10. UD LA GRANDE GUERRA Scuola Primaria Bovegno S

MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014
PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA
“DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE
AREA SORICO-GEOGRAFICA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE”
RETE DI VALLE TROMPIA:
ICS DI NAVE SCUOLA CAPOFILA
ICS POLO OVEST - LUMEZZANE
ICS BOVEGNO - ICS CONCESIO - ICS BOVEZZO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOVEGNO
SCUOLA PRIMARIA DI SAN COLOMBANO
CLASSE IV – V (pluriclasse)
Insegnante: Silvia Biscaccianti
UNITA’ DI LAVORO: LA GRANDE GUERRA
FASE 5:
PROGETTAZIONE PERCORSI
DIDATTICI DI AREA
SPERIMENTAZIONE IN AULA
… motivazioni della scelta
Il tema del percorso didattico è stato individuato considerando che, in
occasione del Centenario dell’inizio della prima guerra mondiale, i ragazzi
incontreranno probabilmente occasioni per interrogarsi sull’argomento. La
realizzazione averrà nella pluriclasse IV/V del plesso di San Colombano.
Gli alunni hanno già avuto occasione nel precedente anno scolastico :
- di visitare la mostra “Terra di confine – Collio e il suo territorio nella grande
Guerra”;
- di visitare a Brescia la sede dell’Associazione Nazionale Alpini , in occasione
del 90° di Fondazione del gruppo di San Colombano. Durante la visita non
sono mancati riferimenti alla Grande Guerra ed è stata effettuata una visita
guidata all’esposizione tematica presso la sede stessa.
Per il centenario inoltre è stata allestita una ulteriore mostra che
presumibilmente molti alunni avranno visitato durante l’estate (e che
ovviamente verrà visitata nuovamente nel corso del progetto). La presenza
di trincee e fortificazioni nell’area del Maniva è inoltre un dato conosciuto
dagli alunni.
U.D.
LA GRANDE
GUERRA
lavoro
SPAZIO CODIFICATO
Carte politiche / percorso /
mappa mentale
SPERIMENTAZIONE
OSSERVAZIONE
METODO:
CHIESA
FONTI
CORRELAZIONE
ECOSISTEMA
DIO - GESU’ – NATALE - PASQUA
METODO
SCIENTIFICO
LAVORO
PAESAGGIO
MATERIA-ENERGIA
ESSERI VIVENTI
AMBIENTE
SPAZIO PROGETTATO
INDAGINE
METODO STORIOGRAFICO
ORGANIZZ. RELIGIOSA
ORGANIZZ. CULTURALE
ORGANIZZ. ECONOMICO PRODUTTIVA
ORGANIZZ. GIURIDICA
IO-GLI ALTRI
GRUPPO DI APPARTENENZA
AMBIENTE DI VITA
SISTEMA SOCIALE
Trincea/confine naturale e
artificiale / toponomastica
monumenti
Fonti materiali / iconografiche
scuola/ toponomastica/monumenti
Interventismo/non interventismo
Leggi di guerra
Industria bellica
femminile
OGGETTO
CULTURALE
discipline/concetti
ORGANIZZ. POLITICA
ORGANIZZ. SOCIALE
SOGGETTO
IN APPRENDIMENTO
popolo/soldato/fante/
differenza tra civili e soldati
Stato/confini/conflitto/esercito
1. PROGETTAZIONE:LA MATRICE CURRICOLARE
RELIGIONE
CATTOLICA
2. PROGETTAZIONE: LA RETE CONCETTUALE
CONFLITTO
GRANDE
GUERRA
LEGGI SPECIALI
(LEVA,
DISERTORI, …
tra
SOLDATI
della
STATI
SEGNI SUL TERRITORIO
per definire
POPOLI
CIVILI
per difendere
(CENTO ANNI DALLA I GUERRA MONDIALE)
NUOVO ORDINE
POLITICO
che sono
MONUMENTI
che porta a ridisegnare
INDUSTRIA
BELIICA
CONFINI
LAVORO
FEMMINILE
TOPONOMASTICA
MOSTRE E ARCHIVI
RICORRENZE E
CELEBRAZIONI
TRINCEE ,
FORTIFICAZIONI…
EVENTI
Per FARE
MEMORIA DI
IDENTITA’
INTERVENTISTI / NON
INTERVENTISTI
PERSONE
3. PROGETTAZIONE: individuazione fasi di lavoro
FASE 1
Obiettivi :
•Individuare sul proprio territorio tracce relative alla I Guerra Mondiale
•Analizzare le tracce rinvenute per ricavarne informazioni.
