1 LA NOSTRA SCUOLA La memoria storica - l’evoluzione L’ Istituto Statale "P. Siciliani", di antica e gloriosa tradizione, sorse come "Scuola Normale" subito dopo l'unificazione d'Italia, con la legge Casati, assolvendo sin da allora, nell'imperante analfabetismo che toccava le sue punte massime in Puglia e nel Salento "una funzione altamente civile, di primaria importanza nel preparare sempre nuove generazioni di insegnanti al loro compito formativo ed educativo, nell'alveo della scuola primaria" (O. Colangeli - Genesi e sviluppo della Scuola Magistrale in Terra d'Otranto- Ed. Milella - Lecce 1966). Nel 1923 si trasformò in "Istituto Magistrale" per effetto della riforma Gentile, e dal 1944-45 trovò la sua definitiva sistemazione nell'edificio di Via Leuca (il primo nuovo stabile che si costruisse in Lecce per uso scolastico), fregiandosi nel contempo del nome dell'illustre pedagogista galatinese Pietro Siciliani. Da allora esso è sempre stato "uno dei maggiori istituti cittadini, fucina di intelletti e vivaio di maestri, uno dei pochi che vanti in Terra d'Otranto un così lungo ed operoso passato"(O. Colangeli - op.cit.pag.212). Dall’anno scolastico 1999/2000 sono state attivate tre sperimentazioni: Liceo Linguistico; Liceo Pedagogico - Sociale; Liceo delle Scienze Sociali. Dall’anno scolastico 2010-2011, con la riforma Gelmini, sono state attivate le classi dei licei: Liceo Linguistico; Liceo delle Scienze Umane; Liceo delle Scienze Umane ~ Opzione economico-sociale. Attualmente l’Istituto, dato il considerevole aumento delle iscrizioni, dispone di una succursale, situata in Via don Bosco - Lecce. 2 Il territorio Lecce sorge nella parte centro-settentrionale della pianura salentina. La morfologia del territorio è complessivamente pianeggiante. Il territorio comunale si estende per oltre 238 km² e si affaccia sul mare Adriatico per più di 20 km. Lecce è una delle province meridionali più popolose, conta 94.775 abitanti, con un modesto grado di urbanizzazione. Al 31 dicembre 2010 a Lecce risultano residenti 6.058 cittadini stranieri di diverse nazionalità L'economia della città si basa essenzialmente sull'agricoltura, sull'artigianato (cartapesta), sull'agroalimentare (in particolare olivicoltura e viticoltura), sull'edilizia e sui servizi (settore terziario) e sul turismo. Nel 2010 il capoluogo salentino è stato inserito (unica città italiana) nella lista "Best in travel 2010" di Lonely Planet, figurando tra le 10 città mondiali più belle da visitare. Per le bellezze naturali e artistiche La Provincia si impegna costantemente affinché prevalgano le attività evolute e innovative, sia nel campo del turismo di qualità, dell’offerta di servizi culturali, della ricerca, della tecnologia e dei prodotti manifatturieri di fascia alta, che nell’artigianato. SINTESI ANALISI SWOT(punti di forza e di debolezza). L'AGRICOLTURA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA Elevata diversità biologica delle aree naturali del territorio Eccessiva frammentazione aziendale Aumento significativo delle esperienze di produzione biologica nei Riduzione delle superfici coltivate comparti tradizionali Degrado ambientale dei sistemi agricoli Pregio delle produzioni olivicole e degli impianti di produzione Ridotto ricambio generazionale alla giuda delle aziende Consistente presenza di vini DOC e IGT Sottocapitalizzazione delle aziende Esiguo numero di prodotti a denominazione di origine Scarso peso del comparto zootecnico Carenza di risorse idriche IL SISTEMA MANIFATTURIERO PUNTI DI DEBOLEZZA Modesta dimensione media delle imprese Quota elevata di produzione medio bassa Capacità commerciale limitata Potere di mercato molto scarso Modesta propensione all'innovazione Inadeguatezza delle infrastrutture primarie nelle aree per gli insediamenti produttivi Carenza di strumenti finanziari a sostegno del sistema produttivo Bassa professionalità delle risorse presenti sul territorio IL SISTEMA TURISTICO PUNTI DI FORZA P PUNTI DI DEBOLEZZALEZZA Patrimonio naturale paesaggistico ed elevato potenziale di attrazione Offerta turistica insufficientemente sviluppata (strutture e turistica professionalità) Litorali e acque di balneazione caratterizzate da elementi di assoluta Estrema stagionalità della domanda unicità Politiche di promozione e di comunicazione turistica insufficiente Eterogeneità della struttura morfologica del territorio. Inefficienza dei tradizionali strumenti di commercializzazione dei Patrimonio artistico e culturale caratterizzato da un ottimo grado di prodotti turistici soprattutto nei confronti della domanda estera conservazione e da un impareggiabile valore storico Dotazione minimale di infrastrutture orientate ai bisogni turistici Ottima tradizione enogastronomica Cultura dell'accoglienza non sufficientemente sviluppata Presenza di una serie di centri storici di elevato pregio artistico Prodotti e iniziative non integrati in un sistema turistico in grado di localizzati nelle zone costiere valorizzare tutte le risorse del territorio Integrabilità di forme diverse di offerta turistica Tessuto imprenditoriale nel settore turistico eccessivamente frammentato e sommerso Scarsa integrazione tra i beni culturali disponibili e le attività economiche, soprattutto artigianali ed artistiche, direttamente connesse alla loro valorizzazione e tutela PUNTI DI FORZA Tradizione produttiva Imprenditorialità consolidata Buone capacità manifatturiere Dinamicità delle imprese Propensione ad operare sui mercati esteri 3 Risorse presenti nel territorio : Numerosi centri di servizi (sanitari, sportivi, culturali, sociali, ecc.) Università del Salento l'Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare (ISUFI), una delle Scuole Superiori d'Italia, costruita sul modello della Scuola Normale di Pisa. La Scuola realizza programmi di alta formazione nell'ambito dei seguenti settori: Nanoscenze, e-Business Management, Giurisprudenza e Politica dell'area Euromediterranea, Beni Culturali. Istituti territoriali del CNR, Istituti e articolazioni territoriali di Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche: l'Istituto per i beni archeologici e monumentali e le sezioni dell'Istituto di scienze delle produzioni alimentari, dell'Istituto per la microelettronica e microsistemi, dell'Istituto di fisiologia clinica e dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima. Agenzie Formative Strutture di accoglienza Enti locali e aziende connesse ai diversi settori produttivi Utenza Classi e alunni a.s. 2012/2013 INDIRIZZO Linguistico Scienze Umane LES Scienze Umane Pedagogico- sociale CLASSI 1^ 2^ 3^ 4^ ⃰ 5^ ⃰ 1^ 2^ 3^ 4^ ⃰ 5^ ⃰ 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ NUMERO ALUNNI 119 103 91 70 74 43 52 31 25 20 135 125 143 121 172 Tot. Alunni 457 171 403 293 1324 ⃰ Classi vecchio ordinamento 4 Classi e alunni a.s. 2013/2014 INDIRIZZO CLASSI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ ⃰ 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ ⃰ 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ ⃰ Linguistico Scienze Umane Scienze Umane LES NUMERO ALUNNI 152 110 94 92 69 110 118 128 135 115 48 41 48 31 25 Tot. Alunni 317 606 193 1316 ⃰ Classi vecchio ordinamento VISUALIZZAZIONE UTENZA PER CLASSI a.s 2013/2014 350 300 310 270 258 250 209 200 150 100 50 269 0 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ 5 Classi e alunni a.s. 2014/2015 INDIRIZZO CLASSI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Linguistico Scienze Umane Scienze Umane LES NUMERO ALUNNI 155 139 93 71 86 162 91 119 116 133 31 46 40 43 31 Tot. Alunni 544 621 191 1356 VISUALIZZAZIONE UTENZA PER CLASSI a.s 2014/2015 350 300 250 295 252 250 230 200 150 100 50 276 0 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ 6 Bacino d’utenza VISUALIZZAZIONE PROVENIENZA CLASSI 1^ a.s. 2012/2013 56 60 50 40 30 20 17 14 20 11 9 8 6 10 5 4 0 3 lecce veglie surbo monteroni trepuzzi cavallino campi melendugno squinzano s.donato s.cesario vernole lequile salice s.pietro l. novoli carmiano s.pancrazio calimera p.cesario copertino guagnano torchiarolo arnesano 3 2,5 2 2 1,5 1 1 caprarica lequile merine leverano lizzanello s.donaci villa convento s.pietro v. borgagne galatone sannicola castri 0,5 0 galugnano 7 VISUALIZZAZIONE PROVENIENZA CLASSI 1^ a.s. 2013/2014 100 91 90 80 70 60 50 40 30 23 20 20 16 15 10 10 10 11 13 13 4 3 1 9 4 0 arnesano calimera campi sal. carmiano castri cavallino collepasso copertino guagnano lecce lequile leverano lizzanello melendugno monteroni nardo novoli porto cesario salice san cesario san donato san pancrazio s pietro l. s pietro ver squinzano surbo torchiarolo trepuzzi veglie vernole 2 Il bacino d’utenza dell’Istituto Statale “P. Siciliani” di Lecce è costituito da 45 comuni. Dalla visualizzazione dei grafici emerge che, negli anni scolastici 2012/13 e 2013/14, gli alunni iscritti alle classi prime provenienti dal Comune di Lecce risultano provenienti in maggior numero dalle scuole di Lecce rispetto agli altri comuni del bacino di utenza; significativa è anche la presenza di studenti provenienti dai comuni limitrofi e anche da comuni della provincia di Brindisi 8 VISUALIZZAZIONE PROVENIENZA CLASSI 1^ a.s. 2014/2015 100 arnesano 87 90 calimera campi sal. 80 carmiano castri 70 cavallino copertino 60 lecce lequile 50 leverano lizzanello 40 melendugno monteroni 30 novoli 20 10 0 10 9 6 17 15 19 14 14 1111 2 san cesario san donato 4 2 salice s pietro l. s pietro ver Si è registrato, rispetto allo scorso anno scolastico, un lieve aumento delle iscrizioni da Calimera, Cavallino, Lecce, ma si registra un notevole calo da Carmiano, Copertino, Lequile, Melendugno, San Cesario, San Donato,San Pietro, Surbo, Vernole. 9 Bisogni formativi degli alunni Il nostro Istituto, inserito in un territorio caratterizzato dal progressivo affermarsi di attività di carattere terziario ma anche agricole e industriali, opera in maniera da fronteggiare una dinamica occupazionale che da una parte richiede un livello di qualificazione professionale sempre più elevato e specialistico, dall’altra una continua capacità di adattamento e di disponibilità al cambiamento. Il Siciliani, punto di riferimento di tradizione del territorio cittadino, pertanto, è attento alla crescita e alla valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità individuale e sociale, in un quadro di cooperazione tra scuola, genitori ed Enti Locali, in coerenza con le disposizioni in materia di autonomia e secondo i principi sanciti dalla Costituzione Italiana ed Europea e dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo. La nostra organizzazione didattico-formativa è attenta ai bisogni dell’utenza e mira alla formazione di menti flessibili e critiche, capaci di padroneggiare i processi decisionali, di leggere e interpretare la realtà complessa, di adeguarsi alla crescente flessibilità delle funzioni da svolgere, sia a livello locale che globale, e di inserirsi nella vita lavorativa in modo adeguato. La risposta della scuola TRADIZIONE LICEALE FAMIGLIE E STUDENTI INNOVAZIONE RETE DI RELAZIONI P.O.F. TERRITORIO CULTURA come SAPERE SAPER FARE SAPER ESSERE 10 Con il Piano dell’Offerta Formativa, strumento di promozione e partecipazione al processo di rinnovamento sociale e culturale in atto, il nostro liceo è pienamente inserito nel percorso di sviluppo del Paese, non solo nella dimensione locale e nazionale, ma anche e soprattutto in quella europea ed internazionale. È molto importante che la Scuola condivida con gli Studenti, le loro Famiglie e il Territorio un progetto volto non solo a raggiungere elevati livelli di conoscenze, competenze e abilità nei vari settori rappresentati dalle discipline, ma anche, e soprattutto, a possedere gli strumenti con cui affrontare gli inevitabili cambiamenti che sopraggiungeranno e la capacità di apprendere in modo autonomo, capacità fondamentale, vista la continua evoluzione dei saperi e l’esigenza di affrontare ed indagare la realtà attraverso un corretto approccio scientifico, alieno da idee preconcette. Il progetto educativo del nostro Liceo dà agli studenti la possibilità di scegliere in modo motivato il corso di studi universitario per il quale si sentono più portati, contribuisce anche alla formazione globale della persona e fornisce una buona adattabilità a diversi ambienti di apprendimento e/o di prestazioni, anche in ambito professionale. Particolare attenzione viene posta allo sviluppo delle potenzialità e delle personali inclinazioni degli alunni. In una logica sistemica la nostra scuola è sempre presente per alunni e genitori, al fine di affrontare problematiche di disagio scolastico o psicologico e cercarne le possibili soluzioni, per favorire il “ benessere” dello studente e delle famiglie. Il Liceo propone anche numerose attività extrascolastiche, che s’intrecciano con l’offerta curricolare e l’arricchiscono con esperienze sempre molto qualificate. L’Istituto considera fondamentale valutare il raggiungimento dei propri obiettivi, si sottopone a valutazioni interne ed esterne e promuove progetti volti alla certificazione delle competenze degli alunni. OFFERTA FORMATIVA CURRICULARE PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE, PROFESSIONALE DEL PERCORSO LICEALE Il percorso liceale fornisce allo studente gli strumenti culturali e metodologici per la comprensione approfondita della realtà, promuove un atteggiamento razionale, critico, progettuale, favorisce lo sviluppo di conoscenze e abilità, matura le necessarie competenze e l’acquisizione di strumenti nelle aree trasversali all’apprendimento: metodologica, logico-argomentativa, linguisticocomunicativa, storico-umanistica, scientifica, matematico-tecnologica. Alla fine del corso di studi “i percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate non solo al proseguimento degli studi di ordine superiore, ma anche all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.”(art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei) La nostra “mission” CONOSCERE PER ORIENTARSI VERSO LA CRESCITA INTELLIGENTE, SOSTENIBILE ed INCLUSIVA per assicurare a tutti pari opportunità nel raggiungimento di elevati livelli culturali e nello sviluppo delle conoscenze, delle abilità e delle competenze, generali e di settore, coerenti con le attitudini e le scelte personali. 11 Gli indirizzi di Studio Attualmente, al Siciliani sono attivi tre indirizzi di studio secondo la nuova riforma: - Liceo Linguistico; - Liceo delle Scienze Umane; - Liceo delle Scienze Umane ~ Opzione economico-sociale. PROFILO LICEO LINGUISTICO Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Oltre a mirare alla formazione di un cittadino attivo e consapevole, guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano, per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà “diverse”. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, matureranno competenze comunicative, corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento e la capacità di utilizzare tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali usando diverse forme testuali sapendosi confrontare con la cultura degli altri popoli, e avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio Articolazione orario annuale Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° Biennio 1° Anno 2° Anno 3° Anno Lingua e 132 132 132 letteratura Lingua Latina 66 66 66 Lingua e Letteratura 132 132 132 Straniera 1^* Lingua e Letteratura 99 99 132 Straniera 2^* Lingua e Letteratura 99 99 132 Straniera 3^* Storia e Geografia 99 99 / Storia / / 66 Filosofia / / 66 Matematica** 99 99 66 Fisica / / 66 Scienze 66 66 66 Naturali*** Storia dell’Arte / / 66 Scienze motorie e 66 66 66 sportive Religione Cattolica o Attività 33 33 33 alternative Totale Ore 891 891 990 * sono comprese 33 ore annuali di conversazione con docente madrelingua **con informatica al 1° biennio ***Biologia, Chimica, Scienze della Terra 2° Biennio 5° Anno 4° Anno 132 132 66 66 132 132 132 132 132 132 / 66 66 66 66 / 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 33 33 990 990 12 PROFILO LICEO DELLE SCIENZE UMANE Il corso di studi permette di studiare in modo più approfondito la psicologia e le scienze dell’educazione, fornisce inoltre una buona conoscenza di base nel settore della sociologia, dell’antropologia, del diritto e dell’economia. A questo aggiunge una solida formazione classica ed umanistica, con lo studio della filosofia nel triennio, del latino e di una lingua straniera per tutto il quinquennio. Infine propone lo studio della matematica e delle scienze naturali nell’intero quinquennio e della fisica nel triennio, al fine di fornire gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà. Oltre a garantire una formazione culturale di stampo liceale, questo indirizzo si propone di aiutare gli studenti a conoscere meglio se stessi, gli altri e le relazioni sociali, fornendo importanti strumenti per orientarsi nella dimensione interiore della mente, delle emozioni e nel contesto sociale ed economico. Le discipline che caratterizzano il Liceo delle Scienze Umane e consentono di sviluppare e queste fondamentali competenze sono: - La Psicologia: la scienza che studia la mente e il comportamento delle persone - La Sociologia: la scienza che si occupa della società in cui viviamo - La Pedagogia e le Scienze dell’Educazione: si concentrano sullo studio della persona - L’Antropologia: studia le comunità umane, per mettere in evidenza soprattutto le differenze culturali - Il Diritto: studia l’ordinamento giuridico dello Stato - La lingua straniera contribuisce sia all’ampliamento degli orizzonti culturali che alla formazione del cittadino europeo, fornendo un indispensabile strumento di comunicazione Articolazione orario annuale Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° Biennio 2° Biennio 5° Anno 1° Anno 2° Anno 3° Anno 4° Anno Lingua e 132 132 132 132 132 letteratura Lingua Latina 99 99 66 66 66 Lingua e Letteratura 99 99 99 99 99 Straniera Diritto ed 66 66 / / / economia Scienze Umane* 132 132 165 165 165 Storia e Geografia 99 99 / / / Storia / / 66 66 66 Filosofia / / 99 99 99 Matematica** 99 99 66 66 66 Fisica / / 66 66 66 Scienze 66 66 66 66 66 Naturali*** Storia dell’Arte / / 66 66 66 Scienze motorie e 66 66 66 66 66 sportive Religione Cattolica o Attività 33 33 33 33 33 alternative Totale Ore 891 891 990 990 990 * antropologia, psicologia, sociologia, pedagogia **con informatica al 1° biennio ***Biologia, Chimica, Scienze della Terra E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato 13 PROFILO LES Il LES permette agli studenti di acquisire competenze e capacità adeguate al contesto attuale in una prospettiva di sviluppo sia universitario che lavorativo. Si delinea come percorso educativo rivolto all’economia, al diritto e alle altre scienze sociali nell’integrazione delle discipline umanistiche, scientifiche ed economico-sociali al fine della formazione di un cittadino completo, attivo, consapevole delle trasformazioni in atto. La coniugazione delle discipline educa ad un sapere pertinente ad una conoscenza non frammentaria ma capace di gestire i contesti nella loro complessità sistemica. Il liceo economico-sociale integra diritto, economia e scienze umane, per avvicinare gli studenti alla contemporaneità attraverso conoscenze e competenze adatte a comprenderne la complessità, pertanto vuole rispondere alla necessità di modernizzare il sistema rispetto alla domanda di formazione in campo economico nella società della conoscenza, ma anche come adeguamento della formazione liceale già presente in altri stati europei. Il risultato atteso è una spiccata consapevolezza della realtà economica e sociale, locale e internazionale, in rapporto alle risorse, ai limiti, agli scopi, alle scelte, alle potenzialità delle persone, delle società e dell’ambiente. Articolazione orario annuale Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° Biennio 2° Biennio 5° Anno 1° Anno 2° Anno 3° Anno 4° Anno Lingua e 132 132 132 132 132 letteratura Lingua e Letteratura 99 99 99 99 99 straniera 1 Lingua e Letteratura 99 99 99 99 99 Straniera 2 Diritto ed economia 99 99 99 99 politica 99 Scienze 99 99 99 99 99 Umane* Storia e 99 99 / / / Geografia Storia / / 66 66 66 Filosofia / / 66 66 66 Matematica** 99 99 66 66 66 Fisica / / 66 66 66 Scienze 66 66 / / / Naturali*** Storia dell’Arte / / 66 66 66 Scienze motorie 66 66 66 66 66 e sportive Religione Cattolica o 33 33 33 33 33 Attività alternative Totale Ore 891 891 990 990 990 * antropologia, metodologia della ricerca, sociologia, pedagogia **con informatica al 1° biennio ***Biologia, Chimica, Scienze della Terra E’ previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato 14 OFFERTA CURRICOLARE Il profilo in uscita dei nuovi licei è declinato in termini di competenze. Il focus sulle competenze mira a porre il discente al centro dell’azione e l’azione al centro dell’apprendimento; conferisce quindi formatività e generatività alla proposta curricolare; la nostra programmazione, in tale ottica, vuol rispondere a nuove esigenze formative non più rappresentate da problematiche di reperimento, immagazzinamento e distribuzione del sapere, ma orientate verso lo sviluppo di strategie di problem solving contestualizzato. In tale prospettiva, alle discipline è affidata la funzione di veicolare elementi cognitivi irrinunciabili legati alla conoscenza e al saper fare specifico e di svolgere una funzione organizzativa volta alla programmazione per competenze. L’integrazione fra le discipline riesce a sviluppare nei giovani competenze e capacità più adeguate alle esigenze del mondo contemporaneo. Per la consultazione delle Programmazioni dei Dipartimenti e delle Programmazioni di Classe si fa riferimento al Sito Istituzionale 15 FINALITA’ E COMPETENZE TRASVERSALI ALLE DISCIPLINE 1° BIENNIO: ASSI CULTURALI ASSI CULTURALI Asse dei linguaggi Asse matematico. FINALITA’ COMPETENZE DI BASE L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi Comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed Operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali L’asse matematico ha l’obiettivo di far Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, acquisire allo studente saperi e rappresentandole anche sotto forma competenze che lo pongano nelle grafica condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e consapevolmente nei diversi contesti del relazioni. mondo contemporaneo Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Asse scientifico-tecnologico L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Asse storico-sociale L’asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo. Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l’economia sono distinguibili, più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati. Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. 