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LA NOSTRA SCUOLA
La memoria storica - l’evoluzione
L’ Istituto Statale "P. Siciliani", di antica e gloriosa tradizione, sorse come "Scuola Normale"
subito dopo l'unificazione d'Italia, con la legge Casati, assolvendo sin da allora, nell'imperante
analfabetismo che toccava le sue punte massime in Puglia e nel Salento "una funzione
altamente civile, di primaria importanza nel preparare sempre nuove generazioni di insegnanti
al loro compito formativo ed educativo, nell'alveo della scuola primaria" (O. Colangeli - Genesi
e sviluppo della Scuola Magistrale in Terra d'Otranto- Ed. Milella - Lecce 1966).
Nel 1923 si trasformò in "Istituto Magistrale" per effetto della riforma Gentile, e dal 1944-45
trovò la sua definitiva sistemazione nell'edificio di Via Leuca (il primo nuovo stabile che si
costruisse in Lecce per uso scolastico), fregiandosi nel contempo del nome dell'illustre
pedagogista galatinese Pietro Siciliani. Da allora esso è sempre stato "uno dei maggiori istituti
cittadini, fucina di intelletti e vivaio di maestri, uno dei pochi che vanti in Terra d'Otranto un
così lungo ed operoso passato"(O. Colangeli - op.cit.pag.212).
Dall’anno scolastico 1999/2000 sono state attivate tre sperimentazioni:
 Liceo Linguistico;
 Liceo Pedagogico - Sociale;
 Liceo delle Scienze Sociali.
Dall’anno scolastico 2010-2011, con la riforma Gelmini, sono state attivate le classi dei licei:



Liceo Linguistico;
Liceo delle Scienze Umane;
Liceo delle Scienze Umane ~ Opzione economico-sociale.
Attualmente l’Istituto, dato il considerevole aumento delle iscrizioni, dispone di una
succursale, situata in Via don Bosco - Lecce.
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Il territorio
Lecce sorge nella parte centro-settentrionale della pianura salentina. La morfologia del territorio è
complessivamente pianeggiante. Il territorio comunale si estende per oltre 238 km² e si affaccia sul
mare Adriatico per più di 20 km. Lecce è una delle province meridionali più popolose, conta 94.775
abitanti, con un modesto grado di urbanizzazione.
Al 31 dicembre 2010 a Lecce risultano residenti 6.058 cittadini stranieri di diverse nazionalità
L'economia della città si basa essenzialmente sull'agricoltura, sull'artigianato (cartapesta),
sull'agroalimentare (in particolare olivicoltura e viticoltura), sull'edilizia e sui servizi (settore
terziario) e sul turismo. Nel 2010 il capoluogo salentino è stato inserito (unica città italiana) nella
lista "Best in travel 2010" di Lonely Planet, figurando tra le 10 città mondiali più belle da visitare.
Per le bellezze naturali e artistiche
La Provincia si impegna costantemente affinché prevalgano le attività evolute e innovative, sia nel
campo del turismo di qualità, dell’offerta di servizi culturali, della ricerca, della tecnologia e dei
prodotti manifatturieri di fascia alta, che nell’artigianato.
SINTESI ANALISI SWOT(punti di forza e di debolezza).
L'AGRICOLTURA
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
Elevata diversità biologica delle aree naturali del territorio
Eccessiva frammentazione aziendale
Aumento significativo delle esperienze di produzione biologica nei
Riduzione delle superfici coltivate
comparti tradizionali
Degrado ambientale dei sistemi agricoli
Pregio delle produzioni olivicole e degli impianti di produzione
Ridotto ricambio generazionale alla giuda delle aziende
Consistente presenza di vini DOC e IGT
Sottocapitalizzazione delle aziende
Esiguo numero di prodotti a denominazione di origine
Scarso peso del comparto zootecnico
Carenza di risorse idriche
IL SISTEMA MANIFATTURIERO
PUNTI DI DEBOLEZZA
Modesta dimensione media delle imprese
Quota elevata di produzione medio bassa
Capacità commerciale limitata
Potere di mercato molto scarso
Modesta propensione all'innovazione
Inadeguatezza delle infrastrutture primarie nelle aree per gli
insediamenti produttivi
Carenza di strumenti finanziari a sostegno del sistema produttivo
Bassa professionalità delle risorse presenti sul territorio
IL SISTEMA TURISTICO
PUNTI DI FORZA
P PUNTI DI DEBOLEZZALEZZA
Patrimonio naturale paesaggistico ed elevato potenziale di attrazione
Offerta turistica insufficientemente sviluppata (strutture e
turistica
professionalità)
Litorali e acque di balneazione caratterizzate da elementi di assoluta
Estrema stagionalità della domanda
unicità
Politiche di promozione e di comunicazione turistica insufficiente
Eterogeneità della struttura morfologica del territorio.
Inefficienza dei tradizionali strumenti di commercializzazione dei
Patrimonio artistico e culturale caratterizzato da un ottimo grado di
prodotti turistici soprattutto nei confronti della domanda estera
conservazione e da un impareggiabile valore storico
Dotazione minimale di infrastrutture orientate ai bisogni turistici
Ottima tradizione enogastronomica
Cultura dell'accoglienza non sufficientemente sviluppata
Presenza di una serie di centri storici di elevato pregio artistico
Prodotti e iniziative non integrati in un sistema turistico in grado di
localizzati nelle zone costiere
valorizzare tutte le risorse del territorio
Integrabilità di forme diverse di offerta turistica
Tessuto imprenditoriale nel settore turistico eccessivamente
frammentato e sommerso
Scarsa integrazione tra i beni culturali disponibili e le attività
economiche, soprattutto artigianali ed artistiche, direttamente connesse
alla loro valorizzazione e tutela
PUNTI DI FORZA
Tradizione produttiva
Imprenditorialità consolidata
Buone capacità manifatturiere
Dinamicità delle imprese
Propensione ad operare sui mercati esteri
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Risorse presenti nel territorio :
 Numerosi centri di servizi (sanitari, sportivi, culturali, sociali, ecc.)
 Università del Salento
 l'Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare (ISUFI), una delle Scuole Superiori
d'Italia, costruita sul modello della Scuola Normale di Pisa. La Scuola realizza programmi di alta
formazione nell'ambito dei seguenti settori: Nanoscenze, e-Business Management, Giurisprudenza e
Politica dell'area Euromediterranea, Beni Culturali.
 Istituti territoriali del CNR, Istituti e articolazioni territoriali di Istituti del Consiglio Nazionale delle
Ricerche: l'Istituto per i beni archeologici e monumentali e le sezioni dell'Istituto di scienze delle
produzioni alimentari, dell'Istituto per la microelettronica e microsistemi, dell'Istituto di fisiologia clinica e
dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima.
 Agenzie Formative
 Strutture di accoglienza
 Enti locali e aziende connesse ai diversi settori produttivi
Utenza
Classi e alunni a.s. 2012/2013
INDIRIZZO
Linguistico
Scienze Umane LES
Scienze Umane
Pedagogico- sociale
CLASSI
1^
2^
3^
4^ ⃰
5^ ⃰
1^
2^
3^
4^ ⃰
5^ ⃰
1^
2^
3^
4^
5^
NUMERO ALUNNI
119
103
91
70
74
43
52
31
25
20
135
125
143
121
172
Tot. Alunni
457
171
403
293
1324
⃰ Classi vecchio ordinamento
4
Classi e alunni a.s. 2013/2014
INDIRIZZO
CLASSI
1^
2^
3^
4^
5^ ⃰
1^
2^
3^
4^
5^ ⃰
1^
2^
3^
4^
5^ ⃰
Linguistico
Scienze Umane
Scienze Umane
LES
NUMERO ALUNNI
152
110
94
92
69
110
118
128
135
115
48
41
48
31
25
Tot. Alunni
317
606
193
1316
⃰ Classi vecchio ordinamento
VISUALIZZAZIONE UTENZA PER CLASSI a.s 2013/2014
350
300
310
270 258
250
209
200
150
100
50
269
0
1^
2^
3^
4^
5^
5
Classi e alunni a.s. 2014/2015
INDIRIZZO
CLASSI
1^
2^
3^
4^
5^
1^
2^
3^
4^
5^
1^
2^
3^
4^
5^
Linguistico
Scienze Umane
Scienze Umane
LES
NUMERO ALUNNI
155
139
93
71
86
162
91
119
116
133
31
46
40
43
31
Tot. Alunni
544
621
191
1356
VISUALIZZAZIONE UTENZA PER CLASSI a.s 2014/2015
350
300
250
295
252 250
230
200
150
100
50
276
0
1^
2^
3^
4^
5^
6
Bacino d’utenza
VISUALIZZAZIONE PROVENIENZA CLASSI 1^ a.s. 2012/2013
56
60
50
40
30
20
17
14
20
11
9 8
6
10
5
4
0
3
lecce
veglie
surbo
monteroni
trepuzzi
cavallino
campi
melendugno
squinzano
s.donato
s.cesario
vernole
lequile
salice
s.pietro l.
novoli
carmiano
s.pancrazio
calimera
p.cesario
copertino
guagnano
torchiarolo
arnesano
3
2,5
2
2
1,5
1
1
caprarica
lequile
merine
leverano
lizzanello
s.donaci
villa convento
s.pietro v.
borgagne
galatone
sannicola
castri
0,5
0
galugnano
7
VISUALIZZAZIONE PROVENIENZA CLASSI 1^ a.s. 2013/2014
100
91
90
80
70
60
50
40
30
23 20
20
16
15
10
10
10 11 13
13
4 3 1
9
4
0
arnesano
calimera
campi sal.
carmiano
castri
cavallino
collepasso
copertino
guagnano
lecce
lequile
leverano
lizzanello
melendugno
monteroni
nardo
novoli
porto cesario
salice
san cesario
san donato
san pancrazio
s pietro l.
s pietro ver
squinzano
surbo
torchiarolo
trepuzzi
veglie
vernole
2
Il bacino d’utenza dell’Istituto Statale “P. Siciliani” di Lecce è costituito da 45 comuni.
Dalla visualizzazione dei grafici emerge che, negli anni scolastici 2012/13 e 2013/14, gli alunni
iscritti alle classi prime provenienti dal Comune di Lecce risultano provenienti in maggior
numero dalle scuole di Lecce rispetto agli altri comuni del bacino di utenza; significativa è
anche la presenza di studenti provenienti dai comuni limitrofi e anche da comuni della provincia
di Brindisi
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VISUALIZZAZIONE PROVENIENZA CLASSI 1^ a.s. 2014/2015
100
arnesano
87
90
calimera
campi sal.
80
carmiano
castri
70
cavallino
copertino
60
lecce
lequile
50
leverano
lizzanello
40
melendugno
monteroni
30
novoli
20
10
0
10
9
6
17
15 19
14 14
1111
2
san cesario
san donato
4
2
salice
s pietro l.
s pietro ver
Si è registrato, rispetto allo scorso anno scolastico, un lieve aumento delle iscrizioni da Calimera,
Cavallino, Lecce, ma si registra un notevole calo da Carmiano, Copertino, Lequile, Melendugno,
San Cesario, San Donato,San Pietro, Surbo, Vernole.
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Bisogni formativi degli alunni
Il nostro Istituto, inserito in un territorio caratterizzato dal progressivo affermarsi di attività di
carattere terziario ma anche agricole e industriali, opera in maniera da fronteggiare una dinamica
occupazionale che da una parte richiede un livello di qualificazione professionale sempre più
elevato e specialistico, dall’altra una continua capacità di adattamento e di disponibilità al
cambiamento.
Il Siciliani, punto di riferimento di tradizione del territorio cittadino, pertanto, è attento alla crescita
e alla valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e
dell’identità individuale e sociale, in un quadro di cooperazione tra scuola, genitori ed Enti Locali,
in coerenza con le disposizioni in materia di autonomia e secondo i principi sanciti dalla
Costituzione Italiana ed Europea e dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo.
La nostra organizzazione didattico-formativa è attenta ai bisogni dell’utenza e mira alla formazione
di menti flessibili e critiche, capaci di padroneggiare i processi decisionali, di leggere e interpretare
la realtà complessa, di adeguarsi alla crescente flessibilità delle funzioni da svolgere, sia a livello
locale che globale, e di inserirsi nella vita lavorativa in modo adeguato.
La risposta della scuola
TRADIZIONE LICEALE
FAMIGLIE E STUDENTI
INNOVAZIONE
RETE DI RELAZIONI
P.O.F.
TERRITORIO
CULTURA
come
SAPERE
SAPER FARE
SAPER ESSERE
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Con il Piano dell’Offerta Formativa, strumento di promozione e partecipazione al processo di
rinnovamento sociale e culturale in atto, il nostro liceo è pienamente inserito nel percorso di
sviluppo del Paese, non solo nella dimensione locale e nazionale, ma anche e soprattutto in quella
europea ed internazionale.
È molto importante che la Scuola condivida con gli Studenti, le loro Famiglie e il Territorio un
progetto volto non solo a raggiungere elevati livelli di conoscenze, competenze e abilità nei vari
settori rappresentati dalle discipline, ma anche, e soprattutto, a possedere gli strumenti con cui
affrontare gli inevitabili cambiamenti che sopraggiungeranno e la capacità di apprendere in modo
autonomo, capacità fondamentale, vista la continua evoluzione dei saperi e l’esigenza di affrontare
ed indagare la realtà attraverso un corretto approccio scientifico, alieno da idee preconcette.
Il progetto educativo del nostro Liceo dà agli studenti la possibilità di scegliere in modo motivato il
corso di studi universitario per il quale si sentono più portati, contribuisce anche alla formazione
globale della persona e fornisce una buona adattabilità a diversi ambienti di apprendimento e/o di
prestazioni, anche in ambito professionale.
Particolare attenzione viene posta allo sviluppo delle potenzialità e delle personali inclinazioni degli
alunni.
In una logica sistemica la nostra scuola è sempre presente per alunni e genitori, al fine di affrontare
problematiche di disagio scolastico o psicologico e cercarne le possibili soluzioni, per favorire il
“ benessere” dello studente e delle famiglie.
Il Liceo propone anche numerose attività extrascolastiche, che s’intrecciano con l’offerta curricolare
e l’arricchiscono con esperienze sempre molto qualificate.
L’Istituto considera fondamentale valutare il raggiungimento dei propri obiettivi, si sottopone a
valutazioni interne ed esterne e promuove progetti volti alla certificazione delle competenze degli
alunni.
OFFERTA FORMATIVA CURRICULARE
PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE, PROFESSIONALE DEL PERCORSO LICEALE
Il percorso liceale fornisce allo studente gli strumenti culturali e metodologici per la comprensione
approfondita della realtà, promuove un atteggiamento razionale, critico, progettuale, favorisce lo
sviluppo di conoscenze e abilità, matura le necessarie competenze e l’acquisizione di strumenti
nelle aree trasversali all’apprendimento: metodologica, logico-argomentativa, linguisticocomunicativa, storico-umanistica, scientifica, matematico-tecnologica.
Alla fine del corso di studi “i percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e
metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con
atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai
problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte
personali e adeguate non solo al proseguimento degli studi di ordine superiore, ma anche
all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.”(art. 2 comma 2 del regolamento recante
“Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei)
La nostra “mission”
CONOSCERE PER ORIENTARSI VERSO LA CRESCITA INTELLIGENTE,
SOSTENIBILE ed INCLUSIVA per assicurare a tutti pari opportunità nel raggiungimento di
elevati livelli culturali e nello sviluppo delle conoscenze, delle abilità e delle competenze,
generali e di settore, coerenti con le attitudini e le scelte personali.
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Gli indirizzi di Studio
Attualmente, al Siciliani sono attivi tre indirizzi di studio secondo la nuova riforma:
-
Liceo Linguistico;
-
Liceo delle Scienze Umane;
-
Liceo delle Scienze Umane ~ Opzione economico-sociale.
PROFILO
LICEO LINGUISTICO
Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Oltre
a mirare alla formazione di un cittadino attivo e consapevole, guida lo studente ad approfondire e
a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la
padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano, per comprendere criticamente l’identità
storica e culturale di tradizioni e civiltà “diverse”. Gli studenti, a conclusione del percorso di
studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, matureranno competenze
comunicative, corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento
e la capacità di utilizzare tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali
usando diverse forme testuali sapendosi confrontare con la cultura degli altri popoli, e
avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio
Articolazione orario annuale
Attività e
insegnamenti
obbligatori per tutti
gli studenti
1° Biennio
1° Anno
2° Anno
3° Anno
Lingua e
132
132
132
letteratura
Lingua Latina
66
66
66
Lingua e
Letteratura
132
132
132
Straniera 1^*
Lingua e
Letteratura
99
99
132
Straniera 2^*
Lingua e
Letteratura
99
99
132
Straniera 3^*
Storia e Geografia
99
99
/
Storia
/
/
66
Filosofia
/
/
66
Matematica**
99
99
66
Fisica
/
/
66
Scienze
66
66
66
Naturali***
Storia dell’Arte
/
/
66
Scienze motorie e
66
66
66
sportive
Religione Cattolica
o Attività
33
33
33
alternative
Totale Ore
891
891
990
* sono comprese 33 ore annuali di conversazione con docente madrelingua
**con informatica al 1° biennio
***Biologia, Chimica, Scienze della Terra
2° Biennio
5° Anno
4° Anno
132
132
66
66
132
132
132
132
132
132
/
66
66
66
66
/
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
33
33
990
990
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PROFILO
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
Il corso di studi permette di studiare in modo più approfondito la psicologia e le scienze dell’educazione,
fornisce inoltre una buona conoscenza di base nel settore della sociologia, dell’antropologia, del diritto e
dell’economia. A questo aggiunge una solida formazione classica ed umanistica, con lo studio della
filosofia nel triennio, del latino e di una lingua straniera per tutto il quinquennio. Infine propone lo studio
della matematica e delle scienze naturali nell’intero quinquennio e della fisica nel triennio, al fine di
fornire gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà. Oltre a
garantire una formazione culturale di stampo liceale, questo indirizzo si propone di aiutare gli studenti a
conoscere meglio se stessi, gli altri e le relazioni sociali, fornendo importanti strumenti per orientarsi nella
dimensione interiore della mente, delle emozioni e nel contesto sociale ed economico. Le discipline che
caratterizzano il Liceo delle Scienze Umane e consentono di sviluppare e queste fondamentali
competenze sono:
- La Psicologia: la scienza che studia la mente e il comportamento delle persone
- La Sociologia: la scienza che si occupa della società in cui viviamo
- La Pedagogia e le Scienze dell’Educazione: si concentrano sullo studio della persona
- L’Antropologia: studia le comunità umane, per mettere in evidenza soprattutto le differenze
culturali
- Il Diritto: studia l’ordinamento giuridico dello Stato
- La lingua straniera contribuisce sia all’ampliamento degli orizzonti culturali che alla formazione
del cittadino europeo, fornendo un indispensabile strumento di comunicazione
Articolazione orario annuale
Attività e
insegnamenti
obbligatori per tutti
gli studenti
1° Biennio
2° Biennio
5° Anno
1° Anno
2° Anno
3° Anno
4° Anno
Lingua e
132
132
132
132
132
letteratura
Lingua Latina
99
99
66
66
66
Lingua e
Letteratura
99
99
99
99
99
Straniera
Diritto
ed
66
66
/
/
/
economia
Scienze Umane*
132
132
165
165
165
Storia e Geografia
99
99
/
/
/
Storia
/
/
66
66
66
Filosofia
/
/
99
99
99
Matematica**
99
99
66
66
66
Fisica
/
/
66
66
66
Scienze
66
66
66
66
66
Naturali***
Storia dell’Arte
/
/
66
66
66
Scienze motorie e
66
66
66
66
66
sportive
Religione
Cattolica o Attività
33
33
33
33
33
alternative
Totale Ore
891
891
990
990
990
* antropologia, psicologia, sociologia, pedagogia
**con informatica al 1° biennio
***Biologia, Chimica, Scienze della Terra
E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e
degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei
limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato
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PROFILO
LES
Il LES permette agli studenti di acquisire competenze e capacità adeguate al contesto attuale in una
prospettiva di sviluppo sia universitario che lavorativo. Si delinea come percorso educativo rivolto
all’economia, al diritto e alle altre scienze sociali nell’integrazione delle discipline umanistiche,
scientifiche ed economico-sociali al fine della formazione di un cittadino completo, attivo, consapevole
delle trasformazioni in atto. La coniugazione delle discipline educa ad un sapere pertinente ad una
conoscenza non frammentaria ma capace di gestire i contesti nella loro complessità sistemica.
Il liceo economico-sociale integra diritto, economia e scienze umane, per avvicinare gli studenti alla
contemporaneità attraverso conoscenze e competenze adatte a comprenderne la complessità, pertanto
vuole rispondere alla necessità di modernizzare il sistema rispetto alla domanda di formazione in campo
economico nella società della conoscenza, ma anche come adeguamento della formazione liceale già
presente in altri stati europei.
Il risultato atteso è una spiccata consapevolezza della realtà economica e sociale, locale e internazionale,
in rapporto alle risorse, ai limiti, agli scopi, alle scelte, alle potenzialità delle persone, delle società e
dell’ambiente.
Articolazione orario annuale
Attività e
insegnamenti
obbligatori per
tutti gli studenti
1° Biennio
2° Biennio
5° Anno
1° Anno
2° Anno
3° Anno
4° Anno
Lingua e
132
132
132
132
132
letteratura
Lingua e
Letteratura
99
99
99
99
99
straniera 1
Lingua e
Letteratura
99
99
99
99
99
Straniera 2
Diritto
ed
economia
99
99
99
99
politica
99
Scienze
99
99
99
99
99
Umane*
Storia e
99
99
/
/
/
Geografia
Storia
/
/
66
66
66
Filosofia
/
/
66
66
66
Matematica**
99
99
66
66
66
Fisica
/
/
66
66
66
Scienze
66
66
/
/
/
Naturali***
Storia dell’Arte
/
/
66
66
66
Scienze motorie
66
66
66
66
66
e sportive
Religione
Cattolica o
33
33
33
33
33
Attività
alternative
Totale Ore
891
891
990
990
990
* antropologia, metodologia della ricerca, sociologia, pedagogia
**con informatica al 1° biennio
***Biologia, Chimica, Scienze della Terra
E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e
degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche
nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato
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OFFERTA CURRICOLARE
Il profilo in uscita dei nuovi licei è declinato in termini di competenze.
Il focus sulle competenze mira a porre il discente al centro dell’azione e l’azione al centro
dell’apprendimento; conferisce quindi formatività e generatività alla proposta curricolare; la nostra
programmazione, in tale ottica, vuol rispondere a nuove esigenze formative non più rappresentate
da problematiche di reperimento, immagazzinamento e distribuzione del sapere, ma orientate verso
lo sviluppo di strategie di problem solving contestualizzato.
In tale prospettiva, alle discipline è affidata la funzione di veicolare elementi cognitivi irrinunciabili
legati alla conoscenza e al saper fare specifico e di svolgere una funzione organizzativa volta alla
programmazione per competenze.
L’integrazione fra le discipline riesce a sviluppare nei giovani competenze e capacità più adeguate
alle esigenze del mondo contemporaneo.
Per la consultazione delle Programmazioni dei Dipartimenti e delle Programmazioni di Classe
si fa riferimento al Sito Istituzionale
15
FINALITA’ E COMPETENZE TRASVERSALI ALLE DISCIPLINE
1° BIENNIO: ASSI CULTURALI
ASSI
CULTURALI
Asse dei linguaggi
Asse matematico.
FINALITA’
COMPETENZE DI BASE
L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare
acquisire allo studente la padronanza della
lingua italiana come ricezione e come
produzione, scritta e orale; la conoscenza
di almeno una lingua straniera; la
conoscenza e la fruizione consapevole di
molteplici forme espressive non verbali;
un adeguato utilizzo delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione
Padronanza della lingua italiana:
 Padroneggiare gli strumenti espressivi
ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti;
 Leggere, comprendere ed interpretare
testi scritti di vario tipo;
 Produrre testi di vario tipo in relazione
ai differenti scopi Comunicativi
 Utilizzare una lingua straniera per i
principali scopi comunicativi ed
Operativi
 Utilizzare gli strumenti fondamentali
per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico e letterario
 Utilizzare e produrre testi multimediali
L’asse matematico ha l’obiettivo di far  Utilizzare le tecniche e le procedure
del calcolo aritmetico ed algebrico,
acquisire allo studente saperi e
rappresentandole anche sotto forma
competenze che lo pongano nelle
grafica
condizioni di possedere una corretta
capacità di giudizio e di sapersi orientare  Confrontare ed analizzare figure
geometriche, individuando invarianti e
consapevolmente nei diversi contesti del
relazioni.
mondo contemporaneo
 Individuare le strategie appropriate per
la soluzione di problemi
 Analizzare dati e interpretarli
sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo
informatico
Asse scientifico-tecnologico
L’asse
scientifico-tecnologico
ha
l’obiettivo di facilitare lo studente
nell’esplorazione del mondo circostante,
per osservarne i fenomeni e comprendere
il valore della conoscenza del mondo
naturale e di quello delle attività umane
come parte integrante della sua
formazione globale.



Asse storico-sociale
L’asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di
riferimento:
epistemologico,
didattico,
formativo.
Le competenze relative all’area storica
riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli
eventi storici nella loro dimensione locale,
nazionale, europea e mondiale e di collocarli
secondo le coordinate spazio-temporali,
cogliendo nel passato le radici del presente.
Se sul piano epistemologico i confini tra la
storia, le scienze sociali e l’economia sono
distinguibili, più frequenti sono le connessioni
utili alla comprensione della complessità dei
fenomeni analizzati. Comprendere la continuità
e la discontinuità, il cambiamento e la diversità
in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali è il primo grande obiettivo dello studio
della storia.



