Rovereto a supporto dei temi ambientali. Nel corso del 2013 la collaborazione con il Museo Civico di Rovereto ha permesso di affinare alcune collaborazioni strategiche (esempio lotta integrata alla zanzara tigre) e di impostare nuovi progetti a forte valore aggiunto scientifico. La sinergia ha permesso di traguardare obiettivi quantitativamente e qualitativamente superiori alle gestioni precedenti, desumibili oggettivamente dagli indicatori monitorati. Spendendo meno risorse economiche complessive, si sono favoriti alcuni inserimenti lavorativi in collaborazione con la Provincia. Lo schema di lavoro ha dimostrato ancora una volta come investimenti relativamente modesti nella ricerca consentano risparmi e ottimizzazioni importanti. 7.a. 5 Biomonitoraggio degli inquinanti con l'utilizzo dei licheni. I licheni sono organismi simbiotici derivanti dall'associazione di due individui: un organismo autotrofo, un cianobatterio o un'alga, (per lo più una clorofita), e un fungo. Sono caratterizzati da un tallo e vengono classificati basandosi sulla tassonomia della specie fungina. I due simbionti convivono traendo reciproco vantaggio: il fungo sopravvive grazie ai composti organici prodotti dall’attività fotosintetica del cianobatterio o dell'alga, mentre quest’ultima riceve in cambio protezione, sali minerali ed acqua. I licheni, per le loro caratteristiche fisiologiche e strutturali, sono in grado di assorbire molte sostanze presenti nell'atmosfera e di accumularle. L'analisi chimica dei talli permette quindi di misurare le concentrazioni di inquinanti e di valutare il loro pattern di deposizione nell'area di studio. Questo tipo di approccio consente di valutare gli effetti di singole fonti inquinanti e di verificare trend temporali mediante campagne di biomonitoraggio ripetute nel tempo. Il progetto avviato dal Comune di Rovereto nel corso del 2013, si basa sull’analisi di materiale autoctono raccolto in 8-10 stazioni distribuite nel territorio comunale. Dopo lo studio preliminare, si è valutata la distribuzione dei siti, procedendo al campionamento dei talli secondo alcuni standard comprovati che prevedono di prelevare i campioni su alberi con inclinazione non superiore a 10°, privi di segni evidenti di disturbo, di parti in cui vi sia periodico scolo di acqua piovana, di 121. superfici decorticate e con relativa scarsità di briofite epifite. In ogni stazione, vengono raccolti tre campioni indipendenti composti da più talli su alberi diversi ad altezza superiore a 1 m per evitare la contaminazione da materiale terrigeno. I talli vengono poi staccati dall’albero con una lama di acciaio inossidabile e riposti in capsule petri sterili. Il materiale viene poi ripulito, polverizzato e preparato per le analisi chimiche che saranno curate dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto. Nel corso del 2014 verrà portato a compimenti questo studio innovativo, che permetterà di ottenere un accurata fotografia della qualità dell'aria della nostra zona industriale, che come è noto è una delle più importanti ed estese dell'intero Trentino. 7.a. 6 Barriere fonoassorbenti dotate di pannelli fotovoltaici. L'inquinamento acustico, in particolare quello ascrivibile al traffico ferroviario lungo l'asse del Brennero, costituisce un importante problema ambientale ed ha implicanze negative sulla qualità della vita dei cittadini. Il recente piano di zonizzazione acustica approvato nel corso del 2013 mette in luce tutte le situazioni problematiche sul territorio. Le barriere fonoassorbenti, realizzate dal Servizio Territorio, hanno però costi realizzativi imponenti, spesso incompatibili con le risorse disponibili. Sono inoltre opere che trovano difficoltà ad armonizzarsi sotto il profilo paesaggistico e funzionale. Il Servizio Ambiente ed il Servizio Territorio, forti dell'adesione al patto dei sindaci, hanno pertanto deciso di farsi parte diligente, candidandosi formalmente a livello provinciale ad un progetto di ricerca per lo sviluppo di un innovativo pannello antirumore, integrato con pannelli fotovoltaici, da utilizzare proprio lungo le tratte ferroviarie. Con questi precisi obbiettivi l'Amministrazione comunale ha iniziato un importante collaborazione con la Società IRIS - Laboratorio di Innovazione con sede a Trento e nel corso del 2013 è iniziato il progetto STIFF – Sviluppo Tecnologie Innovative per pannelli Fonoassorbenti Ferroviari finalizzato alla realizzazione di un pannello ad elevato potere fonoassorbente, che possa evitare pericolosi fenomeni di riflessione delle onde sonore, con conseguente diffrazione e potenziale scavalcamento della barriera da parte del rumore, armonicamente integrato dal punto di vista estetico sul territorio. Nel corso del 2013 si sono tenuti gli incontri tecnici tra i responsabili del progetto e la Società Rete Ferroviaria Italiana a Roma in cui sono state definite le condizioni del progetto relativamente a tutti gli aspetti contemplati. RFI ha già fornito le specifiche necessarie. Ora si attende un feedback sulle soluzioni da approfondire in termini di dettaglio esecutivo e di produzione energetica. L’obiettivo finale, condiviso tra RFI, è di arrivare ad un pannello che rispetti tutte le specifiche ed in grado di introdurre un elemento nuovo nel dialogo con le Amministrazioni locali interessate dalla linea ferroviaria e all’utilizzo dell’energia prodotta. Considerata la disponibilità riscontrata e lo stato di avanzamento attuale delle ricerche, si auspica di poter arrivare entro il 2014 ad individuare una o due soluzioni utili condivise. 122. 7.a. 7 Proseguimento delle azioni previste dal “patto dei sindaci”. 123. Nel 2013, in coerenza con la programmazione dei lavori, è stata approvata dal Consiglio comunale la prima revisione del PAES (Piano di Azione per l'Energia Sostenibile), con cui l'Amministrazione ha tracciato la rotta fino al 2020 per riuscire a ridurre di almeno il 20% le emissioni di gas climalteranti. Il Piano, esaminato anche a livello provinciale, ha ricevuto riscontri positivi per la propria sostenibilità tecnica ed economica. Il percorso svolto nel corso del 2013 ha previsto il coinvolgimento di tutta la struttura tecnica comunale, degli attori esterni sia pubblici che privati e degli organi politici competenti, dagli assessorati alla commissione ambiente. Il Piano si è sviluppato in modo coerente e sinergico con tutti gli altri strumenti pianificatori adottati dalla città, e si pone come strumento di sintesi. La volontà è quella di orientare tutti gli interventi infrastrutturali e non alla sostenibilità, per rendere Rovereto un punto di riferimento della vivibilità urbana. Si è pertanto operato parallelamente allo sviluppo del PRIC (Piano Regolatore per l'Illuminazione Pubblica), del PUM (Piano Urbano della Mobilità) e non ultimo del PRG (Piano Regolatore Generale). I dati raccolti nell'IBE (Inventario Base delle Emissioni), come si evince dai grafici riportati in premessa, hanno evidenziato che i comparti più importanti sui quali agire in termini quantitativi sono quello edilizio privato ed il comparto industriale. Partendo da questa base analitica, nel 2013 si proseguirà con la messa in opera delle azioni definite in modo preciso nel documento programmatico. In particolare si avvieranno due specifici progetti innovativi: - il censimento delle potenzialità fotovoltaiche di tutte le coperture della città; - il supporto alle realtà industriali e produttive con l'effettuazione di audit energetici mirati ai soggetti più energivori operanti a Rovereto. Con il completamento del primo progetto, che sarà perfettamente integrato con il software messo a punto e perfezionato dal servizio edilizia privata, si sarà in grado di dare ai cittadini una consulenza qualificata gratuita che contempli oneri, benefici e tempi di rientro per eventuali investimenti mirati all'installazione di pannelli fotovoltaici. L'Amministrazione, beneficiando del proprio punto di vista super partes, si farà pertanto parte attiva per orientare le valutazioni tecniche. Il secondo progetto, che verrà avviato nella primavera grazie alla disponibilità di tecnici qualificati operativi nel conteso di una attività di stage post lauream, permetterà di consegnare alle imprese individuate con i supporto di Confindustria uno strumento straordinario che consentirà di impostare un vero e proprio audit energetico. Le risorse ad oggi disponibili, permetteranno di intervenire su 16 aziende, che saranno individuate tra le più energivore presenti sul territorio, dal momento che l'eventuale miglioramento potrebbe tradursi in maggiori quote di CO2 risparmiate sul territorio. Forti della convinzione dell'enorme valore aggiunto delle certificazioni ambientali, si consegneranno ai soggetti beneficiari le basi per traguardare le certificazioni ISO 50.001. 7.a. 8 Iniziative per il contenimento della diffusione della Zanzara Tigre (Aedes albopictus). Il Comune di Rovereto, in collaborazione con il Museo Civico, conduce ormai dal 1997 una campagna di monitoraggio della Zanzara Tigre, con l'obbiettivo principale di verificarne e quantificarne la presenza nell'intero territorio comunale. Il reticolo di monitoraggio è il più fitto a livello nazionale, e permette un livello di conoscenza, e soprattutto una conseguente possibilità di intervento, straordinari. Nel corso del 2013, oltre a monitorare la presenza di questo insetto molesto che spesso pregiudica la vita dei cittadini, il Servizio Ambiente ha messo in atto molteplici attività per contrastarne la diffusione e soprattutto per prevenirne e ridurne la presenza nelle aree pubbliche. Sono stati prioritariamente eseguiti trattamenti antilarvali in tutti i tombini e caditoie delle vie cittadine che presentavano ristagni d'acqua, grazie alla deposizione di compresse specifiche, agendo in questo modo in prevenzione. Nel 2013 è continuata per il secondo anno l'importante collaborazione con il Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione ambientale della Provincia Autonoma di Trento, impiegando lavoratori espulsi dal mondo produttivo e segnalati dalla Commissione Provinciale per l'Impiego ed assunti da cooperative sociali e di lavoro. Grazie a questa preziosa risorsa messa a disposizione, si sono potuti garantire tutti i trattamenti sull'intero territorio comunale da giugno a settembre. Come nei precedenti anni il Comune ha acquistato direttamente a condizioni economicamente vantaggiose le pastiglie specifiche per il trattamento dei tombini e 124. delle caditoie, che sono state distribuite gratuitamente ai residenti presso l'URP e presso la biglietteria del Museo Civico, per permettere di intervenire efficacemente anche nelle proprietà private. Il Servizio Tutela del Territorio, in tutte le aree verdi di competenza del Comune come parchi, giardini pubblici e cimiteri, in un territorio complessivo di circa 19 ettari, ha eseguito 9 cicli di trattamenti adulticidi con operazioni di disinfestazione svolte da una ditta specializzata. Le condizioni meteo favorevoli, con frequenti eventi piovosi e temperature medio basse nei primi mesi estivi, hanno comportato un inizio piuttosto lento dell'infestazione e per questi motivi sono stati richiesti ed eseguiti dalla ditta incaricata un numero minore di interventi a richiesta, con risparmi notevoli rispetto alle previsioni di spesa. Per la stagione estiva 2014 si intende proseguire le attività positive messe in campo, consolidando i rapporti con i soggetti coinvolti; si intende quindi: - proseguire con le attività di ricerca e monitoraggio con il supporto del Museo Civico; - riattivare le iniziative di prevenzione con interventi periodici, con l'utilizzo di compresse antilarvali nei pozzetti e nelle caditoie stradali con la collaborazione del Servizio Conservazione della Natura della PAT; - continuare con i trattamenti adulticidi mediante operazioni di disinfestazione nelle aree pubbliche (parchi, giardini, viali alberati); - intensificare la campagna di sensibilizzazione della popolazione con tutti i mezzi di comunicazione a disposizione dell'Amministrazione, quali il sito internet, gli opuscoli, il notiziario comunale ecc., perché soltanto con l’impegno di tutta la cittadinanza si potrà contenere la diffusione, contribuendo a mantenere a livelli accettabili il grado di molestia di questo insetto e ridurre al minimo i rischi sanitari. 7.a. 9 Bonifica area SIRIC. Il completamento della bonifica della cosiddetta area ex Siric, che occupa una porzione di quasi due ettari in zona industriale a Rovereto, è una priorità dell'Amministrazione, che intende restituire alla città una porzione strategica da riqualificare. La complessità della bonifica e le innumerevoli problematiche emerse in corso d'opera in più di 20 anni di storia, che hanno resa necessaria la suddivisione dell'opera in tre grandi blocchi, sono in dirittura d'arrivo. Nel corso del 2012 si è conclusa la complessa vicenda relativa alla bonifica del secondo lotto. Nel corso del 2013 è stata invece ultimata la predisposizione del progetto esecutivo di messa in sicurezza che prevederà la bonifica dell'area con rimozione dei rifiuti, impianti e manufatti presenti. E' stata inoltre aggiudicata la bonifica delle coperture in cemento amianto, che verrà conclusa nel corso del 2014. Compatibilmente con le risorse che sarà possibile anticipare, si esperirà la procedura ad evidenza pubblica per la bonifica del terzo ed ultimo lotto. In riferimento alla complessa vicenda Siric, è importante evidenziare che il Comune di Rovereto è stato ammesso allo stato passivo del fallimento dichiarato nel 2008 per un importo complessivo superiore ai 4 milioni di euro, per le ingenti spese di bonifica a tutt'oggi sostenute. A conclusione dell'opera saranno pertanto disponibili risorse importanti per la collettività. 7.a. 10 Bonifica discariche esistenti sul territorio Sul territorio di Rovereto, nel corso degli anni, si è proceduto alla bonifica di più discariche. Ad oggi permangono tre siti che necessitano del completamento dell'intervento, prima che le aree vengano restituite alla città. a) Discarica Zigherane Nel 2013 si è concluso l'iter di approvazione. In una fase successiva si provvederà alla redazione del progetto esecutivo definitivo che contemplerà gli oneri economici complessivi. Per la realizzazione dell'intervento verrà richiesto il finanziamento provinciale. In considerazione dei tempi tecnici di approvazione, compatibilmente con le risorse economiche che verranno mese a disposizione, è probabile la realizzazione della bonifica nel primo semestre del 2015. 125. b) Discarica alla Bortola La Giunta provinciale ha approvato il progetto operativo di bonifica delle pp.ff. 1557, 1661 e 525/2 in C.C. Lizzana (ex discarica “Alla Bortola”) che prevede lo smaltimento dei rifiuti presenti sull'area. Il progetto richiede una spesa complessiva quantificata in € 850.936,18. Considerando l'allestimento del cantiere, l'installazione degli impianti e la successiva fase di monitoraggio, si prevede una durata complessiva di 1 anno e 4 mesi. L'opera, allo stato attuale, non è però finanziata. Per rendere possibile in tempi compatibili con il cantiere la realizzazione della pista di decelerazione in direzione Zigherane della cosiddetta Bretella ai Fiori, che insiste sull'area oggetto della bonifica, nel corso del 2013 è stato approntato un progetto che stralcia le aree interessate al solo passaggio dell'infrastruttura viaria. Il progetto è già stato formalmente inviato alla PAT. Nel corso del 2014, compatibilmente con i finanziamenti che saranno resi disponibili, si darà seguito alla bonifica dell'area oggetto dello stralcio, che corrisponde a circa un terzo dell'intera area contaminata. c) Discarica incontrollata in località Tre Pini Il progetto di bonifica è già stato reso esecutivo. Se nel corso del 2014 verranno resi disponibili i finanziamenti, si procederà con l'appalto della bonifica ambientale. 7.a.11 Gestione canile mediante appalto esterno. Con il 1 gennaio 2012, il parco canile di Rovereto ha visto il subentro di un nuovo Ente Gestore, individuato con gara europea ad evidenza pubblica. Durante i primi due anni di attività sono state avviate le convenzioni con alcuni comuni limitrofi, e sono stati introdotti alcuni servizi accessori alle attività istituzionali. La struttura, con il proprio Ente Gestore, ha ottenuto le certificazioni di qualità UNI EN ISO 9001:2008 ed UNI EN ISO 14001:2004 nel corso del primo anno di attività. Nel corso del 2013, dopo più passaggi per illustrare le potenzialità della struttura, sono state siglate nuove convenzioni con i Comuni limitrofi, che hanno pertanto iniziato a beneficiare dei servizi offerti. Nel corso del 2014, oltre al proseguimento delle attività in corso, si consolideranno i rapporti con i soggetti coinvolti nella gestione quali l'Azienda provinciale per i Servizi sanitari e il Servizio Lavori Pubblici del Comune. Compatibilmente con la fattibilità tecnico economica, si valuteranno eventuali integrazioni ed ampliamenti della struttura, per l'introduzione di servizi supplementari. 7.a.12 Valorizzazione dei prodotti alimentari prossimi alla scadenza. Il Comune di Rovereto intende sostenere tutte le iniziative di volontariato volte al recupero delle eccedenze alimentari prossime alla scadenza con un progetto specifico. Già dal 2012 si è iniziata una proficua collaborazione con le numerose attività di volontariato attive sul territorio, che con costanza e passione operano in silenzio. Il progetto si basa sulla legge 155/2003, la cosiddetta “Legge del buon samaritano” entrata in vigore il 16 luglio del 2003. Questa norma è stata pensata per incoraggiare le donazioni di cibo pronto e non consumato che altrimenti verrebbe gettato, e per facilitare l’attività delle organizzazioni che distribuiscono pasti e generi alimentari ai bisognosi, in modo gratuito. La norma equipara il “consumatore finale” alle Onlus che effettuano, a fini di beneficenza, la distribuzione gratuita ai bisognosi sollevandole da tutti quegli adempimenti burocratici che, di fatto, complicano l’assistenza agli indigenti. Con questa legge vengono introdotte anche importanti agevolazioni ai fini fiscali per incentivare l'approntamento delle attività di recupero mediante l'esenzione dell'IVA per i prodotti ceduti alle Onlus, con conseguente beneficio economico per realtà economiche. 126. Grazie alle opportunità offerte dal quadro normativo vigente, è dunque possibile valorizzare i generi alimentari invenduti destinati allo smaltimento, creando sinergie tra diversi soggetti e trasformando in risorse potenziali rifiuti. L'Amministrazione comunale intende implementare questo progetto di recupero e di valorizzazione di beni invenduti aiutando prima di tutto le persone indigenti e allo stesso tempo riducendo gli sprechi e diminuendo i rifiuti prodotti. Le associazioni di volontariato sul territorio che a titolo gratuito si prodigano autonomamente per la riuscita del progetto sono già molte, ed oggi, grazie agli straordinari numeri del volontariato trentino, il fattore limitante appare unicamente il quantitativo di cibo disponibile. Per queste ragioni, oltre ai benefici fiscali diretti per i soggetti privati, il Comune di Rovereto intende farsi parte attiva incentivando ulteriormente l'iniziativa dando visibilità diretta agli aderenti, in virtù della coerenza con il programma di governo della città, teso alla sostenibilità ambientale, etica e sociale, che non può non contemplare la riduzione degli sprechi ed una ridistribuzione delle risorse. 7.a.13 Collaborazione con il Servizio Ripristino della PAT. Nel corso del 2014 continuerà la collaborazione con il Servizio ripristino della PAT, che ha permesso la realizzazione di numerosi interventi sul nostro territorio. Ci si concentrerà prioritariamente sulla valorizzazione dei manufatti del percorso sul Monte Zugna, per il quale si rimanda alla sezione specifica. Sulla scorta degli straordinari risultati qualitativi e quantitativi raggiunti nelle gestioni precedenti, si continueranno gli interventi manutentivi e conservativi del biotopo dei Lavini di Marco e dell'area dove sono state rinvenute le orme dei dinosauri. Proseguirà inoltre la collaborazione per l'effettuazione dei trattamenti integrativi per la lotta alla zanzara tigre. 7.a.14 Elettromagnetismo. L'attenzione generale sul fenomeno dell'inquinamento elettromagnetico sta assumendo livelli crescenti. Ciò è da mettere in relazione con l'installazione dei sistemi di telecomunicazione capillarmente diffusi sul territorio e con l'intensificazione della rete di trasmissione elettrica conseguente all'urbanizzazione. I possibili effetti negativi sulla salute derivanti dalla permanenza prolungata in prossimità di queste fonti di emissioni di onde elettromagnetiche è quanto mai oggetto di studio e di controversie. Negli anni precedenti i rilievi strumentali avevano interessato principalmente il Monte Finonchio, sito dove insistono numerose installazioni emittenti. Al fine di tutelare la salute dei cittadini e di monitorare alcune aree specifiche, il Servizio Tutela del Territorio sta proseguendo una proficua collaborazione con l'Agenzia Protezione e Prevenzione Ambiente della Provincia al fine di presidiare le situazioni di potenziale pericolo. Il primo rilievo complesso interesserà le abitazioni in corrispondenza dell'elettrodotto che attraversa l'abitato di Lizzana. Si inizierà con la preventiva raccolta dei consensi dei cittadini direttamente interessati per l'installazione delle apparecchiature analitiche, per proseguire poi con le misurazioni in continuo dei campi elettromagnetici. Successivamente ci si farà parte attiva per effettuare ulteriori rilievi in altre aree ritenute potenzialmente pericolose, quali l'abitato di Marco e i ripetitori installati in Viale Zugna 7.a.15 Collaborazione con la Vicinia di Toldi - Pasquali per la riqualificazione dell'area Praolini. L'A.S.U.C. Toldi-Pasquali, proprietaria nei Comuni catastali di Volano e Rovereto di un area estesa su oltre 6 ettari collocata in Loc. Praolini sulle prime pendici del Brione a monte di Volano, ha predisposto degli atti progettuali ed amministrativi finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione ambientale dell'area denominata “Vicina 4 Masi”. Nello specifico il progetto redatto da un professionista esterno nel febbraio del 2013, illustra dettagliatamente le proposte di riqualificazione, nell'ottica di un recupero ambientale finalizzato a scopi sociali, didattici e ricreativi. Parte della suddetta proprietà fin dal 1968 è stata interessata dalla realizzazione di un campo per lo svolgimento della pratica del motocross. 127. L'area presenta ad oggi un forte valore di degrado specie nella zona a monte della strada comunale Volano-Toldi con evidenti segni di erosione superficiale che vanno ad aggravarsi nel tempo, oltre che ad un disordine generale derivante da attività intensive con un uso improprio della risorsa ambientale. Il processo sinergico portato avanti nel corso del 2013 con l'A.S.U.C. Toldi Pasquali, il Comune di Volano e la Comunità della Vallagarina è culminato a dicembre 2013 nella sottoscrizione di un accordo di programma in cui i firmatari, in nome della valenza pubblica dell'area, si impegnano a mantenere un continuo confronto sulle diverse tematiche che andranno a prospettarsi anche mediante incontri periodici e a porre in essere gli atti ed i procedimenti che potranno servire alla A.S.U.C. Toldi-Pasquali ad ottenere contributi o sovvenzioni in base alla normativa vigente. Nel 2014 si proseguirà in quest'ottica per dar corso all'avvio della realizzazione del progetto di riqualificazione ambientale. 7.a.16 Informazione, educazione e sensibilizzazione della popolazione sulle buone prassi eco,socio,equo,sostenibili. Lo sviluppo di ambienti e comunità ecosostenibili ha bisogno anche dell’apporto dei singoli cittadini e delle famiglie per sviluppare, nel vivere quotidiano, stili di vita idonei. L’Amministrazione si impegna per continuare a promuovere iniziative in proprio e a sostegno di Associazioni e Istituzioni attive in città con l’obiettivo di accrescere nella popolazione conoscenza, coscienza, sensibilità e responsabilità negli ambiti collegati alla sostenibilità, quali l'energia, i rifiuti, la mobilità, la salute, l'ambiente fisico e l'ambiente sociale. Il Comune continuerà anche nel 2014 a lavorare in sinergia con la Provincia, con il Ministero dell'Ambiente e con la Comunità Europea, abbracciando iniziative ad ampio respiro. Le iniziative in programma sono sinergiche e complementari rispetto al fitto calendario gestito dal Servizio Cultura del Comune di Rovereto. 7.a.17 Problematiche odorigene Navicello. Il Comune di Rovereto, che negli anni si è fatto parte attiva per la risoluzione dei disagi legati agli odori molesti che causano disagio alla cittadinanza, ha tra le proprie priorità l'eliminazione delle note problematiche che insistono sull'area del Navicello. L'olfattometria è una scienza complessa e non è semplice ascrivere disagi ad un unica fonte, ragion per cui, in collaborazione con APPA, sono state effettuate più campagne complesse di indagini volte ad individuare le singole sorgenti. Le vie che si sono seguite per risolvere la questione, in affiancamento alla Provincia, sono due: • la possibilità di introdurre una specifica normativa provinciale di settore, che disciplini analiticamente le unità olfattometriche, mutuando esperienze positive di altri territori; • la riconversione dell'area, garantendo attività che non generino impatti olfattivi. Le concertazioni sui tavoli competenti sono state condotte dalla Provincia, che ha in capo gli iter autorizzatori, in affiancamento al Comune che continua a fornire il necessario supporto tecnico e amministrativo. Parallelamente all'attività tecnica, il Consiglio comunale ha votato all'unanimità una mozione per impegnare la Provincia a legiferare in tema di emissioni odorigene. A gennaio 2014, dopo un articolato percorso, la Provincia è giunta alla conclusione delle trattative per la riconversione dell'area, che dall'anno in corso non dovrebbe più essere interessata alle lavorazioni potenzialmente odorigene. 7.a.18 Completamento lavori al bosco della Città. Il Bosco della Città (vedi anche punto 14.a.1), una delle aree più care ai roveretani, è stato oggetto di un imponente opera di riqualificazione volta a migliorarne la fruibilità e la valorizzazione. L'opera è stata interessata ad un importante finanziamento. Ad integrazione dei lavori infrastrutturali in corso da parte del Servizio Lavori pubblici, il Servizio Ambiente realizzerà quanto previsto dallo studio relativo alla valorizzare delle potenzialità naturalistiche e paesaggistiche dell'area, anche con finalità turistiche. 128. 7.a.19 Il Trincerone - Kopfstellung sul Monte Zugna. L'Amministrazione comunale, nell’ambito delle iniziative legate al Centenario della Prima guerra mondiale, ha iniziato un percorso di collaborazione con le istituzioni e le associazioni preposte alla programmazione, finalizzato ad una lettura complessiva del paesaggio del Monte Zugna. Questo si attua attraverso alcuni interventi sui siti storici che permettono di rendere visibili e visitabili manufatti e percorsi e quindi apprezzare nuovamente i caratteri del paesaggio proprio di questo luogo ricco di storia. Il primo intervento, effettuato nel 2011, ha riguardato l’area del cosiddetto “Trincerone-Kopfstellung”. Successivamente il Comune di Rovereto ha richiesto alla Provincia l'ammissione a contributo, presentando un progetto preliminare di recupero di alcuni manufatti della prima Guerra Mondiale siti lungo la strada Albaredo – Zugna. Nel 2013, per dar seguito al completamento di questo ambizioso progetto, è stata richiesta ed ottenuta dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Archeologici la concessione di contributi per gli interventi nel campo della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico relativo alla Prima Guerra mondiale. A dicembre del 2013 è stato quindi approvato dalla Giunta municipale il progetto esecutivo di recupero redatto da un professionista. Lo studio si prefigge di completare il lavoro già impostato sulla superficie nell’area delle prime linee del “Trincerone-Kopfstellung”, integrandolo con la possibilità di visitare un brevissimo tratto delle gallerie militari e soprattutto mediante la lettura della complessità dell’articolazione costruita lungo la strada. La strada oggi si presenta fortemente contraddistinta dalla presenza naturale dei manufatti bellici, minacciati però dall’incombenza naturale del bosco. Dopo l'opera di recupero la strada diventerà il mezzo attraverso il quale far rivivere il ricordo degli eventi che hanno avuto luogo in questo suggestivo scenario. Il lavoro mira all'ulteriore valorizzazione della memoria della Grande Guerra sulla montagna, connettendosi agli altri percorsi guidati sullo Zugna. Dal momento che il Trincerone interessa anche i Comuni limitrofi di Ala e Vallarsa, nel corso del 2013 sono state coinvolte attivamente le relative Amministrazioni. Il Comune di Rovereto, in virtù del fatto che l'area insiste quasi completamente sul proprio territorio, intende farsi capofila per la realizzazione del progetto. La realizzazione dell'ambizioso progetto sarà possibile grazie alla collaborazione delle maestranze che saranno rese disponibili dal Servizio Ripristino della Provincia autonoma di Trento. 7.b Igiene urbana Competenza: assessore Gianpaolo Daicampi Dirigente: Cristian Roverato DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 7.b.1 Raccolta rifiuti urbani: introduzione della tariffa puntuale. Il 2013 si è concluso con due importanti novità del sistema di raccolta: l'avvio della tariffazione puntuale con sacco prepagato e l'inaugurazione del CRM. Dopo il completamento del circuito degli imballaggi leggeri del 2012, la città è stata progressivamente accompagnata partendo da poco più del 50% di raccolta differenziata fino a valori prossimi al 75%. E il tutto garantendo un'ottima qualità del rifiuto conferito in discarica, che, come dimostrano le analisi merceologiche periodiche, presenta margini di miglioramento davvero minimi. Pur nella grande complessità dell'avvio della tariffazione puntuale a inizio 2013, nel contesto di una vorticosa evoluzione normativa a livello nazionale che ha imposto tempistiche strettissime, i risultati sono arrivati già dal primo semestre. Con la tariffa puntuale si misura il volume di rifiuto indifferenziato che viene prodotto da ogni singola utenza, mettendolo in relazione con il corrispettivo che viene richiesto. In questo modo si garantisce una maggiore equità e si incentivano in modo diretto i comportamenti virtuosi, agendo ad un duplice livello: a monte, 129. promuovendo l'acquisto di beni che contengano pochi imballaggi e a valle, spingendo su di una forte differenziazione. Il 2014 sarà l'anno del definitivo consolidamento del sistema di raccolta, ormai maturo. 7.b.2 Controlli. Il 2013 ha visto l'ulteriore consolidarsi delle attività di controllo, capillari sul territorio, per scoraggiare i comportamenti poco virtuosi nella gestione dei rifiuti. Le sanzioni comminate, a dimostrazione del presidio, sono cresciute esponenzialmente rispetto agli anni precedenti. Con l'introduzione della tariffa puntuale l'importanza di questa attività è stata ancora maggiore. Dal 1 gennaio 2013 è operativo il nuovo regolamento di igiene, approvato in Consiglio, che permette maggiore flessibilità e migliori margini di intervento. Forti di questo strumento innovativo, si pianificheranno anche nel 2014 attività precise, di concerto con l'attuale Ente Gestore ed il corpo di Polizia Municipale, che avranno non solo lo scopo di punire, ma soprattutto quello di educare. La filosofia del presidio del territorio vuole essere quella di evitare che gli sforzi delle utenze attente vengano compromessi da quelle non rispettose delle regole del vivere civile e del rispetto delle risorse comuni. 7.b.3 Centro raccolta materiali (CRM). Nel 2013 è stato inaugurato il CRM in località alla Mira di Marco. Il CRM è una struttura di cui si è sentita la mancanza per molti anni, dato che è assolutamente indispensabile come valvola di sfogo e come circuito integrativo nelle realtà dove sia attiva una raccolta differenziata particolarmente spinta come a Rovereto. Sin dalla data della propria inaugurazione, la struttura è stata apprezzata dai roveretani, che vi si recano con costanza per conferire materiali. Come argomentano i dati relativi agli accessi, il livello di utilizzo è in crescita costante. Il nostro territorio è vasto e sicuramente complesso, ed un solo CRM non sarà sufficiente per servire in modo razionale tutti i cittadini. Sulla base dei dati positivi raccolti, e dei riscontri di una parte significativa dell'utenza, si è pertanto deciso di continuare le convenzioni con i comuni limitrofi per utilizzare in compartecipazione i loro CRM. Le utenze avranno pertanto la possibilità di continuare a recarsi a Mori e a Isera, localizzati in modo strategico rispetto all'abitato di Rovereto. Verranno fatte inoltre valutazioni ulteriori per allargare le possibilità ad altre realtà confinanti. Nel 2014 i dati complessivi, comprensivi dei quantitativi conferiti al CRM e dei dati qualitativi, verranno elaborati per valutazioni integrative, volte al miglioramento e all'ottimizzazione del servizio. 7.b.4 Tessili sanitari. Il 2014 sarà l'anno del consolidamento del sistema e dell'individuazione delle categorie merceologiche specifiche su cui intervenire prioritariamente per migliorare i risultati. I dati più recenti dimostrano in modo inequivocabile come, con l'aumentare della percentuale di raccolta differenziata, cambia la composizione di quanto viene destinato allo smaltimento. Ad oggi, la parte preponderante è rappresentata dai tessili sanitari, sui quali è pertanto fondamentale intervenire. Il Comune di Rovereto, sulla scorta delle evidenze analitiche, già dal 2012 ha attivato due percorsi paralleli per affrontare questa problematica: • la verifica normativa e tecnica riferita all'introduzione di prodotti innovativi biodegradabili, che possano essere gestiti senza avviarli allo smaltimento; • la possibilità, concertata con altre realtà, di realizzare un impianto per il recupero dei tessili tradizionali. In entrambi gli scenari, in caso di buon esito, si sarà in gradi di dare un contributo determinante alla riduzione del conferito in discarica. Parallelamente a quanto sopra, nella volontà di dare un contributo significativo alle politiche in favore delle famiglie, si garantirà l'esenzione totale ai produttori di presidi per l'assorbimento per il loro smaltimento, intervenendo con una importante azione sostitutiva. Questo nella volontà di non pesare con oneri supplementari sulle categorie che di fatto devono già sostenere oneri economici per l'acquisto di tali presidi. 130. INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti e la relativa spesa, si rinvia alla scheda illustrativa di seguito riportata. Gli investimenti per la realizzazione dei CRM sono a carico del gestore. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono la conferma delle dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. Il servizio igiene urbana è esternalizzato e quindi le risorse umane dedicate fanno riferimento alla struttura dirigenziale del Servizio Ambiente. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE A carico del gestore COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) % su tot. 583.171,12 36,433 573.980,71 85,384 565.066,00 85,570 Di sviluppo entità (b) % su tot. V.% sul totale Spesa per investimento entità (c) 1.017.487,00 98.250,00 95.289,73 % su tot. 63,567 14,616 14,430 Totale (a+b+c) 1.600.658,12 672.230,71 660.355,73 spese finali tit. I e II 1,879 1,095 1,067 131. Programma 8.a Edilizia Pubblica – funzioni in concorso con la Comunità di Valle. Competenza: assessore Fabrizio Gerola Funzione esercitata dalla Comunità della Vallagarina. N° 8 EDILIZIA ABITATIVA 132. Programma N. 9 PROMOZIONE SOCIALE 9.a PROMOZIONE SOCIALE 9.a Promozione sociale Competenza: Sindaco Andrea Miorandi Competenza: Assessore Fabrizio Gerola Consigliera delegata: Teresa Gallazzini Raus Dirigente incaricata: Federica Sartori DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 9.a. 1 Piano di sviluppo del capitale e della coesione sociale della città di Rovereto. Come è noto il Piano di sviluppo del capitale e coesione sociale della città di Rovereto è stato approvato dal Consiglio comunale nel secondo semestre del 2013. L'implementazione dello stesso rappresenta il principale obiettivo da realizzare nel corso del 2014 provvedendo anche al progressivo coinvolgimento dei diversi attori con cui l'Amministrazione comunale collabora. Il piano, peraltro richiamato dal piano quinquiennale di miglioramento approvato con Deliberazione Giuntale n° 191/2013, interagirà con gli altri strumenti di pianificazione e con i diversi regolamenti comunali come ad esempio, il regolamento per la concessione dei contributi e benefici economici attualmente in fase di rivisitazione. Considerato che il sopraccitato obiettivo dipenderà dal coinvolgimento della città e quindi dalla condivisione dei principi ispiratori del piano, anche nel corso del 2014 continuerà l'organizzazione di specifici momenti di informazione e confronto, ed inoltre, al fine di mettere in luce il significativo lavoro svolto da molte associazioni cittadine, sarà istituito un simbolico premio per la realtà associativa più impegnata nella realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo del capitale sociale. 9.a. 2 Politiche a favore del benessere familiare. Si confermano la valorizzazione e il sostegno delle diverse funzioni della famiglia, siano esse quelle sociali, riproduttive, educative, economiche, culturali, funzioni che non hanno soltanto la finalità di una crescita e sviluppo della famiglia stessa, ma hanno un importante riflesso sulla crescita e sviluppo della società intera. La famiglia o le famiglie, dato che ora si parla più di una diversificazione morfologica delle stesse, hanno necessità non solo strumentali e materiali, ma anche di espressione e di scelta, pertanto di tempi e di rappresentazioni simboliche del proprio presente e futuro. Le famiglie vanno quindi rese protagoniste e devono essere ascoltate nelle loro istanze anche perché hanno una importanza fondamentale nel rafforzare la coesione e la sicurezza sociale della comunità locale. Le relazioni di famiglia, di vicinato di amicizia o parentela formano delle reti fondamentali per cementare e costruire una società viva e sana. 9.a. 3 Studio dell'impatto delle politiche familiari. La L.P. n. 1/2011 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” ha introdotto la valutazione di impatto delle politiche familiari quale strumento per indirizzare le politiche tributarie e tariffarie della Provincia previste in ogni settore, secondo criteri di differenziazione e proporzionalità in rapporto alla composizione del nucleo familiare e alla sua condizione economica. In particolare la valutazione d'impatto familiare implica l'analisi preventiva dell'incidenza sulle famiglie degli interventi previsti negli atti di programmazione e nei relativi strumenti attuativi, con riferimento al rapporto tra carico fiscale, tributario e tariffario, condizione economica e composizione del nucleo familiare. In aggiunta alle politiche tributarie e tariffarie provinciali anche quelle 133. comunali impattano direttamente sulle famiglie. E’ sufficiente ricordare che l'aggiornamento dei tributi e delle tariffe comunali (IMUP, tariffa rifiuti, uso strutture culturali, uso impianto natatorio, colonie estive, scuola musicale, uso impianti sportivi, servizi biblioteca, ecc.) si realizza normalmente ponendo come criterio prevalente l’equilibrio di bilancio. Pertanto, per meglio indirizzare queste politiche e verificarne la coerenza con il programma di amministrazione e con i principi della sopraccitata legge provinciale si ritiene necessario sviluppare a titolo sperimentale una procedura che consenta di valutare l’impatto delle politiche tariffarie locali. Ciò premesso in accordo con l'Agenzia provinciale della famiglia e in collaborazione con la società Clesius S.r.l, in qualità di gestore del sistema ICEF per la Provincia autonoma di Trento, si intende elaborare e sperimentare un modello di valutazione dell'impatto delle politiche familiari comunali, a partire dalle materie fiscali e tariffarie. 9.a. 4 Programma “Happy Family”. ll programma “Happy Family” avviato nel corso del 2011 si inserisce nel quadro della L.P. n.1 del 2 marzo 2011 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” e ha ottenuto dalla Provincia Autonoma di Trento, nel mese di novembre 2011, assieme alle precedenti attività e iniziative comunali a favore delle famiglie il marchio “Family in Trentino” e per la sezione “conciliazione tempi di lavoro e famiglia” il certificato base “Family Audit”. Il piano Happy Family conferma gli interventi che il comune può realizzare a favore dell’agio, del valore della famiglia, del suo ruolo nonché della natalità. Le finalità del piano Happy Family vengono ancora confermate: 1. sostenere la famiglia nella sua funzione educativa e sociale (sia favorendo l'assolvimento delle responsabilità genitoriali tramite servizi e formazione, sia rafforzando i legami familiari e tra le famiglie); 2. sostenere la natalità e le varie fasi di vita; 3. sensibilizzare il territorio e promuovere una cultura di attenzione alla famiglia. Di seguito si riportano sinteticamente le nuove attività o le azioni di miglioramento realizzate nel corso del 2013. Tavolo AA1000 per il benessere familiare: è il luogo della condivisione della lettura dell'esistente, della definizione delle priorità, dei bisogni, nonché di verifica e indirizzo delle politiche familiari in capo al comune, si incontra a cadenza trimestrale, e offre un supporto e uno scambio di vedute e informazioni per la definizione delle politiche familiari. Nel corso del 2013 sono state raccolte alcune richieste di nuove partecipazioni, e questo fa comprendere che la direzione di lavoro del tavolo viene riconosciuta. Family School: tale iniziativa si pone l'ambizioso obiettivo di diventare luogo permanente, e non occasionale, di confronto e scambio di idee per aiutare le famiglie, i single e gli adulti in generale, ad affrontare le criticità della nostra società, i problemi di coppia, riconoscere i valori, sviluppare le capacità genitoriali, favorire le competenze e valorizzare i ruoli. In questa edizione, al fine di ottimizzare le risorse messe in campo dall’amministrazione comunale e dalle diverse associazioni le proposte della FAMILY SCHOOL sono state condivise e concordate con i componenti del “Tavolo della promozione del benessere Familiare” ed inoltre, aspetto ancor più importante, in coerenza con i principi del Piano di sviluppo del capitale e della coesione sociale, alcune iniziative sono state curate direttamente dalle associazioni che partecipano ai lavori del Tavolo. Spazio/Centro famiglie: nel mese di dicembre 2013 è stato inaugurato lo spazio “Famiglie al centro” dove a fianco di altri servizi, Spazio neutro e Spazio papà separati, si offre alle mamme e famiglie l’opportunità di instaurare nuove relazioni, amicizie, condividere i propri pensieri, desideri e preoccupazioni in un momento di vita in cui il neonato accentra energie e attenzioni. Inoltre, in coerenza con i principi del Piano di sviluppo del capitale e della coesione sociale, considerato che la famiglia è il luogo principale in cui si consolidano le relazioni basate sulla gratuità, il progetto si pone l'obiettivo di favorire l'esportazione di tali relazioni all'intera comunità, così da promuoverne lo sviluppo, e realizzare forme di responsabilizzazione, sostenibili sotto il profilo economico, alternative a quelle di tipo istituzionale. 134. Nello specifico tale spazio attivato in collaborazione con la Cooperativa “Progetto 92” rivolto alle famiglie con bambini dai 0 ai 7 anni è attrezzato per il gioco in sicurezza, con materiali ludico-ricreativi adatti alle varie fasce d'età dove genitori e bambini potranno socializzare, intessere relazioni e trascorrere momenti di relax assieme ad altre famiglie. Secondo un processo di sviluppo graduale le famiglie saranno inizialmente accolte da un facilitatore nella prospettiva che si costituisca un gruppo aperto che possa poi autogestire gli incontri e lo spazio allestito ad hoc. Aggiornamento del Marchio Family: a ottobre 2011 è stata acquisita la certificazione del Marchio Family in Trentino in ottemperanza ad una articolata richiesta di requisiti che descrivono analiticamente tutti i servizi, gli interventi, le iniziative e alcune opere pubbliche (ad esempio: piste ciclabili, parchi, ecc.), di fruizione delle famiglie. Considerato che il marchio deve essere sottoposto periodicamente ad una procedura di verifica nel corso del 2013 è stata inoltrata alla PAT la richiesta per la conferma del Marchio poiché è stato accertato il rispetto anche dei nuovi e più ambiziosi requisiti introdotti dalla PAT. Coordinamento PAT conciliazione tempi famiglia-lavoro: dall'anno 2012 l'Agenzia provinciale per la natalità la famiglia e le politiche giovanili ha chiesto la partecipazione del Comune di Rovereto ad un Tavolo di lavoro sui temi della conciliazione dei tempi famiglia-lavoro, anche per promuovere prassi condivise e individuare nuove iniziative. Si proseguirà con la partecipazione a tale coordinamento. 9.a. 5 Politiche di promozione sociale dell'anziano. L'anziano oggi è portatore di un bagaglio di competenze e di risorse che può sfruttare anche per iniziare ex novo percorsi formativi, di aggiornamento, di riscoperta di parti di sé, e di un ruolo (diverso) nella società. La conclusione della fase lavorativa, la minor energia psico-fisica, il cambiamento del proprio ruolo anche nella famiglia, sono fattori che influenzano massicciamente il ben-essere della persona, che va pertanto sostenuta e valorizzata affinché possa vivere al meglio questa fase di vita. Vi è una contaminazione in questo ambito della mission degli stili di vita sani, che nella età avanzata sono conditio sine qua non per una vita serena. Università età libera: con questo servizio si valorizza e si promuove la capacità e l'interesse di continuare ad imparare, offrendo così una risposta a chi desidera aggiornarsi, mettersi in gioco, acquisire strumenti nuovi di lettura della realtà o sviluppare competenze e abilità in discipline teoriche, manuali e artistiche. L'università offre una grande possibilità di crescita individuale e di comunità, in qualsiasi fase dell'età adulta e anziana. Si ritiene inoltre che il valore dei corsi dell'età libera, sia anche quello di innalzare lo stato di benessere e di appartenenza alla città, e tali considerazioni vengono suggerite da quanto i numerosi iscritti rappresentano agli uffici, e agli insegnanti durante l'anno. Il corpo docenti, è prevalentemente indirizzato e sensibile alla trasmissione non solo dei saperi, e delle tecniche, ma anche alla trasmissione delle passioni, dell'impegno, della condivisione e del piacere dell'apprendimento. La frequenza ai corsi inoltre contrasta la solitudine e l'invecchiamento e consente di mantenere e sviluppare la cittadinanza attiva anche nella terza età. In coerenza con i principi del Piano di sviluppo del capitale e della coesione sociale, ai docenti dell'ultima edizione dei corsi della UEL è stato inoltre richiesto di mettere a disposizione sotto forma di volontariato in tutto o in parte le ore di lezione. Tale richiesta ha ottenuto un riscontro positivo considerato che alcuni docenti si sono assunti l'impegno di svolgere gratuitamente alcune ore di lezione e in qualche altro caso interi corsi. Si conferma anche per il 2014 l'articolazione usuale del programma prevedendo però un innalzamento delle quote di compartecipazione al fine di abbattere la spesa complessiva dell'iniziativa. Riduzione del digital divide: nel 2013 si è realizzato un percorso per anziani rivolto all'uso di internet in collaborazione con l'Istituto Superiore don Milani con la partecipazione degli studenti in qualità di tutor. Per il 2014 in ragione del successo ottenuto da questa iniziativa, in collaborazione con l’Assessorato alla formazione e al patrimonio civico dei saperi e con alcuni istituti scolastici cittadini, si intende proporre un luogo di formazione permanente. Il programma formativo dovrebbe essere centrato sull’utilizzo di servizi on line quali la cartella sanitaria TreC, la prenotazione e il pagamento di visite mediche o di esami specialistici, l'uso del portale della PAT dei servizi al cittadino, l'uso della posta elettronica certificata, l'uso dell'home banking, l’acquisto di biglietti ferroviari, ecc. In quest'ultima edizione dell'Università dell'Età Libera è stato programmato un corso informativo per spiegare le opportunità più rilevanti dell'utilizzo di tali nuove tecnologie. 135. 9.a. 6 Politiche a favore dell'integrazione socio-culturale della popolazione sinta residente. La popolazione Sinta residente a Rovereto prosegue nel suo percorso di indipendenza e autonomia dai servizi sociali, verso anche una integrazione rispetto a stili e scelte di vita, una fra tutte, l'interesse di vivere in alloggi anziché al campo o senza fissa dimora. Per certi aspetti la popolazione sinta rappresenta ed esprime ancora elementi di fragilità, che vanno sostenuti, soprattutto per le tematiche inerenti la salute, la scolarizzazione post obbligo e il lavoro. La mission pertanto intende accompagnare le famiglie sinte ad una sempre maggiore emancipazione e responsabilizzazione. I Sinti residenti a Rovereto al 31.12.2013 sono 178 in 52 nuclei. Oltre il 41% dei Sinti vive in alloggio (18 famiglie), il 37% vive al campo mentre il rimanente 22% sono senza fissa dimora parzialmente sul territorio comunale parzialmente in altri comuni. Gli interventi volti all'integrazione di queste persone, si concretizzano nell'operato della cooperativa che ha in gestione il campo sosta zingari in loc. Mira di Marco, che per taluni casi, riesce a espletare alcuni sostegni anche per le famiglie in alloggio. Permane in capo all'ufficio servizi-socio-assistenziali il sostegno individuale o familiare. Il servizio di gestione del campo gradualmente sta riducendo la complessità in quanto le famiglie sinte richiedono sempre più alloggi Itea e raggiungono posizioni utili per l'assegnazione di appartamenti. A fine 2013 è stata avviata la procedura per la nuova gara per la gestione del campo, cambiando l’impostazione del servizio al fine di realizzare un “Servizio di accompagnamento all’integrazione della popolazione Sinta”. In particolare tale nuova impostazione del servizio, coerente con il principi del Piano di sviluppo del capitale e della coesione sociale, comprende gli interventi per la promozione della scolarizzazione, gli interventi per la convivenza all'Area Sosta Zingari e gli Interventi per il miglioramento della qualità della vita. Quest’ultima tipologia di interventi fa riferimento anche agli interventi di responsabilizzazione verso i diritti e doveri dei cittadini al fine di far crescere la consapevolezza che il miglioramento della propria condizione di vita avviene anche tramite la possibilità di una indipendenza economica, di azioni orientate alla ricerca del lavoro, all'acquisizione dei pre-requisiti e requisiti lavorativi, sottostanti al riconoscimento del valore del lavoro e della autonomia reddituale. Il bando a trattativa privata previo confronto concorrenziale prevede un contratto della durata triennale a decorrere dal primo marzo 2014. In ottemperanza alla L.P. n.12/2009 la PAT ha attivato una specifica Consulta allo scopo di mappare e pianificare le future aree residenziali di comunità rivolte a questo settore di popolazione. Il Comune di Rovereto, anche nel corso del 2013 ha partecipato ai lavori della della Consulta provinciale, e collabora per trovare le soluzioni più adeguate per la popolazione di sinta. In questa sede è stato rappresentata la necessità di ampliare la costituzione della consulta, prevedendo la partecipazione delle Comunità di Valle confinanti o comprensive dei Comuni che ad oggi vedono la presenza dei campi sosta. In ogni caso con la Comunità di Valle della Vallagarina si è già iniziato un dialogo affinché si possa condividere il tema zingari, sia per la complessità dello stesso, sia per dare esecuzione alla normativa e alle indicazioni provinciali. 9.a. 7 Politiche a favore dell'integrazione socio-culturale della popolazione immigrata residente. I bisogni primari della popolazione immigrata trovano ascolto in altri settori dell'Amministrazione comunale, mentre l'attenzione alla integrazione socio-culturale di chi per necessità si trova ad affrontare un altro habitat, è un presupposto per produrre qualità della vita e serenità. La popolazione immigrata ha superato il 10% della popolazione autoctona pertanto è importante accogliere e offrire opportunità di scambio, di conoscenza della nostra cultura e anche di conoscenza della cultura di origine di chi convive nella nostra comunità. La diversità culturale viene intesa in questa mission come una ricchezza da scoprire e da utilizzare per crescere insieme. Si conferma che la presenza in città di cittadini stranieri è una ricchezza e una opportunità di conoscenza e scambio per sviluppare insieme il senso di cittadinanza attiva, di appartenenza alla comunità, di miglioramento della proprio contesto di vita. E' importante promuovere azioni di integrazione socio-culturale per poter sviluppare il tessuto sociale locale e far interagire i diversi attori sociali che operano in città a favore di questa integrazione. Numerose sono le associazioni e le realtà che sostengono e valorizzano la presenza degli immigrati a Rovereto, a tal proposito è bene che si possano ottimizzare le informazioni e le iniziative, proseguendo il coordinamento avviato nel corso del 2013 al fine di conoscere, far interagire e creare sinergie fra le associazioni e gli enti che si occupano di promuovere iniziative interculturali per la cittadinanza. 136. In favore delle donne. Si intende porre in essere misure, ridotte ma significative, atte a realizzare quanto previsto dal Quadro Strategico per la Cooperazione Europea nel settore dell’istruzione e della formazione. L’obiettivo 2 dell’ET 2020 prevede di fornire ai lavoratori migranti e ai loro congiunti l’opportunità di apprendere la lingua del Paese che li ospita. Gli investimenti efficienti in capitale umano, attraverso sistemi di istruzione e di apprendimento non formale ed informale, sono una componente essenziale della strategia europea per raggiungere i principali obiettivi della carta di Lisbona, ovvero elevare i livelli di crescita basata sulla conoscenza. A tal fine verrà promosso e sostenuto l’apprendimento di competenze socio-pragmatiche per interagire in maniera efficace mediante modalità comunicative adeguate al contesto: la lingua diventa lo strumento principe di un’azione sociale che si esplica nelle diverse funzioni comunicative in contesti reali, autentici e mirati. Punto di forza sarà l’approccio comunicativo incentrato su bisogni reali che promuoverà la capacità di esprimersi su argomenti specifici in modo efficace, adeguato al contesto anche se non sempre corretto dal punto di vista formale. Pertanto verranno reiterate le esperienze positive che negli anni scorsi hanno visto una significativa collaborazione con alcune scuole materne cittadine e una positiva risposta da parte delle interessate: le stesse opportunità verranno estese a donne immigrate con figli frequentanti la scuola secondaria di primo grado. In favore dei minori. Si intende proseguire nelle iniziative di affiancamento della scuola primaria e secondaria di 1° grado nelle iniziative atte a promuovere e a sostenere processi di inclusione e di superamento delle barriere culturali cercando di rafforzare ed approfondire la competenza linguistica intesa come fattore trasversale indispensabile ad un compiuto successo scolastico. I dati del triennio evidenziano che è raddoppiato il numero degli alunni assistiti, il numero delle sedi scolastiche che hanno richiesto l’intervento e il numero dei volontari che si sono resi disponibili per le attività finalizzate alla promozione di misure atte a favorire le precondizioni per un compiuto potenziamento delle competenze richieste nell’ambito specifico. 9.a. 8 Politiche sugli stili di vita sani. Gli studi, sui determinati della salute evidenziano che tra i diversi fattori analizzati: patrimonio genetico, stile di vita, ambiente di vita, reddito e status sociale, istruzione, genere e performance del sistema sanitario, lo stile di vita è il fattore più rilevante per la promozione della salute. Per questa ragione anche i rapporti sulla salute elaborati dalla nostra Azienda sanitaria evidenziano che la quota di salute maggiore può essere “guadagnata” con attività di promozione e di prevenzione primaria e secondaria. Nell’ambito della promozione della salute tutti gli enti pubblici ai diversi livelli istituzionali (provincia, comunità e comuni), il privato sociale e le associazioni sono chiamati ad attivarsi. In questo contesto è evidente che le misure per aumentare l'attività cognitiva e fisica della popolazione anziana sono un’urgente priorità di salute. L'attività motoria, ad esempio, per gli anziani in molti casi non è un’iniziativa ma è una risposta, cioè si cammina se è necessario ossia se occorre rispondere a delle domande ambientali. Pertanto quando si parla di attività motoria rivolta agli anziani non si deve pensare ad un allenamento di tipo sportivo ma ad un allenamento che consenta di affrontare la vita di tutti i giorni. Infatti, il problema è far si che l'anziano possa ad esempio prendere l'autobus anche velocemente senza correre rischi, attraversare una strada nel tempo previsto dal semaforo, ecc. Per tale ragione si desidera proseguire con le iniziative di promozione della salute, sviluppando competenze, sensibilità e pratiche che possano potenziare la salute e prevenire gli stati di malessere e malattia. Tali politiche, saranno perseguite in coordinamento con l'APSS e con iniziative, azioni, programmi diretti, come anche con interventi di sostegno e di supporto alle progettualità di diretta titolarità esterna, tramite messa a disposizione di strutture/attrezzature o contributi finanziari. Viene così a realizzarsi un'altra importante politica “di metodo” che restituisce alla comunità e all'associazionismo organizzato la responsabilità e l'esercizio di cittadinanza attiva valorizzandola e auspicandola, ossia la politica di sussidiarietà. Tale azione sarà sviluppata in modo traversale rispetto alle altre politiche, siano esse all'interno del benessere familiare, della promozione dell'anziano, dell'integrazione della popolazione sinta e immigrata. Pertanto, all'interno dei programmi della Family School e dell'Università dell'Età Libera, si manterrà l'accento alle tematiche della salute, ai comportamenti personali 137. in relazione all'impatto sul pianeta, al proprio ben-essere fisico, emotivo e psicologico. All'interno di questo quadro si collocano le tradizionali attività estive ai giardini di Rovereto “Ben-essere ai giardini” dove docenti qualificati intrattengono chiunque voglia aderire in lezioni quotidiane di yoga, tai-chi, attività motoria, stretching energetico e per il 2014 si ipotizza anche pilates. In questo ambito vi sono anche gli interventi sulla prevenzione del gioco d'azzardo patologico, realizzati in collaborazione con le politiche giovanili, che dovranno essere completati attivando l'ultima fase del progetto “Win for School” che ha coinvolto gli istituti scolastici superiori di Rovereto. Nello specifico sarà necessario divulgare attraverso i miglior canali di comunicazioni le opere prodotte dai ragazzi così da sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi del gioco d'azzardo. L'intera mostra degli elaborati, inoltre, diventerà itinerante e sarà portata in diversi luoghi della nostra provincia biblioteche, scuole, centri giovani, ecc. 9.a. 9 Politiche per le pari opportunità. Nate nell'ambito della uguaglianza sul lavoro per mettere in campo pratiche inclusive e di contrasto a imparzialità di genere, le politiche di pari opportunità si estendono a una prassi culturale e di processo per il superamento di stereotipi di genere, ad una sensibilizzazione sul valore della diversità e sulle modalità di gestione delle diversità non solo di genere, all'individuazione di strumenti concreti per favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Come tali queste politiche sono trasversali ai vari ambiti dell'amministrazione comunale. 9.a.10 Politiche di promozione della cultura della pace e della solidarietà internazionale. Rovereto è da anni che si distingue per la promozione di una cultura della pace e di attenzione alla solidarietà internazionale, ottenendo numerosi riconoscimenti internazionali, e collaborando con prestigiose istituzioni in tal senso. La pace la si costruisce a partire dalla singola persona, non occorre immaginarsi scenari di paesi in guerra o di disuguaglianze sociali: la cultura della pace va promossa a partire dalla serenità e responsabilità del singolo. 9.a.11 Diritto alla pace. Il tema diritti umani, della democrazia e della pace è oggi all'ordine del giorno delle più importanti istituzioni internazionali. Al riguardo, c'è non soltanto attenzione, ma anche una specifica domanda politica diffusa in varie parti del mondo. A chiedere democrazia e diritti umani sono soprattutto organizzazioni nongovernative, gruppi di intellettuali, movimenti popolari, organismi di volontariato, insomma strutture indipendenti di società civile, che alimentano un vero e proprio movimento transnazionale orientato alla democrazia e ai diritti umani. I diritti umani come è noto costituiscono la base sostanziale, concretissima, di ogni azione di governance della pace. Sono queste le ragioni per cui la “pace” è un tema niente affatto accademico o distante dal nostro agire quotidiano, ma al contrario un orizzonte di lavoro per tutti, ad ogni livello: dal cittadino comune, agli amministratori locali, dagli intellettuali ai professionisti. Sarebbe uno sbaglio clamoroso affidare questo tema solo al lavoro dei “peace-keeper”, dei diplomatici, degli enti governativi, di chi lavora in prima linea sui fronti caldi del mondo. A tal riguardo Eleanor Roosevelt disse: “Dopo tutto, dove iniziano i diritti umani? In piccoli luoghi, vicino casa, così vicini e così piccoli che non possono essere visti nelle mappe del mondo. Eppure essi sono il mondo della persona: il quartiere in cui essa vive, la scuola o l’università che frequenta, l’azienda, la fattoria o l’ufficio dove lavora. Questi sono i luoghi in cui ciascun uomo, ciascuna donna, ciascun bambino cerca eguale giustizia, eguali opportunità, eguale dignità senza discriminazione alcuna. Se questi diritti non significano nulla in questi luoghi, non significheranno di più in qualsiasi altro luogo. Senza l’azione concertata dei cittadini per realizzarli vicino casa, cercheremo invano il progresso nel più vasto mondo”. Il prof. Antonio Papisca, noto esperto di diritti internazionali, docente all'Università di Padova, in un suo recente intervento in occasione dell’88° anniversario del primo suono di Maria Dolens ci ha ricordato che negli ambienti delle formazioni, nazionali e transnazionali, di società civile, la pace è diffusamente rivendicata quale diritto umano. Il diritto alla pace come diritto della persona e dei popoli, infatti, trova un preciso riconoscimento in numerosi Statuti di regioni e comuni e anche in quello del Comune di Rovereto. Tuttavia il diritto alla pace non figura ancora, esplicitamente, nel catalogo dei diritti fornito dalle pertinenti convenzioni giuridiche internazionali. La difficoltà di ottenere tale riconoscimento è ascrivibile alla contrarietà di molti stati che di fatto vedrebbero venir meno il monopolio dell’uso della forza e quindi del diritto a fare la guerra. 138. Considerato che in questi ultimi anni la Fondazione opera Campana dei caduti - dando concreta realizzazione al progetto di don Rossaro che voleva unire nel bronzo della pace tutti i popoli del pianeta - ha ottenuto il riconoscimento di membro consultivo nei più importanti organismi internazionali (Consiglio d’Europa e Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite) è intenzione di questa Amministrazione sostenere la presenza della Fondazione nelle sedi internazionali dove attualmente il tema è all’ordine del giorno per ottenere il riconoscimento del diritto alla pace. 9.a.12 Giornata internazionale della Pace. La Giornata internazionale della Pace viene celebrata il 21 settembre di ogni anno ed è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite tramite la risoluzione 36/37. Da alcuni anni la città di Rovereto festeggia la ricorrenza mediante diverse iniziative rivolte ai giovani e alla cittadinanza tutta. Il 21 settembre potrebbe diventare una giornata formativa in apertura dell’anno scolastico ; il profondo messaggio che la sottende potrebbe farla assurgere a significativo momento laico, interculturale ed inclusivo in occasione dell’avvio di un anno di lavoro in una scuola sempre più contemporanea, aperta a tutte le culture e a tutte le confessioni. Al fine di sensibilizzare significativamente le scuole di ogni ordine e grado presenti in città, si intende coinvolgere l’IPRASE nell’opera di promozione e di sostegno dell’iniziativa mediante proposte nuove, stimolanti e non convenzionali. La Giornata internazionale della Pace potrebbe avere un proprio logo che la contraddistingua e la pubblicizzi come un evento riconoscibile; a tal fine è stato coinvolto l’Istituto Depero al quale è stato dato l’incarico di provvedere alla realizzazione dell’immagine che individuerà la giornata. La valorizzazione delle espressioni artistiche degli studenti verrà riconosciuta mediante l’allestimento di una mostra presso gli spazi espositivi della Fondazione Opera Campana dei Caduti e mediante la pubblicazione di una brochure riportante tutti i lavori prodotti. Per dare un senso compiuto al profondo significato della Giornata sarà promossa la più ampia partecipazione di tutta la cittadinanza con particolare attenzione al coinvolgimento delle Associazioni dell’Emigrazione Organizzata. 9.a.13 Solidarietà internazionale In ragione del fatto che i progetti di sviluppo come anche le micro-azioni nell’ambito della solidarietà internazionale finanziate a livello provinciale e regionale prevedono risorse finanziare decisamente superiori a quelle fino ad ora rese disponibili dai bilanci comunali si è ritenuto opportuno indirizzare i finanziamenti comunali su una specifica azione così da rendere più incisivo il nostro impegno e garantire una maggiore coerenza con gli obiettivi previsti dai documenti programmatici di questa amministrazione. E’ stato pertanto attivato un processo di ridefinizione dei criteri di concessione di tali contributi con l’intento di potenziare gli interventi di “educazione allo sviluppo” previsti dallo specifico Regolamento comunale la cui importanza è ribadita anche dalla Risoluzione del Consiglio Europeo sull'Educazione allo Sviluppo dell'8 novembre 2001. Secondo tale Risoluzione “l'educazione allo sviluppo contribuisce a rafforzare il sentimento di solidarietà internazionale nonché a creare un contesto favorevole all'instaurazione di una società interculturale in Europa. Contribuisce anche a cambiare lo stile di vita a vantaggio di un modello di sviluppo sostenibile per tutti. Consente infine di aumentare il sostegno dei cittadini a sforzi supplementari del finanziamento pubblico della cooperazione allo sviluppo”. In altre parole gli interventi di educazione allo sviluppo assumono come finalità generale la crescita e maturazione di una coscienza pubblica consapevole dei rapporti e delle dinamiche che si instaurano tra i Paesi e le popolazioni del mondo, tra i più ricchi e i meno ricchi, nel contesto di economie e società sempre più interdipendenti, con lo scopo di conoscere e agire per l'attenuazione degli squilibri e il miglioramento dei rapporti internazionali. Tale finalità risulta coerente con il Piano per lo sviluppo del capitale e della coesione sociale che tra gli obiettivi principali ha individuato anche la necessità di rafforzare i sentimenti di solidarietà e le relazioni di reciprocità. La proposta è stata accolta favorevolmente anche dalle associazioni della città che si occupano di solidarietà internazionale. 139. 9.a.14 Restauro della Basilica del Getsemani. Nel 2013 è terminato il progetto di restauro della Basilica del Getsemani a Gerusalemme sostenuto dal Comune di Rovereto, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e dall'Opera fondazione campana dei Caduti. Il progetto è stato realizzato grazie al Programma di sostegno alle Municipalità Palestinesi finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano destinato al rafforzamento delle capacità tecniche, amministrative e gestionali degli enti locali palestinesi in due Governatorati (Hebron e Betlemme), nell’area di Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza. Il Programma consiste nell’approvazione e realizzazione di progetti di cooperazione di enti locali palestinesi in partenariato con omologhi italiani. Vi sono almeno due ragioni che hanno indotto l'amministrazione ad aderire a questo progetto. La prima riguarda il fatto che la Basilica, realizzata da un architetto italiano (Barluzzi), dopo la prima guerra mondiale divenne di fatto un messaggio di pace poiché molte nazioni belligeranti contribuirono alla sue edificazione. Un messaggio di pace che si pone in diretta sintonia con quello fatto risuonare dalla Campana dei caduti “Maria Dolens” realizzata con la fusione dei cannoni delle nazioni che parteciparono al primo conflitto mondiale. Due grandi intuizioni progettate pressoché negli stessi anni e realizzate nel 1925. La seconda ragione riguarda l’originalità con cui è stato attuato il progetto che ha visto il coinvolgimento della comunità locale attraverso la selezione di un gruppo di ragazzi palestinesi che si sono formati nell’apprendere le tecniche di restauro dei mosaici. Quindi un progetto non solo di restauro bensì di sviluppo sociale che ha voluto accrescere la consapevolezza della comunità locale sulla storia del patrimonio culturale locale e sull’importanza della sua conservazione dando l’opportunità ad un gruppo di ragazzi di acquisire specifiche competenze professionali da mettere a servizio della propria comunità. INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti si rinvia al piano delle opere pubbliche e alla scheda illustrativa di seguito riportata. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono l’invarianza delle dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 140. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) % su tot. 758.129,68 100,000 747.138,91 100,000 736.489,44 100,000 Di sviluppo entità (b) % su tot. V.% sul totale Spesa per investimento entità (c) Totale (a+b+c) % su tot. 758.129,68 747.138,91 736.489,44 spese finali tit. I e II 0,890 1,218 1,190 141. Programma N. 10 - SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI 10.a - Introduzione 10.b - Il contesto normativo 10.c - La prima sperimentazione 10.d - Area di interesse Anziani 10.e - Area di interesse Minori e Famiglie 10.f - Area di interesse Adulti e immigrati 10.g - Area di interesse Disabilità 10.h - Interventi economici 10.i - Azioni trasversali Competenza: assessore Fabrizio Gerola Dirigente incaricato: Federica Sartori DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 10.a Introduzione 10.a. 1 Rafforzare gli interventi di prevenzione. Per comprendere l'evoluzione dei principali fenomeni sociali e il loro impatto sul nostro sistema di welfare è opportuno considerare sinteticamente qualche dato demografico. Prendendo a riferimento l'Annuario statistico demografico del Comune di Rovereto e analizzando i dati per il decennio (2002-2012) partendo dalla situazione delle famiglie, in ragione del ruolo fondamentale che svolgono nel garantire la protezione e il sostegno dei propri componenti, si osservano importanti mutamenti. A fine 2012 a Rovereto il 37% delle famiglie era composto da un'unica persona, il 28% da 2 persone, il 17% da 3 persone, il 13% da 4 persone, ecc. Dal 2002 il numero delle famiglie è aumentato prevalentemente per la crescita delle famiglie unipersonali e di quelle composte da 2 persone. L'indice di dipendenza strutturale ridefinito (popolazione 0-14 e 65+/popolazione 15-64 *100) in questo decennio è cresciuto di quasi 10 punti evidenziando di fatto la riduzione della capacità della popolazione adulta di farsi carico dei suoi componenti più deboli (bambini e anziani). Anche l'indice di instabilità matrimoniale è aumentato nel corso del citato decennio passando dal 2,4% del 2002 al 3,9% del 2012. Sul fronte della popolazione al di sotto dei 18 anni si osserva che rispetto al 2002 è aumentata l'incidenza della popolazione minorile mentre è diminuita la quota percentuale dei 19-29enni. L'indice di dipendenza (popolazione 0-14/popolazione 15-64 *100) dei giovani segna un trend in aumento verosimilmente dato dall'aumento degli stranieri residenti (dall'8,3% del 2002 al 19,0% del 2012). La popolazione anziana, con 65 anni o più, è passata dal 19,8% del 2002 a 21,6% del 2012 di cui gli ultrasettantacinquenni costituiscono il 10,9% della popolazione mentre i “grandi anziani” ne rappresentano il 6,8%. I dati epidemiologici nel caso della popolazione anziana evidenziano inoltre un significativo legame tra invecchiamento e insorgenza di malattie croniche, degenerative e disabilitanti che comporta un aumento dei bisogni connessi con la condizione della non 142. autosufficienza. Questo sintetico e incompleto quadro se messo in relazione con la crisi economica e la contestuale riduzione delle risorse pubbliche ci fornisce un ulteriore conferma, anche in chiave locale, di quanto sia necessario, specie nel caso degli anziani, investire risorse in interventi di tipo preventivo sostanzialmente volti alla promozione dell'attività fisica, psichica e relazionale così da consentire all'anziano di vivere in salute il più a lungo possibile con un maggiore grado di autonomia. In linea generale anche per gli altri ambiti gli interventi preventivi rappresentano di fatto un reale investimento in quando permettono di risparmiare notevoli risorse che diversamente devono essere spese in successive azioni di tipo riparatorio. Basti pensare all'importanza delle azioni a supporto delle fragilità familiari, al sostegno scolastico nei confronti delle ragazze e dei ragazzi in difficoltà, ecc. Al fine di massimizzare il rendimento delle politiche di prevenzione sarà quindi necessario un ulteriore sforzo di coordinamento tra l'ufficio socio-assistenziale, quello della promozione sociale e egli altri uffici comunali, che si occupano di interventi con ricadute nel sociale, per condividere le priorità di intervento, conoscere e valutare le potenzialità del lavoro fino ad oggi fatto (Centro aiuto anziani, Corsi attività motoria nell'ambito dell'Università dell'età libera, percorsi cittadini della salute, percorsi per il running, attività motoria estiva nei parchi, spazi di aggregazione per giovani e famiglie, sviluppo delle competenze genitoriali, aiuto compiti, ecc.). 10.a. 2 La multidimensionalità del disagio e delle fragilità. Eventi sentinella, quali gli omicidi verificatesi negli ultimi mesi anche a Rovereto, ma soprattutto l’emergere di disagi/fragilità sempre più diffusi e indefiniti che superano i concetti di normale/deviante, sano/malato sono oramai una caratteristica specifica della società in cui viviamo. Inoltre, la crisi economica e i determinanti sociali (lavoro, reddito, istruzione, ambienti di vita) pesano in maniera decisiva nel favorire la crescita delle diseguaglianze. In questa situazione l’attenzione alla multidimensionalità dei disagi/fragilità che interessano la medesima persona o persone diverse nella stessa famiglia devono rappresentare un obiettivo prioritario per la nostra Amministrazione e in linea generale per tutti gli enti che hanno responsabilità nella gestione delle politiche sociali e sanitarie. Nello specifico quando ci riferiamo a situazioni di disagio/fragilità socializzando la terminologia esistente, potremo parlare di: “attaccamenti” (a gioco, fumo, droghe, alcol, psicofarmaci, cibo, shopping, internet, ma anche a persone, cose, ruoli, ecc. ); “perdite” (lutto, abbandono, separazioni, perdita di lavoro, di sicurezza, di ruolo, di senso, di autostima, di fiducia, ecc.), “ fatica nella accettazione/convivenza con” (malattie croniche, disagio psichico, disabilità, solitudine, diversità culturale o di gusti sessuali, disagi esistenziali, depressione, ansia, attacchi di panico, conflitti non gestiti, violenza domestica, ecc.). Le attuali risposte ai disagi elencati spesso avvengono con protagonismi paralleli, a volte in concorrenza o in sovrapposizione. Pertanto c’è il rischio di fornire risposte parziali centrate sulla specificità dei disagi/problemi/bisogni, più che non sulla centralità della persona/famiglia/comunità e soprattutto caratterizzate da forti elementi organizzativi e valoriali di appartenenza che a priori escludono o rendono difficili le sinergie tra servizi. Il Comune di Rovereto all’interno del Consiglio della Salute e di tutti gli altri momenti specifici di confronto continuerà a stimolare riflessioni per favorire una lettura condivisa e diffusa dei bisogni, per indicare linee politiche di risposta e soprattutto per sollecitare sinergie, collaborazioni tra le varie istituzioni o servizi: tra primo, secondo, terzo e quarto settore, tra mondo sociale e sanitario, tra ospedali o strutture e territorio. Considerato che la valorizzazione del Quarto settore rappresenta una delle strategie promosse dall’OMS, efficace dal punto di vista costi/benefici e in grado di rinforzare il protagonismo delle comunità, l’Amministrazione comunale si impegnerà a sostenere la sperimentazione attivata al fine di far nascere i Club di Ecologia Familiare (CEF) nelle microcomunità della Vallagarina. I CEF, infatti, potrebbero rappresentare un primo spazio di socializzazione delle fragilità a livello di micro comunità, per affiancare, completare e migliorare, in nessun modo sostituire, il ruolo dei servizi pubblici, del privato sociale, del volontariato, avente come finalità prioritaria la valorizzazione del protagonismo diretto delle persone/famiglie nel prendersi cura delle proprie fragilità in un contesto di mutuo aiuto. 10.a. 3 Implementazione del Piano per lo sviluppo della coesione e del capitale sociale della città di Rovereto. Come già anticipato nei precedenti paragrafi, occuparsi di politiche sociali implica necessariamente l'assunzione di uno sguardo di analisi e di intervento trasversale 143. alle diverse politiche comunali (e non solo), dal momento che i determinanti di benessere delle persone e delle famiglie sono necessariamente riconducibili a diversi aspetti del vivere collettivo, richiedendo risposte integrate e non solo assistenziali. In un quadro di crescita, nella complessità e nel numero, delle situazioni di bisogno che accedono ai Servizi, accompagnato da una contrazione delle risorse rese disponibili, risulta necessario individuare e consolidare modelli di intervento e prassi operative capaci di promuovere responsabilizzazione e rigenerazione delle opportunità di aiuto a favore delle persone. In questo senso il 2014 rappresenterà un laboratorio attento a suscitare le condizioni favorevoli affinché possano realizzarsi prassi di intervento innovative, forme di protagonismo degli utenti dei servizi, coinvolgimento crescente dei soggetti del territorio, strategie di qualificazione della spesa corrente che permettano di incidere in migliori livelli di sostenibilità e di esito degli interventi e dei progetti. Il quadro strategico di riferimento è rappresentato dal “Piano per lo sviluppo della coesione e del capitale sociale della città di Rovereto”, approvato dal Consiglio Comunale nel mese di settembre 2013, che segna un orientamento attento alla valutazione di impatto delle politiche e degli interventi realizzati in termini di investimento. Accanto alla garanzia di erogazione degli interventi e prestazioni essenziali il Piano propone l'adozione di strategie di programmazione e di intervento attraverso le quali gli effetti dei benefici prodotti possano declinarsi il più possibile in termini collettivi e rigeneratori di risorse. La scommessa è quindi quella di verificare in che misura le risorse attualmente destinate alle azioni di sviluppo sociale producono risultati e se sono in grado di produrre ulteriore valore. Questo nuovo strumento programmatorio permetterà inoltre di fornire al Tavolo Territoriale, istituito presso la Comunità della Vallagarina, indicazioni molto puntuali circa i bisogni di natura socio-assistenziale espressi dalla città di Rovereto. A partire dall'esercizio delle funzioni attribuite e consolidate, questa tensione accompagnerà in maniera trasversale e gradualmente diffusa le attività del Servizio, come esplicitato nei paragrafi successivi. Il Piano rientra inoltre tra le azioni previste all'interno del “Piano di miglioramento della pubblica Amministrazione 2013 – 2017”, con un recepimento dei principi fondamentali anche nell'elaborazione della Variante Urbanistica di pubblica utilità di prossima discussione. 10.b Il contesto normativo di riferimento. Il quadro normativo di riferimento è delineato dalla Legge di riforma istituzionale L.P. 16 giugno 2006 n. 3 “Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino”, dalla L.P. 13/2007 “Politiche sociali in Trentino” e dalla L.P. 16/2010 “Tutela della salute in Provincia di Trento”. La riforma nel suo complesso ha definito specifiche titolarità di competenza corrispondenti ad altrettanti livelli di attività: • Attività afferenti al livello di integrazione socio-sanitaria – con titolarità in capo all'APSS, budget finanziato dal fondo per l'assistenza integrata ed esercizio delle attività secondo moduli di intervento socio-sanitario integrato. Strumenti specifici per l'integrazione: il Punto Unico di Accesso (attivo sul nostro territorio da gennaio 2013) e l'U.V.M. per le 5 aree ad alta integrazione (minori, disabilità, anziani, dipendenze, salute mentale). • Attività socio-assistenziali di livello locale – titolarità competenza in capo delle Comunità di Valle e budget finanziato dal Fondo provinciale socioassistenziale • Attività socio-assistenziali di livello provinciale – titolarità di competenza in capo alla Provincia. L'esercizio di tali attività avviene in forma diretta oppure delegata. Annualmente attraverso uno specifico “Atto di indirizzo” emanato dalla Giunta Provinciale d'intesa con il Consiglio per le Autonomie, vengono definiti i budget da destinare alle Comunità di Valle con le indicazioni delle attività afferenti a ciascun ambito. Vengono inoltre disciplinati gli aspetti generali di indirizzo e funzionamento dei servizi e delle strutture, e fissati i livelli essenziali di assistenza da garantire su tutti i territori. Per il 2013 l'Atto di riferimento è la Delibera di Giunta Provinciale n. 1013/2013, alla quale si rimanda per il dettaglio dei singoli aspetti. 