•Definire le linee della “ricerca” individuando temi su cui lavorare e ipotizzando le
modalità di lavoro, a partire da temi e domande emerse nel corso delle prime attività
Attività:
•Conversazione guidata relativa alla Prima guerra Mondiale e in particolare ai segni che
sul territorio sono ad essa legati.
•Costruzione di una prima mappa concettuale che raccolga le conoscenze degli alunni sul
tema. Restituzione della mappa agli alunni
•Rilevazione di domande e curiosità alle quali si cercherà di dare risposta ne l corso del
lavoro
•Uscita e visita al Monumento dei Caduti e alla sezione del Cimitero riservata ai Caduti:
rilevazione delle informazioni che possono essere ricavate (nomi e provenienza dei
Caduti, date di nascita e di morte ragazzi del 99, luogo di morte, dispersi, morti per ferite
o malattie conseguenti… )
•Lettura di documenti (articolo giornalistico) sull’inaugurazione.
•Confronto con altri monumenti noti (Collio, altre frazioni o altri paesi….)
•Confronto sulle modalità da adottare per la prosecuzione del lavoro
La prima guerra mondiale…
che cosa ne sappiamo?
• Quasi tutti conosciamo le date: 1915/1918
• Alcuni ricordano di aver visto al MANIVA delle buche,
delle costruzioni, del filo spinato,…. Manufatti e costruzioni
che hanno a che fare con la guerra (ma non sanno
perché)
• Altri ricordano che l’anno scorso siamo andati a visitare la sede degli
alpini a Brescia, perché il gruppo di San Colombano festeggiava il
90° Anniversario della fondazione (abbiamo verificato sulla statuetta
ricordo che ci hanno donato) . Abbiamo visto un’esposizione di
reperti della I e della II guerra mondiale.
• A Collio e San Colombano durante l’estate sono state allestite due
mostre sulla Prima Guerra Mondiale.
• Il 4 Novembre (o è il 25 aprile?) andiamo con la bandiera al
Monumento dei Caduti, in Piazza Santa Barbara.
Monumento dei caduti
Per scoprire altre informazioni siamo andati a vedere il monumento
dei caduti a San Colombano.
Osservando il monumento abbiamo
scoperto la data di morte dei nostri soldati…
Ognuno di noi, ha cercato tra i Caduti quelli
con il proprio cognome… chissà se sono i
nostri trisnonni!
(anche a Collio c’è il Monumento ai Caduti, e anche a
Lodrino, dove Pietro gioca a calcio, anche a Gardone,
dove abita la maestra….)
Per scoprirlo abbiamo ricostruito i nostri alberi
genealogici, fino al periodo della Prima guerra
mondiale:
Poi la maestra ci ha mostrato le fotografie di alcuni Caduti:
le ha tratte dal “Libro d’oro dei caduti nella Grande Guerra.
Il libro riporta, oltre alle foto, cenni biografici sui diversi
soldati. Abbiamo così potuto scoprire anche le date di
nascita, l’età al momento della morte e le circostanze della
morte:
CANTONI BORTOLO
Fu Bernardo, da Collio, cl.1893; caporalmaggiore nel
5° Regg. Alpini, morto in combattimento il 10
settembre 1916 nella zona di Rocca Bruciata.
