Gazzetta d’Asti | 30 gennaio 2015 _________________ INFORMAZIONE RELIGIOSA ________________________________________ 19 I VESCOVI PER LA GIORNATA PER LA VITA Sono stati otto i Progetti Gemma attivati Solidali per la vita intorno alle mamme Il Cav ha sostenuto nel 2014 ben 460 famiglie Numerosi sono gli spunti di riflessione nel messaggio dei vescovi “Solidali per la vita” redatto per la prossima giornata per la Vita, che si celebrerà domenica 1 febbraio. L’inizio del messaggio riprende, nel virgolettato, un pensiero di Papa Francesco tratto dal suo discorso all’udienza dell’11 aprile concessa a 100 mamme, e ai suoi bambini, aiutati dal CAV. Bambini e anziani sono il futuro del popolo: i primi porteranno avanti la storia, i secondi trasmettono saggezza ed esperienza. Bambini e nonni sono quindi la speranza di una Nazione: tra loro c’è un’alleanza che guarda al futuro, anche perché mai come oggi ci sono stati tanti nonni. Il messaggio mette anche in luce l’altro aspetto di questo fenomeno: il fatto che le nuove generazioni si troveranno a reggere la socie- tà come la punta di una piramide rovesciata, portando il peso delle generazioni precedenti: la denuncia e il richiamo sono allora rivolti alla pratica dell’aborto, che priva l’Italia di un prezioso contributo. Un altro spunto di riflessione nasce dalla contrapposizione fecondazione assistita/adozione: pur ritenendo com- prensibile il desiderio di un figlio naturale, va sottolineato che la fecondazione mette in crisi il sistema delle adozioni. Statistiche alla mano, le adozioni sono già in forte crisi numerica: dal 2007 al 2011 le adozioni nazionali sono diminuite del 33%, quelle internazionali del 22%. Questa situazione è frutto di un calo della solidarietà per la vita, cui il Messaggio dei Vescovi richiama: l’appello è allora a forme creative di prossimità e di aiuto, in cui famiglie siano supporto ad altre famiglie, anche come risposta ai nuovi flussi migratori. La globalizzazione della solidarietà, contro la globalizzazione dell’indifferenza: un nuovo umanesimo che, attraverso la “fantasia dell’amore”, ci permetta di superare questa nuova sfida, che parte da un “sì alla vita” > LR - MpV Asti L’anno 2014 ha visto ulteriormente in crescita le richieste rivolte al CAV da parte dei nuclei familiari con i bambini piccoli: sono infatti state in tutto 460 le famiglie con bambini da 0 a 3 anni assistite con varie forme di aiuto. L’attività del Centro Accoglienza Vita prevede infatti un supporto materiale e morale ai nuclei familiari, anche monoparentali, che spesso prevede la distribuzione di beni di primissima necessità. I neonati sostenuti sono stato in tutto 173, mentre 162 le donne in stato di gravidanza. Numeri decisamente alti che richiedono all’associazione di volontariato di essere costantemente in linea, non solo nel lavoro attivo che una tale macchina di solidarietà richiede, ma anche nella ricerca costante di erogazioni di finanziamenti: la maggior parte dei contributi, oltre che provenire dall’8x1000, giunge da privati che, attenti alla difesa della vita, contribuiscono con offerte. L’appuntamento comunque più importante è l’offerta delle primule, sui sagrati delle Chiese, offerta che anche quest’anno arriverà puntuale con la prima domenica del mese di febbraio. La speranza è che i fedeli delle diverse parrocchie diocesane siano ancor più generosi degli anni passati, anche per garantire al CAV di sostenere il numero più alto possibile di Progetti Gemma, i progetti di adozione di a distanza di una mamma in attesa e del suo bambino. Nel corso del 2014 8 sono stati i Proget- ti Gemma attivati in sede locale, numero inferiore a quelli di cui ci sarebbe effettivo bisogno: con un contributo di 160€ al mese per 18 mesi è possibile aiutare una donna a decidere di tenere il figlio che porta in grambo, evitando a entrambi il dramma dell’aborto. La solidarietà per la vita di cui parla il Messaggio dei Vescovi trova qui la sua più viva applicazione. AL FOYER LA VITA NASCENTE