144. In seguito all'attuazione della Riforma Istituzionale, il Comune di Rovereto, per quanto riguarda le competenze in ambito socio-assistenziale di livello locale, rientra nella Comunità della Vallagarina. Come è noto nell'ambito di questa complessiva riorganizzazione del sistema delle politiche sociali, al fine di individuare un assetto organizzativo capace di rispondere ai specifici bisogni della città, il Comune di Rovereto ha stipulato una Convenzione (dd. 28 dicembre 2011) con la Comunità della Vallagarina. Relativamente a questo aspetto è opportuno ricordare che, in coerenza con il programma del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, nel corso del 2014 l'Amministrazione provinciale provvederà a riformare l’assetto istituzionale delle Comunità di Valle. Tale processo di revisione, recentemente avviato, dovrà prendere le mosse dall'attuale situazione economica e finanziaria e dalle difficoltà fino ad oggi riscontrate. Come è noto la L.P. n. 3/2006 ha individuato nelle Comunità di Valle uno strumento capace di dare concreta attuazione ai principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione. Purtroppo già dal momento della costituzione delle 15 Comunità si è capito che tali principi difficilmente si sarebbero tradotti in realtà poiché i criteri adottati per la definizione territoriale di questi enti intermedi in alcuni casi hanno finito per privilegiare le questioni culturali-identitarie mentre in altri casi criteri di efficienza. Ciò ha prodotto la costituzione di Comunità molto eterogenee, la più piccola caratterizzata da una dimensione demografica di circa 4.500 abitanti e la più grande di circa 88.000 (dati demografici riferiti al 2010) con una mediana demografica di circa 20.000 abitanti, dove le realtà più piccole alla prova dei fatti evidenziano significative difficoltà nel erogare servizi in coerenza con i sopraccitati principi. Oggi, di fronte alla perdurante situazione di difficoltà economica, che per essere risolta richiederà una profonda rivisitazione del nostro modello di sviluppo, è assolutamente necessario affrontare con serietà e determinazione il tema della riforma istituzionale, con la consapevolezza che le risorse mal utilizzate, rispetto ad una passato caratterizzato da bilanci pubblici più ricchi, finiranno per avere pesanti impatti sulle altre politiche pubbliche (verosimilmente quelle con la spesa corrente più elevata, sanitarie e sociali). Per garantire realmente il rispetto dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione si dovrà prendere consapevolezza che non esiste un unico confine amministrativo ottimale in grado di garantire la miglior gestione di ogni tipo di servizio bensì diversi ambiti territoriali in funzione della tipologia di servizio presa in esame (gestione rifiuti, ciclo idrico, istruzione, servizi sociali, ecc.). Pertanto, i classici confini amministrativi ritenuti autosufficienti in tutto oggi rischiano di costituire dei cimeli non più in grado di garantire il buon governo di un territorio e per tale ragione anziché dedicare ancora energie a costituirne di nuovi sarà necessario pensare ad un nuovo “sistema relazionale” che sappia utilizzare al meglio quelli esistenti. Nello specifico si tratta di riconoscere l’esistenza di funzioni rispetto alle quali le potenzialità dei singoli enti locali risultano insufficienti o inadeguate e pertanto nell’ottica di ottimizzare il rendimento le funzioni di governo devono superare i confini di un territorio e di un'unica entità politica per relazionarsi di volta in volta, in un sistema a geometria variabile, con altre realtà. In questo senso è necessario assumere come priorità la ricerca di una funzionalità dinamica dell’azione di governo che, in funzione delle singole esigenze concrete da curare, di volta in volta individua i soggetti, le competenze e le procedure operative più adeguate. Seguendo quest’approccio attraverso idonei studi socio-economici si dovrebbero definire preventivamente le dimensioni demografiche e territoriali ottimali per la gestione delle diverse tipologie di servizio. Successivamente i comuni dovrebbero costituire gli ambiti ottimali, individuare il comune capofila, reperire le risorse umane (avvalendosi degli uffici comunali o di quelli delle attuali CdV) e costituire l’organo di governo di questa rete prevedendo la partecipazione dei sindaci o degli assessori comunali. In altre prole, sarà necessario superare la rigidità dei confini amministrativi delle CdV, di fatto costituiti replicando in piccolo i principi della sovranità statale, implementando un sistema più moderno, aperto e flessibile in linea con i processi europei di multilevel governance. 10.c Considerazioni generali sulla riforma. L'applicazione della riforma, ed in particolare il collegamento con la Comunità di Valle, con la Provincia e con l'A.P.S.S. fino a questo momento ha permesso di sperimentare prassi di intervento e di collaborazione significative, con la progressiva definizione dei necessari assetti organizzativi. 145. Dall'esperienza operativa emerge tuttavia come il processo di riorganizzazione non sia ancora pienamente compiuto poiché si registrano alcuni elementi di criticità che richiedono di essere approfonditi ulteriormente ed eventualmente affrontati all'interno di un possibile processo di riadattamento del sistema complessivo. Essi riguardano in particolare: • Rapporti con A.P.S.S.: Operatività del P.U.A. e delle U.V.M. delle 5 aree (materno infantile, dipendenze, disabilità, anziani, salute mentale). Occorre puntare su un maggior riconoscimento e ricorso a tali strumenti da parte dei servizi sanitari specialistici, e su un processo di professionalizzazione del P.U.A. e dell'U.V.M. riferito alle funzioni attribuite per tutte le aree. Da consolidare inoltre la conoscenza del P.U.A. considerato il limitato accesso da parte dei cittadini. Da sviluppare infine le condizioni favorenti la realizzazione di migliori livelli di integrazione socio-sanitaria, gestionale e professionale al fine di valorizzare l'apporto delle diverse professionalità in termini di valutazione integrata e di processo e non solo prestazionali. • Rapporti con la Comunità della Vallagarina e specificità del contesto urbano. Pur all'interno di una collaborazione positiva e di una programmazione unitaria, nell'operatività emergono a più riprese differenziazioni nei bisogni, nei modelli organizzativi e nelle modalità di intervento a capo dei due Servizi, che segnalano l'opportunità di individuare condizioni di maggiore titolarità/autonomia da parte del Comune di Rovereto, anche verso l'esterno. Tale opzione è supportata anche dalla peculiarità di Rovereto quale contesto urbano e dal ruolo diretto che l'Amministrazione esercita in ambito socio-assistenziale, integrando con risorse proprie il budget assegnato e realizzando una vasta gamma di ulteriori iniziative comunali. Una titolarità più marcata potrebbe inoltre declinarsi in una maggiore incisività di rappresentazione delle istanze specifiche che riguardano il Comune (es. ripartizione di budget aggiuntivi, avvio progettualità nuove, partecipazione a bandi...). • Rapporti con la Provincia e necessità di ridefinizione criteri di budget e attribuzione competenze. Per il 2013 Il budget per le funzioni socio-assistenziali di livello locale per il 2013 è stato definito per l'88% su base della spesa storica e per i 12% in base a criteri socio-demografici, con l'intento da parte della Provincia di procedere progressivamente alla composizione del budget con un peso crescente determinato dai criteri socio-demografici e con il conseguente ridimensionamento del criterio della spesa storica. In questa prospettiva, e in base a quanto esplicitato nel punto precedente, appare necessario entro il primo trimestre del 2014 valorizzare e proporre alla P.A.T. l'adozione di criteri alternativi e/o integrativi a quelli in uso che possano esprimere al meglio i bisogni espressi dai diversi territori. Nell'elaborazione di questa proposta è possibile fare ricorso allo specifico studio comparativo svolto dalla “Fondazione Zancan” di Padova che ha evidenziato la necessità di introdurre nei criteri provinciali di riparto del budget nuovi parametri capaci di tenere maggiormente in considerazione i potenziali indicatori di disagio socio-economico. Un ulteriore aspetto di criticità riguarda l'attribuzione delle nuove competenze (dal livello provinciale a quello locale), avvenuta a partire dal 2013, relative agli interventi economici dell'assegno al nucleo e di maternità, senza un'adeguata copertura di budget. La concessione di tali interventi, che avviene in termini automatici in presenza di determinati requisiti, ha comportato un significativo aumento della spesa, che ha compromesso la disponibilità del budget per gli altri interventi. Per il 2013 l'ammontare del finanziamento provinciale assegnato dalla Provincia alla Comunità della Vallagarina e successivamente trasferito al Comune di Rovereto per la gestione dei servizi socio assistenziali in capo al Comune è stato pari ad euro 8.278.390,43 Dai dati del pre-consuntivo 2013 la spesa riferita alle funzioni socio-assistenziali di livello locale e di ex livello provinciale sono state eccedenti al budget assegnato, richiedendo un'integrazione di fondi comunali, stanziati a questo scopo nel bilancio, pari a circa 300.000,00 euro. Attualmente non si hanno elementi precisi rispetto all'ammontare del budget per il 2014. La programmazione condotta e descritta nella presente relazione previsionale, si attesta in questa fase ad un valore pressoché corrispondente a quanto garantito per il 2013. Pertanto si rinvia eventualmente alle successive variazioni di bilancio la ridefinizione del budget. 146. 10.d Area di interesse anziani. Le persone anziane in carico al Servizio nel 2013 sono state n. 874, ed hanno usufruito di interventi di segretariato sociale, di servizio sociale professionale, e di accesso ai servizi. Tra le politiche di welfare in campo socio-assistenziale e sanitario rivolte agli anziani assumono una centrale importanza le azioni di valorizzazione e sostegno della domiciliarità. I dati della spesa sociale per tipo di azione analizzati sul periodo 2007-2011 rivelano, infatti, che la maggior parte delle risorse è stata destinata ad azioni di sostegno alla domiciliarità, circa 1,8 milioni in media all'anno, e all'assistenza in strutture di tipo residenziale e semi-residenziale, circa 1,3 milioni in media all'anno, su un totale di spesa media di circa 3,4 milioni. Il sostegno alla domiciliarità e l'assistenza in strutture rappresentano quindi circa il 91% della spesa totale relativa all'ambito degli anziani. In attuazione delle sopraccitate riforme è opportuno ricordare che la competenza per l'assistenza in strutture semiresidenziali, quali ad esempio i centri diurni, a partire dal 2012 è transitata all'Azienda provinciale per i servizi sanitari mentre per quanto riguarda le strutture residenziali al comune spetta l'obbligo nei casi previsti dalla legge di provvedere all'integrazione delle rette delle RSA. Il comune di Rovereto e la Comunità della Vallagarina esercitano quindi le proprie competenze relativamente agli interventi di sostegno alla domiciliarità. In termini generali la domiciliarità' riguarda il contesto significativo che comprende la persona, la sua famiglia, la sua casa, la sua rete parentale e amicale e ciò che la circonda e quindi il quartiere, i vicini, il paese, con cui ha costruito nel tempo legami di prossimità e di attività nel suo quotidiano. Si può parlare di buona domiciliarità in presenza di adeguate condizioni quali: la possibilità di poter disporre di un ambiente di vita sicuro e protetto; la presenza di relazioni parentali e di prossimità significative; la possibilità di fare riferimento a servizi domiciliari e a servizi di sollievo per chi assiste; la presenza di una rete di soggetti nel territorio a sostegno della domiciliarità. 10.d. 1 Assistenza Domiciliare – reti di prossimità – qualificazione competenze di cui assiste. L'intervento più significativo a riguardo è rappresentato dal Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) che interviene secondo programmi personalizzati di intervento presso il contesto di vita delle persone. Per la gestione del Servizio di Assistenza Domiciliare è attiva al riguardo una Convenzione con la Cooperativa “La Casa” attualmente in proroga in attesa dell'emanazione dei Regolamenti attuativi della L.P. 13/2007. Accanto agli interventi socio-assistenziali e sanitari, sostenere la domiciliarità dell'anziano implica però anche una contemporanea attenzione ai familiari o alle persone che svolgono funzioni di cura e allo sviluppo di reti di aiuto e prossimità sul territorio, che sappiano incidere sulla qualità della vita e delle relazioni delle persone anziane. In questo senso l'azione del Servizio sarà orientata a rafforzare queste dimensioni, con interventi diretti e progettualità sperimentali e specifiche, anche attraverso l'adesione a Bandi europei, nazionali e locali che permettono di qualificare la portata degli interventi. • Interventi diretti di Assistenza domiciliare a carattere socio-sanitario (servizio di assistenza domiciliare integrata, servizio di assistenza domiciliare cure palliative, inserimento presso Centro Diurno per anziani e specifico per Alzheimer...), socio-assistenziale (servizio di assistenza domiciliare, pasti a domicilio, telesoccorso/telecontrollo...) • Progetti volti a rafforzare le reti di prossimità e il coinvolgimento del territorio • Progetti volti a sostenere e qualificare le competenze di chi assiste con azioni di sostegno alle famiglie e di formazione per care giver La tabella che segue riporta il dati relativi all'erogazione degli interventi di Assistenza Domiciliare . Le prestazioni di assistenza domiciliare fornite in questo ambito si attestano sensibilmente al di sopra dei livelli essenziali fissati dall'Atto di Indirizzo che stabilisce come parametrazione di riferimento 10 ore annue di assistenza domiciliare per ciascun abitante con età superiore ai 74 anni. Al 31 dicembre 2012 tale livello essenziale era pari a 41.790 ore. 147. Servizio Domiciliare 2011 2012 2013 Tot. ore servizio domiciliare 64893 65241 69611 N. utenti servizio domiciliare 304 324 328 37398 40724 44315 N. utenti pasti a domicilio 217 231 224 N. utenti telesoccorso - telecontrollo 193 202 194 N. utenti presso alloggi protetti 33 29 32 N. pasti a domicilio Nel rispetto della convenzione in essere con la Cooperativa “La Casa” nel 2014, al fine di far fronte alle esigenze di contenimento e qualificazione della spesa e di una possibile ulteriore crescita della richiesta del SAD, si intende applicare un'attenta valutazione dei servizi attivi e delle nuove richieste, secondo parametri di priorità, di gravità del bisogno assistenziale e del livello di copertura assistenziale attiva anche attraverso altri contributi e servizi (assegno di cura...) al fine di stabilire un'eventuale graduatoria di accesso al Servizio. Al riguardo si ricorda che il SAD fu attivato per la prima volta sul territorio provinciale negli anni '70 per iniziativa del Comune di Rovereto. Di lì a qualche anno per la precisione nel '78 il servizio e il relativo personale furono trasferiti al Comprensorio. Successivamente, nel '89 fu ancora il Comune di Rovereto a sperimentare l'attivazione del SAD per persone anziane o inabili anche al sabato e alla domenica così da estendere il servizio già erogato dal Comprensorio. Negli anni '80-'90 gli enti gestori, che inizialmente erogavano il servizio con personale interno, affidarono la gestione alle cooperative sociali. Ciò premesso, in ragione dell'importanza di questo servizio e della necessità di aumentarne se possibile il rendimento per far fronte ai nuovi bisogni, nel corso del 2014, in accordo con la Cooperativa “La Casa” si intende dare avvio ad un gruppo di lavoro e di analisi del servizio che possa esplorare possibili modalità alternative e/o complementari di implementazione degli interventi coerenti con i principi del “Piano di sviluppo del capitale e della coesione sociale della città di Rovereto” . Per quanto riguarda lo sviluppo di reti di prossimità a sostegno della domiciliarità dell'anziano un impegno da consolidare e allargare sull'intero territorio comunale è rappresentato dal Progetto di Promozione Sociale “Centro Aiuto Anziani”, finanziato con fondi comunali. Il “Centro Aiuto Anziani”, attivo da settembre 2012, persegue una finalità generale di cittadinanza attiva e si propone l'ampliamento delle relazioni sociali degli anziani che vivono una possibile condizione di isolamento e di compromissione dell'autonomia personale attraverso l'offerta di servizi di compagnia, buon vicinato, accompagnamenti e trasporti, piccole manutenzioni domestiche. Nel corso del 2013 le attività del progetto si sono sviluppate progressivamente con la formazione dei volontari, con l'attivazione di interventi di aiuto e compagnia e con la realizzazione di momenti aggregativi che hanno visto una buona partecipazione. Nel corso del 2013 sono stati coinvolti circa 80 utenti che hanno beneficiato prevalentemente di intervento di sostegno relazionale e di compagnia e di accompagnamenti per visite mediche. I volontari coinvolti risultano essere superiori a 50. Dalla valutazione condotta emerge in ogni caso la necessità di consolidare le azioni del progetto e di agire per un'ampia pubblicizzazione sul territorio. Attualmente il Progetto è attivo nella zona di Borgo Sacco-S. Giorgio e nel quartiere del Brione, con la collaborazione nella gestione rispettivamente dell'APSP Vannetti e della cooperativa “La Casa”. Nel corso del 2014 è previsto il suo ampliamento sul territorio a partire dalle Circoscrizioni di Rovereto Centro e Noriglio. L'ampliamento del Progetto nella zona di Rovereto Centro sarà reso possibile anche dal finanziamento concesso all'APSP Vannetti dalla Fondazione Cassa di 148. Risparmio di Trento e Rovereto. 10.d. 2 Centro Servizi Anziani. Nel corso del 2013, in linea con quanto previsto nella precedente Relazione previsionale e programmatica e del relativo obiettivo rientrante nel Piano Esecutivo di Gestione, è stata verificata la possibilità con i competenti uffici provinciali, di adibire il personale comunale impiegato al Centro Diurno Anziani S. Maria, nell'ambito del “Centro Servizi Anziani” attualmente non presente sul territorio comunale. L'operazione tuttavia non ha potuto realizzarsi per il mancato finanziamento del personale all'interno del budget per le attività socio-assistenziali di livello locale. Sul tema, a settembre è stata inoltre presentata in Consiglio Comunale una specifica mozione avente come oggetto la richiesta di riconversione del centro Diurno S. Maria in Centro Servizi Anziani. Il dibattito sulla sopraccitata mozione, che è stata respinta, ha posto l'attenzione da un lato sull'importanza di garantire presso il “Centro Diurno S. Maria” un servizio di buon livello capace di soddisfare le esigenze degli utenti e dall'altro lato l'opportunità che anche il Comune di Rovereto possa disporre di almeno un Centro Servizi per Anziani. Alla luce delle valutazioni condotte, non essendo possibile programmare nel breve periodo la destinazione del personale comunale attualmente impiegato presso il Centro Diurno ad altre funzioni riconducibili al livello di attività socio-assistenziali di livello locale, occorre investire sul piano tecnico-professionale nel rapporto con la Cooperativa “La Casa”, soggetto gestore del Centro, per la formalizzazione e consolidamento di adeguati strumenti che valorizzino le competenze e i ruoli professionali dei dipendenti comunali e il mantenimento della qualità del servizio offerto. Qualora nel tempo si rendessero disponibili spazi di impiego alternativi per il personale, congruenti alle esigenze socio-assistenziali locali, sarà esplorata la loro opportunità di impiego. Il proposito di attivare un Centro Servizi Anziani, da sviluppare secondo modalità organizzative innovative e a ridotto impatto economico, rimane in ogni caso attuale e nel corso del 2014 si individueranno modalità di avvio di tale progettualità, in collegamento funzionale con quanto previsto all'interno del progetto “Centro Aiuto Anziani”. 10.d. 3 Adesione al progetto “Home Care Premium 2014”. Al fine di ricercare collaborazioni con altri soggetti nell'ambito degli interventi a sostegno della domiciliarità degli anziani e delle persone non auto-sufficienti, con la Comunità della Vallagarina si è ritenuto di aderire all'Avviso del Progetto “Home Care Premium 2014” realizzato dall'INPS – gestione ex INPDAP, che prevede per il 2014 l'erogazione di buoni e servizi a favore di dipendenti e pensionati pubblici e/o loro familiari di primo grado in condizione di totale o parziale nonautosufficienza. Il Progetto si configura come un'opportunità di qualificazione della spesa relativa in particolare al Servizio di Assistenza Domiciliare per la possibilità di incrementare con risorse nuove le risposte ai bisogni rilevati, e di destinare gli eventuali risparmi di spesa ad altri interventi. Le modalità di gestione del Progetto, che prevede la concessione di un finanziamento all'ente gestore, saranno definite nel corso dei primi mesi del 2014, in concerto con la Comunità di Valle. 10.d. 4 Rete assistenza familiare, formazione assistenti familiari, Estate Anziani, spesa e farmaci a domicilio. Sul versante del sostegno ai familiari e alle persone che assistono, nell'ottica di favorire un sistema attento a qualificarne le competenze e assicurare un servizio di orientamento/accompagnamento alle famiglie che ricercano la collaborazione di un'assistente familiare, l'Amministrazione ha aderito alla “Rete per l'assistenza familiare in Vallagarina”, protocollo di intesa siglato dalla Comunità della Vallagarina e dal Centro per 'Impiego di Rovereto, e aperta a tutti i soggetti del territorio a vario titolo coinvolti. Sempre in tale ambito il Comune di Rovereto si è inoltre reso partner di un Progetto del Fondo Sociale Europeo che sarà presentato dall'agenzia formativa “DB formazione” entro la metà di gennaio 2014, volto a realizzare percorsi di formazione per assistenti familiari, con la previsione di un successivo raccordo con la “Rete per l'assistenza familiare in Vallagarina”. 149. Si conferma la realizzazione dell'iniziativa estiva “Estate Anziani” anche per il 2014 volta ad offrire agli anziani alcune occasioni di socializzazione in un ambiente gradevole nei mesi di luglio ed agosto in località lacustri e/o montane dotate di adeguate strutture di accoglienza. Prosegue il servizio gratuito di “Spesa a domicilio” a favore di anziani e persone sole prive di sostegno parentale e sociale, impossibilitate ad uscire di casa e a provvedere in forma autonoma a tale attività. Si tratta di un progetto che vede la collaborazione fra la cooperativa “La Casa”, gestore del servizio di assistenza domiciliare comunale, i Supermercati Trentini, il volontariato giovanile della Caritas operante in particolare nel quartiere del Brione. Nel corso del 2014 l'Amministrazione comunale intende avviare la sperimentazione del servizio “Farmaci a domicilio”. In collaborazione con AMR e la Cooperativa “La Casa” quale ente gestore, il servizio prevede la consegna di farmaci a domicilio per le persone ultra 65enni, invalidi civili, persone con inabilità temporanee e cittadini con particolari situazioni soggettive che impediscono loro di recarsi personalmente in farmacia. 10.e Area di interesse minori e famiglie. L'azione di sostegno alle famiglie con minori si esplica attraverso livelli differenziati, in termini promozionali con la valorizzazione e il sostegno delle responsabilità familiari, in collaborazione anche con quanto realizzato dall'Ufficio Promozione Sociale nell'ambito delle Politiche Familiari, e attraverso interventi di aiuto in presenza di bisogni specifici a capo dei minori e degli adulti del nucleo. In questo secondo ambito si esprime anche la funzione di tutela e protezione attribuita al Servizio Sociale dalla Magistratura, nell'esecuzione di specifici provvedimenti. Tale orientamento, al fine di favorire livelli crescenti di specializzazione nelle funzioni attribuite, trova espressione nel modello organizzativo adottato dal Servizio Sociale professionale nell'Area Minori che vede la differenziazione tra l'Area Promozione e l'Area Tutela. Per un approfondimento delle iniziative realizzate dal Comune nell'ambito della promozione sociale a favore di minori, di giovani e delle loro famiglie vedasi anche quanto esposto nei programmi n. 4 e n. 9 della presente Relazione programmatica. Nell'ambito delle politiche familiari a dicembre 2013 è stato inaugurato lo spazio “Famiglie al Centro” in via Benacense, gestito dalla Cooperativa “Progetto '92”. Si tratta di uno spazio pensato per le famiglie con bambini da 0 a 6 anni all'interno del quale adulti e bambini potranno trovare un angolo morbido, giochi ed attività per le diverse età, incontrare e conoscere altri genitori, nonni, zii e trovare supporto e sollievo nella propria esperienza educativa. L'obiettivo di questo spazio di incontro è quello di sostenere la famiglia ed in particolare la relazione genitore-bambino anche attraverso specifiche tipologie di servizio, quali gli incontri di “Spazio Neutro”, incontri tra padri separati e figli e attività di incontro tra mamme. Dai dati resi disponibili dal Sistema informativo nel corso del 2013 i nuclei familiari con la presenza di minori presi in carico dal Servizio Sociale sono stati 635, di cui n.312 nuovi accessi. Da segnalare che poco più della metà di questi utenti sono persone straniere per cui una quota di attenzione specifica è da riservare proprio al lavoro sociale nei confronti degli stranieri. A tale proposito le principali aree di bisogno sono ascrivibili al soddisfacimento di bisogni primari. Accanto a percorsi di sostegno e di presa in carico da parte del Servizio Sociale Professionale, nel 2014 si intende continuare ad investire anche in percorsi di sviluppo di comunità, aderendo e collaborando a progetti specifici quale ad es. il Progetto “Tra.Mi.Te” promosso dall'ATAS. Anche per il 2014 sarà rinnovata la collaborazione con le realtà associative che garantiscono interventi di mediazione linguistica e di mediazione culturale, necessari a garantire un'adeguata azione di comprensione e di aiuto nei confronti di utenti di diversa nazionalità e cultura. Nel suo complesso, tenendo quindi conto dell'utenza nazionale e quella straniera, nel lavoro con le famiglie che hanno figli minorenni si registra un aumento di accessi al Servizio che esprimono una condizione di vulnerabilità socio-economica determinata dal venir meno, o dalla difficoltà di reperire un'occupazione lavorativa. Gli effetti di tale difficoltà si rendono visibili e concreti in misura ancora più amplificata nelle fasce più deboli, prive di adeguate reti di supporto e 150. prossimità. Le possibilità di risposta del Servizio Sociale, a fronte di una condizione di bisogno strutturale ed endemica, risultano parziali e richiamano la necessità di un investimento diffuso ad altri livelli, accompagnato anche dalla ricerca di modalità di intervento differenziate (vd. Azioni trasversali). A riscontro di questa affermazione è sufficiente analizzare i dati della PAT relativi all'erogazione del reddito di garanzia, sul cd canale automatico, per osservare che sul solo territorio della Vallagarina nell'anno 2012 vi sono stati 1.358 richiedenti che rapportati al totale provinciale (6.249 richiedenti) determinano valore pari a circa il 22%. Inoltre, il numero di richiedenti in rapporto alla popolazione residente nella rispettiva Comunità o Territorio evidenzia che il valore più elevato si riscontra nel caso della Comunità della Vallagarina con una percentuale pari a 1,53% seguita dal Territorio Valle dell'Adige con una percentuale di 1,42%. Verosimilmente tale dato è giustificato da una forte presenza sulla Vallagarina ed in particolare sul Comune di Rovereto di un settore produttivo oggi fortemente provato dalla crisi economica. Al fine di sostenere le responsabilità familiari si intende proseguire con azioni volte a valorizzare reti di sostegno e di cura all'interno della comunità. L'accoglienza famigliare è una delle risposte attivabili che favorisce in maniera diretta la solidarietà tra famiglie, tra associazioni di famiglie, con la messa in comune delle risorse per favorire il nascere di nuove disponibilità all'accoglienza. E' necessario mantenere e consolidare i servizi esistenti e già attivi sul territorio a sostegno delle famiglie e dei minori con particolare riferimento agli interventi volti alla capacità di cura ed educativa dei genitori, quale premessa fondamentale per la crescita del capitale e della coesione sociale. Le funzioni del Servizio Sociale professionale si esplicano attraverso percorsi di sostegno psico-sociale, di accesso ad altri servizi, di tutela nei confronti di minori, necessari alla definizione degli interventi di aiuto necessari. La complessità connessa agli interventi tecnico professionali soprattutto nell'ambito dei rapporti con la Magistratura, richiedono sempre più frequentemente attività di supervisione sia individuale che di gruppo. Nel corso del 2014 è intento dell'Amministrazione assicurare la professionalizzazione degli operatori e garantire adeguate forme di sostegno anche concordando con l'Azienda provinciale per Servizi Sanitari, un protocollo d'intesa che preveda la possibilità di attivare percorsi di supervisione psicologica agli assistenti sociali che ne abbiano bisogno e periodici incontri con l'equipe degli psicologi operanti nella locale Azienda Sanitaria. Al fine di rendicontare la tipologia di attività dell'area “Minori e famiglie” e fornire una base di riferimento previsionale per il 2014, nella tabella che segue sono riportati i principali Servizi e interventi rivolti ai minori e alle loro famiglie attivati nel corso del 2013, con la specifica del livello di titolarità e di finanziamento: 151. Tipologia intervento/servizio Livello competenza/finanziamento n. utenti Consultorio Familiare Area dell'integrazione socio-sanitaria 73 Affidamento minori a strutture residenziali Attività socio-assistenziali di livello provinciale 16 Affidamento familiare Attività socio-assistenziale di livello locale e provinciale 20 Interventi educativi a domicilio Attività socio-assistenziale di livello locale 22 Inserimento presso Centro Diurno “Il Cortile” - c. Murialdo Attività socio-assistenziale di livello locale con integrazione comunale 13 Intervento di “Spazio Neutro” Attività socio-assistenziale di livello locale 16 Affidamento semi-residenziale c/o “Free Way” Attività socio-assistenziale di livello locale 4 Accoglienza minori presso famiglie o singoli Attività socio-assistenziale di livello locale 7 Progetto “Ali di Gabbiano” - Associazione “U. Girella” Attività socio-assistenziale di livello locale 23 Servizio di Mediazione Familiare Attività socio-assistenziale di livello locale e provinciale 23 accessi – 6 coppie A livello sperimentale, in linea con quanto previsto nel “Piano per lo sviluppo della coesione e del capitale sociale della città di Rovereto” e in particolare nell'ambito della responsabilizzazione e del protagonismo degli utenti del Servizio Sociale, si intende aderire al Progetto “Due per uno” promosso dalla Comunità Murialdo che consistente in un'esperienza di gruppo rivolta a genitori che vivono o hanno vissuto il collocamento del proprio figlio in un contesto extra-familiare. Si ritiene che uno spazio di questo tipo possa costituire un'opportunità di confronto per i genitori e un intervento importante che integra e qualifica l'offerta dei servizi. 10.f Area di interessi adulti. Il lavoro sociale nell'Area Adulti è contraddistinto in maniera significativa dal lavoro di rete con altri Servizi e realtà del territorio che permettono l'attivazione a favore della persona adulta di interventi integrati e globali con un'attenzione trasversale alle diverse autonomie e ambiti di vita. Si evidenzia a questo proposito la collaborazione con l'U.O. di Psichiatria dell'APSS, definita anche attraverso un Protocollo Specifico tra i due servizi, nella rilevazione precoce e nel trattamento di problemi di salute mentale, secondo modalità di intervento integrate e attente anche ad attivare reti di socialità sul territorio. A fronte di una crescente complessità delle problematiche riferite alle persone adulte in condizioni di disagio e di isolamento sociale, l'attuale congiuntura economica fa registrare anche sul nostro territorio gli effetti in termini di povertà. Si rende quindi necessario monitorare con costanza l'evoluzione del fenomeno, favorire l'attivazione di reti di solidarietà come quella delle associazioni private che intervengono volontariamente con l'erogazione di pacchi vivere e beni di prima necessità. L'Amministrazione comunale intende proseguire nell'attività di supporto attraverso un gruppo di lavoro denominato “Coordinamento della solidarietà responsabile, che vede impegnati i Centri di ascolto parrocchiale, la Croce Rossa Italiana, l'Associazione lotta alle malattie cardiovascolari e aiuto alimentare (ALMAC), la 152. Conferenza S. Marco della società di S. Vincenzo e la Fondazione Comunità Solidale. In questo ambito si prevede anche una collaborazione attiva con il Servizio Ambiente all'interno di un progetto specifico volto a favorire il recupero delle eccedenze alimentari presso i Supermercati della zona per metterle a disposizione delle persone indigenti attraverso una sinergia delle associazioni di volontariato presenti sul territorio. Nell'Area di interesse degli adulti un impegno rilevante è costituito dagli interventi di sostegno a persone in condizioni di marginalità, anche attraverso l'attivazione di servizi innovativi di bassa soglia. In questo senso negli ultimi mesi del 2013 è stato attivato un Progetto di “Housing first” presso la Casa Cantoniera “Km 354” che vede la coabitazione stabile per tutto l'arco dell'anno di un gruppo di persone senza fissa dimora (fino ad un massimo di 8), impegnate in prima persona nella gestione della casa, nella ricerca di opportunità di lavoro e di socializzazione con un aiuto minimo da parte di operatori e volontari. Con questo progetto si intende sperimentare una nuova forma di accoglienza delle persone marginali volta a superare l'accoglienza temporanea dei dormitori. Il modello d'intervento previsto con l”Housing first” prevede come prima azione l'accesso delle persone ad una dimora stabile; l'offerta della casa non viene più considerata come ultima fase di un percorso di reinserimento sociale, bensì la base sicura da cui partire. La sperimentazione ha preso avvio dal trasferimento dell'appartamento in semi-autonomia “Progetto Fiorenzo”; con la revisione della progettualità in essere in base all'orientamento dell'”housing first”. L'utilizzo a tempo pieno della struttura della “Km 354” ha comportato la riorganizzazione dell'accoglienza invernale che a partire dalla stagione invernale 2013/2014 si svolge presso la “Casa di Accoglienza il Portico” attraverso l'allestimento di posti letto aggiuntivi. Un'area trasversale sulla quale ci si propone di investire nel corso del 2014 riguarda la sfera dell'”Abitare”, sperimentando, in collaborazione con i diversi Servizi a vario titolo coinvolti, percorsi di “Residenzialità leggera” che si pongano in termini integrativi e alternativi alle forme di intervento residenziale tradizionale. Si intende dar vita in particolare e forme di convivenza presso appartamenti pubblici e/o privati tra utenti dei Servizi al fine di favorire l'incontro di bisogni e risorse comuni e verificare la possibilità di attivare anche sul territorio del Comune di Rovereto delle coabitazioni sul modello del “Progetto Casa Solidale” gestito dall'AMA, con cui sono già stati intrapresi i primi contatti. La dimensione dell'”Abitare”, nelle sue molteplici espressioni di “housing sociale” viene assunta come ambito di interesse, nella consapevolezza della sua rilevanza all'interno di un progetto di vita adulta, dove poter contare su un ambiente di vita sicuro e significativo anche in termini relazionali, costituisce una base importante di benessere e leva per il cambiamento. L'opzione verso possibili forme di “residenzialità leggera” si pone anche in termini di ricerca di innovazione e di qualificazione della spesa. Un importante circuito di risposta al bisogno abitativo è inoltre garantito dal progetto “Autonomia Abitativa” gestito dal comune con l'A.P.S.P. Vannetti, costituito da n. 15 alloggi a favore di singoli e nuclei in difficoltà. Quattro nuovi mini appartamenti da gestire nell'ambito del progetto sulle autonomie abitative sono stati recentemente consegnati dal Comune all'APSP “C. Vannetti”, tali appartamenti (max 2 persone) sono ubicati in una palazzina nel centro di Noriglio, due dei quali potranno essere messi a disposizione di eventuali padri separati in difficoltà abitativa. Contemporaneamente sono stati restituiti ad ITEA i due appartamenti siti invia delle Zigherane. Tale situazione porta quindi ad un incremento, pari a due unità abitative, del totale degli appartamenti disponibili per il progetto (9 appartamenti comunali + 6 appartamenti messi a disposizione dall'A.P.S.P.). A fronte della situazione di difficoltà economica diffusa un aspetto rilevante, sia per chi è già inserito in alloggio che per chi presenta una prima richiesta di inserimento, è la capacità di sostenere nel tempo le spese di affitto e di offrire garanzie sufficienti di tenuta. A tal proposito l'Amministrazione proporrà all'attenzione dell'Azienda “C. Vannetti” questo tema in modo tale da individuare possibili forme di sostegno e accompagnamento nella gestione economica, ovvero modalità di conteggio delle quote di affitto che maggiormente rispondano a situazioni di disagio economico. Le persone adulte in carico al Servizio Sociale nel 2013 sono state n. 588, di cui n. 221 nuovi accessi, a favore dei quai l'Assistente Sociale ha attivato interventi di segretariato sociale, sostegno psico-sociale, aiuto all'accesso dei servizi e attivazione di interventi. La tabella che segue riporta la tipologia di interventi realizzati: 153. Tipologia intervento/servizio Livello competenza/finanziamento n. utenti Partecipazione a U.V.M. salute mentale, dipendenze Area dell'integrazione socio-sanitaria 2 Affidamento a strutture residenziali Attività socio-assistenziali di livello provinciale 4 Affidamento a strutture semi-residenziali Attività socio-assistenziale di livello locale 1 Accoglienza presso famiglie o singoli Attività socio-assistenziale di livello locale 9 Progetti formativi e di inserimento lavorativo “Ali di Gabbiano” Attività socio-assistenziale di livello locale 3 Appartamento semi-autonomia “Ex Progetto Fiorenzo” (ora c/o km 354) Titolarità competenza livello locale (budget), finanziato con Fondi Comunali 2 L'Amministrazione comunale dopo aver sostenuto negli anni, con fondi propri, le progettualità gestite sul territorio cittadino dalla Fondazione Comunità Solidale, ha richiesto alla Provincia ed alla Comunità della Vallagarina di valutare il subentro nel finanziamento di quanto di competenza. Si riportano in seguito altre progettualità attive nell'ambito di interesse “Adulti e Immigrati” che si intendono proseguire anche per il 2014. 10.f. 1 Interventi di protezione e prevenzione nell'ambito della prostituzione. Mantenimento del finanziamento concesso alla Cooperativa “Punto di Approdo” per sostenere l'accoglienza residenziale di donne vittime della tratta e dello sfruttamento sessuale all'interno del Progetto "Lambina". Obiettivo dell'attività è anche quello di mantenere monitorata la presenza di prostitute sulle strade cittadine, favorendone l'accesso ai servizi socio-sanitari, prevenendo e riducendo i possibili elementi di contrasto con la cittadinanza. Per quanto riguarda l'attività dell'Unità Mobile di strada "L'Aquilone LILA", sostenuta con contributo dall'Amministrazione fino al 2013, per il 2014, pur condividendo gli obiettivi e l'attività svolta, non è prevista alcuna spesa essendo finanziata per competenza dalla Provincia. 10.f. 2 Collaborazione al progetto "Le Formichine" e ampliamento del D.E.S. "al maschile". Il progetto "Formichine" si è sviluppato nel tempo in termini significativi, configurandosi in maniera diretta come un'espressione compiuta di "welfare generativo". Le condizioni vincenti del circuito sono rappresentate dal processo di responsabilità territoriale fondata su un modello partecipativo e imprenditoriale sottoscritto da soggetti pubblici, del settore privato sociale e da rappresentanti delle imprese. Il Servizio Attività Sociali del Comune di Rovereto, titolare del progetto “Le Formichine”, esercita il ruolo di regia, ed in quanto destinatario del finanziamento provinciale assegnato alla Comunità della Vallagarina, assicura la gestione economica del progetto. Il Comune intende inoltre continuare a sostenere il progetto concorrendo anche con proprie risorse finanziarie. Una priorità di intervento importante per il 2014 è l'ulteriore qualificazione del Distretto dell'Economia Solidale a favore di persone di genere maschile. Nel corso del 2013 si è lavorato per la costituzione di una prima rete di soggetti coinvolgibili su una prima definizione del profilo di utenza e di attività. Nel corso del 2014, ricercando la collaborazione in termini di esportazione di buone pratiche e di trasferibilità di competenze e modelli organizzativi da parte dell'"Opera Famiglia Materna" e di "Punto di Approdo", si intende dare avvio a forme di attività socio-occupazionali orientate al D.E.S. maschile. A questo riguardo l'Amministrazione garantisce con continuità il finanziamento al laboratorio della "Riciclofficina" gestito dall'associazione "Ruota Libera", che 154. costituisce la base embrionale di attività del D.E.S. uomini. Da segnalare inoltre la partecipazione con la Comunità di Valle e con l'adesione di diversi soggetti del privato sociale (Fondazione Comunità Solidale, Gruppo '78, Ruota Libera, Fondazione Famiglia Materna, Punto di Approdo e Girasole) al Bando Sicurezza con il Progetto "In cambio", con una richiesta di finanziamento volta a realizzare attività di inclusione socio-occupazionale nello spirito del D.E.S., a favore di persone in condizioni di marginalità e con proposte di coinvolgimento attivo della cittadinanza e degli utenti dei Servizi in servizi di pubblica utilità. 10.f. 3 Interventi di accompagnamento all'occupabilità attraverso lavori socialmente utili (Intervento 19). In risposta alla crisi economica e in seguito ad una positiva analisi di impatto dell'intervento complessivo, condotta secondo i principi del welfare generativo, si intendeno valorizzare e ampliare le possibilità lavorative rese disponibili all'interno dell'Azione 19 e degli altri interventi di sostegno all'occupabilità. Si conta di garantire un totale di 68 possibilità di impiego nei diversi settori sperimentati (abbellimento urbano e rurale, riordino archivi , valorizzazione di beni culturali). 10.f. 4 Protocollo d'intesa per la costruzione di una rete territoriale di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne. Nel giugno del 2013 si è concluso il Progetto "Donne sicure in una comunità attiva", finanziato dal Bando provinciale sulla sicurezza emanato ai sensi della L.P. 8/2005. La realizzazione del Progetto, e anche delle precedenti edizioni, ha permesso di sviluppare nei servizi e nella cittadinanza un'approccio attento al fenemeno che ha saputo declinarsi in maniera completa e integrata sul versante della sensibilizzaione, nei percorsi di sostengo alla donna vittima di violenza e in azioni orientate al recupero e trattamento dell'uomo maltrattante all'interno di training di gruppo. L'esperienza condotta, sostenuta con titolarità e convinzione da parte dell'Amministrazione, ha assunto i caratteri di buona prassi con un riconoscimento a livello provinciale e con richieste di intervento anche da altre regioni. In collegamento con quanto previsto a livello provinciale e all'interno del quadro normativo di riferimento, al fine si sistematizzare il percorso condotto, nel mese di novembre 2013 è avvenuta la sottoscrizione del primo "Protocollo operativo per la costruzione di una rete territoriale di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne", attualmente composta da n.14 soggetti pubblici e privati, aperta anche ad edesioni successive. Nel corso del 2014 l'impegno del Servizio prosegue con il coordinamento, condiviso con la Comunità di Valle, della Rete territoriale finalizzata ad agevolare percorsi di intervento e protezione tempestiva alle donne vittima di violenza e di intervento sugli uomini che agiscono comportamenti violenti, anche attraverso la definizione di procedure di collaborazione e metodologie condivise con i soggetti sottoscrittori. 10.f. 5 Sostegno all'avvio di gruppi di auto mutuo aiuto. E' intenzione dell'Amministrazione comunale sostenere le reti di auto mutuo aiuto in città in grado di rispondere in maniera capillare alla multidimensionalità del disagio rivolta a persone e famiglie con disagi quali: depressione, gioco d'azzardo, uso di sostanze, disagi emozionali-esistenziali, violenza domestica ecc., anche secondo il recente orientamento dei "Gruppi Promozione Salute" (GPS) proposti dal Servizio di Alcologia. 10.g Area di interesse disabilità. L'azione del Servizio nell'ambito della disabilità si esprime in azioni dirette a sostegno delle persone disabili per il soddisfacimento dei bisogni educativi, assistenziali, relazionali e di crescita, secondo programmi personalizzati definiti all'Assistente Sociale in collaborazione con la persona, con la famiglia e con gli altri Servizi coinvolti. Un'azione importante è inoltre orientata al sostegno ai familiari che assistono attraverso esperienze di gruppo e interventi di sollievo, con un'attenzione in termini di analisi e programmazione anche alla fase del “Dopo di noi”, finalizzata ad individuare forme di assistenza adeguata alle persone disabili nel momento in cui i familiari non potranno più occuparsene direttamente. É in corso a questo proposito la rielaborazione di un questionario specifico condotto negli anni scorsi alle famiglie su questo tema, che sarà conclusa entro il primo semestre del 2014. Gli esiti saranno oggetto di diffusione e pianificazione, secondo opportune modalità. Come previsto all'interno delle priorità del Piano sociale di Comunità, nell'ambito delle azioni a sostegno delle famiglie rientra anche lo strumento informativo in via 155. di ultimazione della brochure contenente tutte le informazioni relative all'offerta di servizi presenti sul territorio del Comune di Rovereto e della Comunità di Valle della Vallagarina in favore delle persone con disabilità, che sarà distribuita alle famiglie, alle scuole a nei principali luoghi pubblici. Nel corso degli anni si è registrato un andamento pressoché stabile rispetto alle domande di inserimento in strutture residenziali e semi residenziali di persone con disabilità, all'interno di una prospettiva che in ogni caso porta alla previsione di un aumento degli inserimenti e del conseguente volume della spesa, con la necessità di individuare idonee azioni di gestione. Nei centri diurni del territorio comunale si sta innalzando l'età media degli utenti presenti e quella dei loro familiari. Verosimilmente la conseguenza di ciò sarà, nei prossimi anni, un aumento delle richieste di collocamento in strutture a carattere residenziale. Nell'importanza di garantire un'omogeneità di risposta ai bisogni delle persone disabili, con particolare riguardo alle nuove situazioni che richiedono un primo inserimento diurno o residenziale, nel corso del 2014 il Servizio si propone di condurre un'analisi generale dei profili di bisogno e dello stato della rete familiare e di aiuto per ciascuna persona inserita, al fine di delineare un quadro generale di riferimento come base decisionale per un processo di revisione dei servizi e per la definizione di priorità di intervento. Si è inoltre in attesa da parte della Provincia di una definizione più puntuale dei livelli essenziali e dell'allineamento anche delle rette giornaliere da corrispondere alle strutture, attualmente caratterizzate da una sensibile variabilità. Un ulteriore area di approfondimento potrà riguardare l'utenza disabile “anziana” attualmente inserita presso strutture per la disabilità, con l'obiettivo di verificare la possibilità, in concerto con le famiglie e con le strutture, di attivare modalità di intervento più leggere e/o transitare verso strutture per l'età anziana. Le persone con disabilità in carico al Servizio, nel 2013, sono state 174 ed hanno usufruito dei seguenti interventi. Tipologia intervento/servizio Livello competenza/finanziamento n. utenti Partecipazione a U.V.M. disabilità Area dell'integrazione socio-sanitaria - Affidamento a strutture semi-residenziali Attività socio-assistenziale di livello locale 85 Affidamento a strutture residenziali Attività socio-assistenziale di livello locale 28 Intervento educativo domiciliare per disabili Attività socio-assistenziale di livello locale 3 Soggiorni estivi per disabili Attività socio-assistenziale di livello locale 12 Intervento educativo “Spazio Libero” Contributo a bilancio - Attività socio-assistenziale di livello locale 54 Centro Diurno per persone affette da sclerosi multipla (Aism) Contributo a bilancio – Attività socio-assistenziale di livello locale 70 10.h Interventi economici (trasversali a tutte le aree di interesse) Gli interventi economici riguardano in maniera trasversale tutte le aree di interesse, con una rilevanza crescente a causa dell'attuale congiuntura economica. In particolare la titolarità di nuove funzioni in materia attribuite al livello locale a partire dal 2013 e le modifiche normative hanno notevolmente aumentato il numero dei beneficiari. Il più rilevante incremento è registrato per l' assegno al nucleo. 156. Gli interventi economici si differenziano in due tipologie: quelli in cui l'erogazione è prevista in maniera automatica in presenza dei requisiti formali previsti dalla normativa e quelli la cui concessione è subordinata ad una valutazione tecnico/professionale specifica realizzata dall'Assistente Sociale. Per questa seconda tipologia gli interventi economici si inseriscono all'interno di una condizione di bisogno socio-assistenziale complesso, non solo economico, e l'intervento economico viene garantito all'interno di un progetto sociale dove la persona si impegna in maniera attiva, nel limite delle sue possibilità, nel superamento della situazione di bisogno. In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa per questa seconda tipologia, l'equipe professionale degli assistenti sociali ha investito molto nel corso del 2013 nella definizione di adeguati ed omogenei strumenti di valutazione del bisogno e per la definizione del progetto sociale. Nel corso del 2014 si conta di poter validare anche scientificamente la metodologia professionale in uso, con l'apporto dell'Università di Trento con cui è in corso una collaborazione specifica. Si ritiene che questo impianto possa costituire anche un elemento di possibile diffusione a livello provinciale. Si riportano in sintesi i principali interventi economici presenti: • Assegno di cura (area socio-assistenziale di livello locale) intervento volto a sostenere l'assistenza e la cura a domicilio di persone che, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita abbisognano di assistenza continua, ai sensi della L.P. 6/98, attraverso l'erogazione di un'indennità mensile. • Assegno di cura (area integrazione socio-sanitaria) con la L.P. 12 luglio 2012 n. 15 sono state introdotte variazioni alla disciplina per la concessione di contribuiti economici a favore delle persone non autosufficienti. La platea dei possibili beneficiari è stata allargata ed il beneficio economico è diventato compatibile con la fruizioni di diversi servizi domiciliari e di carattere semi residenziale. Il contributo che l'Amministrazione comunale dovrà garantire riguarda l'accertamento della condizione di non autosufficienza del richiedente che avviene all'interno delle Unità Valutativa Multidisciplinare costituita ai sensi della legge provinciale sulla tutela della salute. • Assegno di maternità (area socio-assistenziale di livello locale). Sussidio a beneficio di madri italiane o comunitarie o extracomunitarie in possesso della carta di soggiorno che non beneficiano o beneficiano in misura ridotta del trattamento previdenziale dell'indennità di maternità; • Assegno al nucleo familiare (area socio assistenziale di livello locale) rivolto a nuclei familiari composti da cittadini italiani o comunitari e non comunitari soggiornanti di lungo periodo con almeno tre figli di età inferiore ai 18 anni ed indicatore ICEF inferiore a una certa soglia. • Prestito sull'onore (area socio-assistenziale di livello locale): ammissione alla concessione del prestito monetario a favore di soggetti o nuclei familiari in situazioni temporanee di gravi difficoltà finanziarie per far fronte a spese definite dalla specifica normativa. L'erogazione monetaria viene effettuata dall'Istituto bancario convenzionato mentre all'Amministrazione comunale compete il pagamento annuale degli interessi sui mutui concessi. In relazione alla crisi lavorativa alcuni soggetti beneficiari di tale intervento si trovano nell'impossibilità di far fronte all'impegno sottoscritto per cui si prospetta l'addebito al Comune da parte della banca del debito residuo in unica soluzione. • Anticipazione assegno di mantenimento a tutela dei minori (area socio-assistenziale di livello locale): anticipo delle somme non corrisposte dal genitore tenuto al mantenimento. • Reddito di Garanzia sociale (area socio-assistenziale di livello locale): sussidio economico volto al soddisfacimento di bisogni generali a favore sia di soggetti che lavorano o comunque sono in grado di assumere un ruolo lavorativo, sia di soggetti non idonei ad assumere un ruolo lavorativo. • Interventi economici straordinari (area socio-assistenziale di livello locale): interventi economici che sopperiscono a situazioni di emergenza individuale o familiare. • Rimborso ticket sanitario a favore di persone che hanno titolo all'integrazione del reddito per il soddisfacimento di bisogni minimi vitali; • Impegnativa di spesa per il pagamento della retta in RSA nei confronti di persone anziane o inabili: il Comune, nell'ambito delle prestazioni assistenziali erogate in esecuzione di obblighi normativi e in applicazione del regolamento comunale, provvede al ricovero presso Istituti/RSA di persone anziane o inabili e all'integrale assunzione dell'onere di pagamento della retta previo rivalsa nei confronti dell'ospite medesimo e dei suoi congiunti tenuti agli alimenti a termine di C.C. 157. • Compartecipazione nel pagamento della retta per inserimenti in strutture residenziali: previsto nei casi di ricovero di soggetti maggiorenni con disabilità psichica, fisica o sensoriale il Comune si fa carico del 20% della retta di ricovero, come previsto dalla specifica disciplina in materia di funzioni socioassistenziali ai sensi della LP 14/91. 10.i Azioni trasversali. In conclusione vengono indicati ulteriori ambiti di intervento trasversale che impegneranno la struttura nel corso del 2014. 10.i. 1 Convenzioni. L'art. 53 della L.P. 13/2007 prevede che i rapporti a regime di convenzione tra gli enti locali e ed enti pubblici, associazioni, fondazioni e cooperative verranno regolamentati con nuova convenzione allorquando entrerà in vigore il regolamento di esecuzione della suddetta legge, relativamente agli accreditamenti e le autorizzazioni al funzionamento. Ragionevolmente l'efficacia di tale regolamento – attualmente in fase di verifica interna ai servizi provinciali – si potrà avere nel corso del 2014. In seguito alla sua emanazione si renderà quindi necessario stipulare nuove convenzioni con: A.P.S.P. “C. Vannetti” quale soggetto gestore degli alloggi protetti per anziani di via Unione e di via Vannetti; A.P.S.P. “C. Vannetti” quale soggetto gestore del servizio pasti a domicilio e servizio mensa; Cooperativa Sociale “La Casa” quale gestore dei servizi di assistenza domiciliare, Associazione “U.B. Girella” quale gestore dei progetti atti a prevenire i rischi di abbandono scolastico ed emarginazione sociali degli adolescenti. 10.i. 2 Implementazione “Piano per lo sviluppo della coesione e del capitale sociale della città di Rovereto”. L'implementazione del Piano impegnerà gli uffici in maniera significativa per tutto il 2014. Le azioni previste nel 2014, illustrate nei diversi paragrafi della presente relazione, riguardano in particolare: • messa a sistema degli strumenti di valutazione e rendicontazione a partire da una nuova strutturazione della relazione accompagnatoria al Bilancio di previsione presentato dai soggetti gestori di servizi finanziati a bilancio; • sviluppo di un sistema gestionale su supporto informatico; • ulteriori azioni di diffusione del Piano ad altri Servizi comunali, soggetti esterni e alla cittadinanza; • applicazione degli strumenti di valutazione ad un numero crescente di iniziative/progetti; • corso di formazione rivolto al Personale; • messa a regime del progetto “Intreccio”; • istituzione di un gruppo di lavoro sull'Assistenza Domiciliare; • sperimentazione di progetti innovativi nelle diverse aree di interesse. 10.i. 3 Progetto Intreccio. Il progetto, elaborato secondo lo spirito del Piano di Sviluppo, prevede l'attivo coinvolgimento, in termini di impegno di cittadinanza, degli utenti che usufruiscono di interventi socio-assistenziali. La proposta viene presentata in termini di opportunità per la persona di esprimere alla collettività, a fronte dell'aiuto ricevuto, un servizio di volontariato. Crediamo che questa prospettiva sia da perseguire per i benefici diretti per la persone e per la realtà che accoglie. In base alla valutazione condotta sui primi “intrecci” effettuati, obiettivo per il 2014 è quello di consolidare e mettere a regime in maniera strutturata tale opzione, attraverso anche la definizione, a cura dei diversi Uffici, degli aspetti assicurativi e amministrativi necessari per l'espletamento delle attività di volontariato di cittadinanza previste. 158. 10.i. 4 Formazione del personale. Considerata l'importanza che va assumendo la formazione del personale tecnico e amministrativo e la necessità di ottimizzare l'accesso e la fruizione delle numerose proposte formative presenti, si assicura un “Piano per la formazione del personale” da effettuarsi in collaborazione con il Servizio Personale a partire dai bisogni formativi espressi. Nel corso del 2014, anche grazie ad un finanziamento specifico che sarà concesso alla Fondazione Zancan dall'INPS, si effettuerà un corso di formazione rivolto agli Assistenti Sociali e al personale di staff di entrambi gli uffici impegnato nell'applicazione del Piano di Sviluppo, dal titolo “Tra il dire il fare. Strumenti e condizioni per un welfare generativo”. Il corso avrà la durata di 40 ore e sarà articolato secondo metodologie teoriche e laboratoriali applicate a casi specifici Sulla scorta dell'esperienza positiva condotta nel 2013, si ripropone anche nel 2014 un corso di auto-formazione interna per gli assistenti sociali su contenuti ritenuti rilevanti per l'agire professionale. Inoltre, gli assistenti sociali che hanno avuto la possibilità di partecipare nell'anno precedente a corsi di formazione esterna avranno la possibilità di restituire, in termini formativi, quanto appreso. Per il personale amministrativo si ritiene di aderire ad alcune proposte di corsi programmati dal Consorzio dei Comuni su tematiche giuridiche, mentre per gli aspetti contabili di richiedere alla Ragioneria comunale una consulenza su specifici argomenti. 10.i. 5 Elaborazione Carta dei servizi. Al fine di garantire la migliore conoscenza delle opportunità presenti sul territorio comunale in campo socio-assistenziale e favorire una corretta informazione alla cittadinanza dei servizi, l'amministrazione intende impegnarsi nella realizzazione di una Carta dei servizi, il cui lavoro preparatoria è già stato avviato nel corso dell'ultimo trimestre del 2013 per poi proseguire nel 2014. 10.i. 6 Progetti e azioni di contrasto alla vulnerabilità socio-economica delle persone e delle famiglie. Accanto agli interventi economici tradizionali, l'impegno per il 2014 relativamente a tale ambito è quello di individuare e sostenere possibili forme di aiuto alle famiglie nella gestione economica e nel superamento di particolari momenti di criticità. Di particolare interesse al riguardo è l'azione svolta dagli operatori e volontari del Cedas e dei punti di ascolto parrocchiali che attraverso un Fondo Straordinario di Solidarietà, sostengono singoli e famiglie in difficoltà. L'intervento si concretizza con un contributo economico, erogato anche sotto forma di prestito, accompagnato da un'azione di accompagnamento e analisi delle abitudini di spesa, orientata anche in termini educativi e volta a far rientrare la condizione di bisogno economico. INVESTIMENTI INSERITI NEL BILANCIO 2014 L'elenco completo degli investimenti è indicato nell'allegata scheda in calce alla presente relazione nell'area delle opere pubbliche seguite dalla struttura tecnica comunale e dall'assessorato ai Lavori Pubblici. Si riportano di seguito alcuni degli interventi significativi previsti: 3A RSA PRESSO L'AREA “EX MASTER -TOOLS” DI VIA RONCHI: come è noto l’edificio di via Vannetti, costruito negli anni 60, sia per caratteristiche funzionali che strutturali non risponde alle esigenze assistenziali moderne come si sono evolute nel tempo e come sono state recepite all’interno della normativa nazionale e provinciale. Pertanto nell'ottica della dismissione dell’attuale struttura di via Vannetti l'Amministrazione Comunale ha realizzato una RSA di 72 posti a Borgo Sacco e ne sta realizzando una seconda in piazzale Defrancesco per complessivi 80 posti Il Consiglio comunale ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione di una III RSA da 109 posti, localizzata presso l’area “ex Master-Tools” in via Ronchi, che finalmente consentirà di liberare l'edificio di via Vannetti. Nel corso del 2014 è prevista l'acquisizione dell'area su cui sorgerà la RSA nonché il conferimento di incarico per la progettazione definitiva. CENTRO SERVIZI SOCIO-ASSITENZIALI con annessi 9 alloggi protetti in via della Terra: l'Azienda Vannetti mette a disposizione un proprio immobile in centro storico per la cui ristrutturazione ha richiesto contributo provinciale in conto capitale. L'Azienda ha ottenuto il finanziamento da parte della Provincia, a breve partiranno i lavori per la realizzazione. 159. REALIZZAZIONE DI CINQUE APPARTAMENTI PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI PRESSO RSA DI VIA VANNETTI: nel corso dell'anno dovrebbero iniziare i lavori di ristrutturazione degli spazi al terzo piano della RSA rimasti disponibili dopo il trasferimento di parte degli ospiti presso la RSA di Via Fedrigotti a Borgo Sacco. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) % su tot. 11.961.435,03 73,919 11.892.286,76 99,482 11.825.208,44 99,479 Di sviluppo entità (b) % su tot. V.% sul totale Spesa per investimento entità (c) 4.220.393,34 61.875,00 61.875,00 % su tot. 26,081 0,518 0,521 Totale (a+b+c) 16.181.828,37 11.954.161,76 11.887.083,44 spese finali tit. I e II 18,993 19,480 19,211 160. Programma N. 11 - VIABILITA' E TRASPORTI 11.a - VIABILITÀ E SERVIZIO CONNESSI 11.b - TRASPORTI E MOBILITA' 11.c - SERVIZI IN CONCESSIONE (DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA, GAS, TELERISCALDAMENTO, ACQUEDOTTO) 11.a Viabilità e servizi connessi Competenza: assessori Leone Manfredi e Giulia Robol Dirigente: Luigi Campostrini DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA MOTIVAZIONI DELLE SCELTE E FINALITA' DA CONSEGUIRE 11.a. 1 Scelte strategiche sulla viabilità di interesse sovracomunale. Rovereto, Comune della provincia di Trento, è la principale città della Vallagarina, denominazione che viene data alla Val d’Adige nel tratto Besenello-Borghetto. Il corridoio della Val d’Adige che si apre a sud sulla pianura veneta riveste un ruolo strategico sia regionale, di connessione tra la città di Verona, Trento e Bolzano, sia internazionale, quale spina dorsale di attraversamento del Corridoio 1 Berlino - Palermo, corridoio europeo, tutt’ora in potenziamento, che attraversa longitudinalmente tutta l’Italia e la mette in comunicazione con i paesi del nord Europa. La posizione strategica che in conseguenza di queste considerazioni occupa la città di Rovereto da un lato le garantisce una forte relazione con un sistema di connessioni di portata europea, dall’altro penalizza il territorio con una “ingombrante” infrastrutturazione viaria che appesantisce il sistema naturale della valle di una consistente quota di flussi di attraversamento in direzione Nord-Sud. Dalla città in direzione Est hanno inizio la Vallarsa e la valle di Terragnolo entrambe scavate dal torrente Leno sulla cui sponda destra corre la S.S. 46 del Pasubio che collega Rovereto con l’Alto Vicentino e la pedemontana veneta. Ad Ovest l’accesso all’Alto Garda è garantito dalla direttrice est-ovest di collegamento con Riva del Garda, attraverso la valle lungo la quale si trovano Mori, Loppio e Nago. I segni naturali sono rappresentati dal reticolo idrografico che ha nel fiume Adige il suo collettore ultimo e dalle linee montane che sovrastano le valli in un modo che confina in modo netto i contesti vallivi in cui si sviluppa la mobilità di tipo urbano e sistematico. L’Adige, pur distanziato dal tessuto insediativo della città, ne vincola chiaramente l’accessibilità rispetto ai territori in destra Adige. Per contro il fiume Leno, pur tagliando in modo più netto il centro di Rovereto, è dotato di punti di attraversamento ravvicinati tra loro, anche riservati alla mobilità lenta, che ne hanno valorizzato la funzione rendendolo un’opportunità (parco fluviale) piuttosto che un vincolo. I segni antropici, in primo luogo la ferrovia e l’Autostrada A22 del Brennero, ma anche la rete stradale statale (S.S. 12) e provinciale, costituiscono una cesura e una discontinuità spesso non facilmente valicabile per i territori da essi attraversati, compromettendo in parte la permeabilità in direzione trasversale, lungo la quale le relazioni si concretizzano esclusivamente in corrispondenza di attraversamenti come ponti, sovrappassi e sottopassi. Rovereto rappresenta, inoltre, un baricentro nodale di traffico della Vallagarina, essendo generatore di flussi verso le aree di Trento e dell’Alto Garda e contestualmente polo attrattore di traffico in ragione della presenza sul proprio territorio di servizi di interesse sovra comunale. Il sistema viabilistico che interessa la città presenta aspetti di rilevante criticità nei tratti di attraversamento nord-sud ed est-ovest. Il tema è all’attenzione dell’Amministrazione ed è stato oggetto di approfonditi dibattiti in sede consiliare anche per le sollecitazioni venute dai vari gruppi di maggioranza e opposizione, avanzate con appositi ordini del giorno collegati ai bilanci 2011 e 2012 ed approvati a larga maggioranza. 161. La tematica è stata puntualmente seguita anche nella fase di stesura ed approvazione del documento preliminare al Piano Territoriale di Comunità e denominato “stralcio in materia di mobilità”, approvato dalla Comunità di Valle dopo ampio confronto con gli altri comuni interessati e la Provincia autonoma di Trento. Il documento, pur fornendo alcune indicazioni condivise, non è esaustivo di tutte le problematiche espresse dal Comune di Rovereto. Non sono ritenute soddisfacenti, inoltre, le risposte della Provincia in termini di impegno progettuale e finanziario messe in campo per risolvere il tema del traffico di attraversamento della città considerato che a tutt'oggi non è stata ancora fornita una soluzione progettuale adeguata. L'approccio rimane quindi quello del passo corto e del passo lungo. In questo contesto il Comune di Rovereto si attiverà in termini concreti su due linee direttrici. La prima, riguarda il disegno della viabilità strategica di attraversamento della valle, che a livello progettuale non ha ancora ottenuto una condivisione complessiva, posto che vengono interessati altri comuni limitrofi, in particolare le amministrazioni della destra Adige. A fronte di una progettazione di larga massima prodotta dalla Provincia, non sono disponibili altre soluzioni tecniche e di impatto. E' quindi indispensabile, a questo punto, ai fini della concreta definizione dell’annoso problema, che il Comune di Rovereto diventi protagonista di un tavolo di confronto e concertazione con le altre amministrazioni, supportato da uno studio comparativo tecnico-economico che analizzi vari scenari (basandosi anche sui dati derivanti dalle ultime rilevazioni acquisite per il PUM e i rilievi svolti dalla Provincia) in modo da poter interagire con i soggetti preposti alla pianificazione e realizzazione dell'opera quali la Comunità di Valle e la Provincia. E’ indispensabile a tal fine che il Comune di Rovereto, quale principale interessato del problema, assuma la regia in tempi ragionevolmente brevi e d’intesa con la Comunità di Valle, per la definizione della migliore soluzione del problema, mettendo in atto tutte le iniziative utili nei confronti della Provincia Autonoma di Trento, affinché questo strategico tema, evidenziato ormai da decenni, venga risolto nell’interesse di Rovereto, della Vallagarina e in definitiva nell’interesse dell’intero Trentino. Su sollecitazione dell'amministrazione, la Comunità di Valle ha affidato un incarico professionale per la stesura del Piano urbano di comunità avvalendosi degli stessi professionisti che hanno elaborato il PUM. L'amministrazione si riserva di affidare a professionista con esperienze viabilistiche un eventuale incarico professionale ai fini della comparazione delle proposte per poter disporre di un quadro tecnico idoneo a supportare le conseguenti decisioni. La seconda prospettiva è l'attuazione di interventi concreti di breve e medio termine per dare subito risposte a taluni nodi della viabilità di attraversamento. Come sarà evidenziato nei capitoli che seguono, l'amministrazione si è prontamente attivata per dare concretezza agli interventi di miglioramento dell'attuale assetto della strada statale 12 per migliorare e fluidificare i flussi di traffico da nord verso sud e viceversa attivando varie iniziative già concretizzate nel corso del 2013 ad altre che troveranno futura realizzazione quali: • supporto operativo agli uffici provinciali nel favorire la prosecuzione senza interruzioni e l'ultimazione del cantiere relativo alla bretellina “ai fiori” (pur con le incognite dovute alla bonifica di alcuni siti svolte senza impedimenti); • progettazione, su delega della provincia stessa, della bretellina della Mira; • progettazione di massima di un passaggio pedonale sopraelevato all'altezza della stazione ferroviaria; • progettazione, su delega della provincia stessa, della sistemazione e del collegamento di via Cavalcabò con la rotatoria fronte stadio Quercia; • ulteriori scenari possibili indagati attraverso il PUM. In questa fase è fondamentale svolgere una ulteriore valutazione di impatto, mediante affidamento di incarico a professionista viabilista, sulle prospettive che saranno sviluppate a livello generale nel PUM riguardo al tema del collegamento della città con il nuovo polo della Meccattronica, valutando sia lo scenario proposto dalla Provincia sia ipotesi di connessione in altra zona più a nord. A tal proposito, è necessario ricordare come nel corso del 2013 la Provincia stia affinando una progettualità in relazione a piazzale Orsi con la finalità di ottenere una valida proposta di attraversamento nord-sud del nodo viabilistico e una connessione est-ovest con la zona della Meccattronica. In riferimento ad un eventuale collegamento posto più a nord, l'Amministrazione ha costituito con determina del dirigente del servizio Territorio di data 18 aprile 2013 n. 584 un gruppo misto di progettazione preliminare della sistemazione e collegamento di via Cavalcabò con la rotatoria fronte stadio Quercia a Rovereto. Il 162. gruppo ha redatto una prima bozza di progetto che è in fase di analisi allo scopo di ottenere un quadro dei pareri da richiedere per proseguire con le altre fasi progettuali. E' fondamentale nel 2014 individuare entrambe le soluzioni progettuali per poi procedere con i finanziamenti delle opere e alla realizzazione dei lavori entro il prossimo quadriennio per procedere di pari passo con gli investimenti già programmati dalla Provincia sull'area di via Zeni. Ulteriori elementi possono essere acquisiti al punto 11.b.1 che segue. 11.a. 2 Attuazione programma degli investimenti. L'Amministrazione comunale nel corso del 2013 ha posto in termini di assoluta importanza l'attuazione degli investimenti contemplati nel contesto del bilancio di previsione in materia di viabilità. In tal senso sono state realizzate numerose opere urbane ed extraurbane che trovano puntuale sintesi nell'elencazione di seguito riportata: • Interventi manutentivi stradali minori: • asfaltatura per messa in sicurezza tratto SS240 via del Garda tra rotatoria Favorita e rotatoria di Mori ferrovia; • realizzazione parcheggio ex Marangoni; • messa in sicurezza banchettone e barriera stradale in via Cornacalda; • Interventi minori viabilità su indicazione delle Circoscrizioni: • sistemazione pavimentazione in vicolo dei Zendri a Marco; • pavimentazione via dei Roveri; • Interventi manutentivi stradali vari: • sistemazione aree a verde pertinenti il parcheggio di via Parteli; • fresatura ed asfaltatura di un tornante un viale dei Colli. Sono inoltre da considerare le seguenti opere realizzate: • Sistemazione sagrato chiesa del Suffragio; • Pavimentazione via Tartarotti 1° tratto; • Restauro del ponte degli Alpini (ex ponte Prima Armata); • Consolidamento muro di sostegno in loc. Senter; • Consolidamento muro di sostegno in loc. Campolongo; • Realizzazione rotatoria incrocio via Parteli, via Azzolini, via Piomarta; • Sistemazione dei percorsi pedonali e viabilità minore - opere di completamento in c.c. Noriglio; • Realizzazione area Camper service; • Abbattimento barriere architettoniche della viabilità pedonale cittadina; • Realizzazione marciapiede via 2 Novembre a Marco; • Realizzazione strada variante est abitato di Moietto - patti territoriali; • Pavimentazione abitato di Zaffoni; • Asfaltatura strada Zaffoni; • Realizzazione parcheggio interrato e sistemazione esterna in via Panizza a Lizzana (lavori in corso); • Realizzazione parcheggio nell'area ex Bimac (lavori in corso); 163. • Realizzazione rotatoria di via Craffonara/SS12; • Realizzazione rotatoria S. Ilario; • Intervento su SP2 di messa in sicurezza fermata autobus a Campolongo di Noriglio (delega PAT: progettazione); • Attuazione piano ciclabilità via Benacense – Rovercenter; • Attuazione piano ciclabilità Rovercenter / Marco. Nel complesso gli interventi realizzati hanno avuto quale finalità quella di soddisfare capillari e molteplici esigenze palesate dai rappresentanti circoscrizionali e poste in termini di priorità da parte degli Amministratori. La tendenza, nel corso del 2013, è stata quella di garantire idonee soglie di mantenimento delle strutture viarie esistenti, anche attraverso l'approntamento di opere di miglioria e sistemazione formale di ambiti bisognosi di intervento. Nello specifico comparto delle ciclabili si è dato corso ad opere di collegamento di tratte prive di unitarietà di percorso anche attraverso interventi “soft”. Gran parte delle opere ha trovato puntuale attuazione attraverso le fasi della progettazione, dell'esproprio, dell'approvazione del progetto, dell'espletamento della gara, dell'esecuzione delle opere e della successiva rendicontazione finale. I tecnici degli uffici coinvolti hanno sempre garantito attenzione alle esigenze della cittadinanza dando attuazione ai cantieri secondo specifiche priorità volte a minimizzare gli impatti sulla stessa. Nel corso del 2014 l'Amministrazione proseguirà sugli snodi significativi in campo viabilistico per garantire efficienza complessiva della rete viaria in una logica rispettosa delle esigenze di convivenza tra utenza “forte” e “debole”. Quanto programmato costituisce declinazione operativa di quanto puntualmente oggetto di approfondimento nell'ambito del Piano urbano della mobilità. In termini specifici si citano, solo a titolo esemplificativo, gli interventi sui quali l'Amministrazione conta di investire in termini prioritari: − interventi manutentivi stradali minori; − interventi minori viabilistici su indicazione delle Circoscrizioni; − interventi di adeguamento e messa in sicurezza; − attuazione piano ciclabilità; − interventi su strade interpoderali; − interventi di somma urgenza e manutentivi stradali vari; − collegamento viario località Baldresca; − parcheggio Borgo Sacco in prossimità della scuola elementare Filzi; − asfaltatura via Macello; − ristrutturazione e ampliamento della rete dell'illuminazione pubblica in viale Schio, viale Zugna e via Miravalle (concesso contributo PAT); − sistemazione loc. Costa di Noriglio; − realizzazione marciapiede via 2 Novembre a Marco; − collegamento viabilistico fra S.S. 12 (Mira) e viale Caproni (Z.I.) (delega PAT); − interventi per posa barriere antirumore lungo la viabilità cittadina; − riqualificazione di via Benacense 1° stralcio - completamento; − asfaltatura e sistemazione strada degli Artiglieri. Gli interventi sopra espressi mirano ad una riqualificazione, oltre che ad un ammodernamento, della rete cinematica cittadina. Inoltre, gli stessi appaiono strutturati nella logica di garantire un generale incremento del confort delle utenze fruitrici delle strade, in una prospettiva finalizzata all'efficientamento della maglia stradale 164. stessa. Si sottolinea, altresì, che alcune opere verranno declinate in termini attuativi attraverso forme di partenariato pubblico-privato nella convinzione che ciò costituisca un modello di riferimento, non solo per ragioni economiche, ma anche per quelle di metodo volte al naturale coinvolgimento delle utenze direttamente interessate alle iniziative. 11.a. 3 Predisposizione contratti “flessibili” per le manutenzioni ordinarie stradali. L’Amministrazione comunale, nella logica di intervenire celermente nell’ambito del comparto manutentivo stradale, con lavorazioni e/o piccoli interventi volti alla risoluzione di problematiche segnalate e/o registrate dagli uffici, ha inteso sperimentare l'utilizzo di forme contrattuali con con le quali la ditta aggiudicataria si impegna ad intervenire “a richiesta”. Queste tipologie contrattuali, improntate su principi di flessibilità ed elasticità, sono state sperimentate positivamente in alcuni interventi manutentivi minori già nel 2009. Nel corso degli anni successivi si è estesa tale tipologia contrattuale e la relativa metodica di intervento, oltre ai manti cubettati ed asfaltati, alla segnaletica straordinaria e/o lavorazioni affini. Nel corso del 2014 si prevede un'ulteriore implementazione ed estensione ad altre tipologie di lavori (sfalci dei bordi stradali, posa di guard rail), nell'ottica del perseguimento di opportuni risparmi di spesa corrente, in coerenza con il difficile quadro economico locale e nazionale di riferimento. Mediante la declinazione operativa di interventi facenti riferimento a tali modelli contrattuali, si garantisce una flessibilizzazione delle opere ed una risposta alle esigenze pervenute in tempo reale. Ciò comporta altresì un risparmio economico di non poco peso, il che deve essere valutato in termini assolutamente favorevoli stante la congiuntura economica negativa che stiamo vivendo. 11.a. 4 Attività cantiere comunale. L’attività del cantiere comunale, pur con la sua dotazione di operatori limitata (organico in progressiva riduzione, per la sempre maggiore esternalizzazione dei servizi/lavori) , garantisce in modo efficace e tempestivo la risposta a svariate richieste di intervento che spaziano dalla manutenzione stradale (viabilità e segnaletica), alla manutenzione del verde e arredo urbano, fino all'attuazione dei dispositivi delle ordinanze e dei provvedimenti di occupazione suolo pubblico. Tali numerosi interventi, anche se prevalentemente di ridotta entità, sono caratterizzati dalla flessibilità operativa, che consente agli uffici comunali (Traffico e Trasporti, Viabilità, Verde, ecc.) di disporre di uno strumento agile in grado di soddisfare, con contenimento dei costi per l'Amministrazione, i bisogni che si manifestano nella gestione/manutenzione ordinaria. Come risulta dai dati sotto riportati (dal 2009 ad oggi) si registra un progressivo aumento del numero di interventi effettuati dalla squadra di operatori del cantiere, con un significativo contenimento dei tempi di risposta. 2009 2010 2011 2012 2013 1° quad. 2013 2° quad. Consistenza numerica 796 993 1272 1682 502 587 Tempi di risposta in gg. 2,57 2,26 2,33 2,2 2,14 2,44 165. 2009 2010 2011 2012 2013 1° quad 2013 2° quad tempi in gg. consistenza n. 11.a. 5 Illuminazione pubblica – P.R.I.C. Punto saliente del programma dell'Amministrazione comunale è rappresentato dalla vivibilità nell'ambito della tutela e del rispetto ambientale. In questo contesto uno dei punti di maggiore rilevanza è la rete di illuminazione pubblica cittadina, realizzata per stralci nel corso di vari anni, per la quale si è resa necessaria l'adozione di un piano programmatico di intervento, sulla base di un rilievo sistematico e di una mappatura della realtà esistente, ai fini della riduzione dell'inquinamento luminoso, del risparmio energetico e della conversione ad impianti ad alto rendimento. Con l'approvazione, avvenuta con Decreto del Presidente della Provincia del 20 gennaio 2010n 2-34/leg., del regolamento di attuazione della L.P. 03 ottobre 2007, n. 16 “risparmio energetico e inquinamento luminoso (entrata in vigore il 14 aprile 2010) si è reso necessario adottare, ai fini dell'illuminazione pubblica, tutti gli accorgimenti previsti dalla normativa per la riduzione dell'inquinamento luminoso e per l'adeguamento degli impianti, con l'uso di nuove tecnologie ad alto rendimento energetico e basse emissioni. La tipologia dei punti luce presente sul territorio varia sia sotto l'aspetto architettonico, passando dall'armatura tipicamente stradale a quella più artistica delle lanterne del centro storico, che sotto l'aspetto illuminotecnico, con uso di apparecchi più vecchi a vapori di mercurio e più recenti a vapore di sodio. Si è reso, pertanto, opportuno e necessario dare attuazione alla normativa provinciale in materia di prevenzione e riduzione dell'inquinamento luminoso mediante la predisposizione del P.R.I.C. (piano regolatore illuminazione comunale), per disciplinare i nuovi impianti di illuminazione esterna in accordo con la L.P. 16/2007, il relativo regolamento di attuazione, il piano provinciale di intervento per la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento luminoso (approvato con deliberazione della G.P. 30 dicembre 2009 n. 3265) e le leggi nazionali in materia e per programmare gli interventi di adeguamento e risanamento degli impianti esistenti, da suddividere in urgenti ed ordinari. Il P.R.I.C. è finalizzato prioritariamente a: • fornire all’Amministrazione comunale uno strumento di pianificazione e programmazione ambientale ed energetica in cui evidenziare gli interventi pubblici e privati per risanare il territorio, rendendo disponibili alla stessa ed alla Provincia gli strumenti per identificare le priorità degli interventi; • rispettare le norme per il conseguimento della sicurezza del traffico e dei cittadini, non solo dal punto di vista illuminotecnico ma anche elettrico e meccanico; • conseguire il risparmio energetico migliorando l’efficienza globale degli impianti; contenere l’inquinamento luminoso e i fenomeni di abbagliamento; • ottimizzare i costi di servizio e di manutenzione in relazione alle tipologie degli impianti; • migliorare la qualità della vita sociale, la fruibilità degli spazi urbani, adeguando l’illuminazione alle esigenze architettoniche e ambientali. Quindi, nel corso del 2011 è stata espletata la procedura di gara (verbale di aggiudicazione 19 maggio 2011, in atti al n. 21741 di protocollo, dal quale risulta 166. l'affidamento dell'incarico al raggruppamento temporaneo di imprese fra la ditta Tecnicaer Engineering s.r.l e l'arch. Andrea Arlanch) e si è avuta l'acquisizione del finanziamento per la redazione del PRIC (con provvedimento n. 135 di data 19 settembre 2011 l'Agenzia Provinciale per l'Energia – Servizio pianificazione energetica ed incentivi – ha concesso, in seguito a domanda di finanziamento presentata sul bando n. 1/2010 P.O. FESR 2007-2013 dal Servizio territorio comunale (prot. 3374 di data 27 gennaio 2011). Nel corso del 2012 i professionisti incaricati si sono attivati per la predisposizione degli elaborati relativi al PRIC. Nell'intento di garantire la massima trasparenza, consentire la massima partecipazione all'iter formativo del piano e promuovere forme di sensibilizzazione sul tema, l'Amministrazione comunale ha scelto di intraprendere un percorso partecipato, finalizzato a ponderare le scelte e diffondere gli obiettivi del piano, prima della sua approvazione in Consiglio Comunale. L'Amministrazione comunale ha scelto inoltre di accompagnare al P.R.I.C. la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.). La Giunta comunale con deliberazione n.152 di data 7 agosto 2012 ha preso atto della bozza definitiva del Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale (P.R.I.C.), della relativa Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e delle fasi necessarie a soddisfare l'iter partecipativo e relativa pubblicazione. Il percorso partecipato ha visto coinvolte, oltre alla Giunta comunale, le Circoscrizioni comunali e i Presidenti delle Commissioni consiliari di competenza, la Commissione consiliare Urbanistica e Territorio, la Commissione consiliare Ambiente e Salute e la cittadinanza. Con deliberazione consiliare n. 39 di data 9 ottobre 2012 è stato definitivamente approvato il PRIC con la relativa VAS. In attuazione del PRIC sono stati realizzati, già nel corso del 2012, alcuni interventi nel settore dell'illuminazione pubblica mirati al risparmio energetico, e nel 2013 si è intervenuti in modo sistematico su impianti esistenti, nonché con la realizzazione e/o integrazione di altri impianti. Ogni nuovo impianto, o modifica degli impianti esistenti, è stato realizzato con corpi illuminanti a LED ad elevato risparmio energetico e ridotto inquinamento luminoso tipo “full cut -off” rispettosi della L.P. 16/07. Tanto per citare alcuni interventi del 2013: − ponte degli Alpini (ex ponte 1^ Armata): illuminazione con 2 torri faro e cablaggio delle lampade d'arredo con led; − illuminazione parcheggio scuola elementare via Unione; − impianto IP via Benacense a nord dell'incrocio con via Fiume; − nuova illuminazione a led di via Dante; − sostituzione illuminazione pubblica di via Tartarotti nel 1° tratto; − ristrutturazione e ampliamento impianto IP in via Jacob; − impianto IP area verde in località Moietto compreso posteggio e campo bocce; − nuovo punto luce parco in loc. Moietto, via Puccini e via Ortigara impianto sperimentale con nuovi corpi installati su palo esistente; − nuovo impianto a led in via Europa, via San Giorgio, via dell'Amicizia, con sistema di telecontrollo e telegestione; − nuovo impianto primo tratto di via Balista; − illuminazione architettonica e monumentale a led del monumento Antonio Rosmini in Corso Rosmini; − nuovo impianto a led del posteggio via Laghiol in zona industriale. A seguito di presentazione all'APIAE (Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche) della domanda di contributo per interventi di cui alla LP 14/80 (Energia) per il rifacimento completo dell'impianto di illuminazione pubblica di viale Schio e viale Zugna, con il completamento verso il comune di Trambileno loc. Porte e la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione pubblica su via Miravalle, strada di accesso al sito di interesse mondiale della “Campana dei Caduti” (l'iniziativa – impianto a LED – riveste carattere dimostrativo e didattico), l'opera è stata ammessa a finanziamento e a partire dal 2014 troverà spazio nella programmazione delle OO.PP. pubbliche comunali. Nel corso del 2014, inoltre, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili a bilancio, verranno realizzati ulteriori interventi che consentano un sensibile 167. risparmio energetico (sostituzione di lampade tradizionali con lampade a LED) ed una rivelante riduzione dell'inquinamento luminoso. Come indicato anche al punto 16.b.5 della presente relazione è necessario definire il nuovo appalto per il servizio di fornitura energia elettrica e gestione degli impianti di illuminazione pubblica. 