Decorato con Medaglia d’Argento con la seguente
motivazione:
“Durante un vivo combattimento su un terreno
difficile, dominato ed intensamnete battuto dal
nemico, mantenne sempre un contegno ammirevole
per calma e ardire; gravemente ferito all’addome si
rammaricava solamente di dover abbandonare la
propria compagnia”
Ma anche il Monumento
stesso può darci informazioni
Quando è stato costruito?
Da chi? Perche?
E chi ha stampato il “Libro
d’Oro”? Perché ? Quando?
SAN COLOMBANO DI COLLIO AI SUOI CADUTI: IL
MONUMENTO
Questo articolo, tratto dal giornale
“La provincia di Brescia, ci dice :
“ S. Colombano, frazione del
comune di Collio orgogliosa dei
numerosi suoi caduti, ricordati coi
numerosissimi di Collio, in una
lapide sul palazzo Municipale, ha
voluto dedicare ai propri
compaesani, un attestato
imperituro di gloria.”
Immagini tratte dal sito dell’associazione “Vivere la nostra storia”
L’articolo prosegue poi descrivendo la cerimonia di
inaugurazione.
Una fotografia datata
28 /8/1922
ci mostra il corteo:
In questa cartolina degli anni venti
vediamo invece la collocazione
originaria del monumento. Adesso è
stato spostato, si trova in piazza.
Immagini tratte dal sito dell’associazione “Vivere la nostra storia”
3. PROGETTAZIONE: individuazione fasi di lavoro
FASE 2
Obiettivi :
•Collocare sulla linea del tempo fatti ed eventi relativi alla I Guerra Mondiale.
•Individuare su carte politiche: gli Stati coinvolti, i confini degli stessi prima del conflitto,
con particolare attenzione al territorio Italiano, alle zone del Maniva e di Collio,….
•Leggere carte fisiche per cogliere le caratteristiche dei territori italiani (del Maniva, di
Collio , di Friuli e Trentino,…) interessati dal fronte di guerra.
Attività:
•Costruita una linea del tempo su scala adeguata, gli alunni collocano le date degli gli
eventi che conoscevano o che hanno potuto rilevare direttamente dopo la visita al
monumento e agli altri siti (presumibilmente nascita e morte di alcuni Caduti, inizio e fine
della guerra, data di costruzione del monumento, fondazione del gruppo alpini,…)
•Attraverso la lettura di un testo, verifichiamo la congruenza delle date già individuate e
collochiamo altre date significative (entrata in guerra dell’Italia, …)
•Nel testo di cui al punto precedente troveremo inevitabilmente riferimenti agli Stati
coinvolti: li cerchiamo su una carta politica (e verifichiamo che non ci sono: perché?
Ipotesi…..) carta storica.
•Confrontiamo le carte prima/dopo la guerra.
•Su carte di scala adeguata, verifichiamo la posizione di San Colombano rispetto ai confini
•Visita alla mostra “Terra di confine – Collio e il suo territorio nella Grande guerra “
Adesso possiamo aggiungere alla nostra linea del Tempo
le informazioni che abbiamo trovato per rispondere alla
domanda: QUANDO?
Arricchiremo la linea del tempo con le nuove date che scopriremo nel corso
del lavoro.
Verifichiamo su un testo se le date che abbiamo trovato
sono esatte
La vittoria
Nel 1917 travagliata dalla rivoluzione, la
Russia si ritira dalla guerra. Intervengono
però gli Stati Uniti.
Leggendo il testo abbiamo trovato anche gli elementi per rispondere alla
domanda DOVE?
Per capire meglio, abbiamo deciso di utilizzare le carte geografiche fisiche e
politiche….
…dell’Italia
Fisica….
…e politica
Abbiamo individuato il Trentino, Trento, Il Friuli Venezia Giulia Con Trieste
l’Alto Adige, l’Istria…
…Confrontiamo Stati e confini con una carta
storica….