Venerdì 13 febbraio alle ore 18 presso il Foyer delle famiglie, Via Milliavacca 5, nuovo appuntamento cinematografico con il MpV per riflettere sulla vita nascente. Lo spazio bianco è un film del 2009 diretto da Francesca Comencini, tratto dall’omonimo romanzo di Valeria Parrella. Il film è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 16 ottobre 2009. Il film narra dell’attesa di Maria, neomamma di Irene: Maria non è la tipa che sa aspettare, ma questa volta non ha altra scelta. La nascita prematura di sua figlia l’ha colta impreparata, ed ora deve attendere pazientemente di poterla stringere a sé. Maria, persa nel suo dolore, si costringe a vivere in uno spazio bianco, che lascia fuori tutti, tranne le altre mamme, con cui condivide la stessa esperienza. Il film sarà intervallato da un apericena offerto a tutti i presenti e seguito da un dibattito. Concorso europeo rivolto alle scuole medie superiori “Questa economia uccide”: il libro-intervista dei vaticanisti Tornielli e Galeazzi La sfida e l’avventura di essere figlio Papa Bergoglio elogia il magistero di Pio XI come fece suo papà Mario nel 1928 Dal 1987, ogni anno, il Movimento per la vita italiano propone nelle scuole medie superiori italiane e nelle Università un Concorso per mettere a disposizione degli insegnanti uno strumento educativo che collega la dignità umana, il diritto alla vita, l’eguaglianza, la famiglia, la pace e l’unità dei popoli, specialmente europei. La partecipazione di circa un milione di studenti, la vittoria di oltre 7000 giovani che hanno partecipato ad un seminario conclusivo a Strasburgo con un dibattito tra loro nell’emiciclo del Consiglio d’Europa, la testimonianza di molti giovani divenuti adulti, prova l’efficacia di questa iniziativa. Per l’anno scolastico 2014-2015 è stato scelto il tema: “Essere figlio: una sfida, una avventura”. È un tema che apre le finestre su una grande complessità di problemi attuali, che possono essere introdotti con le seguenti domande: 1) Perché il figlio? 2) Chi è il figlio? 3) Figlio: una luce che illumina? 4) Figlio: di chi? 6) Figlio di Dio? 7) Troppi figli o troppo pochi? 8) Quali diritti e doveri del figlio? Nat u ra l m e n te ogni argomento può essere trattato autonomamente oppure alcune tematiche possono essere sviluppate insieme. Certamente occorre la guida dell’insegnante. Ecco perché è stato elaborato un dossier pubblicato sul sito www. mpv.org e www.prolife.it. Esso raccoglie suggestioni e risposte, che è auspicabile siano tradotti dai docenti in stimoli capaci di suscitare l’interesse personale dei giovani. Il premio, infatti, sarà assegnato soltanto a coloro che dimostrino di aver interiorizzato i problemi con una meditazione personale, quali che siano le loro opinioni e conclusioni. Sul sito: www.mpv.org e www.prolife.it sarà possibile leggere anche gli interventi della equipe dei giovani a cui la realizzazione del concorso è stata particolarmente affidata. Gli elaborati potranno essere consegnati alla segreteria del MpV di Asti, prendendo contatti al numero 3391276147. Seguendo le orme di papà Mario Bergoglio, che nel 1928 tenne ad Asti un discorso sul papato nel quale espresse l’ammirazione e lodò Pio XI, anche Papa Francesco ricorda ed elogia il Papa dell’Azione Cattolica. Il nuovo libro Papa Francesco. Questa economia uccide (Piemme, 2015), con un’intervista esclusiva al papa su capitalismo e giustizia sociale, scritto dai vaticanisti de La Stampa, Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi, prende le mosse dall’enciclica Quadragesimo Anno di Pio XI. Nella Lettera Enciclica sulla ricostruzione dell’ordine sociale, scritta poco dopo la crisi delle Borse del ‘29 (venne pubblicata il 15 maggio 1931, nel decimo anno di pontificato di Pio XI e nel 40º anniversario della Rerum Novarum), il papa dell’epoca aveva definito «imperialismo internazionale del denaro» il modello di economia speculativa capace di impoverire all’istante milione di famiglie. Una formula dimenticata, quella