16 COMPETENZE TRASVERSALI AGLI ASSI CULTURALI 1° BIENNIO ASSE DEI LINGUAGGI ASSE STORICOSOCIALE ASSE MATEMATICO ASSE SCIENTIFICOTECNOLOGICO Comprendere messaggi Comprendere fattiprocessi –eventi Osservare Leggere e Effettuare confronti tra: epoche, aree geografiche, culture Comprendere significati logicooperativi, regole e procedure Risolvere problemi Organizzare Applicare strategie Rappresentare: dati, concetti, simboli Comunicare Leggere e interpretare: fonti, informazioni, documenti Produrre testi: letterari, multimediali Collocare/collocarsi in una dimensione spazio-temporale Utilizzare tecniche e procedure Utilizzare strumenti Orientarsi nel territorio (sistema di regole- sistema sociometrico – produttivo geopolitico ) Interpretare Argomentare Esprimersi Interagire con culture diverse Rappresentare graficamente Descrivere Analizzare Individuare relazioni Orientarsi nell’ecosistema 17 FINALITA’ E COMPETENZE TRASVERSALI ALLE DISCIPLINE 2° BIENNIO COMPETENZE TRASVERSALI AREE AREA METODOLOGICA AREA LOGICOAROMENTATIVA AREA LINGUISTICOCOMUNICATIVA AREA STORICO UMANISTICA AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA Acquisire un metodo di studio Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazio ni altrui Padroneggiare pienamente la lingua italiana: dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, curare l’esposizione orale in modo adeguato ai diversi contesti Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche e comprendere diritti e doveri dei cittadini Comprendere il linguaggio specifico della matematica Utilizzare metodi e strumenti della geografia per la lettura di processi storici e per l’analisi della società contemporanea Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali, padroneggiando ne le procedure, i metodi Essere consapevoli dei diversi metodi nei vari ambiti disciplinari e valutare i criteri di affidabilità dei risultati raggiunti Saper compiere interconnessio ni tra metodi e contenuti delle singole discipline Acquisire un ragionamento logico, saper individuare i problemi e possibili soluzioni Leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazion e Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative rispondenti al livello B2 del QCER Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare Saper utilizzare procedure tipiche del pensiero matematico Essere in Conoscere gli grado di aspetti utilizzare fondamentali criticamente della cultura e strumenti della tradizione informatici e letteraria, artistica, telematici filosofica, nelle attività di religiosa italiana studio e di ed europea e approfondimen operare confronti to Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi 18 FINALITA’ E COMPETENZE TRASVERSALI ALLE DISCIPLINE CLASSI 5^ COMPETENZE TRASVERSALI AREE DISCIPLINARI AREA METODOLOGICA AREA LOGICOAROMENTATIVA AREA LINGUISTICOCOMUNICATIVA AREA STORICO UMANISTICA AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA Saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui ed essere in grado di sostenere la propria tesi Padroneggiare pienamente la lingua italiana: dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti. Padroneggiare il linguaggio specifico delle discipline scientifiche Saper individuare i problemi e le possibili soluzioni Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa in diversi contesti. Leggere e comprendere testi complessi di diversa natura. Curare l’esposizione orale in modo adeguato ai diversi contesti Dominare i procedimenti caratteristici del pensiero matematico Possedere i contenuti fondamentali delle discipline scientifiche, utilizzando pienamente procedure e metodi e applicando quanto appreso per la soluzione dei problemi Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondiment o Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile che consenta di proseguire efficacemente gli studi e di potersi aggiornare lungo tutto l’arco della vita Acquisire la consapevolezza delle diversità dei metodi nei vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare i criteri di affidabilità dei risultati raggiunti Avere autonomia di giudizio e capacità di compiere scelte consapevoli Saper utilizzare conoscenze e competenze acquisite per interagire in contesti diversificati ed extrascolastici Leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione Acquisire, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative rispondenti al livello B2 del QCER Saper individuare relazioni e stabilire raffronti tra la lingua italiana e le altre lingue Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per lo studio, la ricerca e l’interazione culturale Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche e comprendere diritti e doveri dei cittadini Utilizzare metodi e strumenti della geografia per la lettura di processi storici e per l’analisi della società contemporanea Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea e operare confronti Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi 19 OBIETTIVI TRASVERSALI E COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE Essere in grado di elaborare interpretazioni critiche ed autonome relative alle conoscenze acquisite Conoscere le diverse metodologie di ricerca specifiche dei diversi ambiti di studio Utilizzare le metodologie di ricerca fondamentali scegliendo le più appropriate al campo d’indagine. Essere in grado di progettare a grandi linee un’attività di formazione individuale Conoscere le diverse metodologie di ricerca specifiche dei diversi ambiti di studio e gli elementi necessari alla progettazione per la realizzazione di un’attività Esprimersi in forma corretta ed appropriata con linguaggi specifici. Saper comunicare i contenuti appresi mediante un’elaborazione personale Conoscere la terminologia dei linguaggi specifici, compresi quelli multimediali e gli assi portanti delle diverse discipline Collaborare e partecipare Essere in grado di progettare a grandi linee un’attività di formazione collettiva Conoscere i diritti fondamentali propri ed altrui, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive. Conoscere le strategie di valorizzazione de pensiero proprio e dell’altro Agire in modo autonomo e responsabile Essere consapevoli delle dinamiche sociali e dei meccanismi comunicativi possedendo strumenti di scelta e di critica Conoscere le problematiche più significative della società contemporanea relative ai diversi saperi ( diversità e intercultura, sviluppo della personalità, organizzazione e trasformazioni sociali, formazione e agenzie educative) Acquisire la capacità di interagire in maniera consapevole nelle diverse situazioni Conoscere le modalità fondamentali di raccolta, selezione, interpretazione di fonti e dati Individuare collegamenti e relazioni Formulare giudizi motivati ed argomentati sulle realtà sociali osservate, dimostrando di saper intervenire Collegare una problematica al suo contesto Conoscere le problematiche più significative della società contemporanea relative ai diversi saperi (dinamiche comunicative, diversità e intercultura, sviluppo della personalità, organizzazione e trasformazioni sociali, formazione e agenzie educative) Acquisire ed interpretare l’informazione Analizzare testi relativi alle diverse discipline rielaborando i contenuti per valutarne la fondatezza delle conclusioni Conoscere la terminologia dei linguaggi specifici, compresi quelli multimediali e gli assi portanti delle diverse discipline Imparare ad imparare Progettare Comunicare Risolvere problemi 20 ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE EsaBac Il nostro Istituto ha aderito al Programma triennale elaborato in comune dalla Francia e dall’Italia: EsaBac, per le classi del triennio dell’indirizzo Linguistico. Questo dispositivo educativo, entrato in vigore da settembre 2010, si propone il conseguimento simultaneo di due diplomi a partire da un solo esame: l’Esame di Stato italiano e il Baccalauréat francese. Il doppio rilascio di diplomi, reso possibile grazie all’accordo intergovernativo del febbraio 2004, convalida un percorso scolastico veramente bi-culturale e bilingue. Il Programma verte, in tre anni, su nove “temi culturali” dal Medioevo ad oggi, per ciò che concerne la Letteratura Francese e su undici “temi storici” sulla “Storia del mondo contemporaneo e della storia europea”. Nel nostro Istituto sono attive due classi ( una 3^ e una 4^) che svolgono un programma di storia potenziato e articolato con un’ora di compresenza settimanale di storia e lingua francese. Agli esami di Stato le prove specifiche sono integrate: i nostri alunni sostengono, in francese, una prova scritta di storia ed una doppia prova, scritta ed orale, di lingua e letteratura francese. Il livello richiesto per seguire il percorso EsaBac è il possesso del livello B1 in francese, che consentirà loro di conseguire almeno il livello B2 al momento dell’Esame, al termine del quale si è in possesso del Diploma di Stato ed del Bacclauréat. Il percorso EsaBac permette ai nostri allievi di acquisire la lingua e la cultura del paese partner in una prospettiva europea e internazionale, di possedere le chiavi di lettura del mondo contemporaneo per prepararli ad esercitare le loro responsabilità di cittadini europei. Inoltre favorisce, in quanto percorso di eccellenza, l’accesso a corsi universitari italo-francesi e apre preziose prospettive professionali sul mercato del lavoro italo-francese. 21 LA METODOLOGIA CLIL La metodologia CLIL ( insegnamento in lingua inglese di discipline non linguistiche) integra l’acquisizione dei contenuti disciplinari con l’apprendimento della lingua veicolare, in questo caso la lingua inglese. Attraverso tale metodologia si sviluppano: La lingua straniera, usata sia per apprendere che per comunicare La microlingua (simboli, generi, lessico, stili, ecc.) L’abilità di svolgere attività cognitive di ordine superiore (dedurre, valutare, ipotizzare, osservare, ecc.) Le abilità di studio Nell’elaborazione di un percorso CLIL si deve tener conto di: Contenuto (obiettivi della DNL), Comunicazione (analisi della microlingua e della funzioni comunicative) abilità Cognitive attivate, Cultura. ( le 4 “C’s” of CLIL). E’ evidente dunque che l’applicazione di tale metodologia non può prescindere da una programmazione in comune tra l’insegnante di disciplina e quello di lingua, ma va evidenziato che la programmazione vera e propria potrà essere sviluppata soltanto in itinere sia per rispondere alle esigenze di apprendimento che si verranno a presentare, sia perché è un percorso del tutto nuovo per tutti i soggetti coinvolti, e quindi assume una valenza di sperimentazione sul campo. Inoltre occorre considerare che non esistono ancora testi pensati per il CLIL, e sebbene in rete sia possibile reperire una miriade di risorse, queste vanno analizzate, selezionate, assemblate perché siano coerenti e adatte agli obiettivi linguistici e disciplinari previsti; solo al termine di queste fasi potrà essere realizzata una unità di apprendimento adattandola alla classe nella quale sarà realizzata. Si tratta pertanto di una vera e propria produzione di materiali didattici Modalità di applicazione del CLIL nel Liceo In conformità con le Indicazioni Nazionali (DPR n° 89 del 2010, art.6 comma 2)e con quanto ribadito nelle norme transitorie del Miur del 27 /8/2014, saranno introdotti specifici moduli CLIL nelle classi come segue Classi VAL-VBL-VEU-3DL-4BL: docenti coinvolti: DNL Fisica e Lingua Inglese. Per quanto riguarda l’applicazione del CLIL nelle classi VAL-VBL-VEU-3DL-4BL (Fisica e Lingua Inglese), si prevede che circa il 50% del monte ore della disciplina sarà veicolata in lingua inglese. Si rimanda alle programmazioni di classe per l’esplicitazione degli obiettivi linguistici e disciplinari, e delle metodologie applicate. Classe VCL: Lingua Inglese e Storia dell’Arte Classi terze e quarte del Liceo Linguistico: Lingua Inglese e Storia dell’Arte Classi Quinte del Liceo Scienze Umane: Lingua Inglese e Scienze Umane. Nelle classi terze e quarte del Liceo Linguistico, nella classe VCL e nelle Classi Quinte del Liceo Scienze Umane, in mancanza di docenti di DNL in possesso delle necessarie competenze, si svilupperà un progetto interdisciplinare in lingua inglese organizzato in sinergia tra docenti di discipline non linguistiche e docenti di lingua inglese, ad eccezione della V CU in cui vi è l’insegnante, che è al termine del percorso formativo, e procederà, nel Pentamestre, alla realizzazione di due unità di apprendimento in Filosofia secondo la metodologia CLIL. 22 RISORSE UMANE- ORGANIZZATIVE DIRIGENTE SCOLASTICO DSGA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COLLEGIO DOCENTI COMMISSIONI RESPONSABILI DOCENTI COLLABORATORI D.S. RESPONSABILE DI PLESSO GIUNTA ESECUTIVA ASSISTENTI TECNICI Servizio prevenzione incendio Coordinatori Gruppi Disciplinari Collaboratori SCOLASTICI Responsabili Laboratori CONSIGLIO DI ISTITUTO Coordinatori Dipartimento FUNZIONI STRUMENTALI Commissione POF Coordinatori di classe AREA 1 Gestione e Coordinamento Valutazione POF Comitato Valutazione Servizio Personale Docente Responsabile Biblioteca Istituto Commissione orientamento AREA 2.1 Coordinatore Gruppo di Lavoro BES Sostegno al lavoro dei Docenti AREA 2.2 Gestione del sito WEB e supporto ai docenti AREA 3.1 Promozione e coordinamento servizi studenti AREA 3.2 Orientamento in ingresso e in uscita AREA 4 Realizzazione di Progetti formativi d’intesa con Enti ed Istituzioni Esterne 23 DIRIGENTE SCOLASTICO COLLABORATORE VICARIO COLLABORATORE RESPONSABILE DI PLESSO FUNZIONI STRUMENTALI AREA 1- GESTIONE-VALUTAZIONE POF funzioni e compiti Coordinare, verificare, valutare le attività del piano formativo. AREA 2 Sostegno al lavoro dei docenti funzioni e compiti: Predisporre materiali e percorsi di supporto all’attività dei docenti AREA 2 Sostegno al lavoro dei docenti Funzioni e compiti Predisporre materiali e percorsi di supporto all’attività dei docenti. PROF.SSA VITTORIA ITALIANO PROF. GIORGIO BARBA PROF.SSA ELENA MADDALO PROF.SSA MARCELLA MELE AREA 3 Promozione e coordinamento servizi per Studenti funzioni e compiti: Coordinare e supportare le attività e gli interventi rivolti agli studenti. Prevenire la dispersione scolastica. PROF.SSA CLEMENTE MARROCCO AREA 3 Promozione e coordinamento servizi per Studenti funzioni e compiti: Coordinare e supportare le attività e gli interventi rivolti agli studenti. Predisporre attività di Orientamento in ingresso e in uscita PROF.SSA MARIAGRAZIA D’AMATO AREA 4 Realizzazione di progetti formativi d’intesa con Enti ed Istituzioni Esterne funzioni e compiti: Coordinare le attività e gli interventi formativi con gli enti esterni PROF.SSA ROSA ANNA TAURINO PROF.SSA LOREDANA DE SIMONE PROF. GIULIANO CAMPA PROF. ANTONIO DE LORENZIS 24 ELENCO DOCENTI A.S. 2014/2015 1. ALBANESE M. ANTONIETTA 2. BARBA GIORGIO 3. BERNARDINI FLAVIO 4. BIANCO ELENA 5. BREDARIOL CARMELA 6. BRIGANTI ALDO 7. CAFARO PATRIZIA 8. CAMPA GIULIANO 9. CAMPANALE DANIA 10. CARACCIOLO DANIELA 11. CARCI IRENE 12. CARDINALE MARIA LUCIA 13. CARONE MARIA GRAZIA 14. CAVALLO SALVATORE 15. CHETTA GIUSEPPINA 16. CICALA RITA 17. CICCARESE ADDOLORATA 18. CORDELLA PATRIZIA 19. CUCURACHI DOMENICA 20. D’AMATO MARIA GRAZIA 21. D’ANDREA LAURA 22. DELL’ATTI GIOVANNI 23. DE LORENZIS ANTONIO 24. DE LUCA ANNA MARIA 25. DE MASI MARIA GIOVANNA 26. DE SALVO ROSA 27. DE SIMONE ANNA ROSA 28. DE SIMONE LOREDANA 29. DEL GIUDICE ROSARIA MARIA 30. DI BELLO M. VINCENZA 31. DORIA FERNANDO 32. DURANTE PAOLA 33. DURRANT CRISTINA 34. ELIA SABINA 35. ESPOSITO LAURA 36. FUSO MARIA MILENA 37. GALETTA MARIA 25 38. GENTILE M. PATRIZIA 39. GRECO MARIA ANTONIA 40. LAPENNA CARLO 41. LEONE ANNA ROSARIA 42. LIACI M. ROSARIA 43. LINCIANO ROBERTA 44. LONGO MARINA 45. MADDALO ELENA V.ZA 46. MALORGIO ELISA 47. MANCA ANNA MARIA 48. MANCINO ANTONIO 49. MANCUSO DANILA 50. MANNARINI ROBERTA 51. MARINO GIUSEPPE 52. MARRA PAOLO 53. MARROCCO CLEMENTE 54. MARTANO MARIA 55. MARTINA MARIA ROSARIA 56. MARTIRIGGIANO CRISTINA 57. MATTIA AMELIA 58. MAZZEO MARIA GIOVANNA 59. MELE MARCELLA 60. MICCOLI LAURA 61. MINICHIELLO VIRNA 62. MONOSI MARIA LETIZIA 63. PANDO ANTONELLA 64. PANNUNZIO GIORGIO 65. PARLANGELI MARIANGELA 66. PEDONE LUIGIA 67. PERRONE GIUSEPPINA 68. PERRONE MARIAFRANCESCA 69. PISANO’ ANNA LUCIA 70. PREDICATORE ROSSANA 71. RAGUSA CARLA ANGELA 72. RAMPINO GABRIELLA 73. RENIS RAFFAELLA 74. RENNA MASSIMO 75. ROMANO PASQUALINA 26 76. ROSSI CATERINA 77. ROTONDO MARIA 78. RUBICHI VIRGINIA 79. SALVANESCHI SABRINA 80. SANTORO MASSIMILIANO 81. SAVINA SABRINA 82. SBERNA SIMONETTA 83. SCHIFA ANNA FRANCESCA 84. SCORRANO FRANCESCA 85. SIGNORE LUCIA 86. SORANI 87. SOTTILE JOSEFINA ESTER ELISA 88. SPAGNOLO ROSARIO FRANCESCO 89. STIFANI ROBERTA 90. TAURINO ROSA ANNA 91. TENI LUIGINA 92. TIMO ADELAIDE 93. TORALDO DIANA M. CARMELA 96. TOSCANO COSTANTINA 98 . VICENTELLI 99. VOLPE 100. ZEZZA ELENA ANNA MARIA GLORIA 27 SIG.RA IOLANDA QUARTA DSGA RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI PERSONALE ATA A.S 2014/2015 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. APRILE VINCENZA DELLI NOCI DANIELA DE SIMONE PIETRO MARCHELLO MARIA ASSUNTA (6 ORE) MUYA FERNANDO . ASS.TECNICO OLIANI SONIA ANNA PERNICO GIUSEPPE QUARTA PAOLA PICCIONE GIUSEPPE (30 ORE) RIZZOLOMINI GIORGIO SICURO MARIA ROSARIA- CO.CO.CO. COLLABORATORI SCOLASTICI A.S. 2014/2015 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. ANTONUCCI BRUNO BRUNO MASSIMO BUTTAZZO GIUSEPPE CENTONZE VINCENZA DE PANDIS ROSANNA FARI MARIA PATRIZIA GEMMA MICHELE INGROSSO ANTONY LICCI ANTONIO LONGO CARMELA MACCHIA MARIA CRISTINA NICAZZI PAOLA PISCO PATRIZIA SCRASCIA ROSANNA SCRASCIA ROSANNA PALMA GIOVANNI 28 GRUPPO DISCIPLINARE COORDINATORE/ VERBALIZZANTE ITALIANO- LATINO- STORIA PROF.SSA CHETTA GIUSEPPINA MATEMATICA- FISICA PROF.SSA GRECO MARIA ANTONIA DIRITTO ED ECONOMIA PROF.SSA DI BELLO M. VINCENZA SCIENZE NATURALI PROF.SSA CAFARO PATRIZIA INGLESE/CONVERSAZIONE INGLESE PROF.SSA MELE MARCELLA FRANCESE/ CONVERSAZIONE FRANCESE PROF.SSA MAZZEO MARIA GIOVANNA TEDESCO/ CONVERSAZIONE TEDESCO PROF.SSA TAURINO ROSA ANNA SPAGNOLO/ CONVERSAZIONE SPAGNOLO PROF.SSA TENI LUIGINA STORIA DELL’ARTE PROF.SSA SORANI ELISA FILOSOFIA -SCIENZE UMANE PROF.SSA ALBANESE M. ANTONIETTA RELIGIONE PROF.SANTORO MASSIMILIANO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PROF. LAPENNA CARLO Compiti dei coordinatori: Il Coordinatore collabora con la dirigenza, il Coordinatore di dipartimento, i colleghi: 1) rappresenta il proprio gruppo disciplinare; 2) su delega del Dirigente Scolastico, presiede il Gruppo e ne cura la verbalizzazione; 3) redige la programmazione disciplinare; 4) collabora per la definizione degli obiettivi dei bienni e del monoennio; 5) predispone le griglie di valutazione elaborate dal Gruppo; 6) provvede alla raccolta delle proposte di adozioni dei libri di testo da sottoporre al dipartimento e al collegio dei docenti; Il coordinatore riceve una retribuzione dalle risorse del Fondo d’Istituto, stabilito annualmente in sede di contrattazione d’Istituto. RESPONSABILE DELLA BIBLIOTECA DI ISTITUTO FUNZIONI E COMPITI PROF.SSA FRANCESCA SCHIFA VALORIZZARE E UTILIZZO DELLA BIBLIOTECA ORGANIZZAZIONE INCONTRI E ATTIVITA’ 29 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE A.S.P.P. DE PANDIS ROSANNA MARCELLA MELE (sede di via Don Bosco) MARTANO MARIA Sede via Leuca BRUNO MASSIMO FARI’ M. PATRIZIA GEMMA MICHELE LICCI ANTONIO CAMPA GIULIANO D’AMATO M.GRAZIA ESPOSITO LAURA MATTIA AMELIA RENNA MASSIMO Addetto Prevenzione Incendi Sede di via Don Bosco Addetto per la gestione del Primo soccorso: MACCHIA M.CRISTINA DE SIMONE LOREDANA Sede via Leuca SICURO M.ROSARIA LA PENNA CARLO Sede di via Don Bosco SCRASCIA ROSANNA MACCHIA M.CRISTINA PREPOSTI: PROF. VICARIO GIORGIO BARBA PROF.SSA MARCELLA MELE (SEDE DI VIA DON BOSCO) DSGA IOLANDA QUARTA L’ ASPP si impegna a: coadiuvare il Responsabile del Servizio prevenzione e protezione nello svolgimento delle attività; realizzare (per quanto di competenza) la formazione, l’informazione e l’addestramento del personale (docente e non docente) e degli allievi (se equiparati a lavoratori), come previsto dal D.Lgs. 81/2008, dal D.M. 10/3/98 e dal D.M. 388/03. partecipare, se necessari, ai corsi di formazione ed al relativo aggiornamento previsti dalla normativa in vigore; coordinare le attività necessarie a garantire la gestione delle emergenze 30 collaborare con il RSPP e con il Datore di lavoro all’aggiornamento del piano di emergenza; promuovere riunioni periodiche con le relative figure sensibili; organizzare, definire ed attuare, con il supporto delle relative “figure sensibili”, misure di verifica e controllo dei presidi antincendio e di emergenza; individuare, con il supporto delle relative “figure sensibili”, e riferire al Datore di lavoro ed al RSPP eventuali criticità e carenze; adempiere ai compiti non espressamente sopra indicati ma previsti dalla normativa vigente in materia Gli Addetti Prevenzione Incendi si impegnano a : coadiuvare il Responsabile del Servizio prevenzione e protezione nello svolgimento delle attività; partecipare, se necessari, ai corsi di formazione ed al relativo aggiornamento previsti dalla normativa in vigore; espletare le attività necessarie a garantire la gestione delle emergenze; attuare, con il supporto delle relative “figure sensibili”, misure di verifica e controllo dei presidi antincendio e di emergenza; riferire al Datore di lavoro ed al RSPP eventuali criticità e carenze; Inoltre: controllare le operazioni di evacuazioni; verificare periodicamente gli estintori/idranti e luci di emergenza; controllare la piena agibilità delle uscite di sicurezza; segnalare eventuale criticità al RLS e alla D.S. per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente; redigere i registri della sicurezza e dei controlli per la prevenzione incendi. adempiere ai compiti non espressamente sopra indicati ma previsti dalla normativa vigente in materia Gli Addetti al Primo soccorso si impegnano a: coadiuvare il Responsabile del Servizio prevenzione e protezione nello svolgimento delle attività; partecipare, se necessari, ai corsi di formazione ed al relativo aggiornamento previsti dalla normativa in vigore; espletare le attività necessarie a garantire la gestione delle emergenze e del primo soccorso; riferire al Datore di lavoro ed al RSPP eventuali criticità e carenze; Inoltre: controllare la piena agibilità delle uscite di sicurezza; segnalare eventuale criticità al RLS e alla D.S. per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente; adempiere ai compiti non espressamente sopra indicati ma previsti dalla normativa vigente in materia I Preposti si impegnano a: sovrintendere l’attività lavorativa e garantire l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. 31 MEMBRI DEL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEL PERSONALE DOCENTE A.S 2014/2015 DOCENTI MEMBRI EFFETTIVI Prof.ssa Schifa Anna Francesca Prof.ssa Sberna Simonetta, Prof.ssa Scorrano Francesca Prof.ssa Mattia Amelia DOCENTI MEMBRI SUPPLENTI Prof.ssa Rosa De Salvo Prof. Giorgio Pannunzio GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE A.S. 2014/15 DIRIGENTE SCOLASTICO RESPONSABILE GRUPPI BES E GLI D’ISTITUTO PROF.SSA VITTORIA ITALIANO PROF. PAOLO MARRA FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1 INSEGNANTI DI SOSTEGNO COORDINATORI DI CLASSE E DI DIPARTIMENTO PROF.SSA LOREDANA DE SIMONE FUNZIONI stesura e aggiornamento del Piano per l’inclusione di Istituto; rilevazione dei BES presenti nell’istituto; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola 32 DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2014/2015 CLASSI 1 AU 1 BU 1 CU 1 DU 2 AU 2 BU 2 CU 2 DU 3 AU 3 BU 3 DU 3 EU 4 AU 4 BU 4 CU 4 DU 4 EU 5 AU 5 BU 5 CU 5 DU 5 EU 1 AS 2 AS 2 BS 3 AS 3 BS 4 AS 4 BS 5 AS 1 AL 1 BL 1 CL 1EL 1 FL 2AL 2 BL 2 CL 2 DL 2 EL 3 AL 3 BL DOCENTE COORDINATORE LICEO SCIENZE UMANE GALETTA VOLPE MARINO LIACI SCORRANO SANTORO MELE DE LUCA DE MASI ELIA TOSCANO MARTINA ROMANO ALBANESE BIANCO PISANO’ CAFARO PARLANGELI MADDALO CHETTA MONOSI DEL GIUDICE LICEO ECONOMICO SOCIALE RENNA PANNUNZIO DE SIMONE L. D’ANDREA BRIGANTI DELL’ATTI LEONE BERNARDINI LICEO LINGUISTICO DE LORENZIS GRECO CORDELLA DURANTE MATTIA RUBICHI MARROCCO CARDINALE BARBA SAVINA CARCI DE SALVO 33 CAMPA RAGUSA LONGO CARONE MAZZEO D’AMATO ESPOSITO PANDO SORANI 3 CL 3 DL 4 AL 4 BL 4CL 4 DL 5 AL 5 BL 5 CL COMPONENTI CONSIGLIO DI ISTITUTO a.s.2014/2015 COMPONENTE DOCENTI 1) DE SIMONE LOREDANA 2) MALORGIO ELISA 3) MAZZEO MARIA GIOVANNA 4) DEL GIUDICE ROSARIA 5) MATTIA AMELIA 6) PANNUNZIO GIORGIO 7) SOTTILE JOSEFINA ESTER 8) BERNARDINI FLAVIO COMPONENTE ATA COMPONENTE ALUNNI 1) ROLLO GAIA 2) POLITI CHIARA 3°AS 3°DL 3) MAZZEO GIANMARCO 4°BS 4)LEO GIULIA 5°BU 34 COMPONENTE GENITORI 1) MURRONE 2)MACI 3)CRETI’ 4)TORSELLO SALVATORE LUCIO SERENA ALESSANDRA Dirigente Scolastico DSGA Docente Alunna 4°CL 2°AS 2°CL 2°CL GIUNTA ESECUTIVA Prof.ssa Vittoria Italiano Sig.ra Iolanda Quarta Prof. Giorgio Pannunzio Leo Giulia 35 VALUTAZIONE La proposta dell’offerta formativa, nel suo aspetto educativo generale e didattico specifico, ha nella valutazione un momento imprescindibile di verifica della propria validità. La valutazione, infatti, non ha soltanto la funzione di controllo delle conoscenze degli studenti, di misurazione dei loro risultati, ma riveste anche il ruolo fondamentale di verifica delle competenze acquisite che qualifica il processo di insegnamento – apprendimento. La valutazione scolastica, per la sua fondamentale valenza formativa, diviene parte integrante del processo educativo; essa influisce, infatti, su molti aspetti della personalità. percezione e stima di sé, scoperta e valutazione delle proprie capacità, motivazione nell’impegno culturale, orientamento nella costruzione di uno specifico progetto di sé. Inoltre la valutazione scolastica interagisce direttamente con l’attività di programmazione. Formulata in modo coerente con gli obiettivi, essa permette di misurare il grado della loro realizzazione, l’efficacia delle scelte pedagogiche e didattiche adottate, il rispetto dei programmi nei tempi prefissati, la opportunità di ridefinire modi e tempi della proposta didattica. I momenti della valutazione La finalità formativa del progetto scolastico impone un concetto e una prassi della valutazione in termini formativi: non è momento esclusivamente finale, concepita nella forma di rilievo quantitativo dei livelli raggiunti, ma è controllo continuo che accompagna e orienta lo svolgersi della proposta educativa; si articola dunque secondo tempi e modi diversi e conduce a scelte didattiche diverse. La valutazione iniziale. All’inizio di un nuovo percorso di formazione l’insegnante raccoglie tutte le informazioni (attese, interessi, attitudini generali e specifiche, preparazione culturale generale) che possano incidere sulla motivazione e sulla partecipazione al processo educativo. Dalla valutazione iniziale, formulata in base ai risultati dei test d'ingresso, si ricavano indicazioni fondamentali per ipotizzare le strategie più efficaci a raggiungere gli obiettivi della programmazione didattica. In presenza di un limitato numero di studenti che rivelano una preparazione decisamente al di sotto del livello medio della classe si procede a un lavoro di allineamento, mediante strategie mirate di recupero. La valutazione in itinere Durante tutto l’arco dell’anno controlla l’apprendimento degli studenti mediante discussioni, interrogazioni, prove oggettive, saggi, esercitazioni e altri strumenti di rilevazione. Le informazioni, raccolte con sistematicità, valutano anche, per riflesso, l’efficacia delle strategie educative e didattiche adottate, ivi comprese le attività di recupero. Una situazione reiterata di profitto negativo per la maggioranza degli studenti, può rendere necessario modificare in itinere la programmazione, calibrando i tempi del processo formativo in base alle esigenze reali degli allievi. La valutazione finale disciplinare. Alla fine del trimestre e del pentamestre si valuta il grado di profitto raggiunto in termini di conoscenze, competenze e capacità. La valutazione finale è sommativa e deriva da un bilancio di tutto il lavoro scolastico. La valutazione finale è collegiale e il Consiglio di classe, sulla base della proposta dei singoli docenti, assegna i voti finali per ciascun alunno, tenendo conto non solo dei risultati delle prove di verifica, ma anche di ogni elemento di valutazione utile alla formulazione di un giudizio ampio e circostanziato, come i progressi nell’apprendimento e l’esito delle attività di recupero effettuate dalla scuola. Il voto che esprime la valutazione tiene conto delle seguenti voci: 36 CONOSCENZA: possedere conoscenze formali/astratte, conoscenza e comprensione di termini, fatti, argomenti, tematiche, linguaggi, classificazioni, regole, teorie, modelli, principi, procedure, metodi, tecniche applicative ABLITA’: saper rielaborare criticamente conoscenze, utilizzarle ed esprimerle anche in contesti nuovi o diversi - sintesi argomentativa, logico – concettuale, comunicativa ed espressiva delle conoscenze/competenze - valutazione, giudizio e analisi critica delle conoscenze/competenze COMPETENZA: sapere utilizzare, in concreto e in contesti noti, dati e conoscenze -applicazione delle conoscenze acquisite per svolgere dati compiti/esercizi; analisi/interpretazione di testi, fatti, fenomeni, situazioni problematiche 37 La Valutazione Linee guida operative per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenze, abilità e competenze Voto 0-2 3 4 5 Giudizio Non manifesta alcuna conoscenza dei contenuti proposti. Rifiuta ogni forma e tentativo di coinvolgimento. (Non ha conseguito alcun obiettivo) Dimostra scarse conoscenze dei contenuti più semplici. Evidenzia quasi totale disinteresse per le discipline. (Non ha conseguito gli obiettivi minimi) Conosce i contenuti in modo lacunoso. Presenta difficoltà nell’individuazione dei concetti chiave. Espone in maniera inappropriata e approssimativa. (Non ha conseguito gli obiettivi minimi) Ha conoscenze frammentarie. Individua solo parzialmente i concetti chiave, argomentando in modo superficiale e approssimativo. Presenta difficoltà di rielaborazione. (Ha conseguito solo in parte gli obiettivi minimi) 6 Conosce i contenuti essenziali e li applica in maniera elementare ma corretta. Usa la terminologia disciplinare di base. Argomenta in modo semplice ma lineare. (Ha conseguito gli obiettivi minimi) 7 Ha conoscenze complete ma non sempre approfondite. Collega i contenuti proposti e li applica a diversi contesti in maniera autonoma. Rielabora e argomenta in forma corretta. (Ha conseguito tutti gli obiettivi) 8 Ha conoscenze complete e approfondite. Collega i contenuti proposti e li applica in maniera autonoma a diversi contesti, anche nuovi. Argomenta e rielabora in modo appropriato e organico. Usa agevolmente l’analisi e la sintesi. Esprime valutazioni fondate e pertinenti. 