11.a. 6 Rapporti con le Circoscrizioni e gli utenti mediante nuovi applicativi gestionali. L'Amministrazione comunale di Rovereto nel corso dell'anno 2012 ha avviato la fase attuativa relativa all'applicativo informatico (GE.RI.CO.) in grado, attraverso un flusso informativo e gestionale che viene direttamente seguito da alcuni referenti all'interno del servizio Territorio, di “tracciare” tutte le segnalazioni pervenute dalle Circoscrizioni e dagli utenti esterni in materia di viabilità, verde, traffico, etc., nella logica di addivenire a risposte e soluzioni alle problematiche o quesiti posti, secondo principi di efficienza e razionalità. In questo modo si garantisce unitarietà di intervento attraverso uno sviluppo coordinato e sinergico di azioni operative interessanti non solo l'aspetto tecnico bensì quello relativo al coordinamento amministrativo, comprensivo del necessario apporto comunicativo e informativo. In altri più chiari termini, mediante l'applicativo di cui sopra e un coordinamento amministrativo all'uopo costituito funzionale all'assessorato ai lavori per la città, le singole segnalazioni confluiscono in un database e quindi le stesse vengono indirizzate ai tecnici referenti, per poi trovare soluzione e successivo ritorno al segnalante. Il tutto viene svolto mediante supporto informatico garantendo quindi la costante tracciabilità del flusso gestionale consentendo, altresì, al segnalante di prendere atto in tempo reale dello stato di attuazione di quanto richiesto. Il sistema, oltre che generare una ottimizzazione del percorso volto alla soluzione delle problematiche, garantisce di soddisfare al meglio le necessità relative a piccole manutenzioni, interventi minori, soluzioni a problematiche connesse alla mobilità, sistemazione del verde, etc. in una logica virtuosa e rispettosa delle istanze pervenute. L'applicativo e la procedura sopra descritta hanno trovato perfezionamento e applicazione grazie al costante impegno profuso dalla direzione generale, dal servizio informatico e dall'ufficio decentramento. Nell'ottica di diffondere l'utilizzo di tale applicativo ad ulteriori uffici comunali, nel corso del 2013 si è provveduto ad estendere tale sistema al Servizio Verde e tutela ambientale incaricando un referente. La Direzione Generale ha attivato anche un “punto di raccolta segnalazioni “ presso l'Ufficio Comunicazioni (URP) per dar modo di tracciare tutte quelle richieste fatte dai cittadini che, ad oggi, sono gestite sia telefonicamente che a mezzo posta elettronica senza peraltro dare la possibilità di effettuare un costante monitoraggio. Nel corso del 2014 è prevista l'estensione dei referenti di tale sistema con il coinvolgimento anche del Comando Polizia Locale che rappresenta un importante “punto di raccolta segnalazioni” che provengono sia da parte dei cittadini che direttamente dai vigili impegnati nel controllo del territorio. 11.a. 7 Piano neve. Come ben noto le precipitazioni nevose e la formazione di ghiaccio nell’ambito dei beni demaniali comportano la necessità da parte del Comune di approntare un servizio gestionale - tecnico - operativo esteso all’intera città. Sotto un profilo pratico il sistema prevede un coinvolgimento sia delle maestranze comunali ripartite in vari turni di reperibilità (quattro turni della durata di una settimana cadauna), ma soprattutto il territorio comunale è stato suddiviso in 22 zone sulle quali intervengono 22 operatori di ditte esterne all'amministrazione, che consentono di garantire l’attivazione del servizio in tempi celeri ed efficaci. Nel 2012/2013 è stato costituito un gruppo di lavoro interno all'Amministrazione con l'intesa di ottimizzare, e per certi aspetti riqualificare, il servizio nel suo complesso. In tal senso si sono elaborate alcune misure attuative e proposte finalizzate a migliorare il servizio. Pertanto, gli uffici competenti, con la collaborazione dell'Assessore di riferimento, hanno ritenuto opportuno condurre, in via preliminare all'attivazione dell'iniziativa in esame per la stagione invernale 2013-2014, un'analisi di dettaglio ed un'approfondita istruttoria nella logica di generare condizioni di ulteriore efficientamento del servizio reso, nel rispetto di un quadro economico di spesa il più possibile contratto. 168. Appare infatti patrimonio ormai consolidato, stante la crisi strutturale, rinvenire condizioni di miglioramento dei servizi resi all'utenza nel rispetto dei principi di economicità ed efficacia degli stessi. Si è quindi condotta una scrupolosa analisi delle caratteristiche salienti del servizio e si sono traguardate le seguenti scelte di indirizzo che, se applicate con rigore e attenzione, dovrebbero comportare una contrazione della spesa diretta sostenuta dall'Amministrazione comunale, fatta salva la qualità delle performances del servizio nella sua globalità e rilevanza storica. Le misure innovative che si intendono adottare, a partire dalla stagione invernale 2013/2014, risultano le seguenti: contrazione dell'importo riconosciuto in merito alla quota fissa forfetaria: le prestazioni degli operatori esterni dello sgombero neve vengono remunerate mediante un compenso orario e una quota fissa forfetaria; è proposta una contrazione nell'ordine del 10% dell'importo riconosciuto per la quota fissa forfetaria nell'ambito dei precedenti rapporti contrattuali; ridefinizione della combinazione operatore/zona di intervento: al fine di efficientare il servizio, e quindi rendere immediatamente disponibili lungo le strade comunali gli operatori, è fondamentale che la sede aziendale degli stessi sia il più possibile prossima ai rispettivi ambiti territoriali oggetto di intervento. La regola aurea che dovrà pertanto trovare applicazione è quella per la quale si dovrà far riferimento ad operatori locali, in quanto meglio di ogni altro soggetto economico riusciranno a garantire adeguata celerità di intervento. Oltre a ciò, si rammenta che gli operatori locali, in termini di plausibilità, vanteranno anche una puntuale conoscenza dei luoghi con la conseguenza di rendere più efficiente ed agevole la prestazione dell'intero servizio; limitazioni localizzative degli interventi: si è potuto appurare che lo sgombero della neve nel contesto della viabilità che porta sul Monte Zugna determina un esborso monetario significativo. Con riferimento agli indirizzi sanciti dal competente Assessorato, si è quindi ritenuto opportuno, quale indirizzo, quello di garantire lo sgombero e la pulizia dell'arteria viaria fino alla località Malga Tof. E' chiaro che ciò determinerà la necessità di preallertare i soggetti coinvolti con particolare riferimento al gestore del Rifugio ed alla Fondazione Museo Civico; creazione di zone periferiche per la logistica di servizi: ad oggi, la logistica per il servizio sgombero neve trova unica collocazione presso il magazzino comunale di via Cartiera; infatti in tale sede trova ubicazione il ritrovo dei mezzi privati che si riforniscono di materiale quali sabbia, sale ed altro. Appare evidente che la base logistica unica determina, durante le operazioni di sgombero neve, un pendolarismo diffuso e abituale dei diversi operatori dalla zona in cui operano alla località Cartiera con dispendio di tempo e inutili energie. La durata di un trasferimento da una zona periferica alla località Cartiera, con mezzi peraltro lenti (bob-cat, trattori e similari) determina anche la perdita di circa un'ora di lavoro effettivo. Tale considerazione ha portato quindi a valutare con favore l'ipotesi di approntare zone decentrate e periferiche per la logistica; riduzione del personale interno addetto all'attività di sgombero neve: il personale interno all'amministrazione comunale garantisce per l'intera stagione invernale, mediante gruppi operativi, la reperibilità per organizzare il coordinamento delle operazioni di sgombero neve. Questa scelta storicamente è stata strutturata prevedendo il coinvolgimento di quattro squadre composte da sette operatori. A seguito di un monitoraggio delle effettive esigenze, volte a rendere possibile un efficacie coordinamento delle attività gestionali, si è ritenuto opportuno e conveniente ridurre il numero degli operatori impiegati nel servizio di reperibilità portandoli da 7 a 3. Ogni singola squadra di reperibilità sarà quindi composta da due profili tecnici e da un autista; utilizzo di sistemi di rilevazione satellitari degli operatori: al fine di garantire una maggior puntualità nella valutazione dei percorsi di sgombero neve e dei tempi necessari per l'espletamento del servizio, si ritiene importante collocare sui mezzi finalizzati allo sgombero della neve dei sistemi di rilevazione della presenza meglio noti con l'acronimo GPS. In questo modo, attraverso collegamenti remoti, è possibile fornire all'utenza in tempo reale l'esatta posizione degli operatori indicando pertanto i tempi necessari per la pulizia dei tratti richiesti. Altresì, si consente un più sistemico e coordinato controllo interno da parte dei funzionari dell'Amministrazione comunale attraverso non già sopralluoghi diretti, ma monitoraggi strumentali. Si evidenzia, inoltre, che nel mese di ottobre 2013 è stata organizzata una riunione con tutti gli operatori esterni dello scorso anno al fine di ottimizzare l'espletamento del lavoro nelle sue parti, con particolare riferimento all'organizzazione generale ed all'applicazione delle misure innovative sopra indicate. 169. 11.a. 8 Gestione delega della provincia per il collegamento alla banda larga degli edifici pubblici. Nel corso del 2007, l’Amministrazione comunale ha dato corso alla sottoscrizione del protocollo d’intesa con la Provincia Autonoma di Trento (P.A.T.) per la condivisione e la realizzazione delle iniziative di infrastrutturazione del territorio comunale mediante la banda larga per lo sviluppo dei servizi telematici e il cablaggio della città. In forza di specifica delega ai sensi dell’art. 7 della L.P. 10 settembre 1993, n. 26, è stato quindi conferito l’incarico professionale a tecnici esterni all’Amministrazione per la stesura della relativa progettazione preliminare. Detto progetto prevede, nel suo complesso, una spesa totale di Euro 36.100.000,00=, di cui Euro 2.000.000,00= per il primo lotto. La P.A.T. ha quindi approvato la delega per la progettazione esecutiva e la realizzazione del primo lotto dell’infrastruttura a larga banda nel territorio del Comune di Rovereto, autorizzando la relativa spesa e stabilendo che tutte le opere dovranno essere realizzate entro il 31 dicembre 2010. Successivamente, aumentate le tratte stradali interessate dal lavoro in oggetto ed esclusa l'attività di infilaggio fibra ottica, mantenendo peraltro invariata l'entità del finanziamento della delega provinciale, sono state concesse due proroghe: una prima fino al 31.12.2012 ed una seconda fino al 31.12.2013, prevedendo ulteriori interventi non meglio specificati. Nel periodo compreso tra il 2009 ed il 2013 sono stati quindi appaltati diversi lotti di lavori affidandoli alle ditte che già operavano nei vari cantieri stradali (ultimo quello in via Benacense) e dei 26 interventi previsti originariamente ne sono stati realizzati oltre 30. Si concorderà a breve con il servizio che si occupa del “Progetto in materia di sviluppo reti telematiche” per la PAT il programma interventi 2014, tenendo conto sia delle opere stradali previste dall'amministrazione, sia intervenendo autonomamente in ulteriori ambiti per completare e chiudere gli “anelli della rete”. 11.b Trasporti e mobilità Competenza: assessori: Giuseppe Bertolini – Leone Manfredi - Giulia Robol Dirigente: Luigi Campostrini DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ’ DA CONSEGUIRE 11.b. 1 Collegamenti stradali in ambito urbano ed extracomunale – SS12 – bretella della Mira – accesso Baldresca. Nel novembre 2010 è stato sottoscritto dall'Amministrazione comunale e dalla Provincia Autonoma di Trento un protocollo d'intesa per la realizzazione di alcune opere viabilistiche di interesse sovracomunale, essendo Rovereto il baricentro nodale del traffico della Vallagarina. Tracciato SS12 a Nord di Rovereto e in corrispondenza di Piazzale Orsi. In attuazione del protocollo d'intesa la Provincia, durante l'anno 2013, ha approfondito le valutazioni tecnico-progettuali in merito al nuovo tracciato della SS. 12 a nord di Rovereto e all'interramento della strada statale SS 12 in corrispondenza di piazzale Orsi. Particolare importanza, infatti, riveste l'interramento della strada statale SS 12 in corrispondenza di piazzale Orsi, anche alla luce della realizzazione del nuovo polo tecnologico “Meccatronica” che richiamerà un notevole volume di traffico; è ragionevole immaginare, in questa prospettiva, come i flussi di traffico locale fra la parte est e quella ovest della città siano destinati ad aumentare con conseguente incremento di transito anche sulla stessa S.S. 12. Ne consegue la necessità di prevedere degli specifici interventi infrastrutturali per non peggiorare una situazione complessiva già critica. Lo studio elaborato dal Servizio Opere Stradali della Provincia prevede la sistemazione infrastrutturale ed urbanistica della zona della stazione ferroviaria con la realizzazione di opere sia in superficie che in sotterraneo. Oltre all'intervento di interramento di un tratto della statale è prevista la realizzazione di rotatorie in superficie ed in sotterraneo, nonché di un sottopassaggio stradale 170. e ciclopedonale alla ferrovia del Brennero, per poter collegare la parte est con la parte ovest della città (e quindi del polo della Meccatronica alla principale viabilità), il tutto nell'ottica di migliorare le condizioni di transito sia del traffico di attraversamento della città che di quello locale. Bretella della Mira. Altra priorità, per l'Amministrazione comunale di Rovereto, è rappresentata dal collegamento viario tra la strada Statale n. 12 e via Caproni, meglio noto come “Bretella della Mira”, in quanto rappresenta la soluzione ottimale per connettere l'importante nodo della rotatoria in località Favorita con la Statale n. 12, creando un facile asse di attraversamento della città in direzione est-ovest, alleggerendo i flussi di attraversamento nella zona industriale e contemporaneamente risolvendo uno dei nodi critici per la viabilità della bassa Vallagarina. In tal senso, nel corso del 2011, l'amministrazione comunale ha elaborato uno studio di fattibilità dell'intervento, per affinarne il percorso e i costi, con l'analisi di soluzioni alternative, nonché uno studio viabilistico inerente la ridistribuzione dei flussi veicolari conseguente, chiedendo l'attivazione di un percorso volto ad inserire l'intervento in oggetto negli strumenti di programmazione della Provincia di Trento, auspicando il finanziamento, già nel bilancio del 2012, delle spese di progettazione. A seguito degli approfondimenti condotti, con determinazione n. 239 del 5 giugno 2012 il dirigente dell'agenzia Provinciale delle Opere Pubbliche, arch. Claudio Pisetta, ha approvato la delega al Comune di Rovereto per la progettazione e realizzazione della bretella alla Mira, per l'importo complessivo di euro 4.900.000,00. Alla luce di quanto sopra specificato, è stato costituito il gruppo misto di progettazione, che in data ottobre 2012, ha elaborato il progetto definitivo dell'opera. Come è facile desumere, il Comune di Rovereto ha posto in termini di assoluta priorità l'approfondimento progettuale dell'intervento stante la significativa cogenza che lo stesso andrà ad assumere nell'alveo delle infrastrutturazioni viabilistiche periurbane. Merita, infatti, sottolineare che il gruppo misto di progettazione, coordinato dai funzionari comunali, in meno di due mesi ha elaborato una progettazione sostanzialmente definitiva e prossima per una attenta valutazione da parte degli enti sovraordinati all'amministrazione comunale. Durante la stesura progettuale i funzionari del Comune di Rovereto hanno mantenuto frequenti rapporti, anche per gli aspetti tecnici e di coordinamento, con i corrispondenti funzionari provinciali. Così facendo la progettazione è stata inviata al competente servizio della Provincia in data 4 ottobre 2012. Con tale atto è stata altresì chiesta la convocazione della Conferenza dei Servizi al fine di sintetizzare favorevolmente tutti i pareri e le autorizzazioni rituali. In data 30 gennaio 2013, si è così tenuta la Conferenza preliminare dei Servizi. In tale sede è stato chiesto all'Amministrazione Comunale, prima della convocazione della Conferenza definitiva di servizi, di analizzare le osservazioni pervenute a seguito dell'espletamento della procedura (condotta a mente ed ai sensi di quanto stabilito dall'art. 18 della L.P. 26/93), mediante comunicazioni inviate a tutte le società e/o privati interessati dalla procedura ablatoria, nonché di ottenere i pareri e relativi preventivi da parte degli enti erogatori dei servizi (Dolomiti Reti, SET, Snam,...) per eseguire gli interventi conseguenti alle interferenze generate dall'opera in parola. L'osservazione più rilevante e di più complessa risoluzione è risultata essere quella inviata dalla società VI.SA. IMMOBILIARE s.r.l. Nella nota, inviata in data 18 settembre 2012, ns. prot. n. 38030/2012, viene infatti rilevato come la realizzazione della bretellina in questione, vada ad interessare parte della proprietà “con modifica sostanziale della destinazione di quanto rimanente, togliendo di fatto gran parte della possibilità di parcheggio già peraltro limitata, oltre a condizionare gravemente l'intera area industriale limitandone l'uso e l'accessibilità tanto da renderla inservibile a molteplici attività deprezzandone per tanto l'intero valore”. A seguito degli approfondimenti condotti con il team di progettisti, e del confronto intercorso con il legale rappresentante della società VI.SA. IMMOBILIARE s.r.l., è emersa quale soluzione la possibilità di dare accesso all'attività produttiva in questione attraverso “la strada di mezzo”, di proprietà comunale, che partendo dalla viabilità comunale della zona industriale, porta al parco dei Lavini. Tale viabilità, infatti, lambisce l'area di proprietà della società VI.SA. IMMOBILIARE s.r.l., lungo tutto il tratto est del lotto produttivo. Il Comune di Rovereto, nel corso dei mesi appena trascorsi, ha quindi trovato l'accordo con la società VI.SA. IMMOBILIARE s.r.l., e ha conseguentemente aggiornato il progetto definitivo. Nel frattempo con le società SNAM, Dolomiti Reti e SET sono state definite le azioni atte a eliminare le interferenze generate dalla nuova viabilità sulle reti dei 171. sottoservizi esistenti. In questo modo si prevede di dar corso alla conferenza definitiva dei servizi nei primi mesi dell'anno 2014 e quindi di approvare il progetto esecutivo e attivare le procedure ablatorie durante lo stesso 2014 e conseguentemente affidare i lavori nel 2015. Nuovo accesso alla Baldresca. In questo scenario non si può dimenticare l'importanza sovraccomunale che assumeranno le opere necessarie per l'accesso e il recesso al centro sportivo della Baldresca, dove trovano localizzazione impianti di primissimo rilievo provinciale e nazionale. Nel corso del 2012 ha trovato elaborazione il progetto definitivo dell'intervento e sono state avviate le procedure di acquisizione dei suoli necessari per la realizzazione dell'opera. L'opera nel suo complesso risulta fluida e ben raccordata alle sistemazioni viarie in corso da parte della provincia autonoma di Trento (Bretella ai Fiori ed opere collegate). L'intervento in parola comporta una spesa complessiva poco superiore ai 2.000.000,00 di euro e prevede un attento recupero mediante procedure tecniche “ad hoc” dei materiali ubicati in sito. Ciò è avvenuto grazie a degli approfondimenti geologici e geotecnici che, nella sostanza fattuale, hanno consentito una sensibile contrazione della spesa originariamente prevista. La progettualità, di indubbia valenza funzionale, garantirà quindi un rapido quanto efficiente collegamento tra l'areale della Baldresca e via Zigherane senza determinare alcun appesantimento ulteriore da parte del traffico parassitario delle già precarie e sature vie del centro cittadino. Con deliberazione giuntale n. 288 di data 23 dicembre 2013 è stato approvato il progetto esecutivo dell'opera, dopo la formalizzazione del finanziamento nell'ambito del FUT, completando così l'iter progettuale dell'opera. Nel contempo, vista la necessità di dare inizio ai lavori nel più breve tempo possibile, sono stati contattati tutti i privati interessati dalla procedura ablatoria chiedendo la disponibilità delle aree necessarie alla realizzazione dell'opera e l'impegno a sottoscrivere la documentazione amministrativa prevista dalla procedura espropriativa abbreviata - art. 10 L.P. 6/93). In tal senso, ad oggi, risultano sottoscritti degli accordi patrimoniali con 10 soggetti. Nei primi mesi del 2014 si prevede di procedere con l'acquisizione dei suoli e l'appalto dei lavori. 11.b. 2 Piano urbano della mobilità (P.U.M.). Il Piano urbano della mobilità (P.U.M.) del Comune di Rovereto è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale 29 aprile 2013 n. 9 ed entrato in vigore il 17 maggio 2013. La redazione del Piano Urbano della Mobilità (P.U.M.) nacque dalla necessità espressa dalla Giunta comunale di predisporre un progetto unitario che contempli tutti i tipi di mobilità all’interno dell’area comunale, con un’ottica di favorire gli utenti della strada, migliorare la qualità ambientale riducendo sia l’inquinamento atmosferico che acustico, ridurre i consumi energetici ed aumentare la percentuale di cittadini trasportati dal mezzo pubblico. La necessità di affrontare i temi della mobilità con un appropriato strumento di pianificazione si è resa indispensabile anche dall'allora contestuale pianificazione urbanistica approfondita nell'ambito della Variante al P.R.G. “Giugno 2009: Territorio – Ambiente – Paesaggio”, con le conseguenti trasformazioni programmate sia nel sistema insediativo (interventi di riqualificazione urbanistica), sia in quello della mobilità (interventi sulla viabilità primaria). La mobilità delle persone e quella delle merci, infatti, rappresentano oggi una delle emergenze più impellenti e più sentite dalla comunità, sia a livello locale che nazionale, per le implicazioni dirette che investono ciascuna persona (tempi e costi di spostamento per raggiungere i luoghi di studio e lavoro e, più in generale, per muoversi) ed anche per le implicazioni indirette dovute ai mezzi impiegati per spostamenti (inquinamenti acustici, atmosferici e fisici indotti dai veicoli). La nuova coscienza sociale che va maturando sui temi dell'ambiente e della salute da un lato e la consapevolezza sempre più evidente che la probabilità di successo delle politiche pianificatorie dipendono anche dalla qualità del coinvolgimento della cittadinanza hanno spinto l'Amministrazione e i professionisti incaricati (società C.A.I.R.E. di Reggio Emilia) a promuovere un percorso di partecipazione e ascolto. L'arricchimento portato dalla partecipazione, che ha coinvolto a diversi livelli gli stakeholders (enti competenti, associazioni locali, culturali, ambientaliste, ecc.) e la cittadinanza in generale, è risultato inoltre fondamentale nel processo di riconoscimento dei problemi sentiti come prioritari, e quindi da porre in cima alla lista degli ambiti di analisi, lavoro e proposta. 172. Il P.U.M. del Comune di Rovereto si configura quindi come il prodotto di un processo dinamico molto articolato che lo rende un contenitore riempito non solo delle analisi e delle proposte dei professionisti che l’hanno redatto, ma anche dei contributi e delle soluzioni emersi da altri piani, studi e progettualità generali e specifici che hanno rilevanza per la mobilità e le opere pubbliche. Oltre ai contenuti prettamente strategici previsti dal P.U.M., proiettati su un orizzonte temporale di 10 anni, sono stati sviluppati una serie di politiche e di interventi di miglioramento della mobilità urbana collocati nel breve periodo, su un orizzonte temporale biennale, integrati e coerenti con un disegno complessivo della organizzazione della mobilità futura nel Comune di Rovereto. Le misure per il breve termine sono state calate sulla scala urbana, e sono state basate in particolare sui criteri definiti dall’art. 36 del D.Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 (Nuovo Codice della Strada) e dalle Direttive per la redazione, adozione e attuazione dei Piani Urbani del Traffico (Direttive Ministero LL.PP. n. 77/1995), affrontando specificamente i seguenti aspetti: la circolazione dei veicoli nel Comune di Rovereto; la sua regolamentazione ed ottimizzazione; le interrelazioni della mobilità con le previsioni urbanistiche; l'efficacia delle nuove previsioni infrastrutturali degli strumenti sovraordinati; la definizione di nuove opzioni progettuali che si rendessero necessarie. Il P.U.M. svolge quindi in qualche modo una duplice funzione di Piano della Mobilità Urbana (attraverso l’individuazione degli interventi infrastrutturali di scala vasta, in parte definiti dagli strumenti sovraordinati e recepiti nello Schema Direttore della mobilità) e di aggiornamento del Piano generale del traffico urbano (di cui l’ultimo aggiornamento risale al 1997) attraverso l’individuazione degli interventi a scala locale. A tal fine è apparso evidente la necessità di sovrapporre e coordinare in termini sinergici i vari strumenti e le varie banche dati a disposizione dell'amministrazione comunale e/o provinciale, confrontando i piani ed i progetti adottati o a disposizione dell'Amministrazione, ritenendo necessario evolvere, oltre che aggiornare, il Piano Urbano del Traffico (P.U.T.) in vigore elaborando un Piano Urbano della Mobilità, così come previsto all'art. 22 della Legge 24 novembre 2000 n. 340. Costituiscono interventi che ricadono nell’ambito di indagine e studio di un Piano Urbano della Mobilità: le infrastrutture di trasporto pubblico relative a qualunque modalità, le infrastrutture stradali, di competenza locale, con particolare attenzione alla viabilità a servizio dell’interscambio modale, i parcheggi, con particolare riguardo a quelli di interscambio, le tecnologie, le iniziative dirette a incrementare e/o migliorare il parco veicoli, il governo della domanda di trasporto e della mobilità, anche attraverso la struttura del mobility manager, i sistemi di controllo e regolazione del traffico, i sistemi d’informazione all’utenza, la logistica e le tecnologie destinate alla riorganizzazione della distribuzione delle merci nelle città, nei comuni e nelle aree densamente urbanizzate. Merita evidenziare che gli obiettivi specifici sono del tutto coerenti con gli obiettivi generici definiti dalla normativa per il Piano della Mobilità e si rifanno ad un modello sostenibile di mobilità che riduca le esternalità negative sulla collettività in termini di impatti ambientali, sociali, della sicurezza rispetto all’attuale modello troppo incentrato sull’utilizzo del mezzo motorizzato privato. Nel dettaglio gli obiettivi specifici che il P.U.M. intende perseguire sono di seguito indicati: • ridurre la pressione del traffico veicolare e la presenza dei veicoli nelle aree centrali; • fluidificare il traffico lungo gli itinerari principali e sui nodi maggiormente critici; • migliorare le condizioni di vivibilità nei quartieri e di accessibilità per la mobilità dolce; • ridurre progressivamente il numero di incidenti stradali; • favorire una crescente diversione modale verso sistemi di trasporto a maggiore sostenibilità come quelli offerti dal sistema di trasporto pubblico locale su gomma e su ferro e come la mobilità ciclo-pedonale. Il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati è attuabile mediante l'individuazione di opportune strategie. L’obiettivo di una mobilità più sostenibile per Rovereto e nel contempo rispondente alle esigenze dei suoi abitanti è perseguibile attraverso l'attuazione delle strategie proposte attuabili con una serie di azioni e misure. In tal senso, pur gli interventi avendo livelli di importanza e priorità diversi, sarà importante attuare il Piano in modo armonico in tutte le sue dimensioni di proposta, per evitare diseconomie, incongruenze ed inefficienze di sistema. Temi riconosciuti importanti nella fase di elaborazione del Piano Urbano della Mobilità hanno riguardato gli aspetti legati alla partecipazione ed alla sostenibilità. 173. In tal senso l'Amministrazione comunale ha ritenuto importante e prioritario attivare un percorso partecipativo e di ascolto degli stakeholders e, più in generale, della cittadinanza per consentire all'Amministrazione il riconoscimento di problemi sentiti come prioritari, ed il coinvolgimento della cittadinanza sulle scelte strategiche. Nello specifico si sono svolti, nei mesi di maggio e giugno 2011, alcuni incontri destinati alla specifiche problematiche viabilistiche, estesi all'intera cittadinanza e distinti per ambiti circoscrizionali. Questo percorso, che ha visto protagonisti Rovereto e i suoi cittadini, nelle sue diverse articolazioni (economica, sociale e culturale, civile, religiosa, ecc.), ha messo in relazione aspettative, bisogni, problemi, criticità e priorità contestualizzate secondo ambiti territoriali e con riferimento ai luoghi del vivere quotidiano. Parallelamente è stato attivato il percorso della Valutazione ambientale strategica (V.A.S.) del Piano che si configura come processo di autovalutazione orientato a condurre una verifica sia preventiva che a posteriori della sostenibilità del P.U.M. La normativa di riferimento concernente la Valutazione ambientale strategica è costituita dalla legge provinciale 15 dicembre 2004 n. 10 “Disposizioni in materia di urbanistica, tutela dell'ambiente, acque pubbliche, trasporti, servizio antincendi, lavori pubblici e caccia” e dal Decreto del Presidente della provincia 14 settembre 2006, n.15-68/Leg “Disposizioni regolamentari di applicazione della direttiva 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente, ai sensi dell'articolo 11 della legge provinciale15 dicembre 2004, n.10”. Merita evidenziare che, relativamente agli aspetti concernenti la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente di cui al D.P.P. 14 settembre 2006, n. 15-68/Leg., la Valutazione ambientale strategica del Piano Urbano della Mobilità è atto dovuto ai sensi dell'art. 3 comma 1 lettera a) e lettera b) dello stesso dispositivo normativo. Il principio alla base del processo di valutazione strategica del Piano della Mobilità è la considerazione che tale strumento può essere ritenuto efficace e spendibile solo quando i suoi contributi aiutano a soddisfare, tanto nel breve che nel lungo termine, tutti i seguenti aspetti: • la sostenibilità tecnica, cioè la valutazione concreta delle risorse infrastrutturali e tecnologiche dell'offerta, la stima approfondita delle caratteristiche della domanda di mobilità e la definizione dell’equilibrio ottimale fra le due, con l’uso appropriato degli strumenti di trasporto; la sostenibilità economica, cioè la massimizzazione del vantaggio dei cittadini in termini di tempi, costi e comfort degli spostamenti; • la sostenibilità finanziaria, cioè la capacità delle amministrazioni e aziende di trasporto di ottenere ricavi adeguati alle proprie spese correnti e quindi garantirsi anche la capacità di rinnovo del patrimonio; • la sostenibilità sociale, cioè l'accettabilità da parte dei cittadini dei costi finanziari (tariffe) e dei costi economici (inquinamento, rumore, sicurezza) e le eventuali misure di compensazione per le categorie deboli; • la sostenibilità amministrativa, cioè la necessità di disegnare un sistema di attuazione e controllo del Piano di Mobilità facilmente gestibile e orientabile secondo eventuali sopravvenute esigenze; • la sostenibilità ambientale, cioè il contenimento e miglioramento dei parametri di inquinamento, rumore e sicurezza dei cittadini. Queste considerazioni hanno orientato una scelta metodologica valutativa specifica che ha come cuore la determinazione di un set di indicatori che, da un lato, rappresentano lo strumento auto – correttivo del Piano permettendo il confronto discreto delle possibili alternative, da un altro lato, costituiscono la struttura portante del piano di monitoraggio del P.U.M. che dovrà essere popolato nelle sue fasi attuative. La Giunta comunale, con deliberazione di data 6 novembre 2012 n. 202, ha preso atto della bozza definitiva del Piano Urbano della Mobilità e, nella logica di consentire e garantire la massima partecipazione attiva dei portatori di interesse e per attivare il percorso strutturato di consultazione e nel rispetto di quanto disposto dall'art. 5 “Pubblicità e consultazioni” del Decreto del Presidente della provincia 14 settembre 2006, n.15-68/Leg, ha disposto il deposito del provvedimento medesimo, degli elaborati del Piano e della V.A.S. presso gli uffici comunali e la pubblicazione sul sito istituzionale del Comune, per il periodo di 30 giorni, previo avviso da pubblicarsi sul B.U.R., sul sito istituzionale del Comune, all'Albo comunale e su un quotidiano locale, informando chiunque ne abbia interesse, circa la possibilità di prenderne visione e di presentare, entro il periodo di deposito, osservazioni nel pubblico interesse. Tutto il procedimento, risulta doveroso sottolineare, nonostante la normativa di settore relativa al Piano Urbano della Mobilità non preveda un'indicazione dell'iter da seguire per l'approvazione del Piano stesso o particolari forme di pubblicità. Le osservazioni presentate hanno quindi costituito spunto per l'Amministrazione per integrare quanto già predisposto con 174. deliberazione della Giunta comunale di data 6 novembre 2012 n. 202, in una logica di concreta partecipazione e contestualizzazione. In tal senso è utile sottolineare come siano state prese in considerazione sia le osservazioni pervenute nel periodo di deposito sia quelli consegnate successivamente. Analogo processo di valutazione è stato riservato per le richieste pervenute attraverso i verbali di discussione ed elaborazione del parere sul P.U.M. da parte delle Circoscrizioni comunali. Il Piano Urbano della Mobilità, con la relativa valutazione ambientale strategica, è stata oggetto di approvazione definitiva del civico consesso mediante deliberazione del Consiglio comunale 29 aprile 2013 n. 9 ed è entrato in vigore in data 17 maggio 2013. La bivalenza di P.U.M. e di aggiornamento del Piano urbano del Traffico è testimoniata, fin dalla concezione dell'idea di procedere con l'iter di formazione del P.U.M., nei documenti di seguito riportati. Nel conchiuso di Giunta comunale di data 30 agosto 2010, il primo atto di indirizzo politico, al punto 7 “Studio di predisposizione di rapporto per predisposizione del piano urbano della mobilità (P.U.M.)” si cita testualmente: “Al fine di procedere alla predisposizione di un progetto unitario di mobilità che contempli tutti i tipi di mobilità all'interno dell'area comunale, con un ottica di favorire gli utenti più deboli, soddisfare i bisogni di mobilità della popolazione, migliorare la sicurezza di tutti gli utenti della strada, migliorare la qualità dell'ambiente riducendo sia l'inquinamento atmosferico che acustico, ridurre i consumi energetici, aumentare la percentuale dei cittadini trasportati dal mezzo pubblico. In quest'ottica risulta necessario sovrapporre e coordinare in termini sinergici i vari strumenti e le varie banche dati a disposizione dell'amministrazione comunale e/o provinciale, confrontando i piani ed i progetti adottati o a disposizione dell'amministrazione, ritenendo necessario evolvere, oltre che aggiornare, il Piano urbano del Traffico (P.U.T.) in vigore dando vita ad un nuovo Piano della Mobilità (P.U.M.), così come previsto all'art. 22 della L. 24.11.2000 n. 340.” Tale premessa è riportata anche nella determinazione del dirigente del servizio Territorio di data 10 dicembre 2010 n. 299 avente ad oggetto “gara per l'affidamento del servizio inerente la redazione del piano urbano della mobilità (P.U.M.) - affidamento incarico”. La stessa deliberazione di Consiglio comunale di data 29 aprile 2013 n. 9 avente oggetto “Piano urbano della mobilità (P.U.M.) - approvazione del P.U.M. e della relativa valutazione ambientale strategica (V.A.S.).”, riporta tale concetto nelle premesse. A rigore della normativa vigente in merito ai P.U.T., in particolar modo della direttiva del Ministero dei lavori pubblici 12 aprile 1995 “Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico” di specifica dell'art. 36 al D.Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 “Nuovo codice della strada”, al capitolo 5 “modalità procedurali” paragrafo 5.1 “obbligo di adozione” sia esplicitato che “L'obbligo di adozione del PUT fa riferimento alla redazione ad all'approvazione del Piano generale del traffico urbano (PGTU), secondo la sua definizione fornita al capitolo precedente.” Infatti, al capitolo 4 “articolazione e contenuti progettuali” il PUT è suddiviso in 3 livelli di progettazione: • primo livello: Piano generale del traffico urbano (PGTU) i cui contenuti sono descritti nel paragrafo 4.1 “piano generale”; • secondo livello: Piani particolareggiati del traffico urbano i cui loro contenuti sono riportato nel paragrafo 4.2 “piani particolareggiati”; • terzo livello: Piani esecutivi del traffico urbano i cui loro contenuti sono citati nel paragrafo 4.3 “piani esecutivi”. Inoltre al capitolo 5 “modalità procedurali” paragrafo 5.2 “ambito territoriale” si riporta inoltre che “Ambiti territoriali più ristretti di quello dell'intero centro abitato, quali le circoscrizioni, i settori urbani, i quartieri o le singole zone urbane, non possono essere oggetto esclusivo del PGTU, bensì di specifici progetti di dettaglio, successivi all'approvazione del PGTU ed in accordo con esso.” Nel cap. 1 “definizioni” delle direttive ministeriali, inoltre è riportato “La corretta progettazione dell'organizzazione della circolazione stradale deve prevedere interventi su tutti i suoi settori, ivi inclusa, oltre la gestione ottimale degli spazi stradali esistenti, pubblici o aperti all'uso pubblico (individuazione degli interventi di organizzazione delle sedi viarie, finalizzata al miglior uso possibile delle medesime per la circolazione stradale), anche - ove necessario - la gestione ottimale del sistema di trasporto pubblico collettivo stradale (individuazione di nuovi percorsi e nuove frequenze delle linee, finalizzata al migliore uso possibile del relativo parco dei mezzi esistenti). In tale evenienza il PUT può più propriamente essere denominato Piano della mobilità, mentre nell'altra evenienza rimane al PUT il significato - più limitato - di gestione ottimale degli spazi stradali esistenti.”. Il P.U.M. di Rovereto affida un intero capitolo alla tematica del trasporto pubblico locale (cap. 9.7 “Interventi a favore del trasporto pubblico”) recependo il “Piano d’Area del Trasporto Pubblico Urbano di Rovereto e Comuni limitrofi” le cui ultime modifiche risalgono all'anno 2011 e approvate con deliberazione del Consiglio comunale di data 14 luglio 2011 n. 34 avente ad oggetto “Convenzione tra i Comuni di Rovereto, Volano, Nomi, Pomarolo, Villa Lagarina, Nogaredo, Isera, Mori, Trambileno, Calliano e Besenello per la gestione del servizio di trasporto 175. pubblico di persone - approvazione”. Nel cap. 2 “Obiettivi ed indicatori fondamentali” delle direttive ministeriali sono riportate le seguenti finalità. “Il PUT va elaborato attraverso indagini, studi e progetti finalizzati ad ottenere: • il miglioramento delle condizioni di circolazione (movimento e sosta), • il miglioramento della sicurezza stradale (riduzione degli incidenti stradali), • la riduzione degli inquinamenti atmosferico ed acustico, • il risparmio energetico, nonché in accordo con gli strumenti urbanistici ed i Piani dei trasporti vigenti e nel rispetto dei valori ambientali.” Il P.U.M. persegue gli stessi obiettivi di: “ • ridurre la pressione del traffico veicolare e la presenza dei veicoli nelle aree centrali; • fluidificare il traffico lungo gli itinerari principali e sui nodi maggiormente critici; • migliorare le condizioni di vivibilità nei quartieri e di accessibilità per la mobilità dolce; • ridurre progressivamente il numero di incidenti stradali; • favorire una crescente diversione modale verso sistemi di trasporto a maggiore sostenibilità come quelli offerti dal sistema di trasporto pubblico locale su gomma e su ferro e come la mobilità ciclo-pedonale.” Inoltre sono stati realizzati due documenti ad hoc (risultati delle indagini sul traffico - allegato A, risultati del modello di simulazione - allegato B) nei quali sono elencate le analisi e le simulazioni che hanno sostenuto le ipotesi, le tesi e le proposte progettuali riportate nel Piano stesso. Infine nel cap. 5.8 “Incombenze comunali” delle direttive ministeriali è riportato il procedimento di adozione del PGTU, che ricalca quanto eseguito dal Comune di Rovereto nell'iter del P.U.M.: “Redatto il PGTU, esso viene adottato dalla giunta comunale, e viene – poi - depositato per trenta giorni in visione del pubblico, con relativa contestuale comunicazione di possibile presentazione di osservazioni (nel medesimo termine), anche da parte di singoli cittadini. Successivamente, il consiglio comunale delibera sulle proposte di Piano e sulle eventuali osservazioni presentate (con possibilità di rinviare il PGTU in sede tecnica per le modifiche necessarie) e procede, infine, alla sua adozione definitiva.” Nella deliberazione di approvazione del P.U.M. è evidenziato e ben esplicitato l'iter di approvazione del Piano dal passaggio in Giunta comunale fino all'approvazione del civico consesso. Il Piano urbano della mobilità è stato quindi approvato con deliberazione del Consiglio comunale di data 29 aprile 2013 n. 9 ed è entrato in vigore in data 17 maggio 2013. In tal modo sono stati rispettati i passaggi sia in Giunta comunale sia in Consiglio con l'aggiunta dell'iter partecipativo, decisionale, disaminatorio e pubblicistico imposto dalla Valutazione ambientale strategica quale “processo di autovalutazione orientato a condurre una verifica sia preventiva che a posteriori della sostenibilità del P.U.M. La normativa di riferimento concernente la Valutazione ambientale strategica è costituita dalla legge provinciale 15 dicembre 2004 n. 10 “Disposizioni in materia di urbanistica, tutela dell'ambiente, acque pubbliche, trasporti, servizio antincendi, lavori pubblici e caccia” e dal Decreto del Presidente della provincia 14 settembre 2006, n.15-68/Leg “Disposizioni regolamentari di applicazione della direttiva 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente, ai sensi dell'articolo 11 della legge provinciale15 dicembre 2004, n.10” come si legge nelle premesse della deliberazione consiliare di approvazione. Ulteriori elementi che rimarcano tale concetto di bivalenza sono rinvenibili nell'attuazione del P.U.M. attraverso l'elaborazione di focus e piani di dettaglio specifici su aree ben delimitate del tessuto cittadino (molti dei quali sono stati inglobati nel P.U.M. stesso ed esplicitati nei capitoli 10 “interventi specifici nei quartieri” e 11 “priorità e tempi degli interventi di piano”) e la realizzazione di interventi infrastrutturali sulla rete viabilistica cittadina già completati nel 2013 o in fase di ultimazione. Il paragrafo 5.4 “attuazione tecnica e finanziaria” delle direttive ministeriali cita al riguardo “Successivamente all'adozione del PGTU da parte del consiglio comunale, il Piano medesimo va portato in attuazione attraverso la redazione dei relativi Piani di dettaglio (Piani particolareggiati e Piani esecutivi) e la realizzazione degli interventi ivi previsti, secondo l'ordine stabilito nel loro programma generale di esecuzione, precedentemente approvato.” Focus di dettaglio, 176. inglobati nel P.U.M., riguardano gli ambiti inerenti via Benacense (paragrafo 9.3.3 della relazione del P.U.M. “le isole ambientali di Rovereto e l’esempio del quartiere Lizzanella e Benacense”), piazzale Achille Leoni in località “ex Follone” (paragrafo 9.4 “La riqualificazione del centro storico”), l'asse della strada statale n. 12 dell'Abetone e del Brennero (paragrafo 9.2.2 “la fluidificazione della S.S. 12”) e gli assi di penetrazione al centro cittadino con la riconfigurazione di alcuni nodi viabilistici (paragrafi 9.2.3 “La riqualificazione degli assi urbani di penetrazione” e 9.2.4 “Interventi di riorganizzazione dei nodi”). E' stata elaborato inoltre, non compreso negli elaborati del P.U.M., il piano particolareggiato dell'isola ambientale del quartiere di Marco, frazione posta all'estremità sud del Comune di Rovereto. Durante i primi mesi del 2014 verranno progettualizzati i primi interventi per poi proseguire con l'accantieramento nel corso del 2014. Già nel corso dell'anno 2013 sono stati eseguiti lavori lungo le arterie cittadine rispondenti alle logiche ed alle finalità del Piano urbano della mobilità. Solamente a titolo esemplificativo e non esaustivo si possono citare i seguenti interventi suddivisi per obiettivi perseguiti dal P.U.M. stesso: • obiettivo: fluidificare il traffico lungo gli itinerari principali e sui nodi maggiormente critici in particolare lungo la strada statale n. 12 dell'Abetone e del Brennero: − sistemazione dell'incrocio tra via Abetone e via Craffonara con la rimozione dell'impianto semaforico e la realizzazione di una rotatoria (progetto esecutivo approvato con delibera della Giunta comunale 23 aprile 2013 n. 83 e lavori già conclusi); − regolamentazione dei transiti veicolari nell'ambito di viale Trento, via Lagarina e via XIII settembre con miglioramento delle manovre mediante l'inserimento di una nuova rotatoria (progetto esecutivo approvato con delibera della Giunta comunale 6 agosto 2013 n. 154 e lavori già conclusi); − apertura della rotatoria su via Abetone all'altezza della caserma VV.FF., realizzata nell'ambito dei lavori di costruzione del collegamento con via del Garda (bretella “Ai Fiori”), e contestuale disattivazione del semaforo sito all'incrocio tra via Abetone e via Maioliche con riconfigurazione degli obblighi di svolta; − realizzazione di una rotatoria all'incrocio tra via Parteli e via Azzolini. • obiettivo: ridurre la pressione del traffico veicolare e la presenza dei veicoli nelle aree centrali creando una cerchia di parcheggi di attestamento attorno al centro storico cittadino: − lavori per ampliamento area a sosta - area Follone - II lotto (pp.ed. 174 e 1282) - 1^ fase demolizione p.ed. 1282 C.C. Rovereto (progetto esecutivo approvato con delibera della Giunta comunale 30 aprile 2013 n. 86) e la successiva variante progettuale n. 2 che prevede la demolizione della parte ovest p.ed. 1282 e demolizione dell'immobile contraddistinto dalla p.ed. 178 C.C. Rovereto (variante approvata con delibera della Giunta comunale 17 settembre 2013 n. 186). I lavori di demolizione si sono conclusi nell'autunno 2013. Con deliberazione di Giunta comunale di data 12 novembre 2013 n. 235 è stato approvato il progetto esecutivo di sistemazione pp.ed. 178 e 1282 C.C. Rovereto (area Follone) con la finalità di ampliare il parcheggio esistente in tale ambito. Nella stagione invernale 2013 verranno eseguiti i lavori che aumenteranno, come sotto evidenziato nella tabella, la dotazione di stalli auto in un compendio importante per la città e le sue attività economico-sociali data la sua vicinanza al centro storico di Rovereto. Dotazione di parcheggi in zona Follone (piazzale A. Leoni) agosto 2012 circa 235 stalli auto dicembre 2012 circa 340 stalli auto settembre 2013 circa 370 stalli auto inverno 2013 circa 420 stalli auto − lavori per la realizzazione di un parcheggio interrato all'ex mensa Bimac (progetto esecutivo approvato con delibera della Giunta comunale 13 settembre 2010 n. 169 – conclusione lavori nel 2014); − lavori per la realizzazione di un parcheggio interrato all'interno degli interventi edificatori “all'ex area Bimac” attualmente in essere. • obiettivi: migliorare le condizioni di vivibilità nei quartieri e di accessibilità per la mobilità dolce e ridurre progressivamente il numero di incidenti stradali: 177. − lavori di realizzazione di un percorso ciclabile tra la rotatoria di via Benacense e il centro commerciale Rovercenter con la contestuale riconfigurazione della sede stradale, l'allargamento dei marciapiedi, l'inserimento di una pista ciclabile, la riduzione della carreggiata stradale, la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali sul tratto di corso Verona a Lizzana al fine di ottenere la ricucitura tra la parte alta e quella bassa del quartiere (progetto esecutivo approvato con delibera della Giunta comunale 25 settembre 2012 n. 179 e lavori già conclusi); − lavori di sistemazione e riqualificazione di via Benacense tratto fronte parco d'Istria con la rimodellazione dell'asse stradale, delle fermate bus e dei marciapiedi (progetto esecutivo approvato con delibera della Giunta comunale 18 giugno 2013 n. 117 – conclusione lavori nel 2014); − realizzazione di percorsi ciclabili, ciclo-pedonali e promiscui all'interno della rete viaria cittadina attraverso l'utilizzo di segnaletica orizzontale e verticale (una descrizione più dettagliata è riportata nel cap. 11.b.4). Nel corso del 2014, oltre a completare i lavori sopra menzionati, saranno progettati e realizzati i primi interventi inerenti le cosiddette “isole ambientale” così come definite e localizzate dal P.U.M. stesso al capitolo 9.3 “Le isole ambientali”: “Per definire il concetto di isola ambientale occorre partire da quello di classifica funzionale delle strade. [...] La classifica funzionale fa riferimento a quattro tipi fondamentali di strade urbane (autostrade, strade di scorrimento, strade di quartiere e strade locali) e a quattro sottotipi (strade di scorrimento veloce, strade interquartiere, strade locali zonali). In base alle direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico emanate dal Ministero dei LL.PP. e pubblicate sulla G.U. del 24.06.1995 l’insieme di tutti i tipi di strade, ad esclusione delle strade locali, assume la denominazione di rete principale urbana, caratterizzata dalla preminente funzione di soddisfare le esigenze di mobilità. Le rimanenti strade assumono la denominazione di rete locale urbana per le esigenze della mobilità lenta e della sosta veicolare. La viabilità principale così definita, viene a costituire una rete di itinerari stradali le cui maglie racchiudono singole zone urbane (isole ambientali) costituite dal reticolo delle strade locali. All'interno di ciascuna maglia della rete principale si assegna, agli ambiti costituiti esclusivamente da strade locali, la denominazione di "isole ambientali" quando si intenda riqualificare e valorizzare il soddisfacimento delle esigenze del traffico pedonale e della sosta veicolare a prevalente vantaggio dei residenti e degli operatori in zona: esse sono infatti caratterizzate dalla la precedenza generalizzata per i pedoni rispetto a veicoli di velocità per i veicoli pari a 30 km/h. La creazione delle isole ambientali rappresenta perciò un’opportunità di riqualificazione urbana finalizzata al recupero della mobilità pedonale e ciclabile sulla rete viaria locale e al recupero della funzione sociale della strada. La preminenza dell’auto determina oggettive condizioni di difficoltà di camminare, pedalare o anche solo “sostare” per gli utenti deboli: ciò determina una perdita di autonomia di tali utenze (anziani, bambini, portatori di handicap) che dipendono da altri per i loro movimenti.” Il P.U.M. individua in totale 22 isole ambientali. Nel 2014 verrà concentrata l'attenzione su quella di Marco, come già in precedenza accennato, attraverso una progettazione specifica mirata alla messa in maggior sicurezza di alcuni incroci e nodi significativi posti all'interno del quartiere medesimo. I principi a cui si ispirerà l'intervento saranno gli stessi riportati nel capitolo 10.6 del P.U.M. “Circoscrizione VI”: “Si tratta evidentemente della frazione più lontana dal centro di Rovereto tra quelle situate nel fondovalle. Oltre al fattore distanza, appesantisce la visione problematica della mobilità da parte dei residenti la vicinanza del casello autostradale di Rovereto Sud e l’improprio traffico di attraversamento che si sposta dall’ambito del casello alla S.S.12 e viceversa utilizzando il percorso più breve attraverso appunto Marco. La strategia del PUM punta a fare dell’intero centro abitato di Marco un’unica isola ambientale, all’interno della quale minimizzare il traffico veicolare e valorizzare invece lo spazio a disposizione di pedoni e biciclette. [...] si ritiene utile rimarcare qui come all’interno delle isole ambientali vada perseguita più che la separazione delle diverse componenti di traffico, che potrebbe comunque rivelarsi opportuna in certi casi, la loro pacifica integrazione su spazi promiscui resi accoglienti per tutti e in particolare per le utenze deboli. In questa logica si ritiene che su tutta la viabilità interna a Marco, e su via 2 Novembre in particolare, si possa intervenire con un piano particolareggiato per l’individuazione degli elementi di moderazione del traffico e arredo necessari alla realizzazione dell’isola ambientale e per l’individuazione delle modalità realizzative dei percorsi ciclabili (separati, su corsia o promiscui).” 11.b. 3 Servizio trasporto urbano e convenzione con i comuni d’ambito. Nel settembre 2011 è stata data attuazione alla revisione del piano d'area del trasporto pubblico, che ha comportato l'estensione del servizio anche ai comuni di 178. Calliano e di Trambileno (loc. Porte), oltre che portare il servizio in ambiti cittadini che ne erano sprovvisti. Nel 2012 si sono attuate campagne di indagine sul gradimento ed utilizzo del nuovo sistema, predisponendo anche gli orari per i diversi periodi stagionali. Lo scenario preesistente è stato rivisto nel 2013 alla luce del previsto spostamento della sede autocorriere da corso Rosmini, individuando delle soluzione di “stazione diffusa” nella città, realizzando i relativi lavori di approntamento aree di fermata. Nel 2014 il Comune assieme a Trentino Trasporti ed al consulente esterno ing. E. Porcu rivolgeranno l'attenzione alla predisposizione dei nuovi orari, all'analisi di eventuali disservizi ed all'individuazione di interventi migliorativi. Poiché il contratto di servizio con Trentino Trasporto (in accordo con PAT e Comune di Trento) ha validità fino al 31.12.2013, è prevista una “proroga tecnica” fino al mese di giugno 2014. Nei primi sei mesi dell'anno sarà quindi necessario verificare le soluzioni attuate dalla società che gestisce il servizio, al fine di ottenere un favorevole riscontro economico per la stazione appaltante. Solo successivamente, congiuntamente con PAT ed alle altre amministrazioni comunali, si valuteranno i possibili scenari futuri, non precludendo la necessità di addivenire ad un affidamento tramite gara pubblica. 11.b. 4 Interventi per il completamento e l'estensione della ciclabilità. L'Amministrazione, nel corso degli anni, si è dotata di un piano della ciclabilità redatto con la seguente tempistica: • la prima versione risale al 2008 redatta dall'ing. Claudia Andrighettoni; • il successivo ed ultimo aggiornamento risale al 2012 effettuato dall'arch Marco Malossini. Il Piano urbano della mobilità, approvato con deliberazione del Consiglio comunale di data 29 aprile 2013 n. 9 ed entrato in vigore in data 17 maggio 2013, al capitolo 9.6.1 “La politica per lo sviluppo della ciclabilità” riporta “Si sottolinea infine come la ciclabilità a Rovereto possa fruire di un potenziale legato al turismo che ha già dimostrato in questo e altri contesti (per citarne uno vicino, l’Alto Garda) di poter incidere in modo significativo anche sull’economia del territorio. Il P.U.M. riconosce tali potenzialità, ma si concentra soprattutto sulla ciclabilità di tipo urbano che può in qualche modo rendere maggiormente sostenibile il sistema della mobilità urbana nel suo complesso. Da questo punto di vista, si ritiene che la ciclabilità sia il sistema di trasporto ideale, dopo la pedonalità, nelle relazioni di quartiere e di vicinato, che comunque in gran parte oggi vengono effettuate con auto o mezzo motorizzato privato. È consuetudine diffusa, e mutuata dalle indicazioni dell’Unione Europea, pensare alla bicicletta come al mezzo ideale che può essere utilizzato per spostamenti inferiori ai 5 km.” Nel corso dell'anno 2013, grazie alle perizie cumulative di spesa finanziate con determine dirigenziali n. 2423, 2427 e 2429 di data 21 novembre 2012 sono stati realizzati degli interventi sulle strade cittadine al fine di creare una sere di percorsi ciclabili utilizzando tutte le tipologie ammesse dalla normativa statale in materia riportata nel Decreto ministeriale 30 novembre 1999 n. 557 “Regolamento recante norma per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili” (piste ciclabili in sede propria, piste ciclabili su corsia riservata, percorsi promiscui pedonali e ciclabili, percorsi promiscui ciclabili e veicolari). Gli intervento sono stati caratterizzati dalla fornitura e posa in opera di idonea segnaletica orizzontale e verticale senza necessitare di ulteriori interventi edilizi. Contemporaneamente sono stati iniziati e completati i lavori di realizzazione di un percorso ciclabile tra la rotatoria di via Benacense e il centro commerciale Rovercenter con la contestuale riconfigurazione della sede stradale, l'allargamento dei marciapiedi, l'inserimento di una pista ciclabile, la riduzione della carreggiata stradale, la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali sul tratto di corso Verona a Lizzana al fine di ottenere la ricucitura tra la parte alta e quella bassa del quartiere. Durante l'autunno 2013 sono inoltre iniziati i lavori di riqualificazione e sistemazione di via Benacense tratto fronte parco d'Istria all'interno dei quali, oltre alla sistemazione dei sotto-servizi, delle fermate bus e dei marciapiedi ed alla riconfigurazione della sede stradale, trova realizzazione una pista ciclabile. Il progetto esecutivo, i cui lavori sono stati finanziati con il precedente bilancio, è stato approvato con deliberazione della Giunta comunale di data 18 giugno 2013 n. 117. I lavori si concluderanno nella primavera 2014. 179. Ricapitolando, gli interventi conclusi nel corso del 2013 hanno portato alla realizzazione dei seguenti tratti di piste ciclabili: su corso Bettini: corsia ciclabile ricavata dalla carreggiata stradale monodirezionale da viale Trento a piazza Rosmini 290 m corsia ciclabile ricavata dal marciapiede monodirezionale da viale Trento a piazza Rosmini 200 m corsia ciclabile ricavata dalla carreggiata stradale monodirezionale da piazza Rosmini a viale Trento 50 m su viale Trento: corsia ciclabile ricavata dalla carreggiata stradale monodirezionale da via Brione a via Comel 175 m su ponte Alpini: percorsi promiscuo ciclabile-veicolare in entrambe le direzioni (40 m x 2) 80 m su via prima Armata: corsia ciclabile ricavata dal marciapiede monodirezionale da via L. Leno sinistro a piazzale S. Maria 05 m percorso promiscuo ciclo-pedonale monodirezionale da via L. Leno sinistro a piazzale S. Maria 50 m corsia ciclabile ricavata dalla carreggiata monodirezionale da piazzale S. Maria a via L. Leno sinistro 15 m percorso promiscuo ciclo-pedonale monodirezionale da piazzale S. Maria a via L. Leno sinistro 80 m su piazzale Santa Maria: percorso promiscuo ciclo-pedonale bidirezionale (40 m x 2) 80 m su via Abetone tra via 24 maggio e via del Garda: pista ciclabile in sede propria bidirezionale (290 m x 2) 580 m su corso Verona tra via del Garda e via Fermi: percorso promiscuo ciclo-pedonale bidirezionale (295 m x 2) 590 m percorso ciclabile bidirezionale ricavato dal marciapiede (430 m x 2) 860 m su via Porte Rosse: percorso promiscuo ciclo-pedonale monodirezionale da via del Garda a corso Verona 290 m percorso promiscuo ciclabile veicolare monodirezionale da corso Verona verso via del Garda 290 m su via Zeni: corsia ciclabile ricavata dalla carreggiata stradale monodirezionale da via Prato a viale Vittoria 180 m percorso promiscuo ciclo-pedonale monodirezionale da via Prato a viale Vittoria 170 m su viale Vittoria: percorso promiscuo ciclo-pedonale bidirezionale (220 m x 2) 440 m su via Cavour - via Campagnole: percorso ciclabile bidirezionale ricavato dal marciapiede (180 m x 2) 360 m percorso promiscuo ciclo-pedonale bidirezionale (30 m x 2) 60 m corsia ciclabile ricavata dalla carreggiata stradale monodirezionale da via Campagnole a via Riva 10 m su via Per Marco: percorso promiscuo ciclo-pedonale bidirezionale (310 m x 2) 620 m Totale 5.575 m Al fine di connettere la nuova pista ciclabile in sede propria di via Abetone con il percorso ciclo-pedonale di piazzale Santa Maria, sono stati inoltre concretizzati 180. attraverso segnaletica orizzontale e verticale dei percorsi promiscui ciclabili-veicolare su corso Verona, via Fiume, via Trieste, via 24 maggio, via Iacopino da Lizzana e via Benacense in attesa di realizzare e completare gli interventi di riqualificazione e sistemazione di via Benacense stessa: su corso Verona – via Fiume - via Trieste – via 24 maggio: percorso promiscuo ciclabile-veicolare monodirezionale da piazzale S. Maria verso via Abetone 1.225 m su via Iacopino da Lizzana – corso Verona – via Benacense: percorso promiscuo ciclabile veicolare monodirezionale da piazzale S. Maria verso via Abetone 1.510 m Totale 2.735 m Ricapitolando, trascurando la ciclovia provinciale e i percorsi promiscui ciclabili-veicolari, la rete cittadina di percorsi ciclabili, suddivisi secondo le tipologie ai sensi della normativa vigente ha subito un incremento, nel solo 2013, del 21 % come riportato nella seguente tabella. Tipologia esistente al 2012 corsia ciclabile ricavata dalla carreggiata corsia ciclabile ricavato dal marciapiede percorso promiscuo ciclo-pedonale pista ciclabile in sede propria percorso promiscuo ciclabile-veicolare totale 26.810 m totale escluso percorsi ciclabile-veicolare 24.660 m 510 m realizzato nel 2013 720 m 7.060 m 10.400 m 6.690 m 2.150 m 8.310 m 5.205 m incremento + 141 % 1.525 m 2.380 m 580 m 3.105 m + 30 % + 21 % + 22 % +8% + 144 % + 21 % n.b.: non sono stati conteggiati i percorsi esistenti promiscui ciclabili-veicolari del centro storico. Nel mese di dicembre 2013 si sono conclusi i lavori della pista ciclabile lungo via Per Marco tra la stazione ferroviaria di Mori stazione (pista ciclabile provinciale) e il complesso denominato “Nerocubo”. Tale opera è il primo tassello del collegamento tra la ciclovia provinciale ed il quartiere di Marco. Infatti, come definito anche nel cap. 10.6 “Circoscrizione VI” del P.U.M., “Per quel che riguarda le connessioni con l’esterno [rispetto al quartiere di Marco], a fronte del potenziamento dei disincentivi al traffico veicolare, pesante in particolar modo (il divieto provenendo dal casello andrebbe posto già in uscita dalla rotatoria) andranno realizzati i percorsi ciclabili per il collegamento da un lato con Mori Stazione, dall’altro con Lizzana lungo la S.S.12.“ Quest'ultimo collegamento menzionato, da realizzarsi lungo alla S.S. 12. completerebbe verso sud la “pista longa (n. 1)” così come identificata nel piano della ciclabilità dell'arch. Malossini che allo stato attuale, grazie agli interventi del 2013 sopra descritti, si conclude alla rotatoria tra corso Verona e via del Lavoro a Lizzana. Nel corso del 2014 verranno implementate le connessioni tra gli itinerari ciclabili esistenti e con il contesto viabilistico locale principalmente lungo le principali dorsali della rete ciclabile cittadina denominate “pista longa (n. 1)”, “pista del Leno (n. 2)”, “pista della roggia (n. 3)” e “pista del lavoro (n. 4)”. 11.b. 5 Programma di realizzazione di nuovi parcheggi pubblici e pertinenziali. Nel contesto della città di Rovereto, da qualche anno a questa parte, è stata riservata grande attenzione all'approntamento degli spazi afferenti la sosta pubblica. Peraltro appaiono importanti le soluzioni di partenariato pubblico/privato che sono state poste alla base dello sviluppo di molte iniziative. Come ben noto, attraverso il partenariato pubblico/privato, il Comune di Rovereto è riuscito ad approntare molteplici nuovi parcheggi contraendo significativamente l'esborso degli oneri 181. economici richiesti per analoghe iniziative condotte con tecniche e strumenti tradizionali (esproprio, appalto di opera pubblica). Ciò premesso, si ritiene pertanto doveroso, nel proseguo del presente paragrafo, definire le iniziative recentemente realizzate, quelle in corso e quelle per le quali l'amministrazione ha attivato l'istruttoria procedimentale. Nell'anno 2012 hanno trovato completamento i parcheggi nell'area Stadio e quello a raso prospiciente il nosocomio cittadino. Il parcheggio dello Stadio costituisce un chiaro riferimento di arroccamento per tutti coloro che intendono frequentare il centro cittadino di Rovereto senza peraltro utilizzare l'autovettura. Tale parcheggio infatti, oltre ad incrementare lo standard numerico dei posti auto (120 nuovi posti auto) funzionali al plesso sportivo (Stadio), garantisce anche un polmone costante per il parcamento di auto di soggetti disposti a depositare l'autoveicolo in una zona periurbana della città di Rovereto. Sull'altro versante abbiamo il nuovo parcheggio ubicato nell'area prospiciente l'Ospedale roveretano. L'opera sorge nell'ambito delle ex proprietà Prevost Rusca Candelpergher e rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, un modello che l'Amministrazione comunale intende proporre anche in altre situazioni. Il progetto risponde in modo efficace all'esigenza di posti auto espressa da tempo dai residenti e dagli utenti dell'ospedale e offre un nuovo spazio verde a disposizione dei cittadini; grande cura è stata infatti dedicata al verde con la creazione di un progetto in grado di integrare in modo armonico l'area del parcheggio (91 posti auto) e il parco. Altra iniziativa di rilievo rispondente alla simbiosi di intenti tra il pubblico e il privato trova identificazione con il parcheggio pubblico e privato in località Borgo Sacco. Nel mese di dicembre 2012, è stato aperto un parcheggio pubblico a raso per 81 stalli, in un ambito densamente antropizzato e particolarmente prossimo al centro storico dell'antico Borgo. Al piano interrato dell'area di cui trattasi, trova invece compimento la costruzione di un parcheggio funzionale ai residenti e agli abitanti della frazione stessa (100 posti auto). Nel complesso la frazione di Borgo Sacco conta quindi con l'iniziativa in parola un “plus” di posti auto che sfiora le 200 unità in una zona altamente strategica e densamente abitata. Inoltre, nel 2012, la Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione del Comune di Rovereto, ha concluso la realizzazione di un parcheggio in località Laghiol ubicato in zona industriale. Il parcheggio nel suo complesso conta 100 posti auto a servizio dell'utenza professionale della zona e di eventuali cicloturisti. Il parcheggio verrà acquisito nella disponibilità delle proprietà comunali attraverso formale contratto posto che lo stesso ricade nell'ambito del centro urbano del Comune di Rovereto. Sempre nel corso del 2012 ha trovato inaugurazione e formale consegna alla municipalità della città di Rovereto la realizzazione di un parcheggio, attuato dai privati in forza di specifica convenzione urbanistica. Il parcheggio della capienza di 82 posti auto trova ubicazione in via Parteli ed andrà a soddisfare le esigenze di parcamento dei residenti e degli esterni al Comune di Rovereto transitanti nella zona. Nel corso del 2013 hanno trovato cantierizzazione i lavori di approntamento di un nuovo parcheggio interrato da collocarsi nell'ambito dell'area ex mensa Bimac. Il parcheggio in questione verrà ultimato durante la primavera del 2014 e prevederà altresì la realizzazione di una piazza pubblica contraddistinta da elementi pregevoli che potrà essere fruita dall'intera collettività quale spazio di relazione e coesione sociale, consentendo agli attori coinvolti l'organizzazione di eventi e momenti di ritrovo. Anche per questo parcheggio l'Amministrazione comunale ha definito, nel corso del 2012, un accordo con l'impresa appaltatrice consistente nell'approntamento di un terzo piano di posti auto interrato. Tale modifica, volta all'implementazione degli stalli (40 posti auto), non ha determinato alcun onere a carico dell'amministrazione comunale, posta la disponibilità dell'impresa esecutrice a realizzare l'intervento a costo zero per l'ente pubblico. Peraltro, nella proposta formulata, l'impresa esecutrice ha sottolineato la disponibilità ad adeguare il progetto relativo ai primi due piani interrati, deputati alla sosta dei veicoli (80 posti auto), alle nuove normative provinciali sopravvenute in materia disciplinante gli spazi da deputare alla sosta (allargamento delle corsie di manovra ed incremento della lunghezza dei posti auto). Questo profilo sottende indubbiamente un interesse pubblico sovraordinato e consentirà all'amministrazione di concentrare nell'ambito di uno spazio strategico funzioni plurime quali gli stalli di sosta pubblica e quella privata. Nel corso del 2014 entreranno nella disponibilità della collettività i parcheggi pubblici in corso di realizzazione da parte dell'ITEA nel cantiere di S. Maria. Questi parcheggi costituiranno una vera opportunità, stante la loro vicinanza con il centro cittadino, per decongestionare il centro urbano dalla presenza di autovetture. Inoltre tale polo di servizi per il parcamento risulta direttamente connesso con il vicino centro ospedaliero e i relativi servizi (177 posti auto). Nel corso del 2013 ha trovato cantierizzazione il parcheggio da ubicarsi in via Panizza a Lizzana. 182. La sua conclusione è prevista per la primavera del 2014. Anche in questo frangente si deve sottolineare l'intesa che ha trovato una giusta quanto coerente contrattualizzazione tra il Comune e la Parrocchia di Lizzana. Infatti, il parcheggio interrato verrà completato mediante l'approntamento di spazi ludico-ricreativi posti al piano fuori terra grazie alla definizione di un accordo di programma e contrattuale tra gli attori coinvolti. La frazione di Lizzana avrà quindi l'opportunità non solo di utilizzare i posti auto (60 posti auto), ma anche quella di apprezzare l'utilizzo di un'area attrezzata a servizio soprattutto delle giovani generazioni. Nell'ultimo biennio ha assunto rilievo il parcheggio pubblico di attestamento del Follone. Infatti l'amministrazione comunale ha attivato le procedure volte alla demolizione di numerosi vetusti corpi di fabbrica estendendo conseguenzialmente lo spazio adibito alla sosta. Specificatamente si deve ricordare che, all'agosto del 2012, gli stalli pubblici nell'ambito dell'area Follone ammontavano a circa 235. Successivamente nel dicembre del 2012, grazie alla demolizione di alcuni edifici, il numero complessivo è passato a 340; da settembre 2013, grazie alla rigenerazione di ulteriori spazi, si è giunti a 370; ed ancora, a breve (entro il dicembre 2013), gli stalli verranno incrementati ulteriormente di circa 50 unità. Così facendo si traguarderà la soglia delle 420 unità con un incremento complessivo di 185 posti auto. In questo contesto si deve altresì ricordare la priorità di connettere il nuovo ampliato parcheggio del Follone con il centro cittadino attraverso la creazione di due percorsi pedonali: il primo collegante il parcheggio stesso con Borgo Santa Caterina ed il secondo collegante lo spazio pubblico con via Dante. Si ritiene che tali connessioni assumano una importanza urbanistica significativa per il centro in quanto avvicineranno il parcheggio stesso all'ambito storico della città di Rovereto che l'amministrazione ha già contribuito a riqualificare. Altro parcheggio di rilievo è quello che ha trovato realizzazione in prossimità della Stazione Ferrovia di Mori. L'opera in parola è stata traguardata, quale soluzione provvisoria per rispondere alle problematiche sempre più pressanti delle necessità di parcheggio sia dei fruitori della vicina stazione ferroviaria, sia di tutti coloro che praticano il cicloturismo. Infatti, il piazzale recentemente approntato a parcheggio precario, costituisce anche un naturale snodo di interscambio tra gomma/rotaia e gomma/bicicletta. Il finanziamento dell'intervento è stato per lo più garantito dai soggetti promotori del vicino pubblico esercizio denominato McDonald's. Nello specifico trattasi di un ampio parcheggio, della capienza di 180 posti auto. Altro parcheggio di rilievo per la frazione di Lizzanella è quello che è stato approntato in corrispondenza di un'area privata a margine della strada statale nel comparto denominato ex Marangoni. L'amministrazione comunale, nella fattispecie, ha sottoscritto con il soggetto proprietario un comodato gratuito per l'occupazione dell'area e con un investimento economico assolutamente modesto ha approntato circa 40 stalli per la sosta. Pur risultando un parcheggio marginale, appare significativo per garantire un riequilibrio del problema della sosta nella zona di Lizzanella. Sarà comunque cura dell'amministrazione comunale perseguire l'obiettivo di individuare al centro urbano della medesima frazione un ulteriore idoneo spazio per la sosta delle autovetture. Accanto ai parcheggi surrichiamati si devono citarne altri che, in termini verosimili, troveranno realizzazione entro il prossimo biennio. Puntualmente si evidenziano i seguenti accompagnati da una breve contestualizzazione narrativa: − parcheggio interrato da realizzarsi in prossimità del palazzo Rosmini – Balista: come ben noto il Comune di Rovereto, nel corso del 2009, ha alienato la proprietà del Palazzo Balista imponendo peraltro dei vincoli in merito alla riqualificazione dello stesso attraverso l'approntamento di fondamentali opere urbanizzative. Tra queste ricordiamo il parco verde retrostante e la realizzazione del sottostante parcheggio. Ad oggi l'intervento in parola appare in avanzata fase di costruzione e alla sua ultimazione garantirà la possibilità di stallo per 85 autovetture. Appare pacifico che tale parcheggio, pur di proprietà privata, consentirà di eliminare parecchi parcamenti in superficie in corrispondenza degli stalli pubblici, con il conseguente decongestionamento da traffico. Inoltre, l'amministrazione e il soggetto proprietario (Cassa Rurale di Rovereto) valuteranno di concertare soluzioni indirizzate alla fruizione del parcheggio per l'utenza cittadina al di fuori degli orari di apertura dell'istituto bancario; − parcheggio interrato da realizzarsi nell'ambito della ex stazione delle autocorriere: l'amministrazione comunale nel corso del 2012 ha pubblicato un bando per la riqualificazione urbana del polo cittadino meglio noto come “ex stazione delle autocorriere”. Le offerte pervenute sono state attentamente e scrupolosamente valutate da una Commissione Tecnica e, a conclusione dell'iter, si è dato corso all'aggiudicazione dell'iniziativa ad un soggetto attuatore rappresentato dal Consorzio Urban City di Ala. E' seguita la sottoscrizione del relativo contratto e nel 2013 la progettualità è stata approfondita in termini definitivi. Peraltro l'amministrazione comunale ha valutato con favore l'ipotesi di approntare un terzo livello di parcheggi interrati che andranno ad assolvere, anche con riferimento agli orari di chiusura delle strutture sovrastanti, una indubbia valenza di interesse collettivo. Nell'ambito degli obblighi contrattuali 183. − − − − − − emerge la fondamentale necessità che 50 posti auto siano riconsegnati all'amministrazione comunale al fine di soddisfare le esigenze cittadine/pubbliche. Gli altri stalli, nella misura di circa 205 posti auto, verranno invece utilizzati quali spazi accessori e funzionali alle sovrastanti funzioni e/o destinazioni. Nel complesso il numero di posti auto pertanto realizzabili è pari a 255; merita comunque sottolineare che non solo 50 posti auto assumeranno valenza pubblicistica, ma bensì l'intero pacchetto (255) in quanto durante l'orario di apertura delle sovrastanti strutture di interesse pubblico (terziario, commercio e similari) i restanti parcheggi saranno impiegabili dai cittadini utenti mentre, al di fuori di tali orari, i parcheggi, per espressa dichiarazione del soggetto attuatore, verranno impiegati per finalità pubblicistiche e quindi saranno fruibili da un utenza indifferenziata. Si ricorda inoltre che tali spazi da destinare a parcheggio saranno approntati in tempi celeri; il cantiere avrà inizio nel corso dei mesi di gennaio/febbraio 2014 e dovrà trovare conclusione entro 15 mesi dalla ultimazione della progettazione. Tale intervento costituirà un indubbio riferimento per le utenze cittadine e risolverà in termini definitivi la carenza di posti auto nell'ambito del centro urbano di Rovereto; parcheggio in località Perer: il Piano regolatore generale in località Perer ha previsto un ambito da sottoporre a perequazione urbanistica. Nell'ambito del piano perequativo è prevista la realizzazione di un parcheggio a servizio dell'utenza indifferenziata (parcheggio pubblico) e la creazione di un significativo spazio verde intercalato da collegamenti ciclopedonali. Ad oggi il piano perequativo è stato approvato dal consiglio comunale e la ditta lottizzante dalla firma della convenzione avrà quale obbligo quello di approntare il parcheggio in questione in tempi celeri. L'ipotesi di piano perequativo è stata depositata presso i competenti uffici tecnici comunali e, con riferimento a specifiche intese intercorse tra l'amministrazione comunale e la ditta lottizzante, è emersa la disponibilità da parte dei soggetti attuatori di approntare il parcheggio in questione in tempi assolutamente celeri. Dalle intese preliminari è emersa la disponibilità volta alla completa attuazione del parcheggio pubblico entro 12 mesi dalla sottoscrizione della convenzione urbanista del relativo piano perequativo di lottizzazione. E' quindi verosimile affermare che tale parcheggio della capienza di 70 posti verrà compiutamente realizzato entro il biennio 2014/2015; parcheggio da realizzarsi a Borgo Sacco in vicinanza al locale Cimitero: l'amministrazione comunale ha recentemente dato corso all'acquisizione di uno spazio idoneo per ospitare l'approntamento di un parcheggio in prossimità del cimitero di Borgo Sacco. Nel corso del biennio 2014/2015, compatibilmente con le risorse di bilancio, l'intervento verrà concretamente progettualizzato al fine di approntare un parcheggio funzionale alle vicine opere pubbliche oltre che per i residenti (50 posti auto); parcheggio in località Fiori: l'amministrazione comunale nel corso del 2014, compatibilmente alle risorse di bilancio, perfezionerà l'acquisizione di uno spazio per ospitare la realizzazione di un parcheggio in superficie. Il parcheggio ospiterà 50 posti auto e avrà quale funzione quella di soddisfare l'utenza locale; parcheggio multipiano a servizio del plesso ospedaliero di Rovereto: in tal senso si rimanda per completezza ed esaustività al paragrafo successivo contrassegnato dal numero 11.b.5 (198 posti auto pubblici e 96 pubblico/privati pertinenziali); parcheggio a Noriglio: l'amministrazione sfruttando forme di collaborazione con i privati anche mediante l'attivazione di procedure concorsuali “ad hoc” è intenzionata a delineare l'approntamento di un parcheggio, in parte privato e in parte pubblico in località Noriglio. La capienza complessiva di posti auto viene stimata in 40 di cui 20 pubblici e 20 privati. parcheggi da realizzarsi mediante partenariato pubblico/privato: in tal senso si rimanda al capitolo successivo contrassegnato dal numero 11.b.6. Come è facile intuire, l'amministrazione comunale ha posto grande attenzione alla realizzazione di luoghi deputati alla sosta di autovetture, sia pubblici sia pertinenziali. Di seguito trovano indicazione mediante supporti tabellari e grafici i principali riferimenti dei parcheggi più volte citati. 184. Schema riassuntivo situazione parcheggi. N° POSTI AUTO LOCALITA' PUBBLICI PERTINENZIALI PUBBLICO PRIVATI TOTALI DATA APERTURA NOTE Stadio Quercia 120 120 Aprile 2012 Ospedale (Prevost-Candelpergher) 91 91 Settembre 2012 Via Parteli 82 82 Settembre 2012 Opere di urbanizzazione Borgo Sacco - via Fedrigotti 81 181 Dicembre 2012 Partenariato pubblico-privato Follone – I stralcio 108 108 Dicembre 2012 Parte partenariato pubblico-privato Laghiol 100 100 Mori Stazione 180 180 2013 Follone – II stralcio 77 77 2013 Lizzanella ex Marangoni 40 40 2013 Ex Bimac (ITEA) 177 177 2013-2014 Ex Mensa Bimac 80 120 2014 Via Panizza a Lizzana 60 60 2014 85 2014 50 2014 255 2014/2015 Partenariato pubblico-privato 70 2014/2015 Opere di urbanizzazione 100 40 Palazzo Balista 85 Realizzazione PAT Borgo Sacco - via Unione 50 Ex stazione autocorriere 50 Perer 70 Noriglio 20 20 40 2014/2015 Multipiano Ospedale 198 96 294 2014/2015 406 2130 1584 205 140 Partenariato pubblico-privato Partenariato pubblico-privato Realizzazione ITEA Partenariato pubblico-privato Partenariato pubblico-privato Acquisizione 185. 