SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc VENERDÌ 27 FEBBRAIO 2015 - ANNO 33 N. 5 - EURO 0,20 Piacenza ed Expo 2015, opposizioni all’attacco L’accusa al Comune è di organizzare eventi ma senza marketing territoriale Pubblicità inferiore al 45% - Contiene IP www.corrierepadano.it WEEKEND A PAGINA 4 Inquinamento - Già 25 sforamenti di pm10 nel 2015: gravi ripercussioni sulla salute Aria in peggioramento “Disastro annunciato” Laura Chiappa (Legambiente): “La sfida è agire sul tessuto urbano, pensare a un trasporto pubblico diverso. E chiediamo venga reso pubblico il registro dei tumori” Il legame tra inquinamento dell’aria e malattie è strettissimo e le conferme arrivano ormai da più parti. Chiappa: “Le amministrazioni devono fare un salto culturale, scelte anche impopolari ma che che vadano nella direzione della salvaguardia della salute dei cittadini” Le procedure da mettere in pratica per gli edifici a rischio Politeama: Brachetti, che sorpresa! A PAGINA 9 Piacenza suona jazz, al via i concerti A PAGINA 10 Speciale assistenza, obiettivo 100 anni CAMINATI A PAGINA 3 DA PAGINA 14 Confindustria Alberto Rota candidato presidente A PAGINA 2 Presidente Geometri “Crisi mai vista e la casa è ipertassata” Amianto e responsabilità, la necessità di intervenire ALLE PAGINE 6 E 7 A PAGINA 2 Calcio De Paola e il Piacenza da esportazione TAGLIAFERRI A PAGINA 8 Acqua e farina, il gusto del pane DA PAGINA 12 Corriere Padano 27 febbraio 2015 2 ATTUALITÀ Confindustria, Alberto Rota candidato unico alla presidenza Alberto Rota sarà il nuovo presidente di Confindustria Piacenza. L'attuale capo sezione Industrie Metalmeccaniche dell'associazione piacentina, infatti, è il candidato unico alla presidenza, designato dal consiglio generale degli industriali, in vista della scadenza del doppio mandato di Emilio Bolzoni. La sua candidatura verrà proposta all'assemblea generale il 22 giugno prossimo, quando il nuovo presidente avrà l'investitura ufficiale. Rota, classe '65, è amministratore delegato della società "Rota Guido", azienda leader da quasi cinquant'anni nell'ambito della zootecnia e dell'ambiente con stabili- menti a Fiorenzuola d'Arda e a Corte de' Frati nel Cremonese, una sede logistica a Battipaglia e una in Romania. Dal 1999 al 2002 è stato presidente dei Giovani Industriali, nel 2003 presidente della Piccola e Media Impresa, attualmente è membro del consiglio della Camera di Commercio. Il nome di Rota - agli onori delle cronache di recente perché incaricato della realizzazione della struttura metallica di Piazzetta Piacenza per Expo 2015 – è frutto del lavoro di tre saggi di Confindustria (Antonio Cogni, Maurizio Croci e Giuseppe Conti), impegnati da settimane ad in- dividuare il profilo più adeguato per il ruolo, e delle consultazioni con i vicepresidenti di giunta, l'intera giunta confindustriale, i capisezione, ed infine allargate ad ogni associato volesse far sentire la propria voce. Rota è risultato il candidato ideale: giovane, espressione di un'azienda leader nella ricerca e nell'internazionalizzazione, stimato per il dinamismo e la discrezione. Ora, il 13 aprile il candidato presenterà la squadra ed illustrerà il programma. Il 22 giugno, alla presenza di Riccardo Illy come ospite d'onore, l'assemblea generale di Confindustria che eleggerà il suo dodicesimo presidente. Mercato e lavoro - L’analisi del presidente del Collegio piacentino dei Geometri Fortunati: “Crisi mai vista e la casa è ipertassata” “La situazione è drammatica, il mercato immobiliare è fermo. Ok le detrazioni fiscali, ma se non si hanno soldi in tasca, non si pensa certo a intervenire con lavori di ristrutturazione” “Una crisi così non l'avevo mai vista, la situazione è drammatica e non vedo nessuna possibilità di ripresa”. Carlo Fortunati (nella foto a destra), presidente del Collegio dei Geometri di Piacenza, racconta di una situazione di grave difficoltà per tutte quelle professioni che ruotano attorno all’edilizia. “Il problema –prosegue - è che non ci sono soldi nelle tasche della gente e alla casa non pensa più nessuno. Il mercato immobiliare è fermo, il prezzo delle case è crollato e quindi non ha più senso l'investimento. E per quanto riguarda le ristrutturazioni, ok le detrazioni fiscali ma se non si hanno soldi in tasca non si pensa certo a intervenire con lavori di ristrutturazione o migliorie. Credo dunque che quello edile sia il settore ridotto peggio da questo crisi, insieme forse a quello del commercio”. Per i geometri nessuna via d'uscita? “I geometri sono legati al mondo dell'edilizia, alle certificazioni energetiche; dall'inizio della crisi ad oggi abbia- l'edilizia, in questo momento, non offre grandi prospettive di impiego”. Come uscirne, secondo lei? “E' un problema economico. Di sicuro servirebbero politiche per la casa, che non può essere così tassata e quindi tartassata. Una volta possedere una casa era un sogno, adesso è diventato un incubo. “Nessun aiuto da parte governativa: Renzi dice di incentivare il lavoro ma fa il contrario” mo avuto un calo del 50% del fatturato. E non vedo nessun segnale di ripresa.” Le colpe? “Sono soprattutto a livello nazionale, nell’incapacità di fare sistema. Un esempio: è partita il 21 gennaio una campagna di comunicazione del ministero delle Infrastrutture, sostenuta da spot televisivi, che riguarda le semplificazioni delle procedure per i lavori di ristrutturazione della casa: bene, anzi male: dà informazioni errate, poiché induce a pensare che il cittadino sia in grado di fare tutto da solo. Ma non è così, non si può presentare il cittadino in Comune con un foglio di carta -serve invece compilare una pratica on line di 48 pagine – e non è vero che il Comune si occupa dell'accattastamento. E' una informazione che danneggia sia i cittadini che i professionisti” Luca Baldino nuovo direttore Ausl: “Competenza ed esperienza” Luca Baldino è il nuovo direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza. La Giunta regionale, infatti, ha adottato le delibere di designazione dei quattordici manager (cinque le donne) che guideranno per i prossimi cinque anni le Ausl e le Aziende ospedaliere del sistema sanitario regionale. Baldino succede ad Andrea Bianchi, dimessosi nell’autunno scorso. “Voglio innanzitutto ringraziare i precedenti responsabili delle direzioni aziendali per il loro lavoro – ha spiegato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini - La scelta dei nuovi direttori generali è uno dei traguardi che avevo indicato nei primi 100 giorni di governo. Ogni nuovo direttore è stato scelto in un rapporto di dialogo aperto con istituzioni locali e rappresentanze territoriali”. Competenza e conoscenza di aziende e territori sono alcuni dei criteri con cui sono stati individuati. “Abbiamo tenuto conto –ha detto l’assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi – delle qualità professionali e della conoscenza delle realtà aziendali e dei territori”. Sul versante dell’assistenza, tra gli obiettivi di mandato dei nuovi direttori generali vi è “il miglioramento sensibile delle modalità di accesso per i cittadini a visite ed esami specialistici, ridu- cendo considerevolmente i tempi di attesa”, sostiene l’assessore. Luca Baldino, nato a Milano nel 1967, si è laureato in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano. Dal 2008 è direttore amministrativo della Azienda Usl di Bologna. Nei quattro anni precedenti era stato direttore amministrativo dell’Azienda Usl di Piacenza. Dal 2002 al 2004 ha diretto gli staff della Azienda Usl di Piacenza. Quindi nessun aiuto da parte governativa? “Figuriamoci! Renzi dice di incentivare il lavoro ma fa il contrario. Le faccio un altro esempio: prima di Renzi esisteva un'agevolazione fiscale per i giovani professionisti. Un giovane diplomato geometra che apriva partita Iva e si iscriveva all'albo non pagava l'Iva fino a 30mila euro di reddito professionale e pagava il 20% di tasse. Ora, con Renzi, i 30mila euro sono diventati 15mila ed è aumentata l'aliquota di riferimento al 30%. E' una vergogna. In questo modo ha dimezzato le possibilità di lavoro per le partite Iva”. Consiglierebbe oggi a un giovane di studiare per diventare geometra? “Il problema, oggi, è cosa consigliare di studiare per fare qualunque cosa. Di sicuro il settore che ruota intorno al- Ci sono agricoltori costretti a demolire vecchi immobili rurali (portici, case in sasso) per evitare di pagarci l'Imu. Sono sempre di più gli anziani che vendono la nuda proprietà della casa in cui vivono mantenendone l'usufrutto finché vivono. E' una tristezza. Abbiamo raggiunto un punto di non ritorno ed è davvero difficile essere ottimisti per il futuro”. f.l. Per portare i turisti di Expo a 55 metri di altezza Ascensore per il campanile del Duomo, al via i lavori E' stato presentato il progetto per l'ascensore che porterà i visitatori sul campanile del Duomo nel periodo di Expo, all’altezza di 55 metri; il biglietto costerà 4,50 euro. Gli orari di visita del campanile saranno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, dal mercoledì alla domenica, con eventuali aperture straordinarie nei giorni festivi. 27 febbraio 2015 Corriere Padano 3 IN PRIMO PIANO Inquinamento aria - Già 25 sforamenti pm 10 nei primi 53 giorni del 2015: gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini “Cronaca di un disastro annunciato” Laura Chiappa (Legambiente): “Bisogna intervenire sul traffico veicolare, sulle emissioni inquinanti delle industrie e sul riscaldamento. La sfida è quella di agire sul tessuto urbano, pensare a un trasporto pubblico diverso da oggi” ELENA CAMINATI Già 25 sforamenti nei primi 53 giorni del 2015, in alcuni casi addirittura il livello di pm 10 ha superato i 100 microgrammi per metro cubo. Nulla di nuovo per Legambiente, semplicemente la cronaca di un disastro annunciato, da anni. Il problema sanitario è grave, il legame tra inquinamento dell'aria e malattie è strettissimo, e le conferme arrivano ormai da più parti. La Pianura Padana è uno dei luoghi più inquinati non solo a livello nazionale, e non siamo noi a dirlo ma medici ed esperti; occorre quindi prendere delle misure strutturali per correre ai ripari, occorre pensare a politiche nuove, efficaci perchè l'inquinamento si abbassi. Tanto più che il nuovo piano regionale dell'aria dell'Emilia Romagna ha posto limiti e paletti ben precisi alle amministrazioni che hanno tempo fino al 2020 per mettersi in regola, altimenti si incorre in pesanti sanzioni comminate dall'Unione Europea. Sono una novantina le misure che la Regione ha chiesto di introdurre, tra queste un maggior numero di piste ciclabili, aree verdi, zone a traffico limitato: misure che vanno ben oltre il semplice blocco del traffico alla dome- nica o al giovedì, una vera e propria trasformazione del tessuto urbano. “Sono anni che diciamo che provvedimenti come le domeniche senz'auto servono a sensibilizzare i cittadini al tema dell'inquinamento – ha confermato Lau- mento per cui la Regione ha posto alcuni limiti. Il vero problema –spiega –non è arrivare a 50 microgrammi di pm 10 perchè il rischio è anche sotto la soglia; la sfida è quella di agire sul tessuto urbano. Svuotare la città dalle auto, pensa- “Chiediamo venga reso pubblico il registro dei tumori di Piacenza” ra Chiappa presidente provinciale di Legambiente (nella foto in alto a destra) – ma in se stessi hanno un'utilità molto limitata. Nella realtà bisogna intervenire sul traffico veicolare, sulle emissioni inquinanti della