9 Ha conoscenze complete e significative dei contenuti, che applica in maniera autonoma e corretta a diversi contesti. Individua collegamenti multidisciplinari, utilizzando un linguaggio specifico ricco e fluente. Affronta problemi nuovi, attraverso il pensiero divergente e convergente. Esprime argomentate e personali valutazioni sul piano analitico e sintetico. 10 Ha conoscenze ampie, complete ed organiche dei contenuti, che applica autonomamente e con approfondimenti personali a diversi contesti. Individua collegamenti multidisciplinari, utilizzando un’esposizione elegante e ricca sul piano lessicale e sintattico. Affronta problemi nuovi, anche complessi, attraverso il pensiero divergente e convergente. Argomenta, esprimendo valutazioni critiche fondate e del tutto pertinenti. . 38 Griglia esplicativa Conoscenze Indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro. Nel Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli (European Qualification Framework – EQF), le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche Abilità Indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli, le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti) Competenze Indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli le “competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia La valutazione del docente di religione è espressa con un giudizio sintetico che rispetta l’intera gamma dei voti. Voto Giudizio 0-5 6 7 8 9 10 Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo Eccellente 39 Criteri di attribuzione del credito scolastico a.s. 2014/15 Credito Scolastico La Legge 425/97 di Riforma degli Esami di Stato ha previsto la valorizzazione del curricolo scolastico dello studente, mediante il riconoscimento dei crediti riconosciuti negli ultimi tre anni di corso. I crediti scolastici, sotto forma di punteggio in centesimi, per un massimo di 25 punti, vengono attribuiti annualmente e sommati al momento dell’ammissione all’esame, come credito complessivo da far valere nel calcolo del voto finale d’esame. La tabella per attribuire il credito scolastico è la seguente: TABELLA A (Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009) Candidati interni Media dei voti Credito scolastico (Punti) I anno II anno III anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento,concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico sarà attribuito sulla base della media dei voti, assegnando il punteggio più basso nell’ambito della banda di oscillazione corrispondente, con l’eventuale aggiunta di un ulteriore punto, assegnato secondo il criterio di seguito indicato, qualora il numero delle voci positive superi quelle negative ( almeno tre positive su cinque): 1. avvicinamento significativo alla fascia superiore (Media ≥ 0,50) 2. valutazione comportamento (voto ≥ 8) 3. promozione senza debiti 4. possesso di crediti formativi 5. partecipazione ad attività integrative complementari interne/esterne alla scuola Per i crediti formativi sono ritenute valide le seguenti voci: - certificazioni europee nelle lingue straniere e nelle competenze informatiche - stage certificati dagli Enti/ Ditte nell’ambito dei progetti PON o effettuati secondo normativa vigente e comprovati da certificazioni di competenze - superamento esami di conservatorio/ Diplomi di Conservatorio 40 Per le attività integrative complementari sono ritenute valide e seguenti voci: - attività didattiche, culturali, assistenziali, di volontariato interne/esterne alla scuola, non inferiori a 15 h, anche cumulabili, e coerenti con le linee di indirizzo del POF - partecipazione ai progetti PON - Premiazioni per partecipazioni a gare culturali e/o sportive Viene attribuito il valore minimo della banda di oscillazione: In caso di sospensione di giudizio Con voto di comportamento ≤ 7 N.B. eventuali variazioni intervenute in corso d’anno per decisione del Collegio dei Docenti saranno tempestivamente comunicate tramite Circolare interna e sul sito della scuola Entro il 15 Maggio di ogni anno lo studente è tenuto a consegnare in segreteria didattica la documentazione di tutte le attività svolte, all’interno ed all’esterno dell’istituto. Tale documentazione sarà sottoposta dal coordinatore alla valutazione del Consiglio di Classe. Sono validi gli attestati conseguiti nell’anno precedente e non ancora valutati. PER LE CLASSI 5^ RESTANO I CRITERI UTILIZZATI LO SCORSO ANNO SCOLASTICO COME SEGUE Il credito scolastico sarà attribuito sulla base della media dei voti, assegnando il punteggio più basso nell'ambito della banda di oscillazione corrispondente, con l’eventuale aggiunta di un ulteriore punto, assegnato secondo il criterio di seguito indicato, qualora il numero delle voci positive superi quelle negative (TABELLA A) ( almeno 4 positive su sette): 1. Avvicinamento significativo alla fascia superiore: ≥ 0,50 2. Assiduità, frequenza assenze,ritardi, uscite anticipate 3. Comportamento scolastico. Negativo se il voto di condotta è < 8 4. Interesse, impegno, partecipazione alla vita scolastica 5. Partecipazione ad attività integrative complementari 6. Possesso di crediti formativi 7. Giudizio positivo del docente di religione Per gli alunni che non si avvalgono della religione, in caso di positività di 3 sole voci , un ulteriore punto sarà attribuito se le 3 voci sono : 1. Avvicinamento significativo alla fascia superiore: ≥ 0,50 2. Assiduità, frequenza assenze,ritardi, uscite anticipate 3. Comportamento scolastico. Negativo se il voto di condotta è < 8 Sarà attribuito un ulteriore punto agli alunni che abbiano riportato in sede di scrutinio finale una media superiore a 8,50. 41 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ALUNNO OBIETTIVI CLASSE INDICATORI RISPETTO DELLE REGOLE DI CONVIVENZA SOCIALE ACQUISIZIONE DI UNA COSCIENZA CIVILE RISPETTO DEL REGOLAMENTO FREQUENZA PARTECIPAZIONE ALLA VITA DIDATTICA PARTECIPAZIO NE AL DIALOGO EDUCATIVO IMPEGNO SEZ. DESCRITTORI Atteggiamento irreprensibile nei confronti di compagni, docenti e operatori Comportamento rispettoso e collaborativo nei confronti di compagni, docenti e operatori Comportamento corretto nei confronti di compagni, docenti e operatori Comportamento sostanzialmente corretto nei confronti di compagni, docenti e operatori Comportamento non sempre corretto nei confronti di compagni, docenti e operatori Comportamento irrispettoso nei confronti nei confronti di compagni, docenti e operatori Rispetto irreprensibile del regolamento di istituto Rispetto puntuale del regolamento di istituto Rispetto essenziale del regolamento Sporadici richiami verbali o scritti Violazione del regolamento e sanzioni lievi; frequenti richiami verbali e scritti Violazioni del regolamento e sanzioni disciplinari gravi Frequenza puntuale ( 60 ore max di assenza)e rispettosa degli orari di ingresso ed uscita; giustificazioni entro 2 gg. Frequenza assidua( 80 ore max di assenza), rispetto degli orari di ingresso ed uscita e giustificazioni entro 2 gg. Frequenza regolare(100 ore max di assenza), rispetto degli orari di ingresso ed uscita e assenze giustificate quasi sempre puntualmente Assenze strategiche e/o non sempre giustificate con tempestività Ritardi e assenze saltuarie e strategiche; assenze giustificate irregolarmente Frequenti ritardi o assenze non giustificate Atteggiamento irreprensibile con i docenti ed i compagni nelle attività curricolari ed extracurricolari Partecipazione propositiva e collaborativa alle attività curricolari ed extracurricolari Partecipazione interessata e attiva al dialogo educativo Partecipazione non sempre attiva al dialogo educativo Scarso interesse al dialogo educativo Assenza di interesse e di partecipazione al dialogo educativo Impegno irreprensibile, costante, critico ed approfondito Impegno costante e responsabile Impegno attento e adeguato Impegno non sempre puntuale Impegno discontinuo Impegno scarso e improduttivo VOTO 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 La legge 169/08 ha stabilito che anche la valutazione del comportamento è determinante per il superamento dell’anno scolastico, pertanto, se il voto del comportamento è inferiore a 6, l’alunno non può essere ammesso alla classe successiva o all’Esame di Stato. 42 Liceo Statale"Pietro Siciliani" Liceo Linguistico- Liceo delle Scienze Umane- Liceo Economico-Sociale Via di Leuca 2/l – 73100 – Lecce – Tel. 0832246023 – Fax 0832246020 e-mail [email protected] – sito web www.istitutopietrosiciliani.it codice meccanografico: LEPM01000Q CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE acquisite nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione N°________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO Visto il regolamento emanato dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139; Visti gli atti di ufficio; certifica (1) che l__ studente/ssa cognome __________________________ nome _____________________________ nato/a il _____/____ /______, a ______________________Stato ________________ iscritto/a presso questo Istituto nella classe _________________ sez. _____________ indirizzo di studio / percorso di qualifica professionale ________________________ nell'anno scolastico ___________ nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione, della durata di 10 anni, ha acquisito le competenze di base di seguito indicate. 43 COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI LIVELLI COMPETENZE LIVELLI Asse dei linguaggi lingua italiana: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi lingua straniera utilizzare la lingua Inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi altri linguaggi utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario utilizzare e produrre testi multimediali Livello base Livello intermedio Livello avanzato Livello base non raggiunto Livello base Livello intermedio Livello avanzato Livello base non raggiunto Livello base Livello intermedio Livello avanzato Livello base non raggiunto Asse matematico utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Livello base Livello intermedio Livello avanzato Livello base non raggiunto Asse scientifico-tecnologico osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall'esperienza essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Livello base Livello intermedio Livello avanzato Livello base non raggiunto Asse storico-sociale comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell'ambiente riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio Livello base Livello intermedio Livello avanzato Livello base non raggiunto Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all'allegato 2 del regolamento citato in premessa (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l'informazione). Livelli relativi all'acquisizione delle competenze di ciascun asse: Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l'espressione "livello base non raggiunto", con l'indicazione della relativa motivazione Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli Lì______________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO (1) (Prof.ssa Vittoria Italiano) (1) Il presente certificato ha validità nazionale. 44 Indicazioni per la certificazione delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione nella scuola secondaria superiore Premessa I saperi e le competenze, articolati in conoscenze e abilità, con l’indicazione degli assi culturali di riferimento, sono descritti nel documento tecnico allegato al regolamento emanato con decreto del Ministro della pubblica istruzione n. 139 del 22 agosto 2007. Nel quadro della complessiva riforma del sistema educativo di istruzione e formazione, l’obbligo di istruzione indica “una base comune”, alla quale si riferiscono gli ordinamenti del primo e del secondo ciclo, necessaria a tutti gli studenti per proseguire con successo gli studi, costruire il proprio progetto personale e professionale, per svolgere un ruolo attivo nella società. La certificazione dei saperi e delle competenze acquisite dagli studenti nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione nelle istituzioni scolastiche e nelle strutture formative accreditate dalle Regioni è prevista all’art. 4, comma 3, del citato regolamento. La certificazione è uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di apprendimento sino al conseguimento di un titolo di studio o, almeno, di una qualifica professionale di durata triennale entro il diciottesimo anno di età. Il relativo modello è strutturato in modo da rendere sintetica e trasparente la descrizione delle competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio della scuola secondaria superiore, con riferimento agli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione (dei linguaggi; matematico; scientifico-tecnologico e storico-sociale), entro il quadro di riferimento rappresentato dalle competenze chiave di cittadinanza, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, con particolare riferimento al Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF). La certificazione delle competenze di base La valutazione delle competenze da certificare in esito all’obbligo di istruzione, «è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche» (articolo 1, comma 2, del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) ed è effettuata dai consigli di classe per tutte le competenze elencate nel modello di certificato, allo scopo di garantirne la confrontabilità. Il modello adottato costituisce una prima risposta alle esigenze di trasparenza e comparabilità dei risultati conseguiti dagli studenti, a seguito della valutazione condotta collegialmente dai consigli di classe sulla base delle proposte dei singoli insegnanti e dei risultati di misurazioni valide e affidabili. I consigli di classe utilizzano le valutazioni effettuate nel percorso di istruzione di ogni studente in modo che la certificazione descriva compiutamente l’avvenuta acquisizione delle competenze di base, che si traduce nella capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e sociali in contesti reali, con riferimento alle discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse culturale. Allo scopo di evitare l’automatica corrispondenza tra livelli di competenza e voti numerici, i consigli di classe rendono coerenti, nella loro autonomia, i risultati delle predette valutazioni con la valutazione finale espressa in decimi di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto ministeriale n. 9/2010 soprarichiamato. Per l’accertamento delle competenze, un utile riferimento può essere costituito anche dalla documentazione messa a disposizione dal Compendio INVALSI sulle prove PISA-OCSE. Le rilevazioni degli apprendimenti effettuate periodicamente dall’INVALSI, secondo quanto stabilito dalla direttiva del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, rendono disponibili strumenti di valutazione e metodologie di lavoro oggettive utili alla comparabilità delle certificazioni e forniscono anche una informazione analitica, in termini di valutazione di sistema dei risultati di apprendimento dei singoli studenti per ciascuna istituzione scolastica. Il modello di certificato Il modello di certificato, che è unico sul territorio nazionale, contiene la scheda riguardante competenze di base e relativi livelli raggiunti dallo studente in relazione agli assi culturali, con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza, di cui all’allegato 1 al Regolamento n. 139 del 22 agosto 2007. I consigli delle seconde classi della scuola secondaria superiore, al termine delle operazioni di scrutinio finale, compilano per ogni studente la suddetta scheda, che è conservata agli atti dell’istituzione scolastica. La definizione per livelli di competenza è parametrata secondo la scala, indicata nel certificato stesso, che si articola in tre livelli: base, intermedio, avanzato. Ai fini della compilazione delle singole voci del modello di certificato, si precisa che il raggiungimento delle competenze di base va riferito a più discipline o ambiti disciplinari. Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura “livello base non raggiunto”. La relativa motivazione è riportata nel verbale del consiglio di classe nel quale sono anche indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento. Ai fini dell’adempimento dell’obbligo d’istruzione da parte degli alunni diversamente abili si fa riferimento a quanto previsto dal citato Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, e le indicazioni contenute nelle “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” di cui alla nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009. 45 GIUDIZIO DI AMMISSIONE ESAME DI STATO Alunn_______________________________________ Classe _________________ Sez. _______ Molto saltuaria Saltuaria Regolare Assidua Ininterrotta Frequenza Metodo studio1 Disorganizzato di Competenze/Abilità Incostante Diligente Suff. Ordinato Discreto Organizzato Buono Ottimo Senso di responsabilità Relazione con i docenti Relazione con i compagni Motivazione allo studio Abilità di analisi Abilità di sintesi Senso pratico Spirito d’iniziativa Capacità di recupero Interesse per le attività svolte Autonomia nello svolgimento dei compiti Altro (Specificare) Profitto nell’insieme delle discipline Suff. Discreto Buono Ottimo Il Consiglio di classe, considerati tutti gli elementi di cui sopra, Delibera all’unanimità a maggioranza l’ammissione all’Esame di Stato. Data ___________________________ Il Coordinatore di classe Disorganizzato = non sa gestire il proprio tempo di studio. Incostante = è discontinuo nello svolgimento dei compiti e nell’assolvimento dei doveri. Diligente = è assiduo nell’impegno, ma non brilla per apporto individuale. Ordinato = svolge i compiti in maniera funzionale e sistematica. Organizzato = esercita un controllo efficace su ciò che apprende, comprende e ricorda. 1 46 AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO Da qualche anno il nostro Istituto si occupa di ricercare gli strumenti idonei a valutare tutti gli aspetti e l'organizzazione scolastica per migliorare la qualità del servizio attraverso la discussione e la continua ridefinizione dei nodi problematici da parte degli Organi Collegiali, che operano all'interno della stessa scuola. Il percorso di autovalutazione di Istituto prevede tre momenti: - un’ autonalisi iniziale per descrivere la situazione esistente (il progetto educativo che c'è nei fatti), prenderne coscienza, individuazione degli aspetti soddisfacenti da mantenere e consolidare e degli aspetti negativi o comunque di minor soddisfazione rispetto ai quali promuovere interventi migliorativi, costruendo così un progetto intenzionale; - un monitoraggio in itinere, per seguire l'attuazione del progetto educativo, in modo da acquisire le informazioni per decidere eventuali interventi di facilitazione, di rimozione di ostacoli o di adeguamento del progetto; - un’ autovalutazione finale per esprimere il giudizio sulla qualità dell'attuazione del progetto, che costituisce anche una analisi di situazione per il successivo anno scolastico. Le azioni messe in atto: - - VALUTAZIONE DELL’INPUT: risorse professionali, risorse materiali, risorse finanziarie VALUTAZIONE DEL TROUGHPUT: L’ATTIVITA’ DELLA SCUOLA FINALIZZATA ALLA PRODUZIONE DEL SERVIZIO : valutazione delle scelte educative, valutazione delle scelte curricolari, valutazione delle scelte didattiche, valutazione delle delle scelte organizzative e finanziarie VALUTAZIONE DELL’OUTPUT E DELL'OUTCOME: valutazione del servizio realizzato, valutazione degli apprendimenti degli alunni, valutazione degli esiti nel percorso scolastico successivo, valutazione dell’andamento nel mondo del lavoro In coerenza con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 sulle priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17, in rispondenza agli scopi preposti: la valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti ed è particolarmente indirizzata: 1. alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico; 2. alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti; 3. al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; 4. alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’università e al lavoro a tal fine il nostro Liceo utilizzerà gli strumenti forniti dall’INVALSI per sostenere i processi di autovalutazione delle scuole in un quadro di riferimento, corredato di indicatori e dati comparabili, per l’elaborazione dei rapporti di autovalutazione 47 L’ autovalutazione, come anticipato nelle linee guida per la riforma della scuola, comprende diversi indicatori che lavorano su contesto e risorse, esiti e processi della scuola: 1. 2. 3. 4. 5. 6. ambienti di apprendimento, apertura verso il territorio, pratiche educative e didattiche, livello e qualità di quello che gli studenti avranno imparato, elementi socio-economici di contesto, ma anche informazioni utili per capire, ad esempio se gli apprendimenti degli studenti incidono sulla loro scelta di proseguire gli studi o sulle loro chance di trovare un lavoro Coerentemente con le più recenti direttive ministeriali e con gli orientamenti più aggiornati della cultura organizzativa, il Liceo Siciliani promuove iniziative volte alla verifica degli esiti e dei processi, considerando la scuola come un sistema complesso costituito da settori operativi interconnessi che necessitano di efficienza e sinergia per migliorare il proprio rendimento. La scuola si pone quindi come servizio in continuo miglioramento e accoglie iniziative volte alla pianificazione e al monitoraggio in una logica di auto-riflessione e di condivisione dei risultati. A tal fine, il Liceo Siciliani promuove progetti di autovalutazione che coinvolgano tutte le componenti della comunità scolastica (docenti, studenti, genitori, personale ATA) ed è impegnato ad incentivare la propria collaborazione a progetti mirati ad uscire dai limiti dell’autoreferenzialità, favorendo la cultura della trasparenza e traendo profitto dalla comparazione, su scala nazionale e internazionale, con realtà educative paragonabili alla propria. 48 INTERVENTI DIDATTICI ED EDUCATIVI INTEGRATIVI Corsi di recupero Corsi di sostegno L’istituto “Pietro Siciliani ” persegue l’obiettivo per tutti i suoi studenti del pieno successo formativo. A tale scopo attiva interventi di sostegno e di recupero, secondo le modalità contemplate dal D.M. 80 del 3 Ottobre 2007 e dall’O.M. 92 del 5 Novembre 2007. Tipologia degli interventi: I. Attività di sostegno : sono finalizzate a prevenire l’insuccesso scolastico e vengono realizzate in ogni periodo dell’anno scolastico, su proposta dei singoli Consigli di Classe. II. Attività di recupero : sono realizzate a fine anno scolastico per gli studenti per i quali i docenti deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva in sede di scrutinio finale. Modalità organizzative: 1. Gli interventi di recupero sono attivati per quegli allievi che riportino insufficienze nello scrutinio intermedio e per quelli per i quali i Consigli di Classe deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio finale. La scuola, per i suddetti studenti, organizza attività mirate, dandone tempestiva comunicazione alle famiglie. 