300 250 96 200 0 0 0 0 205 150 100 0 0 0 100 0 91 198 177 0 108 82 40 180 120 50 0 0 81 0 0 100 77 0 85 80 60 40 0 0 50 50 70 20 0 20 PERTINENZIALI Multipiano Ospedale Noriglio Perer Ex stazione autocorriere Borgo Sacco - via Unione Via Panizza a Lizzana Ex Mensa Bimac Ex Bimac (ITEA) Lizzanella ex Marangoni Follone – II stralcio Mori Stazione Laghiol Follone – I stralcio Borgo Sacco - via Fedrigotti Via Parteli Ospedale (Prevost-Candelpergher) Stadio Quercia PUBBLICI Palazzo Balista 0 0 PUBBLICO/ PRIVATI 11.b. 6 Parcheggio interrato a servizio del plesso ospedaliero di Rovereto. La messa in disponibilità alla cittadinanza e più in generale agli utenti di un parcheggio adeguato a servizio del plesso ospedaliero di Rovereto rappresenta ormai da decenni una delle richieste e esigenze più sentite. L'attuale amministrazione comunale nel suo programma politico-amministrativo ha posto tra gli obiettivi strategici dotare la città di tale infrastruttura e dare così riposta alla suddetta sentita esigenza. Come ben noto l'amministrazione comunale, nel corso dell'anno 2012, ha già dato perfezionamento realizzativo ad un parcheggio a raso, della capienza di circa 100 posti auto, nelle aree adiacenti al nosocomio ospedaliero. Il parcheggio in questione è stato realizzato a seguito dell'acquisizione, da parte del Comune, delle aree private originariamente di proprietà dei fratelli Edoardo ed 186. Alberto Prevost Rusca e del signor Osvaldo Candelpergher. Successivamente si è dato corso all'iter progettuale, all'appalto dei lavori, alla compiuta realizzazione delle opere e in tempi celeri alla sua apertura al pubblico. La messa in disponibilità di tale area a parcheggio non risolve tuttavia certamente in termini definitivi la suddetta annosa problematica relativa alla carenza di posti auto nella zona limitrofa al nosocomio ospedaliero. A tal fine, nell'ambito della citata programmazione, il consiglio comunale ha adottato la deliberazione n. 3 di data 24 gennaio 2012, avente ad oggetto l'approvazione del progetto preliminare finalizzato alla realizzazione di un parcheggio multipiano a servizio del plesso ospedaliero di Rovereto (approvazione del progetto preliminare di data "dicembre 2011" ai fini del finanziamento a valere sul fondo unico territoriale - FUT). Il progetto prevede la realizzazione del parcheggio sull'area di proprietà dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari ubicata immediatamente a sud del plesso ospedaliero. La spesa complessiva per la realizzazione dell'infrastruttura, secondo il progetto approvato con la deliberazione consiliare sopra espressa, ammonta ad euro 8.000.000,00.= di cui euro 6.400.000,00.= per lavori ed euro 1.600.000,00.= per somme a disposizione. La capienza complessiva del parcheggio, così progettualizzato, risulta pari a 360 posti auto da cui devono essere decurtati i posti auto già attualmente insediati sull'area in cui dovrebbe essere realizzata la nuova struttura multipiano, pari a circa 110 posti auto. Appare quindi evidente che il surplus di posti auto a servizio del plesso ospedaliero risulterebbe pari a 250 posti auto, valore risultante dalla differenza tra il numero complessivo dei posti auto previsti dalla progettazione in fieri e il numero di posti auto già esistenti, che verrebbero meno in ragione dell'attuazione della suddetta opera pubblica. Per calcolare il costo di costruzione di ogni parcheggio aggiuntivo a quelli preesistenti si deve quindi dividere l'importo complessivamente preventivato dalla progettualità preliminare (euro 8.000.000,00) per il numero dei posti auto aggiuntivi a quelli già esistenti, pari a 250 ossia 360 posti auto come da progetto cui devono decurtarsi i 110 posti auto già esistenti. In base a tale realistica e ragionevole valutazione il costo del posto auto che ne deriverebbe, pari a euro 32.000,00.= cadauno, risulta significativamente maggiore rispetto a quello precedente esposto e sicuramente ben più elevato del più probabile valore di mercato. Si aggiunga inoltre che il valore sopra espresso non annovera tra le sue componenti il costo per l'acquisizione dell'area necessaria in quanto, la progettualità preliminare predisposta non ha conteggiato, tra le somme a disposizione del quadro economico, l'onere per l'acquisizione dei suoli, stante il fatto che si prevede l'utilizzo di un'area già di proprietà dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. E' chiaro peraltro che l'utilizzo a parcheggio di tale area, posti in diretta adiacenza al plesso ospedaliero, precluderebbe anche in prospettiva futura ogni sua possibile diversa destinazione. Infine, va rilevato che il cantiere per la realizzazione del nuovo parcheggio multipiano così come previsto nella deliberazione del consiglio comunale n. 3/2012 andrebbe ad interessare, come peraltro già più volte evidenziato, uno spazio già deputato alla sosta pertinenziale all'ospedale. Stimando realisticamente che i lavori di realizzazione possano durare 18/24 mesi, è evidente la necessità di dover valutare il significativo disagio generato dal cantiere sia per il venir meno dei parcheggi e per la viabilità di zona sia per l'operatività e attività dell'ospedale. Dalla disamina sopra condotta emerge quindi che il costo economico ma anche socio-ambientale dell'iniziativa, seppur magari necessario in assenza di reali alternative, appare parametricamente elevato e critico rispetto ai parametri e principi di economicità, efficacia ed efficientamento delle scelte della pubblica amministrazione, che costituiscono riferimenti primari dell'agire pubblico. L'annoso problema della carenza di posti auto è altresì confermato anche dalla Comunità della Vallagarina che ha riconosciuto il parcheggio del plesso ospedaliero quale opera strategica e contraddistinta da elementi di indubbia sovracomunalità, prevedendo la concessione del finanziamento a valere sul fondo unico territoriale. Nella relazione previsionale e programmatica del bilancio di previsione 2013 della Comunità della Vallagarina, nel capitolo riservato all'illustrazione degli interventi che verranno finanziati con il fondo unico territoriale, si legge infatti “La Comunità della Vallagarina, in accordo con la Conferenza dei Sindaci, ha inoltre individuato come opera strategica di carattere sovra comunale, alla quale è stata riservata una quota importante di finanziamento, la realizzazione del Parcheggio interrato presso l'Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto. L'opera, che vedrà la partnership di Azienda Sanitaria e Comune di Rovereto, sarà un multipiano sul quale gravita la popolazione dell'intera Vallagarina”. Inoltre, va aggiunto che l'attuale plesso ospedaliero non presenta, ad oggi, gli idonei stalli per la sosta previsti dalla deliberazione della giunta provinciale n. 2023 di data 3 settembre 2010, nel contesto dell'area di stretta pertinenza. In tal senso, il comune di Rovereto, con deliberazione del consiglio comunale n. 48 di data 25 187. ottobre 2011, ha infatti autorizzato l'utilizzo dei posti auto mancanti, nella misura di 61 stalli, sulle proprie aree, destinate e/o destinabili a sosta pubblica. Da ultimo le ragioni e i principi di sobrietà ed economicità dell'agire pubblico, alla luce dei quali va analizzata l'opera in questione, per la sua complessità e per la significatività dell'investimento richiesto, assumono valore primario e prioritario in un contesto di forte contrazione delle risorse pubbliche e di generale crisi economica. Alla luce del suddetto quadro generale e puntuale dal punto di vista economico, sociale, normativo e di opportunità, l'amministrazione comunale, con il supporto dello staff tecnico, ha quindi deciso di verificare la sussistenza di soluzioni alternative al fine di dotare il comparto cittadino di Santa Maria di un parcheggio a servizio del plesso ospedaliero di Rovereto. In termini di dettaglio, a seguito di ponderata istruttoria e valutazione, come riportato nella relazione previsionale e programmatica allegata al bilancio triennale 2013-2015, si è configurata quale possibilità quella di dar corso ad un'operazione immobiliare di acquisto mediante attivazione di una procedura concorsuale ad evidenza pubblica che abbia ad oggetto l'acquisizione del parcheggio da soggetti privati. Tale possibile soluzione si inquadra dal punto di vista giuridico quale procedura ad evidenza pubblica per l'acquisto di cosa esistente o cosa futura, alternativa alla procedura di appalto di lavori pubblici. A supporto giuridico della fattibilità e legittimità di tale alternativo modus operandi e procedendi è stato formulato in data 24 gennaio 2013 un circostanziato parere da parte del servizio affari legali del comune. Va evidenziato infatti che, in generale, il ricorso da parte della pubblica amministrazione all'istituto contrattuale dell'acquisto di cosa futura, ai sensi dell'articolo 1472 codice civile, per poter disporre di un'infrastruttura di interesse pubblico è ammissibile e legittimo solo in presenza di situazioni e condizioni eccezionalissime, la cui definizione si rinviene nel parere n. 2 del 17 febbraio 2000 dell'adunanza generale del Consiglio di Stato. A tale autorevole parere fanno a riferimento le pronunce su fattispecie analoghe successivamente assunte da organi consultivi e giurisdizionali. Sulla scorta dell'autorevole parere dell'avvocatura comunale, i funzionari del Servizio Territorio con la collaborazione dell'ing. Claudio Lorenzi e della Società Caire in data maggio 2013 hanno quindi predisposto uno specifico studio dal quale emerge una valutazione tecnico-estimativa testimoniante la necessità di trovare soluzioni alternative a quella già specificatamente delineata. Lo studio condotto è stato attentamente valutato e nello stesso hanno trovato argomentazione i seguenti aspetti: - definizione dell'offerta di posti auto; - analisi della domanda di posti auto; - bilancio della sosta pubblica; - l'areale di intervento; - alternative consentite dalla programmazione urbanistica; - prospettive e criteri per l'acquisto dei posti auto. Nella relazione hanno poi trovato riferimento specifiche indagini di ordine statistico, sociologico in ordine all'affluenza annuale al plesso ospedaliero da parte degli utenti. E' stato quindi individuato un plafon di parcheggi necessari per assolvere in maniera idonea ai bisogni dell'utenza. Ha trovato poi contezza l'indagine sulla compatibilità urbanistica delle aree limitrofe sulle quali risulta impressa una destinazione pianificatoria di parcheggio pubblico. Sono poi state delineate valutazioni comparative dei costi e dei benefici nell'ipotesi di procedura ad evidenza pubblica, o in alternativa ablatoria, o, in ultima ipotesi, di acquisto di cosa futura, considerando anche e soprattutto i tempi necessari all'espletamento di tali procedure e relativi oneri. In termini certosini hanno poi trovato contezza i vantaggi sotto il profilo economico dell'operazione in deroga a favore della collettività, rispetto alla procedura ordinaria. Sulla scorta delle conclusioni riportate nello studio e della prospettiva di riqualificare alcuni tratti stradali, con particolare riguardo a Corso Verona, nel tratto prospiciente il plesso ospedaliero, con l'eliminazione dei posti auto ivi presenti, i requisiti dimensionali richiesti per il parcheggio consistono in un numero di posti auto ricompreso tra 170-200. 188. Dalle indagine effettuate emerge inoltre che il costo parametrico di un posto auto, attraverso la procedura d'appalto di opera pubblica, vari tra euro 23.200,00.= e euro 56.000,00.= con un costo medio pari a circa euro 30.200,00.= (media effettuata tagliando le ali: valore più basso e più alto). Oltre a evidenti ragioni di ordine economico, dallo studio emergono con chiarezza le difficoltà e controindicazioni di ordine tecnico nonché le motivazioni di interesse pubblico, che rendono inefficace e inefficiente la soluzione di realizzare un parcheggio pubblico nelle suddette aree. Tenuto quindi conto del costo parametrico di un posto auto da sostenersi da parte dell'ente pubblico per realizzare il parcheggio di cui al progetto preliminare approvato dal consiglio comunale con deliberazione n. 3 di data 24 gennaio 2012 ( euro 34.780,00) o per realizzare il parcheggio su una delle aree sopra indicate, con l'attivazione della procedura ad evidenza pubblica per l'acquisto del parcheggio di cui alla presente trattazione si consegue un significativo risparmio di spesa, ponendo a base d'asta l'importo massimo di euro 18.000,00.= (IVA esclusa) per ogni posto auto. Tale valore è stato determinato dalla perizia di stima prot. 22198 di data 4 giugno 2013, redatta dai funzionari del servizio territorio, ai sensi e nel rispetto di quanto previsto dalla L.P. 23/1990, secondo i criteri metodologici stabiliti dall'estimo civile e tenendo conto dei valori dell'attuale mercato immobiliare. In termini di economicità dell'operazione è evidente il notevole vantaggio economico che il Comune conseguirebbe se, in esito alla procedura d'asta, qualora si riuscisse ad acquistare i posti auto necessari ad un prezzo pari o inferiore a euro 18.000,00.= cadauno. In merito alla tempistica per la messa in disponibilità del parcheggio, si rileva che nella procedura d'asta si è definito un termine massimo di 450 giorni per la sua consegna. Considerato che i tempi medi prevedibili per la realizzazione dell'opera pubblica sono di circa 4 anni, risulta evidente il vantaggio per la cittadinanza intera di poter disporre di tale strategica infrastruttura in tempi celeri e tempestivi. Altresì, ai fini di garantire la massima trasparenza e imparzialità, si è inteso dar corso ad una procedura d'asta pubblica per l'acquisizione del suddetto parcheggio, aperta a tutti gli interessati, con il solo vincolo e limite relativo all'infungibilità localizzativa del parcheggio oggetto di offerta nel raggio di m 300 dagli accessi principali del plesso ospedaliero, condizione evidentemente imprescindibile per la sua destinazione a servizio dello stesso. Sulla scorta di quanto sopra evidenziato ed in esito all'istruttoria svolta, per le ragioni di efficienza, efficacia, economicità, tempestività, sobrietà, trasparenza e imparzialità che si sono illustrate e accertata la sussistenza delle condizioni e circostanze, di cui al parere n. 2/2010 dell'adunanza generale del Consiglio di Stato, che legittimano l'operazione mediante procedura d'asta pubblica per l'acquisizione di un parcheggio a servizio del plesso ospedaliero denominato S. Maria del Carmine a Rovereto, ai sensi della legge provinciale 19 luglio 1990 n. 23, l'amministrazione comunale ha quindi con deliberazione della Giunta n. 158 d.d. 30/07/2013 attivato le relative procedure. Gli elementi cardine e caratterizzanti l'asta pubblica immobiliare e la procedura di individuazione del contraente in forza della deliberazione giuntale 158/2013 risultano: • oggetto dell'acquisto: un immobile o porzione di immobile già realizzato, in corso di realizzazione o da realizzare, da destinare a parcheggio interrato e/o seminterrato a servizio del plesso ospedaliero denominato S. Maria del Carmine a Rovereto della capienza di 170/200 posti auto; • importo a base d'asta: l'importo a base d'asta del singolo posto auto è di euro 18.000,00.= IVA esclusa.; • tempi massimi di realizzazione: l'immobile deve essere consegnato entro un termine massimo di 450 giorni decorrenti dalla data di stipulazione del contratto preliminare; • ambito dell'intervento: l'area su cui deve trovare ubicazione il parcheggio deve rispondere al principio di infungibilità rispetto alle esigenze funzionali e alle aspettative del Comune; per tale ragione si ritiene che il parcheggio debba essere ricompreso entro un raggi di 300 mt, a partire dagli accessi principali dell'Ospedale; • compatibilità urbanistica: l'area su cui insiste il parcheggio, deve già possedere una destinazione urbanistica che consenta la costruzione di parcheggi interrati pubblici; • procedura concorsuale prescelta: asta pubblica ai sensi della legge provinciale 19 luglio 1990, n. 23 e del D.P.G.P. 22 maggio 1991 n. 10-40/leg, da svolgersi in un unico grado mediante valutazione delle offerte presentate; • criterio di aggiudicazione: il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa secondo quanto previsto dalla L.P. 23/1990. 189. Nella deliberazione giuntale 158/2013 si è dato atto che non essendo ancora stato perfezionato l’iter tecnico-amministrativo per la concessione definitiva del finanziamento provinciale necessario per l’acquisto in oggetto, in ragione dell'esito della procedura di gara, si darà corso all’aggiudicazione definitiva e quindi alla successiva sottoscrizione del contratto, anche preliminare, con il soggetto aggiudicatario, solo all'avverarsi della condizione essenziale della concessione definitiva del finanziamento provinciale e dell'eventuale copertura finanziaria di competenza dell'amministrazione comunale. Ha trovato quindi pubblicazione il bando di gara prot. n. 32004 di data 28 agosto 2013 con scadenza del termine in data 16 ottobre 2013, prorogato successivamente fino al 28 ottobre 2013. Nei termini previsti dall'avviso d'asta è pervenuta n. 1 offerta che traguarda la soluzione di realizzare un parcheggio interrato a sud del plesso ospedaliero e comunque nelle sue immediate vicinanze. La procedura di gara si è aperta in data 31 ottobre 2013 e si è conclusa in data 13 dicembre 2013. L'aggiudicazione è quindi stata formalizzata a favore dell'offerente che propone circa 200 posti auto nel novero della p.f. 1468/3 C.C. Rovereto interessata dalla concessione convenzionata di Corso Verona. La soluzione proposta, grazie ad un certosino lavoro di analisi, appare contraddistinta da una contestualizzazione qualitativa e fruibilità soddisfacenti. Le caratteristiche delle dotazioni impiantistiche risultano buone e positivi appaiono gli elementi concernenti la distribuzione e la flessibilità della proposta progettuale formulata. La localizzazione e le modalità di collegamento alla viabilità ordinaria e al plesso ospedaliero dell'immobile proposto risultano altrettanto ottimali. Merita infatti rammentare che l'offerta presentata risulta intimamente connessa al polo ospedaliero in una posizione assolutamente strategica e degna di assolvere ottimamente le istanze della scrivente amministrazione. Appare evidente, come già sopra detto, che l'approvazione dei risultati della procedura sulla base delle valutazioni e dei giudizi espressi dalla Commissione di gara viene effettuata esclusivamente a fini dell'accertamento tecnico-amministrativa dell'esito della gara. L'aggiudicazione è subordinata e condizionata alla concessione del finanziamento provinciale dell'operazione e all'eventuale copertura finanziaria di competenza dell'amministrazione comunale; in tal senso nessun offerente potrà quindi vantare in base al mero esito della procedura di gara, alcun diritto, interesse o aspettativa all'aggiudicazione, alla sottoscrizione del contratto di compravendita, anche preliminare, nonché al versamento del prezzo o al conseguimento di alcun indennizzo. Nel corso del 2014 si prefigura pertanto la necessità da parte degli organi competenti di traguardare il finanziamento dalla tipologia dell'opera pubblica all'acquisto di immobili. Dovrà poi seguire il perfezionamento della componente contrattuale e quindi l'iter progettuale (a carico del soggetto promotore) e la successiva cantierizzazione delle opere. Si può ragionevolmente e plausibilmente ammettere che la realizzazione dell'opera troverà conclusione entro l'anno 2015. 11.b. 7 Parcheggi da realizzarsi mediante partenariato pubblico/privato. Il momento economico recessivo e di evidente contrazione della disponibilità finanziaria dell'ente pubblico rende sempre più cogente la necessità di realizzare interventi finalizzati alla creazione di parcheggi pubblici mediante forme di partenariato tra il soggetto istituzionale e quello privato. Il Piano regolatore generale ha posto in termini di assoluto rilievo questo aspetto. Infatti, nell'ambito delle aree deputate ai servizi ed alle attrezzature pubbliche, è costantemente prevista la possibilità di realizzare dei parcheggi pubblici e/o pertinenziali mediante interventi di iniziativa mista pubblico-privata. Un'apposita convenzione determinerà le opere da realizzarsi, la definizione delle modalità di attuazione e dei tempi, l'assetto patrimoniale delle aree e delle infrastrutture interessate. Tutto ciò premesso, si ritiene di delegare, nel corso del 2014, l'esecutivo municipale all'attuazione di iniziative similari a quelle sopra espresse già peraltro ampiamente codificate, sotto un profilo strategico e di indirizzo, nell'ambito degli articoli 83, comma 4, 85, comma 3 e 4, nonché 86, comma 4 delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale vigente. 11.b. 8 Attuazione progetto bike – sharing. Con deliberazione della Giunta provinciale di data 23 dicembre 2011 n. 2848 è stato approvato il progetto di fornitura di stazioni di ricarica/prelievo/rilascio per 190. biciclette a pedalata assistita e biciclette tipo city bike. Nel verbale di deliberazione sopra citato è riassunta la cronistoria del progetto di “bike sharing” di cui si riportano gli stralci essenziali: “Con deliberazione di Giunta provinciale n. 2993 di data 23 dicembre 2010 è stata delegata ai Comuni di Trento, Rovereto e Pergine Valsugana la realizzazione di un sistema di bike sharing con biciclette a pedalata assistita, con la previsione delle relative modalità gestionali, da realizzarsi sui rispettivi territori, per un importo complessivo di Euro 1.075.200,00.=. Nel provvedimento si specificava che il progetto oggetto di delega doveva prevedere la fornitura e l’installazione, inclusi gli allacciamenti, di un sistema di biciclette (bike sharing), a servizio degli utenti costituito da stazioni di ricarica, con punti di prelievo/rilascio di biciclette, compreso il relativo servizio di manutenzione e assistenza tecnica per il periodo minimo di tre anni dalla data del collaudo della fornitura. A seguito del confronto con le Amministrazioni comunali che hanno aderito al progetto, si sono riscontrate delle difficoltà da parte delle stesse ad individuare un soggetto capofila che potesse avviare la procedura di gara e condurre complessivamente il progetto. Inoltre, un ulteriore elemento di complessità si è riscontrato nella volontà di tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa di attuare un sistema di bike sharing provinciale in rete che consenta una reale intermodalità tra i mezzi di trasporto pubblico che sia di facile utilizzo, individuando, a livello progettuale, strutture che siano quanto più possibile omogenee e compatibili reciprocamente. Per queste ragioni risulta, quindi, determinante la presenza di una forte regia provinciale nella realizzazione dell’iniziativa, anche nella prospettiva futura di possibili adesioni da parte di altri Comuni della provincia di Trento”. Con tale deliberazione è stato inoltre approvato il progetto esecutivo datato 13 dicembre 2011 elaborato dal servizio provinciale Conservazione della natura e valorizzazione ambientale che nella relazione tecnica riporta: “Le 29 stazioni di ricarica, ubicate nei tre Comuni dovranno avere le seguenti caratteristiche tecniche: - nel comune di Rovereto: • 7 stazioni di posteggio/ricarica per biciclette a pedalata assistita con 6 stalli ciascuna; • 5 stazioni di posteggio/ricarica per biciclette a pedalata assistita con 12 stalli ciascuna; • 5 colonnine di ricarica per auto e o moto elettriche e la ricarica per biciclette a pedalata assistita non appartenenti alla fornitura, da installare dove indicato dalla D.L.” Con determinazione di data 24 gennaio 2012 n. 4 del Dirigente del servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale della P.A.T. è stata autorizzata l'indizione di una gara d'appalto, mediante procedura aperta, per la fornitura di stazioni di ricarica/prelievo/rilascio per biciclette a pedalata assistita e biciclette tipo city bike, per una spesa complessiva pari a € 1.075.200,00. Con determinazione di data 23 marzo 2012 n. 46 del Dirigente del servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale della P.A.T. sono state apportate alcune modifiche ai documenti del progetto, modifiche che non risultano sostanziali e mantengono inalterata la cornice all'interno della quale si sviluppa il progetto. Con apposita perizia cumulativa di spesa, approvata con determina dirigenziale n. 2427 di data 21 novembre 2012, sono stati finanziati i lavori per predisporre le aree al fine di permettere l'installazione delle strutture fornite e montate dalla ditta che si aggiudicherà l'appalto. Nel corso di ottobre 2013 sono stati effettuati sopralluoghi con la ditta appaltatrice e con SET Distribuzione per la conferma dei siti. Con apposito ordinativo alla SET si è affidato l'incarico per la predisposizioni degli allacci alla rete; altri interventi e lavori sono previsti entro novembre 2013. L'attivazione unitaria del servizio, concordata con PAT, comune di Pergine Valsugana e comune di Trento, avverrà nella primavera del 2014 a seguito di adeguata campagna informativa e promozionale; si è, infatti, ritenuto opportuno partire dopo la stagione invernale per preservare, almeno nella fase di avvio del servizio, le bici elettriche dagli agenti atmosferici dei mesi più freddi. 11.b. 9 Concessioni e occupazioni di suolo pubblico. Un impatto rilevante assumono le autorizzazioni esplicite ed implicite per le occupazioni di suolo pubblico. La struttura comunale a ciò deputata (uffici Attività produttive e Traffico e trasporti) negli anni ha cercato di facilitare non poco le misure di efficienza ed efficacia del rilascio dei relativi provvedimenti concessori e/o autorizzativi. Nel dettaglio, si deve rammentare che sono stati enormemente semplificati nel corso del 2013 i rapporti con la Provincia autonoma di Trento per l'espressione dei 191. pareri concernenti i trasporti eccezionali sulle strade di interesse comunale ed i rapporti con le società di gestione dei servizi pubblici (opere di urbanizzazione a rete) sono state ulteriormente fluidificati. Contemporaneamente a ciò, anche le occupazioni di suolo pubblico indispensabili ai soggetti privati per effettuare traslochi, taglio di alberi, siepi, piccoli cantieri, etc. hanno trovato concreta semplificazione. Di non secondaria importanza appaiono poi le occupazioni degli spazi pubblici funzionali all'organizzazione di eventi, manifestazioni e più in generale l'esercizio di attività economiche. Nel complesso i dati di maggior rilievo sono quelli di seguito evidenziati, sia per quanto attiene la consistenza o volume numerico delle procedure avviate sia per quanto concerne i tempi di evasione. Consistenza numerica dal 2009 Ufficio/provv. 2009 2010 2011 2012 2013 I quad. 2013 II quad. Ufficio Traffico concessioni e ordinanze stradali - scavi trasporti eccezionali – autorizzazioni al transito 934 849 808 808 230 296 238 243 245 314 91 95 Ufficio attività produttive occupazioni per attività economiche 192. Tempi di evasione medi dal 2009 espressi in giorni Ufficio/provv. 2009 2010 2011 2012 2013 I quad. 2013 II quad. Ufficio Traffico concessioni e ordinanze stradali - scavi trasporti eccezionali – autorizzazioni al transito 3,94 2,26 1,86 3,24 1,98 2,72 27,68 23,99 19,62 16,92 14,4 11,65 Ufficio attività produttive occupazioni per attività economiche 30 25 n. gg. 20 2009 2010 2011 2012 2013 I quad 2013 II quad 15 10 5 0 occupazioni per attività economiche concessioni e ordinanze stradali anno 193. 11.c Servizi affidati in gestione a società partecipate. Competenza: assessore Bertolini Giuseppe Competenza: Campostrini Luigi e Direzione Generale La situazione di fatto e le prospettive future di alcuni servizi affidati a società partecipate dal Comune sono trattati nella sezione 16.b “Società partecipate”. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) % su tot. 9.422.376,21 78,658 9.255.753,51 66,940 9.091.733,93 62,759 Di sviluppo entità (b) % su tot. V.% sul totale Spesa per investimento entità (c) 2.556.565,58 4.571.250,00 5.394.968,61 % su tot. 21,342 33,060 37,241 Totale (a+b+c) 11.978.941,79 13.827.003,51 14.486.702,54 spese finali tit. I e II 14,060 22,532 23,413 194. Programma N. 12 VERDE E ARREDO URBANO 12.a - VERDE 12.b - ARREDO URBANO 12.a Verde Competenza: assessore Leone Manfredi – Vice Sindaco Gianpaolo Daicampi. Dirigenti: Cristian Roverato –Paolo Piccinni per cantieri in parte straordinaria. DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITA’ DA CONSEGUIRE Al Servizio Verde e Tutela Ambientale compete l’istruttoria degli interventi di manutenzione ordinaria dei parchi, giardini, aiuole, alberature comunali nonché la realizzazione di nuovi spazi a verde. Anche nel corso del 2014 si evidenzia un progressivo incremento delle superfici ed una crescente attenzione agli interventi di riqualificazione. L'obiettivo vuole essere quello di riuscire a garantire un miglioramento degli standard qualitativi delle scorse gestioni, pur nella limitazione delle risorse disponibili. E' importante premettere che nel corso del 2013 si è registrato un importante aumento delle presenze nei parchi cittadini. La maggior fruizione ha causato necessariamente un aumento dei rifiuti nei cestini a servizio delle aree e un conseguente maggior abbandono di rifiuti. Pur avendo intensificato i controlli di concerto con la Polizia municipale per scoraggiare comportamenti illeciti, il numero di interventi previsti nella procedura di affidamento originaria non si è rivelato sufficiente a garantire gli standard di decoro, pulizia e manutenzione ricercati. Ragion per cui, forti della sperimentazione del secondo semestre del 2013 che ha dato esiti positivi, si continuerà con una rimodulazione delle frequenze di intervento. L’attività ordinaria è volta all'espletamento di tutte quelle funzioni che sono richieste per un'ottimale gestione del verde urbano: in particolare alle operazioni di sfalcio, alla costante pulizia delle aree a verde, alle potature, alla difesa fitosanitaria, agli allestimenti floreali di aiuole e fioriere, al recupero dei rifiuti in detti ambiti, alla manutenzione dell’arredo urbano (panchine, monumenti, fontane, lapidi, fioriere), alla manutenzione delle attrezzature da gioco per i bambini e alla gestione dei servizi igienici annessi ai parchi. Oltre gli spazi verdi, il Servizio cura gli interventi sulle alberature cittadine anche con la consulenza dei tecnici dell’Istituto Agrario di San Michele - Fondazione Edmund Mach. Negli ultimi mesi si è completata un'importante operazione riferita al palazzo della Regione in Via Tartarotti, che ospitava il servizio catasto e il tavolare. La struttura è dotata di un giardino, la cui ubicazione è assolutamente strategica per Rovereto. Previo accordo con la stessa Regione, si perfezionerà una convenzione per la gestione del giardino a fronte della possibilità di renderlo fruibile, regalando ai roveretani un altro angolo prezioso di città. L’attività di manutenzione ordinaria dei numerosi spazi continuerà ad essere affidata in appalto a ditte esterne in quanto la squadra comunale non viene reintegrata nell’organico. La stessa potrà quindi garantire solo interventi limitati o a supporto di esigenze estemporanee correlate anche alle richieste dei cittadini, che normalmente vengono soddisfatte in modo tempestivo. Nel corso del 2014 si continuerà l'iter per aumentare le aree da affidare con l'istituto delle sponsorizzazioni. Il ricorso alla sponsorizzazione permetterà un risparmio per l'Amministrazione sui costi di esternalizzazione. 195. 12.a. 1 Sponsorizzazione e valorizzazione delle rotatorie. L'Amministrazione comunale di Rovereto, nell'ottica della valorizzazione dell'immagine della città con finalità di promozione turistica, ha inteso intervenire sulle rotatorie poste all'ingresso del centro urbano, vere e proprie porte di accesso, e su altre aree verdi ritenute strategiche. Nel corso del 2012, con un invito capillare esteso a tutte le attività economiche, si sono raccolte le manifestazioni di interesse. L'iniziativa ha avuto un buon successo. L'istituto contrattuale della sponsorizzazione, disciplinato dal nuovo Regolamento di Contabilità, è un assoluta novità per il Comune di Rovereto. Il servizio richiesto ai privati sarà inerente alla sistemazione delle aree con interventi di abbellimento e successivamente alla manutenzione delle aiuole. Nel corso del 2013 è stata affidata la prima rotatoria, dopo approfondimenti puntuali che si sono resi necessari data la complessità collegata ad aspetti afferenti la sicurezza stradale. La rotatoria verrà realizzata nel corso del 2014. Il progetto è stato rallentato a causa dell’entrata in vigore di nuove disposizioni ministeriali in materia di codice della strada che limitano di molto la possibilità di utilizzare spazi pubblicitari in prossimità delle rotatorie; sono in corso approfondimenti al fine di ripensare le modalità comunicative utilizzando nuove forme alternative rispetto ai consueti pannelli. Nel 2014 continuerà l'attività di proposta, per giungere all'assegnazione di quante più aree possibile, utilizzando l'ufficio verde per fornire un supporto non solo amministrativo, ma anche di progettazione. A corredo dell'implementazione delle sponsorizzazioni, si intende studiare dal punto di vista paesaggistico, urbano e naturalistico le rotatorie che interessano il percorso stradale che dai caselli autostradali porta al centro città, accompagnando progressivamente il turista in visita in un percorso tra i tesori della città già dal suo arrivo. 12.a. 2 Parco “ex Dame inglesi” in Corso Bettini. Dopo l'apertura inaugurale nel corso della prima Notte Verde nel 2011, nel corso degli anni successivi il parco è stato aperto nei week-end estivi, dando modo ai Roveretani di riscoprire questo angolo straordinario in pieno centro storico. L'apertura è stata resa possibile grazie alla collaborazione con l'Università degli Studi di Trento e con AMR, che ha garantito il servizio di guardiania. L'apertura continuerà anche per il 2014. 12.a. 3 Monitoraggio della gestione delle aree verdi. Il sistema informatico con il quale sarà possibile attivare una ottimale gestione del verde cittadino è stato completato con il rilievo dei vari spazi a verde (parchi, aiuole, ecc.) e di parte delle alberature stradali. Nel corso del 2013 è stato inoltre inaugurato il nuovo sito internet istituzionale del Comune di Rovereto, che ha introdotto la redazione diffuse delle sezioni in capo ai singoli servizi. Nel 2014 si intende mettere a disposizione in area dedicata in consultazione una parte del patrimonio delle informazioni codificate con il software, al fine di valorizzare e far conoscere l'importante patrimonio cittadino. Il progetto è condiviso con il Servizio Informatica del Comune di Rovereto. 12.a. 4 Attività di ricerca in collaborazione con la Fondazione Museo Civico di Rovereto. La collaborazione tra il Servizio Verde e Tutela Ambientale e il Museo Civico di Rovereto include tematiche riferite alla botanica. L'acquisto sinergico dello spettrometro e del microscopio a fine 2012, permetterà lo sviluppo di numerosi filoni di ricerca sul verde pubblico. La strumentazione per la spettroscopia in IR consentirà in particolare la caratterizzazione dei suoli, sia nelle componenti solide (organica, inorganica) che fluide, con la possibilità di fare misure sul materiale tal quale come sulle singolarità. 196. Grazie a operazioni di confronto e di normalizzazione rispetto a contenuti noti, si ricaveranno informazioni sul livello di concentrazione dei nutrienti (fertilità del suolo), sulla quantità di sostanza organica e di umidità, ottenendo in tal modo indicazioni anche sulle modalità (qualità e quantità) della fertilizzazione. La rapidità dell’analisi consentirà di caratterizzare per ciascun suolo un numero di campioni adeguato a rappresentarne la naturale eterogeneità, evitando ricostruzioni parziali. La stessa tecnica è applicabile anche su campioni di legno, di cui è determinabile la composizione consentendo considerazioni sullo stato di salute della pianta stessa. In tal senso campionamenti multi temporali potranno, per confronto, consentire di registrare l’evoluzione della patologia. La strumentazione quindi favorirà una valorizzazione del patrimonio dei parchi cittadini di Rovereto e una sua ottimale gestione. 12.a. 5 Incentivazione del volontariato con progetti specifici. L'Amministrazione comunale promuove attivamente i progetti di volontariato volti a coinvolgere i cittadini e l'associazionismo locale nella cura del territorio. Gli interventi concreti di cittadinanza attiva e solidale, in particolar modo le iniziative a valenza rionale, hanno la capacità di coinvolgere i residenti e di amplificare positivamente l'attaccamento ai contesti comuni. Va altresì richiamato che, nel quadro generale caratterizzato da una forte limitazione delle risorse disponibili da parte dell'Ente pubblico e della normativa ad essa connessa (Spending Review), le prestazioni volontarie costituiscono un ausilio sempre più indispensabile per garantire l'efficienza e l'efficacia degli interventi manutentivi. Dal momento che alcune Circoscrizioni hanno espresso formalmente l'intenzione di attivare una serie di interventi coinvolgendo il volontariato locale, per supportare l'Amministrazione comunale nella manutenzione, nella pulizia e nel controllo e nella gestione dei rifiuti del verde pubblico nei giardini e nei parchi comunali ricadenti nel proprio territorio, nel 2014 si avvierà tale progetto a livello sperimentale. 12.a. 6 Città a misura di bambino La pesante contrattura economica che ha investito il nostro paese negli ultimi anni, ha radicalmente cambiato le modalità di fruizione degli spazi pubblici, specie durante la stagione estiva. Se fino a qualche anno fa i parchi erano frequentati prevalentemente da persone anziane o da giovani mamme per la passeggiate quotidiane dei loro bimbi, negli ultimi tempi si è assistito ad un utilizzo importante da parte di intere famiglie, specie nei week-end, e di giovani. Non potendo affrontare oneri per gite fuori porta, molto spesso il parco diventa l'unico luogo naturale dove svagarsi e trascorrere piacevolmente il proprio tempo libero. Pur avendo attrezzato i parchi, nel corso degli anni, con giochi e arredo adeguato, ci si trova ora nella condizione di doverne aumentare l'offerta. L'Amministrazione, sulla base dell'analisi delle richieste e delle nuove modalità di fruizione degli spazi pubblici da parte dei cittadini, intende pertanto connotare Rovereto come "Città a misura di bambino". Questo sarà attuabile mediante progetti specifici per valorizzare gli aspetti naturalistici e ricreativi dei parchi stessi. Il progetto, che dovrà nascere nella considerazione della forte limitazione delle risorse a bilancio, prediligerà iniziative a costo zero, valutando lo spostamento nei parchi cittadini di attività già calendarizzate con successo negli anni scorsi. 12.b Arredo urbano Competenza: assessore Leone Manfredi. Dirigenti: Paolo Piccinni DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITA’ DA CONSEGUIRE Relativamente all’arredo urbano, la struttura cura lo studio di fattibilità, la progettazione e la realizzazione di interventi di arredo urbano delle vie e piazze cittadine 197. in collaborazione con l’Ufficio Viabilità. Viene riservata particolare attenzione al recupero di siti e spazi abbandonati sia in centro città che in periferia anche sulla base delle indicazioni fornite dalle Circoscrizioni . E' stato portato a termine l'iter per la realizzazione in marmo bianco di Carrara di un nuova stele in memoria dei roveretani caduti nella prima guerra mondiale sui vari fronti europei con la divisa dell'esercito Austro Ungarico conformemente a quanto disposto dal Consiglio Comunale con l'ordine del giorno n. 21/2011. Nel corso del 2014, compatibilmente con i lavori privati in corso nel luogo individuato per la sua collocazione individuata nella piazzetta/slargo su via Tartarotti nei pressi dell'imbocco su piazza D. Chiesa, si provvederà alla sua installazione. E' in corso la cantierizzazione del progetto di ripristino delle oltre 100 lapidi sulla strada degli Artiglieri verso Costa Violina. Nel corso del 2014 è prevista tra gli interventi di maggior rilievo la sistemazione del portale di via Canestrini e la sistemazione del capitello di via delle Fosse. INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti si rinvia al piano delle opere pubbliche e alla scheda illustrativa di seguito riportata. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono le dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Si prevede l'acquisto delle apparecchiatura per la pulizia delle superfici dalle scritte deturpanti che, purtroppo, vengono fatte da persone maleducate sia su superfici pubbliche e sia su superfici private. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 198. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI V.% sul totale Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) 886.812,80 870.516,82 854.452,80 Spesa per investimento Di sviluppo % su tot. 88,333 88,141 87,945 entità (b) % su tot. entità (c) 117.125,00 117.125,00 117.125,00 Totale (a+b+c) % su tot. spese finali tit. I e II 11,667 11,859 12,055 1.003.937,80 987.641,82 971.577,80 1,178 1,609 1,570 199. Programma N. 13 – URBANISTICA E SCELTE STRATEGICHE 13.a - PROGETTO SPECIALE 13.b - URBANISTICA 13.c - EDILIZIA PRIVATA Competenza: assessore Giulia Robol Dirigente: Luigi Campostrini 13.a Progetto speciale DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 13.a. 1 Stazione autocorriere. Nel corso del 2012 l'Amministrazione comunale ha dato formale riscontro alla pubblicazione dell'avviso d'asta per la riqualificazione immobiliare ed urbanistica dell'area denominata ex stazione autocorriere in corso Rosmini – Largo Posta – Palazzo Balista sito a Rovereto. La procedura ad evidenza pubblica aveva quale finalità quella di individuare un soggetto attuatore in grado di attivare gli interventi volti alla realizzazione di parcheggi interrati, nonché la riqualificazione formale e funzionale di tutti gli spazi pubblici in superficie (piazza, collegamenti stradali limitrofi, percorsi pedonali, etc.). Il soggetto privato aveva inoltre, quale obbligo, quello di realizzare le volumetrie ammesse dallo strumento urbanistico nella logica di ospitare funzioni private e di interesse collettivo. La procedura ha trovato sviluppo con la valutazione delle offerte pervenute e si è conclusa con l'aggiudicazione formale al Consorzio Urban City di Ala. In termini di dettaglio, il risultato declinante dall'offerta formulata soddisfa positivamente le aspettative dell'amministrazione comunale; la progettualità nel suo complesso prevede infatti i seguenti elementi predominanti: - realizzazione di oltre 200 posti auto negli spazi interrati, di cui 50 con funzioni pubbliche e la differenza (oltre 150) per funzioni di interesse collettivo(commercio, pubblici esercizi, terziario, etc). Gli spazi destinati alle funzioni di interesse collettivo, al di fuori dell'orario di apertura delle attività, potranno essere utilizzati quali parcheggi pubblici. I parcheggi, nel complesso, verranno gestiti con oneri in capo al soggetto attuatore e pertanto gli stessi non determineranno alcun aggravio di spesa nel contesto del bilancio comunale; - l'intervento riqualificatorio degli spazi da destinare a piazza, collegamenti ciclo-pedonali, viari, etc,. verranno realizzati mediante progettualità architettoniche di indubbia qualità e valenza tecnico-costruttiva. Il team di tecnici preposti alla progettazione risulta infatti particolarmente qualificato e contraddistinto da professionalità esperte nel campo dell'ideazione urbana; - l'edificio, che troverà costruzione nell'ambito del complesso, appare ben coordinato con il contesto e risponderà a requisiti d'avanguardia nel campo delle tecnologie impiegate e del risparmio energetico. Particolare attenzione verrà riservata all'impiego di componenti costruttive locali e comunque derivanti dalla cosiddetta “filiera corta”; - le opere di cui in parola, nel loro complesso, troveranno esecuzione entro un termine massimo – dall'approvazione della progettualità esecutiva - di quindici mesi. Ciò significa che gli impatti diretti, indiretti ed indotti provocati dal cantiere, sul contesto cittadino, saranno limitati nel tempo e si stima che l'intervento potrà trovare sostanziale e strutturale definizione entro il biennio 2014-2015; 200. - particolare rilevanza verrà riservata alle componenti comunicative e partecipative verso la città, stante la strategicità che il progetto riserva nei suoi elementi essenziali. Nel corso 2013 il team di professionisti facenti capo al Consorzio Urban City di Ala ha predisposto un progetto sostanzialmente esecutivo e, nel contempo, ha sottoposto l'intero intervento alla valutazione di screening ambientale. La procedura di screening è stata attentamente istruita dagli organi preposti della Provincia autonoma di Trento di concerto con l'amministrazione comunale e dalla stessa è stato formulato un parere positivo evidenziando che l'intervento non è assoggettato nello specifico a studio di impatto ambientale stante gli accorgimenti che sono stati previsti sia durante la fase di cantiere, sia per quanto attiene le componenti comunicative poste in essere dalla scrivente Amministrazione. Contemporaneamente a ciò, l'ufficio Traffico e trasporti del Comune di Rovereto, con la collaborazione di Trentino Trasporti e del Servizio Trasporti della PAT, ha delineato concretamente una soluzione di “stazione diffusa” sul territorio cittadino rendendo quindi possibile l'attivazione reale del cantiere. In tal senso si ricorda infatti che l'attività cantieristica del soggetto promotore interessa un importante centro di smistamento del trasporto pubblico urbano ed extraurbano che, a seguito di approfondimenti, è stato surrogato, quanto meno negli elementi d'approntamento fisici e strutturali oltre che pianificatori, presso altre sedi come via Paoli, via Manzoni, via Savioli, etc. L'impegno quindi si è poi concentrato sugli aspetti afferenti le verifiche del cronoprogramma di cantiere che dovrebbe trovare inizio nella stagione invernale 2013/2014. Con ogni probabilità e per non creare disservizi particolari il Comune, di concerto con AMR e Trentino Trasporti, hanno traguardato anche lo spostamento dell'attuale biglietteria dalla sede storica a uno spazio prossimo alla stessa. Appare evidente che il cantiere partirà, come sopra evidenziato, durante la stagione invernale 2013/2014 e sarà strutturato in modo tale da prevedere step differenziati tra cui il primo farà riferimento alle opere provvisionali, demolitorie e finalizzate allo scavo, il secondo alla realizzazione del parcheggio e al grezzo dell'edificio il terzo interesserà conseguenzialmente le finiture. Si sottolinea inoltre che l'Amministrazione ha valutato favorevolmente l'ipotesi di estendere l'intervento nel sottosuolo per l'approntamento di un ulteriore livello interrato che andrà ad ospitare ulteriori parcheggi. Si può quindi stimare che i lavori troveranno sviluppo nel corso del biennio 2014/2015 per poi concludersi nell'inverno dell'annata 2015. L'attuazione delle iniziative di cui al presente paragrafo verrà comunque condivisa, oltre che con il Servizio Territorio, anche con l'Ufficio Patrimonio, il Museo Civico di Rovereto e il Servizio Sviluppo economico e cultura per tutti gli aspetti afferente le componenti attinenti la ricerca, la veicolazione dei contenuti strettamente strategici, etc. Nel corso del 2013 è stato promosso dal Servizio Sviluppo economico e cultura un programma di comunicazione e partecipazione della città, in accordo con i promotori dell'iniziativa, per evidenziare le strategie e le finalità dell'Amministrazione e del privato sull'area dell'ex Stazione Autocorriere, soprattutto in termini di unitarietà funzionale e di armonia architettonica rispetto al progetto di restauro di Palazzo Balista ed in particolare del rifacimento dei giardini di Palazzo Balista via Don Rossaro e della via Paganini. L'ufficio Urbanistica ha collaborato al lavoro di preparazione per la presentazione del progetto preliminare della ex stazione Autocorriere vincitore del bando e alla ricostruzione storica della progettazione avvenuta sull'area in oggetto, in collaborazione con i progettisti stessi. Il lavoro di ricerca ci ha portato al primo P.R.G. del 1955 redatto dall'arch. Mario Kiniger, approvato con delibera del 10/01/1950 e diventato L.P. in data 8/10/56, dove l'area dell'antico monastero si doveva adattare ad uso “stazione autocorriere” e contestualmente doveva risolvere e migliorare il traffico veicolare Nord-Sud prevedendo una “via nuova” dedicata a Francesco Paoli. Con il P.R.G. 1985 approvato con deliberazione della G.P. n. 4247 di data 24/05/1985 l'area veniva assoggettata a Piano Particolareggiato. La delicatezza del tema, unitamente all'importanza strategica del luogo, aveva suggerito all'Amministrazione dopo il P.R.G. del 1985 di impostare uno studio preliminare prima della stesura del previsto piano particolareggiato, incaricando l'arch. Eisenman e arch Rizzi, che portò successivamente alla redazione del P.G.Z., assorbito dal P.R.G. 1992. 201. Il percorso progettuale del P.G.Z. esplorò diverse possibilità organizzative che servirono nella messa a punto delle scelte progettuali, come si evince dalla relazione tecnica allegata allo stesso che recita: “nel passaggio dall'impianto teorico a quello concreto-fattuale, si cercò sempre, però, di mantenere forte l'idea di programma, in modo tale che nel progetto del luogo fossero rintracciabili con chiarezza una serie di principi sintattico-compositivi, tali da poter essere estesi, eventualmente, alle aree limitrofe. Dunque, un progetto aperto”. Il P.R.G. 1992, approvato con deliberazione della G.P. n.7907 di data 04/06/1992, prevedeva per l'area della stazione delle autocorriere, con lo spostamento a sud nell'area del Follone, una profonda trasformazione urbana. L'area veniva suddivisa in due parti: Comparto A - ad ovest di via Paoli (sul quale si sarebbe sviluppato il tema dell'edificato urbano); Comparto B - ad est di Via Paoli ( sul quale si sarebbe sviluppato il tema della piazza). Con deliberazione della Giunta comunale n. 478 di data 8/04/1998 è stato indetto un concorso di idee finalizzato alla successiva redazione dei piani di dettaglio costituenti parte integrante del PRG. Al vincitore arch. Fulvio Nardelli con “PROGETTO ZETA 0” (“...l'area della stazione delle autocorriere è un sito attualmente privo di margini spaziali...... l'intento principale della proposta progettuale è quello di creare i margini, valorizzando ciò che esiste e che può essere fatto entrare in gioco compositivo (lati nord e sud ), o annullando ciò che per ragioni essenzialmente figurative non può essere fatto intervenire (lati est e ovest)”) è stato dato incarico di collaborazione alla redazione del PRG “Novembre 1999-Edizione Luglio 2001”. Al CONCORSO DI IDEE PER LA REDAZIONE DELLO STUDIO PRELIMINARE DELL'ATTUALE STAZIONE AUTOCORRIERE del 1998 hanno partecipato inoltre: - l'arch. Raffaella Laezza con il progetto dal titolo “IL PRATO INCLINATO= IL PRATO TEATRO DI ROVERETO” (La natura terranea della Vallagarina con le morbide linee geologiche rivoluziona, solleva, inclina il suolo urbano e disegna nuovi linguaggi architettonici per una comunità che vuole ritrovarsi all'aperto abitando un pezzo di natura ritrovata); - l'arch. Renato Rizzi e i collaboratori, arch. Barbara Borgini, arch. Fabio Campolongo e arch. Matteo Decardenas con il progetto dal titolo “PROGETTO MAGNO CUM ROBORE QUERQUS INGENTES TENDET RAMOS” (Forza-Robustezza-Costanza-Consistenza articolazione/dissoluzione complessità/mescolanza stratificazione/ omogeneizzazione). Il PRG “novembre 1999 edizione luglio2001”, approvato con deliberazione della G.P. n.2926 di data 22/11/2002, assoggettava l'area a “Piano d'Area Ex Stazione Autocorriere” di cui alla scheda norma n. 4. Con deliberazione della Giunta comunale n. 261 di data 27/06/2001, l'Amministrazione nella prospettiva di attuare un'iniziativa di project-financing sull'area della stazione autocorriere, considerata strategica la localizzazione nel centro della città di un parcheggio interrato pubblico e di un edificio che funzionasse da polo attrattore, ritenendo necessario approfondire la funzionalità del nuovo intervento, affidò allo studio dell'arch. Paolo Baldessari la redazione del progetto del “Piano d'area Ex Stazione Autocorriere”. Il progetto dal titolo “PIANO DI RECUPERO COMPARTO EDIFICATORIO AREA STAZIONE AUTOCORRIERE DI C.SO ROSMINI” affida “ all'albergo, inteso come luogo di scambio, di presidio urbano, come “fonte di luce” , come lanterna urbana sempre accesa, il programma ed il compito di qualificare la città, la sua architettura, il suo corso principale, il suo centro storico, il suo ruolo turistico-culturale, i suoi musei, i suoi festival, i suoi convegni e complessivamente la sua attrattività e la sua economia”. Si è dato, quindi, corso a due serate informative e di dibattito pubblico all'Urban Center dal titolo “RIGENERARE LA CITTA”. La prima, si è tenuta il 23 maggio 2013, dedicata alla storia urbanistica di quest’area centrale per la città, alle diverse proposte per la sua riqualificazione ed al progetto vincitore della gara, che sarà realizzato. La seconda, tenutasi il 27 giugno 2013, ha riguardato la presentazione del libro, a cura di Italo Prosser, dal titolo - Le Salesiane della visitazione a Rovereto – e la presentazione a cura di Lucio Franchini in collaborazione con Fondazione Museo Civico di - Palazzo Rosmini al Frassem. Infine, è stata allestita dal 23 maggio a luglio 2013, sempre presso l'Urban Center, una mostra dei vari progetti storici e del progetto vincitore del bando. 202. 13.a. 2 Area del Follone. L'areale del Follone trova collocazione in un'area baricentrica e facilmente raggiungibile anche dall'intera città. La relazione previsionale programmatica 2013-2015 ha previsto la realizzazione di circa 2.000 posti auto aggiuntivi (di valenza sostanzialmente pubblica) rispetto a quelli presenti nel 2012 siti nell'ambito dell'intera città di Rovereto. In particolare dal 2011 ad oggi, l'amministrazione ha dato corso ad interventi demolitori delle strutture edilizie fatiscenti ubicate nel Follone, ampliando significativamente gli spazi deputati alla sosta. L'ampliamento di tale parcheggio di assestamento consente di limitare/ridurre la veicolazione viabilistica nell'ambito del centro storico in quanto, il parcheggio del Follone, costituisce un dignitoso quanto naturale polmone a servizio della città storica. Per quanto concerne i parcheggi ubicati a corona del centro cittadino, e più precisamente nell'ambito del Follone, si devono rammentare i seguenti interventi recentemente realizzati, in corso o di ultimazione: • parcheggio Follone 1^ stralcio: nel corso del 2012 l'Amministrazione comunale ha esteso l'area di sosta pubblica di ben 108 stalli nel piazzale del Follone attraverso la demolizione di vetusti quanto pericolanti edifici. Il parcheggio del Follone dista circa 250 metri da via Tartarotti e costituisce un sicuro punto di attestamento strategico per l'intero centro storico; • parcheggio Follone 2^ stralcio – primo intervento: nel corso dell'estate del 2013 l'Amministrazione ha realizzato un intervento volto all'ulteriore estensione della sosta nel parcheggio pubblico del Follone determinando un plus di posti auto pari a circa 30. Tale incremento risulta significativo anche per il fatto che gli attuali posti auto sono ubicati nella zona posta ad est del piazzale nel suo complesso e quindi immediatamente a confine con via Dante che costituisce il preludio d'accesso al centro storico (leggasi via Tartarotti). • Parcheggio Follone 2^ stralcio – secondo intervento: nel corso della stagione autunnale del 2013 l'amministrazione a seguito dell'approvazione di una perizia di variante ed un successivo intervento ha prefigurato l'ulteriore demolizione ed il conseguente risanamento di parti significative del compendio del Follone. L'intervento in parola risulta sostanzialmente nella sua fase conclusiva e consentirà l'approntamento di altri 60 posti auto nonché la facile e immediata fluidificazione dell'intero piazzale con ulteriori accessi e recessi da via Saibanti. Il progetto di riqualificazione del centro storico di Rovereto ha inoltre preso forma attraverso la riqualificazione di Via Tartarotti e della zona ad esso limitrofa: gli interventi realizzati mirano ad una riqualificazione oltre che ad un ammodernamento, della rete cinematica cittadina. Inoltre, gli stessi appaiono strutturati nella logica di garantire un generale incremento del comfort delle utenze fruitrici delle strade, in una prospettiva finalizzata all'efficientamento. La riqualificazione di Via Tartarotti assume particolare significato anche grazie al recupero dell'areale del Follone: i due interventi, in sinergia, si configurano come tasselli di un progetto di recupero di un'area molto amata e frequentata, vera cerniera della crescita e dello sviluppo della comunità, che in essa continua a riconoscersi e a ritrovarsi. La valorizzazione degli spazi aperti, quali piazze e strade, offre un contributo importante alla riqualificazione della città e alla ridefinizione degli spazi urbani, fornendo un metodo per conoscerne la storia e la cultura, per evidenziare parti importanti della trama del tessuto della città. Tali interventi rientrano nel contesto delle azioni riconducibili alle strategie adottate per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano Urbano della Mobilità (PUM) di Rovereto, approvato con delibera del Consiglio comunale 29 aprile 2013 n. 9 ed entrato in vigore il 17 maggio 2013. Il PUM promuove infatti la riduzione della pressione del traffico veicolare nelle aree centrali, il miglioramento delle condizioni di vivibilità dei quartieri e la qualificazione del sistema dell'accessibilità per la mobilità dolce. In tale logica gli interventi promossi nell'areale del Follone consentono l'articolazione di connessioni pedonali tra il parcheggio di assestamento e il centro storico cittadino. Stante il ruolo di centralità del comparto rispetto ai poli attrattivi cittadini, assume particolare importanza delineare i collegamenti con il limitrofo centro storico di Rovereto, quali percorsi pedonali e ciclabili, con riferimento alle utenze deboli. Tale necessità non è solamente preordinata al futuro sviluppo del comparto, ma assume rilievo anche nell'immediato, già prima cioè dell'attuazione del progetto di riqualificazione generale dell'ambito, considerato che l'attuale parcheggio pubblico a raso viene utilizzato quale riferimento principale per gli utenti che si recano nel centro storico e nelle immediate vicinanze. In tal modo si cerca di offrire agli utenti un parcheggio facilmente raggiungibile e fruibile da ogni provenienza e di comodo accesso al centro storico. 203. Il futuro sviluppo del comparto è stato oggetto della predisposizione del Masterplan per l'areale del Follone; il Masterplan, nel prefigurare le modalità di edificazione e infrastrutturazione dell'areale, ha posto particolare attenzione al sistema delle connessioni dell'ambito con il centro storico e con la città. Lo ha fatto da un lato prevedendo una connessione diretta con Borgo S. Caterina e con Via Dante e dall'altro mutuando l'assetto della rete viabilistica promosso dal PUM per Via Follone e Via Saibanti. Nell'ottica di delineare i collegamenti con il centro storico, il servizio territorio è intervenuto sia attraverso l'introduzione delle necessarie previsioni urbanistiche nel P.R.G. comunale, sia avviando, nel corso del 2013, l'iter necessario per la ridefinizione di assetti patrimoniali atti a garantire la libera fruizione al pubblico di una porzione dei percorsi che conducono verso Borgo S. Caterina e via Dante. Ciò al fine di rendere possibile la fruizione del sistema della rete dei collegamenti pedonali già prima della approvazione della variante allo strumento urbanistico comunale. In quest'ottica l'ufficio progetti speciali ha seguito la predisposizione di accordi patrimoniali da sottoscriversi con i proprietari di aree interessate dai percorsi che connettono l'areale del Follone al centro storico occupandosi anche delle relative valutazioni tecnico/estimative e di natura pianificatorie/urbanistiche. I soggetti interessati da tali accordi sono i proprietari del percorso di collegamento con Borgo S. Caterina e i proprietari delle aree private ricomprese nel comparto del Follone. Gli accordi hanno trattato l'acquisizione delle aree da destinarsi a verde pubblico e percorsi, l'eliminazione delle servitù che gravano sulle proprietà comunali, la costituzione di una servitù pedonale d'uso pubblico a carico degli immobili posti immediatamente a ridosso di Borgo S. Caterina e le operazioni di permuta volte a dare ultimazione alla rete dei collegamenti. Per quanto attiene l'acquisizione dei suoli ora di proprietà privata, assume particolare rilievo l'ampia area che verrà destinata a verde attigua al Convento di S, Caterina: tale area oltre a porsi quale polmone a verde a servizio dell'ambito cittadino, assume il ruolo di elemento di valorizzazione/tutela della cortina del Convento storico. Gli accordi sopracitati hanno trovano concretezza nella variante al PRG di cui al punto 13.b.1; tale variante traguarda infatti l'obiettivo di dare attuazione al Masterplan dell'areale del Follone affrontando anche il tema della commistione di proprietà pubbliche e private. La citata variante assume infatti come principali riferimenti: • il Masterplan quale strumento generale per la riqualificazione dell'intero ambito territoriale, che prefigura lo sviluppo dell'area tenendo conto anche delle condizioni di contorno (relazione con il centro cittadino, con Borgo S. Caterina, con Via Canestrini, con Via Dante, ecc.....); • la traduzione delle proposte del Masterplan in norme speciali che garantiscano la possibilità di dare attuazione agli interventi anche per stralci funzionali; • la differenziazione degli interventi pubblici e privati in modo da non generare conflitti di coordinamento e garantire la piena attuabilità di tutti gli ambiti. La progettualità delle aree pubbliche ricomprese nell'areale del Follone, dovrà passare attraverso un formale bando, similmente a quanto già elaborato per la ex stazione autocorriere. Anche in questo caso l'idea è quella di restituire alla città spazi interrati per la sosta, percorsi di relazione, spazi destinati a piazza, verde e similari mediante l'alienazione dello “jus aedificandi” proprio del comparto. La procedura di gara dovrà necessariamente far leva sul criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa al fine di garantire la massimizzazione dei risultati anche sotto un profilo costruttivo, ambientale, paesaggistico, funzionale e economico. Rimane evidente che alcuni elementi fondamentali imprescindibili risultano pertanto: − la realizzazione di un parcheggio il cui dimensionamento scaturirà dalle indagini in materia di mobilita; − la sistemazione della piazza mediante l'introduzione di percorsi di attraversamento e superfici a verde; − la realizzazione di una congrua volumetria destinata al settore terziario, pubblici esercizi, commerciale, residenziale e funzioni di interesse collettivo, da destinare a funzioni sia pubbliche sia private nel rispetto delle previsioni programmatiche generali e finalizzate a sostenere i costi delle opere infrastrutturali pubbliche. La variante al PRG, è stata redatta nel corso dell'anno 2013 e troverà approvazione presumibilmente nel corso del 2014. La procedura ad evidenza pubblica di natura patrimoniale potrà attivarsi successivamente all'approvazione della variante al PRG. L'ufficio progetti speciali, nel corso del 2014, darà il proprio supporto all'ufficio patrimonio per gli aspetti tecnico estimativi e per l'operazione di alleggerimento del Follone con trasferimento delle attività in essere e la conseguente ipotesi di demolizione dei manufatti oggi vetusti e fatiscenti. 204. Nel 2014 l'ufficio progetti speciali fornirà inoltre il proprio supporto all'ufficio urbanistica al fine di monitorare l'attuazione dei contenuti degli accordi di natura patrimoniale e per la gestione delle pratiche di asservimento/cessione/acquisizione anche di concerto con il servizio patrimonio. 13.a. 3 Aree ricreative, ludiche e per impianti sportivi e di servizio ad oggi non attuate. L'art. 85 delle Norme Tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale disciplina le possibilità di intervento nelle aree rubricate “verde pubblico esistente e di progetto”. Nelle aree destinate a verde pubblico è ammessa la realizzazione di giardini e di parchi di pubblico godimento da destinare a funzioni collettive. Sono quindi ammesse aree contraddistinte da funzioni ricreative e ludiche nonché impianti sportivi e di quartiere. Inoltre, è consentita l'edificazione di chioschi o attrezzature per spettacoli e per ristoro, infrastrutture sportive, servizi e attrezzature di servizio nonché equipaggiamenti di pubblica utilità e convenienza. Come più volte ribadito, nell'ambito del quadro di problematicità economico-finanziaria che contraddistingue il Comune di Rovereto, e più in generale l'intera nazione italiana ed europea, si evidenzia come l'articolo 85, comma 4 delle Norme Tecniche di attuazione del PRG, preveda espressamente che nell'ambito di dette aree possano essere realizzati interventi di iniziativa mista pubblico-privata o solamente privata. Un'apposita convenzione determinerà le opere da realizzarsi, la definizione delle modalità di attuazione e dei tempi, l'assetto patrimoniale delle aree e delle infrastrutture interessate. Ciò detto e premesso, l'Amministrazione comunale ritiene importante e prioritario, affinché nell'ambito delle aree destinate a verde pubblico esistente di progetto, ad oggi inutilizzate, dismesse e di proprietà di terzi (ovvero non attuate), che si attivino iniziative di partenariato pubblico-privato o soluzioni di intervento privato affinché tali superfici possano essere impiegate per le finalità previste nello strumento urbanistico. Questo in un'ottica di risparmio e contrazione delle risorse che normalmente vengono poste in gioco dall'Amministrazione. Le iniziative in parola, grazie all'apporto di una pluralità di soggetti pubblici/privati, dovranno comunque soddisfare il prioritario interesse pubblico soprattutto nella fruizione di spazi ad oggi non attuati (inutilizzati, abbandonati, etc.) e rispetto ai quali il solo finanziamento pubblico costituisce di fatto elemento discriminante per l'attuazione della progettualità. In altri e più chiari termini, si dovranno facilitare, per quanto possibile, soluzioni di intervento alternative all'esproprio e alla realizzazione degli interventi secondo metodologie di appalto tradizionali che, come ben noto, espongono l'Amministrazione a carichi di spesa ad oggi non più sostenibili nel panorama generale delle disponibilità economico-finanziare dell'ente. La Giunta, sulla scorta di tali indirizzi, dovrà perfezionare le conseguenti convenzioni. 13.a. 4 Area ludico-sportiva alle foci del Torrente Leno. Come ben noto, l'Amministrazione comunale è proprietaria di un'area destinata a verde pubblico e identificata catastalmente dalla p.f. 1832/2 C.C. Rovereto in prossimità della foce del Torrente Leno. Utilizzando i tradizionali strumenti operativi, al fine di dare corso alle previsioni del Piano regolatore generale sull'area, l'Amministrazione comunale dovrebbe realizzare delle strutture di pubblico godimento da destinare a funzioni collettive (verde pubblico e spazi affini), con impegno di significative risorse economiche. Diversamente e innovativamente operando, il Comune di Rovereto, nel corso del 2013, ha dato attuazione alla soluzione progettuale e realizzativa mediante un'operazione di partenariato pubblico/privato. In tal senso è stata redatta una puntuale relazione geologica, geotecnica ed ambientale per verificare con puntualità le eventuali limitazioni morfologiche del sito. Nel contempo è stato elaborato un rilievo celerimetrico al fine di apprezzare gli sviluppi reali del sito. Parallelamente a ciò è stato elaborato un bando per la concessione del diritto di superficie al fine di individuare un soggetto promotore disposto all'approntamento a fini ludico-sportivi dell'intero contesto e la conseguente gestione per un arco temporale di circa 25 anni. 205. La soluzione traguardata è quindi quella che prevede l'intervento di un soggetto privato, o di più soggetti, con la finalità di effettuare, nell'area oggetto della costituzione del diritto di superficie, servizi di interesse collettivo anche attraverso l'approntamento di spazi ludico-ricreativi. L'amministrazione comunale avrà modo pertanto di introitare un'entrata patrimoniale (valore del diritto di superficie) senza peraltro dover effettuare alcun intervento incidente sulla parte economico-straordinaria del bilancio comunale. La durata del diritto di superficie sarà pari a 25 anni, come sopra detto, e nell'arco di tale periodo il soggetto promotore avrà la possibilità di attuare e realizzare spazi “open air” attrezzati (verde pubblico, impianti sportivi, equipaggiamenti per la pesca dilettantistica, etc.) nonché piccole strutture a servizio, quali chioschi e similari, con l'indicazione di approntare equipaggiamenti di pubblica utilità e convenienza. L'iniziativa, così formulata, avrà pertanto conclusione ideativa nei primi mesi del 2014 per poi traguardare una progettazione esecutiva e la conseguente realizzazione degli interventi entro il biennio 2014/2015. La comunità di Rovereto potrà pertanto vantare uno spazio di interesse collettivo fruibile dalla generalità dei cittadini senza che ciò determini alcun aggravamento della spesa pubblica (parte straordinaria del bilancio), e nel contempo potranno essere promosse iniziative private che troveranno concretizzazione attraverso l'assunzione di personale ed un indubbio virtuosismo sia diretto sia indotto. Tale obiettivo viene portato a termine per tutti gli aspetti amministrativi e tecnici di concerto tra l'ufficio Progetti Speciali e l'Ufficio Patrimonio. 13.a. 5 Polo dei servizi di Noriglio. A seguito del perfezionamento della permuta con la Parrocchia S. Martino di Noriglio, il Comune di Rovereto diventerà esclusivo proprietario di un’area della superficie di circa un ettaro nel cuore della frazione di Noriglio e quindi in posizione assolutamente baricentrica rispetto all’abitato. Come ben noto lo studio metaprogettuale del Polo dei Servizi di Noriglio, predisposto nell'aprile del 2010 dall'arch. Marcello Lubian, deve oggi trovare un congruo e pertinente aggiornamento sulla scorta delle condizioni economiche generali che tipicizzano le azioni dell'ente pubblico oltre che dei privati. In tal senso l'amministrazione comunale ha quindi traguardato l'aggiornamento dello studio il quale verrà perfezionato nel corso del 2014. Lo scenario in questi ultimi tre anni è mutato radicalmente sia per quanto concerne le disponibilità finanziarie e di spesa da parte dell'ente pubblico comunale sia per quanto attiene nuove determinazioni a livello patrimoniale che sono state definite tra il Comune e l'ITEA. In tal senso si ricorda infatti che l'accordo recentemente sottoscritto tra Comune e ITEA ha traguardato l'ipotesi di dar corso all'acquisizione del piano superiore dell'immobile ospitante l'attuale Cooperativa in via Fontani, 4 a Noriglio (p.ed. 363 c.c. Noriglio, p.m. 2). Tale compagine proprietaria risulta infatti di proprietà di ITEA e potrebbe rientrare nell'ambito del patrimonio disponibile dell'amministrazione comunale al fine di ridurre il gap economico concernente l'operazione complessiva che contraddistingue i rapporti patrimoniali ITEA e comune. Infatti da valutazioni sommarie emerge che attraverso le operazioni di permuta tra immobili ITEA e Comune quest'ultimo vanta un credito di oltre un milione di euro che per forza maggiore dovrà essere tradotto in nuove acquisizioni posto che non potranno intervenire compensazioni in numerario. A questo punto, come peraltro previsto dal PRG, diventa quanto mai attuale e stringente l'ipotesi di approntare nel contesto del cuore della frazione di Noriglio la nuova sede della Cooperativa attraverso una iniziativa di permuta patrimoniale eventualmente completata da accordi contrattuali. Quest'ultima azione consentirebbe infatti all'amministrazione comunale di acquisire per intero un edificio in posizione strategica e centrale ( p.m. 1 – 2 p.ed. 363 c.c. Noriglio) con la possibilità di addivenire ad una valorizzazione dell'intero comparto attraverso l'indizione di un'asta pubblica. In questo contesto si rende pertanto necessario l'aggiornamento dello studio metaprogettuale accompagnato anche da precise valutazioni tecnico economiche. La nuova progettualità dovrà partire da quella già definita, peraltro coerente e meritevole di approvazione stante il valore qualitativo offerto, cercando peraltro di ridurre e/o contrarre l'intervento pubblico in termini di esborso economico e finanziario in senso lato. Questo imporrà probabilmente la rifunzionalizzazione degli spazi insediati, una loro ridefinizione in termini di sobrietà e contenimento cercando anche di rendere appetibile la declinazione operativa nei confronti della Famiglia Cooperativa oggi unico interlocutore che a più riprese ha dimostrato interesse per l'iniziativa. Inoltre nella logica di favorire il partenariato pubblico privato dovranno altresì essere delineati ambiti autonomi che potranno essere oggetto di interesse da parte di 206. soggetti attuatori “ad hoc”. Attraverso procedure ad evidenzia pubblica si dovranno pertanto valutare soluzioni di concessione o alienazione di alcuni spazi dietro l'eventuale realizzazione anche di approntamenti urbanizzativi e di interesse generale. Nel corso del biennio 2014/2015 dovranno pertanto essere traguardate le seguenti tappe: − aggiornamento dello studio metaprogettuale facendo menzione a precise valutazioni di sostenibilità tecnico-economica dell'intero ambito (individuato dalle p.ed. 374, p.f. 1834/6, p.f. 4696/6, p.f. 1835/2, parte p.ed. 419 c.c. Noriglio) e condivisione dello stesso a livello strategico; − definizione di un cronoprogramma attuativo di medio periodo per chiarire tempi e modalità di intervento di tutte le azioni strategiche volte al raggiungimento degli obiettivi posti (acquisizione proprietà di ITEA SpA ubicata in via Valteri da parte dell'Amministrazione, definizione degli accordi per dare contezza alla soluzione patrimoniale permutativa tra Comune e Famiglia Cooperativa, realizzazione delle strutture da parte degli attori coinvolti della nuova sede della Cooperativa nell'area centrale di Noriglio, trasferimento dell'attività della Famiglia Cooperativa nel contesto del nuovo Polo dei Servizi, definizione, mediante procedure aperte indette dall'amministrazione comunale, della valorizzazione del Polo dei Servizi di Noriglio per le parti residuali, messa a reddito o valutazione di altre soluzioni patrimoniale – alienazione, etc. - della proprietà di via Fontani una volta acquisita da parte dell'amministrazione comunale); − definizione di tutti i rapporti peritali ed estimativi al fine di dare contezza operativa alle operazioni patrimoniali oggetto di accordo; − definizione di accordi rispettosi del protocollo d'intesa già sottoscritto con ITEA al fine di traguardare la definizione patrimoniale tra il Comune e l'ITEA stessa per quanto attiene l'attuale proprietà collocata sopra la Famiglia Cooperativa; − definizione di accordi al fine di consentire la concretizzazione dell'ipotesi permutativa tra il Comune e la Famiglia Cooperativa riguardante gli spazi ubicati in via Fontani e quelli ricompresi nell'ambito dell'area centrale di Noriglio. Gli obiettivi di cui al presente capitolo, per quanto attiene i profili amministrativo-patrimoniali, saranno coordinati e raggiunti grazie alla collaborazione dei funzionari dell'Ufficio Patrimonio mentre per quanto concerne gli aspetti tecnico-estimativo e funzionali si farà riferimento all'Ufficio Progetti Speciali del Servizio Territorio. L'esecutivo municipale sarà chiamato a declinare i necessari provvedimenti per dare attuazione agli interventi sopra espressi nel rispetto delle linee guida evidenziate. 13.a. 6 Spazi per servizi pubblici nella frazione di Marco. La frazione di Marco è stata interessata da un sensibile incremento della popolazione residente. La variante al Piano Regolatore Generale “Giugno 2009: Territorio – Ambiente – Paesaggio”, approvata con deliberazione della Giunta Provinciale n.1310 di data 22 giugno 2012 ed entrata in vigore il 4 luglio 2012, introduce l'istituto della perequazione urbanistica quale strumento di pianificazione che persegue un'equa ripartizione dei diritti edificatori e degli oneri derivanti dalla pianificazione tra i proprietari delle aree alle quali si riferisce. L'applicazione di tale istituto comporta, quindi, la sostituzione del doppio regime immobiliare operato dai piani urbanistici tradizionali (espropriazione per pubblica utilità vs. attuazione privata) con uno unico, rendendo tutte le proprietà dei suoli oggetto di trasformazione urbanistica parimenti partecipi alla realizzazione della cosiddetta “città pubblica”. L'attuazione dell'intervento edilizio legato all'ambito di perequazione urbanistica rappresenta per l'Amministrazione comunale un'importante occasione per realizzare importanti interventi pubblici attraverso azioni di partenariato pubblico privato che indubbiamente riducono i tempi di realizzazione delle opere, ma anche che coinvolgono la cittadinanza nella realizzazione della “città pubblica”. Tale obiettivo si pone in linea con gli impegni assunti dall'Amministrazione comunale nella relazione previsionale e programmatica allegata alla deliberazione consiliare n. 7 di data 21 marzo 2013 avente ad oggetto “Bilancio di previsione 2013, pluriennale 2013/2015 e relazione previsionale e programmatica.” Infatti tra le misure anticongiunturali assunte dall'Amministrazione emergono le operazioni di partenariato pubblico/privato, con particolare riferimento agli strumenti perequativi, per i quali l'Amministrazione stessa assume la funzione di soggetto facilitatore nell'attuazione degli interventi previsti dal Piano Regolatore Generale, 207. nello specifico per le perequazioni del Perer a Lizzana e di via Pinera a Marco. La variante al P.R.G. “Giugno 2009: Territorio – Ambiente – Paesaggio” individua l'ambito di perequazione urbanistica n. 06 “via Pinera”. Si tratta di un' area inedificata posta a Nord del centro storico di Marco, compresa tra l'impianto sportivo collocato ad est e la via Pinera ad ovest. L'ambito ricomprende gli immobili contraddistinti dalle alle pp.ff. 493/3, 493/4, 6493/11, 6493/12 in C.C. Marco aventi superficie pari a 3835 mq. La scheda norma n. 06 prevede di destinare l'ambito di perequazione in parte a lotto edificabile a destinazione residenziale privata (con una superficie di 1400 mq per una S.U.L. complessiva massima di 767 mq) e in parte a spazi pubblici di interesse collettivo (per una superficie di 2435 mq) con destinazione a viabilità, percorso ciclo-pedonale e verde pubblico. I soggetti attuatori, con nota pervenuta in data 14 marzo 2013, prot. n. 11680 di data 21 marzo 2013, hanno presentato domanda di autorizzazione a lottizzare, ai sensi di quanto disposto dall'art. 54 della L.P. 1/2008. Il Consiglio comunale con deliberazione n. 19 dd 02/07/2013 ha autorizzato la lottizzazione in parola approvando peraltro il relativo schema di convenzione. Il progetto autorizzato prevede la realizzazione di un nuovo insediamento residenziale su una superficie di 1400 mq sviluppato nella parte sud del lotto, lasciando spazio a nord-ovest alle opere di urbanizzazione che, nella fattispecie, consistono in: • un parcheggio pubblico di circa 12 stalli, avente una superficie di 585 mq, con accesso da Via Pinera; • un'area a verde pubblico di 1850 mq posta ad est, a confine con l'attuale area per impianti sportivi comprensiva di un percorso pedonale per consentire l'accesso all'area a verde pubblico sia dal parcheggio pubblico che da via Pinera. Il piano di lottizzazione non riporta un disegno dell'area a verde pubblico, che verrà realizzata dall'Amministrazione comunale successivamente alla consegna delle opere di urbanizzazione, così come il disegno del parcheggio pubblico è puramente indicativo. In tal senso le norme di attuazione specificano che anche le perimetrazioni e le superfici dell'area a verde pubblico e del parcheggio pubblico potranno subire delle variazioni in sede di progettazione esecutiva, purché rimanga invariata la superficie complessiva in cessione all'Amministrazione, al fine di poter modificare il diverso rapporto tra le funzioni pubbliche sulla base delle specifiche esigenze di quartiere. Inoltre, nel rapporto convenzionale, i soggetti lottizzanti si sono impegnati a realizzare le opere di urbanizzazione entro otto mesi dalla stipula della convenzione al fine di offrire in tempi rapidi degli spazi di interesse collettivo ad appannaggio dell'intera collettività. Nel corso del 2014, dopo aver sottoscritto la convenzione, gli uffici comunali dovranno quindi garantire idoneo supporto tecnico ed amministrativo per la realizzazione degli spazi in questione. Nel complesso l'area da cedere all'amministrazione a titolo gratuito, supera i 2.400 mq e costituisce un indubbio riferimento per garantire il completamento delle funzioni ludico-sportive ricreative ubicate in prossimità del campo sportivo posto a nord di via del Cimitero. L'amministrazione sta quindi valutando l'ipotesi di definire un accordo patrimoniale con i privati proprietari del compendio per addivenire alla cessione della superficie in questione, al fine di fruire per funzioni pubbliche e di interesse collettivo dell'intero contesto. Ciò andrebbe ad arricchire le opere urbanizzative “open-air” nel contesto della frazione di Marco contribuendo ad un miglioramento dei servizi sul territorio. 13.a. 7 Area ex Manifattura Tabacchi. Il Comune di Rovereto, nel corso del biennio 2011/12 ha significativamente semplificato l'attuazione operativa, a livello programmatico, degli interventi da compiersi nell'ambito dell'area ex Manifattura Tabacchi. Ad oggi, si ricorda, che gli interventi di trasformazione edilizia ed urbanistica del contesto, potranno trovare attuazione direttamente - in coerenza con il Masterplan predisposto da Manifattura Domani Srl. - attraverso il rilascio di specifici titoli abilitativi. Appare evidente che l'approntamento dello studio di dettaglio dovrà seguire quel grado di informazione degli attori territoriali per soddisfare al meglio la valenza plurisistemica di quanto ipotizzato (cronoprogramma degli insediamenti, funzioni da insediare, rapporti di mobilità con il contesto, valutazioni in merito all'impatto diretto e indiretto nel campo economico e produttivo, etc.). 