industrie e sul riscalda- re ad un trasporto pubblico diverso favorendolo, ma in realtà sembra che si vada nella direzione opposta, pensare ad una nuova urbanizzazione; per anni abbiamo assistito ad una “villettopoli” in campagna, ma poi le persone devono tor- nare in città per lavorare e come si spostano se non in auto? Occorre ripensare – prosegue Chiappa – ad un sistema efficiente di parcheggi scambiatori, car sharing, car pooling, e poi dobbiamo potenziare il trasporto su ferro. Anni fa, come Legambiente, avevamo proposto di ripristinare le vecchie linee ferroviarie della nostra provincia per incentivare l'utilizzo del treno anche per i piccoli spostamenti, come la linea che portava a Ponte dell'Olio e Bettola, oppure potenziare la tratta per Castel San Giovanni oggi sottoutilizzata”. Quasi una rivoluzione copernicana, una trasformazione urbane che implica anche una preparazione culturale da parte delle singole amministrazioni; un nuovo modo di pensare il trasporto pubblico, una urbanizzazione diversa, parcheggi scambiatori veri, utilizzabili e capillari, una delocalizzazione delle industrie più inquinanti. “Quest'ultimo è un tema molto spinoso – sottolinea la presidente di Legambiente – negli ultimi anni sono state date autorizzazioni che richiedono una valutazione attenta. Ad esempio il permesso alla Cementirossi di bruciare pneumatici o ancora ciò che sta accadendo in Val d'Arda con la Buzzi Unicem sono autorizzazioni si peso che hanno impatto sulla salute che è un bene primario. Le singole amministrazioni devono fare un salto culturale, scelte precise, anche impopolari, ma che vadano nella direzione di salvaguardare la salute dei cittadini”. Proprio in Val d'Arda sono state raccolte oltre 4mila firme per chiedere una valutazione del rischio sulla salute della Carbonext, segno che la popolazione, forse più di qualche anno fa, ha sviluppato una sensibilità maggiore verso questi temi. “E' vero – conferma Laura Chiappa – i cittadini oggi sono più attenti, perchè sempre più spesso incorrono con facilità in bronchiti e asma. Una sana paura, senza creare allarmismi, può mette- re in guardia tutti noi e per chiedere alla industrie maggiori filtri, maggiori tutela per la salute. La gente è più sensibile ma anche più sfiduciata verso le amministrazioni”. Per capire e valutare in modo ancora più preciso l'impatto che l'inquinamento ha sulla salute, Legambiente ha chiesto da tempo che venga reso pubblico il registro dei tumori della città di Piacenza. Pare che a breve ciò avverrà con la collaborazione dell'Asl. I dati sono stati raccolti dal 2012 e sono indicativi soprattutto negli screening. Così facendo si avrà una situazione più puntuale per capire come ci si può muovere, quale incidenza potrebbero avere determinate politiche a difesa della salute pubblica. ‘colpevole’? “Non c’è dubbio che gli architetti abbiano perso terreno. Fanno il loro lavoro, progettano la bella casa, ma sullo sviluppo della città, intesa nel suo insieme, si sono rivelati carenti, non hanno promosso né suscitato il necessario dibattito”. Qualche esempio? “Come dicevo, gli architetti hanno pensato ad abbellire il loro pezzetto di città, e punto e a capo. E se vuole un esempio le porto quello dell'ex Unicem: ne hanno fatto una enclave, è rimasto un luogo chiuso nonostante il verde custodito all'interno sia pubblico. Non lo si attraversa, non lo si fruisce poiché è un corpo separato dalla città. A supplire alla latitanza degli architetti sono stati, in questi anni, gli ambientalisti attraverso le loro organizzazioni, Legambiente in primis, poiché si sono fatti sentire, hanno suscitato dibattito”. Come recuperare il tempo perduto? “Il nuovo Ordine degli Architetti, ripeto, nasce da una rottura e potrebbe interpretare finalmente un ruolo positivo, invertendo una tradizione negativa. Mi aspetto l’indicazione di alternative a uno sviluppo urbano deludente quando non devastante: mi aspetto interventi sul consumo di suolo, sulla dispersione urbana e così via. Un bilancio di quello che è successo in questa città con l'indicazione di dove si vuole andare”. Oggi, a Piacenza, non si può non fare riferimento alle aree militari in via di dismissione. “Sulle aree militari sono d’accordo con Baracchi: è necessario avere un’idea, una visione d’insieme. Sulla Pertite, per esempio, va bene cercare di ottenere qualcosa di immediato ma è mancata una previsione a lungo termine. Non voglio dilungarmi sulla straordinaria, potenziale, risorsa rappresentata dall’ex arsenale, zona centrale che potrebbe diventare un’area verde fruibile a piedi da cinquanta mila piacentini. Ma l’impressione è che all’amministrazione manchi un’idea complessiva. Ecco, l’Ordine deve far sentire il suo peso culturale su tutto questo, incidere sul futuro della città”. Francesca Lombardi Il servizio completo su www.zerocinque23.com Spagnoli: ‘Città e sviluppo, decisivo l’architetto’ L’urbanista piacentino: “L’impressione è che all’amministrazione manchi un’idea complessiva sul futuro della città. L’Ordine deve far sentire il suo peso culturale” Lorenzo Spagnoli, docente al Politecnico di Milano, è urbanista di fama. Piacentino, ha dato alle stampe di recente una densa e interessante Storia dell’urbanistica moderna, edita da Zanichelli. Per “Abitare – Edilizia Piacentina” è intervenuto sul ruolo del suo mestiere in rapporto alla città. Premessa: da poco più di un anno Giuseppe Baracchi è diventato presidente dell’Ordine degli Architetti e sembra determinato a imprimere una svolta al ruolo della professione nei confronti di Piacenza. “Sì –esordisce Spagnoli –non è sbagliato affermare che a Piacenza l’Ordine degli Architetti ha sempre avuto un forte collegamento con la politica e, per essere più precisi, con le politiche delle amministrazioni che si sono succedute: non disturbare il manovratore sembrava il principio ispiratore”. Sempre? “Con intensità e sfumature diverse nel corso dei decenni e a seconda dei gruppi dirigenti. Con Giovanni De Benedetti l’Ordine è stato propositivo, aprendo e offrendo spazio ai giovani, e altrettanto con Pas- soni. Il penultimo gruppo dirigente, viceversa, ha avviato un clima a mio avviso troppo collaborativo con l’amministrazione: poche osservazioni al Psc, molti brindisi insieme”. Spagnoli sembra dunque apprezzare il vento nuovo che ha spinto Baracchi al vertice dell’Ordine, e con lui un intero inedito gruppo dirigente. “Sì – prosegue – ho rilevato in questi ‘nuovi’ l’esigenza di una soluzione di continuità, di una rottura col passato. Perfino il loro slogan, se non ora quando, ha rappresentato l’esigenza del ricambio, del rinnovamento”. Non sempre il rinnovamento è positivo, non per definizione, almeno. “In questo caso mi sembra di sì. Hanno iniziato bene, interpretando in modo corretto il ruolo di interlocutori dell’amministrazione, provvisti di un’idea di fondo sui destini della città e in grado di svolgere un ragionamento d’insieme non settoriale”. Par di capire che negli ultimi anni si sia perso tempo… “Per diverso tempo l’Ordine ha scontato l’assenza di un suo peculiare punto di vista. Molti architetti, anche a causa di questo, negli anni si sono appartati: lavorano, progettano, ma non partecipano realmente a una idea di città: non offrono contributi di carattere urbanistico e proprio negl i ultimi anni, diciamo due decenni, “Le rispondo con un’altra domanda: il polo logistico deve essere solo un insieme di enormi capannoni o può essere integrato alla città? Bene, se l’amministratore non lo sa, e può anche non saperlo per giustificata impreparazione specifica, gli architetti, il loro Or- “Il Psc non contempla un ragionamento di fondo su quanto è successo e di conseguenza non dice nulla su ciò che dovremo fare” la città è esplosa”. Che cosa intende, da urbanista, per città esplosa? “Frammentazione, trasporto pubblico in crisi, proliferazione di centri commerciali slegati dal tessuto connettivo della città, polo logistico cresciuto in maniera incoerente, per ‘pezzi’ cumulativi. Il Psc non contempla un ragionamento di fondo su quanto è successo e di conseguenza non dice nulla su ciò che dovremo fare”. La responsabilità è anche degli architetti? dine, devono dirglielo. Come si vede la nostra professione può e deve avere una funzione culturale forte, di indirizzo, di stimolo, di correzione degli errori. Si può sperare in un città diversa da quella rappresentata dalla galassia esplosa dei centri commerciali? Si possono discutere i quartieri residenziali edificati nel vuoto? Ebbene, se queste tematiche forti, direi decisive per il futuro non le affrontano gli architetti, chi dovrebbe farlo?” Quindi un passato prossimo Corriere Padano 4 27 febbraio 2015 ATTUALITÀ Expo, Schiavi: ‘Piacenza dama di compagnia, più che primogenita’ Il giornalista del Corriere della Sera a margine dell’incontro di presentazione del suo libro Buone Notizie: ‘Vivo con sofferenza il ruolo di Piacenza in Expo’ ELENA CAMINATI Le buone notizie attirano sempre poco l’attenzione dei lettori, la sfida che un buon giornalista deve saper cogliere e vincere è renderle accattivanti e proporle al pubblico. In sostanza la domanda è: come rendere le good news notizie? Non è un ossimoro, perché oggi le news che fanno notizia sono sempre più collegate alla cronaca nera, a fatti eclatanti che colpiscono l’opinione pubblica. Esistono anche buone notizie, storie di un’Italia controcorrente, di un’Italia che ha voglia di positività. Così il giornalista piacentino Giangiacomo Schiavi ha intitolato il suo ultimo libro nato da un blog collegato al Corriere della Sera. La presentazione è avvenuto alla sede degli Amici dell’Arte dove Schiavi è stato accolto da un pubblico davvero numeroso. Oggi i giornalisti hanno perso il gusto di scendere in strada per cercare le notizie, spesso le cosiddette fonti istituzionali le notizie le confezionano pronte per essere pubblicate. In realtà se si va in giro, l’Italia è piena di storie di gente comune da raccontare. “Buone Notizie –spiega Schiavi –è un modo per rompere i luoghi comuni, per cercare le notizie invisibili ma che innervano il nostro paese. Quelle notizie fatte di persone semplici, umili, che mettono gli altri al centro delle loro vite. E' anche un modo per spingere il giornalismo nelle strade, nel territorio. E' un libro che ho scritto – continua – per l'intera società, quella minuta, la spina dorsale del paese. Il nostro mestiere è riprendere un modo di camminare proprio dei palombari sociali; dobbiamo andare in immersione per far venire fuori ciò che di buono c'è”. Schiavi è tornato anche sul tema Expo 2015, sulle opportunità per il nostro territorio, sulle aspettative che in molti nutrono da questo evento e sulle ricadute che potrà avere su Piacenza. “In realtà –confessa –vivo con sofferenza il ruolo di Piacenza in Expo che in questo caso non è Primogenita, ma anzi sembra più una dama di compagnia. Questo non è giusto, ma i primi che devono reagire sono proprio i piacentini consapevoli della loro forza e di ciò che la città può offrire. Ci sono forti situazioni di sofferenza in questo periodo – prosegue Schiavi – ma occorre reagire anche alla sudditanza che ci ha da sempre legati alla gemella Parma che non se la passa per nulla bene. Insomma Piacenza c'è, esiste, ma bisogna superare le differenze”. Poi tornando ad Expo “certo se poi Piacenza avesse un treno veloce – è l'auspicio di Schiavi – e una metro leggera che la colleghi a Milano in mezz'ora, decollerebbe per un boom incredibile”. Il servizio completo