Osservare, descrivere ed analizzare
fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e riconoscere
nelle sue varie forme i concetti di
sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e
quantitativamente fenomeni legati
alle trasformazioni di energia a
partire dall’esperienza
Essere consapevole delle
potenzialità e dei limiti delle
tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate
Comprendere il cambiamento e la
diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il
confronto fra aree geografiche e
culturali.
Collocare l’esperienza personale in
un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e
dell’ambiente
Riconoscere le caratteristiche
essenziali del sistema socio
economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio
territorio.
16
COMPETENZE TRASVERSALI AGLI ASSI CULTURALI
1° BIENNIO
ASSE DEI
LINGUAGGI
ASSE STORICOSOCIALE
ASSE MATEMATICO
ASSE SCIENTIFICOTECNOLOGICO
 Comprendere
messaggi
 Comprendere fattiprocessi –eventi
 Osservare
 Leggere e
 Effettuare confronti
tra: epoche, aree
geografiche, culture
 Comprendere
significati logicooperativi, regole e
procedure
 Risolvere problemi
 Organizzare
 Applicare strategie
 Rappresentare: dati,
concetti, simboli
 Comunicare
 Leggere e
interpretare: fonti,
informazioni,
documenti
 Produrre testi:
letterari,
multimediali
 Collocare/collocarsi
in una dimensione
spazio-temporale
 Utilizzare tecniche e
procedure
 Utilizzare strumenti
 Orientarsi nel
territorio (sistema di
regole- sistema
sociometrico –
produttivo geopolitico )
 Interpretare
 Argomentare
 Esprimersi
 Interagire con
culture diverse
 Rappresentare
graficamente
 Descrivere
 Analizzare
 Individuare relazioni
 Orientarsi
nell’ecosistema
17
FINALITA’ E COMPETENZE TRASVERSALI ALLE DISCIPLINE
2° BIENNIO
COMPETENZE TRASVERSALI AREE
AREA
METODOLOGICA
AREA LOGICOAROMENTATIVA
AREA LINGUISTICOCOMUNICATIVA
AREA STORICO
UMANISTICA
AREA
SCIENTIFICA,
MATEMATICA E
TECNOLOGICA
 Acquisire un
metodo di
studio
 Saper
sostenere una
propria tesi e
saper
ascoltare e
valutare
criticamente
le
argomentazio
ni altrui
 Padroneggiare
pienamente la
lingua italiana:
dominare la
scrittura in tutti i
suoi aspetti,
leggere e
comprendere testi
complessi di
diversa natura,
curare l’esposizione
orale in modo
adeguato ai diversi
contesti
 Conoscere i
presupposti
culturali e la
natura delle
istituzioni
politiche,
giuridiche, sociali
ed economiche e
comprendere
diritti e doveri dei
cittadini
 Comprendere
il linguaggio
specifico della
matematica
 Utilizzare metodi
e strumenti della
geografia per la
lettura di processi
storici e per
l’analisi della
società
contemporanea
 Possedere i
contenuti
fondamentali
delle scienze
fisiche e delle
scienze naturali,
padroneggiando
ne le procedure,
i metodi
 Essere
consapevoli
dei diversi
metodi nei
vari ambiti
disciplinari e
valutare i
criteri di
affidabilità
dei risultati
raggiunti
 Saper
compiere
interconnessio
ni tra metodi
e contenuti
delle singole
discipline
 Acquisire un
ragionamento
logico, saper
individuare i
problemi e
possibili
soluzioni
 Leggere e
interpretare
criticamente i
contenuti
delle diverse
forme di
comunicazion
e

Aver acquisito, in
una lingua straniera
moderna, strutture,
modalità e
competenze
comunicative
rispondenti al
livello B2 del
QCER
 Saper riconoscere
i molteplici
rapporti e stabilire
raffronti tra la
lingua italiana e
altre lingue
moderne e antiche
 Saper utilizzare le
tecnologie
dell’informazione
e della
comunicazione per
studiare, fare
ricerca, comunicare
 Saper
utilizzare
procedure
tipiche del
pensiero
matematico
 Essere in
 Conoscere gli
grado di
aspetti
utilizzare
fondamentali
criticamente
della cultura e
strumenti
della tradizione
informatici e
letteraria, artistica,
telematici
filosofica,
nelle attività di
religiosa italiana
studio e di
ed europea e
approfondimen
operare confronti
to
 Saper fruire delle
espressioni
creative delle arti
e dei mezzi
espressivi
18
FINALITA’ E COMPETENZE TRASVERSALI ALLE DISCIPLINE
CLASSI 5^
COMPETENZE TRASVERSALI AREE DISCIPLINARI
AREA
METODOLOGICA
AREA LOGICOAROMENTATIVA
AREA LINGUISTICOCOMUNICATIVA
AREA STORICO
UMANISTICA
AREA
SCIENTIFICA,
MATEMATICA
E
TECNOLOGICA


Saper ascoltare e
valutare criticamente
le argomentazioni
altrui ed essere in
grado di sostenere la
propria tesi

Padroneggiare
pienamente la lingua
italiana: dominare la
scrittura in tutti i suoi
aspetti.


Padroneggiare
il linguaggio
specifico delle
discipline
scientifiche

Saper individuare i
problemi e le
possibili soluzioni
Padroneggiare gli
strumenti espressivi e
argomentativi
indispensabili per gestire
l’interazione
comunicativa in diversi
contesti. Leggere e
comprendere testi
complessi di diversa
natura. Curare
l’esposizione orale in
modo adeguato ai
diversi contesti


Dominare i
procedimenti
caratteristici del
pensiero
matematico

Possedere i
contenuti
fondamentali
delle discipline
scientifiche,
utilizzando
pienamente
procedure e
metodi e
applicando
quanto appreso
per la soluzione
dei problemi

Essere in grado
di utilizzare
criticamente
strumenti
informatici e
telematici nelle
attività di studio
e di
approfondiment
o




Acquisire un
metodo di studio
autonomo e
flessibile che
consenta di
proseguire
efficacemente gli
studi e di potersi
aggiornare lungo
tutto l’arco della
vita
Acquisire la
consapevolezza
delle diversità dei
metodi nei vari
ambiti disciplinari
ed essere in grado
di valutare i criteri
di affidabilità dei
risultati raggiunti
Avere autonomia
di giudizio e
capacità di
compiere scelte
consapevoli
Saper utilizzare
conoscenze e
competenze
acquisite per
interagire in
contesti
diversificati ed
extrascolastici

Leggere e
interpretare
criticamente i
contenuti delle
diverse forme di
comunicazione

Acquisire, in una lingua
straniera moderna,
strutture, modalità e
competenze
comunicative
rispondenti al livello B2
del QCER

Saper individuare
relazioni e stabilire
raffronti tra la lingua
italiana e le altre lingue

Saper utilizzare le
tecnologie
dell’informazione e
della comunicazione per
lo studio, la ricerca e
l’interazione culturale

Conoscere i
presupposti culturali
e la natura delle
istituzioni politiche,
giuridiche, sociali ed
economiche e
comprendere diritti e
doveri dei cittadini
Utilizzare metodi e
strumenti della
geografia per la
lettura di processi
storici e per l’analisi
della società
contemporanea

Conoscere gli aspetti
fondamentali della
cultura e della
tradizione letteraria,
artistica, filosofica,
religiosa italiana ed
europea e operare
confronti

Saper fruire delle
espressioni creative
delle arti e dei mezzi
espressivi
19
OBIETTIVI TRASVERSALI E COMPETENZE CHIAVE
DI CITTADINANZA
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
Essere in grado di elaborare
interpretazioni critiche ed autonome
relative alle conoscenze acquisite
Conoscere le diverse metodologie di
ricerca specifiche dei diversi ambiti di
studio
Utilizzare le metodologie di ricerca
fondamentali scegliendo le più
appropriate al campo d’indagine.
Essere in grado di progettare a grandi
linee un’attività di formazione individuale
Conoscere le diverse metodologie di
ricerca specifiche dei diversi ambiti di
studio e gli elementi necessari alla
progettazione per la realizzazione di
un’attività
Esprimersi in forma corretta ed
appropriata con linguaggi specifici.
Saper comunicare i contenuti appresi
mediante un’elaborazione personale
Conoscere la terminologia dei linguaggi
specifici, compresi quelli multimediali e
gli assi portanti delle diverse discipline
Collaborare e
partecipare
Essere in grado di progettare a grandi
linee un’attività di formazione collettiva
Conoscere i diritti fondamentali propri ed
altrui, contribuendo all’apprendimento
comune ed alla realizzazione delle attività
collettive.
Conoscere le strategie di valorizzazione
de pensiero proprio e dell’altro
Agire in modo autonomo
e responsabile
Essere consapevoli delle dinamiche
sociali e dei meccanismi comunicativi
possedendo strumenti di scelta e di critica
Conoscere le problematiche più
significative della società contemporanea
relative ai diversi saperi ( diversità e
intercultura, sviluppo della personalità,
organizzazione e trasformazioni sociali,
formazione e agenzie educative)
Acquisire la capacità di interagire in
maniera consapevole nelle diverse
situazioni
Conoscere le modalità fondamentali di
raccolta, selezione, interpretazione di fonti
e dati
Individuare collegamenti
e relazioni
Formulare giudizi motivati ed
argomentati sulle realtà sociali osservate,
dimostrando di saper intervenire
Collegare una problematica al suo
contesto
Conoscere le problematiche più
significative della società contemporanea
relative ai diversi saperi (dinamiche
comunicative, diversità e intercultura,
sviluppo della personalità, organizzazione
e trasformazioni sociali, formazione e
agenzie educative)
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Analizzare testi relativi alle diverse
discipline rielaborando i contenuti per
valutarne la fondatezza delle conclusioni
Conoscere la terminologia dei linguaggi
specifici, compresi quelli multimediali e
gli assi portanti delle diverse discipline
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Risolvere problemi
20
ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE
EsaBac
Il nostro Istituto ha aderito al Programma triennale elaborato in comune dalla Francia e dall’Italia:
EsaBac, per le classi del triennio dell’indirizzo Linguistico.
Questo dispositivo educativo, entrato in vigore da settembre 2010, si propone il conseguimento
simultaneo di due diplomi a partire da un solo esame: l’Esame di Stato italiano e il Baccalauréat
francese. Il doppio rilascio di diplomi, reso possibile grazie all’accordo intergovernativo del
febbraio 2004, convalida un percorso scolastico veramente bi-culturale e bilingue.
Il Programma verte, in tre anni, su nove “temi culturali” dal Medioevo ad oggi, per ciò che
concerne la Letteratura Francese e su undici “temi storici” sulla “Storia del mondo contemporaneo e
della storia europea”. Nel nostro Istituto sono attive due classi ( una 3^ e una 4^) che svolgono un
programma di storia potenziato e articolato con un’ora di compresenza settimanale di storia e
lingua francese.
Agli esami di Stato le prove specifiche sono integrate: i nostri alunni sostengono, in francese, una
prova scritta di storia ed una doppia prova, scritta ed orale, di lingua e letteratura francese.
Il livello richiesto per seguire il percorso EsaBac è il possesso del livello B1 in francese, che
consentirà loro di conseguire almeno il livello B2 al momento dell’Esame, al termine del quale si è
in possesso del Diploma di Stato ed del Bacclauréat.
Il percorso EsaBac permette ai nostri allievi di acquisire la lingua e la cultura del paese partner in
una prospettiva europea e internazionale, di possedere le chiavi di lettura del mondo contemporaneo
per prepararli ad esercitare le loro responsabilità di cittadini europei. Inoltre favorisce, in quanto
percorso di eccellenza, l’accesso a corsi universitari italo-francesi e apre preziose prospettive
professionali sul mercato del lavoro italo-francese.
21
LA METODOLOGIA CLIL
La metodologia CLIL ( insegnamento in lingua inglese di discipline non linguistiche) integra
l’acquisizione dei contenuti disciplinari con l’apprendimento della lingua veicolare, in questo caso
la lingua inglese. Attraverso tale metodologia si sviluppano:
La lingua straniera, usata sia per apprendere che per comunicare
La microlingua (simboli, generi, lessico, stili, ecc.)
L’abilità di svolgere attività cognitive di ordine superiore (dedurre, valutare, ipotizzare, osservare,
ecc.)
Le abilità di studio
Nell’elaborazione di un percorso CLIL si deve tener conto di: Contenuto (obiettivi della DNL),
Comunicazione (analisi della microlingua e della funzioni comunicative) abilità Cognitive attivate,
Cultura. ( le 4 “C’s” of CLIL). E’ evidente dunque che l’applicazione di tale metodologia non può
prescindere da una programmazione in comune tra l’insegnante di disciplina e quello di lingua, ma
va evidenziato che la programmazione vera e propria potrà essere sviluppata soltanto in itinere sia
per rispondere alle esigenze di apprendimento che si verranno a presentare, sia perché è un percorso
del tutto nuovo per tutti i soggetti coinvolti, e quindi assume una valenza di sperimentazione sul
campo. Inoltre occorre considerare che non esistono ancora testi pensati per il CLIL, e sebbene in
rete sia possibile reperire una miriade di risorse, queste vanno analizzate, selezionate, assemblate
perché siano coerenti e adatte agli obiettivi linguistici e disciplinari previsti; solo al termine di
queste fasi potrà essere realizzata una unità di apprendimento adattandola alla classe nella quale
sarà realizzata. Si tratta pertanto di una vera e propria produzione di materiali didattici
Modalità di applicazione del CLIL nel Liceo
In conformità con le Indicazioni Nazionali (DPR n° 89 del 2010, art.6 comma 2)e con quanto
ribadito nelle norme transitorie del Miur del 27 /8/2014, saranno introdotti specifici moduli CLIL
nelle classi come segue
Classi VAL-VBL-VEU-3DL-4BL: docenti coinvolti: DNL Fisica e Lingua Inglese.
Per quanto riguarda l’applicazione del CLIL nelle classi VAL-VBL-VEU-3DL-4BL (Fisica e
Lingua Inglese), si prevede che circa il 50% del monte ore della disciplina sarà veicolata in lingua
inglese. Si rimanda alle programmazioni di classe per l’esplicitazione degli obiettivi linguistici e
disciplinari, e delle metodologie applicate.
Classe VCL: Lingua Inglese e Storia dell’Arte
Classi terze e quarte del Liceo Linguistico: Lingua Inglese e Storia dell’Arte
Classi Quinte del Liceo Scienze Umane: Lingua Inglese e Scienze Umane.
Nelle classi terze e quarte del Liceo Linguistico, nella classe VCL e nelle Classi Quinte del Liceo
Scienze Umane, in mancanza di docenti di DNL in possesso delle necessarie competenze, si
svilupperà un progetto interdisciplinare in lingua inglese organizzato in sinergia tra docenti di
discipline non linguistiche e docenti di lingua inglese, ad eccezione della V CU in cui vi è
l’insegnante, che è al termine del percorso formativo, e procederà, nel Pentamestre, alla
realizzazione di due unità di apprendimento in Filosofia secondo la metodologia CLIL.
22
RISORSE UMANE- ORGANIZZATIVE
DIRIGENTE SCOLASTICO
DSGA
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
COLLEGIO DOCENTI
COMMISSIONI
RESPONSABILI
DOCENTI COLLABORATORI D.S.
RESPONSABILE DI PLESSO
GIUNTA ESECUTIVA
ASSISTENTI TECNICI
Servizio
prevenzione
incendio
Coordinatori
Gruppi
Disciplinari
Collaboratori SCOLASTICI
Responsabili
Laboratori
CONSIGLIO
DI
ISTITUTO
Coordinatori
Dipartimento
FUNZIONI STRUMENTALI
Commissione
POF
Coordinatori
di classe
AREA 1
Gestione e Coordinamento Valutazione POF
Comitato
Valutazione
Servizio
Personale
Docente
Responsabile
Biblioteca
Istituto
Commissione
orientamento
AREA 2.1
Coordinatore
Gruppo di
Lavoro BES
Sostegno al lavoro dei Docenti
AREA 2.2
Gestione del sito WEB e supporto ai docenti
AREA 3.1
Promozione e coordinamento servizi
studenti
AREA 3.2
Orientamento in ingresso e in uscita
AREA 4
Realizzazione di Progetti formativi
d’intesa con Enti ed Istituzioni Esterne
23
DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORE VICARIO
COLLABORATORE
RESPONSABILE DI PLESSO
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1- GESTIONE-VALUTAZIONE POF
funzioni e compiti
Coordinare, verificare, valutare le attività del piano
formativo.
AREA 2 Sostegno al lavoro dei docenti
funzioni e compiti:
Predisporre materiali e percorsi di supporto
all’attività dei docenti
AREA 2 Sostegno al lavoro dei docenti
Funzioni e compiti
Predisporre materiali e percorsi di supporto
all’attività dei docenti.
PROF.SSA VITTORIA ITALIANO
PROF. GIORGIO BARBA
PROF.SSA ELENA MADDALO
PROF.SSA MARCELLA MELE
AREA 3 Promozione e coordinamento
servizi per Studenti
funzioni e compiti:
Coordinare e supportare le attività e gli interventi
rivolti agli studenti.
Prevenire la dispersione scolastica.
PROF.SSA CLEMENTE MARROCCO
AREA 3 Promozione e coordinamento
servizi per Studenti
funzioni e compiti:
Coordinare e supportare le attività e gli interventi
rivolti agli studenti.
Predisporre attività di Orientamento in ingresso e in
uscita
PROF.SSA MARIAGRAZIA D’AMATO
AREA 4 Realizzazione di progetti
formativi d’intesa con Enti ed Istituzioni
Esterne
funzioni e compiti:
Coordinare le attività e gli interventi formativi con
gli enti esterni
PROF.SSA ROSA ANNA TAURINO
PROF.SSA LOREDANA DE SIMONE
PROF. GIULIANO CAMPA
PROF. ANTONIO DE LORENZIS
24
ELENCO DOCENTI
A.S. 2014/2015
1.
ALBANESE
M. ANTONIETTA
2.
BARBA
GIORGIO
3.
BERNARDINI
FLAVIO
4.
BIANCO
ELENA
5.
BREDARIOL
CARMELA
6.
BRIGANTI
ALDO
7.
CAFARO
PATRIZIA
8.
CAMPA
GIULIANO
9.
CAMPANALE
DANIA
10. CARACCIOLO
DANIELA
11. CARCI
IRENE
12. CARDINALE
MARIA LUCIA
13. CARONE
MARIA GRAZIA
14. CAVALLO
SALVATORE
15. CHETTA
GIUSEPPINA
16. CICALA
RITA
17. CICCARESE
ADDOLORATA
18. CORDELLA
PATRIZIA
19. CUCURACHI
DOMENICA
20. D’AMATO
MARIA GRAZIA
21. D’ANDREA
LAURA
22. DELL’ATTI
GIOVANNI
23. DE LORENZIS ANTONIO
24. DE LUCA
ANNA MARIA
25. DE MASI
MARIA GIOVANNA
26. DE SALVO
ROSA
27. DE SIMONE ANNA ROSA
28. DE SIMONE LOREDANA
29. DEL GIUDICE ROSARIA MARIA
30. DI BELLO
M. VINCENZA
31. DORIA
FERNANDO
32. DURANTE
PAOLA
33. DURRANT
CRISTINA
34. ELIA
SABINA
35. ESPOSITO
LAURA
36. FUSO
MARIA MILENA
37. GALETTA
MARIA
25
38. GENTILE
M. PATRIZIA
39. GRECO
MARIA ANTONIA
40. LAPENNA
CARLO
41. LEONE
ANNA ROSARIA
42. LIACI
M. ROSARIA
43. LINCIANO
ROBERTA
44. LONGO
MARINA
45. MADDALO
ELENA V.ZA
46. MALORGIO
ELISA
47. MANCA
ANNA MARIA
48. MANCINO
ANTONIO
49. MANCUSO
DANILA
50. MANNARINI ROBERTA
51. MARINO
GIUSEPPE
52. MARRA
PAOLO
53. MARROCCO CLEMENTE
54. MARTANO MARIA
55. MARTINA MARIA ROSARIA
56. MARTIRIGGIANO CRISTINA
57. MATTIA AMELIA
58. MAZZEO MARIA GIOVANNA
59. MELE MARCELLA
60. MICCOLI LAURA
61. MINICHIELLO VIRNA
62. MONOSI MARIA LETIZIA
63. PANDO ANTONELLA
64. PANNUNZIO GIORGIO
65. PARLANGELI MARIANGELA
66. PEDONE LUIGIA
67. PERRONE
GIUSEPPINA
68. PERRONE MARIAFRANCESCA
69. PISANO’
ANNA LUCIA
70. PREDICATORE ROSSANA
71. RAGUSA
CARLA ANGELA
72. RAMPINO GABRIELLA
73. RENIS RAFFAELLA
74. RENNA MASSIMO
75. ROMANO PASQUALINA
26
76. ROSSI
CATERINA
77. ROTONDO MARIA
78. RUBICHI VIRGINIA
79. SALVANESCHI SABRINA
80. SANTORO MASSIMILIANO
81. SAVINA SABRINA
82. SBERNA SIMONETTA
83. SCHIFA
ANNA FRANCESCA
84.
SCORRANO FRANCESCA
85.
SIGNORE LUCIA
86.
SORANI
87.
SOTTILE JOSEFINA ESTER
ELISA
88. SPAGNOLO ROSARIO FRANCESCO
89. STIFANI ROBERTA
90.
TAURINO ROSA ANNA
91. TENI LUIGINA
92. TIMO ADELAIDE
93.
TORALDO DIANA M. CARMELA
96. TOSCANO COSTANTINA
98 . VICENTELLI
99. VOLPE
100. ZEZZA
ELENA
ANNA
MARIA GLORIA
27
SIG.RA IOLANDA QUARTA
DSGA
RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI
PERSONALI
PERSONALE ATA
A.S 2014/2015
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
APRILE VINCENZA
DELLI NOCI DANIELA
DE SIMONE PIETRO
MARCHELLO MARIA ASSUNTA (6 ORE)
MUYA FERNANDO . ASS.TECNICO
OLIANI SONIA ANNA
PERNICO GIUSEPPE
QUARTA PAOLA
PICCIONE GIUSEPPE (30 ORE)
RIZZOLOMINI GIORGIO
SICURO MARIA ROSARIA- CO.CO.CO.
COLLABORATORI SCOLASTICI
A.S. 2014/2015
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
ANTONUCCI BRUNO
BRUNO MASSIMO
BUTTAZZO GIUSEPPE
CENTONZE VINCENZA
DE PANDIS ROSANNA
FARI MARIA PATRIZIA
GEMMA MICHELE
INGROSSO ANTONY
LICCI ANTONIO
LONGO CARMELA
MACCHIA MARIA CRISTINA
NICAZZI PAOLA
PISCO PATRIZIA
SCRASCIA ROSANNA
SCRASCIA ROSANNA
PALMA GIOVANNI
28
GRUPPO DISCIPLINARE
COORDINATORE/ VERBALIZZANTE
ITALIANO- LATINO- STORIA
PROF.SSA CHETTA GIUSEPPINA
MATEMATICA- FISICA
PROF.SSA GRECO MARIA ANTONIA
DIRITTO ED ECONOMIA
PROF.SSA DI BELLO M. VINCENZA
SCIENZE NATURALI
PROF.SSA CAFARO PATRIZIA
INGLESE/CONVERSAZIONE INGLESE
PROF.SSA MELE MARCELLA
FRANCESE/ CONVERSAZIONE FRANCESE
PROF.SSA MAZZEO MARIA GIOVANNA
TEDESCO/ CONVERSAZIONE TEDESCO
PROF.SSA TAURINO ROSA ANNA
SPAGNOLO/ CONVERSAZIONE SPAGNOLO PROF.SSA TENI LUIGINA
STORIA DELL’ARTE
PROF.SSA SORANI ELISA
FILOSOFIA -SCIENZE UMANE
PROF.SSA ALBANESE M. ANTONIETTA
RELIGIONE
PROF.SANTORO MASSIMILIANO
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
PROF. LAPENNA CARLO
Compiti dei coordinatori:
Il Coordinatore collabora con la dirigenza, il Coordinatore di dipartimento, i colleghi:
1) rappresenta il proprio gruppo disciplinare;
2) su delega del Dirigente Scolastico, presiede il Gruppo e ne cura la verbalizzazione;
3) redige la programmazione disciplinare;
4) collabora per la definizione degli obiettivi dei bienni e del monoennio;
5) predispone le griglie di valutazione elaborate dal Gruppo;
6) provvede alla raccolta delle proposte di adozioni dei libri di testo da sottoporre al
dipartimento e al collegio dei docenti;
Il coordinatore riceve una retribuzione dalle risorse del Fondo d’Istituto, stabilito annualmente in
sede di contrattazione d’Istituto.
RESPONSABILE DELLA BIBLIOTECA DI ISTITUTO
FUNZIONI E COMPITI
PROF.SSA FRANCESCA SCHIFA
VALORIZZARE E UTILIZZO DELLA
BIBLIOTECA
ORGANIZZAZIONE INCONTRI E
ATTIVITA’
29
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
A.S.P.P.