utilizzata da Achille Ratti, che Bergoglio considerava attuale anche per descrivere la situazione dell’Argentina sprofondata nella crisi: «È una formula che non perde mai di attualità, e contiene una radice biblica. Quando Mosè sale al monte per ricevere la legge di Dio, il popolo pecca d’idolatria fabbricando il vitello d’oro. Anche l’attuale imperialismo del denaro mostra un inequivocabile volto idolatrico. E dove c’è idolatria, si cancella Dio e la dignità dell’uomo, fatto a immagine di Dio. Così, il nuovo imperialismo del denaro toglie di mezzo addirittura il lavoro, che è il mezzo in cui si esprime la dignità dell’uomo, la sua creatività, che è l’immagine della creatività di Dio. L’economia speculativa non sa che farsene del lavoro. Insegue l’idolo del denaro che si produce da se stesso. Per questo non si hanno remore a trasformare in disoccupati milioni di lavoratori». Sono bastate poche frasi di Francesco «contro l’economia che uccide» per bollarlo come “papa marxista”. «A stupire – scrivono Tornielli e Galeazzi – non è tanto la superficialità delle accuse, quanto piuttosto l’oblio nel quale sembra essere caduta una porzione consistente della grande tradizione della Chiesa, quella che va dai Padri al magistero di un pontefice certamente non sospettabi- le di modernismo o progressismo, quale fu Pio XI». Perchè la tradizione del magistero sociale della Chiesa e del cattolicesimo politico del dopoguerra sono state archiviate? I due vaticanisti pongono allora una domanda a Papa Francesco: «Perchè, secondo Lei, le parole forti e profetiche di Pio XI nell’enciclica sociale Quadragesimo Anno del 1931 contro l’imperialismo internazionale del denaro, oggi suonano per molti - anche cattolici - esagerate e radicali?». Ecco la risposta del papa: «Pio XI sembra esagerato a coloro che si sentono colpiti dalle sue parole, punti sul vivo dalle sue profetiche denunce. Ma il papa non era esagerato, aveva detto la verità dopo la crisi economico-finanziaria del 1929, e da buon alpinista vedeva le cose come stavano, sapeva guardare lontano. Temo che gli esagerati siano piuttosto coloro che ancora oggi si sentono chiamati in causa dai richiami di Pio XI...». > Stefano Masino DALLA QUADRAGESIMO ANNO DI PIO XI «E in primo luogo ciò che ferisce gli occhi è che ai nostri tempi non vi è solo concentrazione della ricchezza, ma l’accumularsi altresì di una potenza enorme, di una dispotica padronanza dell’economia in mano di pochi, e questi sovente neppure proprietari, ma solo depositari e amministratori del capitale, di cui essi però dispongono a loro grado e piacimento. Questo potere diviene più che mai dispotico in quelli che, tenendo in pugno il danaro, la fanno da padroni; onde sono in qualche modo i distributori del sangue stesso, di cui vive l’organismo economico, e hanno in mano, per così dire, l’anima dell’economia, sicché nessuno, contro la loro volontà, potrebbe nemmeno respirare». È questa una citazione dell’enciclica Quadragesimo Anno di Papa Pio XI, pubblicata nel 1931, a ridosso della Grande Depressione del 1929, con la quale il coraggioso pontefice brianzolo si scagliava contro il «funesto ed esecrabile internazionalismo bancario o imperialismo internazionale del denaro». 20 __________________________________________ INFORMAZIONE RELIGIOSA Riemerge in archivio un libretto inedito del 1921 ______________ 30 gennaio 2015 | Gazzetta d’Asti Con riflessioni sul recente Sinodo dei vescovi Nonna Rosa congressista Partecipata assemblea di A.C. al I° Congresso Eucaristico Diocesano per organizzare l’anno sociale Nel 2016, ad Asti, annunciato dal vescovo Francesco Ravinale durante la celebrazione del Corpus Domini dello scorso anno, avrà luogo un Congresso eucaristico diocesano. I fedeli che gremivano il Duomo, partecipando poi alla processione cittadina con tutti i parroci per le vie della città e conclusasi con la benedizione nella chiesa di San Secondo, hanno accolto con letizia tale proposta. Il congresso eucaristico è una delle