su www.zerocinque23.com Turismo - L’accusa al Comune è di organizzare eventi senza marketing territoriale Piacenza ed Expo, opposizioni all’attacco Putzu, Polledri e Foti: “La speranza è che vi sia un’inversione di tendenza, sennò si rischia di perdere il treno”. M5S: “Amministrazione nel caos” Expo 2015, la mega kermesse milanese che aprirà i battenti a maggio e annuncia di portare oltre 20 milioni di visitatori in Italia nei successivi sei mesi, potrebbe essere una grande occasione per convogliare turisti e affari anche a Piacenza. Potrebbe, ma secondo il centrodestra piacentino è un treno che si rischia di perdere: “La speranza è che vi sia un'inversione di tendenza – hanno spiegato, in conferenza stampa, Filiberto Putzu (Fi), Massimo Polledri (Lega) e Tommaso Foti (Fdi-An) – perché gli assessori Tarasconi e Albasi stanno cercando di organizzare cose ma senza nessun marketing territoriale, eventi insufficienti ad attirare a Piacenza i turisti e i business men”. “Ci voleva capacità di coordinamento e delle idee – ha lamentato Polledri, mentre Foti ha aggiunto: “Con i due milioni di euro spesi per Expo dagli enti piacentini si faceva la più bella mostra del mondo con il fegato etrusco, il Tondo del Botticelli e il Codice Landiano insieme. Invece abbiamo un sito Internet spoglio, in due lingue soltanto, a cui con lo smartphone non riesci a collegarti, troppo pesante anche per il computer”. Il portale “Experience Piacenza”, che dovrebbe intercettare visitatori nella nostra provincia, non incontra soverchi consensi: “E’ di ardua consultazione, è pesante, non è accessibile tramite smartphone, non appare per primo su Internet digitando Milano con Expo e con Piacenza”. Queste le principali doglianze. E c'è chi, come il consigliere Marco Colosimo (Piacenza Viva) gli preferisce il sito fatto in casa da una dipendente comunale, “Piacere Piacenza”. Il Comune ha investito per Expo 365 mila euro (165mila euro per compartecipare alle spese di affitto della piazzetta a Milano, 100mila euro per interventi turistici di varia natura, altri 100mila che arriveranno in seguito all'approvazione del bilancio, in programma a fine aprile) ma da più parti si chiede un report chiaro di tutti i rivoli in cui confluirà il denaro delle istituzioni. I circuiti culturali sono avviati, il calendario è fitto di eventi e spettacoli ma, per quanto riguarda l'afflusso turistico, pare che le prenotazioni siano ancora al palo. E se il sindaco Dosi si sfoga su facebook invitando a “non gufare” (“Qualcuno si augura che Piacenza faccia una pessima figura per ragioni elettoralistiche, dimenticando di aver gufato anche per l’adunata degli alpini nel maggio 2013. Si sa, poi, qual è stato il bilancio di quello straordinario evento”), il Movimento 5 Stelle accusa l'amministrazione di muoversi nel caos. Spiega Mirta Quagliaroli in una nota: “Nei giorni scorsi sono state convocate due commissioni sulla stessa tematica, l’Expo. Abbiamo constatato con rammarico e stupore che nella prima non era presente l’A.T.S., associazione temporanea di scopo guidata da Silvio Ferrari, coordinatore del progetto “Piacenza per Expo 2015”. Fare una commissione per parlare dei lavori in corso senza la presenza dell’associazione che li sta predisponendo è quantomeno strano, è un po’ come parlare a vuoto, senza un interlocutore. Per cui si è deciso di fare un’altra commissione per discutere delle iniziative e dei progetti in corso con il responsabile Silvio Ferrari ma solo dopo due giorni era prevista un’altra commissione, proprio per capire quali fossero le iniziative culturali previste in città. Insomma, un doppione. A noi sembra proprio che si facciano le cose con superficialità e senza coordinamento”. Insomma – questa la denuncia - poche idee ma confuse. Per Piacenza, dunque, sarà un Expodramma? Speriamo di no, naturalmente. Al centro, gli assessori Tarasconi e Albasi presentano le iniziative per Expo 27 febbraio 2015 PUBBLICITÀ Corriere Padano 5 Corriere Padano 27 febbraio 2015 6 ATTUALITÀ Amianto e responsabilità, la necessità di intervenire I proprietari di edifici pubblici o privati a rischio devono mettere in atto tutte le procedure previste dalla legge per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini Sono ancora 48, a Piacenza e provincia – secondo la mappatura di Arpa Emilia Romagna aggiornata a giugno 2014 - gli edifici pubblici, o privati aperti al pubblico, che segnalano la presenza di amianto. Tra questi 9 scuole, 7 luoghi di culto, 10 case di cura e ospedale, un cinema, 6 impianti sportivi, 5 centri commerciali. Alcuni di questi siti sono già in fase di bonifica e tutti l'Azienda USL svolge attività di controllo e vigilanza per verificare che i proprietari mettano in atto tutte le procedure previste dalla legge per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini tendendo a eliminare totalmente l’esposizione a tale sostanza o, quanto meno, a ridurla ai livelli minimi possibili. E' invece molto difficile effettuare una stima delle presenza di amianto negli edifici privati a Piacenza, così come nelle altre città d’Italia. In alcune Regioni si è tentato di effettuare una mappatura dall’alto, ma anche in questo caso non si è potuto fare un calcolo preciso. E, in ogni caso, non è comunque possibile imporre bonifiche ai proprietari e di- sporre un intervento d’urgenza da parte degli enti locali, perché manca lo strumento legi- legge, ma non c’è nessuna normativa che impedisce di utilizzare ancora vecchie coperture Sono ancora 48 gli edifici pubblici che segnalano la presenza di amianto slativo per poterlo fare. I materiali di amianto in Italia – ricordiamo - non sono più installabili dal 1994, anno del decreto di questo tipo e che impone di dismetterlo. L’amianto se non è danneggiato o manomesso e se si presenta in buone condi- zioni non è pericoloso. Lo diventa se rilascia fibre in aria che possono essere inalate. Le fibre d’amianto, penetrando nei polmoni perchè volatili, hanno un’azione cancerogena sul rivestimento della cavità toracica (il mesotelio), sfociando in mesotelioma pleurico. E Piacenza, in Regione, è ai vertici per numero di tumore da amianto: in dieci anni, infatti, si sono verificati 178 casi. Ma il numero, purtroppo, è destinato ad aumentare, perchè la malattia, ha tempi di latenza molto lunghi: dall’esposizione all’amianto alla comparsa del tumore possono passare più di 20 anni e, in alcuni casi, anche 40. A Piacenza il Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Asl, dal 1999, si è organizzato con un gruppo di tecnici che valuta il rischio amianto negli ambienti di vita e in quelli di lavoro a tutela della salute dei lavoratori e fornisce supporto tecnico alle amministrazioni pubbliche e informazioni ai cittadini. Recentemente, poi, si è tenuto un ciclo di incontri promosso da Asl, Comune di Piacenza e Arpa per informare i cittadini sul tema, identificare i materiali, scegliere gli interventi per l'eventuale bonifica e favorire comportamenti adeguati per controllare il rischio. I proprietari di edifici con amianto sono infatti tenuti, per legge, a mantenere i materiali sotto controllo per prevenire il rilascio di fibre in aria pericolose per la salute. Gli enti competenti, come Asl e Arpa, danno supporto tecnico per contribuire alla progressiva dismissione, ma il proprietario resta il principale responsabile. Per eventuali segnalazioni, per informazioni o per qualsiasi problema che riguardi la presenza di amianto è possibile rivolgersi ai Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl, che si avvalgono dell'Arpa per le eventuali valutazioni tecniche. A vantaggio delle imprese, invece, segnaliamo il bando Inail (che riportiamo qui a fianco) che offre incentivi per la rimozione o sostituzione di amianto nei luoghi di lavoro. Inail, sicurezza sul lavoro Incentivi alle imprese È stato pubblicato daINAILil nuovobando ISIche metterà a disposizione delle imprese267.427.404 eurocome finanziamenti a fondo perduto per progetti di miglioramento dei livelli di salute esicurezza nei luoghi di lavoro. Destinatari del bando sono le imprese, anche individuali, situate in tutto il territorio nazionale e iscritte alla camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura. L’agevolazione prevede un contributo pari al 65% delle spese ammesse, da un minimo di 5.000 euro fino a un massimo di 130.000 euro per la realizzazione di diverse tipologie di progetti: Progetti per il miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori riducendo o eliminando rischi legati a: amianto, agenti chimici, spazi confinati, movimentazione carichi, vibrazioni, rumore, incendio, elettricità. Progetti per la sostituzione o l’adeguamento di attrezzature di lavoro e macchinari obsoleti. Progetti per la ristrutturazione o la modifica strutturale e/o impiantistica e/o di layout. Progetti per la rimozione di amianto di tipo compatto in copertura e rifacimento. I progetti presentabili possono essere: Di investimento Di responsabilità sociale e per l’adozione di modelli organizzativi Le imprese interessate potranno presentare un solo progetto in una sola delle due tipologie appena riportate, e per la seconda tipologia l’incentivo potrà riguardare più lavoratori facenti capo ad un unico datore di lavoro anche se operano in più sedi o regioni. Dal 3 marzo sarà possibile inserire, in via telematica, al sito www.inail.it – Servizi on line, la domanda di contributo. La scadenza per la presentazione delle domande online è fissata per le ore 18:00 del 7 maggio 2015. I finanziamenti saranno assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande, previa verifica tecnico-amministrativa e a patto che il progetto sia stato realmente realizzato. Per ulteriori informazioni: www.inail.it 27 febbraio 2015 Corriere Padano ATTUALITÀ LAVORO Lotta all’amianto: 85 anni Questa la stima per la bonifica CENTRO PER L’IMPIEGO OFFERTE DI LAVORO 7 Richieste di personale pervenute ai Centri per l’Impiego della Provincia. Gli interessati possono inviare curriculum vitae via mail o via fax previo controllo di eventuale aggiornamento sul sito della Provincia, citando il numero di riferimento Provincia di Piacenza (settore welfare, lavoro e formazione professionale) Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30. In caso di forte afflusso di utenza la distribzione dei numeri di ingresso terminerà 30 minuti prima della chiusura Provincia di Piacenza - Centro per l'impiego - Borgo Faxhall P.le Marconi tel. 0523-795716 fax: 0523-795738 - e-mail: [email protected] L’absesto (questo il nome scientifico dell’amianto) è un minerale molto comune in natura e la sua resistenza al calore e la struttura fibrosa l’hanno reso ideale per diversi utilizzi: dagli indumenti all’arredamento a prova di fuoco, fino all’edilizia. I primi casi di tumore legati all’inalazione di amianto risalgono addirittura agli anni ’30 del novecento nel Regno Unito. Dagli anni ’90 con l’intensificarsi di casi di tumori e gravi patologie legate all’inalazione è stato vietato l’utilizzo e la produzione di amianto in moltissimi paesi (in Italia dal 1992). Il continente Europeo, tuttavia, è ancora oggi il fulcro principale per uso e presenza di amianto: comprendendo anche Israele, Russia e paesi ex-URSS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che su un totale di 25 milioni di tonnellate di amianto usato e lavorato ogni anno nel mondo, in Europa la sua presenza sia di 7,8 milioni di tonnellate, pari al 31,4% del consumo globale. Ogni anno l’amianto provoca