DE PANDIS ROSANNA
MARCELLA MELE (sede di via Don Bosco)
MARTANO MARIA
Sede via Leuca
BRUNO MASSIMO
FARI’ M. PATRIZIA
GEMMA MICHELE
LICCI ANTONIO
CAMPA GIULIANO
D’AMATO M.GRAZIA
ESPOSITO LAURA
MATTIA AMELIA
RENNA MASSIMO
Addetto Prevenzione
Incendi
Sede di via Don Bosco

Addetto per la gestione
del Primo soccorso:


MACCHIA M.CRISTINA
DE SIMONE LOREDANA
Sede via Leuca
 SICURO M.ROSARIA
 LA PENNA CARLO
Sede di via Don Bosco
SCRASCIA ROSANNA
MACCHIA M.CRISTINA
PREPOSTI:
 PROF. VICARIO GIORGIO BARBA
 PROF.SSA MARCELLA MELE (SEDE DI VIA DON BOSCO)
 DSGA IOLANDA QUARTA
L’ ASPP si impegna a:
 coadiuvare il Responsabile del Servizio prevenzione e protezione nello svolgimento
delle attività;
 realizzare (per quanto di competenza) la formazione, l’informazione e l’addestramento
del
personale (docente e non docente) e degli allievi (se equiparati a lavoratori), come
previsto dal D.Lgs. 81/2008, dal D.M. 10/3/98 e dal D.M. 388/03.
 partecipare, se necessari, ai corsi di formazione ed al relativo aggiornamento previsti
dalla normativa in vigore;
 coordinare le attività necessarie a garantire la gestione delle emergenze
30





collaborare con il RSPP e con il Datore di lavoro all’aggiornamento del piano di
emergenza;
promuovere riunioni periodiche con le relative figure sensibili;
organizzare, definire ed attuare, con il supporto delle relative “figure sensibili”, misure di
verifica e controllo dei presidi antincendio e di emergenza;
individuare, con il supporto delle relative “figure sensibili”, e riferire al Datore di lavoro
ed al RSPP eventuali criticità e carenze;
adempiere ai compiti non espressamente sopra indicati ma previsti dalla normativa
vigente in materia
Gli Addetti Prevenzione Incendi si impegnano a :
 coadiuvare il Responsabile del Servizio prevenzione e protezione nello svolgimento delle
attività;
 partecipare, se necessari, ai corsi di formazione ed al relativo aggiornamento previsti
dalla normativa in vigore;
 espletare le attività necessarie a garantire la gestione delle emergenze;
 attuare, con il supporto delle relative “figure sensibili”, misure di verifica e controllo dei
presidi antincendio e di emergenza;
 riferire al Datore di lavoro ed al RSPP eventuali criticità e carenze;
Inoltre:
 controllare le operazioni di evacuazioni;
 verificare periodicamente gli estintori/idranti e luci di emergenza;
 controllare la piena agibilità delle uscite di sicurezza;
 segnalare eventuale criticità al RLS e alla D.S. per eliminare o ridurre le situazioni di
pericolo grave e incombente;
 redigere i registri della sicurezza e dei controlli per la prevenzione incendi.
adempiere ai compiti non espressamente sopra indicati ma previsti dalla normativa
vigente in materia






Gli Addetti al Primo soccorso si impegnano a:
 coadiuvare il Responsabile del Servizio prevenzione e protezione nello svolgimento
delle attività;
partecipare, se necessari, ai corsi di formazione ed al relativo aggiornamento previsti
dalla normativa in vigore;
espletare le attività necessarie a garantire la gestione delle emergenze e del primo
soccorso;
riferire al Datore di lavoro ed al RSPP eventuali criticità e carenze;
Inoltre:
controllare la piena agibilità delle uscite di sicurezza;
segnalare eventuale criticità al RLS e alla D.S. per eliminare o ridurre le situazioni di
pericolo grave e incombente;
adempiere ai compiti non espressamente sopra indicati ma previsti dalla normativa
vigente in materia
I Preposti si impegnano a:
sovrintendere l’attività lavorativa e garantire l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone
la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.
31
MEMBRI DEL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEL
PERSONALE DOCENTE
A.S 2014/2015
DOCENTI MEMBRI EFFETTIVI




Prof.ssa Schifa Anna Francesca
Prof.ssa Sberna Simonetta,
Prof.ssa Scorrano Francesca
Prof.ssa Mattia Amelia
DOCENTI MEMBRI SUPPLENTI
 Prof.ssa Rosa De Salvo
 Prof. Giorgio Pannunzio
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
A.S. 2014/15
DIRIGENTE SCOLASTICO
RESPONSABILE GRUPPI BES E GLI
D’ISTITUTO
PROF.SSA VITTORIA ITALIANO
PROF. PAOLO MARRA
FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1
INSEGNANTI DI SOSTEGNO
COORDINATORI DI CLASSE E DI
DIPARTIMENTO
PROF.SSA LOREDANA DE SIMONE
FUNZIONI






stesura e aggiornamento del Piano per l’inclusione di Istituto;
rilevazione dei BES presenti nell’istituto;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola
32
DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE
A.S. 2014/2015
CLASSI
1 AU
1 BU
1 CU
1 DU
2 AU
2 BU
2 CU
2 DU
3 AU
3 BU
3 DU
3 EU
4 AU
4 BU
4 CU
4 DU
4 EU
5 AU
5 BU
5 CU
5 DU
5 EU
1 AS
2 AS
2 BS
3 AS
3 BS
4 AS
4 BS
5 AS
1 AL
1 BL
1 CL
1EL
1 FL
2AL
2 BL
2 CL
2 DL
2 EL
3 AL
3 BL
DOCENTE COORDINATORE
LICEO SCIENZE UMANE
GALETTA
VOLPE
MARINO
LIACI
SCORRANO
SANTORO
MELE
DE LUCA
DE MASI
ELIA
TOSCANO
MARTINA
ROMANO
ALBANESE
BIANCO
PISANO’
CAFARO
PARLANGELI
MADDALO
CHETTA
MONOSI
DEL GIUDICE
LICEO ECONOMICO SOCIALE
RENNA
PANNUNZIO
DE SIMONE L.
D’ANDREA
BRIGANTI
DELL’ATTI
LEONE
BERNARDINI
LICEO LINGUISTICO
DE LORENZIS
GRECO
CORDELLA
DURANTE
MATTIA
RUBICHI
MARROCCO
CARDINALE
BARBA
SAVINA
CARCI
DE SALVO
33
CAMPA
RAGUSA
LONGO
CARONE
MAZZEO
D’AMATO
ESPOSITO
PANDO
SORANI
3 CL
3 DL
4 AL
4 BL
4CL
4 DL
5 AL
5 BL
5 CL
COMPONENTI CONSIGLIO DI ISTITUTO
a.s.2014/2015
COMPONENTE DOCENTI
1) DE SIMONE
LOREDANA
2) MALORGIO
ELISA
3) MAZZEO
MARIA GIOVANNA
4) DEL GIUDICE ROSARIA
5) MATTIA
AMELIA
6) PANNUNZIO
GIORGIO
7) SOTTILE
JOSEFINA ESTER
8) BERNARDINI FLAVIO
COMPONENTE ATA
COMPONENTE ALUNNI
1) ROLLO GAIA
2) POLITI CHIARA
3°AS
3°DL
3) MAZZEO GIANMARCO
4°BS
4)LEO GIULIA
5°BU
34
COMPONENTE GENITORI
1) MURRONE
2)MACI
3)CRETI’
4)TORSELLO
SALVATORE
LUCIO
SERENA
ALESSANDRA
Dirigente Scolastico
DSGA
Docente
Alunna
4°CL
2°AS
2°CL
2°CL
GIUNTA ESECUTIVA
Prof.ssa Vittoria Italiano
Sig.ra Iolanda Quarta
Prof. Giorgio Pannunzio
Leo Giulia
35
VALUTAZIONE
La proposta dell’offerta formativa, nel suo aspetto educativo generale e didattico specifico, ha
nella valutazione un momento imprescindibile di verifica della propria validità.
La valutazione, infatti, non ha soltanto la funzione di controllo delle conoscenze degli
studenti, di misurazione dei loro risultati, ma riveste anche il ruolo fondamentale di verifica delle
competenze acquisite che qualifica il processo di insegnamento – apprendimento.
La valutazione scolastica, per la sua fondamentale valenza formativa, diviene parte integrante
del processo educativo; essa influisce, infatti, su molti aspetti della personalità. percezione e
stima di sé, scoperta e valutazione delle proprie capacità, motivazione nell’impegno
culturale, orientamento nella costruzione di uno specifico progetto di sé.
Inoltre la valutazione scolastica interagisce direttamente con l’attività di programmazione.
Formulata in modo coerente con gli obiettivi, essa permette di misurare il grado della loro
realizzazione, l’efficacia delle scelte pedagogiche e didattiche adottate, il rispetto dei
programmi nei tempi prefissati, la opportunità di ridefinire modi e tempi della proposta didattica.
I momenti della valutazione
La finalità formativa del progetto scolastico impone un concetto e una prassi della valutazione in
termini formativi: non è momento esclusivamente finale, concepita nella forma di rilievo
quantitativo dei livelli raggiunti, ma è controllo continuo che accompagna e orienta lo svolgersi
della proposta educativa; si articola dunque secondo tempi e modi diversi e conduce a scelte
didattiche diverse.
La valutazione iniziale.
All’inizio di un nuovo percorso di formazione l’insegnante raccoglie tutte le informazioni
(attese, interessi, attitudini generali e specifiche, preparazione culturale generale) che possano
incidere sulla motivazione e sulla partecipazione al processo educativo. Dalla valutazione
iniziale, formulata in base ai risultati dei test d'ingresso, si ricavano indicazioni fondamentali per
ipotizzare le strategie più efficaci a raggiungere gli obiettivi della programmazione didattica. In
presenza di un limitato numero di studenti che rivelano una preparazione decisamente al di sotto
del livello medio della classe si procede a un lavoro di allineamento, mediante strategie mirate di
recupero.
La valutazione in itinere
Durante tutto l’arco dell’anno controlla l’apprendimento degli studenti mediante discussioni,
interrogazioni, prove oggettive, saggi, esercitazioni e altri strumenti di rilevazione. Le
informazioni, raccolte con sistematicità, valutano anche, per riflesso, l’efficacia delle strategie
educative e didattiche adottate, ivi comprese le attività di recupero. Una situazione reiterata di
profitto negativo per la maggioranza degli studenti, può rendere necessario modificare in
itinere la programmazione, calibrando i tempi del processo formativo in base alle esigenze reali
degli allievi.
La valutazione finale disciplinare.
Alla fine del trimestre e del pentamestre si valuta il grado di profitto raggiunto in termini di
conoscenze, competenze e capacità. La valutazione finale è sommativa e deriva da un bilancio di
tutto il lavoro scolastico.
La valutazione finale è collegiale e il Consiglio di classe, sulla base della proposta dei singoli
docenti, assegna i voti finali per ciascun alunno, tenendo conto non solo dei risultati delle prove
di verifica, ma anche di ogni elemento di valutazione utile alla formulazione di un giudizio
ampio e circostanziato, come i progressi nell’apprendimento e l’esito delle attività di recupero
effettuate dalla scuola.
Il voto che esprime la valutazione tiene conto delle seguenti voci:
36
CONOSCENZA: possedere conoscenze formali/astratte, conoscenza e comprensione di termini,
fatti, argomenti, tematiche, linguaggi, classificazioni, regole, teorie, modelli, principi, procedure,
metodi, tecniche applicative
ABLITA’: saper rielaborare criticamente conoscenze, utilizzarle ed esprimerle anche in contesti
nuovi o diversi - sintesi argomentativa, logico – concettuale, comunicativa ed espressiva delle
conoscenze/competenze - valutazione, giudizio e analisi critica delle conoscenze/competenze
COMPETENZA: sapere utilizzare, in concreto e in contesti noti, dati e conoscenze
-applicazione delle conoscenze acquisite per svolgere dati compiti/esercizi; analisi/interpretazione di testi, fatti, fenomeni, situazioni problematiche
37
La Valutazione
Linee guida operative per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenze, abilità e competenze
Voto
0-2
3
4
5
Giudizio
Non manifesta alcuna conoscenza dei contenuti proposti. Rifiuta ogni forma e tentativo di coinvolgimento.
(Non ha conseguito alcun obiettivo)
Dimostra scarse conoscenze dei contenuti più semplici.
Evidenzia quasi totale disinteresse per le discipline.
(Non ha conseguito gli obiettivi minimi)
Conosce i contenuti in modo lacunoso. Presenta difficoltà nell’individuazione dei concetti chiave. Espone in
maniera inappropriata e approssimativa.
(Non ha conseguito gli obiettivi minimi)
Ha conoscenze frammentarie. Individua solo parzialmente i concetti chiave, argomentando in modo
superficiale e approssimativo. Presenta difficoltà di rielaborazione.
(Ha conseguito solo in parte gli obiettivi minimi)
6
Conosce i contenuti essenziali e li applica in maniera elementare ma corretta. Usa la terminologia
disciplinare di base. Argomenta in modo semplice ma lineare.
(Ha conseguito gli obiettivi minimi)
7
Ha conoscenze complete ma non sempre approfondite. Collega i contenuti proposti e li applica a diversi
contesti in maniera autonoma. Rielabora e argomenta in forma corretta.
(Ha conseguito tutti gli obiettivi)
8
Ha conoscenze complete e approfondite. Collega i contenuti proposti e li applica in maniera autonoma a
diversi contesti, anche nuovi. Argomenta e rielabora in modo appropriato e organico. Usa agevolmente
l’analisi e la sintesi. Esprime valutazioni fondate e pertinenti.
9
Ha conoscenze complete e significative dei contenuti, che applica in maniera autonoma e corretta a diversi
contesti. Individua collegamenti multidisciplinari, utilizzando un linguaggio specifico ricco e fluente.
Affronta problemi nuovi, attraverso il pensiero divergente e convergente. Esprime argomentate e personali
valutazioni sul piano analitico e sintetico.
10
Ha conoscenze ampie, complete ed organiche dei contenuti, che applica autonomamente e con
approfondimenti personali a diversi contesti. Individua collegamenti multidisciplinari, utilizzando
un’esposizione elegante e ricca sul piano lessicale e sintattico. Affronta problemi nuovi, anche complessi,
attraverso il pensiero divergente e convergente. Argomenta, esprimendo valutazioni critiche fondate e del
tutto pertinenti.
.
38
Griglia esplicativa
Conoscenze
Indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e
pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro. Nel Quadro europeo delle
Qualifiche e dei Titoli (European Qualification Framework – EQF), le
conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche
Abilità
Indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per
portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel Quadro europeo delle
Qualifiche e dei Titoli, le abilità sono descritte come cognitive (uso del
pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità
manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti)
Competenze
Indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e/o personale. Nel Quadro europeo delle Qualifiche e
dei Titoli le “competenze sono descritte in termini di responsabilità e
autonomia
La valutazione del docente di religione è espressa con un giudizio sintetico che rispetta l’intera
gamma dei voti.
Voto
Giudizio
0-5
6
7
8
9
10
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Eccellente
39
Criteri di attribuzione del credito scolastico a.s. 2014/15
Credito Scolastico
La Legge 425/97 di Riforma degli Esami di Stato ha previsto la valorizzazione del curricolo
scolastico dello studente, mediante il riconoscimento dei crediti riconosciuti negli ultimi tre
anni di corso. I crediti scolastici, sotto forma di punteggio in centesimi, per un massimo di 25
punti, vengono attribuiti annualmente e sommati al momento dell’ammissione all’esame,
come credito complessivo da far valere nel calcolo del voto finale d’esame. La tabella per
attribuire il credito scolastico è la seguente:
TABELLA A
(Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009)
Candidati interni
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
I anno
II anno
III anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di
istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline
valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione
alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di
comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento,concorre, nello stesso modo
dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto
secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio
finale di ciascun anno scolastico.
Il credito scolastico sarà attribuito sulla base della media dei voti, assegnando il punteggio più basso
nell’ambito della banda di oscillazione corrispondente, con l’eventuale aggiunta di un ulteriore
punto, assegnato secondo il criterio di seguito indicato, qualora il numero delle voci positive superi
quelle negative ( almeno tre positive su cinque):
1. avvicinamento significativo alla fascia superiore (Media ≥ 0,50)
2. valutazione comportamento (voto ≥ 8)
3. promozione senza debiti
4. possesso di crediti formativi
5. partecipazione ad attività integrative complementari interne/esterne alla scuola
Per i crediti formativi sono ritenute valide le seguenti voci:
- certificazioni europee nelle lingue straniere e nelle competenze informatiche
- stage certificati dagli Enti/ Ditte nell’ambito dei progetti PON o effettuati secondo
normativa vigente e comprovati da certificazioni di competenze
- superamento esami di conservatorio/ Diplomi di Conservatorio
40
Per le attività integrative complementari sono ritenute valide e seguenti voci:
- attività didattiche, culturali, assistenziali, di volontariato interne/esterne alla scuola, non
inferiori a 15 h, anche cumulabili, e coerenti con le linee di indirizzo del POF
- partecipazione ai progetti PON
- Premiazioni per partecipazioni a gare culturali e/o sportive
Viene attribuito il valore minimo della banda di oscillazione:
 In caso di sospensione di giudizio
 Con voto di comportamento ≤ 7
N.B. eventuali variazioni intervenute in corso d’anno per decisione del Collegio dei Docenti
saranno tempestivamente comunicate tramite Circolare interna e sul sito della scuola
Entro il 15 Maggio di ogni anno lo studente è tenuto a consegnare in segreteria didattica la
documentazione di tutte le attività svolte, all’interno ed all’esterno dell’istituto. Tale
documentazione sarà sottoposta dal coordinatore alla valutazione del Consiglio di Classe.
Sono validi gli attestati conseguiti nell’anno precedente e non ancora valutati.
PER LE CLASSI 5^ RESTANO I CRITERI UTILIZZATI LO SCORSO ANNO SCOLASTICO
COME SEGUE
Il credito scolastico sarà attribuito sulla base della media dei voti, assegnando il punteggio più
basso nell'ambito della banda di oscillazione corrispondente, con l’eventuale aggiunta di un
ulteriore punto, assegnato secondo il criterio di seguito indicato, qualora il numero delle voci
positive superi quelle negative (TABELLA A)
( almeno 4 positive su sette):
1. Avvicinamento significativo alla fascia superiore: ≥ 0,50
2. Assiduità, frequenza assenze,ritardi, uscite anticipate
3. Comportamento scolastico. Negativo se il voto di condotta è < 8
4. Interesse, impegno, partecipazione alla vita scolastica
5. Partecipazione ad attività integrative complementari
6. Possesso di crediti formativi
7. Giudizio positivo del docente di religione
Per gli alunni che non si avvalgono della religione, in caso di positività di 3 sole voci , un
ulteriore punto sarà attribuito se le 3 voci sono :
1. Avvicinamento significativo alla fascia superiore: ≥ 0,50
2. Assiduità, frequenza assenze,ritardi, uscite anticipate
3. Comportamento scolastico. Negativo se il voto di condotta è < 8
Sarà attribuito un ulteriore punto agli alunni che abbiano riportato in sede di scrutinio finale una
media superiore a 8,50.
41
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
ALUNNO
OBIETTIVI
CLASSE
INDICATORI
RISPETTO
DELLE REGOLE
DI
CONVIVENZA
SOCIALE
ACQUISIZIONE DI
UNA COSCIENZA
CIVILE
RISPETTO DEL
REGOLAMENTO
FREQUENZA
PARTECIPAZIONE
ALLA VITA
DIDATTICA
PARTECIPAZIO
NE AL DIALOGO
EDUCATIVO
IMPEGNO
SEZ.
DESCRITTORI
Atteggiamento irreprensibile nei confronti di compagni,
docenti e operatori
Comportamento rispettoso e collaborativo nei confronti di
compagni, docenti e operatori
Comportamento corretto nei confronti di compagni, docenti e
operatori
Comportamento sostanzialmente corretto nei confronti di
compagni, docenti e operatori
Comportamento non sempre corretto nei confronti di
compagni, docenti e operatori
Comportamento irrispettoso nei confronti nei confronti di
compagni, docenti e operatori
Rispetto irreprensibile del regolamento di istituto
Rispetto puntuale del regolamento di istituto
Rispetto essenziale del regolamento
Sporadici richiami verbali o scritti
Violazione del regolamento e sanzioni lievi; frequenti richiami
verbali e scritti
Violazioni del regolamento e sanzioni disciplinari gravi
Frequenza puntuale ( 60 ore max di assenza)e rispettosa degli
orari di ingresso ed uscita; giustificazioni entro 2 gg.
Frequenza assidua( 80 ore max di assenza), rispetto degli orari
di ingresso ed uscita e giustificazioni entro 2 gg.
Frequenza regolare(100 ore max di assenza), rispetto degli
orari di ingresso ed uscita e assenze giustificate quasi sempre
puntualmente
Assenze strategiche e/o non sempre giustificate con
tempestività
Ritardi e assenze saltuarie e strategiche; assenze giustificate
irregolarmente
Frequenti ritardi o assenze non giustificate
Atteggiamento irreprensibile con i docenti ed i compagni nelle
attività curricolari ed extracurricolari
Partecipazione propositiva e collaborativa alle attività
curricolari ed extracurricolari
Partecipazione interessata e attiva al dialogo educativo
Partecipazione non sempre attiva al dialogo educativo
Scarso interesse al dialogo educativo
Assenza di interesse e di partecipazione al dialogo educativo
Impegno irreprensibile, costante, critico ed approfondito
Impegno costante e responsabile
Impegno attento e adeguato
Impegno non sempre puntuale
Impegno discontinuo
Impegno scarso e improduttivo
VOTO
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
10
9
8
7
6
5
La legge 169/08 ha stabilito che anche la valutazione del comportamento è determinante per il superamento
dell’anno scolastico, pertanto, se il voto del comportamento è inferiore a 6, l’alunno non può essere
ammesso alla classe successiva o all’Esame di Stato.
42
Liceo Statale"Pietro
Siciliani"
Liceo Linguistico- Liceo delle Scienze Umane- Liceo Economico-Sociale
Via di Leuca 2/l – 73100 – Lecce – Tel. 0832246023 – Fax 0832246020
e-mail [email protected] – sito web www.istitutopietrosiciliani.it
codice meccanografico: LEPM01000Q
CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE
acquisite nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione
N°________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visto il regolamento emanato dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca (ex
Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139;
Visti gli atti di ufficio;
certifica
(1)
che l__ studente/ssa
cognome __________________________ nome _____________________________
nato/a il _____/____ /______, a ______________________Stato ________________
iscritto/a presso questo Istituto nella classe _________________ sez. _____________
indirizzo di studio / percorso di qualifica professionale ________________________
nell'anno scolastico ___________
nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,
ha acquisito
le competenze di base di seguito indicate.
43
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI LIVELLI
COMPETENZE
LIVELLI
Asse dei linguaggi
lingua italiana:
 padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione
comunicativa verbale in vari contesti
 leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
 produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
lingua straniera
 utilizzare la lingua Inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi
altri linguaggi
 utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e
letterario
 utilizzare e produrre testi multimediali
Livello base
Livello intermedio
Livello avanzato
 Livello base non
raggiunto
Livello base
Livello intermedio
Livello avanzato
Livello base non
raggiunto
Livello base
Livello intermedio
Livello avanzato
Livello base non
raggiunto
Asse matematico
 utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica
 confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
 individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
 analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
Livello base
Livello intermedio
Livello avanzato
Livello base non
raggiunto
Asse scientifico-tecnologico
 osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
 analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a
partire dall'esperienza
 essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in
cui vengono applicate
Livello base
Livello intermedio
Livello avanzato
Livello base non
raggiunto
Asse storico-sociale
 comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali
 collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell'ambiente
 riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio
Livello base
Livello intermedio
Livello avanzato
Livello base non
raggiunto
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze
chiave di cittadinanza di cui all'allegato 2 del regolamento citato in premessa (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare;
4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni;
8. acquisire e interpretare l'informazione).
Livelli relativi all'acquisizione delle competenze di ciascun asse:
Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di
saper applicare regole e procedure fondamentali Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l'espressione
"livello base non raggiunto", con l'indicazione della relativa motivazione
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli,
mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell'uso
delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli
Lì______________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO (1)
(Prof.ssa Vittoria Italiano)
(1) Il presente certificato ha validità nazionale.
44
Indicazioni per la certificazione delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo
di istruzione nella scuola secondaria superiore
Premessa
I saperi e le competenze, articolati in conoscenze e abilità, con l’indicazione degli assi culturali di riferimento,
sono descritti nel documento tecnico allegato al regolamento emanato con decreto del Ministro della
pubblica istruzione n. 139 del 22 agosto 2007.
Nel quadro della complessiva riforma del sistema educativo di istruzione e formazione, l’obbligo di istruzione
indica “una base comune”, alla quale si riferiscono gli ordinamenti del primo e del secondo ciclo, necessaria
a tutti gli studenti per proseguire con successo gli studi, costruire il proprio progetto personale e
professionale, per svolgere un ruolo attivo nella società.
La certificazione dei saperi e delle competenze acquisite dagli studenti nell’assolvimento dell’obbligo di
istruzione nelle istituzioni scolastiche e nelle strutture formative accreditate dalle Regioni è prevista all’art. 4,
comma 3, del citato regolamento.
La certificazione è uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di
apprendimento sino al conseguimento di un titolo di studio o, almeno, di una qualifica professionale di durata
triennale entro il diciottesimo anno di età. Il relativo modello è strutturato in modo da rendere sintetica e
trasparente la descrizione delle competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio della scuola
secondaria superiore, con riferimento agli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione (dei
linguaggi; matematico; scientifico-tecnologico e storico-sociale), entro il quadro di riferimento rappresentato
dalle competenze chiave di cittadinanza, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, con particolare
riferimento al Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF).
La certificazione delle competenze di base
La valutazione delle competenze da certificare in esito all’obbligo di istruzione, «è espressione
dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che
collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche» (articolo 1, comma 2, del D.P.R. 22
giugno 2009, n. 122) ed è effettuata dai consigli di classe per tutte le competenze elencate nel modello di
certificato, allo scopo di garantirne la confrontabilità.
Il modello adottato costituisce una prima risposta alle esigenze di trasparenza e comparabilità dei risultati
conseguiti dagli studenti, a seguito della valutazione condotta collegialmente dai consigli di classe sulla base
delle proposte dei singoli insegnanti e dei risultati di misurazioni valide e affidabili.
I consigli di classe utilizzano le valutazioni effettuate nel percorso di istruzione di ogni studente in modo che
la certificazione descriva compiutamente l’avvenuta acquisizione delle competenze di base, che si traduce
nella capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e sociali in contesti reali, con
riferimento alle discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse culturale.
Allo scopo di evitare l’automatica corrispondenza tra livelli di competenza e voti numerici, i consigli di classe
rendono coerenti, nella loro autonomia, i risultati delle predette valutazioni con la valutazione finale espressa
in decimi di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto ministeriale n. 9/2010 soprarichiamato.
Per l’accertamento delle competenze, un utile riferimento può essere costituito anche dalla documentazione
messa a disposizione dal Compendio INVALSI sulle prove PISA-OCSE.
Le rilevazioni degli apprendimenti effettuate periodicamente dall’INVALSI, secondo quanto stabilito dalla
direttiva del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, rendono disponibili strumenti di valutazione
e metodologie di lavoro oggettive utili alla comparabilità delle certificazioni e forniscono anche una
informazione analitica, in termini di valutazione di sistema dei risultati di apprendimento dei singoli studenti
per ciascuna istituzione scolastica.
Il modello di certificato
Il modello di certificato, che è unico sul territorio nazionale, contiene la scheda riguardante competenze di
base e relativi livelli raggiunti dallo studente in relazione agli assi culturali, con riferimento alle competenze
chiave di cittadinanza, di cui all’allegato 1 al Regolamento n. 139 del 22 agosto 2007.
I consigli delle seconde classi della scuola secondaria superiore, al termine delle operazioni di scrutinio
finale, compilano per ogni studente la suddetta scheda, che è conservata agli atti dell’istituzione scolastica.
La definizione per livelli di competenza è parametrata secondo la scala, indicata nel certificato stesso, che si
articola in tre livelli: base, intermedio, avanzato. Ai fini della compilazione delle singole voci del modello di
certificato, si precisa che il raggiungimento delle competenze di base va riferito a più discipline o ambiti
disciplinari.
Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura “livello
base non raggiunto”. La relativa motivazione è riportata nel verbale del consiglio di classe nel quale sono
anche indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento.
Ai fini dell’adempimento dell’obbligo d’istruzione da parte degli alunni diversamente abili si fa riferimento a
quanto previsto dal citato Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, e le indicazioni contenute nelle “Linee
guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” di cui alla nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009.
45
GIUDIZIO DI AMMISSIONE ESAME DI STATO
Alunn_______________________________________ Classe _________________ Sez. _______
Molto saltuaria
Saltuaria
Regolare
Assidua
Ininterrotta