maggiori manifestazioni di pietà popolare della chiesa (il primo ebbe luogo a Lilla, Francia, nel 1881), e non si svolgeva ad Asti dal 1958. Per prepararsi in modo degno a questo evento, un anno dopo il bicentenario della nascita di Don Bosco (18152015), santo sociale originario dell’astigiano, è necessario ripercorrere la storia dei Congressi eucaristici celebrati nella diocesi di Asti. Nel riscoprire la tradizione di questi congressi, riemerge anche un episodio inedito che riguarda l’amata nonna di Papa Francesco, Rosina Vassallo Bergoglio, negli anni Venti dirigente dell’Unione donne cattoliche di Asti. Ma procediamo con ordine. Il primo Congresso eucaristico diocesano si tenne in Asti nei giorni 3 e 4 settembre 1921, voluto dal vescovo di allora, mons. Luigi Spandre (1853-1932), già vescovo titolare di Tiberiade e ausiliario del cardinale arcivescovo di Torino, Agostino Richelmy. Il vescovo Spandre, succeduto al bergamasco mons. Giacinto Arcangeli e che fece il suo ingresso in diocesi il 24 ottobre 1909, or- ganizza il primo congresso vent’anni dopo la Prima adunanza diocesana Astese (22 agosto 1901). Il 24 febbraio 1921, si riunisce in vescovado, per tracciare le linee generali del congresso, il Comitato Eucaristico Diocesano Permanente: a fianco del vescovo, presidente onorario, vi è mons. Carlo Vergano, vicario generale, eletto presidente effettivo; tra i sacerdoti membri, due figure vicinissime alla famiglia Bergoglio durante il decennio astigiano (1918-1929): il canonico Luigi Goria, assistente della Giunta diocesana di A.C. e primo assistente diocesano della Gioven- tù Femminile, e don Filippo Berzano, giuseppino, presidente della Giunta diocesana di A.C., direttore della Gazzetta d’Asti (settimanale dei cattolici fondato nel 1899) e direttore della Fulgor (Società sportiva che ha per programma “Dio, Patria, Famiglia e Sport”). Mons. Spandre nomina anche una Commissione esecutiva e un Comitato delle Signore. La Commissione esecutiva è così composta: canonico Michele Appendino, presidente; don Filippo Berzano per la stampa; don Carlo Nebbia per la musica; don Zaverio Pescarmona per gli addobbi e per gli alloggi; canonico Edoardo Granero per le funzioni religiose; canonico Secondo Stella per le adunanze; canonico Luigi Goria per i rapporti con le autorità, con le associazioni cattoliche e per i mezzi finanziari. «Che cosa è il Congresso eucaristico diocesano? - domanda la Gazzetta d’Asti del 30 agosto 1921 -. È una adunanza di fedeli cristiani i quali si raccolgono nel nome di Gesù Sacramentato e intendono di comunicarsi a vicenda lume e calore: lume per meglio comprendere questo sublime mistero e calore per amarlo maggiormente. In questi congressi la famiglia cristiana è rappresentata in tutta la sua ampiezza: vi sono gli uomini e le donne, vi sono i dotti ma anche quelli di scarsa cultura e di povero ingegno, vi sono i ricchi e vi sono i poveri. Vi è il popolo, vi è il clero, vi è il vescovo, il quale con la sua presenza conforta questo desiderio comune di stringersi attorno al Santo Tabernacolo». > Stefano Masino (continua) Incontri pastorali del vescovo • Venerdì 30 per fa festa patronale di S. Giovanni Bosco alle 18.30 nella ella parrocchia di S. Giovanni Bosco presiede la Concelebrazione; alle 21 nel teatro Lumière presenzia allo spettacolo “Un’Ave Maria e un pezzo di pane” monologo teatrale tratto dalle memorie biografiche di don Bosco, testo e regia di Renzo Arato. • Sabato 31 alle 10 nel salone del seminario partecipa all’incontro dell’Acos; alle 19 a S. Damiano d’Asti nella parrocchia dei Ss. Cosma e Damiano partecipa all’iniziativa catechistica. • Domenica 1° febbraio alle 10 a Bra presiede la Concelebrazione per la festa di S. Giovanni Bosco; alle 15.30 a Vaglierano Alto incontra l’associazione giovani; alle 18.30 nella parrocchia di Revignano incontra le coppie di sposi. • Lunedì 2 alle 9 in vescovado incontra la delegazione regionale del Progetto Policoro; alle 15 nella scuola dell’infanzia “N.S. della Purificazione” presiede l’incontro di preghiera con i bambini; alle 16.30 nella cappella della Purificazione presiede l’Eucaristia per le religiose in occasione della giornata della Vita Consacrata. • Martedì 3 alle 9.15 in seminario partecipa al ritiro del clero predicato da don Mario Aversana. • Mercoledì 4 alle 17.30 in vescovado incontra il gruppo di catechismo della 1ª media della parrocchia di S. Giovanni Bosco; alle 21 nel salone dell’Opera pia Milliavacca partecipa alla riunione della consulta di pastorale giovanile. • Venerdì 6 alle 21 nella cappella dell’ospedale card. Massaia partecipa alla presentazione del libro “Guarire a Lourdes”. • Sabato 7 alle 16.00 all’ospedale card. Massaia celebra l’Eucaristia per la giornata mondiale dell’ammalato Il vescovo dà udienza venerdì 30, mercoledì 4 e venerdì 6 dalle 9 alle 12. Domenica 25 sera, negli uffici di via Carducci, una partecipata assemblea di Azione Cattolica ha segnato il nuovo corso dell’associazione: vivificare gli iscritti, lavorare sodo per stimolare nuove adesioni e ottemperare agli obblighi che la sede centrale richiede. Erano presenti i tre Assistenti ( degli adulti, dei giovani e dei ragazzi) e i Presidenti delle varie associazioni diocesane, con la Presidente Antonella Bianco. L’Azione Cattolica deve esprimersi in merito ai quesiti posti dal Sinodo dei Vescovi sulla famiglia e a tal proposito si sono fissate due serate per riflettere sul documento e arrivare allo studio di almeno alcune domande da far pervenire poi a Roma entro il 6 marzo. L’A.C ha riflettuto sul Documento durante il week end sul lago Maggiore di inizio anno, quindi sarà operazione agevole riprendere quanto sentito dall’esperto e concretizzarlo sotto forma di risposte. Inoltre l’A.C nazionale propone un pellegrinaggio per adulti a giugno nell’astigiano, per cui si rende ne- cessario reperire il luogo adatto per il raduno di un numero notevole di partecipanti; ancora, si sono comunicati tutti gli appuntamenti per A.C giovani e ACR. Si rileva che sta sorgendo un gruppo di giovani provenienti dalla Cattedrale, da San Pietro, da Cisterna, molto motivato e ben disposto a lavorare con il metodo di Azione Cattolica, sono ragazzi che frequentano l’Università e gli ultimi anni delle scuole Superiori. Essi si impegnano in maniera proficua sul territorio per una nuova rinascita, con motivazione ed entusiasmo; l’Assemblea prende atto con grande soddi- sfazione e si propone di fare il possibile per affiancare e aiutare questi giovani. Positivo e propulsivo è il grande contributo degli Assistenti che non si risparmiano. La campagna associativa è in pieno svolgimento presso tutte le parrocchie della diocesi, per qualunque informazione contattare Franco Bianco, don Beppe Steffenino, Pimpi, don Mauro. Si ricorda che stanno proseguendo gli incontri del gruppo adulti diocesano sotto la guida di don Beppe, con cadenza bimestrale, sempre in via Carducci; seguendo il sussidio adulti. > Mariarosa Poggio A.C. Asti MEDITANDO LA PAROLA DOMENICA 1° FEBBRAIO - IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B LETTURE: Dt 18,15-20; Sal 94; 1 Cor 7,32-35; Mc 1,21-28 Insegnava loro come uno che ha autorità Questa domenica il tema centrale sembra essere quello della profezia. Profeta è colui che Dio invia perché parli in suo nome. Quindi, lungi dall’essere un autoproclamato veggente o qualcuno che predice il futuro, il profeta nella Bibbia è colui che ha ricevuto una vocazione specifica dal Signore per andare in mezzo al popolo a comunicargli la parola di salvezza che è la stessa Parola di Dio. La profezia nell’Antico Testamento è legata ai momenti più difficili della storia di Israele. Viene considerato profeta Samuele, colui che è chiamato a gestire per conto di Dio le insistenti richieste del popolo all’inizio del periodo della monarchia. Profeti sono tutti quelli che da Elia in poi passano per sofferenze, rifiuti e persecuzioni di ogni genere pur di ristabilire la primazia di Dio e della sua parola