la morte di 176mila persone di cui il 60% in Europa. Islanda e Malta sono tra i paesi più colpiti: il Mesotelioma (il principale tipo di tumore legato all’inalazione di amianto) fa registrare rispettivamente 24,5 morti ogni milione di abitanti per l’Islanda e 21,3 morti ogni milione di abitanti per Malta, mentre l’Italia è al decimo posto con 10,3 vittime ogni milione di abitanti. In Italia, oggi, sono presenti oltre 32 milioni di tonnellate di amianto, in varie forme, in stabilimenti, edifici pubblici e privati e secondo una recente stima ci vorranno 85 anni per completare la bonifica, che prosegue con un ritmo di 380mila tonnellate l’anno. Tra i siti contaminati oltre a Casale Monferrato, dove Eternit ha provocato più di 1.700 vittime, c’è Bari che fino al 1985 ha ospitato la Fibronit, azienda che produceva elementi per l’edilizia a base d’amianto. La lista dei siti d’interesse nazionale è però lunga: da Broni (Pavia) con Fibronit, a Priolo (Siracusa) con Eternit Siciliana, da Balangero (Torino) con la Cava Monte S.Vittore, a Napoli Bagnoli ancora con Eternit, fino ad Emarese (Aosta) con le Cave di Pietra. Nella lotta all’amianto sono tre i principali metodi di bonifica: se la rimozione è il procedimento maggiormente utilizzato, poiché elimina ogni possibile fonte di contaminazione, ha comunque gli svantaggi di esporre alle polveri i lavoratori impegnati nella rimozione e la produzione di rifiuti pericolosi, che se non correttamente trattati rischiano di fare danni molto importanti anche all’ambiente; inoltre, questa è certamente la tecnica di “bonifica” più dispendiosa. L’incapsulamento è una valida alternativa e consiste nel trattamento con prodotti isolanti, penetranti o ricoprenti, che “inglobano” le fibre di amianto, costituendo una pellicola di protezione sulla superficie trattata. I vantaggi di questa tecnica sono lampanti: oltre ad un costo più contenuto, non vengono prodotti rifiuti tossici (l’amianto infatti non viene materialmente spostato) e i lavoratori impegnati sono esposti ad un rischio minore. Deve però essere previsto un programma di controllo e manutenzione, visto che l’incapsulamento potrebbe danneggiarsi con il passare degli anni. Alcuni nuovi prodotti, a base di microsfere cave di ceramica, che sono applicate come semplice vernice all’acqua, favoriscono la riduzione dell’umidità d’inverno e temperature più fresche d’estate creando veri e propri “schermi” unendo quindi la bonifica dell’amianto al risparmio energetico. L’ultima tecnica è invece il confinamento che consiste nel posizionare una barriera a tenuta intorno all’amianto: è da accompagnare ad un incapsulamento ed è idoneo soprattutto per aree circoscritte: il vantaggio principale, oltre a costi accessibili, è il creare una barriera impenetrabile e resistente agli urti (r.m.) Cod. 64/2015 valida fino al 27/02/2015 Azienda richiedente: Emiliana Conserve spa industria alimentare San Polo di Podenzano ricerca Mansione: manutentore meccanico / conduttore esperto Qualifica ISTAT: 6233100 Riparatori e manutentori di macchinari e impianti industriali Contenuti e contesto del lavoro: la risorsa inserita si occuperà di tutti gli aspetti di manutenzione e di conduzione delle linee di confezionamento Luogo di lavoro: San Polo di Podenzano (PC) Caratteristiche candidati: indispensabile esperienza in realtà industriali settore alimentare Contratto: tempo detrminato con possibilità di successiva stabilizzazione del contratto Orario: lavoro su tre turni. Durante il periodo di campagna estivo richiesta anche la disponibilità al lavoro a ciclo continuo Per candidarsi: per candidarsi inviare curriculum vitae indicando il rif. 64/cpi [email protected] Cod. 19/2015 valida fino al 09/03/2015 Azienda richiedente: Mcdonald's Mansione: banconiere tavola calda e fredda Qualifica ISTAT: 5222200 Addetti alla preparazione, alla cottura e alla vendita di cibi in fast food, tavole calde, rosticcerie ed esercizi assimilati Contenuti e contesto del lavoro: preparazione prodotti,pulizia e riordino sala, preparazione e cottura dei cibi, distribuzione pasti e bevande Luogo di lavoro: Piacenza Formazione: licenza media, diploma di maturità Caratteristiche candidati: automunito/a, predisposizione al contatto con il pubblico, età compresa fra i 18 e i 29 anni per l'attivazione dell'eventuale contratto di apprendistato successivo al tirocinio Contratto: tirocinio iniziale con successiva possibilità di contratto di apprendistato Orario: part time di 30 ore settimanali su turni da lunedì a domenica per coprire le 24 ore anche nei giorni festivi Per candidarsi: inviare curriculum vitae con riferimento offerta n°19/15 via mail [email protected] via fax 0523/460789 Cod. 81/2015 valida fino al 01/03/2015 Mansione: sviluppatore software Qualifica ISTAT: 2114102 analista di programmi Contenuti e contesto del lavoro: sviluppo software in c++ con sql Luogo di lavoro: Fiorenzuola d'Arda Formazione: diploma o laurea in informatica Caratteristiche candidati: automunito/a, indispensabile esperienza pluriennale nella mansione Contratto: tempo determinato iniziale con successiva possibilità di trasformazione a tempo indeterminato Conoscenze: ottima conoscenza lingua inglese Orario: tempo pieno Per candidarsi: inviare curriculum vitae con riferimento offerta n°81/15 via mail [email protected] via fax 0523/795738 Cod. 92/2015 valida fino al 01/03/2015 Mansione: baby sitter madrelingua inglese Qualifica ISTAT: 5442005 baby sitter Contenuti e contesto del lavoro: attività ludiche in lingua inglese da svolgersi con bimbo di circa due anni Luogo di lavoro: Piacenza Caratteristiche candidati: madrelingua inglese, esperienza come baby sitter Conoscenze: ottima conoscenza lingua inglese, Orario: 1 ora al giorno dal lunedì al venerdì Per candidarsi: per candidarsi inviare curriculum vitae indicando il rif. 92 via mail [email protected] via fax 0523/795738 Cod. 94/2015 valida fino al 15/03/2015 Mansione: musicisti (saxofonista, chitarrista, bassista, tastierista e batterista) Qualifica ISTAT: 2554300 Strumentisti Contenuti e contesto del lavoro: orchestra ricerca musicisti per intrattenimenti danzanti e serate in locali da ballo, discoteche e circoli Luogo di lavoro: territorio nazionale Formazione: comprovata conoscenza musicale Caratteristiche candidati: 18-29 anni per attivazione contratto di apprendistato Contratto: apprendistato Orario: tempo pieno Per candidarsi: per candidarsi inviare curriculum vitae indicando il rif. 94 via mail [email protected] o via fax 0523/795738 Cod. 95/2015 valida fino al 01/03/2015 Mansione: add. carrello telescopico Qualifica ISTAT: 7444002 conduttore di carrello elevatore Contenuti e contesto del lavoro: magazziniere addetto movimentazione containers ed inserimento dati Luogo di lavoro: Piacenza Formazione: indispensabile patentino carrelli elevatori telescopici Caratteristiche candidati: indispensabile esperienza nella mansione Contratto: tempo indeterminato Conoscenze: buona dimestichezza nell'utilizzo del pc Orario: tempo pieno: 08.00-12.00 / 14.00-18.00 Per candidarsi: candidarsi solo se in possesso del patentino sopracitato indicando il rif 95 via mail: [email protected] via fax: 0523/795738 Corriere Padano 8 CITTÀ UTILE SPORT 27 febbraio 2015 Luciano De Paola e il super Piacenza da esportazione I numeri del nuovo coach: quattro vittorie consecutive fuori casa, difesa imperforabile, miglior retroguardia esterna, 14 punti dal suo arrivo, secondo solo al Rimini GIANCARLO TAGLIAFERRI L’annuncio del suo arrivo sulla panchina biancorossa all’indomani dell’esonero di Francesco Monaco non aveva sollevato particolari sogni ed entusiasmi tra il popolo biancorsso: il curriculm di Luciano De Paola non certo brillante da allenatore era infarcito di esoneri, retrocessioni e mancata conferme, unito al fatto di essere stato la quinta scelta dopo gli approcci a vuoto con Parlato, Franzini, Bagatti e Carbone lasciavano perplessi sulle reali capacita’ del trainer calabrese di risollevare le sorti si una squadra e di un ambiente un preda all’isterismo di una seconda stagione fallimentare. Ci ha messo lo zampino anche un rendimento casalingo tutt’altro che da Oscar con due anonimi pareggi interni ed una bruciante sconfitta a farlo traballare con parte della tifoseria organizzata che al termine del ko casalingo con la Fortis ne ha chiesto (un po’ prematuramente) la testa. Ma lui da buon mediano lottatore ha risposto con i fatti a critiche premature e forse preconcette: quattro vittorie consecutive lontano da casa, difesa imperforabile con soli due gol presi in sette partite, miglior retroguardia esterna di tutto il girone, 14 punti dal suo arrivo secondo solo al forsennato Rimini. Numeri da capogiro per una formazione comunque alleggerita dal mercato di riparazione e tormentata da infortuni e squalifiche che hanno impedito a De Paola di schierare una formazione-tipo vicino al suo progetto tattico. Gli va dato merito di aver struttutato una formazione granitica dal centrocampo alla difesa con uno schieramento ben coperto che lascia pochi spazi alle manovre avversarie e di aver valorizzato al meglio alcune individualita’ come Corso centrocampista e Ruffini terzino destro. Probabilmente l’attenzione alla fase difensiva ha prodotto qualche amnesia nel fronte offensivo con una squadra letale quando di tratta di agire in spazi larghi o in ripartenza ma che improvvisamente diviene timida ed impacciata tra le mura amiche allorche’ il compito e’ di costruire gioco e non di distruggerlo in contropiede. Lo schema finora utilizzato, il 4-3-3 prevede infatti un mediamo davanti alla difesa, due interni a costruire gioco e due tornanti che si abbassano per costruire palloni per l’unica punta: in trasferta il giochino riesce alla perfezione con maggiore tempo e metri per impostare una simile tattica, al Garilli invece assistiamo puntualmente ad un gioco lento ed all’isola- Farmacie, turni settimanali FARMACIE DI SERVIZIO A PIACENZA DAL 27.2.2015 AL 6.3.2015 TURNO DIURNO: dalle 8,30 alle 22 PIACENZA – Via P. Cella, 56 DR. DAVIDE ZACCONI – Via Legnano, 5 Sabato 28 febbraio: Alseno, Gossolengo Domenica 1 marzo: Fiorenzuola, Pianello Val Tidone TURNO NOTTURNO: dalle 22 alle 8,30 mento inevitabile dell’unica punta di ruolo. Il Piacenza domenica ha una occasione colossale, vincere in casa, riaccendere il pubblico e sconfiggere una diretta concorrente ai play-off come il Delta Porto Tolle, proprio le rivali di classifica stanno agevolando il rientro dei biancorossi: Correggese in piena crisi, Delta ed Este balbettanti, solo il Bellaria sembra reggere il tentativo di rimonta di Volpe e soci chiamati a tornare a vincere per una gioia interna che manca dal derby di dicembre col Fiorenzuola; da li solo due miseri punti in quattro match e addirittura un solo gol segnato. De Paola dova’ necessariamente inventarsi qualcosa per evitare il copione delle precedenti sfide domestiche, i rodigini sicuramente saliranno al Garilli per non fare le barricate e questo dovrebbe agevolare in partenza il gioco dei piacentini ma c’e’da chiedersi se sia giusto confermare il modulo ad una punta o azzardare un tema piu’ spregiudicato inserendo magari Bertazzoli in avanti per un 4-4-2 che puo’ trasformarsi in un iper-offensivo 4-2-4, verra’ privilegiata la continuita’ con le due ali alte (ma che nelle precedenti sfide si abbassavano troppo portando la squadra a un centrocampo a cinque) oppure si scegliera’ il rischio con un centrocampo a due mediani a supporto di un poker offensivo con Lisi, Volpe, Bertazzoli e Tiboni contemporaneamente in campo? Uomini e schemi a parte per i biancorossi un solo obbligo: vincere per darsi quella continuita’ di risultati finora sconosciuta. Placentia Half Marathon il 3 maggio Il via con l’Expo milanese E’ stata presentata la 20esima edizione della Placentia Half Marathon, un avvenimento complesso che racchiude al suo interno una serie di diverse iniziative. L’edizione del 2015 coinciderà anche con l’apertura dell’Expo di Milano il 3 maggio e la Placentia Half Marathon inaugurerà il programma sportivo. Sandro Confalonieri e Pietro Perotti, organizzatori e padri fondatori della manifestazione sportiva che ogni anno coinvolge migliaia di piacentini e non dichiarano: «Ringraziamo coloro che ogni anno “sopportano” i disagi che questa grande manifestazione porta inevitabilmente. Abbiamo sempre avuto la comprensione dei piacentini che hanno capito l’importanza di quel giorno». «Il Avis, i prelievi mio pensiero va prima di tutto a Gianni Cuminetti che prima ha fondato la sezione piacentina di Unicef - dichiara Lidia Pastorini, presidente della sezione locale - e poi si è adoperato per farla crescere sempre di più. Sono orgogliosa di aver preso il suo testimone e di portare avanti il suo impegno. Tutto il ricavato sarà donato interamente a Unicef. Luigi Bianconi e Pietro Contini forniranno alle scuole una documentazione fotografica per ricordare la partecipazione dei bambini, mentre il Cine Club Cattivelli girerà dei video della manifestazione». 