Frequenza
Metodo
studio1
Disorganizzato

di
Competenze/Abilità
Incostante

Diligente

Suff.
Ordinato

Discreto
Organizzato

Buono
Ottimo
Senso di responsabilità
Relazione con i docenti
Relazione con i compagni
Motivazione allo studio
Abilità di analisi
Abilità di sintesi
Senso pratico
Spirito d’iniziativa
Capacità di recupero
Interesse per le attività svolte
Autonomia nello svolgimento dei compiti
Altro (Specificare)
Profitto nell’insieme delle discipline
Suff.
Discreto
Buono
Ottimo
Il Consiglio di classe, considerati tutti gli elementi di cui sopra,
Delibera
all’unanimità
a maggioranza l’ammissione all’Esame di Stato.
Data ___________________________
Il Coordinatore di classe
Disorganizzato = non sa gestire il proprio tempo di studio. Incostante = è discontinuo nello svolgimento dei compiti e nell’assolvimento dei doveri.
Diligente = è assiduo nell’impegno, ma non brilla per apporto individuale. Ordinato = svolge i compiti in maniera funzionale e sistematica.
Organizzato = esercita un controllo efficace su ciò che apprende, comprende e ricorda.
1
46
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Da qualche anno il nostro Istituto si occupa di ricercare gli strumenti idonei a valutare tutti gli
aspetti e l'organizzazione scolastica per migliorare la qualità del servizio attraverso la discussione e
la continua ridefinizione dei nodi problematici da parte degli Organi Collegiali, che operano
all'interno della stessa scuola.
Il percorso di autovalutazione di Istituto prevede tre momenti:
- un’ autonalisi iniziale per descrivere la situazione esistente (il progetto educativo che c'è nei fatti),
prenderne coscienza, individuazione degli aspetti soddisfacenti da mantenere e consolidare e degli
aspetti negativi o comunque di minor soddisfazione rispetto ai quali promuovere interventi
migliorativi, costruendo così un progetto intenzionale;
- un monitoraggio in itinere, per seguire l'attuazione del progetto educativo, in modo da acquisire le
informazioni per decidere eventuali interventi di facilitazione, di rimozione di ostacoli o di
adeguamento del progetto;
- un’ autovalutazione finale per esprimere il giudizio sulla qualità dell'attuazione del progetto, che
costituisce anche una analisi di situazione per il successivo anno scolastico.
Le azioni messe in atto:
-
-
VALUTAZIONE DELL’INPUT: risorse professionali, risorse materiali, risorse finanziarie
VALUTAZIONE DEL TROUGHPUT: L’ATTIVITA’ DELLA SCUOLA FINALIZZATA
ALLA PRODUZIONE DEL SERVIZIO : valutazione delle scelte educative, valutazione delle
scelte curricolari, valutazione delle scelte didattiche, valutazione delle delle scelte
organizzative e finanziarie
VALUTAZIONE DELL’OUTPUT E DELL'OUTCOME: valutazione del servizio realizzato,
valutazione degli apprendimenti degli alunni, valutazione degli esiti nel percorso scolastico
successivo, valutazione dell’andamento nel mondo del lavoro
In coerenza con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 sulle priorità strategiche del Sistema
Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17, in rispondenza agli
scopi preposti:
la valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli
apprendimenti ed è particolarmente indirizzata:
1. alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico;
2. alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento
degli studenti;
3. al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza;
4. alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’università e al
lavoro
a tal fine il nostro Liceo utilizzerà gli strumenti forniti dall’INVALSI per sostenere i processi di
autovalutazione delle scuole in un quadro di riferimento, corredato di indicatori e dati comparabili,
per l’elaborazione dei rapporti di autovalutazione
47
L’ autovalutazione, come anticipato nelle linee guida per la riforma della scuola, comprende
diversi indicatori che lavorano su contesto e risorse, esiti e processi della scuola:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
ambienti di apprendimento,
apertura verso il territorio,
pratiche educative e didattiche,
livello e qualità di quello che gli studenti avranno imparato,
elementi socio-economici di contesto,
ma anche informazioni utili per capire, ad esempio se gli apprendimenti degli studenti
incidono sulla loro scelta di proseguire gli studi o sulle loro chance di trovare un lavoro
Coerentemente con le più recenti direttive ministeriali e con gli orientamenti più aggiornati della
cultura organizzativa, il Liceo Siciliani promuove iniziative volte alla verifica degli esiti e dei
processi, considerando la scuola come un sistema complesso costituito da settori operativi
interconnessi che necessitano di efficienza e sinergia per migliorare il proprio rendimento. La
scuola si pone quindi come servizio in continuo miglioramento e accoglie iniziative volte alla
pianificazione e al monitoraggio in una logica di auto-riflessione e di condivisione dei risultati.
A tal fine, il Liceo Siciliani promuove progetti di autovalutazione che coinvolgano tutte le
componenti della comunità scolastica (docenti, studenti, genitori, personale ATA) ed è impegnato
ad incentivare la propria collaborazione a progetti mirati ad uscire dai limiti dell’autoreferenzialità,
favorendo la cultura della trasparenza e traendo profitto dalla comparazione, su scala nazionale e
internazionale, con realtà educative paragonabili alla propria.
48
INTERVENTI DIDATTICI ED EDUCATIVI INTEGRATIVI


Corsi di recupero
Corsi di sostegno
L’istituto “Pietro Siciliani ” persegue l’obiettivo per tutti i suoi studenti del
pieno successo formativo.
A tale scopo attiva interventi di sostegno e di recupero, secondo le modalità
contemplate dal D.M. 80 del 3 Ottobre 2007 e dall’O.M. 92 del 5 Novembre
2007.
Tipologia degli interventi:
I. Attività di sostegno : sono finalizzate a prevenire l’insuccesso scolastico e
vengono realizzate in ogni periodo dell’anno scolastico, su proposta dei
singoli Consigli di Classe.
II. Attività di recupero : sono realizzate a fine anno scolastico per gli studenti per
i quali i docenti deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla
classe successiva in sede di scrutinio finale.
Modalità organizzative:
1. Gli interventi di recupero sono attivati per quegli allievi che riportino insufficienze nello
scrutinio intermedio e per quelli per i quali i Consigli di Classe deliberino di sospendere il
giudizio di ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio finale. La scuola, per i
suddetti studenti, organizza attività mirate, dandone tempestiva comunicazione alle famiglie.
2. Detti interventi vertono sul recupero degli obiettivi minimi ritenuti indispensabili dai
rispettivi gruppi disciplinari ai fini dell’ammissione alla classe successiva ed hanno una
durata di norma non inferiore a 15 ore per un numero di alunni non inferiore a 10 e non
superiore a 15 per ogni gruppo.
A conclusione del Primo Trimestre, le attività di recupero sono svolte, relativamente
alle proprie discipline, in un periodo di fermo didattico al fine di personalizzare e
individualizzare i percorsi formativi di recupero e/o di potenziamento, per qualificare
sempre meglio il processo di insegnamento- apprendimento.
3. Al termine di ogni intervento si effettueranno prove di verifica scritte, scrittografiche e/o
orali, volte ad accertare il superamento delle carenze riscontrate. I risultati di dette verifiche
saranno tempestivamente comunicati alle famiglie interessate.
4. Le attività di recupero, predisposte per quegli studenti per i quali in sede di scrutinio di
Secondo Pentamestre il Consiglio di Classe abbia adottato il provvedimento di sospensione
del giudizio, si attueranno secondo modalità e calendarizzazioni deliberate dal medesimo
Organo Collegiale, nel periodo compreso tra fine giugno e ultima settimana di agosto. La
scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunicherà alle famiglie le decisioni
assunte dal Consiglio di Classe, indicando le carenze rilevate dai docenti delle singole
49
discipline e i voti proposti in sede di scrutinio, nella disciplina o nelle discipline in cui lo
studente non abbia raggiunto la sufficienza. Le verifiche finali, in quest’ultima fase, saranno
realizzate a conclusione dei corsi, dal Consiglio di Classe nella stessa composizione di quello
che ha proceduto alle operazioni di scrutinio finale, in orario antimeridiano/pomeridiano e
dovranno essere completate entro la fine di Agosto. Qualora richiesto dalla complessità
organizzativa, tali operazioni potranno concludersi i primi giorni di Settembre e comunque
prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico.
5. I corsi di recupero saranno tenuti di norma dai docenti della materia e della classe che hanno
dato la disponibilità. In caso di indisponibilità del docente della classe saranno tenuti da
altro docente della disciplina, in servizio nell’istituto. Solo in casi eccezionali si ricorrerà a
personale esterno, secondo le indicazioni contenute nell’art. 2, comma 12, dell’O.M. 82 del
5 Novembre 2007.
50
UN LICEO INCLUSIVO
L’inclusione scolastica degli alunni con bisogni educativi costituisce un punto di forza della scuola
italiana, che vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalla loro
difficoltà, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale.
Il Liceo garantisce la formazione e la piena integrazione degli alunni con bisogni speciali, mediante
il coinvolgimento dell’intera comunità scolastica, il rapporto costante con le famiglie, le istituzioni e
il territorio, in armonia con la normativa vigente e nel rispetto dei diritti fondamentali di ogni
cittadino ad essere istruito ed educato. Tutti gli sforzi sono incentrati nel favorire un sereno processo
di crescita e nell’esprimere al meglio le potenzialità dell’alunno.
Oggi la scuola è chiamata a rispondere a nuove esigenze educative e formative attuando una didattica
efficace nel rispetto di una normativa attenta ai Bisogni Educativi Speciali. In particolare, la D. M del
27/12/2012, la C. M. n. 8 del 06/03/2013 e la Nota – Chiarimenti per l’A.S. 2013/2014 Strumenti di
intervento alunni BES.
La D. M. del 27/12/2012 ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica,
basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di
tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente:
“svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici,
difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a
culture diverse”. Per definizione il Bisogno Educativo Speciale rappresenta qualsiasi difficoltà
evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o apprenditivo che necessita di educazione speciale
individualizzata finalizzata all’inclusione.
Dalla direttiva del 27 dicembre 2012 si può definire un alunno in situazione di BES:
“... ogni alunno, in continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o
per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è
necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.”
Questa estesa area dello svantaggio scolastico che ricomprende problematiche diverse viene indicata
come area dei bisogni educativi speciali (B.E.S.) e vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:
 disabilità certificata (Legge 104)
 disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD, deficit del linguaggio, etc.)
 svantaggio socio-economico, linguistico e culturale
La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento, richiamandosi ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
Dalle considerazioni sopra esposte si evidenzia, in particolare, la necessità di elaborare un percorso
individualizzato e personalizzato per alunni con bisogni educativi speciali, anche attraverso la
relazione di un Piano Didattico Personalizzato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli
insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.
La C.M. n° 8 del 6 marzo 2013 fornisce indicazioni su nuove azioni strategiche che ogni istituzione
scolastica attiva per perseguire una “politica per l’inclusione”.
Per dare piena attuazione al progetto didattico-educativo degli allievi in situazione di svantaggio, la
scuola si è attivata per redigere un Piano Annuale per l’Inclusività.
51
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (PAI)
La Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 recante “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la
strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per
tutti gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva ridefinisce il campo di intervento e di
responsabilità di tutta la comunità educante rispetto l’intera area dei Bisogni Educativi Speciali
(BES).
In accordo con le indicazioni ministeriali (Note MIUR del 27.06.2013 e del 22. 11. 2013), il PAI, che
è parte sostanziale del POF, è qui inteso non come un ulteriore adempimento burocratico, ma come
un momento di crescita della nostra comunità educante per favorire l’incremento della qualità
dell’offerta formativa e realizzare la cultura dell’inclusione.
La popolazione studentesca, eterogenea sia per competenze e conoscenze di base, sia per condizione
sociale, economica, linguistica e culturale, necessita, infatti, non solo di attività didattiche volte a
riconoscere le differenze e valorizzare i diversi stili cognitivi degli alunni, ma anche della messa in
atto di interventi specifici per alunni in difficoltà.
Come noto, la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 prevede che il Gruppo di lavoro per l’inclusione di
ciascuna istituzione scolastica elabori una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a
tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. A tale scopo, il Gruppo
procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica
operati nell’anno appena trascorso(…)
Il P.A.I. è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo,
è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno
nel realizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno programmatico per
l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di
miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti
dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli
spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie. (Direttiva 27 dicembre 2012 e C.M.
n. 8/2013).
52
CARATTERISTICHE DEL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ
Le linee guida della C.M. n.8 del 6 marzo 2013 forniscono indicazioni per perseguire
l’inclusione attraverso un Piano Annuale per l’inclusività, elaborato dal Gruppo di
Lavoro per L’Inclusione (GLI) di ogni scuola entro il mese di Giugno di ogni anno scolastico,
esteso alle problematiche relative a tutti i BES. Il Piano Annuale per l’Inclusività e discusso e
deliberato dal Collegio dei Docenti.
Contenuti
Il Piano Annuale per l’Inclusività, in accordo con il POF e con i progetti dei Consigli di Classe
deve contenere:

rilevazione, monitoraggio e valutazione del grado di inclusività della scuola (punti di
forza e di criticità), su cui fondare la consapevolezza del corpo docente sulla centralità e la
trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi

l’indicazione e la richiesta delle risorse umane e strumentali necessarie per realizzare le
misure i servizi di integrazione e inclusione degli studenti con BES
Obiettivi
Il Piano Annuale per l’Inclusività, si prefigge lo scopo di
 desumere indicatori realistici sui quali fondare piani di miglioramento organizzativo e
culturale.
Tempi
 Entro il mese di giugno viene inviato alla struttura competente in materia
 Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo
di Lavoro per L’Inclusione (GLI) provvederà ad un adattamento del Piano
Funzioni
 Provvede alla programmazione definitiva degli interventi a favore degli alunni con BES
 Raccorda e valorizza le risorse umane, strumentali e organizzative, che a vario titolo sono a
disposizione dell’Istituzione Scolastica a supporto dei percorsi speciali di apprendimento
 Sulla base del Piano d’Inclusività, il Dirigente Scolastico procederà all’assegnazione
definitiva delle risorse, sempre in termini funzionali.
53
IL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
E’ un documento deliberato dal Collegio dei Docenti e annesso al POF dell’Istituto;
contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento
ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; definisce i compiti ed i ruoli delle figure
coinvolte all’interno e all’esterno dell’istruzione scolastica; traccia le diverse fasi dell’accoglienza;
indica le attività di facilitazione e quali provvedimenti dispensativi e compensativi adottare nei
confronti degli alunni con difficoltà. Il Protocollo di Accoglienza delinea inoltre prassi condivise
di carattere:

amministrative e burocratiche (acquisizione della documentazione necessaria e verifica
della completezza del fascicolo personale degli alunni);

comunicative e relazionali (prima conoscenza dell’alunno e accoglienza all’interno della
nuova scuola);

educative–didattiche (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento dell’equipe
pedagogica e didattica);

sociali (rapporti e collaborazione della scuola con la famiglia e il territorio).
Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato
periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.
L’adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare in modo operativo le indicazioni
normative:
Legge 517/77 ; Legge 104/92 ; Legge 503/2003; C.M. n.24 del 1/3/2006; C.M. n.2 dell’8
gennaio 2010
Legge 170/2010: Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità; D.M. 27 dicembre 2012
“Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali (BES) e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica”; C.M. n.8 del 6 marzo 2013 “Strumenti d’intervento per
alunni con bisogni educativi speciali (BES) e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica”. Indicazioni Operative.
A tal fine si intende:
 Creare un ambiente accogliente e di supporto; sostenere l’apprendimento attraverso una
revisione del curricolo, sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola;
 promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;
 centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
 favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
 promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra
tutte le componenti della comunità educante.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la
partecipazione sociale
attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali.
54
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
A.S. 2014/2015
Il Liceo Statale “P.SICILIANI” si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per
rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per
determinati periodi, evidenzi Bisogni Educativi Speciali.
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali comprendenti:



disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale.
PREMESSA
Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilità e alunni con Disturbi
Specifici di Apprendimento), significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto
scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna;
significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico. In tale prospettiva, è
necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione
della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ma
anche e soprattutto un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione
di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi
formativi che nelle strategie didattiche.
E’ necessario che la scuola “ri-conosca” le reali capacità cognitive del singolo alunno, i suoi
punti di forza, le sue potenzialità e su essi percorsi di lavoro: il Piano Educativo Individualizzato
(PEI), “Progetto di vita” per gli alunni con disabilità (Legge 104) e il Piano Didattico
Personalizzato (PEP) per tutti gli altri alunni BES.
Nello sviluppo di ciascuna singola storia educativa e personale, le difficoltà connesse alle diverse
tipologie di BES si ripercuotono principalmente sull’apprendimento e sullo sviluppo delle
competenze.
Quando ciò non è adeguatamente riconosciuto, considerato e trattato in ambito scolastico, causa
anche ricadute sugli aspetti emotivi, di costruzione dell’identità, della stima di sé, delle relazioni
con i pari. L’integrazione degli alunni BES può essere realizzata solo in una scuola che “riconosca” effettivamente i Bisogni Educativi Speciali.
55
IL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
E’ un documento deliberato dal Collegio dei Docenti e annesso al POF dell’Istituto; contiene
principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale
degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; definisce i compiti ed i ruoli delle figure coinvolte
all’interno e all’esterno dell’istruzione scolastica; traccia le diverse fasi dell’accoglienza; indica
le attività di facilitazione e quali provvedimenti dispensativi e compensativi adottare nei
confronti degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).
Il Protocollo di Accoglienza delinea inoltre prassi condivise di carattere:
 amministrative e burocratiche (acquisizione della documentazione necessaria e verifica
della completezza del fascicolo personale degli alunni);
 comunicative e relazionali (prima conoscenza dell’alunno e accoglienza all’interno della
nuova scuola);
 educative–didattiche (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento dell’equipe
pedagogica e didattica);
 sociali (rapporti e collaborazione della scuola con la famiglia e il territorio).
Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato
periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate. L’adozione del Protocollo di Accoglienza
consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative per gli alunni con disabilità
contenute nella Legge Quadro n.104/92 e successivi decreti applicativi sugli alunni DSA e con
svantaggio socio-culturale, linguistico ed economico.
A tal fine si intende:









definire pratiche inclusive condivise per tutti i Consigli di Classe;
favorire l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi
Speciali;
progettare percorsi comuni di individualizzazione o personalizzazione che facciano
coesistere socializzazione ed apprendimento;
incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola, servizi sociali e
sanitari.
adottare forme condivise di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli
studenti;
accompagnare adeguatamente gli studenti con BES durante l'intero percorso scolastico.
fornire materiali e strumenti comuni di indagine, osservazione, rilevazione e
progettazione
del percorso formativo.
realizzare modifiche e miglioramenti attraverso procedure chiare di monitoraggio e
valutazione.
METODOLOGIA
Per raggiungere le finalità individuate, il Protocollo di Accoglienza è strutturato in diversi
percorsi:
● Saranno curati i rapporti con specialisti e istituzioni locali sia per la realizzazione di eventuali
“Progetti integrati”, sia per la stesura congiunta del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano
Educativo Individualizzato relativo agli alunni con disabilità o del Piano Educativo
Personalizzato relativo agli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento, sia per particolari
situazioni problematiche che eventualmente si potranno creare.
56
● Si cercherà di agganciare il più possibile il lavoro dell’alunno a quello del gruppo classe ed
accanto al necessario intervento individualizzato o personalizzato, saranno privilegiate
comunque le attività a piccoli gruppi e/o laboratoriali senza mai perdere di vista le finalità
dell’integrazione.
● Saranno previsti incontri di continuità con i diversi ordini di scuola con particolare attenzione
alla realizzazione di attività idonee agli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
● Per gli alunni con disabilità, gli insegnanti di sostegno si riuniranno coordinati da un
insegnante referente o Funzione strumentale al fine di analizzare, confrontare ed elaborare le
strategie di intervento più idonee al raggiungimento degli obiettivi programmati nei diversi Piani
Educativi Individualizzati.
● Per gli alunni con DES, gli insegnanti curriculari si riuniranno, coordinati da un insegnante
referente al fine di analizzare, confrontare ed elaborare le strategie di intervento più idonee al
raggiungimento degli obiettivi programmati nei diversi Piani Educativi Personalizzati.
● Per gli alunni con disabilità sarà effettuato il rilevamento delle difficoltà oggettive nei campi
dell’apprendimento che l’alunno manifesta e compilato il “Percorso educativo individualizzato”.
● Per gli alunni con DES ai docenti curriculari saranno forniti: adeguate informazioni sui
Disturbi Evolutivi Specifici e/o la patologia specifica; riferimenti per reperire materiale didattico
formativo adeguato; informazioni sulle tecnologie informatiche compensative; criteri sulla
compilazione del Piano Educativo Personalizzato.
● L’Istituto sceglie come criterio preferenziale, nell’adozione dei libri di testo, edizioni di libri
con disponibilità di Cd Rom e/o DVD per studenti con DSA.
ALUNNI CON DISABILITA’ Legge 104/92
Fasi di attuazione del Protocollo
●Orientamento in ingresso
●Iscrizione
●Pre - accoglienza
●Raccolta dati
●Accoglienza
●Inserimento
●Progettazione Integrazione Didattica
●Piano Dinamico Funzionale
●GLHO
●Piano Educativo Individualizzato
●Verifiche e valutazione
●Orientamento in uscita
 Orientamento in entrata
Le famiglie che vogliono conoscere l’offerta formativa dell’Istituto per gli alunni disabili
possono usufruire di un servizio di informazione e consulenza da parte del referente per
le attività di sostegno, o altro docente di sostegno delegato. In base ai diversi bisogni
educativi evidenziati, ai colloqui con i genitori e con i docenti della scuola di provenienza, si
cerca di individuare il corso di studi più adatto all’alunno.
57

Iscrizione
Tempi
Attività della famiglia
Entro
il
termine Insieme con l’alunno,
stabilito da norme visita la scuola per
ministeriali (di solito averne un primo contatto
conoscitivo.
Procede
entro gennaio.)
successivamente
con
l’iscrizione dell’alunno
compilando l’apposito
modulo disponibile in
segreteria. Fa pervenire
alla scuola, entro breve
tempo, la certificazione
attestante la Diagnosi
Clinica.
Segnala
particolari
necessità (es. trasporto,
esigenze
alimentari,
terapie
da
seguire,
assistenza
per
l'autonomia…)
Dà il consenso per la
richiesta dell’insegnante
di sostegno.