208. L'opportunità offerta dal disegno programmatico in questione, che si intenderà attuare nell'areale ex Manifattura Tabacchi, costituisce per la città di Rovereto, ma più in generale per l'intera provincia autonoma di Trento, un elemento di eccezionalità e di valorizzazione non solo del capitale umano (occupazione professionale) ma anche un indubbio valore aggiunto per la ricucitura urbana e il conseguente recupero di un patrimonio immobiliare ormai dismesso. Attraverso un'attenta regia fra Manifattura Domani S.r.l., Comune e Provincia si potrà quindi costituire nel medio e lungo periodo un polo “virtuoso” in grado di fungere da catalizzatore e modello, non solo a livello provinciale, ma per l'Italia e forse per le regioni europee. In questo panorama troveranno quindi giusta e coerente contestualizzazione idonei spazi per garantire l'operatività di nuove imprese, la creazione di nuovi laboratori tecnologici, servizi di eccellenza per la città e le persone, nonché l'insediamento di apparati volti alla sperimentazione e alla realizzazione di nuove tecnologie ecosostenibili. Nel corso del 2012 i funzionari del Servizio Territorio hanno istruito due progettualità significative per l'intero compendio. La prima ha interessato la demolizione del contesto prossimo al torrente Leno e ha visto coinvolti molteplici servizi provinciali, oltre che l'ufficio gestione patrimonio del Comune di Rovereto per alcune regolarizzazioni di realità fondiarie in proprietà. La seconda progettualità ha invece interessato la riqualificazione e riedificazione del comparto attraverso la presentazione, da parte della società Manifattura Domani Srl, di un nuovo comparto a destinazione prevalentemente produttiva. Il progetto preliminare è stato favorevolmente valutato nell'ambito della Conferenza dei Servizi indetta a mente e a norma di quanto stabilito dalla L.P. 13/97 in data 18/05/2012. Successivamente alla favorevole espressione di cui sopra è seguita la pubblicazione del bando ad evidenza pubblica per l'individuazione del soggetto imprenditoriale disposto ad affinare, in termini definitivi ed esecutivi, il progetto e quindi dar corso alla cantierizzazione dell'intervento. Sempre nel 2012 il Comune di Rovereto, su specifica deliberazione promossa dal Servizio Sviluppo economico e Cultura, ha approvato la proposta di valorizzazione urbana del compendio ex Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco, in ossequio a quanto previsto nel “Piano Nazionale della Città per la riqualificazione delle aree urbane ai sensi del D.L. 22/06/2012 n. 83”. L'ufficio Urbanistica ha istruito le proposte progettuali inerenti l'ambito B e formulato i parerei necessari nelle varie istruttorie delle Conferenze dei Servizi che si sono susseguite nel corso del 2013 che di seguito si riportano. Il Dipartimento Lavori Pubblici e mobilità della Provincia Autonoma di Trento in data 27 marzo 2013 ha convocato dapprima una Conferenza Informativa dei servizi, tesa a valutare le soluzioni progettuali che dovevano soddisfare quanto richiesto nella conferenza tenutasi in data 18 maggio 2012 e a maggio 2013 il Servizio Valutazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento ha convocato una conferenza dei servizi istruttoria, finalizzata ad esaminare e discutere la non assoggettabilità alla VIA (peraltro confermata). Nel corso del mese di agosto 2013 il progetto definitivo per l'ambito B del comparto della Manifattura è stato portato all'attenzione della Commissione edilizia comunale per un parere di conformità, espresso favorevolmente il 22 agosto 2013. In data 26 agosto 2013 è stata indetta dal Dipartimento Lavori Pubblici e Mobilità una Conferenza in sede preliminare sul progetto definitivo dell'ambito B del Progetto Manifattura S.r.l. Green Innovation Factory e successivamente in via definitiva in data 3 ottobre 2013 dove è stato espresso parere favorevole nel rispetto delle prescrizioni citate nel verbale stesso della seduta. Nel corso degli sviluppi progettuali del master plan e di quelli successivi elencati, sono stati approfonditi gli aspetti urbanistici ed architettonici individuando le soluzioni ottimali al fine sia del soddisfacimento del quadro esigenziale della committenza che del recepimento delle indicazioni e dei pareri espressi nel corso delle varie fasi di analisi e approfondimento operate dagli enti coinvolti sia in occasione delle diverse conferenze di servizi che della recente riunione del comitato tecnico amministrativo provinciale. Ne è scaturita l’opportunità di aggiornare le previsioni di piano sulla base dei ragionamenti condivisi al fine di ottimizzare la sinergia tra gli sviluppi progettuali e gli strumenti urbanistici che ne regolano le dinamiche permettendo l’implementazione delle soluzioni progettuali condivise durante l’iter autorizzativo, e approfittando della variante al PRG in corso si sta modificando la Norma Speciale che regola tale area, al fine di consentire un miglioramento della modalità d'uso degli spazi, in funzione delle previsioni di riqualificazione del comparto. 209. La norma prevederà la possibilità di modificare lievemente la perimetrazione dei due ambiti (ambito A parte storica e Ambito B edificazione recente) al fine di rispettare i confini catastali o per regolarizzare le aree in questione ovvero per addivenire ad una più organica quanto razionale progettazione degli interventi anche sulla scorta di prescrizioni e/o necessità/opportunità palesate dagli enti autorizzanti. La Norma speciale sarà inoltre modificata nella parte relativa all'ambito B, variando il rapporto massimo di copertura e le destinazioni d'uso ammesse. Oltre alle attività già ammesse dal PRG vigente, si introdurranno le attività artigianali ed industriali coerenti con le funzioni metaprogettuali contemplate nel disegno complessivo delle iniziative previste e le autorimesse/parcheggi. Per contro si stralcerà il passaggio che in norma consentiva la localizzazione di servizi quali scuole, università, laboratori ed altre attività connesse alla ricerca e alla formazione. Al tempo stesso la norma chiarirà che i servizi ammessi dovranno essere di interesse collettivo (pubblici o privati). Si è colta inoltre l'occasione sulla base dei progetti fin qui autorizzati per aggiornare la perimetrazione interna fra l'ambito A e l'ambito B nell'ottica di garantire un migliore sviluppo progettuale. Ad oggi Progetto Manifattura ha avviato la progettazione di varie parti che compongono il master plan stesso e per alcune sono state anche realizzate le opere, per altre a breve si inizieranno i lavori che riguarderanno nello specifico: per l'ambito A: • ristrutturazione leggera di parte dell’edificio delle Zigherane per circa 3.000,00 mq.(completata nel 2011); • ristrutturazione leggera dell’edificio dell’“Orologio” per circa 3.600 mq. (completata nel corso del 2013); per l'ambito B: • demolizioni edifici industriali ambito B (completate nel corso del 2013); • opere di apprestamento (pre scavo e opere provvisionali ) funzionali alla realizzazione del nuovo comparto produttivo Ambito B avranno inizio nel 2014; • lavori di realizzazione degli edifici del nuovo comparto produttivo avranno inizio entro la fine del 2014. L'opera è stata finanziata per un importo di 48.561.000 milioni euro dal Ministero dello Sviluppo Economico con delibera del CIPE utilizzando il fondo di sviluppo e coesione (ex fondi F.A.S.). Nell'ambito A in ragione dell'avanzamento dei lavori di riqualificazione degli immobili e negli spazi ad oggi completati si sono insediate una quarantina di imprese. Con l'ultimazione dell'edificio dell'”Orologio” sono raddoppiati i metri quadri disponibili, rendendo spazi per altre 25-30 imprese. 13.a. 8 Aspetti tecnici gestionali di natura patrimoniale. L'Ufficio progetti speciali, nell'alveo delle competenze attribuitegli, gestisce in collaborazione con il Servizio patrimonio e affari generali, gli aspetti tecnici e valutativi connessi al compendio patrimoniale. Nel corso del 2013 i funzionari referenti hanno internalizzato la pressoché totalità delle perizie tecnico-estimative concernenti le dinamiche della gestione patrimoniale dei beni immobili dell'Amministrazione comunale, garantendo una sostanziale quanto corposa contrazione di spesa per consulenze e stime affidate all'esterno. Puntualmente si ricorda che gli uffici hanno dato corso a processi estimativi per un importo complessivo di quasi 4,3 milioni di euro, distinti in 27 rapporti di perizia estimativa per acquisti e vendite. In questo contesto si deve menzionare l'attività non solo rivolta alle stime di compendi immobiliari di proprietà comunale o di privati per i quali l'Amministrazione ha mostrato l'interesse all'acquisto, ma anche la definizione di rapporti di gestione nell'ambito delle convenzioni sottoscritte tra l'Amministrazione comunale ed altri enti (Patrimonio del Trentino, I.T.E.A. S.p.A., Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo, Agenzia del Demanio, etc.). Merita particolare rilievo l'aggiornamento della stima per la cessione della casa “Ex Delaiti” , l'aggiornamento della stima delle aree interessate alla rotatoria di Via del Garda, la stima inerente l'operazione di permuta con i soggetti interessati alla realizzazione della rotatoria di Via Craffonara, la stima ai fini fiscali de parcheggio a Borgo Sacco, la stima per la procedura d'asta per la cessione di un lotto industriale e la stima per la permuta di terreni a Marco di proprietà della Fondazione de Bellat, che saranno destinati ad area verde a servizio della frazione. 210. Sempre più frequentemente il supporto tecnico-gestionale alle valutazioni immobiliari offerto dal Servizio progetti speciali integra a pieno titolo le attività connesse alla pianificazione territoriale nonché alla gestione delle problematiche finanziarie e di bilancio. Inoltre, le valutazioni condotte hanno consentito di affinare con metodologia analitica e attendibile, sotto un profilo economico, i rapporti tra le ditte lottizzanti e l'Amministrazione comunale nel contesto dell'approvazione di piani attuativi di iniziativa privata quali lottizzazioni, piani di recupero, piani d'area, ecc. Nel corso del 2014 le attività di cui sopra dovranno trovare consolidamento nella loro logica metodologica ed operativa, anche attraverso l'estrinsecazione dei seguenti riferimenti: − l'Ufficio, nella necessità di costituire sempre più riferimento intersettoriale e trasversale con gli altri servizi e uffici comunali (Servizio Patrimonio e affari generali, Ufficio urbanistica, Ufficio edilizia privata, etc.), sarà chiamato ad aggiornare il rapporto di ricerca consistente nella raccolta di dati economici relativi a giudizi di stima differenziati per ambito territoriale, tipologia di manufatto, fonte di provenienza, ecc. Questo rapporto analitico di raccolta dei valori costituirà un utile riferimento di metodo al fine di orientare in termini coerenti ed omogenei le valutazioni che quasi quotidianamente l'ufficio è chiamato ad elaborare; − i funzionari garantiranno anche per il 2014 un impegno costante nelle valutazioni/quotazioni richieste sia di immobili, sia di terreni, sia di canoni di locazione, sia di costi di gestione e simulazioni economico finanziarie ricorrendo, per quanto possibile, alle risorse interne. Le valutazioni di stima inerenti la determinazione del canone di locazione (negozio in loc. Noriglio – rifugio Zugna – magazzini Trade Center) sono state in alcuni casi propedeutiche alla procedura d'asta pubblica per la locazione di immobili comunali o parte di essi. Solo eccezionalmente si potrà far riferimento all'affidamento di incarichi esterni. In questo modo si garantisce una crescita robusta delle conoscenze professionali comportando anche un risparmio consistente per l'Amministrazione; − si sottolinea l'importanza di supportare tecnicamente la stesura, per quanto attiene i riferimenti oggetto di trattazione, delle convenzioni di partenariato pubblico/privato che l'Amministrazione andrà a sottoscrivere oltre che di tutti i rapporti convenzionali di natura edilizia ed urbanistica; − l'Ufficio sarà inoltre chiamato a dar corso alle valutazioni delle opere abusivamente realizzate per addivenire alla determinazione delle sanzioni che il privato sarà chiamato a corrispondere in seno alla procedura edilizia legata al controllo dell'attività posta in essere senza le autorizzazioni di rito. In questo modo verranno robustamente ridotti i tempi di evasione delle istanze di sanatoria edilizia ovvero i tempi delle procedure relative alla regolarizzazione delle opere non conformemente approntate; − l'Ufficio sarà inoltre chiamato all'elaborazione alla determinazione dei canoni concessori e locativi di immobili di proprietà comunali affidati a terzi. 13.a. 9 Procedure espropriative. A far data dal 2013, per espressa previsione deliberativa, il Servizio Territorio è chiamato a gestire le procedure ablatorio/espropriative. In tal senso l'ufficio in questione andrà a sviluppare tali procedure in sinergia con il competente servizio provinciale ed i servizi collegati in seno all'amministrazione comunale (ufficio patrimonio e urbanistica). Si sottolinea che, per quanto possibile, si darà corso al coinvolgimento dei soggetti passivi delle procedure ablatorie nell'intesa di ovviare il contenzioso e approntare un dialogo condiviso con i soggetti interessati. Sempre nell'alveo della disciplina espropriativa, l'ufficio in parola sarà altresì chiamato a regolarizzare vecchie pendenze tavolari mediante l'acquisizione di beni ad oggi ospitanti opere di interesse pubblico o infrastrutturali ancora intavolati a nome dei privati. Nel dettaglio si ricorda che le principali mansioni declinanti a quanto sopra espresso risultano di seguito illustrate: − attivazione delle procedure preinformative connesse alla realizzazione di opere pubbliche ai sensi e nel rispetto dell'art. 18 della L.P. 26/93; − effettuazione delle necessarie procedure tecnico-estimative in seno agli accordi con i soggetti privati interessati dalle acquisizioni espropriative; − attivazione e svolgimento delle procedure espropriative, ai sensi dell'art. 10 della L.P. 6/93 “Procedura abbreviata” con conseguente definizione degli accordi patrimoniali con i soggetti interessati; − attivazione e svolgimento delle procedure espropriative, ai sensi dell'art. 6 della L.P. 6/93 “Autorizzazione alle espropriazioni e pubblica utilità” con 211. conseguente definizione degli accordi patrimoniali con i soggetti interessati; − attivazione e svolgimento delle procedure di regolarizzazione tavolare di vecchie pendenze, ai sensi dell'art. 31 dalla L.P. 6/93; − svolgimento delle procedure finalizzate a dar corso all'occupazione temporanea, anticipata, etc. di suoli per l'effettuazione di opere pubbliche; − gestione delle procedure di esproprio coinvolgenti altri enti pubblici. Quanto sopra trova sintesi nel contesto di numerose pratiche avviate e in corso di attivazione. Nel corso del 2013 sono state avviate le seguenti pratiche: ART 31 L.P. 6/93 – Procedura concluse • Via Schweitzer • Marciapiede angolo Via Filatoi-Via Trieste • Via Roveri ART. 31 L.P. 6/93 – Procedure in corso • Piazza Suffragio (piattaforma pesa) • Marciapiedi di S. Ilario (I° tratto) • Marciapiedi di S. Ilario (II° tratto) • Strada Via Monte Ghello • Parcheggio e giardino Palazzo Sichardt • Passaggio pedonale di collegamento fra Corso Verona e Via Trieste • Vicolo Beccarie • Via dell'Amicizia • Area parcheggio di Via Pinera Procedure abbreviate concluse – ART. 10 L.P. 6/93 • Rotatoria Via Craffonara Procedure abbreviate in corso – ART. 10 L.P. 6/93 • Variante est Moietto • Marciapiede a Marco • Allargamento di Via Col Santo • Rotatoria di S. Ilario • Allargamento strada collegamento Baldresca – Zigherane • Via Jacob Procedure ordinarie in corso L.P. 6/93 • Allargamento Via XIII Settembre • Cimitero di S. Marco • Via Jacob • Bretellina alla Mira A seguito di una ricognizione generale delle pratiche avviate si può affermare che l'ufficio dovrà sovraintendere, coordinare e portare in attuazione, nel rispetto dei tempi previsti dalle normative vigenti, circa venti procedimenti. 212. 13.a.10 Nuovo protocollo Comune/Itea S.p.A. In data 1 luglio 2009, è stato sottoscritto tra il Comune di Rovereto l’istituto trentino per l’edilizia abitativa (ITEA spa) un Protocollo d'intesa, con il quale è stato concordato un piano di attività per definire e perfezionare una serie di operazioni di carattere patrimoniale, al fine di ottimizzare le risorse a disposizione. In particolare, I.T.E.A. s.p.a., proprietaria di diversi immobili siti nel territorio comunale, ha proposto al Comune di cederne o di permutarne alcuni nell'ambito e in ragione di una razionalizzazione del proprio patrimonio. Analogamente, il Comune, nel piano di razionalizzazione e valorizzazione del proprio patrimonio, ha manifestato ad ITEA spa l’interesse ad acquisire alcuni immobili di proprietà della società, in quanto già in utilizzo o in quanto suscettibili di valorizzazione nell’ambito dei propri programmi e l'interesse alla cessione di immobili non funzionali alla proprie attività e esigenze. Partendo dal suddetto protocollo, l'Amministrazione comunale ha inteso ulteriormente proseguire e sviluppare i programmi e le intese con ITEA spa volte alla riqualificazione, rifunzionalizzazione e valorizzazione dei rispetti patrimoni immobiliari sul territorio, al fine di perseguire nuove strategie e obiettivi, coinvolgendo ulteriori e diversi comparti immobiliari di proprietà. Tale mission è oggetto di una specifica previsione programmatica dedicata ai rapporti patrimoniali con ITEA spa, contenuta nella relazione previsionale e programmatica del Bilancio 2013. In particolare, si è pervenuti all'intesa con ITEA spa per la stipulazione di un nuovo Protocollo d'intesa che ricomprende e conferma le operazioni patrimoniali del precedente Protocollo, ancora da perfezionarsi, in parte innovandole e introducendo ulteriori accordi di carattere patrimoniali. Edificio Casa Baroni di proprietà ITEA spa a Borgo Sacco L'edificio denominato Casa Baroni - p.ed. 129 p.m. 2 C.C. Sacco, in base al Protocollo di data 1 luglio 2009, avrebbe dovuto essere ceduto da ITEA al Comune in permuta con l'edificio ex ACLI di proprietà comunale. Da approfondimenti è emerso con chiarezza che la ristrutturazione del comparto assorbe oneri finanziari particolarmente significativi e non già sostenibili. Si è quindi concordato che l'insussistenza di specifici interessi a rifunzionalizzare l'immobile per destinarlo a funzioni pubbliche, ITEA spa. provvederà ad alienarlo sul libero mercato nel rispetto delle procedure di cui alla Legge 23/90. Edificio ex ACLI di proprietà del Comune di Rovereto a Borgo Sacco Sulla scorta del punto precedente si evince l'inattualità della soluzione permutativa in merito agli immobili ex ACLI e Casa Baroni, entrambi ubicati a Borgo Sacco. Permane invece l'interesse di ITEA spa ad acquisire l'edificio denominato ex ACLI di proprietà del Comune. Analogamente a quanto prospettato per Casa Baroni, si rende peraltro necessario formulare una nuova perizia di stima nell'intesa di determinare il più probabile attuale valore di mercato dell'immobile. Edificio di via Maioliche n. 7-11 L'edificio di via Maioliche n. 7-11, è stato trasferito ad ITEA spa in forza del contratto Rep. n. 9326 di data 12 gennaio 2012. ITEA spa si impegna quindi a predisporre la progettazione volta alla riqualificazione ed ammodernamento dell'immobile entro il 2014. Stante la sfavorevole congiuntura economica, si evidenzia che ITEA spa prefigurerà un approccio di riqualificazione edilizia prudente. Comparto edilizio a sud di via Maioliche Il comparto in questione di proprietà del Comune di Rovereto, su cui trovano ubicazione cinque palazzine destinate ad alloggi, sarà interessato da un progetto globale di riqualificazione. ITEA spa si impegna a delineare una soluzione metaprogettuale di intervento, cui seguirà, la progettazione graduata secondo la realizzazione di interventi tipologicamente diversi, al fine di delineare l'ottimizzazione del rapporto costi / benefici. Polo multiservizi a Noriglio Il Comune di Rovereto ha recentemente definito specifici accordi patrimoniali per insediare un nuovo polo di servizi alla collettività in località Noriglio, nel contesto delle p.ed. 419 c.c. Noriglio e p.f. 1834/7 c.c. Noriglio, ubicate a monte della Chiesa di S. Martino. In questa sede l'Amministrazione comunale intende sviluppare un polo multiservizi in grado di soddisfare esigenze e richieste di un centro abitato che in questi anni 213. è significativamente cresciuto. In particolare potrebbe ivi trovare ottimale collocazione il nuovo punto vendita della Famiglia Cooperativa, attualmente comproprietaria con ITEA spa di un edificio situato in via Fontani, bisognoso di interventi di manutenzione. Mediante un'articolata operazione immobiliare, che potrà definirsi attraverso diverse strategie, potrà conseguirsi l'obiettivo di ricomporre ad unitarietà l'edificio di via Fontani al fine di una sua razionale e funzionale riqualificazione e valorizzazione da parte del Comune o da parte di ITEA spa e altresì l'obiettivo di soddisfare l'interesse pubblico all'insediamento di servizi nell'abitato di Noriglio, in primis promuovendo l'ottimale riallocazione della Famiglia cooperativa che fornisce un servizio importante al centro abitato. Acquisizione area a verde situata nelle vicinanze del parcheggio pubblico di via Ronchi Il Comune è interessato ad acquisire da ITEA spa un'area di circa mq. 2813, di proprietà della stessa da destinare a verde pubblico. In tal modo verrebbe conseguito l'obiettivo di acquisire al patrimonio comunale una preziosa area strategica per la sua collocazione da preservare a verde per destinarla alla fruizione collettiva. Chiesa di Sant'Osvaldo e giardino di pertinenza In attuazione e conformità a quanto concordato nel precedente protocollo di data 1 luglio 2009, il Comune conferma ad ITEA spa l'interesse ad acquisire la Chiesa di Sant’Osvaldo ed il giardino di pertinenza, a conclusione dei lavori di restauro eseguiti a cura e spese dell'ITEA spa. Come sopra evidenziato, si può affermare che, nel corso del 2013, l'amministrazione comunale ha prefigurato soluzioni patrimoniali di rilievo mediante specifici accordi con ITEA SpA. Il Servizio Territorio e l'Ufficio Patrimonio nel 2014 daranno pertanto avvio ad un completo quanto esaustivo aggiornamento di tutti i valori immobiliari dei beni interessati in seno al protocollo ITEA / Comune di Rovereto. Le stime infatti predisposte, ad oggi, richiedono un aggiornamento alla luce degli accordi recentemente sottoscritti ed inoltre devono anche essere estese ai nuovi comparti immobiliari oggetto di trattative. In tal senso, dovranno essere pertanto verificate le nuove condizioni urbanistiche interessanti i beni immobiliari oggetto di accordo e dovranno anche essere ricercati i più probabili valori di mercato. In una logica improntata al risparmio, tutti i processi tecnici-valutativi e peritali saranno oggetto di approfondimenti interni all'Amministrazione comunale senza attingere a risorse professionali esterne. Si rimarca inoltre che, il complesso dei beni oggetto di valutazione, ammonta a circa dieci milioni di euro, ragione per la quale gli uffici comunali coinvolti saranno non poco interessati dai necessari approfondimenti catastali, tavolari, tecnico-estimativi, urbanistici, etc. per una ponderata quanto attenta ricognizione e nuova procedura estimativa. Si sottolinea altresì che l'amministrazione comunale dovrà anche assumere il ruolo connesso alla definizione delle priorità di intervento con particolare menzione a quelle afferenti il comparto di Noriglio nonché l'attivazione di approfondimenti connessi all'ambito di Casa Baroni (che rimarrà di proprietà ITEA) rispetto alla quale ITEA SpA dovrà valutare soluzione volte all'alienazione dell'immobile. In questo ambito dovranno pertanto trovare puntualizzazione tecnico- estimativa mediante eventi peritali le seguenti realità immobiliari: Chiesa S. Osvaldo, edificio di via Fontani p.ed. 363 p.m. 2 c.c. Noriglio, area verde in via Ronchi pp.fond 2153/1, 1622/1, comparto di via Maioliche p.ed. varie c.c. Rovereto, edificio ex ACLI p.ed. 73 c.c. Sacco. Nell'ambito dei rapporti con ITEA spa si intende pervenire ad un accordo per l'acquisizione della p.fond. 1626/2 c.c. Rovereto. Si tratta di una particella di proprietà dell'Istituto che confina con la strada comunale e che verrà interessata dal II° stralcio della pista ciclabile progettata e prevista in Via Benacense. Il presente capitolo verrà delineato per gli aspetti sia tecnici che amministrativi di concerto con l'ufficio patrimonio. 13.a.11 Interventi vari di partenariato pubblico-privato e misure anticongiunturali. Appare indubbia la difficoltà in cui il Comune di Rovereto e più in generale la nazione italiana, si trova ad affrontare lo sfavorevole contesto economico ed 214. imprenditoriale in senso lato. Ciò ha dei riverberi francamente significativi nell'ambito della finanza pubblica, determinando la necessità di contrarre sostanzialmente le risorse storicamente destinate per le strutture e funzioni pubbliche. Questo si traduce in termini concreti in una drastica contrazione delle disponibilità economico-finanziarie del bilancio comunale con la inderogabile necessità di riprogettare e riprogrammare molte funzioni/servizi di interesse a prevalenza collettiva. In questo specifico ambito è quindi compito degli uffici comunali orientare i propri obiettivi e le proprie strategie per abbattere la spesa pubblica con la priorità di garantire un efficientamento della stessa attraverso la definizione di nuove frontiere di intervento. Le nuove prospettive quindi passano attraverso: modelli di accordo tra pubblico e privato, misure anticongiunturali, soluzioni volte all'eliminazione di spese inutili o non ottimali, definizioni di percorsi volti a creare sinergie ed economie di scala. Tutti questi riferimenti si dovranno altresì tradurre nella capacità di snellire i procedimenti amministravi, nella logica di dare risposte certe e celeri ai soggetti privati che interloquiscono con la municipalità roveretana. Quest'ultima circostanza avrà quale effetto di contrarre le spese di carattere generale quali gli oneri amministrativi e gestionali delle aziende rendendole maggiormente competitive sul mercato provinciale, nazionale ed oltre. Le concrete misure che dovranno trovare attuazione sono pertanto le seguenti: − snellimento dei procedimenti con riduzione dei tempi di rilascio dei provvedimenti riguardanti i cantieri stradali. La contrazione dei tempi, finalizzata al rilascio dei provvedimenti in questione (cantieri stradali), determina un indubbio valore aggiunto per le aziende, soprattutto impiegate nel mondo delle costruzioni, in quanto contraddistinte da un clima critico ed economicamente difficile. − contrazione dei costi gestionali relativi all'illuminazione comunale. Il Comune di Rovereto ha definitivamente approvato il PRIC e dallo stesso sono emerse specifiche direttive per la contrazione dei costi di gestione della rete nel suo complesso. Come meglio specificato in altro capitolo di cui alla presente relazione previsionale e programmatica, nel corso del 2014 si attueranno iniziative volte alla riduzione dei costi di gestione attraverso la sostituzione/rinnovo di alcune linee e corpi illuminanti; − incentivazione delle misure relative alla veicolazione sostenibile. L'Amministrazione comunale ha puntato ad estendere la rete ciclabile, nonché nuove azioni strumentali quali il bike-sharing ed il car-sharing, anche attraverso misure coordinate ed integrate tese ad incentivare i cittadini all'utilizzo della bicicletta e soluzioni alternative all'utilizzo individuale dell'autovettura. Queste azioni volte a favorire la veicolazione sostenibile hanno quale effetto quello di ridurre significativamente i costi relativi all'utilizzo dell'autovettura in proprietà che determina una spesa annua di circa di € 4.000,00.=. In questo modo viene data la possibilità alla cittadinanza di orientare diversamente le abitudini in materia di mobilità e trasporti favorendo alternative a basso impatto economico ed energetico; − promozione di accordi patrimoniali per la realizzazione di infrastrutture pubbliche con l'ausilio di capitali privati. Come già ampiamente evidenziato dovranno trovare ulteriore attuazione iniziative simili a quella prevista per i parcheggi di Borgo Sacco, dello Stadio e dell'ex Mensa Bimac, al fine di favorire a costi assolutamente modesti l'approntamento di nuove infrastrutture pubbliche; per esempio, parcheggi: loc. Pinera a Marco, frazione Moietto; − incentivazione attuativa della perequazione urbanistica. Nel corso del 2013 l'amministrazione ha cercato di fungere da soggetto facilitatore nell'attuazione degli ambiti di perequazione urbanistica previsti dal Piano regolatore generale. Nello specifico hanno trovato attuazione le perequazioni del Perer e di via Pinera a Marco; l'obiettivo è quello di attuare tale istituto anche nel corso del 2014. − iniziative realizzate mediante sponsorizzazione. Nel regolamento di contabilità è stata dedicata una parte specifica alla disciplina della sponsorizzazione. Con tale strumento di finanziamento, l'Amministrazione, consentendo la diffusione del nome della ditta sponsorizzatrice, ottiene la realizzazione di servizi e lavori con notevoli risparmio di risorse pubbliche. Un'applicazione concreta di tali iniziative si ha con la gestione di servizi comunali e forniture di interesse pubblico. 13.a.12 Palazzo Sichardt. La giunta comunale, con propria deliberazione n. 238 di data 22 novembre 2011, ha approvato il progetto esecutivo, elaborato in data 25 ottobre 2011 dal 215. raggruppamento temporaneo con capogruppo la ditta Krej Engineering Srl, relativo al restauro di Palazzo Sichardt, che evidenzia un costo complessivo pari a euro 5.399.816,28, di cui euro 4.147.873,76, quali lavori a base d'asta ed euro 1.251.870,67 quali somme a disposizione dell'amministrazione. L'intervento è finalizzato al trasferimento dell'intero comparto tecnico nei pressi di Palazzo Pretorio, unificando in un unico polo gli uffici finanziari, tecnici e amministrativi, garantendo così al cittadino una più facile accessibilità ai servizi offerti dal Comune. Con verbale di gara 17 giugno 2013, i lavori sono stati aggiudicati all'associazione temporanea di imprese Ediltione SpA, con sede in Tione di Trento, capogruppo e Nerobutto Tiziano e Francesco Snc, con sede in Grigno (TN) mandante, che ha offerto un importo pari a euro 3.009.658,68; in data 16 gennaio 2014 è seguita la sottoscrizione del contratto d'appalto. Dato che la durata dei lavori è di seicento giorni si prevede che il trasferimento degli uffici tecnici possa avvenire nel corso del 2016. 13.a.13 RSA Piazzale Defrancesco. Il programma comunale delle strutture residenziali per anziani, redatto nel rispetto delle vigenti direttive provinciali in materia di progettazione di RSA, prevede la realizzazione di una nuova struttura in piazzale Defrancesco, per 80 posti. In tal senso, il consiglio comunale, con deliberazione n. 56 di data 11 dicembre 2006, ha approvato il progetto relativo ai “Lavori di realizzazione di una nuova residenza sanitaria assistenziale in piazzale Defrancesco a Rovereto”, progetto che prevede una spesa complessiva di euro 10.825.000,00.-. Successivamente la giunta comunale con deliberazione n. 7 di data 18 gennaio 2010, ha approvato in linea tecnica il progetto esecutivo complessivo dell'opera, redatto dallo studio associato Areatecnica Vigne associati, che evidenzia un costo complessivo di euro 12.825.000,00.- . Dopo la conclusione delle opere di demolizione dell'edificio esistente e di preparazione dell'area di cantiere, in data 7 agosto 2013 è stato stipulato il contratto delle opere principali, rep.com. n. 9441, con la ditta Rialto Costruzioni SpA per l'importo di euro 6.762.278,40.- oltre IVA al netto del ribasso convenzionale del 33,93% sull'importo a base d'appalto di euro 10.189.483,89.- . Con verbale di data 27 agosto 2013 sono stati, quindi, consegnati i lavori, della durata contrattuale di 900 giorni. 13.b Gestione urbanistica 13.b. 1 Variante al piano regolatore generale. La Giunta Provinciale ha approvato la variante “Giugno 2009 - Territorio, Ambiente, Paesaggio” mediante deliberazione n. 1310 di data 22 giugno 2012. La nuova variante si distingue per la particolarità ed il valore dei temi trattati; si sono configurati quali elementi fondamentali il rapporto con il piano urbanistico provinciale, con il paesaggio, con il sistema ambientale, con il sistema infrastrutturale, nell'introduzione di metodi perequativi. Nel corso del 2012 l'Amministrazione ha traguardato l'ipotesi di affrontare, con una variante per opere pubbliche e di strategia generale, aspetti attinenti mobilità, temi vari e complessi (quali ad esempio aree soggette a vincolo ablatorio espropriativo, Piano per gli insediamenti produttivi Ai Fiori, aree a parcheggio) e interventi finalizzati al dare attuazione al comparto del Follone, della Meccatronica, nonché al ridefinire l'assetto dell'areale ferroviario. Nel corso dell'anno 2013 si è dato corso alla redazione della variante, costituendo un gruppo di lavoro composto da personale interno all'amministrazione. Ad integrazione dell'operato delle professionalità del gruppo di pianificazione, sono state affidate modeste consulenze di natura residuale relative al completamento delle operazioni di informatizzazione del Piano e ad apporti specialistici. Sono stati predisposti gli elaborati cartografici e normativi, la relazione illustrativa e la documentazione accessoria, coinvolgendo sia l'Ufficio legale, per gli aspetti di competenza, che il Servizio Verde per le valutazioni in materia di impatto acustico. Al tempo stesso l'ufficio urbanistica si è relazionato con l'ufficio viabilità per gli aspetti inerenti il Piano Urbano della Mobilità e con l'ufficio edilizia per gli aspetti inerenti 216. l'impianto normativo del piano, confrontandosi anche con il Servizio Opere Stradali e Ferroviarie e il Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio della Provincia Autonoma di Trento. La variante, redatta tra giugno e novembre 2013, è corredata da un'articolata relazione illustrativa che descrive nel dettaglio ogni modifica apportata al piano, argomentando ampiamente le motivazioni delle scelte pianificatorie. La lettura della relazione consente di comprendere al meglio la valenza strategica della variante e di conoscere, anche nel dettaglio, le analisi condotte a supporto della stessa. La relazione è infatti corredata da documenti di approfondimento che trattano temi complessi e di notevole rilievo, quali il sistema della sosta, la natura delle aree soggette a vincolo ablatorio-espropriativo, gli impatti sull'ambiente e – nel dettaglio sui i siti e le zone della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS), gli aspetti statistici/socioeconomici e il dimensionamento residenziale. La variante è inoltre corredata dagli elaborati cartografici, dalle norme di attuazione e dalle schede norma di: piani di lottizzazione (di iniziativa pubblica o privata), aree di perequazione, piani d'area e concessioni convenzionate. Le norme tecniche e le schede norma sono state rivisitate ed affinate di concerto con l'ufficio edilizia. Ad accompagnare la variante vi sono poi altri documenti di valenza tecnica, quali l'abaco delle aree variante, la valutazione preventiva del rischio (ai sensi delle disposizioni del P.G.U.A.P. - Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche), le indagini preliminari (analisi delle previsioni urbanistiche per le aree produttive, masterplan della Meccatronica e areale ferroviario), i protocolli di intesa e gli accordi pubblico/privato sottoscritti ai sensi dell'art. 30 della L.P. 1/2008. Gli elaborati e gli atti verranno ultimati entro l'autunno 2013 e la stagione invernale sarà dedicata alle verifiche di natura politica, a cui seguirà la prima adozione. Nel corso del 2014 l'Amministrazione affronterà il proseguo dell'iter della Variante, rispondendo alle osservazioni pervenute a seguito della prima adozione, recependo le indicazioni e gli eventuali spunti di riflessione dell'istruttoria condotta dal Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio della Provincia Autonoma di Trento. L'ufficio urbanistica predisporrà gli atti per la seconda adozione/adozione definitiva e, più in generale, seguirà tutti i passaggi di cui l'iter è composto. 13.b. 2 Variante Comparto del Follone. Per quanto attiene il comparto del Follone l'Amministrazione comunale ha posto in termini di priorità la riqualificazione urbanistica di tale area. Nel 2012 è intervenuta la parziale demolizione dei manufatti comunali fatiscenti con la conseguente predisposizione dell'area all'estensione del parcheggio pubblico esistente, opere queste annoverate quali interventi a breve termine nella Relazione Previsionale Programmatica del Bilancio 2012/2014, approvato con deliberazione n. 72 di data 29 dicembre 2011. Nel corso dell'anno 2013 l'Amministrazione ha dato corso a interventi quali l'ampliamento dell'area adibita a parcheggio ed ha ricercato soluzioni strategiche a carattere pianificatorio e patrimoniale, per definire interventi definitivi da attuarsi mediante il disegno di un progetto organico in grado di risolvere i principali nodi urbanistici e di inserimento infrastrutturale ed ambientale (Delibere di giunta comunale n. 86 di data 30 aprile 2013 “Lavori per ampliamento area a sosta - area follone - ii lotto (pp.ed. 174 e 1282) - 1^ fase demolizione p.ed. 1282 C.C. Rovereto– approvazione a tutti gli effetti del progetto esecutivo”, n. 186 di data 17 settembre 2013 “Lavori per l'ampliamento dell'area di sosta al follone - II lotto C.C. Rovereto - approvazione variante progettuale n. 2 (demolizione parte ovest p.ed. 1282 e demolizione dell'immobile contraddistinto dalla p.ed. 178 c.c. Rovereto)” e n.235 di data 12 novembre 2013 “Approvazione del progetto esecutivo di sistemazione pp.ed. 178, 1282 C.C. Rovereto (area Follone)”. Stante il ruolo di centralità del comparto rispetto ai poli attrattivi cittadini, assume particolare importanza delineare i collegamenti con il limitrofo centro storico di Rovereto, quali percorsi pedonali e ciclabili, con riferimento alle utenze deboli. Tale necessità non è solamente preordinata al futuro sviluppo del comparto, ma assume rilievo anche nell'immediato, già prima cioè dell'attuazione del progetto, considerato che l'attuale parcheggio pubblico a raso viene utilizzato quale riferimento principale per gli utenti che si recano nel centro storico e nelle immediate vicinanze. In tal modo si cerca di offrire agli utenti un parcheggio facilmente raggiungibile e fruibile da ogni provenienza e di comodo accesso al centro storico. Una riflessione puntuale merita il collegamento pedonale con via Dante. Tale collegamento, come già evidenziato dalla pianificazione urbanistica e dagli strumenti di programmazione comunale, assume rilievo e significato strategico per l'intera comunità del centro cittadino di Rovereto per molteplici, quanto oggettive, ragioni di seguito evidenziate: − in primis si deve ricordare che l'amministrazione comunale di Rovereto, nell'ambito dell'area del Follone, traguarda un importante polo da destinare prevalentemente a parcheggio e che grazie a tale parcheggio di attestamento è possibile limitare/ridurre la veicolazione viabilistica nell'ambito del centro storico 217. in quanto, il parcheggio del Follone, costituisce un dignitoso quanto naturale polmone a servizio dello stesso. E' pacifico che tale funzionalità (parcheggio rispondente alle necessità del centro storico cittadino) è attuabile nel momento in cui l'areale stesso del Follone risulta connesso in modo adeguato capillare e intimo con via Dante e quindi il vicino centro storico. Per queste ragioni, l'amministrazione ha posto prioritariamente la questione di creare un'osmosi suppletiva alla connessione dell'areale del Follone con il vicino centro storico, vuoi attraverso il nuovo collegamento con via Dante, vuoi con il collegamento verso Borgo Santa Caterina. Tutto ciò in linea con gli obiettivi di cui alla Relazione previsionale programmatica allegata al bilancio di previsione 2013-2015 (deliberazione consiliare n. 7 di data 21 marzo 2013). − l'amministrazione roveretana è inoltre impegnata in una progettualità volta a ridurre il carico viabilistico all'interno delle vie del centro storico cittadino mediante l'estensione della zona a traffico limitato. Nel corso del 2013 infatti, l'amministrazione comunale ha riqualificato il contesto di via Tartarotti trasformando lo scenario viabile insistente sulla via nella nuova impronta a piazza riqualificata. Questo indubbiamente determina la necessità di penetrare nel centro storico con mezzi soft e/o sostenibili contraendo l'impatto degli attraversamenti veicolari nonché la riduzione degli stalli a tergo della strada stessa. Alla luce di ciò, diventa quindi importante qualificare il Follone quale parcheggio di attestamento inibendo pertanto il transito lungo le vie del centro storico, ragione per la quale, l'efficacia e l'efficienza della politica concernente la mobilità sopra espressa è correlata al fatto che il Follone sia un tutt'uno, ovvero intimamente connesso al centro cittadino; − la presenza dell'uscita lungo via Canestrini, seppure importante, non è sufficiente per garantire quella immediata raggiungibilità da parte dell'utente fruitore del centro storico del comparto del Follone. Inoltre, l'ambito del Follone richiede, nel medio periodo, una riqualificazione generale anche attraverso l'interramento dei posti auto oggi presenti in superficie e l'approntamento di nuovi edifici multifunzionali. L'incremento del carico urbanistico determinerà pertanto ulteriormente la necessità di rendere permeabile l'area del Follone, sia verso il centro cittadino, sia verso le vie storiche; − gli atti prodromi per la realizzazione del collegamento (ambito del Follone - via Dante) sono già stati compiuti nel momento in cui l'amministrazione ha rimosso gli ostacoli fisici (edifici) che inibivano la connessione stessa. Si ricorda infatti che fino al 2012 tale collegamento non avrebbe potuto trovare pratica attuazione se non attraverso la demolizione di un edificio posto nella zona est del Follone che costituiva una quinta di chiusura verso il Follone medesimo. Infatti, grazie ad una specifica convenzione urbanistica sottoscritta quale atto di partenariato pubblico/privato tra il Comune di Rovereto e la Società Agorà Immobiliare s.r.l., si è addivenuti alla demolizione di un manufatto di proprietà comunale, a spese del privato, al fine non solo di estendere l'area parcheggio, ma anche con il precipuo interesse di precostituire il passaggio tra Follone e via Dante. Ad oggi la Società Agorà, come sopra evidenziato, ha già sottoscritto un accordo in data 19 giugno 2013 con il quale si è impegnata a costituire idoneo titolo tavolare (servitù di passaggio o altro diritto) a favore dell'amministrazione comunale in termini gratuiti, sulla striscia di suolo, della larghezza di circa 2 metri, insistente sulla p.f. 1675/1 C.C. Rovereto. Appare evidente quindi che il collegamento pedonale in parola verrà realizzato nella prima parte sulla proprietà della Società Agorà Immobiliare (p.f. 1765/1 C.C. Rovereto), mentre proseguirà poi intaccando o coinvolgendo una superficie residuale della p.f. 1765/2 per poi proseguire su un ambito costretto identificato dalla p.f. 1770/6. L'amministrazione comunale dovrà pertanto procedere mediante procedura ablatorio-espropriativa per dare continuità e conclusione al collegamento già sostanzialmente approntato nei suoi contenuti preliminari (intervenuta demolizione dell'ostacolo edilizio in corrispondenza del Follone nel corso del 2012, accordo in merito alla cessione a titolo gratuito da parte della Società Agorà Immobiliare s.r.l. di idoneo diritto tavolare su circa metà del percorso complessivo). Peraltro, si deve ricordare che, in base all'accordo sottoscritto in data 19 giugno 2013 con la Società Agorà, la stessa si impegnerà ad assumere tutti gli oneri diretti, indiretti ed indotti per l'approntamento provvisorio, e successivamente definitivo, finalizzato alla realizzazione del percorso pedonale, limitatamente alla parte oggetto dell'accordo. Nell'ottica di delineare i collegamenti con il centro storico il Servizio Territorio ha attivato, nel corso del 2013, numerosi momenti di confronto con i proprietari di aree interessate dai percorsi che connettono l'areale del Follone al centro storico, secondo le previsioni del vigente piano regolatore. Nei casi di manifestata disponibilità dei proprietari, il Servizio Territorio - di concerto con il Servizio Patrimonio - ha avviato l'iter necessario per la ridefinizione di assetti patrimoniali atti a garantire la libera fruizione al pubblico di una porzione dei percorsi che conducono verso Borgo S. Caterina e via Dante. Per i casi più articolati e complessi, sono state individuate soluzioni pianificatorie capaci di rendere realizzabile da parte dell'Amministrazione, in tempi brevi, la rete di collegamenti necessaria a fare del Follone un'area raggiungibile sia da nord che da est e pienamente fruibile da tutte le categorie di utenze: tali soluzioni sono state introdotte nella variante al PRG di 218. cui al punto 13.b.1. In altri e più chiari termini sono state stralciate le soluzioni urbanistiche che prevedevano la realizzazione dei percorsi per mano dei privati, in contemporanea agli interventi edilizi da loro promossi, e sono state introdotte destinazioni di zona che consentano all'Amministrazione di realizzare, anche nell'immediato, la rete dei collegamenti, senza vincolare l'approntamento della stessa ai tempi di attuazione degli interventi edificatori privati. L'individuazione di tali soluzioni ha considerato anche la sentenza n.339/2013 con cui il T.R.G.A. si è pronunciato relativamente al ricorso presentato avverso la variante “Giugno 2013” da uno dei proprietari degli immobili ricompresi nella Concessione Convenzionata “A.07 – via Dante”, confinante con l'areale del Follone. Nel corso del 2014 l'Amministrazione darà seguito all'iter necessario per la ridefinizione – almeno progettuale - di assetti patrimoniali atti a garantire la libera fruizione al pubblico di una porzione del percorso che conduce verso Borgo S. Caterina e affronterà il proseguo dell'iter di approvazione della variante. Rimane evidente che i collegamenti dell'areale del Follone con via Dante e Borgo S. Caterina costituiscono elementi cardine del sistema della pianificazione che l'Amministrazione traguarda, anche attraverso il progetto di riqualificazione dell'area. Per l'acquisizione/approntamento dei percorsi si utilizzeranno, laddove possibile, accordi pubblico/privato, e, negli altri casi, si interverrà ricorrendo a procedure ablatorio-espropriative. 13.b. 3 Polo della Meccatronica. Nel corso dell'anno 2012 l'Amministrazione comunale ha iniziato a dare compiuta applicazione al Masterplan dell'Areale Ferroviario attraverso l'inserimento nella Variante “Giugno 2009: Territorio – Ambiente – Paesaggio” di una norma speciale articolata che contiene delle linee guida per la progettazione del comparto pubblico e che rispetta il disegno progettuale generale. Parallelamente la Provincia Autonoma di Trento ha iniziato i lavori relativi allo spostamento dei comparti produttivi esistenti e ha attivato alcune conferenze di servizio relative alla realizzazione dei nuovi poli scolastici. Nel 2013, attraverso la variante al PRG di cui al precedente punto 13.b.1, sono state introdotte previsioni urbanistiche atte a rendere pienamente realizzabili gli interventi prefigurati dal Masterplan e condivisi con l'Amministrazione provinciale. Nel corso dell'anno 2014, il Servizio Territorio sarà impegnato a dare seguito all'iter di approvazione della variante e, con esso, all'affinamento – qualora necessario – di aspetti inerenti anche la pianificazione del polo della Meccatronica. 13.b. 4 Areale ferroviario e PUM. L'Amministrazione comunale nel 2013 ha affrontato la tematica relativa alla viabilità dell'areale ferroviario. Il progetto della PAT relativo all'interramento della S.S. 12 in corrispondenza della stazione ferroviaria ha tempi di attuazione tali da pensare, già nell'immediato, ad una soluzione al problema. Negli anni scorsi, per tale fine, è stato affidato all'arch. Francesco Cocco il progetto di un nuovo collegamento pedonale sopraelevato in modo da permettere il passaggio dei pedoni dal corso Rosmini alla stazione ferroviaria senza interruzione del transito veicolare. La variante citata al punto 13.b.1 e predisposta nel corso dell'anno 2013 ha affinato l'apparato normativo che governa l'areale ferroviario e l'area di Piazzale Orsi, introducendo previsioni urbanistiche atte a consentire la piena riqualificazione, anche dal punto di vista dei collegamenti viabilistici e ciclopedonali, delle aree poste ad est e ad ovest della ferrovia. Nel disegno complessivo del Masterplan, denominato “Polo della Meccatronica e Areale Ferroviario” verrà a costituirsi un nuovo polo intermodale dei trasporti nella logica di rendere più efficiente il sistema di trasporto pubblico grazie all'accorpamento delle molteplici modalità di trasporto possibili in un'unica area urbana. L'efficienza del nuovo polo verrà garantita anche dalla presenza di idonei collegamenti ciclopedonali e di infrastrutturazione viabilistica coerentemente programmati dagli enti competenti. La variante al PRG adottata nel corso del 2013 ha trattato il tema relativo alla mobilità nell'area di S. Giorgio trovando una viabilità alternativa a quella prevista dall'attuale strumento pianificatorio lungo la linea ferroviaria. In tal senso il Piano Urbano della Mobilità, nello scenario di breve periodo, ha proposto una nuova strada di collegamento tra lo svincolo dello Stadio e la zona industriale di San Giorgio (via Cavalcabò) in modo da creare un nuovo asse viario scorrevole ad ovest della ferrovia. Tale collegamento assume valenza locale e troverà attuazione a breve; è chiaro che lo stesso non costituisce una previsione viabilistica di medio-lungo periodo, posto che la vera connessione tra le parti est ed ovest della città è resa dalla progettualità strategica in corso di definizione per mano della Provincia Autonoma di Trento e che interessa il sistema viabilistico della zona della stazione ferroviaria e dell'areale della Meccatronica. 219. La previsione urbanistica riferita alla mobilità nell'area di S.Giorgio è stata ricondotta entro le previsioni urbanistiche della variante al PRG di cui al punto 13.b.1. Nel corso dell'anno 2014, il Servizio Territorio sarà impegnato a dare seguito all'iter di approvazione della variante e, con esso, all'affinamento – qualora necessario – di aspetti inerenti anche la pianificazione del polo dell'areale ferroviario e del sistema della mobilità dell'area di S. Giorgio. 13.b. 5 Comparto scolastico e zone limitrofe a nord di Rovereto (località S.Ilario). Come ben noto la Provincia autonoma di Trento ha attivato l'iter progettuale per il trasferimento dell'istituto tecnico scolastico ubicato in S.Ilario presso il Polo della Meccatronica. L'amministrazione comunale ha valutato quindi l'ipotesi di rifunzionalizzare, almeno sotto un profilo pianificatorio ed urbanistico, l'area che verrà liberata dall'istituto scolastico per effetto del trasferimento dello stesso presso il comparto della Meccatronica. L'occasione di tale rifunzionalizzazione è stata oggetto di un approfondimento metaprogettuale, condotto nel 2013. Le idee promosse dal metaprogetto sono state tradotte nella variante al PRG di cui al punto 13.b.1 e le scelte urbanistico-pianificatorie sono state concertate con i competenti Servizi provinciali. Nel corso del 2014 il Servizio Territorio sarà impegnato a dare seguito all'iter di approvazione della variante e, con esso, all'affinamento – qualora necessario – di aspetti inerenti anche la pianificazione dell'areale di S. Ilario. 13.b. 6 Urbanistica commerciale. La Provincia Autonoma di Trento ha avviato nel corso degli anni più recenti la riforma della normativa urbanistica legata al commercio attraverso l'approvazione di una nuova legge provinciale che disciplina l'attività commerciale e di criteri di programmazione urbanistica del settore commerciale. In armonia con le disposizioni provinciali legate ad una deprogrammazione dell'attività commerciale nei centri storici, l'Amministrazione comunale ha dato corso, nel 2013, a misure incentivanti per l'apertura e l'ampliamento delle attività commerciali e dei pubblici esercizi all'interno dei centri storici e nelle cosiddette aree di integrazione. È stata inoltre recepita, per quanto possibile, la normativa provinciale (con particolare riferimento alle disposizioni provinciali approvate successivamente all'approvazione della variante “Giugno 2009) all'interno delle norme tecniche di attuazione della variante al PRG di cui al punto 13.b.1; le norme tecniche sono state rivisitate intervenendo sull'intera impostazione del capitolo XIX “Programmazione urbanistica nel settore commerciale”. Nel corso del 2014 il Servizio Territorio sarà impegnato a dare seguito all'iter di approvazione della variante e, con esso, all'affinamento – qualora necessario – di aspetti inerenti anche la programmazione urbanistica nel settore commerciale, per gli esercizi di vicinato e per le medie strutture di vendita; al contempo si provvederà ad adeguare la norma dello strumento urbanistico comunale alle disposizioni provinciali in materia di grandi strutture di vendita. 13.b. 7 Contenziosi in materia pianificatoria. A seguito dell'entrata in vigore della variante “Giugno 2009 Territorio, Ambiente, Paesaggio” sono pervenuti solo sette ricorsi: il numero limitato può essere considerato come indicatore della trasparenza e della serietà assunta dall'Amministrazione nella gestione dei rapporti con i cittadini. Nel corso dell'anno 2012 l'Ufficio Urbanistica ha iniziato la disamina della documentazione prodotta dai ricorrenti, relativamente al ricorso presentato al tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa dall'avvocato Maria Cristina Osele per conto della San Giorgio s.r.l., riferito alle aree del piano di lottizzazione di via Unione e via Zotti, analizzando i contenuti dello stesso, producendo la cronistoria urbanistica delle aree e un'attenta disamina delle scelte e degli obiettivi della variante “Giugno 2009”. Tale ricorso con sentenza del T.R.G.A di Trento n.144, depositata in data 8/05/2013 veniva respinto, consentendo all'Amministrazione di non trovarsi esposta ad un risarcimento danni dell'importo di circa €. 4.000.000,00. Nel 2013 é proseguito il lavoro dell'ufficio urbanistica producendo anche per gli altri ricorsi pervenuti, oltre alla corposa documentazione richiesta dal TRGA per la valutazione degli stessi, la cronistoria urbanistica delle aree oggetto di ricorso. In sinergia con il Dirigente del Servizio Affari Legali, con il Dirigente del Servizio Territorio, l'ufficio urbanistica ha svolto un lavoro di supporto e di verifica tecnico-urbanistica al fine di predisporre le memorie difensive relativamente a cinque dei ricorsi pervenuti, che riguardano appunto la Variante Giugno 2009 e nello 220. specifico la Ex Lottizzazione P.L. 15 “Via Monte Baldo”, la Ex Lottizzazione P.L.13 “Via Zigherane”, la Perequazione 05 “Ruina Dantesca”, la concessione convenzionata 07 “Via Dante. Le cause minori sono state inoltre oggetto di concertazione, in particolare con i proprietari delle aree interessate dalla concessione convenzionata 07 Via Dante e dell'area a verde residuale posta all'ingresso Sud della zona industriale. Quest'ultima compagine proprietaria per effetto del raggiunto accordo con l'Amministrazione ha chiesto la sospensione del ricorso in attesa degli adempimenti definitivi. Rimane evidente che primario interesse dell'amministrazione è quello di trovare forme volte a dissuadere il radicamento di contenziosi comunque nel rispetto delle linee generali stabilite dalla pianificazione comunale. Nel corso del 2014 si darà corso agli atti e alle Varianti necessarie al recepimento delle sentenze emesse dal TRGA di Trento sui due ricorsi accolti, relativamente alla concessione convenzionata 07 “Via Dante” e alla Perequazione 05 “Ruina Dantesca”, nonché si procederà alla predisposizione di ulteriori memorie difensive indispensabili alla difesa degli interessi del comune nei procedimenti giurisdizionali avanti al Consiglio di stato, come nella fattispecie di impugnazione della sentenza del TRGA di Trento relativa alla lottizzazione di Via Unione Via Zotti. 13.b. 8 Pianificazione subordinata: aree di nuovo impianto o di riqualificazione. Il PRG di Rovereto individua aree di nuovo impianto o di riqualificazione; trattasi di parti del territorio destinate a nuovi insediamenti, generalmente limitrofe alla città consolidata, sulle quali si prevede l'estensione dell'edificazione, o parti del territorio edificate che necessitano di interventi di complessiva rifunzionalizzazione e sostituzione edilizia. Il piano assegna a tali aree il compito di integrare e/o riqualificare l'attuale edificazione nell'area urbana migliorando e potenziando la dotazione di servizi. Tali aree sono costituite da: • aree soggette a piani attuativi; • aree soggette a piani d’area; • ambiti di perequazione; • aree soggette a concessione edilizia convenzionata. L'ufficio urbanistica è impegnato nel seguire i diversi iter degli interventi edificatori che interessano tali aree. Procedure, tempistiche e documentazione variano di caso in caso e, ad accomunare tali diversi strumenti per l'attuazione della pianificazione subordinata vi è la convenzione urbanistica, atto di natura contrattuale che regola i rapporti tra i soggetti proponenti e il comune e disciplina tempi e modalità di realizzazione delle opere di urbanizzazione. Il Servizio territorio è impegnato a seguire l'iter delle pratiche relative alle suddette aree di nuovo impianto o di riqualificazione dalla fase di redazione del progetto/piano sino alla chiusura della pratica, che interviene con collaudo delle opere di urbanizzazione, acquisizione delle aree in cessione e svincolo delle garanzie fidejussorie. Piani attuativi: Nell'anno 2012 si è dato corso ad una ricognizione dei piani attuativi che il Consiglio Comunale ha approvato a partire dagli anni Settanta, il cui iter non abbia trovato pieno compimento. Nell'anno 2013 tale ricognizione è stata puntualizzata ed affinata negli aspetti di dettaglio. E' così emersa la necessità di regolarizzare le situazioni per le quali sia intervenuta la prescrizione degli impegni assunti dai soggetti attuatori e quelle per le quali si sia riscontrata la mancata chiusura della pratica in ragione della non intervenuta acquisizione delle aree interessate da opere di urbanizzazione o del mancato collaudo. Nel corso del 2013 è stata prodotta un'attenta catalogazione delle pratiche dei piani attuativi in corso e di quelli di nuova formazione, nell'intento di poter supervisionare al meglio le tempistiche dei diversi iter, evitando che nel tempo possano riproporsi casi di prescrizione degli impegni o dilungamento delle procedure di collaudo e cessione delle aree destinate alle opere di urbanizzazione. Nel 2013 il Servizio Territorio, con la collaborazione dell'Ufficio Patrimonio, si è concentrato su alcune delle situazioni particolarmente complesse, anche compiendo articolate ricerche di archivio - tra materiali di servizi diversi - necessarie per ricostruire il pregresso e chiudere la pratica. E' stato dedicato molto tempo alla chiusura della pratica della lottizzazione di Ca' de l'Ora, che ha portato gli uffici a: interloquire con decine di condomini e amministratori di condominio, verificare situazioni patrimoniali complesse, gestire le articolate pratiche patrimoniali, verificare i collaudi delle opere già realizzate e lo stato delle stesse, proporre alla Giunta le possibili soluzioni per la chiusura della pratica e comunicare alle banche e 221. alle assicurazioni l'autorizzazione allo svincolo delle fidejussioni in essere. Nel corso dello stesso anno si è dato corso alla disanima di ulteriori pratiche di piani attuativi particolarmente complessi passibili di chiusura, quali ad esempio quello di viale Trento (complesso Intercity – ex Sav) e quello del piano di lottizzazione al Monte (per la quale manca ad oggi la sola acquisizione patrimoniale degli immobili in cessione). Relativamente ai piani attuativi di nuova formazione, è stato seguito l'iter del piano attuativo di via Porte Rosse; i termini del procedimento sono stati temporaneamente sospesi per la mancata presentazione di elaborati necessari ai sensi del regolamento attuativo della legge urbanistica. Nel corso dell'anno 2014 si prevede di dare corso alla chiusura di altre pratiche di piani di lottizzazione, ponendo una particolare attenzione alle pratiche per le quali gli impegni assunti dai soggetti attuatori siano prossimi alla prescrizione e a quelle che prevedono la cessione al comune di aree di rilevante interesse pubblico. L'ufficio urbanistica seguirà inoltre il proseguo dell'iter dei piani attuativi non ancora approvati e fornirà il proprio supporto all'ufficio Edilizia , per quanto attiene la verifica della conformità delle opere di urbanizzazione al progetto di piano attuativo approvato e agli impegni assunti con la convenzione urbanistica. Sarà inoltre impegnato a monitorare i tempi di realizzazione delle opere di urbanizzazione e a seguire l'iter dell'eventuale chiusura delle pratiche. Piani d'area: Nel 2013 il Servizio territorio ha posto particolare attenzione alle pratiche di chiusura di Piani d'Area (come ad esempio quelli di via del Teatro, via Parteli e via da Vinci); anche in questi casi l'impegno profuso per seguire l'iter di chiusura della pratica – collaudi, verifiche degli aspetti patrimoniali e svincoli fidejussioni – è significativo e il tempo impiegato notevole. Nel corso dell'anno si è positivamente conclusa la pratica di via Parteli e quelle di via Teatro e di via da Vinci sono ad oggi in fase di perfezionamento, mancando per esse la sola acquisizione patrimoniale degli immobili in cessione. Non sono state presentate nuove pratiche relative ad interventi edilizi in aree soggette a Piani d'Area. Nel corso del 2014 si darà corso alla regolarizzazione e alla definitiva chiusura di piani d'area in fase di perfezionamento, seguendo l'iter di eventuali nuovi piani che dovessero essere presentati. Perequazione urbanistica: llPRG del Comune di Rovereto è redatto secondo tecniche pianificatorie ispirate a principi di perequazione urbanistica. La perequazione urbanistica persegue un’equa ripartizione dei diritti edificatori e degli oneri derivanti dalla pianificazione tra i proprietari degli immobili interessati da progetti di trasformazione urbana, rendendo tutte le proprietà dei suoli oggetto di trasformazione urbanistica parimenti partecipi alla realizzazione della cosiddetta “città pubblica”. Con la perequazione urbanistica, il PRG concentra la sua attenzione soprattutto sulle aree e sull’edificato da riqualificare sotto il profilo urbanistico ed ambientale. L’istituto della perequazione e le connesse compensazioni, in altri termini, servono soprattutto per attivare i processi di riqualificazione paesaggistica ed ambientale che caratterizzano il disegno strategico dello strumento urbanistico comunale. La perequazione urbanistica, che si attua attraverso piani attuativi, è stata introdotta nel PRG di Rovereto con la variante “giugno 2009” entrata in vigore a luglio 2012. Nel corso del 2013 l'ufficio urbanistica ha ricevuto le richieste di approvazione dei primi piani attuativi riferiti ad aree soggette a perequazione. I progetti sono stati attentamente vagliati ed è stata dedicata particolare attenzione alla stesura delle relative convenzioni urbanistiche, predisposte dall'ufficio urbanistica. I piano attuativi pervenuti riguardano gli ambiti di via Perer, a Lizzana, e di via Pinera, a Marco. I due piani attuativi sono stati portati all'attenzione del Consiglio comunale per l'approvazione rispettivamente nei mesi di giugno e luglio. Le convenzioni urbanistiche, ad oggi già predisposte e pronte per la sottoscrizione, verranno firmate alla fine dell'anno corrente o all'inizio del 2014. Nel corso del 2014 l'ufficio urbanistica seguirà il proseguo delle pratiche e fornirà il proprio supporto all'ufficio Edilizia, per quanto attiene la conformità delle opere di urbanizzazione al progetto di piano attuativo e agli impegni assunti con la convenzione urbanistica. Sarà inoltre impegnato a monitorare i tempi di realizzazione delle opere di urbanizzazione e a seguire l'iter dell'eventuale chiusura delle pratiche. Nel corso dello stesso anno verrà seguito l'iter di eventuali nuovi piani attuativi che interessano aree oggetto di perequazione urbanistica. Concessioni Convenzionate: Nel 2013 l'ufficio urbanistica ha seguito inoltre la stesura di numerose convenzioni legate a interventi ricompresi in aree soggette a Concessioni convenzionate; il 222. ricorso allo strumento della concessione convenzionata è finalizzato alla realizzazione di opere di urbanizzazione primaria in contesti urbani nei quali l'aumento del carico urbanistico derivante dagli interventi di completamento previsti dal PRG rende necessario un adeguamento della dotazione dei servizi pubblici esistenti e degli spazi destinati a funzioni collettive. Nel corso del 2013 sono state redatte (e conseguentemente sottoscritte) le convenzioni a corredo degli interventi edilizi di via Col Santo e di via Porte Rosse ed è stata predisposta la convenzione per l'ambito di via Val di Riva. Nel corso del 2014 l'ufficio urbanistica affinerà la convenzione per l'ambito di via Val di Riva, predisponendo – qualora necessario – le ulteriori convenzioni per interventi promossi in aree soggette a concessioni convenzionate. Seguirà inoltre il proseguo delle concessioni per le quali la convenzione è già stata sottoscritta o predisposta e fornirà il proprio supporto all'ufficio Edilizia, per quanto attiene la conformità delle opere di urbanizzazione ai contenuti delle schede norma e agli impegni assunti con la convenzione urbanistica. Sarà inoltre impegnato a monitorare i tempi di realizzazione delle opere di urbanizzazione e a seguire l'iter dell'eventuale chiusura delle pratiche. Nel corso dello stesso anno verrà seguito l'iter di eventuali nuove concessioni convenzionate. Chiusura delle pratiche: La regolarizzazione e la definitiva chiusura di piani attuativi in fase di conclusione o scaduti, di piani d'area e di concessioni convenzionate, dovrà avvenire mediante provvedimenti della Giunta comunale, o, nel caso in cui gli stessi (operazioni di collaudo e acquisizione delle opere con svincolo delle relative garanzie) si configurino come mera attuazione di quanto già specificatamente sottoscritto nell'ambito convenzionale, del Dirigente. 13.b. 9 Convenzioni urbanistiche e partenariato pubblico/privato. Oltre che delle aree di nuovo impianto o di riqualificazione, l'ufficio urbanistica si occupa della redazione di ulteriori convenzioni urbanistiche per pratiche edilizie afferenti interventi edilizi diretti che necessitano di opere di urbanizzazione o le cui previsioni progettuali devono coordinarsi con interventi di interesse pubblico promossi dall'Amministrazione. Allo stesso tempo segue la redazione di convenzioni e le relative procedure di attuazione per pratiche di partenariato pubblico/privato. Convenzioni per pratiche edilizie: Nel corso dell'anno 2013 è stata redatta e poi sottoscritta la convenzione urbanistica per l'intervento edilizio di via S. Giorgio in un'area destinata a “Tessuto saturo da ristrutturare B3” (art. 58). L'intervento interessa un'area edificabile attigua all'asta della rete viaria di via Val di Riva per la quale è in corso di redazione il progetto di riqualificazione. Il Servizio territorio ha predisposto un rapporto convenzionale finalizzato a garantire la coerenza delle opere di progetto con gli obiettivi di riqualificazione del tratto viabilistico promosso dall'amministrazione, garantendo così la piena adeguabilità – anche nel tempo – dell'intervento di iniziativa privata alla progettualità di iniziativa pubblica. Nel corso del 2014 l'ufficio urbanistica seguirà il proseguo della concessione per le quali la convenzione è già stata sottoscritta e fornirà il proprio supporto all'ufficio Edilizia, per quanto attiene la verifica della conformità delle opere di urbanizzazione ai contenuti del progetto e agli impegni assunti con la convenzione urbanistica. Sarà inoltre impegnato a monitorare i tempi di realizzazione delle opere di urbanizzazione e a seguire l'iter dell'eventuale chiusura della pratica. Nel corso dello stesso anno verrà seguito l'iter di eventuali nuove convenzioni per pratiche edilizie. Convenzioni per interventi con lo strumento del partenariato pubblico/privato: A fine 2012 è stata sottoscritta la convenzione urbanistica per la realizzazione dell'intervento di iniziativa pubblico/privata che ha interessato l'area che il PRG destina a parcheggio prossima al centro storico di Sacco. Trattasi di un'importante intervento di partenariato pubblico/privato: il privato realizzerà il parcheggio privato destinato a servizio della residenzialità civile e commerciale limitrofa, in parte interrato e in parte in superficie, progettando e dando attuazione all'opera in modo tale che la parte sovrastante il solaio di copertura sia utilizzabile a parcheggio pubblico e a pista ciclabile, quali opere di urbanizzazione primaria. Nel corso del 2013 l'ufficio urbanistica ha seguito il collaudo delle opere e lo svincolo della fidejussione, mentre il Servizio Patrimonio e affari generali si è fatto carico della procedura di acquisizione e asservimento delle aree. Nel corso del 2014 l'ufficio urbanistica, qualora necessario, supporterà gli altri servizi e uffici per la redazione di ulteriori convenzioni urbanistiche per la 223. realizzazione dell'intervento di iniziativa pubblico/privata. Chiusura delle pratiche: La regolarizzazione e la definitiva chiusura di convenzioni legate a convenzioni per pratiche edilizie o a interventi di partenariato pubblico/privato, dovrà avvenire mediante provvedimenti della Giunta comunale, o, nel caso in cui gli stessi (operazioni di collaudo e acquisizione delle opere con svincolo delle relative garanzie) si configurino come mera attuazione di quanto già specificatamente sottoscritto nell'ambito convenzionale, del Dirigente. 13.b.10 Ricognizione delle aree soggette a vincolo ablatorio espropriativo. Come ben noto, le aree soggette a vincolo espropriativo conservano efficacia per un lasso temporale limitato (10 anni salvo che nel frattempo non si sia proceduto al deposito della domanda diretta a promuovere il procedimento espropriativo). Tali scelte possono essere motivatamente reiterate una sola volta e per un periodo massimo di ulteriori 5 anni. Appare inoltre evidente che preordinare a vincolo espropriativo delle aree private comporta dei sacrifici per il privato in quanto quest'ultimo non ha la possibilità di disporre in termini flessibili del proprio bene. Peraltro il Comune di Rovereto ben conscio di questi sacrifici ha introdotto nell'ambito del PRG, anche per le aree preordinate all'espropriazione, la possibilità di realizzare degli interventi privati quali la realizzazione di strutture prefabbricate e similari nella logica di non esporsi al riconoscimento di richieste di indennizzo. Inoltre, sempre seguendo questa filosofia, nel contesto delle aree per servizi ed attrezzature pubbliche, ivi comprese le aree a verde pubblico e a parcheggio, sono comunque consentite iniziative autonome da parte dei privati o, in alternativa, iniziative miste pubblico-privato, mediante comunque la definizione di un congruo rapporto convenzionale disciplinante i reciproci obblighi ed intese. In questo contesto l'amministrazione comunale, tenendo in debita considerazione la sfavorevole congiuntura economica, che pone delle limitazioni evidenti nei prossimi anni all'attivazione di procedure espropriative (per mancanza sostanziale di risorse economiche), ha quindi posto attenzione alla necessità di definire un puntuale piano ricognitivo di tutte le aree destinate a funzioni pubbliche non ancora attuate o in corso di parziale attuazione. Tale studio, elaborato e concluso nel corso del 2013 con sole risorse interne, ha coinvolto gli uffici dell'Urbanistica e quelli del Progetto speciale: gli uffici hanno riservato importanti energie per una catalogazione puntuale di natura informatica e tecnica di tutte le aree sul territorio comunale a destinazione pubblica, definendo peraltro le scelte pianificatorie pregresse quale quadro conoscitivo indispensabile per poter attuare strategie future. Di concerto con il Servizio Legale, che ha fornito il proprio necessario quanto indispensabile contributo giuridico amministrativo al fine di sostanziare le evidenze tecniche con contenuti giurisprudenziali e di ricerca giuridica, è stata elaborata un'indagine conoscitiva che ha trattato i seguenti temi: analisi della normativa provinciale, analisi dei contenuti e delle disposizioni del vigente PRG, approfondimento dei contenuti giurisprudenziali e di ricerca giuridica. L'indagine, ricondotta entro la variante al PRG di cui al punto 13.b.1, ha indagato la natura previsioni urbanistiche del PRG, distinguendo tra esse quelle a carattere conformativo, che non sono soggette a decadenza, e quelle riconducibili a previsioni di natura espropriativa, soggette a decadenza. Tale distinguo è stato spunto per l'affinamento delle norme tecniche di attuazione del PRG, la cui nuova versione, accompagnata dall'articolata indagine conoscitiva, è stata introdotta nella variante al PRG di cui al punto 13.b.1. La diffusione della conoscenza dei contenuti dello studio è così garantita dalle forme di pubblicità e diffusione della conoscenza, proprie dello strumento urbanistico comunale. Nel corso dell'anno 2014, ad avvenuta approvazione della succitata variante, l'ufficio Urbanistica adeguerà la catalogazione puntuale di natura informatica e tecnica di tutte le aree sul territorio comunale a destinazione pubblica. Al tempo stesso, seguendo l'iter di approvazione della variante, darà corso all'affinamento – qualora necessario – di aspetti inerenti il tema delle aree soggette a vincolo ablatorio espropriativo. 13.b.11 Pubblicazione e diffusione alla cittadinanza della variante al PRG. La Variante al PRG “Giugno 2009 Territorio, Ambiente, Paesaggio” è entrata in vigore con decorrenza 4 luglio 2012. Si è trattato di un grande lavoro che ha interessato il Comune di Rovereto per il triennio 2009 – 2012. L'amministrazione ha scelto di informare la cittadinanza dell'avvenuta approvazione della variante e dei contenuti della stessa, al fine sia di presentare ai cittadini le novità e le tematiche di interesse pubblico affrontate, sia di perseguire una migliore e più facile applicazione dello strumento urbanistico. Lo strumento prescelto per perseguire tale intento è quello di una pubblicazione che argomenta le motivazioni delle scelte 224. condotte e riferirà i contenuti e gli obiettivi della pianificazione. Nel corso dell'anno 2013 l'Ufficio Urbanistica – con la collaborazione di un professionista esterno - ha predisposto i testi da introdurre la pubblicazione, verificandone i contenuti informativi. La stesura dei testi è stata ultimata e i contenuti della pubblicazione sono risultati molto approfonditi ed articolati. Di concerto con il Museo Civico, è stato condotto un attento approfondimento teso a valutare la possibilità di garantire una valida diffusione del prodotto senza determinare aggravio di oneri nel contesto del bilancio comunale. Si è così cercato un soggetto disposto a sponsorizzare l'iniziativa; a tal fine l'assessorato competente ha interagito con diversi attori interessati sino ad individuare nella Cassa Rurale il soggetto che curerà la pubblicazione, facendosi carico dei costi. Ciò dimostra la capacità di lavorare con risorse interne, raggiungendo gli obiettivi prefissati attraverso innovative soluzioni di partenariato pubblico/privato. Nel 2014 l'Ufficio Urbanistica farà sintesi del lavoro condotto nell'arco dell'anno precedente, assicurando l'introduzione nei testi delle informazioni inerenti la variante di cui al punto 13.b.1. Il fine è quello di dare evidenza alle strategiche scelte pianificatorie promosse dall'Amministrazione. L'ufficio gestirà la diffusione del prodotto e coordinerà la stampa dei materiali. 13.b.12 Diffusione informatica del Piano regolatore generale. Nel corso dell'anno 2012 sono state introdotte delle importanti novità al sito internet nelle pagine dedicate agli strumenti di pianificazione comunale. Le modifiche introdotte hanno tenuto conto delle aspettative dell'utente medio e del tecnico incaricato al fine di aiutarli a trovare le informazioni ricercate. In tal senso è stata snellita la pagina principale del PRG ed è stata introdotta la possibilità di consultare il PRG attraverso un webgis con la possibilità di effettuare ricerche ed interrogazioni puntuali sulle particelle. Con lo strumento webgis, sebbene non sostituisca il certificato di destinazione urbanistica, è possibile quindi individuare per una singola particella la destinazione urbanistica, eventuali vincoli assegnati dal PRG o dagli strumenti di pianificazione provinciali. Nel corso dell'anno 2013 ha avuto inizio il progetto di rivisitazione del sito internet, in cui si intende implementare ulteriormente le pagine relative al PRG per fornire ulteriori indicazioni relative alle possibilità edificatorie delle singole aree, anche rendendo più facilmente consultabili ed accessibili al tecnico ed all'utente medio le Norme di Attuazione del PRG. L'implementazione e lo sviluppo di tecnologie informatiche per rendere maggiormente fruibile il PRG, sia da parte di tecnici sia da parte della cittadinanza, assume un ruolo determinante in quanto facilita la conoscenza e l'impiego professionale di uno strumento cardine per lo sviluppo strategico del territorio. Attraverso l'implementazione di contenuti informatici utili alla città, si contraggono le spese in capo ai tecnici e al cittadino che intende sviluppare iniziative sul territorio attraverso la trasformazione urbanistica ed edilizia dello stesso. Infine, questo approccio ha come risultato quello di alleggerire gli uffici competenti nel contatto e nelle dinamiche di approccio con l'utenza in quanto quest'ultima assume un ruolo maggiormente responsabile ed autonomo rispetto alla fruizione degli strumenti in parola. Nel corso del 2014 , attraverso lo strumento webgis verrà garantita la consultazione interattiva dei contenuti del PRG vigente e, al contempo, della variante di cui al punto 13.b.1, sino all'entrata in vigore della stessa. Al contempo troverà compimento il progetto di rivisitazione del sito internet; in esso, oltre all'implementazione delle pagine relative al PRG, verranno inseriti elaborati e informazioni relativi alla variante di cui al punto 13.b.1, la fine di offrire ai fruitori - in ogni momento - la possibilità di conoscere lo stato dell'iter dello strumento urbanistico comunale e di consultarne gli elaborati e gli atti. Si prevede inoltre di provvedere alla raccolta degli elaborati presenti in formato digitale relativi ai PRG vigenti antecedentemente la variante “giugno 2009”, al fine di consentirne la pubblicazione. 13.b.13 Altri piani e azioni di gestione. Piano microurbanistico dei Lavini Nell'anno 2012 l'Ufficio Urbanistica ha dato corso alla verifica delle previsioni del piano microurbanistico dei Lavini, approvato con delibera di Giunta Comunale n.33 del 22 febbraio 2010 e poi modificato con delibera di Giunta Comunale n.223 del 29 novembre 2010. E' emersa la necessità di variare il suddetto Piano conseguentemente alle modifiche introdotte con la Variante Giugno 2009, entrata in vigore in data 4 luglio 2012. 225. Sono state rilevate alcune problematiche, in parte già rilevate in sede di valutazione di alcune pratiche da parte dell'Ufficio Edilizia, e si è riscontrata la necessità di provvedere sia a risolvere le incongruità evidenziate, sia a rivedere l'impianto normativo del piano. L'Ufficio Urbanistica ha iniziato a lavorare in tal senso ancora nel corso del 2012 e nel 2013 ha completato la variante allo studio microurbanistico del Parco Urbano dei Lavini di Marco denominata variante “Aprile 2013” approvata con deliberazione della Giunta Municipale n. 76 di data 16/04/2013. La sopracitata variante, denominata variante “Aprile 2013”, ha introdotto nuove modifiche allo Studio microurbanistico approvato con deliberazione della Giunta municipale n. 33 del 22 febbraio 2010 e variato con deliberazione della Giunta municipale n. 223 del 29 novembre 2010. Le principali modifiche introdotte hanno interessato: - l'adeguamento alle modifiche introdotte con la Variante giugno 2009, riguardanti la contrazione dell'area di interesse collettivo per servizi sportivi, la ridefinizione del limite meridionale del perimetro del Parco dei Lavini, la precisazione delle aree individuate quali agricole di pregio dal Piano Urbanistico Provinciale e l'introduzione dei percorsi pedonali e delle piste ciclabili; - la ridefinizione del perimetro del Sito di interesse comunitario S.I.C. IT3120080 “Laghetti di Marco”; - l'adeguamento di alcune destinazioni urbanistiche ai confini catastali; - lo stralcio di una destinazione urbanistica e la trasformazione della destinazione urbanistica di alcune aree, da bosco a zona agricola; - la ridefinizione dell'apparato normativo. Al fine di promuove la tutela e la valorizzazione del Parco dei Lavini di Marco e di perseguire l'interesse pubblico, sono state introdotte modifiche di dettaglio alla disciplina che lo Studio reca per le zone di interesse collettivo e per le aree a parcheggi pubblici e di iniziativa misto pubblico-privata. Più precisamente è stato chiaramente indicato che sono ammessi interventi finalizzati allo sviluppo di attività ricreative e di conoscenza degli ambienti naturali, compatibili con il sistema di valori naturalistici, paesaggistici, antropici, geologici, anche attraverso le opere e le attività ammessi nel contesto delle aree destinate dal vigente PRG a “verde pubblico esistente e di progetto”(art. 85). Nel 2014 si darà corso al monitoraggio degli interventi e se ritenuto opportuno si darà corso ad una variante. Piano per gli insediamenti produttivi Località ai Fiori La zona del Comune di Rovereto denominata “ai Fiori” è oggi ricompresa nel Piano Attuativo a Fini Speciali per insediamenti produttivi (P.I.P.) ed ha superficie pari a circa 64.000 mq. E' sempre stata considerata un'area strategica dal punto di vista urbanistico, per il contesto in cui si trova (tra un comparto industriale consolidato ed una zona la cui destinazione, pur definita urbanisticamente, è oggetto di approfondimento per la vicinanza e compenetrazione con la limitrofa zona residenziale), tanto che nel corso degli anni ha subito diverse variazioni di destinazione. Con la Variante al PRG “Febbraio 2005”, su richiesta delle categorie economiche, il Piano di Area è stato diviso in due parti: una delle quali è stata trasformata in Piano Attuativo a Fini Speciali per insediamenti produttivi (PIP), mentre nella parte rimanente è stata confermata la precedente destinazione. Nel 2008 è stato approvato il PIP, che prevede l'individuazione di lotti produttivi per le aziende, nonché le necessarie opere urbanizzative, e che ammette che l'intervento si attui sia con iniziativa privata che per iniziativa pubblica. Ad oggi, la Provincia Autonoma di Trento ha comunicato di non essere interessata ad acquisire l'area e molti proprietari di immobili ricompresi nel PIP hanno richiesto che gli stessi possano assumere destinazione agricola, in luogo della destinazione produttiva che il PIP assegna ad essi. Inoltre la particolare situazione economica e la presenza di molte aree industriali inutilizzate o sottoutilizzate, determinano la necessità di un'attenta riflessione sul futuro di tale area. Nel corso del 2012, nel tentativo di valutare come possa essere affrontato il problema in una logica di tutela dell'interesse collettivo e rispetto delle esigenze dei singoli, l'Ufficio Urbanistica si è attivato per comprendere come possa essere trattata l'area, attivando anche momenti di confronto sia con i servizi provinciali competenti che con gli altri uffici comunali interessati. Sulla scorta di questi incontri e tenendo conto che non poteva essere accolta la richiesta dei privati, l'Amministrazione comunale ha valutato quali soluzioni di variazione urbanistica potessero essere appropriate. 226. In tal senso l'Amministrazione ha dato incarico ad un professionista esterno di predisporre un'indagine economico-urbanistica sulle aree produttive del territorio del Comune di Rovereto ed in particolare dell'Area Ai Fiori, nell'intento di dare risposta alle molteplici richieste dei proprietari tavolari del contesto e nello stesso tempo per dare coerenza all'assetto pianificatorio. Nel corso del 2013 l'Ufficio Urbanistica congiuntamente all'Ufficio Tributi del Comune ha valutato il quadro dei possibili scenari per apporre modifiche alla attuale situazione, affinché la stessa Amministrazione possa scegliere se e come intervenire sull'area. Successivamente sono stati coinvolti tutti i proprietari ed é stata loro prefigurata la possibilità di prevedere una riperimetrazione dell'area con contestuale trasformazione dell'ambito a Nord in un contesto produttivo locale di riserva, (anche all'insegna del principio di riduzione dell'impiego di nuovo territorio) e per una piccola parte a Sud una zona produttiva di interesse locale. Gli stessi nella misura del 98 % circa, hanno sottofirmato il“Protocollo di intesa per la condivisione degli obiettivi urbanistico strategici in funzione della Variante al P.R.G.” condividendo le scelte dell'Amministrazione. Con la Variante al PRG per OO.PP. “Settembre 2013” attualmente in corso, nel rispetto dell'interesse pubblico sovraordinato e delle legittime aspettative dei proprietari, mantenendo la destinazione produttiva dell'area, l'Amministrazione comunale in condivisione con il competente Assessorato Provinciale, ha cercato di dare risposta pianificatoria e di strategia all'area, introducendo per gran parte del PIP Ai Fiori una “Zona produttiva di interesse locale di riserva”, risultando di fatto inedificabile senza l'autorizzazione del civico consesso, che potrà avvenire anche per stralci mediante approvazione di apposito piano attuativo. Alla rimanente parte a sud del PIP Ai Fiori, é stata assegnata mediante norma speciale una destinazione a “Zona produttiva di interesse locale”. 