27.02 DANTE – Via Nasolini, 56 28.02 DR. CROCI – P.zza Cavalli, 29 1°.03 DR. DALLAVALLE – Rotonda Viale Dante, 34 02.03 DR. BONORA – Via Genova, 20 03.03 DR. AMBROGI – Stradone Farnese, 48 04.03 COMUNALE EUROPA – Via Calciati, 25 05.03 DR. RASTELLI – Via E. Pavese, 23 06.03 OSPEDALE – Via Taverna, 74 E’ possibile accedere alle farmacie, in servizio di turno, ricomprese nella ZTL, comunicando al farmacista il numero di targa del proprio mezzo. IL NUMERO 0523/330033 DA' INDICAZIONE DELLE FARMACIE DI TURNO A PIACENZA E PROVINCIA Mercati settimanali Lunedì: Bettola, Borgonovo Val Tidone, Caorso, San Nicolò, Castell’Arquato, Castelvetro Martedì: Ferriere, Nibbiano, Piacenza Farnesiana, Pontedellolio, Pontenure, Travo, Vernasca Mercoledì: Carpaneto, Marsaglia, Piacenza, Pianello, Vigolzone Giovedì: Agazzano, Castelsangiovanni, Fiorenzuola, Gossolengo, Gropparello, Perino, Piacenza Farnesiana, Podenzano, Villanova Venerdì: Cortemaggiore, Lugagnano, Monticelli, San Giorgio, Rivergaro, Roveleto Sabato: Bobbio, Fiorenzuola, Piacenza, PC Besurica Domenica: Agazzano, Alseno, Borgonovo, Caminata, Carpaneto, Castelsangiovanni, Cortemaggiore, Gragnano, Gropparello, Monticelli, Morfasso, Nibbiano, Pianello, Pontedellolio Informasociale Persone non autosufficienti, bando contributi E’ stata prorogata al 31 marzo, la scadenza per presentare domanda di accesso ai contributi previsti dal programma Home Care Premium promosso da Inps, cui anche il Comune di Piacenza ha aderito, a sostegno delle persone non autosufficienti che necessitino di assistenza domiciliare. Già da lunedì 23 febbraio, è possibile inoltrare la richiesta di ammissione anche senza aver trasmesso precedentemente la dichiarazione sostitutiva unica – finalizzate ad acquisire la certificazione Isee – che tuttavia dovrà essere consegnata il prima possibile, entro il termine tassativo del 31 marzo. Possono fruire del beneficio i dipendenti iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali o alla gestione magistrale, o i pensionati utenti della gestione dipendenti pubblici, nonché i rispettivi coniugi conviventi e familiari di primo grado, o i minorenni orfani di dipendenti o pensionati pubblici. Requisito fondamentale è la residenza nel Comune di Piacenza. Il progetto Home Care Premium prevede anche un intervento economico a favore di persone non autosufficienti che risiedano presso strutture protette, o per le quali si valuti l’impossibilità dell’assistenza domiciliare. Per ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi agli sportelli Informasociale di via Taverna 39 e via XXIV Maggio 26-28, che offrono supporto per la compilazione e l’invio – solo in modalità telematica – della domanda. Una scheda dettagliata, riassuntiva di tutte le informazioni, è consultabile sul sito www.comune.piacenza.it , già in home page. 27 febbraio 2015 Corriere Padano MUSICA 9 “Piacenza suona jazz”, al via la rassegna che prelude al Jazz Fest: 24 concerti in programma TEATRO “Ci vuole un fiore”, al Trieste 34 l’omaggio di Marco Bosonetto a Rodari-Endrigo-Bacalov Il re del trasformismo al Politeama il 2 marzo "La dodicesima notte", Cecchi torna a Shakespeare Per la stagione di prosa "Tre per te" di Teatro Gioco Vita, martedì 3 e mercoledì 4 marzo alle 21 ritorna al Teatro Municipale il grande attore e regista Carlo Cecchi, alla testa di una nutrita compagnia di prim'ordine in cui spiccano soprattutto i nomi del bravissimo attore piacentino Tommaso Ragno e di Antonia Truppo, con una nuovissima versione de "La dodicesima notte" di Shakespeare. Prodotto da Marche Teatro e l'Estate Teatrale Veronese lo spettacolo vanta le musiche di scena di Nicola Piovani e la presenza di un accompagnamento musicale dal vivo che darà alla messinscena un valore aggiunto di sicura presa. Ecco dunque un testo che permette di orchestrare un gioco attoriale straordinario, lavorando sull'essenza dei personaggi. Una strana e malinconica commedia corale, fondata su scambi di identità e di genere, sugli equivoci e sull'amore, affogata in un "espace de jeu" che permetterà il suo susseguirsi rapido e leggero, perfetto fino al punto di permettersi a volte di rasentare la farsa. Brachetti, che sorpresa! PIETRO CORVI Sale alle stelle l'attesa per Arturo Brachetti, al Politeama lunedì 2 marzo alle 21 col nuovo spettacolo "Brachetti, che sorpresa!", insieme al giovane talento della magia Luca Bono, alla coppia comica Luca & Tino e a Francesco Scimeni. Un evento di grande portata. Brachetti, protagonista del teatro internazionale che ha riporta- to in auge l’arte del trasformismo, ha inventato i suoi sistemi da solo e ancor oggi non ne rivela i segreti. Grandissima curiosità, dunque, verso lo spettacolo di questo straordinario personaggio che nel 2009 a Londra con il suo one man show diretto da Sean Foley ha ricevuto la nomination al Laurence Olivier Award e nel 2010 con "Ciak si gira" ha battuto i record di pubblico al Folies Bergère di Parigi e poi in Italia. Fioccati riconoscimenti e lauree ad honorem in Francia e in Italia, ha poi curato la regia di "Ammutta muddica" di Aldo Giovanni e Giacomo, è stato protagonista di "Allegro, un po’ troppo" con l’Orchestra Sinfonica della Rai ed è tornato alla magia nel 2013 a Parigi con "Comedy Majik Cho", a capo di un gruppo di illusionisti da tutto il mondo. Gli è stata addirittura dedicata una statua di cera nello storico museo parigino Grévin. E non è tutto, perché al Politeama si bisserà venerdì 6 con "C'è solo da ridere" di e con il comico milanese Andrea Pucci. Battute a raffica in un unico esilarante atto imperniato sulla società in cui viviamo, il pubblico e lui, Pucci, istituzione di "Colorado", grande interista di "Quelli che il calcio" e recentemente protagonista di "Sapore di te" di Carlo Vanzina. Cristiana Morganti danza "Jessica and me" Grande ritorno per la rassegna di teatro-danza della stagione "Tre per te" di Teatro Gioco Vita, che prosegue giovedì 5 marzo alle 21 al Teatro Gioia con "Jessica and me" di e con Cristiana Morganti, danzatrice storica del Tanztheater Wuppertal di Pina Pausch e considerabile a tutti gli effetti sua erede, attrice e ballerina di irresistibile talento e di vivida comicità capace di unire una furia d'amazzone mediterranea all'innocenza stupefatta di un clown. Con questo nuovo spettacolo la Morganti, giunta ad un momento importante del suo percorso, si ferma a riflettere su se stessa, sul rapporto col proprio corpo e con la danza, sul significato dello stare in scena, sul senso dell'"altro da sé" che implica il fare teatro. Una sorta di autoritratto di efficace e spiazzante ironia, un puzzle di gesti, ombre, muscoli, tenacia, spavalderia, timidezza, ricordi e progetti. Corriere Padano 10 27 febbraio 2015 VIVIPIACENZA "L'anima è donna", spettacolo per un proiettore attraverso la violenza al sorriso, il suo stato naturale, deve tornare. Allo spettacolo partecipano le cantanti Melody Castellari, Georgia Ciavatta e Gloria Enchill. Lo spessore artistico è garantito anche dai monologhi scritti dalla scrittrice e animatrice culturale Irma Zanetti,dal supporto di una band capace come gli Anima di Andrea D'Aguì e dalla partecipazione speciale della danzatrice Paola Pedrazzini. Anche "L'anima è donna", spettacolo teatrale contro la violenza sulle donne, per la raccolta fondi portata avanti dai Cinemaniaci "Un proiettore per Piacenza" (offerta consigliata all'ingresso, 10 euro). Domenica 1° marzo alle 20.30 al Teatro San Matteo si racconterà l'esperienza della rinascita dalla violenza, perché la donna nasce con il sorriso e se passa A Palazzo Farnese gli strani casi del prof. Whippet Continuano le avventure del prof. Whippet, scienziato investigatore, impegnato a risolvere i misteri di palazzo Farnese: attività per bambini dai 6 ai 10 anni, sabato 28 febbraio e domenica 1° marzo dalle ore 15 alle 17.30. Prenotazione obbligatoria telefonando al numero 0523/492658 in orario apertura Musei. ANTEPRIMA “Piacenza suona jazz”, al via il preludio al Festival MUSICA PIETRO CORVI Coi primi cinque concerti dei ben ventiquattro in programma (tutti a ingresso gratuito) prende il via la rassegna "Piacenza suona jazz", ghiottissimo e ricchissimo preludio al "Piacenza Jazz Fest 2015". Un iter intrigante, sviluppato dal Piacenza Jazz Club in collaborazione con ben 10 ritrovi piacentini tra pub, circoli e club, oltre al sempre fedele centro commerciale "Gotico". Il via, domenica 1° marzo con un doppio appuntamento: i Note Out alle 17.30 al "Gotico", con aperitivo, e gli Adda's Swing Dixieland al Baciccia alle 22, anticipati alle 18 dall'inaugurazione della pregiata mostra fotografica di Carlo Verri. Martedì 3 si passerà, alle 21.30, all'Irish Pub con Rodrigo Amaral, Pietro Bonelli & Quarteto Brasil. Mercoledì 4 alle 22 sarà la volta del Tuxedo dove suoneranno i The Thrust mentre giovedì 5 l'appuntamento si rinnoverà alle 21.30 al Cantiere Simone Weil di via Giordano Bruno con Cristiano Calcagnile in "ST()MA". Per approfondire le proposte, visitare l'esaustiva sezione dedicata alla rassegna sul sito www.piacenzajazzclub.it. Sound Bonico, party a tutto rock'n'roll Un italianissimo, raffinato ma energico venerdì "indie-rock" dal sapore retrò e un sabato di puro party a tutto rock'n'roll. All'Arci live club Sound Bonico di San Bonico, altro weekend da cerchio rosso. Venerdì 27 largo alle belle canzoni sospese tra pop-rock, beat, cantautorato e new-wave dei varesini Il Triangolo, tra i più acclamati sulla nuova scena "indie" nazionale, e dei loro concittadini MasCara, dalle 22.30 in punto. Completano la serata le perle su vinile proposte dai dj piacentini di Santafabbrica. Sabato 28 torna invece la mitica Festa delle Lavatrici, il party più lascivo della "golden age" del Madly Pub. Dalle 22, tonnellate di r'n'r tutto da ballare coi valtidonesi Kocka Mow Mow's e gli americani Muck And The Mires, esplosivo incrocio tra Beatles e Ramones. E poi lavatrici su cui ballare, trucco e parrucco, go-go dancers, lingerie, baloons