2. Detti interventi vertono sul recupero degli obiettivi minimi ritenuti indispensabili dai rispettivi gruppi disciplinari ai fini dell’ammissione alla classe successiva ed hanno una durata di norma non inferiore a 15 ore per un numero di alunni non inferiore a 10 e non superiore a 15 per ogni gruppo. A conclusione del Primo Trimestre, le attività di recupero sono svolte, relativamente alle proprie discipline, in un periodo di fermo didattico al fine di personalizzare e individualizzare i percorsi formativi di recupero e/o di potenziamento, per qualificare sempre meglio il processo di insegnamento- apprendimento. 3. Al termine di ogni intervento si effettueranno prove di verifica scritte, scrittografiche e/o orali, volte ad accertare il superamento delle carenze riscontrate. I risultati di dette verifiche saranno tempestivamente comunicati alle famiglie interessate. 4. Le attività di recupero, predisposte per quegli studenti per i quali in sede di scrutinio di Secondo Pentamestre il Consiglio di Classe abbia adottato il provvedimento di sospensione del giudizio, si attueranno secondo modalità e calendarizzazioni deliberate dal medesimo Organo Collegiale, nel periodo compreso tra fine giugno e ultima settimana di agosto. La scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunicherà alle famiglie le decisioni assunte dal Consiglio di Classe, indicando le carenze rilevate dai docenti delle singole 49 discipline e i voti proposti in sede di scrutinio, nella disciplina o nelle discipline in cui lo studente non abbia raggiunto la sufficienza. Le verifiche finali, in quest’ultima fase, saranno realizzate a conclusione dei corsi, dal Consiglio di Classe nella stessa composizione di quello che ha proceduto alle operazioni di scrutinio finale, in orario antimeridiano/pomeridiano e dovranno essere completate entro la fine di Agosto. Qualora richiesto dalla complessità organizzativa, tali operazioni potranno concludersi i primi giorni di Settembre e comunque prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico. 5. I corsi di recupero saranno tenuti di norma dai docenti della materia e della classe che hanno dato la disponibilità. In caso di indisponibilità del docente della classe saranno tenuti da altro docente della disciplina, in servizio nell’istituto. Solo in casi eccezionali si ricorrerà a personale esterno, secondo le indicazioni contenute nell’art. 2, comma 12, dell’O.M. 82 del 5 Novembre 2007. 50 UN LICEO INCLUSIVO L’inclusione scolastica degli alunni con bisogni educativi costituisce un punto di forza della scuola italiana, che vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalla loro difficoltà, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. Il Liceo garantisce la formazione e la piena integrazione degli alunni con bisogni speciali, mediante il coinvolgimento dell’intera comunità scolastica, il rapporto costante con le famiglie, le istituzioni e il territorio, in armonia con la normativa vigente e nel rispetto dei diritti fondamentali di ogni cittadino ad essere istruito ed educato. Tutti gli sforzi sono incentrati nel favorire un sereno processo di crescita e nell’esprimere al meglio le potenzialità dell’alunno. Oggi la scuola è chiamata a rispondere a nuove esigenze educative e formative attuando una didattica efficace nel rispetto di una normativa attenta ai Bisogni Educativi Speciali. In particolare, la D. M del 27/12/2012, la C. M. n. 8 del 06/03/2013 e la Nota – Chiarimenti per l’A.S. 2013/2014 Strumenti di intervento alunni BES. La D. M. del 27/12/2012 ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Per definizione il Bisogno Educativo Speciale rappresenta qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o apprenditivo che necessita di educazione speciale individualizzata finalizzata all’inclusione. Dalla direttiva del 27 dicembre 2012 si può definire un alunno in situazione di BES: “... ogni alunno, in continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.” Questa estesa area dello svantaggio scolastico che ricomprende problematiche diverse viene indicata come area dei bisogni educativi speciali (B.E.S.) e vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: disabilità certificata (Legge 104) disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD, deficit del linguaggio, etc.) svantaggio socio-economico, linguistico e culturale La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Dalle considerazioni sopra esposte si evidenzia, in particolare, la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con bisogni educativi speciali, anche attraverso la relazione di un Piano Didattico Personalizzato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. La C.M. n° 8 del 6 marzo 2013 fornisce indicazioni su nuove azioni strategiche che ogni istituzione scolastica attiva per perseguire una “politica per l’inclusione”. Per dare piena attuazione al progetto didattico-educativo degli allievi in situazione di svantaggio, la scuola si è attivata per redigere un Piano Annuale per l’Inclusività. 51 PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (PAI) La Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 recante “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva ridefinisce il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante rispetto l’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). In accordo con le indicazioni ministeriali (Note MIUR del 27.06.2013 e del 22. 11. 2013), il PAI, che è parte sostanziale del POF, è qui inteso non come un ulteriore adempimento burocratico, ma come un momento di crescita della nostra comunità educante per favorire l’incremento della qualità dell’offerta formativa e realizzare la cultura dell’inclusione. La popolazione studentesca, eterogenea sia per competenze e conoscenze di base, sia per condizione sociale, economica, linguistica e culturale, necessita, infatti, non solo di attività didattiche volte a riconoscere le differenze e valorizzare i diversi stili cognitivi degli alunni, ma anche della messa in atto di interventi specifici per alunni in difficoltà. Come noto, la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 prevede che il Gruppo di lavoro per l’inclusione di ciascuna istituzione scolastica elabori una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso(…) Il P.A.I. è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie. (Direttiva 27 dicembre 2012 e C.M. n. 8/2013). 52 CARATTERISTICHE DEL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ Le linee guida della C.M. n.8 del 6 marzo 2013 forniscono indicazioni per perseguire l’inclusione attraverso un Piano Annuale per l’inclusività, elaborato dal Gruppo di Lavoro per L’Inclusione (GLI) di ogni scuola entro il mese di Giugno di ogni anno scolastico, esteso alle problematiche relative a tutti i BES. Il Piano Annuale per l’Inclusività e discusso e deliberato dal Collegio dei Docenti. Contenuti Il Piano Annuale per l’Inclusività, in accordo con il POF e con i progetti dei Consigli di Classe deve contenere: rilevazione, monitoraggio e valutazione del grado di inclusività della scuola (punti di forza e di criticità), su cui fondare la consapevolezza del corpo docente sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi l’indicazione e la richiesta delle risorse umane e strumentali necessarie per realizzare le misure i servizi di integrazione e inclusione degli studenti con BES Obiettivi Il Piano Annuale per l’Inclusività, si prefigge lo scopo di desumere indicatori realistici sui quali fondare piani di miglioramento organizzativo e culturale. Tempi Entro il mese di giugno viene inviato alla struttura competente in materia Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo di Lavoro per L’Inclusione (GLI) provvederà ad un adattamento del Piano Funzioni Provvede alla programmazione definitiva degli interventi a favore degli alunni con BES Raccorda e valorizza le risorse umane, strumentali e organizzative, che a vario titolo sono a disposizione dell’Istituzione Scolastica a supporto dei percorsi speciali di apprendimento Sulla base del Piano d’Inclusività, il Dirigente Scolastico procederà all’assegnazione definitiva delle risorse, sempre in termini funzionali. 53 IL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E’ un documento deliberato dal Collegio dei Docenti e annesso al POF dell’Istituto; contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; definisce i compiti ed i ruoli delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istruzione scolastica; traccia le diverse fasi dell’accoglienza; indica le attività di facilitazione e quali provvedimenti dispensativi e compensativi adottare nei confronti degli alunni con difficoltà. Il Protocollo di Accoglienza delinea inoltre prassi condivise di carattere: amministrative e burocratiche (acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale degli alunni); comunicative e relazionali (prima conoscenza dell’alunno e accoglienza all’interno della nuova scuola); educative–didattiche (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento dell’equipe pedagogica e didattica); sociali (rapporti e collaborazione della scuola con la famiglia e il territorio). Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate. L’adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative: Legge 517/77 ; Legge 104/92 ; Legge 503/2003; C.M. n.24 del 1/3/2006; C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010 Legge 170/2010: Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità; D.M. 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali (BES) e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”; C.M. n.8 del 6 marzo 2013 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali (BES) e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni Operative. A tal fine si intende: Creare un ambiente accogliente e di supporto; sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola; promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento; centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno; favorire l’acquisizione di competenze collaborative; promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante. Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali. 54 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI A.S. 2014/2015 Il Liceo Statale “P.SICILIANI” si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, evidenzi Bisogni Educativi Speciali. Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti: disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003); alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale. PREMESSA Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilità e alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento), significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna; significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico. In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ma anche e soprattutto un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche. E’ necessario che la scuola “ri-conosca” le reali capacità cognitive del singolo alunno, i suoi punti di forza, le sue potenzialità e su essi percorsi di lavoro: il Piano Educativo Individualizzato (PEI), “Progetto di vita” per gli alunni con disabilità (Legge 104) e il Piano Didattico Personalizzato (PEP) per tutti gli altri alunni BES. Nello sviluppo di ciascuna singola storia educativa e personale, le difficoltà connesse alle diverse tipologie di BES si ripercuotono principalmente sull’apprendimento e sullo sviluppo delle competenze. Quando ciò non è adeguatamente riconosciuto, considerato e trattato in ambito scolastico, causa anche ricadute sugli aspetti emotivi, di costruzione dell’identità, della stima di sé, delle relazioni con i pari. L’integrazione degli alunni BES può essere realizzata solo in una scuola che “riconosca” effettivamente i Bisogni Educativi Speciali. 55 IL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E’ un documento deliberato dal Collegio dei Docenti e annesso al POF dell’Istituto; contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; definisce i compiti ed i ruoli delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istruzione scolastica; traccia le diverse fasi dell’accoglienza; indica le attività di facilitazione e quali provvedimenti dispensativi e compensativi adottare nei confronti degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Il Protocollo di Accoglienza delinea inoltre prassi condivise di carattere: amministrative e burocratiche (acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale degli alunni); comunicative e relazionali (prima conoscenza dell’alunno e accoglienza all’interno della nuova scuola); educative–didattiche (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento dell’equipe pedagogica e didattica); sociali (rapporti e collaborazione della scuola con la famiglia e il territorio). Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate. L’adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative per gli alunni con disabilità contenute nella Legge Quadro n.104/92 e successivi decreti applicativi sugli alunni DSA e con svantaggio socio-culturale, linguistico ed economico. A tal fine si intende: definire pratiche inclusive condivise per tutti i Consigli di Classe; favorire l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; progettare percorsi comuni di individualizzazione o personalizzazione che facciano coesistere socializzazione ed apprendimento; incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola, servizi sociali e sanitari. adottare forme condivise di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; accompagnare adeguatamente gli studenti con BES durante l'intero percorso scolastico. fornire materiali e strumenti comuni di indagine, osservazione, rilevazione e progettazione del percorso formativo. realizzare modifiche e miglioramenti attraverso procedure chiare di monitoraggio e valutazione. METODOLOGIA Per raggiungere le finalità individuate, il Protocollo di Accoglienza è strutturato in diversi percorsi: ● Saranno curati i rapporti con specialisti e istituzioni locali sia per la realizzazione di eventuali “Progetti integrati”, sia per la stesura congiunta del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato relativo agli alunni con disabilità o del Piano Educativo Personalizzato relativo agli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento, sia per particolari situazioni problematiche che eventualmente si potranno creare. 56 ● Si cercherà di agganciare il più possibile il lavoro dell’alunno a quello del gruppo classe ed accanto al necessario intervento individualizzato o personalizzato, saranno privilegiate comunque le attività a piccoli gruppi e/o laboratoriali senza mai perdere di vista le finalità dell’integrazione. ● Saranno previsti incontri di continuità con i diversi ordini di scuola con particolare attenzione alla realizzazione di attività idonee agli alunni con Bisogni Educativi Speciali. ● Per gli alunni con disabilità, gli insegnanti di sostegno si riuniranno coordinati da un insegnante referente o Funzione strumentale al fine di analizzare, confrontare ed elaborare le strategie di intervento più idonee al raggiungimento degli obiettivi programmati nei diversi Piani Educativi Individualizzati. ● Per gli alunni con DES, gli insegnanti curriculari si riuniranno, coordinati da un insegnante referente al fine di analizzare, confrontare ed elaborare le strategie di intervento più idonee al raggiungimento degli obiettivi programmati nei diversi Piani Educativi Personalizzati. ● Per gli alunni con disabilità sarà effettuato il rilevamento delle difficoltà oggettive nei campi dell’apprendimento che l’alunno manifesta e compilato il “Percorso educativo individualizzato”. ● Per gli alunni con DES ai docenti curriculari saranno forniti: adeguate informazioni sui Disturbi Evolutivi Specifici e/o la patologia specifica; riferimenti per reperire materiale didattico formativo adeguato; informazioni sulle tecnologie informatiche compensative; criteri sulla compilazione del Piano Educativo Personalizzato. ● L’Istituto sceglie come criterio preferenziale, nell’adozione dei libri di testo, edizioni di libri con disponibilità di Cd Rom e/o DVD per studenti con DSA. ALUNNI CON DISABILITA’ Legge 104/92 Fasi di attuazione del Protocollo ●Orientamento in ingresso ●Iscrizione ●Pre - accoglienza ●Raccolta dati ●Accoglienza ●Inserimento ●Progettazione Integrazione Didattica ●Piano Dinamico Funzionale ●GLHO ●Piano Educativo Individualizzato ●Verifiche e valutazione ●Orientamento in uscita Orientamento in entrata Le famiglie che vogliono conoscere l’offerta formativa dell’Istituto per gli alunni disabili possono usufruire di un servizio di informazione e consulenza da parte del referente per le attività di sostegno, o altro docente di sostegno delegato. In base ai diversi bisogni educativi evidenziati, ai colloqui con i genitori e con i docenti della scuola di provenienza, si cerca di individuare il corso di studi più adatto all’alunno. 57 Iscrizione Tempi Attività della famiglia Entro il termine Insieme con l’alunno, stabilito da norme visita la scuola per ministeriali (di solito averne un primo contatto conoscitivo. Procede entro gennaio.) successivamente con l’iscrizione dell’alunno compilando l’apposito modulo disponibile in segreteria. Fa pervenire alla scuola, entro breve tempo, la certificazione attestante la Diagnosi Clinica. Segnala particolari necessità (es. trasporto, esigenze alimentari, terapie da seguire, assistenza per l'autonomia…) Dà il consenso per la richiesta dell’insegnante di sostegno. Attività della scuola Attività di altri enti (Altre scuole, ASL, Associazioni, Comune, Provincia, USP) La scuola acquisisce: Diagnosi Funzionale e Profilo Dinamico Funzionale Acquisire le direttive dell’USP al fine di definire le richieste per il sostegno didattico. La segreteria apre un fascicolo personale relativo all’alunno. Definisce il numero di ore di sostegno didattico necessario all’alunno. In caso di particolari problematiche, richiede maggiori risorse da attribuire all’alunno. Redige l’allegato H con il numero di ore richieste per il sostegno. Pre - accoglienza . Conoscenza dell’ambiente scolastico Tempi Dopo l’iscrizione (uno o più incontri) Attività della famiglia Partecipa alle attività di accoglienza organizzate dalla scuola. Attività della scuola Attività di altri enti (Altre scuole, ASL, Associazioni, Comune, Provincia, USP) Organizza la visita dell’edificio scolastico nei suoi spazi. Contatta la famiglia per le attività di accoglienza. 58 Raccolta dati - Informazioni sull’alunno Tempi Febbraio - Giugno Attività della famiglia Incontri presso la scuola per dare tutte le informazioni utili ai fini dell’inserimento dell’alunno nella nuova realtà scolastica. . Fine anno scolastico Attività della scuola Attività di altri enti (Altre scuole, ASL, Associazioni, Comune, Provincia, USP) Raccolta informazioni riguardo: obiettivi prefissati raggiunti o non raggiunti, abilità cognitive, potenzialità sviluppate e modalità relazionali. Incontro con operatori sanitari ASL. Incontro con operatori scolastici della scuola di provenienza Richiesta agli Enti locali e alla Provincia, ove necessario, di Assistenza specialistica di base e alla comunicazione Trasporti e/o esigenze particolari Definizione delle richieste. Accoglienza - Condivisione delle informazioni Tempi Settembre, prima dell’inizio delle lezioni Attività Persone coinvolte Presentazione del caso a tutti gli insegnanti del consiglio di classe, educatore, assistente alla comunicazione e all’autonomia; lettura della Diagnosi funzionale, della relazione finale, dell’eventuale progetto continuità, delle indicazioni emerse negli incontri di pre-conoscenza Insegnanti del consiglio di classe e di sostegno, gruppo di lavoro handicap/referente sostegno, educatore, assistente. 59 Inserimento - Analisi della situazione iniziale Tempi Settembre, primo periodo di frequenza Attività Persone coinvolte Dopo una prima osservazione e conoscenza dell’alunno e della classe, gli insegnanti valutano l’opportunità di fornire alla classe informazioni relative alla disabilità, avvalendosi, se necessario, dell’aiuto dei genitori dell’alunno o di personale competente, al fine di favorire rapporti paritetici Fino a metà ottobre La famiglia si confronterà con la scuola per analizzare le reazioni dell’alunno alle attività proposte (osservazioni tramite colloquio.) Comunicherà alla scuola ed agli specialisti delle ASL cambiamenti significativi. Test di valutazione d’ingresso I docenti avranno cura di somministrare test di valutazione liberi, sistematici e guidati al fine di acquisire le reali potenzialità dell’alunno sui singoli assi di sviluppo. Osservazione dei comportamenti e delle prestazioni Docenti curricolari e di sostegno, educatore/assistente alla comunicazione, assistente all’autonomia, eventuale coinvolgimento dei genitori o esperti esterni E’ possibile che sia necessaria la consulenza tempestiva degli specialisti della ASL per problematiche particolari. Interessamento del Comune e dei Servizi sociali nel caso in cui l’alunno iscritto non frequenti le lezioni. Docenti curricolari e di sostegno, educatore/assistente alla comunicazione, assistente all’autonomia, eventuale coinvolgimento dei genitori o esperti estern 60 Progettazione integrazione didattica - obiettivi – strategie- attività Tempi ottobre Attività Persone coinvolte Verifica delle potenzialità, in riferimento ai vari assi di sviluppo o aree di apprendimento, all’interno e all’esterno del gruppo classe; incontri con l’equipe clinica e la famiglia per l’analisi del “Profilo Dinamico Funzionale” e, dove necessario, sua modifica; in sede di incontro, presentazione del “Progetto Educativo Individualizzato” e discussione con gli esperti e la famiglia degli obiettivi a breve, medio e lungo termine fissati nel P.E.I.; messa in atto di tutte le attività e strategie per l’integrazione dell’alunno all’interno della classe, secondo le indicazioni del P.E.I. Docenti curricolari e di sostegno, educatore/assistente alla comunicazione, assistente all’autonomia, genitori o esperti esterni Piano dinamico funzionale DF e PDF Tempi Da effettuarsi ogni nuovo ciclo scolastico. Redazione di una prima revisione entro il primo GLHO Attività della famiglia Partecipa alla stesura e sottoscrive il PDF. Attività della scuola Attività di altri enti (Altre scuole, ASL, Associazioni, Comune, Provincia, USP) Diagnosi funzionale La scuola, nel caso la DF non fosse aggiornata, su indicazione del docente di sostegno e per il tramite del referente del sostegno stesso, comunicherà alla ASL di provvedere. all’aggiornamento della DF stessa. Gli specialisti della ASL aggiornano la Diagnosi funzionale. Secondo le nuove normative detta diagnosi deve seguire il protocollo ICF-CY (nei casi di alunni) nel quale sono evidenziate le funzionalità della persona in relazione del contesto in cui opera e degli eventuali facilitatori / ostacoli. Le ASL competenti avranno cura di revisionare la bozza di PDF elaborata dal consiglio di classe eliminando e/o integrando le parti scorrette o mancanti. Profilo Dinamico Funzionale Il consiglio di classe, le insegnanti della sezione e del team sulla base della DF e delle osservazioni sistematiche iniziali, redige una bozza del profilo dinamico funzionale. Si noti che nel caso la DF fosse redatta secondo il protocollo ICF-CY, il PDF di fatto confluisce nelle indicazioni della DF stessa. 