Attività della scuola
Attività di altri enti
(Altre scuole, ASL,
Associazioni,
Comune, Provincia,
USP)
La scuola acquisisce:
Diagnosi Funzionale e
Profilo
Dinamico
Funzionale
Acquisire le direttive
dell’USP al fine di
definire le richieste per il
sostegno didattico.
La segreteria apre un
fascicolo
personale
relativo all’alunno.
Definisce il numero di
ore di sostegno didattico
necessario all’alunno.
In caso di particolari
problematiche, richiede
maggiori risorse da
attribuire all’alunno.
Redige l’allegato H con
il
numero di ore richieste
per il sostegno.
Pre - accoglienza . Conoscenza dell’ambiente scolastico
Tempi
Dopo l’iscrizione (uno
o più incontri)
Attività della
famiglia
Partecipa alle attività di
accoglienza organizzate
dalla scuola.
Attività della scuola
Attività di altri enti
(Altre
scuole, ASL,
Associazioni,
Comune, Provincia,
USP)
Organizza la visita
dell’edificio scolastico
nei suoi spazi. Contatta
la famiglia per le attività
di accoglienza.
58

Raccolta dati - Informazioni sull’alunno
Tempi
Febbraio - Giugno
Attività della
famiglia
Incontri presso la scuola
per dare tutte le
informazioni utili ai fini
dell’inserimento
dell’alunno nella nuova
realtà scolastica.
.
Fine anno
scolastico

Attività della scuola
Attività di altri enti
(Altre
scuole, ASL,
Associazioni,
Comune, Provincia,
USP)
Raccolta informazioni
riguardo: obiettivi
prefissati raggiunti o non
raggiunti, abilità
cognitive, potenzialità
sviluppate e modalità
relazionali.
Incontro con operatori
sanitari ASL.
Incontro con operatori
scolastici della scuola
di
provenienza
Richiesta agli Enti
locali e alla Provincia,
ove necessario, di
 Assistenza
specialistica di
base e alla
comunicazione
 Trasporti e/o
esigenze
particolari
Definizione delle
richieste.
Accoglienza - Condivisione delle informazioni
Tempi
Settembre,
prima dell’inizio
delle lezioni
Attività
Persone coinvolte
Presentazione del caso a tutti gli
insegnanti del consiglio di classe,
educatore, assistente alla
comunicazione e all’autonomia; lettura
della Diagnosi funzionale, della
relazione finale, dell’eventuale progetto
continuità, delle indicazioni emerse
negli incontri di pre-conoscenza
Insegnanti del consiglio di classe
e di sostegno, gruppo di lavoro
handicap/referente sostegno,
educatore, assistente.
59

Inserimento - Analisi della situazione iniziale
Tempi
Settembre,
primo periodo
di frequenza
Attività
Persone coinvolte
Dopo una prima osservazione e
conoscenza dell’alunno e della
classe, gli insegnanti valutano
l’opportunità di fornire alla classe
informazioni
relative
alla
disabilità,
avvalendosi,
se
necessario, dell’aiuto dei genitori
dell’alunno o di personale
competente, al fine di favorire
rapporti paritetici
Fino a metà
ottobre
La famiglia si confronterà con la
scuola per analizzare le reazioni
dell’alunno alle attività proposte
(osservazioni tramite colloquio.)
Comunicherà alla scuola ed agli
specialisti delle ASL cambiamenti
significativi.
Test di valutazione d’ingresso I
docenti avranno cura di
somministrare test di valutazione
liberi, sistematici e guidati al fine
di acquisire le reali potenzialità
dell’alunno sui singoli assi di
sviluppo.
Osservazione dei comportamenti e
delle prestazioni
Docenti curricolari e di
sostegno, educatore/assistente
alla comunicazione, assistente
all’autonomia, eventuale
coinvolgimento dei genitori o
esperti esterni
E’ possibile che sia necessaria
la consulenza tempestiva degli
specialisti della ASL per
problematiche particolari.
Interessamento del Comune e
dei Servizi sociali nel caso in
cui l’alunno iscritto non
frequenti le lezioni.
Docenti curricolari e di
sostegno, educatore/assistente
alla comunicazione, assistente
all’autonomia, eventuale
coinvolgimento dei genitori o
esperti estern
60

Progettazione integrazione didattica - obiettivi – strategie- attività
Tempi
ottobre

Attività
Persone coinvolte
Verifica delle potenzialità, in
riferimento ai vari assi di sviluppo o
aree di apprendimento, all’interno e
all’esterno del gruppo classe; incontri
con l’equipe clinica e la famiglia per
l’analisi del “Profilo Dinamico
Funzionale” e, dove necessario, sua
modifica; in sede di incontro,
presentazione
del
“Progetto
Educativo
Individualizzato”
e
discussione con gli esperti e la
famiglia degli obiettivi a breve, medio
e lungo termine fissati nel P.E.I.;
messa in atto di tutte le attività e
strategie
per
l’integrazione
dell’alunno all’interno della classe,
secondo le indicazioni del P.E.I.
Docenti curricolari e di sostegno,
educatore/assistente
alla
comunicazione,
assistente
all’autonomia, genitori o esperti
esterni
Piano dinamico funzionale DF e PDF
Tempi
Da effettuarsi ogni nuovo
ciclo scolastico.
Redazione di una prima
revisione entro il primo
GLHO
Attività della
famiglia
Partecipa alla stesura e
sottoscrive il PDF.
Attività della scuola
Attività di altri
enti (Altre
scuole, ASL,
Associazioni,
Comune,
Provincia, USP)
Diagnosi funzionale La
scuola, nel caso la DF
non fosse aggiornata, su
indicazione del docente
di sostegno e per il
tramite del referente del
sostegno stesso,
comunicherà alla ASL di
provvedere.
all’aggiornamento della
DF stessa.
Gli specialisti della
ASL
aggiornano la Diagnosi
funzionale. Secondo le
nuove normative detta
diagnosi deve seguire
il protocollo ICF-CY
(nei
casi di alunni) nel
quale sono evidenziate
le funzionalità della
persona in relazione
del contesto in cui
opera e degli eventuali
facilitatori
/ ostacoli.
Le ASL competenti
avranno cura di
revisionare la bozza di
PDF elaborata dal
consiglio di classe
eliminando e/o
integrando le parti
scorrette o mancanti.
Profilo Dinamico
Funzionale
Il consiglio di classe, le
insegnanti della sezione e
del team sulla base della
DF e delle osservazioni
sistematiche iniziali, redige
una bozza del profilo
dinamico funzionale. Si
noti che nel caso la DF
fosse redatta secondo il
protocollo ICF-CY, il PDF
di fatto confluisce nelle
indicazioni della DF stessa.
61
GLHO Gruppo di lavoro operativo sull’handicap
Tempi
Ottobre novembre

Attività della
famiglia
Attività della scuola
Attività di altri
enti
Proposte ai fini del
progetto di vita
dell’alunno Nel caso di
adozione della
programmazione
differenziata (P.E.I.) i
genitori si impegnano a
sottoscrivere l’adozione
della suddetta
programmazione.
Programmazione didattica
Il consiglio di classe di
concerto con gli specialisti
della ASL, i genitori e gli
altri operatori del gruppo di
lavoro, preso atto delle
direttive del PDF, decide la
scelta del tipo di
programmazione da adottare
tra:
 Programmazione
didattica curricolare
 Programmazione
didattica curricolare
con
obiettivi minimi
 Programmazione
differenziata non
riconducibile ai
programmi
ministeriali
Specialisti ASL
forniscono
indicazioni di al
fine di individuare
e scegliere al
meglio la tipologia
di programmazione
da adottare.
Piano Educativo Individualizzato PEI
Tempi
Periodo
immediatamente
successivo al GLHO
Attività della
famiglia
Attività della scuola
Se il piano adottato è di
tipo differenziato (P.E.I.), i
genitori danno assenso
formale sottoscrivono lo
stesso entro un termine
fissato.
Redazione del piano
educativo Il docente di
sostegno, responsabile della
redazione del documento,
di concerto con i docenti
del consiglio di classe , in
riferimento alle
decisioni adottate nel
GLHO, redige il PEI.
 Verifica e valutazione intermedia e finale
Tempi
Attività della
Attività della scuola
famiglia
Fine primo
quadrimestre
Fine anno
scolastico
Comunicazione di
eventuali nuove
necessità dell’alunno
Convocazione GLHO
Verifica ed eventuale rimodulazione del
piano educativo progettato. Adozione di
eventuali nuove proposte
Attività di altri
enti
Attività di altri enti
Revisione eventuale
della Diagnosi
funzionale da parte
degli specialisti
della ASL
Consiglio di classe, Verifica analisi dei
risultati ottenuti.
Redazione della relazione finale
sull’esecuzione del
PEI
62

Orientamento in uscita
In base al “progetto di vita” individuato nel P.E.I. l’alunno e la famiglia sono supportati nella
scelta del percorso di studi universitario o nell’inserimento lavorativo attraverso l’adesione a
tutte le forme di sostegno previste dalla normativa vigente in materia.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
Alunni con disabilità Legge 104/92
Diagnosi Funzionale
E’ redatta dalla ASL o medico privato convenzionato e definisce la patologia specifica di cui il
disabile è riconosciuto. Il suo aggiornamento è strettamente legato all’evoluzione della patologia.
E’ compito della scuola, all’inizio di ogni anno, accertarsi che non si siano verificati
cambiamenti.
Deve contenere:
● I dati anamnestici, clinico-medici, familiari e sociali.
● Il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base.
● I livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici
della classe.
● Gli aspetti psicologici, affettivo-emotivo, comportamentali che devono
determinare la qualità del rapporto educativo con l’alunno.
Profilo Dinamico Funzionale
E’ un documento conseguente alla “Diagnosi Funzionale” e preliminare alla formulazione del
PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da
conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. Viene redatto con cadenza
biennale (Legge 24.02.1994 art. 4 “), è aggiornato, come disposto dal comma 8 dell'art. 12 della
legge n. 104 del 1992, a conclusione della scuola materna, della scuola elementare, della scuola
media e durante il corso di istruzione secondaria superiore. Viene redatto da operatori sociosanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno (art. 12 commi 5 e 6 della
L. 104/92).
Il PDF verrà stilato seguendo i modelli predisposti e reperibili sul sito dell’Istituto.
Piano Educativo Individualizzato
Atto successivo al PDF, è redatto all'inizio (entro novembre) di ogni anno scolastico dal GLH
operativo (consiglio di classe, ASL, genitori) ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti
periodici. Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio
“Progetto di vita” in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del
diritto all'integrazione scolastica.
Deve contenere:
● Situazione iniziale, dedotta dall’osservazione iniziale dei docenti e dall’analisi sistematica
svolta nelle seguenti aree: comportamento con gli adulti, con i compagni, verso le attività
proposte.
● Autonomia personale e per gli spostamenti, nei compiti assegnati in classe, durante le
lezioni in classe.
● Attenzione.
● Motivazione.
63
● Apprendimento
● Progetto di intervento per obiettivi generali (educativi e didattici), concordati con il
team/consiglio di classe.
● Gli obiettivi specifici (riconducibili o non riconducibili ai programmi ministeriali,agli
obiettivi minimi stabiliti in sede collegiale) e i contenuti per aree disciplinari.
● La metodologia di intervento che si intende attuare.
● Gli eventuali progetti.
● Le modalità di verifica e valutazione (non differenziata o differenziata) che si intendono
utilizzare. La relazione finale raccoglie tutte le informazioni fornite da ciascun insegnante.
Deve contenere:
● Evoluzione dell’aspetto educativo rispetto alla situazione di partenza (in merito ad
autonomia, socializzazione, apprendimento, ecc.).
● Evoluzione dell’aspetto didattico (giudizio sul livello di acquisizione di autonomie, di
conoscenze e competenze, materia per materia).
● Modalità dell’intervento di sostegno (particolari accorgimenti relazionali e didattici).
● Informazioni sull’eventuale intervento dell’educatore (partecipazione alla progettualità
educativo-didattica, modalità dell’intervento).
● Informazioni sulla collaborazione della famiglia e del personale ASL.
● Suggerimenti per la continuità dell’intervento educativo-didattico per il successivo anno
scolastico.
SINTESI DOCUMENTAZIONE
Documento
Diagnosi Funzionale
Chi lo redige
Operatori ASL o specialisti
privati
con opportuna vidimazione
dell’ASL
Profilo dinamico funzionale
Operatori socio-sanitari,
docenti curricolari, docente di
sostegno, genitori dell’alunno
(art. 12, commi 5° e 6° della L.
104/92)
Piano Educativo
Individualizzato
Gli insegnanti curricolari,
il docente di sostegno,
operatori socio-sanitari e i
genitori dell’alunno Insegnanti
di sostegno e curricolari
Relazione Finale
Insegnanti di sostegno e
curricolari
Quando
All’atto della prima
segnalazione, è rinnovata ad
ogni passaggio fra un ordine
di scuola all’altro e/o
secondo i tempi indicati dal
DPCM 185/2006
Viene aggiornato alla fine
della Scuola d’Infanzia,
Primaria, Secondaria di
primo grado e durante la
Scuola Secondaria di
secondo grado
Viene aggiornato alla fine
della Scuola d’Infanzia,
Primaria, Secondaria di
primo grado e durante la
Scuola Secondaria di
secondo grado
A fine anno scolastico
(giugno)
64
PERSONALE COINVOLTO
PERSONALE
Dirigente scolastico
GLI Gruppo di lavoro per
l’inclusione
Collegio dei Docenti
Consiglio di Classe
Docente di Sostegno
Docente curricolare
Docente coordinatore di classe
Collaboratori scolastici
Famiglia
RUOLI E COMPITI
-gestionali, organizzativi, consultivi
-individuazione della risorse interne ed esterne per
rispondere alle esigenze di inclusione
-formazione delle classi
-assegnazione docenti di sostegno
-rapporti con gli enti coinvolti
-istituzione di un GLH di Istituto costituito, secondo le linee guida per
l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità.
1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione
2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici
3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di
gestione delle classi
4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H.
operativi
5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”
6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività
di formazione, tutoraggio ecc.
-nel procedere all’approvazione del POF corredato dal Protocollo
d’istituto per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni con disabilità,
si assume l’incarico di verificare la realizzazione degli obiettivi in essi
contenuti
-progetta e verifica il PEI. In tale fase di lavoro può rendersi necessaria
ed è ammessa la presenza del referente H, dell’educatore ed
eventualmente, se richiesto, degli esperti dell’ASL.
-prende visione, affiancato e supportato dall’insegnante di sostegno, del
PDF, PEI, DF e del “Progetto di vita” riguardanti l’anno scolastico
precedente
-definisce il PDF, il PEI e l’intero “progetto di vita” dell’alunno
-partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione
-cura gli aspetti metodologici e didattici funzionali a tutto il gruppo
classe
-svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e
didatticitiene rapporti con la famiglia, esperti ASL, operatori comunali
-partecipa alla Commissione per alunni con disablità con la quale
coopera per un miglioramento costante del servizio
-coordina la stesura del PEI
-contitolare e sostegno alla classe
-accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione
-accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione
-partecipa alla programmazione e alla valutazione individualizzata
-collabora alla formulazione del PEI e successivamente predispone
interventi personalizzati e consegne calibrate per l’alunno con disabilità
soprattutto quando non è presente il collega specializzato
-istruisce l’assistente educatore professionale sui compiti da svolgere
durante le sue ore di lezione
-partecipa alle riunioni ASL e riferisce
-su richiesta, aiuta l’alunno negli spostamenti interni all’edificio
scolastico e assiste l’alunno relativamente ai bisogni primari
-sottoscrive il PEI e collabora alla sua realizzazione
-mantiene i contatti con gli specialisti che seguono l’alunno
-partecipa alla stesura del PDF e lo sottoscrive
65
Procedura di inserimento scolastico dell'alunno con Disturbi Evolutivi Specifici
(già in possesso di certificazione, diagnosi o altra idonea documentazione)
FASI
TEMPI
Fase Preparatoria
Entro il termine
stabilito dalle norme
ministeriali
Accoglienza
Condivisione
Settembre Ottobre
Condivisione
Novembre
Trasparenza e
Documentazione
Durante l’anno
scolastico
Valutazione
Trimestrale
Dicembre, Marzo,
Giugno
ATTIVITA’ E COMPITI
1. Nell'ambito delle attività di Orientamento,l'alunno con Bes e la
sua famiglia possono visitare la scuola e avere un primo contatto
conoscitivo.
2. La famiglia procede all'iscrizione dell'alunno secondo la
normativa vigente.
3. La famiglia e la scuola di provenienza(compatibilmente alla
normativa sulla Privacy) faranno pervenire, ove disponibile, alla
segreteria scolastica la certificazione attestante la situazione di
BES.
Il DS riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce
al protocollo e la condivide con il Referente BES.
Contestualmente la segreteria prepara le certificazioni degli
alunni DSA neo-iscritti da mettere a disposizione del Referente
BES ed informa il Coordinatore e i docenti delle classi
interessate della presenza di alunni con BES.
Nel corso del mese saranno predisposti incontri tra la famiglia e
il Referente BES per opportuna raccolta di informazioni
diagnostiche, metodologiche, di studio, background dello
studente.
Il Referente BES riferisce al Coordinatore di classe ed ai
docenti della classe in cui è inserito l’alunno BES quanto
emerso al punto 3 nel corso del CdC del mese di Ottobre
consegnando al Coordinatore di Classe i dati diagnostici che
andranno inseriti nel PDP.
I Docenti predispongono una serie di attività volte alle verifiche
d’ingresso che, integrate all’osservazione in classe,
permetteranno di desumere le informazioni (generali e per
ciascuna disciplina) da inserire nel PDP dell’alunno con BES,
con particolare riferimento agli stili di apprendimento adottati
dagli alunni stessi ed eventuali prestazioni atipiche, organizzando
peraltro una prima serie di attività finalizzate ad un positivo
inserimento nella scuola.
Il Coordinatore prende contatto con le famiglie per attivare un
rapporto comunicativo diretto: in tale contesto il Coordinatore e
la famiglia possono valutare l’opportunità di incontrare gli
operatori ASL o dei centri autorizzati che hanno rilasciato la
Diagnosi, per contribuire alla costruzione di un primo percorso
didattico.
Il Coordinatore illustra alla classe le difficoltà apprenditive
legate al Disturbo, presenta l’alunno e avvia, insieme al CdC, un
positivo inserimento nella scuola.
Nel corso del CdC del mese in oggetto il Consiglio concorda e
compila il PDP con la famiglia.
Ciascun docente in sede di valutazione delle prove scritte e orali, avrò
cura di annotare direttamente sul documento della prova o sul
registro personale:
- la tipologia degli strumenti compensativi messi a disposizione
dell’alunno, allegandone copia al documento della prova eseguita
dall’alunno;
- le misure dispensative adottate, secondo le stesse modalità.
Il Coordinatore informa eventuali supplenti in servizio nelle classi
con alunni con BES della loro presenza e del PDP adottato.
Nel corso degli scrutini il Coordinatore avrà cura di verificare insieme al
CdC l’adeguatezza del PDP valutando l’opportunità, se necessaria, di
eventuali modifiche migliorative rispetto a strumenti, misure e
metodologie adottate.
66
Procedura di inserimento scolastico dell'alunno con Disturbi Evolutivi Specifici e Svantaggio
(non in possesso di idonea documentazione)
FASI
Accoglienza
Condivisione
Pianificazione
Trasparenza e
Documentazione
Valutazione
Trimestrale
TEMPI
ATTIVITA’ E COMPITI
Settembre Ottobre 1. Il Consiglio di Classe rileva la presenza dell'alunno con
Novembre
Durante l’anno
scolastico
Dicembre, Marzo,
Giugno
Bisogni Educativi Speciali e documenta la propria
osservazione compilando i moduli in allegato.
2. Il CdC, nella persona del Coordinatore, prende contatto
con la famiglia, allo scopo di informarla delle difficoltà
rilevate, raccogliere ulteriori informazioni e, se del caso,
suggerire l'avvio di un iter diagnostico. Può prendere
contatto, in sintonia con il Referente BES, anche con i
servizi sociali e sanitari.
3. Il Coordinatore propone alla Famiglia la stesura di un
PDP, nel quale confluiranno tutti i dati utili, compresi quelli
di carattere sanitario. La Famiglia in forma scritta
autorizza/non autorizza la stesura del PDP.
4. I Docenti predispongono una serie di attività volte alle
verifiche d’ingresso che, integrate all’osservazione in
classe, permetteranno di desumere le informazioni (generali
e per ciascuna disciplina) da inserire nel PDP dell’alunno
con BES, con particolare riferimento agli stili di
apprendimento adottati dagli alunni stessi ed eventuali
prestazioni atipiche, organizzando peraltro una prima serie
di attività finalizzate ad un positivo inserimento nella scuola
e una buon adattamento nella classe.
Il CDC compila, adoperando specifica modulistica, il Piano
Didattico Personalizzato, che dovrà essere condiviso e
controfirmato dalla Famiglia.
Ciascun docente in sede di valutazione delle prove scritte e
orali, avrà cura di annotare direttamente sul documento
della prova o sul registro personale:
- la tipologia degli strumenti compensativi messi a
disposizione dell’alunno, allegandone copia al documento
della prova eseguita dall’alunno;
- le misure dispensative adottate, secondo le stesse
modalità.
Il Coordinatore informa eventuali supplenti in servizio
nelle classi con alunni con BES della loro presenza e del
PDP adottato.
Nel corso degli scrutini il Coordinatore avrà cura di
verificare insieme al CdC l’adeguatezza del PDP valutando
l’opportunità, se necessaria, di eventuali modifiche
migliorative rispetto a strumenti, misure e metodologie
adottate.
67
Soggetti coinvolti, ruoli, strumenti e procedure
PERSONE
Dirigente
Scolastico
Segreteria
Referente
BES
RUOLI E FUNZIONI
- garantisce il raccordo di tutti i soggetti che operano nella scuola con le realtà
territoriali;
- stimola e promuove ogni utile iniziativa finalizzata a rendere operative le
indicazioni condivise con Organi collegiali e famiglie, e precisamente:
- attiva1 interventi preventivi;
- trasmette alla famiglia apposita comunicazione;
- riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al protocollo e la
condivide con il gruppo docente;
- promuove attività di formazione/aggiornamento per il conseguimento di competenze
specifiche diffuse;
- promuove e valorizza progetti mirati, individuando e rimuovendo ostacoli, nonché
assicurando il coordinamento delle azioni (tempi, modalità, finanziamenti);
- definisce, su proposta del Collegio dei Docenti, le idonee modalità di documentazione
dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati di alunni
e studenti con BES e ne coordina l’elaborazione e le modalità di revisione;
- gestisce le risorse umane e strumentali;
- promuove l’intensificazione dei rapporti tra i docenti e le famiglie di alunni e
studenti con BES favorendone le condizioni e prevedendo idonee modalità di
riconoscimento dell’impegno dei docenti;
- attiva il monitoraggio relativo a tutte le azioni messe in atto, al fine di favorire la
riproduzione di buone pratiche e procedure od apportare eventuali modifiche.
- Per la realizzazione degli obiettivi previsti e programmati, il Dirigente scolastico si
avvale della collaborazione di un docente referente con compiti di informazione,
consulenza e coordinamento.
- svolge l'iter amministrativo procedurale secondo le istruzioni assegnate dal Dirigente
Scolastico in collaborazione con il rferente BES, nel rispetto della normativa, - archivia
copia di tutti i documenti relativi ai casi BES, ivi compreso il Piano Annuale di
Inclusione previsto dalla DM 27.12.12 e relativa C.M. n.8 del 6.03.13,
- prepara copia della documentazione diagnostica e informativa fornita dalla famiglia
dell'alunno con BES in apposito fascicolo da consegnare al Referente BES all'inizio di
ciascun anno scolastico, avendo peraltro cura di aggiornare costantemente il Referente
stesso in riferimento ad altra documentazione che dovesse aggiungersi successivamente e
in corso d'anno,
- trasmette in tempo utile ai Referenti BES atti d'ufficio, atti normativi e/o informativi
e/o relativi a convegni, corsi, seminari, ecc. relativi ai BES.
- fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti;
- fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine
di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato;
ove richiesto
- collabora alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe
con alunni con BES ;
- offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione;
- cura la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno dell’Istituto;
- diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento;
- fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali
poter fare riferimento per le tematiche in oggetto;
- fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone
pratiche in tema di BES;
- funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei
servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio.
68
Gruppo
di Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ingloba e sostituisce il GLH di istituto,
Lavoro
per estendendone le competenze a tutti gli alunni con BES. E' formato dal Dirigente
scolastico, da docenti FF.SS, docenti con formazione specifica e di sostegno, da genitori
l’Inclusione
e da rappresentanti del Consiglio d’istituto e può avvalersi della consulenza di esperti.
Le sue funzioni sono articolate nella CM 8/2013: rilevazione dei BES presenti nella
scuola, raccolta e documentazione degli interventi didattici-educativi posti in essere,
confronto sui casi e consulenza, rilevazione e valutazione del livello di inclusività della
scuola, raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi,
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività.
Il Consiglio di Il CdC e, individualmente, ciascun docente:
Classe e i - prende visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti;
- durante le prime fasi degli apprendimenti scolastici ha cura di favorire la nascita di
Docenti
una buon clima relazionale con tutti gli alunni, ponendo contestualmente attenzione
ai segnali di rischio in un ottica di prevenzione e promozione della salute e del
benessere scolastico;
- mette in atto strategie di recupero;
- segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero
posti in essere;
- procede, in collaborazione dei colleghi della classe, alla documentazione dei
percorsi didattici individualizzati e personalizzati previsti;
- attua strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo;
- adotta misure dispensative;
- attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti;
- realizza incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine o
grado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici
effettuati dagli alunni, in particolare quelli con BES.
Su mandato e in rappresentanza del Consiglio di Classe, è il principale interlocutore della
Il
Coordinatore famiglia dell’alunno con BES e figura chiave della politica di inclusività dell’Istituto
scolastico, in costante rapporto con il referente BES.
di Classe
In particolare:
- raccoglie e condivide le informazioni e la documentazione fornita dalla famiglia degli
alunni con BES;
- prende contatto con la famiglia dell’alunno potenzialmente in situazione di BES, per
fornire le informazioni del caso e concordare con essa l’iter da seguire;
- propone alla famiglia la stesura di un PDP, raccogliendone il parere favorevole o non
favorevole in forma scritta;
- Fornisce ai docenti gli strumenti di osservazione (p. es. griglie, tabelle) della situazione
di BES, li raccoglie dopo la compilazione e ne elabora una sintesi complessiva ai fini
della redazione del PDP;
- informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con BES della loro
presenza e del PDP adottato;
- Nel corso degli scrutini, ha cura di verificare insieme al CdC l’adeguatezza del PDP e
l’eventuale opportunità di modifiche migliorative.
69
La Famiglia
Gli Studenti
Provvede, di propria iniziativa o su segnalazione del pediatra a far valutare l’alunno
o lo studente ( i n c a s o d i DSA, secondo le modalità previste dagli
Art. 3 della Legge 170/2010 e s .m. i . ) ;
- consegna alla scuola la diagnosi di cui all’art. 3 della Legge 170/2010 e/o altro
supporto diagnostico o documentale significativo ai fini della rilevazione di una
situazione di BES;
- condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici
individualizzati e personalizzati ed è chiamata a formalizzare con la scuola un patto
educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di
Classe - nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso – ad applicare ogni
strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla
normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili;
- sostiene la motivazione e l’impegno dell’alunno o studente nel lavoro scolastico e
domestico;
- verifica regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati;
verifica che vengano portati a scuola i materiali richiesti;
- incoraggia l’acquisizione di un sempre maggiore grado di autonomia nella gestione
dei tempi di studio, dell'impegno scolastico e delle relazioni con i docenti.
Gli studenti e le studentesse, con le necessarie differenziazioni in relazione all’età, sono i
primi protagonisti di tutte le azioni che devono essere messe in campo qualora si presenti
una situazione di BES.
Essi, pertanto, hanno diritto:
- ad una chiara informazione riguardo alla diversa modalità di apprendimento ed alle
strategie che possono aiutarli ad ottenere il massimo dalle loro potenzialità;
- a ricevere una didattica individualizzata/personalizzata, nonché all’adozione di adeguati
strumenti compensativi e misure dispensative.
Essi hanno altresì il dovere:
- di porre adeguato impegno nel lavoro scolastico
- di suggerire ai docenti le strategie di apprendimento che hanno maturato
autonomamente.
70
SINTESI
Tipologie di Bisogni Educativi Speciali e documentazione necessaria (direttiva ministeriale
27/12/2012 e circolare n°8 del 06/03/2013)
DISABILITA’ (L. 104/92)
La documentazione comprende
1. Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità
2. La Diagnosi Funzionale
3. Il Profilo Dinamico Funzionale
4. Il Piano Educativo Individualizzato
DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI: DSA, ADHD, Disturbo Oppositivo Provocatorio DOP,
Borderline cognitivo, Disturbo del Linguaggio DL, Deficit delle abilità non verbali, Deficit della
coordinazione motoria (Disprassia), Disturbo della condotta in adolescenza (L. 170/2010 con
presenza di certificazione sanitaria o in attesa di approfondimento diagnostico).
La Documentazione comprende:
1. Relazione clinica (DSA) che includa la codifica diagnostica (ICD-10), il percorso di
valutazione effettuato, le indicazioni di intervento, i riferimenti relativi alla presa in carico,
l’indicazione dei test e dei punteggi ottenuti. La diagnosi di DSA, può essere effettuata dalle
strutture pubbliche e private accreditate (secondo i criteri previsti dalle Linee di Indirizzo
regionali e dalla Consensus Conference nazionale per i DSA del 2007).
2. In alternativa alla relazione clinica, considerazioni psicopedagogiche e didattiche del
Consiglio di Classe
3. Piano Didattico Personalizzato per DSA e non DSA
SVANTAGGIO socio-economico: alunni seguiti dai servizi sociali, situazioni segnalate dalla
famiglia, rilevazioni del Consiglio di Classe attraverso osservazione diretta.
La Documentazione comprende:
1. Eventuale segnalazione Servizi Sociali
2. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe
3. Dichiarazione di Adesione Famiglia
4. Piano Didattico Personalizzato non DSA
SVANTAGGIO linguistico e culturale: alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non
hanno ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche.
La Documentazione comprende:
1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe
2. Dichiarazione di Adesione Famiglia
3. Piano Didattico Personalizzato non DSA
71
DISAGIO comportamentale/relazionale: alunni con funzionamento problematico, definito in base al
danno vissuto effettivamente dall’alunno, prodotto su altri e sull’ambiente (senza certificazione
sanitaria)
La Documentazione comprende:
1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe
2. Dichiarazione di Adesione Famiglia
3. Piano Didattico Personalizzato non DSA
La mancata adesione della Famiglia alla stesura del PDP, non solleva gli insegnanti
dall’attuazione del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in quanto la Direttiva
Ministeriale richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di studio
enunciati nella legge 53/2003.
Riferimenti normativi
- Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i
diritti delle persone handicappate”.
- DPR 8 marzo 1999 n.275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle
Istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art.21 della legge 15 marzo 1997 n.59”.
- Legge 28 marzo 2003 n.53 “Delega al Governo per la definizione delle norme generali
sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale”.
- Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, MIUR, 2006.
- DPCM 23 febbraio 2006, n. 185 "Regolamento recante modalità e criteri per
l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell'articolo
35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n. 289".
- Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con la disabilità, MIUR, 2009.
- Legge 8 ottobre 2010 n.170 “Nuove norme in materia di Disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico”.
- Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 n. 5669 Decreto attuativo della Legge n.170/2010.
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di
apprendimento.
- Direttiva MIUR 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e
- organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.
- Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 “Strumenti di intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica.
Indicazioni operative”;
- Nota MIUR 2563 del 22.11.2013 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi
speciali a.s. 2013-2014-Chiarimenti”.
Il presente documento è stato sottoposto all’attenzione del Collegio dei Docenti, deliberato e
annesso al POF dell’Istituto; contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le
pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; definisce i
compiti ed i ruoli delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istituzione scolastica. Esso
costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e pertanto, può essere integrato e rivisitato
periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate, delle criticità emerse e delle risorse
individuate.
Approvato dal GLI – Gruppo di Lavoro per l’Inclusione – in data: _________________.
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data: ___________________
72
ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO
IL Dirigente Scolastico della scuola ha il compito di promuovere i rapporti con il territorio e di
garantirne il miglior funzionamento delle pratiche inclusive secondo criteri di efficienza ed
efficacia individuandone anche le risorse umane e le modalità organizzative.
Il Consiglio d’Istituto si adopera per l’adozione di una politica interna della scuola al fine di
garantire una didattica per l’inclusione.
Il Collegio dei docenti provvede ad attuare tutte le azioni volte a promuovere l’inclusione
scolastica, inserendo nel POF la scelta inclusiva dell’Istituto e individuando le pratiche
didattiche che promuovono l’inclusione.
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), è l’interfaccia della rete dei Centri Territoriali di
Supporto (CTS) e dei servizi sociali e sanitari territoriali, con lo scopo di mettere a punto azioni
di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, etc.
Il GLI è composto dal Dirigente scolastico, dal docente referente BES, dalla funzione
strumentale Area 1, da tutti i docenti di sostegno e i coordinatori di classe e dipartimento. Il
Gruppo, coordinato dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, potrà avvalersi della
consulenza e/o supervisione di esperti esterni o interni
Il GLI, eventualmente riorganizzato in gruppi ristretti, svolge le seguenti funzioni:



rilevazione dei BES presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere.
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi;
 rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
 raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle
effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di
definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122
 raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi riferiti all’area dei DES e
Svantaggio.
 elaborazione e stesura di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli
alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno);
 formulazione di un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e
non, per incrementare il livello di inclusività della scuola.
Il Consiglio di classe, definisce gli interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le
metodologie più utili, per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale
contesto di apprendimento.
E’ compito del Consiglio di classe individuare gli studenti con Bisogni Educativi Speciali per
i quali è “opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed
eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico
globale ed inclusiva di tutti gli alunni”(D.M. 27/12/012 e C.M. n°8 del 06/03/2013)
Il Consiglio di Classe individua gli studenti con Bisogni Educativi Speciali attraverso la
documentazione
 in possesso della scuola
 fornita dalla famiglia
 fornita dall’istituzione scolastica di provenienza
73
 fornita da enti o figure professionali accreditate che seguono lo studente e la famiglia stessa
(Alunni H e DSA)
 Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di Classe motiverà
opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte, sulla base di considerazioni pedagogiche
e didattiche.
Il Consiglio di Classe definisce gli interventi di integrazione e di inclusione attraverso:
 Per gli alunni diversamente abili, (legge 104) elabora un Piano Educativo Individualizzato che
individua il percorso più idoneo al raggiungimento di obiettivi, sia specifici sia trasversali, utili
allo sviluppo armonico dell’alunno.
 Per gli alunni con DSA (Legge 170) elabora un Piano Didattico Personalizzato (PDP), dove
vengono individuate, stabilite e condivise le opportune strategie di intervento, le eventuali
modifiche all’interno di alcuni contenuti e/o obiettivi, gli strumenti compensativi e dispensativi
necessari, nonché le modalità di verifica e valutazione.
 Per gli alunni con particolari situazioni di bisogno (non ricadenti nelle precedenti) e nelle
situazioni di svantaggio previste dalla D.M. del 27/12/2012 elabora se necessario un Piano
Didattico Personalizzato (PDP)
Il Progetto Didattico Personalizzato è elaborato sulla base della situazione di disagio e sulle
effettive capacità dello studente. Il PDP ha carattere di temporaneità configurandosi come
progetto d’intervento limitato al periodo necessario per il raggiungimento degli obiettivi in esso
previsti. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi
dovrà considerare ed integrare quanto condiviso e riportato nel PDP (in particolare nella
relazione fra obiettivi, risultati attesi e valutazione).
L’attuazione dei percorsi personalizzati per tutti i BES, è di competenza e responsabilità di tutti
gli insegnanti del Consiglio di classe.
Al docente coordinatore del gruppo per l’inclusività, nominato dal Dirigente Scolastico, sono
attribuiti i seguenti compiti :
 coordinamento della stesura e aggiornamento del Piano Annuale per l’inclusione di Istituto
 coordinamento della rilevazione dei BES presenti nell’Istituto
 coordinamento raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi
 coordinamento focus/confronto sui casi consulenza e supporto ai colleghi sulle
strategie/metodologie di gestione delle classi
 rilevazione , monitoraggio, e valutazione del livello di inclusività della scuola
 partecipazione ad iniziative di formazione/informazione organizzate dall’USR Puglia, MIUR,
enti e organismi accreditati
 organizzazione, previo accordo con la dirigenza, di incontri e riunioni con esperti istituzionali
o esterni, docenti “disciplinari”, genitori, necessari alla completa attuazione dell’inclusività
scolastica
Percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
La scuola si adopera per strutturare percorsi di formazione e aggiornamento con le seguenti
modalità:
 utilizzo di docenti interni già formati;
 intervento di esperti
 partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento;
74
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Il Consiglio di Classe, tenuto conto di quanto stabilito in sede di Collegio dei Docenti e di
Gruppo di lavoro per l’inclusione, predispone griglie di valutazione coerenti con il Piano
didattico Personalizzato.
Il Consiglio di Classe monitora l’efficacia degli interventi affinché si raggiungano gli obiettivi
didattico-formativi in maniera efficace ed efficiente.
Organizzazione dei diversi tipo di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione di una scuola inclusiva che valorizza le risorse umane e materiali interne.
Gli insegnanti specializzati diventano docenti di sistema;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti.
Creazione, ove possibile, di un sistema di rete tra operatori dei servizi sociali, enti locali ed
eventuali figure specialistiche dei casi presenti.
Ruolo delle famiglie e della comunità nelle attività educative
Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, essa è informata dei bisogni rilevati dagli
insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una condivisione
e collaborazione. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è
determinante ai fini di una condivisione del percorso.
In accordo con la famiglia sono individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle
effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel
rispetto degli obiettivi formativi previsti dal POF.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi;
La progettualità didattica orientata all’inclusione prevede l’adozione di strategie e metodologie
favorenti quali:
 l’apprendimento cooperativo;
 il lavoro di gruppo;
 il tutoring;
 l’apprendimento per scoperta;
 la suddivisione del tempo in tempi;
 l’utilizzo di mediatori didattici;
 di attrezzature e ausili informatici;
 di software e sussidi specifici
Valorizzazione delle risorse esistenti
Utilizzo dell’insegnante di sostegno su gruppi.
Insegnanti specializzati o formati che gestiscono piccoli gruppi di docenti
Incremento dell’insegnamento con le LIM e utilizzo dei laboratori multimediali
Temporaneo adeguamento del quadro orario in funzione di una maggiore flessibilità di
interventi.
75
L’INCLUSIONE DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI
L’inclusione scolastica è il presupposto per lo sviluppo delle potenzialità di apprendimento, di
comunicazione, di relazione, di socializzazione e di autonomia degli allievi in situazione di
svantaggio.
Per tali attività, la scuola si avvale dell’opera di docenti curriculare e di insegnanti specializzati
che progettano, con un fare condiviso, prassi didattiche volte all’inclusione. Il coinvolgimento di
tutti nella gestione delle situazioni di disagio è fondamentale e quindi non si deve perdere di
vista la necessità di strutturare le attività didattiche e le dinamiche relazionali in funzione
dell’integrazione.
Gli organi preposti a prendere decisioni in questo campo sono:
 il Dirigente Scolastico
 il Gruppo di studio di lavoro per l’Inclusione (GLI);
 il Gruppo operativo ex art. 12 Legge104/92;
 il Collegio dei Docenti;
 il Consiglio di Istituto.
Le modalità concrete di attuazione sono decise tenendo conto del tipo di percorso possibile per
l’allievo e realizzate utilizzando le risorse messe a disposizione dall’Istituto.
In particolare, il (GLI), talvolta riorganizzato in gruppo ristretto, svolge le seguenti funzioni:
 la promozione di iniziative volte alla diffusione della cultura dell’integrazione;
 l’analisi della situazione complessiva a livello di Istituto: numero di alunni in situazione di
difficoltà, tipologia del deficit, classi coinvolte;
 la continuità con la scuola media e l’accoglienza nell’Istituto;
 formulazione di un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali
e non, per incrementare il livello di inclusività della scuola;
 l’assegnazione delle ore di sostegno alle classi che viene effettuata in funzione della gravità
del caso iscritto, della frequenza dell’alunno stesso e delle esigenze valutate dal gruppo
stesso;
 la collaborazione con il Gruppo operativo per le attività di integrazione previste dal P.E.I. di
ogni allievo;
 raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere;
 la formulazione di proposte per la formazione e l’aggiornamento dei docenti.
IL Gruppo di Lavoro Operativo è composto dal Dirigente Scolastico, dal docente di sostegno, dai
docenti del Consiglio di Classe, dagli operatori sanitari e dai genitori con la funzione di
elaborare, di verificare e di valutare il PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO che è
l’esplicitazione pianificata di tutti gli interventi, tra loro integrati, predisposti per l’alunno.
Il Collegio dei Docenti ha la funzione di elaborare e di approvare proposte riguardanti l’impiego
di risorse per l’integrazione, la progettazione di interventi educativi e didattici e le iniziative di
aggiornamento valutandone i risultati.
Sulla base del Piano Educativo Individualizzato, l’alunno durante il suo iter scolastico può
conseguire il titolo di studio legalmente riconosciuto (programmazione didattico-educativa
individualizzata aderente alla programmazione della classe o programmazione didatticoeducativa individualizzata per obiettivi minimi) oppure ottenere una certificazione delle
conoscenze e delle competenze acquisite (programmazione didattico-educativa differenziata).
Il Liceo dispone di spazi adeguati, di aule e di laboratori attrezzati, che vengono utilizzati per le
attività di integrazione programmate.
76
L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON DSA (Legge 170)
In sintonia con la Legge n.170 del 08/10/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico” il Liceo si impegna a garantire il diritto all’istruzione e al
successo scolastico degli alunni con DSA.
Entro la fine di novembre di ciascun anno scolastico, dopo un adeguato approfondimento della
conoscenza dei ragazzi da parte dei docenti (scheda di rilevazione), sono convocati i Consigli di
Classe dedicati alla discussione dei singoli casi di alunni con DSA, finalizzati alla elaborazione
del documento di Programmazione Didattica Personalizzata (PDP) o al suo aggiornamento nel
caso degli alunni già segnalati dagli anni precedenti.
Alla riunione del Consiglio di Classe individualizzato prendono parte i familiari dell’alunna/o ed
eventualmente, se questi lo richiedono, si prevede la presenza di figure tecniche specializzate
aventi in carico i ragazzi, laddove si ritiene che queste possano contribuire, grazie alla loro
conoscenza dei casi, ad approfondirne la comprensione ed a rendere più efficaci le decisioni e le
scelte didattiche.
Il documento di Programmazione Didattica Personalizzata, espressamente delineato dalla legge
170/2010, compilato con i dati anagrafici, la precisazione della tipologia del disturbo, le
informazioni relative alle abilità strumentali e alle caratteristiche specifiche di apprendimento,
viene redatto dopo un adeguato approfondimento della conoscenza del caso da parte dei docenti
nel corso dell’attività didattica e tiene conto dei dati ricavati dall’esame della diagnosi
specialistica che accompagna la segnalazione, oltre che delle notizie fornite agli insegnanti dai
familiari.
Il PDP, così predisposto, contiene le indicazioni delle misure didattiche (strumenti di
compensazione e misure dispensative) ritenute più idonee a colmare i deficit di apprendimento
scolastico derivanti dai DSA in base alle caratteristiche specifiche e individuali del caso nonché
delle forme di verifica e
valutazione personalizzate. L’indicazione di tali misure viene effettuata in maniera distinta da
ogni singolo docente per la propria disciplina e confluisce nel documento che viene poi
sottoscritto da tutti i componenti del Consiglio di Classe e dai familiari. Esso rappresenta il punto
di convergenza didattica dei molteplici ambiti di competenza, per la elaborazione di una strategia
individuale di intervento mirante al perseguimento del successo scolastico.
Inoltre, al fine di favorire l’accoglienza delle istanze familiari nella elaborazione e
nell’attuazione delle scelte didattiche, si incentivano scambi di opinioni ed esperienze, che
possano affinare la sensibilità dell’ambiente scolastico verso le esigenze proprie di
problematiche di apprendimento che richiedono, in ambito didattico, sempre maggiore
attenzione.
L’ INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DELL’AREA DELLO SVANTAGGIO
L'inclusione degli alunni dell'area dello svantaggio si realizza rilevando le difficoltà e la
tipologia di svantaggio. Il Consiglio di Classe rileva la presenza di alunni con problematiche
nell’area dello svantaggio (le segnalazioni potranno avvenire, in corso d’anno, qualora se ne
presenti la necessità). Si procede alla compilazione di una Scheda Sintetica per riassumere le
notizie e le informazioni e all’attivazione di risorse e di interventi specifici.
Il Consiglio di Classe pianifica gli interventi e le strategie più opportune, anche avvalendosi di
operatori esterni, stabilisce le modalità di comunicazione con la famiglia e riporta sul registro dei
verbali del Consiglio o sulla Programmazione le linee di intervento essenziali prevedendo anche
forme specifiche di valutazione.
77
Il Consiglio di classe può prevedere la stesura del Piano Didattico Personalizzato e le modalità di
raccordo con la famiglia e gli operatori esperti esterni.
Il Consiglio di classe procede periodicamente alla verifica e valutazione dell’intervento. Qualora
necessari si procede ad apportare modifiche e/o variazione degli interventi
ADOZIONE DI PROCEDURE INCLUSIVE CONDIVISE
Il Liceo ha adottato una precisa procedura operativa per la gestione degli interventi inclusivi.
RILEVAZIONE
DEFINIZIONE CRITERI DI INTERVENTO
PASSAGGIO DI INFORMAZIONI
MODALITA’ STRUTTURATE (PEP)
MONITORAGGIO INTERMEDIO E FINALE
Nello specifico
PARTE PRIMA: Rilevazione e condivisione del problema


Identificazione e analisi del problema attraverso lo strumento scheda di individuazione
dei Bisogni Educativi Speciali da parte del Consiglio di classe
Individuazione delle possibili soluzioni comuni di intervento attraverso il
coinvolgimento del Consiglio di Classe, del GLI, della Famiglia*, etc,
(*Famiglia autorizza/non autorizza la stesura del PDP attraverso la firma )
PARTE SECONDA: strategie

Stesura e messa a punto di un piano di intervento (PDP): si procede alla
progettazione di azioni mirate, utilizzando le risorse e le competenze disponibili
all’interno o all’esterno della scuola, agendo sull’alunno individualmente, in piccolo
gruppo o sull’intero gruppo classe a seconda delle necessità.
(*Famiglia firma il PDP)
PARTE TERZA: verifica interventi e aggiornamenti


Valutazione dei risultati sulla base degli obiettivi indicati nel PDP: registrazione delle
strategie utilizzate, degli esiti ottenuti ed eventuali ulteriori azioni da progettare.
Monitoraggio delle azioni programmate e dell’efficacia degli interventi.
STRUMENTI PER l’INCLUSIVITA’
Scheda di individuazione degli alunni con BES (Allegato 1)
Scheda di classe riassuntiva alunni BES (Allegato 2)
Dichiarazione di assenso o rifiuto della famiglia al PDP (Allegato 3)
Modello di PDP (Allegato 4)
Modello Piano Annuale per l’Inclusività (Allegato 5)
Piano Accoglienza BES (allegato 6)
78
OFFERTA FORMATIVA EXTRACURRICULARE



L’arricchimento dei percorsi formativi si avvarrà:
dell’insegnamento integrativo opzionale di strumento musicale (chitarra e pianoforte);
Progetti speciali MINISTERIALI o di Enti Nazionali
Lingua: – La didattica delle Lingue Straniere segue il modello di preparazione per le principali
certificazioni internazionali, secondo il Quadro Comune di Riferimento Europeo (Common
European Framework of Reference), quali:
Inglese
PET (Preliminary English Test) B1
FCE (First Certificate in English) B2
Tedesco:
FIT Goethe-Zertifikat A1
FIT Goethe-Zertifikat A2
ZD in Deutsch – B1
Francese
DELF A2 – B1 – B2
Spagnolo:
DELE B1 – B2




EDUCAZIONE ALLA SALUTE
ORIENTAMENTO IN ENTRATA E IN USCITA
Stage all’estero per potenziamento linguistico (Spagna, Germania, Francia, Regno Unito)
Olimpiadi della Lingua Inglese ( livelli B1 e B2)
Test Center AICA per il rilascio della patente europea del computer: ECDL Core; ECDL
Advanced
Goethe Institut
Trinity College London
* Gli eventuali progetti interni si effettuano in ore non curricolari e con la partecipazione di almeno 20 alunni per
corso provenienti da tutte le classi .
79
LICEO STATALE "Pietro Siciliani"
Lecce
DIPARTIMENTO LINGUE STRANIERE
Proposte scaturite dalle riunioni di dipartimento di Lingue straniere; si precisa che l’aspetto finanziario dei
progetti interni sarà soggetto al numero delle adesioni, pertanto esso sarà esplicitato successivamente,
insieme alle modalità e tempi di svolgimento del corso:
Lingua
modalit Alunni caratteristiche
à
al
15
2 categorie : Grey Kangaroo fino alla classe II (
Lingua Partecipazione
concorso
anche di si parte dal livello B1)
inglese Gioco“Kangourou
della
scolarità Red kangaroo fino alla classe V( si parte dal
Lingua Inglese 2015”
differenti livello B2)
riservata a tutti gli
Quota di adesione €8.
studenti delle Scuole
Iscrizioni entro il 28-1-2016
pre-universitarie.
I docenti devono comunicare alla referente
prof.ssa Linciano, entro e non oltre il 31
dicembre se e quali alunni intendono
partecipare.
Su
20
 corso 50 ore pomeridiane
corso ai fini della
progetto
 destinato ad utenti interni ed esterni
certificazione
 costo a carico degli utenti ( corso ed esame)
(livello B1)
 presenza di insegnante madrelingua
Su
20
 corso 60 ore pomeridiane
corso ai fini della
progetto
 destinato ad utenti interni ed esterni
certificazione
 costo a carico degli utenti (corso ed esame)
Livello B2
 presenza di insegnante madrelingua
Su
15-20
 destinato ad utenti interni delle classi
stage all’estero
progetto
III, IV e presumibilmente V di tutti gli indirizzi
 costo a carico degli utenti
 durata una settimana in famiglia estera
I,II,III,
Ore
Costo del biglietto € Luogo Cinema
Spettacolo teatrale Data
Palketto
Stage 28-4-
IV
2015
di
FAME
musical
9.00
tutti
12
teatro
suscettibile
di Bosco
gli
ritocco, a seconda Lecce
indirizzi
del
numero
Don
dei
partecipanti
Partecipazione
cinema Europeo
Da
definire
tutti gli Partecipazione a discrezione del docente
indirizzi
Lingua
tedesca
corso ai fini della
certificazione ZD
(livello B1)
Su
progetto
20
 destinato ad utenti interni ed esterni
 costo a carico degli utenti ( corso ed esame)
 50 ore pomeridiane
 presenza di insegnante madrelingua
adesioni soggette a selezione
80
stage all’estero
Su
progetto
20
Eventuale scambio di Su
eventuale
studenti con una
progetto
scuola tedesca
 destinato ad utenti interni delle classi III,
IV e presumibilmente
 a carico degli utenti
durata una settimana
 destinato ad utenti interni delle classi II,
III e IV
 a carico degli utenti
Partecipazione
cinema Europeo
Da
definire
tutti gli Partecipazione a discrezione del docente
indirizzi
corso ai fini della
certificazione
DELF (livello A2)
Su
progetto
20
corso ai fini della
certificazione
DELF (livello B1)
Su
progetto
corso ai fini della
certificazione
DELF Livello B2
Su
progetto
stage all’estero
Su
progetto
Lingua
Francese
Spettacolo
teatrale Data
France Theatre
NOTRE
27/28-2
DAME 2015
DES BANLIEUES
Partecipazione
cinema Europeo
Da
definire
 destinato ad utenti interni degli indirizzi
del biennio in cui si studia la lingua francese e
del settore delle scienze umane (Alunni che
avendo studiato Francese nella scuola media
inferiore, vogliano completare la loro
preparazione e conseguire una certificazione)
ed esterni.
 costo a carico degli utenti ( corso ed
esame)
 30 ore pomeridiane
 presenza di insegnante madrelingua
20
 destinato ad utenti interni ed esterni
 costo a carico degli utenti ( corso ed
esame)
 30 ore pomeridiane
 presenza di insegnante madrelingua
20
 corso 50 ore pomeridiane
 destinato ad utenti interni ed esterni
 costo a carico degli utenti ( corso ed
esame)
 presenza di insegnante madrelingua
15-20
 destinato ad utenti interni delle classi III,
IV e presumibilmente V di tutti gli indirizzi
 a carico degli utenti
 durata una settimana in famiglia estera
II, III, ore € 9.00
Costo
Cinema teatro
IV, V di
del
tutti gli
biglietto Lecce
indirizzi
€ 12
tutti gli
Don Bosco
Partecipazione a discrezione del docente
indirizzi
81
Lingua
Spagnola
corso ai fini della
certificazione
DELE (livello B1)
Su
progetto
20
corso ai fini della
certificazione
DELE (livello B2)
Su
progetto
20
stage all’estero
Su
progetto
Spettacolo
teatrale 8-1-2015
PERRO
 destinato ad utenti interni ed esterni
 costo a carico degli utenti ( corso ed
esame)
 60 ore pomeridiane
 presenza di insegnante madrelingua
15-20
 destinato ad utenti interni delle classi II, III
e IV
 a carico degli utenti
 durata una settimana in famiglia estera
III, IV, Ore 9.00 Costo
del Cinema
teatro
V
Palketto Stage EL
 corso 50 ore pomeridiane
 destinato ad utenti interni ed esterni
 costo a carico degli utenti ( corso ed
esame)
 presenza di insegnante madrelingua
biglietto € 12
Don Bosco
Lecce
DEL
HORTELANO
Partecipazione
cinema Europeo
Da
definire
tutti gli
Partecipazione a discrezione del docente
indirizzi
82
LICEO STATALE “P. SICILIANI”-LECCE
SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’ A.S. 2014/15
Sezione 1- Descrittiva
1.1 Denominazione progetto
(Titolo Sintetico)
PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER ECDL
1.2 Responsabile progetto
Prof. Antonio De Lorenzis
1.3 Obiettivi
(descrizione sintetica degli obiettivi e del percorso da effettuare)
OBIETTIVI GENERALI:
a) orientamento a nuove professioni nell’ambito informatico – telematico ;
b) ampliamento delle conoscenze dell’allievo completando ,
in modo significativo , la preparazione di base ;
c) la partecipazione alle attività scolastiche
OBIETTIVI SPECIFICI:
a) Migliorare le conoscenze di base ;
b) Saper utilizzare le nuove tecnologie ;
c) Acquisire padronanza dei nuovi saperi tecnologici;
d) Acquisire abilità e competenze da sfruttare in altri saperi mediante la multimedialità .
e) acquisire la certificazione ECDL .
Titolo spendibile a livello Universitario e nel mondo del lavoro .
1.4 Durata
(precisare
quanti
I l corso si svolgerà nei mesi
incontri
a
settimana)
Novembre 2014 - Giugno 2015
per un totale di ore 56 ore
1 incontro settimanale di 2 ore in orario pomeridiano dalle ore 14:30 alle ore 16,30
83
1.5 Risorse umane
Gruppo
Progetto
Gestione sistema ATLAS
Esperti
Docenti Esaminatori ECDL
Personale non docente
Altro
-
Prof. Antonio De Lorenzis
Prof. Prof. Campa Giuliano ( Mod. Spreadsheets ) ,
Prof. De Lorenzis Antonio ( Mod . Computer Essentials ) ,
Prof. Santoro Massimiliano (Mod. Presentation) ,
Prof. Barba Giorgio ( Word Processing) ,
Prof. Lapenna Carlo( IT Security ) ,
Prof.ssa Ciccarese Adina ( Online Essentials ) ,
Prof. De Lorenzis Antonio ( Online Collaboration)
Prof. De Lorenzis Antonio ,
Prof. Prof. Campa Giuliano ,
Prof. Barba Giorgio
Prof. Santoro Massimiliano
Prof.ssa Ciccarese Adina
Assistente tecnico - Sig. Muya Fernando
D.S.G.A. , Personale A.T.A.
1.6 Beni e servizi
Il presente schema è per n. 25 alunni
84
LICEO “P.SICILIANI” LECCE
SCHEDA DI PROGETTO
CODICE PROGETTO
PROGETTO
Il Russo per tutti
Responsabile del progetto:
Anno scolastico 2014\2015
Revisione n.
Data
Prof.ssa Rosa Anna Taurino
OBIETTIVI:
Obiettivi generali :
 Ampliare l’offerta formativa del liceo linguistico, ma anche del liceo delle
scienze umane e dell’economico sociale, in quanto lo studio di una lingua che
richiede la decodificazione iniziale dei segni per poi poter entrare nella sua
naturale funzione comunicativa, ha una valenza formativa di notevole
interesse.
 Ampliamento delle conoscenze linguistiche con lo studio di una nuova lingua e
attraverso questa ampliamento degli orizzonti culturali
Obiettivi specifici
 Saper presentare se stessi, la propria famiglia, gli amici
 Saper raccontare di se, dei propri hobbies
 Saper dare e chiedere informazioni elementari sul “dove si trova ?” “come?”
“quando?”
 Saper leggere e comprendere brevi brani e dialoghi su argomenti di vita
quotidiana e personale
 Saper scrivere brevi testi su argomenti di vita quotidiana e personale
Risultati (misurabili che si intendono perseguire):
Certificazione interna (Liv. A2) e attribuzione di credito formativo per coloro che abbiano
frequentato assiduamente con interesse, partecipazione e profitto almeno più che sufficiente
85
Metodologie:
Per tutte le finalità e gli obiettivi il progetto si articolerà nelle seguenti attività:
Lezioni frontali con coinvolgimento individuale, a coppie o in plenum. Role play. Materiale
autentico
Descrizione delle fasi di realizzazione del progetto/attività:
Step 1
Le prime 5 lezioni avranno come oggetto la decodificazione dei caratteri cirillici, e l’approccio
orale elementare all’aspetto comunicativo della lingua.
Step 2
Nella seconda fase (10 lezioni) si porrà molta attenzione alla lettura di brevi testi, nonché alla
sistematizzazione delle norme a base della struttura della lingua Russa e al loro riutilizzo
simulando role play, o situazioni funzionali alla vita quotidiana. Test e verifiche in itinere.
Step 3
Nell’ultima fase si consolideranno le strutture acquisite sia scritte che orali potenziando il
lessico.
Step 4
Verifica finale, test orale e valutazione con certificazione interna e attribuzione del credito.
Durata del progetto :
inizio mese di gennaio 2015
40\50 ore ( 2 incontri settimanali di 2 h ciascuno )
Risorse umane :
Prof.ssa Rosa Anna Taurino
Beni e servizi :
Fotocopie
Descrizione delle metodologie di controllo del progetto/attività:
Test e verifiche in itinere
Alla fine del corso si effettuerà valutazione e certificazione interna (Liv. A2) con
attribuzione di credito scolastico
Costo totale del progetto :
ore di docenza e fotocopie
Firma del responsabile del progetto:
86
SCHEDA DI PROGETTO
CODICE PROGETTO
PROGETTO
OrientAttiva
Anno scolastico 2014\2015
Revisione n.
Data
Responsabile del progetto: Prof.ssa Albanese Maria Antonietta
OBIETTIVI:
Obiettivi generali :