e i dj Gianni Fuso e la bellissima Miss-X in battaglia fino all'ultimo vinile. Weekend nelle mani dei dj resident DA VENERDI 27 FEBBRAIO - BACICCIA - Al caffè di via Dionigi Carli il weekend è tutto nelle mani fidate dei dj resident del pub, coloro che detengono lo scettro del dancefloor. Se venerdì si riparte dalla "reggae night" con il "maestro" Dj Vito War in console, nume tutelare dei ritmi in levare su Radio Popolare, sabato ecco invece il ritorno di Deejay Dave e il suo format "This is not a love song", tra electrofunk, indie disco, new wave, ska, dub, hard rock, grunge, garage e surf. Domenica, appuntamento con la rassegna "Piacenza suona jazz", per cui si rimanda all'articolo dedicato. "Salotto dell'800", violino più piano VENERDI 27 FEBBRAIO - CASTELSANGIOVANNI - Prosegue la stagione musicale del Teatro "Verdi", curata dall'Istituto Palestrina, pronto a trasformarsi nel "Salotto dell'800". Questo il titolo della serata che vede protagonisti il violinista Glauco Bertagnin e il pianista Simone Pagani. Si esibiranno in una strabiliante sequenza di bis violinistici, tratti da musiche europee, su- damericane e asiatiche che spaziano dal XVII al XIX secolo, da Moszkowski a Ginastera, da Dvorak a Kreisler, passando per Albeniz, Rubinstein e Bohm. "All colours of blues", il nuovo cd di Mazzoli SABATO 28 FEBBRAIO - ZIANO - Continua la serie di concerti promozionali dei nuovi cd del bluesman piacentino Marco "Ray" Mazzoli. Stavolta il progetto "All colours of blues" approda in Val Tidone, all'osteria “La costa da Ina” di Ziano. In concerto saranno ripercorsi i passi di un disco soprattutto retrospettivo, che chiude un periodo musicale e compositivo (prima dei nuovi progetti che presto proporrà il Louisiana Blues Trio, la nuova band genovese di Mazzoli) proponendo un collage di tutti gli stili e le accezioni del blues Il ritorno del contrabbassista Paolo Badini SABATO 28 FEBBRAIO - MILESTONE Alle 21.15 il palco è stavolta pronto ad accogliere un musicista piacentino di grande talento, tornato in patria un paio d'anni fa dopo un lungo periodo all'estero segnato da esperienze artistiche di primissimo piano. Parliamo del contrabbassista Paolo Badiini, che si esibirà con il suo quartetto completato da Stefano Calzolari al pianoforte, Tony Arco alla batteria e Achille Succi a clarone e sax alto. Quattro musicisti che provengono da aree stilisticamente differenti tra loro. Percorsi alternativi che si intersecano dialogando sul terreno comune dell’improvvisazione. Il mainstream, il free, il bop ed anche la composizione di derivazione classica entrano in questo itinerario creativo che costituisce il nucleo del progetto. Le composizioni (tutte originali) diventano l’occasione per rimescolare le carte ed espandere il linguaggio improvvisato, all'insegna di uno stile di stampo “coversational”. Massimiliano Alloisio, ovvero il concerto di sola chitarra classica del bravo musicista pavese, classe 1973, maestro, didatta e concertista tra i più quotati a livello nazionale nel suo genere. "Sebben che siamo donne" Zucconi e gli Enerbia attraverso composizioni originali e rivisitazioni in stile blues di pezzi noti al grande pubblico. Massimiliano Alloisio, Lounge guitar recital MERCOLEDI 4 MARZO - AMICI DEL PO - Riapre i battenti il circolo Arci di Monticelli. Dopo due settimane di chiusura per lavori di manutenzione, si riparte, con appuntamento alle 21.30, dal "Lounge guitar recital" di GIOVEDI 5 MARZO - CAMERA DEL LAVORO - Al Salone Mandela della Cgil in via XXIV Maggio si rinnova l'appuntamento con la rassegna "Musica al lavoro", curata da Arci e dallo stesso sindacato. Come tradizione vuole, eccoci all'evento dedicato alla Giornata internazionale della donna. Alle 21.30, con ingresso gratuito, va in scena "Sebben che siamo donne", recital tra musica e parole con la voce di Giovanna Zucconi, giornalista, autrice e conduttrice di trasmissioni televisive e radiofoniche, nota soprattutto come voce di cultura su"La Stampa"e "L'Espresso" eda qualche anno all'interno della trasmissione"Che tempo che fa". L'accompagnamento musicale sarà fornito dai nostrani Enerbia di Maddalena Scagnelli, autentica eccellenza a livello nazionale nel campo della musica tradizionale e antica. 27 febbraio 2015 Festa per Arcangelo, Emergency al President Il gruppo Emergency di Piacenza ha organizzato una "Festa per Arcangelo", una serata di arte varia creata con lo scopo di ricordare il fondatore del distaccamento locale dell'associazione, scomparso poco più di un anno fa. L'appuntamento è mercoledì 4 marzo alle 21 al Teatro President di via Manfredi e vedrà la collaborazione di alcuni artisti amici del gruppo Emergency. Corriere Padano 11 VIVIPIACENZA “Tè per due”, musical al teatro di Pianello Guadagneranno dunque il palco il cantautore Simone Fornasari, la vocalist Lucia Pradelli e Monica Vescovi di ArteArte, il cantautore-professore Davide Zilli, la brass-band Note Out capitanata dalla tromba di Gianni Satta, l'attore comico-clown Valentino Rossi con le danzatrici Claudia Passaro e Martina Vitelli. Il costo del biglietto è di 10 euro e l'incasso della serata sarà devoluto interamente al centro Pediatrico di Mayo. Prevendite presso La Pecora Nera. Andrà in scena sabato 28 febbraio alle ore 21 presso il Nuovo Teatro di Pianello il musical “Tè per due (No, no Nanette)” che la Compagnia di Corrado Abbati sta portando in giro per l’Italia con grande successo. Prevendita dei biglietti presso la Gelateria Raggio d’Oro di Pianello; per informazioni è attivo il numero 0523/994105. ANTEPRIMA TEATRO "Dietro al naso rosso", doppio appuntamento Questa settimana la rassegna di visual comedy "Dietro al naso rosso" organizzata e diretta dall'attore comico e clown piacentino Valentino Rossi al Teatro Trieste34 raddoppia. Sabato 28 febbraio alle 21 ecco lo spettacolo "Giubox Show" di e con Giuseppe Vetti, istrionico clown bolognese dalla comicità geniale. Una sequenza di performance in successione come canzoni di un juke-box. Uno spettacolo dove pantomime musicali, imprese eccezionali da compiere col pubblico, breakdance, giocoleria con palline, clave e galline ed altro ancora si alternano per sorprendere e divertire gli spettatori. Domenica 1° marzo al Trieste si terrà invece il primo appuntamento con l'omonimo workshop di Rossi collegato alla rassegna, un laboratorio teatrale per tutti e dedicato alla riscoperta del bambino interiore per ri-esplorare purezza, gioco, libertà. Info al 3492721308. dicata alle compagnie piacentine e ad andare in scena stavolta è il gruppo teatrale del Cantiere Simone Weil con "Caterina il grande", spettacolo tratto da una proposta di Maura Pizzorno per la regia di Monia Giovannangeli che tratteggia la biografia di una donna che conobbe grandi realizzazioni e profondi fallimenti: in un mondo dominato dagli uomini, Caterina di Russia fu una donna di brucianti passioni e grandi ideali. Le sei attrici in scena (Flavia Cataldo, Bibiana Maffi, Cecilia Mazzari, Alessandra Ramelli, Giulia Vecchia, Silvia Zacchini e Silvana Trucchi nel ruolo della zarina Elisabetta) raccontano diversi momenti delal vita di Caterina e delle vicende a lei contemporanee, un mondo che stava abbandonando certezze secolari per incontrare la modernità, popolato di grandi personaggi e volti senza nome che accompagnano questa "donna grand'uomo" al suo appuntamento con la Storia. "Val mia curr", teatro in vernacolo 28 FEBBRAIO - PRESIDENT - Al teatro cinema di via Manfredi riprende la tradizionale rassegna di teatro dialettale firmata dalla Famiglia Piasinteina, quest'anno intitolata all'indimenticato Piero Chiapponi. Questa volta ad essere messa in scena sarà la commedia "Val mia curr" a cura della Filodrammatica Castellana I Giovani. Biglietti disponibili al President dalle 9.30 alle 11.30 e dalle ore 20. CINEMA Arriva "Big eyes", ‘Ci vuole un fiore’, omaggio l'ultimo film di Tim Burton a Rodari-Endrigo-Bacalov MERCOLEDI 4 MARZO - JOLLY 27 FEBBRAIO - TRIESTE 34 - Alle 21, nuovo appuntamento con la rassegna "Teatro a KM zero", per cui va in scena "Ci vuole un fiore" con lo scrittore piacentino Marco Bosonetto e i musicisti Davide Cignatta e Paolo Cignatta a voci, flauto, chitarra, basso, ukulele e melodica. Un monologo, un omaggio a un disco culto degli anni Settanta e una riflessione ironica sulla mutazione culturale italiana attraverso le canzoni per bambini (da Gianni Rodari a Pippo Franco) e sul rapporto idolatrico dei genitori tardivi del XXI secolo con i propri figli. Nello spettacolo si alternano brani di narrazione a canzoni, tratte prevalentemente dall'album "Ci vuole un fiore" di Rodari-Endrigo-Bacalov, più un paio di chicche "trash" ("Mi scappa la pipì" e "Il coccodrillo come fa"). Cantiere Simone Weil: "Caterina il grande" 28 FEBBRAIO - SAN MATTEO - Ritorna, alle 21, la rassegna "Teatro e oltre" de- Al cinema di San Nicolò per la rassegna di metà settimana arriva stavolta "Big eyes", l'ultimo film di Tim Burton candidato ai Golden Globes 2015. Racconta la vera storia di Margaret Keane (Amy Adams) e di suo marito Walter (Christoph Waltz), i cui dipinti dei bambini dai grandi occhi divennero un vero e proprio fenomeno negli Stati Uniti tra il 1960 e il 1970. La mano d'artista era di Margaret, ma Walter fece credere al mondo di essere il vero autore dei quadri, conquistando una fama internazionale del tutto immeritata. Cineclub Argento: è "Grand Budapest Hotel" MERCOLEDI 4 MARZO - POLITEAMA La rassegna dedicata ai pensionati e agli anziani "Cineclub Argento" prosegue, con appuntamento alle 15 e ingresso gratuito, con la proiezione di "Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson, che ha appena incassato quattro premi Oscar tra cui quello come miglior costume design, andato all'italiana Milena Canonero. ARTE AGENDA Alla scoperta dei diritti umani Domenica ricca: da Dante alle foto jazz Una domenica ricca di iniziative! Domenica 1 marzo, alle ore 11, presso la Galleria Ricci Oddi, si tiene l'inaugurazione della mostra di Camilian Demetrescu, Il Simbolo nell'Arte. Hierofanie: grandezza e caduta dell’uomo. Abbraccio cosmico e nuovi conflitti. Alle ore 15, tutti gli appassionati di Dante sono invitati a partecipare alla visita guidata, accompagnata da letture tratte dalle opere dantesche, che si terrà al Collegio Alberoni. A seguire, alle 16.30 l’architetto Manrico Bissi parlerà dei Riferimenti di architettura nella commedia dantesca e i suoi richiami urbanistici nel piacentino. L’incontro, organizzato dal Comitato piacentino della Società Dante Alighieri, è il primo degli appuntamenti della rassegna. Per concludere la giornata, alle 19, al Baciccia Caffè Letterario inaugura la mostra Ho preso il Jazz per la coda di Carlo Verri, documentazione fotografica dei musicisti che hanno fatto la storia del jazz: da Chet Baker (nella foto in alto), Bill Evans, Ella Fitzgerald, a quelli che sono ancora tra noi, come Sonny Rollins, Ornette Coleman, Carla Bley, Charles Lloyd, Keith Jarrett solo per citarne alcuni. Carlo Verri, che nel 1987 ha vinto il terzo premio mondiale Jazz Photo ’87, indetto dalla rivista “Jazz Forum”di Varsavia, ha iniziato la sua attività fotografica nel 1978 ed ha continuato ininterrottamente fino al 2003, documentando un quarto di secolo di storia del jazz. Tutte le Stampe sono in vendita a 100 euro cadauna. L’esposizione anticipa il concerto Adda’s swing Dixieland, delle 22, prima tappa della seconda edizione di Piacenza suona Jazz. BIFFI ARTE, DOPPIO APPUNTAMENTO LETTERARIO Doppio