61 GLHO Gruppo di lavoro operativo sull’handicap Tempi Ottobre novembre Attività della famiglia Attività della scuola Attività di altri enti Proposte ai fini del progetto di vita dell’alunno Nel caso di adozione della programmazione differenziata (P.E.I.) i genitori si impegnano a sottoscrivere l’adozione della suddetta programmazione. Programmazione didattica Il consiglio di classe di concerto con gli specialisti della ASL, i genitori e gli altri operatori del gruppo di lavoro, preso atto delle direttive del PDF, decide la scelta del tipo di programmazione da adottare tra: Programmazione didattica curricolare Programmazione didattica curricolare con obiettivi minimi Programmazione differenziata non riconducibile ai programmi ministeriali Specialisti ASL forniscono indicazioni di al fine di individuare e scegliere al meglio la tipologia di programmazione da adottare. Piano Educativo Individualizzato PEI Tempi Periodo immediatamente successivo al GLHO Attività della famiglia Attività della scuola Se il piano adottato è di tipo differenziato (P.E.I.), i genitori danno assenso formale sottoscrivono lo stesso entro un termine fissato. Redazione del piano educativo Il docente di sostegno, responsabile della redazione del documento, di concerto con i docenti del consiglio di classe , in riferimento alle decisioni adottate nel GLHO, redige il PEI. Verifica e valutazione intermedia e finale Tempi Attività della Attività della scuola famiglia Fine primo quadrimestre Fine anno scolastico Comunicazione di eventuali nuove necessità dell’alunno Convocazione GLHO Verifica ed eventuale rimodulazione del piano educativo progettato. Adozione di eventuali nuove proposte Attività di altri enti Attività di altri enti Revisione eventuale della Diagnosi funzionale da parte degli specialisti della ASL Consiglio di classe, Verifica analisi dei risultati ottenuti. Redazione della relazione finale sull’esecuzione del PEI 62 Orientamento in uscita In base al “progetto di vita” individuato nel P.E.I. l’alunno e la famiglia sono supportati nella scelta del percorso di studi universitario o nell’inserimento lavorativo attraverso l’adesione a tutte le forme di sostegno previste dalla normativa vigente in materia. DOCUMENTAZIONE NECESSARIA Alunni con disabilità Legge 104/92 Diagnosi Funzionale E’ redatta dalla ASL o medico privato convenzionato e definisce la patologia specifica di cui il disabile è riconosciuto. Il suo aggiornamento è strettamente legato all’evoluzione della patologia. E’ compito della scuola, all’inizio di ogni anno, accertarsi che non si siano verificati cambiamenti. Deve contenere: ● I dati anamnestici, clinico-medici, familiari e sociali. ● Il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base. ● I livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici della classe. ● Gli aspetti psicologici, affettivo-emotivo, comportamentali che devono determinare la qualità del rapporto educativo con l’alunno. Profilo Dinamico Funzionale E’ un documento conseguente alla “Diagnosi Funzionale” e preliminare alla formulazione del PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. Viene redatto con cadenza biennale (Legge 24.02.1994 art. 4 “), è aggiornato, come disposto dal comma 8 dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992, a conclusione della scuola materna, della scuola elementare, della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore. Viene redatto da operatori sociosanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno (art. 12 commi 5 e 6 della L. 104/92). Il PDF verrà stilato seguendo i modelli predisposti e reperibili sul sito dell’Istituto. Piano Educativo Individualizzato Atto successivo al PDF, è redatto all'inizio (entro novembre) di ogni anno scolastico dal GLH operativo (consiglio di classe, ASL, genitori) ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici. Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio “Progetto di vita” in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'integrazione scolastica. Deve contenere: ● Situazione iniziale, dedotta dall’osservazione iniziale dei docenti e dall’analisi sistematica svolta nelle seguenti aree: comportamento con gli adulti, con i compagni, verso le attività proposte. ● Autonomia personale e per gli spostamenti, nei compiti assegnati in classe, durante le lezioni in classe. ● Attenzione. ● Motivazione. 63 ● Apprendimento ● Progetto di intervento per obiettivi generali (educativi e didattici), concordati con il team/consiglio di classe. ● Gli obiettivi specifici (riconducibili o non riconducibili ai programmi ministeriali,agli obiettivi minimi stabiliti in sede collegiale) e i contenuti per aree disciplinari. ● La metodologia di intervento che si intende attuare. ● Gli eventuali progetti. ● Le modalità di verifica e valutazione (non differenziata o differenziata) che si intendono utilizzare. La relazione finale raccoglie tutte le informazioni fornite da ciascun insegnante. Deve contenere: ● Evoluzione dell’aspetto educativo rispetto alla situazione di partenza (in merito ad autonomia, socializzazione, apprendimento, ecc.). ● Evoluzione dell’aspetto didattico (giudizio sul livello di acquisizione di autonomie, di conoscenze e competenze, materia per materia). ● Modalità dell’intervento di sostegno (particolari accorgimenti relazionali e didattici). ● Informazioni sull’eventuale intervento dell’educatore (partecipazione alla progettualità educativo-didattica, modalità dell’intervento). ● Informazioni sulla collaborazione della famiglia e del personale ASL. ● Suggerimenti per la continuità dell’intervento educativo-didattico per il successivo anno scolastico. SINTESI DOCUMENTAZIONE Documento Diagnosi Funzionale Chi lo redige Operatori ASL o specialisti privati con opportuna vidimazione dell’ASL Profilo dinamico funzionale Operatori socio-sanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno (art. 12, commi 5° e 6° della L. 104/92) Piano Educativo Individualizzato Gli insegnanti curricolari, il docente di sostegno, operatori socio-sanitari e i genitori dell’alunno Insegnanti di sostegno e curricolari Relazione Finale Insegnanti di sostegno e curricolari Quando All’atto della prima segnalazione, è rinnovata ad ogni passaggio fra un ordine di scuola all’altro e/o secondo i tempi indicati dal DPCM 185/2006 Viene aggiornato alla fine della Scuola d’Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado e durante la Scuola Secondaria di secondo grado Viene aggiornato alla fine della Scuola d’Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado e durante la Scuola Secondaria di secondo grado A fine anno scolastico (giugno) 64 PERSONALE COINVOLTO PERSONALE Dirigente scolastico GLI Gruppo di lavoro per l’inclusione Collegio dei Docenti Consiglio di Classe Docente di Sostegno Docente curricolare Docente coordinatore di classe Collaboratori scolastici Famiglia RUOLI E COMPITI -gestionali, organizzativi, consultivi -individuazione della risorse interne ed esterne per rispondere alle esigenze di inclusione -formazione delle classi -assegnazione docenti di sostegno -rapporti con gli enti coinvolti -istituzione di un GLH di Istituto costituito, secondo le linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici 3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi 5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione” 6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. -nel procedere all’approvazione del POF corredato dal Protocollo d’istituto per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni con disabilità, si assume l’incarico di verificare la realizzazione degli obiettivi in essi contenuti -progetta e verifica il PEI. In tale fase di lavoro può rendersi necessaria ed è ammessa la presenza del referente H, dell’educatore ed eventualmente, se richiesto, degli esperti dell’ASL. -prende visione, affiancato e supportato dall’insegnante di sostegno, del PDF, PEI, DF e del “Progetto di vita” riguardanti l’anno scolastico precedente -definisce il PDF, il PEI e l’intero “progetto di vita” dell’alunno -partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione -cura gli aspetti metodologici e didattici funzionali a tutto il gruppo classe -svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didatticitiene rapporti con la famiglia, esperti ASL, operatori comunali -partecipa alla Commissione per alunni con disablità con la quale coopera per un miglioramento costante del servizio -coordina la stesura del PEI -contitolare e sostegno alla classe -accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione -accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione -partecipa alla programmazione e alla valutazione individualizzata -collabora alla formulazione del PEI e successivamente predispone interventi personalizzati e consegne calibrate per l’alunno con disabilità soprattutto quando non è presente il collega specializzato -istruisce l’assistente educatore professionale sui compiti da svolgere durante le sue ore di lezione -partecipa alle riunioni ASL e riferisce -su richiesta, aiuta l’alunno negli spostamenti interni all’edificio scolastico e assiste l’alunno relativamente ai bisogni primari -sottoscrive il PEI e collabora alla sua realizzazione -mantiene i contatti con gli specialisti che seguono l’alunno -partecipa alla stesura del PDF e lo sottoscrive 65 Procedura di inserimento scolastico dell'alunno con Disturbi Evolutivi Specifici (già in possesso di certificazione, diagnosi o altra idonea documentazione) FASI TEMPI Fase Preparatoria Entro il termine stabilito dalle norme ministeriali Accoglienza Condivisione Settembre Ottobre Condivisione Novembre Trasparenza e Documentazione Durante l’anno scolastico Valutazione Trimestrale Dicembre, Marzo, Giugno ATTIVITA’ E COMPITI 1. Nell'ambito delle attività di Orientamento,l'alunno con Bes e la sua famiglia possono visitare la scuola e avere un primo contatto conoscitivo. 2. La famiglia procede all'iscrizione dell'alunno secondo la normativa vigente. 3. La famiglia e la scuola di provenienza(compatibilmente alla normativa sulla Privacy) faranno pervenire, ove disponibile, alla segreteria scolastica la certificazione attestante la situazione di BES. Il DS riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al protocollo e la condivide con il Referente BES. Contestualmente la segreteria prepara le certificazioni degli alunni DSA neo-iscritti da mettere a disposizione del Referente BES ed informa il Coordinatore e i docenti delle classi interessate della presenza di alunni con BES. Nel corso del mese saranno predisposti incontri tra la famiglia e il Referente BES per opportuna raccolta di informazioni diagnostiche, metodologiche, di studio, background dello studente. Il Referente BES riferisce al Coordinatore di classe ed ai docenti della classe in cui è inserito l’alunno BES quanto emerso al punto 3 nel corso del CdC del mese di Ottobre consegnando al Coordinatore di Classe i dati diagnostici che andranno inseriti nel PDP. I Docenti predispongono una serie di attività volte alle verifiche d’ingresso che, integrate all’osservazione in classe, permetteranno di desumere le informazioni (generali e per ciascuna disciplina) da inserire nel PDP dell’alunno con BES, con particolare riferimento agli stili di apprendimento adottati dagli alunni stessi ed eventuali prestazioni atipiche, organizzando peraltro una prima serie di attività finalizzate ad un positivo inserimento nella scuola. Il Coordinatore prende contatto con le famiglie per attivare un rapporto comunicativo diretto: in tale contesto il Coordinatore e la famiglia possono valutare l’opportunità di incontrare gli operatori ASL o dei centri autorizzati che hanno rilasciato la Diagnosi, per contribuire alla costruzione di un primo percorso didattico. Il Coordinatore illustra alla classe le difficoltà apprenditive legate al Disturbo, presenta l’alunno e avvia, insieme al CdC, un positivo inserimento nella scuola. Nel corso del CdC del mese in oggetto il Consiglio concorda e compila il PDP con la famiglia. Ciascun docente in sede di valutazione delle prove scritte e orali, avrò cura di annotare direttamente sul documento della prova o sul registro personale: - la tipologia degli strumenti compensativi messi a disposizione dell’alunno, allegandone copia al documento della prova eseguita dall’alunno; - le misure dispensative adottate, secondo le stesse modalità. Il Coordinatore informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con BES della loro presenza e del PDP adottato. Nel corso degli scrutini il Coordinatore avrà cura di verificare insieme al CdC l’adeguatezza del PDP valutando l’opportunità, se necessaria, di eventuali modifiche migliorative rispetto a strumenti, misure e metodologie adottate. 66 Procedura di inserimento scolastico dell'alunno con Disturbi Evolutivi Specifici e Svantaggio (non in possesso di idonea documentazione) FASI Accoglienza Condivisione Pianificazione Trasparenza e Documentazione Valutazione Trimestrale TEMPI ATTIVITA’ E COMPITI Settembre Ottobre 1. Il Consiglio di Classe rileva la presenza dell'alunno con Novembre Durante l’anno scolastico Dicembre, Marzo, Giugno Bisogni Educativi Speciali e documenta la propria osservazione compilando i moduli in allegato. 2. Il CdC, nella persona del Coordinatore, prende contatto con la famiglia, allo scopo di informarla delle difficoltà rilevate, raccogliere ulteriori informazioni e, se del caso, suggerire l'avvio di un iter diagnostico. Può prendere contatto, in sintonia con il Referente BES, anche con i servizi sociali e sanitari. 3. Il Coordinatore propone alla Famiglia la stesura di un PDP, nel quale confluiranno tutti i dati utili, compresi quelli di carattere sanitario. La Famiglia in forma scritta autorizza/non autorizza la stesura del PDP. 4. I Docenti predispongono una serie di attività volte alle verifiche d’ingresso che, integrate all’osservazione in classe, permetteranno di desumere le informazioni (generali e per ciascuna disciplina) da inserire nel PDP dell’alunno con BES, con particolare riferimento agli stili di apprendimento adottati dagli alunni stessi ed eventuali prestazioni atipiche, organizzando peraltro una prima serie di attività finalizzate ad un positivo inserimento nella scuola e una buon adattamento nella classe. Il CDC compila, adoperando specifica modulistica, il Piano Didattico Personalizzato, che dovrà essere condiviso e controfirmato dalla Famiglia. Ciascun docente in sede di valutazione delle prove scritte e orali, avrà cura di annotare direttamente sul documento della prova o sul registro personale: - la tipologia degli strumenti compensativi messi a disposizione dell’alunno, allegandone copia al documento della prova eseguita dall’alunno; - le misure dispensative adottate, secondo le stesse modalità. Il Coordinatore informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con BES della loro presenza e del PDP adottato. Nel corso degli scrutini il Coordinatore avrà cura di verificare insieme al CdC l’adeguatezza del PDP valutando l’opportunità, se necessaria, di eventuali modifiche migliorative rispetto a strumenti, misure e metodologie adottate. 67 Soggetti coinvolti, ruoli, strumenti e procedure PERSONE Dirigente Scolastico Segreteria Referente BES RUOLI E FUNZIONI - garantisce il raccordo di tutti i soggetti che operano nella scuola con le realtà territoriali; - stimola e promuove ogni utile iniziativa finalizzata a rendere operative le indicazioni condivise con Organi collegiali e famiglie, e precisamente: - attiva1 interventi preventivi; - trasmette alla famiglia apposita comunicazione; - riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al protocollo e la condivide con il gruppo docente; - promuove attività di formazione/aggiornamento per il conseguimento di competenze specifiche diffuse; - promuove e valorizza progetti mirati, individuando e rimuovendo ostacoli, nonché assicurando il coordinamento delle azioni (tempi, modalità, finanziamenti); - definisce, su proposta del Collegio dei Docenti, le idonee modalità di documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati di alunni e studenti con BES e ne coordina l’elaborazione e le modalità di revisione; - gestisce le risorse umane e strumentali; - promuove l’intensificazione dei rapporti tra i docenti e le famiglie di alunni e studenti con BES favorendone le condizioni e prevedendo idonee modalità di riconoscimento dell’impegno dei docenti; - attiva il monitoraggio relativo a tutte le azioni messe in atto, al fine di favorire la riproduzione di buone pratiche e procedure od apportare eventuali modifiche. - Per la realizzazione degli obiettivi previsti e programmati, il Dirigente scolastico si avvale della collaborazione di un docente referente con compiti di informazione, consulenza e coordinamento. - svolge l'iter amministrativo procedurale secondo le istruzioni assegnate dal Dirigente Scolastico in collaborazione con il rferente BES, nel rispetto della normativa, - archivia copia di tutti i documenti relativi ai casi BES, ivi compreso il Piano Annuale di Inclusione previsto dalla DM 27.12.12 e relativa C.M. n.8 del 6.03.13, - prepara copia della documentazione diagnostica e informativa fornita dalla famiglia dell'alunno con BES in apposito fascicolo da consegnare al Referente BES all'inizio di ciascun anno scolastico, avendo peraltro cura di aggiornare costantemente il Referente stesso in riferimento ad altra documentazione che dovesse aggiungersi successivamente e in corso d'anno, - trasmette in tempo utile ai Referenti BES atti d'ufficio, atti normativi e/o informativi e/o relativi a convegni, corsi, seminari, ecc. relativi ai BES. - fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti; - fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; ove richiesto - collabora alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con BES ; - offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; - cura la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno dell’Istituto; - diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento; - fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter fare riferimento per le tematiche in oggetto; - fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di BES; - funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio. 68 Gruppo di Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ingloba e sostituisce il GLH di istituto, Lavoro per estendendone le competenze a tutti gli alunni con BES. E' formato dal Dirigente scolastico, da docenti FF.SS, docenti con formazione specifica e di sostegno, da genitori l’Inclusione e da rappresentanti del Consiglio d’istituto e può avvalersi della consulenza di esperti. Le sue funzioni sono articolate nella CM 8/2013: rilevazione dei BES presenti nella scuola, raccolta e documentazione degli interventi didattici-educativi posti in essere, confronto sui casi e consulenza, rilevazione e valutazione del livello di inclusività della scuola, raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi, elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività. Il Consiglio di Il CdC e, individualmente, ciascun docente: Classe e i - prende visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti; - durante le prime fasi degli apprendimenti scolastici ha cura di favorire la nascita di Docenti una buon clima relazionale con tutti gli alunni, ponendo contestualmente attenzione ai segnali di rischio in un ottica di prevenzione e promozione della salute e del benessere scolastico; - mette in atto strategie di recupero; - segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero posti in essere; - procede, in collaborazione dei colleghi della classe, alla documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati previsti; - attua strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo; - adotta misure dispensative; - attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti; - realizza incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine o grado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli alunni, in particolare quelli con BES. Su mandato e in rappresentanza del Consiglio di Classe, è il principale interlocutore della Il Coordinatore famiglia dell’alunno con BES e figura chiave della politica di inclusività dell’Istituto scolastico, in costante rapporto con il referente BES. di Classe In particolare: - raccoglie e condivide le informazioni e la documentazione fornita dalla famiglia degli alunni con BES; - prende contatto con la famiglia dell’alunno potenzialmente in situazione di BES, per fornire le informazioni del caso e concordare con essa l’iter da seguire; - propone alla famiglia la stesura di un PDP, raccogliendone il parere favorevole o non favorevole in forma scritta; - Fornisce ai docenti gli strumenti di osservazione (p. es. griglie, tabelle) della situazione di BES, li raccoglie dopo la compilazione e ne elabora una sintesi complessiva ai fini della redazione del PDP; - informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con BES della loro presenza e del PDP adottato; - Nel corso degli scrutini, ha cura di verificare insieme al CdC l’adeguatezza del PDP e l’eventuale opportunità di modifiche migliorative. 69 La Famiglia Gli Studenti Provvede, di propria iniziativa o su segnalazione del pediatra a far valutare l’alunno o lo studente ( i n c a s o d i DSA, secondo le modalità previste dagli Art. 3 della Legge 170/2010 e s .m. i . ) ; - consegna alla scuola la diagnosi di cui all’art. 3 della Legge 170/2010 e/o altro supporto diagnostico o documentale significativo ai fini della rilevazione di una situazione di BES; - condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati ed è chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di Classe - nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso – ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili; - sostiene la motivazione e l’impegno dell’alunno o studente nel lavoro scolastico e domestico; - verifica regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati; verifica che vengano portati a scuola i materiali richiesti; - incoraggia l’acquisizione di un sempre maggiore grado di autonomia nella gestione dei tempi di studio, dell'impegno scolastico e delle relazioni con i docenti. Gli studenti e le studentesse, con le necessarie differenziazioni in relazione all’età, sono i primi protagonisti di tutte le azioni che devono essere messe in campo qualora si presenti una situazione di BES. Essi, pertanto, hanno diritto: - ad una chiara informazione riguardo alla diversa modalità di apprendimento ed alle strategie che possono aiutarli ad ottenere il massimo dalle loro potenzialità; - a ricevere una didattica individualizzata/personalizzata, nonché all’adozione di adeguati strumenti compensativi e misure dispensative. Essi hanno altresì il dovere: - di porre adeguato impegno nel lavoro scolastico - di suggerire ai docenti le strategie di apprendimento che hanno maturato autonomamente. 70 SINTESI Tipologie di Bisogni Educativi Speciali e documentazione necessaria (direttiva ministeriale 27/12/2012 e circolare n°8 del 06/03/2013) DISABILITA’ (L. 104/92) La documentazione comprende 1. Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità 2. La Diagnosi Funzionale 3. Il Profilo Dinamico Funzionale 4. Il Piano Educativo Individualizzato DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI: DSA, ADHD, Disturbo Oppositivo Provocatorio DOP, Borderline cognitivo, Disturbo del Linguaggio DL, Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione motoria (Disprassia), Disturbo della condotta in adolescenza (L. 170/2010 con presenza di certificazione sanitaria o in attesa di approfondimento diagnostico). La Documentazione comprende: 1. Relazione clinica (DSA) che includa la codifica diagnostica (ICD-10), il percorso di valutazione effettuato, le indicazioni di intervento, i riferimenti relativi alla presa in carico, l’indicazione dei test e dei punteggi ottenuti. La diagnosi di DSA, può essere effettuata dalle strutture pubbliche e private accreditate (secondo i criteri previsti dalle Linee di Indirizzo regionali e dalla Consensus Conference nazionale per i DSA del 2007). 2. In alternativa alla relazione clinica, considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe 3. Piano Didattico Personalizzato per DSA e non DSA SVANTAGGIO socio-economico: alunni seguiti dai servizi sociali, situazioni segnalate dalla famiglia, rilevazioni del Consiglio di Classe attraverso osservazione diretta. La Documentazione comprende: 1. Eventuale segnalazione Servizi Sociali 2. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe 3. Dichiarazione di Adesione Famiglia 4. Piano Didattico Personalizzato non DSA SVANTAGGIO linguistico e culturale: alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche. La Documentazione comprende: 1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe 2. Dichiarazione di Adesione Famiglia 3. Piano Didattico Personalizzato non DSA 71 DISAGIO comportamentale/relazionale: alunni con funzionamento problematico, definito in base al danno vissuto effettivamente dall’alunno, prodotto su altri e sull’ambiente (senza certificazione sanitaria) La Documentazione comprende: 1. Considerazioni psicopedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe 2. Dichiarazione di Adesione Famiglia 3. Piano Didattico Personalizzato non DSA La mancata adesione della Famiglia alla stesura del PDP, non solleva gli insegnanti dall’attuazione del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, in quanto la Direttiva Ministeriale richiama espressamente i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003. Riferimenti normativi - Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. - DPR 8 marzo 1999 n.275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art.21 della legge 15 marzo 1997 n.59”. - Legge 28 marzo 2003 n.53 “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”. - Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, MIUR, 2006. - DPCM 23 febbraio 2006, n. 185 "Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell'articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n. 289". - Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con la disabilità, MIUR, 2009. - Legge 8 ottobre 2010 n.170 “Nuove norme in materia di Disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”. - Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 n. 5669 Decreto attuativo della Legge n.170/2010. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento. - Direttiva MIUR 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e - organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. - Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Indicazioni operative”; - Nota MIUR 2563 del 22.11.2013 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali a.s. 2013-2014-Chiarimenti”. Il presente documento è stato sottoposto all’attenzione del Collegio dei Docenti, deliberato e annesso al POF dell’Istituto; contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; definisce i compiti ed i ruoli delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istituzione scolastica. Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e pertanto, può essere integrato e rivisitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate, delle criticità emerse e delle risorse individuate. Approvato dal GLI – Gruppo di Lavoro per l’Inclusione – in data: _________________. Deliberato dal Collegio dei Docenti in data: ___________________ 72 ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO IL Dirigente Scolastico della scuola ha il compito di promuovere i rapporti con il territorio e di garantirne il miglior funzionamento delle pratiche inclusive secondo criteri di efficienza ed efficacia individuandone anche le risorse umane e le modalità organizzative. Il Consiglio d’Istituto si adopera per l’adozione di una politica interna della scuola al fine di garantire una didattica per l’inclusione. Il Collegio dei docenti provvede ad attuare tutte le azioni volte a promuovere l’inclusione scolastica, inserendo nel POF la scelta inclusiva dell’Istituto e individuando le pratiche didattiche che promuovono l’inclusione. Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), è l’interfaccia della rete dei Centri Territoriali di Supporto (CTS) e dei servizi sociali e sanitari territoriali, con lo scopo di mettere a punto azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, etc. Il GLI è composto dal Dirigente scolastico, dal docente referente BES, dalla funzione strumentale Area 1, da tutti i docenti di sostegno e i coordinatori di classe e dipartimento. Il Gruppo, coordinato dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, potrà avvalersi della consulenza e/o supervisione di esperti esterni o interni Il GLI, eventualmente riorganizzato in gruppi ristretti, svolge le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere. focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi riferiti all’area dei DES e Svantaggio. elaborazione e stesura di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno); formulazione di un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività della scuola. Il Consiglio di classe, definisce gli interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le metodologie più utili, per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento. E’ compito del Consiglio di classe individuare gli studenti con Bisogni Educativi Speciali per i quali è “opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni”(D.M. 27/12/012 e C.M. n°8 del 06/03/2013) Il Consiglio di Classe individua gli studenti con Bisogni Educativi Speciali attraverso la documentazione in possesso della scuola fornita dalla famiglia fornita dall’istituzione scolastica di provenienza 73 fornita da enti o figure professionali accreditate che seguono lo studente e la famiglia stessa (Alunni H e DSA) Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di Classe motiverà opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. Il Consiglio di Classe definisce gli interventi di integrazione e di inclusione attraverso: Per gli alunni diversamente abili, (legge 104) elabora un Piano Educativo Individualizzato che individua il percorso più idoneo al raggiungimento di obiettivi, sia specifici sia trasversali, utili allo sviluppo armonico dell’alunno. Per gli alunni con DSA (Legge 170) elabora un Piano Didattico Personalizzato (PDP), dove vengono individuate, stabilite e condivise le opportune strategie di intervento, le eventuali modifiche all’interno di alcuni contenuti e/o obiettivi, gli strumenti compensativi e dispensativi necessari, nonché le modalità di verifica e valutazione. Per gli alunni con particolari situazioni di bisogno (non ricadenti nelle precedenti) e nelle situazioni di svantaggio previste dalla D.M. del 27/12/2012 elabora se necessario un Piano Didattico Personalizzato (PDP) Il Progetto Didattico Personalizzato è elaborato sulla base della situazione di disagio e sulle effettive capacità dello studente. Il PDP ha carattere di temporaneità configurandosi come progetto d’intervento limitato al periodo necessario per il raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi dovrà considerare ed integrare quanto condiviso e riportato nel PDP (in particolare nella relazione fra obiettivi, risultati attesi e valutazione). L’attuazione dei percorsi personalizzati per tutti i BES, è di competenza e responsabilità di tutti gli insegnanti del Consiglio di classe. Al docente coordinatore del gruppo per l’inclusività, nominato dal Dirigente Scolastico, sono attribuiti i seguenti compiti : coordinamento della stesura e aggiornamento del Piano Annuale per l’inclusione di Istituto coordinamento della rilevazione dei BES presenti nell’Istituto coordinamento raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi coordinamento focus/confronto sui casi consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi rilevazione , monitoraggio, e valutazione del livello di inclusività della scuola partecipazione ad iniziative di formazione/informazione organizzate dall’USR Puglia, MIUR, enti e organismi accreditati organizzazione, previo accordo con la dirigenza, di incontri e riunioni con esperti istituzionali o esterni, docenti “disciplinari”, genitori, necessari alla completa attuazione dell’inclusività scolastica Percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti La scuola si adopera per strutturare percorsi di formazione e aggiornamento con le seguenti modalità: utilizzo di docenti interni già formati; intervento di esperti partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento; 74 Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Il Consiglio di Classe, tenuto conto di quanto stabilito in sede di Collegio dei Docenti e di Gruppo di lavoro per l’inclusione, predispone griglie di valutazione coerenti con il Piano didattico Personalizzato. Il Consiglio di Classe monitora l’efficacia degli interventi affinché si raggiungano gli obiettivi didattico-formativi in maniera efficace ed efficiente. Organizzazione dei diversi tipo di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione di una scuola inclusiva che valorizza le risorse umane e materiali interne. Gli insegnanti specializzati diventano docenti di sistema; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti. Creazione, ove possibile, di un sistema di rete tra operatori dei servizi sociali, enti locali ed eventuali figure specialistiche dei casi presenti. Ruolo delle famiglie e della comunità nelle attività educative Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, essa è informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una condivisione e collaborazione. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una condivisione del percorso. In accordo con la famiglia sono individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dal POF. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; La progettualità didattica orientata all’inclusione prevede l’adozione di strategie e metodologie favorenti quali: l’apprendimento cooperativo; il lavoro di gruppo; il tutoring; l’apprendimento per scoperta; la suddivisione del tempo in tempi; l’utilizzo di mediatori didattici; di attrezzature e ausili informatici; di software e sussidi specifici Valorizzazione delle risorse esistenti Utilizzo dell’insegnante di sostegno su gruppi. Insegnanti specializzati o formati che gestiscono piccoli gruppi di docenti Incremento dell’insegnamento con le LIM e utilizzo dei laboratori multimediali Temporaneo adeguamento del quadro orario in funzione di una maggiore flessibilità di interventi. 75 L’INCLUSIONE DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI L’inclusione scolastica è il presupposto per lo sviluppo delle potenzialità di apprendimento, di comunicazione, di relazione, di socializzazione e di autonomia degli allievi in situazione di svantaggio. Per tali attività, la scuola si avvale dell’opera di docenti curriculare e di insegnanti specializzati che progettano, con un fare condiviso, prassi didattiche volte all’inclusione. Il coinvolgimento di tutti nella gestione delle situazioni di disagio è fondamentale e quindi non si deve perdere di vista la necessità di strutturare le attività didattiche e le dinamiche relazionali in funzione dell’integrazione. Gli organi preposti a prendere decisioni in questo campo sono: il Dirigente Scolastico il Gruppo di studio di lavoro per l’Inclusione (GLI); il Gruppo operativo ex art. 12 Legge104/92; il Collegio dei Docenti; il Consiglio di Istituto. Le modalità concrete di attuazione sono decise tenendo conto del tipo di percorso possibile per l’allievo e realizzate utilizzando le risorse messe a disposizione dall’Istituto. In particolare, il (GLI), talvolta riorganizzato in gruppo ristretto, svolge le seguenti funzioni: la promozione di iniziative volte alla diffusione della cultura dell’integrazione; l’analisi della situazione complessiva a livello di Istituto: numero di alunni in situazione di difficoltà, tipologia del deficit, classi coinvolte; la continuità con la scuola media e l’accoglienza nell’Istituto; formulazione di un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività della scuola; l’assegnazione delle ore di sostegno alle classi che viene effettuata in funzione della gravità del caso iscritto, della frequenza dell’alunno stesso e delle esigenze valutate dal gruppo stesso; la collaborazione con il Gruppo operativo per le attività di integrazione previste dal P.E.I. di ogni allievo; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere; la formulazione di proposte per la formazione e l’aggiornamento dei docenti. IL Gruppo di Lavoro Operativo è composto dal Dirigente Scolastico, dal docente di sostegno, dai docenti del Consiglio di Classe, dagli operatori sanitari e dai genitori con la funzione di elaborare, di verificare e di valutare il PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO che è l’esplicitazione pianificata di tutti gli interventi, tra loro integrati, predisposti per l’alunno. Il Collegio dei Docenti ha la funzione di elaborare e di approvare proposte riguardanti l’impiego di risorse per l’integrazione, la progettazione di interventi educativi e didattici e le iniziative di aggiornamento valutandone i risultati. Sulla base del Piano Educativo Individualizzato, l’alunno durante il suo iter scolastico può conseguire il titolo di studio legalmente riconosciuto (programmazione didattico-educativa individualizzata aderente alla programmazione della classe o programmazione didatticoeducativa individualizzata per obiettivi minimi) oppure ottenere una certificazione delle conoscenze e delle competenze acquisite (programmazione didattico-educativa differenziata). Il Liceo dispone di spazi adeguati, di aule e di laboratori attrezzati, che vengono utilizzati per le attività di integrazione programmate. 76 L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON DSA (Legge 170) In sintonia con la Legge n.170 del 08/10/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” il Liceo si impegna a garantire il diritto all’istruzione e al successo scolastico degli alunni con DSA. Entro la fine di novembre di ciascun anno scolastico, dopo un adeguato approfondimento della conoscenza dei ragazzi da parte dei docenti (scheda di rilevazione), sono convocati i Consigli di Classe dedicati alla discussione dei singoli casi di alunni con DSA, finalizzati alla elaborazione del documento di Programmazione Didattica Personalizzata (PDP) o al suo aggiornamento nel caso degli alunni già segnalati dagli anni precedenti. Alla riunione del Consiglio di Classe individualizzato prendono parte i familiari dell’alunna/o ed eventualmente, se questi lo richiedono, si prevede la presenza di figure tecniche specializzate aventi in carico i ragazzi, laddove si ritiene che queste possano contribuire, grazie alla loro conoscenza dei casi, ad approfondirne la comprensione ed a rendere più efficaci le decisioni e le scelte didattiche. Il documento di Programmazione Didattica Personalizzata, espressamente delineato dalla legge 170/2010, compilato con i dati anagrafici, la precisazione della tipologia del disturbo, le informazioni relative alle abilità strumentali e alle caratteristiche specifiche di apprendimento, viene redatto dopo un adeguato approfondimento della conoscenza del caso da parte dei docenti nel corso dell’attività didattica e tiene conto dei dati ricavati dall’esame della diagnosi specialistica che accompagna la segnalazione, oltre che delle notizie fornite agli insegnanti dai familiari. Il PDP, così predisposto, contiene le indicazioni delle misure didattiche (strumenti di compensazione e misure dispensative) ritenute più idonee a colmare i deficit di apprendimento scolastico derivanti dai DSA in base alle caratteristiche specifiche e individuali del caso nonché delle forme di verifica e valutazione personalizzate. L’indicazione di tali misure viene effettuata in maniera distinta da ogni singolo docente per la propria disciplina e confluisce nel documento che viene poi sottoscritto da tutti i componenti del Consiglio di Classe e dai familiari. Esso rappresenta il punto di convergenza didattica dei molteplici ambiti di competenza, per la elaborazione di una strategia individuale di intervento mirante al perseguimento del successo scolastico. Inoltre, al fine di favorire l’accoglienza delle istanze familiari nella elaborazione e nell’attuazione delle scelte didattiche, si incentivano scambi di opinioni ed esperienze, che possano affinare la sensibilità dell’ambiente scolastico verso le esigenze proprie di problematiche di apprendimento che richiedono, in ambito didattico, sempre maggiore attenzione. L’ INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DELL’AREA DELLO SVANTAGGIO L'inclusione degli alunni dell'area dello svantaggio si realizza rilevando le difficoltà e la tipologia di svantaggio. Il Consiglio di Classe rileva la presenza di alunni con problematiche nell’area dello svantaggio (le segnalazioni potranno avvenire, in corso d’anno, qualora se ne presenti la necessità). Si procede alla compilazione di una Scheda Sintetica per riassumere le notizie e le informazioni e all’attivazione di risorse e di interventi specifici. Il Consiglio di Classe pianifica gli interventi e le strategie più opportune, anche avvalendosi di operatori esterni, stabilisce le modalità di comunicazione con la famiglia e riporta sul registro dei verbali del Consiglio o sulla Programmazione le linee di intervento essenziali prevedendo anche forme specifiche di valutazione. 77 Il Consiglio di classe può prevedere la stesura del Piano Didattico Personalizzato e le modalità di raccordo con la famiglia e gli operatori esperti esterni. Il Consiglio di classe procede periodicamente alla verifica e valutazione dell’intervento. Qualora necessari si procede ad apportare modifiche e/o variazione degli interventi ADOZIONE DI PROCEDURE INCLUSIVE CONDIVISE Il Liceo ha adottato una precisa procedura operativa per la gestione degli interventi inclusivi. RILEVAZIONE DEFINIZIONE CRITERI DI INTERVENTO PASSAGGIO DI INFORMAZIONI MODALITA’ STRUTTURATE (PEP) MONITORAGGIO INTERMEDIO E FINALE Nello specifico PARTE PRIMA: Rilevazione e condivisione del problema Identificazione e analisi del problema attraverso lo strumento scheda di individuazione dei Bisogni Educativi Speciali da parte del Consiglio di classe Individuazione delle possibili soluzioni comuni di intervento attraverso il coinvolgimento del Consiglio di Classe, del GLI, della Famiglia*, etc, (*Famiglia autorizza/non autorizza la stesura del PDP attraverso la firma ) PARTE SECONDA: strategie Stesura e messa a punto di un piano di intervento (PDP): si procede alla progettazione di azioni mirate, utilizzando le risorse e le competenze disponibili all’interno o all’esterno della scuola, agendo sull’alunno individualmente, in piccolo gruppo o sull’intero gruppo classe a seconda delle necessità. (*Famiglia firma il PDP) PARTE TERZA: verifica interventi e aggiornamenti Valutazione dei risultati sulla base degli obiettivi indicati nel PDP: registrazione delle strategie utilizzate, degli esiti ottenuti ed eventuali ulteriori azioni da progettare. Monitoraggio delle azioni programmate e dell’efficacia degli interventi. STRUMENTI PER l’INCLUSIVITA’ Scheda di individuazione degli alunni con BES (Allegato 1) Scheda di classe riassuntiva alunni BES (Allegato 2) Dichiarazione di assenso o rifiuto della famiglia al PDP (Allegato 3) Modello di PDP (Allegato 4) Modello Piano Annuale per l’Inclusività (Allegato 5) Piano Accoglienza BES (allegato 6) 78 OFFERTA FORMATIVA EXTRACURRICULARE L’arricchimento dei percorsi formativi si avvarrà: dell’insegnamento integrativo opzionale di strumento musicale (chitarra e pianoforte); Progetti speciali MINISTERIALI o di Enti Nazionali Lingua: – La didattica delle Lingue Straniere segue il modello di preparazione per le principali certificazioni internazionali, secondo il Quadro Comune di Riferimento Europeo (Common European Framework of Reference), quali: Inglese PET (Preliminary English Test) B1 FCE (First Certificate in English) B2 Tedesco: FIT Goethe-Zertifikat A1 FIT Goethe-Zertifikat A2 ZD in Deutsch – B1 Francese DELF A2 – B1 – B2 Spagnolo: DELE B1 – B2 EDUCAZIONE ALLA SALUTE ORIENTAMENTO IN ENTRATA E IN USCITA Stage all’estero per potenziamento linguistico (Spagna, Germania, Francia, Regno Unito) Olimpiadi della Lingua Inglese ( livelli B1 e B2) Test Center AICA per il rilascio della patente europea del computer: ECDL Core; ECDL Advanced Goethe Institut Trinity College London * Gli eventuali progetti interni si effettuano in ore non curricolari e con la partecipazione di almeno 20 alunni per corso provenienti da tutte le classi . 79 LICEO STATALE "Pietro Siciliani" Lecce DIPARTIMENTO LINGUE STRANIERE Proposte scaturite dalle riunioni di dipartimento di Lingue straniere; si precisa che l’aspetto finanziario dei progetti interni sarà soggetto al numero delle adesioni, pertanto esso sarà esplicitato successivamente, insieme alle modalità e tempi di svolgimento del corso: Lingua modalit Alunni caratteristiche à al 15 2 categorie : Grey Kangaroo fino alla classe II ( Lingua Partecipazione concorso anche di si parte dal livello B1) inglese Gioco“Kangourou della scolarità Red kangaroo fino alla classe V( si parte dal Lingua Inglese 2015” differenti livello B2) riservata a tutti gli Quota di adesione €8. studenti delle Scuole Iscrizioni entro il 28-1-2016 pre-universitarie. I docenti devono comunicare alla referente prof.ssa Linciano, entro e non oltre il 31 dicembre se e quali alunni intendono partecipare. Su 20 corso 50 ore pomeridiane corso ai fini della progetto destinato ad utenti interni ed esterni certificazione costo a carico degli utenti ( corso ed esame) (livello B1) presenza di insegnante madrelingua Su 20 corso 60 ore pomeridiane corso ai fini della progetto destinato ad utenti interni ed esterni certificazione costo a carico degli utenti (corso ed esame) Livello B2 presenza di insegnante madrelingua Su 15-20 destinato ad utenti interni delle classi stage all’estero progetto III, IV e presumibilmente V di tutti gli indirizzi costo a carico degli utenti durata una settimana in famiglia estera I,II,III, Ore Costo del biglietto € Luogo Cinema Spettacolo teatrale Data Palketto Stage 28-4- IV 2015 di FAME musical 9.00 tutti 12 teatro suscettibile di Bosco gli ritocco, a seconda Lecce indirizzi del numero Don dei partecipanti Partecipazione cinema Europeo Da definire tutti gli Partecipazione a discrezione del docente indirizzi Lingua tedesca corso ai fini della certificazione ZD (livello B1) Su progetto 20 destinato ad utenti interni ed esterni costo a carico degli utenti ( corso ed esame) 50 ore pomeridiane presenza di insegnante madrelingua adesioni soggette a selezione 80 stage all’estero Su progetto 20 Eventuale scambio di Su eventuale studenti con una progetto scuola tedesca destinato ad utenti interni delle classi III, IV e presumibilmente a carico degli utenti durata una settimana destinato ad utenti interni delle classi II, III e IV a carico degli utenti Partecipazione cinema Europeo Da definire tutti gli Partecipazione a discrezione del docente indirizzi corso ai fini della certificazione DELF (livello A2) Su progetto 20 corso ai fini della certificazione DELF (livello B1) Su progetto corso ai fini della certificazione DELF Livello B2 Su progetto stage all’estero Su progetto Lingua Francese Spettacolo teatrale Data France Theatre NOTRE 27/28-2 DAME 2015 DES BANLIEUES Partecipazione cinema Europeo Da definire destinato ad utenti interni degli indirizzi del biennio in cui si studia la lingua francese e del settore delle scienze umane (Alunni che avendo studiato Francese nella scuola media inferiore, vogliano completare la loro preparazione e conseguire una certificazione) ed esterni. costo a carico degli utenti ( corso ed esame) 30 ore pomeridiane presenza di insegnante madrelingua 20 destinato ad utenti interni ed esterni costo a carico degli utenti ( corso ed esame) 30 ore pomeridiane presenza di insegnante madrelingua 20 corso 50 ore pomeridiane destinato ad utenti interni ed esterni costo a carico degli utenti ( corso ed esame) presenza di insegnante madrelingua 15-20 destinato ad utenti interni delle classi III, IV e presumibilmente V di tutti gli indirizzi a carico degli utenti durata una settimana in famiglia estera II, III, ore € 9.00 Costo Cinema teatro IV, V di del tutti gli biglietto Lecce indirizzi € 12 tutti gli Don Bosco Partecipazione a discrezione del docente indirizzi 81 Lingua Spagnola corso ai fini della certificazione DELE (livello B1) Su progetto 20 corso ai fini della certificazione DELE (livello B2) Su progetto 20 stage all’estero Su progetto Spettacolo teatrale 8-1-2015 PERRO destinato ad utenti interni ed esterni costo a carico degli utenti ( corso ed esame) 60 ore pomeridiane presenza di insegnante madrelingua 15-20 destinato ad utenti interni delle classi II, III e IV a carico degli utenti durata una settimana in famiglia estera III, IV, Ore 9.00 Costo del Cinema teatro V Palketto Stage EL corso 50 ore pomeridiane destinato ad utenti interni ed esterni costo a carico degli utenti ( corso ed esame) presenza di insegnante madrelingua biglietto € 12 Don Bosco Lecce DEL HORTELANO Partecipazione cinema Europeo Da definire tutti gli Partecipazione a discrezione del docente indirizzi 82 LICEO STATALE “P. SICILIANI”-LECCE SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’ A.S. 2014/15 Sezione 1- Descrittiva 1.1 Denominazione progetto (Titolo Sintetico) PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER ECDL 1.2 Responsabile progetto Prof. Antonio De Lorenzis 1.3 Obiettivi (descrizione sintetica degli obiettivi e del percorso da effettuare) OBIETTIVI GENERALI: a) orientamento a nuove professioni nell’ambito informatico – telematico ; b) ampliamento delle conoscenze dell’allievo completando , in modo significativo , la preparazione di base ; c) la partecipazione alle attività scolastiche OBIETTIVI SPECIFICI: a) Migliorare le conoscenze di base ; b) Saper utilizzare le nuove tecnologie ; c) Acquisire padronanza dei nuovi saperi tecnologici; d) Acquisire abilità e competenze da sfruttare in altri saperi mediante la multimedialità . e) acquisire la certificazione ECDL . Titolo spendibile a livello Universitario e nel mondo del lavoro . 