nonostante le disubbidienze e i peccati del popolo eletto. Molti di loro hanno la loro opera e la loro predicazione raccolte in libri che portano il loro nome. Quando negli ultimi tre secoli prima di Cristo non apparvero più profeti si disse che i cieli erano chiusi... La prima lettura di oggi ci presenta Mosè, figura unica nel suo genere che sicuramente può essere considerato anche un profeta oltre che una guida in senso lato del popolo di Dio in fuga dall’Egitto e in avvicinamento -ancorché lento alla ‘terra promessa’. Infatti egli dice: «Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto (...)». Comincia così l’attesa del Messia, colui che sarà Sacerdote, Profeta e Re. E il popolo eletto attenderà il Messia come un nuovo Mosè. Tuttavia questo testo mette anche in guardia dai falsi profeti: «(...)Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire». In effetti la parola profeta in ogni epoca ha rischiato di essere inflazionata. Dai falsi profeti prezzolati dei tempi di Amos e non solo, che dicevano ciò che il re voleva sentirsi dire e non avevano contatto alcuno con la Parola di Dio, ai profeti di sventura che San Giovanni XXIII accusava di essere uno dei problemi più seri della Chiesa e che si opponevano al dovuto ‘aggiornamento’ della stessa. Anche ai tempi di Gesù c’era chi si riempiva la bocca del nome del Signore, esigeva da tutti la massima obbedienza alle norme più minute e caricava i più poveri di pesi che personalmente non voleva neppure toccare. Le guide di Israele ai tempi di Gesù o erano colluse coi Romani o erano fragili per conto loro o si occupavano più dei loro latifondi che della gente affamata e umiliata. Gli scribi, i farisei, i dottori della legge, i sommi sacerdoti, i membri del sinedrio erano economicamente l’élite della società e le parole di Gesù che apriva un inaudito credito alla causa degli ultimi erano per loro come il fumo negli occhi e di fatto un’ accusa di inadeguatezza. Il modo di agire e di parlare del Signore collideva all’inizio indirettamente e verso la fine direttamente in numerosi scontri dialettici con le guide di Israele a cui Gesù non risparmiava epiteti anche pesanti: ‘sepolcri imbiancati’, ‘ipocriti’, ‘ciechi e guide di ciechi’, ‘discendenti degli assassini dei profeti’. E la gente sin dall’inizio ha capito che c’era un abisso tra il modo di predicare di Gesù e quello a cui erano abituati: ‘‘In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,]insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi’’. Ovviamente Gesù è ben più di un profeta, è la Parola stessa di Dio fatta carne. Lo si ricordava anche a proposito del Battista. Il Battista era la voce, Cristo la Parola. E la presenza e la parola di Cristo smascherano il maligno e risanano tutti coloro che accettano di essere da lui guariti. Non è un caso che soprattutto all’inizio del suo ministero l’attività del Signore consistesse nel curare i malati, mondare i lebbrosi, scacciare i demoni e annunciare la buona notizia del Regno di Dio: Dio è il Padre che ci ama, e il Figlio fa conoscere il Padre facendo sperimentare concretamente l’amore di Lui che agisce per il bene di tutti cominciando dal prendersi cura dei più sofferenti e dando voce a chi non ha voce. > Don Roberto Zappino Gazzetta d’Asti | 30 gennaio 2015 _________________ INFORMAZIONE RELIGIOSA ________________________________________ 23 Domenica alla Messa di trigesima il bollettino e un fascicolo fotografico Con l’Anspi su tre sedi San Marzanotto ricorda alla grande don Fiorino Scuola per animatori di oratori e circoli In 150 pagine la storia dei 47 anni di attività del parroco defunto Dopo la morte di don Fioletta Cotto, Edoardo Cotto, rino Chiusano a fine dicemMariangela Cotto, Michela bre, l’intera comunità di San Della Rocca, Silvia DemaMarzanotto si è mobilitata ria, Claudia Forno, Maria per conservarne la memoria Rosa Forno, Massimo Forlegata a quasi cinquant’anni no, Lino Garrone, Gloria di di vita parrocchiale e paeGianotti, Ornella