appuntamento letterario, alla Galleria Biffi Arte, nel weekend: venerdì 27 febbraio, alle 18, Antonio Ferrari presenta il suo libro Altalena. Voci senza filtro, all’interno della rassegna L’Arte di Scrivere. Conversazioni d’autore a cura di Mauro Molinaroli; sabato 28 alle 17, sono le poesie di Laura Liberale ad essere le protagoniste di un incontro nell’ambito di Leggere Poesie. Incontri con i poeti contemporanei. STUDIO C, PERSONALE DI ISABELLA D’ORTONA Sabato 28 febbraio, alle 18, presso la Galleria Studio C, il critico d’arte Luciano Carini introduce la mostra personale di Isabella D’Ortona dal titolo Tra corpo e anima. La ricerca artistica dell’artista è volta a scavare nel profondo dell’animo umano, dalle avversità e le contraddizioni dei nostri giorni agli attimi di felice abbandono di fronte alle bellezze della natura. La mostra chiuderà il 19 marzo. A CURA DI FRANCESCA PAOLA COMOLLI Nella Sala incontri della Biblioteca ragazzi Giana Anguissola, sabato 28 dalle 16.30, si andrà “Alla scoperta dei diritti umani”per bambini dai 6 ai 10 anni. Si tratta del primo appuntamento del ciclo di letture animate di libri realizzati da Amnesty International Italia. Negli ultimi anni l’Ufficio EDU (Educazione ai Diritti Umani) di Amnesty International Italia ha scelto di realizzare alcuni libri illustrati rivolti ai bambini e ai ragazzi, per proporre attività partecipative da affiancare all’offerta dei percorsi scolastici. Il gruppo Amnesty di Piacenza ha così deciso di utilizzare questi interessanti materiali, svolgendo dei laboratori interattivi di lettura animata rivolti ai bambini. A partire da sabato 28, quindi, si svolgeranno quattro incontri interattivi, nei quali, attraverso l’utilizzo di metodologie partecipative, verranno presentati questi libri : “Il Cammino dei Diritti”, “Ranocchio e lo straniero”, “Leyla nel mezzo” e “Adrian vuole andare a scuola”. Gli appuntamenti successivi saranno il 21 marzo, l’11 aprile, il 16 maggio. Solo su prenotazione al numero 0523 306247. PIACENZA - “DONNE IN COPERTINA”, PRESENTAZIONE DI MAFFINI Sabato 28 presso il Salone Monumentale della Biblioteca Passerini-Landi, si terrà la presentazione del libro "Donne in copertina”. Inizio alle ore 17 per un incontro all’insegna della musica e degli immaginari sociali dagli anni 50 a oggi alla presenza dell’autore Alfonso Maffini. Uno studio sull'evoluzione della donna, attraverso le copertine dei dischi. PIACENZA - APERIARTE IN RICCI ODDI Un altro degli incontri tematici seguiti da aperitivo nelle sale del museo: sabato 28 l’argomento sarà “De mystico amore”. Inizio ore 18 presso la Galleria. PIACENZA - SBARACCO Iniziativa commerciale: dopo i saldi, i grandi affari a Piacenza. Lungo le vie del centro storico, domenica 1° marzo dalle 9 alle 20, i negozianti esporranno grandi occasioni. PIACENZA - DOMENICHE A PALAZZO FARNESE Visite guidate gratuite e concerto alle ore 17.30 "Non solo classica": questo il programma di domenica 1° marzo a Palazzo Farnese. SARMATO - MERCATINO ANTICHE MURA A Sarmato, in Piazza Roma, mercatino dell’usato, riutilizzato e vintage, dalle ore 8 alle 18 di sabato 28. CASTEL SAN GIOVANNI - LABORATORIO TEATRALE Dal 28 febbraio al 1 Marzo, presso il Teatro Verdi di Castel San Giovanni, dalle ore 10 alle 18, laboratorio teatrale “Dostoevskij e la verità in scena” con l’ attore Mino Manni e il regista Alberto Oliva. Per info e prenotazioni: [email protected]; tel. 333/ 8060479 o 339/ 7829085 Corriere Padano 12 27 febbraio 2015 ACQUA E FARINA “Pane meno sale”: contro ipertensione e malattie cardiovascolari “Pane meno sale” è il titolo della campagna regionale tra la Regione e le associazioni dei panificatori dell’Emilia-Romagna per la produzione di pane con un contenuto massimo di sale pari all'1,7% del peso della farina. I panificatori che aderiscono all’iniziativa si riconoscono perché espongono nel proprio negozio le vetrofanie con il logo e lo slogan della campagna “Pane meno sale. Più salute con meno sale” insieme al cuore sorridente del logo “Guadagnare in salute”. Rispetto al pane abitualmente in commercio, la riduzione di sale prevista dall’accordo è di circa il 15%, tale da non cambiarne il sapore, ma da produrre nel tempo effetti positivi sulla salute, visto che si tratta di un prodotto consumato quotidianamente. Il consumo eccessivo di sale, infatti, insieme ad altri fattori di rischio legati all'alimentazione e alla scarsa attività fisica, è all'origine delle malattie cardiovascolari e dell'ipertensione.L'Organizzazione mondiale della sanità ne raccomanda un consumo quotidiano non superiore a 5 grammi, ovvero un cucchiaino da the. In Emilia-Romagna invece il consumo è doppio per gli uomini e di circa 8 grammi per le donne. Oltre al “pane meno sale” viene promosso il pane “Qualità Controllata”, prodotto anch'esso con poco sale (l’1,5% del peso in farina), con farine emiliano-romagnole poco raffinate, olio extravergine d’oliva, totale assenza di additivi e di agenti chimici per la lievitazione. Impasto più digeribile con il lievito madre, i benefici della fermentazione naturale I sapori della tradizione, si sa, conservano sempre il loro fascino, ma non si tratta solo di questo. In realtà infatti, scegliere alimenti secondo le ricette tradizionali, ci permetterà di mangiare cibi senza dubbio nutrienti e dagli effetti benefici per la nostra salute. È il caso del cosiddetto lievito madre, un lievito noto anche con il nome di lievito naturale. I suoi effetti benefici? Come sottolineano molti esperti, questo particolare lievito fa si che gli impasti possano essere conservati molto più a lungo. Il pane di lievito madre sarà ottimo anche se mangiato dopo 3 o 4 giorni, e per di più, sarà anche molto di gelatina. L'arte bianca più nutriente e - fattore da non sottovalutare - più digeribile rispetto al pane comune, dal momento che durante la cottura, la temperatura interna del pane non supererà i 100°C, e quindi le spore batteriche e fungine rimarran- no comunque vive. Il pane contiene proteine ed è un alimento ricco di amido, come la pasta, il riso, i biscotti e tutti i farinacei. L'amido è una polvere dal gusto neutro che si "agglutina" nei liquidi caldi, formando una specie Sono più di 53 mila le aziende panificatrici presenti in Italia, e oltre 35 mila i fornai, che con il loro prezioso lavoro, molto spesso notturno, producono oltre tre milioni di tonnellate di pane all'anno, con un fatturato annuo di oltre sei miliardi. "Arte Bianca" è il nome della nobile arte della panificazione. I rappresentanti delle aziende panificatrici sono riuniti nella FIPA, la Federazione Italiana Panificatori, che si sono dati delle regole per garantire la genuinità dei loro prodotti. 27 febbraio 2015 ACQUA E FARINA Largo alla fantasia: tante varietà di pane A TAVOLA Corriere Padano 13 Cucinare coi carciofi, gusto e fantasia Due ricette che sfruttano la versatilità e l’aroma di questo ortaggio invernale dal caratteristico sapore amarognolo, per proporre la verdura in modo appetitoso Garganelli con i carciofi I pani tradizionali italiani sono di oltre 250 tipi diversi, con oltre mille varianti, che vanno dalle isole alle Alpi. Le varietà presenti nelle varie regioni italiane sono molto numerose e in ogni area vengono impiegati gli ingredienti a disposizione. Ad esempio, nelle regioni del Meridione d'Italia viene impiegata, per la panificazione, la farina di grano duro che è tradizionalmente usata per la pasta. In Sicilia la superficie del pane di semola di grano duro viene aromatizzata con i semi di cumino, di sesamo o di anice. I semi di anice sono usati anche dai maestri fornai pugliesi per la preparazione dei taralli. In altre regioni, come ad esempio in Lombardia, dove la risicoltura è praticata intensivamente, il pane di riso, leggero e morbido, viene preparato con la farina di grano tenero mescolata alla farina di riso, che gli conferisce una consistenza particolarmente leggera. In altre zone dove è diffusa la coltivazione del mais, ad esempio nell'Emilia Romagna e in Lombardia, si usa tutt'ora preparare il "pane giallo"; certe panetterie lo propongono una volta alla settimana ed è fatto con un'alta percentuale di farina di mais, mescolata alla farina di grano. Il pane con la farina di segale è tipico delle regioni di montagna, poiché la segale è un cereale che per essere coltivato sopporta meglio un clima più freddo, per questa ragione il pane di segale è tipico della Valle d'Aosta, del Piemonte, del Trentino Alto Adige, e della Valtellina (in Lombardia). Ingredienti per 4 persone: 300 gr di garganelli; 4 carciofi; 2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva; 2 cucchiai di parmigiano grattugiato; 1 spicchio di aglio; un pizzico di timo secco; 1 limone; sale e pepe Preparazione: tagliate quasi tutto il gambo dei carciofi poi togliete le foglie esterne più dure, eliminate la punta con un taglio netto e la scorza dura dal fondo. Dividete i carciofi in due, eliminate l'eventuale fieno interno e tagliateli a spicchietti sottili lasciandoli cadere in una ciotola con acqua acidulata con il succo di limone Scaldate l'olio in un tegame e, a fuoco moderato, fatevi imbiondire lo spicchio d'aglio spellato e schiacciato. Unitevi i carciofi ben scolati dall'acqua, insaporiteli con sale e pepe e con un pizzico di timo incoperchiate il tegame e lasciateli cuocere, con la fiamma al minimo, per circa un quarto d'ora fino a che saranno teneri. A cottura ultimata, frullate nel mixer circa la metà dei carciofi insieme al parmigiano. Dovrebbe risultare una crema piuttosto fluida e se non lo fosse unitevi un paio di cucchiai di latte. Quando la pasta è quasi cotta, allargate la crema di carciofi, ben calda, su quattro piat- ti distribuitevi sopra i garganelli e guarnite ogni porzione con la quarta parte dei carciofi lasciati interi. Servite subito. Potete sostituire i garganelli con tagliatelle all'uovo Scaloppine con i carciofi Ingredienti per 4 persone: 500 gr di scaloppine di vitello, 4 carciofi grossi o 6 piccoli, 3 cucchiai di olio di extravergine di oliva, 1 grossa noce di burro, il succo di 1 CUCINA NATURALE limone, 1 bicchiere scarso di vino bianco secco, 1 manciata di farina, 2 spicchi di aglio, prezzemolo, sale e pepe. Preparazione: le scaloppine dovranno essere molto piccole e sottili, più o meno delle dimensioni di un palmo. Ripulitele da nervetti e pellicine e appiattitele leggermente con il batticarne inumidito.Mondate i carciofi dalle foglie esterne più dure, tornite il fondo quindi spuntateli e divideteli in due. Eliminate l'eventuale fie- no interno quindi appoggiateli sul tagliere con la parte tagliata in basso e affettateli sottilissimi in verticale lasciandoli cadere in una ciotola con acqua acidulata con il succo di limone. Scaldate due cucchiai di olio in una padella e fate imbiondire dolcemente gli spicchi di aglio schiacciati quindi scartateli e versate nella padella i carciofi un cucchiaio di prezzemolo tritato. Fate insaporire per un paio di minuti a fuoco vivace mescolando quindi salate e pepate, unite due dita di acqua e fate cuocere con il coperchio per una decina di minuti.Infarinate appena le scaloppine scuotendole per far cadere l'eccesso quindi fate scaldare il burro con un cucchiaio di olio in una padella ampia e fate rosolare la scaloppine a fuoco vivace, due minuti per parte, e, alla fine, salate e pepate. Via via che sono pronte, tiratele su, sistematele in un piatto e versate nella padella i carciofi. Mescolate bene in modo da far amalgamare i carciofi con