1.4 Durata (precisare quanti I l corso si svolgerà nei mesi incontri a settimana) Novembre 2014 - Giugno 2015 per un totale di ore 56 ore 1 incontro settimanale di 2 ore in orario pomeridiano dalle ore 14:30 alle ore 16,30 83 1.5 Risorse umane Gruppo Progetto Gestione sistema ATLAS Esperti Docenti Esaminatori ECDL Personale non docente Altro - Prof. Antonio De Lorenzis Prof. Prof. Campa Giuliano ( Mod. Spreadsheets ) , Prof. De Lorenzis Antonio ( Mod . Computer Essentials ) , Prof. Santoro Massimiliano (Mod. Presentation) , Prof. Barba Giorgio ( Word Processing) , Prof. Lapenna Carlo( IT Security ) , Prof.ssa Ciccarese Adina ( Online Essentials ) , Prof. De Lorenzis Antonio ( Online Collaboration) Prof. De Lorenzis Antonio , Prof. Prof. Campa Giuliano , Prof. Barba Giorgio Prof. Santoro Massimiliano Prof.ssa Ciccarese Adina Assistente tecnico - Sig. Muya Fernando D.S.G.A. , Personale A.T.A. 1.6 Beni e servizi Il presente schema è per n. 25 alunni 84 LICEO “P.SICILIANI” LECCE SCHEDA DI PROGETTO CODICE PROGETTO PROGETTO Il Russo per tutti Responsabile del progetto: Anno scolastico 2014\2015 Revisione n. Data Prof.ssa Rosa Anna Taurino OBIETTIVI: Obiettivi generali : Ampliare l’offerta formativa del liceo linguistico, ma anche del liceo delle scienze umane e dell’economico sociale, in quanto lo studio di una lingua che richiede la decodificazione iniziale dei segni per poi poter entrare nella sua naturale funzione comunicativa, ha una valenza formativa di notevole interesse. Ampliamento delle conoscenze linguistiche con lo studio di una nuova lingua e attraverso questa ampliamento degli orizzonti culturali Obiettivi specifici Saper presentare se stessi, la propria famiglia, gli amici Saper raccontare di se, dei propri hobbies Saper dare e chiedere informazioni elementari sul “dove si trova ?” “come?” “quando?” Saper leggere e comprendere brevi brani e dialoghi su argomenti di vita quotidiana e personale Saper scrivere brevi testi su argomenti di vita quotidiana e personale Risultati (misurabili che si intendono perseguire): Certificazione interna (Liv. A2) e attribuzione di credito formativo per coloro che abbiano frequentato assiduamente con interesse, partecipazione e profitto almeno più che sufficiente 85 Metodologie: Per tutte le finalità e gli obiettivi il progetto si articolerà nelle seguenti attività: Lezioni frontali con coinvolgimento individuale, a coppie o in plenum. Role play. Materiale autentico Descrizione delle fasi di realizzazione del progetto/attività: Step 1 Le prime 5 lezioni avranno come oggetto la decodificazione dei caratteri cirillici, e l’approccio orale elementare all’aspetto comunicativo della lingua. Step 2 Nella seconda fase (10 lezioni) si porrà molta attenzione alla lettura di brevi testi, nonché alla sistematizzazione delle norme a base della struttura della lingua Russa e al loro riutilizzo simulando role play, o situazioni funzionali alla vita quotidiana. Test e verifiche in itinere. Step 3 Nell’ultima fase si consolideranno le strutture acquisite sia scritte che orali potenziando il lessico. Step 4 Verifica finale, test orale e valutazione con certificazione interna e attribuzione del credito. Durata del progetto : inizio mese di gennaio 2015 40\50 ore ( 2 incontri settimanali di 2 h ciascuno ) Risorse umane : Prof.ssa Rosa Anna Taurino Beni e servizi : Fotocopie Descrizione delle metodologie di controllo del progetto/attività: Test e verifiche in itinere Alla fine del corso si effettuerà valutazione e certificazione interna (Liv. A2) con attribuzione di credito scolastico Costo totale del progetto : ore di docenza e fotocopie Firma del responsabile del progetto: 86 SCHEDA DI PROGETTO CODICE PROGETTO PROGETTO OrientAttiva Anno scolastico 2014\2015 Revisione n. Data Responsabile del progetto: Prof.ssa Albanese Maria Antonietta OBIETTIVI: Obiettivi generali : Consolidare negli studenti abilità decisionali Raccogliere informazioni utili rispetto alle opportunità formative e lavorative Elaborare un progetto di scelta definendo un piano d’azione Verificare la validità e attuabilità del proprio progetto di scelta Obiettivi specifici : Imparare a fronteggiare le difficoltà connesse alla scelta Favorire gli incontri e gli scambi con le diverse realtà territoriali Stimolare l’alunno verso una maggiore conoscenza di sé, delle proprie attitudini, delle capacità e motivazioni. Soggetti coinvolti: gruppo alunni (maggiorenni) delle classi V CU e V BU Risultati (misurabili che si intendono perseguire): Realizzazione di un Report sull’esperienza vissuta Metodologie: Per tutte le finalità e gli obiettivi il progetto si articolerà nelle seguenti attività: 87 Descrizione delle fasi di realizzazione del progetto/attività: Step 1 3 incontri della durata di 3 ore ciascuno con esperti nei settori di riferimento su tematiche sociopsico-pedagogiche e giuridichepresso il Centro Comunità Pubblica per Minori di Lecce Step 2 Realizzazione di 2 attività laboratoriali, con il coinvolgimento dei minori, della durata di 3 ore ciascuno presso il Centro Comunità Pubblica per Minori di Lecce Step 3 1 incontro di brefing della durata di 2 ore presso il Centro Comunità Pubblica per Minori di Lecce Step 4 Verifica finale: realizzazione di un Report sull’esperienza vissuta. Durata del progetto : inizio mese di marzo/aprile 201520 ore totali in orario scolastico Risorse umane : Prof.ssa Loredana De Simone Beni e servizi : Fotocopie Uso di mezzi pubblici o personali a carico degli studenti Descrizione delle metodologie di controllo del progetto/attività: somministrazione di un questionario sulle aspettative all’inizio del progetto e in itinere di controllo del percorso Alla fine del corso si produrrà un Report sull’esperienza realizzata Costo totale del progetto : nessuno Firma del responsabile del progetto: 88 PIANO PER LA FORMAZIONE IN SERVIZIO Per la diffusione della cultura della qualità e con l’obiettivo di rendere sempre più efficaci gli interventi operativi, il nostro Istituto, in una logica di aggiornamento professionale continuo, promuove forme di aggiornamento relativamente ai seguenti argomenti: - Interventi formativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro Interventi formativi in campo tecnologico Interventi formativi CLIL Interventi formativi BES RISORSE FINANZIARIE Le risorse finanziarie dell’Istituto provengono da finanziamenti MIUR, Regione, Provincia EE.LL. L’utilizzo del Fondo di Istituto, oggetto di contrattazione interna, e di ogni altro finanziamento è finalizzato alla retribuzione di prestazioni straordinarie di tutto il personale della scuola con il fine di: Valorizzare e sviluppare le risorse umane esistenti nella scuola Migliorare organizzazione complessiva dell’Istituto Riconoscere il ruolo di docenti e personale responsabili di specifiche attività e iniziative di interesse generale Promuovere e sostenere l’aggiornamento professionale del personale Riconoscere l’impegno maggiore (quantitativo e qualitativo) del personale amministrativo e ausiliario in relazione all’artiolazione delle diverse attività formative promosse dalla scuola 89 ORIENTAMENTO In una prospettiva europea di Lifelong Learnig l’orientamento diviene un elemento necessario e indispensabile in una scuola che interpreta le istanze socio-culturali odierne e progetta strategicamente i suoi interventi in una logica di apprendimento – insegnamento come autoapprendimento e auto- formazione costante. L’Orientamento diviene, quindi, auto-orientamento costante e graduale volto a garantire lo sviluppo globale dell’alunno, e , quindi, lo sviluppo consapevole della sua personalità nelle sue varie dimensioni, in un percorso che fornisca quelle coordinate di senso adeguate a vivere pienamente e produttivamente il proprio ruolo nei differenti e diversi contesti di vita. La mission della scuola è quindi di contribuire alla maturazione del processo di auto-orientamento attraverso due funzioni: promuovere, attraverso la propria funzione formativa, una maturazione delle competenze orientative di base e propedeutiche a fronteggiare specifiche esperienze di transizione; sviluppare “attività di educazione alla scelta e di monitoraggio, attraverso l’utilizzo di risorse interne al sistema ma anche con il contributo di risorse esterne reperite liberamente sul mercato e/o messe a disposizione da altri sistemi in una logica di integrazione territoriale”, finalizzate a promuovere il benessere dello studente lungo il proprio iter formativo e prevenire rischi di insuccesso e/o abbandono. FINALITA’ Sviluppare le azioni orientative della scuola nell'ottica del lifelong learning. Aiutare gli alunni a conoscere se stessi, le proprie capacità, le proprie attitudini, le proprie difficoltà, i propri limiti ed individuare insieme ad essi strategie di superamento. Motivare gli alunni allo studio per favorire l’ acquisizione di un corretto metodo di lavoro. Stimolare gli allievi a conoscere gli ambienti in cui vivono e i cambiamenti culturali e socioeconomici. Sviluppare negli alunni capacità progettuali e di scelta consapevole. Far conoscere agli alunni i possibili sbocchi professionali e le opportunità di proseguire gli studi. Rafforzare una rete operativa territoriale tra tutte le attività finalizzate alla promozione dell'orientamento ORIENTAMENTO IN INGRESSO OBIETTIVI Incrementare le iscrizioni ai differenti indirizzi dell’istituto Far conoscere il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Statale “P. Siciliani” alle famiglie e a agli alunni delle Scuole medie del territorio ORIENTAMENTO ACCOGLIENZA OBIETTIVI Ridurre l’impatto del passaggio dalla scuola media di provenienza alla scuola superiore Rimuovere i fattori di disagio relazionale favorendo la comunicazione e la socializzazione nel gruppo classe Stabilire relazioni positive per favorire l’apprendimento Prevenire comportamenti a rischio Conoscere il funzionamento e l’organizzazione scolastica Coinvolgere gli alunni nelle attività scolastiche 90 Il gruppo di lavoro “Orientamento in ingresso” propone, per facilitare l’inserimento dei nuovi alunni, una serie di attività di accoglienza iniziale finalizzate a facilitare: La riduzione dell’impatto del passaggio dalla scuola media di provenienza alla scuola superiore La rimozione di fattori di disagio relazionale favorendo la comunicazione e la socializzazione nel gruppo classe (all’interno del gruppo allievi e con gli insegnanti) La creazione di relazioni positive per favorire l’apprendimento La prevenzione di comportamenti a rischio La conoscenza del funzionamento e l’organizzazione scolastica Il coinvolgimento degli alunni nelle attività scolastiche La conoscenza di sé attraverso questionari sulla motivazione scolastica e lo stile di studio La diagnosi dei livelli di ingresso del gruppo-classe (test d’ingresso) La raccolta di informazioni sull’attività di orientamento svolta FASE PREPARATORIA Attraverso gruppi di incontro, gli studenti che faranno accoglienza alle prime classi imparano a presentarsi, raccontare di sé e mettere a loro agio gli altri Attività 1: Conoscenza della scuola OBIETTIVI: Acquisire la conoscenza degli spazi scolastici, dei ruoli presenti all’interno della scuola e relative funzioni MODALITA’: Spiegazione sui diversi ruoli operanti all’interno della scuola tramite utilizzo del questionario di controllo “Cosa fare per…?” Attività 2: Socializzazione e creazione di un clima positivo e costruttivo. OBIETTIVI: Sviluppare la conoscenza reciproca; Esplicitare paure, domande, aspettative; Chiarire il sistema di aspettative reciproche tra allievi e insegnanti; Acquisire padronanza nell’esposizione di fronte al gruppo classe MODALITÀ: Presentazione di se’ agli altri. Suggerimenti metodologici: Per tale attività si decide in anticipo quali aspetti rilevare (da dove vengo, cosa mi piace fare, sport preferito, materia preferita, materia più critica, ecc.); ciascun alunno si presenta ad un compagno e gli consegna un post-it con un’immagine che lo rappresenta e spiega il perché, il compagno lo presenta alla classe e attacca il post-it su di un cartellone. Il compagno fa lo stesso nei suoi confronti. Si otterrà, alla fine, una rappresentazione figurata del gruppo-classe. Terminata questa attività si procede alla definizione del sistema di aspettative reciproche tra insegnanti e allievi: si chiede agli allievi di scrivere in punti sintetici 1) cosa si aspettano dagli insegnanti 2) se fossero loro al posto degli insegnanti cosa si aspetterebbero dagli allievi. La raccolta in plenaria dei vari punti consentirà all’insegnante di evidenziare i punti di accordo e disaccordo su entrambe le aree di aspettative (cosa è lecito che gli allievi si aspettino e perché, cosa coincide con quanto detto da loro in merito alle aspettative degli insegnanti). 91 Attività 3: Stipula del contratto formativo OBIETTIVI: Aumentare il senso di responsabilità degli allievi in merito ai risultati da raggiungere attraverso una conoscenza ed accettazione di obiettivi, metodologie e regole di comportamento. Migliorare la consapevolezza da parte degli allievi di essere parte attiva nel processo di apprendimento SUGGERIMENTI METODOLOGICI. Stipulare il contratto formativo significa chiarire prima della partenza cosa ci si propone di fare e come e, soprattutto, richiedere la collaborazione attiva degli allievi attraverso l’accordo e l’adesione al progetto. Va sottolineato che il buon esito di un percorso formativo dipenderà dal senso di responsabilità di ciascuno: questo riguarda in particolare le regole di comportamento, molto spesso vissute come restrittive dagli adolescenti, che però rappresentano un fondamentale presupposto per lavorare in modo costruttivo. Prima, quindi, della presentazione da parte dei docenti degli obiettivi da raggiungere nelle diverse discipline, delle metodologie didattiche usate e degli strumenti di verifica, può essere utile una sessione dedicata alle regole di comportamento. Per favorire l’intervento attivo degli studenti si struttura questo intervento nel seguente modo: Primo momento di riflessione in sottogruppo (4/5 alunni) o attraverso un brainstorming nel quale si chiede agli studenti: quali sono secondo loro le regole di comportamento necessarie per raggiungere gli obiettivi scolastici e lavorare in modo costruttivo. Secondo momento nel quale si confrontano i risultati ottenuti dal gruppo con quanto scritto sul regolamento scolastico. A questo punto occorre sottolineare le regole più importanti e chiarire anche l’eventuale sistema di sanzioni collegate al mancato rispetto di tali regole. Attività 4: Conoscenza di sé OBIETTIVI: Migliorare la conoscenza di se’ con particolare riferimento alla propria motivazione scolastica e i propri punti di forza e punti di debolezza. Migliorare o strutturare un metodo di studio efficace per fronteggiare la nuova situazione scolastica e le eventuali difficoltà RUOLI COINVOLTI Docente referente per l’orientamento SUGGERIMENTI METODOLOGICI. La compilazione del questionario sulla motivazione rappresenta uno spunto di riflessione per gli allievi che possono poi discutere con il docente eventuali dubbi o gli esiti del questionario. Gli stessi esiti possono essere ripresi in casi di difficoltà scolastica, nei quali sia necessario rivedere il metodo di studio. Attività 5: Diagnosi sui livelli di ingresso (a cura dei singoli insegnanti delle diverse discipline) Attività 6: Raccolta di informazioni in merito all’orientamento svolto Questa attività riguarda la somministrazione e l’elaborazione del questionario “I motivi della mia scelta” a cura del DOCENTE COORDINATORE, che si occupa della raccolta, della elaborazione e della consegna al referente per l’orientamento. Tutte le attività sono calendarizzate e organizzate (individuazione alunni tutor e docenti referenti) già alla fine dell’anno, coordinate dalla F.S. e possono anche includere altre opportunità che saranno meglio individuate e proposte nell’ultimo collegio, sulla base del feedback dell’anno precedente. 92 ORIENTAMENTO IN ITINERE L’orientamento in itinere sarà articolato in una duplice direzione: scolastica e professionale. Il primo finalizzato alla conoscenza di sé e delle personali inclinazioni e interessi, il secondo, alla formazione post-scolastica e alla conoscenza e all’orientamento nel mondo lavorativo. A tal fine, ogni Consiglio di Classe integrerà la didattica curriculare con momenti significativi di didattica orientativa. Orientamento scolastico OBIETTIVI Acquisire autonomia nelle scelte Acquisire strategie per una migliore conoscenza di sé Acquisire- potenziare capacità critiche Valutare le risorse personali e le motivazioni verso scelte future Conoscere se stessi, i propri punti di forza e di debolezza (attitudini, interessi professionali e culturali) Costruire relazioni umane più collaborative e produttive nel gruppo classe Combattere il fenomeno della dispersione scolastica Orientamento professionale OBIETTIVI Rendere gli alunni protagonisti delle scelte che li riguardano, sia in ambito scolastico che lavorativo Preparare gli alunni alla formulazione di un curriculum vitae Conoscere gli aspetti socio-economici della provincia di Lecce e le istituzioni che li regolano Conoscere gli aspetti normativi del mercato del lavoro nelle diverse componenti e l’offerta esistente AZIONI MESSE IN ATTO - costante e attenta analisi del successo\insuccesso scolastico con sistemica somministrazione di questionari ad hoc. All’inizio del terzo anno realizzazione di uno stage sull’acquisizione dei crediti scolastici e di tutto il meccanismo collegato al momento finale dell’esame di maturità focalizzando su criticità e necessità del sistema esami di stato. ORIENTAMENTO IN USCITA OBIETTIVI Consolidare negli studenti abilità decisionali Raccogliere informazioni utili rispetto alle opportunità formative e lavorative Elaborare un progetto di scelta definendo un piano d’azione Verificare la validità e attuabilità del proprio progetto di scelta Imparare a fronteggiare le difficoltà connesse alla scelta Favorire gli incontri e gli scambi con le diverse realtà territoriali 93 AZIONI MESSE IN ATTO Analisi dei bisogni attraverso indagine personale degli alunni delle classi quinte sul loro orientamento post-diploma. Raggruppamento dei risultati per aree : mondo del lavoro o studi universitari o parauniversitari Contatto con i responsabili dell’orientamento dei vari ambiti o università. Convenzioni con aziende per stages di alternanza scuola-lavoro Partecipazione a stages previsti da enti e\o università nella nostra realtà territoriale, nonchè orientamento e divulgazione di altre . Feed back, analisi finale delle scelte consolidate o delle variazioni intervenute dopo il percorso effettuato Confronto con i dati iniziali 94 RISORSE STRUTTURALI LOCALI DI SERVIZIO Ufficio di Presidenza Ufficio del Direttore dei servizi generali e amministrativi Ufficio di segreteria didattica Ufficio di segreteria amministrativa Sala dei collaboratori del Preside Sala Docenti Archivio Deposito attrezzi, attiguo alla palestra coperta Servizi igienici per ogni piano (alunni e docenti, maschili e femminili) e per la palestra (spogliatoi e WC alunni/e) Strutture per il superamento delle barriere architettoniche. LABORATORI 3 laboratori di informatica con collegamento ad internet 1 laboratorio linguistico multimediale 1 laboratorio di scienze 1 laboratorio di fisica Nelle sedi centrale e succursale (Collegamento satellitare ed Internet) con idonee attrezzature e diretti da personale docente. La succursale è attrezzata con un laboratorio multimediale BIBLIOTECA Occupa attualmente due ampi locali, per i quali si sta studiando una scaffalatura moderna e funzionale, che consenta diretto e facile accesso da parte dell’utente ai testi da consultare e la possibilità, per il docente, di organizzare un vero e proprio laboratorio di studio. Dei 17000 volumi presenti, almeno 2000 provengono dalla Scuola Normale Femminile, sorta nell’a.s. 1868-69 e trasformata in Istituto Magistrale il 6 maggio 1923 con la Riforma gentile. Occupano un’intera parete della prima stanza e costituiscono una fonte di inestimabile valore storico e scientifico per gli studiosi di quel periodo. Numerose sono anche le riviste di carattere letterario, storico,filosofico,pedagogico,artistico e scientifico a disposizione di docenti e alunni per l’aggiornamento e la ricerca. Il testo più prezioso è il dizionario storico e critico di Bayle in tre volumi del 1702, edito a Rotterdam da Reinier Leers. PALESTRA Si dispone di un’area coperta di circa 250 mq. attrezzata per la Pallavolo e la Pallacanestro e dotata di numerosi grandi e piccoli attrezzi; è presente inoltre un’ampia area scoperta con campo da basket e calcetto-pallamano predisposta anche per il salto in lungo. AULA MAGNA Attrezzata con 100 posti a sedere (circa) e dotata degli strumenti indispensabili per le diverse riunioni: docenti, alunni, genitori ed enti vari. 95 PIANO DI SICUREZZA DELLA SCUOLA ( L. 626 e s.m.i. ) Tutti gli ambienti scolastici sono dotati di cartelli con planimetria indicante la direzione di fuga in caso di emergenza secondo il piano di evacuazione d’Istituto e di estintori. Inoltre, per ogni classe, sono state date indicazioni agli allievi per le mansioni di “capofila” e “serrafila” e di comportamento “antipanico”. L’Istituto è dotato di scale di sicurezza e di porte tagliafuoco con maniglioni antipanico. Recentemente è stata completata la messa a norma di tutti gli impianti. I criteri di operatività dei servizi amministrativi 1. La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì l'osservanza e il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: celerità delle procedure; trasparenza; informazione sui servizi di segreteria; tempi di attesa agli sportelli; flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. 2. Ai fini di un miglior servizio per l'utenza, si può derogare dagli standard fissati. 3. La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata "a vista" tutti i giorni, in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace. 4. La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi in tempi razionali. 5. Il rilascio dei certificati è effettuato nell'orario di apertura della Segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza. 6. Gli uffici di Segreteria (compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo) garantiscono un orario di apertura al pubblico, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio; in particolare secondo il criterio della flessibilità approvato dal Consiglio d'Istituto. L'Ufficio di Presidenza riceve il pubblico tutti i giorni negli orari stabiliti assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendono il nome dell'Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. 7. Vengono seguiti i seguenti criteri di informazione: L'Istituto predispone precisi spazi ben visibili adibiti appunto all'informazione relativa in particolare a: Tabella dell'orario di lavoro dei dipendenti Organigramma degli Uffici (Presidenza - Vicepresidenza e servizi) Organigramma degli organi collegiali Organico del personale docente e A.T.A. Albi d'Istituto Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per: bacheca sindacale bacheca degli studenti bacheca dei genitori on line 8. Per l'informazione all'utenza: Presso l'ingresso e presso gli uffici sono presenti operatori scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. 96 ALLEGATI INCLUSIVITA’ 97 ALLEGATO 1 LICEO STATALE “PIETRO SICILIANI” Via Leuca 73100 –LECCE SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (da inoltrare al Dirigente scolastico e al GLI) A. S. _________________ Classe ________________Sez __ DATI PERSONALI Cognome e nome dell’alunno____________________________ Luogo e data di nascita___________________________ Indirizzo___________________________ Recapiti telefonici/email___________________________ Informazioni sul curriculum scolastico effettuato: frequenza, obiettivi raggiunti, problematiche emerse _________________________________________________________________________________ DESCRIZIONE DELL’ALUNNO AREA DELLO SVILUPPO FISICO. Indicare se lo studente ha strutture corporee mancanti o compromesse, malattie acute o croniche, deficit della vista, dell’udito, di altre attività sensoriali, problemi di controllo del movimento, problemi di lateralizzazione, etc. _________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________ AREE DELLO SVILUPPO PSICHICO. Per ogni Area tracciare una X nella casella che indica il grado di difficoltà riscontrato, seguendo come scala di riferimento: 0 nessuna difficoltà; 1 difficoltà lieve; 2 difficoltà media; 3 difficoltà grave. Indicare i punti di forza e quelli di debolezza. Capacità nell’Area Cognitiva 0 1 2 3 Ha capacità di attenzione Ha capacità di memoria Si sa concentrare Ha capacità di comprensione Sa ricercare informazioni Sa elaborare conoscenze Sa risolvere problemi Punti di forza___________________________ Punti di debolezza___________________________ Capacità nell’Area della Comunicazione 0 1 2 3 Ha capacità di ascolto Si esprime in maniera appropriata 98 Sa conversare Sa riferire fatti personali Sa esprimersi con linguaggi non verbali Sa usare le nuove tecnologie Punti di forza___________________________ Punti di debolezza___________________________ Capacità nell’Area dell’Apprendimento 0 1 2 3 0 1 2 3 0 1 2 3 0 1 2 3 0 1 2 3 Sa leggere Sa scrivere Sa calcolare Sa esporre un argomento di studio Segue il ragionamento logico matematico È in grado di effettuare ricerche Usa le competenze acquisite per realizzare idee Punti di forza___________________________ Punti di debolezza___________________________ Capacità nell’Area Relazionale Lavora in gruppo Rispetta le regole È capace di controllare le emozioni Sa gestire i rapporti con i docenti Sa gestire i rapporti con i pari Punti di forza___________________________ Punti di debolezza___________________________ Capacità nell’Area dell’Autonomia Personale Ha cura della propria persona Ha cura dei propri oggetti È consapevole delle proprie difficoltà Ha autostima Sa organizzare le proprie attività Punti di forza___________________________ Punti di debolezza___________________________ Capacità nell’Area dell’Autonomia Sociale Sa instaurare rapporti con gli altri Sa gestire i conflitti Sa mantenere relazioni di amicizia Effettua attività sportive È in grado di condurre una vita sociale Punti di forza___________________________ Punti di debolezza___________________________ Situazioni sfavorevoli del contesto extrascolastico Relazioni complesse nell’ambito familiare Difficoltà socio-economiche 99 Difficoltà socio-culturali Difficoltà recente con varia eziologia (indicare) Punti di forza___________________________ Punti di debolezza___________________________ Informazioni fornite dai genitori sullo studente e sulla sua vita extrascolastica (abitudini, interessi, uso del tempo libero) ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ________________________ RICHIESTE Richiesta di visita specialistica, da parte del settore sanitario, per l’accertamento delle cause relative alle difficoltà segnalate con questa scheda, con particolare attenzione a: ___________________________ Richiesta di risorse aggiuntive di personale (ad es. docenti di classe in attività aggiuntiva, referente DSA, docente di sostegno, assistente educativo, mediatore culturale) ___________________________ Per eseguire le seguenti attività/progetti___________________________ Richiesta di acquisto di beni strumentali (apparecchiature informatiche, sussidi e software didattici) ___________________________ Richiesta di finanziamenti per svolgere attività aggiuntive di insegnamento, per acquistare materiale didattico, libri___________________________ Docenti di classe Nome e cognome Firme Referente di Istituto BES Nome e cognome Firma Genitori Firme Nome e cognome Dirigente scolastico Nome e cognome Firma Data Il sottoscritto genitore di__________________________________________ , ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003, autorizza il trattamento dei dati per finalità istituzionali. Data Firma del genitore 100 ALLEGATO 2 LICEO STATALE “PIETRO SICILIANI” Via di Leuca, 2 - 73100 LECCE SCHEDA RIASSUNTIVA ALUNNI BES PER CLASSI E TIPOLOGIA DI BISOGNO A.S. …………/…………….. ELENCO ALUNNI COGNOME E NOME Classe BES Disabilità Disturbi Certificata Evolutivi (L. 104/1992) Specifici Svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale 101 TOTALE Alunni con Bisogni Educativi Speciali totali:___________________ Data ………………… Il Referente BES (Prof. Marra Paolo) 102 ALLEGATO 3 LICEO STATALE “PIETRO SICILIANI” Via di Leuca, 2 - 73100 LECCE Anno Scolastico ………….. PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO BES VERBALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN DATA…………………………………………... COLLOQUIO CON LA FAMIGLIA IN DATA ………………………… DICHIARAZIONE PER LA FAMIGLIA Il sottoscritto………………………………………in disaccordo con le indicazioni del Team docenti della classe/ ....