Gianotsana. Anzitutto sta per uscito, Valeria Gianotto, Massire il bollettino n.1 del nuomo Lazzarino, Franca Magvo anno, ampiamente comgiorotti, Giovanni Magprensivo delle note prepagiorotti, Ornella Maggiororate dallo stesso parroco detti, Giovanna Maggiorotfunto con l’aggiunta delle to, Maria Chiara Maggiorotestimonianze in occasione tto, Olga Maggiorotto, Vildella sua sepoltura avvenuma Maggiorotto, Alberto ta il 2 gennaio, compreso il Marello, Giuseppina Marello, Lucia Musso, Miranda saluto scritto da don FioriNebiolo, Saverio Nigido, no al momento di rassegnaSerena Nigido, Gianni Rosre le dimissioni. si, Giulia Rossi, Anna RovMa lo staff parrocchiale, ero, Rosanna Rovero, Carcapitanato da Carlo Sabbiolo Sabbione, Anna Saracco, ne, Beppe Argenta e AgneFelice Sismondo, Pier Giorse Argenta non si è acconDon Chiusano all’ultima benedizione del cavallo del Palio gio Taliano, Gloria Trissini, tentato di completare l’opera di don Fiorino. A tempo ardo Cotto e Carlo Sab- Roberto Argenta, Valentina Luisa Vettorello. Entrambi i fascicoli sadi record è stato preparato bione su suggerimento di Argenta, Vera Argenta, Roun corposo dossier di circa Vilma Maggiorotto, han- setta Barel, Giuseppe Bar- ranno disponibili domenica 150 pagine che riprta la sto- no collaborato davvero in rerà, Giovanni Bianco, An- prossima 1 febbraio dopo ria parrocchiale e paesana di molti. Per la raccolta delle tonio Binello, Silvia Bolo- la Messa delle 11, quando San Marzanotto dal 1967 al fotografie Keoma Aguiari, gna, Armando Brusco, Van- verrà ricordato don Fiori2014. quale si desume dai Agnese Argenta, Gigi Ar- da Capello, Maria Luisa Ce- no Chiusano nella trigesima bollettini parrocchiali, fasci- genta, Giuseppe Argenta, loria, Marisa Cerato, Angio- della sua dipartita. colo ricco di nomi e di foto tale da interessare praticaDON BOSCO SI RACCONTA mente tutti gli abitanti della vivace frazione astigiana. Al Cinema Teatro Lumière (Sala Don Bosco, corso Dante 188) venerdì Infatti, ricorda don Chiu30 gennaio, alle 21, nel contesto delle Celebrazioni del Bicentenario delsano di aver battezzato 408 la Nascita di San Giovanni Bosco, con Diocesi di Asti e Istituto Salesiano bambini, celebrato 238 maDon Bosco, Renzo Arato interpreta Don Bosco in “Un’Avemaria e un pezzo di pane”, monologo teatrale in un atto liberamente tratto dalle “Memotrimoni e accompagnato al rie Biografiche”, testo e regia di Renzo Arato. cimitero ben 708 defunti, Lo spettacolo, ambientato a Torino Valdocco nel 1883, vede Don Bosco senza contare poi prime coormai anziano e stanco, ripercorrere durante una notte insonne, i momunioni e cresime e punmenti più emozionanti della sua vita. tualmente tutte le feste loNell’alternarsi dei ricordi, sfilano davanti al pubblico le sue granitiche cercali, gite e attività della pro tezze ed anche i dubbi, le profonde radici contadine, i momenti di allegria loco e del comitato Palio… ai Becchi di Castelnuovo, le dure lotte combattute per i suoi ragazzi ed Alla pubblicazione, a cura anche le esilaranti “trovate” per procurare i mezzi di sostentamento alla di Mariangela Cotto, Olga nascente sua Opera, la musica della Banda dell’Oratorio. Il tutto alla luce Maggiorotto, Rosanna Rovdella Fede che la mamma Margherita Occhiena ha saputo trasmettergli. ero, Carla Tirone con Edo- Oratori e Circoli I ASSOCIAZIONE NAZIONALE SAN PAOLO O laboratoriodeitalenti@ gmail.com). Si parte venerdì 13 febbraio con la lezione “Stile e identità dell’animatore: identikit dell’animatore” per il corso Junior e “I protagonisti dell’oratorio: le comunità educante dell’Oratorio” per la sezione senior. Venerdì 27 febbraio gli junior affronteranno il tema “Stile e identità dell’animatore: le tecniche di animazione” e i senior “Laboratorio sul gioco: il gioco, esercizio di vita a rischio controllato”. Venerdì 13 marzo “La spiritualità dell’animatore” (corso junior) e “Gestione ragazzi con disagio: i ragazzi difficili dell’oratorio” (corso senior). La scuola si chiuderà venerdì 20 marzo