13.b.14 Catalogazione delle richieste di cambio di destinazione urbanistica. Nel corso dell'iter di approvazione della variante al PRG “Giugno 2009” e a seguito dell'entrata in vigore della stessa (il 4 luglio 2012) l'ufficio urbanistica ha ricevuto varie richieste di cambi di destinazione urbanistica. Nel corso del 2014 si intende avviare un sistema di catalogazione informatizzata delle domande, al fine di monitorare costantemente sia il numero delle richieste che la posizione sul territorio degli immobili da esse interessati. Tale catalogazione verrà mantenuta costantemente aggiornata e individuerà, per ciascuna area, il numero delle particelle catastali o fondiarie interessate, il nominativo del richiedente, l'anno di presentazione della domanda, la destinazione urbanistica vigente e la variazione richiesta. 13.b.15 Catalogazione dello stato di attuazione della pianificazione subordinata. Il PRG oggi vigente individua all'interno del territorio del comune di Rovereto aree soggette a pianificazione subordinata, individuate dal PRG come aree di nuovo impianto o di riqualificazione. Tali aree sono distinte in piani attuativi (di iniziativa pubblica o privata), aree di perequazione, piani d'area e concessioni convenzionate. Nel corso del 2013 l'ufficio urbanistica ha catalogato le aree di nuovo impianto o di riqualificazione che hanno trovato attuazione. Nel 2014 la catalogazione di tali aree verrà affinata, distinguendo i casi in cui l'attuazione delle previsioni pianificatorie ha trovato pieno compimento. La catalogazione – da affinarsi anche attraverso la puntuale disanima delle concessioni edilizie - consentirà di verificare nel dettaglio il livello di saturazione di tali aree, di avere contezza dello stato di attuazione delle previsioni pianificatorie e di proporre per ciascuna area modifiche alla destinazione urbanistica, qualora necessario e opportuno. Le proposte di modifiche delle destinazioni urbanistiche potranno essere ricondotte entro eventuali future varianti al PRG. 13.b.16 Analisi dello standard dei servizi scolastici. Nel corso dell'anno 2013 l'ufficio Urbanistica, nella cornice della variante al PRG di cui al capitolo 13.b.1, ha indagato il rapporto tra le dimensioni degli spazi destinati ad attività collettive o servizi e il numero di residenti nel comune di Rovereto. Nel corso dell'anno 2014 si intende affinare l'indagine approfondendo il rapporto intercorrente tra gli spazi destinati a servizi scolastici e la popolazione scolastica, considerando anche lo sviluppo urbanistico potenziale e reale della città di Rovereto e delle sue frazioni. L'indagine – da svilupparsi di concerto con il Servizio 227. Istruzione e l'Ufficio Affari Demografici - si concentrerà principalmente sulle scuole primarie e secondarie di primo grado e sulla programmazione dei servizi per l'infanzia (nidi d'infanzia comunali e scuole dell'infanzia provinciali); l'arco temporale oggetto dell'indagine sarà il quinquennio 2014-2019. 13.b.17 Misure di promozione del risparmio energetico. Nel corso dell'anno 2013, l'Amministrazione, anche nel traguardare l'ipotesi di affrontare la variante al P.R.G. di cui al punto 13.b.1, ha inteso impegnarsi ai fini della promozione dell'edilizia sostenibile. Questo in ragione degli obiettivi traguardati dal Comune di Rovereto con l'adesione al “Patto dei Sindaci”, formalizzata con delibera della Giunta di data 29 marzo 2011, n. 54, e con l'approvazione del “Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile” (P.A.E.S.), con deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 di data 25 settembre 2012. L'impegno per la promozione dell'edilizia sostenibile ha trovato concretezza – per quanto concerne la citata variante al PRG – attraverso l'affinamento delle norme tecniche di attuazione. In esse, a seguito di un'attenta valutazione preliminare elaborata dagli uffici Edilizia e Urbanistica con il supporto di un professionista esterno, sono state inserite formule adatte ad incentivare l'edilizia sostenibile e a basso consumo energetico: tali formule consentono incrementi volumetrici - ulteriori a quelli già ammessi dalle disposizioni provinciali in materia di edilizia sostenibile – e il recupero dei vani sottotetto a fini abitativi. Si è stimato che l'innovazione normativa potrà promuovere l'attuazione di interventi a basso impatto ambientale/energetico, senza incidere significativamente sul carico urbanistico. Oltre a ciò, la variante al PRG di cui al punto 13.b.1, introduce un articolo che, per le aree ad oggi di proprietà pubblica ricomprese nell'areale del Follone, ammette lo sfruttamento di un incremento della Sul ammessa qualora si dimostri (con opportuna relazione tecnica e idonea certificazione) che l'intervento promosso dal progetto rispetta dei requisiti che la norma stessa individua. L'Amministrazione ha scelto di sperimentare tale approccio su un'area campione, il Follone, posto che, trattandosi di proprietà pubblica può essere valido volano per una sperimentazione che, un domani, potrebbe essere estesa anche ad altre aree del territorio comunale. Nel corso del 2014 il Servizio Territorio seguirà l'iter della variante sopra citata, approfondendo all'occorrenza anche gli aspetti inerenti le misure di promozione del risparmio energetico. Ad intervenuta approvazione della variante, monitorerà con attenzione gli effetti delle innovazioni normative introdotte. 13.b.18 Integrazione degli strumenti di pianificazione comunale. Nel corso degli anni più recenti si è dotato di vari e innovativi strumenti di pianificazione comunale. Oltre al PRG, entrato in vigore a luglio 2012, il Comune di Rovereto si è dotato di altri strumenti di pianificazione comunale: PUM (Piano Urbano della Mobilità), PRIC (Piano Regolatore dell'Illuminazione Comunale), PAES (Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile) e il piano per la classificazione acustica del territorio comunale. Il progetto di variante al PRG di cui al punto 13.b.1, predisposto nel 2013, è stato redatto considerando con estrema attenzione i contenuti di tutti i piani sopra elencati. L'ufficio urbanistica ha coinvolto, nella valutazione delle modifiche promosse dalla citata variante, tutti i servizi competenti - ufficio Traffico e Trasporti, ufficio Viabilità e Servizio Verde e Tutela Ambientale. Lo ha fatto al fine di considerare, attraverso professionalità esperte, i contenuti dei diversi strumenti di pianificazione di cui il comune si è dotato, adeguando alle disposizioni di ognuno le previsioni di natura urbanistica. L'integrazione degli strumenti di pianificazione comunale sopra citati nella variante al PRG si è estrinsecata attraverso valutazioni di dettaglio: il PRG ha recepito le previsioni viabilistiche del PUM adeguando ad esso la rete viabilistica e il Servizio Verde e Tutela Ambientale ha evidenziato le positive correlazioni tra il PRG e i piani prettamente ambientali, il piano per la classificazione acustica e il PAES. La proficua collaborazione con il citato servizio ha inoltre consentito di verificare la piena coerenza delle previsioni urbanistiche della variante al PRG con gli indirizzi provinciali in materia di ambiente e sostenibilità dettati dall'ambizioso Patto per lo Sviluppo Sostenibile (PASSO Trentino 2020), azione strategica centrale del programma di Sviluppo provinciale avviato dalla XIV Legislatura. Al contempo l'ufficio urbanistica ha inoltre considerato i contenuti del PRIC all'atto di valutazione dei progetti dei piani attuativi. Tali contenuti sono stati assunti come riferimento cardine per la verifica dei contenuti progettuali dei piani di lottizzazione: ai soggetti promotori si è chiesto di adeguare le proprie proposte inerenti il sistema di illuminazione delle aree interessate da opere di urbanizzazione alle direttive del PRIC, nell'ottica di uniformare, progressivamente, il sistema di illuminazione della città pubblica. 228. Nel 2014 l'ufficio urbanistica approfondirà la possibilità di integrare ulteriormente contenuti di strumenti di pianificazione di natura non urbanistica nelle pratiche a carattere pianificatorio. 13.c Gestione edilizia privata 13.c. 1 Gestione delle pratiche e acquisizione competenze in materia paesaggistica. Come ben noto l’ufficio edilizia privata gestisce le innumerevoli pratiche afferenti il rilascio delle concessioni edilizie, dei certificati di agibilità, delle autorizzazioni paesaggistiche, dei certificati di destinazione urbanistica, ecc. Nella tabella sotto riportata vengono indicati nel dettaglio i procedimenti (indicati nel loro numero) che hanno caratterizzato l'attività dell'ufficio edilizia privata nel periodo dal 2009 ad oggi: 2009 2010 2011 2012 2013 1° quad. 2013 2° quad. 185 157 205 239 66 71 1235 1174 748 572 194 275 2 32 350 452 158 202 destinazioni urbanistiche 362 298 274 266 91 78 agibilità 165 167 106 45 14 20 idoneità alloggi 301 177 140 193 65 63 pareri preventivi 67 81 95 87 30 25 conformità urbanistiche 96 80 72 92 38 29 autorizzazioni paesaggistiche 41 30 24 18 12 17 condoni 11 22 39 32 10 8 concessioni D.I.A. / S.C.I.A. comunicazioni La direzione in cui l’ufficio è chiamato a muoversi risulta quella della semplificazione gestionale, nell’ottica di contenere i tempi di evasione delle procedure. In un momento congiunturalmente difficile, sia per quanto attiene la dinamica economica, sia per quella imprenditoriale, l’impegno dell’Amministrazione è rivolto a ridurre i tempi di evasione, nella logica di consentire la cantierizzazione degli interventi programmati, purché conformi/compatibili con le previsioni dello strumento urbanistico comunale. In questo senso, gli uffici garantiranno un continuo monitoraggio delle attività gestionali e procedimentali di competenza attribuendo specifici indicatori di risultato atti a delineare il grado di efficacia/efficienza dell’attività svolta. Il Comune di Rovereto negli ultimi anni ha conseguito una notevole contrazione dei tempi procedimentali (espressi in gg.) come di seguito trova espressione nell'ambito della presente tabella, nella quale sono riportati i dati relativi ai procedimenti più rilevanti per l'utenza: 229. 2009 2010 2011 2012 2013 1° quad. 2013 2° quad. agibilità 7,64 2,66 2,33 1,18 1,8 4 destinazioni urbanistiche 9,42 4,89 2,2 2,13 2,05 2,47 49,85 48,2 38,47 36,15 43,3 38,02 concessioni edilizie 50 45 2009 2010 2011 2012 40 35 30 25 2013 1° quad 2013 2° quad 20 15 10 5 0 concessioni edilizie 10 9 2009 2010 2011 2012 2013 1° quad 8 7 6 5 4 2013 2° quad 3 2 1 0 destinazioni urb. agibilità 230. Emerge chiaramente la sensibile contrazione dei tempi finalizzati al rilascio dei provvedimenti edilizi ed il loro sostanziale mantenimento, ragione per la quale si ritiene che per il 2014 l'obiettivo su questo versante sia quello, quanto meno, del proseguimento e del consolidamento degli standard temporali sopra espressi. Di non secondaria importanza appare poi l’impegno che la struttura riserverà all’aspetto connesso all’informazione e all’implementazione dell’attività di supporto e di orientamento nei confronti del cittadino utente. Posto che l’ufficio quotidianamente si rapporta in termini di assoluta priorità con l’utenza esterna, si ritiene che lo stesso dovrà riservare, come storicamente è accaduto, una particolare attenzione al fruitore del servizio. In questa direzione i funzionari referenti si muoveranno garantendo in termini di priorità quel naturale supporto conoscitivo e informativo rispetto alle problematiche concernenti l’introduzione nello scenario legislativo di novità in campo applicativo nelle materie edilizie e urbanistiche. In quest’ottica ci si muove per migliorare la soddisfazione dell’utenza che, per le tematiche trattate, interagisce numerosa (nell’ordine delle decine di visite giornaliere) durante l’intero corso degli orari di apertura al pubblico. Per quanto specificatamente attiene le problematiche tecniche, si sottolinea che gli uffici metteranno a disposizione costantemente ed in tempo reale, a seguito di eventuali modifiche legislative regolamentari, tutta la necessaria modulistica per consentire la compilazione di istanze da parte di privati in termini immediati e il più possibile naturali. L'attenzione e il rigore procedimentale, nonché la qualità offerta dall'Ufficio edilizia privata verso l'utenza, è altresì riscontrabile valutando il numero di ricorsi pendenti in materia edilizia. Nel corso del 2013 non è stato formalizzato alcun ricorso, fatto quest'ultimo che testimonia il bassissimo grado di contenzioso; circostanza quest'ultima ascrivibile alla capacità da parte degli uffici di prevenire fenomeni di contenzioso, anche in relazione ad una ponderata verifica delle innumerevoli variabili in gioco all'atto del rilascio dei provvedimenti abilitativi. Nel corso del 2013, in seguito all'entrata in vigore nel 2012 della variante generale al P.R.G. Comunale, nonché alla revisione delle disposizioni provinciali in materia di urbanistica, i funzionari dell'ufficio hanno trasferito nuove conoscenze normative e tecnico-interpretative dello strumento pianificatorio e delle normative provinciali all'utenza. E' facile immaginare che l'entrata in vigore di nuove norme tecniche di attuazione ha imposto un impiego di energie sia in termini di approfondimento sia in termini di spiegazione e comunicazione verso l'utenza estremamente impegnative ed elevate. Da parte degli uffici, fin da ora, vi è un impegno nel preordinare questi aspetti comunicativi e di informazione ad ogni altro compito d'ufficio. Si ritiene, infatti, che il trasferire mediante spiegazioni “ad hoc” piuttosto che mediante incontri specifici le novità dettate dal nuovo strumento pianificatorio sia un aspetto fondamentale per garantire un buon servizio verso l'utenza sia tecnica che non. Sul versante del regolamento edilizio comunale i funzionari dell'ufficio presteranno, anche per il 2014, le loro conoscenze in seno alla commissione provinciale all'uopo costituita per la formulazione del regolamento tipo della provincia autonoma di Trento. Solo dopo l'approvazione da parte della Provincia del Regolamento edilizio comunale tipo il Comune di Rovereto potrà procedere all'aggiornamento dello strumento in parola. Appare, comunque, importante che i funzionari dell'Ufficio edilizia privata abbiano la possibilità di partecipare attivamente alla stesura del regolamento provinciale per indirizzare momenti qualificati di confronto sia per gli aspetti igienico-sanitari che per quelli urbanistici e costruttivi. Il Comune di Rovereto, anche nel 2014, sarà chiamato a gestire per l'ambito territoriale di competenza le funzioni in materia di tutela del paesaggio. Questa previsione, peraltro dettata in termini chiari ed eccezionali per le realtà comunali di Trento e Rovereto dalla L.P. 1/2008, consentirà un'indubbia semplificazione delle procedure finalizzate al rilascio dei titoli abitativi. Il privato, infatti, non sarà più chiamato ad acquisire preventivamente l'autorizzazione in materia di tutela del paesaggio da un organo diverso da quello deputato al rilascio del titolo edilizio (ente locale/Comune). Il privato, che opererà nell'ambito del Comune di Rovereto, potrà quindi presentare un'istanza di concessione edilizia unica all'ente locale, il quale si esprimerà per i profili edilizi ed urbanistici ma anche per quelli afferenti la tutela del paesaggio. Così facendo, la Commissione edilizia comunale svolge, accanto alle funzioni classiche, nuove competenze in materia paesaggistico-ambientale 231. garantendo una valutazione coordinata ed integrata di tutti gli aspetti salienti finalizzati all'attuazione degli interventi edilizi e trasformativi sul territorio. 13.c. 2 Istruttoria delle deroghe. Come ben noto la deroga costituisce l'esercizio di un potere eccezionale che consente di disattendere le previsioni di carattere generale degli strumenti di pianificazione urbanistica, ammettendo una diversa utilizzazione del territorio per la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico. I provvedimenti derogatori devono essere sorretti da una congrua e puntuale motivazione, finalizzata ad evidenziare non solo la sussistenza di uno specifico interesse pubblico e la rilevanza dell'intervento giustificante l'esercizio del potere di deroga, ma anche la prevalenza di tale interesse rispetto all'interesse pubblico perseguito globalmente dalla pianificazione. In questa fase economica, strutturalmente non felice, l'amministrazione comunale di Rovereto si impegna a valutare con attenzione e scrupolo le istanze derogatorie aventi ad oggetto nuove iniziative economiche finalizzate o funzionali alla creazione di posti d'impiego e di lavoro (opere destinate ad attività economiche di interesse generale, attività turistico sportive, ecc). Nel corso del 2013 si rileva un provvedimento consiliare di autorizzazione all'esecuzione di lavori in deroga. 13.c. 3 Istruttoria pratiche di lottizzazione. Il PRG comunale vigente, prevede per una corretta quanto funzionale urbanizzazione di contesti periurbani, da riconfigurare o di espansione, dei piani subordinati quali: lottizzazioni, piani d’area, a fini speciali, ecc. Le pratiche oggi avviate verranno gestite secondo un coordinamento procedimentale attraverso conferenze di uffici/servizi, nell’ottica di coordinare al meglio le problematiche, spesso articolate e complesse, che contraddistinguono i comparti edificatori in questione. I piani di lottizzazione, d’area, speciali, ecc…, interessano comparti territoriali piuttosto estesi e assolutamente strategici per uno sviluppo sostenibile della città. Le problematiche di maggior rilievo assorbono aspettative di natura diversa, quali ad esempio quelle funzionali ed architettoniche, di impatto sociale, urbanizzativo e patrimoniale. Proprio in quest’ottica, nel corso del 2014 si consolideranno, mediante l’attivazione di procedimenti interni, dei meccanismi tali da coordinare l’istruttoria della pratica in termini coordinati e plurisettoriali. Il tutto verrà sistematicamente sintetizzato nel rapporto convenzionale che, come ben noto, costituisce lo strumento patrimoniale amministrativo per la gestione contrattuale dei rapporti tra l’ente comunale e la ditta lottizzante. Solo a titolo esemplificativo si ricordano le pratiche che nel corso del 2013 hanno trovato formalizzazione: perequazione 04 via al Perer - perequazione 06 via Pinera. 13.c. 4 Integrazione e completamento SUAP (Sportello Unico Attività Produttive). Nell'ottica dell'integrazione dell'attività dell'ufficio edilizia privata con quella dell'ufficio attività produttive, mediante la realizzazione di un idoneo rapporto sinergico, l'Amministrazione comunale nel corso del prossimo anno intende dare corso al completamento dell'attuazione del SUAP (Sportello Unico Attività Produttive). Lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) è uno strumento di semplificazione amministrativa che utilizza a sua volta altri strumenti di semplificazione quali la SCIA, il silenzio assenso, l’accordo tra amministrazione e privati, la conferenza di servizi ecc. e le tecnologie ICT (Information and Communication Technology) al fine di snellire i rapporti tra Pubblica Amministrazione e imprese e accelerare le procedure per l’avvio e l’esercizio delle attività produttive. In linea con le finalità indicate dall’art. 38 del decreto legislativo 112/08 e dal D.P.R. 160/10, la Provincia autonoma di Trento ha disciplinato lo sportello unico telematico per le attività produttive con l’art. 16 sexies, commi 3 e 4 della L.P. 23/92, quale: • punto unico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che abbiano come oggetto l’esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, e quelli 232. relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività; • portale web per avviare le procedure inerenti le attività produttive, con informazioni, documentazione, modulistica e la possibilità di presentazione telematica delle SCIA, comunicazioni ecc.; • punto unico di contatto virtuale per le imprese, con la possibilità di inoltro per via telematica della SCIA e della relativa documentazione al comune competente. Nel corso del 2013, si è dato corso alla concretizzazione della suddetta iniziativa, adeguando le strutture comunali coinvolte, mediante un idoneo processo di integrazione e coordinamento logistico e funzionale. Infatti, l'ufficio Attività Produttive, durante il mese di giugno 2013, si è trasferito dagli uffici di via Pasqui a quelli siti in via Cartiera, dove ha sede l'ufficio Edilizia Privata, consentendo una contiguità operativa di notevole vantaggio per il funzionamento del SUAP. In questo modo i procedimenti che hanno come oggetto l'esercizio di attività produttive ed i connessi procedimenti riguardanti il rilascio di licenze edilizie hanno effettivamente potuto trovare un unico punto di riferimento, grazie all'integrazione delle diverse organizzazioni e delle rispettive funzioni/competenze. Ciò, oltre a rappresentare un indubbio vantaggio per l'utenza, ha garantito la riduzione dei tempi di trasmissione dei dati e della documentazione dell'attività istruttoria svolta dagli uffici interessati, riducendo la necessità di ricorrere alla conferenza di servizi quale strumento di coordinamento e gestione delle pratiche relative a diverse competenze. Nel corso del 2014 si intende consolidare e perfezione il processo di realizzazione del SUAP anche grazie al nuovo applicativo web, in corso di realizzazione da parte del Consorzio dei Comuni Trentini in collaborazione con INFO Camere che, dopo una prima fase sperimentale, che si concluderà presumibilmente nei primi mesi del 2015, prevederà la trasmissione di tutte le SCIA di competenza dell'ufficio attività produttive esclusivamente per via telematica, coma già avviene per il Registro delle Imprese della Camera di Commercio. 13.c. 5 Adeguamento della tabella inerente l'applicazione del contributo di concessione. In esecuzione dell’articolo 107 della previgente legge urbanistica provinciale 5 settembre 1991, n. 22 e ss.mm., il Consiglio comunale con deliberazione di data 6 giugno 2002, n. 29 ha approvato il “Regolamento per l’applicazione del contributo di concessione” attualmente in vigore, fissando tra le altre cose le misure percentuali riferite al costo medio di costruzione e alle categorie tipologico-funzionali all'epoca identificate dalla giunta provinciale. La legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 e s.m. attualmente vigente concernente l’“Ordinamento urbanistico e governo del territorio” prevede all'art. 115, in analogia alla previgente legge urbanistica provinciale, la corresponsione al Comune, da parte del richiedente la concessione edilizia o per la presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività che comportano un aumento del carico urbanistico, di un contributo commisurato all’incidenza delle spese di urbanizzazione (primaria e secondaria) e del costo di costruzione. L’incidenza degli oneri di urbanizzazione primaria, di quelli di urbanizzazione secondaria nonché del costo di costruzione è pari, ciascuna, ad un terzo del contributo di concessione complessivo. Nel dettaglio, la materia del contributo di concessione è oggetto di specifica disciplina nell'ambito del decreto del Presidente della Provincia 13 luglio 2010, n. 1850/Leg., con cui è stato approvato il regolamento di attuazione della legge urbanistica provinciale. Ciò detto, con decreto del Presidente della Provincia n. 13 – 115/Leg di data 26 luglio 2013, sono state apportate delle modificazioni al regolamento stesso, che interessano anche le disposizioni inerenti il contributo di concessione. In particolare, il predetto decreto ha coordinato in senso stretto le categorie tipologico-funzionali previste per il contributo di concessione con quelle previste per i parcheggi, al fine di rendere più omogenee e coerenti le due discipline. Si precisa che con deliberazione della Giunta Provinciale n. 1553 di data 26 luglio 2013, con particolare riferimento alla disciplina in materia di parcheggi, è stata tra l'altro approvata la “Tabella A – Funzioni e quantità minime” con la quale si sono ridefinite e aggiornate le categorie delle varie funzioni edilizie distinguendole anche per singole attività. 233. Con la deliberazione della Giunta Provinciale n. 1554 del 26 luglio 2013, sono state introdotte le misure di coordinamento delle nuove disposizioni in materia di contributo di concessione da riferire ora alla sopracitata Tabella “A” delle funzioni relative ai parcheggi, parte integrante e sostanziale del provvedimento provinciale. In particolare la nuova tabella prevede, con riferimento alle nuove categorie tipologiche-funzionali, la traduzione dei valori previgenti, laddove determinati a metro cubo, nell’equivalente valore a metro quadrato calcolato mediante la moltiplicazione del valore a metro cubo per l’altezza convenzionale di 3 metri. Secondo il principio stabilito dall’articolo 17, comma 2, del regolamento n. 13-115/leg, le disposizioni del regolamento e quindi anche quelle strettamente connesse di cui alle citate deliberazioni n. 1553 e 1554 del 2013, secondo le corrispondenti norme finali e transitorie indicate nel loro dispositivo, si applicano a decorre dal 14 agosto 2013, anche alle domande di concessione edilizia non ancora rilasciate alla data di entrata in vigore del regolamento. In riferimento alle nuove categorie tipologico-funzionali, la Tabella allegata alla deliberazione n. 1554 del 2013 sostituisce in tutti i comuni le disposizioni comunali in materia, salvo quelle concernenti la determinazione della percentuale per il calcolo del contributo di concessione nell’ambito del limite minimo del 5% e del limite massimo del 20% previsto dal comma 2 dell’articolo 115 della legge urbanistica che rimane di competenza dei comuni, secondo quanto previsto dalla legge urbanistica e dal comma 2 dell’articolo 49 del regolamento. In prima applicazione, devono quindi essere applicate le percentuali attualmente stabilite dal regolamento per il calcolo del contributo di concessione con deliberazione del Consiglio comunale n. 29 di data 6 giugno 2002, mediante equiparazione fra le attività riferite alle vecchie categorie tipologiche rispetto alle corrispondenti attività delle nuove categorie di cui alla Tabella allegata alla deliberazione n. 1554 del 2013, che costituisce per tutti i comuni l’unico riferimento per le categorie tipologico-funzionali e per il relativo costo di costruzione. I comuni possono mantenere le attuali percentuali di contributo di concessione distinte e differenziate per specifiche attività rientrati nella medesima categoria; ciò che non è consentito ai comuni è la creazione di nuove e diverse categorie tipologico-funzionali rispetto a quelle della Tabella provinciale in quanto spetta alla Provincia tale individuazione, tenuto conto che le predette categorie sono ora utilizzate anche ai fini della determinazione dello standard per parcheggi. Tutto ciò premesso, ferma restando naturalmente l’opportunità di procedere successivamente all’eventuale adeguamento delle attuali normative comunali in coerenza con le disposizioni provinciali, considerata la necessità di procedere in prima applicazione alle disposizioni provinciali si evidenzia quanto segue. Conseguentemente, rendendosi necessario provvedere all’adeguamento della tabella utile alla determinazione del contributo di concessione in virtù dell’immediata prevalenza della normativa provinciale, applicando le percentuali stabilite con la citata deliberazione del Consiglio comunale n. 29 di data 6 giugno 2002 mediante equiparazione fra le attività riferite alle vecchie categorie tipologiche rispetto alle corrispondenti attività delle nuove categorie di cui alla deliberazione n. 1554 del 2013, a titolo ricognitivo si riporta di seguito la tabella denominata “Tabella Funzioni e Contributo di Concessione”. TABELLA - FUNZIONI E CONTRIBUTO DI CONCESSIONE - COMUNE DI ROVERETO CATEGORIE A RESIDENZA e attività affini A1 Residenza ordinaria, Attività di servizio alla residenza con esclusione di quelle svolte al piano terra, Piccoli uffici A3 Residenza di lusso ATTIVITA’ rientrati a titolo esemplificativo % di applicazione Fuori il perimetro del Centro Storico 9 % Dentro il perimetro del Centro Storico 5% 15 % Corrispondente categoria Regolamento Comunale di cui alla deliberazione n. 29 dd. 26/6/2002 ss.mm.ii. Si fa riferimento alla corrispondente categoria “A1 Residenziale” che prevede una percentuale di applicazione del 9%, ridotta al 5% per gli interventi all’interno dei perimetri del Centro Storico. Categoria A3 Residenziale di Lusso 234. A4 ATTIVITA’ TURISTICO RICETTIVA Fuori il perimetro del Centro Storico 12 % Dentro il perimetro del Centro Storico 5 % Esercizi alberghieri (l.p. 7/2002) Extra-alberghieri 5% Si fa riferimento all’attività agrituristica precedentemente inserita nella categoria “C1 – Attività agricola altri casi” al 5% 12% Categoria originariamente non prevista Esercizi agrituristici Rifugi alpini ed escursionistici B CAMPEGGI B1 Area B2 Strutture Ricettive permanenti C ATTIVITA’ PRODUTTIVE E COMMERCIO ALL’INGROSSO Industria e Artigianato di produzione Autotrasporto e magazzinaggio C1 C1 C2 C3 D D1 10 % 7% Fuori il perimetro del Centro Storico 14 % Dentro il perimetro del Centro Storico 5 % IMPIANTI E PISTE Impianti di risalita e piste da sci Attività di trasformazione, conservazione e valorizzazione di prodotti agricoli e maneggi COMMERCIO,ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE E DI CONCENTRAZIONE COMMERCIO Medie strutture di vendita Grandi strutture di vendita D2 13 % Commercio all’ingrosso COMMERCIO DI VICINATO E PUBBLICI ESERCIZI Supermercati centri commerciali Categoria A4 - Alberghiera Categoria B Complessi ricettivi turistici all’aperto Categoria B Complessi ricettivi turistici all’aperto Categoria C1 industria artigianato Categoria C2 commerciale 7% Categoria C1 impianti di risalita 5% Categoria C1 agricolo Fuori il perimetro del Centro Storico 14 % Dentro il perimetro del Centro Storico 5 % Categoria C2 commerciale 235. Commercio al dettaglio di vicinato e altre attività di servizio Pubblici esercizi Attività di servizio alla residenza svolte al piano terra D3 D3. 1 D3. 2 D3. 3 Acconciatori, estetisti studi medici e dentistici sedi di associazioni ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE E SERVIZI PUBBLICI Attività direzionali e grandi uffici 14 % Funzioni amministrative Servizi pubblici Attività diretta alla prestazione di servizi Fuori il perimetro del Centro Storico 14 % Dentro il perimetro del Centro Storico 5 % Fuori il perimetro del Centro Storico 14 % Dentro il perimetro del Centro Storico 5 % 14 % Attrezzature private di interesse comune Attrezzature sportive Cimiteri privati fiere Strutture sanitarie e assistenziali non operanti in regime di convenzionamento o accreditamento con l’amministrazione pubblica luoghi di culto stabilimenti termali scuole private teatri, musei, biblioteche privati cinema discoteche mense sale da ballo Attività dirette alla prestazione di servizi che rivestono interesse collettivo che surrogano l’intervento dell’Ente Pubblico Strutture sanitarie e assistenziali operanti in regime di 14 % 14 % Categoria C2 commerciale Si fa riferimento alla Categoria C2 commerciale – si rammenta che il direzionale nel C.S. non ha la riduzione al 5% Categoria C2 direzionale Categoria C2 direzionale Categoria C2 destinati alla prestazione di servizi Si fa riferimento alla Categoria C2 destinati alla prestazione di servizi – si precisa che solo le strutture sanitarie e assistenziali convenzionate erano classificate nel C1 e soggette al 7% 5% Si fa riferimento alla precedente specifica classificazione all’interno della categoria C2 con applicazione della percentuale del 5% 7% Si fa riferimento all’attività inerente le strutture sanitarie e assistenziali convenzionate precedentemente classificate nel C1 soggette al 7% 236. convenzionamento o accreditamento con l'amministrazione pubblica Parcheggi non pertinenziali D4 5% Categoria C2 parcheggi non pertinenziali 14 % Categoria non prevista; si fa riferimento alla generale categoria del C2 (commerciale direzionale e prestazione di servizi) con percentuale 14% ALTRE ATTIVITA’ DI CONCENTRAZIONE Locali di elevata affluenza INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti si rinvia alla scheda illustrativa di seguito riportata. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono le dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 237. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI V.% sul totale Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) 662.598,05 660.383,52 658.235,42 Spesa per investimento Di sviluppo % su tot. 93,147 93,125 93,105 entità (b) % su tot. entità (c) 48.750,00 48.750,00 48.750,00 Totale (a+b+c) % su tot. spese finali tit. I e II 6,853 6,875 6,895 711.348,05 709.133,52 706.985,42 0,835 1,156 1,143 238. Programma N. 14 - AGRICOLTURA E FORESTE 14.a - FORESTE 14.b - AGRICOLTRA 14.a Foreste Competenza: Vice sindaco Gianpaolo Daicampi Direzione generale: Giuseppe Di Giorgio – collaborazione con servizio Verde e Tutela Ambientale e Lavori Pubblici. DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITA’ DA CONSEGUIRE 14.a. 1 Bosco della città: completamento progetto di rinaturalizzazione. Negli ultimi tre anni il Bosco della città è stato oggetto di una serie di interventi con l'obiettivo di migliorarne la fruibilità. Nel 2013 è stato realizzato un intervento colturale togliendo una quantità significativa di pino nero deperito per consentire lo sviluppo delle specie arboree autoctone, già in larga parte presenti. Oltre al completamento della strada forestale realizzata dal Servizio Foreste provinciale, che circonda tutto il bosco, sono stati effettuati i seguenti interventi: • pavimentazione del sentiero di accesso dalla località Brione con un pregevole intervento funzionale anche al deflusso delle acque meteoriche; • realizzazione della piazzola di svolta e sosta al termine della strada di accesso al bosco della città dalla loc. Vallunga, con pulizia straordinaria dei bordi stradali; • piccola aula didattica e posa di alcune panchine; • riqualificazione di un'area di circa mq 5000 nelle vicinanze di “sperimentarea” mediante pulizia delle sterpaglie, rimozione delle ceppaie e messa a dimora di piante autoctone; • pulizia dei sentieri, dei bordi della strada forestale e della nuova area riqualificata e del Vanezom. Nei prossimi mesi saranno completati i seguenti interventi: • nuova segnaletica con iniziative di “animazione del bosco” per valorizzarne anche la valenza ludico-ambientale; un percorso per grandi e piccoli volti a vivacizzare e stimolare le passeggiate per vivere appunto tutta la “magia del bosco”; • nuovi punti di sosta con panchine, alcune delle quali con accesso facilitato alle persone diversamente abili; • interventi manutentivi dei sentieri, delle aree di accesso e cura dei prati aridi dopo la fioritura delle varie essenze; • azione di promozione del nuovo sito ambientale. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con il Servizio Verde e Tutela Ambientale che dispone dei fondi per l'allestimento delle strutture mobili di arredo dei percorsi pedonali ed escursionistici. 14.a. 2 Patrimonio forestale (sistemazione strada Gelmi/Finonchio – pista Pozza dei foi – pulizia aree Laghetti di Marco). La L.P. 23.05.2007 n. 11 prevede la costituzione di un Fondo forestale provinciale – fondo per le migliorie boschive – all'interno del quale vengono trasferite alcune risorse ordinarie e straordinarie volte a finanziare una serie di interventi manutentivi di opere e infrastrutture forestali e interventi di salvaguardia del patrimonio forestale. Personale esperto forestale effettua interventi di taglio di piante d'alto fusto in luoghi delicati (lungo strade o confini con proprietà private) ed altri interventi di 239. pulizia di strade forestali, garantendo la conservazione e il miglioramento della qualità del territorio, del patrimonio ecologico, del paesaggio e dell'ambiente. Nel corso del 2013 sono stati realizzati: • interventi selvicolturali sul Monte Zugna (P.S.R. azione 226-C); • ripristino area prativa sul Monte Zugna (P.S.R. azione 227-C); • manutenzione area prativa sul Malga Tof (P.S.R. azione 227-C); • manutenzione ordinaria per opere e infrastrutture antincendio; • recupero prati aridi sul Monte Ghello e Monte Zugna (P.S.R. azione 226-C). E' stato inoltre possibile attivare un accordo con il Servizio Foreste Provinciale (Ufficio di Rovereto) e il Comune di Volano per la sistemazione del tratto della strada forestale Gelmi-Finonchio. La spesa complessiva di euro 65 mila, è ripartita in parti uguali fra le due amministrazioni. Non appena le condizioni meteorologiche lo permetteranno, sarà quindi possibile per il Servizio Foreste (ufficio di Rovereto) procedere con l'esecuzione dei lavori su delega delle due amministrazioni. Nel bilancio 2014 sono previste le risorse per attuare inoltre altri due interventi straordinari: • la sistemazione e prolungamento di una pista d'esbosco in loc. Pozza dei Foi in C.C. Marco e Serravalle mediante delega al Servizio Foreste (ufficio di Rovereto) per una spesa complessiva di euro 20 mila. L'intervento consente sia di migliorare l'accesso al bosco sia di rendere facilmente accessibili anche luoghi significativi quali alcune fortificazioni della Grande Guerra; • la realizzazione di un intervento di conservazione attiva nell'ambito della Rete Natura 2000 ZSC IT3120080 “Laghetti di Marco. L'intervento è stato ammesso a finanziamento dalla Pat per euro 21.050,69 con un finanziamento di euro 18.945,62. Questa iniziativa è fra le poche finanziate a livello provinciale grazie anche al positivo dinamismo del custode forestale di zona che ha supportato il dott. Giovanni Martinelli nella predisposizione del progetto di fattibilità dell'intervento sostenuto anche dalla Circoscrizione di Marco. Proseguiranno poi i lavori di manutenzione ordinaria posti in essere dagli operai incaricati dalla Stazione Forestale e i numerosi interventi resi possibili con l'Azione 19, di cui si trova riscontro in altra parte della presente relazione. L'amministrazione, con uno sforzo straordinario, cerca di potenziare questi interventi per dare risposte anche ad esigenze di carattere occupazionale. Si evidenzia inoltre che la riforma istituzionale potrebbe modificare alcuni assetti organizzativi legati al personale forestale addetto all'esecuzione di interventi manutentivi sul territorio. 14.a. 3 Nuovi scenari per il Consorzio per il Servizio di Vigilanza Boschiva dell'Alta Vallagarina. Il Consorzio per il Servizio di Vigilanza Boschiva dell'Alta Vallagarina è stato costituito con D.P.G.P. n. 4478/36-B del 11.10.1979 e s.m. ed è attivo dal 1985. Il Comune di Rovereto funge da capo consorzio. Il Consorzio ha in organico quattro custodi forestali che svolgono il proprio servizio nelle quattro zone di sorveglianza di Rovereto e dell'alta Vallagarina. La Giunta Provinciale nel corso del 2012 ha modificato l'assetto organizzativo delle Stazioni Forestali, ridefinendo le competenze della Stazione di Rovereto cui fanno capo i territori montuosi della sinistra Adige (Comuni di Besenello, Volano, Rovereto, Trambileno, Terragnolo e Vallarsa), mentre i comuni della Destra Adige, che ora fanno parte del Consorzio (da Isera a Pomarolo), rientrano sotto la competenza della Stazione Forestale di Mori. L'attuale conformazione giuridica del consorzio non appare quindi più confacente alle esigenze operative attuali ragion per cui è da alcuni anni che l'amministrazione sta dialogando con i Sindaci dei Comuni che compongono il consorzio per trovare una soluzione. Dopo la riunione svolta nel 2012, nella quale era stato deciso di verificare gli sviluppi della riforma istituzionale in corso, nella consapevolezza comunque che il servizio reso viene unanimemente apprezzato per cui non era urgente modificarne l'assetto, nelle prossime settimane saranno valutate formule organizzative più efficaci e meno burocratiche per l'espletamento del servizio, quali ad esempio la gestione associata. Questo comporterà il graduale scioglimento del consorzio con conseguente semplificazione burocratica e il ricollocamento del personale al quale saranno comunque garantite le posizioni giuridiche e contrattuali proprie del 240. comparto. Fino a quando non saranno attuate le nuove forme di gestione l'attività sarà comunque garantita come pure la collaborazione con il Gruppo Micologico Barbacovi di Rovereto, grazie alla quale è possibile attivare un punto informativo e di consulenza sui funghi nel periodo autunnale. 14.a. 4 Camminare a Rovereto - nuovi sentieri Ossario – Cengio Alto – guida Rovereto e dintorni – sentiero “delle teragnole”. Nella primavera 2013 grazie alla collaborazione fra i Comuni di Rovereto e Terragnolo, Dolomiti Energia spa, delle Circoscrizioni Centro e di Noriglio e di numerosi volontari, è stato realizzato ed inaugurato il “sentiero delle teragnole”. Una passeggiata che dal centro della Città ripercorre la vecchia via che porta fino alla frazione di Piazza di Terragnolo. Un sentiero che coniuga memoria e territorio valorizzando scorci di paesaggio particolarmente interessanti per il visitatore attento all'ambiente. Nell'autunno 2013 è stata curata la pubblicazione dell'edizione aggiornata ed integrata del libro “Finonchio: ambiente, storia, escursioni” di Italo Prosser grazie all'apposito finanziamento ottenuto dal Patto Territoriale delle Valli del Leno. Il Comune ha inoltre sostenuto la pubblicazione della guida curata da Silvia Vernaccini “Le più belle gite: Rovereto e dintorni. 40 itinerari con cartine che illustrano percorsi di gite per ogni età, da comode passeggiate ad escursioni impegnative, tutte raggiungibili con il trasporto pubblico. Proseguiranno quindi nel 2014 le iniziative per valorizzare in modo particolare la rete dei sentieri naturalistici vicini ai centri urbani, per favorire il più possibile buone pratiche di approccio alla natura. Sotto questo profilo l'amministrazione, con la collaborazione del custode forestale di zona, ha incoraggiato la bella iniziativa promossa dalla Circoscrizione di Lizzana (utilizzando fondi circoscrizionali ma anche grande disponibilità di volontari e delle associazioni locali), per l'individuazione e la realizzazione della segnaletica di 4 sentieri che attraversano la parte collinare del Monte Zugna; sentieri che sono in grado di farci scoprire una serie di ambienti naturali che proprio per la loro particolarità sono anche protetti come habitat prioritari dal ZSC MONTE ZUGNA. Si tratta del sentiero Val Zibia – sorgente prà, Sentiero Cengio Alto, Sentiero Valscodella-Cesa tonda, sentiero Gerine. L'amministrazione nel corso del 2014 attiverà iniziative promozionali utilizzando anche il nuovo portale internet. 14.a. 5 Mantenimento delle superfici foraggiere. Sulla base di una collaborazione con aziende zootecniche locali, vengono mantenute le operazioni di sfalcio di Malga Zugna anche per consolidare nel tempo gli effetti positivi scaturiti dall'intervento di recupero citato. Tali interventi, soprattutto per quanto riguarda il Monte Finonchio, devono essere finalizzati a sostenere l'attività di fienagione. Nel 2013 proseguirà lo sfalcio dei prati a cura di un imprenditore locale. Mediamente vengono interessati al taglio del fieno circa 74 ettari con un concreto ed apprezzabile beneficio sia dal punto di vista paesaggistico, sia dell'utilizzo sociale di questo spazio verde. La pulizia di erbacce e rovi in zone impervie per i macchinari agricoli viene garantita con il pascolo di animali. Lo stesso imprenditore agricolo locale e l'associazione Noriglio Cavalli, con il coordinamento del custode Forestale di zona, collaborano fattivamente nell'attivazione di questo progetto che non prevede alcun onere a carico del bilancio comunale. Le Amministrazioni comunali di Rovereto e Terragnolo facilitano, come soggetti super partes, un accordo di interesse collettivo a tutela dei possessori delle particelle. Oltre a questi interventi, l'Associazione Cacciatori di Rovereto con i propri associati provvede alla pulizia di radure e prati sia sul monte Finonchio sia sul Monte Zugna. 241. 14.a. 6 Cambio coltura su p.f. 865 CC Rovereto (area bosco della città) finalizzata alla valorizzazione del patrimonio comunale. Il taglio del pino nero al bosco della città e la necessità di intervenire con una certa gradualità nella trasformazione di alcuni siti di interesse ambientale, ha rallentato l'attuazione dell'obiettivo, già indicato nei precedenti bilanci. L'Amministrazione comunale intende tuttavia convertire l'area un tempo dedicata a vivaio comunale, ormai in disuso, in un vigneto cittadino, il “vigneto del municipio”. Il progetto di riqualificazione del terrazzamento, posto al margine del Bosco della città, trova spunto nella forte vocazione vitivinicola della zona limitrofa, rinomata per la produzione di pregiate uve. Un eco-vigneto esplicitamente realizzato con finalità didattiche e scientifiche, di circa 8.000 mq, dove potrebbero essere riproposti gli antichi metodi di coltura della vite, recuperando vitigni autoctoni. Per realizzare questo intervento occorre l'autorizzazione al cambio coltura (che il Servizio Foreste ha già annunciato essere favorevole), cui dovrà seguire l'esbosco delle piante di abete rosso messe a dimora anni fa per le esigenze natalizie ed ora non più utilizzabili per queste finalità. 14.b Agricoltura Competenza: vicesindaco Gianpaolo Daicampi Dirigente: Luigi Campostrini 14.b. 1 Interventi di promozione e valorizzazione dell'agricoltura. Il Comune di Rovereto è da sempre particolarmente sensibile alle tematiche legate all'agricoltura, sia essa integrata, biologica e/o naturale nonché alle iniziative ad esse correlate, collaborando con le associazioni e gli operatori del settore e sostenendo da diversi anni interventi rivolti al settore agroalimentare ed alla diffusione di questi modi di coltivare, trasformare e consumare i prodotti della terra. Gli ambiti di azione sono molteplici e differenziati come di seguito elencati. A seguito della scadenza nel 2012 della convenzione con la Fondazione Mach di S. Michele si è proceduto ad avviare i contatti per il rinnovo della stessa nell'ottica di un rilancio del Centro del Navicello, in collaborazione con l'ente gestore, per una valorizzazione e promozione turistica dell'area che mostra notevoli potenzialità di attrazione. Nel solco della nuova convenzione sarà reso più evidente il ruolo di vetrina di promozione enogastronomica e turistica del centro Navicello soprattutto con un occhio di riguardo alle produzioni locali, frutticole e vinicole in particolare bio, ma anche alla presentazione di particolari prodotti della vinicoltura trentina. E' in corso di valutazione la realizzazione della quinta edizione di NaturalmenteBio, evento di prestigio a cadenza biennale, di risonanza provinciale, che verrà realizzato presso il Centro del Navicello che si pone l’obiettivo di parlare di agricoltura biologica e del mondo del biologico con l’intento di trattare argomenti legati all’ambiente, alla tutela della biodiversità, della salute, dell’alimentazione, del gusto, del benessere animale, del consumo critico e responsabile, del benessere in tavola, del commercio equo e solidale e della finanza etica; un’occasione per conoscere le tecniche produttive e le pratiche agronomiche eco-compatibili, la loro praticabilità e la loro capacità di favorire un’equa ripartizione delle risorse, garantendone la conservazione per le generazioni future, che l'Amministrazione intende sostenere attraverso apposito contributo. Verranno completati gli interventi di sviluppo, promozione e valorizzazione dei mercati dei prodotti agricoli biologici per i quali la Provincia ha concesso un finanziamento ad hoc. Si valuterà la possibilità di attivare progetti per promuovere il biologico e della filiera corta nell'ambito scolastico. L'amministrazione potrà sostenere iniziative di associazioni od organismi che stanno promuovendo iniziative per sensibilizzare e diffondere modalità di conduzioni 242. agricole ecosostenibili nell'intera filiera produttiva. 14.b. 2 Progetto terre salubri alpine – agricoltura salubre e sostenibile di montagna. Il Comune di Rovereto nel 2012 ha sottoscritto una convenzione con l'Istituto Superiore di Sanità quale promotore di un'iniziativa sperimentale denominata “agricoltura salubre e sostenibile di montagna” per lo svolgimento di attività tecnico-scientifiche relative alla determinazione delle qualità nutrizionale e nutraceutica di alcuni prodotti tipici della provincia di Trento e in particolare del Comune di Rovereto e della Vallagarina. Il coordinatore scientifico del progetto è il dott. Angelo Giovannazzi che con grande impegno e passione si sta adoperando per trovare soluzioni organizzative in grado di supportare concretamente l'idea progettuale. Con la sottoscrizione del contratto con l'Istituto Superiore di Sanità ha preso avvio l'attività di ricerca e di analisi dei prodotti agricoli programmati. Con un intervento legislativo la Provincia Autonoma di Trento ha previsto la possibilità di attuare direttamente o indirettamente avvalendosi della collaborazione di altri enti pubblici, iniziative o progetti riguardanti studi, inchieste nonché ricerche finalizzate alla valorizzazione delle peculiarità presenti nell'agricoltura di montagna, anche in relazione a fattori di salubrità nutrizionale e terapeutica dei suoi prodotti. Nel corso del 2013 si sono svolti vari incontri con diversi soggetti istituzionali per verificare la fattibilità operativa delle iniziative necessarie per proseguire nel progetto. L'amministrazione comunale ritiene che la Fondazione Museo Civico di Rovereto abbia le caratteristiche per capacità scientifica e valenza extraterritoriale della propria attività, per sostenere il progetto. Sono in corso contatti con l'assessorato all'agricoltura provinciale e la Fondazione Mach per poter condividere alcune linee di ricerca e per negoziare i correlativi finanziamenti, condizione necessaria per sviluppare le successive ricerche prodromiche allo sviluppo delle iniziative di definizione di un possibile marchio. 14.b. 3 Valorizzazione delle produzioni viticole di pregio del territorio. Proseguirà la collaborazione con l'Associazione Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, della quale il Comune di Rovereto è socio, per la realizzazione di eventi e manifestazioni inerenti il mondo vitivinicolo anche in accordo con altri enti e soggetti, quali ad esempio l'Associazione Città del Vino. Sulla base di studi agronomici e di indicazioni provenienti dal mondo vitivinicolo una possibilità di sviluppo futuro è rappresentata dalla creazione di zone vitivinicole vocate ad alta qualità con possibilità di denominazione di origine o territoriali specifiche (De.Co., denominazioni comunali). Da questo punto di vista appare particolarmente adatta allo scopo la zona vinicola di Vallunga, Toldi, Saltaria e Zaffoni che potrebbe diventare una zona di produzione di alta qualità delle viti destinate a particolari nicchie di produzione vinicola ad alto valore aggiunto anche come obiettivo di valorizzazione del turismo enogastronomico. Viene confermato l'obiettivo di collaborare ed individuare sinergie con gli organizzatori di manifestazioni di promozione e degustazione dei vini e dei prodotti locali che hanno svolgimento anche in altre realtà limitrofe. La favorevole esperienza maturata nelle due edizioni dell'iniziativa “Natura Mente Vino” che hanno avuto luogo negli anni 2011 e 2012 e che hanno consentito di attuare una vetrina di promozione del vino “naturale”, biologico, biodinamico ed ecofriendly, si prevede di riproporre tale evento nella primavera del 2014, nell'ambito del centro cittadino ed in particolare nella prestigiosa location costituita dal complesso museale del MART, con una particolare attenzione alla tipicità dei vigneti autoctoni e ad una vitivinicoltura che si ispiri alla realizzazione di prodotti nella maniera più naturale possibile . Nell'ambito di una promozione di prodotti agricoli caratteristici della Vallagarina verranno attuate iniziative di promozione e valorizzazione anche in un'ottica di collaborazione reciproca con altre realtà locali del territorio. Proseguirà la collaborazione con le cantiere vitivinicole della città con l'obiettivo di “fare rete”e di attuare una sempre maggiore promozione enogastronomica ma anche turistica del territorio. 243. 14.b. 4 Incremento delle aree per la realizzazione degli orti sociali. Sarà effettuata una verifica del patrimonio immobiliare del comune per verificare la possibilità di espandere le aree riservate ad orti, ora gestite prevalentemente dalle associazioni degli anziani, in modo da estendere questa buona pratica anche ad altre categorie sociali. INVESTIMENTI Gli investimenti previsti relativi alla viabilità forestale sono inseriti nel programma ambiente. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono le dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI V.% sul totale Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) 28.530,24 27.859,11 27.208,11 % su tot. 100,000 100,000 100,000 Spesa per investimento Di sviluppo entità (b) % su tot. entità (c) Totale (a+b+c) % su tot. spese finali tit. I e II 28.530,24 27.859,11 27.208,11 0,033 0,045 0,044 244. Programma N. 15 ECONOMIA 15.a - PROMOZIONE E SVILUPPO ATTIVITÀ ECONOMICHE 15.b - COMMERCIO 15.c - TURISMO 15.a Promozione e sviluppo attività economiche Competenza: Assessore Giuseppe Bertolini Consigliere con delega alla valorizzazione delle attività del centro storico Ornella Frisinghelli. Dirigenti: Luigi Campostrini – Simonetta Festa DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ’ DA CONSEGUIRE. Prosegue un contesto economico negativo con il perdurare di una situazione di crisi più accentuata nell'ultimo anno che ha prodotto anche a livello locale una caduta della ricchezza prodotta sia pure in misura meno allarmante rispetto ad altri contesti nazionali, tale contesto ha prodotto i suoi effetti anche nell'anno 2013 per il quale si deve registrare una battuta d'arresto, soprattutto del comparto industriale – manifatturiero, peraltro in linea con l'andamento di questi settori economici anche a livello nazionale e del nord est. In particolare l'industria manifatturiera, che ha a Rovereto il polo primario provinciale, ha risentito in misura significativa del contesto di crisi che ha caratterizzato il comparto, seppure in maniera meno eclatante di altre situazioni sul territorio provinciale, pur in tale situazione comunque si deve registrare una sostanziale tenuta dei comparti ad alta tecnologia, in particolare del settore della green economy, nonché delle aziende industriali che hanno saputo indirizzare i loro prodotti nei mercati esteri supplendo ad una carenza di ordinativi sui mercati locali e nazionali. Ciò nonostante il sentimento degli imprenditori è improntato, a differenza degli anni passati, ad un sostanziale pessimismo sull'evoluzione della crisi anche per l'anno entrante ed un chiaro segnale di questo è una caduta degli investimenti nel settore. Dall'atto dell'occupazione questo ha comportato una ripercussione negativa di occupati che conferma un andamento del flusso di occupazione negativo che ha caratterizzato l'ultimo biennio. La crisi economica di questi anni, ha portato di attualità un nuovo modello di sviluppo attento all'innovazione del prodotto e del sistema ed in questo il modello trentino risulta promettente e consentirà di cogliere nuove opportunità di sviluppo soprattutto sui mercati internazionali più dinamici. Rovereto, per poter reagire alla crisi e ripartire da essa, deve saper guardare più che mai alle proprie radici vocazionali che guardano alla meccanica e più in generale all'industria e alla formazione tecnica. In quest'ottica il Comune di Rovereto, in accordo con la Provincia, sta proseguendo il rilancio nel settore della formazione e dell'innovazione ed ha ormai preso corpo un polo formativo ed innovativo congiunto tra scuola e impresa, in particolare nel settore della meccatronica. E' oggi d'attualità ripensare ad un modello di sviluppo dei consumi che coniughi progresso, tecnologia che favorisca e sviluppi una politica industriale ed economica rispettosa dell'ambiente e più efficiente per ridurre gli impatti nei processi produttivi anche con riguardo all'efficienza del processo produttivo in quanto tale. Questo modello di “green economy” può diventare un modello innovativo codificato in un progetto strutturato in cui la Vallagarina, sarà coinvolta e ne diventerà parte integrante. Si registra comunque anche l'affacciarsi di nuove iniziative imprenditoriali che investendo nel medio periodo nella città della Quercia su prodotti innovativi 245. porteranno alla creazione di nuove opportunità occupazionali di alto profilo nei settori dell'eco-sostenibilità. L'attuazione di tale modello presuppone la creazione di sinergie tra comparti della ricerca applicata nel settore dell'edilizia sostenibile, come Habitech di Trentino Sviluppo, l'Università di Trento e altri soggetti interessati. Prosegue da parte dell'Amministrazione, in collaborazione con Confindustria, il progetto di realizzazione di un master plan della zona industriale per una riqualificazione delle infrastrutture e dei servizi. Il Comune è parte significativa nell'analizzare i fenomeni socio-economici e nell'analisi della situazione del mercato del lavoro e dell'occupazionale, con particolare riferimento alla realtà Vallagarina, promuovendo periodici incontri nonché tavoli di collaborazione e di concertazione con le categorie economiche, le parti sociali, le organizzazioni sindacali, l'Agenzia del lavoro, la Provincia Autonoma di Trento e la Comunità della Vallagarina. 15.a. 1 Rilevazione dati statistici di competenza. L'ufficio attività produttive, in collaborazione e con il supporto anche di altri servizi comunali continuerà ad occuparsi della rilevazione sistematica dei dati, con riferimento alle materie di competenza comunale in particolare del comparto dei servizi "market" (commercio, pubblici esercizi etc.) ivi compreso l'artigianato, della loro elaborazione e realizzazione di rapporti periodici per continuare ad avere un quadro puntuale, organico ed aggiornato della situazione dell'occupazione, dell'economia e delle dinamiche in campo turistico, con un particolare riferimento ed attenzione all’attività produttiva, artigianale e commerciale soprattutto in ambito locale. 15.a. 2 Polo della manifattura. Le iniziative in corso sull'area ex manifattura tabacchi sono rivolte a creare un polo qualificato di imprese e di enti di ricerca e di innovazione del settore dell’edilizia sostenibile e delle fonti rinnovabili nell'ambito del progetto “Manifattura Domani”. Con l’approvazione del Master Plan “Green Innovation Factory”, avvenuta nel corso del 2010, è partito il grande cantiere di Manifattura Tabacchi caratterizzato da un'intensa attività di progettazione e di realizzazione concreta degli interventi. La presenza operativa del Business Innovation Center (BIC), centro d’eccellenza per l’impresa innovativa e quella prospettica del nuovo parco della tecnologia e delle imprese nel settore della sostenibilità che si avvierà in Manifattura nonché il polo della Meccatronica, completa un quadro che fa di Rovereto e della Vallagarina una realtà viva e con ottime potenzialità nel settore della ricerca e dell’innovazione tecnologica e produttiva. In linea con questa impostazione va menzionato il Protocollo d'intesa fra la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Rovereto siglato il 26 novembre 2010 in merito alla collaborazione strategica fra i due enti ed agli interventi di competenza provinciale programmati nel quinquennio 2010-2015. Con questo importante patto istituzionale, si concretizza l’intento di condividere tutta una serie di politiche e interventi mirati alla coesione sociale, alla tutela dei soggetti più fragili ed alla valorizzazione dei talenti. Tutto ciò attraverso importanti scelte infrastrutturali con le quali si intende anche promuovere un modello di sviluppo armonico del tessuto urbano. Provincia e Comune si impegnano inoltre a sviluppare politiche sinergiche a sostegno dello sviluppo locale anche attraverso investimenti nel campo della formazione, dell’educazione, della ricerca e dell'infrastrutturazione, utilizzando e sperimentando gli strumenti di sistema disponibili, quali Patrimonio del Trentino s.p.a. e Trentino Sviluppo in funzione della sostenibilità economica e del supporto tecnico necessario. 15.a. 3 Consolidamento e riqualificazione dell'area produttiva di via Zeni e Polo della Meccatronica. Questo intervento per i suoi aspetti strategici è stato sviluppato anche in altre parti della presente relazione. In questo contesto si desidera evidenziare la valenza che il progetto ha per l'economia e l'impresa non solo del nostro territorio. Questo polo di eccellenza della formazione tecnica e professionale a stretto contatto con il mondo dell’impresa rappresenta la sfida occupazionale per le prossime generazioni e un supporto indispensabile per le imprese del territorio bisognose di supporti per l'internazionalizzazione e la formazione permanente. 246. 15.a. 4 Semplificazione delle procedure alle imprese per gli atti con la pubblica amministrazione. A seguito della realizzazione del nuovo sito comunale sono stati attuati gli interventi di inserimento delle informazioni e della modulistica di competenza dell'ufficio attività produttive, a questo seguirà il costante aggiornamento delle informazioni e della modulistica riguardanti le attività economiche anche in riferimento alla modulistica unica provinciale che verrà approvata anche nel corso del 2014 da parte della Provincia Autonoma di Trento e del Consiglio delle Autonomie Locali, nell'ambito del progetto provinciale della modulistica provinciale unificata. L'obiettivo prioritario è quello di razionalizzare e migliorare l'efficienza delle procedure attuando anche una politica di recepimento delle informazione negli enti preposti. E' fondamentale che l'imprenditore venga accompagnato con azioni positive volte a semplificare, a ridurre, ove possibile, gli oneri ed a favorire lo sviluppo della propria impresa consapevoli che ogni singola iniziativa imprenditoriale può contribuire a sostenere il quadro economico complessivo con importanti ricadute su tutti i vari aspetti della società. 15.b Commercio Competenza: Assessore Giuseppe Bertolini Dirigente: Luigi Campostrini DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ’ DA CONSEGUIRE Nel corso del 2013 la normativa provinciale in materia di commercio – L.P. 17/2010 - ha visto il completamento degli strumenti attuativi attraverso: l'entrata in vigore in data 15 maggio del Regolamento di Esecuzione, di cui al Decreto del Presidente della Provincia di data 23 aprile 2013 n. 6-108/Leg.; l'approvazione dei criteri di programmazione urbanistica del settore commerciale con l'adozione della deliberazione della Giunta provinciale n. 1339 di data 1 luglio 2013; l'approvazione degli indirizzi generali per lo svolgimento dell'attività di commercio su aree pubbliche mediante posteggio di cui all'articolo 16, comma 1 e recepimento, ai sensi dell'articolo 16, comma 2 e dell'articolo 76, comma 1, dell'intesa in sede di conferenza unificata sui criteri da applicare nelle procedure di selezione per l'assegnazione di posteggi su aree pubbliche; Questo ha posto in capo ai comuni nuove competenze e sfide di gestione con l'obiettivo di valorizzare il tessuto commerciale cittadino, attraverso l'attuazione di uno sviluppo urbanistico commerciale della città, anche con progetti di riqualificazione della rete commerciale del centro storico, inteso come “luoghi storici del commercio”, di valorizzazione dei prodotti alimentari di qualità con un particolare occhio di riguardo alle produzioni locali. 15.b. 1 Adeguamento del P.R.G. alle nuove norme di urbanistica commerciale approvate con la del. G.P n. 1339 - 1 luglio 2013. La Provincia ha innovato in termini radicali il panorama normativo in materia di commercio con l'approvazione della Legge provinciale 17 del 30 luglio 2010 recante “disciplina dell'attività commerciale in Provincia di Trento”. Detta norma si colloca in un periodo che ha visto una profonda modifica nello scenario giuridico e legislativo di riferimento a livello provinciale che nazionale che comunitario. In questo contesto in cui viene posta particolare attenzione alla tutela della concorrenza e alla libera circolazione di merci e servizi, quale competenza esclusiva di tipo “trasversale” riservata allo Stato, si concentrano le attenzioni dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato nonché del Governo. Assumono infatti rilievo la direttiva 12 dicembre 2006, n. 2006/123/CE relativa ai servizi del mercato interno ovvero la “Direttiva Bolkestein” adottata dal 247. Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione Europea ed il Decreto legislativo 16 marzo 2010, n. 59 (“Attuazione della Direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno”). Nell'ottica dell'adeguamento alle nuove disposizioni europee, la Provincia di Trento ha puntato la propria azione legislativa, sul metodo dell’urbanistica commerciale come modello di programmazione della rete commerciale, sostituendo in tal modo il metodo tipicamente economico basato sul raggiungimento di presunti equilibri fra domanda ed offerta. Detto modello programmatorio si è progressivamente evoluto fino ad oggi, momento in cui la gestione dello sviluppo commerciale viene esclusivamente rimessa alla pianificazione urbanistica che si pone l’obiettivo di armonizzare gli insediamenti commerciali - in particolare quelli di grandi dimensioni – con il contesto ambientale e sociale dei singoli territori, cercando di evitare o ridurre alcuni effetti e conseguenze negative derivanti dagli insediamenti commerciali quali la congestione urbana, un eccessivo aumento del traffico veicolare, l’inquinamento acustico ed ambientale, l’impoverimento dei centri storici, l’intasamento dei parcheggi pubblici per compensare l’inadeguatezza e l’insufficienza dei parcheggi pertinenziali privati a disposizione dei clienti. Detta norma introduce la totale deprogrammazione per gli insediamenti commerciali – di qualsiasi dimensione e tipologia - all'interno del perimetro del centro storico, come definito dal vigente PRG, togliendo il limite dei 2.000 mq. originariamente introdotto e subordinando l'apertura di grandi strutture di vendita, esclusivamente al rispetto degli standard urbanistici ed a quanto previsto dagli strumenti di pianificazione in materia di tutela degli insediamenti storici. Ciò con l’obiettivo di rilanciare e potenziare il ruolo attrattivo dei centri storici, frenare l’esodo delle imprese commerciali da queste zone così importanti delle nostre città e recuperarne conseguentemente l’attrattività e la vivibilità sociale con l'incentivazione del fattore di crescita, potenziando l'evoluzione non solo del luogo fisico ma anche di luoghi di aggregazione quali i negozi o centri commerciali. All’esterno dei centri storici si è posta l’esigenza di individuare le regole più idonee di natura urbanistica per pianificare e creare uno sviluppo sostenibile delle attività commerciali con particolare riguardo alla compatibilità delle destinazioni di area con gli insediamenti commerciali e la loro tipologia distributiva, seguendo i “criteri di programmazione urbanistica del settore commerciale” resi ora definitivi dalla Delibera della Giunta provinciale n. 1339 di data 1 luglio 2013. Di conseguenza è stata predisposta una variante del PRG, introducendo un apposito capitolo nel novero delle norme di attuazione del vigente PRG, costituito dal “Capitolo XIX – Programmazione urbanistica nel settore commerciale”, formato a sua volta da 9 articoli, che prevede i criteri di immediata applicazione per l'individuazione delle aree da destinare agli insediamenti commerciali ed ai relativi vincoli di natura urbanistica, quali la disponibilità di spazi pubblici o di uso pubblico, le quantità minime di parcheggio per le diverse strutture di vendita e le condizioni minime di compatibilità urbanistica, ambientale e funzionale per l'insediamento delle medie e grandi strutture di vendita, con riguardo anche a fattori quali la mobilità, il traffico e l'inquinamento. Si rileva che i criteri di immediata applicazione riguardano: - l’insediamento degli esercizi commerciali negli insediamenti storici individuati dal PRG; - l’insediamento degli esercizi di vicinato e medie strutture di vendita all’esterno degli insediamenti storici; - l’ampliamento di strutture di vendita esistenti; - l’insediamento delle attività ed esercizi commerciali nelle aree produttive del settore secondario; - l’insediamento del commercio all’ingrosso. Sono invece rinviati ad una nuova variante le disposizioni che non trovano immediata applicazione, stabilendo che i Comuni, nell'esercizio delle funzioni di pianificazione territoriale, si conformano ai criteri di programmazione urbanistica stabiliti nella deliberazione stessa, adottando le varianti di adeguamento, anche mediante specifici piani stralcio del PTC secondo la procedura prevista all'art. 25 bis della legge urbanistica provinciale “per quanto riguarda le condizioni per l'apertura e il trasferimento di sede delle grandi strutture di vendita al dettaglio”. Detta nuova variante è subordinata alla conclusione della approfondita analisi valutativa dei nuovi scenari territoriali per il commercio da attuarsi anche tramite lo studio condotto dal Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico di Torino, su incarico della Provincia Autonoma di Trento. Per approfondimenti si rinvia ad un'attenta lettura delle norme di attuazione del Piano Regolatore Generale. 248. 15.b. 2 Luoghi storici del commercio. Nel corso del 2013 hanno trovato il quasi totale completamento gli interventi inseriti nel progetto di valorizzazione dei luoghi storici del commercio, ammessi a finanziamento da parte della Provincia Autonoma di Trento. In particolare si rileva che: - è stata completata l'installazione della “segnaletica turistica” con l'obiettivo di rendere ancora più accogliente il luogo storico del commercio invogliando, anche attraverso tre percorsi tematici (uno storico, uno scenografico ed uno delle botteghe storiche, tipiche e di tradizione familiare), il residente ed il visitatore a “scoprire” o “riscoprire” il centro della città; - a seguito dell'avvenuta perimentrazione e dell'attribuzione da parte della Provincia Autonoma di Trento, nel corso dell'ottobre 2012, dell'autorizzazione all'utilizzo del relativo marchio si è proceduto a installare nell'ambito del perimetro la “segnaletica dei luoghi storici del commercio”, come prescritto dall'art. 63 della Legge provinciale 17/2010 e relativi provvedimenti attuativi; - è stata altresì completata l'installazione della segnaletica dei “Percorsi & Salute” nell'ambito del progetto promosso dall'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari per invitare i cittadini a fare attività fisica mantenendosi in salute. Nel corso del 2014 verrà completato l'ultimo intervento costituito dal posizionamento delle targhe dei palazzi e/o dei siti storici con l'obiettivo di fornire al cittadino, al turista ed al visitatore della città, informazioni su siti o palazzi di particolare pregio storico-architettonico-culturale. Trattasi di un obiettivo di interesse generale e di rilevanza turistica che vedrà la realizzazione di una quarantina di targhe, in materiale trasparente, che conterranno informazioni storiche e architettoniche inerenti palazzi e/o siti di particolare pregio; tali informazioni saranno riportate in lingua italiana, ma tradotte anche in inglese e in tedesco con l'intento di rafforzare l'identità di “città“accogliente” di Rovereto. L'Amministrazione comunale, fatta salva l'autorizzazione dei singoli proprietari degli immobili, si farà carico di acquisire le autorizzazioni edilizie e architettoniche necessarie all'installazione delle targhe ivi compresi gli oneri di messa in pristino. Le targhe riporteranno inoltre un qr code che consentirà di poter accedere alle pagine web per acquisire ulteriori informazioni che non possono essere ospitate, per ovvi motivi di spazio, all'interno delle targhe. Altro intervento riguarderà la pubblicazione delle informazioni e/o degli approfondimenti sui percorsi sopra indicati e sui palazzi e/o siti storici nel nuovo sito web del comune. Proseguirà un sistematico confronto con le categorie economiche e con tutti i soggetti interessati con l'obiettivo di individuare azioni ed interventi da attuare nonché priorità condivise. 15.b. 3 Progetto Botteghe storiche, tipiche e di tradizione. Con il completamento del riconoscimento delle botteghe storiche, tipiche e di tradizione familiare attuato nel corso degli anni 2011 – 2012 il progetto verrà completato con la messa a disposizione sul sito web comunale di pagine dedicate contenenti le informazioni sulle varie botteghe nonché con la presentazione una guida strutturata in corso di realizzazione. 15.b. 4 Commercio su aree pubbliche. A seguito dell'approvazione del regolamento di Esecuzione della L.P. 17/2010 e degli indirizzi generali per lo svolgimento del commercio sulle aree pubbliche si procederà alla predisposizione del nuovo regolamento comunale per il commercio su area pubblica. Particolare importanza e attenzione rivestirà la valorizzazione del commercio su area pubblica nelle sue svariate forme (mercati periodici, mercati saltuari e posteggi isolati) anche per favorire e sviluppare l'integrazione con le attività commerciali su area privata, le manifestazioni e le iniziative turistiche, culturali, sportive e di 249. promozione della città e altri eventi che nel loro complesso costituiscono un elemento di forte attrazione per la collettività. Attraverso un'adeguata politica di marketing territoriale, attuata in collaborazione e sinergia con i territori circostanti, gli enti interessati, le associazioni di categoria e gli altri soggetti operanti nel settore si può concorrere alla valorizzazione, sviluppo e promozione della città della Quercia e del territorio della Vallagarina. 15.b. 5 Interventi di promozione, qualificazione e rilancio delle attività mercatali aventi luogo sul territorio comunale. Verranno completati gli interventi di valorizzazione, promozione e marketing territoriale, anche nell'ambito del commercio su aree pubbliche, attuati a seguito dell'attribuzione del finanziamento da parte della PAT, di strutture/banchi (mercati dei prodotti agricoli) ed interventi promozionali nonché la definizione delle aree di svolgimento (fiera della Festa d'Oro). Si sono conclusi gli interventi di infrastrutturazione delle aree con la posa degli allacci elettrici (piazza della Pace al Brione e via Roma) rientranti nel progetto finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento. Nel corso del 2014 verrà istituito il mercato periodico di Borgo Sacco che vedrà la presenza di due posteggi del settore alimentare e verranno adeguati gli atti amministrativi attuativi della normativa sul commercio su aree pubbliche alla luce dell'approvazione del regolamento di esecuzione della Legge provinciale 17/2010. Proseguirà anche il progetto di rilancio e riqualificazione del mercato del martedì, realtà che da sempre offre opportunità commerciale e di aggregazione sociale per la nostra città attuato in stretta collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello provinciale. 15.b. 6 Regolamento concessione aree per installazione di circhi equestri, attività spettacolo viaggiante e parchi divertimento. Verrà attuata una revisione del regolamento comunale circhi e luna park mentre proseguirà l'azione di individuazione di una nuova possibile area ove collocare i circhi, luna park e spettacoli viaggianti. 15.b. 7 Altri interventi. Con l'approvazione da parte della Provincia, nel corso del 2013 del regolamento di esecuzione della Legge provinciale 17/2010 e degli altri strumenti attuativi sono operative altre nuove competenze in materia di mercati tipici/manifestazioni fieristiche (che si aggiungono a quelle del commercio all'ingrosso attuate nel 2011) per lei quali dovrà essere predisposta la modulistica ed individuate le relative nuove procedure amministrative in accordo con la Provincia Autonoma di Trento. E’ confermato il sostegno a progetti, eventi e manifestazioni che vivacizzino, rivitalizzino e promuovano il luogo storico del commercio e che vedano il coinvolgimento di soggetti quali: consorzio Rovereto in Centro, associazioni di categoria e altri soggetti pubblici e privati operanti in detto ambito. 15.c Turismo Competenza: assessore Gianpaolo Daicampi Consigliere delegata per la valorizzazione del Centro Storico Ornella Frisinghelli. Dirigente: Simonetta Festa DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 15.c. 1 Contesto generale e locale. Tradizionalmente il nostro paese ha rappresentato e rappresenta da sempre meta privilegiata di turisti provenienti da tutto il mondo, ma solo recentemente si è diffusa la consapevolezza che il turismo e la cultura possono rappresentare motori per lo sviluppo di un territorio e sostenere l'internazionalizzazione delle nostre imprese. Nel mondo c'è un numero sempre maggiore di persone che ha un adeguato livello di benessere economico e un livello di istruzione per concedersi periodi di vacanza 250. (solo fra Cina e India sono oltre 250 milioni i potenziali clienti, pari alla somma di quelli dei paesi ricchi europei o a quella di quelli degli Stati Uniti e del Giappone) e l'Italia esprime ciò che più attira l'interesse umano in via generale: cultura, ambiente, servizi alla persona, ricettività, enogastronomia, produzioni di qualità nell'abbigliamento, nell'artigianato, nell'arredamento. Tutte produzioni che riguardano le micro, piccole o medie imprese, spesso i giovani e l'occupazione femminile. Se il turismo venisse vissuto come un sistema integrato di servizi al turista, fondato sulle reti collaborazione tra pubblico e privato, creando, tramite un sistema di informazione efficace e veloce un legame di fidelizzazione con un turista che da consumatore occasionale diventa consumatore nel tempo, gli effetti moltiplicatori del turismo sulla ricchezza del paese sarebbero indubbiamente significativi. L'integrazione tra gli attori in gioco, combinata con l'innovazione di prodotto e di processo, rappresenta una chiave di volta per lo sviluppo generale dell'intero settore. Le potenzialità in termini di contenuto sembrano esserci tutte. Numerose ricerche economiche mettono in luce queste dinamiche e se si valuta l'incidenza del turismo sull'economia generale le politiche per la promozione del settore diventano determinanti per orientare un generale sviluppo di un territorio. I dati nazionali confermano la particolare rilevanza di questo settore economico. Se si fa riferimento infatti al turismo in senso stretto, ovvero ai dati degli arrivi di turisti e di presenze del settore alberghi e pubblici esercizi, nel 2012 la sua incidenza sul PIL è del 5,4% (terzo posto dell'Italia nel rating internazionale dopo Spagna e Francia); il Nord Est rappresenta l'area geografica con la più alta vocazione turistica (7,6% sul PIL), con il Trentino a quota 7,0%, con un rapporto che sale al 15%, se si comprendono anche le agenzie viaggio, i trasporti, il noleggio, gli impianti di risalita, le scuole di sci, la pratica sportiva in generale. Tra il 2012 e il 2013 per effetto della crisi, che ha messo in ginocchio soprattutto il mercato interno, i dati nazionali sono in lieve calo, ma rimangono ancora consistenti: si tratta di circa 98 milioni di arrivi turistici, 375,5 milioni di presenze turistiche, di un milione e 200 mila occupati, con un valore aggiunto sul totale pari al 6% e una spesa totale di 32 miliardi di euro. La spesa media turistica giornaliera procapite in Trentino è stata nel 2012 di 80 euro per gli stranieri e 79 euro per gli italiani, collocandosi intorno ai 113 euro durante la stagione invernale: in alcune regioni italiane la spesa supera i 115 euro, mentre in altre, soprattutto al Sud, risulta inferiore ai 75 euro. L'effetto del turismo sulla crescita di un territorio la si evidenzia tramite il dato relativo al moltiplicatore di presenza che è uguale al valore aggiunto che ricade su un territorio per effetto di una presenza in più. Il dato medio nazionale di questo indicatore a parità di spesa è di 103,4 euro ed è stato dimostrato che il turismo enogastronomico e quello culturale, oltre all'esistenza di un sistema integrato del turismo, generano più ricchezza di un turismo balneare o di un turismo non coordinato. Il turismo in Trentino tiene nonostante il periodo di congiuntura sfavorevole con buoni risultati durante la stagione estiva 2013 e in relazione agli arrivi di stranieri. Per quanto riguarda la città di Rovereto la stagione 2013 si sta rivelando la migliore degli ultimi dieci anni. Rispetto al 2012 si evidenzia un significativo aumento degli arrivi (+ 5% fino ad ottobre). Si conferma la crescita del cicloturismo, soprattutto di matrice straniera e in special modo di ospiti provenienti dall'area tedesca, ma soprattutto si conferma l'appeal del distretto turistico culturale Trento Rovereto Città di culture e della Trento Rovereto card. L'apertura del nuovo MUSE, Museo delle scienze a Trento nell'avveniristico edificio disegnato da Renzo Piano e il ritorno delle grandi mostre al MART hanno fatto da volano ai maggiori flussi turistici, amplificati con i mercatini di Natale e le iniziative del Natale dei popoli, avviati a fine novembre. La cultura con il Mart, il Museo della guerra, il Museo civico, la Campana dei Caduti, i palazzi dei centri storici; un territorio che presenta un ambiente “green”, che può offrire attrattive di pregio sia a livello culturale, come per esempio i castelli e i borghi più piccoli, ma anche in tema enogastronomico notevoli suggestioni:aziende agricole, vitivinicole, casa del vino, locali tipici; e uno “slow tourism” in bicicletta appaiono, in un contesto olistico e sinergico con Trento, i punti di forza dell'offerta turistica locale e generatori di effetti moltiplicatori dello sviluppo economico della città. 251. Sarà importante anche approfondire il percorso avviato per predisporre un'azione di marketing che vede coinvolte e ditte roveretane, ma anche le associazioni e le istituzioni della città, che per via del loro lavoro o delle loro manifestazioni viaggiano spesso fuori dai confini cittadini e possono così veicolare non solo i loro prodotti, ma anche il marchio turistico di Rovereto. E nella direzione opposta offrire ai tanti operatori economici che giungono in città per i loro affari mettere a disposizione un “kit informativo” specifico sulle iniziative culturali e turistiche della città (progetto ambasciatori). 15.c. 2 Cultura, città con vocazione alla pace, città impresa, cicloturismo – quattro aree di promozione. Le tematiche sopra evidenziate sono state ben circoscritte nel contesto dello studio commissionato dal comune su “Rovereto: brand e destinazione turistica” che ha consentito di individuare quattro aree sulle quali far confluire gli interventi di promozione turistica: • la cultura; • la vocazione alla pace e quindi le iniziative sul Centenario della grande guerra; • il turismo business, inteso anche come promozione dell'immagine e dell'offerta turistica di Rovereto svolta a favore degli imprenditori e degli operatori economici, che vengono a Rovereto per affari e quella operata attraverso le aziende di Rovereto, che portano all'esterno, indirettamente, l'immagine e l'offerta turistica della città nelle fiere e nei loro incontri d'affari; • il cicloturismo. L'obiettivo delle politiche attive dell'amministrazione comunale in un contesto come questo è quello di confermare la spinta verso la sinergia e la razionalizzazione degli interventi del pubblico e del privato, con un occhio di riguardo verso gli interventi che vanno a qualificare maggiormente la professionalità degli operatori (formazione) e migliorano la qualità dei servizi offerti. 