……………, esprime parere contrario alla stesura del PDP BES per il proprio figlio………………………………………. per l’anno scolastico …………………………. , come previsto dalla Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e successiva Circolare n° 8 del 06/03/2013. Data……………………….. Firma del genitore …………………………………. 103 LICEO STATALE “PIETRO Via di Leuca, 2 - 73100 LECCE SICILIANI” Anno Scolastico ………….. PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO BES VERBALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN DATA…………………………………………... COLLOQUIO CON LA FAMIGLIA IN DATA ………………………… DICHIARAZIONE PER LA FAMIGLIA Il sottoscritto………………………………………in accordo con le indicazioni del Consiglio di classe ……………, esprime parere favorevole ad una personalizzazione del percorso formativo del proprio figlio………………………………………. per l’anno scolastico …………………………. come previsto dalla Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e successiva Circolare n° 8 del 06/03/2013. Il progetto definisce obiettivi di apprendimento specifici ed adeguati alle effettive capacità dello studente, al fine di consentirne lo sviluppo delle potenzialità e la piena partecipazione alle attività educative e didattiche. A fine anno scolastico l’esito positivo, cioè il passaggio alla classe successiva/l’ammissione all’esame dipenderà dal raggiungimento dei risultati previsti dal PDP BES. Data……………………….. Firma del genitore …………………………………. 104 ALLEGATO 4 LICEO STATALE “PIETRO SICILIANI” Via Leuca 73100 –LECCE PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO A.S. _____/_____ Alunno/a: _________________________ Classe: ______________ Coordinatore di classe: _________________________ Responsabile BES e Coordinatore GL I : ___________________________ La compilazione del PDP è effettuata dopo un periodo di osservazione dell’allievo, entro il primo trimestre. Il PDP viene deliberato dal Consiglio di classe, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. 105 Indice I BES (SCHEMA RIASSUNTIVO) SEZIONE A (comune a tutti gli allievi) Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell’Allievo SEZIONE B - PARTE I (allievi con DSA) Descrizione delle abilità e dei comportamenti - PARTE II (allievi con altri BES Non DSA) Descrizione delle abilità e dei comportamenti SEZIONE C - (comune a tutti gli allievi) Osservazione di Ulteriori Aspetti Significativi Patto Educativo SEZIONE D: (comune a tutti gli allievi) INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI Tabella Strategie di personalizzazione/individualizzazione Allegati Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative - Parametri e criteri per la verifica/valutazione INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE 106 Bisogni Educativi Speciali 1) DISABILITA’ (L. 104/1992) D.S.A. (dislessia, disgrafia, disortografia discalculia; L. 170) deficit del linguaggio deficit delle abilità non verbali verbali 2) DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI deficit della coordinazione motoria disprassia BES funzionamento cognitivo limite o misto (F83); 2,5% della popolaz. scolastica (200.000 alunni) ADHD e spettro autistico di tipo lieve (1%; 80.000 alunni) comportamento oppositivo provocatorio disturbo della condotta in adolescenza 3) SVANTAGGIO: socio-economico, linguistico e culturale 107 SEZIONE A (comune a tutti gli allievi) Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di Presentazione dell’Allievo Cognome e nome allievo/a:________________________________________ Luogo di nascita: __________________________Data____/ ____/ _______ Lingua madre: _________________________________________________ Eventuale bilinguismo: ___________________________________________ INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE DA PARTE DI: SERVIZIO SANITARIO - Diagnosi / Relazione multi professionale: ________________________________ (o diagnosi rilasciata da privati, in attesa di ratifica e certificazione da parte del Servizio Sanitario Nazionale) Codice ICD10:_________________________________________________ Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____ Aggiornamenti diagnostici: _________________________________________ Altre relazioni cliniche: ____________________________________________ Interventi riabilitativi: ______________________________________________ ALTRO SERVIZIO - Documentazione presentata alla scuola________ Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____ (relazione da allegare) CONSIGLIO DI CLASSE – Scheda di rilevazione Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____ (Scheda da allegare) INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALLA FAMIGLIA / ENTI AFFIDATARI (ad esempio percorso scolastico pregresso, ripetenze …) ____________________________________________________________________ 108 SEZIONE B – PARTE I (allievi con DSA) Descrizione delle abilità e dei comportamenti DIAGNOSI SPECIALISTICA OSSERVAZIONE IN CLASSE (dati rilevati direttamente dagli insegnanti) (dati rilevabili, se presenti, nella diagnosi) LETTURA ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………. ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… …………………………………………….. ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ……………………………………………… LETTURA VELOCITÀ Molto lenta Lenta Scorrevole CORRETTEZZA Adeguata Non adeguata (ad esempio confonde/inverte/sostituisce omette lettere o sillabe COMPRENSIONE Scarsa Essenziale Globale Completa-analitica SCRITTURA ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… …………………………………………………. SCRITTURA Corretta Poco corretta Scorretta SOTTO DETTATURA TIPOLOGIA ERRORI Fonologici Non fonologici Fonetici ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… ………………………………………………… …………………………………………………. ADERENZA CONSEGNA Spesso Talvolta Mai CORRETTA STRUTTURA MORFO-SINTATTICA Spesso PRODUZIONE AUTONOMA/ Talvolta Mai CORRETTA STRUTTURA TESTUALE (narrativo, descrittivo, regolativo …) Spesso Talvolta Mai CORRETTEZZA ORTOGRAFICA Adeguata Parziale Non adeguata USO PUNTEGGIATURA Adeguata Parziale Non adeguata 109 GRAFIA ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… …. GRAFIA LEGGIBILE Sì Poco No Leggero Ripassato TRATTO Premuto CALCOLO Incerto CALCOLO ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………. ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………. ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………. ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………... Difficoltà visuospaziali (es: quantificazione automatizzata) ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………. ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………. ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………. spesso talvolta Recupero di fatti numerici raggiunto parziale Automatizzazione dell’algoritmo procedurale raggiunto parziale Errori di processamento numerico (negli aspetti cardinali e ordinali e nella corrispondenza tra numero e quantità) spesso Uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente) adeguata parziale Capacità di problem solving adeguata parziale Comprensione del testo di un problema adeguata parziale talvolta mai non raggiunto non raggiunto mai non adeguato non adeguata non adeguata 110 ALTRE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO OSSERVAZIONE IN CLASSE (Dati rilevabili se presenti nella diagnosi) (dati rilevati direttamente dagli insegnanti) PROPRIETÀ LINGUISTICA PROPRIETÀ LINGUISTICA difficoltà nella strutturazione della frase difficoltà nel reperimento lessicale difficoltà nell’esposizione orale MEMORIA MEMORIA Difficoltà nel memorizzare: categorizzazioni formule, strutture grammaticali, algoritmi (tabelline, nomi, date …) sequenze e procedure ATTENZIONE ATTENZIONE attenzione visuo-spaziale selettiva intensiva AFFATICABILITÀ AFFATICABILITÀ Sì poca PRASSIE No PRASSIE difficoltà di esecuzione difficoltà di pianificazione difficoltà di programmazione e progettazione ALTRO ALTRO 111 SEZIONE B -PARTE II Allievi con altri Bisogni Educativi Speciali (Non DSA) Descrizione delle abilità e dei comportamenti Rientrano in questa sezione le tipologie di disturbo evolutivo specifico (non DSA) e le situazioni di svantaggio socioeconomico, culturale e linguistico citate dalla c.m. n. 8 del 06/03/2013 1) DOCUMENTAZIONE GIÀ IN POSSESSO (vedi pag. 3): o Diagnosi di ____________________________________ o Documentazione altri servizi (tipologia) _______________________________ o Relazione del consiglio di classe in data___________________________ 2) INFORMAZIONI SPECIFICHE DESUNTE DAI DOCUMENTI SOPRA INDICATI __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ _______________________________________________________ _____________________________________________________________________ 3) DESCRIZIONE DELLE ABILITÀ E DEI COMPORTAMENTI OSSERVABILI A SCUOLA DA PARTE DEI DOCENTI DI CLASSE per gli allievi con Disturbi Evolutivi Specifici e con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, senza diagnosi specialistica, si suggerisce : - la compilazione della griglia osservativa proposta qui di seguito; - la compilazione di quanto predisposto nella sezione B parte I per i DSA __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ 112 Osservazione degli INSEGNANTI GRIGLIA OSSERVATIVA (DES e Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale) Punto di forza Nessuna problematicità Problematicità lieve o occasionale Problematicità media Problematicità rilevante Manifesta difficoltà di lettura/scrittura Manifesta difficoltà di espressione orale Manifesta difficoltà logico/matematiche Manifesta difficoltà nel rispetto delle regole Manifesta difficoltà nel mantenere l’attenzione durante le spiegazioni Non svolge regolarmente i compiti a casa Non esegue le consegne che gli vengono proposte in classe Manifesta difficoltà nella comprensione delle consegne proposte Fa domande non pertinenti all’insegnante Disturba lo svolgimento delle lezioni (distrae i compagni, ecc.) Non presta attenzione ai richiami dell’insegnante/educatore Manifesta difficoltà a stare fermo nel proprio banco Si fa distrarre dai compagni Manifesta timidezza Viene escluso dai compagni dalle attività scolastiche Viene escluso dai compagni dalle attività di gruppo Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche Tende ad autoescludersi dalle attività di gruppo Non porta a scuola i materiali necessari alle attività scolastiche Ha scarsa cura dei materiali per le attività scolastiche (propri e della scuola) Dimostra scarsa fiducia nelle proprie capacità 113 SEZIONE C - (comune a tutti gli allievi) Osservazione di Ulteriori Aspetti Significativi MOTIVAZIONE Partecipazione al dialogo educativo □ Molto Adeguata □ Adeguata □ Poco Adeguata □ Non adeguata Consapevolezza delle proprie difficoltà □ Molto Adeguata □ Adeguata □ Poco Adeguata □ Non adeguata Consapevolezza dei propri punti di forza □ Molto Adeguata □ Adeguata □ Poco Adeguata □ Non adeguata Autostima □ Molto Adeguata □ Adeguata □ Poco Adeguata □ Non adeguata ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI RISCONTRABILI A SCUOLA Regolarità frequenza scolastica □ Molto Adeguata □ Adeguata □ Poco Adeguata □ Non adeguata Accettazione e rispetto delle regole □ Molto Adeguata □ Adeguata □ Poco Adeguata □ Non adeguata Rispetto degli impegni □ Molto Adeguata □ Adeguata □ Poco Adeguata □ Non adeguata Autonomia nel lavoro □ Molto Adeguata □ Adeguata □ Poco Adeguata □ Non adeguata STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO Sottolinea, identifica parole chiave … Efficace Da potenziare Costruisce schemi, mappe o diagrammi Efficace Da potenziare Utilizza strumenti informatici (computer, correttore ortografico, software …) Efficace Da potenziare Usa strategie di memorizzazione (immagini, colori, riquadrature …) Efficace Da potenziare Altro …………………………………………… …………………………………………… ……………………………………………. 114 APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE Pronuncia difficoltosa Difficoltà di acquisizione degli automatismi grammaticali di base Difficoltà nella scrittura Difficoltà acquisizione nuovo lessico Notevoli differenze tra comprensione del testo scritto e orale Notevoli differenze tra produzione scritta e orale Altro: ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………. INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALL’ALUNNO/STUDENTE Interessi, difficoltà, attività in cui si sente capace, punti di forza, aspettative, richieste… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………….… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 115 PATTO EDUCATIVO Si concorda con la famiglia e lo studente: Nelle attività di studio extrascolastico l’allievo: è seguito da un Tutor nelle discipline: ______________________________ con cadenza: □ quotidiana □ bisettimanale □ settimanale □ quindicinale è seguito da familiari ricorre all’aiuto di compagni utilizza strumenti compensativi altro ……………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………….. Strumenti da utilizzare nel lavoro a casa strumenti informatici (pc, videoscrittura con correttore ortografico,…) tecnologia di sintesi vocale appunti scritti al pc registrazioni digitali materiali multimediali (video, simulazioni…) testi semplificati e/o ridotti fotocopie schemi e mappe altro ……………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………….. Attività scolastiche individualizzate attività di laboratorio attività di classi aperte (per piccoli gruppi) attività di carattere culturale, formativo, socializzante altro ……………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………….. 116 SEZIONE D: INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI STRATEGIE DI PERSONALIZZAZIONE/INDIVIDUALIZZAZIONE TAB. MISURE DISPENSATIVE, STRUMENTI COMPENSATIVI, STRATEGIE DIDATTICHE (vedi Allegato) DISCIPLINA o AMBITO DISCIPLINARE MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI STRATEGIE DIDATTICHE INCLUSIVE OBIETTIVI DISCIPLINARI PERSONALIZZATI se necessari (conoscenze/competenze) PARAMETRI DI VALUTAZIONE MATERIA ………………. Firma docente: ………………. MATERIA ……………… Firma docente: ……………… 117 DISCIPLINA o AMBITO DISCIPLINARE MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI STRATEGIE DIDATTICHE INCLUSIVE OBIETTIVI DISCIPLINARI PERSONALIZZATI se necessari (conoscenze/competenze) PARAMETRI DI VALUTAZIONE MATERIA ………………. Firma docente: ………………. MATERIA ………………. Firma docente: ………………. MATERIA ………………. Firma docente: ………………. 118 ALLEGATO Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative Parametri e criteri per la verifica/valutazione MISURE DISPENSATIVE (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE D1. Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe D2. Dispensa dall’uso dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento D3. Dispensa dall’uso del corsivo e dello stampato minuscolo D4. Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti D5. Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna D6. Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie, etc D7. Dispensa dall’utilizzo di tempi standard D8. Riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi D9. Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi D10. Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni di più materie D11. Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling D12. Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato sintesi vocale, mappe, schemi, formulari D13. Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti multimediali D14. Accordo sui tempi e sulle modalità delle interrogazioni D15. Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi D16. Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento e/o arricchimento con una discussione orale); riduzione al minimo delle domande a risposte aperte D17. Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale D18. Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione D19. Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi) D20. Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi D21. Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici D22. Altro STRUMENTI COMPENSATIVI (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) C1. Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante) C2. Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) e con tecnologie di sintesi vocale (anche per le lingue straniere) C3. Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…). C4. Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale C5. Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri…) ed eventualmente della calcolatrice con foglio di calcolo C6. Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti e verifiche scritte C7. Utilizzo di formulari e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante compiti e verifiche scritte C8. Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni, eventualmente anche su supporto digitalizzato (presentazioni multimediali), per facilitare il recupero delle informazioni C9. Utilizzo di dizionari digitali (cd rom, risorse on line) C10. Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali) C11. Altro_______________________________________________________________________ NB: In caso di esame di stato, gli strumenti adottati dovranno essere indicati nel documento del 15 maggio della scuola secondaria di II grado (DPR 323/1998; DM 5669 del 12/07/2011; artt 6-18 OM. n. 13 del 2013) in cui il Consiglio di Classe dovrà indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti- PROPOSTE DI ADEGUAMENTI-ARRICCHIMENTI DELLA DIDATTICA “PER LA CLASSE” IN 2 RELAZIONE AGLI STRUMENTI/STRATEGIE INTRODOTTI PER L’ALLIEVO CON BES Strumenti/strategie di potenziamento-compensazione scelti per l’allievo Proposte di modifiche per la classe INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE o Valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo e non valutare solo il prodotto/risultato o Predisporre verifiche scalari o Programmare e concordare con l’alunno le verifiche o Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) ove necessario o Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali o Favorire un clima di classe sereno e tranquillo, anche dal punto di vista dell’ambiente fisico (rumori, luci…) o Rassicurare sulle conseguenze delle valutazioni PROVE SCRITTE 2 Si ricorda che molti strumenti compensativi non costituiscono un ausilio “eccezionale” o alternativo a quelli utilizzabili nella didattica “ordinaria” per tutta la classe; al contrario, essi possono rappresentare un’ occasione di arricchimento e differenziazione della didattica a favore di tutti gli studenti (come ad esempio per quanto riguarda l’uso delle mappe concettuali o di altri organizzatori concettuali e di supporti informatici ). Si consiglia di esplicitare/documentare i miglioramenti della didattica per tutti in tal senso, attraverso la compilazione della tabella sopra riportata. Tali azioni contribuiranno all’individuazione/integrazione di processi di miglioramento dell’inclusione scolastica da esplicitare nel Piano Annuale dell’Inclusione (PAI) e favoriranno il raccordo tra i documenti. 1 o Predisporre verifiche scritte accessibili, brevi, strutturate, scalari o Facilitare la decodifica della consegna e del testo o Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto che della forma o Introdurre prove informatizzate o Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove PROVE ORALI o Gestione dei tempi nelle verifiche orali o Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale, tenendo conto di eventuali difficoltà espositive IMPIANTO VALUTATIVO PERSONALIZZATO (anche per gli esami conclusivi ) Disciplina Misure Strumenti dispensative compensativi Tempi aggiuntivi Criteri valutativi Altro Le parti coinvolte si impegnano a rispettare quanto condiviso e concordato, nel presente PDP, per il successo formativo dell'alunno/a. FIRMA DEI DOCENTI COGNOME E NOME DISCIPLINA FIRMA 2 FIRMA DEI GENITORI ___________________________ ___________________________ Data:____________ Il Coordinatore BES e GLI:_______________________ Il Dirigente scolastico (Prof.ssa Italiano Vittoria) 3 ALLEGATO 5 LICEO STATALE “PIETRO SICILIANI” Via di Leuca, 2 - 73100 LECCE Piano Annuale per l’Inclusione Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. svantaggio Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria Prevalentemente utilizzate in… B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno AEC Assistenti alla comunicazione Sì / No Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro: 4 C. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti Attraverso… Sì / No Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione E. Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili F. Rapporti con servizi Procedure condivise di intervento sulla sociosanitari territoriali e disabilità istituzioni deputate alla Procedure condivise di intervento su sicurezza. Rapporti con CTS disagio e simili / CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati G. Rapporti con privato sociale Progetti integrati a livello di singola scuola e volontariato Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età H. Formazione docenti evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro: 0 1 Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo D. Coinvolgimento personale ATA 2 3 4 5 Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; 6 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data _________ Deliberato dal Collegio dei Docenti in data _________ Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.) 7 Sommario LA NOSTRA SCUOLA...................................................................................................................................................... 1 La memoria storica e l’evoluzione Il territorio ..................................................................................................................................................................... 2 UTENZA ............................................................................................................................................................................. 3 Bacino di utenza ............................................................................................................................................................ 4 Bisogni formativi degli alunni ...................................................................................................................................... 9 OFFERTA FORMATIVA ............................................................................................................................................... 10 Indirizzi di studio ....................................................................................................................................... 11 Offerta curriculare .................................................................................................................................... 14 ARRICCHIMENTO OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE.............................................................................................................................................. 21 RISORSE UMANE - ORGANIZZATIVE...................................................................................................... 22 VALUTAZIONE ............................................................................................................................................. 35 INTERVENTI DIDATTICI ED EDUCATIVI INTEGRATIVI ..................................................................... 48 UN LICEO INCLUSIVO………………………………………………………………………………………………….54 OFFERTA FORMATIVA EXTRACURRICULARE .................................................................................... 82 PIANO FORMAZIONE SERVIZIO..………………………………………………………………………. 93 RISORSE FINANZIARIE ............................................................................................................................... 93 ORIENTAMENTO.......................................................................................................................................... 94 RISORSE STRUTTURALI ............................................................................................................................. 98 CRITERI DI OPERATIVITA’ DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI ............................................................. 99 ALLEGATI.....................................................................................................................................................100 8 P.O.F. Approvato nel Collegio del 16/10/15 delibera 3/4 Adottato dal Consiglio il 28/10/14 delibera 2 9
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