con la lezione “L’attività estiva: cuore mente, mani, vita) per la sezione junior, stesso tema affrontato anche dai senior Tutti le lezioni si svolgeranno dalle 20.45 alle 22.30. Il corso, con il medesimo cartellone, è previsto anche il alcuni oratori fuori città. Le lezioni di venerdì 13 febbraio e del 13 marzo si terranno nell’oratorio di Montegrosso di via Agliano, mentre quelle del 27 febbraio e del 20 marzo si svolgeranno nell’oratorio di Villafranca, piazza Mons. Goria 2. Per l’iscrizione ai corsi fuori città contattare Roberto Arnaldo (333.1557371; asti@anspi. it) oppure don Ivano Mazzucco (3392365928). Oratori e Circoli O I ASSOCIAZIONE NAZIONALE SAN PAOLO ITALIA C’è tempo fino al 9 febbraio per iscriversi al corso di formazione per animatori ed educatori di oratorio “Tenersi in…forma” sviluppato all’interno del Laboratorio dei Talenti, la serie dei centri di interesse giovanili voluti e ideati per creare una rete fra le parrocchie e i giovani della nostra città. La scuola, rivolta agli adolescenti dai 14 anni in poi, si divide in due sezioni, una di primo livello per animatori junior (dalla terza media alla prima superiore) che si svolgerà nell’oratorio del Palucco, e uno di secondo livello per i “senior”, (dalla seconda superiore) le cui lezioni si terranno nel circolo don Bosticco di corso XXV aprile. Tutti gli incontri saranno gestiti da formatori qualificati appartenenti all’Anspi, l’Associazione Nazionale San Paolo Italia per i circoli e gli oratori). Per l’iscrizione a tali incontri rivolgersi a don Mauro Canta (3381541963 - il- ITALIA Comitato Zonale Asti Comitato Zonale Asti O Junior: STILE E IDENTITÀ DELL’ANIMATORE • Identikit dell’animatore Senior: I PROTAGONISTI DELL’ORATORIO • La comunità educante dell’Oratorio Venerdì 27 febbraio 2015, dalle 20.45 alle 23 Junior: STILE E IDENTITÀ DELL’ANIMATORE • Le tecniche di animazione Senior: LABORATORIO SUL GIOCO • Il gioco: esercizio di vita a rischio controllato Venerdì 13 marzo 2015, dalle 20.45 alle 23 Junior: LA SPIRITUALITÀ DELL’ANIMATORE • La spiritualità dell’animatore Senior: GESTIONE DEI RAGAZZI CON DISAGIO • I “ragazzi difficili” in Oratorio Venerdì 20 marzo 2015, dalle 20.45 alle 23 Junior e Senior: L’ATTIVITÀ ESTIVA • Cuore, mente, mani e vita Il Corso si terrà presso la Parrocchia di San Pietro, Corso Genova 14 - Asti. LLa partecipazione t i i aii corsi è gratuita. È possibile richiedere un attestato di frequenza ai fini del riconoscimento dei crediti formativi. Informazioni: Roberto Arnaldo 333.1557371 [email protected] don Mauro Canta 338.1541963 [email protected] Per animatori junior e senior di Oratorio io Venerdì 13 febbraio 2015, dalle 20.45 alle 23 Junior: STILE E IDENTITÀ DELL’ANIMATORE • Identikit dell’animatore Senior: I PROTAGONISTI DELL’ORATORIO • La comunità educante dell’Oratorio Il Corso si terrà nell’Oratorio di Montegrosso, via Agliano 10 Venerdì 27 febbraio 2015, dalle 20.45 alle 23 Junior: STILE E IDENTITÀ DELL’ANIMATORE • Le tecniche di animazione Senior: LABORATORIO SUL GIOCO • Il gioco: esercizio di vita a rischio controllato Il Corso si terrà nell’Oratorio di Villafranca, Piazza Mons. Goria 2 Venerdì 13 marzo 2015, dalle 20.45 alle 23 Junior: LA SPIRITUALITÀ DELL’ANIMATORE • La spiritualità dell’animatore Senior: GESTIONE DEI RAGAZZI CON DISAGIO • I “ragazzi difficili” in Oratorio Il Corso si terrà nell’Oratorio di Montegrosso, via Agliano 10 Venerdì 20 marzo 2015, dalle 20.45 alle 23 Junior e Senior: L’ATTIVITÀ ESTIVA • Cuore, mente, mani e vita Il Corso si terrà nell’Oratorio di Villafranca, Piazza Mons. Goria 2 ORATORIO Venerdì 13 febbraio 2015, dalle 20.45 alle 23 ORATORIO Per animatori junior e senior di Oratorio io A aii LLa partecipazione t i i corsi è gratuita. È possibile richiedere un attestato di frequenza ai fini del riconoscimento dei crediti formativi. Informazioni: Roberto Arnaldo 333.1557371 [email protected] don Ivano Mazzucco 339.2365928 [email protected]
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