il fondo di cottura della carne e, dopo un paio di minuti, rimettete in padella le scaloppine per un minuto in modo che tutto sia ben caldo. Alla fine, accomodate le fettine in un piatto da portata caldo e copritele con i carciofi. Completate con una leggera spolverata di prezzemolo tritato e servite. GIROGUSTANDO Trattoria La Moretta, cucina genuina e il vino di Piero Bistecchine di seitan e curcuma Curiosi di provare il seitan? Il sito Vegolosi.it propone questa ricetta con la curcuma che è particolarmente indicata per i nostalgici dell’arrosto e per chi ha voglia di provare abbinamenti nuovi. Ingredienti per 4 persone: 300 g di medaglioni di seitan, 1 cipolla, 3-4 cucchiaini di curcuma, vino bianco q.b., 2-3 rametti di rosmarino, sale q.b., olio e.v.o. q.b. Preparazione: fate stufare la cipolla tritata finemente con un filo d’olio, un goccio d’acqua e un pizzico di sale in una padella antiaderente abbastanza grande. Nel frattempo, tagliate in due i medaglioni per il lungo, in modo da ottene- re da ciascuno due bistecchine. Quando la cipolla sarà stufata, aggiungete il seitan e fatelo rosolare, girandolo con l’aiuto di una forchetta, per un paio di minuti. Ora spolverizzate la curcuma sui medaglioni, aggiungete i rametti di rosmarino e ricoprite il tutto con abbondante vino bianco. Lasciate cuocere con il coperchio a fuoco medio-basso. Di tanto in tanto, controllate che il liquido non sia stato del tutto assorbito: le bistecchine di seitan saranno pronte quando si sarà formata una crema omogenea. Questo piatto è una buona fonte di proteine vegetali ed è inoltre ricco degli antiossidanti della curcuma, nonché un ottimo secondo, da abbinare a insalate o verdure di stagione. Nonostante una parziale ristrutturazione l'arredamento rimane rustico, con le tovaglie di carta e i bicchieri di vetro spesso; il servizio cordiale e alla buona fanno della Moretta la classica osteria in cui si respira aria di familiarità. In un ambiente vivacizzato dall'allegria dei commensali, l'oste Piero accoglie i clienti con calore e simpatia, stuzzicando la golosità degli avventori, ben ricompensati dalle porzioni generose. In cucina è invece la moglie Alba a destreggiarsi tra i fornelli affiancata recentemente dalla sorella Mariuccia. Insieme propongono un menu di rigorosa tradizione piacentina che si basa sulla scelta di materie prime del luogo di cui si conoscono personalmente i produttori. Alla Moretta, in tavola ci va tutto il territorio della Val Tidone. Il menù è quello classico: dopo i salumi nostrani, tra cui un'ottima pancetta, e le verdure sott'olio fatte in casa, si prosegue con i tortelli con la coda al sugo di funghi, pisarei e fasò e anolini, serviti in un brodo saporito e leggero. La domenica, o su prenotazione, si possono gustare anche le lasagne al forno, i cannelloni, le crespelle e il risotto con i funghi. Tra i secondi, di nuovo alcuni classici del territorio: coppa arrosto, anatra arrosto, piccola di cavallo con polenta e bolliti accompagnati dalla tipica salsa di peperoni. In stagione alla Moretta si può trovare anche la selvaggina, in particolare il cinghiale, servito con una polenta fumante. Per finire, dolci casalinghi questa volta preparati dalle figlie Donatella e Ilaria : crostate di frutta e semifreddi al cucchiaio. La cantina propone una limitata selezione di etichette locali, ed un ottimo vino sfuso della casa che Piero propone con giustificato orgoglio. Trattoria Moretta, Borgonovo Località Moretta, 283. Tel. 0523/862551. Chiuso: lunedì Corriere Padano 27 febbraio 2015 14 SPECIALE ASSISTENZA Obiettivo 100 anni? Sì, ma in compagnia Il 75% degli italiani vorrebbe arrivare al secolo di vita soprattutto per passare più tempo con i propri cari: uno su 4 rinuncerebbe proprio per paura della solitudine Sì convinto alla longevità per gli italiani ma no ad ogni costo. Il 75% vorrebbe vivere fino a 100 anni soprattutto per passare più tempo con i propri cari, ma uno su 4 rinuncerebbe proprio per paura di restare da solo. Per spegnere 100 candeline l'86% sarebbe disposto a prendere farmaci per la longevità ma non a far qualcosa di più "impegnativo", come sottoporsi a diete che "tagliano" le calorie e sono capaci di rallentare l'invecchiamento. Lo svela una indagine presentata in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG). La metà potrebbe adattarsi a dipendere economicamente da altri: la famiglia resta infatti un pilastro fondamentale per invecchiare in serenità, perché secondo due terzi degli italiani è indispensabile per proteggersi dalle difficoltà. L'Italia non è ritenuta un "Paese per vecchi", ma nonostante ciò oltre l'80% degli intervistati non sarebbe disposto a cambiare nazione per vivere più a lungo; serpeggia tuttavia un conflitto fra generazioni, perché il 46% dei 45-55enni pensa che troppi anziani tolgano risorse ai giovani, contro appena il 20% degli over 70. Solitudine letale per l’anziano La solitudine può essere letale per gli anziani: due volte di più dell'obesità e quasi quanto la 'miseria nera'. Uno studio dell'Università di Chicago ha messo in luce gli effetti devastanti del sentirsi isolati sulla salute degli 'over 50', scoprendo che i più soli tra loro avevano il doppio delle probabilità di morire nei sei anni in cui sono stati tenuti sotto osservazione. Paragonati alla persona media dello studio, i solitari avevano il 14 per cento di rischio in più di morte prematura, due volte la percentuale degli obesi, e poco meno dei poverissimi (più 19 per cento). Già in precedenza, diversi studi avevano mostrato un collegamento tra solitudine e una serie di problemi di salute, dall'ipertensione all'abbassamento delle difese immunitarie, un più alto rischio di depressione, ictus e infarto. In un libro recente, John Cacioppo, psicologo dell'Uni- versità di Chicago, ha paragonato il dolore della solitudine al dolore fisico. Cacioppo non è il solo a ritenere che è in corso nel mondo uno "tsunami d'argento" a causa dei figli del baby boom che raggiungono l'età della pensione: intervenendo alla riunione dell'American Association for the Advancement of Science a Chicago, lo psicologo ha allertato gli anziani in procinto di lasciare il lavoro di pensarci due volte o quanto meno di non abbracciare l'approccio americano che prevede spesso uno sradicamento dall'ambiente consueto e il trasferimento nella "seconda casa". "Abbiamo una nozione della pensione tutta di fantasia", ha osservato lo psicologo: "Pensiamo che significhi lasciare amici e famiglia, comprare una casa in Florida dove il tempo e mite e vivere da allora in poi felici e contenti. Probabilmente non è l'idea più giusta: vanno incontro a una migliore vecchiaia gli anziani che continuano ad interagire con colleghi e amici". (www.ansa.it) Fons Salutis a Fontana Fredda Soft lifting, una novità per risultati sorprendenti Il naturale invecchiamento della cute, l’esposizione ai raggi solari, la forza di gravità, portano ad un progressivo rilassamento ed assottigliamento della cute con conseguente modificazione dei contorni della faccia, ma anche di altri distretti. Fino a tempi recentissimi l’unica arma per correggere questi difetti era il lifting chirurgico; intervento non scevro di rischi, dai costi elevati e con lunghi tempi di ripresa. La ricerca di nuove tecnologia ha allargato gli orizzonti della medicina e della chirurgia estetica e ha proposto la tecnica del bio-lifting non invasivo, disponibile presso l’ambulatorio chirurgico Fons Salutis, in via Emilia 46 a Fontana Fredda (Cadeo). Questa metodica permette di intervenire in modo mini invasivo inserendo fili riassorbibili nel derma o nel sottocute con l’ausilio di aghi molto sottili. I fili vengono impiantati seguendo l’orientamento delle direttrici gravitazionali, esercitando così un’azione di sostegno e stiramento, inoltre, inducono produzione di fibre collagene che contrastano il cedimento verso il basso della pelle. Si otterranno così : sostegno delle zone lasse, ripristino dei contorni, miglioramento della texture e dell’elasticità della pelle. Gli effetti si producono gradualmente raggiungendo il massimo in tre mesi e durando per 12 - 18 mesi. La ripresa è immediata e subito dopo “ l’intervento” il paziente può tornare alle proprie attività. Per info è attivo il numero di Fons Salutis: 347.8057417 27 febbraio 2015 CHI CERCA TROVA SPECIALE ASSISTENZA Curare la depressione per evitare l’Alzheimer La depressione può essere un campanello d'allarme per lo sviluppo di alcune malattie cronico- degenerative della terza età, tra le quali le demenze e in particolar modo l'Alzheimer. Trattare la depressione potrebbe quindi aiutare a diminuire l'incidenza della demenza, che ha un trend di crescita di 5 milioni persone l'anno nel mondo. Se ne è discusso al convegno "Memory in the diseased brain". "L'ipotesi è che trattare la depressione possa diminuire l'incidenza di demenza e che gli antidepressivi non siano una terapia per l'Alzheimer, ma rappresentino una forma di protezione. Il trattamento della depressione COLLEZIONISMO Acquisto vecchi giocattoli tipo: trenini elettrici , macchinine,soldatini, robot ecc…. Tel. 339-7179395 Collezionista acquista con massima discrezione monete e cartamoneta italiana oltre a cartoline d’epoca. Tel.339-7179395 Acquisto fumettidi ogni genere e album di figurine anche incompleti. Tel.339-7179395 Acquisto dischi33-45-78 giri e cd anche in grosse quantità. Tel.339-7179395 molecolari dell'Università di Milano. I nuovi farmaci antidepressivi multi-modali - conclude - hanno un meccanismo di azione diverso. Il risultato è sia una modulazione dell'umore che il miglioramento della memoria, attenzione e focalizzazione. Corsa “soft” tre volte a settimana segreto di longevità Fare jogging con moderazione, con una frequenza non superiore a tre volte a settimana, per non più di 2,4 ore complessive e a passo lento: questa la ricetta per vivere più a lungo secondo uno studio danese diretto da Peter Schnohr dell'ospedale Frederiksberg a Copenaghen. La ricerca, che ha coinvolto oltre 5000 individui il cui stato di salute è stato monitorato nel corso di 12 anni, è stata pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology. Il campione è stato suddiviso in gruppi: individui sedentari e altri che praticavano la corsa a diversa intensità e frequenza durante al settimana. Gli e- sperti hanno confrontato il rischio di morte dei vari gruppi, e visto che il rischio di morire di chi praticava la corsa ad alta intensità e frequenza durante la settimana era simile a quello dei sedentari. A sfoggiare il minor rischio di morte erano invece i 'podisti' più 'tranquilli', coloro che correvano a passo lento, non più di tre volte a settimana, e per un totale di non più di 2,4 ore settimanali. ''Se il tuo obiettivo è ridurre il tuo rischio di morte ed aumentare l'aspettativa di vita - conclude Schnohr correre con moderazione e a passo lento è una buona strategia; fare di più non solo non è necessario ma può essere deleterio''. 15 I TUOI ANNUNCI Acquisto oggettistica militare tipo: medaglie, divise, elmetti documenti ecc… Tel. 339-7179395 ha infatti un effetto sia sul recupero del 'funzionamento' individuale e sociale dell'individuo che di stimolo sulla plasticità cerebrale e la creazione di nuove connessioni" spiega Marco Andrea Riva, del Dipartimento di Scienze farmacologiche e bio- Corriere Padano ELETTRONICA ED INFORMATICA Vendo batteria per cellulare nokia n 70 e nokia c2-02, euro 7. 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