Consolidare negli studenti abilità decisionali
Raccogliere informazioni utili rispetto alle opportunità formative e lavorative
Elaborare un progetto di scelta definendo un piano d’azione
Verificare la validità e attuabilità del proprio progetto di scelta
Obiettivi specifici :
 Imparare a fronteggiare le difficoltà connesse alla scelta
 Favorire gli incontri e gli scambi con le diverse realtà territoriali
 Stimolare l’alunno verso una maggiore conoscenza di sé, delle proprie attitudini, delle capacità e
motivazioni.
Soggetti coinvolti:
gruppo alunni (maggiorenni) delle classi V CU e V BU
Risultati (misurabili che si intendono perseguire):
Realizzazione di un Report sull’esperienza vissuta
Metodologie:
Per tutte le finalità e gli obiettivi il progetto si articolerà nelle seguenti attività:
87
Descrizione delle fasi di realizzazione del progetto/attività:
Step 1
3 incontri della durata di 3 ore ciascuno con esperti nei settori di riferimento su tematiche sociopsico-pedagogiche e giuridichepresso il Centro Comunità Pubblica per Minori di Lecce
Step 2
Realizzazione di 2 attività laboratoriali, con il coinvolgimento dei minori, della durata di 3 ore
ciascuno presso il Centro Comunità Pubblica per Minori di Lecce
Step 3
1 incontro di brefing della durata di 2 ore presso il Centro Comunità Pubblica per Minori di
Lecce
Step 4
Verifica finale: realizzazione di un Report sull’esperienza vissuta.
Durata del progetto :
inizio mese di marzo/aprile 201520 ore totali in orario scolastico
Risorse umane :
Prof.ssa Loredana De Simone
Beni e servizi :
Fotocopie
Uso di mezzi pubblici o personali a carico degli studenti
Descrizione delle metodologie di controllo del progetto/attività:
somministrazione di un questionario sulle aspettative all’inizio del progetto e in
itinere di controllo del percorso
Alla fine del corso si produrrà un Report sull’esperienza realizzata
Costo totale del progetto :
nessuno
Firma del responsabile del progetto:
88
PIANO PER LA FORMAZIONE IN SERVIZIO
Per la diffusione della cultura della qualità e con l’obiettivo di rendere sempre più efficaci gli
interventi operativi, il nostro Istituto, in una logica di aggiornamento professionale continuo,
promuove forme di aggiornamento relativamente ai seguenti argomenti:
-
Interventi formativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
Interventi formativi in campo tecnologico
Interventi formativi CLIL
Interventi formativi BES
RISORSE FINANZIARIE
Le risorse finanziarie dell’Istituto provengono da finanziamenti MIUR, Regione, Provincia EE.LL.
L’utilizzo del Fondo di Istituto, oggetto di contrattazione interna, e di ogni altro finanziamento è
finalizzato alla retribuzione di prestazioni straordinarie di tutto il personale della scuola con il fine
di:





Valorizzare e sviluppare le risorse umane esistenti nella scuola
Migliorare organizzazione complessiva dell’Istituto
Riconoscere il ruolo di docenti e personale responsabili di specifiche attività e iniziative di
interesse generale
Promuovere e sostenere l’aggiornamento professionale del personale
Riconoscere l’impegno maggiore (quantitativo e qualitativo) del personale amministrativo e
ausiliario in relazione all’artiolazione delle diverse attività formative promosse dalla scuola
89
ORIENTAMENTO
In una prospettiva europea di Lifelong Learnig l’orientamento diviene un elemento necessario e
indispensabile in una scuola che interpreta le istanze socio-culturali odierne e progetta
strategicamente i suoi interventi in una logica di apprendimento – insegnamento come autoapprendimento e auto- formazione costante.
L’Orientamento diviene, quindi, auto-orientamento costante e graduale volto a garantire lo
sviluppo globale dell’alunno, e , quindi, lo sviluppo consapevole della sua personalità nelle sue
varie dimensioni, in un percorso che fornisca quelle coordinate di senso adeguate a vivere
pienamente e produttivamente il proprio ruolo nei differenti e diversi contesti di vita.
La mission della scuola è quindi di contribuire alla maturazione del processo di auto-orientamento
attraverso due funzioni:


promuovere, attraverso la propria funzione formativa, una maturazione delle competenze
orientative di base e propedeutiche a fronteggiare specifiche esperienze di transizione;
sviluppare “attività di educazione alla scelta e di monitoraggio, attraverso l’utilizzo di risorse
interne al sistema ma anche con il contributo di risorse esterne reperite liberamente sul mercato
e/o messe a disposizione da altri sistemi in una logica di integrazione territoriale”, finalizzate a
promuovere il benessere dello studente lungo il proprio iter formativo e prevenire rischi di
insuccesso e/o abbandono.
FINALITA’







Sviluppare le azioni orientative della scuola nell'ottica del lifelong learning.
Aiutare gli alunni a conoscere se stessi, le proprie capacità, le proprie attitudini, le proprie
difficoltà, i propri limiti ed individuare insieme ad essi strategie di superamento.
Motivare gli alunni allo studio per favorire l’ acquisizione di un corretto metodo di lavoro.
Stimolare gli allievi a conoscere gli ambienti in cui vivono e i cambiamenti culturali e
socioeconomici.
Sviluppare negli alunni capacità progettuali e di scelta consapevole.
Far conoscere agli alunni i possibili sbocchi professionali e le opportunità di proseguire gli
studi.
Rafforzare una rete operativa territoriale tra tutte le attività finalizzate alla promozione
dell'orientamento
ORIENTAMENTO IN INGRESSO
OBIETTIVI
 Incrementare le iscrizioni ai differenti indirizzi dell’istituto
 Far conoscere il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Statale “P. Siciliani” alle famiglie e a
agli alunni delle Scuole medie del territorio
ORIENTAMENTO ACCOGLIENZA
OBIETTIVI
 Ridurre l’impatto del passaggio dalla scuola media di provenienza alla scuola superiore
 Rimuovere i fattori di disagio relazionale favorendo la comunicazione e la socializzazione nel
gruppo classe
 Stabilire relazioni positive per favorire l’apprendimento
 Prevenire comportamenti a rischio
 Conoscere il funzionamento e l’organizzazione scolastica
 Coinvolgere gli alunni nelle attività scolastiche
90
Il gruppo di lavoro “Orientamento in ingresso” propone, per facilitare l’inserimento dei nuovi
alunni, una serie di attività di accoglienza iniziale finalizzate a facilitare:









La riduzione dell’impatto del passaggio dalla scuola media di provenienza alla scuola
superiore
La rimozione di fattori di disagio relazionale favorendo la comunicazione e la
socializzazione nel gruppo classe (all’interno del gruppo allievi e con gli insegnanti)
La creazione di relazioni positive per favorire l’apprendimento
La prevenzione di comportamenti a rischio
La conoscenza del funzionamento e l’organizzazione scolastica
Il coinvolgimento degli alunni nelle attività scolastiche
La conoscenza di sé attraverso questionari sulla motivazione scolastica e lo stile di studio
La diagnosi dei livelli di ingresso del gruppo-classe (test d’ingresso)
La raccolta di informazioni sull’attività di orientamento svolta
FASE PREPARATORIA
Attraverso gruppi di incontro, gli studenti che faranno accoglienza alle prime classi imparano a
presentarsi, raccontare di sé e mettere a loro agio gli altri
Attività 1: Conoscenza della scuola
OBIETTIVI: Acquisire la conoscenza degli spazi scolastici, dei ruoli presenti all’interno della
scuola e relative funzioni
MODALITA’: Spiegazione sui diversi ruoli operanti all’interno della scuola tramite utilizzo del
questionario di controllo “Cosa fare per…?”
Attività 2: Socializzazione e creazione di un clima positivo e costruttivo.
OBIETTIVI: Sviluppare la conoscenza reciproca; Esplicitare paure, domande, aspettative; Chiarire
il sistema di aspettative reciproche tra allievi e insegnanti; Acquisire padronanza nell’esposizione di
fronte al gruppo classe
MODALITÀ: Presentazione di se’ agli altri. Suggerimenti metodologici: Per tale attività si decide
in anticipo quali aspetti rilevare (da dove vengo, cosa mi piace fare, sport preferito, materia
preferita, materia più critica, ecc.); ciascun alunno si presenta ad un compagno e gli consegna un
post-it con un’immagine che lo rappresenta e spiega il perché, il compagno lo presenta alla classe e
attacca il post-it su di un cartellone. Il compagno fa lo stesso nei suoi confronti. Si otterrà, alla fine,
una rappresentazione figurata del gruppo-classe. Terminata questa attività si procede alla
definizione del sistema di aspettative reciproche tra insegnanti e allievi: si chiede agli allievi di
scrivere in punti sintetici 1) cosa si aspettano dagli insegnanti 2) se fossero loro al posto degli
insegnanti cosa si aspetterebbero dagli allievi. La raccolta in plenaria dei vari punti consentirà
all’insegnante di evidenziare i punti di accordo e disaccordo su entrambe le aree di aspettative (cosa
è lecito che gli allievi si aspettino e perché, cosa coincide con quanto detto da loro in merito alle
aspettative degli insegnanti).
91
Attività 3: Stipula del contratto formativo
OBIETTIVI: Aumentare il senso di responsabilità degli allievi in merito ai risultati da raggiungere
attraverso una conoscenza ed accettazione di obiettivi, metodologie e regole di comportamento.
Migliorare la consapevolezza da parte degli allievi di essere parte attiva nel processo di
apprendimento
SUGGERIMENTI METODOLOGICI. Stipulare il contratto formativo significa chiarire prima della
partenza cosa ci si propone di fare e come e, soprattutto, richiedere la collaborazione attiva degli
allievi attraverso l’accordo e l’adesione al progetto. Va sottolineato che il buon esito di un percorso
formativo dipenderà dal senso di responsabilità di ciascuno: questo riguarda in particolare le regole
di comportamento, molto spesso vissute come restrittive dagli adolescenti, che però rappresentano
un fondamentale presupposto per lavorare in modo costruttivo. Prima, quindi, della presentazione
da parte dei docenti degli obiettivi da raggiungere nelle diverse discipline, delle metodologie
didattiche usate e degli strumenti di verifica, può essere utile una sessione dedicata alle regole di
comportamento. Per favorire l’intervento attivo degli studenti si struttura questo intervento nel
seguente modo: Primo momento di riflessione in sottogruppo (4/5 alunni) o attraverso un brainstorming nel quale si chiede agli studenti: quali sono secondo loro le regole di comportamento
necessarie per raggiungere gli obiettivi scolastici e lavorare in modo costruttivo. Secondo momento
nel quale si confrontano i risultati ottenuti dal gruppo con quanto scritto sul regolamento scolastico.
A questo punto occorre sottolineare le regole più importanti e chiarire anche l’eventuale sistema di
sanzioni collegate al mancato rispetto di tali regole.
Attività 4: Conoscenza di sé
OBIETTIVI: Migliorare la conoscenza di se’ con particolare riferimento alla propria motivazione
scolastica e i propri punti di forza e punti di debolezza. Migliorare o strutturare un metodo di studio
efficace per fronteggiare la nuova situazione scolastica e le eventuali difficoltà
RUOLI COINVOLTI Docente referente per l’orientamento
SUGGERIMENTI METODOLOGICI. La compilazione del questionario sulla motivazione
rappresenta uno spunto di riflessione per gli allievi che possono poi discutere con il docente
eventuali dubbi o gli esiti del questionario. Gli stessi esiti possono essere ripresi in casi di difficoltà
scolastica, nei quali sia necessario rivedere il metodo di studio.
Attività 5: Diagnosi sui livelli di ingresso
(a cura dei singoli insegnanti delle diverse discipline)
Attività 6: Raccolta di informazioni in merito all’orientamento svolto
Questa attività riguarda la somministrazione e l’elaborazione del questionario “I motivi della mia
scelta” a cura del DOCENTE COORDINATORE, che si occupa della raccolta, della elaborazione e
della consegna al referente per l’orientamento.
Tutte le attività sono calendarizzate e organizzate (individuazione alunni tutor e docenti referenti)
già alla fine dell’anno, coordinate dalla F.S. e possono anche includere altre opportunità che
saranno meglio individuate e proposte nell’ultimo collegio, sulla base del feedback dell’anno
precedente.
92
ORIENTAMENTO IN ITINERE
L’orientamento in itinere sarà articolato in una duplice direzione: scolastica e professionale. Il
primo finalizzato alla conoscenza di sé e delle personali inclinazioni e interessi, il secondo, alla
formazione post-scolastica e alla conoscenza e all’orientamento nel mondo lavorativo. A tal fine,
ogni Consiglio di Classe integrerà la didattica curriculare con momenti significativi di didattica
orientativa.
Orientamento scolastico
OBIETTIVI
 Acquisire autonomia nelle scelte
 Acquisire strategie per una migliore conoscenza di sé
 Acquisire- potenziare capacità critiche
 Valutare le risorse personali e le motivazioni verso scelte future
 Conoscere se stessi, i propri punti di forza e di debolezza (attitudini, interessi professionali e
culturali)
 Costruire relazioni umane più collaborative e produttive nel gruppo classe
 Combattere il fenomeno della dispersione scolastica
Orientamento professionale
OBIETTIVI
 Rendere gli alunni protagonisti delle scelte che li riguardano, sia in ambito scolastico che
lavorativo
 Preparare gli alunni alla formulazione di un curriculum vitae
 Conoscere gli aspetti socio-economici della provincia di Lecce e le istituzioni che li regolano
 Conoscere gli aspetti normativi del mercato del lavoro nelle diverse componenti e l’offerta
esistente
AZIONI MESSE IN ATTO
-
costante e attenta analisi del successo\insuccesso scolastico con sistemica somministrazione
di questionari ad hoc.
All’inizio del terzo anno realizzazione di uno stage sull’acquisizione dei crediti scolastici e
di tutto il meccanismo collegato al momento finale dell’esame di maturità focalizzando su
criticità e necessità del sistema esami di stato.
ORIENTAMENTO IN USCITA
OBIETTIVI






Consolidare negli studenti abilità decisionali
Raccogliere informazioni utili rispetto alle opportunità formative e lavorative
Elaborare un progetto di scelta definendo un piano d’azione
Verificare la validità e attuabilità del proprio progetto di scelta
Imparare a fronteggiare le difficoltà connesse alla scelta
Favorire gli incontri e gli scambi con le diverse realtà territoriali
93
AZIONI MESSE IN ATTO







Analisi dei bisogni attraverso indagine personale degli alunni delle classi quinte sul loro
orientamento post-diploma.
Raggruppamento dei risultati per aree : mondo del lavoro o studi universitari o parauniversitari
Contatto con i responsabili dell’orientamento dei vari ambiti o università.
Convenzioni con aziende per stages di alternanza scuola-lavoro
Partecipazione a stages previsti da enti e\o università nella nostra realtà territoriale, nonchè
orientamento e divulgazione di altre .
Feed back, analisi finale delle scelte consolidate o delle variazioni intervenute dopo il
percorso effettuato
Confronto con i dati iniziali
94
RISORSE STRUTTURALI
LOCALI DI SERVIZIO










Ufficio di Presidenza
Ufficio del Direttore dei servizi generali e amministrativi
Ufficio di segreteria didattica
Ufficio di segreteria amministrativa
Sala dei collaboratori del Preside
Sala Docenti
Archivio
Deposito attrezzi, attiguo alla palestra coperta
Servizi igienici per ogni piano (alunni e docenti, maschili e femminili) e per la palestra
(spogliatoi e WC alunni/e)
Strutture per il superamento delle barriere architettoniche.
LABORATORI
 3 laboratori di informatica con collegamento ad internet
 1 laboratorio linguistico multimediale
 1 laboratorio di scienze
 1 laboratorio di fisica
Nelle sedi centrale e succursale (Collegamento satellitare ed Internet) con idonee attrezzature e
diretti da personale docente. La succursale è attrezzata con un laboratorio multimediale
BIBLIOTECA
Occupa attualmente due ampi locali, per i quali si sta studiando una scaffalatura moderna e
funzionale, che consenta diretto e facile accesso da parte dell’utente ai testi da consultare e la
possibilità, per il docente, di organizzare un vero e proprio laboratorio di studio. Dei 17000 volumi
presenti, almeno 2000 provengono dalla Scuola Normale Femminile, sorta nell’a.s. 1868-69 e
trasformata in Istituto Magistrale il 6 maggio 1923 con la Riforma gentile. Occupano un’intera
parete della prima stanza e costituiscono una fonte di inestimabile valore storico e scientifico per gli
studiosi di quel periodo. Numerose sono anche le riviste di carattere letterario,
storico,filosofico,pedagogico,artistico e scientifico a disposizione di docenti e alunni per
l’aggiornamento e la ricerca. Il testo più prezioso è il dizionario storico e critico di Bayle in tre
volumi del 1702, edito a Rotterdam da Reinier Leers.
PALESTRA
Si dispone di un’area coperta di circa 250 mq. attrezzata per la Pallavolo e la Pallacanestro e dotata
di numerosi grandi e piccoli attrezzi; è presente inoltre un’ampia area scoperta con campo da
basket e calcetto-pallamano predisposta anche per il salto in lungo.
AULA MAGNA
Attrezzata con 100 posti a sedere (circa) e dotata degli strumenti indispensabili per le diverse
riunioni: docenti, alunni, genitori ed enti vari.
95
PIANO DI SICUREZZA DELLA SCUOLA ( L. 626 e s.m.i. )
Tutti gli ambienti scolastici sono dotati di cartelli con planimetria indicante la direzione di fuga in caso di emergenza
secondo il piano di evacuazione d’Istituto e di estintori. Inoltre, per ogni classe, sono state date indicazioni agli allievi
per le mansioni di “capofila” e “serrafila” e di comportamento “antipanico”. L’Istituto è dotato di scale di sicurezza e di
porte tagliafuoco con maniglioni antipanico. Recentemente è stata completata la messa a norma di tutti gli impianti.
I criteri di operatività dei servizi amministrativi
1. La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì l'osservanza
e il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: celerità delle procedure;
trasparenza; informazione sui servizi di segreteria; tempi di attesa agli sportelli; flessibilità degli
orari degli uffici a contatto con il pubblico.
2. Ai fini di un miglior servizio per l'utenza, si può derogare dagli standard fissati.
3. La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata "a vista" tutti i giorni, in orario potenziato
e pubblicizzato in modo efficace.
4. La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi in tempi
razionali.
5. Il rilascio dei certificati è effettuato nell'orario di apertura della Segreteria al pubblico, entro il
tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza.
6. Gli uffici di Segreteria (compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo)
garantiscono un orario di apertura al pubblico, funzionale alle esigenze degli utenti e del
territorio; in particolare secondo il criterio della flessibilità approvato dal Consiglio d'Istituto.
L'Ufficio di Presidenza riceve il pubblico tutti i giorni negli orari stabiliti
assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità
di risposta che comprendono il nome dell'Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la
persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.
7. Vengono seguiti i seguenti criteri di informazione:
L'Istituto predispone precisi spazi ben visibili adibiti appunto all'informazione relativa in
particolare a:
 Tabella dell'orario di lavoro dei dipendenti
 Organigramma degli Uffici (Presidenza - Vicepresidenza e servizi)
 Organigramma degli organi collegiali Organico del personale docente e A.T.A.
 Albi d'Istituto
Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:
 bacheca sindacale
 bacheca degli studenti
 bacheca dei genitori on line
8. Per l'informazione all'utenza:
Presso l'ingresso e presso gli uffici sono presenti operatori scolastici in grado di fornire
all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.
96
ALLEGATI INCLUSIVITA’
97
ALLEGATO 1
LICEO STATALE “PIETRO SICILIANI”
Via Leuca 73100 –LECCE
SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
(da inoltrare al Dirigente scolastico e al GLI)
A. S. _________________ Classe ________________Sez __
DATI PERSONALI
Cognome e nome dell’alunno____________________________
Luogo e data di nascita___________________________
Indirizzo___________________________ Recapiti telefonici/email___________________________
Informazioni sul curriculum scolastico effettuato: frequenza, obiettivi raggiunti, problematiche emerse
_________________________________________________________________________________
DESCRIZIONE DELL’ALUNNO
AREA DELLO SVILUPPO FISICO. Indicare se lo studente ha strutture corporee mancanti o compromesse,
malattie acute o croniche, deficit della vista, dell’udito, di altre attività sensoriali, problemi di controllo
del movimento, problemi di lateralizzazione, etc.
_________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
___________
AREE DELLO SVILUPPO PSICHICO. Per ogni Area tracciare una X nella casella che indica il grado di
difficoltà riscontrato, seguendo come scala di riferimento: 0 nessuna difficoltà; 1 difficoltà lieve; 2
difficoltà media; 3 difficoltà grave. Indicare i punti di forza e quelli di debolezza.
Capacità nell’Area Cognitiva
0
1
2
3
Ha capacità di attenzione
Ha capacità di memoria
Si sa concentrare
Ha capacità di comprensione
Sa ricercare informazioni
Sa elaborare conoscenze
Sa risolvere problemi
Punti di forza___________________________
Punti di debolezza___________________________
Capacità nell’Area della Comunicazione
0
1
2
3
Ha capacità di ascolto
Si esprime in maniera appropriata
98
Sa conversare
Sa riferire fatti personali
Sa esprimersi con linguaggi non verbali
Sa usare le nuove tecnologie
Punti di forza___________________________
Punti di debolezza___________________________
Capacità nell’Area dell’Apprendimento
0
1
2
3
0
1
2
3
0
1
2
3
0
1
2
3
0
1
2
3
Sa leggere
Sa scrivere
Sa calcolare
Sa esporre un argomento di studio
Segue il ragionamento logico matematico
È in grado di effettuare ricerche
Usa le competenze acquisite per realizzare idee
Punti di forza___________________________
Punti di debolezza___________________________
Capacità nell’Area Relazionale
Lavora in gruppo
Rispetta le regole
È capace di controllare le emozioni
Sa gestire i rapporti con i docenti
Sa gestire i rapporti con i pari
Punti di forza___________________________
Punti di debolezza___________________________
Capacità nell’Area dell’Autonomia Personale
Ha cura della propria persona
Ha cura dei propri oggetti
È consapevole delle proprie difficoltà
Ha autostima
Sa organizzare le proprie attività
Punti di forza___________________________
Punti di debolezza___________________________
Capacità nell’Area dell’Autonomia Sociale
Sa instaurare rapporti con gli altri
Sa gestire i conflitti
Sa mantenere relazioni di amicizia
Effettua attività sportive
È in grado di condurre una vita sociale
Punti di forza___________________________
Punti di debolezza___________________________
Situazioni sfavorevoli del contesto extrascolastico
Relazioni complesse nell’ambito familiare
Difficoltà socio-economiche
99
Difficoltà socio-culturali
Difficoltà recente con varia eziologia (indicare)
Punti di forza___________________________
Punti di debolezza___________________________
Informazioni fornite dai genitori sullo studente e sulla sua vita extrascolastica (abitudini, interessi, uso del
tempo
libero)
___________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
________________________
RICHIESTE
Richiesta di visita specialistica, da parte del settore sanitario, per l’accertamento delle cause relative alle
difficoltà segnalate con questa scheda, con particolare attenzione a: ___________________________
Richiesta di risorse aggiuntive di personale (ad es. docenti di classe in attività aggiuntiva, referente DSA,
docente di sostegno, assistente educativo, mediatore culturale) ___________________________
Per eseguire le seguenti attività/progetti___________________________
Richiesta di acquisto di beni strumentali (apparecchiature informatiche, sussidi e software didattici)
___________________________
Richiesta di finanziamenti per svolgere attività aggiuntive di insegnamento, per acquistare materiale
didattico, libri___________________________
Docenti di
classe
Nome e cognome
Firme
Referente di Istituto BES Nome e cognome
Firma
Genitori
Firme
Nome e cognome
Dirigente scolastico Nome e cognome
Firma
Data
Il sottoscritto genitore
di__________________________________________
, ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003, autorizza il trattamento dei dati per finalità istituzionali.
Data
Firma del genitore
100
ALLEGATO 2
LICEO STATALE “PIETRO SICILIANI”
Via di Leuca, 2 - 73100 LECCE
SCHEDA RIASSUNTIVA ALUNNI BES PER CLASSI E TIPOLOGIA DI
BISOGNO
A.S. …………/……………..
ELENCO ALUNNI
COGNOME E NOME
Classe
BES
Disabilità
Disturbi
Certificata
Evolutivi
(L. 104/1992)
Specifici
Svantaggio
socioeconomico,
linguistico e
culturale
101
TOTALE
Alunni con Bisogni Educativi Speciali totali:___________________
Data …………………
Il Referente BES
(Prof. Marra Paolo)
102
ALLEGATO 3
LICEO STATALE “PIETRO SICILIANI”
Via di Leuca, 2 - 73100 LECCE
Anno Scolastico …………..
PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO
BES
VERBALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN DATA…………………………………………...
COLLOQUIO CON LA FAMIGLIA IN DATA …………………………
DICHIARAZIONE PER LA FAMIGLIA
Il sottoscritto………………………………………in disaccordo con le indicazioni del Team docenti
della classe/ ....……………, esprime parere contrario alla stesura del PDP BES per il proprio
figlio………………………………………. per l’anno scolastico …………………………. , come previsto
dalla Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e successiva Circolare n° 8 del 06/03/2013.
Data………………………..
Firma del genitore
………………………………….
103
LICEO STATALE “PIETRO
Via di Leuca, 2 - 73100 LECCE
SICILIANI”
Anno Scolastico …………..
PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO
BES
VERBALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN DATA…………………………………………...
COLLOQUIO CON LA FAMIGLIA IN DATA …………………………
DICHIARAZIONE PER LA FAMIGLIA
Il sottoscritto………………………………………in accordo con le indicazioni del Consiglio di classe
……………, esprime parere favorevole ad una personalizzazione del percorso formativo del
proprio figlio………………………………………. per l’anno scolastico …………………………. come
previsto dalla Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e successiva Circolare n° 8 del 06/03/2013.
Il progetto definisce obiettivi di apprendimento specifici ed adeguati alle effettive capacità
dello studente, al fine di consentirne lo sviluppo delle potenzialità e la piena partecipazione
alle attività educative e didattiche.
A fine anno scolastico l’esito positivo, cioè il passaggio alla classe
successiva/l’ammissione all’esame dipenderà dal raggiungimento dei risultati previsti dal
PDP BES.
Data………………………..
Firma del genitore
………………………………….
104
ALLEGATO 4