Abbiamo visto che l’Italia entra in guerra nel 1915 per
liberare Trento e Trieste, che appartenevano all’Impero
Austro-ungarico.
Osserviamo e coloriamo una carta della zona.
Notiamo che il confine passava proprio vicino al Maniva. Ecco
perché al Maniva ci sono “tracce” della guerra. Visitando la
Mostra “Collio, terra di confine” cercheremo di saperne di più!
Immagini tratte dal testo “Terra di confine. Collio e il suo territorio nella Grande Guerra” – Ass. “Vivere la nostra storia”
Collio, terra di confine.
Visitando la mostra abbiamo scoperto che già negli anni 1912/1913 a
San Colombano e al Maniva si costruivano opere per prepararsi alla
guerra:
Trincee
Reticolati
Postazioni per
l’artiglieria
Caserme
Immagini tratte dal testo “Terra di confine. Collio e il suo territorio nella Grande Guerra” – Ass. “Vivere la nostra storia”
Alcuni di questi manufatti ed edifici sono visibili
ancora oggi:
La postazione di artigleiria, presso
la Croce al passo del Maniva
La “strada dei soldati” verso Cima
Caldoline
Resti di trincea presso la chiesetta
del Maniva
Immagini tratte dal testo “Terra di confine. Collio e il suo territorio nella Grande Guerra” – Ass. “Vivere la nostra storia”
3. PROGETTAZIONE: individuazione fasi di lavoro
FASE 3
Obiettivi :
Conoscere alcuni aspetti della vita al fronte: le trincee, le
strade militari, le fortificazioni, l’equipaggiamento…
•Attività:
•Visita alla mostra “La grande guerra”
•Lettura di schede informative e/o documenti su quanto
osservato
•Rielaborazione e riflessioni personali
COME SI COMBATTE LA GUERRA?
Quando scoppia la guerra, i Paesi
coinvolti sono sicuri che sarà una
“guerra lampo”, cioè una guerra
che sarebbe finita in pochi mesi.
Invece la guerra si trasforma subito
in una guerra diversa da tutte
quelle combattute fino a quel
momento.
Visitiamo la mostra: “La Grande
Guerra – Araldo Piotti e Fausta
Melzani” per scoprire come e con
quali armi venne combattuta questa
guerra.
Le trincee: lunghi
cunicoli in cui i sodati
restavano acquattati
per difendersi
dall’artiglieria nemica,
in attesa di andare
all’attacco.
Uno speciale fucile,
per sparare dalla
trincea senza doversi
esporre per prendere
la mira…
3. PROGETTAZIONE: individuazione fasi di lavoro
FASE 4
Obiettivi :
Conoscere alcuni aspetti della vita “civile” e i mutamenti socio economici
derivanti dalla situazione di conflitto.
•Attività:
•Intervento degli Archivisti, analisi di documenti selezionati relativi a:
•vita militare (certificati di morte, attestazione di ricoveri, dispersi,…)
•vita civile ( Requisizioni, Sussidi, Avvisi alla popolazione su attacchi
aerei,…)
•Lettura di schede informative e “generalizzazioni” su quanto rilevato nei
documenti.
•Lettura e riflessione su testimonianze “letterarie” (Ungaretti, Lussu), su diari o
lettere alle famiglie di soldati, sui canti (La leggenda del Piave, Monte Canino)
VERIFICA FINALE
I documenti d’archivio
Gli archivisti sono venuti a trovarci in classe. Prima ci hanno spiegato
che cosa è un ARCHIVIO, poi ci hanno mostrato alcuni documenti
dall’Archivio Comunale di Collio e…. Sorpresa! I primi riguardavano
proprio Bortolo Cantoni:
Scopriamo così che è stato ricoverato in
un ospedale militare perché aveva il tifo,
poi ha trascorso un periodo di licenza a
casa.
I soldati morti, priogionieri, dispersi… avevano dei famigliari. Chi
restava a casa (donne, anziani, bambini) spesso viveva in povertà. Per
questo qualcuno riceveva degli aiuti economici dal Comune, come ci
spiega questo documento
Nel nostro paese le attività principali erano
la coltivazione dei campi e l’allevamento.