15.c. 3 Rapporti con l'Apt - Centenario Grande guerra – Teatro Zandonai nei percorsi turistici. E' altrettanto importante confermare la collaborazione con l'Azienda per il turismo di Rovereto e della Vallagarina e con la Trentino marketing. I piani di lavoro specifici per la città di Rovereto sono il progetto cultura: Rovereto città d'arte con la promozione dei musei cittadini anche attraverso il tavolo musei; la conferma del progetto del distretto turistico culturale: Trento Rovereto città di culture, rispetto al quale è attivo un tavolo di lavoro a livello provinciale con il supporto di Trento School of Management e la partecipazione degli operatori culturali e turistici pubblici delle due città; lo sviluppo del progetto centenario della Grande guerra, la realizzazione dei grandi eventi sportivi, la conferma del progetto cicloturismo e mountainbike. In occasione dell'evento centenario della Grande guerra il Comune di Rovereto intende collaborare alla realizzazione del progetto Sentiero di pace di Laura Fortini e Renzo Ceresa di Radio2 e Monica D'Onofrio per Radio3. Il progetto prevede tre giornate speciali: il 28 giugno 2014 (il 24 giugno ci fu l'attentato a Sarajevo), sabato 26 e domenica 27 luglio (il 28 luglio ci fu la dichiarazione di guerra) a Rovereto, MART e a Trento, teatro Sociale e Gallerie di Piedicastello con concerti, incontri e approfondimenti e collegamenti radiofonici in diretta RAI. In occasione del Centenario della Grande guerra, l'Assessorato al turismo sarà impegnato sui tavoli di coordinamento delle varie iniziative, sia a livello di Comunità di Valle, che a livello provinciale. In particolare saranno curati gli aspetti relativi alla valorizzazione del Sacrario di Casteldante, in collaborazione con l'amministrazione statale e l'ente Onorcaduti, il forte di Pozzacchio, insieme con gli altri forti collocati nella zona di Folgaria e Lavarone, e il “trincerone” del monte Zugna, nell'ottica di offrire motivi di visita e fruizione di percorsi di valenza storico – ambientale, con particolare riguardo al turismo scolastico Con particolare riferimento all'aspetto istituzionale e organizzativo dell'APT locale diventa imprescindibile porre le basi per un ripensamento organizzativo e 252. funzionale dell'attuale configurazione giuridica in riferimento ai rapporti tra i 17 comuni della Vallagarina, ma anche il territorio dell'Alto Garda e il Comune di Trento. L'avvio della nuova legislatura provinciale deve rappresentare una delle motivazioni forti e concrete per porre sul tavolo del lavoro congiunto tra più soggetti interessati sia pubblici (comuni, comunità di valle e provincia), ma anche privati (mondo dell'economia) la discussione di una tematica che non può più essere rinviata. Nel nuovo sistema anche il settore turistico dovrebbe diventare un “polo tecnologico”, dove si opera in rete su alcune macro aree condivise: enogastronomia, cultura, grandi eventi, natura. L'idea di fondo sarebbe a grandi linee quella di destinare all'attore pubblico la funzione di indirizzo e controllo e verifica e ai soggetti privati l'operatività e il coordinamento dei servizi turistici in chiave di promozione turistica del territorio. Rispetto a questa tematica sarebbe auspicabile programmare l'organizzazione di una giornata di studio, alla quale invitare i principali portatori di interesse. Nell'anno dell'inaugurazione del nuovo Teatro comunale Riccardo Zandonai sarà opportuno studiare un percorso di valorizzazione del teatro settecentesco anche in chiave turistica lungo un itinerario alla scoperta o riscoperta dei numerosi palazzi storici della città che potremmo denominare “Percorso del ‘700 roveretano”. In via generale si promuoverà il confronto e la sinergica promozione in merito agli eventi turistici di particolare richiamo con il supporto della Consigliera delegata per l'incarico speciale di istruttoria e rappresentanza del Comune per il coordinamento delle attività di valorizzazione del centro storico. Nel 2014 scade l'attuale contratto di gestione dell'Ostello comunale di via Scuole. E' necessario, quindi, per garantire la continuità delle attività di ospitalità, procedere all'individuazione del nuovo contraente gestore nel rispetto della normativa vigente in materia di concessione dei servizi. Fatte queste premesse, per l’anno 2014 le linee guida programmatiche per quanto riguarda le politiche di promozione turistica del comune sono di seguito specificate: • promuovere il progetto ambasciatori e i clubs di prodotto; • conferma dell'intervento comunale a sostegno di eventi e iniziative tipicamente di rilievo turistico (Mercatino di primavera, Un borgo e il suo fiume, Il natale dei popoli), nell'ambito delle disponibilità di bilancio. • sostenere le azioni e gli interventi dell'Azienda di promozione turistica della città, puntando sui progetti Trento e Rovereto Città di culture, Centenario Grande Guerra, Sentiero di pace; • continuare l'opera di valorizzazione dal punto di vista turistico luoghi significativi della città: il parco fluviale Adige - Leno; i parchi cittadini; la pista dei dinosauri ai Lavini di Marco, le trincee della prima guerra mondiale, il parco del Cengio Alto. • sostenere la promozione di iniziative promosse dagli altri assessorati: Notte verde, gli eventi sportivi, gli eventi culturali tra cui l'inaugurazione del rinnovato Teatro comunale Riccardo Zandonai e gli eventi di celebrazione della ricorrenza dell'inizio della Grande Guerra. • attivare procedure volte ad individuare l'impatto economico sociale degli eventi di rilievo turistico in programma sul territorio cittadino, anche utilizzando, se necessario, professionalità esterne a supporto della medesima. INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti si rinvia al piano delle opere pubbliche e alla scheda illustrativa di seguito riportata. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. 253. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono le dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) % su tot. 692.487,03 78,689 652.272,64 100,000 642.364,69 100,000 Di sviluppo entità (b) % su tot. V.% sul totale Spesa per investimento entità (c) 187.539,80 % su tot. 21,311 Totale (a+b+c) 880.026,83 652.272,64 642.364,69 spese finali tit. I e II 1,033 1,063 1,038 254. Programma N. 16 PATRIMONIO 16.a - CONTRATTI 16.b - PARTECIPAZIONI 16.a Patrimonio Competenza: assessore Gianpaolo Daicampi Dirigente Patrimonio e Affari Generali e, per le operazioni di partnerariato pubblico-privato e l'istruttoria tecnica e peritale, Dirigente del Servizio Territorio, coadiuvati dal responsabile dell'ufficio Gianni Festi. La gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare e mobiliare comunale assume per l'Amministrazione comunale una valenza strategica. Nel perdurare di una fase storica, sociale ed economica di difficoltà e di contrazione delle risorse pubbliche, derivanti da trasferimenti, diventa essenziale la valorizzazione del proprio patrimonio, finalizzata ad acquisire entrate mediante oculate operazioni patrimoniali di compravendita ma soprattutto alla promozione di operazioni di partnerariato pubblico-privato. In tal senso strategico è l'impegno e il sostegno forte e convinto da parte dell'Amministrazione alle operazioni di partenariato pubblico-privato, a forte valenza innovativa, in cui risorse e obiettivi pubblico-privati trovano funzionale e efficiente coniugazione e in cui, in particolare, il patrimonio comunale funge da risorsa pubblica funzionale al perseguimento primario di interessi pubblici in armonia con i legittimi interessi e le aspettative dei soggetti partner privati. In tali operazioni l'Amministrazione comunale persegue primariamente la propria visione strategica e di sviluppo della città, l'interesse pubblico e nello specifico delle singole operazioni, la qualità dell'opera o del servizio da realizzare e da fornire ai cittadini, coniugandolo con gli aspetti economico-finanziari delle operazioni. Ulteriormente la gestione del patrimonio comunale è necessariamente funzionale e trova forte connessione con i programmi e i progetti dei molteplici ambiti e servizi dell'attività comunale. Le scelte e le operazioni patrimoniali mirano quindi al perseguimento primario dell'interesse pubblico, mediante il raggiungimento di obiettivi di soddisfazione delle esigenze della collettività e delle richieste dei cittadini nonché di redditività e valorizzazione economica del patrimonio comunale. Si rappresenta che nelle operazioni patrimoniali l'esatto ammontare del corrispettivo è in ogni caso individuato dai valori determinati dalle perizie di stima, redatte ai sensi della l.p. n. 23 di data 19 luglio 1990. La Giunta comunale è autorizzata a perfezionare o interrompere le trattative con le controparti in merito agli immobili individuati nella presente Relazione previsionale e programmatica, a definire i contenuti degli accordi e le condizioni delle intese. Analogamente la Giunta comunale provvede, se del caso, alla demanializzazione e sdemanializzazione degli immobili e alla apposizione, modificazione, trasferimento o estinzione del vincolo di uso civico, per quanto di competenza comunale. Qualora, diversamente, per la natura dell'operazione, i contenuti dell'accordo siano già definiti o vincolati, il dirigente è autorizzato a perfezionare l'intesa, ponendo in attuazione le previsioni della relazione previsionale e programmatica. 16.a. 1 Operazioni di partenariato pubblico-privato. L'Amministrazione comunale fa proprio e promuove fortemente un modus programmatorio e operandi per perseguire significativi obiettivi della propria attività mediante l'attivazione di operazioni di partenariato pubblico-privato. A fondamento vi è la consapevolezza che un'Amministrazione moderna, che intende essere parte attiva e protagonista della realtà socio-economica, deve far propri e utilizzare nuovi strumenti e nuove modalità di agire per rapportarsi e sviluppare progetti con i soggetti che operano sul mercato e intendono investire sul territorio. 255. Tra gli stessi assumono sicuramente un ruolo primario gli strumenti del partenariato pubblico-privato, funzionali al coinvolgimento e alla compartecipazione di intelligenze, risorse ed energie pubblico – private, che assieme cooperano e collaborano nella e per la realizzazione di progetti e iniziative in cui virtuosamente il perseguimento del primario interesse pubblico dell'Amministrazione comunale si coniuga con l'interesse di altri soggetti pubblici o privati. Una scelta a favore di nuovi strumenti che, dettata primariamente da un forte convincimento ideale e programmatico, risulta altresì essenziale e funzionale al raggiungimento di obiettivi e progetti nell'attuale realtà e congiuntura economico-finanziaria. Il cambiamento del nostro sistema sociale ed economico rende e renderà sempre più difficile e obsoleta una programmazione delle opere e dei programmi che si fondi essenzialmente su risorse e finanziamenti pubblici. La crisi del tradizionale modus operandi delle pubbliche amministrazioni può e deve diventare occasione per “inventare” e promuovere nuovi strumenti del partenariato pubblico-privato flessibili e adeguati al conseguimento di obiettivi e risultati. Come già sperimentato, attraverso la condivisione convinta e la sinergia di risorse programmatorie, umane, organizzative patrimoniali e finanziarie, l'Amministrazione comunale in partnership con soggetti pubblici e privati riesce a conseguire obiettivi in osservanza dei principi dell'efficienza, efficacia, celerità, economicità e partecipazione dell'agire amministrativo, interpretati e attuati da una pubblica amministrazione moderna. Una scelta così strategica da parte dell'Amministrazione comunale non può evidentemente essere frutto di scelte estemporanee ma esige una chiara programmazione e di un'azione sinergica di diverse risorse e delle strutture organizzative comunali. In tale direzione in primis si sono operate e si operano importanti scelte di pianificazione urbanistica volte a favorire e promuovere il partenariato pubblico-privato. Nella vigente disciplina urbanistica e in quella in itinere diverse previsioni contemplano e favoriscono la possibilità di attivare iniziative in cui trovano felice connubio il perseguimento dell'interesse pubblico a realizzare nuove opere e servizi per i cittadini con l'interesse del soggetto privato. Altresì nell'ambito della struttura organizzativa comunale si è formato e consolidato un gruppo di lavoro, flessibile per composizione, in cui convergono professionalità ed esperienze diverse ma funzionali alla formazione di proposte e progetti di partenariato pubblico-privato che possano suscitare l'interesse di soggetti privati. L'Ufficio gestione e patrimonio è componente di tale gruppo di lavoro per le competenze patrimoniali, giuridiche e procedimentali. Lo stesso fa riferimento per le funzioni di coordinatore, al dirigente del servizio Territorio, che si avvale di collaboratori della propria struttura. Il gruppo si completa con l'apporto e l'ausilio essenziale per le singole operazioni di altre strutture organizzative comunali a seconda del tipo di iniziativa e dell'obiettivo da perseguire (Ufficio Appalti, Ufficio Contratti, Servizio Lavori Pubblici, Servizio finanziario, ecc.). Le operazioni di partenariato pubblico-privato si caratterizzano infatti per la necessità che il gruppo di lavoro cui è affidato l'obiettivo sia composto di professionalità e esperienze diverse, tali da superare i tradizionali schemi organizzativi. L'Amministrazione comunale in tal senso avvalora la messa in disponibilità delle risorse umane necessarie per perseguire gli obiettivi individuati. Il quadro normativo essenziale, quale disciplina di riferimento di tali nuovi strumenti, è dettato dal Codice nazionale dei contratti (Decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163) e da alcune previsioni della legge provinciale 26/1993 (Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza degli appalti). In particolare e da ultimo, con l'articolo 6 della legge provinciale 27 dicembre 2011, n.18 la Provincia Autonoma di Trento ha approvato una normativa volta a favorire il coinvolgimento di finanziamenti privati nella realizzazione e nella gestione di opere pubbliche, avvalendosi del supporto di Cassa del Trentino SpA, la quale, quindi, può promuovere iniziative rivolte allo sviluppo del partenariato pubblico privato in ambito provinciale, nonché l'utilizzo di tecniche di finanziamento di infrastrutture e altre opere con ricorso a capitali privati. Nella categoria dei contratti di partenariato pubblico privato rientrano l'affidamento dei lavori mediante finanza di progetto, i contratti per la concessione di lavori e/o di servizi, la locazione finanziaria, il contratto di disponibilità, le società miste. Oggetto del contratto è la progettazione, realizzazione, gestione o manutenzione di un'opera pubblica ma anche la fornitura di un servizio pubblico. Tratto distintivo comune è il finanziamento totale o parziale dell'opera o servizio pubblico a carico dei privati, a fronte di una remunerazione dilazionata nel tempo e/o dell'affidamento agli stessi della gestione dell'opera o del servizio. Vi è quindi, in capo al privato, anche il rischio di gestione economica. Oltre e accanto alle forme già legislativamente previste e disciplinate di partenariato pubblico privato, il Comune di Rovereto ha sperimentato e attuato forme e moduli giuridico-procedimentali innovativi, che nel pieno rispetto della legittimità e in osservanza di consolidati principi giuridici, consentono di disporre di 256. strumenti flessibili e adeguati al perseguimento dell'obiettivo: convenzioni urbanistiche ad hoc in attuazioni di speciali previsioni che contemplano il partenariato pubblico privato e aste immobiliari atipiche secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi della legge provinciale 19 luglio 1990 n. 23. La scelta strategica dell'Amministrazione comunale a favore delle iniziative e dei progetti di partenariato pubblico privato quale modus operandi privilegiato, si è già dimostrata decisamente premiante in termini di effettività e celerità di raggiungimento dell'obiettivo, di significativo risparmio di risorse economiche e qualità delle opere realizzate. Vale anche ricordare che l'operazione più significativa di partnerariato pubblico privato riguardante il compendio immobiliare denominato “Area ex stazione autocorriere in Corso Rosmini - Largo Posta Palazzo Balista” ha ottenuto nel 2013 un prestigioso riconoscimento quale "Best Practiche Patrimoni Pubblici" da parte della Fondazione PatrimoniPA NET al 7° Forum Nazionale dei Patrimoni Immobiliari Urbani Territoriali Pubblici al FORUM PA 2013 a Roma. Alcune operazioni di partnerariato pubblico-privato hanno già trovato completamento con successo. Altre, attivate nel 2012 e 2013, sono ancora in corso e si svilupperanno nel corso del 2014 impegnando l'ufficio nel necessario supporto amministrativo giuridico e procedurale. Per gli aspetti tecnico-funzionali si rinviene un approfondimento anche nel programma del Servizio Territorio: • Valorizzazione e riqualificazione del compendio immobiliare, denominato “Area ex stazione autocorriere in Corso Rosmini - Largo Posta Palazzo Balista” sito a Rovereto mediante operazione patrimoniale connessa. Il compendio immobiliare denominato “Area ex stazione autocorriere in Corso Rosmini - Largo Posta Palazzo Balista” costituisce da sempre uno dei centri nevralgici e strategici del tessuto urbano e sociale della città di Rovereto e da tempo diverse Amministrazioni avevano posto nei propri programmi la sua riqualificazione. In attuazione di una forte volontà politica e a seguito di ponderata riflessione e programmazione strategica, utilizzando un istituto classico della contrattualistica pubblica ma modernamente e dinamicamente inteso, si è perseguita la finalità della valorizzazione massima del patrimonio immobiliare del Comune (offerta in aumento rispetto al valore posto a base d'asta) a fronte dell'individuazione del contraente aggiudicatario mediante la previsione di criteri di valutazione dell'offerta che premiavano la qualità architettonica, urbanistica e sociale del progetto di riqualificazione del comparto sia per le opere pubbliche che per le opere private. La procedura ad evidenza pubblica si è svolta e conclusa nel 2012 ed è risultato aggiudicatario il Consorzio Urban City di Ala. L'offerta formulata soddisfa pienamente e positivamente le aspettative dell'Amministrazione comunale sia per quanto attiene la progettualità delle opere pubbliche e private sia per gli aspetti patrimoniali ed economici. Nel corso 2013 il team di professionisti facenti capo al Consorzio Urban City di Ala ha predisposto un progetto sostanzialmente esecutivo e, nel contempo, ha sottoposto l'intero intervento alla valutazione di screening ambientale. Nel 2014 è prevista l'apertura del cantiere e l'inizio dei lavori. Con il Consorzio Urban City di Ala proseguono costantemente i rapporti inerenti il progetto e nello specifico si stanno definendo ulteriori accordi funzionali alla miglior realizzazione delle opere del parcheggio interrato. L'operazione, svolta sotto la regia del Servizio Territorio, vede la collaborazione di altre strutture comunali quali il Servizio Sviluppo economico e la Fondazione Museo Civico di Rovereto. • Parcheggio interrato a servizio del plesso ospedaliero di Rovereto La messa in disponibilità alla cittadinanza e più in generale agli utenti di un parcheggio adeguato a servizio del plesso ospedaliero di Rovereto rappresenta ormai da decenni una delle richieste e esigenze più sentite. L'attuale amministrazione comunale nel suo programma politico-amministrativo ha posto tra gli obiettivi strategici dotare la città di tale infrastruttura e dare così riposta alla suddetta sentita esigenza. Vale rammentare che la carenza di posti auto presso il plesso ospedaliero di Rovereto non costituisce un esigenza di interesse solo per la città di Rovereto ma per l'intera comunità della Vallagarina. In tal senso in effetti la Comunità della Vallagarina ha riconosciuto il parcheggio del plesso ospedaliero quale opera strategica e contraddistinta da elementi di indubbia sovracomunalità, prevedendo la concessione del finanziamento a valere sul fondo unico territoriale. In ossequio ai principi di efficacia, sobrietà ed economicità dell'agire pubblico e alla luce del quadro generale e puntuale dal punto di vista economico, sociale, 257. normativo e di opportunità, l'Amministrazione comunale, con il supporto dello staff tecnico, ha quindi deciso di verificare la sussistenza di soluzioni alternative alla "classica" e onerosa attivazione della procedura di appalto pubblico al fine di dotare il comparto cittadino di Santa Maria di un parcheggio a servizio del plesso ospedaliero di Rovereto. Si è quindi prefigurato di attivare una procedura concorsuale ad evidenza pubblica finalizzata ad un operazione immobiliare avente ad oggetto l'acquisizione del parcheggio da soggetti privati, quale acquisto di cosa futura. Obiettivo di attivazione di tale eccezionale procedura verificarne la concreta percorribilità e i vantaggi in termini di economicità, efficacia, efficienza e tempistica di disponibilità del parcheggio. Sulla scorta di quanto sopra evidenziato ed in esito all'istruttoria svolta, la Giunta comunale con deliberazione n. 158 del 30 luglio 2013 ha attivato la procedura di asta pubblica, ai sensi della legge provinciale 19 luglio 1990 n. 23, per l'acquisto di un immobile da destinare a parcheggio interrato e/o seminterrato a servizio del plesso ospedaliero denominato S. Maria del Carmine. A seguito dell'espletamento della suddetta procedura pubblica, si è dato corso all'aggiudicazione provvisoria. L'offerta presentata è stata giudicata ottimale dal punto di vista localizzativo, funzionale, della tempistica e non da ultimo dal punto di vista economico. Nel corso del 2014 risulta prioritario l'ottenimento del necessario finanziamento per poter procedere quindi alla sottoscrizione del contratto preliminare e quindi dell'iter progettuale a carico del soggetto promotore e alla successiva cantierizzazione delle opere. Altresì nel corso del 2014 si definiranno in dettaglio i rapporti giuridici patrimoniali con il soggetto aggiudicatario. • Nuove operazioni operazioni di partenariato pubblico privato Nel 2014 il programma che con operazioni di partenariato pubblico privato si intende proseguire ha ad oggetto le seguenti iniziative e attività che di seguito, dal punto 16.a.2 al punto 16.a.9, saranno meglio descritte: • Area ludico-sportiva alle foci del torrente Leno • Aree ricreative, ludiche e per impianti sportivi e di servizio • Parcheggi pubblici e pertinenziali • Polo dei servizi a Noriglio • Sede nuova RSA su parte dell'“Area ex Master Tools” - lotto A; • Sede di servizi di interesse pubblico-collettivo e attività socio-sanitarie-assistenziali e area a verde pubblico in parte dell'“Area ex Master Tools”- lotto C; • Area del comparto cosiddetto “Follone” • Opere di viabilità. La Giunta comunale è autorizzata a perfezionare le suddette operazioni di partenariato pubblico privato, anche per quanto attiene i profili e aspetti patrimoniali che ne siano interessati e coinvolti e a definire i contenuti degli accordi. Di seguito le stesse sono illustrate per quanto attiene il profilo patrimoniale, rinviando al programma del Servizio Territorio per quanto ne concerne gli aspetti tecnico-funzionali e operativi. 16.a. 2 Area ludico-sportiva alle foci del torrente Leno. L'Amministrazione comunale è proprietaria di un'area destinata a verde pubblico ed identificata catastalmente dalla p.f. 1832/2 c.c. Rovereto in prossimità della foce del torrente Leno. La sua localizzazione è assolutamente strategica per finalità ludico-ricreative e di interesse collettivo e pertanto ci si è posti l'obiettivo della sua valorizzazione e riqualificazione. In dettaglio l'area risulta ubicata in prossimità di un tracciato ciclabile di significativa importanza ed inoltre si trova nella zona immediatamente periferica al centro di Rovereto nelle immediate vicinanze del comparto ex Manifattura Tabacchi. 258. Utilizzando i tradizionali strumenti operativi, al fine di dare corso alle previsioni del Piano regolatore generale sull'area, l'Amministrazione comunale dovrebbe realizzare delle strutture di pubblico godimento da destinare a funzioni collettive (verde pubblico e spazi affini), con impegno di ingenti risorse economiche. Diversamente e innovativamente operando, si ritiene di dar corso all'attuazione dell'intervento mediante un'operazione di partenariato pubblico-privato. Ciò consentirà l'ottimale soddisfacimento delle funzioni ricreative e ludico sportivo, l'auspicata realizzazione di una progettualità di qualità sull'area, l'attivazione di nuova iniziativa economica sul territorio senza aggravio di oneri nel bilancio comunale ma anzi con una previsione di risorse economiche in entrata. In particolare, l'Amministrazione richiede la realizzazione di un bacino artificiale per la pesca sportiva secondo un'esigenza da tempo all'attenzione della stessa, mentre lascia libertà nell'ambito delle altre funzioni ludico sportive da realizzare sull'area, purché sia garantita la qualità architettonica realizzativa e di destinazione. Dal punto di vista procedurale si è quindi attivata, con deliberazione della Giunta comunale n. 294 di data 23 dicembre 2013 una procedura di asta immobiliare avente ad oggetto il diritto di superficie della durata di 25 anni da costituirsi sull'area, da aggiudicare con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi della legge provinciale 19 luglio 1990 n. 23. Attraverso l'uso di un istituto classico della contrattualistica pubblica ma modernamente e dinamicamente inteso, si persegue e consegue la finalità della valorizzazione massima del patrimonio immobiliare del Comune (offerta in aumento rispetto al valore posto a base d'asta) a fronte dell'individuazione del contraente aggiudicatario mediante la previsione di criteri di valutazione dell'offerta che premiano la qualità del progetto di riqualificazione dell'area. Gli elementi cardine e caratterizzanti l'asta pubblica immobiliare e la procedura di individuazione del contraente sono: • Oggetto della procedura. L'asta pubblica ha ad oggetto la costituzione del diritto di superficie per la durata di 25 anni, sulla p.f. 1832/2 c.c. Rovereto, per l'approntamento di un bacino artificiale per la pesca sportiva e l'insediamento di attività ludico-sportive. Si tenga conto che allo scadere del termine del diritto di superficie, il Comune diverrà proprietario anche dei beni costruiti sulla superficie. • Indicazioni per la progettazione, vincoli e parametri urbanistici di PRG. I soggetti partecipanti dovranno attenersi in sede di offerta alle prescrizioni ed indicazioni per la progettazione, ai vincoli e parametri urbanistici di piano regolatore generale riportati nell'allegato denominato “vincoli e parametri urbanistici”. L'aggiudicatario poi, in fase di realizzazione dell'opera, dovrà ottenere tutte le necessarie autorizzazioni e pareri, in particolare dai competenti servizi provinciali, Servizio Bacini Montani e Servizio Gestione Risorse Idriche ed Energetiche. • Importo a base d'asta. L'importo a base d'asta per la costituzione del diritto di superficie è di € 57.334,43.-, Iva ai sensi di legge esclusa. Detto prezzo è ricavato dalla perizia di stima prot. 48936 di data 19 dicembre 2013, redatta dai funzionari del Servizio Territorio secondo i criteri metodologici stabiliti dall'estimo civile. Sono ammesse esclusivamente offerte al rialzo o alla pari rispetto al prezzo a base d'asta. • Criterio di aggiudicazione Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa secondo quanto previsto dall’articolo 18, commi 12 e 12 bis, della L.P. n. 23/90 e s.m. e i. In particolare per quanto attiene le caratteristiche tecniche, gestionali e funzionali, il punteggio verrà graduato in ragione dei seguenti elementi di giudizio valutativo: a. proposta progettuale, tenuto conto dei seguenti elementi: • dimensioni, forma ed inserimento ambientale del bacino artificiale per la pesca sportiva proposto dal promotore; • composizione, organizzazione, qualità formale e contestualizzazione delle opere realizzate; • caratteristiche dei materiali e delle tecnologie impiegate; verranno valutate favorevolmente le scelte progettuali legate all'utilizzo di materiali locali (filiera breve) e l'applicazione dei principi di eco-sostenibilità e risparmio energetico; • piano di manutenzione delle opere realizzate; b. piano delle attività, valutando i seguenti aspetti: 259. • gamma di attività che l'affidatario intende effettuare nell'area oggetto di costituzione del diritto di superficie; • servizi erogati ai fruitori dell'area; • modalità di fruizione degli spazi da parte degli utenti; • azioni per la promozione turistica/sportiva della città di Rovereto; • organizzazione di attività a favore di scolaresche, anziani, ecc.; • coinvolgimento della comunità locale e delle diverse associazioni esistenti sul territorio del Comune di Rovereto nella programmazione delle attività; c. il cronoprogramma dei lavori, recante i tempi entro i quali il concorrente si impegna ad eseguire i lavori. Saranno valutati favorevolmente i cronoprogrammi che prevedono aperture parziali ed anticipate degli spazi approntati. I tempi per il completamento dell'intervento non potranno essere superiori a 12 mesi dalla stipulazione del contratto preliminare; d. il progetto di comunicazione alla città. Nello specifico saranno valutate le azioni che il concorrente intende porre in essere per rendere partecipe la città delle trasformazioni in addivenire, sia durante la fase progettuale, sia nel corso dei lavori; e. le eventuali migliorie dell’offerta (garanzie, obblighi post ultimazione delle opere, disponibilità gratuita al Comune degli spazi, ...).. Il soggetto aggiudicatario dell'asta dovrà sottoscrivere un contratto preliminare, che pone particolari e significativi vincoli per quanto concerne la progettazione e la realizzazione delle opere nonché garanzie per i tecnici professionisti coinvolti. Nel corso del 2014 verrà effettuata la pubblicazione del bando e in ragione delle offerte presentata l'aggiudicazione dell'asta. Si auspica che già nel corso del 2014 l'operazione possa trovare attuazione e realizzazione, se non in toto, almeno parziale. 16.a. 3 Aree ricreative, ludiche e per impianti sportivi e di servizio. L'art. 85 delle Norme Tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale disciplina le possibilità di intervento nelle aree rubricate “verde pubblico esistente e di progetto”. Nelle aree destinate a verde pubblico è ammessa la realizzazione di giardini e di parchi di pubblico godimento da destinare a funzioni collettive. Sono quindi ammesse aree contraddistinte da funzioni ricreative e ludiche nonché impianti sportivi e di quartiere. Inoltre, è consentita l'edificazione di chioschi o attrezzature per spettacoli e per ristoro, infrastrutture sportive, servizi e attrezzature di servizio nonché equipaggiamenti di pubblica utilità e convenienza. L'articolo 85, comma 4 delle Norme Tecniche di attuazione del PRG, prevede espressamente che nell'ambito di dette aree possano essere realizzati interventi di iniziativa mista pubblico-privata o solamente privata. Si prescrive che un'apposita convenzione determinerà le opere da realizzarsi, la definizione delle modalità di attuazione e dei tempi, l'assetto patrimoniale delle aree e delle infrastrutture interessate. L'Amministrazione comunale ritiene importante e prioritario che nell'ambito delle aree destinate a verde pubblico esistente di progetto, ad oggi inutilizzate, dismesse e di proprietà di terzi (ovvero non attuate) si attivino iniziative di partenariato pubblico-privato o soluzioni di intervento privato affinché tali superfici possano essere impiegate a pubblico godimento e utilizzo per le finalità previste nello strumento urbanistico. Le iniziative, grazie all'apporto di una pluralità di soggetti pubblici/privati, dovranno comunque soddisfare il prioritario interesse pubblico soprattutto nella fruizione di spazi ad oggi non attuati (inutilizzati, abbandonati, etc.) e rispetto ai quali il solo finanziamento pubblico costituisce di fatto elemento discriminante per l'attuazione della progettualità. La Giunta comunale dovrà perfezionare le convenzioni ed è autorizzata anche per quanto attiene i profili e aspetti patrimoniali che ne siano interessati e coinvolti. Per ulteriori dettagli tecnico-operativi si rinvia al Programma del Servizio Territorio. 260. 16.a. 4 Parcheggi pubblici e pertinenziali. Diverse norme contenute nel Piano regolatore generale prevedono la possibilità che nell'ambito delle aree destinate a servizi e attrezzature pubbliche, possano realizzarsi parcheggi pubblici e/o pertinenziali mediante operazioni di partenariato pubblico-privato. E' previsto che un'apposita convenzione determini le opere da realizzarsi, le modalità di attuazione, i tempi, l'assetto patrimoniale delle aree e delle infrastrutture interessate. A tal fine la Giunta comunale è autorizzata ad adottare tutti gli atti tecnico-amministrativi necessari all'attuazione di tali operazioni, anche per quanto attiene i profili e aspetti patrimoniali che ne siano interessati e coinvolti, nell'ambito degli articoli 83, comma 4, 85, comma 3 e 4, nonché 86, comma 4 delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale vigente. Per ulteriori dettagli tecnico-operativi si rinvia al Programma del Servizio Territorio 16.a. 5 Polo dei servizi a Noriglio. L'ambito territoriale di Noriglio ha avuto, nell'ultimo decennio, una notevole espansione edilizia soprattutto residenziale. In questo contesto si afferma con sempre maggior forza l'esigenza di dotare la frazione, che ormai conta 1500 abitanti, di un nuovo polo multiservizi. In questa visione programmatica e strategica, nel 2012 l'Amministrazione comunale ha conseguito un importante obiettivo perfezionando un operazione patrimoniale di permuta con la parrocchia di S. Martino, che ha ridefinito organicamente e funzionalmente gli assetti patrimoniali dell'area centrale di Noriglio. In particolare, il Comune ha acquisito l'intera proprietà del compendio immobiliare posto a nord della chiesa; areale ottimale per ospitare in posizione strategica e privilegiata il nuovo polo dei servizi (multiservizi commerciale, ristorante, sale associative, presidio per la protezione civile, etc.). A conclusione dell'iter patrimoniale sarà quindi possibile affinare il metaprogetto già predisposto dall'Amministrazione definendo la sua attuazione operativa secondo una razionale pianificazione in tempi differenziati (stralci e/o lotti). Anche in tale contesto si prefigura ottimale l'attivazione di un operazione di partenariato pubblico privato, secondo uno degli schemi e modelli a disposizione. Nell'operazione si auspica il coinvolgimento e la partecipazione anche di I.T.E.A. spa, in quanto soggetto comproprietario del vicino manufatto ospitante anche la Famiglia Cooperativa, che arricchirebbe l'operazione stessa di un ulteriore profilo pubblicistico. In particolare. per quanto attiene gli aspetti patrimoniali e in attuazione del recente Protocollo d'Intesa denominato "Ulteriori accordi di carattere patrimoniale", sottoscritto tra Comune e I.T.E.A spa in data 13 dicembre 2013 (di cui si veda al paragrafo 16.a.13), potrebbe delinarsi una ridefinizione organica e funzionale degli assetti proprietari che contempla due ipotesi. Nella prima ipotesi, I.T.E.A. SpA si impegnerebbe ad acquistare dal Comune gli spazi immobiliari del suddetto nuovo polo, e successivamente mediante permuta cederebbe tali spazi alla Famiglia Cooperativa per ospitarvi la nuova sede della stessa a fronte della cessione da parte della Cooperativa della parte di proprietà dell'edificio di via Fontani. Attraverso la permuta I.T.E.A. SpA ricomporrebbe l'unitarietà dell'edificio al fine di una sua razionale e funzionale destinazione a edilizia pubblica e/o agevolata. Nella seconda ipotesi, al fine di soddisfare l'interesse pubblico all'insediamento di servizi nell'abitato di Noriglio nonché alla valorizzazione del patrimonio, il Comune acquisirebbe da ITEA spa la parte di edificio situato in via Fontani di proprietà della stessa (p.m. 2 della p.ed. 363 c.c. Noriglio), effettuerebbe una permuta con Famiglia Cooperativa acquisendo altresì la parte dell'edificio di via Fontani di proprietà della Cooperativa (p.m. 1 della p.ed. 363 c.c. Noriglio), a fronte della cessione di spazi immobiliari del suddetto nuovo polo. In tal modo il Comune diverrebbe proprietario unico di un edificio posto in posizione strategica nell'abitato di Noriglio e altresì contribuirebbe all'ottimale ricollocazione della Famiglia cooperativa che fornisce un servizio importante al centro abitato. In tale seconda ipotesi, la cessione avverrà a titolo oneroso, in termini di permuta con altri edifici di proprietà comunale, sulla base di una perizia di stima concordata. Si rinvia al programma del Servizio Territorio per quanto ne concerne gli aspetti tecnico-funzionali e operativi.(Punto 13.a.5). La Giunta comunale è autorizzata a perfezionare la suddetta operazione di partenariato pubblico privato, anche per quanto attiene i profili e aspetti patrimoniali che ne siano interessati e coinvolti e a definire i contenuti degli accordi. 261. 16.a. 6 Partenariato pubblico privato per nuova RSA in area denominata "ex Area ex Master Tools”-lotto A. L'Amministrazione comunale, nella sua visione programmatoria e urbanistica della città, considera strategico il compendio immobiliare denominato "ex P.L. 05 MASTER TOOLS", sito in via Ronchi, per lo sviluppo e l'insediamento di funzioni di interesse collettivo ed in particolare della nuova R.S.A. Il compendio immobiliare denominato "ex P.L. 05 MASTER TOOLS", costituito da terreni, fabbricati e relativi impianti, identificato nel Libro Fondiario di Rovereto dalle pp.ed. 1131, 1132 e p.f. 1648 c.c. Rovereto in P.T. 344 e dalle pp.ed. 886/1, 886/3, 1509, 1511, 1513, 886/4 e p.f. 1668/4 c.c. Rovereto in P.T. 1129, è di proprietà della società Sandvik Italia spa. Nel perseguimento di tale visione, dal punto di vista della pianificazione urbanistica si è quindi provveduto con deliberazione consiliare n. 30 del 12 luglio 2011 ad approvare specifica variante urbanistica per assegnare in via principale a tale comparto tale destinazione urbanistica. Sulla scorta di tale nuovo scenario strategico sono state intraprese, con l'Amministrazione provinciale, con il Servizio economia e programmazione sanitaria della P.A.T. nonché con l'APSP “Clementino Vannetti” di Rovereto, le opportune verifiche sullo studio di fattibilità originario al fine di perfezionare un nuovo progetto preliminare rispondente alle esigenze pianificatorie provinciali e locali in materia assistenziale da poter sottoporre all'esame della P.A.T. per la relativa inclusione nel piano pluriennale provinciale. Sulla base delle indicazioni e delle esigenze concordate, il Consiglio comunale con propria deliberazione n. 50 del 27 ottobre 2011 ha approvato, ai fini del finanziamento della spesa mediante i benefici previsti dal comma 1 dell’articolo 19 bis della Legge provinciale 28 maggio 1998, n. 6, il progetto preliminare “ottobre 2011” relativo ai lavori di realizzazione di una nuova residenza sanitaria assistenziale in via Ronchi a Rovereto. Consequenzialmente con nota prot. n. 5536 del 9 febbraio 2012 il Comune ha presentato al Servizio economia e programmazione sanitaria della PAT un’integrazione alla domanda precedente con cui è stato sostituito lo studio di fattibilità con un nuovo progetto preliminare comprensivo anche del costo per l’acquisizione del compendio immobiliare denominato "ex P.L. 05 MASTER TOOLS", sito in via Ronchi, per la parte di pertinenza della RSA, che è contraddistinta dalle pp.ed. 886/1, 886/3, 886/4, 1509, 1511 c.c. Rovereto, chiedendo che la precedente domanda del 28 aprile 2010 venisse confermata sulla nuova collocazione per l’importo complessivo di € 23.740.000,00, di cui € 4.800.000,00 per l’acquisto dell’area. Con propria deliberazione n. 1768 di data 23 agosto 2013 la Giunta Provinciale di Trento ha approvato l’Aggiornamento del piano degli investimenti nel settore dell’assistenza per la XIV Legislatura (art. 19 bis comma 1 della legge provinciale 28 maggio 1998 n. 6 e s.m.) – Settore opere RSA. Tra gli interventi oggetto del piano approvato, di cui è dichiarato il possesso dei requisiti di urgenza e massima priorità, nonché di indispensabilità e concreta realizzabilità previsti dall’art. 8 del regolamento concernente l’individuazione degli strumenti e la definizione dei criteri per la programmazione settoriale in attuazione dell’articolo 17 della L.P. 8 luglio 1996 n. 4, emanato con D.P.G.P. 25 settembre 2000, n. 24-42 leg e s.m. è previsto l’”Acquisto dell’area denominata compendio immobiliare "ex P.L. 05 MASTER TOOLS" contraddistinto dalle p.p.ed. 886/1, 886/3, 886/4, 1509, 1511 c.c. Rovereto, finalizzato alla realizzazione di un edificio destinato alla residenza sanitaria per anziani” per una spesa ammessa di € 4.800.000,00 e un finanziamento concedibile di € 4.200.000,00. Come da intese intercorse, nella suddetta deliberazione è indicato che per quanto riguarda la realizzazione della RSA l'Amministrazione comunale è disponibile a attivare iniziative e progettualità volte al finanziamento dell’investimento attraverso le opportunità economiche offerte dall’immobile comunale di via Vannetti (che si renderà disponibile a seguito del trasferimento degli ospiti nella nuova struttura) e/o gli strumenti innovativi di finanza di progetto e di partnerariato pubblico privato. Altresì al fine di conseguire l’obiettivo strategico di cui sopra, il Comune ha quindi attivato a tempo debito delle trattative con la società Sandvik Italia spa, e la società Prestige House srl, quale promissaria acquirente del suddetto complesso immobiliare, che hanno condotto alla stipulazione di un’"accordo amministrativo per la cessione di immobile”, identificato con il numero 385 di raccolta comunale, ai sensi dell’art. 28 della L.P. 23/1992, mediante il quale la società Sandvik Italia spa e la società Prestige House S.r.l. dichiaravano la propria disponibilità a cedere e il Comune dichiarava il proprio interesse ad acquistare una parte del sopra citato complesso immobiliare costituita e identificata dal lotto A di circa mq. 10.000 e dal lotto C di circa mq. 2.600, come individuati dalla planimetria allegata al suddetto accordo e alle condizioni stabilite nello stesso, per destinarla appunto al perseguimento di scopi di utilità sociale. A seguito e in ragione del cambiamento di situazioni e condizioni programmatorie e economiche nel frattempo intervenute da parte di tutti i soggetti coinvolti, il 262. Comune di Rovereto, la società Sandvik Italia spa e la società Prestige House S.r.l. hanno concordemente convenuto di stipulare un nuovo accordo amministrativo che modifica e sostituisce le condizioni contenute nell’”Accordo amministrativo per la cessione di immobile”, rep. com. n. 385 di data 8 luglio 2011. Con deliberazione della Giunta comunale n. 278 di data 17 dicembre 2013 è stato quindi, tra altro, approvato un nuovo “Accordo amministrativo per la cessione di immobile-revisione” e lo schema di contratto preliminare, per l'acquisto dell’area del compendio immobiliare "ex P.L. 05 MASTER TOOLS", contraddistinta dalle p.ed. 886/1, 886/3, 886/4, 1509, 1511 c.c. Rovereto, su cui troverà realizzazione l’edificio destinato alla residenza sanitaria per anziani; sono stati altresì adottati i conseguenti provvedimenti di impegno di spesa. Ad inizio 2014 si è già dato corso alla sottoscrizione del suddetto nuovo “Accordo amministrativo per la cessione di immobile-revisione” e del citato contratto preliminare di compravendita. Nel corso del 2014, mediante un'attività coordinata tra l'Ufficio gestione patrimonio ed il servizio territorio e con le altre diverse strutture comunali interessate, si darà avvio allo studio e all'analisi e, se possibile, all'attivazione di iniziative e progetti finalizzati alla realizzazione della nuova RSA mediante lo strumento del project finance o mediante altre forme di partenariato pubblico-privato o ancora mediante altre forme di finanziamento che possono prevedere la gestione e l'accreditamento pubblico o privato. Rispetto all'attivazione di tali iniziative, pur garantendosi il ruolo di regia strategica, il Comune si riserva di valutare l'assunzione anche del ruolo di soggetto promotore o di delegare lo stesso ad altri soggetti istituzionali e/o del settore socio-assistenziale. La Giunta comunale è autorizzata ad attivare e perfezionare le suddette azioni, anche per quanto attiene i profili e aspetti patrimoniali che ne siano interessati e coinvolti e a definire i contenuti di eventuali accordi. 16.a. 7 Sede di servizi di interesse pubblico-collettivo in area "ex Area ex Master Tools”-lotto C. Come sopra citato, l'Amministrazione comunale, nella sua vision programmatoria e urbanistica della città, considera strategico il compendio immobiliare denominato "ex P.L. 05 MASTER TOOLS", sito in via Ronchi, per lo sviluppo e l'insediamento di funzioni di interesse collettivo ed in particolare socio-assistenziali e sanitarie. Il sopra citato nuovo nuovo “Accordo amministrativo per la cessione di immobile-revisione”, avente ad oggetto il complesso immobiliare denominato "Ex Master Tools", approvato con deliberazione della Giunta comunale n. 278 di data 17 dicembre 2013, per quanto concerne nello specifico il lotto C prevede: 1) all'art. 2 che Sandvik Italia S.p.a., proprietaria del complesso immobiliare “ex P.L. 05 MASTER TOOLS”, dichiara la propria disponibilità a cedere direttamente al comune di Rovereto la piena proprietà della parte di area relativa al lotto “C”, 2) all'art. 5 che il Comune di Rovereto ribadisce l'interesse all'acquisto dei lotti A) e C) del complesso immobiliare, anche disgiuntamente tra essi, ove non si verificassero le condizioni di cui al presente art. 5 per procedere alla vendita del lotto C), da destinarsi a scopi di utilità sociale e altresì che il Comune di Rovereto, considerate le sopravvenute condizioni di carattere economico e del Patto di stabilità per gli enti pubblici, manifesta l'interesse a sottoscrivere il contratto preliminare per la compravendita del lotto C) subordinatamente all'accertamento delle condizioni tecniche-economiche ed amministrative di realizzabilità di interventi ed opere di interesse pubblico mediante forme di partenariato pubblico-privato od altre forme di finanziamento alternative entro il 2014 in modo che non impegnino risorse proprie del Comune; 3) all'art. 5 ulteriormente che a tal fine il Comune di Rovereto si impegna a porre in essere entro il 2014 tutti gli atti necessari di programmazione per creare le condizioni che rendano possibile l'acquisto del lotto C) nell'ambito delle norme vigenti ed a svolgere qualsivoglia attività e negoziazione al fine di perfezionare forme di partenariato pubblico-privato od altre forme di finanziamento alternative, salve le autonome determinazioni degli organi comunali competenti. In ogni caso per tali ragioni il proprietario è libero di poter disporre ed eventualmente trasferire la proprietà del lotto C) nel caso si configuri la possibilità di perfezionare diverse operazioni immobiliari con altri soggetti, dandone comunicazione al Comune di Rovereto entro lo stesso suddetto termine. In particolare quindi, nella sua vision strategica e pianificatoria, per l'Amministrazione comunale il lotto C, identificato da parte della p.f. 1648, della p.ed. 1513, di parte delle p.ed. 886/3, 886/1, 886/4 e 1131 c.c. Rovereto, assume una valenza per la creazione di un ambito unitario in cui accanto e in sinergia con la collocazione 263. della nuova RSA sul lotto A, possano ivi trovare insediamento funzioni di interesse collettivo. Il disegno strategico prevede infatti che presso il lotto C) possano trovare collocazione servizi e funzioni di interesse collettivo, fra cui anche servizi e attività socio sanitarie e assistenziali nonché una funzionale area a verde pubblico. In tale visione di allocazione strategica di un nuovo centro sede di servizi e attività socio sanitarie e assistenziali per posizione e per sinergia con le funzioni della nuova RSA e del plesso ospedaliero di Rovereto, posto nelle sue immediate vicinanze, potrebbe trovare soluzione ottimale anche l'individuazione della nuova sede delle persone affette da sclerosi multipla, di cui il Comune di Rovereto ha assunto l'impegno con l'accettazione con deliberazione consiliare n. 72 di data 21 novembre 2007 del legato del signor Remo Mutinelli. Rispetto all'adempimento del suddetto legato, tale soluzione si pone peraltro in linea e non esclude la possibilità di acquisire la disponibilità di spazi e di un'area verde mediante altre iniziative anche di ricerca e acquisto sul libero mercato. La Giunta comunale è autorizzata ad attivare e perfezionare la suddetta operazione di partenariato pubblico privato, anche per quanto attiene i profili e aspetti patrimoniali che ne siano interessati e coinvolti e a definire i contenuti degli accordi. 16.a. 8 Area del comparto denominato “Follone”. Nel 2012 e nel 2013 l'Amministrazione comunale è riuscita ad ampliare significativamente, garantendo le necessarie rifunzionalizzazioni qualitative, il parcheggio pubblico di attestamento ubicato nell'ambito dell'area del Follone, in parte mediante un'iniziativa di partenariato pubblico-privato volta alla realizzazione di un intervento riqualificatorio con conseguente approntamento di ulteriori posti auto con oneri a carico del soggetto privato. Anche in tale contesto la prosecuzione dello strategico piano di riqualificazione del comparto immobiliare troverà attuazione mediante l'attivazione di un operazione di partenariato pubblico privato, secondo uno degli schemi e modelli a disposizione. Peraltro, da subito, stante il ruolo di centralità del comparto rispetto ai poli attrattivi cittadini, assume particolare importanza delineare i collegamenti con il limitrofo centro storico di Rovereto, quali percorsi pedonali e ciclabili, con riferimento alle utenze deboli. Tale necessità non è solamente preordinata al futuro sviluppo del comparto, ma assume rilievo anche nell'immediato, già prima cioè dell'attuazione del progetto di riqualificazione generale dell'ambito, considerato che l'attuale parcheggio pubblico a raso viene utilizzato quale riferimento principale per gli utenti che si recano nel centro storico e nelle immediate vicinanze. In tal modo si cerca di offrire agli utenti un parcheggio facilmente raggiungibile e fruibile da ogni provenienza e di comodo accesso al centro storico. Il futuro sviluppo del comparto è stato oggetto della predisposizione del Masterplan per l'areale del Follone; il Masterplan, nel prefigurare le modalità di edificazione e infrastrutturazione dell'areale, ha posto particolare attenzione al sistema delle connessioni dell'ambito con il centro storico e con la città, prevedendo una connessione diretta con Borgo S. Caterina e con Via Dante e mutuando l'assetto della rete viabilistica promosso dal PUM per Via Follone e Via Saibanti. Nell'ottica di delineare i collegamenti con il centro storico, si sta operando in stretta sinergia con il Servizio Territorio per la definizione degli assetti patrimoniali atti a garantire la libera fruizione al pubblico di una porzione dei percorsi che conducono verso Borgo S. Caterina e via Dante. I soggetti interessati da tali accordi sono i proprietari del percorso di collegamento con Borgo S. Caterina e i proprietari delle aree private ricomprese nel comparto del Follone. Gli accordi hanno ad oggetto l'acquisizione delle aree da destinarsi a verde pubblico e percorsi, l'eliminazione delle servitù che gravano sulle proprietà comunali, la costituzione di una servitù pedonale d'uso pubblico a carico degli immobili posti immediatamente a ridosso di Borgo S. Caterina e le operazioni di permuta volte a dare ultimazione alla rete dei collegamenti. Per quanto attiene l'acquisizione dei suoli ora di proprietà privata, assume particolare rilievo l'ampia area che verrà destinata a verde attigua al Convento di S. Caterina: tale area oltre a porsi quale area a verde a servizio dell'ambito cittadino, assume il ruolo di elemento di valorizzazione/tutela della cortina del Convento storico. Nello specifico si elencano in sintesi le operazioni immobiliari con riferimento alle particelle fondiari e edificiali interessate: 264. N. CONTROPARTE 1 Trattativa privata Acquisto da parte del Comune delle pp.ff. 1763/1, 1762, 1764, 1761/2 e parte della p.f. 44 tutte in c.c. Rovereto 2 Trattativa privata Cancellazione della servitù di non poter fabbricare e di non piantare alberi di alto fusto a carico delle pp.ed. 1280, 1281, 1282 c.c. Rovereto e parte della p.ed. 1283 c.c. Rovereto di proprietà del Comune e a favore delle pp.ff. 1762, 1763/1 e 1764 c.c. Rovereto 3 Trattativa privata Cessione da parte del Comune di parte della p.f. 45/1 e di parte della p.f. 2215/1 c.c. Rovereto, anche come risultanti a seguito della ridefinizione degli assetti tavolari e catastali 4 Trattativa privata Costituzione a favore del Comune di Rovereto di una servitù di passo a piedi a carico delle p.m. 1 e 6 della p.ed. 110 c.c. Rovereto, della p.ed. 111/1 c.c. Rovereto e della p.ed. 111/2 c.c. Rovereto, come risultanti a seguito della ridefinizione degli assetti tavolari e catastali e descritta nell'atto contrattuale 5 Trattativa privata Costituzione di una servitù di passo a piedi a favore delle p.m. 1 e 6 della p.ed. 110 c.c. Rovereto e/o a favore di parte della p.f. 2215/1 c.c. Rovereto e a carico di parte della p.f. 2215/1 c.c. Rovereto, anche come risultanti a seguito della ridefinizione degli assetti tavolari e catastali COMUNE CATASTALE OGGETTO Altresì si opererà in stretta sinergia con il Servizio Territorio in un percorso condiviso con i soggetti privati per prefigurare una diverse allocazione delle attività artigianali ancora insistenti nei manufatti del comparto. Si rinvia al programma del Servizio Territorio per quanto ne concerne gli aspetti strategici, tecnico-funzionali e operativi. La Giunta comunale è autorizzata a perfezionare le suddette operazioni patrimoniali e di partenariato pubblico privato, anche per quanto attiene i profili e aspetti patrimoniali che ne siano interessati e coinvolti e a definire i contenuti degli accordi. Si individua il Dirigente del Servizio Territorio quale responsabile del procedimento e coordinatore del gruppo di lavoro che perseguirà la strategica operazione in oggetto. 16.a. 9 Opere di viabilità. Alcune opere previste nel programma del Servizio Territorio verranno attuate attraverso forme di partenariato pubblico-privato. La Giunta comunale è autorizzata a perfezionare la suddetta operazione di partenariato pubblico privato, anche per quanto attiene i profili e aspetti patrimoniali che ne siano interessati e coinvolti e a definire i contenuti degli accordi. 16.a.10 Alienazione di beni immobili e cessione di altri diritti reali. L’importo complessivo stanziato in bilancio per entrate derivanti dall’alienazione di beni immobili è stato quantificato, tenendo conto delle seguenti pratiche in base ad una stima peritale di massima. N. 1 CONTROPARTE Asta pubblica COMUNE CATASTALE OGGETTO Vendita della p.ed. 398 c.c. MOTIVAZIONI Si tratta di un fabbricato sito in Via Brigata Acqui n. 4, composto da 11 alloggi. La vendita 265. N. CONTROPARTE COMUNE CATASTALE OGGETTO MOTIVAZIONI Sacco o di parte della stessa dell'immobile o di parte dello stesso avverrà mediante asta pubblica. Vendita della p.f. 198/3 c.c. Marco e della p.f. 200/2 c.c. Marco Trattasi di due terreni agricoli, attualmente incolti situati nella zona a est dell'abitato di Marco nelle vicinanze della ferrovia, che sono stati trasferiti al Comune nel corso del 2010, a titolo di parziale rimborso delle spese sostenute per il mantenimento in casa di riposo del signor Valerio Mutinelli. Un perito nominato dal Tribunale di Rovereto, a seguito del pignoramento dei beni promosso dall'amministrazione comunale, aveva stimato il valore complessivo dei terreni in euro 47.000,00. Dopo l'esito negativo di un'asta giudiziaria, il valore dei terreni è stato ridotto ad euro 35.250,00, ma con esito negativo anche della successiva asta giudiziaria. Il giudice ha quindi disposto il trasferimento della proprietà dei terreni al Comune di Rovereto. La vendita dell'immobile avverrà mediante una nuova asta pubblica a diverse condizioni contrattuali, tenuto conto dell'attuale andamento del mercato immobiliare. 2 Asta pubblica 3 Asta pubblica o trattativa privata ai sensi della vigente normativa Vendita delle p.m. 27 e 29 della p.ed. 2817 c.c. Rovereto con relative pertinenze e parti comuni 4 Asta pubblica o trattativa privata ai sensi della vigente normativa Vendita della p.ed 205/1 sub 1 Si tratta dei locali e degli spazi destinati a sede di uffici comunali a piano terra di via Calcinari. c.c. Rovereto con relative Nell'ambito e in attuazione del programma della cittadella degli uffici e di razionalizzazione e pertinenze e parti comuni contenimento degli spazi, a seguito della riallocazione funzionale di alcuni uffici, si prevede la vendita di spazi ad uso commerciale a soggetti privati o pubblici interessati. La vendita dell'immobile avverrà mediante asta pubblica o altra forma consentita dalla normativa. 5 Trattativa privata Vendita di un’area di proprietà a Marco, contraddistinta dalle p.f. 679/6, p.f. 679/19, p.f. 703, parte della p.f. 679/1, parte della p.f. 1242/1 e parte della p.f. 1328/1, p.f. 1325 c.c. Marco. 6 Asta pubblica 7 Trattativa privata Vendita della p.f. 1261 c.c. Si tratta di un terreno di mq. 400 situato nell'area dei Lavini ma esterno al biotopo, confinante con Lizzana le pp.ff. 1259 e 1283/63 di proprietà della richiedente. Si tratta di parte dei locali e degli spazi destinati a sede di uffici comunali presso l'immobile denominato Eurocenter. Nell'ambito e in attuazione del programma della cittadella degli uffici e di razionalizzazione e contenimento degli spazi, a seguito della riallocazione funzionale di alcuni uffici, si prevede la vendita di spazi ad uso commerciale a soggetti privati o pubblici interessati. La vendita dell'immobile avverrà mediante asta pubblica o altra forma consentita dalla normativa. Si tratta di un'area posta all'interno del piano cave a Marco, non costituente lotto minimo. La vendita consente alla società interessata di utilizzare i terreni ad uso estrattivo a completamento del piano cave, già approvato dalla Giunta Provinciale di Trento. Alla società verrà richiesto, quale obbligo contrattuale, di garantire l'accesso ai terreni soprastanti l'area in oggetto, attraverso la realizzazione di una nuova concordata viabilità. La richiesta si ritiene accoglibile in quanto consente lo sfruttamento di un'area destinata a cava e si procede a trattativa diretta in quanto l'area in oggetto non costituisce un lotto minimo. Vendita della p.f. 53/1 c.c. Si tratta di un'area avente destinazione a zona di “edilizia consolidata” loc. Porte. La vendita Trambileno di mq. 2580 dell'immobile avverrà mediante asta pubblica. 266. N. CONTROPARTE COMUNE CATASTALE OGGETTO MOTIVAZIONI La richiesta si ritiene accoglibile in quanto consente di definire un assetto omogeneo alle aree ed il valore di stima è compatibile con la cessione in forma di trattativa diretta. 8 Trattativa privata Vendita porzione 1427/5 c.c. Lizzana della p.f. Si tratta di una porzione di terreno attualmente a bosco, a confine con la proprietà del richiedente. La richiesta, avente ad oggetto circa 1000 mq., è finalizzata ad ampliare l'azienda agricola a carattere viticolo di proprietà del richiedente. Se si troverà l'accordo, la richiesta potrà essere accolta in quanto l'area non riveste alcun interesse pubblico ed il valore di stima è compatibile con la cessione in forma di trattativa diretta. 9 Trattativa privata Vendita della p.f. 420/90 c.c. Si tratta di una striscia di terreno posto fra proprietà private attualmente non coltivato e con un Marco muro di confine in grave stato manutentivo. L'area non riveste alcun interesse pubblico. In ragione della presenza di più confinanti, oltre al richiedente, si procederà ad informare e attivare trattative con gli altri proprietari se interessati 10 Trattativa privata Vendita della p.f. 1292 c.c. Si tratta di un terreno posto a Marco attualmente non coltivato. Lizzana La richiesta è presentata da un proprietario confinante, al fine di rendere più funzionali e razionali i confini della proprietà. L'area non riveste alcun interesse pubblico. In ragione della presenza di più confinanti, oltre al richiedente, si procederà ad informare e attivare trattative con gli altri proprietari se interessati. 11 Trattativa privata Vendita di porzione della p.f. Si tratta di terreni posti a Marco attualmente a bosco. La richiesta riguarda circa 1100 mq della p.f. 1292 c.c. Lizzana e della p.f. 1292 e l'intera p.f. 1299 (734 mq) in C.C. Lizzana ed è fatta da proprietario confinante. 1299 c.c. Lizzana L'area non riveste alcun interesse pubblico. In ragione della presenza di più confinanti, oltre al richiedente, si procederà ad informare e attivare trattative con gli altri proprietari se interessati 12 Trattativa privata Vendita di particelle e porzioni di particelle fondiarie accessorie, funzionali e pertinenti all'Autostrada A 22: porzione p.f. 1622, porzione p.f. 1025/9 C.C. Lizzana; pp.ff. 265, 1282/2, 1282/3, 1281, 161/2 e porzioni pp.ff. 1285/3, 1280, 1277, 1274 tutte in C.C. Marco 13 Trattativa privata Vendita porzione della p.f. 1325 Si tratta di un relitto stradale da tempo non utilizzato, a confine con le aree di proprietà di due c.c. Marco aziende. La cessione è finalizzata a definire organicamente l'assetto proprietario delle aree. L'area non riveste alcun interesse pubblico. In ragione della presenza di più confinanti si procederà ad informare e attivare trattative con i proprietari interessati. Richiedente è la Società Autostrada del Brennero s.p.a.. Nel corso delle verifiche patrimoniali relative alle proprie realità, ha individuato nell'ambito del territorio del Comune di Rovereto diverse particelle fondiarie e porzioni di particelle fondiarie già utilizzate e/o occupate o funzionali e accessorie alla viabilità autostradale (circa 8.014 mq) di proprietà del Comune di Rovereto. Sussiste l'interesse pubblico a definire l'assetto patrimoniale relativo e funzionale alla viabilità autostradale, procedendo alla vendita a trattativa diretta alla Società Autostrada del Brennero s.p.a.. 267. N. CONTROPARTE COMUNE CATASTALE OGGETTO MOTIVAZIONI 14 Trattativa privata Vendita della p.f. 689/3 c.c. Si tratta di un'area di modesta entità a confine con le aree di proprietà di due aziende. La cessione è Marco finalizzata a definire organicamente l'assetto proprietario delle aree. L'area non riveste alcun interesse pubblico. In ragione della presenza di più confinanti si procederà ad informare e attivare trattative con i proprietari interessati. 15 Trattativa privata Vendita della p.f. 1326 c.c. Si tratta di un'area di modesta entità (168 mq) a confine con l'area di proprietà della ditta Marco richiedente. La cessione è finalizzata a definire organicamente l'assetto del nuovo stabilimento produttivo. L'area non riveste alcun interesse pubblico. In ragione della presenza di più confinanti si procederà ad informare e attivare trattative con i proprietari interessati. 16 Trattativa privata Vendita di una porzione della Si tratta di un'area di modesta entità a confine con le aree di proprietà di due privati. La cessione è p.f. 540/1 c.c. Sacco (bene finalizzata a definire organicamente l'assetto proprietario dell'area al fine di favorire sia l'attività demaniale) dell'azienda privata sia la circolazione veicolare pubblica. In ragione della presenza di due confinanti (limitatamente alla porzione interessata alla cessione) si procederà ad informare e attivare trattative con gli stessi. 17 Trattativa privata Vendita della p.ed. 405 c.c. Si tratta di un edificio (ex cabina elettrica) di modestissime dimensioni (9 mq a terra) inserito Lizzana (ex cabina elettrica) nell'area di proprietà della ditta richiedente. La cessione è finalizzata a definire organicamente l'assetto proprietario dell'area. L'immobile non riveste alcun interesse pubblico. 18 Trattativa privata Costituzione di un diritto di Su parte della p.f. 1025/1 c.c. Lizzana verrà costituito un diritto di superficie a tempo determinato superficie a tempo determinato per consentire all'Associazione dei Testimoni di Geova di Rovereto e/o altre realtà associative di sulla p.f. 1025/1 c.c. Lizzana edificare una nuova costruzione quale sede per lo svolgimento delle proprie attività statutarie. Allo scadere del termine, il diritto di superficie si estingue e la costruzione diverrà di proprietà del Comune 16.a.11 Acquisto di beni immobili. Nel bilancio di previsione, per l’acquisto di beni immobili, sono previsti importi con lo scopo di effettuare in toto o parte gli acquisti sottoelencati e di soddisfare eventuali ulteriori esigenze di limitato rilievo che si dovessero manifestare nel corso dell’anno. Si rappresenta che le operazioni immobiliari di acquisto saranno perfezionate alle condizioni e nei limiti previsti dall'art. 4 bis della legge provinciale 27 dicembre 2010 n. 27, in materia di misure per il contenimento della spesa o successiva normativa in materia: N. 1 CONTROPARTE Trattativa privata COMUNE CATASTALE OGGETTO MOTIVAZIONI Acquisto di parte della p.f. L'acquisto dell'area in oggetto è finalizzato all'edificazione sulla stessa di un fabbricato da 1648, della p.ed. 1513, di parte destinare a sede di servizi e attività socio-sanitarie-assistenziali e alla destinazione della rimanente 268. N. CONTROPARTE COMUNE CATASTALE OGGETTO MOTIVAZIONI delle pp.ed. 886/3, 886/1, 886/4 e 1131 c.c. Rovereto o comunque delle stesse aree come identificate catastalmente a seguito della ridefinizione degli assetti tavolari e catastali. parte dell'area a verde pubblico, nell'ambito e in attuazione dell'accordo amministrativo racc. n. 325 di data 8 luglio 2011 “Area ex Master Tools”. In particolare e tra le altre nel fabbricato troverà sede e spazi adeguati e idonei l'associazione sclerosi multipla di Rovereto. In tal modo l'Amministrazione comunale darà ottimale esecuzione alle volontà testamentarie del del signor Remo Mutinelli, che aveva a tal fine lasciato un proprio legato. Il lascito del signor Remo Mutinelli, che ammonta a circa 633.000,00 euro, verrà quindi utilizzato per l'acquisto parziale dell'area. Si procede all'acquisto mediante trattativa diretta nella forme consentite dalla normativa. Nel corso del 2011 si è provveduto all'acquisto della quota di ¾ della p.f. 339/1 c.c. Lizzana, che è un terreno adibito a piazzale a margine della via degli Artiglieri, in prossimità dell'Ossario. Ciò per consentire di procedere con i lavori per realizzare un'area di sosta organizzata, necessario specie in occasione di manifestazioni pubbliche, in presenza di un notevole afflusso di automezzi. Per problematiche di successione ereditaria si è reso necessario rinviare l'acquisto della quota di ¼ della suddetta particella fondiaria. Si procede all'acquisto di tale quota residuale mediante trattativa diretta e/o nelle altre forme consentite dalla normativa.. Si procede all'acquisto di parte della p.f. 338/3 c.c. Lizzana per completare l'acquisizione in proprietà del piazzale a margine della via degli Artiglieri, in prossimità dell'Ossario. Si procede all'acquisto mediante trattativa diretta nella forme consentite dalla normativa. Una volta conclusa l'opera del parcheggio pubblico e privato nell'area denominata “ex Mensa Bimac”, valutate esigenze e risorse a disposizione, si potrà esercitare il diritto di opzione per l'acquisto di massimo n. 20 parcheggi, realizzati nel terzo piano interrato, secondo le previsioni dell'accordo convenzionale già stipulato con la compagine proprietaria. Si procede all'acquisto mediante trattativa diretta nella forme consentite dalla normativa. 2 Trattativa privata Acquisto della quota residua di ¼ della p.f. 339/1 c.c. Lizzana 3 Trattativa privata Acquisto di parte della p.f. 338/3 c.c. Lizzana 4 Trattativa privata 5 Trattativa privata 6 Trattativa privata 7 Trattativa privata Parcheggi presso il terzo piano del parcheggio privato interrato nell'area denominata “ex Mensa Bimac” edificato su parte della p.ed. 2712 c.c. Rovereto e su parte della p.f. 102 c.c. Rovereto Parte della p.f. 601/16 c.c. Lizzana e parte della p.ed. 685 c.c. Lizzana Acquisto a titolo gratuito di porzioni delle pp.ff. 731/1 e 980/4 C.C. Lizzana Acquisto a titolo gratuito della p.f. 2178 e della p.f. 2200 C.C. Rovereto Si tratta di porzioni residuali del marciapiede di via del Garda a Lizzana Si procede all'acquisto mediante trattativa diretta nella forme consentite dalla normativa. Si tratta di acquisire a titolo gratuito dalla P.A.T. porzioni delle pp.ff. in località Laghiol su cui è stato costruito un parcheggio pubblico a servizio dell'area industriale di Rovereto. Si tratta di acquisizioni a titolo gratuito dalla P.A.T. di due tratti di roggia. 269. N. CONTROPARTE 8 Trattativa privata 9 Trattativa privata COMUNE CATASTALE OGGETTO MOTIVAZIONI Acquisto della p.f. 1782/2 c.c. Si tratta di un terreno coltivato, posto a confine con una vasta area destinata a funzioni di interesse Rovereto collettivo in località Baldresca, già di proprietà del Comune. L'acquisizione sarebbe funzionale ad una definizione omogenea dell'assetto proprietario dell'area. Si potrà procedere all'acquisto mediante trattativa diretta nella forme consentite dalla normativa. Acquisto a titolo gratuito di Si tratta di acquisire a titolo gratuito dalla P.A.T. aree già occupate dal percorso ciclabile in zona tutte o parte delle pp.ff. industriale (Via Caproni) fino alla nuova rotatoria in località Favorita. 1230/129, 1071, 1072 e 1073/3 c.c. Lizzana 16.a.12 Permuta di beni immobili. Si rappresenta che le operazioni immobiliari di permuta saranno perfezionate alle condizioni e nei limiti previsti dall'art. 4 bis della legge provinciale 27 dicembre 2010 n. 27, in materia di misure per il contenimento della spesa o successiva normativa in materia: N. CONTROPARTE 1 Privati 2 Privati COMUNE CATASTALE OGGETTO C.C. Lizzana MOTIVAZIONI Si tratta di un terreno nella zona di Mori Stazione. A seguito dei lavori di realizzazione della rotatoria nei pressi di Mori Stazione e del conseguente Proprietà comunali: mutamento della viabilità, sia veicolare sia pedonale, risulta opportuno procedere alla p.f. 1622 regolarizzazione dello stato patrimoniale esistente nell'area adiacente all'ex Ristorante "Stazione". Ciò potrebbe realizzarsi attraverso la permuta di porzione della p.ed. 371/5 di proprietà privata Proprietà controparte: per circa 75 mq, ove attualmente insiste il marciapiede di uso pubblico con porzione della p.f. p.ed. 371/5 1622 di proprietà comunale per circa 135 mq. Tale area di proprietà comunale risulta essere collegata con una pertinenzialità al limitrofo ex Ristorante "Stazione", attualmente oggetto di un progetto di ristrutturazione. C.C. Lizzana L'operazione immobiliare in oggetto è funzionale alla realizzazione del progetto di riqualificazione del tratto di via Benacense a sud, prospiciente il Supermercato e nelle vicinanze Proprietà comunali: costituzione diritto di servitù di del parco pubblico. passo a piedi e con mezzi a In particolare la permuta in oggetto, consente di migliorare il percorso ciclopedonale previsto, carico della p.f. 1259 e della garantendone maggiore fruibilità e sicurezza. p.f. 362/21 e a favore della p.m. 1 della p.ed. 639 Proprietà controparte: servitù d'uso pubblico a favore del Comune di Rovereto ed a carico della p.m. 1 della p.ed. 639 270. 16.a.13 Rapporti con l'Agenzia del Demanio dello Stato -progetti di valorizzazione del patrimonio pubblico. Riguardano gli immobili “Asilo nido dell'ex Manifattura Tabacchi”, ped. 386 c.c. Sacco e “Caserma dei Carabinieri e connessi alloggi”, pp.ed. 398 e 399 c.c. Sacco e altri compendi immobiliari di interesse Come ben noto, da tempo il Comune di Rovereto ha attivato e condotto delle trattative con l'Agenzia del Demanio dello Stato per il perfezionamento dell'operazione di permuta riguardante gli immobili “Asilo nido dell'ex Manifattura Tabacchi”, ped. 386 c.c. Sacco e “Caserma dei Carabinieri e connessi alloggi”, pp.ed. 398 e 399 c.c. Sacco. A causa delle difficoltà tecniche, economiche e giuridico-patrimoniali che nel corso delle trattative sono state prospettate dall'Agenzia del Demanio dello Stato, l'Amministrazione comunale, al fine di dare soddisfazione ad un'esigenza socio-scolastica fortemente rappresentata dalla cittadinanza, dato che ancora nel corso del 2012, la definizione del rapporto con l'Agenzia appariva sine die, ha compiuto una diversa scelta per la allocazione di un nuovo asilo nido. Nel rispetto della nuova strategia che si è reso necessario adottare, si è quindi operato in modo che dal gennaio 2013 il Comune ha cessato l'utilizzo quale asilo nido dell'immobile denominato “Asilo nido dell'ex Manifattura Tabacchi”, riconsegnandolo all' Agenzia e risparmiando quindi l'oneroso canone passivo. La sua restituzione all'Agenzia del Demanio coincide con il trasferimento del servizio di asilo nido presso altri edifici destinati a funzioni scolastiche nell'ambito del territorio comunale. In relazione allo stesso, peraltro, nel corso dei colloqui intercorsi nel 2013, l'Agenzia del Demanio ha richiesto al Comune che nello spirito di collaborazione istituzionale lo stesso assumesse la funzione di custode dell'immobile nelle more della definizione dell'operazione permutativa in oggetto. Il Comune, anche nell'auspicio che ciò contribuisca a agevolare i rapporti con l'Agenzia e nella sua funzione di presidio del territorio, si è fatto carico di tale custodia per il 2014. Nel corso del 2013, in ragione del mutare degli indirizzi e obiettivi dati all'Agenzia dal Ministero competente, finalizzati al risparmio e al contenimento dei canoni passivi per immobili, la stessa Agenzia del Demanio ha quindi riproposto di intavolare delle trattative, se di interesse dell'Amministrazione comunale, per addivenire ad una permuta tra l'immobile sede della Caserma dei Carabinieri e l'immobile “Asilo nido dell'ex Manifattura Tabacchi”. In alternativa l'Agenzia ha prospettato l'ipotesi, quale extrema ratio, di pianificare lo spostamento della Caserma dei Carabinieri dall'immobile comunale all'immobile “Asilo nido dell'ex Manifattura Tabacchi” proprio al fine di conseguire la necessaria riduzione delle spese di gestione immobiliare. Nel novero della permuta, vi è anche la disponibilità da parte dell'Agenzia a trattare la questione relativa ai canoni arretrati, riferiti agli ultimi sette anni di utilizzo dell'immobile “Asilo nido dell'ex Manifattura Tabacchi”. In sostanza si configura l'ipotesi di una permuta con valenza anche transattiva al fine di definire gli assetti patrimoniali ma anche il pagamento dei canoni arretrati. Va detto che, seppur è venuto meno l'interesse dell'Amministrazione comunale all'acquisizione da subito dell'immobile “Ex Asilo Manifattura Tabacchi” per ristrutturarlo e destinarlo a sede di asilo nido, l'area e il compendio risultano strategici per posizione e per vicinanza al Polo della Manifattura Domani. Il contesto di Borgo Sacco sarà infatti nei prossimi anni interessato da interventi significativi di rigenerazione economica e pubblicistica attraverso l'ambizioso progetto perfezionato. L'Amministrazione comunale attraverso l'acquisizione dell'immobile “Asilo nido dell'ex Manifattura Tabacchi” e dell'area di pertinenza avrà la possibilità di dar corso a ragionamenti e strategie urbanistico-patrimoniali al fine di soddisfare funzioni pubblico/private di indubbia rilevanza (spazi ricettivi, spazi collettivi, spazi residenziali, etc) anche attraverso lo strumento del partenariato pubblico-privato. Una volta acquisito l'immobile e l'area di pertinenza mediante l'accordo permutativo transattivo sopra descritto, si potrebbero delineare, anche di concerto con Manifattura Domani o in termini autonomi, soluzioni di valorizzazione di funzioni di indubbio significato per la strategia che il Comune riterrà opportuno delineare. L'operazione di permuta ha inoltre il vantaggio di cristallizzare la funzione legata all'utilizzo da parte delle forze dell'ordine (Arma dei Carabinieri) dell'immobile sede della “Caserma dei Carabinieri”, p.ed. 399 c.c. Sacco, ubicato in Largo Carlo Alberto Dalla Chiesa, in posizione baricentrica rispetto al nucleo cittadino. In tal senso forte interesse e auspicio al suo perfezionamento è stato espresso a più riprese dal Commissario del Governo di Trento, che ha dato atto dell'impegno dell'Amministrazione comunale per addivenirvi nei tempi e modi ottimali. 271. Inoltre i recenti interventi di sistemazione in fase di ultimazione presso la Caserma dei Carabinieri possono così trovare una giusta quanto necessaria valorizzazione, scongiurando pertanto ipotesi di rammodernamento per l'insediamento di nuove funzioni. Infine la proposta si valuta di interesse sotto il profilo patrimoniale anche in funzione di estinguere parzialmente in via transattiva l'ammontare delle rate per occupazione degli ultimi anni preteso dall'Agenzia del Demanio ed oggetto di apposita richiesta di pagamento indennizzi. La normativa e la procedura amministrativa prevede la necessaria partecipazione alla sottoscrizione degli atti della Provincia Autonoma di Trento. Le trattative già intercorse hanno condotto ad un verbale del 5 dicembre 2012 fra l'Amministrazione comunale e l'Agenzia del Demanio di Bolzano. Nello stesso si è condivisa l'operazione in termini di intenti e di massima. A seguito del lavoro istruttorio svolto dai tecnici, si sono anche condivisi i metodi di valutazione e i valori estimativi di massima individuati. Si tratta ora di addivenire alla determinazione puntuale dei valori che saranno oggetto della permuta e della composizione bonaria delle pretese di arretrati per l'occupazione dell'area e del fabbricato da parte del Comune, per la quale si dà mandato alla Giunta comunale di definire ed approvare le condizioni particolari dell'accordo. La permuta si presenta complessa sul piano fattuale posto che non può perfezionarsi un rapporto contrattuale diretto fra l'Agenzia del Demanio e il Comune di Rovereto. L'operazione dovrà perfezionarsi con il necessario intervento della P.A.T. Si intende quindi procedere nei primi mesi del 2014 all'attivare le iniziative necessarie per addivenire all'effettiva definizione dell'operazione sopra indicata con l'Agenzia del Demanio dello Stato e la Provincia Autonoma di Trento. Si prevede nel corso dell'anno la stipulazione dei conseguenti contratti. Oltre all'operazione sopra descritta, da ultimo i rapporti con l'Agenzia del Demanio hanno interessato anche possibili progetti e iniziative di valorizzazione del patrimonio pubblico, da realizzarsi anche attraverso nuovi strumenti giuridico-procedurali, quali "Affidiamo valore" e "Dimore". In particolare operazioni di particolare interesse e attualità reciproca attengono il compendio ex Carceri di Rovereto e l'individuazione di una nuova sede a Rovereto per la Guardia di Finanza. In tal senso nell'ambito dell'operazione patrimoniale e transattiva di cui sopra potrebbero convergere interessi e intese per l'individuazione di una soluzione allocativa della nuova sede Guardia di Finanza su un'area di proprietà comunale. Si intende quindi procedere nei primi mesi del 2014 all'attivare le iniziative necessarie per addivenire all'effettiva definizione dell'operazione sopra indicata con l'Agenzia del Demanio dello Stato e la Provincia Autonoma di Trento. Si prevede nel corso dell'anno la stipulazione dei conseguenti contratti. 