LICEO STATALE “PIETRO SICILIANI”
Via Leuca 73100 –LECCE
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
A.S. _____/_____
Alunno/a: _________________________
Classe: ______________
Coordinatore di classe: _________________________
Responsabile BES e Coordinatore GL I : ___________________________
La compilazione del PDP è effettuata dopo un periodo di osservazione dell’allievo, entro il primo
trimestre. Il PDP viene deliberato dal Consiglio di classe, firmato dal Dirigente Scolastico, dai
docenti e dalla famiglia.
105
Indice
I BES (SCHEMA RIASSUNTIVO)
SEZIONE A (comune a tutti gli allievi)
Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell’Allievo
SEZIONE B
- PARTE I (allievi con DSA)
Descrizione delle abilità e dei comportamenti
- PARTE II (allievi con altri BES Non DSA)
Descrizione delle abilità e dei comportamenti
SEZIONE C - (comune a tutti gli allievi)
Osservazione di Ulteriori Aspetti Significativi
Patto Educativo
SEZIONE D: (comune a tutti gli allievi)
INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI
Tabella Strategie di personalizzazione/individualizzazione
Allegati
Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative - Parametri e criteri per la
verifica/valutazione
INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE
106
Bisogni Educativi Speciali
1) DISABILITA’ (L. 104/1992)
D.S.A. (dislessia, disgrafia,
disortografia discalculia; L. 170)
deficit del linguaggio
deficit delle abilità non verbali
verbali
2) DISTURBI EVOLUTIVI
SPECIFICI
deficit della coordinazione
motoria
disprassia
BES
funzionamento cognitivo limite o
misto (F83); 2,5% della popolaz.
scolastica (200.000 alunni)
ADHD e spettro autistico di tipo
lieve (1%; 80.000 alunni)
comportamento oppositivo
provocatorio
disturbo della condotta in
adolescenza
3) SVANTAGGIO: socio-economico, linguistico e culturale
107
SEZIONE A (comune a tutti gli allievi)
Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell’Allievo
Cognome e nome allievo/a:________________________________________
Luogo di nascita: __________________________Data____/ ____/ _______
Lingua madre: _________________________________________________
Eventuale bilinguismo: ___________________________________________
INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
DA PARTE DI:

SERVIZIO SANITARIO - Diagnosi / Relazione multi professionale:
________________________________
(o diagnosi rilasciata da privati, in attesa di ratifica e certificazione da parte del Servizio Sanitario Nazionale)
Codice ICD10:_________________________________________________
Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____
Aggiornamenti diagnostici: _________________________________________
Altre relazioni cliniche: ____________________________________________
Interventi riabilitativi: ______________________________________________

ALTRO SERVIZIO - Documentazione presentata alla scuola________
Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____
(relazione da allegare)

CONSIGLIO DI CLASSE – Scheda di rilevazione
Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____
(Scheda da allegare)

INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALLA FAMIGLIA / ENTI AFFIDATARI (ad
esempio percorso scolastico pregresso, ripetenze …)
____________________________________________________________________
108
SEZIONE B – PARTE I (allievi con DSA)
Descrizione delle abilità e dei comportamenti
DIAGNOSI
SPECIALISTICA
OSSERVAZIONE IN CLASSE
(dati rilevati direttamente dagli insegnanti)
(dati rilevabili, se presenti, nella diagnosi)
LETTURA
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
……………………………………………….
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
……………………………………………..
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
………………………………………………
LETTURA
VELOCITÀ
Molto lenta
Lenta
Scorrevole
CORRETTEZZA
Adeguata
Non adeguata (ad esempio
confonde/inverte/sostituisce omette
lettere o sillabe
COMPRENSIONE
Scarsa
Essenziale
Globale
Completa-analitica
SCRITTURA
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
………………………………………………….
SCRITTURA
Corretta
Poco corretta
Scorretta
SOTTO
DETTATURA
TIPOLOGIA ERRORI
Fonologici
Non fonologici
Fonetici
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
………………………………………………….
ADERENZA CONSEGNA
Spesso
Talvolta
Mai
CORRETTA STRUTTURA
MORFO-SINTATTICA
Spesso
PRODUZIONE
AUTONOMA/
Talvolta
Mai
CORRETTA STRUTTURA TESTUALE
(narrativo, descrittivo, regolativo …)
Spesso
Talvolta
Mai
CORRETTEZZA ORTOGRAFICA
Adeguata
Parziale
Non
adeguata
USO PUNTEGGIATURA
Adeguata
Parziale
Non
adeguata
109
GRAFIA
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
….
GRAFIA
LEGGIBILE
Sì
Poco
No
Leggero
Ripassato
TRATTO
Premuto
CALCOLO
Incerto
CALCOLO
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
…………………………………………….
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
…………………………………………….
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
…………………………………………….
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
……………………………………………...
Difficoltà
visuospaziali (es:
quantificazione
automatizzata)
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
…………………………………………….
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
…………………………………………….
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
…………………………………………….
spesso
talvolta
Recupero di fatti
numerici
raggiunto parziale
Automatizzazione
dell’algoritmo
procedurale
raggiunto parziale
Errori di
processamento
numerico (negli
aspetti cardinali e
ordinali e nella
corrispondenza tra
numero e quantità)
spesso
Uso degli
algoritmi di base
del calcolo
(scritto e a
mente)
adeguata parziale
Capacità di
problem solving
adeguata parziale
Comprensione
del testo di un
problema
adeguata parziale
talvolta
mai
non
raggiunto
non
raggiunto
mai
non
adeguato
non
adeguata
non
adeguata
110
ALTRE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
OSSERVAZIONE IN CLASSE
(Dati rilevabili se presenti nella diagnosi)
(dati rilevati direttamente dagli insegnanti)
PROPRIETÀ LINGUISTICA
PROPRIETÀ LINGUISTICA
difficoltà nella strutturazione della frase
difficoltà nel reperimento lessicale
difficoltà nell’esposizione orale
MEMORIA
MEMORIA
Difficoltà nel memorizzare:
categorizzazioni
formule, strutture grammaticali, algoritmi (tabelline, nomi,
date …)
sequenze e procedure
ATTENZIONE
ATTENZIONE
attenzione visuo-spaziale
selettiva
intensiva
AFFATICABILITÀ
AFFATICABILITÀ
Sì
poca
PRASSIE
No
PRASSIE
difficoltà di esecuzione
difficoltà di pianificazione
difficoltà di programmazione e progettazione
ALTRO
ALTRO
111
SEZIONE B -PARTE II
Allievi con altri Bisogni Educativi Speciali (Non DSA)
Descrizione delle abilità e dei comportamenti
Rientrano in questa sezione le tipologie di disturbo evolutivo specifico (non DSA) e le
situazioni di svantaggio socioeconomico, culturale e linguistico citate dalla c.m. n. 8
del 06/03/2013
1) DOCUMENTAZIONE GIÀ IN POSSESSO (vedi pag. 3):
o
Diagnosi di ____________________________________
o
Documentazione altri servizi (tipologia) _______________________________
o
Relazione del consiglio di classe in data___________________________
2) INFORMAZIONI SPECIFICHE DESUNTE DAI DOCUMENTI SOPRA INDICATI
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
_______________________________________________________
_____________________________________________________________________
3) DESCRIZIONE DELLE ABILITÀ E DEI COMPORTAMENTI OSSERVABILI A SCUOLA DA
PARTE DEI DOCENTI DI CLASSE

per gli allievi con Disturbi Evolutivi Specifici e con svantaggio socioeconomico,
linguistico e culturale, senza diagnosi specialistica, si suggerisce :
- la compilazione della griglia osservativa proposta qui di seguito;
- la compilazione di quanto predisposto nella sezione B parte I per i DSA
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________
112
Osservazione
degli INSEGNANTI
GRIGLIA OSSERVATIVA
(DES e Area dello svantaggio
socioeconomico,
linguistico e culturale)
Punto di forza
Nessuna
problematicità
Problematicità
lieve
o occasionale
Problematicità
media
Problematicità
rilevante
Manifesta difficoltà di lettura/scrittura
Manifesta difficoltà di espressione
orale
Manifesta difficoltà
logico/matematiche
Manifesta difficoltà nel rispetto delle
regole
Manifesta difficoltà nel mantenere
l’attenzione durante le spiegazioni
Non svolge regolarmente i compiti a
casa
Non esegue le consegne che gli
vengono proposte in classe
Manifesta difficoltà nella
comprensione delle consegne
proposte
Fa domande non pertinenti
all’insegnante
Disturba lo svolgimento delle lezioni
(distrae i compagni, ecc.)
Non presta attenzione ai richiami
dell’insegnante/educatore
Manifesta difficoltà a stare fermo nel
proprio banco
Si fa distrarre dai compagni
Manifesta timidezza
Viene escluso dai compagni dalle
attività scolastiche
Viene escluso dai compagni dalle
attività di gruppo
Tende ad autoescludersi dalle attività
scolastiche
Tende ad autoescludersi dalle attività
di gruppo
Non porta a scuola i materiali
necessari alle attività scolastiche
Ha scarsa cura dei materiali per le
attività scolastiche (propri e della
scuola)
Dimostra scarsa fiducia nelle proprie
capacità
113
SEZIONE C - (comune a tutti gli allievi)
Osservazione di Ulteriori Aspetti Significativi
MOTIVAZIONE
Partecipazione al dialogo educativo
□
Molto
Adeguata
□
Adeguata
□
Poco
Adeguata
□
Non
adeguata
Consapevolezza delle proprie difficoltà
□
Molto
Adeguata
□
Adeguata
□
Poco
Adeguata
□
Non
adeguata
Consapevolezza dei propri punti di
forza
□
Molto
Adeguata
□
Adeguata
□
Poco
Adeguata
□
Non
adeguata
Autostima
□
Molto
Adeguata
□
Adeguata
□
Poco
Adeguata
□
Non
adeguata
ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI RISCONTRABILI A SCUOLA
Regolarità frequenza scolastica
□
Molto
Adeguata
□
Adeguata
□
Poco
Adeguata
□
Non
adeguata
Accettazione e rispetto delle regole
□
Molto
Adeguata
□
Adeguata
□
Poco
Adeguata
□
Non
adeguata
Rispetto degli impegni
□
Molto
Adeguata
□
Adeguata
□
Poco
Adeguata
□
Non
adeguata
Autonomia nel lavoro
□
Molto
Adeguata
□
Adeguata
□
Poco
Adeguata
□
Non
adeguata
STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO
Sottolinea, identifica parole chiave …

Efficace

Da potenziare
Costruisce schemi, mappe o
diagrammi

Efficace

Da potenziare
Utilizza strumenti informatici
(computer, correttore ortografico,
software …)

Efficace

Da potenziare
Usa strategie di memorizzazione
(immagini, colori, riquadrature …)

Efficace

Da potenziare
Altro
……………………………………………
……………………………………………
…………………………………………….
114
APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE
 Pronuncia difficoltosa
 Difficoltà di acquisizione degli automatismi grammaticali di base
 Difficoltà nella scrittura
 Difficoltà acquisizione nuovo lessico
 Notevoli differenze tra comprensione del testo scritto e orale
 Notevoli differenze tra produzione scritta e orale
 Altro:
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………….
INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALL’ALUNNO/STUDENTE
Interessi, difficoltà, attività in cui si sente capace, punti di forza, aspettative, richieste…
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………….…
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
115
PATTO EDUCATIVO
Si concorda con la famiglia e lo studente:
Nelle attività di studio extrascolastico l’allievo:
 è seguito da un Tutor nelle discipline: ______________________________
con cadenza:
□ quotidiana
□ bisettimanale □ settimanale □ quindicinale
 è seguito da familiari
 ricorre all’aiuto di compagni
 utilizza strumenti compensativi
 altro ………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
Strumenti da utilizzare nel lavoro a casa
 strumenti informatici (pc, videoscrittura con correttore ortografico,…)
 tecnologia di sintesi vocale
 appunti scritti al pc
 registrazioni digitali
 materiali multimediali (video, simulazioni…)
 testi semplificati e/o ridotti
 fotocopie
 schemi e mappe
 altro ………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
Attività scolastiche individualizzate
 attività di laboratorio
 attività di classi aperte (per piccoli gruppi)
 attività di carattere culturale, formativo, socializzante
 altro ………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
116
SEZIONE D: INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI
STRATEGIE DI PERSONALIZZAZIONE/INDIVIDUALIZZAZIONE
TAB. MISURE DISPENSATIVE, STRUMENTI COMPENSATIVI, STRATEGIE DIDATTICHE
(vedi Allegato)
DISCIPLINA o
AMBITO
DISCIPLINARE
MISURE
DISPENSATIVE
STRUMENTI
COMPENSATIVI
STRATEGIE
DIDATTICHE
INCLUSIVE
OBIETTIVI DISCIPLINARI
PERSONALIZZATI
se necessari
(conoscenze/competenze)
PARAMETRI
DI VALUTAZIONE
MATERIA
……………….
Firma docente:
……………….
MATERIA
………………
Firma docente:
………………
117
DISCIPLINA o
AMBITO
DISCIPLINARE
MISURE
DISPENSATIVE
STRUMENTI
COMPENSATIVI
STRATEGIE
DIDATTICHE
INCLUSIVE
OBIETTIVI DISCIPLINARI
PERSONALIZZATI
se necessari
(conoscenze/competenze)
PARAMETRI
DI VALUTAZIONE
MATERIA
……………….
Firma docente:
……………….
MATERIA
……………….
Firma docente:
……………….
MATERIA
……………….
Firma docente:
……………….
118
ALLEGATO
Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative Parametri e criteri per la verifica/valutazione
MISURE DISPENSATIVE (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)
E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE
D1.
Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe
D2.
Dispensa dall’uso dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento
D3.
Dispensa dall’uso del corsivo e dello stampato minuscolo
D4.
Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti
D5.
Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna
D6.
Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie, etc
D7.
Dispensa dall’utilizzo di tempi standard
D8.
Riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi
D9.
Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da
studiare, senza modificare gli obiettivi
D10.
Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni di più materie
D11.
Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in
percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling
D12.
Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato
sintesi vocale, mappe, schemi, formulari
D13.
Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti
multimediali
D14.
Accordo sui tempi e sulle modalità delle interrogazioni
D15.
Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi
D16.
Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento
e/o arricchimento con una discussione orale); riduzione al minimo delle domande a risposte
aperte
D17.
Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto
digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale
D18.
Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di
schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione
D19.
Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi)
D20.
Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi
D21.
Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici
D22.
Altro
STRUMENTI COMPENSATIVI
(legge 170/10 e linee guida 12/07/11)
C1.
Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante)
C2.
Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) e con
tecnologie di sintesi vocale (anche per le lingue straniere)
C3.
Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…).
C4.
Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale
C5.
Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri…) ed eventualmente della
calcolatrice con foglio di calcolo
C6.
Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti e
verifiche scritte
C7.
Utilizzo di formulari e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto
durante compiti e verifiche scritte
C8.
Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni, eventualmente anche su supporto
digitalizzato (presentazioni multimediali), per facilitare il recupero delle informazioni
C9.
Utilizzo di dizionari digitali (cd rom, risorse on line)
C10.
Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali)
C11.
Altro_______________________________________________________________________
NB:
In caso di esame di stato, gli strumenti adottati dovranno essere indicati nel documento del 15 maggio della scuola
secondaria di II grado (DPR 323/1998; DM 5669 del 12/07/2011; artt 6-18 OM. n. 13 del 2013) in cui il Consiglio di
Classe dovrà indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti-
PROPOSTE DI ADEGUAMENTI-ARRICCHIMENTI DELLA DIDATTICA “PER LA CLASSE” IN
2
RELAZIONE AGLI STRUMENTI/STRATEGIE INTRODOTTI PER L’ALLIEVO CON BES
Strumenti/strategie di
potenziamento-compensazione
scelti per l’allievo
Proposte di modifiche per la classe
INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE
o
Valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo e non valutare solo il prodotto/risultato
o
Predisporre verifiche scalari
o
Programmare e concordare con l’alunno le verifiche
o
Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua
straniera) ove necessario
o
Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali
o
Favorire un clima di classe sereno e tranquillo, anche dal punto di vista dell’ambiente fisico
(rumori, luci…)
o
Rassicurare sulle conseguenze delle valutazioni
PROVE SCRITTE
2
Si ricorda che molti strumenti compensativi non costituiscono un ausilio “eccezionale” o alternativo a quelli
utilizzabili nella didattica “ordinaria” per tutta la classe; al contrario, essi possono rappresentare un’ occasione di
arricchimento e differenziazione della didattica a favore di tutti gli studenti (come ad esempio per quanto riguarda
l’uso delle mappe concettuali o di altri organizzatori concettuali e di supporti informatici ). Si consiglia di
esplicitare/documentare i miglioramenti della didattica per tutti in tal senso, attraverso la compilazione della tabella
sopra riportata. Tali azioni contribuiranno all’individuazione/integrazione di processi di miglioramento dell’inclusione
scolastica da esplicitare nel Piano Annuale dell’Inclusione (PAI) e favoriranno il raccordo tra i documenti.
1
o
Predisporre verifiche scritte accessibili, brevi, strutturate, scalari
o
Facilitare la decodifica della consegna e del testo
o
Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto che della forma
o
Introdurre prove informatizzate
o
Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
PROVE ORALI
o
Gestione dei tempi nelle verifiche orali
o
Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale, tenendo conto di eventuali difficoltà
espositive
IMPIANTO VALUTATIVO PERSONALIZZATO
(anche per gli esami conclusivi )
Disciplina
Misure
Strumenti
dispensative compensativi
Tempi
aggiuntivi
Criteri
valutativi
Altro
Le parti coinvolte si impegnano a rispettare quanto condiviso e concordato, nel presente PDP, per il
successo formativo dell'alunno/a.
FIRMA DEI DOCENTI
COGNOME E NOME
DISCIPLINA
FIRMA
2
FIRMA DEI GENITORI
___________________________
___________________________
Data:____________
Il Coordinatore BES e GLI:_______________________
Il Dirigente scolastico
(Prof.ssa Italiano Vittoria)
3
ALLEGATO 5
LICEO STATALE “PIETRO SICILIANI”
Via di Leuca, 2 - 73100 LECCE
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
 minorati vista
 minorati udito
 Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
 DSA
 ADHD/DOP
 Borderline cognitivo
 Altro
3. svantaggio
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
 Disagio comportamentale/relazionale
 Altro
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
Prevalentemente utilizzate in…
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
AEC
Assistenti alla comunicazione
Sì / No
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Altro:
4
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
Attraverso…
Sì / No
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori integrati
Altro:
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
E. Coinvolgimento famiglie
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
F. Rapporti con servizi
Procedure condivise di intervento sulla
sociosanitari territoriali e
disabilità
istituzioni deputate alla
Procedure condivise di intervento su
sicurezza. Rapporti con CTS disagio e simili
/ CTI
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
G. Rapporti con privato sociale
Progetti integrati a livello di singola scuola
e volontariato
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
H. Formazione docenti
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
Altro:
0
1
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
D. Coinvolgimento personale
ATA
2
3
4
5
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il
prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
6
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data _________
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data _________
Allegati:
 Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti
Comunicazione, ecc.)
7
Sommario
LA NOSTRA SCUOLA...................................................................................................................................................... 1
La memoria storica e l’evoluzione
Il territorio ..................................................................................................................................................................... 2
UTENZA ............................................................................................................................................................................. 3
Bacino di utenza ............................................................................................................................................................ 4
Bisogni formativi degli alunni ...................................................................................................................................... 9
OFFERTA FORMATIVA ............................................................................................................................................... 10
Indirizzi di studio ....................................................................................................................................... 11
Offerta curriculare .................................................................................................................................... 14
ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA
CURRICOLARE.............................................................................................................................................. 21
RISORSE UMANE - ORGANIZZATIVE...................................................................................................... 22
VALUTAZIONE ............................................................................................................................................. 35
INTERVENTI DIDATTICI ED EDUCATIVI INTEGRATIVI ..................................................................... 48
UN LICEO
INCLUSIVO………………………………………………………………………………………………….54
OFFERTA FORMATIVA EXTRACURRICULARE .................................................................................... 82
PIANO FORMAZIONE SERVIZIO..………………………………………………………………………. 93
RISORSE FINANZIARIE ............................................................................................................................... 93
ORIENTAMENTO.......................................................................................................................................... 94
RISORSE STRUTTURALI ............................................................................................................................. 98
CRITERI DI OPERATIVITA’ DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI ............................................................. 99
ALLEGATI.....................................................................................................................................................100
8
P.O.F.
Approvato nel Collegio del 16/10/15 delibera 3/4
Adottato dal Consiglio il 28/10/14 delibera 2
9