Chi poteva svolgeva qualche lavoro per i
soldati. Le foto mostrano dei “portatori” che
salgono verso la caserma “Casalite”
portando provviste.
Questo documento riporta l’elenco degli oggetti ritrovati nello zaino di un soldato
morto in combattimento. Molti soldati erano analfabeti, questo forse sapeva
leggere e scrivere perché tra le sue cose c’era anche un taccuino.
" Ma i comandi sembravano impazziti.
Avanti! Non si può! Che importa? Avanti lo
stesso. Ma ci sono i reticolati intatti! Che
ragione! I reticolati si sfondano coi petti o coi
denti o con le vanghette. Avanti! Era
un'ubriacatura. Coloro che confezionavano gli
ordini li spedivano da lontano; e lo spettacolo
della fanteria che avanzava, visto al binocolo,
doveva essere esaltante. Non erano con noi, i
generali; il reticolato non l'avevano mai veduto
se non negli angoli dei loro uffici territoriali, e
non si capacitavano che potesse essere un
ostacolo. Arrangiatevi ma andate avanti,
perdio! Che si fa, si scherza?
24/4/1916
…Quando è dopo che si è
conquistato? Una 50 metri
di roccia viva. Quanti sono
i morti? 500-600 secondo
l'accidentabilità che permette
il terreno…
Note del generale Luigi Cadorna:
“Per attacco brillante si calcola quanti uomini la mitragliatrice può
abbattere e si lancia all’attacco un numero di uomini superiore:
qualcuno giungerà alla mitragliatrice […].
"Le sole munizioni che non mi mancano sono gli uomini”.
"Il superiore ha il sacro potere di passare immediatamente per le
armi i recalcitranti ed i vigliacchi".
"Chi tenti ignominiosamente di arrendersi e di retrocedere, sarà
raggiunto prima che si infami dalla giustizia sommaria del
piombo delle linee retrostanti e da quella dei carabinieri incaricati
di vigilare alle spalle delle truppe,
sempre quando non sia freddato da quello
dell’ufficiale".
Avevo di fronte un ufficiale, giovane, inconscio del pericolo che gli sovrastava.
Non lo potevo sbagliare. Avrei potuto sparare mille colpi a quella distanza,
senza sbagliarne uno. Bastava che premessi il grilletto: egli sarebbe
stramazzato al suolo. Questa certezza che la sua vita dipendesse dalla mia
volontà, mi rese esitante. Avevo di fronte un uomo. Un uomo!
Un uomo!
Ne distinguevo gli occhi e i tratti del viso. La luce dell’alba si faceva più chiara
ed il sole si annunciava dietro la cima dei monti. Tirare così, a pochi passi, su
un uomo… come su un cinghiale!
Cominciavo a pensare che, forse, non avrei tirato. Pensavo. Condurre
all’assalto cento uomini, o mille, contro cento altri o altri mille è una cosa.
Prendere un uomo, staccarlo dal resto degli uomini e poi dire: «Ecco,
sta’fermo, io ti sparo, io t’uccido» è un’altra. È assolutamente un’altra cosa.
Fare la guerra è una cosa, uccidere un uomo è un’altra cosa. Uccidere un
uomo così, è assassinare un uomo.
Emilio Lussu – Un anno sull’Altipiano
Ascoltiamo e confrontiamo anche due canzoni… Una delle due è
stata scritta da un compositore che, per averla scritta, ha poi
ricevuto molti riconoscimenti. Questa canzone è stata scelta come
Inno d’Italia per alcuni anni. Ascoltandola ci è venuta voglia di
marciare e di battere le mani.
L’altra canzone è lenta, triste, sembra disperata. Le parole sono
facili da capire…. la cantavano i soldati nelle trincee.
La leggenda del Piave
Monte Canino