16.a.14 Rapporti patrimoniali con I.T.E.A. s.p.a. Attuazione del nuovo Protocollo di intesa di data 13 dicembre 2013. In data 1 luglio 2009, è stato sottoscritto tra il Comune di Rovereto l’istituto trentino per l’edilizia abitativa (ITEA spa) un Protocollo d'intesa, con il quale è stato concordato un piano di attività per definire e perfezionare una serie di operazioni di carattere patrimoniale, al fine di ottimizzare le risorse a disposizione. In particolare, I.T.E.A. s.p.a., proprietaria di diversi immobili siti nel territorio comunale, ha proposto al Comune di cederne o di permutarne alcuni nell'ambito e in ragione di una razionalizzazione del proprio patrimonio. Analogamente, il Comune, nel piano di razionalizzazione e valorizzazione del proprio patrimonio, ha manifestato ad ITEA spa l’interesse ad acquisire alcuni immobili di proprietà della società, in quanto già in utilizzo o in quanto suscettibili di valorizzazione nell’ambito dei propri programmi e l'interesse alla cessione di immobili non funzionali alla proprie attività e esigenze. Il Protocollo d'intesa prevedeva inoltre la regolarizzazione di alcune pratiche e operazioni immobiliari "minori" tra i due enti aventi ad oggetto piazza S. Antonio a Lizzanella, parcheggio interrato delle scuole elementari Regina Elena, scuole elementari Gandhi al Brione. In esecuzione e attuazione del Protocollo d'intesa con deliberazione consiliare n. 10 di data 10 marzo 2010 e successivo contratto di permuta n. rep. Com. 9326 di data 12 gennaio 2010, si è perfezionata la seguente operazione immobiliare: − l'acquisizione da parte del Comune da ITEA spa dei seguenti immobili: Ex Filatoio Colle Masotti in vicolo Paiari, fabbricato e giardino ex asilo di via Mozart, 272. immobile ex sede della polizia municipale in via della Terra n. 56; − la cessione da parte del Comune ad ITEA spa dell'edificio di via Maioliche n. 7/11. L'operazione di compravendita è risultata con conguaglio a favore Comune. Per espresso accordo tra le parti lo stesso non è stato versato da ITEA s.p.a. in riferimento alle operazioni patrimoniali ancora da perfezionarsi ed in particolare alla cessione da parte di ITEA spa al Comune del complesso edificiale denominato “Chiesa S. Osvaldo” e relativo giardino, di cui è prevista la cessione a conclusione dei lavori di restauro. Sono state inoltre perfezionate le pratiche e operazioni immobiliari "minori". Partendo dal suddetto protocollo, l'Amministrazione comunale ha inteso ulteriormente proseguire e sviluppare i programmi e le intese con ITEA spa volte alla riqualificazione, rifunzionalizzazione e valorizzazione dei rispetti patrimoni immobiliari sul territorio, al fine di perseguire nuove strategie e obiettivi, coinvolgendo ulteriori e diversi comparti immobiliari di proprietà. Tale mission è oggetto di una specifica previsione programmatica dedicata ai rapporti patrimoniali con ITEA spa, contenuta nella relazione previsionale e programmatica del Bilancio 2013. In conformità alla suddetta previsione e tenuto anche conto del mutamento significativo di alcune esigenze e del contesto socio-economico, che impone una valutazione delle operazioni in termini di economicità ed effettiva perseguibilità e fattibilità delle stesse, specie dal punto di vista finanziario, sono intercorsi diversi incontri con la Presidenza e la dirigenza di ITEA spa, in esito ai quali si è in parte confermato e in parte riconsiderato e innovato l'assetto patrimoniale concordato nel Protocollo del 1 luglio 2009. In particolare, si è pervenuti all'intesa con ITEA spa per la stipulazione di un nuovo Protocollo d'intesa, che ricomprende e conferma le operazioni patrimoniali del precedente Protocollo, ancora da perfezionarsi, in parte innovandole e introduce nuove significative operazioni. Il nuovo Protocollo è stato approvato con deliberazione della Giunta comunale n. 213 di data 29 ottobre 2013 ed è stato sottoscritto dal Sindaco e dalla Presidente di ITEA spa in data 13 dicembre 2013 re. com. 689 Il nuovo Protocollo, denominato "Ulteriori accordi di carattere patrimoniale" prevede i seguenti accordi e le operazioni immobiliari, come di seguito in sintesi descritti nei loro elementi essenziali: Edificio Casa Baroni di proprietà ITEA spa a Borgo Sacco L'edificio denominato Casa Baroni e identificato catastalmente dalla p.ed. 129 p.m. 2 C.C. Sacco, in base al Protocollo di data 1 luglio 2009, avrebbe dovuto essere ceduto da ITEA al Comune in permuta con l'edificio ex ACLI di proprietà comunale. Da approfondimenti è emerso con chiarezza che la rifunzionalizzazione e/o ristrutturazione del comparto assorbe oneri finanziari particolarmente significativi e non già sostenibili secondo una logica di plausibile efficientamento delle politiche gestionali relative al patrimonio dell'ente pubblico. Si è quindi concordato che, redatta d'intesa tra gli enti una nuova perizia di stima, che tiene conto del significativo mutamento del mercato immobiliare, stante l'insussistenza di specifici interessi a rifunzionalizzare l'immobile per destinarlo a funzioni pubbliche, ITEA spa. provvederà ad alienarlo sul libero mercato nel rispetto delle procedure di cui alla Legge 23/90. Edificio ex ACLI di proprietà del Comune di Rovereto a Borgo Sacco Sulla scorta del punto precedente si evince l'inattualità della soluzione permutativa in merito agli immobili ex ACLI e Casa Baroni, entrambi ubicati a Borgo Sacco. Permane invece l'interesse di ITEA spa ad acquisire l'edificio denominato ex ACLI di proprietà del Comune. Analogamente a quanto prospettato per Casa Baroni, si rende peraltro necessario formulare una nuova perizia di stima nell'intesa di determinare il più probabile attuale valore di mercato dell'immobile. Edificio di via Maioliche n. 7-11 L'edificio di via Maioliche n. 7-11, originariamente di proprietà del Comune di Rovereto, è stato trasferito ad ITEA spa in forza del contratto Rep. n. 9326 di data 12 gennaio 2012, nella logica di addivenire ad un intervento di ristrutturazione dell'immobile stesso. ITEA spa si impegna quindi a predisporre la progettazione volta alla riqualificazione ed ammodernamento dell'immobile entro il 2014 per dar corso, in termini di consequenzialità, all'appalto dei lavori e alla loro materiale esecuzione. Stante la sfavorevole congiuntura economica e nella logica di atteggiare l'intervento pubblico a principi di contenimento della spesa e sostenibilità, si evidenzia che 273. ITEA spa prefigurerà un approccio di riqualificazione edilizia prudente, nell'ambito dei lavori di recupero, in modo tale da garantire la massima efficienza dell'intervento, ottimizzando il rapporto costi / benefici. Comparto edilizio a sud di via Maioliche Il comparto in questione di proprietà del Comune di Rovereto, su cui trovano ubicazione cinque palazzine destinate ad alloggi, sarà interessato da un progetto globale di riqualificazione, mediante un intervento di ristrutturazione urbanistica, intesa quale soluzione rivolta a sostituire l'esistente tessuto con altro diverso, mediante un insieme sistematico di opere edilizie anche con la modificazione del disegno dei lotti. ITEA spa si impegna a delineare una soluzione metaprogettuale di intervento, cui seguirà, anche al fine di attuare un mix canone sostenibile/canone moderato la progettazione, anche per stralci, graduata secondo la realizzazione di interventi tipologicamente diversi, al fine di delineare l'ottimizzazione del rapporto costi / benefici. Polo multiservizi a Noriglio Il Comune di Rovereto ha recentemente definito specifici accordi patrimoniali per insediare un nuovo polo di servizi alla collettività in località Noriglio, nel contesto delle p.ed. 419 c.c. Noriglio e p.f. 1834/7 c.c. Noriglio, ubicate a monte della Chiesa di S.Martino. In questa sede l'Amministrazione comunale intende sviluppare un polo multiservizi in grado di soddisfare esigenze e richieste di un centro abitato che in questi anni è significativamente cresciuto. In particolare potrebbe ivi trovare ottimale collocazione il nuovo punto vendita della Famiglia Cooperativa, attualmente comproprietaria con ITEA spa di un edificio situato in via Fontani, bisognoso di interventi di manutenzione. Mediante un'articolata operazione immobiliare, che potrà definirsi attraverso diverse strategie, potrà conseguirsi l'obiettivo di ricomporre ad unitarietà l'edificio di via Fontani al fine di una sua razionale e funzionale riqualificazione e valorizzazione da parte del Comune o da parte di ITEA spa e altresì l'obiettivo di soddisfare l'interesse pubblico all'insediamento di servizi nell'abitato di Noriglio, in primis promuovendo l'ottimale riallocazione della Famiglia cooperativa che fornisce un servizio importante al centro abitato. Acquisizione area a verde situata nelle vicinanze del parcheggio pubblico di via Ronchi Il Comune è interessato ad acquisire da ITEA spa un'area di circa mq. 2813, di proprietà della stessa da destinare a verde pubblico, situata nelle vicinanze del parcheggio pubblico di via Ronchi tra via Benacense e via Ronchi e catastalmente contraddistinta dalle pp.ff. 1622/1 e 2153/1 c.c. Rovereto. In tal modo verrebbe conseguito l'obiettivo di acquisire al patrimonio comunale una preziosa area strategica per la sua collocazione da preservare a verde per destinarla alla fruizione collettiva. Chiesa di Sant'Osvaldo e giardino di pertinenza In attuazione e conformità a quanto concordato nel precedente protocollo di data 1 luglio 2009, il Comune conferma ad ITEA spa l'interesse ad acquisire la Chiesa di Sant’Osvaldo ed il giardino di pertinenza, a conclusione dei lavori di restauro eseguiti a cura e spese dell'ITEA spa. Raggiunta piena intesa in merito al contenuto del Protocollo, le parti concordano che l'attuazione delle diverse operazioni immobiliari in esso previste avverrà in linea e in armonia con la programmazione immobiliare di ciascun ente, anche per stralci e con tempistiche diverse e compatibilmente con gli strumenti e le risorse economico-finanziarie disponibili. A tal fine gli uffici competenti del Comune sono incaricati di collaborare con gli uffici di ITEA spa, per attivare l'iter istruttorio amministrativo e tecnico per il perfezionamento delle operazioni patrimoniali. La Giunta comunale è autorizzata a perfezionare i necessari atti con ITEA spa e ad adottare i conseguenti necessari provvedimenti amministrativi. Gestione del patrimonio alloggiativo. Nel corso del 2010 il patrimonio alloggiativo destinato ad edilizia pubblica di proprietà del Comune è stato affidato in gestione, mediante sottoscrizione di una convenzione di servizio, ad ITEA spa. 274. Con ITEA spa verranno condotte delle trattative per addivenire ad intese volte ad una razionalizzazione degli assetti proprietari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sul territorio a fronte della disponibilità della stessa all'eventuale cessione di immobili destinati a usi e servizi di interesse pubblico 16.a.15 Fondo Immobiliare Housing sociale. L'Amministrazione comunale porrà particolare attenzione all'attivazione di iniziative e operazioni con lo strumento innovativo del Fondo Immobiliare Housing sociale. Si tratta di uno strumento nuovo, attivato da parte della Provincia Autonoma di Trento e che potrà vedere protagonista a vario titolo anche il Comune. L'Amministrazione ne ha seguito l'attivazione e nel corso del 2014, valuterà operazioni che possano determinare una valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare oltreché altre strategie di intervento e azione attraverso lo stesso realizzabili. In particolare in esito a gara pubblica nel 2013 è stata individuata la società di gestione del risparmio (SGR) che gestirà il Fondo di Housing Sociale Trentino nella società FinInt SGR in ATI con PensPlan Invest SGR ll Fondo Immobiliare è uno strumento giuridico innovativo e interessante in quanto è: • flessibile, entro i limiti posti dalla normativa, la governance del Fondo è modulabile e adattabile a progetti particolari come le iniziative immobiliari etiche; • trasparente, la vigilanza della Banca d’Italia impone di formalizzare e comunicare una gran quantità di informazioni finanziarie e immobiliari; • assoggettato a un regime fiscale mite. Il Fondo immobiliare è gestito da una Società di Gestione del Risparmio ("SGR") secondo le modalità previste dal Regolamento del fondo stesso, soggetto all'autorizzazione della Banca d'Italia. Il Regolamento del fondo può prevedere l'istituzione di Comitati, partecipati anche da soggetti designati dagli investitori, che condividono con la SGR degli aspetti della gestione. L’Investimento Tipico del Fondo riguarda iniziative immobiliari che consentano di realizzare l'"Abitare sociale". Con questo termine viene definito un insieme di alloggi e servizi, finalizzati a contribuire a risolvere il problema abitativo ponendo particolare attenzione alle situazioni di svantaggio economico e/o sociale, collaborando con il terzo settore e con la pubblica amministrazione. Gli interventi promossi dal Fondo prevedono canoni di locazione inferiori al livello di mercato, in cui viene perseguito l’obiettivo di massimizzare la quota di alloggi locati al c.d. canone moderato, a canone convenzionato o a canone sociale. Studenti, anziani, famiglie monoreddito, immigrati e altri soggetti in condizione di debolezza o di svantaggio sono il target preferenziale di queste iniziative. Per una quota minoritaria, il patrimonio del Fondo può essere investito (Investimento Residuale) in iniziative conformi ai criteri della finanza immobiliare etica, secondo la quale non si possono effettuare investimenti in immobili adibiti alla produzione, commercializzazione o stoccaggio di armi, tabacco, alcolici e altre attività analoghe. L’eticità del Fondo non deriva solamente dalla tipologia dei suoi investimenti, ma anche dal suo obiettivo di rendimento calmierato, stabilito pari al 2,0% per anno oltre all'inflazione e con un vincolo massimo pari al 4,0% per anno oltre all'inflazione. La strategia di investimento del Fondo è finalizzata a sviluppare uno schema di attività che ruoti attorno a nuove realizzazioni residenziali, su terreni o immobili ottenuti a condizioni agevolate, gestiti da soggetti non-profit (Gestori Sociali). La Giunta comunale è autorizzata a perfezionare eventuali iniziative, anche per quanto attiene i profili e aspetti patrimoniali che ne siano interessati e coinvolti e a definire i contenuti degli accordi. 16.a.16 Operazioni patrimoniali in attuazione di atti programmatori e pianificatori, di opere pubbliche o inerenti pubblici servizi. Per semplificare l’attività di gestione dei servizi pubblici – energia elettrica, metano, acquedotto e fognature - affidati alla società Dolomiti energia s.p.a. o ad altri concessionari di pubblici servizi, il Consiglio comunale autorizza la Giunta comunale ad acquisire, cedere e costituire diritti reali su proprietà comunali necessarie e funzionali all’espletamento dei servizi stessi. Analogamente si autorizza la Giunta comunale a perfezionare le operazioni immobiliari di compravendita della proprietà o di altri diritti reali di immobili previsti in convenzioni urbanistiche e in altri accordi convenzionali, stipulati in esecuzione e attuazione di previsioni, schede e norme del PRG in vigore. 275. Altresì si autorizzata la Giunta comunale a perfezionare le operazioni immobiliari di compravendita della proprietà o di altri diritti reali necessari e funzionali alla realizzazione delle opere pubbliche previste dal piano triennale delle opere pubbliche e da altri atti programmatori e pianificatori. In particolare si prevede l'acquisizione della proprietà o di altri diritti reali necessari e funzionali alla realizzazione del piano della ciclabilità, con particolare riguardo al percorso ciclabile di Benacense. Per semplificare l'attività amministrativa, il Consiglio comunale autorizza la Giunta comunale, fatta salva l'acquisizione del parere della competente circoscrizione per gli acquisti e le alienazioni a titolo oneroso non previsti nella relazione previsionale e programmatica, ad acquisire, cedere e costituire diritti reali su proprietà comunali necessarie e funzionali all'ordinaria amministrazione di funzioni e servizi (ad es. regolarizzazioni stradali, relitti stradali, accessi a fondi, allacciamenti a servizi pubblici, procedure ai sensi dell'art. 31 della l.p. n. 6/1993) il cui valore di stima o determinato a fini fiscali non superi € 25.000,00 o che, per le loro ridotte dimensioni non mutano la consistenza e la destinazione del bene immobile comunale interessato dall'operazione, ai sensi del combinato disposto degli artt. 26 comma 3, lett. l) e 28 del D.P.Reg. 1 febbraio 2005 n. 3/L. 16.a.17 Affidamento della gestione del rifugio Zugna. Il Comune è proprietario dell'immobile Rifugio Zugna (p.ed. 1232 in c.c. Lizzana) e del relativo deposito di pertinenza (p.ed. 1649 in c.c. Lizzana), situato in località monte Zugna. Con provvedimento dell’Assessore provinciale competente in materia di Turismo, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione 1 marzo 1994 n. 9, all'immobile è stata riconosciuta la connotazione di “Rifugio escursionistico”, ai sensi della Legge provinciale 15 marzo 1993, n. 8. Dal 2005 al 2008 il rifugio è stato oggetto di importanti i lavori di ristrutturazione e ampliamento, che una volta completati hanno reso lo stesso una vera e propria struttura ricettiva, dotata al piano superiore di diverse camere finestrate e di servizi igienici a disposizione. In considerazione del profondo legame della Cooperativa “Amici dello Zugna” al territorio, l'Amministrazione comunale ha deciso allora di affidare alla stessa cooperativa la gestione dell'immobile in modo da consentire la riapertura e il riavvio della gestione del rifugio. Nel corso del 2013 la Cooperativa "Amici dello Zugna" ha comunicato informalmente al Comune l'intenzione di sciogliersi definitivamente a far data dal 1 gennaio 2014 e, quindi,di cessare ogni attività. L'Amministrazione comunale, in ossequio ai principi di trasparenza e partecipazione, ha quindi deciso di procedere all'individuazione di un nuovo soggetto gestore mediante una procedura ad evidenza pubblica in cui, assieme alla gestione, assuma rilievo la valorizzazione turistica, storica e culturale del sito del monte Zugna. In ottemperanza a tale indirizzo, è stata indetta una procedura di asta pubblica per la concessione in uso del rifugio secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi della L.P. 19 luglio 1990, n. 23. In base a tale criterio i parametri prescelti per l'aggiudicazione attenevano aspetti qualitativi inerenti la gestione e il progetto di valorizzazione turistica, storico e culturale del sito del monte Zugna, che l'offerente doveva proporre. In particolare al soggetto gestore si è richiesta la capacità di offrire una proposta eno-gastronomica di qualità e adatta al contesto e al territorio ma anche la capacità di gestione degli aspetti manutentivi dell'immobile. L'Amministrazione comunale ha inoltre fortemente voluto qualificare e caratterizzare la gestione per la promozione e valorizzazione turistica del rifugio e della zona circostante, da attuare in primis nei contatti e rapporti con gli utenti ma anche nell'ambito più generale dell'attività svolta. Essenziale a tal fine è stata giudicata la collaborazione continuativa con l'A.P.T., le associazioni locali e con altri soggetti che sul territorio operano in ambito turistico, culturale, sociale ed economico per condividere e far conoscere iniziative e proposte. Altresì è previsto che il gestore assicuri la massima collaborazione con la Fondazione Museo civico di Rovereto, promuovendo le iniziative dell’Osservatorio astronomico del monte Zugna, collaborando alle attività didattiche, culturali e a tutte le altre attività proposte in loco dalla Fondazione stessa e dando la propria disponibilità ad intraprendere attività di interesse comune. Individuato il soggetto gestore a seguito dell'espletamento della procedura di gara, nel 2014 verrà attentamente seguita e supportata l'attivazione della nuova gestione, anche in collaborazione con altri servizi comunali interessati (Servizio Lavori Pubblici, Servizio Cultura e turismo) In particolare si segnala che il rifugio 276. Zugna verrà particolarmente interessato e coinvolto dalle diverse iniziative e occasioni organizzate per ricorrenza storica della prima guerra mondiale. Il rifugio dovrà quindi garantire la miglior accoglienza ai visitatori ed essere allo stesso tempo riferimento per la promozione e lo svolgimento degli eventi. 16.a.18 Piani di lottizzazione e altri piani attuativi in corso e scaduti. Nell'anno 2012 si è dato corso ad una ricognizione dei piani attuativi che il Consiglio Comunale ha approvato a partire dagli anni Settanta, il cui iter non abbia trovato pieno compimento. Nell'anno 2013 tale ricognizione è stata puntualizzata ed affinata negli aspetti di dettaglio al fine di determinare con puntualità gli obblighi e gli oneri immobiliari che le ditte lottizzanti avrebbero dovuto soddisfare/onorare ed inoltre sono state portate a compimento alcune pratiche particolarmente complesse. Nel corso del 2014 si intende proseguire un percorso virtuoso che possa portare ad un'attenta catalogazione delle pratiche dei piani attuativi in corso e di quelli di nuova formazione, nell'intento di poter supervisionare al meglio le tempistiche dei diversi iter, evitando che nel tempo possano riproporsi casi di prescrizione degli impegni o dilungamento delle procedure di collaudo e cessione delle aree destinate alle opere di urbanizzazione. L'Ufficio Patrimonio collaborerà con il Servizio Territorio allo svolgimento della prevista significativa quantità di lavoro, posto che per ciascuna pratica vi è necessità di compiere complesse ricerche di archivio (anche tra materiali di servizi diversi) per ricostruire il pregresso, interloquire con i soggetti interessati, gestire le articolate pratiche patrimoniali e coordinare le attività dei diversi collaudatori. La regolarizzazione e la definitiva chiusura di piani attuativi in fase di conclusione o scaduti, avverrà mediante provvedimenti della Giunta comunale, o, nel caso in cui gli stessi (operazioni di collaudo e acquisizione delle opere con svincolo delle relative garanzie) si configurino come mera attuazione di quanto già specificatamente sottoscritto nell'ambito convenzionale del Dirigente del Servizio Territorio. Per i dettagli tecnico operativi si rinvia al programma del Servizio Territorio. 16.a.19 Indirizzi di programmazione dell'attività di gestione del patrimonio. L'Amministrazione comunale intende con forza perseguire il programma di razionalizzazione e efficiente, corretta e oculata gestione del patrimonio comunale. Cittadella degli uffici A tal fine, oltre alla programmata riallocazione in città dell'intero comparto dei servizi tecnici a seguito della riqualificazione di immobili di proprietà, l'obiettivo è di razionalizzare gli spazi già destinati ad uffici pubblici attraverso azioni volte al loro utilizzo ottimale e funzionale. In tal senso obiettivo primario è garantire il miglior servizio ai cittadini da coniugare con il corretto contenimento degli spazi in uso. Nel corso del 2014 si opererà per verificare la possibilità di un trasferimento dei servizi elettorali dell'ufficio affari demografici in spazi già di proprietà del Comune situati in modo maggiormente funzionale per gli operatori e per cittadini e in un ottica di contenimento delle spese. Gestione utenze e servizi - azioni per monitoraggio e riduzione consumi In coerenza con le azioni previste dal Piano di miglioramento 2013 - 2017 e dal Piano d'Azione per l'energia sostenile nonché secondo i principi del buon padre di famiglia, verranno attuate tutte le azioni e iniziative possibili ed efficaci per un attento monitoraggio delle utenze (energia elettrica, acqua, gas, rifiuti) e dei servizi al fine di perseguire delle economie e il contenimento della spesa. Si opererà in tal senso in sinergia con gli altri servizi comunali per attivare da un lato interventi tecnici e dall'altro azioni di formazione e informazione efficaci per il raggiungimento di obiettivi misurabili di riduzione dei consumi. Acquisti di beni e servizi Per quanto concerne la programmazione di acquisti di forniture e di servizi, effettuata quale centro di responsabilità per la gestione generale del patrimonio e quale centro gestore per conto delle altre strutture comunali, in osservanza delle novità normative sopraggiunte e dei principi di economicità, efficienza e trasparenza, si darà corso a procedure volte alla loro acquisizione con particolare attenzione e valorizzazione della qualità funzionale anche ambientale dei prodotti forniti, dell'aspetto sociale e di promozione dell'occupazione per quanto concerne i servizi e del rispetto dell'ambiente e delle garanzie occupazionali e di tutela dei lavoratori 277. per quanto concerne le imprese fornitrici. Per l'acquisto di beni e servizi la normativa impone quale regola generale l'utilizzo delle piattaforme e delle procedure telematiche mediante centrali di committenza (MEPA e MEPAT). Il necessario utilizzo delle nuove strumentazioni telematiche ma più in generale l'articolazione e la delicatezza delle procedure nonché l'attento controllo effettuato dagli organi interni e dagli enti competenti sugli acquisti dal punto di vista procedurale e finanziario necessità di professionalità e competenza specifica. Verrà quindi valutata la scelta organizzativa di istituire un'unica centrale degli acquisti a servizio dell'intera struttura comunale. Gestione dei beni mobili Nella gestione dei beni mobili, si impone il loro utilizzo oculato e, ove possibile, il loro riutilizzo, una volta manutentati, da realizzarsi anche attraverso una razionale organizzazione dei magazzini di deposito. Nel caso gli stessi si rivelino non più funzionali ai fini dell'attività si provvederà alla loro dismissione secondo le procedure previste dalla vigente normativa. 16.a.20 Indirizzi di programmazione dell'attività del patrimonio in locazione o concesso in disponibilità. Per quanto riguarda immobili destinati o oggetto di locazione o di iniziative pubblico-private commerciali, degli stessi verrà valorizzato l'utilizzo a seguito di procedura ad evidenza pubblica per l'individuazione del contraente o altra prevista dalla normativa vigente, il cui fine sia la scelta della miglior offerta e proposta in termini di interesse pubblico, qualità e valore economico-finanziario. Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare concesso in uso alle molteplici associazioni cittadine per finalità sociali, culturali, assistenziali, sportive, ludiche, ecc. l'obiettivo è conservarne la funzione, condividendo con i concessionari la loro valorizzazione anche in termini di interventi manutentivi e l'esigenza di una loro gestione volta al risparmio dei consumi. In tal senso, per le associazioni è prevista una concessione in uso dei locali e delle aree a canone agevolato o in casi speciali, in ragione della particolare valenza di interesse pubblico dell'attività svolta, valutata dalla Giunta comunale, a titolo gratuito. Nell'ottica di una loro responsabilizzazione nella gestione, viene fortemente favorita una condivisione degli spazi tra le associazioni, che ove realizzata, consente risparmi di gestione di cui beneficiano primariamente le stesse. Se ritenuto di interesse pubblico, la Giunta comunale potrà concordare con le associazioni che il canone dovuto per la concessione in uso di immobili possa consistere in prestazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria o di migliorie degli stessi o comunque del patrimonio comunale in generale, ovvero in tutto o in parte, nell'offerta da parte delle associazioni concessionarie di condizioni di favore nella fruizione di beni e servizi dalle stesse svolte per gli utenti e i cittadini in genere. Altresì per quanto concerne le utenze, al fine di responsabilizzare in merito ai consumi, l'indirizzo è di prescrivere alle associazioni l'obbligo di intestazione diretta delle stesse, salvo ove ciò non sia tecnicamente possibile in ragione della struttura impiantistica degli immobili e comunque di assumere impegni e responsabilità per una gestione volta al risparmio dei consumi. 16.a.21 Indirizzi per attribuzione di competenze al servizio patrimonio ed affari generali. Si richiamano gli indirizzi di carattere generale impartiti nella R.P.P. 2013 per la parte corrispondente ed in esecuzione dei quali il segretario generale ha adottato i provvedimenti di attuazione con riparto di competenze fra gli uffici e di funzioni fra i relativi responsabili. 16.b Partecipazioni e servizi pubblici locali affidati a società partecipate dal Comune. Competenza: assessore Giuseppe Bertolini 278. Direzione Generale: Giuseppe Di Giorgio coadiuvato dal responsabile dell'ufficio Tiziano Fait. 16.b. 1 Partecipazioni del comune in società: indirizzo e controllo - relazione ai sensi dell'art. 10 prot. Intesa 20/09/2012. Nel corso dell'esercizio 2013 è stata dismessa la partecipazione al Ceii Trentino SRL come previsto nella deliberazione consiliare 22 aprile 2013 n. 8. Per quanto riguarda le altre partecipazioni, il cui elenco viene riportato nella parte introduttiva della presente relazione, le stesse risultano conformi al quadro regolatore definito dall'art. 24 della legge provinciale 27 dicembre 2010 n. 27 “Legge finanziaria provinciale”. La citata norma ha introdotto infatti disposizioni in materia di società della Provincia e degli enti locali, prevedendo che la Provincia e gli enti locali possono costituire e partecipare a società a condizione che rispettino quanto previsto dall'art. 3, commi 27, 28, 29, 30, 31, 32 e 32 ter della legge 24 dicembre 2007, n. 244 – legge finanziaria 2008. Queste disposizioni statali infatti vietano la costituzione o l'assunzione di partecipazioni, anche di minoranza, in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Permangono a tutt'oggi inalterate le condizioni analizzate e descritte con deliberazione del consiglio comunale 23 novembre 2010 n. 51 “Ricognizione partecipazioni societarie ai sensi dell'art. 3 della legge 24 dicembre 2007 n. 244, fatta eccezione per il caso di Ceii Trentino, la cui partecipazione, come detto, è stata dismessa. La citata legge provinciale, non impugnata dal Governo nazionale, appare sufficiente a superare il dubbio sull'applicabilità dell'articolo 14, comma 32, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con legge 30 luglio 2010, n. 122 con il quale si prevede la detenzione di una sola società per i comuni con popolazione compresa tra 30.000 e 50.000 abitanti. Tale obbligo di dismissione era stato previsto per il 31.12.2010, termine via via prorogato, da ultimo al 31.12.2013, dalla legge di conversione 26 febbraio 2011, n. 10 del D.L. 29 dicembre 2010, n. 225, cd. “milleproroghe”. La legge di stabilità 27.12.2013 n. 147 ha fugato ogni dubbio abrogando appunto il comma 31 del già citato decreto legge 78/2010. Non appare applicabile per il Comune di Rovereto inoltre, il comma 1 dell'art. 4 del decreto-legge 6 luglio 2012 n, 95 “disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica ...” in quanto le partecipazioni detenute riguardano società che svolgono servizi di interesse generale, anche aventi rilevanza economica o sono società finanziarie detentrici solo di partecipazioni per il controllo pubblico congiunto di una società che opera nei servizi pubblici come Dolomiti Energia. Non è applicabile al Comune di Rovereto nemmeno l'art. 9 del citato decreto-legge 6 luglio 2012 n, 95 per effetto del disposto di cui all'art.3 comma 6bis della L.P. n. 10 del 31.5.2012, sulla base del quale il Comune ha istituito, nel 2013, la Fondazione MCR che rimane peraltro esclusa dai limiti di cui al comma 6 dell'art. 4 del medesimo decreto-legge per le finalità che la stessa persegue. La legge di stabilità 147/2013, dai commi 550 ai commi 562, ha introdotto tuttavia nuove disposizioni in materia di società partecipate con particolare riguardo alle modalità di esercizio del controllo, richiedendo impegni ben precisi anche nei bilanci comunali qualora si verificassero situazioni di risultato di esercizio o saldo finanziario negativo. La materia è in fase di valutazione anche per quanto riguarda l'applicabilità in sede locale dei vincoli su assunzioni di personale, di contenimento di oneri contrattuali e delle consulenze, materie già considerate da uno specifico protocollo d'intesa. Probabilmente sarà necessario assumere apposito atto di indirizzo non appena sarà chiarito il contesto operativo posto che la norma dovrà essere recepita a livello locale ai sensi dell'art. 79 dello Statuto Speciale di Autonomia. Anche nel 2014, come negli esercizi precedenti, non sono previsti a bilancio stanziamenti a copertura di potenziali perdite delle società partecipate. Al contrario, come evidenziato anche nella relazione predisposta per la Corte dei Conti che esercita puntuali verifiche sui principali elementi che caratterizzano il bilancio e l'attività dei vari organismi partecipati dal Comune, le partecipazioni più significative in società di capitali del Comune di Rovereto contribuiscono in 279. maniera rilevante a sostenere il livello delle entrate patrimoniali del bilancio come avviene anche per l'esercizio 2014. Allo stato attuale, sulla base anche delle informazioni richieste agli organi amministrativi delle società partecipate nel corso di riunioni trimestrali, non sono stati rilevati particolari elementi di criticità che inducano ad interventi dei soci sul capitale tanto è vero che non sono previste perdite d''esercizio per i bilanci chiusi al 31 dicembre 2013. Tali verifiche vengono attuate dall'ufficio in accordo con gli organi societari in attuazione dell'art. 2 del protocollo d'intesa provinciale 20 settembre 2012. Negli ultimi anni le società pubbliche sono state oggetto di una serie di disposizioni normative che hanno accentuato i profili di specialità della disciplina a loro destinata, rispetto a quella generale applicabile alle società commerciali, che fa riferimento esclusivamente al codice civile. Sulla base di interventi legislativi succedutisi nel tempo, si è assistito a una tendenziale assimilazione delle società pubbliche alle pubbliche amministrazioni, fatta eccezione per le società che operano in regime di concorrenza (vale a dire che agiscono in un contesto di concorrenza nel mercato), con quanto ne consegue rispetto a misure di contenimento della spesa pubblica a regole di trasparenza e a vincoli sull'organizzazione. La Provincia Autonoma di Trento ha sottoscritto con il Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali un protocollo d'intesa che dà attuazione all'art. 8 della legge provinciale 27 dicembre 2010 n. 27. Viene quindi introdotto il principio per il quale, le società controllate dagli enti locali, devono adottare comportamenti di spesa in linea con l'obiettivo di risanamento della finanza pubblica. Il protocollo si sofferma in particolare (art. 4) su alcune puntuali misure finalizzate al controllo della spesa per il personale nei confronti delle società cosiddette “in house”, viste le particolari caratteristiche di strumentalità delle medesime. Vengono poste inoltre direttive in ordine ai compensi relativi ai membri dei consigli di amministrazione e per gli organi di controllo. Il protocollo non si applica alle società di capitali eventualmente quotate o partecipate a maggioranza dalla Pat e già assoggettate alle direttive impartite dalla Giunta Provinciale. Nel caso del Comune di Rovereto, si tratta di Informatica Trentina s.p.a., Trentino Riscossioni s.p.a., e Trentino Trasporti Esercizio s.p.a.; si tratta di società in house ma con capitale maggioritario che fa capo direttamente alla Provincia Autonoma di Trento. Per quanto riguarda le altre due partecipazioni rilevanti, Dolomiti Energia spa e FinDolomiti Energia srl, non si tratta di società in house. Nel capitale sociale di Dolomiti Energia spa sono presenti anche soci privati e la società svolge servizi in regime di concorrenza mentre FinDolomiti Energia srl non espleta alcun servizio in house, limitandosi alla gestione della partecipazione. E' proprio la struttura societaria di Dolomiti Energia che impone all'amministrazione di definire nuove modalità per l'espletamento di due servizi pubblici affidati a suo tempo (acquedotto e rifiuti) prima che intervenissero le successive trasformazioni societarie. Tali servizi impattano comunque marginalmente rispetto al valore della produzione della società. Il Comune di Rovereto nel corso del 2013 ha chiesto agli altri due soci pubblici (Comune di Trento e Tecnofin spa) di verificare se sussistono i presupposti per l'applicazione congiunta del citato protocollo d'intesa. In più occasioni è stato sollecitato un riscontro alla richiesta di chiarimenti. I soci hanno ritenuto che non si applicano a Dolomiti Energia spa i contenuti dell'art. 3 del protocollo d'intesa in quanto la società opera in regime di concorrenza. Fin De srl non dispone di personale dipendente e non ha affidato nel 2013 consulenze. E' in essere solo un contratto di servizio con Tecnofin Trentina spa per l'assistenza agli organi e la formalizzazione dei documenti contabili. In fase di rinnovo degli organi amministrativi e di controllo si è ritenuto opportuno dare applicazione ai contenuti del protocollo d'intesa e quindi sono stati riconsiderati i compensi per amministratori e sindaci per adeguarli alle citate direttive. Sempre con riguardo al citato protocollo d'intesa, allo stato attuale e con i dati a disposizione dell'amministrazione, non vengono evidenziate situazioni di 280. disequilibrio economico e/o patrimoniale e/o finanziario per cui non è stato necessario ipotizzare richieste di piani di risanamento (art. 2 comma 5 protocollo d'intesa provinciale 20 settembre 2012). Nel corso del 2013 il protocollo è stato esteso anche alle aziende speciali. Come accennato nella precedente rpp, le indennità per Presidente e amministratori sono ferme a quanto disposto con deliberazione consiliare 12 settembre 1995 n. 95 (che fissava l'indennità al Presidente e a ciascun componente della commissione amministratrice nella misura, rispettivamente del 45% e del 30% dell'indennità del Sindaco). Le 'indennità fino ad ora liquidate fanno riferimento all'indennità di carica del Sindaco alla data del 01 ottobre 1997. Le indennità non sono mai state aggiornate e quindi attualmente ammontano a mensili lordi euro 1.572,88 per il Presidente e euro 471,86 per il consigliere. I costi per la revisione legale e contabile sono stati recentemente contenuti con il provvedimento di nomina avvenuto con deliberazione consiliare n. 36 dd. 18 settembre 2012, prevedendo un trattamento economico annuo lordo per il Presidente par ad euro 7.000,00 e per gli altri componenti dell'organo euro 4.500,00 a carico del bilancio dell'azienda. Tali importi sono già compatibili con quanto previsto dal protocollo d'intesa. Amr nel corso del 2013, ha mantenuto l'organico per quanto riguarda il servizio farmacie (17,95 unità f.t.e) che opera in regime di concorrenza. Negli altri servizi non sono stati assunti dipendenti a tempo indeterminato. L'organico a fine esercizio 2013 è pari a 48,31 unita f.t.e., a fronte 49,79 unità f.t.e. all'inizio dell'esercizio. Riguardo al tema delle consulenze, si fa presente che il ricorso a queste prestazioni da parte dell'Azienda è assolutamente limitato. La spesa sostenuta a tale titolo (Consulenze amministrative, tecniche, legali ) nel 2010 ammonta ad euro 7.508,00, nel 2011 € 5.437,00, nel 2012 € 17.654,00. Nel corso del 2013 a preconsuntivo si stima una spesa di euro 6.000,00. Il Consiglio comunale con mozione approvata con deliberazione n. 43 di data 20/11/2013, ha espresso inoltre un preciso indirizzo circa la ridefinizione della governance aziendale indicando anche un percorso di approfondimento da effettuare in ordine alla mission stessa dell'azienda, tenuto conto anche delle evoluzioni istituzionali in corso. Entro la primavera il Consiglio Comunale affronterà quindi l'argomento in modo articolato mediante la revisione dello statuto aziendale. Le altre partecipazioni del comune rappresentano, in termini patrimoniali, valori non significativi. Sul sito internet istituzionale sono rappresentati tutti gli elementi conoscitivi delle società, compresa la situazione economico/patrimoniale/finanziaria delle società con i dati di bilancio 2011 e 2012 approvati. Per quanto riguarda FinDe srl il Sindaco di Rovereto in data 18 dicembre 2013 ha dato comunicazione agli altri due soci (Comune di Trento e Tecnofin Trentina spa) dell'intenzione del comune di recedere dai patti parasociali che regolano l'attività di detta società in modo da evitare il loro rinnovo automatico per la durata di un ulteriore quinquennio. I patti parasociali in essere cessano quindi con il 19 marzo 2014. L'obiettivo di questa iniziativa è quello di ridefinire nuovi patti per semplificare ulteriormente l'assetto organizzativo della società, proponendo la riduzione dei componenti del consiglio di amministrazione, la nomina di un revisore unico in luogo del collegio sindacale e di togliere l'incompatibilità per il presidente di FinDe di candidare in seno al cda di Dolomiti Energia. Questa razionalizzazione mira anche ad un ulteriore ridimensionamento dei costi per gli organi amministrativi e di controllo della società oltre che a garantire una maggiore efficacia al controllo esercitato dai soci pubblici su Dolomiti Energia. E' stato inoltre inviato alle società partecipate copia del piano triennale di prevenzione della corruzione integrato con il Programma per la trasparenza e l'integrità (2014 – 2016) approvato con deliberazione della giunta comunale 14 gennaio 2014 n. 4, richiamando l'attenzione delle stesse in particolare sull'introduzione dei 281. modelli organizzativi di adeguamento alla L. 190/2012 e la necessità per l'amministrazione di disporre di flussi informativi per l'esercizio dell'azione di vigilanza. Da ricordare inoltre, come illustrato al punto 14.b.1. della presente relazione, che il 6 febbraio 2013 è stato sottoscritto l'atto costitutivo della nuova Fondazione Museo Civico di Rovereto con una partecipazione totalitaria del Comune. L'attività della stessa è iniziata il primo luglio 2013. A fine anno la compagine sociale della Fondazione Museo Civico di Rovereto è stata modificata grazie all'apporto di nuovi soci privati e pubblici. Risulta quindi essere così composta: 16.b. 2 Gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica – contesto normativo e attuazione delle linee di indirizzo approvate. Nel corso del 2013 non ci sono state significative variazioni nel contesto normativo che disciplina la gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica, una normativa condizionata dall'esito della consultazione referendaria del giugno 2011 e dalla successiva pronuncia della Corte Costituzionale che con sentenza del 20 luglio 2012, n. 199 ha dichiarato la contrarietà alla costituzionalità dell’art. 4 del D.L. n. 138, sia nella versione originaria, sia in quella emendata ed integrata, in più occasioni, dal legislatore. L’intervento della Corte costituzionale e` stato netto ed ha interessato uno dei punti nodali dell’azione governativa e legislativa che negli ultimi anni ha riguardato il complesso settore dei servizi pubblici locali a rilevanza economica. In sostanza, la Corte ha inteso valorizzare l'autonomia e la discrezionalità delle scelte regionali e locali, da svolgersi all'interno della cornice prevista dal diritto comunitario. La sentenza implica che tutti gli adempimenti previsti dalla norma in questione e le scadenze delle gestioni in essere, non abbiano più alcun effetto e che le attuali gestioni possono procedere sino alla loro naturale scadenza, sempre che si tratti di affidamenti conformi al diritto comunitario. Sempre rimanendo in ambito di legislazione nazionale, il decreto-legge 18/10/2012 n. 179 “crescita 2”, convertito con la legge 17/12/2012 n. 221, all'art. 34 comma 282. 21 prevede che “gli affidamenti in essere alla data di entrata in vigore del presente decreto non conformi ai requisiti previsti dalla normativa europea devono essere adeguati entro il termine del 31 dicembre 2013 pubblicando, entro la stessa data, la relazione prevista dall'art. 20.” Detta relazione deve dar conto delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelta e che definisce i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale, indicando le compensazioni economiche se previste. In sostanza, il legislatore ammette tutte le varie forme di gestione dei servizi pubblici, compresa l'in house, purché la scelta sia adeguatamente motivata. Pur in presenza di queste novità a livello nazionale, la disciplina provinciale di riferimento rimane la legge provinciale 17 giugno 2004, n. 6 (disposizioni in materia di organizzazione, di personale e di servizi pubblici) che disciplina i servizi pubblici di interesse economico relativi a materie rientranti nella competenza legislativa della Provincia, e la legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino) di riforma istituzionale che disciplina gli ambiti dei servizi a rete. Anche questa normativa ha subito dal dicembre 2011, quattro aggiornamenti, da ultimo con la legge provinciale 09 agosto 2013, n. 16. Rimangono peraltro esclusi da questa, come in ambito nazionale, i servizi di distribuzione di gas naturale e di gestione delle farmacie, soggetti alla specifica disciplina di settore. Le scelte che l'amministrazione è chiamata a compiere sono quindi ricondotte al contesto legislativo provinciale che ne esce rafforzato per quanto riguarda le gestioni in house. Gli attuali affidamenti di servizi a Dolomiti Energia spa e sue controllate, sono quindi da considerarsi scaduti. Tuttavia, il Consiglio Comunale ha da tempo esaminato le varie prospettive ed ha assunto in questi anni provvedimenti che mirano a garantire la continuità del servizio nelle more dell'espletamento delle procedure per rendere le gestioni in linea con il nuovo quadro giuridico, tenuto conto dell'esigenza di non interrompere l'erogazione di servizi pubblici essenziali. Il primo passo è stato compiuto con la deliberazione n. 70 del 27 dicembre 2011 “DOLOMITI ENERGIA S.P.A.: SCORPORO RAMO D'AZIENDA IN ATTUAZIONE DELL'ACCORDO DI INVESTIMENTO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 48 DD. 12.11.2008 - PROVVEDIMENTI CONSEGUENTI”. Con il citato provvedimento si affida il mandato al Sindaco di attivare le procedure previste dall'accordo di investimento 21 ottobre 2008 sottoscritto dai Sindaci di Rovereto, Trento e dal Presidente di Tecnofin Trentina S.p.a., per l'esecuzione delle operazioni di scorporo del ramo d'azienda relativo al ciclo idrico, congiuntamente con il Comune di Trento, al fine di favorire la costituzione di un nuovo soggetto che consenta di esercitare la gestione del servizio con le modalità dell'in house providing, secondo specifiche che saranno definite con successivo provvedimento, vagliando le diverse opportunità, anche in relazione ai contatti e agli approfondimenti in corso con gli altri comuni della Vallagarina, da completare nei termini pattuiti con i Sindaci. Con un secondo provvedimento, la deliberazione n. 11 dd 7 maggio 2013 “DOLOMITI ENERGIA S.P.A.: SCORPORO RAMI D'AZIENDA (IDRICO E IGIENE URBANA) IN ATTUAZIONE DELL'ACCORDO DI INVESTIMENTO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 48 DD. 12.11.2008 - ATTO DI INDIRIZZO”, il Consiglio comunale ha approvato un preciso atto di indirizzo che si articola nei seguenti punti principali: a. di confermare la scelta, adottata con propria deliberazione n. 70 /2011, circa la futura gestione del servizio idrico integrato a mezzo di una nuova società in house partecipata da più enti pubblici secondo quanto disciplinato dall'articolo 10, comma 7, lettera d) della L.P. 6 del 2004; b. di gestire il servizio igiene urbana, per le motivazioni esplicitate in premessa ed illustrate anche nelle commissioni Economia, Bilancio e Servizi e Ambiente e Salute, a mezzo della medesima società in house, dando mandato al Sindaco di esercitare, congiuntamente con il Comune di Trento, l’opzione di scorporo del relativo ramo di azienda da Dolomiti Energia S.p.A., secondo quanto previsto nell’accordo di investimento siglato il 21 ottobre 2008 tra Comune di Trento, Comune di Rovereto e Tecnofin Trentina S.p.A.; c. di dare atto che la nuova società nascerà dalla scissione non proporzionale dei due rami d'azienda sopra individuati e che in essa sarà garantita la partecipazione maggioritaria e paritetica dei Comuni di Trento e di Rovereto, anche ai sensi dell'accordo stipulato con il Comune di Trento in data 26 luglio 1999 in occasione della fusione SIT S.p.A. – A.S.M. S.p.A., dalla quale nacque Trentino Servizi spa; 283. d. di confermare che, nelle more della costituzione e dell'operatività della nuova società, la gestione dei servizi pubblici prosegue da parte degli attuali affidatari Dolomiti Reti S.p.A., in forza dei contratti di servizio n. 6972 rep. Comunale di data 18 luglio 1997, e n. 7680 rep. comunale dd. 15 maggio 2001 per quanto riguarda il servizio idrico e del contratto di servizio n. 8009 rep. Comunale dd. 27 dicembre 2002 per quanto riguarda il servizio di igiene urbana. Oltre a questo passaggio istituzionale, nei mesi di luglio e agosto 2013 sono stati intrapresi contatti con la Giunta Provinciale per ridefinire il quadro normativo che disciplina la definizione degli ambiti ottimali con riguardo in particolare alla gestione dell'acquedotto, per consentire l'attuazione del disegno strategico delineato nel citato provvedimento consiliare, tenuto conto anche delle esigenze dei 17 Comuni fino ad ora gestiti da Dolomiti Energia. L'istanza è stata concordata anche con il Comune di Trento ed è stata posta anche recentemente all'attenzione della Giunta provinciale per il tramite dell'assessore competente agli enti locali. Ai sensi del comma 7/bis, art. 13/bis della Lp 16 giugno 2006 (come emendati dalla LP. 09 agosto 2013, n.16 “Legge finanziaria provinciale 2014) la Giunta Provinciale formula una proposta per la definizione dell'intesa con il Consiglio delle Autonomie in materia di ambiti per i le fasi del ciclo dell'acqua entro il 30 aprile 2014. L'intesa deve essere raggiunta entro il 31 dicembre 2014. Come è noto il processo di trasformazione intrapreso non è stato ancora completato in quanto il Comune di Trento è impegnato a completare il proprio iter politicoamministrativo che presumibilmente sarà definito entro la prossima primavera 2014. E' in corso l'organizzazione da parte del Comune di Trento, condivisa con il Comune di Rovereto, di una conferenza informativa alla quale sono invitati esperti dei vari settori con particolare riferimento al tema del servizio idrico, le varie modalità di gestione, le problematiche giuridiche connesse con la proprietà delle reti ecc... Questo momento informativo era stato richiesto al Sindaco di Trento dalle rappresentanze consiliari in sede di discussione della proposta di delibera avente i contenuti analoghi a quelli approvati dal Consiglio Comunale di Rovereto. E' auspicabile che il processo iniziato possa completarsi nel più breve ed adeguato termine dalla raggiunta intesa di cui sopra fra la PAT ed il Consiglio delle Autonomie, e comunque entro il 2015. 16.b. 3 Situazione dei servizi affidati a società partecipate dal Comune. Con le precisazioni esplicitate nei precedenti punti b.1 e b.2, si riportano di seguito alcune comunicazioni circa l'attuale situazione contrattuale dei servizi affidati a società partecipate dal Comune per rendere consapevole il Consiglio Comunale: SERVIZIO IDRICO E FOGNARIO Il servizio è gestito da Dolomiti energia s.p.a., ora Dolomiti Reti spa, in forza del contratto rep. n. 6972 di data 18 luglio 1997, con scadenza al 30 giugno 2027. Per le motivazioni sopra espresse il contratto, allo stato attuale il servizio prosegue in continuità, in attuazione della deliberazione consiliare n. 11 dd 7 maggio 2013 fino alla costituzione del nuovo soggetto. Scelte da effettuare: a) costituzione nuovo soggetto in attuazione del diritto di scorporo già esercitato; b) definizione di un piano industriale, possibilmente con il Comune di Trento e gli altri comuni della Vallagarina, quale presupposto motivazionale anche alla scelta di gestione; c) conclusione della valutazione del ramo di azienda già affidata a libero professionista. d) costituzione della società; e) definizione nuovo contratto di servizio. 284. SERVIZIO RIFIUTI URBANI Il servizio è gestito da Dolomiti energia s.p.a. in forza del contratto rep. n. 8009 di data 27 dicembre 2002, con scadenza al 31 dicembre 2020. Per le motivazioni sopra espresse il contratto, allo stato attuale, il servizio prosegue in continuità, in attuazione della deliberazione consiliare n. 11 dd 7 maggio 2013 fino alla costituzione del nuovo soggetto. Scelte da effettuare: a) costituzione nuovo soggetto in attuazione del diritto di scorporo già esercitato; b) definizione di un piano industriale, possibilmente con il Comune di Trento e gli altri comuni della Vallagarina, quale presupposto motivazionale anche alla scelta di gestione; c) affidamento a professionista della valutazione del ramo di azienda; d) costituzione della società; e) definizione nuovo contratto di servizio. SERVIZIO DI TRASPORTO URBANO Il servizio è gestito da Trentino trasporti esercizio s.p.a., in forza della deliberazione del consiglio comunale n. 49 di data 17 dicembre 2013, con scadenza al 30 giugno 2014. L'affidamento in house trova riscontro nell’articolo 61 della legge n. 99/2009 - “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”. Tale norma stabilisce che, al fine di armonizzare il processo di liberalizzazione e di concorrenza nel settore del trasporto pubblico regionale e locale con le norme comunitarie, le autorità competenti all’aggiudicazione di contratti di servizio, anche in deroga alla disciplina di settore, possono avvalersi delle previsioni di cui all’articolo 5, paragrafi 2,4,5 e 6, e all’articolo 8, paragrafo 2, del regolamento comunitario n. 1370/2007. Queste disposizioni configurano il modello in in house come una delle possibili modalità di gestione del servizio di trasporto pubblico senza richiedere quale presupposto necessario la sussistenza delle condizioni eccezionali richieste dalla normativa nazionale. Trentino trasporti esercizio s.p.a. è una società a capitale interamente pubblico e con governance che garantisce il controllo analogo, per cui appare conforme alle disposizioni dell'articolo 10, lettera d), della L.P. n. 6/2004. Sono in corso con la Provincia (come esplicitato nel citato provvedimento consiliare 49/2013), attente valutazioni sulle modalità di gestione, efficienza, costi, gradimento utenza ecc. in modo da poter arrivare entro i primi mesi del 2014 ad una valutazione sulle modalità di espletamento del servizio dal 1 settembre 2014. DISTRIBUZIONE GAS COMBUSTIBILI, TELERISCALDAMENTO E TELERAFFRESCAMENTO Il servizio è gestito da Dolomiti Reti spa in forza dei contratti di servizio 18 luglio 1997 n. 6975 rep. comunale, e 21 settembre 2010 n. 328 raccolta comunale, con scadenza al 31 dicembre 2010 e comunque fino alla data in cui verrà espletata la gara d'ambito. Il settore della distribuzione del gas naturale ha una sua propria disciplina, che trova fondamento del D.Leg. n. 164/2000 (cosiddetto decreto Letta), più volte modificato, i cui elementi fondamentali sono questi: • l’obbligo di separazione societaria tra imprese che svolgono attività di distribuzione e imprese che svolgono attività di vendita; • l’affidamento del servizio pubblico di distribuzione del gas naturale deve avvenire esclusivamente mediante gara, per periodi non superiori a dodici anni; 285. • l’individuazione di un periodo transitorio, prima dell’entrata a regime delle nuove regole sull’attività di distribuzione, la cui scadenza originaria era fissata al 31 dicembre 2005, fatta salva la sussistenza di taluni presupposti che consentivano la prorogabilità del termine; • la disciplina dei rapporti tra gestore uscente e nuovo gestore. Il quadro normativo nazionale risulta ulteriormente complicato a fronte delle disposizioni contenute nell’articolo 46 bis della legge n. 222/2007, come modificato dalla legge n. 244/2007 e dalla legge n. 99/2009, che dispone che il ministro dello Sviluppo economico e l’Autorità per l’energia elettrica e il gas determinano, oltre che i criteri di gara e di valutazione dell’offerta, anche gli ambiti territoriali minimi per lo svolgimento delle gare. Il decreto del Ministro dello sviluppo economico, emanato in data 18 ottobre 2011 e pubblicato il 28 ottobre 2011, ha individuato i comuni appartenenti a ciascuno dei tre ambiti territoriali in cui era stato suddiviso i territorio della Provincia di Trento. La Giunta provinciale con deliberazione 27 gennaio 2012 n. 73 ha determinato un ambito unico provinciale, avvalendosi delle prerogative riconosciutele dalla normativa provinciale. Da parte degli uffici provinciali è già iniziata la procedura per l'espletamento della gara d'appalto. I singoli enti saranno chiamati ad approvare specifici provvedimenti entro l'anno 2014. E' da valutare inoltre se il servizio di teleriscaldamento e teleraffrescamento vada comunque scorporato dalla distribuzione del gas. Potrebbe essere necessario ricorrere a professionalità esterne per le valutazioni degli scenari e per la valutazione dei rami aziendali. SERVIZIO PRODUZIONE, TRASPORTO E DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA La materia è stata disciplinata con il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, il cui articolo 16 fa salve le prerogative delle province autonome di Trento e Bolzano. Il D.P.R. 26 marzo 1997, n. 235 – Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Trentino Alto Adige in materia di energia dispone che: • le funzioni relative alla materia “energia” concernono le attività di ricerca, produzione, stoccaggio, conservazione, trasporto e distribuzione di qualunque forma di energia; • gli enti locali – provincia, comuni, consorzi - possono gestire le attività mediante le forme di gestione dei servizi pubblici locali, ivi comprese le società di capitali nelle quali gli enti locali posseggano la maggioranza del capitale sociale. Si ricorda che la L.P. n. 3/2006 dispone che la distribuzione dell'energia sia effettuata in ambiti territoriali ottimali, tuttavia ad oggi non definiti. La norma tuttavia si presta a situazioni derogabili in ordine alla territorialità degli ambiti. Il servizio di produzione, trasporto e distribuzione dell'energia elettrica è gestito da Dolomiti energia s.p.a. in forza del contratto rep. n. 6973 di data 18 luglio 1997, con scadenza al 30 giugno 2027. Dolomiti energia ha affittato il ramo di azienda a SET Distribuzione s.p.a.. Dolomiti energia s.p.a. è una società di capitali a maggioranza pubblica, per cui la situazione dovrebbe essere in regola con le vigenti disposizioni. FARMACIE COMUNALI La gestione delle farmacie comunali è disciplinata dalla legge 2 aprile 1968, n. 475. L’Azienda multiservizi di Rovereto – A.M.R. – è una azienda speciale, che individua un organismo strumentale del comune e non un soggetto “esterno”. Nessun obbligo pertanto di modificare l’attuale situazione, che risulta perfettamente in regola. 286. ILLUMINAZIONE PUBBLICA La gestione del servizio di illuminazione pubblica risulta affidata a Dolomiti energia s.p.a., fino al 30 giugno 2027, in forza del contratto di servizio rep. n. 6974 di data 18 luglio 1997, stipulato con l’Azienda servizi municipalizzati s.p.a.. Per ragioni organizzative interne, Dolomiti Energia ha conferito la gestione del contratto a Set Distribuzione spa. L’illuminazione pubblica non è tuttavia un “servizio di rilevanza economica”, ma un impianto tecnologico comunale, per il cui utilizzo i cittadini non pagano alcuna tariffa. Il contratto di servizio in corso deve quindi essere considerato come un semplice contratto d’appalto, che va verificato alla luce del quadro normativo e delle evoluzioni societarie intervenute nel frattempo. Nel corso del 2014 dovrà essere espletato un nuovo appalto. 16.b. 4 Rapporti con la società Dolomiti Energia s.p.a. e con la FinDolomiti Energia s.p.a. L'attività della società è attentamente seguita e sono frequenti i contatti fra gli amministratori della stessa e la giunta. Le comunicazioni degli amministratori circa l'andamento della società al 30 settembre 2013 sono positive e viene ipotizzata la distribuzione di un dividendo almeno nella misura dell'esercizio precedente. L'oggetto sociale di FinDolomiti Energia è la gestione della partecipazione in Dolomiti Energia s.p.a.. I risultati della società dipendono quindi dal dividendo di D.E. s.p.a. Come anticipato al punto 16.b.2. dovranno essere definiti nuovi patti parasociali in scadenza il 19 marzo 2014. Nel corso dell'esercizio 2013 la compagine sociale non è mutata e quindi la società è di proprietà del Comune di Rovereto, del Comune di Trento e di Tecnofin Trentina spa con quote paritarie del 33,33%. Alcuni soci pubblici ed i Bim hanno espresso la disponibilità a conferire a FinDe le rispettive azioni di Dolomiti Energia spa. L'assetto societario di Dolomiti Energia spa potrebbe subire nel corso del 2014 una variazione a seguito dell'esercizio del diritto di scorporo da parte dei Comuni di Rovereto e Trento dei rami idrici e di igiene urbana. Per una valutazione più dettagliata di questo aspetto si rimanda a quanto anticipato nel suddetto punto 16.b.2 16.b.7 Azienda Multiservizi Rovereto - assetto e prospettive. Gli indirizzi generali all'azienda speciale del comune sono stati deliberati dal consiglio comunale con specifica deliberazione n. 42 di data 20 settembre 2011 ed hanno una valenza pluriennale. Il Consiglio comunale ha poi approvato con deliberazione n .43 di data 20 novembre 2013 la mozione avente per oggetto “Riposizionamento della società partecipata AMR”. Nei prossimi mesi sarà quindi proposta al consiglio una modifica statutaria all'esito degli approfondimenti in corso per dare attuazione a quanto previsto dalla citata mozione. Nel corso del 2013 è stata ampliata la collaborazione con AMR per la gestione del servizio di front-office nella sede municipale. L'incarico sarà confermato anche per l'anno 2014 considerati i risultati ottenuti. Nel corso del 2014 sarà inoltre affidata ad AMR la gestione delle procedure di accesso e utilizzo delle sale circoscrizionali. La società è tenuta a rispettare gli indirizzi definiti nel protocollo d'intesa stipulato fra la Provincia e il Consiglio delle Autonomie Locali per il contenimento di alcune tipologie di spesa, fra cui il personale, e nelle procedure di selezione dello stesso. 287. INVESTIMENTI Per l’elenco dettagliato degli investimenti si rinvia al piano delle opere pubbliche e alla scheda illustrativa di seguito riportata. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono le dotazioni organiche assegnate ai centri di costo ed illustrate nell’apposita scheda. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI V.% sul totale Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) 1.936.232,56 1.902.604,60 1.894.585,76 % su tot. 40,784 80,898 80,833 Spesa per investimento Di sviluppo entità (b) % su tot. entità (c) 2.811.304,22 449.250,00 449.250,00 Totale (a+b+c) % su tot. spese finali tit. I e II 59,216 19,102 19,167 4.747.536,78 2.351.854,60 2.343.835,76 5,572 3,832 3,788 288. Programma N. 17 RISORSE E TRIBUTI 17.a - TRIBUTI Assessore competente: Giuseppe Bertolini Dirigente: Marisa Prezzi DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA - MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE Le entrate tributarie del Comune di Rovereto, escludendo quelle di finanza derivata, costituiscono la principale fonte di entrata di parte corrente. Il quadro normativo statale sta peraltro stravolgendo tutto il panorama fiscale/tributario cui facevamo riferimento da anni: diversa devoluzione a stato / comuni dei prelievi tributari, modifica significativa di imposte / tasse consolidate da anni quali: ICI/IMU per l'imposta patrimoniale, TARSU/TARES/TARI per i rifiuti, l'introduzione di imposte comunali completamente nuove, quali la IUC che si compone di tre diverse imposte tra cui almeno una – la TASI – rappresenta una novità impositiva, cessazione dell'attività di Equitalia con continui rinvii e cambi di scenari sul fronte della riscossione. Il susseguirsi di queste normative a livello statale che hanno imposto la veicolazione di prelievi statali attraverso il prelievo fiscale locale ha alterato anche il delicato rapporto Comune/cittadino in quanto il prelievo fiscale attuato è a sua volta viziato dalla obbligatoria devoluzione di parte del gettito direttamente allo Stato. E' questo il caso della maggiorazione sulla tariffa rifiuti prevista solamente per l'annualità 2013. In tale panorama ed in questo contesto diventa difficile attuare una programmazione del prelievo fiscale locale, addirittura s'impongono talvolta correttivi alla politica fiscale comunale per tentare di attenuare l'impatto del prelievo statale, talvolta importante e repentino. Il 2014 quindi, oltre all'imposizione della maggiorazione Tares a valere 2013, vedrà la probabile applicazione di una nuova imposta (TASI) il cui gettito dovrà sopperire il mancato gettito dell'IMUP – abitazione principale (abolita già nel 2013, ma non rimborsata nel 2014 attraverso trasferimento provinciale/statale). Al momento della redazione del presente documento non se ne conoscono ancora i risvolti applicativi, ma si delineano già le problematiche di riscossione per le quali dovrà essere massima l'attenzione verso il cittadino adottando, per quanto può fare il Comune, una disciplina improntata a criteri di semplificazione. Volontà dell'amministrazione, se i tempi lo consentiranno ancora nel 2014, di sperimentare applicazioni di analisi circa l'impatto dell'imposizione tributaria sui nuclei familiari, in modo da valutarne la portata al fine di improntare la manovra tributaria a criteri di differenziazione e proporzionalità. Parimenti nei confronti delle attività economiche si cercherà per quanto possibile di attenuarne l'impatto in modo da non far assumere all'imposizione tributaria carattere di ulteriore causa di difficoltà per le aziende in un momento di recessione economica e di contrazione dei mercati. Non ultimo e non meno impattante l'aggancio del gettito tributario al trasferimento di parte corrente da parte della Provincia (fondo perequativo) che ha alterato anche quest'ultimo equilibrio consolidato da anni. Infatti il gettito tributario diventa esso stesso strumento di perequazione nell'ambito della quantificazione dei trasferimenti provinciali. Il prelievo tributario si connota anche dell'esigenza di sopperire al venir meno di altre entrate correnti per le quali si prevede un trend in contrazione. 289. Queste modifiche normative hanno investito in modo significativo anche i cittadini i quali, non solo si sono visti attribuire nuove quote di prelievo fiscale, ma anche nuove metodologie di pagamento (basti pensare alla novità del pagamento attraverso F24 che ha pensionato l'ormai famoso bollettino di Equitalia cui da anni eravamo abituati), oltre a tributi di assoluta novità, quali la maggiorazione sulla tariffa rifiuti prevista per il 2013 e la TASI che debutta nel 2014. Questo quadro complesso rende confusa e non delineabile nel tempo la politica fiscale comunale: di anno in anno il Comune è chiamato infatti a introdurre e/o modificare le proprie impostazioni spinto da un lato dalla necessità di non dover far venire meno il gettito locale e dall'altro dalla necessità di farsi primo garante della sostenibilità del prelievo fiscale sui propri cittadini. In quest'ottica intende operare l'Amministrazione mantenendo fin quando possibile le aliquote standard, non cedendo alla opportunità di acquisire nuove risorse attraverso il prelievo fiscale, lavorando sul contenimento della spesa piuttosto che intervenire sull'aumento delle entrate tributarie cercando di mantenere inalterato l'equilibrio sociale e il livello di erogazione dei servizi. E' in questo quadro complesso che si inserisce un'altra novità: la modifica dell'art. 80 dello Statuto di Autonomia della Provincia di Trento approvata con la legge 147/2013 (Legge di Stabilità). Tale modifica normativa attribuisce alla Provincia la potestà di istituire nuovi tributi ovvero disciplinare secondo propri criteri tributi locali comunali di natura immobiliare istituiti con legge statale. Diventa pertanto dirimente la normativa tributaria della Provincia. Ciò anche con riferimento alla manovra di bilancio complessiva, essendo che la manovra tributaria diventa strettamente interrelata con i trasferimenti provinciali a valere sul fondo perequativo. Per quanto riguarda la politica tariffaria l'Amministrazione ha perseguito anche nel 2013 una azione di stabilizzazione delle tariffe. Già nel 2012 si era condotta un'attenta analisi di tutte le tariffe comunali, mettendo a confronto alcuni importanti indicatori finanziari. Da un esame degli stessi si sono potute effettuare alcune importanti valutazioni. Nell'ambito dell'andamento comunale, analizzando l'ultimo triennio, si è rilevato un incremento dell'autonomia finanziaria accompagnato da un leggero calo della pressione tributaria, a fronte di un aumento dell'autonomia extratributaria. Rispetto agli altri comuni trentini raffrontati si è rilevato invece un trend inverso della pressione tributaria, che nell'ultimo triennio è andato crescendo. Significativo è il raffronto con gli indicatori dei comuni fuori Regione, analoghi per popolazione residente, che espongono un indice di autonomia finanziaria 3 volte superiore al nostro. La difformità risulta ancora più evidente con riferimento all'indice di pressione tributaria, per il quale i valori risultano superiori ai nostri nell'ordine di 3 - 5 volte. L'orientamento dell'Amministrazione in tema tariffario rimane quello di un contenimento delle tariffe sui servizi primari rispettando i bisogni sociali, andando ad operare eventuali recuperi di tariffa solo in taluni ambiti ove non viene alterato l'equilibrio sociale. Nel corso del 2014 verrà dedicata particolare attenzione alla politica tariffaria al fine di mantenere un buon grado di copertura del costo dei servizi erogati dal Comune. Come già detto per la politica tributaria, anche per la politica tariffaria è precisa volontà dell'amministrazione di sperimentare nel 2014 applicazioni di analisi circa l'impatto dell'imposizione tributaria sui nuclei familiari, in modo da valutarne la portata al fine di improntare la manovra tributaria a criteri di differenziazione e proporzionalità. Nel quadro normativo attuale la principale entrata tributaria del Comune è derivata dall’ I.MU.P., imposta municipale propria che dal 2012 ha sostituito l'I.C.I.. 290. L'imposta, è noto, è di recente istituzione – 1.1.2012 - e nel corso di questo primo biennio è stata oggetto di numerose variazioni per quanto attiene la disciplina e probabilmente sarà oggetto di ulteriori modifiche nel corso del 2014. Anche per il 2013 l'Ufficio Tributi ha approntato una serie di misure di ausilio al contribuente, che già erano state attivate in maniera significativa nel corso del 2012. In particolare: • prima della scadenza di giugno è stato spedito a domicilio il conteggio ed il modello F24 a tutte le persone fisiche – soggetti passivi IMU; • pagina dedicata sul sito internet del Comune con calcolatore on line: è stato attivata al fine di consentire al contribuente di calcolare autonomamente il tributo, oltreché di stampare il prospetto dell'imposta da pagare ed il modello F.24. Alla corrispondente pagina sul sito internet sono stati registrati 467 accessi in soli 40 giorni con un picco di 100 accessi al giorno; • guida vocale, telefonando ad un numero dedicato dell'ufficio tributi che forniva le informazioni principali in materia; Per la prima volta (e solamente) nel 2013 è stata applicata anche la maggiorazione alla tariffa rifiuti, tributo previsto dal Decreto Monti, applicato dal Comune, ma con obbligo di versare poi il gettito allo Stato. Anche in tal caso il Comune ha cercato di attivare tutte le misure possibili preordinate a facilitare gli adempimenti, obbligatori per legge, a carico dei contribuenti, già oltremodo frastornati, oltreché infastiditi, dalle novità tributarie. E' stata a tal fine affidata a Dolomiti Energia la postalizzazione e la riscossione del tributo, di modo che lo stesso possa essere recapitato, e successivamente anche pagato, unitamente alla seconda rata della tariffa rifiuti 2013. L'attività di riscossione verrà quindi svolta dal gestore del servizio rifiuti, sia per ragioni di economicità anche gestionale, sia perché già in possesso della banca dati (superfici) su cui vanno calcolate la maggiorazione e le riduzioni applicate ai sensi del regolamento vigente. La riscossione verrà ricondotta ad un unica fattura, nella quale sarà distintamente evidenziata e motivata la duplice natura e la quantificazione del prelievo, la cui componente non corrispettiva è evidentemente esclusa dal campo di applicazione dell'I.V.A., e ad un unico strumento di riscossione, al fine di semplificare gli adempimenti a carico dell'utenza, di contrastare e di minimizzare il rischio di evasione, di conseguire economie anche organizzative. Per quanto attiene invece l'attività accertativa, per il prossimo anno ancora riferita all'ICI, oltreché all'IMU, si precisa che il Comune ha affinato negli anni i propri strumenti di censimento e controllo della base imponibile, implementando quotidianamente i propri database, incrociando varie banche dati, tra cui in primis i dati catastali. Ne consegue che la conoscenza e la capacità di analisi e gestione della propria base imponibile ha raggiunto un elevato standard di qualità. Nell'ambito dell'azione impositiva è riservata grande attenzione all'evasione al fine di consentire il massimo recupero tributario che ha così, oltre al rilievo finanziario di non trascurabile valore economico, anche quello di mantenere una base dati aggiornata che è destinata a generare poi autonomamente gettito in auto liquidazione. Nel 2013 si è conseguita peraltro una diminuzione dell'introito da accertamenti, rispetto all'anno precedente, essendo diminuite le risorse all'ufficio preposto. Inutile infine dire che il perseguimento costante di una maggior equità fiscale, consente il contenimento dell'aumento della pressione fiscale. In tal senso si proseguirà anche nel 2014. Nell'ambito dell'attività impositiva grande attenzione è riservata al contribuente, con lo scopo di semplificare una sfera che per il cittadino si presenta tutt’altro che semplice: con questo fine, i servizi già consolidati ed apprezzati, rivolti al pubblico sia allo sportello che on-line, hanno già raggiunto ottimi standard e saranno sempre migliorati e potenziati conformemente alle novità legislative introdotte. E’ con una corretta e massiccia informazione, infatti, che si aiuta il contribuente ad 291. evitare di incorrere in errori per i quali inevitabilmente scattano sanzioni amministrative, che vanno comunque irrogate nell’ottica di mantenere alto il livello di controllo dell’elusione e dell’evasione del tributo. Per il conseguimento dei citati obiettivi, costante e metodico deve continuare ad essere l’aggiornamento e la bonifica della banca dati, sia con l’importazione di dati prelevati da altre banche informatiche disponibili (versamenti Equitalia, Agenzia delle Entrate, variazioni catastali) che con l’immissione manuale delle informazioni legate ai requisiti soggettivi per l’applicazione di aliquote agevolate, riduzioni od aumenti, esenzioni. Le verifiche potranno avere maggiore sicurezza ed efficacia anche con i collegamenti alle informazioni correlate, quali concessioni edilizie, anagrafe, contratti di locazione, utenze, camera di commercio. Come già citato sopra la legge di stabilità ha inoltre introdotto, dal 1° gennaio, la IUC, l’Imposta Unica Comunale, chiamata a riunire le diverse imposizioni fiscali sulla casa. La sua caratteristica principale è la composizione in tre parti: • • • quella patrimoniale, l'IMU che tassa il possesso di un’unità immobiliare. Sarà dovuta per le prime abitazioni di lusso, per le seconde case e per tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale (case, capannoni, negozi, alberghi, aree edificabili, etc); quella sui servizi indivisibili, la TASI, che copre i costi delle attività offerte in maniera indivisibile a vantaggio di tutta la cittadinanza (illuminazione cittadina, manutenzione delle strade, ecc.). Potrà essere a carico sia del proprietario che dell’utilizzatore dell’immobile, ivi compresa l'abitazione principale; quella sui rifiuti, la TARI, che prende il posto della Tariffa rifiuti. Sarà a carico dei detentori, indipendentemente se proprietari o affittuari. Nel corso del 2014 pertanto il Comune dovrà prioritariamente adeguare la disciplina regolamentare riguardo i tributi sopracitati, nel mentre per quanto attiene le aliquote relative all'IMU e alla TASI, le stesse dovranno essere modulate in modo da garantire l'invarianza del gettito 2014 – 2016, rispetto alle entrate 2012 – 2013. Per quanto riguarda il gettito, nel 2013 la previsione fatta a livello preventivo si è rivelata corretta: il gettito registrato è stato infatti di 8.295.585,74 euro a fronte di una previsione di 8.600.000,00 euro, cifra che verrà raggiunta sicuramente in corso d'anno con i ravvedimenti che interverranno. Per il 2014 il gettito in autotassazione è previsto in 8.443.000,00 euro. L’ufficio Tributi riproporrà massima attenzione alla qualità del lavoro svolto, utilizzando al meglio anche l’istituto dell’accertamento con adesione, che ha dimostrato essere un ottimo strumento per sciogliere le eventuali conflittualità con il contribuente accertato ed evitare quindi che lo stesso attivi contenziosi agli organi competenti, con dispendio di risorse economiche ed energie per l’Amministrazione Comunale. Verrà sostenuto l’utilizzo del servizio di IMU ON LINE, strumento oramai consolidato ed apprezzato, che permette al contribuente di calcolare on-line l'imposta dovuta. Saranno inoltre costantemente aggiornate le pagine web del sito Internet comunale, ove il contribuente può trovare tutte le informazioni in materia di IMU, ma anche consultare la disciplina regolamentare e le cartografie delle aree edificabili, scaricare tutta la modulistica. Anche per gli altri tributi comunali saranno mantenute le aliquote previste per il 2013 e troveranno riconferma le previsioni di bilancio di Euro 370.000,00 per l’imposta pubblicità, Euro 52.000,00 per le pubbliche affissioni ed Euro 300.000,00 per la tassa occupazione spazi ed aree pubbliche. Accantonata per ora l'introduzione della COSAP, come si è detto in premessa, si attende una totale rivisitazione dell'impianto impositivo. 292. Con l’affidamento nel 2003 a Trentino Servizi della gestione della raccolta rifiuti è cessata definitivamente in capo al Comune l’attività accertativa in materia. Rimane invece prerogativa del comune l’adozione delle tariffe del servizio raccolta rifiuti, nonché di quelle del servizio di acquedotto e fognature, sulla base dei piani economici e finanziari dei gestori. Tuttavia l'Amministrazione sta collaborando con Trentino Riscossioni per il controllo delle posizioni TIA riferite alle abitazioni, anche al fine di una bonifica della banca dati, recuperando, dove esistente, eventuali sacche di evasione. Nel corso del 2013 è stato inoltre affidato a Trentino Riscossioni S.p.A. il servizio di riscossione stragiudiziale e coattiva delle entrate tributarie patrimoniali ed assimilate, posto che la normativa nazionale aveva previsto la cessazione dell'attività di Equitalia in materia di riscossione ordinaria e coattiva per gli enti locali. INVESTIMENTI Non sono previsti investimenti specifici per questo programma. EROGAZIONE DI SERVIZI DI CONSUMO L’erogazione di servizi riguarda le attività illustrate nel programma. RISORSE UMANE DA IMPIEGARE Le attività relative al presente programma prevedono il mantenimento delle dotazioni organiche. RISORSE STRUMENTALI DA UTILIZZARE La dotazione delle risorse strumentali viene garantita attraverso beni mobili ed immobili iscritti nell’inventario comunale ed assegnati in gestione ai vari centri di responsabilità, sostenuti da adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE Le attività si svolgono in conformità alle normative vigenti e in coerenza con gli strumenti di programmazione provinciale. 3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA IMPIEGHI V.% sul totale Spesa Corrente Anno 2014 2015 2016 Consolidata entità (a) 870.115,58 864.574,33 854.694,49 Spesa per investimento Di sviluppo % su tot. 100,000 100,000 100,000 entità (b) % su tot. entità (c) Totale (a+b+c) % su tot. spese finali tit. I e II 870.115,58 864.574,33 854.694,49 1,021 1,409 1,381 293. Programma N. 18 SERVIZI DI SUPPORTO 18.a - ORGANI ISTITUZIONALI - DECENTRAMENTO 18.b - SEGRETERIA – DIREZIONE GENERALE CONTRATTI 18.c - AFFARI LEGALI 18.d - ORGANIZZAZIONE E PERSONALE 18.e - SERVIZI INFORMATICI 18.f - BILANCIO E PROGRAMMAZIONE 18.g - ANAGRAFE E STATO CIVILE 18.h - LAVORI PUBBLICI 18.a Organi istituzionali - decentramento Competenza: Sindaco Andrea Miorandi e assessore Leone Manfredi. Segretario generale DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA, MOTIVAZIONE DELLE SCELTE E FINALITÀ DA CONSEGUIRE 18.a.1 Supporto all'attività degli organi comunali (Consiglio, Giunta, Commissioni). L'attività dell'ufficio è in continua fase di consolidamento delle modalità operative per migliorare l'assistenza agli organi. Si sono rafforzate le nuove modalità di assistenza al Consiglio Comunale relativamente alla convocazione delle riunioni mediante sms e posta elettronica certificata, e all'attivazione della sezione riservata ai consiglieri comunali sul sito web per la consultazione degli atti, implementata significativamente di uno spazio riservato nella Sezione Amministrazione Trasparente anche in forza di un necessario adeguamento alle disposizioni in materia di trasparenza introdotte dal dLgs 33 del 2013 ed in forza di alcuni interventi legislativi regionali in materia come la L.R. n. 8 del 2012 e la LR. n. 1. del 2013. Dal 2011 è stata avviata la resocontazione sommaria, prevista dal regolamento del consiglio nella versione modificata nel 2010, ancorché priva ad oggi di valore di verbale ufficiale, e che vede impegnati gli assistenti in consiglio nel redigere tale documento di semplificazione della lettura dell'andamento della seduta. Con l'ausilio di questo strumento diventa di breve ed immediata lettura il resoconto delle attività delle sedute. Con il 2013 è stato integralmente recuperato l'arretrato formatosi negli anni 2011 e 2012. Il resoconto viene pubblicato sul sito internet. La segreteria generale coordina anche le attività delle commissioni permanenti e funge da segreteria della Presidenza del consiglio comunale e della conferenza dei Capigruppo. Nel corso del 2013 si sono tenute n.35 sedute di consiglio comunale, un numero uguale rispetto al 2012, non tenendo conto di alcune sedute andate deserte. Per il 2014 ai fini della spesa da stanziare per le sedute consiliari è stato previsto lo stanziamento di € 130.000,00 in riduzione rispetto allo stanziamento definitivo 2013 (pari a € 164.500,00) che teneva conto dello svolgersi nell'anno di più di una sessione di bilancio. La riduzione nella previsioni di spesa del 2014, e degli esercizi successivi, si è resa necessaria per effetto della nota contrazione delle risorse finanziare che ha imposto una complessiva riduzione delle spese correnti. La stima di spesa, tenuto conto dell'andamento delle sedute nel 2013, comporterà un monitoraggio dell'andamento delle sedute in modo da verificare se lo stanziamento sarà sufficiente essendo stato ridotto rispetto al 2013. Analogo ragionamento va fatto sulle spese per le commissioni consiliari per i quali lo stanziamento di spesa è ridotto rispetto al 2013. 294. Complessivamente la spesa per il funzionamento degli organi istituzionali, comprensiva delle circoscrizioni, subisce una riduzione del 6,7% rispetto agli stanziamenti del 2013. 18.a. 2 Supporto attività normativa e provvedimentale. L'ufficio di segreteria generale costituisce supporto agli altri uffici nella redazione dei testi provvedimentali e regolamentari, ciò al fine di contribuire ad una maggiore uniformità formale e strutturale, ed al fine, in particolare per i vari regolamenti comunali, di un migliore coordinamento e di rendere i relativi testi di più facile lettura, in sostanza contribuire ad aumentare la qualità della normazione. E' questo un obiettivo che non va sottovalutato in termini sostanziali perché la qualità dei testi normativi garantisce un miglior lavoro da parte dei consiglieri comunali in fase di aggiornamento o modifiche, una migliore applicazione degli stessi, una maggiore resistenza nel tempo ed una migliore comprensione e facile lettura da parte dei cittadini essendo obbligatoria la loro trasposizione sul sito web dell'ente. La segreteria generale si occupa in generale anche delle forme di supporto sia a richiesta mediante attività di consulenza interna sia mediante emanazione di direttive e circolari interne. 18.a. 3 Revisione e aggiornamento dei regolamenti comunali in attuazione dello statuto comunale. Dopo una fase di attività e di verifica degli strumenti regolamentari a disposizione del Consiglio comunale eletto nel 2010, è stata già predisposta dall'ufficio della segreteria generale una proposta di revisione organica del regolamento interno del Consiglio comunale, sulla base delle indicazioni fornite da consiglieri e capigruppo. La proposta di regolamento è approdata in aula nell'autunno del 2013 ed approvata nella versione finale nel mese di dicembre con le modifiche apportate in sede di capigruppo e con gli emendamenti d'aula. Il nuovo regolamento, così si può definire per effetto di un riassetto del testo, entrerà in vigore per espressa disposizioni regolamentare dopo l'avvenuta approvazione del bilancio per l'esercizio 2014. Il regolamento medesimo entrerà a pieno regime dopo la prossima tornata elettorale, il tempo intercorrente fra l'entrata in vigore ed il prossimo consiglio comunale sarà utile per testare le modifiche apportate e gli effetti prodotti sui lavori d'aula. Per ciò che attiene la revisione del regolamento per il funzionamento dei consigli circoscrizionali, considerato che è stata approvata dalla regione la riforma che consente oggi di avere il quadro sistemico delle norme che disciplinano la materia, è subordinata in primo luogo ad una preordinata modifica dello statuto che si rende peraltro necessaria per adeguare lo stesso alle ultime modifiche della legge regionale in materia di ordinamento dei comuni. Nello statuto, infatti, sono contenute le norme che dettano le regole istitutive delle circoscrizioni e solo in aderenza a queste si potranno adottare le modifiche al regolamento delle circoscrizioni in qualsiasi direzione esse volessero approdare, tranne il caso dell'abrogazione integrale delle stesse. La legge regionale demanda infatti all'autonomia dei singoli comuni la volontà di decidere sulle circoscrizioni e, in assenza di determinazioni, le stesse si intendono mantenute. Dunque il consiglio comunale nel 2014 sarà chiamato ad una scelta importante sotto il profilo dell'esercizio dell'autonomia organizzativa ed istituzionale. 18.a. 4 Rapporti con le istituzioni. L'ufficio di segreteria generale costituisce il riferimento per i rapporti di carattere generale con le istituzioni locali al fine di coordinare ed uniformare le attività degli uffici anche in rapporto all'attuazione della legge provinciale di riforma istituzionale. In capo all'ufficio sono compresi i rapporti di carattere istituzionale anche con enti dello Stato e/o con altri organi di rilevanza istituzionale. 18.a. 5 Nuove funzioni statali attribuite. Con la legge anticorruzione n. 190 del 6.11.2012 sono state previste disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella P.A. La legge in parola ha introdotto significative ed incisive disposizioni che trasversalmente vanno ad incidere su disposizioni di carattere speciale in materia 295. amministrativo-pubblicistica, in materia organizzativa e del personale, in materia penale, in materia civile. Come è noto la legge ha avuto un iter lungo in Parlamento per il carattere tecnico complesso dato dalla necessità di intervenire trasversalmente su diverse disposizioni legislative. La legge, si aggiunge ad altre disposizioni di legge dell'ultimo Governo Monti, inteso ad imprimere una forte responsabilizzazione nei processi organizzativi e decisionali degli enti pubblici, individuando nuove responsabilità a livello dirigenziale interno e nuove competenze degli organi ausiliari. La legge in oggetto tocca almeno 4 ambiti di diretto interesse: • organizzazione • modifiche alla L. 241 • modifiche in materia di appalti • personale. La legge ha individuato all'interno di ogni ente un responsabile della prevenzione della corruzione, per i comuni è stato individuato il segretario generale al quale è stata affidata anche la responsabilità per la trasparenza e l'integrità. Su proposta di quest'ultimo è stato redatto il Piano per la prevenzione della corruzione ed il Programma Triennale per la trasparenza sulla base delle disposizioni statali attuative della detta legge, ossia i Decreti delegati n. 33 (sulla trasparenza), 39 (sulla inconferibilità ed incompatibilità) e 62 (sul codice di comportamento dei dipendenti pubblici). Il Piano Triennale approvato dalla Giunta comunale nel mese di gennaio 2014, anche tenendo conto dell'Intesa intercorsa il 24.7.2013 fra la Conferenza Unificata Stato-Autonomie locali, potrà subire modifiche in particolare per l'effetto dell'approvazione della legge regionale di recepimento del Dlgs. n. 33 del 2013. Il Piano prevede una serie di azioni e i comunicazioni ed è uno strumento di norma aggiornabile annualmente. Diverse azioni saranno adottate nel 2014 in attuazione del Piano, a livello interno incidenti sopratutto sugli aspetti organizzativi e dei controlli e che vedranno impegnato il responsabile e la struttura interna di supporto allo stesso e dallo stesso istituita nel 2013 dopo la sua nomina. Sarà proseguita in primis l'attività di formazione già avviata nel 2013 per una prima fase che ha visto coinvolti più di 250 dipendenti. La redazione del P
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